REGIONE AUTONOMA VALLE D’ COMUNE DI PRÉ SAINT DIDIER

P.U.D. – Piano Urbanistico di Dettaglio Della Zona “C7” – Palleusieux del PRGC

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (art- 8 della L.R. 26 maggio 2009, n. 12

RAPPORTO PRELIMINARE

OTTOBRE 2018

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 1 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

SOMMARIO

1. INTRODUZIONE ...... 3 Scopo del documento ...... 3 Tipologia del Piano oggetto della verifica di assoggettabilità ...... 3 Riferimenti normativi della VAS e della verifica di assoggettabilità ...... 4 Applicazione della normativa di Valutazione Impatto Ambientale ...... 5 2. FINALITÀ DEL RAPPORTO PRELIMINARE ...... 6 struttura del documento...... 7 3. CARATTERISTICHE DEL PIANO ...... 8 Inquadramento territoriale ...... 8 Inquadramento amministrativo ...... 8 Inquadramento urbanistico ...... 9 Pianificazione territoriale ed economia locale ...... 10 Le scelte urbanistico-edilizie ...... 11 Criteri progettuali ...... 11 Viabilità ...... 11 Dimensionamento dell’intervento ...... 12 4. CARATTERISTICHE AMBIENTALI DELL’AREA ...... 14 Inquadramento climatico ...... 14 Caratteristiche climatiche ...... 14 Temperature ...... 16 Ambiente geologico, geomorfologico, idrogeologico ...... 17 Aspetti geologici ...... 17 Aspetti geologici e litologici ...... 18 Aspetti idrologici e idrogeologici ...... 21 Il rischio valanghivo ...... 22 Quadro vincolistico vigente ...... 23 Vincolo sismico...... 25 Campagna di indagini geofisiche finalizzata alla ricostruzione del modello sismo-stratigrafico del sottosuolo ...... 26 Ambiente agro-silvo-pastorale ...... 29 Uso del suolo ...... 29 Ambiente faunistico ...... 31 Caratteristiche paesaggistiche ...... 31 5. IL PROGETTO ...... 33 Le motivazioni dell’intervento ...... 33

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 2 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Criteri progettuali...... 33 Dimensionamento e servizi ...... 34 Gli aspetti vegetazionali ...... 36 Gli aspetti Paesaggistici ...... 36 La dimensione energetica del piano ...... 36 6. CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE ...... 38 Fattori di attenzione ambientale ...... 38 Impatti di cantiere ...... 39 Potenziali effetti attesi ...... 40 7. APPROFONDIMENTO SULL’IMPATTO PAESAGGISTICO ...... 43 Modalità di analisi ...... 43 Criteri per la determinazione della classe di sensibilità del sito ...... 44 Criteri per la determinazione del grado di incidenza paesistico del progetto ...... 44 Determinazione del livello di impatto paesistico del progetto...... 49 8. CONCLUSIONI ...... 50 9. ALLEGATI AL PIANO URBANISTICO...... 53 ALLEGATO 1 – Volumi di scavo e materiali di risulta ...... 54 ALLEGATO 2 – Relazione geologica e studio di compatibilità ...... 56 ALLEGATO 3 – Calcolo volumi villaggi residenziali ...... 57 ALLEGATO 4 – Elenco elaborati grafici del P.U.D...... 59

INDICE DELLE TABELLE

Tabella 1 – Contenuti dell’Allegato “C”, art. 8 L.R. 26/05/09, n. 12 ...... 5 Tabella 2 – Superfici dei Comuni compresi nella CM Valdigne ...... 8 Tabella 3 – CM Valdigne Mont Blanc -Popolazione residente ...... 9 Tabella 4 – PUD C7 – Volumi edificabili ...... 9 Tabella 5 - Dimensionamento del PUD ...... 12 Tabella 6 - Verifica standard urbanistici ...... 13 Tabella 7 - Precipitazioni mensili ...... 14 Tabella 8 - Precipitazioni stagionali ...... 15 Tabella 9 - Temperature medie mensili ...... 16 Tabella 10 - Termoudogramma di Bagnouls e Gaussen ...... 17 Tabella 11 - Dimensionamento del PUD ...... 35 Tabella 12 - Verifica standard ...... 35

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 3 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Rapporto preliminare

1. INTRODUZIONE

SCOPO DEL DOCUMENTO La presente relazione è redatta ai fini della Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Urbanistico di Dettaglio d’iniziativa privata relativo alla zona “C7” del vigente PRG del Comune di Pré-Saint-Didier.

Tale verifica è prevista della Legge regionale 26 maggio 2009, n. 12 recante “Disposizioni per l'adempimento degli obblighi della Regione Autonoma Valle d'Aosta derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Attuazione delle direttive 2001/42/CE, concernenti la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente, e 85/337/CEE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati. Disposizioni per l'attuazione della direttiva 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato interno e modificazioni di leggi regionali in adeguamento ad altri obblighi comunitari. Legge comunitaria 2009.”

Più precisamente sono soggetti a VAS i piani e programmi che possono avere effetti significativi sull'ambiente e sul patrimonio culturale, tra i quali figurano gli strumenti della “pianificazione territoriale e urbanistica, ivi comprese le varianti sostanziali aventi carattere generale al piano regolatore generale comunale urbanistico e paesaggistico (PRG), o della destinazione dei suoli e che definiscono il quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o comunque la realizzazione dei progetti elencati negli allegati A e B” (1).

Ai sensi dell’art.6, quinto comma, della citata L.R.12/2009 (2) il presente P.U.D. è assoggettato alle procedure di valutazione ambientale strategica in quanto il PRG vigente nel Comune di Pré-Saint- Didier non è stato sottoposto a VAS.

Il documento si pone l’obiettivo di verificare la coerenza delle azioni previste dal Piano Urbanistico di Dettaglio con i riferimenti di sostenibilità ambientale e di individuare quali possono essere gli effetti potenzialmente attesi sulle componenti ambientali interferite dall’intervento e quali debbano essere le specifiche risposte da associarvi.

TIPOLOGIA DEL PIANO OGGETTO DELLA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ Il Piano Urbanistico di Dettaglio (PUD) di iniziativa privata è redatto ai sensi dell’art. 49 della Legge Regionale n. 11/1998.

L’iter di approvazione, normato dallo stesso art. 49, prevede a valle del giudizio di assoggettablità alla VAS un parere di ammissibilità da parte del Comune di Pré-Saint-Didier, la pubblicazione per le

(1) Vedi articolo 6, commi 1, 2 e 3, della L.R. 12/2009.

(2) L.R. 12/2009, articolo 6, comma 5. “Gli strumenti attuativi di piani urbanistici già sottoposti a VAS, ove non comportino variante, non sono sottoposti né a VAS né alla verifica di assoggettabilità di cui all'articolo 8. Negli altri casi, la VAS e la verifica di assoggettabilità di strumenti attuativi di piani urbanistici sono comunque limitate agli aspetti che non siano già stati oggetto di valutazione nelle medesime procedure effettuate sui piani sovraordinati. “

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 4 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare osservazioni dei cittadini ed il successivo esame da parte del Consiglio Comunale per l’approvazione dello strumento urbanistico.

Il Piano Urbanistico di Dettaglio di iniziativa privata della zona “C7” del vigente PRG del Comune di Pré-Saint-Didier è promosso dalla società EDILQUATTRO s.r.l. d’intesa con tutti i proprietari delle aree incluse all’interno della zona.

Il progetto del P.U.D. è stato affidato ad un gruppo di professionisti coordinato dall’arch. Alder Tonino, mentre la presente relazione, ai fini della verifica di assoggettabilità normata all'art. 8 della L.R. 26 maggio 2009, n. 12, è redatta al seguente gruppo interdisciplinare di professionisti:

 Arch. Alder Tonino, iscritto all'Albo degli Architetti della Valle d’Aosta, per gli aspetti urbanistici, antropici e paesaggistici;  Arch. Stefano Debernardi, per gli aspetti urbanistici;  Dott. Geologo Andrea Giorgi, iscritto all'Albo dei Geologi della Valle d'Aosta, per gli aspetti geologici;  Dott. Forestale Duilio GAL, iscritto all'Albo dei Dottori Agronomi e Forestali della Valle d'Aosta, per gli aspetti agro-silvo-pastorali.

RIFERIMENTI NORMATIVI DELLA VAS E DELLA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ Il contesto normativo di riferimento della VAS è rappresentato dalla Direttiva 2001/42/CE, concernente la “valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente. L’obiettivo generale della Direttiva è quello di “garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile”, assicurando che venga “effettuata la valutazione ambientale di determinati piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente”.

Con la Legge regionale 26 maggio 2009, n. 12 la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha regolato l’applicazione delle procedure di VAS agli strumenti urbanistici e la conseguente verifica di assoggettabilità alla VAS degli strumenti attuativi di piani urbanistici.

La verifica preliminare di assoggettabilità a VAS si esplica nella fase iniziale di elaborazione del Piano o Programma secondo le indicazioni di cui all’art. 8: la verifica di assoggettabilità viene avviata dal proponente trasmettendo alla struttura competente, su supporto cartaceo e informatico, un rapporto preliminare, redatto sulla base dei criteri di cui all'allegato “C” (3), comprendente ad una descrizione del piano o programma e alle informazioni e ai dati necessari alla verifica degli effetti significativi sull'ambiente derivanti dall'attuazione del piano o programma, con riferimento ai suddetti criteri. (vedi Tab. 1)

Come è stato specificato sopra, tale rapporto preliminare è rappresentato dalla presente relazione.

(3) Art. 8 della L.R. 12/2009 - ALLEGATO C - Criteri per la verifica di assoggettabilità di piani e programmi

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Tabella 1 – Contenuti dell’Allegato “C”, art. 8 L.R. 26/05/09, n. 12

ALLEGATO C Criteri per la verifica di assoggettabilità di piani e programmi (articolo 8) 1. Caratteristiche del piano o del programma, tenendo conto, in particolare, dei seguenti elementi: a) in quale misura il piano o il programma stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o, per quanto riguarda l'ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse; b) in quale misura il piano o il programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati; c) la pertinenza del piano o del programma per l'integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile; d) problemi ambientali pertinenti al piano o al programma; e) la rilevanza del piano o del programma per l'attuazione della normativa comunitaria nel settore dell'ambiente (ad esempio piani e programmi connessi alla gestione dei rifiuti o alla protezione delle acque). 2. Caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate, tenendo conto, in particolare, dei seguenti elementi: a) probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti; b) carattere cumulativo degli effetti; c) natura transfrontaliera degli effetti; d) rischi per la salute umana o per l'ambiente (ad esempio in caso di incidenti); e) entità ed estensione nello spazio degli effetti (area geografica e popolazione potenzialmente interessate); f) valore e vulnerabilità dell'area che potrebbe essere interessata a causa: 1) delle speciali caratteristiche naturali o del patrimonio culturale; 2) del superamento dei livelli di qualità ambientale o dei valori limite dell'utilizzo intensivo del suolo; g) effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello statale, comunitario o internazionale.

APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA DI VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE Nell’ambito dell’area soggetta a PUD sono previsti i seguenti interventi che, ai sensi della Legge regionale 26 maggio 2009, n. 12, rientrano negli elenchi (4) delle opere soggette a Verifica di V.I.A.:

1) L’edificio alberghiero Compreso nell’elenco dell’allegato “B”, punto 8. Altri progetti, lettera b) alberghi e residenze turistico-alberghiere con capacità ricettiva oltre 50 posti letto o volume edificato superiore a 10.000 metri cubi.

Per l’intervento di cui sopra gli elaborati allegati al PUD comprendono il progetto preliminare della struttura alberghiera, mentre lo studio preliminare ambientale, redatto ai sensi dell'allegato “G” della L.R. n. 12/2009, è compreso nella presente relazione.

(4) Vedi l’ALLEGATO B della L.R. 12/2009 - “Progetti sottoposti alla verifica di assoggettabilità (articoli 6, 15 e 17)”.

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2. FINALITÀ DEL RAPPORTO PRELIMINARE

Scopo del presente documento è quello di fornire all'autorità che deve esprimere il provvedimento di verifica tutte le informazioni necessarie per arrivare alla decisione di sottoporre o meno il piano attuativo a VAS. Le informazioni che si cercherà di specificare riguardano le caratteristiche del piano attuativo, gli effetti che l'attuazione può indurre e le aree che ne saranno coinvolte.

Per la redazione del presente rapporto preliminare si fa riferimento alla normativa sopra citata e alle indicazioni metodologiche di analisi e valutazione riscontrate a livello regionale, nazionale ed internazionale.

La verifica di assoggettabilità comporta una articolata successione di operazioni di analisi e di valutazione, che coinvolge soggetti esterni all'amministrazione che pianifica e che richiedono attività di informazione ai cittadini, a garanzia della trasparenza del processo decisionale. Tali operazioni comprendono:

 l'analisi dei potenziali effetti del piano in relazione alle caratteristiche delle aree interessate;  la consultazione di autorità con competenze ambientali, diverse dalla amministrazione responsabile del piano;  la valutazione circa la rilevanza degli effetti ambientali;  l'informazione al pubblico e alle autorità consultate circa gli esiti della verifica e le loro motivazioni.

Il primo importante passo consiste quindi nella verifica della significatività dei possibili effetti ambientali, sulla scorta dei criteri fissati dalla normativa, che riguardano:

 la natura del piano e dei progetti che si considerano compresi,  i caratteri dell'area interessata e del relativo stato dell'ambiente,  i caratteri quantitativi e qualitativi dei potenziali impatti.

Il Rapporto Preliminare, dunque, si propone di verificare che gli obiettivi individuati nel piano siano coerenti con quelli propri dello sviluppo sostenibile, e che le azioni previste nella struttura dello stesso sia idonea al loro raggiungimento.

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STRUTTURA DEL DOCUMENTO I contenuti del documento sono sviluppati in riferimento ai criteri per la verifica di assoggettabilità dei Piani e Programmi di cui all’allegato “C” della Legge Regionale 12/2009 e ss.mm.ii. (che riprende le indicazioni dell’Allegato II alla direttiva europea).

Nella tabella che segue è illustrata la corrispondenza tra quanto previsto dall'Allegato “C” e i contenuti di questo rapporto.

Caratteristiche del Piano con riferimento ai Contenuti del Rapporto Rif. seguenti aspetti:

 In quale misura è un quadro di Il piano è attuativo di scelte pianificatorie Cap. 6 riferimento per progetti ed altre determinate in sede di redazione di PRG. attività Il Piano non interferisce con il PTP e con il  In quale misura influenza altri piani o Cap. 6 PTR programmi Nel Piano le considerazioni ambientali  La sua pertinenza per l’integrazione possono essere integrate a scala Cap. 6 delle considerazioni ambientali, per progettuale promuovere lo sviluppo sostenibile Sono state fatte valutazioni sulle scelte di piano in base al quadro ambientale di  Problemi ambientali pertinenti al Cap. 6 riferimento (verificando criticità e piano o al programma pressioni)

 La sua rilevanza per l’attuazione della Esclusa normativa comunitaria nel settore dell’ambiente

Caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate:

 Probabilità, durata, frequenza, e Sono stati identificati ed espressi Cap. 6 reversibilità degli effetti qualitativamente le pressioni e gli impatti attesi dalla realizzazione del Piano Cap. 6  Carattere cumulativo degli effetti Esclusa  Natura transfrontaliera degli effetti  Rischi per la salute umana o per Esclusa l’ambiente (ad esempio in caso di incidenti)  Entità ed estensione nello spazio degli È stata individuata l’area di influenza Cap. 6 effetti (area geografica e popolazioni interessate) L’area si trova ad una elevata distanza dai  Effetti su aree o paesaggi riconosciuti SIC più vicini e non ha nessuna Cap.4 e 6 come protetti a livello statale, interferenza con l’ambito vincolato. comunitario o internazionale

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3. CARATTERISTICHE DEL PIANO

INQUADRAMENTO TERRITORIALE La zona C7 del PRG del comune di Pré-Saint-Didier, che comprende le aree interessate la presente P.U.D., è sita nella parte alta del comune di Pré-Saint-Didier, a monte della frazione di Palleusieux.

