Gennaio 2003 Anno XX - N. 1 €5,00 Pin NON è una fiaba Palestina MON AMOUR L'ADULTERIO dell'America Mio papà era Nell'intimo di COMISSO NAZISTA Il PERDONO è una cosa che si fa con le mani Ma la gLierra non fu decisa a EL-ALAMEIN La SCRITTURA sconfitta, 1 Carraro, De Silva, Maggiani, Mari, Rasy, Michele Serra

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB POST. COMMA 20/b ART. 2, LEGGE 662/96 - ROMA - ISSN 0393-3903 N. 1 E di tori A Il peso delle farfalle brillanti escursioni di Lucio Felici (su Calzavara e tologia Burned children of America dell'anno scorso. Il Zanzotto), di Pasquale Di Palmo (sui "matti" di caso di Bender è esemplare rispetto alle chance che la Tancredi Parmeggiani), di Giuseppe Appella e Piero nostra struttura leggera ci offre: siamo stati noi a pub- di Antonio Pane Scapecchi (dalla parte dei bibliofili). La ricognizione, blicarla per primi, anche se Einaudi aveva già com- sebbene limitata a un breve riquadro della immensa prato il suo primo libro, e il nostro era di tre anni suc- anni Scheiwiller volle fare della leggerezza uno mappa culturale disegnata dai quasi tremila titoli e dai cessivo, ma siamo stati più rapidi. Non avendo da sop- Vstemma. Ma il suo lascito è enorme. Per misurar- quasi cinquant'anni di corsa del piccolo editore lom- portare il peso della burocrazia editoriale, ci siamo ne la portata occorrerà armarsi della pazienza con cui bardo, ha riportato alla luce non poche perle (valga, detti "Questa è brava" e sei mesi dopo che il libro era è stato messo insieme e ripercorrerlo anno dopo anno, per tutte, una imitazione, a firma , uscito in America eravamo già riusciti a tradurlo in settore per settore. Si parla qui di bibliografie, inven- dalla Copa dell'Appendix Vergiliana, dissepolta per italiano. Per Whitehead è andata diversamente. Il tari, studi puntuali; tutte cose fraterne allo, stile dell'ar- merito di Alina Kalczynska e Alessandro Scarsella). primo romanzo era uscito da Mondadori nell'indiffe- tefice. A questo indirizzo, che oltrepassa la fase "com- Difficile misurarne il valore; ma è sicuro che insieme o renza generale, nonostante fosse molto bello, e quindi memorativa", appartengono un Vanni Scheiwiller e la da sole daranno sempre il peso esatto della nostra l'autore e il suo agente hanno pensato che - anche se scultura (Circolo La Scaletta, Matera 2000), Artisti e ideale farfalla. • si trattava di un autore conosciuto e tradotto in dieci scrittori polacchi nelle edizioni di Giovanni e Vanni lingue - fosse più adatta una piccola casa editrice Scheiwiller (Scheiwiller, 2001), "L'editore ideale". come la nostra che, pubblicando solo venti libri all'an- Scheiwiller, la cultura e gli scrittori del Friuli-Venezia no, deve per forza seguirli in modo completo e decisi- Giulia ("I Quaderni dell'Archivio", Trieste 2001, n. 7). Agili perché piccoli vo. Perché è decisivo anche per noi. Noi scegliamo i L'ultimo arrivato, Le Venezie di Vanni Scheiwiller nostri libri esclusivamente secondo il nostro gusto, (a cura di Alessandro Scarsella), documenta al Intervista a Marco Cassini - minimum fax per quanto parziale, e secondo la nostra idea di qua- meglio il convegno tenuto alla Biblioteca marciana lità letteraria. Per la promozione, dato che siamo (16-17 ottobre 2002) e la parallela esposizione "Libri inimum fax è una casa editrice dalla fisionomia ovviamente esclusi dalla televisione e dagli spazi più d'artista ed edizioni d'interesse triveneto di Vanni Mormai riconoscibilissima, che da una partenza ufficiali, sfruttiamo il rapporto diretto con i lettori. Scheiwiller (1934-1999)" allestita presso il Centro da agit prop, antistituzionale e gruppetara, ha acqui- Infatti il nostro sito è molto aperto e molto visitato, culturale Leonardo da Vinci di San Donà di Piave: sito i diritti di un autore consolidato come Raymond siamo in contatto quotidiano con centinaia di lettori, cinquanta "pezzi" tali da tramortire l'amateur più Carver e scoperto figure come Colson Whitehead. Il le presentazioni dei nostri libri non si esauriscono nelle prime settimane successive alla pubblicazione, esigente (per darne una pallida idea, basterà citare El segreto è forse quello di rimanere fedeli a una scelta ma continuano per oltre un anno. Si è creata intorno pianto de la Verzene Maria di fra Enselmino da precisa, cioè, nel vostro caso, all'area della narrativa a minimum fax un'atmosfera, un modo comune di Montebelluna, l'Introduzione ai Nò di Fenollosa- americana contemporanea e ai suoi cattivi maestri? Pound, il Renzo Sommaruga. Stampatore Illustratore, vedere le cose che in una grande casa editrice non può esistere. Noi crediamo che la vita del libro non finisca l'Ezra Round tradotto da ). Oltre a Sostanzialmente credo di sì. La nostra iniziale ano- un prezioso apparato iconografico il volume ospita le quando viene sostituito sullo scaffale della libreria, noi malia, pur con tutti gli svantaggi di essere una casa crediamo piuttosto che segua un ritmo biologico, e relazioni al convegno vero e proprio e una scelta editrice impostata senza un progetto editoriale ben degli altri interventi. quindi cerchiamo di prolungare il più possibile il suo definito, senza capitale, senza distribuzione e per di ciclo di vita. Feltrinelli diceva che l'editore porta la Nell'impossibilità di riassumere il vivace dibattito, più senza le conoscenze tecniche, ci ha in realtà per- carretta. Su questa carretta deve mettere delle idee sul quale aleggiava lo spiritello di Vanni, basterà ricor- messo di essere quello che siamo adesso: flessibili, che non sono le sue, il suo ruolo è quello di portare in dare le accurate disamine di Pietro Gibellini (su disponibili a cambiare direzione anche quando un giro delle idee di altri. Il fatto però di scegliere certe Marin), di Alessandro Scarsella (sui poeti veneti del progetto è già in corso. Ad esempio, quando siamo idee piuttosto che altre, in un paese come il nostro in "Pesce d'Oro"), di Filippo Secchieri (su Valeri), che si partiti abbiamo pubblicato i classici della beat genera- cui uno che inizia come editore finisce a fare il presi- sono utilmente avvalse dei primi spogli effettuati nei tion, poi siamo passati a scrittori più vicini a noi, come dente del consiglio, non è indifferente. carteggi (una direttrice su cui converrà insistere), e le Lethem, Bender, Whitehead appunto, raccolti nell'an-

letteratura la questione riguarda il come, Magris comincia ad assomigliare a Paso- Cattivo gusto Lettere non il chi). Risolveremmo tutta la que- lini). Senza far nomi e cognomi può ri- stione se ci limitassimo, per stare alla ri- nunciare alla tentazioni manichee e avan- Caro direttore, vista hi questione che non è politica, a un zare la domanda a ciascuno di noi, insi- fatto salvo l'apprezzamento per la qua- Ma che ci fa Veneziani? criterio molto semplice: che dialoghino nuando il dubbio se non si stia, per caso, lità dei contenuti della rivista e per il suo (su queste pagine, ovviamente, al bar anche parlando di noi. Si capisce il biso- netto e costante miglioramento (anche Caro direttore, ognuno fa e dice quello che vuole) i mi- gno di sintesi giornalistica nel definire e grafico) specie nell'ultimo biennio, consi- domenica ho letto con più calma "L'In- gliori; le idee più articolate, più suggesti- nel creare "fenomeni", nel ragionare per dero la scelta delle illustrazioni del n. 11 dice" e ho incontrato... la firma di Mar- ve, più lungimiranti, più pronte a fecon- dicotomie, ma una più approfondita ana- un vero e proprio incidente di percorso cello Veneziani! Ma ci voleva proprio?? ! !, dare e a lasciarsi fecondare. Da un gior- lisi, su archi temporali più vasti, è forse il dell'intera redazione. Non certo per il ti- qualcuno ne sentiva la mancanza, il biso- nale come "L'Indice" ci si può ragione- modo migliore per spiegare e spiegarsi il po di argomento ma per l'assoluta prete- gno bipartisan???, oppure è lui che senti- volmente aspettare questo, uno scambio presente partendo dai processi storici. stuosità e la poca eleganza delle immagini, va il bisogno di essere anche dentro di idee che fruttificano nella capacità di "L'Indice" fa già parte di un più vasto slegate da qualsiasi contesto (artistico, di "L'Indice"??! Bah, la sinistra, quella co- resistere al loro posto. La frase non è dialogo tra culture, anche politiche, e costume, di morale ecc.) ma anche di una siddetta, quella che si reputa tale, quel che mia, ma da un passo del Vangelo di san una rivista letteraria non dovrebbe cade- innegabile scarsa qualità. Se si fosse volu- ne resta, non smetterà mai di stupirmi per Luca: la parabola del seminatore. Il seme re in questa ambiguità: "L'Indice" è già to "provocare", l'argomento del sesso, al la sua ansia conservatrice, per la sua bra- della parola cade in strada, in un terreno interlocutore per il fatto stesso che è nel- suo primo apparire fotografico, avrebbe ma di legittimità. poco profondo, fra le spine, e in tutti le biblioteche, nelle edicole a disposizio- potuto essere comunque proposto con bel Nicole Janigro questi casi quando sopraggiungono il ne di chiunque. Non è una rivista alla altro stile. Se invece si voleva solamente caldo, le piogge, gli uccelli del cielo ecc. moda che deve rinnovare il proprio guar- "attirare l'attenzione" sarebbero occorse Caro direttore, la spiga soffoca; ma coloro che accolgono daroba concettuale e politico a ogni nuo- scelte e collocazioni migliori. In bella so- devo ammettere che non mi aspettavo la parola in un cuore buono, "la conser- va stagione. Proprio il suo essere fuori stanza quanto da voi pubblicato mi è sem- di trovare Veneziani sull"Tndice" di no- vano e portano frutto con la loro perse- moda è il suo punto a favore. Registra il brata un'inutile ragazzata, risolta con po- vembre! Superata la prima sorpresa mi veranza", il greco dice karpoforusin en polso del paese attraverso i libri che qui che, brutte, usuali immagini. Otterrà il ri- sono costretta a leggere il suo intervento. •ypomoneè, il che vuol dire fruttificano e altrove le culture producono (o non sultato di alienarvi alcune simpatie e non Ma ci ho trovato semplicemente conferma nella capacità di resistere al loro posto, producono). Da un giornale come "L'In- ve ne porterà probabilmente alcuna. La di quanto sapevo già, cioè la matrice ten- anche quando sono investiti dagli eventi dice" ci si può ragionevolmente aspetta- mia comunque resta immutata. denziosa priva della più elementare ogget- esterni, nella tenacia con cui conservano re questo, uno scambio di idee che frut- Michele Vaschetto tività di questo giornalista. la loro posizione e sopportano le avver- tificano nella capacità di resistere al loro Eva Bauer sità senza ritirarsi davanti ad esse. Tant'è: posto. Le siamo grati per l'incrollabilità della diceva Molière che i vizi alla moda passa- Alessandro Luzzi sua simpatia. Per quelle foto, può accadere Caro direttore, no per virtù. La moda adesso è quella del che i risultati non sempre corrispondano al diceva Pannwitz che "la filosofia è il ring: è così importante far dialogare due progetto. giudice di un'epoca; brutto segno se ne è apologeti? Quello che ci si può aspettare Ringrazio i lettori, e i collaboratori, che l'espressione". Possiamo ampliare anche che dica Veneziani e quello che ci si può hanno voluto inviare questo contributo a allo stile? La querelle Bocca/Veneziani aspettare che dica Bocca rende il con- un possibile dibattito. Ringrazio anche dimostra che anche le "teorie sul conflit- fronto ovvio, datato, scontato, e per que- tutti coloro che hanno preferito tenere co- Concorso to" possono entrare in conflitto. Dialoga- sto privo di interesse. Esiste un fenome- munque come lettera privata il loro mes- re? Ma con chi? E in questo caso: quale no Berlusconi? Già qui ci sarebbe da di- saggio critico. Il libro di Bocca - Il picco- recensori sinistra deve ritenersi la più adatta a dia- scutere. Beato chi può permettersi di fa- lo Cesare - si prestava a una lettura "aper- logare e con quale destra? Ma soprattut- re analisi di un epoca e di un momento ta", e questa è stata fatta. Come un servi- to: è questa una questione che deve ri- storico senza fare nomi e cognomi: l'uni- zio dovuto al lettore; nuli'altro. "L'Indice" Nel prossimo numero co che se lo sta permettendo è Claudio guardare una rivista letteraria come non è un bollettino interno, ma un gior- verranno pubblicate "L'Indice"? Ma la vocazione dell"'Indi- Magris, con uno sguardo che riesce a ve- nale. E ha una sua identità che non teme ce" dovrebbe essere letteraria, e se certo dere le origini (complesse, molto più davvero le allucinazioni del bipartisan o le recensioni dei vincitori la letteratura è anche un fatto politico, complesse di quanto si voglia ammettere) d'una presunta legittimazione della sini- del concorso meglio far dialogare ottimi libri (nella di quello che sta accadendo (e in questo stra (ah, le mode!). N. 1 SommariO EDITORIA STORIA ANTROPOLOGIA 2 II peso delle farfalle, di Antonio Pane 19 Mio papà era nazista, 21 MARC AUGE Genio del paganesimo Agili perché piccoli, intervista a Marco Cassini di Maddalena Rusconi e II dio oggetto, di Marco Aime VITTORIO FOA, MIRIAM MAFAI ROBERTO BENEDUCE Trance e possessione in Africa, E ALFREDO REICHLIN II silenzio dei comunisti, di Alice Bellagamba VILLAGGIO GLOBALE di Aldo Agosti 4 Da Buenos Aires, Delhi e Madrid ALBERTO MARIO CIRESE Oggetti, segni, musei, 20 VITTORIO VIDOTTO (a cura di) Storia di Roma di Sandra Puccini L'impero colpisce ancora, di me dall'antichità a oggi. Roma capitale, di Maddalena Carli BABELE IN PRIMO PIANO GIOVANNI RICCI Ossessione turca, 22 Imperialismo, di Bruno Bongiovanni 5 Rinocchio tra fiaba e romanzo, intervista di Dino Carpanetto a Stefano Bartezzaghi di Camilla Valletti MASSIMO SALVADORI II Novecento, di Annamaria Amato SCIENZE PALESTINA 22 PATRICK BATESON E PAUL MARTIN Progetto per una vita, FRANCO FORTINI I cani del Sinai, di Francesca Capone ed Enrico Alleva di Alberto Cavaglion Questo numero JEAN GENET Palestinesi, di Chiara Bongiovanni 23 CARMELA MORABITO La metafora nelle scienze cognitive, di Aldo Fasolo Questo numero è importante, per "L'Indice". È il NARRATORI ITALIANI primo numero del ventesimo anno di questo gior- DENIS GUEDJ II meridiano, di Mario Tozzi nale, e non possiamo non sentircene orgogliosi: per 7 ANDREA CARRARO Non c'è più tempo, aver raggiunto (con l'aiuto dei lettori, naturalmen- MUSICA di Giuseppe Traina e Silvio Perrella te) questo traguardo, che non è poi comune nella vi- ELISABETTA RASY Tra noi due, di Francesco Roat ta ardua delle riviste di letteratura; ma soprattutto 24 ALESSANDRO ARBO La traccia del suono. per aver mantenuta immutata una linea critica d'in- Espressione e intervallo nell'estetica illuminista, 8 Tutto il ferro della Torre Eiffel, tervento nello spazio - talvolta addormentato, tal- di Enrico Fubini di volta tormentato - della cultura italiana. VITALIANO TREVISAN Standards voi. 1, Le forti oscillazioni della società letteraria (ma EFFETTO FILM di Antonella Cilento della stessa società civile) nazionale non sempre 25 MARIA COLETTI Di diaspro e di corallo, Dopo il Novecento di Lidia De Federicis paiono apprezzare il valore della coerenza come fe- deltà a un impegno aperto di lettura critica; tutta- di Sara Cortellazzo 9 DIEGO DE SILVA Voglio guardare, via, crediamo ancora oggi che le ragioni che nel MARIA ROBERTA NOVIELLI (a cura di) di Andrea Bajani 1984 portarono alla nascita di questa rivista - e l'at- Kawase Naomi, di Giuseppe Gariazzo tenzione, e la passione, che in tutti questi anni a es- MICHELE SERRA Cerimonie, SERGIO BASSETTI La musica secondo Kubrick, sa hanno portato molti dei nomi tra i più illustri di Giorgio Bertone di Dario Tornasi della nostra cultura - non abbiano perduto nulla MAURIZIO MAGGIANI È stata una vertigine, della fondatezza di quel tempo. Soprattutto oggi, GIOVANNA GRIGNAFFINI La scena madre, di Camilla Valletti quando il vento ruvido della rivoluzione elettronica di Alberto Corsani 10 Contro l'Immacolata Concezione, e la rottura identitaria della globalizzazione scom- di Renato Nisticò paginano molte certezze comuni e aprono percorsi GLI ALTRI VOLTI DELL'EUROPA dove le ragioni del consumo e i doveri del mercato rischiano di penalizzare nelle forme del conservato- 26 Lo stato razziale, di Laura Balbo CLASSICI rismo il rigore della ricerca e la riservatezza dei pro- 10 UGO FOSCOLO Orazione a Bonaparte cessi cognitivi. SEGNALI In vent'anni abbiamo recensito e segnalato quasi pel Congresso di Lione, di Marco Cerruti 27 II perdono è una cosa che si fa con le mani, 25.000 volumi. La raccolta deW'Tndice" costituisce di Norman Gobetti 11 Opere, oggi un repertorio prezioso - forse insostituibile - di Antonio Daniele della produzione letteraria che ha raggiunto il mer- 28 "Questo immenso sogno dell'oceano". cato italiano, definendo stili, progetti, mode edito- Il bicentenario della nascita di Victor Hugo, LETTERATURE riali, anche nervature sociologiche. di Anna Maria Scaiola "L'Indice" oggi ha un sito e una edizione in Rete, 12 RICHARD FORD Infiniti peccati, e presta attenzione e sensibilità a un più stretto 29 Effetto film: El-Alamein di Enzo Monteleone, di Andrea Carosso coordinamento con l'evoluzione del dibattito che di Bruno Bongiovanni JEANETTE WLNTERSON powerbook, traversa la nostra cultura. Nelle trasformazioni ra- 30 La scrittura sconfitta: La narrativa e il detersivo di Camilla Valletti pide che segnano il tempo d'oggi, il nostro proposi- da bucato, domande ad Aldo Nove to d'esserne testimoni responsabili si consolida nel- e 13 Antonio Lobo Antunes il grande ventriloquo, la tessitura d'una rete europea di riviste culturali co- di Arlindo J.N. Castanho me strumento d'una consapevolezza che ancora non GABRIEL GARCIA MARQUEZ Vivere per raccontarla, pare essere raggiunta. "L'Indice" racconta di libri e SCHEDE di me parla con i libri, ma è la voce di un nostro comune sentire. 31 LETTERATURE 14 PIERRE DRIEU LA ROCHELLE Fuoco fatuo di Manuela Poggi, Anna Chiarloni, Sara Campi, Non vogliamo dire nulla di più, se non segnalare Silvia Ulrich e Francesco Fiorentino e ROGER NLMLER Le spade, di Daniele Rocca in questo numero - accanto alla sezioni di Narrato- MICHAEL KRÙGER DI notte, tra gli alberi, ri italiani, Letterature, Storia, Antropologia, Scien- 32 NARRATORI ITALIANI di Franco Buono ze, Musica e Cinema - la pubblicazione dell'Indice di Cristina Lanfranco, Monica Bardi, dell'Indice dell'anno 2002. Auguriamo a tutti i no- Giuliana Olivero e Francesco Roat 15 UWE JOHNSON I giorni e gli anni, stri lettori un felice anno nuovo (con tanti libri, na- di Anna Chiarloni turalmente, e tanta voglia di discuterne). 33 FUMETTI di Chiara Bongiovanni, Marco Milone SAGGISTICA LETTERARIA e Iole Cilento 16 FRANCO MORETTI (a cura di) Il romanzo II, 34 ECONOMIA E LAVORO di Donata Meneghelli e Remo Ceserani Le immagini di Alessio Gagliardi, Maurizio Griffo, Quando si faceva l'italiano, Le immagini di questo numero sono tratte da F.A. Giovanni Borgognone e Daniele Rocca di Gian Luigi Beccaria Paradis de Moncrif, Storia dei gatti, presentaz. di Ser- gio Ferrerò, con un saggio di Basilio Luoni, pp. 160, 35 POLITICA 18 MARC FUMAROLI L'età dell'eloquenza, € 42, Medusa, Milano 2002. di Giovanni Borgognone, Maurizio Griffo di Francesco Fiorentino Le immagini che illustrano l'Indice dell'Indice so- e Cesare Panizza no tratte da Risanello. I luoghi del gotico internazionale HONORÉ DE BALZAC Storia imparziale dei Gesuiti nel Veneto, a cura di Filippa M. Aliberti Gaudioso, 36 STORIA e II capolavoro sconosciuto, pp. 374, s.i.p., Electa, Milano 1996. di Maurizio Griffo, Francesca Rocci di Mariolina Bertini • e Dino Carpanetto N. 1

da BUENOS AIRES L'impero Francesca Ambrogetti Autore di uno dei libri più venduti in colpisce ancora Argentina in questi primi anni del- seco- lo, Marcos Aguinis ha fatto di nuovo di me centro con il romanzo Asalto al paraiso (Pianeta, pp. 336, 27 pesos). Il libro è La guerra, certo. Ma una guerra di tipo stato subito scelto tra i preferiti come nuovo, che ha trasformato lo spazio della lettura per le vacanze (nell'emisfero au- politica e ignora ormai le modalità nelle strale cominciano dopo le feste) o come quali si componevano i conflitti. Tornando omaggio natalizio. Due le ragioni del ancora una volta a ragionare sulla linea di successo: l'argomento del libro, centrato frattura aperta l'I 1 settembre nella storia sui tragici attentati terroristici avvenuti del nostro tempo, due si rivelano ora gli ap- in Argentina nel 1992 e nel 1994, e la fa- procci possibili. ma dell'autore. Romanziere e saggista Uno è quello seguito in La guerra globale già molto noto, nei primi mesi dell'anno (pp. 112, € 9,50, Laterza, Roma-Bari 2002) da scorso Aguinis ha pubblicato El atroz Carlo Galli, che insegna dottrine politiche a encanto de ser argentinos (Pianeta, pp. ed è autore, per Laterza, di una En- 253, 23 pesos; cfr. "L'Indice", 2001, n. ciclopedia del pensiero politico. Galli trova che 6) per tentare di spiegare i motivi di una oggi un orizzonte nuovo s'impone all'analisi crisi ancora latente scoppiata poi alcuni del politologo, l'orizzonte della globalizzazio- mesi dopo. I lettori hanno premiato la VILLAGGIO GLOBALE ne, al cui interno la dinamica dei rapporti sua intuizione e le successive edizioni stenta a ritrovarsi lungo la linea tradizionale del saggio sono andate a ruba. In questo da MADRID ne Europea con la maggiore disoccupa- della contrapposizione noi-loro ("la netta nuovo libro l'autore parte da un fatto zione) ma che si rivolge a tutto il mondo: contrapposizione tra spazio interno e spazio vero, lo sbarco nel 1992 in Argentina del Franco Mimmi a quello occidentale, che del modello esterno", scrive) e si distende invece in un ter- terrorismo globalizzato. La protagonista "A questo punto dell'esperimento neo- neoliberale è stato l'inventore, e al resto ritorio dove la contaminazione ("l'incertezza della storia fittizia che si snoda tra l'at- liberale incominciato oltre due decenni or del pianeta, al quale il mondo occidentale dei confini") produce difficoltà di lettura, tentato che distrusse la sede dell'amba- sono, l'evidenza ci consente di annovera- impone lo stesso modello con esiti ancor confusione, complicazioni d'intendimento. sciata d'Israele a Buenos Aires il 17 re tra i suoi meriti l'aver configurato un più disastrosi. E un dizionario che non Questo territorio impegna in una esplorazio- marzo del 1992 e quello del 18 luglio modello di società in cui la gente non può comprende solo le voci ovvie, come "di- ne che fatica a razionalizzare un impianto di del 1994 contro la mutuale ebrea Amia, più contare sulla sicurezza di un impiego soccupazione" o "internet", ma anche vo- valutazione sistemica, perché disegna identità è una nota giornalista televisiva. Accor- fisso". Spinto da questa constatazione, Jo- ci che si potrebbero definire filosofiche nuove, che sono sottratte alle categorie con le sa sul posto della prima esplosione, sco- sé Antonio Pérez ha scritto un Dicciona- come il "diritto alla pigrizia" che propose quali politica e polemologia classificavano gli pre con orrore che una delle vittime è la rio del paro y otras miserias de la globali- Paul Lafargue. Molti termini sono com- agenti che intervenivano nel conflitto e sono sua unica sorella. Il panorama editoriale zación (Dizionario della disoccupazione e pletati da note enciclopediche, altri da invece costrette a inventarsi processi ancora argentino è comunque dominato in que- altre miserie della globalizzazione) con commenti critici (e gustosi) dell'autore, e fluidi di confronto e di integrazione. Lo spae- sto periodo dallo straordinario previsto l'intento di fornire alle vittime del feno- l'insieme risulta una utile cassetta di stru- samento che ne deriva sembra che vada risol- e prevedibile successo del primo volu- meno qualche strumento logico e dialetti- menti per meglio analizzare ciò che po- vendosi in un mutamento drammatico della me delle memorie di Garda Màrquez. co per opporvisi. Un tentativo che parte chissimi stanno facendo e quasi tutto gli relazione che regge i rapporti sociali: l'equili- La prima edizione di Vivir para contarla dai dati della Spagna (il paese dell'Unio- altri si stanno lasciando fare. brio tra libertà e sicurezza ora muove verso (cfr. a pagina 13 di questo nume- un punto nel quale la libertà acquisi- ro) è scomparsa dagli scaffali sce un'egemonia assoluta, e di conse- delle librerie nel giro di poche guenza chiama a un consapevole ore, e la stessa cosa è accaduta esercizio di responsabilità partecipa- con le successive. Gli argentini tiva come forma unica di resistenza al non dimenticano che sono stati i prevalere del caos. primi a scoprire con Cento anni di solitudine il fascino del reali- //RAGAZZINI 2003 L'altro approccio è quello seguito smo magico dell'autore latino- il in L'impero americano e la crisi della americano più letto della storia DIZIONARIO democrazia (pp. 168, € 14, Kaos, Mi- della letteratura. INGLESE ITALIANO RAGAZZINI lano 2002) da Giorgio Galli (polito- ITALIANO INGLESE 2003 logo anch'egli, autore di molti saggi, creatore della celebre categoria del di Giuseppe Ragazzini "bipartitismo imperfetto") e in Le DIZIONARIO menzogne dell'impero e altre tristi ve- quarta edizione il INGLESE ITALI ANO rità (ed. orig. 2002, trad. dall'inglese da DELHI RAG ITALIANO INGLESE di Luca Scarlini e Laura Pugno, pp. Biblio di Giuseppe Ragazzini Quarta edizione 154, € 13, Fazi, Roma 2002) da Go- Manju Kapur, autrice del for- re Vidal (narratore e saggista tra i più tunato Difficult Daughters, vinci- • 2528 pagine polemici nella letteratura americana tore del Commonwealth Prize • oltre 145 000 voci contemporanea). Quest'approccio per la regione eurasiatica, ha • oltre 258 000 accezioni può essere sintetizzato magnifica- pubblicato il suo secondo roman- • trascrizione fonetica dei mente dal sottotitolo della raccolta zo, Una donna sposata. Forse per lemmi inglesi mediante i di saggi di Vidal: Perché la junta pe- la prima volta, un romanzo india- simboli dell'Associazione ZANICHELLI troliera Chesney-Bush vuole la guerra no in inglese affronta il tema del- Fonetica Internazionale; indicazione con l'Iraq. L'uso anche per il governo l'amore lesbico. Dopo No Full della pronuncia dei lemmi italiani mediante di Washington della categoria della junta, comunemente applicata alle Stops in India, Mark Tully, l'ex segni diacritici —i—— dittature bananiere, non è soltanto la corrispondente della Bbc che ha • 32 tavole illustrate in quadricromia con 198 illustrazioni e didascalie bilingui; • sono incluse all'interno delle voci oltre scorciatoia sprezzante di chi vede fatto di questo paese la sua nuova 1000 citazioni di 126 autori inglesi, irlandesi e un'amara deriva nelle pratiche d'e- patria, pubblica India in Slow • nelle appendici: sigle, abbreviazioni, simboli inglesi; principali verbi irregolari inglesi; sigle, americani da Shakespeare a T.S. Eliot, sercizio d'una presidenza che pare Motion. Out of God's Oven, di abbreviazioni, simboli italiani; principali verbi da D.H. Lawrence a Joyce, da Swift a Shaw, consegnata alle logiche d'affari dei Dom Moraes - che in passato irregolari italiani; repertori di terminologia da Poe a Pound, a Hemingway lord della trivellazione, dal Golfo al aveva scritto poesie, memorie e sistematica. Caucaso; dietro questa deriva va let- biografie - e Sarayu Srivastava, è 64,80 euro • Completamente riveduto e aggiornato, regi- con cd-rom 76,60 euro to un processo organico di radica- un resoconto dei loro viaggi at- solo il cd-rom 52,00 euro mento d'una logica di potenza che traverso l'India sulle tracce delle stra anche i più recenti cambiamenti lessicali relativi a costume, istituzioni, innovazioni ha trovato nel Grand Cbessboard di "terribili pietre miliari della re- Il CD-ROM consente la lettura del testo integrale di scientifiche e tecnologiche tutte le voci del dizionario. Brzezinski la definizione della nuova cente storia indiana" - dagli • è stata inserita la segnalazione di numerosi geografia imperiale. E dentro questo scontri etnici alle guerre tra caste È anche possibile la ricerca a tutto testo di parole e «falsi amici» combinazioni di parole. schema Galli traccia con accuratezza al terrorismo. White Mugbals, del un'analisi politica che tenta di chiari- celebre scrittore di viaggi Wil- re tutti i dubbi e le perplessità nati liam Dalrymple, è un avvincente dalla "impossibilità" dell'attentato ritratto degli europei nel Deccan www.zanichelli.it dell'I 1 settembre: frutto di un inten- del XVIII secolo, che "si resero so viaggio di studio negli Stati Uniti, nativi adottando costumi e abitu- Zanichelli editore, via Irnerio 34.40126 Bologna, tel. 051/293 111, fax 051/249 782, [email protected] questa analisi ripropone alla fine la dini locali e sposando donne in- dicotomia già individuata da Wise e diane". Nonostante le inquietu- Rose tra il governo ufficiale degli dini suscitate da quello che appa- ZANICHELLI Stati Uniti e un governo invisibile re come un tentativo di romanti- I LIBRI SEMPRE APERTI dominato dai servizi segreti che ge- cizzare il dominio coloniale, il li- stisce di fatto la politica "imperiale" bro pare aver ricevuto un'ottima americana. accoglienza. In primo piano In seguito al clamore suscitato dalla versione cinematografica di Pinocchio di Roberto Benigni, abbiamo ricostruito con l'aiuto di Stefano Bartezzaghi - implicato sia nel film sia in una nuova edizione del testo originale - la parabola di un romanzo inclassificabile Pinocchio tra fiaba e romanzo C'era una volta... le metamorfosi di un pezzo di legno Intervista a Stefano Bartezzaghi, di Camilla Valletti

I linguaggio della fiaba è me- chio, quello che finisce con venta significativo, il ritorno delle fiabe italiane raccolte da Collodi proprio in questo talinguaggio, pura sintassi, l'impiccagione - quella sì, può alla casa del padre non gli riu- funzionano sulla aspetto: quando Pinocchio si linguaggio dato in partenza in essere considerata una fiaba scirà più, e nel momento in cui base della soluzione di un in- aspetta di essere perdonato, cui è necessario combinare pa- noir e terribilissima -, e il se- sostiene: "Io oggi imparerò a dovinello. La soluzione viene quando è in manette, fa questa role e funzioni. Anche le paro- condo complessivo, che è il ve- leggere, domani a scrivere, do- presentata come un oggetto specie di captatio. Una dichia- le di Pinocchio rispettano una ro testo straordinario. Se si fos- podomani a contare", sente la magico da trovare che permet- razione di totale umiltà. Da un grammatica originaria o piut- se fermato lì, sarebbe stato un musica dei pifferi e si precipita te di superare un certo stadio. lato lo sberleffo e il dileggio, tosto sono parole da romanzo? racconto per ragazzi molto pe- giù, in discesa, verso questo ri- La soluzione dell'enigma non è dall'altro l'implorazione e l'in- Il Pinocchio di Benigni è una culiare, scritto da uno che non chiamo cui non riesce a resiste- una parola ma una parola d'or- vocazione. Questo anche di fiaba? aveva probabilmente voglia di re. Mi pare sia proprio la storia dine. Una specie di chiave lin- fronte alla legge. Pinocchio Pinocchio è un personaggio scriverlo. Per cui mi pare diffi- dell'energia sprigionata da un guistica per aprire un mondo, non riesce a farsi aprire la por- che non ha infanzia: parla subi- cile considerare tutto l'arco del personaggio. Ecco, io lo leggo per passare a Tebe, per dimo- ta della cella, cito a memoria, to. Sa già le parole, sa già il ger- testo in termini di fiaba con così. strare la sapienza, per entrare perché non si era dichiarato in- go, sa già il nomignolo di Gep- una "mancanza" iniziale. Pen- in una setta. Il linguaggio di Pi- nocente, perché non era un de- petto. Il linguaggio, per lui, è so che ogni meccanismo narra- Le parole magiche hanno un nocchio è molto parlato. Ci so- linquente, però nel momento un'acquisizione immediata. E tologico sia stato distrutto dal- valore assoluto e risolutorio nel- no quei bellissimi racconti, in cui afferma "Io sono un de- qualcosa che gli preesiste. È un l'energia del personaggio che le fiabe, sono degli oggetti. E i quei riassunti che Pinocchio fa linquente" è libero. Questa è la linguaggio difficile con questi era molto più forte della gab- rebus e i grandi enigmi come a Geppetto, in cui la parola si parola magica. Pinocchio è culmini enfatici, con questo bia in cui è nato. Infatti ha entrano in relazione con le for- mette a correre quanto lui. dunque un romanzo, ma di ti- lessico che ora può essere fati- questa volontà di corsa, che mule assolutorie? Alla fiabe le Questi anacoluti, questi soleci- po fantastico e fiabesco. Ogni coso far capire ai bambini. An- poi è un'uscita da sé che conti- parole magiche e ai miti le do- smi, questa sintassi concitata è incarnazione non può che ri- che se quando leggiamo loro la nua a muoverlo vertiginosa- mande della Sfinge? meravigliosa. In Collodi c'era volgersi agli schemi espressivi storia con una certa intonazio- mente. Lui è sincero, è proprio Insomma, in generale, c'è un gusto abbastanza raffinato del fiabesco. Raccontava Cera- ne, e attraverso la struttura del- uno dei personaggi meno bu- una grossa tradizione di indo- per il pastiche e certamente ci mi a proposito dell'ideazione la frase, sono in grado di co- giardi o quasi della storia della vinelli e di enigmi fiabeschi, sono una serie di formule. Io del film, del lavoro che hanno gliere un toscanismo o un ar- letteratura italiana, è sincero in che costituiscono il tappeto sul testo non ho fatto però dovuto fare sugli esterni, che la caismo. Da questo punto di vi- ogni momento. Parte per usci- folcloristico che è alla base di un'analisi di questo tipo. Cre- campagna toscana non poteva sta mi sembra che si possa pen- re di casa, esclamando: "Voglio racconti come Turandot, in cui, do che se la si facesse, risul- essere quella reale, i colori do- sare che Pinocchio appartenga subito andare a scuola!". Ma, appunto, la soluzione dell'e- terebbe che la formula magica vevano essere ritoccati artifi- al romanzesco con, magari, al- come afferma Giorgio Manga- nigma è uno dei modi in cui in Pinocchio è l'invocazione, cialmente, l'azzurro doveva ap- cune strategie della fiaba, con nelli, dal momento in cui di- l'eroe supera la prova. Molte l'implorazione. Benigni forza parire un assoluto azzurro. La alcuni scenari, alcuni elementi. ripresa doveva essere scollata Nel caso del film è difficile di- dalla realtà per risultare iper- re. La storia della sua ricezione reale. Per entrare cioè nel mon- è ancora cronaca. Per ora se ne do del "pinocchiesco". può dire veramente poco. È un I nuovi Pinocchio film che richiede un investi- Perché una grande pro- mento di fantastico, in partico- duzione mediatica come Pi- lare di fantastico fiabesco, che el corso del 2002, in concomitanza con la (€ 2,90), Edicart (€ 9, 50), Elledici (€ 11,90), nocchio ha chiesto la consu- non sempre gli spettatori han- Ncampagna promozionale che ha preceduto Fabbri (ili. di Enrico Mazzanti, postfaz. di An- lenza di un cultore del gioco no voglia di fare. E un film che l'uscita del film di Roberto Benigni, sono state tonio Faeti, € 4), Fatatrac (ili. di Adriana Papi- della parola, delle sue ambi- ai bambini piace più che agli pubblicate molte nuove edizioni del libro di ni, € 12,50), Giunti (€ 6,70; ili. di Attilio Mas- guità, delle sue derive prover- adulti cui è diretto proprio per- Collodi, per grandi e piccini. Sul versante delle sino, € 9,90), La Scuola (ili. di Jacovitti, € 19), biali? ché è un tuffo in una dimensio- collane di classici tascabili segnaliamo i volumi Liscianigiochi (€ 3), Mondadori (ili. di Nicolet- Io, a dir la verità, non sapevo ne di tipo fantastico, fiabesco, Einaudi (introd. di Stefano Bartezzaghi, prefaz. ta Ceccoli, € 14,80), Piemme (ili. di Cecco Ma- neanche di essere stato citato in cui il romanzesco si coglie di Giovanni Jervis, con un saggio di Italo Calvi- riniello, € 19,90), San Paolo (ili. di Claudio So- nei titoli. È stata una forma di solo alla fine guardandolo co- no, € 7,50), Feltrinelli (introd. e commento di larino, € 8; ili. di Nino e Silvio Gregori, € 12). consulenza che si è sviluppata me unità chiusa. Quando si è lì, Fernando Tempesti, ili. di Igort, € 7), Garzanti Inoltre Salani ripropone le illustrazioni di Maria su due piani. Intanto ho forni- il fatto di vederlo, appunto, (introd. di Paola Italia, prefaz. di Vincenzo Ce- Augusta e Luigi Cavalieri della sua edizione del to loro delle schede su Pinoc- con occhi da bambino è una rami, ili. di Bruno Angoletta, € 6), Newton & 1924 in un volume in cofanetto (€ 50). Per chio che ho derivato dalla let- cosa che non riesce a tutti. Ci Compton (introd. di Emanuela Trevi, € 4), quanto riguarda invece le numerose variazioni e tura di libri, anche su cose di sono dei casi in cui una ricezio- Piemme (€ 4,90) e Rizzoli (introd. di Pietro Ci- riscritture sul tema, ci limitiamo a consigliarne natura linguistica. Per esempio ne difficile tradisce proprio la tati, ili. di Enrico Mazzanti, € 4,99). Numero- due: quella di Carmelo Bene nel volume delle la parola "lecca lecca" è un lettura del film. La cosa che mi sissime le pubblicazioni rivolte a ragazzi e bam- Opere Bompiani e il Pinocchio: un libro paralle- anacronismo? D'altra parte, fa più ridere è quando lo riten- bini di ogni età da varie case editrici: Dami lo di (Adelphi). ma non vorrei che a questo fos- gono fedele, troppo fedele, a se attribuita grande importan- Collodi. È pieno di invenzioni za ai fini del film, sui temi che originali, anche se Benigni ha poi sono al centro della mia fatto un film tratto da Pinoc- prefazione alla nuova edizione chio. A differenza di quello di di Pinocchio, cioè il rapporto Comencini, che ha il problema che Pinocchio ha con la dimen- enorme di far recitare il burat- sione del gioco, che tipo di gio- tino. Quando il burattino fa il catore è Pinocchio se lo è, e se bravo diventa un bambino, non lo è perché?, avevo qual- quando invece dice una bugia cosa di più da dire. Del resto torna a essere un burattino. Pinocchio, oltre a essere una Questo è un meccanismo che storia che ha a che fare con il perverte completamente il sen- desiderio non risolto, arrivan- so di Pinocchio. do fino alle questioni etiche messe in luce da Vincenzo Ce- Ogni fiaba si origina da un rami nella sua prefazione all'e- iniziale "danneggiamento" che dizione Garzanti, il rapporto origina una "mancanza" cui l'e- con la società e il potere nor- roe deve porre rimedio. Le di- mativo, è anche un'icona del- savventure di Pinocchio comin- l'allegria. O almeno è così che ciano con un fraintendimento. E lo considera la vulgata, e dun- la sua libertà interpretativa che que'è interessante leggerlo pro- lo danneggia? Sono le sue paro- prio dal punto di vista del gio- le a traviarlo? co. Le scelte poi sono tutte lo- II testo è complicato, è dupli- ro, credo che alcune cose che ce. È uno, bino, trino, bisogna ho detto a Benigni possano es- distinguere tra il primo Pinoc- sere state uno sfondo. N. 1 Palestina soverchia fatica, perché resiste Fortini contro il sionismo all'usura del tempo la compo- Genet con i fedayn nente autobiografica, che nel li- Un'autobiografia militante bro è predominante. Fortini si La sensualità del guerrigliero schermisce, dicendo che parlare di Alberto Cavaglion di sé è un'astuzia retorica, e nel- di Chiara Bongiovanni la nota di dieci anni dopo tro- verà addirittura "meschino" Franco Fortini vece ritroviamo in pagine altret- aver voluto interrogare insieme, Jean Genet la brezza del mattino", e persi- tanto alte e spinose: penso ai su una stessa pagina, gli avveni- no un particolare "chic fedayn" I CANI DEL SINAI memorabili servizi per "L'Eu- menti arabo-israeliani e la pro- PALESTINESI che, a giudizio di Genet, rende pp. 99, €8,50, ropeo" di Ennio FÌaiano, che pria vicenda biografica. L'auto- trad. dal francese e dall'inglese indissociabili in loro l'etica e l'e- Quodlibet, Macerata 2002 mise a nudo le lacerazioni della biografia, in verità, è ben più di di Marco Dotti, stetica, sono gli elementi centrali società israeliana, o alla crudez- una funzione retorica: il lettore pp. 268, € 12, dei primi cinque testi, l'ultimo, za dei resoconti di Pasolini, odierno lo capisce subito; gli av- Stampa Alternativa, Roma 2002 Quattro ore a Chatila, ripiomba el quadro di un'intelli- quando girava gli esterni di Me- venimenti mediorientali non so- bruscamente il lettore nell'incu- Ngente politica di riedizio- dea, o all'animo, certo più sim- no che un'occasione drammatica bo. II 12 settembre 1982 Genet ni fortiniane operata dal Cen- patetico nei confronti della so- per stendere un vero "patto au- er quasi vent'anni, dal torna in Medio Oriente dopo va- tro studi Franco Fortini di Sie- cietà israeliana, con cui Monta- tobiografico" che dall'infanzia si P1967 al 1984, Jean Genet ri anni di assenza; questa volta il na, la ristampa di questo li- le, servendosi del viaggio di protende alla maturità. "Mi si ha abbandonato la poesia, il centro delle operazioni è Beirut, bretto, uscito nel 1967 da De Paolo VI e scrivendone sul vuole schedare?", si chiede al romanzo e il teatro che aveva- ma, alla vigilia dei massacri di Sa- Donato e poi ripreso da Ei- "Corriere", faceva sì i conti con termine di uno dei primi para- no fatto di lui uno degli auto- bra e Chatila, nel campo già vio- naudi nel 1979, non giunge il suo passato di amico di Baz- grafi: "Queste pagine sono la ri più scandalosi e discussi lato dalle prime incursioni dei fa- soltanto opportuna - afferma- len, di Schmitz, di Debenedet- mia scheda". del dopoguerra. E ha dedica- langisti, non trova alcuna traccia zione del tutto ovvia quando si ti, ma anche s'interrogava sul to invece la sua attenzione a della "luminosa fierezza" degli parla di Medioriente, puzzle mistico di una città come ell'autobiografia I cani del diversi movimenti po- adolescenti in armi, solo "l'osce- dove la tragedia, pur- Gerusalemme. DSinai conserva una venatu- litici rivoluzionari, da- nità dell'amore e l'o- troppo, mai si raffred- I cani del Sinai sono ra a tratti decadente, nel senso gli Zengakuren giap- scenità della morte", da -, ma è impreziosita un documento della più alto del termine - che invece ponesi ai Black Pan- cadaveri in putrefazio- dalla veste editoriale e scrittura oracolare di produce non poco fastidio nella thers statunitensi, ai ne di uomini e donne dall'aggiunta della Let- Fortini. Il tono della versione cinematografica che nel combattenti palestine- con ancora indosso i tera agli ebrei italiani, sua prosa s'innalza a li- 1978 ne diedero Jean-Marie si. L'abbandono, anzi, segni e le corde lasciate apparsa sul "manife- velli di una scrittura Straub e Danièle Huillet. Il de- l'esplicito rifiuto della dai torturatori. Lo stile sto" del 24 maggio che mima il Salmista e cadentismo è palese per esempio letteratura, non coinci- cambia. Genet descri- 1989, che fece al suo parafrasa Isaia. Diffici- nella descrizione della malat- se però con un abban- ve con straziante pre- apparire non poco scal- le rimanere indifferenti tia che precede la conversione dono della scrittura. cisione, con allucina- a una prova stilistica pore. Già che si era sul- al protestantesimo del 1938: Gran parte degli ulti- ta intensità, i cadaveri così alta. Per rileggere la buona strada della filologia "Era primavera avanzata, caldo. mi testi di Genet sono scritti po- che ha incontrato sul il libro, e apprezzarlo, bisogna Sdraiato nel letto dei miei geni- suo cammino, e questa volta il non avrebbe guastato accludere litici, lucidi resoconti, appassio- preliminarmente scrostarlo da tori, sfinito dalla febbre, vedevo compiacimento erotico, l'esteti- il più difficilmente reperibile ar- nate difese o dolenti testimo- una vernice che risente del mo- sotto il lenzuolo la forma del nianze. smo esacerbato fino allo spasi- ticolo del 1946 sulle partenze dei mento politico in cui fu scritto, ventre gonfio..."; una conver- mo, lo scetticismo del maudit sopravvissuti di Auschwitz dai nei giorni che immediatamente sione su cui aleggia il sospet- Questa raccolta riunisce quel- consapevole, sono totalmente porti italiani su imbarcazioni che seguirono la guerra dei sei gior- to della scelta opportunistica: assenti. Di fronte al massacro, il intendevano forzare il blocco li dedicati ai palestinesi. Sono ni. La lettura in chiave colonia- "Con quanta serietà penosa ho sei scritti di varia lunghezza, ricordo della bellezza spavalda e inglese contro l'immigrazione le del sionismo lo porta ad af- ricevuto il battesimo... con che composti tra il 1971 e il 1982. Si sensuale dei fedayn si fa lanci- (Ebrei clandestini dalle nostre co- fermazioni che oggi sembrereb- vergogna anche: non di aposta- tratta di pagine che, al di là del- nante e il canto di gloria ispirato ste), articolo apparso su "La Let- bero spropositate agli stessi sia ma di ipocrisia". Un dubbio la tragica attualità del soggetto, diviene lucida testimonianza tura", che va invece assoluta- Weinstock e Deutscher che che rode nella coscienza dell'uo- rivestono un grande interesse, dell'orrore. mente riletto perché fa maggiore ispirarono Fortini, non meno mo adulto: "Avessi avuto l'op- tanto dal punto di vista storico, Resta necessariamente al di luce sul passo del libro certo più che agli stessi giovani storici portunismo tranquillo, il cini- quanto da quello letterario. Ge- fuori di questo volume (che intenso, dedicato, scrive Fortini, israeliani come Benny Morris e smo salubre che sarebbe stato net non riporta opinioni e giu- comprende anche un'appendice, "agli ebrei che mi hanno aiutato Tom Segev che sulle colpe di necessario per rispondere a quei dizi di seconda mano, ma com- una cronologia e note dotte ed a capire qualcosa dell'ebrai- Israele la pensano come lui; il provvedimenti, così cinici e stol- menta a caldo le sensazioni e le esaurienti) l'ultimo romanzo di smo", uno dei punti più elevati peso dell'ideologia, bisogna dir- ti a rileggerli oggi nei libri degli riflessioni suscitategli dai fe- Genet, quel Captif amoureux, fi- nella contrastata storia del rap- lo, porta Fortini anche a qual- storici. Avessi almeno conosciu- dayn conosciuti nel corso dei nora mai tradotto in italiano, che porto fra intellettuali italiani e che sentenza ingiusta, come ta la storia delle conversioni for- suoi frequenti soggiorni in Me- gli era stato commissionato per- sionismo nella seconda metà del l'attribuire al colonialismo eu- zate, o d'opportunità, dei secoli dio Oriente. Il cronista non è sonalmente da Arafat. Molti dei Novecento. ropeo l'installazione di Lager passati...". Fortini avverte il let- però mai disgiunto in lui dal temi e delle immagini presenti "più vasti di quelli nazisti", do- tore: "Queste pagine non sono poeta militante, e l'ostinata negli articoli tornano nelle pagi- i questa storia Fortini rap- ve sarebbero stati distrutti "più un'appendice al Giardino dei semplicità formale dei testi ne del romanzo, che racconta a Dpresenta un capitolo es- numero di milioni di vite uma- Fimi Contini", e ha ragione. giornalistici va di pari passo con sprazzi, tramite grappoli di lumi- senziale, pur nell'asprezza del ne di quante non ne avessero Bassani è per lui il prototipo del- la prosecuzione di una ricerca nose digressioni, la vita dei fe- suo ragionare, da mettersi ac- dissolte le SS". la "melensaggine editoriale e fil- estetica che nei testi degli anni dayn e il risveglio della resisten- canto alle pagine non meno Il lavoro di scrostatura si fa mica cresciuta sulle fosse ebrai- quaranta e cinquanta lo ha por- za palestinese, dal settembre ne- aspre di chi, tuttavia, fece il pas- tuttavia volentieri e non costa che 1939-1945", eppure qualco- tato a inseguire e glorificare la ro fino al 1982. I palestinesi ri- so che Fortini mai fece, e cioè in sa nei Cani dei Sinai rimane del bellezza, virile, insolente, "rivo- portano dunque Genet alla lette- Israele si recò per rendersi con- mondo ebraico-borghese di un luzionaria", nei criminali adole- ratura, abbandonata da quasi un to direttamente se colà insom- libro come Gli occhiali d'oro, né scenti, nei ragazzini francesi ventennio, e alla ricerca lingui- ma esistessero o non esistessero Fortini traduttore si spiegherebbe in altro modo passati alla milizia, nei soldati di stica ch'essa comporta. Signifi- "i cani del Sinai" (la locuzione una parte fondamentale del For- L'ultimo numero dell'"0- Hitler. cativa a questo proposito è la no- "fare il cane del Sinai" appartie- tini autobiografo, e cioè l'ambi- spite ingrato" (anno IV e V, La scelta di un costante e coe- ta manoscritta lasciata dallo ne al dialetto dei nomadi bedui- valenza della figura del padre, il 2001-2002, pp. 408, € 21,50), rente impegno politico permette scrittore, poco prima di morire, ni, l'interpretazione oscilla tra cui antifascismo giovanile è in sulle bozze del libro: "Mettere al annuario del Centro Studi in seguito a Genet di identificare "correre in aiuto del vincitore" verità forse un po' enfatizzato, riparo tutte le immagini del lin- Franco Fortini pubblicato da bellezza e rivoluzione, la sensua- e "stare dalla parte dei padro- quando ciò che rimane vivissimo guaggio e servirsi di loro, perché Quodlibet, è dedicato alla tra- lità del guerrigliero armato e le ni"). Sul Sinai non ci sono cani, in noi è il ritratto di un borghese ragioni della sua lotta. Il clima sono nel deserto, ed è là che bi- dice Fortini. In Italia, invece, sì: duzione, e proprio su Fortini colto di sorpresa davanti all'inat- sogna andarle a cercare". traduttore raccoglie un im- gioioso che nei primi anni set- la penisola nel 1967 anzi era teso 1938. tanta si respira sulle montagne di portante gruppo di studi. Se- piena di corridori in aiuto del Jerash, in Giordania,"l'atmosfe- gnaliamo, tra gli altri, l'inda- L'acredine contro il conformi- [email protected] vincitore (oggi, poi, non parlia- smo troppo schierato a favore ra di fiducia naturale e discreta, gine di Giacomo Magrini sul mone). Nel denunciare i tratti del nazionalismo israeliano del come in una festa lieve, un po' nesso tra "personale" e "im- di questo conformismo, Fortini Fortini adulto, giustamente adi- trasognata", ricorda allo scritto- è molto efficace, anche quando personale" nelle traduzioni di rato nel vedere i suoi più vecchi re quello del maggio '68, ma in denuncia l'esacerbato filoarabi- Fortini da Eluard e lo studio amici diventare d'un sol tratto meglio, perché tra i ragazzi ar- Le nostre e-mail smo del Pei, partito dove non nel quale Eva-Marie Thune difensori della peggior propa- mati non si corre il rischio di in- analizza i processi di riscrittu- mancavano certo i cani del Si- ganda antiaraba, risente di quel- contrare giovani parigini di buo- direzione@lindice. 191.it nai, bene adagiati all'ombra dei ra del Fortini traduttore di la ferita mai ben cicatrizzata e al na famiglia facilmente riconver- Kafka. Si aggiunge un prezio- carri sovietici. tempo stesso rende più umana tibili agli stili di vita borghesi. I [email protected] Sul Sinai però Fortini non ci so inedito degli anni trenta: la - e dunque più vicina a noi - la palestinesi gli sembrano dunque traduzione in endecasillabi volle mai andare e i suoi cani ri- sua ferma volontà di tenersi al di dei soixante-huitards immersi in [email protected] mangono, per questa ragione, sciolti, quasi completa, del qua dei semplici schieramenti una condizione da cui non si poemetto biblico di Alfred de troppo italiani e troppo poco si- partitici. torna indietro. [email protected] naitici, privi cioè di quel gusto Vigny Moi'se. Se la bellezza, l'allegria, "lo hu- concreto del reportage che in- alberto.cavaglion@libero. it mour nelle parole, nell'aria e nel- N. 1 Narratori italiani sveglio alle sette e dieci come al penna, certo, spesso sceglie le Un romanzo solido e trascinante solito. Bevo il caffè, mi lavo, mi soluzioni strutturali più facili, Il pudore vesto. Prendo il motorino e mi ma conosce a menadito le rego- "Sarà stata la salsedine" apposto al di là della strada del- le del gioco e gioca assai bene spudorato la mia vecchia casa, dietro il le sue carte. di Giuseppe Traina chioschetto dell'edicola. Aspetto di Silvio Perrella mezz'ora e li vedo uscire con la a seconda spiegazione è macchina. Faccio tutto come 1.-.estrinseca: riguarda solo Andrea Carrara sione. Quando poi ho prova- sempre, ma oggi lo faccio mac- me e non metterebbe conto erché capita che apri un li- to a riconsiderare con distac- chinalmente, quasi per abitudi- parlarne se la cosa non finisse bro e non lo lasci più finché NON C'È PIÙ TEMPO co ciò che avevo appena finito ne") e spesso la resa mimetica per ricadere, positivamente, fra Pnon l'hai finito, e solo quando pp. 225, €13, di leggere, mi sono reso conto del parlato risolve alla svelta gli atouts dell'autore. Nella let- alzi gli occhi dalle pagine ti ac- Rizzoli, Milano 2002 che in buona parte i pregiudi- ogni problema. tura del prologo del romanzo corgi che l'intera notte è passata zi erano fondati. Ma ciò non L'introspezione psicologica mi ha rapito il modo, crudo e e la prima luce del giorno filtra bastava. dell'intellettuale medioborghe- veritiero ma anche commosso e tra una stecca e l'altra dell'avvol- abbastanza normale che E vero, Carrara adopera una se (uno scrittore di qualche commovente, con cui Carrara gibile mal chiuso? su uno scrittore noto, an- comodissima narrazione in pri- successo che non ha il coraggio ha saputo rappresentare un'e- Non lo sai di preciso. Giaco- che se non si è mai letto un ma persona per raccontarci la di abbandonare il lavoro in sperienza (la malattia e la mor- mo Debenedetti avrebbe detto: suo libro, si abbia un giudizio parabola discendente di uno banca: solo la depressione lo te del padre) da me vissuta se- perché ti riguarda. Anche tu hai preventivo, cioè - alla lettera - scrittore quaranten- porterà a farsi licen- condo modalità abbastanza si- perso il padre come è successo al un pregiudizio: fondato o ne che passa dallo ziare...) dovrebbe mili. Ma non si tratta di una protagonista di Non c'è più tem- infondato, spesso però insor- strazio per la morte dominare il roman- banale identificazione conte- po-, se n'è andato via con la stes- Amimi Curram montabile. Il mio pregiudizio del padre alla manca- zo, ma invece, come nutistica: e la riprova l'ho avu- sa straziante malattia. Eppure, ti su Andrea Carrara, fondato o ta elaborazione del accadeva nel Mora- ta leggendo, poco dopo, un cominci ad appassionare davve- infondato che fosse, era suffi- lutto - nonostante la via più stereotipato, racconto lungo di Sebastiano ro a questo libro quando Andrea ciente a tenermi lontano dai psicoterapia intra- finisce per essere Mondadori (Sarai così bellissi- Carrara, il suo autore, si mette a suoi libri: uno scrittore teso so- presa (e poi abban- tutta risolta nella fis- ma, pp. 83, € 9, Marsilio, Ve- inventare. prattutto a riprodurre la realtà donata) —, alla de- sazione monomania- nezia 2002) che narra un'altra C'è un punto preciso in cui il attuale del sottoproletariato ro- pressione, alla sco- ca (la gelosia), nei esperienza da me recentemente libro ti è sembrato prendere il mano, senza particolari preoc- perta che la moglie lo gesti, nello scontro condivisa con l'autore, cioè la volo e tu non hai potuto che cor- cupazioni stilistiche (se non tradisce, alla separa- con situazioni ester- felicità derivante dalla nascita rergli dietro. Quando? Quando zione dalla moglie (e quelle della resa gergale); un ne a sé e schematica- di una figlia. Però il giovane Paolo, protagonista e voce nar- dal figlioletto), al licenziamento, mente emblematiche dello Zeit- Mondadori non riesce mai a epigono un po' scolastico di Pa- rante, decide di non andare più a un'esistenza abbrutita da sin- geist, naturalmente aggiornate rendere la complessità di tale solini, insomma, capace di rici- dallo psicoanalista. gle e poi, addirittura, alla vita da rispetto al modello ma ben po- esperienza, risolvendo tutto in E cosa fa per far fronte alla sua clarsi, tutt'al più, in epigono di clochard. Nulla di innovativo da co dissimili nella sostanza: peri- una sequela di gridolini di Moravia se il suo punto di os- terribile malinconia che lo co- segnalare, né nella struttura né ferie alienanti, zingari, emargi- gioia e filosofeggiamenti a fu- stringe all'inedia? Ci si abbando- servazione si spostava sulla pic- nella scrittura: quest'ultima, an- nati di vario tipo. tura memoria, esprimendosi in cola o media borghesia. na con tutto il corpo, e soprat- zi, raramente si solleva al di so- Eppure, ho letto il romanzo stile pretenzioso ma banale, tutto si tira via dalla vita, la os- Quasi per caso e molto svo- pra di una fedele riproduzione tutto d'un fiato. Mi sforzo di qua e là anche linguisticamente serva da fuori, riesce perfino a gliatamente ho cominciato a del parlato quotidiano contem- essere obiettivo, ed ecco due scorretto. fotografare la moglie e l'amante leggere il suo ultimo roman- poraneo, fra l'appiattimento di spiegazioni. La prima, intrinse- Carrara, invece, in nemmeno che scopano in macchina. Lo fa zo, Non c'è più tempo. Ma, let- origine televisiva e il propellente ca, è la solida capacità di tenu- venti pagine di prologo, ha con tale rigore e consequenzia- teralmente soggiogato dal flui- del turpiloquio. Sul piano sintat- ta narrativa del romanzo: Car- detto tutto quel che c'era da lità che finisci per seguire lui re della narrazione, non l'ho tico è raro che si vada oltre la pa- rara sa raccontare, non c'è dire sullo strazio di una malat- mentre a sua volta segue qual- lasciato più fino alla conclu- ratassi (ad apertura di libro: "Mi dubbio; non lo fa in punta di tia e di una morte, sulla dignità cun altro. offesa di chi soffre e muore, Paolo, dopo essere diventato sulla rabbia impotente di chi un barbone e aver chiesto l'ele- sopravvive, sull'altruismo di mosina, a casa ci torna, ma non chi assiste. Con un senso della per riconciliarsi con la moglie misura che è appannaggio solo (nei libri di Carrara non c'è re- La borsa della professoressa dello scrittore maturo e con denzione), piuttosto perché ha una pietas autentica che in un figlio. Ecco, sono proprio i di Francesco Roat buona parte si può ritrovare dialoghi con il figlio le cose più nel resto del romanzo (e mi belle e commoventi di questo li- Elisabetta Rasy ma, ma pietoso. Così, per speculare simmetria, piacerebbe sapere che tipo di bro così forte. Non ci sono sba- TRA NOI DUE solo al buio trova luogo la riflessione meditativa proiezioni e identificazioni vature sentimentali - eppure so- su se stessa e sul rapporto confidenziale (ma fat- può aver suscitato in un lettore no in gioco i sentimenti prima- pp. 194, € 15, Rizzoli, Milano 2002 to appena di sguardi empatici) con Emilia Stari- che abbia sofferto di depres- ri -, mai una parola di troppo, ta. Tutto si gioca su un perenne alternarsi di vi- sione) anche se forse con una semmai una di meno. n frammento mnemonico a tutta pri- cinanza/lontananza affettiva, riservatezza estre- punta di studiato compiaci- La disadorna magrezza della Uma privo di rilevanza può innescare la ma e voglia d'aprirsi, desiderio di essere fatti og- mento in più, senza ritrovare la scrittura, il ritmo da cronaca an- reazione a catena dei ricordi, forzando la getto di amore e paura di esporsi all'altro. Non mirabile sobrietà del prologo tica, il pudore spudorato di non memoria a compiere collegamenti eccentri- a caso la relazione fra la adolescente e il compa- se non, guarda caso, nelle tre celare nulla del proprio dolore ci; come accade alla protagonista di Tra noi gno di studi Marco, nipote di Emilia, oscilla am- paginette scarse dell'epilogo, agli occhi altrui, fanno del libro due, che, ricordando la morte della biguamente fra amicizia ed erotismo; che segna per il protagonista di Andrea Carrara un'opera im- nonna, collega il triste evento con come il legame intellettuale ma pure un ritorno problematico ma portante, la più riuscita tra quel- l'acquisto di una borsa simile a quel- affettivo che la ragazza stabilisce col possibile alla normalità: "Cre- le da lui scritte. E fanno venire la di un'insegnante di francese: la paterno professor Camerini, le cui le- do di non aver mai pianto fa- in mente un libro che si è con- professoressa Starita, l'incontro con zioni di filosofia non riescono a dar cendo il bagno in tutta la mia quistato i favori di un vasto pub- la quale segnerà per la narratrice il conto del "dolore" di vivere. vita. Piango perché ho l'età di blico con le sole forze della sua distacco dall'età infantile e l'ingresso Difficile è dunque da parte della mio padre. Perché lui non c'è inequivocabile qualità letteraria in una nuova e magmatica fase esi- narratrice comprendere cosa davve- più e sfido il mare da solo. Per- e umana: I giorni dell'abbandono stenziale alla scoperta di sé e della ro intercorra "tra noi due" in ogni ché mio figlio un giorno mi ve- di Elena Ferrante (e/o, 2002; cfr. realtà circostante. Ossia del piccolo ambito relazionale. La questione drà morire. Però basta immer- "L'Indice", 2002, n. 3). Lì era mondo che spazia fra la propria casa cruciale all'interno di ogni dialogo gere la testa e le lacrime spari- una donna a essere abbandona- e il ginnasio, all'interno di una Roma del romanzo è quindi sempre un scono. Fra poco uscirò e nessu- ta, qui, invece, è un uomo, anche anch'essa in crescita febbrile nell'arco tra gli problema di distanza, di iato e di come attra- no si accorgerà di niente. Sarà se in questo caso è difficile tro- anni sessanta e settanta. versarlo. Distanza che la protagonista non già stata la salsedine ad arrossarmi vare il confine tra l'essere abban- Ed è una narrazione tutta visiva quella che ci esorcizza ma cerca di abolire tramite la memo- gli occhi. Il mare non tradisce, donati e l'abbandonarsi da soli. propone Elisabetta Rasy, attraverso una lettura ria. Ma non si pensi a un romanzo luttuoso o a lava via tutto". Sia il libro di Carraro sia il li- dello spazio basata sulla percezione delle sfuma- una prosa melanconica. La morte è ben pre- Come nel bellissimo finale bro della Ferrante dicono qual- ture cromatiche, attraverso la straordinaria sen- sente nel crepuscolo adolescenziale che lei sta aperto della Stanza del figlio di cosa che è, sì, nelle loro parole, sibilità di un occhio attento a cogliere luci e om- per lasciarsi affé spalle, ma non raggela i ricor- Moretti, sia pure a ruoli inverti- ma che va anche molto oltre. Ec- bre di una Roma "cupa e affollata". Una città di né impietrisce gli affetti, in quanto, sostiene ti, a questo punto forse il lutto co perché, quando spegni la luce per le cui vie e piazze, costrette a una meta- la protagonista, "la nostalgia è inutile, tutto è stato finalmente elaborato, e e ti rigiri nel letto, non sai dire morfosi imposta dal proliferare caotico di sem- resta". Non è dunque l'ottica del rimpianto con esso i risvolti più inquie- perché ti siano piaciuti e ti ab- pre nuove costruzioni, vaga la protagonista. che domina questo romanzo di formazione, tanti di un rapporto col padre biano avvinto. Sai solo che do- Chiave di lettura del romanzo è dunque la vi- piuttosto si tratta di una riflessione nel segno che era stato difficile fin dal- mani dirai ad altri che la scorsa sta: il punto prospettico che dà corpo o rende del più pacato disincanto sull'ombra che ogni l'infanzia: ci dovrebbero, in- notte hai letto Non c'è più tempo, piatte situazioni e persone, colte con uno sguar- congedo fatalmente proietta sul futuro di ogni somma, essere le condizioni per sicuro che chi lo leggerà non ri- do attento e nitidissimo, da anatomista dell'ani- incontro. essere finalmente adulti e di- marrà indifferente. Sarà una let- versamente padri. tera, sarà una telefonata o una e- mail, ma presto potrai parlarne [email protected] con altri. E questo ti piace. N. 1 Narratori italiani La letteratura come feticcio Benjamin e il nano malefico Le cose che non sappiamo di Alessandro Barbero di Antonella Cilento

