MARIO MADIAI

Raffaele De Rosa

Una nuova Associazione Culturale per gli artisti Il Gruppo Labronico

I vicitori del Premio Rotonda Temistocle Scola Renato Natali E… ALTRO ANCORA 2 3

innovativi, la nascita di nuove riviste di settore, ma il tutto dovrebbe girare L’editoriale intorno ad un’idea personale, fatta di di Mauro Barbieri propri contenuti, con una ben de!ni- MARIO MADIAI ta identità e con la voglia di confron- (Dir. Edit. ”Arte a … e oltre con!ne”) tarsi con gli altri attraverso la profes- sionalità acquisita negli anni. Improvvisarsi, copiare, cambiando per esempio una lettera ad un sito ormai radicato nel panorama artisti- Raffaele De Rosa Una nuova Associazione L’arte deve unire e Culturale per gli artisti Il Gruppo Labronico

co on-line come www.artealivorno. I vicitori del Premio Rotonda Temistocle Scola it, è sintomo di mancanza di idee, e Renato Natali E… ALTRO ANCORA non dividere ra"orza indirettamente il nostro ope- rato, sminuendo invece chi pensa di uando tanti anni fa, parlo del bella immagine di promozione, spe- avere fatto una “ganzata”. L’utilizzo on Q lontano 1995, ho iniziato il cialmente in un momento dove la line di nomi vicini a ARTE A LIVORNO ARTE cammino editoriale, avevo un idea crisi economica ha colpito in partico- come per es. ARTE LIVORNO - L’ARTE A molto “poetica” del mondo dell’arte. lar modo il mondo dell’arte. Gli artisti A LIVORNO stanno confondendo nu- LIVORNO Vedevo e pensavo in maniera positi- che hanno una visione moderna ed merosi navigatori della rete, i quali, ci . . . e oltre con!ne va. Ogni iniziativa, fosse essa una mo- attiva su proprio operato, sicuramen- hanno fatto presente di essere entrati RIVISTA D’ARTE stra personale, una collettiva, un con- te eviteranno di esporre in certe real- in altri siti che niente hanno a che fare corso, un testo critico od un servizio tà, per non correre il rischio di vedersi con la nostra rivista. Diverse persone, anno XIV - n˚ 4 - Novembre 2012 giornalistico, doveva avere uno sco- “limitati” da un certo atteggiamento. credono o hanno creduto, che il no- Reg. Trib. Livorno n. 5 del 27/06/2008 po primario, quello di rendere un do- Dopo tanti anni di ottimi rapporti con stro sta" collabori direttamente con veroso omaggio all’artista o agli arti- le numerose attività del settore come queste “realtà”. Invitiamo quindi tut- Direttore Responsabile sti presentati. le Gallerie Athena, Le Stanze, Rotini, ti quelli che dovessero imbattersi in Bruno Damari In tanti casi ho potuto veri!care Goldoni, Arcadia, Chiellini, Guastal- certi siti, a chiederci preventivamen- personalmente questo fatto, ma in la, San Barnaba, Giraldi, Studio d’Arte te se esistono collaborazioni in esse- Direttore Editoriale altre situazioni, ahimè, ho constata- dell’Ottocento, Blob Art, Circolo Cul- re con certi promotori di arte, prima Mauro Barbieri to un vero e proprio distacco da quei turale Amato, B.Art Gallery, In Villa, di stipulare accordi che niente hanno principi e da quegli ideali sui quali Bottega d’Arte, Peccolo, Corsini, Tst a che fare con la nostra rivista. Vice Direttore avevo posto l’attenzione, nonché tut- Art Gallery, Centro Culturale Filippel- La Direzione editoriale della rivista Alessandra Rontini ta l’attività editoriale della rivista. Al- li, Osmarte, rimango quindi sorpre- ARTE A LIVORNO...e oltre con!ne, co- Capo Redattore cune realtà, fortunatamente poche, so di un comportamento, che ripe- munica quindi, con rammarico, che puntavano l’attenzione su se stessi, e to, è fortunatamente circoscritto so- e"ettuerà servizi attraverso i propri Silvia Fierabracci su quello che erano in grado di fare, lamente ad una sola realtà locale. collaboratori su mostre personali, col- Collaboratori senza dare una vera e propria impor- Attività di settore che evito di nomi- lettive etc. esclusivamente a coloro Stefano Barbieri tanza all’ARTISTA. Una cosa comun- nare per non dargli una pubblicità che esporranno in luoghi come Gal- Luciano Bonetti que accumunava tutte queste realtà, GRATUITA! Inoltre, e qui ci riserviamo lerie d’arte, spazi espositivi pubblici e Serena Barbieri quello di dare visibilità all’evento at- di intraprendere tutte le azioni per privati che permettano agli addetti ai Gianni Schiavon traverso i canali di più largo utilizzo salvaguardare il nome di ARTE A LI- lavori (giornalisti, storici dell’arte) di Letizia Biagini (televisioni, quotidiani, riviste di set- VORNO, alcune persone, stanno uti- poter svolgere la propria attività sen- tore). Questo ha sempre permesso di lizzando il nostro nome e similari, per za DIVIETI. Gra!ca e impaginazione puntare l’attenzione sull’evento. attrarre l’attenzione sul proprio ope- Noi vorremmo poter vedere un’ar- Isabella Scotto Molti a questo punto si staranno do- rato. Un modo scorretto e per tanti ri- te che unisce, ma certi atteggiamen- mandando del perché di un titolo co- tenuto “ingannevole” che niente a che ti, portano solo a divisioni, e gli artisti Stampa a cura di me “L’arte deve unire e non dividere” fare con la concorrenza leale che vige purtroppo, diventano indirettamente Editrice “IL QUADRIFOGLIO” s. a. s. dato al mio editoriale. Il tutto nasce da sempre. Ben vengano le iniziative delle “vittime”. di Damari B. & Milella S. da un episodio che de!nisco “assur- espositive, la creazione di siti internet Termino questo mio editoriale, au- Crediti fotogra!ci do”, fuori da ogni logica gurandomi che il 2013 e contrario ai principi di possa invece portare Archivio fotogra!co Arte a Livorno “amore per l’arte”. una maggiore collabo- e Foto Arte Livorno Chi VIETA di parlare di razione in questo mon- Contatti un evento espositivo do. La nascita dell’Asso- “Arte a Livorno” attraverso articoli o re- ciazione Culturale AR- Via Renucci, 4 - 57124 Livorno portage, o peggio an- TE A LIVORNO… e ol- tel. 338 488. 50. 66 cora CHIEDE somme tre con!ne, è un passo e-mail: artealivorno@hotmail. com di denaro a coloro che per unire artisti, galleri- www. artealivorno. it fanno giornalismo d’ar- sti, storici e critici d’arte te, forse non hanno ben ed altre realtà associa- compreso, che compor- tive a#nché venga sal- Gli articoli !rmati esprimono tandosi così creano in- vaguardato il patrimo- esclusivamente le opinioni personali degli autori che se ne assumono direttamente un dan- nio umano che quoti- la responsabilità. no all’artista o agli ar- dianamente opera per tisti ospitati in galleria. Gruppo Labronico - un momento della mostra a Seravezza dare un senso alla vita È vietata la riproduzione di articoli Inoltre, non danno una un chiaro esempio di unione attraverso l’arte. senza citarne la fonte e l’autore.

Arte a Livorno … e oltre con!ne La redazione di Arte a Livorno ...e oltre conCne la trovi anche sul nuovo sito Internet: augura a tutti i lettori www. artealivorno. it

un Buon Natale ed un Felice 2013 e Vi aspetta con il nuovo numero dopo il 30 Gennaio 2013 Informazioni: [email protected] tel. 338 4885066 4 MARIO MADIAI La superba eleganza della forma

di Stefano Barbieri

un itinerario pittorico bello e complesso, È quello di Mario Madiai, un’arte di vasta e ra#nata ambizione che, senza disconoscerla, ha saputo presto sottrarsi al prezioso ma po- tenzialmente pericoloso abbraccio della tradi- zione labronica, per pervenire ad un linguag- gio espressivo personale, ad una pittura d’im- Mario Madiai: “Piazza Cavallotti (mercato)”, olio su tela cm 60x80 - collezione privata magine attenta ai valori gra!ci e plastici, soste- nuta da una colta visualità e da una sobria e Negli anni giovanili si diletta a ra#gurare tipici Liberamente realista nella tecnica, moderno misurata eleganza. personaggi labronici, si lascia poi andare ad un ma non modernista, l’artista non teme di ac- Il cammino di Madiai è fatto di un avvicendar- certo gusto per la decorazione nell’epico ciclo costarsi alla pittura di paesaggio tanto cara al- si di stagioni sempre diverse, ricerche sempre della Persia, !no ad assaporare, non senza un la tradizione pittorica. Qui il suo linguaggio si nuove e di stimoli che si sono di sovente svilup- certo funambolismo, tendenze apparentemen- caratterizza presto per la pervicace compostez- pati per cicli monotematici. te astratteggianti nel ciclo dei “tubi”. za e successione dei volumi, per la ri!nita puli- zia ed il rigore formale, che fanno di ogni opera una acuta osservazione del vero che sfugge ad una meccanica e fredda riproduzione dell’ap- parenza e all’aneddotico. Il paesaggio emerge pian piano, viene costruito tratto per tratto, con morbidi ma decisi tocchi di pennello, profon- da la ricerca intorno al colore, suggestive cer- te dissolvenze atmosferiche e le velature dei cieli, che riferiscono e#cacemente le luci del- le stagioni. Con il trascorrere degli anni nel linguaggio pit- torico di Madiai si manifesta e si perfeziona sempre più un personale processo di parziale dissoluzione dell’immagine. Il piano si solidi!ca mediante la sovrapposizio- ne di velature, il disegno si sfoca in un punto e si precisa in un altro !n quasi al dettaglio, ren- dendo sensibile un !tto tessuto di pennellate, secondo un sistema di sovrapposizioni e tra- sparenze; non di rado sembra quasi che l’arti- sta, in un processo di delicata tras!gurazione, rarefacendola all’occhio, voglia indicare l’es- senza del soggetto ed invitare a mirare dritto al centro della composizione. Non possono che suscitare interesse le vedu- te di Livorno, a cui Madiai dedica alcune opere, quasi un omaggio alle oneste bellezze di una città non certamente ricca da un punto di vi- Mario Madiai: “Al mercato”, olio su tavola cm 40x50 - collezione privata sta storico e monumentale, ma sicuramente 5

In copertina Mario Madiai: “Ponte di Rialto (Venezia)” olio su tela cm 100x100, collezione privata

provvisorietà della luce, che pure talvolta si nu- tre qui di un perverso fascino di decadenza, in cui il sole gioca con impudenza di bagliori e di ombre nell’impercettibile vacillamento dell’ac- qua. Ed è così che la laguna, i monumenti e i pa- lazzi, pur nel rigore formale suggerito dalla loro particolare architettura, assumono i contenuti di una inattesa rivelazione. Strettamente legata ad un bisogno di coniu- gare insieme armonia e “lucidus ordo” si può poi considerare una certa predilezione di Ma- diai per la natura morta, un genere in cui l’auto- re fonde gli estremi dell’adorno e del sobrio, la preziosità di sontuosi colori e l’elegante sempli- cità delle singole composizioni, puntando sul nitore della linea disegnativa. Fondamentale nel concorrere all’immagine è la struttura com- positiva: l’equilibrio delle masse, il gioco dei volumi, la solidità delle strutture rimandano ad una tradizione classica ampiamente meditata, rielaborata personalmente e profondamente Mario Madiai: “Canale della Giudecca (Venezia)”, olio su tela cm 50x70 collezione privata rivissuta. Quando lo sguardo rimane a"ascina- to da una forma particolare, si tratti pure di og- suggestiva e pittoresca in certi suoi scorci. La- secondo una serie di intensi!cazioni non so- getti consueti e prosaici, l’artista la cattura, la fa sciando scorrere il proprio occhio attento sulle lo emotive ma anche visive. Sono splendidi at- propria con un processo di interiorizzazione e vie, i vicoli, le piazze, i mercati, con pochi tratti timi rubati con la percezione della miracolosa poi la restituisce alla fruizione degli osservato- veloci evidenziati da partitu- ri con una comunicativa tra- re cromatiche accese, l’auto- scrizione che esalta l’oggetto re riesce a carpire l’essenzia- in una dimensione assoluta lità dell’immagine, a cogliere di bellezza. La forma può na- l’atmosfera, non priva di liri- scere da un impulso coscien- cità, di visioni che assumono te o meno razionale, ma non intonazione quotidiana, one- sfocia in una preoccupazione sta e ricca di calda e parteci- naturalistica: ne è un esem- pata umanità. pio sublime la rosa, soggetto È negli anni Ottanta, da molti spesso ricorrente nel lavoro considerati il suo periodo mi- di Madiai, che non viene di- gliore, che Madiai produce le pinta per il suo essere un !o- sue famose “Venezie”. La cit- re, ma semplicemente per la tà lagunare lo a"ascina e ra- sua forma gra!ca, l’interesse pisce nella stessa misura in per il segno e le sue confor- cui essa ha a"ascinato e ra- mazioni divenendo per l’arti- pito nel tempo artisti e scrit- sta indagine per addentrarsi tori, una città sospesa ed in- nel momento primario della cantata, velata da un’atmo- propria espressione artistica. sfera di sottile malinconia, La visione, captata, elaborata pervasa da quell’incanto che e rappresentata costituisce il la rende unica al mondo. L’ar- suo momento di partenza e tista ci fa dono di una pittura quello !nale nella realizza- di vitalistica luminosità, che zione dell’opera. Un concet- sa cogliere quella luce di ap- to estetico di estremo rigore prensione che a Venezia pe- e di essenziale purezza che netra dappertutto, mentre alimenta una ricerca che non un apparente puntiglioso ve- o"re risposte, ma sempre rismo nella descrizione del- nuovi interrogativi. Perché, le fuggenti prospettive delle a ben vedere, nelle arti !gu- facciate, rivela, a ben vedere, rative non serve andare oltre una costruzione organizzata Mario Madiai: “Casa Frollo”, olio su tela cm 90x90 - collezione privata l’intuizione di una verità.

