TEMISTOCLE SCOLA

Mark Kostabi

Mario Borgiotti Alberto Fremura e Marc Sardelli Carlo Domenici Associazione Arte a

Il ricordo di Luciano Bonetti E… ALTRO ANCORA 2

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Gli stessi artisti rimangono perplessi e chiedono ad altri di “decifrare” quel- L’editoriale lo che è stato detto di loro. Non si ri- di Mauro Barbieri conoscono, e si sentono, in alcuni ca- si, incompresi. Per questo motivo Ro- (Dir. Edit. ”Arte a livorno… e oltre con!ne”) berto Gervaso, nel “Il grillo parlante”, del 1983 scrisse: Il critico pretende d’in- segnare all’artista quel che lui non im- parerà mai. L’arte Naturalmente, vanno fatte le debite ec- cezioni, con cataloghi, scritti, presenta- zioni di mostre eseguiti da !or di pro- di vendere l’arte fessionisti della penna e della dialetti- ca. È preferibile comunque un “poe- Il dif!cile o… facile “mestiere” ta” che con la sua sensibilità descriva del critico d’arte un’opera d’arte attraverso le proprie A rime, che uno scadente pseudo-criti- RTE uando si parla di arte, si pensa tandola con parole chiare. Altri, pur co, che scriva tanto e non dica nulla di A LIVORNO Q subito a chi ha creato quel di- riconoscendogli una grande cultura, quell’opera. Nella mia quasi vent’en- . . . e oltre con!ne pinto, quella scultura, quel click foto- non sanno stare di fronte ad una crea- nale presenza nel campo dell’editoria, gra!co, quella gra!ca o quella istalla- zione e quindi cadono inevitabilmen- ho sentito spesso gli artisti lamentarsi RIVISTA D’ARTE zione. te i discorsi molte volte inutili a com- di certe critiche “inutili” e molte volte Si giudica per visione, per gusto per- prendere l’artista e quello che ha re- negative per i contenuti. Altri invece anno XV - n˚ 1 - Genn./Febb. 2013 sonale, per preparazione culturale. Si alizzato. Ecco perché, tra critico e ar- entusiasti perché un testo critico ese- Reg. Trib. Livorno n. 5 del 27/06/2008 analizza l’autore sulla base delle sue tista la complicità dovrebbe essere guito anche da persone meno cono- pubblicazioni, del suo curriculum e d’obbligo. Un tempo il critico segui- sciute, aveva inquadrato in pieno la lo- quindi della sua storia artistica. Sicu- va pochi artisti nel loro percorso cre- ro opera. Direttore Responsabile ramente l’artista che è inserito in con- ativo, li supportava nelle fasi di crisi Finisco questo mio editoriale so"er- Bruno Damari testi museali, e in mano a gallerie fa- e sperimentazione, creando talvolta mandomi su alcune frasi scritte da il- mose, ed è recensito da illustri critici nuove correnti artistiche o di pensie- lustri personaggi nel corso della sto- Direttore Editoriale d’arte, ha un valore aggiunto. Questo ro. Era il loro punto di riferimento. ria. Pure essendo state scritte in epo- Mauro Barbieri però per tanti collezionisti non sem- Oggi, una buna parte dei critici sono che diverse, ognuna ha il chiaro mes- pre è il metro di giudizio che li por- contattati esclusivamente per ave- saggio di fare comprendere come, sia Vice Direttore ta ad acquistare un’opera. Nella scel- re recensioni, magari scritte veden- di#cile o… facile fare il “mestiere” di Alessandra Rontini ta, subentra la sensibilità di ognuno di do solo poche foto delle ultime crea- critico d’arte. noi, le emozioni che un’opera può tra- zioni, e il rapporto con loro si risolve Solo attraverso l’intensi!cazione della Capo Redattore smetterci, a prescindere dal suo valo- spesso e purtroppo in un mero mer- sua personalità che il critico può inter- Silvia Fierabracci re di mercato. Un dipinto può costare canteggiare sul compenso dovuto. pretare la personalità e l’opera di altri, poco e valere tanto, come può costare Come disse Ugo Ojetti, in Sessan- e più questa personalità entra con for- Collaboratori tanto e valore poco. In questo pano- ta (1937): Ogni critico ha tre tipologie za nell’interpretazione più reale, diven- Stefano Barbieri rama di emozioni, visioni, gusti, e no- di avversari: quelli che ha biasimato; ta l’interpretazione Serena Barbieri zioni d’arte, s’inserisce una !gura, che quelli che non ha mai nominato; quelli Oscar Wilde, Gianni Schiavon per alcuni aspetti diventa fondamen- che ha lodato una volta sola, molti an- Il critico come artista, 1889 Letizia Biagini tale per vendere arte. ni addietro e che, per quanto s’inteneri- I critici sono spesso persone che avreb- Parliamo del “critico d’arte”. sca, non riesce più a lodare. Questi sono bero voluto essere poeti, storici, biogra- Gra!ca e impaginazione I critici d’arte sono personaggi che il i più accaniti. ! ecc., se avessero potuto; hanno mes- Isabella Scotto più delle volte vivono per scrivere re- Troppe volte purtroppo ci troviamo so alla prova il loro talento nell’una o censioni, dedicando le proprie com- di fronte a testi prolissi, impossibili da nell’altra cosa, e non hanno avuto suc- Stampa a cura di petenze alla valorizzazione di chi leggere, e con un linguaggio riserva- cesso; perciò si sono dati alla critica. Editrice “IL QUADRIFOGLIO” s. a. s. “crea” e"ettivamente un’opera d’ar- to a pochi intimi. Un inutile e stancan- Samuel Taylor Coleridge, di Damari B. & Milella S. te. Alcuni artisti non esisterebbero se te glossario, messo in bella mostra per Letture su Shakespeare e non ci fossero stati dei critici pronti ad fare vetrina e accademia. Milton, 1811/12 Crediti fotogra!ci appoggiare il loro lavoro, men- Il critico è simile all’attore; en- Archivio fotogra!co Arte a Livorno tre in alcuni casi non esistereb- trambi non riproducono sempli- e Foto Arte Livorno bero oggi certi critici d’arte se cemente il mondo poetico, ma lo non avessero avuto degli artisti integrano. Contatti pronti ad accettare le loro com- Francesco De Sanctis, “Arte a Livorno” petenze. Saggi critici, 1866 Via Renucci, 4 - 57124 Livorno Critico, giornalista e cronista I critici giudicano le opere e non tel. 338 488. 50. 66 d’arte diventano spesso la stes- sanno di essere giudicati. e-mail: artealivorno@hotmail. com sa persona. Anche se non sem- Jean Cocteau, www. artealivorno. it pre si nota. Purtroppo molte La di"coltà di essere, 1947 volte avere una laurea in storia Critici si nasce, artisti si diventa, Gli articoli !rmati esprimono dell’arte non vuol dire necessa- pubblico si muore. esclusivamente le opinioni personali riamente essere un grande criti- Achille Bonito Oliva, M.D., 1999 degli autori che se ne assumono co. Alcuni, pur non avendo lau- Un critico è un tizio che conosce la la responsabilità. ree speci!che, sono apprezza- strada, ma non sa guidare. ti per la sensibilità, per il sapersi Kenneth Tynan, su The New È vietata la riproduzione di articoli porre di fronte all’opera, medi- Amedeo Modigliani York Times Magazine, 1966 senza citarne la fonte e l’autore.

www.associazioneartealivorno.it Arte a Livorno … e oltre con!ne la trovi anche sul nuovo sito Internet: www. artealivorno. it

Informazioni: [email protected] tel. 338 4885066 4 TEMISTOCLE SCOLA L’intervista con l’artista livornese di Mauro Barbieri Dir. Editoriale “Arte a Livorno… e oltre con!ne”

hanno dati Banchelli, il quale mi ha in- segnato a preparare gli sfondi delle tele, e una pittrice novant’enne, la Sig.ra Pi- peschi, dalla quale ho invece acquisito con tanta fatica, ma anche tanta dedi- zione, il gioco delle trasparenze. La mia sete di apprendere sempre nuove cose mi ha spinto ad a"rontare la pittura en plein air, e per questo devo ringraziare Giorgio Luxardo con il quale ho condi- viso le uscite all’aperto. Temistocle Scola: “Particolari” - cm 80x70 (M.B.) Cosa ti ha insegnato la pittura dal vero? naca nera, mi hanno toccato nel profon- nella tua vita pittorica hai avuto anche (T.S.) Il “vero” t’insegna tutto. Le luci, i do e ispirato. Realizzai un dipinto che ri- momenti, dove questa caratteristica è contrasti, le profondità, le prospetti- cordava la bomba alla questura di Mila- venuta meno, i motivi? ve. Una volta a"rontato la pittura en no negli anni di piombo. L’opera vinse un (T.S.) In e"etti, c’è stato periodo che lo plein air, puoi dedicarti anche in stu- 1° premio. Ho denunciato i golpisti, dit- de!nisco “grigio”, incolore, dovuto a un dio all’elaborazione di un dipinto, co- tatori, militari con teste senza cervello. particolare stato d’animo negativo. Na- struendo un qualcosa di personale Manipolavano la gente come buratti- scevano dipinti quasi monocromi, dove il attraverso il !ltraggio del paesaggio ni, applicavano torture, facendo sparire colore grigio, faceva la sua parte. Il colo- stesso. Qualsiasi persona che cam- migliaia di persone. re comunque non sempre è presente nel- mini su una spiaggia, non riesce a (M.B.) A proposito di burattini, nella tua le mie opere. Basti pensare alla gra!ca, notare le cose che un pittore invece ri- lunga attività, c’è stato posto anche a alle acqueforti, tecniche che ho usato per esce a vedere. Ci sono elementi che sfug- questi particolari soggetti, da cosa na- tanti anni. In questo caso, non erano gli erminiamo con questo numero, gono, ma l’artista riesce a cogliere l’es- sce l’ispirazione? stati d’animo a dettare la scelta, ma so- T la conoscenza con uno dei mag- senza, la particolarità degli oggetti. Ca- (T.S.) Siamo negli anni 80’ e un giorno, lo la ricerca di nuove soluzioni artistiche. giori rappresentanti della pittura con- ratteristiche queste, che in studio diven- visitando la mostra dell’artigianato a Fi- (M.B.) Gli stati d’animo quindi in$uen- temporanea livornese del nostro se- tano gli interpreti principali dell’opera. renze, rimasi a"ascinato da quelle crea- zano l’opera di un artista? colo, in altre parole Temistocle Scola. (M.B.) Arriva il servizio di leva e tu par- zioni. Da lì prende il via una serie di di- (T.S.) Certamente. Il quadro non è mai Artista con la “A” maiuscola, Temisto- ti militare, cosa cambia in Temistocle pinti. I protagonisti erano le “Guaratelle una cosa meccanica. Il cervello e la ma- cle, è giunto all’età di sett’anni, viven- Scola? napoletane”. Alcune di quelle opere furo- no si muovono in base all’umore, alle do varie esperienze in campo artistico (T.S.) Durante il servizio di leva, non ho no utilizzate per la realizzazione di due proprie emozioni. Il collezionista atten- con coerenza e profonda professiona- avuto la possibilità di dipingere e mi so- manifesti, uno per la Festa della donna e to vede e avverte gli stati d’animo che lità. Mai banale nella sua pittura, è riu- no quindi dedicato allo studio di libri un altro per il Comune di . hanno accompagnato il pittore nella re- scito nel corso degli anni ad avere una d’arte. Attraversavo un periodo che non (M.B.) Tu sei un artista del colore, ma alizzazione di quell’opera. sua impronta personale, dote questa, ero più soddisfatto di fare le cose anacro- che di"erenzia un artista, da un pitto- nistiche. Appena terminata la Naja, sono re. Come scritto nelle frasi !nali del re- tornato a dipingere divertendomi con la cente testo critico di Stefano Barbieri, pittura informale, che all’epoca era in- “fra l’artista e la realtà oggettiva, l’arti- compresa a Livorno, città troppo lega- sta pare dire, ci sono molte più cose di ta alla tradizione. Siamo a cavallo tra gli quanto comunemente si creda”. anni 50’ e 60’. Inserisco, in queste nuovi Questo suo modo di vedere, l’ha reso dipinti le famose “discariche”, a"rontan- ancora oggi, attivo e pieno di energie, do il tema dell’inquinamento. Sono ope- doti indispensabili per creare un’opera re di “accusa”, anche se non sono mai sta- d’arte. Ci siamo incontrati nel suo stu- to impegnato politicamente da un pun- dio in una giornata di pioggia, e quasi to di vista prettamente artistico. senza accorgersene, se ne sono anda- (M.B.) Alla !ne degli anni 70’ a"ronti la te via velocemente due ore in una pia- “!gura”, cosa ti porta a questo cambia- cevole conversazione. Attento, preciso, mento espressivo? preparato, con una dialettica da fare in- (T.S.) Sono sempre stato irrequieto, pit- vidia ai più grandi relatori d’arte, Temi- toricamente parlando. Voglioso di con- stocle, ha ripercorso la sua vita, toccan- frontarmi e di a"rontare nuovi temi. Na- do alcuni aspetti che ne hanno forma- sce così il periodo “surreale”, con opere to il carattere nel campo pittorico. ra#guranti stanze di bambini, con i lo- (M.B.) Come ha inizio il tuo percorso pit- ro giochi, le bambole, il tutto circondato torico? dall’allegria dei colori, anche se le “bam- (T.S.) Sono nato e cresciuto come au- bole” inquietavano per il loro immobili- todidatta. All’età di dieci anni, amavo il smo e l’inespressività dei volti. bianco e nero e mi dilettavo a disegnare (M.B.) Un artista come te, attento al tutto ciò che vedevo. I soldi che mi da- mondo che lo circondava, cosa ha volu- vano i miei genitori per andare al cine- to dire con la sua arte in quegli anni? ma, li spendevo per comprarmi i colo- (T.S.) In e"etti, vivendo la contempora- ri. I primi rudimenti della pittura me li neità dell’epoca, certi fatti, anche di cro- Temistocle Scola: “La risacca” - cm 80x70 5

(T.S.) Dispiace dirlo, ma fuori dai con- (T.S.) Consiglierei di armarsi di colori e !ni della mia città (Livorno), ho trova- cavalletto e di andare tutti i giorni fuo- to i grandi successi e le maggiori grati- ri a dipingere dal vero. L’esperienza en !cazioni. Ho vinto premi di valore a con- plein air t’insegna l’aria. Aria che è colo- corsi, ai quali partecipavano grandi col- re lei stessa. Se poi hai la sto"a, in stu- leghi provenienti da ogni parte d’Italia. dio saprai realizzare altre cose grazie al Con loro ho potuto confrontarmi, allar- “maestro” del vero. Visitare poi le mostre gando gli orizzonti. Questo mi ha fatto di grandi maestri, aiuta a comprendere crescere sia come uomo, che come arti- le varie espressioni artistiche, ma in ogni sta. Nei miei viaggi sono stato avvicina- caso in ogni opera ci va messa la propria to da importanti critici d’arte e collezio- personalità che diventa un segno tangi- nisti, che hanno apprezzato e rispettato bile di se stessi. I miei dipinti, realizzati in il mio lavoro. Soddisfazioni che vanno veste astratta, hanno sempre un qualco- oltre alla consegna di un premio. sa di !gurativo, e questo li rende “miei”. (M.B.) I livornesi amano la pittura, ma (M.B.) Con grande soddisfazione per i non hanno mai fatto un vero e proprio suoi fondatori, sei diventato socio, in- distinguo, mentre in altre città italiane sieme con altri grandi artisti livornesi, c’è un’attenzione particolare a ogni arti- dell’Associazione Culturale “Arte a Li- sta. Questa cosa, per un livornese come vorno… e oltre con!ne”. Cosa ti ha spin- te ha pesato nella tua attività pittorica? to a farlo? (T.S.) Sicuramente mi ha fatto ri$ette- (T.S.) Come ti ho sottolineato in prece- re e in parte mi ha deluso, ma fortuna- denza, l’esperienza ti aiuta a capire co- tamente anche nella mia città esisto- sa fare. Sapere che i fondatori di questa no persone che apprezzano il mio sti- nuova realtà associativa sono tutte per- le pittorico ed hanno nelle loro collezio- sone animate di grande passione, entu- ni i miei dipinti. Alcuni galleristi livornesi siasmo e professionalità, è stata una le- inoltre, hanno in permanenza le mie va fondamentale per la mia decisione.

