Il Craxismo Oltre Craxi? Traiettoria Di Una Parabola Politica E Culturale
75 IL CRAXISMO OLTRE CRAXI? TRAIETTORIA DI UNA PARABOLA POLITICA E CULTURALE Claudio Vercelli Dopo il Midas [...] non si poteva non dirsi “craxia- ni”. Ma con lo stato d’animo in cui vivevano i calvi- nisti del XVI secolo rispetto al loro imperscrutabile ma intransigente Signore: in un contesto in cui molti erano i chiamati ma pochissimi gli eletti; in cui, so- prattutto, la salvezza era il frutto della Fede e della Grazia e non delle buone intenzioni e delle opere.1 Una figura controversa La vicenda politica di Bettino Craxi2 e il manifestarsi del feno- meno del cosiddetto “craxismo”, stile di condotta e insieme di at- teggiamenti – ma anche e soprattutto modi di intendere la società e il suo rapporto con la politica – che demandano direttamente alla fi- gura del leader politico, datano agli anni a cavallo tra il 1976 e il 1992. Anni di profonde trasformazioni. L’Italia, ma più in genera- le, l’Europa della prima metà degli anni Settanta erano infatti radi- calmente diverse da quelle che, poco meno di due decenni dopo, occuperanno il proscenio internazionale. Anni di mutamento, quin- di, sia all’interno dei singoli paesi, dove cambiarono la composizio- 1 A. Benzoni, Il craxismo, Roma, Edizioni Associate, 1991, p. 11. 2 Bettino Craxi (1934-2000) si avvicinò fin da giovane alla politica. Dopo es- sere divenuto funzionario del Psi ricoprì diversi incarichi amministrativi nella sua città natale, Milano, fino ad essere eletto deputato al Parlamento nel 1968. Convinto sostenitore di Pietro Nenni, a lungo leader del partito, ne divenne anche il capo della sua corrente.
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