Atti Parlamentari -86339 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 199 1

RESOCONTO STENOGRAFICO

668.

SEDUTA ANTIMERIDIANA DI GIOVEDÌ 25 LUGLIO 1991

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE MICHELE ZOLLA INDI DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTTI

INDICE

PAG. PAG.

Missione 86341 86362, 86366, 86367, 86373, 86375, 86381 , 86384, 86388, 86392, 86395, 86399, 86400 , 8640 1 Missioni valevoli nella seduta antimeri- AMATO GIULIANO (gruppo PSI) 86356 diana del 25 luglio 1991 86404 CRAXI BETTINO (gruppo PSI) 8638 1 D'AMATO LUIGI (g r u p p o misto) 86400 DE MrrA CIRIACO (gruppo DC) 86367 Disegno di legge : DEL PENNINO ANTONIO (gruppo repubbli- (Trasferimento dalla sede referente alla cano) 86388 sede legislativa) 86341 GUARINO GIUSEPPE (gruppo DC) 86344 LANZINGER GIANNI (gruppo verde) 8634 1 MAGRI LUCIO (g r u p p o misto) 86350 Messaggio del Presidente della Repub- MARTELLI CLAUDIO, Vicepresidente de l blica in materia di riforma istituzio- Consiglio dei ministri e Ministro di nali (doc. I, n. 11) (Seguito della grazia e giustizia 86362 discussione) : NANIA DOMENICO (gruppo MSI-destra PRESIDENTE . . 86341, 86344, 86350, 86356, nazionale) 86392

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PAG. PAG.

NEGRI GIOVANNI (gruppo federalista eu - Allegato A ropeo) 86384 OCCHETTO ACHILLE (gruppo comunista - Ulteriore considerazioni dell'onorevol e PDS) 86375 Mirko Tremaglia nel corso della discussio- PIRO FRANCO (gruppo PSI) 86395 ne sui temi contenuti nel messaggio del TREMAGLIA MIRxo (gruppo MSI-destra Presidente della Repubblica in materia d i nazionale) 86362 riforme istituzionali 86405

SEDUTA PRECEDENTE N . 667 - DI MERCOLEDÌ 24 LUGLIO 1991

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La seduta comincia alle 9. Se non vi sono obiezioni, rimane così stabilito. DUTTO, Segretario, legge il pro- MAURO (Così rimane stabilito). cesso verbale della seduta di ieri . (È approvato). Seguito della discussione sui temi conte- nuti nel messaggio del Presidente dell a Missione. Repubblica in materia di riforme istitu- zionali (doc . I, n. 11). PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, secondo comma, del rego- PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il lamento, il deputato Sorice è in missione a seguito della discussione, iniziata nella sedu - decorrere dalla seduta odierna . ta di martedì 23 luglio e proseguita nella Pertanto i deputati complessivamente in seduta di ieri, sui temi contenuti nel messag - missione sono 9, come risulta dall'elenco gio del Presidente della Repubblica in mate - allegato ai resoconti della seduta odierna. ria di riforme istituzionali. È iscritto a parlare l'onorevole Lanzinger . Ne ha facoltà. Trasferimento di un disegno di legge dalla sede referente alla sede legislativa. GIANNI LANZINGER. Signor Presidente , colleghi, credo che non sia possibile evitar e PRESIDENTE. Ricordo di aver comunica- una sensazione in questo dibattito, in qual- to nella seduta di ieri che, a norma de l che modo simbolicamente rappresentat a dalle molte assenze in quest'aula; ma l'ele- comma 6 dell'articolo 92 del regolamento, le Commissioni riunite I (Affari costituzionali) mento più convincente mi pare sia la distra- e Il (Giustizia) hanno deliberato di chieder e zione, un senso di profonda estraneazione , il trasferimento in sede legislativa del se- un senso anche di alterità che la pubblic a guente disegno di legge, ad esse attualmente opinione, i cittadini, la società così articolata assegnato in sede referente: e così complessa, dimostrano e testimoniano nei confronti di un dibattito che si sta av- S. 2000. — «Disposizioni in materia di viando ormai all'epilogo, che ha visto molti trattamento economico e di quiescenza del colleghi impegnati e che ha visto esprimere personale di magistratura ed equiparato» molte teorie ed anche molte ipocrisie. (approvato dalla I Commissione del Senato) L'ipocrisia fondamentale è stata quella di (4465). poter ritenere che qui si possa decidere, che

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qui si possa governare la politica nazionale, rivolgere alla società. Ma come deve farlo? quando invece fuori di quest'aula forse si e Come è possibile che questa società politic a già presa la decisione di togliere la bas e trovi le proprie ragioni? È sufficiente questo stessa di operatività del Parlamento . dibattito e il teorizzare attorno alle possibil i Tutti noi siamo in attesa di ricevere dal - riforme elettorali? È sufficiente proporr e l'esterno la comunicazione di decisioni già (come si sta facendo: dopodomani inizierà il prese, che sembra siano caratterizzate dal dibattito in materia) un forte decentramento fatto di essere indiscutibili . dei poteri, un ribaltamento in senso regio- Credo, colleghi, che sia necessario com- nalistico dello Stato, per affermare che ab- piere una profonda riflessione (e, sia pure in biamo risposto al bisogno di novità? No, modo sintetico, mi appresto a farla a nome credo non sia sufficiente, perché già abbia- del gruppo verde) sulle ragioni per le quali mo ricevuto un primo segnale in questa stiamo forse per concludere la legislatura direzione. Il referendum popolare, colleghi , nell'identico modo in cui è iniziata, con un oltre ad un grande segnale, è stato un pegno aulico ma forse poco concludente dibattit o per una via possibile di riforma. Certamente sulle riforme istituzionali . Riforme istituzio- c'è bisogno non di una riforma che annienti nali: sono parole magiche, che hanno richia- i nostri sistemi di democrazia rappresentati - mato l'attenzione dell'opinione pubblica fin - va, ma di una riforma che riesca a scrostare che essa non ha ritenuto che fossero soltanto questa società così indurita dalla permanen- una finzione. za di un ceto politico che si è rivelato non Come potrebbe non trattarsi di finzione s e garantista per i diritti del cittadino. E l'epi- il quadro della nostra realtà nazionale è sodio che oggi forse si consumerà, cioè la caratterizzato da fatti gravi e non dominabil i proposta di uno scioglimento anticipato de l da parte della politica e delle istituzioni? Il Parlamento al di fuori di qualsiasi logica nostro paese è ormai pervaso da un senso di istituzionale, è la ulteriore dimostrazione di insicurezza che investe i diritti fondamentali come sia difficile aspettarsi un'autoriforma del cittadino: i diritti alla vita, alle garanzi e di questa società politica. per il proprio futuro, alla conservazione e Credo che dobbiamo affrontare il dibattito alla difesa delle risorse fondamentali . A que- sulle riforme istituzionali con un atteggia - st'ultimo riguardo, non mi riferisco solo all e mento forse meno enfatico di quanto no n risorse finanziarie, dilapidate da un sistema abbiamo fatto all'inizio della legislatura : un di finanza pubblica ormai allo sfascio, ma atteggiamento con cui si prenda atto ch e anche ad altre risorse, tanto preziose m a esiste una profonda trasformazione dell'ide a irrimediabilmente perdute. Parlo delle risor- stessa di cittadinanza, si prenda atto che un se relative al nostro ambiente, ad un ecosi- modello societario di cittadinanza si deve e stema che è sempre più testimonianza del - si è di fatto sostituito a quello statalista, dov e l'incapacità di sopravvivere della societ à anche la difesa dei diritti parte da una fort e politica. carica di soggettività, da un profondo rifiut o Mi sembra che vi sia anche un'altra dila- di qualsiasi ideologia, di qualsiasi finzione . pidazione di risorse, quella che attiene all a C'è bisogno cioè di una riforma che faccia capacità di partecipare; si tratta di quel capo ai valori principali che il dibattito sulla diritto all'autodeterminazione che la societ à Costituzione ha affermato . rivendica e che il cittadino, così diverso oggi Per quanto riguarda la Costituzione, non rispetto a dieci anni fa, ha il diritto d i crediamo di poter contestare l'esigenza di affermare e di veder realizzato . La moralità trasformare le leggi, anche in maniera pro- pubblica oggi non è certamente il quadro in fonda. Andare a fondo nelle riforme vuo l cui si colloca la pubblica amministrazione . dire trasformare anche la Costituzione. Pen- D'altra parte, qual è l'efficienza dell'ammi- siamo che sia giusta l'affermazione che è alla nistrazione? Qualè la sua capacità di rispon- base della dichiarazione di indipendenza di dere ai bisogni principali del cittadino ? un grande popolo quale quello americano , Credo sia vero l'assioma secondo il qual e l'affermazione cioè che ogni generazione ha lo Stato, quando non ce la fa più, si deve diritto di avere anche un quadro diverso di

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normativa, ogni generazione ha diritto di immigrati, che nell'articolo 10 trovano un a avere proprie leggi che rispondono ai propri garanzia di libertà). valori, alle proprie culture, al proprio biso- Allo stesso modo penso sia del tutto fuori gno di diversità e non soltanto al bisogno d i luogo proporre che si possa modificare l a continuità . Non riteniamo però che la Costi- Costituzione con un procedimento più disin - tuzione vada trattata così come si tratta un a volto: un articolo 138 a termine agevolato. qualsiasi legge, non crediamo cioè che si Non credo sia pensabile questa scorciatoia. possa procedere con disinvoltura all'abban- D'altra parte, insigni costituzionalisti hanno dono di un quadro di riferimento solido d i già fatto notare come il peso dei princìpi no n princìpi. possa essere rovesciato in opportunismo le- Certo, il Presidente Cossiga ha citato Ca- gislativo . lamandrei, in lui indicando il protagonista di Noi siamo invece favorevoli ad un'altra un progetto di legge costituzionale debole , strada: ad una forte e rigida conservazione adatto ad essere modificato, pronto a riscri- di questo che è il valore del nostro patto vere nuovi e diversi equilibri . Noi crediamo sociale e poi, invece, ad una forte, visibile che Calamandrei vada diversamente inter- ed utile — l'utilità della democrazia che dev e pretato, che egli intendesse dire che la Co- essere giudicata dal cittadino, e non soltant o stituzione ha invece una parte immodifica- dal Parlamento revisione di quella part e bile : quella parte che riguarda il patto della Costituzione che consente ancora l a fondamentale della convivenza tra cittadini sopravvivenza di questo neocentralismo o ed istituzioni e che è la parte che descrive i veterocentralismo dello Stato. diritti e i principi di libertà. Pensiamo, dunque, sia necessario un de- Ed è Calamandrei che nel discorso (più centramento profondo dei poteri democra- volte citato) pronunziato proprio in que- tici, un decentramento agli enti locali, ai st'aula nel momento in cui si stava varando comuni fonte e luogo delle virtù civiche la nostra Costituzione afferma : «Se esiste un —, un decentramento alle regioni intese articolo 139 che stabilisce che non si poss a come enti esponenziali degli interessi diffusi modificare se non con un colpo di Stato l a e collettivi della gente, come perno dell'atti- forma repubblicana (quindi dichiarando vità istituzionale, pur lasciando allo Stat o queste norme immutabili), non credete ch e centrale compiti di coordinamento e di col - questo sistema si sarebbe dovuto adoperare legamento, in quanto garante della solidarie - a fortiori per quelle norme che consacrano tà tra i cittadini e, dunque, tra aree più o i diritti di libertà?» . meno avvantaggiate. Un forte decentramen- E più avanti: «Qualcuno ha udito anche to: questa mi pare una proponibile riforma qui dire che questa è una Costituzione prov- istituzionale. visoria. No, questa deve essere una Costitu- Io credo sia anche doveroso che una zione destinata a durare» . presenza politica quale quella ambientalista Noi crediamo a tali affermazioni, non rivendichi la stabilità, la conservazione e la perché abbiamo bisogno di ricorrere ad un salvaguardia dei valori del patrimonio insop- principio di autorità, ma perché ci pare che primibile del nostro paese . Mi riferisco al questa Costituzione, per questa parte, rap- sistema naturalistico, all'esigenza di salva - presenti ancora oggi una formidabile pole- guardare le specie, al bisogno di non tagliare mica verso la realtà politica della nostra l'albero su cui tutti siamo seduti, come s i Italia contemporanea. Una parte non attua- dice, all'assioma di una planetaria solidarie- ta, una parte che ha ancora una vitalità che tà. Da ciò deriva un'esigenza di natura in- abbiamo più volte visto essere oggetto anch e ternazionalistica, un bisogno di non chiuder- di contesa. Mi riferisco, per esempio, ai si nel piccolo ecosistema, che da solo no n princìpi pacifisti contenuti nella nostra Co- sopravviverebbe. stituzione, agli articoli 10 e 11 che oggi si Ma oltre che su questa esigenza, che qui vogliono modificare, al bisogno che vengano rappresentiamo e che vogliamo in qualche garantite soprattutto le minoranze, non sol o modo veder diventare patrimonio trasversa- quelle politiche ma anche quelle sociali (gli le e certamente non restare una caratteristi-

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ca gelosa di una sola parte (e noi abbiamo nessuna proposta di rafforzamento governa- visto in questa legislatura crescere sensibilit à tivo avrebbe un senso ; nessuna proposta di e collegamenti su tali argomenti, accanto a chiarezza della compagine governativa, del- forti opposizioni e spesso anche occulte op- la maggioranza di governo potrebbe avere posizioni), oltre che su questa esigenza, di- una legittimazione democratica. cevo, che è un nostro progetto e che è l a Credo che non sia possibile immaginare ragione del nostro essere qui come ambien- una architettura vaga ed estranea alle no- talisti e come verdi, io credo che dobbiam o stre tradizioni; e non credo neppure che si a anche esprimerci nel merito delle propost e pensabile oggi che la controversia politica si sulle riforme in senso tecnico. possa dirimere attraverso la prevalenza di Ci dichiariamo disposti a tale forma d i una o di un'altra bandiera. Abbiamo finito collaborazione, di riflessione collettiva, di con le ideologie! Questa enorme pluralità, dialogo aperto, di rapporto di scambio, in questo pluralismo anche politico deve esse- fin dei conti di alleanza politica attorno a re conservato come patrimonio . Ciò che noi delle ipotesi che permettano di centrare i proponiamo è che si trovi una formula pe r temi fondamentali della finalità del Parla- evitare che il pluralismo diventi occasione mento, della utilità dell'amministrazione an- di trasformismo; diventi ragione di indeter- che negli alti rami del Governo e dunque minatezza delle scelte; diventi motivo di della stabilità di questa amministrazione, fuga dalle responsabilità. Occorrono coali- insieme alla trasparenza e alla responsabili- zioni con programmi chiari, rappresentat i tà, e infine attorno all'altro fondamentale anche all'elettorato. Questo ci sembra un elemento che è di equilibrio e di garanzia, modo per uscire dalla situazione attuale, quello dei controlli : il sistema giudiziario e che altrimenti diventerà un groviglio inestri- le garanzie dei diritti di cittadinanza e di cabile. libertà. Corollario imprescindibile è la scelta de i Questi sono temi su cui noi abbiamo controlli e la forza di poli — Parlamento e dimostrato le ragioni per le quali la politica magistratura — che riescano a controllare , ambientalista non può essere soltanto un a a indirizzare l'amministrazione, permetten- politica sull'ambiente ma deve essere anche do che in questa dialettica sia presente il una politica sulla democrazia, una politic a cittadino reso forte . Dunque, non soltanto cioè che sappia dare ragione di un proprio un Parlamento forte, un giudice forte e non progetto sociale, di una propria proposta di tanto un Governo forte, quanto un cittadino alleanza tra cittadino e istituzione e che forte . sappia contribuire a rafforzare e a rendere Compito nostro è coinvolgere il cittadino credibile tale alleanza. nell'interesse per questo dibattito. Se que- Io credo che sia fondamentale il punto di st'ultimo dovesse concludersi postulando la partenza di una riflessione intorno a quest o possibilità di chiudere la legislatura, avrem- Parlamento, intorno alla funzione del legi- mo nuovamente indotto il cittadino alla svo- slativo, per capire come le riforme possan o gliatezza verso le istituzioni, forse alla sfidu - essere poi correlate . Allora io ritengo che sia cia irreversibile . di assoluta importanza affermare che il mo- Noi ci auguriamo che così non sia (Ap- do di fare leggi del Parlamento non può plausi dei deputati del gruppo verde e della essere quello di scendere nel dettaglio rego- componente di rifondazione comunista del lamentare. Il Parlamento deve accettare di gruppo misto). assumere un ruolo di garanzia delle altrui autonomie: delle regioni, degli enti locali; PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- deve assumere un ruolo che riaffermi la revole Guarino. Ne ha facoltà . centralità parlamentare anche nei confronti di un Governo che sappia essere stabile , GIUSEPPE GUARINO. Signor Presidente , capace certamente di governare ma soprat- onorevoli colleghe e onorevoli colleghi, si- tutto responsabile nei confronti del Parla- gnori ministri, credo di essere ormai tra i mento. Senza tale rapporto di bilanciamento pochissimi che hanno potuto seguire le vi-

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cende costituzionali sin dal 1946, non com e Il PIL, in moneta costante 1985, è passato la nostra Presidente, come Scàlfaro, com e da 185 miliardi nel 1951 a 940 miliardi ne l Colombo, da un seggio di questa Camera, 1990, con un aumento di 5,72 volte . Tra il ma dalla cattedra universitaria, su un piano 1951 e il 1990 sono stati creati 8 milioni 52 2 culturale . Il mio intervento, anche se espres- mila posti di lavoro nell'industria e nei ser- sione di una personale riflessione politica , vizi. I consumi medi pro capite che in risentirà certamente di tale esperienza ; ma moneta costante 1985 erano pari a 2,2 mi- ritengo siano utili in questo momento testi- lioni nel 1951, sono divenuti pari a 10 milio- monianze imparziali ed analisi condotte con ni nel 1990, con un aumento di circa 5 volte. rigore e distacco . Il numero degli studenti universitari è pas- La Costituzione entrata in vigore il 1 sato da 245 mila nel 1948 a 867 mila nel gennaio del 1948 si proponeva visibilmente 1990, con un aumento di 3 volte e mezzo . I alcuni grandi obiettivi: vincolare la colletti- posti letto negli ospedali, che erano 380 mila vità ad una convivenza pacifica ; creare un nel 1955, sono divenuti 424 mila nel 1988 , regime di piena e completa libertà ; introdur- con un aumento di un sesto . Le aspettative re e consolidare gli istituti della democrazia di vita alla nascita, che erano di 63,7 ann i rappresentativa e parlamentare ; sviluppare per i maschi e 67,2 anni per le donne nel le autonomie locali; assicurare ai cittadini 1950, sono divenute rispettivamente di 72, 9 lavoro e retribuzioni dignitose ed a tutti un e di 79,4 nel 1986 . La quota di partecipazio- maggiore benessere; tutelare le minoranze ne al commercio mondiale, che era del 2,2 1 etniche; garantire la pace; concorrere alla nel 1949, è passata al 5,22 nel 1990, con u n creazione di ordinamenti sovranazionali . aumento di 2,36 volte . Dopo quarant'anni tutti gli obiettivi son o Ma addirittura sconvolgente è il dato re- stati raggiunti. Si è partiti da condizioni di lativo all'ammontare complessivo delle retri - difficoltà estreme, con la guerra civile alle buzioni a cadenza mensile : a moneta costan- porte, anni di addottrinamento totalitario , te 1985, l'ammontare era di 48 miliardi nel povertà, distruzioni, mancanza di esperien- 1951 ed è divenuto pari a 313 milardi 540 za democratica, bombe ed attentati dei milioni nel 1990, con un aumento di 6, 5 gruppi etnici minoritari, un territorio priv o volte. Ed il dato si rivela ancor più straordi- di materie prime e con gravi difficoltà di nario se si tiene conto anche delle pensioni utilizzo per la scarsa percentuale di pianure . che nel medesimo periodo, sempre a mone- Ed ecco i risultati: non vi è partito ormai che ta costante, sono aumentate di oltre dieci non si sia pienamente integrato nelle istitu- volte. zioni democratiche; si sono superati mo- Tutti gli altri indici di crescita sono coe- menti difficili senza che mai sia stato neces- renti con quelli che ho elencato. sario derogare ai princìpi costituzionali; nei Il merito è certo di tutti: dei governanti, rapporti con le etnie siamo riusciti dove dell'opposizione, degli imprenditori, dei sin- l'obiettivo è mancato a paesi come la Spagn a dacati, delle associazioni laiche e religiose , e l'Inghilterra, per non parlare di quelli degli uomini di cultura e dei formatori di dell'Europa orientale; un periodo di pace opinione, dell'intera collettività, libera e li- ininterrotto, quale mai lo si era avuto nell a bertaria, laboriosa, inventiva, fervida di pas- nostra storia, contro le sei guerre dei qua- sioni, di fremiti e di iniziative . ranta anni antecedenti, di cui due a caratte- La democrazia cristiana, con gli altri par- re mondiale; la partecipazione a comunità titi che hanno partecipato alla maggioranza, sovranazionali, di cui uomini come De Ga- può giustamente menar vanto ed esser e speri, Segni e Martino sono stati tra gli orgogliosa per avere esercitato in questi artefici principali. decenni le maggiori responsabilità di gover- Per non parlare dei progressi nell'econo- no. Tutti, indistintamente tutti le dobbiamo mia. Non importa se l'Italia sia il quinto o il gratitudine. sesto tra i paesi industrializzati: importa di Ma i risultati non si sarebbero potuti quanto e come le distanze si siano raccor- produrre in assenza della nostra Costituzio- ciate. ne . che ha sorretto ed orientato le azioni dei

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singoli ed alle cui norme ciascuno dei ri- sia in grado di suggerire farmaci che incida- sultati può essere ricondotto . no sulle stesse in modo specifico. La storia in quarant 'anni non può barare : se l'unico metro esatto per misurare il ren- dimento di una macchina consiste nel va- PESIDENZA DEL PRESIDENT E lutarne il prodotto e i costi, nel confronto LEONILDE IOTTI il sistema italiano si è rivelato ben più efficace del sistema maggioritario inglese GIUSEPPE GUARINO . Nel considerare le o di quello presidenziale francese . Il che varie proposte di riforma, ciò che si può può apparire un paradosso, ove si consi- constatare è che, se vi è accordo su quali derino le accuse di indecifrabilità e di i- siano le disfunzioni che devono essere cor- nefficienza che ci vengono rivolte e che rette, mancano analisi rigorose delle cause noi stessi ci rivolgiamo . che potrebbero averle prodotte; manca con- Ma la verità è che il nostro sistema, com- seguentemente la dimostrazione che il rime - plesso e perciò fornito di molteplici sensori , dio possegga quelle virtù specifiche che son o ha dimostrato una grande flessibilità : si è necessarie per eliminare, non tanto la feb- trasformato più volte, dando origine, pur bre, quanto la causa che la determina . Vi è nella identità formale, a diverse costituzion i così il pericolo che il male non venga estir- materiali e rivelandosi il più adatto per pato, ma si demoliscano organi sani . adeguarsi alla straordinaria evoluzione della Di tutto viene reso genericamente respon- variegata complessità del nostro paese . Di sabile il sistema di governo, il che è come tale attitudine si dovrà tener conto nell e dire che, se vi è un'affezione al cuore, si decisioni che riguardano il futuro. getta via il cuore e con esso l'uomo tutt o Uno Stato che è stato capace di tanto non intero. scricchiola, e se qualcuno intendesse farlo Dei mali visibili e reali dei quali il sistema scricchiolare sarebbe nostro dovere difen- soffre e per i quali è urgente provvedere è derlo . diffusa la sensazione che sia individuabile Tuttavia negli ultimi anni si sono manife- una causa o concausa comune . È un feno- stati chiari segni di disfunzione . La maggio- meno che si annida nei partiti, ma non sono ranza parlamentare si sgretola in Parlamen- i partiti i responsabili, al contrario . Vanno to, specie sulle questioni piccole. Il decreto- restituite ai dirigenti dei partiti le loro fun- legge si è sostituito di fatto al potere gover- zioni genuine e le responsabilità. nativo di iniziativa legislativa, ma ottiene la La causa è individuabile in organismi a conversione, dopo plurime reiterazioni, solo dimensione subpartitica che sono cresciuti se il Governo pone il voto di fiducia o accetta nell'ambito dei partiti. Se la responsabilit à modifiche chieste da singole frazioni dell a fosse del partiti la situazione sarebbe grave, maggioranza. perché il regime democratico nelle societ à Si registra una generale inefficienza in contemporanee non può svilupparsi in man- alcuni importanti servizi pubblici, quali la canza dei partiti e non è possibile che co n sanità, i trasporti, la scuola . La lottizzazione un colpo di bacchetta magica i partiti esi- è diffusa e selvaggia; la corruzione ha rag- stenti siano sostituiti da altri . giunto limiti non piu accettabili. Da anni si Gli organismi cui ci si riferisce vengono constata l'inanità degli sforzi tesi ad invertire definiti come correnti, cordate o con altr e la tendenza alla crescita del debito pubblico . espressioni simili . Attenuatisi o cessati gli Vi è un pericoloso diffondersi dei fenomen i stimoli ideologici a seguito del crollo dei malavitosi; si è creato un senso di separatez- regimi dell'est e per il fatto stesso che i za tra la classe politica e la società civile . princìpi fondamentali della Costituzione Che fare? Se si è malati non si chiede al hanno ricevuto compiuta attuazione, i grup- medico un rimedio qualsiasi a forti dosi e ad pi appaiono oggi tesi alla pura conquista de l effetti generali. Rimedi possono essere sug- potere nei confronti dell'elettorato, nel par- geriti solo dopo che sulla base di attente tito, nello Stato. Si tende a legare fasce di analisi si risalga alle cause del malessere e si elettori con la promessa di favori, ci si

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insedia nelle posizioni di comando nel par- medi generali quali il rafforzamento dei tito per potersi insediare nelle posizioni di poteri del Presidente della Repubblica o comando dello Stato e degli enti. Ci si avvale del Presidente del Consiglio . Il potere non di questi per finanziare l'organizzazione de l può mai aggregarsi oltre certi limiti. Se gruppo e per distribuire benefici agli elettori . a queste diverse forme di governo o di L'esercizio delle funzioni pubbliche da regime — e qui ci si intende soffermare parte degli appartenenti a tali gruppi non è solo sul profilo in esame, prescindendo da disinteressato e, anche quando lo è, è sem- riflessioni più generali — si pervenisse par- pre accompagnato dal sospetto che non l o tendo dalla situazione in atto, caratterizzat a sia. Il titolare, al bene pubblico ha il dover e dalla presenza di gruppi di fatto autonomi, di sovrapporre troppo spesso i fini partico- i fenomeni lamentati si aggraverebbero an- lari del gruppo. ziché scomparire. Gli aspiranti alle massime Sui servizi pubblici pesano negativamente funzioni del Governo o dello Stato dov- gli effetti dei favori distribuiti, assunzioni , rebbero venire a patti con i capi dei gruppi commesse e disattenzioni. La corruzione è operanti e come gli attuali leaders, ch e la pratica che alimenta il finanziamento . Gli pure non mancano di autorità e di prestigio , ambienti malavitosi per il fatto stesso di dar dovrebbero ad essi cedere quote di potere vita a rigide organizzazioni hanno facil e da usare in funzione ed a vantaggio delle gioco ad inserirsi in forme coperte in tali rispettive organizzazioni . organismi, offrendo il controllo di strati di Con ciò si sottolinea la rilevanza delle elettori. minicomponenti di un sistema e delle loro L'esistenza di gruppi subpartitici spiega reciproche connessioni ed interrelazioni, anche l'inefficienza del Parlamento. I gruppi che dimostra come possa essere illusorio o concorrono alle mediazioni finali che condu- fuorviante recepire modelli altrove speri- cono alla selezione dei leaders nazionali . I mentati senza prima sincerarsi che sian o leaders sono obbligati reciprocamente a la- identiche o analoghe le condizioni, anche a sciare una certa mano libera alle struttur e livello istituzionale minore. Per la stessa da cui deriva la loro forza. ragione, ove permanesse la presenza dell e La scarsa solidità della maggioranza pog- organizzazioni subpartitiche, il collegio uni - gia non sulla mancanza dei numeri, né nominale darebbe risultati diversi, o proba- deriva da contrasti tra i partiti che la com- bilmente opposti, ri spetto a quelli che molt i pongono, ma dal fatto che nessuno di tali da esso si attendono. partiti ha il controllo completo dei propri I rimedi vanno ricercati, dunque, in tut- parlamentari. Il frazionismo è nella maggio- t'altra direzione: la riduzione drastica ne l ranza perché è prima nei partiti . numero del personale politico a tutti i livelli , Se questa è la causa, o concausa specifica, da quello parlamentare a quello regionale e è su di essa che bisogna intervenire, in mod o locale; l'affidamento in qualche singola cir- non solo energico, ma altrettanto specifico . costanza delle funzioni di ministro non tanto Il fenomeno è presente in tutti i partiti, m a a non parlamentari, quanto a personalit à nei partiti ha una diversa dimensione e d che si impegnino a non essere candidati . anche, in uno stesso partito, una diversa Ma non v'è ragione di allargare oggi diffusione territoriale . Non ha quindi un il discorso, perché va registrata una novit à carattere assoluto e totalitario. In tutti i decisiva, rappresentata dall'esito del refe- partiti anzi la grande maggioranza della rendum del 9 giugno 1991, che ha sostituit o rappresentanza parlamentare è espressione la preferenza plurima con la preferenza di istanze sane della società. Ma questa unica. componente è recessiva rispetto a quella , Sarebbe ingenuo attribuire la formazione dominante, che si appoggia a specifich e dei gruppi subpartitici alla sola preferenz a organizzazioni. Si tratta di invertire i termini plurima. Ma si può affermare con ragione- di questo rapporto . Questo è il reale proble- vole certezza che questo istituto ne ha age- ma costituzionale . volato la crescita . A questo effetto a nulla servirebbero ri- L'attenzione si è polarizzata sin qui sulla

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possibilità di controllare gli elettori, esigen- qui la radice della reazione che prende for- do il rispetto di un ordine predeterminat o ma nelle leghe e nelle spinte autonomistiche nella espressione delle preferenze . Ma vi contro lo Stato unitario . sono effetti che operano più nel profondo e Ma vi è una quarta conseguenza, che pe r che sono più rilevanti . Ne sono individuabili importanza sembra superare tutte le altre . almeno quattro. La preferenza plurima, ove gestita da un La preferenza plurima valorizza a livell o gruppo organizzato, eleva la soglia minima circoscrizionale i gruppi che, imponendo un delle preferenze che sono necessarie pe r comportamento disciplinato e coerente ai conseguire le elezioni . Candidati singoli, propri aderenti, si pongono in grado d i quand'anche appoggiati dalla pubblica opi- assicurare l'elezione di tutti. Viceversa, se la nione, non sono in grado di raggiungere tal e preferenza è unica, si accresce la concorren- soglia ed automaticamente si pongono fuori za all'interno dello stesso gruppo e si attenua gioco. Ma il risultato non è, di norma , il potere del capo. nemmeno raggiungibile dall'associazioni- La preferenza plurima e qui emerge il smo che sia espressione di forze reali e san e secondo dei probabili mutamenti — consen- della società, che pure è così diffuso nel tiva ai gruppi di porsi a disposizione di un nostro paese. Prova ne sia che i partiti non capo nazionale, il capolista, esonerandolo trovano candidati che non siano professioni- dal ricercare in proprio le preferenze, met- sti della politica, se non offrendo seggi sicu - tendo a disposizione a questo scopo la pro- ri, e che per i candidati civili è più facil e pria organizzazione . I gruppi, assicurando al trovare sbocco in movimenti di nuova for- capo anche il sostegno parlamentare e ne l mazione. partito, ne ricevevano il doppio beneficio di La competizione elettorale ed il potere avvalersi del prestigio del capo nei confronti politico divengono di conseguenza domini o del corpo elettorale e di ottenere in corri- esclusivo di gruppi organizzati, interni a i spettivo una quota di potere da utilizzare pe r partiti . il proprio sviluppo. Questo legame verrà, se Anche le associazioni di origine civile o non troncato, affievolito . I leaders nazionali religiosa devono affidare ad essi la tutela dei conseguiranno le preferenze in virtù del loro loro interessi. Ed è in questi gruppi — no n personale prestigio . Come si attenuerà il nel Parlamento e nemmeno nei partiti — ch e potere all'interno del gruppo, così dovreb- viene ad operarsi la mediazione tra i vari bero attenuarsi i collegamenti a caratter e interessi contrapposti; mediazione che vice- nazionale. versa deve costituire una delle funzioni es- Un terzo mutamento dipende dalla se- senziali della politica. guente riflessione . L'uso deviato delle prefe- Anche tale mediazione, pertanto, doven- renze si afferma soprattutto nei ceti meno dosi realizzare in centri che sono istituzio- sviluppati, perché ha per suo presupposto nalmente tesi al potere, finisce per attuarsi l'esigenza di chiedere e di ottenere favori . in modo inquinato e non puro . Conseguenza Ciò spiega come le percentuali più elevat e di tutto ciò è che la politica diviene appan- di preferenze si registrino nelle regioni nell e naggio dei soli professionisti, selezionati at- quali il reddito è meno elevato . traverso il meccanismo dei gruppi, e si de - Nel nostro paese si sono avute negli ultimi termina la separatezza persino fisica e quarant'anni trasmigrazioni interne di enor- tangibile tra classe politica e società civile . mi dimensioni, ma gli emigrati del Mezzo- Il sistema politico langue e si impoverisce giorno e delle isole costituiscono ancora l a per effetto della sua chiusura . Bisogna aprir- maggioranza delle classi meno agiate nell e lo invece alla collettività . regioni più ricche . Essi si prestano meglio , La preferenza unica, abbassando in modo dunque, alla formazione di cordate con chia - drastico il numero dei voti individuali neces- ra impronta regionale, che conquistano nel sario per le elezioni, potrà rimettere in corsa nord il potere locale. Come conseguenza si i candidati di pubblica opinione e l'associa- determina una contrapposizione tra la socie- zionismo. Un maggior numero di persone tà civile e la classe localmente egemone . E chiederà di essere inserito tra i candidati ed