Temistocle Scola: “Spiaggia” - olio cm 80x70

(M.B.) Oggi il tuo tema principale è il pa- (M.B.) Oggi, arrivare all’età di settanta esaggio, rivisitato in una veste moderna. anni con questo entusiasmo e con una Cosa ti colpisce di più nel soggetto? qualità pittorica di grande spessore, è (M.B.) Da qualche anno sono tornato motivo di profonda soddisfazione. Qual a un vecchio amore, il paesaggio. Gra- è l’elisir di lunga vita… pittorica che ha zie all’esperienza acquisita in tanti anni permesso tutto questo? di attività, rielaboro nel mio studio le im- (T.S.) Ho sempre coltivato con rispetto magini carpite nelle mie passeggiate sulle e tenacia la pittura. Sono stato costan- spiagge. Osservo, !ltro e trasformo in una temente critico con me stesso, e questo veste moderna quei momenti. Pongo at- nel corso degli anni mi è servito a cresce- tenzione ai minimi particolari, come i sas- re e a fare sempre meglio. La pittura, in- solini, le conchiglie, rami trasportati dal- sieme alla mia famiglia, è stata una ra- le correnti marine, le canne cresciute nella gione di vita. vegetazione. Apprezzo quindi ogni picco- Ho avuto numerose soddisfazioni, e la cosa, e le rendo attori e attrici principa- qualche delusione. Nel bene e nel male li delle mie opere. Per questo motivo un spero un giorno di lasciare una traccia giorno un critico d’arte vedendo una mia del mio passaggio. opera esclamò: Le tue spiagge hanno un (M.B.) Nemo propheta in patria, è una gusto Montaliano. Un complimento, che locuzione in lingua latina che signi!ca: considero grande al solo pensiero di esse- “Nessuno è profeta nella propria patria”. re stato a#ancato, con la mia pittura, al Tu sei l’esempio, visto le decine e decine poeta Eugenio Montale. di premi vinti in tutta Italia. Temistocle Scola: “Ri$essi nello stagno” - cm 80x80

opere e questo dimostra l’attenzione Ho seguito negli anni l’attività editoria- verso il mio lavoro. le della rivista omonima, ed ho potuto (M.B.) C’è qualcosa che non avresti fat- apprezzare la serietà con la quale i suoi to, o avresti a"rontato in maniera di- ideatori l’hanno portata avanti !no ad versa? oggi. (T.S.) Il mio rammarico più grande è sta- Mi auguro, viste le numerose adesioni !- to quello di non avere tentato la strada no ad oggi pervenute, che l’Associazio- dell’artista al 100% nell’ Italia settentrio- ne possa diventare un importante pun- nale. to di riferimento per l’attività artistica li- (M.B.) Quanto conta oggi la promozio- vornese e non solo. ne per un artista? Ringraziamo Temistocle per il piace- (T.S.) Il mercato ti condiziona, ma ti spa- vole incontro, e per le parole riserva- ra in alto. Lavori con più tranquillità ma te all’Associazione e alla nostra rivista, forse ti limita, e la tua vita privata può e con l’occasione, lo salutiamo sicuri risentirne. Comunque mercato o no, il che… il suo cammino continuerà sen- tempo è galantuomo e mette tutti al za interruzioni, con la solita energia, suo posto. per consegnarci ancora, quelle emo- (M.B.) Che cosa consiglieresti oggi a un zioni che solo certe sue opere riesco- giovane che vuole iniziare a dipingere? no a trasmetterci. TEMISTOCLE SCOLA Le sue opere possono essere visitante anche su: Temistocle Scola: “La fontana” - olio cm 70x80 www.artealivorno.it/scola - wwww.associazioneartealivorno.it 6

Quando è stato realizzato questo ci tengo molto a ricordare perché ha Indirizzo Pubblico docu-!lm e in che modo racconta permesso concretizzare un interven- a cura di Silvia Fierabracci la sua arte? to di solidarietà a favore di AMREF, Caporedattore di All’incirca un anno fa abbiamo ini- mirato al sostegno dell´infanzia, at- ´$UWHD/LYRUQR«HROWUHFRQÀQHµ ziato le riprese di “Full Circle”, che traverso la realizzazione di una ci- è stato proiettato u#cialmente lo sterna d´acqua, regalando bene!- scorso 2 ottobre con una prima a ci duraturi per aiutare a scon!gge- New York al Courthouse Theater at re le malattie e le infezioni legate MARK KOSTABI da Guastalla Anthology Film Archives. Si tratta all´acqua contaminata; e se si pensa In un’intervista il noto artista americano, che vive a di un prodotto italiano della Atena che in Africa 4 decessi su 5 sono legati Roma per metà del suo tempo, si racconta e parla del Films, che è stato girato a New York all’acqua questo progetto mi sembra e a Roma seguendo i percorsi crea- davvero importante. Tony è molto progetto espositivo della sua nuova personale livornese tivi e immaginari del mio essere ar- coinvolto nella bene!cienza in Africa con uno speciale omaggio a Modigliani tista fra la grande mela e la città ca- e tramite lui anch’io, che faccio altra put mundi. Il Film documentario di- bene!cienza negli Stati Uniti. E’ bello distanza di 12 anni dalla sua anche per i miei amici italiani, per retto da Sabrina Digregorio si muo- lavorare con lui perché oltre ad esse- Aultima mostra da Guastalla le mie relazioni (tra l’altro, ho avu- ve tra fantasia e realtà, attraverso un re un bravo musicista ha cominciato Centro Arte vi torna a presentare to una !danzata italiana), per il ci- paese delle meraviglie pop e visiona- l’attività pittorica e dipinge molto be- una nuova personale. Che impres- bo italiano di cui sono diventato un rio, abitato da critici internazionali, ne. Abbiamo fatto quadri a quattro sione le fa rivedere Livorno dopo buon consumatore. Per questo ora tra cui gli italiani Achille Bonito Oli- mani, anzi devo dire sei mani, perché tanto tempo? vedo Livorno con altri occhi. Mi in- va e Enrico Crispolti, da personaggi a noi si è unito mio fratello Paul, chi- La mia prima sensazione è che ades- curiosisce sempre più tanto da farmi quali Suzanne Vega e Michel Gond- tarrista e pittore. so mi sembra di vedere la città con interessare ai suoi edi!ci e alla sua ry visti attraverso la lente deforman- La sua personale ospitata da Gua- più chiarezza perché dodici anni storia. Ad esempio sono rimasto co- te del “The Kostabi Show” nonché un stalla Centro Arte dall’8 dicem- fa ero abbastanza nuovo in Italia sì colpito dallo storico Hotel Palazzo mentore d’eccezione quale Ornette bre 2012 al 31 gennaio s’intitola e questo rendeva la mia esperien- da me scelto per il mio soggiorno da Coleman, leggenda del jazz con cui “Full Circle, dreaming Modigliani”. za quasi simile ad un grande sogno volerne conoscerne la struttura ed il ho l’onore di collaborare. Qual’é il progetto che ha animato molto sfumato. suo vissuto. Lei è anche un apprezzato compo- questa suggestiva esposizione? Ogni due giorni passavo da una cit- Tuttavia devo riconoscere che for- sitore qual’é la sua ultima fatica? In questa mia mostra il titolo è assai tà all’altra a fare una mostra diversa se il mio distacco in tutto questo pe- Attualmente sto lavorando con To- indicativo. Infatti se “Full Circle” ri- così tutto diveniva per me una sor- riodo non è stato assoluto in quan- ny Esposito. E’ una bellissima perso- chiama il !lm documentario sul mio ta di avventura. Insomma mi spo- to sono sempre stato in contatto con na che io stimo molto. E’ un grande essere artista, che con i Guastalla ab- stavo continuamente tanto da sen- la famiglia Guastalla. Ci siamo co- musicista e per me è un onore lavo- biamo deciso di proiettare duran- tirmi un turista in visita in un Paese stantemente sentiti per lavoro, lo- rare con lui. Abbiamo fatto vari con- te il giorno dell’inaugurazione, “dre- straniero. ro trattano i miei quadri e abbiamo certi insieme e stiamo facendo que- aming Modigliani” è un chiaro ri- Del resto, quando nel 2000 sono ve- presentato il !lm documentario su sto cd, del quale lui cura la produzio- ferimento alla mia scelta di esibire nuto a Livorno per la mia esposizio- di me “Full Circle: the Kostabi story”, ne, gli arrangiamenti e le percussio- una parte tematica da me pratica- ne parlavo ancora molto poco in ita- inoltre insieme siamo stati alle Fiere ni. In verità due brani sono già usciti ta: l’omaggio. Questa volta al centro liano, pur avendo cominciato a vive- e nei nostri discorsi, in un certo sen- e li abbiamo peraltro inseriti anche di questa argomentazione ho posto re in Italia dal 1996, mentre oggi mi so, ho avuto modo, talvolta, di sen- nel concerto “To not forget” del 19 di- il mio omaggio a Modigliani, svilup- sento molto più integrato, non solo tirmi un po’ vicino anche la città do- cembre 2012 tenuto all’ARA PACIS a pato attraverso una serie di opere per la padronanza della lingua, ma ve loro vivono. Roma. Una serata di bene!cenza che da me realizzate appositamente per questo evento tenuto nella città dove questo grande artista è nato. In que- sta sezione ho inoltre inserito l’omag- gio a Warhol e quello a De Chirico. Il resto della mostra è, invece, una se- lezione dei miei dipinti, che mostra- no il mio lavoro degli ultimi anni. L’in- tero percorso si struttura attraverso circa 35 dipinti ad olio, alcune ope- re gra!che originali più il multiplo in bronzo “Service”. Quest’ultimo è una scultura fatta da me nel 2000 di un uomo, che sta servendo su un piatto tondo la testa. Ma nell’ideare questa mostra ci ha intrigato persino l’at- tenzione ai dettagli. Penso ad esem- pio al biglietto d’invito che trovo dav- vero molto carino grazie all’accorgi- mento di Guastalla di prendere spun- to dal risultato della ricerca di “Mark Kostabi” su “google images” per l’im- “The languor of love” - olio su tela, cm 45x90 (2012) pianto gra!co.

Via dell’Origine, 72 Tel/Fax 0586 898161 7

Che cosa ha signi!cato per lei ren- so equilibrio che crea un’opera nuo- diamo all’intera storia dell’arte que- l’astratto. Io credo che si debba rin- dere omaggio con la sua opera a va. I miei lavori ispirati a De Chirico, sta è principalmente !gurativa tran- graziare quei grandi artisti che han- Amedeo Modigliani, Andy Warhol invece, non nascondono una volontà ne che in tanta arte prodotta nel XX no aperto la strada della moderni- e Giorgio De Chirico, tre identità ironica, scanzonata, be"arda di gio- secolo ed in una buona parte anche tà: da Cezanne a Picasso a Warhol. geniali del mondo dell’arte così care con la citazione. A Andy Warhol adesso. Ciononostante l’arte !gura- La bellezza dell’arte contemporanea diverse e distanti tra loro? ho reso omaggio con “Occupy me” tiva vive ancora. I miei artisti preferiti risiede nel suo non aver regole e per Loro sono tre dei miei artisti preferiti. (2011). Qui una delle sue immagini sono spesso quelli !gurativi che han- questo, se si è veramente bravi, si può Io amo l’arte di Modigliani perché è più classiche, i !ori, si amalgama con no un aspetto astratto tipo Edward vendere tutto, per!no il brutto. molto sensuale, è molto commoven- una delle più classiche delle mie ed é Hopper. Egli odiava i pittori astrat- © Riproduzione riservata te, è piena di vita tranne il fatto che gli praticamente un po’ come se il logo di ti i quali, al con- occhi di queste sue donne sono spes- Warhol si sposasse al logo di Kostabi trario, spesso lo so neri ossia sono occhi senza occhi. facendo giocare tutto il risultato del amavano, per- Mi piace il suo disegno, le curve dei quadro nei toni del bianco, nero e ar- ché, per quanto suoi disegni in quanto ho anch’io una gento perché Warhol era molto coin- non possa sem- predilezione per le curve nel mio di- volto dall’argento. brare a prima vi- segno. Dunque in questo istinto tro- La sua opera è stata de!nita mo- sta, lui dipinge- vo una sorta di sintonia tra noi. Per- derna e post-moderna: è moder- va in una manie- ciò sono stato molto felice di essere na l’idea di serialità, ovvero di de- ra molto astratta. uno dei primi ad aderire alla raccolta mocratica e massima di#usione Un altro artista in progress di opere di artisti contem- dell’opera d’arte, post-moderna è nelle cui opere si poranei per la Casa Natale di Ame- l’idea di ritorno al quadro, alla pit- vedono elementi deo Modigliani di Livorno donando il tura, alla !gura, alla manualità, ben astratti è De Chi- dipinto “The model (omaggio a Mo- diverso in questo da Warhol del- rico e se si va an- digliani)”. Ora nel realizzare le opere la cui cultura è !glio, ma dal qua- cora indietro an- esposte in questa mia mostra ho cer- le si di#erenzia totalmente tanto che Caravag- cato di fare delle “rime visuali” con le dal punto di vista stilistico quan- gio ha fatto delle curve un po’ esagerate dei suoi lavo- to del concetto della produzione cose senza sen- ri. Lui fa una sempli!cazione dell’es- del quadro. Lei ritiene che questa so dal punto di sere umano rispetto alla quale io va- modernità e post-modernità della vista del reali- do oltre in quanto sono molto più sua pittura possa limitare l’attuali- smo: ombre che semplice, però sento che c’è nel mio tà della sua pittura? non funzionano, lavoro lo stesso tipo di curve. In “Ul- Il mio obiettivo principale è sempre ma che sono for- timate trust” ho mescolato Modiglia- stato quello di creare un’arte più in- ti come elemen- ni, Kostabi e De Chirico. La mescolan- teressante possibile. Personalmente ti di design. Per za è una cosa che amo anche nella non credo che vi siano delle partico- me non ci deve musica soprattutto quando gli stili si lari barriere o delimitazioni espressi- essere contrasto mescolano sino a trovare quel preci- ve nella pratica pittorica. Se noi guar- tra il !gurativo e “Lush life”, olio su tela cm 60x45 (2012 )

La Fondazione Lepori propone la MOSTRA INTERATTIVA Acqua non mare venerdì 15 marzo 2013, ore 18.30 presso la Fondazione Lepori Giobatta Lepori: “Dopo la pioggia” Livorno, via Mastacchi 173 (ampio parcheggio) In occasione dell’inaugurazione battito su temi poetico-pittorici. dell’anno di attività 2013, la Fon- Per avere una visione più ampia dazione Lepori GioBatta organizza dell’argomento e per un ulteriore una mostra interattiva dal tema approfondimento storico, i quadri “Acqua non mare”. di Lepori saranno accompagnati da La mostra propone un’accurata immagini di opere d’arte che han- analisi dei dipinti di Gio Batta Lepori no visto l’acqua protagonista nella ra#guranti l’acqua nei suoi aspetti storia dell’arte. più signi!cativi: sono stati scelti dal L’incontro prevede la presenta- catalogo generale Lepori alcuni zione della mostra, l’ excursus stori- quadri ra#guranti l’acqua non in- co sul tema dell’acqua nella pittura seriti nel contesto mare. I visitatori e gli interventi dei partecipanti. della mostra interverranno in un di- A seguire brindisi e rinfresco.

www.leporigiobatta.it Giobatta Lepori: “Torrente” 8 NoveDodici Da una collezione d’arte un’ idea di collezione Da sabato 16 marzo al 13 aprile 2013 Orario mostra: 9-12.30 / 16-19.30 (Lunedì 1° aprile e le domeniche chiuso) Opere di:

C. Benghi F. Giorgi A. Nomellini M. Bini M. Ikeda V. Nomellini F. Bonsignori G. B. Lepori P. Nomellini S. Bottosso F. Lipizer R. Pampana S. Braido G. Lomi P. Pastacaldi F. Campana M. Lomi D. Pelagatti C. Cargiolli R. Luchini F. Pelleschi S. Ciaponi F. Luperini A. Picchi C. Cionini G. Luxardo G. Romiti M. Cocchi M. Madiai S. Rondelli R. De Rosa G. March F. Rontini M. Dol! G. Marino L. Servolini C. Domenici F. Mataresi T. Scola V. Fontani C. Michelozzi G. Tommasi R. Galardini R. Natali G. Vittori

La Galleria d’Arte Athena comunica che sarà presente alla prossima edizione del Mercanteinfiera Primavera 2013 che si terrà presso la Fiera di Parma, Viale delle Esposizioni 393/A dal 2 al 10 marzo 2013 Via di Franco, 17 - 19 (angolo via Cairoli) - LIVORNO presso il Padiglione 6 Stand B 025 Tel. e Fax 0586 897096 - Cell: 339 7148466 [email protected] - www.galleriaathena.it 9

ciati anche nelle criniere, riman- Un viaggio da all’arte incisiva del Mante- gna, o di Dürer, o di un settecen- fantastico nella tesco Piranesi. Lo stesso Piranesi può avere si- pittura di militudini con il nostro artista li- vornese, per esser stato, alla !ne del XVIII secolo un artista auto- RAFFAELE nomo nel recupero dell’antico e per aver creato una serie di inci- sioni dall’intonazione dramma- DE ROSA tica, con edi!ci di fantasia im- 4a Parte mensi e quasi futuristici. Di#cile, è invece, trovare un ontinua il viaggio intrapreso da alcu- punto d’incontro stilistico con i C ni mesi, per fare conoscere il fantasti- macchiaioli, se non per la città co mondo di Ra"aele De Rosa. di Livorno, dove Ra"aele si sta- Per fare questo, prosegue la presentazio- bilì all’età di vent’anni e dove vi- ne attraverso uno scritto di Mirna Ventan- ve tutt’ora, che fu città natia di ni, che ne ha tracciato un pro!lo critico- . Forse un con- storico in occasione della mostra di Ra"a- tatto ideologico, però, può esse- ele tenutasi a Minsk. re letto nella proposta macchia- Il suo stile artistico è stato posto in rapporto iola di liberare l’arte da ogni ac- ai più grandi nomi dell’arte moderna, a vol- cademismo creando una pit- te, secondo me, in maniera forse un po’ az- tura spontanea di impressioni, zardata, in altre, invece, più concreta. volta a cogliere il senso più che La tonalità dei colori derosiani, vivace ed l’apparenza delle cose, come, si- astratta, modulata da rossi e verdi, con luci curamente con modi e tecniche atmosferiche nebulose o acquatiche, o for- diverse, fa De Rosa. se per la semplice presenza dei cavalli, ricor- In$uenzato o meno, ricordia- da la Battaglia di San Romano di Paolo Uc- mo altre a#nità proposte con Ra"aele De Rosa: “La casa del Re Eeta” - olio cm 100x70 (1999) cello. l’art Decò, i fratelli Clerici e i pit- La cura del particolare che De Rosa ha nel tori post-moderni, credo che l’arte che Raf- dal suo sognare ad occhi aperti e dalla sua rappresentare la monumentalità delle ar- faele De Rosa è riuscito a imporre sia unica e voglia di narrare i suoi giochi attraverso l’ar- chitetture e la decorazione delle armature personale e che la vena ispiratrice provenga te visiva. dei cavalieri e dei cavalli, !nemente accon- esclusivamente dal suo ego fanciullo, dalla (continua nel prossimo numero sua audace fantasia, con l’intervista all’artista)

