del Cacciatore. del Lastra con iscrizione commemorativa, 1386 commemorativa, iscrizione con Lastra giunto da un’ambasceria di cavalieri assi- cavalieri di un’ambasceria da giunto

di imbottigliamento presso la sorgente la presso imbottigliamento di cattive condizioni di salute: qui fu rag- fu qui salute: di condizioni cattive

con la costruzione di uno stabilimento uno di costruzione la con fermarsi proprio a Nocera a causa delle causa a Nocera a proprio fermarsi

avviò la commercializzazione dell’acqua commercializzazione la avviò suoi più fedeli discepoli, fu costretto a costretto fu discepoli, fedeli più suoi

l’inventore del ricostituente Ferrochina, ricostituente del l’inventore Affrontato il viaggio in compagnia dei compagnia in viaggio il Affrontato

Felice Bisleri, in Italia per essere per Italia in noto Bisleri, Felice rio di tornare rapidamente ad . ad rapidamente tornare di rio

duta la stazione di cura, l’industriale cura, di stazione la duta vemente ammalatosi, manifestò il deside- il manifestò ammalatosi, vemente

. Alla fine del XIX secolo, deca- secolo, XIX del fine Alla . Thermis curare un disturbo agli occhi e colà gra- colà e occhi agli disturbo un curare

De classica dell’opera autore e V Sisto nel 1226, quando Francesco, a per Siena a Francesco, quando 1226, nel

tomico Falloppio e da Baccio, medico di medico Baccio, da e Falloppio tomico della sua morte. Il fatto dovette verificarsi dovette fatto Il morte. sua della

fu studiata, tra gli altri, dal celebre ana- celebre dal altri, gli tra studiata, fu mento occorso in città pochi mesi prima mesi pochi città in occorso mento

l’“Acqua Bianca” del territorio di Nocera di territorio del Bianca” l’“Acqua ne popolare era la memoria di un accadi- un di memoria la era popolare ne

partire dagli inizi del XVI secolo, XVI del inizi dagli partire Gafaro. Altrettanto fervida nella devozio- nella fervida Altrettanto Gafaro.

Celebrata da numerosi trattatisti già a già trattatisti numerosi da Celebrata a favore di un giovane nocerino di nome di nocerino giovane un di favore a

stabilimento termale, ampliato nel 1714. nel ampliato termale, stabilimento di una miracolosa resurrezione operata resurrezione miracolosa una di

1611 con la costruzione di un primo un di costruzione la con 1611 riportata anche dai suoi maggiori biografi, maggiori suoi dai anche riportata

note sin dal Cinquecento, fu avviata nel avviata fu Cinquecento, dal sin note popolarità era inoltre legata alla storia, alla legata inoltre era popolarità civile della città. della civile

di Nocera, le cui proprietà curative erano curative proprietà cui le Nocera, di do le fonti suo intimo amico. La sua La amico. intimo suo fonti le do dei Priori, la più autorevole costruzione autorevole più la Priori, dei

calcica della sorgente Angelica di Bagni di Angelica sorgente della calcica familiarità con il vescovo Rinaldo, secon- Rinaldo, vescovo il con familiarità loro struttura non si risparmiò il palazzo il risparmiò si non struttura loro

Lo sfruttamento dell’acqua bicarbonato- dell’acqua sfruttamento Lo più volte soggiornato grazie anche alla anche grazie soggiornato volte più tire ai Francescani l’ampliamento della l’ampliamento Francescani ai tire

Le acque di Nocera di acque Le

nella città di Nocera. Egli vi aveva infatti aveva vi Egli Nocera. di città nella tutto. Né va dimenticato che per consen- per che dimenticato va Né tutto.

