Sabato 9 aprile 1994 In Italia l'Unità pagina 9

GUERRE DI CLAN. I killer camorristi volevano uccidere il figlio del A fare fuoco è stato un «commando» di sette persone E il pentito va in aula: sono sconvolto

ENRICO FIERRO • ROMA. «Presidente, sono venu­ dai carabinien rannicchiato in una to solo per rispetto a voi». Carmine botola di una villetta di Scisciano. è Alfieri entra a testa bassa nell'aula teso come chi vede che è iniziata bunker di Rebibbia. Ed è la prima la demolizione di un lavoro durato volta che 'o ntufato (l'incazzato) anni e costato mille sacrifici. «Que­ entra in un'aula di giustizia per es­ sto segnale - dice - dimostra come sere processato e per parlare della la tema il contributo dei «sua» camorra. Giacca a quadri collaboratori di giustizia. E dimo­ scura, camicia azzurrina, pantalo­ stra ancora come siano fuori luogo CARABINIERI ni di vigogna e scarpe nere lucidis­ sime, dimostra più dei suoi 51 an­ le posizioni di chi, più o meno in ^ ni. Capelli bianchi ed arruffati, gli buona fede, vorrebbe modificare occhi infossati di chi ha passato la la legge sui pentiti in modo da ridi­ notte insonne, tormentato dai pen­ mensionare il loro contributo». Ro­ tj sieri. Pensieri di morte: la notte pri­ berti pesa le parole, sa che la pole­ mica di questi giorni è forte e che L'esterno dell'abitazione dove è stata uccisa Marta Cuomo Ansa ma un commando della camorra gli ha mandato un messaggio ine­ nasconde altro, ma ripete: «Di chi quivocabile: «Infame, non devi par­ più o meno in buona fede...». Poi lare». Dopo una settimana di pole­ aggiunge le sue valutazioni di «tec­ miche non sempre disinteressate nico»: «Secondo me. e secondo la sui pentiti, i boss hanno deciso di direzione antimafia di Napoli, intervenire direttamente nel dibat­ qualche ritocco alla legge è sen­ tito. E a modo loro: sei killer sono z'altro utile. Penserei alla creazio­ Rappresaglia contro Alfieri entrati nella casa di Francesco Al­ ne di una struttura di protezione fieri, un parente del boss pentito, dei collaboratori diversa da quella hanno setacciato tutte le stanze, puramente burocratica del servizio poi hanno fatto fuoco ammazzan- centrale di protezione. Una strnttu- do Maria Cuomo, sua lontanissima Donna uccisa in casa di un parente del boss parente. Ma l'obiettivo ra modellata sull'espenenza del era un altro, a morire "Marshall" statunitense che con­ doveva essere Anto­ sentirebbe di attuare pienamente il Una donna, innocente, assassinata nel proprio letto, mando volesse colpire proprio lui, l'uccisione di una innocente. nio Alfieri, il figlio di principio normativo, già esistente, per sbaglio, per una assurda vendetta «trasversale» nei per una «vendetta trasversale» che La casa dov'è avvenuto l'omici­ don Carmine, venti­ di una netta seprazione tra mo­ avrebbe dovuto convincere il boss dio è ad un piano, al limite di Sava­ cinquenne studente in mento della protezione e momen­ confronti del boss Carmine Alfieri che da un paio di pentito a stare zitto a cominciare ne un centro agricolo del nolano, giurisprudenza ' che to dell'investigazione». mesi sta collaborando con i giudici. La vittima designa­ da ieri pomeriggio quando si è pre­ l'area dove Carmine Alfieri per an­ una volta sognava ad­ Non c'è nulla da inventare, quin­ ta doveva essere Antonio, uno dei figli del boss, che an­ sentato davanti ai magistrati napo­ ni ha dettato la propria legge e do­ dirittura di fare il magi­ di, le leggi esistono già, e Roberti, ni fa frequentava la casa dov'è avvenuta l'irruzione. Fe­ letani in trasferta a Roma. ve ha dominato incontrastato. Sor­ strato. _ Un ' colletto cosi come ha già fatto il'ministre bianco,luna sorta dì rito alle gambe il proprietario dell'alloggio, Francesco v Lu donna e inortapen.ru; i siculi , ge in penici IÙ al limite dulia cam­ della Giustizia Conso, propone la incappucciati avevano avuto l'ordi­ pagna. Una casa senza intonaco, •Michael Corleone-del- creazione di un'agenzia, «un pool