0 Index of the volume

bollettino del gruppo grotte cai novara n.13

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00 0 SOMMARIO

Un museo naturalistico per la ...... 2

Sambughetto 1949 ... 9

Cavità minori della Valstrona 31

Bibliografia speleologica della Valstrona 47

Il patrimonio carsico della Valle San Giacomo 56

Buco del Nido (SO): nuove esplorazioni 58

Piemonte sud-orientale - aggiornamento catastale ...... 66

Tana del Lacello (AL) ...... 72

La grotta dei Partigiani di 74

Campo speleo Calabria '92 78

Ancora Calabria ... 82

Pozzi e sotterranei presso il Palazzo Vescovile di Novara 86

Speleologia ultima avventura 94

Un' uscita tipo - parte terza 96

L'angolo delle chiacchiere 99

Relazione sull'attività 1992 ...... 102

Soci GGN ...... 111

REDAZIONE COLLABORATORI

Secondino Bellomo Federigo Gianotti Gian Domenico Cella Stefano Torri Vittoria De Regibus

LABIRINTI viene inviato gratuitamente ad enti ed associazioni che si interessano di speleologia, in cambio di pubblicazioni analoghe. I gruppi che non dispongono di proprie pubblicazioni, ma desiderano continuare a ricevere il bollettino sono pregati di segnalarcelo. E' vietata la riproduzione anche parziale senza autorizzazione degli autori e citazione della fonte.

Novara, 29 dicembre 1993

00 0 UN MUSEO NATURALISTICO PER LA VALSTRONA

Riportiamo il testo degli interventi presentati alla tavola rotonda "Un progetto per il museo natura­ listico della Valle Strona" tenutosi a Strona il 23. 1. 1993 Sono intervenuti l'assessore reg/onale al territorio ed ai parchi Enrico Nerviani, il consigliere regio­ nale Alberto Buzio, il sindaco dt Valstrona Lino Cerutti, il direttore del museo di Carlo De Giuli, Carlo Albertini del gruppo archeologico di Mergozzo, Verdi del gruf?PO archeologico F. Patta­ roni di Gravellona , alla presenza di un numeroso ed attento pubblico che la sala comunale non riusciva a contenere.

Il patrimonio speleologico della Valstrona

di Gian Domenico Cella

Le aree carsiche della provincia di No­ su un fondale marino in epoca prece­ vara sono modeste sia in ordine di nu­ dente al Trias. mero che di estensione; tra di esse, la Questa formazione copre un territorio Valstrona rappresenta una delle zone di che va dalla Valsesia a Locarno in Sviz­ maggiore interesse speleologico. zera. Le rocce che emergono in valle sono Le grotte attualmente note sono una prevalentemente di origine metamorfica. trentina circa; 21 di queste sono già L'affioramento che ospita fenomeni car­ state oggetto di indagine. Le principali sici è costituito dai marmi appartenenti informazioni sono raccolte nel catasto alla formazione geologica denominata speleologico regionale tenuto dalla As­ "kinzigitico-sillimanitica"; la formazione, sociazione Gruppi Speleologici Piemon­ secondo l'ipotesi che nutre maggiore tesi per conto della Società Speleolo­ credito, deriva dalla trasformazione av­ gica Italiana. Copia del catasto è pure venuta a media profondità (circa 1000- consultabile presso l'assessorato al terri­ 1500 m) di precedenti rocce depositatesi torio della Regione Piemonte.

Grotte della Valle Strona 3or--rT1-r--r-.,.__ 25

Numero di grotte conosciute in Val Strona con il passare del tempo

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00 0 Descrizione dei fenomeni nella Provincia di Novara. Ritenuta un di maggiore interesse tempo sede di una zecca clandestina di "Filippi" spagnoli (che in realtà venivano forse battuti nella vicina Balma di For­ nero ... ), è oggetto di numerose leg­ Balma dal Falj gende e racconti popolari. () Probabilmente già visitata intorno al 1820 da Don Alessandro Piana, parroco Si apre presso l'Alpe Castuaga. La di Fornero, venne esplorata per la prima grotta, di facile percorribilità, si presta a volta nel 1868 da G. Bazzetta, E. Torre e essere inserita in un itinerario escursio­ L. Calderone, che non ci lasciarono nistico, anche per via del suggestivo però relazioni scritte. percorso di accesso. E' l'unica grotta Seguirono numerose visite di uomini il­ che presenta un discreto fenomeno con­ lustri, tra cui G. Bessaro, G. Baggiani, N. crezionale (stalattiti, stalagmiti, drap­ Bazzetta da Vemenia ed A. Viglio che ne peggi), in parte danneggiato. pubblicò una dettagliata relazione nel 1914.

Balma dal DIAu Nel 1949 gli scout omegnesi scopersero (Luzzogno) alcuni nuovi rami contenenti ricco mate­ riale paleontologico; tale scoperta ri­ Si apre nella cava di marmo sovrastante chiamò anche l'interesse della stampa il paese, in un affioramento oggetto di nazionale. La lunghezza della grotta interesse fin dal 1607 da parte di emis­ veniva stimata da Dematteis alla fine sari dello Sforza, alla ricerca di materiali degli anni '50 intorno ai 1000 m; Però per il Duomo di Milano. La grotta pre­ buona parte dei rami descritti dai primi senta una suggestiva cascata nella sala esploratori è andata distrutta ad opera finale; due selettive strettoie nel tratto ini­ dei lavori di cava. ziale rendono l'accesso possibile solo a Balbiano d'Aramengo nel 1964 pubbli­ speleologi esperti. cava il primo studio sistematico dedicato alla grotta, valutandone la lunghezza in 280 m. Accurate esplorazioni condotte Complesso dell'Intaglio dal Gruppo Grotte CAI Novara negli anni (Sambughetto) '80 hanno portato alla scoperta di nuovi rami, per cui lo sviluppo attuale as­ Si apre nella parte alta della cava di somma a 707 m. marmo (Sass Muiè) e attualmente pre­ senta 5 ingressi. Si tratta di un insieme La grotta è costituita da un settore fos­ di piccole gallerie subcircolari, correlabili sile, ora abbandonato dall'acqua, e da con un antico livello della falda freatica. un settore attivo scavato dal fiume che la Ha fornito ricchissimi reperti paleontolo­ attraversa intagliando il marmo. gici, attribuiti a una fase interglaciale L'acqua proviene dal sovrastante tor­ dell'ultima glaciazione; per questo mo­ rente Chignolo e, dopo avere attraver­ tivo, non è infrequente incontrarvi ricer­ sato la grotta e ricevuto il contributo di catori abusivi di fossili. Un modesto riga­ altri affluenti, riesce a giorno nello gnolo convoglia le acque interne nella Strona. sottostante Caverna delle Streghe. Numerosi sono i tratti facilmente visita­ bili da un escursionista equipaggiato con opportune fonti di illuminazione. Pur essendo molto rare le concrezioni Caverna delle Streghe o (stalattiti, stalagmiti ecc.), la grotta pre­ Balma dal Falj (Sambughetto) senta numerosi punti suggestivi, anche per via di alcuni aspetti non molto co­ Si tratta della più lunga grotta presente muni (stalagmiti di sabbia, lame di barite,

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00 0 il torrente attivo, gli splendidi meandri possibilità di attrezzare percorsi con va­ costellati da "colpi di sgorbia", ecc.). rio grado di difficoltà.

Come per le sovrastanti Grotte dell'Inta­ Alpe Loccla glio, la Caverna delle Streghe ha fornito (Chesio) ricchissimi reperti paleontologici ap­ partenenti ad una ventina di specie di­ Una notevole densità di grotte, non an­ verse, parte studiati dai prof. Maviglia e cora del tutto esplorate, è presente lungo Venzo ed in buona parte andati dispersi. la strada che conduce all'Alpe. Parte del materiale è depositato nei sot­ La visita alle cavità più interessanti è di terranei del Museo di Scienze Naturali una certa pericolosità. della città di Milano. E' inoltre utile preci­ sare che a tuttoggi non è stato ancora effettuato uno scavo sistematico nell'a­ Grotte presso l'Alpe Ravinella rea dei giacimenti. La presenza del­ (Forno) l'uomo preistorico in questa grotta è dubbia. Si aprono poco al di sotto dell'Alpe Ravi­ La grotta e l'ambiente della cava ven­ nella. Interessanti per la presenza di un gono utilizzati come palestra nell'ambito piccolo laghetto e per alcune mineraliz­ dei corsi di speleologia tenuti dal CAI zazioni presenti nel marmo, quali la per via della solidità della roccia e della grafite e l'ossido di manganese.

Motivi e validità del museo naturalistico

di Marco Ricci

Quando mi è stato chiesto di illustrare i bughetto, hanno avuto un ruolo di pri­ motivi per cui varrebbe la pena di creare maria importanza nelle tradizioni, nella un piccolo museo naturalistico a Sam­ storia e nelle leggende della valle o, per bughetto, mi è sembrato che fossero so­ usare una parola importante e un po' stanzialmente due le domande cui è op­ abusata, nella sua cultura. Citerò un po' portuno rispondere: alla rinfusa, solo alcuni degli spunti possibili: • perché fin dai primissimi esordi dell'iniziativa, l'amministrazione comu­ - le bellissime leggende sulle streghe nale ha voluto sottolineare l'interesse delle caverne; delle grotte della valle, e in particolare quella di Sambughetto; - la discesa nelle grotte che occupa un intero canto del poemetto "La parrocchia • cos'altro c'è di tanto interessante in contrasto" scritta verso la metà in valle da giustificarvi l'apertura di un dell'800 da don Alessandro Piana, par­ museo. roco di Forno;

Cominciamo dalla prima domanda. Esi­ - il fatto che Guido Boggiani, che era stono, a mio parere, due ragioni princi­ nato ad , abbia iniziato proprio pali per conservare gelosamente in­ nelle caverne di Sambughetto quell'at­ nanzitutto le grotte stesse e poi le testi­ tività di esploratore che lo avrebbe por­ monianze, i ricordi ed i reperti che ad tato a morire nelle lontane foreste para­ esse si riferiscono. guaiane; La ragione è che alcune grotte della valle, e principalmente quella di Sam- - e, per finire, le suggestioni più recenti

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00 0 Note studiare studio pubblicazione pubblicazione pubblicazione Pubblicazione studio oubblicazione oubblicazione oubblicazione pubblicazione oubblicazione oubblicazione oubblicazione pubblicazione In In In In In Da In In In lnacessibile In In In In In In noto 64 7 9 9 4 6 8 9 5 330 21 15 15 12 10 69 59 29 27 38 100? (m) 101 707 > 20ca > > non Sviluppo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo PiNo VALSTRONA asseanare asseanare asseanata 2709 2725 2726 2678 2708 2695 2676 2697 2724 2727 2679 2705 2680 2685 2501 2607 2696 2684 catastabile 2677 2710 da da catasto non non 2536-2537 IN N° NOTE Fornero Strona di Laccia Laccia Laccia Laccia Laccia Ravinella Luzzoano Ravinella Castuaaa Strona Sambuahetto Sambuahetto Sambuahetto Sambuahetto Sambuohetto Sambuahetto lnuooio Luzzoano Luzzoano Luzzoano Luzzoano Luzzoano Aloe Alpe Località Alpe Aloe Alpe Alpe Alpe Cucco Aloe Cava Torrente Cava Cava Cava Cava Cava Cava M. a a a li li li rea rea rea Forno Forno Lorealia Lorealia Lo Lorealia Lo Lo Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona Valstrona ATTUALMENTE Streahe delle GROTTE Ravinella Streohe Laccia Ravinella IKiroval Nome Alleato Fornero delle l'Alpe l'Alpe Praaa Caverna di Lacce l'Alpe Ghittina o Onuaaio\ IChesiol Asmodeo Fiero Voloe Viulanta discarica sotto Sorpresa Faooio di oartiaiani Faii oartiaiani Faii presso Faii cadente Emilio delle del Cobra della inferiore Fornero Diau del inferiore dell'lntaalio presso dei di della della della dai dei dai dai della del dal orette stanze arotta 3 n° Pozzo Pozzetto Soraente Le La Grotte Grotta Grotta Grotta Grotta Grotta Grotta Cunicolo Cunicolo Cunicolo Buco Caverna Buco Balma Balma Balma Balma Balma Balm

00 0 ma non meno interessanti che emanano volta, illegalmente trafugato. dalle testimonianze del duro lavoro dei cavatori di marmo: aeree scale di corda, E veniamo alla seconda domanda che pulegge per il filo elicoidale, e quanto avevo posto all'inizio, cos'altro ci sia di altro è tuttora ben visibile nella cava di naturalisticamente valido nella valle. marmo. Almeno una prima risposta è facile da Il recupero di questa memoria storica è dare: è infatti noto da lungo tempo che le compito che gli abitanti della valle non rocce della valle Strona rivestono un possono demandare ad altri. Se qualche grande interesse per i petrografi. Si trat­ aiuto il Gruppo Grotte Novara può dare, tava in origine di rocce sedimentarie, è perché come accennavo poc'anzi, le formatesi cioè alla superficie del pianeta cavità della valle sono importanti anche ma che, ancora in tempi molto remoti, si per un secondo motivo, che è il loro inte­ trovarono, a causa di sconvolgimenti resse più propriamente speleologico. geologici, sepolte in zone piuttosto pro­ E qui è forse opportuno sgomberare il fonde della crosta terrestre. Qui le alte campo da possibili equivoci e chiarire temperature e pressioni ne variarono la subito che tutte le grotte della Valstrona struttura e ne fecero delle rocce cosid­ sono ben poca cosa in confronto a dette metamorfiche che vengono poi ri­ quelle che si trovano da altre parti. Basti portate alla luce da un lento processo di pensare che la Caverna delle Streghe di erosione. Le rocce metamorfiche sono Sambughetto, che è la maggiore fra le tutt'altro che rare, ma la Valle Strona of­ grotte della valle, è lunga appena 700 m, fre la rarissima opportunità di esaminare, mentre già qualche anno fa c'erano, in in successione ordinata, un grandissimo Piemonte, 4 grotte lunghe più di 5 km. numero di rocce a metamorfismo via via Ma queste gigantesche grotte sono tutte più spinto mano a mano che si sale nella ben lontane dalla Valstrona, già nel Cu­ valle dal bivio per Loreglia a Campello, neese dove le rocce sono più favorevoli dove il tipo di roccia cambia di colpo. alla formazione di simili colossi. Quassù Così, per un petrografo risalire la Valle nel Piemonte settentrionale le condizioni Strona equivale a percorrere un viaggio geologiche sono ben diverse, al punto ideale nelle profondità della crosta ter­ che la grotta di Sambughetto può van­ restre di qualche centinaio di milioni di tarsi di essere la più lunga della provin­ anni fa. cia di Novara, e questo è già qualcosa. Rocce, grotte, e che altro? C'è poi la faccenda dei ritrovamenti A dar credito a quanto si legge sui libri, fossiliferi. non c'è molto altro. Ma come sempre in Scavi sistematici effettuati negli anni '50 questi casi sorge un dubbio: non c'è al­ hanno infatti portato alla luce abbondan­ tro di importante perché così è davvero o tissimi resti fossili appartenenti ad una non c'è altro di importante perché nes­ ventina di specie animali vissute in valle suno l'ha cercato, trovato, e descritto? in periodo relativamente caldo, com­ Già sappiamo per certo che in valle sono preso fra due epoche glaciali, 35 o stati trovati minerali di considerevole in­ 40.000 anni fa. teresse ed abbiamo anche motivo di Questi resti, alcuni dei quali molto rari, pensare che la piccola fauna (gli insetti sono andati in gran parte dispersi, parte tanto per capirsi) dovrebbe possedere nei depositi di musei di mezza Italia set­ caratteristiche peculiari. tentrionale e parte nelle raccolte private di collezionisti senza scrupoli. Ma se si E non sappiamo ancora nulla dei funghi ha la pazienza di cercarli nelle nume­ della valle, dei suoi uccelli, della vegeta­ rose vetrine, se ne possono vedere una zione, delle sue montagne, e chi più ne dozzina esposti nelle sale VII e VIII del ha, più ne metta. E proprio questo po­ Museo di Storia Naturale di Milano. trebbe essere, domani, il vero ruolo del Mi sembrerebbe bello ammirare di museo: non più luogo dove custodire le nuovo nella valle anche solo una piccola testimonianze di conoscenze già acqui­ parte di quanto vi fu trovato e, qualche site, ma motore esso stesso di nuove

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Sambughetto, fine anni '60: la cascata ora scomparsa

Grotte dell'Intaglio: raccolta (abusiva) di materiale paleontologico

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ricerche, centro di incontro e di educa­ sime generazioni siano sempre più co­ zione di appassionati di vecchie e nuove scienti della ricchezza di questi magnifici discipline naturalistiche, perché le pros- territori che erediteranno.

Ristrutturazione del museo naturalistico di Sambughetto

dell'arch. Angelo Marzi

L'edificio costruito nel quale si inserisce, oppo­ nendosi stilisticamente alla stessa chiesa tardo-barocca con la quale si Il progetto prevede il cambio di destina­ confronta a distanza di pochi metri. zione dell'edificio attualmente in disuso Viene altresì negata la tipologia della e già adibito a scuola elementare della facciata principale rivolta a sud-sudest frazione di Sambughetto, per: (rigorosamente rispettata a Sambu­ • museo naturalistico ghetto per le ragioni di insolazione nella • foresteria edilizia abitativa tradizionale). La con­ • spazi a disposizione della popolazio­ trapposizione è tanto maggiore in quan­ ne. to la costruzione è posta a valle del pae­ se ed è percepibile visivamente a di­ Si intende adibire: stanza. - piano seminterrato: museo e servizi; In forte contrasto appare ancora la scelta - piano primo: un vano per il museo, un progettuale della falda unica rivolta vano per la popolazione, servizi, scala verso valle. Tale copertura ha peraltro di accesso al piano secondo; arrecato all'edificio danni di notevole - piano secondo: foresteria, locali a di- gravità: in particolare l'inesistenza di sposizione del museo. gronde ha determinato il dilavamento Le opere relative a tavolati e serramenti delle superfici esterne per opera delle interni corrispondono a un impegno di acque, con distacco e sollevamento esecuzione e di spesa ridotti. della pellicola cromatica applicata con la Appare tuttavia necessario il rifacimento tinteggiatura, che inutilmente è stata og­ di alcuni intonaci interni disgregati a getto di un successivo rifacimento. causa di infiltrazioni e per umidità di ri­ Il degrado esterno causato dalla debole salita. protezione che deriva dalla geometria Oltre all'adeguamento funzionale, viene del tetto è aggravato dalla ubicazione richiesto dall'Amministrazione Comu­ dello stesso volume edilizio, aperto su nale l'impiego di criteri progettuali fina­ tre lati ed esposto agli agenti atmosferici. lizzati a un più corretto inserimento del­ Il progetto propone pertanto la demoli­ l'edificio nel contesto ambientale ed ar­ zione parziale della ricopertura e la sua chitettonico dell'abitato. ricostruzione a due falde con gronde Esso infatti si contrappone radicalmente protettive laterali; è stato parzialmente alle forme e tipologie locali, poiché all'e­ recuperato il solaio in conglomerato ce­ poca dell'edificazione (1970) il modello mentizio esistente al fine di ridurre le di­ architettonico di riferimento fu desunto mensioni della ricostruzione e le conse­ dal "razionalismo", in anni in cui pareva guenti discariche del materiale di risulta. stravagante il recupero del patrimonio E' stata esclusa infine l'ipotesi di rialzare edilizio esistente in sede di progetta­ la struttura mettendo in opera una se­ zione di una struttura scolastica. conda copertura al fine di mascherare la Il fabbricato pertanto, non privo di una prima, per gli effetti di impatto visivo e di sua coerenza formale, ostenta un clas­ totale occultamento che ne sarebbero sico distacco dall'ambiente naturale e derivati alla vicina chiesa.

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SAMBUGHETTO 1949 •••

di Gianni Cella

Premessa duate ed uno studio particolareggiato su alcuni re­ perti, le cosiddette "fibbie musteriane" (7). Questi Anni addietro, al termine di una confe­ studi sono stati alla base di un successivo lavoro del prof. Venzo, inerente il periodo Wurmiano renza sulle grotte della Valstrona (NO), nella regione del Cusio (8). A tuttora manca uno ho avuto il piacere di incontrare Nino studio basato su uno scavo sistematico operato in Mezzera, attuale capogruppo degli scout loco, mentre appena qualche riga è stata dedicata di Omegna, che ebbe la ventura di alla presenza di intenzionali segni di lavorazione partecipare alla scoperta delle parti presenti su parte del materiale osseo. Addirittura, al momento attuale molti studiosi dubitano della superiori delle grotte di Sambughetto nel presenza dell'uomo primitivo. lontano 1949. Questo fortuito incontro rappresentava Immaginate la mia gioia quando Nino per me una grossa opportunità: dovete Mezzera mi esibì una decina di bellis­ infatti sapere che la storia esplorativa sime fotografie, da lui scattate all'epoca, della Caverna delle Streghe di Sambu­ alcune addirittura all'interno della grotta ghetto è discretamente documentata, nel corso dell'esplorazione. Con ram­ fatta eccezione proprio per il periodo a marico mi spiegava che non era pur­ cavallo degli anni '50. troppo in grado di mostrarmi un album di Solo alcuni ritagli di giornale (1) rimangono a do­ fotografie colorate a mano, album che cumentare la grossa scoperta awenuta nel 1949, qualche amico tuttora ... si è scordato di scoperta associata al rinvenimento di una ricchis­ restituirgli. sima fauna quaternaria. Nel frattempo l'attività Successivamente mi faceva pervenire estrattiva operata dalla Società Marmi Vallestrona un voluminoso volume, il diario del Ri­ ha portato alla distruzione della quasi totalità della grotta (le descrizioni e i rilievi lasciatici dai primi parto Scout Omegna 1°, recuperato in esploratori non hanno alcun riscontro con la parte extremis da un cassonnetto della carta ora conosciuta) e gran parte del materiale paleon­ straccia: all'interno, ancora fotografie, tologico, dopo aver adornato sedi scout, seminari, una mappa e il resoconto completo delle parrocchie, case di cavatori e di privati è andata di­ esplorazioni condotte dagli esploratori di spersa. Omegna a partire da quel lontano 12 La lettura delle pubblicazioni specialistiche se­ febbraio 1949. guite alla scoperta non ci è di gran conforto. All'atto di proporvi questa inedita docu­ Dal punto di vista speleologico nulla è stato pub­ mentazione, mi si è posto un dilemma: blicato in merito (2). Addirittura non si capisce trascrivere i documenti o proporli nella quanto la grotta potesse essere sviluppata: trala­ sciando le cifre esagerate proposte ai primi del se­ loro forma originaria? colo, il prof. Capello nel 1937 stimava la grotta Ho optato per la seconda soluzione. Do­ lunga 230 m [3); lo stesso autore nel 1955 portava potutto, la calligrafia è bella; lo sforzo di la stima a circa 1000 m (4). La stessa cifra, accom­ lettura verrà ricompensato dalle sensa­ pagnata da un punto interrogativo, viene ripropo­ zioni che solo un documento il più pos­ sta ancora da Dematteis nel 1959 (5). Il punto Interrogativo può ricoprire un duplice si­ sibile simile all'originale può far scatu­ gnificato: o che la lunghezza attribuita da Demat­ rire. tel$ era dubbia, oppure che nel frattempo l'attività Tutte le fotografie che accompagnano estrattiva poteva aver variato lo sviluppo della l'articolo sono di Nino Mezzera; a lui rin­ cavità. novo la mia gratitudine, anche a nome Lo studio paleontologico, operato dal prof. Mavl­ degli speleologi novaresi. La riprodu­ gHa su materiale fornitogli dai cavatori (6), ha frut­ zione è stata invece curata da Roberto tato un elenco (incompleto) delle specie indivi- Mazzetta.

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All'esterno

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-::- Giovedi ~1 - Venerdì 22 Luglio_1~9 . Gazzetta Sera

lnintelle&&ibili convegni. Attra­ verso un andito strettissimo che VAGABONDAGGIO IN VALLE STRONA si direbbe un budello, si giung.? a un'altra caverna minore che pare tutta un ricamo: una fon· te di acqua chiara scorre pe­ rennemente. Ecco Infine li • boeucc delle streghe • incro­ stato di caratteristiche ftgure d1 Le grotte di Sambughetto mostri cpn una testa d'elefante. Il cui collo massiccio si confon­ de con la parete, zampe di ca­ valli ed altri scherzi delle fan­ tasiose stalattiti che lasciano in­ cantati. rifugio di antiche streghe Le scopMte dei giovani esplo­ ratori omegnrsi sono avvenute nel gruppo delle grotte sovra­ stanti, sicchè con gioia ed or­ Notevoli scoperte di un gruppo di giovani ardi­ goglio hanno potuto battezzare col nome dell'Orso quella grot­ mentosi - La caverna delle Fate e quella dell'Orso ta nella quale hanno rinvenuto con altro materiale d'eccezio- nale importann paleontologic·1 I resti dell'• Ursus Speleus •. Sambaghetto, Z1 luglio nl di apeciallatl in materia. Cuore e dall'amatore Franco vissuto qualcosa come 20 mila Ancor oggi transitando per La strada che porta alla Val• Mezzera, ebbero la ventura di anni addietro. Tale scoperta d i Omegna nei giorni di mercato le Strona. circondata da una co- scoprire una 1rotta entro la ru- cui .s' Interessò personalmente il o di festa non è raro Imbatter­ rona di monti fra i quali pri- pe detta Sasso Mojè. Quasi sul· prof. Pavan dell'Università d1 si in donne coperte da strane meggiano Il Capezzone ed Il la vetta della montagna si tro- Pavia, ha messo In attività, ora, veati: gonna nera, fazzoletto ne­ Maziuccone. ricca di pascoli e va una buca nel terreno provo- un gruppo di speleologi varcs1 · ro, giubbetto nero listato talvol­ boschi, costeggia salendo un a- cala dal brillamento di una ml- nl che hanno proseguito le r i­ ta d'oro, d'ar&ento o di broc­ apro burrone. La salita si fa rl- na che invita ad entrare. cerche. In diversi sopraluoghi. cato. Sono le donne della sovra­ pi.da. dà modo d'ammirare al- Da questa buca ha avuto in!- hanno potuto ricavare una pre­ ..,tànte Valle Strona che, calzan· cunl lnteressantl orridi e tra ·zio ·la ·prima esplorazione da ziosa documentazione sulla fau­ do ancora I caratteri.stici •pull• incantevo!l sfumature l' azzur- parte dei ragazzi omegnesi, cui na dell'epoca preis torica in con suole di corda ritorta. non ro del lago d'Orta. Si sale e ai ne aeguirono parecchie altre. questa regione. Altri frammen· •orliono separarsi dai tradizio· attraversano lindi paesini: Che- Hanno trovato pareti di marmo ti ossei sono stati raccolti a con­ nali e pittoreschi costumi. alo, Lore11ia, Canova del Ve- llace cui l'acqua, coll'andar dei fermare l'esistenza dell'orso Di queste donne ne troviamo scovo e poi Luzzo1no e Strona, 1ecoli, ba erosi Ili spigoli,. fan- delle caverne, mentre si è pure parecchie lungo la carrozzabile a metri 491, 01gt centro ammi- 10 in ogni dove, e ossa sparse giunti all'accertamento della e­ verso la pittoresca vallata che nlstrativo della valle. Paesini ed a mucchi, vertebre fO.Jslllz· siatenza del leone delle caver­ da qualche tempo ha richiamato cbe come Fornero, dove l'lnver- zate, teschi dalle proporzioni ne, del quale sono stati rintrac- au di sè l'attenzione oltre che no è rigido e per due mesi il clgantesche ed altre ossa. i clati alcuni denti. di studiosi e scienziati, della sole non ai fa vedere, e Maasio· Questo gruppo di erotte so- ; stampa nazionale: merito primo la, Forno e Campello Monti e vrasta la - così detta • Caverna degli animosi esploratori catto­ Quama, vivono di artigianato, delle fate• che raggruppa alcu- i DAL CORRISPONDENTE lici omognesi che si sono ripe­ di modeste Industrie e di turi· ni antri o • sale • più o meno ! tutamente avventurati nelle sino. va.sie, decorate dl stalagmiti e : &rotte naturali di Sambu1hetto La fama a Sambughetto vien stalattiti. Le visioni. che si pre- I risultati ottenuti dalle spe- dove scoprirono copioso mate­ data oggi dal giovani esplora- sentano sono a tratti ~u1gesllvc dizioni deell specialisti varesl­ riale fossile d'importanza tale torl che guidati da don Carlo ed a tratti .paurose. V è un poz. · ni sotto la guida del direttore da provocare ulteriori spedizio- Galbiati, mi.ssionario del Sacro zo che unisce due c~ve rne '": dei civici muaei, Mario Bertolo- 1i;ilorate tl.n dal 1868: in esse ~1 ne, assumono un particolare ri. d1~e avessero trovato nascondi· lievo, .in quanto si pensa di po­ gho, nel secolo XVI.~. facendo-:- ter ricostruire Interi scheletri ne li loro covo, falsificatori dt degli animali preistorici e par­ ftl!ppl spagnoli che battevano ticolarmente dell'• ·ursus Spe­ moneta nella. vicina Quarna. leus. che, unico esemplare, si Co~ un po di fantasia popo· conservava nel Museo di scien­ lare I episodi.o dei falsari ha re- ze naturali di Milano, e che fu so ancor pio attraente questa distrutto da un bombardamento. • Cave:na delle fate• nella G:i scopritori, sotto la dire­ qu~le il marmo ha modellato zione del prof. Carlo Maviglia, un arca che la leggenda vuole direttore scientifico dell'Istituto contenga un tesoro: una stree;i di paleontologia umana di Mi· :ifor~a di ros_po la sorveglia !ano, coadiuvato dal prof. Pie~ secoli uccidendo con lo Luigi Talamoni stanno on 1auardo chi si avvic.lna. Non rl· provvedendo allo' studio dei re- aulta però che ftnora le grotte i · di Sambuahetto siano state tea- st trovai1 nelle grotte d1 Valle tre dl una qualche sciagura Strona, proced~ndo ne.I contem~ · po a sottoporh a quei processi Un pozzo reaolare di un f!le· chimici necessari per consen­ tro di dlame~ro, caratteristico, tirne la conservazione. Non è fatto ad ane!ll calcarei levigati. improbabile che l'eco di queste sl ~lrebbe •cavato dalla mano scoperte contribuiaca anche a dell uom.,. Lungo l sotterranei una maggior valutazione turi­ scorre .una sòinalatura c~eJI• stica della lussureggiante ed a tutta I ap~are~za del sedili di tratti selvaggia Valle S trona un coro d1 . c~1esa : è In ques to che domina il Lago d'Orta. Gfovane uploratore omegnese nell'Interno della spelunca luogo che s1 dice .si radunassero della Valle Strona le .streghe per i loro segreti e Sandro Vineia

