GUIDA ALLA SCOPERTA DEL VALLONE DI ARPY

Passeggiata tra bosco ed emozioni

FONDS EUROPEEN DE DEVELOPPMENT REGIONAL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE Indice

Questa guida è stata realizzata grazie ai cofinanziamenti europei nell’ambito del progetto “Autour du ” facente parte del Piano Integrato Transfrontaliero Espace Mont-Blanc nel quadro Il vallone di Arpy ...... 4 del programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Percorsi alla scoperta del Vallone di Arpy ...... 7 (Alcotra 2007-2013). Il percorso ...... 8 Lo scopo è quello di promuovere il nuovo itinerario tematico La guida ...... 10 “Passeggiata tra bosco ed emozioni” che, grazie allo stesso pro- getto, è stato realizzato nel vallone di Arpy unitamente ai percorsi Abete rosso ...... 12 “La Miniera di Arpy tra storia e racconto” e “Alla scoperta delle Bistorta ...... 14 tracce degli animali”. Imperatoria ...... 16 Larice ...... 18 Licheni ...... 20

FONDS EUROPEEN DE DEVELOPPMENT REGIONAL Mirtillo nero ...... 22 FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE Nocciolo ...... 24 Ontano verde ...... 26 Rododendro ...... 28 Sorbo degli uccellatori ...... 30 Aquila ...... 32 Arvicola delle nevi ...... 34 Camoscio ...... 36 Capriolo ...... 38 Cervo ...... 40 Cincia dal ciuffo ...... 42 Civetta capogrosso ...... 44 I testi sono di Ivana Grimod, biologa, che ha svolto il coordi- Crociere ...... 46 namento scientifico del progetto “Autour du Mont Blanc” per il Comune di . Cuculo ...... 48 Fagiano di monte ...... 50 Le schede della guida relative a Morgex sono state elaborate in Formica rossa ...... 52 collaborazione con l’amministrazione comunale ed in particolare Fringuello ...... 54 con Andrea Dallago. Gipeto ...... 56 Le fotografie relative alla fauna sono di Roberto Andrighetto Lepre variabile ...... 58 e Davide d’Acunto, le altre immagini sono di Andrea Dallago, Marmotta ...... 60 Diego Cesare, Marcello Dondeynaz e Ivana Grimod. Merlo acquaiolo...... 62 Picchio nero ...... 64 Le cartografie a pag. 6-7 e 8-9 sono state gentilmente concesse dalla Regione Autonoma Valle d’ - Assessorato Territorio e Picchio rosso maggiore ...... 66 Ambiente. Ortofoto ed. 2006 - aut. n. 1217 del 27.03.2008. Poiana ...... 68 Estratto da CTRn ed. 2C - aut n. 1217 del 27.03.2008. Scoiattolo ...... 70 Volpe ...... 72 La grafica è di MVComunicazione, Milano. Una finestra sul Monte Bianco ...... 74 Si ringraziano per la collaborazione Marcello Dondeynaz e Il Comune di Morgex ...... 78 Simona Giovannini. Morgex da non perdere ...... 82

2 3 Il vallone di Arpy

Lo splendido vallone di Arpy si sviluppa lungo il torrente omo- nimo, ad una quota di circa 1700 metri, appena sotto il valico alpino del Colle San Carlo che collega i comuni di Morgex e La Thuile. Il vallone è circondato da estesi boschi di conifere ed è caratterizzato da un piccolo villaggio con case in pietra e con una cappella settecentesca. Il villaggio di origine agricola, grazie ai giacimenti di minerali, agli inizi del 1900 si trasformò in un attivo “borgo” di minatori; nel vallone si possono osservare ancora oggi le tracce dell’atti- vità mineraria. Una serie di percorsi, da effettuare nelle diverse stagioni dell’anno, vi condurranno alla scoperta della storia e della na- tura di questo piccolo “angolo di Paradiso”.

4 5 La Miniera di Arpy Percorsi tra storia e racconto alla scoperta Il percorso è un breve itinerario dedicato alla storia del vallone. L’intento è quello di ricor- dare alcuni aspetti dell’attività in miniera per del Vallone di Arpy far emergere la centralità che l’attività estrat- tiva ha avuto nello sviluppo di questo territorio. I pannelli si trovano presso i luoghi significativi dell’attività mineraria, come gli edifici attual- mente adibiti ad Ostello e Foyer de Fond, l’en- trata della miniera e l’antica partenza della te- leferica per Morgex. Durata percorso: 90 minuti. Stagione consigliata: primavera, estate e autunno.

BoscoBoB e Bucheron IlI percorsopeerc è dedicato al bosco: come nasce, come si sviluppa e quali sono gli utilizzi delle principali essenze arboree. Il tracciato è ca- ratterizzato dalla presenza di pannelli con testi e disegni elaborati dagli alunni della Scuola Elementare di Morgex in collaborazione con la competente Stazione Forestale durante una serie di attività didattiche effettuate nel corso dell’anno scolastico 2007. Durata percorso: 45 minuti. Stagione consigliata: primavera, estate e autunno.

Passeggiata AllaAlAl scoperta delle tracce degli animali tra bosco ed emozioni LaLa sstagionetta invernale ben si presta all’osservazione delle tracce degli animali Si tratta di un itinerario che si snoda nel in quanto queste sono facilmente rilevabili sul terreno innevato. La finalità del bosco lungo il tracciato di un antico canale percorso è quella di far scoprire segreti, adattamenti e caratteristiche di alcune irriguo “ru”. Il percorso permette di immer- specie faunistiche oltre a fornire utili indicazioni al riconoscimento dei loro segni gersi nei profumi e nelle luci di un tratto di di presenza. L’itinerario si snoda lungo la pista di sci di fondo ed è caratterizzato foresta dall’atmosfera magica. da pannelli didattici, collocati lungo il tracciato nei soli mesi invernali. Durata percorso: 2/3 ore. Durata percorso: 60 minuti. Stagione consigliata: primavera, Stagione consigliata: inverno. estate e autunno.

6 7 Il percorso

Passeggiata tra bosco ed emozioni Località: Vallone di Arpy Punto di partenza: Ostello della Gioventù Valdigne Mont Blanc Durata percorso: 2/3 ore Dislivello: 70 m Lunghezza: circa 5 Km Stagione consigliata: primavera, estate e autunno.

Si tratta di un percorso ad anello che può essere effettuato in entrambi i sensi di marcia. Lungo il tracciato sono stati posizionati solo i cartelli segnaletici e, al posto di collocare anche dei pannelli esplicativi, è stata realizzata questa guida tascabile, con la finalità di far conoscere le peculiarità naturalistiche dell’area. Il sentiero può essere percorso anche da coloro che, avendo già sperimentato il tracciato di barefooting di Morgex, desiderano camminare a piedi nudi nel bosco. Vi consigliamo di portare nello zaino le scarpe per poterle eventualmente utiliz- zare in alcuni punti più difficoltosi (in particolare nel tratto che si snoda in un ar- busteto di ontano).

8 9 la guida Un invito: usa i sensi

Osserva Riconosci i segni di presenza

La guida intende favorire l’approccio alla natura attraverso Senti Dove lo puoi l’utilizzo dei sensi accompagnando il visitatore alla scoperta il profumo osservare dell’ambiente che lo circonda. Essa è strutturata in schede di facile utilizzo suddivise per argomenti (vegetali, animali, mon- tagne), con lo scopo di favorire: Ascolta Curiosità • l’osservazione dei segni di presenza della fauna; ? • il riconoscimento dei richiami e delle voci degli animali; • la scoperta di alcune specie vegetali attraverso il tatto e l’ol- fatto; Assaggia Usi • l’identificazione delle principali vette di una parte della catena del Monte Bianco, osservabile da alcuni punti lungo il sen- tiero. Tocca L’ultima parte della guida è dedicata al Comune di Morgex e alle peculiarità del suo territorio. Consigli pr atici Vi ricordiamo che praticate questo itinerario sotto la vostra re- sponsabilità; tenete conto delle condizioni meteorologiche e della montagna prima di iniziare. Per meglio osservare la fauna presente lungo il percorso vi consigliamo di portare con voi un binocolo e, considerata la bellezza dei luoghi, non dimenticate la macchina fotografica! Vi invitiamo ad “avere cura” di questi luoghi affinché tutti, anche in futuro, ne possano trarre sensazioni positive. Buona passeggiata!

10 11 ? È una pianta molto longeva: può vivere anche fino a 500 Abete rosso aanni.nn L’Abete rosso è utilizzato come albero di Natale. Ogni anno viene offerto un esemplare di particolare bellezza al l’albero di Natale Vaticano, per esporlo addobbato in Piazza San Pietro. Nel 2011 un abete di 5 tonnellate arrivò dall’Ucraina mentre nel 2003 un esemplare di 110 anni fu donato dalla Regione Val- le d’Aosta.