Alfieri, lontanissimo parente del pentito. - •-' ne di uccidere, di dare un segnale costruita senza troppe pretese, ' la famiglia Alfieri, sal­ di specialisti organizzato all'inter­ inequivocabile e forte. Qualcuno senza troppi soldi. La porta di in­ vatosi per un puro ca­ no del corpo della polizia peniten­ " • •' • • DAL NOSTRO INVIATO forse gli aveva detto che in quella gresso, nascosta da una veneziana so. E don Carmine, ex ziaria, che sappia assicurare la «coppola rossa» nu­ ,•-..,' - VITO FAENZA stanza qualche volta aveva dormi­ di color verde marcio, è stata sfon­ protezione dei pentiti e le indagini to «Antonio» il figlio del «superpen- data a calci, il corridoio e l'ingresso mero uno della ca­ • NAPOLI. Un commando di sette sul colpo. Saverio, il nipote della morra, che qualche sulla protezione». persone, incappucciate, ha fatto ir­ donna, di 26 anni, è in bagno dove tito», ma è proprio la tipologia del­ sono in grande disordine. 1 familia­ mese fa ha deciso di ruzione l'altra notte alle 23,45 nella si sta cambiando. Ode i colpi ed l'agguato che dimostra l'attuale ri della vittima sono sotto choc. pentirsi e di passare , Delegittimare i pentiti casa di Francesco Alfieri, 58 anni, corre verso la stanza della zia, ma debolezza della criminalità orga­ «È evidente che il commando dalla parte dello Stato, Questa è la strada indicata da incensurato e lontanissimo paren­ viene preceduto dal padre France­ nizzata della , afferma­ aveva avuto una informazione fal­ è sconvolto. Al pro­ uno specialista, ma le polemiche di questi giorni puntano ad altro: a te del boss Carmine Alfieri. 1 killer sco che si para all'improvviso da­ no gli inquirenti. La camorra quan­ sa, ma avevano l'intenzione di cesso, che per motivi • do era al massimo della potenza delegittimare, con i «pentiti», una si muovono, con circospezione, e vanti ai killer in fuga. Sono attimi di mandare, comunque, un messag­ di sicurezza si tiene non è mai ricorsa ad irruzioni di stagione di lotta alla criminmalità vanno dritti verso la stanza in cui panico, il commando spara per gio «forte» a Carmine Alfieri, poco lontano da Napoli, a questo tipo, sbagliando obiettivo e Roma, nella gelida au­ organizzata e ai suoi legami con i dorme Maria Grazia Cuomo, 56 ' una seconda volta, ferisce alle prima che si presentasse per la pri­ gambe Francesco, poi fugge a bor­ tempi, e dimostrando, perdi più, di ma volta a deporre», sostengono Carmlne Alfieri Ansa la bunker di Rebibbia, potentati finanziari e politici. È ini­ anni, nubile, una bracciante agri­ do di due auto che li aspettavano non avere più informatori precisi unanimi investigatori ed inquirenti. appare , turbato. * In ziata la normalizzazione. Ieri un cola, una donna schiva e dimessa all'esterno. ed infallibili. Viene fatto anche no­ Paolo Mancuso e Franco Roberti, mattinata, apprese le notizie della • settimanale pubblicava le liste de­ che aveva un gran complesso di in­ gli «epurandi», delle teste da taglia­ L'«Antonio» di cui aveva chiesto tare che il commando ha anche della Procura Antimafia, sono arri­ morra. Lui è stato il «boss dei boss», strage di Saviano, dice di non voler feriorità per una grande voglia che colui che aveva deciso di trasfor­ re, tra queste quelle di alcuni magi­ il commando non è altri che il fi­ " frugato nel soggiorno alla ricerca vati poco dopo l'agguato a Savia parlare, lo fa - per pochi minuti - e le marcava il viso. Lei viveva da mare la camorra in «cosa nostra», solo per una forma di rispetto verso strati impegnati in prima fila contro glio del boss Carmine Alfieri, arre­ di qualcosa: forse di un indirizzo, no. Hanno interrogato ì testimoni e accentuando un processo di mi­ i suoi due «angeli custodi»: il sosti- camorra, Cosa Nostra e poteri oc­ sempre con la sorella, Giuseppina, stato un anno e mezzo fa ad un di un indizio su dove sia rifuggiata Francesco Alfieri, ricoverato nell'o­ tizzazione. Lo ha fatto senza guar­ tuo Antonio Laudati, dell'antimafia