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AALLFFAATTEENNIIAA 69 BOLLETTINO STORICO NOCERINO – A. IX – n. 10 – giugno 2015 – distr. gratuita

Un articolo di Anna Frillici pubblicato su “La Voce” del 24.2.1963

La “Piervissani” fu rinnovata e dotata di nuovi tavoli di lettura, scaffali e uno schedario bibliografico moderno

Stravignano di Angelo Menichelli

Dal frontespizio di una cinquecentina, Biblioteca Piervissani

Letti per voi/Chiacchiera/La storia di a fumetti Biblioteca Piervissani/Le origini di Eirene Mirti

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Uno schedario analitico delle opere della ‚Piervissani‛ verrà portato alla “In via di definitiva sistemazione una biblioteca ‚Augusta‛ di per essere messo a disposizione di Biblioteca d’immenso valore a Nocera” chiunque intenda fare studi di una certa importanza. D’immenso valore storico e culturale sono le opere che questa biblioteca Qualcuno leggendo questo contiene, soprattutto di carattere titolo potrebbe pensare che religioso. sia un articolo di cronaca di Il donatore di questo patrimonio è oggi. Purtroppo non lo è: si stato infatti il vescovo Piervissani, tratta di un resoconto del 1963 (più di cinquanta anni vissuto dal 1800 al 1848, che ha fa), quando la Biblioteca realizzato un’opera veramente Piervissani fu rinnovata e eccellente e degna della sua vita, potenziata. dedica esclusivamente al bene delle ALFATENIA lo ripropone al fine anime, con un apostolato fatto di di far comprendere che una preghiere e di sacrificio. città non può vivere e Tra i volumi di carattere classico prosperare senza Biblioteca. acquistano grande importanza le Historiae Naturales di Plinio il Vecchio ed altri classici latini e greci del grande editore veneziano del ‘500, Manuzio.

Molti sanno già che il primo maggio il nostro vescovo, mons. Giuseppe Pronti, festeggerà il suo XXV anno di apostolato episcopale. Il dono più bello ed il ricordo più duraturo che il Vescovo vuole lasciare a Nocera e all’intera diocesi è il riordinamento e la sistemazione definitiva della Biblioteca ‚Piervissani‛. Attualmente questa Biblioteca, come già per il passato, si trova in locale restaurato al primo piano della nuova casa di esercizi spirituali. Il lavoro di riorganizzazione è stato molto difficoltoso; ora trarrà valido appoggio dall’interessamento del prof. Bozza, sovraintendente alle biblioteche d’Italia. In questi giorni sono giunti dal Ministero della Pubblica Istruzione scaffali, schedari e tavoli di lettura per poter sistemare con metodi razionali e Cinquecentina di Aldo Manuzio moderni i preziosi volumi ivi contenuti. Biblioteca Piervissani 3

Del secolo XV vi sono alcuni Biblioteca Piervissani/Fotogallery ‚incunaboli‛, cioè i primi libri stampati frontespizi del Cinquecento1 che seguono alla scoperta della stampa. Accanto ad una copia dell’autentico dizionario della Enciclpedia francese, si trovano manoscritti riguardanti decisioni rotali della fine del ‘700, trattati di giurisprudenza ecclesiastici e civili, l’edizione della Bibbia poliglotta ‚Plantina‛, scritta in siriaco, ebraico, greco e latino. Del periodo medioevale c’è nella Biblioteca il famoso dizionario della bassa latinità del Du Cange. Del vescovo Varino Favorino, oriundo Camerte, è conservato il primo dizionario greco stampato verso il 1523; ritenuto sempre di notevole importanza, al principio di questo secolo fu portato ad una esposizione Opera stampata a Venezia, 1571 leopardiana.

Antifonari e lezionari quattrocenteschi miniati (benchè purtroppo ora in gran parte deteriorati) sono oggetti veramente preziosi di tale Biblioteca. Ora su tutto questo prezioso materiale porranno opera di riordinamento persone qualificate che verranno mandate appositamente dal Ministero. Come un vescovo assisano, Mons. Piervissani, lasciò ai suoi successori la bella Biblioteca, ora, sulla scia un altro vescovo assisano, Mons. Giuseppe Pronti, coadiuvato dai suoi sacerdoti, opera affinchè tale patrimonio bibliotecario abbia la sua adeguata valorizzazione ed il pieno rispetto che si deve ai valori spirituali tramandati dai predecessori.

Anna Frillici Opera stampata a Lugano, 1534

1 Le immagini risalgono agli anni ’70, quando la Biblioteca era aperta al pubblico presso l’ex Chiesa della Madonnina in via san Rinaldo. 4