Si tratta di una pianta sem- La resina, raccolta tramite in- preverde dall’aspetto slan- cisioni nel tronco, un tempo ciato in grado di raggiungere era utilizzata dai valligiani per i 50 metri di altezza. Si intuisce disinfettare le ferite degli ani- l’origine del suo nome osser- mali domestici, in particolare vando il colore rossastro della dei bovini. corteccia. Nella medicina popolare i ger- Le pigne, di forma cilindrica, mogli di abete rosso erano sono rivolte verso il basso; gli utilizzati per preparare uno aghi, di colore verde scuro, sciroppo dalle proprietà bal- sono inseriti ad uno ad uno a samiche ed espettoranti, a spirale sul ramo. cui ricorrere in caso di tosse e bronchiti. Il legno, tenero ed elastico, è adoperato in carpenteria Nella zona di Arpy questa per fare assi da tavolato e da pianta è diffusa dai 1200 fino armatura. ai 2000 metri; può formare bo- schi di soli abeti oppure misti con il Larice. Tocca gli aghi: li sentirai pun- genti. Tocca la corteccia: dà la sensazione di essere squamosa.

12 13 Bistorta È una pianta erbacea alta Nel caso della Bistorta, dopo circa 50-70 centimetri; il fiore è aver riconosciuto la pianta, fiore rosa a forma di spiga cilindrica ed vi consigliamo di utilizzare il sui prati dii è composto da piccoli fiori di gusto. Le foglie basali pos- colore rosa lilla. Le foglie ba- sono essere infatti aggiunte fondovallee sali, a forma di lancia, sono all’insalata, alla minestra e alla caratterizzate da un lungo pic- frittata fornendo un tocco spe- ciolo; quelle disposte lungo il ciale a queste pietanze. La fusto sono più piccole, di co- raccolta delle foglie deve es- lore verde nella parte supe- sere effettuata in primavera riore e grigio verdastro nella quando queste sono ancora pagina inferiore. tenere.

La Bistorta cresce nei prati di Nella medicina popolare la montagna dai 1000 ai 2000 Bistorta è conosciuta per le metri di quota; durante il pe- sue proprietà antiemorragiche, riodo di fioritura (giugno-lu- astringenti, cicatrizzanti, antin- glio) la potete facilmente os- fiammatorie, febbrifughe e le- servare nei prati del fondovalle nitive. Per fare i decotti si utiliz- di Arpy. zano soprattutto le radici, che contengono tannini, amido, acido ossalico, vitamina C e zuccheri.

? Il nome “bistorta” deriva ddadallall posizione della ra- dice ripiegata a U su sé stessa. In tempi antichi, la radice lessata veniva utilizzata durante le carestie come sostitutivo di altri cibi, poi- ché ricca di amido.

14 15 Imperatoria Si tratta di una pianta erbacea, Nel dialetto valdostano l’Im- alta circa 60 centimetri, carat- peratoria è conosciuta come la medicina terizzata da piccoli fiori bianchi “Agrou” ed è stata la pianta della nonna riuniti in ombrelle. Le foglie, di- maggiormente utilizzata nella vise in tre foglioline, sono di medicina popolare. Tutte le colore verde lucido nella parte sue parti (radici, fiori, foglie superiore. e fusto) venivano adoperate per curare contusioni, ferite, ascessi, mal di denti, stati in- fiammatori e dolori reumatici. La parte inferiore della foglia, Ad uso interno, il decotto era di colore verde chiaro, risulta utilizzato in caso di raffred- vellutata al tatto. dore, tosse, problemi digestivi e per stimolare l’appetito. Attualmente l’Imperatoria è utilizzata per produrre distil- L’Imperatoria cresce nei bo- lati, prodotti omeopatici ed schi radi, nei luoghi umidi, erboristici. lungo le scarpate di ruscelli e nei prati concimati dai 1000 ai 1800 metri di quota. Avvicinatevi alla pianta per co- glierne il profumo: si tratta di un odore forte e aromatico che, una volta sentito, difficil- mente si scorda, permetten- dovi così il riconoscimento in altre occasioni.

? UnU tempo i contadini bruciavano una piccola quantità di AAgAgrour nelle stalle per disinfettare l’ambiente. In caso di mal di denti dovuto ad una carie, per diminuire il dolore, si usa- va mettere un frammento di radice direttamente nella cavità malata del dente.

16 17 Larice Il Larice è l’unica conifera ita- Accarezzate gli aghi: sono liana che perde le foglie: in au- morbidissimi! l’essenza delle case tunno i suoi aghi diventano di La corteccia delle piante gio- di montagna colore giallo per poi cadere in vani è liscia mentre quella inverno. delle piante mature si presenta Si tratta di una pianta dal tronco al tatto spessa, ruvida e fessu- slanciato che può raggiungere rata in grandi placche. i 40 metri di altezza. Durante la bella stagione la chioma è di colore verde chiaro. Gli aghi, lunghi pochi centi- Il suo legno, di colore ros- metri, sono disposti sui rami a so-bruno e molto resistente ciuffetti di 20-40. agli agenti atmosferici, è da sempre utilizzato in carpen- teria ed in falegnameria per la costruzione di tetti, travi, pavi- È una pianta tipica delle Alpi menti e serramenti. Si può af- occidentali, molto robusta e fermare che tutte le vecchie rustica. Il Larice può vivere case di montagna sono state anche a quote elevate, infatti costruite con il Larice. a volte raggiunge e supera i Un tempo la resina veniva rac- 2300 metri di altitudine. colta dalle screpolature della corteccia per preparare ri- medi contro la tosse ed il raffreddore.

? Nell’antichitàN questa pipiantaan era considerata sacra, poiché amante della luce, resistente alle intemperie ed in grado di vivere su terreni impervi. Nel comune di Morgex, in località Grignes Rosses, è presente un larice mo- numentale che, con i suoi mille anni, risulta essere il più vecchio dell’intera re- gione.

18 19 Licheni Le macchie di colore sulle Passando una mano su di rocce e le strane forme ap- un lichene potete sentirne la una vita di coppia pese ai rami sono i licheni! forma; vi consigliamo invece Gialli, arancioni, grigi, fogliosi, di non toccare Letharia vulpina crostosi... sono tante le specie in quanto irritante per gli occhi che si possono osservare du- e le mucose. rante una passeggiata. Tra i li- cheni che prediligono le co- nifere, vi segnaliamo Letharia vulpina e le “barbe di bosco”. I licheni furono utilizzati come Le “barbe di bosco” hanno medicinali dagli antichi Egizi; un aspetto frondoso con fila- attualmente sono impiegati in menti grigio verdastri mentre profumeria e in fitoterapia so- Lehtaria vulpina presenta una prattutto per curare i disturbi colorazione giallastra. bronchiali. Lehtaria vulpina contiene so- stanze tossiche anche per l’uomo: proprio per questa I licheni sono in grado di so- sua caratteristica un tempo pravvivere ovunque e possono era usata nella preparazione colonizzare quasi tutte le su- di esche mortali per volpi e perfici esterne: la terra nuda, lupi. Le “barbe di bosco” sono le rocce, i tronchi e i rami degli molto sensibili all’inquina- alberi. mento atmosferico, per questo sono considerate veri e propri bioindicatori. ? IlIl lichene sembra un organismo unico, in realtà si tratta di un’alga microscopica e di un fungo che vivono in simbiosi. L’alga, attraverso la clorofilla e l’energia solare, produce le sostanze nutritive; il fungo fornisce l’acqua e le sostanze mi- nerali e provvede alla riproduzione.

20 21 Mirtillo nero È un arbusto alto 20-30 cm Nella medicina popolare il un arbusto con foglie ovali e frutti di co- Mirtillo è da sempre utilizzato lore bluastro che maturano come coadiuvante nelle te- dalle mille virtù durante l’estate. rapie per la fragilità capillare, per l’insufficienza venosa, per le infezioni delle vie urinarie e per il diabete. Una volta individuato l’arbusto Altre proprietà terapeutiche vi consigliamo di assaggiare le del mirtillo consistono nel pro- prelibate bacche. Ricordatevi teggere dai radicali liberi e però che la raccolta è rego- nel migliorare la circolazione lamentata dalle normative re- sanguinea dell’occhio, po- gionali che consentono di tenziando nel contempo la vi- raccogliere, giornalmente, al sione notturna. Per le pre- massimo 1 chilo di mirtilli per parazioni farmaceutiche si persona. adoperano le foglie e i frutti; per l’uso alimentare si usano solo le bacche che si possono consumare fresche o trasfor- Questo arbusto è presente mate in ottime marmellate o nel sottobosco di conifere e in gustosi succhi. zone di brughiera dai 1200 ai 2500 metri di quota; predilige i versanti piuttosto freschi e i terreni silicei.

