MARIO MADIAI Raffaele De Rosa Una nuova Associazione Culturale per gli artisti Il Gruppo Labronico I vicitori del Premio Rotonda Temistocle Scola Renato Natali E… ALTRO ANCORA 2 3 innovativi, la nascita di nuove riviste di settore, ma il tutto dovrebbe girare L’editoriale intorno ad un’idea personale, fatta di di Mauro Barbieri propri contenuti, con una ben de!ni- MARIO MADIAI ta identità e con la voglia di confron- (Dir. Edit. ”Arte a livorno… e oltre con!ne”) tarsi con gli altri attraverso la profes- sionalità acquisita negli anni. Improvvisarsi, copiare, cambiando per esempio una lettera ad un sito ormai radicato nel panorama artisti- Raffaele De Rosa Una nuova Associazione L’arte deve unire e Culturale per gli artisti Il Gruppo Labronico co on-line come www.artealivorno. I vicitori del Premio Rotonda Temistocle Scola it, è sintomo di mancanza di idee, e Renato Natali E… ALTRO ANCORA non dividere ra"orza indirettamente il nostro ope- rato, sminuendo invece chi pensa di uando tanti anni fa, parlo del bella immagine di promozione, spe- avere fatto una “ganzata”. L’utilizzo on Q lontano 1995, ho iniziato il cialmente in un momento dove la line di nomi vicini a ARTE A LIVORNO ARTE cammino editoriale, avevo un idea crisi economica ha colpito in partico- come per es. ARTE LIVORNO - L’ARTE A molto “poetica” del mondo dell’arte. lar modo il mondo dell’arte. Gli artisti A LIVORNO stanno confondendo nu- LIVORNO Vedevo e pensavo in maniera positi- che hanno una visione moderna ed merosi navigatori della rete, i quali, ci . e oltre con!ne va. Ogni iniziativa, fosse essa una mo- attiva su proprio operato, sicuramen- hanno fatto presente di essere entrati RIVISTA D’ARTE stra personale, una collettiva, un con- te eviteranno di esporre in certe real- in altri siti che niente hanno a che fare corso, un testo critico od un servizio tà, per non correre il rischio di vedersi con la nostra rivista. Diverse persone, anno XIV - n˚ 4 - Novembre 2012 giornalistico, doveva avere uno sco- “limitati” da un certo atteggiamento. credono o hanno creduto, che il no- Reg. Trib. Livorno n. 5 del 27/06/2008 po primario, quello di rendere un do- Dopo tanti anni di ottimi rapporti con stro sta" collabori direttamente con veroso omaggio all’artista o agli arti- le numerose attività del settore come queste “realtà”. Invitiamo quindi tut- Direttore Responsabile sti presentati. le Gallerie Athena, Le Stanze, Rotini, ti quelli che dovessero imbattersi in Bruno Damari In tanti casi ho potuto veri!care Goldoni, Arcadia, Chiellini, Guastal- certi siti, a chiederci preventivamen- personalmente questo fatto, ma in la, San Barnaba, Giraldi, Studio d’Arte te se esistono collaborazioni in esse- Direttore Editoriale altre situazioni, ahimè, ho constata- dell’Ottocento, Blob Art, Circolo Cul- re con certi promotori di arte, prima Mauro Barbieri to un vero e proprio distacco da quei turale Amato, B.Art Gallery, In Villa, di stipulare accordi che niente hanno principi e da quegli ideali sui quali Bottega d’Arte, Peccolo, Corsini, Tst a che fare con la nostra rivista. Vice Direttore avevo posto l’attenzione, nonché tut- Art Gallery, Centro Culturale Filippel- La Direzione editoriale della rivista Alessandra Rontini ta l’attività editoriale della rivista. Al- li, Osmarte, rimango quindi sorpre- ARTE A LIVORNO...e oltre con!ne, co- Capo Redattore cune realtà, fortunatamente poche, so di un comportamento, che ripe- munica quindi, con rammarico, che puntavano l’attenzione su se stessi, e to, è fortunatamente circoscritto so- e"ettuerà servizi attraverso i propri Silvia Fierabracci su quello che erano in grado di fare, lamente ad una sola realtà locale. collaboratori su mostre personali, col- Collaboratori senza dare una vera e propria impor- Attività di settore che evito di nomi- lettive etc. esclusivamente a coloro Stefano Barbieri tanza all’ARTISTA. Una cosa comun- nare per non dargli una pubblicità che esporranno in luoghi come Gal- Luciano Bonetti que accumunava tutte queste realtà, GRATUITA! Inoltre, e qui ci riserviamo lerie d’arte, spazi espositivi pubblici e Serena Barbieri quello di dare visibilità all’evento at- di intraprendere tutte le azioni per privati che permettano agli addetti ai Gianni Schiavon traverso i canali di più largo utilizzo salvaguardare il nome di ARTE A LI- lavori (giornalisti, storici dell’arte) di Letizia Biagini (televisioni, quotidiani, riviste di set- VORNO, alcune persone, stanno uti- poter svolgere la propria attività sen- tore). Questo ha sempre permesso di lizzando il nostro nome e similari, per za DIVIETI. Gra!ca e impaginazione puntare l’attenzione sull’evento. attrarre l’attenzione sul proprio ope- Noi vorremmo poter vedere un’ar- Isabella Scotto Molti a questo punto si staranno do- rato. Un modo scorretto e per tanti ri- te che unisce, ma certi atteggiamen- mandando del perché di un titolo co- tenuto “ingannevole” che niente a che ti, portano solo a divisioni, e gli artisti Stampa a cura di me “L’arte deve unire