sociale del famoso medievista Michele Mari Perché se, come sostiene Giulio Mozzi, stenterà a riconoscerlo nel Vitaliano Trevisan curatore della collana "Indicativo presente" di TUTTO IL FERRO bohémien alcolizzato immagi- STANDARDS VOL. I cui Standards voi. I è l'ultimo nato, questi stan- DELLA TORRE EIFFEL nato da Mari, che abita in una dards di cui il titolo parla sono simili a quelli soffitta e passa il tempo nei bi- pp. 123, € 11,80, Sironi, Milano 2002 pp. 211, €16,50, del jazz, bisogna anche dire che i racconti di strot. La trama fittissima delle Einaudi, Torino 2002 Trevisan hanno una misura ben più che d'oc- coincidenze che ossessionano ono così tante le cose che non so": ver- casione, di "esercitazione". Come per I quin- Bloch disvela a poco a poco rebbe da dirlo con Trevisan, con il nar- dicimila passi, si ha l'impressione di leggere un un'oscura congiura di forze S ecidere di cominciare ratore del racconto intitolato II Calmante, narratore veramente kafkiano, capace di spiaz- maligne, scandita dalla presen- Dun romanzo con i ricor- che insegue lupi, foreste e ricordi, in questo zare il lettore. di evocati da una madeleine è za d'infausti nani, e che si ma- panorama inquietante che è poi non solo il certamente una bella sfida, e nifesta attraverso una sequela Il tema vero è allora nell'assenza di rifugi, racconto in oggetto, ma l'intero quarto libro di nella percezione che il reale non è sicuro, non ha non si può non ammirare Mi- spaventevole di incidenti e di Trevisan, Standards voi. I. chele Mari per averla vinta. Il suicidi; a caderne vittima sono punti di riferimento, non salva: restano, è vero, suo nuovo libro parte proprio scrittori, filosofi e artisti, non- E le cose che non sappiamo, la nostra igno- tanti cartelli, tante direzioni, tante possibilità. Si dalla madeleine, o per dir me- ché, bizzarramente, i maggiori ranza del reale, o meglio il nostro assoluto sper- cade nel letto scoprendosi scarafaggi, come glio dalla sua imitazione in pla- industriali dell'automobile. Chi dimento nella vita, Trevisan le racconta con Gregor Samsa, si apre la porta a chi ci giudica, stica, che campeggia nella prima non è spinto al suicidio è sosti- complessità. Innanzitutto diciamo che Standards come K., ci si trova a essere unica e sperduta sala del museo di Illiers, la miti- tuito da un golem ubbidiente, è un libro di direzioni: fitto di indicazioni, di direzione di noi stessi come l'uomo che passeg- ca Combray della Recherche. La come l'Heidegger che si fa ve- frecce, di segnali, di posizioni che cambiano giando diventa Ponte, in uno dei più brevi e gran macchina sgangherata e fol- dere in pubblico con la svastica nello spazio e nel tempo, spesso segnalate in paurosi racconti di Kafka. E Trevisan racconta le del romanzo nasce tutta da all'occhiello ("voglio credere corsivo. Se nel precedente, e intensissimo, I questo sperdimento assoluto con dolcezza: qui, dal senso di vertigine provo- piuttosto che quello che ho vi- quindicimila passi (Einaudi, 2002) erano le "Tutto è sospeso. Noi cadiamo. Proprio oggi, cato dall'oggetto finto che ne sto fosse un Golem, e che dal misure l'oggetto del racconto, i passi contati dal proprio adesso, di sorpresa. E infatti non abbia- imita un altro, celeberrimo, ma 1933 il vero Heidegger sia se- protagonista per definire i suoi spostamenti nel mo paura: siamo sorpresi. Pensavamo di essere che non esiste da nessuna parte, polto in qualche orto di Fribur- mondo-labirinto della città, ora le direzioni pronti, e siamo stati colti alla sprovvista. se non nelle pagine d'un libro. go con un buco nel cranio..."). prendono il sopravvento. E sono direzioni Eravamo distratti. Dovevamo vivere. Mai stati Contro il male metafisico l'u- anche i ricordi, possibili o probabili cartelli di pronti, pensiamo cadendo, ma mai avuto soldi L'ossessione della letteratura nica arma efficace, come la kryp- un presente assoluto, ridotto a continua rico- né paura. E mentre là semplicità della nostra come feticcio, della sua tonite di Superman, è il struzione del passato. La scrittura di Trevisan è vita, che credevamo così complicata, non ha materializzazione in og- ferro: l'elemento, cioè, struggente, specie nel primo, bellissimo raccon- ancora finito di sorprenderci, ecco che tutto il getti tangibili e all'oc- più concreto e materiale to di questi Standards, Quando cado, dove ogni peso ci viene restituito". Sia che la città sia casione museificabili, è che ci sia, inteso però possibile caduta della vita è esplorata con cura, misurata in passi, sia che il catalogo dei ricordi la molla che spinge il qui come forza positiva, e si potrebbe dire con affetto, con stupore, con vada rimesso in ordine, sia che la vita ci porti a protagonista ad aggi- che dissolve le tenebre, un'ironia che non è mai sopra le righe, perché brandire un coltello o a innamorarci, si cade. E rarsi senza requie per le purché si faccia in tem- aggiustata da un'angoscia sottile: e allora, via all'improvviso, come nel secondo racconto, A vie di Parigi; ironica- po ad aggrapparvisi; di alle cadute che ti sbucciano le ginocchia, a quel- Xmas carol, ispirato a Canto di Natale di mente, quel protagoni- qui, ovviamente, la fun- le dei sogni, della morte, alla caduta nell'amore. Dickens, "d'un tratto, è Natale". sta non è altri che Wal- zione salvifica dei passa- ter Benjamin, colui che ges e delle gares parigi- rifletté sul destino del- ne, e soprattutto della l'opera d'arte nell'epoca della Tour Eiffel, che domina fin nel sua riproducibilità tecnica, e titolo del romanzo, con la sua to, anche se qualche volta pro- che può ben essere considerato, immensa mole di putrelle e bul- duce effetti vertiginosi: come la Dopo il Novecento (Manni, pp. 224, s.i.p.). Fedele al oggi, un feticcio egli stesso, vi- loni. parata spettrale degli scrittori e proprio progetto di scrittura (e al- sto che oltre a essere citato do- Com'è noto, fra il sublime e il degli artisti suicidatisi negli anni Camilla Cederna, Quando si ha le amicizie e al prediletto ordine al- vunque gli è già toccato più di kitsch c'è soltanto un capello; e della persecuzione nazista, con- ragione. Cronache italiane, a cura fabetico) è stato Edoardo Sangui- una volta diventare protagoni- le pagine 'di Mari non sfuggono a clusa a sorpresa dall'apparizione di Goffredo Fofi (l'ancora del neti. Per i suoi settant'anni un bel sta di romanzi altrui. questa maledizione. Troppe vol- d'uno sprezzante Drieu la Ro- mediterraneo, pp. 427, € 25). Fo- gmppo di cultori e amici svariati (vedi la serie in c: Caliceti, Cavalli- Ma è un Benjamin immerso te a momenti di puro piacere e chelle che "non riesce a supera- fi ricompone mezzo secolo se- re la delusione di esser finito in guendo la voce "educatamente ni, Coletti, Conte, Cortellessa, Cu- nel puro delirio quello messo in scintillante intelligenza succede crudele" di Camilla Cederna ri) gli rende omaggio, assieme agli scena da Mari. Il romanzo si col- la sazietà delle infinite enumera- mezzo a noi". Le strizzate d'oc- (1911-1997). Voce inimitabile, editori Anna Grazia D'Oria e Pie- loca nell'intersezione fra il reale zioni ("Certo, c'erano sempre chio letterarie sono spesso diver- assieme alla "virtù dell'indigna- ro Manni, e ai bravissimi curatori e l'immaginario, fra il qui-e-ora e Adorno e Horkheimer che ap- tenti, come quando uno dei na- zione" che, nata borghese e di che descrivono così il loro risulta- il flusso del tempo così come lo pena potevano gli spedivano ni, vedendo correre sul muro buona famiglia e ammessa sem- to: "un insieme polimorfo e polifo- vede l'occhio di Dio, per cui i qualcosa, e anche fra i suoi co- uno scarafaggio, lo saluta con un mai " a far la cronaca mondana", nico di poesie e interventi critici, morti possono apparire ai vivi e noscenti parigini non mancava- "Oh Gregor!"; ma se nelle due l'indirizzò invece verso Licia Pi- poemi, lavori grafici e lettere, foto raccontar loro il futuro. Il para- no le persone generose come pagine successive si continua a nelli e Rachele Torri. Di qui scan- e ricordi in filigrana". Sfogliando dosso di fondo è che proprio Cocteau, come Eluard, come parlare di questo Gregor e si ac- dali e anche borghesissimi dileggi vediamo dal vivo il cosiddetto po- quando la realtà tangibile Braque, ma da qualche tempo cenna agli scritti di un certo (vedi la risposta Caro Montanelli stmoderno avanzare dentro lo spe- sprofonda nell'irrealtà, la follia anche loro, sull'esempio di Pi- Kafka, lo scherzo finisce per ovvero: perché mi occupo di trito- rimentalismo degli anni sessanta. dei protagonisti si manifesta nel casso, avevano incominciato a perdere di sale. lo) e una scelta d'impegno senza Antonio Castronuovo, Ombre voler rendere materiali i simboli farsi diffidenti", ecc. ecc.). Il In questo libro che è tutto un paura punito infine dal noto pro- del Novecento (La Mandragora, della letteratura: ecco allora succedersi delle coincidenze, divagazione sulla letteratura, le cesso per diffamazione. Straordi- pp. 167, € 12). Anche Castro- Benjamin, ebbro di desiderio, tutte autentiche e rilevate dalla pagine più memorabili sono bra- naria appare la preveggenza nel nuovo, il più estroso degli esoteri- acquistare dalla portinaia di cronaca, rischia di girare a vuo- ni di vita immaginaria di grandi ritratto di Berlusconi, aprile ci, uno gnostico dei più cordiali Baudelaire il vaso con i fiori del scrittori: l'incontro di Gadda 1977. Ma più insolita, tanto è pie- verso gli agnostici, adotta l'ordine male, e da un nano misterioso con un balilla romano, ennesima na di senso, la figura della madre alfabetico per questa sua raccolta vista come di lontano mentre l'a- addirittura i tre puntini che sono incarnazione del nano malefico, di trenta profili. E anche qui il di- il marchio di fabbrica dello stile Il Cd-Rom spetta al terminal di Londra, segno nasce dall'intreccio. S'inco- che gli estorce cinquanta lire per dov'è arrivata da sola per le noz- di Céline, comodamente chiusi suggerirgli l'idea portante della mincia con Bachofen e si va a fi- L'Indice ze di Margaret: una vecchia pic- nire con un genuino Totò: "mol- in una scatoletta ("Ma certo che Cognizione del dolore; o la con- colina e perfettamente felice "col sono loro! I tre puntini! La più lemente adagiato in una saporosa 1984-2000 versazione notturna di Thomas suo cappellino grigio". Fofi affida anarchia naturale". grande invenzione del secolo! Mann con l'ombra del figlio la sua lettura al montaggio dei te- Per quel che riguarda la lettera- Klaus che si è appena suicidato; sti in blocchi tematici. Castigato- tura s'intende, ci si vuol mica al- 22.000 recensioni A Mari, a Trevisan, ho aggiunto o ancora le poche righe, fulmi- re di se stesso e degli altri, e fede- qualche nome per segnalare la va- largare! "). di 22.000 libri nanti, sulla morte di Pirandello. le a una parte difficile, conclude rietà di una letteratura di secondo L'ossessione di Benjamin per Queste, e altre pagine, bastano con poche pagine personali muo- grado, che lavora sulla letteratura i feticci letterari s'incrocia con è in offerta da sole a giustificare il libro. E vendosi fra la Milano d'oggi e e attua una strategia di comunica- la caecia alle coincidenze, che tuttavia, chi volesse far cambiare quella di ieri, sempre a distanza zione con cerchie di lettori conge- Mari affida a uno storico e più speciale idea a quei critici che insistono a dal " mito della cultura e del pro- niali. intellettuali. (L'altra strategia precisamente, giacché il ro- dare del postmoderno un giudi- gresso". Mai apologeta di nessu- promuove, spudoratamente?, l'i- zio negativo, perché ne colgono na repubblica. dentificazione fra autore e lettore, manzo si svolge a Parigi nel €20,00 (€ 15,00 1936, a Marc Bloch; anche se esclusivamente la chiave ludica, Album Sanguineti, a cura di Ni- corpo a corpo in sim-patia.) chiunque abbia familiarità con per gli abbonati) farebbe meglio a partire da un va Lorenzini ed Erminio Risso LIDIA DE FEDERICIS l'aspetto fisico e la posizione altro romanzo. Narratori italiani Undici novelle più una La forza della lampada a stelo In un mondo bambinizzato di Camilla Valletti di Giorgio Bertone

forse separato, con una o due figlie, una gatta Michele Serra accento così forte, risultano un Maurizio Maggiani poco impari. La spassosità e de- di nome Cleme, una vicina di casa invadente e CERIMONIE È STATA UNA VERTIGINE un'altra, bionda e inavvicinabile. E c'è una scrittività del tipo del bestione consumista dal nome che allude a pp. 177, € 14, Feltrinelli, Milano 2002 città, Genova, presente come se anche lei lo pp. 144, € 12,50, invitasse a un incontro possibile e sempre rin- Feltrinelli, Milano 2002 un grado zero di cultura, Manuel, viato, e alcune case restituite con amore strug- fornito di gippone fuoristrada e opo quattro anni di silenzio (l'ultimo gentissimo, e i loro oggetti interni che sono di orologio no-limits e di tante al- Dsuo romanzo, La regina disadorna, era organi viventi in sé. La lampada a stelo Ikea e è vero che la lettura mat- tre cianfrusaglie da tribù postmo- uscito da Feltrinelli nel 1998; cfr. "L'Indi- sembra quasi possa esigere giustizia quando Stutina del giornale - come derna (Siamo della Bad Company, ce", 1998, n. 10), insolito rispetto all'ansia di viene restituita dalla ex moglie confusa nella ha detto il solito filosofo tede- e come tutti ci stiamo provando), pubblicare tipica di certa recente narrativa ridda delle cose acquistate insieme. "Che for- sco e hanno ripetuto i suoi ni- proprio perché raggiungono una italiana, Maurizio Maggiani torna za hanno le cose di un matrimo- potini - è il sostituto moderno loro perfezione sia spettacolare con un nuovo libro, anzi ritorna ai nio, che energia strepitosa, che ro- della preghiera, per me ce n'è - per il vocabolario da virtuoso suoi temi più cari riorganizzandoli ba tremenda (...) Le cose sono la sempre pronta una che possie- delle stratificazioni della lingua in una forma di cantata a più ripre- guardia d'onore all'indissolubilità de il suo bravo formulario e la italiana - sia sociologica - per l'a- se di uno stesso refrain. Maggiani del matrimonio; nel tostapane ap- sua misura prescritta, come cume di chi vede in uno sguardo era intervenuto nel 1996 come co- poggiato sopra il frigo abita il sa- ogni rito che si rispetti: il corsi- ciò che rimane nascosto a cento scienza civile denunciando, coi suoi cro eterno di un'unione". vo di Michele Serra sul quel ricercatori sul campo - produce strumenti, un Milosevic ancora eu- quotidiano di letteratura che è un "medaglione", un ritratto, Il passo di conversazione dei "la Repubblica". Chiunque un non propriamente un racconto. ropeo, e molta di questa militanza tempi di Felice alla guerra (Feltri- entra ora in È stata una vertigine, giorno metterà mano a un'anto- Non solo per vezzo la storia di nelli, 1992; cfr. "L'Indice", 1992, logia della prosa italiana con- Manuel ha tre finali, di cui due che pur si presenta come una varia- n. 5), lo stesso interno rimpianto zione in prosa sull'amore. temporanea, tenendo le braccia virtuali che sorreggono quello per ciò che ha superato in bellezza generosamente allargate per ac- reale che cola via come l'acqua. Ma l'amore non è certo argo- e perfezione la sua capacità di es- cogliere anche quella giornali- Intendiamoci, si può fare rac- mento neutro, depurato dal con- sere presente nel presente, e la vo- stica (ma a volte il confine, si sa, conto pure così, travestendo un testo, non è affare squisitamente privato. In lontà di farlo comunque sapere, di non per- è labile), dovrà fare i conti con discorso morale, antropologico e Maggiani assume le forme più diverse, i toni derla almeno con le parole, fanno di È stata il più brillante corsivi- sociale con la crapa azzerata di più tipici e insieme le contestualizzazioni più una vertigine l'ulteriore esperienza di un cam- sta nostrano. Manuel, i suoi occhiali imprevedibili: la nostalgia si mescola con la mino. Con una novità, ovvero la consapevolez- a specchio e la sua ra- necessità della fuga, la paternità con la magia, za raggiunta che "sarebbe bello avere una Perciò, a suo tempo, gazza, Stefy Forever. Il l'attesa con la dolcezza profusa dall'immanca- chance e un giorno, piano piano, zitto zitto, all'uscita del Ragazzo fatto è che qui preme bile scacco, il momento dell'innamoramento tornare da dove si era partiti". Mucca (Feltrinelli, 1997), HsJ un io compiaciuto del con l'inettitudine del cuore "ipertrofico", il Stanca un po', e risulta sproporzionato ri- un romanzo faticoso, MICHELE SERRA proprio ruolo di osser- desiderio con lo sguardo ansioso di una vec- spetto agli affondi del pensiero, certo vocabo- sofferto, "brutto", mi CERIMONIE vatore; anzi, la tentazio- chia gatta. Ci sono poi i personaggi che, di lario di "orsetti", "scricchioline" e api maia rammaricai e ne scrissi ne suprema di Serra è volta in volta, lambiscono la voce narrante. che improntano la scrittura di una voglia di te- ciò che può essere rias- sempre quella di lascia- Che viene da un uomo, Maggiani, forse solo, nerezza troppo ostentata. sunto, in modo un poco re che l'osservatore lu- tagliente, così: chi di cidissimo che è in lui si letteratura (quotidiana- faccia io-personaggio mente) ferisce, di lette- osservante (se avessi la ratura (una tantum) perisce. Ed buona ventura di essere suo a- contano i dettagli, dove l'osses- è sempre perciò che l'uscita di mico o avessi una qualche inve- Un incontro tra schizofrenie sione (giustamente citata nell'e- un ennesimo libro mi ha messo stitura gli sussurrerei: togliere, sergo) non è che il restringimen- in apprensione e sul chi va là co- togliere quanto più "io" possi- L'occhio diventa corpo to del campo visivo, è l'occhio me di fronte a un caso di recidi- bile). Sotto sotto ci potrebbe che diventa corpo. Celeste vuo- va. E invece. Invece, con quel ti- essere, e c'è, anche un discorso di Andrea Bajani le guardare. Lei, protagonista tolo che non promette granché unitario sulla "bambinizzazio- adolescente di una quotidianità di buono, Cerimonie è un maz- ne" (il termine è suo) del mon- insensata, non chiede altro, al- zetto di racconti a loro modo do, che potrebbe persino di- Diego De Silva coronare quel successo, infine, le l'avvocato assassino, che essere riusciti, convincenti. ventare o un discorso critico a traduzioni in Germania, Francia, spettatrice di altra insensatezza. Son dodici novelle che si pos- pieno titolo - alla Ginzburg o VOGLIO GUARDARE Spagna, Olanda e Portogallo. Forse chiede complicità, forse il sono dividere, parlando già degli alla Garboli - sulla cretinizza- pp. 183, € 12, A tre anni dal suo esordio, e a suo occhio è parte dello stesso esiti, così: la prima e le altre un- zione delle masse (quanto mai Einaudi, Torino 2002 venti mesi dall'ultimo romanzo, masochismo schizofrenico che dici. La prima, Ci prende un gran attuale e persino urgente), op- De Silva riappare ora in pubbli- la porta a battere sulla litoranea. rimescolo, certe volte, e non sap- pure un'opzione per la tragicità co con le centottanta rapidissime Da parte sua, Davide Heller si piamo a chi andare a dirlo (che di personaggi e trame, come iego De Silva, napoleta- pagine di Voglio guar- dibatte in una terra di pare una frase tabucchiana, ma certi cuts di romanzieri e sce- Dno classe 1964, incarna il dare. Nell'implacabile nessuno: vive la per- suonata due toni sociolinguistici neggiatori americani. prototipo dello scrittore sbu- grata del testo si spia- dita del senso (il bru- più sotto), è la storia di Saletti Serra ha scelto la sua strada in- cato dal nulla e ammesso in no, si inseguono, si an- tale omicidio della che "voleva pregare, ma non cre- termedia. Non vuole esagerare e poco più di due anni nel gotha nusano due personag- bambina, e il suo cini- deva in dio". In barba all'atei- non vuole farsi prendere la ma- degli scrittori di successo. Nel gi. Lui, Davide Heller, co abbandono), e con- smo, cercò un rito, una cerimo- no dal critico esegeta della so- 1999 l'uscita della Donna di è un avvocato penalista temporaneamente vive nia sacra che riscattasse sé stesso cietà che vive nella campagna scorta (PeQuod) impose la sua brillante e deciso, la fo- della ricerca del senso, e il mondo; la trovò nel bagno o preappenninica, "sopra" Bolo- penna nel panorama letterario tografia di uomo in è il suo mestiere, lo abluzione in acque di fiume; un gna, distante quanto basta; come italiano. La circolazione del li- carriera già con il suc- esercita ogni giorno rito di troppo nelle acque gelide - per seconda fortuna - non la- bro, nonostante la distribuzione cesso nella borsa. Lei è nelle aule del tribuna- del corso invernale lo portò alla scia la briglia sciolta al puro boz- strozzata della piccola editoria, Celeste, una ragazzina le. La congiunzione morte, giusto il momento che zettismo, deformante, caricatu- tra le due biografie, allora, di- gli diede ragione. I lettori ama- di sedici anni senza segni parti- stava, forse, per fondare il "Nuo- rale, parodistico (Benni sempre venta l'incontro mancato tra vano le sue storie. De Silva era colari, vestita di una normalità vo Rito Ateo Moderno Mondia- ad portas, magari lì, sulla prima che non le impedisce però di due schizofrenie che si cercano le". Racconto incipitario assai fe- pagina del medesimo quotidia- un autore da tenere talmente (è biunivoco il desiderio della sott'occhio che la casa editrice prostituirsi sulla litoranea, senza lice per il tema, condotto in chia- no). La sua strada è ideologica- un motivo che sia spiegabile. Lui comunione: Celeste vuole rag- Einaudi lo inseguì, lo braccò e se ve di simpatia e quasi nostalgia mente e letterariamente in fondo è un assassino: ha ucciso una giungere Heller, e lui vuole farsi lo trascinò in via Biancamano. Lì popolareggiante, e per lo scam- più moderata, mediana, la strada bambina, l'ha infilata in uno zai- trovare), ma non si trovano. La bio di battute e di linguaggi; rac- ripubblicò in edizione tascabile il in cui l'affetto intellettuale per i no e l'ha abbandonata sulla perdita del senso, scoprirà Cele- conto del genere "padano", rein- suo primo romanzo, attese che suoi personaggi e l'indugio sim- spiaggia, accanto a una barca. ste alla fine, non è un bene con- ventato da , e, in patetico sui particolari - detesta terminasse il secondo, e appena Lei - Celeste - l'ha visto, e ora divisibile. Voler guardare la fol- questo caso, da fargli giusto ono- l'ebbe tra le mani lo mandò in le- il fenomeno generale, ama i pec- pretende udienza, chiede asilo. lia omicida dell'avvocato, e ve- re e benefica concorrenza sul li- catori e le loro novelle - offre gatoria. Si intitolava Certi bambi- derci 0 Male, sarà la chiusura bero mercato delle lettere della ni, era il 2001, e De Silva fece Voglio guardare è il parto, e al non solo linimento, ma "filoso- tempo stesso la tessitura, di del suo cerchio, il suo abbando- "bassa" e non solo. fia", consapevole accettazione man bassa di premi letterari: pre- no. La fine di un orrore sempre mio selezione Campiello, fina- un'ossessione non decrittata né Le altre novelle, dove la "ceri- della cerimonia sempre più in- svelata, ma solo rappresentata. e comunque dietro l'angolo. • certa della vita. lista premio Viareggio, premi monia" resiste come perno del E un testo tutto giocato nel rag- Brancati, Fiesole, Bergamo. A discorso descrittivo e affabulato- gio lancinante della mania, dove andrea.bajani@libero. it rio, ma senza più un valore e un [email protected] Classici letteratura italiana del primo del 1814-15, fra Milano e Pavia, Due linee di pensiero e di azio- Foscolo di fronte a Napoleone Ottocento, Ets, 2002), Carpi l'ambiente di riferimento, il ne, di comportamento, di cui propone il Foscolo dell'Orazio- luogo culturale e politico di Fo- Carpi sostiene, verosimilmente Utopie di un'opportunista ne a Bonaparte, ma già anche scolo". anche alla luce del nostro ar- della Dedica al medesimo del- Sul saggio di Carpi, peraltro duo presente, la non incompa- di Marco Cerruti l'ode Bonaparte Liberatore nel- assai articolato e insieme legato tibilità. la riedizione del 1799, quale strettamente a un suo non me- Il secondo rilievo si connette esponente di rilievo e in quan- no importante contributo del direttamente a quanto precede. Ugo Foscolo particolare interesse, l'ode Bo- to tale voce in certo modo au- 1991, Appunti di ideologia po- Rivendicando la positività del ORAZIONE A BONAPARTE naparte Liberatore e la Dedica torizzata del "gruppo st-rivoluzionaria e ri- "gruppo" foscoliano, Carpi vi PEL CONGRESSO DI LIONE di questa A Bonaparte. Il tutto è intellettuale", o an- mumu » «sw »HUM ì'/Anm*tau flessione storiografica contrappone "gli opposti nulli- preceduto da un saggio ampio che della "tenden- UGO FOSCOLO dopo il triennio giaco- smi del mero encomio e del sa- a cura di Lauro Rossi, e molto denso di Carpi - che za intellettuale e po- Orazione a Bonaparte bino, credo si renda- crificio inutile". Si legga: Mon- con un saggio introduttivo apre, entro certi limiti, prospet- litica" costituita da pei Congresso (ti Lione no ancora opportuni ti da un lato, Fantoni dall'altro. di Umberto Carpi, tive di indubbia novità sulla quanti si erano impe- A«**4ltMRiRaui almeno due rilievi. Il E qui il discorso si fa più deli- pp. 160, € 15, singolare Orazione, e più in ge- gnati in termini radi- primo più che tale cato, nel senso che una valuta- Carocci, Roma 2002 nere sul suo autore fra il 1799 e cali nella fase iniziale vuol essere la segna- zione di scelta politica, legitti- il momento della seconda Ci- del Triennio e ancora lazione di un punto mamente legata all'oggi, sem- salpina. fra il 1799 e il 1802 su cui riflettere, an- bra incidere su un ordine di ri- a frequenza e l'elevata Singolare, l'Orazione, già nel non si davano per che entro una pro- flessioni che sono storico-lette- fatto che, composta tra la fine vinti, continuavano a Lqualità scientifica, in ge- § spettiva che va al di rarie, ma anche diversamente nere, delle manifestazioni ce- del 1801 e l'inizio del 1802, era essere presenti: una là, con ogni evidenza, "politiche". Voglio dire: sarà lebrative indotte dai bicente- stata richiesta, si potrebbe dire presenza non marginale, rap- del caso di Foscolo e del suo stato pure "giusto", costruttivo nari dei diversi eventi politici commissionata, in vista dell'as- presentata per molta parte da "gruppo intellettuale". Si trat- il percorso seguito da Foscolo. che si susseguono al di qua sise lionese, dove non fu peral- militari, alcuni anche di grado ta del motivo, su cui lo studio- Ma nel "nullismo" di un Fanto- delle Alpi dal 1796, anno d'av- tro mai letta, dalle autorità ci- elevato come il generale Pino, e so insiste molto, direi central- ni, nel suo chiudersi in un "im- vio del cosiddetto Triennio salpine a un Foscolo appena delle cui ragioni i dirigenti del- mente, dell'"autentico eserci- potente" rifiuto della realtà af- giacobino o patriottico, sono ventitreenne, che certo, benché la seconda Cisalpina nell'immi- zio della doppia verità", eserci- fidato alle due edizioni delle alla base di un rinnovamento già noto come poeta, ancora nenza del Congresso non pote- zio in cui l'autore dell' Ortis e i Poesie di Parma, 1801, e di Mi- esteso e notevole, a volte radi- non disponeva, si è sempre rite- vano, magari per ovvi motivi di suoi sodali si sarebbero a lungo lano, 1809, si trova una densi- cale, delle conoscenze intorno nuto, dell'autorevolezza del ca- opportunità, almeno apparen- virtuosamente destreggiati: fra tà di motivazioni su cui pare alla complessa dinamica del pe- so. Ma singolare, anche, perché temente non tener conto. "il lealismo, talvolta l'eroismo importante ancora riflettere; riodo. E mentre i nostri scaffali l'autore, mentre invitava come di ufficiali e funzionari della mentre nell'altro specula- si vanno sovraffollando di nuo- "scrittore libero" il Bonaparte on pochi i nomi qui riuni- Repubblica e poi del Regno re "nullismo" non è certo inuti- vi atti di convegni e simili, si ri- ormai primo console a interve- Nti: fra i più vicini al mondo bonapartisti", legati a "la con- le rinvenire e riconsiderare i disegna anche, in termini di nire sulla realtà italiana in ter- delle lettere, Ceroni, Custodi, sapevolezza che il dispotismo primi segni di quella che l'an- saggi e di edizioni o riedizioni mini di grande respiro, sino a Gioia, il Reina editore dal 1801 napoleonico e l'egemonia fran- tifascista Caiumi definì nel di testi, il profilo di alcuni fra i promuoverne l'indipendenza degli scritti dell'ormai mitico cese rappresentavano comun- 1940, e proprio riferendosi a protagonisti di quelle vicende, nazionale, attaccava al tempo Parini - si pensi ali 'Ortis del que il terreno storico più avan- Monti, la "miseria italiana", fra politica e letteratura. È que- stesso pesantemente quella 1802 - e gli esuli meridionali a zato e l'unica prospettiva (...) cioè la disponibilità e tendenza sto il caso di Cuoco, per il qua- stessa dirigenza di Milano, sino Milano, principalmente Cuoco di uscire dalla rivoluzione sen- degli intellettuali della peniso- le si vorrebbe segnalare Anto- a dar loro dei "mercadanti", su e Lomonaco, Un "gruppo", za cadere nella restaurazione", la, al presente del resto più che nino De Francesco, Vincenzo cui il potere bonapartista al di precisa il critico, che "resterà e la "segreta pratica del settari- mai evidente, a porsi al servizio Cuoco. Una vita politica (Later- qua delle Alpi in sostanza si fino agli estremi avvenimenti smo patriottico antifrancese". del potere. za, 1997); di Monti, di cui lo reggeva. A questo si può ag- scorso settembre sono apparse giungere che nei primi mesi del le Lezioni di eloquenza e prolu- 1802 Foscolo si sarebbe dato sioni accademiche (introd. di da fare, senza successo, presso Duccio Tongiorgi, testi e note quella medesima dirigenza, per Contro l'Immacolata Concezione critiche di Luca Frassineti, ottenere l'incarico di segretario Clueb, 2002); e, s'intende, di di ambasciata in Toscana. di Renato Nisticò Foscolo. Di questo momento della vi- cenda foscoliana si era sinora in Fra l'altro, a proposito di genere pensato, dai pochi che a rassegna di Giorgio Patrizi sulla "critica Non era, e non è, impresa di poco momento, al- quest'ultimo, che fu diffusa- vi avevano prestato attenzione, Lmilitante" (Verso l'etica?, cfr. "L'Indice", l'interno di una tradizione critica concentrata mente riconsiderato intorno al a un mix di estremo irreali- 2002, n. 11), anche per la varietà e la serietà dei sull'autonoma operatività e "significanza" dei 1980 in occasione dei duecento smo/utopismo e di accorto op- temi toccati, merita qualche ulteriore riflessione. testi. Benedetti ha affinato l'impresa con un li- anni dalla nascita ed è stato an- portunismo. E in tale prospetti- Partirei proprio dalla proposta critica di Car- bro di intenso spessore teorico, L'ombra lunga cora in seguito a più riprese og- va c'è sicuramente del vero, se la Benedetti, cui viene addebitata una certa dell'autore (Feltrinelli, 1999; cfr. "L'Indice", getto di varia riflessione, penso si considera che mentre il futu- "commistione tra letteratura e realtà". Credo 1999, n. 12, con una recensione di Mario Baren- sia qui opportuno notare come ro imperatore non terrà alcun che lo sforzo di fare uscire la letteratura dalla ghi), in cui ha cercato di smontare il mito della negli ultimi anni si sia venuto conto di tali richieste, né pro- sua ritualità istituzionale per guidarla verso un "morte dell'autore", importato dalla critica riducendo il numero delle let- babilmente poteva, Foscolo de- coinvolgimento nella realtà viva del presente co- francese (Barthes, Foucault) e adottato in Italia ture e interpretazioni d'insie- corosamente riuscirà a galleg- stituisca uno dei punti di forza e di novità della anche da autori di primo piano. me, e appaia invece crescente giare nelle strutture culturali sua proposta, che peraltro mette implicitamente In Italia se ne è avuta una versione più mode- l'attenzione a specifici momen- fra seconda Cisalpina, Repub- a nudo alcuni dei caratteri negativi della nostra rata, concentratasi soprattutto nell'interdetto ti della sua esperienza: soprat- blica Italiana e Regno d'Italia. critica letteraria e dei suoi contesti ricettivi. Di- opposto alla ricerca della cosiddetta intentio auc- tutto quella del decennio che E non solo, considerato che, a rei soprattutto: il prevalente accademismo, che toris. L'autore, la sua ideologia, la sua cultura, i ruota intorno al 1800, sulla parte altri incarichi, nel marzo si traduce nell'enfasi dell'aspetto filologico-te- suoi vissuti biografici, le risposte concrete che ha quale per esempio ha recato di del 1808 egli sarà nominato stuale; il teleologismo storicista, l'intessersi della dato ai problemi suoi e del suo tempo, e che si recente un contributo Christian professore di eloquenza all'U- storia letteraria su picchi di originalità, desunti sono tradotte in "opere", sono state quasi del Del Vento, allievo fra i migliori niversità di Pavia, una cattedra da una dialettica di ossequio o contestazione tutto bandite dalla pratica di studio: come se, ap- della scuola pisana di Umberto cioè politicamente importante, della Tradizione; non indipendente dai due pre- punto, per dirla con Starobinski, le opere stesse Carpi e Grazia Melli, ripropo- che sarà peraltro, forse proprio cedenti, l'assenza di una vasta comunità di letto- possano essere considerate figlie della "Immaco- nendo sul "Giornale storico per questo, di lì a poco sop- ri radicata nelle varie classi sociali che renda vir- lata Concezione". Perfino la critica psicoanaliti- della letteratura italiana" pressa. tuoso il circolo produzione-ricezione. ca, con il suo più alto campione nella teoria freu- (1999) il quasi dimenticato Dia- Ora la prospettiva aperta da In Pasolini contro Calvino (Bollati Boringhie- diana di Orlando, è stata da noi confinata nel ri- rio italiano. Carpi sulVOrazione e su questo ri, 1998; cfr. "L'Indice", 1998, n. 5, con una re- lievo di alcuni meccanismi linguistico-semiotici, Foscolo poco più che ventenne censione di Edoardo Esposito e un'intervista di sempre all'interno dei testi. Con il suo radica- el quadro appena delinea- che si assume il ruolo di inter- Norman Gobetti) Benedetti ha proposto un mento a livello scolastico e universitario, non c'è to si situa appunto la re- locutore ed esortatore del pri- modello di critica che punta a individuare attra- dubbio che il "testualismo", la convenzione, più centissima riproposta dell' Ora- mo console - e questo fra l'al- verso alcune icone autoriali altrettanti atteggia- o meno sofisticata, che i significati siano imma- zione a Bonaparte pel Congresso tro in una dimensione pubblica menti estetico-intellettuali e, dunque, implicita- nenti ai testi e che la letteratura consista in un di Lione. Curato da Lauro Ros- al limite dell'ufficialità - è sug- mente, morali. La sua scelta di campo a favore certo uso del linguaggio, ha contributo a storna- si, fervido studioso della realtà gestiva e in sostanza condivisi- di una letteratura impura, di cui considera cam- re l'interesse delle giovani generazioni verso for- italiana del tempo, con una sin- bile. Implicitamente richia- pione, e non a torto, Pasolini, ha senso soltanto me di espressioni artistiche più coinvolgenti, tetica e misurata presentazione mandosi ad acquisizioni ormai se si prescinde volutamente da puntuali valuta- emozionanti. largamente accolte della socio- e un fitto apparato di note zioni estetiche, da un modello di bellezza astrat- Al fondo delle dispute sulla critica credo infat- logia dei fatti letterari, penso in - dove tuttavia viene troppo ta, per giudicare invece le conseguenze pragma- ti che sosti un principio abbastanza elementare, primo luogo a Lucien Gold- frettolosamente liquidato un tiche del comportamento poetico. Per far ciò, e quasi del tutto accantonato; e cioè che la lette- intervento del 1999 di Giuliana mann, e a recenti più caute in- Benedetti ha puntato sul presupposto metodo- Nuvoli sulla medesima Orazio- dicazioni della critica foscolia- logico della costruzione della "figura d'autore". ne -, il volume offre in appen- na (si veda l'eccellente volume, dice alcuni testi che gli sono in della già ricordata Melli, Un vario modo legati, fra cui, di pubblico giudicante. Saggi sulla , riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESE|B Classici La scelta dei due curatori è turo di Comisso - e quella singo- da un'idea di dannunzianesimo cinque sensi, attraverso i quali lo Nel tondo di stata quella di individuare e rap- lare testimonianza che è il Mio che pareva inseguirlo fin dagli scrittore si impossessa della mate- presentare, all'interno dell'opera sodalizio con De Pisis (1954). Ma esordi). Ma egli ha riversato ria che tratta con prensilità edoni- uno specchio di Comisso, una sorta di "cano- a questo si potrà facilmente ov- istintivamente nella sua prosa stica e quasi fuor di morale, inve- ne" superiore: il che ha provoca- viare con un ulteriore volume (e tanti e tali succhi dialettali da stendo del suo occhio acutissimo di Antonio Daniele to subito una selezione di opere in fondo sia Piovene che Parise, farla sembrare il frutto di un di- tutti gli aspetti della fisicità. Come che ha portato a privilegiare il fi- i veneti discendenti in linea di- sinvolto ricalco dell'italiano sulla avvertiva Elio Vittorini, recensen- lone memorialistico su quello - retta da Comisso, godono en- traccia del dialetto, non per vo- do uno dei primi reportage di Giovanni Comisso per dir così - romanzesco. Non trambi di due "Meridiani"...). lontà espressiva, ma per trascu- viaggio, Questa è Parigi (1931), so se l'insieme delle scritture di Ma veniamo al merito ratezza stilistica e sug- per Comisso "la sensibilità diven- OPERE Comisso possa patire una siffat- specifico di questa ope- gestione del proprio ta subito scrittura, l'impressione a cura di Rolando Damiani ta selezione: anche in ragione di razione editoriale. È da parlato, del proprio les- espressione, la visione canto". e Nico Naldini, quel senso di continuum che si ammirare anzitutto la sico e della propria sin- pp. 1802, €49, avverte nel suo percorso artisti- densa introduzione di tassi, ripresi, quasi in osì, se è vero che ComisSo ha co, per quella circolarità di temi Mondadori, Milano 2002 Damiani, che accompa- modo naif, senza ulte- Ccercato subito fin dal Porto e di forme che rende questo no- gna passo passo l'opera riori estenuazioni di dell'amore (1924), legato all'im- stro scrittore sempre uguale a se di Comisso, relazionan- scrittura. "Scrittore po- presa di Fiume, di dare consi- sce per "I Meridiani" stesso dal principio alla fine dola criticamente alle co fanatico della corret- stenza di romanzo alla sua prima EMondadori un volume ("ogni autentico scrittore è testimonianze storiche tezza formale", come prova narrativa, è anche vero che delle Opere di Giovanni Co- splendidamente monotono", di- dei contemporanei, alle ebbe a dire di lui Gian- la sua misura più appropriata è misso (Treviso, 1895-1969), ceva Pavese). Eppure l'insieme recensioni d'epoca: con franco Contini, Comis- stata sempre quella del resocon- uno dei massimi scrittori del della scelta è felice, ne risulta Un uno scavo che permette so 'ha jottato tutta la, vi- to di viaggio t della memoria in- nostro Novecento, a cura di volume che nella sua gran mo- di leggere in controluce la fortu- ta con la grammatica, senza far- timistica e rievocativa. A comin- due esperti studiosi quali Ro- le rappresenta appieno le fasi na di Comisso ai suoi inizi e di ve- sene soggiogare, anzi avvaloran- ciare da Gente di mare (1928), li- lando Damiani e Nico Naldini - non dirò evolutive, ma crono- derne il declinare del consenso, do l'impressione di un primitivi- bro felice, nato da una esperien- (del quale ultimo si ristampa logiche - dell'esperienza di Co- pur nel permanere di un'arte smo stilistico e di una trascura- za marinaresca tra i pescatori di ora anche, con una premessa di misso. Soprattutto si loda la cer- sempre costante, e altissima, ma tezza che, alla fine, quasi per mi- Chioggia, Comisso ha saputo , l'affascinan- nita dei racconti che, trascelti da un tantino revoluta rispetto all'a- racolo, diventano essi stessi ele- trovare la via maestra della sua te Vita di Giovanni Comisso, una ricca serie di raccolte, ven- vanzare dei tempi. Lo scrittore ha menti caratterizzanti e costitutivi specialità: la descrizione di uomi- gono qui antologizzati, per ma- l'ancora del mediterraneo, sofferto di questa tiepidezza nei di una prosa, se non d'arte in ni e ambienti, anche lontani ed no di Naldini, in una significati- 2002). È un atto di giustizia, suoi confronti, che si è poi river- senso stretto, naturaliter artisti- esotici, in ragione di un impegno va collana di esemplari fra i più camente impostata. perché la narrativa comissiana sata sull'opera, determinandone reiterato di corrispondente di al- rappresentativi e perfetti. cuni tra i più noti giornali italia- soffriva da qualche tempo di il lieve appannamento e colpevo- Proprio per questa sua istinti- le oblio presso la critica. ni. È in quest'ambito che si inse- una sorta di snobistico distacco E tuttavia, nonostante questo vità di scrittura Comisso è inter- insieme di scritti formi una massa venuto in continuazione, nelle riscono i tanti viaggi (e relativi e quasi indifferenza, senza che resoconti) in Italia, in Francia, in fosse possibile rimediare a que- omogenea e altamente significati- omisso è, come nessun altro varie riprese dei suoi libri, con va, resto del parere che l'opera- Cdei suoi tempi, scrittore na- intenti correttori, ma non guida- Grecia, in Africa, in Estremo sto attraverso una ricognizione Oriente (il viaggio più singolare sulle opere, non più ripubblica- zione critica sottesa a questa ri- tivo e irriflesso; trasferisce del ti da sicure direttive di migliora- presa di Comisso poteva com- tutto naturalmente molto della mento: con una libertà di inter- per l'epoca, rievocato in Cina- te - salvo qualche rara eccezio- Giappone, 1932). ne - dopo l'edizione finale portare anche uno sforzo ulterio- cadenza veneta nella sua pagina, venti e di rifacimenti che costi- complessiva di Longanesi rive- re, non lasciando fuori del sacco senza tuttavia accedere diretta- tuisce elemento di disperazione Questo aspetto dell'attività di duta dall'autore stesso negli ul- due romanzi quali La donna del mente al dialetto e senza sfinitez- per i suoi critici e per i suoi bi- Comisso resta di necessità un po' timi anni di vita. lago (1962) e Cribol (1964) - per ze ed estenuazioni formali (tal- bliografi. Preso dal demone in- in ombra. Si privilegiano invece, me il romanzo più riuscito e ma- ché molto si è dovuto recedere stancabile della variazione, Co- in compenso, i prodotti più ma- misso è spesso tornato sui suoi turi e segreti del viaggio in passi, mutando e rimutando, non Oriente, vale a dire la sua subli- solo la singola pagina, ma addi- mazione narrativa espressa da to della lunga uscita dal Metodo di cui ancora rittura scompaginando e ricom- Gioco d'infanzia (1932) e Amori soffre la nostra critica. Non c'è dubbio però ponendo interi libri e raccolte di d'Oriente (del 1933, ma pubbli- ratura, per essere interessante, deve dimostrare che il concetto potrebbe rimanere sospeso nel- racconti o di testimonianze di cato solo nel 1949 per ragioni di di avere un'origine e una destinazione umane: l'astrattezza, se non passassimo a un'acquisi- viaggio. In ragione di questa pra- opportunità). Delle prove ro- non desunte da un concetto astratto di mankind, zione che non può mancare; e cioè che non tica variantistica e degli esiti alta- manzesche coeve, Il delitto di ma riferite proprio a figure umane concrete, rea- tanto i protagonisti dell'agone letterario deb- lenanti ad essa connessi, i curato- Fausto Diamante (1933) e Storia li, o, al più, a loro simulacri e modelli. In questo bano attenersi a una determinata etica (princi- ri hanno scelto di dare corretta- di un patrimonio (1933), si ri- contesto, il tentativo di Benedetti, fondato sul pio tutto sommato moralistico e velleitario), mente l'ultima stesura da lui san- prende qui solo la seconda, come principio dell'attribuzionismo estetico, e cioè quanto che la letteratura stessa consista, non di zionata (segnalando nelle note le rappresentativa di uno sforzo di sullo sforzo compiuto dall'interprete di ricostrui- meccanismi linguistico-semiotici autonoma- mutazioni più vistose) di ogni espressione in terza persona, di re una figura d'autore emanante dalle scelte di mente funzionanti, ma di aggregazioni di valo- singola opera, riservandosi pe- tentativo di scarto distanziarne e poetica, rivela tutta la sua importanza. Credo che ri, di giudizi sul mondo, di comportamenti rò di scegliere (caso unico) per oggettivante della pura invenzio- Benedetti attinga qui a un sostrato antropologi- umani attraverso i quali, questo è certo, poi Le mie stagioni ( 1951 ) la seconda ne, con protagonisti non in tutto co della nostra civiltà. Era molto chiaro anche a transitano e acquistano importanza alcune pra- redazione, piuttosto che quella immediatamente calcati sull'in- Calvino che la letteratura può darsi soltanto den- tiche di stilizzazione, alcuni riti linguistici. finale (1963): scelta eterogenea, dividualità dello scrittore. tro a un gioco ben calibrato di scambi identitari. Per tentare di uscire dalla cosiddetta "crisi" eppure felice in quanto ci con- Un posto a parte meritano i Per scrivere l'autore deve uscire un po' da se (causata anche da una più ampia angustia della sente di recuperare una stesura Giorni di guerra (1931): antieroi- stesso, esattamente come deve fare il lettore par- politica come attività di mediazione dei bisogni di quell'opera più secca e però ca (in epoca marziale) raffigura- tecipe, per fondare, nell'incrociarsi delle pro- e dei conflitti sociali), la critica accademica do- più dettagliata in nomi e fatti. zione del conflitto 1915-1918, in spettive, un simulacro d'identità dalla quale sia vrebbe cominciare a ridiscutere dalle fonda- L'autobiografismo è la cifra un'ottica spavalda di giovinezza e possibile sperimentare nuovi spazi nella realtà. menta alcune pigre parole d'ordine (storia let- più naturale di Comisso, in lui insieme di reiezione della guerra. Mi sto un po' allontanando dal pensiero di Be- teraria, testo, realismo ecc.), mettendo al centro tutto si volge nel tondo rifletten- La memorialistica vera e propria nedetti per attingere ad alcune mie tesi su di una del rapporto didattico la letteratura percepita te di uno specchio, nella pagina di Comisso ha origine così: dalle lettura antropologica dei fatti letterari. All'inter- come esperienza (emozionale, anche). Dall'altra di un diario. Anche quando s'è pagine di guerra scaturiranno poi no di questa prospettiva, il critico eredita la fun- parte, la critica militante dovrebbe reperire più piegato più intenzionalmente e i grandi bilanci personali delle zione che nelle società tradizionali era svolta dai robusti sostegni teorici e strategie d'orienta- più tardivamente al romanzo, Mie stagioni e della Mia casa di "mediatori istituzionali". Compito del critico è di mento, tornando, se può, a una discussione non ha fatto altro che trasfigura- Campagna (1958): referti comple- tradurre nei termini di un allargamento dei confi- pubblica del gusto estetico. Del resto, anche la re le proprie vicende, arrivando mentari di un momento di ripen- ni della realtà, del "mondo della vita", l'esperien- tradizione critica basata sul "realismo" (la lette- da ultimo addirittura a larvati samento della propria vita. za di sospensione dagli ordinari piani della cono- ratura vista come rappresentazione o rispec- travestimenti delle sue passioni Completano questa scelta di scenza e della comunicazione, propria di ogni im- chiamento della realtà) soffre oggi di un limite amorose (in prevalenza omoses- Opere i lacerti lirici e prosastici presa autenticamente artistica, e letteraria in ispe- vistoso: quello di chiedere conferma nella lette- suali). Basti pensare ai romanzi della Virtù leggendaria-, versi e cie. Mi pare di coglierne una traccia anche nel ratura di alcune verità già acquisite in altri am- della disillusione sentimentale e prose della giovinezza (1912- Giorgio Manacorda dell 'Apologia della critica mi- biti di studio; mancando di considerare che la della fine dell'ebbrezza giovani- 1922), che solo nel 1957 hanno litante, il quale vede nel critico colui che media letteratura è soprattutto una forma di "catastro- le, Un inganno d'amore (1942), trovato una compiuta sistema- "fra il cielo della poesia e la terra di tutti giorni". fe" o svolta della conoscenza. Non c'è esperien- ripreso in questo volume, e i tra- zione editoriale. A questo fram- Togliendo l'enfasi di queste suggestive parole, e za della letteratura che possa eludere questo lasciati Capriccio e illusione mentismo lirico, di un'evidenza integrandovi il concetto di costruzione sociale fatto fondamentale; e cioè che di fronte a ogni (1947) e Gioventù che muore tuttavia fulminante e a suo modo della realtà, cui la letteratura partecipa, siamo di opera si mette in questione e si ricostruisce il (1949), relativo alla guerra di sempre narrativa, si apre e si fronte a una proposta organica, fondata sul con- mondo - a partire non da un sapere astratto ma Salò: nei quali l'autore, sotto chiude coerentemente il cerchio cetto di secondo cui il mon- da un vissuto biografico e culturale, da un gru- mentite spoglie, racconta sem- dell'esperienza di Comisso. Il do umano (presupposto di qualsiasi definizione mo vivente di storia; e di storie. Sulla base di pre di sé, dicendo d'instaurare principio in fondo è congruo al- di "realtà") è costituito da un universo di valori. questi presupposti forse non è impossibile che una nuova poetica dei sentimen- la fine, contrassegnato da un All'etica tendeva appunto la conclusione del- critica accademica e critica militante tornino a ti, contrapposta a una preceden- tratto di prosa - anche nei ver- l'intervento di Patrizi, come a un possibile esi- dialogare. te denominata "d'istinti". si - essenziale e poetica, registra- In realtà la produzione comis- zione di estri e di emozioni. siana è un unicum inscindibile, in cui hanno predominio assoluto i [email protected] Letterature Storie di deludenti infedeltà in un'America incapace di amare Nella banalità dello straordinario di Andrea Carosso

