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ANNO XJI . ROMA, GENNAIO-DICEMBRE 1952 N. 1-2-3

NOTIZIE DEGLI. ARCHIVI DI STATO

A CURA'DEL MINISTERO DELL'INTERNO

ROMA - IST ITUTO POLIGRAFICO DELLO STATO - 1953 , < ,( ., 4 t I i

ANNO XII GENNAIO-DICEMBRE 1952 N. 1·2-3

NOTIZIE DEGLI SOMMARIO A ARCHIVI DI CURA DE L MINISTERO DELL' INTERNO STATO

PARTE PRIMA GAE',rANO RAMACCIOTTI, Gli archivi storici PARTE PRIMA moderni • • • • • • • • ....•. Pago 45 IL III CONGRESSO NAZIONALE ARCHIVISTICO ITALIANO (Salerno, 13-16 setto 1951): ELIO LODOLINI, Tendenze economico-giuri­ IL III CONGRESSO dico-sociali degli studi storici per la pre- , NAZIONALE ARCHIVISTICO Cronaca del Congresso • • • Pago l ITALIANO parazione archivistica • ...... » 48

Ordini del giorno approvati. . (Salerno, 13-16 • » 9 settembre 1951)

PARTE TERZA CRONACA DEL CONGR ESSO PARTE SECONDA Il Presidente, porgendo il saluto MARCELLO DEL PIAZZO, Gli Ambasciatori suo e della Provincia ai congressi�ti, ringrazia Relazioni al Congresso: Il III Congresso gli orga­ toscani del Principato (1537-1737) . • . Pago 57 N azionale Archivistico, la nizzatOl'i, ai quali si deve se il Congresso cui sede era stata stabilita può GIUSEPPE GENTILE, La legislazione sugli a Salerno per deci­ aver FRANCO BARTOLONI, Gli archivi ecclesiastici Pago lO luogo in una cornice di signorilità sione del precedente Congresso che archivi sabaudi . . . , . . . . ,.. » 107 di Modena, ha torna ad onore della città di Salerno, nella GIORGIO CENCETTI. La preparazione dell'Ar- avuto luogo nei giorni 13, 14, 15 16 ARNALDO DDAR O e settem­ quale le bellezze della D'A I , Le carte Mansi con- bre 1951, natura si uniscono alla • ...... • ». in coincidenza col chivista • • . . • . , 15· Convegno di studi gloria di un'antichissima servate nell'Archivio di Stato di Lucca . » 119 tradizione che storici salernitani indetto dalla Deputazione ha permesso di accompagnare il Congresso Comunicazioni al Congresso: GAETANO GARRETTI DI FERRERE, Ancora su ;. di storia patria. All'una archi­ e all'altra manifesta­ vistico con un importante convegno di studi « Archivi» e « Sezioni» zione hanno partecipato ARMANDO LODOLINI, Gli archivi storici delle » 125 numerosissimi funzio­ storici locali. Illustra· la particolare importanza nari degli Archivi di Stato e molti Provincie italiane. . . • . . • . • • • 35 dirigenti dei due Pubblicazioni ricevute » temi in discussione e 127 di archivi non statali, infine, augurando oltre ad un folto gruppo ai lavori lusinghiero successo e ottimi risultati, di docenti universitari, di studiosi di questioni dichiara aperto il III storiche ed Congresso archivistico archivistiche, di personalità del nazionale. I. mondo culturale e politico. Particolarmente L'avv. Buonocol'e, Sindaco apprezzate sono di Salerno, porge state la partecipazione e la ai congressisti il benvenuto della città; l'ingra­ adesione di personalità e autorità religiose zia tutti gli intervenuti e in interessate al problema particolare il Pre­ degli Archivi ecclesia­ sidente dell'A.N.A.I. stici. Ol prof. Filangieri, il Rettore tremodo gl'adita è stata la cordiale e dell'Università di Napoli prof. Pontieri, , attiva partecipazione dei il Pl'e­ dirigenti dell'Unione sidente della Società N Salérnitana di storia patria azionale Amici degli Archivi, senatori profes­ SOl' e tutti gli organizzatori. Italo Mario Sacco e Bernardino Ta furi. I Vavv. Liberti, Presidente della Deputazione Il Ministero dell'interno era rappresentato dal provinciale di Salerno, dotto Biagio porge il suo sall,lto ai COMITATO DI REDAZIONE Abbate, capo dell'Ufficio centrale congressisti; si diffonde a parlare degli degli Archivi di Stato; il Consiglio ottimi direttivo l'apporti esistenti fra l'Amministrazione l dell'Associazione N azionale pro­ CORRADO CATENACCI - BIAGIO ABBATE Archivisti Italiani vinciale - EMILIO RE ... ARMANDO LODOLINI ; e l'Archivio di Stato; accenna all'unità (A.N.A,I.) è intervenuto al completo. l d'intenti che anima GIORGIO, CENCE'!'TI RUGGE RO MOSCATI archivisti e studiosi di ANTONINO LOMBARDO l· problemi storici, SF�DU'l'A INAUGURALE sottolineando come bene in ! Salerno questa !. (13 settembre) intima familiarità possa essere cementata perchè qui agli E aperta alle uni si offrono i pre­ ore lO nei locali del Municipio. ziosi documenti del passato, agli altri Presiede S. E. l'avv. Giuseppe le memo­ MINISTERO DELL'INTERNO Li Voti, Pre­ rie di una gloriosa Redazione: - Ufficio Centrale degli Archivi di Stato fetto tradizione: a tutti; poi, il della provincia di Salerno, in rappresen­ radioso azzurro del cielo e l'incomparabile tanza del Ministro dell'interno. bel­ lezza del golfo.

, I Oronaca del III Oong1'esso naz'ionale archivistico 2 NoUzù; degli Archi'vi di Stato 3

PRIMA SEDUTA tualment� incontra chi desideri consultare archi­ Caldarella, dopo una breve precisazione rela­ Il conte Filangieri, Presidente dell'A.N.A.I., vi di Enti ecclesiastici, derivanti' assai spesso tiva all'Archivio di S. Martino delle Scale di ricorda il vivissiino gradimerito espresso dai - (.Z3 settembre) da ritrosia e prevenzione di coloro che vi sono Monreale, che egli dichiara già vei-sato all'Archi­ soci alla proposta avanzata nell'ottobre 1950 . È aperta alle ore 10,50, nel medesimo salone preposti, i qu.ali sospettano nell'Archivista di vio di Stato di Palermo, esprime il parere che di designare la città di Salerno a sede del III del' municipio di Salerno, sotto la presidenza Stato il poliziotto e nel privato ricercatore il gli archivi ecclesiastici, in special modo pcr Congresso Nazionale Archivistico; nota ,come ' d�ll'avv. Li Voti, per la lettura della relazione, -collezionista di francobolli; esprime il parere il medioevo, vadano considerati quali veri e veramente felice si possa ora dire la scelta, per sul primo tema ufficiale del Congresso, rela­ che siffatte difficoltà possano essere superate propri archivi di autorità civili, in considera­ essere Salerno centro turistico di prim'ordine tivo agli Archivi occlesiastici. solo con la persuasione e grazie a una leale zione del particolare carattere di magistrature e città ricca di una storia gloriosa e perchè Bartoloni, relatore, ringrazia dell'onore' con­ collaborazione fra Stato e Chiesa. Legge poi civili allora rivestiti dalle autorità l:eligiose: racc�glienza, che già dalle prime ore di sog­ cessogli di avere la parola per primo, che attri­ un ordine del giorno di sostanziale adesione e pertanto a suo parere lo Stato ha pieno diritto giorno si' amiuncia veramente grandiosa per buisce all'importanza giustamente riconosciuta alla relazione. Infine, in via di digressione, d'intervenire a tutela di un materiale docu­ cordialità e per magnificenza, mostra quale dai congressisti al problema affidato al suo rende noto che, in sede di discussione del bilan­ mentario che lo riguarda direttamente. Ma sia l'alto senso di ospitalità dei salernitani; esame. Pone in risalto quanto arduo � deli­ cio dell'Interno per il 1951, egli ha chiesto in poichè l'indipendenza degli enti ecclesiastici e ringrazia le autorità e la cittadinanza, e in cato sia l'argomento, per la trattazione del quale Senato la creazione di Ispettori onorari archi­ statali è necessaria o quanto meno augurabile, modo particolare il prof. Cassese, direttore del­ dice con Marculfo che eleganter facere non potui vistici, i quali, scelti fra persone che abbiano pensa che sarebbe. ottima 'cosa giungere a uno l'Archivio di Stato, al cui solerte spirito di ut volui, fe ci tamen ol'dinatius ut potui. Legge le qualità necessarie, coadiuvino i soprinten­ scambio del materiale 'di pertinenza degli uni iniziativa si deve in gran parte l'organizzazione quindi la sua relazione 1), già in precedenza denti nelle loro complesse funzioni; richiama che si trova negli archivi degli altri, pur non del Congresso. Ringrazia altresÌ tutti gli inter­ distribuita ai congressisti. quindi l'attenzione del Congresso sulla neces­ nascondendosi la difficoltà della cosa. Circa il venuti e i numerosissimi aderenti, dei quali Alle ore 12 il Presidente, dopo aver ringra­ sità di provvedere alla tutela degli archivi progetto di convenzione suggerito dalla rela­ legge i telegrammi. Particolari ringraziamenti ziato il relatore, l'invia la discussione alla seduta comunali, affidati il più delle volte ai segretari zione, -afferma che ogni elargizione di danaro indirizza all'ono Scelba, Ministro dell'Interno, pomeridiana. comunali, i quali, sÌ per essere oberati da molte­ fatta da un ente a un altro non può non impli­ a S. E. Catenacci, Direttore generale dell'Am­ plici funzioni e sÌ per essere di nomina statale care il diritto di controllo da parte dell'elargi­ ministrazione civile, al dotto Abbate, Capo del­ SECONDA SEDUTA e quindi soggetti a trasferimenti, non possono tore; e poichè in questo caso quel controllo l'Ufficio centrale Archivi di Stato, per il valido (13 settembre) , avere nè il tempo nè la passione e la compe­ non potrebbe aversi, si dichiara contrario a aiuto prestato all'Associazione. r È 16, tenza indispensabili per la cura di un archivio. qualsiasi forma di sovvenzione, tenuto anche Ringrazia ancora S. E. R. il cardinale Gio­ aperta alle ore in una sala dell'Archi­ vio di Stato. È eletto alla presidenza il pro­ Bartoloni ringrazia il senatore Sacco anche conto della francescana povertà degli Archivi di vanni Mercati e mons. Angelo Mercati per fessoni Eugenio Casanova, con vicepresidenti a nome dell' A.N.A.I. ; nota peraltro che l'or­ Stato italiani, ai quali in primo luogo lo Stato l'adesione data al Congresso e più ancora per , il prof. Armando Lodolini e' mons. Antonio dine del giorno da lui presentato appare un deve provvedere. L'ordine del giorno che il l'appoggio dato da essi e da tutte le autorità Balducci. po' troppo lungo per essere tramutato in voto Congresso approverà dovrebbe limitarsi ad del Vaticano al relatore del' pl'imo' tema di Il Presidente celebra Paolo Emilio Bilotti, da presentare alle competenti autorità, ed invitare lo Stato italiano e la Santa Sede ad discussione del Congresso, relat�vo appunto agli esprime il parere che il voto conclusivo del una più stretta collaborazione, mentre si dovreb­ archivi ecclesiastici. Hende noto a tal propo­ nobile figura di studioso e appassionato ricer­ catore delle patrie memorie, al cùi nome viene Congresso dovrebbe non limitarsi a considera­ bero escogitare mezzi opportuni per ridurre sito che le predette Autorità ecclesiastiche, con dedicata la sala in cui si tengono le riunioni zioni d'ordine generale ma invitare le autorità al minimo gli attriti in materia di pubblicità vivo senso di delicatezza, han fatto sapere che del Congresso; dà quindi la parola a Cassese italiane e vaticane a concretare specifici ac­ degli atti contenuti negli Archivi ecclesiastici. preferiscono astenersi da un intervento ufficiale il quale, dopo aver ringraziato gli archivisti cordi economici e finanziari che, a suo parere, Nel caso che si addivenga alla votazione del­ al fine di lasciare al Congresso massima libertà italiani convenuti a Salerno, parla della mis­ costituiscono il fulcro della questione. Plaude l'ordine del giorno Sacco, revisionato da Bar­ di discussione su un argomento di tanta delica­ sione degli Archivi provinciali, dei quali il all'iniziativa dell'istituzione di ispettori ono­ toloni, chiede votazioni separate' sulla parte tezza, pur seguendo, con vivo interesse, le discus­ Bilotti fu fervido apostolo. Si apre poi la discus­ l'ari archivistici, ma Osserva che essi non potreb­ generica e sulla parte l'elativa al progetto di sioni e desiderando avere comunicazione delle sione sulla reràzione Bartoloni. bero intervenire nelle questioni relative agli contributo. conclusioni. Rivolge infine un deferente saluto quanto arduo e deli­ archivi ecclesiastici, ostandovi l'art. 30 del Cortese fa rilevare che occorre prima stabi­ a S. E. l'Abate di Cava che si è compiaciuto Il senatore Sacco nota in discussione e, mentre Concordato. lire a chi indirizzare il voto del Congresso, intervenire personalmente, e ai rappresentanti cato sia l'argomento abbia voluto affron­ Sacco si dichiara lieto della constatata identità se cioè alla Chiesa o allo Stato italiano, o, se delle grandi Abbazie dell'Italia· meridionale, si compiace che il Congresso e di oculatezza alla sostanziale di vedute e propone che il Con­ ad ambedue, in due separati o in un unico or­ nonchè ai senatori Sacco. e Tafuri, ringraziandoli tarlo, dà lode di serenità opportuno proporre che, al gresso si incarichi di riassumere ulteriormente dine del giorno. In ogni caso, rivolgendosi alla per la collaborazione con cui, per opera loro, relazione. Ritiene il lavoro del Congresso, l'ordine del giorno da lui presentato per tramu­ Santa Sede, l'ordine del giorno dovrà mettere le due Associazioni naziònali, in campi diversi, fine di rendere proficuo conàetarne le conclusioni tarlo in voto. in rilievo il valore inestimabile che rivestono lavorano per il miglioramento degli Archivi. si faccia in modo di Il Presidente prende' atto della discussione i documenti conservati negli archivi ecclesia­ La seduta inaugurale è quindi tolta alle ore in un voto da inoltrare alle autorità compe­ 10,45. tenti. Mette poi 'in risalto le difficoltà che at- e annuncia che, al termine della seduta, pro­ stici e quindi far risaltare la responsabilità porrà al Congresso di decidere in merito ana scientifica che incombe sulla Chiesa di fronte compilazione del voto conclusivo. agli studiosi di tutto il mondo. Circa poi il i) Pubblicata a· pp. lO sgg, di questo fascicolo. i'lrchivi di Stato Croncw(t del III Oongresso f/;(/'zionnle nt'ohivisUco deg7'i 5 I 4 Notizie

processo storico. Ricorda le disposizioni giu­ addivenisse a concedere sovvenzioni, dovrebbe patrimonio archivistico e a trovare il modo di contributo, è indubitabile che . lo ' progetto pretendere che gli Archivi ecclesiastici fossero per meglio ordinarIo, potenziarIo e offrirIo agli concedere elargizioni stmIanee relative agli uffici civili dei vescovi I Stato italiano intende affidati a -chierici forniti di diploma di archi­ e riafferma l'in teresse particolare che lo Stato studiosi: Contrasti sono nati invece intorno allo scopo di avere in cOl'l'ispettivo un servi­ ha ai documenti ecclesiastici, specie medievali, i vista-paleografo. , alla proposta fatta nella relazione ufficiale di zio ben definito, quello della pubblicità degli quali sono rimasti conservati dalla Chiesa anche Carbone suggerisce che, come cOl'l'ispettivo a accordi finanziari tra Stato e Chiesa in base atti conservati negli archivi eC91esiastici, pur quando lo Stato moderno, richiamando a sè cventuali sovvenzioni, lo Stato potrebbe invi­ ai quali una elargizione di fondi da parte del sempre sotto le 0pp0l'tune cautele. tutti gli ufficicivili, le ha integralmentc riprese. tare gli enti ecclesiastici a richiedere la colla­ Governo italiano dovrebbe avere per corrispet­ Mons. Balducci esprime il timore che dalla Appoggia l'idea della creazione di un Consi­ bOl'azione di Archivisti di Stato per il controllo tivo l'apertnra degli Archivi ecclesiastici agli relazione e dalla conseguente discussione possa glio misto per dirimere gli attriti, ma esprime degli inventari. studiosi. sembrare giustificato il sospetto che gli Archivi la speranza che si riesca nell'intento di aprire Nessun altro avendo richiesto la parola, il Circa gli incitamenti alla Chiesa, la cosa, degli Enti religiosi siano tenuti in pessimo stato gli archivi ecclesiastici agli studiosi senza che Presidente invita il relatore a rispondere ,agli per quanto da non trascurarsi in un voto con­ per incuria del personale ecclesiastico. Rileva . lo Stato si assuma impegni d'ordine finanzia­ interventi e trarre le conclusioni. clusivo, non costituisce però il fulcro della che . molta confusione di carte fu determinata rio: contrario a ogni genere di contribuzioni Bartoloni dichiara che l'ordine del giorno questione. Gli organi centrali vaticani da lungo dagli spostamenti subiti dagli archivi in occa­ stabili, è disposto ad accettare semmai il prin­ suggerito da Lodolini, come quello già presen­ tempo si sono mostrati particolarmente e spon­ sione delle varie leggi di soppressione degli cipio di qualche elargizione straordinaria di tato dal seno Sacco, non differisce sostanzial­ taneamente solleciti per la sorte degli archivi Enti religiosi ; afferma che molti archivi son'o tanto in tanto. mente dal proprio punto di vista: ritiene per­ degli enti religiosi, e di ciò fan fede la lettera­ ben tenuti e conseguentemente aperti agli stu­ Mons. Fenicchia propone che il Congresso tanto che ambedue i progetti d'ordine del circolare 15 aprile 1923 del card. Gaspal'l'i e diosi che diano affidamento di serietà e dot­ esprima un voto al Ministero dell'interno per­ giorno possano servire di base per la compi­ i reitm'ati richiami alle competenti gerarchie trina. chè faccia i passi necessari presso le compe­ lazione definitiva del voto che il Congresso locali per lu: salvaguardia del patrimonio archi­ Nicolini Benedetto chiede se non sia oppor­ tenti autorità ecclesiastiche per il raggiungi­ dovrà esprimere, e che, a suo avviso, dovrà vistico. Le buone intenzioni da parte del cen­ tuno spostare fino alla data del Con cilio di mento di un accordo. Circa la data limite per essere unico e indirizzato sia alle competenti tro pertanto non mancano, Le difficoltà sono Trento il termine iniziale per le limitazioni la pubblicità degli atti propone che si lasci autorità italiane che a quelle della S. Sede, di natura locale e soprattutto economiche, alla pubblicità degli atti degli enti ecclesia­ alla Chiesa stabilire quali atti possano essere A Caldarella fa notare che, se si vogliono sicchè si può essere fiduciosi che, ove vi fossero stici. assolutamente pubblici e quali lo siano par­ smussare gli angoli, come lo stesso interlocutore fondi ass egnati a scopo ben precisato, il rior­ Cortese spiega che la data del 1500 è stata zialmente, sotto opportune cautele. auspica, ben difficile sarà ottencre l'apertura dinamento e l'apertura degli archivi ecclesia­ suggerita dalla considerazione che i problemi Lodolini Armando fa osservare la scarsità degli Archivi ecclesiastici senza contribuire, stici non potrebbero tardare ad ottenersi. Ap­ più delicati, d'interesse particolare della Chiesa, di mezzi fi�anziari a. disposizione dello Stato anche finanziariamente, alla loro riattazione. pare chiaro che trattasi perciò d'una questione impostati dal movimento riformatore, erano e suggerisce un ordine del giorno che, in so­ È ben vero che i vescovi, specie nel Medioevo, essenzialmente finanziaria. Ol'a sta di fatto già da tempo iniziati al momento dell'ap�r­ stanza, dopo avere auspicato un accordo cul­ ebbero ufficio proprio di autorità civile ma è che, al contrario degli archivi, le biblioteche tura del Concilio di Trento e che pertanto gli turale fra Chiesa è Stato, demandi allo:Stato attualmente difficile, anzi impossibile, riuscire ecclesiastiche, le quali oggi godono d'una par­ atti che per la loro delicata natura deve rima­ italiano il compito' di studiare il problema e a sceverare ciò che è unicamente civile e ciò ticolare floridezza, sono state in questi ultimi nere nell'arbitrio della Chiesa comunicare o trovare il modo più adatto al raggiungimento che non lo è nel materiale archivistico degli tempi potenziate da una serie di contributi meno sono quelli che datano all'incirca dal dello scopo. enti religiosi, nè è realizzabile il progetto degli forniti dallo Stato italiano, come chiaramente periodo in cui i grandi riformatori dell'età Cortese trova troppo vaga l'espressione « ac­ scambi di materiale che presenta difficoltà' dimostra una lettera del Ministero della pub­ moderna hanno iniziato la loro attività. Pre­ cordo culturale ». delle quali, del resto, lo stesso interlocutore blica istruzione, Direzione generale delle Acca­ cisa che la data del 1500 come termine obbli­ Filangieri suggerisce l'espressione «accordo durante il suo intervento, è apparso persuaso, demie e Biblioteche, dell'8 settembre 1951, gatorio di pubblicità costituisce già un note­ della cultura». A mons, Balducci fa rilevare che l' esservi in cni si danno l'agguagli precisi .�ulle somme vole vantaggio in quanto molti archivi eccle­ nell'interesse . qualche Archivio ecclesiastico ben tenuto , come Nasalli Rocca propone che, quale che sia . elargite per il potenziamento delle biblioteche siastici imp ortantissimi, come quello di Castel­ votato dal Congresso, vi appunto tra gli altri quello a cui il medesimo ecclesiastiche. Cita inoltre il caso d'un eccle­ nuovo di Garf agnana, sono rimasti totalmente l'ordine del giorno della relazione Bartoloni. Di­ mons. Balducci presiede, non esclude, anzi siastico che, preposto a una biblioteca e a un ignorati per molto tempo e altri ancor più si alleghi copia condividere le preoccupazioni conferma, la gravità dell'attuale condizione archivio congiunti, ha ottenuto per la prima importanti sono tuttora ostinatamente chiusi chiara di non rte mostrate per le eventuali della massima parte degli archivi degli Enti i fondi necessari potenziandola e aprendola al e imp enetrabili anche ai più accreditati stu­ da qualche pa Stato. Mette in rilievo la religiosi; del resto tra quei pochi archivi che pubblico mentre nulla ha potuto fare per l'ar­ diosi. contribuzioni dello folto numero di chierici fino al 1939 apparivano ben tenuti, i più hanno chivio che resta tuttora nel maggiore abban­ Il Presidente conferma che in effetti molti opportunità che un dalla Chiesa allo studio del­ subìto danni ingenti a causa degli eventi bellici. dono. sono gli archivi ecclesiastici che non ammet­ venga indirizzato In linea di massima, però, gli sembra che Ciò stante, ribadisce il concetto che, oltre tono alcuna ricerca, citando l'esempio dello l'Archivistica. Ramacciotti ricorda l'interesse mostrato dal tutti gìi interlocutori si siano trovati d'accordo alle raccomandazioni di carattere generale, Archivio arcivescovile di Napoli, che rimase sulle linee generali della questione e desiderino sia opportuno sollecitare quegli accordi finan­ persino al futuro Pio XI. Congresso fr ancescano tenutosi a Roma rela­ chiuso che il Congresso esprima un voto con cui si Peri attribuisce lo stato di abbandono in tivamente al problema delle Biblioteche eccle­ ziari fra Stato e S. Sede che soli possono togliere inviti la Chiesa a considerare l'alto valore del cui giacciono molti archivi ecclesiastici a un siastiche e ritiene che lo Stato italiano, nel caso la questione dal punto morto nel quale si trova. ------'1----

(Jl'onncn del 11/ COr/III'esso nnz'iolutle n)'chi'vistico 7 Notizie (leyli .1rchiri (U Sinto 6 scuole Al fine poi di ovviare agli inconvenienti che unicamente e speCI'fi lcatamente alla prepara- Difende, quindi, la tradizione delle , . nte, preso atto della serenità con derivano dalla estremamente profonda diver­ Zl�net;eClllca degli archivisti e non intende Il Preside il merito di diffondere discussione, locali e rivendica loro . . la quale si è svolta la delicata paleo­ sità di ordinamenti, sistemi, metodi di ricerca muumamente occuparsi di quelli che sono passione per gli studi archivistici e di una commissione la che caratterizzano i vari Archivi di Stato, compiti e fini propri di un insegnamento o d� l propone la designazione la Scuola superioi'e defini-· grafici. È d'avviso che . ' " dell'ordine del giorno divel'sità che rende oltremodo empirica' e rela­ una serie d'insegnamentI ulllversitari; ritiene a per la stesura come Scuola di perfe­ Lodolini, dovrebbe essere creata tivo. Il Congresso designa Bartoloni, tiva la preparazione tecnica di'ciascun archi­ tal PI:o�osito d'insistere nella distinzione che zionamento articolata in corsi relativamente , vista e valida unica�ente per l'archivio in cui eglI ntIene essenziale tra insegnamento un'-l Sacco l) . che debbono passare bi'evi per quei funzionari , , seduta è tolta alle ore 18. si è formata, propone che a Ministero provveda VelSltano e scu la di perfezionamento tecnico; La gl'adi direttivi, rimanendo peraltro : � ai pI'imi f�rm�lare un titolario con voci comuni per , . di prepa­ a pmaltro l dIfettI che nel caso particolare pre­ TERZA SEDUTA devoluto alle scuole locali il compito tuttI glI Archivi, ordinando un sistema l'azionale se�tel'e��e un insegnamento tenuto presso le (14 settembre) i giovani archivisti, cosÌ come è attual­ rare unico di ordinamento, inventariazione e ricerca' u ,lllversita , sono stati puntualizzati nella rela­ nella sala mente in uso. seduta è ,aperta alle ore lO di Ramacciotti presenta un ordine del giorno ZIOne u�clale. Al fine poi di trar profitto dalle La Carbone presenta, a nome d'un gruppo , , dell'Archivio di Stato di Salerno. Illustrando Il quale sostiene la regionalità. de gli o�servazIOni fatte da più parti sulla necessità, «Bilotti» che l'hanno sottoscritto, un 'ordine . Morghen, con vice­ congressisti Archivi e qUlll d'l l a necessità del mantenimento Presiede il prof. Raffaello oltre alla conserva­ dI tener presente il carattere regionalistico e il del giorno in cui si auspica, presidenti, il dotto Antonio Capograssi e alla e po�enziamento delle scuole locali, mostra delle carte d'archivio ,e l'importanza delle scuole zione e potenzia1llento delle scuole locali Mario Vanzetti. altre�I la sua preoccupazione per le questioni locali, è d'avviso che nella Scuola superiore prof. di una Scuola superiore con funzioni alla lettura della creazione tlve allo stato attuale della carriera e alle Cencetti, relatore, rinuncia un regola­ rel� dovrebbe impartirsi un breve corso teorico in 'di corso di perfezionamento, anche 2), già distribuita a tutti i aspIrazioni di migliOl'amento della me d'eSIma, sede centra�e e poscia un più lu�go insegna­ sua lunga relazione avanzamenti ai gl'adi e spie-, mento particolare per gli . . congressisti, e si limita ad illustrarne titoli questIOlll che egli dichiara strettamente con- mento pratIco consistente in serie di lezioni direttivi per i quali si chiede ch� siano ! fondamentali, insistendo sulla nesse al problema della preparazione tecnica tenute successivamente nei vari Archivi. In Il garne i punti sia tecniche che storiche. Il sia validi le pubblicazioni di lina preparazione della quale �egli archivisti; ritiene infine che il titolo per tal modo la Scuola superiore risulterebbe arti­ necessità Santoro Caterina osserva che la relazione lo studio dell'archivistica, intesa l avanzamento ai gradi direttivi dovrebbe essere colata regionalmente e assumerebbe cosÌ un fondamento si occupa unicamente della prepara­ Il quanto come Cencetti rappresentato dalle pubblicazioni di carattere come precettistica, vero carattere nazionale, ponendo coloro che non tanto Archivisti di Stato e studia la crea­ il degli archivi, zione degli specificatamente tecnico ed al lavoro com­ Il studio del processo di formazione di organi adatti a la frequentano in grado di acquistare, oltre Il cosÌ per zione o il perfezionamento condizione basilare e indispens�bile fuori della piuto negli uffici. ad un!! conoscenza teorica unica, una prepa­ il curare tale preparazione. Ma al di . come per le ricerche. Auspica Il Presidente, osservando che l'ordine del raZIOne pratica varia. l'ordinamento archivisti di Stato, esiste una che avvii verso cal'l'iera degli che dal Congresso esca un voto paleogra­ giorno proposto dal dotto Ramacciotti inve­ Lodolini Armando ritiene che si sarebbe folta schiera di studiosi di problemi il importantissimo problema, ste questioni relative essenzialmente all'ordi­ dovuto chiarire, nell'ordine del giorno presen­ 11'1 la solu�ione questo e archivistici. Auspica la crea­ e deve, risolv�re fici, diplomatici il che ogni generazione ripropone e di nam�n�o interno' dell' Amministrazione degli tato dal dotto Carbone, se la Scuola nazionale " organi comuni ·di preparazione e i propri indi­ zione di . " . Il secondo le propl'Ìe impostazioni avviano ArchIVI dI Stato e alla carriera dei funzio­ coSI ' com e auspIcata, vada· intesa come scuola perfezionamento sia per coloro che si IL nari più che alla loro formazione, invita il iniziale per giovani archivisti o come scuola ii rizzi metodologici. Archivi di Stato, sia per della sua alla cal'l'iera degli H Il Presidente ringrazia il relatore di archi­ proponente a presentarlo in sede più opportuna. di perfezionamento. � j' coloro che in genere si occupano � � discussione. tutti Ramacciotti ampia espOSIZIOne e apre la suo avviso, aderisce all'invjto del Presidente Il Presidente chiede a sua volta al dotto Car­ vistica e paleografia. Tali organi, a ij legge un indirizzo di sostanziale ritira il suo ordine del giorno riservandosi d bone di precisare il concetto espresso nell'ultima Praticò essere le Scuole superiori' di perfe­ � i relatore. dovrebbero adesione alle tesi esposte dal alcune sono presentarlo all'Assemblea dell' Associazione ar- parte dell'ordine del giorno da lui presentato il zionamento universitarie, di cui ' . ' GiOl'dàno si dichiara d'accordo sull'imposta­ chivistica italiana. l'el atlvamente alla proposta di considerare titolo già in atto. dei vari e complessi problemi, Il Presidente, considerato che anche l'ultima per a�an�amento ai gl'adi direttivi le pubbli­ zione generale ella è d'avviso che convenga conser­ . :: di funzio­ . Caldar , ma esprime dubbi sulla possibilità i programmi, parte dell'intervento Caldarella, relativo alla C��IOlll dI carattere storico oltre 'che quelle vare le scuole locali dimezzandone , , di una scuola superiore centralizzata raccomandazione da formulal'e al M'Inlstero pm propnamente tecniche. Il dotto Carbone namento troppo macchinosi, e procurando nel progetto del attualmente cosÌ ,come appal'e congegnata vi sia circa la formazione di un titolario unico esul a dichiara che, avendo il dotto Ramacciotti riti­ di togliere soprattutto da essi quanto ' psicologicamente poco oppor­ d alI ' argomento in discussione, invita il pro- rato il proprio ordine del giorno in cui era relatore. Trova una Scuola superiore cen­ a tornare a scuola di alta erudizione; tuno che vengano costrette per' quei fun­ fessore Caldarella a presentarla in altI' a sed e. tra l'altro avanzata sulla stessa questione una tralizzata dovrebbe essere creata . finiscono. di superare un cOncorso Caldarella aderisce. proposta diversa, ritiene di potere a sua volta persone che aspirano ai gradi direttivi. Pone quello d'ammis­ zionari che . importante e difficile com� dei In sede di dichiarazione di voto, Bartoloni ritirare l'�ltima parte del suo ordine del giol'no. inoltre in rilievo che nella preparazione d�gli Archivi e ritiene che, rende noto che voterà a favore dell'ordine del Il PresLdente legge al Congresso l'ordine del sione . alla carriera bisognerà particolarmente stessa non . giovani archivisti d'altI'a parte, l'Amministrazione conoscenza dei giorno presentato da Carbone; relativamente giorno Carbone, cosÌ come· viene a risultare curare che questi acquistino la dell'apporto dei nuovi, funzio­ all'intervento della prof.ssa Santoro, osserva con l'omissione dell'ultima parte e lo pone in possa pl'Ìvarsi strumenti che la tecnica offre. un biennio. più moderni nari per tenerli a scuola per che in effetti il tema in discussione si riferisce votazione l) . , l t re. in Amalfi il 16 set emb all'unanimità dal Congresso a p, 9) è stato approvat.o 1) L'o. d. g. è pubblicato a p. 9, 1) L'ordine del giorno (pubblicato presente fascicolo. '2) Pubblicata a pp, 15 sgg. del

" / 8 NotLzio degli A1'ohi'd d,i St(LtO O'l'OnU(XL del iLI Conyresso 'nnzionn{e ul'ohivisUoo 9

L'ordine del giol'llo viene approvato dal III un pranzo dall'Amministrazione provinciale, ed Congresso nazionale archivistico e tramutato uno dall'E.P.T., un rinfresco dalla Camera di commercio e uno dal Comune di Amalfi. Essi in voto da presentare al Ministero dell'interno. o R D IN I D E L G IO R N, O A P P R O V A T I Alle ore 12,15 il Presidente prof. Morghen, hanno partecipato ad una gita a Paestum, a toglie la seduta. una visita all,a Badia di Cava, a una sugge­ Il Congresso è stato dichiarato chiuso in stiva gita sulla costiera amalfitana, con visita SUGLI ARCHIVI ECCLESIASTICI SULLA PREPARAZIONE DEGLI ARCHIVISTI Amalfi dal prefetto di Salerno, avv. Li Voti, ad Amalfi, a Ravell�, alla Grotta di Smeraldo. il giorno 16 settembre 1951. N ella sede del municipio di Amalfi, con breve Il III Congresso Nazionale Archivistico, riu­ Il III Congresso Nazionale Archivistico, ma significativa cerimonia, presieduta dal prof. nitosi in Salerno dal 13 al 16 settembre 1951; riunitosi in Salel'llo nei giol'lli 13-16 settem- IL CONVEGNO STORICO SALERNI'l'ANO' Nino, Cortese, il prof. Riccardo Filangieri ha udita e approvata con plauso la relazione del bre 1951; offerto alla città, rappresentata dal Vice-sin­ prof. Franco Bartoloni sugli Archivi ecclesiastici; udita la relazione del pl'of. Giorgio Cencetti I congressisti hanno partecipato in gl'an daco, il secondo volume del « Codice diploma­ preso atto con soddisfazione del clima di su La preparazione tecnica degli archivisti, a numero anche alle sedute del Convegno sto­ tico amalfitano», da lui curato, illustrando serenità nel quale ha potuto svolgersi la discus­ conclusione della discussione seguitane, ricono­ rico salernitano, che si è svolto nelle mede­ brevemente e sapientemente il valore altissimo sione su un tema di così alto e vario interesse sce la necessità improrogabile di provvedere sime giornate del Congresso, e nel corso del rivestito da Amalfi nella storia del Medioevo. per gli studiosi di scienze storiche; alla preparazione dei giovani funzionari degli quale il prof. Nino Cortese, ordinario di storia I congressisti hanno ricevuto in omaggio una presa in esame la diversa posizione giuridica Archivi in modo meglio rispondente alla neces­ del Risorgin:'lento nell'Univel'sità di Napoli, ha copia della rivista «Notizie degli Archivi di degli Archivi ecclesiastici, con speciale riferi­ sità del servizio e della scienza, celebrato l'illustre stol'Ìco napoletano Miche­ Stato» contenente gli Atti del II Congresso mento all'art. 30 del Concordato; langelo Schipa, il prof. Raffaele Cantarella, nazionale archivistico, svoltosi a Modena nel constatate le difficoltà che in molti caSI Im­ ESPRIME IL VOTO ordinario di lingua e letteratura gl'eca nella 1950; una copia del numero unico della pediscono l'attuazione di un loro ordinamento l° Che, al fine anche di promuovere Università Cattolica di Milano, ha parlato su «Rassegna storica salernitana» contenente secondo le. norme dell'archivistica model'lla, di e dif­ fondere la conoscenza dei problemi archivistici Alfano e la cultura salel'llitana del suo tempo, una serie di studi pubblicati per l'occasione un'inventari azione che dia conoscenza del loro e delle particolari istituzioni di ciascuna regione iI prof. Domenico Demarco, titolare di storia da archivisti di Stato, una medaglia comme­ contenuto e di una comunicazione al pubblico e di preparare gli elementi destinati ad economica nell'Università di Napoli, ha par­ morativa e vari ,opu�coli. delle carte in essi conservate; essere preposti agli Archivi locali, civili ed ecclesia­ lato sul tema « Qualche aspetto dell'opera 'delle riconosciuta l'eminente importanza di quelle stici, nonchè eventualmente gl'ispettori archi- Società economiche meridionali », il prof. Raf­ 'ASSEMBLEA DELL' SSOCIAZIONE AHCHIVIS'rICA carte non solo per la storia ecclesiastica ma L A vistici onorari, siano conservate le esistenti faello Morghen, ordinario di storia medievale anche soprattutto per quella civile e politica, , Scuole intel'lle degli Archivi di Stato, miglio­ nell'Università di Roma, ha parlato su Grego­ Il giorno 15 settembre, alle ore 16, nella sala e il conseguente alto interesse per lo Stato l'andole, potenziandole, attrezzandole conve­ rio VII e il prof. Francesco Calasso, ordinàrio., «Bilotti» dell'Archivio di· Stato, ha avuto italiano a favorire con tutti i mezzi l'autorità nientemente e attribuendo agIi insegnanti un di storia del diritto italiano nella medesima luogo l'assemblea deU;Associazione N azionale ecclesiastica in quanto attiene alla conserva­ riconoscimento morale e materiale adeguato Univcrsità, ha celebI'ato l'opera di Francesco Archivistica Italiana, sotto la presidenza dei zione, inventariazione di esse e, nei limiti del alla loro funzione. Brandileone, maestro degli studi di stol'Ìa giu­ Presidente dell'Associazione, prof. Riccardo Fi­ possibile, anche alla loro accessibilità al pub­ 2° Che, al fine specifico della preparazione ridica italiana. Nel corso di una gita all'Abba­ langieri; segretario il segretario dell'Associa­ blico degli studiosi; , ì dei funzionari degli Archivi di Stato, attra­ zia benedettina di Cava dei Tirreni, organiz­ zione, prof. Antonio Saladino. L'Assemblea ha -, FA VOTI

' verso le opportune intesé fra i Ministeri zata tanto per il Congresso archivistico quanto approvato all'unanimità la relazione del presi­ ._-i acciocchè fra l'Amministr�zione dello Stato ita­ interessati, sia promossa l'istituzione di una per il Convegno storico salernitano, l'Archivi­ dente e la relazione finanziaria del tesoriere, liano e le autorità ecclesiastiche competenti siano Scuola nazionale degli Archivi di _Stato, che, sta della Badia, don Angelo Misfud O.S.B. prof. Giorgio Cencetti, e ha dato atto al CO,n­ concordate opportune ed efficaci forme di col· rimanendo inquadrata nell'ordinamento uni­ ha 'eruditamente illustrati gli archivisti cav'ensi siglio direttivo e agIi organizzatori della comune laborazione atte ad assicurare la conservazione versitario, rivesta anche il carattere di organo e il prof. El'llesto Pontiel'i, ordinal'Ìo di storia soddisfazione per l'ottima riuscita del III Con­ e la conoscenza di questo inestimabile patrimo­ dell'Amministrazione' centrale archivistica, pre­ medievale e magnifico rettore dell'Università gresso nazionale. Dopo attento esame, è stata nio culturale, predisponendo all'occorrenza an­ cipuamente deputato alla ,- formazione e alla di Napoli, ha pronunciato un discorso sul tema: rimessa alla decisione del Consiglio direttivo che quelle misure e quegli interventi finanziari selezione del personale destinato ad assumere « Una aiola di spiritualità nel cuore del Medio­ la designazione della sede del IV Congresso; che all'uopo potranno risultare utili e necessari. funzioni direttive negli Archivi di Stato. evo meridionale: la badia di Cava ». e si è approvata la deliberazione del Consiglio * * * direttivo datata 12 settembre 1951 di aggre­ Ai congressisti sono stati offerti signorili garsi, per cooptazione, l'avv. Armando Lodo­ trattenimenti: una cena dal Comune di Salerno, lini e l'avv. Luigi Lanfranchi. l!'. Bal'toZoni . Gl'i (L/'chivi eccZes'ins!;ici 11

che, essendo lontani dai centri urbani e in mano proprio in questi archivi (che hanno assol'bito PARTE SECONDA a ordini distolti dalla cura dei cimeli artistici inoltre spesso anche gli archivi di monasteri da altri impegni istituzionali, si trovano in famosi passati in commenda agli ordinari dio­ RELAZ IONI un certo disordi�e e perfino III completo ab­ cesani) siano da ricercarsi documenti impor­ bandono. tantissimi per lo stOl'ico e per il diplomatista. Né soltanto gli archivi vescovili o capitolari GLI ARCHIVI ECCLESIASTICI Quelli di cui alla lettera c, sono invece di assoluta proprietà ecclesiastica e non sono rivestono l'importanza cui si è accennato,. ma soggetti ad alcun controllo dello Stato a mente anche quelli pa1'l'occhiali, almeno delle par­ Gli archivi ecclesiastici in Italia si distin­ affrontati (sarà da esaminare, per esempio, del citato art. 30 1). E costituiscono appunto rocchie di antica erezione, i quali soli conser­

guono, dal punto di vista dello stato giuridico, se non sia il càso di ricostituire in unità quelli essi l'oggetto della presente relazione 2) . vano, oltre tutto, quei libri dei battezzati, dei in tre categorie: che sono andati dolorosamente dispersi e spez­ Insistere sulla loro importanza storica e matrimoni e dei morti,' i quali hanno precorso

a) archivi di corporazioni religiose sop­ zettati tra più enti statali). sull'interesse che hanno non solo per la Chiesa, di secoli l'introduzione dei registri dello stato presse divenuti proprietà dello Stato e da esso Tra quelli di cui alla lettera b,alcuhi sono ma anche per la Nazione e, in quanto· patri­ civile. devoluti a biblioteche, ad archivi o ad altri tornati ad essere di assoluta proprietà eccle­ monio comune di cultura, per il mondo intero, È noto, d'altro canto, che, ad onta dei dispo­ enti 1); siastica per effetto dell'art. 30 del Concordato è qui superfluo. La posizione di primo piano sti della costituzione apostolica « Maxima vigi­ b) archivi di corporazioni religiose sop­ tra la S. Sede e l'Italia dell'H febbraio 1929, che ebbero i vescovi d'Italia nella storia dell,a lantia» di Benedetto XIII del 14 giugno 1727 3), presse conservati i n s i t u e affidati per la con­ altri invece, in .quanto annessi a monumenti Penisola dall'alto medioevo all'affermarsi delle delle prescrizioni del Codex iztl'is canonici 4),

servazione ai possessori, perché considerati nazionali, dipendono dal Ministero ,della pub­ Signorie e oltre, basta a far comprendere come delle circolari dellà Segreteria di Stato 5) e del parte del complesso monumentale in cui ave­ blica istruzione e sono soggetti alla vigilanza vano e hanno sede 2) ; delle Soprintendenze bibliografiche 3): ad essi 1 ) « La gestione ordinaria e straordinaria dei beni appartenenti a qualsiasi istituto ecclesiastico od associa­ c) archivi di curie vescovili (segreto, dio­ si applicano le norme del regolamento organi'co zione religiosa ha luogo sotto la vigilanza ed il controllo delle competenti autorità della Chiesa, escluso ogni inter­ cesano, della mensa), capitolari, seminarili, par­ 4). delle biblioteche pubbliche governative Pure vento da parte dello Stato italiano, e senza obbligo di assoggettare a conversione i bimi immobili >l.

rocchiali, ecc. questi esulano quindi dal problema presente, 2) Si prescinde qui dagli archivi delle CUl'ie generalizie degli ordini . religiosi, pel' i quali lo Stato italiano

Quelli di cui alla categoria a" essendo ol'mai sebbene in pratica, la loro situazione vada rive­ non solo escluse fin da principio l'incameramento degli atti relativi, ma riconobbe sempl'e un carattere proprietà dello Stato e da questo conservati, duta poiché ormai il regolamento' suddetto non di internazionalità che, ancor prima del Concordato, pose gli archivi medesimi, nei rapporti giuridici col governo sono estranei al problema che qui si vuoI porre, si dimostra in tutti i casi adeguato né appli­ del paese in cui hanno sede, su un piano diverso da quello su cui si trovavano gli altri archivi ecclesiastici (cfr. Legge 19 giugno 1373, n. 1402 (serie 2a), combinato disposto degli artt. 2, § 4 e 22, secondo pur presentandone altri che andranno una volta cato o applicabile, soprattutto per quegli archivi comma).

3) La costituzione, pubblicata dalla Tipografia della reverenda Camera apostolica nel 1727 c ristampata nei 1) R.D. 7 luglio 1866, n. 3036, art. 18: «Sono eccettuati dalla devoluzione al Demanio c dalla conversione: voI. XII del Bullarium Romanum (Romae, 1736, pp.221-5), riprende e coordina disposizioni già emanate da prece­ (omissis) ... 6° I libri, i manoscritti, i documenti scientifici (sic), gli archivi, oggetti d'arte, mobili inservienti al denti pontefici. Consta di 34 capi ed è seguita da una Istruzione por lo scritture da riporsi negli archivi in lingua � eulto, quadri, statue, arredi sacri' che si troveranno negli edifizi appartenenti alle Corporazioni religiose soppresse, italiana. Contempla l'erezio e di archivi ecclesiastici in quei luoghi pii chc ancora ne siano sprovvisti, la com­ per la cui destinazione si provvede coll'articolo 24 ; ( ... omissis) ». Art. 24.: «I libri e manoscritti, i documenti pilazione degli inventari, l'uso delle chiavi per la chiusura e apertura degli archivi, l'ispezione degli stessi, gli scientifiçi (sic), gli archivi, i monumenti, gli oggetti d'al'te o preziosi per antichità chc si troveranno negli edifici' 'ufficiali d'archivio, la l'accolta e il rccupero dei materiali, la tutela in caso di morte o di lontananza dei superiori, appartenenti alle Case religiose e agli altri enti mOl'ali colpiti da questa o da precedenti Leggi di soppressione, il prestito, gli atti processuali, la conservazione del materiale in luoghi l'etti da personc singole. Cfr. E. LOEVIN­ si devolveranno a pubbliche biblioteche od a musei nelle rispettive Provincie, mediante decreto del Ministro dei SON, La costituzione di papa Benedetto XIII sugli archivi ecclesiastici: un papa archivistg. ne Gli archivi italiani, culti, previi gli accordi col Ministro della pubblica istruzione. I quadri, le statue, gli arredi e mobili inservienti al III (1916), pp. 159-206. culto saranno conservati all'uso delle chiese ove si trovano ». La devoluzione del materiale archivistico delle 4) Can. 372, 375-84 ' e 470. corporazioni religiose so ppresse ad archivi di Stato o comunque di pertinenza dello Stato non è prevista espres­ 5) Principale tra tutte la Lettera circolare di Sua Eminenza Reverendissima il signor cardinale Pietro Gasparri, ' ' li samente dal cito decreto; ma l'art. 22 della Legge 19 giugno 1873, n. (serie 2a), che este e alla provincia Segretario di Stato di S. S., ai reverendissimi vescovi d'Italia per la conservazione , custodia ed uso' degli archivi e 1402 nd 11 di Roma le leggi eversive precedenti, e l'art. 26 del Regolamento per l'esecuzione della legge stessa, approvato delle biblioteche ecclesiastiche del 15 ap�'ile 1923, n. 16605, stampata a Roma dalla Tipografia poliglotta vaticana, 1.11, con R. D. 11 luglio 1873, . 1461, (serie 21') contempla la devoluzio�e di detto matel'iale «alle Biblioteche, ai che, richiamandosi anche a circolari precedenti (30 settembre 1902, 12 dicembre 1907) della stessa Segreteria ' n Il musei o ad altri , Isti.tuti laici . ..»: vanno evidentemente compresi tra questi ultimi gli archivi di Stato, in cui di Stato, accompagna nuovamente come allegato la Forma di regolamento per la custodia e l'uso degli archivi e biblio­ li teche ecclesiastiche già inviata agli Ordinari con la cit.)ettera del 30 settembre 1902. Essa invita i Vescovi a !1 molti archivi di corporazioni l'eligiose SOppresse confluirono. i: 2) R. .D . 7 luglio 1866. n. 3066, art. 33 : «Sarà provveduto dal Governo alla conservazione degli edifizi colle sollecitare persone scelte tra il. proprio clero che siano alunni di Università «a fr equentare le lezioni eli paleo­ loro adiacenze, biblioteche, archivi, oggetti di arte, strumenti scientifici e simili delle Badie di Montecassino, della grafia e di archivistica» (p. 6 della cito edizione), a mostrare interessamento per i cimeli archivistici cosÌ nelle Cava dei TirrQni, di San Martino della Scala, di MOl).reale, della Certosa presso Pavia e di altri simili stabilimenti visite pastorali come nei Sinodi (ibid.), a «in.culcare, e anche rendere assoluta, la proibizione di trasportare . ecclesiastici distinti per la moimmentale importanza e pel complesso dei tesori artistici e letterari. La spesa relativa documenti, codici ecc. in case private a titolo di prestito, di deposito fiduciario ecc., ed imporre il richiamo e la I sarà a earico del fo ndo del culto ». restituzione di quelli incautamente estratti, sia pure da lungo tempo, con ricorso alle vie di diritto ed alle pene li 3) Cfr. R. decreto-legge 2 ottobre 1919, n. 2074, art. 2: le Soprintendenze bibliografiche «vigilano sullc raccolte ecclesiastiche contro i pertinaci » (ibid.), a « comandare che i cimeH si ripongano in locali asciutti e ben guar­ I: incamerate e date in consegna a Comuni e ad enti morali per dev�l�lzione dei beni di corporazioni religiose sop­ dati» (ibid.), a « imporre il deposito con le debite cauzioni. .. in istituti ben vigilati e serviti, quale dev'essere, l' presse, e intervengono alla consegna delle raccolte stesse ai Comuni e agli enti morali», per esempio, l'Archivio diocesano, quante volte ... i cimell, a lasciarli dove sono, corrano pericolo o deperiscano » 4) Approvato con R. D. 24 ottobre 1907, n . 733; art. 3: «Alle biblioteche annesse ai monumenti nazionali sono (pp. 6 sg.); a considerare « se l'esperienza per la propria diocesi suggerisca di riunire nell'Archivio vescovile o in !� applicabili le norme del presente regolamento, e in particolar modo quelle del titolo VI sull'uso pubblico, in quelli dei Vicariati maggiori... i registri parrocchiali più antichi di 150 anni ... » (p. 7). Estende poi gli stessi prov­ ! quanto non contrastino con le norme speciali che le reggono ». vedimenti agli archivi capitolari e afferma che « in ogni caso non si potranno più eleggere nè lasciare in ufficio pre� ------�---\./ IIIli