Ra"aele De Rosa: “Calliope” - olio su tela cm 80x100 (1999) Ra"aele De Rosa: “Il cavaliere rosso” - olio su tela cm 95x124 (1999)

Via Michon, 18/A - 57126 Livorno 5FMF'BYt$FMMt e-mail: [email protected] - www.rotiniartgallery.com 10 “Un livornese al servizio dell’arte” Ai Granai di Villa Mimbelli una mostra in omaggio a MARIO BORGIOTTI pittore

di Silvia Fierabracci &DSRUHGDWWRUHGL´$UWHD/LYRUQR«HROWUHFRQÀQHµ

Una delle sale espositive

n livornese al servizio Mario Borgiotti giovanissimo vie- all’Isola d’Elba”, di , di Lo- Labronica, hanno fornito un ulte- “U dell’arte. I ritratti di Mario ne mandato nella bottega di un dovico Tommasi, con il quale con- riore spaccato della vita di Mario Borgiotti” é la suggestiva esposi- liutaio, dove si appassiona al violi- divideva la passione per il violino Borgiotti. Mecenate e collezioni- zione che dal 15 dicembre 2012 no. Purtroppo ben presto, per ra- e di Giovanni Bartolena del 1941, sta d’arte egli è stato un profondo al 20 gennaio 2013 ha animato i gioni di salute, è costretto ad ab- mentre Lo spaccapietre del 1943 conoscitore della pittura dell’Ot- Granai di Villa Mimbelli rendendo bandonare quel laboratorio. Nel sembra decisamente segnare una tocento italiano. omaggio all’artista con la straor- 1921 lavora nella bottega del bar- signi!cativa svolta fra la prima Con i suoi studi ha contribuito ef- dinaria, seducente peculiarità di biere Filocrate Falli, dove conosce maniera borgiottiana e quella ci- !cacemente tanto ad arricchire il soddisfare un suo antico deside- i pittori del Gruppo Labronico e fra più libera e personale che com- patrimonio culturale sui Macchia- rio. Infatti in una lettera a Pietro Ulvi Liegi, nel cui studio vede per parirà nei ritratti degli anni del se- ioli quanto a valorizzare la porta- Mascagni del lontano 25 ottobre la prima volta opere di Lega, Fat- condo dopoguerra. Del resto il ta innovatrice del loro movimen- 1936 Mario Borgiotti, già avviato- tori, Signorini e De Tivoli. soggetto di courbettiana memo- to, favorendone così un nuovo ri- si a pieno all’attività pittorica da- Così se sin dal 1922 inizia a com- ria decisamente lontano dal quel conoscimento di critica e di mer- gli inizi di quel decennio, riferen- merciare dipinti, nel 1930 pren- mondo dell’arte, della cultura e cato. Per loro organizzò rassegne, dosi ai 25 studi eseguiti al Mae- de in mano tavolozza e pennel- dello spettacolo frequentato più premi, mostre importantissime, li stro, gli manifestava la sua inten- li per la prima volta. A portarlo a abitualmente dalla ritrattistica del esportò in America e ne pubbli- zione di realizzare una personale dipingere è Giovanni March, da Borgiotti invita il pittore ad utiliz- cò le opere in cataloghi e volu- con una galleria dei suoi ritratti di lui sempre ritenuto il suo unico zare una pennellata più nervosa mi. Vissuto tra Livorno, Firenze e artisti livornesi uniti ad una “salet- maestro. Il soggetto è la Torre del e vibrante che sarà applicata con Milano Borgiotti, morto a Firenze ta mascagnana”. Marzocco. Dopo quella prima ed maggiore sicurezza e sistematici- nel 1977, ha sempre mantenuto ultima lezione sui to- tà nelle opere successive. con la sua città natale una signi!- ni, sui valori e sui rap- Ed ecco allora spiccare il Ritrat- cativa relazione di qualità. porti del colore, ini- to di Giovanni March (1956) tutto Accolto nel 1946 fra i soci del zia la sua attività di giocato sul contrasto tra pigmen- Gruppo Labronico dall’anno suc- pittore autodidatta. I ti e ampie porzioni di nuda tavola cessivo !no al 1974 partecipò a suoi esordi in pittura di legno dorato. Attraversati dalla tutte le esposizioni del sodalizio datano al 1932 con grande carica umana con la qua- livornese di cui nel 1967 fu eletto alcune vedute di Luc- le Borgiotti riusciva a conquistare presidente, carica che ricoprì !no ca e Livorno. ogni singola personalità sono in- alla morte. Tuttavia a queste vece i ritratti di Ardengo So#ci e Nel 1953 organizzò con l’aiuto di sue prime esperien- Giovanni Papini, entrambi esege- Nedo Luschi e Renzo Casali la pri- ze paesaggistiche dal ti della sua opera: So#ci, ritrat- ma gara estemporanea di pittura 1934 a#anca un’in- to a Firenze nel 1953, presentò alla Rotonda di Ardenza, che poi tensa produzione ri- una personale di Borgiotti a Mila- è diventato il Premiocittàdilivor- trattistica che realiz- no presso la Galleria Gussoni nel no Rotonda, manifestazione di zerà nell’arco di cir- 1955 e Papini scrisse con Allodoli Pittura, Scultura e gra!ca “Mario ca quarant’anni. Non il preludio al suo vo- a caso dunque l’inte- lume Come vedo Fi- ressante rassegna li- renze del 1953. In!- vornese ha proposto ne, assolutamente ben 45 ritratti prove- moderno, l’espres- Mario Borgiotti: “Autoritratto” nienti dalla collezio- sivo ritratto di Pao- L’iniziativa, che allora non fu re- ne della !glia dell’artista la Prof. la Borboni del 1964 alizzata, oggi ha trovato spazio ssa Sira Borgiotti Caglieri. Una se- è stato scelto quale proprio nelle sale delle esposi- quenza di volti noti e meno noti, ideale chiusura del zioni temporanee del Museo Ci- in gran parte di pittori livornesi, percorso dell’espo- vico “Giovanni Fattori”, artista, ma anche di artisti e personaggi sizione livornese, quest’ultimo amato da Borgiot- famosi del Novecento italiano co- al centro della qua- ti sopra tutti gli altri colleghi nosciuti direttamente da Borgiot- le una spaziosa ba- concittadini, ai quali il collezioni- ti, che riesce, di volta in volta, con checa ha raccolto sta, mercante conoscitore fu eter- soli pochi tratti messi in risalto dal anche alcuni volu- namente debitore e riconoscente valore dei toni a rendere perfetta- mi, documenti e fo- per averlo accolto, da “autodidat- mente l’animo ed il carattere della togra!e, che, prove- ta”, come egli amava de!nirsi, nel persona da lui ra#gurata. Ed elo- nienti dall’Archivio Un momento della cerimonia di inaugurazione della mostra. Da sinistra: Sira Borgiotti Caglieri, !glia di loro universo. quenti, in questo senso, a parti- di Sira Borgiotti Ca- Mario Borgiotti Mario Tredici, Assessore alla Cultura Nato a Livorno nel 1906 da una fa- re dagli Anni Trenta, sono, tra gli glieri e dalla Foto- del Comune di Livorno, Alessandro Cosimi, Sindaco di miglia di operai e gente di mare, altri, “Il ritratto di Plinio Nomellini teca della Biblioteca Livorno con la !glia Dafne 11

Borgiotti”. Quest’anno il Premio so la sua stessa una scheda bibliogra!ca essen- ha raggiunto la 60a edizione e per pittura, proprio ziale, un pro!lo biogra!co dell’ar- l’occasione la !glia Sira ha dona- in virtù di quel tista ed una bibliogra!a sulla sua to un busto in bronzo del padre, suo specialissi- attività pittorica. Dopo l’introdu- opera di Massimo Lomi, che è sta- mo legame as- zione del Sindaco di Livorno Ales- to collocato nel parco di Villa Fab- solutamente in- sandro Cosimi e della !glia dell’ar- bricotti. dissolubile con tista, in cui si ritrovano i motivi Nel 1961 Borgiotti istituì anche il la vita artistica che hanno ispirato la mostra, vi “Premio Spalletta” assieme a Re- livornese ed ha sono due saggi. Nel primo Paul nato Natali, Bruno Miniati e Al- scelto di farlo Nicholls, che con Borgiotti ha cu- do Santini, cui si aggiunsero per nello stesso pe- rato diversi volumi sui Macchiaio- l’organizzazione Luciano Bonetti, riodo della mo- li, ricorda il pittore ed il suo amore Nedo Luschi, Dino Masini, Renzo stra a Villa Fab- per l’Ottocento sulla scorta di una Casali e la galleria Bottega d’Ar- bricotti dedicata preziosa testimonianza della loro te. ad Aldo Santini, amicizia. Nel secondo Nadia Mar- Due anni dopo, proprio per l’at- Mostra “I Ritratti di Mario Borgiotti” un altro perso- chioni incentra il discorso sull’inti- taccamento costantemente di- Granai di Villa Mimbelli - Livorno naggio che ha ma poesia dei suoi ritratti. mostrato a Livorno ed alle sue avuto un forte © Riproduzione riservata vicende artistiche ricevette nonché indicati- il Premio Lions Club Livorno vo rapporto con la Host. sua città. Pertanto a distanza di alcu- “Un livornese al ni anni dalla mostra del 2003 servizio dell’ar- degli oltre venti ritratti di Pie- te. I ritratti di Ma- tro Mascagni donati al Comu- rio Borgiotti” è ne da Sira Borgiotti, l’Ammini- documentata da strazione, nel contesto di un un piccolo catalo- lavoro paziente che sta ten- go edito dal Comu- tando di portare all’attenzio- ne di Livorno, di- ne del pubblico l’operato di sponibile presso il quei livornesi importanti per museo. La pubbli- la trasversalità del loro rap- cazione raccoglie porto con la cultura e con le tutte le immagini Nadia Marchioni curatrice del saggio in catalogo arti, ha voluto ricordare la !- dei dipinti che so- sui ritratti di Mario Borgiotti e Laura Dinelli Il ritratto di Pietro Annigoni gura di Borgiotti attraver- no stati esposti con curatrice dell’allestimento della mostra

7JB$#BUUJTUJ -*703/0t5FMF'BYt$FMM www. galleriachiellini. it - galleriachiellini@email. it Dal 23 marzo al 6 aprile 2013 Oltre l’immagine

G. Guidi G. Luxardo F. Pelleschi orario Galleria: Inaugurazione sabato 23 marzo ore 16.30 9.30/12.30 - 16.00/19.30 12 ALBERTO FREMURA e MARC SARDELLI Due grandi amici

uando si è davanti ad un lavoro Marc Sardelli, meticoloso artista dal- Q artistico per noi “profani” è sem- le scarpe sempre lucide, che nessuno pre di#cile valutarne la portata. mai potrà convincere a pitturare qual- Si ha sempre l’impressione di dire cosa di già rappresentato. Felicemen- qualcosa che non và, nel senso che, si te legato alla tradizione impressioni- ha paura di essere tacciati, da coloro stica, con la sua grande passione per che sono “addetti ai lavori” di incom- l’epopea Napoleonica minuziosamen- petenza. Spesso è così, e, ben fanno te rappresentata nei minimi particola- coloro che hanno la “conoscenza” a ri- ri in moltissime opere di apprezzabili cordarcelo. Ma quando sbatti la fac- dimensioni, con tecniche ad olio, ac- cia sulle tele di qualche artista data- quarello e lapis; insignito del titolo di Da sx Alberto Fremura e Marc Sardelli to, noti sempre quel valore aggiunto pittore di Marina che lo lega alla for- che non trovi comunemente, specie za armata in simbiosi con l’Accademia degno scudiero del Fremura, ha scat- que, un’amicizia perfetta, ognuno che quando vai per mostre, e allora, zitto Navale di Livorno. tato la foto che vede i due amici, in un recita il proprio personaggio nella non puoi stare, ti fai coraggio ed ester- I due si conobbero, al ca"è Gambrinus pomeriggio dell’estate 2012 nel giar- completa convinzione che sia giusto ni, sperando che i veri addetti ai lavo- di piazza Grande a Livorno, nel lonta- dino della Baracchina Rossa all’Arden- così, con il sorriso di compiacimento ri siano indulgenti verso gli spropositi no 1956 in una sera d’estate dopo ce- za. In questa immagine, si condensa per le scelte dell’altro, Marc non ama che in tutta onestà riesci a riconiare. na. l’essenza della loro amicizia. parlare del valore venale delle sue Livorno, terra di pittori da sempre, an- - Buona sera - ebbe a dire il giovane I due, negli anni ’50 in buona sostan- opere, Alberto di contro, lo fa spesso novera tra le sue !la personaggi sin- e brillante Alberto Fremura laureato in za iniziarono a farsi le ossa esercitan- accentuandone i contenuti, al !ne di golari, la mia ri$essione tocca due di Economia e Commercio, - lei è il Sardel- do l’arte non a tempo pieno in quanto, recitare quel personaggio che non ri- questi Artisti, amici con l’”A” maiu- li? Aggiunse con tono gentile e con cor- il Sardelli lavorava alla base di Camp esce a mettere d’accordo il pranzo con scola da vecchia data, completamen- tesia di quei tempi. Darby come responsabile del centro la cena, realizzando dunque, una per- te diversi nella loro rappresentazio- - Si prego! Rispose altrettanto educa- studi illustrativo pubblicitario sui pro- fetta e complice simbiosi. ne !gurativa, estremamente diversi tamente Marcello Sardelli pubblicista, grammi relativi al turismo, lo sport, Nell’estate del 1972 i due espose- nel modo di vivere la loro esistenza, Architetto da pochi giorni. la cultura e lo spettacolo, il Fremu- ro le loro opere al premio “Rotonda” notevolmente colti, e profondamen- - Io sono il Fremura, lavoro per il Punch ra nella omonima e prestigiosa agen- L’aneddoto dice che Marc, in prati- te coscienti del “dono ricevuto”. Intel- di Londra, faccio le caricature e…etc zia marittima con compiti direttivi. I ca montava le opere di Alberto al- lettualmente onesti nel riconoscere etc. – loro curricula oggi pieni di numerosi lo stand riservatogli e la sera le ripo- ad altri pittori doti artistiche senza in- Iniziò così una conversazione, tradot- traguardi raggiunti, si sono arricchi- neva per poi riappenderle ai ganci il !ngimenti e contenti di incontrare sul tasi con il tempo in una concreta e so- ti pian piano. Come altri pittori del lo- giorno dopo e così per tutta la durata loro cammino soggetti/persone che lida amicizia fatta di a"etto, stima e ro tempo, hanno esposto le loro ope- della manifestazione alla quale Alber- contribuiscono ad arricchire la storia vicinanza tra due “ragazzi” degli anni re in rassegne locali e nazionali, per- to, come dice Marc, non si fece vede- dell’Arte del nostro Paese. ’30 che ancor oggi dura ed è pregna correndo la via dell’Arte senza scorcia- re. Il Sardelli adottò lo pseudonimo di Alberto Fremura, un ottimista per il di contenuti a tutto tondo, fatta anche toie, imponendosi per i loro meriti nel “Marc” non per snob, ma per una ne- quale il bicchiere, è sempre mezzo pie- di appuntamenti mancati, di imman- panorama artistico e ricevendo dalla cessità artistica, nel momento in cui no, pertanto, vale sempre la pena non cabili e disordinati bisticci e pasticci, in critica “tradizionale” gli ambiti e meri- da Cinecittà gli furono commissiona- lasciarlo tale, diversamente sarebbe un una sorta di gioco studiato, tanto per tati riconoscimenti. ti i disegni per i manifesti pubblicitari inutile risparmio. Un attento osserva- dare un senso ad azioni goliardiche Fu all’inizio degli anni ’70 insieme, det- di un noto !lm. tore della scena politico culturale ita- che si tradurranno nel proseguo del- tero vita ad una attività congiunta, un Fu il proprietario di una grande stam- liana, che con la sua matita, i suoi colo- la loro vita con la partecipazione al- progetto per la realizzazione di illu- peria che notò come, il suo nome fos- ri, usati in una singolare artistica chiave la fondazione del “Sodalizio Mvschia- strazioni in campo editoriale, lo Stu- se lungo per il manifesto del !lm e lo umoristica è riuscito, sin dagli anni ’50 to” una sorta di ritrovo semi riservato dio Plakat con sede in via Oreste Fran- invitò a scorciare quel nome ingom- del secolo scorso a varcare anche i con- per celebrare la resurrezione del “Gran chini a Ardenza. Il loro obiettivo era di brante, a Sardelli la cosa piacque. I !ni nazionali imponendosi quale “Ma- Maestro” a dir poco venerabile dato tutto rispetto e già editori come Mon- due amici, hanno condiviso molte estro” nel tradurre sulla carta, sulle te- per spacciato nel bagno di una pizze- dadori, non si fecero scappare l’occa- esperienze artistiche, preme ricordare le vizi e virtù della società contempora- ria nel poco lontano 1994 o giù di lì, ri- sione di collaborare con questi Arti- la collaborazione al giornale livornese nea. Collaboratore ricercato di testate serbo e mistero intorno all’evento. sti, libri come Oliver Twist, Moby Dick “Il Tirreno” per il quale hanno realizza- giornalistiche di tutto rispetto, italiane Non a caso Stefano Caprina, complice, e altre pubblicazioni della celebre ca- to centinaia di vignette, dal contenu- ed estere, fumatore di sigari per culto, nonché “pupillo” del “Gran Maestro” sa editrice contengono illustrazioni to satirico-umoristico, puntualmente piacere e passione, ed innamoratissi- coautore e suggeritore, insieme a Fe- del Sardelli. pubblicate. mo dell’ormai celebre “Torre di Calafu- derico Maria Sardelli ed al Borzacchini Questa esperienza, per la verità, ven- Nel proseguo, Alberto ha continuato ria” della quale è il conservatore. di numerose massime del gruppo, e, ne presto di comune accordo abban- con le vignette umoristiche e satiriche donata dai due personaggi, per la- sul “Resto del Carlino”, su “La Nazione” sciare il campo alle ormai importan- sul “Corriere di Livorno”, ha illustrato ti e pressanti richieste che il mercato in più occasioni, il famoso calendario dell’epoca reclamava. di “Frate Indovino” (5.600.000 copie) Il Sardelli, rimase nello studio di via Marc invece, appassionato teutoni- Franchini, dove sfornava i suoi ap- co, ha lavorato per molto tempo a No- prezzatissimi acquarelli, mentre l’Al- rimberga dove nel suo studio sul !u- berto divenne conservatore della Tor- me Pegnitz, ha realizzato numerosi la- re di Calafuria dove tutt’oggi lavora in vori che ritraggono gli angoli caratte- una suggestiva cornice imbevuta di ristici di questa meravigliosa città. Dal “frati indovino” di “mvschiato”e di “po- 1980 è insignito del titolo di pittore di litia politicante” nel senso umoristico marina. Per la Marina Militare Italiana, del termine. ha realizzato moltissimi lavori, anco- I due, nello stesso periodo, maturaro- ra oggi le sue illustrazioni, celebrano no la decisione di abbandonare il la- gli appuntamenti più importanti del- voro !sso, per dedicarsi esclusivamen- la Forza Armata. Per la manifestazio- Marc Sardelli: “Campagna di Russia” te alla loro professione artistica. Dun- ne annuale i “Vinarelli” di Torgiano, Al- 13