A Sud è delimitata dalla S.S. 26 dir per il Monte Bianco, ad Ovest confina con l’insediamento turistico “Courmaison”, separati dal corso di un torrente, mentre a Nord e ad Est confina con aree naturali che caratterizzano il pendio a nord dell’abitato di Pré-Saint-Didier.

L’area ha una estensione pari a 63.189 mq. e si presenta come un pendio di moderata pendenza in direzione Nord/Sud, attualmente destinato a prato irriguo e prato arborato.

Le quote altimetriche vanno dai 1.090 m s.l.m. in prossimità della strada statale 26 dir ai 1.180 m s.l.m. nel punto più a monte, con una quota media di 1.130 m s.l.m. circa.

L’area è delimitata a est ed a ovest da due torrenti che fanno parte della rete idrografica, in sponda orografica sinistra, diretta sul fondovalle.

Il comune nel fondovalle è percorso dalla strada statale n° 26 dir e dall’autostrada Aosta-Monte Bianco, che attraversa il territorio comunale prevalentemente in galleria.

INQUADRAMENTO AMMINISTRATIVO Il comune Pré-Saint-Didier è inserito nella Comunità montana “Valdigne Mont Blanc”.

La Comunità montana Valdigne Mont Blanc è costituita da cinque comuni: , Pré-Saint- Didier, La Thuile, e La Salle. Essi rappresentano i territori più ad ovest della regione Valle d’Aosta ai piedi del Monte Bianco.

La superficie dell’intero territorio si estende per circa 497 km2.

Tabella 2 – Superfici dei Comuni compresi nella CM Valdigne Mont Blanc

COMUNI ALTITUDINE (m) SUPERFICIE (km2) COURMAYEUR 1.224 209,83 LA SALLE 1.001 83,57 LA THUILE 1.444 126,13 MORGEX 920 43,30 PRE'-SAINT-DIDIER 1.018 33,67 TOTALE 496,50

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La popolazione residente nel comprensorio è di circa 8.200 persone.

Tabella 3 – CM Valdigne Mont Blanc -Popolazione residente

Popolazione ai censimenti

COMUNI SUPERFICIE 1981 1991 2001 2011 COURMAYEUR 209,83 2.704 2.545 2.743 2.654 LA SALLE 83,57 1.392 1.679 1.822 1.893 LA THUILE 126,13 708 764 722 747 MORGEX 43,30 1.681 1.797 1.866 1.928 PRE'-SAINT-DIDIER 33,67 846 976 928 926 TOTALE 496,50 7.331 7.761 8.081 8.148

Elaborazione: Dip. EEL Fonte: ISTAT - Censimenti 1951/2011

Il comprensorio della Valdigne è inoltre compreso nell’ESPACE MONT BLANC, fondato nel 1986, a seguito del bicentenario della prima ascensione al Monte Bianco, su proposta di un gruppo di alpinisti con l’intenzione di creare un parco per la protezione del tetto di Europa.

Il territorio su cui si sviluppa tale area si estende su circa 2800 km2 intorno al massiccio del Monte Bianco.

Vi sono 33 comuni interessati, 15 in Savoia, 13 nel Vallese e 5 in Valle d’Aosta, ovvero tutta la Valdigne per un totale di 100.000 abitanti.

Tale territorio è attraversato da 4 vie di comunicazione internazionali ovvero il tunnel del Monte Bianco, il traforo e i colli del Gran San Bernardo, del Piccolo San Bernardo e della Montets/Forclaz.

INQUADRAMENTO URBANISTICO Il vigente PRG del comune di Pré-Saint-Didier inserisce le aree interessate dal progetto all'interno della zona territoriale omogenea "C7".

Le modalità di attuazione prevedono l’obbligo del P.U.D. – Piano Urbanistico di Dettaglio, esteso a tutta la zona.

I volumi edificabili sono riportati nella seguente tabella:

Tabella 4 – PUD C7 – Volumi edificabili

INDICI DI EDIFICABILITA' SUPERFICIE INTERO P.U.D. m2 63.189,00 Volume totale (63,189x0,55) m3 34.753,95 di cui: Residenze (60%) m3 20.852,37 m2 7.723,10 Alberghiero (40%) m3 13.901,58 m2 5.148,73

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Ai sensi dell'art. 39 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG per le attività alberghiere previste nelle zone "C" di espansione è ammessa una maggiore volumetria rispetto a quella prevista dagli indici fondiari di zona pari al 50%, con un limite di densità fondiaria di m3/m2 1,50.

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED ECONOMIA LOCALE Il Piano Regolatore assegna alla zona "C7" la funzione di completamento dell'insediamento turistico- ricettivo che, nella fascia in sinistra orografica della Dora Baltea, costituisce il naturale collegamento con la stazione di Courmayeur.

Il comune di Pré-Saint-Didier è infatti inserito nel più ampio comprensorio turistico della Valdigne, imperniato sul ruolo trainante della località turistica più famosa: Courmayeur.

Il reddito e l’occupazione locale nel settore turistico sono da tempo il fattore principale dell’economia locale, strettamente legato al prestigioso comprensorio sciistico di Courmayeur per la stagione invernale ed allo straordinario valore del Monte Bianco, con le sue montagne e valli, per il turismo estivo.

A tutto ciò, a partire dal 2007, si è aggiunto l’importante contributo portato dal rilancio degli stabilimenti termali di Pré-Saint-Didier. In realtà si tratta di un ritorno perché le Terme hanno storicamente accompagnato lo sviluppo del paese.

Le fonti termali erano conosciute già in epoca romana, ma lo sfruttamento delle acque di Pré-Saint- Didier incominciò alla meta del ‘600, quando i primi forestieri giungevano nella bella conca alpina per “passare le acque”.

Il primo turismo in Valle d’Aosta nasce proprio dal termalismo. La fase di maggior notorietà si ebbe nel periodo compreso tra gli inizi dell’800 e la prima metà del ’900: la realizzazione dello stabilimento termale risale infatti al 1834, mentre nel 1888 venne realizzato l’edificio che ospitava il Casinò. Per oltre 150 anni le terme furono uno dei principali centri di attrazione della Valle.

Dopo un fermo di 30 anni le terme di Pré-Saint-Didier hanno riaperto i battenti con un intervento che ha modernizzato lo stabilimento termale, rivalutando gli edifici e l’architettura dell’epoca di grande splendore.

Dalla riapertura del 2007 il successo è stato crescente ed oggi il ruolo delle Terme è parte fondamentale dell’economia turistica della Valdigne e di Pré-Saint-Didier.

Altro elemento trainante dell’offerta turistica è rappresentato dall’impianto di risalita dello Skyway del Monte Bianco. Inaugurato nel 2015, ha ottenuto un grande rilievo mediatico e da subito un successo internazionale per le sue linee architettoniche, per la tecnologia, per la comodità delle cabine, rotonde e rotanti, e per lo spettacolo, quello naturale, di cui si può godere: le vette più belle del massiccio del Bianco e tutti gli altri quattromila valdostani.

L'infrastruttura ha contribuito a crescere il turismo internazionale, con una offerta che coinvolge sempre più tour operator che prenotano da varie zone del mondo, con un indotto che ha coinvolto in maniera importante il comune di Pré-Saint-Didier.

In tale contesto si colloca la scelta di fondo del Piano Urbanistico di Dettaglio, volta a dare grande importanza alla quota di edificazione destinata all'albergo, con la previsione di una nuova struttura di qualità, che utilizza il premio di volumetria previsto dalle norme del PRCG, assegnando all'albergo la funzione di traino del nuovo complesso turistico - residenziale.

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LE SCELTE URBANISTICO-EDILIZIE

Criteri progettuali La scelta progettuale di fondo è rappresentata dall'esigenza di mantenere una forte naturalità dell'area, ricercando un compromesso accettabile con l'esigenza del costruire.

In tal senso il progetto si prefigge innanzitutto di ridurre, il più possibile, la presenza di strade e di parcheggi in superficie, mantenendo estese aree verdi naturali, a parco o a verde attrezzato. In altre parole, salvaguardando ampi spazi ad ambiente naturale.

Per tali ragioni la nuova strada di accesso ai nuovi insediamenti verrà realizzata quasi interamente in interrato, così come i parcheggi di pertinenza delle nuove unità abitative.

A partire dallo svincolo sulla Strada Statale nei collegamenti ai diversi villaggi residenziali il progetto prevede una viabilità protetta, a velocità ridotta, lasciando spazio in superficie ad una viabilità pedonale per favorire una modalità “lenta” di spostamento.

Sul piano architettonico si prevede un intervento di costruzione non invasivo, che si adatta all’orografia del terreno e limita le emergenze dei volumi.

Il volume più importante è ovviamente l’albergo, che si affaccia sulla grande via di comunicazione costituita dalla SS 26 DIR, mentre a monte si prevede una distribuzione dell’edificato in piccoli nuclei coerenti con la tipologia insediativa tradizionale.

La composizione dei volumi è ispirata all’architettura tradizionale con elementi di innovazione, e l’orientamento degli edifici si svincola dai criteri di ortogonalità per esigenze di impatto e per migliorare le caratteristiche di esposizione

I materiali di finitura esterna sono coerenti con la tradizione.

Sono previsti ampi spazi liberi esterni, con una particolare cura delle sistemazioni a verde, un articolato percorso pedonale che collega tra di loro tutti i nuclei, e le aree a parco pubblico e servizi.

La struttura alberghiera è concepita con un profilo medio-elevato, con diversificazione dell’attività a seconda del target di riferimento e la dotazione di servizi e attrezzature di qualità.

Un’attenzione particolare è affidata all’efficienza energetica degli insediamenti, sia in termini di qualità dell’involucro che degli impianti e di energia rinnovabile.

Viabilità La strada principale al servizio dei nuovi insediamenti ha origine da un nuovo svincolo sulla Strada Statale 26 DIR, progettato per garantire situazioni di sicurezza e fluidità del traffico, ed attraversa in direzione sud-nord l’area centrale del PUD per raggiungere a monte il parcheggio pubblico in corrispondenza del villaggio 4. Il modesto insediamento del villaggio 5, collocato al di sopra della cosiddetta “strada delle fontine”, è raggiungibile dalla strada esistente che sale da Palleusieux, attraversando il complesso turistico residenziale di Courmaison, collocato a monte del villaggio. Si è già detto che nell’attraversamento dell’area oggetto del PUD la nuova strada risulta quasi completamente interrata (a fronte di un costo importante), con andamento plani-altimetrico che consente di servire tutti i nuclei abitativi del lotto, con una livelletta che non presenta pendenze eccessive.

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Più precisamente, a partire dallo svincolo sulla Strada Statale 26 DIR, dopo un primo tratto di strada in tunnel, si raggiunge nell’ordine: 1. Uno svincolo con rotonda alla francese che conduce al complesso alberghiero, con accesso sia al parcheggio interrato dell’Hotel che agli spazi adiacenti la reception, dotati di parcheggi scoperti; 2. La stessa rotonda disimpegna a destra un parcheggio pubblico di mq. 382, la strada di accesso ai parcheggi ed alle abitazioni del Villaggio 1 e l’accesso diretto, sia al parcheggio pubblico interrato di mq. 508 che ai parcheggi interrati della parte sud del villaggio 2; 3. Dopo la rotonda la strada entra nel tunnel che conduce nell’ordine ai parcheggi e accessi del villaggio 2 (parte alta) e del villaggio 3; 4. Uscendo dal tunnel la strada raggiunge le aree a parcheggio della parte bassa del villaggio 4, gli accessi all’interrato della parte alta del villaggio 4 e termina in corrispondenza del parcheggio pubblico di mq. 431.

Dimensionamento dell’intervento

Tenuto conto delle norme dello strumento urbanistico in vigore, il dimensionamento degli interventi in progetto è il seguente.

Tabella 5 - Dimensionamento del PUD

PRG DEL COMUNE DI PRE-SAINT-DIDIER - P.U.D. ZONA "C7"

DIMENSIONAMENTO DEL P.U.D. DISTRIBUZIONE DEI VOLUMI

Aree inserite nel PUD m2 63.189 Residenze in villaggi

Indice volumetrico m3/m2 0,55 Villaggio 1 m3 2.952

Volume edificabile m3 34.754 Villaggio 2 m3 5.800

Villaggio 3 m3 5.900 di cui: Villaggio 4 m3 6.200

- Residenziale m3 20.852 Totale residenze m3 20.852

- Alberghiero m3 13.902

Edilizia ricettiva

Albergo (*) m3 20.852

(*) Il volume dell'albergo usufruisce del premio di volumetria del 50% ai sensi dell'art. 39 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG

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Per quanto riguarda la dotazione di servizi pubblici, a partire dagli standard previsti dal PRGC vigente, la proposta di progetto è quantificata nella seguente tabella.

Tabella 6 - Verifica standard urbanistici

VERIFICA STANDARD PER SPAZI PUBBLICI O DA RISERVARE ALLE ATTIVITA' COLLETTIVE, A VERDE PUBBLICO E A PARCHEGGI

DESCRIZIONE STANDARD QUANTITA' IN PROGETTO

Standard complessivi:

- Attrezzature interesse comune m2/m3 6,50/80 m2 3.389 m2 3.399

- Verde attrezzato m2/m3 5,00/80 m2 7.820 m2 7.938

- Parcheggi m2/m3 2,50/80 m2 1.303 m2 1.321

Totale m2 12.511 m2 12.658

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 14 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

4. CARATTERISTICHE AMBIENTALI DELL’AREA

INQUADRAMENTO CLIMATICO

Caratteristiche climatiche L’analisi delle caratteristiche climatiche è stata svolta considerando le serie dei dati meteorologici delle stazioni di Pré-Saint-Didier, Pré-Saint-Didier Capoluogo e Courmayeur, per le quali sono disponibili serie di dati tali da rappresentare in modo preciso le caratteristiche climatiche dell’area di studio.

La scala spaziale di riferimento, cui l’analisi si riferisce, è il cosiddetto topoclima e cioè il clima “locale” che ha una scala orizzontale dell’ordine di qualche Km (1-10) e verticale (dislivello) di un km massimo. I dati utilizzatati per le elaborazioni derivano da valori medi giornalieri per le stazioni di Courmayeur e Pré-Saint-Didier e da valori orari nel caso della stazione di Pré-Saint-Didier Capoluogo.

Tabella 7 - Precipitazioni mensili

Stazione Pré-Saint-Didier Courmayeur

Periodo osservazione 1914-1972 1933-1997

Quota m s.l.m. 990 1224

Gennaio 67,0 83,7

Febbraio 68,0 74,2

Marzo 64,0 67,4

Aprile 78,7 66,4

Maggio 60,9 68,6

Giugno 56,4 66,8

Luglio 50,8 55,7

Agosto 67,3 70,1

Settembre 74,0 73,7

Ottobre 78,8 86,1

Novembre 91,5 102,5

Dicembre 79,4 83,6

Anno 839,5 907,8

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 15 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

La stazione di Pré-Saint-Didier si trova a 990 m s.l.m. la sua posizione espressa in coordinate UTM è 343.968 Est, 5.069.892 Nord ed il periodo di registrazione va dal 1914 al 1972 con alcune piccole lacune. Tale stazione è stata gestita dal SIMN (Servizio Idrografico Nazionale) – IUPO (Ufficio Idrografico del Po). Data la sua posizione essa rappresenta bene le condizioni climatiche medie del comprensorio in esame. Purtroppo, la serie non è molto aggiornata e sono disponibili i soli valori pluviometrici.

La stazione di Pré-Saint-Didier Capoluogo si trova a 1000 m s.l.m. la sua posizione espressa in coordinate UTM è 343.841 Est, 5.069.871 Nord e il periodo di registrazione va dal 2002 al 2007 con alcune piccole lacune. Tale stazione appartiene alla rete di telerilevamento regionale. La serie in questo caso, anche se piuttosto breve, è aggiornata, e sono disponibili sia i dati termometrici sia quelli pluviometrici.

La stazione di Courmayeur si trova a 1224 m s.l.m. Le sue coordinate UTM sono 342.520 Est, 5.073.512 Nord. Essa è stata gestita dal SIMN-IUPO. Il periodo di registrazione va dal 1933 al 1997. La stazione, rappresentativa delle condizioni del settore alto della valle centrale, è stata scelta per la disponibilità di serie storiche piuttosto aggiornate di dati sia termometrici sia pluviometrici.