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affronterà l'alea delle elezioni anche co n che venga effettuato in condizioni non ade- probabilità di successo . Si darà in tal modo guate è un non esperimento . spazio nel Parlamento ad eletti che siano Ci siamo soffermati sul referendum del 9 espressione più diretta della società civile , giugno, ma esiste anche una seconda statui- che da tale società provengano e nella quale zione espressa dalla volontà popolare: è senza difficoltà, al termine del mandato , quella del referendum del 18 giugno 1989 . potranno rientrare. Con esso il popolo ha stabilito che la via d a È da attendersi per questa via un graduale seguire per le riforme non è quella intern a e forse ampio rinnovo della classe politica , bensì quella sovranazionale, che va realizza- di cui si avverte con urgenza la necessità . ta conferendo poteri costituenti al Parlamen- L'importanza del risultato del 9 giugno sta to europeo ai fini della trasformazione dell a nel fatto che esso si risolve in un rimedio Comunità in una effettiva Unione . Questa che, secondo quanto è prevedibile, potrà manifestazione di volontà, espressa dal cor- agire in modo specifico e con sicura efficacia po elettorale con stragrande maggioranza, è sul fenomeno al quale sono riconducibili le tanto più solenne e vincolante in quanto , disfunzioni che vengono lamentate. Ma l'im- dato il carattere propositivo della consulta- portanza del referendum è ancora maggio- zione, essa richiese la previa approvazione re, perche non si tratta di un rimedio sugge- di una legge costituzionale, la n. 2 del 1989 . rito da uno studioso, da un singolo E ben a ragione il corpo elettorale ha parlamentare, da un partito ; è un rimedio, indicato la via comunitaria come quella ap- viceversa, prescritto dal corpo elettorale . La propriata per le riforme. L'ordinamento co- volontà espressa dal popolo con il referen- munitario presenta attualmente condizioni dum del 9 giugno è fermamente nel sens o di squilibrio perché, da un lato, il principi o che le elezioni per la Camera dei deputati si istituzionale del mercato sta per trovare — tengano con il sistema quale risulta dalla con l'eliminazione delle barriere doganali — legge preesistente, con le modificazioni che completa ed irreversibile attuazione, e, dal - il popolo ha deliberato . l'altro, perché sono ancora lontane l'unione Questa volontà è cogente . Si pone a que- monetaria ed ancora più l'unione politica , sto punto un grave interrogativo : se la Ca- che sono indispensabili per apportare al mera attuale debba essere sciolta perché l a mercato i necessari correttivi . sua composizione risulta dall'applicazione Alcune difficoltà interne ed altre che s i di un istituto, la preferenza plurima, che il manifesteranno tra breve ma che in qual - popolo ha bocciato . La risposta deve essere che modo sono già avvertibili — costituisco - fermamente negativa. Se si operasse in tal no effetto dell'attuazione solo parziale dell e modo non ci si adeguerebbe al precetto e al istituzioni comunitarie. Ma tale situazione è principio espressi dal popolo, ma li si tradi- contraria allo spirito ed alle norme del Trat- rebbe. La modificazione introdotta dal cor- tato e non è coerente con le condizioni che po elettorale è diretta a gradualmente atte- sono prescritte perché l'Italia rinunci a quo - nuare, sino a far cadere, questo muro di te della sua sovranità; senza dire che mai Berlino che è la separatezza fra classe poli- come oggi la Comunità, purché completat a tica e società. Perché il risultato si produca, sul piano monetario e politico, appare indi- occorre uno spazio temporale minimo ch e spensabile per la salvaguardia degli equilibr i consenta di rendersi conto della portat a mondiali e per attuare l'integrazione e lo delle innovazioni, delle possibilità operativ e sviluppo della grande casa europea. che si dischiudono e perché ci si possa Il richiamo al referendum del 9 giugno organizzare per avvalersi di tali possibilità. 1991 e a quello antecedente del 18 giugn o Se le elezioni fossero indette a tempi 1989 fa constatare che il processo di riform a troppo ravvicinati, gli unici pronti sarebber o costituzionale è già in atto e che è un a i gruppi operanti; essi godrebbero di un riforma cogente perché deliberata dal popo- vantaggio indebito. Si falserebbero così in lo; una riforma che incide nel profondo e modo stridente i risultati del sistema che il che è tesa a ricondurre a normalità fisiolo- corpo elettorale ha voluto: un esperimento aica un sistema sperimentato — quello del

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regime vigente — che si è dimostrato adatt o legge n. 2 del 1963, che determinava l'ugua- alla variegata realtà italiana, idoneo a secon- le durata per entrambe le Camere, ed alla darne ed a promuoverne lo sviluppo . È una quale molte altre hanno fatto seguito . riforma che siamo tenuti ad attuare, dando Non rincorriamo, onorevoli colleghi, fu - modo ai precetti che la volontà popolare ha turi referendum, ma inchiniamoci con rive- espresso di esplicare in concreto tutta la loro renza alla volontà che il popolo, nelle efficacia. forme e nei limiti della Costituzione — Di qualsiasi altra riforma si potrà discute- come solennemente recita l'articolo 1 — ha re non prima, ma solo dopo che la class e già espresso . La saggezza delle scelte com- politica si sarà arricchita nella sua composi- piute dal popolo il 18 giugno 1989 e il 9 zione per effetto dell'apertura alla società, giugno 1991, scelte che si integrano nel frutto di elezioni da tenersi in tempi non gioco equilibrato delle molteplici istanze prematuri ed in condizioni idonee per far costituzionali e civili, deve indurre ad una emergere la ricchezza innovatrice di quanto ragionevole fiducia che il paese proseguirà, il corpo elettorale ha deliberato . Provvedere in assenza di improvvisazioni e di sobbalzi , oggi, senza che il metodo derivante dall'esi- in quello straordinario sviluppo che la Co- to referendario sia stato sperimentato e se stituzione del 1948 per oltre quarant'anni ne siano manifestati gli effetti, significhereb - ci ha assicurato e che è destinato a conflui- be porsi contro la volontà popolare, che va re nelle condizioni di benessere di un mag- rispettata nella forma come nella sostanza. gior numero di popoli nell'ambito di una La fuga in avanti, rappresentata da pro - salda, democratica, pacifica unione euro- poste più ampie e la cui giustificazione non pea (Applausi dei deputati dal gruppo sia basata su una precisa analisi delle cause della DC — Congratulazioni). e una precisa indicazione degli effetti speci- fici, di cui oltretutto non sia valutata la PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- compatibilità con l'obiettivo dell'unione eu- revole Magri. Ne ha facoltà . ropea, avrebbe come unica conseguenza l a conservazione delle strutture del potere qua - Lucio MAGRI. Signor Presidente, signori li attualmente esistono . Ancora una volta si deputati, quello che oggi discutiamo non è proporrebbe di cambiare tutto per non cam- propriamente un messaggio del President e biare nulla, per conservare — ed anzi per della Repubblica, ma un atto politico con il accrescere il potere delle strutture che quale il Presidente della Repubblica si arrog a attualmente quel potere detengono . un ruolo ed un potere che non ha . Egli è È contraddittorio fare appello alla volont à stato, infatti, eletto — lo ha detto l'onorevol e popolare e continuamente esaltarla e, una Scàlfaro — come garante della Costituzione volta che il popolo si sia espresso, conside- esistente; non può essere il promotore di rarne la pronuncia tamquam non esset, cioè un'altra Costituzione né il capo di uno schie - come se non ci fosse stata, come dicono i ramento politico che la realizzi . giuristi . Contraddirebbe egualmente alla vo- Il testo che ora discutiamo è, invece, un lontà popolare dedicare la maggior parte del vero manifesto politico, una piattaform a tempo parlamentare ad una stagione costi- complessiva e seria di riforma istituzionale ; tuzionale quando siamo stretti dall'urgenza può e deve essere contestato, quindi, nella dei gravi problemi connessi alla piena attua- sua legittimità. Del resto, il Presidente della zione, entro il 31 dicembre 1992, del mer- Repubblica non lo tace, anzi, ripetutamente , cato unico; problemi la cui soluzione è es- ha avuto la lealtà ed il coraggio di dirci ch e senziale per l'obiettivo dell'unione europea, questo sistema politico in crisi non può che il popolo ha additato come unica e autori formarsi da solo e che deve esserv i definitiva riforma costituzionale. Il che non costretto da un intervento esterno . Su que- toglie che debba continuare quel fisiologic o sto punto non dovrebbe essere consentit a processo di adattamento e di rinnovamento reticenza. E invece le maggiori forze politi- delle istituzioni che è in atto fin dalla prima che, anche quelle che dissentono, hanno riforma costituzionale, quella di cui alla finora scelto in proposito la strada della

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resistenza elastica, del dargli spesso ragion e tersi d'accordo lo vediamo in questi e, in compenso, poco peso, come si fa con giorni — sulle nomine bancarie o sulle con- i ragguardevoli bizzarri. I più si sentono cessioni televisive perché turbano parzial- molto saggi o molto furbi nel portare pazien- mente equilibri di potere dovrebbe trovar e za, in attesa che le sue concitate esternazioni l'accordo per ridefinire le regole del gioco, si rendano inoffensive da sole e, comunque , cioè la base stessa del potere . che finisca il suo mandato . Ciò vuoi dire rovesciare l'ordine logico e Ma sfugge, o forse si capisce troppo bene, temporale delle cose, mettere la testa per che in questo modo si può forse isolare il terra e i piedi in cielo . Presidente della Repubblica ed evitare un Tuttavia, la forza di questo discorso e la conflitto immediato con lui, ma si permett e sua pericolosa efficacia sta nel fatto che ess o nel frattempo che passi nel senso comune e può far leva sui problemi reali . La crisi del tra le stesse forze politiche l'idea generica sistema politico è grave ed è pesante il suo della necessità in tempi rapidi di un nuovo prezzo per il paese. La protesta della gente patto costituzionale e anche la direzione di è sacrosanta e cresce nel modo più confuso , fondo di tale riforma . a volte torbido . Da questo il discorso muove La linea che il messaggio suggerisce è , per proporre una soluzione moderatamente infatti, non meno grave nel contenuto che neoautoritaria. nel merito, ma viene via via accettata quasi Esattamente come negli anni ottanta in- da tutti. I conflitti si circoscrivono alla scelta flazione, disoccupazione, crisi produttiva, in degli strumenti più opportuni per arrivare mancanza di alternativa, aprirono la strada ad obiettivi largamente condivisi. Tale linea alle diverse politiche reaganiane; ora il ten- si può così sintetizzare : la società italiana è tativo è di portare la stessa logica oligarchica dinamica e sana; i suoi guai sono frutt o nel cuore delle istituzioni. Ed esattamente quasi esclusivo della degenerazione del siste- come allora una parte della sinistra si illude ma politico, paralizzato da troppi garantism i che questa linea si possa condizionare o e dalla pratica consociativa, ricattato dall e addirittura volgere al meglio . corporazioni e, insieme, soffocante e perva- Io credo, invece, che essa vada radical- sivo . Per tagliare, quindi, questo nodo non mente contrastata. La discriminante non è basta solo aggiornare, ma occorre cambiare tra rinnovatori e conservatori, ma tra due la Costituzione, nata in tutt'altra situazione direzioni diverse ed opposte linee di rinno- storica. La riforma costituzionale deve anzi - vamento: quella che si rassegna alla fram- tutto e soprattutto garantire una maggiore mentazione sociale, alla «passivizzazione» stabilità di Governo, anzi, una maggior e politica della gente, alla società civile com e autonomia del Governo dal Parlamento, dai puro terreno della spontaneità e della com- partiti e dagli interessi che essi tutelano . petizione, al consenso elettorale prodotto Resta da decidere — e su ciò si accend e dallo scambio e dallo spettacolo, e dunque allora il conflitto — se a questo obiettivo deve porvi riparo con un potere sempre pi ù meglio convenga il passaggio netto ad u n concentrato e separato; e quella invece che regime presidenziale oppure una modifica vede come pregiudiziale non solo conserva - della legge elettorale in senso maggioritario, re, ma estendere a nuovi terreni la parteci- con annesso il cambiamento della forma di pazione democratica, fare i conti con i l governo. potere reale e con i meccanismi di formazio - Ora, si potrebbe, anzi si dovrebbe denun- ne del consenso, dare a tale partecipazion e ciare in tutto questo ragionamento una co- la qualità di un progetto consapevole, l a lossale manipolazione, una rimozione dei forza di valori condivisi, la capacità di sele- problemi e delle responsabilità reali . Un zionare interessi e di stabilire priorità . sistema politico, infatti, che non sa decider e Vorrei ora tentare di svolgere un ragiona - sul debito pubblico, sul fisco, sul nesso ma- mento a sostegno appunto, di questa tesi, e fia-politica, cerca una via di fuga nel muta- ve ne chiedo scusa. So che siete impazienti mento generale delle istituzioni . di sentire qui le decisioni finali dell'onorevo- Un sistema politico che non riesce a met- le Craxi, pur sapendo benissimo che non ce

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ne saranno e che dovrete poi attendere Anche nella periferia italiana abbiamo domani le reazioni di Cossiga a ciò che qualche verifica di questa anomalia : sono hanno detto oggi Craxi e ieri Forlani, e state forse peggio amministrate di altre, citt à dopodomani per vedere come Andreotti av- come Brescia o come Bologna? Oppure ci si rà saputo calmare e rinviare . Di queste accorge che l'alternanza stessa si è realizza- nervose attese, ma senza incertezze e tor- ta, in modo utile è vero, se e quando è stata mento, è ormai fatta la politica italiana . il prodotto di processi politici e sociali au- Rompere questo circolo vizioso di scettisci- tentici, come fu il caso del laburismo inglese smo di fondo e di false emozioni è qui, e nel dopoguerra, del New deal rooseveltiano, tanto più da parte delle minoranze, impos- dello stesso reaganismo, ed è stata invece sibile: non basterebbero clamori ed invetti- ben povera cosa come prodotto casuale di ve. Ciò che posso fare per farmi perdonar e sistemi elettorali . O infine per vedere che il tempo sottrattovi è qualche considerazio- oggi un problema di crisi delle funzioni d i ne non scontata, non ripetitiva e, spero, non governo si pone seriamente in quasi tutti i astrattamente ideologica. maggiori paesi, tanto che, mentre noi discu- Anzitutto voglio contestare l'analisi ormai tiamo del superamento della proporzional e quasi universalmente accettata della crisi del o del presidenzialismo, in Francia e in In- sistema politico . Essa mi pare troppo sem- ghilterra si discute della sua introduzione; o plificata, spesso banale e anche un po' pro- ancora negli Stati Uniti è diffusa la critica al vinciale. Si considera infatti la crisi italiana carattere ormai fittizio delle campagne pre- un'anomalia nel quadro internazionale, la si sidenziali. riduce ad una crisi del sistema politico e l a Non è emblematico che proprio in quest i si addebita quindi fondamentalmente alla giorni emerga la connessione clamorosa tr a mancanza di ricambio delle forze al Governo mafia, terrorismo, grandi centri finanziari e alla debolezza del potere del Governo proprio nei tempi della finanza come Londra stesso. e Tokio, o che ancora non si sia spenta l'eco Come accade sempre alle banalità univer - del crack delle Casse di risparmio, 500 mila samente riconosciute, anche in questa vi è miliardi in America, a lungo coperto dall e del vero. È vero, ad esempio, che senza complicità politiche federali? O del fallimen - l'alternanza è più facile la corruzione, l'oc- to della legge Graham-Hill su cui a parole — cupazione dello Stato da parte dei partiti e sembra di sentire Cirino Pomicino — aveva la loro trasformazione in apparati clientela- impegnato il proprio onore il congresso a- ri, la confusione delle responsabilità . E an- mericano? che vero che il sistema proporzionale in un Il punto vero su cui riflettere e discutere momento di declino dei grandi partiti, delle è dunque il carattere generale e strutturale loro ideologie forti, del loro insediamento della crisi di funzionamento della democra- sociale, può più facilmente produrre fram- zia, proprio nel momento in cui essa sembra mentazione da un lato, trasformismo e d vincente sui suoi antagonisti in tanta part e estenuante contrattazione delle alleanze dal - del mondo. Non è un fatto recente, risale l'altro. almeno alla metà degli anni '70 quando si Ma a metterci subito in guardia dall'estre- incrinò — la letteratura è vasta in questo ma semplificazione potrebbero servire alcu- senso — il blocco sociale e culturale definit o ne constatazioni che non a caso si censura - fortista e keynesiano, caratterizzato dall'al- no. Basta infatti allargare lo sguardo al leanza capitale-lavoro, dalla spesa pubblic a mondo per accorgersi di quanto sia proble- come stimolo alla domanda e base della matico il nesso tra alternanza e govern o coesione sociale, dal ruolo forte di partiti e efficace. Due paesi come la Svezia e il dei sindacati, dal potere effettivo degli Stati Giappone, governati per decenni dallo stesso nazionali. partito, hanno dato prove eccellenti di go- Quell'assetto è venuto meno, per un ver- verno incisivo, l'uno nella promozione del - so, per la trasformazione intervenuta nel l'economia, l'altro sul terreno di un funzio- corpo sociale, per la frammentazione delle nante stato sociale . classi e delle culture, per la degenerazione

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parassitaria della spesa pubblica, per la bu- resa dei conti. Qui infatti la forza organizza- rocratizzazione di partiti e sindacati; per ta della sinistra nella società e nella cultur a altro verso, per un surplus ingovernabile di ha imposto di accompagnare la ristruttura- domande sociali e di diritti di veto per la zione economica con nuova estensione del- crescita di un contropotere che non riusciv a l'assistenzialismo o di coltivare, soprattutto , a diventare alternativo. un nuovo patto con la rendita e l'evasion e Non vi è chi non ricordi la lucida analisi fiscale come nuova base di massa del potere . della trilaterale appunto sul conflitto demo- Qui la forte tradizione di partecipazione crazia-sviluppo capitalistico a metà degli an- politica ed elettorale ha costretto il potere ni '70. Quella denuncia trovò una risposta ad usare, ben al di là dei media, un apparato nei fatti durante gli anni '80 . Alla crisi si pose organizzativo capillare e clientelare . Qui lo riparo non solo con una redistribuzione del smantellamento delle forti appartenenze i- reddito e del comando nell'economia, ma deologiche, in un sistema politicamente tan- con un duplice progresso di neutralizzazione to strutturato, è presto diventato nuov o delle istituzioni democratiche. Innanzitutto trasformismo e lotta tenace di ceti politici un processo di trasferimento del potere po- concorrenti quanto simili: una specie di litico e non solo economico fuori dalle sed i monopartitismo rissoso. controllabili dalla sovranità popolare, nelle Tutto ciò ha funzionato, ed egregiamente , istituzioni internazionali, nelle grandi con- fino a che i meccanismi spontanei del potere centrazioni economiche private che ormai sociale bastavano a se stessi; il Governo regolano ricerca, strategie produttive di lun- doveva solo sostenerli e mediare le loro go periodo, modelli di consumo e di vita e d conseguenze sociali, distribuendo risorse fi- infine negli automatismi di un mercato mon - nanziarie ancora disponibili . Ma ora siamo diale ormai incontrollabile dagli Stati nazio- al dunque: problemi come il debito pubbli- nali. co, l'evasione fiscale, la rivolta localistica , Non è significativo — vi chiedo — che in l'intreccio tra mafia e politica, il degrado dei questi anni ormai le politiche reali siano servizi collettivi diventano non solo insop- state pressoché eguali da parte di Govern i portabili per la gente comune, ma handi- diversi per collocazione, intenzioni e form e caps determinanti per le forze forti . Rendita di legittimazione quasi indipendenti dalla e profitto, masse assistite e popolo dell'eva- loro volontà? sione, voraci apparati politici e libero mer- Il secondo processo è stato di destruttura- cato: tutto ciò sta ormai insieme a fatica. zione dei soggetti politici : la ricostruzione, Ecco la dimensione della crisi politica, le cioè, del consenso attraverso la manipolazio- sue ben più estese e complesse radici di ne dei media e attraverso il voto di scambio . quanto si pensi o si dica . Il sovrano, più che essere rinchiuso nell a Ora, se così stanno le cose, a me paiono torre, è stato comprato o lobotomizzato . evidenti sia la reale natura delle proposte In questo modo il sistema è riuscito a oggi in campo, sia tutta la loro inadeguatez- ricostruire un potere di fatto forte e fun- za. Esse sono, come abbiamo sentito i n zionante nella società, ma al prezzo di sa- questo dibattito (peraltro molto ripetitivo e crificare la capacità specifica del Governo modesto), sostanzialmente due. La prima è propriamente politico e di evocare d'altr a quella del regime presidenziale. E la più parte un'opinione pubblica passivizzata ma forte e si fa lentamente strada, anche s e oscillante, quanto vorace di protezione e ancora minoritaria, perché in qualche mo- privilegi. do, io credo pericoloso e distorcente, s i Così che, quando come oggi accade, af- misura con il problema reale, non certo nel fiorano problemi che avevano bisogno di un senso che rimette le scelte in mano al popo- Governo vero e non solo compiacente, tale lo, né che favorisca alternative programma- soggetto manca o è ricattato dal meccani- tiche: questa è vuota retorica. smo del mercato politico . I regimi presidenziali sono oggi caratteriz- In Italia tutto ciò è avvenuto in una misura zati, e più che mai, da una competizion e assai maggiore e più rapidamente arriva alla ridotta a spettacolo televisivo, mortificata

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dal pettegolezzo banditesco sui candidati , Allo stato delle cose, infatti, un simil e dalla volontaria rimozione di ogni impegno marchingegno, tanto più se fondato sull'uso programmatico vincolante, di qualsiasi con- del sistema uninominale, consegnerebbe sta- notazione del mandato, e dunque, non a bilmente un dominio pieno ed artificioso alla caso, da un altissimo tasso di astensionismo democrazia cristiana. Si obietta che la sini- elettorale. Sappiamo come si eleggono i stra, unita, potrebbe competere ; ma la sua Presidenti del più grande paese e con quale attuale divisione rende tale accordo impro- percentuale di voti effettivi . Il punto di forza babile e se, per coazione, esso si realizzasse , del presidenzialismo — e l'onorevole Crax i produrrebbe probabilmente una riduzione in un'intervista dello scorso anno lo disse anziché una estensione del consenso eletto- con franchezza lodevole — sta invece pro- rale della sinistra . Si obietta ancora, più prio nel fatto di separare il più possibile nelle astutamente: bene, questo sarà vero all'ini- decisioni fondamentali il potere esecutivo, zio, ma più in là una sinistra costretta a delegato senza vincoli e concentrato, dal unirsi all'opposizione si attrezzerebbe per il potere parlamentare, per sua natura ormai, Governo. Altra astrazione totale! Questa DC e utilmente, condizionato dal voto di scam- non userebbe il peso così regalatole pe r bio e che si trasforma in un ceto politico governare da sola, imporrebbe coalizioni , localistico e inamovibile . ma ancora più subalterne, ad alleati inter- Il prezzo che si paga sul terreno della scambiabili. Altro che alternativa! democrazia a me pare evidente ed irrevoca- La seconda ragione dell'insensatezza è bile, ma via via lo diviene anche quello ch e ancora più importante . Forse Berlinguer si paga alla spoliticizzazione e alla turbolen- esagerava dicendo che non si può riformar e za sociale . la società solo con il 51 per cento : ma è ben Lo stesso potere esecutivo diventa, sì, illusorio pensare che si possa farlo con i140 autonomo, relativamente, dal popolo, ma per cento, tanto più se raccolto non su parte della società che conta, fatalmente programmi e lotte politiche reali ma per l a subalterno ai suoi interessi immediati . pressione di una convenienza elettorale . Ho È serio, realistico pensare che la sinistra provato ha fare un po' di conti sulle proposte potrebbe giovarsi, in qualche modo di un di legge elettorale in campo. Quella della tale assetto e non venirne invece sradicata ? democrazia cristiana assicura a tale partito Non è significativa la difficoltà, attuale ma un premio del 12 per cento se si presenta da ormai permanente, del partito democratic o solo (una sorta di partito medio regalato a negli Stati Uniti, o la parabola della stessa chi compra quello maggiore!), o renderebb e esperienza mitterrandiana? autosufficiente una eventuale coalizione La seconda proposta sul tappeto è forse centrista. La proposta del PDS minaccia di meno pericolosa ma ancora più contraddit- dare alla DC la maggioranza assoluta, per- toria e, proprio per questo, destinata via vi a metterebbe al PDS una rappresentanza pro- a concedere molto alla prima . Ciò che più porzionale ai suoi voti grazie alla loro con- mi colpisce e mi rende critico è il fatto che centrazione territoriale e ridurrebbe questa proposta, nei concreti progetti dell a fortemente tutti gli altri partiti . Come mar- democrazia cristiana e del PDS, non si limita chingegno per ridurre il potere di coalizione a stabilire un qualche limitato incentivo all e dei socialisti mi pare troppo costoso; come coalizioni per far partecipare gli elettori alla artifizio per costringere i socialisti all'alter- scelta effettiva dei governi e spingere i partit i nativa non mi pare molto saggio . Il suo a coalizioni programmatiche. Essa non sti- primo risultato è solo quello di un'ulterior e mola processi politici, ma pretende di surro- divisione tra socialisti, PDS e rifondazion e garli e di imporli; cerca infatti di trasformare comunista. in maggioranza di governo una minoranza In prima istanza, tra la proposta presiden- di circa il 40 per cento degli elettori . Questa ziale e quella maggioritaria vi è certo un mi sembra, oltre che una inammissibile fe- antagonismo ed un conflitto di interessi; ma rita della democrazia, anche una insensatez- è impensabile che l'una e l'altra passino za politica. senza un consenso relativamente ampio. La

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previsione non è dunque difficile : o ci si politicizzazione! Non si può parlare di sov- avviterà in un conflitto senza sbocchi e ranità popolare prescindendo dall'individua- avventuroso, o maturerà un compromesso al zione di cosa sia quel sovrano o, peggio , ribasso (maggioritario più elementi di presi- accettando e anzi promuovendo la sua fran- denzialismo) . Non a caso, coloro che oggi tumazione e il suo stato confusionale . propongono la riforma elettorale via via si Se non si parte da qui, dall'estension e dispongono a modifiche anche nella forma di della democrazia e soprattutto dalla sua governo: cancellierato e potere sulla durata qualificazione come principio governante e della legislatura al Presidente del Consiglio. non solo come somma di domande e diritti , Un tale compromesso non sarebbe possi- la crisi politico-istituzionale non ha soluzio- bile senza essere garantito da una qualche ne e precipiterà in una spirale di inutile e forma di Governo di grande coalizione. A chi avventuroso autoritarismo . Certo, sono pos- di voi ricorda l'esperienza degli anni '7 0 sibili e forse utili modifiche istituzionali . vorrei chiedere di immaginare quale effetto Penso al superamento del bicameralismo, ad avrebbe tale percorso in una situazione di un nuovo decentramento, forse anche ad più profonda delegittimazione dei soggetti una limitata correzione della proporzionale politici di tale assemblaggio di emergenza. e così via, modifiche che aprano la strada , Da questa analisi e da questa critica risul- aiutino la trasformazione profonda in avanti tano alcuni tratti di una linea alternativa che della democrazia moderna . Ciò che non è non ho ora il tempo e la capacità di esporre invece possibile è pensare con fiducia ad un come si dovrebbe e potrebbe . Al suo centro nuovo assetto costituzionale che preceda e d però, dirimente (l'ha detto tante volte Pietro eluda i nodi del problema e faccia a meno Ingrao), sta, a me pare, anzitutto la questio- della preventiva crescita di rapporti di forza ne del potere reale, del recupero da parte ma soprattutto di soggetti organizzati, di delle istituzioni democratiche di un control- una nuova egemonia culturale, che faccia a lo sulle sedi effettive di decisione che rego- meno, in sostanza, di una battaglia difficile lano l'interesse generale. Stato nazionale e ma forte di opposizione, su questo come s u istituzioni internazionali, strumenti di pro- altri terreni. grammazione articolata dell'economia e di Una Costituzione (e ho finito) è certo un orientamento selettivo del consumo, potere compromesso, ma anche e sempre ratific a di contrattazione nell'universo pericolosa- e cristallizza una vicenda storica già in atto . mente totalizzante dell'impresa, partecipa- Così fu per la Carta del 1947 . Essa fu il zione e controllo degli utenti nella gestione prodotto della Resistenza, di una straordina- dello Stato sociale, laddove cioè il mercat o ria partecipazione di popolo, della liquida- non garantirà mai la razionalita delle scelte zione del fascismo e anche dell'emarginazio - e l'arbitrio del burocrate diventa legge! No n ne della classe dirigente prefascista , si può dire che il mondo è cambiato e dell'emergere di un particolare partito co- ignorare che il primo di questi cambiamenti munista, di un particolare partito cattolico, sta proprio nella nuova dislocazione del po- di una nuova élite democratico-liberale. tere, in una più diretta e pressante connes- Come è possibile, oggi, un nuovo patt o sione tra politica ed economia nel quadro costituzionale a tempi brevi, a conclusion e dell'internazionalizzazione . Non si può dun- di un decennio di vittoriosa controffensiv a que ragionare sulle Costituzioni come si conservatrice, con una crisi di partecipazio- poteva fare cento o cinquant'anni fa. ne e disorientamento del corpo sociale, ad L'altro punto decisivo sta nella modifica opera di coloro stessi che di quella crisi sono dei meccanismi veri e forti di formazione del responsabili e beneficiari e che non abbia i l consenso, ciò che lo rende passivo e amorfo senso della restaurazione dell'oligarchia? o potrebbe renderlo governante e unificato. Io vi chiedo con serenità e onestà : ma Scuola, informazione, ricostruzione dei par- pare a voi che in questi due giorni di dibat- titi come organizzazioni di massa idealmen- tito si respirasse quell'aria di passione poli- te identificabili, espressioni di ceti sociali tica, di fervore intellettuale che dovrebb e definiti o agenti della loro unificazione e caratterizzare una fase costituente?

