Rassegna Degli Archivi Di Stato

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Rassegna Degli Archivi Di Stato RASSEGNA DEGLI ARCHIVI DI STATO nuova serie - anno IV - n. 1-2-3 roma, gen.-dic. 2008 Ministero per i beni e le attività culturali. Direzione generale per gli archivi. Servizio III, Studi e ricerca, Roma. Direttore generale per gli archivi: Luciano Scala, direttore responsabile. Comitato scientifico: il direttore generale per gli archivi, presidente, Paola Carucci, Antonio Dentoni-Litta, Patrizia Ferrara, dirigente del Servizio III, Studi e ricerca, Cosimo Damiano Fonseca, Guido Melis, Claudio Pavone, Leopoldo Puncuh, Anto- nio Romiti, Isidoro Soffietti, gGiuseppe Talamo. Redazione: Ludovica de Courten (segretaria); Antonella Mulè De Luigi. La « Rassegna degli Archivi di Stato », rivista quadrimestrale dell’Amministrazione archivistica, è nata nel 1941 come « Notizie degli Archivi di Stato » ed ha assunto l’attuale denominazione nel 1955. I testi degli articoli, i volumi da segnalare e la richiesta di fascicoli in omaggio o scambio vanno indirizzati a « Rassegna degli Archivi di Stato », Ministero per i beni e le attività culturali. Direzione generale per gli archivi. Servizio III, via Gaeta 8/a 00185 Roma, tel. 06492251. Sito Internet: http://www.archivi.beniculturali.it; e-mail: [email protected] I manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. È vietata la riproduzione, totale o parziale, degli articoli pubblicati, senza citarne la fonte. Gli articoli firmati ri- specchiano le opinioni degli autori: la pubblicazione non implica adesione, da parte della rivista, alle tesi sostenute. VENDITE E ABBONAMENTI: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato s.p.a., Direzione Rela- zioni istituzionali, Immagine, Comunicazione, Arte e Editoria, Libreria dello Stato, via Salaria 691, 00138 Roma, tel. 0685082530 - fax 0685083467; e-mail: [email protected] (versamenti in c/c postale 387001, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato s.p.a., o richie- sta contrassegno). Un fascicolo € 28,00, abbonamento annuo € 65,00; estero: € 41,00 e € 93,00. Fascicolo doppio o arretrato, prezzo doppio. ROBERTO BAGLIONI, La carriera di un amministratore tra pubblico e privato. Alberto Perrone e le sue carte 7 GIOVANNA MENTONELLI, La musica in archivio. La raccolta della famiglia Frez- zolini di Orvieto 22 DIMITRI BRUNETTI, La normativa sabauda preunitaria per gli archivi dei Comuni del Piemonte 35 NOTE E COMMENTI Il restauro del Grande Archivio di Palermo 93 Formazione e istituzione del Grande Archivio di Palermo (C. Torrisi) 93 Il Grande Archivio e gli storici. Un paradosso siciliano (G. Giarrizzo) 105 Archivi e imprese. I marchi industriali delle macchine da cucire (E. P. Pignatiello) 113 NOTIZIARIO BIBLIOGRAFICO P. Cherubini - A. Pratesi, Paleografia latina. L’avventura grafica del mon- do occidentale (p. 132); Die ac nocte. I codici liturgici di Oristano dal Giu- dicato d’Arborea all’età spagnola (secoli XI-XVII), a cura di G. Mele (p. 137); M. Firpo, Vittore Soranzo, vescovo ed eretico. Riforma della Chiesa ed inquisizione nell’Italia del Cinquecento (p. 140); S. Franchini - M. Pacini - S. Soldani, Giornali di donne in Toscana. Un catalogo, molte storie (1770-1945) (p. 149); Gregorio XVI promotore delle arti e della cul- tura. Atti del Convegno, Roma Pontificio Ateneo «Antonianum», 22-24 marzo 2006, a cura di F. Longo - C. Zaccagnini - F. Fabbrini (p. 152). LIBRI RICEVUTI 164 INDICI DELL’ANNATA 167 Notiziario bibliografico Opere segnalate 168 Collaboratori 168 LA CARRIERA DI UN AMMINISTRATORE TRA PUBBLICO E PRIVATO. ALBERTO PERRONE E LE SUE CARTE 1. Cenni biografici. – Alberto Perrone, cavaliere del lavoro, fu un tecnocra- te dalle notevoli doti manageriali che seppe esercitare dapprima come ammini- stratore pubblico, in qualità di podestà di Foggia, tra il 1927 ed il 1934, poi nel settore privato, come amministratore delegato e presidente del Gruppo assicura- tivo fiorentino La Fondiaria, tra il 1938 ed il 1977, anno della sua morte. In occasione delle elezioni amministrative del 1946 a Foggia, a dimostra- zione dell’ottima reputazione raggiunta nel governare quella città durante il fascismo, cui egli aderì nella sua dimensione più « onesta »1, il mondo politico espresse unanime consenso sulla sua figura e lo stesso Partito comunista italiano lo segnalò come candidato sindaco ideale per affrontare la difficile fase della ricostruzione 2. Perrone, uscito dalla politica sin dal 1934, ignorò l’ipotesi di nuovi impegni civici, oberato com’era, in via esclusiva e sin dal 1938, a gover- nare le sorti del potente Gruppo assicurativo fiorentino. Infaticabile lavoratore, uomo colto e schivo, naturalmente incline alla pru- denza e all’understatement, si defilò da qualsiasi celebrazione pubblica e più volte espresse disagio ed imbarazzo per lo stesso iter che gli valse il cavalierato. Alberto Perrone 3 nacque a Foggia, il 5 novembre 1890 da Emilio e Co- stanza Curato 4, secondogenito dopo il fratello Eduardo (1888), a lui seguì la sorella Tina. La famiglia, del notabilato di Foggia, apparteneva al ceto bene- stante dei proprietari fondiari. 