In Montagnatrentino Informazione Pubblicitaria a Cura Di PD Editore Advertising Testo Di Samuel Rossi
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in montagnaTrentino Informazione pubblicitaria a cura di PD Editore advertising testo di Samuel Rossi nel 2015 la VALLE DI LEDRO HA OTTENUTO IL RICONOSCIMENTO DALL’UNESCO DI RISERVA DELLA BIOSFERA PER LA SUA ECCEZIONALE BIODIVERSITÀ, PER LA RICCHEZZA DI HABITAT E AREE PROTETTE E PER IL SUO PATRIMONIO CULTURALE FRUTTO DI UN RAPPORTO MILLENARIO TRA UOMO E NATURA. LA VALLE, INOLTRE, GODE DI UN CLIMA PARTICOLARE CHE, NEL GIRO DI POCHI CHILOMETRI, SI TRASFORMA DA MEDITERRANEO AD ALPINO, ORIGINANDO UNA STRAORDINARIA VARIETÀ BOTANICA. VALLE NEL REGNO DI DELLA LEDRO NATURA n Trentino, nascosta tra il Lago di Garda e le mostrandoci panorami impagabili a ogni tornante. pianeggiante fino all’abitato di Prè di Ledro, dove si può di Ledro, uno dei più intatti del Trentino. Prima di Dolomiti di Brenta, c’è un’oasi naturale che fino al Procediamo in sella alle nostre mountain bike tra prendere confidenza con alcuni degli antichi mestieri rimetterci in marcia, ci prendiamo qualche istante per I1990, anno di apertura al traffico automobilistico gallerie scavate nella roccia e resti di fortificazioni che hanno caratterizzato in passato l’economia della contemplare la bellezza del paesaggio che circonda dei Tunnel dell’Agnese e del Dom, poteva essere militari che gli austro-ungarici costruirono tra il 1860 valle; passeggiando lungo il torrente Ponale, infatti, questo lago di origine glaciale, un gioiello incastonato raggiunta unicamente tramite la Strada del Ponale, un e il 1918 per il controllo del territorio dell’Alto Garda, si incontrano i resti delle calchere, le fornaci dove si tra le Alpi Ledrensi a 650 metri d’altitudine. Nelle sue percorso tortuoso lungo circa 10 km che tuttora unisce e notiamo che man mano che si sale, piante e arbusti produceva la calce viva e le fucine in cui gli artigiani limpide acque balneabili, che a seconda delle stagioni Riva del Garda alle meraviglie della Valle di Ledro. mediterranei come ulivi, fichi, cipressi e lecci, lasciano ledrensi, detti ciuaröi, forgiavano le broche, i chiodi assumono sfumature diverse, dal turchese allo zaffiro, Questa strada, costruita a metà dell’Ottocento su un il posto a una vegetazione tipicamente pre-alpina. destinati a ferrare gli scarponi, utilizzati fino alla fine allo smeraldo, si specchiano montagne con cime che progetto di Giacomo Cis, un facoltoso commerciante Dopo il bivio per la Valle di Ledro la nostra strada della Seconda guerra mondiale. Dal centro di Prè, arrivano fino ai 2.254 metri del Monte Cadria in Val del paese ledrense di Bezzecca, dal 2004 è aperta ad prende una direzione diversa da quella dei trekkers. Il dopo aver passato la Chiesa di San Giacomo Maggiore, Concei, verdi boschi che rivestono oltre il 75 per cento uso esclusivo di bikers ed escursionisti che possono sentiero pedonale prosegue su una vecchia mulattiera riprendiamo a salire su una strada quasi interamente della superficie della Valle di Ledro e spiagge di paesi arrivare in Valle di Ledro percorrendo un sentiero ciclo- che presenta un tratto piuttosto ripido prima del asfaltata, con alcuni tratti particolarmente scoscesi incantevoli come Mezzolago, situato sulla sponda pedonale considerato tra i più affascinanti di tutta paese di Biacesa, dove si trova la Regina del Lago, che però permettono di raggiungere