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Per questa ragione dunque sostanziale, GIULIANOAMATO. Signor Presidente, ono- storico-politica, oltre che garantista, "noi sia- revoli colleghi, è un problema non da poco mo avversi a procedure sospensive o ridut- quello che il ventesimo secolo ha posto alle tive dell'articolo 138 della Costituzione, anz i istituzioni democratiche. È il problema, per di più avversi all'idea stessa di decretare una dirla con le parole di un grande costituente fase costituente senza ancora sapere come e «di adeguare il funzionamento delle istituzio- per che cosa. ni alla esperienza assolutamente nuova nell a Può sembrare lo so — che dicendo storia della civiltà, sorta dalla immissione questo ci si condanni a conservare per ora nella vita politica di decine di milioni d i la Costituzione che c'è . Ma non me ne cittadini senza distinzione di posizioni socia- preoccupo più di tanto . Questa Costituzio- li, di cultura, di sesso e dalla pressione d a ne aveva dei limiti, come ogni compromes- questi esercitata sullo Stato per ottenern e so, e come ogni cosa del mondo ha subìto l'intervento nelle più varie direzioni» . l'usura del tempo, ma non è tuttora male . È il problema di un secolo che si apre con Anzi, non è stata tutta applicata ed occorre- le istituzioni liberaldemocratiche in piedi , rebbe restaurarla dai troppi aggiustament i palesemente incapaci di affrontarlo, chiuse abusivi. come sono in congegni di rappresentanza Se e finché non si producano attivament e politica che ignorano le articolazioni econo- le condizioni per migliorarla, la sua difesa miche e categoriali della società, chiuse i n non è solo legittima, ma preziosa . Spesso istituzioni di governo plasmate sulla omoge- accade nella storia che un'intelligente difesa neità di una società elitaria che non esist e delle conquiste passate sia premessa e lev a più. necessaria per innovare sul serio e nella Il problema del ventesimo secolo emerge direzione giusta, mentre i confusi laudatori in più occasioni in Italia. Oggi siamo alla del nuovo restaurano un peggiore passato . terza. Ed è giusto tornare anche alle prece- Questa è certo — lo so — una posizione denti, perché vi sono dei corsi e ricorsi minoritaria, va contro corrente . Ma sono storici, e perché vi sono errori e lacune, nell e convinto che la crisi attuale sia tanto profon - occasioni precedenti, che finiscono per pe- da, che penalizzi una parte tanto grande del sare sul futuro . paese, che le attuali proposte siano tanto Il ventesimo secolo esplode in Italia nel pericolose e contraddittorie, che le vere 1919, attraverso la profonda mutazione in- discriminanti nei prossimi anni possono e- trodotta con la proporzionale. Per decenni l a mergere e portare a nuovi schieramenti . rappresentanza uninominale era stata l'e- Forse anche in me lo confesso — c'è i l spressione più autentica del modello e de i dubbio se in questa fase storica ci saranno princìpi liberali, fondati su un rapporto dua- forze bastevoli per un'alternativa reale s u le Stato-individuo che non tollera nulla tr a questo come su altri terreni. Noi ci provia- l'uno e l'altro e su una forma di governo ch e mo, ma sappiamo di portare il peso di un a alcuni dei contemporanei definivano ess a sconfitta storica e della diaspora che ne è stessa personalistica: un Governo non di seguita. Ciò però di cui sono assolutamente partiti e di gruppi, ma di uomini, i quali si convinto è che questa, dell'opposizione per aggregano flessibilmente e costituiscono un a l'alternativa, aspra e lunga, è comunque l a maggioranza. sola strada realistica: ogni altra è destinata La proporzionale cambia tutto questo : a portare alla sinistra non magnifiche avven- non è solo un diverso procedimento elettivo ; ture ma peggiore e più mortificante declino impone una diversa forma di governo . «Il (Applausi dei deputati della componente di pubblico e gli uomini politici — avrebbe rifondazione comunista del gruppo misto e detto Gaspare Ambrosini — debbono fars i del gruppo di democrazia proletaria — Con- persuasi che l'adozione della rappresentan- gratulazioni). za proporzionale, non rappresenta soltanto un cambiamento della procedura elettorale PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- ma importa una innovazione profonda nell a revole Amato. Ne ha facoltà . concezione della rappresentanza parlamen-

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tare e nel funzionamento del regime parla- governi debbono diventare governi di partit i mentare». affini sulla base di comuni programmi ; sia Qual è il cambiamento? Lo spiega con l a modificato il regolamento della Camera pe r lucidità che ha tante volte nei suoi tanti rendere meno facili i gruppi e i sottogrupp i scritti su La nuova antologia Maggiorino che costituiscono la degenerazione dei par- Ferraris, nascosto in questa occasione sotto titi . Insomma, la lista che ha il maggior lo pseudonimo di Spectator: «Più di un numero di suffragi sia eletta per intero». La ministro entra in Gabinetto con la designa- strada era ormai aperta per quella che di- zione del proprio gruppo, coordina nel Con- venterà la modifica elettorale. siglio dei ministri il suo voto con le decision i Nella primavera del 1923 il Gran consigli o del gruppo che spesso, alla sua volta, le del partito fascista approva un disegno di coordina con quelle della direzione o del legge che approda alla Camera esattamente partito . Non indica ciò forse che la propor- nel luglio del 1923 . Diverrà la legge Acerbo, zionale sta in certa guisa passando dalla a difesa della quale si leggono negli atti Camera al Governo?» Ma è un male questo ? parlamentari del tempo argomenti che i La risposta è no! : «Il governo dei gruppi colleghi hanno sentito riecheggiare non d a giova guardarlo come uno strumento men o molto. «In Inghilterra» — diranno i difensor i imperfetto del passato per imprimere al del disegno di legge «vige lo scrutinio Governo l'indirizzo voluto dal paese . Col uninominale senza ballottaggio . Lo che e- Ministero di gruppi si deve determinare una sclude affatto le minoranze . In Francia può doppia corrente di idee e di direttive politi- essere addirittura annullata la rappresen- che, l'una che va dal paese al Governo, tanza delle minoranze ; speciosa e sofistica l'altra che dal Governo va al paese» . E è l'obiezione che la maggioranza relativ a Maggiorino Ferraris, che era un conservato - sia in realtà una minoranza rispetto alle re illuminato, aggiungeva: «È l'evoluzione somme delle minoranze» . Invano dalle altre che previene la rivoluzione». parti si contrappongono argomenti diversi . Ma l'evoluzione per prevenire la rivolu- L'onorevole Gronchi — il primo a parlare zione avrebbe dovuto giovarsi di una cultura per il gruppo popolare — si dichiara con - non monista e non statualista che allor a vinto, tenace e aperto sostenitore della pro- mancava, che fosse in grado di costruire porzionale : chiede che almeno sia stabilito tutti gli spazi e tutte le nervature di un o un quorum minimo per il conferimento Stato realmente democratico, realmente a- del premio di maggioranza, e propone che perto, capace di ospitare non più soltanto si stabilisca il 40 per cento . L'onorevole migliaia, ma milioni di uomini . Questa cul- Paolo Cappa — anche lui popolare — più tura non c'era ed emersero, più rapida- rigido dice: «Voi sarete costretti a fare in mente dei benefici, le disfunzioni del nuov o anticamera quegli accordi e quei blocchi sistema, che rendeva più difficile del pre- che a noi proporzionalisti rimproverate di cedente aggregare le maggioranze, costitui- aver reso necessari alla Camera, ma non re governi stabili; non aveva più — il rap- c'è vera differenza. Mentre alla Camera porto tra i gruppi — la facile flessibilit à gli accordi si stringono per un determinat o che aveva avuto in precedenza il rapporto programma di Governo, fuori invece du- tra gli uomini . rante le elezioni gli accordi portano co n Cominciarono le ricerche di correttivi ; si sé la confusione delle idee, la combinazione avanzarono le proposte di revisione della ibrida e il mal trattamento di tutti i pro- proporzionale, alcune voltate all'indietro : grammi». Per i socialisti l'onorevole Frontini siano non i partiti a scegliere gli uomini ma dirà: «Sistema maggioritario si dice quell o gli uomini a scegliere le liste in cui collocarsi ! che ci si propone . Mai espressione fu meno Sono proposte che leggiamo sulle riviste del indicata ed appropriata. tempo. Oppure, la significativa proposta del- Maggioritario era, col correttivo del bal- l'onorevole Casertano, che non a caso du e lottaggio, il sistema del collegio uninomina- anni dopo sarà relatore di una legge famosa, le. La verità è che voi ci proponete un e che in un suo articolo del 1921 scrive : «I sistema minoritario per eccellenza, un siste-

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ma che dà diritti e dignità di maggioranza a l'era fascista ed il «governo dei milioni di quella minoranza che sopravvanza le altre, uomini lo lasciammo al totalitarismo . sia pure per pochissimi voti soltanto». La seconda occasione che ci ha ripropost o E l'onorevole Turati definirà «un'allegra il problema del ventesimo secolo è stato il fecezia» i paragoni che si cerca di fare co n secondo dopoguerra. Ammaestrati dall'e- i sistemi inglesi e francesi. E grande emozio- sperienza del fascismo, arricchiti dalla vita- ne desterà nell'aula l'intervento di Giovann i lità e dal radicamento dei partiti democratic i Amendola: «Se vi è materia in cui la consul- nella Resistenza e nei Comitati di liberazio- tazione diretta del paese si presenta oppor- ne, affrontammo il problema con ben altra tuna ed anzi necessaria, questo è nel caso d i consapevolezza. Non fummo i soli ad affron - fronte al quale ci troviamo . Può il paese, se tarlo: lo affrontarono, quasi nelle medesime crede, rinunciare ai suoi diritti o a parte de i condizioni, i tedeschi e i francesi, cioè i paesi suoi diritti, ma è necessario che se ne assu- vicini a noi, con tradizioni vicine a noi, con ma la diretta responsabilità. Non possiamo esperienze recenti simili alle nostre . noi deputati, rappresentanti per un period o Il paese più lungimirante nel dotarsi di determinato di tempo di questi diritti, assu- una Costituzione adeguata al nuovo tempo merci la responsabilità di mutarli e non fu la Germania federale. Adottò un sistema restituirli al paese nella pienezza in cui c i elettorale innovativo e davvero lungimirante sono stati consegnati». il quale, combinando l'uninominalismo e l a Ma il sottosegretario alla Presidenza Acer- proporzionale ed accoppiandoli ad una niti- bo avrà facilità nella sua replica a respingere da clausola di sbarramento, portò ad un tutti questi argomenti, e il disegno di legge progressivo lento allineamento delle forze passerà più o meno come era entrato . Era politiche su pochi poli, senza forzare in entrato alla Camera con due caratteristich e alcun modo i processi, ma contenendoli i n fondamentali: premio di maggioranza, due un progredire che era della società e delle terzi dei seggi alla lista che avesse ottenut o istituzioni . E garantì governi stabili non con- almeno il 25 per cento dei voti ; preferenza sentendo, sia chiaro, il Governo della mino- unica da esprimersi esclusivamente col co- ranza, ma dando caso mai al Capo dello gnome (Applausi dei deputati del gruppo Stato la facoltà di far vivere per pochi mesi del PSI). La Commissione parlamentare, a un Governo di minoranza allo scopo d i maggioranza, modificherà almeno in parte accertare se era possibile nel frattempo ch e questo secondo carattere e dirà che, per recuperasse la maggioranza ; ovvero, ove favorire gli analfabeti, forse è utile che l a questo non accadesse, arrivare allo sciogli - preferenza possa essere espressa anche col mento delle Camere . numero, e che se ne possano esprimere due . Erano agli italiani ed ai francesi ignote Ma sarà l'unica modifica. idee del genere, giacché poi gli italiani e i Acerbo dirà: «Alla fin fine il Governo ha francesi finirono per adottare sistemi parla- accolto numerosi principi che hanno forma- mentari assai tradizionali? Non erano igno- to da anni oggetto di richieste anche da te. In Francia già Léon Blum negli anni '4 0 parte di partiti sovversivi e che i govern i aveva prospettato un presidenzialismo, d i democratici non erano mai stati capaci di cui poi per la verità si pentì nell'immediato accogliere . I sistemi da scegliere, in ultim a dopoguerra. Ma anche da parte cattolica, in analisi, sono due: o attribuire la maggioran- Francia, Desmenton aveva formulato il pro- za a quella lista o a quel partito che otten- getto, che il movimento repubblicano popo- gono il maggior numero dei voti, anche s e lare aveva fatto suo nel 1945, di un esecutivo questo non raggiunga la maggioranza asso- diarchico fondato su un Presidente dell a luta, o contentarsi di avere una Camera in Repubblica cui spettano poteri di alta dire- cui la maggioranza parlamentare risulti da zione politica, affiancato da un primo mini- una fortuita e sempre rinnovantesi coalizio- stro che ha il governo del quotidiano. ne di minoranza» . Un progetto semipresidenziale, non golli- Con questa legge, non certo con l'elezione sta, ma cattolico. diretta di chicchesia, ci addentrammo nel - In Italia alcuni hanno detto dopo con

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troppa facilità, nei momenti iconoclastici dai se un'ipotesi presidenziale, si contrappose quali troppo facilmente e troppo spesso ci un Amendola, secondo cui è la coscienz a facciamo prendere, che i nostri costituenti , politica affidata all'azione dei partiti la vera troppo ignoranti e troppo provinciali, adot- garanzia della stabilità. tarono le soluzioni che adottarono perché In quel momento non poteva non esser e troppo ignoranti e troppo provinciali. Nulla questa la soluzione vincente . Fu una soluzio- è più falso di questo! I nostri costituenti ne giusta o fu sbagliata? La mia personal e erano consapevoli di queste soluzioni, le opinione è che in quel momento fu un a discussero, le valutarono e raggiunsero po i soluzione giusta e che i costituenti, per l a conclusioni diverse. Ma conoscevano quelle società italiana del tempo, per i partiti divisi soluzioni: le conosceva Calamandrei, le co- del tempo, non potevano che adottare un a nosceva Vanoni, le conosceva Egidio Tosa- soluzione che fondasse sulla rete della con- to, forse tra i costituenti il più lungimirante . sapevolezza dei partiti di allora, fortement e Non è un caso che tra le sue proposte radicati e legittimati, le prospettive di con- troviamo anticipato il meccanismo che poi solidamento di una democrazia che era at- sarà presente nella Costituzione di Bonn traversata da venti eversivi che facilmente secondo il quale, se il Governo non viene avrebbero preso il sopravvento ove si fossero abbattuto da una maggioranza assoluta e si determinati squilibri tra i poteri istituzionali. ritrova con la maggioranza relativa, il Capo Quindi, a quella rete di partiti ed al loro dello Stato avrà la scelta tra il mantenerlo concorso venne affidato con successo il ra- temporaneamente ovvero sciogliere . dicamento della democrazia italiana, ch e Tosato aveva letto Léon Blum, aveva letto poté consolidarsi, nei primi decenni, esatta - il progetto Desmenton e, cattolico simile ai mente grazie a questo . cattolici francesi, aveva aderito all'idea che Ma in realtà in quella occasione, facendo un sistema semipresidenziale potesse essere così, ancora una volta non avevamo costrui- più efficace del sistema parlamentare ; e to uno Stato democratico che fosse la cas a parlava di più regioni, di un forte regionali- per milioni di uomini: avevamo affidato quei smo, ai limiti del federalismo. milioni di uomini alla capacità di tenuta de i È noto che Tosato, prendendo poi atto che partiti. E finché i partiti tennero, oltre che l'Assemblea si era orientata su un sistema nelle istituzioni anche nella società, i milioni parlamentare non sufficientemente raziona- di uomini vi si riconobbero; quando la so- lizzato, volle presentare in aula a titolo per- cietà fu cresciuta e la rete in qualche modo sonale un emendamento che prevedeva l'e- finì per ossificarsi all'interno delle istituzio- lezione diretta del Capo dello Stato qualora ni, iniziò la fase della quale oggi stiam o nessuno avesse avuto la maggioranza in discutendo. Parlamento per due votazioni. E Aldo Moro, E siamo al nostro tempo, alle inefficienze, a nome del gruppo democristiano, precisò alle disfunzioni, alle disaffezioni di cui tanto che si trattava di un'iniziativa personale d i parliamo. Dal futuro e dal passato emergono Tosato. idee di riforma e spinte di cambiamento ch e La soluzione fu diversa, per ragioni con- rendono potenzialmente dinamica, ma an- tingenti ma in fondo per ragioni storiche che che pericolosamente confusa, la fase che possiamo tutti capire: tanto in Italia quanto stiamo vivendo. in Francia i partiti usciti vittoriosi dalla Opportuno e giusto perciò è stato il richia- Resistenza erano indotti a ravvisare in sé mo del Capo dello Stato, un richiamo che medesimi la principale garanzia di stabilità . dobbiamo in primo luogo accogliere ravvi- Fu questa in fondo la ragione della differen- sando in esso la necessità da parte nostra di za con la Repubblica federale tedesca, dove , prendere responsabilmente posizione rispet- mancando partiti usciti vittoriosi dalla Resi- to alle spinte che abbiamo intorno, di deci- stenza, ci si affidò piuttosto ai congegni frarle, di non civettare con tutto e con tutti . istituzionali che a una forza partitica, che Attenzione, onorevoli colleghi abbiam o non c'era. visto coagularsi in un recente referendum A Calamandrei, che propose ma poi dismi- spinte verso i rafforzamento dei partiti, at-

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traverso la ricerca per quella via di un L'unico che finisce per avere, non so se al sistema maggioritario, e spinte verso la loro di là o al di qua delle vostre intenzioni, è distruzione e delegittimazione totale . Siamo quello di essere una sorta di pistola messa d'accordo con entrambe? Possiamo essere sul tavolo del processo riformatore, una d'accordo con entrambe? Possiamo assume - pistola che dice agli altri: se volete le rifor- re il consenso così coagulatosi come consen- me, questa è la prima . E siccome questa so per qualcuno o per tutti? Vogliamo ac- prima nessuno la vuole, non si farà alcuna corgerci o no che è ancora Guglielmo riforma. Giannini, che è ancora il vecchio qualunqui- No, questa non è una strada . Andiamo smo che riaffora quando si mena scandalo verso la crescita, verso la moltiplicazione allorché viene prospettata l'ipotesi che una delle diversità ed il problema è convogliarle, legge faciliti l'elezione dei leaders dei partiti, collocarle, dare loro una sistemazione de- quasi che si tratti di capi mafia ai quali mocratica, non prendere atto della difficolt à occorre opporre l'ostracismo e non fornire di tenerle insieme e prendere la scorciatoia alcun ausilio legislativo ? del governo di minoranza . Oppure l 'impopolarità che ci guadagne- Se questo è il tema, se il tema è costruire remmo nei confronti dei falsi maestri, che una casa per milioni di cittadini, allora il predicano con tanta inesistente autorevolez- percorso vero è quello di una vera, articola- za antiche tesi qualunquiste, ci trattiene dal ta grande riforma . E non si cerchi, compa- dire quello che in realtà tutti pensiamo e che gno Magri, di contrapporre alla semplifica- avremmo la responsabilità di dire? E non c i zione maggioritaria la macchietta di un a rendiamo conto che non avendo il coraggi o semplificazione neoplebiscitaria che risolve di dire quello che pensiamo favoriamo in il problema affidando tutto il potere ad u n realtà non il rinnovamento della società, ma uomo che il carisma designa come solutore la disgregazione degli assi su cui una società di tutti i problemi. Questa macchietta la si può essere democraticamente costruita? può costruire sulle satire, ma non ha nulla Ma neppure la semplificazione del premi o a che vedere con la proposta socialista. Non di maggioranza è una soluzione. Non lo è il è così! (Applausi dei deputati del gruppo qualunquismo, non lo è la semplificazione del Psi). Lo ha capito Augusto Barbera, del premio di maggioranza. È in realtà un dimostrando nell'intervento di ieri consape- ritorno all'indietro . Se guardiamo alla stori a volezza del senso della nostra proposta; e che ho cercato brevemente di ricordare, è gli sono grato di aver avuto il coraggio di una pervicace riaffermazione di un punto s u dirlo. cui si inchiodò l'Italia nel 1920, su una Grande riforma è in primo luogo regiona- cultura monista che vede il potere in un lismo, è creare autonomie vere, intendere unico punto — oggi nel Parlamento — e ch e finalmente l'eguaglianza non come egual e vuole garantita li dentro un'unità che maga- regola stabilita per tutti da una burocrazi a ri non c'è e che va invece costruita assem- centrale, ma come eguale diritto delle singo- blando le nervature di un sistema istituzio- le comunità di organizzarsi come ciascuna nale democratico . comunità ritiene di fare . Non il regionalismo Non entro ulteriormente nel merito . Del timido, soffocato dalle burocrazie centrali resto gli argomenti erano già stati tutti espo- che abbiamo avuto in questi anni, ma un sti nel 1923 e non occorre ripeterli . Mi limito regionalismo autenticamente politico e au- a porre una domanda ai colleghi democri- tenticamente legato alle comunità locali . stiani, quasi alla conclusione di questo dibat - Grande riforma è autonomie e responsa- tito. Voi dite che questa vostra proposta bilità tecniche nell'amministrazione, an- serve ad incoraggiare le coalizioni . Ma riflet- ch'essa troppo sovrastata dal potere politi- tete su un fatto: nessuno in quest'aula si è co, priva di responsabilità, che possano dichiarato d'accordo con voi. Ci proponete essere fatte valere nel processo di negozia- uno strumento per favorire le coalizioni e zione del pubblico impiego e nelle fasi di restate soli in questa proposta. attuazione delle leggi. Grande riforma è Qual è allora il senso della proposta? democrazia economica, che dia ai lavoratori

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la possibilità di dire la loro nelle fabbriche , vogliasse intorno a sé unitariamente la for- che dia ai rappresentanti dei lavoratori la mazione di schieramenti. possibilità di essere presenti sul mercato È chiaro che qui si pone la questione della previdenziale e sul mercato finanziario. legge elettorale. Hai ragione, Augusto : c'è Grande riforma è allargamento dei canali di una questione di legge elettorale. Ma ha partecipazione popolare, riempiendo quello risposto molto bene Andò ieri quando ha che è un autentico vuoto nei rapporti tra detto che quella della legge elettorale è una cittadini e Parlamento . questione che si pone in tempi e in quadri Riflettiamo su quello che è successo in che vanno attentamente valutati. A me è venti anni di esperienza referendaria . Dob- stato spiegato, quando ero un giovane inge- biamo prendere atto di un dato di fatto : gnere delle istituzioni, che non si posson o attraverso i referendum i cittadini non chie- anteporre le leggi e le modificazioni legisla- dono più soltanto di abrogare leggi, ma tive ai processi politici . Mi permetto di rivol- anche di modificarle; e siccome l'istituto gere questa obiezione, di cui in molti mi referendario è soltanto abrogativo siam o convinceste, a coloro che oggi sembran o sempre in presenza di deformazioni, forza- cadere nello stesso errore . Non si possono ture, che poi costringono la Corte costitu- anteporre le leggi ai processi politici . Allora zionale ad un compito che non è giust o il problema della legge elettorale cerchiam o affidare interamente alla sua responsabilità . di collocarlo con saggezza, con prudenza , Perché allora non ne prendiamo atto e no n nei tempi e nei quadri in cui esso va collo- prevediamo che proposte non abrogative cato. ma emendative, come erano quelle di cui è La mia risposta è che oggi in questo stato promotore insieme ad altri l'onorevol e quadro, con le prospettive che abbiamo Segni, quando hanno raggiunto le 500 mila davanti, non c'è sistema migliore di un a firme hanno accesso diretto al Parlamento , proporzionale che tutt'al più possa essere non con la beffa che oggi si consuma a l corretta allo scopo di ridurre la frammenta- danni delle proposte di iniziativa popolare zione; ma compiti che riguardino la stabiliz- con 50 mila firme, ma con l'obbligo per le zazione delle maggioranze dei Governi non Assemblee entro tre mesi di averle al primo devono essere affidati alla legislazione elet- punto all'ordine del giorno? Proposte che torale. Non illudiamoci più di tanto sulle sue non è certo obbligatorio approvare, perch é capacità. Possiamo rimbalzarci gli argomen - non è certo obbligatorio approvarle, ma s u ti dall'uno all'altro, ma non dimentichiamo cui è obbligatorio prendere posizione . Ciò che il sistema maggioritario a due turni allargherebbe i canali e porrebbe fine ad un francese, non accompagnato dall'elezione uso distorsivo del referendum che è distor- diretta del Capo dello Stato, nella terz a sivo rispetto alla Costituzione come è, ma repubblica aveva lasciato in piedi situazioni che è espressivo di un'istanza che viene dal di instabilità del tutto identiche a quelle che paese. vengono imputate alla proporzionale . È chiaro che un sistema del genere, un Quindi non c'è alcuna panacea nell'ado- sistema che avesse un Parlamento più colle- zione di sistemi maggioritari a un turno o a gato al paese, un Parlamento sgombro da due turni. È un problema di quadro. una legislazione che dovrebbe andare all e In questa situazione il quadro è tale da Regioni, un Parlamento — come tropp e non consentire un'evoluzione giusta della volte abbiamo detto — più attento ai grandi vicenda italiana, se non attraverso il mante- problemi, un Parlamento anche per questo nimento di una proporzionale che ha tutta- più forte, più sensibile alla collettività ; in un via bisogno di essere corretta per evitare gli sistema così articolato avrebbe un senso e eccessi delle frammentazioni . sarebbe necessario creare un momento uni- Mi avvio a concludere, signor Presidente , ficante rappresentato da un Capo dello Stato consapevole che di tutte queste questioni è che esercitasse al vertice un potere piuttosto chiaro che dovremo andare a parlare agli arbitrale che non di diretto immischiament o elettori. Giovanni Amendola in questo aveva nella vicenda politica quotidiana e che con- sacrosanta ragione . E gliene dobbiamo an-

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dare a parlare, lo ribadisco ai colleghi demo- te: sono parole pubblicate nell'ultimo libro cristiani, cercando di prospettare loro un o postumo di Roberto Ruffilli, un amico di cui sforzo che li coinvolga, non dimenticando le in questo momento, più ancora che in altri , ragioni di tutto questo . Sono milioni di rimpiango oltre che l'amicizia il leale disin- cittadini che stanno crescendo nella demo- teresse con il quale scriveva e parlava di crazia, che si sentono sempre più eguali fr a riforme istituzionali. (Vivi applausi dei de- di loro e eguali a noi, che chiedono spazi , putati del gruppo del PSI — Molte congra- che hanno bisogno e diritto di trovarli; e che tulazioni). attraverso un progetto articolato di grand e CLAUDIO MARTELLI, Vicepresidente de l riforma si sentiranno coinvolti da quello che Consiglio dei ministri e ministro di grazia noi oggi stiamo dicendo. e giustizia. Chiedo di parlare per un chiari - Ricordo che anni fa, discutendo con Pie- mento. tro Ingrao dello Stato e dei suoi meccanismi , ci capitò di riflettere insieme sulla difficolt à PRESIDENTE. Ne ha facoltà . di coinvolgere le masse sulla riforma della Corte dei conti . Ed era vero, Pietro, è pres- soché impossibile coinvolgere le masse nell a CLAUDIO MARTELLI, Vicepresidente de l riforma della Corte dei conti ; ma se si tratta Consiglio dei ministri e ministro di grazi a di qualcos'altro, se si tratta di un processo e giustizia. Signor Presidente, onorevoli col- più generale, più articolato, allora i cittadin i leghi, il Governo, che con la controfirma ha — così io preferisco chiamarli — si sentiran- condiviso esplicitamente la legittimità costi - no giustamente coinvolti . E se in qualche tuzionale del messaggio del Presidente della passaggio di questa costruzione volessim o Repubblica, non può non respingere le e- sentire direttamente la voce del popolo , spressioni usate alla Camera dall'onorevol e l'onorevole Gava non dica che ciò può esse- Rodota di «attentato alla Costituzione» . Non re inopportuno. meno netto è il dissenso dalle ingiuriose frasi Il referendum dell'articolo 138 della Co- pronunciate al riguardo dall'onorevole Luigi stituzione c'è, non è impossibile ritoccarl o d'Amato (Applausi dei deputati dei gruppi senza stravolgimenti . Anch'io, come l'ono- della DC e del PSI). revole Gava, avrei dei dubbi a sottoporr e direttamente al voto del corpo elettoral e PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- testi bocciati dalle Camere . Ma non è questa revole Tremaglia . Ne ha facoltà . l'unica strada che può essere seguita per aggiustamenti utili che possono essere intro- PIERANTONIO MIRKO TREMAGLIA. Signor dotti all' articolo 138 . Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio il Mi sia permesso fare un'ultima annotazio- Presidente della Repubblica per la sacrosan - ne, ricordando un mio, e non solo mio , ta battaglia politica e di moralizzazione che vecchio amico che non c'è più. Di lui avete egli conduce ogni giorno contro i partiti e ripreso una parte, non il tutto, la parte che per la nuova Repubblica degli italiani . riguarda la riforma elettorale maggioritaria, I politici di regime protestano, si lamenta - ma avete dimenticato quanto egli diceva : no, inveiscono, hanno lanciato accuse le più «Per questo diventa importante un coinvol- paradossali e schizofreniche contro il Cap o gimento dell'opinione pubblica, mettendo i n dello Stato, compresa quella di alto tradi- cantiere magari l'introduzione di referen- mento. dum consultivi e propositivi che riportino Il tutto perché Cossiga ha osato sottrarsi nelle mani dei cittadini lo scioglimento del al loro condizionamento ed ai loro schemi , nodi dai quali il sistema dei partiti non riesce per assumere doverosamente il ruolo che a a liberarsi. In tal modo, del resto, non si lui compete. Egli rappresenta l'unità nazio- farebbe che anticipare l'obiettivo della rifor- nale e giustamente denuncia un sistema, ma, quello cioè di fare dei cittadini l'alfa e quello della partitocrazia, che si pone contro l'omega di una democrazia sempre più tra- gli interessi della nazione e del popolo. Cos- sparente ed efficiente» . Le avrete riconosciu- siga colpisce i partiti perché i partiti sono

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contro lo Stato e sono i responsabili della più coinvolge nell'incapacità, negli scandali, ne l grave crisi che abbia investito la nostr a latrocinio . società in questo secolo. Le istituzioni non hanno più senso e fun- I partiti facciano i partiti e non lo Stato, zione così come attualmente operano, per- ha detto il Presidente. I partiti hanno consi- ché obbediscono essenzialmente ai partiti . Il derato lo Stato come una loro società, dell a Parlamento raggiunge il massimo della de- quale detengono le azioni; hanno costituito cadenza nella distorsione della democrazi a un patto di sindacato di maggioranza e e nelle sopraffazioni che vengono sistemati- fanno quello che vogliono a danno degli camente compiute. La collettività nazionale italiani. Il Presidente della Repubblica ha non ha più una sua storia, cancellata dalla espresso la ribellione e l'indignazione popo- faziosità; travolta la tradizione e il senso lare contro chi si è preso tutto e contro chi della patria, che pure è tutelato dalla Costi- si oppone spudoratamente a dare priorit à tuzione, la sacralità della vita e del viver e alla sovranità popolare e alla partecipazione civile sono ormai ricordi del passato . dei cittadini alla vita della nazione. Non vi è più ordine, sicurezza, giustizia e Il messaggio del Capo dello Stato costitui- pulizia. L'Italia è un mattatoio : vincono la sce certamente il più pesante atto di accusa criminalità, la droga, la malversazione ed i l verso questo sistema. Attraverso un'analisi regime spartitorio del partiti . Gli sconfitti di straordinaria profondità, il Presidente h a siamo noi. Ma la gente che lavora, che denunciato la fine della prima Repubblica ed produce e che ama l'Italia vuole reagire, non ha prospettato una democrazia partecipati- vuole più rimanere suddita della partitocra- va e diretta. Sono le oligarchie dei partiti che zia; non ne può più di una politica del rinvio, per quarant'anni hanno occupato lo Stato, del cedimento, del compromesso e dell a hanno espropriato il popolo di ogni diritto , complicità tra la delinquenza e la politica . hanno organizzato tra loro la gestione del La voce del Presidente della Repubblica su potere, hanno dissacrato il principio stess o questi temi è sempre stata alta, nobile e dello Stato, hanno calpestato i valori ideali sferzante; essa diviene la speranza del popo - e quelli della rappresentanza per privilegiare lo: chiude un ciclo di quarant'anni ed apre esclusivamente una classe politica degradat a una stagione nuova, nella quale occorre u n e corrotta, che ha vissuto sulla pelle degli grande sforzo collettivo per il rinnovamento italiani per gli esclusivi interessi di parte e delle istituzioni . delle correnti dei singoli partiti. Come ha ricordato il segretario nazionale , La crisi è globale, è irreversibile . Il Capo onorevole Fini, nel suo intervento di alt o dello Stato ha risposto alla domanda dell a livello, il Presidente della Repubblica nel su o gente ed il consenso popolare è grandissimo appello al Movimento sociale italiano-destra attorno a lui. È finita la prima Repubblica nazionale ha solennemente proclamato ch e ed il Quirinale chiama a raccolta, in un sono venuti ormai definitivamente meno i grande patto nazionale, il Movimento socia- complessi intrecci di vicende che hanno le italiano-destra nazionale per costruire in- attraversato nei decenni scorsi la storia d'I - sieme a tutti i cittadini, in uno spirito di talia e che abbiamo bisogno di una demo- conciliazione e di avvenire, la nuova Repub- crazia reale. Questa democrazia compiuta e blica. governante — dice Cossiga al Movimento Il fallimento altrui è davanti agli occhi di sociale italiano — siamo oggi chiamati ad tutti. Non si è saputo o voluto affrontare e edificare insieme . risolvere i problemi delle grandi emergenze, Non può esservi rinnovamento se non mentre i partiti si sono distribuiti il potere, vengono affrontati tre temi fondamentali : la le informazioni, i centri economici, con un a crisi della partecipazione, la crisi della rap- selvaggia lottizzazione che incide sulla spes a presentanza e le riforme elettorali . Il Capo pubblica, sul funzionamento degli istituti dello Stato nel suo messaggio, rispondendo regionali, dei comuni, delle USL, con un a ad una richiesta proveniente da ogni conti- rapina fiscale contro i cittadini, con un nente e che in questo momento costituisce metodo che è divenuto ormai regola che li un'autentica verifica per la nuova Repubbli-

