SABAT012 SETTEMBRE 1992 IN ITALIA PAGINA 9 L'UNITÀ «Complimenti, finalmente ci siete riusciti» Nella villetta, piccola ma arredata con gusto, Dimagrito e invecchiato il boss campano aveva raccolto libri di Goethe e di Dante ha abbandonato la sua «tana» di Scisciano musica di Bach e Vivaldi e icone russe dove si era andato a nascondere tre mesi fa In carcere anche i suoi due guardaspalle In manette il numero uno della La latitanza durava da nove anni

Carmine Alfieri, 48 anni, numero uno della camorra mozzarelle, con le radio rice­ le nascondiglio. Per oltre venti no - ha gridato - ci siamo, qui più di tre metri quadrati, c'era gere la sua organizzazione the, dal quale ricopiava, su al­ un latitante è sempre un suc­ campana, è stato arrestato all'alba di ieri dai carabi­ trasmittenti spente, hanno at­ minuti il villino è stato messo sotto...qui sotto...» anche l'altro «guardaspalle» che, stando alla graduatoria cuni foglietti di quaderno tro­ cesso dello Stato», ha detto il nieri, a Scisciano, in provincia di Napoli. La «primula traversato un boschetto di sotto sopra: sono stati com­ Mentre l'ufficiale dava l'or­ del boss, il pregiudicato Mar­ pubblicata un anno fa dal set­ vati nella casa, i pensieri del comandante della Legione noccioli, e sono arrivati sulla pletamente sdradicati dal mu­ dine di rompere il pavimento, zio Sepe di 33 anni, anch'egli timanale economico il Mon­ famoso autore tedesco; «L'in­ carabinieri di Napoli, Carlo Ai- rossa» è stata sorpresa in una botola occultata sotto il stradina sterrata che porta al ro cucina, vasca da bagno e Carmine Alfieri ha aperto dal­ arrestato do, ha un fatturato di oltre mil­ ferno» di Dante e il libro degli fiero. Non la pensano allo letto, in un villino, con due «guardaspalle». Il boss, che villetta, composta da tre stan­ piatto doccia. Insomma, quasi l'interno la botola che scorre­ In quella anonima villetta lecinquecento miliardi di lire, aforismi. Inoltre, alle pareti stesso modo i cittadini di Piaz­ era latitante da 9 anni, non ha opposto resistenza. Nel ze e da un'ampia cucina. In si­ tutto l'appartamento è stato va su un binario ed è uscito. circondata da alberi di noc­ il boss trovava anche il tempo c'erano quadri ed icone di zola di , il paese natale rifugio gli investigatori hanno trovato quadri, icone, li­ lenzio hanno poi raggiunto devastato. Poi, proprio sotto al «Complimenti, finalmente ci ciole, Carmine Alfieri c'era ar­ per letture impegnate e l'a­ pregevole fattura, mentre in del boss. Tra tante omertà ha bri «impegnati» e dischi di musica classica. l'uscio di casa di Alfieri. Una letto dove è stato arrestato Ce­ siete riusciti: rispetto molto il rivato tre mesi fa, hanno detto scolto di ottima musica. Infat­ un mobile antico erano custo­ parlato un giovane camioni­ volta sfondata la porta, gli in­ sarono, un giovane carabinie­ vostro lavoro», sono state le gli investigatori. Dal rifugio, il ti, in una delle stanze del villi­ dite centinaia di video casette sta del posto: «La latitanza del quirenti si sono trovati davanti re ha scoperto una mattonella sue prime parole. Nel nascon­ camorrista non sarebbe però no c'erano libri come «Le e altrettanti compact-disc di camorrista, paradossalmente, DAL NOSTRO INVIATO al pregiudicato Vincenzo Ce- "sospetta": «Capitano, capita- diglio, una stanzetta di poco mai uscito. Da qui, oltre a diri­ massime riflessioni» di Goe- Bach e Vivaldi. Insomma, quel serviva a mantenere gli equili­ MARIO RICCIO sarano, 31 anni, uno dei ragazzino dal fisico ben pian­ bri tra i malavitosi. Che cosa «guardaspalle» del boss. L'uo­ tato, che quarant'anni fa giurò succederà da domani?». Sono •1 SCISCIANO (Napoli). l'agro di Scisciano, un piccolo mo, che si è (atto arrestare di vendicare il padre Antonio, in molti a temere che, dopo Quando si è reso conto di es­ paese agricolo tra i comuni di senza opporre resistenza, ha assassinato nella piazza prin­ l'arresto