Le due serie sono, in linea di massima, comparabili. Entrambe sono influenzate dalle perturbazioni atlantiche che riescono a scavalcare le Alpi riversando le rimanenti precipitazioni sui versanti orientali. L’effetto descritto diminuisce rapidamente seguendo la valle centrale. Questo è il motivo che concorre insieme alla quota alla divergenza quantitativa fra le due serie riportate. Le precipitazioni risultano nel complesso abbondanti soprattutto se confrontate con altre stazioni della regione in cui la scarsa piovosità tipica del clima endalpico non riesce a essere mitigata da altri fattori. Anche la distribuzione fra le due serie è confrontabile. Il regime pluviometrico che ne risulta è di tipo sub-equinoziale-autunnale, caratterizzato cioè da due massimi nelle stagioni intermedie e due minimi in estate e inverno. In particolare, il massimo pluviometrico principale è in autunno (novembre) mentre il minimo è estivo (luglio).

Di seguito si riportano le precipitazioni ripartite nelle quattro stagioni per la stazione di Pré-Saint- Didier:

Tabella 8 - Precipitazioni stagionali

Stazione Inverno Primavera Estate Autunno Totale Periodo

mm % mm % mm % mm % mm %

Pré-Saint- 214,4 25,6 203,6 24,3 174,5 20,8 244,3 29,2 839,5 100 1913-2001 Didier

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 16 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

In tutte le stagioni le precipitazioni sono discrete ed anche il minimo estivo arriva a un 20% del totale. In base a tale ripartizione il regime udometrico può essere definito di tipo APIE. Elaborazioni effettuate per decenni potrebbero portare all’inversione delle stagioni intermedie perché i due valori risultano piuttosto simili ottenendo un regime di tipo AIPE.

Il numero dei giorni di pioggia oscilla mediamente intorno agli 80 per anno.

Temperature Per ciò che riguarda le temperature, si riportano le elaborazioni dei dati orari rilevati dalla stazione di Pré-Saint-Didier Capoluogo e Courmayeur che sono elaborati e riassunti nella tabella seguente:

Tabella 9 - Temperature medie mensili

Stazione Pré-Saint-Didier Capoluogo Courmayeur Periodo osservazione 2002-2007 1975-1995 Quota m s.l.m. 990 1224 Gennaio 0,60 0,27 Febbraio 0,69 0,84 Marzo 3,86 4,15 Aprile 8,91 6,58 Maggio 12,23 10,48 Giugno 16,05 14,74 Luglio 17,05 18,06 Agosto 15,77 17,00 Settembre 13,09 14,20 Ottobre 7,64 9,10 Novembre 3,37 4,16 Dicembre 0,25 1,24 Anno 8,37 9,11

Contrariamente a quanto ci si potesse attendere le medie di Courmayeur appaiono nel complesso lievemente più alte rispetto a quanto rilevato a Pré-Saint-Didier; la differenza può essere giustificata dal fatto che sia il periodo di riferimento che i metodi di misura sono differenti per le 2 stazioni.

Le escursioni termiche sono in genere elevate e risentono soprattutto con l’aumentare della quota, dell’alternanza giorno notte, La tabella evidenzia un’escursione delle medie mensili di oltre 17°C a Pré-Saint-Didier. Il valore massimo di temperatura rilevato dalla stazione è di 34,2°C il 9 Luglio del 2003 alle ore 13:00. Il valore minimo è di -12,7°C il 26 Gennaio 2005 alle ore 24:00. I mesi con media termometrica inferiore a 0°C sono dicembre, gennaio e febbraio.

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Per un’analisi più dettagliata si è redatto il termoudogramma di Bagnouls e Gaussen sotto riportato.

Tabella 10 - Termoudogramma di Bagnouls e Gaussen

Diagramma umbrotermico di Bagnoul e Gaussen

100

90 45

80

35 70 scala delle temp. temp. delle scala 60 25 50

40 15 scala delle precip. 30

20 5

10

0 -5 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12

Precipitazioni Temperature

Il grafico è stato realizzato utilizzando le temperature della stazione di Pré-Saint-Didier Capoluogo e le precipitazioni registrate dalla stazione di Pré-Saint-Didier. Nel caso in esame le serie coincidono spazialmente ma non temporalmente. Il risultato si ritiene comunque attendibile.

Come era prevedibile non si evidenzia la presenza di periodi siccitosi, la linea delle precipitazioni rimane infatti sempre al di sopra di quella relativa alle temperature. Si noti l’andamento di tipo subequinoziale della distribuzione delle precipitazioni.

AMBIENTE GEOLOGICO, GEOMORFOLOGICO, IDROGEOLOGICO

Aspetti geologici Metodologia e fonti

Al fine di redigere il presente studio sono stati effettuati alcuni sopralluoghi sul terreno (Dicembre 2008--Marzo 2009 e Settembre - Ottobre 2017), all’interno del settore oggetto dello studio e nelle aree significativamente prossime.

Le informazioni ottenute sono state completate con dati dell'archivio personale, con elementi ricavati dalla base topografica della Carta Regionale della Valle d'Aosta in scala 1:10.000 frutto dei rilievi del Progetto CARG attualmente consultabile sul Geonvigatore S.C.T. della R.A.V.A., e con le indicazioni fornite dalla popolazione locale.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 18 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Si è quindi provveduto all'osservazione stereoscopica di foto aeree e delle ortofoto.

L'area di studio è interamente compresa all'interno del comune di Pré-Saint-Didier, in una morfologia composita: fondovalle in prevalenza stretto e con tipica sezione glaciale, fortemente inciso dai torrenti laterali.

L'assetto strutturale delle diverse unità presenti risulta particolarmente complicato dalla sovrapposizione degli effetti di più fasi tettoniche, plicative le più antiche, a carattere fragile (grandi linee di frattura) quelle più recenti.

Il modellamento dei versanti ha creato valli caratterizzate da versanti più o meno ripidi a seconda dell’evoluzione morfologica che hanno subìto: la fase erosiva dovuta agli agenti morfogenetici (ghiacciai e corsi d’acqua) si alterna all’azione di accumulo di materiali detritici trasportati dagli stessi.

Topograficamente l’area oggetto d'intervento è identificabile in corrispondenza delle tavolette n°4371 in scala 1:5000, della cartografia tecnica della Regione Autonoma Valle d’Aosta.

Altimetricamente l'area, in costante pendenza, si trova compresa tra i 1100 e i 1150 metri s.l.m.

L’acclività del terreno è media.

Aspetti geologici e litologici Caratteristiche geomorfologiche

In generale il territorio in cui si inserisce l’area oggetto di studio presenta un modellamento glaciale ancora molto evidente ed attivo, in particolare alla testata delle valli laterali, e quindi con le forme ad esso collegate (terrazzi glaciali, soglie di confluenza, rocce montonate, cordoni e apparati morenici, conche lacustri e torbose, ecc.) ancora ben conservate quando non ancora in corso di formazione.

Si tratta infatti in gran parte di un’area di alta montagna, con rilievo ad elevata energia, caratterizzato cioè dalla forte acclività dei versanti che incombono sul fondovalle con grossi dislivelli. Ne consegue la presenza di fenomeni geomorfologici ancora molto attivi e talora di estremo vigore.

Indirettamente legati alla dinamica glaciale sono i fenomeni connessi alla rapida fusione delle masse glaciali stesse e della loro copertura nevosa, che comportano anomali incrementi delle portate sulle aste torrentizie da esse alimentate e che possono portare alla formazione di sacche d’acqua interne al ghiaccio o a tergo di sbarramenti morenici, con rischio di improvvise rotture e quindi di locali fenomeni alluvionali o di colate di detrito.

Fra i fenomeni ancora collegati al glacialismo, di rilevanza per questo studio segnaliamo infine la diffusa presenza di estesi settori ove affiorano depositi morenici di recentissima deposizione, privi di copertura vegetale, scarsamente addensati e con ridotto grado di coesione. Essi sono stati abbandonati dai ghiacciai spesso su pendii caratterizzati da pendenze molto elevate, con presenza del substrato roccioso montonato e lisciato a ridotta profondità e quindi con notevole propensione ad essere erosi dalle acque di ruscellamento superficiale e a dare luogo a fenomeni di trasporto in massa, con conseguente, forte aumento del trasporto solido nei corsi d’acqua.

Nel bacino si segnala poi la diffusa presenza di fenomeni legati alla gravità, che portano alla formazione di falde, coni detritici e di valanga e accumuli di frana.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 19 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Il modellamento delle porzioni più elevate è legato in primo luogo all’azione glaciale, che ne ha determinato la morfologia nelle sue linee principali, definendo ampi terrazzamenti.

Il sito oggetto d'intervento, come in precedenza detto, è ubicato entro un'ampia zona in fase di riqualificazione urbanistica ed ambientale facente parte della parte alta del comune di Pré-Saint- Didier, immediatamente ad E del settore abitato di Petit-Pallasieux. Si tratta di un'area non ancora intensamente urbanizzata, caratterizzata da sporadici fabbricati rurali e opere di urbanizzazione primaria. In particolare, i limiti dell’area soggetta a PUD sono chiaramente definiti verso S-SW dalla strada statale Aosta-Courmayeur, verso N dal tratto terminale della strada comunale di recente costruzione che si snoda al margine di monte della frazione di Grand-Pallasieux e Saint-Roch e finisce poco oltre il limite orientale dell’area di interesse. Il confine E e W della medesima sono infine definiti da due torrenti di ordine minore rappresentati rispettivamente dal Torrent de Pallesieux ed il Torrent de la Bouche, i quali solcano il versante SW del Mont Cormet.

Si sottolinea infine che la zona si colloca in posizione nettamente rilevata rispetto al tracciato della Dora Baltea che scorre sul fondovalle in prossimità del capoluogo di Pré-Saint-Didier, ad una quota di circa 1015 m s.l.m.

I terreni sui quali insisteranno le strutture edilizie e infrastrutture viarie in progetto sono di tipo detritico-alluvionale, successivamente rimodellati dalla attività gravitativa legata al detrito dell’imponente parete rocciosa che sovrasta l’area in oggetto e che si erge lungo il versante a partire dalla quota 1232 m s.l.m.

Geomorfologia

L’area in oggetto è posta lungo il basso versante sinistro orografico della Dora Baltea ad una quota di 1100 metri all’interno del territorio comunale di Pré-Saint-Didier, in un settore a modellamento prevalentemente glaciale marcatamente ripreso dalle dinamiche detritico-torrentizie che interessano il versante S del Mont-Cormet, e ripreso in minima parte dall’attività antropica.

In particolare, esso si localizza in prevalenza in corrispondenza del grande apparato di conoide generato dal Torrent de Pallasieux, su cui sorge la frazione di Petit-Pallasieux, il quale si presenta in coalescenza verso E con il piccolo corpo sedimentario (conoide) edificato dal T. de la Bouche.

Tale corpo, attualmente inciso al piede dalle acque della Dora Baltea e sul versante da diversi impluvi di varia importanza, è il risultato della azione di più fenomeni all’interno del settore con sovrapposizione degli effetti, essenzialmente legati all’attività detritico torrentizia operata dai torrenti, alla disgregazione fisica del costone roccioso sovrastante e conseguente dinamica gravitativa.

Si specifica infine che la fascia di terreno oggetto del presente PUD si pone in prossimità e parziale continuità del margine orientale del grande accumulo di frana complessa costituente il caratteristico dosso pianeggiante su cui sorge la frazione di Verrand. Tale corpo, attualmente inciso al piede dalle acque della Dora Baltea e sul versante da varie incisioni, è il risultato di un esteso fenomeno gravitativo di crollo originatosi nel passato a partire dalla dorsale rocciosa Tête-de-la-Suche (2765,7 m) – Mont-Cormet (2475,7 m) che si spinge fino oltre ai villaggi del Villair, Plan Gorret e Verrand. Esso risulta inserito all’interno della grande D.G.P.V. di Courmayeur-Verrand che si estende dagli alpeggi di Tirecorne (1950 m) e Suche-Damon (1810 m) fino al fondovalle, interessando sia la copertura quaternaria che il substrato roccioso, generando il tipico profilo di versante, concavo nella

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 20 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare parte alta e convesso nella parte bassa, ove si localizza appunto la caratteristica prominenza tondeggiante di Verrand.

I materiali interessati dalle opere potranno pertanto essere rappresentati, per i primi 100-150 cm, da uno strato di suolo di alterazione ricco di frazione fine ed organica (suolo vegetale). La coltre detritica uniformemente distribuita sull’area interessata dalle opere in progetto, è caratterizzata da una matrice sabbiosa limosa con intercalazioni di sabbie ghiaiose con prevalenti clasti di micascisti di grossa dimensione di provenienza locale, caratterizzati da blocchi spigolosi anche di dimensione metrica.

Al di sotto di tale strato saranno presenti materiali eluvio-colluviali, ascrivibili al rimaneggiamento superficiale della coltre detritica-torrentizia legata alla dinamica del Torrente Petit Pallesieux e del Torrente de la Bouche, nonché dai sottostanti depositi propriamente sedimentati da fenomeni di trasporto di massa e/o semplicemente alluvionali.

Tali materiali poggiano al di sopra dell’antico accumulo di frana sopra-descritto, rappresentati da grandi blocchi lapidei di prevalenti rocce calcaree, talora di dimensioni ciclopiche, sovrapposti in maniera caotica e con vuoti colmati da una matrice eterogenea ghiaioso-sabbioso-limosa. Tali materiali erano ben visibili al momento del sopralluogo del dicembre 2007 a cura del collega Geol. Alex Theodule, nello scavo del cantiere presente in centro al paese di Petit-Pallasieux, a poche decine di metri di distanza da sito di intervento. Materiali di questo tipo sono inoltre stati riscontrati negli scavi per la realizzazione della grande rimessa interrata presente a sud del Verrand.

E’ inoltre possibile l’interferenza con grossi trovanti lapidei delle litologie analoghe a quelle sopra descritte nelle porzioni più profonde dello scavo, sempre legati all’antico fenomeno gravitativo di Verrand.

L'area in esame può inoltre dirsi sostanzialmente protetta da acque divaganti superficiali sia per la presenza di arginature artificiali lungo i due corsi d'acqua presenti, sia per la differenza di quota esistente fra l'area stessa e quella del fondovalle inciso dalla Dora Baltea.

Nelle aree attraversate non si segnalano dissesti significativi, anche in rapporto al tipo di opere previste.

Caratteristiche litologiche

Si riporta di seguito schematicamente una descrizione delle caratteristiche geolitologiche dei depositi superficiali e delle formazioni di substrato roccioso rilevate nell'area in esame, nonché della distribuzione areale degli affioramenti ad essi relativi.

Il deposito può avere differenti origini:

- disgregazione chimico-fisica operata dagli agenti atmosferici e formazione di depositi eluvio- colluviali; - azione congiunta di gelo e disgelo all’interno delle fratture della roccia con formazione di depositi di detrito di falda alla base delle pareti rocciose; Se è originato da un corso d’acqua:

- trasporto dei materiali diversamente originatisi da parte delle acque ruscellanti; - trasporto dei materiali all’interno dei corsi d’acqua sotto forma di trasporto solido; - deposizione di materiale trasportato in conoidi alluvionali e piene alluvionali. Se è originato da un ghiacciaio:

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 21 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

- la massa solida del ghiacciaio trasporta al di sopra, sul fronte o al di sotto di sé stesso una grande quantità di materiale che, in seguito al suo ritiro, viene deposta sotto forma di morene laterali, frontali o di fondo. Ogni accumulo precedentemente descritto assume una differente caratteristica morfologica o deposizionale che permette di riconoscerlo.

