Atti Del Xv Convegno Internazionale Dell'aisg
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ATTI DEL XV CONVEGNO INTERNAZIONALE DELL’AISG (GABICCE MARE, 3-5 SETT. 2001) a cura di PIERO CAPELLI e MAURO PERANI 02-pag.003-046.pmd 3 29/05/02, 18.08 02-pag.003-046.pmd 4 29/05/02, 18.08 Jan Alberto Soggin STORIOGRAFIA NEL VICINO ORIENTE ANTICO E IN ISRAELE. A PROPOSITO DELLA SECONDA EDIZIONE DELLA MIA STORIA D’ISRAELE Su invito della Paideia editrice di Brescia unita, dominavano il Vicino Oriente antico. Il ho preparato la seconda edizione italiana della fatto, per altro, che di questo regno non si mia Storia d’Israele, uscita per i tipi della trovino tracce nelle fonti orientali, ma solo nei medesima casa nel 1984. Il lavoro ha avuto un testi biblici composti secoli dopo, e quindi certo successo: tre edizioni della traduzione verosimilmente per fini ideologici che nulla inglese, sempre nuovamente aggiornate, una hanno a che fare con gli avvenimenti del X secolo traduzione tedesca, una spagnola e una a.e.v., deve fare riflettere chi si accinga a ungherese; le due ultime sono state effettuate trattare l’argomento. senza che potessi controllare i risultati. Resta quindi chiaro che nelle ricostruzioni Più di tre lustri non sono passati senza di quella che chiamiamo preistoria ci troviamo a lasciare traccia: le traduzioni inglese e tedesca secoli, a volte oltre un millennio di distanza dagli portano il titolo di Introduzione alla storia di avvenimenti descritti, il che fa seriamente Israele e di Giuda: ero infatti frattanto giunto dubitare dell’adeguatezza di questi materiali ai alla conclusione che si tratta di due entità etnico- fini di una ricostruzione di avvenimenti della fine politiche e religiose che mi sembra di poter del II millennio e degli inizi del I millennio a.e.v. dimostrare che siano state distinte, anche se Nella nuova edizione dell’opera sug- precariamente riunite nell’impero davidico- gerisco date dell’epoca post-esilica, dunque salomonico; mentre il termine Introduzione vuole quella persiana; ma non sono da escludere mettere in evidenza la problematicità del- epoche ancora posteriori, arrivando fino l’impresa: più che di risultati di questa ricerca, all’epoca dei Maccabei e dei sovrani Asmonei. mi sembra si debba parlare piuttosto di problemi Recentissimamente, nel XVII congresso irrisolti e difficilmente risolvibili allo stato attuale dell’IOSOT (Basilea, agosto 2001) l’archeologo delle ricerche. Tale situazione è stata del resto israeliano Israel Finkelstein (il quale ha messa bene in evidenza dall’opera curata da celebrato il fatto che l’archeologia israeliana si Lester L. Grabbe, Can a History of Israel Be stia finalmente liberando dalle tesi conservatrici Written?, Sheffield University Press, Sheffield di W.F. Albright) ha sostenuto nel suo contributo 1997, opera nella quale gli autori dei vari che presto apparirà negli atti del congresso contributi, tutti partecipanti ad un simposio sul (Archaeology and Text in the Year 2000) che la tema, rispondono chi negativamente, chi creazione della leggenda dell’impero unito sotto affermativamente, chi in forma interlocutoria i re Davide e Salomone va datata all’epoca dei alla domanda del titolo del libro. tentativi di riconquista sotto re Giosia, dunque Non stupirà quindi i lettori che nel corso alla fine del VII secolo a.e.v., finita la di questo non breve periodo siano avvenute dominazione assira sui territori del regno del molte e sostanziali modifiche. Non solo nel Nord. Si tratta di una tesi tutt’altro che da campo degli inevitabili aggiornamenti bi- escludere, anche se ad alcuni questa datazione bliografici e della correzione di proposte può apparire troppo antica. Il che dimostra se risultate insostenibili: si tratta di modifiche non altro le difficoltà obiettive per una d’impostazione e di fondo. L’impero di Davide datazione più o meno esatta di gran parte dei e di Salomone è stato collocato nella preistoria, testi; anche se preferisco mantenere una data dalla quale imprudentemente (o forse troppo post-esilica. ottimisticamente) l’avevo scorporata nella prima edizione: è evidente infatti che si tratta di storie che rimontano all’opera di agiografi posteriori, intesi a contrapporre a tempi poco Jan Alberto Soggin propizi la tesi di un passato glorioso, nel quale via Ottaviano 32 Israele e Giuda, sotto la guida della monarchia I-00192 Roma 5 02-pag.003-046.pmd 5 29/05/02, 18.08 Jan Alberto Soggin SUMMARY The Author summarizes the main innovations in the forthcoming second edition of his History of Israel. The united monarchy under David and Solomon has been placed in prehistory: maybe I. Finkelstein is right in assuming that the emergence of the legend of such a united empire can be traced back to Josiah’s efforts to reconquer the northern territories after the end of the Assyrian domination (end of 7th cent. B.C.E.). KEYWORDS: History of Israel; United monarchy; Josiah. 