? RicettaR per la marmellata: 500 gr di mirtilli, 300 gr di zuc- chchero,he 150 ml di acqua. Lavate i mirtilli, versateli in una pentola con lo zucchero e l’acqua. Fate cuocere il tutto per 1 ora e mezza mescolan- do lentamente. Versate il composto ancora bollente in un vasetto sterilizzato, chiudetelo e capovolgetelo facendolo raffreddare avvolto in un panno tiepido. Buona colazione!

22 23 Nocciolo Il Nocciolo è un arbusto rami- In questo caso vi consigliamo ficato che può raggiungere i 5 di utilizzare il senso del gusto una riserva di energia metri di altezza; le foglie sono e di assaggiare le nocciole: a forma di cuore. sono buone, molto energe- Il frutto ovale ha un guscio le- tiche, ricche di minerali e vita- gnoso e duro di colore mar- mine. Attenzione però a non rone rossiccio con all’interno esagerare: 100 grammi di un seme, molto apprezzato frutto corrispondono a circa anche dagli uccelli e dai pic- 600 calorie! coli mammiferi.

Le nocciole, fin dai tempi più Il nocciolo è una pianta resi- antichi, sono state utilizzate stente al freddo e molto adat- come alimento in grado di tabile; la si può osservare ai produrre energia grazie all’ele- margini dei prati, nei fondo- vato contenuto di acidi grassi valle, oppure nel sottobosco insaturi, con proprietà simili a fino ad una altezza di 1300 quelle dell’olio extravergine di metri. oliva. Questo frutto, dotato pe- raltro di una buona digeribi- lità,l è consigliato agli sportivi ? I rrami del nocciolo, per e in caso di convalescenza. lla lloroo notevole flessibilità, L’olioL di nocciole è adoperato sono usati per realizzare ini gastronomia e nell’industria le bacchette a Y dei rab- cosmetica.c domanti. IlI legno è utilizzato per prepa- rarer bastoni, pali e cerchi di botti.b

24 25 Ontano verde Si tratta di un arbusto a forma Passate la mano sulla cor- di cespuglio alto fino a 3 metri teccia grigio verde: è liscia con l’a m ante dell’acqua con rami sottili e chioma piccole lenticelle in rilievo. densa. Le foglie sono di co- lore verde brillante. Osservate bene i frutti: sono simili a pigne in miniatura! L’Ontano verde, è una pianta pioniera, in grado di colo- nizzare anche le zone sog- gette alla caduta di valanghe Il nome latino Alnus, di deriva- e frane. Questo arbusto, con zione celtica, significa vicino le sue lunghe radici e i rami all’acqua e indica i luoghi dove flessuosi, forma una bosca- si può trovare questa pianta: glia molto compatta (provate a vallette umide, zone fresche passarci in mezzo con gli sci o nei pressi di torrenti e ruscelli, a piedi… ve ne accorgerete!) canaloni di valanga dai 1400 in grado di fornire un’efficace ai 2200 metri di quota. protezione contro l’erosione del suolo: per tali motivi è ado- perato nei rimboschimenti. ? IlI legno, molto resistente A livello delle radici vi all’acqua,a fu utilizzato in tempi sonsono dei piccoli noduli antichia nella costruzione delle che contengono parti- palafitte.p colari batteri in grado di fissare l’azoto e di fornir- lo alla pianta. Questa in cambio cede loro diversi elementi nutritivi ed alcuni sali minerali. Per tali ra- gioni la presenza di que- sto arbusto contribuisce a migliorare la qualità del terreno.

26 27 Rododendro Il Rododendro è un arbusto Il rododendro è presente, come sempreverde con foglie lucide sottobosco, nelle foreste di co- la rosa delle Alpi di colore verde scuro. È ben nifere; si trova anche nelle pra- riconoscibile durante il pe- terie d’altitudine e nei macereti riodo di fioritura: i fiori, riuniti a fino ai 2500 metri di quota. gruppi, sono di colore fucsia. Vale la pena fare una passeg- giata per sentire il profumo dei fiori e per ammirare queste bellissime macchie di colore Un tempo il Rododendro era nel bosco. utilizzato per fare dei bou- Nei boschi di Arpy la fioritura quet da collocare sulle porte avviene nel mese di luglio. delle stalle e delle case con lo scopo di allontanare i malefici. Si usava inoltre spargere le ce- neri di questo arbusto per te- Le foglie sono coriacee al nere lontani i fulmini in caso di tatto. forti temporali estivi.

? IlIl nome deriva dal greco e significa “albero della rosa”. QQuQuestoe arbusto, sulle Alpi, è alto all’incirca 50 centimetri. Sull’Himalaya esistono specie arboree che raggiungono an- che i 25 metri di altezza e che costituiscono dei veri e propri boschi: immaginatevi il profumo e la bellezza del paesaggio durante il periodo di fioritura!

28 29 Sorbo Il sorbo degli uccellatori è un Al tatto, la corteccia grigio-ar- albero di modeste dimen- gento è liscia come pure le degli uccellatori sioni. È infatti alto al massimo bacche. 15 metri ed è caratterizzato da l’albero fiori bianchi che si trasformano dalle bacche rosse in frutti di colore rosso vivo. Le bacche rimangono sulla pianta I frutti, ricchi di vitamina C, anche per gran parte della sta- sono usati in erboristeria per gione invernale. le loro proprietà diuretiche e astringenti; sono inoltre utiliz- zati nella preparazione di mar- mellate e gelatine. È possibile osservare questa Il legno, duro e flessibile, era pianta dal fondovalle fino ai usato un tempo per fare ma- 1800 metri di quota. Il sorbo nici di utensili. I rami più sottili, è utilizzato anche come ar- invece, servivano per costruire redo nei giardini delle case di i cesti. montagna. Un tempo era con- siderato sacro ed era pian- tato vicino alle abitazioni con la funzione di tenere lontani gli spiriti maligni e i fulmini.

? Le bacche sono un cibo gradito dagli uccelli. Per tale raragionegi i cacciatori avevano l’abitudine di utilizzarle come esca per catturare l’avifauna migratrice: da qui il nome co- mune della pianta.

30 31 Aquila L’Aquila costruisce i propri Questo grande rapace diurno nidi, caratterizzati da un dia- emette sporadicamente un la regina dei cieli metro anche di 2-3 metri, negli suono simile ad un “kui kui”. anfratti di grandi pareti roc- ciose. All’inizio della primavera il nido viene assestato dagli adulti con rami e foglie verdi: L’Aquila reale si riconosce per in questo periodo esso risulta il forte becco adunco, per i ro- più facilmente individuabile. busti artigli e soprattutto per le grandi dimensioni: possiede infatti un’apertura alare di oltre 2 metri. Questa struttura le È possibile osservare questo consente di predare animali splendido rapace solitamente anche più pesanti di lei. Il piu- in volo, mentre effettua lunghe maggio è bruno scuro; la zona planate ad ali immobili mante- delle spalle e della nuca è do- nute orizzontali e allineate con rata. Si possono distinguere i il corpo. giovani esemplari per le mac- chie bianche al centro delle ali e alla base della coda.

? LaL coppia, stabile nel tempo, costruisce più nidi utilizzati alalternativamente.ter La femmina depone 2 uova che vengono covate per un mese e mezzo; è compito del maschio anda- re a cercare il cibo e sostituire, per brevi periodi, la femmina nella cova. I piccoli nascono in maggio e rimangono nel nido fino a luglio; la coppia, per stimolare gli aquilotti all’in- volo, lascia il cibo a loro destinato su speroni rocciosi a una certa distanza dal nido stesso.

32 33 Arvicola L’Arvicola delle nevi, per so- Il piccolo roditore emette brevi pravvivere al lungo inverno, grida acute durante il periodo delle nevi scava una sequenza di gal- riproduttivo, cioè da fine aprile lerie tra la neve ed il terreno, ad agosto. Un piccolo roditore dove trova riparo dal freddo ed a 4000 metri di quota erbe secche per cibarsi. In pri- mavera, a testimonianza della sua attività invernale, riman- L’Arvicola ha dimensioni leg- gono nel suolo i caratteristici germente superiori a quelle solchi delle tane sotterranee. del Topo selvatico; si distingue per la forma arrotondata del corpo ricoperto da una folta pelliccia che riveste anche la Questo simpatico roditore può coda. essere osservato nei prati limi- trofi ai boschi, nelle vicinanze delle baite e nelle pietraie.

