Nel Trentino Orientale Tre Realta' Castellane Diverse
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NEL TRENTINO ORIENTALE TRE REALTA’ CASTELLANE Castel Belvedere Castellalto Castel Ivano ASSOCIAZIONE CASTELLI DEL TRENTINO (1987 – 2003) 15 ANNI DI ATTIVITA’ a cura di Remo Carli e Tullio Pasquali 2 NEL TRENTINO ORIENTALE TRE REALTA’ CASTELLANE Castel Belvedere - Castellalto - Castel Ivano ASSOCIAZIONE CASTELLI DEL TRENTINO (1987 – 2003) 15 ANNI DI ATTIVITA’ a cura di Remo Carli e Tullio Pasquali Con contributi di : Remo Carli, Vito Bortondello, Alessandro Gremes, 3 Tullio Pasquali, Alfonso Scartezzini NEL TRENTINO ORIENTALE TRE REALTA' CASTELLANE Castel Bevedere, Castellalto e Castel Ivano ASSOCIAZIONE CASTELLI DEL TRENTINO (1987- 2003) 15 anni di attività a cura di Remo Carli & Tullio Pasquali Progetto editoriale e coordinamento redazione Roberto Murari Progetto grafico editoriale Roberto Murari, Tullio Pasquali Redazione Lorena De Valenzuela, Patrizia Gremes, Nirvana Martinelli, Ivana Mosna Fotografie Remo Carli, Alessandro Gremes, Ivana Mosna, Alfonso Scartezzini Disegni tecnici Remo Carli, Alfonso Scartezzini Elaborazioni grafiche Tullio Pasquali, Roberto Murari Disegni dei materiali Tullio Pasquali 4 INTRODUZIONE Questa monografia presenta alcuni contributi, su ricerche, eseguite dall'Associazione Castelli del Trentino, tra il 1991 e il 2002. L'Associazione è nata il 2 luglio 1988 con lo scopo di proporre delle pubblicazioni molto semplici ma essenziali, su ricerche di strutture castellane "minori". I nostri contributi non sono mai stati sicuramente definitivi né tantomeno esaurienti: sono invece solo una serie di temi, studiati però in modo da costituire una campionatura sufficiente indicativa a dare un quadro d'insieme sulla storia meno ufficiale. In 15 anni di attività, non è mai mancata una stretta collaborazione con l'Ufficio Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento. I collaboratori fondamentali di gran parte dei lavori sono tutti appartenenti alla nostra Associazione: Remo Carli, che ha sempre dato un apporto primario ai rilievi delle strutture castellane e nell'allestimento delle mostre; Alessandro Gremes, che si è occupato con estrema perizia dei reperti monetali rinvenuti in più realtà castellane (in questo monografia vi sono alcuni suoi grafici di notevole interesse); Ivana Mosna, attraverso le cui fotografie è stato possibile catalogare e illustrare centinaia di reperti; Roberto Murari, dinamico segretario dell'Associazione; Barbara Rauss, che con i suoi disegni ha dato corpo a frammenti ceramici e spezzoni di ferro che altrimenti sarebbero rimasti "muti" (e aiutato chi scrive nello studio dei resti di cultura materiale); Alfonso Scartezzini, che con Carli ha eseguito molti rilievi di strutture assai complesse come ad esempio quelle di Castel Corno (non vanno dimenticate neppure le sue notevoli capacità quale disegnatore di elementi architettonici). Ma dal 1988 al 2003 i collaboratori sono stati tanti, oltre alle persone ricordate, vi sono: Sergio Anesi, Claudio Antonelli, Marco Avanzini, Roberto Avanzini, Giovanni Battista a Prato, Bernardino Bagolini, Pier Luigi Baroni, Ivano Bernardi, Marco 5 Bettotti, Franco Bonomi, Giuseppe Borgogno, Vito Bortondello, Luciano Brida, Walter Casagranda, Enrico Cavada, Giorgio Chelidonio, Cesare Ciola, Gianni Ciurletti, Fausto Corazzola, Mario Curzel, Donatella D'Angela, Lorena De Valenzuela, Mariano Devigili, Stefano Ferrari, Alessandro Fontanari, Bruno Fruet, Nereo Garbari, Lorenzo Ghirotti, Renzo Giovannini, Marco Gramola, Mauro Grazioli, Elisabetta Gremes, Patrizia Gremes, Ivan Gubert, Giuseppe Gorfer, Tomaso Iori, Massimo Libardi, Luca Marchi, Pietro Marsilli, Carlo Martinelli, Nirvana Martinelli, Franco Marzatico, Leone Melchiori, Franco Menegoni, Giuseppe Mezzena, Aldo Miorelli, Ezio Moranduzzo, Guido Omezzoli, Lucia Paoli, Roberto Pecoraro, Claudio Piccoloroaz, Claudio Pisetta, Riccardo Pizzi, Adriano Predelli, Graziano Riccadonna, Valentino Rosà, Giuseppe Sebesta, Luca Slomp, Roberto Spagolla, Vittorio Staudacher, Umberto Tecchiati, Gioia Tentori, Lucia Tessaro, Natalino Tonina, Carlo Tonizzo, Romano Turrini, Guido Turrini, Franca Maria Scarpa, Gino Scarpa, Marco Stenico, Marzio Zampedri, Paolo Zanetti, Carlo Zanghellini. L'Associazione ha operato in prevalenza nel bacino idrografico del Fersina e del Brenta con i seguenti Enti: il Comune di Civezzano, la Biblioteca Comunale "G. B. Borsieri" di Civezzano, il Comune di Fornace, il Consorzio Porfido Trentino di Albiano, il Comune di Lona - Lases, il Comune di Baselga di Pinè, l'Azienda Promozionale Turistica dell'Altipiano di Pinè, la Biblioteca Comunale di Pinè, l'Associazione <Amici della Storia> di Pergine, il Comune di Calceranica, il Comune di Caldonazzo, la Biblioteca Comunale di Caldonazzo, il Comune di Telve, la Biblioteca