Presentazione Standard Di Powerpoint
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CLUB ALPINO ITALIANO PROGETTO SCUOLA XXIX Corso di Formazione “Storia e Futuro in Appennino” (Risorse e sostenibilità) Bellosguardo (SA), Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni 21-25 aprile 2017 XXIX corso nazionale di formazione per insegnanti “Storia e Futuro in Appennino” Bellosguardo (SA), Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni 21-25 aprile 2017 Sala Consiliare – Municipio di Bellosguardo - Presentazione del corso Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, secondo parco in Italia per dimensioni, si estende dalla costa tirrenica fino ai piedi dell'appennino campano-lucano, comprendendo le cime degli Alburni, del Cervati e del Gelbison, nonché i contrafforti costieri del M. Bulgheria e del M. Stella. Alle straordinarie emergenze naturalistiche, dovute alla notevole eterogeneità del territorio, si affiancano il carattere mitico e misterioso di una terra ricca di storia e cultura: il richiamo della ninfa Leucosia, alle spiaggie dove Palinuro lasciò Enea, dai resti delle colonie greche di Elea e Paestum, alla splendida Certosa di Padula. Dal 1998 è Patrimonio dell'umanità dell'Unesco (con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula), dal 1997 è Riserva della biosfera e dal 2010 è il primo parco nazionale italiano a diventare Geoparco. XXIX corso nazionale di formazione per insegnanti “Storia e Futuro in Appennino” Bellosguardo (SA), Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni 21-25 aprile 2017 Pertosa, visita al Museo Speleo- Archeologico Pertosa, Museo Speleo- Archeologico Documenta, nei suoi allestimenti, il sito archeologico sommerso delle grotte, con l’impianto palafitticolo unico in Europa; racconta anche del rapporto dell’uomo con il mondo sotterraneo a partire dalla preistoria. Si può ammirare la sezione verticale dei resti delle palafitte rinvenute, una serie di riproduzioni di suppellettili e la ricostruzione in scala reale di una porzione della palafitta. Le Grotte di Pertosa- Auletta sono l’unico sito speleologico in Europa dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, addentrandosi verso il cuore della montagna. Le Grotte si estendono per circa tremila metri nel massiccio dei Monti Alburni, in un percorso ricco di concrezioni, dove stalattiti e stalagmiti decorano ogni spazio con forme, colori e dimensioni diverse, suscitando stupore ed emozione. XXIX corso nazionale di formazione per insegnanti “Storia e Futuro in Appennino” Bellosguardo (SA), Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni 21-25 aprile 2017 Il fiume Negro nasce in profondità e offre un affascinante ed inconsueto viaggio in barca, immersi in un silenzio magico, interrotto soltanto dal fragore degli scrosci della cascata sotterranea. I reperti recuperati nel suo atrio tra il 1896 ed il 1898 provano che la cavità fu abitata intorno al bronzo- medio. Per il numero di vasi e vasetti che utilizzati come bolli-latte e utensili tipici di quell'epoca si suppone che gli abitanti fossero per lo più pastori che vivevano su palafitte. XXIX corso nazionale di formazione per insegnanti “Storia e Futuro in Appennino” Bellosguardo (SA), Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni 21-25 aprile 2017 Visita alla Certosa di Padula Occupa una superficie di 51.500 m², con tre chiostri, un giardino, un cortile ed una chiesa. E’ uno dei più sontuosi complessi monumentali barocchi del sud Italia nonché la più grande certosa a livello nazionale e tra le maggiori d'Europa. Dal 1957 ospita il museo archeologico provinciale della Lucania occidentale; dichiarata nel 1998 patrimonio dell'umanità dall'UNESCO assieme ai vicini siti archeologici di Velia, Paestum, al Vallo di Diano e al parco nazionale del Cilento. XXIX corso nazionale di formazione per insegnanti “Storia e Futuro in Appennino” Bellosguardo (SA), Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni 21-25 aprile 2017 La costruzione, iniziata per volere di Tommaso Sanseverino nel 1306, durò fino al ‘700. Dall’atrio, dominato dalla grande facciata barocca, si passa alle scuderie, alle officine, alla farmacia e alle cantine. La chiesa conserva gli altari