Sulla base di quanto delineato sulla morfologia del luogo, si desume che i terreni naturali presenti nell’area sono di tipo detritico torrentizio, legati a episodi deposizionali in ambiente di conoide e successiva dinamica gravitativa. Si tratta di materiali di varia granulometria: sono presenti in prevalenza materiali grossolani, di tipo sabbioso-ghiaioso con ciottoli e trovanti e con ridotta frazione limosa. Localmente si rileva in tali depositi la presenza di materiali fini, prevalentemente limosi, di riempimento di vecchi canali o conche, forse anche di origine artificiale

Per quanto concerne il substrato roccioso, In corrispondenza al sito in esame e alle profondità raggiunte dagli scavi si esclude l’incontro del substrato roccioso in posto (così come peraltro confermato dalla campagna di indagini geofisiche svolta nel 2011, vedi Cap. 3.7) , costituito nella zona da litotipi della Zona delle Brecce di Tarantasia: esso affiora lungo il versante a monte solo a partire da 1230 metri di quota, e non risulta visibile in direzione dell’area di intervento ma poco più a E-NE rispetto alla stessa, in corrispondenza del settore apicale dei due conoidi detritico-alluvionali. Si tratta di rocce composte da alternanze monotone di livelli decimetrici di calcari e calcari-arenacei, calcescisti e scisti filladici neri o grigi, con talora livelli di conglomerati ad elementi calcarei e dolomitici. Tali bancate rocciose presentano una giacitura a traverpoggio immergente verso SE con valori di inclinazione variabili tra 35° – 60°

È inoltre probabile l’intercettazione di grossi trovanti lapidei delle litologie prima descritte nelle porzioni più profonde dello scavo.

ASPETTI IDROLOGICI E IDROGEOLOGICI Acque sotterranee e sorgenti

La presenza dei rilievi alpini ha imposto l’organizzazione delle acque meteoriche in un reticolato idrografico gerarchizzato nel quale le acque meteoriche seguono un lungo percorso prima di raggiungere la rete idrografica principale.

Dapprima avviene la discesa spontanea dell’acqua di precipitazione lungo i versanti sotto forma di ruscellamento superficiale, per poi passare in impluvi di modeste dimensioni di ordine 1 ed in seguito affluiscono in corsi d’acqua di dimensioni maggiori e di ordine superiore.

L’assetto idrologico del settore oggetto degli interventi è caratterizzato essenzialmente dalla presenza di tre corsi d’acqua: la Dora Baltea e i Torrenti Petit Pallesieux e de la Bouche, affluenti in sinistra idrografica della Dora.

Il reticolo superficiale è costituito in zona essenzialmente dalla rete di raccolta e di scolo delle acque raccolte dalle sedi stradali, con cunette e tubazioni impermeabilizzate collegate alla fognatura.

È da escludersi, alle profondità interessate dagli scavi, la presenza di falda idrica, la cui soggiacenza è posta a livelli decisamente inferiori (superiore a 6 – 8 m). A tale proposito, è stata effettuata una ricerca sui pozzi presenti nella zona in esame o nelle sue vicinanze, per verificare la profondità della falda idrica e i rischi di eventuali interferenze.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 22 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Considerata tuttavia la notevole permeabilità dei materiali costituenti il terrazzo interessato dall’intervento e la maggiore profondità verso monte dello scavo in progetto, sarà bene fare precedere lo sbancamento vero e proprio ad una campagna di indagini geognostiche atte ad evidenziare eventuali circolazioni idriche sotterranee. Le indagini potrebbero consistere nella realizzazione di un sondaggio a carotaggio continuo con prove penetrometriche in foro, in posizione baricentrica rispetto al perimetro del lotto di edificazione.

Anche in assenza d’interferenza con la falda sarà in ogni caso da preventivare la possibilità di saltuarie infiltrazioni anche copiose in occasione di forti precipitazioni, spandimenti irrigui e dello scioglimento delle nevi.

In base alle informazioni raccolte, il livello piezometrico è soggetto a ridotte oscillazioni e rimane molto profondo anche in occasione di grosse piene o di periodi di intense precipitazioni.

IL RISCHIO VALANGHIVO L’area del presente P.U.D. è interessata dai fenomeni valanghivi che si esplicano sul versante meridionale del Mont Cormet. In particolare, rispetto alla cartografia degli ambiti in edificabili dei terreni soggetti a rischio di valanga e slavina ai sensi dell’art. 37 della L.R. 11/98 adottata dal comune di Pré-Saint-Didier, la zona ricade in aree a medio e basso rischio valanghivo in relazione a due distinti fenomeni valanghivi denominati “Palleusieux”, corrispondente alla numerazione progressiva comunale n°4, e “La Bouche”, n° 5.

La zona di distacco principale della valanga n°4 “Palleusieux” è posta fra i 2340m s.1.m. del versante sud-orientale del Mont Cormet e l'imboccatura del canalone vero e proprio, posta intorno ai 1750m s.1.m., in un’area caratterizzata dalla presenza di una cotica erbosa non omogenea e degradata e da pendenza assai elevata (100-110%). La zona di scorrimento del fenomeno coincide con l’alveo del Torrent Palleusieux ed è contraddistinto dunque da un canalone disposto lungo la line di massima pendenza e si presenta inciso e roccioso per tutto il suo sviluppo. A partire da 1250m s.l.m. il canalone si apre in una conoide detritico-alluvionale piuttosto ampia, ma rimane profondamente inciso nella parte centrale riuscendo generalmente a contenere nel suo ambito la massa nevosa in scorrimento. Dalle analisi condotte sul fenomeno valanghivo e riportato negli elaborati degli ambiti inedificabili, emerge nel settore di conoide, caratterizzato dalla dinamica di scorrimento-accumulo della valanga, la possibilità che la massa nevosa fuoriesca dall’alveo del torrente lungo il suo margine sinistro in corrispondenza dell’apice della conoide, mentre risulta meno probabile la sua propagazione oltre il margine destro. Tali constatazioni sono confermate oltre che dalla presenza di una maggiore profondità dell’incisione della sponda destra, anche dalle caratteristiche vegetazionali. Infatti, evidenti i segni lasciati dall’azione della massa nevosa sulla vegetazione arborea presente in sinistra idrografica, mentre in destra si rileva un rimboschimento che non denuncia alcun segno di disturbo imputabile all’azione di masse nevose.

La zona di arresto è dunque individuata tra lo sbocco del canalone e la zona prossima al cimitero di Pré-Saint-Didier a circa 1050m s.l.m., come segnalata nel 1918, e le masse nevose si attestano nella zona prativa della conoide prossima all’alveo del Torrent Palleusieux.

Nel settore di distacco del bacino valanghivo “Palleusieux” si rilevano delle opere di difesa, rappresentate da gradoni in terra realizzati a mano su una superficie di circa 3 ha, che non risultano efficaci a prevenire un potenziale distacco delle masse nevose.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 23 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Per quanto riguarda il fenomeno valanghivo denominato “La Bouche”, questo si sviluppa lungo il versante Sud-Ovest del Mont Cormet. La zona di distacco è caratterizzata da tre canaloni principali che si estendono all’incirca sino alle quote di 1700 e 2000m s.l.m. per poi confluire in un’unica zona di scorrimento coincidente con il tratto terminale dell’alveo del Torrent de La Bouche. La zona di innesco della valanga è caratterizzata da substrato roccioso affiorante, con scarsa copertura forestale e la quasi totale assenza di copertura erbacea. In relazione ai fattori morfologici e vegetazionali descritti precedentemente, non si osserva una vera e propria zona di accumulo ben definita da cui si possano originare i distacchi delle masse nevose, ma l’accidentata orografia del bacino favorisce la formazione di creste di neve ventata e la genesi di zone di accumulo non facilmente individuabili. Lo scorrimento avviene inizialmente lungo i canaloni rocciosi che convergono successivamente a quote differenti nell’alveo del Torrent de La Bouche.

La zona di arresto è localizzata a partire dallo sbocco del canalone La Bouche e si estende sulla conoide detritico – alluvionale sino all’area prativa compresa tra i due tratti della Strada Statale n.26. In base all’andamento della morfologia della conoide si individua una possibile espansione delle masse nevose in sinistra idrografica rappresentante la divagazione in casi di fenomeni estremi.

Come evidenziato per il bacino valanghivo precedente, si osservano nell’area di potenziale distacco una superficie di circa 3000m² costituita da alcuni gradoni in terra, realizzati nel 1976, che risultano insufficienti ad evitare la formazione di valanghe.

QUADRO VINCOLISTICO VIGENTE A partire dall’analisi della Cartografia Prescrittiva di Sintesi dello “Studio per la delimitazione degli ambiti inedificabili sensi della L.R. 11/98” per quanto concerne l’Art. 35 “individuazione dei terreni sede di frane”, l’Art. 36 “individuazione dei terreni a rischio di inondazione” redatte dal collega Dr. Mario Ravello e dalla Dott.ssa. For. Nicole Bionaz, sono state ricavate le seguenti informazioni:

Art. 35- “Individuazione dei terreni a rischio di frana”. Il settore oggetto dello studio è soggetto in maniera preponderante al vincolo di fascia F3. In particolare, ricadono in tale fascia tutte le nuove unità abitative e le strutture alberghiere in progetto. Rientrano invece ina fascia F2 e F1 alcuni tratti della strada che consentirà il collegamento tra le varie unità del complesso edilizio e alberghiero.

L’inserimento del sito in fascia “F3” delle carte degli ambiti inedificabili, è legata essenzialmente all’ubicazione della zona di intervento in corrispondenza dei sopraccitati conoidi coalescenti caratterizzati da valori di acclività intermedi, e lungo i cui assi potrebbero generarsi fenomeni parossistici in caso di eventi meteorici eccezionali. I tratti di strada ricadenti in fascia F2 e F1 corrispondono a tratti di viabilità privata che si avvicinano maggiormente alle due incisioni esistenti che determinano il vincolo esistente. Si fa presente che molti dei tratti ricadenti in tale fascia risultano interrati (tunnel di accesso al sito).

In base alla Normativa vigente, Delibera di Giunta Regionale D.G.R. n°2939/2008, che cambia i criteri di valutazione delle prescrizioni delle Cartografie Prescrittive di Sintesi redatte ai sensi della L.R. 11/98, si evince che l’ipotesi progettuale in oggetto è AMMISSIBILE SENZA la necessità di ottenere la deroga da parte della Giunta Regionale, sulla scorta di quanto viene specificato al Capitolo II paragrafo C.3) della suddetta D.G.R.:

“Nelle aree a bassa pericolosità di cui all’art. 35, comma 1 – F3, è consentito ogni genere di intervento, edilizio ed infrastrutturale; nel caso di interventi di nuova costruzione, i relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell’intervento con i fenomeni

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 24 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare idraulici, geologici e idrogeologici che possono determinarsi nell’area, e di verifica dell’adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie.”

Art. 36- “Individuazione dei terreni a rischio di inondazioni”. Il settore oggetto dello studio è soggetto a vincolo di fascia C e solo alcuni brevi tratti di viabilità ed infrastrutture lineari e puntuali ricadono all’interno delle Fasce A e B.

In relazione alla collocazione dell’area in fascia C (aree a bassa pericolosità) degli ambiti inedificabili relativi ai terreni a rischio di inondazione (L.R. 11/98. Art. 36) del comune di Pré-Saint-Didier, si specifica che, sulla base della D.G.R. n° 2939/2008, l’ipotesi progettuale in oggetto è AMMISSIBILE SENZA la necessità di ottenere la deroga da parte della Giunta Regionale. Infatti, la D.G.R. 2939 al Capitolo IV “Individuazione dei terreni sedi di inondazione e relativa disciplina d’uso, al paragrafo C.3) Fascia C recita che:

“Nelle aree della fascia C è consentito ogni tipo di intervento, edilizio ed infrastrutturale; nel caso di interventi di nuova costruzione, i relativi progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell’intervento con lo stato di pericolosità idraulica determinato dall’evento preso a riferimento per la delimitazione della fascia, contenente, altresì, la verifica dell’adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le necessarie opere di mitigazione del rischio. Nella realizzazione dei nuovi fabbricati e nella ristrutturazione o manutenzione di quelli esistenti (in questi ultimi casi ove gli interventi riguardino le pertinenze in oggetto), devono essere adottati accorgimenti per limitare gli effetti di eventuali flussi di acque, con particolare attenzione nei confronti di quelli provenienti dalla rete viabile.”

Per quanto concerne i tratti di viabilità ed infrastrutture lineari e puntuali ricadenti all’interno delle Fasce A e B i relativi progetti richiederanno l’Autorizzazione da parte del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche. L’inserimento delle suddette infrastrutture all’interno di tali fasce di vincolo è legato alla vicinanza tra le stesse e l’asse dei due impluvi che delimitano ai lati il lotto di terreni oggetto di Studio.

A partire dall’analisi della Cartografia Prescrittiva di Sintesi dello “Studio per la delimitazione degli ambiti inedificabili sensi della L.R. 11/98” per quanto concerne l’Art. 37 “individuazione dei terreni a rischio di valanghe o slavine”, redatte dal Dott. For. E. Ceriani, sono state ricavate le seguenti informazioni:

Art. 37- “Individuazione dei terreni a rischio di valanghe e/o slavine”. Il settore oggetto dello studio è soggetto a vincolo di fascia a basso rischio di tipo V3 e medio rischio di tipo V2. In particolare, ricade in fascia V3 gran parte del complesso edilizio in progetto localizzato nella fascia di pendio disposta centralmente. Rientrano invece in fascia V2 solo alcune parti di alcuni fabbricati e l’estremità NW della struttura alberghiera. In base alla Normativa vigente L.R. 11/98 art. 37 sia per gli interventi previsti all’interno della fascia V3 che all’interno della fascia V2 sarà necessario ottenere il parere da parte della Struttura Assetto idrogeologico dei bacini montani del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche. In tal senso si sottolinea che nelle successive fasi progettuali si procederà all’esecuzione di specifiche modellazioni con apposito software di calcolo per la modellazione dei fenomeni valanghivi attesi (componente sia densa che polverosa) al fine di giungere alla definizione delle pressioni positive e negative agenti sui vari prospetti delle strutture interessate dai fenomeni valanghivi.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 25 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Occorre infine sottolineare che la parte W-NW dell’area oggetto del presente P.U.D. ricade all’interno della fascia DF3 delle Cartografie degli Ambiti inedificabili relative ai terreni sede di fenomeni di trasporto di massa ai sensi dell’Art. 35/2 della L.R. 11/98 (al momento non ancora approvate da parte della R.A.V.A.). Tale vincolo deriva dalle valutazioni (fase conoscitiva e valutativa) riportate nello Studio di Bacino del T. de Pallesieux, commissionato nel 2010-2011 dalla R.A.V.A. al R.T.P. composto dallo studio tecnico associato Hydrogeos di Torino, studio associato GES.TER di Torino e Dott.ssa L. Bellino, nell’ambito della “Redazione di specifici studi di valutazione della pericolosità per colate di detrito e dell’efficacia delle opere di difesa eventualmente esistenti e della progettazione preliminare di possibili interventi di sistemazione idraulica , sui bacini ad elevata pericolosità individuati dalla D.G.R. 1138/2005”.

In relazione alla collocazione dell’area in fascia DF3 (aree a bassa intensità) degli ambiti inedificabili relativi ai terreni sede di fenomeni di trasporto di massa (L.R. 11/98. Art. 35/2) del comune di Pré- Saint-Didier, si specifica che sulla base della D.G.R. n° 2939/2008 l’ipotesi progettuale in oggetto è AMMISSIBILE SENZA la necessità di ottenere la deroga da parte della Giunta Regionale. Infatti, la D.G.R. 2939 al Capitolo III “Individuazione dei terreni sedi di inondazione e relativa disciplina d’uso, al paragrafo C.3) Fascia DF3 recita che:

“Nelle aree a bassa pericolosità di cui all’art. 35, comma 2 – DF3, è consentito ogni genere di intervento, edilizio e infrastrutturale; nel caso di interventi di nuova costruzione, i progetti devono essere corredati da uno specifico studio sulla compatibilità dell’intervento con i fenomeni idraulici, geologici e idrogeologici che possono determinarsi nell’area, e di verifica dell’adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e di quelle conseguibili con le opere di mitigazione del rischio necessarie. Nella realizzazione dei nuovi fabbricati e nella ristrutturazione e/o manutenzione di quelli esistenti (in questi ultimi casi, ove gli interventi riguardino le pertinenze in oggetto), devono essere adottati accorgimenti per limitare gli effetti di eventuali flussi prevalentemente liquidi che possono manifestarsi intorno alle aree DF1 e DF2, dopo l’arresto della colata, con particolare attenzione anche nei confronti di quelli provenienti dalla rete viabile”.