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ca, ha solennemente posto sotto il titolo essere considerati uguali di fronte alla legg e «Conclusioni» la riconsacrazione dei diritti e che la Repubblica deve rimuovere ogni degli italiani all'estero, purtroppo ancor a ostacolo affinché ciascun cittadino possa privi — dice Cossiga della possibilità di partecipare con pieno titolo all'organizzazio - esercitare lo ius activae civitatis. ne politica del paese . Cossiga ha posto definitivamente le As- La nostra Carta fondamentale sancisc e semblee parlamentari di fronte alle loro re- così l'universalità del suffragio ed attribui- sponsabilità: si tratta di una domanda, quel- sce, pertanto, il diritto-dovere elettorale a la del voto, ormai trentennale, incessante e tutti, indistintamente, i cittadini dotati di sacrosanta da parte di oltre cinque milion i capacità di agire. Ma l'articolo 48, allo stato , di italiani nel mondo, abbandonati e discri- non ha alcun significato, se si pensa che il minati da un regime antinazionale (Applausi 10 per cento della popolazione italiana non dei deputati del gruppo del MSI-destra na- è ammessa, se non teoricamente, al suffra- zionale), che in quarant'anni ha ridotto l'I- gio e che, dunque, ci troviamo dinnanzi ad talia a non concedere l'esercizio del diritto una parte di popolo senza voto . Ha ragione di voto ai propri cittadini residenti all'estero. il Presidente della Repubblica quando affer- Ed il Presidente della Repubblica ha colloca- ma che non potranno più essere addotti a to questo problema fra le questioni fonda- scusante o a motivo di rinvio spiriti di rival- mentali del nostro futuro. sa, di rivincita o contrapposizioni ideologi- È, da parte sua, un atto di gratitudine e che, tali da giustificare la frapposizione di di riconoscimento a favore degli italiani che ulteriori ostacoli a questo non più rinviabile vivono fuori del confini. Egli ha lanciato la incontro fra cittadini e forze politiche in sfida al Parlamento per sollecitare l'esam e vista di un'alternativa all'attuale sistema . di progetti di legge che giacciono insabbiati Ma cittadini con tutti i diritti sono gli presso le Camere da lunghissimo tempo . italiani nel mondo che, dopo essere stat i Milioni di cittadini italiani — benemeriti cancellati con un perfido disegno criminos o della nazione, fattori straordinari di politica dall'anagrafe e dalle liste elettorali, hanno estera, che ovunque hanno esaltato la nostra ottenuto piena cittadinanza politica attraver- tradizione, la nostra lingua e la nostra cul- so la nostra proposta divenuta legge il 27 tura, che anche nei momenti più difficili ottobre 1988 che ha permesso l'anagrafe e hanno tenuto alta la bandiera della patria, il censimento degli italiani all'estero . hanno conquistato il rispetto, l'ammirazione In questi 40 anni vi è stato di tutto: ed importanti posizioni pubbliche nei paesi l'ostruzionismo comunista, l'inerzia demo- di residenza, dando prestigio e credibilità cristiana, la rassegnazione di altri, impegnati all'Italia — proprio dall'Italia sono stati pe- solo a guardare i loro orticelli elettorali e nalizzati. La partitocrazia li ha cancellati clientelari. dall'anagrafe e dalle liste elettorali ed h a Il segnale che è giunto grazie al Capo dell o violato la Costituzione . In questa occasione Stato lo attendevamo dal 22 ottobre 1955 , solenne il Capo dello Stato ha denunciato un quando per la prima volta venne chiesta, simile grave arbitrio, che annulla il dettato con la proposta del senatore Ferretti del costituzionale e la stessa validità della demo- Movimento sociale italiano, la concessione crazia e della sovranità popolare . È il polo del voto agli italiani all'estero . Siamo nel escluso con il quale bisogna confrontarsi pe r 1991, sono passati, Presidente, 36 anni . realizzare questo nuovo patto che compren- Si trattò di proposte inutilmente reiterate da tutti gli italiani, al fine di giungere all a per ogni legislatura, con la sola parentesi grande riforma . positiva nel 1982, quando venne approvata L'articolo 48 della Costituzione dice : «So- dalla I Commissione, affari costituzionali, no elettori tutti i cittadini uomini e donne , una proposta per l'esercizio del diritto d i che hanno raggiunto la maggiore età»; ed voto per corrispondenza . Da allora, nono- aggiunge che l'esercizio del voto è «dovere stante gli ordini del giorno accolti dal Gover - civico». L' articolo 3 della Costituzione, inol- no, nonostante che il Governo stesso avesse tre, afferma che tutti i cittadini devono predisposto, nell'ottobre 1983, un disegno di

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legge che non varcò neppure la soglia del la cattiva volontà della nostra autorità poli- Consiglio dei ministri, nonostante l'impegno tica. E giunto il momento di risolvere questi ufficiale del Presidente del Consiglio, onore- problemi, perché non si può parlare di rifor- vole De Mita, del ministro degli esteri, ono- me mantenendo questa sorta di paralisi o di revole Andreotti, e di tutti i partiti, impegn o asfissia che minaccia l'intero apparato isti- assunto nel documento unitario sottoscritt o tuzionale . alla conferenza nazionale dell'emigrazione Giustamente il Presidente della Repubbli- di Roma il 3 dicembre 1988, nulla è più ca nel suo messaggio pone in guardia: guai avvenuto. se le opzioni da adottare fossero intese come Eppure, il riconoscimento in quella gran- accordi contrattualistici di potere tra i par- de assemblea mondiale era stato caloroso . Il titi; guai se le scelte da attuare fossero documento diceva: «La conferenza esprim e sentite come ispirate non dall'interesse ge- la riconoscenza della nazione ai connaziona - nerale ma dalla volontà pervicace di conser- li che in ogni continente in più di un secol o vare e gestire comunque la quota di potere hanno testimoniato e testimoniano con il conquistato e mantenuto, magari sotto for- loro lavoro e sacrificio le capacità del nostro ma di rendita di un sistema che, allora sì , popolo e che nella fedeltà alle radici per gli sarebbe destinato ad un rapido e non rim- ideali della madrepatria hanno contribuito pianto declino ! al civile progresso in ogni paese del mondo. Abbiamo il convincimento che, negand o Per il loro impegno, per i loro sentimenti, l'espressione del voto a milioni di cittadin i per le prestigiose opere realizzate ovunque , italiani all'estero, di questo si sia trattat o per i valori morali e spirituali e gli interessi sino ad ora. Ma senza questo popolo, che materiali che interpretano, per l'apporto vive in ogni continente, non possiamo co- economico dato all'Italia nel corso degli struire né una democrazia né una nuova anni, gli italiani all'estero e i loro discendenti Repubblica. Tutti i paesi d'Europa, nessuno sono e rimangono componenti vive dell a escluso, compresi gli ultimi due entrati nella comunità nazionale» . Si dichiarava, poi, Comunità, Spagna e Portogallo, e tutti i l'assoluta necessità dell'approvazione dell a paesi civili del mondo hanno una legislazio- legge sul voto. ne con la quale viene stabilito, con diverse Per la vergogna del Parlamento italiano procedure, l'esercizio del voto all'estero . dobbiamo dire che nessun progetto è stat o È anacronistico e assurdo che, nel mo- dibattuto in Assemblea e soltanto in questi mento in cui per dar vita alla nuova Repub- ultimi mesi ha iniziato, dopo altri 4 armi di blica e risolvere la crisi della rappresentanz a attesa da allora, il suo iter dinanzi all a noi dobbiamo togliere gran parte del potere Commissione affari costituzionali la propo- ai partiti che l'hanno sottratto al popolo , sta del voto all'estero . milioni di cittadini solo perché residenti Sino ad oggi pochissimi possono votare . all'estero non possano votare e partecipare Le dimensioni di questa situazione appaiono alla vita della propria nazione . Oltre ai car- nella relazione datata 28 giugno 1991 del cerati, oltre agli inabilitati, l'ultima statistica Ministero degli esteri circa la partecipazione ci dice che votano più di 1 milione e 30 0 dei nostri connazionali alle elezioni politich e mila analfabeti, ma gli italiani all'estero no . del 1976 e del 1979, al referendum del 198 1 La partecipazione ha una sua precisa ma- e alle elezioni politiche del 1987 . nifestazione nella iniziativa referendaria che Nel 1976 vi sono stati 138 mila votanti, noi riteniamo caratterizzante la nuova Re- nel 1979 136 mila, nel referendum del 198 1 pubblica. È il popolo che deve decidere sul 43 mila, nelle elezioni politiche del 1987 103 presidenzialismo e sulla scelta delle nuove mila, mentre ricordiamo che la popolazion e rappresentanze istituzionali e lo deve fare emigrata con passaporto italiano è di oltre 5 attraverso il referendum. Questo è uno stru- milioni. mento nuovo, moderno, di democrazia di- L'anagrafe e il censimento, che, diventa- retta, che evita ogni intermediazione parti- no propedeutici per facilitare l'esercizio del tica ed ogni sfruttamento politico di parte: è voto, sono attualmente in grave ritardo per la voce della nazione.

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PRESIDENTE. Il tempo, onorevole Tre- Se vogliamo giungere alla democrazia maglia! compiuta senza emarginazioni, dobbiam o rimuovere il misfatto di questi quarant'anni , PIERANTONIO MIRKO TREMAGLIA. Ma ho la convenio ad excludendum nei confronti cominciato tardi, signor Presidente ! di milioni di italiani senza voto che qualcu- no, in modo perverso, voleva far diventare PRESIDENTE. Onorevole Tremaglia, se- senza patria. condo quanto comunicatomi dal suo grup- La resa dei conti si fa oggi e questa è la po, il tempo residuo sarebbe stato diviso a sfida. metà: 15 e 14 minuti. Primo: è incredibile ma vero che nel 1991 , per colpa gravissima dei partiti, dobbiamo FRANCESCO SERVELLO . Ha parlato solo ancora combattere per avere il suffragio per 12 minuti! universale. Chiediamo la riforma elettoral e con legge ordinaria per far votare finalment e PRESIDENTE Infatti, non ho scampanel- tutti gli italiani secondo il dettato costituzio- lato perché il tempo a disposizione dell'ono- nale, per restituire a tutti i residenti all'este- revole Tremaglia fosse terminato, ma pe r ro il diritto ad una attiva cittadinanza e all a comunicargli che stava per esserlo . Mi di- partecipazione alle elezioni politiche ed ai spiace, onorevole Tremaglia. referendum. Secondo: chiediamo una revisione costi- PIERANTONIO MIRKO TREMAGLIA. Crede- tuzionale degli articoli 56 e 57 per dare vo di avere a disposizione 20 minuti. Salterò , un'effettiva rappresentanza in Parlamento allora signor Presidente, alcune delle consi- agli italiani d'oltre confine. derazioni che mi proponevo di fare. Terzo: ancora, proponiamo una revisione Gli italiani all'estero non possono essere costituzionale per deliberare che in una delle presenti con il loro voto neppure nelle con- Camere o delle nuove Assemblee costituent i sultazioni referendarie. Qui nasce il parados- vi sia la rappresentanza del Consiglio gene- so e la stessa illegittimità costituzionale del rale degli italiani all'estero . referendum fino a quando non verrà data la Solo così, cancellando la partitocrazia, si possibilità agli italiani all'estero di votare , può riscattare il diritto, si determina per gli perché il non-voto incide sulla validità stessa uomini della patria lontani dalla loro terra la del referendum. Per essere valido — come possibilità di essere parte viva della nostr a noto — il referendum deve ottenere, secon- comunità, si esalta la loro fede, si pu ò do l'articolo 75 della Costituzione, la vota- attuare il patto nazionale della costruzione zione del 50 per cento più uno degli aventi della nuova Repubblica. diritto al voto. Gli italiani all'estero, dop o Gli italiani, sparsi in ogni parte del mondo , l'istituzione dell'anagrafe, sono aventi dirit- che noi abbiamo ascoltato in ogni continen- to al voto e come tali vengono conteggiati al te, ringraziano dal profondo del cuore il fine del calcolo per la validità della consul- Capo dello Stato che ha dato una grande tazione referendaria. lezione di moralità, di sensibilità politica, di Attualmente è registrato un milione e italianità, un'indicazione per il loro avvenire mezzo di aventi diritto, ma non potend o dove finalmente vinca la sovranità popolare votare all'estero, non possono venire dall'A- per una nuova rigogliosa stagione — ha merica o dall'Australia e nemmeno dall'Eu- detto Cossiga — al servizio dei cittadini , ropa nel nostro paese, pertanto sono tutt i della nazione. considerati assenteinsti (con una sorta di Questo discorso condanna quanti non so - «no» rafforzato) senza che abbiano potut o no stati in grado in quarant 'anni neppure di pronunciarsi . Secondo l'andamento dei re- attuare il suffragio universale. Loro non ferendum possono essere determinanti per vogliono cambiare nulla . Si chiamano difen- la validità dello stesso contro la loro volontà . sori della Costituzione ridotta ormai a un Giungo alle conclusioni, signor Presi- simulacro o a esercizio del loro potere . Oggi dente. si presentano anche «esteticamente», non a

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caso collocati uno dopo l'altro : gli onorevoli Resoconto stenografico della seduta odier- De Mita ed Occhetto parleranno l'uno per na, di alcune mie ulteriori considerazioni l'altro. Sono gli uomini del torcicollo, un che, per ragioni di tempo, ho ritenuto di non aiuto e una solidarietà piena di nefasta no- leggere . stalgia per riprendere l'alleanza del 1978. È il disperato ma impossibile tentativo di PRESIDENTE. Onorevole Tremaglia, la mantenere in vita la prima Repubblica già Presidenza autorizza la pubblicazione, in morta. L'epitaffio è stato scritto da molti allegato al Resoconto stenografico della se- anni, nella crisi dello Stato e della società ; duta odierna, della parte non letta del su o ha trovato i suoi cantori, all'inizio di quest o intervento, cui ha accennato. dibattito, nella quarta persona della santissi- È iscritto a parlare l'onorevole De Mita . ma trinità, che ha avuto l'applauso dei co- Ne ha facoltà. munisti mentre democraticamente procla- mava: è pericoloso appellarsi al popolo . LUIGI CIRIACO DE MITA. Signor Presiden - L'epitaffio è stato firmato nella giornata di te, onorevoli colleghi, siamo ormai quasi alla ieri dai capi della democrazia cristiana. conclusione di un dibattito che sbaglierem- In contrapposizione, nelle tesi convergen- mo tutti se lo volessimo assumere per il ti sulla grande riforma, è emerso uno schie- modo che lo determina anziché per la natu- ramento, quello del MSI, del PSI e del PLI . ra e la qualità dei problemi che lo impongo - La crisi, di Governo, che può nascere tra no . Sarebbe un grosso errore non soltant o un'ora e mezza, potrà condurre o a un di stile, ma anche una occasione mancata ennesimo equivoco, a manovre per alzare il che l'Assemblea manifesterebbe a non saper prezzo, o ad una nuova fase di eccezional e cogliere questa difficoltà per trasformarla , importanza, potremmo dire storica, vers o come insegna il Machiavelli, in una grand e un'Assemblea costituente . opportunità. Per essere chiari fino in fondo può nascere Certo, i problemi del nostro paese no n un patto presidenzialista e di nuova Repub- sono soltanto istituzionali (La Malfa ha ra- blica, d'unità d'azione sulle indicazioni del gione), ma le istituzioni sono la condizion e messaggio del Capo dello Stato tra Movi- entro la quale si affrontano e si risolvon o mento sociale italiano, partito socialista ita- anche i problemi politici . liano e partito liberale italiano; alla condizio- La questione istituzionale, evocata in va- ne assoluta però che non si tratti di una rio modo, oggi è al centro della nostra anacronistica e per noi inaccettabile allean- attenzione e per le riflessioni fatte, per l e za tra partiti, ma risponda al sovrano reale , indicazioni date, per i suggerimenti qui rac- al popolo come base della vera alleanza con colti, essa fa perno sulle condizioni di gover - le categorie del mondo del lavoro, dell a nabilità, stabilità e legittimazione democra- produzione, della tecnica, delle arti e dell a tica del Governo. Il punto di partenza è cultura, chiamate ad essere determinanti nel questo. nuovo Parlamento . E tale questione, onorevoli colleghi, non Occorre chiarezza e coraggio, onorevole è, a ben vedere, una questione che si pone Craxi, e una strada nuova, giusta, definitiva oggi con riferimento all'ordinamento . Pec- di democrazia diretta e partecipativa per i l cato che l'onorevole Amato nella sua lunga, patto nazionale e per quella pacificazion e interessante e dotta dissertazione sull'evolu- nazionale invocata ieri così nobilmente dal- zione delle istituzioni abbia trascurato que- l'onorevole Fini. sta considerazione. Questa è la nostra scelta. Ora tocca a lei, Il problema della governabilità, della sta- onorevole Craxi, passare dalla Repubblic a bilità dell'esecutivo non fu risolto dai costi- dei partiti alla Repubblica degli italiani. (Ap- tuenti. Due furono le questioni rimaste in plausi dei deputati del gruppo del MSI- sospeso: quella della stabilità del Governo e destra nazionale — Congratulazioni). quella del bicameralismo . Del resto, sono Chiedo all'onorevole Presidente di vole r problemi che ci trasciniamo, anche se il autorizzare la pubblicazione, in allegato al primo, quello della stabilità del Governo,

Atti Parlamentari 86368 -- Camera dei Deputati

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nell'esperienza democratica del nostro pae- questa è la verità) e fare uno sforzo per se ebbe una risposta non in termini giuridi- analizzare i fatti e, sul fatto, dare la risposta co-formali, ma in termini politici. giuridica (ex facto oritur jus: è un insegna- Agli onorevoli Amato e Barbera, che si mento che non dovremmo dimenticare) , sono soffermati su questo problema, e a tutti discettiamo in astratto su quale possa essere coloro che riflettono sulla storia politica de l la risoluzione migliore possibile . nostro paese vorrei suggerire una riflessione La democrazia cristiana ha avanzato una diversa, per un dialogo, per capire, per sua proposta, che noi riteniamo di grande cogliere il nesso inevitabile tra processi po- significato e di grande valore . Pensiamo che litici ed istituzioni. Se la nostra riflessione non sia l'unica, esclusiva, ma che vada non procede in questo modo, infatti, corria- giudicata per quella che è, per come la mo un duplice rischio: o immaginare un proponiamo. Il tentativo di liquidare la pro- modello astratto di ordinamento, che non posta democristiana, tutto incentrato sull a saremmo in condizioni di realizzare e, se lo discussione sul premio di maggioranza e realizzassimo, non sarebbe funzionale allo sull'accostamento alla legge Acerbo, può sviluppo della democrazia ; o, viceversa, de- essere utile per una discussione non solo i n siderando l'impossibile, rimanere impanta- piazza, ma anche in Parlamento ; ma certa- nati nella difficoltà che stiamo vivendo . mente non serve a farci capire il problema. La storia politica italiana del dopoguerr a Ad Amato vorrei dire (non so se quant o non è una storia di scontro tra conservazio- ho letto sia vero) che la proposta del premi o ne e progresso. Essa è l'invenzione, da parte di maggioranza è stata avanzata dai socialist i di De Gasperi, dei cattolici popolari — Giu- per primi, nel 1945, con una nota anonim a liano Amato! —, dei rappresentanti dell a su l'Avanti! (edizione di Milano) . In presen- istituzione moderna della democrazia, de l za della discussione sui sistemi elettorali da partito popolare di massa (come la demo- adottare all'epoca della Costituente, i socia- crazia cristiana), che dà risposta ad un pro- listi avanzarono questa ipotesi . Con quale blema che, come tu hai osservato, si ponev a logica? C'era, anche allora, la preoccupazio- già prima; un problema che non ha riscontro ne che la proporzionale non fosse funzionale nelle istituzioni dal punto di vista formale , a risolvere il problema della governabilità . ma che dal punto di vista politico è la Quindi, demonizzare un meccanismo o giu - straordinaria novità del nostro paese . dicarlo separatamente dai processi politic i La coalizione degasperiana non è la mag- che si vogliono governare è, a mio avviso , gioranza, non è la somma dei partiti per una astrazione che non ci aiuta ad andar e avere il 50 per cento. Essa è l'associazione molto lontano. tra forze popolari ideologicamente diverse , Quella dei governi di coalizione è un'espe- con strategie politiche diverse, quali erano i rienza tutta italiana. Io non condivido le partiti nell'immediato dopoguerra (il marxi- affermazioni che spesso si leggono che noi sta, il socialdemocratico, il laico, il liberale dovremmo adeguarci all'Europa per uscir e e il repubblicano), che si mettono insieme dalle difficoltà. L'adeguamento all'Europa per creare le condizioni per il governo de i deve avvenire su un altro piano, per altri processi di trasformazione di una società . problemi, per altre ragioni . Dal punto di Ieri La Malfa ci ha ricordato che la storia è vista istituzionale, non è così. E appare questa: noi sappiamo che la storia è questa, singolare a noi che non vogliamo essere e facciamo riferimento a tale esperienz a provinciali, a noi che denunciamo il limite quando ipotizziamo un modello istituzionale del provincialismo come una condizione in- che ricostituisca tale condizione . sufficiente per risolvere i problemi, indicare Certo, non abbiamo la pretesa di afferma- il semipresidenzialismo francese come la via re che questa è l'unica soluzione possibile . per uscire dalle difficoltà. I socialisti avanza- Trovo singolare che nella discussione che si no questa ipotesi, neppure completandol a sta svolgendo in quest'aula, anziché misu- con il riferimento al sistema elettorale; l'a- rarsi con le risposte che si avanzano (credo vanzano soltanto sul piano dell'indicazione che nessuno possa avere la pretesa di dire : generale, ignorando che negli ultimi anni

Atti Parlamentari — 86369 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 199 1

Mitterrand e il partito socialista, riflettendo socialista più che la posizione democristia- sul meccanismo introdotto in Francia e sul na!). Ma se c'è un equivoco, è meglio che sistema elettorale vigente in quel paese han - l'equivoco scompaia e che ragioniamo co n no avvertito le difficoltà di quel meccani- riferimento alla reale intenzione che abbia- smo . Il sistema maggioritario a doppio turno mo. E la proposta democratica cristiana su (che i liberali avanzano come una soluzion e questo problema non ritiene la legge eletto- e che in realtà, sperimentato in Francia, h a rale lo strumento risolutivo di tutto ; essa è dimostrato di non essere tale), è un mecca- solo uno dei momenti della proposta. Quan- nismo che serve a stabilire subito chi vinc e do l'esperienza dei governi di coalizion e e chi perde, ma poi crea enormi difficoltà finisce (e l'esperienza dei governi di coalizio - quanto a garanzia di governabilità . ne è una cosa sulla quale tutti dovremmo Per quale ragione? Lo dico a tutti color o riflettere), una delle cose che mi sorprend e che vogliono analizzare questo problem a di più (lo dico riferendomi a tutti i vari con riferimento alla storia e ai disagi che fermenti che esistono nel mondo della sini- esistono all'interno di una società, anzich è stra politica del nostro paese) è che mentr e con la tentazione di disegnare un modello c'è una grandissima attenzione a riveder e giuridico astratto . Cosa succede infatti in tutta la loro storia passata, le sinistre hanno Francia con il sistema a doppio turno, con i tentazioni dissacranti, oltre il necessario, nei blocchi contrapposti (che De Gasperi scon- confronti della DC e della sua esperienz a giurava la democrazia cristiana di non favo- storico-politica. È come se ci fosse un com- rire mai nel sistema politico italiano, perch é plesso, quello di non fare i conti con alcuni diversamente sarebbero stati un limite all'a- errori che la sinistra nel dopoguerra ha vanzamento del processo democratico)? Ne l commesso nel nostro paese e di immaginar e momento elettorale, questo sistema consen- che la sua difficoltà dal dopoguerra in poi te la possibilità di vincere perché, utilizzan- sia dovuta alla cattiveria della democrazia do le estreme, il meccanismo della vittoria è cristiana, dando così una lettura della nostr a assicurato. Ma poi, quando si passa alla fase storia politica non dico falsa, ma certamente del governo, le estreme non aiutano il go- stravolta. verno dei processi di trasformazione, anz i Onorevoli colleghi, questa invece non è l a hanno una spinta sugli estremi opposti o in storia del nostro paese : la storia del nostro termini di conservazione, se sono da un a paese è completamente diversa. Fin dalla parte, o in termini di disegni velleitari, se formazione del centrismo, che vide un o sono dall'altra. Cioè, il meccanismo che in scontro politico all'interno della democrazi a astratto, al momento del passaggio del voto , cristiana aspro e duro, tale da mettere in consente l'individuazione del vincitore, i n contrapposizione il mondo cattolico e la realtà, al momento della gestione del potere , democrazia cristiana sulla scelta democrati - crea una difficoltà enorme sulla quale, Giu- ca che De Gasperi operò. liano Amato (credo di avertelo detto anche De Gasperi chiamò allora le forze politi- in epoca passata), i socialisti e Mitterrand che democratiche — credo che adesso que- stanno riflettendo . La loro preoccupazione sto termine possa essere compreso più age- è concorrere a creare un meccanismo elet- volmente — per organizzare la democrazi a torale che consenta coalizioni centrali, non possibile. L'onorevole Occhetto ha richia- nel senso della moderazione, ma nel senso mato questa espressione, che certamente dell'accorpamento tra forze politiche che , non è nella tradizione della cultura marxista , rappresentando gli interessi generali della qualche tempo fa, indicandola come il mo- collettività, poi organizzano le condizioni d i dello teorico astratto giusto per guidare i Governo per poter guidare i processi d i processi di trasformazione del paese. trasformazione che caratterizzano le societ à Quella scelta fu una scelta di democrazia, moderne avanzate come la nostra . fu una scelta di libertà: della democrazia e Ora, su questo problema la proposta della della libertà possibili. Si crearono le premes- DC non è come l'ha spiegata Amato (mi è se per una crescita ulteriore . Successiva- sembrato tanto che descrivesse la posizione mente, l'associazione del partito socialista

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alla direzione del Governo non avvenne pe r mi, e dalla qualità della risposta ai problemi caso, ma per il concorso attivo delle forze che si pongono si organizzano schierament i che diedero vita a quell'esperienza: il partito che si possono contrapporre, in alternanza, socialista, la democrazia cristiana e le forze nella gestione del potere. Ora, se non faccia- laiche. Per far questo la democrazia cristia- mo una riflessione su tale questione, non n e na pagò in termini elettorali un prezzo altis- veniamo fuori . simo, ma conseguì un risultato democratico ha detto che la democra- di grande vantaggio, consentendo il concor- zia cristiana è sola: io non so chi è solo e chi so di forze non a sostegno dello Stato demo- è in compagnia. Siamo un po' tutti soli . Ma cratico — come si diceva — ma il coinvol- neppure questa è una novità. Già Moro nelle gimento di larghe masse, per favorire una sue altissime riflessioni sulla situazione poli- larghissima partecipazione popolare . tica, descrivendo il rapporto tra i partiti , Giuliano Amato, a questo riguardo c' è faceva riferimento ad una condizione di diversità concettuale tra la tua e la nostra indifferenza, nel senso che venivano meno analisi. Nella tua analisi ho la sensazione ch e — sono venuti meno — i riferimenti ideolo - il ruolo dei partiti scompaia e che vi sia la gici, culturali e tradizionali che aggregavano tentazione di risolvere il problema con rife- le forze. rimento ad una struttura del potere ch e Oggi diciamo tutti che è caduto il muro d i abbia una razionalità in sé . Se fosse così. . . Berlino, che le ideologie non ci sono più, ma (Cenni di diniego del deputato Amato) . . .e la tentazione di questo richiamo del passat o per qualcuno è così, alcune indicazioni ri- per costruire la nostra solidarietà nel futuro schiano di essere intese così, ebbene tali rimane . indicazioni introducono sul piano del pro - Quando sento dire che la sinistra è pro- cesso democratico un rischio dal quale dif- gressista — probabilmente lo diventerà, que- ficilmente potremo liberarci . sto non lo escludo: è tra i suoi obiettivi! — Affermare oggi — e lo abbiamo letto — con riferimento alla ideologia marxista e all a che la storia è rimasta bloccata significa dir e storia passata, mi sembra tanto di essere i n una non verità. La crisi nostra, la difficoltà una posizione neppure di conservazione m a nostra discende dal fatto che questo proces- di estinzione sul piano culturale e politic o so, quello dell'allargamento dell'area demo- anziché di indicazione di qualcosa di più cratica intorno alle istituzioni è finito, si è avanzato e moderno . esaurito perché tutte le forze sono state Certamente la democrazia cristiana, per coinvolte ed hanno una potenziale disponi- la cultura che ha avuto (lo dico non ai bilità a concorrere alla rifondazione del po- democristiani ma ai rappresentanti degli al- tere. tri partiti), per la cultura dei cattolici popo- È su questo problema che la riflessione lari e per la loro concezione della democra- politica del nostro paese va avanti dalla fine zia, per l'ispirazione religiosa che h a del centro-sinistra. Abbiamo introdotto un caratterizzato la cultura di questo partito , meccanismo distorto : non quello di definire onorevole Martelli — l'ispirazione religiosa l'istituzione, la cui amministrazione consen- per i cattolici è stata una motivazione della ta anche di alternarsi nella sua direzione ; libertà — si è posta, e i cattolici democratici stiamo invece portando avanti un discorso, si sono posti in Italia — in virtù di questa che ricompare soprattutto nelle parole dell e motivazione — come riferimento civile, no n varie anime che costituivano una volta il religioso, per i credenti e per i non credent i partito comunista, per il quale si teorizz a (Applausi dei deputati del gruppo della DC) . una istituzione in funzione dell'alternativa . La spiegazione del successo di questo Le istituzioni non sono, non possono es- partito sta in questo e l'appannamento de l sere in funzione di qualcuno o di qualcosa, nostro partito sta nell'aver qualche volta perché quando fosse così, sarebbero un di- trascurato tale riferimento . Ma dal punto di ritto a favore di qualcuno e, in tal caso , vista culturale certamente oggi, tra le cultu- costituirebbero un privilegio . Le istituzioni re politiche alle quali si può fare riferimento, sono funzionali alla risoluzione dei proble - quella dei cattolici popolari non dico sia la

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straordinaria o la sola novità, ma certamen- chi viene eletto — per il fatto che venga te è una cultura con la quale bisogna fare i eletto —, che sia coinvolto il popolo nel conti. Nonostante ciò, nonostante tale retro - giudizio sulla possibilità dell'elezione . Si di- terra culturale, anche la democrazia cristia- scute tanto di sovranità popolare. Quando si na sarebbe travolta se con riferimento a tale individua una forma della democrazia rap- processo non si facesse carico di concorrer e presentativa, attenti a far riferimento alla con gli altri a ricostruire regole del potere , sovranità popolare astratta! La sovranit à istituzioni democratiche forti, che consenta- popolare astratta non esiste. no al nostro paese di uscire dalla difficoltà La sovranità popolare si esercita, e nel che lo attanaglia . regime democratico la si esercita con riferi- Il punto di partenza è quello del Governo. mento ad una proposta, ad una idea, ad una Quali proposte sono state avanzate, Giulian o indicazione. Quando la sovranità popolare si Amato? Sono due. Una prima, del partito esercita di per sé, già i classici ci hanno socialista e se non sbaglio del Moviment o spiegato che il passaggio alla demagogia è sociale e del partito liberale, che prefigura inevitabile, come ieri d'altronde ha ricorda- l'istituzione Governo organizzata intorno al - to Forlani. la forma di Repubblica presidenziale, non Visto che siamo tutti preoccupati di rein- definita. Io non sono tra coloro che per il vestire la volontà popolare nella gestione di fatto che non sia definita ritengono che no n questo processo di adeguamento, mi chied o abbia significato. La categoria generale c'è ; perché, quando indichiamo una forma — è una forma istituzionale efficace, che in che può anche essere discutibile ma certa- alcune esperienze di paesi democratici ha mente forma è — si dica: no, questo non va . svolto e svolge un suo ruolo, mentre in altri, Questa è la nostra proposta. La proposta e stranamente in quello che voi indicate elettorale è solo della democrazia cristiana? come modello, ha notevoli difficoltà, sulle Non mi parrebbe, perché tutti hanno parlat o quali i socialisti francesi riflettono, ma è di riforme elettorali. Sull'argomento voglio comunque un'indicazione . discutere con molta serenità dicendo — no n Il resto del Parlamento ne ipotizza un'al- per finzione, ma perché parliamo con gran- tra, su cui c'è uno schieramento vastissimo: de convinzione, come ieri ha fatto Forlani ritiene cioè di risolvere il problema dell a per tutta la democrazia cristiana — ch e stabilità, della governabilità e della legittimi - questa è la nostra proposta e che siam o tà del governo parlamentare in manier a convinti della sua giustezza . Non pensiamo , diversa. però, di imporla agli altri senza un confron- Qui, la proposta che è emersa è abbastan- to, senza cercare spazi d'intesa. Noi mettia- za raccordata ad interessi più larghi . Circa mo nel conto anche la possibilità che preval- l'elezione del Presidente del Consiglio non ga non solo una diversa legge elettorale, m a mi interessa discutere sui particolari o stabi- anche un diverso sistema di governo . Voglia- lire questa o quella procedura. La sostanza mo soltanto che, una volta posto il proble- qual è? Noi vogliamo recuperare la stabilità ma, si individuino le vie democratiche pos- e la legittimità del governo parlamentare sibili per arrivare ad una conclusione . conservando — ecco, noi vogliamo conser- Questa, sì, è una nostra esigenza . Mi pare vare: non so se siamo conservatori dicendo però non sia solo nostra . questo, ma comunque lo affermiamo con Non capirei il dibattito che abbiamo fatto chiarezza — le istituzioni della democrazia e non capirei neppure tutti gli atti di osse- pluralista, che ha costituito il reticolo entro quio al Capo dello Stato per il messaggio ch e il quale c'è la straordinaria storia tormenta- ha inviato, se poi concludessimo col niente. ta, ma una storia di libertà del nostro paese . L'atto di ossequio, il rilievo che si è dato al Per far questo, per un Governo che divent i messaggio, indipendentemente dalle moti- stabile avvertiamo l'esigenza che esso abbi a vazioni, si legittima straordinariamente per una legittimità democratica, cioè che no n la difficoltà esistente. Quindi, una discussio- venga eletto un Presidente del Consiglio a ne sulla sua legittimità o meno può anche caso, dopo di che rimane . Noi vogliamo, per essere sostenuta dal punto di vista giuridico,

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ma non avrebbe nessun significato dal punt o re siano uno o più non conta ai fini della di vista politico. stabilità di governo. Noi dobbiamo fare questo sforzo. Sulla Questo mi porta a ritenere impropria la legge elettorale — l'ha già detto Forlani e d proposta dello sbarramento . E vero che ess o io ora lo dico a Giuliano Amato — la nostra è previsto nell'esperienza tedesca, ma è an- proposta è quella più duttile; non dico la più che vero che la situazione politica tedesca è democratica, ma certamente quella più ade- diversa dalla nostra. Lo sbarramento in rente alla condizione del quadro politico che questo concordo con Barbera — non sareb- esiste nel paese, alla sua possibile evoluzio- be funzionale a risolvere il problema della ne. Infatti, pretende che le forze che s i stabilità del Governo. associano per il governo del paese, per i l In astratto esso dovrebbe fermare la fram- tempo dato in cui l'associazione c'è, si im- mentazione: ma, stiamo attenti, la fram- pegnino a governare. L'esperienza politica mentazione non è la ragione, ma la conse- di questi anni ci ha dimostrato che è man- guenza. Il male di cui soffriamo nel nostro cato proprio questo. Ed anche l'onorevole paese è la mancanza di una autorità legitti- La Malfa, che pure ha dedicato la sua atten- mata a governare, non il pluralismo minori- zione a problemi diversi, all'interno del suo tario dell'opposizione. Sarei quindi molto ragionamento ha dovuto riconoscere che l a cauto ad interrompere l'inizio di ogni movi- difficoltà è legata anche al venir meno dello mento, perché le forze politiche nuove na- spirito di coalizione. scono dal poco, non nascono con una gran - La nostra proposta è funzionale proprio a de forza. Introdurre uno sbarramento far crescere lo spirito di coalizione, senza potrebbe essere una via rischiosa. imporlo, creando la convenienza a realizzar - Le due proposte rispondono quindi alla lo e partendo dal presupposto che, quando stessa logica, con una differenza . Dico ai forze politiche hanno indirizzo di govern o socialisti, che sostengono che la prima delle comune, hanno per l'appunto convenienza due è fatta per la vittoria della democrazia ad associarsi. cristiana, che, nel breve periodo, se ipotiz- Perché il premio? Per la sollecitazione che ziamo che la coalizione di governo possibile il processo esige; e diversamente non sarem- comprenda tra gli altri anche democrazia mo in presenza della difficoltà . Tutte le cristiana e partito socialista, si tratterebbe di proposte di nuovi sistemi elettorali avanzate una legge elettorale non funzionale soltanto — la nostra, quella del PDS e quella dei alla DC, ma alla aggregazione dei partiti pe r liberali — in realtà funzionano così : nella il governo del paese. prima fase registrano le opinioni diverse , Ma in prospettiva il ruolo del partito so- cioè in un primo momento i partiti si conta - cialista — lo riconosco non per concessione, no per le opinioni che hanno . Su questo ma perché lo capisco — guarda alla possibi- punto non c'e differenza in nessuna dell e lità di una forza, unica, unitaria, federata, proposte. Dopo, la proposta del PDS presup- che metta insieme le forze di provenienza pone il premio alla coalizione. E dico subito della sinistra e raggiunga nello schieramento che, quando si demonizza il premio, non si politico del paese una consistenza molto pi ù può demonizzare quello degli altri e pensare forte . che il proprio sia utile. In realtà — è la mia Le istituzioni non possono prevedere il opinione, ma si può discutere anche quest o futuro, lo amministrano . Com'è allora rego- sistema — è funzionale non solo alla coali- lato il processo all'interno di questa isti- zione ed ai fini della governabilità, ma anche tuzìone? Finché queste forze hanno conve- alla coalizione che perde . Non vorrei essere nienza ad associarsi per il governo del paese maligno, ma prospetto la mia riflessione al si associano; quando esse valutassero, l'una collega Barbera : il premio alla coalizione e l'altra, non una soltanto di esse, ch e che perde mi sa tanto di previsione funzio- l'indicazione da dare aggrega forze divers e nale ad un partito, piuttosto che alle istitu- e non mette più insieme il partito socialista zioni del paese . Individuare chi governa è e la democrazia cristiana, la soluzione sareb - necessario, mentre individuare che a perde- be funzionale anche a tale disegno.