Comunale di Telve, il Comune di Castello Tesino e con il Centro Culturale " Castel Ivano - Incontri", Valsugana - Trento. Inoltre con il Comune di Cembra, la Biblioteca Comunale di Cembra, il Comune di Mezzocorona, il Circolo Fotoamatori Rotaliano di Mezzocorona, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all'Adige, il Comune di Isera, il Museo Civico di Rovereto, il Museo Storico della Guerra di Rovereto, la Biblioteca Comunale di Mori, il Gruppo Culturale Nago - Torbole <La Giurisdizione 6 di Pénede>, l'Associazione “Riccardo Pinter” di Riva del Garda, l'Azienda Promozione Turistica Garda Trentino e con il Consorzio dei Comuni della Provincia di Trento B.I.M. dell'Adige. Questo libro è pensato per le persone che si interessano di problematiche medioevali, ed è anche nato grazie ad esse e fra esse. Una sola considerazione basta a spiegare il taglio ed il significato della monografia, la quale è una serie di proposte che non vogliono essere presentate come un insieme a soggetto. I vari contributi non danno soluzioni o <<certezze>>: vogliono essere solo un invito e una proposta, e uno strumento utile a chi desideri andare oltre nell’approfondire. E' stato per questa ragione che i tre compendi hanno un contenuto stringato e un taglio discorsivo, il più possibile semplificato, anche se avremmo potuto, dato la mole delle ricerche svolte, fare ben altro. Ci auguriamo soprattutto che il libro sia capito nella sua fondamentale intenzione di valorizzare <<la cultura materiale medioevale>> ancora assai trascurata dal ricercatore, che trova - o almeno finora ha trovato - così poco posto nella ricerca ufficiale. Tullio Pasquali Presidentedell'Associazione Castelli del Trentino 7 PARTE PRIMA BIBLIOGRAFIA DELL’ASSOCIAZIONE Tullio Pasquali 8 Il primo lavoro; antecedente alla costituzione dell’Associazione Casteli del Trentino. 9 Anno 1987 AA. VV. < Torre dei Sicconi. Storia di un castello medioevale (1201-1385). Momenti del passato di Caldonazzo >. Pag. 54. Biblioteca Comunale di Caldonazzo, 1987 (con mostra). I pannelli della mostra e i materiali recuperati sono presso la Biblioteca Comunale di Caldonazzo. Riassunto. Vengono prima descritti i personaggi più importanti della famiglia dei da Caldonazzo-Castronovo. Poi le motivazioni che nel 1385 spinsero i Vicentini ad invadere militarmente i feudi dei da Caldonazzo, con il diroccamento, sul Monte Rive, del Castronuovo, passato poi alla storia col nome di <Torre dei Sicconi>. Si pubblicano i rilievi, dove fino al 1915 si innalzava la <Torre dei Sicconi>. Vengono illustrati i resti di ceramica, i frammenti metallici ed i reperti monetali rinvenuti nei pressi dei ruderi medioevali (con sporadiche presenze sia preistoriche che romane). Chiude il lavoro una serie di schede tematiche che vanno dal cavaliere medioevale alle bombarde del 1385. Anno 1989 T. Pasquali (a cura di) < Il Castello di S. Gottardo a Mezzocorona. Ricerche >. Pag. 143. Copyright Circolo Fotoamatori Rotaliano. Mezzocorona, 1989 (con mostra). I pannelli della mostra sono presso il Comune di Mezzocorona, i materiali sono depositati presso l'Ufficio Archeologico della Provincia Autonoma di Trento. 10 Riassunto. Si presenta un attento rilievo sull'articolato complesso architettonico medioevale, situato nei pressi di Mezzocorona. Vengono illustrati i resti di cultura materiale, tutti recuperati nelle varie fasi di rilievo e nei successivi momenti di ricerca. Si segnala all'esterno del castello, la presenza di pochi frammenti ceramici preistorici, di alcuni reperti romani e del primo medioevo. La catalogazione dei reperti "castellani" è suddivisa per tipologia, che va dalla ceramica ai vetri, dai metalli ai manufatti in osso, dalle pietre focaie alle monete. A termine della catalogazione si presenta una serie di schede tematiche che riguardano i seguenti argomenti: la ceramica, il vetro, le stufe ad <ole>, i bottoni in osso e di metallo, la monetazione, l'orante, il fabbro nel medioevo, la celata, la maglia in ferro e gli elementi di corazzatura, la balestra, le selci e le pietre focaie. AA. VV. < Castelbosco. Ricerche >. Pag. 135. Copyright Biblioteca Comunale "G. B. Borsieri" di Civezzano. Civezzano, 1989 (con mostra). I pannelli sono di proprietà della Biblioteca Comunale "G. B. Borsieri" di Civezzano, i materiali recuperati sono depositati presso l'Ufficio Archeologico della Provincia Autonoma di Trento. Riassunto. Si presentata per la prima volta uno studio geologico del dosso ed una ricostruzione ipotetica di Castel Bosco. Seguono le note storiche, con appendice sull'atto di investitura del 1187, dove i da Civezzano (Pietro e suo fratello) vengono infeudati di Castel Bosco. Si illustrano i rinvenimenti di cultura materiale raccolti sia sul dosso che nelle zone contigue e i reperti della raccolta <<Gubert>>. Il contributo sulle monete descrive sette