Per quanto concerne la COMPATIBILITA’ DEGLI INTERVENTI IN PROGETTO CON LO STATO DI DISSESTO ESISTENTE, si sottolinea che nel Cap. 3.8 vengono descritte le misure di mitigazione del rischio che si intende porre in atto, al fine di proteggere il nuovo complesso edilizio in oggetto dalle potenziali dinamiche di dissesto attese.

VINCOLO SISMICO La D.G.R. n. 1603 del 04.10.2013 - Approvazione delle prime disposizioni attuative di cui all’art. 3 comma 3, della Legge Regionale 31 luglio 2012, n. 23 “Disciplina delle attività di vigilanza su opere e costruzioni in zone sismiche”. Revoca della D.G.R. N. 1271, ha stabilito che tutti i comuni della Regione autonoma della Valle d’Aosta sono classificati in zona sismica 3 ai fini e per gli effetti di quanto stabilito dalla norma regionale 23/2012.

Alla luce della suddetta delibera per le strutture in progetto è necessario fare riferimento a quanto previsto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008) che stabiliscono che per ogni costruzione ci si deve riferire ad una accelerazione di riferimento “propria” individuata sulla base delle coordinate geografiche dell’area di progetto e in funzione della vita nominale dell’opera, partendo dal grigliato di riferimento, ricoprente tutto il territorio nazionale, indicante, per ciascun punto della maglia quadrata di 5 km di lato, il valore di pericolosità sismica espresso in termini di accelerazione massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni riferita a suoli rigidi (suoli in cat. A, punto 3.02.1 del DM 14.09.2005).

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 26 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Si sottolinea che le strutture in progetto previste dal P.U.D., trattandosi di fabbricati di civile abitazione e edificio alberghiero privato, non rientrano nella categoria “Edifici e opere di interesse strategico” e nemmeno in quella relativa agli “Edifici e opere che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso” (Allegato 2 - D.G.R. 1603/2013).

Alla luce di quanto sopra descritto si sottolinea che è stata già eseguita, da parte della Ditta CIS GEOFISICA s.r.l. nel mese di ottobre 2011, un’indagine sismica di tipo MASW (Multichannel Analysis Surfces Waves) all’interno dell’area di intervento al fine di definire l’esatta classificazione del terreno su cui insisteranno le nuove unità del complesso abitativo-alberghiero in progetto, ai sensi del p.to 3.2.2 delle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008, Allegato 03 – AZIONI SULLE

COSTRUZIONI). In particolare la prova ha fornito un valore di Vs30 pari a 575 m/s, considerando come piano di riferimento il piano campagna attuale: rispetto le norme tecniche per le costruzioni (DM 14 gennaio 2008, ex DM 14 settembre 2005), il sito in esame rientra quindi nella categoria B “Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fine molto consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e valori del VS30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero NSPT30 > 50 nei terreni a grana grossa e cu30> 250 kPa nei terreni a grana fina)”.

CAMPAGNA DI INDAGINI GEOFISICHE FINALIZZATA ALLA RICOSTRUZIONE DEL MODELLO SISMO- STRATIGRAFICO DEL SOTTOSUOLO Nei giorni dal 12 al 14 ottobre 2011 è stata eseguita una prospezione geofisica sull’area oggetto del presente P.U.D. sito in località Pré-Saint-Didier (AO). Al fine di caratterizzare la natura del sottosuolo sono state eseguite otto sezioni sismiche a rifrazione per ricostruire gli andamenti degli strati del sottosuolo, disposte sia longitudinalmente (sezz. B5-B6-B7-B8) che trasversalmente (sezz. B1-B2-B3- B4) rispetto all’andamento del profilo attuale del terreno (vedi planimetria seguente).

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 27 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Le basi sono state acquisite a 24 geofoni e 7 - 9 punti di energizzazione il che ha consentito di processare i dati seguendo una modalità di interpretazione tomografica. Come risulta evidente dalle figure riportate nelle pagine successive, la risoluzione ottenuta permette di apprezzare variazioni di velocità più dettagliate sia nella copertura che nei depositi sottostanti. L’andamento del sottosuolo è mostrato attraverso una scala cromatica di colori che parte dal nero e incrementa verso il viola. Le variazioni di velocità sono associabili al diverso grado di addensamento dei depositi.

In generale si può affermare che le indagini tomografiche hanno consentito di individuare quattro unità geosismiche differenti che costituiscono il modello geofisico proposto partendo dal piano campagna e scendendo fino alla massima profondità stimata e possono essere cosi descritte:

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 28 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

- prima unità geosismica superficiale: si trova al di sopra di una linea tratteggiata di colore blu che rispecchia l’andamento di velocità pari a 900 m/sec. Questa unità è attribuibile inizialmente alla possibile presenza di materiali di copertura detritica caratterizzati da basse velocità sismiche, inferiori ai 500 m/s, che poi incrementano per migliore addensamento.

- seconda unità geosismica: è compresa tra la linea blu e quella rossa ed è caratterizzata da velocità sismiche che raggiungono i 1200 m/s. Questa unità è attribuibile a depositi più consolidati. Si tratta, probabilmente, di materiale spesso grossolano.

- terza unità geosismica: posta al di sotto della linea tratteggiata rossa è caratterizzata da velocità sismiche superiori ai 1200 m/s associabili a probabili massi od al possibile substrato roccioso meno alterato.

- quarta unità geosismica: posta al di sotto della linea tratteggiata magenta è caratterizzata da velocità sismiche superiori ai 2000 m/s con ulteriori incrementi all’aumentare della profondità dovuti ad un generale miglioramento delle caratteristiche geomeccaniche. Questa unità è attribuibile al substrato roccioso compatto.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 29 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Come si può denotare dall’analisi delle 2 sezioni tomografiche, ritenute più significative, sopra- riportate, il substrato roccioso si colloca ad una profondità maggiore di 15 m rispetto al profilo attuale del piano campagna. Si può pertanto affermare che il tratto di strada previsto in galleria, che comporterà uno scavo avente una profondità massima compresa tra 5 – 6 m, non andrà ad interferire con il medesimo.

Per quanto concerne la profondità della falda freatica di versante si evidenzia, come dalle prove tomografiche eseguite non è possibile ottenere informazioni utili in merito, non essendo tali tipologie di prova adatte all’individuazione del mezzo saturo. Pertanto, sarà necessario in fase di progettazione più avanzata, prevedere l’esecuzione di un sondaggio a carotaggio continuo, con foro attrezzato a piezometro, da localizzarsi in posizione baricentrica rispetto ai confini del lotto di edificazione oggetto del presente P.U.D. In questa fase è comunque possibile ipotizzare che la falda si collochi ad una profondità di almeno 6 - 8 m rispetto al piano campagna attuale, e che pertanto gli scavi previsti per la realizzazione del nuovo complesso edilizio, non andranno ad intercettare la stessa.

AMBIENTE AGRO-SILVO-PASTORALE

Uso del suolo La metodologia seguita per l’analisi dell’uso del suolo e la predisposizione della relativa carta ha comportato una prima analisi delle foto aeree alla quale sono seguiti successivi sopralluoghi sul terreno che hanno permesso l'aggiornamento e il perfezionamento di tali informazioni.

L’analisi ha riguardato la fascia di territorio interessata direttamente dalle opere in progetto, utile per determinare gli impatti puntuali su tale componente ambientale. In particolare, in questa fase

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 30 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare sono stati considerati, per ogni uso individuato, il suo valore ecologico, stimando la naturalità e la rarità dell'associazione vegetale, e il suo valore agronomico-forestale, stimandone la qualità e la produttività, elementi che hanno permesso di sviluppare delle considerazioni circa la sensibilità dei singoli usi del suolo.

Per quanto riguarda la fascia di territorio sulla quale insistono le opere sono stati individuati i seguenti usi.

Corsi d’acqua

L’area di intervento è delimitata a ovest dal torrente di Palluesieux e a est dal torrente la Bouche. Si tratta di due corsi d’acqua a carattere stagionale sulle cui sponde si è diffusa una vegetazione di tipo ripariale a prevalenza di latifoglie, quali il Frassino, l’Acero montano, la Betulla, l’Ontano verde e il Salicone.

Prati pascolo

Si tratta di terreni stabilmente dedicati alla produzione foraggera e al pascolo, con tracce evidenti di sistemazioni e soggetti a una gestione mista con sfalcio e pascolamento primaverile e/o autunnale.

Si tratta di prati naturali, formati cioè da essenze spontanee con presenza di una grande variabilità di specie erbacee, dal valore pabulare qualitativamente più o meno elevato, che appartengono in maggioranza alla classe delle Arrhenatheretea.

Questi territori vanno considerati a tutti gli effetti delle colture agronomiche, perché le loro caratteristiche peculiari si mantengono con continue cure da parte dell'uomo, quali la pratica irrigua, la concimazione, la lotta alle infestanti e con l'attenta sorveglianza del pascolamento; non è pertanto corretto considerare queste zone come pienamente naturali, per lo meno dal punto di vista ecologico.

I prati presentano una rilevante valenza agronomica e svolgono un'importante prevenzione delle forme di degrado ambientale (idrogeologico, paesaggistico e naturalistico) che si potrebbero verificare in caso di abbandono delle attività antropiche.

Prati alberati

Si tratta delle stesse cotiche prative appena descritte sulle quali una gestione meno estensiva ha fatto sì che si siano diffusi numerosi esemplari arborei, prevalentemente Frassini e Aceri.

I prati alberati hanno minore valenza agronomica, perché producono quantitativamente meno foraggio, ma presentano elevato valore naturalistico perché siti trofici per numerose specie di uccelli.

Bosco

In questo uso sono state comprese tutte le formazioni arboree presenti nell'area di indagine. Si tratta di formazioni prevalentemente diffuse lungo i due corsi d’acqua e nella parte sommitale.

Lungo i torrenti sono presenti dei popolamenti di latifoglie inquadrabili come tipologia forestale nelle “Boscaglie pioniere di invasione”, ossia popolamenti puri o misti di varie latifoglie pioniere, in vari stadi di sviluppo e strutture, spesso radi o a piccoli gruppi, d’invasione di terreni marginali, legati a eventi valanghivi o franosi, e di ex pascoli.

Salendo verso il margine superiore dell’area di intervento si trovano, invece, dei popolamenti di conifere inquadrabili come “Lariceti montani” ossia a predominanza di Larice in mescolanza alle latifoglie e all’abete rosso. Si tratta di popolamenti in successione verso cenosi più stabili, con

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 31 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare velocità e modalità che risentono di un complesso di fattori stazionali che molto sovente sono stati alterati nei loro dinamismi dagli interventi selvicolturali pregressi.

Infine, nei tratti di versante più caldo, con suolo superficiale o roccia affiorante si è diffusa la “Pineta endalpica acidofila di Pino silvestre”. Si tratta di boschi di Pino silvestre che presentano spesso instabilità strutturale e tendenza a evolvere verso cenosi più stabili. Nell’area in esame si assiste, infatti, al tentativo di affermazione dell’acero-tilio-frassineto

Questi popolamenti forestali svolgono un'importante funzione di protezione del versante ed hanno un discreto valore naturalistico e paesaggistico.

Orti e aree pertinenziali

Sono terreni utilizzati a scopo agricolo, costituiti principalmente da seminativi, da orti familiari e da frutteti. Si tratta generalmente di appezzamenti di modeste dimensioni situati nei pressi degli edifici esistenti.

Aree urbanizzate

Si tratta della delimitazione delle zone sulle quali insistono tutti i nuclei abitativi presenti nell’area di esame.

Sono aree che non presentano più nessuna valenza agronomica e vegetazionale, infatti le essenze vegetali presenti sono state tutte introdotte artificialmente e sono per lo più estranee alla flora locale.

AMBIENTE FAUNISTICO L’area in esame presenta un discreto grado di antropizzazione dovuto principalmente alla presenza della strada statale n°26 per il Monte Bianco, che ne costituisce il limite inferiore, e della prossimità con altri insediamenti residenziali, tanto da essere frequentata per lo più da specie antropofile, per lo più comuni, che ben si adattano agli ambienti urbanizzati.

Si tratta di esemplari di avifauna quali la Passera d'Italia, la Ballerina bianca, il Merlo, il Codirosso spazzacamino, il Codirosso, il Verdone e il Cardellino.

Nell’area in esame i biotopi più interessanti e con maggiore valenza ecologica sono rappresentati dalle fasce di vegetazione ripariale situata lungo il corso dei torrenti Pallesieux e la Bouche e nelle fasce boscate presenti immediatamente a monte.

Nel complesso l’area ha una discreta valenza faunistica.

CARATTERISTICHE PAESAGGISTICHE Il paesaggio della zona in esame, così delimitata nelle carte tematiche, è di discreto pregio, in quanto si tratta di una porzione di territorio non antropizzata e dove i valori paesaggistici legati agli aspetti di naturalità sono ancora presenti.

In effetti l'area oggetto del presente intervento corrisponde a un settore per lo più occupato da prati pascolo e alberati e da alcune fasce di vegetazione ripariale che costeggiano il corso dei torrenti Pallesieux e la Bouche, che ne costituiscono i limiti a ovest ed est.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 32 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Il terreno è di media acclività e privo di qualsiasi canale di fruizione interna (sentieri, viabilità secondaria).

La posizione dei terreni e le condizioni morfologiche del contorno sono tali da rendere il sito piuttosto visibile, in particolare dal Capoluogo di Pré-Saint-Didier e da tutti coloro che transitano sulla S.S. n. 26 che sale verso il Colle del Piccolo San Bernardo.

La visibilità del sito dalla S.S. n° 26 verso Courmayeur è, al contrario, minore, in quanto posto immediatamente a monte dalla stessa.

Nel complesso dunque il paesaggio della zona si configura come molto contrastato per il pregio insito nello stesso e per il pregio legato alla natura complessiva della zona per la presenza dei fondali con il massiccio del Bianco.

Tutta l’area, infine, risulta vincolata ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 (codice dei beni culturali e del paesaggio ai sensi dell’art. 10 della L. 6 luglio 2002, n. 137).

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 33 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

5. IL PROGETTO

LE MOTIVAZIONI DELL’INTERVENTO La zona “C7” del vigente PRGC, soggetta all’obbligo del PUD, ha una destinazione turistico/ricettiva con la prescrizione di destinare almeno il 40% della volumetria realizzabile a edilizia alberghiera.

In realtà, utilizzando il premio volumetrico previsto dalle NTA del PRGC a favore dell’edilizia alberghiera, (vedi Cap. 3) il progetto si prefigge di realizzare una pari volumetria di alberghiero e residenziale.

Si tratta di una scelta che privilegia l’investimento alberghiero, in linea con i Programmi di Sviluppo Turistico (PST) del comune di Pré-Saint-Didier, il quale fa riferimento all’area vasta del comprensorio di Courmayeur.

Per quanto riguarda la quota di residenziale turistico è il caso di sottolineare che, in particolare negli ultimi anni, si è riscontrata ovunque una forte diffusione di alloggi turistici, alternativi alle tradizionali forme di ricettività, che rispondono ad una esigenza di autonomia e di un più intenso rapporto con il territorio.

Peraltro, le abitazioni di vacanza, in proprietà o in affitto, costituiscono una forma di ricettività presente da molto tempo in tutti i paesi turistici europei, in particolare in quelli con elevati livelli di reddito e in quelli con forte densità urbana.

In tal senso anche la parte residenziale prevista nel PUD, inserita in un’area di forte naturalità, in un contesto che garantisce una organizzazione più completa ed integrata dei servizi, può contribuire a rafforzare l’offerta turistica con importanti ricadute sull’economia locale.

CRITERI PROGETTUALI La scelta progettuale di fondo è rappresentata dall'esigenza di mantenere una forte naturalità dell'area, ricercando un compromesso accettabile con l'esigenza del costruire.

I volumi edilizi sono distribuiti nel modo seguente:

 un polo alberghiero, collocato a sud ovest dell'area, che propone un albergo importante (85 camere, con piscina coperta e scoperta, centro benessere, sala per congressi, autorimessa interrata) e di elevata classificazione alberghiera;  quattro "villaggi" residenziali, immersi nel verde, che ripropongono le forme ed i materiali dell'architettura di montagna. Al fine di favorire la naturalità dell'ambiente e il mantenimento delle importanti superfici alberate esistenti il progetto si prefigge innanzitutto di ridurre, il più possibile, la presenza di strade e di parcheggi in superficie.