? GrazieG alla folta pelliccia l’Arvicola delle nevi può vivere ananchec ad altitudini molto elevate: sul versante francese del Monte Bianco è stata osservata ad una quota di oltre 4000 metri su isolotti rocciosi in mezzo ai ghiacciai.

zampa anteriore zampa posteriore

34 35 Camoscio Sul terremo innevato è possi- In caso di pericolo, il Camoscio bile osservare l’impronta degli emette un suono simile ad un fi- vivere arrampicando zoccoli di forma simile ad un schio che è prodotto dall’espul- cuneo allungato. Le fatte sono sione dell’aria attraverso le na- di colore scuro e disseminate rici. Il belato è invece il tipico in piccoli gruppi. richiamo tra femmina e piccoli.

La testa è chiara con due evi- Il Camoscio vive di preferenza denti bande brunastre che si in zone caratterizzate da affio- estendono fra il labbro supe- ramenti rocciosi, ma può fre- riore e l’occhio. Altro segno di quentare anche la prateria al- riconoscimento sono le corna, pina e il bosco, soprattutto in a forma di uncino e di colore inverno. Per osservarlo vi con- nero. sigliamo, oltre al vallone di Queste sono a crescita con- Arpy, le zone del Col Croce e tinua, con un periodo di so- le aree intorno ai laghi di Arpy spensione durante l’inverno; e di Pietra Rossa. tale arresto determina un ca- ratteristico solco, simile ad un anello, ben visibile sulla parte posteriore del corno. Il numero di anelli permette di valutare l’età dell’animale.

? QuestoQ animale è un buon arrampicatore, molto resisten- tte e perfettamente adattato agli spostamenti in ambienti impervi. La parte inferiore degli zoccoli è morbida come la gomma e aderisce perfettamente alla roccia; la punta è in- vece dura e permette all’animale di progredire sfruttando le piccole asperità del terreno roccioso.

36 37 ? InI primavera la femmina partorisce uno o due piccoli dai Capriolo ququali,a a volte, si allontana per andare alla ricerca di cibo. In caso di pericolo i piccoli non scappano, ma rimangono l’eleganza nel salto immobili cercando di mimetizzarsi nell’erba. Non si tratta di animali abbandonati: dovete dunque lasciarli dove sono e non toccarli in modo che la madre li possa ritrovare.

Le impronte degli zoccoli, ben Il Capriolo è un animale di visibili sulla neve e nel fango, norma silenzioso ma quando si riconoscono per la forma a si trova di fronte ad un peri- cuneo e per le piccole dimen- colo emette una sorta di ab- sioni. Gli escrementi sono di baio ripetuto. colore marrone scuro e disse- minati a gruppi.

Questo animale si riconosce per la forma aggraziata del Il Capriolo frequenta i boschi corpo e per la struttura assai con un abbondante sotto- esile e, quando lo si osserva bosco e i prati limitrofi. nella fuga, per l’eleganza dei Per osservarlo, vi consigliamo suoi salti. di appostarvi in primavera, al Il maschio, a differenza della mattino presto o alla sera, nei femmina, presenta sul capo pressi di Arpy, Buillet e Kirriaz. un tipico palco costituito da due aste caratterizzate da tre punte.

38 39 Cervo Il Cervo lascia sulla neve una Durante la stagione ripro- pista facilmente riconosci- duttiva il maschio emette un il signore dei boschi bile per le notevoli dimensioni rauco e profondo richiamo, il dell’impronta degli zoccoli. bramito, simile ad un muggito Gli escrementi sono scuri, a amplificato. Vale veramente forma di proiettile o di cilindro la pena ascoltarlo! Il periodo allungato. migliore per farlo è il mese di ottobre, verso sera, lungo la strada che da Morgex con- duce al Col San Carlo. Il Cervo frequenta le foreste con abbondante sottobosco e con numerose radure. Per l’osservazione il periodo otti- Il Cervo è un animale di grandi male è la primavera, al mat- dimensioni, può superare anche tino presto o nelle ore crepu- i 200 chili di peso. scolari, quando l’animale esce I maschi si distinguono dalle sui prati limitrofi ai boschi alla femmine per la maggiore ta- ricerca dell’erba tenera. A tal glia e per la presenza di impo- proposito vi consigliamo di nenti corna ramificate deno- appostarvi nei pressi di Arpy e minate “palco”. I piccoli, fino di Fond d’Arpy. a tre mesi, sono facilmente ri- conoscibili per la presenza sul dorso di macchie chiare.

? Il palco viene perso ogni anno in primavera per poi ricre- scsceree lentamente fino al mese di luglio, quando raggiunge nuovamente le dimensioni definitive; durante la ricrescita è ricoperto da una specie di pelle, il velluto, che ha la funzione di proteggerlo.

40 41 ? La sua dieta è costituita essenzialmente da insetti che Cincia sosonon ricercati sui rami, sul terreno alla base dei tronchi op- pure nel legno di piante marcescenti. dal ciuffo Un’altra cincia osservabile nei boschi di Arpy è la Cincia mora, riconoscibile per il capo di colore nero dove spicca- il folletto dei boschi no le guance bianche. Il suo richiamo è composto da una successione di suoni simili ad un “tziu tziu tziu”.

I nidi sono generalmente ben Il richiamo è costituito da una nascosti, quindi per l’individua- serie di “trilli”. zione di questa specie diven- tano essenziali l’osservazione diretta ed il riconoscimento del canto. Questo uccello, come indicato dal nome stesso, è facilmente riconoscibile per la presenza sul capo di un particolare La Cincia dal ciuffo è osser- ciuffo appuntito. Il capo, bian- vabile essenzialmente nelle co-grigio, è caratterizzato da foreste di conifere mentre si un collarino e da due striature sposta da un ramo all’altro alla di colore nero. ricerca di cibo.

42 43 Civetta capogrosso la signora della notte

La Civetta capogrosso è un ra- Se durante le ore notturne pace notturno che cattura pic- sentirete questo canto “ou-ou- coli roditori e uccelli. Le prede ou-ou”, composto da una serie vengono ingoiate intere; le di note emesse in rapida suc- parti non digerite sono rigur- cessione, sappiate che si tratta gitate in seguito sotto forma della Civetta capogrosso. di borre, piccoli ammassi di ossa, penne e peli.

Si tratta di un rapace notturno di piccole dimensione ma con Questo rapace frequenta i bo- una testa assai grande: non schi di conifere puri o misti a per niente si chiama “capo- latifoglie. In caso di avvista- grosso”! Si riconosce anche mento di fori nei tronchi di per l’assenza di ciuffi sulle betulle e pioppi tremuli pro- orecchie e per gli occhi di co- vate a grattare lievemente il lore giallo. tronco: forse qualcuno potrà affacciarsi!

? La specie caccia di notte e dunque l’udito diventa un sesenson prioritario per localizzare la preda. Le due aperture auricolari sono disposte sul capo in posizione asimmetrica per selezionare con maggiore precisione la provenienza dei suoni. Il bordo delle penne remiganti è finemente sfrangiato per smorzare il rumore del battito delle ali: si tratta insomma di un piccolo radar vivente dal volo silenzioso!

44 45 ? IlIl particolare becco incrociato funziona come una pinza in Crociere grgradoad di divaricare e di staccare le squame che ricoprono le pigne e di rendere raggiungibili i semi custoditi all’interno. un becco Per fare tali operazioni il Crociere a volte si appende a testa inconfondibile in giù oppure incastra la pigna alla biforcazione dei rami.

La nostra attenzione può essere Il richiamo è facilmente distin- colpita da numerose pigne dis- guibile perché composto da seminate sul terreno alla base un suono simile a un “kiup delle conifere: si tratta dei re- kiup”. sidui del “pasto” del Crociere.

Se osservato con il binocolo, Questo particolare uccello il Crociere risulta riconoscibile si trova esclusivamente nei per il becco incrociato. boschi di conifere. È possi- Il maschio possiede un piu- bile individuarlo non tanto in maggio rosso con ali e coda volo quanto sui rami, posato scure; la femmina è bruna con o in posizioni acrobatiche, in- dorso giallo-verdastro. tento ad estrarre i semi delle conifere.

46 47 ? LaL femmina depone il proprio uovo nel nido di altri uccel- Cuculo li, chech sfrutta per la cova e l’allevamento. Gli uccelli ospiti non si accorgono dell’accaduto poiché il Cuculo, dopo la si sente deposizione, ha l’accortezza di sottrarre una delle uova già presenti nel nido. Il piccolo cuculo è accudito dai genitori ma non si vede adottivi anche se, al momento della nascita, si presenta di- verso dai fratellastri.

Per questa specie non è possi- Il tipico richiamo “cu-cu” è in- bile indicare segni di presenza confondibile ed è emesso di in quanto il Cuculo non costru- frequente, spesso è ripetuto di isce nidi, non cova le uova né seguito per 20-30 volte. alleva i propri piccoli.