12 Notizie degl'i AroldL"i fU Stato E'. Bartolo1L'i - Gli (J,j'chivi eco[esiastici 13

cardinale bibliotecario e archivista di Santa ma in cui la scarsezza di ambienti ha portato Di fronte alla situazione qui rapidamente stente tra i due poteri e fissare, in via preli­ Romana Chiesa 1) intese à regolare la conser­ a sacrificare l'archivio per altre esigenze: ciò .tracciata per sommi capi il primo e più effi­ minare, tra quali organi, dall'una e dall'altra vazione, la custodia e la consultazione di detti avviene in particolar modo per gli archivi par­ cace rimedio' sembra essere quello della concen­ parte, debba stabilirsi un accordo per la con­ archivi, essi sono nella maggior parte dei casi rocchiali, dove il materiale recente, in conti­ trazione, già suggerito e consigliato dall'auto­ cessione degli aiuti. Da parte dello Stato non difficilmente accessibili o addirittura preclusi nuo aumento e indispensabile per le pratiche rità ecclesiastica limitatamente ai registri par­ sembra opportuna la creazione di un apposito alla ricerca storica e spesso anche in via di quotidiane, occupa di preferenza il posto mi­ rocchiali 1), ma che pal'l'ebbe opportuno realiz­ organismo che, dovendo elargire i sussidi, si I deperimento per danni bellici, inadeguata con­ gliore e di più agevole accesso per la consulta­ zare per tutti i documenti di valore puramente troverebbe nella necessità di esercitare anche servazione, stato di abbandono. zione, invadendo quello destinato ai documehti storico. Si tratterebbe dunque di riunire presso funzioni di controllo, che risulterebbero in con­ Ora, in considerazione dell'importanza che storici, che vengono immagazzinati alla meglio; ciascun archivio diocesano tutto il materiale trasto con il disposto del citato art. 30. si è detta, e tenuto conto dell'impossibilità personale : È forse la deficienza più grave storico degli archivi ecclesiastici parrocchiali, D'altro canto non si può ammettere che lo che hanno gli Ordinari di devolvere a favore e certo quella che più direttamente si riper­ seminarili, di cappellanie o confraternite reli­ Stato elargisca le somme che venga nella deter­ degli archivi somme adeguate, tanto più che cuote sullo stato di abbandono degli archivi; giose, compresi nel territorio di ogni diocesi, minazione di stanziare a questo scopo, senza sovente gli archivi in più precarie condizioni a parte gli archivi parrocchiali, generalmente da conservarsi, naturalmente, distinto per pro­ garantirsi che il loro impiego sia oculato e sono quelli delle zone devastate dalla guerra, limitati nella sezione storica, e dove quindi veniCl�ze. Ciò consentirebbe ovviamente un destinato ai fini ' per cui avviene l'elargizione. · dove altre impellenti necessità urgono alle auto­ sembra fuori luogo, oltreché spesso impossi­ notevole l'Ìsparmio di attrezzatura e di perso­ Riteniamo perciò opportuno che i fondi in rità ecclesiastiche, sembra opportuno esporre bile, adibire una persona esclusivamente alla nale, sottrarrebbe molti documenti a cause questione siano amministrati dal Ministero la situazione di detti archivi per studiare, discu­ loro conservazione, si verifica sovente che i di deperimento invincibili, permetterebbe - dell'interno e che questo, tramite la Direzione tendoli, eventuali rimedi ed esaminare la pos­ custodi di quelli ves covili siano gli stessi vi­ riducendo di molto il numero dei casi penosi generale degli affari del culto e valendosi dei sibilità di un contributo dello Stato, nelle forme cari, oberati da altri doveri e pertanto impos­ - di affrontare con maggiori probabilità di pareri tecnici dati dall'Ufficio centrale degli che la situazione giuridica, determinata dal sibilitati ad attendere convenientemente ad successo la soluzione dei problemi che ' affiorano archivi di Stato, provveda alla ripartizione citato articolo del Concordato lateranense, con­ essi, e per quelli capitolari i canonici prepo­ dalle condizioni suesposte. Dove l'archivio ve­ dei fondi stessi secondo i seguenti criteri: sente. Per poter giungere a proposte concrete, stivi, non remunerati a d h o c, o accumulano scovile non fosse in grado di accogliere il mate­ lO. Per i locali e la relativa attrezzatura si I è necessario innanzi tutto fissal'e in alcuni punti contemporaneamente altri incarichi, o assumono riale confluente dai vari archivi, esso potrebbe potrebbe, anziché distribuire le somme, prov­ quelle che ci sembrano le deficienze più imme­ il titolo di archivista unicamente in forza di collocarsi presso i Musei diocesani di arte sacra, vedere direttamente alla costruzione e alla diate che creano tale stato di fatto. Ess.e si una tradizione e senza esercitare alcuna delle la cui erezione, già consigliata dalla circolare messa in opera, valendosi del Genio civile, in . I possono riassumere come appresso: mansioni ad esso inerenti; talvolta poi gli ar­ del cardinal Gasparri del 15 aprile 1923 2), modo che il locale o gli scaffali, o le cassette locali : Molte sedi di archivio sono an­ chivi vescoviIi e capitolari, per maggiore como­ fu poi indicata tra i compiti specifici delle Com­ o altro, figurassero donati alla Chiesa o al Capi­ l date distrutte per eventi bellici e il mate­ dità, si sono addirittura fusi e non si sa più missioni diocesane d'arte sacra, create l'anno tolo (o eventualmente, se si conservasse il si­ riale salvato dalle rovine è ora accatastato, a chi competa l'obbligo di attendervi; successivo 3). S'intende che tale concentrazione stema decentralizzato, al seminario o alla par­ · spesso alla rinfusa, in luoghi di fortuna, che condizioni del materiale : I fondi membra­ del materiale deve essere preceduta da una rocchia), escludendo ogni ulteriore ingerenza e non rispondono alle condizioni richieste per nacei, e spes.so anche i cartacei, necessitano, '! accurata revisione e, in alcuni casi, dalla com­ l'aggiungendo nello stesso tempo sufficienti la conservazione ' del materiale stesso e in più e con urgenza, di opportuni e oculati restauri: li pilazione, e x n o v o, degli inventari. garanzie per un uso appropriato. casi servono contemporaneamente ad altro molti vanno l'Ìordinati e inventariati; un'edi­ In secondo luogo occorrerà affrontare diret­ 20• Per il personale: esclusa la possibilità ' scopo, sicché mancano anche garanzie minime zione, almeno un ampio regesto a' stampa si tamente le deficienze già lamentate. E in que­ che l'archivista riceva uno stipendio dallo Stato, di sicurezza; tali condizioni si verificano a volte impone per i fondi più antichi, preziosissimi e sta fase sembra opportuno un contribùto dello l'unico modo di provvedere, almeno parzial­ anche in luoghi non danneggiati dalla guerra, poco noti. Stato, che alla conservazione di cimeli sÌ mente, alla deficienza notata sembra quello I; preziosi per la storia patria è interessato non di istituire apposite borse di studiQ, da confe­ fetti inabili, di puro nome, o tali che per gelosia, stranezza, malintese affezioni fl'appongono difficoltà il'l'agio­ meno della Chiesa. Evidentemente bisogna rirsi con opportuni criteri e facendo una rota­ nevoli al riordinamento, alle necessità di studio, ecc. » (p. 8); dispone poi che ({ colà dove le pergamene antiche, qui tener conto della situazione giuridica esi- zione tra gruppi di diocesi, a quegli ecclesia- i codici, gl'incunaboli e altri stampati più preziosi giacciono ancora frammisti è confusi con carte e libri comuni, se ne ordini la scparazione e il trasporto o in locale meglio custodito o dentro !ll 'madi a chiave» (ibid.). Termina infine offrendo l'aiuto diretto della Santa Sede per quanto riguarda il restauro (ibid.) i· e la formazione degli archi­ 1) Circolare citata di Sua Em.za il cardinale Gaspal'l'i: ({ Finalmentc si consideri se l'esperienza per la propria ! visti presso l'apposito I corso aggiunto alla Scuola vatican a di paleografia e diplomatica (pp. 8 sg.). La Forma diocesi suggerisca di riunire nell'Archivio vescovile o in quelli dei Vicariati maggiori, occupati quasi sempre dai di regolamento comprende quattro parti: Ordinamento, inventari e cataloghi; Custodia e tenuta dei codici; Am­ migliori ecclesiastici, i registri pal'l'occhiali più antichi di 150 anni che non servono più nel ministero e per questo missione e sorveglianza degli ' studiosi; Regolamento pubblico per lo studio dei manoscritti e delle pergamene. facilmente si trascurano e si sperdono, e, nel caso affermativo, si ordini di lasciare nell' Archivio parrocchiale l) Lettera agli Ordinari del lo novembre 1942, che l'i chiama l'importanza degli archivi eeclesiastici e le cure una ricevuta c di notare distintamente in ogni libro in corso tutti i libri ritirati della stessa serie affinché si ad essi dedicati dalla Chiesa, inviata insieme con altro fo glio ({ di carattere quasi confidenziale», in pari data, sappia dove cercarli eventualmente» (p. 7; cfr. qui sopra nota 5 di pago 11). contenente istruzioni per la compilazione di un modulo allegato, inteso ad ottenel'e il censimento del patri­ 2) « ... Non sarà mai inopportuno fondare .... , dove già non sia, e organizzare bene un Museo diocesano nel­ monio delle biblioteche e degli archivi ecclesiastici. Lettera del 23 giugno 1944 ai reverendi parroci del Lazio l'episcopio o presso la Cattedrale ... » (p. 6 sg.). inferiore e· della Campania pa l·tenti da Roma dove si erano rifugiati dalla zona di guel'l'a, estensibile ai loro 3) Circolare della Segreteria di Stato di S. S. ai rcvcrendissimi Ordinari d'Italia, in data l° settembre 1924, confratelli di altre zone similmente colpite, con istruzioni relative al recupero del materiale disperso e alla n. 34215, pubblicata in Pontificia commissione centrale per l'arte sacra in Italia - Costituzione e cD"!piti della · sollecita comunicazione dello stato di cose trovato in seguito agli eventi bellici. commissione Roma, Palazzo della Cancelleria apostolica, 1950, pp. 3 sg. 14 N o tizie degli Arohivi di Stato stici che, designati dall' Ordinario, frequentas­ quell'archivio, ancorché non sottoposto al loro sero con profitto i corsi presso le scuole degli controllo, ritenessero di indicarne le mancanze archivi di Stato o le Scuole' speciali di Firenze e di suggerirne i rimedi, fermo restando il LA PREP ARAZIONE DELL' ARCHIV ISTA o di Roma o anche la Scuola vaticana. principio che nessuna iniziativa dov�'ebbe e 30. Per il materiale: lo Stato potrebbe potrebbe prendersi senza l'esplicito consenso provvedere direttamente al restauro di quanto del vescovo competente. 1. Il tema proposto alla discussione in sta della pratica è consacrata nei ben noti e gli venisse consegnato allo scopo; potrebbe Per quanto riguarda infine l'aiuto dello Stato, questo III Congresso della nostra Associazione criticatissimi programmi d'esami dei corsi delle assumersi le spese di stampa degli indici del sembrando deprecabile che la somma da esso è chiaramente specificato e delimitato. Si tratta, nostre scuole d'archivio. Ma a noi, in sede di materiale storico . e potrebbe anche, soltanto stanziata, quale che sia, venga ugualmente ripar­ in sostanza, di rispondere a due questioni: discussione, deve essere ben permesso di riesa­ però se richiesto espressamente, provvedere tita tra i richiedenti, cosÌ da non poter contri­ quali conoscenze strettamente specifiche (oltre minarla, se non altro per specificarla nella gene­ a inviare a sue spese presso singoli archivi buire a risultati positivi, riteniamo opportuno quelle comuni a chiunque s'interessi seriamente ricità dei suoi termini 'e considerare ciascuna di persone esperte che procedessero alla sistema­ che presso il Ministero dell'interno si crei uila di studi storici) deve possedere l'archivista per quelle discipline non in se medesima, ma in zione del materiale, inventariandolo all' occor- commissione di competenti (tra i quali la Chiesa assolvere adeguatamente il suo compito? Qual è rapporto al contributo che ciascuna di esse deve potrebbe, anzi dovrebbe essere rappresentata) renza. il mezzo più efficaceper fornirglielo fin dall'inizio? portare al lavo�o dell'archivista .. che valuti le richieste e le effettive necessità, Da parte della Chiesa crediamo che le do­ Esula, dunque, dal nostro compito l'esame di La Paleografia è indubbiamente essenziale, mande di sussidio e tutte le pratiche e stanzi le somme secondo i criteri del mag­ succes­ altre questioni, sia pur strettamente connesse non solo come pratica di lettura delle carte sive debbano venire svolte dagli Ordinari. gior bisogno e dell'utile reale che ne può deri­ col nostrò problema, quali la pl'eparazione gene­ antiche, ma anche come studio storico dello Tuttavia si dovrebbero prendere in considera­ vare al risanamento di ciascun archiv io. Come rale dell'archivista (cioè, in pratica, quale « ti­ svolgimento della scrittura quale fondamento per zione, soprattutto per quelle sedi in cui gli contropartita dell'aiuto pre�tato lo Stato do­ tolo di studio » richiedere per l'ammissione in la critica e la datazione di essa. Può darsi che, Ordinari si mostrassero meno solleciti del pro­ vrebbe richiedere l'uso pubblico del materiale carriera) e il sistema di reclutamento: vecchie in processo di tempo e di carriel'a, sia per motivi blema, anche le segnalazioni che pervenissero anteriore all'anno 1500, senza alcuna di quelle questioni sempre proposte e mai risolte definiti­ di sede, sia per motivi di sCl'vizio, sia 'infine per da singoli studiosi o meglio ancora dalle Sopra­ limitazioni che, a giudizio degli archivisti; per­ vamente, o meglio sempre risolte nel modo mi­ motivi di personale preferenza, un archivista intendenze archivistiche locali che, per essere marrebbero tuttavia per la consultazione del gli ore e tuttavia sempre ricorrenti, perchè in specifichi la sua competenza alle carte di epoca al corrente della reale situazione di questo o materiale posteriore all'amlo 1500. realtà risolubili solo su un piano di mutevolezza moderna o contemporanea, ma non è ammissibile FRANCO BARTOIJONI storica, secondo il vario svolgimento degli orien­ che egli non sia in gl'ado di leggere corrente­ tamenti culturali nel tempo e il progressivo mente e datare o localizzare approssimati­ modificarsi delle funzioni attribuite agli archivi vamente un documento medievale. e agli archivisti. Del resto, di esse si occuperà, Dobbiamo dunque richiedere una buona cono­ in questo medesimo Congresso, uno dei nostri scenza della paleografia, e non solo pratica ma giovani consoci più preparati e capaci, il dotto anche scientifica: tuttavia non' abbiamo alcuna Elio Lodolini, che ringrazio . di aver acconsentito necessità di pretendere che un archivista sia un alla diffusione preliminare della sua comunica­ paleografo compiuto. Dal tempo della formula­

zione .1) in quanto essa - sebbene non tutte le zione dei programmi ministeriali allegati al singole sue conclusioni possano essere condivise regolamento archivistico in qua, per opera del in pieno - costituisce una eccellente introdu­ Traube, dello Schiaparelli e recentemente di zione a quanto siamo per dire, e ad essa noi alcuni fr ancesi, questa disciplina si è andata desideriamo richiamarci per sottolineare fin sempre più approfondendo e specificando, ha . d'ora - come si 'avrà oC'casione di fare più oltre scoperto in se stessa prohlemi dapprima inso­ - l'impossibilità di una separazione assoluta spettati e altri ne sta rivelando ancora, il cui fr a «preparazione tecnica» e «preparazione esame e la cui soluzione forse mod ificheranno generale». sensibilmente le forme. dell'insegnamento tra­ dizionale: è tutto ciò, certo; un contributo al 2. - Quali, dunque, sono le nozioni specifiche progresso scientifico, ma implica una specializ­ indispens. abili a un buon archivista ? zazione che a un archivista è inutile - e d'al­ La pratica ha risposto da t�mpo: la paleografia, tronde impossibile - richiedere. ' D'altra parte, la diplomatica, l'archivistica e alc:uni elementi il pei'iodo più elaborato e approfondito, finora, di araldica, numismatica, metrologia; e la rispo- nella storia della Rcrittura è quello delle ' cosÌ

1) Pubblicat.a a pp. 4.8 sgg. di questo fascicolo della Rivista. .j

. 16 Not'izie degli A1"chivi di Stato G. Ocncett'ì - L(� }J t·e]Jam;.Yionc dCU>CM'c7dvi8t(� 11

dette « scritture nazionali», che corre approssi­ diplomatistico penetra nell'essenza documenta­ dunque, una informazione generale, corredata tranne un vecchio lavoro del Malaguzzi Valeri mativamente dal VII all'XI se'COlo, cioè proprio ria e nella formazione storica delle carte, por­ di numerosi e buoni riferimenti bibliografici, e un ottimo libro del ToreHi (rimasto al primo in quei tempi dei quali gli Archivi possiedono tando a quella loro comprensione intima che è tali da permettere, al caso, di ricavare senza volume) è necessario spesso trarre notizie sparse I : relativamente pochi documenti singoli e nessuna condizione inderogabile, se non della conserva­ troppa fatica nei testi opportuni l'informazione e di valore assai vario soprattutto dalle prefa­ serie nel senso archivistico della parola. Siamo zione, quanto meno dell'ordinamento e dell'in­ o le informazioni che di volta in volta, in pratica, zioni alle edizioni di provvigioni, statuti, car­ ricchi, invece, di documenti del tardo medioevo, . ventariazione. si rendessero necessarie . teggi. Ma tutto , questo non esim<1,. certo dalla che ancora esigono perizia paleografica, e cono­ La diplomatica generale, dunque, appunto Maggior cura, invece, dovrebbe dedicarsi necessità di conoscere tutto quanto finora si sa scenza non solo empirica della storia della scrit­ in quanto studio del Wesen e del We l'den della alla diplomatic pontificia, anche se in questo in argomento. Non è ammissibile che, proprio : � tura; ricchissimi poi di carte del secolo XVI documentazione, analisi della formazione, della campo non meno che in quello si hanno studi nel nostro paese, privilegiato per esistenza di un ! e successivi, per le quali i problemi paleografici, costituzione intima e della tradizione del docu­ fondamentali, pubblicazioni e regesti famosi. materiale di quest'epoca e di questa provenienza, : seppure tutt'altro che inesistenti, sono meno mento, del l'apporto fr a esso e il fatto documen­ E ciò non solo perché quelle pubblicazioni e quei cosÌ i'icco, ampio, vario, invidiabile e invidiato • : importanti e ccrto finora assai meno studiati tato, fr a esso e il documentante, ha per l'archi­ regesti (con l'eccezione dell'edizione dei registri da tutti, un archivista ignori o conosca assai o non studiati affatto, per modo che un apprendi­ vista, oltre un indiscutibile valore pratico e pontifici ad 'opera dell'Ecole Française) si arre­ vagamente, talora solo per impreciso ricordo mento scolastico della materia risulterebbe a tecnico, anche un fondamentale valore forma­ stano alla fine del secolo XII, e perché privilegi, di' studi universit'ari storico-giudici, che cosa questo effetto praticamente inefficace. tivo, e costituisce un preludio indispensabile mandati, tituli, bolle, brevi, motupropri, dal veramente era uno statuto, una riforl)lagione, La preparazione paleografica dell'archivista a quella che sarà la sua disciplina specifica, cioè secolo X in poi, sono numel'osissimi e d'impor­ una provvigione. È anzi augurabilissimo (mi dovrebbe, dunque, consistere in una buona e l'archivistica. Innegabile valore formativo ha tanza fondamentale nei nostri archivi, ma anche sia permesso uscire un momento fuori tema) magari eccellente conoscenza generale della anche la diplomatica speciale, nella quale i perchè il documento pontificio, almeno a partire che proprio gli archivisti siano incoraggiati e materia, con specifico approfondimento delle princìpi teorici posti ed analizzati nella parte dal secolo XIII, serve di modello al ves covile e concretamente aiutati a proseguire e condurre scritture del periodo post-carolino, del cui svolgi- generale s'individualizzano, svolgendosi e chia­ in genere all' ecclesiastico, e d'altra parte, la a buon porto gli studi di diplomatica comunale . ' . mento nel tempo e della cui articolazione in rificandosi, nella loro applicazione, non ad una diplomatica pontificia, insieme con l'impe­ ancora agli inizi, perché essi sapranno, al mo­ varietà locali e funzionali egli dovrebbe essere astratta e atipica «documentazione» generica, riale, è in realtà il solo ramo della diploma­ mento opportuno, passare dallo studio del docu­ specifico competente ; e questa competenza 'do­ ma a singoli documenti concreti, reali, esistenti tica speciale che abbia importanza territorial­ mento singolo a quello della serie (che appunto vrebbe esser tale da fornire ai più dotati o ai più e facilmente esemplificabili mente illimitata e il solo in modo assoluto che nelle carte comunali comincia ad apparire) pas­ inclinati a simili ricerche una solida base 'per il Ma l'estensione della diplo:matica speciale è sia stato adeguatamente studiato anche per sando cosÌ dalla diplomatica all'archivistica. Né compimento di quegli studi sul periodo moderno tale che, anche limitandola ai documenti che l'età moderna. si tema di distrarli dalla redazione di schede, in­ della storia della scrittura che ancora mancano e territorialmente possono interessare l'Italia, sa­ Importanza ancor maggiore ha per gli archi­ ventari, repertori: senza quello studio preventivo che, d'utilità discutibile per gli storici e i filologi, rebbe manifestamente impossibile esigerne la visti la diplomatica comunale. Fatta eccezione quelle schede, quei repertori, quegli inventari solo da un archivista possiamo attenderci perché. conoscenza minuziosa e approfondita da un dei «diplomatici» e delle pergamene sciolte risulterebbei·o probabilmente mal fondati; e solo agli archivisti possono essere di grandissimo archivista il quale - non dimentichiamolo ­ delle manimorte e dei conventi soppressi (che comunque il tempo impiegato da uno in questa giovamento. Contro il parere di molti - forse ha da essere appunto un archivista e come tale non costituiscono poi, rigorosamente parlando, ri�'erca sarà ampiamente ripagato dal vantaggio anche dei più - dovrebbe invece evitarsi una ha pieno diritto di considerare strumentali studi vere «serie») e tranne le' città già capitali di che tutti gli altri dopo lui ricaveranno dai ri­ antimetodica e antistorica specializzazione nelle e discipline in sé cosÌ ricche da assorbire vite antiche monarchie (p. e. Torino e Napoli) o altre sultati del suo lavoro. Per un inventario o un scritture« diplomatiche» 0« documentarie», tra­ intere di studio e di ricerca. La preparazione poche che, come Roma, hanno avuta una storia ordinamento perduto, se ne avranno poi cento scurando le « librarie», non solo perché anche gli dell'archivista potrà e dovrà limitarsi perciò speciale, le nostre serie documentarie più antiche fatti meglio e più rapidamente. Archivi possiedono numeroslsslmi codici in in modo da associare al valore formativo anche e preziose provengono da uffici dei liberi Comuni Il discorso fatto per la diplomatica comunale scrittura libraria, ma soprattutto perché uno quello pratico e tecnico. Poco o nulla di essen­ medioevali, e documenti comunali di provenienza si può ripetere tale e quale per la signorile, con studio serio e concreto non può artificiosamente ziale per lui - se non . in quanto possa esservi varia si trovano in gran copia anche negli archivi la sola variante che qui è ancora tutto da fare distinguere in due un tronco unico come la scrit­ di germe per futuri svolgimenti - nella diplo­ di quelle capitali. Né meno numerosi sono quelli e che le fonti sono più difficili da trovare perchè tura, che sempre scrittura è, sia che si atteggi matica dei regni romano.barbarici e barbarici; conservati da Comuni moderni, le cui carte in generale le carte delle signorie (salvo là dove, in un modo nei libri, sia che si atteggi in un altro più importante, certo, quella dei re d'Italia e risalgono spesso al tempo dell'autonomia: e come a Mantova, a Modena, a Torino, si sono in un documento' cancelleresco. degli imperatori del Sacro Romano Impero sia che esse siano entrate a far parte delle Sezioni consolidate in principati) sono in gran parte (specie la cancelleria italiana); ma i documenti e Sottosezioni di Archivio di Stato istituite dal scomparse. Né muta troppo per la diplomatica 3 -::- La Diplomatica 'è ancora più necessaria sui quali essa si fonda sono ormai stati rigorosa­ 1939 in poi, sia che, rimaste nella sede originaria, giudiziaria, non meno importante, dal nostro all'archivista, e l'indirizzo moderno di questa mente studiati e analizzati, in grandissima parte formino oggetto della vigila�za attribuita alle punto di vista, della comunale, come intende scienza, che lega strettissimamente il documento pubblicati in edizioni esemplari, quasi tutti Soprintendenze, gli archivisti hanno tutti con­ perfettamente chiunque pensi ai chilometri di alla cancelleria studiandone la genesi e la for­ raccolti in regesti ad opera dei più illustri diplo­ tinua occasione di doverne curare la conserva­ scaffali occupati nei nostri archivi dagli incarta­ mazione è, sostanzialmente, tutt'uno con lo matisti, e d'altra parte cosÌ l'ari che anche gli zione, l'ordinamento, l'inventariazione. Pur­ menti degli antichi tribunali, a partire talora

storicismo che è l'essenza dell'archivistica. Senza archivi più ricchi ne contano gli esemplari ad troppo, gli studi di diplomatica comunale non dal secolo XIII. Anche qui diplomatica e archi­ dire, poi, il più importante, cioè che lo studio unità o tutt'al più a pochissime decine. Basterà, hailllo ancora avuto sufficiente sviluppo: e vistica finiscono col confondersi progredendo '

2 - Nolbi. degli Arc1&iv i di Stato. Notizie degl'i Arohivi di Stato 18 G. Gancetti - La preparazione daltarohivì8ta 19

nel tempo. Si tratta di diplomatica pura quando, in cui la diplomatica, insieme con la paleografia, li scuola - qualunque sia per essere -- cui tempo. Questi problemi devono essere presen­ , come nell'alto medio evo, tutto il placitò era fa parte del corso degli studi, che è quella di sarà affidata la preparazione tecnica dei giovani tati ai giovani archivisti, molti dei quali saranno, verbalizzato in un documento singolo: ma quando Lettere: uia questo motivo non può e non deve archivisti dovrà essere imperniata essenzial­ presto o tardi, addetti all'Archivio Centrale dello gli atti processuali singoli e successivi, verbaliz­ valere per gli archivisti che devono essere mente su essa. Ma perché gli allievi , ne trag­ Stato, e devono esser presentate anche quelle ' zati in registri diversi, finiscono per formare appunto dei tecnici: e non saprei proprio di che gano veramente il massimo fr utto, sarà forse soluzioni. Essi si accorgeranno allora che, in serie, la diRlomatica si muta in archivistica. cosa se non dei medesimi documenti affidati necessario che l'insegnamento, quale ora è im­ realtà, la «provenienza» rimane pur sempre La preparazione 'è possibile: si può anzi fare , alle loro cure. Non. basta che essi siano in gl'ado partito, sia nelle scuole d'ar,chivio che nelle un principio indiscusso e indiscutibile, e si tratta accuratamente per la diplomatica pura (pur­ di leggere, inventariare e all'occorrenza trascri­ univeI'sitarie, subisca un processo di revisione e di solo di determinare 'storicamente se «ente di troppo la meno necessaria all'archivista) a vere correttamente una pergamena del secolo aggiornamento. provenienza» sia un particolare ed effettivo ' patto di riconere, per esempio, ai vecchi studi XII o del XIV: se vorranno dire di conoscere L'archivistica moderna, nata giusto cent'anni ufficio stabilmente ordinato in un dicastero del Ficker, estraendone il succo; è possibile il loro mestiere dovranno anche comprenderne or sono da un famoso scambio di lettere fr a il direzione generale, divisione o altro che sia - ancora per l'età comunale, ove non solo la proce­ pienamente il contenuto e rendersi conto del Bonaini e il Bohmer, in Italia ha trovata, oppure, astrattamente, un «servizio» che può dura ma anche la sua documentazione è stata valore delle principali almeno fr a. le 'clausole venticinque anni or sono, nel trattato del Casa­ essere gestito, secondo i tempi e le circostanze, studiata diplomatisticamente e archivisticamente che vi sono inserite, non escluse quelle che a nova una formulazione che - a parte la gr,ave da uno o da un altro ' ufficio, annesso a uno o a dal Kantorowicz nel suo classico libro'su Alberto molti sembrano ancora del tutto superflue c deficienza didattica e certe generalizzazioni un altro dicastero, da Gandino. Per l'età moderna, di so stanzia­ ridondanti, senza ripetere la sciocca spiegazione teoriche crudamente, 'astrattamente e antistori­ Dove, invece, le differenze dai sistemi tradi­ lissima importanza per noi, è invece ancora dell'avidità del notaio che, pagato un tanto a camente sociologistiche - parve, ed era allora zionali di registrazione, derivati dalle riforme tutto da fare. riga, inzeppa nel suo istrumento tutto quello effettivamente, completa ed esauriente. La pub­ amministrative napoleoniche del 1802, appari­ E veniamo infine alla diplomatica del docu­ che è possibile inzeppare. hlicazione di quel trattato cristallizzò, per cosi ranno grandi, sarà nei mezzi di corredo e di mento privato. Nessuno ingnora che le l'accolte In conclusione, per quanto 1'Ìguarda la diplo­ dire, in , quasi ' tutte le scuole (unica illustre ricerca: quelli che finOl'a erano considerati in­ dei «Diplomatici» dei nostri archivi e le serie matica, all'archivista è necessaria un' ottima . , eccezione quella di Firenze) l'insegnamento intangibili, i protocolli e le rubriche, divengono membranacee di istrumenti degli enti rèligiosi conoscenza della diplomatica generale, una dell'archivistica, l'imasto, cosÌ, fermo a venti­ via via meno utili, e saranno probahilmente � soppressi o degli archivi familiari, e gli stéssi informa ione sufficiente di quella regia e impe­ cinque anni or sono. Ma, nel fr attempo, molti presto ahbandonati, o sostituiti da scheda ri, documenti più antichi degli istrumentari dei riale, una più approfondita di quella pontificia prohlemi sono stati chiariti o approfonditi e la cui redazi�ne sempre più minuta incasella , Comuni sono appunto documenti privl\lt'"Ì. E e una cognizione sicura e precisa dei documenti , altri se ne sono aggiunti, creati dalla nuova il con ' I, tenuto dei carteggi sotto {( parole d'Ol'diQ.e» documenti privati sono altresÌ l'enorme massa comunali, ,dei documenti giudiziari e del docu­ legislazione in materia di archivi; i mezzi tecnici, non arhitrarie, ma dettate , dalle , necessità dei registri d'imbreviature ' conservati negli mento privato. Il tutto, naturalmente, accom­ moltiplicati e anicchiti, stanno forse per modi­ (spesso più politiche che amministrative) del i' archivi notarili antichi, ormai passati in gran pagnato da una informazione bibliografica tale ficare profondamente la tecnica archivistica ; servizio: dimodoché, agli effetti pratici, la con­ I I parte negli Archivi di Stato: ricchezza incaico-o da potergli permettere - come per la paleo­ nuovi orientamenti culturali hanno bandito sultazione dello schedario è oggi e sarà domani, labile gli uni e gli altri, che merita un partico­ g\'afia - di pone, senza,troppo spreco di tempo dalle scienze storiche le astrazioni sociologistiche, quando quelle carte passeranno all'Archivio larissimo riguardo da parte di chi è addetto e fatica, la mano sul testo che ,gli risolverà per lo meno nella torma' ingenuamente cruda Centrale dello Stato, assai spesso sostitutiva alla sua conservazione. i singoli problemi nei quali di volta in volta che delle società e delle collettività e dei ceti di quella degli originali. Sicché, come oggi ' Ora, nemmeno a farlo apposta, come nell'in­ dovesse imbattersi. sociali faceva quasi persone fisiche, attribuendo l'essenza del lavoro dell'archivista, quando fa segnamento universitario della storia giuridica ad esse le volontà e le passioni dei singoli : e una ricerca, è la trasposizione, direi quasi la il diritto p1'Ìyato è volentieri sacrificato al pub­ 4. - Tralasciamo ora le discipline minori una revisione è ora necessaria. Non è più pos­ traduzione dell'oggetto della ricerca in termini blico e alle fonti e nel diritto privato la parte richieste dai programmL d'esame delle scuole sihile dare ai giovani che entrano negli Archivi di ordinamenti amministrativi, di uffici, e di più somma1'Ìamente trattata è spesso quella d'archivio, che sono indubbiamente utili, anche nel 1951 insegnamenti del 1926. ' competenze per giungere alla carta o alla serie delle obbligazioni e dei contratti, cosÌ nelle scuole se alcune di esse hanno scarsa consistenza Vi sono, anzitutto, i problemi degli archivi opportuna, cosÌ quello dell'archivista di domani di diplomatica il documento privato è di regola scientifica, ma di cui l'archivista basterà abbia modC1:ni, sui quali riferÌ, colla consueta, compe­ consisterà forse nel tradurre quell'oggetto in appena genericamente accennato, sebbene il le nozioni sufficienti per riconoscere uno stemma tenza, il collega prof. Leopoldo Sandri al l0 termini di « servizi» e ridurlo agli scopi, palesi problema della «charta» e del breve da una blasonato o giudicar falsa una carta del secolo Congresso della nostra Associazione: problemi o meno palesi, 'e non solo amministrativi ma cinquantina d'anni sia stato ampiamente trattato XII in cui si parli di zecchini e di ducati, i quali, nelle soluzioni che stanno ricevendo nei anche politici e sociali, al cui assolvimento i iIi sede scientifica e per quanto Tiguarda T« in­ accompagnando tutt'al più queste conoscenze grandi e complessi Archivi degli uffici più deli­ vari servizi erano destinati. Lavoro che può I, strumentum» sia facil� il ricorso alla vecchia elementari con un poco d'informazione biblio­ cati e importanti dei nostri Ministeri, sembrano forse ?ggi sembrare sconcertante a noi, avvezzi e utilissima opera del V oltellini. Il motivo che grafica. Pas3iamo invece a quella che, appunto l'evocare in dubbio il principio del cosidetto alla linearità del principio di provenienza della perché fondamentale e specifica ci siamo riser­ induce a sorvolarlo nei corsi universitari può «metodo storico», da cento anni considerato sua applicazione attuale (<< trova l'ufficio compe­ essete probabilmente l'estremo tecnicismo dello vati per l'ultima: l'archivistica. canone fondamentale di tutta l'archivìstica, tente e avrai trovati i documenti») ma diverrà argomento, che presuppone una sufficiente in­ È ovvio e sottinteso che la conoscenza di per tornare al settecentesco ordinamento « per certamente familiare fr a trenta o quaranta anni formazione giuridica e pertanto ne rende sca­ questa disciplina specificamente professionale, materie», sia pure infinitamente scaltrito e ai nostri successori, i quali devono essere avviati broso l'insegnal1lento agli studenti della facoltà deve essere ampia, sicura, precisa, profonda, e privato delle ci'udezze ' e delle ingenuità di un a supel'arci, come ciascuna generazione supera

, : , ..______� ______��jL��______�____ �______�i i 20 N atìzìe degl'i, li rch/iv'i d,i SteLla G. Cencetti . Lct lJ 1'epCL'I'CLziane clelFCL1'chivistCL 21

la precedente in ogni campo delle attività fatto come di un pensiero, di un avveni­ ( via acquistarsi rapidamente da chiunque com­ deve avvenire, non insegnano né le « materie» umane. mento storico come di un progetto tecnico, prenda come, in sostanza, esso non sia che della preparazione generale né le discipline tec­ Occorrerà poi non trascurare la rivoluzione le collezioni filateliche, le cartoline illustrate, «senso storico ». niche di quella speciale e nemmeno i precetti e che, indubbiamente, sarà operata dai nuovi i musei, gli archivi, le biblioteche, sembra E inutile, certo, ripetere quanto ormai tutti le nozioni comprese nei trattati di archivistica: . mezzi tecnici che invadono anche gli archivi. puro empirismo privo di ogni giustificazione han sentito dii' e da tutte le parti: che, cioè, è inv�ce il compito più delicato fr a quelli affi­ N on è possibile prevedere oggi se anche presso fuori della comodità pratica : ma tuttavia compito fondamentale dell'archivista e presup­ dati alla scuola o alle scuole per i giovani che, di noi si applicherà e quando e in che misura, questa creatura concettualmente mostruosa esi­ posto necessario di tutta la sua successiva atti­ selezionati da un sev�ro concorso, si avviano la sostituzione del microfilm o della microscheda ste, funziona, ha una sua federazione interna­ vità tecnica sia lo studio della storia delle sue alla carriera degli Archivi; e su questo è soprat­ agli originali degli archivi pubblici, o se si for­ zionale, un suo giornale; e non trascura affatto carte: non quella esteriore dei successivi sposta­ tutto ne?essario insistere perché è sempre possi­ meranno solo degli «archivi di sicurezza» gli archivi, che intende anzi l'accogliere come menti da un luogo all'altro, degli incendi che bile ai volenterosi l'acquisizione manualistica di microfilmati o microschedati: certo è, però, figli prediletti nelle sue capacissime braccia. le hanno decimate e via dicendo, ma quella cognizioni e di precetti attinti ai libri opportu­ . che anche in Italia i grandi enti ed istituti com­ N é si può escludere che il nostro storicismo interna e valida della 101'0 provenienza, della ni, mentre questa sensibilità archivistica fonda­ merciali e industriali stanno già largamente latino-germanic�, cui siamo oggi cos� affezio­ 101'0 formazione, del 101'0 naturale e necessario mentale non può nascere se non dalla viva voce applicando questa tecnica. Se essa si estenderà nati, non naufraghi domani, per difetto di , disporsi fin dall'origine in serie ed archivi; e e dall'esempio d�l maestro, al è quale così pos­ anche alla pubblica amministrazione o soltanto « efficienza», di fr onte all'empirismo tecnici­ tutti sanno (almeno in teoria) che senza questa sibile anticipare quanto solo i più volenterosi ad archivi che, per un motivo o per l'altro, en­ stico anglosassone: dobbiamo esservi preparati comprensione storica del materiale affidato che non si contentassero nel loro lavoro di risul­ treranno in quelli di Stato, spetterà agli archi­ e prepararvi coloro che continueranno, sia alle sue cure, l'archivista non è un archivista, tati purchessia e non cedessero alla tentazione visti elaborare le norme per il deposito e la pure con altri indirizzi, l'opera nostra e ma un collocatore arbitrario e pcricoloso, anche della mutine e della vita comoda, potrebbero materiale conservazione, l'ordinamento, l'in­ quanto meno proporre ad essi fill d'ora il pro­ se dottissimo nella paleografia e nella cronologia conseguire attraverso lunghi anni di pratica. ventariazione, la comunicazione di archivi mi­ blema dei l'apporti fr a l'archivistica, tecnica degli avvenimenti storici, anche se conoscitore, Le Facoltà universitarie dalle 'quali quei crofilmati o microschedati. E necessario, dunque fondata sullà categoria della storia, storica­ palmo per palmo, di tutti i suoi scaffali e, parola giovani provengono, com'è stato più volte ossel'­ che anche a questi svolgimenti dell'archivistica mente articolata e penetrata dalla storia nella per parola, di tutte le sue carte: un cieco che vato in passato a questo proposito - p. e. nell'immediato futuro siano conveniente�ente sua applicazione ai singoli casi, e la« documenta­ pretende disegnare ed erigere edifici destinati dal Vittani -, hanno indirizzi propri, anche se preparati coloro che entrano nell'ammiÌlistra­ zione», tecnica ,fondata sulla categoria della all'uso pubblico nel presente e nel futuro. Questo generici, e nessuna, nemmeno quella di scienze zione degli Archivi; e ciò si può fare, pei' ora, pratica, articolata nell'empirismo e giustificata s'intende quando si dice che l'archivista è tanto politiche, alla quale giustamente il dotto Lodo­ spiegando e illustrando con sufficiente ampiezza da motivi puramente occasionali anche se ricor­ migliore archivista quanto è miglior storico; lini rivendica parità , con quelle di lettere e di e adeguata esemplificazione ·la tecnica attuale renti, ma tuttavia tali da non poter essere con­ non certo - e incomprensioni . ed equivoci giurisprudenza per l'ammissione al concorso, i I della riproduzione microfotografica di serie e venientemente né ignorati né sottovalutati. ed apprensioni non dovrebbero esser possibili può considerarsi in sé perfetta ai nostri fini. I d'interi archivi, i risultati l'aggiunti, i sistemi nel,1951 - che un archivista il quale si occupa Ai provenienti dagli studi giuridici si dovrà adottati per la conservazione e l'ordinamento 5. - Tuttavia, finché questa ipotetica e cata­ di ricerche particolari in qualche disciplina sto­ spesso correggere la tendenza al ragionare astrat­ nelle nazioni e presso gli istituti nei quali questa stroficÌl Gotterdiimmerung del nostro umanesimo. rica sia perciò stesso migliore di un altro il tistico (che è inevitabile conseguenza dello studio pratica è già adottata ed avviata. storici sta non sommerga noi e i nostl'Ì idola, quale si dedica unicamente ai propri lavori dogmatico della giurisprudenza e della natura E, sempre sul terreno delle novità, occorrerà nulla potrà scuotere la sicurezza, ormai sta­ d'ufficio. stessa della legge in sé, che non è tale se non è anche prendere atto dell'esistenza di un ibrido bilita da cent'anni di lavoro e di elaborazione È inutile ripetere tutto ciò, e non lo ripetiamo generale ed astratta) richiamando l'insegna­ deri:vato delle novità tecniche meccaniche e di specifica, che, al di sopra di ogni pxecetti­ se non per sottolineare, che, dunque, la tecnica mento di Hugo e del Savigny che istituti, leggi una applicazione alle ricerche d'ogni genere stica, anzi alla radice di ogni precetto del­ archivistica, diversamente da altre, per la sua e magistrature non sono al di sopra, ma entro dei principo dell'empirismo organizzativo ora l'archivistica «pura» o «teoric�» vi è qual­ applicazione ai singoli casi concreti ha, poi, il divenire storico ed espressioni

  • 6. - La riconferma dello storicismo come base zione della storia del diritto puhblico, e allora, del lavoro d'archivio, la storia si unisca alla dell'archivista. Vero è che da altri, e da noi dell'archivistica offre la via a un'altra conside­ dato che il suo insegnamento ilOn potrà essere, precettistica e alle nozioni strl,lmentali acqui­ stessi in altra occasione, altre «materie» sono razione. Quali che siano e comunque partico­ necessariamente, che speciale, avrà utilità limi­ site nella preparazione generale e nella specifica: state proposte, altri insegnamenti sono stati lareggiati é casistici siano i precetti generali tata e servirà tutt'al più ad anticipare, .sia pure esemplificazione assai più efficace di quella che dichiarati · opportuni; e, anche in questo mo­ dell'archivistica, al momento di applicarli con­ con maggior precisione e rigore scientifico, no­ ciascuno potrà trovare poi nei lavori dei colleghi mento, rimaniamo piuttosto titubanti nel non cretamente all'ordinamento di un archivio, è zioni utili, a quell'uno o a quel qualcuno degli . e dei superiori nella sede in cui presterà servizio, parlare, per esempio, rispetto alle carte medie­ sempre necessario affrontare in precedenza, o, allievi, che, destinato .appunto alla città cui perché già preparata e quindi più completa, vali, di uno- studio, sia pure sommario, del come spesso, anzi di regola, avviene, nel corso appartengono le istituzioni studiate nel corso, più rapida, priva di quegli impacci e di quelle latino cancelleresco e della «ars dictandi»; dell'ordinamento, uno studio specifico . sulla dovrehbe in ogni caso apprendere all'immediato difficoltà che sorgono ogni momento nei lavori per gli archivi model'lli delle regole di cancelleria costituzione, sulla competenza, sul funziona- , raggiungimento della sua sede; oppure prenderà di questo genere e ne ritardano, spesso indefini­ del Sacro Romano Impero e degli Stati italiani mento, sulla prassi amministrativa, sui sistemi carattere più consone al fine delle scuole in cui tamente, il compimento; perché svolta da un . . nonché della storia della diplomazia, o quanto di registrazione e di archiviazione d�ll'ufficio è insegnata, aggiungendo alla necessaria infor­ maestro della materia con preoccupazioni e cri­ meno (chiedo perdono pel' il bisticcio) della della magistratura o dell'ente da cui l'archivio mazione e, occorrendo, discussione giuridica lo tcri didattici oltre che scientifici e perciò con diplomatica delle carte diplomatiche; per quelli proviene. Senza questa ricerca preliminare, studio dei modi e delle forme del funzionamento tutto un corredo di delucidazioni, di chiarimcnti, contemporanei della storia dell'Amministrazione tutti i precetti rimangono mute ed inerti astra­ delle istituzioni che di volta in volta formeranno di spiegazioni, di riferimenti alla teoria e alla italiana dalle riforme napoleoniche del 1801 zioni. oggetto del corso. In quest'ultimo caso l'inse­ storia, di confronti e di richiami con istituzioni nella Repuhhlica Cisalpina in poi: ma, a prescin­ Questa constatazione, che tutti i nostri prede­ gnamento sarà efficacissimo perchè oltre e al analoghe' del medesimo e di altri luoghi, che dere dal fatto che alcune di questa materie . abbiamò fatta, ha portato di sopra dei risultati speci li che potranno essere . un superiore a un collega anziano non sempre, cessori e tutti noi � (come del resto la paleografia delle scritture . ! da una part,e, nel 1910, a introdurre fr a le provè l'aggiunti, avrà va�ore esemplificativo e formativo forse, saprebbe e certo, premuto da altre occu­ moderne, la diplomatica comunale e giudiziaria del concorso d'ammissione uno scritto di storia generale: ma allora non vediamo come, in che e pazioni, difficilmente potrehbe dare al più gio­ moderna, l'archivistica speciale) sono più 'pro­ del diritto italiano (specificato, prima dalla perchè si possa parlare di un COl:So di « storia vane, il quale invece ne ha assoluto bisogno grammi di future discipline' che discipline già co:p.suetudine, poi dalle medesime disposizioni delle istituzioni» e non di {( archivistica speciale». per giungere all'acquisto di quello che abbiamo ·formate e di possibile insegnamento cattedra- J'lotiz'ie degl'i A.1'ohivi di Stato . 24 G. Oenoett-i - 1J(� .:jJ1·el}(wuzione dell)cwohh)i8ta 25 tico, è necessario considerare che l'Amministra­ insomma, che ha costretto ciascuno di noi ad in archivistica istituiti presso alcune Università, Qui il discorso procederà più spedito perchè il 'zione non può privarsi per troppo tempo della interrompere per qualche ora o per qualche trovi queste proposte piuttosto magre, e noi problema è stato riproposto recentemente ed ha giorno la redazione di un inventario o l'esecu­ opera dei suoi funzionari, anche giovani, anche stessi abbiamo accennato a integrazioni che in suscitato discussioni, con opinioni contrastanti, zione di un riordinamento. Non è necessario appena entrati in servizio, per mandarli a un futuro più o meno prossimo sarà n�cessario in parte espresse con articQli e pubblicazioni scuola, sia pure allo scopo di ottenerne poi il un corso completo: basterebbero alcune lezioni, fare a questo prbgramma. Ma desidereremmo varie, l) in parte con interventi in discussioni massimo rendimento; e, d'altronde, che lo studio completate da opportune esercitazioni; non è far presente che, quando si parla di « approfon­ congressuali, come quello del prof. C. Manaresi, necessario un voluminoso libro di testo, bastano quanto più è estensivo, tanto meno è intensivo. dimenti», di «ottima» o anche soltanto di dell'Università di Milano, al nostro II Congresso Tutto sommato, ci sembra opportuno, pur alcune pagine di appunti essenziali; non è neces­ «buona» conoscenza di una materia o di parte ,(Modena, ottobre 1(50), in parte infine con segnalando l'utilità dell'inizio di studi tali da saria una enorme quantità di notizie pura:ri:lete di ess'a, s'intende uno studio non solamente comunicazioni personali, come quelle del mede­ rendere quegli insegnamenti possibili in futuro, mnemoniche: basta un primo sicuro orienta­ scolastico, ma veramente scientifico, integrato simo dotto Luzzatto e dell'amico dotto G. Prunaj, dare praticamente la precedenza a quanto della mento che permetta poi di continuare senza dalle necessarie esercitazioni, non inferiore, che desidero l'ingraziare pubbI,icamente per il paleografia, della diplomatica e dell'archivistica esitazioni e perdita di tempo le ricerche nella quanto meno, per estensione e profondità, a un loro contributo alla presente relazione. è ancora da svolgere adeguatamente. selva delle opere bibliografiche esiste:p.ti fino a corso universitario monograf1.co: e oggetto di Le ipotesi che possono formularsi e gli orien­ Del resto, anche la scuola o le scuole prepa­ trovare quella necessaria od opportuna. corso monografico, di trent a, quaranta e magari tamenti che si sono manifestati dopo la nota ratorie per gli archivisti, come ogni altra scuola, cinquanta lezioni, possono essere non solo la polemica del 1915-18, alla quale si l'invia per i 8. non escluse, anzi comprese in prima linea - Riassumendo, ora, i risultati di questa 'paleografia dell'età post-carolina e moderna, precedenti 2), sono: quelle universitarie, dovranno proporsi, oltre analisi degli insegnamenti fondamentali 'Per la ma, più ancora la diplomatica comunale, la giu­ lO Preparazione preventiva all'ammissione l'insegnamento di un certo numero di nozioni preparazione dell'archivista, sembra potersi pro­ diziaria, quella del documento privato. Preghia­ in sel'vizio, per mezzo: e cognizioni ritenute indispensabili, anche e porre alla discussione del Congresso la seguente mo, poi, di considerare l'applicazione che do­ a) della pratica, attraverso un alunnato ' forse sopratutto l' insegnamento del come serie di « materie» d'insegnamento: vrebbe esigere un corso di archivistica speciale di durata variabile; ' studiare, lasciando poi all'allievo di comple­ paleografia, con buona informazione gene­ quale è stato progettato e configurato più b) della richiesta di un titolo specifico, ' tare da sé, più tardi, quella preparazione che l'aie di tutta la materia ed approfondimento addietro, e, alla fin dei conti, ci crediamo auto­ rilasciato da una scuola speciale, per l'ammis­ poi, in fin dei conti, in ogni ramo di attività specifico della storia della scrittura nell'età rizzati a ritenere che molti convenanno con noi sione al concorso. scientifica o tecnica o didattica, ciascuno di noi, post-carolina e nella moderna; nel giudicare un corso di preparazione cosÌ 20 Preparazione successiva all'ammissione se ama il proprio mestiere, in realtà perfJ3ziona diplomatica, con ottima cpnoscenza della ordinato equivalent� a un corso di perfeziona­ .in servizio, per mezzo: e completa ogni giorno. Tuttavia, sarebbe desi­ diplomatica generale (ivi compresa, natural­ mento il quale esiga un buon numero di esami a) di scuole interne istituite negli Archivi derabile che anche a questo continuo ulteriore mente, la cronologia) e studio approfondito speciali e certamente assai più severo ' degli di Stato principali; perfezionamento individuale la scuola o le della diplomatica comunale, signorile, giudiziaria attuali corsi delle esistenti scuole interne degli b) di scuole speciali o corsi di perfeziona­ scuole archivistiche fornissero almeno un avvia­ e di quella del documento privato; Archivi. mento istituiti nelle Università; mento: e questo potrebbe riconoscersi, a nostl�'o archivistica generale, sicuramente e pro­ ' c) di una scuola nazionale degli Archivi parere, nell'aggiunta del solo fr a gli insegna­ fondamente studiata in tutti i suoi aspetti, non , 9. - Esaurita questa prima parte del tema, di Stato; menti da noi considerati che, oltre l'archivistica escluso quello giuridico, e completata con l'esame che ha richiesto uno svolgimento piuttosto d) di una combinazione fr a scuola nazio­ speciale, non sia compreso nei programmi' attua­ dei problemi dell'archivistica degli archivi mo­ ampio perchè da una trentina d'anni almeno nale e scuole locali. li delle scuole degli Archivi di Stato: intendiamo derni, della tecnica del microfilm applicata agli non . era stata ri'proposta ed era perciò neces­ Ciascuna di queste ipotesi deve essere dire non tanto la biblioteconomia (pur neces· archivi, dei l'apporti fr a archivistica e « docu­ saria una analisi piuttosto minuta delle nuove brevemente esaminata in quanto ha di van­ ' saria nei suoi elementi perché non è dignitoso mentazione»; esigenze maturate nel corso di questo ultimo taggio e di svantaggio in 'ra ppOl'to al fine archivistica speciale, con programma l'in­ che un archivista, cosÌ sicuro e disinvolto fr a intensissim,o trentennio, passiamo ora all'esame che s'intende raggiungere e tenuto , conto delle le sue carte, si trovi poi impacciato nella sala novato ad ogni corso ed opportunamente scelto della seconda: in che modo far acquisire ai constatazioni fatte nella prima parte della di consultazione o davanti allo schedario di una per sollecitare la completa formazione nei giovani quel complesso di nozioni che sarà presente illustrazione del tema in discussione biblioteca), quanto la. bibliografia delle 'scienze giovani di quello che abbiamo chiamato « orien­ giùdicato necessario alla formazione dell'archi­ riguardo alle esigenze scientifiche, didattiche storiche. Non è l'aro, oggi, che qualcuno conosca tamento» archivistico; vista. e tecniche della preparazione degli archivisti. solo la bibliografia storica della città in cui nozioni ,di biblioteconomia e principi di ha la sede e degli studi speciali cui si dedica: hihliografia delle scienze storiche, destinati ad l) G. CENCETTI : Il problema delle scnole d'Archivio, in «Notizie degli Archivi di Stato », VIII, 1948, pp. 19-35; M. LUZZAT'l'O : Le scuole di Archivio, ivi, X, 1950, pp. 67-68; S. CARBONE : Per una scnola nazionale degli Archivi sarebbe opportuno, invece, che, all'inizio della avviare gli archivisti a trovar da sé i mezzi per di Stato, ivi, X, 1950, pp. 131-135 : G. RAMACCIOTTI ; Archivi ed Archivisti, in «Il Libro e le Bihlioteche », Atti loro preparazione, i giovani archivisti ricevessero la soluzione, quando sia possibile, dei singoli del lo Congresso Bibliologico Francescano internazion;le, Roma, Antonianum, 1950, pp. 44-1-501, specie pp. 460, un corredo bibliografico tale da permettere loro, problemi che ad essi si presentassero nel corso 474, 488 e passim; ID., In vista di una nuova riforma degli Archivi, in «Archivi » s. II, a. XVII, 1950, pp. 188-198. . 2) G. VITTANI: Il momento attnale e le scnole degli Archivi di Stato, in « Annuario del r. Archivio di Stato di in avvenire, di orientarsi con una certa sicurezza del loro lavoro futuro. Milano » 1916, pp. 87-108; ID., La formazione dell'Archivista, ivi, 1917, pp. 75-102; ID. Le scuole degli Archivi di P LLA S e rapidità quando, nello svolgimento del loro Può darsi che taluno, il quale abbia presenti Stato, in « Gli Archivi Italiani » a. V, 1918, pp. 99-UO; A. ANE : Le scuole degli Archivi di tato, ivi, V, 1918, M lavoro, incontrassero qualche problemino filo­ i piani di studi delle scuole speciali per archivisti pp. 44-71; A. D' A IA : L'insegnamento della paleografta e gli Archivi di Stato, ivi, III, 1916, pp. 247-255: E. CASA­ NOVA, ivi, III, 1916, pp. 260-261; V, 1918, pp. 47-48; Snlla preFarazione amministrativa degli archivisti, ivi, VIII, logico o topografico o genealogico: uno di quelli, o magari soltanto dei corsi di perfezionamento 1921, pp. 42-48. 26 Not'izie degli Archivi (U Stato G. Oencetti - Ln preparazione cleltarchiv'istct 27

    lO. - Il principio della preparazione preven­ spesso nulla hanno ad invidiare a quella della anni 01' sono, 1na pure persistono, se non altro, destinati a sedi nelle quali esiste un insegna­ tiva era stato in certo modo ammesso dalla capitale. Costringere gli aspiranti archivisti a nei programmi teorici di alcuni partiti poli­ mento (comunque impartito) e una scuola / legislazione italiana dal 1881 al 1896, quando seguire corsi quadriennali a Roma o a Firenze tici. (qualunque essa sia) e la maggioranza, che di per 1'ammissione al concorso si esigeva un (né le scuole speciali per archivisti potrebbero Si può obiettare: tale facilitaziOl�e non può fr uire e deve affi­ preliminare alunnato biennale: di essO tuttavia ulteriormente moltiplicarsi senza danno alla a) che è certamente giusto preoccuparsi darsi alla capacità e alla buona volontà pro­ è inutile obcuparsi perché oggi l'orientamento serietà degli studi) equivanebbe a mandar della' informazione elementare dei coadiutori e pria e dei propri superiori e colleghi più anziani. generale in Italia è nettamente contrario, per deserti i concorsi di ammissione. degli estranei agli Archivi, ma il problema

    una serie di convincenti ragiOIii. In realtà, in­ sostanziale e fondamentale per 1'Amministra­ 12. - Sono note le vicende che portarono alla

    fatti, 1'alunnato non serve a dare agli allievi 11. - Il sistema della preparazione succes­ zione è quello della preparazione degli archi­ costituzione della scuola speciale di bibliote­ archivisti quella preparazione scientifica speciale siva all'ammissione in servizio per mezzo della visti che, se è verù quanto si è visto nella conomia e archivistica a Firenze, ed è noto che la semplice pratica, rid9tta assai facilmente fr equenza di scuole intel'l1e degli Archivi è p1'Ìma parte della presente esposizione, deve , altresì che un'altra simile ' ne è sorta recente­ a puro empirismo, non può in alcun modo quello attualment'.l in vigore a norma della no­ essere non elementare, . 'ln a superiore, anzi mente a Roma ; si sa anche che scuole di perfe­ s�stituire: anzi rischia di riuscire più dannosa stra legislazione vigente. Senza ripetere le addirittura sopraunivCl:sÌtaria. Assolutamente zionamento in hiblioteconomia e archivistica che utile. L'alunno, per lo più, viene posto severe critiche altre volte da noi stessi formu­ assurdo sarebbe chiedere tanto alle nostre sco­ sono state istituite in altre Università, come davanti ad un archivio da ordinare o da inven­ late a questo sistema (il quale, poi, allorché lette; e parimenti assurdo che l'Amministra­ p. e. Milano e Bologna. È stato proposto che, tariare; riceve pochi frettolosi consigli da un il giovane vincitore di concorso è assegnato ad zione rinunciasse a un'adeguata formazione di almeno là dove quelle scuole esistono, ad esse superiore affaccendato e, dopo aver ,consta­ una sede sprovvista di scuola si riduce al con­ quadri dirigenti per rispetto ai coadiutori e sia affidata la preparazione degli archivisti tato che assai spesso le sue richieste di spie­ fidare nella buona volontà di lui e dei suoi agli' estran'ei; su per giù COllie se, per la for­ (Manaresi) . gazione o sembrano importune a chi è già occu­ superiori) ci contenteremo di ricordare che, mazione degli ufficiali di stato maggiore, l'Eser­ In effetto, le scuole e i corsi universitari pato in lavori propri e non si sente la voca­ per un suo funzionamento adeguato alle neces­ cito anziché esigere la fr equenza della scuola offrono gara nzie scientifiche che non è possi­ zione dell'insegnante o non possono essere, sod­ sità proprie della formazione di buoni archi­ di guerra; si contentasse di corsi reggimentali bile pretendere dalle scuole d'archivio, e po­ disfatte perché esigerebbero tutto un corso visti (e non di semplici e irresponsabili prati­ tenuti dal colonnello o dall'aiutante maggiore. trebbero essere eguagliate soltanto da una preliminare di' archivistica o di diplomaticà o coni) occorrerebbero mezzi finanziari e soprat­ Nulla vieta che le scuole attuali rimangano, scuola nazionale degli Archivi di Stato, con di storia delle istituzioni, che è impossibile tutto uomini adatti in quantità sproporziona­ con fini di avviamento e di istruzione elemen­ organizzazione e Ol'dine e ordinamenti didat­ impartire stantes pede uno, finisce per « ai'ran­ tamente superiore a quanto l'Amministrazione, tare, se così si crede opportuno; ma la prepa­ tici ricalcati su quelli universitari. Ma siano giarsi» alla bell'e megl�o e contrae cosÌ una con la miglior volontà di risolvere il delicato razione degli archivisti va affidata a organismi tuttavia permesse ad un insegnante, anzi al comoda e dannosissima abitudine che conser­ e importante problema" sia in gl'ado di for­ assai più robusti. direttore di una di quelle scuole, sia pure l'ul­ verà poi in tutta la caniera. Da qualche tempo, nire. I sostenitori di esso appaiono preoccu­ b) l'esigenza del rispetto della storia e tima nata, e non speciale ma di perfeziona­ non solo per gli Archivi di Stato, ma per tutte pati soprattutto: della cultura , regionale è senza dubbio degna mento, alcune osservazioni. le amministrazioni, l'istituto dell'alunnato è a) di non trascurare l'informazione ele­ del massimo riguardo, ma la fo rmazione è alb'a È molto difficile che esse siano veramente stato l'ipristinato in forma volontaria e facol­ mentare utile agli impiegati d'ordine (i quali, cosa dall'informazione, e non conosce né città e sostanzialmente autonome, anche se lo sono tativa, ma è da augurarsi che esso non si tra­ come è stato giustamente osservato più volte, ' né regioni e - diremmo anche - nemmeno , istituzionalmente: in realtà non sono che ap­ sformi in utilitaria concessione' per coloro i quali, negli Archivi sono veri coadiutol'Ì degli archi- , nazioni: è un fatto spirituale cui sono estranee pendici, sia pure di notevole importanza, delle alla vigilia di un concorso, pensano che, uma­ visti e svolgono mansioni per cui occorre ,pre­ constatazioni e delimitazioni materiali di con­ Facoltà cui appartengono gli insegnanti più namente, le commiss�oni giudicatrici possano parazione tecnica assai superiore a quella dei fini geografici. La questione è qui soprattutto autorevoli, i quali, naturalmente e giustamente, avere speciale cònsiderazione per chi ha già loro colleghi delle altre amministrazioni) e a di formazione, e sarebbe soveJ:chio ottimismo considerano secondaria la loro attività nella prestato gratuitamente servizio in un archivio. tutti coloro che, estranei all' archivistica pro­ pensare che le scuole intel'l1e attuali degli Ai'­ Scuola rispetto a quella che svolgono nella