In tal senso la nuova strada di accesso agli insediamenti alberghieri e residenziale turistico verrà realizzata quasi interamente in interrato. La strada parte da un nuovo svincolo sulla Strada Statale 26/dir e, sotto passando la struttura alberghiera, arriva ad una rotatoria che serve da un lato lo spazio degli arrivi all'albergo e, d'altro lato, il collegamento con i diversi villaggi residenziali.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 34 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Dalla rotatoria in poi la nuova strada procede in interrato ed intercetta i parcheggi, anch'essi interrati, al servizio dei singoli villaggi residenziali. Nella parte più a monte la strada ritorna a cielo aperto per un breve tratto al fine di raggiungere il villaggio 4 ed il parcheggio pubblico a monte.

Il villaggio 5, collocato a monte della cosiddetta "strada delle fontine", è raggiungibile dalla viabilità esistente proveniente dal villaggio di Palleusieux.

Nella composizione architettonica degli edifici residenziali la scelta di aggregare le unità immobiliari in nuclei “villaggio” risponde all’esigenza di una stazione turistica che vuole mantenere una buona qualità dell’ambiente e del paesaggio, con un limite alla densità dell’edificato e all’occupazione delle aree ancora libere.

Figura 1 – Vista d’insieme degli insediamenti

DIMENSIONAMENTO E SERVIZI Sulla base delle tabelle prescrittive del PRG vigente, il dimensionamento dei volumi realizzabili è calcolato tenendo conto dell'indice di densità fondiaria pari a 0,55 m3/m2.

La volumetria massima realizzabile viene utilizzata per il 40% con la destinazione alberghiera e per il restante 60% a residenza, così come previsto dalla normativa del PRG

L'albergo, per raggiungere i necessari standard qualitativi e dimensionali, utilizza inoltre un premio volumetrico del 50%, così come previsto dell'art. 39 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 35 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Tabella 11 - Dimensionamento del PUD

PRG DEL COMUNE DI PRE-SAINT-DIDIER - P.U.D. ZONA "C7"

DIMENSIONAMENTO DEL P.U.D. DISTRIBUZIONE DEI VOLUMI

Aree inserite nel PUD m2 63.189 Residenze in villaggi

Indice volumetrico m3/m2 0,55 Villaggio 1 m3 2.952

Volume edificabile m3 34.754 Villaggio 2 m3 5.800

Villaggio 3 m3 5.900 di cui: Villaggio 4 m3 6.200

- Residenziale m3 20.852 Totale residenze m3 20.852

- Alberghiero m3 13.902

Edilizia ricettiva

Albergo (*) m3 20.852

(*) Il volume dell'albergo usufruisce del premio di volumetria del 50%

Il Piano destina le aree riservate a servizi di interesse pubblico sulla base della verifica riportata nella seguente tabella.

Tabella 12 - Verifica standard

VERIFICA STANDARD PER SPAZI PUBBLICI O DA RISERVARE ALLE ATTIVITA' COLLETTIVE, A VERDE PUBBLICO E A PARCHEGGI

DESCRIZIONE STANDARD QUANTITA' IN PROGETTO

Standard complessivi:

- Attrezzature interesse comune m2/m3 6,50/80 m2 3.389 m2 3.399

- Verde attrezzato m2/m3 15,00/80 m2 7.820 m2 7.938

- Parcheggi m2/m3 2,50/80 m2 1.303 m2 1.321

Totale m2 12.511 m2 12.658

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 36 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

GLI ASPETTI VEGETAZIONALI In considerazione dell’ampiezza dell’area e dell’ampia superficie sulla quale non si prevedono interventi infrastrutturali sarà di fondamentale importanza curare la progettazione del recupero di tali superfici.

In particolare, possono essere adottate misure di compensazione per la sottrazione di superfici boscate e di prati arborati concentrando l’intervento nel valorizzare, recuperare e ampliare la vegetazione arborea ripariale presenti lungo i torrenti Palleusieux e la Bouche, con la cura del popolamento esistente e il suo ampliamento. Si dovrà procedere all’impianto di essenze quali soprattutto l’Ontano nero, il Frassino, il Tiglio e l’Acero montano su una superficie pari al doppio di quella occupata, quindi di circa 10.000 mq applicando tutte le tecniche per la migliore riuscita del rimboschimento.

L’uso di vegetazione arborea e arbustiva potrà, inoltre, essere utilizzato per il mascheramento dei fronti maggiormente visibili degli edifici o delle murature eventualmente presenti, avendo cura di ricreare delle macchie di aspetto naturale tramite utilizzo di essenze autoctone di normale diffusione nell’area, quali per esempio Frassino, Acero, Betulla, Sorbi, ed evitando essenze esotiche o la creazione di filari del tutto artificiali.

Si tratta di interventi, in generale, di facile realizzazione e di buona riuscita che dovranno, tuttavia, essere progettati con attenzione contestualmente alla progettazione degli edifici oggetto di PUD.

GLI ASPETTI PAESAGGISTICI Il corretto inserimento ambientale degli interventi edilizi previsti dal PUD è affidato ad un’accurata scelta delle tipologie costruttive e dei materiali edilizi utilizzati, che costituiscono la naturale evoluzione di quelli tradizionali dell'architettura alpina.

In considerazione dell’ampiezza della zona C7 è inoltre di fondamentale importanza curare la progettazione di tutte le aree non interessate dalla realizzazione degli edifici e delle infrastrutture, così come indicato al paragrafo precedente.

Per approfondimento sulle tematiche relative all’impatto paesaggistico si rimanda ai contenuti del successivo capitolo 7.

LA DIMENSIONE ENERGETICA DEL PIANO

Il piano tiene conto della necessità di ridurre le emissioni di CO2, sulla base di quanto stabilito dal Piano dell’UE, con scelte costruttive e infrastrutturali che permettano il conseguimento di tale obiettivo.

In primo luogo, al fine di limitare l’immissione di CO2 nelle zone abitate, è necessario concentrare la produzione di energia con impianti centralizzati e reti di teleriscaldamento.

La centrale di produzione di energia sarà alimentata con calore di recupero, e altri combustibili il più possibile neutri rispetto alle immissioni di CO2 nell’atmosfera e saranno sfruttate tutte le possibilità di utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e di energia a basso costo.

In secondo luogo, le costruzioni saranno realizzate sulla base delle componenti fondamentali della bioedilizia, quali:

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 corretto orientamento planimetrico rispetto al sole e conseguentemente degli spazi interni agli alloggi (orientamento prevalente rispetto all’andamento del sole);  essere realizzato con materiali naturali (biocompatibili) a minimo impatto ambientale: o strutture verticali: in muratura di laterizio ecologico; o strutture orizzontali: solai preferibilmente in legno; o strutture di copertura: in legno, con sistemi di ventilazione; o intonaci interni, esterni, tinteggiature e vernici a base di componenti naturali e privi di derivati del petrolio (a base di calce, oli, cere, e resine naturali), atti a garantire il massimo grado di traspirabilità; o materiali isolanti naturali e privi derivati dalla chimica pesante;  sistemi di ventilazione naturale per un adeguato ricambio d'aria nei locali, senza gravare sui consumi energetici per la climatizzazione;  impianti elettrici progettati affinché non si creino ulteriori sorgenti di inquinamento elettromagnetico, con speciale attenzione per le camere da letto;  impianti meccanici (termici e sanitari) progettati per: o favorire nel tempo il risparmio energetico; o permettere l'utilizzo di combustibili alternativi a minor impatto ambientale; o ridurre le emissioni inquinanti verso l'esterno; o privilegiare i sistemi di riscaldamento caratterizzati da basse temperature di esercizio (riscaldamento a pavimento, a battiscopa, a parete, ecc.), in grado inoltre di garantire una miglior qualità dell’aria indoor; o disporre di un sistema di recupero delle acque meteoriche e delle acque grigie. Sulla base di tali orientamenti saranno definiti i parametri prestazionali degli edifici, che costituiscono, nel loro insieme, una sorta di abaco delle strategie progettuali da mettere in atto per rendere l’intervento edilizio sostenibile.

I parametri prestazionali elaborati sono:

A. COMFORT TERMICO o Controllo ed uso del soleggiamento (estivo ed invernale) o Ombreggiamento o Protezione dai venti invernali o Ventilazione naturale B. COMFORT ACUSTICO o Protezione dal rumore esterno o Protezione dal rumore interno C. RISPARMIO ENERGETICO o Trasmittanza o Produzione acqua calda sanitaria o Ottimizzazione del rendimento dell’impianto di riscaldamento D. RISPARMIO RISORSA IDRICA o Riduzione consumo acqua potabile o Recupero acque meteoriche e acque grigie E. UTILIZZO DI MATERIALI BIOEDILI

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6. CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE

FATTORI DI ATTENZIONE AMBIENTALE Idrogeomorfologia

L’area è interessata da due torrenti, il Torrent de Pallesieux e il Torrent de la Bouche, che delimitano la zona “C7” rispettivamente a est ed a ovest.

Nel capitolo 4 sono svolte analisi approfondite sulle problematiche connesse ai due torrenti, con l’indicazione delle misure di salvaguardia adottate dal progetto.

Elementi del paesaggio e vegetazione

L’area è inserita nel contesto urbano a nord della frazione di Palleusieux.

L’area è prevalentemente destinata a prato e pascolo. E successivamente alla realizzazione della viabilità risulterà compresa tra aree agricole e la zona residenziale ad ovest.

Sul piano paesaggistico, nel successivo cap. 7 è svolto uno specifico approfondimento.

Clima acustico e qualità dell’aria

Sull’area interessata dal P.U.D. non esiste, ad oggi, uno studio relativo alla zonizzazione acustica comunale, così come non sono reperibili rilievi in loco sulla qualità dell’aria.

Per entrambe le questioni è il caso di rilevare che l’area in oggetto, ancorché non antropizzata (se si esclude un piccolo fabbricato residenziale collocato nel margine a sud-ovest) deve fare i conti con la strada di collegamento internazionale “Statale 26 DIR”, che corre lungo tutto il fronte sud.

Inquinamento luminoso

Il comune non è dotato di un Piano di Illuminazione approvato dal Consiglio Comunale.

Nella progettazione deli impianti si dovranno rispettare le norme vigenti per contenere l’inquinamento luminoso.

Accessibilità dell’area

L’area è accessibile dalla strada statale e, come accesso secondario, dalla viabilità a nord.

Reti tecnologiche

Tutte le reti tecnologiche passano sotto la viabilità di progetto che attraversa in direzione nord-sud l’area del PUD.

Teleriscaldamento

È prevista una rete di teleriscaldamento, progettata per il fabbisogno dell’intero complesso edilizio.

Acquedotto:

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La rete, collegata all’acquedotto comunale, è dimensionata con una portata oraria di punta = 8,15 mc/h, compatibile con la portata della rete principale,

Il materiale utilizzato per le tubazioni dell’acquedotto è l’acciaio, che permette l’utilizzo di sistemi elettrici per la necessità legate al gelo della condotta.

Gas

La rete gas prevista sotto la viabilità in realizzazione è progettata per la distribuzione all’albergo ed ai villaggi residenziali. È stata effettua la verifica calcolando le sezioni necessarie per il gas metano, che rispetto al GPL richiede sezioni maggiori.

Rete fognaria

Nell’ambito in oggetto è presente la rete fognaria, dotata di impianto di depurazione.

IMPATTI DI CANTIERE Considerazioni generali

Il maggior impatto ambientale, durante la fase di cantierizzazione, sarà dovuto presumibilmente alla dispersione delle polveri in seguito a lavori di movimentazione di terra, di trasporto di materiale, nonché al funzionamento dei macchinari di cantiere e alla circolazione dei veicoli pesanti usati per il trasporto dei materiali di risulta.

Una efficace misura di mitigazione può essere la periodica bagnatura delle piste di cantiere e dei tratti di viabilità maggiormente interessati dal passaggio dei mezzi pesanti e dalla conseguente dispersione del terreno e polveri.

Incremento della rumorosità durante le attività edilizie, qualora se ne rilevasse effettivamente la necessità, potrà essere mitigato con la messa in posto di provvisorie barriere antirumore verso l’edificio residenziale a sud-ovest e, a sud, verso la strada statale.

In ogni caso gli impatti indotti dal cantiere edile risulteranno del tutto transitori e limitati al tempo necessario per il completamento delle opere edilizie.

Gestione del traffico durante i lavori

Il progetto prevede che la strada di accesso ai insediamenti ha origine da un nuovo svincolo sulla Strada Statale 26 DIR, progettato per garantire situazioni di sicurezza e fluidità del traffico, sulla base delle regole e normative tecniche nazionali praticate dall’ANAS. Tale accesso sarà utilizzato anche come ingresso principale per le attività del cantiere. Per dare corso ai lavori sono previste due fasi: 1. Allargamento del sedime della S. S. 26 DIR e creazione della strada di servizio al cantiere Nel progetto definitivo è prevista la realizzazione di uno svincolo, con corsia centrale di decelerazione dedicata all’ingresso ed all’uscita degli automezzi, senza interferire con il traffico di transito. Per questo è previsto un allargamento della sede statale a nord, utilizzando aree comprese nel perimetro del PUD. In questa prima fase i lavori di allargamento del sedime stradale si accompagnano alla costruzione della strada di accesso al cantiere.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 40 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Prima della installazione del cantiere, dovranno essere valutate: • la tipologia di strada, la funzione territoriale assegnata ed il tipo di traffico;

• le possibili interazioni (o gli eventuali conflitti) tra le diverse componenti del traffico ammesso;

• le interferenze con la viabilità esistente e con l’ambiente attraversato, con particolare riferimento agli insediamenti ed alle attività presenti o programmate nelle aree ad accessibilità diretta.

Rispetto all’interferenza tra cantiere di lavoro e la strada di transito sono da valutare i rischi:

• di investimento dei lavoratori che prestano l’attività lavorativa nel cantiere o nelle vicinanze

• di investimento di persone estranee al cantiere (es. pedoni residenti, passanti, clienti di esercizi pubblici, ecc.) e la collisione con i veicoli in transito, da parte delle macchine operatrici

• di investimento di persone e/o veicoli provenienti da accessi laterali alla zona di lavoro (es. proprietà private, parcheggi, ecc.)

• di proiezione o caduta di materiale dall’alto durante particolari fasi lavorative

• di caduta all’interno dello scavo presente ai margini del cantiere

La valutazione di questi rischi sarà dettagliata nel PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento) e sviluppata nel Piano Operativo per la Sicurezza (POS) con la descrizione, per ogni lavorazione effettuata, delle misure di prevenzione e di protezione collettive, tecniche, organizzative e dei dispositivi personali di protezione (DPI).

Il POS, definirà altresì la presenza obbligatoria di personale incaricato del controllo e regolazione del traffico in condizioni di sicurezza.

2. Costruzione del nuovo svincolo sulla della S. S. 26 DIR In questo caso, a seguito dell’approvazione da parte di ANAS del progetto esecutivo dell’opera, sarà redatto il PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento) anch’esso soggetto a preventivo concordamento con ANAS. Le misure di sicurezza, che saranno recepite nel Piano Operativo per la Sicurezza (POS) redatto dall’impresa esecutrice dei lavori, sono codificate in dettaglio dall’ANAS, così come le regole per garantire il traffico sulla strada statale la sicurezza degli utenti.

POTENZIALI EFFETTI ATTESI Pressioni attese dalla attuazione

L’attuazione del PUD, a seguito della realizzazione della viabilità di accesso ai nuovi insediamenti, non aumenta le pressioni attese, in quanto ambito già previsto in sede di PRG.

Pressioni attese dall’attuazione del Piano e indicazioni di mitigazione

Si ritiene di ricordare come le stime effettuate in termini qualitativi (categorie di pressioni), siano da considerarsi del tutto orientative, considerando il livello di definizione degli interventi coerente col piano.