di Alfieri, nella zona sere ormai braccato dai cara­ Pomigliano d'Arco e Nola. sostenuto di essere solo in ca­ cipale di Piazzola di Nola, ol­ si scatenerà una guerra san­ binieri, «o 'ntufato» (il grasso) La «primula rossa», dunque, sa. Naturalmente non è stato tre ad essere diventato il nu­ creduto. mero uno della malavita orga­ guinaria per la sua successio­ è uscito dalla botola occultata era praticamente latitante in ne. nella sua camera da letto ed casa. Il suo quartier generale Infatti, il capitano Angelo- nizzata, durante la lunga lati­ ha gridato all'ufficiale che gli di Piazzola di Nola, dove è na­ santo aveva già notato su uno tanza si sarebbe anche accul­ Ieri mattina, il presidente puntava contro un mitra: «Non to 48 anni fa, dista infatti poco dei comodini della camera da turato. della Repubblica Oscar Luigi sparate, sono Carmine Alfieri, meno di dieci chilometri dal­ letto, due orologi da polso, e Di Carmine Alfieri si occu­ Scalfaro ha telefonato al mini­ mi arrendo». Invecchiato, di­ l'ultimo nascondiglio. Al blitz alcune ceneriere colme di pò anche il giudice Giovanni stro dell'Interno Nicola Manci­ magrito, il numero uno della hanno partecipato appena mozziconi di sigarette. «Un se­ Falcone che, nel novembre no, al comandante generale camorra, prima di farsi am­ quindici carabinieri guidati gno evidente che quelli ogget­ dell'91, assieme al pm Franco dell'Arma dei carabinieri, ge­ manettare ha mormorato fra i dal capitano Pasquale Ange- ti appartenevano a persone fi­ Roberti, si recò in Germania nerale Antonio Viesti, ed al denti: «Complimenti, final­ losante, del gruppo «Napoli no a qualche minuto prima per indagare su un carico di comandante della Terza divi­ mente ci siete riusciti». La lun­ secondo», che hanno circon­ presenti nella stanza, le quali, armi diretto al camorrista, ed sione «Podgoro», generale ga fuga del boss, iniziata dato il villino in contrada Ali- al nostro arrivo, si erano date intercettato dai carabinieri Vincenzo Oresta, per congra- nell'84, è finita alle 4,45 di ieri peni. I militari, a bordo di un a precipitosa fuga». È comin­ sull'autostrada nei pressi de! dularsi della cattura di Carmi­ in una villetta ad un piano nel­ furgoncino per la consegna di ciata la ricerca di un probabi­ casello di Nola. «L'arresto di ne Alfieri. Era stato accusato della strage di che provocò 8 morti

La villa di Sclasciano, vicino Napoli, D suo clan valeva 1500 miliardi In cui si nascondeva il boss della camorra Carmine Alfieri (nella foto piccola); Vita, fatti e misfatti di «o'ntufato» in alto, dopo l'arresto Il capo della camorra, Carmine Alfieri, con un clan morrista imprenditore», ritenu­ ta dell'agosto del 1984 (con­ estorsloni, droga, forse anche me di «'ntulato», Carmine Alfie­ deputati come il De Alteno, commando della Nco. La ven­ e non l'isola d'Elba, in modo to il più ricco d'Italia, appena dannato all'ergastolo in primo armi, i traffici dell'organizza­ ri e diventato sempre più un sindaci della zona ed altri per­ detta giunse puntuale. A cade­ che non potesse più ritornare che gestisce 1500 miliardi, ha a suo carico solo un un anno fa dalla rivista econo­ grado, assolto in appello con zione, secondo gli investigato­ personaggio distinto. Ha cer­ sonaggi di spicco persino un re sotto il fuoco dei cutoliani fu quello di pnma. provvedimento giudiziario: una richiesta di rinvio a mica // Mondo nell'ambito di formula ampia il 29 gennaio ri, ma anche una grande capa­ cato anche di farsi una cultura, cappellano mimitare, ha di­ Salvatore, fratello del boss e lo I fattj gli hanno dato ragio­ giudizio per associazione per delinquere di stampo una inchiesta che ha fatto i del 90) sono cadute. Per il re­ cita di convogliare voti su que­ forse pei aumentare il propno chiarato, scrivono i giudici, stesso Carmine scampò per ne. Cutolo non s'è più risolle­ camorristico. Assolto in secondo grado dall'accusa conti in tasca