berto e Marc hanno sempre rinuncia- no esposto alcune delle loro opere, in to volentieri ad altri impegni, un mo- una cornice medioevale, con un pro- do per stare insieme un paio di giorni, gramma ricco di eventi culturali tesi tra amici con altri amici artisti di tutta a valorizzare vita e vicende del terri- Italia, senza farsi mancare gli amici del torio livornese culminate nella s!lata “Sodalizio Mvschiato” compreso l’Ac- in costume dei cortei storici della ”Li- cademico della Farina dei Semi di Li- vornina”. no Prof. Ettore Borzacchini eccellenza Nelle tre stanze dalle volte a botte con della lingua livornese, autore di quel le pareti decorate in vari stili, messe dizionario ragionato di lingua volga- loro a disposizione, hanno trovato po- rissima della città labronica. sto, le opere essenza della loro produ- Questo “Sodalizio” la cui prima rego- zione, nulla mancava. la recita: “ o so dove vado, voi lo sapete Per Marc Sardelli gli acquarelli e gli dove dovete andare? È, come dice Ste- olii di una Livorno degli anni successi- fano Caprina detto Capras, - una con- vi al secondo con$itto mondiale, con venticola di 5 spiriti ameni, unici volon- in primo piano angoli del quartiere tari della satira on lus e dediti all’umori- Venezia, le opere legate alle campa- smo a 360 gradi per alleviare le pene del gne napoleoniche, la “Grande Armeè”, mondo e indicare una speranza di usci- e, alcuni acquarelli sulla esperienza a ta dal tunnel. Norimberga. Questa “conventicola”, verso il 19 mar- Alberto Fremura: “Fanciulla con cigno” - olio su tela 50x70 Per Alberto Fremura le bagnanti di zo festeggia la resurrezione del “Mae- Castiglioncello, l’angelo vendicatore, stro”. In qualche locale del livornese, dì l’impegno è festeggiare ogni anno ste nella galleria del paese e riman- donna sul divano un lavoro eseguito a sono invitati artisti e appassionati, a l’evento. gono di proprietà dell’organizzazione quattro mani insieme alla !glia Arian- patto che, non si faccia tanta pubbli- Tornando ai “Vinarelli”, il cui tema è la dell’evento per !ni legati al restauro na, bambina al mare, sigari toscani an- cità, in quanto, si dice che, una sera, a celebrazione del vino, molti artisti ita- delle opere d’arte della città di Peru- cora fumanti, colomba in riva al mare, cena in pizzeria verso la chiesa dell’Ap- liani sono chiamati a realizzare degli gia. La sera, nel paese lunghe tavolate esplosione vulcanica, le 3 donne, ed parizione 18 anni fa, il Gran Maestro acquarelli usando come liquido il vi- conviviali con cibi rustici locali, il tutto una serie di caricature estremamen- (Alberto Fremura) fu dato per morto no bianco per sciogliere i colori, ospi- dove il vino scorre a !umi. te espressive. sdraiato nel bagno. ti del comune, in un palazzo del ‘500 Nell’ estate del 2012, a Castello Pa- Fremura e Sardelli sono ciò che sono. Capras, Giorgio Marchetti alias “il Bor- (albergo le 3 Vaselle ) l’eccellenza de- squini di Castiglioncello Livorno, dal Di loro, artisticamente, parlano i loro zacchini, Marc e Federico Maria Sar- gli acquarellisti, pardon, dei vinarelli- 17 al 27 agosto, Alberto e Marc, su in- lavori, io ho parlato, per ciò che mi è delli, lo portarono in ospedale, dove sti, si cimenta nello sviluppare il tema. vito delle Istituzioni locali, della Pro- stato permesso, di due amici. sembra pare dice resuscitò, da quel Le opere realizzate vengono espo- vincia e del Comune di Livorno, han- Salvatore Loiacono

Noti a Livorno per la loro attività pittorica Viaggio di due eseguita molto spesso en plein air, sono stati ospiti nella cittadina svedese. pittori livornesi Tanto per non cambiare le proprie abitu- dini artistiche, hanno passato le proprie in Svezia giornate a !ssare sulle proprie tele, gli angoli più suggestivi di questa città . I suoi abitanti, hanno subito apprezzato la pittura ad olio di Massimiliano e Bia- gio, tecnica poco usata dagli artisti del luogo.

Luschi e Chiesi dopo aver dipinto! Per le strade di Koping

a suggestiva città di Köping in Svezia, L conosciuta per essere la località dove si è insiediata l’azienda automobilistica della Volvo, ma anche per avere avuto tra Il pittore Biagio Chiesi le sue più celebri personalità personaggi Il pittore massimiliano Luschi mentre dipinge a Koping Svezia come Carl Scheele, noto chimico che sco- mentre dipinge a Koping Svezia prì nella seconda metà del settecento le BIAGIO CHIESI funzioni dell’ossigeno, e Richard Dybeck MASSIMILIANO LUSCHI Studio Via Chiellini 37 Livorno , giurista ed uno degli autori dell’inno na- Studio – Via di Salviano - Livorno Tel. 3398499475 zionale svedese, ha avuto la visita recen- Tel. 347 6388355 - www.artealivorno.it/chiesi temente di due pittori labronici. www.associazioneartealivorno.it www.associazioneartealivorno.it Parliamo di Massimiliano Luschi e Biagio www.artealivorno.it/massimilianoluschi Socio dell’Associazione Culturale Chiesi , diventati recentemente soci della Socio dell’Associazione Culturale Arte a Livorno…e oltre con!ne e del nuova Associazione Culturale “Arte a Li- Arte a Livorno…e oltre con!ne e del Gruppo Toscana Arte “G.March” vorno… e oltre con!ne”. Gruppo Toscana Arte “G.March” 14 15

Uno dei principali epi- Un viaggio sodi che lega il nome di Guttuso alla città li- vornese è la mostra nel passato per personale “Dipinti e disegni inediti di Re- ricordare… nato Guttuso” che si tenne dal 18 dicem- La mostra bre 1954 al 6 gen- Dipinti e disegni inediti di naio 1955 nelle sale dell’elegante edi!cio RENATO GUTTUSO neoclassico del Cister- nino di città, ubicato del 1954-1955 in via Grande e adi- bito a Casa della Cul- tura nel 1951. La mo- di Moira Lemmi stra, unica personale dell’artista tenutasi in territorio italiano nel 1954, comprendeva l celebre artista siciliano intervenne nella 21 dipinti ad olio e I città labronica numerose volte a partire da- una cinquantina di di- gli anni Cinquanta, in qualità di pittore, confe- segni mai esposti pri- renziere e giurato. ma ed eseguiti tra il Renato Guttuso: “L’eroina per la lotta della terra” - olio su tela, cm. 110x120 La presenza di Guttuso a Livorno fu favorita 1951 e il 1954. I dipinti dall’orientamento fortemente di sinistra del- esposti, nonostante non fossero molto nume- di terra dai latifondi, proprietà delle classi al la città, in cui nacque, nel 1921, il Partito Co- rosi, rivestirono una grande importanza per le potere. Guttuso però innalza questo perso- munista d’Italia. Guttuso infatti aderì nel 1940 tematiche di cui trattavano. naggio ad “eroina”, poiché il suo coraggio e il all’allora clandestino PCI e partecipò attiva- “L’eroina per la lotta della terra” (olio su te- suo intervento, stroncati probabilmente du- mente alla Resistenza, ricoprendo il ruolo di la, cm. 110x120), forse l’opera più rilevante rante uno scontro, contribuiscono alla libera- u#ciale di collegamento tra il Comitato di Li- dell’intera rassegna, rappresenta la tragica zione dei contadini da uno stato di miseria. berazione Nazionale e i reparti partigiani in evoluzione del tema sociale di lotta contadi- In mostra vengono anche esposti altri dipinti Abruzzo. na e bracciantile, tematica a"rontata da Gut- di incisivo contenuto sociale, che specialmen- tuso in numerose altre occasioni duran- te riguardano il mondo del lavoro. Guttuso di- te tutta la sua produzione artistica e che pinge operai metallurgici, ma soprattutto mi- raggiungerà la massima visibilità con il natori di zolfo, anche giovanissimi, segnati dipinto “Occupazione delle terre incolte dalla fatica e costretti a lavorare in condizio- in Sicilia”, esposto nell’estate nel 1950 al- ni disumane. A lavorare non sono solo bambi- la “XXV edizione della Biennale di Vene- ni sfruttati e uomini adulti, ma persino donne zia”. che si occupano di lavare i panni, di raccoglie- “L’eroina per la lotta della terra”, ra#gura re l’acqua e di trasportare il !eno. Le donne una donna priva di vita che giace a terra. che si adoperano nelle mansioni domestiche Il corpo, tagliato appena sopra le ginoc- spesso compaiono inserite sullo sfondo di pae- chia e disposto lungo una diagonale del- saggi. la tela, assume una posa scomposta. Le Il paesaggio è un altro grande tema a"ronta- braccia rivolte verso l’alto stringono tra to da Guttuso in questa mostra; esso può rife- le mani l’asta di una bandiera, il cui drap- rirsi alla località natale del pittore, ornata dal- po copre le parti intime della donna, pri- la tipica $ora siciliana, oppure a luoghi in cui va di alcun indumento. La !gura della ha solamente soggiornato per brevi periodi, donna, di cui non conosciamo l’identità, come Matera o l’isola di Capri. La donna tut- non è idealizzata, Guttuso dipinge una tavia non viene analizzata sono in ambito la- donna reale, dalla muscolatura marcata vorativo, ma anche attraverso i nudi, dove il e con i peli sotto le ascelle, che rimanda- corpo femminile che sprigiona vitalità è letto no alla protagonista femminile che De- in chiave erotica. lacroix ritrae nella celeberrima opera “La La mostra, che rimase aperta meno di un me- libertà che guida il popolo”. L’artista rap- se, riscosse un inaspettato e straordinario suc- presenta una donna che come tante al- cesso di pubblico, registrando ben 20.000 vi- tre cade nel tentativo di strappare, così sitatori; un numero che rimane considerevo- La copertina del catalogo della mostra come indica il titolo, un appezzamento le ancora oggi.

RÉëí~ìêo=J=`oêåáÅá=~êíáÖá~å~äá Via Aurelia 698/A aáéáåíá=ÇÛ~ìíoêÉ Castiglioncello 0586. 752. 068 - 338. 2683368 Via Crimea 28 - 57126 Livorno - Tel. 338 2707378 16

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Dialogo aperto

Fontani tra novecento Voltolino Fontani: e contemporaneità Viandanti olio su tavola, cm. 50x70 Inaugurazione Sabato 23 marzo ore 17.00 La canzone Giacomo Romano la galleria sarà aperta anche domenica 24 dalle 17.00 alle 20.00 degli anni perduti

Un’opera inedita di Voltolino Fontani, un di Voltolino Fontani olio su tavola di cm. 185x87 da noi titola- l’Eros nell’arte ta Albergo di eterei silenzi costituisce an- autore: Giacomo Romano La Canzone che l’occasione per rivolgere lo sguardo al- degli anni perduti di Voltolino Fontani le successive evoluzioni espressive di que- Il piccolo volume, presentato alla libreria l’Eros nell’arte sto protagonista dello scenario artistico no- Feltrinelli di Livorno il 15 febbraio 2013, è vecentesco. il frutto della trascrizione della conferenza L’opera è riconducibile al ciclo de “La Can- tenuta da Giacomo Romano nella primave- zone degli anni perduti” che chiude il perio- ra del 2012 presso la Biblioteca F. Guerraz- do cosiddetto “dell’espressionismo psicolo- zi di Livorno. gico” e che costituisce al contempo il punto Protagonista è il dipinto di Voltolino Fonta- di ri-partenza verso linguaggi nuovi che ap- ni La canzone degli anni perduti, dal quale prodano anche a forme di astrattismo puro, l’autore ha tratto spunto per analizzare il te- ria Feltrinelli in via di Franco 14, la libreria astrattismo da lui peraltro a"rontato !n dal- ma dell’eros in pittura. Erasmo in via degli Avvalorati 62 e presso la la !ne degli anni 40 del secolo scorso. Il libro è in vendita a Livorno presso la libre- Galleria Le Stanze in via Roma 92/a. Signi!cative opere di altri artisti, tra cui Ben- venuti, Natali, Viani e Romiti, sono presenti H in questa rassegna ad evidenziare un vivace ed interessante dialogo con Fontani, sia sot- Sabato 6 aprile ore 17.30 il pubblico, libero e senza schemi, le moti- to l’aspetto stilistico che contenutistico. Ma vazioni che hanno generato il progetto che il dialogo continua nella contemporaneità. Dialogo Aperto vede a#ancate alla opere di Voltolino Fon- Gli artisti Enrico Bacci, Hemmes, Piero Pasta- tani, altre opere di artisti del passato e della caldi, Francesco Pelleschi, Valentina Restivo Conversazione sull’arte contemporaneità. e Massimo Lomi, hanno reso omaggio a Vol- Un approfondimento sul tema della mostra, Potremmo arrivare ad a"rontare argomen- tolino Fontani creando per questa speciale una conversazione sull’arte. Giacomo Ro- ti del tutto nuovi poichè saranno le opere circostanza opere ispirate dal suo lavoro. mano illustrerà in galleria, in un dialogo con esposte a condurre il dialogo.