Terme Angelica Terme

Il culto per san Francesco fu assai diffuso assai fu Francesco san per culto Il di Francesco sull’edificio e sul popolo sul e sull’edificio Francesco di

Nocera Umbra e Francesco d’Assisi Francesco e Umbra Nocera della chiesa in cui si invoca la protezione la invoca si cui in chiesa della

apposta nel 1386 accanto al portale gotico portale al accanto 1386 nel apposta

Fontana alla Porta Vecchia Porta alla Fontana

Chiesa di San Francesco (foto S.Castignani) (foto Francesco San di Chiesa è d’altronde testimoniata dalla stessa targa stessa dalla testimoniata d’altronde è

francescana e la popolazione di Nocera di popolazione la e francescana

grazione sociale e religiosa tra la comunità la tra religiosa e sociale grazione Lussac.

e magistrature civiche. La notevole inte- notevole La civiche. magistrature e von Humboldt e di Joseph-Louis Gay- Joseph-Louis di e Humboldt von

simbolica, quella già ripartita tra vescovo tra ripartita già quella simbolica, una visita in questi luoghi di Alexander di luoghi questi in visita una

accoglienza in città proprio nell’area più nell’area proprio città in accoglienza scientifici sono altresì documentati da documentati altresì sono scientifici

legame che l’Ordine francescano trovò francescano l’Ordine che legame Stravignano. Interessi più strettamente più Interessi Stravignano.

Fu dunque anche grazie a questo stretto questo a grazie anche dunque Fu lapide nella vicina chiesa parrocchiale di parrocchiale chiesa vicina nella lapide

le quali di certo sostò più volte a Nocera. a volte più sostò certo di quali le zia del poeta, ricordata anche da una da anche ricordata poeta, del zia

peregrinazioni in quella regione, durante regione, quella in peregrinazioni ; Fernanda Leopardi, Fernanda ; Benedizione novella

utilizzato dal santo nelle sue frequenti sue nelle santo dal utilizzato dello, che qui trovò ispirazione per la sua la per ispirazione trovò qui che dello,

che conduceva nelle Marche, fu inoltre fu Marche, nelle conduceva che degli altri ospiti delle terme; Luigi Piran- Luigi terme; delle ospiti altri degli

perché in parte coincidente con la via la con coincidente parte in perché , poi declamata in presenza in declamata poi , Gracco Caio

Nocera, assai frequentato nel Medioevo nel frequentato assai Nocera, nell’estate del 1788 vi terminò la tragedia la terminò vi 1788 del nell’estate

L’antico collegamento collinare Assisi- collinare collegamento L’antico quentatori, fra cui Vincenzo Monti, che Monti, Vincenzo cui fra quentatori,

siati incaricati di scortarlo fino a casa. a fino scortarlo di incaricati siati La fama del luogo richiamò illustri fre- illustri richiamò luogo del fama La