Richard Ford tu quo ante della coscienza: "Mi tagonista di Richiami - ingover- sotto dalle aspettative che esse lita e incorrotta, lo vedevi. E ca- stupì - osserva il protagonista nabile, "per la maggior parte, avevano generato. Anche nelle pivi che era stato un errore. La INFINITI PECCATI maschile - non averci pensato questione di adattamenti, l'asset- liaison extraconiugali più appas- vera natura scopriva la vera na- ed. orig. 2002, trad. dall'inglese nel momento cruciale, dopo to e il riassetto che cerchiamo di sionate, i protagonisti non trova- tura". La conclusione drammati- di Vincenzo Mantovani, averci pensato tanto prima. E mi dare a fatti che esulano dal no- no pace o appagamento, ma al ca dell'episodio, durante una gi- pp. 270, € 17, spiacque dover constatare che, in stro controllo e sui quali po- contrario un mare di rimpianti, e ta al Grand Canyon, sembra l'u- Feltrinelli, Milano 2002 definitiva, non me n'era importa- tremmo, in primo luogo, non finiscono per contemplare le ri- nica soluzione possibile di una to tanto quanto avevo creduto". avere nemmeno cercato di eser- percussioni che le loro azioni vicenda sbagliata dal principio. citare il controllo". Dall'altro, hanno su loro stessi. Disastrosa è Ford racconta di vite tese a li Infiniti peccati di cui si ndipendentemente dal setting Ford lo attribuisce all'opaca fe- la vicenda del racconto finale, la cercare il piacere "di sfrecciare C macchiano uomini e don- I(le storie di questa raccolta calizzazione delle nostre scelte. novella Abisso, forse il pezzo più su auto grandi e costose verso ne dell'America d'oggi in que- hanno come sfondo una varietà In Riconciliazione, il protagoni- robusto dell'intera raccolta. luoghi esotici dove trascorrere sta nuova raccolta di Richard mnlfn arrì^ia A\ .. 7>n--T--!-'""1 sta Johnny cosi riassume ii senso Frances Biiandic, un'agente im- una notte" insieme a una "bella Fora sono peccati della sfera rifiuti - dal Màiite al Grand della sua relazione con Beth, una mobiliare sposata a un uomo più donna di cui non ci si sarebbe privata, che riguardano gli af- Canyon, dalla Grand Central donna sposata: "Da qualunque anziano e invalido, si lascia coin- dovuti occupare per il resto del- fetti, la sessualità, il matrimo- Station di New York City a Mon- distanza lo si guardi, tranne volgere da un collega, Howard la vita". Lo fa senza giudizi mo- nio. Hanno innanzitutto a che treal, dalla campagna del Con- quella ravvicinata da cui lo vede- Cameron, in un affaire extraco- rali espliciti, sebbene la sua pen- vedere con il tradimen- necticut a una piccola stazione vo io, fu un comune adulterio, niugale consumato nella banalità na di testimone, proprio perché to di se stessi e degli al- sciistica nel Michigan) e prima focoso ed elettrizzante, di "anonime cittadine del Con- sceglie di testimoniare, sembra tri, sono peccati verso indipendentemente dal che, dopo un po', quando ebbi- necticut". E se da subito l'attra- costituire già di per sé una sen- la propria autostima, fatto che abbiano al loro mo attraversato varie volte il zione erotica e la stima interper- tenza quasi inappellabile sull'A- vanità malcelate, desi- centro un cane ritrovato, continente e gettato nell'infeli- sonale producono effetti diame- merica contemporanea. deri illeciti, inconfessa- una storia di infedeltà cità e nell'imbarazzo e nel dolo- tralmente opposti - "una voce La traduzione di Vincenzo re il maggiore numero possibile che a letto lo elettrizzava, una bili e inconfessati. E si coniugale, o uno stupro Mantovani è esemplare: pur di persone, diventò deludente e voce fatta apposta per il sesso, cristallizzano spesso non riuscito, tutti i rac- conservando la piacevole leggi- ignobile, e infine, per quelle me- ma che là fuori (...) sembrava nella più comune delle conti in qualche modo bilità del testo originale, restitui- sono concentrati a stu- desime persone, quasi un disa- diversa" - la distanza tra i due sce la varietà e la scioltezza del- infedeltà: l'adulterio. jj diventa un abisso - ecco uno dei diare come lo straordina- stro . l'American English senza mai Richard Ford, classe rio lasci sempre un senso sensi del titolo - quando hanno forzare l'italiano con calchi 1944, premio Pulitzer e di incompiuto, la delu- on agilità stilistica e profon- l'occasione, durante una con- inopportuni. È un modello di Pen per Independence Day sione e il pentimento di quanto Cdità di riflessione, Infiniti vention in Arizona, lontani da traduzione dall'americano che ci (1995), è scrittore del Sud degli poco, nel bene o nel male, questo peccati esamina non tanto gli atti casa, di conoscersi più a fondo: piacerebbe vedere più spesso in Stati Uniti. Vive principalmente lasci sulla vita profonda di chi lo di infedeltà in sé, quanto piutto- "Non era né interessante, né spi- letteratura, ma anche al cinema e a New Orleans, città alla quale esperisce. sto le conseguenze di queste in- ritoso, né profondo, né belìo. a teatro. dedica il racconto d'apertura, È vero: quello che rende mol- fedeltà, invariabilmente insoddi- Era una stecca di plastilina. E lì, dove ogni cosa era naturale e pu- Cucciolo, la storia di una coppia to simili gli americani di cui ci sfacenti, in definitiva ben al di [email protected] di professionisti di mezza età che parla Ford è il fatto che essi rap- abita "in un angolo del raffinato presentino un certo tipo di Ame- centro storico", in una casa rica. Innanzitutto bianchi, prin- "grande e antica che attira l'at- cipalmente upper-middle class tenzione — una tipica casa del (yuppies li chiamavano negli an- Minimale di maniera Quartiere francese". I due ven- ni ottanta), senza sostanziali pro- gono ritratti di fronte a un pro- blemi materiali. Una fetta certo di Camilla Valletti blema poco più che banale, non ampia di quella nazione, ma uno quotidiano ma di non particola- spaccato comunque parziale di re straordinarietà: il ritrovamen- un paese che è in realtà sempre Jeanette Winterson lietta. Sesso da adolescenti. Cime tempestose. Il to di un cagnolino abbandonato più ispanizzato, sempre più mul- tempo è orrendo e detesto quel genere di abbi- sul cancello di casa. Su quel pic- tietnico e multiculturale, e del POWERBOOK gliamento. Calore e polvere. Soffro di allergie al- colo evento per pochi giorni si quale non si sentono mai neppu- ed. orig. 2000, trad. dall'inglese la polvere...". focalizza, tra un impegno profes- re deboli eco nelle pagine peral- di Chiara Spallino Rocca, La trama non attrae: due donne s'incontrano tro convincenti di Ford. sionale e l'altro, tra un viaggio di pp. 231, € 15, Mondadori, Milano 2002 a Parigi, una delle due è sposata, si amano, lavoro e un altro, la loro intera Se Independence Day aveva sa- debbono separarsi, si parlano, si scrivono. D'a- esistenza, tutta presa dal minimo puto, pur partendo dal ritratto more e di sesso. Di quanto ci si possa spingere on una elegantissima copertina - c'è chi imperativo morale che il fatto intimo di due soli protagonisti, nella passione - un termine caro a Winterson, recensendo il nuovo romanzo di Win- impone: trovare al nuovo arriva- creare un affresco ad ampio re- C una teoria della scrittura, quasi - di quanto sia terson si è speso quasi soltanto nella sua de- to una qualche sistemazione de- spiro dell'America contempora- necessaria la convenzione. I dialoghi suonano nea, qui Ford dipinge con una scrizione - powerbook entra fatalmente nelle finitiva. così, sempre fastidiosi: "Tu giacevi tra le mie tavolozza più scarna. Si concen- panie di una maniera fuori controllo. La Fra le trame del racconto, tut- braccia. Non posso chiederti più di quanto tra su quello che conosce bene: il scrittrice londinese che aveva promos- tavia, viene a galla - a fianco di puoi dare, dicesti. Sono io quella che proprio mondo, l'America dei so una vera diversione letteraria dei ge- questa casuale intrusione nella chiede. Tutt'e due chiediamo. E qual professionisti di mezza età, avvo- neri sessuali, che aveva rimodellato l'io, è la risposta, allora? Non questa. Suo- loro vita - una galleria di emo- cati formati nelle Ivy Leagues, maschile o femminile che fosse, senza na come una risposta, visto che siamo zioni sopite dalla quotidianità: realizzati nella vita professionale rinunciare alla tentazione della poesia, qui insieme. C'è un mondo fuori di l'instabilità di certi vincoli fami- ma incompiuti dentro, incapaci che al desiderio aveva affidato un cor- qui. Ne sei sicura...". Avanti di que- liari, una storia rimossa di tradi- di stabilire rapporti profondi po autonomo, scritto, secondo una leg- sto passo. Mail su mail. Fino a una fi- mento coniugale, certe idiosin- con gli altri. In Tempo Prezioso, ge naturale e neutra, qui si fa inganna- ne inneggiante alla storia del mondo e crasie dei loro caratteri. Così co- il protagonista Wales è colto di re dall'idea iniziale senza riuscire a al senso eterno dell'amore. me è vero che, come sostiene la sorpresa quando la donna sposa- sfuggirne l'insidia. La scrittrice virtuale protagonista, "una cosa, cam- Succede che a volte le ambizioni tra- ta con cui ha una relazione pren- di storie virtuali. Un'idea per molti ver- biando, trasforma tutto 0 resto", discano e finiscano per essere tracce de a parlargli della propria fami- si logora e sfruttata, un'idea che non apre i mon- è altrettanto vero che i piccoli tu- residuali sullo sfondo. Alla sovvertitrice di un glia. Quel riferimento gli appare di del possibile ma li costringe dentro la prevedi- multi che quella stessa cosa gene- tempo restano le vecchie malizie. La donna pre- "così intimo e così irrilevante", bilità delle logiche della comunicazione minima- ra si concludono spesso in un raffaelita con il suo volume di capelli rossi a in- una storia che "lei non riusciva a le e acriticamente postmoderna. coronare l'incarnato pallido forse non evoca più nulla di fatto, nel ritorno allo sta- dimenticare", ma che nel conte- E-mail che sono racconti brevi, fiamme d'in- nulla. A tratti, riemergendo da questo condensa- sto della loro relazione risulta venzione letteraria, brandelli di ricordi costruiti to di autoreferenzialità, la scrittrice recupera. "assolutamente insignificante". su commissione al fine di gratificare una/un fan- Nel capitolo intitolato Aiuto leggiamo: "Penso be nostre e-mail Ford studia le pieghe dell'ani- tomatica/o corrispondente. Quindi, inevitabili, che sia giusto ammettere che i miei genitori non ma dei suoi personaggi e la loro le trasmigrazioni tra epoche storiche, il citazioni- erano stati amati da bambini, che non si amava- direzione@lindice. 191.it incapacità di realizzare ciò che smo conservatore, l'ironia usata per rivelare la no e che non mi amavano.. .questo ha sedimen- considerano veramente impor- piega amara di una solitudine. E i personaggi, tato in me alcune mancanze e alcuni eccessi". redazione@lindice. 191 .it tante: la fedeltà e la sincerità, la dall'ovvio Orlando woolfiano all'abbraccio eter- Alcune mancanze e alcuni eccessi, come conci- comprensione e la pazienza, l'o- no delle coppie di amanti più sfortunate. Un liare tanta consapevolezza con la deriva di un ro- [email protected] nestà e la passione per chi più è esempio: "Era amore quello che volevi? Non è manzo per signore che hanno imparato a tolle- vicino. Da un lato sembra che quello che vogliono tutti? Scarica Romeo e Giu- rare, per gusto dello spirito, l'amore tra donne? Ford lo attribuisca dalla natura abbonamenti@lindice. 191 .it della vita stessa, sempre sostan- zialmente - come sostiene il pro- Letterature fare con anime piuttosto sedenta- 'opera di Lobo Antunes dif- delle dita, dal suo cappello a ci- Lobo Antunes, il grande ventriloquo rie, naufraghe di una Lisbona che L ficilmente può essere com- lindro". L'umorismo dei roman- in continuazione perde pezzi del presa nel suo insieme senza pre- zi di Lobo Antunes assume a Raggianti di dispiacere suo passato, come succede nel- sumere una specie di noosfera volte le fattezze sguaiate delle l'Ordine naturale delle cose e nel- sottostante: un mondo di voci comiche del cinema muto: come di Arlindo J.N. Castanho la Morte di Carlos Gardel, sia spettrali, di discorsi incrociati, nel caso del fotografo della Mor- quando le voci di chi ha capar- sempre filtrati dalla voce pla- te di Carlos Gardel, che scatta ri- biamente preferito rimanere nel- smante e onnipresente di un auto- tratti con un flash al magnesio obo Antunes è essenzial- Naus (1988), Tratado das Paixòes l'Angola postcoloniale si alterna- re che assume appieno i tratti del talmente potente che "quando il Lmente un poeta che scrive da Alma (1990), A Ordem Natu- no con quelle di quanti hanno veggente. In un caso almeno, l'au- fumo si dissipava (...) vedevamo romanzi, che dà il suo meglio, rai das Coisas (1992), A Morte de optato invece per una specie di tore crea un personaggio che gli gli scenari ridotti in tizzoni, l'o- come poeta, attraverso la prosa Carlos Gardel (1994), Manual esilio stranito nella capitale por- fa da alter ego, in questa funzione rologio a pezzi, i pioppi della narrativa. I suoi romanzi sono dos Inquisidores (1996), O toghese, come nel caso dello di veggente-orchestratore: è la vi- piazza calcinati, il cliente immo- puntellati di intere frasi ripetute, Esplendor de Portugal (1997), Splendore del Portogallo, ci im- cina di casa della fatiscente fami- bile, coperto di fuliggine";'o co- non legate a una funzione mera- Exortagào aos Crocodilos (1999) battiamo invariabilmente in glia di Benfica, l'anziana cancero- me nell'episodio dell'Ordine na- mente cosmetica, ma decisamen- Nào entres tao depressa nessa not- "persone amare, piene di paura e sa che, nell'Ordine naturale, capta turale in cui un allucinato cac- te organiche alle modulazioni te escura (2000) e Que Farei del rancore degli infelici", che telepaticamente, manipola e me- ciatore di tesori sfonda una con- espressive prescelte, come veri e Quando Tudo Arde? (2001). La sfoggiano la propria disgrazia scola le diverse vite-sogni degli al- dotta fognaria e scatena un vero propri ritornelli. Lobo Antunes pubblicazione dei suoi romanzi "come un manto di luce" (L'or- tri personaggi. Lobo Antunes e proprio diluvio escrementizio, rifugge ogni "naturale" tendenza in Italia si discosta significativa- dine naturale delle cose); persone scandaglia dunque la sterminata che quasi sommerge tutto il alla mimesi nell'articolare le voci mente dal loro ordine cronologi- di cui possiamo eleggere ad moltitudine delle anime e traduce quartiere. Altre situazioni rag- dei personaggi; voci che si pre- co originario: la serie italiana è esempio emblematico quella nella sua lingua personale quan- giungono invece le vette più alte sentano, al contrario, sempre stata inaugurata dal secondo (in nonna "raggiante di dispiacere" to legge in esse. dell'umorismo platealmente filtrate dall'istanza italiano In culo al mondo, Einau- dello Splendore del Portogallo. Questo peculia- surreale, come narrativa che le modella e in un di, 1996), dopo il quale sono sta- Intere famiglie inconsolabili e re processo ha 0 I libri quella in cui i certo modo le uniformizza, im- ti dati alle stampe Le navi (Ei- alla deriva, dunque: la famiglia suo esempio li- Antonio Lobo Antunes, suddetti allu- ponendo loro il suo inconfondi- naudi, 1997), Trattato delle pas- dell'Ordine naturale delle cose, il mite nel caso L'ordine naturale delle cose, vionati "per via bile imprinting. Il romanziere sioni dell'anima (Feltrinelli, cui vero cuore, ormai quasi spen- dell'oligofrenica ed. orig. 1992, trad. dal por- del taglio della non compie nessuno sforzo per 1998), Il manuale degli inquisito- to, è una villa fatiscente nei din- abbandonata a toghese di Rita Desti, pp. luce" dovettero far dimenticare che è lui stesso il ri (Einaudi, 1999), L'ordine na- torni di Lisbona, a Benfica; la fa- se stessa dell' Or- 320, € 18,08, Feltrinelli, Mi- "accendere lu- burattinaio e il ventriloquo dei turale delle cose e, per ultimi, Lo miglia dello Splendore del Porto- dine naturale, la lano 2001 mi a petrolio suoi personaggi. splendore del Portogallo e La gallo, spezzata tra un'Angola in quale solo grazie dentro i televi- Antonio Lobo Antunes, morte di Carlos Gardel. rovine, in perenne guerra civile, all'autore-veg- sori per vedere L'esordio letterario di Lobo La morte di Carlos Gardel, e una Lisbona in cui nessuno dei gente che media la telenovela" Antunes avviene nel 1979 con Tutte le sue opere appaiano ed. orig. 1994, trad. dal por- rifugiati dell'ex colonia si sente il suo discorso (L'ordine natu- Memòria de Elefante, romanzo imperniate su motivi ricorrenti toghese di Vittoria Marti- veramente a casa; la coppia lisbo- può rivelarsi in rale). che subito riscuote gli applausi che le accorpano in una sorta di netto, pp. 320, € 16, Feltri- nese, separata con figlio a carico grado di produr- Il lucido scon- quasi unanimi del pubblico e macrounità in continua espan- nelli, Milano 2002 della critica lusitana. Limitando- sione, estesa molto al di là dei e, in più, tutti i satelliti del caso, re forbiti mono- tro con una re- ci ai soli romanzi, seguono a rit- noti raggruppamenti in "cicli" della Morte di Carlos Gardel. loghi interiori Antonio Lobo Antunes, altà meschina mo serrato Os Cus de Judas - trilogie, tetralogie - proposti Non sono felici, raramente sono come questo: "E Lo splendore del Portogallo, trova sfogo nel- (1979), Conhecimento do Inferno dallo scrittore stesso. Soffermia- belli; non fanno il minimo sforzo generale di bri- ed. orig. 1997, trad. dal por- la prorompen- (1980), Lxplicagào dos Passaros moci su uno di questi motivi, il per rendersi simpatici e, come se gata con il basco toghese di Rita Desti, pp. te creazione di (1981), Fado Alexandrino (1983), lusitanissimo "culto dell'infeli- non bastasse, i loro armadi do- (...) venne a 402, € 16, Einaudi, Torino immagini opu- Auto dos Danados (1985), As cità". Sia quando abbiamo a che mestici sono stipati di scheletri. parlare con mio 2002 lente, spietata- padre del fasti- mente calzanti. dio che gli procuravano i rospi, I romanzi di Lobo Antunes so- tagliarono l'albero della Cina, le no pervasi da una sorta di hu- scarpe agonizzarono al sole, ma mour oggettivo, spesso associa- Il romanzo dei romanzi di Garda Màrquez le radici continuarono a cresce- to alla reificazione degli esseri re sollevando una parte della umani: "La famiglia del morto, casa, obliqua come un piroscafo allineata come i barattoli sulla di me agghindato in un prato di timo mensola della cucina, riso, ceci, e zafferano". farina, fagioli, mais" (La morte Gabriel Garda Màrquez Il racconto ha figure e caratteri affascinanti, L'originalissima strada intra- di Carlos Gardel); "cassettoni memorie ed emozioni che appaiono rivissute presa da Lobo Antunes ha un al- d'epoca larghi di fianchi e dalle VIVERE PER RACCONTARLA con la stessa intensità del momento nel quale si tra pietra miliare nel rapporto caviglie ricurve come i parenti ed. orig. 2002, trad. dallo spagnolo di Angelo Morino, formavano. Soprattutto sono i ritratti di donne a personale che egli stabilisce con (...) solo che avevano i cassetti ed erano più cari" (Lo splendo- pp. 536, € 18,60, Mondadori, Milano 2000 riempire questo primo blocco narrativo, la non- le varie sfaccettature dell'umori- na, la mamma, le zie, le serve, squarci intensi di smo. L'ironia, ad esempio, non re); "Io e Nelson, di profilo, gi- v vita dove il disordine del racconto trova però sembra essere uno dei suoi stru- rati uno verso l'altro come gli talmente felice la scrittura di questo li- sempre il filo d'un ricupero di organicità, come menti preferiti. L'ironia è, in ef- elefanti che tengono fermi i di- Ebro, talmente rapido il fluire del rac- se il tempo fosse una dimensione legata soltanto fetti, più lenitiva che liberatoria; zionari con la proboscide" (La conto, che verrebbe subito la voglia di ricu- dal distendersi del ricordo. La nascita vera di più consona a chi dissente bona- morte di Carlos Gardel). Altre perare il testo originale per trovare nella Gabo, dice infatti lui, è il giorno in cui decise di riamente dall'andazzo generale volte, invece, questo humour conferma di quel continuum narrativo la ri- diventare scrittore: e allora il libro si muove li- ma, in fondo, si sente abbastanza corrosivo implica una sorta di costruzione d'una capacità espressi- beramente nello spazio dell'immagi- a suo agio nell'ambiente circo- umanizzazione degli oggetti: va dello strumento linguistico di ma- nario che sta tra una puntuale defini- stante e nella propria pelle. La ri- "Forchette che ci pungono di nifestarsi libero da frontiere, quando zione anagrafica e la ricostruzione in- volta dello spirito di cui lo scrit- proposito, lo scaldabagno che ri- viene usato con tanta "naturale" sa- determinata d'una dimensione della tore si fa banditore non può tro- fiuta di accendersi e ci guarda pienza. vita affrancata da qualsiasi dovere di vare sfogo, invece, che nelle for- con una arietta innocente (...) lampade che si spengono come Annunciata e attesa da tempo per cronologie rigide. me più atrabiliari dell'umorismo, se fossero fulminate e dopo (...) All'interno di questo territorio - che nel sarcasmo restio agli eufemi- uno scrittore arrivato ormai a una con- si accendono ironiche" (Lo allo stesso modo è Macondo e Bogotà, smi del bon ton e del "politica- sapevole vecchiaia, questa prima parte splendore). Non mancano poi Aracataca e Barranquilla, realtà e fan- mente corretto": "Incinta a qua- dell'autobiografia del Nobel colom- immagini e paragoni che colpi- tasia - si va costruendo progressiva- rantasei anni (...) al massimo biano apre una raccolta che, alla fine, scono, semplicemente, per il loro mente una scelta che vale quanto un può rimanerci sul tavolo dell'o- dovrebbe avere la corposa consistenza straordinario potere espressivo: destino cercato e voluto, e il suo rac- stetrico o partorire un mongoloi- di tre ampi volumi; e però comincia 50 "I camerieri (...) si stiracchiava- conto si svela come la forma letteraria di un ap- de ed entrare in una di quelle as- anni prima della nascita di "Gabo", nella terra no e s'ingrandivano sulla soglia, prendistato dove i sentimenti e le circostanze sociazioni di genitori che difen- quieta e immobile dei suoi nonni, perché, scrollandosi i residui di sonno del vissuto quotidiano (gli amici, i giornali in cui dono i diritti dei cretini e si mol- com'egli stesso scrisse poi, è in quel lungo, tem- che resistevano, appiccicosi, sul- lavora, gl'incontri casuali ma decisivi) si fanno tiplicano in questue ai semafori, po prima del suo arrivo nella casa di Aracataca, la pelle" (L'ordine naturale). anche acquisizione di una consapevolezza te- appiccicandoci triangolini di car- che si scoprono le ragioni, il clima psicologico, i ta alla giacca per poter comprare caratteri, della sua avventura umana. L'autobio- starda, resistente. Quanto alle traduzioni, in un pulmino dove i figli possano tutt'e tre gli ultimi romanzi si grafia, comunque, è manifestamente usata come Il volume si chiude con la partenza di Garcia sbavare a volontà contro i vetri" un romanzo, anzi come il romanzo dei romanzi Màrquez per l'Europa, che è un esilio volonta- riesce a trasmettere, con fine (La morte di Carlos Gardel). sensibilità, il ritmo e le peculia- di Garda Màrquez, nella infinita ripetizione del- rio ma anche l'abbandono, con la Colombia, Questo indefesso anticonfor- rità stilistiche dell'originale, la saga dei Buendia e di quel mondo che, sospe- d'una memoria di vita che soltanto queste pagi- mismo trova sollievo, e si solleva, nonostante ci sia molto da levi- so tra realtà e fantasia, ha creato un genere let- ne ricupereranno, cinquant'anni dopo quel col tuffarsi a ogni momento nel gare: piccole ma indispensabili terario continentale e l'architettura d'un succes- 1955. Cronaca, romanzo, saga familiare, repor- tage narrativo, l'autobiografia di Gabo si può più scatenato onirismo: nell'Or- cure che, tante volte, i tempi so personale ancora inattaccato (appena uscito, dine naturale gli ubriachi volano, stretti della programmazione Vivt'r para contarlo è in testa a ogni classifica di leggere con ottiche distinte: ma, alla fine, tutte saranno state utili. metamorfosati in cicogne, e vi editoriale gettano nel limbo vendita). troviamo pure "un illusionista delle possibilità virtuali. carico di figli che uscivano, già adolescenti, al semplice schiocco [email protected] N. 1 14 Letterature fatte le debite proporzioni, sem- Storie di fuochi fatui bra porre Nimier all'intersezio- Poesie come archivi del dubbio ne fra Drieu e Céline. Il suicidio è il contrario della morte Nato nel 1925, con simpatie a Tra Brecht ed Enzensberger destra, Nimier scrive cinque ro- di Daniele Rocca manzi tra il 1948 e il 1953, oltre di Franco Buono a un saggio su Bernanos. Presto inghiottito dal turbinio della Pierre Drieu La Rochelle alcune righe che si incontrano mondanità, amareggiato, insod- Michael Kriiger dubbio, scelto da Suhrkamp in Fuoco fatuo, cronaca degli ul- disfatto, resta a lungo in silenzio; (2001) per un'ampia raccolta di FUOCO FATUO timi giorni d'un trentenne, nel 1962, dopo un ultimo volu- DI NOTTE, TRA GLI ALBERI Poesie da tre decenni. Non si SEGUITO DA ADDIO A GONZAGUE Alain, sterilmente diviso fra le me, si schianta in auto. La storia a cura di Luigi Forte, tratta tanto di una questione di ed. orig. 1931, trad. dal francese più distruttive e vane passioni: narrata nelle Spade inizia nei tar- testo tedesco a fronte, gusti (ognuno ha i suoi, figuria- di Donatella Pini la ricca amante, la moglie ormai di anni trenta e si protrae fino al- pp. 216, € 10,80, moci poi un poeta-editore per e di Maria Pia Tosti Croce, lontana, il denaro, la droga. Per l'immediato dopoguerra, pas- Donzelli, Roma 2002 il quale i titoli dei libri sono pa- questa tragica storia Drieu La sando attraverso l'esperienza di ne quotidiano) quanto di riso- pp. 125, € 14,50, Rochelle si ispirò alla vicenda Francois nella Resistenza e nella nanze culturali, molto ben SE, Milano 2002 dell'amico Jacques Rigaut, ucci- collaborazione, entrambe delu- ella Violoncellista, l'ulti- echeggiate dal titolo del volu- sosi verso la fine del 1929. Ma denti. La si potrebbe definire un Nmo romanzo di Michael me tedesco che antologizza al- Roger Nimier un elemento va subito messo in manifesto non programmatico Kriiger tradotto in Italia (Ei- l'incirca gli stessi testi presenti luce. Lo scrittore, che si toglierà della dissociazione giovanile na- in quello italiano. Il tema e l'in- LE SPADE naudi, 2002), il protagonista, a sua volta la vita nel marzo zionalista. un compositore d'avanguar- clinazione alla catalogazione, la ed. orig. 1948, 1945, non vede nel suicidio il si- L'epopea comincia con un sui- dia che insegue invano la messa agli atti di una tradizione a cura di Massimo Raffaeli, gillo d'una sconfitta, e anzi in cidio fallito (anche per Francois grande opera su Mandel'stam lirica e 0 suo disincantato riu- pp. 188, € 13, Addio a Gonzague - stupendo il suicidio è però "0 contrario ed è invece raggiunto senza so di marca enzensbergeriana meridiano zero, Padova 2002 stralcio lirico sulla figura di Ri- della morte") e l'ammissione sforzo dal beffardo (e ben retri- - seppure senza la scanzonatez- gaut, mai fatto pubblicare in vi- della morbosa attrazione per la buito) successo dei suoi moti- za di quel modello - è ben anti- ta da Drieu, edito poi da Galli- sorella Claude, "la più fredda vetti per serial poliziesco-televi- cipata nel sostantivo plurale uesta camera vuota, que- mard e riportato anche in que- ragazza del secolo", che con la sivi, acquista una copia di Trac- "archivi", mentre il riferimento Qsta solitudine... Provò sta edizione - scriverà: "Sono sua grazia ricorda a Francois le ce di Ernst Bloch, ma l'esempla- al "dubbio" rimanda, insieme a un brivido immenso che lo af- molto felice che tu ti sia ucciso. creature che si vedono nei di- re emigra ben presto nella tasca una frequente intonazione stra- ferrò alle reni e al midollo, E la prova che eri rimasto un pinti, modelli di una perfezione di un musicologo di un qualche niata, alla lezione della lirica correndogli lungo la schiena uomo e che sapevi bene che mo- aristocratica e al tempo stesso paese del socialismo brechtiana, specie in una se- dalla testa ai piedi come un rire è l'arma più potente carnale. In Nimier è del reale. Il capolavoro del zione (Dalla pianura, che un uomo abbia". fulmine di ghiaccio: la morte resto marcato il gusto filosofo del principio- 1982) che allude alle Anche in Fuoco fatuo per le immagini: e se i "fatiche della pianura" gli fu davanti in tutta la sua speranza sta forse me- Michael Kriiger capelli sciolti di Claude che si profilavano all'o- evidenza. Era la solitudine, se il suicidio è ritenuto glio lì, dove di andare un'estrema affermazione gli ricordano "una gran- in traccia di speranza Di notte rizzonte del dopoguer- n'era servito come di un coltello tra gli alberi di autonomia, e dunque de stella di mare", le ra tedesco. Di notte, tra per minacciare la vita, ed ora c'era davvero bisogno di umanità, da parte di spade del titolo rappre- (e più ancora ce n'é in gli alberi ha però il pre- questo coltello si rivoltava e gli chi giunge alla conclu- sentano invece gli ag- tempi di capitalismo gio di suggerire al letto- perforava le viscere. Più nessu- sione di non avere altra guati tesi a ognuno dal reale), che non in mano re l'attenzione dell'au- no, più nessuna speranza. Un scelta se si vuole scaval- mondo. Sono alla pe- a un intellettuale dell'o- tore per il paesaggio di isolamento irrimediabile". Sono care l'abisso della deca- renne ricerca d'"un fo- pulenta e torpida Ba- natura, un tema quasi denza propria e circo- dero di carne". Ora, l'u- viera in preda a un blando prin- obbligato in un poeta stante. Esso si configura perciò nica via per sottrarsi a questa in- cipio-disperazione, come il tedesco, ma che Kruger declina come l'unico atto concreto com- fernale dialettica è l'immobili- Georg della Violoncellista, il nella tonalità sommessa che fu piuto da Jacques-Alain, l'ultima smo. Francois giunge ad ap- quale ha qualche tratto in co- già dell'ultimo Brecht, quello manifestazione di quella vitalità prezzare la chiacchiera perché mune con il suo autore. delle Poesie di Buckow. sotterranea che Drieu "non cambia niente nel- Queste riprese sono in realtà Comunità tanto amava in Rigaut, al l'ordine delle cose", e la Per la verità Kruger (classe consapevoli Ripetizioni (così il Mediatiche punto da scrivere: "E poi ripetizione perché gli ri- 1943) orchestra tutt'altra musi- titolo di un'altra sezione) della arrivava la sera. Allora ti corda le "cose compat- ca: di mestiere fa l'editore a migliore lirica e cultura del drogavi, ti bucavi, e ride- te"; "gli elementi saldi e Monaco, dove dirige la presti- Novecento: accanto allo scetti- vi, ridevi, ridevi (...) Ma durevoli formano il mio giosa casa editrice Hanser e la cismo di Enzensberger e al rinascevi, a quei tempi, universo amico", dice, nota rivista "Akzente", ma da dubbio brechtiano, sta l'ama- ogni mattina. Come un stretto da un lancinante più di trent'anni è romanziere, rezza distillata in forme perfet- fuoco fatuo, o un folletto anelito di fissità. Ma il e soprattutto poeta, in proprio. te da Gottfried Benn. Una poe- delle paludi, rinascevi da suo disagio di francese Dunque sarà anche vero, come sia come L'uomo spaventato, una bolla d'aria mefitica. "disperato, virile, buio e ci ha appena comunicato Ro- invece, fa molto pensare al- Avevi il corpo di un tritone e l'a- tragico" non troverà requie berto Calasso sulla neonata l'"uomo desolato" di Gunter CECILIA MARTINO nima di un folletto" (Addio a nemmeno nell'azione, con l'in- "Adelphiana", che l'editoria Anders, il filosofo del princi- COMUNITÀ Gonzague). Il romanzo del 1931 gresso nella Milice pétainista; (almeno la sua e quella del pio-disperazione, al quale par- MEDIATICHE contempla però anche una ben ammirazione ben maggiore gli grande Kurt Wolff, editore di rebbe essersi cautamente rivol- più generale critica all'attuale destano i nazisti, forse in virtù Kafka e di tanti espressionisti) to l'autore dopo aver fatto in Il sacro e il profano "razza logorata dalla civiltà". Se d'un comune cupio dissolvi che, è un "genere letterario", però a proprio l'esperienza, insieme al delle nuove tribù tecnologiche nel giro di tre anni Drieu aderirà nel caso tedesco, deflagra in una quanto pare questo genere non personaggio principale della Prefazione di ENRICO MENDUNI al fascismo, sarà per averlo giu- catastrofe gigantesca ed epocale ha ancora preso piede suffi- sua Violoncellista, della perdita Collana dicato l'unica risposta possibile ("più l'apocalisse si avvicinava ciente per mandare in soffitta delle Tracce biochiane. alla Germania più essa diventa- Comunicazione e spettacolo /1 a quella decadenza il cui più quelli meno originali, ma in Ma in poesia le ascendenze chiaro sintomo è ai suoi occhi la va la mia patria"). Pagine 152 €10,00 compenso, più collaudati. Co- non sono tutto, e ogni buon diffusione della droga, tentativo ISBN 88-8319-743-7 Arduo è il problema della col- sicché, per verificare il talento autore, dopo essersi scelto la di fuga, verso una sorta di pseu- letterario di Michael Kruger, il BULZONI EDITORE locazione di Nimier. Lo spicca- corrente della tradizione a lui domisticismo nichilistico, da to egotismo, la sentenziosi- lettore italiano non avrà affatto più congeniale, vi aggiunge il SI dice che una cosa - qualsiasi cosa una realtà da molti percepita co- tà esaltata dallo stile coupé, il bisogno di sorbirsi (in tedesco) rivolo della sua vena. Quella - portata all'estremo tramuti nel suo me povera di senso. cinismo e l'ironia ("Désormiè- il massiccio catalogo Hanser e forse più propria a Kruger sta contrario. Probabilmente è ciò che sta le numerose annate di "Akzen- nell'originalità dello sguardo avvenendo oggi nel campo della co- res era suo cugino di terzo gra- municazione dove - fuor di metafora - ell'insieme, Fuoco fatuo non do e suo fidanzato, ugualmente te": per sua fortuna gli basterà da semiologo "che decifra se- l'eccessiva presenza di strumenti per è immune da pecche (un di terzo grado, da quel che ho prendere in mano questa anto- gni e richiami, che impara a comunicare porta in realtà ad un vuoto esempio: il dialogo centrale fra potuto capire") ne fanno un logia delle sue poesie (con testo leggere il mondo, a visionarne che della comunicazione ne priva l'es- Alain e Dubourg è prolisso), ma autore solo in parte riconduci- a fronte) curata e tradotta con le crepe" (Luigi Forte). Uno senza: il contenuto. La smaterializza- bile al filone esistenzialista. Ci partecipe fine esattezza da Lui- sguardo tanto più acuto e pa- zlone che la nuova tecnologia digitale resta un romanzo scritto sapien- ha causato nel campo della circolazio- temente, oltre che di grande at- si limiterà dunque a dire che gi Forte, che a questo modo ziente quanto più la scrittura ne delle informazioni, e non solo quel- tualità. Un filo rosso lo collega a per certi versi la sua meteora, porta al traguardo un'opera di del mondo è scarabocchiata le, si estende infatti anche ai livello so- Le spade, dato alle stampe da attraversando la Quarta Re- diffusione della lirica krugeria- sotto la neve e la polvere, e i ri- ciale offrendo (o infliggendo?) all'uomo Roger Nimier nel 1948, oggi per pubblica e spegnendosi negli na avviata già parecchi anni ad- chiami giungono dalla lingua una dimensione esistenziale in cui la prima volta in versione italia- anni di De Gaulle, simboleggia dietro sull'"Almanacco dello stridula degli uccelli, o dal ron- l'apparenza (l'estetica e la finzione) ac- Specchio". quista, anzi ri-acquista (come nelle tra- na. E certo non solo perché il non facile superamento di zio ostinato di una zanzara che dizionali società primitive, ma con una Massimo Raffaeli, ripercorrendo quello che fu, dopo Vichy e le pretende la sua goccia di san- connotazione più negativa), un ruolo le tappe della vita del protagoni- ferite della guerra civile, il pro- unico appunto che forse gue. predominante. È il risvolto meno grati- sta Francois Sanders, parla d'u- blema della convivenza della si può muovere al libro ri- ficante di una più generale riappropria- Francia con il proprio passato zione tribale dell'esistenza, di cui la na traiettoria che ha "l'inconsi- guarda il titolo. Di notte, tra gli tecnologia digitale è supporto e carne- stenza di un fuoco fatuo", ma recente. alberi, così suonava peraltro fice allo stesso tempo. per una reale aria di famiglia che quello di un ciclo del 1996, non si respira nei due scritti, e che, [email protected] pare all'altezza di Archivi del , l'INDICF

••DEI LIBRI DEL MESEIHL Letterature cedenti, ossia a documentare la stiche all'avvento del nazismo, spiego. C'è chi ha visto nell'alli- Un esistenza franta dalla storia "vita", come recita il sottotitolo, l'acquiescenza di una piccola neamento delle atrocità naziste di Gesine Cresspahl dal 21 ago- borghesia onesta e operosa ma con le purghe staliniane una La memoria e il New York Times sto al 19 dicembre del 1967. Il fi- incline a quel sotterraneo com- condanna radicale del comuni- lo cronologico è sorretto dalle promesso che - nel secondo li- smo, se non una sorta di revi- di Anna Chiarloni notizie del "New York Times", bro - condurrà la madre al sui- sionismo ante litteram. E c'è an- il ventriloquo della narrazione, cidio. Heimatroman, lo defini- che chi, come Marcel Reich-Ra- per usare una felice definizione sce Wolfgang Emmerich: il ro- nitzki in una clamorosa quanto Uwe Johnson vest tedesco disprezza il consu- di Massimo Raffaeli ("Alias", 16 manzo di un paesaggio tedesco ingiusta stroncatura su "Die mismo frenetico, la chiusura in- novembre 2002). Sì, perché Ge- tracciato nel sangue della storia. Zeit" (2 ottobre 1970) ha letto I GIORNI E GLI ANNI timistica nel privato, soprattut- sine è una sua fedele lettrice - il Archivio di uno spatriato in bili- addirittura nei Giorni e gli anni ed. orig. 1970, trad. dal tedesco to lo disgusta quel grottesco fe- romanzo è anzi un'ode al giorna- co sul nulla che ripetu- un romanzo del sangue di Nicola Rasqualetti ticismo automobilistico che è le che, affidabile come una sag- tamente scrive: "Non e della zolla. Sono in- e Delia Angiolini, tra i bersagli di Due punti di vi- gia "zia" descrive il mondo "con ci tornerei a vivere in terpretazioni di como- citazioni di prima mano, com- Germania un'altra vol- do, che tirano l'autore introd. di Michele Ranchetti, sta, il romanzo pubblicato nel 1965. Sono gli anni di Kiesin- menti, foto, riassunti delle pun- ta". Al ritorno in Euro- per la giacca senza co- pp. 454, €28, ger, il cancelliere Cdu compro- tate precedenti, piccoli gioielli pa sceglierà di vivere gliere la complessità Feltrinelli, Milano 2002 messo col nazismo. È il tempo del gusto del racconto". Si capi- in Inghilterra, dove si del testo. Perché John- della militanza cubana di En- sce che Johnson, abituato a una spegnerà - solo - nel- son, che sente nella intentavo tempo fa sul- zensberaer, mentre in Svezia stairipà ingessata non solo dalla l'ejeool. carne "la. colpa tede- - H'" Indice" (2002, n. 6) la Peter Weiss lavora al suo Di- stridula "istitutrice" di cui so- "Chi racconta ora, sca", che è migrato at- bassa qualità della prosa tede- scorso sul Vietnam. Anche pra, ma anche dalle concentra- Gesine? Noi due, non traverso le ideologie sca contemporanea pubblica- Johnson vuol cambiare aria, zioni occidentali alla Springer, senti Johnson?", si leg- delle due Germanie, ta da Feltrinelli. "Ma si vende prendere distanza da un mon- fosse affascinato da quel quoti- ge a pagina 256. Se la voce nar- scrive ormai da un Niemand- come pane - mi fece notare, do che sente asfittico. Nel 1967 diano che con la stessa algida rante è quella della protagonista sland, da una terra di nessuno. cifre alla mano, la nostra valo- si trasferisce con moglie e figlia obiettività scandiva i mesi del e chi ascolta è la piccola Marie, Di qui il suo bisogno di anco- rosa Frau Inge - e solo così a New York, incoraggiato da 1967 nei numeri dei caduti ame- altre voci si affollano nei corsivi rarsi, arrivato a New York, alla riusciamo a mettere in cantiere i Helen Wolff, grande nome del- ricani in Vietnam o nei dati sulla del testo, tra i blocchi di eventi presa diretta, al dettaglio con- grandi autori, vedrà in autun- l'editoria tedesca - Kurt Wolff rivolta dei ghetti neri e sulla re- contrapposti. Sono le parole di creto, a una sorta di etica prag- no...". Promessa mantenuta, e era stato l'editore di Kafka -, pressione dei giovani pacifisti. Il una coscienza etica che incalza, matica che gli chiede di regi- alla grande, perché I giorni e gli emigrata negli Stati Uniti all'av- dilemma tipico di quegli anni tra voci dei vivi e dei morti che rac- strare elementi anche contrad- anni è da novembre in libreria in vento di Hitler. Helen, che mi poesia e letteratura documenta- contano di oggi e di ieri. La dittori di una società poliedrica un'edizione completamente rin- piace qui ricordare come ma- ria è qui felicemente risolto da stessa struttura dialogica rifran- e sfuggente come quella ameri- novata a cominciare dal titolo, e drina dell'"Indice" nell'anno una struttura narrativa che ri- ge l'andamento binario tra pas- cana degli anni sessanta. integrale rispetto a quella curata della sua fondazione, sostiene chiama la tavola sinottica - nel sato tedesco e realtà americana da Bruna Bianchi (Anniversari, le finanze di Johnson affidan- secondo volume Johnson inse- istituendo una serie di corri- è infatti in questo primo 1972). Il libro è infatti corredato dogli la cura di un'antologia di rirà anche un registro dei nomi - spondenze interne. L'acronia il- G volume la miseria dei neri da un'introduzione di Michele autori tedeschi per le scuole procedendo tuttavia per incastri lumina i frammenti di una luce calati nel piombo di un'atavica Ranchetti, una puntuale biogra- americane, e sovrapposizioni oniriche. obliqua: è la tecnica che Han- soggezione, c'è il soldato ameri- fia dell'autore e una nota di De- v Perché i giorni dell'anno sono nah Arendt - alla quale John- cano in Vietnam con la collana lia Angiolini e Nicola Pasqualet- qui che Johnson inizia a anche Gedenktage, giorni della son è legato da profonda amici- di orecchie tagliate ai Vietcong, ti sui problemi della traduzione, Escrivere con una tecnica del memoria, in cui Gesine riper- zia - rileva negli scritti di Benja- c'è infine il fanatismo militarista così accurata da costituire un tutto diversa rispetto a quella corre per la figlia il passato nel min. Certo, questo implica una — quanto attuale si legga a pagi- utile contributo per chiunque si "congetturale" dei romanzi pre- Meclemburgo: le vicende dome- pluralità di interpretazioni. Mi na 169! - della politica estera occupi di questo argomento. statunitense. Ma Johnson conce- de anche spazio ai margini posi- Protagonista di questo primo tivi della vita quotidiana, alla volume degli Jahrestage, la te- cordiale generosità individuale, tralogia che Johnson scrisse tra Vita oltraggiata di Uwe Johnson all'illusione di Gesine, con la sua il 1970 e il 1983 è Gesine Cres- "zia Times" sotto il braccio, di spahl, che conosciamo fin dal "sentirsi a casa". E soprattutto primo romanzo stampato a oc- ato nel 1934 in Pomerania, dopo aver svol- zione. Inoltre il sospetto, oscuro e mai sciolto, c'è il progressivo radicamento cidente da Johnson appena to gli studi in filologia a Lipsia, Uwe John- che Elisabeth appartenga ai servizi segreti gli linguistico della figlia, il suo ri- fuoruscito dalla Ddr, Congettu- son si trasferisce nel 1959 a Berlino ovest. Que- provoca un senso di smarrimento che coinvol- fiuto del mondo europeo fino al- re su Jacob (1959): è la bambina sta doppia appartenenza, questa origine perce- ge la sua stessa concezione di realtà. Testimo- la sintomatica dichiarazione: dell'est che, incalzata dall'Ar- pita come improntata a un'ambiguità originaria, ne, quasi religioso, dei fatti più minuti a lui "Non vorrei vivere in nessun al- mata rossa, era riparata alla fine segna in profondo la sua scrittura che assume le contemporanei - la sua biblioteca conserva tro posto, solo a New York". della guerra nella Germania forme dell'indagine. Il romanzo che gli fa gua- carte geografiche, atlanti, orari ferroviari, infi- Oggi, a trent'anni di distanza, orientale, passando poi a ovest dagnare fama internazionale è Congetture su niti ritagli di giornali locali - non può reggere I giorni e gli anni sembra ribadi- come segretaria della Nato e in- Jakob del 1959, cui segue nel 1961 II terzo libro a quelli che lui stessi definisce "binari" dell'e- re il diritto di una testimonianza fine a New York con la figlia su Achim e nel 1965 Due punti di vista. La com- sistenza. a tutto campo, svincolata da Marie, avuta da Jacob. Qui la posizione degli Anniversari prende l'avvio nel I moti studenteschi, la tragedia del Vietnam e un'appartenenza ideologica. Il ritroviamo appena trentenne, 1970 e si conclude nel 1983, un anno prima del- la sua influenza sulla formazione della sua gene- risultato è una sorta di epico impiegata di una grande banca la morte avvenuta nel 1984. Al 1975 bisogna far razione, l'autonomia di giudizio rispetto alla compendio di fotogrammi dal statunitense. In Gesine s'intra- risalire la lacerazione spirituale dello scrittore Ddr, s'intrecciano fatalmente con lo scacco af- mondo alternati ai ricordi di una vedono tratti dell'itinerario del- causata dalla scoperta di una relazione della mo- fettivo. Il tradimento di Elisabeth è un tradi- coscienza inquieta. Ed è proprio l'autore, uno dei tanti intellet- glie Elisabeth con un agente dei servizi di sicu- mento di carattere storico, universale. Uwe qui, dalle dolorose reminiscenze tuali tedeschi dall'esistenza rezza cecoslovacchi. Johnson trascorre gli ultimi anni della sua vita in di un'anima tedesca, che nasco- franta dalla storia. Oriundo dei Johnson non è in grado di risanare la sua co- Inghilterra, a Sheerness on Sea, mai ricucendo no le pagine migliori. Come territori polacchi del Reich, il scienza: posto di fronte alla frantumazione del lo strappo che, dettaglio per dettaglio, è possi- quella di uno shabbat di settem- padre perso in un campo d'in- principio di fedeltà, abbandona, sostanzial- bile rileggere nell'ultimo volume degli Anniver- bre, nel parco lungo il fiume, in ternamento sovietico, Johnson mente, famiglia e scrittura, che avevano costi- sari, questa sua anomala autobiografia. cui passato e presente, sembrano si forma nella Lipsia di Ulbri- tuito il binomio inscindibile della sua ispira- (C.V.) ricomporsi: "Può darsi mia figlia cht fino al distacco del '59, se- può giocare with yours?" chiede guito al rifiuto di collaborare Mrs. Ferwalter - il numero ta- alla liquidazione politica della tuato sul braccio - a Gesine che funge Gemeinde, un'organizza- parla in tedesco con Marie. E zione religiosa giovanile della forse, avverte Johnson, c'è no- Ddr. Dirà più tardi, riflettendo stalgia di Europa nella sua voce: sui suoi anni di studente inqua- "Sua figlia è tanto composta. Si drato nella Fdj: "Le domande vede che non è americana, che è aumentavano e con loro l'ama- europea" dice l'ebrea rutena nel ra consapevolezza che non ci suo inglese incerto. Le bimbe si fosse nemmeno lecito porle. guardano l'un l'altra diffidenti. Perché la Ddr - severa istitutri- "Ma Mrs. Ferwalter diede l'ordi- ce qual era - puniva anche il ne perentorio: - Go and play ni- minimo dubbio nella sua bontà cely! E allora Rebecca ubbidien- negandoci le sue cure". te prese con sé l'altra bimba a Tuttavia Johnson non si sente andò all'altalena". Come tutti i a casa nella Germania di Bonn, grandi narratori, Johnson usa i malgrado il grande successo segni mutili della storia allargan- presso l'editore Suhrkamp. done il senso, proiettandoli ver- Troppo alto il prezzo da paga- so il futuro. re, ribadirà ancora nel 1981. Lui, ascetico moralista, dell'o- [email protected] N. 1 16 Saggistica letteraria Il secondo volume della grande opera Einaudi sul Romanzo, giunta ora al terzo volume Dalle Etiopiche al feuilletton, da Chrétien a Gertrude Stein di Donata Meneghelli