Voltolino Fontani, Campagna 1950 - olio su tavola, cm.23x39 Gino Romiti, Paesaggio con cipressi - olio su tavola, cm.23x31 17 CARLO DOMENICI (1897-1981) di Mauro Barbieri

Carlo Domenici: “Nell’aia”, olio su faesite cm 50x70 - Coll. privata Livorno

tecnico artistica. Siamo ancora nel pieno delle in- no pur avendo vissuto un periodo nella $orida cul- $uenze macchiaiole Fattoriane, ed anche il giovane tura !orentina. L’entusiasmo diventa l’arma princi- Carlo ne assorbe i lati più veri e spontanei. La pas- pale per meglio a"rontare, con positività, anche i sione per la terra toscana, l’amore per la vita cam- momenti meno brillanti della sua evoluzione pitto- pestre, la stima che ripone in quei personaggi, sim- rica. La poesia poi, si inserisce nel contesto artisti- Carlo Domenici bolo del lavoro duro dei campi, lo trascinano in un co dando vita a dipinti caldi, reali ed al tempo stes- turbinio di emozioni, di stati d’animo che solo la te- so unici, pur sottolineando la ripetitività di alcuni uando si parla dell’importante Scuola Labro- la e i colori riescono a placare. Ecco spontanea la soggetti nelle varie fasi della sua crescita. La Tosca- Q nica del Novecento, cioè di quell’insieme di nascita di piccoli e grandi capolavori paesaggistici, na, come più volte sottolineato, diventa la “madre” artisti che rappresentarono, attraverso la propria con l’inserimento di greggi, contadini, buoi, caval- di tutte le sue creazioni anche se, solo tre zone ben pittura il periodo storico tra il 1900 e il 1950, non li, ma soprattutto scene di vita agreste dove il na- precise incideranno in maniera determinante. La possiamo non parlare di colui che più di altri ha sa- turalismo esplode in tutto il suo splendore croma- Maremma, con la sua natura selvaggia, dove l’uo- puto lasciare un impronta indelebile, ovvero Car- tico. Si respira l’aria di campagna, si avvertono le mo vive quasi in uno stato primordiale, da vita a di- lo Domenici. atmosfere gioiose, i ritmi del duro lavoro, siano es- pinti con toni forti e decisi. I suoi “Butteri” la rappre- Nato a Livorno nel 1897, si inserì ben presto, grazie si le magiche trebbiature, le delicate vendemmie, la sentano attraverso varie angolazioni, ognuna del- a doti naturali, in quegli ambienti culturali ed arti- raccolta delle olive o più semplicemente i momen- le quali incisiva e determinante. La forza cromatica, stici dell’epoca, venendo a contatto con personag- ti di svago come le scene di caccia. In molti capola- l’interpretazione e l’espressività di questi dipinti lo gi che ne segneranno la strada futura. vori si s!ora il “verismo”, ma vi sono elementi che ri- avvicinano ai capolavori del maestro Giovanni Fat- Giosuè Borsi, poeta e giornalista livornese, diven- conducono sempre la sua pittura al naturalismo di tori. Sono paesaggi incontaminati dove i profumi ne il padre spirituale di Carlo, spronandolo ad in- macchia. Sicuramente fu l’unico artista che riuscì, di una terra schietta e rude si ampli!cano e diven- traprendere il percorso artistico. durante la sua evoluzione pittorica,ad immortalare tano tali attraverso i suoi colori. L’Elba con le sue All’età di 13 anni era già all’Accademia di Belle Ar- ben tre zone toscane con le loro luci e tradizioni. “marine” e le sue viste paesaggistiche sono la se- ti di Firenze, tappa fondamentale per la formazione Pittore della Maremma, dell’Isola d’Elba e di Livor- conda vita dell’artista che sa apprezzare ed ama- re gli angoli più suggestivi dell’isola ed i suoi per- sonaggi marinareschi. La pacatezza dei soggetti, la poeticità degli ambienti e la serenità del luogo, creano uno stato d’animo particolare nel Domeni- ci portandolo ad eseguire in quel contesto, dipinti di indubbia bellezza. La sua “Livorno” merita una citazione a parte; una città che forse più di altre ha saputo dare ai suoi artisti i giusti stimoli. Le luci, i colori, i profumi cre- ano scenari unici e Domenici non si può esimere nell’immortalarli attraverso una tavolozza decisa e vibrante. La Fortezza Vecchia, il quartiere della Ve- nezia, la darsena toscana, le scogliere del Romiti o i viali di Antignano vengono rappresentati con im- peto e passione mantenendo le !nezze nei partico- lari ed una geometrica modernità d’insieme. Carlo Domenici è stato anche il pittore dei “momen- ti”, rappresentando scene di vita quotidiana, come gli amici intenti a giocare a carte sotto un pergola- to, oppure la nonna che racconta le !abe ai nipo- ti nelle vecchie aie di campagna. Un Carlo Dome- nici quindi tradizionale ma al tempo stesso rivolto al futuro con un linguaggio moderno e dinamico. Una pittura apprezzata oggi dai grandi critici e da un collezionismo sempre più alla ricerca di perso- naggi carismatici ed irripetibili. Un piccolo grande uomo che seppe quindi trasformare la pittura in un Carlo Domenici: “Giocatori sotto la pergola” - olio su faesite cm 50x70 - Coll. privata mezzo di comunicazione reale, vero e schietto. 18

5a Rassegna d’Arte Contemporanea dal 6 al 13 marzo Leopolda novembre 2012 Pisa - Stazione Leopolda All’interno della manifestazione, come da tradi- Per gli espositori e i visitatori, all’interno dell’am- zione, gli spazi collaterali dedicati ad importanti pio complesso che costituisce l’insieme dell’Ex ome ogni anno IdeArte propone negli spa- rappresentanti dell’arte contemporanea. Di par- Stazione Leopolda, sono presenti Bar e Ristoran- C zi espositivi della storica Stazione Leopolda ticolare interesse: ti, dove e possibile gustare piatti tipici della cu- di Pisa, “PisArt Expo”. La Rassegna, si svolge da tMo spazio dedicato ai grandi maestri: quest’anno cina Toscana. ben 10 anni ed è giunta alla 5a edizione in questa dedicato a due grandi artisti del novecento; La Rassegna, aperta al pubblico dalle ore 18:00 di prestigiosa sede, dove anche quest’anno saran- tla personale “Dipingere la Bellezza - Il femmi- venerdì 6 marzo, sarà presentata u#cialmente, al- no esposte le opere di artisti provenienti da ogni nile Reimmaginato” dedicata al noto pittore Pi- la presenza delle autorità cittadine e addetti di set- parte d’Italia, di qualsiasi tendenza, nelle disci- sano Enrico Fornaini; tore, alle ore 18,30 di venerdì 6 marzo, con inter- pline di : pittura, scultura, gra!ca, fotogra!a arti- tlo spazio Arte-scuola, con la presenza del Liceo vento critico del Prof. Ilario Luperini. stica e di reportage. Artistico “F. Russoli”di Pisa e Cascina; Orario: feriali continuato dalle ore 10:00 alle 20:00, festi- La rassegna, si rivolge senza di"erenza di gene- tle opere degli “Egol’artisti”della scuola del M° vi continuato dalle ore 10:00 alle 22:00 Ingresso Gratuito re e di linguaggio a tutte le espressioni artisti- Lorenzo Terreni; Organizzazione: che presenti nel variegato mondo dell’arte, ma ti pittori dell’Associazione Circolo arti !gurative Associazione Culturale IdeArtecav centro arti visive. il suo scopo principale è quello di poter met- “Il Ghibellino” di Empoli; Via E. Fermi, 27 Pisa tere in contatto artisti e appassionati dell’arte tla presenza dell’Ass.ne Itinerart, un gruppo di Info: contemporanea in modo da ampli!care il mes- valenti artisti-artigiani che proporranno le loro Presidenza: Gino Amaddio cell.340/8952069 e-mail: [email protected] creazioni; tuno spazio dedicato ai cimeli storici del Organizzazione e coordinamento: corpo dei Vigili del Fuoco, una collezione G.F. Palagano/Andrea Lazzerini cell. 349/4294917 e-mail: [email protected]; [email protected] unica nel suo genere ( mezzi di soccorso, attrezzature, divise e tanto altro); Segreteria e tesoreria: Salvini Germana cell. 328/2194011 e-mail: [email protected] Senza per questo dimenticare gli incon- tri letterari e i dibattiti, che di volta in Sito di riferimento volta saranno curati da noti rappresen- www.ideartecav.it e-mail: [email protected] tanti del panorama artistico-letterario. dove gli artisti interessati, possono trovare tutte le infor- Ricordiamo: mazioni necessarie per partecipare alla manifestazione. tFabiano Corsini con - “Arselle” al Fortino indicazioni: la ex Stazione Leopolda, Piazza Guer- di Bocca d’Arno - Felici Editori . Presenta- razzi, angolo via F. da Buti, si trova a 5 minuti dalla zione di Athos Bigongiali. Stazione Centrale di Pisa e dal centro città. Tutta la t Genny Biagioni con - “The sun and the zona è servita da ampi parcheggi. Moon - La profezia” romanzo di esordio ed Leopolda novembre 2012 il primo di una trilogia del genere fantasy . Catalogo della Rassegna: Il catalogo della saggio conoscitivo e dare una spinta vitale alle rassegna realizzato a cura di IdeArtecav in ele- nuove generazioni artistiche. L’arte comunicata gante brossura, comprendente tutti gli artisti e trasmessa attraverso punti di incontro liberi e presenti sarà disponibile nello spazio segreteria, apertamente gestiti, dove il confronto tra artista dove sarà sempre presente un rappresentante e pubblico sia privo di intermediazioni che spes- dell’Associazione per assistenza ed informazioni. so fanno lievitare i costi a discapito della divul- Fino ad esaurimento saranno disponibili anche i gazione e della conoscenza. cataloghi delle passate edizioni della rassegna.

La pianta degli stand La copertina del Catalogo 19 RICCARDO BESSI Il sof!o vitale e poetico della Natura

di Stefano Barbieri

on molti decenni or sono c’era chi soste- sempre rivelatorie di N neva che, in virtù di molteplici tentativi ed un dialogo incessante esperienze di deformazione o addirittura di ri- che egli intrattiene con la natura, con l’uomo e, verso le quali dimostra una certa facilità creativa. !uto del reale, ci si fosse avviati verso una pro- in fondo e in de!nitiva, con se stesso. Bessi ricon- La nostra attenzione viene colpita, in particola- gressiva e de!nitiva crisi della pittura paesaggi- duce il paesaggio alla sua realtà lirica, esaltando- re, dalla rappresentazione di un paio di scarpon- stica e !gurativa in generale. Artisti come Riccar- ne i particolari senza trasformare in chiave di so- celli, così riconoscibili nel design e nell’esibizione do Bessi sono a testimoniarci l’inesattezza di tali gno ciò che egli capta nel quotidiano, senza gio- di un noto marchio commerciale, quasi costitu- a"ermazioni, come, al contrario, si stia veri!can- care d’astuzia con il surreale. Il suo mondo poe- issero omaggio alla Pop Art, ma al tempo stesso do una graduale rivalutazione delle rappresenta- tico si esprime in spazi di grande respiro, strappi evocazione, quanto consapevole è di#cile dire, zioni !gurali. di paesaggio tipici della campagna e dei litora- del celebre “Natura morta con paio di scarpe” di li toscani, che tanto ama e in cui trova rifugio: Van Gogh. Da sempre, senza retorica o compia- profonde distese campestri, chiarissime campa- cimenti, Riccardo Bessi è geloso custode del suo gne punteggiate da innumerevoli, variopinti !o- mondo estetico. È, in de!nitiva e soprattutto, un ri, orizzonti di mare, cieli ora trasparenti e teneri paesista che, in una vita frenetica ed insicura co- dove giocano verdi primaverili, ora densi di nu- me l’attuale, sa ritrovare quell’intimo sentimento vole che sembrano rincorrersi, ora tenuamente della natura che sembrava smarrito. E un grande rosati d’alba o di tramonto. Lo stile semplice ma merito gli va riconosciuto, quello di riuscire a tra- personale di Bessi è dettato esclusivamente dal- smetterci uno schietto ed onesto messaggio di le sue emozioni, portate sulla tela con colori di bellezza e poesia, presentandoci tutto quello che rado cupi e burrascosi, più spesso liquidi e ripo- di bello e ricco ancora ci circonda. santi, anche laddove il tema dominante diviene il mare, che o"re all’artista serenità e pace men- Riccardo Bessi (socio dell’Associazione tale. Le marine talvolta sono sabbiose, ampie e Culturale “Arte a Livorno… e oltre con!ne”) selvagge, più spesso sono scoscese, a picco o de- dall’11 maggio 2013 (inaugurazione ore gradanti sugli scogli rocciosi, su cui l’onda, spes- 17.00) al 21 maggio 2013 sarà presente Secondo una tradizione antica, Bessi procede in- so increspata dal vento, frange i suoi $utti schiu- c/o Palazzo Pretorio a Vicopisano (Pi) curante di tutte le oscillazioni del gusto, mostran- mosi e bianchi, mentre mare e cielo si incontra- con una mostra personale dosi semplice e naturale. Pittore verista che non no mescolandosi nella trasparente sin- rinnega mai le sue origini artistiche, realista nella tesi del colore. L’assenza delle persone tecnica, non fa niente per nascondere la sua me- esalta ancor più il movimento delle raviglia dinnanzi alle visioni paesaggistiche, rac- onde, uniche a"ascinanti e vere prota- conta il mondo che lo circonda senza porsi de- goniste; la materia ora si addensa ora gli obblighi particolari. Le sue realizzazioni sono si ricompone o si lacera, sempre ener- gica e vibrante, mentre i colori assalgono o sva- niscono . È un lavoro costruito sulla semplicità com- positiva e su un ra#na- to gioco di contrasti tra zone scure e zone lumi- nose, un gioco di luce e di colore sulle varianti del blu e dell’azzurro. Il segno di- RICCARDO BESSI viene più insistito e l’amalgama Studio: Via Pedichella 36 cromatico particolarmente ricco di volumi nelle nature morte, in cui San Casciano di Cascina l’artista non manca di cimentarsi e Tel 050/8665316 - cel. 389/6947215

Via Grande, 214 LIVORNO zona: monumento 4 Mori Darsena Vecchia

Punto distribuzione di Lenzi e Morgantini ARTE A LIVORNO 20

sizioni e dalla loro indubbia piacevolez- za, non ci è sembrato fuori luogo chie- I volti di dere ad Araldo il signi!cato e la ragio- ne di queste esternazioni, che in quanto ritratti, possono sembrare a prima vi- ARALDO sta anacronistiche rispetto alla natura- le evoluzione che tutti ci aspettiamo dal- la pittura contemporanea. CAMICI In un recente incontro, Araldo Camici, a"rontando il discorso sui ritratti, ci ha Pittore particolare Camici, ben noto nel mondo risposto così: artistico labronico, che Alessandra Rontini de!- Dopo la solita scontata premessa che nisce “un artista senza tempo e fuori da ogni clas- ogni artista fa quel che sente con spon- sica convenzione, cui ognuno di noi dovrebbe sen- taneità e libertà, è mia opinione dire che tirsi a#ne per la sincerità, per la delicatezza e per il sono consapevole di quanto possa sem- rapporto di simbiosi fra realtà e fantasia…”. Non di brare anacronistico fare ritratti, dipinge- rado, chi ha modo di osservare i suoi lavori da tem- re volti nel campo cosiddetto !gurativo po s’imbatte nella rappresentazione di volti, so- dove tutto appare già detto e dove si è prattutto infantili, eseguiti in olio su tela oppure in portati piuttosto a cercare un’azione in- “sanguigno”. A tale proposito, già nel 2006 Fosco novativa. Se mi si domanda cosa m’ispi- Monti ebbe a dichiarare: “negli ultimi tempi Cami- ra a fare composizioni che nella acce- ci si è molto impegnato nel ritratto che sa captare zione comune sono considerate avulse con profonda psicologia e che esegue con grande rispetto al contesto pittorico moderno, perizia specie nel sanguigno…”. sinceramente non so rispondere in ter- Va detto che queste opere appaiono all’osserva- mini precisi, ma indubbiamente gioca- tore vere e proprie interferenze su quanto normal- no fattori importanti che ritengo validi mente ci o"re la sua produzione rivolta a soggetti in ogni epoca, quali ad esempio coglie- naturalistici, paesaggi, nature morte, visioni mari- re l’espressione del volto nella sua imper- ne e sub marine, o anche pure astrazioni intimisti- scrutabile interiorità, percorrere pittori- che rappresentanti, come egli ha più volte chiarito, camente quel mistero trasparente dai li- la sua matrice pittorica, il suo vecchio amore. Col- neamenti, esprimere in una parola la sua piti anche dalla forza espressiva di queste compo- personalità, quando non si tratti d’irripe- Olio su tela tibile che vale sempre la pena di catturare. D’altra parte Dubito che questa mia risposta apparentemen- non avviene forse così per un bel te semplice possa pienamente soddisfare, data la paesaggio capace di emozionare complessità dell’argomento, né che possa descri- che ci accingiamo a dipingere, se vere in modo esauriente il perché si ritrae un volto. non altro per la testimonianza di Forse questa è la ragione per cui, quando mi trovo vita che in sé racchiude? a farlo, io mai me lo domando.