Opera stampata a Roma, 1596 Opera stampata a Bologna, 1566

Opera stampata a Roma, 1553

Opera stampata a Vicenza, 1598 5

BIBLIOTECA PIERVISSANI/Le origini2 alla Biblioteca Piervissani (pur pubblica e di Eirene Mirti anche se vi ricorrono i caratteri di ampliamento della cerchia dei suoi fruitori)6, allo stesso modo la stessa biblioteca Quella che il Vescovo Piervissani vuole nocerina sotto molti aspetti assomiglia ancora istituire è una biblioteca ‚aperta a pubblica ad una biblioteca di Ancien Régime. utilità‛, ovvero fruibile da tutti. Non vi si ritrovano ancora, infatti, quei Fermo restando che la ‚Libraria‛ resta caratteri e quelle vicissitudini che proprietà di un ente ecclesiastico (in realtà, contraddistingueranno le condizioni del più di un ente ecclesiastico: il vescovato, il servizio di lettura pubblica dell’Ottocento in capitolo della cattedrale ed il seminario), è Italia, che vedrà le biblioteche soggette a importante notare il passaggio da un fondo scorpori, passaggi di proprietà e cambiamenti librario che con ogni probabilità era di di condizione giuridica e denominazione preminente fruizione degli insegnanti e degli dovuti alle vicende politiche che vanno dalla studenti del seminario di Nocera Umbra3, Rivoluzione francese all’unità d’Italia, con oltre che del vescovo stesso, ad un tutto quello che ne consegue7. patrimonio culturale accessibile a tutti. L’istituzione della biblioteca nocerina può essere vista, quindi, come la volontà di come sistema informativo mediante strumenti e apertura a tutte le fasce sociali acculturate, tecnologie di varia natura‛, Paolo Traniello, La biblioteca pubblica: storia di un istituto nell’Europa che con la dicitura di ‚pubblica utilità‛ contemporanea, Bologna, Il Mulino, 1997. diventano destinatarie primarie di un servizio 6 Possiamo dire di essere di fronte ad una culturale e di un patrimonio di informazioni e biblioteca, in senso proprio, quando la conoscenze (anche se, in alcuni casi, sono costituzione delle raccolte librarie vada oltre la destinatarie solo in potenza, date le semplice necessità di lettura individuale di chi la intrinseche problematiche connesse alla costituisce e superi, quindi, la nozione di raccolta cultura media ed al livello di strettamente privata, per indirizzarsi all’uso da alfabetizzazione)4. parte di una cerchia di persone la cui ampiezza Così come la moderna concezione di costituisce naturalmente una variabile di carattere biblioteca pubblica come un istituto aperto a storico e istituzionale, ma che non si risolve nella 5 sola figura del possessore e dei suoi congiunti. tutti e fornitore di servizi ancora non si adatta (Traniello, La biblioteca pubblica: storia di un istituto nell’Europa contemporanea, Bologna, Il 2 Il testo è tratto dalla Tesi di laurea Il Testamento di Mulino, 1997). Francesco Luigi Piervissani e le origini della Biblioteca 7 Nel corso del XIX secolo, va ampliandosi il Vescovile di , Università degli Studi di fenomeno, già avviato nei secoli precedenti, che Perugia-Facoltà di Lettere e Filosofia-Corso di Laurea vede l’aumento delle biblioteche e della loro in Lettere-Indirizzo Storia medievale, moderna e entità, spesso dovuti ai cambiamenti politici che si contemporanea, prof.sa Erminia Irace, a.a. 2009/2010. sono avvicendati nel corso del tempo. Se la 3 Fondato nel 1569 (come conseguenza del Concilio di Trento), dal 1804 il Seminario poteva rilasciare tre Francia era già un esempio politico e culturale, lauree l’anno, una per ogni materia d’importanza con la Rivoluzione francese diventerà il modello dell’istituzione seminario: teologia, diritto canonico e da imitare anche per quanto riguarda le diritto civile. (In quella che era la Sala delle Lauree, al biblioteche. Se la Francia rivoluzionaria tenta termine dei lavori di ristrutturazione post-sismica, un’impresa innovatrice, dichiarando proprietà dovrebbe venire istituita la sede della Biblioteca nazionale l’enorme massa di libri e manoscritti Piervissani, una volta tornata a Nocera Umbra). confiscata a religiosi e nobili, che viene riunita in 4 Nel 1861, anno dell'unificazione nazionale, la numerosi depositi in tutto il territorio nazionale, percentuale di analfabeti dichiarati era del 78%, ma le questo avviane anche negli stati italiani, posti statistiche non distinguevano, tra i restanti, i semianalfabeti (coloro cioè che erano in grado, in sotto il domino francese. Sulla scorta delle qualche modo, di leggere, ma non di scrivere se non confische rivoluzionarie, nascono diverse difficoltosamente la propria firma), che stime attendibili biblioteche gestite da enti pubblici. Con il identificano nel 19,5% riducendo così i veri alfabeti a progredire del secolo XIX, l’ambito delle raccolte solo il 2,5% (altre stime più ottimistiche li valutano in bibliotecarie e delle pubblicazioni subisce non più del 9%). H.J. Graff, Storia dell’alfabetizzazione significativi mutamenti, per la migliorata qualità e occidentale, Il Mulino, Bologna 1989. per l’aumento della quantità della produzione 5 La biblioteca in senso moderno è vista come ‚un libraria, che comporteranno la crescita del numero istituto che dipende da un ente locale e da esso è di esemplari stampati e delle nuove edizioni, ma finanziato, rivolto a tutti i cittadini e collegato ad anche di nuove categorie di lettori. Il nuovo Stato altri servizi analoghi in reti territoriali, che agisce unitario italiano si troverà di fronte alla gestione di 6