La Galleria sarà presente: 800 s. r. l. Gotha Studio d’Arte dell’ PARMA Via Roma 63/67 - Livorno - Tel. 0586. 815200 dall’17 al 25 novembre 2012 11a mostra “Pittura toscana e-mail: studioarte800@libero. it internazionale tra ’800 e ’900 www. 800artstudio. com d’antiquariato 6

suoi quadri: ma det- Un viaggio to l’apparente uomo si nasconde ancora fantastico nella quel fantasioso bam- bino, curioso, sogna- pittura di tore, amante del sa- pere che vede il mon- do attraverso quegli RAFFAELE occhietti incontami- nati ed ingenui, che estrapola ricordi nel DE ROSA subconscio di Ra"a- ele-adulto reinterpre- 3a Parte tandoli con la fanta- sia del Ra"aele-bam- roseguiamo il viaggio intrapreso da al- bino. P cuni mesi, per fare conoscere il fantasti- È questa la gran- co mondo di Ra"aele De Rosa. de particolarità del- Un cammino editoriale che ha permesso e le opere di De Rosa: permetterà ai nuovi lettori, di conoscere l’ar- sono realizzate dalla tista sia da un punto di vista umano, che da mano e dalla sapien- quello prettamente artistico. za tecnica e dotta di “Ra"aele De Rosa - Savonarola - olio su tela cm 55x65 (1980) In attesa dell’uscita, con l’intervista avuta nel un uomo, ma dettate suo studio, continuiamo la nostra presenta- da quella parte puerile ancora viva e creativa L’atmosfera che De Rosa crea è fuori da ogni zione attraverso lo scritto di Mirna Ventanni, nello spirito del pittore. convenzione temporale, come la sua mente, che ne ha tracciato un pro!lo critico-storico Ra"aele De Rosa, in toto, è un artista dotto, non ha con!ne, non ha età: sono riconoscibi- in occasione della mostra alla Biblioteca Na- amante della lettura e studioso delle arti, un li eroi mitologici, divinità greche, cavalieri me- zionale di Minsk. viaggiatore !sico oltre che mentale, conosci- dievali, crociati, paladini di culture orientali, o … Ra"aele è oggi un uomo adulto, realizza- tore di cultura, è una persona amabile e sin- direttamente usciti da gesta romanze, o da sa- to professionalmente, ha accanto una moglie cera, piacevole per la sua ricchezza vitale: stu- ga di Guerre Stellari. magica come le principesse che regnano nei diando le sue opere è facile immaginarselo. In realtà ciò che riconosciamo è puramente È un pittore sapien- soggettivo, e dunque atemporale. te che rimane anco- L’eroe mitologico, cristiano o ariostico, non ra meravigliato da- segue un canone per essere de!nito, ma è lo vanti alle cose come spettatore stesso ad identi!carlo, a battezzar- un ragazzo. Ra"ae- lo e a collocarlo temporalmente. le negli anni di ma- I dipinti di Ra"aele De Rosa spaziano in un ar- turità riesce ancora a co di tempo inde!nito, dal passato più remo- trasportare ogni sua to al futuro più lontano, quello immaginario, emozione e situazio- ma trovano un unico punto di contatto: ogni ne in una dimensione persona posta innanzi ad una sua creazione, onirica, in una favo- ne elabora un tema, ricostruendo una storia, la che ha la caratte- un poema, magari letto, o vissuto, o semplice- ristica primordiale di mente sognato, quasi a far propria l’opera. essere atemporale e Questo avviene per la grande abilità che Raf- non soggettiva. faele ha nel carré le atmosfere: egli riesce a Due elementi di rile- mescolare, in ogni suo quadro, elementi orien- vante importanza per tali e occidentali, sacri e demoniaci, con trac- far si che le sue crea- ce di arte medievale, rinascimentale, barocca, ture artiche rendano realista e moderna. lo spettatore attore (continua “Ra"aele De Rosa - Eroi omerici - olio su tela cm 40x50 (1990) nel dipinto. nel prossimo numero)

“Ra"aele De Rosa - Argonauti guidati da Giasone alla ricerca del Vello d’oro - Olio su tla cm 60x180 (1980) 7

lettive, alla presentazione di pubblicazio- ni editoriali, alla creazione di concorsi pit- torici, gra!ci, scultorei e fotogra!ci, anche a livello nazionale ed anche in collabora- zione con enti, gallerie ed altre associazio- ni… ma anche di molto altro ancora. Anima e spina dorsale dell’Associazione sa- ranno ovviamente tutti gli artisti che vor- ranno prendere parte al progetto in qua- lità di soci ordinari e tutti coloro (collezio- nisti, galleristi, cittadini che hanno a cuore l’attività artistica) che ne faranno parte in qualità di soci onorari o benefattori. Come iniziativa che dà il via alla propria attività operativa, l’Associazione Culturale “Arte a Livorno… e oltre con!ne” comu- nica la prossima indizione di un concor- so on line, il cui bando e il cui regolamen- Nasce l’Associazione Culturale to saranno presto pubblicati, riservato al- le espressioni artistiche !gurative Pittura, “Arte a Livorno… e oltre con!ne” Gra!ca e Fotogra!a. Il concorso prevederà ricchi premi in de- ella convinzione che la creatività le sue attività, persegue !nalità di promo- naro, la pubblicazione di un catalogo a N possa partecipare, almeno in parte, zione e sviluppo nel campo artistico e del- bene!cio dei !nalisti, la realizzazione di a una trasformazione positiva della socie- la creatività e opera nella assistenza, infor- una mostra e la pubblicazione delle sche- tà, contribuendo al miglioramento della mazione, istruzione e formazione a favore de dei vincitori sulla rivista d’arte “Ar- qualità della vita di tutti i cittadini, si è co- di artisti, e più in generale di tutti i sogget- te a Livorno… e oltre con!ne” e garanti- stituita l’Associazione Culturale “Arte a Li- ti interessati al mondo dell’arte. rà un’adeguata visibilità dell’evento attra- vorno… e oltre con!ne”. L’Associazione si dedica in particolare al- verso i mass media (televisione, quotidia- L’associazione, che in continuità ideolo- la Promozione di mostre personali e col- ni on line e carta stampata). gica e programmatica con la conosciu- ta pubblicazione editoriale, presente sul territorio toscano da circa quindici anni, ne assume il nome, nasce dalla volontà di Stefano Barbieri (critico d’arte), Alessan- dra Rontini (giornalista pubblicista e cura- trice di eventi espositivi) e Mauro Barbie- ri (Direttore della rivista “Arte a Livorno… e oltre con!ne”) di dare forma e sostanza al proprio impegno verso la promozione e l’attuazione di iniziative a carattere artisti- co, culturale, sociale ed educativo. Seppur attivi già da tempo in campo arti- stico, i soci fondatori hanno preferito at- tendere alcuni anni prima di fondare l’As- sociazione, riconoscendo, in coscienza, che nel settore niente può essere lascia- to all’improvvisazione, ma tutto deve es- sere fatto in presenza e con la consape- volezza di speci!che competenze e pro- fessionalità. L’Associazione, senza !ni di lucro è aperta a tutti coloro che vorranno o"rire la pro- pria collaborazione, sia attraverso diretti e speci!ci contributi culturali che mediante l’apporto di mezzi per lo svolgimento del- 8 TEMISTOCLE SCOLA “Fra arte e realtà”

di Stefano Barbieri

una sintesi potente, per innata ansia di ricerca È quella che in natura le- espressiva e volontà di spe- ga materia e colore, aria e lu- rimentazione, i terreni arti- ce, in una sorta di festa chi- stici dell’informale e del sur- mica che non trova riscontro reale, da alcuni anni Scola è nelle formule degli scienzia- ritornato alla pittura di pae- ti. Viene così data vita al più saggio. suggestivo degli spettaco- Non siamo più al cospetto, li, che solo qualcuno toccato tuttavia di una realistica rap- dal destino, nell’immediatez- presentazione del vero “en za o attraverso il !ltro della plein air”, bensì di una sor- Temistocle Scola: “Particolari nella serra” - cm 70x70 memoria, ha il dono innato ta di “paesaggio della me- di saper realizzare di nuovo, moria”, ricostruito in senso, ogni evento !ssato sulla te- ti della giornata e delle sta- grazie a una sintesi chimica, per così dire, migliorativo: il la la solarità del reale e la va- gioni, una luce che più che questa volta sì, impastata di verismo dell’artista perde la sta gamma di colori della na- semplice chiaroscuro o lu- colore, di luce e di poesia. sua oggettività espressiva in tura, alla ricerca e alla esalta- minismo è piuttosto luce in- Autodidatta, ma attento nome di un’ invenzione e di zione del suo valore origina- terna al colore, luminosità agli stimoli e ai suggerimen- un contatto a"ettuosi ver- rio come habitat splendido impastata nel colore, di pro- ti, il predestinato Temisto- so la natura, la realtà ponen- dell’uomo. fondità ariosa e quasi magi- cle Scola ha percorso negli dosi davanti a lui per essere Laddove il disegno non si fa camente a#orante alla su- anni un cammino assai ric- percorsa dalle sue emozioni mai vincolante, attraverso il per!cie pittorica. co di esperienze, che lo ha e dalla sua aspirazione alla colore l’osservazione del da- Ed ecco che i paesaggi, per- da tempo condotto, pren- perfezione. to della realtà subisce un feli- vasi da una natura solare, dendo le mosse da una pit- Sempre teso a presenta- ce straniamento, tale da con- ma non violenta, vengono tura di paesaggio tradizio- re con intuito creativo quel- cludersi in sottile evento liri- di volta in volta “ricreati” con nale e tipicamente toscana, la universale realtà che è co. sequenze cromatiche tutte ad approdare ad una auten- la Bellezza, senza manife- Balza all’evidenza il valore nuove e singolari allo sco- tica maturità di pittore stra- sto sentimento, senza sdol- che acquista la presenza del- po di esulare da una ra#- ordinariamente contempo- cinate sottolineature, la sua la luce nelle più diversi!cate gurazione di puro e sempli- raneo. Dopo aver praticato, espressione tecnica indica in località e nei variati momen- ce estetismo. L’autore non

Temistocle Scola: “Il muro” - cm 70x80 Temistocle Scola: “Maternità” - cm 70x80 9 cede mai, infatti, al facile ef- spesso solamente evocata fetto, che non gli sarebbe si- simbolisticamente o come curamente precluso, date le traccia negli oggetti di uso esperienze e le capacità tec- quotidiano che fanno impre- niche, e nemmeno a solu- vista apparizione. zioni furbesche o maliziose. Tuttavia, mai questa assenza Per questo il valore indiscu- viene percepita come nega- tibile della sua tavolozza, co- zione assoluta o come man- sì varia ed armonica, rimane canza, forse perché si sente integro e tale da creare una che, a ben vedere, una pre- bellezza ra#nata, sincera ed senza c’è stata e in qualche onesta. modo c’è ancora nelle ope-

Temistocle Scola: “La stanza dei giochi” - cm 60x70.

ni di natura morta, colte con gati alla quotidianità, attra- essenzialità di dettagli in una verso cui è possibile riscopri- luminosità che avvolge, dan- re l’identità del mondo e il do coesione ai vari elemen- sapore della vita, le compo- ti compositivi. Così, per quel- sizioni pittoriche di Scola ci

Temistocle Scola: “Nello studio” - cm 70x80 È poi da notare che la pre- re di Scola: è quella dell’au- senza umana viene dall’ar- tore. tista estremamente limita- Il segno diviene insistito e ta, per non dire esclusa, non l’amalgama cromatico par- o"rendosi mai allo sguardo ticolarmente ricco di volumi quale carnalità, ma essendo nelle pregevoli composizio-

Temistocle Scola: “Spiaggia e particolari” - cm 70x70

lo che sono, senza intenzioni testimoniano quanto anche retoriche o letterarie, pren- una visione fedele del mon- dono forma gruppi di cioto- do reale possa consentire le, scodelle, macinini, bam- spazi di libertà inventiva e di bole, gli “strumenti da lavo- novità espressiva. ro” dell’artista… il tempo fer- Fra l’artista e la realtà ogget- mo, disumano e umanissimo tiva, l’artista pare dire, ci so- delle cose che non sono sol- no molte più cose di quanto tanto oggetti, ma luoghi mi- comunemente si creda. steriosi della memoria. Sintesi pregevoli e ra#nate TEMISTOCLE SCOLA di armoniose forme natura- www.artealivorno.it/scola Temistocle Scola: “Composizione” - cm 70x70 li, di esperienze e motivi le- 10 11

