•Impag Ita PASSIONISTI Parte Iniziale 11 2 11
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Scrivere la storia dei passionisti dal 1839 al 1863 significa, prima di tutto, evocare i passi di un’istituzione religiosa profondamente inserita nella vita della chiesa. Le difficoltà della cristianità in questo periodo si ripercossero sulla stabilità dell’istituto. Ma lo spinsero anche a portare la spiritualità e il messaggio della Croce a nuovi ambienti fuori d’Italia: Belgio, Francia, Austra lia, Inghilterra e Stati Uniti. La beatificazione di Giovanni Enrico Newman (19 settembre 2010) ha offerto l’opportunità di evocare la presenza del passioni- sta beato Domenico Barberi nel cammino della sua conversione e del suo in gresso nella Chiesa Cattolica il 9 ottobre 1845. Una nota tipica di questo periodo è la coincidenza con gli anni di governo dello stesso superiore generale, P. Antonio di S. Giacomo Testa, che vanno dall’aprile del 1839 ad agosto del 1862. Dovettero essere disattese più di ses santa richieste per aprire nuovi ritiri o conventi, o perché le domande supera vano la disponibilità di personale, o perché erano in pericolo i valori tradizio nali dell’istituto, come la solitudine o l’apostolato delle missioni popolari. Il P. Testa si mantenne aperto alle necessità della Chiesa, ma nello spesso tempo vigilante, perché non s’introducessero semi di rilassamento nelle comunità. Personaggi significativi di questo periodo sono, oltre al P. Testa, il papa beato Pio IX (1846 - 1878), il già menzionato B. Domenico Barberi (+ 1849), Giorgio Spencer, convertito dall’anglicanesimo, poi passionista col nome di P. Ignazio di S. Paolo (+ 1864), e l’apostolo dell’infanzia spirituale con la devo zione al Bambino Gesù, B. Lorenzo Salvi di S. Francesco Saverio (+ 1856). In questo periodo nasce un nuovo istituto femminile: le Sorelle della SS.ma Croce e Passione di Gesù Cristo, fondate nel 1851 in Inghilterra, che venne ad aggiungersi alle monache di clausura (Tarquinia) e alle Ancelle del la Passione (di Signa) del periodo anteriore. In questa storia si dà speciale risalto alla vita di ciascun convento, già esi stente o di nuova fondazione, così come agli aspetti più essenziali della co munità passionista: governo, apostolato, formazione, spiritualità, vita comune e fioritura della santità. Il piano globale dell’opera completa è esposto in seconda pagina di co pertina. ISBN 978-88-85421-41-7 9 788885 421417 STORIA DELLA CONGREGAZIONE DELLA PASSIONE DI GESÙ CRISTO Vol. I, 1720-1775, Fabiano Giorgini, C. P. Vol. II/1, 1775-1795, Carmelo Naselli, C. P. I due volumi sono stati editi nel 1981 Edizioni Stauròs, Pescara San Gabriele dell’Addolorata, TE. Vol. II/2, 1795-1839, Fabiano Giorgini C. P. Traduzione allo spagnolo: Voll. I e II/1 dal P. Carlos Lizarraga, 1984 y 1980 Voll. II/2 dal P. Fernando Piélagos, 2002 Traduzione all’inglese: I Voll. I e II/1 dal P. Domenico Papa, 1987 y 1988 Vol. III, 1839-1863, iniziato dal P. Paolino Alonso Blanco, C. P. (+ 2007) e concluso dal P. Fernando Piélagos C. P. In preparazione Vol. IV, 1863-1925, iniziato dal P. Fabiano Giorgini (+ 2008) e continuato dal P. Fernando Piélagos. C. P. Vol. V, dal 1925 ai nostri giorni Paolino Alonso Blanco, C. P. (+ 2007) Fernando Piélagos Mediavilla, C. P. STORIA DELLA