Nel quadro sinottico seguente sono individuate e riportate, in riferimento alle categorie, le pressioni specifiche attese dalla attuazione del PUD.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 41 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Componente Categorie di Pressioni stimate in fase Pressioni stimate in fase ambientale pressione di cantiere di gestione interessata

• Consumi della risorsa • Acqua idrica • Consumi della risorsa idrica • Suolo • Asportazione del suolo • Impermeabilizzazione • Risorse CONSUMI della parte abitata energetiche • Sbancamenti ed escavazioni • Consumi energetici • Ambiente biotico • Perdita di elementi • Consumi energetici. (vegetazione, “verdi” biomassa)

• Emissioni in Emissioni in atmosfera atmosfera da traffico • Aria indotto da mezzi di • da riscaldamento • cantiere Acqua • da aumento del • Ambiente fisico traffico Locale (rumore,

• Rumore da vibrazione, inq. EMISSIONI apparecchiature di • Produzione di acque luminoso) lavoro reflue • Salute umana • Rumore da traffico • Inquinamento • Ambiente • indotto luminoso biotico • Vibrazioni da traffico • Rumore e vibrazione (ecosistemi indotto da aumento del urbani, fauna traffico locale urbana • Scarichi temporanei

• Accumuli di materiali INGOMBRI • Volumi fuori terra • Depositi di materiali • Paesaggio delle opere edili di scavo

• Ecosistema urbano • Rifiuti solidi urbani / • Aumento rifiuti solidi • rifiuti speciali Salute umana INTERFERENZE urbani (per • Aumento e • Incremento del incremento abbandono di rifiuti traffico locale rischio nelle aree di cantiere incidenti)

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Nel quadro seguente sono indicati gli impatti relativi alle pressioni, e le mitigazioni previste dal piano e proposte in questa sede. Data la posizione e le caratteristiche, relativamente a consumi, emissioni e alle interferenze sono attesi impatti non rilevanti; anche per la fase di cantiere non si evidenziano in via preliminare particolari problematiche.

Vengono fornite indicazioni di mitigazione da adottare in fase di attuazione del PUD, relativamente a:

• adozione di tecniche progettuali (architettoniche e strutturali) rispondenti a criteri ecologici; • adozione di scelte finalizzate al risparmio di suolo e al contenimento della impermeabilizzazione; • al risparmio e riuso delle risorse idriche e al contenimento delle emissioni (con particolare attenzione agli aspetti energetici con preferenza per l’uso di fonti alternative)

Indicatori di Categorie di Risposte previste Mitigazioni Impatti potenziali monitoraggio pressione dal Piano suggerite eventuali

Aree standard a Rapporto tra Contenimento verde per mq. superficie Consumi di suolo delle aree 7.920 + le aree impermeabile e a prato impermeabilizzat verdi pertinenziali superficie totale e ai fabbricati del lotto di 1/3

Separazione di Incremento dei Recupero delle acque bianche consumi idrici acque piovane dalle acque nere CONSUMI Modalità costruttive che massimizzino il % energia Incremento dei risparmio alternativa consumi energetico utilizzata/energia energetici Valutazione totale utilizzata dell’impiego di fonti energetiche alternative

Incremento Tecniche EMISSIONI emissioni da costruttive Riscaldamento isolanti

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Soluzioni progettuali Aumento conformi al inquinamento regolamento del luminoso piano di illuminazione

Realizzazione di nuovi parcheggi Aumento impatti pubblici di da traffico mq.1.355. (numero veicoli, Servizio di emissioni, navetta per rumore) fruitori

Distribuzione Scelte degli edifici in Volumi fuori terra architettoniche INGOMBRI relazione degli edifici contestualizzate all’intorno con l’intorno esistente.

Organizzazione dei sistemi di Ampliamento viabilità di della superficie L’intervento connessione per edificata. previsto dal PRG ridurre la velocità è un ambito di INTERFERENZE Aumento rifiuti dei veicoli e espansione, urbani. migliorare analogo a quello l’innesto dalla Incremento del confinante a est strada interna alla traffico locale. strada statale 26DIR.

7. APPROFONDIMENTO SULL’IMPATTO PAESAGGISTICO

MODALITÀ DI ANALISI Per le valutazioni dell’impatto paesistico (prendendo a prestito una metodologia di analisi molto diffusa) si è deciso di considerare innanzi tutto la sensibilità del sito di intervento, per valutare poi l’incidenza del progetto ed il grado di perturbazione prodotto in quel contesto dalle opere in progetto.

Dalla combinazione delle due valutazioni si arriva ad una quantificazione del livello di impatto paesistico delle trasformazioni indotte dalla costruzione dell’albergo e della nuova viabilità.

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CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLA CLASSE DI SENSIBILITÀ DEL SITO (Tab. 1A - 1B)

Il giudizio complessivo circa la sensibilità paesaggistica del sito è determinato tenendo conto di tre differenti modi di valutazione:

 Morfologico – strutturale  Vedutistico  Simbolico

Tale analisi si estende al contesto più ampio in cui si inseriscono l’area ed i fabbricati oggetto di intervento, sia all’ambiente immediatamente circostante, sia infine alle aree sulle quali si interviene.

CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEL GRADO DI INCIDENZA PAESISTICO DEL PROGETTO (Tab. 2A - 2B)

Il grado di incidenza paesistica del progetto è riferito alle modifiche che saranno prodotte nell’ambiente delle opere in progetto. La sua determinazione non può tuttavia prescindere dalle caratteristiche e dal grado di sensibilità del sito.

Vi dovrà infatti essere rispondenza tra gli aspetti che hanno maggiormente concorso alla valutazione della sensibilità del sito (elementi caratterizzanti e di maggiore vulnerabilità) e le considerazioni da sviluppare nel progetto relativamente al controllo dei diversi parametri e criteri di incidenza.

Determinare quindi l’incidenza del progetto significa considerare se l’intervento proposto modifica i caratteri morfologici di quel luogo, se si sviluppa in una scala proporzionale al contesto e rispetto a importanti punti di vista (coni ottici).

Anche questa analisi prevede che venga effettuato un confronto con il linguaggio architettonico e culturale esistente, con il contesto ampio e con quello più immediato.

Analogamente al procedimento seguito per la sensibilità del sito, si determinerà l’incidenza del progetto rispetto al contesto utilizzando criteri e parametri di valutazione relativi a:

 Incidenza morfologica e tipologica  Incidenza linguistica: stile, materiali, colori  Incidenza visiva  Incidenza simbolica

Tabella 1A – Modi e chiavi di lettura per la valutazione della sensibilità paesistica del sito oggetto di intervento

Modi di Chiavi di lettura SI NO valutazione 1. Morfologico/  APPARTENENZA/CONTIGUITA’ A SISTEMI PAESISTICI: strutturale o Di interesse naturalistico  ⃞ Elementi naturalistico-ambientali significativi per quel luogo, ad esempio: alberature, monumenti naturali, fontanili, aree verdi che svolgono un ruolo nodale nel

sistema del verde; o Di interesse storico-artistico e/o agrario ⃞  Centri e nuclei storici, monumenti, chiese e cappelle,

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 45 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

mura storiche…; filari, chiuse, ponticelli, percorsi poderali, nuclei e manufatti rurali…; o Di relazione (tra elementi storico-culturali, tra ⃞  elementi verdi e/o siti di rilevanza naturalistica) Percorsi – anche minori – che collegano edifici storici di rilevanza pubblica, parchi urbani, elementi lineari – verdi o d’acqua – che costituiscono la commessione tra situazioni naturalistico-ambientali significative.  APPARTENENZA/VICINANZA AD UN LUOGO CONTRADDISTINTO DA UN ELEVATO LIVELLO DI COERENZA ⃞  SOTTO IL PROFILO TIPOLOGICO, LINGUISTICI E DEI VALORI DI IMMAGINE: o Quartieri o complessi di edifici con caratteristiche unitarie; o Edifici prospicienti una piazza compresi i risvolti; o Edifici su strada aventi altezza in gronda non superiore alla larghezza della via; o Zone con maglia urbana definita.

2. Vedutistico  APPARTENENZA A PUNTI DI VISTA PANORAMICI O AD ELEMENTI DI INTERESSE STORICO, ARTISTICO E ⃞  MONUMENTALE o Il sito/edificio appartiene o si colloca su uno specifico punto prospettico o lungo visuali storicamente

consolidate  APPARTENENZA A PERCORSI DI FRUIZIONE PAESISTICO- AMBIENTALE ⃞  o Il sito/edificio appartiene o si colloca lungo un percorso locale di fruizione paesistico-ambientale.  APPARTENENZA/CONTIGUITA’ CON PERCORSI AD ELEVATA  ⃞ PERCORRENZA o Adiacenza a tracciati stradali anche di interesse storico, percorsi di grande viabilità, tracciati ferroviari.

3. Simbolico  APPARTENENZA/CONTIGUITA’ A LUOGHI CONTRADDISTINTI DA UNO STATUS DI ⃞  RAPPRESENTATIVITA’ NELLA CULTURA LOCALE o Luoghi che pur non essendo oggetto di celebri citazioni rivestono un ruolo rilevante nella definizione e nella consapevolezza dell’identità locale; o Luoghi connessi sia a riti religiosi, sia ad eventi o ad usi civili (luoghi della memoria, luoghi rievocativi di leggende e racconti popolari, luoghi di aggregazione.

La tabella 1A non è finalizzata ad una automatica determinazione della classe di sensibilità del sito, ma costituisce il riferimento per la valutazione sintetica che dovrà essere espressa nella tabella 1B a sostegno delle classi di sensibilità da individuare.

La classe di sensibilità della tabella 1B non è il risultato della media matematica dei “Sì” e dei “No” della tabella 1°A, ma è determinata da ulteriori analisi esplicate nella pagina delle modalità di presentazione, tenendo conto di un contesto ampio, di uno più immediato e delle caratteristiche architettoniche dell’edificio stesso.

Lo stesso dicasi per il “giudizio complessivo” che viene determinato, in linea di massima, dal valore più alto delle classi di sensibilità del sito.

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Tabella 1B – Modi e chiavi di lettura per la valutazione della sensibilità paesistica del sito oggetto di intervento

Valutazione ed esplicazione sintetica in Modi di valutazione Classe di sensibilità relazione alle chiavi di lettura 1. Morfologico/ L’intervento previsto si trova in un’area ai ⃞ Molto bassa strutturale bordi del concentrico di Pré Saint Didier e ⃞ Bassa confina con una zona (Courmaison) con  Media insediamento turistico consolidata ⃞ Alta ⃞ Molto alta 2. Vedutistico L’insieme è collocato in un luogo ⃞ Molto bassa interessante ma non prevede modifiche  Bassa rilevanti alle vedute consolidate ⃞ Media ⃞ Alta ⃞ Molto alta 3. Simbolico Il complesso turistico residenziale non ha  Molto bassa particolari valenze simboliche nella identità ⃞ Bassa locale ⃞ Media ⃞ Alta ⃞ Molto alta

⃞ 1 Il giudizio esposto non può che valutare una  2 Giudizio complessivo sensibilità paesistica bassa. ⃞ 3 ⃞ 4 ⃞ 5

Valori di giudizio complessivo da esprimersi in forma numerica secondo la seguente associazione tenendo conto delle valutazioni effettuate in riferimento ai tre modi di valutazione (tab. 1B), alle chiavi d lettura (tab. 1A) e in base alla rilevanza assegnata ai diversi fattori analizzati:

1 = Sensibilità paesistica molto bassa 2 = Sensibilità paesistica bassa 3 = Sensibilità paesistica media 4 = Sensibilità paesistica alta 5 = Sensibilità paesistica molto alta

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Tabella 2A – Criteri e parametri per determinare il grado di incidenza del progetto

Criteri di Incidenza: Chiavi di lettura valutazione SI NO 1. Incidenza  ALTERAZIONE DEI CARATTERI MORFOLOGICI DEL LUOGO E Morfologica e DELL’EDIFICIO OGGETTO DI INTERVENTO: Tipologica Il progetto comporta modifiche: o Degli ingombri volumetrici paesistici; ⃞ o Delle altezze, degli allineamenti degli edifici e  dell’andamento dei profili; ⃞  o Dei profili di sezione trasversale urbana/cortile; ⃞  o Dei prospetti, dei rapporti pieni/vuoti, degli ⃞  allineamenti tra aperture e superfici piene;  ⃞ o Dell’articolazione dei volumi

 ADOZIONE DI TIPOLOGIE COSTRUTTIVE NON AFFINI A QUELLE PRESENTI NELL’INTORNO PER LE MEDESIME DESTINAZIONI FUNZIONALI: Il progetto prevede: o Tipologie costruttive differenti da quelli prevalenti in ⃞  zona; o Soluzioni di dettaglio (es. manufatti in copertura, ⃞  aperture, materiali utilizzati, ecc.) differenti da quelle presenti nel fabbricato, da eventuali soluzioni storiche

documentate in zona o comunque presenti in aree limitrofe;

 ALTERAZIONE DELLA CONTINUITA’ DELLE RELAZIONI TRA ELEMENTI ARCHITETTONICI E/O TRA ELEMENTI ⃞  NATURALISTICI

2. Incidenza  APPARTENENZA A PUNTI DI VISTA PANORAMICI O AD Linguistica: stile, ELEMENTI DI INTERESSE STORICO, ARTISTICO E ⃞  materiali, colori MONUMENTALE

3. Incidenza visiva  INGOMBRO VISIVO  ⃞  OCCULTAMENTO DI VISUALI RILEVANTI ⃞   PROSPETTO SU SPAZI PUBBLICI (strade, piazze) ⃞ 

4. Incidenza  INTERFERENZA CON I VALORI SIMBOLICI ATTRIBUITI DALLA ⃞  Simbolica COMUNITA’ LOCALE AL LUOGO

Come indicato per la determinazione della sensibilità del sito, la tabella 2°A non è finalizzata ad un’automatica determinazione della classe di incidenza del progetto, ma costituisce il riferimento per la valutazione sintetica che sarà espressa nella tabella 2B a sostegno delle classi di incidenza da individuare.

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Tabella 2B – Criteri e parametri per determinare il grado di incidenza del progetto

Valutazione sintetica in relazione ai Criteri di valutazione Classe di incidenza parametri di cui alla tabella 2A Incidenza morfologica e L’intervento ha una incidenza morfologica di ⃞ Molto bassa tipologica poco rilievo, in quanto:  Bassa - Il complesso edilizio ripropone un ⃞ Media modello insediativo con un buon ⃞ Alta rapporto tra il costruito e le aree naturali ⃞ Molto alta - Gli ingombri dell’albergo e dei villaggi residenziali riprendono tipologie diffuse nella zona Incidenza linguistica: L’intervento non ha nessuna incidenza di ⃞ Molto bassa stili, materiali, colori stile, materiali e colori che non siano  Bassa riconducibili alla tradizione locale ⃞ Media ⃞ Alta ⃞ Molto alta Incidenza visiva La principale incidenza visiva è ⃞ Molto bassa rappresentata dal volume alberghiero,  Bassa mentre non ci sono condizionamenti rispetto ⃞ Media alle visuali rilevanti ⃞ Alta ⃞ Molto alta Incidenza simbolica  Molto bassa L’intervento non ha nessuna incidenza ⃞ Bassa simbolica ⃞ Media ⃞ Alta ⃞ Molto alta

⃞ 1 Si ritiene che la valutazione di incidenza del  2 Giudizio complessivo progetto, dal punto di vista paesistico, possa ⃞ 3 ritenersi basso. ⃞ 4 ⃞ 5

Il giudizio complessivo è da esprimersi in forma numerica secondo la seguente associazione tenendo conto delle valutazioni effettuate in riferimento ai criteri di valutazione (tab. 2B), e ai parametri di valutazione della tab. 2A:

1 = Incidenza paesistica molto bassa 2 = Incidenza paesistica bassa 3 = Incidenza paesistica media 4 = Incidenza paesistica alta 5 = Incidenza paesistica molto alta

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DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DI IMPATTO PAESISTICO DEL PROGETTO

La tabella che segue esprime il grado di impatto paesistico dei progetti, rappresentato dal prodotto dei punteggi attribuiti ai giudizi complessivi relativi alla classe di sensibilità del sito e al grado di incidenza del progetto.