1 Al riguardo si veda ad esempio quanto scrive M. ARIANO, Gaetano Postiglione: biografia di un modernizzatore, Foggia, Edizioni del Rosone, 2000, pp. 139 e 156. 2 Perrone fu corteggiato dalle segreterie politiche locali della Democrazia cristiana e del Mo- vimento sociale italiano. si veda presso l’Archivio storico La Fondiaria, d’ora in poi ASLF, Alberto Perrone, Pratiche, fasc. « Politica », contenente, tra l’altro, alcuni ritagli stampa attestanti il favore dello stesso Partito comunista italiano. 3 La maggior parte delle informazioni per la nota biografica di Alberto Perrone sono tratte da ASLF, Alberto Perrone, Pratiche, fasc. « Informazioni curricolari per la nomina a cavaliere del lavoro », 1956-1971. Preziosa si è rivelata anche l’intervista, rilasciata allo scrivente, dal nipote Emilio Perrone Da Zara nell’anno 2007. 4 Della madre non si hanno notizie. Forse sussiste un legame di parentela con Roberto Curato, di cui si tratta in seguito, esponente dell’élite agraria modernizzatrice e figura di spicco della stagione di rinnovamento avviata dall’amministrazione di Alberto Perrone a Foggia. Rassegna degli Archivi di Stato, n.s., VI (2008), 1-2-3 8 Roberto Baglioni Il padre, Emilio Perrone, nato a Foggia il 9 ottobre 1843, avvocato, fu sin- daco della città, presidente del Consiglio provinciale e della locale Camera di commercio, primo titolare dell’Agenzia di città della compagnia fiorentina La Fondiaria assicurazioni, che gestì sin dalla sua apertura, nel 1880 5. Con nomina regia del 24 novembre 1913 divenne senatore del Regno nella categoria 16 6, per la XXIV legislatura 7. Uomo colto, dedito alle letture, possedette un discreto patrimonio librario che donò in vita alla Biblioteca provinciale di Foggia 8, di lì a poco restituita all’antico splendore per merito dell’amministrazione podestari- le del figlio Alberto. Compiuti gli studi classici a Foggia, Alberto Perrone conseguì la laurea in giurisprudenza all’Università degli studi di Roma, riportando pieni voti in quasi tutte le discipline, insegnate da un corpo docente di chiara fama 9. Durante gli studi, nel 1911, s’iscrisse all’Associazione nazionalista italiana. Vincitore ex aequo del « Premio di laurea Zandotti » per il diritto commerciale, non si avvalse mai del titolo per l’esercizio della professione di avvocato. Qualche anno più tardi, alla morte del padre, avvenuta nell’agosto 1916, insieme al fratello Eduardo assunse la titolarità dell’Agenzia generale di città de La Fondiaria, la cui gestione fu di fatto conservata dal gerente procuratore, Vincenzo Santollino, da oltre 25 anni impegnato in quell’attività 10. Perrone usciva da un periodo difficile: ricoverato per oltre tre anni in case di salute non gli fu possibile, con suo grande rammarico, partecipare al primo conflitto mondiale. Tale impedimento lo portò, nell’immediato dopoguer- ra, ad attivarsi a favore della causa dell’assistenza ai reduci partecipando, nel 1918, al Patronato provinciale per gli orfani dei contadini morti in guerra e 5 Sulla sua gestione d’agenzia, limitatamente al periodo 1910-1916, si veda la relativa pratica in ASLF, Agenzie Italia (d’ora in poi AgITA), b. 89 « Agenzia generale di Foggia », fasc. 1. 6 Secondo l’art. 33 dello Statuto albertino il Senato « è composto di membri nominati a vita dal Re, in numero non limitato, aventi l’età di quarant’anni compiuti, e scelti nelle categorie seguenti: (...) 16. I membri dei Consigli di divisione, dopo tre elezioni alla loro presidenza ». 7 Si veda la seppur scarna scheda biografica del repertorio dei senatori nel database dell’Ar- chivio storico del Senato, <http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/ 0bfb046b74a984aec125711400599c6a/a0d8efe6efd295254125646f005e5b73?OpenDocument> 8 Sulla Biblioteca provinciale di Foggia si veda M. SIMONE, La Biblioteca provinciale di Foggia, Foggia, Studio editoriale Dauno, 1959; F. BARBERI, La Biblioteca provinciale « Gaetano Postiglione » di Foggia, in « Accademie e biblioteche d’Italia », XV (1941), 5, pp. 409-414. 9 Il suo curriculum universitario, appuntato sull’orario dei corsi per l’anno accademico 1911- 1912, ci rivela quali furono i suoi principali docenti: Antonio de Viti de Marco, Enrico Ferri, Luigi Luzzatti, Salvatore Ottolenghi, Maffeo Pantaleoni, Antonio Salandra, Vittorio Scialoja, Gaetano Semeraro, Cesare Vivante. ASLF, Alberto Perrone, fasc. « Informazioni curricolari per la nomina a cavaliere del lavoro » citato. 10 Nel « Rapporto per nomina di agente generale », redatto il 28 novembre 1916 dall’Ispettore assicurativo de La Fondiaria, si legge nel profilo
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