    , Quanto alla richiesta di una preparazione fessionale, desiderano tuttavia, o per prepa­ j' chivi abbiano possi�ilità di cont1'Ìbuirvi effica­ Facoltà e, in caso di diversità di interessi o scientifica prima del concorso, documentata rarsi a ricerche storiche, o per semplice inte­ cemente: in quelie condiiioni non vi riuscireb­ di indirizzi, è logico e umano che facciano pre­ dal possesso di un diploma specifico, è noto resse culturale, avere un'idea sommaria delle bero nemmeno uno Schiaparelli o un Traube. valere qu�lli della seconda su quelli della prima. che questo sistema, il quale in teoria dovrebbe nostre discipline (Luzzatto); Quanto all'informazione regionale, ben venga, Ciò è poi inevitabile quando si tratta di scuole se ", permettere all' Amministrazione di dispone im­ b) di favorire la preparazione sto1Ìca, ar­ esse sono in gl'ado di darla: ma dopo l'infor­ non speciali, ma di perfezionamento, i cui ordi· " ' mediatamente di personale cui manca solo un chivistica, diplomatica regionale e locale degli mazione generale e nazionale che è necessa1'Ìa namenti didattici e le cui questioni più impor­ ,.i po' di pratica per ,essere completamente for­ archivisti, i quali, destinati a prestar servizio a tutti gli archivisti anche se destinati poi ad tanti sono ordinariamente oggetto di delibe­ mato, è applicahile in paesi come la Francia, ' in città che hanno, ciascuna, una storia pro­ esplicare funzioni limitate tenitorialmente a razioni, oltre e più che del Consiglio della Scuola, ove esiste la tradizione di una centralizzazione pria, devono di essa avere conoscenza precisa una città o a una regione: non si studia un di quello della Facoltà presso cui sono istituite.

    degli studi e i giovani sono avvezzi a con­ e sicura (Ramacciotti). E questo argomento dialetto se non si è prima padroni della lingua Tutto questo non può certamepte che riuscire fluire alla capitale da tutti i dipartimenti, non appare rafforzato da orientamenti regionali­ 'madre. vantaggioso dal punto di vista scientifico, ma Italia; ove la tradizione è di recarsi a studiare stici che ora si sono , molto ' attenuati nell'opi­ E rimane poi sempre l'ingiusta sperequa­ pone assai facilmente i� secondo piano l'im­ in una delle tante Università provinciali, che nione pubblica italiana in confronto di alcuni zione fr a la minoranza dei vincitori di concorso, pronta funzionale che sarebbe necessaria dare . 28 N otiz-ia (laglI Arc7ii,v'i di Stato G. OQnccti'i " Ln pr-cjJM'az/onc clall'nrch·ìv'ì8tn 29

    ai singoli insegnamenti rispetto al fine della di Stato. :E; facile parlare di accordi fr a la dire­ La proposta Manal;esi, che probabilmente sola, poi, come altra volta si è detto, potrebbe preparazione degli archivisti. Molti corsi, gene­ zione dell'Archivio e quella della Scuola e non non ,sarà difficile trovi altri consensi, potrà provvedere alla elaborazione di testi speciali ralmente tutti quelli che trovano corrispon­ difficile, certo, nemmeno stabilirli effettivamente dunque essere discussa: ma non si può nascon­ delle singole discipline, concepiti ed orientati denza nei piani degli studi delFgno e dell'altra, sulla carta; ma nn poco più alelltorio poi, forse, è dere che .da una parte le sue medesime garan­ secondo le esigenze di quella preparazione; sono comuni alla Scuola e alla Facoltà e, natu­ il perdurare di una reale e fruttuosa concordia. zie scientifiche e ' didattiche si traducono in alla traduzione e 'alla diffusione di opere stra­ rahnente in questi casi non possono non pre­ Anche nell'augurabile caso che non interven­ inadeguatezze funzionali; dall'altra la sua attua­ niere classiche di quelle discipline, che non valere le esigenze di questa, più ampÌe, più gano gelosie od eccessive pretese da una p,arte zione può incontrare difIicoltà pratiche non possono essere ignorate da chi non si contenti, urgenti, più gl'avi, meno specializzate o quanto o dall'altra e magari da ambedue, il direttore facilmente superabili e ricorrenti a ogni muta­ come è obbligato a non contentarsi, di una meno orientate in senso diverso da quello, spe­ dell'Archivio, che giustamente pretende, come mento di persone o di circostanze. informazione appena elementare; all'impulso e cificissimo, che è necessario per il fine della deve pretendere, di essere il padrone in casa alla guida della l'Ìcerca scientifica in quelle preparazione tecnica degli archivisti; quelli poi propria, non potrebbe ammettere l'insegnante 18. - Sulla proposta dell'istituzione di una parti delle discipline professionali che sono che sono parti colari della Scuola (e si riducono, e gli allievi della Scuola nelle sue sale e nei scuola nazionale degli Archivi di Stato chi ha state finora meno studiate, e che invece si sono in sostanza, all'archivistica, ' alla storia delle suoi magazzini se no)). come ospiti ·e tutt'a'l avuto l'incarico di stendere questa illustrazione rivelate essenziali all'informazione dei funzio­ istituzioni, alla diplomatica separata dalla pa­ più mettere a loro disp�sizione un suo impie­ del tema in discussione, ha già discorso a lungo nari d'archivio: e c.iò tanto più facilmente in leografia) risentono anch'essi dell'ambiente uni­ gato in funzione di coadiutore e, naturalmente, tre anni 01' sono, e desidererebbe non ripetersi. quanto gli allievi non solo sarebbero incorag" camente o in grandissima prevalenza disinte­ anche di sottinteso sorvegliante: troppo poco La proposta, che ha avuto esplicite adesioni giati al lavoro da quella medesima inclinazione ressatamente scientifico nel quale sono impar­ per Pinsegnante che ha bisogno di completa (Prunaj e Carbone), comprender�bbe l'istitu­ ai nostri studi che li ha spinti ad affrontare titi, e, affidati a insegnanti universitari per lo libertà per 1'espletamento del suo ' compito e zione di una scuola centrale con ordinamento il concorso per gli Archivi e non quello, invece, più valorosissimi e spesso di grande nome, ma dell'assoluto rispetto di quella libertà come didattico e amministrativo di tipo universita­ per le scuole medie o per le Intendenze di fi­ estranei agli Archivi, finiscono per adeguarsi condizione imprescindibile dell'insegnamento. rio (insegnanti scelti per concorso analogo nanza, ma sarebbero altresl indotti dal loro agli altri e non tener conto, o tener conto solo Sarebbe certo, possibile affidare quellc eserci­ all'universitario e parificati agli universitari medesimo interesse personale, a dare il meglio approssimativo, di quella necessaria «funzio­ tazioni al direttore medesimo dell'Archivio, la nella carriera, cattedre di ruolo per le materie delle proprie possibilità, in considerazione del­ nalità»' dell'insegnamento da impartirsi in una cui �ollaborazione, anche se non consacrata da fondamentali, insegnamenti complementari affi­ l'effetto che un giudizio finale più o meno favo­ scuola di prep arazione professionale, sulla quale abilitazioni accademiche, riuscirebbe preziosa, dati od incaricati, congruo numero di assistenti, revole potrebbe avere sulla loro carriera o per abbiamo tanto insistito e crediamo dover- insi­ come quella del miglior conoscitore delle sue ecc.) cui dovrebbero essere assegnati per un lo meno sul primo stadio di essa, fino a che stere anco�·a. Né a ciò si può porre riparo col cai·te, cosa che, trattandosi di esercitazioni, ha congruo periodo i giovani vincitori di concorso non sostenessero gli esami per il gl'ado di diret­ rimedio, tante volte invocato, di affidare quei la sua brava e gl'ossaimportanz a: ma, a prescin­ prima di raggiungere le rispettive sedi, sotto tore. corsi ad archivisti, anzitutto perché nessuno dere dal fatto che non a tutti potrebbe riuscir . condizione di risoluzione del rapporto d'impiego Certo, difficoltà di 'attuazione esistono in (tranne alcune assai generiche e facilmente gl'adita questa posizione di quasi-assistente, an­ in caso di mancata approvazione negli esami realtà, e niente affatto lievi, ma di 'natura eludibili norme del testo unico delle leggi sul- ' che l'insegna:n:te ha da parte sua un diritto in­ finali e di collocazione nel ruolo del loro grado diversa da quelle prospettate dal Luzzatto e l'istruzione superiore) può limitare o porre contestabile: quello di svolgere personalmente le secondo l'ordine della classificazione definitiva dal Ramacciotti. Non è possibile non tener condizioni alla libertà del Consiglio della Scuola esercitazioni o di affidarle a persona che le in quegli esami, con obbligo di completo orario conto dell'esistenza e del funzionamento di o della Facoltà che delibera gli incarichi; e in svolga coi criteri e nelle forme e con la subor­ d'ufficio nella scuola medesima, di frequenza scuole universitarie le quali, come quella di secondo luogo perché tali archivisti dovreb­ dinazione che egli ritiene necessarie e confa­ alle lezioni e alle esercitazioni, e di dipendenza Firenze, hanno tradizione gloriosissima che non bero - per la dignità medesima della loro centi al suo insegnamento; e non è detto che gerarchica dal direttore della scuola. Ha, al può non essere rispettata o, come quella di AmmÌllistrazione - avere quanto meno una tale persona sia proprio e precisamente il diret­ contrario, trovato dis�enzienti o solo parzial­ Roma, hanno dato risultati assai incoraggianti mentalità universitaria, che non è necessario tore dell'Archivio o uno dei suoi dipendenti a mente consenzienti coloro che vorrebbero non sebbene i loro rapporti con gli istituti nei quali possedere per essere buoni, anzi ottimi ar­ lui gl'adito. In og ni caso, gli eventuali dissensi sottrarre, in tutto o in parte, la preparazione si tengono le esercitazioni e dovrebbero tenersi li chivisti, e il cui possesso d'altronde non è fr a insegnante e direttore si trasformerebbero degli archivisti alle scuole interne (Luzzatto, i corsi di archivistica speciale siano rimasti assicurato nemmeno dal conseguimento, talora poi in dissensi fr a Scuola e Archivio, che non Ramacciotti) o affidarla senz'altro alle scuole finora fondati solo su cordiali rapporti perso­ più o meno fortunoso, di una libera docenza. troverebbero un organo superiore c omune per universitarie (Manaresi). nali; e d'altra parte sarebbe certo suprema­ A parte queste osservazioni di principio, esi­ la loro composizione, data la loro dipendenza Se ci è concesso esprimere un'opinione per­ mente ingiusto dir male dell' Amministrazione ste poi un'altra difficoltà, in sé facilmente supe­ da dicasteri diversi. Una possibile conseguente . sonale, nonostante tali opposizioni continuiamo dalla quale dipendono attualmente gli Archivi l'abile, ma assai spesso praticamente gl'ave. È l'ottura di rapporti condurrebbe alla sospen­ a ritenere che il problema della preparazione di Stato, dopo tante recenti prove di fattivo certo impossibile concepire una scuola di pre­ sione delle esercitazioni, con evidente danno degli archivisti (la cui essenzialità nessuno interessamento, ma è tuttavia lecito dubitare parazione archivistica senza esercitazioni pra­ degli allievi, i quali correrebbero il rischio, alla che ritenga gli istituti valere tanto quanto gli che essa riesca a spogliarsi di un orientamento tiche, se non senza quell'insegnamento di archi­ 'fine, di giungere al conseguimento del diploma uomini che li compongono o li amministrano generale e di certi atteggiamenti particolari vistica speciale del quale si è parlato; e per pieni, sl, di dottrina, ma senza aver pratica­ può porre in dubbio) non possa trovare solu­ che le sono connaturali e che non paiono sempre questo e per quelle è necessàrio poter. servirsi mente mai passato più di qualche ora in un zione adeguata se non in qualche cosa di simile adatti all'amministrazione di una scuola di tipo di un Archivio, anzi di ùn grande Archivio archivio. alla vagheggiata scuola nazionale. La quale universitario. Sal'ebbe, perciò, probabilmente :1

    ,., Notizie clegli Archivi dì Stato ' 31 30

    tare e che, d'altrQnde, rientra nel tema della cQnseguire una dichiarazione d'idoneità alla ad accQrdi interniinisteriali, mQdQ, bilancerebbe tutte le esigenze, trQvi con­ QPPQrtunQ pensare nQstra discussiQne in quantQ riguarda l'ultimQ direzione di un Archivio (tutt'altro che pla� sulla base, se si vUQle, delle sensi e sQstenitQri, e nQi stessi abbiamo presa attraverSQ i quali, accertamentQ della preparaziQne del persQnale: tonica e priva di conseguenze) a preferenza già esistenti e CQn parteci­ in attenta cQnsiderazione questa prQPQsta. Tut­ scuQle universitarie gli esami per il cQnseguimentQ del gradQ di di chi quella memoria non possiede, anche se paritetica dei due ministeri, tavia ci sembra dQver far presente: ' paziQne attiva e direttQre. Ed è miche un argQmentQ « d'attua­ ha in compenso maturità di giudizio, esperienza, antire insieme la più severa lO Che, CQme è statQ ripetutamente .osseI'­ in mQdQ da gar lità», cQnsideratQ il recente ripristinQ di quegli sensibilità professionale e magari quella pra­ QrientamentQ prQfes­ vatQ, la preparazione dell'archivista, il quale scientificità e il migliQre esami, sQspesi da .oltre dieci anni. tica degli archivi mQderni che nQn può in alcun sorgere un istitutQ effettiva­ entra in serviziQ solo assai genericamente Qrien­ siQnale, PQtesse Essi SQnQ attualmente regQlati dalle nQrme modQ essere saggiata dalle prove prescritte alle necessità che siamQ tatQ sulle mansioni che dQvrà sVQlgere, è que­ mente risPQndente generali cQmuni a tutte le Amministraz iQ ni dall'attuale regolamento. QraziQne di stiQne nQn tantQ d'infQrmaziQne quantQ soprat­ andati via via illustrandQ. L'elab � tuttQ di fQrmaziQne e che, sia per difetto cQsti­ dellQ StatQ e cQmprendQnQ tre (Q quattrQ) Co ciò non s'intende in alcun modo, natu­ questi accQrdi, fQrse, PQtrebbe riuscire alquanto tuziQnale sia per impossibilità di provvedere a prQve scritte di tipQ sCQlasticQ (cQnsistenti n ellQ ralmente, consigliare la rinuncia a un meZZQ labQriQsa e nel corSQ di essa PQtrebbe rivelarsi ­ tutte con mezzi e uQmini adeguati, ·le scuQle sVQlgimentQ di temi assegnati dalla CQmmis di selezione cosÌ comQdo é - diciamolQ pure� più d'un punt� d'attritQ e,di fr iziQne (dipen­ siQne, senza sussidi bibliQgrafici di alcun genere) - cosÌ utile a cansar responsabilità per l'Am­ autQnQmia della scuQla, interne attuali SQnQ in gi·adQ di procurare la denza del persQnale, e un numerQ variabile di prQve .orali: quella ministrazione: s'intende solo dire che a quegli e Archivi e fr a scuQla e prima solo in mQdo embriQnale ed è assai rapPQrti fr a scuQla fr a esse che ha carattere più praticQ e prQ­ esami è necessariQ sia tolto il carattere pove­ degli .oneri, ecc.) ma dubbiQ che possano cQntribuire efficacemente Università, ripartiziQne fessiQnale è la trascriziQne di un dQcumentQ ramente manualistico e grettamente sCQlastico di mira sQltantQ gli alla secQnda. se le due parti avrannQ latinQ « scrittQ in Italia prima del secQlQ XVII». che ora li caratterizza. Possedere l'idQneità pubblici di ciascuna 20 Che l'archivista nQn è PQi, tuttQ som­ interessi generali e i fini Ora, nQi nQn intendiamQ, naturalmente, QC­ stringerlQ ad andare a scuQla alla direzione di un Archivio di Stato significa (l'una il prQgressQ della scienza, l'altra la fQr­ matQ, una cavia: cQ caldo cuparci del prQblema generale, che nQn ci avere aggiunto alla fQrmazione e alla informa­ dei prQpri funziQnari) e , da giovane, fr escQ vincitQre di conCQrSQ e ' maziQne prQfessionale riguarda e nQn c'interessa; ma unicamente di zione necessaria ad ogni archivista anche quella vQlte lamentata anCQra, per CQsÌ dire, dei banchi universitari, se VQrrannQ superare la tante quantQ si riferisce agli Archivi, per i quali, » cQstringerlQ a 'tQrnarvi anCQra quandQ, pratica del servizio che, quando non è mera « incQmunicabilità» 0« incQmmensurabilità che sta bene; rag­ senza dubbiQ" quell'esame nQn SQlQ è un'inu­ empiria ma è fondata su SQlidi presupposti fr a Ministeri, imprQn­ trentenne e magari quarantenne, ha .ormai purtroPPQ spessQ esiste tile mQrtificaziQne inflitta a candidati fQrniti scientifici, è senza duhbio il complemento neces­ o ad incQmprensiQne giuntQ una maturità, si è fQrmata una persQ­ tando talora a diffidenza di preparaziQne sQprauniversitaria e speSSQ sario della preparaziQne essenziale, e altresÌ un è talQra avviatQ a divenire egli steSSQ i rapporti reciprQci, il raggiungimento di nalità e si pretendere trQPPQ di persQnalità spiccata, CQstretti a ritQrnare -quel tanto, diciamo pure quella modesta (al­ CQncreto entrerebbe certamente nel un maestrQ, è veramente risultatQ può alle rimasticatU):e manualistiche della licenza menQ in confronto ai funziQnari ministeri ali) à. Si .otterrebbe CQsÌ il da lui. La preparaziQne scolastica nQn nQverQ delle possibilit liceale, ma in realtà nQn l'aggiunge nem­ esperienza amministrativa che è certo neces­ un tutta la vita: a un certo puntQ deve risultato di assicurar� agli Archivi italiani durare delle sin­ menQ 1.0 SCQPQ per cui è istituitQ, in quantQ saria il un archivista (il quale, ricordiamQlo, .ottimamente preparatQ e arrestarsi e dal' luogo all'espressiQne affiusso di persQnale nQn può .offrire all'A:g:tministraziQne che ele­ non è solo un tecnico ma anche un funziona­ tQ all'eserciziQ di tutte le mansioni che si gQle persQnalità. prQn l'Qbie­ menti di secQndarissima impQrtanza per un rio) ma indispensabile, poi, a un direttQre, cui fQrse anche di restituire 30 Che, anche data per superabile vQlesserQ affidargli e giudiziQ PQnderatQ sulla preparaziQne tecnica è affidata la responsabilità di un servizio pub­ di un pri­ zione di carattere psicQIQgico .or .ora fQrmulata, al nQstrQ Paese la glQriQsa tradizione e la capacità prQfessiQnale dei SUQi dipendenti ' può (nel �UQ steS3Q interesse) hlico provinciale o regionale. E tutto questo matQ nelle scienze paleQgrafiche, diplQmatiche l'AmministraziQne suoi funzio­ e per una effettiva . seleziQne delle attitudini (a parte le altre qualità di carattere e di indQle) oggi ha certamente perduto. sQspendere il praticQ impiegQ dei e archivistiche che ad assumere la resPQnsabilità di una direziQne non si accerta con componimentini da licenza nari finché nQn abbianQ ,raggiuntQ un gradQ di ArchiviQ di StatQ. È veramente stranQ che, liceale, tanto vero che le Commissioni, quando di preparaziQne tale dfl. assicurare il 101'.0 mas­ 14. - Un 'compromesso fr a la constatata dQPQ tutte le clamQrQse pQlemiche svolte nel sono veramente coscienziQse e non soltanto simQ rendimentQ, ma nQn può certamente inter­ sità di una ' scuola nazionale degli Archivi, campQ della didattica sulla efficacia degli esami neces servizio propriQ al mQmentQ formaliste, cercano di fondare il 1.01'0 giudizio, funzione di guida e di rQmpere il 1.01'0 che assuma anche la intelli· a saggiare la preparaziQne infQrmativa degli su elementi extrasostanziali, quali l'impianto desi­ della sua massima efficienza, quando, centro degli studi archivistici italiani, e il alunni delle scuQle medie, le AmministraziQni dQtti e accQrti esecutQri, inteno generale dello svolgimento della prova, il modo sia pur migliorandolo il genti, capaci, deriQ di conservare, di lavQrQ dellQ StatQ cQntinuinQ a ricQrrere a prQve dellQ di ragionare, il modo di scrivere, l'ordine delle scuole dQ�Q allQ sVQlgimentQ di prQgrammi più possibile, l'attuale sistema delle steSSQ tipQ, attribuendQ al 1.01'.0 risultatQ un idee e via dicendQ. Egli elabQrati dai direttQri Q dai sQprintendenti, interne è proposto da G. Ramacciotti. valQre CQs1 grande, nQn SQIQ agli effetti della L'QhbieziQne che solitamente si fa a richie­ .oppure assQlvonQ egregiamente funziQni diret­ crede che le scuQle interne possano rimanere, carriera dei 1.01'.0 funziQnari, ma del serviziQ ste del genere, nQn nuove anche se forse nQn archivi minQri, per mandarli nUQva­ e megliQ 'cQmpensate, per la ' tive in più attrezzate un annQ, sui banchi di maggiQre Q minQre impQrtanza che essi sa­ ancora pubbliche, è che una singola ammini" all'inizio della car­ mente, 'durante almenQ preparazione degli archivisti anche rannQ destinati ad assQlvere. Esser capaci di strazione non può derogare per SUQ conto alle plU di una scuQla, CQn beneficiQ assai dubbiQ riera, mentre quella nazionale, assolvendo trascrivere senza errQri una bQlla pQntificia Q norme generali. Questa obbiezione, tipicamente alla per 1.01'.0 medesimi. alta funzione scientifica, PQtrebhe servire un diplQma imperiale e PQssedere la memQria hurocratica, è anche da questo punto di vista agli esami prep�raziQne degli archivisti stessi sufficiente per sunteggiare in QttQ pagine il priva di fondamento: tanto vero che ammini­ 15 . . - La proposta Ramacciotti ha peraltro , distinto Q d'idQneità al gl'ado di diret­ di merito un merito indis cutih ile: quello di aver solle­ trattatQ del BQrsi sulla giustizia amministra­ strazioni sotto molti punti di vista analoghe tore. È probabile che un simile compromesso, tiva non dQvrebbe esser titolQ sufficiente per a quella degli Archivi (p. e. quella delle hiblio- in certQ vata un'altra questione che è necessario affron- il quale contenterebbe un PQ' tutti e, Not'iz'ìe degl'i Ar-ch'iv'ì d'ì Stato' 32 G. Gencetti - La preparazione aell>archivista 33 teche) vi hanno già derogato. Lasciando andare loquio su tutte le materie tecniche, per il quale - come si è detto - il problema generale, la Commissione potrebbe aggregarsi (ove, come invece sarebbe opportuno, non ne facesse già che pUl'e avrebbe bisogno di revisione in se RIASS UNTO medesimo, sta il fatto che, se per amministra­ parte) uno o alcuni degli insegnanti delle disci­ zione tecnica s'intende un'amministrazione che plinè specifiche della scuola nazionale. La serietà esiga conoscenze specifiche, diverse da quelle dell'esame esigerebbe che, come nelle attuali 1. - Limite del tema. - Si tratta della preparazione che avrebbero valore altamente formativo, dovrebhero giUl'idiche richieste alla generalità dei funzio­ prove per il conseguimento della libera docenza, tecnica, non di quella generale dell'archivista; dobbiamo essere considerati il perno e il fondamento delle scuole nari, quella degli , Archivi (nonostanti alcuni non fo sse posta alcuna limitazione di program­ dunque esaminare quali conoscenze sono specificamente di preparazione per gli archivisti. a lui necessarie e quale sia il sistema più conveniente c ma: garanzia sufficiente per il candidato dovreh­ ragioniereschi ' pareri contrari) è certamente adeguato per fornirgliele all'inizio della sua carriera. 7. - La bibliografia. - Ad integrazione degli inse­ tale, a meno che per tecniche s'intendano solo be essere la collegi alità del colloquio . e della gnamenti impartiti nclla scuola e per fornire ai giovani quelle che hanno bisogno del regolo calcola­ discussione, quando la Commissione fosse: com­ 2. - La Paleografia. - Dato lo scopo per cui dovrà un avviamento alla ricerca b�hliografica che sarà {Idessi tore o del teodolite. E come tale, anche in posta, per espressa disposizione regolamen­ servirsene, l'archivista dovrà essere un praticissimo let­ necessaria per il superamento delle difficoltà filologiche, base alla legislazione vigente, è autorizzata a tare, di membri al di sopra d'ogni discussione; torc di carte, possedere nozioni sufficienti di storia della Lopografiche, genealogichc, ecc. che dovranno ad essi scrittura latina sino all'età carolina e conoscenza precisa presentarsi in avvenire, sarehbe necessario anche un c) risposta scritta a quesiti pratici di archi­ darsi ordinamenti particolari. c sicura dellc scritture post-caroline. corso elementare di bibliografia delle scienze storiche. In breve, tralasciando le moltissime osserva­ vistica generale e di tecnica archivisticà, di zioni che a questo proposito si potrebbero archivistica giUl'idica, di diritto amministra­ 3. - La Diplomatica. - Tenuto conto del materiale 8. - Conclnsione sul piano degli �tudi. - In conclu­ fare e che andranno fatte qualora questo pro­ tivo e di contabilità di Stato, alcuni dei quali conservato negli Archivi, le sue cognizioni di diploma­ sione, il piano di studio per una adeguata prepara­ tica generale dovranno essere ottime, e così pure, per zione specifica degli archivisti dovrebbe comprendere: blema (molto più gl'ave di quanto possa appa­ andrebbero svolti ex abrupto, senza consulta­ quanto è possibile allo stato attuale degli studi, quelle la paleografia, con approfondimento delle scrittura del­ discusso zione di testi di nessun genere, mentre per rire a prima vista) fosse effettivamente di diplomatica del documento privato, di diplomatica l'età post-carolina; la diplomatica, con approfondimento e posto allo studio, sembrerebbe che un'ade­ altri dovrebbe essere consentito il ricorso a giudiziaria e di diplomatica comunale e signorile. Dovrà della diplomatica comunale, signorile, giudiziaria e del guata riforma delle prove d'esame per l'ido­ qualsiasi sussidio bibliografico, salva alla Com­ avere conoscenza sufficiente della diplomatica pontifi­ documento privato; l'archivistica generale debitamente cia; per quella regia e imperiale basteranno le nozioni neità ,e il merito distinto potrebbe convenien­ missione la facoltà di tener conto, volta per aggiomata; l'archivistica speciale ed elementi di biblio­ fondamcntali, integrate da buona informazione biblio­ grafia storica. Quando si parla di appl'ofondimento temente e seriamente essere impostata SUl volta e per ciascuno dei candidati, dei libri grafìca. s'intende uno studio scientifico, non inferiore quanto richiesti (ed ev�ntualmente anche di quelli non seguenti cardini: meno a un corso monografico universitario integrato a) giudizio su una dis�ertazione, stampata richiesti o ignorati) per la valutazione delle 4. - L'Archivistica. - Li! sua conoscenza deve essere dalle relative esercitazioni. o dattilografata, su materia professionale, svolta singole prove; ampia, sicura, precisa, profonda, Gli insegnamenti tra- ' dizionali, fondati sul manuale del Casanova, devono 9, dal candidato sotto la sorveglianza del rispet­ e) ogni altl'a prova integrativa (p. c. di - Modi della preparazione professionale dell'Archi­ essere riveduti e allargati, estendendoli ai nuovi problemi vista. - Per quanto rigual'da il quesito del come effet­ tivo direttore o soprintendente. L' obbiezione lingue straniere, di legislazione archivistica emersi nei venticinque IIImi scorsi dalla' pubblicazione tuare la preparazione dell' archivista, le ipotesi" fOl'mu­ 01" sono comparata, di storia dell'amministrazione, di che ci sentimmo fare una decina d'anni di quel trattato, soprattutto nei riguardi della nuova labili riguardano o una preparazione preventiva, (alun­ (<< il candidato potrebbe essersela fatta faré paleografia e diplomatica con trascrizione ed organizzazione degli archivi moderni, dell'introduzione di nato, richiesta eli titolo specifico) o una preparazione da altri») è risibile: non si tratta di una gene­ illustrazione di testi, ecc.) che si ritenesse dover nuovi ritrovati tecnici, come il microfilm e la micro­ successiva all'ingresso dei giovani negli Archivi (scuole rica e anodina tesi di laurea, ma di un lavoro imporre, sia per l'aggiungere il numero, di scritti scheda, e dei rapporti fra archivistica c « documenta­ interne degli Archivi principali; scuole speciali e di per­ zione». fezionamento universitario; scuola n�zionale degli Archivi che può essere svolto solo da pochi, conosciuti voluto dalle disposizioni generali, sia per accer­ di Stato ; combinazione fra scuola nazionale c scuole delle serie tar meglio la capacità, la maturità e le incli­ e riconoscibili esperti, consapevoli 5. - Storicismo fo ndamentale dell' Archivistica. - Punto locali)., conseguenze penali oltre che disciplinari di un nazioni individuali dei candidati, sia infine 'fondamentale della preparazione dello archivista è simile reato; e il direttore stesso, impegnato quali prove facoltative a richiesta dei candi­ tuttavia la comprensione dello storicismo che è al lO. - Preparazione preventivlt. - L'idea della pre­ alla sorveglianza, potrebbe rispondere discipli­ dati medesimi. Queste, e queste sole prove fondamento dell'archivistica : questo orientamento sto­ parazione preventiva è ormai abbandonata da tutti in ricista in senso archivistico può essere acquistato con narmente di eventuali frodi tollerate o anche potrehhero anche avere ' carattere scolastico. Italia, a motivo da una plll'te dell' irrilevanza tecnica e la pratica, ma può ben più vantaggiosamente essere scientifica elei risultati dell'alunnato e dall'altra dell'im­ Com­ N on si pretende con ciò, naturalmente, avere soltanto non scoperte. Il giudizio della instillato dalla scuola, correggendo l' indirizzo troppo possibilità pratica di richiedere un titolo specifico di missione potrebbe essere singolarmente facili­ esaurito o soltanto delibato il problema : si dogmatico degli studi di giurisprudenza c sottolineando, ammissionc al concorso, rilasciato da una o da pochis­ tato da un preventivo parere del collegio della ritiene solo averne segnalata l'esistenza e la per i provenienti dalle facoltà di Lettere e Filosofia, il sime scuole speciali, in un paese come il nostro, ove non scuola nazionale, qualora esistesse, su relazione importanza. E si sarà paghi se, dalla sua even­ momento istituzionale del divenire storico. esiste tradizione di studi centralizzati. di uno dei suoi membd, magari preventivamente tuale discussione, risulterà confermata e segna­ 6. - L'Archivistica speciale. - Al posto della storia Il. - Scuole interne. - A difesa. del sistema attuale autorizzato a recarsi sul posto per la revisione lata alle Autorità competenti la necessità di delle istituzioni medievali e moderne, la cui introdu­ (scuole interne) di cui pure si riconosç� la presente e gli opportuni controlli; una sua impostazione e di una sua soluzione zione nelle scuole speciali per archivisti è già lodevol­ insufficienza, si è allegata l'opportunità di non trascurare b) discussione della dissertazione e degli in termini , di matUl'ità e di competenza e non mente avvenuta e la cui mancanza nelle scuole degli la preparazione dcgli impiegati d'ordine (Luzzatto) e il eventuali titoli prese,ntati dal candidato e col- solo di mnemonica preparazione manualistica. Archivi è una grave lacuna, dovrebbero essere tenuti necessario rispetto alla cultura e alla preparazione regio­ corsi di archivistica speciale, cioè appunto di storia nale (Ramacciotti). Occorre considerare, tuttavia, che il GIORGIO CENCETTI delle istituzioni ,studiate non solo in se stesse, ma nei fine principale da l'aggiungere è quello di fornire una riflessi della traduzione della loro attività e del loro preparazione non elementare, ma superiore agli archi­ funzionamento in carte e serie d'archivi o. Tali corsi, visti di ruolo direttivo, e che la prepal'llzione regionale

    3 - Noii.i. degli Archivi di Stato. 34 Notizie degli Archivi di Stato '

    suppone come base indispensabile, da una parte una 14, - Sistema misto. - È stata proposta la conser­ formazione già avvenuta su un piano spirituale estraneo vazione delle attuali scuole internc degli Archivi per la a limitazioni territoriali e dall'altra una sicura informa­ preparazione iniziale dei giovani archivisti, riservando zione basilare di carattere nazionale. all'istituenda scuola nazionale quella per gli esami di COMUNICAZIONI promozione al grado di direttore (Ramacciotti). Tale proposta, pure degna di esame, non tiene conto della 12. - Scuole univel'sitrrrie. - Il sistema della prepa­ GLI ARCHIVI STORICI DELLE PUOVINCIE ITALIANE razione affidata a scuole universitarie (Manaresi) offre impossibilità di attrezzare adeguatamente le scuole ottime garanzie scientifiche ma non assicUl'a quel interne attuali, oltre che per la formazione, anche per continuo scambio fr a teoria e pratica che è indispen­ una 'sufficiente informazione dei giovani archivisti; della sabile alla formazione pl'ofessionale dell' archivista, impossibilità psicologica di tornaré a frequentare scuole data la precarietà dei rapporti fm scuole e archivi, da da parte di uomini Ol'mai maturi e formati; della Sarebbe uscir di tema, meditando sul possibile alla cura degli interessi locali, possiede talv9lta sostenel'si in ogni easo su basi personali quanto mai impossibilità da parte dell'Amministrazione di privarsi contenuto degli archivi provinciali, risalire agli un patrimonio proprio, funziona con un consi­ instapili. dell'opera di funzionari ormai completi ed efficienti per albori della vita italiana, alla Prammatica glio o un parlamento o con rappresentanze del mandarli a scuola. Sanzione giustinianea con i suoi judices provin­ territorio. CosÌ avviene in Piemonte, nello Stato

    - - L'istituzione di una scuola 13. Scuola nazionate. ciales o alla grande vacanza dell'epoca barba­ Pontificio, nella Lombardia di Maria Teresa, nel nazionale degli ' Archivi di Stato, che ha incontrato 15. - Esami per la promozione a direttore. - Tutta­ dissensi (Luzzatto, Ramacciotti, Manaresi) e consensi via deve prendersi in seria considerazione il problema rica e feudale. E nemmeno troveremmo traccie Regno di Carlo III, senza però influire sulla pre­ (Prunaj, Carbone) può incon .trare difficoltà di vario dell'ultimo accertamento della preparazione dei fu nzio­ - nelle provincie - della convocazione di quei minenza conservata dai comuni come enti locali. genere; e comunque andrebbe risolta per via di accordi nari eseguito dall' Amministrazione per mezzo degli parlamenti generali d'origine germanica, che Quanti archivi provinciali possono· essere interministel'iali che tenessero conto dell'esistenza di esami di merito distinto e di idoneità al grado di sono, secondo alcuni storici, il pì·eannuncio. specchio di questo periodo ? La gran parte li (Firenze) e di direttore. Tali' esami hanno attualmente earattere pove­ scuole universitarie ricche di tradizioni del ricostituirsi della « provincia». Ma le condi­ troveremo conglobati negli Archivi di Stato o buoni risultati (Roma). Il relatore crede, comunque, di ramente manualistico e scolastico:· occorre trasformarli dover insistere in questa sua vecchia proposta perché, in adeguata valutazione di capacità professionale per zioni del loro riaffermal'si deviano piuttosto loro sezioni, nei quali è possibile seguire il for­ a suo parere, questo è il mezzo migliore, se non l'unico, mezzo di opportune riforme, sostituendo le prove di verso il Còmune, che poi, con le leghe, i contadi, marsi delle moderne provincie, documentazione di assicurare agli Archivi l'afflusso di personale dotato carattere scolastico con il giudizio sopra una disserta­ ecc., formerà un nucleo territoriale e giuridico preziosa che prende il posto della precedente adeguata e insieme di risolvere i pro­ zione di ciascun candidato, con una discussione di titoli di preparazione ' piuttosto ampio. documentazione comunale, sia se conservata soluzione, olt'reché e un colloquio sulle materie professionali, con lo svolgi­ blemi scientifici ancora insoluti, la cui Come poi dominasse il ricordo della circoscri­ nei migliori archivi storici comunali sia se augurabile dal punto di vista degli studi, è necessaria mento scritto di quesiti di carattere pratico e con ade­ per quella preparazione. guata valutazione ,dei titoli scientifici e professionali. zione romana non è qui il luogo di rievocare. patrimonio dell'archivio di Stato. Più facile è, invece, assistere al tramonto del È da stupire che i reggitori delle attuali pro­ Comune capoluogo ed egemonico, col sorgere vincie (di nomina elettiva e quindi necessaria­

    dei principati e delle monarchie c col formarsi mente sensibili alle ragioni ideali delle popola­ di un ,aggruppamento d'interessi, di uffici, di . zioni) non si curino nè punto nè poco di questi tradizione, che ne prende il posto: la provincia precedenti e non organizzino studi per una esplo­ nel senso moderno, amministrativo e giuridico, razione metodica delle origini dèlla moderna . , può dirsi allora nata. Ma anche di questa vita provincia. l'archivio provinciale non serberà documento, Ma dopo aver tanto parlato di archivi comunali che sarà passato agli archivi di Stato e agli (fascino eterno dell'italico comune) sia lecito archivi comunali. ricordare che anche le provincie hanno archivi La provincia meridionale ebbe origine diversa: compresi nell'art. 1 della L. 22 dicembre 1939, dovette la sua graduale istituzione al decentrarsi n. 2006. Una prova, quanto mai convincente, dei poteri governativi, diretta non solo amante­ del disinteresse delle provincie per ,i loro archivi, nerli più vicini ai governati, ma anche ad argi­ sta nel fatto che pochissime hanno depo,s itato nare la prepotenza dei signori feudali, i cui di­ inventari degli stessi nell'Archivio di Stato di

    I ;1 ritti, sopravvissuti tanto a lungo, erano altresi Roma, secondo le note prescrizioni del Rego­ 'I diversissimi da luogo a luogo e quindi causa lamento 2 ottobre 1911, n. 1163, art. 73. di diversità anche nell'azione amministrativa L'Archivio di Stato di Roma ha difatti rice­ dello Stato. Di questo aspetto può trovarsi vuto soltanto gli inventari delle Amministrazioni ' indubbiamente un riflesso nelle raccolte archi­ provinciali di Massa-Carrara (1860-1932); Ales­ vistiche provinciali. sandria (1866-1900); Genova (1865-1910); Mo­ Ma la « provincia» nel senso moderno di, circo­ dena (1860-1928); Trapani (1508-1887, redatto scrizione governativa, con i suoi capi e funzio­ però nel 1906); un cenno descrittivo di quello nari dipendenti dal Governo centrale, e di circo­ di Milano (1866-1906) ; Ravenna (1833-1929). scrizione autonoma, è , un fenomeno del Sette­ Al 1906 risale un questionario diramato dal cento. La circoscrizione autonoma è diretta Ministero dell'Interno per conoscere la consi- A. , Lodolini . Gli (t1'ohiL'i sto1'ioi delle provinoie 37 36 Notiz'ie degli Arohivi di Stato

    vincoli che non si possono nè distruggere fl'a dini agricole, industriali e marittime». ' (Scritti stenza e la situazione degli archivi provinciali; 1860-1865. Non sarà dunque un fuori d'opera loro nè confondere con altri. Erra dunque chi editi ed inediti : Unità d'Italia, voI. III, Milano anche a limitarci, dunque, a tale data, occorre vedere in che modo e perchè si sono costituiti, crede potersi la pr ovincia italiana artificial­ 1862). riconoscere che sette inventari in qualche de­ senza entrare in commenti sulle varie leggi mente delineare ed ingrandire ad arbitrio, se- 'Il Comune, dice Tocqueville, è un fatto uni­ cennio sono pochi! comunali e provinciali che si sono succedute ' secondo l'opp ortunità». versale: è la forma più spontanea dell'associa- Come rilevasi dalle date su indicate, gli ar­ dal, 1859 ad oggi e tanto meno sulla abbondan­ , " Storicamente i gruppi provinciali si erano ZlOne e al sua VIta e autonomia,l' perchè l'auto- chivi risalgono alla legge comunale e provinciale tissima bibliografia. formati intorno al municipio romano, prima, e nomia .è l'csistenza stessa di ogni associazione, del 1865; ma sarebbe lecito l'accogliere segnala­ al comune del medioevo, poi, sia per ragioni Il Comune è la famiglia ingrandita, spiega il zioni anteriori, come provano, in questo gruppo topografiche, sia religiose, sia politiche, sia mer­ Reybaud. In Italia, da Romolo all'invasione gli inventari di Trapani e di Ravenna. Vero è Basta aprire una rivista coeva del primo cantili. dei barbari, il municipio fu la forma essenziale che le sezioni di archivio di Stato (erano proprio periodo dell'Unità per trovare traccia della lotta Così si è mantenuta ed ha l'esistito al livella­ della nazionalità romana 2) . Restò latente du­ necessarie? non odorano di meccanicismo fr an­ fr a le città illustri per essere poste a capo di mento voluto dalle monai'chie locali e dal do­ rante il dominio barbarico e il regime feudale; cese? non sono condanna alla varietà italiana ?) provincie che sarebbero riuscite piccolissime. minio straniero, l'Italia dalle molte vite; così poi ebbe vita rigogliosa, che nè signorie o 'prin­ hanno assorbito queste parti venerande; tutta­ Purtroppo a nessuno venne in mente ' di com­ avrebbe potuto formarsi un salutare decentra­ cipati nè dominazioni straniere riuscirono ad via o il ricordo e la storia della loro provenienza, porre un'Italia cosÌ: cioè con grandi territori mento che, senza arrivare alla polverizzazione annullare. Ma si presentò in piena decadenza o la coesistenza dei cessati archivi provinciali cOlÌmnali, abolendo quella che avrebbe dovuto comunale, avrebbe posseduto capacità econo­ al momento dell'Unità italiana, sia per lo scadi­ del Mezzogiorno, o l'eventuale reperimento di essere la rete delle provincie. Allora anche la mica e morale per contribuire all'unità, e le mento generale dei pubblici poteri, sia per il altre serie nelle sedi provinciali o tra la polvere Regione avrebbe avuto una funzione e un senso: glorie storiche, patrimonio della Patria comune, deleterio effetto dell'invasione fr ancese, instau­ di altri uffici, renderebbero quanto mai inte­ e la provincia-comune si sarebbe organicamente sarebbero state ancora una volta fonti di di­ ratrice di principi e di burocrazie assai lontane ressante il completamento degli inventari e mani­ inserita nella Regione storica e geografica. ' ritto positivo. L'Italia avrebbe avuto il più dalle nostre più vive tradizioni 3). festerebbero, tra l'altro, l'evoluzione dell'ordi­ Una traccia di questa possibilità trovo in « Ri­ originale e il più vitale ordinamento provinciale­ Per gli Italiani, il Comune ha un'integrità namento provinciale. Ad esempio Milano ricorda vista dei comuni italiani» del giugno 1862 comunale d'Europa. Che poi il capo di quest'ente propria, che non può mai essere confusa con lo che nel 1889, toltasi alla deplltazione provinciale (anno II, fasc. VI) dove a pagina 311 leggo un territoriale si fosse chiamato preside o podestà Stato. E questo il fondamento della libertà la tutela sui Comuni e sulle Opere Pie, devol­ ampio dibattito di V. SALMINI: Della ricostitu­ o altrimenti, ha un'importanza relativa. Il politica; e questo apparve ai nostri migliori vendola alla Giunta Provinciale Amministra­ zio ne della provilwia lodigiana e delle vicende­ governo avrebbe avuto il suo prefetto in quella patrioti e scrittori quando si studiavano le leggi tiva, tutti gli atti relativi vennero versati voli ragioni di Lodi e di Crema all' autonomia superprovincia che sarebbe stata la regione: della nostra nuova vita unitaria, studi di tanto all'Archivio di Stato di Milano. provinciale. Col concetto governativo della gran­ sedi?i altissimi ,funzionari anzichè un reggi­ migliori delle leggi prodotte dal Parlamento del I criteri delle classificazioni e degli ordina­ de provincia, Lodi, che pure era stata provincia mento di missi dominici. tempo. Lo stesso fondamento appariva in In­ menti sono diversi, ma c'è da domandarsi se sotto l'Austria, fu 'sacrificata, e i suoi comuni Che tutto avrebbe potuto essere la conseguenza ghilterra che con i suoi 14.700 comuni garantiva è proprio necessario un titolario uniforme! assegnati a Milano e Cremona. Lodi fondò per­ stessa del Risorgimento, lo dimostra il vivissi· la libertà generale. Modena ha formato, almeno fino al 1928, un fino un giornale, «Il Corriere dell' Adda», per mo senso comunalistico dei nostri scrittori, N el Comune soltanto era la vera salvaguardia inventario chiarissimo, diviso per gruppi carat­ sostenere le proprie ragioni e, oltre alla gloriosa da Manzoni a GiQberti, da Guerrazzi a Maz­ della libertà, come quell() che avverava il grande teristici di annate: 1860-1865; 1866-1877; 1878- storia medioevale e all'autonomia economica, zini. principio del Gioberti: sostituire la capacità 1879; 1880; 1881-1922; 1923-1928. Genova ha invocò invano l'ombra di Fanfulla. I due termini Comune-Stato (o meglio N azione) elettiva alla inettitudine ereditaria, capacità classificato gli atti in 13 categorie (almeno Difatti, all'aprirsi dell'Unità italiana, la que­ sono rigorosamente mazziniani 1) . Pure le vivaci di piccole dimensioni, evidentemente, com'è fino al 1910), tutte evidentemente bisognevoli stione « provinciale» fu vista come questione polemiche di questi esordi dell'Unità, strappa­ piccolo l'individuo. di larghissime eliminazioni. Alessandria ha ({ comunale». La provincia italiana non era che rono al Mazzini una delle poche affermazioni Ma la provincia ? Mentre il concetto di comune tre divisioni e un archivio segreto che oggi un più vasto territorio comunale, cioè quello che ' regionalistiche, più che altro d'ispirazione geogra­ è universale, quello di provincia cambia da non avrebbe più giustificazione. Massa-Car­ era andato via via formandosi intorno ad un ' fica : « Il comune, unità primordiale, la nazione, popolo a popolo e di epoca in epoca. Apparve rara elenca cronologicamente ben 505 voci, potente comune. Il Minghetti aveva, come è fine e missione di quante generazioni vissero, come un'espressione geografica, geofisica� antro­ nelle quali c'è un po' di tutto: meritavano noto, affermato: «se vi ha paese in Europa in vivono e vivl'anno tra i confini assegnati visi­ pologica; come espressione storica è il comune anch'esse una eliminazione salutare. Ottima cui la provincia formi un ente spiccato, e, direi bilmente da Dio ad un popolo, e la regione, zona ingrandito. Nei tempi nostri dovrebbe essere la suddivisione ravennate in parte antica quasi, necessario, o per ragione geografica o intm'media indispensabile fr a la nazione e il un'espressione economica, come quella che mette (1833-1860) e parte modernR (1860; 1861-1870 ; per ragione storica, ell'è veramente l'Italia. Ivi comune, additata dai caratteri territoriali secon­ insieme e contr appone gli interessi di un modesto 1907-1929). intorno alla città, quasi intorno a nucleo di dari, dai dialetti e dal predominio delle abitu- settore geogl'aficamente unitario. Ma il conte- Si conferma così che gli archivi provinciali, cristallizzazione, a poco a poco si agglomera­

    salvo qualche eccezione, prendono vita dal l'ono i Comuni l.. inori e rurali 1), e strinsero

    1) ARMANDO LODOLINI, Mazzini maestro italiano, Milano, Corbaccio, 1950 (<< Programma di una repubblica», p. ] 72, n. 28). 2 EMILIO SELLA GROPPELLI, !ii I J) Vedi per la posizione particolare e l'evoluzione di questi, ALBANO SORBELLI, Il comune mrale dell'Appennino ) Comune e provincia (saggio), Firenze, 1865 . emiliano nei secoli XIV e XV, Bologna, Zanichelli, 1910. 3) Così il francese Ferdinando Bechal'd (vedi più avanti). . 38 N oUzie degli Archi.vi eli Stato A. LodoUni . Gli archivi sto1'ici delle prov'incie 39

    nuto economico è proprio quello che non ha invece complicatissima , ed appena vi si può « Assurement - scrive il Regnault l), apprez­ stesso tema. La deputazione elettiva era più alcuna voce nella provincia moderna. tener dietro nelle pur chiare pagine di Maurizio zatissimo autore fiorito intorno al 1860 - dans o meno ovunque un correttivo al potere cen­ Un altro fenomeno talvolta non osservato V authier, Il governo locale dell' Inghilterra 2) . Ro­ un temps OÙ la France était moins une nation, trale, ma quasi ovunque le Provincie erano ben ' nell'esame di queste nostre origini: l'urto, cioè, dolfo Gneist, che fu quasi lo scopritore del diritto qu'u:ne agglomération d'états, successivement acquis lungi dall'avere ottenuto le attribuzioni per cui tra i principi del 1789 tuttora dominanti le amministrativo inglese, cosi giudicò il governo ou conquis par la royauté, différents' d'origine, sembravano create.