IL ROMANZO II prefazione di Moretti, in apertu- ta istruzioni per l'uso di Georges storica, l'esperienza europea e tende a ridimensionare il ruolo e LE FORME ra al primo volume, inizi para- Perec, il lettore può avere l'im- poi occidentale che dal Don la portata normativa di quello frasando l'incipit di un famoso pressione di trovarsi di fronte a Chisciotte arriva all'incirca fino che siamo abituati a considerare a cura di Franco Moretti saggio di Roland Barthes ("In- una molteplicità prodigiosa ma agli inizi del Novecento. il nucleo forte del paradigma, pp. XIV-748, €67, numerevoli sono i racconti del anche elusiva, al cui confronto l'apogeo del romanzo: l'Otto- Einaudi, Torino 2002 mondo"), quasi a voler rivendi- la lista provocatoriamente stilata iù che sulle fughe, più che cento e, all'interno dell'Ottocen- care, per il romanzo, lo stesso da Maupassant ci appare quasi Psui fenomeni di dispersione, to, la grande stagione del reali- statuto "internazionale, transto- come un canone coerente e uni- è sul modo in cui quel paradig- smo, simboleggiata dai nomi di el 1888 Guy de Maupas- rico, transculturale" tario; a una nebulosa ma è ricostruito - mettendo in Balzac, Stendhal, Thackeray, sant, dopo aver citato più che in quel saggio di testi in cui la nozio- questione gerarchie acquisite, George Eliot, Dickens, Trollo- di una ventina di titoli, tra coi Barthes attribuiva al ne stessa di roman- scompaginando vecchi rapporti pe, Flaubert, Maupassant, Zola, racconto. zo sembra a tratti dis- i • i ... . Hàrdj. Non che l'Ottocento sia Manon Lescaut, Don Chisciot- cu lorza - ciìe mi seiìlDra impor- te, Le relazioni pericolose, Le I criteri a cui mi ri- solversi. Alla resa dei eluso; ma spesso è osservato nei ferisco sono chiara- conti, però, l'effetto tante riflettere. Una ricostruzio- affinità elettive, Clarissa Har- ne che valorizza Cervantes e l'e- suoi aspetti più atipici (significa- lotoe, Candido, Emilio, Cinq- mente leggibili nel- di lettura decisivo è tiva l'insistenza su Melville tanto l'organizzazione del un altro. L'insieme sperienza settecentesca, reinter- Mars, I tre moschettieri, Papà pretati da Alfonso Berardinelli di Fusillo che di Berardinelli). Goriot, Colomba, Il rosso e il ne- secondo volume, Le degli interventi met- Non che quegli autori manchino forme. Tre mi paiono in un saggio strategico (ma il ro, Mademoiselle de Maupin, No- te in scena la tensio- Settecento è centrale anche in al- all'appello, tutt'altro, molti di lo- tre-Dame de Paris, Salambó, Ma- particolarmente rile- ne irriducibile tra tri saggi, nonché nella scelta del- ro vengono ripetutamente citati, dame Bovary, Adolphe, L'assom- vanti. Intanto, un ta- due movimenti con- le Letture e nell'apparato criti- analizzati, interpellati. Ma forse moir, sfidava critici e lettori a di- glio cronologico che, accoglien- trastanti: le innumerevoli linee co). E che, parallelamente, porta meno di quanto saremmo stati chiarare: "Questo è un romanzo do gli orientamenti storiografici di fuga, che portano alla disper- in primo piano il modernismo: pronti a scommettere. Oppure e quello non lo è". Da allora, non più recenti, ma anche recupe- sione, e la resistenza opposta dal non penso solo ai saggi di Fran- non sono sempre dove ci sarem- ci sono dubbi, la sfida a cui sono rando una linea teorica di im- romanzo. Prototipi, archetipi, cis Mulhern e di Philip Fisher ri- mo aspettati di trovarli, e magari chiamati quei critici e quei letto- pronta bachtiniana, tende a spo- sottogeneri, invenzioni, ibri- spettivamente su Conrad e su compaiono in luoghi inattesi, co- ri si è fatta ancora più difficile. stare indietro o a dilatare quelle dazioni, deformazioni, scarti, Joyce, o ai molti riferimenti con- me nel saggio di Paola Colaiaco- origini del romanzo borghese esperimenti, tentativi impossibi- tenuti in tutta la sezione La scrit- mo, che parla di Dickens, ma di Chissà cosa direbbe oggi Mau- che Ian Watt aveva saldamente li vengono implicitamente o tura del romanzo, ma soprattutto un Dickens riflesso nello spec- passant se avesse tra le mani La collocato tra Sei e Settecento. esplicitamente confrontati, en- alle pagine affascinanti ed ever- chio del suo rapporto con cultura del romanzo e Le forme, Uno sguardo proiettato sulla trano sempre in collisione con sive di Mieke Bai sulla descrizio- Wordsworth. Resta da vedere prime due tappe dell'opera in lunga durata, evidente soprat- un paradigma di riferimento, ne, dove modello e punto di par- cosa succederà nei volumi suc- cinque volumi ideata e coordina- tutto nei due saggi che aprono il per quanto anarchico nelle con- tenza è una pagina di Bosco di cessivi: la partita interpretativa è ta da Franco Moretti per Einau- volume, quello di Massimo Fu- venzioni formali e privo di voca- notte di Djuna Barnes. ancora aperta, per II romanzo e di, dove la scelta metodologica è sillo sui rapporti tra romanzo ed zione unitaria; un paradigma Il disegno complessivo, in- per i suoi lettori. quella di decentrare la nozione epica e il saggio di morfologia che non corrisponde certo a un somma, fa emergere in controlu- di romanzo, di "aprirla" in di- storica di Thomas Pavel, come canone, semmai a un'esperienza ce un paesaggio in parte inedito; [email protected] verse direzioni, sulla base di al- nel primo gruppo di "Letture" cuni criteri di fondo che sosten- (saggi più brevi centrati su sin- gono l'intero impianto e che ser- goli testi), in cui compaiono le vono anche a disegnare un po- Etiopiche, il Conte du Graal, Le tenziale campo di indagine. Scel- Grand Cyrus. Poi, una prospet- Quando si faceva l'italiano ta forse discutibile, probabil- tiva geografica che, anche utiliz- mente inevitabile ma comunque zando gli apporti dei cosiddetti evidente. E sintomatico che la studi postcoloniali, interpreta il di Gian Luigi Beccaria romanzo come fenomeno mon- diale, ubiquo, disseminato, se- i è appena concluso il convegno organizza- quanto Tommaseo fosse personaggio scomo- guendone la diffusione in aree Il terzo volume Sto dal Dipartimento di scienze filologiche e do, repubblicano convinto, dogmatico, spesso spazialmente e culturalmente letterarie della Facoltà di Lettere di Torino, contraddittorio, e mordace, intollerante. Pese- Il piano della "Grande distanti dal baricentro europeo, unitamente alla Facoltà di Lettere di Vercelli e ranno tra l'altro Sull'opera le sue ben note an- Opera" Einaudi II romanzo oppure rintracciando lo svilup- la casa editrice Utet su "La lessicografia a To- tipatie, le sue insofferenze, la misoginia che comprende in tutto cinque po dei generi narrativi e della rino, dal Tommaseo al Battaglia". Si è celebra- serpeggia all'interno delle definizioni: baste- volumi. Dopo La cultura del nozione di fiction nelle tradizio- to il centenario della nascita di Niccolò Tom- rebbe leggere la voce "emancipazione". Tom- romanzo (2001; cfr. "L'Indi- ni nazionali tanto europee che maseo e la conclusione del Grande dizionario maseo si preoccupava di illustrare attraverso il ce", 2002, n. 2) e Le forme, extraeuropee: sono emblemati- della lingua italiana della Utet, il XXI e ultimo dizionario le proprie idee morali e civili, tant'è recensito in queste due pagi- ci, in questo senso, l'ampia rico- volume che ha chiuso un lavoro durato più di vero che molti termini politici e civili entrano ne, esce ora Storia e geografia gnizione di Meenakshi Muk- quarant'anni, sotto la guida prima di Salvato- qui per la prima volta in un vocabolario italia- (pp. X-812, € 67). Seguiran- herjee sulla genealogia del ro- re Battaglia poi di Giorgio Bàrberi no: penso alla voce "comunismo" no Temi, luoghi ed eroi e Le- manzo in India o il saggio di Ato Squarotti. Folte le relazioni, da - ma porta un doppia zioni. Questo terzo volume, Quayson che indaga la categoria Bruni a De Mauro e a Simo croce, cioè parola da Storia e geografia - ancora di realismo magico in Kafka, ne, da Angelo Stella a Pie evitare, e morta - o alla strutturato alternando saggi, Màrquez, Rushdie, Okri. Infine, ro Beltrami, Carla Ma- voce "positivismo", tut- "letture" e "apparati criti- un "partito preso" sociologico rello, Ester De Fort, te e due accompagnate ci" -, conferma l'impostazio- - attento agli scambi tra lettera- Massimo Fanfani e da definizioni umorali. ne pluralistica e multicultu- tura "alta" e letteratura di con- Claudio Marazzini. Vi- Come già nel Gheràr- rale dell'opera: il romanzo sumo, ai rapporti tra romanzo, vacissimo l'intervento dini di Voci e manie- come forma millenaria e considerato come fatto culturale degli scrittori, che da re... ecc., 1838-41, fa "planetaria" che si declina in e non solo estetico, e forme nar- Starnone ad Arbasino, da il suo ingresso nelle molteplici forme locali e sto- rative popolari - che si concre- Sanguineti a Pariani, da Vas- pagine del vocabo- riche (la "costellazione se- tizza nella meticolosa esplora- salli a Bartezzaghi e Givone hanno estratto lario del Tommaseo l'abitudine, mantica narrativa": dal my- zione dei territori della paralet- e commentato le "loro parole" e i dizionari del- ripresa anche dal Fanfani, di inserire frequenti thos greco al midrash ebrai- teratura compiuta da Daniel la lingua italiana (Vassalli ha proposto "scostu- considerazioni personali, citazioni scherzose, co, dal xiaoshuo cinese al Couégnas, nei saggi di Antonio mato" e "impunito", di singolare rilievo nel pa- ironiche o maliziose all'interno delle voci). Faeti, Beatriz Sarlo, Jeffrey qissa arabo, dal monogatari norama politico odierno). Comunque, arriva a Torino, si sistema in via giapponese al povest' russo). Brooks; o, ancora, nella lettura dei Misteri di Parigi proposta da Al tipografo-editore Giuseppe Pomba, il Vanchiglia, casa Antonelli (la famosa "fetta di Tra i collaboratori, segna- Paolo Tortonese. fondatore della Utet, risale come si sa l'iniziati- polenta"): abiterà poi in via Dora grossa 22, al liamo: Stefano Levi della va del vocabolario del Tommaseo. Se ne con- quarto piano, e dal maggio 1856, in via Due Torre, Maurizio Bettini, Dalle Etiopiche al roman-feuil- cepisce il disegno nel 1856, le prime dispense Bastioni 101, ancora al quarto piano, sempre Gioia Paradisi, Adriana Bo- letton, da Chrétien de Troyes a appaiono nel 1861, tutta l'opera sarà poi com- in camere modeste. Deve, dicevo, tutto al scaro, Abdelfattah Kilito, Ben Okri, da Flaubert a Ian Fle- pletata in un tempo relativamente breve, nel Pomba, al Pomba è legata la vicenda del voca- Piero Boitani, Maria Di Sal- ming, dai romances eroici di Ma- 1879. Tommaseo era arrivato in Piemonte nel bolario, a questo abile e fortunato imprendito- vo, Alberto Asor Rosa, deleine de Scudéry al realismo 1854. Cavour gli aveva concesso il passaporto re della cultura popolare, che coraggiosamen- Giovanni Ragone, Alessan- socialista, da Richardson e Jane d'entrata dopo che Tommaseo, per parte sua, te dà vita alla più grande impresa lessicografi- dro Portelli, Pier Luigi Austen fino a testi novecente- aveva dichiarato di essere intenzionato a non Crovetto, Seamus Deane, schi dallo statuto indecidibile "spoliticare in nessuna maniera" (è ben noto Donata Meneghelli ed Eral- come Locus Solus di Raymond do Affinati. Roussel, C'era una volta gli ame- ricani di Gertrude Stein o La vi- N. 1 17 Saggistica letteraria fine del romanzo e tutte le speri- Fielding, Scott, Dostoevskij, romance, complicata dagli usi Qualche dubbio, qualche domanda mentazioni avanguardistiche Rousseau, Sterne (20 citazioni). antichi e medievali della famiglia che hanno cercato di dissolverlo di termini connessa con roman- Ma il romanzo cos'è? dall'interno. Ha avuto, quindi, chi, come me, sente come ce, ulteriormente complicata le sue buone e robuste ragioni Aun peso e un problema le dalla sovrapposizione tra novel- di Remo Ceserani Franco Moretti, e anche buon complessità, le contraddizioni, la, Novelle e novel, dalla incerta fiuto, a lanciare questa impresa le infinite varietà della fenome- distinzione fra novella e raccon- ambiziosa, di cui non conosco nologia delle produzioni narrati- to, forme lunghe e forme brevi? el 1877, quando si era ormai riformata, che imponga una dieta l'eguale nel mondo. Prudente- ve del passato nel loro storico di- Davvero possiamo semplificare Nentrati nell'ultimo quarto frugale di statistiche e un duro mente, erigendo il monumento, spiegarsi, le proposte di Moretti questa situazione così intricata e del "secolo del romanzo", il pro- letto di problemi matematici, per ha provveduto a far posto anche riescono al tempo stesso geniali ricondurre l'ampia fenonemolo- fessor Noah Potter, presidente la guarigione di simili esseri uma- a tutte le proposte e sperimenta- e illuminanti, ma anche un po' gia delle narrazioni sotto la cate- dell'Università di Yale, dava an- ni, svuotati e semi-dementi". zioni antiromanzesche, a tutti gli inquietanti, perché generatrici di goria dominante del romanzo? cora voce, in un libro sull'educa- Una citazione come questa svuotamenti parodici, a tutte le dubbio e tormenti. Di fronte ai Quando facciamo cominciare zione dei giovani, agli antichi pre- probabilmente non sorprenderà volgarizzazioni commerciali, a bei volumi della nuova grande davvero la storia gloriosa del ro- giudizi contro i pericoli rappre- uno studioso come Walter Siti, il tutti gli asservimenti ideologici a opera Einaudi non posso che manzo, dalla fioritura inglese del sentati per gli adolescenti dalla quale nel primo volu- cui il romanzo, nella esprimere la mia ammirazione Settecento o, andando all'indie- lettura di romanzi, con espressio- me della grande opera sua storia secolare, è per la sua capacità di convoglia- tro, da Cervantes, da Ariosto, da ni in cui si avverte, dietro le me- diretta da Franco Mo- stato sottoposto. Mo- re energie da parte di specialisti Petronio, da Omero? (Massimo tafore dietologiche e alimentari, retti Il romanzo, ha retti ha, nell'imposta- di tutto il mondo, di combinarle Fusillo, in un bellissimo saggio qualche più profonda preoccu- scritto un bel saggio re il piano della rico- insieme in un disegno generale nel secondo volume, demolisce pazione per lo scatenamento in- proprio sulla storia se- struzione storica, cer- ampio e, per quanto si può in- alcune vecchie certezze su Ome- controllato delle pulsioni sessua- colare dei pregiudi- cato di applicare la tuire dai due volumi sinora usci- ro e, seguendo un suo affasci- li: "Il lettore di soli romanzi, so- zi e sospetti contro la stessa strategia di as- ti, anche abbastanza completo e nante percorso secolare, conclu- prattutto se ne legge molti, divie- lettura dei romanzi, sorbimento delle teo- comprensivo. E devo dire che de con un'analisi ravvicinata di ne in breve tempo un intellettua- ma forse sorprenderà rie e pratiche dissolvi- mi piace molto l'idea di alterna- uno dei più recenti tentativi di le 'voluttuoso', con deboli capa- molti degli autori degli trici messa in atto sto- re saggi che illuminano un pro- opera-mondo: Underworld di cità di giudizio, memoria erratica, altri saggi, tutti impe- ricamente dal roman- blema, una tradizione, una for- DeLillo; Margaret Doody, nella e un bisogno morboso di sempre gnati, sotto la guida forte ed en- zo stesso. E però ha anche po- ma narrativa, saggi quindi di ta- sua provocatoria Prue History of nuovi eccitanti. (...) Un invetera- tusiastica di Franco Moretti, a sto, a sostegno centrale e por- glio ampio, a documenti di tipo the Novel, Rutgers University to lettore di romanzi diviene rapi- erigere, proprio al romanzo, e so- tante del monumento, il nucleo materiale, sulle vicissitudini sto- Press, 1996, propone una linea damente un depravato della lette- prattutto ai grandi romanzi della potente e decisivo della grande riche della produzione di ro- storica ancora diversa, incentra- ratura, e ciò può avvenire in età modernità, un vero e grandioso tradizione del romanzo moder- manzi, e ad analisi ravvicinate di ta sui romanzi greci). Come ve- assai precoce. Capita talvolta che monumento collettivo. no europeo. Un regesto dei ro- singoli testi (che vanno a costi- diamo l'attuale situazione, l'im- un giovane diciassettenne si tra- manzieri più citati nel volume tuire una piccola biblioteca idea- provvisa rinascita delle tante for- sformi quasi in un idiota intellet- erto il romanzo, a dispetto sulle Forme, dà come risultato le di romanzi, messa sotto la pro- me romanzesche nell'epoca tuale o in un essere smidollato ed Cdi tanti secolari sospetti, questo piccolo canone, che rap- tezione simbolica, e credo signi- postmoderna? effeminato a forza di nutrirsi sol- continua ad avere un posto cen- presenta i gusti prevalenti nelle- ficativa, dei due romanzi a cui Ripensando ai pregiudizi e so- tanto di quelle sciacquature debi- trale e dominante nella nostra quipe einaudiana: Dickens (43 rinviano le illustrazioni in coper- spetti esemplificati dalla stolida litanti o di quegli stimolanti vele- società, dimostra una vitalità citazioni), Proust, Goethe, Cer- tina: il Don Chisciotte nel primo dichiarazione del presidente nosi che sono venduti sotto for- straordinaria rispetto ad altri ge- vantes (dichiarato esplicitamen- volume, il Moby Dick nel secon- Porter di Yale, mi viene un'ulti- ma di storie e romanzi. C'è biso- neri di scrittura, ha saputo as- te da Franco Fido "padre delle do, piccole opere-mondo, o pic- ma domanda: come mai la situa- gno di un forte programma edu- sorbire, rinvigorendosene, tutte forme narrative"), Conrad, Joy- coli modelli ideali di forma, o zione oggi è talmente rovesciata cativo, in una scuola letteraria le dichiarazioni dottrinarie sulla ce, Balzac, Richardson, Tolstoj, anti-forma, romanzesca). che molti di noi pensano che il Moretti riesce a tenere insieme romanzo, o meglio la finzione, la e a dare un senso unitario alla narratività possa avere un ruolo molteplicità delle prospettive of- essenziale nella corretta formu- campo delle case editrici, l'Utet, la Loescher, ferte dai suoi collaboratori per- lazione di problemi filosofici Paravia (dal Palazzi al De Mauro). ché ha un'idea forte: il romanzo è fondamentali, ma anche nella ca dell'Ottocento affidandone composizione e Imprese che curiosamente (ma non tanto) il genere dominante della cultura stesura di progetti educativi al- direzione all'uomo che nel "popolo" vedeva la sono nate in Piemonte, regione linguistica- letteraria della modernità, il ro- l'altezza dei tempi? • fonte ispiratrice della lingua. Già nel Vocabo- mente marginale rispetto alla centralità di Fi- manzo ha toccato i massimi verti- lario dei sinonimi, esce Firenze 1830, poi Mi- renze, regione in cui l'italiano era stato consi- ci di coscienza di sé e di creazio- lano 1833, l'attenzione di Tommaseo si era derato un elemento estraneo, da conquistarsi a ne di artifici formali e di capacità spostata verso l'ambito della lingua d'uso. Pre- forza. di rappresentazione della realtà MUTUIMI stava molta attenzione alle cose, a quella parte Ma è una lunga storia, a Torino c'era in ge- nell'Ottocento, il romanzo nella di lingua che faticosamente era entrata nel vo- stazione un mondo imprenditoriale già moder- sua molteplicità e flessibilità di ASTROLABIO cabolario già alla fine del Settecento, alle "vo- forme e strutture è stato "la pri- no (il Pomba, notate bene, nel promemoria ci- Arnaud Desjardins ci esprimenti oggetti corporei", e appartenen- tato al sig. Tommaseo scrive in risposta, in da- ma forma simbolica davvero ti allo stile familiare. Tommaseo, è vero, era mondiale" (Moretti lo dichiara in PER UNA MORTE ta 12 maggio 1857, che intende ammettere SENZA PAURA sostenitore della soluzione toscana della lingua "tutta la terminologia tecnica industriale, della una concisa, pregnante introdu- viva (si nota tra le "Norme" indicate dal Sig. quale mancano quasi totalmente i nostri voca- zione al primo volume). Senza la piena accettazione Tommaseo per la compilazione del Nuovo Di- bolari, terminologia che serve ad indicare pa- Chi, come me, ha meno cer- della morte zionario della lingua italiana, note inedite che non può esistere recchie migliaia di oggetti per così dire creati in tezze e meno capacità di visioni una vita vissuta pienamente la Utet ha stampato in occasione del conve- questi ultimi 20 anni dalla Meccanica, dalla In- storiografiche unitarie e riassun- • gno, un: "Avere un toscano da interrogare nei dustria applicata al vapore, le tive, continua a essere assillato casi dubbi"), ed era insieme osse- strade ferrate, ingegni, ordigni dai dubbi. Del resto basta legge- Jacques-Alain Miller quente ai modelli lette di macchine, strumenti e in- re gli stessi contributi raccolti in LETTERE ALL'OPINIONE rari, intriso di cultu- finiti oggetti che questi volumi, alcuni dei quali ILLUMINATA ra classicistico-uma- sono nella bocca (non tutti, se mi è consentito di Provocatorio, feroce, spassoso, nistica, ma nello stes- degl'ingegneri, dei tec- dirlo) sono di notevolissimo pre- Miller chiama tutto il mondo so tempo permeato nici, degli operai, ed in gio; basta leggerli non per co- della cultura a discutere sulla riunificazione dai contenuti e dai jfilwk nessun nostro vocabola- gliere il disegno unitario che li della psicoanalisi principi della cultura ™ Jfc rio"). Sono intenti molto sottende e che rinvia al commit- • romantica, tra i quali indicativi, ci riportano al tente e all'estensore del progetto il concetto che dice- mondo del lavoro, ancora complessivo, ma per rilevarne Andrew Horvey vo di lingua come creazione "popolare". Cen- a quel Giacinto Carena di Carmagnola, l'auto- tutte le potenziali discordanze e SULLE ORME DI DIO trale infine la nozione risorgimentale dell'u- re del famoso Prontuario di vocaboli attinenti forze centrifughe, e si avrà la Cinquemila anni nità linguistica come premessa dell'unità civile alle arti e ai mestieri). conferma dei dubbi e ci si sen- di misticismo indiano e sociale della nazione. E Torino era infine la città in cui era nata e si tirà crescere dentro una quantità La bellezza sublime Il convegno ha celebrato, insieme e intorno a consolidava l'idea di nazione ("La lingua - ave- di domande. gli slanci lirici e appassionati Tommaseo, una Torino centro tra i più impor- va scritto Galeani Napione in Dell'uso e dei pre- Ne faccio solo alcune. Il ro- della tradizione mistica più antica al mondo tanti d'Italia per imprese lessicografiche d'ec- gi della lingua italiana - è uno de' più forti vin- manzo è un genere letterario o * cellenza, e da tre secoli almeno: penso anche ai coli che stringa alla Patria". L'editore, nella non piuttosto un grande conte- grandi e piccoli dizionari dialettali piemontesi presentazione che fa del vocabolario del Tom- nitore, che accoglie senza troppe Shunryu Suzuki-noshi dell'Ottocento, penso al Carena, ai dizionari maseo in data Torino 15 giugno 1861, cita pro- preclusioni tanti generi diversi, o RAMI D'ACQUA delle lingue classiche (Gian Franco Gianotti ci prio questa frase del Napione, perché non a ca- meglio tanti modi diversi di rap- SCORRONO NELL'OMBRA ha parlato con arguzia e dottrina di Tommaso so il Vocabolario guardava all'unità politica ap- presentazione, invenzione, scrit- Commento zen al Sandolcai Vallauri, Diego Marconi del "Vocabolario di pena raggiunta, appariva come il frutto di un tura, così diversi da sfuggire alle Il testamento spirituale Torino"), penso alla tradizione lessicografica grande scrittore-filologo romantico capace di classificazioni narratologiche e di un grande protagonista torinese continuata nel secolo scorso coi dizio- offrire all'Italia unita un bilancio globale della alle mappature storiografiche, dell'incontro fra lo zen nari dell'uso, alla fervida attività in questo nostra storia linguistica preunitaria. anche le più ampie? Come risol- e la moderna cultura occidentale viamo, nelle lingue diverse dal- l'inglese, la forte dicotomia fra la tradizione del novel e quella del ASTRAI ARIA N. 1 18 Saggistica letteraria Come è bello zione cronologica abbastanza lettera familiare in cui il poeta chi, la varietas nell'imitazione è Parlamento, suscettibili sosteni- larga, tale da potere includere a rimprovera all'ombra del suo sconsigliata. Occorre puntare tori del primato della regalità; monte Petrarca e a valle i collegi idolo di avere rinunciato, per ri- su un solo modello di bellezza, dall'altra i reverendi padri, che, Cicerone gesuitici del Seicento. Questa tornare alla politica, "alla quiete quello rappresentato appunto tornati a Parigi nel 1604 dopo periodizzazione è tutt'altro che che si addiceva alla tua età, alla da Cicerone: meno però dal Ci- esserne stati espulsi per dieci di Francesco Fiorentino scontata e non ha mancato di su- tua posizione, al tuo destino". cerone oratore (giudicato verbo- anni, per fugare i sospetti sulla scitare polemiche. Infatti Fuma- Fumaroli commenta questa de- sior) quanto piuttosto dal prosa- loro fedeltà alla corona, si impe- roli salda al Rinascimento da precazione come "un estremo tore delle lettere dal genus hu- gnano oltre misura nella sua Marc Fumaroli una parte ciò che abitualmente moto di ripulsa del chierico me- mile (una predilezione analoga esaltazione. Da una parte gli Ar- chiamiamo Umanesimo, enfatiz- dioevale dinanzi a un modello L'ETÀ DELL'ELOQUENZA mostrerà Muret). Un Cicerone nauld, i Pasquier, gli austeri zando così la rottura con la ci- d'uomo antichissimo e insieme atticista e non asiano, esempio parlamentari, dall'altra i predi- RETORICA E "RES LITERARIA" viltà medioevale, dall'altra quel del tutto nuovo, quello dell'Ora- di uno stile che sarà idealizzato catori dei grandi collegi: quello DAL RINASCIMENTO ALLE SOGLIE fenomeno culturale complesso e tore che fonda sul prestigio della anche dal classicismo francese della Casa Professa, ove si colti- DELL'EPOCA CLASSICA discusso che nel Novecento si è parola il potere che esercita al del secolo successivo. vava lo studio delle litterae hu- ed. orig. 1980, trad. dal francese chiamato barocco. Le diverse presente nella Città e la sua gloria Bembo, Castiglione, la cultu- maniores e dell'arte oratoria e tendenze letterarie che si sono di Emma Bas, Margherita Botto futura nella storia". L'eloquen- ra della Roma di Giulio II e di quello di Clermont nel quartiere scontrate nel Seicento, agli occhi za, nella concezione ciceroniana Leone X propongono una ver- e Graziella Cillario, latino, che in concorrenza con la dello storiografo dell'eloquenza (specialmente nel de Oratore), è sione estetica dell'eloquenza co- vicina Sorbona privilegiava in- pp. 843, €60, costituiscono infatti le propaggi- infatti "connessione di ogni sape- me renovatio litterarum che vece l'erudizione. Adelphi, Milano 2002 ni naturali della cultura rinasci- re e di ogni virtù con un eloquio sembra gettare le basi del mo- Questi due gruppi contrappo- mentale. Per lui, insomma, se c'è che li renda operanti nella so- derno concetto di letteratura. sti che si contendono il primato uando apparve, nel 1980, una cesura forte tra medioevo ed cietà". Investendo l'estetica, l'eti- D'altra parte, diffidente verso nella cultura francese sviluppano QL'età dell'eloquenza di età moderna (cesura spesso atte- ca sociale e la religione, il dibatti- questa posizione che rischiava due modelli di eloquenza alter- Marc Fumaroli, che nell'edi- nuata, se non negata, dai medie- to sul modello ciceroniano si po- di rendere autonomo il bello dal nativi. Da una parte i predicatori zione italiana pur mutilata visti), non c'è quella rottura che ne dunque al centro della cultura contenuto morale, Erasmo au- gesuiti praticano una retorica dell' importante introduzione gli studiosi del barocco lettera- rinascimentale. spica invece una renovatio spiri- dell'amplificazione e dell'imma- conta più di ottocento pagi- rio, ma anche epistemologi come tus, privilegiando autori ginazione che si basa so- ne, segnò una svolta decisiva Foucault, individuavano all'ori- ià nel primo Cinquecento come Seneca e Lucano prattutto suB'ekphrasis, gine della cultura seicentesca. negli studi letterari europei. Gsi scontrano due posizioni che avevano combattu- cioè sulla descrizione Non solo rivelava nuove strade, Come Aristotele, campione destinate periodicamente a ri- to le tendenze sofistiche animata di quadri natu- oggi - dopo più di vent'anni - della filosofia, era stato riferimen- presentarsi. Polemizzando con in nome di una morale rali: la loro è una retori- to costante per la Scolastica, il giustamente affollate, ma segna- l'innatismo di Pico, secondo il filosofica. L'eloquenza ca delle "pitture" con le grande protagonista di questa lava anche la fine di una stagione quale ci si doveva ispirare al per Erasmo deve essere quali riescono a rispec- nuova lunga stagione della civiltà proprio ingenium, Pietro Bem- cristiana: il contenuto della critica. Dopo circa un ven- chiare la multiforme re- europea è Cicerone, campione bo proponeva di ricercare il bel- gli pare imprescindibile. tennio strutturalista, proponeva altà terrena al fine di dell'eloquenza antica. Il suo culto lo fitori di sé, in esempi illustri. Coerentemente egli ri- mostrarne l'intrinseca il- una rinnovata metodologia stori- inizia con Petrarca, il quale si po- Che mediocri (e pigri) portasse- fiuta di accettare una lusorietà di fronte a Dio. cista che si riallacciava alla più il- ne subito il problema, che resterà ro dentro di loro un'idea perso- volta per tutte un solo modello La loro eloquenza asiana insiste lustre tradizione francese, quella a lungo cruciale, della compatibi- nale di bello, non gli appariva in quanto la scelta stilistica deve sui colores, sugli affetti, la com- che va da Sainte-Beuve a Béni- lità tra l'assunzione di un model- importante: "Che scrivano libri, piegarsi all'effetto pedagogico e mozione, la meraviglia e si rivol- chou. lo e l'indipendenza da esso. Ma la che dormano o stiano svegli, morale che il discorso si ripro- ge al pubblico mondano che da L'età dell'eloquenza annun- riscoperta petrarchesca di Cice- non me ne importa nulla". L'i- mette. essa è sedotto e convinto. Dall'al- ziata dal titolo del volume è il Ri- rone non è esente da contraddi- dea di Bello risiede solo in po- Il sacco di Roma (1527) e il tra i gallicani, spesso provenienti nascimento, inteso in un'acce- zione, come testimonia la famosa chi autori. Ma, per quanto po- supplizio a Parigi di Dolet da famiglie di magistrati, pratica- (1546), che nei suoi scritti aveva no invece uno stile attico, orien- accentuato l'autonomia della tato verso la scrittura più che l'o- bellezza letteraria, segnano la fi- ralità, fondato sull'erudizione e il ne di questo primo revival cice- giudizio, insofferente verso il vir- Balzac paladino dei gesuiti roniano. Si apre la fase della tuosismo retorico sentito alla Riforma protestante e di quella stregua di inutile esibizionismo di Mariolina Bertini cattolica. Più minacciosa dell'i- awocatizio, irrilevante nella ri- ronia erasmiana, si scatena con- cerca della verità. tro i discepoli di Cicerone la rea- Queste due retoriche si scon- Honoré de Balzac senza alcuno scopo politico immediato e senza zione dell'Inquisizione cattolica trano e alla fine quella attica, gal- alcuna presa di posizione estrema, l'autore vi au- e del dogmatismo protestante, licana, riesce a prevalere grazie STORIA IMPARZIALE DEI GESUITI spicava un clima di tolleranza per la Compagnia che non sopportano la sostanzia- alla capacità di corrispondere ed. orig. 1824, trad. dal francese di G. Morsani, di Gesù, della quale ammirava la tradizione pe- le laicità dell'arte dell'eloquenza. meglio alla nuova politica cultu- prefaz. di Michele Ranchetti, dagogica e "gli eminenti servigi resi alle scienze e Fino al pontificato di Pio TV Me- rale inaugurata da Richelieu, al pp. 113, € 13, Medusa, Milano 2002 alle arti". Come ha sottolineato il più autorevole dici, agli umanisti non resta che gusto più maturo della corte specialista del Balzac meno canonico, Roland rifugiarsi a Padova e a Venezia, francese, alle esigenze di una Chollet, il futuro romanziere coglieva l'occasione dove intanto è tornato Bembo. nuova generazione di letterati. Honoré de Balzac per abbordare due temi che gli stavano partico- Poi finalmente nella chiesa tri- Ispirerà a fine secolo lo stile del IL CAPOLAVORO SCONOSCIUTO larmente a cuore: da un lato la necessità di un dentina, a scapito degli spirituali- classicismo francese. La rico- PIERRE GRASSOU crudo e razionale realismo politico, dall'altro sti (soprattutto spagnoli) che au- struzione dei caratteri e delle fa- l'ammirazione per il dispiegarsi della volontà e spicavano un ritorno alla scola- si di questo scontro costituisce ed. orig. 1837 e 1839, a cura di Giovanni Greco dell'energia. Sono proprio questi temi che ci con- stica medioevale, grazie soprat- uno dei momenti più avvincenti e Davide Monda, testo francese a fronte, sentono di scorgere in trasparenza, dietro l'ano- tutto a Carlo Borromeo, preval- del volume. pp. 214, €9,50, Rizzoli, Milano 2002 nimo polemista del 1824, il creatore di Vautrin e gono i teologi che riconoscono la l'autore di memorabili pagine a venire su Cateri- legittimità dell'oratoria cristiana, A differenza degli altri critici na de' Medici, su Marat, su Robespierre. ispirata ai padri della chiesa. Nel- che hanno affrontato que- 1 1824 è un anno importante e piuttosto A differenza della Storia imparziale dei Gesui- la loro prospettiva è possibile ste questioni (incluso Jean Rous- misterioso nella giovinezza di Balzac. Ri- ti, il Capolavoro sconosciuto non è una novità per trovare un compromesso con gli set, maestro della critica del No- nunciando momentaneamente (la rinuncia il pubblico italiano: ricordiamo, tra le più recen- umanisti ciceroniani: compro- vecento, da poco scomparso), durerà cinque anni) alla vocazione di ro- ti, l'edizione Passigli del 1995. Per la prima vol- messo tuttavia sempre precario, per descrivere stili, retoriche e manziere, il futuro autore della Commedia ta, però, i curatori di questa preziosa edizionci- sospeso com'è tra la necessità poetiche seicentesche Fumaroli umana collabora allora a un giornale di orienta- na hanno corredato il testo di note e vi hanno dell'eloquenza per la predicazio- non ricorre a categorie estetiche mento liberale - il "Feuilleton littéraire" -, ma aggiunto un'esauriente antologia di interpreta- ne e il sospetto per la retorica, ar- postume, quali appunto quella al tempo stesso redige in forma anonima due zioni critiche, commenti e testimonianze di arti- te per eccellenza pagana. Questa novecentesca di barocco. Prefe- pamphlets apparentemente d'ispirazione reazio- sti e scrittori. Grazie a questi apparati, la para- svolta, a partire da fine Cinque- risce termini e concetti operanti naria, il primo a favore del ristabilimento del di- bola del geniale pittore secentesco Frenhofer, cento, apre la strada a una secon- già all'epoca, come, primi fra ritto di primogenitura, il secondo in difesa dei che finisce per tradire e sfigurare la propria ope- da rinascita ciceroniana, a cui tutti, asianesimo e atticismo. La Gesuiti. ra volendone portare la perfezione rappresenta- contribuiscono soprattutto i pa- sua storiografia è immanente. E E questo secondo testo che ora arriva, per la tiva al di là dell'umano, svela al lettore tutte le dri gesuiti, che sono i veri prota- questa scelta metodologica mi prima volta, nelle librerie italiane, con una prefa- proprie implicazioni e si afferma come enigma- gonisti del volume di Fumaroli. pare contribuisca, oltre che al zione di Michele Ranchetti che ne storicizza le in- tica profezia del destino dell'artista moderno. La penetrazione della Com- valore ermeneutico dello studio tenzioni apologetiche e le lacune dottrinali. Se il Una scelta brillante e inconsueta dei curatori ha pagnia fu particolarmente diffi- che illumina un passaggio essen- pamphlet a favore del diritto di primogenitura affiancato al Capolavoro sconosciuto, scritto da cile in Francia dove la tradizio- ziale della cultura europea, an- era certamente un'opera su commissione, conce- Balzac nel 1831 e rielaborato nel 1837, Pierre ne religiosa nazionale, gallicana, che alla sua capacità di far rivi- pita negli ambienti dell'opposizione liberale allo Grassou, del 1839: un racconto nel quale si in- la respingeva come agente del vere vicende e persone: capacità scopo di gridare poi allo scandalo davanti alle sue contrano il Balzac realista, attento ai gusti pitto- potere spagnolo e della supre- fondata su un'arte dell'esposi- tesi provocatoriamente ultraconservatrici, diver- rici kitsch dei commercianti arricchiti, e il Bal- mazia papale. Ma è proprio ol- zione, un'eloquenza, che inten- so è il caso della Storia imparziale dei Gesuiti-, zac umorista più fantasioso e paradossale. tralpe che si svolge lo scontro de non solo convincere ma an- decisivo per le sorti della cultu- che sedurre il lettore. ra europea. Da una parte la chiesa gallicana, la Sorbona, il [email protected] Storia blica federale. Anche qui si regi- Difficili eredità stra un'attitudine comune: il rife- Uno sguardo retrospettivo rimento alle esperienze totalitarie Mio papà era nazista della Repubblica democratica Ricordate il Pei? viene utilizzato per bloccare in- di Maddalena Rusconi terrogazioni non gradite sul pro- prio ruolo nel nazionalsocialismo. di Aldo Agosti