Tabella 3 – Determinazione dell’impatto paesistico del progetto Impatto paesistico dei progetti = sensibilità del sito x incidenza del progetto Grado di incidenza del progetto Classe di sensibilità 1 2 3 4 5 del sito 5 5 10 15 20 25 4 4 8 12 16 20 3 3 6 9 12 15 2 2 4 6 8 10 1 1 2 3 4 5

Soglia di rilevanza: 5 Soglia di tolleranza: 16 Da 1 a 4 : impatto paesistico sotto soglia

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 50 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

8. CONCLUSIONI

Dalla sintesi degli studi di pianificazione territoriale consultati e dagli approfondimenti effettuati per la redazione del P.U.D., è possibile affermare che l’intervento edilizio non sarà fonte di impatto ambientale sull’area circostante, nella quale si inserisce in continuità con quanto previsto dal PRG comunale omogeneamente agli ambiti adiacenti.

A conclusione di quanto fin qui esposto si ritiene necessario sottolineare che il Piano proposto, a fronte di un contributo importante all’economia della zona, non comporterà impatti particolarmente negativi per l’ambiente circostante.

Gli interventi a maggior impatto negativo sono limitati al periodo di cantierizzazione con carattere transitorio e temporaneo. L’uso di normali accorgimenti in fase esecutiva consentirà una ulteriore mitigazione di tali impatti.

Infine, a conclusione del presente documento, si riporta una sintesi schematica dei possibili impatti ambientali indotti dalla realizzazione del Piano sulle matrici ambientali. Si ritiene corretto sottolineare che con “impatto” non si intende unicamente una interferenza negativa con l’ambiente circostante, ma nel caso specifico in oggetto, alla luce di quanto precedentemente esposto, modifiche minime, per lo più trascurabili e perfettamente mitigabili tramite la corretta progettazione ed esecuzione delle opere nel rispetto dei vincoli e delle prescrizioni già presenti negli strumenti urbanistici locali.

IMPATTO INTERVENTI DI MITIGAZIONE PREVISTO AMBIENTALI “NEGATIVO” COMPONENTI REVERSIBILITÀ IMPATTICARATTERE A IRREVERSIBILITÀDEGLI In fase di progettazione esecutiva saranno valutate le soluzioni tecniche più idonee per Emissioni dovute abbattere le emissioni atmosferiche e, al al riscaldamento contempo, per aumentare l’efficienza degli edifici energetiche delle opere. ARIA Emissioni dovute La nuova viabilità interna garantisce percorsi Mitigabile all’incremento del più brevi e conseguente contenimento delle traffico emissioni atmosferiche.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 51 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Gli interventi in progetto non costituiscono elementi di rischio per la risorsa idrica intesa come falda sotterranea. Si prevede, comunque, che ogni singolo intervento edilizio predisponga opportune superfici / o strumenti idonei per il ACQUA Modifica della corretto drenaggio delle acque piovane Mitigabile superficie provenienti dai tetti e dalle parti pavimentate drenante naturale che verranno recapitate, previo eventuale trattamento, in corso d’acqua superficiale. La vulnerabilità intrinseca nell’acquifero resterà comunque invariata. Il Piano prevede ampie aree verdi e boscate che Mantenimento di si ripropongono per una estensione che copre il aree verdi circa il 70 % della superficie totale. Inoltre, la naturali e risistemazione dei torrenti che scorrono ad est risistemazione e ovest dell’area a PUD garantirà la riqualificazione e la tutela degli stessi tramite la NATURA E delle sponde dei stabilizzazione e modellazione delle sponde e la Mitigabile BIODIVERSITA’ Torrent de Pallesieux e del salvaguardia dell’ambiente naturale, favorendo Torrent de la la conservazione della biodiversità delle specie Bouche erbacee autoctone. La valorizzazione naturale di tali aree verrà inoltre integrata tramite la piantumazione di nuove specie arboree autoctone. La riduzione della copertura naturale, tenuto conto della dimensione in pianta degli edifici e degli spazi (limitati) occupati dalla viabilità in superficie, è limitata ad una percentuale di circa Riduzione della il 30%. L’area in oggetto è attualmente a prato e SUOLO copertura pascolo, con alcune presenze debolmente Mitigabile naturale boscate. Pur diminuendo, in piccola parte, l’estensione areale della copertura naturale, verrà mantenuto e potenziato il ruolo di protezione naturale del suolo per gli orizzonti sottostanti. Incremento dovuto Gli interventi previsti e la natura dell’impatto all’aumento del RUMORE indotto non modificheranno sostanzialmente Mitigabile traffico veicolare l’attuale clima acustico dell’area. e dei nuclei abitativi Al fine di conseguire agli obblighi normativi di Consumo risparmio energetico, da progetto è prevista la ENERGIA Mitigabile energetico realizzazione di edifici in classe energetica di tipo “A”.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 52 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

Le aree esterne da illuminare sono ridotte in modo significativo dal fatto che i 2/3 della viabilità interna si sviluppa in interrato. Da Aumento progetto, le aree oggetto di illuminazione dell’inquiname verranno dotate di apparecchi con ottime LUMINOSITA’ nto luminoso Mitigabile caratteristiche costruttive ad alta efficienza, legato ai centri lampade a ridotto consumo ed elevate urbani prestazioni illuminotecniche e dove necessario, l’introduzione di accorgimenti anti abbagliamento. La bretella che collega la Strada Statale con i nuovi insediamenti, con la possibilità di Aumento del collegamento con il vicino agglomerato di VIABILITA’ Mitigabile traffico veicolare Courmaison, costituisce un miglioramento del sistema trasportistico comunale. L’impatto del Piano risulta quindi trascurabile.

In base all’analisi dell’intervento per l’individuazione dei possibili impatti sull’ambiente si propone pertanto di non sottoporre alla Valutazione Ambientale Strategica il PUD della zona “C7” Palleusieux in comune di Pré-Saint-Didier, poiché alla luce dei documenti disponibili non si ritiene che le sue previsioni possano generare effetti negativi rilevanti.

VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA 53 PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier - Rapporto preliminare

9. ALLEGATI AL PIANO URBANISTICO

1) Volumi di scavo e materiali di risulta 2) Relazione geologica e studio di compatibilità 3) Calcolo volumi villaggi residenziali 4) Elenco elaborati grafici del P.U.D.

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ALLEGATO 1 – Volumi di scavo e materiali di risulta

MODALITA’ DI CALCOLO

Dal confronto tra il rilievo delle aree inserite nel PUD e le previsioni contenute nel progetto preliminare, con una serie di sezioni significative, si sono determinati i volumi di scavo e quelli di riporto necessari per rimodellare dell’area.

In tal modo si è determina la stima finale del materiale di risulta da conferire in discarica.

I risultati sono riportati nella seguente tabella. Tabella di stima dei volumi di scavo e riporto

VOLUME SUPERFICI DI SUPERFICI DI VOLUME BILANCIO SEZIONI DISTANZA DI SCAVO RIPORT0 DI SCAVO VOLUMI RIPORTO

0 0,00 0,00 TRA SEZIONE 0 E 1 1 98,09 15,00 0,00 4 227,15 -4 227,15 465,53 0,00 563,62 TRA SEZIONE 1 E 2 2 216,86 33,74 24,00 4 876,56 12 498,48 -7 621,92 189,52 444,18 406,38 477,92 3 443,23 17,24 19,64 10,32 TRA SEZIONE 2 E 3 147,86 8,32 19,00 10 524,77 6 789,94 3 734,83 90,76 182,60 18,33 701,49 236,81 4 525,95 99,50 TRA SEZIONE 3 E 4 32,47 173,51 14,00 9 872,31 3 712,45 6 159,86 95,62 13,00 46,00 7,53 8,80 708,84 293,54 5 76,48 51,07 452,30 241,51 TRA SEZIONE 4 E 5 43,75 27,20 15,00 11 121,23 4 599,90 6 521,33 103,34 98,12 773,99 319,78 6 447,03 16,55 130,86 5,95 TRA SEZIONE 5 E 6

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41,22 12,88 19,00 13 852,05 6 064,23 7 787,82 65,01 275,43 5,75 2,00 684,12 318,56 7 10,16 134,50 74,11 19,44 TRA SEZIONE 6 E 7 302,26 27,30 20,00 14 340,70 5 953,70 8 387,00 302,67 12,07 60,75 83,50 749,95 276,81 8 152,38 144,15 93,94 53,26 TRA SEZIONE 7 E 8 3,50 36,17 15,00 7 567,58 4 212,53 3 355,05 9,24 51,28 259,06 284,86 TRA SEZIONE 8 E 9 9 152,26 62,95 18,00 3 831,93 6 585,03 -2 753,10 14,45 83,70 300,16 166,71 446,81 TRA SEZIONE 9 E 10 10 40,37 351,40 19,00 2 049,72 12 869,56 -10 819,84 8,68 502,80 53,68 49,05 907,88 TRA SEZIONE 10 E 11 18,00 441,45 8 170,92 -7 729,47 11 0,00 0,00

78 478,28 75 683,88 2 794,41

Dalla sima sopra riportata risulta che, nel corso degli anni necessari per il completamento delle opere previste dallo strumento urbanistico (almeno 5 anni) il materiale di risulta da conferire in discarica ammonta a circa 2.800 mc.

Così come disposto dalla L.R. 31/2007, art. 16, e dalla Delibera di Giunta regionale n°1792/2015), per il collocamento in discarica del materiale di risulta, al momento del rilascio del Permesso di Costruire, verrà prodotta la relazione in merito alla gestione dei materiali inerti derivanti da scavi, così come verrà redatto il Piano di utilizzo ai sensi del D.M. 10 agosto 2012 n°161 “Regolamento recante la disciplina di utilizzo delle terre e rocce da scavo”.

Per il conferimento del materiale in discarica saranno privilegiati i centri di raccolta autorizzati più vicini, in particolare:

- Pietra di Morgex, in Via Totterel 8 – Morgex - Fratelli Clusaz, in Loc. Preille - Saint Pierre

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ALLEGATO 2 – Relazione geologica e studio di compatibilità

Per quanto riguarda la compatibilità dell’intervento con lo stato di dissesto esistente, sulla base di quanto precedentemente esposto e facendo riferimento allo schema proposto per la relazione di compatibilità nella DGR 2939/2008, si precisa quanto riportato nei successivi paragrafi.

Individuazione della classificazione urbanistico-edilizia dell’intervento proposto e della pericolosità dei fenomeni che caratterizzano il vincolo

L’intervento proposto può essere classificato generalmente come un intervento edilizio a destinazione alberghiera e residenziale.

Caratterizzazione dei vincoli presenti (in base agli artt. 35, 36, e 37 della L.R. n. 11/1998)

Si rimanda alla dettagliata analisi contenuta nel rapporto preliminare.

Valutazione della compatibilità dell’intervento con il fenomeno di dissesto considerato, con la sua dinamica e la sua pericolosità

Si rimanda alla dettagliata analisi contenuta nel rapporto preliminare.

Valutazione della vulnerabilità dell’opera da realizzare in relazione anche agli usi alla quale essa è destinata

Si rimanda alla dettagliata analisi contenuta nel rapporto preliminare.

Conclusioni della verifica di compatibilità

Nel complesso quindi, sulla base di quanto in precedenza argomentato, gli interventi in progetto risultano compatibile con le condizioni di pericolosità indicate dalla cartografia degli ambiti inedificabili ai sensi della L.R. n. 11/1998.

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

In base alle osservazioni effettuate non risultano esistere particolari problemi di ordine geologico tecnico che possano ostacolare la realizzazione degli interventi in progetto.

L’area interessata agli insediamenti, come evidenziato in precedenza, non presenta significativi fenomeni di dissesto, essendo ben individuate le parti soggette a fenomeni di media pericolosità, esclusi da ogni forma di antropizzazione.

Per quanto riguarda le opere di mitigazione si rimanda alle considerazioni svolte nel Capitolo 6 della presente relazione.

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ALLEGATO 3 – Calcolo volumi villaggi residenziali

VILLAGGI Superficie Altezza Volume 2 3 Lorda (m ) media (m) totale (m ) Villaggio 1

Piano Seminterrato 230,20 Piano Terra 301,30 Piano Primo 310,20 Piano Secondo 84,87 TOTALE 926,57 2,70 2 501,74

Villaggio 2 - parte bassa

Piano Seminterrato 225,55 Piano Terra 420,36 Piano Primo 368,52 Piano Secondo 319,65 TOTALE 1 334,08 2,70 3 602,02

Villaggio 2 - parte alta

Piano Terra 253,50 Piano Primo 253,50 Piano Secondo 235,74 TOTALE 742,74 2,70 2 005,40

Villaggio 3 - parte bassa

Piano Seminterrato 248,50 Piano Terra 248,50 Piano Primo 234,00 TOTALE 731,00 2,70 1 973,70

Villaggio 3 - parte alta

Piano Seminterrato 138,30 Piano Terra 382,90 Piano Primo 387,20 Piano Secondo 281,80 TOTALE 1 190,20 2,70 3 213,54

Villaggio 4 - parte bassa Piano Seminterrato 354,70 Piano Terra 371,18 Piano Primo 300,20 TOTALE 1 026,08 2,70 2 770,42

Villaggio 4 - parte centrale Piano Seminterrato 216,10 Piano Terra 388,20 Piano Primo 346,80 Piano Secondo 308,70 TOTALE 1 259,80 2,70 3 401,46

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Villaggio 4 - parte alta

Piano Terra 194,70 Piano Primo 208,50 Piano Secondo 109,30 TOTALE 512,50 2,70 1 383,75

TOTALE GENERALE 7 722,97 20 852,02

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ALLEGATO 4 – Elenco elaborati grafici del P.U.D.

PUD C7 - ELENCO DEGLI ELABORATI

RELAZIONI PROGETTO URBANISTICO

A.1. V.A.S. Rapporto preliminare P.1. Rilievo planialtimetrico delle aree A.2. V.A.S. Relazione di sintesi P.2. Mappali interessati dal P.U.D. A.3. Documentazione fotografica e rendering di P.3.a. Insediamenti, viabilità e standard progetto urbanistici A.4. Elenchi catastali e disponibilità delle aree P.3.b. Planimetria di progetto A.5. Bozza di convenzione P.3.c. Planimetria di progetto su ortofoto ______P.3.d. Parcheggi e posti auto di pertinenza P.4.a. Fabbricato alberghiero – piante CARTE MOTIVAZIONALI P.4.b. Fabbricato alberghiero – piante ______P.4.c. Fabbricato alberghiero – piante B.1. Inquadramento territoriale e urbanistico P.4.d. Fabbricato alberghiero – piante B.2. Base Catastale P.4.e. Fabbricato alberghiero – prospetti B.3. Rete delle infrastrutture e servizi P.4.f. Fabbricato alberghiero – sezioni B.4. Carta del paesaggio P.4.g. Fabbricato alberghiero – viste B.5. Carta geomorfologica prospettiche B.6. Carta di uso del suolo P.5.a. Tipologia villaggio 1 - piante B.7.1. Carta delle frane P.5.b. Tipologia villaggio 1 – prospetti e sezioni B.7.2. Carta delle inondazioni P.5.c. Tipologia villaggio 1 – prospettive B.7.3. Carta delle valanghe P.6.a. Tipologia villaggio 2 - piante ______P.6.b. Tipologia villaggio 2 – piante P.6.c. Tipologia villaggio 2 – prospetti e sezioni CARTE PRESCRITTIVE P.6.d. Tipologia villaggio 2 – prospettive ______P.7.a. Tipologia villaggio 3 - piante C.1. Planimetria generale P.7.b. Tipologia villaggio 3 – prospetti e sezioni C.2. Carta della viabilità e dei parcheggi P.7.c. Tipologia villaggio 3 – prospettive C.3. Progetto insediamenti e verifica standard P.8.a. Tipologia villaggio 4 - piante urbanistici P.8.b. Tipologia villaggio 4 – piante C.4.1. Carta delle frane P.8.c. Tipologia villaggio 4 – piante C.4.2. Carta delle inondazioni P.8.d. Tipologia villaggio 4 – prospetti e sezioni C.4.3. Carta delle valanghe P.8.e. Tipologia villaggio 4 – prospettive C.4.4. Carta delle colate detritiche C.4.5. Sintesi dei vincoli di in edificabilità OPERE DI URBANIZZAZIONE P.9.a. Strada interna - Planimetria P.9.b. Strada interna - Planimetria P.9.c. Strada interna - Profilo longitudinale P.9.d. Strada interna - Sezioni trasversali P.9.e. Infrastrutture a rete - Planimetria P.9.f. Infrastrutture a rete – Profili longitudinali P.9.g. Infrastrutture a rete – Calcoli idraulici