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Momenti dell'esplorazione

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00 0 Considerazioni emerse Che fosse il probabile ingresso superiore della Caverna delle Streghe è altresl confermato dal Innanzitutto dobbiamo tenere presente che il dia­ movimento dell'aria descrittoci: l'aria calda che fuo­ rio è stato scritto da ragazzi, digiuni di conoscenze riusciva proveniva sia dalla sala dell'Orso, sia dalla speleologiche e paleontologiche; pertanto quan­ sala dell'Artiglio. La presenza di un ulteriore in­ to affermato va interpretato con una certa cautela. gresso superiore agibile avrebbe comportato un Per amore di verità occorre però precisare che il movimento di aria in direzione opposta (l'ingresso gruppo disponeva di un'accettabile attrezzatura avrebbe dovuto aspirare aria dall'esterno). Se ne per il rilievo speditivo (bussola, altimetro, metri deduce che le gallerie esplorate non dovevano rigidi e flessibili, etc); e, in generale, le basi di essere in comunicazione con le grotte più alte topografia sono sempre molto buone tra gli scout. della cava, il Complesso dell'Intaglio per inten­ Prova ne sono le descrizioni, ben dettagliate e derci, che sono il sistema a quota più elevata pre­ sempre coerenti. Inoltre, il testo del diario è stato sente e che interessano la cima del Sass Muiè. sicuramente riveduto da adulti: alcune correzioni sono ancora visibili sul testo originale. Quindi, questo ingresso doveva collo­ carsi ad una quota intermedia tra le La lettura del diario ha permesso di grotte dell'Intaglio ed il vecchio ingresso trarre alcune interessanti deduzioni, che della Caverna delle Streghe. ora elenco. La Grotta dei Festoni si trovava al di so­ pra della attuale sala adiacente la ca­ L'ingresso originario, quello che si scata? Poco probabile. Sopra la sala fi­ apriva in direzione di Massiola alla base nale? Da escludere. E il pozzo che si di una paretina, alla data del 12 febbraio sviluppava per oltre 40 m ? Forse non lo 1949 risultava inagibile, distrutto da una sapremo mai. volata di mine. La freschezza di alcuni Per rendere facilmente comprensibili le dettagli riportati ("Sei mine fatte scop­ fasi dell'esplorazione, allego comunque piare ... j fa pensare che l'evento fosse una rielaborazione dei rilievi originali. abbastanza recente; infatti non era an­ cora conosciuto dalla popolazione. Te­ Che sviluppo avevano le gallerie esplo­ stimonianze raccolte direttamente dai rate? cavatori,1 oltre a concordare cronologi­ Stando allo spaccato tramandatoci 144 camente, collocherebbero i primi am­ m; la profondità massima raggiunta 26 bienti della grotta in corrispondenza del m. Stando alla descrizione circa 200 m: conoide di crollo in corrispondenza in profondità gli scout erano scesi fino a dell'attuale ingresso fossile. dove la corda di sicurezza, lunga 48 m, Le dimensioni del crollo dovevano es­ lo aveva permesso. Più probabilmente sere notevoli, visto che il cronista scrive stimerei che gli scout omegnesi abbiano "il materiale accumulato era tale da farci percorso come minimo 250-300 m di scartare subito l'idea di uno scavo". gallerie, scendendo in profondità per una trentina di metri. Gli ambienti descritti (sala dell'Artiglio, sala dei Festoni, sala Volpi, sala del­ Non commento le frasi "in questa melma l'Orso) non sono riconducibili a nessuna di origine alluvionale ... si trovano i resti delle grotte attualmente note nell'area. di animali preistorici e le tracce dei primi E' quindi molto probabile che siano abitanti della terra" oppure "Sono circa andati successivamente distrutti ad 30 kg di ossame, che riempiono tre opera della cava; una successiva nota sacchi da montagna"; voglio solo riportata sul diario ne dà conferma. augurarmi che siano esagerazioni.

Ma dove si trovavano questi ambienti? Rimane comunque un vero scandalo Sicuramente più in alto "sulla vetta del che questa importantissima stazione monte, ove si apriva un pertugio circo­ paleontologica quaternaria, unica nella lare del diametro di 70 cm", ma certa­ provincia, sia andata completamente mente non sulla vetta. perduta senza che neppure uno scavo sistematico vi sia stato precedentemente 1Sono grato al Sig. Michele Verdi, residente a condotto. Possibile che nessuno si sia Comignago, che mi ha messo al corrente di que­ posto il problema di salvaguardare ste testimonianze.

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00 0 I - ca ESE Festoni e -.....;: Pozzetto 10m - I Grotte Artiglio SS020m Festoni m) dei (8x10 Grotta I , 020m , Planimetria , / fontana raggiunta) con ? (non 'Grotta Esterno Possibile Viglio INm da m) dell'Artiglio esplorata (5x8 Grotta Sala pozzo del raggiunto) 6-7m (ngn Fondo Volpi m) delle (5x2 Sala m) dell'Orso (16x12 Sala c..> :::!. à I\) ~ «>

00 0 almeno l'androne iniziale, quello ove è [5] Oematteis G.: "Le più recenti spedizioni spe­ più probabile rinvenire tracce di fre­ leologiche in Piemonte", in Rlv. Mens. CA/, 18.. p. quentazione umana? 178, Milano 1959. [6] Maviglia C.: "Scoperte e scavi paletnologici in Blbllografla Italia durante il 1952: Paleolitico; Piemonte; Sam­ bughetto Valstrona (Novara), in Riv. Se. Preist., .3:. [1] Vineis S.: "Le grotte di Sambughetto rifugio di ! (7), p. 239, 1952. antiche streghe", in Gazzetta sera 21-22 luglio 1949. [7] Maviglia C.: "Le cosiddette "fibbie" del muste­ riano alpino, rinvenute a Sambughetto Valstrona [2] Dell'Oca S.: "Grotte di Sambughetto (Novara)", (Novara)", in Atti I Congr. lntemaz. di Studi Liguri, in R.S.I., 2 (6), p. 96, Como 1954. pp. 41- 47, 1952.

[3] Capello C.F.: "Revisione speleologica piemon­ [8) Venzo S.: "Osservazioni sulla fauna delle grot­ tese. Prima nota. Dalle valli del Toce alle valli del ticelle di Sambughetto Valstrona e sugli stadi wor­ Corsaglia", in Atti Soc. lt. Se. Nat., 1§, p. 307. Mi­ miani del Lago d'Orta (Novara)", in Atti Soc. lt. Se. lano 1937. Nat., li (93), pp. 409 - 431, Milano 1954.

[4] Capello C.F.: "Il fenomeno carsico in Pie­ monte. Le zone interne al sistema alpino", pp. 95- 96, CNR Editore, Bologna 1955.

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00 0 CAVITÀ MINORI DELLA VALSTRONA - SECONDO CONTRIBUTO

di Gian Domenico Cella e Marco Ricci

Introduzione Descrizione Ali' ingresso, basso e largo, segue una A distanza di una decina di anni dal la­ galleria ascendente da percorrere a car­ voro precedente, provvediamo a segna­ poni, ma che ben presto si abbassa ul­ lare una seconda serie di grotte esplo­ teriormente. Sulla sinistra si osservano rate in Valstrona. L'ordine di descrizione alcune stalagmiti ed una graziosa colata segue la direzione della valle, a partire stalattitica. La volta quindi si innalza un dallo sbocco. po', ma la grotta termina poco dopo in Dal punto di vista geologico, tutte le ca­ prossimità di una frana cementata. vità si aprono in litotipi appartenenti alla Nell' ambiente finale si trovano varie formazione kinzigitica (unità Ivrea-Ver­ concrezioni fra cui una graziosa co­ bano); marmi e calcefiri ospitano cavità lonna. Del resto tutto il pavimento della carsiche, gli gneiss cavità tettoniche. grotta è costituito da un' unica colata di Altre grotte attendono ancora ... calcite spessa 1-2 cm, che presenta molti piccoli gours e qualche sasso ce­ mentato. Sotto la colata affiora del ter­ Le Grotte riccio. Il soffitto è invece costituito da una roccia alterata superficialmente, di con­ 2697 Pi - GROTTA PRESSO LA DI­ sistenza sabbioso-polverosa. SCARICA DI STRONA Comune: Valstrona Osservazioni Località: ex discarica di Strona La grotta sembra idrologicamente inatti­ Cartografia IGM: Tavoletta Omegna 30 I NE va da lungo tempo. All'epoca della visita ed. 1935 (gennaio 1988) sono stati notati solo un Coordinate UTM: MR 588382 certo stillicidio ed un velo d' acqua sul Coord. geogr.: 4°06'15,0"0 - 45°54'14.5"N pavimento. Piccoli accumuli di sabbia, Quota: 536 m indizi di un modesto scorrimento idrico, Sviluppo: 12 m Dislivello: +5 m sono presenti solo in prossimità della Terreno geologico: calcefiri frana terminale. La cavità potrebbe rap­ Esplorazione: L. Botta, G.D. Cella e V. De presentare la risorgenza di una perdita, Regibus - GGN 1988. ormai fossile, del vicino ruscello che an­ ticamente scorreva ad un livello più ele­ Accesso vato. Dal punto di vista biologico, da se­ Da Omegna verso Strona. 800 m prima gnalare la presenza di numerosi ragni. del paese, in corrispondenza di una marcata curva verso destra, si trova, 2695 Pi - LE STANZE DI ASMODEO sulla sinistra della strada e poco al di Comune: Valstrona sopra del torrente, una discarica di rifiuti. Località: Cave di Marmo Sulla sponda opposta si innalza con ri­ Cartografia IGM: tavoletta 30 I SO Sabbia, pida pendenza una valletta appena ac­ rii. 1935 cennata, che va a morire sotto una pare­ Coord. geog.: 4°08'13,4"0 - 5°54"26,0"N tina rocciosa. Per raggiungere la grotta Quota: 670 m si deve risalire il fianco sinistro (destro Sviluppo: 9 m Dislivello: -5 m orografico) della valletta per circa 70 m: Terreno geologico: Marmo l'ingresso si trova ad una quindicina di Esplorazione: M. Ricci e G.P. Pasquale M. metri dalla paretina rocciosa. Galimberti - GGN 1987

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00 0

~ / b ~ Grotta della / i i a i Discarica 2697 Pi

I ~ ' Pianta Ingresso

Nm >i ?

a b >!; Sezioni ; trasversali b

G.D Cella V. De Regibus GGN 31.1.1988 a Sezione longitudinale 2m

Le Stanze di Sezione longitudinale Asmodeo 2695 Pi

Ingresso Nm

5 Sezione trasversale Piante 6 a 2m M.Ricci GGN 6.6.1987

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Balma dal Diau

Sifone sotto l'Alpe Ravinella

00 0 Accesso 2707 Pi - BALMA DELLA VOLPE Come per la caverna delle Streghe. Sul Comune: Valstrona piazzale della cava sulla sinistra si Località: Luzzogno staglia un evidente sperone roccioso: I' Cartografia IGM: Tavoletta Omegna 30 I NE, ingresso della grotta, piuttosto angusto, rii. 1935 si trova alla base del suo appicco Coordinate UTM: MR 49118541 meridionale. Quota: 750 m Sviluppo: 1 O m Dislivello: 4 m (+2; -2) Descrizione Terreno geologico: gneiss Modesta cavità di chiara origine freatica, Esplorazione: M. Ricci - GGN 1988 impostata su livelli differenti collegati da condotti verticali. Nel vano iniziale si Accesso rinviene qualche lama di barite e piccole Da Strona a Luzzogno. Arrivati sulla concrezioni. La percorribilità è ovunque piazzetta centrale si prosegue dritti per problematica, per le ridotte dimensioni poi scendere al bivio per Chesio. Si la­ degli ambienti. scia il bivio sulla destra e si risale ripi­ damente ad un ampio piazzale dove la 2727 Pi - GALLERIE DELLA GHITTINA strada ha termine. La grotta, ben visibile, Comune: Valstrona è circa 150 m più a valle, su una rupe a Località: Cave di Marmo sinistra del torrente. Cartografia IGM: tavoletta 30 I SO Sabbia, rii. 1935 Descrizione Coordinate UTM: MR 47068418 Si tratta di una cavità tettonica costituita Quota: 658 m dalla frattura che contorna un grosso Sviluppo: > 8m Dislivello: + 1m dado di gneiss staccatosi dalla parete. Il Terreno geologico: marmo fondo è ricoperto da immondizie. Esplorazione: M. Castaldi e G.D. Cella - GGN 1986 Osservazioni Nella grotta sono stati raccolti numerosi Accesso gusci di gasteropodi, per lo più Chilo­ Come per la grotta di Sambughetto. La stoma (Helicigona) zonatum. Inoltre grotta si apre alla base dello scalino ver­ sono stati trovati chiari segni (escrementi ticale che delimita a nord I' imbuto della e resti di gusci di nocciole) della pre­ cava, una ventina di metri a Nord-Ovest senza di piccoli roditori. rispetto all' ingresso fossile della ca­ verna delle Streghe. 2708 Pi - GROTTA DELLA VIULANTA Comune: Valstrona Descrizione Località: Luzzogno, riale Viulanta La grotta è caratterizzata da un insieme Cartografia IGM: tavoletta Ornavasso 30 I di piccole gallerie freatiche, intercettate NE, rii. 1935 dai lavori di cava. Due di queste paiono Coordinate UTM: M R 49048558 proseguire verso il basso; la ridotta se­ Coord. geogr.: 4°07'39,5"0 - 45°55'11,8"N zione in alcuni punti non ne ha però Quota: 830 m permesso l'esplorazione. Sviluppo: 9 m Dislivello: +3 m Il pavimento è ovunque ricoperto da ab­ Terreno geologico: calcefiri bondante sedimento: stratigraficamente Esplorazione: M. Calcagno, G.D. Cella, partendo dall' alto si incontra un piccolo N. Montironi e M. Ricci G. Francese - crostone stalagmitico (3 mm circa), cui fa GGN 1985 seguito un deposito di argilla (3 cm), se­ guito da un piano di sabbia dalla po­ Leggende tenza di 20-30 cm. Racconti popolari vogliono che la grotta Nel vano di sinistra si incontrano inoltre sia la dimora della strega Viulanta alcune piccole stalattiti. (volante). Si racconta inoltre che una Superficialmente si rinvengono ossa re­ donna che viveva da sola alla vicina centi di mammiferi. alpe Collaccia, al momento del parto

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00 0 ? Le gallerie della Pianta Ghittina 2727 Pi

Ingresso a o Sezioni Nm trasversali

G.D. Cella GGN 1988 Sezioni Ingresso longitudinali 4 > a 2 ~ ''''"7 D~ ..... -... ~

? Ingresso > 2m Balma della Volpe 2707 Pi Sezionelongitudinale j l - Ingresso Ingresso Nm o~---41..,..

Ingresso

2m Pianta a Sezione trasversale M. Ricci GGN 31.1.1988

Labirinti 13 35 00 0

Pianta Grotta della

'. Viulanta 2708 Pi '. '·

Sezione longitudinale Nm ' Ingresso \ _.._..~L

Ingresso b a > > > Sezioni trasversali Ingresso

2m C\Jb

M. Calcagno, G.D. Cella, M. Ricci GGN 24-5-1986

Pozzetto Pianta Emilio Praga 2709 Pi

Ingresso

Ingresso Nm

,,,. , ... Sezione ? , ... - longitudinale

M. Ricci 2m GGN 31.1.1988

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00 0

delle mucche anziché ricorrere ali' aiuto meccanica. dei paesani si facesse aiutare da questa Al momento della visita nella grotta era strega e dai suoi aiutanti; prova evidente assente ogni forma di scorrimento idrico. era il gran vociare proveniente dall' alpe in quei momenti. 2709 Pi - POZZETTO EMILIO PRAGA Proprio di fronte alla grotta, sul versante Comune: Valstrona opposto della valle, si può notare un ca­ Località: Luzzogno, riale Viulanta ratteristico colletto, il "Colet dai Fai", Cartografia IGM: tavoletta Ornavasso 30 I punto di incontro delle streghe dei luoghi NE, rii. 1935 (in Val Strona Fai sono le streghe e non Coord. geogr.: 4°06'40,3"0 - 45°55'12, 1"N le fate ... ). Quota: 836 m Sviluppo: 7 m Dislivello: -3 m Accesso Terreno geologico: calcefiri Da Strona alla frazione Pianaccia di Esplorazione: M. Ricci - GGN 1988. Luzzogno e poi al termine della strada La cavità è stata dedicata allo scrittore come descritto per la Balma della Volpe. che cantò Luzzogno. Ali' estremità orientale del piazzale inizia un sentiero in salita che, dopo pochi Accesso metri, taglia un canalone, il Riale della Come per la Grotta Monofotica. Il poz­ Viulanta. Si abbandona il sentiero e, per zetto è di fronte ad essa, al di là del ru­ una traccia, si risale il fianco sinistro del scello, qualche metro più in alto. canale. Dopo circa 1o minuti si è all' in­ gresso. Descrizione Stretto e basso meandro nei calcefiri, Descrizione scavato dall'acqua ma, al momento, fos­ La grotta è costituita da un'unica galle­ sile e senz'aria. Dopo un saltino verti­ ria, in moderata salita, larga ma piuttosto cale di circa un metro prosegue stretto e bassa, che termina con una modesta inesplorato. saletta su cui sfociano due condotti im­ percorribili. Al momento della visita, sul 2696 Pi - BALM DAL DIAU fondo era presente un cospicuo deposito Comune: Valstrona di paglia. Località: cava di marmo di Luzzogno Cartografia IGM: tavoletta Ornavasso 30 I Osservazioni NE, rii. 1935 La grotta è impostata lungo una lente di Coord. geogr.: 4°06'46,2"0 - 45°55'10.5"N calcefiri biancastri a struttura cristallina Quota: 785 m molto grossolana con inclusi gialli, verdi, Sviluppo: 101 m Dislivello: 12 m (+8; -4) marroni; il contenuto di calcite non su­ Terreno geologico: marmi pera il 40 - 60 %. La direzione della ca­ vità segue il piano di scistosità dell'affio­ Esplorazione: ramento. l'affioramento marmifero è noto da La morfologia della galleria è alquanto tempo. Già nel 1606 l'agente borromeo singolare: una serie di lame irregolari, Guido Bozzo segnalava al suo ili.mo si­ coincidenti con I' orientazione dei livelli gnore et padrone, il conte Renato, la di calcefiri, attraversa longitudinalmente presenza di una cava che verrà poi data I' intera cavità, originando un soffitto ed in concessione ai Borromeo. Essendo la un pavimento molto irregolari. Si osser­ ... vena marmorea posita et existente in vano inoltre in più parti resti di condotti monte desuper ipsam terram Luzzonii derivati da un processo speleogenetico ubi dicitur "alfi Pozzi"... , è estremamente analogo. probabile che questa sia la cava citata Non è stato chiarito se questa morfologia dai documenti. derivi da una diversa composizione Come attestano alcune iscrizioni, la chimica o cristallografica dei vari livelli prima sala è stata visitata già dal secolo che costituiscono il calcefiro o piuttosto scorso. Le firme datate tuttora leggibili dalla diversa porosità e consistenza sono: "G R 181 O", "Sonetti Carlo 186?" e,

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00 0 I Nm m s I Calcagno M. e '. Ricci M. b '· 1986 principale Ramo Cella, GGN G.D. ' '· inferiore \ \ \ .\a \ Ramo '. g \ ' d ) ~ .... J \'. ; // '·,~ // '· Sala '· //10"( ' -4m '· Ingresso superiore Diau +8m superiore Ramo dal e Uscita Pi Balma Pianta 2696 w r :::;· ~ ~ ~ w

00 0 Pi i ~ M.Calcagno e Cella 2696 h G.D. 1986 ~ Ricci, GGN M. Diau g b I D dal m 4 I I ~ f e _ 2m Balma longitudinale I c e Cl ______Sezione ..,~::-....- __ I trasversali d 1r _):;::._ ~; a Sezioni J e ~ l . ! : ~ . : f superiore :.:.: Ramo b o Uscitasuperiore inferiore Ingresso a V' Ramo

00 0 subito fuori della grotta, "? A 1867". All' recenti; un piccolo cunicolo meandreg­ interno si leggono anche altre date giante, comunicante in più punti con la senza però alcun nome ("1867-7" e galleria, lo attraversa longitudinalmente. "1809", quest' ultima tracciata con della In fondo, a mezz'altezza, parte un me­ terra) mentre alcune sigle visibili all'e­ andrino cui si accede direttamente op­ sterno ("C S", "G D R", "S E") non sono pure tramite un foro sulla destra: in en­ invece accompagnate da nessuna data. trambi i casi si tratta di strettoie brevi ma Non è improbabile che la grotta sia stata piuttosto selettive. Subito dopo, uno visitata anche dal Praga durante il suo slargo permette, se necessario, di girarsi soggiorno a Luzzogno nel 1859. Infatti per affrontare meglio gli ultimi metri del nelle "Memorie del Presbiterio" egli ebbe meandro fino ad affacciarsi sulla parete a scrivere: "Se strada facendo mi si para di una sala (punto 14 del rilievo). Da qui davanti un ginepraio inestricabile, un sono possibili varie vie. La prima consi­ pertugio misterioso, un sentiero che non ste in uno stretto cunicolo in ripida di­ meni a nulla, bisogna che mi ci cacci scesa che inizia proprio sotto il meandro dentro." Tuttavia, se anche cosi è stato, da cui si è sbucati. Percorrendolo noi non ne abbiamo trovato prove nè nel (necessari 1O m di corda) si arriva ad un romanzo, nè fra le iscrizioni ancora piccolo ambiente fangoso che costitui­ leggibili. Secondo racconti popolari sce il punto più basso della grotta. Alter­ anche le zone più interne sono state visi­ nativamente, dal punto 14 si può scen­ tate da qualche ardimentoso locale o, dere sul fondo della sala ed inoltrarsi in forse, da partigiani in cerca di rifugio du­ un basso passaggio verso monte che in rante la guerra di liberazione. breve porta alla sala terminale. L' am­ Il GGN ha esplorato la cavità nel 1985 e biente è reso suggestivo da una casca­ ne ha steso il rilievo I' anno seguente. tella che precipita dall' alto e le cui acque presto scompaiono tra i massi di Accesso frana. Da Strona a Luzzogno e poi al termine Ma il modo più divertente per arrivare fin della strada come descritto per la Balma qui consiste nell' innalzarsi, sempre dal della Volpe. Pochi metri a monte del punto 14, con breve arrampicata fino ad piazzale, sulla sinistra idrografica della intercettare un corridoio superiore. Que­ valle, si vede una piccola cava che in sto, verso monte, va a sboccare presso il passato è servita all'estrazione del soffitto della sala terminale in cui si può marmo per lavori di architettura e scul­ scendere senza grande difficoltà. Verso tura, nonché per farne calce: là è la valle, invece, il corridoio porta ad una grotta. zona fossile che verso sud è in comuni­ cazione con l'esterno tramite un pas­ Descrizione saggio impraticabile, mentre superando Si tratta di una delle più interessanti ca­ una caratteristica lama in direzione N verne della valle. Il piccolo banco di conduce a basse gallerie ricoperte da rocce solubili in cui essa si apre è stato abbondante fango. corroso quasi completamente e questo crea, nelle parti più interne, scenografici Osservazioni contrasti fra il candore del poco marmo La grotta si apre in una lente di marmi rimasto e le tinte scure degli gneiss che bianchi, molto puri a grana finissima, si­ occhieggiano qua e là. Anche da un curamente tra i più belli presenti nella punto di vista sportivo la grotta presenta intera formazione kinzigitica. Un tenta­ qualche interesse: in particolare non tivo di coltivazione, ora abbandonato, ha sono da sottovalutare le strettoie iniziali comportato I' apertura di una piccola ed il fatto che, nei periodi di piovosità, le cava a cielo aperto, che ha parzialmente parti attive sono interessate da copiose distrutto la galleria iniziale del sistema. cascate. Morfologicamente osserviamo che le L' ambiente iniziale della grotta è una gallerie alte mostrano una morfologia di saletta di discrete dimensioni con il pa­ tipo freatico, con direzione delle acque vimento ingombro di massi ed ossami verso Ovest (Sez. E,F,I); i meandri pre-

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00 0 senti al livello intermedio ed inferiore Descrizione presentano invece un evidente appro­ All'ampio ingresso squadrato segue un fondimento gravitazionale (Sez. C,D,A), pozzo profondo 5 m, facilmente di­ ed in alcuni punti è ben riconoscibile scendibile in arrampicata. Il fondo è in­ l'antico condotto freatico (18). La sala fi­ gombro di ogni genere di rifiuti, tra cui nale presenta invece una spiccata mor­ carogne di animali. Al di sotto si intra­ fologia di crollo. vede un ulteriore vano, non visitato a Tra le morfologie di dettaglio merita ri­ causa del rivoltante odore sprigionato da cordare i numerosi scallops che tempe­ una carogna in decomposizione. stano i meandri e le profonde incisioni La grotta si apre in una lente di calcefiri sui massi di crollo in prossimità della ca­ biancastri a grana grossolana, con nu­ scata. merose venature verdi e rosse, di colore L'acqua che percorre la grotta proviene marrone per alterazione superficiale; la quasi certamente dall'assorbimento di concentrazione di calcite raggiunge il un sovrastante ruscello e ricompare 90% nelle zone più pure, scendendo al poco più in basso presso alcune sorgen­ disotto del 1O % in quelle colorate. La telle. larghezza della lente non supera i 2-3 m; Meteorologicamente la grotta si com­ le pareti della grotta infatti si trovano già porta da tubo di vento; nelle stagioni in­ al contatto con gli gneiss. vernali essa aspira aria fredda, ed è La grotta è impostata lungo una serie di possibile rinvenire internamente colate fratture orientate NE, concordi con il di ghiaccio fino in prossimità del poz­ piano di scistosità. zetto. In estate il flusso dell'aria si in­ L' aspetto squadrato dei vani fa pensare verte, e dall'ingresso fuoriesce una di­ ad una genesi prettamente di natura screta corrente di aria fredda. tettonica, pur non mancando chiari segni di dissoluzione carsica. Temperature rilevate il 24.05.1986: 2724 Pi - GROTTA DEI PARTIGIANI - Temperatura esterna: 17 °C Comune: Valstrona - Temperatura interna: 11 .5 °C (Rami superiori) Località: Luzzogno, Alpe Ruse at Lana - Temperatura sorgenti: 10.3 - 10.4 °C q. 930 m Cartografia IGM: tavoletta Ornavasso 30 I 271 O Pi BALMA DAI FAI DI lNUGGIO NE, rii. 1935 Comune: Valstrona Coordinate UTM: MR 48748691 Località: lnuggio Coord. geogr.: 4°06'54,2"0 - 45°55'22,2"N Cartografia IGM: tavoletta Omegna 30 I SE, Quota: 920 m rii. 1935 Sviluppo: 15 m Dislivello: - 4 m Coordinate UTM: MR 48318511 Terreno geologico: gneiss Coord. geogr.: 4°07'32"0 - 45°54'56"N Esplorazione: G.D. Cella, G.P. Pasquale, Quota: 910 m M. Ricci - GGN 1985 Sviluppo spaziale: 6 m Profondità: - 5 m Terreno geologico: calcefiri Accesso Esplorazione: S. Bellomo, L. Botta, S. Rai­ Dall' ampio piazzale sito ali' estrema mondi e G.D. Cella - GGN 1989 periferia nord di Luzzogno (Località Pianaccia) proseguire lungo il sentiero Accesso che costeggia il torrente. In corrispon­ Al principio del paese di lnuggio pren­ denza dell' alpe Buloi (boleto) a quota dere il sentiero che si innalza lungo la li­ 817 m non attraversare sulla caratteri­ nea di massima pendenza; dopo una stica passerella in ferro, ma proseguire decina di minuti prendere sulla destra per sentiero poco marcato sulla destra una traccia che, dopo aver attraversato del torrente fino a raggiungere le due un canale, porta ai cavalletti di una tele­ baite Ruse at Lana (fiocco di lana) a ferica, in prossimità di alcuni affioramenti quota 930 m. Mantenendosi in quota, at­ rocciosi. traversare sulla sinistra il torrente La grotta si apre 2 m sotto. sottostante seguendo una malagevole

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00 0

Balma dai Fai 2710 Pi Sezione ...... ____ -..___ longitudinale ~ Pianta Ingresso r Nm ~\ __ ~ -'- :\ Ingresso

2m Sezione ' G. D. Cella e L. Botta trasversale ' GGN 30.7.1989 '"""--... ' ? Grotta dei Partigiani 2724 Pi /'.\,_ Pianta Sezioni trasversali /'-\'

Nm b a

Sezione longitudinale------

2m

G.D. Cella, M. Ricci e G.P. Pasqualei > GGN -1985 , a

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00 0

o lii lii I!! Cl e

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J I I I I I o CD -cu I e: I ·-"C .....:::s ·-C> I e: ' o \ - \ e:CD \ o \ ·-N \ o CD ·-C> \ C> "' ca '\ LL -Cl) i::::s ·- o C.. N U> E NN \ C'• IO o ,..__ \ CL. N \

