Temistocle Scola
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TEMISTOCLE SCOLA Mark Kostabi Mario Borgiotti Alberto Fremura e Marc Sardelli Carlo Domenici Associazione Arte a Livorno Il ricordo di Luciano Bonetti E… ALTRO ANCORA 2 !" ## $%&&'()$* " +& ./&0&%10 / ./&0&%10 0 ./&0&%10 !"" #$ % && !" % ' ( ) * + ,& - ) .// ! ## 0 !1 ! " +// +/2 /&0 1 &01 &%1 &1 ) . !!!!!" !! ! 3 !" ## $%&&'()$* 1%2/&%/1 0/0//'/' 4%2/&/% 5551 16 7 1 #% & '''(& ! 3 Gli stessi artisti rimangono perplessi e chiedono ad altri di “decifrare” quel- L’editoriale lo che è stato detto di loro. Non si ri- di Mauro Barbieri conoscono, e si sentono, in alcuni ca- si, incompresi. Per questo motivo Ro- (Dir. Edit. ”Arte a livorno… e oltre con!ne”) berto Gervaso, nel “Il grillo parlante”, del 1983 scrisse: Il critico pretende d’in- segnare all’artista quel che lui non im- parerà mai. L’arte Naturalmente, vanno fatte le debite ec- cezioni, con cataloghi, scritti, presenta- zioni di mostre eseguiti da !or di pro- di vendere l’arte fessionisti della penna e della dialetti- ca. È preferibile comunque un “poe- Il dif!cile o… facile “mestiere” ta” che con la sua sensibilità descriva del critico d’arte un’opera d’arte attraverso le proprie A rime, che uno scadente pseudo-criti- RTE uando si parla di arte, si pensa tandola con parole chiare. Altri, pur co, che scriva tanto e non dica nulla di A LIVORNO Q subito a chi ha creato quel di- riconoscendogli una grande cultura, quell’opera. Nella mia quasi vent’en- . e oltre con!ne pinto, quella scultura, quel click foto- non sanno stare di fronte ad una crea- nale presenza nel campo dell’editoria, gra!co, quella gra!ca o quella istalla- zione e quindi cadono inevitabilmen- ho sentito spesso gli artisti lamentarsi RIVISTA D’ARTE zione. te i discorsi molte volte inutili a com- di certe critiche “inutili” e molte volte Si giudica per visione, per gusto per- prendere l’artista e quello che ha re- negative per i contenuti. Altri invece anno XV - n˚ 1 - Genn./Febb. 2013 sonale, per preparazione culturale. Si alizzato. Ecco perché, tra critico e ar- entusiasti perché un testo critico ese- Reg. Trib. Livorno n. 5 del 27/06/2008 analizza l’autore sulla base delle sue tista la complicità dovrebbe essere guito anche da persone meno cono- pubblicazioni, del suo curriculum e d’obbligo. Un tempo il critico segui- sciute, aveva inquadrato in pieno la lo- quindi della sua storia artistica. Sicu- va pochi artisti nel loro percorso cre- ro opera. Direttore Responsabile ramente l’artista che è inserito in con- ativo, li supportava nelle fasi di crisi Finisco questo mio editoriale so"er- Bruno Damari testi museali, e in mano a gallerie fa- e sperimentazione, creando talvolta mandomi su alcune frasi scritte da il- mose, ed è recensito da illustri critici nuove correnti artistiche o di pensie- lustri personaggi nel corso della sto- Direttore Editoriale d’arte, ha un valore aggiunto. Questo ro. Era il loro punto di riferimento. ria. Pure essendo state scritte in epo- Mauro Barbieri però per tanti collezionisti non sem- Oggi, una buna parte dei critici sono che diverse, ognuna ha il chiaro mes- pre è il metro di giudizio che li por- contattati esclusivamente per ave- saggio di fare comprendere come, sia Vice Direttore ta ad acquistare un’opera. Nella scel- re recensioni, magari scritte veden- di#cile o… facile fare il “mestiere” di Alessandra Rontini ta, subentra la sensibilità di ognuno di do solo poche foto delle ultime crea- critico d’arte. noi, le emozioni che un’opera può tra- zioni, e il rapporto con loro si risolve Solo attraverso l’intensi!cazione della Capo Redattore smetterci, a prescindere dal suo valo- spesso e purtroppo in un mero mer- sua personalità che il critico può inter- Silvia Fierabracci re di mercato. Un dipinto può costare canteggiare sul compenso dovuto. pretare la personalità e l’opera di altri, poco e valere tanto, come può costare Come disse Ugo Ojetti, in Sessan- e più questa personalità entra con for- Collaboratori tanto e valore poco. In questo pano- ta (1937): Ogni critico ha tre tipologie za nell’interpretazione più reale, diven- Stefano Barbieri rama di emozioni, visioni, gusti, e no- di avversari: quelli che ha biasimato; ta l’interpretazione Serena Barbieri zioni d’arte, s’inserisce una !gura, che quelli che non ha mai nominato; quelli Oscar Wilde, Gianni Schiavon per alcuni aspetti diventa fondamen- che ha lodato una volta sola, molti an- Il critico come artista, 1889 Letizia Biagini tale per vendere arte. ni addietro e che, per quanto s’inteneri- I critici sono spesso persone che avreb- Parliamo del “critico d’arte”. sca, non riesce più a lodare. Questi sono bero voluto essere poeti, storici, biogra- Gra!ca e impaginazione I critici d’arte sono personaggi che il i più accaniti. ! ecc., se avessero potuto; hanno mes- Isabella Scotto più delle