Sanguigno su carta Olio su tela GRAN BAR AUTOLAVAGGIO di Biagi Paolo Via Grande 182/184 - 57123 Livorno Matteucci Tel. 0586 895170 - cell. 328 1211116 Autobotti-Autocarri -Auto -Moto Aperitivi e Caffetteria Via M. Mastacchi, 319 - Livorno Punto distribuzione rivista “Arte a Livorno. . . e oltre con!ne” Tel/Fax 0586 405247 21

te colte, costitui- scono per un galle- La Galleria rista una tappa che incornicia e pre- mia la propria pro- SAN BARNABA 2 fessione. Un even- Via Roma 7/A - Livorno - Inf. 0586 811808 - 335 7222036 to quindi coinvol- gente e signi!ca- Presenta tivo per la pittura dell’Ottocento e La raccolta di del primo Novecen- to, che vuole essere anche un omaggio ROBERTO MARCHETTI ad un collezionista milanese che è ve- La Galleria d’arte San Barnaba, in via dell’Or- tolo “ La raccolta Ro- nuto a mancare re- so 9 a Milano dal 26 gennaio al 13 febbraio berto Marchetti”. centemente. 2013 presenta una splendida mostra dal ti- Una preziosa risco- La mostra è accom- perta di opere del- pagnata da un pre- l’800-’900. zioso catalogo con Tra le !rme in esposi- testi critici tra cui zione, tra cui un nu- quello di Nicoletta cleo di dipinti prege- Federigo Zandomeneghi: “Riposo”, 1889 c. olio su tela, cm 55x46 Colombo. voli, molti dei qua- li storicizzati vi sono: Federico Zando- meneghi, Giovanni Boldini, Giuseppe Abbati, Giuseppe De Nittis, Odoar- do Borrani, , , Giacomo Favretto, Vincen- zo Cabianca, Gino Severini, Cristiano Banti, Giovanni (Nino) Costa, Angio- lo Tommasi, Francesco Gioli, Lodovico Tommasi, Vittorio Matteo Corcos, Eu- genio Cecconi, Plinio Nomellini, Cesa- re Bartolena, Mario Puccini, Ulvi Liegi (Luigi Levi), Ugo Manaresi, Sera!no De Tivoli, Nicolò Cannicci, , Giovanni Bartolena, Tito Conti, Giorgio Kienerk, Stefano Bruzzi, Pio Semeghi- ni, Luigi Conconi, Giorgio Belloni, Pa- olo Sala, Francesco Lojacono, Anto- nio Mancini, Pompeo Mariani, Giaco- mo Balla. Come sottolineato da Francesco Gat- to, titolare della Galleria San Barnaba, le occasioni per presentare una intera raccolta artistica, frutto di una passio- “Vittorio Matteo Corcos”: “Merlettaie” ne collezionista maturata in alcuni de- Giovanni Boldini: “Le amiche”, 1890 c. olio su tavola, cm 22x13,5 cenni e mirata a scelte qualitativamen- olio su tavola, cm 34x27

PROGRAMMA Sabato 16 marzo ma Associazione Culturale). Centro Culturale t Saluto del Presidente Circ.1 Tema dell’incontro la scuola Daniela Bartolucci labronica e la personalità di t Esibizione del coro Etno-Jazz Ferruccio Rontini. Massimo Luschi della corale polifonica “Gui- La rassegna osserverà il do Monaco” seguente orario: Rassegna t Esposizione Pittura-scultura Sab. 16 marzo - 16.00/19.00 t Presentazione di una mo- Dom. 17 marzo - 10.00/12.00 stra di modellismo su monu- di Pittura e Scultura Da Lunedì 18 a Venerdì 22 menti del passato”Livorno 10.00/12.00 - 16.00/19.00 C/O Sala Auditorium - Circoscrizione 1 antica” Per informazioni t Evento culturale con la par- Via Gobetti, 11 (dietro la PAM) - LIVORNO Centro Documentazione tecipazione della Dott.ssa Spettacolo Inaugurazione Sabato 16 marzo 2013 - ore 16.00 Alessandra Rontini (Vice di- Circoscrizione 1 (La rassegna sarà visitabile !no al 22 marzo 2013) rettrice rivista d’arte “Arte a Tel/fax - 0586 421226 Livorno… e oltre con!ne” e Centro Culturale M.Luschi socia fondatrice dell’omoni- 340 9198759 (A. Fornaciari) 22 FERNANDO TERRENI Dal buio, uno squarcio di luce

di Stefano Barbieri

opo aver a lungo lottato invano, Fernando Terreni ci ha lasciato pre- Dmaturamente poco più di due anni fa, e lo ha fatto come è nel suo stile, discreto, delicato e mite, lasciando tutti senza parole. È restato e resterà nella memoria dei famigliari, dei tanti amici, nella me- moria degli artisti insieme ai quali è cresciuto, di quanti lo hanno cono- sciuto e stimato, perché ciascuno, a suo modo, lo ritroverà sempre nella sua arte. Vogliamo parlare di lui al presente. Languide e serene atmosfere marine concorrono nel descrivere il racconto !gurativo di Terreni; tocchi morbidi e precisi, quasi in punta di pennello, de!niscono con rara e#cacia Fernando Terreni: “l Romito” scenari ai quali l’autore sembra davvero legato da un rapporto profondis- acquerello e tempera - cm 35x46 - collezione privata simo. La fresca immediatezza dell’acquerello, spesso accompagnato dal- dona nelle sue opere, dalle quali scaturisce e si dilata un senso di intima e la tempera, si sposa perfettamente con la sicura manualità che l’artista ci profonda poesia. Acquerello che, come noto, è genere di#cilissimo, che respinge qualsiasi grossolanità o manierismo: non consente la correzione di eventuali errori nella scelta delle cromie, non ammette !nzioni, virtuo- sismi o furberie. L’amore per il mare a#ora da ogni pennellata, da ogni tocco, da ogni sensibile scelta cromatica. Silenti imbarcazioni dal caratte- ristico aspetto familiare sono colte durante momenti di tranquillità e soli- tudine; sono tirate in secca, adagiate sulla spiaggia o ancorate nella sicu- ra tranquillità del porto, quasi a voler trasfondere nello spettatore la sere- nità che abita il cuore dell’autore. Mentre il mare asseconda ed accarezza

Fernando Terreni: “Nudo di donna” - acquerello cm 38x25 Fernando Terreni: “Passione” - acquerello cm 42x29 23

Fernando Terreni: “Pudore” - acquerello cm 37x36 - le chiglie, queste barche ci appaiono vive, diventano attrici di una tenue e ra#nata rappresentazione teatrale, sembrano appartenere ad un mon- do lontano, dove la vita, il suo $uire, si sia fermato. Ri$essi e tremolii vi- branti delle forme si specchiano sull’acqua che sublima il suo stato liqui- do in una dimensione realistica, quasi fotogra!ca, mentre la strati!cazio- ne delle velature si incastona all’interno di un alternarsi di una coloristica dalle tinte sempre misurate, entro le quali emerge dal foglio una luce ora cristallina, ora trattenuta e quasi smorzata. L’attenzione di Terreni, soven- te rivolta alla rappresentazione dei paesaggi e delle vedute, non disde- gna certo anche altri a"ascinanti motivi, quali i nudi ed i ritratti. Le sue Fernando Terreni: “Luci ed ombre d'estate” - acquerello cm 51x36 donne sono creature che vivono pienamente la propria !sicità: ritratte in corpi è funzionale alla ricerca di un sentimento estetico, laddove la pro- interni, ora sono colte in atteggiamenti accattivanti e seducenti, ora con- posta della sensualità ha sempre il timbro nobile che la riscatta dalla vol- servano una sorta di leggerezza e di innocente freschezza fanciullesca, garità. Anche nel ritratto, come è sua caratteristica peculiare, l’artista in- esaltate dalle trasparenze dell’acquerello. La luce si insinua nelle sagome serisce la propria particolare sensibilità, tanto più evidente nei volti rugo- delle !gure, ne suggerisce la struttura anatomica, ma l’artista non scen- si degli uomini che portano in sé tutto il bagaglio di un profondo vissuto. de mai nella rincorsa al particolare, al dettaglio. La caratterizzazione dei Ed è interessante notare come il suo amore per il colore spesso lo spinga ad avvicinarsi al soggetto, !no a realizzare dei primissimi piani che qua- si rimandano al fotogra!co, tagli moderni e particolari che negano il fon- do, lo spazio intorno, mentre le stesure cromatiche vanno a delineare le anatomie. Con pazienza, con dedizione, con passione, Fernando Terreni ha portato avanti il suo dialogo pacato, ha a#nato nel tempo la sua tec- nica per o"rirci, ed o"rirsi, composizioni di particolare fascino estetico ed introspettivo. Le sue luminose immagini, all’insegna della grazia e della gentilezza, con a"ettuosa partecipazione restituiscono al nostro sguardo un’armonia vagheggiata, ci proiettano in una realtà in cui luce, bellezza e colore sono i segni evidenti di un godimento che coinvolge non solo l’oc- chio ma anche lo spirito. È un mondo che ci parla di noi stessi, del nostro passato e del nostro futuro, della nostra intimità: sensazioni chiare, sere- ne e limpide in una atmosfera calma e palpitante di VITA. FERNANDO TERRENI Info: 333 2030048 - 366 5926702 - email: [email protected] Fernando Terreni: “Trastevere” acquerello e tempera, cm 30x48- collezione privata Internet: www.associazioneartealivorno.it 24

lo ad una ricerca del realismo, l’ar- Le Caricature di tista non rappresenta solo ciò che è brutto, come un naso prominente o il decadimento !sico di un anziano, LEONARDO DA VINCI ma eccentua anche i difetti dei per- sonaggi che ritrae, creando un ef- fetto ironico. Questa ricerca dell’iro- nia, che gioca sugli eccessi, è il tipi- co umorismo toscano: la be"a. di Olimpia Martinelli Di fatto la be"a, nasce proprio in Toscana, e ai tempi di Leonardo ha già una tradizione molto antica; questa comicità violenta, sarcastica uello che poco si sa su Leo- i sentimenti incidano sulla !siono- e feroce ha permesso a molti artisti Q nardo era il suo essere tra- mia umana, o solamente per rap- di varcare i con!ni dei canoni este- sgressivo, in tempi in cui pochi tro- presentare come le reazioni uma- tici dell’epoca e rispecchiare la real- vavano il coraggio di esserlo. ne si manifestino realmente nella tà della vita quotidiana. sposarono le posizioni controcor- Leonardo, già dai tempi dell’Ado- !sionomia, creando anche smor!e Leonardo non si limita ad ironizza- renti di Leonardo, a tal proposito si razione dei Magi degli U#zi e della re sugli uomini di ogni età, ma iro- riporta in calce, la lettera che Guic- Battaglia di Anghiari, rivela uno spi- nizza anche sulle donne, andando ciardini inviò a Macchiavelli, rac- rito di osservazione più acuto del contro l’ideale della donna perfetta contandogli di un’incontro avvenu- normale, o forse meno esitante nel ed angelica che la letteratura e l’ar- to tra lui ed una prostituta : dimostrare ciò che il nostro corpo te del tempo divulgavano. Da Vinci, “È le si vedeva prima un ciu"o di ca- esprime in determinate situazioni. rifugge i canoni del tempo, predili- pelli fra bianchi e neri, cioè canuticci, Vediamo nella !gura qui sopra, co- ge il realismo, che eccentuato nel- e benchè l’avessi el cocuzolo del ca- la be"a, da vita a donne a dir po- po calvo, per la cui calvizie a lo sco- co ributtanti. Le !gure femminili e perto si vedeva passeggiare qualche maschili sono rappresentate negli pidocchio, nondimeno e pochi ca- abiti del tempo e la be"a di Leonar- pelli rari le aggiugnevano con le bar- do gioca anche su questo aspetto. be loro in!no su le ciglia; e nel mez- Le donne sono perfettamente pet- zo della testa piccola e graziosa [..] tinate, i loro capelli paiono sorretti li occhi aveva uno basso et uno alto, da impalcature nascoste che li sol- et uno era maggiore che l’altro [..] il levano verso l’alto, al di sotto però naso era con!tto sotto la testa arric- di questa cura nei dettagli troviamo ciato in su, e l’una delle nari tagliata, Madonna dei Fusi (1501 ca.), New York, piene di mocci; la bocca somigliava collezione privata. quella di Lorenzo de’ Medici, ma era Leonardo di ser Piero da Vinci sgraziate e poco gradevoli, che si torta da un lato e da quello n’usci- (Aprile 15, 1452 - Maggio 2, 1519) oppongono a ciò che la perfezione va un poco di bava, chè, per non ave- classicista tanto censurava. Leonar- re denti, non poteva ritenere la scili- me nella Battagli di Anghiari, que- do però è anche obbligato a rispet- va; nel labbro di sopra aveva la bar- sto vecchio riprende la smor!a di tare i gusti del tempo, per accon- ba lunghetta, ma rara; el mento ave- ferocia e di passione propria dei ca- tentare le richieste dei suoi com- va lungo aguzzato e torto un poco in valli, senza il minimo contegno e ri- mittenti. Possiamo vedere quindi, su, dal quale pendeva un poco di pel- spetto verso un’ etica rappresenta- nella !gura qui in basso, la versa- le che le aggiugneva in!no a la facel- tiva che predilige il bello, il paca- tilità di Leonardo, pronto ad acco- la della gola.” to e il soave in ogni possibile situa- gliere ogni tipo di richiesta. Le ve- zione. re e proprie caricature di Leonar- Leonardo quindi, si oppone al gu- do da Vinci, sono state eseguite su sto classicista e perfezionista del semplici fogli, questo perché sola- tempo, o per una ricerca di tipo mente nel disegno l’artista era libe- volti orripilanti. I vestiti delle signo- personale, su come le passioni ed ro di esprimersi, rifuggendo dai ca- re, seguono ovviamente la moda noni estetici che i committenti del- del tempo e sono corredati anche le opere pittoriche richiedevano. da collane, ma le ampie scollature Indubbiamente c’è da sottolineare lasciano intravedere la pelle caden- il ruolo innovatore di Leonardo, il te, di chi con poco gusto si oppone quale non subisce le in$uenze del- all’avanzare degli anni. L’artista qui, la sua epoca (400’-500’), ma si osti- oltre a fare dell’ironia, sfata anche il na ad indagare e a rappresentare mito della bellezza femminile, che ciò che realmente la vita quotidia- l’arte e la letteratura attribuivano na mostra. Spesso però, le caricatu- forzatamente al gentil sesso. Molti re di Leonardo non si limitano so- artisti e letterati Toscani del tempo 25 26

la al suo pubblico. Che si tratti di un inda- DAVID gine introspettiva dell’essere umano ci viene anche suggerito dalla scelta di una prospettiva ae- GIROLDINI rea dell’immagine; è come lasse 1965, livornese , si diploma in De- se egli stesso si ponesse C corazione Pittorica all’istituto “A. Passa- ad osservare dall’alto glia” di Lucca e nella sezione Pittura all’Acca- le relazioni giornalie- demia di Belle Arti di Firenze. re nelle quali ogni es- Artisticamente nasce seguendo le orme dei sere umano è coinvol- te del colore inse- pittori cosiddetti “della nuova !gurazione”, to, arte!ce e garante rendo in un conte- che si esprimevano all’insegna del “realismo al tempo stesso. sto lineare toni esistenziale”, tralasciandone però gli aspet- A rimarcare questo con- brillanti di co- ti contenutistici politico-sociali prettamente cetto di ri$essione perso- lore blu, ros- legati ad un periodo ormai sbiadito, supera- nale dell’artista non è sol- so e giallo mai to. La sua ricerca pittorica oggi si basa sull’in- tanto l’inquadratura aerea ma messi a caso dagine introspettiva dell’essere umano e dei anche il taglio stesso dell’ inqua- ma con lo sco- suoi comportamenti giornalieri in un conte- dratura che sta ad indicare, con origi- po ben preciso sto di in!nite interrelazioni che ne condizio- nale astuzia, una particolarità della scena sul- di mettere in relazione nano l’equilibrio. la quale l’artista sta concentrando la sua inda- una realtà visiva di facile apprendimento con Occorre leggere le opere di David non come gine; tutto il resto è una cornice, non ben de- una realtà interiore evidentemente più na- una semplice immagine istantanea della real- !nita, dentro la quale l’essere umano è, bene scosta. tà ma è necessario andare oltre la perfetta de- o male, incastonato. Alessandra Rontini scrizione visiva; egli indaga su ogni compor- L’opera di David Giroldini non va semplice- tamento umano mosso spesso dalle angosce mente osservata e ammirata per la perfetta DAVID GIROLDINI e dai tormenti del “saper vivere” ad ogni età aderenza alla realtà ma va letta passo passo, cell. 349 1630799 dall’infanzia alla vecchiaia, ogni stagione ha i immagine dopo immagine, personaggio do- e-mail: [email protected] po personaggio. L’artista ci conduce dolce- suoi colori, le sue luci e le sue ombre ed è at- www.david-giroldini.it traverso queste sfumature che l’artista si sve- mente nel suo mondo attraverso l’uso sapien-

re successi e consensi di pubblico e critica, e rarla, ed anche per liberarsi dal peso della sto- LUCA lo hanno riconosciuto come uno degli artisti ria. Successivamente ha sentito molto forte l’esi- più interessanti nel panorama artistico con- genza di una pittura ancora più gestuale, più !- temporaneo. Tra le mostre organizzate nel- sica, sicuramente perchè in$uenzato dall’arte BELLANDI la sua Livorno, ricordiamo quella suggestiva americana che lo ha “investito”, come lui stes- uca Bellandi è nato a Livorno nel 1962. promossa dal Comune di Livorno e dall’Asso- so ama precisare, sia a livello artistico, sia lette- L Ha frequentato l’istituto d’arte a Pisa e nel ciazione Itinera svoltasi nella splendida strut- rario che musicale. La sua ricerca artistica s’in- 1985 ha conseguito la laurea all’Accademia tura ottocentesca di Villa Fabbricotti nel 2010 terseca con la ricerca di un’America ancora da d’arte di Firenze.Inizia dai classici, poi succes- e intitolata “DAM” esplorare, ancora patria del sentimento dell’uo- sivamente scopre l’arte e l’underground ame- “… La sua attività pittorica si rifà inizialmente mo post-moderno. Come nei pittori di paesag- ricano. L’artista livornese si è imposto con una ad autori “classici” con interventi su opere fa- gio inglese del XIX secolo, che cercavano il do- !tta serie di mostre in Europa e negli Stati mose nell’intento di liberarsi dalla storia; in un lore e la luce per rendere intense sensazioni sce- Uniti che l’hanno secondo momento Bellandi entra in contat- niche, così Bellandi trova nel quotidiano e nella visto colle- to più intimo con l’arte e l’underground ame- natura stessa un tipo di pittura che fa del gesto e ziona- ricano. Nel 1994 è nominato direttore artisti- del colore, l’espressione più intensa di un intimo co nel settore Arti Visive dell’associazione cul- modo di sentire. Lascia così ria#orare i ricordi, turale “Atelier delle Arti” di Livorno, dove inse- e a livello gra!co anche un modo più “infantile” gna pittura e disegno. Già dalle opere del ’98 si di a"rontare l’arte. può notare una ricerca di forma espressiva libe- Nell’ultimo periodo artistico c’è l’essenza del suo ra, il tentativo di mettere la tecnica al servizio lavoro che unisce tempi storici diversi e sintetiz- dell’idea, senza limiti ed inibizioni. Le za pittura e scrittura: racconta storie attraverso sue prime opere sono un trbuto un linguaggio personale. Esclude volutamente agli artisti “classici” per entra- le !gure, le persone, raccontandone però le lo- re in simbiosi con loro e per ro storie attraverso ciò che indossano, ciò che farlo interviene sulle stesse usano, attraverso gli oggetti che ci de!nisco- opere riproducendole e dan- no. L’abito è un simbolo, fa la storia della per- do una propria interpretazione sona, distingue le razze le nazionalità, lui stes- personale. Un intervento casuale so ricerca abiti usati per vestire le storie, entità di negazione verso l’opera, per supe- diverse…”