NOCERA UMBRA Storia della città seguito al centro delle mire espansionistiche La pinacoteca comunale: la sede e biasimevole abbandono determinarono Pinacoteca comunale Importante centro degli (Noukria), di , che la sottomise agli inizi del la raccolta gravi danni all’edificio nonché la quasi Nuceria Camellaria fu municipio romano XIII secolo dopo una brevissima esperienza È stata riaperta nel 2003 dopo che il totale dispersione del suo arredo. Solo a , presso il diverticolo della di autonomia comunale. Le lotte tra la terremoto del 1997, avvenuto dopo solo partire dal 1954 venne iniziato il restauro NOCERA UMBRA via Prolaquense per . Elevata a guelfa Perugia e la ghibellina ne tre mesi da una prima inaugurazione, ne e, nel 1957, inaugurato un primo museo diocesi nel V secolo, sul finire del successivo determinarono la distruzione nel 1248 ad aveva determinato la chiusura. Ha sede grazie all’interessamento dell’allora so- la città venne occupata dai Longobardi, opera di Federico II. Dalla fine del Trecento nella chiesa di San Francesco, oggetto printendente Francesco Santi. In esso che la eressero ad arimannia, poi a gastal- passò sotto la giurisdizione della famiglia nei secoli di numerose trasformazioni. trovavano finalmente collocazione dipinti dato e infine, nel IX secolo, a contea. Stra- di Foligno; nel 1439 fu definitiva- La primitiva costruzione risale a dopo il e arredi provenienti da chiese della città tegico caposaldo sul confine con il Ducato mente assoggettata dello Stato della Chiesa. 1319, anno in cui i frati ottennero dal e del territorio, già dal 1934 fortunosa- di , a controllo dell’arteria consolare A partire dal XVI secolo lo sfruttamento vescovo licenza di costruire un nuovo mente ricoverati nella chiesa di Santa e della dorsale appenninica, Nocera è ricor- delle vicine sorgenti termali ha dato nuovo convento all’interno della città, resosi Maria Bambina. Sottoposta ad ulteriori data come “Arx Fortissima” (Rocca fortis- vigore all’economia tradizionalmente agri- ormai indispensabile viste le condizioni restauri tra il 1981 e il 1986, la chiesa è sima) i cui edifici, piazze e strette vie con- cola della città, determinandone anche lo fatiscenti in cui versava il primo insedia- stata interessata da un complessivo pro- La città e il museo dagli edifici religiosi, oggi solo parzial- vergenti concentricamente verso la rocca sviluppo urbanistico verso la piana di Bagni, mento fuori dalle mura. Questo primo getto di allestimento museale dal 1993 In posizione dominante sulla valle del mente riconoscibili nella moderna cortina in cima al colle erano concepiti a scopi laddove già dal Seicento erano sorti i primi edificio occupò lo spazio di un piccolo al 1997. , Nocera ha mantenuto il medie- muraria, il lato occidentale accoglieva il esclusivamente difensivi. Per questa rile- stabilimenti termali. oratorio già esistente sulla piazza del vale impianto murato convergente verso palazzo dei Priori, poi distrutto per con- vanza territoriale il castello di Nocera fu in e confinante con il palazzo dei il punto più alto del colle. Qui si fronteg- sentire l’ampliamento della chiesa di San Priori. Ampliata e arricchita alla fine del giavano la Rocca e il Duomo : della Francesco . L’aspetto attuale della piaz- Veduta della citt Trecento, la chiesa venne radicalmente prima rimane soltanto una torre, popo- za si deve soprattutto a consistenti inter- rinnovata tra il 1494 e il 1497 e corredata larmente chiamata Campanaccio ; del venti ottocenteschi che regolarizzarono da un vasto chiostro, demolito intorno secondo, dedicato all’Assunta, un portale lo spazio demolendo il chiostro del con- al 1890. L’edificio è stato interessato da laterale scolpito è l’unico testimone delle vento francescano. Da piazza Caprera si due campagne decorative: la prima, quasi Pinacoteca comunale, allestimento interno fondazioni romaniche dell’edificio. La dipartono le vie San Rinaldo e Pontani. tutta improntata al gusto figurativo di chiesa, che nell’XI secolo svolse anche il Sulla prima, che collega in breve al Matteo da Gualdo e della sua scuola, ruolo di cappella comitale, venne infatti Duomo, prospetta l’ex Seminario vesco- prende avvio nel 1497 per concludersi completamente ricostruita nel 1448 e vile , per fondazione tra i più antichi probabilmente intorno al 1508; la secon- successivamente rimaneggiata nel XVIII d’Italia (1569); la seconda conduce alla da, iniziata intorno al 1530 e riguardante e XIX secolo. La sottostante piazza Ca- chiesa di San Giovanni Battista e al la parete opposta all’abside, è da porre prera, la medievale piazza Grande o del vicino convento delle Clarisse riformate, in relazione con l’episcopato del camerte Comune, accoglieva i palazzi delle magi- le cui strutture hanno inglobato quelle Varino Favorino. Nel 1863, a seguito strature cittadine e dell’autorità vescovile, dell’antica cattedrale romanica di Santa delle leggi emanate dal neonato stato configurando questo spazio come il vero Maria, utilizzata in sostituzione di quella italiano, la chiesa fu confiscata ai frati e e proprio fulcro dell’impianto urbanistico dell’Assunta tra XIII e XV secolo. assegnata in proprietà al Comune. De- cittadino. Il lato orientale era occupato cenni di usi impropri alternati a fasi di 1) Pittore umbro della seconda metà del XIII secolo 4) Matteo di Pietro da Gualdo 6) Ercole Ramazzani Crocifisso. Incontro di Gioacchino e Anna alla porta Aurea. Annunciazione.