Più similmente ad altre raccolte che nascono Anche questa è stata fondata da un vescovo, nei secoli precedenti, la biblioteca nocerina Alessandro Sperelli (1589–1672), che nel deve la sua nascita alla volontà di un singolo 1666 dona alla città la sua raccolta di circa uomo, che è sì uno studioso, ma è anche un 7000 volumi9. vescovo, ed in quanto tale (ovvero in quanto Così come sarà due secoli dopo per la amministratore in senso lato e responsabile biblioteca nocerina, anche la Sperelliana ha della propria collettività, così come del finalità pubbliche, anzi è una delle prime di seminario di cui è rettore) sente su di sé la questo genere nella regione. responsabilità di garantire alla sua diocesi Nel 1684 vi confluisce il patrimonio librario e una continuità culturale attraverso l’autorità documentario dello studioso Vincenzo della sua figura. Armanni, e nel corso del tempo anche altri Al momento della stesura delle diposizioni studiosi eugubini (Luigi Ranghiasci, Luigi testamentarie di Piervissani, sono diverse le Bonfatti, Alessandro Mantovani, Pietro e biblioteche umbre che hanno visto Oderigi Lucarelli) lasciano le proprie raccolte un’analoga formazione, dovuta a uomini di alla biblioteca, che va incrementandosi. chiesa nella loro qualità di amministratori sia Intorno alla metà dell’Ottocento, la spirituali che temporali, e di cui il vescovo era Sperelliana conta intorno ai 9000 volumi, sicuramente conoscitore. catalogati dal canonico Francesco Tondi con Se in un contesto umbro non si può la stesura di due indici (uno per materie ed prescindere dall’esempio della Biblioteca uno per autore). comunale Augusta di Perugia (che nasce All’inizio del Novecento, i manoscritti vengono però nel 1617 per la volontà di un fondatore trasferiti all’Archivio storico del Comune, così privato – Prospero Podiani – che dona la sua che la biblioteca conserva ora solo le opere a raccolta al Comune)8, un precedente più stampa. simile alla Biblioteca Piervissani è la La raccolta è ricca di opere di carattere Biblioteca Sperelliana di Gubbio. religioso e teologico, che provengono direttamente dalla raccolta del vescovo Sperelli, ma vi sono anche testi greci e latini, un patrimonio librario cospicuo, con problemi di di medicina e, oggi, anche testi moderni. conservazione e tutela, accompagnati da carenze Attualmente alla Sperelliana appartiene un strutturali e organizzative, mantenendo per lungo patrimonio bibliografico di 55.000 volumi. tempo quei caratteri di molteplicità strutturale e di Altro esempio vicino, anche geograficamente, frammentarismo organizzativo che faranno del caso italiano, insieme ad altri fattori, una sorta di anomalia in alla Piervissani è quello della Biblioteca un contesto europeo generalmente più avanzato. (Enzo Jacobilli di Foligno. Bottasso, Storia della biblioteca in Italia, Milano, Editrice Questa è stata fondata dal sacerdote bibliografica, 1984). Ludovico Jacobilli (1598–1664), uomo di 8 Questa è la prima biblioteca pubblica in . Nel 1617, la biblioteca conteneva seimilaseicento opere, cultura e storico folignate che scrive diverse per un totale di circa diecimila volumi (di cui seicento opere in cui compaiono le sue ricerche in manoscritti e duecentonovanta incunaboli); il numero ambito regionale (fra cui Bibliotheca Umbrie, maggiore di opere è rappresentato da quelle stampate Inscriptiones Umbriae, Vite de Santi e Beati nel Cinquecento e vi sono fra i volumi testi in latino, in dell’Umbria) e che è fra i primi ad adottare un greco, in volgare, in francese, ma anche in spagnolo, ebraico, arabo e caldeo. Per dare una collocazione metodo critico nel raccontare la storia, 10 ‚nobile‛ alla sua cospicua raccolta, entro la quale già citando le proprie fonti . era attivo un ampio sistema di prestiti librari, il Con il testamento redatto nel 1662, Jacobilli proprietario ritiene necessario riconoscerle una lascia la sua raccolta personale (che già funzione pubblica attraverso l’ufficialità dell’istituzione cui viene donata (il Comune di Perugia, appunto). nell’inventario che ne redige nel 1654 è Inoltre, la biblioteca, funzionante almeno dal 1623, si formata da 7560) in ‚donazione al seminario, dota di uno strumento istituzionale che ne disciplini il per beneficio pubblico‛. funzionamento in quanto istituto pubblico, ovvero una congregazione costituita per gestire l’amministrazione della biblioteca (M. A. Panzanelli Fratoni, Tracce di circolazione del libro a Perugia tra Cinquecento e 9 G. Mazzatinti, Inventari dei manoscritti delle Seicento, contenuto in G. Tortorelli, Biblioteche nobiliari biblioteche d’Italia, casa editrice Bordandini, Forlì e circolazione del libro tra Settecento e Ottocento, Atti 1890,ristampa L. Olschki, Firenze 1955. del convegno nazionale di studio, Perugia, Palazzo 10 G. Mazzatinti, Inventari dei manoscritti delle Sorbello, 29- 30 giugno 2001, Uguccione Ranieri di biblioteche d’Italia, casa editrice Bordandini, Forlì 1890, Sorbello Fundation, Bologna, Edizioni Pendragon, ristampa L. Olschki, Firenze 1955. 2002). 7