    varie conenti democratiche, e il modello in­ locale, tanto celebrato dagli autori stranieri 3) : d'intércts, de lois et de coutumes, séparés par des Come è noto un errato criterio unificatore (che glese pel quale - è noto - Cavour aveva «Qui giace il punto debole dell'odiei'no svi­ barrières de douanes, pars des jalousies de localité, scontiamo oggi col sistema opposto e parados­ spiccate simpatie. Ma che cos'era, questo, se luppo dell'Inghilterra. Quanto più le classi supe­ par des mutuels abaissements ou des administra­ sale di un infelice regionalismo) e il prevalere non una confederazione, sia pure armonica, di riOl'i della società sembrano circospette nellà tions dissemblables, la constituante fit une oeuvre della burocrazia 2), inaridirono le tradizioni locali divei'se corporazioni che possedevano fr anchigie, pratica quotidiana dell'autogoverno e del reggi­ de haute sagesse en effacant meme le nom des e fecero dimenticare che l'Italia aveva avuto al immunità, privilegi, o, comunque, aspetti propri? mento parlamentare, tanto più il senno politico provinces qui constataient la diversité des races, principio e nella prima metà del secolo XIX Caratteristico, fr a esse, l'istituto aristocratico delle classi medie e delle classi lavoratrici è mais qui n'étaitent que la lettre morte de natio­ una legislazione abbastanza uniforme, il che della nobiltà feudale, riconosciuto da leggi e inferiore a quello delle classi cOl'l'i$pondenti nalités éteintes, bonne tout au plus a perpétuer non voleva dire sarda, specialmente in fatto di privilegi trasmessi come in una casta. È da del continente. Questo derivò dalla mancanza de vieilles rancunes ou des fo lles prétentions .... codici. studiare se quest' influenza britannica non si di una libera classe rurale, di una classe di per- , Sans doute, dans le mouvement centralisateur, il È però da osservare che le riforme non rispar­ sia manifestata anche nei congressi delle società manenti lavoratori della campagna, del pari fa ut fa ire la parte du mémorable travail de la miavano nemmeno il Piemonte: la legge del 1859 operaie tenutesi nel 1862 e nel 1863 l) dove che dallo sviluppo rapidamente crescente delle constituante, qui créa la division départementale ... ridusse da 50 a lO le provincie del Regno Sardo, Guerrazzi, Savi, Montanelli, Luigi Minuti ten­ grandi città e dei distretti manifatturieri, in Mais c'est s'égarer étrangement de prende des m�ntre in Lombardia ne eliminò una sola. In tarono di costituire in corpi politici le associa­ seguito al quale il senso comunale (parish mind) fa its de cil'constance pour des systèmes politiques ... Piemonte vi era poi una gerarchia territOl'iale On a fa it d'une necessité de situation un ptincipe . zioni di lavoro, in antitesi al principio anticor­ nei larghi strati della società si estinse in Una intermedia sopra la provincia: la divisione am­ ! : pOI'ativo della Rivoluzione fr ancese. Se ciò maniera della quale in Germania non si , ha organique ». ministrativa, ma di fatto semplice denomina­ avesse potuto determinare altrettante associa­ alcuna idea».- Tuttavia, se il dipartimento eta una creazione zione senza sostau'za. Comunque non fu apprez­ zioni politiche di proprietari, capìtalisti, arti­ L'Inghilterra offriva l'esempio di un lento artificiosa, non riusciva strano che fo sse affidato zato nel suo giusto valore il travaglio dei pa­ giani, ecc., tipo arti maggiori e minori' ante­ processo unitario. Occorsero secoli perchè l'ir­ ad un rappresentante dello Stato che l'aveva trioti e degli scrittori italiani, avvertito dagli Medici, o federazioni basate su elementi �tradi­ landa, il Principato di Galles e la Scozia si creato. stessi stranieri 3), perchè l'ordinamento provin­ , zionali di tipo britannico, è questione troppo dessero - dopo l'unione politica con l'Inghil­ Il sistema di dare a questo rappresentante il ciale si decidesse tra consiglio di prefettura e ardua. È comunque da ammettere che il prin­ terra - una legislazione comune con questa: concorso non di un Consiglio di prefettura o di deputazione e si stabilisse con chiarezza il chi cipio democratico puro (contro il quale si levava, dal 1172 al 1800 per la prima, dal 1282 al 1537 governo, ma una deputazione eletta da un doveva essere devoluta la tutela dei comuni, del resto, lo stesso capo della democrazia: ita­ pel secondo, dal 1602 al 1806 per la terza. consiglio provinciale, è belga. L'amministrazione promiscuamente esercitata! Vel'o è che Pincer­ liana, Mazzini) era più o meno consapevolmente ' La Francia stessa, riunita da secoli in un della provincia è affidata alla deputazione elet­ tezza sulla sorte del contenzioso amministrativo ' ripudiato. Nello spirito corporativo che serpeg­ regno unico, ebbe pure, però, per secoli, difformi tiva, presieduta dal prefetto: sembra un sistema rendeva più difficile la soluzione. In altri ter­ 'giava qua e là, nella perplessità degli elettOl'i le leggi e gli statuti e non si, reputò veramente ibrido, ma durò quasi un secolo . Vero è che mini, il nuovo Stato non seppe o non potè piemontesi, è dato riconoscere la possibilità che una finchè non ebbe eliminata tale difformità 4). facilitò la soppressione del Consiglio di prefettu­ risolvere l'antitesi dece ntramento - autonomia, la provincia italiana avrebbe potuto costituirsi Ma forse perciò il dipartimento fr ancese è una ra l'abolizione del contenzioso amministrativo. il che sal'ébb{) stato la prima pietra di uno stu­ ' come una corporazione territoriale, un vero ente creazione artificiale e moderna operata nel 1789 La legge sarda nel 23 ottobre 1859 sull'Ol'di­ pendo edificio, basato su ciò che di più vivo con­ territoriale, e non un compromesso fr a la tradizio­ quando le 32 antiche provincie divennero 83 namento provinciale e comunale mantenne sia tava la N azione. Il Prefetto avrebbe dovuto ' ne comunale nostrana e il dipartimento fr ancese. dipartimenti, cercando di cancellarne nomi e il Consiglio di prefettura (di nomina regia), sia essere l'organo di vigilanza per l'osservanza La tradizione, una delle forze più operanti memorie. Il titol� d'intendente che ebbe vigore la deputazione elettiva. Essa trovò lo stesso delle leggi e non più. in tutte le leggi che si credono riformatrici, era dal 1635 al 1789, fu mutato in quello di prefetto, ordinamento nella Lombardia austriaca e via Però i Francesi di questi tempi non esitavano in Italia mol�o semplice. Si trattava di tornare di sapore classico. Un decreto imperiale del 1811 via negli Stati annessi varianti intorno allo a sostenere che la centralizzazione � in fatale al grosso comune 'succeduto al particolarismo conferi ai dipartimenti la capaeità di possedere del Medioevo. Nello Stato modello dei moderni e una legge del 1838 ne riconobbe la personalità REGNAULT: ordinamenti, l'Inghilterra,. la tradizione era civile. 1) La provinc�, ce qu'elle est, ce qu'elle doit etre, Parigi, 1860, 2) {( Febbre burocratica» chiama questo periodo un contemporaneo, in un opuscolo del 1861 che non posso identificare meglio, Questioni amministrative e finanziarie. Vedi anche FAUSTINO SANSEVERINO, Del riordinamento l) V. NELLO ROSSELLI: l\IIazzini Il Bakounine, Torino, Bocca, 1927 (primi capitoli); e LUIGI MINUTI: Il Comune amministrativo del Regno, Milano, Pensieri, 1860. artigiano di Firenze della Fratellanza Artigiana d'It.alia, Firenze, 1911. (eap. XIII-XIX) : Luigi Minuti, rivoluzio­ 3) FERDINAND BECHARD, Municipalisme et unitarisme italiens. La monogl"afia:ottenne enorme successo, fu mario e mazziniano, dimostra quale tradizionalismo aniinasse i primi sindacati. tradotta in italiano e si accompagnò alle lunghe discussioni e polemiche sull'ordinamento del nuovo Stato. V. anche 2) In Biblioteca di Scienze politiche e amministrative diretta da Attilio Bl'Unialti (voI. nI, p. n, seconda serie, GWRGINI, G. B. La centralizzazione� i decreti di ottobre e le leggi amministrative, Firenze, 1861. La legge 1859 cito Torino, UTET, 1896). fu affidata per la sua riforma a una Commissione straordinaria istitui ta presso il Consiglio di Stato e inaugurata RODOLFO GNEIST: 983. 3) L'amministrazione e il diritto amministrativo inglese, {( Biblioteca», cit, voI. cit., p. con un magistrale discorso di L. C. FARINI. V. Rapporto e progetto della giunta , e progetto della Commissione sull'ammi­

    '"',' 4) DUPONT-WHlTE: J,'administratiQn locale en France et en Angleterre, in {( Revue des Deux Mondes», 15 aoùt 1862. nistrazione comunale, provinciale Il regionale, Torino, 1861. 40 Not'izie elegU Archiv'i eli Stato A. Loelolini - Gli et)'ch'ivi storici delle 1J 1'o'vincie 41

    contrasto con la libertà - era propria del ' scelto dal ministro dell'Intel'no per i maggiori, (press'a poco, come s'è detto, un prefetto 1) di libertà, che sembrò prògresso, ma era tanto genio latino, a differenza dell'inglese 1) . Questione dall'intendente per i minori) . Questa è la base con un potere assai vasto, da vero ({ governa­ quanto bastava a riconoscerne l'esistenza. Pro­ che è qui inutile illuminare, come lo fu inutile di partenza per l'ordinamento italiano; tore». La Provincia avrebbe avuto un'ammini­ gresso fu certo quello riguardante le provincie, allora, perchè l'opinione pubblica guidata da Un raro, o almeno dimenticato opùscolo di strazione propria formata da un corpo delibe­ cui furono concesse una rappresentanza elettiva uno scrittore quasi dimenticato, il Giorgini, Massimiliano Spinola 2) , ci porta l'eco delle rante, il Consiglio. provinciale, e da un corpo e la figura di cnte morale. un reazionario intelligente, scambiasse le più polemiche del tempo, sempre pacate ed equi­ esecutivo, la Deputazione provinciale. Si dette facoltà deliberativa al Consiglio vaste attribuzioni dei prefetti e dei sotto pre­ librate, almeno per i nostri corrotti palati. È Le attribuzioni assegnate alla Provincia erano: provinciale e il diritto di far eseguire le pro­ fetti col decentramento. Il modello di costoro evidente, nella pubblicazione, la protesta contro a) le strade, i fiumi, i canali, che non fossero prie deliberazioni a mezzo della Deputazione o del 1861 o del 1859 era quello imposto all'Italia il progressivo dilatarsi delle attribuzioni del pote­ nè comunali nè consortili; provinciale, presieduta da un membro della dal conquistatore fr ancese nel giugno del 1802: re esecutivo, intenso questo in contrapposto, più b) l'istruzione secondaria e tecnica; stessa: progresso sensibile sulla legge 1859 che, dipendenza assoluta delle municipalità dagli che al Parlamento, alla Corona, che, appena un ,c) la beneficenza, che non fo sse prerogativa sul modello fr ancese e belga, faceva convocare organi governativi locali, salvo - e qui fu dodicennio prima, era assoluta: e fu veramente ' dei comuni o dei privati; e presiedere la Deputazione dal Prefetto. tutto il progresso - ricorso al Ministro e tal­ un prodigio che meriterebbe di essere iscritto l' d) l'igiene pubblica; Ma la legislazione non riuscÌ a formulare I I volta al Consiglio di Stato. all'attivo del Re Sardo ed ormai Italiano, se la e) gli archivi, che non fossero di spettanza una chiara definizione della provincia; e se i, Il regime costituzionale fondato in Francia I monarchia potè indirizzarsi verso il sistema par­ comunale; il prefetto sembra allontanato dalla direzione Il l, dalla Carta del 1830 e in Piemonte dallo Statuto lamentare: o fu, forse, l'attrazione esercitata f) la cura e la sorveglianza d,ei boschi, delle diretta di essa, si porta con sè la tutela dei j, non fu la risultante dell'equilibrio dei poteri dall'indirizzo mazziniano-garibaldino. In , altri miniere, delle terme, nell'ambito delle leggi comuni che era essenziale alla funzione della alla Montesquieu (secondo l'eredità storica: il termini, l'ultimo Cavour, autore di una legge generali. provincia e che pure un progetto Rattazzi, I monarchico, l'aristocratico e il democratico), comunale e provinciale assai retriva, quella Lasciamo da parte la tutela sui comuni affi­ molto restrittivo, le aveva lasciato. ' ma soltan�o di due: la monarchia e la nazione. sull'ordinamento comunale, del 23 ottobre 1859, data al circondario (vice intendente, poi vice Anche la ripartizione territoriale, anzieh è I È stato poco osservato il movimento reazio­ dopo progetti del Galvagno (1850), del Pennati prefetto) e la fOl'luazione di regioni da più pro­ ispirarsi alle ragioni storiche e topografiche, nario profilato si nelle elezioni parlamentari, (1852), del Rattazzi (1855) - potrebbe passare vincie, regioni rette da un governatore civile, ricalcò la ripartizione dei dipartimenti fr ancesi provinciali e comunali del Regno Sardo del 1857 come l'intermediario fr a la resistenza regia e strettissima emanazione del Potere centrale, creati in Italia da Napoleone I, quasi per dimo­ e 1858, vera manifestazione di sfiducia vérso reazionaria e l'indirizzo liberale-parlamentare 3) . e prive di ogni facoltà elettoralistica. Vediamo strare che nessuna salda, antica e gloriosa

    le istituzioni costituzionali, movimento che certo Ma Cavour non varò neppure la sua legge, che invece parlarsi di archivi 2) come istituti auto­ tradizione moveva il legislatore. facilitò la comprensione popolare per l'alleanza fu tenuta a battesimo dal Ministero Lamar­ nomi, con attribuzioni distinte. CosÌ nella rela­ In questa soggezione alla Francia nessuno quasi personale tra il Re e l'Imperatore dei mora-Rattazzi nella parentesi dopo Villafranca, zione del Farini, Ministro dell'Interno, letta alla pose mcnte che Napoleone aveva semplice­ Francesi, Clotilde per pegno. e compostasi l'Unità (la proclamazione di Roma Commissione legislativa nell'adunanza del 13 a­ mente continuato l'opera del deprecato antico D'altra parte nel Regno Sardo la tradizione capitale d'Italia ne perfezionava le lacune), si gosto 1860 sulla nuova legge per l'ordinamento regime, cioè della Monarchia che da Luigi XI fr ancese era assai viva. Anche se Vittorio Ema� sarebbe dovuto mettere mano all'ordinamento interno. a Luigi XIV era stata la grande accentratrice, nuele I aveva soppresso - come ricordo di territoriale. È un po' difficile prevedere che cOsa Marco Minghetti, succeduto nel Ministero contro i signori feudali e i Comuni; e che le una parentesi ignominiosa - i titoli di pre­ sarebbe sgorgato dal suo talento politico, chè dell'Interno al Farini, riconvocò la Commissione leggi del 23 dicembre 1789 e 8 gennaio 1790 fetto e di prefettura, si tornò fatalmente (editto i propositi, le affermazioni, gli scritti stessi di il 28 novembre 1860, notificandolè le direttive non avevano fatto che seguire l'accentramento del 27 novembre 1847 e decreto legislativo del �n grande statista, difficilmente sono realizzati volute dal Consiglio dei Ministri, presieduto monarchico. Cambiò soltanto il metodo, crean­ 7 ottobre 1848 sulla riforma della legge comunale al di sopra dell'opportunità e delle circostanze. l dal conte di Cavour. Queste miravano ad un dosi una divisione amministrativa nuova, 'in e provinciale) all'ordinamento fr ancese, ripar­ È da credere, però, che l'ibrido prodotto della duplice dicentramento, assegnando alle pro­ dipartimenti, distretti, cantoni di comuni, con I i r l' tendosi il Regno in divisioni (regioni) con a capo , «provincia» italiana non sarebbe venuto alla vincie attribuzioni negate dalla legge citata una selva di assemblee locali, immature e impl'e­ un intendente generale e un consiglio d'inten­ luce 4). del 1859 ed accordando ai governatori ed in­ parate. Ciò aveva portato alla legge 28 pio­ denza; in provincie (intendente e consiglio pro­ Tuttavia nei susseguenti progetti Parini e tendenti più autorità, quali rappresentanti del voso dell'anno VIII, che mise a capo dei dipar­ vinciale) ; in comuni con un sindaco e un consi­ Minghetti la Provincia aveva una fisonomia ben potere centrale, illudendosi cosÌ di attuare un timenti un prefetto, a capo dei circondari (m'fon­ glio comunale (sindaco designato dal consiglio e distinta. Sarebbe stata retta da un intendente ,self government verso cui vive erano le no­ dissements) i sottoprefetti e a capo dei comuni stalgie. i mail'es o sindaci. Essa fu detta la grande carta l) V. DUPONT-WHITE, in « Revue des Deux Mondes», 15 marzo, 15 agosto, lo dicembre 1862; lo febbraio 1863, Nella provincia comparve finalmente il pre­ della centralizzazione amministrativa, e non articoli che completano il suo no to Dà la centralisation. Secondo me ha ragione però nel l'i conoscere nella «libertà » fetto, e al comune si concesse un certo margine poteva non influenzàre l'Europa e l'Italia. inglese una tradizione incoérente e limitata. Anche sull'accentramento francese molto ci sarebbe da dire. Ancora sotto Luigi XVI la Bretagna, la Borgogna, les états du Linguedoc reclamavano e ostentavano libertà per le loro opere e le loro imprese (Raccolta delle leggi municipali della Linguadoca, Parigi, ed. Albisson). 2) Saggio sulla necessità di una legge che stabilisca il decentramento amministrativo, Genova" marzo 1860. 1) Il nome di prefetto era però già apparso negli ordinamenti statali del Piemonte nel sec. XVIII, con funzioni V. anche: L, B. BORRONÌ, Dell' autonomia amministrativa dei singoli Stati d'Italia, proposta al Parlamento, soprattutto riguardanti la giustizia. Milano, agosto 1860. 2) È da notare come in coeve legislazioni estere non se ne parlasse affatto. Vedi la Collezione delle leggi comunali 3) FRANCESCO DE BLASIS (deputato), Progetto di legge organica comunale e provinciale, Torino, 1861. dei diversi Stati d'Europa pubblicate nella « Rivista dei Comuni Italiani», Torino (quasi in ogni fascicolo del­ d) LUIGI CARBONIERI, Della regione in Italia, Modena, 1861. l'annata 1862). 42 Notizie degli Archi'vi di Stato , A.. Lodolin i . Gli archivi stodci delle pl'ovincie 43

    Così la provincia italiana fu press'a poco esse, nel fatale ritorno di t'utte le cose, la ri­ porzione della maggiore superficie, era la patria come dice il Fleiner 2), cioè di poter collahorare una creazione fr ancese, che aveva preso per forma dell'avvenire che avrà bisogno di scen­ ideale del circondario. Ma, e sia detto per ana­ con i , funzionari statali. È il sistema che tro­ unità di misura e di l'accolta Ì... fiumi. dere dallo Stato al grandissimo libero Comune logia a tutti i laudatori della regione, uno dei viamo iù divcrse leggi dal 1872 al 1891 e in Oscillò fr a i ricordi storici e le sottoprefet­ (cioè piccola Provincia) senz'altre gerarchie ter­ motivi militanti a favore delle sottoprefetture particolare nella legge prussiana ' del 30 luglio ture (circondari), la cui presenza rappresentava 2). ritoriali crano le difficoltà dei mezzi di comunicazione: 1883, in cui si fa largo posto ai funzionari il compromesso fr a la grande e la piccola pro­ Se il circondario può trovare mercè come ({ Non si comprende davvero in qual modo «onorari». Il sistema fa capo alla Provincia, vincia, concentrata intorno ad un motivo topo­ c espressione geografica storica, altrettanto non potrehbe govel'nal'si .il paese lasCiando estesi che è però la nostra regione, cd è ad un tempo grafico. È inutile poi aggiungere che spesso può dirsi per le sottoprefetture, che nessuno circondari distanti uno o più giorni di cam­ ente autarchico e circoscrizione amministrativa, il concetto di provincia sconfinò in quello di rimpiange, oggi, e che furono mal tollerate mino dal capoluogo della provincia, con diffi­ nel primo aspetto con un consiglio (Provinzial­ regione o, peggio, vi si confuse. Ma il prodotto anche all'inizio. cilissimi mezzi di comunicazione che divengono rat, presieduto da un Oberpriisident); nel secondo più ibrido dell'incertezza dei concetti fu proprio {{ Scriveva la Gazzetta di Torino» del 20 impraticahili nella rigida stagione senza alcun aspetto con una reggenza o distretto dì governo la sottoprefettura. Mi piace citare da una mono­ dicembre 1863: «Sappiamo oramai che cosa rappresentante del' governo che possa acco­ (Regierungsbezirlre, presieduta da un presidente grafia del tempo 1) , in una requisitoria contro , sono le Sottoprefetture; non sono ch.e agenzie gliere le istanze e i lamenti delle popolazioni, di governo, Regierungspriisident). Segue il Cir­ il prevalere ormai avviato della burocrazia e . locali, che trasmettono al Prefetto della pro-­ esporre lo stato della puhblica opinione e stu­ colo, cittadino o rurale, riunione di comuni cit­ dell'impiegomania: «E nei capiluogo di ciI'con­ vincia le carte dei comuni. Non c'è Sottopre­ diare i mezzi per provvedere ai puhblici hiso­ tadini o rurali, il cui capo, pur essendo funzio­ dario, in quei meschinissimi centri che non fettura in cui si risolva una difficoltà , d'ammi- gni». nario statale, è però scelto fr a persone della hanno persona propria, che non costituiscono . nistrazione comunale, in cui si giudichi una Situazioni ben diverse dalle nostrc. Si ag­ circoscrizione. I sindaci dei comuni rurali si un corpo morale, qual vita conduce il sotto­ controversia. Non vogliaJ?1o adesso entrare giunga che, almeno in Piemonte, la tradizione chiamano Schù.ltze o Gemeindevol'stehel'; quelli prefetto, se non la vita accattata che gli dona nelle viscere della questione per ciò che riguarda degli «intendenti» (sottoprefetti: i prefetti cor­ dei comuni urhani, Biirgmeistel'. in carità il Capo della Provincia ? Il sottopre­ l'esistenza complessiva delle Sottoprefetture, ma , I rispondevano agli intendenti generali) era huona. La Costituzione di Weimar confermò il siste­ , I fetto non è che un agente subalterno che tra­ egli è fuor dubbio che moltissime di esse potreb­ Cert<;> migliore dei commissariati politici che, ma delle cariche onorarie, con che si pretese smette gli ordini e le decisioni del prefetto, bero essere soppresse senza alcun danno degli in Toscana, avevano preceduto i sottoprefetti 1). di risolvere il problema del funzionarismo e ritenere non potendosi come serio e impor­ affari, e con grande vantaggio dell'erario, che della lihertà,' finchè il nazionalsocialismo mutò tante l'ufficio della rettificazione delle Liste trovasi oramai in condizioni sterilissime ». Chiarita cosÌ l'origine della provincia, non radicalmente concetti e ordinamenti più assai elettorali e qualche altra ingerenza di minor N aturalmente' i periodici ufficiosi, come la possiamo dilungarci nella storia delle leggi che non abhiano fatto le leggi fasciste 27 dicem­ conto. « Rivista Amministrativa del Regno», e i com­ sull'ordinamento provinciale e comunale. bre 1928 e Testo Unico 3 marzo 1934, n. 838. « E il prefetto ? Questa suprema Autorità della mentatori più qualificati, come l'Astengo, erano Basterà ricordare - per SuppOl'l'e che le La riforma hasilare italiana resta sempre Provincia, a cuj tutto dovrebbe far capo e abili nel trovare una giustificazione alle sotto­ riforme si rispecchino negli archivi - che il quell� del 1888-1889 (Testo Unico legge comu­ che, unica, avrebbe il diritto di concen�rare prefetture, portato naturale del rigido accen­ sistema 1859-1865 durò fino al 1888, quando fu nale e provinciale del 1889, legato al nome di tutti i poteri per renderne conto al Ministro tramento negli organi di governo che impo­ tolta al prefetto la presidenza della deputa­ Crispi) . dell'Interno da cui soltanto dipende, questo neva una rete di collaboratori. periferici al pre­ zione provinciale ed a questa la tutela sui Essa si formò da tre correnti: capo supremo vede nel suo seno istesso, nella fetto. Il sindacato su tutte le deliberazioni ,minori enti autarchici, nella quale venne sosti­ a) fr ancese; Prefettura, divisa la propria Autorità con i comunali devoluto al sottoprefetto (art. 126 tuita dal nuovo organo collegiale misto di fun­ b) germanica; Consiglieri, poi trova nel Questore un funzio­ della legge 23 ottobre 1859), dava a questi zionari governativi c di elementi elettivi, cioè c) unitaria d'Italia, nella quale, oltre il nario. in molti casi affatto indipendente; questo una media di ben 40 comuni (7719 comuni dalla Giunta provinciale amministrativa di processo, che abhiamo a lungo descritto, pie­ capo supremo della Provincia, mentre esautora divisi fr a 193 circondari) . modello germanico. Era in un certo senso logico montese-italiano, confluivano: le Autorità circondariali, si riduce ad essere Dalla «Geografia» pubblicata a Milano da che dall'influenza fr ancese del 1861-65 si pas­ lO la legislazione napoletana. La restau­ poi egli stesso il capo di un Circondario! ». Sergent e Stambucchi (1861) si rileva, appunto, sasse a subire quella germanica, cosÌ efficiente razione del 1816 (ordinamenti estesi poi alla Di tali sotto prefetture o circondari se ne che l'Italia aveva 59 provincie con una media durante la prima Triplice. Non importava molto Sicilia nel 1834) divise il territorio in provincie crearono 124, un numero, in fondo, non ecces- <, di 380.972 abitanti per provincia (21.777.334 che la tradizione tedesca fosse tutt'altro che con personalità giuridica, con a capo un inten­ sivo, e nei quali, nonostante lo sdegno del abitanti in tutto). La Francia aveva 86 dipar­ liberale. Nei tempi moderni, dalle lott� e guerre dente e un consiglio d'intendenza; in distretti, buon Caviglia e la nostra ripug�anza ad ammet­ timenti con una media di 418:604 abitanti per del Settecento a quelle napoleoniche, era stata semplici circoscrizioni amministrative senza per­ tere la polverizzazione dei poteri (che non è dipartimento (36 milioni in totale). L'Italia adottata una ferrea gerarchia con relativa sonalità, con a capo un sottointendente; in decentramento) noi po�remmo ritrovare le 124, aveva 193 circondari, ma 134 sottoprefetture; inflessihile tutela sulle amministrazioni locali, comuni, con un sindaco nominato dal l'e o {{ picçole regioni» nàturali d'Italia ' e basare su la Francia 357. La Francia, anche fatta la pro- e solo con l'Ottocento si cominciò ad elevare dall'intendente. i sudditi alla dignità di cittadini con una volon­ 20 La legislazione pontificia: delegazioni 1) CARLO CAVIGLIA, Progetto di ri forma del Ministero dell' Interno e dell' Ammini,strazione provinciale del tà propria e capaci di esercitare puhhlici uffici, o provincie, governi o comuni. Reggevano le Regno d'Italia, Voltel'1'a, 1864, 2) Mi sia consentito rimandare ad un mio vecchio articolo sulla tesi qui accennata : Le autonomie locali, in 1) «Rivista dei comuni italiani », 1863, pago 339. « Rassegna dei Comuni Italiani}) Roma, nov. 1923. , 2) Principes senéraux du droit administratif allemanel, Parigi, Delegrave, 1933. 44 - Not'iz-ie degU A1'oldvi di Stato,

    prime i delegati pontifici assistiti da congre­ Al 1860, cioè quando si passa dalle pluralità gazioni governative e consigli provinciali. Reg­ degli Stati allo Stato unitario. Ma abbiamo ARCHIVI STORICI MODERNI gevano i secondi i governatori. I comuni erano anche illustrato i motivi per cui non sempre l'etti da gonfalonieri: l'elemento elettorale degli si troveranno archivi cosÌ remoti nelle sedi abbienti aveva larga parte nelle nomine. provinciali: un'altra linea divisoria potrebbe N oi intendiamo éhiamare archivi storici mo­ a quegli organi preposti a bella posta alla difesa 3° La legi�lazione toscana. Divisione in quindi essere posta alla riforma del 1889. Di derni quegli archivi o l'accolte di scritture e storica, giuridica e culturale della N azione, governi, vicariati, podesterie. Nel 1848 il Gran­ là dal 1889 avremo i risultati di un lungo mol­ carteggi, che, nell'accavallarsi tumultuoso dei nella gelosa custodia e comel'vazione del ma­ ducato fu il primo a ripristinare i titoli di pre­ teplice travaglio. Di qua vedremo la storia di più recenti avvenimenti, prive o no d'interesse teriale che a questo fine deve servire. fetto (a capo dei compartimenti) e di sotto­ numerose dforme e riformette, ma tutte ten­ giuridico, amministrativo, contabile, privato o SuoI dirsi spesso che il giudizio spetta alla prefetto (a capo dei circondari). Il prefetto denti a costituire una «provincia» moderna pubblico, però agli effetti storici, politici e cul­ Storia. Ciò perchè vi sono fatti che la passione era assistito da un consiglio di prefettura. Il che abbia compiti e funzioni sue proprie, hat­ turali, possono assumere, sifl oggi che in un politica o di parte potrebbe oggi soffocare, capo del comune si chiamava gonfaloniere. tezzate più o meno di lihertà; ma il cui ordi­ avvenire prossimo o remoto, un carattere di oscurare, travisare, ma che, fr a cento o minor 4° Legislazione lombardo - veneta, par­ namento dovrehbe avviare a risolv!"re quello speciale importanza per ricostruire la storia numero di anni, potrehbero essere ' riveduti e mense e modenese, In sostanza ripeteva l'ordi­ che secondo noi sarà il maggior problema del obiettiva degli avvenimenti della prima metà giudicati sotto una più chiara luce, e quindi namento fr ancese, chiamando i prefetti regi nuovo secolo: fondere la capacità del lihero del secolo ventesimo. Questa apparente con­ ricercati con interesse maggiore che non ·oggi. delegati, commissari distrettuali i capi dei cittadino a intendere e volere con un ente ter­ tradizione nelle parole« archivi storici.moderni», Inoltre lo storico vero non si lascia allucinare distretti, podestà i capi dei comuni, sostituiti' ritoriale che tale capacità non renda una fin­ viene giustificata dal fatto che uomini e cose, da pregiudizi o interessi di parte, ma giudica però nei più piccoli da una delegazione di tre zione. per quanto recenti e tuttora vivi nella nostra e sentenzia alla luce di fatti documentati. Ora, membri. Ora gli archivi mostrano ai legislatori e agli mente e nelle nostre carni, già si può dire che se questi documenti oggi vengono trascurati, studiosi il fr utto più prezioso della vita: l'espe­ sono passati alla storia per il vertiginoso succe­ manomessi, o peggio, lasciati dispersi, distrutti ; È questo il quadro che si presenta dinanzi rienza. I dersi di altri avvenimenti. per incomprensione del loro valore intrin�eco, t all'arc)1ivista che voglia costruire o ricostruire, ARMANDO LODOLINI Dovere dello storico è raccogliere, riunire o per passione di parte, lo storico non troverà o ordinare un archivio provinciale. e collocare in luogo quanto mai sicuro, tutto materiale sufficiente per pronunciarsi, dovrà Prendiamo ancora una volta l'esempio fr an- ciò che può formare materia di documentazione lavorare per induzione o per fantasia: si regi­ cese. p vivente, fedele e sicura di quello che è successo strerà un vuoto nella storia di quel popolo, In Francia non esistono archivi « rovin­ attorno a noi, nelle nostre terre, nella Patria, comune o famiglia, che, se anche giustificato, archives départementa­ ciali». Sotto il titolo di in tutto - il mondo, durante questo succedersi perchè oggi creduto un fatto non degno di les si comprendono quelli delle prefetture e di fatti spettacolosi, che hanno quasi sconvolto essere rievocato e di passare alla Stoda, le sottoprefetture, in riscontro a quelli coqunali l'umanità, distrutto e messo a soqquadro future - generazioni potrebbero reclamarci, e ed ospitalieri (Legge 5 hrumaio anno V, 2-6 E' lecito auspicare che, considerando la presente ulla imperi, regni, regimi, popolazioni intere, creato ne avrebbero il diritto, poichè spetta ad esse ottobre 1796) 1). nota generale introduttiva, illustrante, Hcondo la bllona come un caos nella natura e nelle idee, con la il diritto di giudicarci e poter giudicare con Da notare che, anche nelle leggi successive, norma archivistica, la {( magistratura », si audi la storia . lontana speranza di un nuovo ordine sociale, piena serenità quanto è accaduto attorno a noi. delle provincie dei singoli Stati italiani, specie in rela­ l'anno 1790 segna la grande divisione tra un o magari col timore di una completa distru­ Sono i popoli selvaggi che non lasciano trac­ - zione al fo rmarsi dei relativi archivi. gruppo di archivi e l'altro. zione dell'umanità. cie scritte del loro oscuro passato; è la plebe 4. L. Dove pOl'l'emo questa divisione negli archivi Checchè accada, lo storico non può, non deve della Subul'l'a, che distrugge, incenerisce, in italiani ? rimanere assente: egli deve l'accogliere quanto un impeto di cieco furore e odio, le scritture più materiale può per sottoporlo domani al che possono denunciare i suoi crimini. Un giudizio severo della Storia. La presente gene­ popolo civile ed educato non ha vergogna di 1) Per la storia dell'istituto, vedi GABl\�EL RICIIOU, Traitè thèorique ct pratique des archives publiques, Parigi, razione, con i turbinosi avvenimenti mondiali mostrarsi quale esso è, o è stato, anche nei Dupont, 1883. ' di cosÌ breve periodo, potrebbe dirsi che ha _ periodi più oscuri della sua storia, e questo è vissuto tre secoli di storia delle passate gene­ un popolo che avanza' e progredisce, perchè la razioni. E quindi immenso deve supporsi il documentazione di un supposto periodo umi­ materiale documentario da l'accogliere e eusto­ liante della sua storia, gli serve come esperien za dire gelosamente. ed insegnamento per non ricadere nei precedenti Ma non è soltanto lo storico, libero e privato errori o sventure, che lo hanno colpito. cittadino, che dovrehbe farsi parte diligente in Ma poi, per noi italiani, che abbiamo dolo­ questo lavoro di raccolta per la ricostruzione rosamente vissuto, 01' ora, la nostra passione ; i! storica e obiettiva degli avvenimenti, che e quella che è stata la nostra tragedia, quale domani dovranno fare i nostri figli; ma questo sarà mai qùesta vergogna, o periodo umiliante, dovere spetta espressamente allo Stato, ossia di cui noi dovremmo distruggere financo le , , I

    46 N oH?J'ie degli, Arohivi, di Stato· G. Ral1tacciotU - Arch1vi storici mode1'ni, 47

    vestIgIa e il ricordo ? Forse il ventennio fasci­ Ed è materiale questo, che uno storico oggi, o Istituti e studiosi privati, noi ci permettiamo canza quasi assoluta di documentazione per sta, la . rivoluzione, quel partito, che Benedetto a nome della civiltà e della dignità d'Italia e alcuni rilievi. carta scritta, s'è dovuto far uso della prova Croce, ha definito «un movimento in preva­ dei diritti della Storia, esige che venga l'ac­ l° Gli Archivi e gli Archivisti, che si pre­ testimoniale.» Sta il fatto che la fonte testimo­ lenza di avventurieri politici e dissennati na­ colto, custodito e conseI'vato, e mai distrutto suppone dovrebbero essere i primi ad essere niale diretta ha acquistato un'importanza fon­ zionalisti»? Ma, anche se esso non avesse o fatto oggetto di mercimonio straniero. presenti in questi studi e lavori per la l'accolta, damentale nella « Storiografia Contemporanea». lasciato alcuna traccia di bene o di ricostru­ Ad esso si aggiungono i preziosi Archivi di ricerca e sequestri di materiale storico d'inte­ (pag. 148, op. cit). zione, ma fatto tutto ' male, con un ricordo Casa Savoia, i carteggi dei Comitati di Libe­ resse nazionale, sembrano essere stati pratica­ 4° Fra gl'Istituti che, in Italia e fuori, si suo passaggio per il disastro razione N azionale, i carteggi militari d'ogni tristissimo del camente assenti. Difatti il Vaccarino afferma sono dedicati alle ricerche e alla l'accolta delle avrebbe precipitato un'intera nazione, provenienza e specie, che devono e possono in cui nella sua relazione, che iI terreno dei metodi e fonti della seconda guerra mondiale, il dotto popolo civile, vittime o attori di que­ spiegare meglio la tragedia d'Italia e anche noi, delle ricerche condotte in Italia, è stato prepa­ Vaccarino pone in speciale rilievo la « Biblio­ immane tragedia, dobbiamo fr eddamente quella del mondo inter'o . Ancora: noi oggi sta rato dall'« Istituto Nazionale per la Storia teca di Documentazione Intel'llazionale Con­ nte conservare e custodire la poco sappiamo dei carteggi dei gerarchi fascisti, e dignitosame del Movimento di Liberazione e da liberi stu­ temporanea di Parigi», diretta da F. Debyser di quanto è potuto acca­ che si sono succeduti per un ventennio nel documentazione diosi», (pag. 150, op. cit.) e 1'« Istituto Reale degli Affari Intel'llazionali d nostri figli, e chi verrà dopo di noi, govel'110 d'Italia, poco sappiamo di tutto quello ere. I 2° Questa afl'annosa ricerca e l'accolta di di Londra», diretto dal Toynbee, che con le chiederebbero conto. Noi, trascurando o che può essere volato all'estero. ce ne materiale storico documentario che enti cultu­ sue «gigantesche ricerche» ha in preparazione distruggendo, per dispregio o reazione, o odio Ad Amsterdam, dal 5 al 9 settembre del rali e privati studiosi di 14 nazioni curano con per il 1952, una serie di dodici volumi di studi qualunque vestigia del suo passaggio, già lontano 1950, si tenne il « Primo Congresso di parte, tanto interesse e passione, è una chiara dimo­ e documenti" relativi al periodo 1939-1945. uomini meschini, incapaci di Storico Internazionale sulla Seconda Guerra ci mostreremmo strazione della grande importanza del valore Tutto ciò deve spingere anche l'Italia a col­ e ricordare i nostri comuni errori Mondiale all'Occidente». L'iniziativa fu dovuta comprendere storico dei nostri Archivi, gelosi depositi di laborare alle nobili iniziative, già prese dai Eppoi, fr a le opere del diffamato regime, vi all'Istituto Olandese per la Documentazione memorie nazionali. citati Istituti, affinchè il materiale di questo sono monumenti, ponti, strade, bonifiche, case di Guerra, e vi intervennero liberi studiosi Ora, quel rispetto profondo che noi oggi periodo storico non vada in alcun modo disperso che ancora mstano e che nessuno vorrà distru g­ di ben 14 nazioni. Per l'Italia, a rappresentare sentiamo per il lavoro che questi Istituti e pri­ o distrutto. gere o lasciare deperire per dispregio verso l'Istituto N azionale per la Storia del Movimento vati cittadini stanno compiendo per assicurare Però noi pensiamo, a conclusione di questo quelle che furono dette le opere del , regime, ,di Liberazione in Italia e il Comitato di Libe­ alla storia tutto cio che possa servire alla docu­ nostro discorso, che qualsiasi studio o critica perchè queste, più che opere del fascismp, sono razione N azionale del Piemonte, intervennero mentazione vivente del periodo storico da noi dell'attuale periodo storico sia prematura . e frutto dell'ingegno, del lavoro, del sacrificio il prof. Piero Pieri dell'Università di Torino vissuto, obbliga noi Archivisti, gli intellettuali non possa avere il giudizio solenne e definitivo di tutto il popolo italiano. e il dotto Giorgio Vaccarino. tutti, e più ancora lo Stato, nei suoi organi della storia. Per quanto grande sia l'abbondanza ancora biblioteche e raccolte di Dalla relazione che di detto Congresso ci dà E vi sono l'esponsabili, a sentire un eguale rispetto per del materiale da ciascuna nazione l'accolto, ati, che oggi si gettono via e non libri e stamp ' il dotto Vaccarino sulla «Rivista Storica Ita­ l'opera compiuta dalle passate generazioni nella noi oggi 'siamo troppo vicini agli avvenimenti, neppure di uno sguaI'do, per disprezzo liana», pagg. 148-152, marzo 1951, sembra si degnano costruzione dei loro archivi, che noi oggi che sentiamo vivi e palpitanti nelle nostre definiti fascisti : vi sono miscel­ o paura di essere che la raccolta della documentazione storica gelosamente dobbiamo custodire ; e insieme carni: sentimenti nazionali, se non di parte, di artenenti al periodo storico, da dell'ultima guerra sia dovuta soltanto all'ini­ nee di carte, app a sentire che, come è prezioso quel materiale , partito, d'ideologie, ecc. c'impediscono tuttora vissuto, che domani possono es­ ziativa di privati studiosi: l'Istituto suddetto nòi tristemente storico che oggi privati studiosi si dànno , cura una visuale ampia e serena. La storia di oggi è ed assumere un valore storico tale avrebbe pI:ovveduto al reperimento di ,tutte sere ricercate di raccogliere e custodire, perchè serva a ren­ troppo recente e sentita da tutti; eppoi nuovo la loro inconsulta distruzione. le fonti scritte possibili ed alla pubblicazione da rimpiangerne derci possibile una ricostruzione storica del materiale è sempre in vista e potrebbe uscir scritture, vi sono le carte della del censimento delle stesse nella sua « Rassegna Fra queste difficile e catastrofico periodo che l'Europa ha fuori a smentire o correggere quanto oggi si Salò, quelle della Segreteria Par­ Periodica», (pag. 149, op. cit.) La l'accolta della ' Repubblica di attraversato, cosÌ non è meno prezioso l'im­ vorrebbe affermare con tanta sic:urezza, sia olini, il carteggio di famiglia, documentazione officiale dei 'soli Archivi del ticolare di Muss menso materiale storico, che governi, istitu­ pure con onestà e nobiltà d'intenti. altri uomini politici, le carte del Pentagono Statunitense ammonta già a 17 mila quello di zioni e privati cittadini hanno accumulato nei Raccogliamo ancora, quanto più materiale è cimeli della Mostra della tonnellate di materiale storico ! La Commissione partito fascista, i secoli a testimonianza della loro vita, delle possibile, costruiamo questi nuovi Archivi, (divise, armi, decorazioni, per la Storia dell'Occupazione e la Liberazione rivoluzione fascista loro lotte e del loro progresso. ben solidi e sicuri, e lasciamo delicatamente che nti, ricordi, ecc.), di cui bandiere, arredame della Francia, presieduta (oltre che dal Ministro 30 Dalle risultanze del Congresso Storico altri, ossia lo storico futuro" possa tranquilla­ anni, non soltanto le future genera- per l'Educazione Nazionale) da Pierre Caron fr a cento suaccennato si deduce .che nella documenta­ mente studiare ed esaminare tutto quel materiale e da Georges Lefèvre, ha l'accolto 2000 testi­ zioni d'Italia, ma il 'mondo civile potrebbero zione storica si può seguire un metodo ' misto storico da noi raccolto, custodito ed ordinato, monianze, corredate da documentazione. l'improverarci la distruzione. d'indagine, quando manchino le prove scritte, con una visuale più ampia e serena, che noi oggi Tutto ciò non per esaltare alcun ricordo del 'l' anto ansioso interessamento per la ricerca storiche e giuridiche, del fatto avvenuto; e cioè, non abbiamo, nè possiamo avere. passato con tutti i suoi errori e colpe, ma per e l'accolta del materiale storico dell'ultima ' parte di essa può essere fondata anche sulle Tale è oggi il dovere dello Stato, degli storici un maggior orientamento storico, per un giudizio guerra, da parte di altre nazioni, non può la­ testimonianza dirette, che hanno servito alla c dell' Archivista di Stato in particolare. sereno sui fatti o nefasti di questo periodo sciarci indifferenti. A prescindere da quanto 'raccolta del materiale storico. «Ciò è stato ne- critico della nostra storia. possono aver fatto al riguardo l'Italia ufficiale, cessario, scrive il V accarino, dove per la man- GAETANO RAMACCIOTTI E. LodoUni - r[7cndCMJC cconomico-ghtrid'ico-sociali ccc. 49

    Quest'ultima disposizione fu poi meglio pre: L'alunnato era ridotto ad un anno solo, di cui cisata dal R. D. 4 luglio 1880, n. 5545, il quale sei mesi gratuiti ; per gli altri sei «poteva» (<<_ considerato che llell'Istituto di studi superiori essere corrisposta all'alunno una retribuzione. TENDENZE ECONO_MICO - GIURIDICO - SOCIALI NEGLI STUDI pratici e di perfezionamento in Firenze si è Modifica importante: fu ripristinato il concorso istituito un corso .completo triennale dì paleo­ per la nomina ad alunno. STORICI PER LA PREP ARAZIONE ARCHIVISTICA grafia e critica diplomatica» con gli insegna­ Le materie d'esame per l'ammissione allo menti 1) riçhiesti dal Consiglio per gli Archivi) alunnato di prima categoria erano pl'ess'a poco - stabiliva che coloro i quali avevano conseguito le stesse del 1875 : ma lo scritto di latino Giovanni Vittani, nella prolusione ai corsi ai dati ricavabili dai handi dei concorsi per il diploma finale del corso di Firenze potessero consisteva in una versione dal latino in ita­ della Scuola di paleografia e dottrina archivi­ l'ammissione alla carriera archivistica, dal 1870 essere nominati alunni, senza esami, « in qua­ liano (anzichè dall'italiano in latino), e, nello stica dell'Archivio di Stato di Milano per l'anno ai giorni nostri; dati la cui analisi costituisce lunque Archivio di Stato del Regno, ed otte­ orale, erano aggiunte « nozioni di diritto ammi­ 1916-1917 1) riproponeva il noto quesito circa il necessario presupposto per l'impostazione nere in esso, per merito di concorrenza degli nistrativo»: appare qui per la prima volta il reclutamento del personale degli Archivi di dell' argomento. alunni che si trovano già - addetti all'Archivio questa materia, destinata ad assumere un posto Stato, con un dilemma che, pur nell'enun­ Dopo la soppressione della DirezioU:e Generale medesimo, posti di sotto-archivista di ultima sempre più importànte nei concorsi archivistici. ciazione di cinque diverse soluzioni, poteva degli Archivi del Regno (R.D. 11 dicembre 1870, classe, ancorchè non abbiano l'aggiunto il Di non grande rilievo sono le variazioni sostanzialmente ridursi ad una sola domanda: _ n. 6133), il R. D. 27 maggio 1875, n. 2552, biennio di gratuito servizio». degli anni successivi: l'avviso di concorso per laurea in lettere, o laurea in giurisprudenza? regolò, come è noto, l'Amministrazione archi­ Un anno più tardi, il R. D. 7 agosto 1881, l'ammissione di otto alunni di la categoria Oggi il quesito va formulato in forma sensi­ vistica accentrando tutti gli Archivi di Stato n. 388 poneva l'esame (vertente sulle stesse del 14 maggio 1903, ha, per il latino, due ver­ hilm(mte diversa, per un duplice ordine di alle dipendenze del Ministero dell'Interno. materie) al termine del biennio di alunnato. sioni: italiano-latino e latino-italiano; mentre ragioni: il mutare degli ordinamenti universi­ Lo stesso Decreto stabiliva la ripartizione Alunni non si diventava più in seguito ad un la traduzione in italiano non è più dal « fr ancese tari, da un lato (per cui le materie per la laurea del personale in due categorie. Per l'ammissione pubblico concorso, ma, - senza esame, «sulla o spagnolo o tedesco secondo i hisogni dello in lettere od in legge del 1951 non sono le stesse sia all'una che all'altra OCCOl'l'eva aver svolto proposta dei Soprintendenti» 2) . Erano man­ Archivio », ma, sempre da una delle tre lingue del 1916); ed il mutare degli indirizzi storio­ 1'« alunnato», prestando servizio gratuito per tenute le due categorie, con licenza liceale per suddette (non è ancora ammesso l'inglese), grafici, nonchè in parte dei criteri di utilizza­ almeno due anni. Alunni si diventava in seguito la prima e ginnasiale per la seconda. «a scelta del candidato» (il concorso è ora zione dei fondi archivistici, del contenuto dcgli ad un esame, ' per partecipare al quale erano Il R. D. 21 settembrc 1896, n. 478, sul nuovo nazionale, e non più per singoli archivi). L'av­ archivi (per la parte più recente), ed; 'infine, richieste la licenza liceale per la prima cate­ ordinamento degli impiegati dell' amministra­ viso di concorso del lO agosto 1907 è uguale a delle cognizioni conseguentemente richieste dal­ goria e la licenza ginnasiale per la seconda zione degli Archivi di Stato, recò profonde quello del 1903. l' Amministrazione archivistica agli aspiranti (art. 25). innovazioni. Il R. D. 7 settembre 1910, n. 682, riduce a quella professione, dall'altro. Le materie di esame per la prima categoria N on più due, ma tre categorie: per la prima l'alunnato a soli sei mesi, con eventuale retri­ '. Il Vittani, nel proporsi il quesito, si riferiva erano le seguenti: era richiesta la laurea (in giurisprudenza od in huzione. soprattutto alle materie che egli dichiarava di scritto: 1) narrazione in lingua italiana di lettere; oppure il diploma di «paleografia e Con D. M. 16 dicembre 1910 (concorso per ritenere necessario che gli aspiranti archivisti un avvenimento storico; 2) traduzione in lingua scienze ausiliari della storia» di Firenze)- e per l'ammissione di lO alunni di prima categoria) possedessero già in buona parte « all'inizio della · latina di un brano di scrittura classica italiana; la seconda la licenza liceale 3) . si ha una nuova, importante modifica: fr a le preparazione specifica» 2), cioè prima di intra­ 3) traduzione in lingua italiana di un brano di prendere la preparazione specializzata, archi­ scrittura classica francese o spagnola, o tedesca, ­ l) E cioè: ].0 vistico-paleografica. A questo stesso gruppo di secondo i bisogni dell'Archivio (per il quale anno: paleografia latina, lettere latine, lettere greche, storia antica, geografia, dottrina archivistica si concorreva); e bibliografica; 20 anno: diplomatica, istituzioni ' politiche e diritto medievale, storia italiana, lettere greche, lettere materie e nozioni limiteremo il presente esame. latine, paleografia greca; 3° anno: istituzioni orale: l) politiche e diritto medievale, archeologia medievale, paleogr. greca Abbiamo detto che quanto era esatto 35 anni ,storia politica, civile, letteraria, (cfr. il cito R. D. 4 luglio 1880). or sono, quando, ciòè, il Vittani scriveva, non artistica d'Italia, della caduta dell'Impero Ro­ 2) Gli aspetti negativi di questo sistema furono rilevati, fra gli altri, dall'ono Fortunato, che il 13 aprile 1888 lo è più del tutto oggi. mano sino a noi; 2) nozioni di diritto romano, cosÌ si esprimeva alla Camera: «Ora, per effetto del decreto del 7 agosto 1881, che abrogò l'art. 25 del decreto Seguiamo, per determinare le variazioni accen­ canonico, feudale e municipale. 27 maggio 1875, cotesto esame non precede, si noti, ma segue l'alunnato gratuito di due anni. «Si entra, quindi, senza esame di sorta, e si entra, sempre che una vacanza vi sia, pelO mero arbitrio e puro nate, una fonte di grande interesse e di assoluta Aggiungeva l'art. 26 del Decreto n. 2552: beneplacito del soprintend nte, il quale non altro obbligo ha, n.ella scelta, se non quello di ammettere in servizio «coloro che fossero approvati nell'esame finale � obbiettività, costituita dall'elenco ufficiale delle giovani, che abbiano la licenza liceale, la sola ed unica licenza liceale: quando, per tutti gli altri posti delle ammi­ nozioni richieste in diversi periodi dall'Ammi­ di un corso compiuto di paleografia e critica nistrazioni dello Stato, e posti di molta minore importanza, occorre, sempre o ovunque, la laurea! Trascoi'si nisU'azione agli aspir anti-archivisti, prima dello diplomatica presso qualche Università o istituto due anni, si sostiene l'esame, e si è alunni a pagamento. È un esame da burla, già si intende; un esame, che si riduce E, inizio della preparazione tecnica nelle scuole superiore di studi, potranno essere nominati ad una traduziollcella dal latino, e ad un po' di storia, la solita storia del nostro Paravia. d'altra parte, non può non essere cosi. Chi, volete, infatti, che mandi via un giovane, che, dietro invito, ha prestato servizio gratuita­ degli Archivi. Vogliamo alludere, precisamente, alunni senza esame ». mente per due anni ?». 3) Il nuovo ruolo era formato da 124 impiegati di la categoria (laureati); da 84 di 2a categoria (con la pubblicata nell'«Annuario .del R. Archivio di Stato in Milano » de1 l917, 1) La fo rmazione dell' archivista, licenza liceale) e da 16 di 3a categoria; vi erano inoltre 66 elementi del «personale d'ordine» (subalterni ). Più pp. 77-102. tardi le categorie furono, com'è noto, ridotte a due sole. 2) Op . cit., p. 93. ;( - Noti.i.