Via Roma, 92 A 57126 Livorno Tel. 0586 1863558 Cell. 335 7051360 info@gallerialestanze. it www. gallerialestanze. it YWjWbe]eedb_d[ Gino Romiti: “Giardino a Livorno”,1914 - olio su tavola, cm. 11x22 Novecento. Atto Terzo dal Liberty al Contemporaneo Inaugurazione Sabato 24 Novembre ore 16.30 24 Novembre 2012 - 12 Gennaio 2013 orario 9.00-12.30/16.30-20.00 la galleria sarà aperta anche domenica 25 novembre dalle 16.30 alle 20.00

on Novecento. Atto Terzo - dal Liberty al Contemporaneo abbiamo C voluto mettere in mostra i lavori di alcuni tra i più importanti espo- nenti toscani della pittura del novecento, con una particolare attenzione verso le sperimentazioni che tra !ne del XIX ed inizio del XX secolo por- tarono a quello che, in Italia, è comunemente denominato Stile Liber- ty. È un percorso che ci porta ad approfondire vari temi, tutti legati alla creazione artistica, all’unicità del pezzo, alla sua ricercatezza, all’arte co- me stile di vita. L’arte non ha tempo, è una continua sperimentazione ed evoluzione ed è con questa convinzione che proponiamo opere di artisti contemporanei Enrico Bacci, Piero Pastacaldi e Roberto Zucchi assieme a , Galileo Chini, Ca!ero Filippelli, Oscar Ghiglia, Vol- tolino Fontani, Moses Levy, , Renato Natali, Plinio Nomel- lini, Gino Romiti, Thayaht, Ludovico Tommasi. Enrico Bacci: “Decò”, collage e acrilico su tela - cm 50x61

Plinio Nomellini: “Ondata”, olio su cartone - cm 27x36 Renato Natali: “Bambina al mare”, olio su tavola - cm 31x44 12 ANDREA CONTI “La fantasia rende liberi”

di Stefano Barbieri

e il caos, come ci è stato insegnato, è S lo stato di vita ordinaria dell’universo, Andrea Conti: “Guitarramonesplosione musicale con sottofondo promus...” l’ipercaos regna da sempre sovrano incon- acrilici con brandy 70x135 e scarti con collage trastato nel microcosmo artistico di Andrea Conti. zione originaria ed assumono un nuovo va- in un certo senso, “bruta”, un’ arte che de- L’artista si propone, senza alcuno spirito di lore estetico attraverso l’invenzione, l’acco- ve uscire come impulso, dando corso ad provocazione, un’espressività creativa, li- stamento insolito, lo scarto di signi!cato. un’urgenza che spinge l’autore a rincorre- bera ed anarchica; non ama il “mestiere”, Parte integrante dell’opera è la componen- re un’idea, a “portare sé stesso” nell’opera, non accetta imposizioni dettate delle rego- te pittorica, attenta alla !gurazione ma sot- a produrre in tempo reale nella piena del- le o da canoni artistici di maniera, esce da- tilmente evocativa, dirompente, diluvia- le emozioni, senza mai perdere quell’aspet- gli schemi e libera se stesso quasi con vio- le per il grido primitivo e passionale che ri- to ludico e quella sua leggera freschezza lenza. esce a trasmettere, fra colature di colore e fanciullesca che lo caratterizzano. La !gu- pennellate infuoca- razione sciolta, spesso ironica ed autoironi- te che squarciano il ca, ma mai tagliente, irriverente o provoca- fondo. toria, rende attuale e divertitamente antire- L’immaginario pit- torico tutto l’insieme. torico di Conti su- Nel rincorrersi dei ritmi impossibili di Con- bisce in particolare, ti ogni opera è stazione di viaggio, una ac- con tutta evidenza, celerazione spontanea ed irrefrenabile di le fascinazioni pro- visioni, una nuova stagione di racconto e venienti dal mondo di poetica dell’oggetto, e già ci spaventa il musicale e cinema- momento in cui si preoccuperà di piacere, togra!co. Di ammi- di rispondere a chi si attende qualcosa da revole forza espres- lui. Ma serbiamo in cuor nostro la speran- siva sono i suoi mu- za, che è quasi certezza, che mai il nostro sicisti, immersi in artista abbandonerà quel paradiso perso- una atmosfera ati- nale fatto di immaginazione, di passione e pica e quasi astrat- di gioioso stupore in cui si sente veramen- ta, laddove pare te libero. che lo stesso fat- Ed altro non ci resta da fare se non atten- to musicale, proiet- dere che la sua creatività sfrenata inserisca Andrea Conti: “Lo spaccone” tandosi dall’ester- una nuova tessera in questo mosaico fan- Qual è il suo stile? Art brut, new dada, no in un crescendo tipicamente sonoro, tastico. pop… sono categorie che non apparten- vada a porsi al cen- gono al suo modo di avvicinarsi all’arte, an- tro dell’opera con ra- che se certamente lo contagiano, con quan- ra intensità. Partico- ta consapevolezza è di#cile dirlo. I manife- larmente felice rite- sti programmatici e le etichette de!nitorie niamo essere l’ico- non lo interessano. nogra!a tipica del In un gioco di contaminazione e appropria- jazz, genere musica- zione, instancabile bricoleur del segno e le la cui natura tipica- della forma, Conti ricorre al collage, utilizza mente improvvisati- materiali di produzione di massa e oggetti va pare procedere in di scarto prelevati chissà dove, alla stregua perfetta sintonia con di un rigattiere dada, assembla tubi, !li me- un’esperienza artisti- tallici, coperchi, imbuti, pezzi di cartone, li ca che si alimenta di applica sui più disparati supporti per dar vi- scorribande sempre ta ad oggetti compiuti ma talvolta nel con- più avventate dentro tempo sottilmente ambigui. Ed ecco che at- la visionarietà, la fan- traverso un processo di giustapposizione e tasia e l’invenzione montaggio, gli oggetti prelevati dalla realtà estemporanea. Quel- vengono decontestualizzati dalla loro fun- la di Conti è un’arte, Andrea Conti: “I suoni che escono dalla tromba di un uomo sono parte di lui” 13 Iniziative d’autunno della galleria d’arte OLDONI

Via Mayer 45 (P. zza Goldoni) - 57125 Livorno Tel. 0586 839547 - 339 7951064 www. galleriadartegoldoni. it email: info@galleriadartegoldoni. it 10 novembre 2012, ore 17.30 Incontri d’arte alla Galleria Goldoni Moses Levy: “Spiaggia”, 1957, olio su tela riportata su cartone - cm 33x60 Brevi conferenze sui temi dell’arte 24 novembre 2012, ore 11.30 A seguire Note sulla pittura di Guido Guidi (l’inaugurazione proseguirà nel in data da de!nire con Paolo Diara pomeriggio a partire dalle ore 16.30) 8 o 15 dicembre 2012, ore 17.30 Un inedito e variegato percorso nella pittura Antologia Duemiladodici italiana e nella cultura del Novecento per risco- Incontri d’arte prire un artista singolare all’interno del pano- Pittura tra ’800 e ’900 rama livornese. Un pittore e uomo di cultura, La mostra propone i più interessanti e quali!- alla Galleria Goldoni Diara, che racconta Guidi, l’artista conosciuto e canti dipinti reperiti dalla Galleria d’arte Gol- Brevi conferenze sui temi dell’arte amato per la sua libertà espressiva e per il suo doni in questo anno. Una selezione accurata di Antologia Duemiladodici modo di porsi al di fuori del mondo strutturato opere di artisti labronici e non solo, tra Ottocen- con Gianni Schiavon e chiuso dell’arte labronica del dopoguerra. to e Novecento: Renato Natali, Plinio Nomellini, Gli Incontri d’arte della Galleria Goldoni sono Ca!ero Filippelli, Giovanni March, Carlo Dome- Una lettura guidata ad alcune delle più signi- nati nel 2009 con lo scopo di proporre a colle- nici, Gino Romiti, Moses Levy… e molti altri. La !cative opere in mostra; un racconto legato al zionisti e appassionati approfondimenti sugli mostra sarà corredata da un catalogo a cura di contesto della nascita del Gruppo Labronico artisti labronici e argomenti a#ni. Nell’arco di Valentina La Salvia e Massimo Padovani. e alle esposizioni locali e nazionali a cui que- questi tre anni sono stati a"rontati vari argo- sti artisti hanno partecipato, tra gli anni della menti e temi avvalendosi della competenza di fondazione del gruppo e gli anni Quaranta. specialisti e studiosi: il tema della conservazio- Con questo intervento dello storico dell’ar- ne dei dipinti del primo Novecento è stato af- te Gianni Schiavon, che nel 2011 ha curato frontato dal restauratore Massimo Filippelli; la il saggio Gli anni eroici del Gruppo Labronico, duplice !gura d’artista di Giovanni Lomi, pitto- Storia del sodalizio, all’interno del catalo- re e cantante lirico, è stata raccontata, all’inter- go della mostra L’eredità di Fattori e Puccini il no della Sala Mascagni del Teatro Goldoni, da Gruppo Labronico tra le due guerre, si intende Fulvio Venturi, così come l’interessante rappor- portare a compimento le ri$essioni inaugura- to di Renato Natali con il mondo del teatro e te nel dicembre 2011 con il Prof. Vincenzo Fa- dello spettacolo, divenuto uno dei temi più ce- rinella nell’Incontro d’arte da lui tenuto pres- lebri della sua pittura. Inoltre la Galleria d’arte so la Galleria d’arte Goldoni. Goldoni si è avvalsa della competenza di sto- rici dell’arte come Valentina La Salvia e Gianni Schiavon per raccontare il percorso degli arti- Renato Natali: “Donne alla fontana”, olio su sti Carlo Domenici, Piero Monteverde, Giovan- tavola - cm 40x40 ni March e Voltolino Fontani.

Renato Natali: “Rissa”, olio su tavola - cm 50x70 Plinio Nomellini: “Cavalli all’Elba”, olio su tela - cm 109x147 14

C.L. CORNICI

La Corniceria Labronica al servizio del pubblico da trentacinque anni Stampa moderna decorata a mano

Nel lontano 1978, parliamo quindi di quasi CORNICERIA LABRONICA, meglio conosciu- glia d’oro e argento, in stile arte povera, in trentacinque anni fa, Nicola D’Amore si pre- ta con la sigla C.L. CORNICI. Un’attività,che legno, moderne e tradizionali. L’esperienza sentava al pubblico attraverso il commer- nel corso degli anni acquista sempre più pre- acquisita negli anni, unita alla passione per cio di quadri, un’attività che in quegli an- stigio a livello nazionale ed internazionale. l’artigianalità dei manufatti, ha permesso al- ni aveva un grande seguito, sia in Italia che Nicola partecipa a diverse importanti !ere la C.L. Cornici di o"rire quotidianamente al- all’estero. nazionali,esportando in tutto il mondo,sia la propria clientela, cornici e specchiere at- L’esperienza acquisita nel campo dell’arte, dipinti dell’arte livornese, che cornici. traverso un design innovativo o classico, a lo portano successivamente a Sono però le famose “specchiere” !rmate seconda delle esigenze. fondare la famosa C.L. Cornici a ritagliarsi grandi palcoscenici. Per la qualità e il prezzo, la C.L. Cornici è da Ovali argentati a mano, ma anche altre ca- sempre un punto di riferimento per u#ci, ratteristiche forme, dove lo specchio di- appartamenti, negozi e strutture ricettive, venta oggetto d’arredamento e pezzo sia pubbliche che private. unico. Accanto ai dipinti classici, con una partico- Sono però i pittori labronici a diventa- lare attenzione, come detto in precedenza re il fulcro intorno al quale nascono le ai pittori labronici, la C.L. Cornici, o"re alla cornici !rmate C.L. Un’ampia gamma propria clientela, una vasta scelta di stampe di cornici di qualità,che vanno incon- moderne decorate a mano, veri e propri og- tro alle esigenze più diversi!cate della getti d’arredamento. propria clientela. L’a#dabilità e la puntualità nella consegna, Entrando nei locali della C.L. Cornici, hanno inserito la C.L. Cornici, fra le attività oltre alla professionalità e alla serietà del settore più gradite al pubblico. Qualità che da sempre contraddistingue l’at- queste, che l’hanno fatta diventare, uno dei tività, si può trovare un vasto assorti- punti di forza dell’imprenditoria livornese mento di cornici laccate, lavorate in fo- per quanto riguarda il settore dell’arte.