Come la biblioteca Piervissani, dunque, (attuale responsabile della Biblioteca anche la Jacobilli viene donata ad un ente Piervissani, nonché storico della città) – di un ecclesiastico e, seguendo le condizioni documento con il quale gli eredi fiduciari di testamentarie, acquista una finalità pubblica, Piervissani istituivano e decretavano imponendo al seminario anche la custodia e l’apertura ufficiale della biblioteca (secondo la l’incremento dei volumi custoditi, da mettere a fonte, nel 1854), mi sono apprestata a disposizione degli studiosi. ricercarlo presso l’Archivio notarile di Nocera Le similitudini che si intravedono nella Umbra (all’epoca ospitato presso l’Archivio di vicenda delle due raccolte possono essere Stato di Gubbio a seguito del altre. danneggiamento del locali che l’ospitavano a Anche alla biblioteca folignate vengono Nocera Umbra per il terremoto del 199711). lasciati dei terreni ‚a beneficio‛ (anche se non La ricerca di tale documento, però, è stata dallo stesso fondatore, ma da Girolamo infruttuosa: sono stati trovati presso i registri Brunetti nel suo testamento del 1683) e della sezione Protocollo dell’archivio notarile i subisce, poi, fra i vari trasferimenti, alcune documenti già presi in esame – fra i quali, la perdite e danneggiamenti (come vedremo, ‚spiegazione di fiducia‛ degli eredi che anche la Piervissani sarà oggetto di perdite anticipa il documento dell’istituzione parlando ed anche si manomissioni). diffusamente della biblioteca – ma non è Nel 1762, vengono uniti alla Biblioteca stato rinvenuto il riscontro documentario di un Jacobilli i fondi, ereditati dal capitolo della atto di fondazione che segni l’apertura cattedrale, del priore Turchi e del vescovo ufficiale della ‚Libraria‛ (che verosimilmente è Belletti; nel 1892 le viene annessa la avvenuta nel momento in cui gli eredi fiduciari biblioteca dell’arciprete Mancini. Dopo gli anni hanno saldato le varie pendenze di trambusto che vanno dalla Rivoluzione successorie, come stabiliva la volontà di Francese alla formazione dello stato unitario Piervissani). italiano, l’attività della biblioteca riprende Se dai documenti presi in esame emerge grazie al sacerdote, e bibliotecario, Michele l’attenzione che il vescovo nocerino assegna Faloci Pulignani; dopo una battuta d’arresto alla ‚Libraria‛ – che tanto spazio occupa in dovuta alla due guerre mondiali, la biblioteca quegli stessi documenti – è anche vero, però, è stata riaperta nel 1963 e continua ancora il che oggi, volendo riprendere quella stessa proprio sevizio, con un patrimonio librario di attenzione, analizzare la Biblioteca risulta 65.000 volumi. piuttosto complesso. In seguito al già citato terremoto, infatti, la Biblioteca Pervissani è La Biblioteca Piervissani stata trasferita presso la sezione di Archivio di e non è ancora consultabile, cosa Anche la Biblioteca Piervissani – come già che ha reso più difficile condurre un’analisi su sappiamo – nasce dalla volontà di un singolo di essa. fondatore, un vescovo, e dalla donazione di Non ho rinvenuto fonti circa la provenienza un fondo privato a degli enti ecclesiastici, del fondo librario che ha costituito, poi, la destinandola ad un utilizzo pubblico. Biblioteca Piervissani; dai documenti presi Ciò che ora andiamo ad esaminare, per finora in esame non si può, dunque, quanto sia possibile, è proprio il tipo di fondo ipotizzare nulla circa l’esistenza o meno di librario che costituisce la biblioteca pubblica, una raccolta che preceda l’insediamento del il suo utilizzo e la sua origine. vescovo o se, al contrario, sia stato Innanzi tutto, non è facile risalire all’atto che attesta ufficialmente la nascita della 11 Il 26 settembre 1997, la città di Nocera Umbra è stata Biblioteca Piervissani, istituendola come tale. colpita da un sisma di magnitudo 6.1 della scala Richter Al di là delle ultime volontà del vescovo, che ha danneggiato oltre il 90% degli edifici del territorio chiaramente espresse anche dagli eredi del Comune nocerino. L’intero centro storico, in cui si trovavano le sedi di tutti gli archivi storici della città, fiduciari e già prese in esame, quello che come anche della Biblioteca Piervissani, è stato manca è proprio il documento dell’istituzione gravemente danneggiato ed è rimasto chiuso per ufficiale della biblioteca. diversi anni. Tutti gli archivi ed i fondi librari sono stati Essendo, infatti, venuta a conoscenza – per ospitati presso enti ed istituti di altre città umbre (fra cui Perugia, Gubbio e Spoleto) ed ancora oggi si attende il informazione orale rilasciatami dal sacerdote termine dei lavori di ricostruzione dell’ex Seminario per di Nocera Umbra don Angelo Menichelli il ritorno della Biblioteca Piervissani a Nocera Umbra.