volumi presentati in questo esemplare), con una narrazione er quanto riguarda l'ultimo Vittorio Foa, Miriam Mafai re, proprio nelle pagine di Ma- articolo rientrano nella produ- I meno spontanea, più rituale. Pvolume presentato, Ich muss Alfredo Reichlin fai, che Riccardo Lombardi, zione tedesca, di qualità e tipolo- doch meinen Vater lieben, oder?, nella famosa "notte di San Gre- gia assai eterogenea, sul proces- l curatore di Opa war kein Na- il testo è il frutto di un'intervista IL SILENZIO gorio", "impose la rottura delle so di confronto con il passato Izi, Harald Walzer, ha condot- della durata di due giorni con- DEI COMUNISTI trattative [con la De] e poi la nazionalsocialista: si passa dalla to, insieme a un gruppo di ricer- dotta da Matthias Kessler con la pp. 105, € 10,50, scissione [del Psiup]": che in- documentazione dei processi ca, interviste a nonni, genitori e figlia di Amon Gòth, Monika Einaudi, Torino 2002 vece incontrò la ferma opposi- giudiziari, ai saggi di ricerca sto- figli dello stesso nucleo famiglia- Gòth. Il padre è assurto a sim- zione di Lombardi; oppu- rica, ai testi di indagine psicolo- re sui ricordi del periodo nazio- bolo della tragica disumanità re (ibidem) che lo stesso Psiup gica, alle opere di divulgazione nalsocialista. In questo caso so- nazista in particolare grazie al avvero i milioni di italiani (quanta disinformazione e generica. I lavori di Lebert, Wal- no stati volutamente esclusi i pa- film di Steven Spielberg Schind- che si dicevano comunisti quanti preconcetti circolano su zer e Kessler hanno in comune renti di "celebrità". Il gruppo ha ler's List. Come comandante D"stanno in gran parte in silen- questo povero partito, che pure un focus esplicito sulla percezio- intervistato 142 membri di 40 fa- del lager di Plaszov (presso zio" e "il loro passato è cancel- non ha lasciato un'eredità solo ne del vissuto nazionalsocialista miglie, per un totale di 2500 rac- Cracovia), si dice che abbia fu- lato nella memoria"? Questa è negativa nella storia della sini- in ambito familiare. In tutti i tre conti. I partecipanti sono stati cilato personalmente 500 ebrei. l'opinione che si è formata Vit- stra italiana!) "verrà definito i testi sono i figli e i nipoti di na- prima intervistati singolarmente, Nel 1946 venne condannato a torio Foa, che la esprimeva già 'carrista' per il sostegno che zisti più o meno eminenti a in- poi collettivamente. morte da un tribunale polacco e nel 1995, e la ripete oggi diede all'Urss nel corso dell'in- terpretare e mediare l'eredità L'obiettivo del lavoro è analiz- impiccato. con forza, ammettendo vasione di Praga del 1968": nazionalsocialista di genitori e zare le modalità con cui avviene Il tentativo di Kessler è quello di sentire "acutamente, un'invasione che inve- nonni. la storicizzazione dei ruoli svolti di far parlare Monika Gòth di sé quasi come un'ossessio- ce condannò, sebbene dai familiari durante il Terzo Rei- e dei propri genitori, con intenti ne, questo silenzio". C'è II (k-i «timtnisri meno duramente del li autori di Denn du tràgst ch. Contrariamente a quello che quasi terapeutici. Nata nel 1945, forse qualche aspetto di Pei ("carrista" era det- Gmeinen Namen, Norbert e si è a lungo creduto, U periodo Monika Gòth è il frutto di una esagerazione in questo ta invece quella parte Stephan Lebert, sono padre e nazionalsocialista e la guerra non relazione tra il comandante e giudizio. Non passa pra- della sinistra del Psi figlio, entrambi giornalisti. L'i- sono temi tabù in famiglia, e i Ruth Irene Kalder. La donna, at- ticamente mese - basta che nel 1956 giustificò niziativa del libro nasce da racconti vertono soprattutto su trice, diventa segretaria nella scorrere le annate del- l'intervento sovietico Stephan Lebert, che riprende e esperienze di vita quotidiana. fabbrica di Schindler. Conosciu- l'"Indice" per renderse- in Ungheria). amplia un progetto del padre Emerge però una tendenza a to Amon Gòth, si trasferisce nel- ne conto - che non esca Ma la memoria (più degli anni sessanta: intervistare estrapolare singoli momenti che la villa ai confini del campo. Se- qualche libro di memo- del proprio vissuto che i figli di nazisti eminenti per ca- condo i racconti fatti alla figlia, rialistica di dirigenti o dei fatti storici) è an- pire non solo il rapporto con un conduce una vita di privilegi, an- militanti del Pei, e anche gli stu- che uno strumento passato ingombrante, con il ri- I libri dando a cavallo, giocando a ten- di storici e politologici sul parti- prezioso per ricostruire un cli- cordo del genitore morto o in Norbert Lebert e Stephan nis, preparando numerosi ricevi- to hanno conosciuto stagioni ma, una temperie morale e cul- prigione, ma anche il loro inse- menti, ignorando quello che av- ben più aride di quella attuale. turale. Dalle risposte dei due in- rimento nella normalità del do- Lebert, Denn du tràgst mei- nen Namen. Das schwere Er- viene oltre il filo spinato. terlocutori di Foa esce un qua- poguerra. Si tratta di nomi sco- Monika Gòth si interroga a Il problema che Foa pone è dro in buona parte già noto, ma modi, individui compersonalità, be der prominenten Nazi- Kinder (Perché porti il mio lungo sulla figura del padre, ma però reale dal punto di vista po- qua e là arricchito di notazioni scelte private e professionali di- le sue domande trovano solo litico. L'esperienza del Pei non significative. La chiave scelta verse: Gudrun Himmler, Ro- nome. La difficile eredità dei figli di nazisti eminenti), una tardiva soddisfazione: fino è stata effettivamente rielabora- per ripensare il passato è diver- bert von Schirach, Martin Bor- ai vent'anni è convinta che il pa- ta, anzi in qualche misura è sta- sa: Mafai, più di Reichlin, accet- mann Jr., Niklas Frank, Edda pp. 224, € 7,90, Goldmann, Mùnchen 2002 (2000) dre avesse svolto una qualche ta, a seconda dei casi, o fretto- ta la sfida lanciata da Foa di Gòring, Wolf-Rudiger Hess. I funzione in un campo di lavoro e losamente rimossa o congelata, parlare della sua storia di comu- più rimangono legati tra loro Opa war kein Nazi. Natio- nalsozialismus und Holocaust non di concentramento. I suoi in una sorta di icona, dal com- nista, vorrei dire, "in carne ed dai momenti condivisi durante tentativi di scoprire la verità dal- posito schieramento delle forze ossa", mentre Reichlin, più di il Reich Millenario, da un atteg- im Eamiliengedàchtnis (Papà non era un nazista. Nazional- la madre o dalla nonna incontra- politiche oggi all'opposizione. Mafai, cerca di sistematizzare le giamento tendenzialmente elita- no solo un muro di silenzio o Con il risultato che lo sbracato proprie esperienze di dirigente ristico, da una storia familiare socialismo e Olocausto nella memoria famigliare), a cura una verità storpiata. Questo, vaniloquio degli esponenti del- e di incanalare le sue risposte in fragile, sbilanciata da assenze sebbene la madre mantenga l'attuale maggioranza contro una prospettiva che serva alla pesanti. di Harald Walzer, pp. 247, € 10,90, Fischer Taschen- sempre un atteggiamento orgo- una sinistra che si vuole sempre sinistra di oggi. La prima edizione delle inter- buch, Frankfurt 2002 glioso verso l'amante e, pur non e comunque "comunista" ri- Forse la domanda più intri- viste viene pubblicata negli anni essendosi mai sposata con Gòth, schia di non trovare una resi- gante che pone loro il vecchio sessanta su un settimanale tede- Matthias Kessler, Ich muss doch meinen Vater lieben, nel 1948 ne assuma il cognome, stenza adeguata prima di tutto saggio della sinistra italiana è: sco, suscitando molta curiosità. con immaginabili conseguenze sul terreno culturale. "Credevate davvero nella rivo- È facile immaginare come molti oder? (Devo pur amare mio padre?), pp. 252, € 19,90, non solo su se stessa, ma anche Perciò Foa ha fatto un'opera- luzione?". Miriam Mafai ri- lettori serbassero ricordi vividi sulla figlia. Solo nel 1983 tutta zione utile quando all'inizio di sponde in sostanza di no, e ri- non solo dei gerarchi, ma anche Eichborn Verlag, Frankfurt 2002 l'agghiacciante verità verrà alla questo 2002 ha preso la penna e percorrendo le motivazioni ori- dei loro figli, eredi del nazional- luce, in modo crudelmente tragi- ha scritto una lettera a due per- ginarie della sua militanza parla socialismo usati come strumenti co: la madre concede un'intervi- sonaggi carichi di memoria co- di "riscatto della gente", e ri- di propaganda. Ancora oggi la possono essere trasformati in si- sta su Amon Gòth a una televi- me Miriam Mafai e Alfredo Rei- corda in pagine molto vivide le lettura di questa prima parte ri- tuazioni di resistenza al nazional- sione inglese, confermando i so- chlin, sollecitandoli a rompere esperienze delle lotte contadine sulta interessante sia per la fre- socialismo: dalle biografie dei spetti di Monika. Il giorno dopo la cortina di oblio che ritiene es- nel Fucino. Alfredo Reichlin dà schezza dei ricordi dei protago- complici/collaboratori/carnefici Ruth Irene Kalder viene trovata sere scesa su un pezzo tanto im- una risposta più sfumata, ma nisti, sia per lo squarcio offerto si arriva, nella memoria familiare, morta, suicida. portante della nostra storia. nella sostanza non diversa: sulla neonata democrazia tedesca alla trasformazione degli stessi in In conclusione, nonostante la Con una serie di domande pre- "Credevamo, con tutta la pas- che a tratti vuole espellere dal eroi e vittime, piegando il raccon- difficoltà di trovare un proprio cise e incalzanti li ha invitati a sione, nella lotta per cambiare proprio sistema questi scomodi to nei punti ambivalenti della equilibrio, una propria dignità, ripercorrere la loro esperienza, il tessuto profondo, anche cul- attori, a tratti vuole quasi proteg- narrazione. Laddove mancano ri- dopo scelte personalissime mol- le motivazioni delle loro scelte turale e morale, del paese". gerli dal loro stesso passato. cordi individuali, documentari, to sofferte, Monika Gòth non giovanili, le tappe del loro itine- L'esperienza sovietica appare La seconda parte, a cura di foto, film ormai entrati nel patri- riesce e non vuole compiere un rario di militanti, e inevitabil- nella loro memoria lontana, e Stephan Lebert, è della fine de- monio conoscitivo comune di- completo distacco dal padre: mente anche a riflettere sulle non direttamente all'origine gli anni novanta e raccoglie ventano un supporto prezioso al- non è sicuramente casuale che prospettive future. Il dialogo delle loro scelte. Viceversa in idealmente le fila del discorso la costruzione della memoria. I suo nipote porti il nome di epistolare che ne è nato, raccol- entrambi permane vivissimo il iniziato quaranta anni prima. Se ricercatori sottolineano come Amon. to ora in un volumetto di Ei- fascino intellettuale di Togliat- l'idea rimane valida e continua a questa propensione a un uso di- Ich muss doch meinen Vater naudi, costituisce una lettura ti, dal quale anche Foa appare incuriosire, l'operazione non rie- sinvolto delle fonti risulti più lieben, oder? è un testo ricco di comunque istruttiva e densa di retrospettivamente colpito. Al- sce pienamente. I racconti risul- marcata laddove la conoscenza drammaticità personale, dove spunti di riflessione: come dice la fine della lettura, comunque, tano in gran parte già di dominio sui crimini nazionalsocialisti è più emergono con forza i conflitti Miriam Mafai, "una 'conversa- si capisce quanto sia importan- pubblico, le fonti sono minori, articolata: i narratori intervengo- individuali. Un limite al libro è zione cittadina' a disposizione te reimmettere nella linfa vitale in quanto alcuni dei protagonisti no con fantasia nei punti critici forse costituito dal fatto che Mo- non solo di coloro che quella dell'"albero della sinistra" (per sono morti, altri non concedono della storia di famiglia, imbasten- nika Gòth non ha mai conosciu- storia l'hanno vissuta, ma an- usare l'espressione di Reichlin) più interviste. Inoltre, ormai a do storie che garantiscono l'inte- to il padre e lo ha vissuto solo che, forse, di coloro che di que- "il patrimonio grandissimo di loro volta anziani, i figli dei ge- grità morale di genitori e nonni. tramite i racconti della madre; gli anni e di quelle vicende non idee, di esperienze e di passioni rarchi sperimentano un naturale Alla fine del libro gli studiosi quindi il libro è veramente un la- hanno né conoscenza, né me- che avevano fatto del Pei un irrigidimento delle proprie posi- affrontano il tema della differente voro terapeutico svolto su se moria". fattore di progresso per l'Italia zioni, un assestamento su ruoli percezione dell'esperienza fami- stessa. • Certo la memoria può gioca- repubblicana". pubblici ormai codificati (il caso liare sotto il nazismo nella Repub- di Martin Bormann junior è re dei brutti scherzi: e si rimane blica democratica e nella Repub- mrusconi77@hotmail. com alquanto sconcertati nel legge- [email protected] N. 1 20 Storia non sarebbe sopravvissuta al- resco e quindi delle idee prote- stiani ferraresi. Agirono anche Dalla breccia l'avvento della Repubblica. Va di moda stanti portate a metà Cinquecen- voci di comprensione umana e di Facendo inoltre proprie le im- to dall'entourage che circondava attrazione sentimentale, che il li- di Porta Pia plicazioni interdisciplinari della l'ottomana la duchessa Renata di Francia, bro cattura e descrive. Parimenti storia urbana, la natura collettiva convertitasi al calvinismo. Una emergono scambi patrimoniali e di Maddalena Carli del volume (contributi di Fran- di Dino Carpanetto retrovia, come recita il sottotito- finanziari, con fitti movimenti di cesco Bartolini, Maristella Ca- lo del titolo, ma solo se si rap- uomini e di idee, dalle terre di sciano, Stefano Caviglia, Andrea porta la città estense a Venezia, Comacchio ai porti tunisini, liba- STORIA DI ROMA Ciampani, Marco De Nicolò, Giovanni Ricci con cui dovette competere per nesi e turchi, movimenti ora in- DALL'ANTICHITÀ A OGGI Grazia Pagnotta, Lidia Piccioni, sopravvivere, e a Roma, che nel terrotti da piraterie, guerre e pe- OSSESSIONE TURCA stilenze, ora più intensi, in conco- ROMA CAPITALE Andrea Riccardi, Paola Salvado- 1598 ne decreterà la fine dell'in- ri e Bruno Tobia, oltre che del IN UNA RETROVIA CRISTIANA dipendenza. mitanza con una situazione di bo- a cura di Vittorio Vidotto curatore) consente al lettore di DELL'EUROPA MODERNA A Ferrara, il mondo orientale, naccia nei conflitti internazionali. pp.523,€25, familiarizzare, secondo moltepli- pp. 232, € 17,50, turco, o musulmano, o financo In questo tessuto di contatti rie- merge nel libro il singolare il caso Laterza, Roma-Bari 2002 ci registri di indagine, con i dif- il Mulino, Bologna 2002 africano, era sinonimo di schia- ferenti terreni in cui può essere vo e soprattutto di schiave. Non di Tabarca, l'isolotto costiero fra declinata la costruzione della esisteva famiglia altolocata che Tunisi e Bona, di proprietà geno- 1 titolo del volume è carico Roma italiana; di accostarsi, l tema che fa da sfondo al li- non facesse sfoggio di paggi bar- vese, abitato da cristiani e "per 1di significati. Non solo per- cioè, al suo sviluppo demografi- Ibro di Ricci verte sui mecca- bareschi, di morette esotiche, di due secoli un singolare luogo ché - nel corso della sua storia co, economico e sociale, all'evo- nismi di repulsione e di odio concubine circasse o tartare, tut- neutro fra le civiltà", che verso la plurimillenaria - "Roma non luzione delle istituzioni munici- che agirono nella coscienza te figure che l'autore ritiene metà del Settecento fu occupato ha mai cessato di essere una pali e ai loro rapporti con il go- cristiana europea messa di espressione di una moda corti- con violenza dal bey di Tunisi. città capitale: di un grande im- verno centrale e il Vaticano, alle fronte alla diversità turca e giana: ninnoli umani che impre- Stranamente l'autore dimentica pero e poi del mondo cristia- dinamiche della sua vita religio- islamica, e che vengono analiz- ziosivano e rendevano fuori del di ricordare che qualche anno no, di uno Stato ecclesiastico, sa, alla sua crescita urbana ed zati da un osservatorio appa- comune la vita dei potenti. Se la prima da Tabarca era fuggita una infine dell'Italia unita"; ma an- extraurbana, senza tralasciare i rentemente marginale: quello di schiavitù, insieme con le fogge colonia di genovesi che aveva ot- che in quanto esso richiama, dispositivi rituali e simbolici tra- Ferrara tra Quattro e Settecento. degli abiti, gli arredi, gli oggetti tenuto dal re di Sardegna Carlo quasi alla lettera, quello della ri- mite cui la Chiesa, lo stato libe- Ferrara, la sua corte, i suoi ceti, di casa, fu un veicolo dell'appro- Emanuele III il diritto di trasfe- rirsi nell'isola di San Pietro, dove cerca pubblicata nella seconda rale e la dittatura fascista intese- le sue tradizioni culturali ap- priazione della diversità piegata i profughi fondarono Carloforte. metà degli anni cinquanta da Al- ro esibire la propria sovranità e paiono nondimeno un punto no- ai canoni della superiorità occi- berto Caracciolo. A poche setti- procedere nell'opera di consoli- dale in cui si intrecciarono rela- dentale, la Crociata risultò, inve- Il libro è ricco di episodi an- damento dei rispettivi consensi. ce, l'espressione della sfida in- mane dalla scomparsa dello sto- zioni di ampia gittata. che minimi, tra la cronaca e il rico livornese, credo Nel lavoro di équipe e nella dila- dotta dalla molla dell'ambizione, costume, letti con acume, ma a non sia sgradito agli au- tazione temporale pro- Non si deve dimenticare che la alla ricerca della gloria militare e volte fissati in ima continuità tori ricordare il legame posta mi sembrano ri- capitale estense ospitò nel 1438 del premio religioso. Sorpren- senza tempo che fa perdere di siedere la novità dell'o- dente la permanenza del moven- vista il cambiamento che pure vi da essi contratto con la Roma capatale il Concilio, che si era aperto a tradizione storiografica dì Vittori» \ «tuta» pera e il suo principale Basilea e che si sarebbe concluso te anche quando l'obiettivo non fu nei rapporti tra cristiani e tur- inaugurata da Roma ca- interesse. Oltre ad ap- a Firenze coll'approvazione del era più quello medievale dei luo- chi, sullo sfondo di ima Ferrara pitale. Dal Risorgimento profondire la conoscen- decreto, rimasto sulla carta, di ghi santi, ma si era spostato al- sempre meno rilevante nelle re- alla crisi dello Stato libe- za dei processi di mo- unione dottrinale tra le Chiese l'Ungheria, verso cui marciò nel lazioni internazionali, e di un rale (1956). dernizzazione che inve- d'Oriente e d'Occidente. E nep- 1566 Alfonso II d'Este alla testa sempre più rilevante sistema im- stirono la città nel pe- pure si deve scordare che la città di quattromila uomini. periale ottomano. Di tale tradizione sto- riodo in esame, gli in- fu centro propulsore dell'uma- Ma odio e paura non sono le riografica, l'opera cura- terventi pubblicati con- nesimo, e poi del poema cavalle- uniche forze che guidarono i cri- [email protected] ta da Vittorio Vidotto corrono a rinnovarne la riprende e rilancia l'importanza visione d'insieme, segnalando attribuita al processo che ha a da un lato aporie, sfasature cro- che fare con la dimensione co- nologiche, innovazioni e persi- struttiva caratteristica di ogni fe- stenze, e moltiplicando dall'al- Il secolo lunghissimo nomeno identitario. Suggeren- tro i punti di vista sulle vicende do, tuttavia, una periodizzazione analizzate. di Annamaria Amato inedita dell'attuazione della ver- Si pensi - per attenersi a una sione contemporanea del "mito data-simbolo - alle differenze di di Roma": lungi dal limitare la senso che è possibile attribui- Massimo Salvadori vamente alla conquista di nuovi mercati (si pensi narrazione all'età liberale, i saggi re al biennio 1870-1871 prima alla rivolta dei Boxer) e, via via, di assumere la proposti inseriscono l'evento sul piano politico-istituzionale, IL NOVECENTO funzione di garante esterno delle democrazie eu- 1870 in un arco cronologico che marcato dalla breccia di Porta UN'INTRODUZIONE ropee. Lo stesso 'macco subito nel 1905 dalla trova il proprio termine ante Pia, dal plebiscito per l'unione pp. 182, € 14, Laterza, Roma-Bari 2002 Russia zarista a opera del remoto Giappone è del quem nell'elezione al soglio pon- al Regno d'Italia, dalle elezioni resto un chiaro campanello d'allarme della deca- tificio di Pio IX (1846) e la pro- politiche, dalle leggi per il tra- denza e dell'obsolescenza delle forze economiche pria conclusione nella caduta del sferimento della capitale e l'ini- ecolo lungo o secolo breve? Questo è e politiche dell'Europa. Fascismo e nella fine dell'occu- zio delle attività per la sua effet- Suno dei nodi problematici che accompa- Con il primo, ma ancor più con il secondo pazione nazista (1944). tiva realizzazione; poi su quello gna il dibattito storiografico sul Novecento conflitto mondiale, si accentua la progressiva Nella convinzione che l'impo- amministrativo, in cui l'introdu- da quando il fortunato volume di Hobs- marginalizzazione dell'Europa, resa poi inesora- stazione di lunga durata concor- zione della legislazione del re- bawm II secolo breve (Rizzoli, 1994) ha cir- bile dalla decolonizzazione. Seppure, infatti, ra a esplicitare come la scelta di gno inaugurò quella sovrapposi- coscritto i confini temporali del secolo scorso a l'Europa sia riuscita nel secondo dopoguerra a fare della "città eterna" la capi- zione tra potere centrale e go- un arco cronologico ben determinato: 1914- diventare un "gigante economico", è pur vero tale dello stato italiano non fu af- verno municipale che diverrà 1991. La parzialità di tale impostazione, legata a che resta un "nano militare", incapace di difen- fatto scontata, né esente da pole- una costante della storia roma- una lettura esclusivamente politica della realtà dersi da sola, a differenza dell'unica superpo- miche, pur se i richiami alla na; o sul piano economico, dove storica, non sembra affatto convincere l'autore. tenza rimasta all'indomani del crollo del regime grandezza e alle glorie di Roma l'abolizione delle barriere doga- Salvadori, infatti, fin dalle prime pagine si sovietico, appunto gli Stati Uniti. rappresentarono una costante nali concorse certamente all'am- schiera tra coloro che danno del XX secolo un'in- Al di là della storia politica, la storia economica dei dibattiti risorgimentali; come pliamento del mercato ma, sul terpretazione estensiva e, a nostro avviso, assai e quella sociale forniscono ulteriori motivi per in- essa comportò un serrato e per- breve periodo, si tradusse in un più problematica rispetto a quella dello storico durre a considerare il Novecento come un secolo durante confronto con gli illustri ulteriore ridimensionamento inglese. La complessità del secolo appena conclu- lungo, quando non addirittura lunghissimo. Dal- delle manifatture locali; su quel- passati della città, primo tra tut- so consiste proprio nell'impossibilità di indivi- la prima rivoluzione industriale ai nostri giorni, il lo religioso, in cui alle chiusure ti quello gestito e costantemente duare elementi tali da fornire letture univoche. progresso scientifico-tecnologico, ad esempio, è reinventato dalle autorità eccle- del pontefice si affiancò una stato inarrestabile e, negli ultimi cinquantanni, profonda attività riformatrice Certo, la guerra mondiale e la rivoluzione bolsce- siastiche; e come, in suo nome, vica hanno costituito un detonatore imprescindi- addirittura formidabile, producendo, insieme al- vennero avanzate progettualità orientata a sopperire alla perdita l'economia di mercato, un circolo virtuoso che, del potere temporale. E, infine, bile per comprendere la deriva totalitaria nazifa- politiche differenti - quando scista, la guerra fredda, la contrapposizione insa- semplificando, si può riassumere nel tanto con- non contrastanti -, accomunate sul piano urbanistico e sociale, nabile tra il mondo capitalistico e quello sociali- troverso processo di globalizzazione. Esso, sebbe- nondimeno da una tensione uni- dove furono la piena del Tevere sta, ma distolgono l'attenzione da una serie di ne nel breve periodo abbia comportato un van- versalistica e cosmopolitica che e i patimenti da essa arrecati a processi che hanno reso il Novecento un secolo taggio prevalentemente ai paesi più sviluppati, ha dominare l'immaginario e le di- prodotto anche "sostanziali benefici per i paesi namiche collettive. Gli esempi per certi aspetti assolutamente inedito e impreve- dibile. Basti pensare al declino del ruolo ricoper- arretrati". Ma - cosa decisamente la più impor- potrebbero continuare; estesi tante - il Novecento, pur essendosi macchiato di www.lindice.com agli oltre cento anni trattati nel to dall'Europa sin dagli albori dell'età moderna. Per secoli indiscusse potenze planetarie, le nazio- crimini orrendi (l'olocausto, il gulag, l'atomica), volume, essi ci parlano della ne- ha altresì posto al centro dell'attenzione dell'opi- ...aria nuova cessità di riconsiderare le conti- ni del vecchio continente si trovano infatti a do- ver competere, già dalla fine dell'Ottocento, con nione pubblica mondiale i diritti sociali, politici e nuità e le rotture tra i regimi di civili che oggi ci paiono fondamentali. E di cui un'efficiente e prospera democrazia, gli Stati Uni- nel mondo cui Roma fu, in successione, ca- non si potrebbe più fare a meno. ti, che manifesta la sua volontà di concorrere atti- dei libri ! pitale. • [email protected] N. 1 21 Antropologia ricerche, condotte in Africa oc- mensione rituale, quella grazie sua storia di sofferenza e di diffi- Feticci cidentale e in particolare nell'a- alla quale, secondo lui, meglio Né malattia coltà, il suo rapporto con un in- rea del Golfo di Guinea, terra si rivela e si identifica il paga- sieme di sintomi e di manifesta- africani d'origine di molti culti tradizio- nesimo. Una dimensione che né culto zioni corporee che ella/egli legge nali, uno fra tutti il vodu. corre sul doppio binario del in modo ambivalente, ora come di Marco Aime In Genio del paganesimo simbolo e della sua rappresen- di Alice Bellagamba una condanna ora come segno di Augé si rifà all'opera di Cha- tazione materiale. Un sistema un destino particolare che in teaubriand (1802) dedicata al simbolico, dice Augé, è la rap- qualche modo deve riuscire a Marc Augé genio del cristianesimo per ten- presentazione e l'espressione Roberto Beneduce governare. tare di individuare i tratti co- di due tipi di realtà: quella so- Roberto Beneduce crea un vi- GENIO DEL PAGANESIMO muni di quel variegato e com- ciale e quella fisica, ed è per TRANCE E POSSESSIONE vace dialogo fra queste prospet- ed. orig. 1982, trad. dal francese plesso arcipelago di culti africa- questo che ha bisogno degli IN AFRICA tive, con l'intenzione di costrui- di Ugo Fabietti, ni che spesso viene, un po' oggetti. CORPI, MIMESI, STORIA re un'antropologia dei possedu- pp. 315, €30, troppo frettolosamente, defini- I luoghi di culto in quella pp. XVI-323, € 29, ti, attenta alle loro soggettività, e in grado di considerare la pos- to "animismo". Se Chateau- parte d'Africa di cui ci parla Bollati Boringhieri, Torino 2002 Bollati Boringhieri, Tonno 2002 briand sosteneva che il cristia- Augé sono spesso oggetto di sa- sessione come fenomeno cultu- nesimo non si rivela solo nella crifici animali. Su quelle pietre, on una scrittura appassio- rale denso e stratificato, che in- Marc Augé sua dimensione teologica, ma su quegli alberi, su quelle sta- Cnata, Roberto Beneduce, trattiene legami importanti e si- vive di una pratica assai meno tuette e su ogni altro oggetto psichiatra e antropologo, in- gnificativi con le rappresentazio- IL DIO OGGETTO ni del corpo e della persona tipi- pura di quanto si voglia pensa- utilizzato per questo scopo, si troduce i suoi lettori nell'Afri- ed. orig. 1988, trad. dal francese che dei contesti entro cui i culti re, inglobando tracce di paga- possono vedere incrostazioni di ca della trance e della posses- di Nicola Gasbarro, nesimo, Augé si chiede se il pa- sangue, polvere, piume. È que- hanno avuto origine ed entro cui sione, un campo di studi affa- sono agiti. Poiché nella storia le pp. 191, € 15,50, ganesimo rappresenti davvero sto raccogliere materia su mate- scinante e inafferrabile che ha l'opposto della religione di Cri- ria che conferisce loro impor- società cambiano — o accade che Meltemi, Roma 2002 esercitato il suo fascino su ge- sto. La risposta è sì, e Augé in- tanza. L'oggetto, quello che gli individui percorrano una loro nerazioni di studiosi. dividua tre punti per i quali si spesso viene chiamato "fetic- strada, che li allontana Fin dalle prime pagine, ue libri che ci restituisco- distingue della religione. Il pri- cio", reifica il dio, lo rende ma- nella migrazione dal- mo è l'assenza di contrapposi- teriale. Talmente materiale che l'autore sottolinea la l'insieme dei loro rap- Dno un Marc Augé nella necessità di evitare le sua dimensione di africanista. zione tra spirito e corpo. Il se- le statue delle divinità o i loro porti affettivi e fami- condo è che non istituisce la simulacri, veri e propri ricetta- strettoie di uno sguar- liari -, anche le vicen- Ci eravamo un po' dimenticati do esclusivamente cli- dei trascorsi "classici" dell'an- morale come principio esterno coli dell'essenza di ciò che rap- de dei posseduti muta- rispetto ai rapporti di forza che presentano, devono essere nu- nico, che voglia rap- no di segno: difficoltà tropologo francese che negli presentare questi feno- ultimi anni ha rivolto il suo segnano la nostra vita quotidia- triti. La materia diventa quindi che nella cultura d'ori- na. La terza è che ipotizza una una componente essenziale per meni come disturbi gine potrebbero essere sguardo alla società contem- psichiatrici, offuscati poranea, ai problemi della mo- continuità tra ordine biologico la creazione dei dispositivi sim- risolte aderendo a un da un codice culturale dernità, anzi, della surmoder- e ordine sociale. "Ogni evento bolici. Questi oggetti non si li- culto, nella lontananza non condiviso dai sa- nità, ai pendolari del metro pa- costituisce un segno e ogni se- mitano a rappresentare una re- si trasformano "in un rigino, ai nonluoghi del turismo gno ha un senso" dice Augé. lazione tra ciò che sono e ciò peri occidentali; ma disturbo 'cronico' e consumistico. Genio del paga- Allora è possibile parlare degli che rappresentano, la creano. altrettanto limitativo è pensarli resistente alle terapie, nel silen- nesimo e 11 dio oggetto sono in- dei parlando del nostro corpo, La materia pura è però difficile soltanto come manifestazioni zio di un monologo interiore fat- vece due testi del passato di del corpo degli esseri che ci cir- da immaginare, "cattiva da culturali, modi con cui le società to di silenzi e angosce". Nella Augé che affrontano, sotto pro- condano, degli oggetti. pensare", si potrebbe dire pa- africane hanno affrontato il pro- soggettività individuale, l'espe- fili diversi, il tema delle religio- Questo legame tra realtà fisi- rafrasando Lévi-Strauss. Oc- blema della morte, della sventu- rienza del corpo come dominato ni africane tradizionali. Nel pri- ca e dimensione spirituale è il corre allora darle una forma di ra e del contatto con l'alterità. da un'entità altra diviene dun- mo libro centrale è l'essenza filo conduttore che percorre vita, un'intelligenza. Ecco co- Nel primo caso, si perdono di vi- que un linguaggio per ricordare, concettuale del paganesimo, in- entrambi i testi. L'analisi delle s'è l'animismo, secondo Augé, sta le relazioni fra la possessione un modo per trasportare e rico- teso come sintesi dell'articolato religioni tradizionali africane che scrive: "I feticisti, si diceva e il contesto storico e culturale stituire frammenti dell'identità universo delle religioni tradizio- rilette alla luce delle diverse con stupore, adorano il legno e in cui essa è agita; nel secondo, personale attraverso i confini fra nali. Nel secondo la riflessione teorie interpretative spinge la pietra. Non hanno scelta: finisce per essere dimenticata culture, un aspetto che l'autore si sposta sulla materia, sulla fisi- Augé sempre di più verso la di- pensano". • l'esperienza del posseduto, la affronta traendo spunto dall'at- cità degli oggetti di culto i qua- tività clinica svolta presso il Cen- li non vivono solo in quanto tro Fanon di assistenza agli im- simboli di qualcosa di impalpa- migrati, da lui stesso fondato a bile, ma possiedono una corpo- Torino. reità imprescindibile per il loro Pensare le cose materiali La possessione, tuttavia, è utilizzo rituale. mnemotecnica anche sul piano di Sandra Puccini collettivo, poiché parla, in mo- Mi raccontavano alcuni amici do talvolta criptico e ambiguo, del Benin, che negli ultimi anni dei contatti violenti e degli membri di alcune delle infinite Alberto Mario Cirese tutti quello di "metalinguaggio", utilizzato per scontri fra società: laddove un sette religiose che stanno pro- parlare delle "operazioni museografìche"), e im- gruppo è dominato da un altro, liferando in Africa girano per OGGETTI, SEGNI, MUSEI posta la problematica museale entro coordinate l'espressione di sentimenti di ri- i villaggi acquistando, a prezzi SULLE TRADIZIONI CONTADINE operative e conoscitive che sono sempre valide e bellione o resistenza torna sulla elevatissimi, oggetti e statuette pp. VHI-122, € 11,50, Einaudi, Torino 2002 che toccano un ventaglio ampio di problemi: da scena pubblica, quando i corpi rituali utilizzati per i culti vodu. quelli legati alle denominazioni dei musei che na- dei posseduti - nel tempo e nel- Il loro scopo è distruggerli. I sa- scono, a quelli che si presentano quando si voglia lo spazio circoscritto del ritua- cerdoti spesso le vendono e poi venticinque anni di distanza dalla sua rappresentare nel museo la cerimonialità, per con- le - si trasformano in una forma continuano pacificamente a pra- Aprima edizione, torna in libreria Og- servarvi - insieme alle cose - anche quegli oggetti di ricordo, un modo per evoca- ticare i loro riti con altri oggetti getti, segni, musei, libro di culto di Alberto particolari che proprio Cirese ha definito "beni re una lunga storia di rapporti più o meno nuovi, talvolta diver- Mario Cirese, che Einaudi ha lodevolmente volatili", per segnalare il loro carattere effìmero e traumatici e dolorosi. In questa si da quello precedente. Il deli- deciso di ristampare. irripetibile. Si tratta dei canti, delle poesie, prospettiva, allora, ciò che l'a- rio iconoclasta di queste sette, al Perché libro di culto? Perché ha rap- delle fiabe - fatti orali per eccellenza -, op- fricanistica in modo spesso un di là del ridicolo, ha individuato presentato e continua a rappresentare un pure delle processioni e dei riti: manifesta- po' arbitrario ha classificato negli oggetti il male da estirpare, punto di riferimento fondamentale per zioni che appartengono a un altro livello sotto la categoria di "culto di e su questo Marc Augé sarebbe gli studi antropologici. Uscito nel perio- del vivere e del comunicare e che presen- possessione", diviene una raffi- d'accordo, non sul male, benin- do "caldo" della museogratìa cosiddetta tano problemi specifici di rappresentazio- nata strategia per trasportare il passato nel presente, un discor- teso, ma sul valore del manufat- spontanea quando, soprattutto nel Nord ne, riproduzione e conservazione. so non solo religioso ma anche to. "E la materialità più bruta a del paese, si assisteva al fiorire di grandi e Per queste ragioni la ristampa del libro politico, che vede comunità e costituire l'oggetto del culto", piccoli musei del mondo contadino, il te- - esaurito da tempo - costituisce un scrive infatti l'antropologo fran- soggetti impegnati a dare un sto è stato una guida illuminante per chi a quel evento importante nel panorama dei nostri stu- senso alla propria storia. cese. Ma ciò che rende assurdo fenomeno si accostava con il desiderio di parte- di. Quel "nesso" tra "l'universo dei segni e quel- questo presunto autodafé è l'i- ciparvi e con l'esigenza di interpretarlo e com- lo delle cose" - come lo stesso Cirese definisce Un libro sicuramente da leg- dea che distruggendo l'oggetto prenderlo. E ha rappresentato un momento alto il nodo centrale della ricerca - rimane ancora gere per riportare l'Africa nella si distrugga la credenza, la fede, di riflessione teorica non solo su quel fenomeno, oggi il punto cruciale della museogratìa antro- nostra quotidianità, e per vedere la pratica religiosa. L'oggetto è pologica. E non solo di essa: visto che l'antro- nelle trance e nella possessione importante, ma ciò che risulta ma sulla storia delle classi subalterne che negli oggetti si incarna: come se essi fossero le memo- pologia si occupa proprio di quell'insieme di uno dei punti di contatto fra le fondamentale è quella tensione "oggetti" sfuggenti, che stanno certo - visibili e società africane e il mondo ester- che si crea tra il concetto e l'og- rie materiali di eventi e processi intessuti da rap- porti economici, sociali e lavorativi, ma anche concreti - nell'apparato materiale che gli uomi- no, fra l'esperienza culturalmen- getto che lo simboleggia. Una te collocata del male e della ma- da significati simbolici e culturali. ni usano per vivere, ma che rimandano conti- tensione che unisce le due facce lattia e i processi di dislocazione Nei diversi saggi che compongono il libro, Ci- nuamente (e spesso proprio attraverso gli ogget- della medaglia, ma che allo stes- - di beni, persone, oggetti e si- rese rinnova l'apparato concettuale del folklore al- ti) ai loro pensieri e ai loro vissuti, alla comples- so tempo le oppone mettendole sità mutevole del mondo della comunicazione. gnificati - che segnano l'epoca su due piani di percezione diver- la luce di concetti articolati e raffinati (valga per contemporanea. si. Per arrivare a queste conclu- sioni Augé trae ispirazione dalle [email protected] N. 1 |DEI LIBRI DEL MESE| 22 Scienze sia stato casualmente o vo- a il testo può anche avere Tra geni e ambiente lutamente esposto. Così l'ali- Muna lettura diversa - inte- mentazione di una bambina grata e disintegrante -, quella Cresciamo come pezzi jazz risulta essere importante per di un manuale scaltrissimo di la sua progenie. Bambine che puericultura postmoderna. Qui di Francesca Capone ed Enrico Alleva durante l'infanzia siano sotto- come nell'Uomo a rischio di I- poste a una dieta povera, a- renàus Eibl-Eibesfeldt (Bollati vranno un bacino piatto e scar- Boringhieri, 1992; cfr. "L'Indi- Patrick Bateson e Paul Martin cenda. Esperienze precoci pos- no che limiterà la crescita del ce", 1992, n. 11), l'etologo si fa sono risultare fondamenta- figlio durante la gravidanza, vate e vede rischi temibili per PROGETTO PER UNA VITA li per la formazione della per- con conseguente aumento nel genitori imperfetti, nonni per- COME SI SVILUPPA sonalità e del carattere di un figlio adulto di rischi di malat- niciosi, figli unici a rischio di IL COMPORTAMENTO individuo: in particolari fasi tie cardiovascolari e cerebro- accentuata vulnerabilità psico- ed. orig. 2000, trad. dall'inglese critiche della vita l'ambiente vascolari. patologica. Il volto delle fami- di Lia Guastoni' può accentuare o dissipare in- Lo sviluppo è insomma visto e glie è un paragrafo importante fluenze genetiche, e viceversa. e Cristina Marnilo Reedtz, presentato al lettore come un del testo, come l'attenzione ri- I fratelli, per esempio, forma- pezzo jazz, dove i musicisti im- petuta sulle profonde empatie w pp. 304, € 16,50, no una componente importan- provvisano ed elaborano idee tra i gemelli non identici (Uno Bollati Boringhieri Dedalo, Bari 2002 te dell'ambiente lega- musicali a partire da spaccato di differenze). Temi co- to all'infanzia, e l'ave- «il ciò che gli altri han- me l'allattamento al seno, le an- Hiotarrro PER UNA VITA possibile che ogni essere re dei fratelli sviluppa no precedentemente sie dei genitori benestanti e il umano sia unico? Che e stimola l'intelletto composto. L'esecuzio- terrore dei pedofili che diventa Marc Augé E non possa esistere un "dop- del bambino: che ne ne acquista vita pro- pericolosa chiusura sociale (e Diario di guerra pio" di ciascuno di noi da risulta in qualche mo- pria, si snoda seguen- autoemarginazione del bimbo), Variantine do avvantaggiato ri- do percorsi nuovi o già le "possibilità precluse" dei pp. 103, € 9,50 qualche parte sul nostro pia- neta? Come e perché diven- spetto ai figli unici, sperimentati e può fi- primogeniti e ancor più dei figli Bruce Bégout tiamo come siamo: secondo comunque più protet- nire, per caso e per ne- unici che sempre più numerosi Zeropoli quali meccanismi? E come si ti, più viziati e perciò cessità assieme, in un compongono le società ricche Las Vegas, città del nulla sviluppano il nostro comporta- vulnerabili. Queste punto che nessuno al- del Nord del mondo. Insomma, Variantine caratteristiche vanno l'inizio poteva immagi- il saggio nell'insieme dà uno pp. 130, € 9,50 mento e la nostra personalità? E una volta sviluppato un caratte- rappresentando un ve- nare e prevedere. spaccato sul ruolo dei genitori Gabriella Fiori re, per buono o cattivo che sia, ro e proprio problema socia- Bisogna tuttavia tener pre- - ma anche di zii nonni, genito- potremo riuscire a modificarlo le ed educativo in paesi come sente che anche gli adulti ri adottivi e insegnanti - nel 0 dell'indipendenza nel tempo? la Cina, dove la politica del - persino gli anziani - possono plasmare tratti anche indelebili poetica controllo delle nascite sembre- cambiare, a dispetto dei pre- del carattere dei bambini. Ed in Variantine In Progetto per una vita gli rebbe aver prodotto genera- giudizi comuni. Anche questo è questo è opera compiutamente pp. 143, € 9,50 etologi inglesi Bateson e Mar- zioni e generazioni di "piccoli un messaggio che promana del riuscita ricca di spunti provoca- imperatori" egocentrici ed e- tori e corredata di un'intelli- Philippe Jaccottet tin rispondono a queste do- testo, che riprende le tematiche goisti. Austria mande in maniera chiara e di "eterna giovinezza" care ai gente selezione dei migliori ar- Varianti comprensibile da un pubblico L'individuo come un juke- neurobiologi che si occupano ticoli di psicobiologia ed etolo- pp. 143, € 17,00 anche di non addetti ai lavori. box racchiude dentro di se la ogni giorno di più delle sor- gia umana applicata dell'ultimo Citazioni letterarie ed esempi capacità di svilupparsi in diffe- prendenti caratteristiche di quindicennio. Tonino Perna scientifici si alternano e si com- renti modi, secondo le espe- plasticità di un cervello sene- Aspromonte penetrano, aiutandoci a com- rienze ambientali precoci cui scente. [email protected] 1 parchi nazionali nello sviluppo locale prendere i complessi meccani- Temi 124 smi alla base dello sviluppo pp. 233, € 16,00 comportamentale di quei pro- Jiirgen Wertheimer cessi biologici ed epigenetici Don Giovanni che sottendono all'emergere Babele. Osservatorio sulla proliferazione semantica e Barbablù della nostra individualissima I delinquenti seriali dell'erotismo personalità. I processi evolutivi nella letteratura vengono analizzati non più uti- mperialismo s.m. Se "impero" è una parola pare in inglese - la lingua che lo diffonderà - Saggi. Arte e letteratura lizzando i due approcci con- Iantica, "imperialismo" è una parola moder- sulla "Westminster Review". Significa, facendo pp. 162, € 20,00 trapposti, soltanto quello "ge- na. Crollato nel 1453 l'Impero d'Oriente, an- riferimento al bonapartismo di Napoleone III, Luisa Passerini netico" o esclusivamente quel- che in Occidente l'idea imperiale venne meno. "sistema imperiale di governo", per natura "ar- lo "ambientale": ma mediante Ebbe, è vero, un soprassalto con Carlo V. Do- bitrario" e "dispotico". Nel 1876, tuttavia, Memoria e utopia po, tuttavia, l'Impero divenne, di fatto, uno Benjamin Disraeli persuade il riluttante parla- II primato dell'intersoggettività una riuscita sintesi di coopera- Saggi. Storia, filosofia zione (e reciproca creatività) stato tra gli stati. E "Imperi", senza scordare mento britannico a conferire alla regina Vitto- e scienze sociali evolutiva tra i due. Sia la "bio- l'Ottomano, si autodefinirono, oltre all'Au- ria il titolo di "imperatrice delle Indie". Negli pp. 165, con 7 illustrazioni fuori testo stria, anche Russia e Germania. Il termine "im- anni successivi, così, il termine ha a che fare a colori, € 18,00 logia" (i geni), sia la "psicolo- gia" (l'ambiente), sono consi- pero", prima di smarrirsi in un sistema interna- con l'espansionismo. A lungo, inoltre, 1'"impe- Domenico Losurdo derati infatti dai due autori zionale costituito da soggetti rivali e dotati di rialismo", anche in lingua francese (dal 1880), è Nietzsche, quali componenti imprescindi- sovranità forti, era comunque stato utilizzato, solo quello britannico. Tanto che, in alcuni ca- il ribelle aristocratico bili e di uguale rilevanza per la in quanto portatore di un disegno mirante a si, gli inglesi cercano di attribuirgli un significa- conglobare in un'unica realtà lo spazio fisico e Biografìa intellettuale formazione dell'individuo. to positivo. I tedeschi, a partire dagli anni no- e bilancio critico l'identità cristiana, come sinonimo di pace in- vanta, utilizzano piuttosto il termine Weltpoli- Nuova Cultura 93 ome in cucina è fondamen- ternazionale. Basti rileggere, a questo proposi- tik. L'industria, la finanza, e ciò che sempre più pp. xv-1167, ril., € 68,00 Ctale per la buona riuscita to, il trattato Monarchia di Dante. Il termine spesso viene definito "capitalismo", diventano, A cura di Clara Gallini di una pietanza la scelta degli "imperialismo", invece, è stato utilizzato come al di là delle forme politiche, i fattori che ora Patrie elettive ingredienti, il loro dosaggio, la sinonimo di tendenza alla guerra, di espansio- concorrono a spiegare le cause dell'imperiali- I segni dell'appartenenza loro combinazione e lo stile nismo, di potere egemonico esercitato da un smo. La storiografia ne cerca tracce nella talas- Nuova Didattica. Storia, filosofia personale di cottura di un cuo- soggetto politico-statale su altri soggetti più socrazia di Atene e Venezia. O nell'espansione e scienze sociali co estroso o abitudinario, così deboli e satellizzati. L'impero (al singolare), a di Roma. L'economista liberale inglese Hob- pp. 217, € 18,00 le influenze genetiche e am- differenza degli imperi (al plurale), è insomma son, con Imperialism (1902), è poi il primo a le- Alexander K. Dewdney bientali sono gli ingredienti di concettualmente e irenicamente universalisti- gare l'imperialismo alle crisi del capitalismo. co. Mentre l'imperialismo è empiricamente e II Planiverso base per preparare una diffi- Inesistente in Marx, la teoria dell'imperiali- conflittualmente composito. E concepibile cioè Il computer e un mondo coltosa pietanza: l'individuo, smo, a partire dal primo Novecento, entra, sino bidimensionale solo come la somma di varie aggressività eco- l'espressione fenotipica di un a dominarlo, nel dibattito socialdemocratico. Saggi. Scienze essere umano e del suo perso- nomico-statali in competizione sul piano com- pp. 279, € 31,00 Grandi protagonisti ne sono Hilferding, Kaut- merciale, diplomatico, politico e militare. Ed è nalissimo carattere. Gli ingre- sky, Luxemburg, Bucharin e Lenin. Per i quali Felice Perussia considerato la conseguenza di un equilibrio co- dienti di base, così facilmente l'mperialismo si trasforma in una fase storica stantemente minacciato, tanto che il ricorso al- Theatrum identificabili da "crudi", una dello sviluppo capitalistico. Secondo Schumpe- la guerra diventa possibile, o addirittura, se- psychotechnicum volta "cotti" risultano rara- ter è invece un residuo precapitalistico. Nella se- condo alcuni di coloro che del termine si ser- L'espressione poetica mente distinguibili, come indi- conda metà del Novecento, tuttavia, per Unione vono, inevitabile e permanente. della persona stinguibile risulta il loro contri- Sovietica e Cina, l'imperialismo si americanizza. Manuali di Psicologia Psichiatria buto specifico nella prepara- Il termine, poi, in parte si eclissa. Ora, con la Psicoterapia zione della pietanza e nel gusto Il termine - impérialisme - parrebbe comun- pp. 528, € 33,00 globalizzazione, sembra riemergere, sul terreno che ne risulta. que essere comparso in Francia nei primi anni trenta dell'Ottocento. Allude al regime impe- geoeconomico, l'idea - e l'utopia - dell'impero L'intera vita dell'individuo riale instaurato da Napoleone I. Ed è utilizzato universale. Ma non manca una politica "impe- Bollati Boringhieri editore viene così a essere caratterizza- in contrapposizione ad altri due regimi politici: riale" che dall'impero "globale" deriva e che 10121 Torino ta dalla continua e incessante il royalisme (moderato) e 0 républicanisme (de- con l'impero è nel contempo in contraddizione. corso Vittorio Emanuele II, 86 azione dei geni e dell'ambien- mocratico-radicale). Nel 1858 il termine com- BRUNO BONGIOVANNI tel. 011.5591711 fax 011.543024 te, che non agiscono in manie- www.bollatiboringhieri.it ra indipendente, bensì si in- e-mail: [email protected] trecciano e si completano a vi- N. 1 |DEI LIBRI DELMESE| 23 Scienze lungo tempo si è alimentata di ne "codice", imprestato dalle Pro e contro dell' analogia una retorica antimetaforica, teorie della comunicazione alla prodotto di una drastica e radi- genetica molecolare, oppure Atomi come pianeti cale differenziazione del meto- l'uso corrente dei termini "a- do scientifico rispetto alle 'al- dattamento" e "selezione" della di Aldo Fasolo tre' modalità, filosofiche, arti- biologia evolutiva. L'AMMINISTRAZIONE stiche o comunque 'non scienti- DELL'INTERESSE AMBIENTALE fiche' dell'interazione conosci- a metafora scientifica - os- LUCA DE PAULI Carmela Morabito grande interesse è ad esempio il tiva con la realtà". Nonostante Lserva acutamente Elena Ga- p. 278, € 19,00 saggio di Leonardo Fogassi sul questa rivendicazione di "alte- gliasso - acquista dunque carat- LA METAFORA NELLE sistema motorio come metafora rità" da parte della scienza, l'u- teristiche che la differenziano da SCIENZE COGNITIVE so di metafore e di analogie da LA CULTURA DEL CIVILISTA della realtà, che inquadra in una quella letteraria. Quest'ultima, ITALIANO presentai, di Marta Montanini, dimensione filosofica gli straor- parte di scienziati è chiaramen- per esempio, perde di efficacia te documentabile fin dalla sua con la ripetizione, mentre la me- PAOLO GROSSI introd. di Marcello Cini, dinari risultati dei fisiologi di Un profilo storico Parma, guidati da Giacomo Riz- nascita. Soltanto negli ultimi tafora scientifica si rafforza e so- pp. XXIV-210, € 19, zolatti, sui neuroni mìrror, quelle decenni, tuttavia, lo stereotipo stanzia, divenendo spesso "proli- p.XH-166,€ 11,00 McGraw-Hill, Milano 2002 cellule nervose della corteccia di una scienza vista come sem- fica". "Le metafore più impor- della scimmia che si attivano sia plice rispecchiamento di come tanti e sostanziali in campo FAMIGLIA E RAPPORTI raticare l'immaginario con quando viene compiuta un'azio- "è fatta la natura" (nella quale scientifico originano genealogie PATRIMONIALI GIACOMO OBERTO piena cognizione di cau- ne finalizzata, sia quan- dunque non c'è posto, linguistiche composte di metafo- P almeno in linea di re 'figlie'". Questioni d'attualità sa". L'esortazione di Roland do l'animale osserva La metafora Barthes ai cultori delle scienze un altro individuo che «elle scienze principio, per la me- Il libro è pieno di spunti e ri- p. XXXn-1084, € 75,00 umane e sociali di passare la compie. Il fattore cognitive tafora) entra in crisi e flessioni di grande utilità. Par- "dalla scienza alla letteratura", unificante, fra tanti va- nasce una nuova atten- tendo dalla critica al dualismo INTERNATIONAL LAW AND zione per questa figura che apre il saggio di Elena Ga- riegati approcci, è la cartesiano, Carmela Morabito PROTECTIONOF MOUNTAIN della retorica classica. gliasso, appare quanto mai at- centralità della metafo- compie una rapida rivisitazione AREAS. DROIT INTERNATIONAL La distinzione operata del pensiero di William James, il tuale. Il volume, curato da Car- ra nell'organizzazione ET PROTECTION DES REGI0NS da Black tra metafore padre della psicologia america- mela Morabito, che insegna sto- del pensiero scientifico DE MONTAGNE sostitutive (pedagogi- na, che attribuisce un ruolo cen- ria della psicologia a Chieti ed è e, allo stesso tempo, la a cura di TULLIO TREVES necessità di identificar- che) e metafore inte- trale alla metafora della mente specialista di storia e filosofia LAURA PINESCHI ne i limiti. rattive o costitutive, come un fiume che scorre, che della scienze cognitive (Modelli ALESSANDRO FODELLA Come ricorda Elena Gaglias- rappresenta, fra gli altri, un im- non può essere fermato o scom- p. XV-325, € 27,00 della mente, modelli del cervello, portante strumento. Le metafo- posto in pezzi. Di qui nasce la FrancoAngeli, 1998), raccoglie so nel saggio che apre la raccol- ta, "nel campo poetico e lettera- re pedagogiche compaiono nel centralità dell'associazione per CODICE DEL LAVORO una serie di contributi interdisci- discorso scientifico esplicativo e similarità, o pensiero analogico, plinari importanti e ben orche- rio il procedimento era ben no- DELL'UNIONE EUROPEA to e teorizzato fin da Aristotele, nella trasmissione dei costrutti per ogni forma cognitiva. "Seb- strati sul tema della metafora e ARRIGO GIANNI che per primo aveva distinto il disciplinari. Un buon esempio bene il mondo — scrive James - dell'analogia. Gli interventi van- RAFFAELE FOGLIA linguaggio tecnico dal linguag- di questo tipo di metafora è sia un posto in cui la stessa cosa no dalla rappresentazione della Annotato con la giurisprudenza gio poetico, utilizzando proprio l'analogia della struttura del- non si è mai verificata (né mai si della Corte di giustizia mente come spazio, all'uso della la ricchezza di metafore come l'atomo di Rutherford con un verificherà) due volte, la mente metafora in psicoanalisi, alle ipo- tratto distintivo della poesia". sistema solare in miniatura. La umana tuttavia tende costante- p. XXX-1306, ril., € 78,00 tesi di psicologia evoluzionistica, Coerentemente con questa tra- metafora costitutiva è poten- mente a trovare somiglianze fra sino ad aspetti neurofisiologici e dizione, Carmela Morabito scri- zialmente più creativa. Buoni questi fenomeni sempre diversi". L'ETICA E IL MERCATO di intelligenza artificiale. Di ve che "la scienza moderna per esempi di questa sono il termi- Come non condividere questa vi- CRISTINA DE MAGLIE sione, scorrendo ad esempio Un La responsabilità penale universo di coscienza (Einaudi, delle società 2000) di Gerald M. Edelman e p. XXIV-426, € 26,00 Giulio Tononi, che parlando di coscienza infiorano le loro tratta- DIRITTO PENALE PER La rivoluzione del metro zioni di modelli, metafore, analo- OPERATORI SOCIALI gie (la galassia a spirale, il ghiac- a cura di GIOVANNI FLORA di Mario Tozzi ciaio, la matassa di molle). PAOLO TONINI L'uso di metafore e di proces- Volume II - Le aree di intervento Denis Guedj Le misure di Delambre e Méchain comincia- si di modellizzazione è allora p. X-306, € 20,00 no sotto la monarchia e terminano con la Re- uno strumento insostituibile IL MERIDIANO pubblica, e i due ricercatori avvertono il tem- nella ricerca scientifica come IL TRAFFICO E LO ed. orig. 2000, trad. dal francese di Olimpia Gargano, po della Rivoluzione che incombe, costretti a nel pensiero in generale. Tutta- SFRUTTAMENTO DI pp. 368, € 16,53, Longanesi, Milano 2001 subire le invettive di Marat e la soppressione via esistono molti problemi e ESSERI UMANI delle Accademie. Guedj apre squarci sulla vita potenziali pericoli nel loro uso FEDERICO FREZZA di Lavoisier o di Monge mentre esperimenta- indiscriminato. Un modello NICOLA MARIA PACE ue scienziati molto diversi fra loro no o insegnano, e infittisce la trama, già tra- troppo semplice può essere così FILIPPO SPIEZIA D- Delambre, energico e estroverso, Mé- boccante di eventi storici, con particolari sulla d'ostacolo alla comprensione Primo commento alla legge chain, tormentato e distaccato - intrapren- vita degli scienziati dei Lumi. Un libro che è del sistema biologico reale, co- di modifica alla normativa dono una delle imprese di maggiore impatto insieme saggio e romanzo, avvincente nella me un confronto fra modelli e in materia di immigrazione della storia recente delle civiltà occidentali, trama, ma che lascia ampia possibilità di tro- sistema complessi, entrambi ed asilo mal conosciuti, può produrre l'unificazione delle misure sotto l'egida del vare notizie e dati scientifici reali (l'algerino p. XVU-308, € 22,00 nuovo dio metro. Il tempo è quello della Rivo- Guedj è professore di storia delle scienze, e si forme di circolarità di ragiona- luzione francese e anche il tentativo è lo stes- sente). La misura del metro è un tentativo di mento (del tipo sistema model- so, quello di rimodellare il mondo, come se globalizzazione ante litteram: la necessità che lo sistema). Così, secondo alcu- «DIRE H DIRITTO" circoli politici e accademie di scienziati avesse- si parli tutti la stessa lingua nel confronto del- ni critici le diatribe filosofiche VINCENZO MARINELLI ro avuto, per un unico irripetibile istante, esat- le scienze, per un principio ideale prima anco- sull' " intenzionalità " originale La formazione del giudizio tamente lo stesso scopo. Una misura per tutti ra che di mercato. dei calcolatori potrebbero esse- p. XVin-372, € 25,00 re il prodotto di una sorta di gli uomini e per tutti i tempi, non solo un fat- Una scena colpisce per tutte: alla ricerca di gergo interno alle problemati- LA TOLLERANZA EI LIMITI to francese o europeo, a cui non tutti si sono punti elevati come campanili e torri i due che dell'intelligenza artificiale, DEL LIBERALISMO adeguati, se pollici e piedi ancora sono piena- scienziati si imbattono in sindaci e popolo resi che avrebbero fatto perdere di SUSAN MENDUS mente rispettati nei paesi anglosassoni, e se nel consapevoli dei propri diritti, ma anche ciechi vista i referenti reali: intelligen- p. XX-208, € 15,00 traffico aereo internazionale le misure vengo- e folli, dalla Rivoluzione. La gente li guarda za e macchina. Anche l'analogia no ancora rilevate in miglia. stranita da quegli strumenti e sospettosa sulla può soffrire di una debolezza NUOVE COSTELLAZIONI reale natura delle loro intenzioni, ci vuole po- Non per questo la rivoluzione nella Rivolu- importante, quando tendiamo a FAMILIARI co a passare come spie o nemici del popolo zione è fallita: mesi di faticose misurazioni di "scivolare dall'analogia all'iden- a cura di SILVIA MAZZONI che vogliono controllare dall'alto. Ma con cal- triangoli topografici ideali non sono andati tità" (Macbeth, 1988). Le famiglie ricomposte perduti, nonostante la morte di Méchain e no- ma i due spiegano cosa hanno intenzione di fa- p. XVI1-292, € 20,00 nostante l'entrata in vigore definitiva del me- re e perché, come la loro operazione di ricerca L'impronta unitaria che colle- tro avvenga solo nel 1840. Viaggi in carrozza scientifica sia un'azione rivoluzionaria volta a ga i saggi del libro sottolinea dare a tutti gli uomini la stessa possibilità di l'importanza di una riflessione MODERNTTÀ E DEMOCRAZIA dall'Italia alla Spagna, disavventure di ogni ti- NELL'"ALTRO" RISORGIMENTO po e scontri con la popolazione avversa per misurare e possedere le cose. Mostrano gli che sa cogliere appieno la fe- conda contaminazione fra lin- ROBERTINO GHIRINGHELLI principio alle novità, intemperie e incendi che strumenti, spiegano, parlano, e piano piano guaggio immaginativo e lin- Studi Romagnosiani distruggevano i capisaldi indispensabili alla conquistano la platea con le parole della scien- guaggio "scientifico" denotati- triangolazione, la Rivoluzione che nasceva e za senza tradire poi la fiducia di nessuno. Una p. XXIII-266, € 18,00 delle poche volte che dietro non c'era un truc- vo, per aprire nuove prospettive bruciava rapidamente: ci sarebbe di che girare sul funzionamento della mente un film della straordinaria storia della misura co o un'intenzione nascosta, e che non ne so- no in seguito derivati danni. e sulla ri-creazione in questa del del meridiano di Parigi. mondo.

aldo.fasoloSunito.it Musica Indagine sulle teorie musicologiche nel pensiero settecentesco Un non so che di inquietante di Enrico Fubini

Alessandro Arbo l'estetica musicale del Settecen- di pensiero e un percorso stori- quest'ultimo "riconduce i pia- scritti di Diderot; la vexata quae- to francese. Lo studio si con- co che va ben oltre il Settecento, ceri sensibili a piaceri intellet- stio del rapporto tra la musica e LA TRACCIA DEL SUONO centra infatti su quel filone chiaramente enucleati sin dalle tuali conosciuti imperfettamen- il testo letterario che l'accompa- ESPRESSIONE E INTERVALLO francese che presenta indubbia- prime pagine dello studio. te, la teoria del calcolo matema- gna è strettamente legata al pro- NELL'ESTETICA ILLUMINISTA mente un carattere unitario e si Come già viene suggerito dal tico inconscio finisce per dimo- blema dell'autonomia della mu- pp. 562, €34, distingue per aver sviluppato titolo e dal sottotitolo del volu- strare che la pratica e l'orecchio sica, e gli scritti di Diderot si Istituto Italiano per gli Studi nell'arco di un cinquantennio, me, vi sono alcuni parametri di- valgono di più della conoscenza aprono a nuove soluzioni. "La gli anni centrali del secolo, quei rettivi dello studio, individuati delle proporzioni". Si tratta parola - afferma l'autore - è sol- Filosofici - La Città del Sole, motivi speculativi e critici che anzitutto nel valore della memo- dunque di capire in che modo tanto un sostegno indicativo: Napoli 2001 avrebbero messo definitiva- ria come elemento chiave dell'a- una struttura musicale, che si ciò che interessa a Diderot è di mente in crisi la vecchia estetica nalisi illuminista del suono e fonda su ben precise proporzio- mostrare come la musica sia in estetica illuminista si è dell'imitazione. L'estetica del- della traccia di quest'ultimo nel- ni matematiche, può essere ri- grado di corrispondere alla si- I—J dimostrata in questi ulti- l'espressione, infatti, sorge pro- la memoria dell'ascoltatore. conosciuta e fruita "dalla sensa- tuazione illustrata dai versi dei mi decenni un campo inesau- prio dalla riflessione sulla musi- L'altro tema centrale nella spe- zione e dal sentimento". poeti, non dal testo musicato. In ribile di studi e indagini volti ca, e i pensatori dell'Illumini- culazione illuminista è indivi- altre parole si tratta di sovrap- ad approfondire le sue nume- smo francese hanno dato il con- duato nel concetto d'intervallo, uesto tema, che si rivela porre in filigrana il geroglifico rose e complesse tematiche in tributo decisivo a questa fonda- "inteso come fondamentale ele- Qcentrale nel pensiero musi- musicale a quello poetico, ri- cui si ritrovano i presupposti, mentale svolta nella storia del- mento di configurazione del cale settecentesco, va ripercorso portandoli allo sfondo rappre- le anticipazioni e i germi non l'estetica. campo acusmatico e, più gene- secondo l'autore soprattutto ne- sentato dall'oggetto dell'imita- solo dèi pensiero romantico, ma Arbo si concentra sugli autori ralmente, percettivo". Questo gli scritti di Condillac, Diderot e zione". L'autonomia del lin- in certa misura anche di quello più significativi del Settecento tema viene individuato parten- Rousseau, nelle loro rispettive guaggio musicale trova del Novecento. Se molti scritti francese, prendendo in esame do soprattutto dagli scritti di opere Essai sur l'origine des con- il suo fondamento sulle arti del secolo dei lumi gli scritti di Crousaz, Dubos, Diderot, nella sua ben nota teo- naissances, Lettre sur les sourds nella teoria dei mostrano una straordinaria André, Batteux, sino alle più ri- ria della percezione dei rapporti, et muets, Essai sur l'origine des rapporti che pro- nella voce Beau dell'Enciclope- prio nella musi- densità di pensiero, una grande voluzionarie pagine degli Enci- langues. Attraverso un'analisi dia, nelle Legons de clavecin et ca ha la sua ricchezza di spunti e di motivi clopedisti, di Condillac, ma so- attenta e ravvici- prattutto di Rousseau e di Dide- principes d'harmonie e in altri esemplificazio- speculativi, le riflessioni sulla nata delle fonti, rot. Tuttavia la ricerca spazia in scritti ancora, ampiamente ana- ma "evitando la ne più appro- musica, assai numerose per campi assai più vasti e contiene lizzati. Afferma l'autore a que- logica precorrimen- priata e che qualità e quantità, hanno spesso tutta una serie di riferimenti te- sto proposito: "La distinzione to o della precedenza sembra minare un carattere tutto particolare. stuali a numerosissimi altri auto- degli intervalli rinvia alla forma- storica", l'autore delinea alla base qualsiasi Infatti, se l'estetica illuminista ri, il che conferisce allo studio zione di un diagramma interno; la sua tesi per cui "inda- teoria dell'imitazio- per più di un motivo rappresen- uno spessore culturale e una ric- il merito degli illuministi consi- gando l'origine della musi- ne della natura. ta la maturazione di un nuovo chezza di pensiero non comune, ste nell'aver sviluppato questo ca e del linguaggio, i philo- Dall'analisi del- approccio al mondo dell'arte, le ampliando notevolmente la pro- tema mostrando le sue implica- sophes hanno evidenzia la teoria del bello riflessioni sulla musica hanno spettiva sulla problematica sia zioni non solo sul piano esteti- to le funzioni di una no- e della percezione fornito un contribuito specifico musicale che filosofica ed esteti- co, ma su quello gnoseologico, zione più comprensiva, capace dei rapporti si ritorna nel mettere in crisi il vecchio si- ca del secolo dei lumi. Il lettore cognitivo, semiografico e peda- di rendere ragione del modo in al tema dell'intervallo; infatti, stema delle belle arti invalso nel si trova così di fronte a un pano- gogico". cui la percezione del suono si "se diversi suoni appaiono nel- classicismo e la conseguente ge- rama di notevole vastità e com- In realtà gli illuministi, su collega ai livelli più profondi l'immagine sonora e sembrano rarchia che ancora nel Settecen- pletezza su di una materia di per questo tema come su molti altri dell'esperienza". suggerirci un ordine delle parti, to spesso poneva la poesia e sé complessa e ricca di articola- punti chiave del loro pensiero, Non è facile seguire l'autore ciò avviene grazie ai rapporti l'arte della parola al vertice del- zione su molteplici piani. Ma ripercorrono la via già indicata in questo lungo percorso nel che siamo in grado di percepi- la piramide per il loro potere l'autore non si limita a presen- da Leibniz, la cui importanza breve spazio di una recensione: re"; e, aggiunge l'autore, sia Di- imitativo. tarci un quadro storico erudito per quanto riguarda i fonda- infatti, tenendo ben fermi i bi- derot che Condillac "appaiono di ricostruzione delle linee di menti della filosofia della musi- nari entro cui si svolge la sua ri- concordi nel riconoscere al cen- a musica, con la sua dubbia pensiero di maggior interesse ca l'autore non si stanca giusta- cerca, Arbo spazia con disinvol- tro di questa esperienza una leg- Le ambigua semanticità, con della filosofia della musica sette- mente di evidenziare. Osserva a tura e profonda conoscenza ge dell'intervallo". la sua scarsa capacità di imitare centesca: in realtà il lavoro è più proposito delle convergenze del delle fonti attraverso l'ampia la natura, con la sua inafferrabi- ambizioso e si propone di offri- pensiero illuminista con quello letteratura sull'argomento, rive- raspare chiaramente al let- lità e problematica permanenza re una sintesi secondo una linea di Leibniz che proprio mentre lando l'importanza per il pen- Ttore di queste dense pagine nel tempo e, per contro, con la siero musicale anche di autori che la lezione illuminista è di sua stupefacente presa sul mon- che non rientrano solitamente una ricchezza inesauribile: l'au- do dei sentimenti e delle emo- direttore Carlo Bernardini in questo ambito d'interesse, tore coglie nella sua lettura così zioni, con il suo oscillare tra la come nel caso di Condillac, a approfondita degli scritti dei regola matematica da un parte e cui è dedicato tutto un capitolo. philosophes quei temi che saran- la libera fantasia e l'immagina- nel fascicolo Condillac, infatti, anche se de- no ripresi in tempi assai recenti zione dall'altra, tra l'intelletto e in libreria dica poche pagine in modo da pensatori contemporanei. la pura sensibilità, presenta un esplicito alla musica, si rivela un Gli illuministi avevano colto non so che d'inquietante, capa- autore chiave "nell'orientare il con straordinario acume quei ce di gettare un'ombra di dub- quadro della riflessione estetica caratteri per certi versi ambigui bio sulle apparentemente ben DOSSIER / DROGHE illuminista". del suono, che, pur nella fuga- consolidate estetiche classicisti- Dalle theriaka di Meandro all'Ecstasy. A Rousseau viene dedicata la cità del suo apparire, si deposi- che. Si comprende così come Storia, scienza e critica di un moderno tabù. parte più ampia dello studio, ta con la sua traccia nella me- molti studiosi siano stati attratti con un'analisi delle sue opere moria sottraendosi al dileguare dalla cerchia di critici, filosofi e RICERCA E INNOVAZIONE più significative per la fondazio- del tempo: l'uomo che sa ascol- trattatisti dell'età dei lumi, e ab- ne di un'articolata e complessa tarlo mette in gioco al tempo biano dedicato ampi e numero- Aziende e università devono imparare stesso la sua sensibilità e il suo a dialogare filosofia della musica: dalla Let- si studi alle riflessioni settecen- tre sur la musique franqaise sino intelletto. La complessità del tesche sulla musica, per l'inte- quadro speculativo emerge a DARWIN SOTTO TIRO alla più matura e complessa resse tutto particolare che esse opera Essai sur l'origine des lan- tutto tondo nella ricerca; si può presentano rispetto alle tratta- Il creazionismo è partito gues, tutti gli scritti più signifi- rammaricare che il linguaggio zioni delle altre arti, aprendo alla conquista cativi di Rousseau cadono sotto sia a volte un po' involuto e non spiragli speculativi di grande del Vecchio Continente l'analisi precisa e acuta dell'au- sempre della trasparenza desi- novità: in tale ambito l'illumini- tore. derata, ma è più che altro un ALIMENTAZIONE smo francese e soprattutto i phi- Grande attenzione e ampio problema di stile. losophes costituiscono uno dei Ode alla castagna. spazio è ancora dedicato a Di- Il lavoro pertanto è di grande momenti di maggiore interesse E buona, fa bene ed è derot: l'opera che ha attirato interesse e va ben oltre la rico- per un nuovo approccio alla fi- ecologicamente corretta maggiormente, e a ragione, l'at- struzione di un quadro storico: losofia delle arti e della musica tenzione dell'autore è senza si tratta di una ricerca che mira in particolare. MEDICINA dubbio la Lettre sur les sourds et attraverso un'attenta e ampia Lo studio del giovane ma ag- Il pasticciaccio degli ormoni in menopausa muets, forse la più ricca di sti- analisi a ritrovare in un passato guerrito studioso Alessandro moli e di prospettive, capace di denso di presagi e di stimoli le Arbo s'inserisce in questo filone Abbonamento 2003: € 42,00. L'importo dell'abbonamento può essere pagato: con aprire nuovi orizzonti al pen- radici della coscienza estetica e versamento sul c/c postale n. 11639705 intestato a Edizioni Dedalo srl, casella posta- siero settecentesco. L'idea di filosofica contemporanea. • di studi, e per ampiezza e com- le BA/19, Bari 70123 o anche inviando assegno bancario allo stesso indirizzo, pletezza si presenta come un e-mail :info @ edizionidedalo.it www.edizionidedalo.it un'autonomia del discorso musi- punto d'arrivo nella ricerca sul- cale affiora in questo e in altri [email protected] N. 1 25 Effetto film to di alcune categorie di riferi- creativo con una consistente serie Donne mento fondamentali: la voce, il Occhi, di piccoli film in 8 e 16mm. In altro corpo e l'immagine. Per Kawase Naomi il cinema è d'Africa Nel seguire questo orienta- mani, cose esperienza interiore, spirituale e senso mento emerge l'importanza, ma carnale, produzione istintiva di di Sara Cortellazzo nel contempo anche la relati- di Giuseppe Gariazzo segni, gesti, sguardi. Un atto d'a- di Dario Tornasi vità, di una lettura dei film sele- more e di memoria continua- zionati incentrata sui rapporti mente rivendicato: "Non allon- Maria Coletti di genere. Le teorie femministe KAWASE NAOMI tanare lo sguardo daUa realtà ve- Sergio Bassetti sul cinema e sul corpo della lata dal quotidiano. È così che le LA MUSICA SECONDO DI DIASPRO E DI CORALLO a cura di Maria Roberta Novielli darai corpo (...) Non permette- donna come immagine vanno KUBRICK L'IMMAGINE DELLA DONNA infatti ricontestualizzate in rife- pp. 127, € 10, re che l'evidenza che tu ami NEL CINEMA DELL'AFRICA NERA rimento alla cultura africana, in Effatà, Cantalupa (To) 2002 qualcuno, che l'hai amato, pp. 188, € 16,50, FRANCOFONA cui predomina il senso del sprofondi nel baratro della di- Lindau, Torino 2002' pp. 256, € 18,59, gruppo. Rispetto al corpo della opo Io, un altro (cfr. menticanza. Metti che esista un qualche tipo di amore ignorato Biblioteca di Bianco & Nero - donna, in particolare, non si "L'Indice, 2002, n. 12), a prematura scomparsa di possono utilizzare categorie co- D da tutti, eppure vivo nei nostri Marsilio, Roma-Venezia 2002 ecco un altro volume pubbli- LKubrick oltre a lasciare un me voyerismo, reificazione, feti- cato dall'Infinity Festival di ricordi... chiamiamolo 'cinema' vuoto incolmabile nel mondo cismo, in quanto il personaggio Alba, il testo monografico de- (...) Il cinema.,, realtà violente- —V " • * - " ".'in : :! --*-'•; A f- della cultura, aveva determina- m ricerca di grandi pro- femminile "è sempre mostrato dicato alla filmaker giappone- lil^iiLc riv V il J ..i l Jivii li:- i .. to un vero e proprio boom edi- porzioni sta indubbia- nella sua integrità, come sogget- se Kawase Naomi, alla quale tanaglia l'anima di chi vive nei toriale fatto perlopiù di libri u nostri ricordi, si avvinghia al mente all'origine di questo to sociale - scrive Coletti - pro- la manifestazione ha dedicato scritti di corsa, ristampe non corposo volume dedicato all'a- prio perché il cinema africano è la personale dell'edizione 2002. tempo, e così dà vita a una testi- monianza unica. Un film, la pel- sempre utili, aggiornamenti nalisi del personaggio femmi- nato come affermazione e riven- Un libro dove i saggi critici e una affrettati. A nessuna di queste dicazione della dignità di un in- licola, la nascita della vita". nile nei film prodotti nell'Afri- lunga intervista alla regista si in- categorie appartiene La musica ca nera, in particolare di area tero continente". Le figure di trecciano con una serie di scritti, Cinema della memoria, ma an- francofona, perché è qui che il donne che popolano i film pre- testimonianze, appunti di Kawa- che di cose tangibili, della mate- secondo Kubrick, uno studio se- cinema africano ha si in esame, conclude l'autrice, se, considerazioni in forma di ria dei luoghi e dei corpi di un rio, rigoroso e scientifico. compiuto i primi pas- irrompono prepoten- diario e di poesia. Giappone arroccato e distante E primo merito di Bassetti è si, nonostante i limi- temente sugli schermi dalle metropoli, rurale e di mon- proprio quello di aver affrontato ti imposti dalla politi- africani "come un atto Le opere che hanno reso famo- tagna, da preservare dalla spari- un aspetto essenziale del cinema ca assimilazionistica di liberazione, di riap- sa Kawase Naomi a livello inter- zione. Occhi, mani, cose, come di Kubrick ancora privo di un francese che per altri propriazione dell'im- nazionale sono Suzaku, film con spiega Luciano Barisone nel suo esame organico e sistematico. versi ha anche sti- magine di sé". Le loro cui nel 1997 ha vinto la Caméra saggio. E il cinema così persona- Convinto assertore della "non let- molato il fiorire di una immagini "si espongo- d'or al Festival di Cannes, e Hota- le di questa giovane autrice che terarietà", "ambiguità e vaghez- cinematografia autoc- no consapevolmente ru. Eppure Suzaku non è affatto 0 si espande oltre le inquadrature, za", "sensibilità" del cinema di tona. Lo studio pren- alla visione, reclama- primo lavoro di Kawase; rappre- nel suo sito Internet dal quale Kubrick, Bassetti prende in esa- de le mosse dall'anali- no il riconoscimento senta il suo esordio nel lungome- sono stati prelevati i pezzi di dia- me il senso "spesso" trasfuso alle si dell'importantissi- da parte del nostro traggio, l'approdo a una forma rio contenuti nel libro, parole immagini per mezzo della musica, mo ruolo, ricoperto dalla tradi- sguardo e si impongo- narrativa più lineare e tradiziona- ma anche immagini di quel pri- sempre attento a quel sincretismo zione orale e letteraria nella cul- no nella loro alterità, nella loro le, a una finzione e a una storia ve- vato della regista traslocato nei audiovisivo che sottrae i film del tura dei paesi presi in esame e, differenza". ra e propria. Ma in precedenza fotogrammi, a partire dal rap- regista alla dittatura delle struttu- nel contempo, dalla messa in Kawase aveva già elaborato ap- porto con la nonna che l'ha alle- re e dei codici narrativi dominan- evidenza del fondamentale com- aiacetorinoSiol.it pieno il suo percorso intimista e vata. ti. Nel rifarsi sia alla musica popo- pito che il cinema si è assunto in lare - pensiamo alle canzoni rock questo contesto sin dagli inizi: di Full Metal Jacket o al Sin gin in quello di partecipare attivamen- the Rain di Arancia meccanica - sia te al processo di liberazione e a quella colta - Ligeti, Pende- riappropriazione dell'identità di Oggetti di culto recki, Strauss, Liszt, Rossini, tutto il continente. Sostakovic, Schubert e Beetho- ven -, Kubrick estrapola dei bra- di Alberto Corsani Facendo queste premesse - e ni musicali, decontestualizzandoli sottolineando in particolare il e assegnandoli a un altrove, pri- vandoli della loro memoria e fa- ruolo attivo e combattivo di al- Giovanna Grignaffini sezione in cui l'autrice affronta il Viaggio ros- cune donne, scrittrici che dagli selliniano. Paesaggi interiori, la risultante del- cendone, a tutti gli effetti, della anni settanta, ma soprattutto LA SCENA MADRE l'accumulo di tradizioni, saperi che rincorrono musica kubrickiana. da metà degli anni ottanta, SCRITTI SUL CINEMA addirittura la santità di un'ineffabile "beata È così, ad esempio, che il "lo- mettono in atto, in campo let- pp. 336, €20, Bononia University Press, Bologna 2002 vergine e madre"; che attraversano la codifica- goro e sdilinquito" Singin' in the terario, una vera e propria ri- zione di un'immagine al femminile costruita Rain che accompagna le nefan- voluzione, all'insegna della dal fascismo e la sua ricaduta sullo schermo; dezze di Alex e dei suoi drughi a sovversione e della provocazio- er quali motivi un film un bel giorno di- un'immagine che si complica e si approfondi- casa dello scrittore Alexander ne -, la ricerca procede secon- Pventa un cult? E questo uno dei misteri sce con il primo neorealismo, si incarna in An- perde tutto il suo ottimismo e "si do due linee d'analisi ben pre- affascinanti di quel territorio di ricerca poco na Magnani per poi concettualizzarsi nei film carica di valori imprevedibili, as- cise. Da un lato l'autrice stende praticato che ha a che fare con la ricezione di Rossellini-Bergman, finché nell'emblemati- solutamente estremi e inammissi- una sorta di "piccola storia" del film; un discorso appassionato che indivi- co cult si riassume l'intero discorso generale, bili". Nello stesso tempo, queste del cinema africano, attraverso dua una comunità virtuale e invisibile, perché siamo di fronte a "un incon- pagine musicali intervengono ri- l'analisi di una sessantina di fatta di affetti e di emozioni, di rico- tro con l'altro che (...) si inabissa e si spetto alle immagini in termini di film scelti per la loro rilevanza noscimenti, vissuti e identificazioni, stratifica a più livelli. Perché sul pia- revisione semantica e forzatura rispetto al punto di vista adot- che passano per le storie raccontate, i no narrativo si tratta dell'incontro tra dei significati, rivelandone, tal- tato. Questo percorso viene corpi esibiti e, perché no?, anche per una donna e un uomo, una moglie e volta, il senso recondito: come tracciato sia tenendo conto del gli stereotipi, qualche volta per met- un marito; sul piano iconografico si accade, ad esempio, alla luttuosa livello diacronico, sia di quello terli in crisi. Forse anche per questi tratta dell'incontro tra due paesaggi Sarabanda hàndeliana che in sincronico, che consente di motivi un cult anomalo - non un'ope- (...); sul piano 'privato' si tratta del- Barry Lyndon oreannuncia la porre in evidenza le varianti in ra prima, né l'esordio underground di l'incontro tra una diva e un'attrice; e, morte del piccolo Bryan accom- cui viene messo in scena il per- un autore in seguito normalizzatosi, sul piano simbolico, si tratta più in pagnando scene di sereni giochi sonaggio femminile rispetto a né tantomeno un'opera unica (come generale dell'incontro tra due diffe- infantili. determinati temi, motivi o ste- The Night of the Hunter per Charles Laughton), renze che, al di là degli individui, vanno a lam- Bassetti non dimentica le di- reotipi ricorrenti. Dall'altro, ma l'opera di un regista già affermato, di cui si bire interi paesi e le loro rispettive culture". verse collaborazioni con Wendy nel porre l'accento sull'identità stentava a capire la svolta - è Viaggio in Italia di Comunque, negli anni che hanno visto Beni- Carlos, Abigail Mead - in realtà di genere, l'autrice utilizza pa- Rossellini (1953). la figlia Vivian - e Jocelyn Pook, rametri codificati nell'ambito gni e Moretti trionfare, ma soprattutto Olmi ar- Il libro di Giovanna Grignaffini, che insegna rivare a una espressività e profondità di pensie- dove l'appello kubrickiano al- della Feminist Film Theory, va- l'immediatezza delle sensazioni lutando di volta in volta la loro filmologia al Dams di Bologna ed è ora parla- ro rare nel nostro cinema più recente (Il mestie- mentare, vi arriva come a un approdo obbliga- re delle armi), sono forse da ricordare e da di- determina spesso il ruolo fonda- applicabilità al contesto specifi- mentale rivestito dalle strutture co di riferimento, tenendo con- to nella quarta e penultima sezione di un libro scutere proprio le pagine che investigano quelle corposo e diseguale: teorico quando meno te caratteristiche risultate spesso anche limitanti ritmiche e dalla tavolozza timbri- l'aspetti - quando raffronta cinema, teatro e fo- per molti nostri autori: lo stile che si fa stilizza- ca, dalle percussioni e dagli ar- rangiamenti a forte valenza scan- A pagina 28 tografia muovendo nientemeno che da una ri- zione, la preponderanza degli sceneggiatori, una considerazione delle star -, giornalistico a trat- scansione "per quadri" paratattica più che sin- siva che rinviano ai battiti vitali, di questo numero ti, storico quando si rifà al costume e alle tra- tattica. Un insieme di modalità costitutive di un alle convulse pulsazioni cardia- Bruno Bongiovanni dizioni di quel patrimonio polimorfico che è il cinema italiano fatto per riformarsi dall'interno, che, alle situazioni di pericolo e tensione, a quei momenti in cui è recensisce paesaggio culturale del nostro paese. E proprio in quelle occasioni che diventano appunto og- a indeterminati "paesaggi italiani" è dedicata la getti di culto. la vita stessa a essere in gioco - e El-Alamein alle volte in cui in tali momenti la di Enzo Monteleone musica di Kubrick sembra uscire mmmamm da se stessa e farsi rumore. N. 1 |DEI LIBRI DEL MESE 26 Gli altri volti dell'Europa