CONGREGAZIONE DELLA PASSIONE DI GESÙ CRISTO Volume III Epoca del P. Antonio di S. Giacomo Testa 1839 - 1863 Curia Generale Roma, 2011 Testo originale spagnolo HISTORIA DE LA CONGREGACIÓN DE LA PASIÓN Traduzione: PP. Cherubino Satriano e Lorenzo Baldella, C. P. Revisione G. Comparelli, C.P. Licenza dei superiori: P. Ottaviano D’Egidio, Superiore Generale Roma, 28 aprile 2011 Didascalie alle foto di Prima di copertina Ritratto del B. Paolo della Croce, Litografia di G. Dolfino, su incarico della comunità di Aversa per la beatificazione nel 1853 Stemma nella comunità di Morrovalle NOTIZIE PREVIE A. GIUSTIFICAZIONE B. EVOCAZIONE DEI PP. PAOLINO ALONSO BLANCO E FABIANO GIORGINI C. SITUAZIONE GENERALE DELLA CONGREGAZIONE, DELLA CHIESA IN ITALIA E DELLO STATO PONTIFICIO D. LE FIGURE PIÙ SALIENTI IN QUESTA EPOCA DELLA STORIA PASSIONISTA A. GIUSTIFICAZIONE DELL’OPERA 1. Il programma della congregazione Questo volume, che vede la luce con considerevole ritardo e molta fatica, pro- segue la serie dei progetti tracciati dal XXXIII Capitolo Generale svolto a Roma dall’1 al 21 maggio 1952. Esso aveva la speranza che la congregazione si aggiornas- se nei seguenti punti: a) Maggiore conoscenza del fondatore, S. Paolo della Croce, in vista di tre com- memorazioni: Centenario della canonizzazione (1967), Bicentenario della morte (1975), Terzo Centenario della nascita (1994)1. Si partì dando l’incarico di redigere una biografia documentata al P. Enrico Zoffoli, il quale portò a termine il lavoro com- prendente tre volumi editi tra il 1962 e il 1968 2. b) Aggiornamento delle Costituzio- ni. Una commissione le revisionò tra il 1952 e il 1958, e Giovanni XXIII le approvò e promulgò nel 1959, anche se il lavoro risultò di breve durata, perché il Capitolo Ge- nerale straordinario 1968-1970 elaborò un testo nuovo secondo le direttive concilia- ri. c) Migliore conoscenza della storia dell’istituto. Il P. Fabiano Giorgini pubblicò tre volumi di fonti storiche: a) Decreti e Raccomandazioni dei Capitoli Generali fi- no al 1958 (Roma 1960); b) Consuetudines, Consuetudini o Usanze, testi dei PP. Do- menico Barberi, Serafino Giammaria e Bernardo Maria Silvestrelli (Roma 1958); c) Regole e Costituzioni, testo comparato delle Regole del 1736, 1741, 1746, 1769, 1775 e 1930. Con questo materiale a disposizione il P. Malcolm La Velle creò una commissione storica composta dai PP. F. Giorgini, E. Zoffoli e P. Alonso Blanco3. Tralasciamo di raccontare tante vicissitudini della commissione. Il P. Fabiano Giorgini portò a termine il primo volume Storia della Congregazione nella vita del Fondatore 1720-1775. Il P. Amedeo C. Naselli (1921-1989) riuscì a preparare Storia della Congregazione della Passione, La Successione 1775-1796 (volume II/1). En- trambi i volumi furono pubblicati contemporaneamente nel 1981. Il P. Naselli si am- malò e morì senza aver terminato la seconda parte del periodo assegnato a lui: Sop- pressione, Ripristinazione Espansione 1796-1839. S’incaricò di completarla il P. Giorgini. Il volume apparve nel 2000 (Vol. II/2). Al P. Alonso era stata assegnata l’epoca del P. Antonio di S. Giacomo, Testa, 1839-1862 (Vol. III). Egli aveva pubbli- cato parecchi articoli nella rivista PMP (Presenza Missionaria Passionista) di Napo- li, tra il 1990-1994, e un articolo sulla fondazione negli Stati Uniti. Quando morì nel 1 ACP, XVII, 1 Luglio 1952, 229-252; XX, 15 febbraio 1958, 242. – Le abreviazioni, gli archivi,a la bi- bliografía e l’indici dei nomi si trova alla fine del volume. 