con le raffinate decorazioni policrome in scagliola con inserti in madreperla, gli affreschi del XVI – XVIII secolo, il pavimento maioliche settecentesche, i cori lignei intagliati e intarsiati del primo Cinquecento. Magnifico lo spettacolo del chiostro grande: iniziato nel ‘600 e terminato alla fine del ‘700, presenta due ordini di portici e ben 84 archi. Lungo il portico si aprono i quartieri dei certosini. Il chiostro, con i suoi 12.000 metri quadrati, è uno dei più grandi del mondo. XXIX corso nazionale di formazione per insegnanti “Storia e Futuro in Appennino” Bellosguardo (SA), Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni 21-25 aprile 2017 Escursione sul Monte Cervati, Il massiccio del Cervati (in comune con il territorio di Sanza) è il monte più alto della Campania con i suoi 1.899 mt. La natura geologica del massiccio mostra la morfologia caratteristica di un ambiente carsico, con inghiottitoi, sorgenti freschissime e corsi d'acqua temporanei. XXIX corso nazionale di formazione per insegnanti “Storia e Futuro in Appennino” Bellosguardo (SA), Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni 21-25 aprile 2017 Risalendo da Piaggine, seguendo la mulattiera che prende inizio dalla provinciale per Rofrano, si trova La piana degli Zingari, una radura caratterizzata, nel passato, dalla presenza degli zingari che si occupavano della produzione di carbone naturale. Il Rifugio Cervati, in località Chianolle a 1597 metri slm, nel comune di Piaggine, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Fu costruito in origine come ricovero per i pastori, per gli allevatori e per i taglia boschi che un tempo popolavano le montagne e le rendevano vive con le loro attività. XXIX corso nazionale di formazione per insegnanti “Storia e Futuro in Appennino” Bellosguardo (SA), Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni 21-25 aprile 2017 Il massiccio mostra le sue pareti a strapiombo, incise da profondi canaloni e numerosi torrioni e guglie, spettacolari e caratteristiche, proprio dal versante di Piaggine, con ai piedi i boschi misti e le faggete che si aprono di tanto in tanto in radure ricche di vegetazione e verdissime (o bianchissime in inverno). Ovunque regnano la pace ed il silenzio nella natura incontaminata. Visita guidata ai Templi e al Museo di Paestum XXIX corso nazionale di formazione per insegnanti “Storia e Futuro in Appennino” Bellosguardo (SA), Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni 21-25 aprile 2017 XXIX corso nazionale di formazione per insegnanti “Storia e Futuro in Appennino” Bellosguardo (SA), Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni 21-25 aprile 2017 Tra i pezzi di inestimabile valore storico e artistico conservati nel museo, ci sono le lastre dipinte della cosiddetta Tomba del Tuffatore, unico esempio di pittura di età greca della Magna Grecia. È una sepoltura a lastroni, chiusa da una copertura piana, con affreschi sulle pareti interne. Sulla lastra di copertura è dipinto un uomo che si tuffa in acqua: il tuffo simboleggia il passaggio dalla vita alla morte. La decorazione dipinta della tomba detta del tuffatore, trovata nel 1968, illustra un grande momento della pittura greca, verso il 480 a.C. Agriturismo Villa Vea Roscigno Vecchio, il centro storico, è una frazione completamente disabitata da tempo a causa della presenza di diverse frane. Il centro storico di Roscigno inizia a svuotarsi intorno all'anno 1902 a causa di due ordinanze del genio civile che obbligano la popolazione al trasferimento nell'attuale ubicazione del paese, Roscigno nuova. XXIX corso nazionale di formazione per insegnanti “Storia e Futuro in Appennino” Bellosguardo (SA), Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni 21-25 aprile 2017 Roscigno Vecchia è oggi uno dei più particolari borghi fantasma grazie alla sua architettura rurale, costituita da case basse in pietra, vicoletti e una piazza centrale, Piazza Nicotera, dove sono ancora più che visibili i resti della chiesa principale. Durante il corso degli anni tutti i suoi abitanti si sono forzatamente spostati nella zona nuova a causa delle numerose frane ed alluvioni che hanno da sempre devastato il paese. Agriturismo Villa Vea rinfresco finale.