    materie dell'esame scritto viene compresa la 20 luglio 1931, si toma al programma del 1910 diritto corporativo passa quindi, come appare Nel 1939 (concorso a 6 posti, D. M. lO otto­ storia del diritto italiano. La «narrazione in e del 1914: esame scritto di storia del diritto dalla stessa formulazione del programma qui bre) dalle lingue straniere è tolto l'inglese, e lingua italiana di un avvenimento storico» italiano, esame orale di diritto costituzionale riportata, dalle materie di cui si chiedono sem­ la traduzione scritta è dal fr ancese, o tedesco, diventa, anche nello scritto, «storia politica, e amministrativo, niente fr ancese obbligatorio. plici «nozioni» alle materie di cui è richiesta o spagnolo; col D. M. 7 luglio 1941 (concorso d . civile, letteraria e artistica d'Italia dalla caduta Al programma el 1910 e 1914 si aggiungono la completa conoscenza). a 15 posti) si torna però alla scelta fr a quattro dell' Impero Romano ai giorni nostri». La inoltre ora - 1931 -, due nuove prove orali: Pl'essochè uguale è il programma del concorso lingue. Nessun'altra variazione si ha con questi versione latina è di nuovo ridotta ad una sola quelle di «nozioni di diritto corporativo» e a 6 posti handito con D. M. 7 novemhre 1936; concorsi. (dal latino all'italiano), mentre per la lingua di «nozioni sull'ammintstrazione e contabilità solo le «nozioni di statistica» dell'esamé orale Fondamentale è viceversa il mutamento ap­ straniera la traduzione è «dall'italiano in generale dello Stato». si precisano in «nozioni di statistica teorica portato dal R. D. 2 gemulio 1942, n. 361 (eh. fr ancese, spagnolo o tedesco, a scelta del can­ Altrettanto dicasi per il concorso (esterno) (generalità, dati statistici, metodi statistici, leggi anche il concorso a 9 posti bandito con D. M. didato». Nell'orale non troviamo più semplici bandito pochi mesi più tardi, con decreto 21 statistiche) ed applicata (statistica della popo­ 7 gennaio 1943.). Il diritto amministrativo, co­ «nozioni di diritto amministrativo », ma un ottobre 1931. lazione e demografica, statistiche economiche) )}; stituzionale e corporativo viene compreso anche esame di « diritto costituzionale e amministra­ Il programma d'esame del concorsO a lO anche qui si tratta di una formulazione desti­ fr a le prove scritte; la lingua straniera invece è tivo italiano». Identico èil concorso bandito posti bandito con D. M. 2 gennaio 1934 si nata a rimanere identica nei successivi bandi. tolta dagli scritti e passa al solo orale; per la i con D. M. 18 aprile 1914 1) . , arricchisce ulteriormente, all'orale, di « nozioni Da notare che, in armonia con i nuovi ordi­ prova (scritta e orale) di storia del diritto ita­ Dopo il passaggio in la categoria di 21 fun­ di statistica». Da qui in avanti, inoltre, è pre­ namenti universitari e parallelamente allo svi­ liano, si precisa <� con particolare riferimento I zionari della 2a forniti del prescritto titolo di cisato che le prove di latino e di lingua straniera luppo assunto dalle discipline storico-ammini­ al diritto puhblico»; all'orale, infine, è intro­ I studio (laurea) e del diploma di paleografia, av­ sono soltanto scritte. strative, le lauree per l'ammissione al concorso dotto l'esamè di economia corporativa. Il I venuto senza concorso, in base alla disposizione Nel concorso a 7 posti handito con D. M. sono ora tre, essendosi aggiunta a giurispru­ programma per il concorso archivistico risulta dell'art. 6 del R.D.L. 7 marzo 1920, n. 277 2), 7 gennaio 1935 scompare definitivamente, sia denza ed a lettere la laurea in scienze politiche pertanto il seguente :' scritto : 1) storia d'Italia, ' si ha nel 1926 (D. M. 15 settembre), un con­ nello scritto che nell'orale, la dizione «storia 1)., ' ed amministrative dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente i corso interno con i seguenti esami: a) scritto: l) politica, civile, letteraria e artistica» d'Italia, Con il concorso a 4 posti banditò con D. M. ai nostri giorni ; 2) diritto amministrativo, I narrazione in lingua italiana di un avvenimento sostituita da quella di «storia d'Italia dalla 31 ottohre 1937 si torna a quattro prove scritte: costituzionale e corporativo; 3) storia, del diritto I storico; 2) traduzione dal latino in italiano; 3) caduta dell'Impero romano d'Occidente ai no­ è cioè soppressa la traduzione dal fr ancese, italiano, con particolare riferimento al diritto traduzione dall'italiano in fr ancese, od in spa­ stri giorni». Altre importanti modifiche: gli introdotta due anni prima, e la prova di lingua pubblico; 4) traduzione dal latino in italiano; gnolo od in tedesco; b) orale: l) storia civile scritti salgono a cinque, in quanto aumentano straniera è resa unica, dal fr ancese, o dallo orale: le materie delle prove scritte, ed inoltre: d'Italia dalla caduta dell'Impero romano; 2) a due le prove di lingue: una traduzione dal inglese, o dal tedesco, o dallo spagnolo, in ita­ 1) nozioni di archivistica con particolare ri­ latino; 3) fr ancese; 4) nozioni di diritto ammi­ fr ancese (che diventa quindi lingua ohbliga­ liano. Le quattro lingue vengono messe nuova­ guardo alla legislazione archivistica odierna ; nistrativo; 5) nozioni di diritto romano, car-0nico toria, come nel 1926, ma anche stavolta solo mente su un piede di parità. All'orale troviamo, 2) economia , corporativa; 3) nozioni sull'am­ feudale e municipale. Si ha cioè l' abolizione per hrevissimo tempo) ed una dall'inglese, o per la prima volta, «nozioni di archivistica, ministrazione e contabilità generale dello dell'esame, tanto scritto che orale, di storia spagnolo, o tedescQ: è questa la prima volta con particolare riguardo alla legislazione archi­ Stato, nonchè di statistica teorica (g�neralità, del diritto italiano, mentre ' il programma dello che l'inglese è compreso fr a le lingue ammesse vistica ' odierna». ' leggi, met�di e ' dati statistici) ed applicata civile: per il concorso archivistico. All'orale, inoltre, esame di storia prevede solo la storia Il D. M. 19 ottohre 1938 (cosÌ come i succes­ (statistica della poljolazione e demografica, non più cioè quella artistica e letteraria. Si invece di «diritto costituzionale e ammini­ sivi) prevede cinque diverse lauree per l'ammis­ statistiche economiche) ; 4) lingua straniera a ' noti inoltre, per le lingue, il fr ancese obbliga­ strativo» e di «nozioni di diritto romano, sione ad un nuovo concorso a 3 posti: giurispru­ scelta del candidato (conversazione e tradu­ torio nell'orale. Sempre all'orale non vi è più canonico, feudale, municipale e corporativo» denza, lettere, scienze politiche e amministra­ zione a vista di un hrano dal fr ancese o inglese l'esame di diritto costituzionale e amministrati­ (com'era dal 1931), troviamo, più logicamente tive, filosofia, magistero. Le materie d'esame o tedesco o spagnolo) ; 5) una seconda lingua vo, ma solo di nozioni di diritto amministrativo. l'aggruppati, «diritto costituzionale, ammmI­ sono le stesse del precedente concorso. straniera (prova facoltativa). Viceversa, col concorso, pure interno, ad 8 strativo e corporativo» e «nozioni di diritto posti di archivista in prova bandito con decreto romano, canonico, feudale e municipale» (il

    1 ) In precedenza, la laurea in scienze politiche sembrava destinata quasi esclusivamente alla prepal'Rzionù

    degli aspiranti alla diplomazia. E dal « Cesare Alfieri» di Firen".:e usciva buona parte dei nostri ambasciatori 1) « I laureati 'in lettere - scrive il Vittani nel 1916 (op. cit. , p. 95) a proposito di quest'ultimo concorso ­ e ministri di carriera. , si trovarono ad esempio nel 1914 davanti al bando di un esame scritto di storia del diritto italiano e a provc L'assai più giovane faeoltà di Scienze politiche della Univel'sità di Roma (R. D. 27 marzo 1924" n. 527, e R. D.

    orali di diritto costituzionale e diritto amministrativo con nozioni di diritto romano, canonico, feudale e muni­ 4 settembre 1925, n. 1604,: ma un precedente, nell'Università di Roma, potrebbe trovarsene nella « Scuola eco' cipale; e per tutto questo cinque mesi di preparazione ! A prendel'e il p�ogramma troppo sul serio doveva essere, nomico-amministl'Rtiva» istituita dal Ministro della P.I. Francesco De Sanctis con Decreto lO dicembre 1878 e per i coscienziosi almeno, la rinuncia». (In realtà, come abbiamo detto, il bando del concorso del 1914 era uguale diretta da Angelo Messedaglia) ebbe in parte sede, per molti anni, proprio con l'Archivio di Stato di Roma, in via ' a quello del 1910). degli Astalli. Dalla stretta collaborazione tra facoltà di Scienze politiche ed Archivio di Stato nacquero anche 2 ) Uguale disposizione (passaggio senza concorso dalla seconda alla pl'ima categoria degli impiegati forniti dei parecchie pubblicazioni di rilievo (cfr.: Nicola Spano, L' Università di Roma, Roma, 1935, pp. 227-228), tra le requisiti necessari) era contenuta anche nella precedente legge 20 marzo 1911, n. 232, relativa al nuovo ruolo orga­ quali ricordiamo particolarmente, in questa sede, il testo di Archivistica di Eugenio Casanova (Siena, 1928), nato nico per gli Archivi di Stato (natul'Rlmente, limitatamente alla prima applicazione della legge stessa e per i proprio dalle lezioni da lui tenute nella Facoltà romana di Scienze politiche, dalla cattedra di archivistica la cui Boli posti eventualmente vacanti: analogo è il disposto del cito R. D. L. 7 marzo 1920, n. 277). "o ,' istituzione fu merito di Alberto de' Stefani. 52 Notizie degli Archil'i (li Stato ' liJ. l�o(loZini - 'l'CI/IZCItZO e('o Il O iii ico-gi'll1'id'ico-8oc'ÌaU ecc. 53

    I successivi concorsi, fino ai più recenti, non ed appassionato cultore della materia qual'è a) tenendo conto delle sole materie fonda- corso, della seconda lingua straniera - mate­ innovano molto rispetto a questo programma : 1) . il prof. Giorgio Cencetti mentali: ria fondamentale nelle facoltà di Scienze poli­ la dizione {{ economia corporativa» è sostituita Un metodo abbastanza oggettivo di giudizio Scienze politiche 6 materie su lO tiche, complementare nelle altre -, nè della da quella di {{ economia politica» ; ' mentre circa l'idoneità delle varie facoltà a preparare GiurisprudeJtza 4 materie su lO archivistica, materia insegnata anch'essa, in l'esame di diritto corporativo non è sosti­ gli aspiranti alla /c arriera archivistica, ci sembra Magistero 3 materie su lO passato, nella facoltà di Scienze politiche) . tuito da quello di diritto del lavoro, e viene possa essere quello di esaminare, per oglluna FilosOfiCt :' materie su lO Non sorprenda il risultato di questa indagine: soppresso. di esse, quali e quante materie fr a quelle richie­ Lettere l materia su lO quando si parla di preparazione storico-econo­ Riassumendo e riepilogando questo esaulC ste per l'esame del concorso archivistico vi mico-giuridica (e, particolarmente, pubblicistica) delle cognizioni richieste per l'ammissione alla .vengano insegnate come b) tenendo conto delle materie fondamen­ fondamentali o com­ si è già automaticamente individuata la facoltà carriera archivistica, si può dunque constatare plementari. tali è di quelle complementari: di Scienze politiche; cosÌ come parlando di come attraverso variazioni successive durante A tale quesito ri�ponde la tabella che segue: Scienze politiche 7 materie su lO preparazione storico-artistico-Ietteraria si è iden­ tre quarti di secolo, si assista alla scomparsa Giurispntdenza 6 materie su lO tificata la facoltà di Lettere, di preparazione della storia letteraria e della storia artistica, MATERIE LAUREA in : DEL Filosofia 5 materie su lO giuridica CONCORSO (specialmente se ci si riferisce al diritto GiUl"iSpru- Sciellz� soppiantate dalla storia del diritto (con parti­ AnCHIVI- Lettore FiI oso a Magistero Lettere o Magistero 3 materie su lO dCll:l.U politiche privato) quella di Giurisprudenza, di prepara­ colare riferimento a quello pubblico), dal diritto STICO � (Sia nell'una che nell'altra ipotesi, non è stato zione economica quella di Scienze economiche pubblico (costituzionale ed amministrativo) I1 tenuto conto della prova facoltativa, nel con- e commerciali, ecc. l) . dall'economia politica, cui si accompagnano Storia .... - Fonda- I Comple-I Fonda- I Fonda- archivistica, statistica e contabilità di Stato. mentale ment.(n) mentale mentale Storia d e l Fonda- - - CompIe- -- 1 ) Naturalmente,· si prescinde dall'ipotesi di concorrenti in possesso di più lauree: ad esempio, si troverebbero �i nota, cioè, un progressivo spostamento diritto it. mentale I lnentare I in ottime condizioni i concol'l'enti muniti delle due lauree in Giurisprudenza e Lettere contemporaneamente. CosÌ ' da programmi d'esame storico-artistico-letterari Diritto am- Fonda- Fonda- - - - pure si prescinde - come è già sta to detto - dalla preparazione offerta da corsi o scuole post-laurea (in a programmi storico-giuridico-economici. ministrat. luentale mentale eo- - - - particolare, dalla Scuola per Archivisti paleografi), in quanto si tratta di lauree o diplomi in più, non richiesti Diritto Fonda- Fonda- , . stituzion. mentale mentale per il concorso, per cui è nccessaria la sola laurea ed una sola laurea fI-a quelle indicate. Il COllCOl"SO archivistico,

    Latino ...• - - Fonda- Fonda- Fonda- come in generale i concorsi per tutte le Amministrazioni dello Stato, è per soli esami, e non anche per titoli. CosÌ inquadrato l'argomento, è ora lecito porsi mentale mentale mental e Per riallaciarci all'inizio della presente comunicazione, cioè al citato La formazione dell'archivista, sarà opportuno Eeonomia Fonda- Fonda- - Comple- - ricordarc la conclusione del Vittani. ' Questi, dopo aver P.JJsto il quesito che abbiamo schematizzato nel dilemma la domanda: allo stato attuale degli ordinamenti politica mentale mentale mentare «laurea in lettere o laurea in giurispl'lldenza ?», conclude per l'ammissione di entrambe; pur mostrando di prcferire Statistica .. - - - universitari e dei programmi di esame dei Comple- Fonda- quella in «lettere gruppo storico ». n�entare mentale concorsi per gli Archivi, quale facoltà universi­ Egli scrive difatti (pag. 93) che «il corso di lettere e storia oltre a fornire specifiche cognizioni, ha l'enorme Contabilità - Comple- - -- - taria è meglio in gl'ado di fornire la necessaria di Stato mentare vantaggio di procurare al giovane l'abito di un sicuro metodo di indagine chc servirebbe in parte anche a procac­ preparazione storico-economico-giuridica., agli Archivistica - (b) - - - ciarsi da sè buone nozioni di diritto, mentre il corso di Giurisprudenza non è neppure completo nella partc giuridica che occorre all'archivista». E prosegue prospettando l'opportunità di aggiungere alla «facoluì di storia», aspiranti alla carriera archivistica ? Precisiamo, Lingua stra· Comple- Fonda- I Comple- Comple- Fonda- niera mentare mentale mentare mentare mental e peI' disposizione di legge, «corsi di storia del diritto, di economia politica e di diritto amministrativo, levandone - come già accennato sopra - che qui ci I I naturalmente altri». Aggiunge ancora ' in nota: «Un avviamento è già la facoltà di scegliere fra i corsi complemen­ generale, . occupiamo soltanto della preparazione (a) Fondamentale por l'indirizzo moderno. tari alcuni di diritto; cosÌ ad esempio all'Università di Pavia troviamo per la laurea in storia e geografia consi- di quella cioè che può essel'e data da una (b) Già materia comp1cmentnre, poi soppressa. gliate, tra le altre materie, la storia del diritto romano, la storia del diritto italiano, l'economia politica, la filo­ facoltà universitaria, la quale si propone, sofia del diritto, le finanze, le istituzioni di diritto civile; il diritto romano ». naturalmente, il compito di preparare i giovani N on è certamente possibile mettere tutte Qui il Viltani parla di «facoltà di storia», di «laurea in storia e geografia», diversa dalla laurea in lettere ; attuale, che, per l'indirizzo classico, può essere conseguita anche senza aver sostenuto un solo esame di storia, nè per un settore di attività relativamente ampio le materie sullo stesso piano e farne un preciso medioevale, nè moderna (essendovi obbligatoria la sola storia greca e romana). (nessuno potrebbe pretendere da una laurea la paragone, poichè non tutte presentano la stessa D'altra parte, una «facoltà di storia» con l'aggiunta di materie giuridiche cd economiche è.,o ..una facoltà preparazione completa per la carriera archivistica importanza e la stessa difficoltà; tuttavia rite­ di scienze politiche! (Non si dimentichi però che il Vittani scriveva 35 anni or sono). o per qualunque altra carriera specializzatis­ niamo che la tabella sopra riportata possa dare Ma, anche riferendo ci alle due sole lauree (legge e lettere) cui accenna il Vittani, ci sembra più facile per sima). La preparazione tecnica, specifica, degli utili indicazioni. un laureato in legge completare la propria preparazione con la stOl"ia ed il latino (materie che ha studiato � e, si suppone, non troppo superficialmente - al liceo classico, e che ha spesso occasione di richiamare nel corso archivisti - la quale non può essere fornita Da essa si può rilevare come, dèlle dieci mate­ degli studi giuridici universitari), che per un laureato in lettere completare la propria preparazione con il diritto ,p ' che da scuole per laureati, universitarie o d'ar­ rie attualmente comprese negli esami del con­ e l'economia, di ciii ignora anche i primi rudimenti, l'impostazione, la terminologia. Non solo: ma, anche ai fini di chivio che siano - è un argomento che esula dal corso archivistico, siano comprese anche tra le una completa intelligenza della storia, ci sembrano assai utili nozioni di economia, diritto pubblico, storia del tema della presente co�unicazione, e ch� forma materie d'esame delle singole facoltà e corsi diritto, ecc. Assai opportunamente la Scuola di pcrfezionamento in storia medioevale e moderna dell'Università oggetto della relazione affidata ad un profondo di laurea : di Roma compreilde o comprendeva' cosÌ, fra le proprie materie complementari, la storia economica, l'economia p8litica, la statistica, la storia del diritto italiano, la storia e politica colonialc, ed, ora, il diritto costituzionale ed il diritto internazionale (Decreto del Presidente della Repubhlica 20 ottobre 1949, n. 991) : cioè, pur essendo la l) Mentre sel'Ìvo non ho ancora visto la relazione che sarà presentata al III Congresso nazionale archivistico Scuola annessa alla facoltà di L�ttere, gli allievi di essa possono seguire materie storiche, politiche, giuridico­ puhhlicistiche proprie di altre facoltà. italiano, che si svolgerà nel prossimo settembl'e 1951, dal prof. Cencetti; rinvio perciò, nel frattempo, al suo Con ciò si può evitare, almeno in parte, un fenomeno indirettamente denunciato anche da recenti pubblica­ Il problema dell-e Scuole d'Archivio, in «Notizie degli Al'chivi di Stato», a. VIII, n. l, Roma, gennaio-aprile 1948, zioni di metodologia. Giovanni Soranzo, ad esempio, nel suo Avviamento agli studi storici (2a ed., Milano, Marzo­ pp. 19-35. rati, 1950), dedicato sopratutto agli studenti dclle facoltà di LettN'e e Magistero, al capitolo VI (<< Norme riassun- 54 :v otizie degli Archivi eli l'Unto ro. l�odol'Ì;wi - 'l'enilonzo ooo/'MJ/J'dco-gi'Urid'ico-sooiali ecc. 55

    Ma occorre, una volta giunti a queste - con­ lavoro» che prima o poi si dovrà pur compren­ fatto l) . Soprattutto è necessario porre in rilievo Abhiamo già ricordato sopra, come l;archi­ clusioni, procedere oltre, onde tentare la formu­ dere fr a le materie insegnate nelle Università come parecchie materie, d'interesse comune vistica fosse insegnata in passato nella facoltà lazione di proposte valide anche per un non italiane 1). a tutte od a molte facoltà universitarie, vengano di Scienze politiche; vogliamo pure ricordare troppo remoto futuro. A questo punto, il campo dell'indagine perciò insegnate presso una sola, senza neppure essere come la diplomatica - altra disciplina che comprese come complementari negli oì:dini di interessa molto da vicino gli archivisti - sia È probahile che lo spostaluento dalla storia si allarga, oltre il settore degli Archivi, per in­ ' studi delle altre, oppure non vengano insegnate stata per molti anni materia delle facoltà di della letteratura e dalla storia dell'arte al diritto vestire prohlemi più dhettamente attinenti allo affatto 2). Giudsprudenza 4) . Il che appunto testimonia 2). puhblico ed all'economia politica ahhia un ordinamento universitario Ciò che non è Tutto ciò, secondo il nostro modesto avviso, come sia stata in altra epoca riconosciuta ulteriore sviluppo. Nulla di più logico, difatti, fuori di luogo, credo, dato l'ambiente di alta è un errore, in quanto alcune materie hanno l'utilità di impartire insegnamenti di archivi­ I che pensare all'introduzione, tra le materie cultura cui ho l'onore di rivolgermi. interesse troppo generale 3) perchè non dehhano stica o di diplomatica a studenti di Scienze dei concorsi archivistici, della storia economica Occorre sottolineare, in quest'ultima fase essere insegnate in molte od in tutte le fa­ politiche e di Legge: la stessa constatazione -, e, finalmente, di quella «storia sociale del della nostra indagine, alcune constatazioni di coltà. rimane ugualmente valida anche oggi, e non Non che ogni facoltà dehba avere mia catte­ solo per quelle due facoltà. I tive ed esempio di procedimento nello studio storico») trattando della «scelta del tema», deve dichiara;re (p. 195): dra di quella deteI'minata materia: basterehhe Considerazioni non molto dissimili - anche «A coloro che, iniziati questi studi, intendono intraprendere un lavoro storico, è consigliabile la scelta d'un argo­ invece, comprendere la materia (in un unico se ristrette ad un minor gruppo di facoltà - mento, sÌ, di vivo interesse, ma ben definito e bene limitato; un argomento, il cui ambito non si estenda a campi di attività sociale, a conoscere i qitali occorrono specifiche competenz9>} (sic I), ecc. E, dopo aver classificato i temi insegnamento) negli ordini degli studi di tutte potrehhero farsi anche per la statistica (già storici più comuni in quattro categorie: la biografia di un per�onaggio storico; l'esposizione di un avvenimcnto le facoltà o di quelle interessate (come avviene attualmente insegnata in quattro facoltà diverse) politico o religioso; un argomento di storia locale; «la storia d'un'istituzione politica o religiosa o sociale», già per qualche materia, che ha un unico inse­ e per la sociologia, entramhe utili ausili per per quanto riguarda questo ultimo tema afferma: «Lo studio d'un'istituzione, come sopra è detto, può presen­ gnamento comune a più facoltà). gli studi storici ed archivistici 5). tare delle difficoltà, perchè le pubbliche istituzioni, spesso anche le private, sono connesse- ad istituti giuridico-so­ ciali e quindi la loro trattazione esige specifiche competenze»: che, evidentemente, non "sarebbero possedute

    da coloro ai quali iI Soranzo si rivolge. J ) Come il lettore avrà già rilevato, c per la necessaria brevità, tutte le indicazioni si riferiscono all'Università Ma, com'è noto, negli Archivi non v'è lavoro che non si basi sulla conoscenza delle «istituzioni » e che non di Roma. richieda cognizioni sia storiche, sia giuridiche, sia, spesso, economiche, sociali ed amministrative: di qui, dunque, 2) L'archivistica era in passato insegnata nella sola facoltà di Scienze politiche - la cattedra ne er(\ tenuta la necessità di non Hmitarsi assolutamente ad una preparazione universitaria unilaterale. da Eugenio Casanova -; oggi non è insegnata in alcun:a facoltà (l'insegnamento dell'archivistica, com'è noto, 1) L'insegnamento della «_ Storia sociale del lavQro » non è nuovo in Italia. Sebbene, a quanto mi consta, non viene invece impartito in una scuola speciale per laureati: quella per Bibliotecal'i cd archivisti paleografi). sia stato finora compreso negli ordini di studi di alcuna facoltà universitaria, la cattedra di Storia socialc del Bibliografia e biblioteconomia costituiscono un insegnamento unico nella facoltà di Lettere e filosofia, quale lavoro faceva parte della «Scuola superiore per Assistenti sociali» di Roma (Scuola post-universitaria, alla quale si semplice materia complementare per UllO solo dei tre corsi di laurea (let tere, filosofia, geografia), della facoltà: accedeva con la laurea in Giurisprudenza, in, Scienze politiche od in Lettere). La cattedra stessa fu tenuta, quello in lettere. fino ana sopressione della Scuola (1943), dal prof. Armando Lodolini. Paleografia e diplomatica vengono insegnate pure nella facoltà di Lettere e filosofia, in unico insegnamento com­ 2) A questi problemi di ordinamento universitario si ricollega l'annosa questione della riforma delle facoltà di Scienze politiche, facoltà di cui abbiamo sopra rilevato l'importanza ai fini di quella preparazione storico-econo­ plementare per il solo corso di laurea in lettere (nella ricordata scuola speciale per Bibliotecari c archivisti mico-giuridica che tanto interessa gli Archivi. paleografi esistono due distinti insegnamenti, l'uno di paleografia latina, l'altro eli diplomatica, oltre ad un insegnamento el i paleografia greca e papirologia). Mi permetto rinviare, in proposito, a quanto ,ebbi occasione di scrivere altrove (Niente scienze amm�mstra­ tive nelle Università italiane ? in «Riforma Amministrativa», a. III, n. 3, Roma, aprile 1950. Cfr. anche articoli 3) La bibliografia e la biblioteconomia sono materie utili non solo allo studente di Lettere, ma anche a quello iv'i eit.). Sostenevo - secondo una tendenza piuttosto diffusa tra quanti si sono occupati dell'argomento - di Ingegneria, o di Legge, ecc. " la necessità di una tripartizione degli studi delle facoltà di Scienze politiche in tre indirizzi e corsi di laurea: La paleografia e la diplomatica sono ugualmente utili in tutte quelle facoltà nelle quali si insegnano materie politico-amministrativo (per aspiranti ad incarichi direttivi nelle amministrazioni pubbliche e private), politico storiche: dalla storia del diritto alla storia delle matematiche, dalla storia dell'arte alla stOl'ia e stili dell'archi­ _ tettura, dalla storia economica alla storia della letteratura, dalla storia della medicina alla storia della chimica e sociale (per gli aspiranti ad analoghi incarichi in enti a carattere previdenziale, assistenziale, sindacale), politico " - internazionale (per gli aspiranti alla carriera diplomatica). ulla storia delle esplorazioni geografiche. Fra gli insegnamenti delle facoltà eli Scienze politiche (in corso di riforma) mi sembrerebbe opportuno compren­ Altrettanto dicasi per l'archivistica. dere le seguenti materie di carattere storico (e solo di esse si parIa, a ragion veduta, in questa sede): storia 4) L'Annuario della R. Università di Macerata, anno scolastico 1897-98 (Macerata, 1898), dà notizia dell'isti­ romana e diritto pubblico ro.mano, storia medioevale, storia moderna, storia economica, storia del diritto tuzione, nella facoltà di Giurisprudenza, di un corso di paleo.grafia e diplomatica ({ quale complemento all'inse­ italiano, storia delle dottrine politiche, storia delle istituzioni politiche, storia delle dottrine economiche, gnamento della storia del diritto italiano». Il corso era svolto dal prof. Lodovico Zdekauer. È' inoltre specificato storia c politica coloniale, storia sociale del lavoro, storia del sindacalismo, storia dei trattati, storia della che un simile corso di diplomatica esisteva soltanto «nèlle Facoltà giuridiche delle Università ' di Bologna, di Pisa filosofia, filosofia della storia, storia e politica navale, storia del giornalismo, ecc. La maggior parte di queste e di Torino e nell'Istituto superiore di Firenze», Del resto, come ricorda il Battelli (Giulio Battelli, Lezioni di paleo­ materie erano c sono già comprese nel precedente (l'attuale) ordinamento della facoltà di " Scienze politiche. grafia, 3a ed" Città del Vaticano, 1949) le origini dell'insegnamento universitario della paleografia c della diplo­ Al gruppo delle matel'ie storiche si aggiungono, già ora, per completare il piano di studi delle facoltà di Scienze matica sono da ricercare« nelle facoltà giuridiche» (p, 14), Solo nella seconda metà del sec. XIX la paleografia e l� politiche, un gruppo. di materie giuridiche (specialmente pubblicistiche) ed un gruppo di materie economiche, diplomatica divennero ({ due discipline distinte, aventi metodi e finalità diversi, l'una avvicinandosi piuttosto oltre a materie più strettamente tecnico-politiche. alle scienze filologiche, l'altra restando connessa a quelle storico-giuridiche» (G. Battelli, op. cit., p. 16). È facile prevedere che la facoltà di Scienze politiche accentuerà sempre più la sua funzione di preparatrice Per l'estero (sempre prescindendo da scuole specializzate) mi limito ad accennare come il corso di Pflleografia di giovani destinati a servire lo Stato c la collettività in genere. Chiaro indice ne è la esistenza, già secondo e diplomatica fosse compreso fin dal 1896 fr a le materie clelIa London School of Economics and Political Science l'attuale ordinamento, fra gli hlsegnamenti di Scienze politiche, di materie giuridiche (istituzioni di diritto (cù.. : Emilio Re, Un «Semi/wrio » di scienze ausiliarie della storia a Londra, ne ({ Gli archivi italiani" » a. VI, pubblico, diritto pubblico romano, diritto costituzionale italiano e comparato) non comprese fr a le materie della fasc, 2, Roma, 1919, pp. 109-112), La {{ School» londinese, fondata come scuola privata - analogamente a quanto facoltà di Giurisprudenza, cosÌ come vi sono materie economi.che (storia delle dottrine economiche, contabilità di avvenne per iI nostro {{ Cesare Alfieri» - è poi divenuta una branca dell'Università di Londl'H. La Scuola Stato, economia eo.loniale) non compl'ese fra le materie della facoltà di Scienze economiche e commerciali. Nel­ è composta di vari «dipartimenti»; ogni «dipartimento » comprende numerose mate1'Ìe (cfr. « Rivista eli Sto1'Ìa l'uno e nell'altro caso si tratta di insegnamenti attinenti al campo del « pubblico». Valga poi per quanto riguarda economica», a. III, 1938, pp. 264 sgg,). In epoca piti recente, cito i corsi di archivistica della Facoltà di scienze altre materie ciò che diremo per tutte le facoltà in genere. sociali dell'American University di Washington (American University, Schoo1 of Socia1 Sciences and Public Affairs , Quale sintomo di un indirizzo, cito la recente istituzione, in Verona, di una scuola di storia che ha assunto Announcemgnt of courses in Record and Archives Administration, 1951-52, Washington, D, Co, s, d . pp, 7), la precisa denominazione di «Libera Scuola di Scienze storiche L. A. Muratori ad indirizzo giuridico-econoinicò­ 5) Per non appesantire eccessivamente gli ordinamenti universitari, qualche mate1'Ìa potrebbe essere insegnata sociale». La Scuola, i cui corsi sono quadriennali e che è organizzata sul tipo di una facoltà universitaria, si propone come semestrale (ciò che non sarebbe una innovazione : materie semestraIi esistono da tempo nella facoltà di il compito di formare i diplomatici, i sindacalisti, i fu nzionari amministrativi (cioè i tre compiti precisi e tradi­ Scienze statistiche, demografiche ed attuariali). zionali delle facoltà di scienze politiche) ed inoltre gli insegnanti di storia, i bibliotecari e gli archivisti. 56 N otizio degli A1'C'hici di Stato .

    Infine, va ripetuto che con ogni probabilità enti pubbliei eeonomICI, ecc.) : mentre, per si accentuerà in avvenire la tendenza cui abbia­ quanto riguarda gli archivi «storici » privati, P ARTE TERZA *) mo sopra accennato, negli studi storici e negli la vigilanza si estende su quelli di qualunque Archivi. Già ora non è facile comprendere persona fisica e giuridica privata, ente, asso­ alcuni fenomeni storici senza un'adeguata pre­ ciazione, azienda, ecc. : nuovo campo davvero GL I Al\IBASCI ATORI TOSCANI DEL PRINCIPATO (1537 -1737) parazione economico-pubblicistica: e l'archi­ 'vastissimo per l'archivistica italiana e per gli vista deve essere al corrente degli indirizzi studi storici l) . storiografici, non solo per la propria cultura, Sono problemi, questi, che vanno posti subito Il present� lavoro, nato dalla necessità di zioni numeriche le talora già lunghissime se­ ma anche per indirizzare le ricerche degli sul tappeto, anche se alcuni di essi saranno inventariare analiticamente una serie dello quenze di numeri relative ad una missione. studiosi e preparare ad essi i mezzi d'indagine. attuali forse più domani che non oggi, onde Archivio Mediceo del Principato, quella cioè Lo studioso teITà presente in via normale Per quanto riguarda poi lo sviluppo degli Ar­ non farci cogliere alla sprovvista (lo stesso delle « Istruzioni ad ambasciatori», vuole essere che i carteggi degli inviati straordinari sono, chivi, si ' è a vuto, e più si avrà, con i versa­ progressivo variare delle nozioni richieste per una guida a stretto carattere archivistico per nella maggior parte dei casi, contenuti nella menti dei prossimi decenni, un forte aumento l'ammissione alla carriera archivistica mosÙa la consultazione dei carteggi diplomatici rela­ serie del « Carteggio Universale», cosÌ come le del materiale relativamente moderno, ma ' non che ciò non accadrà, e che l'Amministrazione tivi al periodo granducale della dominazione minute delle risposte ad essi dirette si trovano, per questo meno «storico» (si pensi all'Ar­ degli Archivi di Stato è sensibile all'evoluzione medicea a Firenze, che si conservano nello di massima, nella serie a carattere generale chivio Centrale dello Stato ed agli archivi degli indirizzi culturali) . Archivio di Stato di questa città. «Minute e registri di lettere dei Granduchi e della delle amministrazioni statali periferiche italiane Escludere l'una o l'altra laurea dai concorsi Abbiamo quindi voluto compilare un elenco, Segreteria», ,con cui inizia l'Archivio Mediceo. dal 1860-70) tra il quale gran parte si rife­ archivistici ci sembra che non sia, naturalmente, . quanto più possibile completo, degli ambascia:­ Per i «residenti» nelle ' diverse sedi, le minute risce ad enti o magistrature l'ordinamento dei cosa da proporsi 2) . Una soluzione del problema tori toscani, le cui missioni si svolsero nel periodo' si ricercheranno nelle serie «legazioni» sino al dei cui atti richiede appunto specifiche cogni­ potrebbe essere invece la seguente: a seconda , predetto, che fo sse anche corredato del minimo 1670, mentre per il periodo successivo esse si zioni economiche, giuridico-pubbIicistiche e della fa coltu universitaria di provenienza dei nuovi delle notizie necessarie ad individuare il tipo troveranno riunite alle lettere dei diplomatici sociali. Per non parlare, poi, delle scritture in archivisti, aggiungere, nelle scuole incaricate di delle missioni stesse; perciò si è data una bre­ sempre nelle stesse serie. Per gli ambasciatori genere degli ultimi quattro seeoli - in parte dare ad essi la preparazione tecnica specializzata, vissima indicazione del motivo dell'ambasceria, che siano stati anche segretari dei Granduchi, di recente acquisizione dagli Archivi di Stato -, anche quelle materie di preparazione generica desunta dalle istruzioni con le quali i diplomatici sarà utile per lo studioso spogliare i carteggi che nelle quali questo tipo di materiale è assol u­ che il laureato non ha avuto modo di studiare partono, anche se queste spesso non rappre­ ad essi si riferiscono per tale loro carica e che tamente preponderante. all'universitu, perchè non comprese nel corso "� sentano che la sola occasione ufficiale di una costituiscono la serie «Carteggio dei segretari». Non solo, ma la Legge 22 dicembre 1939, di Jaurea da lui scelto. ambasceria i cui veri e riposti motivi spetta Per i titoli di residente, inviato straordinario, n. 2006, indica fra gli istituti i cui aréhivi Come debbano funzionare le scuole suddette, allo studioso individuare dal carteggio, perciò agente, dati ai diplomatici, ci siamo attenuti a sono soggetti alla vigilanza delle Soprinden­ se ve ne debba essere una sola o molte, quali con quelle indicazioni abbiamo dato per cia­ quelli risultanti dalle istruzioni e dal carreggio, denze, oltre alle provincie ed ai comuni, le materie siano necessarie alla preparazione scuna ambasceria le fonti archivistiche relative e nelle didascalie apposte all'inizio di ogni opel'e pie, le associazioni sindacali, gli istituti tecnica dell' archivista, sono interessanti ed al carteggio di ogni Ìllviato, e per poterne legazione abbiamo cercato · di notare le più di credito di diritto pubblico, gli enti parasta< , appassionanti argomenti che non rientrano nei importanti variazioni in essa succedutesi. I segnalare il maggior numero, non ci siamo ser­ , tali e tutte le persone giuridiche pubbliche in limiti che ci eravamo prefissi con la presente f viti solo della documentazione offerta dallo Le date sono state riportate ove fosse neees­ generale (che sono decine di migliaia, e tra le comunicazione, la quale costituisce l'antece­ .Archivio Mediceo, ma si è fatto ricorso a tutti sario allo stile moderno, e su di esse si baserà quali vanno poste in primo piano quelle «so­ dente del tema sulla «preparazione dell'ar­ gli altri archivi, sopratutto di famiglie, ove si la ricerca dello studioso nelle filze di istruzioni, ciali», previdenziali, assistenziali e simili, gli chivista» *). presumesse di poterne positivamente trovare. che non sono numerate all'interno della filza, ELIO LODOLINI Ciò non esclude naturalmente, che qualche ma cronologicamente r�unite. La doppia data­ 1) Già nella sua Archivistica (che è del 1928) Eugenio Casanova poneva del resto l'accento su questioni analoghe, volume di carteggio o qualche isolata istruzione zione segnata per i residenti indica la data della proprio là (p. 21) dove, trattando della «Distinzione dello archivio dagli istituti affini», scriveva che « mentre , la possa essere sfuggita nello spoglio data soprat­ istruzione di partenza e quella in cui la missione biblioteca ha un fine meramente culturale» ... . « l'archivio, invece, oltre al medesimo fine culturale, ne ha tutto la non sicura inventariazione di alcune ebbe termine. Nell'elencazione deglt stati, anzi­ uno essenzialmente giuridico, politico e sociale ». serie degli archivi di famiglie. chè seguire il metodo alfabetico usato nel Re­ 2) Piuttosto, occo1'l'erebbe meglio precisare l'elenco delle lauree stesse. Difatti, in base all'art. l del R. D. 2 gennaio 1942, n. 361, è richiesta, per l'ammissione ai concorsi di gruppo A degli Archivi di Stato, la « laurea Con la parola «carteggio», abbiamo inteso pertorium del Diplomatischen Ve1'treter alleI' conseguita presso la facoltà di giurisp1'udenza o di scienze politiche o di lettere e filosofia o di filosofia o di indifferentemente le lettere inviate e ricevute Lander, del Bittner, abbiamo preferito suddi­ magistero ». È stabilito, cioè, non quali lauree siano richieste agli aspiranti aréhivisti, ma presso quali facoltà dall'ambasciatore, mentre non vi abbiamo con" viderli secondo la distribuzione geografica e essi deblwno aver conseguito la laurea: il che è profondamente diverso. siderato le serie costituite dalle «Minute di politica nei secoli XVI - XVIII. Si può perciò accedere alla carriera archivistica con la laurea i Geografia, perchè rilasciata dalla facoltà di n , Per ogni notizia archivistica di carattere più Lettere e filosofia ; COn la laurea in Lingue, se rilasciata dalla facoltà di Magistcro, non se rilasciata da altra lettere della Segreteria e dei Granduchi» facoltà (è noto come una stessa laurea passa essere rilasciata da {acoltà diverse, a seconda degli ordinamenti dei che organicamente si trovano riunite in cia­ generale, si rimanda all'Inventario a stampa del­ corsi di laurea delle singolé università) Ancora : mentre non è ammessa per iI concorso archivistico la laurea scuna « legazione», se non nei casi in cui)ìlze l'Archivio Mediceo del Principato (Pubblicazioni . , ' in Scienze economiche e commel'ciali, potrebbe senz'altro partecipare al eoncorso Un candidato fornito proprio ' " intere si riferissero a un solo amb asciatore, degli �rchivi di Stato - VoI. I - Archivio mediceo di laurea in Scienze eeonomiche e commerciali, se rilasciata dalle due facoltà di Scienze politiche di Perugia e e ciò sopratutto per non aggravare di segnala- del Principato-inventario sommario-Roma, 1951). Milano (Università cattolica), le quali comprcndono, nel proprio ordinamento, anche un corso di laurea in Economia e commercio. MARCELLO DEL PIAZZO Si tratta di un evidente erroro del legislatore; tuttavia la lettera della legge è tassativa al riguardo e non sembra ammettere una diversa interpretazione. *) Gli articoli che seguono sono pervenuti direttamente alla redaziono e non fanno parte delle comunicazioni *) La relazione clel prof. Giorgio Cencetti su La preparazione dell'archivista è pubblicata a pp. 15 sgg. clel pre­ senle fa scicolo clella Rivista. presentate al III Congresso N azionale Archivistico di Salerno (n. cl. l'.). &

    58 NoU,,'(!ie degli Jl rch'ivi (U Stato ilI . del F'inzzo - Gli (o n'lJnscinLo'/"i :toscani 59 --�------' \ STATI ITALIANI in Med. 395, 400, a \ SOVRANI e i tI'. ili Med. 263lt; alLre del I 1550 , l'animo del ponteficc verso i franccsi, 1557 set. 20. e quello eli Francia, 1564, mago 16. Is\.r. : M.ed. 2634. mago 19, 28, giu. 27, in Med. 2634. i Istr.: Med. 326. Cart.: Med. 3277-3279. Cart.: Med. 505. \ Alessandro del Caccia, rcsidente, 1545 set. \ STATO DELLA CHIESA 1) 10-1547. htr.: Avel'ardo Mcdici, inviato al Cal'1'afa per trattare col duclI Bernardetto Minerbetti, inviato pcr trattare le questioni Mcd. 2634. , a) ROMA d'Alba, 1557 set. 5. Istr.: Med. 326. relative alla el'edità del duca di Castrovillari, 1564 Giovan Battista Ricasoli, inviato al conclave, 1549. Giovan Francesco Lottini e Bartolommeo Concino, Ing. 13. Istr.: Med. 2634. lluppl'osoutemti accroditati stabilmenle come residenti dal 1537 al 1673 ; Benedetto Buonunni, ambasciatore di complimento al inviati al conclave, 1599. Cart:: Med. 479, 3970, 3971. Francesco Rucellai, 1565 feb.-Notizia in Man. 288. COln. agenti da! 1673 a! 1737. nuovo pontcfice, Giulio III, 1550 feb. 17. Istr.: Med. Piero di Toledo, Leone Nerli, Agnolo Guicciardini, Pandolfo della Stufa, 1565. Notizia in Man. 288. 2634, Piero Capponi, Pandolfo della Stufa, Giovan Battista Giulio Ricasoli e Agnolo Guicciardini, ambasciatori di Bartolpnulleo Cavalcanti, inviato per risolvere le questioni , Filippo Nerlti, Girolmllo Guicciardini Ricasoli, ambasciatori di complimcnto al nuovo pon­ complimento al nnovo pontefice Pio V, 1565 gin. 28. delle eapitolazioni, 1530 ago. Il. 1str.: Med. 2633. Pietro Salviati,' Pietro Vettori, che dirà l'orazione, tefice Pio IV, 1559 dico 30. Istr. : Med. 326, 2634,. Istr.: Med. 2634. Cart.: Med. 522. Luigi Ridolfi e Giovanni Corsi, ambasciatori di obbe­ ambasciatori di obbedienza al pontcfice, 1550 apI'. 21. Notizia in Tratte, Intr. 86. Carteggio di Pandolfo della Pier Antonio Bardi, inviato straOl'dinario del principc dienza al nuovo pontefice Paolo III, 1534. Istr.: Med. 2633; Signori, Leg. c Comm. - EIez. istr. Stufa, in Med. 484. Francesco per avvisare il pontefice del suo ritorno dalla Alessandro Strozzi, Matteo Niceolini, Luigi Ridolfi, e lett., 23. Notizia in Tratte, Intr. 85. Cart.: Med. 397, Benedetto N crli, inviato per ringraziare il pontefice dclla corte imperiale, e per ringraziarlo dei favori eli cui era Filippo Nerli, Iacopo Medici, Iacopo Salviati, inviati 3269. concessione del cappollo cardinalizio a Giovanni Me­ stato fatto segno dal cardinale Bo'rromeo nella sua ai cardinali fuorusciti, 1537. Cart.: Med. 3260. Stefano Lalli, inviato al pontefice per comunicargli che dici, 1560 gen. - Cart.: Med. 483. gita a Innsbruck, 1565 nov. 29. Istr.: Med. 2635. Giovanni Corsi, inviato per trattare con l'ambasciatorc il duca avrebbe lasciato al suo servizio, Ridolfo Ba­ Giovan Battista Ricasoli, residente, 1560 mal'. - 1561 gcn. ­ Montauto Barbolani, 1565 dico 14. Notizia in Man. 288. imperiale, 1537. glioni, 1551 giu. 11., Istr.: Med. 2634. Ugolino Grifoni, inviato per ringrazim'e il ponteficc di Alessandro del Caccia, inviato per trattare Cart.: , Med. 3275, 3280, 3284. con gli esuli Alessandro Strozzi, inviato per condolersi della morte, fiorentini, Segretario: Claudio Saracini. avere concesso la dignità cardinalizia ad Agnolo Nic­ 1537. all'assedio della Mirandola, di Giovanni Battista del Cosimo Cuper, inviato al rcsidente Ricasoli, 1560 mal'. 29. colini e ad Alessandro Sçorza, 1565. Cart. Med. 514, Alessandro Strozzi, residente, 1537 gen.-giu. - Cart.: Monte, nipote del pontefice, 1552 apI'. 17. htr.: Med. Istr.: Med. 2634. Geremia da Udine, inviato pelO trattare di un parentado Med. 3260. 2634. imprecisato, 1565. Cart.: Med. 778. Cherubino Monanni, al suo ritorno Bartolommeo Concino, inviato per ringl'aziare il pontefice dalla Spagna" con Lorenzo Pagni, inviato al pontefice a Viterbo, a richic­ Agnolo Tedaldi, agenti dei suoi buoni uffici offerti all'imperatore in favore Bartolommeo Concino, 1565 nov. 15. Notizia in Man. 288. , 1537 giu. dergli Paolo del Rosso, pre sunto attentatore alla vita di Cosimo I, 1560 set. 14. Istr.: Med. 2716; Strozzo 1'\ Giulio Ricasoli, di complimento, 1566 gen. 27. Istr.: Antonio Venanzi, residente, 1537 giu-set. - Cart. : Mcd. di Cosimo I, 1553 giu. - Cart.: Med. 415, 417. Med. 2635. 326, 3260. XXXVI, C. 36. Bernardo Giusti, inviato per invitare il pontefice a recarsi Aloss ' Lorenzo Strozzi, Bernardo Giusti, inviati per accompagnare Averardo Serristori, Bongianni Gianfigliazzi , Simonc andro Malegonnelle, Francesco Minerbetti, Iacopo a Siena e per trattare questioni relative a tale città, a Roma il cardinale Giovanni, 1560. Cart.: Med. 4,83. Corsi Giovanni Paolo Pucci, Cammillo Strozzi, Agnolo Gianfigliazzi, Agnolo Niccolini, inviati ai confini del 1553. Guic�iardini, ambasciatori di obbedienza a Pio V, ducato a complimentare il pontefice s Claudio Gaetani e Claudio Saracini, inviati per perorare durante .il uo Nofri Camaiani, avvocato ducale i� Roma, 1553. Cart.: viaggio la causa del cardinale del Mont�, 1561 mal'. Il. Istr.: 1566 apro 27. 1str.: Med. 2635. Notizia in Tratte, Intr. 86. a Genova, 1538 mal'. 30. Cart.: Med. 331; Mise. Med. 416, 444,-447, 485, 487, 488, 4,90, 513, 565. Med. 123 n. 1. ' Med. 2634. Cart.: Med. 3281 Bernardo RicasoH, inviato per reclamare contro la bolla Onofrio Bartolini Medici, inviato per trattare il matrimo­ Averardo Serl'istori, sulla giurisdizione dell'inquisitore, 1566 giu. 20. Lorenzo Cambi, inviato per la stessa ragione residente, 1561 set. 10-1569 apro - a Monte­ nio della principess� Lucrezia Medici con il nipote i pulciano, 1538. Istr. : Mcd. 2634. Cart. : Med. 530, 2776, 3281-3288, Ludovico Ciriegiola, age1 te, 1566. Cart.: Med. 537, 3597, del pontefice Fabiano, 1554, mal'. 22. 1str.: Med. 3473. 3598, 3606. Agnolo Niccolini, residente, 1538 apI'. 11-1539 set. ­ ' 2634. Bartolommeo Concino, inviato pcr trattare della lotta Cart.: Med. 652, 3261-3263, 3301, 3626. Bartolommeo Concino, inviato per ottenere il cappello Bernardo Giusti inviato per accertarsi delle cause della cardinalizio a Agnolo Niccolini, per questioni di pre­ contro gli eretici francesi e delle questioni relative al Giovanni dell'Antella, inviato per trattare di differénze ' rivolta avvenuta a Roma nella nazione fiorentina cedcnza, e per trattarc della occupazione di Pitigliano; commercio degli allumi, 1567 otto 30. Istr.: Med. 2635. di confini tra il pontefice e la città, di Perugia, 1539 , I contro il governo ducale, 1554 l;ug. 31. Istr.: Mcd. 2634. ,)i : ott.; indi residente con più istruzioni: del 1561 nov. 18 in Med. 327; del Cm;t.: Mtid. 3605. , 1539 otto 29-154,1. Cart.: Med. 343, Giulio Brunozzi, inviato a Baldovino del Monte, per 652, 3262, 1562 gen. 18 in Med. 2633, 2634, 2716; del1563 mago 16 Ludovico Serristori, agente ad interim alla morte del 3263. ottenere la liberazione di Ascanio della Cornia, 1554 Segretario: Francesco in Stroz. la, XXXVI, C. 43; del 1564 mal'. 9 in Stroz. � padre Averardo, 1569 apr.-giu. Babbi, cart.: Mcd. 3591-3595, dic. 24. Istr.: Med. 2634. ,Alessandro Medici, residente, 1569 giu. 10-1584. feb.17 . Istr. 3597, 3598-3604. l", XXXVI C. 53. Alessandro Strozzi, Sinibaldo Gaddi, Niccolò Guicciar­ Mcd. 2635, con una del 1574 mar. 26, in Med. 2634. Marco Bracci, (cart.: Med. 370, 376, 382, 3262, 3263) e Nofri Camaiani, inviato per dirimere questioni di confinc dini, Carlo Acciaioli, Francesco deUa Stufa, Bon­ Cart.: Med. 1l77, 1l81-1l83, 1185, 1187, 1l93, 1l95, Lattanzio Roeeolini, (cart. : Med. 335, 3262) agenti, tra e lo St'lto della Chiesa; eletto agente ducale gianni Gianfigliazzi, ambasciatori di complimento ai per gli affari giurisdizionali, 1562. 1l98, 3289-3294, 3474, 3475, 34,75a, 3476-34,83, 3879. 1540. nuovi pontefici Paolo IV e Mm'cello II, 1555 mago - Averardo Serristori, Girolamo Gacldi, 1563 gen. Notizia in Man. 288. Segretal'i: ' Cipl'iano Saracinelli, cart. in Med. 3621; residente, 1541-1545 otto -; e poi, Istr.: Med. 24, 324. Notizia in Tratte, Intr. n. 85. 1547 apI'. 7-1555. Francesco Baldini, inviato per esaminare le scritture Davide Petrucci; FI'ancesco Gerini, poi reggente, cart. Istr.: Med� 2634 e Med. lO per la Bongianni Giallfigliazzi, residente, 1555 dic. 24-1560. seeonda missione, attinenti al possesso del feudo di Bracciano, 1563 in Med. 550, 1177, 3610-3612, 3705, 3706, 3706a. [: con altre istruzioni per aiIari parti­ Istr. : Med. 2634. Cart.: Med. 477, 3275-3279, 3284" colari: del giu. 29. Istr.: Med. 2634,. Domenico Bonsi, inviato per trattare di questioni di 1550 otto 21, per riottenere crediti granducali 34071. Giulio Ricasoli, inviato, per trattare la eoncessione del precedenza tra i Medici e gli Este, 1569 lug. 5. Istr.: sequestrati e per richiedere il mantenimento di benefizi Segretari: Francesco Babbi, Camillo Titio, Nofri Ca­ cappeUo cardinalizio ad Alessandro Sforza, vescovo Med. 2635 . Cart.: Med. 54,2-544, 548, 549, 552, 553, ecclesiastici in favore di cittadini fiorentiniin Med. 2634; maiani. di Pa�ma, 1563 lug. 8. Istr.: Med. 2633, 2634, 2635. 555. del 1550 otto 21, per trattare di questioni relative al Alessandro Strozzi, 1556 nov. 25. Notizia in Man. 288. Camillo Severino, inviato straordinario 'del principe Giulio RicasoH, inviato ai confini del ducato incontro commercio degli allumi, in Med. 2634; del 1553 dico 17, Lorenzo Mcdici! inviato per trattare delle questioni rela­ Francesco per avvisUl'e il pontefice del suo ritorno all'ambasciatore pontificio Michele BoncHi, che recava per trattare col cardinale di Ferrara, in Med. 324,. S � tive a iena e per comunicare la concessione in fe do a Firenze la bolla di investit�l1' a granducale per Cosimo I, Cart.: Med. 371, dalla Spagna, 1563 set. 26. Istr.: Med. 218. 409, 428, 4,39, 440, 490 652, 3264- di tale città a Cosimo I, 1557 lug. 21. Istr.: Med. 3266a, 3267-3 Cesare Cavaniglia, conservatore di S. Stefano, inviato 1569. Cart.: Mcd. 544" 546. 274" 3284, 3463a-3470, 3472. 2634. Segretari: Francesco per trattare la concessione del cappello cardinalizio Antonio Serguidi, inviato ' straordinario del cardinale Babbi, Camillo Titio, Nofri Camaia­ Giovan Battista Ricasoli, inviato per ottenere la libe­ ni; Benedetto a Felice Rossi, vescovo di Catania, 1564 gen. 31. Istr.: Ferdinando Medici per ringraziare il pontefice della Buonanni, dal 1550 feb. 17 con cart. razione di Bartolommeo Concino, e per conoscere Med. 2634. concessionc del titolo granducale, 1569. Cart.: Med. 3605,

    Bartolommeo Concino, 1564 . mar. Il. e otto - Notizia in 3606. Man. 288. Ferdinando Medici cardinale e Pietro Usimbareli, inviati per ringraziare il pontefice della concessione del' titolo 1) Qui o in seguito i nominativi in oorsivo indioano i (( residenti j) , Federigo Barbolani, inviato per trattare di questioni di precedenza nate in Siena tra l'ambasciatore di Spagna granducale, 1569. Istr.: Med. 2635.

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    ... , 60 V of;izie degli ,fl rchid cU St.ct/o M. del Pia,'?'zo - Gli amba8datori t08cani 61

    ' Ferdinando Medici cardinale e Agnolo Guicciardini, Antonio Serguidi, inVIato per complimentare il pontefice Belisario Vinta, Emilio Cavalieri, inviati al cO�IClave, 1592 Francesco Gonzaga, inviato per l'ingl'aziare il po ntefice inviati per complimentarsi della vittoria di Lepanto, convalescente, 1581 set. - gen. Cart.: Med.: 3622, 3975, 3978. della dignità cardinalizia concessa a Carlo Medici, 1615 1570. Istr.: Med. 2635. Ottavio Abbioso, inviato al cardinale Ferdinando Medici Giulio Medici, Annibale Lapini, ambasciatori di compli­ dico 16. Istr.: Med. 2633, 2639.