Labirinti 13 43 00 0 traccia; la grotta si apre in corri­ una evidente frattura al cui fondo si ac­ spondenza di un piccolo affioramento cede tramite un pozzo di 12 m (armo roccioso situato poco sopra il sentiero, naturale). una quarantina di metri oltre il guado. Alla base del pozzo iniziale, una serie di saltini facilmente superabili in arrampi­ Descrizione cata conduce verso sud al punto più La grotta è costituita da una stretta e basso della grotta, dove un po' di fango bassa galleria che dopo qualche metro testimonia una certa attività idrica, pro­ sfocia in una sala più vasta, tra grandi babilmente limitata al drenaggio del­ massi di crollo. La sala è in comunica­ l'acqua di scioglimento della neve che, zione con l'esterno tramite una grossa durante l'inverno, si accumula nella frat­ fenditura che si apre nel soffitto. Il pavi­ tura. mento della sala è costituito da massi di crollo e terriccio. Dalla base del pozzo iniziale, si può se­ Si tratta di una grotta di natura tettonica, guire la frattura anche verso nord: è però impostata lungo una serie di fratture necessario scendere un secondo salto orientate ENE-OSO, parallele al piano di di 5 m (utilizzabile la corda del primo scistosità. pozzo; sarebbe opportuno frazionare. Attenzione alla caduta di sassi). Il tratto 2725 Pi - POZZO DEL FAGGIO settentrionale della frattura è costituito Comune: Valstrona da una bella galleria, ampia e pulita, in Località: Alpe Casalero, Luzzogno leggera salita, con le pareti lisce ed il Cartografia IGM: tavoletta Ornavasso 30 I pavimento ingombro di sassi. Verso il NO, rii. 1935 fondo la pendenza aumenta ed occorre Coordinate UTM: M R 48558650 arrampicarsi fra massi poco stabili per Coord. geogr.: 4°07'34"E - 45°55'41 "N raggiungere un ripiano da dove inizia un Quota: 1325 m pozzetto con imbocco da allargare. Sviluppo: > 64 m Dislivello: - 22 m Esplorazioni: in corso. 2726 Pi SORGENTE SOTTO L'ALPE Terreno geologico: gneiss RAVINELLA Esplorazione: L. Botta, C. Vullo e M. Ricci Comune: Forno G.P. Pasquale - GGN 1986-1989 Località: Alpe Ravinella Cartografia IGM: Tavoletta 30 I NO Rumian­ Accesso ca, rilievi 1935 Da Luzzogno per comodo sentiero all' Coordinate UTM: M R 43528844 Alpe Congello (Canova IGM) a quota Quota: 1285 m 1061 m, all' alpe Casalero (1131 m) e Sviluppo spaziale: 21 m Profondità: - 3 m quindi ai sovrastanti casolari di quota Terreno geologico: marmi 121 O m. Proseguire lungo il sentiero in Esplorazione: G.D. Cella e V. lndellicato direzione NE, attraversare un ruscello (GGN 1993) normalmente in secca e poco dopo prendere sulla sinistra la traccia che ri­ Accesso sale la cresta lungo la linea di massima Da Forno seguire la strada per Campello pendenza. Monti, fino alla cappella di Santa Lucia. Come riferimento prendere il più grosso Parcheggiare la macchina e prendere il faggio dei dintorni, che si trova davanti sentiero che sale in direzione dell'alpe poco al di sopra di un dirupo roccioso: la Ravinella; dopo circa mezz'ora, si su­ grotta si apre una ventina di metri a nord, pera in prossimità di un colletto un ru­ in corrispondenza di una lunga fenditura dere e successivamente i resti di una che attraversa orizzontalmente il terreno. fornace per la cottura della calce. Dopo Tempo necessario: da Luzzogno 1h 30', pochi metri il sentiero scende per attra­ dalla vicina alpe di q. 121 O m 20 minuti. versare un rio; si scende lungo la valletta per una ventina di metri, fino ad incon­ Descrizione trare sulla destra la sorgentella originata Importante cavità tettonica impostata su dalla grotta. L'accesso più comodo si

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00 0

Nm

a

Sorgente sotto l'Alpe

Sìfone Ravinella 2726 Pi

Sezione longitudinale 4m Ingresso 5 - -- ...... ~1·...... ·"~'"···~ a ,c..:__y·•·•·••···_ _...... ~ ..... -· ' ~ .(~· - ~--·-· ,, G.D. Cella, V. Indelicato - Sifone ~.:~~ Lago Sorgente GGN 18.4.1993

Balma dai Faji di Chesio

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00 0 trova però alla base di una paretina a 3 labile con il parziale approfondimento m di distanza. La cavità si apre poco gravitazionale che presentano le parti sotto la grotta dell'alpe Ravinella. basse della grotta. I riempimenti chimici sono praticamente Descrizione assenti: solo nella saletta e specie nella Cavità nota ai locali, che forse la utilizza­ galleria finale si rinvengono minuscole vano per il rifornimento di acqua. Al GGN concrezioni, specialmente stalattiti. è stata segnalata dal sig. Strambo. Nel giorno della visita (18.4.1993) la Ci si infila in un basso pertugio alla base temperatura dell'aria era di 3,8 - 4,3 °C, della paretina, lasciandosi scivolare mentre la temperatura dell'acqua era di lungo un largo piano inclinato ingombro 4,2 °C. La grotta era attraversata da un di detriti che porta ad un' ampia ma leggero flusso di aria in uscita. bassa sala. La parte settentrionale della saletta è de­ limitata da sedimento grossolano, con Ringraziamenti elementi che superano i 10-15 cm. Sulla sinistra spicca un laghetto di acqua Desideriamo qui ringraziare tutti gli abi­ verde trasparentissima, che alimenta un tanti della Valle Strona che ci hanno torrentello che tramite una angusta gal­ aiutato nelle ricerche. In particolare Ono­ leria allagata sbocca nuovamente all'e­ rato Piana di Fornero, Severino Piana di sterno, poco sotto l'ingresso; il laghetto Luzzogno, Anna e Caterina Spadaccini trae origine da una galleria che nel pe­ proprietarie dell'antico e bell'albergo Al riodo della visita risultava completa­ Leone, la famiglia Piana Soloni di mente allagata. Attraversato il laghetto, Marmo, il sig. Strambo responsabile del si incontra un'altra bassa galleria sab­ soccorso alpino in valle. biosa che prosegue in direzione dell'e­ Siamo inoltre grati ai soci del GGN che sterno, presto occlusa. hanno collaborato alle battute, alle La grotta termina in corrispondenza di esplorazioni ed ai rilievi: Micaela Calca­ uno stretto cunicolo ghiaioso, al disotto gno, Nadia Montironi, Secondino Bel­ di strette fessure che risalgono (5); nella lomo, Lia Botta, Maurizio Castaldi, Maria parte bassa una stretta galleria allagata Rosa Cerina, Vittoria De Regibus, Gior­ ingombra di ghiaia potrebbe dare adito a gio Francese, Vito lndellicato, Gian qualche prosecuzione. Paolo Pasquale, Silvia Raimondi, Clau­ dio Vullo. Osservazioni La grotta si apre in una lente di calcefiri, sfruttati in loco nel passato per la produ­ Bibliografia zione di calce, come testimoniano i resti della fornace che sia apre a breve di­ Cella G. D., Ricci M.: "La Caverna delle Streghe", stanza. Si tratta di una delle tante lenti di in Labirinti~. pp. 18-38, Novara 1985 ed anche in marmi e calcefiri che si aprono nella La Valle Strona, numeri a. !. ~. §, .1.Q, 11. Forno formazione kinzigitica della unità Ivrea­ 1986. Verbano. G.D. Cella, M. Ricci e V. Di Siero: Bibliografia spe­ La morfologia prevalente della grotta è leologica della Valle Strona, in Labirinti .13.. 1993 di tipo freatico. La grotta è st&ta quindi interessata da un consistente riempi­ Ricci M., Cella G.D.: "Cavità minori della Val mento, probabilmente in occasione di Strona", in Labirinti§, pp. 22-35, Novara 1986. glaciazioni; questo a sua volta ha suc­ Antiquarium Mergozzo: " di Pietra nei se­ cessivamente subito una parziale rimo­ coll', Mergozzo 1978 zione. Quest'ultima azione è forse corre-

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00 0 BIBLIOGRAFIA SPELEOLOGICA DELLA VALSTRONA {NO)

di G.D. Cella, M. Ricci e V. Di Siero

Premessa rose; tuttavia, molte informazioni pos­ sono essere ricavate dalla lettura di arti­ La Valstrona rappresenta nell'ambito coli divulgativi apparsi su quotidiani e della provincia di Novara, area assai po­ riviste. vera di grotte, una delle valli in cui il fe­ Per questo motivo abbiamo deciso di in­ nomeno carsico si è maggiormente svi­ serire in questa rassegna bibliografica luppato. tutti i lavori che presentano motivi di in­ Le grotte attualmente note sono una teresse. trentina; tra di esse si annovera la Ca­ verna delle Streghe di Sambughetto, Nel capitolo Bibliografia analitica ab­ probabilmente già esplorata fin dai primi biamo riordinato la bibliografia per argo­ dell'Ottocento, la grotta più lunga dell'in­ menti: i lavori di sintesi e di particolare tero territorio novarese. Le grotte di interesse sono evidenziati da una sottoli­ Sambughetto rappresentano altresì la neatura. stazione paleontologica quaternaria più La recensione è basata principalmente importante presente nella provincia di su opere presenti nella biblioteca e nel­ Novara ed una delle più interessanti del l'archivio del Gruppo Grotte CAI Novara. Piemonte. Gli autori si scusano per le involontarie omissioni e ringraziano fin d'ora coloro Le pubblicazioni scientifiche inerenti le che vorranno segnalare errori ed inte­ grotte della Valstrona non sono nume- grazioni.

Bibliografia ordinata per autori I (1] Anonimo: "Scout contro grotte", in Os­ dagli scout alla Caverna delle Streghe. servatore Romano della Domenica, 15 maggio 1949, Roma 1949. [4] Anonimo: "Antichissimi fossili scoperti Sintetica descrizione delle scoperte effettuate in una grotta", in Milano Sera, giovedì 31 dagli scout alla Caverna delle Streghe. marzo - venerdì 1 aprile 1949, Milano 1949. [2] Anonimo: "Resti dell'epoca paleolitica Sintetica descrizione delle scoperte effettuate scoperti da un gruppo di boy-scout", in Il dagli scout alla Caverna delle Streghe. Popolo, venerdì 1 aprile 1949, Milano 1949. [5] Anonimo: "Cranio paleolitico scoperto Sintetica descrizione delle scoperte effettuate a Sambughetto", in Gazzetta della sera, dagli scout alla Caverna delle Streghe. 1-2 aprile 1949. Sintetica descrizione delle scoperte effettuate (3) Anonimo: "Esplorate in Valle Strona dagli scout alla Caverna delle Streghe. le caverne di Sambughetto", in Il Nuovo Popolo, venerdì 1 aprile 1949, Torino [6] Anonimo: "Teschio dell' Ursus spe­ 1949. laeus nelle grotte di Sambughetto", in Sintetica descrizione delle scoperte effettuate L'Italia, domenica 3 aprile 1949.

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00 0 Sintetica descrizione delle scoperte effettuate 1949", manoscritto inedito, Omegna dagli scout alla Caverna delle Streghe. 1949. In corso di pubblicazione in Labi­ rinti, 13.. Novara 1993. [7] Anonimo: "Nelle grotte di Sambu­ Resoconto delle esplorazioni che hanno con­ ghetto. Crani di animali scomparsi da dotto alla scoperta di nuovi rami, ricchissimi di resti ventimila anni", in Il Popolo, domenica 3 fossili. Presente uno schizzo della sezione della aprile 1949, Milano 1949. grotta. Sintetica descrizione delle scoperte effettuate dagli scout alla Caverna delle Streghe. [16] Balbiano D' Aramengo C.: "Le grotte di Sambughetto in Valstrona", in Atti [8) Anonimo: "Resti di Ursus spelaeus Soc. lt. Se. Nat., 10.5. (fase. lii), pp. 265- nelle grotte di Sambughetto", in Gazzetta 279, Milano 1966. del popolo, domenica 3-4-1949, Torino Accurata descrizione della Caverna delle Streghe 1949. e delle Grotte dell'Intaglio. Leggende, storia delle Sintetica descrizione delle scoperte effettuate esplorazioni, morfologia ed interpretazione spe­ dagli scout alla Caverna delle Streghe. leogenetica, speleometria, paleontologia. Rilievi aggiornati delle grotte. [9] Anonimo: "I fossili preistorici rinvenuti in Valle Strona", in Stampa Sera, lunedì [17] Balbiano D'Aramengo C.: "Colora­ - martedì 4-5 aprile 1949, Torino 1949. zione alla grotta delle Fate", in Grotte~. Sintetica descrizione delle scoperte effettuate p. 26, Torino 1967. dagli scout alla Caverna delle Streghe. Prove di colorazione nel torrente della Caverna delle Streghe. [10) Anonimo: "Senza titolo", in Il Popolo Balbi ano D'Aramengo C.: "Espe­ dell'Osso/a, 8 aprile 1949, [18] 1949. rienza con fluoresceina nelle grotte di Sintetica descrizione delle scoperte effettuate Sambughetto", in Riv. Soc. lt. Se. Nat. e dagli scout alla Caverna delle Streghe. Museo Civ. St. Nat., ~. p. 84, Milano, 1967. [11] Anonimo: "Sambughetto. Teschi del- Risultati ottenuti dalla colorazione delle acque 1' Ursus spelaeus", in L'Azione, 8 aprile percorrenti la Caverna delle Streghe. 1949, Novara 1949. Sintetica descrizione delle scoperte effettuate [19] Balbiano D'Aramengo C.: "L'im­ dagli scout alla Caverna delle Streghe. piego del carbone attivato quale adsor­ bente della fluoresceina nello studio [12] Anonimo: "Un'impresa dei nostri della circolazione idrica sotterranea", in esploratori", in Bollettino Trecatese, a.o. Le Grotte d'Italia~ (Il), pp. 203- 21 o, Bo­ (XL), 30 luglio 1949, Trecate 1949. logna 1970. Resoconto della visita degli scuot trecatesi e del ri­ Relazione sulla colorazione alla Caverna delle trovamento di materiale paleontologico nella Ca­ Streghe. verna delle Streghe. [20) Balbiano D' Aramengo C.: "La Ca­ [13] Anonimo: "Relazione scientifica: Val verna delle Streghe di Sambughetto", in Strona (No)", in Labirinti 1.Q, p. 5, Novara Le grotte del Piemonte, pp. 19-28, Via 1990. Dalla Pazza Folla Editore, Cassolnovo Risultati della colorazione alle grotte dell'Intaglio (Pv) 1993. 2536-2537 PiNo. Esaustiva ed aggiornata sintesi delle conoscenze acquisite sulla Caverna delle Streghe. Presente il [14] Anonimo (Raimondi S.): "L'angolo rilievo aggiornato. Ampi cenni sui fenomeni carsici delle chiacchiere: ultime dalla Val conosciuti in valle. Strona", in Labirinti 7, p. 68, Novara 1987. [21] Bazzetta N.: "La Caverna di Sambu­ Sintetica descrizione delle esplorazioni compiute ghetto in Valle Strona. Ricordi di una nell'anno: immersione al sifone della Caverna esplorazione speleologica", in R iv. delle Streghe, nuova giunzione tra le Grotte del­ Mens. CA/, .25, (12), pp. 470-474, 1906. l'Intaglio, esplorazioni a Luzzogno. Resoconto di una esplorazione alla Caverna delle Streghe. Leggende e storie delle esplorazioni. [15] ASCI Omegna 1 °: "San Giorgio

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00 0 [22] Bazzetta N.: "Guida del Lago d'Orta [31) Bertolani M.: "Guida geologico-pe­ e Valle Strona", pp. 150-157, Preda trografica della Valsesia- Valsessera e Editore, Milano 1930 ed anche in "Guida Valle Strona", Associazione Pro Natura del lago d'Orta", pp. 377-390, editore e Valsesia, Varallo 1974. data di pubblicazione non noti Inquadramento geologico dell'area. Mineralizza­ (probabilmente Prada, circa 1930). zioni reperibili nella cava di Sambughetto. Cenni Breve descrizione e storia esplorativa della Ca­ sulle grotte di Sambughetto. verna delle Streghe e della Balma dai Faij presso Chesio. Cenni sulla leggenda dei falsi monetari. [32) Bertolani M., Soriani A: "The escur­ sion in the Strona Valley. Petrological [23] Barbero F.: "Omegna e il corso dello Section", in Mem. Se. Geo/., Ja, pp. 31- Strona", p. 88, Cairoli Editore, Como, 32, 1978-1979. 1971. Resoconto sulle scoperte paleontologiche nelle [33) Bertolani M., Loschi Ghittoni A G.: grotte di Sambughetto. "Le pegmatiti della Zona Ivrea-Verbano nel Bacino del Torrente Bagnane in [24] Bertolani M., Tognetti G., Sighinolfi Valle Strona (Novara)", in Boli. Ass. Min. G., Loschi Ghittoni A. G.: "Ricerche pe­ Subalp., 24 (1-2), pp. 1- 16, 1987. trografiche nella bassa Valle Strona (Novara)", in Rend. Soc. Min. /tal. , li.., [34) Boldori L.: " Cose speleologiche - pp. 41-67, Milano 1963. XX Storie di faje, di vecie, di strie e di anguane dal M. Bianco all'Isonzo", in R. [25] Bertolani M.: "Le manifestazioni S. /., ~(XXV), pp. 17-23, 1973. metallifere della Valle Strona (Novara)", Citazione della Caverna delle Streghe come uno in Atti Soc. Nat. e Mat. di Modena, ~. dei tanti luoghi attorno ai quali sorgono leggende pp. 2- 21, Modena 1964. su fate o su streghe.

[26) Bertolani M.: "Considerazioni geo­ [35) Boldori L.: "Cavernicola italica. I. petrografiche sulla Valle Strona", in Atti Dalle Alpi Occidentali alla Valle del Soc. Tosc. Se. Nat., 1.1 (1 ), pp. 1- 20, Brenta, a nord del Po." Parte I. " Dai 1964. Protozoi ai Crustacea", in "Natura Bre­ sciana", Ann. Mus. Civ. St. Nat., 14 (127), [27] Bertolani M.: "Le metamorfiti dell'Alta p. 143, Brescia 1977. Valle Strona (Provincia di Novara)", in Segnalazione di rinvenimento di Meta menardi Per. di Miner., ll (2-3), pp. 301-332, nella grotta superiore di Sambughetto. 1964. [36] Bosia G.: "I Cavatori del Marmo", in [28) Bertolani M.: "Le rocce carbonate e i Lo Strona, .J., (3), pp. 45-46, luglio-set­ loro derivati nella Valle Strona tembre 1978, Valstrona 1978. Descrizione del lavoro dei cavatori in Valle Strona. (Novara)", in Rend. Soc. lt. Min. e Petr., 1 (XXIV), pp. 3-17, Milano 1968. [37) Brusoni E.: " Guida per le montagne Descrizione petrografica delle rocce carbonatiche della formazione dioritico-kinzigitica Ivrea-Ver­ e le vallate circostanti alla Val Sesia, Val bano. Analisi e proposta interpretativa del feno­ d'Ossola, ecc.", p. 91 , Tipografia Arteria, meno silicizzazione. Milano, senza data (probabilmente fine '800). [29] Bertolani M.: "Sguardo generale alla Viene citata la Caverna delle Streghe. Petrografia della Valle Strona (Novara)", in Boli. Svizz. di Min. e Petr., ~ (1 ), pp. [38] Buti G.G., Devoto G.: "Preistoria e 314- 328, 1968. storia delle regioni d'Italia", p. 3, Sansoni Università Editore, Firenze, 1974. [30] Bertolani M.: "La Petrografia della Segnalata a Sambughetto la presenza umana Valle Strona (Alpi Occidentali italiane)", mousteriana associata a fauna dell'epoca. in Boli. Svizz. di Min. e Petr., ~ (3), pp. 695- 732, 1968. [39] Calcagno M., Ricci M.: "Attività 1980: in breve", in Labirinti 1 (1980), p. 3, No­ vara 1981.

Labirinti 13 49

00 0 Brevissimo accenno al reperimento di una nuova mento", in Labirinti il. in stampa, No­ giunzione tra le Grotte dell'Intaglio. vara 1993. Esplorazione, speleometria, descrizione e rilievo [40] Capello C.F.: "Revisione speleolo­ d~lle grotte Balm dal Diau, Balma dai Faij di 1nug­ gica piemontese. Prima nota. Dalle valli g10, Buco della Volpe, Grotta dei Partigiani di Luz­ del Tace alle valli del Corsaglia ", in Atti zogno, Grotta della Discarica, Grotta della Viulanta Soc. lt. Se. Nat., p. 307, Milano 1937. Le stanze di Asmodeo, Pozzetto E. Praga, Pozzo Z2.. del Faggio, Cunicolo della Ghittina, sorgente Speleometria e breve bibliografia sulla Caverna presso l'Alpe Ravinella. delle Streghe. [48] Cella G. D.: "Sambughetto 1949 ... " [41] Capello C.F.: "//fenomeno carsico in in Labirinti in stampa, Novara 1993. ' Piemonte. Le zone interne al sistema al­ .ia, Considerazioni sulle esplorazioni avve­ pino", pp. 95-96, CNR Editore, Bologna nute nell'anno 1949 alla Caverna delle 1955. Viene riportato integralmente il diario Breve descrizione della Caverna delle Streghe, Streghe. della Caverna inferiore delle Streghe, e della delle esplorazione effettuate dagli scout di Ome­ Balma di Fornero. gna.

(42) Caramella P. e De Giuli A: "VALS­ (49) Cella G. D.: "Il patrimonio speleolo­ TRONA: Sambughetto", in Archeologia gico della Valstrona", in Labirinti il. in dell'Alto Novarese, p. 219, Antiquarium stampa, Novara 1993. editore, Mergozzo 1993. Testo dell'intervento tenuto a Strona il 22.1.1993 nell'ambito dell'incontro "Un progetto per il museo Succinta sintesi dei ritrovamenti paleontologici alle naturalistico della Valle Strona". grotte di Sambughetto. [50] Cerutti L.: "Il morto, la capra e i can­ [43) Casale A.: "Note biologiche. I ragni tori, owero: costumanze funebri di Sam­ delle grotte piemontesi", in Grotte n. ~. bughetto", in 74. p.322, Novara p. 15, Torino 1971. BSPN, Segnalazione di rinvenimento della specie eutro­ 1983. glofila Meta menardi, nella grotta superiore di Leggende e tradizioni su Sambughetto e sulla Sambughetto. Caverna delle Streghe.

(44] Casalis G.: "Dizionario geografico, (51] Cerutti L.: "Il Bocc del Faij (Il buco storico - statistico - commerciale degli delle streghe)", in BSPN .~. pp.157- Stati di S.M. il Re di Sardegna ",.la. p. 163, Novara 1984. 21, Maspero Editore, Torino 1833 - Leggende e tradizioni su Sambughetto e sulla Caverna delle Streghe. 1856. Leggende sulla Caverna delle Streghe. [52] Cornaggia Castigliani O.: "Reperto pleistocenico di ghiottone da Piana di [45] Cella G. D., Ricci M.: "La Caverna Fornero in Valstrona", in Atti Soc. Jt. Se. delle Streghe", in Labirinti fJ.., pp. 18-38, Nat. e Mus. Civ. St. Nat., (98), Milano Novara 1985 ed anche in La Valle 1 1958. Strona, numeri .J., i. ~. §., .1.Q., 11. Forno 1986. Storia delle esplorazioni, leggende, descrizione [53] Covelli S.: "Due giovani speleosub delle nuove parti esplorate dal Gruppo Grotte No· nella grotta di Sambughetto", in Corriere vara igeomorfologia, meteorologia. aggiorna­ di Novara, ~. 23 Luglio 1987, Novara mento bibliografico. Rilievo topografico fuori te­ 1987. sto. Resoconto dell'esplorazione al sifone della grotta.

[46] Cella G. D., Ricci M.: "La Caverna [54] De Giuli A.: "Considerazioni sulla delle Streghe in Valstrona (Novara)", in presenza dell'Uomo di Neanderthal in CA/NOVARA J., pp. 32-35, Novara 1987. V.alle Strona", in Lo Strona, 2. (I) aprile­ Descrizione della grotta ad uso degli escursionisti. g1ugno 1976, pp. 26-27, Valstrona (NO) Planimetria semplificata aggiornata al 1987. 1976. Rendiconto dei ritrovamenti e degli studi condotti [47] Cella G. D., Ricci M.: "Cavità minori per accertare la presenza dell'Uomo di Nean­ della Val Strona: secondo aggiorna- derthal nella Grotta delle Streghe.

50 Labirinti 13

00 0 (55] De Giuli A.: "Brevi cenni sui reperti Novara 1991. preistorici del Cusio", in Atti Conv. Soc. Descrizione della Caverna delle Streghe Piemont. Arch. e Belle Arti, pp. 13-16, 2501 Pi. Orta San Giulio, Torino 1989. Descrizione dei principali ritrovamenti archeologici (65) Mariani C.: "Un museo naturalistico effettuati in valle. in Val Strona", in Il Quotidiano, 9 no­ vembre 1991, Novara 1991. [56) Dell'Oca S.: "Grotte di Sambughetto Presentazione da parte del sindaco di Valstrona (Novara)", in R.S.I., 2. (6), p. 96, Como del progettato museo naturalistico di Sambu­ 1954. ghetto. Cenni sulla fauna ritrovata nella Caverna delle Streghe. [66] Marzi A.: "L'industria ossea mouste­ riana di Sambughetto Val/estrona", ma­ [57) Dell'Oca S.: "In ricordo di Carlo Ma­ noscritto inedito. viglia", in Atti VIII Gong. Naz. Spel. 1956, Dettagliata descrizione di alcuni reperti ossei re­ Tomo I, pp. 45-49, Como 1958. cuperati nelle grotte di Sambughetto. Cenni sulla esistenza di una raccolta di materiale mousteriano proveniente da Sambughetto. (67] Marzi A.: "Un edificio per il museo", in Labirinti U. in stampa, Novara 1993. (58) Dematteis G.: "Le più recenti spedi­ Sunto dell'intervento tenuto a Strona il 22.1.1993 zioni speleologiche in Piemonte", in Riv. nell'ambito dell'incontro "Un progetto per il museo Mens. CA/, Z!l. p. 178, Milano 1959. naturalistico della Valle Strona". Speleometria della Caverna delle Streghe. [68) Maviglia C.: "Le cosiddette "fibbie" (59) Dematteis Lanza C.: " Aspetti antro­ del mousteriano alpino, rinvenute a pici delle grotte del Piemonte", in R.S.I. Sambughetto Valstrona (Novara}", in Atti ~(XVIII}, pp. 3-18, Como 1966. I Congr. internaz. di Studi Liguri, pp. 41- Cenni sulla leggenda dei falsari di monete. 47, 1952. Descrizione della fauna rinvenuta nelle grotte di (60) Di Siero V.: "Sambughetto: una Sambughetto, con particolare attenzione alla co­ grotta da salvare", in Labirinti 1.Q, pp. 11- siddette "fibbie". 13, Novara 1990. Appello e proposte per impedire la distruzione (69) Maviglia C.: "Scoperte e scavi palet­ della grotta di Sambughetto in caso di riapertura nologici in Italia durante il 1952: Paleoli­ della cava. tico; Piemonte; Sambughetto Valstrona (Novara}, in Riv. Se. Preist., H (7), p. [61) Focarile A., Orlandi R.: "Due nuove 239, 1952. cavità nella bassa Valsesia", in R.S.I. Breve resoconto della fauna rinvenuta nella Ca­ XIX. (1 ), pp. 32-38, Como 1962. verna delle Streghe. Segnalata la presenza di Trechus nella Caverna delle Streghe. (70) Mazzetta R.: "La Grotta delle Stre­ ghe", in Scenari ~ (IV), febbraio 1992, [62] Francese G.: "Il Cunicolo del Fiero pp. 8-11 , 1992. Alleato", in Labirinti §., p. 21 , Novara Storia, leggende, descrizione e fotografie della 1986. grotta. Divertente descrizione della scoperta e dell'esplo­ razione della 2685 PiNo. [71) Mazzetta R.: "Grotta Kirova (Grotta dei partigiani di Massiola)", in Labirinti [63) Magistretti M.: "Fauna d'Italia. Cole­ 12., pp. 28-29, Novara 1992. optera: Cicindelidae, Carabidea. Cata­ Speleometria, descrizione e rilievo della logo topografico", p. 202, Ed. Calderini, 2705 PiNo. Bologna 1965. Segnalazione di ritrovamento di Trechus nella [72] Montironi N.: "Le sorprese paleonto­ Caverna delle Streghe. logiche di Sambughetto", in Labirinti 5,., pp. 34-35, Novara 1985. (64) Mariani C.: "Con gli amici del Vengono riassunte le conoscenze paleontologi­ Gruppo Grotte nelle Caverne delle Stre­ che note. ghe" in Il Quotidiano, 21 settembre 1991,

Labirinti 13 51

00 0 [73) Pat Bon (Di Siero V.): "L'angolo [82) Ricci M.: "Piemonte settentrionale: delle chiacchiere", in Labirinti .1.Q, pp. 90- zona di Sambughetto", in Sintesi delle 91, Novara 1990. conoscenze sulle aree carsiche piemon­ Sintetico aggiornamento sulle esplorazione alla tesi, p. 20, Regione Piemonte ed AGSP Caverna delle Streghe ed al Complesso dell'Inta­ editori, Torino 1986. glio. Breve descrizione dell'area carsica della Valstrona.