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Faccio però il futurologo rilevando che gole, signor Presidente, per rendere cre- credo non sia difficile prevedere, con molto dibile la mia opinione, mi atterrò alla regola realismo, per quanto ci è dato di prevedere, e chiederò solo qualche minuto per con- che anche il processo di unificazione socia- cludere. lista non approderà nei tempi brevi alla Credo che questa discussione avrà senso maggioranza assoluta . Probabilmente darà , se ci sforziamo di concludere individuando mi auguro che dia consistenza ad una gran - la procedura per affrontare le riforme. de forza, ad un altro partito, a dimension e Giuliano Amato, la proposta della demo- popolare, come la democrazia cristiana, cul- crazia cristiana non è una pistola . Se fosse turalmente ispirato in maniera diversa . una pistola, sarebbe una pistola scarica . Che I partiti infatti non sono soltanto figli senso ha? Immaginare la politica così, signi - dell'ingegneria e della pubblicità : essi sono fica immaginare la non politica! figli della storia di un paese . E la storia dei La nostra è un indicazione seria. La de- paesi è fatta anche di errori, non solo d i mocrazia cristiana non ha avanzato questa virtù, anche perché gli errori generano virtù proposta tentando di contrabbandarla ne i e le virtù errori. In questo processo conti- momenti di difficoltà e di farla passare con nuo, questa grande forza della sinistra può i voti che si possono trovare in Parlamento . venir fuori ed io mi auguro che venga fuori . Se la democrazia cristiana avesse fatto que- Ma questo meccanismo non la preclude , sta scelta, l'avrebbe spiegata prima. La de- questo meccanismo non la contrasta — non mocrazia cristiana ha fatto questa propost a vorrei eccedere nella spiegazione della pro- per concorrere con gli altri a risolvere il posta —, oso ritenere che questo meccani- problema. E noi mettiamo la proposta elet- smo la favorisca. torale — come tu hai detto come conse- guenza della risoluzione del problema dell a PRESIDENTE. Il tempo a sua disposizio- governabilità perché, se e quando se n e ne è scaduto, onorevole De Mita ! discuterà — e io credo che dobbiamo defi- nire se e quando ne discuteremo — questo LUIGI CIRIACO DE MITA. Le chiedo scusa, problema venga risolto. Non reputo che Presidente, sapevo della difficoltà di parlare risolvendo questo problema si risolvano tutti controllando l'orologio: se mi consente di gli altri. Ma — mi rivolgo a La Malfa — l a spiegare la proposta. .. mia opinione è che, se non risolviamo que- sto problema, tutti gli altri non siano risol- PRESIDENTE. Onorevole collega, si avvii vibili. Questa dunque è la condizione per alla conclusione, come hanno fatto gli altri recuperare la governabilità. oratori. Tra le proposte avanzate ve nè una mista: quella dell'Assemblea costituente e del pote- FRANCO PIRO. Come Socrate: il tempo è re costituente. Vorrei spiegare perché non finito! siamo favorevoli all'Assemblea costituente . La decisione l'ha illustrata il segretario del , PRESIDENTE. Il tempo massimo è di nostro partito: siamo contrari perché mi trenta minuti, termine che nessun oratore sembra che, dal punto di vista della pratica- può superare! bilità, le vie per conseguirla siano due . La prima consisterebbe in un atto rivolu- FRANCO PIRO . Ma non c'è premio di mag- zionario che cambi l'esistente, elegga, inven- gioranza?! (Proteste dei deputati del gruppo ti, proclami un'Assemblea costituente senz a DC). una discussione sui poteri attribuiti a tal e Assemblea. Mi rivolgo al mio amico Gava — PRESIDENTE. No, non c'è il premio di che ha ipotizzato per questa eventualità un maggioranza! C'è il tempo che ogni gruppo intervento della Corte costituzionale, perch é ha a disposizione . un'Assemblea così eletta delegittima tutto e crea la legittimità del nuovo. Non mi pare LUIGI CIRIACO DE MITA. Parlando di re- che siamo in presenza di questo rischio

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(perché questo lo considererei un rischio). considerazione che tutto l'ordinamento co- Ma non riesco neppure ad immaginare che stituzionale fosse in condizioni di efficacia e il Parlamento, una volta maturata una simil e che non si palesassero difficoltà. Quindi ìl consapevolezza ed una simile convinzione, costituente non impediva la possibilità di deleghi un'altra istituzione. cambiare, ma se in fondo al processo d i Ho letto che quest'Assemblea costituent e cambiamento tutto rimaneva inalterato, po- dovrebbe essere composta da persone co n teva rimanere tale. Pertanto l'articolo 138 determinati titoli. Ho difficoltà ad immagi- ha questa motivazione, a cui è legata anch e nare che vi siano gli esperti per i problemi la doppia lettura. costituzionali: i giuristi aiutano i politici, ma Come abbiamo proposto e riproponiamo, l'esperienza ci dimostra che le soluzioni se vogliamo rendere credibile la fase costi- sono sempre politiche; poi i giuristi le siste- tuente per un periodo della prossima legisla - mano. De Gasperi, che di queste cose se n e tura, la modifica dell'articolo 138, per quan- intendeva, diceva che trovava sempre ott o to riguarda il tempo, ha questa spiegazione. costituzionalisti che gli spiegavano una solu- Anche se diamo indicazioni diverse nessuno zione ed otto che gli spiegavano quella con- di noi dice che il problema possa rimaner e traria. Ciò non significa che i costituzionali - così com'è . Tutti diciamo che deve essere sti non abbiano opinioni, ma è saggio che risolto, anche se le soluzioni sono divers e diano razionalità all'indicazione politica for- (Governo parlamentare rafforzato, Repub- nita. blica presidenziale), ed indichiamo il modo La seconda via è quella del potere costi- di farlo. tuente, che mi sembra un espressione più A Quercini vorrei dire che parlare di dop- accettabile. E chiedo ai socialisti di essere pia lettura, con questa motivazione, non attenti su questo passaggio — parlo ai socia- avrebbe rilievo, perché conveniamo ch e listi, ma mi rivolgo a tutti — perché proba- dobbiamo cambiare . Pertanto indicare una bilmente rappresenta il momento in cui la procedura non superficiale, ma più adegua- nostra riflessione potrebbe far maturare una ta al cambiamento, secondo la mia opinion e procedura sulla quale essere d'accordo. non sarebbe in contrasto neppure con la Siamo favorevoli al potere costituente , logica che ha dato vita a quella norma. non intendendolo come una Costituente a Inoltre l'articolo 138 prevede che le legg i metà, ma nel senso che abbiamo tutti l a di revisione della Costituzione se votate con consapevolezza e conveniamo (e questa no n la maggioranza qualificata non si sottopon- è una mia interpretazione, è una registrazio - gono a referendum, mentre se votate senz a ne, perché tale affermazione è stata fatta da tale maggioranza possono esserlo . Come ha tutti in questa sede) che su alcune forme di detto Forlani e ha ripetuto Gava, noi sarem- organizzazione del potere previste dalla Car- mo del parere che le proposte comunque ta costituzionale (per fare un riferimento votate debbano essere sottoposte a referen- preciso potremmo parlare dell'istituto Go- dum, raccogliendo in positivo senza forzatu- verno, del bicameralismo, dell'organizzazio - re e stravolgimenti l'indicazione che da pi ù ne dell'ordinamento regionale) vi è la neces - parti viene, e sulla quale i socialisti si soffer- sità di riflettere, di riconsiderarle e di mano con attenzione rilevante, in ordine adeguarle; e quindi di esercitare il potere all'opportunità, se non la necessità, di un costituente. coinvolgimento popolare anche in riferi- Per quanto concerne la modifica della mento alle modifiche che si intendono adot- nostra Costituzione — non discetto sul vin- tare. colo giuridico stretto o largo — l'articolo In questo modo avremmo due momenti 138 della Costituzione prevede una procedu- di coinvolgimento elettorale: il primo, in ra per la revisione costituzionale . quanto si va alle elezioni . Se concordiamo Ma la lentezza, gli intralci, gli ostacoli di risolvere il problema credo che ognuno d i introdotti dall'articolo 138 della Costituzio- noi spiegherà le proprie proposte quando si ne (lo dico a Giuliano Amato, raccogliendo andrà, se si andrà, al passaggio elettorale. Il la sua riflessione finale) erano in virtù della meccanismo della democrazia partecipata,

Atti Parlamentari — 86375 — Camera dei Deputati

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Giuliano Amato, è questo, ed io starei molt o siamo tutti attestati a difendere il ruolo del attento a snaturarlo, a cancellarlo, mentre Parlamento nelle democrazie moderne, m a sono molto attento e molto disponibile a non vorrei che concorressimo con la nostra discutere circa l'opportunità di utilizzare insipienza a fare in modo che il Parlament o tutte le forme possibili che consentano d i sia travolto (Vivi applausi dei deputati de l rispondere a questa domanda. gruppo della DC— Molte congratulazioni). Il secondo momento sarebbe quello di convenire o meno sul fatto che le proposte PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- votate dal Parlamento debbano essere sotto - revole Occhetto. Ne ha facoltà. poste a referendum. Se nelle procedure che concordiamo il punto di partenza è che tal e ACHILLE OCCHETTO. Signor Presidente , modifica è necessaria e non facoltativa, i n onorevoli colleghi, il dibattito che si è fin qu i fondo al processo previsto dalla Costituzion e svolto sul messaggio inviato alle Camere dal (votazione, referendum confermativo) se Presidente Cossiga è indubbiamente evento non ci fosse l'approvazione da parte popo- di primaria importanza. Attraverso il Parla- lare per la proposta approvata dal Parlamen- mento esso mette l'intero paese, i poteri e le to, certamente non potremmo dire che il espressioni della società civile, l'opinione problema non si pone più: esso rimane e va pubblica, di fronte al tema cruciale dell a risolto. crisi della Repubblica e alla prospettiva che Dico la mia opinione non coinvolgendo ne scaturisce necessariamente di un proces- nessuno e ritenendo che possa essere no n so di riforma che investe le nostre istituzioni . una proposta definitiva, ma un invito ad E mette tutti e ciascuno di fronte alle propri e approfondire una riflessione . Se fossi un responsabilità. osservatore, con questo ragionamento con- Che il Presidente della Repubblica solleciti cluderei col dire che il popolo non approvan- una discussione più sui temi da lui indicati do la proposta, oggettivamente fornisce una che sulle posizioni di merito che egli espone, indicazione in merito . Non dimentichiamo, ci sembra un suggerimento saggio, rispetto- infatti, che stiamo discutendo, non in astrat- so dei poteri e delle competenze dei pi ù to ma nel concreto, tra due soluzioni : quella diversi organi, anche se un'osservazione va che prevede il rafforzamento del Governo pur fatta. Avremmo voluto, e ci sembra che parlamentare e quella della Repubblica pre- sarebbe stato più saggio da parte sua, una sidenziale. maggiore attenzione alla pluralità delle po- Perché non ragioniamo, perché non indi- sizioni in campo . Anch'io ritengo, come altri viduiamo una procedura che impegni tutti a colleghi, che il messaggio non possa essere chiudere la discussione strumentale sulla isolato dal contesto di una serie di esterna- questione e ad indicare una strada in fondo zioni che hanno determinato un clima, un a alla quale ci sia la decisione, qualunque ess a certa lettura del processo riformatore. sia, legata a questo strumento complesso de i Non intendo intervenire sulle riflessioni meccanismi della democrazia rappresentati- storico-politiche che il messaggio svolge in- va e del coinvolgimento della volontà popo- torno al processi che hanno portato all a lare? nascita della Costituzione, anche se colpisc e Concludo, onorevoli colleghi, manifestan - la rappresentazione di una vicenda politico- do una mia preoccupazione, che credo sia costituzionale assai complessa e a tratti di tutti : se continuiamo a discutere di questo drammatica; una vicenda nel corso della problema con l'illusione che strumentaliz- quale la democrazia italiana si irrobustì an- zando il dibattito qualcuno di noi ne possa che per la forza con cui l'opposizione seppe trarre vantaggio, probabilmente nel brev e farsi sperimentata ed accorta tutrice de l periodo qualche vantaggio qualcuno potreb- progetto costituzionale. Colpisce — dicevo be anche ottenerlo; ma io ho il timore — che essa venga ridotta, da un lato, ad una fondato che nel medio periodo questa tattic a pura proiezione del conflitto di campo tra coincida con l'irresponsabilità di tutti noi . est e ovest e, dall'altro, ad una sorta d i Esaltiamo tanto il ruolo del Parlamento, alternanza politologica tra conventio ad ex-

Atti Parlamentari — 86376 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 199 1

cludendum e conventio ad consociandum . dei rapporti tra Stato e mercato, tra ugua- Lasciamo stare. Le nostre valutazioni e i glianza e libertà, tra i valori dell'individuo e nostri giudizi si differenziano in modo assai della socialità che possono iscriversi negli netto da quelli che il Presidente esprime. orizzonti di un socialismo autenticamente Contemporaneamente non ci può sfuggir e democratico. che, almeno in parte, la ricostruzione storic a Ecco perché una determinata ricostruzio- che ci viene fornita dal messaggio presiden- ne storica rischia di non essere neutra rispet- ziale è funzionale ad un immediato obiettiv o to al progetto politico che ci sta dinanzi. E politico e ad una particolare visione del dico questo non dimenticando che, quand o rinnovamento costituzionale . Si tratta, infat- si parla di sovranità popolare, la stessa sov- ti, di una ricostruzione che di fatto mette i n ranità popolare va riempita di contenut i secondo piano la diretta responsabilità poli nuovi, che permettano un suo effettivo eser- tica delle varie compagini governative che si cizio, collegato a quanto prevede l'articolo sono avvicendate dal '48 in poi. E devo dire 3 della Costituzione, quello relativo all'obbli- all'onorevole Magri che, essendo io un fer- go di rimuovere gli ostacoli di ordine econo- mo e convinto sostenitore della necessit à mico e sociale che limitano di fatto la libert à della riforma del nostro sistema politico, non e l'uguaglianza dei cittadini. condivido la tesi di quanti attribuiscono im- Alla luce di queste sommarie considera- portanza capitale e dirimente solo alle re- zioni, credo di poter dire che il fascino dell e sponsabilità politiche delle classi dirigenti. interpretazioni globali, se non è sorretto da Ma non condivido nemmeno, come lui, la un'analisi determinata, non ci permette d i tesi di quanti, concentrando esclusivamente fare un'analisi storica, ma — al contrario c i la loro attenzione sulle distorsioni del siste- conduce diritto diritto ad una sorta di filo- ma politico, tendono ad una ricostruzione sofia della storia e cioè di ideologia . Non si dei fatti che sostanzialmente prescinde dall e può certo rimproverare a me di non aver responsabilità politiche e di governo . avvertito la portata del crollo del muro de i È di fronte a noi il censimento dei proble- muri; tuttavia ritengo che il peso determi- mi sociali e politici, delle difficoltà reali e dei nante della divisione del mondo in blocchi nodi da sciogliere . Si tratta — molti lo hanno contrapposti che ha caratterizzato quest i ricordato in questi giorni di problem i quarantacinque anni di storia mondiale, non enormi: la crisi dei partiti legata alla loro possa in alcun modo offuscare le caratteri- occupazione del potere, la lentezza del pro- stiche originali ed inedite della storia ver a cesso legislativo, la fragilità dei governi e l a della democrazia italiana e della genesi del scarsa autorità delle coalizioni governative a patto costituzionale . causa dei loro conflitti interni, la commistio- In questo senso storicamente ineludibile ne tra politica ed amministrazione, un debi- noi continuiamo a dire che i valori della to fuori controllo, l'inefficienza dei servizi Costituzione sono intangibili e rivendichia- pubblici, lo stato di emergenza creato dall a mo a merito della sinistra italiana le grandi forza crescente delle organizzazioni crimina- ed appassionate battaglie per la loro realiz- li, il dissesto della giustizia, l'assoluta man- zazione . Naturalmente questa impostazione canza di pari opportunità in vastissimi set- storicamente e culturalmente corretta no n tori della vita economica e sociale, a partir e implica, a nostro avviso, l'assunzione di dal dominio delle grandi concentrazioni ne l posizioni conservatrici. La stessa Costituzio - settore dell'informazione. ne, come ogni opera storica ed umana, è Ebbene, la causa di questi mali non va sottoposta alla verifica dell'esperienza ed al ricercata nella Costituzione . C'è una respon- logoramento ed alla prova degli eventi, i n sabilità delle classi dirigenti che non va particolare alla necessità di adeguare l'ordi- dimenticata; o, se si vuole, non si possono namento e le regole alle esigenze dei tempi . convertire le critiche alle persone in critich e Noi riteniamo che anche certi valori, co- alle istituzioni . Ma non solo di questo si me la libertà, debbano fare i conti co n tratta. La nostra Costituzione indica la stra- l'evoluzione delle tecnologie e con l'emerge- da di uno sviluppo riformatore della società, re di nuovi diritti. Valgano per tutti temi

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cruciali come l'informazione, la democrazi a considerazione l'ipotesi che il passaggio ri- economica ed i poteri sovranazionali . Tutta- formatore avvenga mediante sospension e via, la prima Repubblica poggia le sue fon- del vecchio ordinamento . Intendiamo qui damenta sulla Resistenza; sarebbe ben mise- riaffermare un punto di principio: qualsivo- ra cosa fondare una nuova Repubblica sulle glia modifica o revisione della Costituzione tavole rotonde o su generici appelli plebisci- non può avvenire che nel rispetto assoluto tari. delle norme che la Costituzione stessa pre- Noi non siamo quindi per una nuova vede a quel fine. Costituzione, ma per una revisione profon- Due devono essere i riferimenti essenziali da, fortemente innovativa, di quella parte nel comportamento di ogni organo dell o della Costituzione che attiene alla forma di Stato e di ogni attore politico: l'impegno più governo, all'organizzazione regionalistica ed risoluto per dare risposta alla domanda di autonomista della Repubblica . Siamo favo- riforme ed il più rigoroso rispetto delle nor- revoli non solo alla riforma del sistema me in vigore, dei poteri e delle responsabilità politico, ma anche alla più generale riforma così come sono attualmente stabiliti. Consi- dello Stato, dei poteri e delle regole; siamo deriamo sia da respingere fermamente ogn i per dare corpo e voce ai nuovi diritti di ipotesi di indebolimento della Costituzione cittadinanza. mediante la contrapposizione, a cui si f a Ma il nucleo del messaggio è ben altro: è ricorso nel messaggio, fra poteri costituenti quello in cui si affronta il problema crucial e e poteri costituiti . del metodo delle riforme . Sono tre le strade Solo la piena assunzione di responsabilit à fondamentali che vengono indicate : la prima da parte del Parlamento ed il pieno esercizio è quella di una revisione dell'attuale Costi- dei poteri ad esso attribuiti garantiscon o tuzione con la procedura prevista dall'arti- l'ordine istituzionale, la concretezza e l'effi- colo 138 ; la seconda consiste nell'attribuzio- cacia del processo di riforme. Sentiamo di ne alle Camere attuali o a quelle che saranno dover ribadire — a fronte di sollecitazion i prossimamente elette di veri e propri poteri sempre più fitte e talvolta disparate ad im- costituenti, di poteri, cioè, non vincolati al boccare la via delle riforme ed a fronte d i proprio esercizio dalle norme dell'articol o manovre difficilmente decifrabili, che paio- 138; la terza è l'elezione di un'Assemblea no oscurarne il percorso — che il Parlamen - costituente, dotata di veri e propri poter i to è il depositario di ogni potere in materia costituenti e, quindi, senza limitazioni pro- di riforma elettorale ed istituzionale . Il Par- cedurali o di merito derivanti dalla Costitu- lamento, nel rispetto delle norme in vigore , zione vigente. è il solo che possa decidere senza strappi d i Insomma, il Capo dello Stato sembra con- legittimità anche in materia di procedure e trapporre il processo di revisione costituzio- di strumenti finalizzati alle riforme . Vi è oggi nale normato dall'articolo 138 — in forza del l'assoluto bisogno che il Parlamento, se vuo- quale non si potrebbe operare alcuna delle le dar corpo e senso al dibattito che stiamo riforme di cui si parla, dal monocamerali- svolgendo, si attrezzi per operare immedia- smo alla questione delle forme di governo , tamente, raccogliendo anche la sollecitazio- al regime presidenziale o semi presidenziale ne scaturita dalla consultazione referenda- — ad un processo costituente in forza de l ria. quale si determina una vera e propria fuo- È questo un grande banco di prova per riuscita dal sistema costituzionale vigente . una sinistra rinnovata. Se alla crisi della Ciò che verrebbe in tal modo instaurato è Repubblica non è seguito un collasso istitu- un nuovo ordinamento, con una divers a zionale ed è stato fin qui contrastato con base di legittimazione: è quello che Cossig a successo ogni sbocco avventuristico o con- evoca quando fa riferimento ad un processo servatore, ciò si deve anche al ruolo che popolare sovrano di rifondazione dei propri abbiamo svolto, al nostro impegno ed all a ordinamenti. nostra responsabilità di forza di opposizione . Su questo punto non sono consentiti equi- Inoltre, ciò si deve alla scelta, cui abbiam o voci: non si può in alcun modo prendere in aderito fino in fondo e senza riserve, di un

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rinnovamento della sinistra come chiave e forte dei processi economici, sociali e istitu - premessa di una rifondazione democratic a zionali, una proposta che per ciò stesso esig e dello Stato . Si tratta di dare concretezza e d ricambio ed alleanza. incisività a questa prospettiva, che è tutt'uno Non ci sarà riforma della politica se si con la domanda di riforma della politica . rimarrà all'interno del sistema di potere Vediamo che il partito socialista reitera la democristiano, di quella commistione clien- sua proposta relativa alla scelta con vot o telare di responsabilità pubblica e di interes - popolare di un Capo dello Stato che si a se privato, che ha alimentato la formazione munito di poteri di alta direzione politica. È di un quasi regime di cui tutti stiamo con- una proposta in sé del tutto legittima; l'ab- statando i costi devastanti, a cominciare biamo detto più volte, anche se non ne dallo Stato, come ricordava proprio La Mal - condividiamo quello che ci pare il senso e se fa ieri, ma che tuttavia, assorbendo nella intravediamo un percorso costituzionalmen- propria orbita una parte della sinistra, è te assai accidentato . Quel che è certo è che diventato l'ostacolo più poderoso sulla via d i essa pare costituirsi a prescindere da una un fisiologico ricambio di classi dirigenti e prospettiva di ricambio del ceto di Governo di ceto politico. e da una prospettiva di alternativa. La via che sta di fronte a noi è quella che In ultima istanza essa finisce con il pena- può consentirci di disegnare e tradurre in lizzare — almeno questo pare a noi — realtà regole e poteri di una democrazi a proprio quel processo di riavvicinamento, matura. Questo Parlamento ha davanti a sé addirittura di convergenza, tra le forze ch e meno di un anno; sono mesi preziosi. Abbia- hanno una comune origine nel movimento mo detto che debbono essere impegnati pe r operaio e socialista e che — lo sappiamo affrontare una legge elettorale, che consent a bene può rappresentare un elemento ai cittadini di eleggere il nuovo Parlament o essenziale per l'alternativa e il rinnovamento con regole nuove, che garantiscano in primo della sinistra, a patto che i partiti e le forz e luogo il potere del cittadini, la trasparenza e di sinistra sappiano essere interlocutori affi- la moralità della vita pubblica. dabili di una domanda di riforma della poli- Abbiamo già indicato per parte nostra un a tica, di nuovi valori, di profonde trasforma- linea precisa di riforma istituzionale: dare ai zioni dello Stato e della società italiana, ch e cittadini il potere dei determinare con il voto emerge dal paese. gli indirizzi, i programmi, le maggioranze d i Allora io dico: se dobbiamo riformare Governo . Ma abbiamo anche detto che la regole e poteri della nostra vita pubblica, è nostra è una proposta aperta, la cui logica bene che la sinistra vada ad un confront o non è quella del premio di maggioranza a limpido, che se ne discuta senza artifici, un partito. manovre, messaggi trasversali . Deponiamo Si tratta inoltre di attribuire a una Camera i pregiudizi di ogni segno, ma abbiamo con un ridotto numero di membri la pienez- l'onestà e il rigore necessari a non occultare za del potere legislativo, di rafforzare poter i o camuffare consensi e dissensi politici di e competenze delle regioni facendo capo a merito. una seconda Assemblea nazionale (la Came - Se non affronteremo i termini duri di ra delle regioni), di regolare e riformare questo confronto è inutile farsi illusioni : la poteri e strumenti essenziali, pubblica am- sinistra non sarà in grado di porre in termini ministrazione e informazione in primo luo- nuovi il problema del governo dell'Italia; go; problemi, cioè, che sono, a quanto pare , non sarà in grado di voltare pagina rispetto cari anche ad Amato, che qui li ha affrontati al regime di questo decennio, verrà men o con grande passione. alla propria funzione nazionale, non saprà Ma se non opereremo più tempestivamen- elaborare (e non lo saprà il PDS, ma, certo , te in questa direzione, il paese sarà conse- neanche i socialisti, per non parlare di quel - gnato a una democrazia povera e a uno l'arco vastissimo di forze progressiste che sviluppo bloccato. Sono queste le cose che non hanno ancora diretta o indiretta espres- intendiamo fare subito, per le quali ci batte - sione di governo) una proposta di governo remo. Sentiamo come nostra, come Amato,

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la convinzione sobriamente espressa dal pre- che ha parlato di autoriforma dei partiti, che sidente Roosevelt nel discorso del 4 marz o noi abbiamo rinnovato noi stessi per contri- 1933 : «La politica che preferisco» — dicev a buire a rinnovare tutto il sistema politico . — «è di fare prima le cose che devono essere Non solo; noi veniamo da una riunione del fatte prima» . Allora vediamo quali sono e nostro consiglio nazionale nel corso della arriverò a questo punto. quale abbiamo chiuso con nettezza senza Ma al Presidente della Repubblica, da precedenti verso ogni ipotesi di politica dei questa sede, con la più viva consapevolezza due «forni». delle responsabilità che la Costituzione gli La scelta dell'alternativa non come formu- attribuisce, ripropongo una riflessione. E la da contrapporre ad un altra formula, ma nostra convinzione che per ragioni storich e come politica, come strategia di tutta la e funzionali sia necessaria una riforma del sinistra, ne è uscita ancora più forte e ancor a nostro sistema politico e degli assetti istitu- più limpida. zionali. Questa convinzione si accompagn a Non prepariamoci dunque — vorrei dirlo in noi alla fermissima volontà di procedere ai compagni socialisti — al solito vecchio secondo quanto la Costituzione prevede e gioco di denunciare presunti accordi tr a prescrive e alla convinzione che il confront o PDS e DC per rendere eterni i reali accordi fra le diverse proposte e le diverse ipotesi tra DC e PSI! Ed ho apprezzato, nell'inter- debba avvenire, come previsto e prescritto , vento di Amato, il fatto che non vi sia stat o in questa Camera e nel Senato, senza ch e questa volta un simile riferimento . Dico altri poteri dello Stato intervengano a soste- questo perché il momento della verità è gno di questa o di quella soluzione . giunto per tutti. Noi abbiamo abbandonato A quanti si lamentano per il fatto che posizioni che potevano anche apparire am- emergano con grande nobiltà posizioni con- bigue . La prospettiva dell' alternativa alla D C servatrici, noi chiediamo una riflessione cri- e al suo sistema di potere è per noi netta e tica. Non è forse l'avere sostenuto una via chiara. Non abbiamo mai pensato che l'al- avventurosa, di rottura istituzionale, accom- ternativa fosse la nostra cooptazione nell a pagnata da un furore incapace di collegarsi vecchia politica. ai necessari elementi di continuità con il La DC, nel suo complesso, non può no n meglio della democrazia italiana, della su a essere considerata come il grande partito storia, delle sue passioni, delle sue sofferen- moderato del nostro paese, interprete e be- ze; non è forse una simile linea di rottura neficiario principale dei meccanismi di rivo - istituzionale che finisce per dare prestigio e luzione passiva che le strategie consociativ e nobiltà alle posizioni conservatrici ? hanno continuato fin qui ad alimentare. Dico questo con la forza che ci viene come Vorrei dire all'onorevole De Mita che i l PDS dall'avere per parte nostra abbandona- consenso che alla DC viene da vasti ceti to posizioni nobilmente conservatrici . Noi ci popolari, la presenza nel partito della DC di siamo mossi — vorrei ricordarlo ai compa- orientamenti socialmente avanzati o addirit- gni socialisti — con l'obiettivo di superare in tura di vere e proprie forze di sinistra no n avanti quello che poteva essere il vero ri- sono sufficienti a garantire un superamento schio della sinistra, quello cioè di rimanere del sistema di potere e quindi a fondare invischiata in una contesa tra generich e un'alleanza di progresso con questo partito. posizioni di rottura istituzionale e posizioni In questo la sinistra è progressista, De Mita; di mera difesa dell'esistente, incapaci di non in riferimento all'ideologia marxista, cogliere le impazienze, le contraddizioni ma in riferimento al modo di essere della nuove, il profondo travaglio del tempo che democrazia cristiana. Nei confronti di un stiamo attraversando. Entrambi questi at- grande partito moderato, un partito di sini- teggiamenti aprono la strada a soluzion i stra, un partito che vuole combattere l a pericolose, a rotture che possono evolvere vecchia tara trasformistica del nostro paese, in direzione autoritaria. Per questo noi non ha una sola linea strategica : l'opposizione e ci collochiamo sulla trincea della conserva- la sfida democratica! zione istituzionale. E vorrei dire a Forlani, In questo contesto, a nostro avviso, devo-