Se ne ignora la collocazione originaria. Una Fu probabilmente commissionata da Originariamente nel duomo, ripropone recente scoperta documentaria ha dato tuttavia Giovan Battista Olivieri, vicario generale fedelmente l’Annunciazione dipinta da corpo all’ipotesi che possa provenire dall’antica del vescovo di Nocera dal 1492 al 1498, Federico Barocci tra il 1582 e il 1584 per chiesa di San Francesco extra moenia, distrutta per la cappella dell’Immacolata Concezione la cappella di Francesco Maria della Rovere tra il 1304 e il 1319, anno in cui i frati ottennero in Duomo. La rara iconografia si riferisce nella basilica di Loreto. La cappella che licenza di costruire un nuovo convento dentro ad un tema dottrinario sostenuto in ambito ospitava la tela nocerina fu dedicata le mura. Confermerebbe questa provenienza la francescano e approvato da papa Sisto IV all’Annunciata da Girolamo Mannelli, presenza della figura di san Francesco ai piedi della croce. nel 1477, ovvero il concepimento della originario di Rocca Contrada (l’odierna La tavola, di eccelso livello tecnico, testimonia la fortuna Vergine sine macula (senza peccato). In Arcevia), vescovo della città dal 1545 al riscossa in dalla Crocifissione dipinta da Cimabue particolare i Francescani sostenevano che 1592 e partecipe del Concilio di Trento. per la basilica superiore di Assisi. Maria fosse stata concepita unicamente Non è dunque difficile credere che sia stato attraverso il bacio di Anna e Gioacchino. lo stesso Mannelli a chiamare il Ramazzani, Per rappresentare in immagini un tema artista suo conterraneo, chiedendogli di così astratto, l’Immacolata è inserita dunque riprodurre uno dei più celebri e apprezzati in un contesto narrativo, quello appunto quadri devozionali della Controriforma. 2) Segna di Bonaventura in cui i suoi genitori si incontrano e si Madonna col Bambino. baciano.

Ricordata nel palazzo dell’Episcopio, (foto S.Bellu) venne collocata in Pinacoteca nel 1934. Trafugata nel luglio 1966, 5) Bernardo di Girolamo da Gualdo venne prontamente recuperata e Santa Barbara e veduta di Nocera. ricollocata nel museo. Le ridotte dimensioni dell’opera ne fanno Nipote del più celebre Matteo e figlio di Girolamo, ipotizzare un utilizzo privato, forse Bernardo fu, come il padre, notaio e pittore. Giudice legato a devozione personale e del Comune di Gualdo, morì tra il 13 e il 15 dicembre domestica. L’attribuzione a Segna di 1532. Nelle sue rare opere, tra cui una Madonna del Bonaventura, artista senese 3) Niccolò di Liberatore detto l’Alunno 7) Scultore umbro del XIV secolo Polittico. Soccorso (già Innsbruck, collezione privata), un’Assunta Madonna col Bambino. documentato tra il 1298 e il 1331, è incoronata da angeli e glorificata dall Eterno proveniente condivisa da tutti gli studiosi, che Venne eseguito nel 1483 per l’altare maggiore del duomo di Nocera Umbra. I santi che dalla chiesa di San Francesco di (ora Proveniente da una collezione privata, il gruppo venne notano nell’opera forti analogie con Pinacoteca) e un disegno con San Sebastiano (Gualdo lo stile di Duccio di Boninsegna. affiancano il gruppo della Vergine col Bambino sono Rinaldo e Felicissimo, patroni di Nocera. acquisito dalla Galleria Nazionale nel 1930 e quattro Il primo è raffigurato in abiti vescovili e con il pastorale in mano, il secondo, pastore d’armenti Tadino, Archivio Notarile) si mostra particolarmente anni dopo entrò nella Pinacoteca nocerina. Nonostante ed eremita, è rappresentato con gli attributi del libro e della verga frondosa. La complessità vicino ai modi di Luca Signorelli. La raffigurazione la rigida impostazione frontale di matrice ancora tecnica della pala rivela lo straordinario livello organizzativo raggiunto dalla bottega dell’Alunno di santa Barbara, tradizionalmente invocata contro la romanica, il gruppo è databile alla metà del XIV secolo. in questo torno di anni: gli si apparenta il simile polittico di Gualdo Tadino, del 1471, la cui morte improvvisa causata dai fulmini, non è infrequente complessa carpenteria venne probabilmente realizzata dalla stessa bottega di Giovanni di in ambienti a prevalente vocazione rurale, come è (foto S.Castignani) Montelpare. (foto S.Bellu) appunto la città di Nocera.