[74) Pat Bon (Valeria Di Siero): "L'angolo [83) Ricci M.: "Grotte delle parti nostre: la delle chiacchiere", in Labirinti 11. p. 84, provincia di Novara", in CA/NOVARA 1. Novara 1991. pp. 33-36, Novara 1986. Cenni sulle visite turistiche organizzate dal GGN e Brevi note sulla Caverna delle Streghe 2501 Pi e sulla nascita del comitato scientifico per la valoriz­ sul Complesso dell'Intaglio. zazione delle grotte di Sambughetto. [84) Ricci M., Cella G.D.: "Cavità minori [75) Pattaroni F.: "Nella Grotta di Sambu­ della Val Strona", in Labirinti §.., pp. 22- ghetto abitò l'uomo preistorico?", in L'In­ 35, Novara 1986. formatore, 21 giugno 1968, senza pa­ Speleometria, descrizione e rilievi di Bocc dal Faij gina, 1968. 2677 PiNo, Grotta Cadente 2678 Pi, Cunicolo Considerazioni generali sulla possibilità di ritrova­ delle Locce 2679 Pi, Buco del Cobra 2680, Buco menti archeologici nelle grotte di Sambughetto. della Sorpresa 2684 Pi, Balma di Fornero o di Monte Cucco, Cunicolo del Fiero Alleato 2685 P~ [76) Pescarolo R.: "Alcuni interessanti co­ grotta presso l'alpe Ravinella 2676 Pi. leotteri del Piemonte", in Riv. Piem. St. Nat., §., pp. 261-267, 1985. [85) Ricci M.: "Validità di un museo natu­ Segnalazione del ritrovamento di Stomis roccai ralistico in Valle Strona" in Labirinti .U.. Schatzmayr nella grotta di Sambughetto . in stampa, Novara 1993. Testo dell'intervento tenuto a Strona il [77) Piana A.: "La parrocchia in contra­ 22.1.1993 nell'ambito dell'incontro "Un sto. Poema Eroicomico Classico Ro­ progetto per il museo naturalistico della mantico", Parrocchia di Fornero ed As­ Valle Strona". sociazione di storia della Chiesa nova­ rese Editori, Ornavasso 1984. [86) Rizzi A., Cella G. D.: "Le grotte di Poema eroicomico ambientato in parte nelle ca­ Sambughetto", in BSPN 1 (75), pp. 165- verne di Sambughetto. 180, Novara 1984. Storia delle esplorazioni, ipotesi circa l'estensione [78) Radmilli A. M.: "La preistoria della delle grotte distrutte dalla cava. Aggiornamento Lombardia e del Piemonte", in Universo esplorativo. ~. pp. 121-122, Firenze 1960. [87) Rusconi A.: "Guida del Lago d'Orta [79) Raimondi Jelenkovich G.: " Nel ven­ e della sua Riviera", pp. 251-260, Miglio tre della valle, a Sambughetto", estratto Editore Novara, 1887. da "Lungo la valle dello Strona a caccia Riporta la relazione della visita effettuata dal notaio di emozioni antiche", in Corriere di No­ Bessaro nel 1869, comprende una planimetria. vara, il, 23 Luglio 1987, Novara 1987. Invito a visitare la Caverna delle Streghe. [88) Sonnino M. e Arietti P.:" Le grotte di Sambughetto", in Grotte,~. pp. 16-17, [80) Raimondi S.: "L'angolo delle chiac­ Torino 1977. chiere", in Labirinti .a.. p. 92, Novara Commenti ad una visita alla Grotta di Sambu­ 1988. ghetto. Segnalata la parziale distruzione della grotta ad opera della cava. Sintetico aggiornamento sulle ricerche in valle, alla Caverna delle Streghe ed al Complesso dell'Inta­ glio. Prime notizie sulla riapertura della cava. [89) Stefani G.: "Dizionario generale ge­ ografico - statistico degli Stati Sardi", p. [81] Raimondi S.: "L'angolo delle chiac­ 1054, Pomba editore, Torino 1855. chiere", in Labirinti a,, p. 54, Novara Cenni sulla Caverna delle Streghe. 1989. Sintetico aggiornamento sulle ricerche in valle, particolarmente al Complesso dell'Intaglio. [90) Strobino F. " La stazione preistorica

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00 0 del Monte Fenera (Borgosesia) nel qua­ (93) Viglio A.: "La caverna delle streghe dro generale della storia del Quaterna­ in Valle Strona", Cattaneo Editore, No­ rio", in "Contributi alla storia della Val­ vara 1913 ed in Rivista Cusiana della sesia", p. 30, Soc. Valsesiana di Cultura colonia ciclo-alpina, tipografia Casini, Editore, Varallo 1971. Omegna 1923. Segnalazione di ritrovamenti di Ursus spelaeus Documentata relazione sulle esplorazioni alla Ca­ Ros e Ursus spelaeus var. min. verna delle Streghe. Leggende e racconti popo­ lari, storia delle esplorazioni. [91) Valsesia T.: "Speleologi fino a sette­ cento metri esplorano la "Caverna delle [94) V.V.: "Presentato a Sambughetto il Fate", in La Stampa, p. 19, 16 maggio nuovo museo naturalistico", in Il popolo 1984, Torino 1984. dell'Osso/a, 6 febbraio, Domodossola Resoconto delle esplorazioni compiute alla Ca­ 1993. verna delle Streghe dal Gruppo Grotte CAI No­ Resoconto della serata in cui è stato presentato il vara. progetto del museo naturalistico.

[92) Venzo S.: "Osservazioni sulla fauna [95) Vineis S.: "Le grotte di Sambughetto delle grotticelle di Sambughetto Vals­ rifugio di antiche streghe", in Gazzetta trona e sugli stadi wurmiani del Lago sera, 21-22 luglio 1949, Torino 1949. d'Orta (Novara)", in Atti Soc. lt. Se. Nat., Si tratta del più completo articolo giornalistico che H (93), pp. 409 - 431, Milano 1954. tratti le scoperte del 1949 alla Caverna delle Stre­ Fauna della Caverna delle Streghe, osservazioni ghe. Comprende una sezione della grotta. sull' apparato wormiano dell'area, correlazioni cro­ nostratigrafiche locali e regionali.

Bibliografia analitica per argomenti

Archeologia e preistoria Paleontologia 16,20,42,54,55,fili, 75, 78 1,2,3,4,5,6, 7,8,9, 10, 11, 12, 13, 15, 23,38,42,46,48,52,54,56,57,.2§.,67, Folclore e leggende Qa.,69, 72, 78,87,90.~,93,95 1.§.,20,2.1 . .2.2..34,44,~.46,47,50,5.1,, 59, 7o, 77,84,a,a,az. .aa. Protezione e divulgazione 49,60,65,2,Z, 74,85,88,94 Geologia 16,20,24,25,2.Q,2.B.2.6..2..9..J.O. . .a.t . .J.2.. Speleobiologia 33,45,46,67,84,~ 35,43,61,63, 76

Idrologia Speleometria e rilievi topografici 16,1.Z, 18, 19,20,46,47,93 15,.1.§.,2.Q,21,22,40,41,~,46,47,48, 58.~,82,.61,.6§..a.I . .9.3.95 Litologia 16,20,24,25,2,2,27,2.B,2..9,,J.Q.,.a.t,.J.2., Storia delle esplorazioni .JJ.,45,47,84 1,2,3,4,5,6, 7,8,9, 10, 11, 12,.1.J.,_li, ~. 16,20,2.1. .2.2.,37,39,45,46,47,!6,, Meteorologia ~. 62, 71, 73, 80, 81, .61 . .6§., a.I. 88, 91' 16,20,21,22,45,47,54,84,93 .aa.. ~ Morfologia 16,20,26,29,31,32,33,45,46,92

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00 0

Sambughetto (fine anni '60)

00 0

Bibliografia analitica per località

Balma dal Diéu 2696 Pi Cunicolo delle Locce 2679 Pi 14,20,il a! Balma dai Falj di Chesio 2677 PI Grotta del Partigiani di Massiola o 20,22,M Klrova 2705 PI Z1 Balma dai Fai) di lnuggio 2710 PI il Grotta dei Partigiani di Luzzogno 2724 Pi Balma dai Faij di Sambughetto il (Caverna delle Streghe) 2501 Pi 1,2,3,4,5,6, 7,8,9, 10, 11, 12, 14,~. Grotta della discarica di Strona o 1.2. 17, 18, 19,ZQ.,z.1.,22,,23,31,34,35, del Ragni 2697 Pi 37,38,40.,41,42,43,44,~,46,~.50, il 51,53,54,56,57,58,61,63,64,66,,Wl, 69, 70, 72, 73, 75, 76, 77, 78,80,82,83, Grotta della Viulanta 2708 Pi a.2 . .6.Z.88,89,91,.a2,,~ . .a5 il Caverna inferiore delle Streghe Grotta presso l'Alpe Ravinella 21,41,93 2676 PI 20,M Balma della Volpe 2707 Pi 47 Grotte dell'Intaglio 2536-2537 Pi 13,14,.1.§.,20,39, 73,80,81,83 Balma di Fornero 22,41,M Grotta Cadente 2678 Pi a! Buco del Cobra 2680 Pi a1 Le stanze di Asmodeo 2695 PI 47 Buco della Sorpresa 2684 Pi BA Pozzetto Emilio Praga 2709 PI il Grotta del Fiero Alleato 2685 PI 60,M Pozzo del Faggio 2725 Pi il Cunicolo della Ghittina 2727 Pi 47 Sorgente sotto l'Alpe Ravinella 2726 Pi il

Labirinti 13 55

00 0 IL PATRIMONIO CARSICO DELLA VALLE SAN GIACOMO

di Gian Domenico Cella

Riportiamo il testo dell'intervento presentato alla tavola rotonda: ·seni culturali e territorio in Val Chiavenna• organizzato dal Museo della Val Chiavenna, Chiavenna 14.11.1992. Sono presenti Armanno Arslan, direttore delle Civiche raccolte archeologiche di Milano, Marino Ba/atti, assessore alla cultura della Comunità Montana della Valchiavenna, Bruno Ciapponi, diret­ tore del Museo etnografico tiranese, Enrico Dodi, organizzatore della mostra ·sul passi dei primi uomini sulle Alpr, Francesco Fedele, professore di antropologia presso l'Università di Napoli, Pietro Gasperini servizio musei e beni culturali della regione Lombardia, Paolo Ranieri, etnografo, Luigina Vezzo/i, docente presso la facolta di geologia del/' Università di Bergamo.

Il Gruppo Grotte GAI Novara sta condu­ Grotta delle Pettegole (Pian dei Cavalli): cendo indagini sui fenomeni carsici della 102 m di sviluppo, presenti interessantis­ valle Spluga a partire dal 1988: all' ori­ simi riempimenti chimici e morfologie gine di questo interessamento è stato fossili. l'invito da parte di abitanti di Campodol­ cino. Buco del Nido (Pian dei Cavalli): 3500 m circa di sviluppo con numerosi laghi e Le rocce che interessano la valle, preva­ torrenti interni. lentemente di natura endogena o meta­ morfica, sono poco idonee ad ospitare Fil dal Redicim (Lago Bianco): oltre 300 fenomeni carsici. Fa eccezione la for­ m di sviluppo, termina con un lungo mazione geologica denominata "Sincli­ lago. nale dello Spluga", costituita prevalen­ temente da calcari cristallini zonati e da Grotta dell'Orso (Spluga): sviluppo supe­ dolomie cariate; la potenza non supera i riore ai 60 m torrente e cascate interne. 100-150 m. Questa formazione affiora in località Sorprendentemente, le esplorazioni al Sasso Marcio, Piano dei Cavalli, Monte buco del Nido, noto fin dal 1881 per Tignoso, Fil dal Redicim, Alpe Motta, circa 200 m, hanno portato alla scoperta Piana degli Andassi e Passo dello di oltre 3 km di nuove gallerie, raggiun­ Spluga, dando origine a tipiche morfo­ gendo una profondità che supera i 130 logie. m. All'interno scorrono numerosi torren­ telli sia stagionali che perenni, che origi­ Le ricerche sul terreno hanno portato al nano laghetti e sifoni. reperimento di una ventina di grotte, contro le cinque conosciute fino ad ora; Le ricerche sono attualmente concen­ quattro di queste hanno uno sviluppo trate su questa importante cavità, la più superiore ai 100 m. estesa della provincia di Sondrio ed una delle più estese di Lombardia. Le più interessanti sono: Esse puntano al completamento del ri­ lievo topografico attualmente effettuato Grotte della Ciairina (San Sisto): 220 m per 2703 m, sia alla scoperta di ulteriori di sviluppo, presenza di un torrente in­ prosecuzioni sia all'individuazione delle terno con tre cascate. correlazioni tra l'idrologia interna e quel-

56 Labirinti 13

00 0 la esterna (inghiottitoi del lago Bianco, tre anni come minimo. del Redicim e di quota 2190 m; sorgenti In tale contesto, riteniamo che il Museo di San Sisto). della Val Chiavenna sia l'ente più idoneo a promuovere, nelle opportune La stagionalità dell'accesso, le distanze, forme, la conoscenza e la protezione di la complessità dell'area e, non ultima, la questo vasto e fragile ambiente naturale. limitata disponibilità di fondi non ren­ dono possibile prevedere la durata della Da parte nostra non mancherà la colla­ ricerca, che richiederà almeno altri due o borazione.

20

15

10 lil]fil Descritte 0 Note 5 o

1992

Numero di grotte conosciute in Val San Giacomo con il progredire del tempo

Rilevando al Buco del Nido

Labirinti 13 57

00 0 BUCO DEL NIDO {SO): NUOVE ESPLORAZIONI

a cura di V. Botta, G.D. Cella, R. Torri ed altri

Premessa dell'Alpe Zocana (quanti problemi risolti grazie ai consigli di Roberto ed alla sua Il Buco del Nido al Piano dei Cavalli attrezzatura ... ); alla Associazione Pro (Sondrio) si sta rivelando ogni giorno di Valtellina di Sondrio, che grazie ai suoi più un sistema carsico di dimensioni che contributi ha limitato gli esborsi da parte solo due anni fa nessuno di noi, della cassa di gruppo; al dott. Giorgio neanche i più entusiasti sognatori, osava Scaramellini ed al prof. Giuseppe Gua­ sperare. nella che costantemente hanno seguito Le esplorazioni, tuttora in corso, hanno ed incoraggiato il nostro lavoro. portato ad un dettagliato rilievo di oltre 3600 m di gallerie; la profondità Diario delle esplorazioni massima raggiunge 132 m. Il sistema convoglia una ventina di sorgenti che 21 agosto1983: Ci facciamo ospitare da danno origine a vari laghetti, torrentelli Bruno a Campodolcino ed in compagnia interni, meandri e 3 sifoni. di Maria Rosa visitiamo per la prima volta il Buco del Nido fino al limite I tempi per una pubblicazione con un mi­ esplorato da Cappa e Samorè nel 1962. nimo di completezza (non amiamo molto La strettoia finale ingoia molta aria; i "gusci vuoti. .. ") giocoforza si allungano; Cerina ha appena terminato il corso, io poniamo parziale rimedio pubblicando non afferro subito il messaggio che la un aggiornato diario esplorativo, grotta lancia e così ce ne usciamo completo di planimetria. [GDC].

L'attività di ricerca, come apparirà nel 3 agosto 1988: A conclusione della cam­ diario, è stata condotta un po' da tutti i pagna alla Ciairina (vedi Labirinti 9), soci del GGN; gli autori si sono programmo con Maria Rosa una visita al unicamente assunti l'onere di dare voce fondo del Nido. alle striminzite note riportate sul Da molto tempo mi ripropongo questa quaderno di campagna. Ci scusiamo fin uscita, da quando cioè ho preso d'ora per inevitabili errori ed omissioni, coscienza di che cosa potrebbe del tutto involontari: ... così la prossima significare quella particolare corrente volta i soci del GGN impareranno a d'aria. Ma uno dei miei soliti "colpi della compilare correttamente il quaderno strega" mi blocca a Novara al momento delle uscite! di partire. Manco a farlo apposta, a Da parte nostra, saremo lieti di novembre esce su "Valchiavenna" la no­ accompagnare tutti gli speleologi che tizia che speleologi comaschi hanno vorranno esplorare la grotta. trovato la prosecuzione della grotta lì proprio dove doveva esserci [GDC]. Un sentito rigraziamento dobbiamo ai numerosi collaboratori esterni: la signora 1989-1990: Preso contatto con Marco Ines Masutti Guanella, che più volte ha Fasola e Claudio Malfatto, gli speleo ospitato noi ed i nostri materiali a Cam­ comaschi autori dell'esplorazione, podolcino; Roberto Vaninetti e famiglia dedichiamo le prime uscite a topografare che ci hanno ospitato al campo base i novi rami (vedi Labirinti 1O e 11 ).

58 Labirinti 13

00 0

Metà '800 Paribelli - 1881 I

GGN-1991

GGN-1992 GGN-1993

Buco del Nido: Planimetrie rappresentanti il progredire delle esplorazioni nel tempo

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00 0 In questo periodo merita segnalare una una condotta senza aria fino ad mega uscita comasco-novarese con ben arrestarsi spaventato di fronte ad una 12 partecipanti. Due squadre a topogra­ grossa galleria nerissima; Giorgio, più f are, una ad effettuare una poco scaltro, segue uno stretto rametto fruttuosa ricognizione nei pressi del ventoso, che sbuca nella medesima sifone, mentre Marco e Giorgio pro­ galleria. Ancora increduli, in un seguono le esplorazioni nel Falso Secco battibaleno ne percorrono di corsa per oltre un centinaio di metri oltre il qualche centinaio di metri: prosegue ed limite precedente: l'uniforme color alla grande!! Giorgio, pensando all'in­ "cappuccino" che presentano all'uscita credulità con cui avremmo accolto il rac­ la dice lunga sulla morfologia del nuovo conto, decide di abbandonare la cara tratto esplorato ... [GDCJ. macchina fotografica, onde convincerci che non stava raccontando balle. 26 agosto 1990: Conclusione campagna Alla sera, nel solito crotto, mi tocca di rilevamento: Gian Paolo e Maria Rosa pagare la cena che avevo promesso a hanno l'incarico di topografare a partire chi avrebbe superato il sifone; la dal sifone fino ad incontrare l'altra galleria, ossatura del sistema fossile squadra che scende (il sottoscritto, Lia, principale, viene battezzata "Meglio tardi Alberto Buzio), ma non arrivano mai. che mai", abbreviata in MTCM [GDC]. Quando finalmente c'incontriamo, gaudio e giubilo: inaspettatamente il 14 luglio: il sabato successivo ci vede sifone è divenuto una pozzanghera e la ancora in esplorazione nei nuovi rami. grotta prosegue con una galleria Gian Paolo, insieme ad Enrica e ACT, interrotta da un lungo lago, apparente­ amici di Reggio, si dirige a valle mente di difficile superamento [GDC]. esplorando e topografando 350 m di gallerie dapprima larghe poi sempre più 16 settembre: Per fortuna il sifone è basse, il Ramo dei Reggiani. ancora aperto. Lasciatovi un uomo "di Lo squadrone GGN (Lia, Giorgio, Valerio guardia", in compagnia di Giorgio e e Mary), esplora a monte in Meglio tardi Maria Rosa superiamo in traversata il che mai circa 900 m di ampie gallerie, laghetto [ignari che proprio lì sbocca il fino alla frana finale, oltre la Sala del by-pass che permetterebbe di aggirare il Cioccolataio, topografando la galleria sifone .. ndr] e proseguiamo nell'esplora­ dell'ldromaiale. zione del ramo attivo per altri 150 m fino Sulla via del ritorno veniamo investiti ad una frana che inghiotte quasi tutta dalla piena provocata da un violento l'aria. Alcuni grossi camini meriterebbero temporale che esternamente ha colpito una occhiata: forse potrebbero dare la baita di Roberto, il pastore che ci all'esterno .... [VB]. ospita, uccidendogli tra l'altro 12 mucche. Tra mille peripezie, riusciamo 7 luglio 1991 : Ingannati da una pietosa alfine ad uscire (vedi Labirinti 11) [VB]. bugia di Valerio (ricordo di avere visto una fessura soffiante nel Rumble 20-21 luglio: Il Cella va a completare il ri­ Rumble ... ), una nutrita squadra del GGN lievo al Ramo dei Leoni, Chicco, ritorna in loco per cercare un by-pass Maurizio e Roberto T. vanno nelle zone onde aggirare il malefico sifone. Mentre nuove, ma clamorosamente prendono la in compagnia di Lia rilevo il Ramo dei diramazione sbagliata (nonostante le Leoni, Giorgio, Andrea, Claudio e Kicco raccomandazioni riguardo alla direzione cercano invano la fessura in un diluvio di dell'aria) e un'uscita di esplorazione si spruzzi. trasforma in una normale visita turistica ... Nei pressi, sulla volta della galleria [RT]. principale, proprio in corrispondenza della scritta "sifone-uscita", viene però 14 agosto: Maurizio, Lia e Giorgio, notato un piccolo condotto. Vengono insieme agli amici comaschi Marco e rimossi alcuni fastidiosi ciottoli: oltre c'è Claudio, continuano il rilievo in Meglio una biforcazione. Claudio va a destra in tardi che mai.

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00 0 tltlc~ tiellA f"-A """"1 t0tttt0 fr.?o'1.lo e ~tbo f9S9-f99J frM1.l > GGH // bel Sp.?oslwtfl RtSSiattf 'Rfltevt bel / Pl.vttct BMCO / bmo bttcfto Stf0tte bel uom f'eto "'°l'P"' bel s.w 1'.?oribellt bmo bp101'.ut4me bp101'.uioffe m.?ol cl1e T.?orbl Meslto StfMte VwllovW. Wm ..... ~ (.,) C" s: i;;- O>

00 0 16 agosto: sembrerebbe la solita uscita Alla sera al crotto (e non solo lì ... ) si di­ di rilievo, ma mentre Lia, Valeria e Mau­ scute se aprirla o no: i pareri sono rizio (beato lui. .... ) vanno a rilevare in discordi, da qui la denominazione Meglio tardi che mai, Kicco e Roberto T. "Fessura della Discordia" [VB]. si beccano un rametto laterale tanto gra­ devole da aver meritato il nome di Feto ottobre-novembre: Ma uno dei frequenti Rancito (pare che la grotta non volesse temporali porta ben presto all'occlusione più rilasciare Kicco, che ha impiegato un della fessura. Iniziamo allora i lavori di quarto d'ora buono per svincolarsi da ampliamento di un vicino condottino questo eccesso di amore materno) [RT]. circolare, dal diametro di una cinquantina di cm, individuato già alcuni 23 agosto: Giorgio e Maurizio intrapren­ anni prima. (Cunicolo delle Speranza o dono uno scavo in una promettente Bruco Film). frattura che attraversa la valle dei Boi, Due giornate di scavo sotto la neve per­ frattura individuata qualche giorno prima mettono di accedere ad una discreta (si in una battuta esterna. fa per dire ... ) galleria, che porta su una impestata strettoia superata solo da 24 agosto: Maurizio, Lia e Giorgio (i soliti Maria Rosa. Oltre, una fessura verticale aficionados!) vanno avanti a rilevare in impraticabile, in probabile collegamento Meglio tardi che mai. con il Nido. Il nome viene subito modificato in Cunicolo delle Delusioni 25 agosto: Tanto per cambiare, mentre [GDC]. Mary e i due comaschi proseguono con il rilievo in Meglio tardi che mai, Chicco e 26 luglio 1992: In compagnia di Seco e Roberto T. rilevano alcune piccole Silvia, iniziamo il rilievo del Falso Secco. diramazioni nei pressi del Rumble Per fortuna ci troviamo in un periodo di Rumble e riescono così a trovare il mitico secca: non oso pensare in che cosa po­ by-pass che permette di aggirare il si­ trebbe trasformarsi tutto il fango che fone e di raggiungere così il ramo attivo incontriamo in alcuni scivoli, veri taboga a valle. autolubrificati... Una seconda uscita, Esternamente, Valerio continua lo scavo effettuata un mese dopo, fallisce per intrapreso nella valle dei Boi [RT]. esaurimento fisico di alcuni partecipanti [GDC]. 1 settembre: Mentre proseguono i rilievi in Megli tardi che mai, lo scavo nel settembre, prima settimana: Giorgio e torrente esterno mette alla luce una Mary, nonostante il tempo infame frattura larga 10-15 cm che si inoltra (pioggia, neve, grandine) verificano il nella roccia viva per 6-7 m a 4-5 m di rilievo iniziale steso a suo tempo da profondità. Tira molta aria: sarà il Nido? Cappa, stendono una poligonale Ed in quale punto? [VB). esterna per verificare gli errori di rilievo ed iniziano l'immane lavoro per rendere 15 settembre: Ancora una mega uscita, agibile la fessura nella valle dei Boi. In con una dozzina di partecipanti. Maria un ambiente artico, sfidando la bufera, a Rosa, Roberto T. e Kicco rilevano il by­ fine settimana nottetempo arrivano pass scoperto precedentemente. Valerio Cella, Lia e Roberto T. a dare man forte. percorre una comoda galleria che parte Seguono i cugini di Bruno e Valerio con dal lago, sbucando inaspettatamente tra famiglia. le braccia di Marco nel Ramo dei La domenica si lavora anche dall'interno Reggiani: è il secondo by-pass. Al fondo, della grotta (erano sorti in alcuni forti con meraviglia di tutti, osserviamo un dubbi circa la direzione da seguire, forse raggio di luce illuminare la galleria: si era addirittura oltrepassata la grotta ... ) scopriamo così che la fessura aperta nel ed alle 4 del pomeriggio Maria Rosa, dal torrente comunica con questo ramo: e si fondo del ramo dei Reggiani, e Valerio, riesce anche a parlare con Lia, rimasta all'esterno, possono stringersi la mano ... all'esterno. [GDC].

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00 0 13 settembre: Abbattuto l'ultimo dia­ invernale, riusciamo a raggiungere in framma, finalmente si entra dal nuovo in­ fuoristrada Starleggia e da qui il Nido. gresso, ma Mary, ritenendolo non di suo Non riconosciamo l'ingresso, quasi gradimento, con una scena madre completamente occluso dalla neve, ma degna dell'Oscar ci lascia tutti sbigottiti, per fortuna un allievo alla prima uscita in ritenendoci responsabili del "danno" zona ce lo individua subito; in qualche fatto. Dopo una lunga attesa, un po' modo riusciamo poi ad aprirci il rattristati dall'evento non previsto, passaggio nella neve. Data la forte passiamo ai festeggiamenti, e decidiamo secca, speriamo ardentemente di di entrare; veniamo ripagati dalla superare il sifone di Mamma non vuole: esplorazione di un nuovo ramo, la grotta è asciuttissima, ma il livello del battezzato "Mamma non vuole", ramo sifone è a malapena variato di una intravisto da più persone ma mai ventina di cm. La grotta ci ricompensa guardato a fondo causa la distanza con fiabeschi drappeggi di ghiaccio dall'ingresso. Ci si ferma in riva ad un [GDC]. bel lago. In settimana, ancora una veloce 6 giugno: con Luciano e Valerio conclu­ incursione di Giorgio e Maria Rosa che, diamo affine il rilievo del ramo attivo a superato il lago, si fermano un'ottantina valle del sifone, individuando una nuova di metri dopo su sifone [RT]. e, speriamo, promettente area ove riprendere i lavori [GDC]. 20 settembre: In compagnia di Lia, Seco e Silvia iniziamo la stesura del rilievo in 27 giugno: ancora neve a disturbare l'in­ Mamma non vuole [GDC]. gresso. Il tentativo di rilevare il tratto oltre il lago di Mamma non vuole si scontra 27 settembre: Mentre Secondino e Lia con l'enorme volume di acqua che proseguono il rilievo in Mamma non fuoriesce dal lago. Per punizione Silvia vuole, Valerio, Angela (la moglie di e Seco rilevano nuovamente parte del Valerio) e Piero ne approfittano per una ramo dei Reggiani, dove Valerio e visita. Roberto T. sono riusciti a superare per una quindicina di metri l'ex frana finale, 11 ottobre: Altra uscita in Mamma non fermandosi ovviamente su una nuova vuole dove Roberto T. e Cella proseguo­ frana a pochi metri dall'esterno [GDC]. no velocemente il rilievo fino al lago. Valerio e Mannella fanno i salmoni [? 4 luglio: Mentre Lia e Roberto T. rifanno salamoni? n.d.r.) da disostruzione in un il rilievo dell'ldromaiale, Valerio e poco promettente ramo laterale attivo. Claudio scoprono una nuova galleria a Poi si decide di andare a dare fianco della sala del Cioccolataio. Ne un'occhiata anche al pozzo del ramo verrà fuori la Vullowia, uno dei rami più attivo, già parzialmente disceso da grandi del Nido [RT]. Marco; assistiamo così al progressivo esaurimento fisico del nostro DT [RT). 18 luglio: Lia e Roberto T. proseguono con il rilievo fino a metà della Vullowia, 8 novembre: con Lia iniziamo il rilievo mentre Valerio si cimenta in una diso­ del ramo attivo. Dopo varie tribolazioni struzione nella galleria finale, scoprendo legate all'interpretazione del caposaldo così il ramo del Pozzo Nero [RT]. lasciatoci dalla Pampaciona, partiamo spediti lungo il torrente, trascurando vari 1 agosto: proseguiamo con il rilievo fin camini ed arrivi laterali. Valerio e Seco quasi alla fine della Vullovia; alcuni finalmente discendono il pozzo, che si spericolati cimentandosi prima con lanci presenta con due salti, ma, come al del palanchino e poi con quello di solito, si scordano di effettuarne il rilievo moschettoni riescono a risalire un [GDC). camino laterale di Vullovia, che ahimè chiude dopo una cinquantina di metri di 13 febbraio 1993: nonostante il periodo fetido meandro [GDC].