8 esclusivamente Piervissani – del quale anche nella annotazione sui contenuti di conosciamo invece l’interesse per lo studio e ‚opere ecclesiastiche‛, ed anche la nota le letture – a raccogliere tutti i volumi presenti finanziaria su debiti, secondo la fonte ancora al momento dell’apertura della ‚Libraria‛. presenti nel 1863. Altro dato non riportato nei documenti La Biblioteca Piervissani non compare, riguarda il numero dei volumi raccolti nella invece, nella Statistica delle biblioteche dello biblioteca al momento della morte del Stato, delle Provincie e dei Comuni dell’anno vescovo. 1894. Nell’elenco stilato per la Regione Un’informazione attendibile che interessa la Umbria, infatti, Nocera Umbra è del tutto composizione odierna della raccolta in esame assente. riguarda la cosiddetta ‚Biblioteca dei Sarà poi il volume successivo14 a riparare alla cappuccini‛: dopo diverse peripezie che ne mancanza. Qui l’Umbria compare con una diminuiscono l’entità e vari passaggi di biblioteca universitaria, 34 provinciali e proprietà (opere pie, demanio, Comune), i comunali, 14 annesse ad istituti d’istruzione residui– circa 200 volumi – di tale raccolta primaria e secondaria, 2 militari, una annessa settecentesca, in origine di proprietà dei frati agli archivi e biblioteche delle cappuccini di Nocera Umbra, confluiscono Amministrazioni dello Stato, 6 annesse ad nella Biblioteca Piervissani, a seguito di una accademie, ad associazioni ed istituti convenzione stipulata nel 1979 tra il scientifici, a camere di commercio e simili; 23 Vescovato ed il Comune (ultimo proprietario fondate da società private, da società di della raccolta)12. mutuo soccorso, gabinetti di lettura, La data della convenzione, però, chiarisce biblioteche circolanti; 10 seminarili, che quanto è rimasto della Biblioteca dei arcivescovili, e parrocchiali; una annessa ad cappuccini è confluito nella Biblioteca ospedali, congregazioni e fondazioni pie; una Piervissani soltanto recentemente, andando privata; per un totale di 93 biblioteche. ad aggiungersi ad una raccolta ben più Cercando la voce ‚Nocera Umbra‛ nell’elenco ampia. fornito per la Provincia di Perugia, compaiono Riguardo alla raccolta libraria al momento ben due biblioteche, citate come ‚Piervissani‛ delle disposizioni testamentarie del vescovo e e ‚vescovile‛. della successiva apertura delle Biblioteca si Nella tabella riportata nella Statistica, però, in sa, quindi, ben poco. entrambe le biblioteche nocerine risultano Alcune informazioni si possono desumere prive di annotazioni tutte la caselle di dalla Statistica del Regno d’Italia riguardante informazione, a parte il comune di le Biblioteche, dell’anno 186313. appartenenza e la denominazione (mancano, Alla voce ‚Nocera (Umbra) – Biblioteca quindi, l’anno di fondazione; la proprietà ed Piervissani‛ si legge: ‚Fu fondata da amministrazione; le cattedre – generale, monsignor Francesco Luigi Piervissani speciale, pubblica, privata, circolante –; il vescovo di Nocera per testamento dell’anno numero dei volumi stampati; il numero degli 1848. Essa è di spettanza del vescovo e del opuscoli sciolti; il numero degli opuscoli capitolo della cattedrale ed è annessa al rilegati in volumi). Seminario. La Statistica non riporta approfondimenti L’eredità Piervissani rimane gravata da debiti, riguardo nessuna delle due biblioteche che e non si è potuto ancora appurare il capitale cita, che, presumibilmente, sono in realtà la che spetta alla biblioteca. stessa raccolta. Essa contiene particolarmente opere ecclesiastiche, ha sede nel palazzo arcivescovile ed è aperta al pubblico due volte la settimana‛. Interessante il legame sottolineato tra la 14 biblioteca ed il seminario, che si ripercuote Statistica delle biblioteche, parte seconda- Biblioteche appartenenti ad accademie, suole secondarie, seminari, biblioteche militari, gabinetti 12 Sulla Biblioteca dei Cappuccini ho avuto di lettura e biblioteche private non comprese nella testimonianza dallo storico don Angelo Menichelli. parte I. Ministero di agricoltura, industria e 13 Statistica del Regno d’Italia, Biblioteche, anno commercio (Direzione generale della statistica). 1863, Firenze, tipografia dei successori Le Parte II. Roma, tipografia nazionale, 1896. Monnier. 9

S.Maria di Stravignano di Angelo Menichelli

L’area sud-ovest di Nocera ha avuto la predicazione cristiana con la penetrazione del territorio di missionari venuti da Nocera, perché il beneficio era di giurisdizione del

Capitolo della Cattedrale di Nocera. Interno della Chiesa La chiesa con il titolo di Santa Maria è sorta a valle del centro abitato di Stravignano, forse inizialmente in una grotta, con qualche Il terremoto del settembre 1997 l’ha rapporto con la collina che lo sovrasta, dal danneggiata in maniera assai grave. nome longobardo “Il Castellano”; il paese, Nell’autunno del 2002 sono cominciati i lavori sorto alla fine dell’impero romano, ha ricevuto di ripristino che si sono conclusi nella Pasqua il nome da un proprietario di terre che su 2005. chiamava “Stravinius” e si è sviluppato si di un Detti lavori hanno riportato alla luce una chiesa colle sicuro e collegato con la sorgente costruita con blocchi squadrati di travertino, dell’”Acqua bianca”, acqua che insieme alla con volta a botte, che rimanda ad una chiesa “Terra”, aveva qualità terapeutiche, primitiva, dove rimangono tracce di affreschi considerate come elementi capaci di scacciare trecenteschi. gli influssi malefici, almeno dal sec. VI a.C., Il ritrovamento è di notevole importanza come testimoniano le tombe ritrovate a culturale. Colfiorito. La parrocchia comprendeva “La Romita”, La chiesa, più volte è stata trasformata per le antico convento francescano, luogo di primaria esigenze dei tempi, ma il sito dovrebbe essere importanza per la villeggiatura. stato sempre lo stesso. Sul versante occidentale del “Fosso dei Bagni”, Le visite dei vescovi di Nocera l’hanno descritta sorge il paese di Acciano con la sua chiesa, “accettabile” e “abbastanza provvista”, con riccamente affrescata: la frazione fa parte della l’abitazione parrocchiale non sempre idonea parrocchia di Stravignano. anche perché, essendo vicino a Nocera, i parroci non vi risiedevano. Dopo i terremoti del Settecento, la chiesa fu trasformata, rettangolare nell’aula, con le §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ colonne e il tetto a travi visibili. Agli inizi del secolo XX, l’architettura fu modificata come si presenta attualmente su disegno di un architetto romano, Francesco Busiri.

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Stravignano/Fotogallery15

Madonna Addolorata, S.Luigi e S.Ignazio

Madonna del Rosario e tre santi

Battesimo del Cristo, opera del Borelli Madonna Addolorata e due santi

15 Le immagini sono tratte dal Catalogo delle opere d’arte realizzato nel 1971 dal Gruppo Italia Nostra, in ASDNG, b.3826 (cfr. Arte e Ambiente a Nocera-Mostra 1972, Quaderni di ALFATENIA/2, agosto 2012).