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no collocarsi i cattolici e la riforma elettoral e istituzionale, deve mettere in campo la sua pone anche ad essi un problema di coerenza proposta. tra programmi, alleanze e schieramenti . Quindi, non resta che perseguire la strada In questo quadro si misura anche la cre- di una più ampia ed unitaria ricerca istitu- dibilità del partito socialista come forza di zionale . Come metteva bene in evidenza cambiamento. Non cerchiamo dunque di Barbera, le differenze, per quanto rilevanti, truccare le carte, di prepararci magari a non sono sempre incomponibili; ciò che le vecchi scontri, a cose già viste : il conflitto rende incomponibili è l'incomunicabilità e il simulato tra la DC ed il PSI per tornare a sospetto, l'utilizzazione dei propri progetti governare insieme. più come bandiere per dividersi e contarsi Chiedo a Craxi di non farlo non sol o che come strumenti per delineare le comuni perché si tratta di un canovaccio noto ch e regole del gioco . non fa più effetto e che nessun virtuosismo Noi siamo per determinare responsabil- della commedia dell'arte riuscirebbe a rivi- mente le condizioni di questa più ampi a talizzare; ma perché, per quanto ci riguarda, ricerca unitaria; e sono fermamente convin- si rischia di prendere un abbaglio . to che è possibile sentirsi accomunati dall'o - Noi non solo non stiamo preparando ac- biettivo di rafforzare insieme cittadini, Par- cordi strategici con la DC, ma anche pe r lamento e Governo ; che è possibile sentirsi quanto riguarda la legge elettorale ci presen- accomunati dall'obiettivo di rafforzare le tiamo con una prospettiva completamente istituzioni, rilanciando la funzione proget- diversa da quella che si configura attravers o tuale dei partiti nella società . Ma qualsiasi la proposta democristiana. Non esiste nes- grande riforma, lo voglio dire a Craxi, no n suna ipotesi o possibilità di accordo a due può che basarsi in primo luogo sulla legge tra DC e PDS per fare una legge elettoral e elettorale — e mi sembra ovvio — e quest a alle spalle del partito socialista italiano! Non è la vera grande novità che attendiamo da l crediamo che si possa aprire una nuova fase partito socialista: che si dichiari disposto ad della storia della Repubblica attraverso scor - entrare in campo su questo terreno per ribande corsare che dividono le forze demo- discutere con tutti noi, comuni mortali, d i cratiche e, in particolare, la sinistra . simili modeste questioni. Certo, ad un dato punto, se non si vuole Ed ho capito bene quanto ha detto Amato: stare fermi, occorrerà decidere a maggio- la riforma elettorale deve essere favorita d a ranza. Ma, allora, diciamoci come stanno le un'evoluzione dei rapporti politici . Benissi- cose! Non è possibile far passare una legge mo! Per parte nostra, lo abbiamo già detto elettorale attraverso un accordo tra DC e e lo ripetiamo, la riforma elettorale e l a PDS, perché noi non lo vogliamo (e lo stess o costruzione di un'alleanza politica a sinistra De Mita ha invocato un accordo più largo) , devono marciare in parallelo . La riforma perché le posizioni di merito sono molto elettorale è dunque per unire la sinistra e lontane, perché non siamo disposti a scher- non già per dividerla. Per questo saremmo zare con le cose serie, a mettere in campo , disposti a lavorare assieme a voi, compagni non si sa con quale prospettiva strategica per socialisti, per prospettare a tutte le forz e la sinistra, un Governo DC-PDS per fare la politiche democratiche una comune ipotesi riforma elettorale. Non siamo né degli inge- di lavoro, a prescindere dalle diversità di nui né degli irresponsabili, tanto meno quan- posizioni sul presidenzialismo . do si tratta delle sorti della sinistra italiana. Scarichiamo — per stare alla colorita me- Nello stesso tempo non è possibile un tafora dell'onorevole Amato — tutte le pi- accordo tra DC e PSI sulle questioni istitu- stole e le pregiudiziali, anche quella presi- zionali capace di risolvere il problema. Che denziale, per affrontare quei temi fare, dunque? Non resta che mettere in appassionanti (e che in modo appassionat o campo le varie proposte . E anche il partito Amato ha qui affrontato) che ci vedono socialista, mantenendosi al riparo dalla concordi: dall'informazione alla democrazia grande riforma, se non vuole favorire an- economica, alla riforma della pubblica am- ch'esso, come rischia di avvenire, uno stallo ministrazione. E, badate, sarebbe grave per

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il cittadino comune non avere una sana va si presenta come una necessità vitale pe r pubblica amministrazione e una seria demo- il paese e per il suo Governo . È una strada crazia economica perché ci siamo recipro- tutt'altro che semplice, lo sappiamo, ma per camente bloccati su delle pregiudiziali, su la sinistra, per tutta la sinistra, se saprà posizioni di bandiera. superare le proprie divisioni e giovarsi in un a Così si discute a sinistra, se si lavora per rinnovata prospettiva unitaria della moltepli- l'unità, e non attraverso trabocchetti ed cità delle proprie esperienze, delle propri e inutili agguati. tradizioni e delle proprie risorse, questa è la È in questo contesto che siamo noi a sfida più esaltante, la riconquista di una rilanciare completamente e su basi solide la grande vocazione unitaria nazionale e rifor- prospettiva dell'unità delle forze che si ispi- matrice (Vivi, prolungati applausi dei de- rano agli ideali del socialismo. Non solo non putati dei gruppi comunista-PDS e dell a temiamo tale prospettiva, ma la perseguia- sinistra indipendente — Molte congratula- mo, a condizione però che si faccia sul serio zioni). sul piano della ricerca programmatica, dell e grandi opzioni sociali ed economiche, delle ' alleanze e del comune impegno di coalizio- PRESIDENTE . È iscritto a parlare l ono- ne; a patto cioè che si parta dall'Italia, dall a revole Craxi. Ne ha facoltà politica e non dall'ideologia. Per questo, io dico, non è questione d i BETlINO CRAXI. Signor Presidente, ono- ricorso al popolo. Le elezioni non sono uno revoli colleghi, gli onorevoli Labriola, Andò scandalo — ci mancherebbe altro! —, ma e Amato hanno già illustrato con efficacia l e abbiamo già detto altre volte che se si vo- idee, gli orientamenti, le preoccupazioni e i gliono le elezioni occorre venire qui, i n propositi dei socialisti, rinnovando il nostro Parlamento, a dire chiaramente che si vuol e apprezzamento per il messaggio che il Pre- cambiare politica e tipo di governo, che si sidente della Repubblica ha voluto indirizza- vuole cominciare ad aprire un'altra prospet- re al Parlamento. Ho chiesto perciò la parola tiva. In caso contrario, le elezioni a ottobre solo per svolgere brevemente una riflession e o in primavera non cambieranno niente per sulla questione che la democrazia cristiana la sinistra e per lo stesso partito socialista. ha posto di fronte al Parlamento e ch e Solo un serio tentativo unitario, da persegui - rappresenta, rispetto agli equilibri politici re di qui alla primavera, potrebbe cambiare presenti e futuri, un punto di natura pregiu- la politica italiana e fornire una nuova pro- diziale, discriminante e dirompente . spettiva e speranza agli elettori . Ma, se non La vita parlamentare di questi decenni è così, non cerchiamo, proprio nel momento è stata affaticata da varie difficoltà e da in cui si discute di voler cambiare il vecchio ricorrenti malanni : periodi di instabilità go- sistema politico, di ricorrere ai trucchi più vernativa, una frequente, esasperante len- consunti di quel vecchio sistema, non cer- tezza delle decisioni, l'uso disinvolto e ir- chiamo, dopo la tragedia, di recitare la responsabile che si faceva del voto segreto . farsa, non mettiamo in campo scontri fals i Le sole difficoltà che non si sono quasi tra contendenti che si vogliono già accorda - mai incontrate sono quelle che avrebbero re sul risultato . potuto derivare dalla formazione di mag- Ecco perché l'alternanza è il problema gioranze risicate . centrale che noi poniamo, che individua una Ripercorrendo, ad esempio, solo la lunga maggioranza ma anche (voglio dirlo a De vita del governi di centro-sinistra sino ai Mita) una opposizione democratica che la- giorni nostri, incontriamo infatti general- vora per l'alternativa. Una cosa è certa: una mente maggioranze ampie, per lo più attor- nuova fase della Repubblica non può nasce - no al 58 per cento, con la ulteriore signifi- re da una farsa e dalla rappresentazione cativa parentesi del periodo cosiddetto sbiadita di un vecchio trucco . C'è bisogno di dell'unità nazionale, che portò ad una stra- ben altro! Ci stiamo misurando con il falli - bocchevole maggioranza, superiore al 9 0 mento delle strategie moderate e l'alternati- per cento dei voti parlamentari.

Atti Parlamentari — 86382 — Camera dei Deputati

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Anche nella legislatura in corso la maggio- necessario, e comunque per noi non è accet- ranza parlamentare che ha sorretto diversi tabile, che si pretenda non di introdurre un a governi prima del ritiro del partito repubbli- semplice rettifica e correzione ma di attuare cano si è collocata alla Camera vicino al 6 0 un vero e proprio stravolgimento del sistema per cento e forse perfino su una percentuale fondato sulla proporzionale. superiore al Senato . Così non è, dicono e ripetono alcuni de i La instabilita politica e di Governo, quan- proponenti della democrazia cristiana: que- do si è verificata e sovente ripetuta, è sempre sta non è affatto la nostra intenzione, il nata per fattori di ben altra natura . Basta nostro obiettivo, questa non è la nostr a indirizzare una non difficile ricerca verso le politica! conflittualità che si sono manifestate volta a Ma se così non è, non si capisce allora per volta tra i partiti coalizzati, nei partiti, ne l quale ragione si vorrebbe introdurre un partito di maggioranza relativa. meccanismo attraverso il quale una maggio- Che cosa allora ha spinto e spinge, in ranza già ampia fruirebbe di un ulteriore buona sostanza, l'idea che sia ora necessario premio e di un'aliquota aggiuntiva nient e introdurre un consistente premio destinato a meno che di 75 deputati, che potrebbe garantire la maggioranza assoluta dei voti a d portarla financo al 70 per cento dei vot i un partito o ad una coalizione cui il corpo parlamentari. Si tratterebbe in questo cas o elettorale avesse dato solo la maggioranz a di una situazione assolutamente anomala . relativa dei voti ? Essa comprimerebbe inutilmente lo spazio Evidentemente, innanzi tutto, la convin- delle minoranze e di fatto travolgerebbe zione (che non poteva non essere espress a persino le garanzie di maggioranze qualifi- in modo più eloquente di questo) che si a cate previste dalla Costituzione . esaurito o stia per esaurirsi un ciclo e l'al- Non vale e non convince l'argomento che leanza politica e di Governo che lo ha carat- si porrebbe fine, in tal modo, alla frammen- terizzato. E poiché i socialisti, tra gli alleati tazione della rappresentanza parlamentare . di Governo della democrazia cristiana, sono Questa è certamente una degenerazione, è i soli, per il loro peso, in grado di garantir e un male effettivo, cui però potrebbe essere la formazione di una maggioranza assoluta , posto rimedio introducendo una semplice è evidentemente in primo luogo la collabo- correzione alla proporzionale pura. razione con i socialisti che viene considerata Non vale e non convince neppure l'argo - in via di superamento . Contemporaneamen- mento secondo il quale gli elettori debban o te, sembra implicitamente emergere la pre- essere sempre e comunque posti di fronte ferenza per un sistema di tipo «satellitare » ad una scelta tra diverse coalizioni di gover- attorno alla democrazia cristiana . Essendo no. L'argomento ha un suo fondamento difficile prevedere per questo tipo di formula politico e riguarda soprattutto la chiarezz a la conquista di una maggioranza assoluta, s i dell'indirizzo politico dei partiti, ma esso prevede appunto allora, in un auspicio d i non giustifica la pretesa di giungere sino al conquista della maggioranza relativa, l'asse- punto di espropriare il Parlamento del suo gnazione di un premio di maggioranza . fondamentale potere di modificare la com- Onorevoli colleghi, questa non è un'inter- posizione delle maggioranze e, quindi, delle pretazione forzata, artificiosa e polemica, è coalizioni di governo, sia pure temperato — invece una lettura politica, ad un tempo come sarebbe auspicabile — dalla introdu- semplice ed inevitabile . zione della regola della sfiducia costruttiva. Posta la questione in questi termini, a no i Ma, onorevoli colleghi, una siffatta limita- non resta (e se confermata, non resterebbe ) zione dei poteri del Parlamento non è asso- che prenderne atto. Certo, nessuna alleanz a lutamente prevista nello schema di Repub- è indissolubile . Tutto si muove e tutto è blica presidenziale che noi abbiamo destinato ad esaurirsi . Nella vita democrati- proposto, provocando una levata di scud i ca, le alleanze e gli equilibri politici natural- nella maggioranza delle forze politiche e mente mutano e possono mutare, ma per- tante polemiche demagogiche intessute di ché questo avvenga non è assolutamente retorica comicità.

Atti Parlamentari — 86383 — Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 199 1

Aggiungo solo che si tratta di uno schema dovrebbe essere il nuovo, futuro Parla- equilibrato e rispettoso delle fondamentali mento . prerogative della democrazia parlamentare , Vale per noi la logica e vale anche il metr o sul quale insisteremo nella speranza che, costituzionale che il Capo dello Stato ha superate diffidenze che non hanno ragione sottolineato nel suo messaggio a proposito di essere, una parte almeno degli scudi che dell'elezione di un Parlamento chiamato ad si sono levati possa tornare ad abbassarsi . esercitare poteri costituzionali . Se nonostan- Non valgono e non convincono gli argo- te tutto così non fosse, costretti a condurre menti che parlano della democrazia compiu - una battaglia di opposizione, noi la condur- ta, sbloccanda ed alternanda . Tutte cose che remmo con assoluta linearità, lealtà e con una democrazia salda e forte può perfetta- piena convinzione e determinazione . mente permettersi senza per questo intro- Mi auguro sinceramente che questo non durre misure che la possono, invece, sfigu- sia necessario; per il resto va da sé che noi rare. non potremmo, da un lato, condurre una In un'epoca di grandi trasformazioni, di battaglia politico-parlamentare di opposizio - grandi cambiamenti, di grandi revisioni, tut- ne su un problema di questa natura e di to si è fatto più incerto, più complesso e questa portata e, dall'altro, mantenere intat- forse anche più imprevedibile . Nel tempo ta, come se fosse in viaggio privato verso la possono moltiplicarsi i fattori di crisi, di Luna, un'alleanza politica e di governo . Ci divisione e di vuoto, ma possono anche troveremmo, come è assolutamente eviden- nascere nuovi processi di convergenza e d i te, nella necessità di affrontare una situazio - unità — l'unità socialista, in primo luogo — ne del tutto nuova, che comporterà la scelt a e, quindi, diversi equilibri e diverse alterna- di una linea e di una posizione diversa. tive. Sembrava che la democrazia cristiana a- Noi, per parte nostra, attenti e disponibili vesse trovato sulla questione specifica de l verso ciò che si muove attorno a noi e vicino premio di maggioranza, in questo dibattito , a noi, lavoreremo per favorire, come è no- un solo interlocutore disponibile, cioè il stro dovere di fare, la crescita di una grand e PDS, che del resto a sua volta ne ha uno su o forza socialista e democratica anche in Ita- da proporre, sia pure in forma e in un lia. Ma noi non intendiamo avventurarci né contesto diverso . Su questo punto ho sentito sul terreno di equilibri ambigui, né su quello prima formulare una dichiarazione esplicit a di alternativismi confusi. di disponibilità ad un confronto sereno ed Tra gli argomenti che non valgono, e ch e ho sentito anche fissare un appuntamento comunque non ci convincono, figura quello per il mese di settembre; ora le parole di — diciamo così — europeistico . In Europa Occhetto sembrano escluderlo recisamente. esistono sistemi di tipo maggioritario basat i Ebbene, noi per parte nostra siamo invece in varie forme sul collegio uninominale. In inquieti e preoccupati, perché siamo consa- taluni casi essi mostrano ormai la corda di pevoli delle difficoltà, dei rischi e delle re- inaccettabili distorsioni. Ma in nessuna legi- sponsabilità che di fronte a determinat e slazione europea fondata sul sistema propor- circostanze saremmo portati ad affrontare . zionale è previsto un premio di maggioranza Io non posso che augurarmi che tutte tale da contraddire e stravolgere il principio queste complicazioni possano essere evitat e della proporzionale . e che ragionevolmente e realisticamente si Siamo di fronte ad una questione essen- prenda atto della situazione nella quale ci ziale che è, ad un tempo, politica e di troviamo. Essa, da un lato, richiede da parte principio. La materia elettorale non è mate- di tutti una ulteriore riflessione ed un ulte- ria astratta, teorica, asettica. Essa è eminen- riore approfondimento e, dall'altro, com- temente politica e di principio . La logica porta la necessità di ridurre i tempi di questo vorrebbe che riforme istituzionali e riforme finale di legislatura, che diversamente ri- delle leggi elettorali procedessero di pari schia di diventare, per tante ragioni che si passo, nell'ambito di un processo che non stanno accumulando convulso, inconclu- può che essere unico e la cui sede naturale dente e dannoso per tutti. Non potrà che

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trame vantaggio, onorevoli colleghi, un van- troppo vale meno nel nostro paese, ma pur taggio di credito e di autorevolezza, una sempre può venirci in soccorso . classe politica che si ripropone di riformar e Francesco Cossiga, che, come recita la se stessa e l'insieme del sistema istituzionale , sua biografia, è nato a Sassari il 26 luglio e che ha il dovere di tentare di farlo e di farl o 1928, è il Presidente della Repubblica, è la presto e bene (Vivi, prolungati applausi dei persona di 63 anni che oggi scrive all e deputati del gruppo del PSI - Molte congra- Camere che, «a differenza di quanto accade tulazioni). nelle altre democrazie industriali, il sistema dei partiti operante in Italia ha manifestat o PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- tendenze a trasformarsi da strumento di revole Negri. Ne ha facoltà . intermediazione tra società politica e società civile, così come prevede l'articolo 49 della nostra Costituzione, in un complesso e chiu - PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE so apparato di raccolta e difesa del consen- MICHELE ZOLLA so, come titolo per una articolata e spesso assai impropria gestione del potere ad ogni GIOVANNI NEGRI . Signor Presidente, devo livello». dire che non so se l'opinione pubblica italia- La persona che, a 63 anni, dall'alto del na, fra i congiuntivi dell'onorevole De Mit a colle del Quirinale, scrive queste cose è la e i condizionali, riuscirà a capire questo persona che a 28 anni era membro del nostro dibattito estivo . consiglio di amministrazione del Banco di Sono certo, però, tornando al merito del Sardegna sono lieto che il Presidente dell a messaggio rivolto alle Camere dal President e Repubblica in sì giovane età avesse di già della Repubblica, che quest'ultimo, consa- cotanta esperienza in materia bancaria! — , pevole o meno, per i modi da lui scelti i n che a 28 anni assolveva il compito di segre- questi mesi per porre il problema delle rifor- tario provinciale della democrazia cristian a me istituzionali, ha la grave responsabilità di e che, alla stessa età, era consigliere nazio- aver consentito che il tema e l'esigenza della nale dello stesso partito . rifondazione del nostro Stato si incrociasse- Francesco Cossiga, che oggi scrive formal- ro e si sovrapponessero a calcoli contingent i mente, come Presidente della Repubblica , di interesse partitico che non consentono a i alle Camere che «questa tendenza del siste- cittadini di orientarsi, conoscere, compren- ma dei partiti, ove si consolidasse costitui- dere e decidere. rebbe un'involuzione assai preoccupante in Entrando nel merito, signor Presidente, senso sostanzialmente oligarchico, dato il voglio rilevare che ritengo vi siano una metodo prevalentemente di cooptazione per buona tradizione e un buon costume che , la formazione della classe dirigente, che quando qualcuno ci scrive, ci invia un a finirebbe per alterare definitivamente e pro- lettera o un messaggio, ci spingono a giudi- fondamente lo stesso significato della rap- carne il testo, ma anche a cercare di sapere presentanza politica e costituire la caus a o di ricordarsi chi scrive, chi sia l'autore del principale di una disaffezione dei cittadini testo; nella fattispecie del testo del messag- per la vita dello Stato, che già oggi si esprime gio che ci è giunto. spesso in avversione verso uno Stato dei Per attenermi al merito del dibattito, il partiti, non inteso come Stato in cui i partiti Presidente ed i colleghi mi consentiranno d i sono organizzazioni di consenso per la vit a alternare in questo intervento brevi conside- delle istituzioni, ma piuttosto di dominio razioni e cenni sul messaggio del Presidente sulla vita della società», è la persona che a della Repubblica con alcuni cenni biografici 30 anni è stata eletta deputato della demo- sul mittente del messaggio, cioè sulla perso- crazia cristiana, a 35 anni ha fatto parte del na del Presidente della Repubblica . direttivo del gruppo parlamentare della de- Nei paesi anglosassoni c'è la grande tradi- mocrazia cristiana ed è stata nominata per zione del Who's who, che riassume stringa- la prima volta sottosegretario alla difesa nel tamente le biografie . Tale tradizione pur- terzo Governo Moro .

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A quarant 'anni è stato rieletto deputato dopo lunga e onorata carriera, verso la quale per la terza volta e nominato nuovament e portiamo rispetto, Francesco Cossiga am- sottosegretario alla difesa nel secondo Go- monisce le Camere sino al punto di dire verno Leone e nel primo Governo Rumor . testualmente, citando una frase che ascolta- Il Presidente della Repubblica, che a 6 3 vo già 5-6-7 anni fa da alcuni colleghi, prim o anni dall'alto del Quirinale ci scrive che «i l fra i quali l'onorevole Pannella: «salvare i processo riformatore, pertanto, deve anzi - partiti dalla partitocrazia». È quanto con tutto trarre alimento dalla primaria esigenz a solennità ci dice oggi il Presidente dell a di recuperare la fiducia del popolo nelle Repubblica! istituzioni democratiche e rappresentative, a Il Presidente della Repubblica, onorevole cominciare dagli stessi partiti, da restituir e Cossiga, è anche il padre della legge su i alla loro vera vocazione e liberati dai gravi pentiti. E se oggi a 63 anni l'onorevole impedimenti e dai molteplici compromess i Cossiga, Presidente della Repubblica, padre connessi all'esercizio di funzioni improprie» , della legge sui pentiti, ha conquistato la luc e è lo stesso uomo che a 44 anni, rielett o della verità non sulla via di Damasco, ma deputato per la quarta volta, ebbe l'incarico sulla via del Quirinale, ben venga l'illumina- di ministro per l'organizzazione della pub- zione! Il problema è solo uno: se questo blica amministrazione nel quarto Govern o pentimento positivo, benché tardivo, venga Moro . regolato ed abbia un suo sbocco secondo i Ho visto l'altra sera il Presidente dell a princìpi del ravvedimento operoso, stabiliti Repubblica svolgere una filippica televisiva dall'antico codice Rocco, o piuttosto secon- sulle disfunzioni della pubblica amministra- do le leggi Cossiga, che dettero luogo per i zione: ed è l'uomo che a 44 anni, deputato pentiti a ricerche gratuite di sconti di pena per la quarta volta, fu nominato ministro e di ulteriori inganni resi all'amministrazio- proprio per l'organizzazione della pubblic a ne della giustizia . amministrazione nel quarto Governo Moro . Noi non chiediamo in questo caso al Pre- A 48 anni fu eletto deputato per la quint a sidente della Repubblica di fare chiamate d i volta e quindi ministro dell'interno nel terzo correo, perché non sono necessarie. Quando Governo Andreotti e nuovamente ministr o il Presidente della Repubblica parla di parti- dell'interno nel quarto Governo Andreotti . tocrazia devastante per gli stessi partiti e Francesco Cossiga a 51 anni è stato rielet- devastante per lo Stato (nomi e cognomi to deputato per la sesta volta, nominato sono noti) non ci troviamo di fronte ad un presidente della Commissione affari esteri , giallo dell'Olgiata. Quando ci si pente e si in seguito nominato Presidente del Consigli o vuole essere conseguenti ci sono molte stra - e a 52 anni nuovamente nominato Presiden- de e molti strumenti per praticare il ravve- te del Consiglio. In seguito venne eletto dimento operoso. In questo caso il ravvedi- Presidente del Senato ed infine a 57 anni mento operoso, ce lo consenta il Presidente eletto Presidente della Repubblica. della Repubblica, di colui che partitocrate è Fin qui la biografia ufficiale . Vi è poi la stato, che da trent'anni è uomo della parti- funzione di Francesco Cossiga che suscit a tocrazia, che da trent'anni è sottosegretario tante discussioni dai tempi di Segni, Pacciar - e ministro della partitocrazia, che è stato di e De Lorenzo, agli anni della P2 e del eletto all'unanimità Presidente della Repub- sequestro Moro, passando attraverso episo- blica, con procedura mai come quella volta di oscuri, non ultimo dei quali, vorrei ricor- consociativi e partitocratica, dalle diverse darlo, quello degli incidenti del 13 maggio componenti della partitocrazia . 1977 e della morte di Giorgiana Masi . Una prima modalità di ravvedimento ope- Questa è la biografia tratta da La Navicel- roso è quella di dimettersi . Il signor Presi- la della persona che a 63 anni oggi ci scrive dente della Repubblica si può dimettere, se testualmente che: «occorre, dunque, anch e vuole dar vita ad un ravvedimento operoso . salvare i partiti, strumenti indefettibili ed Il Presidente della Repubblica nel suo mes- insostituibili della democrazia, dagli effetti saggio tesse l'elogio del cristianesimo ; «al devastanti della partitocrazia». A 63 anni, decadere delle antiche società civili — scrive

Atti Parlamentari — 86386 — Camera dei Deputati

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Cossiga — tutto ciò che prese a fare il di quella partitocrazia della quale egli stesso cristianesimo non fu che dare agli uomini i l in primo luogo è emblema e prodotto, non loro fine veramente ultimo» . ha soltanto la via delle dimissioni per dare Bene, secondo questi princìpi deve valere corpo al ravvedimento operoso che è neces- in primo luogo il metodo dell'esempio . Se il sario se vuole essere credibile . Presidente della Repubblica è davvero pen- Vi è un'altra via per dar corpo al ravvedi - tito, dia l'esempio. Se i primi saranno onesti mento operoso e dare seguito coerente alla saranno più beati anche gli ultimi; e se il felice scoperta dell'entusiasmante purezza Presidente della Repubblica — primo rispet- antipartitocratica: servire il proprio dovere , to ai suoi amici, oggi ultimi, a cominciare d a servire la propria funzione, servire il propri o Andreotti, Forlani e Gava desse l'esempio paese e onorare il senso dello Stato, signific a delle dimissioni, forse anche gli ultimi sareb- in primo luogo non creare aspettative che bero un po' beati a fronte della sua onestà. già si sa non possono essere esaudite; e non La richiesta di dimissioni la dobbiamo creare prima e coprire poi, con grida sempre avanzare perché la prima critica che muo- più esasperate e stonate, la confusione poli- viamo al Presidente della Repubblica è una tica. critica sul metodo, prima ancora che sul Altro che elefante che entra in una cri- merito. Il nostro ragionevole dubbio è che stalleria, come Francesco Cossiga si è in in questi mesi il Presidente della Repubblica questi giorni autodefmito, en passant, tra abbia finito per operare al di fuori della legge un intervista e l'altra, tra un non attentato suprema scritta e delle regole scritte sulle a Budapest e uno dei tanti messaggi in quali ha giurato. Quando il Presidente della codice partitico presenti nelle sue esterna- Repubblica muove delle critiche gravi al zioni! Direi piuttosto montagna consapevo- Parlamento e al sistema (siamo nel camp o le in fin dei conti di produrre solo il dell'opinabile, ma certamente ciò è da rite- topolino di questo incessante, continuo , nersi legittimo), quando il Presidente della indigesto ormai blablablà sulle riforme isti- Repubblica con reiterate esternazioni ed in- tuzionali, in forza del quale i tenutari del terventi pubblici teorizza, per mutare l'ordi- sistema partitico, che è delegittimato nella namento, il ricorso a strumenti che l'ordina- coscienza di milioni di cittadini, racconta - mento non prevede, tutto ciò è non solo no, ormai in continuazione, a se stessi e d opinabile, ma comincia a divenire dubbio agli italiani che, stimolati dal President e sul piano della legittimità . della Repubblica, hanno infine capito che il Ma quando il Presidente della Repubblic a problema sono le istituzioni e non piuttosto reiteratamente attacca e minaccia un altro gli istituiti e il loro concreto esercizio del organo della Repubblica, come è accaduto potere, o magari le preferenze e non i nei confronti del Parlamento, ebbene credo preferiti e il loro abuso di tutto ciò che che abbia ragione in molte delle cose ch e dovrebbe essere pubblico mentre è stat o dice e scrive il collega Mellini a proposit o ridotto a cosa privato-partitica. della non legalità e del non rispetto dell a Il Presidente della Repubblica, con il ruolo legge scritta e della suprema legge scritta svolto in questi mesi e con il messaggio che sulla quale il Presidente della Repubblica ha ha inviato alle Camere, non poteva no n giurato. sapere che oggi la più profonda, autentic a E un ravvedimento operoso di chi ha 63 difesa dello status quo passa attraverso i anni e dal Quirinale indica al popolo, ai predicozzi sulle esigenze di riforme istituzio- parlamentari, all'opinione pubblica le nefan- nali, dei quali abbiamo avuto ampia mostr a dezze del sistema partitocratico e l'abus o in quest'aula e al Senato nelle ultime ore. Il che questo sistema dei partiti, che la forma- Presidente della Repubblica non puo non partito, che il modello di partito così come sapere che i più tenaci difensori dello status si è storicamente configurato nel dopoguer- quo ammantano continuamente i loro di - ra, ha realizzato. scorsi e la loro opera di riformismo istituzio - Ma il Presidente della Repubblica, che dal nale. colle e a quell'età pare attivamente pentirsi Il Presidente della Repubblica non può

Atti Parlamentari — 86387 — Camera dei Deputati

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non sapere (e lo dice e lo scrive) che il avvenuto, salvo poi intonare il peana e l'o- cuore della crisi italiana è nel sistema dei sanna dei referendum che non esistono : partiti, nel modello di partito, nella forma- propositivi, consultivi, istitutivi, confermati - partito costruita dal dopoguerra ad oggi, vi. . . Tutto ciò dopo aver consentito il fune- secondo un modello consociativo e spoglia- rale di quelli abrogativi. torio della cosa pubblica. Il Presidente della Repubblica non può non sapere che il cuore PRESIDENTE. Onorevole Negri, lei ha del problema non sta affatto nel dibattito- esaurito il tempo a sua disposizione . polverone tra presidenzialismo e cancelliera- to, sfiducia costruttiva o non, monocamera- GIOVANNI NEGRI. Signor Presidente, cre- lismo o bicameralismo, ma risiede nella do di disporre di trenta minuti, essendo scelta del meccanismo elettorale che deter- questo il nostro unico intervento . mina un certo sistema dei partiti o altr o sistema dei partiti. Ciò accade in tutto il PRESIDENTE. Secondo i miei calcoli, lei nord del mondo, in tutto il mondo occiden- aveva a disposizione ventidue minuti. tale, dove vi sono soltanto due grandi tipi di sistema elettorale: quello fondato sulla pro- GIOVANNI NEGRI . Signor Presidente, cre- porzionale con molti partiti (ed in Italia con do si tratti invece di trenta minuti . Comun- la conseguente degenerazione che anche il que concluderò rapidamente, abusando dei 2, il 3, il 4 o il 5 per cento di ogni forza limiti di tempo meno di quanto non abbi a politica automaticamente diveniva il 2, il 3, fatto il collega De Mita, che credo abbia il 4 o il 5 per cento di azioni in tutto ciò ch e parlato dodici minuti oltre il consentito: io è pubblico) e quello uninominale maggiori- sarò più modesto. tario, con un assetto bipartitico o tripartitic o Dicevo che si è intonato il peana su refe- e con un diretto, diverso rapporto tra il rendum che non esistono e si è consentito u n cittadino e l'eletto. dibattito-polverone su un presidenzialismo In primo luogo, allora, se il President e che non si specifica se sia quello del nord o della Repubblica intendeva essere coerent e del sud America. Un conto è infatti il presi- con quanto andava infine meditando e ca- denzialismo fondato sul metodo elettoral e pendo, con le sue preoccupazioni — che maggioritario uninominale, un altro è quello rispettiamo — e con i drammatici accenti di che si attua in presenza del sistema propor- verità che in taluni momenti ha saputo zionale. esprimere all'opinione pubblica, doveva far Ma il Presidente della Repubblica ha scel- sì che il ravvedimento operoso consistesse to di esternare un giorno sì e l'altro pure, nel permettere che la gente potesse fare la ben sapendo che questo sistema dei partit i scelta di fondo sul sistema elettorale e sui non può autoriformarsi — ne abbiamo qu i nuovi partiti nel nostro paese . Non avrebbe la prova — e che tutt'al più alcuni pezzi de l dovuto permettere per l'ennesima volta alla sistema partitico possono brandire l'argo - Corte costituzionale — cupola partitocratic a mento delle riforme istituzionali per il pro- di questo sistema dei partiti — di liquidare prio interesse contingente o per anticipare o due referendum regolarmente richiesti, d i posticipare elezioni che nulla muterebbero , farne carta straccia, per poi scoprire improv - in un gioco al «tanto peggio, tanto meglio» visamente che tale è la fame di riforma dell a consumato sulla pelle della Repubblica. gente di questo paese che ci si è avventati sul residuo referendum sulle preferenze pu r di chiedere cambiamento . PRESIDENZA DEL PRESIDENTE Questo avrebbe dovuto fare il President e LEONILDE IOTTI. della Repubblica: non consentire che la Cor- te costituzionale continuasse a fare strage d i diritto, come ha fatto in questi anni, e GIOVANNI NEGRI. Ma quali riforme istitu- permettere invece che la gente scegliesse i l zionali! Vuole davvero il Presidente dell a sistema elettorale. Nulla di tutto questo è Repubblica fare opera buona, dare coerenza