e non dividere” fare con la concorrenza leale che vige purtroppo, diventano indirettamente Editrice “IL QUADRIFOGLIO” s. a. s. dato al mio editoriale. Il tutto nasce da sempre. Ben vengano le iniziative delle “vittime”. di Damari B. & Milella S. da un episodio che de!nisco “assur- espositive, la creazione di siti internet Termino questo mio editoriale, au- Crediti fotogra!ci do”, fuori da ogni logica gurandomi che il 2013 e contrario ai principi di possa invece portare Archivio fotogra!co Arte a Livorno “amore per l’arte”. una maggiore collabo- e Foto Arte Livorno Chi VIETA di parlare di razione in questo mon- Contatti un evento espositivo do. La nascita dell’Asso- “Arte a Livorno” attraverso articoli o re- ciazione Culturale AR- Via Renucci, 4 - 57124 Livorno portage, o peggio an- TE A LIVORNO… e ol- tel. 338 488. 50. 66 cora CHIEDE somme tre con!ne, è un passo e-mail: artealivorno@hotmail. com di denaro a coloro che per unire artisti, galleri- www. artealivorno. it fanno giornalismo d’ar- sti, storici e critici d’arte te, forse non hanno ben ed altre realtà associa- compreso, che compor- tive a#nché venga sal- Gli articoli !rmati esprimono tandosi così creano in- vaguardato il patrimo- esclusivamente le opinioni personali degli autori che se ne assumono direttamente un dan- nio umano che quoti- la responsabilità. no all’artista o agli ar- dianamente opera per tisti ospitati in galleria. Gruppo Labronico - un momento della mostra a Seravezza dare un senso alla vita È vietata la riproduzione di articoli Inoltre, non danno una un chiaro esempio di unione attraverso l’arte. senza citarne la fonte e l’autore. Arte a Livorno … e oltre con!ne La redazione di Arte a Livorno ...e oltre conCne la trovi anche sul nuovo sito Internet: augura a tutti i lettori www. artealivorno. it un Buon Natale ed un Felice 2013 e Vi aspetta con il nuovo numero dopo il 30 Gennaio 2013 Informazioni: [email protected] tel. 338 4885066 4 MARIO MADIAI La superba eleganza della forma di Stefano Barbieri un itinerario pittorico bello e complesso, È quello di Mario Madiai, un’arte di vasta e ra#nata ambizione che, senza disconoscerla, ha saputo presto sottrarsi al prezioso ma po- tenzialmente pericoloso abbraccio della tradi- zione labronica, per pervenire ad un linguag- gio espressivo personale, ad una pittura d’im- Mario Madiai: “Piazza Cavallotti (mercato)”, olio su tela cm 60x80 - collezione privata magine attenta ai valori gra!ci e plastici, soste- nuta da una colta visualità e da una sobria e Negli anni giovanili si diletta a ra#gurare tipici Liberamente realista nella tecnica, moderno misurata eleganza. personaggi labronici, si lascia poi andare ad un ma non modernista, l’artista non teme di ac- Il cammino di Madiai è fatto di un avvicendar- certo gusto per la decorazione nell’epico ciclo costarsi alla pittura di paesaggio tanto cara al- si di stagioni sempre diverse, ricerche sempre della Persia, !no ad assaporare, non senza un la tradizione pittorica. Qui il suo linguaggio si nuove e di stimoli che si sono di sovente svilup- certo funambolismo, tendenze apparentemen- caratterizza presto per la pervicace compostez- pati per cicli monotematici. te astratteggianti nel ciclo dei “tubi”. za e successione dei volumi, per la ri!nita puli- zia ed il rigore formale, che fanno di ogni opera una acuta osservazione del vero che sfugge ad una meccanica e fredda riproduzione dell’ap- parenza e all’aneddotico. Il paesaggio emerge pian piano, viene costruito tratto per tratto, con morbidi ma decisi tocchi di pennello, profon- da la ricerca intorno al colore, suggestive cer- te dissolvenze atmosferiche e le velature dei cieli, che riferiscono e#cacemente le luci del- le stagioni. Con il trascorrere degli anni nel linguaggio pit- torico di Madiai si manifesta e si perfeziona sempre più un personale processo di parziale dissoluzione dell’immagine. Il piano si solidi!ca mediante la sovrapposizio- ne di velature, il disegno si sfoca in un punto e si precisa in un altro !n quasi al dettaglio, ren- dendo sensibile un !tto tessuto di pennellate, secondo un sistema di sovrapposizioni e tra- sparenze; non di rado sembra quasi che l’arti- sta, in un processo di delicata tras!gurazione, rarefacendola all’occhio, voglia indicare l’es- senza del soggetto ed invitare a mirare dritto al centro della composizione. Non possono che suscitare interesse le vedu- te di Livorno, a cui Madiai dedica alcune opere, quasi un omaggio alle oneste bellezze di una città non certamente ricca da un punto di vi- Mario Madiai: “Al mercato”, olio su tavola cm 40x50 - collezione privata sta storico e monumentale, ma sicuramente 5 In copertina Mario Madiai: “Ponte di Rialto (Venezia)” olio su tela cm 100x100, collezione privata provvisorietà della luce, che pure talvolta si nu- tre qui di un perverso fascino di decadenza, in cui il sole gioca con impudenza di bagliori e di ombre nell’impercettibile vacillamento dell’ac- qua.
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