Il Cuculo è caratterizzato da Il Cuculo è una specie schiva, una coda lunga, da ali appun- di difficile osservazione. tite e da zampe corte. Il piu- Gli ambienti frequentati sono i maggio è grigio rossiccio, le boschi e le zone alberate dal parti inferiori del petto, delle fondovalle fino ai 2300 metri di ali e della coda hanno una quota. serie di righe traversali nere e bianche.

48 49 Fagiano Con un po’ di fortuna, si pos- Durante il periodo degli amori, sono osservare sul manto ne- in primavera, il maschio emette di monte vosi i resti di igloo scavati nella un tipico canto udibile anche neve come riparo. Gli sterchi, ad un chilometro di distanza, un maschio a forma di cilindro, hanno un composto da soffi ripetuti e da inconfondibile! aspetto granuloso per la pre- “rugolii”, suoni simili al tubare senza di residui vegetali. dei piccioni.

Il Fagiano di monte predilige le Il maschio è facilmente ricono- foreste con sottobosco ricco di scibile per il colore nero blua- rododendro e mirtillo. Durante stro, la coda a forma di lira il periodo degli amori i maschi e una stria rossa sopra l’oc- si riuniscono in radure, poste chio… un vero splendore! al margine superiore della fo- La femmina, marrone con strie resta, dove effettuano i com- nere, è molto mimetica nel battimenti e le parate per con- sottobosco. quistare le femmine. È questo il momento migliore per os- servarli… ma occorre essere lassù già all’alba!

? DuranteD l’inverno il Fagiano di monte scava dei ricove- rii ssottoo la neve per proteggersi dai predatori e per evitare un’eccessiva dispersione termica. Se vi capiterà di passare vicino al suo rifugio, potreste rimanere sorpresi dal vederlo uscire all’improvviso da sotto il manto nevoso ed involarsi con rapidi battiti di ali.

50 51 ? SulS corpo della formica sono presenti varie ghiandole che Formica rossa ememettonoe particolari sostanze odorose utili per la comunica- zione. I differenti odori servono per il riconoscimento indivi- l’importanz a duale, per la localizzazione delle prede e per il ritrovamento degli odori della pista durante il ritorno al nido.

Guardate attentamente nel Questi piccoli animali utiliz- bosco: potreste scorgere zano, come mezzo di offesa grossi cumuli di aghi di coni- e di difesa, acido formico ad fere e rametti secchi. Si tratta alta concentrazione contenuto della parte superiore di un for- nell’addome. Tale sostanza, micaio, costruito solitamente caratterizzata da un odore sopra ceppi di alberi in de- forte e pungente, è spruz- composizione e costituito da zata dalle formiche per difen- una fitta rete di gallerie che si dersi in caso di pericolo e per estende anche nel sottosuolo. bloccare le proprie prede, co- stituite in prevalenza da altri insetti.

La Formica rossa è caratteriz- zata da un colore rosso rug- gine; le zampe, l’addome e le Le formiche rosse vivono nei antenne sono invece decisa- boschi di conifere dove contri- mente più scure. buiscono attivamente alla lotta contro gli insetti dannosi, di- vorandone ogni anno grandi quantità.

52 53 ? DuranteD l’inverno i fringuelli presenti sulla catena alpina Fringuello ddidiventanove decisamente più numerosi poiché le popolazioni il buongiorno che vivono nel nord Europa vengono a svernare da noi. del mattino

I nidi a coppa, rivestiti di licheni La specie emette un canto al- e muschi, non sono facilmente legro, ripetuto di frequente ed osservabili in quanto localiz- intercalato da un suono simile zati fra le fronde degli alberi. ad un “pink”, in grado di susci- Per individuare il Fringuello tare buonumore nell’ascoltarlo. dovete dunque riconoscerlo al canto.

Il Fringuello, simile ad un pas- sero come dimensioni, è reso Si tratta di una specie molto inconfondibile da due larghe comune che si può osservare barre bianche sulle ali. Il ma- un po’ dappertutto: nei boschi, schio possiede una vivace co- nei prati e nei villaggi. lorazione: la gola e le guance sono rosso arancio, mentre il petto e la nuca sono grigio azzurro.

54 55 ? IlIl Gipeto si nutre prevalentemente della parte scheletrica Gipeto ddi animalia morti. Davvero singolare è la sua tecnica di ali- mentazione: le ossa troppo grandi per essere ingerite intere il collezionista sono trasportate in volo e lasciate cadere sulle rocce, affin- ché si riducano in frammenti di più facile deglutizione. di ossa Il Gipeto, un tempo assai diffuso sui rilievi, è scomparso dal- le Alpi a causa della persecuzione diretta da parte dell’uo- mo: l’ultimo esemplare presente in Valle d’Aosta fu ucciso nel 1913. I gipeti attualmente presenti derivano dalle reintro- duzioni effettuate in Francia e in altri paesi europei.

Il Gipeto costruisce grossi nidi, Si tratta di un uccello di norma con un diametro anche di 2-3 silenzioso. Se la fortuna vi sarà metri, negli anfratti delle pareti così amica da consentirvi di rocciose. osservarlo da vicino, sentirete solo il fruscio delle sue ali a contatto con l’aria e un’intensa emozione per questa “meravi- Il Gipeto è un grande avvoltoio glia” della natura. con un’apertura alare di oltre due metri e mezzo. In volo si distingue per le ali appuntite e la coda a forma di cuneo; se Di tanto in tanto alzate gli avvistato da una distanza rela- occhi: nei cieli del vallone di tivamente breve si nota il ciuffo Arpy è possibile avvistarlo. di penne nere nella parte infe- riore del becco.

56 57 Lepre variabile La lepre, muovendosi a salti, La Lepre variabile è molto si- lascia una traccia inconfondi- mile alla Lepre comune ma un mimetismo bile del tutto simile ad una Y. con orecchie e coda più corte. perfetto Gli arti anteriori poggiano a A partire dall’autunno inizia terra uno dietro l’altro, quelli una progressiva muta del pelo posteriori, nel salto, si posano che, diventando completa- sul terreno dinanzi agli ante- mente bianco, rende l’animale riori in maniera appaiata. molto mimetico sulla neve; ri- Anche gli escrementi sono fa- mangono nere solo le punte cilmente riconoscibili: sono di delle orecchie. colore bruno con forma roton- ? La Lepre variabile è ben adattata alle alte quote: possiede deggiante, disseminati a pic- un foltof mantello con peli che ricoprono anche la pianta dei coli gruppi e costituiti da resti piedi, consentendole così di limitare la dispersione termica vegetali secchi. Per il suo mimetismo è assai e di avere una maggiore superficie di appoggio, molto utile raro poter osservare questo su terreno innevato. splendido animale. Gli am- bienti frequentati sono i bo- schi, le praterie alpine e i ghia- ioni fino a quote assai elevate.

58 59 Marmotta Sul terreno sono ben visibili gli Le marmotte, in caso di peri- ingressi delle tane scavate nel colo, emettono un suono si- una tana per casa terreno. mile ad un fischio acuto: si “C’è qualcuno in casa?” Se la tratta di un vero e proprio tana è utilizzata troverete sul grido, essendo prodotto dalle bordo dell’entrata terra smossa corde vocali. ed eventuali resti di erbe e, av- vicinandovi, sentirete un odore non del tutto gradevole! La Marmotta è un animale dalle forme arrotondate, con muso largo e zampe corte, Questo roditore è un animale dotato di una folta pelliccia di facilmente osservabile, du- colore grigio bruno. rante le ore diurne, sulle pra- Potete distinguere i piccoli nati terie alpine e nelle radure nei nell’anno per le minori dimen- boschi; a tal proposito vi con- sioni e per la colorazione grigio sigliamo la zona tra il Lago uniforme del mantello. d’Arpy ed il Lago di Pietra Rossa.

? QuestiQ mammiferi vivono in tane scavate nel terreno muni- tte ddi una o più entrate. Le tane sono costituite da gallerie as- sai lunghe, anche una decina di metri, e da uno o più anfratti dove gli animali passano la notte, partoriscono e trascorro- no il lungo inverno in letargo. Durante il sonno invernale tutti i componenti del gruppo famigliare si raccolgono insieme, stretti gli uni agli altri, per limitare la dispersione di calore.

60 61 ? IlIl Merlo acquaiolo vola veloce sul pelo dell’acqua e si tuffa Merlo acquaiolo ffifinono a un metro e mezzo di profondità per catturare inset- ti acquatici e pesciolini, rimanendo in apnea anche per 10 volare sott’acqua secondi. Questo uccello è provvisto di un piumaggio fitto ed imper- meabile, di ali corte per nuotare e di narici che, in fase di immersione, si chiudono tramite una membrana. Inoltre le unghie sono appuntite per ancorarsi alle pietre, gli occhi sono adattati alla visione subacquea e le ossa sono pesanti per favorire l’immersione. Un vero e proprio “sottomarino” vivente!

