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Jonathan Franzen Libertà Franzen 21Giuok.Qxp 21/06/2011 11.36 Pagina 2 franzen_21giuOk.qxp 21/06/2011 11.36 Pagina 1 Jonathan Franzen Libertà franzen_21giuOk.qxp 21/06/2011 11.36 Pagina 2 Jonathan Franzen, Libertà Rassegna stampa a cura di Eleonora Rossi © Oblique Studio, giugno 2011 Impaginazione con QuarkXPress Font utilizzate: Simoncini, Simoncini Garamond, RotisSemiSans Light franzen_21giuOk.qxp 21/06/2011 11.36 Pagina 3 FRANZEN, UN ROMANZO DEL XIX SECOLO L’attesa nove anni dopo Le correzioni. Sta per uscire la nuova opera. L’America lo paragona a Dickens. E per la prima volta dal 2000 Time mette in copertina uno scrittore vivente Cristina Taglietti, Corriere della Sera, 14 agosto 2010 Gli anni Zero sono stati gli anni delle Correzioni, «raccontare non un microcosmo, ma il cosmo». gli anni Dieci saranno quelli della Libertà. Insomma, siamo più vicini a Dickens e Tolstoj Protagonista sempre lui, Jonathan Franzen. Il suo che al minimalismo. Un libro che arriva nove nuovo romanzo, intitolato appunto Freedom, anni dopo Le correzioni (uscito nella settimana uscirà in America soltanto a fine mese, ma Time dell’11 settembre 2001, ha venduto nel mondo l’ha già incoronato re della letteratura mettendo quasi tre milioni di copie) ma che, in realtà, la sua faccia corrucciata («ti costava troppo sor- Franzen, autore amato e odiato dal pubblico, ridere?» chiede un blogger un po’ irritato per accusato di snobismo per aver rifiutato l’invito quella che sembra una posa troppo studiata) nel salotto culturale-pop di Oprah Winfrey sulla copertina del nuovo numero. È il primo («Ma quello è stato un incidente, e mi sono molto scrittore (vivente) a guadagnarsi la cover del arrabbiato per come le mie dichiarazioni sono prestigioso settimanale a dieci anni da Stephen state estrapolate dal contesto») ha scritto mate- King (2000) e in compagnia di altri grandi nomi rialmente, negli ultimi due anni. Accantonata della narrativa tra cui il Günther Grass prima l’idea di sviluppare qualche «scarto» del materia- del Nobel e prima delle rivelazioni sul passato le accumulato per il precedente dal momento nazista (1970), John Updike, (a cui fu dedicata che il ritratto della società americana meticolo- due volte, nel 1968 e nel 1982), Toni Morrison samente composto si era sbriciolato insieme alle (nel ’98). Al ritorno di Franzen il settimanale Twin Towers, Franzen decide di dedicarsi a un dedica cinque pagine firmate dallo scrittore Lev romanzo politico, ma si ritrova ad un certo Grossman e illustrate da foto in bianco e nero punto in mezzo al guado: vuole scrivere di che lo ritraggono nei pressi della sua casa estiva ambiente, ma la natura lo annoia, vuole usare la di Santa Cruz, in California, impegnato nel suo prima persona come Philip Roth ma si rende hobby preferito (anzi l’unico): il bird watching. conto di non farcela, odia tutto ciò che scrive. Il nuovo romanzo, che anche Publisher Weekly Promette all’editore (Farrar, Straus and ha catalogato come all’altezza delle Correzioni, Giroux) di consegnare entro il 2007 ma poi è un tomo di quasi seicento pagine che, come il prende altro tempo e si dedica a scritti giornali- precedente, «racconta, con straordinaria forza e stici, saggi e altro. Insomma, nella primavera ricchezza la storia di una famiglia americana», i 2008 ciò che ha in mano dopo sette anni di Berglund. Lo stile ricorda, secondo Grossman, lavoro è una voce. Una voce che appartiene a «più un romanzo del XIX secolo che del XXI», e una donna, una madre che ha «una certa risata, il libro, a differenza di quella che sembra essere un certo sarcasmo e una certa rabbia». Non sa la voga americana più recente, ha l’ambizione di che cosa ne farà, ma sa che è quella giusta. Nel franzen_21giuOk.qxp 21/06/2011 11.36 Pagina 4 giugno 2008 scrive sei pagine su di lei, le prime che disgregata in un sobborgo di St Paul, in Minnesota, non getta nel cestino. Poi David Foster Wallace, il ma anche una riflessione sul significato della paro- suo migliore amico, lo «sparring partner» a cui è la libertà, un concetto che, per Franzen, è legato legato da un rapporto di reale scambio creativo, si più a un’idea di impegno che di vuoto, come se suicida. Dolore, rabbia, lutto sono i sentimenti che essere legati a qualcosa – persone, cause, credo – lo animano in un primo momento, da cui però fosse un modo per essere più liberi. Il legame, la emerge anche un pensiero chiaro: «Devo muovere costrizione, per questo autore che scrive essenzial- il c… e scrivere qualcosa». E così fa, in un ufficio in mente di famiglie non è la famiglia, ma la narrativa. affitto a Manhattan, su un computer rigorosamen- «Poiché il mio obiettivo sulla terra sembra essere te non connesso a Internet, sette giorni alla settima- quello di scrivere romanzi, mi sento più libero na