ai capi della ma­ sto ci sono solo sospetti, a co­ sto o quel candidato. A casa di carsima. Da «grosso» e «gonfio» ammettendo queste frequen­ puro caso alla vendetta. Conn vato e la mattanza in atto è do­ lavita organizzata. Un vero e minciare da quello di essere il un suo cugino sono passati de­ e diventalo esile, quasi slancia­ tazioni, con spavaldena che quest'omicidio fini la «neutrali­ vuta alJe instabilità interne del­ di strage, è solo sospettato di essere il mandante o proprio imprenditore, come si * mandante dell'uccisione dei putati e sindaci, alcuni anche to. I tratti duri di quando a di­ sono i politici «ad avere biso­ tà» delle bande camorristiche le varie bande, non ad una ve­ l'autore di atti criminosi. Avrebbe trasformato la ca­ legge nella richiesta di rinvio a tre fratelli Pizza assassinati il presidenti di grosse società a ciannove anni venne denun­ gno di lui per molivi elettorali, del Nolano. ra e prorpia guerra. Carmine giudizio per associazione per nove dicembre dell'89 dopo partecipazione statale. Tutti ciato per la prima volta si sono non lui di loro». morra in un'organizzazione industriale. delinquere stilata dai giudici trasformati in quelli di un ra­ L'odio non è stalo etemo. Si Alfien, cone Lorenzo Nuvolet­ aver rifiutato i tentativi di me­ hanno smentito, ma ieri l'at­ Carmine Alfieri è descntto sussurra, infatti, che quando ta, ha evitato accuratamente di partenopei che parlano di una diazione per comporre il dissi­ tuale sindaco, il de Mario De gioniere, un commerialista, un DAL NOSTRO INVIATO organizzazione a tutto campo, imprenditore, di provincia, ma da tutti come l'anti-Cutolo. In venne decisa la pace fra le occuparsi di Napoli. Il capo­ potente tanto da essere circon­ dio Intercorso con esponenti Sena (ex vice comandante pur sempre un imprenditore. • realtà nella sua organizzazio­ bande, fu propno Carmine a luogo è sempre stata una trap­ VITOFABNZA dato da una ferrea omertà, da del clan Alfieri, mai concretiz­ dell'Arma dei carabinieri) si è E, si dice, trasformandosi nel­ ne tra gli affiliati ci sarebbe an­ dare manforte a «don Lorenzo pola mortale per chi arrivava aver costituito nel Nolano «una zati in atti giudiziari. dimesso dalla carica e da con­ l'aspetto si è anche trasforma­ che un parente di «don Raffae- Nuvoletta», e nell'imporre agli dalla provincia. È costata la vi­ M NAPOLI. «Il progetto di creare le condizioni per una sorta di anti-Stato, con proprie Quarantanovc anni, e nato il sigliere. Nell'inchiesta del Pm to nella mentalità. Piuttosto le». Lo scontro fra l'organizza­ altri alleati, a cominciare da ta a Pasqualone 'e Nola nei Carmine Alfieri è ambizioso; mutazione profonda nel modo Franco Roberti era emerso un lontani anni 50, è costata la ha creato ed ha reso operante leggi e proprie regole... anche 18 (ebbraio del 1943 a Saviano che invischiarsi con i politici in zione di Cutolo e quello di Al­ Antonio Bardellino, una pace di essere nella camorra, por­ attraverso il condizionamento ed ufficialmente residente a suo incontro con Franesco Al­ maniera subalterna, ha cerca­ fieri (alleato con quasi tutti gli duratura. Si sussurra che pro­ sconfitta a Cutolo trent'anni innanzitutto una commissione tandola ad una fase, per cosi fieri, e De Sena - nei cui con­ dopo. Aifien, come Nuvoletta, permanente per la discussione dire, di «maturità industriale». E di amministratori pubblici lo­ Piazzolla di Nola, in via Co- to di accentrare nelle sue mani altri clan del cosidetto cartello prio questi due capi imposero cali e di pubblici funzionari». stantinopoll,48, Carmine Alfie­ fronti non veniva mossa alcu­ pacchetti di voti da distribuire della ) nacque che ai capo della Nco fosse la­ ha sviluppato una relè di ap­ delle questioni generali, la «cu­ forse conferendole un'organiz­ na accusa - sostenne di igno­ palti, subappalti, discariche, pola», che gestisce gli affari di zazione più rigida sul modello