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Battistero, pietra lavorata cm 92x60 Madonna del Rosario con i misteri Chiesa di S.Maria di Stravignano

Madonna del Rosario, particolare Crocifisso con francescani

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In omnibus autem aliis suis bonis mobilis et futuris ubicumque sint et inveniri possint et potuerunt in futuro, Anthonium S.Maria di Stravignano Lascito / Moricutii de dicta baylia Stravignani eius testamentario nepotem carnalem, eius heredem universalen instituit atque fecit ad sensum sapientes ipsius Anthonii ita quod de iure 1414, 26 febbraio, Nocera melius valeat et habeat plenum robur etc. Et ad predicta facienda gerenda et executioni mandanda eius Lillo di Alleuccio, della baylia di fideicommissarium instituit atque fecit Stravignano, fa testamento nella sua Nicolam Mannilli de dicta baylia abitazione, eleggendo come luogo di Stravignani dans et concedens eidem sepoltura la chiesa di S.Maria di Nicole plenam licentiam et omnimodam Stravignano. potestatem vendendi et alienandi de suis Alla stessa Chiesa lascia 10 soldi “per bonis usque ad integram satisfactionem miglioramento ed utilità”. omnium supradictorum relictum. Erede universale è designato il nipote Cassans testamentum et annullans omne Antonio di Moricuccio della stessa baylia. aliud testamentum et ultimam voluntatem Incaricato dell’esecuzione del testamento quod et quam valere voluit iure è istituito, come fidecommissario, Nicola testamentu et si iure testamenti non di Mannillo, della medesima baylia. valeat valere volui iure codicillorum. Sono presenti come testimoni Tomassio Et hanc dixit et asseruit esse suum di Ciuccio, Vitale di Matteo, Giovanni di ultimum testamentum et ultima Matteo, Moricuccio Trinne, Rinalduccio di voluntatem. Moricuccio, Giovanni Mercati e Cicco di Actum, conditum et confirmatum fuit Ventoruccio, tutti della stessa baylia. dictum testamentum per supradictum

testatorem in baylia et villa Stravignani, in

Archivio storico Diocesi Nocera e Gualdo, domo habitationis dicti testatoris, iuxta Bartolelli, vol. I, b. 1046, c. 4r. viam, Nicolam Mannilli predictum, a duobis latera et alia latera. Presentibus Thomassio Ciutii, Vitale Machtey, Iohannie Macthei, Moricutio In nomine Domini amen. Lillius Alleutii de Trinnne, Raynaldutio Moricutii, Iohanne baylia Stravignani comitatus Nucerii, per Mercati et Ciccho Ventorutii, omnes de Dei gratiam sanus mente et intellectu, et dicta baylia Stravignani dicti comitatus bone memorie licet corpore languens Nucerii testibus ad supradicta vocatis, et timens mortis periculum, nolens decedere a dicto testatore rogatis, sub annis intestatus ne de suis bonis post eius Domini millesimo CCCCXIIII, indictione mortem aliquod scandalum oriri possit, VII, tempore sanctissimi in Christo Patris suum nuncupatum testamentum quotd et domini Domini Iohannis divina dicit sine scriptis in hunc modum facere providentia Pape XXIII16, et die XXVI procuravit et fecit. mensis februarii. In primis quidem reliquit pro suo ultimo iuditio XX solidos. Item reliquit pro malis ablatis incertis XXX solidos. §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ Item reliquit ecclesie sancte Marie de Stravignano, apud quam suam elegit 16 E’ interessante notare che il Notaio fa riferimento sepolturam, videlicet pro melioramento nella datazione dell’atto all’antipapa Giovanni XXIII et utilitate ipsius ecclesie X solidos. (1410-1415), piuttosto che al papa Benedetto XII (1406-1415). 13

proxime futurorum. Promictens dictus Barthoctius Zaliano predicto dictas Stravignano/Soccida17 di 12 capre capras, fructa et feta, durante dicto (1460) tempore, tenere et fideliter pascere agere et gubernare ad usum boni soccidi et dare dicto Zaliano medietatem omnium 1460, gennaio 14, Nocera fructum dictarum caprarum. Et finito dicto tempore dictas bestias ducere in foro Nucerii et ibi dictam Bartoccio di Nicola di Mannello della soccidam dividere et partire in duas baylia di Stravignano riceve in soccida da partes et mictere electam dicto Zaliano Zaliano di Meo di Pauliccio della stessa capiendi unam dictarum duarum partium, baylia dodici capre stimate tre fiorini per quam malluerit etc. la durata di tre anni. Renunptians etc. promictens adtendere et Il soccidario si impegna a pascere e observare et. pena dupli etc. Qua pena governare le capre secondo le regole etc. Iuravit etc. della soccida e dare al soccidante la metà dei frutti delle capre. Finito il tempo della soccida Bartoccio ALFATENIA dovrà condurre al foro nocerino le capre Bollettino storico nocerino supplemento de IL PAESE e consegnare a Zaliano la metà pattuita. Periodico di cultura- Mensile L’atto è rogato in casa del notaio alla Anno IX- n. 7 – marzo 2015 presenza dei testi Peroantonio di Rinaldo Distribuzione gratuita di Giorgio di Nocera e Valentino di Gilio Autorizzazione del Tribunale di Perugia n. 22 del 4.8.2001 dellabaylia di Maschionchie. Proprietario e D.R. Mario Centini Riprodotto in proprio Perugia via Martiri dei lager 84 Archivio storico Diocesi Nocera e Gualdo, Si possono richiedere i numeri arretrati all’indirizzo di posta Bartolelli, vol. IV, b. 1050, c. 169r. elettronica: [email protected]