culti: Caselli, Cordova, Casson. di 50 anni, con il cognato France­ centinaio di metri dalla casa dov'è la famiglia del «superboss pentito». spedale dove i medici lo hanno dare in faccia a nessuno. Carmine di Napoli, e Franco Roberti, della Dottor Roberti, ha letto? «Vi prego, sco, coi nipoti Carmela, Luigi e Sa­ avvenuto l'agguato e che da un Antonio, infatti, come tutti i familia­ giudicato guaribile in una ventina Alfieri è stato anche l'anello di con­ direzione nazionale antimafia. non mi fate fare valutazioni che verio, i •-' • -v..,. ,- . . paio di mesi ha deciso di collabo­ ri di Alfieri è ben protetto e vive da di giorni. La presenza dei due giu­ giunzione fra politici e malavita, ed non voglio fare, lo parlo da tecni­ ' La donna dorme quando il com­ rare coi magistrati. Antonio e un mesi al di fuori della Campania. La dici conferma, ove ce ne fosse bi­ ha confermato le dichiarazioni di co, da me non potete pretendere mando entra nella sua stanza. La buon amico dei figli di questo lon­ •perquisizione» nei cassetti dimo­ sogno, la pista camorristica del­ , suo braccio de­ altro. Dico solo che leggi che inci­ svegliano di soprassalto e le chie­ tanissimo parente e negli anni «Parlo per rispetto a voi» stra che il commando non sa nulla l'agguato. I due sostituti, infatti, so­ stro. Ed è proprio nella sua biogra­ dano negativamente sulla utilizza­ dono: «dov'è Antonio?», poi spara­ scorsi - aveva anche ' frequentato «Parlo per rispetto a voi - dice di quello che riguarda la famiglia no stati i primi a raccogliere le con­ fia e nelle sue dichiarazioni può es­ bilità dei collaboraton di giustizia quella casa. Ma da tempo non lo si quasi sottovoce - mi sento respo- no all'impazzata, crivellandola di' Alfieri. Il che, nello stesso tempo, tenzioni del pentito. serci la spiegazione di questa fallita non sono affatto utili al nostro lavo­ colpi. Maria Grazia Cuomo muore vedeva più. È indubbio che il com­ rende più brutale ed inqualificabile Carmine Alfieri fa paura alla ca- «vendetta trasversale». snabile di questa vittima innocen­ te. Vi ringrazio, ma mi sentirei più ro». sicuro a parlare in un altro mo­ Roberti finisce di parlare, mentre mento». L'udienza è rinviata, i killer don Carmine Alfieri lascia l'aula Il questore aveva vietato le esequie pubbliche del boss della camorra hanno raggiunto l'o­ scortato dai carabinieri. È visibil­ biettivo: bloccare la «cantata» del mente preoccupato, l'uomo che primo capo della camorra pentito. con la sua potenza aveva oscurato Perché il pentimento di Alfieri può la stella di tutti gli altn capi di ca­ provocare un terremoto («è come morra ora sa che i boss che non All'alba e senza «processione» vogliono mollare sono disposti a se Totò Riina avesse deciso di col­ laborare con la giustizia», dicono colpirlo negli affetti più cari. Il suo gli esperti). Don Carmine di cose «pentimento» ha diviso il clan, mol­ i funerali di Nuvoletta da dire ne ha tante. Sui rapporti ti boss, che una volta erano suoi con politici oggi nell'ombra, ma colonnelli sono ancora latitanti. È una volta potentissimi, come Anto­ latitante Giuseppe Autonno, 47 an­ m NAPOLI. Funerali all'alba, e sen­ del capoclan. Nonostante il divie­ in casa. All'anziana donna aveva­ nio Gava, Paolo Cirino Pomicino, ni, l'uomo che guidò a volto sco­ za corteo, per il boss Lorenzo Nu­ to, verso le 5,30, centinaia di perso­ no nascosto la verità sulla gravità Raffaele Russo. Sui magistrati co­ perto il pullman che il 26 agosto voletta, deceduto giovedì scorso. ne arrivate dai comuni di Giuglia­ delle condizioni del figlio, affetto me Armando Cono Lancuba, che del 1984 portò in gita a Torre An­ La cerimonia funebre si è svolta in no, Calvizzano, Qualiano e Villane- da cancro al fegato, deceduto l'al­ non rifiutavano i favori dei boss nunziata un gruppo di killer fede­ forma strettamente privata perché ca hanno tentato di raggiungere la tra mattina. dell'area nolana. Su quei settori lissimi di don