La richiesta di rinvio a giudi­ ri è descritto più come un ma­ a questo o a quello. Per le co­ . per la partecipazione di alcuni sciato un territono ed una par­ fioso che come un camorrista. rare la parentela di Francesco munali lasciava mano libera ai componenti ad un funerale. venza dì banda. Fu un conten­ forniture di materiali, aperture una complessa federazione di di quella in uso presso la mafia zio e l'unico provvedimento di con il boss, e che la visita rien­ clan alla quale non si sottrar­ siciliana». cui Carmine Alfieri deve ri­ Secondo un rapporto dell'89 suoi, che agivano però sempre Alcuni aderenti al clan Alfieri tino per quello che aveva rap­ di supermercati. Il tutto proce­ stilato dalla Questura di Napo­ trava nelle riunionipreelettora ­ sotto suo consenso, per le poli­ parteciparono nel settembre presentato. Un po' come fece­ deva parallelamente ai traffici rebbe nemmeno il cartello di E la descrizione del clan che spondere. Le altre accuse, a li per le amministrative dell'89. tiche agiva attraverso portavo­ illeciti, fra cui le armi, che pare quelli che lanno capo a Nuvo­ fa capo al boss arrestato fatta cominciare dall'imputazione li, aveva diviso il territorio del dell'81 alle esequie, a Pompei, ro i regnanti d'Europa con Na­ Nolano in cinque zone, guida­ Rozzo e piuttosto panciuto ce di peso. Suo cugino France­ di un nemico di Cutolo, assas­ poleone, solo che a Cutolo gli vengano scambaite con le letta. Il secondo obiettivo del dalla Criminalpol nei primi di essere uno dei mandanti tanto da meritarsi il sopranno­ sco, nella cui villa sono passati boss di Nola sarebbe quello di mesi di quest'anno. Un «ca­ della strage di Torre Annunzia­ te da altrettanti capi. Edilizia, sinato in un agguato da un hanno lasciato una Sant'Elena opere d'arte trafugate. L'uomo, legato al clan di Nitto Santapaola, si era rifugiato a due passi dal Viminale e dalla sede del Sisde Conti correnti miliardari sequestrati al boss mafioso Condannato a undici anni, da tempo latitante, temeva d'essere raggiunto dai sicari delle cosche avversarie «Asaro, grande amico» Arrestato a Roma il boss Cannizzaro Riina lo scrive nel diario È stato arrestato ieri da polizia e servizi segreti in sione per associazione a delin­ Sequestrato un «diario» che conferma i legami tra venendo fuori dalla ricostru­ una casa del centro di Roma Francesco Cannizzaro. quere di tipo mafioso e traflico Giacomo Riina, zio di «Tbtò 'u curtu», la primula ros­ zione della mappa di infiltra­ intemazionale di sostanze stu­ Il «signore zioni mafiose in cui il vecchio Catanese, 55 anni, è considerato un personaggio di pefacenti. Si tratta di condan­ sa di Cosa Nostra, e Mariano Anthony Asaro, capo boss aveva lo zampino. Infiltra­ spicco della mafia catanese, legato al boss della Cu­ na definitiva: non c'è più nes­ della famiglia di Castelvetrano e indicato dal zioni controllate tramite la co- pola Nitto Santapaola anche da rapporti di parente­ sun processo da celebrare, della cocaina» Rosario Spatola come il «killer del tritolo» a proposi­ sidetta mafia dei colletti bian­ mancava solo l'arresto dopo chi che si mimetizza per ope­ la. Imputato al primo maxiprocesso di Palermo e due anni di latitanza. cugino to degli omicidi di Falcone e Borsellino. Bloccati su razioni in campo economico e condannato in via definitiva a 11 anni, era ricercato Secondo la squadra mobile alcuni conti correnti intestati al boss Riina - che og­ finanziario. Ma in Toscana e in da due. Ora temeva di essere ucciso. di Roma, che ha condotto le dei Ferrera gi sarà interrogato in carcere - diversi miliardi. Emilia-Romagna era soprattut­ Indagini per quattro mesi in to fiorente il traffico intemazio­ nale di armi controllato dalle stretto contatto con il Sisde, DALLA NOSTRA REDAZIONE Cannizzaro si era stabilito nel­ basi di Montecatini e Mordano RACHEL! QONNELLI l'appartamento romano da tre •i ROMA. Vecchio boss della OIOROIO