Avvertenza Die XIII mensis ianuarii, in camera mey Coloro che non desiderano ricevere ALFATENIA sono notarii predicti. Presentibus ser pregati di segnalarlo via e-mail o con posta ordinaria Peroanthonio Raynaldi Georgii de Nucerio, Valentino Gilii de baylia Masiochii comitatus Nucerii testibus ad §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ infrascripta vocatis habitis et rogatis. Barthoctius Nicole Mannelli de baylia Castello dell’Isola/Vendita di una casa (1461) Stravignani comitatus Nucerii, per se suosque heredes, fuit confessus et 1461, novembre 24, Nocera contentus Zaliano Mei Paulutii de dicta baylia Stravignani presenti etc. Donna Doria, moglie di Giovanni di Simone della habuisse et habere in soccida a dicto Zaliano duodecim capras extimatas baylia di Pertana, vende a Gherardo di Giovanni tres florenos per tempus trium annorum di Antonio Guarnite della baylia dell’Isola, la metà di una casa, di cui condivide la proprietà con Bindo, posta nel Castello dell’Isola, al 17 Tipo di contratto agrario tra due parti che associano capitale e lavoro nell’allevamento del bestiame e nelle prezzo di dodici fiorini d’oro. attività connesse. Una parte (soccidante) conferisce il L’atto è rogato in casa del notaio alla presenza bestiame che rappresenta il capitale, l’altra (soccidario) dei testi Antonio di Domenico di Anselmuccio riceve in custodia il bestiame e lo alleva. 14 della baylia di Carbonaria, Benedetto di Theo emptori, ut supra stipulanti et recipienti, in della baylia di Sant’Angelo e Benedetto di dicta re vendita, litem aliquam vel Rinalduccio della baylia di Sorifa. quodam ullo tempo non inferre nec inferti consentire cum potius ipsam rem

venditam legitima defendere auctorizare et disbrigare etc. omnibus dicte venditori Archivio storico Diocesi Nocera e Gualdo, sumptibus et expensis etc. Renunptians Bartolelli, vol. IV, b. 1050, c. 13v. etc. Qua omnia et singula etc. Pena dupli etc. Qua pena etc. Iuravit etc. Pro quibus etc. Millesimo CCCLI die mensis novembris. Actum in Civitate Nucerii in camera mey Notarii super posita et confinata. §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ Presentibus Anthonio Dominici Anselmutii de baylia Carbonarie, Benedicto They de Isola/Toponimi di alcuni terreni: baylia Sancti Angeli et Benedicto Campo di Agnano, di Nocirense, Raynaldutii de Sorifa comitatus Nucerii Campirei e Campo dell’orto (1460) testibus etc. Domina Donia uxor Iohannis Symonis de baylia Pertane comitatus Nucerii, 1460, marzo 2, Nocera per se et suos heredes, iure proprio etc. cum presentia consensu et voluntate dicti Iohannis sui mariti, renunptians primo Francesco di Valentino della baylia di Giste, a benefitio Velleani etc. certificata etc. dedit vendidit et tradidit Gherardo Anthonii nome proprio dei fratelli, vende a Baldassarre Iohannis Guarnite de baylia Insule di Pietro della baylia di Isola, anche a nome comitatus predicti presenti stipulanti et della moglie Antonia, alcuni pezzi di terra ementi vice et nomine Iohannis predicti arativa posti nella baylia di Isola, nei vocaboli eius patris et eius heredis medietatem del Campo di Agnano, di Nocirense, Campirey unius domi pro indiviso cum Bindo e Campo dell’orto, al prezzo di nove fiorini. Iohannis, positam in Castro Insule L’atto è rogato in casa del notaio alla presenza comitatis Nucerii iusta Dominicum Angeli, Vannem Iohannis et alia latera. dei testi Valentino di Rinalduccio della baylia di Ad habendum, tenendum, possidendum San Gregorio, Antonio di Domenico e Pero di et fructandum etc. Giovanni di Venturello della baylia di Isola. Cum omnibus et singulis que in predictis continentibus confines vel alios si qui forent veriores, accessibus et egressibus Archivio storico Diocesi Nocera e Gualdo, sui usque in viam publicam et cum omni Bartolelli, vol. IV, b. 1050, c. 157r. iure et actione usu seu requisitione etc. Pro pretio et nomine pretii duodecim florenos auri boni et iusti ponderis. Die II mensis martii. Actum in Civitate De quo pretio tunc habuit et recepit Nucerii in camera mey notarii predicti. manualiter a dicto emptore florenos tres Presentibus Valentino Raynaldutii auri et bologninos viginti septem habitante de baylia sancti Gregorii, residuum vero fuit confessus et contentus Anthonio Dominici et Pero Iohannis habuisse et recepisse et de ipso pretio Venturelli de baylia Insule comitatus toto fecit eidem emptori presenti etc. Nicerii testibus etc. finem et quietationem etc. Franceschus ser Valentini de baylia Constituens se etc. Promictens dicta Giste comitatus Nucerii suo nomine venditrix, per se et eius heredes, dicto proprio et vice et nomine Iohannis et 15