L’unico segno di presenza è La specie emette un richiamo il nido rotondeggiante che ri- metallico simile ad un “tzic”. sulta visibile solo quando è ubicato sotto i ponti; il Merlo acquaiolo lo costruisce anche nelle fessure delle rocce limi- Se nei pressi delle rive del tor- trofe all’acqua o alle cascate. rente notate un piccolo uc- cello scuro con un’evidente macchia bianca sul petto e con la coda tenuta sollevata, Questa specie vive lungo i state osservando un Merlo corsi d’acqua, dove si sposta acquaiolo. velocemente da un sasso all’altro alla ricerca di cibo.

62 63 Picchio nero Il Picchio nero scava il proprio I richiami del picchio nero nido nei tronchi utilizzando il sono molto particolari: in volo chi bussa? forte becco: il foro d’ingresso, emette suoni simili ad un “kru di forma ellittica e con un’al- kru kru” e ad un “klihh klihh” tezza di 10-12 cm, è ben vi- se posato sui rami. sibile. Anche gli scavi alimen- Altro tipico segnale di pre- tari, effettuati allo scopo di senza della specie è il forte ricercare gli insetti, sono facil- suono prodotto dalle veloci mente riconoscibili per la loro successioni di colpi di becco forma irregolare e per le di- sui tronchi: si tratta di un tam- screte dimensioni. bureggiamento territoriale udi- bile anche ad un chilometro di distanza.

Il Picchio nero frequenta i bo- schi di conifere puri o misti a latifoglie. Con un po’ di fortuna Il piumaggio è completamente lo potete osservare in volo nero ad eccezione della som- oppure mentre è posato sui mità del capo di colore rosso. tronchi verticali dove può facil- mente arrampicarsi grazie alle dita dei piedi: due sono posi- zionate in avanti e due sono ri- volte all’indietro.

? I nidi del Picchio nero nononn più utilizzati diventa- no un valido rifugio per molti altri animali, quali la Civetta capogrosso e lo Scoiattolo.

64 65 Picchio rosso maggiore se lo vedi non lo scordi

Il Picchio rosso maggiore scava Questo picchio emette un ri- il proprio nido nei tronchi: il foro chiamo simile ad un “kik”; d’ingresso è circolare e con un altro segnale di presenza della diametro di 5 centimetri. Ben vi- specie è il tambureggiamento sibili sulle piante sono gli scavi dovuto ai colpi inferti con il alimentari costituiti da tanti pic- becco sulla corteccia e ca- coli buchi prodotti con il becco ratterizzato da un crescendo e dai quali il picchio estrae gli finale. insetti con la lunga lingua.

Si tratta di una specie di rara Il Picchio rosso maggiore fre- bellezza per i colori del suo quenta varie tipologie di am- piumaggio: sul dorso, sulla bienti, dalla campagna albe- testa e sulla coda si alternano rata del fondovalle ai boschi il nero e il bianco, mentre il ? IlI picchiop si nutre di in- di latifoglie e conifere. Con un rosso vivo spicca sul sotto- ssettietti lignicoli che ricerca po’ di fortuna lo si può osser- coda e sul ventre. sui rami, sotto le cortecce vare mentre effettua il suo ti- o lungo i tronchi dove sale pico volo ondulato. con facilità. Un altro uccello, in grado di arrampicarsi agevol- mente lungo i tronchi, è il Rampichino alpestre. Si tratta di un passerifor- me caratterizzato da un lungo becco, leggermen- te arcuato, e dal colore del piumaggio molto mi- metico.

66 67 Poiana I nidi, costituiti in prevalenza da un groviglio di rami, hanno la signora un diametro che supera a volte del giorno il mezzo metro; essi risultano ben evidenti quando sono lo- calizzati negli anfratti di pic- cole pareti rocciose. Durante le ore diurne è fa- cilmente osservabile in volo: si tratta infatti di una specie molto diffusa che frequenta Il richiamo, emesso in volo, una vasta gamma di ambienti. è simile ad un miagolio la- È un rapace molto abile nello mentoso paragonabile ad un sfruttare le correnti ascen- “kiiiee”. sionali e nel compiere grandi cerchi in aria senza battere le ali. È frequente osservarla anche quando è posata sulla Quando è in volo, la Poiana è cima di alberi e pali, intenta ad riconoscibile per le ali larghe e avvistare possibili prede. leggermente rialzate, la coda La dieta, molto varia, è com- corta e la testa incassata fra le posta da roditori, piccoli uc- spalle. celli, insetti, anfibi e rettili.

? LaL Poiana, per meglio esplorare l’ambiente e localizzare lle pprede,r è in grado di effettuare lo “spirito santo” ossia un particolare volo con il quale riesce a mantenersi immobile in aria, per alcuni minuti, con la coda spiegata e con le ali vibranti.

68 69 Scoiattolo l’equilibr ista nocciolo dei boschi

abete rosso pino cembro larice

Nel bosco si possono osser- Lo Scoiattolo emette brevi vare i resti delle pigne rosic- grida acute e suoni di eccita- chiate sotto i rami degli al- mento simili ad un “tiouk tiouk beri dove lo Scoiattolo va a tiouk”. mangiare. Questo simpatico animale na- sconde il cibo in eccesso in piccole buche che è in grado Si tratta di un animale dalle di- di ritrovare nei periodi di ca- mensioni medio-piccole con renza alimentare. una lunga e folta coda portata in posizione eretta; le orecchie sono sormontate da vistosi ciuffi di pelo. Si può osservare lo Scoiattolo nei boschi durante le ore diurne.

? NonN va in letargo! Lo scoiattolo è attivo anche in inverno: ririmaneima nel proprio nido, senza uscire per più giorni conse- cutivi in caso di prolungate nevicate. Le zampe posteriori, più lunghe di quelle anteriori, permet- tono all’animale di muoversi con molta destrezza e velocità, mentre le forti unghie e i cuscinetti plantari gli consentono di arrampicarsi con sorprendente abilità sugli alberi. La lunga coda è usata da bilanciere durante i salti da un ramo all’altro.

70 71 Volpe Le impronte, facilmente vi- sibili sulla neve e sul fango, così “furba”… sono molto simili a quelle di da adattarsi un cane di medie dimensioni. Anche gli escrementi sono fa- cane a qualsiasi ambiente cilmente riconoscibili: di forma cilindrica sono appuntiti ad una sola estremità e posti so- litamente sui sassi e sui bordi volpe di sentieri.

La Volpe emette versi simili ad Grazie alla sua capacità di un rauco abbaio, udibili du- adattamento, la Volpe è in rante il periodo degli amori tra grado di frequentare svariati dicembre e marzo. ambienti: boschi, prateria al- pina, prati e aree limitrofe ai vil- laggi. Le ore migliori per l’os- servazione sono quelle serali Questo carnivoro, simile ad un quando, con un po’ di fortuna, cane di media grandezza, è è possibile avvistarla mentre di colore bruno rossastro con perlustra il terreno alla ricerca un muso appuntito e con una di cibo. coda lunga e voluminosa.

? LaL Volpe, pur essendo un carnivoro, si comporta da on- ninivoro:vo mangia un po’ di tutto, dai frutti ai piccoli roditori, variando la sua dieta in relazione alle stagioni. In inverno la Volpe nasconde l’eventuale cibo in eccedenza in buche scavate nella neve per usufruirne nei periodi di ca- renza alimentare.

72 73 Una finestr a sul Monte Bianco

Monte Bianco Monte Maudit Dente Grandes Aiguille di 4468 m del Gigante Jorasses de Leschaux 4765 m 4013 m 4208 m 3758 m

Mont Blanc Punta du Tacul Helbronner 4248 m 3462 m

Monte Bianco Mont Maudit Dente del Gigante Gr andes Jor asses di Courmayeur 4468 m 4013 m 4208 m 4765 m Si tratta di una splendida mon- Il Dente del Gigante deve il Les Grandes Jorasses, con Si tratta di una spalla, ben visi- tagna dal nome funesto: il to- suo nome alla sua inconfondi- una cresta sommitale lunga bile da Courmayeur, della cima ponimo francese significa in- bile forma: non a caso lo zoc- circa 1 chilometro, sono ca- del Monte Bianco (4810 m); fatti “montagna maledetta”. La colo nevoso, su cui si staglia ratterizzate da diverse punte essa non costituisce una meta via normale si snoda lungo il la parete rocciosa, è chiamato tra cui le famose Whymper e vera e propria ma piuttosto un versante nord caratterizzato “gengiva”. La prima ascen- Walker. Questa montagna pre- punto di passaggio per giun- da un aspetto himalayano per sione fu effettuata nel 1882 senta numerosi itinerari alpi- gere sul tetto d’Europa. Il nome la presenza di numerosi cre- lungo il versante sud, dove si nistici tra i più belli e difficili Monte Bianco comparve per pacci e di grandi seracchi. snoda la via normale che si dell’arco alpino che compor- la prima volta su di una carto- Nel luglio 2012, la caduta di un raggiunge dal Rifugio Torino, tano ascensioni anche di 12-15 grafia del 1744, prima ancora seracco ha generato una va- posto sul versante italiano a ore con passaggi esposti e questa imponente vetta era langa che ha travolto gli alpi- 3375 metri di quota. forti pendenze. chiamata Montagne Maudite nisti impegnati nella salita, uc- in quanto gli abitanti delle valli cidendone 9 e ferendone 11. credevano che sulla sua cima vi abitassero i demoni.