C.L. CORNICI CORNICI STAMPE - SPECCHIERE

t$03/*$*F41&$$)*&3& t130/5"$0/4&(/" EJRVBMTJBTJNJTVSB "/5*$0F.0%&3/0 t13&;;*$0.1&5*5*7* 0SBSJP t%03"563&"."/0 EBMVOFEÖBTBCBUP Via Cimarosa, 36 - LIVORNO - Tel. 0586 855004 E-mail: [email protected] - www.clcornici.it 15 FRANCESCO ERMINI di Chiara Borgianni

rutto di un complesso processo di elaborazione della realtà, le opere F di Francesco Ermini sono visioni stilizzate di oggetti e contorni umani. Figure sempli!cate, sagome monocrome in equilibrio tra arte !gurativa e gra#tismo, oggetti appena abbozzati che sembrano $uttuare in una ca- sualità ricercata e raccontare di proprie appartenenze storiche e cultura- li. Francesco Ermini parte da soggetti reali, apparentemente non coeren- ti per ricercare dialoghi quasi impossibili tra natura e !nzione, tra creato e creazione dell’uomo. Alla tridimensionalità formale, subentra l’essen- zialità della forma: una ridotta gamma di colori, una pittura volutamen- te non realista, essenziale, densa di contenuti semantici; immagini intrise di cultura pop, quasi fossero locandine di !lm, che suscitano in chi guar- da il desiderio di trovare una sintesi, di ricercare una verità dietro que- ste forme abbozzate, senza sostanza né spessore; la descrizione di una scena istantanea che si trasforma in simbologia dell’esistenza dell’uomo contemporaneo. Ed è proprio a partire da una !gura apparentemente ordinaria, che la realtà assume molteplici signi!cati. L’artista non ci forni- sce un’interpretazione univoca di ciò che ci circonda; quello che ci vuol dare è piuttosto uno spunto per in!nite chiavi di lettura. I titoli delle sue opere non designano direttamente il soggetto rappresentato; sono vo- lutamente enigmatici; sono giochi di parole quasi duchampiani. Sebbe- Francesco Ermini: “A Ladder to the Stars, 30x30, tecnica mista su tela, 2012 ne l’opera suggerisca spunti di ri$essione, non ha però l’intento di fornire una verità precostituita. L’arte di Francesco Ermini, mai autoreferenziale, Il giovane artista livornese sembra aver appreso la lezione di Breton come si basa sul tentativo di far dialogare la complessità sociologica della con- si evince dal suo lavoro che non si sviluppa unicamente da uno sterile gio- temporaneità con la propria espressione artistica. Il suo è sicuramente il co mentale ma dalla necessità di scavare nei meandri emotivi dell’essere; prodotto di una percezione complessa, un’arte che vive di citazioni e si fa non si tratta più di un progetto a priori ma, piuttosto, di un processo di im- portatrice di una moltitudine di messaggi, ma senza mai farne prevalere provvisazione congiunto all’accettazione volontaria e spesso sapiente dei uno rispetto ad un altro. Lo stile moderno e metropolitano di Francesco suggerimenti del caso, signore indiscusso del nostro tempo. Ermini risente dei grandi paesaggi urbani che hanno contraddistinto gli Artista giovane e con un background formativo internazionale, Francesco anni della sua formazione artistica: Oviedo, Londra, Houston, New York, Ermini nasce a Livorno nel 1980 e sin dagli anni del Liceo mostra grande Edimburgo. “There’s a city in my mind” [“c’è una città nella mia testa”], co- passione per l’arte e il disegno. Dopo la maturità classica, si iscrive all’Uni- me i Talking Heads di Road to Nowhere, cercano di rendere quasi imper- versità di Pisa, dove si laurea in Giurisprudenza. Dal 2000 inizia a frequen- cettibili i con!ni tra la realtà della vita e la sua comprensione. tare la scuola del maestro Luca Bellandi a Livorno, che lascia nel 2005, Le forme, invece, nascono da una mitologia personale di carattere ludico- quando inizia il proprio walkabout formativo e artistico che lo porterà in surreale, oggetti comuni stelle senza cielo e lune volanti che si confondono giro tra Spagna, Regno Unito e Stati Uniti, per motivi di studio e successi- nella nostra memoria mischiandosi tra di loro. Ogni cosa è richiamo, quasi vamente di lavoro. Attualmente vive e lavora a Livorno. come se Francesco Ermini avesse interiorizzato il principio di baudelairia- Partecipa a numerose mostre e workshop sin dai primi anni di formazio- no per cui l’artista parla di corrispondenze, deve farsi largo in una foresta ne. Le sue opere sono state esposte in diverse collettive e personali, sia in di simboli nascosti. Un richiamo di nuovo al Surrealismo, di cui troviamo Italia che all’estero. Nel 2012 ha presentato i suoi lavori più recenti con la un tributo nell’opera “Golcondah” citazione dell’omonima opera di Magrit- mostra Exit: 0 a Benevento presso Palazzo Terragnoli. Ha vinto il “Premio te, anche se in questo caso il nostro uomo con l’ombrello – qui rappresen- Mario Borgiotti” alla 60a edizione del Premio Rotonda 2012. tato dal cartoon Mr. Magoo - ci saluta irriverente alzando la sua bombetta. www.francescoermini.com

Francesco Ermini: “Crossroads, 40x40, tecnica mista su tavola, 2012 Francesco Ermini: “Golcondah”, 40x40, tecnica mista su tavola, 2012 16 17

te, amava !ssare, attraverso i suoi colori, le scene di vita popolare o folcloristiche. La quotidianità della RENATO sua città, con le scene di lavoro, le famose risse, ma anche le manifestazioni in piazza o la simbologia NATALI religiosa con opere come “In preghiera”, “Madonni- na”, “Processione”. Amava molto i suoi concittadini: (1883 - 1979) “Vorrei che ogni famiglia livornese possedesse al- meno un mio quadro”, era solito dire. Arguto, ave- va la battuta sempre pronta e ai molti frequentato- Un artista amato e ri del suo studio amava ripetere: “Cosa ci vuole a di- ventare milionari? Basta vendere mille quadri a mil- ricordato da sempre le lire l’uno”. Nel 1968 il critico d’arte Piero Caprile, nella splen- nella sua città natale dida mostra Antologica organizzata alla Casa della Cultura di Livorno lo ricordò così: enato Natali nacque a Livorno il 10 Maggio 1883 Natali si innamorò di Livorno a Parigi, nell’estate del R e vi morì il 7 Marzo 1979 all’età di 96 anni. 1912, quando vi si trasferì per circa due anni. Qui fu Postmacchiaiolo, solo per ordine di tempo, occu- accolto da Niccodemi, si intrattenne col D’Annun- pa un posto a sé nel panorama della pittura livor- zio, conquistato dalla estrosa originalità del giova- nese. Autodidatta, non frequentò nessuna scuola, ne labronico, e a"ettuosi furono i colloqui col Mo- ma dotato di grande istinto, si formò sull’osserva- digliani. Così vide passare come in sogno, proiet- zione e lo studio dei grandi artisti. Non ebbe mai tata dalla sua fantasia, la Livorno ottocentesca, i allievi, ma a qualche aspirante pittore rispondeva: teatri orgiati di luci, le prosperose ballerine amo- “Stai vicino a me e osserva la mia tela”. Una tavoloz- revolmente dipinte da Toulouse Lautrec, tra cui la Renato Natali Busto collocato a Villa Fabbricotti - Livorno za ricca di colori forti (per questo fu paragonato a decantata Goulue (Louise Weber) che avviò, si di- Goya) e varia per i temi, ora drammatici, ora festo- ce, Modigliani all’assenzio; e per Natali rimasero le e generoso, aiutava spesso, magari con un quadret- si, ma sempre pieni di poesia. Ricordiamo in pro- protagoniste delle intramontabili “risse”, gli opulen- to, quanti erano in di#coltà. Alieno dalla maldicen- posito i titoli d’alcune opere: Dramma, Rissa, Om- ti personaggi delle “ribotte”. Livorno si svegliò, dun- za, non disse mai male dei colleghi pittori, cosa rara bra, Chiacchiera, Ombre e Luci, Veglione, Masche- que a Parigi, nella colorazione notturna d’una città nell’ambiente che a Livorno era molto vivace. rata, Sera estiva, Musica Rusticana. Altri titoli, come tentacolare ove si facevano bel nome Fregoli, con Contemporanei di Natali a Livorno, fra gli altri fu- Rotonda, Via dei Mulini a Vento, Voltina, il Lazzeret- spavalde stregonerie da mandare in delirio le pla- rono: Puccini, Micheli, U. Liegi, Bartolena e Tomma- to di Ardenza e Baru"a, ricordano angoli della Li- tee, e Niccodemi per la !orita e salottiera cultura. Il si, Benvenuti, Ghiglia, Nomellini, Romiti, Lomi, Filip- vorno scomparsa, città alla quale rimase fortemen- Natali invitato a dipingere, preferiva piuttosto per- pelli, March, Rontini. te legato. Renato Natali, tra le tematiche predilet- dersi nel dolce frastuono saporoso. Fu in rapporti d’amicizia, come detto in preceden- Ebbe la ventura di conoscere ed am- za, con Modigliani, Gabriele D’Annunzio, Giosuè mirare, rinomate ragazze di teatro, le Borsi. Cultore dei classici, si formò su solide letture: più note canzonettiste, e prodigarsi recitando a memoria ampi brani della Divina Com- a Montparnasse in luoghi conversari media e poesie di Giuseppe Giusti. con Boldini, lo scapigliato ricercato- Pittore della memoria, a Parigi dipingeva i Quattro re, e Cappiello, addirittura ossessio- Mori, a Livorno, Montparnasse. nante per la miracolosa cartellonista Non dipinse dal vero, ma gli bastava qualche ap- d’arte. Si dice che l’ingresso del trion- punto in un foglietto. Per le risse notturne, si na- fo, in quel mondo eterogeneo, avven- scondeva in un angolo buio di una via ed annota- ne in maniera del tutto singolare. Do- va la scena. Per questo Ugo Oietti lo chiamò: “Re- veva recarsi a teatro con altri illustri nato delle notti “. “bohémiens” ma l’etichetta impone- Fu pittore della Livorno scomparsa, non da bozzet- va l’abito nero. La giacca, si; ma i cal- tista, ma da vero artista, dal respiro ampio. Le sue zoni erano a righe e con drastico pro- opere molto note in Italia ma soprattutto a Roma, posito pensò ad una rapidissima pas- Milano, Firenze, negli ultimi anni, hanno visto cre- sata di nero su quelle linee. È stato un scere in modo ragguardevole le proprie quotazio- benefattore per Livorno e la sua eco- ni, a dimostrazione dell’alto valore artistico e cultu- nomia. rale di questo personaggio. La sua attività lunga ed intensa fu pa- Ebbe vasti riconoscimenti, dalle Biennali di Venezia ragonata a quella del Cantiere Orlan- e dal Ministero della Pubblica Istruzione. do, considerando che i suoi quadri, tra Partecipò con successo a mostre all’estero: Brighton corniciai, rivenditori, collezionisti, ecc. (Inghilterra), Minnesota, Buenos Aires, Il Cairo, Ate- consentivano un buon giro d’a"ari e ne. Fu maestro anche nell’arte della incisione: Lito- di ricchezza a tutti i livelli. Condusse gra!e, acqueforti, nelle quali si notò la padronan- una vita molto modesta, lui che ri!u- za del disegno. tò onori e ricchezze o"erti da mece- Nel 1978 gli fu conferita l’onori!cenza di Commen- nati facoltosi, che gli misero a dispo- datore al Merito dalla Repubblica. sizione anche residenze in ville agia- Nel 1983, in riconoscimento dei suoi meriti, il Co- te. Non essendo sposato, viveva con mune di Livorno, gli organizzò ai Bottini dell’Olio la un’anziana sorella, sempre in case in mostra del Centenario, che fu visitata anche dall’al- a#tto, il suo distacco dalle cose ma- lora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini. Renato Natali: “Processione” - 1940 teriali era assoluto, fedele alla massi- Questo era Natali, grande artista, grande uomo e olio su masonite cm 60x45 - Coll.privata ma che “chi ha terra, ha guerra“. Mite inimitabile per la sua profonda modestia. 18

Le opere diventano “pezzi uni- ci”, da inserire nelle proprie col- lezioni. I ri$ettori saranno puntati, come tutte le precedenti edizioni, alla !gura artistica di Renato Nata- li, il quale sarà rappresentato da una serie di capolavori come le due opere del 1925 (Tram Rosso presenta e Cabine ai Bagni Pancaldi). Sicuramente l’olio cm 50x70 “Ve- da sabato 10 novembre 2012 glione in maschera”, per la sua storicità e per la forza pittori- a la 11 Collettiva Labronica ca con la quale è stato realizza- to dal maestro livornese, colpirà del primo ’900 i visitatori. Di sicuro impatto visivo anche Ca!ero Filippelli: “Maternita”, olio su tavola cm27x34 - anni ’20 “Natali e dintorni” la rara copia di “Composizioni” (cm 100x70) realizzata negli anni ’20 da Cor- all’ultimo usciranno dal cilindro magico di uovo appuntamento “natalizio” alla rado Michelozzi, conosciuto nell’ambiente Alessandro Corsini. N Galleria d’Arte Alessandro Corsini di Ca- labronico come il “Borchia”. La galleria, aperta tutto l’anno, è anche, come stiglioncello. Da sabato 10 novembre 2012, Due quadri animati da una vibrante freschez- sottolineato in più occasioni, salotto d’arte, prenderà il via l’11a Collettiva labronica del za, da una luce e da una vivacità nei colori grazie agli incontri tra collezionisti, critici ed primo novecento”Natali e dintorni”. Il suc- che sicuramente ammalieranno cesso ottenuto nelle precedenti edizioni, il pubblico. hanno fatto diventare la Galleria d’Arte Ales- Splendida anche la “Marina” sandro Corsini, un punto di riferimento per la del 1905 realizzata da Ra"aello pittura del primo e secondo novecento. Gambogi, nella quale si avverte Anche per questa edizione, sarà presenta l’in$usso della scuola dei Mac- una ricca selezione di opere, molte delle qua- chiaioli, !ne ed analitica nel suo li inedite al pubblico. insieme. La qualità dei dipinti, selezionati per l’occa- In una mostra così importante sione, è un valore aggiunto che vuole dare la non poteva mancare la presenza Galleria ai propri collezionisti. di Ca!ero Filippelli, che in questa occasione viene egregia- mente rappresentato da una tavoletta (cm 27x34) degli anni ’20, con un soggetto caro all’artista Renato Natali: “Cabine ai Pancaldi”, olio su tavola cm 35x50 - 1925 ca. come la “Maternità”. L’esposizione, vedrà anche numerosi amatori d’arte. La mostra che andremo a visi- dipinti degli altri maestri, facenti par- tare, contribuirà a conoscere ulteriormente il te la !orente scuola labronica del no- cammino artistico dei grandi maestri dell’ot- vecento. tocento e della scuola labronica del Novecen- Ferruccio Rontini, Gino Romiti, Gio- to. La mostra, sarà visitabile dal 10 novembre vanni Lomi, Carlo Domenici. 2011 !no a tutto gennaio 2013. Non mancheranno le !rme di artisti come i Tommasi, Benvenuto Benve- nuti, Ulvi Liegi, Bartolena ed altre !r- Renato Natali: “Tram rosso”, olio su tavola cm 30x40 - 1925 ca. me di prestigio che

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Nuova sede u"ci: Via Maggi, 86 57123 Livorno Tel. e Fax 0586. 897. 890 Cell. 348 0404514 348 0404519 348 3801479 coopagave. li@virgilio. it 19 FERNANDO TERRENI

pere dal colore appagante. Un “reale” !- ne di un pittore calmo e sicuro, O gurativo tradizionale dalla speciale resa è come se parlasse all’osservato- dei suoi e"etti cromatici data la perfetta ricer- re. Dalle sue sapienti pennellate ca nello studio della luce. Tutto ciò è il giusto esce l’atmosfera limpida e vera omaggio alla sua musa ispiratrice. come è quello che lui dipinge. “La natura che lo circonda” colori quelli dell’ar- Al pubblico e alla critica non re- tista Fernando Terreni languidamente tenui sta che elogiarlo per l’equilibrio che fanno desiderare di lasciarsi andare con con cui esegue i suoi lavori. Can- distensione ad ammirare le sue opere. didato al sicuro successo. Artista di sicuro aggiornamento nell’abilità di C. P. S. P. Nella Gue! ripetersi all’esercizio del dipingere. Il testo critico sopra riportato è Un artista che possiede una !sionomia poeti- stato realizzato quando l’arti- ca; una freschezza e una esattezza di osserva- sta era in vita. Al Premio Rotonda zione davvero notevoli, una pittura varia e ar- 2012 un doveroso omaggio per ri- monica.Composizioni che danno l’impressio- cordarlo.