    Pietro Usimbardi, corrispondente segreto con lo pseudo­ per trattare delle controversie con il patriarca di Aqui­ mento a Clemente VIII, 1593 lug. - Ottaviano Lotti, Leonardo Accolti, inviati per trattare ' nimo de « L'amico del Fornaio», 1570. Cart.: Med. 533, leia, 1581 nov. - Istr.: Med. 256. Enea Vaini e Antonio Medici, inviati a Radiçofani a dei crediti del feudo di Capestrano, 1618. Cart.: Mcd. 144,1 incontrare il legato' pontificio al matrimonio della 535, 54,1, 542, 546, 54,8, 3596, 3605. Cosi nel 1575, Cm'L: Franccsco Gerini, inviato pcr trattarc della impresa di 3646, 3647. Med. 1179, 1181; nel 1579, cart. : Me d. 83, 85, 87, 89, Algeri, 1585 gcn. 28. Istr.: Med. 322, 3475a. principessa Maria Medici, 1600. Cart.: Med. 899. Bartolommeo del Monte, inviato per complimentarsi col 91, 93, 95, 98, 1182. Giovanni Alberti, residente, 1585 apI'. - 1587 nov. - Cart.: Flavio Pavolozzi, avvocato granducale a Roma, 1600- pontefice del matrimonio di Camilla Orsini con il prin­ Geremia da Udine, inviato per procurare al granduca Med. 3295, 3296, 3484,. 1640. - Cart.: Med. 1452, 3633-3635. cipe di Sulmona nipote del papa, 1619 uov. 4,5. Istr.: l'acquisto del principato di Val di Taro, 1570. Segretari: Francesco Gerini, Cipriano Saracinelli, cari.: Matteo Botti, inviato per condolersi :della morte di Gio­ Med. 2633, 2639. Matteo Strozzi, Giulio e Tommaso Medici, Agnolo Guic. Med. 3621. vanni Francesco Aldobrandini, 1601 otto 7. Istr.: Med. Piero Guicciardini, inviato per condolersi col pontefice ciardini, Camillo e Fabl'izio Guidi, Ciro Alidosi, inviati Belisario Vinta, inviato al Conclave; 1585. Cart.: Med. 2633. Cart.: Med. 906. della morte di Francesco Borghese sùo fratello, 1620 per accompagnare Cosimo I, nella cerimonia della 3621, 3972. Mario Doni, Ghino Peroni, Giulio Gigli, corrispondenti, lug. 13. Istr.: Med. 2633. Cart.: Med. 2694.. ineoroJlazione granducale, 1570. Pietro Mediei, ambaseiatorc di complimento al nuovo 1602. Cart.: Med. 3637, 3638. Orso Pannocchieschi d'Elci, inviato pcr trattare una lega Girolamo Papponi, inviato per trattare di controversie pontefice, Sisto V, 1585 apI'. Pietro Guiccial'dini, inviato a complimentare il pontefice di principi italiani, 1620. Cart.: Med. 6133, 6138. intervenute dopo la concessione del titolo granducale, Luigi Dovara, inviato per rassicurare il poùtefice sullo per la concessione del titolo cardinalizio a Silvestro Orso Pannocchieschi d'Elci, Ottaviano Lotti, Belisario 1571. Cart.: Med. 559, 564, 565. aiuto della Spagna nella guerra contro i Turchi, 1586 Aldobrandini suo nipote, 1603 set. 23. Istr.: Med. 2637. Vinta, inviati al conclave, 1621 gen. 30. Istr.: Med.2633, Silvio Piccolomini, per complimentarsi col pontefice del feb. 28. Istr.: Med. 322, 2636. Cart.: Med. 919. 2639. Cart.: Med. 3982. matrimonio di Iacopo Buoncompagni con una duchessa Giovanni Niccolini, inviato per comunicare la morte di Niccolò dell'Antella, inviato per tratta'J:c della causa tra Ottaviano Lotti, residente, 1621 gen. - Istr.: Med. 2639. di Santa Fiora, 1572 feb. 3, 19. Istr.: Mcd. 2634, 2636. Francesco I, 1587 otto - Istr.: Med. 271, 2639 indi la Granduchessa e lo Zamet, '1604. Cart.: Mcd. 921, 922. Missione non avvenuta. Bartolommeo Concino e Belisario Vinta, inviati al con­ residente, 1587 nov. - 1610 apI'. - Istr.: Med. 2639; Antonio Medici, Belisario Vinta, Camillo Guidi, inviati Vincenzo Salviati, Pierantonio Guadagni, inviati per clave, 1572 apI'. - Cart.: Med. 1178, 3605, 3972. Stroz. la, XXI; e una del 1601 mago 20 in Mcd. al conclave, 1605 mal'. - Cart.: Med. 1321, 3665, 3979, comunicare' la morte di Cosimo II, 1621 apI'. - Istr.: Bonsi Domenico, ambasciatore di complimento al nuovo 2637. Cart.: Med. 1319, 1343, 3297-3325, 3486, 3490, 3980. Per il Guidi istr. in Med. 2639, cart. in Med. Med. 2633, 2638. pontefice, -Gregorio XIII, 1572 mago - Missione non 3491, 34,98, 3540-3556. Segretari: Camillo Guidi, rim­ 1321. Vincenzo Salviati, ambasciatore di obbedienza a Gl'e­ effettuata. patria nel 1600 giu. -, cm't. in Med. 3625; Orazio della Anton Maria Corazzi, procuratorc legale del granduca . gorio XIV, 1621 set. 20 e otto 15. Istr.: Med. 2633. 2639.

    Polidoro Castelli, Agnolo e Lorenzo Guicciardini, amba­ Rena reggcnte e residente ad interim nell'assenza del alla morte di Valerio del Borgo, 1605. Francesco Niccolini, residente, 1621 otto 21-1644. giu. - seiatori di �bbedienza al nuovo pontefice, 1572 mag.18. Niccolini, dal 1607 mal'. 3, con istr. del 1607 feb. 29, Orazio della Rena, residente, 1607 feb. 29. Vedi Niccolini Istr.: Med. 2633, 2639; altl'a del 1627 in occasione Istr.: Mcd. 2634, 2636. in Med. 2638 e cart. in Med. 1341, 3639-3641; Ottaviano Giovanni residente a Roma, dal 1587. del suo ritorno a Roma, in Misc. Med. 35 ins. 21. CaI't.: Antonio Serguidi, inviato per ottenere benefizi aU'ordine Lotti che però non si recò a Roma. Curzio Picchena, inviato per trattare l'invio di flotte Mcd. 1449, 3337-3372, 3517-3529, 3651, 5973. Segre­ ' di Santo Stefano, 1572. Cart.: Mcd. 3605, 36Q6. Alessandro Giusti, avvocato granducale in Roma, 1587. in Levantc, 1607. Cart.: Med. 1325, 1326. tari: Atanasio Ridolfi, Belisario Guerrini. Guido Serguidi, corrispond�nte, 1573: Cart.: Med.5 90, 591. Cart.: Med. 3613. Girolamo Lenzoni, inviato per ottenere dal pontefice Francesco Gonzaga, inviato per complimentarsi col Antonio Sel'guidi, inviato per trattare dclle pretese degli Belisario Vinta, inviato per ottencre la liberazione dello la grazia per il marchese di Riano condannato a morte, pontefice del matrimonio di Niccolò Ludovisi suo nipote Orsini su 'Pitigliano, 1574 gen. 1. 1str.: Med. 2636, arciduca Massimiliano d'Austria, 1588 apr. - 1608. Cart.: Med. 949. con la principessa di Venosa, 1623 gen. lO. Istr.: Med. 3605. Cart.: Med. 3605. Ciro Alidosi, inviato per trattare della rinunzia del gran­ Vincenzo Salvia ti, inviato pel' comunicare la morte di 2639.

    Monsignor, ,. di San Paolo, inviato per comunicITre la duca alla dignità cardinalizia, 1588 ago. - Ferdinando I, 1609 mal'. 16, 24, 25. - Istr.: Med. 2638, Orso Pannocchieschi d'Elci e Piero Guicciardini, inviati morte di Cosimo I, 1574 apI'. 24,. Istr.: Med. 2634,, 2636. Niccolò TOl'llabuoni, inviato per trattare della rinunzia 2639. al conclaye, 1623 lug. - Alessandro Pucei, inviato per complimentarsi col pon­ alla dignità cardinalizia del granduca, insieme a Fa­ Fabrizio Colloredo, inviato per condolersi col pontefice Luca degli Alhizi, in luogo di Bardo Corsi, ambasciatore tefit:e della t:ont:essione della digni là cardinalizia al duca brizio Guidi, 1588 nov. 20. Istr.: Mcd. 277. della morte di Giovanni Battista Borghesc, suo fratello, di obbedienza a Urbano ,VIII, 1623 dico 25. Istr.: Med. di San Clemente nipote del papa, 1574 lug. lO, 14. Luigi Dovara, inviato per 'comunicare il matrimonio del 1610 gen. 8. - Istr.: Med. 2639. 2639. ' Istr.: Med. 2634" 2636. gl'anduca e quello di Pietro Medici, 1588 dico 28. Istr.: Lorenzo Salviati, 1610 mar. 27. Notizia in Man. 288. Andrea Cioli, inviato per il concordato tra Urhano VIII Iacopo Pitti, ambasciatore di obbedienza a Gregorio XIII, Med. 277. Cart. Med. 826, 830. Piero Guicciardini, residentc, 1611 apI'. 26-1621 nov. - e Ferdinando II attinente alla successione di Urhino, 1574. Goffredo Lomellini, corrispondente, 15B8. Cart.: Med. Istr.: Med. 2633, 2637, 2638, 2639. Cart.: Med. 3326- 1623. Antonio Serguidi, inviato per ottenere che gli ambascia­ 3717. 3336, 3503, 3504, 3506-3517, 5972, 6028. Istr. per il Andrea Cioli, inviato per trattare delle questioni relativc tori toscani fo ssero ricevuti in udienza, nella sala regia, Pietro Usimbardi, inviato a consacrarsi vescovo, 1589 parentado con Mantova, 8. d. (1618-1620) e carteggio alla Valtellina e al Monferrato, 1624. Istr.: Med. 2641- 1575. Cm't.: Med. 680. feb. - Cart.: Med. 804,. in Med. 6354, 6356. 2647; Misc. Med. 44,0, ins. 21, 22. Cart.: Me'd. 2641-2646. Roberto Monaldo, inviato per l'ingraziare il pontefice Belisario Vinta, inviato per trattare del matrimonio dcI Segretari: Orazio della Rena; Francesco Niccolini, poi Francesco Valdaba, corrispondcnte, 1625-164.0. Cm't.: dell'opera di persuasione intesa ad ottenere il ritorno granduca, 1589 mago 18. Istr.: Med. 277, 2637. reggente. Med. 3949. a Firenze della grandueessa, 1577. Istr.: Med. 2634. Belisario Vinta, Emilio Cavalieri, Cipriano Saracinelli, Lionardo Cocquc, inviato segreto per trattare del matri­ Andrea Cioli, inviato per rendere conto al pontefice delle Giovan Francesco Ridolfi, inviato pelO trattare l'acquisto inviati al conclave, 1590. Istr.: Med. 19, 2637. Cart.: monio di Caterina Medici col principe di Galles, 1611 trattative matrimoniali tra Margherita Medici e i di allumiere, 1577, Cart.: Med. 696, 697, 701, 702, 704,. Med. 3974-3978. dico 15 Istr.: Med. 6363 Farnese e pcr le questioni relative alla Valtellina, 1627

    ' l' Valerio del Borgo, inviato per trattare una causa contro Giovanni Medici, ambasciatore di obbedicnza a Urbano Fabrizio Colloredo, inviato per complimentare il ponte­ feb. - 1628. Cart.: Med. 2641-2646, 3520. ii i Pallavicini e i Sauli di Genova, 1578. Cart.: Med. 712, VII, 1590 set. 16. Istr.: Med. 2633. fice, 1612 giu. 22. Istr.: Med. 2637. Francesco Coppoli, inviato per complimentarsi col ponte­ li ii 716, 724, 725. Emilio Cavalieri, inviato a visitare Gregorio XIV amma­ Lionardo Cocque, Giulio e ' Giovanni Medici, Ottaviano fice del matrimonio di Taddeo Barherini con Anna i' , :f Gel'Cliliada Udine, inviato per trattare affari privati del lato, 1591 set. - Cart.: Mcd. 829. Lotti, e il padre Ancisa, inviati per ottenere il consenso Colonna, 1627 clic. 30. Istr.: Med. 2640, 2661. il granduca ed attendere un eventuale conclave, 1579. Belisario Vinta, Cipriano Sal'acineIli, inviati al conclave pontificio alle nozze di Caterina Medici, con il principe Pier Antonio Guadagni, inviato per condolersi col ponte­ ; ! " Il Cart.: Med. 721, 731, 732, 1185, ?607. 1591 otto - Cart. Med. 3975, 3978. di Galles, 1612. ficedella morte di Carlo Barberini, 1630 feb. 28 e mal'. Il. l',I Baccio Giovannini, inviato per trattare in segreto un Francesco Maria Vialardo, corrispondente, 1591-1631. Giulio Medici, inviato per ringraziare il pontefice delle Istr.: Med. 2638, 2640. eventuale matrimonio di una principessa Medici co l Cm't.: Med. 3623, 3626. cortesie rivolte nello Stato della Chiesa alla gral�du­ Andrea Cioli, inviato per trattare di una lega difensiva ; l' principe di Piemonte, 1581 feb. 20. Istr.: Med. 321, Caterino e Filippo Galletti, corrispondenti, 1591-1631. chessa durante il S)lO viaggio a Loreto, 1613 nov. 3. tra i principi italiani, 1634, 1635 gen.-mag. Istr.: Med. 2636. Cart.: Med. 3623. Istr.: Med. 2639. 2647. "1·0 62 Notizie degli Archivi d,i Stato , M. del P'iazzo - GU a1n7Ja8datori t08cani 63

    LEGAZIONI Mamizio Fanti, inviato per dil'imere una contl'oversia II, 1670 otto - Istr:: Med .. 2662; Stroz. IIItt, LIX.II. Il) Michele Cupper, inviato per comunicare al cardinale legato c. 109; C. Rondinelli-Vitelli 42 n. 1. tra la cmia romana e Mariano Alidosi, 1636 otto - Normalmente nessun rappresentante stabilmente accreditato, tranne la nascita del principe Ferdinando, 1663 ago. 9. Iatr.: Alessandro Vettori, Arsenio della Ascensione, inviati per Torquato Barbolani e Asdrubale suo figlio, agenti, 1673 in alclIni pcriollit nei quali vi furono agenti' : a Bolognu

    ,I 64 NoNzie deg7i Arcldri di Sta,to, M. del Pi(l;ZZO - Gli ambasciatà'fì .tosoanì 65

    . Luigi Dovara, inviato per condolersi della morte di Fran- b) MODENA. Ugo Rinaldi, inviato per il matrimonio del duca Fran­ Lorenzo Pagni, inviato per trattare col ministro �pagnolo cesco di Lorena duca di Guisa, marito della principessa Rappresentanti stabilmente accl'cfUtnti come 1'esl'denti si1l0 al 1642 cesco I, con Maria Farnese, 1631 lug. 6. Istr.: Med. 137. Granvela e con la repubblica, degli armamenti fr ancesi, Anna d'Este, 1563 mal'. 18. Istr,: Mcd. 2634. salvo alcuni periodi, di vacanza, Ugo Rinaldi, residente, 1632 feb. 12-1641 dico - Istr.: 1542. Cart.: Med. 355-357, 359, 365-371. Bernardo Canigiani.,rcsidente, 1564-1577. Istr.: Med. 2635. Med. 2633, 2640. Cart.: Med. 2929-2931, 2933'. Antonio Nobili, inviato per contrattare alcune rendite Cart.: Med. 665, 2888-2896, 2897, 2898, 2912. Francesco Malaspina, residente, 1598-1600. Cart.: Med. Paolo del Bufalo, inviato per la riappacificazione col del regno di Napoli, 1546 set. 14. Istr.: Med. 2634. Niccolò Gaddi, inviato per rendere nota la concessione 2919. duca di Parma, 1637 giu. 2. Istr.: Med. 2640. Giovan Francesco Lottini, inviato per trattare delle que­ dcI titolo granducalc a Cosimo I, 1569 dic. Il. Istr.: Segrctario: Michele della Rocca. Domenico Pandolfini, inviato per la stessa ragione, e per stioni relative alla occupazione tOJlcana dell'Elba,

    Med. 2635, Orazio del Monte, inviato per congratularsi della conces­ la lega difensiva con Vcnezia e Modena, 164,2 gen. 27· 1516 e 1548. Cart.: Med. 388. ; Gian Paolo Castelli, Pier Alitonio Bardi, inviati per visi­ sione del cappello cardinalizio ad Alcssandro d'Este, 18tr.: Med. 2649, 2658, Cart.: Med. 1498, 2656, 2934 Iacopo Medici, inviato per condolersi della morte di tare la duchessa ammalata, 1572 giu, 2. 1599 mal'. 8. Istr.: Mcd. 2637. ' vedi anche Venezia. Giannettino Doria, 1547 gen. 5. lstr.: Med. 2634. Cart. : Federico Strozzi, inviato per comunicare la morte di Lelio Tolomei, residente, 1601 otto 13-1605 otto - Istr.: Pier Francesco Rinuccini, inviato per la stessa ragione, Med. 381. Cosimo I, 1574 apI'. 27. Istr.: Mcd. 2634, 2636, 2639. Med. 2925. Cart.: Med. 2920. 1642 gen. 27. Istr.: Med. 2658. Pirro Musefilo, inviato per comunicare la caduta di Siena, Pictro Iacopo della Staffa, inviato per condolersi della Segretario: Flaminio Boni. Desiderio Monte�wgni, residente ad interim, 1642 feb. - 1552 ago. 30. Istr.: MecL 22; Strozzo la, LXXXVI, morte della duchcssa madre, Renata, 1575 lug. 23. Giovanni Boni, residente, 1605 otto 25-1609. Istr.: Med. Cart.: Med. 1498, 2932. C. 17. Istr.: Med. 2634, 2636. 2639. Cart.: Med. 2921. Segretari: UgoIino Gdfoni, Bernal'Clo Monanni. Lucantonio Ridolfi inviato per trattare di prestiti con Bernardo e Lorenzo Canigiani, residenti, 1578-1579. Cart.: Carlo Piccolomini, inviato per comunicare iI matrimonio Bartolomeo Ugolini, residente, 164.2 mago 6. Istr.: Med. l'abate di Negl'O e Adamo Centurionc, 1552 nov. 29. Med. 2896. del principe ereditario Cosimo, con Maria Maddalena 145, 2658. Cart.: Med. 2932, 2933. Istr.: Med. 2634. Cart.: Med. 412. Agnolo Biffoli, inviato a comunicare la morte della gran­ 1608 2638. d'Austria, ago. - Istr.: Med. Lorenzo Guicciardini, inviato quale comandante delle Leone Allasina, inviato per offrire aiuti nella guerra contro • duchessa Giovanna, 1578 apI'. 17. Istr.: Med. 60, 2633. Fabrizio Barbolani, inviato per congratularsi della nascita truppe della lega tra Firenze, Venezia e Modena, 1642 i Turchi in Corsica, 1553 set. 5. Istr.: Med. 2634. Germanico Ercolani, inviato per le nozze dcI duca con di un principe alla infanta Isabclla di Savoia, moglie set. - Cart.: M ed. 2932. Alessandro Medici,' inviato a Livorno per complimentare Margherita Gonzaga, 1579 mal'. 7. Istr,: Med. 250. dcI principe Alfonso, 1609 set. lO, 12, 18. Istr.: Mcd. Ugolino Grifoni, inviato per l'esecuzione dei capitoli della il principe Doria e ' per trattare con lui di questioni, Orazio Urbani, residente, 1579 mal'. 28-1584 nov. - Istr.: 2637, 2638. legga, 1643 giu. - Cart.: Med. 2934.. militari, 1555 mago lO. Istr.: Mcd. 36. Med. 250 . . Cart.: Med. 2899-2901. Luigi Bevilacqua, inviato per comunicare la mortc di Segretario: Bernardo Monanni. Giovan Battista Medici, inviato per trattare dei crediti, Camillo Albizi, residente, 1584 otto 6-1587. Istr.: Med. 264.; Fcrdinando l, anche ai principi della Mirandola, 1609 Giovanni Poggi Cellesi, inviato per condolersi della morte 1557 apI'. 23. Istr.: Med. 2634. con altra del 1586 nov. 12, relativa a questioni di confi­ gin. l. Istr.: Mcd. 2638, 2639. della duchessa Maria, 1646 otto 15. Istr. : Med. 2658. Donato Matteo Minali, inviato per la stessa ragiòne, nazioni, in Mcd. 269. Cart.: Med. 2902, 2903. Giovanni Battista Strozzi, inviato per le seconde nozze 1557. Cart.: Med. 464., 465, 470, 4.76. Vacanza di due anni nella residenza. Rafflwllo Medici, inviato per condolersi della morte del del duca con Vittoria Farnese, 1648 apI'. 15. Istr.: Giulio del Caccia, inviato per comunicare la concessione

    cardinale Luigi d'Este, e per accompagnare Virginia 1611 7-1614. 21.• . Germanico Ercolani, residente, ago. giu. Med. 2633, 2658. del titolo granducale ai Medici, 1569 clic. Il. Istr.: Medici, sposa a Cesare d'Este, 1586 cl ic. -, c 1587 gen. 3. 18tr.: Med. 2637, 2638. Cart.: Med. 2922, 2926, 2937. . .., Carducci, inviato per difendere gli intel'essi di Andrea Med. 2635. Istr.: Med. 270, 2639, 6357. Indi rr.sidente, 158J gen. -. Ippolito Buondel�onti, inviato dal principe Francesco a di Fosdinovo, 1648. Cart.: 'Mcd. 2726. Giovanni Vincenzo Vitelli, inviato per comunicare la 1589. 64.. 797, 2902, 2904,-2906. Istr.: Mcd. Cart.: Med. Vignola, per trattare dell'itinerario che avrebbe dovuto Bartolommeo U goIini, in visita di complimento, durante morte di Cosimo I, 1574. apI'. - c' Medici-Tornaquinci, registri, n. 6. seguire con le sue soldatesche nel viaggio a Mantova, il suo viaggio a Piacenza per riverirvi gli elettori bava­ Giulio Sale, procuratore ducale, 1576. Cart.: Med. 692. Segretari: Michele della Rocca, Cosimo Cicognini; 1613 giu. 14. Istr.: Med. 2633. resi, 1652 mal'. 7. Istr.: Med. 2658. Valerio del Borgo, inviato per una causa contro i Palla­ Orazio della Rena, poi reggente. Giulio Medici, residente, 1614 set. 30-1620 apI'. "" Istr.: Ferdinando Cospi, inviato per condolersi della morte del vicini e i Sauli, 1577. Cart.: Med. 701-704. Alfonso Appiano, inviato per comunicare la mòrte di Med. 2633, 2639. Cart.: Med. 2923, 2924. duca Francesco I, 1659 gen. 20. Istr.: Med. 2661. Giuliano Ricasoli, Ciro Alidosi, inviati per comunicare Fmncesco I, 1587 otto - Istr.: Med. 62, 2639; c. Medièi� Segretario: Bartolommeo Guidoni, poi reggente. Picr Andrea Forzoni, inviato per comunicare la nascita la morte di Francesco I, 1587 otto - Istr.: Med. 62, Tornaquinci, registri n. 6. Ainolfo Bardi, inviato per condolersi della morte della del principe Ferdinando, 1663 ago. 9. Istr.: Med. 2661. 2639. Bern,ardo Canigialli, invia Lo per condolersi della morte di duchessa Virginia, 16Ì5 gen. 24. Istr.: Med. 2633, Vieri Guadagni, inviato per condolersi della morte dcI Orazio del Monte, inviato pcr complimental'e il cardinale Alfonso d'Este, marchesc di Montecchio, 1587 nov. 29. 2639. duca Alfonso IV, 1663 lug. 7. Istr.: Med. 2661. Alberto di Austria governatore dei paesi Bassi, e per Istr.: Mcd. 62, 2639. Giulio Medici, inviato per comunicare la morte di Co dal Pozzo, inviato per comunicare la morte trattare di crediti, 1595. Giramonte dal Verme, inviato per complimentarsi della simo II, 1621 mago 4. Istr.: Med. 2633, 2638, 2639- di Ferdinando II, 1670 ott.- Istr.: Med. 2662. Segretario: Camillo Guidi. nascita di una figlia alla principessa Virginia, 1588 Sigismondo e Paolo della Stufa, inviati per condolersi Giulio Cesare Alberighi, agente, 1596-1622. Cart.: 'Med. Vacanza di ;ei mesi nella residenza, con reggenza non mago 29. Istr.: Med. 273. della morte del duca Francesco II, 1694 otto 14.-lstr.: 2849-2851. ufficiale di Bartolommeo Guidoni, Cart.: Mcd. 2927-2931. Belisario Vinta, inviato per fare opera di pacificazione fra Med. 2668. Camillo Guidi, inviato per trattal'e di rappresaglie fatte a gli Este e i Gonzaga, 1588 otto -, e 1589. Cart.: Med., 800. Francesco Morelli e, .. Cellesi, inviati per prestare la loro Francesco Maria Medici, cardinale, inviato per compli­ danno di fiorentini a Marsiglia, e per tmitare la libera­ Francesco Guicciardini, residente, 1590-1593. Cart.: Med. opera di giuristi al duca, 1621 set. - Istr.: Med. 2694. mentare la principessa Amalia Guglielmina d'Este­ zione di don Rodrigo di Toledo incarcerato per sodomia 2907, 2908. Ferdinando Suarez, residente, 1621 otto 20-1628. Istr.: Hannover, sposa del l'e dei Romani, 1698. ed anche per trattarc affari relativi all'acquisto del Giramonte dal Verme, inviato per ricercare A. Piccolo­ Med. 2633, 2639. Cart.: Med. 2927, 2928, 2933. castel d'Yff, 1597 gen. 25. Istr.: Med. 2637, 2843. Cart. : mini, 1590 lug. - Segretario: Bartolomeo Guidoni, poi reggente. Giulio Ottinelli, inviato segreto,' s. d. Istr.: Med. 2637. Mcd. 69, 2843, 2844. 1'orquato Malaspina, residente, 1593 feb. 26-1594 dic. ­ Marcello Accolti, inviato per trattare di differcnze di Giovanni Bandini, inviato per comunicare il matrimonio str.: Med. 284. Cm't.: Med. 2909, 29Ì2. i confini tra i comuni di Stazzema e di Fornovo Lastro, .' del principe Cosimo, 1608 set. 25. Istr.: Med. 2638 . Segretario: Michele della Roéca. 1623 set. 18. Istr.: Med. 2639. / Girolamo Lenzoni, inviato a comunicare la morte di REPUBBLICA DI GENOVA Francesco Malaspina, residente, 1595 mal'. 2-1598. Istr.: Francesco Coppoli, inviato pcr condolersi della morte del Ferdinando I, 1609 mago lO. Istr.: Med. 2638, 2639. Med. 2637. Cart.: Med. 2910. cardinale Alessandro d'Este, 1624 mago 27. Istr.: Med. Nessun rappresentante stabilmente accreditato. Pandolfo Marchetti, inviato per trattare della causa matri­ Segretario: Michele della Rocca. 2639. moniale di don Giovanni Medici, 1618. Raffaello Medici, inviato per condolersi della morte del Tommaso MediCI, inviato per condolersi della morte della Pirro Musefilo, inviato al principe Doria, per trattare dei Alessandro del Nero, inviato per comunicare la morte di . duca Alfonso, 1597 otto - Istr.: Med. 2639. Cart.:Med. 881. infanta Isabella 1626 set. 3. Istr.: Med. 115, 2640. movimenti delle truppe spagnole, 1537 nov. Il. Istr.: Cosimo II, 1621 apI'. - Istr.: Med. 2638, 2639. Cart.: Med. 2, 2634. Med. 2694. Leone de Santi, inviato a Montalcino a complimentare Vacanza di quattro anni nella residenza, con reggenza Abate ... di Negro, agente, 1539. Cart.: Med. 332, 338, Paolo Odone, agente, 1623-1633. Cart.: Med. 1393, 1419, Francesco d'Este, 8. d.; istr.: Med. 2634.. non ufficiale di Bartolommeo Guidoni. 381, 2835. 2855.

    5 - Notizie degli Arohivi di Stato Stato , 66 Not'izie degli A1'ohiv'i d,i M. del Pìazzo - aiì ambasciatori .toscan� 61

    Filippo Vincenzo Strozzi, inviato per comunicare la morte Giovan Francesco Brignole, corrispondente; Luca e Gian­ Ciro Alidosi, inviato per condolersi della mortc elel duca Filippo Niccolini, inviato per condolersi della morte della di Ferdinando II, 1671 gen. - Istr.: Med. 2662. netto Giustiniani, Baldassarre Odone, agenti, 1625- Guglielmo, 1587 ago. 25. Istr.: Med. 61, 2636. duchessa di Ferrara, Mal'gherlta, 1618 gen. 14. Istr.: Pier Antonio Gerini, inviato per ringraziare eli invii di IMO. Cart.: Med. 2858. Rutilio Mantico, inviato per comunicare la morte di Fran­ Med. 2633. grano in soccorso di Firenze, 1678 mago 14. Istr.: l Desiderio Montemagni inviato per trattare con Francesco sesco I e condolersi di quella de duca Guglielmo; anche Vincenzo Giugni, inviato per complimentare il duca, Mcd. 2662. de Mello di questioni militari, 1636 giu. 3 e nov. 17. a Guastalla e a Castelmaggio're, alla marchesa del Vasto 1618 ago. - Istr.: Med. 2633, 2649, 2650. e Sabbioneta, 1587 �tt. - Istr.: Med. 62, 2639. Alessandro Senesi, inviato per invitare il duca a non Francesco Zati, inviato per trattare del carico c dello Agatangelo Spinola, inviato per stabilire una lega difen­ Francesco Marucelli, inviato a Novellara per risolvere turbare la pace d'Italia, 1620. scarico eli gl'ani a Viareggio, per conto elel granducato, siva tra i principi italiani, 1636. CaI't.: Mcd. 2862. vertenze di giurisdizione tm quei conti e i duchi, 1590- ,Stefano Arhinot, inviato per trattare di un pE!rentado s.d. Istr.: Med. 2634. - Pier Francesco Minacci, inviato a comullical'e la nascita 1592. del conte di Vaudemont con una principessa di Lorena, del principe Ferdinando, 1663 ago. 9. Istr.: Med. 2661. Francesco Barbolani, inviato per complimentare il duca, 1620. Istr.: Med. 6355. . Giovan Battista Cimatti, console della nazione fiorentma DUCATO DI MANTOVA 1592 set. - Andrea Cioli, inviato per accordarsi sul conclave, 1621 agente, 1679-1685. Cart.: Med. 2859. Marchese ... Brlgnole, inviato a Genova a complimentare gen. 20. Istr.: Med. 26407. Nossun rappr�sentnnte stabilmente accreditato. i duchi di Nevers al loro arrivo, 1593. Cart.: Med. 980. Francesco Raggi, agente, 1714-1718. Cart.: Me d. 2862 Carlo Piccolomini, inviato pe,r comunicare, anche ai prin­ Ricasoli, Paolo da Castello inviati al Girolamo Gondi, inviato ai confini del granducato per eipi della Mirandola, la morte di Cosimo II, 1621 mago 4 .. Giovan Battista Francesco Vinta, inviato a complimentare il cardinale Istr.: Med. l. complimentare i duchi cli Nevers nel loro passaggio, Istr.: Med. 2633, 2638, 2639. principe Doria, s. d. Ercole, 1546. aprire crediti, s:d. 1593. Bartolomeo del Monte, inviato per complimentare la Giovan Battista Bonsi, inviato per Pier Filippo Pandolfini, inviato per complimentarsi delle Gabriello de' Taxis, inviato aI'principe Carlo, per comuni­ principessa Caterina sposa dell'imperatoi'e, 1622 gen. 12. " Istr.: Med. 2634. nozze del duca Francesco II con la principessa Caterina cm'gli come l'impemtore pensasse di eleggerlo suo Istr.: Med. 2639. Niccolò Fatii, inviato per acquistare tessuti c ingaggiare figlia di Ferdinando, re dei Rommii, 1549 otto 25. Istr.: ambasciatore a Roma, 1594 feb. 25. Istr.: MecI. 2633. ciurme, s.d. Istr.: Mcd. 2634. Andrea Cioli, inviato per trattare questioni relative al . ' Med. 2634; Strozzo la, LXXXVI, C. 5. ' crediti in conto dI Francesco Bm:bolani, inviato per complimentare il duca, Monferrato, 1622 nov. - Istr.: Med. 2641-264.7. Cart.: Valerio del Borgo inviato per riscuotere Be1'llardetto Minerbetti, inviato per condolersi della morte . 2716. 1594 mal'. - Med. 2954. allumi, s.d. Istr.: Med. 2634, del duca Francesco II, 1550 mal'. 13. Istr.: Med. 2634. Rodrigo Alidosi, inviato a complimentare il duca, 1594. Andre� Cioli, inviato per le stesse questioni, 1623 ago. 19. Tommaso di Gattaia, inviato per rallegrarsi con Ferrante CORSICA. giu.-ago. - Istr.: Mcd. 80. conte di Guastalla, del suo ritorno in Italia, Gonzaga, Girolamo Gondi, inviato per condolersi della mOl'tc del Giuliano Medici, inviato per condolersi della morte del Rinaldo Corso, inviato ad Alfonso d'Ornano, per l'assi­ giu. 4. Istr.: Med. 2634. 1555 duca di Nevers e per trattare questioni relative al duca e per trattare questioni dotali della duchessa curarlo' della amicizia fiorentina, 1566 feb. 24.. Istr.: Agnolo Gucciardini, 1562 otto - Notizia in Man. 288. Monfermto, 1597. Istr.: Med. 2637. Caterina, 1626 nov. 7. Istr.: Med. 113, 2640. Cart.: Med. 2634. Giulio Ricasoli e Marco Colonna inviati per condolersi Anonimo, inviato per rendere note al duca le mire del duca Med. 2954: c. Peruzzi Medici, 234., n. 24. della morte dell'imperatore Ferdinando, 1564 set. 4 .. di Savoia su alcune piazze francesi, 1598 lug. 19. Istr.: Alessandro Bartolini, inviato per visitare la duchessa REPUBBLICA DI LUCCA Istr.: Med. 2635. Med. 2637. ammalata; per condolersi della morte del duca Ferdi­ Francesco Sommo, inviato per condolersi della morte della Ncssun rapprtsentante stabilmenic accreditato. Ugolino del Monte, inviato per complimentarsi con Ferdi­ nando, e per tmttare del ritorno a Firenze della duchessa duchessa Margherita, 1567 gen. 21. Istr.: Mcd. 2635. nando Gonzaga, della ottenuta dignità cardinalizia, Cateria, 1626. Cart.: Med. 2954. Niccolò Gaddi, inviato per comunicare la concessione ai Lo�enzo Pagni e Pirro Colonna inviati, anche a Pietra: 1607 dico 30. Istr.: Med. 2637, 2638. Giulio Inghirami, inviato per tmttare di questioni relative Medici del titolo granducale, 1569 clic. Il. Istr. : Mcd. santa, per comporre dissidi fra Lucca e la Marchesa dI Alessandro Senesi, corrispondente, 1600. al M�nfermto, 1629 set. 18. Istr.:' Med. 2640. 2635. Massa, 1538. Cart.: Med. 334. Vincenzo Giugni, inviato a visitare il duca ammalato, Ippolito Buondelmonti, inviato per le stesse questioni, . Antonio Serguidi, inviato a Luigi Gonzaga duca di Nevers Marco degli Asini, inVIato per tratt ' are di controversie di 1607. Cart.: Med. 943. 1630 otto - ' e Rhetel, 1571 giu. 27. confini, 1543 mal'. - Antonio Medici, inviato per complimentarsi delle nozze Giovanni Altoviti, inviato per condolersi della morte di . Giovanni Niceolini, inviato per comunicare la morte di Agnolo Niecolini, inviato per la rivolta del Burlamacclll , del .principe Franceseo con Maria di Savoia, 1608 Carlo duca di Rhetel, 1631 set. 29. Istr.: Med. 2640. Cosimo I, 1574 apI'. 26. Istr.: Med. 2634, 2636. 1546 ago. - Cart.: Med. 378. apI'. ll , mag. Il. Istr.: Mcd. 2637. Paolo del Bufalo, inviato per ricordare al duca l'amicizia Agnolo Biffoli, inviato per comunicare la morte della Lorenzo Pagni, inviato per esigere crediti del defunto Carlo Piccolomini, inviato per comunicare il matrimonio dei Medici, 1637 giu. 2. Istr.: Med. 2640. O'randuchessa Giovanna, 1578 apI'. 12. Istr.: Med. 60. cardinale di Ravenna, 1549. Cart.: Med. 394. del principe Cosimo, 1608 ago. 22, Ist1'.: Med. 2638. Lorenzo Martinozzi, inviato per trattare ,il matrimonio Belisario Vinta, inviato per trattare il matI'imonio del prin­ Èenedetto da Diacceto, inviato per invitare la repubblica Luigi Bevilacqua, inviato per comunicare la morte di delle principesse Eleonom Gonzaga e Maria Maddalena cipe Vincenzo con Eleonora Medici, 1579. Cart.: Med. a �on aiutare Piero Strozzi e per l'assicurarla della Ferdinando I, 1609 giu. 1. Istr. : Med. 2 638. Farnese, 1648 clic. 23. htr.: Med. 2658. . 3972, 6354, 6355. , . Med • 2634. Cart.: Impresa dl' S'lena, 1554r giu • • 17 Istr ' Nicolò Giugni, in luogo di Fabrizio Barbolani, inviato Giovan Battista Schinchinelli, inviato per complimentarsi Belisario Vinta, inviato per congratularsi del buon esito Med. 428-432. per complimentarsi eon la principessa Maria della col duca della nascita d �l suo primogenito, Ferdinando delle trattative per ilmatrimonio predetto, 1584 mal'. 27. - Giovan Battista Gianfigliazzi, inviato per comunicare nascita della sua primogenita Maria, 1609, ,set.6. Istr.: Carlo, 1652. Istr.: Med. 2661. Istr.: Med. 2634., 2636. Istr.: Med. 6354. Cart.: Med. 767, 6354. la morte di Cosimo I , 1574 apI'. - . Med. 2637, 2638. Pier Andrea Forzoni, inviato per comunieaI'e la nascita . Bardi, Zanobi Paccalli, inviati a consegnare Giovan Battista Onesti, inviato per trattare di con finaZIOl1I Pier Antonio Massimiliano Gonzaga, inviato per complimentarsi con la del prineipe Ferdinando, 1663 ago. 9 Istr.: Med. 2661. della dote della duchessa Eleonora, 1585 con Pisa, 1585. una parte stessa, della nascita del suo secondogenito, Ludovico, Pier Francesco Minacci, inviato per la stessa ragione, 1663. , Istr.: Med. 266. Cart.: Med. 773-775. Giuliano Ricasoli, inviato per comunicare la morte dI mago 20. . 1611 lug. 3. Istr.: Med. 2638. Ferdinando Pannocchieschi d'Elci, inv iato per congratu­ Lupicini, inviato per arbitmre una causa dI Francesco I, 1587. Istr.: Med. 62, 2639. Antonio Giovanni Sforza Visconti, inviato per condolersi della morte larsi con la duchess'a della sua l'i acquistata salute" di beni tm alcuni membri della casa Gonzaga, Bastiano Corboli, inviato a Luigi, Dovara, per invitarlo divisione della duchessa Eleonora, 1611 otto 8. Istr.: Med. 2638. 1667 feb. - Istr.: Med. 2661. 14. Istr.: Med. 267. a non rientrare nel granducato, 1594 ago. 4. Istr.: 1585 otto Luigi Bevilacqua, inviato per condoleI'si della morte del Luigi Maria del Nero, inviato per comunicare la morte Giovanni Arrighi, inviato per complimentarsi con la Med. 2637. ' duca Vincenzo, 1612 apI'. 12. Istr.: Med. 2633, 2639. di Fe:.;dinando II, 1670' otto - Istr.: Med. 2662. , . duchessa Eleonora della nascita del suo primogenito GiovaÌmi Bandini, inviato per comunicare il matl'lmOl1lO Alessandro Senesi, inviato per trattare le questioni atti­ ... Galleni, agente, 1670. Cart.: Med. 1483, 1519. Fmncesco, 1586 mago 6. Istr.: Med. 269. del principe Cosimo, 1608 set. 25. Istr.: Mcd. 2638. nenti alla successione del Monferrato, 1613 mal'. 25. Lorenzo Magalotti, inviato per complimentarsi delle nozze , Zanobi Paccalli, inviato a consegnare un'altra parte della Girolamo Lenzoni, inviato per comunicare la morte ch Istr.: Med. 2639. del dUCE! con Anna Isabella di Guastalla, 1671 mago - dote della duchessa EleonoI'a, 1586 mago 12. Istr.: Fe�dinando I, 1609, mago lO. Istr.: Med. 2639. Andrea Cioli, inviato per le stesse questioni, 1614. gen. 5. Istr.: Med. 2745. . Med. 269. Cart.: Med. 781. Alessandro del Nero, inviato per comunicare la morte dI Istr.: Med. 2639, 2647. Aspettati Bartolommeo, agente del cardinale Francesco Lelio Spannocchi, inviato per visitare la duchessa amma­ Cosimo II, 1621 apI'. - Istr.: Med. 2639. Cart.: Med. 2694. Andrea Cioli, inviato per visitare il duca Ferdinando Maria Medici, 1701-1706. Cart.: Med. 5863, 58640, lata, 1586 otto 23. Istr.: Med. 269. Melocchi Pietro agente, 1M3. ammalato, 1617 apI'. 17. htr.: Med. 2639. 5864a. i l i , , 68 N o tizie degli Archivi di Stato M. del Piazzo - Gl'i ambasciatori toscani 69

    t PRINCIP ATO DI MASSA Giulio Riario, inviato per complimentarsi con Odo ardo Dante da Cas iglione, inviato per trattare gli affari relativi Giuliano Ricasoli, inviato per complimentarsi della nascita assunto al cardinalato, 1591 mar. 9. Istr.: Med. 280. a Castro e della pacificazione del duca col pontefice, del principe Filippo Emanuele, 1586 mago 8. Istr.: Agostino Rosselmini, inviato quale commissario, 1557 Lelio Tolomei, inviato per trattare affari attinenti alla 1649 mago 2. Istr. e Cart.: Med. 2659. Med. 269. ago. 5. Istr.: Med. 2634. Val eli Taro, 1605 lug. 18. Istr.: Med. 2637. Onorato Magi, inviato per invitare a Firenze i duchi e Matteo Botti, inviato per comunicare la morte di Fl'an­ gli arciduchi d'Austria che si trovano a Parma, 1652 Baldovino del Monte, inviato a Genova per complimen­ Luigi Bevilacqua, inviato per comunicare la m01'te di ' , cesco I, anche in Francia, 1587 otto - Istr.: Med. 62, tarsi col principe, 1613 ago. 13. Istr.: Med. 80. Ferdinando I, 1609 giu. l. Istr.: Med. 2638, 2639. feb. - Cart.: Med. . 2658. 2639. Giovan Battista Tozzi, inviato per avere notizie di even­ Francesco Malaspina, inviato per complimentarsi della Pier Andrea Forzoni, con Pier Francesco Minacci, inviati Francesco Malaspina, inviato per comunicare il matrimonio tuali tentativi di sbarchi francesi alla Spezia, 1646 nascita del principe Alessandro al duca, 1610 set. 7. per comunicare la nascita del principe Ferdinando, del principe ereditario Cosimo, 1608 ago. 1. Istr.: feb. 14. Istr.: Med. 2658, 2662. Istr.: Mcd. 2637. 1663 ago. 9. Istr.: Med. 2661. Med. 2838. Bonifacio della Gherardesca, inviato per informarsi della Lattanzio Finetti, inviato per arbitrare questioni di Pierf rance sco Rinuccini, inviato per condolersi della Vincenzo Salviati, in luogo di Bardo Corsi, inviato per morte della duchessa Margherita, 1663 ago. - Istr.: l salute del principe, 1686 feb. - Istr.: Med. 2662. confinazione tra Firenze e Parma, 1617 apro 24. . comunicare la morte di Ferdinm do I, 1609 giu. 23. Giovan Francesco Guidi, inviato per trattare di una Med. 2661. Istr.: Med. 2638. "I Gio. Francesco Lottini, inviato in occasione del matrimo­ sollevazione contro Carlo Malaspina in Lunigiana, 1618 Filippo Vincenzo Strozzi, inviato per comunicare la morte Fabrizio Colloredo, inviato per condolersi della morte della nio della figlia" della principessa con Chi affino Vitelli, set. 26. Istr.: Med. 2633, 2639. di Ferdinando II, 1670 otto - Istr.: Med. 2662. regina di Spagna, madre della duchessa, 1611 nov. - s.d. Istr.: Med. 2634,. Andrea Cioli, inviato per la stessa ragione, 1619 mar. lO. Ferdinando Suarez, Roberto Giralcli, Cerchio Cerchi, Alfonso Ricci, inviato per complimentare il duca nel suo ' Iacopo Giovanni Medici, inviato per la ragione predetta Istr.: Mcd. 2633, 2636, 2639. inviati per condolersi della morte del duca Ranuccio, passaggio da Genova, 1614 ago. - al cardinale e a Lorenzo Cybo, s. d. Istr.: Med. 2634. pretc ... Pistoia, inviato per tl'attare un parentado non 1695 feb. 22. Istr.: Med. 2668. Antonio Medici e Fmncesco del Monte, inviati per compli­ Lorenzo Cybo, inviato al cardinale e alla principessa per definito, 1620 set. - Niccolò Antinori, inviato per trattare di confinazioni tm: mentare il duca nel suo passaggio da Livo1'llo, 1614 fare da mediatore tra i due, s.d.. Istr.: Med. 2634. Andrea Cioli, inviato per accordarsi su un eventuale con� Pontremoli e Genova, 1698 ago. 22-1700 apro - Istr.­ ago. 5. Istr.: Med. 81; 2637. Cart.: Med. 982. clave, 1621 gen. 21. Istr.: Med. 99, 2647. Med. 2670. Claudio Mal'ini e Giovan. Battista Bondalini, cOl'l'ispol1- Domenico Pandolfini, inviato per tl'attare della guerra Scipione Capponi, inviato per complimentare la pI'inci denti, 1616-1626, Cart.: Med.: 2691. DUCATO DI P ARMA del Monfel'l'ato, e per l'annullamento del matrimonio pessa Elisabetta, sposa al re di Spagna, 1714 nov. 4. Alessandro "del Nero, inviato per comunicare la morte di di Vincenzo Gonzaga con Isabella principessa di Bozolo, Istr.: Med. 2682. Cosimo II, 1621 mago 8. Istr.: Med. 2638, 2639, 2694. Nessun rappresentante stabilmente aocreditato. . 1621 apro 22. Istr.: Med. 103, 2633. Anton Maria Salviati, inviato per la stessa ragione a Cart.: Med. 2694. I Fabrizio Ferraro, inviato a Ottavio Farnese per incitarlo Francesco dell'Antella, inviato per comunicare la morte Sestri Ponente, 1714 set. Il. Istr.: Med. 2682. Pier Fl'ancesco Minacci inviato per comunicare la nascita li I: ad aiutare Giovanni Francesco Sanseverino, 1551 di Cosimo II, 1621 mago 2. Istr.: Med. 2638, 2639. del principe Ferdinando, 1663 ago. 9. Istr.: Med. 2661. giu. 2. 1str.: Med. 2634. Andrea Cioli, inviato per trattare della guerra del Mon­ DUCATO DI GUASTALLA Francesco Vinta, inviato per cOlidolersi della morte di fel'l'ato, 1622 feb. - REPUBBLICA DI SIENA Orazio ,duca di Castro, 1553 ago. 18. Istr.: Med. 2633, Giovanni Bandini, .inviato per condolersi della morte del Alessandro Capponi, Luigi Gualtiel'i, inviati per tl'aUare 2634. duca Ranuccio, 1622 apro l. Istr.: Med. 2639, 2716. il matrimonio del cardinale Francesco Maria Medici, Agnolo Niccolini, inviato per invitare i senesi ad acco­ Girolamo da Carpi, inviato per trattare dell'accomoda­ Filippo Niccolini, inviato per condolersi della morte 1709. Cart.: Med. 5757. glieTe una guardia tedesca, 1547. Cart.: Med. 1865. mento col re di Spagna, 1554 mal'. 31. Istr.: Med. 616. del cardinale Edoardo, 1626 mal'. 2. Istr.: Med. 2640. Giovan Battista Corboli, inviato a Venezia per compli­ "Giulio Ricasoli, inviato per trattare del prosciugamento Bernardo Giusti, 1556 nov. 25. Notizia in Man. 288. Alessandro Nomi, inviato per trattare il matrimonio eli mentare il duca, 1711. della val di Chiana, 1549. Cart.: Med. 394. Gitilio Ricasoli, inviato per indUl're il duca alla �uerra una principessa col duca di Orleans, 1627 dic. 29. Istr.: Leone Ricasoli, inviato per trattare della « capitolazione» contro il pontefice, 1557 ago. Il. Notizia in Man". 288." Med. 6361. DUCATO DI SAVOIA cori Ippolito da Correggio, 1552 ago. 3. Istr.: Med. 21; Pacifico Arditi, agente, inviato dopo la riconciliazione Giulio Inghirami, Andrea Cioli, Alessandro Nomi, inviati Strozzo Ili, LXXXVI, c. 15. Cart.: Med. 409, 410, 412, di Ottavio con l'impero, 1557-1558. Cart.: Mcd. 4,59, a complimentarsi del matrimonio della principessa Nessun rappresentante stabil,nente accreditato. 1851; c. Torrigiani, A) Guerra di Siena, provenienza 461, 467, 470, 2868. Margherita con Vincenzo Gonzaga, 1627. Cart.: Med. Giulio Ricasoli, inviato per indurre il dùca Emanuele Ricasoli-Del Nero. Giovanni Paolo Castelli, inviato per complimentarsi col 6355, 6356, 6360. � Filiberto alla guel'l'a contl'O il pontefice, 1557. Averardo Se rlstori, inviato segreto, 1553. duca della nascita del principe Ranuccio, 1569 apro - Alessandro del Nero, inviato a Desenzano per prevenire Giulio Ricasoli, inviato per congratularsi con il duca Bartolommeo Concino, inviato per trattare la restituzione Donato Nobili, inviato per comunicare la concessione del dell'arrivo del granduca, 1628 gen. 29. Istr.: Med. \1 della vittoria di San Quintil1o, 1559 giu. 14. Istr.: Med. di Lucignano, 1553 giu. 21. Istr.: Med. 27, 2634. Cart. : titolo granducale ai Medici, 1569. Istr.: Med. 2635. 2640. 2634. Mcd. 1854. Agnolo Biffoli,inviato per comunicare la morte di Cosimo I, Domenico Pandolfini, inviato per trattare delle assegna­ Pandolfo della Stufa, 1562 Febo - Notizia in Man. 288. Bartolommeo Concino, inviato al campo., 1554. Istr.: 1574 apro - zio�i da farsi ai duchi di Gustalla, 1630. Giulio del Caccia, inviato per trattare di confinazioni tra Strozzo 111, XXXV. Orazio Pancrazio, inviato per condolersi della' morte della Ugo Rinaldi, inviato per complimentarsi del matrimonio Firenze e Ferrara, con lodo del Savoia, 1567. Cart.: Med. duchessa Maria, 1578. Istr.: Med. 2639. della principessa Maria con il duca di Modena, 1632 530, 532, 534, 539, 541, 542. Flaminio Otterio, inviato per complimentm'si delle nozze feb. 12. Istr.: Med. 137. DUCATO Di URBINO Giulio del Caccia, inviato per comunicare la concessione della nipote del duca Margherita, 1581 gen. 25, Istr.: Domenico Pandolfini, inviato a Piacenza per invitare il Nessun ra 1'eS8cntante stabilmente accreditato. del titolo granducale ai Medici, 1569. pp Med. 255, 2639. duca ad allontanarsi dalla amicizia con la Francia, Orazio del Monte, inviato per comunicare la mOl'te di Orazio Pancrazio, inviato per condolersi della morte di e per la sua pacificazione con la Spagna, 1636. Cart.: Pier Filippo Pandolfini, inviato al matrimonio del duca Cosimo I, 1574 apro 30. Istr.: Med. 2634,. Madama d'Austria, 1585. Istr.: Med. 2639. Med. 1946, 2648, 2649. Guidubaldo II, 1598. Ottavio Bardi, inviato per condolersi della morte della Giulio Beccheria, inviato in Fiandra da" Alessandro per Paolo del Bufalo, inviato per la rlappacificazione con Domenico Attavanti, inviato per complimentarsi della duchessa Mal'gherita, 1574 otto Il. Istr.: Med. 2634 condolersi della morte del duca Ottavio, e, di passaggio Modena, 1637 giu. 2. Istr.: Med. 2640. " nascita del primogenito Francesco Maria al duca, 2636. da Parma, per complimentare il governatore Ranuccio, Alessandro Lisci inviato per trattare affari pendenti tra . 1549 feb. 28. Istr.: Med. 2634. Vincenzo Alamanni, inviato per condolersi della morte 1586 nov. 30. Istr.: Med. 269. Firenze e Parma 1643 mago - Istr.: Med. 2658. Galeazzo Anguisciola, inviato per fare opeJ;a di mediazione del duca Emanuele Filiberto, 1580 set. 2. Istr.: Mcd. Germanico Ercolani, inviato per comunicare la morte di Tommaso Rinuccini, inviato per condolersi della morte nei contrasti tra i figli di Luigi, Gonzaga e iI duca, 1549 255, 2639. Francesco I, 1587 nov. - Istr.: Med. 62, 2639, 2716. del duca Edoardo, 1646 set. 14. Istr.: Med. 2658. ago. 15. Istr.: Med. 2634. Camillo Albizi, inviato per complimentarsi del matrimonio Giramonte dal Verme, inviato per chiedere l'arresto di Giovan Battista Strozzi, inviato per complimentarsi del Marsilio Albizi, inviato per invitare il duca a staccarsi del duca Cado Emanuele con Catedna d'Austria, 1585 A. Piccolomini, ammalato a Piacen:z;a, 1590 ago. 30. matrimonio della principessa Vittoria con il duca di dalla Francia, 1557 ago. 1. Istr.: Med. 2633; Strozzo la, giu. 15. Istr.: Med. 264. Istr.: Med. 66. 281. Modena, 1648 apro 15. Istr.: Med. 2633, 2658. XXXII, C. 258. 70 Notide degl'l Archivi di Stato 111 . del Piazzo - Gli amba8ciatori t08cani 71