Cannine. Una gita di il questore di Napoli, Ciro Loma- casa di Vallesana. La polizia è in­ Gli agenti hanno impedito che la dello Stato, come il Sisde, che han­ morte (nessuno fermò quel pull­ man con altoparlanti che diffonde­ stro, aveva vietato che le esequie si tervenuta per trattenere ed identifi­ bara fosse portata a spalla dai figli no favorito l'ascesa del suo clan di Nuvoletta. Inutili sono state le vano musiche religiose dedicate svolgessero in forma pubblica. care una settantina di curiosi che dopo il sequestro Cirillo per ferma­ alla Madonna) contro gli odiati ne­ Una misura di sicurezza per evitare volevano entrare nella villa. La sal­ proteste contro le forze dell'ordine. re quel pazzo di Insomma, non c'è stata la «proces­ mici del clan di Valentino Gionta: eventuali incidenti. Tutta la zona di ma è stata portata direttamente che si era montato la testa e ricatta­ otto morti davanti al circolo dei pe- sione» di amici e parenti verso la Poggio Vallesana, dove c'è la villa- nella cappella di famiglia del pic­ «Provenzano è il capo di Cosa Nostra » va politici e ministri per avere sem- scaton di Torre. Peppe Autonno si casa del «caro estinto». Fotorepor­ bunker del camomsta, è stata pre­ colo cimitero, seguita dai parenti Totò Rilna è stato sostituito, dopo II suo arresto II 15 gennaio 1993, dal piedipiù. è fatto le ossa scalando rutti i gradi­ sidiata da centinaia tra poliziotti e più stretti del boss. In prima fila c'e­ ter e cineoperatori si sono tenuti suo braccio destro Bernardo Provenzano, latitante da molti anni. GII ni della gerarchia cnminale. fino a carabinieri armati. Negozi e locali rano la moglie Piera Ciotti e i nove lontano dal vialone che porta al Interrogativi sul nuovi assetti del «vertice» di Cosa Nostra sono stati risolti «Vogliono fermare Alfieri» diventare, da semplice membro di Marano sono rimasti aperti nor­ figli: Antonio, Ciro, Eduardo, Ange­ Poggio da dove si domina tutta Ma­ dal pentito Salvatore Canceml che ha spazzato via anche gli ultimi dubbi «Non ci sono dubbi, quest'atten­ del «direttivo» di Alfieri, il vero capo malmente. Gli investigatori hanno lo, Giovanni, Rosa, Delia, Tina e rano. L'altra mattina, infatti, alcuni sulla sorte di Provenzano. L'improvvisa ricomparsa a Corleone della tato è strettamente collegato alla del clan, soppiantando quello che parenti di ave­ moglie del boss, Saverla Palazzolo, e del tre figli aveva alimentato presenza di Alfieri in quest'aula e infatti presidiato tutta la zona per Mariella, Quest'ultima, procuratore l'ipotesi che II fedelissimo di Rilna fosse stato eliminato. Provenzano fino a poche settimane fa sembra­ evitare che i «guaglioni» impones­ legale, per oltre un anno ha dovuto vano allontanato con modi spicci alle cose che Alfieri avrebbe detto va essere il successore designato fotografi e cameramen che stava­ Invece è vivo ed anzi ha assunto nuove responsabilità di potere. Lo ha sero agli esercenti commerciali di lottare per vedere riconosciuto il confermato Canceml in due Interrogatori resi II IO febbraio e II 24 marzo qui». Franco Roberti, il magistrato da Alfieri alla guidd della holding no realizzando i servizi sulla morte abbassare le serrande. Sui muri so­ dintto del padre malato a morire in al superprocuratore antimafia Bruno Slciari. I verbali sono stati acquisiti della Direzione nazionale antima­ cnminale: Marzio Sepe. Edi Auton­ del boss, uno dei pochi «capinte­ lo un semplice manifesto listato a casa sua. La madre del camomsta, ieri, su richiesta dei procuratori generali Paolo Giudici e Santi Consolo, fia che segue il big boss della ca­ no avrebbe parldto don Carmine sta» che è riuscito a morire nel suo dalla corte d'assise d'appello di Palermo davanti alla quale si celebra uno lutto con l'annuncio della morte Maria Orlando di 80 anni, è nmasta morra fin dall'I 1 settembre del '92, nell'aula di Rebibbia. letto. HMR. stralcio del maxi processo alla mafia degli anni '80. quando «'o ntufato» venne trovato