8) Scultore del XVI secolo e Rocco da 9) Girolamo di Matteo 12) Venanzo da e Monumento funerario del vescovo Varino Favorino. Affresco con Sant Anna e la Vergine. Piergentile da Matelica Affresco con Madonna di Loreto. In origine nella cattedrale cittadina, venne smembrato agli inizi del XX secolo, sistemato Collocato in origine sulla prima campata della parete temporaneamente in sacrestia e collocato in Pinacoteca nel 1934. Precettore dei figli destra della chiesa, nel 1934 venne staccato e sistemato Secondo la tradizione popolare, la di Lorenzo il Magnifico, Varino Favorino fu vescovo di Nocera dal 1514; morì a su di un supporto rigido. È opera di Girolamo, figlio casa dove nacque la Vergine a Camerino nel 1537 lasciando precise disposizioni circa la volontà di essere sepolto a di Matteo da Gualdo, documentato, anche come notaio, Nazareth, minacciata di distruzione Nocera. Questo dato è utile a datare il monumento, sicuramente realizzato non prima tra il 1507 e il 1515, anno della morte. Come il padre dai Saraceni, venne trasportata in del 1538, anno in cui si richiese l’autorizzazione al trasporto delle ossa del defunto. Il si dedicò alla pittura, sebbene con risultati assai più volo dagli angeli nel 1294 a Loreto, monumento fu probabilmente eseguito da un artista vicino a Rocco da Vicenza, raffinato modesti. nelle Marche. La versione popolare autore, in Umbria, del ciborio della collegiata di (1515) e probabilmente di di questo “trasporto miracoloso” quello di Sant’Emiliano a Trevi (1522). riflette l’effettivo trasferimento delle pareti di quest’umile abitazione, come del resto avvenne per tante altre preziose reliquie della Terra Santa, per nave, al tempo delle crociate. Da allora la Santa Casa divenne oggetto di grande venerazione e tra i più importanti luoghi di pellegrinaggio in Italia, soprattutto a partire dal XVI secolo, quando venne edificata la sontuosa basilica destinata a custodirla. Da questo periodo l’iconografia del miracolo si diffuse in modo capillare. Non stupisce trovarla anche a Nocera, posta sulla via di pellegrinaggio che univa l’Umbria e i luoghi di san Francesco con il grande santuario lauretano. 10) Matteo di Pietro da Gualdo Affresco con Madonna con il Bambino e san Giovanni Battista.

La decorazione della chiesa fu promossa dalle magistrature e da singoli cittadini di Nocera Umbra e affidata quasi per intero a Matteo da Gualdo e alla sua bottega. Questo affresco è sicuramente di sua 11) Venanzo da Camerino e Piergentile da Matelica mano, realizzato nell’ultimo periodo della sua attività. Affresco con Madonna della Misericordia e santi. Pubblicazione a cura del Servizio Musei e Testo: Claudia Grisanti Progetto grafico: Accostabile stilisticamente alla tavola con l’Incontro Beni Culturali della Regione dell Umbria Editing: Infocrace Archiservice di Gioacchino e Anna, è realizzato con modi Il tema della Madonna della Misericordia è tra i più diffusi nell’iconografia mariana. In questo Sezione catalogo e documentazione: Fotografie: A. Giorgetti Stampa: Elisabetta Spaccini e di S. Bellu e S. Castignani Litograf Citt di Castello, 2005 volutamente arcaizzanti: le figure, connotate da caso la Vergine protegge sotto il proprio manto un gruppo di fedeli insieme ai santi Andrea Sezione musei e beni diffusi sul territorio: ' Fototeca Servizio Musei un’eleganza ancora memore della pittura tardogotica, e Francesco; la soprastante raffigurazione del Cristo irato si riferisce alle punizioni divine nei Antonella Pinna e Beni Culturali Regione Umbria sono come ritagliate sullo sfondo del drappo confronti delle quali intercede Maria. L’affresco, attribuito insieme al seguente ai marchigiani Coordinamento generale: Assonometria: Stefania Caprini damascato. La data apposta in basso era fino a qualche Venanzo da Camerino e Piergentile da Matelica, si riferisce alla seconda ondata decorativa Elisabetta Spaccini Pianta: Coop. Futura Documentazione fotografica: Realizzato con il contributo decennio fa leggibile come 1498. della chiesa, quella collegabile all’episcopato del camerte Varino da Favorino (1514-1537). Paola Boschi dell Unione Europea