    Lionardo Marinozzi, inviato per condolersi della morte di REPUBBLICA DI VENEZIA granduchessa Giovanna, 1578 apI'. 20. Istr.: Med. 60, arrivo ·a Venezia di Ferdinando II, 1628 apI'. 1. Istr. due figli del duca, 1558 set. 14. . Istr.: Med. 49. Rappresentanti stabilmonte accreditati come agonti dnl 1540 al 1589, 2633. Cart.: Med. 711. Med. 2640. Donato Nobili e Giovan Battista Cini, inviati per comu­ come residenti dal 1589 a1 1673; in s>gldto, dnrante i l'ogni di Cosimo III Mario Sforza, inviato per chiedere in sposa alla repubblica Arturo Galli, inviato per concertare il cerimoniale da nicare la concessione del titolo granducale a Cosimo I, o di Gian.. Gastone, non si tennero pitì rappresentanti accreditati; suppli ... Bianca Cappello, 1579 giu. lO. Istr.: Med. 321, 2636. tenersi nella visita di Ferdinando II a Venezia, 1628. vano i Maostl'i di posta, che tJ'asmettevano gli avvisi. 1569. Cart.: Med. 724. Filippo Mannelli, inviato per ringraziare delle cortesie ' Tommaso Malaspina, inviato in occasione delle nozze del Donato Bardi, agente, 1540-1545; 1550-51. Cart.: Med. 370, Sigismondo de' Rossi.e Rocco Galletti, inviati ai confini usate al granduca nella sua sosta sul territorio veneto: principe ereditario con Lucrezia d'Este, 1570 (l ic. lO. 2964, 2968. del granducato per ricevere gli ambasciatori vene ti che indi residente ad interim, 1628 lug. 6-1629. Istr.: Med. Istr.: Med. 2635. Pier Filipp o Pandolfini, agente, 1548 set. 30-154,9 ago. - 1- Venivano a Firenze, per l'incoronazione della grandu­ 264.0. Cart.: Med. 3013, 3015. Conte (Carlo) di Thiene, inviato per condolersi della morte str.: Med. 2634; Stroz. la, LXXXVI n. l, 13. Cart.: chessa Bianca, 1579 set. - Ipp olito Buondelmonti, residente, 1629 mal'. 18 e 1630, del duca, 1574 otto 6. Istr.: Mcd. 2634, ,2636. Med. 2966, 2967; Stroz. la, LXVIII-LXXXVII. Giovanni Medici e Luigi Dovara, inviati per l'ingraziare set. 22 - 1633. Istr. : Med. 2633, 264.0. Cart.: Med. 3015 Pietro Iacopo della Staffa, inviato per comunicare la Segretari: Iacopo Guidi, Girolamo dal Verro. delle onoranze tributate alla granduchezza Bianca, 3015a-d, 3016, 3017, 3018, 3019, 3019a e b, 3020a e b,

    morte di Cosimo I, 1574 apI'. - Istr.: Med. 2634, 2636. Giovan Francesco Lottini, inviato per trattare di questioni 1579. Cart.: Med. 715. 3082a, 3158; Misc. Med. 352, n. 2; C. Bardi, III S., n. 52. Ippolito Agostini, inviato per comunicare la morte di di precedenza tra Cosimo I e gli Este, 1548-1549. Cart.: Pietro Galeotti, agente ad interim, 1581 - 1582. Cart .. : Francesco I, 1587 otto 29. Istr.: Med. 2633, 2636, 2639. Med. 2967. Med. 2988. Vacanza di quattro anni nella residenza. ' Enea Piccolomini, inviato per comunicare la morte di Pietro Camaiani, agente ad interim, con Bardo Corsi, 1549 Guglielm.o Dovizi, agente ad interim, 1584. Francesco Rinztccini, residente, 1637 apI'. 23-1642 mago - Ferdinando I, 1609 mago 22 e 26. Istr.: Med. 2638, 2639· ago. 26-1551 dico - Istr.: Mcd. 2634. CaI·t.: Med. 2968. Istr.: Med. 2640. Cart.:,Med. 3021, 3022. Vacanza di cinque anni nella residenza. Girolamo Strasoldo, inviato a Casteldmante per compli­ Niccolò Campana, agente ad interim, in sostituzione di Francesco Maria Zati, residente, 1642 mago 16-1652 lug. - mentare il duca Francesco Maria II, 1612. Istr.: Med. Pietro Camaiani, passato al servizio del Pontefice, Luigi Molino, corrispondente ufficioso, 1584-1589. Cart.: Istr.: Med. 145, 2649, 2650, 2654, 2655, 2658. Cart.: ì. 2633, 2639. 1550 giu. 27-1552 apI'. - Istr.: Med. 2634. Med. 805. 810, 811. Med. 2653, 3022-3025, 2708. Lattanzio Secoli, inviato segreto per trattare del matri­ Bernardo Giusti, agente, 1552 apr.-ott. - Cart.: Med. 2969. Luigi Dovara, inviato per comunicare la morte di Fran­ Domenico Pandolfini, inviato per trattare insieme al monio di Claudia Medici, 1613 nov. 30. Istr. e Cart.: Pero Gelido, agente, otto 10-1561 (lic. - Istr.: Med. 2634., cesco I, 1587 otto - Istr.: Med. 62, 2639. Cart.: Med. 792. residente, della pacificazione della Repubblica e della Med. 6359. 2974. Cart.: Med. 463, 2970, 2970a, 2971-2975. Raffaello Medici, inviato per comunicare il matrimonio di lega difensiva col duca di Parma, 1642 ago. 5, e 1642 Andrea Cioli, inviato pel' condolersi della morte, avvenuta Segretario: Medoro Nucci, poi reggente. Ferdinando I, 1588. nov. 17. Istr.: Med. 2649, 2650, 2653-2657, 2659, 3708. in Napoli, della principessa di Bisignano sorella del Bernardo Vecchietti, inviato per ottenere prestiti in Cipriano Saracinelli, residente, 1589 mago - 1590. Istr.: Vedi anche Modena. duca e per iniziare trattative di matrimonio tra Claudia danaro, 1554 lug. 28. Istr.: Med. 2634. Cart.: Med. 432- Med. 64.. Cart.: Med. 2990, 2990a, 2990b. Gi�van Battista Gondi, inviato due volte per trattare le Medici e Federico Ubaldo, 1619 1ug. 23. Istr.: Med. 2633; 434, 442, 2970. Lelio Tolomei, residente, 1590 - 1592. Cart.: Med. 2991, qucstioni relative alla guerra di Castro e alla lega, altra del '1620 apI'. 5 in Med. 6356. Cart.: Med. 6129, Pier Filippo Pandolfini, inviato per comunicare l'annessione 2991a, 2992a. 1643, 1644. Istr.: Med. 2650, 2651, 2652, 2655, Cart.: 6131, 6132, 6135, 6137-6141, 6354-6355a, 6356, 6359. di Siena allo Stato di Firenze, 1557 lug. 25. Istr. Med. Giovanni Uguccioni, residente, 1592 giu. 9-1596. Istr.: Med. 1498, 3078a. Orso Pannocchieschi d'Elci, inviato in occasione delmatri­ 2634. . Cart.: Stroz. l''', LXXVIII-LXXX. ;Med. 2716. Cart.: Med. 2993, 2994. Giovan Francesco Rucellai, residente, 1652 lug. 1-1655 monio della principessa Claudia, 1620. Istr.: Mcd. 4065. Giovanni Filippo Marucelli, inviato a Brindisi, per trat­ ,. Lorenzo Salviati, inviato per complimentare il nuovo doge set. - Istr.: Med. 266l. Cart.: Med. 3025, 3027, 3028. Cart.: Med. 6133, 6138. tare con la Repubblica il recupero della galera fiorentina Marino Grimani, 1595 lug. ll. Istr.: Med. 2637. Segretari: Urbano Grunsbarra, reggente nel 1653 giu.­ Filippo Niccolini, inviato per comunicare la morte di ({ Lupa», 1560 otto 26. Istr.: Med. 2322a, 2634,. Cart.: Asdl'llbale Barbolani, residente, 1596 mago - 1618. ISb,,: set.; Fabrizio Cecini, dal 1655 apI'. - Cosimo II, 1621 apI'. - Istr.: Med. 2639. Med. 4.86. s.d., Med. 2637. Cart.: Med. 2995-3004., 3004a e b, 3046. Maria Valatelli, console della Nazionc Fiorentina e mae­ Orso Pannocchieschi d'Elci, inviato per condolersi della Antonio Albizi, inviato per invitare la Repubblica a tener Segretario: Giovanni Bartoli, reggente nel 1609-1610 . stro di posta, agente ad interim, 1655. . morte del duca Federigo' Ubaldo, 1623. un residente a Firenze e per trattare il rccupero della Girolamo Guicciardini, inviato per fare opel'a di mediazione Angelo Popoleschi, residente, 1655 otto 22-1657 ott. ­ Alessandro Vettori, inviato per le trattative matrimoniali· · 'galera ({ Lupa», 1561 apI'. 26. Istr.: Med. 2634. Cart.: tra la Repubblica e il Ponteficc, 1605. Cart.: Med. 954. Istr.: Med. 2661. Cart. Med.: 3028, 3029. tra Vittoria della Rovere e Ferdinando II, 1623. Cart.: Med. 488, 489. ' Girolamo Guicciardini, inviato per complimentare il nuovo Segretario: Niccolò Canocchi, poi reggente. Cosimo Bartoli, 1562 22-1572. Med. 4059, 4063, 6134" 6135. agente, apI'. Istr.: Med. doge Leonardo Donato, 1607 feb. - Istr.: Med. 2637. Francesco Ximenes, residente, ·1658 giu. - 1662 lug. 14. Lorenzo Medici, inviato per ricondurre a Firenze la du­ 2634. Cart.: Med. 527, 2976-2981, 3079-3082, 3090. Fabrizio Colloredo, inviato per partecipare il matrimonio Istr.: Mcd. 2661. Cm·t.: Med. 3029; c. Panciatichi, 178. chessa Claudia, e per proseguire le trattative di matri­ Costantino Amoroso e Giovanni Volterra, capitani di del principe Cosimo, 1608. Istr.: Med. 2637. Segretario: Niccolò Canocchi, poi reggente. ' monio tra Vittoria della Rovere e Ferdinando Medici, mare, inviati per assoldare cimme, 1564 apI'. 3, 5. Lorenzo Gondi, inviato per comunicare la morte di Ferdi­ Giovanni Poggi Cellesi, residente, 1662 set. 20-1669 giu. - 1623. Cart.: Med. 6355a, 6365. Istr.: Med; 2634. nando I, 1609 giu. 15. Istr.: Med. 2639. Istr.: Med. 266l. Cart.: Med. 3032-3035. Andrea Cioli, inviato per definirc le questioni relative alla Agnolo Guicciardini, inviato per comunicare la conces­ Giovan Francesco Guidi, inviato per dirimere alcune Segretari: Giovan Francesco Caramelli e Matteo del dote della principessa Vittoria e per trattare della sione del titolo granducale a Cosimo I, 1569 dic. 11. controversie tra il residente e l'ambasciatore di Man­ Teglia, maestro di posta, poi reggente. i : ' I successione al ducato, 1624 mago - Istr.: Med. 2635. Cart.: Med. 552. tova, 1612 otto - Istr.: Med. 2694. Michele Cupper, inviato per comunicare la nascita del Giulio Inghirami, agente, 1624,. Cart.: Med. 4059. Agnolo Guicciardini, inviato per felicitarsi con la Repub­ Niccolò Sacchetti, residente, 1618 mago 1-1627 otto - Istr.: principe Ferdinando, 1663 ago. 9. Istr.: Med. 2661. Giovanni Cristoforo Malaspina, inviato a Castel Dm ante blica della vittoria di Lepanto, 1571 nov. l. Istr.: Med. 2633, 2639 .. Cart.: Med. 3006-3010, 3012, 3012-a. Marcantonio Altoviti, residente, 1669 nov. 19-1673 lug. - per informarsi dello stato di salute del duca, 1627 apI'. 7. Med. 2635. Luca Albizi, inviato per complimentare' iI nuovo doge Istr.: Med. 2661. Cart.: Mcd. 3037. "- Istr.: Med. 2640. Missione non avvenuta. Inviato invecc Orazio Urbani, agente, 1572 set. 16, 17-1576. Istr.: Med. Antonio Priuli, 1618 ago. 16, 17, 18. Istr.: Med. 2633, Matteo del Teglia, maestro di posta, 1673 lug. - 1704 per la stessa ragione il 1627 dic. 27.Istr.: Med. 2640. 2634, 2636,2716. Cart.: Med. 2982-2984.; Stroz. la, CCLVI. 2638, 2639; Stroz. la, CCCXIX, C. 205. Cart.: Med. 993. mago - Cart.: Med. 3038-3050, 3050a-3050e, 6298. Lattanzio Secoli, inviato, senza carattere ufficiale, per Federico Strozzi, inviato per comunicare la morte di Piero Capponi, inviato per assistere Giovanni Medici Zanobi Acciaioli, inviato per complimentare il nuovo doge trattare della eredità della granduchessa Vittoria, Cosimo I, 1574 apI'. 27. Istr.: Mcd. 2634, 2636. ammalato, 1618 set. 18. Istr.: Med. 2633, 2639. Alvise Contarini, 1676. 1628 gen. 14. Istr.: Med. 264.0. Ottavio Abbioso, agente del cardinalc Ferdinando Medici, Garzia di Montalvo, inviato per trattare questioni relative Leonardo Astudillo Carillo, inviato per trattare di diffe­ A d Lorenzo Poltri e lessan ro Vettori, inviati per la stessa agente ad interim, 1576-1584. Istr.: Med. 2716; con una al matrimonio di Giovanni Medici, 1619 lug. 29. Istr.: renze di confini, 1687-1689. ragione, 163l. al suo ritorno a Venezia del 1582 feb. 3, in Mcd. 257, Med. 2633, 2639. Camillo Finetti, inviato per la stessa ragione, 1688. Cart.: Med. 755, 2985-2989, 3082', 5104. Rinaldo Malaspina inviato per comunicare la morte eli Varisco Castelli, maestro di posta, 1704, giu.)-1723 lug. ­ Orazio Urbani, inviato per ottenere l'autorizzazione a Filippo NerIi, inviato per coniplimentare il nuovo doge Cosimo II, 1621 mago 4,. Istr.: Med. 2638, 2639, 2694.. Cart.: Med. 3051-3068, 5814q, 5063, 5864, 5864a, 6298. fare sbarcare prigionieri nel porto di Pesaro; inviato Sebastiano Veniero, 1577. Cart.: Med. 703. Garzia di Montalvo, inviato in occasione della morte di Segretario: Giovanni Domenico Cottini, istr.: Med. 2675. con la stessa istl'U:IliQne anche a Venezia, s.d . ..., Istr.: - Vincenzo Alamanni, inviato per complimentare il nuovo Giovanni Medici, 1621 lug. 17. Istr.: Med. 2633, 2639. Giovanni Domenico Cottini, maestro (li posta, 1723 Iug. Med. 2716. doge Niccolò da Ponte, e per comunicaI'e la morte della Alessandro del Nero, inviato per avvisare del prossimo 17-1737. Cart.: Med. 3069-3078.

    : 1' 72 N o tizie degli A1'chivi di Stato , lJ!I. del Piazzo - GU ambasciator'i toscani 73

    STATI ITALIANI SOTTO LA DOMINA­ Giovan Francesco Guidi, residente ad interim, 1603 giu, Ferdinando Ranuzzi Cospi, inviato per complimentare Giuliano Capponi, inviato per trattare delle contribu­ 26-nov, - Istr.: Med. 2637, 2694,. il cardinale Infante, 1634 mago - zioni, alla partenza dell'Antinori per Vienna, 1707 ZIONE STRANIERA Alessandro Beccheria, residente, 1603 nov. 9-1614 lug. - Desiderio Montemagni, residente, 1635 feb. 12, 1636 mago 16. Istr.: Mcd. 2678. Cart.: Med. 6298. Istr.: Misc. Med. 3 mm. giu. 3-1642. Istr.: Med. 140, 2640, 2649. Cart.: Med. Giovan Battista Cerretani, inviato pcr trattare delle DUCATO DI MILANO Segretario: Carlo Antonio Beccheria suo figlio, dal 1606 1496, 1497, 3179, 3182-3186, 3188-3190. contribuzioni, 1708 mago 18. Istr.: Med. 2678. ' mal'. 20, istr. in Misc. Med. 3. mm. Giovanni Corsi inviato per complimentare il . cardinale Pietro Alessandro Bondicchi, agente senza carattere uffi­ Rappl'esentanti stabilmonte necreditati, como agenti dal 1546 al 1585 Francesco Malaspina, inviato per comunicare il matri­ Infante, 1635 feb. 21. Istr,: Med. 2640. Cart.: Med. 1433. ciale, 1708-1726 feb. I. Cart.: Med. 1654, 2700, 3228- • dal 1656 al 1737 : como residenti dal 1585 �l 1656, monio del principe Cosimo, 1608 ago. I. Istr.: Med. Domenico Pandolfini, commissario del reggimento man­ 3245, 5802, 5803. Francesco Vinta, agente, 15406 lug. 26-1551. Istr.: Med. 7. 2638. dato in aiuto del ducato, 1635 set. 10-1636 giu. - Istr.: Sigismondo Landini, Luigi Bardi, inviati per fare leve Cart.: Mcd. 3101, 3101a-3103, 3111, 3112. Vincenzo Salviati, in luogo di Bardo Corsi, inviato pelO Med. 14,0, 2640, 264,8, 2649. di francesi a Livorno, 1709 apI'. - Istr.: Med. 2678; Cristiano Pagni, inviato al marchese del Vasto a Genova comunicare la morte di Ferdinando I, 1609 giu. 23. Cosimo Riccardi, comandante delle truppe inviate in poi nel 1714, 1715, 1716 il solo Landini, per la stessa e al campo imperiale in Piemonte per trattare degli Istr.: Med. 2638. aiuto del ducato, 1635 set. 25. Istr.: Med. 2640. ragione. Cal't.: Med. 1655, 3248, 3249, 3252. armamenti fr ancesi, 1544 apI'. - Ainolfo Bardi, inviato per complimentare il conestabile Pietro Grifoni, governatore dellc soldatesche inviate Niccolò Francesco Antinori, inviato per l'investitura di Bartolommeo Bibbiena, agente, 1551-1554. Cm't.: Med. di Castiglia ammalato, 1611 mal'. 25. Istr.: Med. 2637. in aiuto del ducato, 1635 otto 15. Istr.: Med. 2640. Siena e di Portoferraio concessa da Carlo VI in qualità 3105. Giovanni Altoviti, residente, 1614 Iug. 19, 20-1618. Istr.: Camillo del Monte, maestro di campo del 30 dei 4000 di re di Spagna, 1711 dic, - Istr. e cart.: Med. 2682. Fabrizio Ferraro, agente, 1552 lug. 31-1573. Istr.: Med. Med. 2633, 2638, 2639: Misc. Med. 79 ' mm. Cart.: fanti in soccorso del ducato, 1635 otto 31. Istr.: Med. Carlo Antonio Medici di Marignano, agente, con lo stesso 2634; altre: del 1552 apI'. 2, relativa a questioni riguar­ Med. 3140-3142, 1395, 1399, 3146, 3147. 2640. carattere dei Bondicchi, 1726 feb. -1737. Cart.: Med. danti Ippolito da Correggio, in Med. 2634 ; del 1552 Fabrizio Barbolani, inviato per complimentare il nuovo Costanzo Bellincioni, inviato per complimentare il nuovo 3244. dico lO, per riscossione di Cl'editi, in Med. 2634; del 1554 governatore, Pietro di Toledo, 1615 dico 2. Istr.: Med. governatore, 1635 nov. 22. Istr.: Med. 2640. Ferdinando Valentini, inviato per trattare delle contri­ ll!ag. 31, in Med. 2634. Cart.: Med. 530, 532, 3104-3110; 2633, 2639. Domenico Pandolfini, inviato per concludere la pace tra buzioni, 1718. Cart.: Med. 3246, 3247. 3111-3113. Niccolò di Montalbano, inviato per complimentare il Spagna e Parma e per trattare delle contribuzioni, Luigi Bardi, inviato per trattare il ritÌl'o delle truppe dalla Luca de Ivara, inviato a Castello Arquato per ricevere nuovo governatore, 1618 ago. 26. Istr.: Med. 2633, 2639. 1636. Istr.: Med. 2648, 2649. Lunigiana, 1730. 2000 soldati tedeschi, 1554 giu. 4,. Istr.: Med. 2634. Ippolito Buondelmollti, inviato per complimentare il Ferdinando Incontri, inviato per complimentare il nuovo Francesco Vinta" inviato per sollecitare invio di soldati, nuovo governatore; indi residente, 1619 apI'. 30-1626 governatore, 1641 mal'. 4. Istr.: Med. 2658. Saverio Buontempi, inviato a , per 1554. Cart.: Med. 430. giu. - Istr.: Mcd. 2633, 2638, 2639; altra per trattare Pier Francesco Rinuccini, residente, 1642 gen. 24-1655 trattare di contribuzioni, S. d. Istr.: Med. 2634. Leone de Santis, inviato per trattare di prohlemi militari, col principe di Val di Taro, del 1620 set. 14, in Med. set. - Istr.: Med. 2658. Cart.: Med. 3186, 3191-3193, 1558 mago 6. Istr.: Med. 2634. 2633. Cart.: Med. 1395, 3148-3153, 3155·3160. 3195-3198. , Luigi Dovara, inviato per visitare il Vicerè ed assicu­ Segretario: Roberto Ongaro. Ugolino Grifoni, deputato nella consulta di guel'l'a della VICEREAME DI NAPOLI rarlo della dedizione di Firenze alla Spagna, 1563 mal'. Alessandro Medici, inviato per complimentare il cardinale lega in Lombardia, 1M3 giu. 9. Istr.: Med. 147, 2658. Non vi fu,J'ono sempre }'appresentallti stabili, 1I0i periodi in cui vi 18. Istr.: Med. 2634. Bonomeo, 1620' ago. 16. Istr.: Med. 2638. Vincenzo Sacchetti, inviato per complimentare il nuovo fu rono essi .assunsero la fo nna di agenti, tranne il Muscfilo che fu, nel Giulio del Caccia, inviato per rendere nota la cou"cessione Andrea Cioli, inviato per trattare delle questioni relative governatore, 1643 nov. 6. Istr,: Med. 147, 2658. 1539, l'unico residente. del titolo granducale a Cosimo I, 1569 dico Il. Istr.: alla guerra del Monferrato, 1621 gen. 20. Istr.: Med. Ferdinando (Ranuzzi) Cospi, inviato per complimentare I Mcd. 2635. 2639, 2647. il nuovo governatore, 1646 giu. 19. Istr,: Med. 2658. Allfonso TOl'nabuoni, inviato ad accompagnare il duca Lionardo Marinozzi, inviato per trattare della minaccia Giulio Medici, inviato per comunicare la morte di Co­ Giovan Battista Strozzi, inviato per complimentare il Alessandro, 1535. 1571 25. 2635. simo II, 1621 apI'. -- Istr.: Med. 2633, 2638, 2639. nuov9 governatore, 1648 apI'. 22. 18tr.: Med. �658. J acopo Medici, Luigi Ridolfi, Bernardo Gamberelli, I francese su Finale Ligure, apl'. Istr.: Med, ,) Francesco Somma, inviato alla marchese di Marignano Andrea Cioli, inviato per trattare di una lega difensiva Giovanni Carlo Medici, inviato per complimentare la inviati per complimentare la sposa di Cosimo I, Eleonora l' per trattare del matrimonio di una sua figliola, 1573 dei principi italiani, 1623 ago. - Istr.: Med. 80. regina di Spagna, 1648. di 'l'oledo, 1539 mal'. - Cart.: Med. 336. Istruzione mago 30. Istr.: Mcd. 2634, 2636. Carlo Capponi, inviato per trattare di questioni militari, Giovanni Francesco Rucellai, residente, 1655 set. 18-1656 anoninia per le 'trattative matrimoniali, in Med. 2634. Alberto Billa, agente ad interim, 1573. 1625 mago - Istr.: Med. 2694. Cart.: Med. 2694. mal'.- Istr.: Med. 2661. Cart.: Med. 3198. Pil'l'o Musefilo,residente, 1539 lug. 12-1541. Istr.: Med. 2. Alessandro Verri, agente, 1574-1581. Cart.: Med. 3114-3ll7. Giovan Fr!lncesco Guidi, inviato per trattare di aiuti Segretario: Francesco Bondicchi. Cart.: Mcd. 3068-4071. Giovanni Vincenzo Vitelli, inviato per comunicare la militari, 1624 gen. - Istr.: Med. 2694,. Cart.: Med. 2697. Francesco Bondicchi, agente senza carattere ufficiale, Bernardo Medici, inviato per condolersi della morte della morte di Cosimo I, 1574. Domenico Pando1fini, residente, 1626 giu. 25, 1631 mago 4 - riconfermato ogni sei mesi, 1656 mal'. - 1697 ago. ­ moglie di don Pietro di Toledo, 1539. Alessandro e Gabriele Verri, agenti, 1581-1584. Cart.: 1634. Istr.: Mcd. 26400, 3163. Cart.: Med. 2640, 3161· Cart.: Mcd. 1638-1642, 1682, 3198, 3200-3215, 5792-5795, Capitano ,., Tos�, inviato - l�er comunicare la nascita di Med. 3ll7" 3llS. 3171, 3174-3178, 3180-3182, 5076. 6067. un erede a Cosimo I, 1540 apro - Orlando Bazzi, agente ad interim, 1584-1585. Cm't.: Med. Francesco Coppoli, inviato per scusare il granduca che Gabriello Antonio Raù, inviato per definire le questioni Iacopo Masinier, inviato per comunicare notizie relative 3ll8. nel suo viaggio non si sarebbe fel'mato a Milano, 1628 relative al feudo di Treggiana, 1659 feb. 6. Istr.: Med. alla malattia della duchessa Eleonora e per compli­ Giovanni Vincenzo Modesti, residente, 1585-1593. Istr.: giu. 30. Istr.: Med. 2640. 2661. mentarsi del matrimonio di Isabella di Toledo col duca Strozzo la, LXXXVIII. Cart.: Med. 3ll8-3120, 3121. Pietro Medici, inviato per complimcntare il nuovo gover­ Domenico Naturini, corriere, inviato per comunicare la di Castrovillari, 1541. Ger�anico Ercolani, inviat� a co;nunicare la morte natore, 1629 ago. 27. 15tr.: Med. 2640. nascita del principe Ferdinanilo, 1663 ago. 9. I8tr.: Cesare Cavaniglia inviato per trattare del matrimonio di Fl'ancesco I, 1587. Istr.: Med. 2639. Giulio Inghirami, inviato per complimentare il conte di Med. 2661. della principessa Lucrezia Medici con il duca di Mon­ Luigi Dovara, 1589 giu. -- Cart.: Med. 807. Collalto luogotenente generale delle armi di S. Maestà Pietro Angeli, inviato per trattare delle contribuzioni talto, 1548 mago 27. Istr.: Med. 2634. Cart.: �Med. 6357. Alessandro Beccheria, residente, 1593 nov. 6-1600. Istr. cesarea, 1629 set. 18; I8tr.: Mcd. 2640. dovute all'impero, 1691 nov. - 1692. Istr.: Med. 2663, Francesco Babbi, inviato per visitare il vieerè ammalato Med. 2637, 3131. Cart.: Med. 3122-3124, 3127-3130, Annibale Filangero, maestro di campo, inviato per con­ 2665. Cart.: Med. 3248, 3249', 3252. e per trattare del matrimonio suddetto, indi agente, 3133-3140. durre 4000 fanti in aiuto al ducato, 1630 apI'. 2. Istr.: Camillo Bondicchi, agente, 1698-1708. Cart.: Med. 1642- 1548 ago. 25-1550 ott. - Cart.: Med. 4072. Antonio Medici, inviato per complimentare Margherita Med. 2640. 1644, 1646-1657, 2700, 3215-3227, 5794,-5803, 6067. Riva de Negra, inviato per trattare della eventuale ele­ d'Austria, futura regina di Spagna, 1599. Cosimo Riccardi, inviato quale comandante della cavaI· Ferdinando Valentini, inviato per trattare le questioni zione di un pontefice favorevole all'Impero, 1550 gen. 3. Ludòvico Covo, inviato a - Genova per complimentare il lel'ia in aiuto al ducato, 1630 mago I. Istr.: Med. 2640. attinenti a Filattiera, 1699. Istr.: Med. 2634. nuovo governatore; poi residente, 1600 lug. 26, 31- Giovanni Lorenzo Malaspina, inviato per complimentare Niccolò Francesco Antinori, inviato per trattare delle Cesare Cavaniglia, inviato in luogo di Ottavio Piccardini,

    I 1603. Istr.: Med. 2637. Cart.: Med. 3125, 3126. il cardinale infante di Spagna nuovo governatore, contribuzioni, 1707 gen. 14. 18tr.: Med. 2676, 2677, per tentare di fare liberare dal carcere il conte di Caiazzo, L Segretario: Tommaso Masseotti. 1633 mal'. 22. Istr.: Mcd. 2640. 2682. 1550 lug. 17, 18. Istr.: Med. 2634. l' i'

    i : • i 74 Not'iz'ie degl-i Arohivi di Stato lJ1. del Piazzo - GU arnbasciator-i .toscani 75

    Bernardetto Minerbetti inviato per congratularsi col Fabl'izio Barnaba, agente e ricevitore dell'Ordine di Santo Michele Girolamo· Catani, agente ad intel'im, 1684-1694.. B�rtolomeo Panciatichi, inviato per congratularsi con la · vicerè delle sue nozze con Vittol'ia Spinella, 1552 mago Stefano, 1605-1607. Cart.: Med. 4091-4093. Giuseppe Andreoni, avvocato granducale, inviato per la regina della nascita di un principe, per trattare di 15. Istr. Med.: 2634. Giovan Battista Palmiel'i, agente e ricevitore dell'ordine resa dei conti dei fr atelli Cella, 16e6-1688. cause di precedenza, e di compra di grani, 1549 mal'. 7. Pirro Musefilo, inviato per fare pensare il vkerè alla neces­ di Santo Stefano; avvocato granducale, 1607-1608. Giovan Battista Salomoni, agente, 1694-1704,. Cart.: Istr.: Mcd. 2634,. sità della pace, 1552 giu. 14. Istr.: Med. 23. Cart.: Med. 4,091-4097. Med. 4,126-4128, 5630a. Luigi Capponi, inviato per congratularsi col sovrano Pirro Musefilo, inviato a Livorno a complimentare il vicerè Giovan Vincenzo Manadori, Camillo Compagni, inviati . Francesco Maria Medici, cardinale inviato per' compli­ della nascita del tel'ZO figlio principe Carlo e per un e farlo desistere dalla guerra a Siena, 1553 gen. - Istr.: a visitare il feudo di Capestrano, 1607. Cart.: Med. mcntare Filippo V l'e di Spagna, 1702. Cart.: Med. 5741· processo che l'Ufficio dell'Abbondanza aveva in Parigi, Med. 2634,. 4,094" 4,095. Giovanni Battista Cecconi, agente e console della nazione 1550 set. 21-1551 otto - Istr.: Med. 2634. Cart.: Mcd. 403, Francesco Medici, Bernardo Giusti, Giovan Battista Filippo Cellesi, inviato per comunicare il matrimonio del Fiorentina, 1704-1734,. Cart.: Med. 1676, 4128-4139, 404, 4593; c. Capponi 68, n. 46. Ricasoli, inviati a Livorno a complimentare il vicerè, pl'incipe Cosimo, 1608. 5630a. Segretario: Bernardo Giusti. 1553 gen.- Cart.: Med. 413. Dimurgo Lambardi, inviato a fare una inchiesta su un . .. Guagagni, inviato per dirimere una controversia di Alessandro Malegonnelle, inviato a Roma al cardinale Bartolomeo Concino, inviato per trattare della l'iammis­ tentativo di avvelenamento del granduca preparato a confini, 1725. di Tournon per definire la causa dei gl'ani ancora sione di fuorusciti nello stato, 1556 nov. - 20. Napoli, 1616 ago. 20. Istr.: Misc. Med. 27, III. Bartolomeo Intieri, agente, 1734-1742. Cart.: Med. 4139- pendente in Francia, 1551. Cm't.: Med. 401. Cosimo Cupers, corrispondente, 1559. Cart.: Med. 475, 477. Andrea Bologna, agente e procuratore dell'ordine di 4141. Giordano Orsini, inviato per complimentare Enrico Il du Cesare Cavaniglia inviato per l'agguagliare il vicerè di Santo Stefano, 1618-1620. Cart.: Med. 4100, 4102. l'ante il suo viaggio i� Piemonte, 155'1. Istr. : Med. 2634. cause contro gli ecclesiastici, 1560. Istr.: Med. 4. Vincenzo Vettori, agente ad intel'im, con cosimo del Sera, VlCEREAME DI SICILIA Leone Ricasoli, inviato per mettere in esecuzione le clau­ Agnolo Biffoli, agente, 1562. Istr. : Med. 2322a. Già lo 1620-1626. Cart.: Med. 1402, 1447, 4101, 4103, 4158, sole del trattato di Chateau Cambresis; indi residente. era stato nel 1553. Cart,: Med. 415, 477. 4158a. Giovanni Vargas, inviato a comperare schiavi per le· Non ebbe udienza a corte, causa l'infermità del sovrano. Averardo Medici, inviato per comunicare la morte di Lorenzo Buondelmonti, inviato per comunicare la morte galere ducali, 1549 nov. 23. Istr.: Mcd. 2634,. , 1559 gin. 14,. Istr.: Med. 326, 2634; Stroz. la, XXXIII Roberto Pepi, inviato per liberare alcuni vascelli fermati, Cosimo I, 1574. di Cosimo II, 1621. C. 146. Cart.: Med. 4594; Man. TOl'l'igiani, provenienza Galeotto dal Borgo, inviato per arrestare il comandante Simone Giugni, agente, e soprintendente agli interessi della 1616 lug. 1. Istr.: Med. 2633, 2639. Ricasoli Del Nero, B), con istr. del 1559 giu. 8, e 14. di una galera toscana che non voleva rimpatriare, R. Casa nel Regno, 1626-Ùi33. Cart.: Med. 4105, 4106. Giulio Inghirami, inviato a Messina, 1617 lug. 26. Istr.: A((o nso Tornabuoni, inviato per condolersi della mOl'te 1575 lug. 1. Istr.: Med. 2634. 2636, Vincenzo Velluti, esattore dei debiti granducali, relativi Med. 90. del sovrano; poi residente, 1559 ago 19-1560. Istr.: Pierantonio Anselmi, inviato per trattare cause relative· 'ai feudi, 1632 set. 20. Istr.: Med. 2640. Cart.: Med. Giulio Vitelli, inviato a Livorno a complimentare il vicerè, Med. 326. Cart.: Med. 4594,. c. Torrigiani, provenienza 1641 feb. 20. Istr.: Med. 2658. • a fidccommissi granducali che si dovevano discutere 4107, 4108, 4110 . Ricasoli-Del Nero, B), lettere diverse. a Napoli, 1577 gen. 16. Istr.: Med. 2633. Cart.: Med. Ludovico Ridolfi, inviato straordinario del cardinale Lorenzo Capponi, inviato a Napoli a complimentare il Agnolo Guicciardini, inviato per condolersi della morte 694-697. Medici protettore di Spagna, per dimostrare al vicerè vicerè, 1648 set. 25. Istr.: Mcd. 2658. del sovrano con la regina madre (1560), s. d. Istr.: Med. Prospero Colonna, inviato a visi tal'e le galere di Santo la impossibilità, di concedere i prestiti richiesti; esattore Francesco Piccolomini d'Aragona, Alessandro Visconti, 2634. Cart.: Med. 487. Stefano, 1577 mago 28. Istr.: Med. 2634. delle rendite granducali nel Regno; agentc, 1637 mago 2, inviati a Portolongone a complimentare il vicerè, Niccolò Tomabuonì, residente, 1560-1565. Cart.: Med. Agnolo Biffioli, inviato per complimentarsi della nascita giu. l, 1638. Istr.:'Med. 2640. Cart.: Mcd. 4107, 4108,4110. 1650 giu. 8 e ago. 12. Istr.: Med. 2658. 4594-4596, 4856. Lettere credenziali al sovrano in di un figlio all'imperatore, anche in Sicilia, 1577 ;n'lag. 21. Segretario: Vincenzo Velluti. Federico Ricci, inviato per procurare la riscossione dei Med. 4,594. Francesco Biffoli, corrispondente, 1577. Cart.: Mcd. 700, Emilio Piccolomini, inviato a complimentare il nuovo , beni di Monreale, del cardinale Giovanni Carlo Me­ Giovanni Maria Petruccì, inviato per comunicare il matri­ 704, 724, 725, 727, 728, 747, 1182. vicerè e per trattare dell'aumento delle decime sulle dici, 1653. monio del principe Francesco; indi residente, 1565 Ascanio Rasi, inviato pel' trattare delle cause granducali macinazioni, 1638 mago 7. Ist.r.: Med. 2640. Gervasio Pireconi, olivetano, inviato a Palermo per trattare ago. 20 - 1572. Istr.: Med. 2635 ; notizia in Tratte, in discussione a Napoli, 1578 feb. 6. Istr.: Med ..:2 633. Vincenzo Medici, esattore dei crediti granducali, agente, intcressi del cardinale Giovanni Carlo Medici, 1656 Intr., n. 86. Cart.: Med. 4596-4601. . Cart. : Med. 707, 7C8, 720, 721, 727, 728. 1638-1656. Cart.: Mcd. 4111-4113, 4115, 4116. lug. 1. Istr.: Mcd. 2633. Segretari: Andrea Albertani, con istruzione del 1571 Giulio Pucci e Pietro di Lucca, inviati per comunicare Cappone Capponi, inviato al cardinale Giovanni Carlo giu. 22 in Med. 2635, e Alberto Luci, che rimpatria IleI la morte di Francesco I, anche in Sicilia e a Malta, Medici, per trattare questioni relative al governo della 1571 gen. - 1587 otto 30. Istr.: Mcd. 2636, 3639. armata di Spagna, 1642 giu. 18. Istr.: Med. 2716. STATI STRANIERI Vincenzo Alamanni, inviato per condolersi della morte Luigi Dovara, inviato per il matl'Ìmonio di don Pietro, Francesco Pepi, inviato per trattare l'acquisto dei casali della regina di Spagna, 1568 nov. 21. Istr.: Med. 2635. REGNO DI FRANCIA 1588 dico 28. Istr.: Med. 277. di Cosenza, 1644. Istr.: Misc. Med. 468, n. 25. Cart. : Med. 1(,856. Giulio Battaglino, agente senza funzioni pubbliche, 1591-. Arsenio dell'Ascensione, inviato dal cardinale Giovanni Troilo Orsini, inviato per complimentarsi della vittoria 1600 dico - Cart.: Med. 4084-4090. NlJssun l'UppreBlmtanto stabil1J1,eute aCCl'editctto sino alla pace di contro gli Ugonotti, 1569 apro 20. Istr.: Med. 2635. Carlo Medici per trattare della riscossione di crediti, Crcspy, 1544 ;

    Orazio del Monte, inviato per comunicare la mOl'te di Luigi Bevilacqua, inviato per complimentare il Cosimo I, 1574 apI'. 30. sovrano Segretari: Alessandro Sacchi, Domenico Zipoli, poi Istr.: Med. 2634. della nascita del duca Giulio Vitelli, inviato a Susa per complimentare il cardi- Sansonetto di Orléans, 1607 set. 7. Istr.: Bardi, inviato per condolersi della morte naId e l,' Richelieu che vi si trovava, 1630 mal'. 15. reggente, cart. in Med. 4.677, 4791-4794, 4848, 4848a. di Med. 2637, 2638. Cart.: Misc. Med. 125, Carlo IX, (1574 giu. n. 53. ' Pier Antonio Ricci, inviato per condolersi della morte -). Istr. : Med. 2634. Bar Istr.: Med. 2638, 2640; c. Rondinelli-VlteIl' l, 31 • n. 4'. tolommeo Concino, inviato per comunicare il matri­ Sigismondo de' Rossi, e Troilo Orsini, inviati a Venezia Francesco Medici, residente, 16311ug. 30. Istr.: Med. 2638. della duchessa Margherita di Orléans, 1672 apI'. 18. monio del principe Cosimo e per complimentarsi per complimentare il re di Polonia col Istr.: Med. 2662. ivi di passaggio sovrano della nascita del terzogenito, Spedizione non effettuata. , e per condolersi con lui' duca d'Angiò, della morte del sovrano di 1608 ago. 25. Ferdinando Bardi, residente, 1638 Febo - 1643 lug. - Ferdinando Alessandro Gondi, inviato per condolers: Istr.: Med. 2638. Cart.: Med. 951. , Francia, 1574. lug. 3. Istr.: Mcd. 2636. Cart.: Med. 663, 689. Istr.: Med. 2640. Cart.: Med. 4.647-4650� ' della morte del duca di Alençon, ultimo della casa di Francesco Malaspina, inviato a Genova per incontrarvi .. Giovan Maria Petrucci, inviato per complimentare il Al essan d ro del NeI'o , inviato in luogo del fratello Flhppo, Guisa, 1675 apr. , 25,. Istr.: Med. 2662; Mise. Med. Margherita d'Orleans, 1608 ago. 1. Istr.: Med. 2638 . . sovrano del suo matrimonio, con Luisa di . della nascita ch un prm- XXXVI, n. 57. Vaudemont Cart.: Misc. Med. 125, n. 54. per congratularsi col sovrano 1575 apI'. 14. Istr.: Med. 2634.. Piero Guicciardini, cipe, 1639 ago. 1. Cosimo da Castiglione, inviato per complimentarsi della inviato a comunicare la morte di . . . Sinolf'o Saracini, residente, 1576 mago 7-1580. I8tr.: Med. Giovan Battista Rosselmini, inviato per ,condolel'sl della nascita del pl'lmogel1lto L"mgl (ul ca dI' Borgogna al Ferdinando I, 1609 mago 7. Istr.: Med. 2638, 2639. 4607. Cart.: Med. 4.606, 4608, 4609. delfino, 1682 ago. 25. Istr.: Med. 2662, 274.5. Cal't.: Mcd. 954. morte del duca di Guisa, 1640 otto Notizia in Med. 2658. . Segretari: Curzio con figura uffiCiale Picchena; , cart.: Med. 674., ' (; per condolersi della morte della Ferdinando Alessandro Gondi, agente, 1181, Matteo Botti, residente, 1610 Febo -1 L'orenzo C· DI'SI, lnvI 'ato 1183, 1185; 614 nov. - Cart.: Med. . • Marco Antonio Dovizi. 4624, regula MaI'I" 'a e dI' ({uella del sovrano sopraggnmta dal 1689, 1682-1690. Cart.: Med. 4795, 4796. 4.624a, 4626-4628, 4748, 4871, 5999, 6001, 6002. ... Giovan Maria Petl'Ucci, inviato per complimentarsi durante la permanenza del CorSI a Pal'lgl, 1643 gen. 9. Antonino Salviati, inviato per condolersi dalla mort ' col Segretari: Scipione Ammirato, Lionardo Boni. sovrano della nascita di un . della regina Maria Teresa d'Austria, 1683 set. 17. figlio, 1576. Cart.: Med. 699. Andrea I str.., Me. d 2658 . Cart.:, Misc. Med. 125, n. 67. Cioli, inviato per condolersi della morte del so­ Enea Rinieri (detto il Bellarmato) e Giulio Busini, agenti Giovan Battista Barducci, residente, 1643 apr. 30, 16"7<> Istr.: Med. 2662, 2745. vrano, 1610 giu. - 1612 Febo 1. Cart.: Med. 4624., 4624a, segreti, 1579. Cart. : Med. 4610, 4612, 4.612 mal'. - Istr.: Med. 1494, 2658. Cart.: Med. 46<>0," 4.651, Ottavio Tancredi, inviato per conto della Religione di a e b, 4730. 4626-4628, 4872, 5999, 6021. Andrea Albertani, inviato per Santo Stefano, 1688 ago. 13. riscuotere crediti grandu-, Rodrigo Calderone, conte 4653, 4654, 4656, 4658, 5575b. ... di Oliva, inviati per i « doppi cali contratti in Francia, 1581 otto 21-1583 apr. ­ B ar 't olommeo Ugolini, invi�to per congratularsi col sovra- Secondo Rombenchi, corrispondente, 1689-1692. Cart. : parentadi», 1611. , . . . Istr.: Med. 256. Cart.: Med. 4611, 4612, 4.612a c b. no della stipulazione della pace dei B al' b erlm, 1644.. glU. Mcd. 4799, 4800. Giovan Battista Bartolini, inviato per complimentare Orazio del Monte, inviato per comunicare 30. Istr. : Mcd. 2658. Luigi Rucellai, inviato per condo�ersi del�a m rte della la morte di Luigi XIII al suo ritol'llo di corte spagnola, . � Francesco 1612 giu. _ ... . I, anche in Linguadoca, 1587 nov. 20. Scipione Capponi, inviato a Portolongone, m marescIallI delfina Maria Anna CristIana VIttorIa {h BaVIera, 1690 Istr.: 1613 ott. - Cart.: Med. 4624, 4624.a, 4626-4628. Mcd. 62, 2636, 2639. DipI. Med., 1587 lug. 31. Istr.: Med. 2663, 2716, 27�5. nov. 18. Matteo Bartolini, residente, comandanti generali delle armi fl'ancesi, 1646 otto 6, 1614 feb. 19-1620 nov. _ . ,.. Orazio Rucellai, inviato, anche in Lorena, per trattare Istr. : Med. 2658. Tommaso del Bene, inviato straordmano con l mcanco 18tr.: Med. 2633, 2638, 4636; una del 1619 nov. 17, in il matrimonio di Ferdinando I con Cristina di Lorena, Pietro Bonsi, residente, 1657 mal'. - 1661 otto -, con della residenza, per trattare della neutralità del porto Med. 2639, e carteggio rel ativo in Med. 2638. Cart.: e per condurre a Firenze la principessa, . di Livorno, 1690 dico 19-1691 dico - Istr.: Med. 2663, 1588 set. Cm't.: Med. 4846, 4864-4.866, 4869, funzioni pubbliche dall'ottobre 1657 Istr.: Med., 2661. Med. 802, 803, 805, 4929-4932, 4935, 4937, 806. DipI. Med., 1588 set. 28, ,istr. 5974. . Cart.: Med. 4660, 4661. 2716, 2745. Cart.: Med. 4678 . Francesco Conti, inviato a Bologna per complimentare Giovanni Filipp o Marucelli, residente, 1661 set. 5-1666 Bettino Ricasoli, inviato straordinario per trattare de�la Segretario: Scipione Ammirato, con istruzione il cardinale legato, del 1616 neutralità del porto di Livorno e del trattamento regIO, 1594 otto 20. Istr.: Med. 2637. apI'. 21, in ago. - Istr.: Mcd. 2661. Cal't.: Med. 4663, 4.664. Francesco Med. '2639. Bonciani, procuratore nella questione dei Segretario: Paolo dell'Ara, cm't. in Med. 4�66, 4667. indi incal'Ìcato della residenza" 1691 ago. 25-1695 Bartolommeo Concino, inviato a visitare il maresciallo crediti granducali e agente segreto . giu. - Istr.: Med. 2663, 2745. Cart. : Med. 46:9-46�2. con lo pseUdonimo d'Ancre, 1614. mal'. 12. Alessandro Visconti, inviato per congratularSI della nasCita di Baccio Strozzi, inviato anche per tenere cOl'1'ispon­ del Delfino Luigi, 1661 nov. 19. Istr.: Med. 2661. A verardo Salvirai, inviato straordinario con l'mca1'1co Francesco Bonciani, inviato per tentare di fare liberare denza con Emico IV, 1594-1599. Cart.: Med. Mattias Medici, inviato a Marsiglia, per complimentare e della residenza, 1695 Febo 27-1707 Iug. 7. Iatr.: Med. 4613, 4613a. dal carcere la regina Maria, 1617 Segretario: Raffaello mago 13. Istr.: Med. da Romena. 90, 2633. ricevere la sposa del principe Cosimo, 1661. 2668. Cart. : Med.: 2704, 4683-4697, 4797, 4798, 5712, Iacopo Guicciardini, inviato per la . . . Segretario: Iacopo Antonio Penlletti poi reggente alla riscossione dei cl:edfti Camillo Guidi, Persio Falconcini, inviati Pier" Francesco Minacci, Girolamo da �abatta, mVIatl granducali, 159 per trattare . . 4-1595. per comunIcare l a nascl , "t,a del prinCipe Ferdmando, partenza del Panciatichi, cm�t. in Med. 2704., 4669, questioni attinenti a prede di vascelli, per le , Girolamo, Filippo e quali il 4.7 1 O, Alessandro Gondi, inviati per con­ residente 1663 ago. 9. Istr.: Med. 2661. 4711. era stato espulso dalla Francia c costretto segnare al sovrano i sussidi granduca . . . Bettino Ricasoli, inviato a Livorno a complimentare il li, 1595. a ritirarsi in Lorena. Cosimo Gherardi, inviato a riaceompagna�'e a Par�gl l 1618 lug. 16-1618 set. _ Istr.: , Antonio Medici, Antonio Giusti, inviati principi francesi della corte di Mal'gherlta d Orleans, conte di Tolosa di passaggio, 1703 1ug. 5. Istr.: Med. 2673. in occasione Med. 2633, 2639. Cart.: Mcd. 4632-4634. della pace di Vervins, 1598. 1663 otto 26. Istr.: Med. 2661. Carlo Rinuccini, Scipone Capponi, Lorenzo Strozzi, G�o­ Giovan Battista Gondi, residente, senza carattere ufficiale .. . . Baccio Giovannini, inviato per trattare del matrimonio C apI't ano ... Lorenzi e Angiolo Francescom, mVIatl per vanni Altoviti, inviati per complimentarsi della nasCita sino al 1625; sostituito durante le sue assenze dal fra­ di Enrico IV con la principessa Maria; indi residente, la stessa ragione, 1664. del duca di Bretagna, primogenito del duca di Borgogna, tello Roberto, 1621-1636 mal'.- Cart. : Med. 4635, 1599-1607. Cart.: Med. 857, 4615, 4615a, 4,617, 4617a, Andrea Mine1'betti, inviato per complimentarsi del ma­ 1704 sett.-, e otto 12. Istr.: Med. 2675, 2713, 2745. 4.637, 4638, 4.640-4645, 4647, 5948, 5950, 5954, 5957. 4857-4863, 5995. trimonio del duca di Guisa con Ia principessa di Alençoll, Cart.: Med. 1146, 1148, 2701, 2713. Stefano Arbinot, inviato particolare della granduchezza Segretal'i : Ottaviano Lotti; Raffaello da Romena, 1667 giu. 14. Istr.: Med. 2661; c. Torrigiani, appendice Niccolò Panciatichi, inviato per complimentarsi della Cristina, per tentare nn accomodamento sulle questioni cart. : Med. 914, 915, 918, 919, 926, 928. 19, II. nasci ta del duca di Bretagna pronipote del Sovrano, accese dall'ambasciatore Bartolini attinenti alla con­ Belisario Vinta e Andrea Cioli, inviati per Girolamo da Rabatta, residente, 1668 nov. 17-1670 mal'. - indi reggente ad interim la residenza alla partenza del il matrimonio fisca di vascelli, 1621. Cart.: Med. 995, del sovrano con Maria 6023, 6072. Medici, 1600. Cart.: Med. 1217, Ist1'.: Med. 2661. Cart.: Med. 4.668, 4669. Salviati , 1707 mago 9-ott. - Istr.: Med. 2675. Fabrizio Colloredo, Fabio Strasoldo, Cosimo e Alessandro 4879, 6355, 6355a. Francesco Maria Bardi, inviato straor(,1"mano" con 1" mca- Medici, Antonio Segretal'Ìo: Paolo dell'Ara, poi reggente. Cart.: Med. Luca Landi, Ettore Pesciolil1i e Giovanni Albizi, inviato per accompagnare la regina Maria, 1517. , l'ico della residenza, 1708 Febo 24-1716. Istr.: Med. 2675. Vanderncesen - anche in Lorena - inviati per comu­ 1600. Mattias Bartolommei, inviato per comunicar la mOlte Cart.: Med. 1152, 1153, 4698, 4700-4707, 5711, 5711a, nicare la morte di Cosimo II, 1621 mago 25. Istr.: Med: � : Vincenzo Giugni, inviato per 6265. complimentare il sovrano 2633, 2638, 2639, di Ferdinando II, anche al re di Polonia m FranCl , della 2694. � nascita del primogenito Luigi, 1601 nov. 6. Istr.: 1670 set. 14. Istr.: Mcd. 2662. Cart.: C. Bartolommel, Segretario: Iacopo Antonio Pennetti. Giulio Vitelli, inviato a Susa ove si trovava il sovrano, Med. 2638. Cart.: Med. 905; 906, 952. n. 203-215. Giovan Luca Albizi, inviato per condolersi della morte per comunicargli la morte di Cosimo II, 162i Camillo GltidL� residente, apr. ­ del Delfino Luigi', 1711 set. lO. Istr.: Med. 2678. 1607 nov. 11, 15, dico 2-1610. Istr.: Med. 2638. Pier Filippo Bardi, inviato , per condolersi della morte Istr.: Med. 2637,2638, 2716. Cart.: Mcd. 4620-4622, Giuliano del duca Luigi Giuseppe di Guisa, 1671 ago. 23. Istr.: Giovan Battista Gondi, inviato per condolersi della morte Medici, inviato a Susa per complimentare iI 4.870, 5996. Med. 2662. del II Delfino, Luigi di Borgogna, della Delfina e del sovrano che li si trovava, 1629 apI'. 2 Segretario: Scipione Istr. : Med. lO. Ammirato, poi reggente. 2640. Carlo, Antonio Gondi, residente, 1671 otto 3-1682 apI'. - duca di Bretagna, loro figlio,1712 mago Istr.: Mcd. Istr.: Med. 2662. Cart.: Med. 1577, 4670-4676, 4767-4782. 2680, 2745.