Molina di Ledro nord, a 3 km da Molina. Definito “la perla del lago” Europa per le sue peculiarità storiche e ambientali. Il una falesia (raggiungibile dalla Strada del Ponale) con evitando il traffico della Strada Statale 240. Arrivati a per la sua posizione soleggiata e al riparo dal vento, percorso comincia a Riva del Garda, sulla destra prima svariati percorsi e vie per l’arrampicata sportiva che Molina puntiamo dritti verso il Museo delle Palafitte Mezzolago è il punto di partenza della Passeggiata tra del tunnel per Limone e nel tratto iniziale, condiviso offrono scorci mozzafiato sul Benaco. La mulattiera dove sono esposti i reperti archeologici del famoso Fiori e Trincee, un’escursione a piedi di un paio d’ore da ciclisti e pedoni, si sviluppa per circa 3 km in lieve e il sentiero per mtb si ricongiungono poco prima villaggio preistorico Patrimonio dell’Umanità Unesco attraverso il Sentiero Botanico che porta ai pascoli salita a strapiombo sulle acque del Lago di Garda, di Biacesa proseguendo su fondo sterrato e quasi dal 2011, che sorge lungo il margine orientale del Lago di Dromaè, trampolino di lancio ideale per un volo 116 THAT’SITALIA THAT’SITALIA 117 in montagnaTrentino In apertura, panorama della Valle di Ledro dal Monte Corno, raggiungibile da Tremalzo e da Pieve. A sinistra: trekking tra i prati in fiore; il Lago d’Ampola; passeggiata IL MUSEO DELLE PALAFITTE. LA VITA AI TEMPI DEI FLINTSTONES nei boschi della Val Concei. Sotto, Il vecchio e il bambino Come ci si vestiva ai tempi di Fred e Barney? Quali gioielli vita quotidiana, attrezzi da lavoro e utensili dell’epoca di Giovanni Bailoni, una delle opere del Ledro Land Art. A indossava Wilma? E cosa mangiavano i simpatici prota- utilizzati nelle attività domestiche palafitticole. Tutte destra: una pista ciclabile immersa nella natura; Tremalzo; gonisti della nota serie di animazione televisiva Gli Ante- le estati, inoltre, il museo organizza Palafittando, un ric- panorama verso l’Adamello; vista dalla Strada del Ponale; nati? C’è solo un modo per scoprirlo. Visitare il Villaggio co contenitore di eventi, attività didattiche e iniziative mucche al pascolo sugli alpeggi. palafitticolo della Valle di Ledro risalente all’Età del che catapultano adulti e bambini indietro nel tempo. Il Bronzo, dichiarato Patrimonio mondiale dell’umanità programma prevede spettacoli, concerti, party a tema, in parapendio. Questa località è letteralmente presa dall’Unesco. La sua scoperta risale al 1929 quando l’Enel laboratori, giochi, merende preistoriche, escursioni nei d’assalto ogni primavera da escursionisti e appassionati decise di abbassare temporaneamente il livello dell’ac- boschi limitrofi e leP alafittiadi, le Olimpiadi della prei- di botanica che non vogliono perdersi lo spettacolo qua del Lago di Ledro per rifornire la centrale idroelet- storia, in cui grandi e piccoli si sfidano in gare ancestrali: della fioritura: da aprile a giugno qui sbocciano orchidee trica di Riva del Garda. Sulla sponda orientale del lago dall’accensione del fuoco al tiro con l’arco, dal percorso a selvatiche, anemoni, gigli, ma a predominare tra il verde apparvero i primi pali appartenenti a un insediamento su ostacoli per portare la legna al villaggio alla realizzazio- dei prati erbosi è soprattutto il bianco e il fucsia dei narcisi palafitte, abitato 4mila anni fa da donne e uomini dediti ne di tatuaggi con l’ocra, dal taglio con l’ascia di bronzo