Lo stato razziale di Laura Balbo

l libro di David Theo Goldberg The Racial possibile negarlo: colonialismo, schiavismo ness, Duke University Press, 2001, che rac- IState (Blackwell, 2002) è uno studio sofi- e segregazione, apartheid; e l'Olocausto). coglie gli interventi a una conferenza svolta- sticato e ricco di spunti, nel quale vengono La questione dello "stato razziale" dunque si nel 1997 all'Università di Berkeley): come messi in relazione tra loro due discorsi, o non si pone più. il mondo sia cioè segnato da tradizioni, cul- percorsi di studio, che in genere si sviluppa- Ma ecco il libro di Goldberg. I capitoli ini- tura, istituzioni definite o intese comunque no viceversa separatamente: le analisi sullo ziali affrontano le teorie e il dibattito sulla come proprie dei bianchi; e le gerarchie stato, sulla storia e il ruolo degli stati nazio- creazione dello stato moderno, analizzano esplicite e imposte, oppure non dette ma ben nali in particolare, e le analisi sui "processi di distorsioni e limiti delle dottrine liberali, de- reali e pesanti. Studi che aprono al pensare razzializzazione". L'autore registra un "reci- scrivono, dello stato, leggi, pratiche ammini- sociologico (europeo, italiano) percorsi in- proco silenzio, pressoché totale" dell'una strative (per esempio, illuminante è la parte novativi, di straordinario interesse. parte rispetto all'impostazione e ai contribu- che riguarda i criteri di raccolta uèi dati cen- L infine, ià GOriìanda Sé pòssa essère pensa- ti dell'altra. suari negli Stati Uniti), istituzioni, procedu- to uno "stato post-razziale". Nell'analisi di Nel proporsi, dunque, di rompere questa re (in particolare nei tribunali e nelle carce- Goldberg sono descritte due fasi, sulla base pratica di indifferenza e separatezza fa un im- ri). C'è inoltre una esauriente analisi delle delle due prevalenti teorizzazioni, o convinci- pegnativo lavoro che interessa storici, sociolo- diverse politiche e culture coloniali, sia di menti, a sostegno dell'inferiorità dei neri: gi, politologi, e che potrà suscitare quella "naturalista" (esistono "in critiche appunto perché opera natura" razze inferiori e la razza commistioni, si colloca sui confini, superiore) e quella "storicista" rischia interpretazioni non con- (popolazioni che sono arretrate, suete; e certo alcuni troveranno ignoranti, legate a tradizioni pri- troppo drastica la tesi, sulla quale mitive, prima o poi impareranno Goldberg è inflessibile, che "lo da noi occidentali e, in prospetti- stato è razziale". Il termine stesso va, potranno diventare come noi). razziale fa problema, in italiano in Ma soprattutto importante è il suo particolare: dovremmo forse dire richiamo all'ambivalenza, alla re- "razzizzato", "razzista", ma le im- torica, alle finzioni che si celano plicazioni non sono le stesse. Io dietro l'emergere dello stato non scelgo di mantenere razziale, una razziale (the raceless state) che as- versione che ha questo significato: sume - e proclama - di aver supe- lo stato moderno è segnato dal fat- rato precedenti storture o errori, e to che la società stessa nel suo in- la raggiunta pienezza dei diritti e sieme è appunto caratterizzata da della cittadinanza. Siamo oggi in processi di razzializzazione e di una fase in cui politica e cultura razzismo e dunque il potere, le della modernità riconoscono come leggi, le pratiche, il linguaggio po- inammissibili pratiche discrimina- litico non sono neutrali; al contra- torie riconducibili al dato etnico o rio, sempre o quasi sempre riflet- razziale. Dunque vengono descrit- tono e rafforzano i processi ap- ti in questa prospettiva, nelle loro punto della razzializzazione. diverse vicende storiche e nelle Mi soffermo per un momento condizioni attuali, il Sudafrica, il sulla difficoltà di introdurre ter- Brasile, l'Australia, i paesi europei. mini spesso per noi nuovi, che L'analisi di Goldberg è a tutto "suonano male" per coloro che campo. la lingua (l'italiano, nel nostro E se non c'è una netta conclusio- caso) vorrebbero non si modifi- ne negativa - cioè che uno stato casse, non si ibridasse (con neo- nelle cui pratiche e politiche e in- logismi, con parole che hanno ra- teressi costituiti non pesi l'appar- dice in situazioni e usi del lin- tenenza razziale non potrà mai es- guaggio che non sono quelli per sere realizzato - ci sono analisi at- noi tradizionali). Già "razzizza- tente dei meccanismi, delle logi- zione", "razzializzazione" (quale che, delle tradizioni, al presente, delle due potrebbe suonare me- dello "stato razziale". no peggio?) suscitano reazioni; qui si parla quelle più note che di quelle che lo sono me- "Gli stati, anche nelle loro forme raceless, anche di studi sulla ivhiteness (si può usare no (nei Caraibi, in Australia, in America mantengono pieno controllo sul complesso "bianchitudine"?); di politiche e forme di latina). delle risorse sociali (...) controllano l'anda- comunicazione colorhlind (proviamo a tra- C'è una polemica (qua e là nel libro si per- mento dell'immigrazione, e dunque anche la durre: "cieche" al colore della pelle). cepiscono, o sono a volte esplicite, scherma- struttura demografica; stabiliscono dove si Tornando a questo importante lavoro: un glie e contrapposizioni tra studiosi. A me può abitare e lavorare, e a quali condizioni; secondo nodo centrale, che indico prima di suonano irritanti, forse perché c'è una vastis- definiscono i criteri di accesso al sistema del- passare a una rapida presentazione dei mol- sima letteratura che mi sfugge: ma è il peso l'istruzione e le relative risorse (...) e che co- ti temi dibattuti, è questo: senza dubbio complessivo di questa prospettiva che mi sa sia da considerare comportamento illega- controversa appare la tesi secondo la quale sembra sia utile cogliere, non gli inevitabili le, chi viene individuato come criminale, in lo stato moderno sarebbe "razziale". Lo sta- - si direbbe - battibecchi accademici) su quali luoghi illegalità e crimini si verificano e to e le istituzioni in generale sono costruiti quali autori e in quali particolari vicende del- dunque vengono etichettati come tali, e con su, e comunque proclamano, principi di la storia del dominio razziale gli studiosi ab- quali strumenti reprimerli e punirli". eguaglianza, definiscono politiche antidi- biano, o invece no, messo in luce la capacità Si arriva dunque a una conclusione che scriminatorie, per definizione si dicono cioè di resistenza e di contrapposizione dei "su- riassumo così: il tema da analizzare e af- rigorosamente neutrali rispetto a dimensioni balterni": questione davvero importante. frontare non è "il razzismo", è "lo stato raz- del sociale che siano razza, colore della pel- Il capitolo settimo utilizza le concettualiz- ziale" cosi come si è formato e funziona. le, appartenenza etnica o religiosa: sono ra- zazione, già presente nelle pagine precedenti A me sembra che porre al centro dell'atten- celess states, e anche questo è intraducibile. ma che qui diventa centrale, degli "studi cul- zione quelli che possiamo individuare co- Lo stato democratico riconosce a tutti ugua- turali", mettendo a fuoco come si costituisce me "processi di razzializzazione" sia me- li diritti e tutele. Saremmo, in altre parole, e mantiene la "bianchitudine". Accenno ap- no semplificatorio e permetta di rivolgere negli stati moderni (democratici), andati de- pena agli studi che appunto hanno analizza- attenzione ai dati di contesto e, appunto, ai finitivamente "oltre" rispetto a un passato di to la dimensione dell'"essere bianchi" (per processi (includendo tra questi, evidente- generalizzate pratiche di oppressione e di- esempio il volume, organizzato da diversi cu- mente, le pratiche e le politiche dello stato scriminazione e sterminio (questo non è ratori, The Making and Unmaking of White- razziale). Il gesto di Wiesenthal, il gesto di Olivier Il perdono è una cosa che si fa con le mani di Norman Gobetti

el 1942 Simon Wiesenthal è rin- pus, svolazza sulla testa del morente. altro piano, a spazzare via con un col- Nchiuso in un campo di concentra- Non può vederla, e non può nemmeno po di spugna tutto l'immaginario del mento a Leopoli, nell'Ucraina sotto l'oc- vedere la mia mano che l'allontana. Ma perdono, cioè tutto ciò che rende in- cupazione tedesca. Nel corso di una forse lo ha sentito. 'Grazie', mormora. E sensata e disperante ogni discussione giornata di lavoro forzato in un ospeda- solo allora mi rendo conto che io, iner- sul tema. Nel film nessuno pronuncia le militare viene condotto da un'infer- me Untermensch, ho dato sollievo al su- mai la parola "perdono". Francis non miera al cospetto di un giovane soldato peruomo, altrettanto inerme, come una chiede di essere assolto né si proclama in punto di morte di nome Karl, una SS cosa naturale, senza rifletterci". pentito - "Ti dispiace?" gli domanda lacerata dai rimorsi per le atrocità com- Come una cosa naturale, senza riflet- Olivier, e lui risponde: "Cinque anni messe. Il soldato gli racconta la propria terci... C'è qui come uno scarto decisivo. dentro, certo che mi dispiace" -, e Oli- storia e poi gli chiede di perdonarlo. Un gesto istintivo e risoluto, che sfugge vier non si dichiara riconciliato né Wiesenthal - l'uomo che sarebbe diven- alla dialettica e che apre uno spiraglio. elargisce alcuna frase conciliatoria. tato il celebre "cacciatore di nazisti" Di gesti come questo è fatto II figlio, Semplicemente i due si conoscono e simbolo della volontà di giustizia del po- l'ultimo film dei fratelli Dardenne (i re- cominciano a lavorare insieme. Olivier polo ebraico - si alza ed esce dalla stan- gisti belgi già autori di La promesse e di non è buono e Francis non è cattivo. za senza una parola. Rosetta). Semplicemente Francis ha commesso Dopo la guerra, e dopo essere passato La storia raccontata nel film è molto un atto terribilmente cattivo e Olivier per numerosi altri campi di concentra- semplice: Olivier lavora come inse- accogliendolo nel suo laboratorio forse mento e di sterminio fino a giungere a gnante di falegnameria in un centro di sta facendo qualcosa di buono. Mauthausen, Wiesenthal continua a es- recupero per ragazzi in difficoltà. Un Siamo evidentemente molto lontani sere ossessionato da quel- giorno al centro arriva dalla logica della costruzione holly- l'atto mancato. Forse avreb- Francis, un sedicenne che woodiana del nemico e dall'inappella- be dovuto concedere una cinque anni prima ruban- bile totalitarismo della "giustizia infi- parola di perdono? Per tro- do un'autoradio ha ucciso nita", ma siamo anche lontani dalla re- vare una risposta al suo il figlio di Olivier. Olivier torica sulla banalità del male. C'è nella dubbio decide di scrivere a lo riconosce, lo prende nel semplice giustezza del falegname Oli- una serie di "persone im- suo laboratorio e gli inse- vier una netta discriminazione tra giu- portanti di diversa naziona- gna la falegnameria. sto e sbagliato, una radicalità sovversi- lità" (da Jean Amery a Pri- Una storia semplice, e va: Olivier fa qualcosa "come nessu- mo Levi, da Herbert Mar- nello stesso tempo terribil- no farebbe". Ma cosa c'è in lui di dif- cuse a Léopold Sédar Sen- mente ostica, difficile da ferente dagli altri? Come fa a compor- ghor) raccontando l'acca- comprendere e da accetta- tarsi in modo così diverso da come ci si duto e chiedendo loro un re. Come può Olivier fare aspetterebbe? È che Olivier riesce parere: "Ho avuto ragione una cosa del genere? Eppu- a strapparsi di dosso ogni immagina- o torto?". Da tutto questo re la fa, "come una cosa na- rio, ogni idea preconcetta su ciò che negli anni sessanta nascerà un libro, Il turale, senza rifletterci", con la stessa sarebbe giusto fare in una situazione di girasole (recentemente ripubblicato da immediatezza con la quale Wiesenthal quel tipo. Garzanti in formato tascabile nell'edi- scaccia la mosca che svolazza sulla testa E se il suo atteggiamento contagia zione del 1997, che comprende anche di Karl. Come quello di Wiesenthal, an- (non si tratta infatti di convincere) chi una serie di nuove risposte da parte di che il gesto di Olivier non è frutto di sta guardando il film è perché II figlio personalità di generazioni più giovani). una scelta morale, non è veicolato da al- riesce a compiere questa stessa opera Il comportamento di Wiesenthal di cun discorso. Quando Olivier racconta di liberazione anche nei confronti del- fronte alla SS morente diventa così il alla moglie da cui si è separato quello l'immaginario degli spettatori. Per tut- pretesto per una discussione a più voci a che sta facendo, lei reagisce con scon- ta la prima parte del film non solo non proposito del perdono. Le varie perso- certo - "Chi ti credi di capiamo cosa sta succe- nalità interpellate rispondono su piani essere? Nessuno lo fa- dendo, il motivo per cui differenti. C'è chi è colpito soprattutto rebbe" - e gli domanda: il falegname è così inte- dall'aspetto esistenziale, chi ne fa una "Perché lo fai?". Lui ri- ressato a quel nuovo ra- questione di filosofia morale, chi tiene il sponde semplicemente: gazzo e dove la storia discorso sul versante della politica, chi "Non lo so". andrà a parare, ma sia- ne vede il lato spirituale, ma tutti o qua- Olivier del resto non mo anche sollecitati a si forniscono risposte incerte o quanto- è presentato come una distaccarci dalle nostre meno ricche di distinguo e sfumature. persona particolarmen- aspettative, a evitare o- Wiesenthal ha avuto ragione, e insieme te buona od onesta. gni automatismo. Ci so- torto; bisognerebbe perdonare, ma non Non esita a mentire, a no ad esempio alcuni 10 si può fare a nome di altri; la vendet- spiare, a servirsi di sot- momenti in cui l'azione ta va evitata, ma la cosa più importante terfugi, a usare la forza si fa convulsa, agitata, è non dimenticare... Nonostante l'auto- fisica. Non è un non tesa, però quei momen- Norman Gobetti revolezza dei personaggi interpellati, e violento. E solo una ti non preludono mai a Il perdono è una cosa la serietà dei loro interventi, dopo aver persona che tiene a fare una rivelazione, a una letto la lunga serie delle testimonianze bene quello che fa. Per la maggior par- svolta decisiva, ma sempre a un evento che si fa con le mani raccolte si prova un senso di frustrazio- te del tempo il film si limita a mostrare banale, quotidiano: la levigatrice si è ne, e si può trarre un'unica conclusione: il modo in cui Olivier lavora e insegna inceppata, un appuntamento è saltato, 11 perdono è un tema complesso, ambi- a lavorare: a oliare un metro, a costrui- ecc. All'inverso tutte le cose davvero guo, evanescente su cui si può dire tutto re una cassetta degli attrezzi, a traspor- importanti avvengono quasi inosserva- Anna Maria Scaiola e il contrario di tutto. A distanza di più tare un asse su per una scala. Olivier è te, sottovoce, commiste all'inerzia del- Il bicentenario della di cinquant'anni dall'accaduto, Wie- una persona che conosce il modo giu- la normalità: subito dopo aver ammes- senthal dev'essere rimasto con tutti i sto di fare le cose. Si potrebbe dire che so di fronte alla ex moglie di aver ac- nascita di Victor Hugo suoi dubbi: "domande che restavano è alla ricerca non della giustizia ma cettato in laboratorio l'assassino del fi- senza risposta". della giustezza. Ed è in questa accezio- glio, Olivier le paga una bottiglietta Eppure c'è nella storia narrata nel Gi- ne che nel film il suo atteggiamento d'acqua; appena rievocato l'omicidio, "Effetto film" rasole qualcosa che sfugge ai vicoli cie- verso Francis può essere definito "giu- Francis se ne va a pisciare. chi del dibattito, che prescinde dalle sto". Giusto come piantare un chiodo Gli spettatori vedono disatteso 0 pro- nel centro esatto di un pezzo di legno. El-Alamein opinioni e che colpisce chiunque la leg- prio immaginario secondo cui le cose di Enzo Monteleone ga, ed è la presenza fisica nella camera Ma Olivier "ha ragione o torto" a importanti avvengono in una cornice d'ospedale di quelle due persone stra- comportarsi così? Nessuno dopo aver clamorosa mentre nel quotidiano "non ziate dalla sofferenza sole una di fronte visto II figlio si farebbe una domanda succede niente", ed è esattamente in all'altra. Nel bel mezzo dell'atroce con- del genere, ed è questo forse a rendere questa prospettiva che il gesto di Olivier "La scrittura sconfitta", 1 fessione di Karl, Wiesenthal a un certo così inconsueto e importante il film dei diventa possibile, o addirittura normale. punto si distrae: "Per un attimo dimen- fratelli Dardenne. Nessuno si farebbe Trasportare insieme una trave di legno. Domande ad Aldo Nove tico dove mi trovo. E sento un ronzio. una domanda del genere perché II fi- Scacciare una mosca che disturba. Per- e Tiziano Scarpa Una mosca, certo attirata dall'odore del glio riesce a spostare il discorso su un ché no? L'INDICE •••EL LIBRI DELMESEI^H Commemorazioni iperboliche per il bicentenario della nascita di Victor Hugo "Questo immenso sogno dell'oceano" di Anna Maria Scaiola

ictor Hugo, la leggenda: il francese più celebre La stessa Bibliothèque Nationale e altre bibliote- rella), al Ruy Blas rielaborato da Cocteau, con Jean Vdel mondo, secondo i dati del Ministère des che parigine hanno accolto per mesi, in un virtua- Marais (1948). Affaires étrangères, ha compiuto duecento anni. I le confronto a distanza, scrittori che hanno letto Nel quartiere Passy di Parigi, alla Maison de Bal- festeggiamenti per il bicentenario della nascita - a pagine di predilezione (Marie Darrieussecq ha zac una mostra ha utilizzato un secolo di stampa Besan^on, il 26 febbraio 1802 -, gestiti da un ap- scelto Les Contemplations, Jean Echenoz La Lé- satirica per illustrare Hugo raconté par la caricatu- posito comitato nazionale, hanno impegnato l'inte- gende des siècles), attori che hanno recitato testi, re. A firma di Daumier, Nadar, Grandville, ro 2002. Fin da gennaio il portale Internet poeti che hanno interpretato i versi espressivi e gli Dorè..., lo scapigliato contestatore romantico, www.victorhugo.culture.fr ha fornito det- alessandrini dal ritmo sincopato di Hugo. La Mai- l'uomo pubblico, il proscritto che si erge contro tagliate indicazioni bibliografiche (molti i nuovi son de la poésie ha proposto un ciclo di conferen- l'oppressore Napoleone III colpevole di colpo di contributi critici e le riedizioni di testi e saggi) e ze sul maestro del virtuosismo linguistico, dell'ar- stato, il patriarca dalla barba bianca, è ritratto nel informato sul calendario delle manifestazioni: mo- tificio verbale e di calcolati effetti fonici, addirittu- tempo - a volte anche in compagnia di Balzac, o stre, incontri, letture, conferenze, convegni, spetta- ra precursore per alcuni delle invenzioni dell'Ou- del coetaneo Dumas -, sempre contrassegnato dal- coli teatrali, musicali, balletti, programmi radiofo- lipo. (Una scelta esemplare delle poesie con testo a la grossa testa e da una vastissima fronte, "monu- nici e televisivi. fronte si può gustare ora nella bellissima traduzio- mentale" per Gautier, e come già predisposta a es- Un omaggio "smisurato", per il genio (tale si au- ne di Lionello Sozzi per gli "Oscar Mondadori", sere cinta d'alloro. toaccreditava) che dichiarava di commisurarsi con con una fine ed esauriente introduzione sull'evolu- l'immenso e di confrontarsi con l'infinito. Una zione di un poeta delle utopie che insegue una sua bito in questo immenso sogno dell'oceano, commemorazione "eccessiva", per il protagonista idea sublime dei valori assoluti, ma coltiva anche Adivento poco a poco un sonnambulo del ma- attivo degli eventi che hanno costruito la modernità "una sorta di assoluto rovesciato, tenebroso, di- re", scriveva Hugo esiliato a Guernesey, sulla Ma- e la cui vita ha coinciso con quella di tutto un seco- struttivo, un senso amaro dell'assurdo"). nica. Se Parigi, quella vissuta e quella scritta - i lo (solenni i funerali di stato nel giugno 1885). Una Ancora: Hugo a teatro, in musica e al cinema. A luoghi dei Misérables e di Notre-Dame de Paris - è celebrazione "iperbolica", per l'intellettuale che Place des Vosges, nell'appartamento parigino, ora rievocata in mostre itineranti nelle biblioteche mu- tutti i generi ha praticato, mescolato, fatto comuni- museo, dove Hugo visse dal 1832 al 1848, un'altra nicipali, l'isola dei diciannove anni d'esilio apre la care e coesistere. È stato poeta, romanziere, dram- sontuosa mostra, Voir des étoiles (catalogo d'Actes Hauteville House, comprata nel 1856 con i diritti maturgo, critico, saggista, giornalista, pittore, sce- Sud), per la prima volta si è incentrata sull'opera d'autore delle Contemplations (difensore della nografo, arredatore di interni, ma anche pamphlé- teatrale. A vocazione didattica, ma debitrice anche proprietà letteraria, Hugo ha monetizzato e pub- taire, in quanto promotore della scuola laica, dell'i- del melodramma, fu scritta all'ombra tutelare di blicizzato con oculatezza il suo talento). I giardini struzione obbligatoria e gratuita, nonché avversario Shakespeare che al sublime aveva già mescolato, sono ora sistemati secondo il progetto originario della pena di morte, "segno speciale ed eterno del- secondo il programma hugoliano, la nota disso- del proprietario, che ha lasciato la sua impronta vi- la barbarie". Una glorificazione, dunque, adeguata nante, stridente del grottesco. I manoscritti, con a stosa anche negli interni: hoiseries, lacche cinesi, all'ingombrante monumento Hugo, e non incrina- margine schizzi del décor, rivelano una scrittura mattonelle di Delft, pannelli in seta o ricamati, ta dalle abituali polemiche: ostentato trombone, scenografica. Nelle didascalie, fino al dettaglio molti specchi, tavolini con inserti d'avorio, il cami- megalomane enfatico, oratore che si ubriaca di pa- ("barba non rasata"), sono descritti i luoghi, il mo- no egocentrico a forma di H. role (Ionesco), grande ciarlatano (Nietzsche); ha bilio, i movimenti dei personaggi, gli oggetti (lette- "Sono fatto per la società dei bambini": sempre scritto troppo; si atteggia a vate; demagogo populi- re, pugnali, scrigni, ampolle di veleno...), i costu- in Normandia, il Musée Victor Hugo di Villequier sta, carrierista opportunista, ideologicamente vol- mi di re, regine, ministri che interagiscono con ha allestito la mostra Lorsque l'enfant parait... : Hu- tagabbana, per essere stato legittimista, bonaparti- prostitute, servi, buffoni. Sono indicati anche i co- go et l'enfance (catalogo Somogy), dove l'uomo sta, orleanista, repubblicano, socialista... lori dei vestiti, il nero, il rosso, il bianco, l'oro: "È privato, il padre che ha perso una figlia di ventan- Anche un combattente politico, Hugo (ma pro- un errore credere che le idee non hanno colore". ni per annegamento e l'altra per follia amorosa clamava: "Più vedo la politica più amo la lettera- L'abito di Sarah Bernhardt nel ruolo dell'annoiata (l'Adele H. di Truffaut), il vecchio che scrive un li- tura"), militante della Repubblica, profeta degli regina di Spagna era in satin bianco e rosa, con co- bro sull'arte di essere nonno, si congiungono al ro- "Stati Uniti d'Europa", e persino della moneta rona di perle. L'intensa Marie Casarès nel ruolo di manziere di Cosette, di Gavroche, di personaggi di unica, che si è interrogato sull'implicazione tra ar- Marie Tudor indossava guanti rosso sangue. Tra le piccoli martiri, sofferenti o eroici. te, etica, questione sociale, e, quindi, sulla funzio- messe in scena novecentesche, memorabili quelle E per saperne di più, si possono consultare i ne dell'artista rispetto al potere, sul rapporto indi- di Ruy Blas di Jean Vilar con un misurato Gérard titoli che si sono aggiunti nel 2002 all'agguerri- viduo-gruppo, sulla responsabilità dei potenti. E Philipe, e la notturna Lucrèce Borgia di Antoine Vi- ta bibliografia hugoliana, da visitare sul sito questa forse la dimensione più valorizzata, nelle tez. Nelle serate d'agosto, a Place des Vosges, gio- groupugo.div.jussieu.fr. Ogni libreria a recenti celebrazioni, anche dal Ministère de l'Edu- vanissimi attori, dell'età prevista dal dramma, han- Parigi ha un settore su cui si allineano le riedizio- cation nationale che ha proposto ai licei francesi no replicato l'allora innovativo e scandaloso Her- ni (anche delle opere complete di Laffont), le una lista di temi per un concorso di eloquenza su nani. Nel vicino Hotel d'Albret, a giugno, un cen- nuove proposte (H. Pena-Ruiz e J.-P. Scot, Un Hugo, quali: la sua idea di democrazia e di ugua- tinaio di allievi delle scuole d'arte drammatica poète en politique, Flammarion), numeri speciali glianza, le sue lotte per una futura civiltà di libertà hanno animato dodici ore non-stop di performan- di riviste ("Revue des deux mondes", "Magazine e giustizia, per l'emancipazione delle donne, per la ce teatrali. Littéraire", "Historia"...), le biografie (l'ultima e libertà di espressione e di stampa, contro la censu- Alla musica Hugo, visivo visionario, era poco in- la più scrupolosa quella del brillante trentenne J.- ra, contro lo sfruttamento dei bambini. teressato. Confermava Berlioz che il senso di que- M. Hovasse, Fayard, 2 tomi). Studi vari indagano st'arte gli mancava completamente. Ma tra le ma- sul rapporto di Hugo con la religione, il pensiero n'opera-mondo di tale ampiezza e varietà, nifestazioni si contano un grande concerto di can- filosofico, l'Oriente, persino il Monte Bianco, e, Uquella di Hugo, da suggerire ai curatori della zoni (di Brassens, Gainsbourg) sul sagrato di No- ovviamente, con l'erotismo e le donne, le sue tan- grande mostra allestita nella nuova e discussa Bi- tre-Dame, l'esecuzione, all'interno della chiesa, te donne: giovani poetesse, mondane, cameriere. bliothèque Nationale di Parigi, a Tolbiac, il titolo dell'opera per orchestra e coro Les Djinns di Ga- Su tutte, due le figure emblematiche: Adèle, la L'Homme océan (catalogo Seuil), formula usata nel briel Fauré, una mostra su Hugo et la musique nel- moglie, amica d'infanzia, che gli darà cinque figli, suo William Shakespeare del 1864, per definire una l'appartato hotel parigino del Musée de la vie ro- e Juliette Drouet, mediocre attrice, amante devo- serie di geni, di "anime giganti" - e se stesso: "Es- mantique. In Canada, in Europa, anche in Italia, la ta di tutta la vita. In quest'occasione è stata pub- seri che quando il mondo è piccolo hanno la ma- tensostruttura ideata per il musical o dramma mu- blicata una piccola parte delle ventisettemila let- nia di fare grande". Trecentocinquanta manoscrit- sicale di Cocciante Notre-Dame de Paris ha regi- tere (Fayard) scambiate tra "Juju" e il suo "cher o ti, edizioni originali, lettere, fotografie, album, strato grande affluenza di pubblico e un successo petit Toto", che le scrive: "Credere, sperare, gioi- K> quaderni, verbali di sedute spiritiche (a lungo pra- "popolare" di cui Hugo si sarebbe compiaciuto. re, vivere, sognare, sentire, aspirare, sorridere, CO ticate), documenti, anche audiovisivi, sono stati al- "Io sono del partito degli esclusi e dei proscritti": sospirare, volere, potere, tutte queste parole di- CO ternati a disegni indecisi, sperimentazioni grafiche, il marginale Quasimodo, la clandestina Esmeralda, pendono da una sola parola: amare". rebus, collage, schizzi di viaggio, acquerelli, quadri lo sventurato Frollo, i derelitti "sans papiers" della Nel florilegio delle citazioni hugoliane che si so- visionari - Baudelaire preferiva il pittore allo scrit- Corte dei miracoli, cantano, ballano con forza di- no intrecciate quest'anno - a marzo persino il Ppi o tore -, nei quali macchie lavorate e sfumate di gra- sperata la loro miseria e passione, ancora di triste a congresso ha usato il facile slogan: "Niente è più fite, di inchiostro, di vino, di sangue, formano fi- attualità. forte di un'idea di cui è giunto il tempo" -, una in- gure astratte (che ricordano il test di Rorschach), Due rassegne hanno presentato a Parigi i nume- cisiva e non umile affermazione giustifica l'ascolto evocano effetti di chiaroscuro alla Goya, suggeri- rosi adattamenti cinematografici: dalla Notre-Da- e l'attenzione nel nuovo millennio per l'energia scono nature sconvolte, architetture vertiginose, me de Paris di Albert Cappellani (1912), ai Miséra- creatrice di Hugo: "Non esito a dire parole che su- profili di città lontane, cupi scorci di Parigi, castel- bles con Jean Gabin (1957), all'Homme qui rit di perano l'orizzonte del secolo". Anzi di due. A di- li in rovina, imprecisi paesaggi lunari, marine. Sor- Sergio Corbucci (1965), ai Quasimodo dell'acro- mostrazione che quel sistematico curatore della prendenti le navi, le derive, le burrasche, i naufra- batico Lon Chaney, del patetico Charles Laughton propria immagine ha perseguito con tenacia la sua gi, la piovra, disegnati a margine del manoscritto (1939, il film è stato modello del recente cartone volontà di posterità e soddisfatto con successo la dei Travailleurs de la mer. Ma ci sono anche ritrat- animato), del volenteroso Anthony Quinn (1956, sua ambizione di gloria duratura. ti, abbozzi di mostri ghignanti, impietose caricatu- con Gina Lollobrigida fasciata di rosso, improba- CO re, il profilo livido dell'impiccato. bile vergine adolescente, e più ciociara che zinga- [email protected] Valorosi senza enfasi di Bruno Bongiovanni

El-Alamein. La Linea del fuoco di Enzo Monteleone con Paolo Briguglia e Pierfrancesco Favino, Italia 2002

[ na tentazione. Solo una tentazione, subito bersagliere, isolandolo dal contesto, e dandogli taglia la corda in automobile dopo avere pronun- Urientrata , di retorica. Il sergente Rizzo e il gio- un'astratta esistenza simbolica indipendente dal ciato un improbabile invito a serrare le fila mentre vane volontario universitario Serra, studente paler- soldato sepolto. Ma proprio non ce la fa. Il cap- ormai la rotta è generale. mitano di lettere e filosofia, vengono spediti in mis- pello resta un attimo sulla destra dello schermo. E E gli inglesi? Sono invisibili creature notturne. sione lungo la depressione desertica di el-Qattara. Il poi noi seguiamo Rizzo e Serra che tornano dai lo- Come gli indiani, in molti film western, non si ve- villaggio egiziano el-Alamein è piuttosto lontano. ro commilitoni. Appena in tempo per scoprire che dono mai in faccia. C'è, prima che cominci la con- Attraversando un lunare paesaggio allagato da un la divisione Pavia, la loro divisione, è situata in un troffensiva britannica, un soldato inglese moribon- sole africano che è altrettanto spietato del gelo che angolo di Egitto dove nulla si decide. Ci si deve al- do perché saltato, anch'egli di notte, su una mina. patiscono e patiranno in quello stesso tomo di tem- lora spostare in fretta verso el-Alamein, dove l'at- Gli italiani, senza giubilo, gli portano via un giorna- po gli alpini italiani in Russia, i due devono arrivare tacco britannico è iniziato. letto con donnine poco vestite e qualche scatola di a un fortino dove è stato stanziato un piccolo avam- I puristi avranno forse qualcosa da dire sull'esat- frutta sciroppata. Sempre di notte, verso la fine del posto di bersaglieri. Questi ultimi, cinque o sei mi- tezza "filologica" di armi, divise e soprattutto mezzi film, un gruppo di italiani sopravvissuti e sorpresi litari, da un po' non danno più notizie di sé. Rizzo e motorizzati. Il lessico impiegato, spesso, non sembra nel sonno si arrende con rassegnazione e forse con Serra sono i veri protagonisti del film. proprio quello dei soldati del 1942. E però un bel sollievo agli inglesi, rivelatisi preponderanti proprio Il primo - Rizzo - è in Africa da due anni senza es- film El-Alamein, la linea del fuoco di Enzo Monte- quanto a forze e a mezzi militari, non solo quanto a sere mai rientrato in patria, non è giovanissimo e ve- leone, regista arrivato alla sua terza prova (dopo La frutta sciroppata. Se però i britannici non hanno un niamo a sapere che ha a casa una moglie di trent'an- vera vita di Antonio H. e Ormai è fatta!). Non è un volto, non è perché, come appunto i pellirossa, so- ni. È già stato fatto prigioniero, riuscendo poi a eva- film "asciutto", come qualcuno ha scritto. Non è un no l'altrove assoluto, l'indefinibile, l'enigma antro- dere e a nascondersi in un bordello. La guerra non film "antiretorico", come si potrebbe dire. È un film pologico che precede la colonizzazione "civilizzatri- gli piace, tuttavia la sa fare ed è sicuro che al ritorno, che si situa, spontaneamente, al di là dell'asciuttezza ce". Sono invece i nostri simili, sono soldati come se ci sarà ritorno, rimpiangerà gli anni passati in e della retorica. E il primo vero film di guerra italia- gli italiani. Sono inoltre l'Europa liberale che com- Nordafrica. È quel che un tempo si diceva un uomo no del periodo successivo alla guerra dei trent'anni batte, certo difendendo a sua volta un declinante as- del popolo: ha però fatto la quinta elementare e si del XX secolo (si pensi a Bengasi, 1942, di Augusto setto imperiale, contro l'Europa nazitotalitaria. esprime con più proprietà di linguaggio di qualche Genina, e a Giarabub, sempre 1942, di Goffredo v ministro della presente XIV legislatura repubblica- Alessandrini). E anche del periodo successivo alla vero, le battaglie si svolsero soprattutto di not- na. L'altro - Serra - è un ragazzo alla sua prima pax armata sovietico-americana. Non c'è, come un Ete. E non solo per ragioni climatiche e militari, esperienza sul fronte, proviene in tutta evidenza da tempo, il riscatto democratico della Resistenza. E si ma anche perché i tedeschi - i britannici lo sapeva- una famiglia della media borghesia meridionale (an- va oltre la commedia agrodolce cui hanno prestato il no - si trovavano in difficoltà, a differenza degli ita- che se ha un accento tutt'altro che meridionale). È loro volto l'Alberto Sordi dei Due nemici (1961) e il liani, se si doveva combattere di notte. Eppure, in arrivato da due o tre giorni ed è volontario, non per- Diego Abatantuono di Mediterraneo (1991). un film i cui protagonisti non possono essere fasci- ché sogni un più vasto impero, ma perché, mentre sti (come fascista non fu el-Alamein), e che non pos- tanti italiani si trovano a mal partito su uno scenario l condizionamento onniawolgente provocato sono essere antifascisti (perché antifascista el-Ala- geopolitico troppo vasto per l'inadeguata capacità Idall'esistenza del ventennio fascista pare essersi, mein non fu), gli inglesi non si possono e non si de- strategica del Regno d'Italia, non vuole che si pensi in questo caso, estinto. Le parole "fascista", e "fa- vono vedere. In caso contrario, i combattenti italia- che è un imboscato o un vigliacco. scismo" - ma anche "antifascismo" -, non com- ni diventerebbero, a seconda dell'intenzionalità del- Rizzo e Serra, arrivati al fortino, trovano i bersa- paiono mai. Il Duce viene grottescamente evocato lo sceneggiatore, o fascisti o antifascisti. La guerra glieri tutti morti. Gli inglesi sono arrivati sin lì. E quando, davanti a soldati che non hanno da man- italiana, invece, essa sì, fu fascista. Fascistissima. Il da tempo. Possono controllare anche il deserto, ri- giare, si materializza uno splendido cavallo nero su film non ha a però che fare con la natura della guer- tenuto sino ad allora no man's land. Non ci si può cui il miles gloriosus di Predappio dovrebbe, una ra. Ma con le vite mutilate di un gruppo di soldati. dunque sentire sicuri da nessuna parte. Così, l'av- volta conquistata dagli italo-tedeschi, entrare ad E con la necessità, condivisa, di preservarne rispet- venuta uccisione dei bersaglieri del fortino diven- Alessandria d'Egitto, distante solo 120 chilometri tosamente la memoria. Riconoscendone pudica- ta, secondo una consolidata tecnica narrativa, una da el-Alamein, eppure più inafferrabile di quei mi- mente, e senza enfasi, coraggio e valore. sorta di evento premonitore e anticipatore della raggi che di tanto in tanto appaiono ai soldati allu- Certo, qualcosa dal vasto mondo filtra. I tede- carneficina che comincerà non molte ore dopo, va- cinati dalla sete e dal sole. Neppure il già spode- schi, pur appena intravisti, appaiono, sin esagera- le a dire alle 21.40 del 23 ottobre 1942. La sner- stato usurpatore del Negus sul trono imperiale tamente, i veri anti-italiani. Certo, la grande epo- vante guerra di posizione, che si prolunga in con- d'Etiopia - quel piccolo re d'Italia che peraltro an- pea di Erwin Rommel viene implicitamente ridi- dizioni sempre più logoranti dal giugno preceden- drà a finire i suoi ultimi e non entusiasmanti gior- mensionata. La vittoriosa offensiva degli italo-te- te, sta per trasformarsi in devastante guerra di mo- ni proprio in Egitto - viene mai nominato. Nep- deschi aveva imprudentemente portato questi ulti- o vimento. A Rizzo e Serra non resta che seppellire i pure l'onore d'Italia, a sua volta una lattiginosa fa- mi, nella tarda primavera del 1942, troppo lontano poveri morti. La pietas di fronte ai cadaveri, in un ta Morgana immaginata al di là del mare che do- dalle basi di partenza. In territorio nemico. Privi di film in cui non ci sono donne, non ci sono cerimo- veva essere nostrum, merita più d'un cenno. contatti costanti con le retrovie. Nell'incapacità di nie religiose officiate da veri ministri di Dio, non ci Gli italiani sono lì perché devono essere lì. È il effettuare un efficace ricambio di soldati. Alla sono alti ufficiali che fanno discorsi ruvidi o com- dovere, misterioso e redentore movente in grado mercé di un esercito che combatteva in casa pro- moventi, è ciò che più di ogni altra cosa rende di trasfigurare la barbarie imperialfascista in italia- pria e le cui forze erano, in quel teatro bellico, ben profondamente umano un manipolo di individui nissima civiltà, che li incatena al deserto. Non ci superiori. Inoltre, con Urss (dal giugno 1941) e KJ mai disumanizzati dalla guerra, dalla dissenteria, sono, e non possono esserci, eroi fascisti. Né eroi Stati Uniti (dal dicembre 1941) in guerra, l'antica l dagli scorpioni, dall'isolamento, dalla mancanza monarchici. Né eroi nazionalisti. Ci sono solo sol- strategia napoleonica di soffocare in Egitto l'In- d'acqua, dalle mosche annegate nel rancio. dati italiani aggrappati al dovere. Un dovere che ghilterra, e le sue vie di comunicazione verso l'O- Si scavano, comunque, dinanzi al fortino, poche diventa capacità di resistere a un nemico che mai riente, era ormai largamente obsoleta. El-Alamein, e lo si evince anche dal film, ebbe un enorme signi- buche. Sulla sabbia si infila un pezzo di legno, o di appare "ideologico". Nessuno "stramaledice" gli se metallo, con sopra il cappello dei bersaglieri cadu- inglesi. Non si vedono mai del resto gli Alti Co- ficato simbolico, ma non fu un episodio decisivo tuo ti. Si vede - ecco la tentazione della retorica - che mandi, quasi mai gli alti ufficiali. Solo un generale per le sorti della guerra. la macchina da presa ha una flebile impennata, co- che, davanti all'attendente morto, si suicida (un me per riprendere dall'alto almeno un cappello da "carneo" di Silvio Orlando). E un colonnello che [email protected] N. 1 |OEI LIBRI DEL MESE| 30