74 75 Bivacco Aiguille Noire Ghiacciaio Ghiacciaio Ghiacciaio Bivacco Canzio Bivacco Eccles de Peuterey della Brenva des Toules de Rochefort 3825 m Jachia 3850 m 3772 m 3250m Rifugio Borelli Rifugio Torino Rifugio Boccalatte 2316 m 3375 m 2804 m

Aiguille Noire Ghiacciaio Bivacco Eccles de Peuterey 3772 m della Brenva Si tratta della più poderosa e Il ghiacciaio della Brenva ha Situato in uno degli ambienti leggendaria guglia delle Alpi: una lunghezza di oltre 6 km più selvaggi e spettacolari la montagna che ogni alpi- ed è caratterizzato, nella sua del Monte Bianco, questo bi- nista sogna di scalare. Il nome parte mediana, da un’im- vacco rappresenta il punto deriva dal colore grigio-nero mensa seraccata, a valle della di appoggio per le più im- della sua magnifica roccia. quale vi è il gradino roccioso portanti vie di salita alla vetta La via più frequentata è quella detto Pierre à Moulin costituito sul versante italiano. Le vie che percorre la cresta sud: da rocce montonate e levi- sui Pilastri del Brouillard e sui 1100 metri di dislivello, dalle gate. In fondo è presente una Piloni del Freney, insieme alle 7 alle 10 ore di scalata impe- lingua terminale coperta di de- vicende degli alpinisti che le gnativa con passaggi fino al V triti e soggetta a fasi alternate hanno scalate, costituiscono grado superiore. di regresso e di espansione. tappe fondamentali nella storia dell’alpinismo. Alcune notizie qua e là

I più veloci Prima salita al Monte Bianco Da Courmayeur alla vetta del Monte Bianco il record di velocità fu stabilito, Jacques Balmat e Michel Gabriel Paccard furono i primi a salire, dal ver- nel 1995, da Fabio Meraldi: 3800 metri di dislivello in 6 ore e 45 minuti. sante francese, sul tetto d’Europa l’8 agosto del 1786. Non cercate di imitarlo: la vostra salute potrebbe risentirne! A settembre 2012 lo skyrunner catalano Kilian Jornet Burgada ha stabilito il Prima donna a raggiungere la vetta record in traversata: in 8 ore e 45 minuti partendo dal centro di Courmayeur La prima damigella a giungere sulla vetta fu Marie Paradis nell’anno 1808 è giunto a Chamonix, salendo in solitaria fino sulla cima del Monte Bianco con il figlio di 14 anni e con la guida Jacques Balmat. attraverso la difficile cresta Innominata. Un alpinista con un buon allena- mento impiegherebbe tre giorni per fare lo stesso percorso. Tempi di salita alla cima del Monte Bianco dalla via normale italiana Primo giorno Gli strani casi del destino Dal lago Combal al Rifugio Gonella, dislivello 1400 metri, tempo di sa- I due più gravi incidenti aerei avvenuti sul massiccio hanno interessato la lita 5 ore. stessa compagnia di bandiera, Air India, a distanza di 16 anni uno dall’altro. Secondo giorno Nel 1950 si schiantò, proprio sotto la cima, il quadrimotore Malabar prin- Dal rifugio Gonella alla vetta, dislivello 1739 metri, tempo di salita 8 ore. cess con 48 persone a bordo e nel 1966 subì la stessa sorte il Boing 707 Kangchenjunga con 117 passeggeri. In entrambi i casi non vi furono E poi bisogna tornare indietro! superstiti.

766 77 Il Comune di Morgex

Il comune di Morgex è situato è stato impiegato dai Signori nel “cuore della Valdigne”, di Savoia per le loro udienze al centro della parte nord oc- generali. Completamente ri- cidentale della Valle d’Aosta, strutturata, La Tour de l’Archet caratterizzata dalla spettaco- è ora sede della Fondazione lare presenza del massiccio “Centro studi storico-let- del Monte Bianco. Morgex si terari Natalino Sapegno” e trova in una porzione di fon- ospita la biblioteca del famoso dovalle pianeggiante, ad una letterato. quota di 923 metri, a pochi Morgex ha sempre posto par- chilometri dalle Terme di Pré- ticolare attenzione alle tema- Saint-Didier e dai centri turi- tiche ambientali cercando stici di La Thuile e Courmayeur. di coniugare, in maniera concreta, il binomio agricoltura-tu- Il suo delizioso borgo è attraversato dalla tranquilla Via Valdigne rismo. Infatti, grazie ad una radicata attività agricola, il turista che consente di scoprire il paese con i suoi due monumenti di par- può trovarsi immerso nella natura e scoprire i prodotti tipici di ticolare pregio architettonico: la Chiesa di Santa Maria Assunta qualità del territorio. Questo sforzo ha fatto sì che aziende già in- e La Tour de l’Archet. La Parrocchia di Morgex è molto antica; sediate abbiano potuto migliorare la loro offerta ed ha favorito la all’interno della chiesa, di origine paleocristiana, si possono am- nascita di nuove iniziative volte al potenziamento dell’economia mirare gli affreschi, l’altare maggiore e la cappella quattrocen- multisettoriale del paese. Una di queste è stata inaugurata re- tesca. L’esterno è invece caratterizzato dal bellissimo campanile centemente: si tratta del Marché Agricole de la Valdigne. romanico. Anche il castello, denominato La Tour de l’Archet, Il Comune di Morgex si è aggiudicato nel 2011 il premio an- in relazione alla torre centrale alta 15 metri, ha origini molto re- nuale “Comuni rinnovabili” di Legambiente, vedendogli rico- mote: il nucleo primitivo risale all’anno 998. L’edificio, utilizzato nosciuto a livello nazionale l’impegno nel campo dell’innova- come presidio sulla via di fondovalle che conduceva oltralpe, zione energetica ed ambientale.

78 79 Una vacanza ... sci da fondo, nella natura rafting, a “dimensione arrampicata famiglia” e tanto altro Per quanto concerne l’offerta ancora... turistica Morgex mette a dispo- Le piste di fondo sono loca- sizione, oltre alle sue bellezze lizzate nel vallone di Arpy: un naturali, una vasta gamma di angolo magico che sembra servizi: uscito da un libro di fate! • un’efficiente biblioteca in Il comprensorio, situato a 1700 grado di fornire all’appas- metri di quota, offre piste per- sionato lettore tutte le più fettamente battute di diverso li- recenti novità; vello di difficoltà, una pista pe- • due parchi gioco per i più donale per chi vuole fare una piccini con molte attrazioni; passeggiata sulla neve e un un’oasi ideale per qualche piccolo snow park per i bam- ora di spensieratezza e di bini, oltre ad un Foyer di fondo svago; con noleggio, maestri e tutti • tre aree pic-nic, nella zona i relativi servizi. Nello stesso del Colle San Carlo, per- edificio troverete il bar, il risto- fettamente attrezzate per rante e la possibilità di pernot- una tranquilla merenda tare presso l’Ostello Valdigne all’aperto. Mont Blanc. Sul suo territorio troverete una Nel vallone di Arpy e al Col San grande varietà di percorsi per Carlo è inoltre possibile effettuare effettuare indimenticabili pas- alcune splendide escursioni con seggiate in montagna. le racchette da neve; una in par- ticolare, il Belvedere, si presta ad Escursionismo, essere realizzata anche di sera passeggiate con le lampade frontali o ancora a cavallo, meglio al chiarore della luna. barefooting... Per gli amanti dello sci alpino Per chi ama una vacanza at- o dello snowboard è possi- tiva, Morgex offre la possibilità, bile raggiungere quotidiana- durante tutto l’arco dell’anno, mente, da Morgex, i vasti com- di effettuare molti sport im- prensori sciistici di La Thuile e di mersi in un contesto unico. Courmayeur.