Studio d’Arte dell’800 s. r. l. Via Roma 63/67 - Livorno - Tel. 0586. 815200 “Pittura toscana e-mail: studioarte800@libero. it tra ottocento e novecento” www. 800artstudio. com 27

Ra"aellino De Grada sostiene che i piani colo- to interiore che conducesse ad GIANFRANCO rati di Biagini corrispondono un modo nuovo di porsi di all’ingigantimento di un og- fronte alle situazioni, pas- BIAGINI getto, , sia pure un parti- sando alle larghe e puris- colare decorativo; sono sime campiture dedica- ianfranco Biagini nasce a Livorno e da la trasformazione di un te ai particolari carpite G sempre la grande passione per la pittura oggetto reale nella sua al “tutto”, particolari se- ha coinvolto la sua vita. Nel tempo una lunga li- immagine ideale che greti di un insieme in- sta di esposizioni ha caratterizzato lo sviluppo l’artista ha maturato travisto e perduto ma della sua opera. in sè approfondendo il felicemente risolto per Hanno detto di lui... Molti e importanti critici senso dell’espressione ingigantimenti, con- hanno parlato di Gianfranco Biagini. Conside- colorata. trasti, allusioni...... riamo, per mancanza di spazio, soltanto picco- Dino Carlesi è un gran- (Silvano Gazzarri ) li signi!cativi estratti di quattro importanti per- de maestro che da sem- Ha frequentato la Scuo- sonaggi della cultura che hanno scritto per lui: pre ha seguito il Biagini la del Nudo all’Accade- Tommaso Paloscia ne tentò un accostamento nel suo percorso artistico e mia delle belle arti di Car- particolare e intelligente ai maestri livornesi ri- racconta di lui che ben pre- rara. Ha partecipato a va- manendo stupito dal mondo in cui Biagini era sto cominciò a mettere ordi- rie rassegne d’Arte riscuoten- riuscito a “scovare nei medesimi motivi o"erti ne nell’enfasi e nella ricca disarti- do pareri favorevoli e premi. Ha dalla realtà a quei maestri insigni ulteriori sen- colazione della sua ricerca preceden- all’attivo numerose mostre personali. sazioni degne di essere riproposte in una pittu- te, privilegiando la misura formale e recuperan- Suoi lavori si trovano collocati presso collezioni ra moderna capace di esprimere valori nuovi “. do così se stesso e quella tradizione toscana di pubbliche e private, nelle Pinacoteche dei co- Enzo Carli notava che il Biagini “giustappone- rigore strutturale cha ha !nito per coinvolgere muni di Firenze, Bologna, Livorno, San Sepol- va, secondo ritimi per lo più statici ma scivolan- anche reprobi come Lorenzo Viani e scettici co- cro (AR), Recanati (MC), San Pietro in Palazzi (LI), ti, aree di colore il cui dilatarsi è contenuto en- me Ottone Rosai, senza nulla togliere loro di re- Pomarance (PI), Guradistallo (PI), “Palazzo della tro limiti di nitidezza e rigori geometrici; di una alistico e di popolare. Continua Carlesi dicendo Provincia” Catanzaro, Rosignano Marittimo (LI), nuova, inedita geometria nella quale non si sa che Biagini ha operato “per successioni”, non ha Nova Milanese e Siena. quanto spetti all’istinto o al calcolo operanti in ridotto tutto ad un problema di tecniche; pri- Per informazioni sull’artista: stretta reciprocità”. ma ha seguito il sentiero dell’approfondimen- www.artealivorno.it/gianfrancobiagini

anche a soggetti religiosi di grandi dimensioni: so la sua tavolozza Nilo entra in contatto con il NILO nel 2006 presso la Chiesa di Via della Madon- passato, lo vive e lo rende visibile agli altri con na a Livorno è stata collocata una pala d’alta- le sue statue, i suoi templi, le sue rovine esalta- MORELLI re “La Madonna che scioglie i nodi” commissio- te all’interno di sognanti parchi, irreali ma rea- nata all’artista da Don Gustavo. li al tempo stesso… Nilo, ha bisogno di cambia- asce a Livorno dove abita e lavora da pro- La sua pittura più recente si so"erma maggior- re pur rimanendo legato al suo verismo o me- N fessionista dell’arte; personaggio eclet- mente ai soggetti di nature morte che egli raf- glio classicismo puro, !ne e delicato… Elabora tico si dedica con lo stesso impegno e succes- !gura cogliendone i dettagli !no a leggerne i i rossi, i gialli, colori caldi, d’impatto, e li trasfor- so alla pittura, alla scultura e, in gioventù, alla contenuti più profondi; non si tratta di sem- ma in porcellane, peluche, delicate sete, il tutto musica. Negli anni 1960-64 frequenta la Libera plici riproduzioni, egli coglie l’essenza di ogni armoniosamente inserite in composizioni clas- Accademia d’Arte Trossi Uberti di Livorno sot- oggetto ra#gurato. siche…» to i preziosi insegnamenti di Gastone Benve- Entra a far parte del Gruppo Labronico nel Mauro Barbieri nuti, Giancarlo Cocchia e delle scultore Giulio 1999 partecipando da allora a tutti gli eventi (da “Nilo Morelli- La Madonna che scioglie i nodi” in Guiggi. Terminata la scuola, intraprende una espositivi. Vincitore di numerosi premi tra cui «Arte a Livorno… e oltre con!ne », n. 5, giugno 2006) propria e personale strada il prestigioso “Mario Borgiotti” al «… Sulle lussureggianti rive di corsi d’acqua artistica fatta di ricerca Rotonda. e appartati laghetti, si ergono nei primi pia- elaborazione e stu- È socio dal 2013 ni, con grandiosità mai invadenti, le presen- dio dei colori. dell’Associazione ze marmoree di edi!ci classici e statue guer- Dal 1980 al 1994 Culturale “Arte a riere sullo sfondo, tempietti e colonnati greci, circa Morelli si Livorno…e oltre sembrano quasi, con la loro plastica bellezza, dedica ad un con!ne” volersi porre come contraltare alla aridità del ciclo pittorico Tra gli altri hanno presente » particolare fat- scritto di lui: (da “Nilo Morelli” in «Arte a Livorno… e oltre con!ne », to di un imma- «… I dipinti piacevoli e n. 4, luglio 2009 – Speciale Rotonda) ginario fanta- ammalianti, trasudano NILO MORELLI stico: un percor- di romanticismo e deli- Via Mayer 71 - Livorno so di immagini tra cata poesia, sogni che si Tel. 0586 801113 - cell. 333 4283380 neoclassicismo e vi- trasformano in realtà e sioni esoteriche. Si dedica la realtà in sogni. Attraver- Internet: www.artealivorno.it/morelli

57125 Livorno - Via Mayer, 45 (P. zza Goldoni) Tel. 0586 839547 - cell. 339 7951064 HPDLOLQIR#JDOOHULDGDUWHJROGRQLLW‡ZZZJDOOHULDGDUWHJROGRQLLW Renato Natali Renato Natali “Via della Coroncina” “Pittura Toscana tra ’800 e ’900” “La rissa” 28 Il presepe di BIAGIO CHIESI benedetto dal Vescovo di Livorno

abato 26 gennaio 2013, lo spe- alizzazione del progetto è stata re- S ciale presepe del pittore Bia- sa possibile grazie all’amore e alla gio Chiesi, presentato la notte di passione messa in campo da Don natale nella Chiesa di Sant’Andrea Edoardo, parroco della Chiesa, il a Livorno è stato benedetto dal quale, rimasto colpito dai dipin- Vescovo di Livorno Mons. Simo- ti di Chiesi, durante una sua mo- ne Giusti. stra personale svoltasi nel Teatro, L’opera, che resterà istallata e a di- ha voluto che lo stesso realizzas- Biagio Chiesi: “Opera Chiesa Sant'Andrea” - Livorno sposizione della nostra città per se un qualcosa di unico per i fedeli un anno intero, rappresenta uno del quartiere e non solo. Una gran- cro e l’arte:la luce di Dio nel segno e oltre con!ne e del Toscana Ar- scorcio della bellissima Terrazza de partecipazione di pubblico ha dell’uomo” che si è svolta, come te). Tra gli intervenuti, anche Pao- Mascagni di Livorno, con gli ele- accompagnato, insieme alle mag- detto all’inizio, sabato 26 gennaio lo Frediani (Presidente Toscana Ar- menti più rappresentativi tra cui il giori autorità cittadine (Sindaco 2013 alle ore 11. 30 presso la Chie- te Giovanni March). faro, il gazebo e il mare. di Livorno Alessandro Cosimi), il sa di S. Andrea a Livorno. In questa L’evento si è concluso con un rin- Sotto i pannelli dipinti dall’artista Presidente della Provincia di Li- occasione è stata quindi benedet- fresco e la visita di una mostra livornese è stata collocata una bar- vorno Giorgio Kutufà, Il Vescovo ta l’opera del pittore livornese Bia- dell’artista livornese con in esposi- ca al cui interno spiccano le imma- di Livorno Monsig. Simone Giusti, gio Chiesi (Socio dell’Associazio- zione 25 opere caratteristiche del gini tradizionali del presepe. La re- la manifestazione culturale “Il Sa- ne culturale ARTE A LIVORNO… pittore.

Un momento dell'evento Le autorità e il pubblico presente all'evento 29 ATHENA Via di Franco, 17/19 (ang. via Cairoli) - LI Tel. e Fax 0586 897096 Cell: 339 7148466 info@galleriaathena. it www. galleriaathena. it Cinquant’anni

di galleria d’arte a Livorno Un momento della mostra rrivare in un matrimonio a fe- cali di via di Franco. L’evento, ac- Giulio Ghelarducci, Oscar Ghiglia, fatto la storia della pittura del pri- Asteggiare le nozze d’oro, in al- compagnato da un pregevole ca- Paulo Ghiglia, Luigi Gioli, Guido mo e secondo novecento Tosca- tre parole cinquant’anni passati in- talogo a cura di Michele Pierleo- Guidi, Giulio Guiggi, Beppe Guz- no, a quelli contemporanei, ricer- sieme tra un uomo e una donna, è ni, con testi di Nicola Micieli e dello zi, Giorgio Kienerk, Krimer - Cristo- cati dalle nuove generazioni di col- sicuramente un traguardo, oggi, stesso Michele, è voluto essere an- foro Mercati, Marcello Landi, Lan- lezionisti d’arte. sempre più raro, ma al tempo stes- che un omaggio a tutti i collezio- do Landozzi, Moses Levy, Ulvi Lie- Sono certo, conoscendo la pro- so ricco di profondi signi!cati. nisti che nel corso dei cinquant’an- gi, Llewelyn Lloyd, Giovanni Lomi, fessionalità e la passione che da Una vita insieme, tra un marito e ni di attività della Galleria, hanno Masaniello Luschi, Luigi Magheri- sempre accompagna l’attività del- una moglie, alternando momenti apprezzato ed acquistato le opere ni, Ugo Manaresi, Giovanni March, la Galleria Athena, che questo pro- positivi a quelli negativi, soddisfa- dalla famiglia Magherini - Pierleo- Manlio Martinelli, Guglielmo Mi- getto porterà in futuro nuove sod- zioni e delusioni, ha senza dubbio ni. La mostra, è stato inoltre un mo- cheli, Corrado Michelozzi, Alfredo disfazioni sia alla famiglia Pierleo- un grande valore. mento d’incontro, con quegli arti- Muller, Renato Natali, Plinio No- ni, che a tutti quei collezionisti ed Festeggiare invece cinquant’anni sti contemporanei, promossi quo- mellini, Vittorio Nomellini, Anchi- artisti che da sempre hanno ripo- per un’attività, è un traguardo ec- tidianamente dalla Galleria. se Picchi, Mario Puccini, Gastone sto !ducia nell’operato di questa cezionale, specialmente se que- Ecco quindi, accanto a stupende Razzaguta, Renuccio Renucci, Gi- storica galleria d’arte. sto, riguarda il mondo dell’arte. A opere di artisti del calibro di: Adria- no Romiti, Ferruccio Rontini, Ot- (Mauro Barbieri ) dicembre 2012, la Galleria d’ar- no Baracchini Caputi, Giovan- tone Rosai, Luigi Servolini, Mario te Athena di Livorno, è riuscita in ni Bartolena, Benvenuto Benve- Sironi, Aristide Sommati, Seve So- questo, ed ha voluto festeggiar- nuti, Silvio Bicchi, Mario Borgiot- spizio, Oreste Cesare Tarrini, Stefa- lo insieme ad amici, amatori d’ar- ti, Davide Calandra, Leonetto Cap- no Ussi, Gianni Vagnetti, Lorenzo te, giornalisti, critici d’arte e arti- piello, Eugenio Caprini, Alimondo Viani, Giulio Cesare Vinzio, Alberto sti contemporanei, organizzando Ciampi, Mario Cocchi, Vittorio Mat- Zampieri e Giovanni Zannacchini, una importante mostra nei suoi lo- teo Corcos, Alvaro Danti, Vitaliano l’esposizione dei dipinti di Stefano De Angelis, Carlo Bottosso, Franco Campana, Stefa- Domenici, Charles no Ciaponi, Ra"aele De Rosa, Ren- (Karel Gustav) Dou- zo Galardini, Massimo Lomi, Nedo delet, Francesco Luschi, Mario Madiai, Piero Pasta- Fanelli, Giovanni caldi, Dino Pelagatti. Fattori, Raoul Dal La mostra, che si è conclusa a gen- Molin Ferenzona, naio 2013, pur avendo rappresen- Mario Ferretti, Ca- tato il raggiungimento di un tra- !ero Filippelli, Um- guardo importante, è voluta an- berto Fioravanti, che essere l’inizio di un progetto Voltolino Fontani, che vedrà, nel proseguo dell’at- Gabriele Gabrielli, tività galleristica, l’a#ancamen- Ra"aello Gambogi, to di artisti storicizzati che hanno La copertina del Catalogo CORNICI CHIELLINI di Furio e Monica DIPINTI nuove cornici NOVITÀ ARTICOLI BELLE ARTI artigianali a mano LAVORAZIONE ARTIGIANALE CORNICI CONSEGNE A DOMICILIO E mail: Nuovo sito internet [email protected] 7JB$FTBSF#BUUJTUJ -JWPSOPtTel. 0586.898.878 - Fax 0586.219.959 www.chiellini.com