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Inverno al Buco del Nido

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00 0 8 agosto: Lia e la Contessa concludono 28 agosto: ci trasformiamo in idraulici! il rilievo di MTCM, partendo dalla sala Stendiamo al sifone di Mamma non del Cioccolataio. vuole oltre 100 metri di tubatura in PVC Sgusciando tra i massi della penultima per impianti elettrici, ma, complici la sala scendiamo in un simpatico rametto scarsa pendenza, l'inesperienza ed altri percorso da un torrentello che si butta in inconvenienti non riusciamo ad un pozzo ovoidale largo una decina di innescare il sifone (memorabile una metri e profondo altrettanto (Il Pozzo riparazione volante della tubazione rotta Nero). Alla base, il torrentello se ne va utilizzando il dito di un guanto di gom­ via in un tortuoso meandrino. ma ... ). Il consolidamento della frana iniziale La settimana successiva un violento tor­ provoca purtroppo un imprevisto crollo rente in uscita dal lago ci respinge che occlude il ramo contenente ancora il ancora prima di arrivare al sifone per nostro materiale di progressione: per piazzare una pompa. Alcuni spezzoni di fortuna (o sfortuna?) tutti gli speleo tubo, incastrati sulla volta della galleria avevano già abbandonato il settore! ben prima del lago, ci fanno meditare su Incredibilmente Valerio aveva addirittura cosa possa accadere là sotto [VB]. già provveduto a rilevare il ramo (VB]. Nel commiatarci non rimane che dare un 13 agosto: Superata la temuta strettoia, nome ed un cognome ai numerosi soci eccomi in compagnia di Armando ed ed amici che hanno vissuto questa Omar a rilevare il by-pass principale, che avventura, contribuendo a scrivere una battezziamo "By pass della mano", per nuova pagina nel libro sulle conoscenze via di una pietra simile ad una mano che sul Piano dei Cavalli: sbuca dalla sabbia. Due giorni dopo, completiamo i rilievi [BG]. ACT (1 ), Agostino Miglio (1 ), Andrea Ranza (1 ), Angela Botta (2), Angelo Bre­ 14 agosto: Con la scusa di dover rifare sciani detto Kicco (6), Armando un tratto di rilievo di MTCM mai Agostinetto (8), Alberto Buzio (1 ), Bruno pervenutoci, Lia si cimenta nella prima Guanella (7), Claudio Malfatto (3), solitaria femminile al Nido. Claudio Vullo (2), Daniele Mannella (2), Emiliano Gambetta (6), Enrica Mattioli 16 agosto: Lia e Roberto T. sfidano le (1 ), Gabriele Baldo (1 ), Gianni Cella acque gelide del lago di Mamma non (17), Gian Paolo Pasquale (2), Giorgio vuole e portano il rilievo fino al sifone Francese (13), Lia Botta (20), Luciano [RT]. Galimberti (1 ), Manuela Soldan (1 ), Marco Fasola (4), Maria Rosa Cerina 17 agosto: Lia ci ha preso gusto e ritorna detta Mary La Pampaciona (1 O), in grotta da sola a ridisegnare parti di Maurizio Airoldi detto Mister Hulk (5), grotta che ci mancano. Maurizio Gavinelli (1 ), Omar Bosisio, Pietro Zanaria (1 ), Riccardo Boria (1), 21 agosto: Questa volta si va nel ramo Roberta Torno (1 ), Roberto Torri (14), attivo oltre il sifone: Lia e Roberto T. Secondino Bellomo (7), Silvia Raimondi rilevano alcuni rami laterali tra cui detta La Contessa (6), Valeria Di Siero Spaghetti e Tonno. (RT]. detta Pat Bon (2), Valerio Botta (18).

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00 0 PIEMONTE SUD-ORIENTALE Aggiornamento catastale

di Gianni Cella e Stefano Torri

Premessa

In attesa che la commissione regionale nel suo primo elenco catastale [12]. concluda la revisione del catasto speleo­ I dati sono aggiornati al 31 dicembre logico, pubblichiamo i dati delle rare 1992 e si riferiscono, ovviamente, a grotte che si aprono nel settore quanto di nostra conoscenza. sudorientale del Piemonte. Al fine di non ingenerare confusione, ab­ Dato l'esiguo numero di cavità, abbiamo biamo preferito mantenere i criteri gene­ omesso il riordino alfabetico e per loca­ rali a suo tempo adottati da Dematteis lità.

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00 0 Le grotte

1 PiAT Tana o grotta del Saraceni Comune Ottiglio Monferrato Località Prera, Valle di Guaraldi Cartografia IGM 57 Il SE Vignale Quota slm 235 m Coordinate 4° 05' 40" 45° 02' 48" Sviluppo spaziale 70? m Dislivello -6? m Terreno geologico Formazione della Pietra da Cantoni (Miocene) Notizie Cavità artificiale, usata per culto del dio Mitra, ricca Bibliografia 1, 8, 13, 14, 15, di leggende 17, 18, 23, 28

2-3 PiAL Cunlcoll di Spigno o Tana del Gllardo Comune Spigno Monferrato Località Strada per Savona Cartografia IGM 81 I SE Spigno Monferrato ed. Il Quota slm 250-251 m Coordinate 4° 07' 31" ,6 W - 44°32'26",4 N 4°07' 32" w -44°32'26",4 Sviluppo spaziale > 58 m Dislivello + 2 m Terreno geologico Conglomerati della formazione di Molare (Oligocene) Notizie Risorgenza fossile. Cavità comunicanti. Frane. Bibliografia 1, 7, 8, 14, 28

4 PiAL La Tana di Morbello Comune Morbello Località frazione Costa Cartografia IGM 82 IV NO Ponzone (aggiornamenti 1933) Quotaslm 357 m Coordinate 44 ° 36 ' 17 " N 3° 55' 49" W UTM 32TMQ 62203942 Sviluppo spaziale 357 m Dislivello +13 m Terreno geologico Calcari della formazione di Molare (Oligocene) Notizie Quattro torrenti interni. Ritrovamenti archeologici e Bibliografia 1, 2, 3, 5, 7, 8, paleontologici. 16, 18, 19, 29

5 PiAI Grotta ad est della Tana Comune Morbello Località frazione Costa Cartografia IGM 82 IV N Ponzone ed. lii Quota slm 451 m Coordinate 3°55'49" W - 44°36'17" Sviluppo spaziale 8 m Dislivello + 1 m Terreno geologico Calcari della formazione di Molare (Oligocene) Notizie Ritrovamento metacarpo di bovide Bibliografia 1, 7, 8

6 PiAL Grotta ad ovest della Tana Comune Morbello Località frazione Costa Cartografia IGM 82 IV NO Ponzone ed. lii Quota slm 445 m Coordinate 3°55'49" W - 44°36'17" N Sviluppo spaziale 13 m Dislivello + 1 m Terreno geologico Calcari della formazione di Molare (Oligocene) Notizie Bibliografia 1, 7, 8

7 PiAL Grotta di Lussltu Comune Acqui Terme Località Lussitu Cartografia IGM 82 IV NO Ponzone ed. lii Quota slm 168 m Coordinate 3 ° 58 '49 "E 44°39'46" N Sviluppo spaziale 36 m Dislivello - 8 m Terreno geologico Calcari della formazione di Visone (Miocene) Notizie Alimenta una modesta sorgentella Bibliografia 1, 6, 8

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00 0 8 PiAL Sberzulera Inferiore Comune Cassinelle Località Sberzulera Cartografia IGM 82 IV SO Bandita Quota slm 520 m Coordinate 3°54'21" W - 44°33'30" N Sviluppo spaziale 22 m Dislivello - 2 m Terreno geologico Prasiniti e serpentini del Gruppo di Voltri Notizie Grotta tettonica. Leggende sul popolo Sbarzoi. Bibliografia 1, 8, 26

9 PiAL Sberzulera superiore Comune Cassinelle Località Sberzulera Cartografia IGM 82 IV SO Bandita Quota slm 535 m Coordinate 3° 54' 22" W- 44° 33' 26" N Sviluppo spaziale 58 m Dislivello - 17 m Terreno geologico Prasiniti e serpentini del Gruppo di Voltri Notizie Grotta tettonica. Presente una polla di acqua. Bibliografia 1, 8, 26

1O PiAL Pozzo del Negrln Comune Roccaforte Ligure Località Avi, località Negrin Cartografia IGM 71 lii SO Rocchetta Ligure agg. 1961 Quotaslm 700 m Coordinate 3° 25' 33" W 44° 41' 31 N Sviluppo spaziale 149 m Dislivello -1 07 m Terreno geologico Conglomerati della formazione di Savignone (Oligocene) Notizie Pozzo unico in conglomerati marnosi. Bibliografia 1, 8, 20, 21, 22, 24

11 PiAL I Bogg di Babo' Comune Visone Località Scaragli Cartografia IGM 82 IV NO Ponzone ed. lii Quota slm 205 m Coordinate 3° 58' 21 ",5 W 44° 39' 15",5 N Sviluppo spaziale 23 m Sviluppo pianta 20 m Oislivello -8 m Terreno geologico Calcari della formazione di Visone (Miocene) Notizie Sistema di disagevoli cunicoli freatici Bibliografia 1, 6, 8

12 PiAL Tana del Tesoro Comune Roccaforte Ligure Località Colaighi Cartografia IGM 71 lii SO Rocchetta Ligure agg. 1961 Quota slm 640 m Coordinate 3° 24' 34" W 44° 42' 03" N Sviluppo spaziale 22 m Sviluppo pianta 8 m Dislivello - 17 ,5 m Terreno geologico Conglomerati della formazione di Savignone (Oligocene) Notizie Segni di passata frequentazione. Bibliografia 1, 8, 22, 24

13 PiAL Grotta presso la cava di Visone Comune Visone Località Cave di calcare Cartografia IGM 82 IV NO Ponzone ed. lii Quota slm 169 m Coordinate 3° 57' 21" W - 44° 39' 47" N Sviluppo spaziale 8 m Sviluppo pianta 7 m Dislivello + 2 m Terreno geologico Calcari della formazione di Visone (Miocene) Notizie Relitto di una grotta più vasta. Bibliografia 1, 6, 8

14 PiAL Grotta dell'Inganno Comune Visone Località Cave di calcare Cartografia IGM 82 IV NO Ponzone ed. lii Quota slm 168 m Coordinate 3°57'21" O 44°39'47" N Sviluppo spaziale 23 m Sviluppo pianta 21 m Dislivello + 1 m Terreno geologico Calcari della formazione di Visone (Miocene) Notizie Ritrovato un probabile perone umano fossile Bibliografia 1, 6, 8

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Monticello d'Alba (CN): la Grotta nei Gessi

Cava di Visone (Al): tipiche condotte carsiche

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15 PiAL Grotta 3 della cava di Visone Comune Visone Località Cave di calcare Cartografia IGM 82 IV NO Ponzone ed. lii Quota slm 183 m Coordinate 3° 57' 24" W 44° 39' 37" N UTM MQ60174556 Sviluppo spaziale 12 m Sviluppo pianta 12 m Dislivello -5 m Terreno geologico Calcari della formazione di Visone (Miocene) Notizie Due ingressi, uno artificiale. Bibliografia 1O

16 PiAL Grotte di Campazl Comune Morbello Località frazione Campazi Cartografia IGM 82 IV NO Ponzone ed. lii Quota slm 364 m Coordinate 3° 55' 18",6 W - 44° 36' 27",7 N UTM MQ 62763957 Sviluppo spaziale 20 m Dislivello +1 m Terreno geologico Conglomerati della formazione di Visone (Oligocene) Notizie Insieme di stretti cunicoli. Bibliografia 7, 16

17 PiAL Tana della Volpe Comune Roccaforte Ligure Località frazione Avi Cartografia IGM 71 lii SO Roccaforte Ligure Quota slm 680 m Coordinate 3° 25' 07" W 44° 42' 14" N Sviluppo spaziale 7 m Sviluppo pianta 6 m Dislivello 0 m Terreno geologico Conglomerati della formazione di Savignone (Oligocene) Notizie Piccolo cunicolo Bibliografia 25

18 PiAL Grottino di Ma Comune Pareto Località Brovi Cartografia IGM 81 I SE Spigno Monferrato Quota slm 41 O m Coordinate 4° 01' 02" W- 44° 31' 12" N Sviluppo spaziale 8 m Dislivello -1 ,5 m Terreno geologico Conglomerati della formazione di Molare (Oligocene) Notizie Bibliografia 27

19 PiCN Grotta nel Gessi di Monticello d'Alba Comune Monticello d'Alba Località Frazione Margherita Cartografia IGM tavoletta 63 lii SO Alba Quota slm 208 m Coordinate 4° 29' 40" W 44° 42' 34" N Sviluppo spaziale 658 m Dislivello 5 m Terreno geologico Gessi della formazione gessoso-solfifera (Miocene) Notizie Si apre all'interno di una cava; 7 ingressi artificiali. Bibliografia 4, 11 Cristallizzazioni temporanee in epsomite.

20 PiCN Grotta presso la cava S-E di Monticello d'Alba Comune Monticello d'Alba Località Cava di Gesso a SE Cartografia IGM tavoletta 69 lii SO Alba ed. IV Quota slm 220 m Coordinate 4° 29' 8" W 44° 42' 37" N Sviluppo spaziale 15 m Sviluppo pianta 14 m Dislivello -2 m Terreno geologico Gessi della formazione gessoso-solfifera (Miocene) Notizie Si apre all'interno della cava. Resti di una cavità Bibliografia 9 maggiore.

70 Labirinti 13 00 0 BIBLIOGRAFIA

[1] ANONIMO (G.D. CELLA): Provincia di Ales­ teologica Italiana"~ • .1:2. Como 1964. sandria: aggiornamento catastale, in "Labi­ (15] DI RICALDONE A.: 38 articoli sulla Grotta rinti" z. pp. 42-43, Novara 1987 dei Saraceni in"// Monferrato", a partire dal [2] ANONIMO: Attività di campagna, in ·Grotte" 6.4.1984, Casale Monferrato 1984-1985 . .68,, p. 7, Torino 1979 (16] !CARDI C.: Morbello, pp. 75-78, Torino [3] BACCINO R.: Una grande scoperta speleo­ 1991 logica: la Tana di Morbello, in " li lavoro [1n GRUPPO SPELEOLOGICO PIEMONTESE: nuovo", p. 3, Genova 5.5.1964 Varie, in "Grotte" 22. p. 19, Torino 1963 [4] BERGERONE V.: Grotta dei Gessi, in "La Ra­ (18] LANZA C.: Aspetti antropici delle grotte del tavu/oira", 2, pp. 15-19, Saluzzo 1975. Piemonte, in • Rass. Spel. lt. • ~ 3,:!, [5] CELLA G.D., CALCAGNO M., CERINA M.R., pp. 1-19, Como 1966 VASELLI C.: La Tana di Morbello in "Labi­ [19] LUSSO M.C.: I manufatti di Morbello in rinti " §. pp. 45-57, Novara 1986. "Labirinti·§, pp. 58-60, Novara 1986. (6] CELLA G.D., VASELLI C.: Cavità presso Vi­ (20] PASTORINO M.V .. PEDEMONTE S.: Nota sone (AL) in "Labirinti" z. pp. 44-55, No­ preliminare sui fenomeni speleogenetici vara 1987. della valle Scrivia e val Bobbia in " Alti del Xl [7] CELLA G.D., CALCAGNO M., VASELLI C.: congr. Naz. Spel. ", pp. 77-79, Genova Carsismo nella formazione di Molare, in 1972. "Labirinti" 8.. pp. 28-37, Novara 1988. (21) PASTORINO M.V., PEDEMONTE S.: Una [8] CELLA G.D., VASELLI C.: Attuali cono­ sorpresa nei conglomerati in "Not. Spel. scenze sul fenomeno carsico in provincia Ug." Xfil, pp. 34-35, Genova 1978. di Alessandria, in " Alti del XV Congr. Naz. (22] PEDEMONTE s. E VASELLI C.: Considera­ Spel.- Castellana 1987", pp. 95-107, Ca­ zioni geologiche e speleogenetiche sul stellana 1989. Pozzo del Negrin e sulla Tana del Tesoro (9] CELLA G.D.: Grotta presso la cava S-E di (Al), in "Labirinti ",W, pp. 34-43, Novara Monticello d'Alba (CN), in "Labirinti" 9.. pp. 1990. 51-52, 1989 (23) SANTACROCE A.: Ricerche archeologiche (10] CELLA G.D.: Grotta 3 presso la cava di Vi­ nella grotta dei Saraceni presso Ottiglio sone (15 PiAI), in "Labirinti" ,W, pp. 78-80, Monferrato {Al), in "Grotte" 11. pp. 18-20, Novara 1990 Torino 1960 (11) CELLA G.D., RICCI M.: Primo ritrovamento [24) VASELLI C., CELLA G.D: Carsismo nei di epsomite nelle grotte del Piemonte, in conglomerati della val Borbera (Al), in "La­ "Atti del XV Congresso Nazionale di Spe­ birinti" 8.. pp. 44-58, Novara 1988. leologia - Udine 1991", in stampa. (25] VASELLI C.: La Tana della Volpe (17 PiAI), (12) DEMATTEIS G.: Primo elenco catastale in "Labirinti" 9.. pp. 38-40, Novara 1989 delle grotte del Piemonte e della Valle (26) VASELLI c .. CELLA G.D.: Le grotte della d'Aosta, in "Rassegna Speleologica Ita­ Sberzulera 8 e 9 PiAI, in "Labirinti" .12. pp. liana"~. i. Como 1959; pubblicato anche 30-35, Novara 1992 come supplemento di "Grotte "il. Torino 12n VASELLI C.: Grottino di Ma 18 PiAI, in "La­ 1972. birinti· .12. pp. 26-27, Novara 1992 [13) DEMATIEIS G., LANZA L.: Speleologia del [28] VILLA G.: Speleologia del Piemonte lii - Piemonte I - Bibliografia analitica, Memorie Bibliografia analitica 1961-1977, AGSP. ASI VI, Como 1961. Torino 1981 . (14] DEMATTEIS G .. RIBALDONE G.: Secondo (29) VILLA G.: Terzo elenco catastale delle elenco catastale delle grotte del Piemonte grotte del Piemonte - AGSP, Torino 1985. e della Valle d'Aosta, in "Rassegna Spe-

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00 0 TANA DEL LACELLO {AL)

di Claudio Vaselli

Accesso patto di sabbie gialle (analoghe alle "Sabbie di Asti", Pliocene inferiore-mes­ Da Cassine (AL) imboccare la strada co­ siniano) presenti alla sommità delle for­ munale che conduce al cimitero della mazioni in oggetto praticamente ovun­ cittadina, svoltando all'indicazione Case que in zona, a volte associate ad interca­ Lacello. Seguire la piccola strada asfal­ lazioni marnose o calcarenitiche com­ tata sino al ponte su un modesto rio. patte che però sono assenti nel nostro Proseguire sulla carrareccia principale, caso specifico. oltrepassando il ponte, per circa 50 m, La visita è agevole; la cavità si percorre sino a raggiungere una grossa tubatura comodamente su un soffice pavimento in che scende dal declivio boschivo. Se­ sabbia molto fine costellato dei resti guendo la tubazione, dopo 30 m di ri­ fossili di gusci calcarei purtroppo mal salita particolarmente scivolosa, si conservati (in prevalenza gasteropodi e giunge all'imbocco della cavità a quota bivalvi), tipici degli ambienti marini plio­ 156 m slm. cenici che hanno reso famosa, presso studiosi ed appassionati, questa forma­ zione. Speleometria Entrambi i corridoi terminano con un ab­ bassamento del soffitto piuttosto repen­ Comune: Cassine tino, senza traccia alcuna di una pro­ Località: Lacello babile prosecuzione anche non percor­ N. catasto: PiAL CA0002 ribile, che avrebbe potuto chiarire (?) se Cartografia IGM: Tavoletta 70 lii SO Acqui preesisteva una frattura allargata artifi­ edizione Il - 1969 cialmente o se il tutto è stato ricavato dal Coord. geografiche: 3°55'51" - 44°43'42" nulla. Quota: 156 m slm Al momento della visita non era presente Sviluppo spaziale: 46,90 m nessun tipo di stillicidio: la cavità era al Dislivello: +0,50 m limite del polveroso e si notava una no­ Terreno geolog.: Intercalazioni sabbiose tevole corrente d'aria, probabilmente compatte delle "argille di Lugagnano" dovuta ai due ingressi. (Pliocene).

Cenni storici Descrizione e brevi note geologiche Ben poco è emerso sulla storia della cavità dagli abitanti locali e dal nostro La cavità è palesemente artificiale. accompagnatore, Giancarlo Caratti, che Lungo l'intero sviluppo è ancora possi­ qui ringraziamo. bile vedere i segni degli attrezzi utilizzati Per certo si dà l'utilizzo durante l'ultimo per lo scavo e le piccole nicchie, anne­ conflitto mondiale come rifugio per la rite dal fumo delle lampade, usate per popolazione in occasione dei frequenti l'illuminazione prima dell'avvento dei rastrellamenti. "nuovi esploratori" muniti di candele e L'epoca dello scavo si fa risalire al pe­ giornalini. riodo tra le due guerre, forse ancora La cavità si apre in un livello molto com- prima, ma del perché dello scavo, note-

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00 0 vole nonostante la relativa friabilità della ravigliose "grotte" sono state scoperte. roccia, ormai si è persa del tutto la me­ moria. Sembra, come al solito (!), che Blbllografla esistessero altre cavità simili nelle vici­ nanze. Servizio Geologico d'Italia: "Carta geolo­ Lascio alla fantasia e all'esperienza del gica d'Italia, foglio 70 e relative note il­ lettore immaginare quali e quante me- lustrative, Il edizione, 1969".

Tana del Lacello rilievo: c.vaselli,c.basso. G.G.N. CA.I. Novara '92.

• pianta.

• IQ Q ,,..1':~: 'J.~/. ;~:· '-' _.,. "'• . c1 sezioni _.., .....:·_t6o- _... .' tj. a o 1 2 3 4 5 6 trasversali. p I I 16

• I' 1

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00 0 LA GROTTA DEI PARTIGIANI DI VILLADOSSOLA (2706 PiNo)

di Gianni Cella e Vito lndellicato

Premessa Giunti alla base della paretina, Vito si fissò al petto uno spezzone di corda sta­ L'invito di Vito (scusate il gioco di pa­ tica e salì come un razzo su un albero, role ... ) per visitare una grotta in parete si demolendo gli avanzi degli scalini forse era perso nel solito vocio che accompa­ ancora ivi fissati dai partigiani. A 5 m di gna la solita riunione settimanale. altezza, il fusto cresceva pressoché oriz­ Ma la fotografia che riportava incisi con zontale; Vito ci salì sopra e come un inconfondibile stile ottocentesco i numeri gatto lo percorse in equilibrio per breve "1 .. 8 .. 3 .. 7" prometteva stimolanti scom­ tratto, giusto per raggiungere con una bussolamenti circa la storia della speleo­ spaccata la paretina di roccia su cui si logia di casa nostra; se la cosa fosse potevano appoggiare ben due dita e 1 stata confermata, si sarebbe trattato cm di scarpa (non saprei quantificare la della prima visita documentata ad una difficoltà, in quanto non ho mai visto de­ grotta della nostra provincia. Infatti, per scritti su manuali di arrampicata pas­ quanto ne sappiamo fino ad ora, la saggi di questo tipo ... ). prima grotta ad essere esplorata fu Il tratto successivo presentava difficoltà quella di Sambughetto; l'esplorazione, più usuali, una paretina con appoggi documentata dal notaio Bessaro, av­ centimetrici e piccole fessure per le dita; venne il 3 luglio 1868 ad opera di Gero­ gli ultimi metri furono poi guadagnati lamo Bazzetta, Emanuele Torre e Lo­ salendo contemporaneamente su tre renzo Calderone. piante. Risparmio al lettore cosa suc­ cesse quando venne il mio turno di sa­ Con questa prospettiva, accettai imme­ lita, nonostante fossi assicurato dall'alto; diatamente l'invito; poco importa se c'era comunque la grotta c'era, e le scritte che una paretina di 4-5 m da risalire. "Se documentavano l'antica esplorazione Vito, che viene da Bari ed è quindi un pure. marinaio"- pensai- "è riuscito a salirci da Ovviamente, per la discesa dei ... 5 m di solo, dovrei poterci salire anch'io senza paretina, i 30 m di corda che avevamo difficoltà". E fu il primo errore. portato con noi si rilevarono del tutto in­ Cosicché la domenica successiva par­ sufficienti per calarci in doppia. timmo assieme per quel di Villadossola, io senza imbrago, senza attrezzatura da risalita, senza martello, chiodi etc, cal­ Speleometrla zando delle scarpaccie vecchie di oltre 1O anni da cui uscivano le dita dei piedi Comune: Villadossola (non c'era Vittoria a controllarmi...). E fu il Località: Cave di Villadossola, via Pede­ secondo errore. monte Monte: Pizzo Castello L'avvicinamento alla base della paretina Valle: Toce fu l'antipasto: grazie alle scarpettine, riu­ Cartografia IGM: Tavoletta 15 Il SO Villados­ scii a scivolare un paio di volte, finendo sola - Ediz. 3 disteso giusto dentro alcuni mucchi di Coordinate UTM: MS 42730117 ricci di castagne lasciati dai contadini Quota: 315 mslm circa l'autunno precedente. Sviluppo spaziale: 16 m

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00 0

Vista dall'interno

Le scritte incise sulla parete di sinistra

Labirinti 13 75 00 0 Dislivello: +5 m scalini inaffidabili; dopo circa 3-4 m, con Terreno geologico: Formazione degli orto­ una delicata spaccata (3+) si raggiunge gneiss tabulari e massicci (Pretriassico) la parete rocciosa che si risale per 5-6 m (presenti vecchi chiodi quadri) fino a tre alberi (2+); ci si alza ancora di un paio di Espi orazione metri sfruttando le piante e, attraversato uno spineto, si giunge ad un muro a La grotta è abbastanza nota in valle. In secco in via di disgregazione che regge passato deve essere stata un buon na­ il terrapieno {attenzione!!!) su cui si in­ scondiglio, essendo poco visibile dal contra il sentierino che conduce all'in­ basso, ma permettendo a chi si trovava gresso della grotta. all'interno di avere una ottima visione Materiale necessario: per la salita 2-3 della valle e delle montagne orientali. fettucce con relativi moschettoni, per la La prima visita documentata dovrebbe discesa in doppia una corda da 40 m essere quella effettuata dal prof. Sieber {alberello in corrispondenza del muro a di Milano nel 1837, testimoniata da una secco). Vista la precarietà del muro a scritta incisa nella parete di sinistra (Pro. secco che sostiene il terrapieno di ac­ SIEBER Di Mii.no 1837) cesso, sarebbe preferibile attrezzare la La stessa parete è ricoperta da due dise­ discesa a partire dalla grotta: provvedere gni (forse una figura umana ed una fac­ per gli ancoraggi necessari e per una cia stilizzati) e da numerose scritte ora corda lunga almeno 50 m. illeggibili in minio? rosso (.. banda .. ). E' opinione diffusa che essa sia stata uti­ lizzata in modo sistematico dai partigiani Descrizione nel corso del secondo conflitto mondiale. L'opera di livellamento, la costruzione di Il vasto portale d'ingresso permette l'ac­ un muro a secco per sostenere un ri­ cesso al salone principale della grotta, porto esterno alla grotta testimoniano un che si presenta in leggera salita, com­ pronunciato utilizzo da parte dell'uomo. pletamente illuminato dalla luce esterna. La vista dall'interno del salone è molto suggestiva, abbracciando buona parte Accesso della valle e dei monti orientali prospi­ cienti. La grotta termina con un breve La grotta, che si apre in parete, è visibile condotto scavato artificialmente, in corri­ dalla piana di Villadossola. Raggiunta la spondenza di una minuta venuta di cittadina, portarsi in corrispondenza acqua. Il terreno antistante e il pavi­ delle cave che si sviluppano nell'area mento della grotta stessa portano i segni sudovest. Dalla nazionale in direzione di una pesante azione di livellamento, di Novara, prendere la via Pedemonte; si effettuata essenzialmente con clasti mi­ tralascia una prima cava che si vede nuti e terriccio. sulla destra, mentre dopo circa 200 m si prende sempre sulla destra una traccia La prima parte della grotta è ricoperta in corrispondenza di un interessante sci­ da fogliame; la presenza di piume testi­ volo lastricato su cui venivano un tempo monia inoltre la frequentazione da parte fatti scivolare i blocchi estratti. di vari uccelli. Si risale il pendio erboso coltivato a ca­ La grotta si apre in uno gneiss bianco stagni lungo la linea di massima pen­ ricco di inclusi neri, molto compatto. denza, aiutati dalle numerose tracce, Essa risulta impostata lungo una mar­ fino a raggiungere la parete rocciosa in cata frattura orientata WNW-ESE ben corrispondenza di due grosse fratture; visibile sulla volta, frattura parallela a da quella di sinistra frequentemente quella ove scorre il torrentello tempora­ scende una piccola cascata (1 O minuti neo che origina l'adiacente cascata. dalla strada). Anche dalla frattura della grotta fuoriu­ Si risale la parete appoggiandosi ad un sciva, in effetti, una piccola quantità di albero che porta inchiodati dei vecchi acqua.

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00 0 L'origine della grotta, a nostro avviso canica (effetto lubrificante, crioclastismo, naturale tranne che nell'ultima parte, sa­ ecc.). rebbe principalmente dovuta all'azione Nel periodo della visita, la grotta si pre­ disgregatrice dell'acqua attraverso pro­ sentava asciutta nella prima parte; non è cessi prevalentemente di natura mec- stato osservato alcun movimento di aria.