La narrativa e il detersivo da bucato Domande ad Aldo Nove e Tiziano Scarpa La scrittura sconfitta, 1

he traccia rimane oggi della codifica classica Quindi voi rifiutate queste forme di "istituzio- si parla anche semplicemente di questa dicotomia C--del romanzo, qual è il rapporto tra la struttu- nalizzazione" della pratica del narrare? fra narrativa e scrittura, perché è ovvio che la nar- ra e i personaggi? rativa sia scrittura, non può essere diversamente. Nove: Neil'accettare questa convenzione di divi- La pretesa che esista una letteratura acqua e sapo- Scarpa: C'è senz'altro un campo di tensione fra sione di genere fra narrativa e scrittura, credo ci sia ne è infondata, se fai ricerca crei delle condizioni di quello che chiamiamo personaggio e il linguaggio: si alla base proprio una differenza ideologica, nel sen- crisi, per forza di cose ti immetti in un campo nuo- verificano tempeste linguistiche che possono erodere so che quando racconti una storia con la pretesa di vo, tra virgolette, nuovo nella forma che scegli, nel- o abbattere come statue di sabbia certi personaggi, e rendere trasparente il medium, significa che sei la sostanza il lavoro che si fa è sempre lo stesso. li trovi sfarinati e dispersi dalla furia appassionante di completamente nella convenzione. Quando invece un certo stile, per usare una parola semplice. Perché scegli come approccio la scrittura, il linguaggio co- Scarpa: Io non sono d'accordo che la narrativa questo succede? Io sono convinto, quanto Aldo No- nie strumentò di rÌC?fCà, di Scopcrtà, di proVQcà- sia franisi. La narrativa è personaggio. Infatti ogni ve, che siamo", come dire, imbibiti, abitati dalla scrit- zione nei confronti di una realtà nel momento in cui linguaggio è un personaggio, è quasi antropologi- tura più che dalla narrativa. Anche a causa di una cer- non l'hai ancora determinata ma, appunto, cerchi camente impossibile non attribuire a qualsiasi per- ta gerarchia di borsa-valori, più che per una gerarchia di comprenderla, di elaborarla, non è più possibile sonaggio il proprio linguaggio. Prendete una con- di valori, una borsa-valori dei generi di scrittura, no- in modo intrinseco creare una storia forte. Perciò fezione di detersivo da bucato dove ci sono le ta bene, non dei generi letterari. Oggi c'è il feticcio credo che per narrativa s'intenda qualche cosa di istruzioni per l'uso, oppure una confezione di pa- della narrazione, abbiamo quasi un obiettivo-narra- più facile, perché dato per acquisito. Io mi sento di sta, dove ti propongono una ricetta. E umanamen- zione. Bisogna, in un certo senso, fare il romanzo. E difendere quest'idea di scrittura, cioè proprio nella te impossibile leggere queste indicazioni, su come quindi facendo il romanzo spesso s'instaura questo sua funzione innovativa di ricerca, di scoperta dei usare E detersivo, quanti misurini mettere, quanto conflitto strano, che è anche bello e fruttuoso, tra fondamenti esistenziali, quando questi cantano at- olio, senza immaginare un carattere che le sta pro- scrittura e idea dell'umano. traverso la scrittura, attraverso il linguaggio. nunciando. Perché c'è sempre qualcosa di sbaglia- to, saranno o troppo formali o troppo accattivanti. La differenza tra scrittura e narrazione è così In Amore mio infinito, dove siamo di fronte In questa increspatura stilistica, che non è mai neu- chiara? quasi a una sottrazione della scrittura, che opera- tra, a noi risulta quasi necessario e incontenibile fi- zione hai fatto rispetto a questa scelta di usare la gurarci E carattere della persona che ha scritto quel- Scarpa: No, non esiste, è tutto scrittura, non c'è scrittura? le parole. Immaginate anche quanto buon gioco differenza tra scrittura e narrazione. C'è chi sostie- hanno i comici o gli imitatori neU'inventarsi dei ca- ne che ci sono gli scrittori e i narratori. La Capria, Nove: È una ricerca multipla, o almeno su due ratteri con pochissime battute linguistiche. Basta per esempio, afferma che un problema della lettera- piani. Il problema è quello di provare ad adeguare una piccola velatura di cadenza di dialetto, o un tic tura italiana dell'ultimo secolo, o senza dubbio dal a diverse fasi della vita differenti linguaggi. Questo linguistico per inventare una persona intera. Que- secondo dopoguerra, è quello di avere avuto dei mette appunto in crisi l'idea di un io univoco che sto lo dico per far notare come qualsiasi idiosincra- fantastici scrittori e dei mediocri narratori, dove lo possa rappresentarsi, raccontare, quindi raccontare sia stilistica sia per ciò stesso la figurazione di un stilismo avrebbe corroso la storia. il mondo, sempre nello stesso modo. C'è anche l'i- personaggio possibile. E magari questo personag- dea di uno sviluppo di un legame sincronico tra le gio è anche un narratore, nel senso che anche in una Per narrazione in ultimo che cosa intendi, il plot? cose e non soltanto diacronico. Raccontare una sto- poesia o in un saggio di filosofia noi ci figuriamo E ria è proprio l'estendersi attraverso il tempo delle narratore. Io quando non conoscevo Sanguineti Scarpa: Sì... il plot, e anche un uso della parola vicende di un soggetto. Mi crea imbarazzo quando pensavo che fosse una persona un po' corpulenta e per così dire immaginifico, con i baffi, perché dalle sue nel senso proprio tecnico del poesie io me lo figuravo così. fatto che tu leggi per immagi- Ma questo succede anche per nare, a scopo immaginativo, un manuale di idraulica. e per visualizzare fantastica- Quando parliamo di perso- mente - nel senso della pro- "Il nostro paese dà grande naggio, è lì che entra in gioco duzione fantastica di immagi- valore alla vita e non cercherà tutto, che ha senso dire che ni cerebrali, come quando mai la guerra a meno che essa idea abbiamo di uomo, di an- qualcuno ti racconta un non sia indispensabile tropologia di sociologia, che aneddoto tu, certo, sei preso per la sicurezza e la giustizia." tra l'altro coincide anche con dal suo vortice linguistico l'idea di corpo stilistico che però, per così dire, trapassi, George W. Bush lo scrittore secerne. ammesso che sia possibile, la sostanza meramente lingui- Nove: Sicuramente questa stica e vai al sodo. Quindi ci dimensione di confronto, di sarebbe questa malizia dia- sfida con il linguaggio fa sì bolica, letteraria secondo me che non si possa darne una al massimo grado, della scrit- definizione predefinita, altri- tura narrativa che fa finta di menti mi sembra proprio che non essere scrittura. La nar- sarebbe quasi una sorta di razione è quella scrittura che scaramanzia nei confronti del finge di non essere scrittura, linguaggio, di ricetta apotro- che si pone cioè in quella paica per scappare dalla sua concavità pelosa, che è una pericolosità. Nel momento in specie di non-scrittura. A me cui ti confronti davvero con E cu pare invece che sia io che Al- linguaggio, ti ci scontri. Allo- do Nove abbiamo una perce- ra non puoi sapere quello che zione fortissima anche del- ti succede. Io quando scrivo e l'altro versante della parola. con appagamento mi sento e Che è poi quello che si è ra- più prossimo a un pittore da- dicalizzato in tutt'altro verso, vanti a una tela, senza nean- S cioè nell'idea che ogni narra- Contro tutte le guerre, abbonatevi al manifesto che E pennello e i colori, o zione sia linguaggio, e quindi semplicemente rapportando- ideologia, e perciò sia giusto mi aUa tela. Penso deEe cose sovraesporre la linguisticità Pud sembrare strano, ma gli americani la guerra non la Quest'anno chi si abbona al manifesto poi E linguaggio me ne resti- di ogni discorso, sia esso nar- vogliono. Milioni di americani, come milioni e milioni di aiuta Emergency a portare tuisce deEe altre, e aEora si rativo o non narrativo, anche francesi, inglesi, italiani. Tutte queste persone odiano i assistenza medica in Nord Iraq. crea una specie di corpo a per mettere a nudo il fatto terroristi, ma si chiedono cosa c'entra la lotta al terrorismo corpo con E linguaggio. E ri- con i pozzi di petrolio dell'Iraq. Perché la guerra preventiva di sultato di questa sfida, di que- che è costruzione, che è lin- G. W. Bush asseconda gii interessi economici e militari di guaggio, e che quindi dietro sto confronto, è queUo, ap- tì una parte degli Stati Uniti e seppellisce la Carta delle Nazioni il manifesto spesso si cela un soggetto che Unite. Sottoscrivi un abbonamento preventivo al manifesto. punto, dato daUo scrittore. lo strumentalizza con le sue Non basteràa «amare lagjerra. ma servì EMERGENCY volontà di persuasione, di so- là afer sentir e più lettete voc e della pace. f tikS«an*0*»iWrK*« a cura di Giuliana Olivero OD praffazione, di propaganda, La testata senza missili. e Camilla Valletti CO di violenza argomentativa. , riNDICF ' ^BB DEI LIBRI DEL MESE HH

l'industriosa confederazione: con Edwin che, turgia Tedesca". Accanto ad autori ormai noti Letterature rapido mutante, rimpingua le casse naziona- al pubblico italiano, come Thomas Bernhard, li fornendo attrezzature militari anche alla Heiner Muller, Botho StrauS e Durrenmatt, la Bernhard Schlink, FUGHE D'AMORE, ed. orig. 2000, Wehrmacht. Un racconto di passione, dun- crescente produzione drammaturgica di Ger- trad. dal tedesco di Laura Terreni, pp. 253, €14, que, ma anche di ironica denuncia del ri- mania, Austria e Svizzera supplisce da diver- Garzanti, Milano 2002 mosso elvetico, condotto con una scrittura si anni alla scarsa creatività italiana, se si pre- rapida e guizzante, ben sorretta dalla tradu- scinde dall'attività di Dario Fo. Dai vari contri- Sette storie di fughe dall'amore sono il pre- zione di Eugenio Lio. buti emergono tematiche attualissime, come testo che Bernhard Schlink, autore dell'accla- ANNA CHIARLONI l'emarginazione omosessuale (Xaver Kroetz) mato romanzo A voce alta (Garzanti, 1995), oppure la critica all'emancipazione idealistica utilizza per raccontare come la vita di sette della donna (Elfriede Jelinek), nonché ipotesi uomini cambi a ridosso degli eventi che han- sulla mancata ricezione del teatro-Rdt in Italia no caratterizzato gli ultimi cinquantanni di sto- Valentina Serra, DEUTSCH FUR DEUTSCHE. UN e l'evoluzione della drammaturgia svizzera ria tedesca, in uno spaccato che va dalla cor- ESEMPIO DI LOTTA CONTRO IL NAZIONALSOCIALI- dopo Durrenmatt e Frisch. In appendice ài vo- ruzione della classe dirigente in Germania du- SMO. LA PAROLA COME ARMA, pp. 143, € 12, Av, lume è riportata una sezione bio-bibliografica rante la seconda guerra mondiale, agli intrec- Cagliari 2002 relativa agli autori trattati, volta a stimolare non ci di spionaggio, pregiudizi e ambigue amici- solo studi critici e traduzioni dei testi com- zie negli anni prima e dopo la caduta del Mu- Deutsch tur Deutsche (Tedesco per i tede- mentati, ma anche l'attenzione di registi e tea- ro, fino ai giorni nostri. Schlink, classe 1944, di schi), è un'antologia di testi letterari e poeti- tranti italiani. professione magistrato oltreché scrittore, co- ci, saggi e articoli pubblicata in Francia nel SILVIA ULRICH struisce prevedibili personaggi quasi sempre 1935, una delle prime e più importanti testi- suoi coetanei e contemporanei, uomini della monianze della letteratura che costituisce borghesia medio-alta alle prese con una inso- uno degli esempi più significativi di lotta con- stenibile e banale quotidianità fatta a tratti di tro il nazionalsocialismo. Redatta e pubblica- Kurt Marti, ORAZIONI FUNEBRI, ed. orig. 1969, a noia, spesso minacciata dagli inquietanti ta in Francia nel 1935, è una delle prime e cura di Annarosa Azzone Zweifel, pp. 150, € 14,30, spettri del passato tedesco nazista e antise- più importanti testimonianze della letteratura Crocetti, Milano 2001 mita. I protagonisti delle sette storie fuggono tedesca dell'esilio durante la dittatura hitle- sì dall'amore per le loro donne, per i loro figli riana. Gli intellettuali emigrati all'estero divul- E finalmente è giunta anche in Italia, la voce o per i loro padri, ma si trovano in realtà sem- garono clandestinamente innumerevoli pub- poetica - ormai provocatoriamente "inattuale" pre a fare i conti con la propria esistenza, stra- blicazioni giornalistiche e letterarie che, gra- - del bernese Kurt Marti, classe 1921. Lo si de- volta dall'improvvisa scoperta della doppia vi- zie all'appoggio di una fitta rete di contatti ve ad Annarosa Zweifel Azzone, che presenta ta di una moglie ormai defunta (L'altro), o dal con dissidenti in Germania, diffondevano da- una traduzione bella e fedele delle sue Lei- tradimento morale di un padre che ha barat- ti sulla realtà del Terzo Reich. Accanto a vo- chenreden, una delle opere più rappresentati- tato la vita di ebrei per il proprio benessere lantini, manifesti, appelli e lettere aperte, ve e di maggior successo di questo pastore economico (La giovane con la lucertola). L'au- vennero introdotte clandestinamente le Tarn- protestante che è spinto alla scrittura letteraria tore, che frappone tra sé e i racconti un'appa- schriften, letteralmente "scritti mimetizzati", dall'insofferenza per i rituali discorsivi del lin- rentemente distaccata narrazione in terza per- piccoli volumi che, camuffati da testi appa- guaggio teologico. Marti è da decenni un per- sona, tradisce tuttavia simpatia e complicità rentemente in linea con il regime, riuscivano sonaggio di punta della scena letteraria sviz- verso quasi tutti i suoi personaggi, le cui crisi a eludere i controlli della famigerata Gesta- zero-tedesca, nella quale, con i suoi Repu- si risolvono appunto in fughe che spesso, più po. È proprio nell'ambito delle Tarnschriften blikanische Gedichte (1959), fa irrompere una che di una consapevole e codarda rinuncia, che viene pubblicato Deutsch fùr Deutsche. poesia in cui il campo politico contamina ogni assumono i connotati di una coraggiosa scel- L'opera, cui Valentina Serra dedica uno stu- enunciato. Un'altra sua raccolta, Rosa Loui ta verso il cambiamento. dio attento e rigoroso, raccoglie testi lettera- (1969), dà inizio a una nuova lirica dialettale MANUELA POGGI ri e pubblicistici di scrittori dal forte impegno svizzera che salda un giocoso impeto speri- o polìtico. Essi, ricordiamo tra gli altri Bertold mentale con un accorato impegno critico-so- Brecht, Anna Seghers, Heinrich Mann, si ri- ciale. L'engangement del poeta Marti trae la volgono a tutti i tedeschi. Dai contributi sua linfa da una lettura in chiave "rivoluziona-

Urs Widmer, L'UOMO AMATO DA MIA MADRE, ed. emergono i temi della funzione della parola ria" dei testi evangelici e trova la sua realizza- orig. 2000, trad. dal tedesco di Eugenio Lio, nella lotta politica, la missione dello scrittore zione più precipua in una prassi di riscrittura pp. 122, € 12, Bompiani Milano 2002 in esilio, l'analisi del servilismo intellettuale e straniarne e sovversiva volta a trasformare le dell'antisemitismo. Serra si sofferma in parti- forme della tradizione in forme del dissenso. Narrata dal punto di vista del figlio, questa colar modo sulla premessa all'antologia dì Sono questi due momenti distintivi della grafia è la storia di una passione ossessiva che tra- Erich Weinert che, nella lotta antinazista letteraria di Marti che connotano anche la di- volge Clara, giovane e colta borghe- zione scarnificata e perplessa delle se, fino all'estinzione psichica. Nella sue Leichenreden, tutte basate su CO una distorsione ri-creativa della reto- Svizzera degli anni venti, tra baglio- ri liberty e cappelli traboccanti di rica della tradizionale orazione fune- fiordalisi, lei avanza nella vita "come bre. L'autore - come fa notare Azzo- portata da un soffio di vento". E in- ne Zweifel nella sua densa e articola- contra lui, Edwin, geniale ma cinico ta introduzione - ne riprende la ca- direttore d'orchestra che la usa per ratteristica struttura binaria: il testo dritto e per rovescio scartandola in- poetico si configura come applicatio fine come un'inutile cianfrusaglia. di un applicandum, che tradizional- Urs Widmer, classe 1938, utilizza in mente è un'immagine o un passo questo breve, affollato romanzo uno delia Bibbia, mentre in questo caso stampo psicoanalitico che non co- le fonti sono quasi sempre decisa- nosce mezzi termini: Clara rappre- ^ mente profane (si va dagli scritti di senta una femminilità umile e supina L-JJ/V Ernst Bloch e Erich Fromm ai mura- Letterature che di fronte al maschio - padre o vimjljl les del Sessantotto parigino, da arti- compagno - si annienta sognando wjsjMf coli di giornale a statements di artisti di leccargli gli stivali, di essere un Sjjf d'avanguardia). Tutto il fascino di nulla da calpestare, anzi "sterco da _-E==r queste orazioni funebri tutt'altro che spazzar via con una scopa". Sarà ~ funeree deriva proprio dal sottile e amante dapprima, Clara, ma soprat- capzioso montaggio di citazioni e te- Narratori italiani tutto segretaria tuttofare e devota or- sto, nel cui scarto si apre un'area di ganizzatrice del successo di Edwin, linguaggio indefinita, polifonica: pic- presto accolto da altri e più redditizi cole isole di libertà in cui più chiara- amplessi. Lei continuerà a idolatrarlo per tut- identificata con l'efficace metafora del fuoco, mente si percepisce il messaggio liberatorio di ta la vita, struggendosi nell'ombra, azzoppa- delinea il pregnante concetto di Wort als questo pastore protestante, il suo sogno di una Fumetti ta dentro fino al suicidio. Un caso clinico? O Waffe, parola come arma. comunicazione liberata, il suo appello a dis- piuttosto la volontà dell'autore di scantonare SARA CAMPI sentire per poter ascoltare ciò a cui altrimenti da un'emancipazionismo femminile sentito non si dà ascolto. A dispetto di chi proclama il ormai come obbligato? Al lettore, ma sarà consumarsi di ogni residua illusione sulla par- qui il caso di aggiungere: alla lettrice, la scel- tecipazione della parola poetica al movimento

Economia e lavoro ta. Dal canto suo Widmer alza il tiro oltre il re- IL TEATRO CONTEMPORANEO DI LINGUA TEDESCA della storia, la scrittura del parroco Marti tiene quiem per una passione infelice. C'è infatti IN ITALIA, a cura di Lia Secci e Hermann Do- fede in modo sommesso ma deciso alla voca- un secondo livello narrativo che accomuna rowin, pp. 362, €28, Edizioni Scientifiche Italiane, zione rivoluzionaria della letteratura moderna, l'autore di Basilea con altri scrittori conterra- Napoli 2002 continuando a ravvisare nell'esperienza esteti- nei, quello della miopia svizzera di fronte al- ca lo strumento per creare una solidarietà atti- Politica la ferocia della storia. Sfilano tragiche imma- Nato come bilancio di un convegno interdi- va, una sensibilità più generosa. E ricavando gini di annichilimento colte distrattamente da sciplinare sulla ricezione del teatro contempo- dalla commossa partecipazione con la "vita Clara in una Germania ormai hitleriana, o.an- raneo di lingua tedesca in Italia (Roma, 1998), oppressa" momenti di laconica intensità, in cui che proterve chiassate di uno strapaese fa- il testo rappresenta una trattazione organica, la poesia fa intravedere la possibilità di una scista, con rombante comparsa del duce in per quanto parziale, sulle tendenze e sugli au- condizione umana totalmente condivisa. Valdossola. Né manca il relativo profitto del- Storia tori più rappresentativi della "Nuova Dramma- FRANCESCO FIORENTINO L'INDICE

LIBRI DEL MESEBB

• IO Francesca Mazzuccato, WEB CAM, pp. 218, ziali che comportano uno smarrimento partenza, nel quale è inutile cercare giu- prole, l'inquieto Sol è insofferente ai le- € 12,50, Marsilio, Venezia 2002 dell'identità. Nel primo racconto, che dà il stificazioni etiche, perché, se è vero che gami, non crede nel rapporto di coppia c titolo al volume, Ellis Sartorius, quasi cen- "andando a fondo" queste giustificazioni (anche se poi cede alle insistenze della La protagonista del nuovo libro di Fran- tenaria, torna con la sua famiglia a visita- non stanno "molto in piedi", "tu non hai donna, finendo per sposarla), e si rive- • Kà cesca Mazzuccato è una giovane prostitu- re un'antica proprietà, il castello di Sto- nessuna intenzione di andare a fondo di lerà ben presto incline all'adulterio. Ma ta, Lorena, che, stanca di offrire i propri mersee, lasciato nei 1920, quando i bol- nulla". l'attaccamento di Laura e la sua arren- servizi da una hot line telefonica, si mette in scevichi avanzavano dall'Estonia. Il ritor- GIULIANA OLIVERO devolezza riescono a tenere in piedi una e relazione che, fra abbandoni e riconci- So proprio e, attrezzata di video camera con- no al passato consegna la donna alla • K> nessa a Internet, si esibisce da casa per confusione dei tempi e dei luoghi, fino a liazioni, fra presenze e distacchi (lui, do- una perdita di coerenza e lucidità che av- po una breve convivenza, dorme stabil- • K> un vario e bizzarro pubblico pagante. I clienti guardano e Lorena mostra il proprio vicina e concilia con la morte. Nel secon- Domenico Cacopardo, GLACARANDÀ, pp. mente altrove) perdura comunque, pur k corpo alla web cam, nutrendo un'illusione do racconto, Un banale errore, il profes- 200, € 13,50, Marsilio, Venezia 2002 essendosi la passione iniziale mutata in O di invulnerabilità: nessuno di loro la cono- sor Sabato Bloff, studioso di alghe, in tra- affetto. Nel frattempo trascorre una vita SO sce di persona e nessuno può rintracciar- sferta in Giappone per una conferenza, si In una Sicilia di metà Settecento, sono attraverso anni: "Di attentati. Dì papa la, e dietro l'apparente anonimato dì Inter- trova sul treno sbagliato e scopre di non le controversie tra domenicani e gesuiti il Wojtyla. Di terremoti. Di nuovi governi e net Lorena può dar sfogo alla sua voglia di voler più tornare in Italia, rimanendo al ri- motore di questo romanzo, seppure inne- De. Di dittature militari. Di colpi di stato, k essere osservata e desiderata senza alcun paro di un impenetrabile muro di silenzio, scate con apparente ingenuità da Agati- di fame nel mondo, di guerre. Di Intifa- contatto fisico reale. Mazzuccato costrui- in cui non riesce a far breccia neppure la na, amante del marchese protagonista, da. Di (...) caduta dei muri"; ma a onta sce l'intelaiatura del racconto su un'ordina- volontà di capire dell'ambasciatore italia- prima messa da parte ma destinata a di tutti questi mutamenti una cosa rima- ta serie di luoghi comuni. Lorena si fidanza no a Tokyo. L'ultimo racconto, Le pietre di trionfare. Tra le figure dei due ordini reli- ne inossidabile: l'amore "senza età" (e con il perfetto cliché del redentore di don- Panayotis, si avvale del topos del naufra- giosi che tramano per colpirsi a vicenda, senza un briciolo di ironia) di Laura per ne perdute, un quieto professore di filoso- gio su un isola semideserta per mettere in risalta l'inquietante don Isidoro, "accu- Sol. "Ho bisogno di te", confessa final- fia, disgustato e insieme affascinato dal la- contatto Fabrizio, membro di una famiglia satore celeste per la Sicilia Orientale", un mente a lei un lui ottantenne in chiusa di voro di lei: e contemporaneamente un di diplomatici e console egli stesso, con inquisitore in pensione, poiché la Chiesa volume; però non suona consolatoria cu cliente di Lorena inizia a darle la caccia, la una famiglia di pastori e un sacerdote ru- ha da poco deciso di accantonare quel questa sorta di resa a una dedizione sa- trova, ia minaccia e infine la rapisce sotto- meno, che nell'isolamento e nel silenzio genere di pratiche. È un uomo represso e crificale e caparbia. Testimonia appena ponendola a una serie di violenze sessua- hanno lasciato crescere la pianta di un lascivo che combatte negli altri i propri di un rapporto segnato dal conflitto ma li. Il cliente è, come facilmente prevedibile, odio tanto forte da dar luogo a un gesto di peccati, ulteriormente frustrato dall'aver autentico pur nel paradossale intreccio cu un povero diavolo di orribile aspetto e arcaica violenza. Inutile aggiungere che perso il potere cui era uso. Ed è il livore di odi et amo. Rapporto narrato con pro- squallida esistenza, che ha già eliminato le metamorfosi e i cambiamenti di pro- del giudice che non si rassegna a non sa nitida, essenziale e quasi scabra da CQ una madre oppressiva e castrante e ambi- spettiva a cui sono soggetti i protagonisti aver più nessuno da passare sotto i suoi una più convincente che sce a fare un'altra vittima in quel mondo dei racconti investono ancora più forte- micidiali interrogatori a dare origine alla mai nel descrivere con sottile acume femminile che lo ha umiliato e deriso. Gli mente i testi- "difficile e san- psicologico modalità antitetiche di ap- andrà male, naturalmente, perché talvolta moni consolari guinosa guer- proccio ai sentimenti e alla vita attraver- anche i professori di filosofia abbandonano che possono ra" per la su- so una sofferta storia di amore coniuga- le biblioteche di dipartimento e passano al- attraversare e premazia loca- le scritta con partecipe, struggente em- l'azione. Completano la fatica dell'autrice raccontare le le tra ordini re- patia. un linguaggio piuttosto piatto e monocor- storie: essi non ligiosi e signo- FRANCESCO ROAT de, ma crudo e ricco di quei termini che conoscono u- rotti feudali alli- abbiamo tutti scoperto alle scuole medie: no strumento neati sui due numerose divagazioni tecniche sull'uso del affidabile e si- schieramenti. web che ben figurerebbero in qualche di- curo per orien- Un anno di fu- Antonino Ercolino, LUNA CALANTE, pp. 136, spensa didattica: gli accoppiamenti gay tarsi e conser- ghe, omicidi, € 9,50, Crocetti, Milano 2002 dei vicini di casa, che amano tener le fine- vare la propria tradimenti - in stre aperte per condividere con il quartiere innocenza, al cui trovano Ripercorrere una lontana (e infelice) le loro gioie amorose: e, immancabili, i tor- di là di quella meridiana mobile, maneg- spazio anche le laboriosissime trattative storia d'amore è ciò che fa il protagoni- menti di Lorena sul senso delle proprie giata da Tournon quasi per gioco, che è il patrimoniali per un matrimonio -, interrotti sta del primo romanzo di Antonino Erco- scelte e del proprio stile di vita: "Vorrei co- simbolo più evidente dell'inettitudine co- infine dalla paura del caos, poiché "quel- lino attraverso una sorta di lettera scritta se piccole e quotidiane. Vorrei fuggire da mune a governare gli eventi o ad afferrar- lo che per politica è necessario fare è te- sì all'ex fanciulla idolatrata Irene ma pu- questa ossessione che mi spinge a cerca- ne il senso. nere la pace e allargarsi con cautela sino re a se stesso; non tanto, dunque, per re una purezza impossibile concedendo il MONICA BARDI a saggiare i punti di resistenza degli av- nostalgia quanto per comprendere il mio corpo a sguardi indiscreti di scono- versari, senza mai trasformare la pressio- senso di una "lunga ossessione" all'in- sciuti lontani". È davvero un po' prevedibi- ne della crescita di peso, di potere, di in- segna di un "soffrire barocco". A quel le questo libro, che non convince nell'in- fluenza in uno scontro più o meno aperto", tempo lei è una solare quattordicenne, secondo la logica condivisa da domeni- treccio esile e improvvisato, pare puntare Enrico Remmert, LA BALLATA DELLE CANA- lui invece un diciannove introverso dedi- cani e gesuiti. Un narratore onnisciente principalmente sul voyeurismo del lettore e GLIE, pp. 286, € 14,50, Marsilio, Venezia 2002 to alla pittura e tutto preso dalla contem- dipinge i propri protagonisti con un tratto presenta gli accadimenti con misura ed plazione deH"'irraggiungibile" dirimpet- grossolano e impreciso. Menzione specia- Apre questo romanzo un prologo fulmi- equidistanza, scegliendo non dì affondare taia Irene, che spia attraverso la finestra le per il reparto iconografico della Marsilio, nante, nel quale in "una calda domenica verticalmente nei personaggi ma dì trat- aperta della casa di fronte. Pur essendo infine, per l'ineffabile copertina di questo d'inizio estate senza mosche" i due prota- tarli piuttosto come pedine, maschere di Lorenzo, ii fratello della ragazza, amico non proprio memorabile "thriller erotico e gonisti sono in una squallida no man's una commedia nota. Il potente duca di Eli- del protagonista, questi non coglie l'oc- tecnologico". land di periferia intenti a sfasciare una nunte sembra più interessato alle "giaca- casione per avvicinarla e i suoi rapporti randà" (palissandri) dei suoi giardini che CRISTINA LANFRANCO macchina presa a nolo per ottenere un con lei si limitano a qualche fugace, ca- rimborso dall'assicurazione per ii colpo di alla politica, le donne sono com'è ovvio suale incontro nel giardino paterno. frusta, È così che Vittorio e Milo vivono, di recluse, anche se riverberano sulla vicen- Quindi, fatto solo di sguardi, si consuma piccole, sistematiche e fantasiose truffe. E da il loro potere sessuale o matriarcale, e un amore inespresso e sterilmente il protagonista maschile don Giulio Lfrniri, voyeuristico; così alla fin fine (tranne che Boris Biancheri, IL RITORNO A STOMERSEE, non sono sottoproletari culturalmente po- che brilla per inettitudine e inerzia esi- nella drammatica conclusione in cui pp. 165, € 13, Feltrinelli, Milano 2002 co avveduti, ma ragazzi che citano Shakespeare e Potocki, anche se con irri- stenziale, alla fine passerà alla storia per- emerge futilmente la rabbia distruttiva ché, mentre intorno a lui si scatena il pan- Di origine italorussa, Biancheri è stato sione, che si percepiscono tagliati fuori del giovane) il romanzo finisce per im- demonio, riesce a farsi costruire il palazzo per quarant'anni una figura di spicco del- dalla vita prima ancora di esserci entrati. plodere su se stesso nella continua rei- estivo intorno al quale sorgerà il nuovo la diplomazia italiana, ambasciatore a Hanno poco più di vent'anni, ma già si terazione di un anelito inappagato. Che paese di Letojanni, peraltro luogo d'origi- Tokyo, Londra e Washington e poi segre- sentono "come quando, giocando a scac- Ercolino come scrittore abbia stoffa lo si ne dell'autore. tario generale della Farnesina fino al chi, improvvisamente ti mangiano la regi- capisce sin dalle felici pagine d'avvio, ma poi - come per timore di non riuscire 1997, presidente dell'Ansa e collaborato- na. In un attimo ti rendi conto che tutta la (G.O.) re della "Stampa" come editorialista di po- serie di mosse precedenti era sbagliata a dimostrarlo - esagera con ricercatez- litica estera e affari internazionali. È auto- ma non puoi tornare indietro: la partita ze formali e scialo di vocaboli desueti, re di un libro di narrativa, L'ambra del Bal- continua con le tue possibilità quasi ridot- mentre sarebbe bastato un registro nar- rativo più scorrevole. La scrittura, infatti, tico, pubblicato da Feltrinelli nel 1994 e di te a zero". È Vittorio, acuta voce narrante Edith Bruck, L'AMORE OFFESO, pp. 114, € 12, Accordare il mondo (1999), un saggio sul in seconda persona, a rovesciare sul let- Marsilio, Venezia 2002 spesso appare un po' troppo sorveglia- ruolo della diplomazia nell'età globale. tore una serie esilarante di fatti, situazioni, ta, ricercata, iperletteraria, mentre quan- Anche in questo nuovo trittico di racconti, e riflessioni parafilosofiche sull'esistenza. Nell'ultimo romanzo di Edith Bruck do mantiene la misura (come nell'unico come nelle opere precedenti, opera evi- L'infilata di peripezie che i due, affiancati un'anziana signora rievoca la propria vi- dialogo con Irene) risulta più credibile e dentemente un riflesso autobiografico, dal da Cristina, ambigua fidanzata di Milo, e ta, che è poi la storia di un amore asso- intensa. Manca altresì all'adulto che ri- momento che vi agiscono tre figure "con- da Grissino, ancor più ambiguo zio dello luto e totalizzante. Tuttavia di un amore corda (all'autore) una presa di distanza solari" : Fortunato Tournon a Riga, la dot- stesso, affrontano per realizzare il loro so- "offeso" si tratta; non già in quanto non dagli avvenimenti narrati. Tutto, benché toressa Mezzadri a Tokyo, Fabrizio P. in gno nel cassetto, la "Grande T", dove "T" ricambiato dal partner (Sol: l'uomo verso a distanza di anni, si rivela ancora mate- Grecia, tutti testimoni di vicende in cui il ovviamente sta per truffa, assume valore cui la protagonista sin dal primo incontro ria ustionante, lutto affettivo assai poco destino gioca scherzi singolari e provoca metaforico di un mondo che schiaccia e nutre "un sentimento così grande da far elaborato. C'è, insomma, un troppo pie- conseguenze imprevedibili. Attraverso tritura ogni sua manifestazione, che come paura a chi l'avverte e a chi è destina- no emozionale che deborda in rivoli di una scrittura lineare che alterna momenti un blob senza fine ingoia e metabolizza to"), ma perché vissuto da questi in mo- patetismo strappalacrime. E manca so- elegiaci a improvvisi balzi in avanti, colpi anche le critiche possibili, peraltro ine- do del tutto diverso rispetto alla compa- prattutto l'autoironia, che avrebbe potu- di scena da thriller, descrizioni segnate spresse. Un mondo nel quale - indipen- gna. Infatti mentre Laura, ex deportata to fare di Luna calante un romanzo più da sapienti cadenze sintattiche, Bianche- dentemente dalle proprie scelte, sembra- ad Auschwitz, sogna una "normalità ba- temperato e maturo. ri racconta tre diverse situazioni esisten- no dire i protagonisti - si è già sconfitti in nale" all'insegna del matrimonio e della (F.R.) N. 1 IDEI LIBRI DEL MESE| 33

Chris Claremont e Salvador Larroca, LA SFI- sterso a fondare club esclusivi vietati a vece, è una felice eccezione; nel 1989, ad L'enciclopedia della salute della donna), tutti i nuovi arrivati, specie se poveri e pro- appena 22 anni, ha lanciato un suo per- all'iconografia delle stampe erotiche o- HO DA DEL DOTTOR DESTINO, ed. orig. 1999- io 2002, trad. dall'inglese di Andrea Piazzi, venienti dall'Europa orientale. La narrazio- sonaggio, Rat-Man, grottesco supereroe rientali e a diversi referenti letterari (tra i pp. 321, € 10, Mondadori, Milano 2002 ne procede lineare, animata da perso- con le orecchie da topolino, specializzato più facilmente identificabili vi sono Kafka naggi a tutto tondo, con un plot a metà in fulminanti parodie dei comics e dei ko- e Genet). Come tutti i supereroi anche i Fantastici strada fra le grandi storie famigliari di Tho- lossal americani. Ogni numero della rivi- IOLE CILENTO Quattro, creati da Stan Lee e Jack Kirby mas Mann e i mèlo di Douglas Sirk. Il re- sta interamente scritta e disegnata da lui nel 1961, sono molto cambiati con il pas- spiro romanzesco si fonde alla perfezione in piena libertà creativa, e pubblicata dal- sare del tempo. La miniserie presentata in con la caratterizzazione grafica asciutta, la Marvel, l'editore dell'Uomo Ragno e dei questo volume permette al lettore comu- essenziale e al tempo stesso straordina- Fantastici Quattro, vende circa 19.000 co- Gianluigi Toccafondo, A PARTIRE DALLA CO- &H ne, che non ha seguito con devota co- riamente espressiva. pie. Il dialogo tra i due autori procede con DA, pp. 144, € 13, Coconino Press, Bologna stanza tutti i successivi mutamenti, di fare (C.B.) grande freschezza e offre un quadro inte- 2002 il punto sulla situazione attuale, i poteri ressante del panorama fumettistico italia- SO dei buoni sono sempre gli stessi e anche no, accessibile non soltanto agli addetti ai "Ognuno ha le sue favole", così il vi- il cattivo, Victor Van Doom, detto il Dottor lavori, ma anche ai semplici curiosi. I rac- deomaker Gianluigi Toccafondo com- cu Destino, è una vecchia conoscenza, un Monkey Punch, LUPIN III. PRIMA SERIE N. I, conti di Cimpellin, in particolare, ci resti- menta l'anamnesi di uno dei suoi primi la- personaggio, per così dire, storico. Il nu- trad. dal giapponese di C.I.G., pp. 192, €4,20, tuiscono la cronistoria di una passione ini- vori, La pista del maiale, ispirato ai rac- o cleo originario è però aumentato. Il quar- Star Comics, Spoleto 2002 ziata nell'immediato dopoguerra e ancora conti d'infanzia paterni, e contenuto nel- tetto formato da Reed, l'uomo elastico, la vivida dopo più di cinquant'anni. Dai dise- l'albo antologico pubblicato per la mostra moglie Sue, la donna invisibile, il fratello di Vengono pubblicate solo oggi in Italia, gni per il "Corriere dei piccoli" anni cin- organizzata dal Centro espressioni cine- lei, la torcia umana, e il vecchio amico di per i numerosi estimatori del personag- quanta, quelli senza balloons, con le di- matografiche dì Udine. Una selezione di famiglia, Ben, La Cosa, si è arricchito di gio, le storie d'esordio di Lupin Sansei, dascalie in versi - erano suoi il faunetto materiali che ripercorre, attraverso boz- nuovi personaggi: una figlia adolescente serie il cui successo è da attribuirsi al Codinzolo e il soldato Gibernetta - alle zetti, serigrafie e altro, la straordinaria che ha ereditato i poteri della madre, un connubio tra la cultura nipponica e l'in- storie d'avventura, ai supereroi importati o produzione di uno dei più interessanti e- figlio bambino, Franklin, capace di tra- fluenza che il cinema e la letteratura occi- nostrani, come il Johnny Logan che tanto sponenti del cinema d'animazione d'auto- sformare i propri dentale ebbero sul scandalizzò per le sue allusioni politiciz- re, noto ai più per le molte produzioni te- sogni in realtà, una suo creatore Ka- zate all'inizio degli anni settanta, fino agli levisive, dalle sigle di programmi Rai co- super baby sitter zuhiko Kato, in arte "spaghetti manga", versioni fumettistiche me Tunnel o Avanzi allo spot della Sam- proveniente da un Monkey Punch. Lu- dei cartoni animati giapponesi realizzate buca Molinari. Ognuno ha le sue favole si mondo lontano e pin nasce dunque in Italia nel momento del grande boom dei diceva, sì, perché se lo stile grafico e pit- perfino Puppy, un nel 1967 ed è un primi anni ottanta, Cimpellin è dappertutto torico di Toccafondo vive sotto il segno di supercane dai po- antieroe, discen- e, benché non abbia forse raggiunto una un'intensa stratificazione, sia materica teri non ben definiti dente dell'Amène grande notorietà personale, non c'è letto- che d'immagini, ricordando al tempo (almeno in questo Lupin di Maurice re italiano di fumetti, tra i dieci e gli ottan- stesso i toni cupi dell'espressionismo te- volume). Gli eroi, Leblanc, che con- ta anni, che, scorrendo la sua "bibliogra- desco e la giocosità violenta e graffiarne anche in questa trasta nettamente fia" (purtroppo assente in questo volume), dell'art brut, d'altro canto i soggetti, i temi nuova veste casa- con gli stereotipi del non possa ritrovare almeno uno dei suoi e il ritmo delle storie rivelano una cifra linga, fronteggiano manga per adole- personaggi preteriti. poetica da grande affabulatore, e non a minacce cosmiche, scenti. Abile trasfor- (C.B.) caso tra i suoi cortometraggi compaiono mostri antichissi- mista, grande ladro un Pinocchio di Collodi e un'opera dedi- mi, immani tempe- e bugiardo pronto a cata alla produzione più sognante di Pa- ste spazio-tempo- tutto pur di riuscire solini, quella caratterizzata dalla presenza rali e invasioni alie- nei suoi intenti, Lu- Suehiro Maruo, NOTTE PUTRESCENTE, ed. di Totò e Ninetta Davoli. Forse perché ne, ma, ogni volta, pin è anche è un in- orig. 2000, trad. dal giapponese di Dario Sevie- Toccafondo stesso si è nutrito di archetipi nel momento più stancabile don Gio- ri, pp. 176, € 13,50, Coconino Press, Bologna del cortometraggio comico come Buster tragico, si ricorda- vanni, pronto a per- 2002 Keaton, Laurei e Hardy e Chaplin, ren- no che sono una dere del tempo pre- dendoli spesso protagonisti del suo mon- do onirico fatto di "sfarfallii" cromatici e superfamiglia superborghese superame- zioso pur di sedurre una graziosa fanciul- Suehiro Maruo ha esordito come dise- anfratti metamorfici tipici della fantasia in- ricana e traggono, non dai poteri ultrau- la: per lui tutto è una continua sfida, dove gnatore di manga pornografici (com'è no- fantile, è l'infanzia del cinema stesso, con mani, ma proprio dalla loro normalità, poter mostrare la sua insolente magnifi- to in Giappone il manga è un prodotto la nascita delle tecniche d'animazione tra- nuova forza per la lotta finale che deve as- cenza. Importanti comprimari sono Gigen, estremamente variato, sia per genere me by trame, che viene riportata alla luce solutamente vederli vincitori. Intendiamo- abile pistolero, Fugiko Mine, donna senza che per fasce d'età) perché le sue opere, da queste produzioni, in cui si mescolano ci, l'ossessione familista non rovina la go- scrupoli pronta a servirsi del proprio cor- considerate troppo scandalose, non tro- il disegno e la pittura, l'immagine fotogra- dibilità della saga fantascientifica, che of- po pur di ottenere ciò che le interessa, e vavano spazio nell'editoria di massa; ma fica e la fotocopia con un andamento qua- fre comunque al lettore qualche ora di pu- Goemon Ishikawa, freddo e meditativo nulla è più inappropriato di questa defini- si caleidoscopico. Una produzione, in- ro piacere. È piuttosto uno spioncino samurai che non si separa mai dalla sua zione. Certamente la componente erotica somma, che parte da una profonda rifles- aperto sulle paure contemporanee, e su zantetsuken, spada giapponese da com- e sessuale è dominante in tutto il volume sione estetica sulle arti visive, come ap- un desiderio di super normalità che per- battimento in grado di tagliare qualsiasi (una serie di racconti brevi), insieme a un pare evidente dall'idea, ad esempio, di metta a ogni famiglia americana di fron- materiale. I disegni di Kato sono decisa- gusto estremamente gotico per il sado- realizzare dei disegni in sequenza sulle teggiare lo "Scontro totale", la "Paura", il mente raffinati. L'uso dei mezzitoni sfuma- masochismo e la repulsione fisica, tutta- pagine di un libro in braille trovato nella "Giorno del giudizio" (tutti titoli di episodi ti accompagnati dagli acquerelli per di- via questi elementi ricorrenti non sono spazzatura. Inoltre, per la gioia del lettore, della serie) in agguato dietro l'angolo. pingere gli sfondi, e da un ampio tratteg- che dei tramiti per mostrare l'angoscia corredano le immagini alcuni brevi inter- CHIARA BONGIOVANNI gio attraverso l'impiego del rapidograph, del quotidiano e l'inquietudine della mor- rivela una ricercatezza stilistica a favore te. Per questo Maruo privilegia i perso- venti, talvolta vere e proprie chicche di di una resa realistica dei paesaggi e del- naggi adolescenti e conferisce loro un curiosità cinematografica, scaturiti dalla l'ambiente che verrà successivamente immaginario onirico e primario al tempo penna di Tatti Sanguineti, Marco Giusti e abbandonata per rendere il tratto più mor- stesso: ossia sanguinoso, violento, ma Goffredo Fofi, nonché dell'autore stesso. Will Eisner, LE REGOLE DEL GIOCO, ed orig. bido e fluido, nonché più vicino allo stile 2001, trad. dall'inglese da Ketty Ortolani e An- anche deliberatamente soggiogato a tut- (L.C.) utilizzato per disegnare i personaggi, che to ciò che rappresenta drea Piazzi, pp. 168, € 12,40, Kappa, Bologna assumono un aspetto volutamente carica- il mistero della vita, 2002 turale. L'autore, infatti, voleva impedire dalla carnalità più che i suoi personaggi potessero diventa- Maestro indiscusso della graphic novel, estatica al fascino per re un soggetto per una serie animata, de- o romanzo a fumetti, Eisner ha realizzato le deiezioni e le mutila- cisione che dovrà successivamente ab- con Le regole del gioco un nuovo piccolo zioni corporali. La va- f r E bandonare per ragioni economiche. classico. Con lo stesso stile che ha con- lenza psicoanalitica di alcuni episodi è tal- SEGRETARIATO EUROPEO PER LE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE traddistinto tutte le sue graphic novels - a MARCO MILONE partire dalla prima, che ha fondato uffi- mente evidente, con il coinvolgimento delle fi- cialmente il genere, A contract with God Il Segretariato Europeo per le Pubblicazioni Scientifiche del 1978 -, e cioè con un bianco e nero gure parentali e il ricor- rere di simbolismi ani- è un'associazione senza fini di lucro che offre contributi leggermente seppiato e un tratto nervoso, Davide Barzì, LEO CIMPELLIN LEO ORTOLA- mali (specialmente in- caricaturale, inconfondibile, ci offre ora NI, pp. 187, € 16, lf, Milano 2002 per la traduzione di saggi recenti, testi universitari una vera e propria saga: la storia della fa- setti), da non lasciare ed opere di alto valore culturale, dall'italiano verso altre dubbi sulla presenza miglia Arnheim dalla fine dell'Ottocento ai La collana "Quaderni d'autori" presen- lingue e viceversa. I contributi possono essere richiesti di un percorso di lavo- tardi anni sessanta. La vita di Conrad ta in ogni volume due autori di fumetti che ro intimamente doloro- da editori, istituzioni, autori a: Arnheim, viziato rampollo di una famiglia si intervistano a vicenda raccontandosi so e ipnotico, ma an- di ebrei tedeschi immigrati a New York in- esordi, successi e delusioni vissuti nel che estremamente raf- torno alla metà del XIX secolo, capaci di corso della loro carriera. In questo caso i SEPS finato. La stessa impo- passare indenni attraverso le tempeste due autori non potrebbero essere più di- Segretariato Europeo per le Pubblicazioni Scientifiche stazione grafica delle del Novecento, dalla prima guerra mon- versi l'uno dall'altro. Leo Cimpellin, nato Via Val d'Aposa 7-40123 Bologna - Italia tavo'e, ricercata, a trat- diale, alla crisi del '29, al secondo dopo- nel 1936, è stato ed è tutt'ora una delle ti estetizzante, si avva- Tel. (+39) 051 271992 - Fax (+39) 051 265983 guerra, è l'occasione per presentare un colonne portanti del fumetto popolare ita- le di invenzioni e cita- E-mail: [email protected] secolo di storia americana da! punto di vi- liano. E ha collaborato con innumerevoli zioni legate alla trattati- sta dell'aristocrazia ebraica, pronta ad sceneggiatori, adattandosi con straordi- stica sull'educazione www.seps.it aiutare economicamente i profughi sfug- naria versatilità allo stile grafico che di vol- morale (ad esempio in giti alle persecuzioni hitleriane e al tempo ta in volta gli veniva richiesto. Ortolani, in- N.l IDEI LIBRI DEL MESE 34

O Andrea Colli, IL QUARTO CAPITALISMO. UN integrazione sociale che non va trascurata. ma di sé la giornata lavorativa e il tempo realmente avuto dalla componente legata lo PROFILO ITALIANO, pp. 117, € 9, Marsilio, Il volumetto è corredato (oltre che da un'e- libero di milioni di persone". Dovendosi al mondo dei mestieri nel sindacalismo Venezia 2002 sauriente bibliografia) da un'utile appendi- misurare con ii fenomeno di Internet, e italiano fra l'ultimo decennio dell'Ottocen- o ce documentaria dove sono riportati alcuni con una cultura "nemica del copyright e to e l'età giolittiana. È da ricordare, sostie- L'indiscutibile affermazione di un ampio documenti, tra i quali vale la pena di se- intrisa di utopie sociali", quale è quella ne l'autore, che la costruzione della soli- nucleo di imprese di dimensioni interme- gnalare due ampi stralci dal Lobbying Di- hacker, la Microsoft ha messo in atto una darietà non solo ha motivazioni politiche, e die ha contrassegnato l'economia italiana sciosure Act americano del 1995 e dalla campagna di colonizzazione della rete, a ma passa anche "attraverso l'affermazio- degli anni novanta. La rilevanza di tale fe- proposta di legge del parlamento italiano partire dalla guerra contro il browser Net- ne di identità collettive che muovono dal nomeno, che è stato definito "quarto capi- sull'attività di relazione del 1998. scape, vinta dal monopolio high tech di primo elementare tessuto connettivo, talismo" per distinguerlo dalle imprese MAURIZIO GRIFFO Bill Gates integrando il proprio browser quello della contiguità professionale"; pubbliche, dalle grandi imprese private e Explorer nel sistema operativo di Win- aspetto, questo, scarsamente illuminato e dalle piccole imprese dei distretti, ha ine- dows. Dopo l'11 settembre, l'amministra- dalla storiografia del movimento sindaca- • IO vitabilmente reso necessario superare i zione Bush, abbandonando ogni impegno le, che ha in genere assunto come cen- tradizionali modelli interpretativi che vole- David S. Landes, LA RICCHEZZA E LA PO- in materia di antitrust e inasprendo le leg- trale la dimensione confederale quale vano l'apparato industriale italiano pola- VERTÀ DELLE NAZIONI. PERCHÉ ALCUNE SONO gi sul copyright, ha reso ulteriormente dif- espressione primaria di una tensione soli- o rizzato fra grandi attori da un lato e picco- COSÌ RICCHE E ALTRE COSÌ POVERE, ed. orig. ficile la sopravvivenza dell'etica hacker daristica dei mondo del lavoro. In questo li dall'altro. Utilizzando le analisi di nume- 1998, trad. dall'inglese di Sergio Minucci, che aveva caratterizzato la fase pionieri- senso, particolare menzione meritano i e rose vicende aziendali e ricorrendo ai me- pp. 702, €21,50, Garzanti, Milano 2002 stica del web, contraria alla "proprietà in- primi due saggi, dedicati ad altrettante o todi di indagine della business history, tellettuale" e favorevole al libero scambio questioni nodali. Il primo esamina le com- o Colli tenta un inquadramento del fenome- Pubblicato in inglese nel 1998 e uscito delle informazioni (il "comunismo delle missioni interne. Considerate dai lavorato- no, sinora scarsamente studiato, prestan- in traduzione italiana nel 2000, La ricchez- idee"). Rischiando, forse, di sopravvaluta- ri lo strumento più adatto a esprimere le KJ do particolare attenzione alla prospettiva za e la povertà delle nazioni viene ora ri- re i risvolti politici delle innovazioni digita- proprie esigenze e dalle organizzazioni diacronica. La ricerca mette in evidenza proposto con l'aggiunta di un'appendice li, l'autore sostiene che sia in atto, dun- operaie una propria proiezione all'interno la molteplicità di percorsi evolutivi ma an- dedicata al caso italiano. Il libro ripercorre que, un tentativo di bloccare la nascita di dei luoghi di lavoro, furono anche viste cu che il ricorrere di alcuni tratti comuni: ii le principali tappe della storia dell'econo- un "sistema mondiale aperto" e di impedi- dagli industriali, quando non ne negavano forte legame con l'ambiente circostante, mia mondiale degli ultimi mille anni, attra- re la vera globalizzazione. la legittimità, come io strumento che l'ampia diffusione della forma organizzati- versando e superando le convenzionali, e GIOVANNI BORGOGNONE avrebbe potuto consentire di stabilire con va di gruppo, il prevalente ricorso all'auto- sovente imbriglianti, compartimentazioni chiarezza e rigidità vincoli e limitazioni al- finanziamento e lo scarso peso della pre- specialistiche. Landes, storico economico le pratiche vertenziali e rivendicative. Il o senza in Borsa, la persistenza del tradi- tra i più grandi, aveva d'altra parte già in secondo saggio affronta invece il passag- GQ zionale modello di proprietà e controllo fa- passato proposto ai suoi lettori studi dall'i- Gian Paolo Barbetta e Francesco Maggio, gio, in Italia, dal sindacato di mestiere, nel migliare e, soprattutto, l'accentuata inter- nusuale ampiezza di sguardo. Si pensi, tra NONPROFIT, pp. 132, € 8, il Mulino, Bologna quale l'appartenenza era determinata dal nazionalizzazione, che fa di queste impre- gli altri, a quei veri e propri classici della 2002 possesso di una specifica qualifica pro- se delle vere e proprie "multinazionali ta- storiografia che sono Prometeo liberato e Amartya Sen, GLOBALIZZAZIONE E LIBERTÀ fessionale, al sindacato d'industria, mo- scabili". Dalla lettura di queste pagine si Storia del tempo. Al centro di questa nuo- ed. orig. 2002, trad. dall'inglese di Giovanni Bo- dellato sui settori produttivi. Si trattò di trae l'impressione che, nonostante i suc- va opera è la ricerca delle radici del diva- no, pp. 160, € 14,60, Mondadori, Milano 2002 un'evoluzione complessa e contrastata, cessi, i limiti che il "quarto capitalismo" ha rio nel livello di sviluppo, delle cause della determinata da fattori oggettivi (i muta- palesato (il rapporto problematico con la ricchezza e della povertà delle nazioni. In Le organizzazioni nonprofit, scrivono menti prodottisi nei sistema economico e forza lavoro e la frequente assenza di un aperta polemica con quanti hanno soste- Barbetta e Maggio, sono quelle che "non nel mercato del lavoro), ma anche, come maturo sistema di relazioni sindacali, la nuto che l'Europa sia giunta tardi nel gran- distribuiscono a soci o dipendenti gli sottolinea Antonioli, da fattori politici e mancanza di un'azione consapevole e de agone della storia mondiale, e solo eventuali profitti che derivano dalla ge- ideologici. collettiva a livello associativo e di un rap- sfruttando precedenti conquiste, Landes stione delle loro attività ma, al contrario, (A.G.) porto solido con la politica e le istituzioni) afferma che negli ultimi mille anni il conti- usano questi profitti per aumentare la rendano al momento scarsamente plausi- nente europeo è stato il principale propul- quantità e migliorare la qualità dei servizi bile l'ipotesi che esso possa assumere sore di sviluppo e modernità. A garantire erogati". Di questo universo in espansio- quel ruolo trainante del sistema produttivo primato e predominio furono, oltre alle fa- ne, a metà strada fra servizio civile e filan- Stefano Musso, STORIA DEL LAVORO IN ITA- nazionale che la grande impresa non vorevoli condizioni ambientali, tre fattori: il tropia, vengono qui brevemente richiama- LIA DALL'UNITÀ A OGGI, pp. 279, € 22, Mar- sembra più in grado di ricoprire. diritto di proprietà, la frammentazione del te le origini (volontariato, associazioni- silio, Venezia 2002 ALESSIO GAGLIARDI potere e la cultura dell'invenzione (D'in- smo, infine "impresa sociale") e le innu- venzione dell'invenzione"). Lo sviluppo merevoli articolazioni venute a prodursi L'utile sintesi proposta da Stefano Mus- del protestantesi- nel corso degli an- so vuole offrire un quadro generale della mo, fondamentale ni. Proprio il diffon- storia del lavoro in Italia componendo i per favorire l'emer- Gigi Graziano, LE LOBBIES, pp. 152, € 9,30, dersi dell'associa- molti frammenti di ricerca offerti dalia sto- Laterza, Roma-Bari 2002 gere di una moder- zionismo su scala riografia italiana degli ultimi decenni. Com- na figura imprendi- planetaria costitui- pito certo non facile, perché lo stato degli La parola lobby ha, nell'uso corrente, un toriale e la diffusio- sce il punto di par- studi e delle ricerche è, per un'opera di significato peggiorativo. Essa richiama l'i- ne della cultura tenza del saggio sintesi, inevitabilmente condizionante, e la dea di pressioni indebite sul mondo politi- scientifica, fu a sua di Amartya Sen, situazione della iabour history italiana pone co, in modo da alterare il normale funzio- volta alla base del- composto da inter- non poche difficoltà. Nel passaggio dagli namento della vita pubblica, favorendo in- lo spostamento de- venti del periodo anni settanta agli ottanta, in coincidenza teressi particolari quando non inconfessa- gli equilibri interni 1995-2001 diretti con le sconfitte subite dalle lotte operaie, bili. Il libro che qui segnaliamo vuole offrire (dai primato spa- ad analizzare il gli storici hanno progressivamente privile- una ricognizione accurata del fenomeno, gnolo a quello in- processo di globa- giato approcci microstorici, o antropologi- evitando ogni demonizzazione preconcet- glese) e della rivo- lizzazione, le sue ci, o lo studio dei comportamenti individua- ta. L'assunto di fondo che lo anima è rias- luzione industriale, autentico spartiacque premesse e i suoi effetti. Secondo lo stu- li e familiari, sottraendosi frequentemente sumibile nei termini seguenti: posto che la della storia moderna, alla quale è dedica- dioso bengalese, è più che mai urgente al confronto diretto con i temi della storia vita politica è un combinarsi di ideali e di ta la gran parte del libro. gettare le basi di una "costruzione globa- politica. Ne sono nati studi spesso innova- interessi, e posto che esistono anche inte- (A.G.) le" che tragga linfa dai "dubbi creativi" tivi sul piano metodologico, ma difficilmen- ressi settoriali, le lobbies esprimono e rap- sollevati dal Movimento di Porto Alegre te inquadrabili all'interno di una sintesi ge- presentano questo tipo di interessi. D'al- verso determinati modelli economici e fi- nerale, come dimostra il peso tutt'altro che tronde, come mostrano diversi esempi pro- nanziari e che, pur continuando a ritenere rilevante che essi hanno, di fatto, all'interno cruciale la questione della disuguaglian- della ricostruzione proposta da Musso. dotti da Graziano, esistono lobbies atipi- Carlo Formenti, MERCANTI DI FUTURO. UTO- za, assicuri che in futuro lo sviluppo coin- che per le quali il confine con le associa- PIA E CRISI DELLA NET ECONOMY, pp. 312, L'esposizione si articola in tre parti. Nella zioni volontarie è assai sfumato. Nonostan- € 14,50, Einaudi, Torino 2002 cida con "l'aumento della libertà delle prima vengono ripercorsi i cambiamenti te si tratti di un lavoro di sintesi, esso è ba- persone". Il volume di Amartya Sen, spa- strutturali che hanno configurato i gruppi sato su indagini di prima mano condotte in Molto si scrive, e si scriverà, sulle tra- ziando dai diritti sociali a quelli civili, dalla sociali e modificato i livelli del tasso di atti- due realtà significative, gli Stati Uniti e l'U- sformazioni socioculturali portate dalla stampa all'ambiente, dall'Asia alle Ameri- vità. La seconda prende in esame i cam- nione Europea. Negli Stati Uniti, sulla scor- Rete. Formenti l'ha fatto con chiarezza ed che all'Europa, è perciò un utile strumen- biamenti nel processo lavorativo, cioè l'a- ta di una radicata tradizione di democrazia efficacia ammirevoli. Nelle prime sessan- to per delineare una mappa delle possibi- dozione di nuove tecnologie e il succeder- pluralista, il fenomeno lobbistico è regola- ta pagine del libro, assai dense, vengono li ricadute della globalizzazione sulla nu- si dei modelli organizzativi, di cui offre una mentato e trova uno spazio trasparente al- illustrate le strategie del potere economi- da e semplice quotidianità nelle diverse ricognizione, sintetica quanto preziosa, l'interno delle istituzioni. In Europa la diffi- co legate alle nuove tecnologie. Risulta aree del- mondo. delle principali tappe storiche, delle cate- gorie interpretative e del dibattito storiogra- denza verso il fenomeno è maggiore, ma fondamentale la capacità di elevare i pro- DANIELE ROCCA anche a Bruxelles le lobbies sono profon- pri prodotti al rango di "standard". E da fico e sociologico. La terza, la più lunga e damente radicate, favorite dal modo di fun- questo punto di vista, il "vincitore piglia- corposa, affronta infine lo sviluppo delle zionamento, spiccatamente negoziale, del- tutto" nel settore del software, come è no- lotte, l'azione delle rappresentanze sinda- le istituzioni comunitarie. In definitiva l'auto- cali, le culture politiche espresse dal mon- to, è la Microsoft, di cui Formenti ricostrui- Maurizio Antonioli, LAVORATORI E ISTITU- re ritiene, con argomenti convincenti, che do del lavoro e dalle sue organizzazioni e sce la genesi (in un contesto originario di ZIONI SINDACALI. ALLE ORIGINI DELLE RAP- "il lobbying non è che la forma tecnica di le risposte istituzionali. Costruito anche con "condivisione" delle conoscenze), ia sfida PRESENTANZE OPERAIE, pp. 207, €16, Biblio- finalità didattiche e divulgative, il libro di una concezione pluralista della politica", e all'impero monopolistico della Ibm e la teca Franco Serantini, Pisa 2002 per evitare che essa degeneri è opportuno formazione di un nuovo monopolio (attra- Musso può costituire un punto di partenza per rimettere al centro dell'interesse degli "definire in modo chiaro la 'fisiologia' del verso una sorta di enclosure del sapere Antonioli raccoglie in questo libro alcu- storici un tema divenuto marginale nell'ulti- fenomeno". Se accortamente regolamen- precedentemente condiviso), determinato ni suoi contributi dedicati all'esame delle mo ventennio. tate, le lobbies possono svolgere una fun- dalla creazione di "uno stile culturale, un radici della rappresentanza operaia, e ac- zione di rappresentanza degli interessi e di linguaggio, un modo di pensare che infor- comunati dall'intento di riscoprire il rilievo (A.G.) N. 1 |DEI LIBRI DEL MESE | 35