Fernando Terreni: “Carnival 3” - acquerello cm 50x35

Fernando Terreni: “Tuareg” - acquerello cm 30x44

Fernando Terreni: “Crepuscolo Veneziano” - Acquerello cm 34x49 Fernando Terreni: “Arguzia” - Acquerello cm 44x34 CORNICI CHIELLINI di Furio e Monica DIPINTI nuove cornici NOVITÀ ARTICOLI BELLE ARTI artigianali a mano LAVORAZIONE ARTIGIANALE CORNICI CONSEGNE A DOMICILIO E mail: Nuovo sito internet chiellini@chiellini. com 7JB$FTBSF#BUUJTUJ -JWPSOPtTel. 0586. 898. 878 - Fax 0586. 219. 959 www. chiellini. com 20 FERNANDO TERRENI Un linguaggio pulito, fresco ed immediato

di Alessandra Rontini

opera di un artista solitamente testimonia la passione che ce- L’ la i sentimenti più reconditi e questo vale senza dubbio anche per Fernando Terreni, persona dall’anima pulita e gentile. Scomparso quasi due anni fa, Fernando è rimasto nel cuore di tut- ti coloro che lo hanno conosciuto e ha lasciato molte opere che mostrano la sua delicata sensibilità. Amante da sempre della pittura ci si dedicava a tempo pieno da quando si era ritirato in pensione; frequentava assiduamente l’Ac- cademia d’Arte Trossi Uberti e l’ambiente ardenzino, pitturando en plein air e basando la sua ricerca artistica soprattutto sulla raf- !nata tecnica dell’ acquerello. Pittore a"abile, ma al tempo stesso caparbio, Terreni passa con na- turalezza da un tema all’altro, da un paesaggio ad un ritratto, alla ri- cerca di un’espressione più vicina alla sua mite personalità. Serven- dosi di un tipo di !gurazione naturalista tradizionale egli intrattiene un dialogo aperto col fruitore lasciandolo libero di intuire attraver- so le brillanti e $uide cromie il messaggio sottointeso che si con- cretizza in in!nite emozioni. Le sue opere penetrano nell’animo di Fernando Terreni: “Pensiero al tramonto” - acquerello cm 48x34 chi le osserva senza bisogno di essere spiegate, delicate pennel- late a velatura conferiscono vigore e tonalità all’eleganza del di- te nella loro composizione: si percepisce il senso della costruzio- segno, continui giochi di ne spaziale, lo studio degli luci ed ombre sottolinea- e"etti atmosferici, la vi- no la profondità nella rap- brante luminosità dei pae presentazione dei volu- saggi, la luce negli occhi mi. La limpidezza dell’ani- dei soggetti ritratti. Nel- mo dell’artista si scopre la resa naturalistica di un attraverso la freschezza e volto piuttosto che in un l’immediatezza del dipin- !evole sguardo, raggiun- to, qualità alimentate da ge il massimo della sua ca- una tecnica, quella ad ac- pacità artistica, egli riesce querello, che permette di a “leggere” nelle rughe che eseguire grandi traspa- segnano un volto, la scan- renze e suggestivi e"et- sione del tempo passato ti ma non ammette repli- che, impietoso, lascia fe- che ed impegna l’artista rite sulla pelle, ed è pro- in una continua s!da nel- prio quest’e"etto materia- la quale l’abilità pittorica è le, !sico, realista che rende fondamentale nell’adotta- “plastiche” le !gure di Ter- re decisioni rapide ed ef- reni. !caci. Le opere di Fernan- Ma Fernando eccelle an- do Terreni sono comple- Fernando Terreni: “Carnival 1” - acquerello cm 35x50 che nei paesaggi in quel

*.1*"/5*3*4$"-%".&/50t$0/%*;*0/".&/50t$"-%"*&.63"-* IMPIANTI SOLARI, EOLICI E FOTOVOLTAICI Geom. GIUSEPPE MARINOZZI Piazza Matteotti, 53 - 57126 Livorno 5FMt5FM'BY Email: [email protected] 21

Fernando Terreni: “Lo scoglio delle Tamerici” - cm 50x35 - Collezione privata Fernando Terreni: “Carnival” - acquerello cm 50x35 verso nostalgico che coglie l’attimo fugace di una ra#ca di ven- gurativo sincero, il suo sentire emozionando lo spettatore. Ho co- to piuttosto che di un tramonto o di un notturno; è come se vo- nosciuto personalmente Fernando Terreni ed il suo ricordo è in- lesse arrestare l’istante che delebile: persona squisi- inesorabilmente trascorre. ta, animo gentile, pensiero Non è un caso rilevare un trasparente. velo di tristezza nelle ope- Fernando è un artista che re di Terreni, lo si scopre ha operato nel silenzio del- nell’abbandono di una bar- la propria libertà d’azione ca, nel vento tra le Tame- !ero di ciò era e di ciò che rici, nella posa di un vec- esprimeva, senza compro- chio ma anche nello sguar- messi o impegni commer- do intenso di un forestiero; ciali, egli pitturava per se il sentimentalismo ossia il stesso, per comunicare, at- pathos nell’opera dell’arti- traverso un linguaggio pu- sta è ogni presente ed è la ro e sincero, il suo modo di costante del suo tempera- concepire la vita. mento. Potremmo quindi dire che FERNANDO TERRENI il percorso artistico di Fer- via N. Magri, 41/A nando Terreni si è compiu- 57100 Livorno to nel momento in cui egli è riuscito a trasmettere, at- Tel. 333 2030048 traverso un linguaggio !- Fernando Terreni: “Barca in attesa” -acquerello cm 22x30 [email protected]

RÉëí~ìêo=J=`oêåáÅá=~êíáÖá~å~äá aáéáåíá=ÇÛ~ìíoêÉ Via Crimea 28 - 57126 Livorno - Tel. 338 2707378 22 61ª Mostra del Gruppo Labronico

con un omaggio ai Maestri Fondatori Il successo a Palazzo Mediceo di Seravezza dell’ampia rassegna dedicata allo storico Sodalizio di Artisti Palazzo Mediceo di Seravezza

i è svolta dal 15 settembre al 7 ottobre Labronico con un omaggio ai Maestri Fondato- In successive sale, sono state esposte le ope- S 2012 negli spazi espositivi del Palazzo Me- ri”. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Livor- re dei trenta Artisti che oggi compongono il diceo di Seravezza la “61ª Mostra del Gruppo no, dal Comune di Seravezza, dalla Fondazione Gruppo e costituiscono il corpo della 61ª Mo- Terre Medicee di Seravezza e dalla Fondazione stra del Gruppo Labronico ovvero: Cassa di Risparmi di Livorno, è stata promossa Dario Ballantini, Maurizio Biagini, Maurizio Bi- dal Gruppo Labronico. ni, Franco Bonsignori, Stefano Bottosso, Franco La Sessantunesima mostra nella storia quasi Campana, Stefano Ciaponi, Ra"aele De Rosa, centenaria del Gruppo Labronico fondato nel Anna di Paco, Enrico Forapianti, Fabrizio Gior- 1920, è stata accompagnata da un “Omaggio” a gi, Fiorenzo Luperini, Giorgio Luxardo, Massimo quel gruppo di Maestri che lo fondarono ed ha Lomi, Pier Paolo Macchia, Giovanna Marino, Ni- esposto le opere dei pittori che oggi, manten- lo Morelli, Roberto Pampana, Rossana Parenti, gono vivo lo storico sodalizio accanto ai nume- Piero Pastacaldi, Piera Pieri, Mario Piram, Gian- rosi soci sostenitori. Il numeroso pubblico che franco Pogni, Ubaldo Sampieri, Marc Sardel- ha visitato l’evento, ha potuto ammirare una li, Antonio Sbrana, Bruno Secchi, Piero Tonfoni, selezionata serie di dipinti realizzati da Mario Gabriella Ulivieri, Agostino Veroni, Roberto Zuc- Puccini (nel cui nome fu costituito il Gruppo nel chi, Ulvi Liegi (che fu Presidente del Gruppo dal 1920), A. Baracchini-Caputi, B. Guzzi, G. March, 1921 al 1939) ed una di Plinio Nomellini (che fu C. Michelozzi, R. Natali, G. Razzaguta, R. Renuc- Presidente del Gruppo dal 1939 al 1943). ci, G. Romiti, F. Rontini, C. Tarrini, A. Zampieri, G. La mostra è stata corredata di relativo catalo- Gianfranco Magonzi Presidente del GL Zannacchini), a cui si sono aggiunte un’opera di go con testi di Gianfranco Magonzi e Nicola Mi- presenta la mostra Ulvi Liegi e una di P. Nomellini. cieli.

PUNTO CALDO C.so Amedeo 22 - LIVORNO

Colazioni ampia scelta di dolci e salati con le nostre specialità servite sempre… calde 23 Galleria d’Arte San Barnaba Due

Espongono dal ° al  Dicembre gli artisti... amici di Francesco Gatto

Ivano Balluchi Stefano Bottosso

Raffaele De Rosa Renato Natali Massimo Lomi Fiorenzo Luperini Giorgio Luxardo Mario Madiai Piero Pastacaldi

Dino Pelagatti Renato Natali

Inaugurazione sabato ° Dicembre, ore 

GALLERIA D’ARTE SAN BARNABA DUE Via Roma 7/a, Livorno s Tel. e fax 0586 811.808 e-mail: [email protected] 24

HOTEL RESIDENCE ESPLANADE ne poesie autografe dell’artista stessa Piazza Puccini 18 e sarà o"erto un breve aperitivo 55049 VIAREGGIO “Nata a Livorno nel 1958, Paola ap- prende i primi rudimentali insegna- menti a 12 anni dal padre, pittore dilet- Art EsplanadE tante, successivamente frequenta La Libera Accademia d’Arte Trossi Uber- ti dove si esercita soprattutto nel dise- Incontri gno. Con il tempo frequenta corsi per tecniche diverse come acquerello e Viareggio Trompe l’oeil, prediligendo comunque la tecnica ad olio trovandola più a#ne Presenta: alla sua espressione artistica. Ormai in grado di dipingere temi diversi, ma co- PAOLA erente con il suo sentire, si a"erma co- me ritrattista adeguando la sua tecni- ca alle varie esigenze rappresentative: ENDELLINI dimostra grande attenzione al partico- lare quando una qualità peculiare si ri- Mostra antologica specchia nell’anima del soggetto ra#- gurato, mentre tralascia i dettagli, dando prova brazione di una insondabile musica che come Dall’8 dicembre 2012 di grande sensibilità, quando è l’anima stessa purissima intonazione si diparte dai suoi es- a parlare in prima persona […] Paola osserva, senziali spartiti visivi, si spande nell’aria: tocca al 28 febbraio 2013 sceglie e ritrae ciò che la emoziona di più, leg- Inaugurazione 8 dicembre ore 11.30 a noi percepirne il suono […]Paola non aspi- ge tra le ombre ne trae una storia di vita vissuta ra all’illusione o alla idealizzazione, ma alla re- e cerca di captare l’attimo che sfugge, di sentir- altà’, ricostruendo una storia che non poggia aola Endellini è pronta a presentare una ne il perché, ecco che nascono nuove situazioni sull’e"etto, sulla straordinarietà, ma sulla quo- P rassegna delle opere più signi!cative del e le foto sbiadite acquistano nuovi colori, quelli tidianità [...] “ suo percorso artistico al pubblico viareggino che vengono scelti appositamente dalla pittrice Dott. Stefano Barbieri e non solo. Saranno esposti circa quaranta di- secondo una propria logica interiore. tratto da “Arte a Livorno… e oltre con!ne” pinti tra cui opere Nei suoi dipinti è presente un velo di malinco- che hanno fatto conoscere Paola come una nia, vivo è il desiderio di voler fermare l’attimo delle più talentuose ritrattiste della tosca- che fugge, il tempo che cancella i ricordi, le pro- na ed opere più recenti che vedono un rin- prie memorie […] “ novato stile espressivo, più veloce e sinteti- Dott.ssa Alessandra Rontini co dell’artista; altre opere saranno presenta- tratto da “Arte a Livorno… e oltre con!ne” te attraverso un video durante il vernissage. “[…] Le !gure di Paola, nella loro totale adesio- Per l’occasione inaugurale saranno lette alcu- ne al soggetto rappresentato, restituiscono in- tatta l’illusione di una presenza in cui intima- mente appaiono congiunti tratti esteriori ed elementi di tipo psicologico; si manifestano con discrezione, non invadono e non hanno interes- se a sostituirsi alla mentalità rumorosa di oggi, mantenendo fra questa e se stesse un alone di mistero e poesia. Nelle scene in cui è protagonista l’intimità fa- miliare o sentimentale, in particolare, l’arti- sta ha il potere di far trasparire il sapore di un gesto o di un abbraccio, la tenerezza o l’ostenta- tezza di uno sguardo […] La pennellata, scivolando sui corpi, narra la mollezza delle carni, ne evidenzia la solidità volumetrica, energica, precisa, rilevante una tecnica sicura; il gesto pittorico anima dall’in- terno la !gura e la salva dal pericolo del “trop- po !nito” o del “troppo pulito”, mentre la luce, PAOLA ENDELLINI insinuandosi nelle sagome delle !gure, ne sug- 339-7219717 gerisce la struttura anatomica. La luce e il co- [email protected] lore si susseguono ritmicamente, fanno lievi- www.artealivorno.it/endellinipaola tare nel mondo immaginario dell’artista la vi-