6 02-pag.003-046.pmd 6 29/05/02, 18.08 Paolo Sacchi LA TEOLOGIA DELL’ENOCHISMO ANTICO E L’APOCALITTICA1 Quando cominciai ad occuparmi di mento apocalittico giudaico. Un secondo movimen- apocalittica giudaica – erano gli anni ’75-’79 –, to apocalittico appare con Isaia Terzo, capp. 60- la ricerca procedeva allora su due binari princi- 62. Vedi il motivo dei capi oppressi (3 Is 66,1-5; pali. Il primo di questi binari consisteva nello stu- cfr. 3 Is 59,14.18-19). Questo movimento durò a diare tutti i testi che potevano avere una forma lungo, ma in esso crebbe il senso dell’alienazione riconducibile alla visione e al simbolismo tipici (vedi Zc 12; 14). L’apocalittica scompare dopo le dello stile apocalittico, partendo dall’AT fino al riforme di Neemia e di Ezra, che portano al cen- Nuovo. Sto pensando allo Hanson2 che ha scritto tro del giudaismo la Legge. Ma rinasce nel III sec. una complicata storia del genere apocalittico a a.C. col Libro di Enoc etiopico, per arrivare «fino partire dal VI secolo a.C. Una certa forma di alla nostra era attraverso farisei ed esseni e vari apocalitticismo va oltre la profezia biblica stes- altri gruppi settari» (p. 441). Questa impostazione sa, per arrivare ai grandi miti cosmogonici del II degli studi ebbe il suo acme nel congresso di millennio a.C. Questi antichi miti prendono for- Uppsala3 del 1979, che si occupò di apocalittica in za in Israele con la distruzione di Gerusalemme tutte le epoche e in tutti i luoghi. (vedi Geremia ed Ezechiele). La redenzione e la In questa interpretazione l’apocalittica è salvezza, riporto sempre il pensiero dello Hanson, il sintomo di uno stato di alienazione – tornano ad essere come nei miti antichi un moti- emarginazione. Forma e contenuto sono perfet- vo cosmico. La risposta più creativa «al vuoto tamente corrispondenti, anche se fra l’apo- derivante dall’alienazione per sopravvivere nel- calitticismo di Isaia Secondo e quello del Libro l’esilio, venne da quella voce profetica che chia- dei Vigilanti c’è evidentemente un divario robu- miamo Isaia Secondo, il quale mise insieme tra- sto. Comunque è notevole che per lo Hanson la dizioni derivanti dalla profezia, dalla corte reale forma corrispondeva al contenuto e questo a sua e dal mito in una forma tale che preparò la via volta poteva variare nella storia, ovviamente nei per trasformare l’escatologia profetica limiti del motivo di fondo, quello dell’alienazio- nell’escatologia apocalittica» (p. 438). ne – emarginazione. L’apocalittica giudaica e la Isaia Secondo mescolò simbolismo mi- sua storia andavano inserite in questo movimen- topoietico e tradizione profetica. Il suo Dio è quel- to universale. È merito dello Hanson avere sta- lo che in tempi antichissimi fece a pezzi Raab e bilito questo rapporto fra forma e contenuto. trafisse il Drago, che in tempi più recenti prosciu- Piuttosto indifferente mi lascia invece il rappor- gò il mare, le acque del grande abisso, perché vi to con le situazioni storiche che abbiano la carat- passassero i redenti (2 Is 51,9-11). Vide la teristica di aver creato forme di alienazione – contrapposizione cielo/terra ed eone presente/eone emarginazione. Un genere letterario e la corri- futuro come uno schema dicotomico che diventò spondente filosofia possono bene essere sorti in fondamentale nei movimenti apocalittici più tar- situazioni storiche come quelle indicate dallo di. Questa forma e ideologia apocalittica prosegue Hanson, ma il loro sviluppo è certamente conti- con Aggeo e Zaccaria. Questo fu il primo movi- nuato in maniera indipendente dalla situazione 1 Le opere apocrife sono citate nel testo col titolo Sogni; EE = Epistola di Enoc; LP = Libro delle Pa- intero. Nelle citazioni le abbreviazioni dei libri ca- rabole. nonici sono quelle normalmente usate. Per i testi 2 P.D. HANSON , The Dawn of Apocalyptic, apocrifi si noti che la sigla di Enoc etiopico è 1H. Philadelphia 1975 (rist. 1979). Poiché 1H è un pentateuco con numerazione conti- 3 Vedi gli atti raccolti in D. HELLHOLM (cur.), nua, alla sigla 1H segue fra parentesi l’indicazione Apocalypticism in the Mediterranean World and the del libro di cui fa parte il passo citato: LV = Libro dei Near East,- Proceedings of the International Colloquium Vigilanti; LA = Libro dell’Astronomia; LS = Libro dei on Apocalypticism, Uppsala 1979, Tübingen 1983. 7 02-pag.003-046.pmd 7 29/05/02, 18.08 Paolo Sacchi storica che può averlo originato. In ogni caso, il nome di apocalittica. Se esisteva la parola, credo che valga la pena di riprendere il pensiero doveva ben esistere anche il concetto relativo. dello Hanson per ciò che riguarda l’apocalittica Solo che il concetto era difficile a enuclearsi. giudaica4. Capiremo meglio il perché dopo che Partendo dall’ideologia, si incontravano difficol- avrò presentato gli studi di Collins. tà robuste a trovare l’unità di pensiero In questo tipo di ricerca l’interesse per la dell’apocalittica.