80 81 Morgex da non perdere

Percorso di Barefooting Marché Agricole de la Valdigne Si tratta di un percorso stabile per la camminata a piedi scalzi, Il Comune di Morgex, partecipando al progetto “Saveurs d’Hau- uno dei primi creati in Italia e l’unico della Valle d’Aosta, carat- teur” (Piano Integrato Transfrontaliero Espace Mont-Blanc, pro- terizzato da una serie di postazioni sensoriali ed attrezzato in gramma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia, Alcotra modo da consentire la visita anche da parte di persone non ve- 2007-2013, cofinanziato dall’Unione Europea), ha attrezzato denti e ipovedenti. l’area antistante la ex cappella di San Giuseppe come sede Il barefooting è un’attività relativamente nuova nel settore delle del “Marché Agricole de la Valdigne”, che si svolge ogni giovedì Alpi occidentali e consiste nel percorrere un sentiero a piedi dalle ore 08:00 alle ore 13:00. Le Marché Agricole è un mer- nudi al fine di trarre benefici da un’esperienza sensitiva, di tipo cato di prodotti agricoli locali, tradizionali e a denominazione tattile, a diretto contatto con la natura. Il percorso, localizzato sul di origine protetta (DOP); inoltre è un luogo di incontro, dove il fondovalle nell’area sportiva di Morgex, si snoda per circa 600 consumatore può conoscere di persona il produttore agricolo. metri ed è caratterizzato da Formaggi, miele, marmellate, tratti costituiti da diversi ma- conserve, vini, frutta ed ortaggi teriali quali pietre, erba, legno, sono solo alcuni dei prodotti acqua, sabbia e fango. che si possono acquistare a Lungo il tracciato sono pre- prezzo equo e trasparente, senti alcune postazioni senso- poiché venduti direttamente riali che introducono il visitatore dai produttori. alla scoperta dell’ambiente naturale della Valdigne attra- verso l’utilizzo dei vari sensi.

www.marcheagricolevaldigne.it

82 83 I vigneti più alti d’Europa che transitano nella regione, trovano in questo sito l’unico Il Comune di Morgex, insieme a quello di La Salle, detiene il pri- luogo di sosta nel tratto fra Aosta e Courmayeur. Attualmente mato di possedere sul proprio territorio i vigneti più alti d’Eu- la Riserva è inglobata nel Sito di Importanza Comunitaria ropa, localizzati fino a 1200 metri di quota. Da questa uva maturata denominato Zona Umida di Morgex, istituito ai sensi della ai piedi del Monte Bianco deriva un vino speciale, dalle caratteri- Direttiva 92/43/CEE. L’area ospita specie di uccelli tutelate stiche organolettiche uniche: il Blanc de Morgex et de La Salle. da Convenzioni internazionali e una foresta alluvionale di im- Per produrre il Blanc si utilizza un antichissimo vitigno che ben si è portanza prioritaria. adattato al clima particolare della montagna e al breve periodo ve- Il vallone di Licony getativo a disposizione. Ancora oggi, come un tempo, la vigna è posta su pergolati bassi localizzati in aree terrazzate. Il vino ha un Il vallone di Licony si trova sul versante opposto rispetto a colore giallo, un profumo speciale e un sapore da provare! quello di Arpy ed è caratterizzato dal bellissimo lago omonimo Oltre a quello classico viene prodotto un vino molto particolare incastonato tra le praterie alpine e le pendici dei monti Testa di che deriva da uve tardive raccolte di notte, ancora ghiacciate, nel Licony e Testa del Curru. Dopo le foreste di conifere, si apre mese di dicembre. Si tratta del “Vino dei Ghiacci - Chaudelune”, agli occhi dell’escursionista un paesaggio quasi di altri tempi, dal colore giallo dorato, ottimo da abbinare a dolci e a formaggi. contraddistinto da antichi alpeggi e dal verde degli alti pascoli. La Riserva Naturale del Marais La magia dei laghi di montagna La zona umida del Marais, Riserva Naturale dal 1992, è co- Il Lago di Licony stituita da un piccolo residuo Si tratta di uno dei più grandi laghi naturali della Valdigne e di habitat ripariale, a testimo- della Valle d’Aosta. Questo lago, dalle acque di colore blu in- nianza di quell’ambiente che tenso, è localizzato nel val- un tempo occupava vaste lone omonimo ad una quota superfici lungo tutta la piana di 2555 metri; si accede dalla della Dora Baltea. Frazione Villair di Morgex, La zona umida del Marais ri- con un percorso della durata veste una grande importanza di circa 4 ore. Vi consigliamo, dal punto di vista faunistico giunti al lago e dopo esservi ri- poiché rappresenta un’area posati, di salire sino al Colle di sosta e nidificazione per di Licony dove la vista sulla numerose specie di uccelli. catena del Monte Bianco è In particolare i migratori, “mozzafiato”.

84 85 Lago d’Arpy e le valanghe che minaccia- Il Lago d’Arpy è sicuramente vano la frazione. uno dei laghi più conosciuti Cappella del Liarey – risale della Valle d’Aosta per la bel- alla seconda metà del sei- lezza del paesaggio lacustre cento, in un periodo di epi- e per la spettacolare vista demia di peste, e fu dedicata sulla catena del Monte a San Pietro e Nostra Signora Bianco. Il lago, situato ad una della pietà. quota di 2000 metri, si rag- Cappella di Arpy – dedicata giunge con una passeggiata alla Madonna delle Nevi, fu di 45 minuti su di un facile sen- benedetta nel 1749. tiero che parte direttamente dal Cappella di La Ruine – fu Colle San Carlo. edificata in onore di Maria Regina della Valle d’Aosta. Lago di Pietra Rossa Cappella del Villair – è situata al centro della frazione ed è de- Questo lago si trova in una conca, a 2553 metri di altitudine, dicata a San Rocco e San Grato. sulle pendici del Mont Colmet ed è caratterizzato da acque Cappella di Licony – dedicata alla Madonna di Lourdes, è in- con tonalità verde smeraldo. Si parte dal Col San Carlo e si teramente costruita in una grotta: si tratta dell’unica chiesa rupe- percorre il comodo sentiero che porta al Lago di Arpy. Da qui, stre delle Alpi. Si trova sul sentiero che porta al lago omonimo. per raggiungere il lago di Pietra Rossa il percorso si fa più im- pegnativo (tempo di salita circa 3,5-4 ore). Bivacco Luigi Pascal: un terrazzo sul Monte Bianco Cappelle votive: piccoli angoli È un bivacco situato in una magnifica posizione panoramica di di antica fede fronte al massiccio del Monte Bianco: una passeggiata da Tra gli aspetti del patrimonio culturale vi segnaliamo le cappelle non perdere! Il bivacco, posto a 2916 metri di quota nei pressi “votive”, presenti in molte frazioni e tutte restaurate: della Tête de Licony, non è gestito ma è aperto durante tutto Cappella del Dailley – dedicata a Santa Margherita, è caratte- l’anno; all’interno vi sono 12 posti letto per chi vuole passare rizzata da un altare ligneo con una tela del diciottesimo secolo. una notte in quota. Cappella del Lavancher – fu costruita in onore di Santa Barbara, San Francesco e Sant’Anna, come voto contro le frane

86 87 Indirizzi utili Comune di Morgex ...... www.comune.morgex.ao.it Pro Loco | www.prolocomorgex.it ...... 0165 809912 Poliambulatorio ...... 0165 809300 Fondazione Sapegno | www.sapegno.it ...... 0165 235979 Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle ...... 0165 800331 Foyer di fondo Arpy ...... 0165 841684 Rafting Morgex ...... 0165 800088 335 5651019 Dove dormire Albergo Genzianella ...... 0165 841689 Albergo Valdigne ...... 0165 809100 Bed & Breakfast Flocon de Neige ...... 0165 809342 Campeggio Arc en Ciel ...... 0165 809257 Campeggio Du Parc ...... 0165 809260 Hotel La Pineta ...... 0165 809985 Ostello della Gioventù Valdigne Mont Blanc ...... 333 6360141

Dove mangiare Bar Café Mont Blanc ...... 0165 809615 Bar Trattoria Lo Creichen ...... 0165 809392 Café Quinson Restaurant de Montagne ...... 0165 809499 Pizzeria Beppe...... 0165 809962 Ristorante Arc en Ciel ...... 0165 809257 Ristorante Genzianella ...... 0165 841689 Ristorante La Pineta ...... 0165 809985 Ristorante La Vacherie ...... 0165 809209 Ristorante Valdigne ...... 0165 809100 Ristorante Valdostano ...... 0165 809002

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