SGHERRI da dove hanno fatto tappa i giorni, di ritomo da una «tra­ mafia catanese, Francesco carichi con centinaia di mitra­ tm ROMA. Pallido e teso, cosi niente aveva preso casa in via sferta» in un paese Cee - (orse Cannizzaro è un uomo di 55 BS FIRENZE. «Don» Giacomo ne», quando il sostituto procu­ gliene Uzi, fucili Kalashnikov, si è presentato negli uffici della Urbana, in una zona strategica in Germania - dove era andato anni, occhiali, capelli bianchi, Riina e Mariano Anthony Asa­ ratore di Trapani Ciaccio Mon- bombe a mano a frammenta­ questura di Roma il superlati- di Roma, l'antica Suburra rifu­ a «curare gli interessi della fa­ media statura. Il suo nome è ro: il vecchio boss di Corleone talto decise di trasferirli nel zione, esplosivo, munizioni, tante Francesco Cannizzaro, gio ottocentesco della malavi­ miglia». Ma gli inquirenti sotto­ noto negli organigrammi delle e il capo della famiglia di Ca­ carcere fiorentino delle Mura­ ' detonatori, congegni elettroni­ uno dei capi del traffico inter­ ta, ma soprattutto a mezza lineano anche il fatto che con famiglie storiche siciliane fin stelvetrano indicato dal pentito te. Asaro era accusato per l'at­ ci per l'innesco a distanza nazionale di stupefacenti per strada tra il palazzo del Vimi­ la guerra tra le cosche catanesi dagli anni Settanta. E sempre è Rosario Spatola come il «killer tentato al giudice Carlo Paler­ conto della mafia. I dirigenti Oltre al memoriale, gli inve- nale, sede del ministero del­ i latitanti sono costretti a cam­ stato legato, in numerose in­ del tritolo» erano amici per la mo, ma è stato assolto al pro­ stigaton hanno sequestrato della squadra mobile di Roma l'Interno, e gli uffici del Sisde. biare continuamente residen­ pelle. £ quanto emerge da un cesso. «Una decisione che non che lo hanno catturato ieri chieste riunite poi nel primo molti altri documenti e hanno Si faceva chiamare Francesco za. La situazione calda mette maxiprocesso di Palermo, al «diario» sequestrato nel corso ci fece piacere, anche se a Fi­ bloccato su conti correnti inte­ mattina in un appartamento Ristagno, e una vicina di casa In agitazione soprattutto i pen­ del centro storico della capita­ narcotraffico, specialmente di delle perquizioni compiute da­ renze ci accolsero bene», scri­ stati a Giacomo Riina diversi ricorda che tutte le mattine ver­ titi. La guerra si è aperta in cocaina. Per gli investigatori gli 007 della Guardia di finanza ve Riina, che ricorda come il miliardi di lire. In una cassetta le raccontano che ha avuto so le 10 lo veniva a trovare un questi giorni, e in 48 ore ha già una reazione come di sorpresa dell'antimafia era lui a tenere i nella casa dello zio di «Totò u giudice Ciaccio Montalto nel di sicurezza, invece, sono stati uomo chiamandolo per nome fatto cinque morti. Tra questi, curtu», la primula rossa della corso di un interrogatorio gli trovati soltanto gioielli e altri al momento dell'arresto: appunto, c'è Salvatore Mar­ contatti con i paesi produttori aspettava i suoi sicari. dalla strada. e in particolare a controllare la Piovra, e nella cella del carcere abbia chiesto se conosceva oggetti personali. I documenti Dopo nemmeno mezz'ora, chese, luogotenente del clan bolognese dove l'ottanquat- Frank Coppola, detto Frank tre sequestrati provano - hanno Quando alle 11 e 30 i qua­ Santapaola e cugino del super- via della droga che va dalla Si­ prima di essere portato nel car­ cilia al Perù. Francesco Cannizzaro nella Questura di Roma trenne Giacomo Riina si trova dita. «Si l'ho conosciuto in car­ detto i magistrati - la presenza ranta agenti della terza sezio­ cere di Reblbbìa, è stato dato pentito Antonino Calderone. dal febbraio scorso. cere a Bari», rispose. Ciaccio di Riina in attività economiche ne antimafia hanno circonda­ Anche Francesco Cannizzaro Nell'88 fu chiamato in causa to l'edificio e hanno fatto irru­ in pasto ai fotografi e ai came- Un «memoriale» di cinque Montalto è stato assassinato in molto importanti in tutto il ramen. Senza manette, perché è considerato molto vicino a dal pentito Antonino Caldero­ pagine dattiloscritte nel quale un agguato mafioso. Nord Italia spesso intestate a zione nella casa, Cannizzaro •don» Nitto Santapaola, finora ne, che associò il suo ruolo al­ superboss Nitto Santapaola è del primo maxiprocesso a Co­ prestanomi, una ramificazione era solo. Dormiva. Ci ha messo cosi ha deciso il Senato dopo indicato come capostruttura stato riconosciuto come man­ sa nostra è stato condannato a parla proprio di Asaro, che Il «diario» conferma quanto la polemica «manette in tivù». la famiglia del superboss Be­ chiama affettuosamente Ma­ va dicendo il pentito Rosario che è stata definita «molto più qualche minuto a rendersi della mafia catanese, uno dei nedetto «Nitto» Santapaola, di dante del massacro del gene­ 17 anni di reclusione, ndotti ampia» di quello che sembrava conto che quegli uomini con le Cannizzaro in pantaloni di fu­ cinque della commissione re­ rale Carlo Alberto Dalla Chie­ poi, in appello, a 16 anni, tra­ riano d'Alcamo. L'anziano Spatola su Asaro: «Lo conosco stagno e giacca di cotone chia­ cui il superlalitante catturato boss, appassionato di lettera­ dal 1981. Con Asaro ci siamo nella fase deP'inchiesta. L'in­ pistole spianate erano poliziot­ gionale, la «Cupola». Cannizza­ ieri è legato da un rapporto di sa, ucciso insieme alla moglie dotti in 11 anni passati in giudi­ dagine che ha portato all'emis­ ti. LI per II aveva li aveva credu­ ro si divincola sulla sedia, poi ro in particolare si è sempre Emmanuela Setti Carrara e al­ cato. Arrestato più volte, alcuni tura e assiduo lettore dell'Ario­ frequentati perchè tutti e due sbotta contro un fotografo: «Ma lontana parentela. Francesco sione di 17 ordini di custodia li gregari di una famiglia rivale, occupato del traffico di cocai­ l'agente di scorta Domenico anni fa era già stato a Roma sto, negli ultimi anni scrive ci recavamo spesso a Bologna: cautelare per associazione a tradendo 1 suoi veri timori do­ quando te ne vaL.lo so che so' na. Ieri nel suo ultimo nascon­ Cannizzaro è cugino dei padri­ Russo. Per quella strage Nitto per un certo periodo come sor­ poesie, ma anche episodi del­ lui andava a trovare Giacomo brutto... non siete ancora sa­ ni storici di Catania, Giuseppe delinquere di stampo mafioso po che ieri l'altro a Catania so­ diglio è stata trovata una gran­ Santapaola e stato condanna­ vegliato speciale. Era latitante la sua vita. E proprio a un epi­ Riina, lo zio di Totò», che abi­ e traffico di armi ha accertato no stati uccisi i fratelli Giusep­ zi...», e impreca dicendo tra i de quantità di carte, al vaglio e Francesco Ferrera, del clan to ali ergastolo, ma finora è da due anni, cioè da quando sodio del 1982 si riferisconol e tava con la moglie, sorella di riuscito sempre a sfuggire alla era stato emesso II mandato di anche che l'organizzazione pe e Salvatore Marchese, co­ denti di essere «innocente da degli inquirenti di Catania e conosciuto come dei «Cavad­ cinque pagine nelle quali Rima Luciano Liggio, a Budrio, in mafiosa era interessata al por­ me Cannizzaro parenti della 19 anni» e che «tanto è tutta Palermo, che non appena sa­ duzzu». E i Ferrera a loro volta cattura. cattura per la condanna defini­ racconta come lui e Mariano provincia di Bologna, dal 1967, Cannizzaro nell'aula bunker tiva. to di Livorno. Oggi Riina vera più antica famiglia mafiosa ca­ una montatura». puto dell'arresto si sono preci­ sono cugini dei Santapaola. Il d'Alcamo fossero nella stessa da quando cioè venne inviato interrogato nel carcere di Bolo­ tanese, i Ferrera «Cavadduzzu» Contro di lui c'è una con­ pitati a Roma. cella del carcere di Bologna, al soggiorno obbligato. Lo 1 gna. vcioè cavallino). Non per danna a undici anni d reclu­ nella quale si «trovavano be­ spessore di «don» Giacomo sta