dalle sette del mattino. Smette soltanto il 17 quando sono incatenato a un progetto: libero dal dicembre 2009, quando la prima stesura è termina- senso di colpa, dall’ansia, dalla noia, dalla mancan- ta. Ne esce questo ritratto di famiglia americana za di propositi». Nella primavera 2008 ciò che ha in mano dopo sette anni di lavoro è una voce. Una voce che appartiene a una donna, una madre che ha «una certa risata, un certo sarcasmo e una certa rabbia». Non sa che cosa ne farà, ma sa che è quella giusta 4 franzen_21giuOk.qxp 21/06/2011 11.36 Pagina 5 franzen_21giuOk.qxp 21/06/2011 11.36 Pagina 6 FREEDOM, IL NUOVO AFFRESCO DELL’AMERICA PORTA FRANZEN SU TIME Rai News 24, 14 agosto 2010 «Great American Novelist». Un grande autore ame- di Patty Berglund, un’ex campionessa di basket al ricano. Non capita a tutti di finire sulla copertina di college, oggi moglie di Walter, dipendente di una Time, soprattutto se si scrivono libri e si è ancora vivi. grande azienda. Lei, racconta Akan Cheuse sulla Ma l’attesa per il nuovo, grande affresco americano di National Public Radio, è «una specie di Emma Jonathan Franzen è tale che la scelta del magazine, Bovary del Minnesota, che soffre di depressione pro- negli Stati Uniti, non sorprende nessuno. Tanto che fonda e dell’attrazione mai corrisposta per un amico il produttore Scott Rudin ne ha già acquistato i dirit- di college del marito, Rick Katz, che nel frattempo è ti per cinema e tv. Salito alla ribalta nazionale nel diventato un rocker di successo». Il figlio, Joey, è affa- 2001 con un autentico capolavoro, Le correzioni scinato dalla vita dei vicini di casa – una delle osses- (National Book Award), Franzen, 51 anni da festeg- sioni tipiche della middle class americana – e allaccia giare fra due giorni, si è poi rifugiato in una serie di con loro rapporti sempre più stretti, fino a tessere una contributi, articoli, saggi. Neppure le pressioni del- relazione con la loro figlia adolescente. Quasi inspie- l’editore lo hanno convinto a scrivere un nuovo gabile per una coppia di progressisti democratici, romanzo, iniziato e poi abbandonato varie volte fino visto che i vicini incarnano lo stereotipo del repubbli- alla drammatica morte del suo carissimo amico cano conservatore. Fatto inusuale, rispetto alle abitu- David Foster Wallace, anch’egli geniale autore (il suo dini stilistiche di Franzen, è la svolta impressa al Infinite Jest venne inserito da Time fra i migliori 100 romanzo che passa da una narrazione in terza perso- romanzi in linguia inglese del XX secolo). Da qui, na ad una in prima persona, con Patty che comincia dalla rabbia e dal dolore per il suicidio di Foster a scrivere la sua autobiografia: un romanzo nel Wallace, Franzen avrebbe tratto la forza per scrivere romanzo che porta Franzen a misurarsi con un io le 589 pagine di Freedom. E chi ha potuto leggerle narrante al femminile prima del ritorno alla narrazio- non ha dubbi: è un testo, scrive Lev Grossman di ne in terza persona. C’è, come nelle Correzioni, la Time, che ha «una straordinaria forza e ricchezza»; è descrizione impietosa della lotta interna alla famiglia l’«opera di un genio assoluto» fa eco Sam Anderson Berglund, dove le insicurezze degli uni vengono sul New York Magazine; potrebbe dividere ancora impugnate dagli altri come armi; c’è il senso di solitu- una volta critica e pubblico, azzarda Catherine Lacey dine profonda, di dolore che traspira all’improvviso su BlackBook, ma questa volta c’è «il potenziale per in un contesto apparentemente invidiabile ed in linea conquistare almeno alcuni di coloro che lo hanno evi- con il sogno americano. Forse anche troppo, dice tato in passato» Se nelle Correzioni il lettore era cata- qualcuno, perché «ogni sguardo sembra coperto da pultato in casa Lambert, e di capitolo in capitolo leggera patina di disprezzo. Franzen» sostiene Alan assorbiva nevrosi, paure e speranze di Enid e Alfred Cheuse «sembra non aver mai incontrato un essere e dei loro tre figli, questa volta il romanzo segue la vita umano normale, dignitoso, che lotta». franzen_21giuOk.qxp 21/06/2011 11.36 Pagina 7 JONATHAN FRANZEN TORNA CON FREEDOM, A NOVE ANNI DALLE CORREZIONI Filippo Ferrari, Panorama, 16 agosto 2010 Dopo nove anni e una lunga gestazione, Franzen sembrare strano a chi non frequenta la cultura pop, torna finalmente in libreria con Freedom, pubblica- ma essere citati nei Simpson rappresenta una sorta to negli Stati Uniti il 31 agosto dalla casa editrice di riconoscimento ufficiale dello status di star: evi- Farrar, Straus and Giroux. Anche questa volta al dentemente, l’aura che circonda Franzen dalle centro della trama si trova la caduta di una famiglia Correzioni si espande ormai ben oltre i confini della del Midwest, composta da Patty e Walter Berglund, cerchia intellettuale.
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