V. le Carducci, 39 - 0586. 402. 367 - LI Via Grande, 214 LIVORNO zona: monumento 4 Mori Darsena Vecchia CHIUSO CHIUSO LA DOMENICA Punto distribuzione LA DOMENICA di Lenzi e Morgantini ARTE A LIVORNO RISTORANTE 25 26

Dino Gualtiero Pelagatti Nativi

DHB66GI: fhefed[ef[h[ Z[_f_jjeh__jWb_Wd_Yed fh[lWb[dpWWbbWiYkebW jeiYWdWjhWYk_ A>9D7:II6G>C> Lido Bettarini Antonio Possenti G:C6IDC6I6A> <>CDGDB>I> 86;>:GD;>A>EE:AA> <>DK6CC>ADB> <>JA>D96K>88=>D 6CIDC>DEDHH:CI> 6C9G:6I6A:K> Riccardo Chirici B6G8DEJ88>C:AA> Franco Franchi 9>CDE:A6<6II> <>DG<>DAJM6G9D B6G>DB69>6> AJ8>6CDIDGH> 8DGG69D<6> Luciano Torsi G>886G9D8=>G>8> I_Wcefh[i[dj_d[_f_’_cfehjWdj_ c[hYWj_Wdj_gkWh_ZÊ?jWb_WjhW_gkWb_0 ;G6C8D;G6C8=> 1° Sab. e Dom. 6G:OOD Francesco 6CDK:GDC> a Sammicheli 1 Domenica A6HE:O>6 2° Sab. e Dom. 8=>6K6G>(Genova)   7DADG:CO: (Fortezza da Basso) 4° Sab. e Dom. ;DAADC>86 (Grosseto) 4a Domenica H86C9>88> (Firenze) B>A6CD (Navigli) Ult. dom. Nel periodo estivo nelle località del litorale Giampaolo Talani Agostino Veroni 27

al 27 ottobre all’11 novem- D bre 2012, nei locali della Galleria In Villa a Castiglioncel- lo, è visitabile la mostra perso- nale di Andrea Mancini. “100% RECYCLING” il titolo Via G. Biagi, 17/19 Castiglioncello (LI) dell’evento espositivo voluto dalla galleria livornese, per ren- Tel. 0586 759077 - Cell. 348 2831224 dere omaggio al noto artista e-mail: [email protected] !orentino. presenta Andrea, illustratore, fumetti- sta e creativo pubblicitario, ha esposto negli anni, in impor- 100% tanti mostre collettive e perso- nali in varie città, sia in Italia che all’estero. Recycling Da ricordare la sua presenza a personale di Milano, Pechino, Firenze e Tok- yo. Tra i riconoscimenti, nel 2000 ha ANDREA ricevuto il “Premio Fiorino” per la pittura. Nel 2002 alcune sue Andrea Mancini MANCINI opere sono state acquisite dal un'opera esposta alla Galleria In Villa Museo Marino Marini e dal Mu- seo Diocesano di Firenze. Si presenta a Casti- rama dell’arte contemporanea. Entrando in glioncello, nota località turistca della costa li- Galleria il fruitore si immergerà in una pittu- vornese, con una selezionata serie di opere ra moderna, dove enormi cumuli di materia- legate al mondo del “riciclo”. Rimasto colpito li come la carta, la plastica, metalli, legnami e da una visita in un grosso centro del riciclag- cartoni, focalizzeranno l’attenzione su un te- gio, fa proprie certe visioni. ma attuale e di vitale importanza per le gene- Le montagne di pneumatici, le immense bal- razioni future. le di carta in attesa della lavorazione, le pira- Un messaggio forte attraverso i colori della midi di bottiglie di plastica e alluminio, ven- pittura. gono !ssate sulle te- le a sottolineare l’im- portanza di un futuro sostenibile, sposan- do in pieno il famoso pensiero di Einstain“ nulla si crea, nulla si distrugge: ma tutto si trasforma”. Per Andrea però, an- che un modo per ri- dare la giusta imma- gine alla pittura, tec- nica oggi, che per Andrea Mancini alcuni, ha perso la li- un'opera esposta alla Galleria In Villa dership nel pano- da sx Roberto Odierna (Galleria In Villa) e l'artista Andrea Mancini

www.bonsignorivernici.it

Il chiosco degli angeli di Michela Pietra Caprina 76O6G™86GID<>D8DA>7G:G>6

ste profumate di salvia, ANTONELLA menta e lavanda. Ora come allora.Il tem- po non esiste. LAGANÀ Quando mi immergo in una tela, questa diven- ta il mio mondo. Finché non risolvo com- “Pensieri” pletamente il quadro La pittura è sacra e pa- o sempre vagato curiosa nello scon!- drona, e ti si concede H nato universo, da cui, senza esitare, mi quando vuole e come sprofondavo poi nella struttura in!nitesima vuole. Tutto è già se- della materia. gnato e tu con umiltà Ancor oggi mi meraviglia la perfetta silhouet- devi solo rivelarlo. te di una foglia alla luce del tramonto ed an- Però occorre una gran- che l’armoniosa danza dei rami suonati dal de padronanza tecnica vento. E mi eccita l’odore salino del mar Me- per intervenire secon- diterraneo che infrange i suoi marosi su co- do i principi dell’armo-

Antonella Laganà: “S!da verde” 2010 - acrilico 100x100

Antonella Laganà: “Ciao, mamma”, 2012 - acrilico 120x100 Antonella Laganà: “I ragazzi che vengono da lontano”, 2012 - 120 x100 nia, dell’’equilibrio, della tensione vitale, Un RESPIRO PIÙ ALTO del ritmo. Il quadro deve essere perfetto per diveni- i questa realtà vuoi camminare re naturale e vivo. D tu sui tuoi piedi, Nel mondo ci sono sempre stati crimini non sei a viso aperto, e guerre per il denaro e il possesso. Ma sicuro. con gli occhi denaro e possesso possono dare piace- E in te puntati re, non felicità. s’insinua il sospetto contro Se gli uomini rispettassero le divine veri- di invecchiare il sole tà che custodiscono dentro di loro, non precocemente, perdio,!no in fondo, solo sarebbero felici, ma sarebbero tut- e la libertà estendendo il respiro ti artisti. è all’immensità. ancora un miraggio. Uomo ANTONELLA LAGANÀ Allora sogna. Studio: Piazza Manin 15 non ti aggrappi solo il sogno 57126 Livorno più è vero. Tel.335 6940864 a funi Antonella Laganà [email protected] Cannes, Artistes du Monde che stanno marcendo: Internet: www.laganaantonella.it Antonella Laganà e Marina Picasso 30

GIORGIO LABATE Plasticità tra reale e fantastico

di Alessandra Rontini

a sempre appassionato d’arte, Giorgio D Labate sviluppa, egli stesso, procedi- menti pittorici e scultorei molto originali. Esecutore di inediti quadri a tecnica mista o in detessitura, Giorgio si dedica negli ulti- mi anni ad una forma artistica plastica che gli permette di plasmare a suo piacimen- to materiale trasparente e di grande versa- tilità. Giorgio Labate: “Fior di loto” Grazie al suo talento e alle sue capacità ese- cutive egli riesce ad esprimersi attraver- Il reale ed il fantasti- so esclusive composizioni plastiche consi- co, nelle resine di La- derate, vere e proprie installazioni in quan- bate si coniugano to opere tridimensionali atte a sollecitare la secondo una con- percezione del fruitore che diviene parte in- tinua ricerca tecni- tegrante del lavoro malgrado la trascurabi- ca e formale che ne lità ambientale dell’oggetto. esalta le potenzialità

Giorgio Labate: “Bello ma pericoloso” Giorgio Labate: “L’olandesina”

*.1*"/5*3*4$"-%".&/50t$0/%*;*0/".&/50t$"-%"*&.63"-* IMPIANTI SOLARI, EOLICI E FOTOVOLTAICI Geom. GIUSEPPE MARINOZZI Piazza Matteotti, 53 - 57126 Livorno 5FMt5FM'BY Via Magenta, 85 - 57125 Livorno Email: [email protected] Tel. 0586 210033 31

Giorgio Labate: “Omaggio a Gabry Lusignani” Giorgio Labate: “Stile Italiano Marchio Americano” proponendo un linguaggio espressivo assai opere di Labate si liberino nello spazio la- ricco e complesso. sciando perfettamente visibile la comples- GIORGIO LABATE L’artista riesce ad ottenere un equilibrio sia sità delle loro forme articolate e dei volumi. Galleria Polidoro espressivo che strutturale non già casual- Ma come accennavo precedentemente le Via Mazzini, 7 Parma mente ma attraverso precisi calcoli interpo- opere di Labate perderebbero di signi!cato Tel. 0521-206880 sti che gli consentono di frenare l’immedia- senza il soggetto a cui sono rivolte, ossia il [email protected] tezza del pensiero. pubblico che ne viene catturato non gia su- Ma l’elemento “vitale” nelle sculture di Laba- per!cialmente ma te è senza dubbio l’essenziale introduzione profondamente in della luce attraverso l’inserimento di led con quanto arte!ci di i quali riesce a creare sapienti giochi di tra- moti dell’animo. sparenze. Grazie alla pecu- Attraverso la luce !ltrata l’artista ha la pos- liarità del mate- sibilità di esaltare la struttura, la forma e le riale, alla precisio- cromie dando luogo ad una sorta di spazia- ne nel modella- lità formale che intriga e incuriosisce lo spet- re le forme e negli tatore. interventi pittori- Le composizioni di Labate evocano, talvolta ci, modulati sem- ironicamente, memorie collettive attraver- pre secondo una so l’inserimento di oggetti sapientemen- puntuale capaci- te inglobati nelle resine, (si veda ad esem- tà tecnica possia- pio la spettacolare composizione “Stile Ita- mo ben dire che liano, marchio Americana” costruita con l’in- le opere di Laba- serimento di bottigliette da collezione della te diventano vere famosa bibita); altre volte l’artista riesce a ri- e proprie sculture creare suggestivi e"etti virtuali tipo l’e"etto di design in grado “acqua” o altri e"etti in rilievo grazie alla sua di personalizzare abile capacità di variare gli spessori, men- e valorizzare ogni tre, altre volte ancora, sembra quasi che le tipo di ambiente. Giorgio Labate: “New York City - la grande mela” GRAN BAR di Biagi Paolo Via Grande 182/184 - 57123 Livorno Tel. 0586 895170 - cell. 328 1211116 Aperitivi e Caffetteria Via dell’Origine, 72 Tel/Fax 0586 898161 Punto distribuzione rivista “Arte a Livorno. . . e oltre con!ne” 32 MIGUEL ANGEL CITI Tra pittura e gra!ca