volte vivono per scrivere re- Troppe volte purtroppo ci troviamo so alla prova il loro talento nell’una o censioni, dedicando le proprie com- di fronte a testi prolissi, impossibili da nell’altra cosa, e non hanno avuto suc- Stampa a cura di petenze alla valorizzazione di chi leggere, e con un linguaggio riserva- cesso; perciò si sono dati alla critica. Editrice “IL QUADRIFOGLIO” s. a. s. “crea” e"ettivamente un’opera d’ar- to a pochi intimi. Un inutile e stancan- Samuel Taylor Coleridge, di Damari B. & Milella S. te. Alcuni artisti non esisterebbero se te glossario, messo in bella mostra per Letture su Shakespeare e non ci fossero stati dei critici pronti ad fare vetrina e accademia. Milton, 1811/12 Crediti fotogra!ci appoggiare il loro lavoro, men- Il critico è simile all’attore; en- Archivio fotogra!co Arte a Livorno tre in alcuni casi non esistereb- trambi non riproducono sempli- e Foto Arte Livorno bero oggi certi critici d’arte se cemente il mondo poetico, ma lo non avessero avuto degli artisti integrano. Contatti pronti ad accettare le loro com- Francesco De Sanctis, “Arte a Livorno” petenze. Saggi critici, 1866 Via Renucci, 4 - 57124 Livorno Critico, giornalista e cronista I critici giudicano le opere e non tel. 338 488. 50. 66 d’arte diventano spesso la stes- sanno di essere giudicati. e-mail: artealivorno@hotmail. com sa persona. Anche se non sem- Jean Cocteau, www. artealivorno. it pre si nota. Purtroppo molte La di"coltà di essere, 1947 volte avere una laurea in storia Critici si nasce, artisti si diventa, Gli articoli !rmati esprimono dell’arte non vuol dire necessa- pubblico si muore. esclusivamente le opinioni personali riamente essere un grande criti- Achille Bonito Oliva, M.D., 1999 degli autori che se ne assumono co. Alcuni, pur non avendo lau- Un critico è un tizio che conosce la la responsabilità. ree speci!che, sono apprezza- strada, ma non sa guidare. ti per la sensibilità, per il sapersi Kenneth Tynan, su The New È vietata la riproduzione di articoli porre di fronte all’opera, medi- Amedeo Modigliani York Times Magazine, 1966 senza citarne la fonte e l’autore. www.associazioneartealivorno.it Arte a Livorno … e oltre con!ne la trovi anche sul nuovo sito Internet: www. artealivorno. it Informazioni: [email protected] tel. 338 4885066 4 TEMISTOCLE SCOLA L’intervista con l’artista livornese di Mauro Barbieri Dir. Editoriale “Arte a Livorno… e oltre con!ne” hanno dati Banchelli, il quale mi ha in- segnato a preparare gli sfondi delle tele, e una pittrice novant’enne, la Sig.ra Pi- peschi, dalla quale ho invece acquisito con tanta fatica, ma anche tanta dedi- zione, il gioco delle trasparenze. La mia sete di apprendere sempre nuove cose mi ha spinto ad a"rontare la pittura en plein air, e per questo devo ringraziare Giorgio Luxardo con il quale ho condi- viso le uscite all’aperto. Temistocle Scola: “Particolari” - cm 80x70 (M.B.) Cosa ti ha insegnato la pittura dal vero? naca nera, mi hanno toccato nel profon- nella tua vita pittorica hai avuto anche (T.S.) Il “vero” t’insegna tutto. Le luci, i do e ispirato. Realizzai un dipinto che ri- momenti, dove questa caratteristica è contrasti, le profondità, le prospetti- cordava la bomba alla questura di Mila- venuta meno, i motivi? ve. Una volta a"rontato la pittura en no negli anni di piombo. L’opera vinse un (T.S.) In e"etti, c’è stato periodo che lo plein air, puoi dedicarti anche in stu- 1° premio. Ho denunciato i golpisti, dit- de!nisco “grigio”, incolore, dovuto a un dio all’elaborazione di un dipinto, co- tatori, militari con teste senza cervello. particolare stato d’animo negativo. Na- struendo un qualcosa di personale Manipolavano la gente come buratti- scevano dipinti quasi monocromi, dove il attraverso il !ltraggio del paesaggio ni, applicavano torture, facendo sparire colore grigio, faceva la sua parte. Il colo- stesso. Qualsiasi persona che cam- migliaia di persone. re comunque non sempre è presente nel- mini su una spiaggia, non riesce a (M.B.) A proposito di burattini, nella tua le mie opere. Basti pensare alla gra!ca, notare le cose che un pittore invece ri- lunga attività, c’è stato posto anche a alle acqueforti, tecniche che ho usato per esce a vedere. Ci sono elementi che sfug- questi particolari soggetti, da cosa na- tanti anni. In questo caso, non erano gli erminiamo con questo numero, gono, ma l’artista riesce a cogliere l’es- sce l’ispirazione? stati d’animo a dettare la scelta, ma so- T la conoscenza con uno dei mag- senza, la particolarità degli oggetti. Ca- (T.S.) Siamo negli anni 80’ e un giorno, lo la ricerca di nuove soluzioni artistiche. giori rappresentanti della pittura con- ratteristiche queste, che in studio diven- visitando la mostra dell’artigianato a Fi- (M.B.) Gli stati d’animo quindi in$uen- temporanea livornese del nostro se- tano gli interpreti principali dell’opera.