Zygmunt Bauman, LA SOCIETÀ INDIVIDUALIZ- quindi ottimisticamente sulle potenzialità anti-politica, senz'anima e camaleontica tiche alla par condicio o alla normativa 3 ZATA. COME CAMBIA LA NOSTRA ESPERIENZA, dell'agire solidale nei "microgruppi". Sen- della terra patria, che serve a fronteggia- sullo scorporo contenuta nella legge elet- za strategie di "sanzionamento del com- re una crisi". Dalle numerose analisi svol- torale per la camera. o ed. orig. 2001, trad. dall'inglese di Giovanni Ar- • rO ganese, pp. 318, € 16, il Mulino, Bologna 2002 portamento divergente dalla norma". Pun- te sul populismo, comunque, l'autore de- MAURIZIO GRIFFO rio tando solo sull'estensione del "modello" duce la sostanziale frammentarietà del • IO Il repertorio linguistico e concettuale a grazie alla mobilità degli uomini in una so- concetto. Ne ripercorre poi alcune rile- cui Bauman ricorre nei saggi qui raccolti cietà di mercato. vanti traiettorie, negli Stati Uniti (dal Peo- è quello classico di molte riflessioni sulla (G.B.) ple's Party a Ross Perot), in Russia (i na- Maurizio Ricciardi, RIVOLUZIONE, pp. 210, cosiddetta "crisi postmoderna". Incertez- rodniki), in America Latina (Vargas e € 10,33, il Mulino, Bologna 2002 <5 za, dispersione, frammentarietà, sgretola- Peròn), in Canada (il Social Credit), per mento del tempo, individualismo, perdita arrivare ai "nuovi partiti populisti in Europa La parola "rivoluzione" ha due significa- dei valori durevoli. Nella costruzione delle Lo STATO DI DIRITTO. STORIA, TEORIA, CRITI- occidentale" (dal Front National di Le Pen ti, Il primo, più antico e meno corrente, di gerarchie di influenza, la "notorietà" si è CA, a cura di Pietro Costa e Danilo Zolo, con a Forza Italia). È l'itinerario, dunque, di origine astronomica, indica il circolo che sostituita alla "fama". La "visibilità pubbli- la collahoraz. di Emilio Santoro, pp. 850, € 35, una parola priva di contorni semantici de- ciascun astro svolge nella sua orbita; il ca", pertanto, ha rimpiazzato, ad esem- Feltrinelli, Milano 2002 finiti. Ma Taggart cede alla tentazione di secondo, più recente e maggiormente dif- pio, le "credenziali accademiche". È il unificarne il significato: il populismo sor- fuso, è di carattere politico e connota i ri- tempo della "mediocrazia". Nelle scelte Il volume si apre con due saggi intro- gerebbe sempre, a suo dire, come rea- volgimenti rapidi e/o violenti di un ordine O personali, la parola chiave è "adesso". Le duttivi sui caratteri generali della nozione zione al "liberalismo", essendo avverso sociale o istituzionale. Questo volume unioni sono considerate "cose da consu- complessa di "Stato di diritto", seguiti da alla tutela delle minoranze e ostile verso la vuole fornire una panoramica del concet- mare anziché da produrre". L'erotismo, una panoramica sulle differenti versioni politica rappresentativa. Dei malfunziona- to di rivoluzione nella riflessione politica. "emancipato dai suoi vincoli riproduttivi e nazionali della stessa, dal rute of law bri- menti di quest'ultima, anzi, esso potrebbe La prima attestazione dell'uso politico vie- amorosi", si è rivelato la base di una "ses- tannico al Rechtstaat tedesco. Nella se- essere considerato una spia. Pretenden- ne rintracciata nel 1612, nel dizionario sualità duttile", contribuendo così allo zione successiva, dedicata al dibattito do, così, di mettere a fuoco il concetto, della Crusca. Poco dopo il termine sareb- smantellamento del tessuto delle relazioni contemporaneo, si trovano, oltre alla reite- l'autore finisce per determinarlo sulla ba- be migrato in Inghilterra per trovare una interpersonali. Le nazioni e le famiglie, razione di temi quali l'ordine spontaneo se della contrapposizione al liberalismo. prima applicazione concreta negli eventi una volta "ponti" tra la mortalità individua- hayekiano e la discussione sul "repubbli- Ma questa, a ben vedere, è un'altra no- della guerra civile di oltremanica nel XVII le e l'immortalità collettiva, hanno cessato canesimo", le riflessioni di Pier Paolo Por- zione "scivolosa". secolo. Nonostante l'origine moderna del di "esemplificare la durata infinita". Le pri- tinaro sui diffusi timori per una "tirannia (G.B.) termine, il libro offre una ricognizione a me apparendo inadeguate al cospetto dei giudici". Pur rilevando il "ruolo nevral- largo raggio che parte dall'antichità clas- della potenza del capitale extraterritoriale gico" occupato effettivamente dagli orga- sica per giungere fino ai nostri giorni. Non e nomade. Le seconde avendo perso un ni giudiziari nell'attuale scenario di giuridi- si tratta di un improprio anacronismo, ma ormeggio, qua! era il matrimonio, a cui ficazione, deregulation, regolamentazione Tommaso Edoardo Frosini, LE VOTAZIONI, di una comprensibile esigenza di comple- "ancorare la catena ininterrotta dei legami e "deistituzìonalizzazione", l'autore si do- pp. 175, €9,30, Laterza, Roma-Bari 2002 tezza. D'altronde, in epoca antica, se di parentela". Infine, secondo Bauman, il manda se a "tenere il campo" sia più la fi- mancava la parola per designare i bru- nostro tempo "è contrassegnato da una gura del giudice, "con la sua bilancia Si moltiplicano le iniziative editoriali di- schi mutamenti di regime, la preoccupa- preoccupazione ossessiva per il corpo", equilibratrice di differenti valori e di princi- vulgative tese a documentare in modo zione di trovare un equilibro ottimale, ca- considerato come "strumento di piacere" pi etico-giuridici", oppure quella del "mer- essenziale la vita pubblica nei suoi vari pace di scongiurare cadute o degenera- e perciò consegnato "in pasto a tutte le at- cante del diritto", avvocato al servizio del- aspetti. A questa corrente editoriale si zioni delle costituzioni politiche, era assai trattive che il mondo ha in serbo". Di fron- le grandi concentrazioni transnazionali di può ricondurre anche la collana varata di diffusa. La nascita dello stato moderno e i te a questo quadro, presentato con retori- potere privato. In una sezione dedicata in- recente dall'editore Laterza sulla demo- processi di secolarizzazione innescano ca monocroma e un po' moralistica, l'au- vece al confronto dell'islam con lo stato di crazia dalla A alla Z. Il volumetto di Tom- un'accelerazione degli eventi che si river- tore auspica il recupero degli "standard diritto, Raja Bahlul accosta al costituzio- maso Frosini che la inaugura è esempla- bera con forza anche negli scrittori politi- etici". Sul piano politico, in particolare, ri- nalismo l'idea arabo-islamica della "so- re degli intenti della collezione. A un'in- ci. Così, a partire soprattutto dalla secon- tiene che il futuro del welfare state si com- vranità divina", come forma di limitazione troduzione che inquadra in modo effica- da metà del XVIII secolo, la rivoluzione di- batta "sul fronte della crociata etica". Solo del potere politico. ce l'intero argo- venta uno dei grandi temi dì riflessione; e neutralizzando lo "spettro ossessivo del- Sulla base di que- mento, fa seguito poi, fra Otto e Novecento, assurge defini- l'insicurezza" è possibile aspirare alla re- sta ipotesi, Bahlul, poi un dizionario di tivamente a grande mito fondante del di- staurazione della "fede in valori stabili e pur rinunciando voci che spiegano scorso politico. Di questa processo Ric- durevoli". La sociologia, a tal fine, deve alla laicità, ritiene in modo conciso ciardi rende ragione con un'analisi assai contribuire all'uscita dell'individuo dall'i- possibile una fon- ma esauriente i densa e serrata. Alle volte l'esposizione è solamento e alla ricostruzione di una sfe- dazione democra- molteplici aspetti un po' rarefatta e in qualche passaggio ra pubblica. tica del regime i- particolari del te- lievemente involuta, ma si tratta di uno GIOVANNI BORGOGNONE slamico. Di fronte a ma. L'autore rie- scotto pagato alla necessità di sintesi. Nel una costituzione i sce nell'impresa di complesso un lavoro a cui si può fare am- cui principi deriva- presentare in mo- piamente ricorso per un sicuro orienta- no dalla fede, i do non solo com- mento sul tema. Kurt Bayertz e Michael Baurmann, L'INTE- gruppi "incapaci" prensibile e piano, (M.G.) RESSE E IL DONO. QUESTIONI DI SOLIDARIETÀ, di accettare i "va- ma addirittura ap- ed. orig. 1998, trad. dal tedesco di Anna Pa- lori basilari" pos- passionante, la le- trucco Becchi, a cura di Pier Paolo Portinaro, sono infatti rima- gislazione elettora- pp. 114, € 17,50, Edizioni di Comunità, Tori- nere "marginali", le. Anche in que- Fabio Vander, CHE COS'È SOCIALISMO LIBE- no 2002 non incorrendo co- sta occasione, co- RALE. ROSSELLI, GRAMSCI E LA RIVOLUZIONE sì in sanzioni da me in suoi lavori IN OCCIDENTE, pp. 133, € 7, Lacaita, Mandu- Solidarietà, volontariato, dono: sono parte del potere precedenti, Frosini ria (Ta) 2002 concetti ricorrenti nella recente letteratura pubblico. La con- legge il diritto pub- politica (Habermas, Ridolfi, Revelli, Bono- cezione dello sta- blico italiano in ter- Sarebbe possibile, secondo l'autore, mi). Spesso adoperati come fondazione to laico, pertanto, mini di coerente ravvisare una sostanziale convergenza "debole" e "antisistemica" della sinistra viene considerata costituzionalismo tra Gramsci e Rosselli. Il nuovo volto as- "post-ideologica". La questione di fondo dallo studioso palestinese "una delle tan- democratico. La sovranità popolare non sunto dalle società europee dopo il con- che però contraddistingue i saggi di Kurt te fra le quali scegliere". Sembra lecito, è un pericolo da esorcizzare al fine di flitto mondiale, l'esperienza del fascismo, Bayertz e Michael Baurmann, introdotti da tuttavia, domandarsi se una società mul- preservare dalla contaminazione politica nonché la critica spietata del passato, ri- un agile e puntuale profilo storico e teori- tietnica e multiculturale, quale la globaliz- la purezza del diritto, come voleva la tra- volta soprattutto contro il "trasformismo" co di Pier Paolo Portinaro, è rappresenta- zazione dei popoli tende a realizzare, dizione formale della giuspubblicistica, (tipico malcostume politico italiano), e ta dalla difficile "universalizzazione" della possa fare a meno della laicità senza ma è componente essenziale della forma contro quella subalternità di cui aveva solidarietà. Bayertz, ritenendo imprescin- "marginalizzare" nessuno. di stato. La volontà popolare, anche e- dato troppo spesso prova il vecchio Psi, spressa direttamente, non si pone in con- dibile il nesso tra la solidarietà e la singo- (G.B.) avrebbero infatti spinto entrambi a ripen- la comunità, richiama le riflessioni di Hare trasto con i corpi rappresentativi, ma li in- sare in termini analoghi, quando non sulla giustificazione di un "obbligo parti- tegra in maniera funzionale, in una osmo- identici, il problema cruciale del rapporto colare" in senso universalistico (è meglio si fisiologica per società come le nostre, fra socialismo e democrazia. Si tratta di per tutti, ad esempio, che ogni madre sia attraversate da un individualismo diffuso. una tesi che però, per più di un motivo, La legislazione elettorale nei suoi vari mo- responsabile del "proprio" figlio) e l'idea Paul Taggart, IL POPULISMO, ed. orig. 2000, non può non sollevare dubbi o esporsi a menti è la chiave di volta di questo edifi- di Gewirth secondo cui il formarsi di co- trad. dall'inglese di Salvatore Speranza, con critiche. Se è vero che la modernità del cio, perché traduce in realtà il principio munità può essere inteso come esercizio una nota di Massimo Crosti, pp. 228, € 13, loro pensiero consiste nell'originale tenta- costituzionale della sovranità del popolo. di una libertà associativa morale universa- Città Aperta, Eroina (En) 2002 tivo di rinnovare il socialismo nel contesto le. Lo stesso Bayertz, tuttavia, ammette Nel dizionario si alternano voci teoriche, di società sempre più complesse, e plu- come Maggioranza (principio di), Rap- che l'obiettivo della conciliazione tra parti- Opportunamente, Taggart giudica "sci- rali, è però quanto meno difficile sostene- presentanza;; di scienza politica, Gerry- colarismo morale e universalismo "non è volosa" la nozione di populismo, essendo re che Rosselli e Gramsci pensassero ii mandering (la manipolazione dei collegi stato ancora raggiunto". Il saggio di Baur- "estremamente difficile approntare una "pluralismo" e la "rivoluzione" in termini elettorali); dedicate alla legislazione posi- mann affronta invece l'ipotesi dì universa- descrizione generalizzata". Tenta, in identici. Come, del resto, è altrettanto tiva, Presidente della repubblica (elezio- lizzare la solidarietà come norma sociale realtà fin da subito, di assegnarle dei ca- controverso affermare, come fa Vander, ne del); storico-politiche, Trasformismo; e come norma costituzionale. Mostrata ratteri universali, come l'ostilità verso la che la strategia politica delineata dall'ulti- di politica alta, Riforme costituzionali; o di però l'inefficacia di un appello a essa in- politica rappresentativa, l'idealizzazione mo Rosselli convergesse effettivamente bassa politica, Ribaltone. L'esposizione serito nella costituzione, l'autore pare ri- dell'heartland (la "terra patria") e la man- con la riflessione affidata da Gramsci ai obiettiva non va a scapito della necessa- nunciare a ogni superamento di una mera canza di "valori profondi". Il populismo, Quaderni del carcere. descrizione della "spontaneità". Conclude ria vena polemica, come si vede nelle cri- afferma, "è una celebrazione episodica, CESARE PANIZZA N.l |DEI LIBRI DELMESE| 36

Gennaro M. Barbuto, LA POLITICA DOPO LA stante rapporto con i classici insieme agli trazione della chiesa nelle pieghe della vizia, dispone. È vano sforzo il cercarlo: il TEMPESTA. ORDINE E CRISI NEL PENSIERO DI incontri - di persona, o attraverso le ope- società italiana. Nel volumetto, di esem- libro affastella confusamente problemi di k FRANCESCO GUICCIARDINI, pp. 129, € 12,50, re - con i contemporanei, l'impegno civi- plare chiarezza espositiva, viene giusta- dimensione "nazionale" con sguardi ana- Liguori, Napoli 2002 le e utopico che dalla ricerca della libertà mente data centralità al fatto che l'Inqui- litici su realtà minime senza un filo con- conduce al carcere, in un compendio sizione fosse un tribunale e che come ta- duttore che dia coerenza al tutto. Salta da soo "Le cose del mondo (...) non si posso- denso quanto abilmente sintetico e ricco le deve essere interpretata nel suo agire un tema all'altro con la stessa disinvoltura CQ no fermare con una medesima natura: e di stimolanti riflessioni. Ernst ha scritto tra giurisdizione, pratica forense, scelte con cui muove le scansioni cronologiche, queste distinzione e eccezione non si molto sul frate di Stilo. Nella maggioranza politiche. Inoltre si sottolinea quanto agli ora allargandole, ora restringendole a pia- truovano scritte in su' i libri, ma bisogna dei casi presentando con chiarezza con- inquisitori stessero a cuore la definizione, cimento. Alla ricchezza della documenta- le insegni la discrezione". Questo pensie- cetti e passaggi anche assai complessi, il controllo e il mantenimento delle norme zione non corrisponde inoltre una regia ro di Guicciardini, contenuto nei Ricordi, a volte con riferimenti e cenni che ri- morali, soprattutto nel delicato campo dei del racconto, che si spezzetta in tanti pa- riassume bene l'ipotesi interpretativa di schiano di rimanere criptici per chi spe- rapporti tra clero e fedeli. Accanto all'In- ragrafi accostati senza un chiaro principio fondo che sorregge l'accurata ricognizio- cialista non è. quisizione più tristemente nota per i suoi di coerenza. Segmenti tematici si alterna- ne di Barbuto. I casi delia storia e della FRANCESCA ROCCI roghi eccellenti, Giovanni Romeo segna- no a sezioni di storia politica, che poi ce- o politica sono troppo complessi per esse- la attentamente l'opera di controllo delle dono il passo a parti di economia e so- re riassunti in una precettistica, e in ogni coscienze esercitata dai tribunali, ma an- cietà, cultura e arte, il tutto non scandito CO circostanza il politico dovrà regolarsi in che i limiti di conoscenza che al momen- da nette sequenze, né cronologiche né base alla sua accortezza. Tuttavia questa Jacques-Benigne Bossuet. TRATTATO DELLA to lasciano ancora aperti interessanti statali. È come se l'autore avesse ritenuto connotazione empirica e duttile del pen- CONCUPISCENZA, a cura di Domenico Bosco, dubbi su alcuni eventi cruciali, primo fra prioritario fornire tanti assaggi da un me- siero di Guicciardini non è uno scontato pp. 292, € 16,50, Morcelliana, Brescia 2002 tutti il processo a Galileo, a lungo consi- nu molto ricco, senza peraltro rispettare richiamo alla classica virtù politica della derato il punto di rottura tra la Chiesa e la l'ordine di successione delle portate. Qua prudenza, ma si connota attraverso pre- Jacques-Bénigne Bossuet, vissuto dal scienza moderna. e là il testo è infiorettato da concetti che cise coordinate storiche e culturali. La 1627 al 1704, fu personaggio di prestigio (D.C.) sconcertano. Che significa, ad esempio, sottolineatura della irriducibilità del reale all'interno della chiesa di Francia e fede- la categoria di "umanesimo sociale", usa- a principi astratti è allora qui riportata giu- le esecutore della politica religiosa di Lui- ta per di più trattando delle università nel stamente alla concreta esperienza di gi XIV. Vigoroso e acclamato predicatore, XVII secolo? E cosa si voleva far intende- Guicciardini, che era del resto stato testi- Bossuet prese a bersaglio gli uomini e le LIBRO E CENSURE, a cura di Federico Barbie- re sostenendo che la religiosità degli ita- mone della crisi dell'equilibrio tra gli stati idee che mettevano in discussione la cul- rato, introd. di Mario lnfelise, pp. 223, € liani prima della Controriforma era ancora italiani. Inoltre, il richiamo all'esperienza tura della Controriforma, polemizzando 16,50, Sylvestre Bonnard, Milano 2002 in buona parte "animista"? non supponeva una scarsa coerenza nel- contro il fondatore della critica biblica (D.C.) l'ideale di governo propugnato. Al contra- moderna, Richard Simon, contro il razio- Quando si parli di libri e di loro circola- rio, Guicciardini fu sempre favorevole a nalismo di Cartesio e Malebranche, con- zione viene subito alle labbra il motto lati- un governo moderato, nel quale l'impeto tro gli "infami" Spinoza, Bayle e Fontenel- no: habent sua fata libelli. Tuttavia, per- del popolo fosse guidato e corretto dal le, colpevoli di negare in vario modo il ca- ché il fato di un libro possa compiersi, Guido Abbattista, L'ESPANSIONE EUROPEA IN giudizio e dall'operato dei "savi". Che so- rattere divino della Bibbia. Al Bossuet questo deve poter essere letto e giudica- ASIA (SECC. XV-XVIII), pp. 144, €8,20, Ca- li possedevano la capacità di giudicare le moralista appartiene il Traité de la concu- to senza intralci, cosa che storicamente rocci, Roma 2002 mutevoli situazioni che la contesa fra gli piscence, composto verso ii 1694. li ve- non è sempre avvenuta. Anzi, subito do- stati continuamente presentava. In altri scovo di Meaux vi propone le sue auste- po l'invenzione della stampa nasce e si Questo volumetto si segnala innanzitut- termini, la prudenza guicciardiniana è al re e impegnative massime, valide per rafforza proprio la censura. D'altronde, to per l'argomento trattato, la presenza servizio di una forma di governo ritenuta una gamma di temi che va ben oltre al di- oltre alle proibizioni esplicite, occorre europea in Asia nell'età moderna, ar- ottimale. D'altronde l'autore ci ricorda scorso sulla morale sessuale, come il tito- avere presente il ricorrente tentativo del- gomento che in genere nella nostra cultu- che la lezione guicciardiniana appartiene lo potrebbe oggi erroneamente far crede- l'autorità di tenere sotto controllo tutte le ra è marginale rispetto all'altra frontie- a pieno titolo alla modernità politica al- re. La concupiscenza è una fenomenolo- fasi della produzione e del- ra dell'avanzamento colo- meno per due ragioni sostanziali. In pri- gia del peccato che si manifesta in tre la messa in commercio del- niale, ossia quella america- mo luogo per "la netta separazione fra re- forme distinte, quella della carne (che ha la stampa. Insomma, se na. Particolarmente convin- ligione e politica" da lui affermata; in se- i suoi organi nei sensi), quella della curio- l'invenzione di Gutenberg cente appare l'ampia pre- condo luogo per la capacità di fuoriusci- sità (l'occhio), quella dell'orgoglio (lo spi- accresce la rapidità con messa, in cui l'autore di- re dall'orizzonte dell'anaciclosi, postulan- rito). È quindi una funzione perversa, de- cui le informazioni si diffon- scute di alcuni concetti do la possibilità, con una gestione accor- finita non tanto dall'oggetto che viene dono, parallelamente si ac- paradigmatici con cui si è ta, di prolungare al vita di un organismo concupito, quanto dal modo e dall'inten- crescono anche i tentativi soliti incorniciare il tema, politico. sità che l'atto del desiderare, o del guar- di arginare la libera circola- principalmente quello del- MAURIZIO GRIFFO dare, o del sentire, assume. La concupi- zione delle opinioni e delle l'espansione, mostrando scenza, per Bossuet, si annida principal- idee. Il volume, disegnando quanto siano inefficaci e vi- mente e subdolamente nella curiosità in- una panoramica storica ziate di prospettive ideolo- tellettuale, che diventa peccaminosa della censura del libro, si giche che deformano il da- quando si fa avida e priva di limiti. L'in- Vittorio Frajese, PROFEZIA E MACHIAVELLI- sofferma in particolare, sul to reale le interpretazioni SMO. IL GIOVANE CAMPANELLA, pp. 159, temperanza travolge l'uomo che corre secolo XVI, e sugli avveni- etnocentriche sia di parte € 14,50, Carocci, Roma 2002 dietro alle novità letterarie, ai romanzi, al- menti legati alla Riforma socialista o terzomondista, le commedie e alle poesie, che si perde Germana Ernst, TOMMASO CAMPANELLA. IL protestante e alla risposta sia di parte liberale o filoco- LIBRO E IL CORPO DELLA NATURA, pp. 296, dietro alla filosofia e alla storia, "lascian- cattolica. Organizzato per lonialista. Nel testo si dà in- € 22, Laterza, Roma-Bari 2002 dosi possedere totalmente dal desiderio voci alfabetiche, il libro si vece conto della situazione di sapere da non risultare più padrone di consulta con facilità, anche politica ed economica del- Vittorio Frajese, studioso di tematiche se stesso". Se la virtuosa moderazione ri- se forse sarebbe stato op- l'Asia in epoca moderna, religiose cinque-secentesche, affronta al- sulta l'antidoto all'uso incontinente delle portuno inserire un indice finale. D'altron- mettendo in risalto una vicenda storica cuni aspetti del pensiero di Tommaso facoltà razionali e delle passioni, la posi- de l'opera si presta egualmente a una let- che si è articolata con ampia autonomia Campanella, facendo perno sulla sua vi- zione di Bossuet denuncia le aporie, non tura continua. Le singole trattazioni, frutto rispetto all'infiltrazione europea. Di que- cenda biografica, ma senza ripercorrerla prive di sofferta consapevolezza, di un del lavoro di quindici autori, sono di lun- sta vengono ricostruite le diverse tappe, a integralmente. Fra testi politici e religiosi, cattolicesimo, né giansenista né gesuiti- ghezza diseguale. Ad esempio, i lemmi partire dalla rapida edificazione dell'im- contrasti con le istituzioni ecclesiastiche co, che vuole salvare l'uso libero della ra- Inquisizione e Bibliofobia occupano oltre pero portoghese e dalla sua altrettanto e il potere spagnolo, vengono prediletti, gione e al tempo stesso chiuderlo nei dieci pagine e si configurano come delle repentina eclisse, per poi procedere nel- della speculazione giovanile del frate di ceppi di una morale severa. autentiche esposizioni storico-sistemati- la valutazione della presenza olandese e che, mentre voci come Grimoire (libro di di quella inglese. Gli ultimi capitoli inter- Stilo, alcuni elementi strettamente con- DINO CARPANETTO nessi con i drammatici sviluppi che lo magia) si risolvono in una semplice defi- rompono il filo cronologico per esporre condussero al carcere, quali esoterismo, nizione. prospettive globali, come il commercio messianesimo, finzione, dissimulazione, (M.G.) tra Europa e Asia, le forme e le dimensio- ni degli insediamenti europei, e infine per ambivalente rapporto con le dottrine di Giovanni Romeo, LTNQUISIZIONE NELL'ITA- concludere con un attento bilancio degli Machiavelli, in un'indagine che è storica, LIA MODERNA, pp. 150, €9,30, Laterza, Roma- effetti economici e delle relazioni culturali ma anche psicologica e letteraria. Pon- Bari 2002 che scaturirono da quella prima interazio- deroso è il ricorso alle fonti dirette (spe- Gregory Hanlon, STORIA DELL'ITALIA MO- ne tra i due mondi, di cui viene sottolinea- cie dell'archivio del Sant'Uffizio), contrap- La collana "Biblioteca Essenziale" del- DERNA 1550-1800, ed. orig. 2000, trad. dall'in- ta la distanza dall'imperialismo ottocente- puntate soltanto dal dialogo con Luigi Fir- la Laterza aggiunge alla sua sezione di glese di Marina Romanello, pp. 557, € 26,30, sco. Cioè a dire, il sistema di relazioni vi- po, ineludibile, anche se qui non acritica- storia moderna un nuovo contributo mira- il Mulino, Bologna 2002 gente in età moderna fu altra cosa rispet- mente accolto, studioso di cose campa- to a ricostruire l'Inquisizione italiana, la to ai cambiamenti imposti dalla domina- nelliane. Il volume di Germana Ernst è in- cui storia si inscrive tra l'anno di fonda- La ragione che può giustificare l'im- zione coloniale inglese nel XIX secolo. Pri- vece una via mediana fra biografia e ri- zione della Congregazione del Sant'Uffi- pianto del libro è probabilmente da cer- ma di allora l'Asia vantò un attivo nella bi- flessione filosofica, in cui vita e pensiero, cio, il 1542, e i decreti di abolizione dei carsi nella formazione storica di chi l'ha lancia non solo commerciale, ma anche opere e personaggi si intrecciano portan- tribunali emanqti in diversi stati italiani tra scritto, le cui sensibilità paiono estranee culturale, con l'Europa, seppure la politica do alla luce anche gli aspetti meno con- il 1782 e il 1800. In quei due secoli e mez- alla storia politica e invece molto attente di appropriazione privata che praticarono sueti della speculazione e dell'azione di zo l'Inquisizione è stata lo strumento per ad attestare le ricerche di storia sociale, i funzionari della East India Company des- Campanella. Dall'esame di testi più o me- vincere una paura, quella dell'eresia, e di microstoria, di storia economica. Non vi se già negli anni settanta del XVIII secolo no noti emergono quali temi portanti lo per codificare la paura attraverso l'inven- è nulla da eccepire in tale scelta. Da ec- i primi segnali di un colonialismo che stri- studio e la riflessione sulla natura (anche zione dell'ortodossia, un'idra dalle molte cepire vi è invece la mancanza di un di- tolava l'economia asiatica immettendola nel rapporto con la religione) insieme al- teste che assumeva sembianze cangian- segno complessivo, chiaro, scandito, in negli ingranaggi del mercato europeo. l'attenzione per la dottrina politica. Tra ti, teologiche, morali, politiche, e che ve- cui trovino razionale col locazione , le mol- esistenza e pensiero, sono seguiti il co- niva agitata al fine di promuovere l'infil- teplici conoscenze di cui l'autore, con do- (D.C.) N. 1 37 AgendA Per i librai Teatro comprende cinque sottopro- nalizzato a fornire competen- a: Teatro lirico sperimentale getti: amnesia culturale, te- ze atte a svolgere lavoro re- A. Belli, piazza G. Bovio 1, a Scuola per librai Um- 5 Associazione Micro Ma- stimonianze, luoghi e paesag- dazionale nelle case editrici 06049 Spoleto (Pg). Lberto ed Elisabetta Mauri L cro Festival, con l'Univer- gi, storia orale e storia scrit- e nella produzione libraria di 0 tel. 0743-220440 celebra i suoi vent'anni di at- sità e il teatro delle Briciole, ta, testi fondanti e mitologia. enti pubblici e privati, e si ri- [email protected] tività, il 30 e 31 gennaio, al- organizza a Parma (Teatro al Sono previsti forum, work- volge a laureati delle facoltà la Fondazione Cini di Vene- Parco) una serie conferenze, shop e incontri. Intervengo- di lettere e filosofia, scienze zia, con una giornata di ri- a cura di Andrea Porcheddu, no: Pier Ugo Calzolari, Rober- della formazione, scienze po- l Lions Club "Hip- flessioni sul tema "Dentro sul tema della memoria e del to Grandi, Alberto Destro, Lu- litiche, conservazione dei be- Ipocratica Civitas" indice il l'irrealtà quotidiana" alla teatro come luogo del ricor- ciano Formisano, Vita Fortu- ni culturali, sociologia, psico- XIX Premio internazionale di quale partecipano con le lo- do, dell'elaborazione, della ri- nati, e i coordinatori europei logia e giurisprudenza. È or- poesia , artico- ro relazioni: Amartya Sen, flessione. Dal 16 gennaio al dei sottoprogetti: Jean Bes- ganizzato in sette moduli (ac- lato in due sezioni - una per "The Idea of Identity"; Ange- 15 aprile: Giovanni De Luna e sière, Susan Bassnett, Ma- coglienza e bilancio delle un'opera di poesia, l'altra per lo Tantazzi, "Dove va il mon- Letizia Quintavalla, "Il teatro rianne Boerch, Monica Spiri- competenze, cultura editoria- un'opera prima di poesia - e do dei consumi? Economia e le forme della narrazione don, Astradur Einstensson. le, strutture dell'editoria li- riservato a testi di autori i- reale ed economia virtuale"; storica"; Italo Moretti, "Testi- B tel. 051-2097195 braria, lavoro redazionale, taliani o stranieri editi in lin- Herbert R. Lottman, "Quan- moni del nostro tempo: Italo [email protected] strumenti economici per il gua italiana dal 1° gennaio do i giganti incespicano"; Re- Moretti e i figli della Plaza de redattore, fondamenti di mul- 2002. Si partecipa inviando il mo Bodei, "L'età della colo- Mayo"; Mario Martone, "Tea- timedialità, sostegno al pla- proprio testo in nove copie, nizzazione delle coscienze"; tro, cinema, opera: i linguag- Emozioni cement e supporto all'au- entro il 30 marzo 2003, a: Salvatore Veca, "La bellezza gi dell'impegno"; Franco Cam- toimprenditorialità) e preve- Premio internazionale di poe- e gli oppressi"; Guido Ram- bi, "Memoria, sé e formazio- Milano (Banca Popolare, de 1080 ore (600 di inse- sia Alfonso Gatto, Villa Car- poldi, "L'innocenza del ma- ne"; Renato Nicolini, "Teatro A Palazzo Corio Casati, via gnamento frontale e 480 di rara, c/o Archivio generale le"; Josep Ramoneda, "Dopo (in)politico"; Luciana Castel- San Paolo 12), un ciclo di tirocinio-stage presso azien- del Comune, via Roma 1, la passione politica"; Fleur lina, "La storia femmina"; A- conferenze, "L'astuzia delle de editoriali di varia tipo- 84121 Salerno. Il premio è Jaeggy, "Alfabeto di sabbia"; scanio Celestini e Alessandro emozioni. Come la finzione logia). di € 4500,00 per l'opera di Tiziano Terzani, "Lettere con- Portelli, "Il lavoro della me- artistica svela ciò che sia- B tel. 02-39273061 poesia e di € 1500,00 per tro la guerra". Il venerdì 31 è moria". mo", si propone di indagare master@fondazionemonda l'opera prima. La giuria è invece dedicato ai librai, con 0 tel. 0521-992044 in quali modi le arti parteci- dori.it composta da Francesco D'E- discussioni e dibattiti sui [email protected] pano alla nostra educazione www fondazionemondadori.it piscopo, Maria Antonietta Gri- cambiamenti intervenuti ne- sentimentale attraverso la gnani, , Walter gli ultimi vent'anni, le ten- produzione delle emozioni. Mauro, Luigi Reina. denze in atto e la situazione Il "Leonardo" Scrittori, filosofi, cantanti, fo- Premi e concorsi 0 tel. 089-237383 del mercato. tografi descrivono il loro mo- B tel. 02-799652 Firenze (Palazzo Vecchio) do di utilizzare le emozioni ntro il 15 marzo si posso- [email protected] nel loro lavoro e di trasmet- Asi svolge, il 10 e 11 gen- Eno proporre (a cura esclu- di Elide La Rosa naio, il convegno "Il 'Leonar- terle al pubblico. Da gennaio sivamente di Università, Cen- do' cent'anni dopo", organiz- ad aprile: Luis Bakalov, Yang tri di ricerca, enti culturali) al Salotti zato dal Dipartimento di ita- Lian, Ivano Fossati, Leyla Comitato generale premi del- lianistica dell'Università e Gencer, , la Fondazione Balzan (piaz- ll'Università di Milano dalla casa editrice Vallecchi. Riccardo Chailly, Hana Roth, zetta Umberto Giordano 4, A(Dipartimento di scien- Temi del dibattito: i legami Vittorio Ghielmi, Roberta de 20122 Milano) le candidature ze della storia e della docu- della rivista con la cultura Monticelli. per concorrere all'assegna- // mentazione storica) si tiene, francese (Frangois Livi), gli in- B tel. 02-76020041 zione del premio, quest'an- Propone duecapolavori nei giorni 23, 24 e 25 gen- tellettuali del primo Novecen- [email protected] no riservato alle seguenti di- della letteratura naio, il convegno "Salotti e to che parteciparono alla sua [email protected] scipline: storia europea dal medio orientale ruolo femminile in Italia tra fondazione e redazione (Ma- 1900, psicologia sociale, ge- fine Seicento e primo Nove- rio Isnenghi), "classicità e netica ed evoluzione, astro- cento", diviso in due sessio- modernità" (Elena Pontiggia), Editoria museale nomia infrarossa, li premio ni. "Il Settecento": "Fonti e osservazioni sulla cultura ita- ammonta a 1 milione di fran- questioni di metodo" (Maria liana dei primi anni del Nove- a Fondazione Arnoldo e Al- chi svizzeri (€ 683.387), ma Teresa Mori, Maria Jolanda cento (Michele Ranchetti), le Lberto Mondadori, l'Icom la metà dev'essere destinata Palazzolo, Alessandra Conti- figure di Soffici e Papini (Ma- Italia e l'Aie organizzano, il 7 da ogni vincitore a giovani ri- ni); "Gli inizi" (Mario Infelice, rio Richter). Tavola rotonda su febbraio, alla Triennale di Mi- cercatori per sostenere nuovi Elisabetta Graziosi, Caloge- "Il 'Leonardo' tra Nietzsche e lano, il convegno "L'edito- progetti di ricerca. ro Farinella); "Ruoli sociali" James" con Giacomo Marra- ria museale", con questo pro- B tel. 02-76002212 (Maria Pia Donato, Renata mao, Giangiorgio Pasqualot- gramma: Maria Gregorio e [email protected] Ago, Andrea Merlotti); "Mo- to, Mario Quaranta, Maurizio Roger Thorp, "Museum Stu- www.balzan.it delli e storie di casi" (Mari- Torrini, Federico Vercellone. dies"; Daniele Jalla e Stefano na D'Amelia, Alessandra B tel. 055-2625955 Piantini, "L'attività editoriale Ferraresi, Gian Paolo Roma- 055-2616554 dei musei"; Bruno Corà e Ga- l Teatro lirico sperimentale gnani); "Salotti e salonniè- É Donne senza uomini [email protected] briele Mazzotta, "Editoria del- Idi Spoleto bandisce la 57 res nel Settecento" (tavo- le mostre temporanee"; Pao- edizione del concorso "Comu- pp. 128 - € 9,50 la rotonda). "L'Ottocento": lo Marabotto e Stefania Gori, nità europea" per giovani can- "Fonti e questioni di meto- Memoria culturale "Editoria museale per ragaz- tanti lirici, al quale possono do" (Adriana Chemello, Da- zi"; Guido Guerzoni e Rosan- partecipare giovani dell'Unio- niela Maldini Chiarito); Bologna (Università, na Capelli, "Diritti d'autore"; ne europea (ma anche di Bul- "L'età del patriottismo" piazza San Giovanni in Sandrine Mini, Cecilia Ribaldi garia, Cipro, Estonia, Islanda, (Marco Meriggi, Fiorenza Ta- A Monte), viene presentato, il e Giovanni Peresson, "Vendi- Lettonia, Liechtenstein, Litua- rozzi, Elena Musini, Maria 31 gennaio, un progetto di re- ta e distribuzione. Librerie nei nia, Malta, Norvegia, Polonia, Luisa Cicalese, Agnese Vi- te telematica - strutturato su musei". Repubblica Ceca, Repubblica sconti, Maria Adele Signori- una metodologia interdiscipli- Slovacca, Romania, Slovenia) ni); "Dopo l'Unità: dalla so- B tel. 02-39273061 nare e su un approccio com- che al 1° gennaio 2003 non cialità alla politica" (Emma parato - per approfondire ii abbiano compiuto i 30 anni Scaramazza, Daniela Luigia tema della memoria culturale (soprani e tenori) o i 32 anni Caglioti, Mario Punzo, Rober- Scuola di editoria a livello europeo. Queste le (mezzosoprani, contralti, bari- ta Fossati, Simona Urso, Fio- aree di ricerca: storia delle toni e bassi). I vincitori saran- vmmM renza Taricone); "Modelli e ) Università di Milano, idee, filosofia, letteratura e no ammessi a frequentare un MohammadAsafSoltanzade storie di casi" (Paola Ghigne, con la Fondazione Arnol- studi sulla traduzione, antro- L corso di preparazione della Perduti nella fuga Giacomina Nenci, Luisa Ri- do e Alberto Mondadori e pologia (folclore e studi etno- durata di cinque mesi per i caldone); "Salotti e salonniè- l'Aie, istituisce la seconda pp. 176 - € 11,00 grafici), scienze sociali, studi quali verranno assegnate bor- res dell'Ottocento" (tavola edizione del master in edito- culturali (cinema, media e se di studio di € 850,00 rotonda). ria libraria, la cui direzione cultura popolare), gender stu- scientifica è affidata a Vitto- mensili. Le domande vanno iSAIEP editore inviate entro il 19 febbraio 0 [email protected] dies, arti visive. Il progetto rio Spinazzola. Il corso è fi- tei. 0549,992389 • e-mail: [email protected] Tutti i titoli di questo numerO

BBATTISTA, GUIDO - L'espansione europea in ERCOLINO, ANTONINO - Luna calante - Crocetti - MAZZUCCATO, FRANCESCA - Web Cam - Marsilio - AAsia (secc. XV-XVIII) - Carocci - p. 36 p. 32 p. 32 ANTONIOLI, MAURIZIO - Lavoratori e istituzioni ERNST, GERMANA - Tommaso Campanella. Il libro MORABITO, CARMELA - La metafora nelle scienze sindacali. Alle origini delle rappresentanze ope- e il corpo della natura - Laterza - p. 36 cognitive - McGraw-Hill - p. 23 raie - Biblioteca Franco Serantini - p. 34 MORETTI, FRANCO (A CURA DI) - Il romanzo II. Le ARBO, ALESSANDRO - La traccia del suono. E- forme - Einaudi - p. 16 spressione e intervallo nell'estetica illuminista - Musso, STEFANO - Storia del lavoro in Italia dal- Istituto Italiano per gli Studi Filosofici / La Città l'Unità a oggi - Marsilio - p. 34 del Sole - p. 24 ;OA, VITTORIO / MAFAI, MIRIAM / REICHLIN, AL- AUGÉ, MARC - Genio del paganesimo - Bollati Bo- FREDO - Il silenzio dei comunisti - Einaudi - p. 19 ringhieri - p. 21 FORD, RICHARD - Infiniti peccati - Feltrinelli - p. 12 AUGÉ, MARC - Il dio oggetto - Meltemi - p. 21 FORMENTI, CARLO - Mercanti di futuro. Utopia e crisi della Net Economy - Einaudi - p. 34 IMIER, ROGER - Le spade - meridiano zero - FORTINI, FRANCO - I cani del Sinai - Quodlibet -I p. 6 p. 14 FOSCOLO, UGO - Orazione a Bonaparte pel Con- NOVIELLI, MARIA ROBERTA (A CURA DI) - Kawase gresso di Lione - Carocci - p. 10 Naomi - Effatà - p. 25 ALZAC, HONORÉ DE - Il capolavoro sconosciu- FRAJESE, VITTORIO - Profezia e machiavellismo. Il Bto. Pierre Grassou - Rizzoli - p. 18 giovane Campanella - Carocci - p. 36 BALZAC, HONORÉ DE - Storia imparziale dei Gesui- FROSINI, TOMMASO EDOARDO - Le votazioni - La- ti - Medusa - p. 18 terza - p. 35 BARBETTA, GIAN PAOLO / MAGGIO, FRANCESCO - FUMAROLI, MARC - L'età dell'eloquenza. Retorica UNCH, MONKEY - Lupin III. Prima serie N. 1 Nonprofit - il Mulino - p. 34 e "res literaria" dal Rinascimento alle soglie del- Star Comics - p. 33 BARBIERATO, FEDERICO (A CURA DI) - Libro e cen- l'epoca classica - Adelphi - p. 18 sure - Sylvestre Bonnard - p. 36 BARBUTO, GENNARO M. - La politica dopo la tem- pesta. Ordine e crisi nel pensiero di Francesco Guicciardini - Liguori - p. 36 D ASY, ELISABETTA - Tra noi due - Rizzoli - p. 7 BARZÌ, DAVIDE - Leo Cimpellin Leo Ortolani - If - ALLI, CARLO - La guerra globale - Laterza - REMMERT, ENRICO - La ballata delle canaglie - p. 33 Gp. 4 Marsilio - p. 32 BASSETTI, SERGIO - La musica secondo Kubrick - GALLI, GIORGIO - L'impero americano e la crisi Rica, GIOVANNI - Ossessione turca. In una retrovia Lindau - p. 25 della democrazia - Kaos - p. 4 cristiana dell'Europa moderna - il Mulino - p. 20 BATESON, PATRICK / MARTIN, PAUL - Progetto per GENET, JEAN - Palestinesi - Stampa Alternativa - RICCIARDI, MAURIZIO - Rivoluzione - il Mulino - una vita. Come si sviluppa il comportamento - De- p.6 p. 35 dalo - p. 22 GRAZIANO, GIGI - Le lobbies - Laterza - p. 34 ROMEO, GIOVANNI - L'Inquisizione nell'Italia mo- BAUMAN, ZYGMUNT - La società individualizzata. GRIGNAFFINI, GIOVANNA - La scena madre. Scritti derna - Laterza - p. 36 Come cambia la nostra esperienza - il Mulino - p. 35 sul cinema - Bononia University Press - p. 25 BAYERTZ, KURT / BAURMANN, MICHAEL - L'interes- GUEDJ, DENIS - Il meridiano - Longanesi - p. 23 se e il dono. Questioni di solidarietà - Edizioni di Comunità - p. 35 BENEDUCE, ROBERTO - Trance e possessione in Afri- ALVADORI, MASSIMO - Il Novecento. Un 'intro- ca. Corpi, mimesi, storia - Bollati Boringhieri - p. 21 Sduzione - Laterza - p. 20 BIANCHERI, BORIS - Il ritorno a Stomersee - Feltri- ANLON, GREGORY - Storia dell'Italia moderna SCHLINK, BERNHARD - Fughe d'amore - Garzanti - nelli - p. 32 H 1550-1800 - il Mulino - p. 36 p. 31 BOSSUET, JACQUES-BÉNIGNE - Trattato della con- SECCI, LIA / DOROWIN, HERMANN (A CURA DI) - Il cupiscenza - Morcelliana - p. 36 teatro contemporaneo di lingua tedesca in Italia - BRUCK, EDITH - L'amore offeso - Marsilio - p. 32 Edizioni Scientifiche Italiane - p. 31 SEN, AMARTYA - Globalizzazione e libertà - Mon- OHNSON, UWE -1 giorni e gli anni - Feltrinelli - dadori - p. 34 p. 15 SERRA, MICHELE - Cerimonie - Feltrinelli - p. 9 SERRA, VALENTINA - Deutsch fiir Deutsche. Un ACOPARDO, DOMENICO - Giacarandà - Marsi- esempio di lotta contro il nazionalsocialismo. La Clio - p. 32 parola come arma - Av - p. 31 CARRARO, ANDREA - Non e 'è più tempo - Rizzoli - p.7 RÙGER, MICHAEL - Di notte, tra gli alberi - CIRESE, ALBERTO MARIO - Oggetti, segni, musei. ^Donzelli - p. 14 Sulle tradizioni contadine - Einaudi - p. 21 CLAREMONT, CHRIS / LARROCA, SALVADOR - La sfi- AGGART, PAUL - Il populismo - Città Aperta - da del Dottor Destino - Mondadori - p. 33 Tp. 35 COLETTI, MARIA - Di diaspro e di corallo. L'im- TOCCAFONDO, GIANLUIGI - A partire dalla coda - magine della donna nel cinema dell'Africa nera ANDES, DAVID S. - La ricchezza e la povertà Coconino Press - p. 33 francofona - Biblioteca di Bianco & Nero / Marsi- delle nazioni. Perché alcune sono così ricche e TREVISAN, VITALIANO - Standards voi. 1 - Sironi - lio - p. 25 altre così povere - Garzanti - p. 34 p.8 COLLI, ANDREA - Il quarto capitalismo. Un profilo LOBO ANTUNES, ANTONIO - La morte di Carlos italiano - Marsilio - p. 34 Gardel - Feltrinelli - p. 13 COMISSO, GIOVANNI - Opere - Mondadori - p. 11 LOBO ANTUNES, ANTONIO - Lo splendore del Por- COSTA, PIETRO / ZOLO, DANILO (A CURA DI) - Lo Sta- togallo - Einaudi - p. 13 ' to di diritto. Storia, teoria, critica - Feltrinelli - p. 35 LOBO ANTUNES, ANTCINIO - L'ordine naturale del- ANDER, FABIO - Che cos 'è socialismo liberale. le cose - Feltrinelli - p. 13 Rosselli, Gramsci e la rivoluzione in Occi- dente - Lacaita - p. 35 VIDAL, GORE - Le menzogne dell'impero e altre tristi verità - Fazi - p. 4 E SILVA, DIEGO - Voglio guardare - Einaudi - VIDOTTO, VITTORIO (A CURA DI) - Storia di Roma Dp. 9 AGGIANI, MAURIZIO - È stata una vertigine - dall'antichità a oggi. Roma capitale - Laterza - p. 20 DRIEU LA ROCHELLE, PIERRE - Fuoco fatuo. Segui- MFeltrinelli - p. 9 to da Addio a Gonzague - SE - p. 14 MARI, MICHELE - Tutto il ferro della Torre Eiffel - Einaudi - p. 8 MÀRQUEZ, GABRIEL GARCIA - Vivere per raccon- tarla - Mondadori - p. 13 IDMER, URS - L'uomo amato da mia madre - MARTI, KURT - Orazioni funebri - Crocetti - p. 31 WBompiani - p. 31 ISNER, WILL - Le regole del gioco - Kappa MARUO SUEHIRO - Notte putrescente - Coconino WINTERSON, JEANETTE - powerbook - Mondadori - K Ep 33 Press - p. 33 p. 12 N. 1 39 Hanno collaborato

EDITRICE DIREZIONE ALDO AGOSTI FRANCO BUONO FRANCESCO FIORENTINO "Vindice S.p.A." Mimmo Candito (direttore) Insegna storia contemporanea Insegna letteratura tedesca al- Insegna lingua e letteratura Registrazione Tribunale di Roma Mariolina Bertini (vicedirettore) all'Università di Torino (Sto- l'Università di Bari (Stemma francese all'Università di Bari n. 369 del 17/10/1984 Aldo Fasolo (vicedirettore) ria del Partito Comunista I- di Berlino. Poesia tedesca del- (Il ridicolo nel teatro di Mo- [email protected] taliano 1921-1991, Laterza, la metropoli, Dedalo, 2000). lière, Einaudi, 1997). PRESIDENTE 2000). Gian Giacomo Migone REDAZIONE FRANCESCA CAPONE ENRICO FUBINI Camilla Valletti (redattore ca- MARCO AIME Dottoranda in psicobiologia e Insegna storia della musica al- AMMINISTRATORE DELEGATO po), Norman Gobetti, Daniela Maurizio Giletti Insegna antropologia cultura- psicofarmacologia a Roma. l'Università di Torino (Esteti- Innocenti, Elide La Rosa, Tizia- le all'Università di Genova Ha lavorato all'Università Cu- ca della musica, il Mulino, na Magone, Giuliana Olivero CONSIGLIERI (Diario Dogon, Bollati Borin- rie a Parigi. 1995). Lidia De Federicis, Delia Frigessi, [email protected] ghieri, 2000). Gian Luigi Vaccarino [email protected] MADDALENA CARLI GIUSEPPE GARIAZZO ENRICO ALLEVA Assegnista di ricerca in storia Critico cinematografico. Col- DIRETTORE EDITORIALE COMITATO EDITORIALE labora a "Cinefonim". (Poeti- Cesare Cases (presidente) Biologo del comportamento, di- contemporanea all'Università Piero de Gennaro che del cinema africano, Lin- Enrico Alleva, Arnaldo Bagna- rige il reparto di fisiopatologia di Siena (Nazione e rivolu- dau, 1998). DIRETTORE RESPONSABILE sco, Elisabetta Bartuli, Gian Lui- comportamentale dell'Istituto zione, Unicopli, 2001). Sara Cortellazzo gi Beccaria, Cristina Bianchetti, Superiore di Sanità di Roma. Luca Bianco, Bruno Bongiovan- ANDREA CAROSSO DONATA MENEGHELLI REDAZIONE ni, Guido Bonino, Eliana Bou- ANNAMARIA AMATO Insegna lingue e letterature Insegna teoria e storia dei ge- via Madama Cristina 16, chard, Loris Campetti, Franco Postdottoranda in storia con- angloamericane all'Università neri letterari all'Università 10125 Torino Carlini, Enrico Castelnuovo, temporanea all'Università di di Torino (Invito alla lettura di Bologna (Una forma che tel. 011-6693934, fax 6699082 Guido Castelnuovo, Alberto Ca- Salerno (La classe politica di Nabokov, Mursia, 1999). include il tutto. Henry James www.lindice.com vaglion, Anna Chiarloni, Sergio napoletana e le elezioni del e la teoria del romanzo, il DINO CARPANETTO Mulino, 1997). UFFICIO ABBONAMENTI Chiarloni, Marina Colonna, Al- 1913, La Città del Sole, tel. 011-6689823 (orario 9-13). berto Conte, Sara Cortellazzo, 2001). Insegna storia moderna al- FRANCO MIMMI [email protected] Piero Cresto-Dina, Lidia De Fe- l'Università di Torino (Eetà dericis, Giuseppe Dematteis, Mi- FRANCESCA AMBROGETTI contemporanea, De Agostini, Giornalista (Un cielo così UFFICIO PUBBLICITÀ chela di Macco, Giovanni Filora- Corrispondente della "Stam- 1998). sporco, Diabasis, 2001). tel. 011-6613257 mo, Delia Frigessi, Anna Elisa- pa" da Buenos Aires. betta Galeotti, Gian Franco Gia- ARLINDO J. N. CASTANHO RENATO NISTICÒ PUBBLICITÀ CASE EDITRICI Bibliotecario e saggista (La Argentovivo srl, via De Sanctis notti, Claudio Gorlier, Martino ANDREA BAJANI Insegna lingua portoghese al- 33/35, 20141 Milano Lo Bue, Diego Marconi, Franco Scrittore, consulente editoriale l'Università di Bergamo. biblioteca, Laterza, 1999). tel. 02-89515424, fax 89515565 Marenco, Luigi Mazza, Gian (Morto un Papa, Portofranco, Giacomo Migone, Angelo Mori- 2002). ALBERTO CAVAGLION SILVIO PERRELLA www.argentovivo.it no, Anna Nadotti, Alberto Pa- Saggista (Calvino, Laterza, [email protected] Insegnante (Ebrei senza sa- puzzi, Cesare Piandola, Luca LAURA BALBO perlo, l'ancora del mediterra- 1999). DISTRIBUZIONE IN EDICOLA Rastello, Tullio Regge, Marco Re- Insegna sociologia all'Univer- neo, 2002). So.Di.P., di Angelo Patuzzi, via velli, Lorenzo Riberi, Alberto sità di Ferrara. Si occupa di SANDRA PUCCINI Bettola 18, 20092 Cinisello (Mi) Rizzuti, Gianni Rondolino, Fran- politiche antidiscriminatorie. MARCO CERRUTI Insegna antropologia cultura- tel. 02-660301 co Rositi, Lino Sau, Giuseppe Insegna letteratura italiana le all'Università della Tuscia Sergi, Stefania Stafutti, Ferdi- ALESSANDRO BARBERO contemporanea all'Università (Viterbo). DISTRIBUZIONE IN LIBRERIA nando Taviani, Mario Tozzi, Joo Distribuzione, via Argelati 35, Insegna storia medievale all'U- di Torino. Gian Luigi Vaccarino, Maurizio niversità del Piemonte Orien- FRANCESCO ROAT 20143 Milano Vaudagna, Anna Viacava, Paolo tel. 02-8375671 tale (Eultimo rosa di Lautrec, REMO CESERANI Consulente editoriale. Colla- Vineis, Gustavo Zagrebelsky Mondadori, 2001). Insegna letterature comparate bora a quotidiani e riviste (U- VIDEOIMPAGINAZIONE GRAFICA all'Università di Bologna (Tre- na donna sbagliata, Avaglia- la fotocomposizione, RITRATTI GIAN LUIGI BECCARIA ni di carta. Eimmaginario in no, 2002). via San Pio V15, 10125 Torino Tullio Pericoli Insegna storia della lingua ferrovia: l'irruzione del treno italiana all'Università di Tori- nella letteratura contempora- DANIELE ROCCA DISEGNI STAMPA no (Le forme della lontanan- nea, Bollati Boringhieri, 2002). Insegnante. Dottore in storia presso So.Gra.Ro. (via Pettinengo Franco Matticchio za, Garzanti, 2001). delle dottrine politiche all'U- 39, 00159 Roma) il 28 dicembre ANNA CHIARLONI niversità di Torino (Drieu La 2002 STRUMENTI ALICE BELLAGAMBA Insegna letteratura tedesca al- Rochelle, Stylos, 2000). a cura di Lidia De Federicis, Ricercatrice di antropologia l'Università di Torino (Terra "Elndice" (USPS 0008884) is Diego Marconi, Camilla Valletti culturale all'Università del di nessuno. La poesia tede- MADDALENA RUSCONI published monthly except Au- EFFETTO FILM Piemonte Orientale (Ricordati sca dopo la caduta del muro Laureata in lettere moderne, si gust for $ 99 per year by "Ein- a cura di Sara Cortellazzo e di ieri. Storia e storie in una di Berlino, con G. Friedrich, occupa della gestione del pas- dice S.p.A." - Turin, Italy. Pe- Gianni Rondolino con la collabo- regione del Gambia, LHar- Edizioni dell'Orso, 2000). sato nazionalsocialista in riodicals postage paid at L.I.C., razione di Giulia Carluccio e Da- mattan Italia, 2000). Germania. NY 11101 Postamster: send ad- rio Tornasi ANTONELLA CILENTO dress changes to "Eindice" c/o MARIOLINA BERTINI Insegna scrittura creativa a ANNA MARIA SCAIOLA Speedimpex Usa, Inc.-35-02 MENTE LOCALE Napoli e collabora al "Corrie- Insegna lingua e letteratura 48th Avenue, L.I.C., NY a cura di Elide La Rosa e Giusep- Insegna lingua e letteratura francese all'Università La Sa- 11101-2421 pe Sergi francese all'Università di Par- re del Mezzogiorno" (Una ma (Proust e la teoria del ro- lunga notte, Guanda, 2001). pienza di Roma (Il luogo e la manzo, Bollati Boringhieri, visione nell'Otto-Novecento 1996). ALBERTO CORSARI francese, Storia e Letteratura, PER ABBONARSI Redattore del settimanale "Ri- 1998). Tariffe (11 numeri corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto): GIORGIO BERTONE forma". Collabora della rivista Italia: € 47,00. Europa e Mediterraneo: € 65,00. Altri paesi Insegna filologia italiana al- on-line "Expanded Cinemah". DARIO TOMASI extraeuropei: €78,50. l'Università di Genova (Lette- Insegna storia del cinema al- ratura e paesaggio, Manni, SARA CORTELLAZZO l'Università di Torino (Mizo- Gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese succes- 2001). Presidente dell'Aiace di Torino. guchi Kenji, Il Castoro, 1998). sivo a quello in cui perviene l'ordine. BRUNO BONGIOVANNI ANTONIO DANIELE MARIO TOZZI Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 37827102 Insegna storia contemporanea Insegna storia della lingua i- Geologo, è ricercatore del Cnr intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Madama Cristina 16 - all'Università di Torino (Sto- taliana all'Università di Udine a Roma (Annus Horribilis, 10125 Torino, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferi- ria della guerra fredda, Later- (Nuovi capitoli tassiani, An- Cuen, 1998). bile" - intestato a "L'Indice srl" - all'Indice, Ufficio Abbonamenti, za, 2001). tenore, 1998). via Madama Cristina 16 - 10125 Torino, oppure l'uso della carta di GIUSEPPE TRAINA credito (comunicandone il numero per e-mail, via fax o per telefo- CHIARA BONGIOVANNI ALDO FASOLO Ricercatore di letteratura ita- no). Insegnante, dottore infrance- Insegna embriologia speri- liana presso l'Università di I numeri arretrati costano € 7,50 cadauno. sistica all'Università di Pa- mentale all'Università di To- Catania (, lermo. rino. Cadmo, 2001). MS* ? ai\t o

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