Atti Parlamentari - 86388 Camera dei Deputati

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alle sue esternazioni? Bene : questa sera egli pubblica denuncia — con parole sacrosante tornerà a parlare dai teleschermi, come e virulente — i mali della partitocrazia . In abbiamo appreso. Eviti di minacciare per assenza di questo ravvedimento operoso, è l'ennesima volta o di tentare di decretar e bene dire che il ruolo ed il messaggio del scioglimenti delle Camere e di recitare l a Presidente della Repubblica rischierebbero consueta parte sullo Stato che non va, l a di trasformarsi in inganno ed, anzi, in un pubblica amministrazione che non funzio- democristianissimo inganno . na, i difetti dei partiti . Tra l'altro la parte del Alla fine — mi rivolgo ai colleghi laici e Presidente della Repubblica sta diventando , della sinistra la morale della favola, anche francamente, quella un po' drammatica di elettorale, e lo scenario concreto che ci un Luigi XVI che si traveste non solo da troveremo di fronte fra poche settimane è cittadino, ma da sanculotto rivoluzionario , quello di un mondo cattolico democristiano, intona la Marsigliese ed invita alla carica per che esprime un Presidente della Repubblic a non prendere la Bastiglia . Chieda piuttosto con un linguaggio sempre più simile a quell o ai partiti ed al Parlamento di fare nei mesi del senatore Bossi, fustigatore dei partiti in che restano fino alla fine della legislatura ciò televisione, un riformatore democratico e che tanti e tanti chiedono e che è possibile referendario come Mario Segni, un galan- fare. tuomo come Oscar Luigi Scàlfaro, i padron i Non si tratta del presidenzialismo o del del vapore di sempre, cioè Andreotti e For- cancellierato. Il Capo dello Stato chieda al lani, e perfino l'eretico Leoluca Orlando . Parlamento ed ai partiti di fare le riforme Dall'altra parte, noi — e tutto quello schie- che non costano; chieda ai partiti di mollare ramento politico che avrebbe dovuto costi- l'osso, di disoccupare e liberare la pubblica tuire un'alternativa per il cambiamento dell a amministrazione occupata e spartita, ridotta DC — ci troveremo con un PSI che segna il a cosa non pubblica, ma privata e partitica . passo, un PDS che manifesta la sua crisi e Dia coerenza alle sue parole. Chieda ai che produce rifondazione comunista, tr e partiti che mollino l'osso della sanità : non è partiti laici sempre meno rilevanti e sempre loro; che mollino l'informazione pubblica più satellizzati, un'area radicale e verde di RAI : non è cosa loro; che mollino le parte- movimenti inerti o marginalizzati, anche s e cipazioni statali, dall'ENI all'IRI, all'EFIM, non per colpa loro. all'EGAM ed agli altri carrozzoni di Stato È questo il rischio concreto di fronte a l che li finanziano; che mollino le banche ne i nostro paese. Esso deriva dal non compren- cui consigli d'amministrazione nominano i dere che o il Presidente della Repubblica d à loro uomini e per le quali prorogano per seguito concretamente ed autenticament e sette, otto o dieci anni la permanenza i n alle sue parole, attraverso veri atti, oppure carica dei presidenti ; che mollino le aziende egli rischia di fare soltanto ciò che nell'am- municipalizzate; che mollino l'istituzione miragliato delle capitanerie di porto di Na- Governo. poli veniva chiamato il «tacite ammuina» , Un Presidente della Repubblica rigoroso ovvero il gran movimento di ufficiali e ma- non avrebbe accettato che fosse formato un rinai sulla nave. In questo modo tutto rimar- governo preelettorale con più ministri che rebbe uguale a se stesso e si darebbe vita all a negli Stati Uniti, che costituisce una vera e più grande operazione gattopardesca e tra- propria ricerca di risorse pubbliche, anche sformistica nella storia della nostra Repub- finanziarie, in vista della scadenza elettorale ; blica (Applausi dei deputati del gruppo fe- un organo formato secondo criteri d'appar- deralista europeo) . tenenza perfino regionale, se non di collegio . Esistono proposte di legge in questo sen- PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono- so. Lo diciamo per sollecitare coerenza a revole Del Pennino. Ne ha facoltà . colui che a ventott'anni fu nominato mem- bro del consiglio d'amministrazione della ANTONIO DEL PENNINO. Signor Presi- Banca popolare di Sardegna e che oggi, a dente, onorevoli colleghi, ci eravamo avvici - sessantatré armi, come Presidente della Re - nati a questo dibattito sui problemi posti dal

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messaggio del Presidente della Repubblica, nismi istituzionali che possono ricondurre la relativo al funzionamento ed alla riform a lotta politica nei suoi termini più alti, quell i delle nostre istituzioni, con una convinzion e basati sul confronto e sullo scontro intorn o ed una speranza. alle grandi scelte fra maggioranze e opposi- La convinzione è che i problemi politici e zioni, pensando cioè a soluzioni che favori- le questioni istituzionali formano un tutt'u- scano il dispiegamento di una democrazia no e che non si può pensare ad un modello compiuta, basata su reali alternative di go- istituzionale avulso dalle prospettive di svi- verno». luppo della lotta politica nel nostro paese . Il programma di innovazioni impostato La speranza era che i partiti sapessero supe- allora, con la sola eccezione del bicamerali- rare, nel corso di questo dibattito, imposta- smo (riguardo al quale, peraltro, important i zioni puramente di bandiera e ricercare passi in avanti sono stati fatti; e proprio in punti di convergenza che rendessero possi- quest' aula ci accingiamo a compierne un bili concreti passi in avanti sulla strada del altro), è stato attuato . Ma paradossalmente riformismo istituzionale. Un errato approc- ciò non ha impedito e non impedisce ch e cio al problema, infatti, avrebbe rischiato di oggi la stragrande maggioranza di noi s i trasformare nella migliore delle ipotesi il trovi concorde nel registrare la necessità d i dibattito di questi giorni in pura accademia . più incisive riforme. Debbo purtroppo dire, mentre questa di- Il fatto è che la strategia in qualche modo scussione si sta avviando a conclusione, minimalista delle cosiddette riforme possibi- che le posizioni delle maggiori forze po- li era l'unica strategia istituzionale comun e litiche anziché avvicinarsi si sono ulterior- alle forze di pentapartito, cioè a forze poli- mente divaricate . Abbiamo registrato toni tiche con proposte complessive politico-isti - ed accenti che renderanno più difficile non tuzionali fra loro fortemente divergenti. Es- solo la definizione di una proposta capac e sa è stata in larga misura tradotta in misure di raccogliere un sufficiente consenso, ma concrete, ma nel proprio successo ha finito anche l'individuazione delle procedure ne- con il trovare la dimostrazione del proprio cessarie per pervenire alle riforme, come limite di fondo . risultato del conflitto tra i due principali La vera chiave di lettura dell'intera vicen- partiti della coalizione di Governo ; conflitto da del riformismo istituzionale è quella se- che rende più precaria la loro collaborazion e condo la quale, dietro l'aspirazione a istitu- in una situazione già difficile e complessa. zioni più utili al progresso del paese, vi è l a Questo ci appare tanto più grave se ripen- riscoperta di quella regola maggioritaria siamo a quel dibattito del 18 e 19 maggio che, soprattutto in alcune fasi della storia 1988 in cui, come oggi, simultaneamente i n politica del nostro paese, aveva conosciuto , questo e nell'altro ramo del Parlamento per le ragioni che a tutti sono ben note, u n fummo chiamati a discutere delle riforme forte grado di attenuazione . istituzionali . Io allora, onorevoli colleghi, mi Una società divisa e frammentata, un trovai ad affermare: «Dobbiamo rilanciare la sistema politico a sua volta diviso e fram- politica e i partiti in una realtà che resta mentato hanno a lungo considerato la rinun- frammentata e che è sempre più complessa . cia ad applicare il principio di maggioranza , Ma condizione di questo rilancio è un mod o secondo lo schema di tutte le grandi demo- diverso di essere dei partiti nella società e crazie liberali, quale condizione indispensa- nelle istituzioni . La presa dei partiti sull'una bile per evitare spaccature verticali di un e sulle altre deve necessariamente diminuire paese dai contrasti particolarmente accen- e il progetto istituzionale complessivo al tuati e profondi. quale ci accingiamo deve mirare anche a Ma quando, sin dalla fine degli anni set- questo obiettivo . E la premessa sta proprio tanta, si è tornati per necessità di cose a nel fatto che si affronti questo progetto no n guardare alla regola maggioritaria non tanto guardando a che cosa nel contingente possa come scelta ideologica, quanto come stru- servire a una singola forza politica, ma mento utile al governo del paese, la perma- cercando di individuare quali siano i mecca - nente divisione fra i partiti, l'impreparazio-

Atti Parlamentari — 86390 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 199 1

ne della maggior forza di opposizione a zare nel tentativo di affermare un modello esercitare un ruolo di governo, i contrasti fr a fondato su un solo polo, costringendo l e quelle di maggioranza e le diverse strategi e altre forze, tutte le altre forze politiche nes- politiche di ciascuna di queste hanno indi - suna esclusa, o a subire alleanze sgradite rizzato il recupero maggioritario solo vers o oppure la propria emarginazione da un ruo- meccanismi che riconoscessero nelle istitu- lo di governo. zioni, e in particolare nelle assemblee rap- Della proposta del PDS si potrebbero dire presentative, il diritto del binomio esecutivo - cose simili: riserva di opposizione e rinuncia maggioranza a compiere le scelte di indiriz - a proporsi come componente di una mag- zo politico. gioranza alternativa, anche se il meccani- Ora, l'esaurirsi della fase delle riforme smo a due turni appare meno irrispettoso possibili, che si può collocare intorno alla del ruolo delle altre forze politiche di quanto fine degli anni '80, non poteva che suggerire non sia il progetto democristiano . Né ci è il passaggio a una fase diversa, tanto più ne l sfuggito nell'intervento che l'onorevole Bar- corso di una legislatura accompagnata dal bera ha svolto nel corso di questo dibattito mutare del quadro internazionale che ha una rilettura critica della stessa proposta del visto — con il definitivo crollo del socialismo suo partito. reale e con la conseguente crisi del partit o Non sottaciamo il fatto che anche la pro- comunista italiano — anche il venir meno di posta socialista di Repubblica presidenziale quel vincolo che rendeva impossibile ogni o semipresidenziale, così come è stata avan - ipotesi di alternativa, in quanto necessaria- zata, svincolata da ogni ipotesi di coerente mente incentrata su un partito che al socia- revisione elettorale, è funzionale non alla lismo reale si richiamava. Ciò mentre si realizzazione della democrazia del conflitto , verificava la difficoltà di conciliare le oppo- ma alla istituzionalizzazione del potere di ste strategie delle due maggiori forze di coalizione del PSI, anche se da questo punt o governo, la DC e il partito socialista, e di vista è interessante l'implicito riconosci - l'incapacità del partito di maggioranza rela- mento della necessità di una riflessione con - tiva di assolvere, con ragionevole adeguatez- tenuta nell'intervento di ieri dell'onorevole za, i compiti assunti e orgogliosamente ri- Andò. vendicati . Ma oggi — e il dibattito lo ha dimostrato Di questa ultima questione ha già parlat o — l'elemento dirompente è rappresentato il segretario del nostro partito, l'onorevole dalla proposta elettorale della democrazi a La Malfa. Mi limito a rilevare che avere dato cristiana. Proprio perché ne eravamo e ne al paese prima un Governo di dichiarat a siamo consapevoli, avevamo cercato di indi- transizione (quello dell'onorevole Goria) , care il solo terreno comune possibile : quello poi un Governo affidato al proprio leade r del rafforzamento dell'esecutivo . Un obietti- (l'onorevole De Mita), ma dopo meno di u n vo questo che è presente in tutti gli schemi anno aver liquidato questo stesso leader politici, ma che comportava e comporta — dalla guida del partito e del Governo ed ad avviso dei repubblicani — che la D C avere infine saputo trovare un precario equi- rinunci a fare avanzare la proposta di rifor- librio interno solo nella designazione a Pre- ma elettorale che essa ha formulato, che è sidente del Consiglio di una personalità co- inaccettabile per il partito socialista, e che il me quella del senatore Andreotti — che è partito socialista non insista nel richiedere , simbolo di una mera visione gestionale della come elemento centrale del processo di ri- cosa pubblica —, il tutto mentre inarresta- forma, l'elezione diretta del Capo dello Stat o bile diviene la crescita del disavanzo pubbli - che la DC e la maggioranza del Parlamento co, non può essere sottovalutato nel mo- rifiutano . mento in cui la democrazia cristiana avanza Abbiamo dovuto prendere atto che quest o la sua proposta di legge in materia elettorale. sforzo di convergenza non vi è stato e che E una proposta che si caratterizza, al di l à fra democrazia cristiana e partito socialista dei dati tecnici sempre discutibili, per la sua lo scontro è aperto . evidente valenza politica che si può sintetiz - Ieri avevamo anche osservato che non si

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possono separare i problemi istituzional i cuno paradossalmente vorrebbe codificarlo dai problemi di governo ; oggi, alla luce di financo per le generazioni future. questo più difficile rapporto tra democra- Ma se questi sono gli obiettivi delle ri- zia cristiana e partito socialista, tali proble- forme, è necessario altresì partire da alcuni mi offrono un'immagine ancor più allar- postulati che è l'onestà intellettuale prim a mante nel campo economico, per quant o di tutto ad imporre. Occorre riconoscere riguarda la situazione dell'ordine pubblic o che vi è una pluralità di soluzioni che pos- e dell'estensione della corruzione politico - sono contribuire a far progredire verso gli amministrativa. Sono tutti sintomi di u- obiettivi che si diceva. Allo stesso modo n'involuzione crescente della nostra situa- non ha senso concentrare tutta e sola l'at- zione . tenzione sugli aspetti elettorali ovvero, al Avevamo chiesto agli onorevoli Forlani e contrario, solo su quelli ordinamentali . Se Craxi di non aggirare e di non trascurar e si vogliono soluzioni equilibrate, sia sott o questo problema dal quale dipendono l e il profilo tecnico-funzionale sia sotto il pro- condizioni di vita dei cittadini del nostro filo politico, si tratta di agire combinand o paese. Su questo non vi è stata risposta, opportunamente aspetti ordinamentali e a - cosicché la situazione che è sotto i nostri spetti elettorali, tenendo peraltro present i occhi è di un Governo non in grado d i i risultati del referendum del 9 giugno , affrontare i problemi, di un Governo che che invece qualcuno vorrebbe già dimen- dovrebbe essere sostituito, secondo noi, o ticati, con la loro esplicita indicazione vers o quanto meno guidato, indirizzato, spinto dai un sistema uninominale . partiti della maggioranza e che potrà invec e Onorevoli colleghi, qual è il vero significa - continuare, poggiando su un vuoto determi- to del messaggio del Presidente della Repub - nato dagli accentuati contrasti tra democra- blica? Il richiamo alla necessità di riforme di zia cristiana e partito socialista. cui parliamo da anni? La proposta di solu- Così, la situazione del paese è destinata ad zioni specifiche? Non credo. Il vero senso aggravarsi, rischiando un ulteriore distacco del messaggio è nell'ammonimento alle for- dall'opinione pubblica, un'opinione pubbli- ze politiche che il livello di intermediazion e ca attenta e critica alla quale i repubblicani partitica è diventato un filtro tale da costi- cercheranno di dare voce nei prossimi mesi, tuire una sorta di intercapedine tra la sovra- forti anche delle posizioni costruttive ch e nità popolare e il suo esercizio ; che occorre hanno avanzato in questo dibattito e alla adeguare il sistema politico-istituzionale in luce delle riflessioni che proprio il bilanci o modo da attivare il circuito sovranità popo- politico-istituzionale della X legislatura ci lare (che si esprime con il voto), elezione del impone di tornare a fare sulla reale natura rappresentanti e investitura del Governo dei nostri affanni politico-istituzionali . (dunque, implicito indirizzo); esercizio della Senza un'analisi corretta non è possibile sovranità da parte di un esecutivo, così delineare soluzioni corrette . Le correzioni e legittimato, in collaborazione con il Parla- le modificazioni, anche costituzionali, ch e mento; verifica e successivo rendiconto al- dobbiamo apportare devono da un lato inci- l'elettorato a fine legislatura (principio di dere su alcuni aspetti ordinamentali e dal - responsabilità). l'altro cercare di incentivare comportamenti Se in questa direzione non si va, e non c i diversi e più virtuosi dei partiti. Si tratta di si va in tempi brevi, non solo resterà difficile rafforzare l'esecutivo, di darci regole di co- governare il paese e i suoi problemi, ma i stituzione economica vincolanti, di migliora- partiti saranno ulteriormente delegittimati re la qualità della classe politica, di ridurre — lo dicevo prima — davanti ai cittadini e la presa dei partiti su istituzioni ed econo- la tentazione ad un dialogo diretto con il mia, di rivitalizzare il rapporto tra cittadin i popolo, anche ai fini della riforma, si far à e partiti e cittadini e istituzioni, di agevolare difficilmente resistibile . la rottura di un sistema politico bloccato, ne l Crescerebbe nel paese il dubbio di Tom- momento in cui nessun blocco trova pi ù maso Moro : «La cosa pubblica è una con- giustificazioni ideologiche, ma in cui qual- giura di ricchi che, sotto il nome ed il

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pretesto dello Stato, non si occupano che de i peculiarità della fase che l'Italia sta attraver- propri interessi». sando, non vi è dubbio che potremm o Siamo rispettosi delle regole che garanti- affermare trattarsi di una fase dei «non più» scono il pluralismo delle forze che contrad- e «non ancora» . Nonostante i democristiani distingue il nostro sistema, e consapevoli si sforzino di far credere che tutto vada che esso è stato la ragione del nostro stesso bene e che non occorre cambiare più d i ruolo. Ma siamo anche coscienti che senz a tanto, trattandosi semmai di correggere innovazioni che obblighino ogni forza poli- qualcosa, ora in un punto ora in un altro , tica a rimettersi in gioco e creino la prospet- mentre il sistema politico e quello costitu- tiva del ricambio non è pensabile avviare zionale restano validi nel loro impianto, l'Italia sulla strada delle moderne democra- ormai è opinione, anzi convinzione diffus a zie europee. che il sistema è in crisi, mi correggo è in lisi , Non enfatizziamo quello che e possibil e in preda ad un disfacimento graduale ed fare in questa legislatura, ma non affidiamo , inarrestabile. Non è più, per l 'appunto, la al buio, un carattere costituente alla prossi- prima Repubblica, tanto generalizzata è l a ma. Per questo non consideriamo accettabi- constatazione del suo decesso ; peraltro, non le l'idea di percorrere la scorciatoia della è ancora una seconda Repubblica la caus a fine anticipata dell'attuale legislatura. Ricor- dei ripetuti tentativi di chi vuole mantenere diamo che sia la IX sia la X furono salutat e in vita a tutti i costi un cadavere ed impedire come legislature costituenti e che oggi siam o al nuovo di trovare forma e consistenza, d i ancora di fronte ad un rinvio ; non vogliamo arrestare il processo di consapevolezza che quindi mitizzare il ruolo dell'XI legislatura. investe e ci investe sempre di più ogn i Per questo motivo, il compito che ci at- giorno che passa. tende, se non vogliamo registrare il fallimen- Tutto questo grazie a chi? Potremmo dire to di una classe politica che pure annovera grazie a noi, a chi fin dal lontano 197 0 a suo titolo di merito i grandi progressi de l sostenne che quella in corso era la crisi de l nostro paese in questo quarantennio, è defi- sistema e non una crisi nel sistema, e perciò nire subito, per quanto possibile, nuove re - una crisi che richiedeva risposte radicali e gole del gioco, nuovi comportamenti, nuov e coraggiose, e non aggiustamenti di comodo procedure. L'unico e vero problema è di e su misura. Da allora, noi di destra ci siamo volontà; non si chiede alle forze politiche beccati ripetutamente l'accusa di essere e- quella volontà che portava Piero Gobett i versori per origine e comportamento. Po- all'elogio della ghigliottina in ore assai più tremmo dire grazie ad altri, ora al partito drammatiche della nostra storia, ma almeno socialista ora ai liberali, che da altro versan- la volontà di sacrificare l'interesse «particu- te hanno preso atto dell'utilità di un siffatto lare» . Per quanto ci riguarda, questa volont à sistema per chi (vedi DC o ex PCI) vuole l'abbiamo; confidiamo che le altre forze lasciare le cose come stanno per giocarsi l a politiche possano darsela (Applausi dei de- partita, come ha sempre fatto, da solo la - putati del gruppo repubblicano — Congra- sciando agli altri il ruolo delle comparse e al tulazioni). cittadino quello dell'ignaro spettatore. Ma dobbiamo dire grazie soprattutto a LUIGI D'AMATO . Chiedo di parlare per Cossiga, senza il cui intervento probabilmen- fatto personale. te non sarebbero tanti, ma tanti, ma così tanti gli italiani che invocano il cambiamen- PRESIDENTE. Onorevole d'Amato, le da- to. Ne è valsa la pena, si può proprio dire , rò la parola per fatto personale al termine per dare una risposta a Bobbio ! della discussione. Nel suo messaggio il Capo dello Stato , È iscritto a parlare l'onorevole Nania. Ne avvertendo quanto sia indispensabile per il ha facoltà. corretto funzionamento delle istituzioni una condizione di sintonia tra il sovrano reale, il DOMENICO NANIA. Signor Presidente, o- popolo, e il sovrano legale, il Parlamento, si norevoli colleghi, se vogliamo sintetizzare la è chiesto: ma in caso di contrasto, a chi

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spetta l'ultima parola? È tutto qui il nocciolo articolato, ricco, che si snoda in più momen - del problema che stiamo affrontando . ti, è — se mi si passa l'espressione — un La DC si chiude a riccio e risponde al diritto pluriesercitabile, ora con le elezion i quesito affermando che il popolo si esprime politiche, ora con i referendum, ora — liberamente nel corso delle consultazion i perché no? — di fatto anche con i movimen- politiche manifestando così la sua sovranità , ti di opinione, ora con poteri di controllo e che in ogni caso deve esercitarsi dentro l a di interdizione. Si vuoi dire, insomma, che Costituzione. E dietro la DC, in questa difesa uno stesso elettorato, a seconda dei casi, è accorata del Parlamento e del sovrano lega- capace di dare più risposte a diversi livelli le, così come disegnato nella Carta del 1948 , pur nello stesso contesto. si collocano il PDS, il PSDI, il PRI, insieme Dunque non vi è dubbio che di fronte nel fronte dell'immobilismo, della conserva- all'insieme delle proposte gettate sul campo , zione e della difesa dell'esistente . Un fronte che sono tante, numerose, di pregio, ora di autodifesa, in cui perfino si nega l'even- vicine o assimilabili, ora distanti o inaccosta- tualità anche teorica di un contrasto : il bili, qualcuno la parola «fine» dovrà pur popolo — si ragiona più o meno — non pu ò scriverla. E in una democrazia autentica il entrare in contrasto con il Parlamento per- compito di dire l'ultima parola a chi spetta? ché non è un interlocutore distinto e sepa- A chi spetta decidere se abbia ragione De rato dello stesso, non ha una sua volontà che Mita o Craxi, Andreotti o Cossiga, Occhett o si esprime fuori o dopo l'elezione delle Ca- o Fini? Chi è l'arbitro di questa contesa, che mere . non può ridursi ad una telenovela senza Eppure, ogni giorno che passa questa tesi fine? riceve una ulteriore smentita. Qualche gior- Certo, quando si tratta di giudicare in un no fa venivano pubblicati i risultati di u n sol colpo della politica sanitaria e di quell a sondaggio che rivelava come di recente solo fiscale, della difesa delle pensioni e della 1'8 per cento del popolo italiano condivides- lotta alla criminalità, della tutela ambientale se la politica del Governo . Mesi orsono la e del controllo dell'immigrazione, della po- percentuale si aggirava intorno al 13 per litica estera e di come funzionano le poste, cento . Se però andassimo a votare, con tutta dei trasporti e della crisi della giustizia, del probabilità (anzi si potrebbe star certi) i disastroso funzionamento della pubblica partiti di Governo otterrebbero una percen- amministrazione e del deficit pubblico, sicu - tuale di consensi pari per lo meno al 70 pe r ramente non sentirete il Movimento social e cento dei voti espressi . italiano invocare un referendum come quel- Come la mettiamo, allora? Come è possi- lo che qui si invoca per decidere sulla form a bile che il cittadino, se chiamato a dire come di Governo. Non lo possiamo fare! Non la pensa sul Governo, si esprime massiccia- avrebbe senso . mente in maniera negativa, con percentuali Sul comportamento di chi governa, il altissime, mentre quando vota (almeno cos ì giudizio elettorale non può che riguardare l a è successo fino ad oggi) vota massicciamen - classe politica ed il partito politico, sicché la te per i partiti di Governo ? forma della competizione non può che esse - Ed ancora, se fosse dipeso dal sovrano re appunto quella alla quale siamo abituati : legale, dal Parlamento, dai partiti dentro il un voto al partito, una preferenza al candi- Parlamento, non avremmo mai avuto l a dato. Scattano in questo caso le ideologie, le riduzione delle preferenze ad una . I partiti, appartenenze, gli interessi, le abitudini, i i grossi partiti hanno subito questo referen- vincoli, i tradizionali punti di riferimento, le dum. Eppure i cittadini hanno votato in amicizie, i favori e tutto il resto. senso opposto alle posizioni espresse dai Ma quando si tratta di valutare — ecco il partiti di riferimento. punto — la tenuta, l'efficienza e la validit à Tutto questo cosa significa? Significa a delle istituzioni anche per il futuro e le nostro avviso che la sovranità non è u n proposte di mantenimento, di rafforzamen- concetto che si esprima una sola volta e in to o di cambiamento, la scelta deve essere un sol modo, ma un concetto complesso, di campo, secca, chiara, inequivocabile e

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non possono che essere cittadini a farla in sostanza del referendum consultivo o propo- una occasione ad hoc, solenne, impegnati- sitivo come atto di libertà e di esercizio dell a va, responsabile: i cittadini nel pieno della sovranità, contro il sovrano legale, il Palaz- loro sovranità. zo, chi comanda, l'oppressore che invece si Così è stato nel 1946, quando nessuno si incaponisce nella difesa dell'esistente. sognò, per la scelta che andavano a compie - Guardando più da vicino l'articolo 13 8 re, di giudicare i cittadini immaturi, incapac i della Costituzione, ci si accorge meglio di di intendere e di volere o qualcosa di simile . come, ancorché unico nel prevedere un Ora, invece, così non si vuole che sia e si referendum in materia costituzionale di tipo circondano i cittadini di un alone di sospet- sospensivo-confermativo, la sua ratio sia to, si ingenera quasi la sensazione che, tutt o non solo squisitamente plebiscitaria, ma di sommato — ironia della sorte! — cinquan- fatto in contrasto con il pieno ed autentico t'anni di democrazia non siano serviti a esercizio della sovranità del cittadino. E ciò niente. almeno per due motivi. In primo luogo, Con il referendum propositivo si corre il perché consente soltanto, una volta aziona- rischio, sostengono alcuni, di scivolare verso to, di dire «sì» o «no» alla proposta votata svolte autoritarie. Si arriva persino a dire — dal Parlamento a maggioranza assoluta de i e siamo al colmo che invocare la decisio- suoi componenti . Come dire — si stia attenti ne del popolo, consentirgli di dire l'ultima che i cittadini in questo caso, se l a parola, rappresenterebbe un involuzion e modifica passa a maggioranza, possono ap- plebiscitaria dalla quale rifuggire, da respin- provare la proposta di chi governa — l a gere. proposta, per esempio, di Andreotti dan- L' onorevole Bassanini nel suo intervent o do via libera alle riforme volute dal Palazzo , ha sostenuto che vagheggiare di potere de l il cosiddetto «sì» del plebiscito, oppure re - popolo sa di regimi plebiscitari, robespier- spingere la proposta di Andreotti, che po i riani, leninisti, peronisti e fascisti, ometten- sarebbe il cosiddetto «no» del plebiscito, e do di valutare però un dato semplice quant o resterebbero le cose come stanno (un'ulte- ovvio, ossia che il ricorso al plebiscito è riore espressione di consenso per il sistem a sempre stato concesso da chi detiene il in atto). potere. L'oppressore per usare una paro - Il secondo motivo è che con l'articolo 13 8 la che al collega Bassanini piace di più — si nega persino il diritto di dire «sì» o «no» infatti, chiama a raccolta il popolo, consen- alla proposta del Palazzo, se questa è appro - tendogli soltanto di dire «sì» o «no» a quant o vata dalle Camere con il voto della maggio- già deciso, sapendo a priori che quasi sem- ranza dei due terzi dei suoi componenti : pre dirà «sì». un'incomprensibile supremazia dei due terz i Ebbene, qualcosa di molto simile all'uso del Parlamento sul popolo sovrano, con i l che del plebiscito farebbe il tiranno avviene paradosso di una democrazia nella qual e con l'articolo 138 della Costituzione : il sovra- quanto più ampio è l'accordo dei partiti nel no legale, il Parlamento, infatti, consente di Palazzo tanto minore è lo spazio di libertà sottoporre ad un «sì» o ad un «no» una su a dei cittadini e dove i rappresentanti del legge già perfetta, una decisione ormai pres a popolo sovrano finiscono con il diventar e e solo da promulgare, ma non consente rappresentanti sovrani del popolo. giammai ai cittadini di dire, come noi chie- Qualche passo in avanti, comunque, di diamo: non vogliamo questo ma vogliamo recente la democrazia cristiana l'ha fatto: ha quest'altro, una Repubblica presidenziale suggerito che, anche nel caso in cui una anziché una Repubblica parlamentare . Tan- proposta di modifica costituzionale dovess e to non è possibile, non è consentito da essere approvata in Parlamento con la mag- questa Costituzione! gioranza dei due terzi, si possa comunqu e Sicché, mentre appare in tutta la su a accedere al referendum. inconsistenza l'accusa rivolta al referendum E pensare che la proposta di Costituzione chiesto dal Movimento sociale italiano di rigida, che è stata accettata, è sempre servit a essere di tono plebiscitario, si appalesa la per difendere i diritti dei cittadini contro le