nendo conto dell’intensità emo- tiva dei soggetti ra#gurati; nel- di Alessandra Rontini la totale perfezione del disegno riesce ad indagare non solo i ca- ratteri somatici ma soprattut- iguel Angel Citi, nato a Lima nel 1986, to psicologici che conducono M vive ed opera tra Livorno e Firenze cit- ad espressioni quasi caricatura- tà nella quale sta completando un percorso di li e che ci indicano, con qualche studi iniziato ormai più di dieci anni fa. grado di approssimazione, l’in- Fortemente dotato nel disegno, non si stan- dole dei soggetti personi!cati. ca mai di apprendere e di sperimentare nuo- L’esperienza gra!ca per Miguel ve tecniche pittoriche guidato da un’indubbia Angel è assai più recente; egli si capacità artistica e da una fedele carica passio- dedica alla tecnica dell’incisione nale. soprattutto alla xilogra!a come Arrivato in Italia da piccolo non dimentica i co- in “Fiore”, e alla puntasecca co- lori e la storia della sua terra nativa che por- me in “La s!da” ma il virtuosismo terà sempre dentro di se e che traslerà nelle più evidente sta nell’impiego di calde cromie dei suoi dipinti ad olio. Facilita- più tecniche in un’ unica incisio- to dall’insegnamento accademico si esprime ne come in “Intreccio di rami” e attraverso le linee dei ritratti che riproduce te- in “Albero penna”. Nella tecni- ca a incisione l’ar- tista misura le pro- prie attitudini attra- Miguel Angel Citi: “Albero Penna” incisone tecnica mista - altezza 200 mm, 147 mm. Anno 2012 verso una strumen- tazione abbastanza complessa che co- munque non impe- disce all’istinto co- municativo di tra- sferire le proprie emozioni attraver- so un linguaggio tutto sommato di- retto, semplice e pulito. Dalle incisioni di Miguel Angel si pa- lesa una costante ricerca non solo ar- tistica ma anche in- timistica che si tra- duce formalmen- te in un confronto tra soggetti presen- ti in natura; è chiaro il desiderio di un’ in- dagine costruttiva basata sulla posa in essere di una miria- de di dettagli, di in- !niti solchi, che ge- nerano nel fruitore incuriosito una se- Miguel Angel Citi: “Ritratto di donna” Miguel Angel Citi: “Intreccio” rie di quesiti e ful- olio su tela - altezza 45 cm, base 35cm. Anno 2011 AUTOLAVAGGIO Matteucci Autobotti-Autocarri -Auto -Moto Via M. Mastacchi, 319 - Livorno Tel/Fax 0586 405247 33

minee percezioni. La natura, in quanto fon- te della vita, è il moto- re che sta alla base di ogni esistenza per cui l’artista crea un sotti- le parallelismo tra la strada, a volte imper- via, dell’essere umano e i rami intrecciati de- gli alberi che tanto le somigliano in senso metaforico. La natura però non è detentrice solamen- te di sventure e s!de impossibili per l’essere umano ma regala, ge- nerosa, in!nite emo- zioni che si possono percepire ad esempio nello schiudersi di un !ore, così come Mi- guel Angel ha inter- pretato, elegantemen- te, nella xilogra!a “Fio- re”. L’aspetto che a me ha colpito maggiormen- te di questo giovane artista è il suo entu- Miguel Angel Citi: “Fiore”, xilogra!a 2011 siasmo, la capacità di meravigliarsi della vi- ta, di gioire per ogni Miguel Angel Citi: “La S!da”, incisone puntasecca altezza 492 mm, base 307 mm. Anno 2012 nuova esperienza in- trapresa; vedo in Miguel Angel Ci- ti un’anima pura che si a"accia al MIGUEL ANGEL CITI mondo dell’arte con umiltà e otti- [email protected] mismo, un giovane artista che farà cell: 348-8521429 parlare di se.

Brevi noti biogra!che Partecipa a numerose Rassegne d’Arte tra Miguel Angel nasce a Lima in Pe- cui: rù nel 1986. Nei primi anni 2000 2004 - 2006: Rassegna Nazionale di Pittura, frequenta il Liceo Artistico “Ge- Gra!ca e Scultura FIDAPA, c/o Bottini dell’Olio, melli” di Cecina (diplomandosi Livorno nel 2005) ma ritenendo l’insegna- 2005: Estemporanea di Pittura Fidapa zona mento scolastico insu#ciente ri- “La Venezia” Livorno spetto alle sue aspettative decide 2010: Estemporanea di Pittura, San Piero a di frequentare anche un corso di Sieve (FI) pittura presso la Fondazione Tros- 2010: E"etto Venezia, Rassegna Associazione si Uberti a Livorno. In seguito si Vertigo, Livorno iscrive all’Accademia di Belle Arti 2011 - 2012: Rassegna Nazionale di Pittura, di Firenze laureandosi in pittura e Gra!ca, Scultura e Fumettistica FIDAPA, c/o disegno a pieni voti nel 2011. Ne- Museo di Storia Nazionale del Mediterraneo- gli anni decide di approfondire le Provincia di Livorno sue conoscenze tecniche specia- 2012: Concorso “CombatPrize”, Livorno. Giub- Miguel Angel Citi: “Ritratto di donna” lizzandosi in incisione presso la be Rosse, Firenze. Fondazione Bisonte, Firen- olio su tavola - altezza 62 cm, base 50 cm. Anno 2011 Fondazione Bisonte di Firenze ze 34

Assemblaggio pc e modding Riparazione e aggiornamenti di computer, prodotti Apple, smartphone, tablet, navigatori Creazioni reti e siti web Assistenza a domicilio (possibilità di ritiro e consegna) Assistenza aziendale Recupero dati da qualsiasi supporto Ritiro usato Vendita (possibilità di consegna) EBM-VOBM7FOq4BC QSJNB%PNFOJDBEFMNFTF Via A. Bacchelli, 70 int. 2/A - 57124 LIVORNO 7HO‡LQIR#SFSXQWRLOLO 35

talvolta divertiti, talaltra amareggiati. Quindi accolgono come legittimo quanto esprimo- Una meteora nel no gli esperti d’arte Gregorio Rossi e Chiara Filippini nell’Introduzione al catalogo della Rotonda:” cielo d’Ardenza Poco tempo fa un pittore livornese ci ha accompagnati alla scoperta di decine e de- Dall’archivio della Fondazione cine di dipinti di Gio Batta Lepori, scomparso da pochi anni e la cui carriera artistica ha at- Lepori Gio Batta traversato praticamente tutto il secolo scor- so. Non ci risulta che siano state fatte retro- spettive, né abbiamo trovato recenti pubbli- nno 2006. Livorno celebra il quattrocen- lità, intrecciati ad aneddoti non veri!cati, tra- cazioni su di lui, in ogni caso per noi è stata Atesimo anniversario della sua elevazio- mandati di bocca in bocca per dar forza ad una scoperta vedere opere di così alto livello, ne a città. Numerose manifestazioni rendo- alcune idee radicate negli ambienti della pit- ad ennesima dimostrazione che tanto c’è an- no particolarmente vivo e partecipato il sen- tura livornese. I !gli sorridono nell’ascoltarli, cora da conoscere e da far vedere…” C’è me- so di appartenenza al proprio territorio. In questo contesto ricco di iniziative, il 12 ago- sto prende avvio la 54a edizione del Premio Rotonda. È una festosa celebrazione dell’arte, fatta di attese, confronti e arrabbiature.La pineta vie- ne allestita con numerosi cavalletti e box che ospiteranno le tele e le sculture degli artisti. Un box si distingue: è arredato con gusto ed ha tutta l’aria di un accogliente salotto. Fo- to d’epoca ed alcune tele di ampie dimensio- ni che sprigionano luce presentano ai visita- tori la maestria dell’artista livornese Gio Bat- ta Lepori. Si celebra il 60° anniversario della sua scelta di vita: l’arte. Una vocazione, un impegno sof- ferto costruito giorno per giorno, un’intensa idealità parte integrante del suo modo di es- sere. Sopra un tavolo a parte ci sono due “li- broni”: raccolta di documenti e testimonian- ze della sua lunga carriera artistica. E le pa- gine si sgualciscono sotto le numerose mani che li sfogliano: i più giovani, ammirati e in- curiositi, vogliono saperne di più di quel sin- golare personaggio. Dalle notizie orecchiate conoscono alcuni aspetti della sua persona- raviglia e apprezzamento insieme con un ve- lato rimprovero per quei silenzi che non pos- sono non destare sospetti. Il 27 agosto, l’attesa premiazione. La pittrice londinese Elena Ximenes riceve il premio Gio Batta Lepori o"erto dalla famiglia a suggello della celebrazione del sessantesimo anniver- sario della sua scelta di vita: evento che ha consentito al pubblico di visitare: “Una mo- stra da ricordare ed impossibile da dimenti- care. Fosse stato esposto anche un solo dipin- to, assolutamente si doveva capire d’essere di fronte ad un artista che ha segnato la storia dell’arte” (dedica di Gregorio Rossi). Un’apparizione incisiva nel lungo arco dei 60 anni del Premio Rotonda che mette a dura prova il rigore dello storico. Carla Lepori

Via Michon, 18/A - 57126 Livorno 5FMF'BYt$FMMt e-mail: [email protected] - www.rotiniartgallery.com 36 NADIA COLOMBINI

er descrivere l’opera pittorica di Nadia Co- sovente senza clamore. P lombini, abbiamo deciso di pubblicare al- La pittura di Nadia Colombini è cuni passi di una presentazione curata dal criti- stata !no ad oggi troppo margina- co d’arte Ludovico Gierut in occasione di un li- le per visibilità, nonostante i giusti bro/catalogo realizzato dalla pittrice livornese. apprezzamenti critici ed un con- Dire di un artista quale è Nadia Colombini,e scri- senso di pubblico non indi"erente, vere e de!nire nella totalità ciò che rappresenta, ma che coincide con più temi af- non è facile, soprattutto perché ha sempre avu- frontati e risolti in un processo cre- to un’ansia di libertà creativa. Con ciò non inten- ativo prettamente rispondente al- diamo accostare a tale frase la cosiddetta frene- le esigenze del proprio pensiero il sia del fare, bensì sottolineare che le sue tante quale, a nostro giudizio, s’è espres- idee si sono concretate in più accensioni e ri$es- so in più capitoli collegandosi a un sioni, per costituirsi in termini via via diversi: quel- universo fatto sia di dipinti sia di Nadia Colombini: “Paesaggio” li che amiamo de!nire i suoi “gruppi di conquista”, liriche. Queste ultime s’in!ltrano sempre come un atto di amore in ogni …..Nadia Colombini non ha cercato l’astrazione, tela. e neppure un modo di dipingere “per entrare nel … Le spighe non sono i primi sogget- mercato”, come si suol dire, ma ha armonizzato il ti del percorso colombiano, in quanto proprio “Io” con quell’amore risolto nella forma- è la !gura umana ad avere nell’ambito colore tramite eventi osservati e fatti propri, qua- prettamente iniziale il massimo spazio. si alla maniera di chi nei secoli si è specchiato nel- Si tratta di una !gura per lo più penso- la visione naturalistica. Il gesto quasi istintivo, de- sa, chiusa in sé, costruita su toni rossa- licato e forte al contempo, ci ha dato l’incanto di stri, sanguigni, con i titoli stessi geogra- struggenti composizioni $oreali, sensibili lucenti !camente quasi controcorrente. I quali liriche ebbre dell’alternanza dei rossi e dei verdi e raccontano l’altrui realtà senza veli psi- dei gialli e degli altri mille spiriti della pittura: si è cologici. sempre mossa in una vasta gamma che è gioiosa … Il suo iter varia, ciò è vero, ma assu- e autentica partecipazione. me in questi primi dieci anni del Nuovo Millennio, una decisa e precisa !siono- NADIA COLOMBINI mia, pur se diluita nel mare delle emo- Tel. 0586 894646 - 0586 421628 zioni e delle sensazioni costituenti la Cell. 338 4986691 sua giornata: immagini vissute, intime ma anche esterne, cioè !ori e foglie, col- [email protected] line... il mare, le tempeste e i tramonti. www.artealivorno.it/nadiacolombini Quello che si coglie in lei Nadia Colombini: “Stralcio di !ori” è la vocazione per la na- tura, e oggi, nella piena altro non sono che le coordinate per a"ermare li- maturità in cui l’indagine di ogni nearmente le proprie esperienze, con l’insieme ar- soggetto palesa un’e#cace tavo- ricchito di continuo da un linguaggio autonoma- lozza, è decisamente da lodare una mente signi!cante. Nadia Colombini, come altri è sintesi di quel “teatro dell’anima” una protagonista della società, nel senso che quel composto anche da una chiara in- suo tempo trascorso ha de!nire i giorni e gli anni terpretazione intellettuale. ha fatto sì da farle concretare autentici racco ti li- I paesaggi, gli “spazi lunghi” dell’in- rici, più che altro in una città come Livorno che ha tera Toscana, i !ori vestiti di croma- dato molto all’Arte. tismi acuti e teneri, ci donano una In fondo è il medesimo spazio labronico con i visione di quella natura di cui ab- macchiaioli ed i post-macchiaioli, e con più crea- biamo già fatto cenno; i cieli stessi, tivi in cui - dopo quella speci!ca !gurazione ormai talvolta quasi “impossibili” che tra consegnata alla storia espressa dalla maestosità realtà e sogno ci corrono davanti, si e dalla soavità dei vari , Ferruccio accendono di vibrazioni luminosis- Pagni, Francesco Fanelli, Ra"aello Gambogi, Pli- sime; tangibili segni della sua capa- nio Novellini, Angiolo e Ludovico Tommasi... ma cità di capire le cose e di catturarne non vogliamo in questa sede ribadire la validità l’essenza, partecipando vigorosa- degli autori ai quali si sono dedicate migliaia di !r- mente con un autonomo diario al- me. Nel tempo si sono avuti nuovi contributi e vi- la testimonianza, a#nché ciò che sioni diversi!cate, in un tutto che ci conduce oggi resta della bellezza non sia violen- ad altri pittori anch’essi operanti con assiduità e tato, distrutto e cancellato. Nadia Colombini: “Girasoli”

Guinnes e birre artigianali - musica dal vivo Aperto tutti i giorni dalle 18.00 con pizza e focacce di propria produzione pub !no a tarda notte Via Ginori, 13 - 57125 LIVORNO- Tel. +39 0586 370795 www.of!cinametropolis.com - metropolis@of!cinametropolis.com 37 “Amiche di Antonia” in ricordo di MARIA ANTONIETTA SEGHI