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CHIUSO CHIUSO LA DOMENICA LA DOMENICA RISTORANTE 30

La scomparsa di LUCIANO BONETTI memoria storica dell’arte a Livorno

gio a Mario Borgiotti, fondatore del Premio Roton- da, in occasione dell’inaugurazione di un suo bu- di Mauro Barbieri sto a Villa Fabbricotti. E per esser certo che era sta- Dir. Editoriale “Arte a Livorno… e oltre con!ne” to recapitato e per la novità di avermi trasmesso, seppure di poche righe, un secondo pezzo (l’al- tro è quello su Dorino Dori che pubblichiamo nel suo apposito spazio a pag. 23), mi telefonò appe- uando a Livorno parlavi di pittura e vole- na tre giorni prima della ferale notizia, raccoman- Qvi sapere qualcosa di particolare sugli arti- dandomi di dare lo spazio dovuto. Ora quella let- sti labronici bastava chiedere a Luciano Bonetti, il tera, con speci!cato “scritto all’ospedale” in gra!a quale con garbo ti sciorinava date, aneddoti, cu- verticale, su un foglio A4, ultra riciclato, con tan- Gruppo Labronico: S.Borgiotti, N.Luschi, Luciano riosità con una precisione fantastica. Era un rife- to di toppe di carta varia, attaccate con la coccoi- Bonetti mentre presenta la mostra alla Galleria rimento culturale di primo piano, un giornalista na per cancellare precedenti frasi o parole (come Athena di Livorno (2008) su cui fare riferimento, ma soprattutto era il testi- era suo uso, così come l’utilizzo delle carte veline mone vivente di tante manifestazioni, di centina- nonostante siano da decenni scomparse dalla cir- Non solo fedele e preciso cronista ma anche vo- ia di mostre personali e collettive, il terminale con colazione), rimane il suo ultimo manoscritto-bri- litivo segretario: prima di essere nominato socio il pubblico di tutti gli artisti livornesi. Si de!niva il colage, e soprattutto il ricordo e la testimonianza onorario del Gruppo Labronico, lo ha diretto per biografo del Premio Rotonda, avendo conosciuto di come a 88 anni suonati e con gli acciacchi che una trentina di anni; è stato pure tra i personaggi personalmente tutti i più grandi artisti che si era- iniziavano a prendere il sopravvento, non aveva ri- di spicco e «biografo» del Premio Rotonda. no a"acciati alla storica manifestazione ardenzi- nunciato ad una delle sue grandi passioni, il gior- Ma la sua penna ha svariato in molti altri argo- na. Ad essa aveva anche dedicato la monogra!a nalismo. Le altre erano la pittura e la buona mu- menti, come la storia della sua città (pur avendo “Pittori, luci, ombre, bagliori, amarezze e speranze sica: l’Inno al sole e l’Intermezzo del Ratcli", tra le visto i natali a Borgo San Lorenzo il 15 luglio 1924), della mostra Rotonda d’Ardenza dal 1953 ad oggi”. note più prestigiose di Pietro Mascagni, lo han- i personaggi che l’hanno contraddistinta con i lo- Il destino ha voluto che proprio pochi mesi dopo i no solennemente accompagnato durante la fun- ro simpatici aneddoti. Poco più di sei mesi fa, a festeggiamenti per i 60 anni del Premio Rotonda, zione religiosa alla chiesa di San Simone ove sono marzo, per la precisione, aveva dato alle ristam- sia venuto a mancare, all’età di 88 anni. Eppure, !- accorsi molti amici ed estimatori d’arte per l’ulti- pe, per i tipi della Editrice Nuova Fortezza, “Varcai no alla !ne aveva voluto testimoniare il suo attac- mo saluto. d’una chiesa la sogliola”, un simpatico libricino che camento all’arte livornese. L’ultimo suo “pezzo” Luciano Bonetti dei pittori conosceva “vita, morte si legge tutto d’un !ato sulle battute, sui perso- giornalistico, lo aveva inviato alla rivista labronica e miracoli”. Amico fraterno degli artisti più noti, da naggi e macchiette della memoria labronica. “Livornononstop”, con la quale aveva un legame Renato Natali a Giovanni March, da Gino Romiti a Luciano Bonetti, che nella vita professionale in da diverso tempo. Periodico quest’ultimo, che in- Voltolino Fontani ecc. , era considerato la «men- Ferrovia era arrivato al grado di capostazione su- sieme alla rivista “Arte a Livorno… e oltre con!- te storica» della pittura non solo livornese, ma an- periore a Livorno, è stato anche una colonna mon- ne”, gli avevano regalato tante soddisfazioni. che toscana. Sempre presente alle mostre, per ol- tante del Cenacolo della Valle Benedetta. Ideato Chi scrive, lo ricorda con grande a"etto. tre mezzo secolo ha scritto !umi di inchiostro sul- dall’indimenticato Piero Monteverde negli anni Nel 2011, alla cena conviviale del Gruppo le qualità e sulle caratteristiche dei loro interpreti, Sessanta e tuttora portato avanti dal !glio Um- Labronico ( dal 1967 al 1990 era stato il suo segre- sia sulle colonne dei quotidiani (Nazione e Il Tir- berto, ne ha rappresentato una costola dello stes- tario), svoltasi all’interno dell’Accademia Navale di reno) che sulle riviste specializzate. Ma anche su so. Rendeva sempre interessante l’appuntamento Livorno, ricordava con piacere al tavolo, la collabo- appositi libri come quello edito nel 2002 insieme domenicale, parlando di arte, di cultura, della no- razione con la rivista “Pittura Livornese”, che ave- a Giuseppe Argentieri, “Pittori, scultori ed architet- stra città, ma era anche colui che detteva i tem- vo fondato nel 1995, trasformata, tre anni dopo, ti del passato (e non) a Livorno”, dove in pratica cita pi con tanto di campanaccio per introdurre i temi nell’attuale “Arte a Livorno… e oltre con!ne”. tutti coloro che si sono dedicati all’arte della pit- della giornata e per ammonire, e soprattutto che- Ed io ho ancora vivo il ricordo delle sue parole tura e della scultura, ripercorrendone tappe e car- tare, coloro che accendevano la discussione fuo- incoraggianti per la mia avventura editoriale. riera tale da rappresentare una vera e propria en- ri dalle righe. Come accesi erano i punti di vista In un incontro avuto al Circolo Culturale Amato, ciclopedia. tra lo stesso Bonetti, amante del vero e della pit- nel dicembre 1995 mi disse: Caro Barbieri, se met- tura tradizionale, con il critico d’arte ed eccezio- terai l’amore e la passione per qualsiasi cosa tu fa- nale collezionista Carlo Pepi (un habituè del Cena- rai, riuscirai a superare anche i momenti negati- colo), seguace invece della pittura d’avanguardia: vi che troverai nel cammino, e la tua rivista andrà discussioni però nel rispetto delle rispettive idee e avanti negli anni. di una amicizia ultra decennale, così come si con- Aveva ragione, ed io sarò sempre grato per i nu- viene tra due uomini di cultura. merosi consigli datemi in tutti questi anni. Al Cenacolo Luciano ha dato il suo apporto !no Concludo, condividendo le parole in suo ricordo all’ultima domenica della sua vita, che pure non dell’Assessore alla Cultura del Comune di Livorno, dava segni di spezzarsi così repentinamente da un Dott. Mario Tredici. momento all’altro: l’ho incontrato per l’ultima vol- Ci mancherà la sua informazione sull’arte, ci man- ta la settimana scorsa quando camminava spedi- cheranno i suoi racconti sui personaggi livornesi. Ci to sotto i portici di via di Franco, con l’immancabi- mancherà la sua cultura. Ci mancheranno la sua le berretto in testa - posato anche sulla bara - e la delicatezza e il suo garbo. sigaretta in bocca. “Ciao Damari”: fu il suo saluto perentorio, con quel tono un po’ baritonale; poco Il ricordo di Bruno Damari dopo lo vidi seduto su uno sgabello a giocare alle Aveva scritto !no all’ultimo, anche all’ospedale moderne slot machine presso il vicino bar Saggi- dove era stato ricoverato per pochi giorni. Nono- tario, a testimonianza della sua lucidità e vitalità. stante gli acciacchi della vecchiaia ed un incurva- Alla Valle Benedetta è stato ricordato brindando mento sempre più accentuato, era lucidissimo e in piedi e con i calici pieni di vino rosso, così co- “attaccato” ai suoi pezzi. Oltre a quello relativo alla me vuole la tradizione dei cenacolisti. Noi lo ricor- consueta miscellanea di ricordi, aneddoti e battu- deremo come persona estremamente sensibile e te su fatti e personaggi livornesi - che per una de- speciale, sempre disponibile e puntuale con i suoi cina di anni hanno impreziosito il nostro giornale “pezzi”, come ottimo giornalista che ha dato tanto nell’apposito angolo a lui dedicato - questa volta alla sua città in vari settori. aveva inviato, sempre per posta, anche un omag- Luciano Bonetti Ciao Luciano! 31

È nata l’Associazione Culturale “Arte a Livorno… e oltre con!ne” Un nuovo modo per fare e diffondere arte in piena libertà

unedì 18 febbraio nella crona- bene all’arte, specialmente se in- L ca di Livorno de "LA NAZIONE" quadrate all’interno di un partico- è uscito un articolo a !rma di Ro- lare momento economico. Consi- berto Ribechini sulla nascita della derati i programmi dei suoi fonda- nostra ASSOCIAZIONE CULTURA- tori, i risultati già conseguiti e la ri- LE “ARTE A LIVORNO... E OLTRE chiesta di adesioni, l’Associazione CONFINE”. si pre!gge di diventare, per la città L'articolo va ad aggiungersi a quel- di Livorno e la sua provincia, l’as- li apparsi sul quotidiano on line sociazione culturale più rilevante "QUI LIVORNO", su "OGNI SETTE", e rappresentativa del movimen- su "QUINDICI”, nonchè ai comu- to culturale livornese, di cui andrà nicati divulgati da TOSCANA TV e a costituire anche un ricco ed ag- TELEGRANDUCATO TV e all'impor- giornato data base. Accanto a real- tante pagina web dedicataci da tà associative storiche e già a"er- CN NOTIZIE (sito web del COMU- mate, come il Gruppo Labronico, NE DI LIVORNO). il Toscana Arte Giovanni March e Abbiamo naturalmente accol- l’Associazione Ro-art (per l’orga- to con grande soddisfazione l'at- nizzazione del Premio Rotonda), si tenzione manifestata dalle rispet- inserisce quindi questa nuova re- tive redazioni verso questa nuo- altà, che va ad ampliare le oppor- va realtà culturale, attenzione che tunità di promozione e valorizza- è da intendersi non solo nei con- zione degli artisti, delle loro inizia- fronti della nuova realtà associati- tive e di quelle proposte da galle- L’Associazione, che in conti- va, ma anche, e soprattutto, verso i rie d’arte e istituzioni pubbliche. nuità ideologica e program- numerosi artisti che sono entrati a L’Associazione Culturale “Arte a Li- matica con la conosciuta farne parte in questi giorni. Ad og- vorno… e oltre con!ne” collabore- pubblicazione editoriale, gi siamo arrivati a 90 iscritti, alcuni rà infatti con tutte le realtà cultu- ne assume il nome, prende dei quali provenienti da varie città rali locali, e non solo, perché il !- vita dalla volontà di Stefa- d’Italia. Circa altri sessanta pittori, ne comune deve essere quello di no Barbieri (critico d’arte), scultori, fotogra! e gra!ci ci han- dare visibilità a tutti, e non di limi- Alessandra Rontini (giorna- no manifestato l’interesse ad ade- tarla. lista pubblicista e curatrice rire quanto prima. Dati: di eventi espositivi) e Mauro L’Associazione può vantare tra gli L’Associazione Culturale “Arte a Li- Barbieri (direttore della rivi- iscritti artisti a"ermati a livello na- vorno… e oltre con!ne” nasce nel sta “Arte a Livorno… e oltre zionale ed internazionale, giovani dicembre dell’anno 2012 nella con!ne”) di dare forma e so- promesse e personaggi che per il convinzione che la creatività pos- stanza al proprio impegno loro impegno, la professionalità e sa partecipare, almeno in parte, a verso la promozione e l’at- le qualità tecnico-umane, si sono una trasformazione positiva del- tuazione d’iniziative a carat- distinti nel panorama artistico. Un la società, contribuendo al miglio- tere artistico, culturale, so- mix di personalità ed espressioni ramento della qualità della vita di ciale ed educativo. artistiche che sicuramente fanno tutti i cittadini. L'Associazione, senza !ni di lucro, persegue !nalità di promozione e sviluppo nel campo artistico e della crea- tività e opera nella assisten- za, informazione, istruzione e formazione a favore di ar- tisti, e più in generale di tutti i soggetti interessati al mon- do dell’arte. Si dedica, in particolare, alla promozio- ne di mostre personali e col- lettive, alla presentazione di pubblicazioni editoriali, al- la creazione di concorsi pit- torici, gra!ci, scultorei e fo- togra!ci, anche a livello na- zionale ed anche in collabo- razione con enti, gallerie ed altre associazioni… ma an- che di molto altro ancora. L'Associazione è aperta a tutti coloro che desiderino 32

alivorno.it, da non con- fondersi con siti web il I Soci fondatori cui nome a dominio è molto simile, che niente hanno a che fare con la Stefano Barbieri - Presidente redazione del periodico Laureato in Giurisprudenza, master in “management delle livornese. PMI”, ha lavorato come addetto amministrativo e come istrut- Chi s’iscriverà, avrà subi- tore amministrativo contabile nel mondo delle Camere di to diritto all’inserimen- Commercio. Fin dalla metà degli Anni Novanta opera come cri- to del proprio pro!lo ar- tico d’arte, con particolare riferimento all’arte contemporanea tistico sul sito u#ciale labronica e toscana. www.associazioneartea- Al suo attivo sono numerosi testi critici, recensioni di artisti e livorno.it (5 opere a colo- presentazioni di eventi espositivi, pubblicati in cataloghi per- ri + breve biogra!a+ bre- sonali e collettivi. Collaboratore, !n dal 1996, del periodico d’arte Pittura Livornese, nel ve testo critico + indiriz- 1998 diviene redattore della rivista Arte a Livorno... e oltre con!ne, ruolo che anche at- zi per un contatto diret- tualmente svolge con passione. to come email, sito web personale, indirizzo del- lo studio, numeri telefo- Alessandra Rontini - Vicepresidente nici). Laureata in Economia e Commercio, giornalista pubblicista dal o"rire la propria collaborazione, sia Nel caso in cui l’associato abbia 2011, è da sempre nel mondo dell’arte, essendo !glia del ma- attraverso diretti e speci!ci contri- rapporti di tipo professionale con estro Giulio Rontini da Vicchio e nipote del maestro Ferruccio buti culturali che mediante l'appor- gallerie d’arte, cornicerie ed altre Rontini. Si dedica presto alla promozione artistica, seguendo il to di mezzi per lo svolgimento del- attività a#ni, su sua richiesta po- padre nella gestione dello studio di famiglia. Nel 1998 diventa le sue attività. tranno inoltre essere inseriti i re- direttrice della Galleria Rontini, ampliamento del piccolo stu- È bene precisare che, come da sta- capiti presso i quali è possibile vi- dio di città del nonno aperto nel 1954. Nel 2000 entra in con- tuto, l’Associazione non pone al- sionare le opere. tatto con diverse realtà artistiche livornesi e non solo, entrando cun vincolo di esclusività ai propri Per informazioni, invio a far parte dell’associazione FIDAPA. Nel tempo acquisisce esperienza e notorietà come cu- soci, che possono tranquillamente comunicati, immagini e ratrice artistica nell’organizzazione di mostre collettive e personali. Dal 2004 è la responsa- far parte anche di altre associazio- quant’altro riguardi l’attività bile artistica della Rassegna Nazionale FIDAPA Livorno. Nel 2005 inizia u"cialmente a col- ni e gruppi culturali, né impone la dell’Associazione Culturale “Arte laborare con la rivista Arte a Livorno... e oltre con!ne, di cui diviene vicedirettore nel 2011. partecipazione ad iniziative o atti- a Livorno… e oltre con!ne”, vità, a cui si potrà decidere di ade- l’indirizzo email è il seguente: rire di volta in volta. Mauro Barbieri - Segretario e tesoriere Per dare una maggiore visibilità [email protected] Specialista Sala consulenza e risparmi di Poste Italiane, è atti- ai propri associati, l’Associazione Presidente vo nel mondo dell’arte, di cui è appassionato da sempre, !n dal promuoverà attraverso il proprio Stefano Barbieri 1988. Nel 1995 fonda il periodico mensile Pittura Livornese, sito internet (www.associazione- Tel. 348 1205804 che presto si a#erma come una delle pubblicazioni di riferi- artealivorno.it) ogni iniziativa che Vicepresidente mento in campo toscano. Nel 1998 progetta e realizza la nuo- li veda coinvolti. Alessandra Rontini va rivista Arte a Livorno... e oltre con!ne, di cui è ancora oggi direttore editoriale e la cui distribuzione e notorietà oltrepas- Opera di divulgazione e promozio- Tel. 334 3791670 ne verrà svolta anche dalla rivista sa i con!ni regionali. Opera attivamente come organizzatore di “Arte a Livorno… e oltre con!ne”, Segretario e Tesoriere mostre, di concorsi e di incontri d’arte. Dal 2000 collabora con alcune prestigiose gallerie sia in formato cartaceo che attra- Mauro Barbieri d’arte ed associazioni culturali operanti sul territorio toscano. È socio dello storico sodali- verso il suo sito u#ciale www.arte- Tel. 338 4885066 zio Gruppo Labronico, nucleo di importanti artisti fondato a Livorno nel 1920. I primi 90 soci

1 Antonella Lagana’ 24 Paola Rocco 46 Simone Cioni 69 Franco Margari 2 Biagio Chiesi 25 Filippo Purromuto 47 Rossana Parenti 70 Rolando Benvenuti 3 Paola Endellini 26 Renato Bisso 48 Piera Pieri 71 Giovanni Graziani 4 Enrico Bulciolu 27 Nilo Galliano Morelli 49 Lina Giorgi 72 Maria Cristina Ienco 5 Andrea Conti 28 Marcella Geppetti 50 Giorgio Labate 73 Siliana Lenzi 6 Silvia Menicagli 29 Araldo Camici 51 Ra"aele De Rosa 74 Gino Galiberti 7 Filippo Quochi 30 Mario Gavazzi 52 Giusy Anzovino 75 Cinzia Morini 8 Piero Mochi 31 Nadia Colombini 53 Enrico Carlisi 76 Francesca Alma 9 Giuseppe Pierozzi 32 Mauro Petralli 54 Gabriella Lusignani 77 Elsa Ventura Migliorini (Evmiglio) 10 Florian 33 Massimiliano Luschi 55 Alberto Fornaciari 78 Luciano Pigozzo 11 Claudio Galigani 34 Betty Ritschel 56 Arteno Baroni 79 Massimo Lomi 12 Vasco Canziani 35 Andrea Zannoni 57 Riccardo Bessi 80 Miguel Angel Citi 13 Stefano Urzi 36 Tatiana Busi 58 Arturo Molinari 81 FiorenZo Luperini 14 Temistocle Scola 37 Gilberto Dini 59 Antonio De Rose 82 Caterina Biondi 15 Agostino Veroni 38 Giovanna Turi 60 Marinella Albora 83 Valentina Cameli 16 Bruno Florio x Fernando Terreni 61 Umberto Tofani 84 Lorenzo Terreni 17 Diego Magliani 39 Francesca Ghelarducci 62 Gabriella Ulivieri 85 Leonardo Lepori 18 Angela Sacchelli 40 Anna Maria Acone 63 Fabrizio Filippi x Giobatta Lepori 19 Andrea Borella 41 Ezio De Angeli 64 Francesco Borrelli 86 Marc Sardelli 20 Maria Lorenzelli 42 Adriana Ristori 65 Piero Tonfoni 87 Rolando Scatarsi 21 Pier Paolo Macchia 43 Pierluigi Cantini 66 Alberto Lovisi 88 Gianfranco Pogni 22 Tiziana De Felice 44 Diego Moriconi 67 Sabrina Garzelli 89 Mauro Caboni 23 Gabriele Ro! 45 Maurizio Pupilli 68 Corrado Gai 90 Roberto Pampana