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maggioranze improvvisate, contro le mag- scriveva il Maranini, scivola nella partitocra- gioranze che possono essere condizionate d a zia che si fa tiranno senza volto . mutamenti di umore! L'onorevole Fini nella sua lettera al Capo In Italia, invece avviene un paradosso ; dello Stato ha scritto: «La storia è piena di avviene esattamente il contrario: si proteg- esempi, dove il sovrano reale che aspira al gono le maggioranze contro i diritti dei cambiamento, alla fine lo realizza utilizzan- cittadini. Il 9 maggio del 1989 il MSI ha do la forza contro il sovrano legale che tent a presentato una proposta di legge costituzio- di impedirlo. La storia ha giudicato sacro- nale formulando dei quesiti sulla scorta d i santo il ricorso alle armi se serve per difen- quanto era avvenuto con il referendum sul dere la libertà contro l'oppressione» . principio dell'unità politica europea . I que- Noi non vogliamo credere che oggi, mu- siti, molto chiari, erano i seguenti : «Volete tatis mutandis, siamo in una situazione voi che debbano essere i cittadini ad elegge - analoga, con un sovrano legale che pe r re direttamente ed ogni cinque anni Il Pre- principio si ostina ed impedisce al sovrano sidente della Repubblica? Volete voi che reale il cambiamento delle norme fonda- debba essere il Presidente della Repubblic a mentali . Se così fosse ci troveremmo in a nominare e revocare il Presidente del presenza del sistema più oppressivo mai Consiglio e i singoli ministri? Volete voi che pensato, un sistema dove per cambiare la debbano essere i cittadini ad eleggere diret- Costituzione non è condiviso nè giustificato tamente il sindaco,- il presidente della pro- nè tanto meno possibile l'uso della forza, ma vincia, il presidente della regione? Volete dove non è ammesso nè concesso l'uso del voi che debba essere il sindaco, il presiden- consenso . te della provincia, il presidente della regio- Signor Presidente, onorevoli colleghi, ne a nominare e revocare gli assessori co- quel meccanismo a difesa dell'esistente , munali, provinciali e regionali? Volete voi congegnato con l'articolo 138, sarà — come che sia introdotto il referendum deliberati- notavo prima — ben caro al Presidente vo e costituzionale nella Costituzione dell a del Consiglio Andreotti, che ormai si è as- Repubblica? Volete voi che sia introdotto il sunto il ruolo dello sponsor ufficiale del referendum consultivo? Volete voi abolire i l cosiddetto sovrano legale, ma per fortuna terzo comma dell'articolo 138 della Costitu- di tutti gli italiani, ai quali il Presidente zione nella parte in cui vieta ai cittadini d i della Repubblica sicuramente si ispira e ricorrere al referendum quando una norm a si rivolge, caro non è al Capo dello Stato, sia stata approvata con la maggioranza dei che con tanto coraggio si è schierato pe r due terzi dei componenti (è quanto chiede- la democrazia diretta, con il sovrano reale, vamo già nel 1989, quando ancora non era in una parola, dalla parte del cittadini, per esplosa la polemica, con una proposta di una nuova Repubblica degli italiani dop o modifica costituzionale)? Volete voi — an- la prima che è stata solo dei partiti! (Ap- che per discutere sui princìpi di tale Costi- plausi dei deputati del gruppo del MSI- tuzione — modificare il primo articolo dell a destra nazionale — Congratulazioni) Costituzione, inserendo tra i fini fondamen- tali della Repubblica quello dell'unità politi- PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'ono- ca europea?» Si pensi, una Costituzion e revole Piro . Ne ha facoltà. composta di 139 articoli e 18 disposizioni transitorie e finali non contiene un sol cen- FRANCO PIRO . Signor Presidente, le chie- no all'Europa! do di poter parlare stando seduto . Concludendo, solo un referendum che consenta al cittadino l'esercizio pieno dell a PRESIDENTE . Senza alcun dubbio, ono- sovranità permette di scrivere la parola fine revole Piro . e di scriverla ricorrendo al consenso. Una democrazia che pretenda di reggersi FRANCO PIRO . Noi, signori del Parlamen- sul consenso è veramente tale se non neg a to, dobbiamo ringraziare Francesco Cossi- l'atto che la legittima. Diversamente, come ga; dobbiamo ringraziare lei, onorevole Nil-

Atti Parlamentari - 86396 — Camera dei Deputati

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de Iotti, e il Presidente Spadolini per l'acco- gnor Sorrentino, dalle finanziarie del signor glienza dignitosa che avete voluto riservar e Ciro Galasso, dalle azioni della Banca sicula al messaggio del Capo dello Stato . di Trapani, dal riciclaggio del clan dei car- Dobbiamo ringraziare tutti coloro che cagnusi di Catania, con un loro capo trasfe- hanno parlato in quest'aula ed hanno saput o rito a Rimini ed altri 200 trasferiti nella ripagare il Capo dello Stato delle sue soffe- riviera romagnola da alcuni comuni del Fru - renze, del suo coraggio, del suo onore . sinate che erano stati sciolti . Egli ci ha consentito di esercitarci nell'arte Non dirò ad alcuni signori di questo in cui siamo più esperti : parlare, parlare, Governo che sono il «governo della malavi- parlare! ta». Io non sono Salvemini e nessuno d i Siamo stati testimoni di un grande evento, noi è Salvemini. Tuttavia, Salvemini si ma testimoni di Geova; perché siamo lontani riferiva ad una famosa «Banca romana» , dal paese reale: è che al paese reale non all'intreccio fra politica ed affari, al fatto importa molto di quello che fanno coloro che chi ha soldi e violenza organizzata che si riuniscono in uno stadio e si dividono finisce per comandare su chi ha fame di in tifoserie. Ciò che è stato molto grave in soldi ed intende la democrazia come vio- queste ore è che molti cittadini dicevano : lenza. chissà cosa succede, ma non importa quello Noi non ci siamo mai tolti il cappello di che succede . Eppure qualcosa di grande è fronte al padrone e non per un atto d i successo in questi giorni : ognuno ha potuto maleducazione, ma per l'insegnamento mo- parlare, ha potuto insultare, ha potuto ri- rale che fu consegnato, e non solo alla CGIL , cambiare gli insulti. Adesso si tratta di fare, da Giuseppe Di Vittorio e perché tutti do- perché il nostro mestiere non è soltant o vremmo ricordare ciò che Fernando Sant i quello di parlare. La politica è anche teatro, ebbe a dire lasciando il sindacato : ognuno ma non può essere soltanto teatro . «Gover- possa dire di ogni dirigente, di ogni uom o nare è far credere», diceva Machiavelli, ma politico presente in quest'aula: «di lui ci si si riferiva alla tensione morale di chi ha u n può fidare». fine nobile ed usa mezzi coerenti con questo Un anonimo ateniese scrive La democra- fine. Non c'è più il moderno Principe; si zia come violenza. Ebbene, costui dice: «A torna ai valori, come ha detto lei, Presidente me non piace che gli ateniesi abbiano scelto Iotti; e lei i valori li ha conosciuti da giovane, un sistema politico che consente alla cana- ma li difende ancora oggi . glia di star meglio della gente perbene» . Si È questa la coerenza di una vita, una vit a potrebbe obiettare : ma un tipo del genere , difficile come quella di tanti di noi; e tuttavia come può capire ciò che conviene a lui o sempre bisogna sapere che a volte compun- conviene al popolo? «Loro capiscono» - - ti, a volte freddi, quasi sempre infuocati i n risponde l'ateniese — «che la stupidità, la quest'aula, siamo troppo spesso più attenti ribalderia, la complice benevolenza di costui a Radio Radicale che trasmette i nostri giova di più che la virtù, giova più dell a discorsi, che non a chi giudica se abbiamo saggezza, giova più dell'ostilità della gente». svolto bene il nostro mandato con le nostr e Naturalmente, una città dove si vive cos ì proposte di legge, con i nostri atti di indiriz - non è la città ideale sognata da Tommaso zo e di controllo, con la nostra diligenza. Moro, ma anche da Tommaso Campanel- Per diligenza purtroppo ogni tanto si in- la; è una città ideale alla quale Tommaso tende «l'assalto» al bilancio dello Stato fatt o Moro cercò riparo pensando all'Italia, an- da volpi messe a guardia del pollaio e che che quando, da cattolico, non voleva rico- confondono i valori con i gioielli, con i l noscere un divorzio fatto unicamente a fin i denaro contante e con i motoscafi. I valori acquisitivi di valori, non ideali ma patrimo- non sono quelli quotati in Borsa e danneg- niali. giati una volta dalla Lombardfin, una volt a Ebbene, giovedì sera mi sono recato a dall'annuncio di «decreti annunciati» su pa- Palermo. Cera una teoria di macchine di trimoniali sugli immobili o da immobili ac- Stato, di carabinieri e della polizia ad atten- quisiti dal patrimonio della camorra del si- dere noi scortati. Ma io sono scortato dalla

Atti Parlamentari — 86397 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 199 1

guardia di finanza e l'Alitalia ed un poliziott o mano ai suoi carnefici, ai criminali, a quell i non hanno consentito l'accesso ai basch i che un grande pontefice osò chiamare «uo- verdi di Palermo che qualche mese sono mini delle Brigate Rosse». stati neutralizzati in compiti di pura rappre- Uomini, maledetti uomini! «A pensar male sentanza. Solo l'intervento autorevole di un si fa peccato, ma ci si prende sempre» : ecco collega giurista, l'onorevole Vito Riggio, c i la battutina del pensiero debole! Nomos, la ha salvati da conseguenze più gravi, combi- legge: ecco il pensiero forte citato dal Cap o nate insieme dal capo dell'Alitalia e da qual- dello Stato. che funzionario di Stato . A governi deboli corrispondono Parla- Sono tornato a Palermo da Milano sabat o menti prepotenti, che fanno nascere presi - pomeriggio, dopo aver partecipato a Piacen- denti di Commissione che distribuiscon o za ad una funzione religiosa, turbata da denari dello Stato come superministri. Il sciacalli che aggiungevano odio al dolore de i Governo forte dell'onorevole Craxi portò sacerdoti, dei bambini, delle famiglie. Sono invece l'Italia alla tripla A, i suoi industriali quelli che non capiscono, non il mistero a sembrare nel mondo capitani coraggiosi d i della morte, ma quel dono di Dio che ha un nuovo Rinascimento ed i suoi operai ad consentito a due bambine siamesi di viver e essere nel corso degli anni coloro che con sette anni; quel dono di Dio che ha consen- sofferenza avevano lasciato l'Italia ed oggi tito di far venire alla luce, dopo 23 settima - sono rispettati ovunque nel mondo . ne, un bambino . Si faccia la legge per sapere Ebbene, questo nuovo Rinascimento ve- quando comincia la tutela del bambino nel deva in quest'aula sussurri e grida, il refe- corpo della madre, perché è il più debole . E rendum sulla scala mobile, ma anche l'ap- forse quel signore di Venezia che ha chiesto plauso serio di Gian Carlo Pajetta e d i i danni per un aborto saprà che i danni non Flaminio Piccoli, di Giorgio Napolitano, d i sono mai liquidabili, in tal caso, in valor i Alessandro Natta ed anche di qualche espo- monetari, perché la vita è un mistero . Della nente dell'estrema destra, che sentiva nell e morte sappiamo ormai quasi tutto, ma la parole forti pronunciate per Sigonella l'ide a vita resta un mistero. di nazione del generale Garibaldi e dell a A Palermo, sulla piscina di un noto alber- Giovane Italia di Mazzini, del primato degli go, nella quale l'onorevole De Mita iniziò la italiani e di chi, come Rosmini, citato dal pratica iniziatica dell'esternazione (sto par- Capo dello Stato, parlò dello spirito cristia- lando della piscina di Villa Igea), ho trovato no, di quello spirito che riuscì a far creder e dei giornalisti ai quali ho raccontato quali alla vita anche coloro che sembravano or - sono i legami tra il riciclaggio del denaro mai avviati alla decadenza. sporco, alcune porcherie che avvengono ne l Dobbiamo temere, onorevole Forlani , nord dell'Italia, la presenza della criminalit à «l'eterno ritorno del sempre uguale» e, come organizzata ed il fatto non che la criminalit à un filosofo greco del fuoco, ricordare che possa condizionare degli uomini politici, m a non ci si può bagnare due volte nella stessa addirittura che qualcuno possa diventare un acqua. Dobbiamo ottenere, onorevole For- politico essendo semplicemente un buratti- lani, che dalla politica non sia confermato i l no in mano a dei burattinai. messaggio dell'Ecclesiaste : non c'è niente di Proprio per questo credo che dobbiam o nuovo sotto il sole . Invece chi parla crede di ringraziare il Capo dello Stato . E l'uomo che più al Cantico dei cantici, perché c'è sempre non ha mai usato in politica i servizi segreti: qualcosa di nuovo sotto il sole . Del resto, san li ha difesi nelle loro funzioni istituzionali Francesco non ebbe a fare il Cantico delle (chi parla, probabilmente, se avesse avuto creature ? dieci anni di più sarebbe stato un enuclean- Ai ministri che ridono o fingono di pian- do). È un uomo che si è dimesso con la sua gere, con la mano sul cuore, esterno la mi a fermezza, quando non riuscì a salvare la vita convinzione : «voi non siete il medico, siete di un uomo che era per lui un amico e che la malattia!» Così disse il primo deputato riusciva ad esternare, a comunicare, a gri- socialista, Andrea Costa, che socialisti e dare per la sua vita anche quando era in repubblicani elessero insieme dalla nostra

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 199 1

Romagna, da Ravenna . Andrea Costa in in anticipo . Non piove ancora nella mia verità era di Imola, ma allora non c'erano regione d'origine, la Calabria, non piove i n confini ed anzi c'era chi a Rimini nel 187 1 Sardegna né a Napoli, ma anche nel nord-est aveva gridato : «Nostra patria è il mondo sta arrivando del vento fresco . Ed io mi intero, nostra legge è la libertà». Invece non auguro che le decisioni prese da tutti i è così : la nostra patria è stata e resta l'Italia . leaders politici che hanno affollato in questi E smetto di parlare, per tornare a fare, giorni l'aula, non le riconsegnino ad un'aula scusandomi di avere abusato della vostr a «sorda e grigia» come ebbe a dire un assas- pazienza, della pazienza degli Italiani, poli- sino, l'assassino di Matteotti. Non dimenti- tica, ma la politica è anche teatro . Che sia chiamolo mai! Egli può anche aver pensato almeno buon teatro, secondo l'aforisma di di aver fatto bene nel rivendicare da uno di George Bernard Shaw : «I riformisti pensano questi banchi il merito di essere il capo de i che sia possibile cambiare le cose con la manipoli. Ebbene, le spoglie di Matteotti forza bruta del bun senso». stanno ormai dentro il nostro archivio . Non Si uniscano i conservatori, si uniscano so di che partito fosse, so che sedeva i n quei riformisti figli di siciliani, come Riccar- questi banchi. Altri avevano scelto l'Aventi- do Lombardi e , siano essi nati no; non so se fu un errore, io non mi a Bologna o a Genova, siano figli di Matteott i permetto di giudicare . So che Antonio o di Amendola, quel figlio che sognava i l Gramsci dovette cambiare il nome al su o partito unico del 1964. Non dobbiamo teme- partito e lo fece all'estero, a Lione, quand o re le maledizioni dei nipoti, non dobbiam o quel partito cominciò a chiamarsi partit o temere le decisioni di chi può anche no n comunista italiano e non più partito comu- votarci. Dobbiamo onorare le nostre madr i nista d'Italia. e i nostri padri che da sponde diverse c i Sono tanti pezzi di storia . Tuttavia in consegnarono il 2 giugno 1946 la Repubbli- quest'aula una cosa è certa: ognuno deve ca nata dal «vento del nord» ; padri e madri rispettare la storia degli altri . Non ci deve che si divisero per fini ugualmente nobili i l essere posto per le sorelle Bandiera che 18 aprile 1948 sotto l'effige di Giuseppe dicono ai più anziani di farsi più in là : Garibaldi o dietro le case, le scuole, gli perché è ai più anziani che noi dobbiamo ospedali di . questo diritto, questo potere, ai sacrific i Allora io ho perso : onorevole Presidente e alle sofferenze che i nostri padri e le Iotti. Le dicevo prima che non ero ancora nostre madri hanno saputo sopportare, m a nato; tuttavia, se fossi nato, avrei perduto , anche a quanto i nostri nonni hanno saputo non so se con Saragat o con Garibaldi, ma fare. Ed io, da Enea, mi rivolgo ad Ascanio , la questione non è essenziale . Ciò che conta mio figlio, e gli dico : ricordati che portare è che chi vince, come seppe fare De Gasperi , Anchise sulle spalle non è un peso, è sag- garantisca che ci sia la libertà di poterlo gezza, è esperienza. rovesciare. Non sempre questa libertà è Non pensare, caro onorevole sottosegre- stata concessa . Spesso da questi banchi, dai tario alla Presidenza del Consiglio che sei nostri verso sinistra, è stata difesa anche stato presidente della Commissione pensio- quando altri la minacciavano, e da altri part i ni, che tanto nel 2025 tu non sarai più eletto , si è difesa. Tuttavia in quest'aula abbiamo perché noi abbiamo il dovere invece di pen- sentito sprigionarsi energie vitali di vario sare all'Italia del 2025 ; ed invece stiamo segno, insulti senza cuore, accuse senz a pensando all'Italia di oggi ! cervello, furbizie di gente triste e malvissuta Sarebbe amaro, onorevoli colleghi, dove r che ha seminato vento ed ha raccolto tem- prendere esempio dall'Inghilterra per sco- pesta. Succede sempre di guardare ad ogni prire il riciclaggio nelle banche, perché l'In- episodio della vita quotidiana con comment i ghilterra ha copiato da noi innestando sul acidi, bellicosi e rassegnati . diritto romano la «legge comune» . Bossi ha Nella vostra Valle padana, onorevole Pre- scelto Mantova come capitale, Mantua me sidente Iotti, si è già messo a piovere . Que- genuit. In Calabria, la mia terra d'origine, st'anno, agosto e le sue pioggie sono arrivati ci sono dei rapimenti, Calabri rapuere . Ma

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Pomicino torni a Napoli, onorevole Presi- il gioco del lotto istantaneo per condiziona- dente Iotti, tenet nunc Parthenope! re, via Caracciolo, tramite l 'ingegner De E può essere che un giorno vorremo de - Benedetti e l'Italgrani, la vita del giornal e dicare, non al partito di Pomicino e Bossi — definito la Repubblica? che simul stabunt, simul cadent: e mi Ecco la libertà di informazione ! auguro che cadano insieme, perché si ten- gono insieme la scritta che sta a Bolzano PRESIDENTE. La prego di concludere , e che riporterò nella frase di Virgilio, per onorevole Piro. evitare i richiami : hic patriae fines siste signa, hinc. . . barbaros — o forse è meglio FRANCO PIRO . Ho concluso, signor Presi- dire ceteros, perché dare dei barbari agli dente. Ma l'unico posto in cui posso ester- altri è sbagliato — . . .ceteros excoluimus nare oggi è questo. È un mio diritto, ed ho lingua artibus legibus. concluso, perché la libertà è sempre la liber- Ringrazio del sorriso il presidente Scàlfaro tà di chi la pensa diversamente . Lo diceva perché vuoi dire che non ho sbagliato, ed è Rosa Luxemburg. Noi non abbiamo bisogn o tanto quando vedo il sorriso di una persona dello spirito sterile del guardiano notturno. che queste cose le ha dette prima di me . Anche questo lo diceva Rosa Luxemburg. Naturalmente se proprio vogliamo usare Princìpi liberali di una donna che ha creduto il termine barbaros possiamo farlo, ma una tanto alle ragioni del cuore, di una donn a cosa è certa: non possiamo importare mo- che ha creduto tanto anche alle ragioni della delli dall'estero . Penso che eleggere diretta- ragione. Ma la ragione senza cuore diventa mente il Presidente della repubblica come lo prigioniera ed il cuore senza ragione porta eleggono gli americani o come è stato eletto al fuoco, al fuoco di questa estate infuocata . Eltsin. . . Cito gli americani e i russi, perché Le pioggie sono arrivate e dopo il discors o con gli americani nasce la costituzione no- del Segretario generale del mio partito, ono- stra (1787, onorevole Formica) . Insure do- revole Craxi, la parola a Francesco Cossiga . mestic tranquillity (assicurare la tranquillità Sarà lui a decidere, lui solo può decidere se domestica), non fare danni alle persone in- lo sgarbo che ci è stato fatto, dichiarando la nocenti sbattendole sui giornali con dann i fine di una coalizione (di ciò sono sincera- che non sono solo patrimoniali, come i mente dispiaciuto, colleghi della democrazia presunti evasori, ma con danni alla persona . cristiana), può mai consentire di andar e Nel Medioevo si facevano i danni dopo ch e avanti senza un decreto che blocchi le spese uno era stato condannato alla berlina; in di Pomicino e senza continuare a chiedere questo caso siamo addirittura a danni alla nuove tasse a Formica. Ormai, come direb- persona fatti prima del processo . be , la commedia è finita; Tutto ciò è grave, onorevole Presidente e a Socrate che non voleva la cicuta e Iotti, perché questo Governo deve rinnovare cominciò a zufolare un'altra canzone fu la troika economica e se non lo fa ci tocche- detto «guarda, il tuo tempo è finito» . Mi rà vedere un grande elefante, come il mini- sono permesso di dirlo anche all'onorevol e stro del tesoro che rappresenta una garanzi a De Mita. Non si può sempre suonare una per l'Italia, tornare a dire che Pomicino va nuova canzone . Adesso spetta a noi rinno- bene ed un grande uomo politico che mi è vare le ragioni di una coalizione facend o stato maestro di vita, , dire che marcia indietro o far decidere al Capo dell o Pomicino non ha tutti i torti . Ma chi è il Stato la data delle elezioni. Da qui a quella superministro dell'economia? Chi è il Presi - data, ci sia un decreto che blocchi ogni dente del Consiglio che ha indicato Sammar - nuova spesa a favore della criminalità orga- co a capo della CONSOB quando compiva nizzata che si condensa nell'Italgrani ! settant'anni, lo stesso giorno, nel quale io ne compivo quarantatre? Ma lui faceva quaran- PRESIDENTE. Onorevole Piro, la ringra- tatre anni di toga e non poteva essere nomi - zio, anche se ha superato di cinque minut i nato. Chi ha raggirato un giurista come il tempo a sua disposizione . Lo dico soprat- Sammarco per farselo amico? Chi ha fatto tutto per l'onorevole Fiandrotti che voleva

Atti Parlamentari - 86400 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 199 1

iscriversi a parlare sostendendo che lei av- mo di paglia sostanzialmente, che diventi rebbe rinunciato a cinque minuti del suo adesso anche vicesternatore per conto del tempo. Invece ha superato di cinque minuti Capo dello Stato. Mi pare francamente ch e il tempo a sua disposizione . questo superi ogni misura ed ogni sens o dell'equilibrio. Il Presidente della Repubbli- LUIGI D'AMATO . Chiedo di parlare per ca, che si era arrogato un ius iniuriae fatto personale. arbitrariamente nei confronti del Parlamen- to e dei singoli parlamentari, con i quali io sono solidale, ha delegato questo ius iniu- PRESIDENTE. Ne ha facoltà . riae per la giornata all'onorevole Claudio Martelli. Evidentemente il Presidente della LUIGI D'AMATO . Sono obbligato a prende- Repubblica sa che non poteva contestare l a re la parola per fatto personale dopo che il validità delle mie frasi . vicepresidente del Consiglio questa mattina E mi collego a quello che diceva poc'anz i a nome del Governo ha voluto dichiarare i l l'onorevole Piro, che nella sua fantasmago- proprio dissenso, con una censura molto rica e pirotecnica orazione ha citato un po ' aperta, nei confronti del collega Rodotà e impropriamente Socrate. Nell'Apologia — è per le frasi ingiuriose, tra virgolette, così h a una pagina stupenda, ineguagliabile (si legga detto, che io avrei pronunciato nei confronti Romano Guardini) — Socrate dice: «Crito- del Capo dello Stato. ne, ricordati che siamo debitori di un gallo ad Esculapio» . E Critone, rivolto a Echecra- Il vicepresidente del Consiglio è incauto te, dice: «Così morì l'uomo più giusto ch e perché, se avesse ascoltato o letto scrupolo- sia mai vissuto su questa terra» . Ebbene io, samente quello che io ho detto ieri, non s i con questo senso di debito verso la demo- sarebbe mai presa la licenza di pronunciar e crazia, verso la libertà, verso la nazione , delle frasi così inopportune ed infelici . Io ho verso il popolo italiano, ho pronunciato ier i sottoposto ad analisi stringente il messaggi o il mio intervento, e l'ho pronunciato con presidenziale, ne ho colto alcune perle e le scrupolo, con equilibrio, anche con passion e ho sottoposte all'attenzione della Camera . e certamente con dottrina. Mi meraviglio Ho detto poco, perché avrei potuto dire di quindi che il vicepresidente del Consiglio, più; ad esempio, quando ho sostenuto che che tra l'altro non ha neppure specifich e qui c'è lo scippo continuo della sovranità qualità in materia, si faccia nominare vice- popolare. . . sternatore . Mi meraviglio e mi rattristo , onorevole Presidente (Applausi del deputato Piro). PRESIDENTE. Onorevole Luigi d'Amato, si limiti al fatto personale ! PRESIDENTE. Onorevole Luigi d'Amato , LUIGI D'AMATO . . . .avrei potuto dire di più naturalmente lei ha fatto affermazioni ch e per sostenere la mia tesi, onorevole Presi- corrispondono al suo pensiero e di cui s i dente. Quando il Presidente della Repubbli- assume la responsabilità. ca invoca il proprio diritto al laticlavio a vita , Dichiaro chiusa la discussione sui temi ebbene non esiste nessun regime democra- contenuti nel messaggio del Presidente della tico dove i Presidenti abbiano il laticlavio a Repubblica in materia di riforme istituzio- vita! Questo è invece previsto dalla nostr a nali. Costituzione, che il Presidente ritiene invece Do ora lettura all'Assemblea di una lettera superata, dopo aver giurato fedeltà alla Re- che mi è pervenuta in mattinata da parte de l pubblica ed osservanza della Costituzione, Presidente della Repubblica : secondo l'articolo 91 . Quindi è incauto il vicepresidente del Con- «Onorevole Presidente , siglio, lui che ha avuto la delega per la ho seguito con la doverosa attenzione e controfirma, per conto del Governo ma uo - con vivo interesse il dibattito che le Camere

Atti Parlamentari — 86401 Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 199 1

hanno voluto dedicare ai temi relativi alle PRESIDENTE. Onorevole Piro, lei ha gi à riforme istituzionali, da me posti alla loro parlato oltre il consentito : mi lasci finire ! libera valutazione con il messaggio del 26 giugno 1991 . FRANCO PIRO . Era Francesco De Gregori ! Sarò a Lei grato se vorrà trasmettere ai PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, quest a Signori del Parlamento il mio ringraziamen- lettera sostituisce l'incontro che avremm o to per l'attenzione che, con toni diversi e con dovuto avere nel pomeriggio, il Presidente giudizi fortemente differenziati, ma tutti d i del Senato ed io, con il Presidente della grande rilevanza, hanno voluto riservare a i Repubblica. temi da me posti alla rinnovata attenzione Il Capo dello Stato, con un'altra lettera, del Parlamento. mi ha informato che ritiene superato tal e Sono certo che la rappresentanza nazio- incontro dalla circostanza che egli è stato nale, in questo Parlamento e più ancora nel informato con assoluta tempestività di tutti futuro Parlamento, per il mandato rinnova- gli atti ufficiali del Senato e della Camera, to da parte del popolo, sovrano reale della che riportano nel testo stenografico gli inter - nostra democrazia repubblicana, saprà af- venti degli oratori che hanno preso parte al frontare e risolvere i gravi problemi che dibattito sui temi contenuti nel messaggio . affaticano la vita della comunità nazionale Il Capo dello Stato aggiunge, con un'e- e le gravi carenze istituzionali, strutturali e spressione di altissimo scrupolo, che una congiunturali che minacciano di compro - visita formale dei Presidenti delle Camere , mettere una più ordinata vita del Paese , anche con il solo scopo di presentare l a ma soprattutto di portare alla delegittima- documentazione scritta che contiene e fa zione pratica del nostro sistema ed alla fede dall'avvenuto dibattito, potrebbe confi- disaffezione e sfiducia della gente comune gurare, quale presupposto di tale visita, un a nei suoi confronti. Sfiducia e disaffezione certa qual forma di responsabilità o di obbli- sempre più evidenti verso il sistema oligar- go delle Camere o anche dei loro Presidenti chico di governo dei partiti, in violazione nei confronti del Capo dello Stato. dello spirito della Costituzione e del princi- Ho voluto dare informazione ai colleghi pio fondamentale della sovranità popolare , deputati di tale carteggio, rinnovando a tutti e che, in mancanza di un reale impuls o gli intervenuti nel dibattito il mio più vivo riformatore, difficilmente potranno esser e ringraziamento per l ' apporto prezioso che superate. essi hanno dato all'approfondimento dei te - Voglia accogliere, onorevole Presidente, i mi ed all'adeguamento del nostro sistem a sensi della mia alta considerazione» . istituzionale. Ancora, vi ringrazio (Applau- si). Francesco Cossiga . La seduta termina alle 14, 40. (Applausi dei deputati del gruppo de l MSI-destra nazionale e del deputato Piro). IL CONSIGLIERE CAPO DEL SERVIZIO OSCAR LUIGI SCALFARO. Dovremmo gri- STENOGRAFIA DELL'ASSEMBLEA dare «Viva il Parlamento» ! DOTT . VINCENZO ARISTA IL VICESEGRETARIO GENERALE LUIGI D'AMATO. Dovremmo gridare «Viva ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE il Parlamento» ! AD INTERIM Don'. GIANLUIGI MAROZZA

FRANCO PIRO. Gridiamo «Viva l'Italia» , Licenziato per la composizione e la stampa così andiamo d'accordo! Metà giardino e dal Servizio Stenografia dell'Assemblea metà galera! alle 16, 40.

PAGINA BIANCA

Atti Parlamentari — 86403 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 199 1

COMUNICAZIONI

Atti Parlamentari — 86404 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 199 1

Missioni valevoli nella seduta del 25 luglio 1991 . Borruso, Carrus, d'Aquino, de Luca, Lat- tanzio, Rossi, Emilio Rubbi, Scovacricchi e Sorice .

Atti Parlamentari - 86405 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 199 1

ALLEGATO A ULTERIORI CONSIDERAZIONI DELL'ONOREVOLE MIRKO TREMAGLIA NEL CORS O DELLA DISCUSSIONE SUI TEMI CONTENUTI NEL MESSAGGIO DEL PRESIDENT E DELLA REPUBBLICA IN MATERIA DI RIFORME ISTITUZIONALI

Mnuco TREMAGLIA .Siamo al massimo perative e le altre forme di associazionismo della profanazione della Costituzione . Seguia- sul piano della società civile» . «Non è un mo anche qui il Capo dello Stato che nel suo problema questo di semplice ingegneria co- messaggio dichiara di avere il dovere indecli- stituzionale, ma un problema che attiene al nabile di prospettare la necessità «che sia modo etico e politico e non solo tecnico di sempre garantita l'espressione della libera e concepire la democrazia, lo Stato, la vit a sovrana volontà popolare . Essa è l'autentico sociale, la stessa storia». fondamento del nostro Stato, è il titolo d i E nel corpo elettorale e nella storia e nelle legittimazione giuridica della Costituzione radici, che ogni popolo per vivere deve riven- stessa» . dicare ed esaltare, devono esservi tra i pri- Il commento è nei fatti e viene a bocciare missimi gli italiani all'estero . Se nella nuova 40 anni di questa democrazia che ha creato Repubblica accanto ad una Camera dei par- una delle più indecorose situazioni elettorali . titi deve esservi una Camera delle categorie, E poichè si parla di riforme del sistema ove vi siano incontro e confronto di tutte le elettorale, chiediamo a tutte le forze politiche forze del lavoro e della nazione, li dev e di pronunciarsi sulla prima autentica rifor- trovare la sua collocazione la rappresentanza ma, che non è sicuramente quella di premia - dei nostri connazionali. re i partiti con un sistema truffaldino maggio- Per raggiungere questo risultato dobbiamo ritario, ma è quella elementare di restituire procedere alla revisione degli articoli 56 e 5 7 dignità e diritto agli italiani nel mondo : uo- della Costituzione, in modo che si risolva il mini liberi e con uguali diritti . E poichè problema dell'elettorato passivo, prevedendo diviene indispensabile dare poteri costituenti una lista unica per tutto il mondo chiamata alle nuove assemblee rappresentative, o di «collegio unico nazionale degli italiani all'e- revisione della Costituzione, l'unico sistem a stero» . che il Capo dello Stato tassativamente indica , Non dobbiamo però dimenticare che con giustamente è quello proporzionale in quanto la legge del 6 novembre 1989, n. 368, vi è il valore da prendere in considerazione in via stata l'istituzione del consiglio generale degli primaria è quello della più ampia rappresen- italiani all'estero che ha il fine di promuove - tanza possibile di tutta la comunità degli re, agevolare lo sviluppo delle condizioni d i interessi e del valori di tutta la comunità . E vita delle comunità italiane all'estero, di raf- anche in questo caso mai può sussistere forzare il collegamento di tali comunità con ancora lo spettacolo inaccettabile e indecoro- la vita culturale, economica e sociale, d i so del polo escluso dei milioni degli italiani d i assicurare la più efficace tutela dei diritti oltre confine. La nuova Repubblica nasce degli italiani all'estero . avendo sottolineato il fallimento di un siste- Tale organismo che viene eletto dagli ita- ma che non rappresenta più i cittadini . liani all'estero e che da un punto di vist a La Repubblica degli italiani, finita quell a istituzionale è l'interlocutore dei milioni di dei partiti, deve ritrovarsi, come sottolinea il italiani che vivono all'estero, dovrebbe otte- Capo dello Stato, nelle sue varie e complete nere, attraverso un atto legislativo che noi espressioni: «Il corpo elettorale nell'ordina- abbiamo proposto, una sua presenza nel mento istituzionale, le chiese, le associazioni, Parlamento italiano. La stessa esigenza vale i sindacati dei lavoratori e le associazioni per la composizione di una eventuale nuova degli imprenditori, le università, le coo- Assemblea costituente.

Atti Parlamentari — 86406 — Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DEL 25 LUGLIO 199 1

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