Nella sessantesima edizione del Premio stabilito anche la sede del suo Rotonda oltre agli espositori ci sono varie studio artistico. Amava molto Associazioni e tra queste ricordiamo la neonata dipingere ritratti di animali, so- “Amiche di Antonia” fondata ad un anno dalla prattutto cani, gatti e cavalli scomparsa di Maria Antonietta Seghi più volte Di lei il gallerista Giorgio Gua- presente al Premio Rotonda e quest’anno ricor- stalla scrive “era dotata di una data con due opere dal suggestivo ed attualissi- sensibilità artistica e umana mo titolo ”Cassandra” e “Saffo”. fuori dal comune, riservata ma Maria Antonietta era nata nel 1960 all’Abeto- attenta, decisa e consapevo- ne, discendente dalla famiglia fondatrice del- le del suo valore, una persona la moderna Val di Luce. Da ragazza, come la straordinaria e a"ascinante; del conterranea omonima campionessa della ne- tempo passato con lei mi resta ve Celina Seghi, aveva praticato sci a livello un indelebile e a"ettuoso ricor- agonistico. Poi la passione per l’arte e la deci- do, che piacevolmente ria#ora sione di abbandonare l’Abetone e di trasferir- spesso. Se dovessi inquadrare il si a Firenze, dove frequenta l’Accademia di Bel- messaggio di Antonia de!nirei le arti aprendo anche una galleria. Negli anni la sua arte “espressionismo liri- 70,80 espone più volte a Chicago, ma anche co”: come il movimento espres- in Florida e a New York. All’inizio degli anni Ot- sionista che non si accontenta tanta la decisione di trasferirsi a Livorno, dove più che l’arte abbellisca la vita, comincia a partecipare ad alcuni premi, come ma vuole che porti essa stessa la per esempio il Rotonda. vita, la crei da sé come l’atto pri- Ma le sue esperienze professionali sono mol- migenio dell’uomo, Maria Anto- to più ampie. Collabora, producendo quadri nietta rappresenta quello che il e litogra!e, con numerose banche e aziende suo soggetto potrebbe e dovreb- Antonia Seghi: “Sa"o” farmaceutiche. La sua ultima produzione, nel be vedere, non quello che co- Natale 2010, erano state appunto una serie di munemente vede e lo trasforma in chiave poe- tà, senza mediazioni ma con una interpretazio- litogra!e per la Guidotti farmaceutica. Maria tica. I suoi personaggi esprimono questo moto ne psicologica che li fa vivere nella loro dimen- Antonietta abitava a Quercianella, dove aveva dell’anima dell’ artista direttamente nella real- sione poetica e sensibile” Tabaccheria Ramacciotti 9LD*UDQGH/,92512‡7HO 38

za a"anni o assilli, soprassalti; solo un dolce e sua- lora, ma non ci avvolgono, né ci tirano a loro, en- dente spandersi e perdersi e ritrovarsi in questi tro la super!cie che pure è profonda, e suadente; FERON spazi ed in questa materia ed in questa luce, dove che pure l’occhio vaga, e indaga: troppo intatte, vivere disciolto, sospeso. perfette, intangibili, pure, quelle dimensioni avvol- Ferruccio … Restano soltanto, così, super!ci che continua- te da un mistero che ammalia e respinge al tem- no a trasudare vita: sono universi silenti in costan- po stesso; in cui è impossibile naufragare; in cui si te e lento divenire, che non hanno orizzonte né ter- s!orano, senza poterli toccare, l’in!nito e gli asso- Rontini junior ra, mossi da una forza endogena che resta ignota, luti: è fermo, in esse, il tempo, che ha sapore d’eter- che è un respiro lento che muove da un inde!nibi- no; un tempo che comunque non è il nostro, fatto Dal 1 al 13 dicembre 2012 le altrove. Luoghi che non hanno luogo, in questa di ore, minuti, secondi; ma secoli, semmai, o ere, e nostra dimensione; rivelazioni di profondità altre, per questo non ci appartiene. oscure, distanti, irraggiungibili, ina"errabili, invio- E poi un colore d’una intensità disperata, arti!ciale, Gadarte labili, inalterabili, imperturbabili. Uno spazio mu- ipnotica e psichedelica, mentale, toccante; un co- tevole, a#orante, pulsante, che non è riferibile al lore che è luce, che a sua volta è qualità della mate- Via Sant’Egidio 27/r - FIRENZE cielo, alla terra, all’acqua, all’aria o alla !amma; ad ria, e non apparizione, soprassalto, o abbaglio, an- In collaborazione con l’Associazione uno spazio !sico o comunque plastico. Uno spazio che quando è diapason; né allusione di spazio o at- Culturale “Arte a Livorno… e oltre con!ne” splendente, risorgente, traboccante, che è vapore, mosfera naturali; una luce nella quale non si cala, siero, placenta, $usso d’energia: uno spazio cede- non si vive, non si assaporano il giorno, o la not- Nell’occasione saranno presentati vole, elastico, palpitante, a tratti vertiginoso, rado te, o il crepuscolo o il vespro, o le stagioni, e che re- dipinti inediti del padre G. da Vicchio e come un fumo o denso sta incomprensibile, inaf- del nonno Ferruccio Rontini come un liquido. Uno spa- ferrabile, inespugnabile zio vivo e duttile che muo- nel suo senso d’assoluto ve dal suo interno; che im- ed extraterreno: una luce pulsi e forze erranti agita- che non si attraversa mai; Feron no, invisibili. Sono forme che è magia che incanta Tratto da un testo critico di Gianni Schiavon acquoree che si stagliano, ma non accoglie. ra le più oscure vie del destino umano sono ce- dilatano e spandono su Non c’è un dove in que- T late quelle che conducono alla rivelazione del di un fondale negato ed sto viaggio, che manca dono dell’Arte, che talora passa di sangue in san- inaccessibile, che paiono d’ogni risposta. Un viag- gue, di padre in !glio, come fu per Ferruccio Ronti- il principio di una vita “al- gio che ha principio e ter- ni, pittore e musicista, uomo dalla vastissima cultu- tra”, che a#ora delle pro- mine nelle $uidità, nel- ra umanistica, musicale ed artistica, !glio di Giulio fondità pulsanti del vuo- le morbidezze, nelle eva- “Da Vicchio” e nipote dell’omonimo e celebre pae- to, del nulla. Sono vapori nescenze di una super- saggista post-macchiaiolo… che stanno sospesi, a#o- !cie senza muscolatura, … In Feron (questo il suo nome d’arte) ecco ope- ranti, scossi da un so#o, fatta di anse e curve na- re realizzate in una condizione estatica, aliena dal- un respiro regolato che turalmente musicali; talo- la realtà; ecco allora il dipingere farsi ebbrezza, ed scorre e increspa, e di"on- ra anfratti, addensamen- abbandono all’istinto ed all’emozione indomabile, de e muove e sperde. ti, con$uenze, nodi, gan- irreprimibile; uno stordimento senza spasmi, cram- Ad ogni modo stanno in- gli, sigilli d’ombra, centri pi, contrazioni; senza calcolo, sforzo, violenza; sen- nanzi a noi, avanzano ta- di luce…

“PremiocittàdiLivorno” per la pittura Sergio Cantini ROTONDA 2012 Premio Fondazione Cassa di Risparmi Marzia Della Rosa a 60 edizione Premio Borgiotti Francesco Ermini Premio Nazionale di arte Premio Provincia di Livorno Pier Paolo Macchia contemporanea Città di Livorno Premio Nedo Luschi Nilo Morelli Primo premio D. Nenci per la scultura Roberta Monticiani Un’edizione piena di targhe Medaglia d’oro “Piero Vaccari” Fabrizio Giorgi I vincitori Ogni anno, la nostra rivista dedica al Pre- Medaglia d’oro in omaggio al pittore Feron mio Rotonda servizi che ripercorrono le o!erto dalla sorella Alessandra Rontini Massimiliano Luschi tappe della manifestazione. Medaglia d’oro “Toscana Arte” Ines Marfè a Per questa 60 edizione abbiamo deci- Medaglia d’oro” A.Bonciani” Carlo Marasco so, visto l’attuale momento economi- Medaglia d’oro FIDAPA Francesca Ghelarducci co, di focalizzare, per rispetto al mondo del lavoro, l’attenzione su un “problema” Premio “Arte a Livorno… e oltre con"ne” Terzo Collettivo TARGHE Nilo Morelli Galliano: ”Una vita da precario, !nalmente un posto !sso” - olio su tela, cm 100x80 Targa alla carriera FIDAPA Siliana Lenzi Targa B.Gallery Stefano Urzi che a%igge migliaia di persone, ovvero il precariato. Targa della “fedeltà” Ro-art Antonio Cristiano Per questo motivo, a corredo dell’elen- Targa della “fedeltà” Ro-art Cesare Braccini co dei vincitori, è stata decisa la pubbli- Targa “La Vedetta” Elisa Belardinelli cazione dell’opera presentata alla mani- festazione dal titolo “Una vita da preca- Targa “Bandecchi & Vivaldi” Mario Bonsignori rio, !nalmente un posto !sso” realizzata Targa “Ca!è Bardi” Ivano Montagnani dall’artista Nilo Morelli. Targa “E.F. Razzauti” Roberto Martini Dipinto, che nel suo triste sarcasmo, è ri- Targa ATL “Massimo Guantini” Claudio de Grandi Premio Arte a Livorno 2012 Rotonda uscito a dare il vero signi!cato alla critici- a Terzo Collettivo tà del momento. Targa “Fondazione Teatro Goldoni” Maurizio Pupilli 39

grande amico. Trasferitosi ormai a Milano, ma re- sidente a Firenze, non ha mai trascurato la sua Li- In breve vorno dove periodicamente tornava e dove fon- dò nel 1952 il Premio Rotonda. Nominato Presi- dente del Gruppo Labronico, lo presiederà per el Parco di Villa Fabbricotti oltre un decennio. Numerose sono le mostre da Un busto dedicato a Mario Borgiotti “un li- N lui organizzate ed innumerevoli le pubblicazio- vornese al servizio dell’arte” ni. Nel 1977 scompare, lasciando alle amate !- Opera dello scultore Massimo Lomi, il monumen- glie Sara e Sira la grande eredità macchiaiola ed to è stato donato dalla !glia Sira Borgiotti al Co- il grande amore per “l’occulta bellezza“ (de!ni- mune di Livorno. Il parco di Villa Fabbricotti si ar- zione di Ardengo So#ci). ricchisce di un’ ulteriore testimonianza della cul- tura e dell’arte labronica: sabato 13 ottobre è sta- to inaugurato il busto dedicato a Mario Borgiotti (1906-1977), artista, mecenate e collezionista d’arte, fondatore del Premio Rotonda. L’opera in bronzo, realizzata dal pittore e scultore Massimo Lomi, rappresenta Mario Borgiotti con il suo ba- I 4 dell'apocalisse+1 sco come quando frequentava la Rotonda di Ar- denza. Alla cerimonia di scoprimento del busto i è conclusa con un grande successo di pub- erano presenti l’assessore alla cultura del Comu- blico, la mostra organizzata dalla Galleria ne di Livorno Mario Tredici e la !glia dell’artista, S Athena di Livorno, per festeggiare gli ottant’an- Sira Borgiotti che ha donato il busto del padre ni dell’artista livornese Dino Pelagatti. all’Amministrazione comunale. Il busto di Mario “Colori e forma”, il titolo dell’evento che ha visto Borgiotti è stato collocato nel parco di Villa Fab- da sx Luca Dal Canto (regista), Mauro Barbieri una ricca esposizione di opere del maestro livor- bricotti ed esattamente nel secondo vialetto la- (Direttore rivista Arte a Livorno... e oltre con!ne) e l’artista Massimo Lomi nese. terale di sinistra entrando da Viale della Libertà. Mario Borgiotti nasce a Livorno nel 1906 in una famiglia di portuali; a tredici anni è già al lavo- onumenti da salvare ro nella bottega di un liutaio dove si appassiona alla musica ed inizia così a studiare violino, ma M purtroppo poco dopo è costretto a cambiare la- voro per motivi di salute. Approda così nel salo- ne di Filocrate Falli, barbiere di grido e luogo di incontro della “ intelligentia “ labronica dell’epo- ca. Conosce e frequenta così personaggi e artisti del calibro di Ulvi Liegi, Nomellini, Ghiglia e tutta la schiera dei postmacchiaioli, ed è proprio nel- lo studio di Ulvi Liegi che apprende i primi inse- gnamenti sulla pittura di Fattori, Lega e Signori- ni, !no a diventarne, di li a breve, uno dei massi- Silvia Fierabracci con Dino Pelagatti e mi conoscitori, collezionisti e mercanti. Borgiotti Michele Pierleoni rappresenta la !gura di un autodidatta di impa- reggiabile talento e di una intelligenza vivace, dotato di un occhio straordinario che lo aiute- l mondo dell’arte a favore dell’A.I.R.C. rà anche nell’altra sua grande passione la pittu- I Vogliamo ringraziare tutti coloro che durante ra, che praticherà anch’essa con ottimi successi. la manifestazione PREMIO ROTONDA 2012 han- Esegue ritratti a personaggi del calibro di Pietro no voluto dare il loro contributo per la raccolta Mascagni e Giorgio De Chirico di cui ne diviene Giuseppe Landi: “Le terme del Corallo” di fondi a favore dell’A.I.R.C (Associazione Italia- olio su tavola 40x40 na Ricerca sul cancro). L’iniziativa promossa dalla rivista ARTE A LIVOR- NO… e oltre con!ne in collaborazione con AGA- VE servizi e Associazione Ro-Art, ha raccolto la cifra di euro 234,50 interamente versati sul cc dell’A.I.R.C

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