Grotta dei Partigiani 2506 Pi No

; ...... ·~ ...... - Pianta . . . . "' , ."'-'"-~-­ Ingresso "'--..... '-...,. . ' . . . " '­ --- - \ . _ ... '""-·'- -~ \'' "=· .- ',· ~\\.. ---/. . . . -..- . ' '- • I •. •, I t • .. - '- ""'"'-- ~ . . . : . .. ·'.. .' ... "'""'- ...... ·.:.·,,. .. ~ .... -,··~ .. -~ ...... :- . •' . . " . .. - . ' . .. ~ • . .. .( . . ~...... ". "'!' ·•• • • • • • • • Il : .. • p • • .. :· ..!!. - :.... •· .. : : ...... : ,.,, . . ... •/ .. . . : . - ~- '. . ~ ...... ··'· .. ~.. ~ .., . : ""• ' ,...... ,. . : , ...... _ ' • '• ' •. ;J. I • $} • ,· • • ., • ~ '\, \ Nm . ~ ..: . :·. ·:.:'.. -.~' ~./) Ingresso Sezione longitudinale

\r,,_ \ I ì ~ ------Ph-~ ... ~<-.-.,,...... q. ì / ~ - ( ..-...... --. - "' ..._.,.i.... -~:'!:"!'.:,. '-''<: .,,... \ \ ~. ., ..... "'"':Oi$, ( "\.._ ...... "- \.-~ 4 m -~:- I Ingresso ~-it. Rilievo: G.D. Cella e V. lndellfcato 1_ GGN 1993 111

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00 0 CAMPO SPELEO CALABRIA '92

di Daniele Mennella e Silvia Raimondi

26 Dicembre - notte [DM] bassa e allagata. 3) Mentre io e il Cella rileviamo gli altri Dopo le spaventose abbuffate natalizie quattro controllano la seconda segnala­ consumate in quel di Napoli (dove vanto zione ed anche loro, senza la minima di­ una millenaria discendenza) parto alla sostruzione trovano una grotta con volta di Lamezia Terme dove altri 4 scia­ meandri, sale, pipistrelli. Trovano anche gurati del GGN (Cella, Lia, Federigo e l'acqua, la percorrono in risalita e dove Vittoria) mi aspettano per il tradizionale giungono? Esattamente dall'altra parte campo speleo natalizio. della zona allagata dove ci troviamo io e Non so molto bene quali siano i pro­ il Cella. grammi; in realtà credo che non lo sap­ Le uniche note normali della giornata pia nessuno e che il campo sia solo un sono il tempo schifoso ed un bagno di pietoso pretesto per abbuffarsi con gli tutto il parco rilievi in una pozza fangosa. ospitalissimi amici calabri. Ovviamente mi trascino dietro la consueta nube fan­ tozziana che scarica metri cubi d'acqua 28 Dicembre [DM] e, in certi punti, di neve. All'una e mezza, dopo aver rovistato nei Le cose riprendono il corso normale. cortili di un tot di villette private, imbrocco Sveglia alle 9,30, disorganizzazione to­ la casa giusta dove il Cella, da bravo tale, entrata in grotta a pomeriggio inol­ papà, mi attende in devota veglia. trato. Ci si divide in due squadre per rile­ vare la parte più lunga della grotta esplorata ieri da Lia & C. Al gruppo si 27 Dicembre [DM] sono uniti Seco (arrivato ieri dalla Pu­ glia) e Francesco, speleo di Nicastro Oggi giornata degna di nota; tutto, o qu­ amico di Vittorio. asi, va contro le normali leggi della na­ tura. Prima di tutto ci svegliamo puntuali, ci prepariamo in fretta e risultiamo es­ 29 Dicembre [DM] sere quasi pronti quando arriva Vittorio (in strategico ritardo di mezz'ora) per Oggi giornata da duri! Con il sole che ful­ andare a verificare un paio di segnala­ mina tutta l'Italia tranne che la Calabria zioni di grotte nei gessi presso Marcelli­ (dove invece nevica, piove e fa un nara. freddo della madonna) partiamo alla Giunti sul luogo ad un'ora impensabile volta di Lattarico per controllare delle per il GGN (solo alle 11,30, un record!), è segnalazioni di un amico di Seco di tutto un susseguirsi di botte di culo; nome Tonino. Tutto fila secondo le mi­ elenchiamole: gliori regole GGN, cioè non si trova un 1) Imbrocchiamo un pozzetto che im­ cazzo tranne che buchi toppi e fango­ mette in una delle due grotte segnalate sissimi in cui cacciamo la Lia in esplo­ evitando un inghiottitoio allagato. razione. 2) All'interno non troviamo il solito mer­ Sempre secondo tradizione un pranzo d~io, ma una grotta quasi vera, con circa luculliano a base di tutto (offertoci dai 100 metri di sviluppo e perfino una sala; famigerati amici di Seco) stronca defini­ peccato che l'acqua si infili in una zona tivamente ogni volontà esplorativa (se

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00 0 pure esisteva). trati per 5 o 6 metri e continua!" ci ha Il ritorno, nel furgone di Vittorio, ci vede detto. Gli occhi di tutti lampeggiano vo­ tutti crollare, ad uno ad uno, sotto le fati­ gliosi. Giunti sul luogo fatidico (una bo­ che immani della digestione. Solo Seco scaglia che il calcare non l'ha mai visto (da vero duro) veglia accanto a Vittorio nemmeno in cartolina) io e Lia, accecati che pazientemente ci riporta all'ovile. dal demone dell'esploratore ("Giammai che qualcun altro entri prima di noi!") ci vestiamo, imbraghiamo, e pronti per il 30 Dicembre [DM] -1000, ci lanciamo, con ululati propizia­ tori, verso il masso sotto il quale si spa­ Il gruppo è ormai dimezzato; solo Seco, lancherebbe l'abisso. Gli altri, che hanno Lia e il sottoscritto si sacrificano alla già intuito il finale, non fanno una piega. causa mentre Vittoria va a Catanzaro, il Inutile dire (ma lo faccio lo stesso) che Cella "deve" accompagnarla e Federigo l'abisso null'altro è che un enorme "sente il bisogno di riposarsi" (da cosa? masso di quarzite (nota roccia carsica) Boh! Non lo sa nessuno, forse nemmeno con un pezzo di ruscello che ci passa lui). sotto. Altrettanto inutile dire (ma continuo Noi tre, stoici e forse un po' coglioni, ci a farlo) che la colpa della disfatta è to­ buttiamo a rilevare un nuovo ramo nei talmente mia (perché sicuramente, se gessi che produce, grazie alle abbon­ fossi rimasto a casa, tutta la zona sa­ danti piogge, chilometri cubi di fango rebbe stata una bancata calcarea di po­ concentrato. Quando usciamo siamo tre tenza inaudita). Dopo la sconfitta metà palle marroni ma siamo illuminati da una gruppo torna a casa a preparare la grande verità; più che stoici forse siamo pappa, mentre l'altra metà (io, Lia, davvero coglioni, ma ormai non ci si può Gianni e Vittorio) tentiamo di raggiun­ fare più nulla. gere la Grotta delle Fate, un antro visi­ Durante il pomeriggio, mentre Seco va a tato a suo tempo da Vittorio. La notte ci prendere la Contessa (che arriva all'ae­ coglie proprio sulla parte più difficile del­ roporto di Lamezia col suo jet privato) e l'avvicinamento e decidiamo di battere in Lia va a farsi le sue pere antipustole, io ritirata. Naturalmente agli altri (stupiti per decido di fare un giro in 'Ntonimaria con il nostro tempismo) descriviamo l'antro Francesco. Gli anatemi della Lia (che nei minimi particolari e li sgridiamo per giurava che non sarei mai passato dalla la loro lentezza nel preparare da man­ Il strettoia) sembrano avverarsi quando, giare. con spirito eroico, decido di ritentare il L'anno si conclude con un cenone stan­ passaggio in sottotuta. Passo. dard immersi nelle perenni discussioni All'uscita, ad ora tarda, troviamo Lia, senza né capo né coda stile GGN; con Cella e Fede che, con l'occhio semi­ l'anno si conclude, almeno per me, an­ spento da una gigantesca abbuffata a che il campo speleo. Seco, Contessa e spese del compare di Seco, si stanno Cella rimarranno fino al 6. Immagino già domandando se venirci a cercare o che, grazie alla mia assenza, troveranno festeggiare la nostra morte. le grotte anche nel cemento armato. Ve­ dremo.

31 Dicembre [DM] 1° Gennaio 1993 [SR] Ecco che arriva il mitico ultimo dell'anno; la mattinata vede tutti noi indaffarati in Dopo un cenone passato all'insegna del compiti speleologici (stesura rilievi) e "gozzovigliamento", dopo una macabra non (spesa per cenone). Il pomeriggio processione sulla spiaggia, dopo i botti tutti a vedere un'improvvisa segnala­ sparati per festeggiare il nuovo anno, lo zione di un ingegnere (amico di Vittorio) sparuto gruppetto, dondolante per il il quale afferma che, nel suo cantiere sul vino, si ritirò nelle gelide camerate. Monte $.Elia, gli operai hanno trovato Il mattino seguente Daniele si preparava una grotta in mezzo al bosco. "Sono en- a partire e noi dietro ci sfregavamo le

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00 0 mani. Appena Mennella voltò l'angolo partenza, annunciava l'arrivo di bufere di ecco l'attesissimo spiraglio di sole: neve, pioggia e vento su tutta l'Italia. La "Presto, alle macchine!" e via come situazione più disastrosa sarebbe stata, saette verso le grotte di "Jezzi". Arrivati a (guarda caso! e pensare che Daniele destinazione, però, enormi nuvoloni si aveva alzato le tende) in Calabria e in addensarono sulle nostre teste; un po' Puglia. sbalorditi pensammo che l'influenza La sorpresa maggiore l'avemmo arrivati danielesca non fosse ancora passata. a destinazione, dove la neve fioccava Cominciarono animate discussioni per allegramente nei campi di ulivi. dividere i compiti. La sottoscritta, il Cel­ Visto che i miei malumori nei confronti laccio e Federigo all'inghiottitoio (ben del Cella erano piuttosto roventi, feci infangato) e poi al ramo della Civetta; squadra con Lia per rilevare un mean­ Lia, Seco e Vittoria a concludere il rilievo drino di 15 m nei pressi del caposaldo nella zona del torrente e nel condotto 113. Colà trovammo dei magnifici cri­ artificiale. stalli di gesso di forma simile alle rose Ci calammo nell'inghiottitoio: Federigo del deserto. alla risorgenza Gianni dall'altra parte per la mitica congiunzione, e quasi total­ mente immersi nell'acqua presero le 3 - 4 Gennaio [SR] misurazioni necessarie. Ci spostammo alla grotta di "Jezzi" e E così venne anche il turno di Lia ...... colà cominciammo a rilevare il condotto Dì buon ora Gianni l'accompagnò al del barbagianni. Dopo qualche metro treno per Milano e rimasti solo in tre cominciarono gli incontri ravvicinati di come "buoni gatti" ci incamminammo a terzo tipo con escrementi vari, cavallette, lavorare nel "Complesso du Jezzu". Gli ragni e vespe. Alla quarta vespa davanti oliveti, in parte affogati nella neve, crea­ al naso salutai i miei compagni e tornai vano figure a dir poco sorprendenti; il indietro. tempo presagiva il bello così all'unani­ Aspettai con pazienza una mezz'ora, mità decidemmo di effettuare i rileva­ poi, sentendo freddo, decisi di avventu­ menti all'esterno collegando e posizio­ rarmi da sola a raggiungere l'altra squa­ nando sulla carta l'ingresso della grotta, dra. La grotta era abitata da grossissimi la cava, l'inghiottitoio, la galleria ferro­ pipistrelli (ora che mi sovviene anche i viaria ragni erano ben torniti: penso che i cala­ Cominciammo proprio da quest'ultima: bresi li nutrano bene); dopo qualche giro Gianni e Seco, come perfetti free-clim­ sentii le voci dei miei compagni che ave­ bers, scesero arrampicandosi sulle gri­ vano quasi terminato il lavoro. glie di protezione e fissarono il punto Risalimmo così in superficie facendo un proprio al centro della volta della galle­ giro panoramico per aspettare Gianni e ria; io intanto, tra le verzure, cercavo un Fede. Lia intanto si accorse di aver buon punto per la lettura successiva. perso i rilievi, così rientrò in grotta tre E via ..... prendi la bussola, il clinometro volte per ritrovare i fogli (che erano poi ed i "distanziatori elettrici". Cella gongo­ scivolati, all'interno della tuta, al livello lava nella spiegazione su questi ultimi dello stivale). apparecchi descrivendoli come dei mo­ Alle 19.00 il gruppo era di nuovo tutto stri sacri o semidei in grado di dare di­ riunito e con gli occhi piccoli e le mem­ stanze fino a 60 metri. Cominciò la let- bra stanche, dopo una lauta cena, ce ne tura e ...... nisba, lo strumento non dava andammo a nanna. nessun segno di vita. Riprova, ritenta, ri­ punta e finalmente il primo riferimento: 32 metri!! 2 Gennaio [SR] Ci spostammo così in direzione della cava con gli stessi problemi di prima. I Il gruppo intanto si andava assotti­ "distanziometri" intontiti dal freddo (eh si gliando. Dopo Daniele era arrivata l'ora perché il tempo aveva incominciato ad per Federigo e Vittoria. La radio, alla loro annuvolarsi) e probabilmente con le

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00 0 batterie scariche (e qui bisogna ringra­ pastasciutta. ziare la tirchieria del Cella) non vole­ vano saperne di funzionare. Il giorno dopo, animati dalla voglia dian­ Con grande fatica, passando attraverso dare in grotta, ripartimmo alla volta del rovi, salti , speroni, come dei Rambo, fi­ "solito posto". Purtroppo, giunti all'in­ nalmente giungemmo all'ingresso della gresso, tutti i numi dell'Olimpo si scate­ grotta. Ma purtroppo non era ancora fi­ narono sopra le nostre teste. Dopo ani­ nita e all'appello mancava l'inghiottitoio, mate discussioni se entrare o meno (e che tra parentesi era il più lontano questa volta, cosa strana, era la sotto­ (minimo 7-8 puntate). scritta a "rompere" per cambiarsi), Gianni Senza perderci d'animo ci incammi­ girò la macchina e tornammo indietro a nammo ma, sfiga di Mannella, ecco so­ Nicastro. praggiungere un altro inconveniente: la Dopo aver salutato il nostro fido Vittorio pioggia. e dopo avergli scroccato la cena ci pre­ Tosti e duri finimmo i rilevamenti, anzi, parammo per tornare al Nord. visto che non eravamo ancora bagnati del tutto, ci cambiammo per la grotta ed entrammo in cava per fare descrizione e P.S. Dimenticavo: naturalmente la mat­ disegni. tina seguente, lasciando la Calabria, il Dopo qualche ora, ben bene fradici, tor­ sole era alto in cielo e Gianni si lamen­ nammo alla macchina e poi finalmente a tava in continuazione per la bella gior­ casa dove ci aspettava un bel piatto di nata.

Marcellinara: preparativi

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00 0 ANCORA CALABRIA .....

di Lia Botta e Gianni Cella

nota dell'autrice: in questo mio scritto troverete spesso la parola "Trippy": essa è sempre riferita al buon Gianni Cella (Ghiat Gnau), essendo uno degli ultimi soprannomi affib­ biatigli (owiamente, lui lo adora!).

Sabato 12 giugno 1993, ore 17 ,55 rio di una successiva escursione}, con [GDC] sosta a Serra San Bruno per un mega gelato (Vittorio ne ha consumati tre!), ove Stipata la "De Regibus-machine" in qual­ possiamo assistere ai preparativi per la che maniera, eccoci pronti a partire con caratteristica processione del Corpus la solita oretta di ritardo. L'appuntamento Domini, con la partecipazione delle varie con Vittorio, la nostra consolidata quinta confraternite cittadine. colonna locale, è per le 6 del mattino successivo a Lamezia Terme e noi non Cena alla pizzeria sotto 'Ntonimaria, ove vogliamo perdere l'occasione di effet­ lasciamo per interposta persona i nostri tuare una uscita con i soci della sezione saluti a compare Gino, che non sap­ CAI di Catanzaro. piamo come rintracciare. In macchina stiliamo una tabella di mar­ cia per tenere sotto controllo i tempi di Lunedì 14 giugno [LB] trasferimento; incredibilmente per strada riusciamo anche a cenare e raggiun­ Malgrado il sonno che mi attanaglia, tra­ giamo il campo base di Gizzeria Lido scino il mio corpo stanco al piano sotto e (leggasi la villetta di Vittorio ... ) con ben trovo Trippy (alzatosi al canto del gallo), mezz'ora di anticipo. che in paziente attesa inganna il tempo disegnando niente popodimeno che il Domenica 13 giugno, ore 5.55 (GDC] Buco del Nido. Verso mezzogiorno riusciamo a giun­ L'accoglienza di Vittorio è, come al so­ gere all'ingresso della Ficarazza (Mar­ lito, splendida. Ancora semiaddormentati cellinara); ci cambiamo e finalmente vi veniamo caricati in macchina (i posti sul penetriamo all'interno. pullman sono esauriti) e trasferiti fino a "Oggi non mi sento in forma sma­ Ferninandea, località ove iniziamo la di­ gliante!". E dopo quella che mi sembra scesa del torrente Stillare. Seguiamo una tortura infinita, arriviamo dove solo una vecchia opera idraulica ottimamente pochi mesi prima la mano di Daniele conservata, per gallerie e stazioni di aveva tracciato l'ultimo caposaldo. pompaggio; una splendida testimo­ Trippy impietosito dalla mia andatura da nianza che meriterebbe migliore valoriz­ "Zombie" mi concede una pennichella di zazione. Quindi giù a precipizo fino alle una ventina di minuti; strappata dal cascate di Marmorico. dolce abbraccio di Morfea dallo "stock" Abbandoniamo il gruppone lungo una del suo piezo, iniziamo a rilevare. Dopo strada assolata per rubare ciliegie, poi­ alcuni capisaldi ci troviamo davanti alla ché Vittoriuccio caro ha riservato per noi strettoia della giunzione con l'ingresso il rientro a Ferninandea, lungo un vec­ dell'inghiottitoio a discutere sul privilegio chio sentiero di carbonai, spinoso, e tutto di chi deve passare. in salita, ma assai suggestivo. Le scuse che riesco al accampare, dai Rientriamo a Lamezia attraversando le reumatismi all'invasione delle cavallette, Serre (Vittorio deve controllare l'itinera- non mi salvano dal bagno e dal fango li-

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00 0 quido (nei giorni seguenti, giusto in que­ Alle 15 ci raggiungono due corsisti, Ales­ sta zona, vedrò un topo di fogna!). sandro e Luigi; vestiti in qualche ma­ Una volta ritornata dalla fetida incom­ niera, gli facciamo visitare quasi tutta la benza, malgrado il mio stato pietoso, de­ grotta approfittando per scattare foto fino cidiamo di rilevare anche un ramo ad esaurimento della pellicola. presso il tunnel e poi finalmente è il te­ Concludiamo la serata con capretto arro­ pore esterno ad asciugare le mie mem­ sto splendidamente preparatoci nella so­ bra fradice. lita osteria, in compagnia dei soliti av­ ventori con cui abbiamo ormai fraterniz­ Martedì 15 giugno [LB] zato.

Oggi è giorno di relax; ne approfittiamo Giovedl 17 giugno [GDC] per stendere i rilievi di ieri e per organiz­ zare il micro corso di speleologia che Approfittiamo della mattinata per sten­ abbiamo promesso agli amici calabresi. dere il rilievo ed effettuare controlli a ta­ Alle 18 (stranamente puntuali) siamo da volino. Così finalmente becchiamo l'er­ Vittorio; gli riempiamo il soggiorno con rore che non ci faceva tornare i dislivelli chili di materiale semisporco e iniziamo tra i due ingressi della grotta di Marcelli­ a raccontare di carsismo, materiali, pro­ nara: una banale trascrizione di pen­ gressione, ... denza tra quaderno di campagna e cal­ Alcune ore dopo togliamo l'assedio alla colatore. Ci mangiamo le mani più volte casa di Vittorio e puntiamo i fari della per le inutili verifiche effettuate in cam­ "De Regibus-machine" verso la nostra pagna! Osteria preferita, da dove usciremo l'in­ Utilizziamo il pomeriggio per trasformare domani (ore 1,30) bevutelli ed etichettati la villetta di Vittorio in palestra speleolo­ come "leghisti" dai simpaticissimi avven­ gica, addobbandola con corde, fettucce, tori abituali. moschettoni fino a farla apparire un al­ bero di Natale. Mercoledì 16 giugno [GDC] Con un po' di ritardo arrivano i corsisti ai quali insegniamo le varie manovre fino Obbiettivo della giornata: proseguire nel­ ad esaurimento delle forze fisiche. l'esplorazione del ramo del Barbagianni Cena in casa perché la macchina, ulti­ al Complesso di Jezzi ed eseguire foto­ mamente rumorosa, è a farsi lubrificare. grafie. Alla vista di una vespa moribonda Venerdì 18 giugno, ore 12,00 (LB] presso il cunicolo di accesso, Lia mi ab­ Ingresso della Civetta bandona. Venti minuti di scavo mi per­ mettono di superare il limite raggiunto - Gianni (con aria tipo Lancillotto): "Vado precedentemente, e di proseguire l'e­ avanti io e ti uccido tutte quelle che ci splorazione per una quarantina di metri sono". in una galleria discretamente ampia, fino - Lia: (con aria tipo il condannato al pati­ ad un nuovo restringimento su riempi­ bolo che vuole svignarsela): "Ok! Gra­ mento. Un refolo d'aria fa intendere che zie". questa prosegue, ma il lavoro stavolta Trippy si infila e dopo alcuni minuti mi dà non è poco. Da solo non posso topogra­ il via libera. Un paio di respiri profondi e fare, per cui esco. mi infilo, a mia volta, nello stretto cuni­ Recuperata Lia che stava schiacciando colo; l'acetilene si spegne, ovviamente, uno dei suoi soliti pisolini sotto il fico nell'unico momento in cui non dovrebbe d'ingresso, approfittiamo per tirare una farlo; la riaccendo e 'bzzzzzz" due tenere poligonale di controllo lungo il cunicolo vespina nere, grosse come un DC 1O, artificiale che convoglia il torrentello alla stanno zampettando proprio sotto il mio galleria ferroviaria. Nei pressi scopriamo naso. Le lapido con impeto omicida una struttura analoga: vista l'ora, ci ri­ (forse sto pensando a Trippy!) e mi promettiamo di ritornarci in futuro per fiondo letteralmente all'interno (non ho dargli una occhiata! mai sentito parlare di vespe troglobie).

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00 0

Grotte di Marcellinara: ingresso della Ficarazza

Galleria principale

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00 0 Fortunatamente la mitica prosecuzione immediatamente a catapultarmi in Gianotti chiude dopo una trentina di me­ spiaggia mentre Trippy cerca di soprav­ tri; la rileviamo, quindi ci trasferiamo a vivere ai 30 °C (lui è un "furlan" ed oltre i vedere il cunicolo adocchiato mercoledì 20 °C gli si trasforma il cervello in sulla galleria ferroviaria. "Non male"; è pappa). Concludiamo la giornata con lungo 50 m circa e l'acqua che vi scorre una "pizzata" a casa di Vittorio. all'interno, ad occhio, non è ricollegabile all'altra cavità; purtroppo chiude ineso­ Lunedi 21 giugno [LB] rabilmente su frana simile a quella su cui si era fermato Seco scendendo un Alle 8.00 del mattino (incredibile!) il pozzo. muso della "De Regibus-machine" è gia Rileviamo il tutto e lasciamo da control­ puntato verso Marcellinara; ivi giunti lare l'ipotetica giunzione perché a casa Trippy si cimenta in una battuta esterna ci attendono Alessandro, Giuseppe e alla ricerca di alcuni pozzi segnalatici da Luigi per l'ultima lezione (frazionamenti) un villico locale, mentre la sottoscritta, che ci vedrà impegnati fino alle 20.30. odiando le alte verzure spinose, si rin­ Dopo una bella nuotata al mare ci trasfe­ tana in macchina a proseguire i sogni riamo tutti insieme a gozzovigliare all'O­ abbandonati alcune ore prima. steria. Puntualmente svegliata sul più bello dal "torturatore", mi offro praticamente volon­ Sabato 19 giugno [LB] taria (l'alternativa è la verde savana) per accompagnare Salvatore a fare il giro tu­ Oggi è sabato e non si lavora. Sveglia ristico della grotta su cui praticamente secondo natura, quindi impegniamo la abita. mattinata per acquisti ed a restituire, Svolta celermente l'incombenza mi ri­ nero su bianco, i dati di ieri. Nel primo congiungo col famigerato Trippy per ef­ pomeriggio partiamo con gli amici del fettuare la congiunzione strumentale tra CAI di Catanzaro alla volta del Parco del il pozzo di Seco e la grotta. Finito il la­ Pollino per festeggiare con loro il primo voro passiamo, come promesso, a casa giorno d'estate. della famiglia Scalzo per berci un caffè. Passiamo la serata ai piedi della Serra Come in genere succede a queste lati­ delle Ciavole, davanti ad un falò, can­ tudini, la nera bevanda si trasforma in un tando ed assaggiando varie specialità lauto pasto ed i cinque minuti diventano calabre; a notte inoltrata riusciamo a ore. Così, al posto di partire nel primo dormire anche qualche ora. pomeriggio, per il ritorno al Nord, a quel­ l'ora siamo ancora impegnati ad imbal­ Domenica 20 giugno [LB] lare tutto il materiale. Alle 18,00 iniziamo a consumare i chilo­ Il sorgere del sole ci vede in vetta alla metri che ci ricondurranno alle vecchie Serra delle Ciavole ed al suo giungere abitudini, con la consapevolezza di aver allo Zenit sediamo sulla cima del Pollino. "terminato" un'altra grotta e con la Poco tempo per godersi lo stupendo speranza di risentire presto la voce di paesaggio; infatti nel primo pomeriggio Vittorio che ci invita a "vedere un buco siamo di ritorno a Gizzeria. lo provvedo che ...... ".

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00 0 POZZI E SOTTERRANEI PRESSO IL PALAZZO VESCOVILE DI NOVARA

di Federigo Gianotti

PREMESSA Località: Via Puccini Tra le tante esplorazioni compiute dai Cartografia: Carta tecnica comunale 12 quattro della speleo urbana, in questo E.I.A.A. Rilievo aerofotogram­ anno, troviamo anche parte dei sotterra­ metrico sistema Santoni anno nei siti sotto il Palazzo Vescovile di No­ 1975 vara. Coordinate: 1470308W - 5032502S Tali sotterranei sono rappresentati da Quota slm: 161 m una ghiacciaia e tre pozzi siti all'interno N. catasto: Pi No CA0036 dei locali che dovrebbero rappresentare le ex cucine del Palazzo Vescovile e nei DESCRIZIONE locali adiacenti. Le poche notizie che La cavità è situata nei seminterrati del possiamo fornire per il momento sono di Palazzo Vescovile di Novara. La strut­ carattere storico e tecnico. tura di mattoni pieni sita in una delle I pozzi, come le cucine, con molta pro­ stanze che costituivano le antiche cu­ babilità risalgono alla seconda metà del cine del palazzo, attualmente consta di XVI I secolo come riportato dallo stemma una piccola vera costituita da due giri di araldico posto sulla porta di accesso mattoni di forma all'incirca trapezoidale. alle cucine e riportato in fotografia. Di La canna scende nel sottosuolo per questi pozzi, due furono costruiti per circa 5,20 m di cui gli ultimi 20 cm circa raccogliere le acque di scolo dei locali sono occupati dall'acqua. in cui essi erano situati, pozzi di questo Molto probabilmente i due giri di mattoni tipo ci sono stati segnalati dal Geom. che ora costituiscono una specie di Borrè come presenti nei seminterrati e vera, alla luce di quanto spiegatoci dal sotterranei di quasi tutte le case nova­ Geom. Borrè, in precedenza costitui­ resi di quell'epoca, mentre uno, il più vano un'apertura a filo con il pavimento bello dal punto di vista architettonico, è il originario (P .0.) che d'altro canto ora classico pozzo per acqua. non è visibile in quanto asportato du­ La ghiacciaia si trova, invece, sotto il rante i lavori di installazione dei moderni piano della piazza Puccini e l'accesso è impianti di riscaldamento. consentito attraverso una botola sita al­ l'interno di uno degli uffici del Palazzo Vescovile. La sua forma quasi circolare Pozzo 2 presso le ex cucine del in muratura riporta i segni di lavori di ri­ Palazzo Vescovile di Novara strutturazione sicuramente posteriori alla sua costruzione. SPELEOMETRIA Ulteriori descrizioni e notizie verranno Comune: Novara riportate qui di seguito. Località: Via Puccini Cartografia: Carta tecnica comunale 12 E.I.A.A. Rilievo aerofotogram­ Pozzo 1 presso le ex cucine del metrico sistema Santoni anno Palazzo Vescovile di Novara 1975 Coordinate: 1470308W - 5032502S SPELEOMETRIA Quota slm: 161 m Comune: Novara N. catasto: Pi No CA0041

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00 0

P.0. P.A.