Bartholomey fratrum carnalium dicti De quo pretio toto fecit dicto emptori Francisci et coheredum pro tertia parte, presenti etc. finem et quietationem etc. Sapporis ser Iohannis de Nucerii pro Constituens supra dicta terras nominati quibus Iohanne et Bartholomeo. dicti emptori et pro possidere donec Item Francischus de rato promixit etc. per dictarum rerum venditarum posse se et suos heredes et nominibus acceperit corporaliter quam accipiendi predictis, cum presentia consensu et etc. voluntate dicti ser Valentini eius patris, Promixit dictus venditor quibus supra dedit vendidit et tradidit iure proprio etc. nominatus dicto emptori etc. supra Balthassari Petri de baylia Insule stipulanti et recipienti in dictis rebus comitatus Nucerii presenti stipulanti venditis litem aliquam vel questionem ullo recipienti et ementi vice et nomine tempore non inferre nec inferti consentire Anthonie eius uxoris et eius heredis supra potius ipsas res vendita, legitime infrascriptas petias terre arative defendere et auctorizare et disbrigare ab videlicet. omni homine et persona, corpore, In primis unam petiam terre arative collegio et universitate omnibus dicti positam in baylia Insule in vocabulo emptoris. Campi Agnani, iuxta res domine Sumptibus et expensis etc. Renunptians Sopparine, viam a capite, res Iohannis exceptioni dicti pretii non habiti et non Symonis et alia latera. numerati decepti ultra dimidiam iusti pretii Item unam aliam petia, tere arative et omni alii legum iuris auxilio. positam in dicta baylia in vocabulo de Que omnia et singula supradicta dictus Nocirense, iuxta dictum Balthassarrem e venditor quibus supra nobis etc. dicto dicti lati, Boccium Bindi, fossatum et alia emptori ut supra stipulanti et recipienti latera. promixit proprio rata et finem habere et Item una aliam petiam terre arative tenere adtendere et observare et sub positam in dicta baylia in vocabulo pena dupli dicti pretii. Qua pena soluta vel Campirey, cum uno casalone contiguo non etc. Insuper iuravit etc. dicte terre, iuxta viam, fossatum et res heredes Vitalutii et alia latera. Item unam aliam petiam terre positam in dicta baylia in vocabulo de Campo de lorto, iuxta Petrum Pacis, medium fossati, Vitalem Rini, Vannem Iohannis et alia latera. Ad habendum, tenendum, possidendum et fructandum etc. Cum omnibus et singulis que in predictos confines vel alios si qui forent veriora, accessibus et egressibus sint usque in viam publicam et cum omni iure et actione, usu seu requisitione etc. Pro pretio et nomine pretii novem florenos ad rationem XL bologninos pro floreno. Quod pretium totum et integrum dictus venditor fuit tunc confessus habuisse et recepisse et pro ultimo residuo dicti pretii habuit et recepit tunc a dicto emptore florenos quatuor et bologninos octo. 16

alterne vicende, di governare Foligno e le città vicine. Letti per voi/La storia di Foligno a fumetti L’autore ignora del tutto la strage di Nocera del 1421, che ebbe vasta eco nelle cronache dell’epoca, opportunamente riscoperte alcuni Non si può pretendere che una ‚storia‛ a anni fa da Arnaldo Picuti20. fumetti, oggettivamente ‚divertente‛, sia I Trinci da una parte sono descritti come rigorosa; occorre però rilevare che l’autore – ‚tiranni feroci‛, dall’altra si riconosce in loro esponente di spicco della cultura regionale- ‚senno politico‛. ha voluto dare un taglio ‚serio‛ alla E’ assente, inoltre, ed è una lacuna ricostruzione, corredando i disegni (molto incomprensibile, un personaggio del Trecento belli) con didascalie puntuali, a tratti persino come Tomasuccio, frate predicatore nato a puntigliose. Nocera e morto a Foligno. Occorre, infine, notare un evento minore del Duecento: ‚Innocenzo IV- scrive l’autore- volle punire Foligno per il suo attaccamento all’Imperatore e per farlo tolse alla città il vescovado (18.12.1242)‛. Perché non è specificato che il vescovado fu trasferito a Nocera? Questo il passo di Iacobilli che narra il fatto21:

Egidio figlio di Atto di Foligno degli Atti, nobile folignate, essendo Monaco del Monastero di Santa Croce di Sassovivo, dell’Ordine di San Benedetto, fu del 1208 creato vescovo della sua patria. Per essersi poi la Città di Foligno ribellata dalla Sede Apostolica, e sottoposta al dominio di detto Federico II imperatore nemico della Chiesa Romana, papa Innocentio IV levò il vescovo a Foligno e, per la morte di detto Bevignate a 18 di decembre 1243, mandò quest’Egidio, che reggeva Foligno nel spirituale, a Nocera, con titolo di Amministratore, e resse nel spirituale e temporale Nocera fino all’anno 1248, che morì, Suggestiva è la ricostruzione della Quintana come si legge nel libro de’ Registri di papa di Foligno. Ben congegnata è la rassegna dei Innocentio IV nell’Archivio Vaticano (Regesta Vaticana P.Innocen.4 Epist 336 fol. 56 An.I)22 ‚figli illustri della città‛. Gentile da Foligno,

Niccolò Alunno, Federico Frezzi, Giuliano da Foligno, Antonio Mezastris, Beata Angela, Giuseppe Piermarini, Feliciano Scarpellni. Ciò premesso, questa storia a fumetti18 ci interessa per i legami tra Foligno e Nocera. Come noto Nocera nel Quattrocento è stata 20 G.SERCAMBI-M.BANDELLO, La strage dei governata dalla famiglia Trinci19. Trinci-La vendetta dei Trinci, a cura di Arnaldo Picuti, I Trinci erano Vicari del Papa, che, in cambio con nota del trascrittore Luciano Cicioni, Foligno, di un censo annuale, ha concesso loro, con Edicit, 2004. 21 L.IACOBILLI, Di Nocera nell’Umbria e sua 18 M.CHIACCHIERA, Foligno…la città e la Giostra Diocesi, Foligno, Agostino Alterii, 1653, p. 81-82. della Quintana a fumetti, Presentazione di Giovanni 22 La collocazione attuale è Archivio Segreto Vaticano, Picuti, Perugia, Futura Edizioni, 2012, pp. 79., ill. Registri Vaticani, vol. 21, c.56. La citazione di Iacobilli 19 Cfr. S.NESSI, I Trinci Signori di Foligno, Foligno, risulta esatta a conferma dell’attendibilità delle fonti Orfini Numeister, 2006. archivistiche da lui utilizzate.