2 I, Biografia, Roma, 1962; II, L’uomo - Il Santo, Roma, 1965; III, Il Maestro di Spirito - Il Missionario - L’Apostolo - Il Fondatore, Roma, 1968; in totale sono 5.884 pagine. 3 ACP, XX, 19.11.1958, 397. 7 2007, la curia generale trovò fotocopie e materiale destinato all’opera, uno schema di quello che sarebbe toccato a lui in questa storia e diverse pagine redatte non definiti- vamente. Perché niente andasse perduto, nel gennaio del 2008 la curia si rivolse al P. Fernando Piélagos, della stessa provincia del P. Paolino, affinché tentasse di organiz- zare e portare a termine il lavoro, con il consiglio del P. Giorgini. Sfortunatamente anch’egli morì poco dopo, e il P. Piélagos si trovò solo davanti all’arduo compito. Questo volume è, dunque, altro passo avanti nel progetto. Restano ancora, il IV (1862-1925) ed il V (dal 1925…). In omaggio a questi due religiosi, così benemeriti dell’istituto, si offre un “In memoriam” dopo questa pagina esplicativa. Ancora una chiarificazione: al momento di dividere tutto il progetto in periodi, la commissione storica reputò opportuno che, poiché s’era consacrato un intero vo- lume al primo fondatore, valeva la pena dedicarne un altro a chi, morendo, fu chia- mato secondo fondatore, P. Antonio di S. Giacomo, Testa, personalità vigorosa, at- tenta a conservare il patrimonio storico dell’istituto, e aperta ad un futuro di espan- sione. Non fu né rivoluzionario né conservatore. Ad ogni modo, salvo altri punti di vista, il periodo del P. Testa presenta l’aspetto di una congregazione sia inquieta e dinamica, sia serena e sicura dei suoi valori essenziali. Se prima del P. Testa ci fu un periodo di conflitti e contestazioni nel generalato del suo predecessore, il P. Colom- bo, e dopo la sua morte ripresero le divisioni e le divergenze, nel periodo 1839-1862 non s’incontrano insubordinazioni né separatismi. La linea metodologica seguita dal P. Paolino Alonso insisteva molto sul P. Testa e sfumava l’importanza di altre figure di spessore e rilievo. Volendo riequilibrare le cose senza cadere nell’estremo opposto, è stata introdotta all’inizio una breve me- moria di coloro che, dentro e fuori la congregazione, ebbero un indubbio peso in questo periodo: Gregorio XVI, Pio IX, i PP. Antonio Colombo, Pio Cayro, Domeni- co Barberi e Ignazio Spencer... Così viene ad essere controbilanciato l’eccesso di pe- so dato al P. Testa. 2. La congregazione nella sua situazione sociale ed ecclesiale Sul letto di morte il P. Paolo della Croce, beatificato durante il governo del P. Te- sta, chiese ai suoi religiosi che, oltre alla carità evangelica, basassero la loro fedeltà su pilastri come la solitudine, l’orazione, la povertà e l’obbedienza al Santo Padre e alla Chiesa4. In quest’opera si è tenuto molto conto di questi valori. Il lettore dei vo- lumi precedenti s’è trovato davanti al rapporto dell’istituto con l’agitato cammino della Chiesa nel secolo XVIII e nella prima metà del XIX. Si pensi a quale influsso hanno avuto nell’istituto passionista la Rivoluzione Francese, l’invasione napoleo- 4 Cfr.