90cm so cm

~ CO n 3

par 1cot1r1 dal mat on• 13cm

8 n 3

~'~]~17cm

Pozzo 1 Ex cucine Palazzo Vescovile

Rilievo di: AirDldi M., Gianotti F., Torri R., Z1nol1 M. ------]~ GGN '92 ------3 o 20 40

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00 0

particolare della parte alta

I I oI I L.------, I I I I

particolare

detriti

o 1 2m

POZZO 2 PRESSO LE EX CUCINE DEL PALAZZO VESCOVILE

Rilievo di: M. AIROLDI, G.D. CELLA, F. GIANOTTI, M. ZANOLA

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00 0 DESCRIZIONE quelle del pozzo descritto in prece­ Pozzo situato all'interno dei locali delle denza, owero questo era adibito, molto ex cucine del Palazzo Vescovile di No­ probabilmente, allo scolo delle acque vara. Unica struttura ritrovata all'interno che potevano invadere temporanea­ di questi locali che sembra essere stata mente i locali situati sotto il livello del adibita in passato ad uso di estrazione cortile. idrica. La costruzione consta di due parti strut­ Costruzione in muratura, cilindrica, rag­ turali differenti. La prima è la struttura in giunge una profondità di 5,65 m di cui roccia (gneiss) che riveste una delle gli ultimi 35 cm sono invasi dalle acque. aperture del pozzo che consentivano il All'altezza di circa 3 m si può notare pescaggio dell'acqua; la seconda un'infiltrazione d'acqua mentre ad una apertura è posta circa 90 cm più in alto e profondità di circa 20 cm, proprio sotto attualmente ricoperta con una lastra di un lastrone di roccia che impedisce l'ac­ roccia; infatti la canna, che è la seconda cesso, si trovano due condotti normali struttura di cui è formata questa cavità, tra di loro e con sezione quadrata di­ prosegue al di sopra dell'apertura da sposta secondo la diagonale. noi rilevata nelle cucine. La struttura in roccia è formata da due Il rilievo di questa cavità è stato possi­ spalle, sormontate da una piccola trave, bile attraverso un foro, al centro di una che riportano le incisioni di dove, proba­ piccola conca a sezione semisferica, bilmente, andavano ad incassarsi i perni presente nella lastra di copertura. della carrucola che serviva per prelevare l'acqua. Il tutto poggia su una base, sempre in roccia, di rivestimento Ghiacciala posta sotto Via Puccini di parte della canna. La canna, costituita da mattoni pieni, ha SPELEOMETRIA una sezione circolare. Il fondo, pur­ Comune: Novara troppo, non è stato né visibile né misu­ Località: Via Puccini rabile, a causa di un riempimento do­ Cartografia: Carta tecnica comunale 12 vuto a materiali provenienti da opere di E.I.A.A. Rilievo aerofotogram­ restauro dell'edificio in cui il pozzo si metrico sistema Santoni anno trova. 1975 Coordinate: 1470308W - 5032502S Quota slm: 161 m Pozzo 3 presso le ex cucine del N. catasto: Pi No CA0042 Palazzo Vescovile di Novara DESCIZIONE SPELEOMETRIA La cavità è composta essenzialmente Comune: Novara da due corpi distinti: un cunicolo a scali­ Località: Via Puccini nata per l'accesso e la ghiacciaia vera e Cartografia: Carta tecnica comunale 12 propria. E.I.A.A. Rilievo aerofotogram­ Al cunicolo si accede tramite una botola metrico sistema Santoni anno posta sul pavimento di uno degli uffici al 1975 piano terra del Palazzo Vescovile. La Coordinate: 1470308W - 5032502S struttura è in mattoni pieni così come la Quota slm: 161 m pavimentazione, la volta è ad arco a N. catasto: Pi No CA0037 sesto ribassato ad eccezione della prima parte dove sia il soffitto che le pa­ DESCRIZIONE reti sono rinforzate con cemento armato, Cavità artificiale sita nei sotterranei del probabilmente in conseguenza dei la­ Palazzo Vescovile di. Novara. Si apre a vori di ristrutturazione del Palazzo Ve­ poca distanza dal pozzo n°1 , anche se scovile. in un altro locale delle ex cucine. Il cunicolo diviso in tre tronconi, di cui il Le caratteristiche di utilizzo sono come primo leggermente più stretto, attraverso

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00 0

(,) o o n 3

UI U1 Infiltrazione di (,) O> O UI Acqua n n 3 3 o 30 60

Pozzo 3 Ex cucine Palazzo Vescovile Rilievo di: ,.,,,.,,, .,.,,..,, ,..., .,....,,,,,, Airoldi M., Gianotti F., Torri R., Zanola M. """'"'.,,,,.,,,"""""'""""" """"""""""' ...... ,.,.,, ...... """'- ,.,_,,

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00 0

Imbocco del pozzo 2

Particolare del fregio

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00 0

o 2 4m

GHIACCIAIA PRESSO VIA PUCCINI

Rilievo di: F. GIANOTTI, G.D. CELLA

92 Labirinti 13 00 0 una scalinata di ventiquattro gradini e trova un'altra apertura che costituisce lo due pianerottoli e con una inclinazione scivolo di carico del ghiaccio o della di circa dieci gradi conduce all'ambiente neve, chiuso alla sommità da una lastra principale della cavità. di roccia. La chiave di volta risulta essere rifatta, infatti il materiale di cui è Alla ghiacciaia, un tempo, si accedeva composta è più recente; probabHmente tramite una porta di cui ora rimangono però al posto di quella chiave esisteva esclusivamente i due perni e le cerniere un'ulteriore apertura che serviva per il che reggevano la struttura in legno. prelievo del ghiaccio, conservato nella La pianta della cavità principale è sub­ cavità, per mezzo di una carrucola, che circolare ed il soffitto è costituito da una è stata ritrovata appesa ad un gancio calotta sferica. La struttura della volta e sopra la porta di accesso alla cavità. delle pareti è in mattoni pieni, mentre quella del pavimento rimane scono­ sciuta a causa di un riempimento di RINGRAZIAMENTI sassi e terra messi in deposito nella ghiacciaia durante i lavori di rifacimento Colgo l'occasione per ringraziare Don del ciotolato della piazzetta sovrastante, Mario Scacciga che ci ha permesso di e lì rimasti fino ai giorni nostri. visitare i sotterranei del palazzo, e il Lungo tutte le pareti si possono notare Rag. Federico Rizzi che gentilmente ha tre giri di anelli metallici distanziati un messo a disposizione il suo tempo per metro l'uno dall'altro, il cui uso rimane a permetterci di accedere alla ghiacciaia il me ignoto. cui ingresso si trova all'interno del suo A circa 170° dall'apertura della porta si ufficio.

La volta della ghiacciaia: si notino le scritte.

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00 0 SPELEOLOGIA ULTIMA AVVENTURA

di Stefano Torri

Andare dove nessuno è mai andato, arri­ via. Sembrerebbe che all'uomo comune vare dove nessuno è mai arrivato, que­ non resti che vegetare con ste sono le aspirazioni di chi ama e rassegnazione nel proprio grigiore. cerca l'awentura. La nostra società re­ stringe sempre di più gli spazi personali. Per nostra fortuna non è così: per nostra Il mondo nel quale viviamo non ha più fortuna esiste la speleologia. Per segreti. I poli sono stati esplorati. I cieli accedere alle grotte non occorre andare sono stati percorsi. Gli oceani sono stati lontano. Le nostre montagne, le nostre solcati in ogni direzione, addirittura con Prealpi sono piene di grotte come lo barche a remi o con chiatte trasportate sono di impianti sciistici. Basta qualche dalle correnti. Soltanto alcune piccolis­ ora di macchina e un non lungo sime fette del nostro pianeta sono an­ percorso a piedi per raggiungerle. cora poco conosciute. Andare a scoprirle Anche in speleologia, è vero, di ogni non è alla portata di tutti, ma solo di po­ grotta conosciuta esiste la pianta, la chissimi fortunati eletti. sezione e la descrizione dettagliata del percorso per la visita. Il materiale relativo Per l'uomo comune, per quelli che come alle singole grotte è raccolto in un Cata­ me devono lavorare undici mesi al­ sto Grotte esteso a tutto il territorio na­ l'anno, per guadagnarsi uno stipendio zionale. Inoltre i pozzi e i passaggi più da sopravvivenza, quali sono gli spazi impegnativi, sono armati con spit che liberi che restano? consentono, agganciandovi una corda, di superare in sicurezza ogni difficoltà. Da un esame superficiale la risposta è Ma allora anche qui non esiste niente di una sola: nessuno. nuovo. Non è vero: gli esperti sosten­ All'uomo comune non resta che andare gono, con giusta ragione, che la quasi ad assieparsi sulle spiagge affollate. In­ totalità delle grotte conosciute hanno trupparsi sulle autostrade durante l'e­ sempre una continuazione, basta an­ sodo delle ferie. Prostituirsi sugli impianti darla a cercare. Correnti d' aria interne, e sulle piste da sci sovraffollati. Non par­ ispezioni fra massi di frana accatastati, liamo dei campeggi diventati ormai dei attenta e minuziosa ricerca negli angoli lager. Povero uomo comune. Una volta più remoti di una grotta, consentono di c'era l'alpinismo che lo salvava. Grandi individuare nuove prosecuzioni. In ge­ pareti nord da tentare, vie nuove da nere sono cunicoli da disostruire me­ aprire su importanti cime. Ma adesso diante scavo, da percorrere strisciando anche in alpinismo non ci sono più spazi nel fango e nell'acqua, ma tutto questo liberi. Tutte le vette sono state raggiunte dà la possibilità di accedere a nuove da ogni versante. Numerose sono le sale e a nuovi cunicoli, che non hanno guide delle Alpi che descrivono minu­ mai conosciuto la presenza dell'uomo. ziosamente le cime con tanto di schizzo Questa è l'ultima possibilità, per l'uomo e tracciato delle vie di salita. Sulle Pre­ comune, di andare dove nessuno è mai alpi la situazione non è diversa. I sentieri andato, di arrivare dove nessuno è mai che le percorrono sono numerati, cata­ arrivato, di vivere la sua avventura. Si logati, dettagliatamente descritti e sul può ben dirlo senza tema di essere posto sono marchiati da vistosi segna- smentiti: speleologia ultima avventura.

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00 0 Speleologia ultima ragione figurazione del tutto particolare. Veste sempre modestamente: blu jeans, Se ritorniamo alla nostra società e ne scarpe da tempo libero, maglione. L'a­ facciamo una radiografia dal punto di spetto è quello dell'uomo tagliato con vista morale, quello che scopriamo è si­ l'accetta. Di carattere ruvido, è abituato a curamente deludente. La nostra è una dire quello che pensa senza tanti com­ società senza principi. L'unica molla che plimenti o riguardi. Questo però non gli la regge è quella dell'arricchimento per­ impedisce di essere generoso e aperto sonale, della conquista della posizione verso gli altri. sociale, con qualsiasi mezzo, anche a Non opera da solo, non si isola, ma danno degli altri se necessario. Onestà, cerca sempre l'amicizia e la compagnia sincerità, correttezza, sono principi validi dei suoi simili. Sotto questo profilo po­ per gli stupidi che ci credono e per i furbi trebbe essere definito un animale da che ne approfittano. E' già stato detto da branco. La sincerità e la correttezza altri da qualche parte e purtroppo è la sono valori tenuti in seria considera­ brutta realtà. 11 quadro che faccio è gene­ zione nei rapporti reciproci. rale e forse eccessivamente pessimi­ stico. Devo riconoscere che nella totalità E' per questo che non è sbagliato affer­ ci sono molte isole dove i principi enun­ mare che la speleologia, oltre ad essere ciati hanno ancora un valore. Una di l'ultima avventura, è anche l'ultima ra­ queste isole è la speleologia. Salvo le gione. Quello che esiste oltre è il mondo dovute eccezioni, salvo le pecore nere nel quale viviamo, pieno di difetti e di che esistono sempre in ogni gregge, lo brutture, senza una logica ragione speleologo è una persona con una con- umana.

Sambughetto, fine anni '60

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00 0 UN' USCITA TIPO - parte terza

di Roberto Mazzetta

/I laido treno regionale 10077 per Milano P.G. sarà qualcuno che prenderà il vostro marcia lento e in ritardo; io sono immerso nella posto. Così eccoci giù dal pozzo. Vi siete lettura per estraniarmi dai chiassosi astanti, quando sento una voce amica: è Secondino mai incrodati sul frazionamento? che mi invita a scrivere la lii parte dell'articolo Avete mai incastrato un guanto nel di­ per Labirinti, il prestigioso periodico del scensore e la barba o la treccia in un G.G.N. moschettone? Va bene, cercherò di creare qualcosa lascian­ Cose da orgasmi multipli, provate pure! domi guidare dall'estro creativo. In grotta, come tutti sanno, oltre ai pozzi Dove eravamo rimasti? La prima parte riguar­ ci sono anche le strettoie; ecco allora dava la preparazione, la seconda l'uscita dalla che il corpulento amico decide di affron­ grotta e la terza, gioco forza, non potrà che ri­ tare per primo l'ostacolo. "Cosa pre­ guardare la vita in grotta. scrive San Badino? Entrare di testa o di piedi? Provo di testa". Dopo 34 cm è già crisi nera: "Poffarbacco baccone! Mi Vestita di tutto punto, o quasi, la speleo­ sono incastrato, oh, accipicchia, delle armata Brancaleone si appresta all'en­ stille di acqua cristallina mi percolano trata, cioè, inizia l'uscita, secondo quella nel collo, quale sensazione di frescura!" terminologia che stento ad accettare. Gli altri, intanto, incoraggiano ed aiutano L'olezzo del carburo si è ormai impa­ il compagno con validi ed insostituibili dronito delle nostre narici ma l'impianto suggerimenti: "Stai cheto, orsù, che tutto stenta a mettersi in funzione. "Cos'ha andrà bene", "mentre sei lì ammira il mi­ questa caspiterina di bombola?". Ecco rabile lavoro dell'acqua sulla coriacea che subito inizia la terribile "shakkerata" roccia". Il povero disgraziato si agita e che nei casi più gravi degenera in un suda come un porcello, tenta di adottare violento sbattacchiamento della povera l'andatura delle iguane, poi quella del bombola contro sassi o piante. Se poi la lombrico, alla fine trionfa con quella dei fiammella continua a non fare capolino celenterati visti la sera prima a Quark. In sul beccuccio, si assiste ad un'altra un modo o nell'altro anche tutti gli altri scena che sconvolge i neofiti: la "ciuc­ passano le strettoia. ciata" dell'affumicato beccuccio. A que­ L'amico che aveva problemi con l'im­ sta visione, ai più perversi corrono alla pianto, ovviamente, continua ad averli mente particolari pratiche erotiche viste ed ormai ha preso preoccupantemente sui giornalini. Generalmente la "ciuc­ gusto alla "ciucciata", anzi, tende ad ciata" ha successo, l'impianto si eccita isolarsi e a restare indietro da solo. La ed ecco la fiammella che ci permette di grotta si allarga, si restringe, ora è ba­ entrare. gnata ora è secca e all'allegra combric­ Chi arma? Domanda cruciale, cala il si­ cola non resta che soggiacere alla vo­ lenzio, qualcuno benedice l'impianto lontà del mondo ipogeo, sicuri di essere ancora non funzionante che così lo la­ sempre tutelati dallo spirito del mitico scia invisibile nell'oscurità, altri spari­ Badino. Ognuno di noi ha letto il suo scono in micro fessure, c'è anche chi si Testo, ogni riga è scolpita nelle nostre infila nei sacchi. Un buon modo per de­ menti: "Ho tutto con me? Il telo termico, il clinare l'invito è quello di dire: "Faccio io fornello con 5 bombolette. il plasticane se vi fidate; amate il rischio?". Subito ci da mettersi sotto il culetto, l'imbrago

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sotto la canottiera, cibo per almeno una del male, del razionale e dell'irrazionale, settimana, il fischietto, il megafono. E poi di chi ne ha gli stivali pieni e di chi vuol aiouaeoi, parlare solo con le vocali che dimostrare di essere ciò che probabil­ intanto non si capisce niente lo stesso e mente non sarà mai. quando sono sotto il pozzo, zitti se no casca tutto e che gli altri si arrangino. E il La razio vince, dietro-fronti Prima però, materassino? Si ho tutto". "Ma sei tutti fan solenne giuramento di tornare pazzo? Guarda che qui siamo a Orna­ quanto prima con pale, "manzotin", sec­ vasso, mica alla Mammouth Cave, qui ci chielli, formine e l'immancabile zio Bo­ sono 64 uscite". La prudenza non è mai sch punta forte; strumento che manda in troppa. brodo di giuggiole tanti componenti del Il chiassoso serpentone prosegue la Gruppo: pare che impugnandolo si pro­ marcia, ora la vicenda si fa umida, siamo vino indescrivibili sensazioni di potere e nel ramo attivo. E' a questo punto che ci di dominio, una sorta di estasi che solo si ricorda di quella serie di micro buchi lo scaricamento prematuro delle batterie negli stivali, ben presto l'acqua tracima manda a catafascio. oltre i coturni e si prova così la Prima Emozione, si avanza ancora: "Sacri­ GJi amanti delle tenebre ritornano sui pante, ho testé provato la Seconda loro passi, si ripercorrono all'inverso Emozione, l'elemento liquido mi sta meandri, strettoie e pozzi. Ad ogni in­ lambendo le caratteristiche sessuali pri­ toppo si odono terribili imprecazioni: marie". Non importa, procedere, duri, "Perdindirindina che capocciata!", "Aita, estremi, massicci. Quando ormai si è accurruommo mi sono incastrato" op­ prossimi alla Terza Emozione, l'acqua pure "Corbezzoli, per quale recondito alla gola, i più piccoli del gruppo iniziano motivo non si stacca il moschettone? Ciò timidamente a fare delle proposte di stop è cagione di grande disappuntoA. Ma dietro-front. Proposte più che accettabili, con sforzi eroici e caparbi tutto si supera ma se nel gruppo sono presenti degli ul­ fin a conquistar l'uscita, ci attende il cielo trà, sono grane bagnate. Questi super­ stellato, il caldo sole o, più probabil­ uomini (o super-donne) pungolano e mente, un diluvio universale. mugugnano per continuare: "Questa è vera speleologia! Ora inizia il bello, for­ Anche questa volta tutto è andato per il ziamo il sifone, disostruiamo la strettoia verso giusto, eccoli i nostri eroi pronti a ma senza esagerare se no diventa rinnovar la battaglia contro l'elemento troppo facile". E' l'eterna lotta del bene e ostile. Sambughetto, fine anni '60

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00 0 L'ANGOLO DELLE CHIACCHIERE

di Valeria Di Siero & C.

Pat Bon ha deciso di abbandonare l'an­ di aprile per fare il punto della situazione golo delle chiacchiere: ha lasciato l'in­ su tecniche, metodiche, ricerche, ecc. carico a me, ma ha promesso che speleologiche: è stato un incontro riu­ quando ritroverà Andrea, Maria Rosa, scito ed un modo per scambiarci infor­ Giorgio e tutti gli altri, probabilmente ri­ mazioni tra Gruppi che appartengono tornerà. alla stessa regione, ma che a volte sono lontani anni luce tra loro. Un grazie ai Il GGN ha imparato anche a dedicarsi Biellesi per l'accoglente ospitalità. alle miniere grazie ad un nuovo acqui­ sto: Nando. La sua passione per i mine­ Silvia R., una della "pasionarie" del rali e le miniere ci ha incuriosito e così Gruppo ha dovuto, suo malgrado, dimi­ abbiamo iniziato a visitare quelle più nuire le uscite e gli incontri con tutti noi: facilmente accessibili. lavora, infatti, in quel di Alessandria e li lavoro fatto dall'uomo è immane e ci ha sembra che l'attività sia alquanto mas­ lasciati senza parole; così come l'im­ sacrante: tant'é che nei rari venerdì in mondizia accumulata dagli appassionati cui è presente alle riunioni non fa altro cercatori di minerali che "invadono" quei che dormire! luoghi muniti anche di martello pneuma­ tico. Si sta attendendo impazienti lo sciogli­ mento della neve (tenuta sotto accurato Una buona novella: è nata Eleonora, la controllo da Valerio) per ricominciare l'e­ piccola di Maurizio e Maria Rosa Ca- splorazione al Buco del Nido: speriamo sat Id . 1. Augun . e ... buorn · sonni·111 ... che l'estate porti grosse novità. Daniele e Maria Rosa sono in trasferta La neve ormai è sciolta e le esplorazioni oltreoceano e precisamente in America al Buco del Nido si susseguono febbrili, (Wyoming). Le ultime loro notizie par­ grazie a Valerio, Lia, Gianni, Roberto T., lano di casa sulla collina, gite a cavallo, Silvia e Seco. Tutti gli altri, compresa la escursioni in montagna: per caso non si sottoscritta, si cospargano il capo di ce­ innamoreranno un po' troppo di quel nere .... Siamo ormai a più di tre chilome­ Paese tanto da lasciarci definitiva­ tri e mezzo di grotta rilevati e non è finita mente? qu1.'I ( speriamo. . I n.. d r. )

Uscite post-corso: poco, anzi pochissimo Sposi novelli in seno al GGN: Silvia Po­ frequentate dai soci aderenti; a questo moni e Luciano Galimberti hanno deciso proposito sono nate polemiche e di­ per il Sì; speleo-auguri da tutti noi!!! scussioni senza fine sul perché e per­ come non siamo riusciti a mantenere la Lia ha partecipato al corso di nivologia gente dell'ultimo corso in seno al tenutosi al Passo dello Stelvio - Bormio Gruppo; nonostante ciò si vorrebbe con­ (SO), direttore del corso Franco Lambri. tinuare a proporre alcune uscite fisse Tornando a Novara ha sperato di ritro­ periodiche come punto di ritrovamento di varci tutti sommersi dalla neve per met­ soci dispersi e non. tere in pratica ciò che aveva imparato.

Incontro degli speleologi AGSP all'inizio Sempre a proposito di neve: abbiamo

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C'eravamo ... anche noi I

00 0 avuto l'onore di vedere alcune diaposi­ visitare il Buranco della Paglierina tive inedite di una Lamezia Terme im­ presso Bardineto. biancata, o meglio sommersa. E' venuto Mai grotta trovammo più colma di spe­ a trovarci, infatti, Francesco, assiduo fre­ leo: oltre a noi otto, c'erano 21, tra allievi quentatore di grotte calabre, nostro ed istruttori, del gruppo di Giaveno ed un amico e compagno di esplorazioni in gruppetto di cuneesi che, visto l'affolla­ Calabria. Quest'inverno ha accompa­ mento, ha pensato bene di lasciare il gnato Daniele a visitare 'Ntonimaria: si posto preferendo trascorrere la dome­ dice che le volte della grotta echeggino nica in trattoria. Noi, allora, al grido ancora di alcune "dolci" paroline di Da­ "Grotta a tutti i costi" abbiamo sceso 60 niele non molto d'accordo sulle dimen­ m in 5 ore: non male, vero? sioni di alcune strettoie. Volete andare alla grotta dì Rio Martino Breve campo fuori stagione in Calabria. concludendo in un modo un po' diverso Gianni e Lia infatti lo scorso giugno dal solito la visita? Fate come il GGN che hanno raggiunto i luoghi dell'esplora­ munito di Grappa Julia, spaghetti, sugo, zione del campo di Natale '92 per termi­ affettati, formaggi, pane, vino, dolci, nare alcuni rilievi e tenere un microcorso caffe, con caffettiera, pentolame, ecc. ad alcuni calabresi con il sacro fuoco ecc., ha trasformato la sala del Vescovo speleo, ma senza basi tecniche. Non in una cucina/sala ristorante. Ci siamo osiamo immaginare i fiumi di nozioni ed divertiti? Basta guardare il video filmato il tour de farce al quale i poveretti sono da Valerio ... stati costretti dal G.D. Cella! Anche quest'anno (1993) il Gruppo di Battuta esterna in Valle d'Aosta: della escursionismo giovanile del CAI si è affi­ serie "non ci basta quello che abbiamo dato ai nostri caschetti per essere ac­ già sul fuoco": i protagonisti raccontano compagnato in grotta. Come al solito è di Lia molto assonnata, o meglio addor­ stato un piacere accompagnarli anche mentata per tutta la battuta, di Gianni in­ per il loro entusiasmo: chissà che tra toro tento a ripulire i vetri della sua auto, di non ci sia un futuro speleologo? Roberto, Secondino e Silvia, decisi a Magari fra qualche anno ... non aspettare i comodi del direttore scientifico, e poi i racconti di grandi sco­ La miniera di Brosso ha visto gli escur­ perte si fanno sempre più nebulosi sionisti del CAI di Novara aggirarsi per le sue gallerie. Grazie ai Siano, padre e Il GGN per tre giorni è stato awolto nella figlio, il GGN ha potuto proporre una "Nebbia" ed è stata molto apprezzata. uscita un po' diversa, unendo la pas­ Praticamente il gruppo si è presentato a sione per i minerali a quella per gli am­ Casola Valserio per prendere parte alla bienti sotterranei. manifestazione organizzata da gruppi dell'Emilia Romagna. Una grande af­ Iniziato e già terminato il Xlii corso di in­ fluenza di speleologi ed un brulichio di troduzione alla speleologia: pochini gli attività ha dato una scossa al Gruppo fa­ iscritti (solo nove). cendo ritornare ancora più viva la voglia Note positive: in siamo riusciti a di rilevare (???), esplorare (!Il), insomma superare il lago senza bucare il canotto di andare in grotta. (evviva!) e a non perdere la bussola (ewivall). Praticamente autoinvitandoci, grazie al Gli allievi? Bravi, anzi bravissimi!! Gruppo Speleo Savona siamo andati a (sviolinata per far sì che si iscrivono tutti al corso successivo).

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00 0 RELAZIONE SULL'ATTIVITÀ 1992

- COMITATO DIRETTIVO 1992

ENRICO CAMASCHELLA presidente DANIELE MENNELLA direttore tecnico GIAN DOMENICO CELLA direttore scientifico ROBERTO TORRI segretario amministrativo SECONDINO BELLOMO segretario economo

Incarichi funzionai! FEDERIGO GIANOTTI bibliotecario STEFANO TORRI magazzino e catasto

- Relazione della Presidenza per pioli, dei listelli 4x4 da tetto. Altre in­ numerevoli uscite seguirono, e per sca­ Tutto ebbe inizio un sabato pomeriggio vare il cunicolo di fondo e per portare di­ quando 25 anni fa accettai l'invito di un versi amici. Il virus si era ormai annidato. amico giovane ed incosciente come me Certo tutto ciò sembra stonare se pubbli­ ad esplorare una grotta che gli avevano cato su una rivista che giustamente in­ detto fosse nella vicina Borgosesia. segna la prudenza ma l'intenzione è Così, con due vespini ed all'insaputa dei quella di comunicare la matrice comune nostri genitori, ci recammo muniti di torce a tutti noi speleologi: la ricerca di awen­ verso l'ignoto. L'antro, che poi seppi tura e l'amore per l'ignoto. Ora non oc­ chiamarsi La Bondaccia, era di facile ac­ corre più rischiare la vita in quanto i cesso, al termine di un ripido sentiero; gruppi speleologici sono diffusi quasi l'esplorazione fu minuziosa ed attenta e capillarmente; pertanto tramite loro i gio­ la scoperta di un pipistrello, il primo che vani possono avvicinarsi alla speleolo­ avessi mai visto, ci ripagò di tutta la fa­ gia, non prima di aver seguito un appo­ tica. Il silenzio interrotto solo dalle gocce sito corso ed utilizzando materiale più d'acqua ci affascinava e ci spronava a che collaudato. Ed è per tale motivo che proseguire; ci fermammo solo sul ciglio la Sezione CAI di Novara ritiene di di un pozzo, oltre il quale ... l'ignoto. De­ grande importanza il GGN; perchè esso cidemmo subito di tornare più attrezzati; aiuta i giovani ad awicinarsi senza peri­ e così la domenica seguente, armati di colo alla montagna, insegnando loro che una corda di canapa che avevo potuto nulla va improvvisato e che ci si può di­ acquistare per poco, essendo un fondo vertire dentro o fuori di lei pur senza ri­ di magazzino, in un negozio in corso Ita­ nunciare alla sicurezza propria e di chi ci lia, potemmo proseguire l'awentura. Es­ accompagna. sendo allora notevolmente più leggero Dobbiamo pertanto essere orgogliosi di di oggi, mi feci calare dall'amico legato appartenere ad uno dei gruppi più attivi all'incerta corda fino al fondo, una ven­ non solo per la grande quantità di uscite tina di metri più basso, per poi prose­ effettuate o per le continue scoperte che guire da solo con la mia piccola torcia potrete nel dettaglio leggere negli ap­ fino ad un secondo pozzo, posto oltre positi articoli di questa rivista, ma anche una serie di ambienti fiabeschi. e soprattutto per il nostro valido corso La terza volta finalmente raggiungemmo che impedisce ai giovani amanti dell'av­ entrambi il fondo grazie a due scale che ventura di affrontare inutili pericoli. mi ero fabbricato con cordini di acciaio; E. Camaschella

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00 0 - Relazione del D.T. Rimando al diario di bordo, in questo bollettino per ulteriori dettagli. Dunque, vediamo ... ho tra le mani la let­ IV. Qualche tentativo anche al Trenti­ tera inviata dalla redazione (arrivata tre naglia (Co), per quanto ne so con pochi mesi fa), l'elenco delle uscite del '92 e risultati. qualcosa mi dice che devo scrivere questa benedetta (si fa per dire) rela­ Continuiamo. Le solite visite, gli escur­ zione o tra un po' mi ritrovo il Gianni fuori sionisti, quelli dell'alpinismo giovanile ... dalla porta [Per chi non lo sapesse, è ah, sì, gli Scout! Durante l'estate un ma­ opportuno precisare che il D.T. si trova nipolo di eroi (il sottoscritto, natural­ da parecchi mesi nel Wyoming, Stati mente, escluso) ha accompagnato Scout Uniti, località da dove ci ha scritto. ndr] e Guide di tutta Europa nell' "Abisso" di Per incominciare ecco il prospetto delle Sambughetto; qualcuno vaga ancora in uscite del 1992: cerca dell'uscita. Scuola di Speleologia Anno Anno Siamo giunti al corso. 1991 1992 Ottime uscite, dure (si fa per dire ... ), or­ ganizzazione perfetta ... ci fosse uno che Numero delle uscite 128 134 si ferma! Giusto un paio di persone hanno retto all'impatto con la vita di Attività di ricerca gruppo (almeno fino allo scorso marzo, e documentazione (h) 1.236 836 per quanto ne so). Mi sorge il dubbio che Didattica 610 856 ci sia qualcosa in noi (D. "Noi" come Visite 748 662 GGN o come speleo? R. Non ve lo dico) Operazioni ecologiche 71.5 39 che turba profondamente le anime can­ Esercitazioni di soccorso 40 42 dide dei corsisti che, oltre a non venire Soeleoloaia urbana 32,5 172 più, non riportano nemmeno i materiali. Totale ore 2.738 2.607 Le uscite di fine corso hanno avuto ri­ spondenza alterna, da quasi zero all "en plein". Che dire? Non saprei proprio, visto che il Di uscite la scuola non ne ha organiz­ suddetto prospetto io non ce l'ho sotto­ zate, e ciò mi pare un male. mano. Potrei tirare a indovinare. "Nel '92 clamoroso aumento delle esplora­ Magazzino zioni!" ... No, poco credibile. Allora ... "Si continua a battere la fiaccai" Già più pro­ Nonostante la mia presenza, che ha di­ babile. Forse è meglio che passi a un strutto perfino i proverbiali influssi posi­ terreno un po' più sicuro. tivi del buon Stefano Torri, il magazzino Da una accurata analisi dell'elenco delle non è stato uno sfacelo, e non si deb­ uscite azzarderei quanto segue: bono registrare perdite consistenti. OK, lascio alla redazione l'arduo com­ I. A Ornavasso si continua ad esplo­ pito di censore e rettificatore di notizie rare con troppa tranquillità, mentre sa­ false ed errate e me ne vado a dormire. rebbe il caso di accelerare viste le po­ Buona notte. tenzialità e la situazione di precarietà. D. Mannella Il. La campagna al Buco del Nido, iniziata in sordina, ha poi sfornato belle sorprese, in tutti i sensi. Tutto sommato, - Relazione del D.S. forse sarebbe stato meglio che quella grotta non l'avessimo mai trovata. Comincerei innanzi tutto col presentare i lii. Un discreto successo si è rivelato risultati dell'attività di campagna. il campo invernale in Calabria, con sco­ perta ed esplorazione del complesso di In Valle Strona prosegue la lenta Marcellinara (Cz), naturalmente grazie a opera di acquisizione di informazioni: tra Vittorio. il bollettino scorso e quello che state