e il rosso delle peonie selvatiche. Sul sentiero per Dromaè all’agricoltura, alla caccia, all’allevamento, alla pesca, alla alla prova di tessitura. Uno degli appuntamenti più attesi che prosegue fino alla vetta della montagna Cima d’Oro, tessitura e alla lavorazione del bronzo e dell’argilla. Le è la Cena preistorica che si terrà domenica 4 agosto, alle da cui si apprezza una vista stupenda del Lago di Ledro, si successive campagne di scavo hanno portato alla luce ore 20.00, nel corso della quale i commensali potranno possono osservare anche i , le baite che venivano casinei oltre 11mila pali dell’antico villaggio, tra i meglio conser- degustare le stesse pietanze che arricchivano i banchet- utilizzate dai pastori quando portavano al pascolo il vati dell’arco alpino, e migliaia di reperti preistorici, tra ti del villaggio, tra cui piatti di legumi, pane senza lievito, bestiame e i resti di camminamenti, ricoveri nella roccia cui i resti di una canoa in legno, pugnali, punte di frecce, carne alla griglia e succo di sambuco (i posti sono limita- e trincee, recentemente ristrutturate, costruiti dagli monili in ambra e diademi in bronzo, ora visibili all’interno ti ed è obbligatoria la prenotazione, tel. 0464 508 182). austriaci durante la Grande Guerra. del Museo delle Palafitte a Molina di Ledro, sede distac- Dopo la cena, i fortunati vincitori del concorso Vinci una cata del Muse di Trento. Sul prato antistante il museo, notte in palafitta potranno assistere a riti propiziatori Da Mezzolago, pedalando per circa 2 km sul per aiutare il pubblico a comprendere come vivevano i con il fuoco e vivere l’esperienza di dormire all’interno lungolago o sulla Statale, si arriva al paese di Pieve nostri antenati, sono state ricostruite delle capanne di di una delle capanne del villaggio, nell’onirica cornice del di Ledro dove è d’obbligo una visita al Museo del legno, paglia e argilla (foto in basso) a perfetta imitazio- Lago di Ledro (biglietto per il museo, intero 3,50 euro, ri- Laboratorio Farmaceutico Foletto per conoscere la ne delle originali, in cui vivevano la sciamana, il capo vil- dotto 2,50 euro, ingresso gratuito per i bambini sotto i 14 storia di questa antica farmacia e degustare i suoi secolari laggio, l’artigiano, il pescatore e il cacciatore; all’interno anni e per i possessori di Trentino Guest Card, tel. 0464 sciroppi e liquori artigianali ad alta concentrazione è possibile osservare da vicino riproduzioni di oggetti di 508 182 - www.palafitteledro.it). di frutta di montagna. Da Pieve la ciclabile continua sul lato sinistro della Statale fin dopo il paese di VINCI UNA NOTTE IN PALAFITTA! Bezzecca, un nome che evoca uno degli avvenimenti Per regalarsi una notte gratis in una vera palafitta sul Lago di Ledro c’è tempo fino al 15 giugno 2019. Basta compilare più importanti della storia d’Italia. A Bezzecca, infatti, entro tale data il modulo sul sito www.vallediledro.com/it/concorso-vinci-una-notte-in-palafitta-2019. Il primo premio durante la Terza guerra d’indipendenza, il 21 luglio 1866 consiste in un fine settimana (2 giorni, 1 notte) per 2 persone adulte ed eventuali figli (massimo 3) in Valle di Ledro, com- prensivo di: cena preistorica, pernottamento il 4 agosto in palafitta, gadget, viaggio a/r dalla stazione o aeroporto più EMOZIONI PER TUTTA LA FAMIGLIA vicina alla città di residenza (o domicilio) del vincitore a Rovereto e trasferimento a/r da Rovereto alla Valle di Ledro.