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00 0 leggendo abbiamo pubblicato una de­ nato le ricerche, purtroppo poco fortu­ cina di nuove grotte (a dir la verità, al­ nate, all'Abisso presso la Porta di Prada cune giacevano nella cantina di Marco in Grlgna. da qualche anno .... ). Altre 2-3 grotte, Non abbiamo invece notizie di come sia sottostanti l'Alpe Loccia, sono state già andata a finire una pesante disostru­ rilevate ed attendono il loro turno. Il ri­ zione iniziata in una fessura nei pressi lievo delle grotte dell'Intaglio è termi­ della grotta di San Martino (Va). nato. Praticamente solo Maria Rosa e Giorgio, A Ornavasso il topografato globale con l'aiuto di pochi soci, hanno collabo­ (cave sotterranee incluse) supera i 1400 rato alle fasi finali dell'operazione Corno m di sviluppo, mentre il dislivello mas­ d'Aquilio, operazione che, ricordiamo, simo raggiunge 212 m (compreso un ha portato alla completa pulizia ed a rin­ pozzo da oltre 50 m). Fallita l'immer­ novati studi sulla Spluga della Preta sione nei sifoni di lnbarbacella, una co­ (Vr). La speleologia italiana ha un im­ lorazione ha provato che questo è colle­ menso debito di gratitudine nei confronti gato con quello di lnbarbalia. Si preve­ di Giuseppe Troncon, anima dell'opera­ dono tempi lunghi per completare rilievo zione, per la mole del lavoro svolto. e studi. Risultati trascurabili in Sardegna nel Parzialmente rilevata anche la Tana dei Dorgalese, in linea con l'impegno pro­ Cuergi della Calmatta; altre grotte atten­ fuso, piuttosto modesto. dono una visita ... In Calabria, dopo avere pubblicato i ri­ In Ossola, parzialmente discesa e rile­ sultati delle ricerche condotte al S. Elia, vata una delle Tombe dei Tamburnin. grazie alla nostra quinta colonna Vittorio, In Valsesia il nostro socio Torri ha bell' atout nei gessi di Marcellinara (Cz), "creato" un'altra grotta, Rio Pianale, e finalmente una grotta larga (gallerie pubblicata sul n° 12. fino a 1O m di diametro Il). Il campo in­ Nell'Alessandrino il lavoro del socio vernale ha permesso di topografare oltre Vaselli ha permesso di pubblicare risul­ 600 m di gallerie, e qualche altra grotti­ tati su 3 nuove grotte (Grotte della Sber­ cella interessante. Il ... torrido clima cala­ zulera, Grottino di Ma). brese (vari diluvi universali, quindi 40 cm In Valle Spluga il Buco del Nido è di neve alla quota di 160 m slm !! !) stato topografato per oltre 2700 m; lo hanno impedito il completamento dei ri­ sviluppo accertato si colloca intorno ai lievi. C'è comunque la fondata speranza 3500 m, sorprese a parte. Le energie di pubblicare il tutto su questo numero di profuse per entrare dal "buco delle Spe­ Labirinti. ranze" non sono state degnamente ripa­ Più sfortunata l'uscita a Lattarico (Cs): gate, ma già è stato trovato un rimedio. numerose grotte ricche di leggende L'esplorazione e specialmente lo studio (Grotta del Paladino, Fossa di Cesare, di questo sistema ci porteranno via sicu­ ecc.), ma con modeste possibilità di pro­ ramente ancora moltissimo tempo. Ma secuzione. già in questo numero dovrebbe uscire (dee permettendo ... ) una planimetria Per quanto concerne la speleologia aggiornata. urbana, rimando alla nota stesa da Fe­ Rilevate anche due altre grotticelle in derigo. valle; decisamente a rilento vanno in­ vece i lavori al Fil dal Redicim (sviluppo Passando alle pubblicazioni, anche nel oltre 250 m, profondità 54 m), ove ... ba­ 1993 siamo riusciti a pubblicare il con­ nalmente manca la rilevazione dell'alla­ sueto bollettino annuale, il n° 12, e non è gato meandro finale. poco. Il rinnovato comitato di redazione I risultati della colorazione effettuata in se l'è cavata molto bene ed in fretta, ma Guglielmo (Co) nel nuovo ramo sono la ritardata consegna di un disegno ci ha stati già pubblicati sul numero prece­ riportato quasi ai tempi usuali. E' poi fi­ dente. nalmente apparso in edicola il volume di Maria Rosa e Giorgio (Maria Rosa vi ha Balbiano "Grotte del Piemonte", conte­ fatto anche una solitaria .. ) hanno coordi- nente alcuni nostri contributi, frutto di un

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00 0 lavoro già affrontato in anni precedenti. segno o posizionamento certo. Ora abbiamo iniziato la revisione delle Il lavoro è stato accettato di buon grado grotte in catasto nelle province di Ales­ dal Gruppo intero e ha già dato degli ot­ sandria, Novara e Vercelli, in vista della timi risultati. pubblicazione di un catasto regionale Per avere notizie più approfondite sull' aggiornato. Operazione Cisterne rimando agli arti­ coli specifici scritti dal responsabile della Prosegue la collaborazione con il co­ stessa. mune di Valstrona per l'istituzione di un Attualmente le operazioni procedono a museo naturalistico in Valle; ottenuto rilento in quanto le ultime cisterne da (forse ... ) un contributo regionale per la esplorare sono allagate ed in attesa di ristrutturazione dello stabile, si sta ora essere svuotate da parte degli addetti lavorando alla stesura di alcuni progetti del Comune di Novara. preliminari. Anche in Valle Spluga alcuni enti locali Per quanto riguarda il secondo punto paiono mostrare un discreto interesse ai posso essere meno laconico essendo io risultati dei nostri lavori. stesso uno dei responsabili dell'attività. G.D. Cella Durante l'anno sono state eseguite di­ verse ricerche nel campo della speleo­ SPELEOLOGIA URBANA logia urbana, mirate, in particolar modo, all'esplorazione di pozzi presenti nel Anche quest'anno, come tutti gli anni già comprensorio di Novara (e talvolta fuori passati, i propositi erano buoni, ma tra il provincia) come si può leggere sul nu­ dire e il fare c'è sempre di mezzo il mero precedente di Labirinti. mare? I Durante queste ricerche avevamo ini­ Le morose, lo studio, il lavoro, i problemi ziato anche dei lavori all'interno del Pa­ familiari, la poca voglia, la poca forza lazzo Vescovile di Novara (da non con­ (lavoro) e chi ne ha più ne metta. fondere con i già pubblicati lavori al Ma ho pensato, essendo la speleologia Pozzo della Canonica di "S.Maria"). In­ urbana un argomento che mi interessa fatti, a causa di sopravvenuti impedi­ da vicino, di non lasciarla comunque nel menti, parte delle esplorazioni non sono dimenticatoio e di rendere partecipi tutti i potute avvenire ed il materiale raccolto lettori del nostro notiziario dei progetti, a nelle battute già eseguite risultava in­ breve e lunga scadenza, che incombono completo per essere pubblicato. sulla "Sezione Speleologia Urbana" del Tuttavia non ci siamo dimenticati degli Gruppo Grotte CAI Novara. impegni presi: i "quattro dell'Ave Maria" (Maurizio Airoldi, Roberto Torri, Mauro • Cisterne Zanola e naturalmente io che scrivo) • Pozzi e sotterranei presso il Pa­ coadiuvati dalle altre persone del Grup­ lazzo Vescovile di Novara po, alle quali talvolta prendeva lo sfizio • Riordino e pubblicazione del Ca­ di andarsi ad impantanare o "profumarsi" tasto delle Cavità Artificiali della Provin­ di muffa all'interno di qualche vecchia cia di Novara e della Regione Piemonte costruzione, si sono dati da fare e già su Affrontiamo, come primo punto, quello questo bollettino usciranno i dati relativi che potrebbe sembrare piuttosto ano­ alle ricerche svolte all'ombra del cam­ malo come attività di Gruppo Grotte, an­ panile del Duomo di Novara. che se interessato alle cavità artificiali: le CISTERNE. Per quanto riguarda il terzo punto è il Il Comune di Novara, strano ma vero, caso di specificare subito che il lavoro è con Delibera Comunale del 5 febbraio appena iniziato e che difficilmente potrà 1992 ha deciso di affidarci il compito di essere completato entro il 1993. Co­ verificare l'esistenza, rilevare e fotogra­ munque l'impegno che mi sono preso, fare alcune cisterne di cui era fatta men­ insieme a Gianni Cella ed a nome del zione in alcuni vecchi atti del dopo­ GGN, è di organizzare e stendere un ca­ guerra, ma di cui non esisteva alcun di- tasto organico di tutte le cavità artificiali

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piemontesi, in modo tale che studiosi e • Valerio Botta ha partecipato al Corso non possano facilmente reperire notizie di Cinematografia Video tenutosi a Co­ sulle suddette cavità che già sono state stacciaro nei giorni dal 23 al 30/8/1992; esplorate; inoltre intendiamo creare un • V. Luzzo, L. Botta, G.D. Cella e V. De punto di riferimento per tutta la Regione Regibus hanno partecipato al Corso di dove tutte le segnalazioni e dati di un Archeologia tenutosi a Campomorone patrimonio storico così importante, quali dal 13 al 15/11/1992. possono essere le cavità artificiali, pos­ • Un nostro socio ha anche partecipato sano essere raccolti senza che vadano all'esame di accertamento per Istruttore persi. Nazionale di Speleologia con esito, pur­ troppo, negativo. F.Gianotti Buoni i rapporti con CAI, AGSP e SSI.

- Relazione della Segreteria Attività divulgativa:

Dopo il record di iscrizioni avutosi nel • Grotte del novarese - Consorzio Est 1991 (50 soci), nell'anno appena tra­ Se sia. scorso c'è stato un lieve calo. I soci del • Proiezione a Galliate in settembre GGN sono infatti scesi a 46, dei quali 33 (Sotterranei Castello di Galliate, come si sono effettivi e 13 aderenti. formano le Grotte, Speleologia dal Fu­ turo) su invito del foto-cine club locale: Per la corrispondenza una buona parte Giorgio Francese, Gianni Cella. ha riguardato il Corso Sezionale, svol­ • Proiezione a Villadossola tosi dal 13/3 al 7/6/1992. Per il resto la (Speleologia dal futuro; come si formano normale corrispondenza con OCA, Fon­ le grotte). dazione Pro-Valtellina, AGSP, Comune • Gita alla grotta dell'Arma Pollera - Fi­ di Novara, SSI, CAI. nale Ligure (Sv) con gli escursionisti del La presenza a corsi ed incontri vari si è CAI (Esito naturalmente positivo anche mantenuta, per il 1992, ai livelli dello per l'ormai tradizionale abbuffata nel scorso anno ( ... peccato che i soci parte­ miglior ristorante del luogo). cipanti siano sempre gli stessi!!!): • Gita alla Tomba del Polacco con i ra­ gazzi dell'alpinismo giovanile; la gita è • M. Airoldi e A. Torri hanno partecipato stata preceduta da una lezione sulla al Corso di lii Livello di Tecnica Speleo­ formazione delle grotte. logica tenutosi a Zone (BS) nei giorni • Partecipazione alla festa di chiusura 22/23/24-5-1992; dell'operazione Corno d'Aquilio. • Gli stessi soci hanno partecipato al • Scout a Sambughetto. Corso di perfezionamento tecnico del CAI tenutosi a Stazzema (LU) dal 2517 al A.Torri 2/8/1992;

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00 0 Ornavasso: P30

Ornavasso: Claudio al sifone intennedio.

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00 0 ATTIVITÀ DI CAMPAGNA 1992

05 - 01 Pulo di Valenzano, Valenzano (BA): Visita 12 - 01 Abisso Guglielmo, Palanzone (CO): Riarmo e colorazione ramo Speleo Sfi­ gato 12 - 01 Palanzone (CO): Posizionamento fluocaptori, giro esterno 12 - 01 Boucc dai Cuvergi da la Calmatta, Ornavasso (NO): Esplorazione, rilievo 12 - 01 Ornavasso (NO): Rilievo 14 - 01 Grotta T1, Pietra Ligure (SV): Escursione 18 - 01 Abisso Guglielmo, Palanzone (CO): Ritiro fluocaptori 19 - 01 Ornavasso (NO): Esplorazione e rilievo lnbarbatutti 08 - 02 Monastero Borgolavezzaro (NO): Ricerche cunicoli 08 - 02 Grotta di Locarno, Valsesia (VC): Battuta esterna 09 - 02 Ornavasso (NO): Armo, riprese video, fotografie e rilievo 09 - 02 Abisso Guglielmo, Palanzone (CO): Disostruzione e disarmo al ramo P48 09 - 02 Fonte sotto la Guglielmo, Palanzone (CO): Recupero fluocaptori e battuta esterna 16 - 02 Scogli Neri, Giustenice (SV): Visita e riprese video 23 - 02 Finale Ligure (SV): Esercitazione esterna di soccorso 23 - 02 Grotte lnbarbalia e lnbarbacella, Ornavasso (NO): Rilievo, riprese video, misurazione altimetrica dei sifoni, colorazione sifoni 29 - 02 Grotta di Rio Pianale, Camasco Valsesia (VC): Scavo 01 - 03 Grotta delle Arenarie, Monte Fenera (VC): Visita 02 - 03 Grotta del Treno, Bergeggi (GE): Prima uscita corso speleo 03 - 03 Grotta delle Arenarie, Fenera (VC): Fotografie 07 - 03 Rio Pianale, Camasco Valsesia (VC): Scavo e battuta esterna 08 - 03 Ornavasso (NO): Rilievo P 30 e gallerie oltre il pozzo (parte alta) 08 - 03 Grotta Bercovei, Sostegno (VC): Prelievo campioni argilla 14 - 03 Pozzo chiostro Canonica - Novara: Esplorazione e rilievo 14 - 03 Alpe Belmello (NO): Ricerca vene di marmo 15 - 03 Ornavasso (NO): Rilievo giunzione, fotografie 16 - 03 Abisso Guglielmo, Palanzone (CO): Raccolta insetti 17 - 03 Sambughetto (NO): Palestra e visita per corso 21 - 03 Pozzo chiostro Canonica - Novara: Rilievo e pulizia del fondo 28 - 03 Pozzi palazzo vescovile - Novara: rilevati n° 3 pozzi 28 - 03 Rio Pianale, Carnasco Valsesia (VC): Scavo e battuta esterna 29 - 03 Grotta Masera, Careno (CO): Uscita di corso 04 - 04 Cisterne v.le Roma - Novara: Esplorazione e rilievo 12 - 04 Grotta Speco Parlante, Alagna Val d'Otro (VC): Battuta esterna 12 - 04 Sambughetto (NO): Uscita di corso con rilievo e riordino dati 20 - 04 Tana di Erbonne, Erbonne (CO): Fotografie 24 - 04 Cisterne stazione e via Puccini - Novara: Localizzazione accessi 25 - 04 Cisterne via Puccini e B.do Larnarrnora - Novara: Ispezione 26 - 04 Pozzo napoleonico, Cavaglià (VC): Esplorazione e rilievo 03 - 05 Grotta San Martino (VA): Visita 05 - 05 Grotta dei Cervi, Su Di Sterru (NU): Fotografie 07 - 05 Grotte sulla SS 19 Sarda: Esplorazione di 2 grotte (chiudono subito) 08 - 05 Grotta Lanaittu, Lanaittu (NU): Visita 09 - 05 Grotta delle Ovaghe, Camasco (VC): Visita e battuta esterna

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09 - 05 Dolina e pozzo sotto ls Gruttas (NU): Scavo dolina - Visita all'inghiottitoio TV1 10 - 05 Torrente Elvo, Biella (VC): Esercitazione del soccorso 16 - 05 Bus di Tacoi, Gromo (BG): Uscita di corso 16 - 05 Cisterna Piazza Garibaldi - Novara: Rilievo, esplorazione, fotografie 17 - 05 Ornavasso (NO): Esplorazione e rilievo di una condotta a pressione sul ter­ razzo del P.47 17 - 05 Bus di Tacoi, Gromo (BG): Uscita di corso 22 - 05 Madonna della Rota, Zobe (BS): Corso Nazionale di tecnica - armi e risalita artificiale 23 - 05 Madonna della Rota, Zobe (BS): Corso Nazionale di tecnica - armi e risalita artificiale 24 - 05 Madonna della Rota, Zobe (BS): Corso Nazionale di tecnica - armi e risalita artificiale 24 - 05 Alpe Cortevecchio, Ornavasso (NO): Ricerca filone marmo a monte di Orna­ vasso 30 - 05 Grotta a Monte San Martino (VA): Disostruzione 31 - 05 Grotta San Martino (VA): Uscita di corso 31 - 05 Grotta Fusa, Monte Comizzolo (CO): Uscita di corso 07 - 06 Grotta Barbe Alte, Ornavasso (NO): Foto al P 47, al meandro e fauna varia - Individuato sifone attivo in caso di piogge 14 - 06 Tombe dei Tambumin, Croveo (NO): Rilievo parziale 21 - 06 Abisso P. Trentinaglia- Grigna sett. (CO): Armo fino al P 37 - Esplorato cuni­ colo alla base del P 1O 21 - 06 Grotta lnbarbatutti, Ornavasso (NO): Rilievo fondo 23 - 06 Cisterna, Novara: Esplorazione 25 - 06 Grotta Rio Pianale, Camasco (VC): Battuta esterna 28 - 06 Tana dell'Uomo selvatico, Foce Moscata (LU): Visita 28 - 06 Abisso P. Trentinaglia - Grigna sett. (CO): Completamento armo fino al bivio 03 - 07 Sambughetto (NO): Visita 03 - 07 Torrente valle dei Buoi, Pian dei Cavalli (SO): Scavi 05 - 07 Sambughetto (NO): Esercitazione esterna 07 - 07 Antro del Corchia (LU): Visita ramo del Serpente 10 - 07 Bus di Camerà, Casteggio (PV): Disostruzione dolina 11 - 07 Cisterna via Puccini, Novara: Rilievo e fotografie 12 - 07 Ornavasso (NO): Armo scivolo d'ingresso ed esplorazione 12 - 07 Pian dei Cavalli (SO): Foto stereo alla Ciairina, scavi alla gotta delle Pette­ gole ed al Buco del Nido 15 - 07 Tana di Erbonne, Erbonne (CO): Ricerca e fotografia insetti 16 - 07 Cisterna via Puccini, Novara: Rilievo e fotografie 17 - 07 Cunicolo delle Speranze, Pian dei Cavalli (SO): Prosecuzione scavi 19 - 07 Fill dal Re di Cin, Pian dei Cavalli (SO): Rilievo risalita base P13, foto stereo, misure termometriche 19 - 07 Cunicolo delle Speranze, Pian dei Cavalli (SO): Prosecuzione scavi 26 - 07 Buco del Nido, Campodolcino (SO): Rilievi 26 - 07 Ponte Stazzemese (LU): Corso tecnica -Allenamento palestra 27 - 07 Abisso Farolfi, Fociomboli - (LU): Corso tecnica - Armo 28 - 07 Ponte Stazzemese (LU): Corso tecnica -Allenamento palestra 29 - 07 Tana dell'Uomo Selvatico, Monte Corchia (LU): Corso tecnica 29 - 07 Antro del Corchia (LU): Visita al fondo del Serpente 31 - 07 Tana dell'Uomo Selvatico, Monte Corchia (LU): Corso tecnica

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31 - 07 Antro del Corchia (LU): Armo fondo del Serpente 01 - 08 Camasco Valsesia (VC): Battuta esterna a Rio Pianale 08 - 08 Grotta Ciairina, San Sisto (SO): Visita 09 - 08 Camasco Valsesia (VC): Scavo cunicolo 11 - 08 Sambughetto (NO): Visita guidata scout 13 - 08 Fortificazione sopra palude Vuarbis , Cavazzo (UD): Visita 15 - 08 Grotta di Villanova (UD): Visita alla nuova grotta 15 - 08 Grotta Feruglio, Tarcento (UD): Visita alla parte iniziale 16 - 08 Sambughetto (NO): Palestra, realizzato nuovo armo 16 - 08 Sambughetto (NO): Visita guidata scout 17 - 08 Sambughetto (NO): Visita guidata scout 18 - 08 Grotta delle Pettegole, San Sisto (SO): Visita 20 - 08 Buco del Nido, San Sisto (SO): Visita 21 - 08 Grotta delle Pettegole, San Sisto (SO): Visita 21 - 08 Grotta del Valdemino, Borgio Verezzi (SV): Visita 23 - 08 Buco del Nido, Campodolcino (SO): Controlli al Falso Secco 26 - 08 Grotta del Mezzogiorno, Frasassi: Sopralluogo 27 - 08 Grotta del Mezzogiorno, Frasassi: Riprese telecamera 28 - 08 Grotta del Mezzogiorno, Frasassi: Riprese telecamera 30 - 08 Lago dello Spluga (SO): Discesa pozzo artificiale 05 - 09 Grotta delle Marmitte, Pian dei Cavalli (SO): Rilievo 05 - 09 Buco del Nido, Campodolcino (SO): Scavi all'ingresso basso 06 - 09 Buco del Nido, Campodolcino (SO): Scavi all'ingresso basso 13 - 09 Buco del Nido, Campodolcino (SO): Conclusione scavi 13 - 09 Bus di Camerà, Casteggio (PV): Scavi fino a - 5 mt. 18 - 09 Rovereto (TN): Palestra esterna - Armo, discese, risalite e varie 19 - 09 Grotta Jacomineriock, altopiano di Asiago (TN): Esame corso tecnica - Armo 20 - 09 Buco del Nido, Campodolcino (SO): Rilievi ramo "Mamma non vuole" 27 - 09 Buco del Nido, Campodolcino (SO): Rilievi ramo "Mamma non vuole" 11 - 10 Buco del Nido, Campodolcino (SO): Rilievi ramo "Mamma non vuole" fino al lago 18 - 10 Tomba del Polacco, Valle Imagna (BG): Visita con ragazzi Alpinismo giovanile 08 - 11 Grotta Barbe Alte, Ornavasso (NO): armo pozzo artificiale e disostruzione sifone nel meandro alto 15 - 11 Arene Candide, Finale Ligure (SV): Visita 15 - 11 Grotta delle Fate, Finale Ligure (SV): Visita 15 - 11 Spluga della Preta (VR): Rilievo pozzo della Luna 18 - 11 Arma Pollera, Finale Ligure (SV): Preparazione visita escursionisti CAI 22 - 11 Arma Pollera, Finale Ligure (SV): Visita con gli escursionisti della sezione 29 - 11 Grotta delle Vene, Viozene (CN): Visita e riprese video 13 - 12 Antro del Corchia, Levigliani (LU): Visita al ramo del fiume 27 - 12 Grotta Jezzi, Marcellinara (CZ): Individuazione ed esplorazione della grotta - Rilievo zona inghiottitoio 28 - 12 Grotta Jezzi, Marcellinara (CZ): Prosecuzione rilievi 29 - 12 Grotta del Paladino - Pozzi nella cava di gesso - Fossa di Cesare, Latta­ rico(CZ): Battuta esterna ed esplorazione 30 - 12 Grotta Jezzi, Marcellinara (CZ): Prosecuzione rilievi (zona attiva) 30 - 12 'Ntonimaria (CZ): Visita 30 - 12 Grotta del Partigiano, Valsesia (VC): visita e battuta esterna 31 - 12 S. Elia (CZ): Verifica segnalazione

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00 0 SOCI GGN

Maurizio AIROLDI Via Grado, 4 Novara 0321-432008 Fabrizio ARMIGNAGO Via Roma, 71 Confienza (Pv) 0384 - 64183 Ferdinando BIANO Viale Roma, 19 Novara 0321-628398 Gabriele BALDO Via Garda, 20 Vespolate (No) 0321-882742 Secondino BELLOMO V.le Buonarroti, 20/A Novara 0321-628418 Umberto BOCCA Cassolnovo fraz. Villareale (Pv) 0381-928169 Riccardo BORLA Via Bollati, 12 Novara 0321-456658 Lia BOTTA Via S.Adalgiso, 3/A Novara 0321-627329 Valerio BOTTA Via S.Adalgiso, 3/A Novara 0321-627329 Angelo BRESCIANI Via Garibaldi, 26 Vespolate (No) 0321-882579 Maria Micaela CALCAGNO P.za Porta Romana 13, Firenze 055 - 224153 Enrico CAMASCHELLA V.le Giovanni XXIII, 65 Novara 0321-450740 Marco CAMASCHELLA V.le Giovanni XXIII, 65 Novara 0321-450740 Maurizio CASTALDI Via S.Rita, 43 Vimodrone (Mi) 02 - 2505201 Gian Domenico CELLA Via Minghetti, 1 Novara 0321-472989 Maria Rosa CERINA Via Ferraris, 44 Trecate (No) 0321-777452 Cristina CHIARETTI Via Perazzi, 30 Novara 0321-392439 Vittoria DE REGIBUS Via Massaia, 2 Novara 0321-400028 Valeria DI SIERO Via Beccaria, 15 Novara 0321-471898 Giorgio FRANCESE Via Ferraris, 44 Trecate (No) 0321-777452 Mariarosa FRANCHINI V.le P.zza d'Armi, 24/FNovara 0321-461120 Paolo FROMENTO Via Trento/Trieste, 13 Romentino (No) 0321-880150 Luciano GALIMBERTI Via Momo, 5 Alzate (No) 0321-472181 Massimo GALIMBERTI Via Bedisco, 87 Oleggio (No) 0321-998314 Giuseppe GALLI Via Beccaria, 14 Novara 0321-473723 Pietro GALLI Via Beccaria, 14 Novara 0321-473723 Maurizio GAVINELLI Via Bottini, 4 Bellinzago (No) 0321-985291 Federigo GIANOTTI Via Palladio, 9 Novara 0321-457804 Giorgio GRASSI Via Prati, 2 Novara 0321-629446 Bruno GUANELLA Via S.Ambrogio, 54 Romentino (No) 0321-860584 Roberto GUIDA Via Magalotti, 7/A Novara 0321-625464 Vito INDELICATO Via Privata Stangalini Novara 0321-629269 Vittorio LUZZO Via XX Settembre, 75 Lamezia T. (Cz) 0968-623446 Roberto MAZZETTA Via Perazzi, 23 Novara 0321-629598 Daniele MENNELLA V.le P.zza d'Armi, 24/F Novara 0321-461120 Agostino MIGLIO Via Ticino, 29/A Bellinzago (No) 0321-986255 Gian Paolo PASQUALE Via Camurri, 7 Reggio Emilia 0522- 78528 Silvia POMONI Via Momo, 5 Alzate (No) uff. 02 - 5458459 Silvia RAIMONDI Via Monteverdi, 7 Novara 0321-456255 Andrea RANZA Via Fara, 62 Novara 0321-471093 Marco RICCI Via Fra Dolcino, 19 Novara 0321-399841 Paolo ROATO Via Peschiera, 2 Novara 0321-471615 Luigi SABA Via Montegrappa, 17 Novara 0321-463156 Claudio SIVIERO Via Monte Rosa, 47 Novara 0321 - 35739 Manuela SOLDAN Via Garda, 20 Vespolate (No) 0321-882742 Roberta TORNO Via Bezzecca, 14 Castano Primo (Mi) 0331-880150 Stefano TORRI Via Varallino, 21 Galliate (No) 0321-862320 Roberto TORRI Via Varallino, 21 Galliate (No) 0321-862320 Claudio VASELLI Via Berlingeri, 84 Acqui Terme 0144 - 58226 Claudio VULLO Via Valsesia, 26/F Novara 0321-398944 Piero ZANARIA Via Ranzoni, 5 Novara 0321-457037 Mauro ZANOLA Via Valsesia, 45 Novara 0321 - 30745

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Supplemento a CAINOVARA Anno VIII n°15 - Secondo semestre 1993 Autorizzazione del tribunale di Novara n° 17-86 del 17. 7.1986 Direttore responsabile: Silvio Giarda Spedizione in abbonamento postale - 50°/o Tipografia San Gaudenzio Novara

Stampato con il contributo della Regione Piemonte L. R. 69-1980

ADDRESS AD RESSE Gruppo Grotte Novara CAI vicolo Santo Spirito, 4 (I) 28100 Novara phone (0)321 - 625. 775

Fotografie

Armando AGOSTINETTO: 57 Ferdinando BIANO: 107a Gian Domenico CELLA: 33b, 45, 64, 69b, 75a, 81, 84, 93, 107b Giorgio FRANCESE: 33a Luciano GALIMBERTI: 69a Vito INDELLICATO: 75b Nino MEZZERA: 7a, 10, 12, 13, 14, 15, 24, 25, 27, 30, 54 Don Cesare PIATTI: 95, 97 Mauro ZANOLA: 91

Il Gruppo Grotte Novara ringrazia

REGIONE PIEMONTE Assessorato pianificazione territoriale e parchi

FONDAZIONE PRO VAL TELLINA di Sondrio

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