    , I, or'i to8oani 79 78 Notizie degli Ar'oJ�ivi dì Stntò lJi. del Pinzzo - Gli nmbn8oint

    �--:-----_----.:=---�-----=-:�� -�--�_. � Averardo Serristori, inviato per ottenere la spedizione Neri Corsini, inviato per condolersi della mOl·te di Lugi a) CORTE IMPERIALE. Iacopo Medici, inviato per condolersi della morte di XIV, indi 'con l'incarico della residenza, 1716 mago 15- " Alfonso Avalos, marchese del Vasto, 1546. del diploma di qualificazione granducale. 1557. 18tr.: POl' tntto il regno di Carlo V, i residenti jJ1'OSSO la corte di , Spagna �ed. 2634. 1721. Istr.: Med. 2682, 2687, 2688, 2692. Cart.: Med. il ?uella unperialo si identificano, corrispondono Bernardo lYledici, residente, 1547 mal'. 27,. 28, 29-1551 o dalla Spagna I dallo

    Fwndre dalla Go,1 ' mamao. Segretario: Lorenzo Pagni. 1155, 1680, 4708, 4709. ' , {al po �'z suo regno corrispondono dalPAustria set. - Istr.: Med. 2634,. Cart.: Med. 4304" /1 306-4312. • clalla Germanz,Q e clalla Boemia ; dall'inizio Segretario: Iacopo Antonio Pennetti, poi reggente. del regno (li Fenlillando II Segretario: Bartolommeo Concino. sempre da Vipnna, 2) Corte imperiale. Neri COl'sini, inviato a Cambrai per trattare della eredità Francesco di Toledo, in;viato per trattare e conclildere gli Rappresentanti. accreditati stabilmente come nJsidemti dal 1536 al ' Lorenzo Medici e Giovanni Strozzi. inviati per complimen­ della granduchessa Margherita, 1721-1725. Istr.: Med. 1675, come inviatl straordinari l'csùlanti dal 1675 al 1737. affari relativi a Piomhino, 1547 ago. - 2689-2692. Agnolo Niccolini, Lorenzo Pagni, Pietl'o di Toledo, Bar­ tare il nuovo imperatore Ferdinando I, 1558 nov. 4,. 7, 14. Istr.: Med. 2634; Misc. Med. 4,6, ins. 19. c. Bardi, Giulio Franchini J'aviani, inviato a Cambrai, per trattare 1) Corte imperiale e regno di Spagna. tolommeo Concino, Giovan Battista Ricasoli, invitati a III s., n. 34. della eredità della granduchessa Vittoria; indi con l'in­ Palla di Ber Genova per accompagnare il principe ereditario Fran­ nardo Rucellai e Francesco di Niccolò Valor'l, • Lorenzo Medici, carico • • per complimentare l'Infante Fi­ residente, 1558 nov. - 1560 set. - Cart. : della residenza, 1722 otto -1737. Cart.: Med. 1159, InVIatI I) er comunicare l'avvenuta elezione di Alessan- cesco che vi si recava, 1160, 1680, 1687, 4712, 4,714, 4716, 4718, 4722, 4724" lippo, 154,8 nov. - Istr.: Med. 2634,. Cart.: Med.}91, 5084. Med. 4323. . dro a duca di Firenze, 1531 otto 17. . a Genova per accompa­ Segretario: Iacopo Dani, cart.: Med. 4482. 4729, 4879. Alessandro Giovanni Bandini, residente, 1536 nov. 8-1542. Ippolito da . Correggio, invitato Segretario: Iacopo Antonio Peunetti, cart. in Med. 4713, gnare Cosimo I, che si recava là complimentare l'In­ Pandolfo della Stufa, inviato per complimentare l'impe�'a­ Istr.: Med. 2634,. Cart.: Med. 652, 4296-4299, 4299a, tore della pace di Chateau-Cambresis, 1559 giu. 8. 4715, 4717, 4m9, 4721, 4,723, 4725. 4300. fante Filippo, 1551 giu. 16. ago. 20-1555 Cart.: Med. 4,78-480. Segretari: Antonio Guiducci, Lorenzo Paglli. . Pier Filippo Pando(fìni, residente, 1551 G�erardo Masi, residente, 1560 giu. 12. Istr.: Stroz. la, Castel d'J,ff. otto - Istr.: Med. 2634; Stroz, la, LXXXVI c. 11. ­ Girolamo Guicciardini, e Lorenzo Cambi, inviati all'impe­ di partire. Cart.: Med. 4310, 4312-4318; Stroz. la, LVIII-LXXXVII. XXXIII, C. 130. Muore prima ratore per complimentarlo nel suo passaggio ai confini Antonio AIMzi, residente 1561 otto 15-1564 otto - Istr.: Bartolommeo Barbolani, comandante delle lTuppe, 1592 Segretari: Neri Rapucci, dal 1552; Bartolommeo Con­ del ch;lCato, 1536. ,. feb. -: Cm·t.: Med. 828, 829, 880. istruzioni del: 1552 dico l, in Stroz. la, Stroz. la, X, c. 60; XC, c. 3. Cart.: Med. 4324 Bernardo Medici e Cherubino Bonanni, inviati a Genova cino con varie Curzio Picchena, inviato a trattare affari relativi a quella 7; del 1552 dic., in Med. 616; del 1553 Segretario: Iacopo Dani. per comunicare la morte del duca Alessandro 1537 XXXVla, c. piazza, 1596; indi agente presso il duca di Gnisa. ' otto H, in Giovanni Francesco del Mastro, inviato per acquistare gen. 12. Istr.: Med. 2634, 2716. otto 13, in Stroz. la, XXXVI, c. 11; elcI 1553 puledl'Ì, alla fiera di Argentina, 1562 mago lO. Istr.: Av rardo Serristori e Lorenzo Pagni, inviati per l'ingra­ Med. 324, 2634. � Med. 263't, ZIare della accettata elezione al ducato di Cosimo l Ippolito da Correggio, inviato per scagionare Cosimo I IMPERO ' Aurelio Fregoso, inviato per complimentare Massimiliano 1537 ago. 7. Istr.: Med. 2634. Cart.: Med. 4296. dalle accuse mossegli dagli ambasciatori spagnoli in Italia, circa le questioni di Siena, 1552 ago. 6. Istr.: eletto re dei Romani, 1562 dic. 9. Istr.: Med. 2633, CONGRESSI E DIETE Innocenzo Cybo e Francesco Campana, inviati a Nizza, 2634" 2716. per sollecitare la soluzione delle Med. 2634. pendenze ancòr� in Mario Colonna e Giulio Ricasoli, inviati per condolersi, Augusta. - Sigismondo de' Rossi, agente, 1550 g.iu. 5. corso tra Firenze Bernardo Medici, inviato per trattare dei soccorsi contro e l'imperatore, 1538. Cart.: Med. 2694" anche con gli arciduchi d'Austria, della morte dell'im­ Istr.: Med. 2634. - Siena, 1552. 5716. 'peratore Ferdinando, 1564 set. 4. Istr.: Med. 2635. « Alle Diete». - Francesco Zara, agente, 1556 otto 19. Bernardo Giusti, inviato a don Carzia; generale dell'eser­ Giovan Battista RiçasoIi, inviato a Genova ad Andrea Iacopo Dani, inviato per complimental:e l'imperatore Istr.: Med. 2634. cito imperiale al campo, per trattare della impresa Doria, e in Piemonte al campo imperiale al Marchese Massimiliano del suo matrimonio con Maria arcidu­ Ratisbona. - Giulio Ricasoli, 1564. del Vasto, per cercare assistenza e aiuti contro i fuor­ delle Maremme, 1553 mal'. 15. Istr.: Med. 2634,. chessa d'Austria, 1564. Istr.: Stroz. la, XLII, c. 44. Ratisbona. - Sigismondo de' Rossi e Ciro Alido si inviati Giovan Battista Ricasoli, inviato per chiedere soccorsi usciti, 1538. Cart.: Med. 322, 332, 333, 652. Giulio Ricasoli, residente, 1564 set. . 4-1565 dico - Istr.: per ringraziare della concessione del titolo granducale Agnolo NiccoIini, inviato per trattare delle vertenze contro Siena, 1554 mago - Med. 2634, .2635. Cart. : Med. 518, 4324-4326, 43260, a Cosimo I, 1576 Febo 28, mago 14. 18tr.. : Med. 2634" sulla eredità del duca Alessandro con Madama d'Austria Ernando Sastri, inviato per comunicare la vittoria di . 4327, 4328. 2716; Sl:roz. la, XXXVI, C. 73. Marciano, 1554 ago. 2. 1539 nov. - 1541 ago. - Cart.: Med. 652, 4296, 4,297� Segretario: Emilio Vinta poi reggente. Mulhausen. - Guglielmo Guidi, 1605 ago. 18. Istr.: · . Girolamo da Pisa, inviato per comunicare l'andamento Guolamo Guicciardini, inviato per trattare della rimozione Giovan Francesco Guidi, inviato per ringraziare della Med. 2637. delle ostilità con Siena, 1554 dico 16. Istr.: Med. 324. dei presidi spagnoli da Firenze, Livorno, e Pisa, 1542 approvazione imperiale, concessa al matl'Ìmonio del Francoforte. - Giuliano Medici, 1612 mago 13. Istr.: .. Averardo Medici, inviato per comunicare l'andamento set. 15-1543. Cart.: Med. 4301. principe Francesco, 1565 gen. 25, 31. Istr.: Med. 2635. Med. 2637. delle ostilità con Siena, e per pregare l'imperatore di Giovan Battista Ricasoli, residente, 1543 giu. 27-1545 Cart.: Med. 513. Munster. - Atanasio Ridolfi, 1646 mago 26 e giu. 9. Istr. volere definire le pendenze in corso con Piombino, ago. - Istr.: Med. 616; è del 1543, e vi si ordina di acco­ Mario SfOl'za, Sigismondo de' Rossi, Leonardo Nobili, Med. 2658, 4397. Cart.: Med. 1495. 1555. ago. - Cart.: Med. 44,7. modare alcune vertenze con mercanti lucchesi depre­ inviati per recare donativi alla arciduchessa Giovanna, Ratisbona. - Ugolino Grifoni, 1636 mago 31. Istr.: Med. Valerio del Borgo, inviato per le stesse ragioni, 1555 ago. dati. Cart.: Mcd. 652, 4301-4303, 4305. 1565 mago 8. Istr. : Med. 2635. 2640. 14. Istr.: Med. 24, 32'1. Segretari: Iacopo Guidi;. Bartolommeo C�ncino, inviato Bartolommeo Concino, Clemente Pietra, inviati ad accom­ Ratisbona. - Barone VoIfango Carlo di Basendorf, agente Alfonso J'ornabuoni, residente, 1555. ago. 27-1557 set. ­ �er trattare dei negozi di Piombino, dal 1545 mago 15; pagnare il principe Francesco che si recava a visitare . del cardinale Francesco Maria Medici, 1686-1690. Con una istruzione del 1556 mal'. 17 nella stessa fllza. lstr.: Med. 2634. Cart.: Stroz. la, XCIV. la sposa, 1565. Cart.: Med. 5747. Ugolino Istr.: Med. 2634. Cart.: Med. 4319, 4320. Grifoni, Marzio Marzi Medici, Francesco Cam­ Sigismondo de' Rossi, inviato a Innsbruk, per sel'vire la Rapucci: Bernardino Grazini dal 1556 1.'Aya. - Carlo di Folco Rinuccini, 171 O mal'. 18. Istr.: pana, per accompagnare a Genova Cosimo l che vi si Segretari: Neri dal 1556 dico 28, in Med. 2634. sposa, 1565. Med. 2681, 2710. Cart.: Med. 2683, 2700-2715. recava a complimentare Carlo V, 1543. mal'. 12. Con istruzione ... Torres, segretario del governatore di Siena, inviato Lorenzo Strozzi, Giulio Medici, inviati a Mantova a l'Ìce­ Francoforte. - Carlo di Folco Rinuccini, 1711 ago. 3, Francesco di Toledo, inviato per trattare gli affari l'eIa per trattare affari riguardanti quella città e questioni vel'vi l' arciduchessa nel suo viaggio verso Firenze, 1565. nov. lO, dico 15. 1str.: Med. 2683, 2710. Cart.: Med. 2683, tivi a Siena, 1545, mago 23. 2700-2715. Segretario: Bartolommeo Concino. inerenti alla eredità del governatore, 1555 otto - Vacanza nella residenza dal 1566 luglio al mlggio 1568, Utrecht. - Carlo di Folco Rinuccini, 1712-1715. Istr.: Luigi di Toledo, inviato per indurre l' imperatore a cu­ con reggenza non ufficiale, del nunzio apostolico Briglia Alfonso Tornabuoni, inviato per condolersi della morte e di Giovanni Verdccavallo, agente del conte Giovan l'arsi maggiormente degli affari d'Italia, 1557 Febo 16. Med. 2681, 2683, 2684-2686" 2709,. 2713. CarU Med. della moglie dell'Infante Filippo Maria di Portogallo, . Francesco Orsini. Ga rt. del Verdecavallo in Med. 494, 2709. e congratularsi della nascita del principe Carlo, 1545 Istr.: Med. 325. 532, 539. Baden e Ramstadt - Carlo di Folco Rinuccini Cesare Bernardetto Minerbetti, inviato per prendere l'investitura ' ago. - Istr.: Med. 6, 2634. Llldovico Antinori, residente, 1568 mago 5-1573 Febo _ Lorenzetti, 1714, 1715. Istr.: Med. 1956. di Siena; indi residente, 1557 set. 3. ' 18tr.: Med. 2634. Averardo Serristori, residente, 1546 Febo 16 e mal'. 15, IStr.: Med. 2635. Cart.: Med. U77, 4,329, 4329a, 4330, Londra, l'Aya, Parigi, Cambrai - Quadruplice Al­ Cart.: Med. 4321, 4322. Alla morte dell'imperatore, . 1547 Febo 14. Istr.: Med. 2634. Cart.: Med. 4304, 4,305. 4330a, 4,331, 4332; Stroz. la, CCLVI. leanza -,-. Carlo di Folco Rinuccini, Neri Corsini, il Minerbetti rimase residente presso la corte spagnola. Segretario: Bartolommeo Concino; istr.: Stroz. Xa, Segretario: Belisario Vinta. 1718-1720.. Istr.: Med. 2687, 2688. XXXVI, c. 3, e Med. 2634 in data, 1546 mal'. 15. Segretario: Bernardino Grazzini. 80 N otìzìe deglÌ Arohivi dì Stato , M. del Piazzo - au amba8oiatori t080ani 81 padre .,. Toledo, inviato per trattare questioni inerenti di Assia, di Sassonia e del Brandeburgo, 1592 apI'. 20. Ferdinando Riario, inviato per complimentare il nuovo arciduchessa di Gratz, 1673 nov. - Istr.: Med. 2662. alla concessione del titolo granducale, 1568. . Istr.: Mcd. 2633, 2637. Cart.: Med. 833. imperatore Ferdinando, 1619 nov. 20. Istr.: Med. 2633, Cart.: Med. 1665; c. Riccardi, 53, app. V. Aurelio Fregoso, inviato per complimentarsi del ml.ltri­ Matteo Botti, inviato per trattare dei soccorsi contro 2638, 2639. Cart.: Med. 6377. Lorenzo Magalotti, inviato. straordinario incaricato di monio di due principesse d'Austria, e per trattare que­ Turchi e per ringraziare l'imperatore che aveva accet­ Filippo Fiscer, inviato particolare della granduchessa reggere la residenza, 1675 mal'. 4 - 1678 mago - Istr.: stioni di precedenza con Fel'l'ara, 1569 otto 25. Istr.: tato di essel:e il compare di anello al battesimo del prin­ per la stessa ragione, 1619. Mcd. 2662, 2745, 4519. Cart.: Mcd. 1018, 44,12, 44 13, Med. 2635. Cart.: Med. 546. cipe ereditario di Toscana, 1592 nov. 19. Istr.: Med. Giovanni Cristoforo Maluspina, inviato per comunicare la 4,510-4519. Mario Sforza e Agnolo Guicciardini, inviati per trattare 2637. Cart.: Med. 836. mmte di Cosimo II, 1621 mago 4. Istr.: Mcd. 2633, Segretario: Materno Collez. questioni attinenti alla concessione del titolo granducale, Gabriello de Taxis, inviato al residente Concino, per trat­ 2638, 2639, 2694. Pier Antonio Gerini, inviato per congratularsi della nascita 1570. Missione che non venne eseguita. tare dell'andata di Giovanni Medici a combattere contro Niccolò Sacchetti, inviato per complimentarsi della inco­ del principe Giuseppe all'impel'atore, poi inca1'Ìcato di Giovan Battista Concinp, inviato per trattare insieme con i Turchi, 1594 feb. - Istr.: Mcd. 2633. ronazione del re di Boemia e dell'imperatore, 1627 reggere la residenza, 1678 otto 18-1682 fe b. - Istr.: l'Antinori le questioni relative alla precedenza con Giovanni Medici, comandante delle truppe granducali nov. 30. Istr.: Mcd. 2633, 2640. Indi residente, 1627 Med. 2662. Cart.: Mcd. 2723, 4414" 4415. Fel'l'ara, indi residente, 1571 apI'. 7-1576. Istr.: Med. al servizio dell'impero, con Ferrante de' Rossi come nov. 30-1634 apI'. - Istr.: Med.2640. Cart.: Mcd. 4235, Giovan BattiSta Pucci, inviato straordinario., incaricato 2635. Cart.: Med. 1177, 1178, 4,331, 4332, 4332a, 4333, Maestro di campo, 1594 giu. 2, 4, 30, e lug. 9, 15. Istr.: 4379, 4380, 4380a, 4,381, 4,382, 4,384, 4386-4,388, 4389, di reggere la residenzfl, 1682 set. 14-1685 apI'. 7. Istr.: 4334; Stroz. 1ft, CCLVI. Mcd. 286, 2633. 4,568, 4581-4584, 4587-4,589. Mcd. 2662. Cart.: Med. 4,416. Segretario: Giovanni Vincenzo Modesti, poi reggente. Francesco Lenzo/d, residente, 1594 giu. 19, 20-dic. 18 Segretari: Cosimo Bartolini, sino al 1629 giu. 18; Gio.­ Vacanza di cinqlle anni nella, residenza. Clemente Pietra, inviato per complimentarsi del matri­ Istr.: Med. 2637. 4361, Cart.: Med. 4,352. ' vanni Minucci, dal 1629 giu. 18; Giovan Battista Tarta­ monio dell'arciduca Cal'lo, duca di Stiria e Carinzia, Segretari: Giulio Guidi, istr. in Med. 2633; Curzio glini reggente dal 1634 apr., con cart. in Med. 4487. Anton Francesco Ciaini, agente del cardi'nale Medici, 1571 ago. 14. Istr.: Med. 2635. Picchena dal 1595 feb., poi reggente. Iacopo Strozzi, 1628 (Nel Med. voI. 2633, vi è una lettera senza carattere ufficiale, 1690 mago 23-1693. Istr.: Troilo Orsini, inviato per comunicare la morte di Cosimo I, Alessandro Risaliti, inviato al campo imperiale, 1594 scritta dallo stesso dopo l'ndienza imperiale). Med. 2663, 274,5, 5747. Cart.: Med. 4417, 4418, 44.I8a, 1574 apI'. - Istr.: Med. 2634, 2716. set. 2. Istr.: Med. 287. Orazio Rucellai, inviato per complimentare Ferdinando 4419, 4503-4505, 4513a-d, 574,7, 5758a, 5964, 5965. Mario Sforza, inviato per congratularsi con Rodolfo re di Cosimo Concino, residente, 1595 nov. 17-1601 otto - Istr.: eletto re dei Romani, 1636 dico - Istr.: Mcd. 635. Indi inviato straordinario incaricato di reggere la resi­ Pandolfo della Stufa, inviato. per condolersi della morte Boemia e di Ungheria eletto re dei Romani, 1575 nov. 28. Med. 2637. Cart.: Med. 4345a c b, 4353, 4354, 4355, denza; 1693 (l ic. 19-1699 feb. - Istr.: Mcd. 2668. Cart.: Istr.: Med. 2634, 2636, 2716. 4356, 4356a, 4361, 4361a Il b. dell'imperatore, Ferdinando, 1637 mago 31, giu. 12. Med. 5913, 5914, 5918. Sigismondo ((e' Rossi, Ciro Alidosi, inviati per ringraziare Segretari: Giulio e Giovan Francesco Guidi poi reggente. Istr.: Med. 264.0. Notizia, in Mcd. 2664.. Giaco.mo Ernesto PI'ochener, agente, 1693. della concessione del titolo granducale a Francesco I, Giovanni Ug uccioni, residente, 1601 otto - 1605 feh. 15. Francesco Cellesi, inviato al campo impc1'Ìale, per otte­ Adamo Ignazio Hennisch, agente, 1695. Carl.: Med. 4410. 1576 feb. 18. Istr. : Med. 2634'. Istr.: Med. 2716. Cart.: Med. 4357-4,359. nere al principe Mattias Medici il titolo di Maestl'o eli Marco Martelli, inviato straordinario incaricato di reggere Tommaso Malaspina, inviato per condolersi della mOI'te Segretari: Gio�an Francesco Guidi, poi reggente; Ci­ Campo Generale, 1637 giu. 4,. Istr.: Med. 2640. la residenza, 1699 gen. 31-1707 ago. - Istr.: Med. 2672. dell'imperatore Massimiliano, 1576 nov. lO. Istr.: 'Med. priano Pagni dal 1604 giu. - l'ommaso Capponi, residente, 1638 set. 28 e 29-1640 Carl.: Mcd. 44,20-44,27, 4,506, 4570, 5705-5708, 5708a, 2634, 2639, 2716. Cipriano Pagni, inviato per trattare della investitura di feb. - Istr.: Med. 2640. Cart.: Med. 4,391. 5917-5920. Segretario: Giovan Battista Tartaglini, poi reggente, Segretario: Belisario Vinta, con istr. in Misc. M�d. 126, Pitigliano, poi réggente della residenza, 1604 giu. 22. Giuseppe Maria Dini, inviato per congratularsi, della n. 69. Istr.: Med. 2637, 2779. Cart.: Med. 2779. 1'Ìchiamato nel gen. 164.1. nascita del principc Leopoldo Giuseppe all'e dei Romani, Giovan Battista Concino, Bernardo Canigiani e Bernardo Rodrigo Alidosi, residente, 1605 otto - 1607 giu. - Carl.: Atanasio Ridolfi. residente, 1641 gen. 15-1651 mag. ­ 1701 gen. lO. Istr.: Mcd. 2673; c. Bardi, I. s, 165. Ricasoli, che andò anche in Baviera, inviati per comuni­ Med. 4362, 4,363. Istr.: Med. 2658; altra del feb. 15 in Misc. Med. 532, Neri Guadagni, inviato per condo.lersi della mortc care la nascita del principe Filippo, 1577. Istr.: Med. 2716. Segretari; Cipriano Pagni, Giovan Francesco Guidi, n. 74. Cart.: Med. 14,95, 4392-4396, 4398, 4399, 4488, dell'imperatore Leopoldo, 1706 lug. 27. Istr.: Mcd. Giovanni Allberti, residente, 1577 ag�. - 1585 gen. - poi reggente. 4,569. 2675. Istr.: Med. 2716. Cart.: Med. 4334, 4338-4341. Guglielmo Guidi, segretario del Nunzio apostolico, inviato Iacopo Guicciardini e Francesco Albertinelli, inviati in Neri Guadagni, incaricato di reggere la residenza, 1708- Segretario: Giovan Vincenzo Modesti. per trattare il matrimonio del principe Cosimo, 1606. più luoghi della Germania, per fare levedi soldati, 164.3. mago 20-1716 (lic. - Istr.: Mcd. 2675. Cart.: Med. 1680, Giulio del Caccia e Agnolo Biffoli,inviati per comunicare Giuliano Medici, résidente, 1608 set. 5-1618 dic.- Istr.: Lorenzo Guicciardini, inviato pel; co.municare l'avvenuta 44,28-4435, 4,507, 5709. la morte della granduchessa Giovanna, 1578 apI'. 12. Med. 2637. Cart.: Med. 4364-4369, 4476. pace dei Barherini, 16M. Segretario, Giovan Battista Navesi. Istr.: Mcd. 60, 2716. Cart.: Med. 2694,. Segretari: Gabhrietano Guidi, istr. in Med. 2679; Matteo Iacopo Salviati, inviato. per condolersi della morte del­ Niccolò Francesco Antinori, senza carattere pubblico, Giovanni Medici e Ciro Alidosi, inviati a Genova a compli­ Rossi. l'imperatrice Maria Leopoldina, 164.6 giu. 14. Istr.: inviato. per trattare dcIIe contribuzioni, 1707. Istr.: mentarvi l'imperatrice madre Maria, 1581 set. 29. Istr.: Fabrizio Colloredo, Luigi Bevilacqua, inviati per comuni­ Med. 2658. Med. 2676, 2677. Cart.: Mcd. 2676, 2677, 5709. Mcd. 257. Cart.: Med. 751, 752. care la morte di Ferdinando I, 1609 giu. 1. Istr.: Med. Mattias Medici c Giovanni Minucci, in luogo di Giovan Agostino Dini, inviato pcr condolersi della mo.rtc dell'im­ Orazio Urbani, residente, 1584 otto 6-1588 feb. 16 Istr. 2637, 2639, 2716. Battista Tartaglini, inviati a D!llcè Veronese, per com­ peratore Giuseppe, 1711 mago 6. Istr.: Mcd. 2678. Med. 264. Cart.: Mcd. 4342-4344, 4,348, 4351, 4361, Massimiliano Gonzaga, inviato per complimentare il nuovo plimentare la promessa sposa dell'imperatOl'e, Eleonora Carlo Rinuccini, inviato a Francoforte alla' elezione di 4483-4485. imperatore Mattia, 1612 ago. 12. Istr.: Med. 2637. Go.nzaga, 1651 mal'. 7. Istr.: Med. 2716. Carlo VI imperatore, 1711. nov. lO. Istr. e cart.: Med, Segretari: Giovanni Vincenzo Modesti, Curzio Picchena Lorenzino Palmieri, inviato per offrire donativi all'impe­ Felice Marchetti, residente, 1652 ago. 21-1659 dic. ­ 2683, 2710. poi reggente. ratore, 1613 apI'. 7. Notizia in Man. 321, p. 847. Istr.: Med. 2661. Cart.: Med. 4400, 4401, 4403. Niccolò Francesco Antinori, inviato a Vicnna per la Ciro Alidosi, inviato per la stessa ragione, 1587 nov. 9. Bartolommeo del Monte, inviato per complimentare Segretario: Giovanni Chiaro.manni, poi reggentc. stessa ragione, 1712 apI'. 30. Istr. e cart.: Mcd. 2679. Istr.: Med. 26, 2636, 2639, 2716. l'arciduca Ferdinando eletto re di Boemia, 1617 giu. 28. Giovanni Chiaromanni, residente, 1663 mal'. 24-1675 Giovan Gastone, a Milano, per complimentare l'impera­ Francesco Lenzoni, residente, 1588 giu. 1-1590 giu. 19. Istr.: Med. 2639. Cart.: Med. 990. apI'. - Istr.: Med. 2661. Cart.:' Med. 4404-4407, 44,09- tore, 1711. Istr.: Med. 62. Cart.: Med. 4344, 4346, 4347. Giovanni Altoviti, inviato per condolersi della morte della 44,11; c. Riccardi, 306. Ferdinando Bartolommei, inviato per congratularsi della Segretario: Curzio Picchena, poi reggente. imperatrice Anna e dell'arciduca Massimiliano, fratello Pier Francesco Minacci, inviato per comunicare la nascita nascita del principe Leopoldo , all'imperatore, 1716 ,! Giuliano Ricasoli, residente, 1590. Muore prima di partire. dell'imperatore, 1618 otto 31, e dico 28, Istr.: Med. del principe Ferdinando, 1663 ago. - Istr.: Med. 2661. ago. - Istr.: Mcd. 4,520; Mise. med. 508" n. I. Indi inca- Giovan Battista Concino, residente, 1590 lug.-1594 giu. - 2633, 2638; inviato straordinario al re di Ungheria Michele Cupper, per la stessa ragione, 1663 ago. 9. Istr.: 1'Ìcato di reggere la residenza, 1716 ago, - 1737 set. 4. Med. 2661. Cart.: Med. 4349, 4350; Stroz. 1ft, L e XCIV. in Corte Cesarea, indi residente, 1618 otto 22-1627 Cart.: Med. 1158, 1161-1168, 4436-4,456, 4520-4,567: c. Segretari: Curzio Picchena e Giulio Guidi. set. - Istr.: Med. 2633, 2639, Misc. Med. 126, n. 69; Lo.renzo Niccolini, inviato per comunicare la morte di Bartolommei n. 203-215, 567. Francesco Guicciardini e Gabriello de Taxis, inviati per altra del 1623 lug. l, in Med. 4378. Cart.: Med. 2722, Ferdinando. II, 1670 set, - Istr.: Med. 2662. Guglielmo Ibnesen, agente, 1718. condolersi della morte della regina Elisabetta di Francia 2779, 4371-4374, 4374a, 4375-4377, 4485, 4486. Francesco Riccardi, inviato per co.mplimentare l'impera­ Folco Rinuccilli, inviato a complimentare il Granduca, tore Leopoldo del suo matrimonio con Claudia Felicita sorella dell'imperatore: e per complimen�are i principi Segretari: Cosimo Bartolini, Matteo Rossi, poi reggente. 1737 'set. 15. Istr.: Med. 3713.

    6 - Noli.ie degli Archivi di Stato toscan1: 82 Notizie degn Arc1l 1�'l"i (M Stato . JJ1. del Piazzo - Gli ambasciato1"i 83

    /J) CITT � LIBERA DI AMBURGO. Germanico Ercolani, inviato a Bologna per complimentare Giulio Vitelli, inviato a Salisbnrgo, per ringraziare il Bernardo Ricasoli, inviato a Monaco, s. d . ..:. Istr:: Med. e condurre a Firenze l'arciduca MassimiIiano, che aveva vescovo dell'invito fatto a Ferdinando II di sostare 2636. Rappresentanti ,<; tabilmellte accreclilail' cIal 1681 al 1737 CDme 1'(J.�i (lent!. accompagnato a Genova l'imperatl'ice, 1581 uovo 1. prf)SSO di lui durante il suo viaggio in Germania, 1628 Ferrante de' Rossi, inviato per complimentarsi con l'arci­ Istr.: Med. 257. CarI:.: Med. 753. giu. 6. Istr.: Med. 2640. duca Carlo del suo matl'imonio, S. d. - Istr.: Med. 2635. Teodoro Kerkringio, residente, 1681 ago. 12-1694,. Istr.: Camillo Albizi, invi ato n Inusbrnk per trattare iI matl'i­ Pandolfo della Stufa, inviato a Monaco a comI!limentare Troilo Orsini, inviato a Monaco, per complimentarsi con Mcd. 2662. Cart.: Med. 4287-4289. monio del figlio del dllcn, 1583 otto 26. Istr.: Med. 260. il duca, 1637. Notizia, in Mcd. 2664. l'arciduca Guglielmo elettore di Baviera del suo mat.ri­ Teodoro Costantino Kerlcringio, residente, 1694-1737. Enea Vaini, inviato a Vienna, Gl'n tz, Monaeo, Salisburgo. Niccola Spada, inviato a Innsbruk all'arciduca Ferdinando monio, S. d. - Istr.: Med. 2635, 2636. Cart.: Mcd. 4299-4,281. per comunicare ta morte di Franceseo I, 1587 otto 30. Cado, per condolersi delIa morte della arciduchessa Chiappino Vitelli, inviato all'arciduca d'Austria, al suo Istr.: Med. 2636, 2639, 2716. Claudia, 164.9 apI'. 3. Istr.: Med. 2658. arrivo in Italia, s. d. - Istr.: Med. 2634. DUCATI DI BAVIERA, E DI STIRIA, CONTEA DEL c) Ciro Alidosi, inviato per comunicare la mortc di Fnm­ Onorato Magi, inviato a Mantova per complimentare TIROLO, ARCIVESCOVADO DI SALISBUIIGO. cesco l, anche a Innsbruk. 1587 nov. 9. 18tr.: Med. 62. gli arciduchi di Innsbruk, 1652 feb. - 18tr.: Med. 2658. d) CITTÀ LIBEIIA DI DANZICA.

    Nessun mppresentewte stabilmente Clccredllato. Can.: Med. 792. Bartoloml�leo Ugolini, inviato a Piacenza e Parma, a com_ Nessun rappre.''1eutante stabilmente accreditato. Rochigo Alidosi, inviato a Monaco e a Gratz per compli­ plimentare gli arciduchi di Innsbruk e invitarli a Firenze, Riccardo Riccardi, e N eri Giralcli, inviati per incetta Chiappino Vitelli, inviato all'arciduca Carlo al suo arrivo mentare l'arciduca Ferdinando e per condolersi della 1652 mal'. 7. Istr.: Med. 2658. di grani, anche a Luhecca, 1590 ago. 3. Istr.: Med. 66. in Italia per complimentarsi del sno matrimonio, 1548 morte delIn elettl'ice Anna, e dall'arciduca Cado, 1590 Michele Cupper e Pier Francesco Minacci, inviati a Inn; Neri Giralcli e Luca Torrigiani, inviati per incetta di grani lug. - Istr.: Med. 2634. nov. - 18tr.: Mcd. 2637, 2716. Cart.: Med. 6377. sbruk e a Monaco, per comunicarc la nascita del prin­ anèhe a Norimherga e in . Polonia, nel 1591 lug. 22, Clemente Pietra, inviato a Monaco per comunicare il Gabriello de Taxis, inviato a Innsbruk per compIìmentare cipe Ferdinando, 1663 ago. 9. 1str.: Med. 2661. istr.: Mcd. 281; e nel 1596, 1598, 1602. Cart.: Med. 831, matrimonio del principe Fmncesco, 1565. Cart. : l'arciduca Ferdinando, durante il suo viaggio per rag­ Lorenzo Niccolini inviato per la stessa ragione e, ad 910, 911, 931, 932, 934, 935, 938, 954; giungere le truppe eH don Giovanni, con l'incarico di Innsbruk, per condolersi anche della morte dell'arci­ Med. 517. Cristiano Bruchental, agente anche a Lubecca, 1712. Gianpaolo Castelli, inviato per la stessa ragione a Monaco, fermarsi a Mantova, a complimentare Carlo Gonzaga, dnca FerdinaIldo Carlo, conte del Tirolo, 1663 feh. lO. Innsbruk, Gratz, Augustn, Spira, Cleves, 1565 nov. ­ 1594 feb. 25. Istr.: Med. 2633. 18tr.: Med. 6357a. Cart.: Med. 1513. e) DUCATO DI LORENA. Istr.: Med. 2635. Alessandro Orsini ,inviato a Gratz per complimentarsi Segretario: Apollonio Bassetti. Sigismondo dc' Rossi, Mario Sforza, inviati a Innsbruk delle nozze della arciduchessa Mal'gheritn col re di Giovanni Tambul'ini, inviato per la stessa ragione a Inn­ Nessun rappresontante stabil�nente accredit«to.

    per il matrimonio del principe Fl'ancesco, 1565 lug. _. ,. Spagna, 1598 ago. 20. Istr.: Med. 2637. sbruk e per trattare dell'assetto della economia della Germanico Ercolani, inviato per comunicare la morte di Cart.: Med . 516, 0517, 5947, 6355, 6355a, 6357. Gian Girolamo Hossi, in luogo di Giramonte dal Verme, arciducJlCssa Anna, 1663. Istr.: Med. 6357a. Fl'ancesco I, 1587 nov. - Istr.: Med. 62. Mario Sforza, inviato a Trento a complimentare l'arci­ inviato a Gratz per complimentarsi del matl'Ìmonio Lorenzo Niccolini, inviato a Innsbruk, per comunicare la Omzio Rucellai, inviato a Parigi, pelO il contratto di duca Carlo che si recava a Genova, 1568 otto 30. Istr. : dell' arciduchessa Marianna con l'arciduca Ferdinando, morte di Ferdinando II, 1670. 18tr.: Med. 2662. matrimonio tra Ferdinando I e Cristina di Lorena, Mcd. 2635. 1600 apI'. 8. Istr.: Med. 2637. Camillo �inetti, Agostino Benfatti, inviati a Monaco per 1588. Cart.: Mcd. 6354a, 6355, 6355a. Niccolò Tornabuoni, inviato a Genova per complimentare Fabrizio Colloredo, inviato per condolersi della morte della complimentarsi del ma tl'Ìmonio . della . arciduchessa TroiIo de' Rossi, e Lorenzo Usimbardi, inviati a Pisa, a lo stesso arciduca, 1569 apI'. 17. Istr.: Med. 2635. duchessa Maria °a Monaeo, Gratz, e Salisburgo, 1608 Violante, 1688 feb. 17. Istr. : Med. 2664,. Cart.: Med. ricevere l'arciduchessa Cristina, 1589. Cosimo I, Francesco pl'incipe ereditlll'io e Andrea Alber­ lug. 4, 23, agosto. IStr.: Med. 2637. 4285, 6286, 6365. Ugo della Gherardesca, inviato incontro a Cristina arci­ tani a Livorno, per la stessa ragione, 1569. Cart.: Carlo Piccolomini, inviato a Innsbruk all'arciduca Massi­ Luca Casimiro Alhizi, Filippo COl'sini e Coriolano Monte­ duchessa, ai 'confini del granducato, 1589. Med. 541. miliano per la stessa ragione e per trattare del matri­ magni, inviati a Monaco, a complimentare la sposa, Signor , , . di Verac, inviato dalla granduchessa Cristina, Troilo Orsini, inviato a Innsbruk dall'arciduca Ferdi­ monio del principe Cosimo, 1608 ago. 22. Istr.: Med. 2638. 1688 set. 7 c otto 27. Istr.: Med. 2664" 2745; c. Bardi, la per h' attative matrimoniali tra la famiglia ducale di nando per comunicare la mm·te di Cosimo I, 1571,.. apr. - Cart.: Med. 6068, 6355, 6356, 6357. s., n. 165. Lorena e i Borboni, 1589. Istr.: Med. 2634, 2636. Paolo Giordano -Orsini, inviato a Gratz per trattare del Ferdinando Capponi e Giovanni Bichi, inviati a Monaco Raffaello Medici, inviato per invitare il duca Carlo. II Bernardo Ricasoli, inviato a Gratz, all'arciduca Carlo; matrimonio del principe Cosimo, 1608. Cart.: Med. 950. per iI matl'imonio suddetto, 1688 nov. 4. lstr.: Med. ad accordarsi col l'e di Navarra, 1590. Istr.: Mep. 64;

    al duca Alberto e al vescovo di Salisburgo, per la stessa Antonio Medici, inviato a Ravenna per complimentare e 26M, 2745. c. Medici Tornaquinci n. 655. Cal't.: Med. 2906. ragione, 1574, apI'. - Istr.: Med. 2634, 2636, 2716. servire l'arciduchessa Maria Maddalena sposa del Nero Maria del Nero, inviato a -Venezia, a ricevere la Matteo Botti, inviato pei- complimentarsi col duca del Giovanni Feremberg inviato a Innsbl'Uk per complimen­ pl'incipe Cosimo, 1608. arciduchessa Violante, 1688. suo matrimonio con la sorella del re di Francia, 1598. tare l'arciduca Carlo, 1576 apI'. - Istr. : Med. 2323a. Ugo della Ghel.'ardesca, inviato a Brisighella per la stessa Giovan Gastone Medici, inviato a Bologna per la stessa Cart.: Med. 887.

    Agnolo Biffoli, inviato al duca Alberto ({ vecchio» di ragione, 1608. ragione, 1688 dico Il. Istr.: Med. 26M. Ugolino del Monte, inviato per visitare il duca, 1607, Baviera, per comunicare la morte della granduchessa Luigi Bevilacqua, inviato a Trento, Monaco e Innsbruk Luca Casimiro Albizi, inviato a Monaco, per complimen­ die. 29. Istr.: Mcd. 2638. Giovanna, 1578 apI'. 17. Istr.: Med. 60, 2633, 2634,. per comunicare la morte di Ferdinando I, 1609 giu. 1. tal'si della nàscita di un principe all'arciduca Massimi­ Francesco Malaspina, in luogo di Ludovico Alidosi, Cart.: Med. 2694,. Istr.: Med. 2638, 2639. liano, e per condolersi della morte della elettrice Teresa, inviato per eomunicare il matrimonio del principe Bernardo Ricasoli, inviato a Monaco per comunicarc la Lorenzo . Gondi, inviato all'arciduca Ferdinando a Gratz, 1693 feb. - Istr.: Med. 2663. Cosimo e per condolersi della morte del duca, 1608 ago. nascita del principe Filippo, 1577. per comunicare la morte di Ferdinando I, 1609. Istr.: Luca Casimiro Albizi, inviato a Bruxelles, per compli­ 1. Istr.: Med. 2638. Belisario Vinta, inviato a Inusbruk dall'arciduca Ferdi­ Med. 2639. Cart.: Med. 954. mentarsi del secondo matrimonio dell'arciduca suddetto Vincenzo Salviati, in luogo di Bardo COl'si, inviato per I· nando per trattarc iI matrimonio di Anna Medici, con Luigi Bevilacqua, inviato a Gratz per condolersi della 1694" dico 21. Istr.: Med. 2668. Notizia in Med. 2668 comunicare la morte di Ferdinando I, anche a Cleves, il marchese di BUl'gau, 1578 ott. 31. Ist1'.: Med. 6355a. morte della regina Margherita di Spagna, 1612 apro 12. e 2669. a Colonia, in Fiandra, 1609 giu. 23. Istr.: Med. 2638. r Cart.: Med. 6354; e al duca Alberto di Baviera per Istr.: Med. 2633, 2639. Francesco Montani, inviato a Monaco, per complimentarsi Rodrigo Alidosi, inviato per condolersi della morte della trattare questioni relative al cardinalato di Colonia Barone di Princeslaya, inviato a Innsbruk per la stessa della nascita del principe Carlo Alberto an'elettore duchessa Antonietta di Cleves, 1610. Istr.: Med. 2637. . 1578 otto 30. Istr. : Med. 6355a. ragione, s. d. Istr.: Med. 2635. e per comunicare il matrimonio del principe Giovan Ga­ Can.: Med. 969. Belisario Vinta, inviato' a Innsbruk per trattare del ma­ Ferdinando Riario, inviato a Gratz. Vedi corte impe­ stone, 1697 otto 16. 1str.: Med. 2636, 2669. Camillo Guidi, inviato per complimentare il duca Emico trimonio di Eleonora d'Austria con Guglielmo duca di riale. Nero Maria del Nero, inviato a Venezia e a Padova, durante il suo viaggio in F\'ancia, 1618 lug. 16. lstr.: Mantova, 1579 lug. lO. Istr.: Med. 2694" 2716, 6354. Giovanni Cristoforo Malaspina, inviato a Monaco, Gratz, a complimentare la elettrice di Baviera, 1705 mal'. 16. Mcd. 2639. Cl)rt.: Mcd. 2694, 6355. Salisburgo e Neoburg, per comunicare la morte di Elenchi di spese in Mcd. 2675. Stefano Arbinot, inviato anche a Roma, per complimen­ Carlo di Thiene, inviato a Innsbruk per condolersi della C'osimo II, 1621. Istr.: Med. 2633, 2638. Sinibaldo Gaddi, inviato a Venezia per la stessa ragione, tarsi del matrimonio di Nicolle di Lorena con il principe morte della arciduchessa Ann a, 1580' gin. 9 Istr.: Med. Giovanni Altoviti, inviato per complimentare l'arciduca 1713. di Vaudemont 1618, 1620, 1621. Cart.: Med. 6355, 255. Massimiliano nominato elettore, 1623 feb. 6356 con l'istruzione del 1620 mago 27-29. Notizie deg(i A1'chÌ1"i eli Stato 84 . J1. del P'iazzo - Gli amba8ciatot"i to8cnn'i 85

    Fabrizio Colloredo, inviato per la stessa ragione, 1619. Giovaimi Cristoforo Malaspina, inviato per comuuicare Agnolo Biffoli, inviato a Praga, per comunicare la morte Vincenzo Salviati, in luogo di Bardo Corsi, invi'ato per inviato per comunicare la morte di Cosimo II, 1621 la morte di Cosimo II, anche a Neoburg, 1621 . Istr.: della granduchessa Giovanna, 1578 apI'. li. Istr. : comunicare la morte di Ferdinando l, 1609 giu. 20, 23. mago 28 - htr. : Misc. med. 92z - c 1621 giu. l - Med. 2633, 2638. Med. 2633, 2694. Cart.: Med. 2694. Istr. : Med. 2638, 2639. istr.: Med. 2633, 2638, 2639. Schmidt Giovanni Federigo, agente, 1694,. Ciro Alidosi, inviato per condolersi della morte dell'arci­ Pompilio Gaetani, inviato per le trattative di matrimonio Camillo Coppoli, inviato per condolersi della mortc del tra Caterina Medici e il principe di Galles, 1612. h) DUCATO DEL WURTEMBERG. duca Alberto, 1579 (l ic. 8. Istr.: Mcd. 2636. - duca Enrico e per congratularsi col nuovo, Carlo di Nessun rapprcsentante stabilmente accrcditalo, Carlo Piccolomini, in�iato a Vienna per comtUlicare. il Andrea Cioli, inviato per trattare il matrimonio di Cate­ Vaudemont, 1625 mal'. lO. lstr.: Med. 2639, 2694,. matrimonio del principe Cosimo e per condolersi della rina Medici con il principe di Galles, 1613. Cart.: Med. Cm·t.: Med. 2694,. Gabriele de' Taxis, inviato per comunicare la morte di Fer­ 1110rte della arciduchessa Maria, 1608 ago 19. Istl'.: 6357, 6363; Mise. Mcd. 441, n. 26, 29. Andrea Cm'lotti , inviato particolare di Cristina di Lorena, dinando I c per eonvincel'e il duca a fa rsi cattolico, 1608. Med. 2638. Segretario: Giovan Battista Bartolini. per condolersi della morte del conte Francesco di Van­ Luigi Bevilacqua, inviato per comunicare la morte di Fl'anèesco Qual'atesi, residente, 1614, ott. 4 - 1618 apr. ­ demont, 1633 mal'. 4. lstr.: Mcd. 2633. SLOVENIA Ferdinando I, 1609 giu. 1. Istr.: Mcd. 2638. Istr.: Mcd. 2633, 2639, 2716. Cart.: Mcd. 4190,4,192,4193. Pier Filippo Bardi, inviato per comunical'e la morte di Francesco del Monte, 1601. Istr.: Med. 2694,. Cart.: Mcd. Giorgio Moschetti, Baldovino del Monte, Endimione Ricci, Segretario: Pompilio Gaetani. Ferdinando II, 1670 sct. - lstr.: Med. 2662. Amerigo Salvetti Antelminelli, 2694. inviati a Praga" per trattare col sultano Jachia, 1611 residente, 1618-1657 lug. - Alamanno Salviati, inviato per congratularsi col duca Cart.: Mcd. 4192-4204, 4235. Gabriello dc' Taxis, inviato a Zagabl'ia per visital'e tl'UppC otto 3. Istr.: Med. 2633. Leopoldo per la sua restaurazione e per il suo matrimo­ di Mattias Medici, 1593 ago. - Istr.: Med. �694. Cart.: Bartolommeo del Monte, inviato per complimentare il Segretario: Pompilio Gaetani. nio, 1699 lug. 24. lstr.: Mcd. 2672. Med. 2694. nuovo l'C di Boemia, arcidnca Ferdinando, 1617 giu. 2. ­ Giulio Medici, inviato per comunicare la morte di Co­ f) DUCA'l'O PALATINO DEL RENO. Giorgio Moschctti, inviato in Dalmazia c in Grecia, 1604,. Istr.: Med. 2633, 2638, 2639. simo II, 1621 apI'. -; anche in Fiandra. Istr.: Med. Ne ssun rappresentante .'i tabilmente accrc{litato. Cal·t.: Med. 1290. Giovanni Altoviti, inviato per complimentare il nuovo re 2633, 2638, 2639, 26 94,. Cart.: Med. 2694. - di Ungheria, arciduca Ferdinando, 1618 otto 20. Istr. : Giovanni Salvetti Antelminelli, residente, 1657 ott. - Francesco Guicciardini, inviato per condolersi della morte VESCOVADO DI TRENTO Merl. 2633. 1680. Cart.: Med. 4204-4207, 4210, 4211. dello zio dell'elettore, 1592 apI'. 20. lstr.: Med. 19. Giovanni Crostoforo Malaspina, inviato a Praga, - per Giovanni Vincenzo Salviati e Piero Suarez, inviati per Lorenzo Salviati,inviato per comunicare la mOl'te di Ferdi­ ... Alvarado, maggiordomo di don Francesco di Toledo e comunicare la morte di Cosimo II, 1621 apI'. - Istr.: congratularsi della elezione di Carlo II, 1661 ' gen. 8. nando I, anche a Colonia, 1609 giu .• lstr.: Med.2638,2639. di Giovanni Medici, inviato per trattare con monsignor Med. 2638. Istr.: Mcd. 2661. Notizie in Med. 2668. Tommaso del Bene, inviato per trattare il matrimonio del Madruzzo una spedizione di soldati, 1555 fcb. 26. Istr. Niccolò Sacchetti, inviato per complimentare il l'e di Pier Francesco Minacci, inviato per comunicare la nascita principe Giovan Gastone, 1697 nov. 1. lstr.: Med. 2669. Med. 2634; con istl'Uzione dcI cardinale di Trento dc Ungheria coronato re di Boemia, 1627 nov. 30. Istr.: del principe Ferdinando, 1663 ago. 9. Istr.: Mcd. 2661. Cart.: Med. 5911. 1555 feb. 20, in Mcd. 2634,. Med. 2633, 2640. Hoberto Pucci, con Pier Filippo Bardi, inviati per comuni­ Carlo di Folco Rinuccini, di complimento, 1710 mal'. 18. Alvaro de Sande, inviato a monsignor Madruzzo, al duca Maria Maddalena c Pietro Medici, a Genova per compli­ care la morte di Ferdinando I, 1670 set. - Istr. :Med. 2662. lstr.: Mcd. 2710. di Parma, al marchese di Pescara, a don Giovanni de mentare l'infanta di Spagna, regina di Ungheria, 1630 Francesco Terriesi, residente, 1680-1691. Cart.: Med. 4212- Carlo (li Folco Rinuceini, Cesare Lorenzetti, inviati per Figueroa, per determinare un piano di lotta contro i giu. 21. Istr.: Med. 26tt0. Can.: Med. 6090. 4214. complimentare l'Elettore durante i congressi di Baden 'francesi, 1557 agò. 21. Istr.: Med. 2634. Picro Capponi, inviato per condolersi della morte di Carlo e di Ramstadt, 1714-1715. Cart.: Med. 6303, 6321, 6346. Tommaso Busini, inviato a Trento per leve militari, 1557 INDIE ORIENTALI II, 1685 nov. 1. Ist1'.: Med. 2662, 274,5. Notizie in Sigismondo Landini, inviato per servire l'elettrice Anna feb. 16. Istr.: Med. 2634. Med. 2668. Maria a Diisseldorf, 1716. Cart.: Med. 6304. Daniele Skinner, ministro ed agente, 1638. Istr.: Mcd. 2322. Vacanza di otto anni ltella residenza. Carlo di Folco Rinuccini e Neri Guadagni, inviati a Diissel­ REGNI DI BOEMIA E DI UNGHERIA dorf e a Neoburg per ricondurre a Firenze l'Elettrice, Nessun rappresentante stabilmente accretlUato. REGNO D'INGHILTERRA Tommaso del Bene, Francesco Medici, Tommaso Gua­ 1716. Cart.: Med. 6303, 6321, 6346. t dagni, Giulio Barbolani, Orso Pannocchieschi d' Elci, Rappresentanti stabilmente acoreditati - sino ad allora era a Londra ' ... Magnolfi, inviato a Reichstadt, per servire l'elettrice, Chiappino Vitelli, inviato a Genova, a complimcntare il inviati per complimentarsi della elezione di Guglielmo II, solo una rappresfuitanza consolare - come residenti dal 1603fino al 1680; 1716. sovrano rli Bocmia, 1551 nov. 13. Istr.: Med. 2634,. indi, dopo una, vacanza di 8 anni, como inviati straordinari sino al 1737. 1695 lug. - Istr.: Med. 2668. Cart.: Mcd. 406. g) DUCATO DI SASSONIA. Roberto Maria Zeffirini, inviato per trattare degli affari Fabrizio Serbelloni, inviato per rendcre noti al l'C di Nessun rappresentante slabill1wute accreditC\to. Giovan Battista Ricasoli, inviato per complimentare relativi alle questioni con la compagnia marittima Boemia gli sviluppi della guerra di Siena, 1553 lug. 2 la regina in occasione delle sue nozze, 1554 apI'. 20. Plowmann, 1696. Giovanni Paolo Castelli, inviato anche a Cleves, per comu­ Istr.: Mcd. 27. Cart.: Med. 4319, 4320. Iacopo Giraldi, inviato straordinario con l'incarico della nicare il matrimonio del principe Francesco, 1565. Lorenzo Medici c Giovanni Strozzi, inviati per compli­ Valeria del Borgo e Averardo Medici, inviati per trattare residenza, 1699 nov. 24-1713. Istr.: Med. 2672. Cart.: Agnolo Biffoli, inviato per comunicare la morte della mentare Ferdinando eletto imperatore, 1558 nov. 6. delle questioni relative alla guerra di Siena, 1555 ago. 14. Med. 4215-4,220, 4233, 4234. duchessa Giovanna, anche a Clevcs, 1578 apro 17. Istr.: Med. 46. Istr.: Med. 24, 324. Segretario: Giovan Battista Lampugnani. lstr.: Med. 60, 2633, 2694, 2716. Cart.: Med. 2664. Francesco Medici, Paolo GiOl'dano Orsini, inviati a Genova, Alfonso Tornabuoni, inviato per complimentaTe la l' egina Carlo di Folco Rinuccini, inviato per complimentarsi Giulio Beccheria, inviato Il Cleves, 1586. Notizia di un per complimentare i principi di Boemia, 1564. Cart.: e richiederle, alcuni benefici ecclesiastici, 1555 ago. della elezione della regina Maria Anna, 1702 nov. 2 e 4. paga mento effettuato per tale ragione, in Med. 2716. Mcd. 503. 27. Istr.: Med. 2634,. Istr.: Med. 2673, 2700. Cart.: Med. 1145, 2700. Ciro Alidosi, inviato per comunicare la morte di Fran­ Sigismondo de Rossi, Mario Sforza, inviati all'arciduca Bernardetto Minerbetti, 1557 set. 20. Notizia in Man. 288. Roberto Maria Zeffirini, inviato per le questioni relative cesco I, anche a Colonia, 1587. lstr.: Med. 2639. Ferdinando per comunicUl:e il matrimonio del principe Alfonso Montecuccoli, inviato per rallegrarsi della elezione alle differenze con la compagnia Plowmann, 1704 Francesco Guicciardini e Gabriello de' Taxis, il�viati per Francesco, 1565. di Giacomo I; indi residente, 1603 lug. 26 - dico - Istr.: mago 14. Istr.: Med. 2675. Cart.: Med. 1619, 2674. condolersi della motte dell'e�éttore, Augusto o per Clemente Pietra, inviato a Genova, per accompagnare Mcd. 4186. Cart.: Med. 917, 920, 4187. Vincenzo Plwci, segretario d'ambasciata, con l'incarico complimentm'e i principi ,di Brandeburgo, di Assia, e 'i principi di Boemia in Spagna, 1571 apI'. 12. Istr.: Segretari: Ottaviano Lotti che rimpatria nel 1614, della residenza ad interim, 1713; agente 1715; incari­ del Reno, 1592 apI'. 12. lstr.: Med. 2633, 2637. Med. 2655. con istr. per il suo ritorno in Med. 2638 e cart. in Med. cato della residenza 1718-1737. Cal·t.: Med. 4221-4231. Fabrizio ColIOl'edo, Luigi Bevilacqua, inviati per comuni­ i Fmncesco, principe ereditario, e Giovanni Maria Sforza, 6363 c Pompilio Gaetani dal 1612, poi reggenti; cart.: Carlo di Folco Rinnccini, inviato per complimentarsi t) care la morte di Cosimo II, anche a Braunswich, Borrino, a Genova, per complimentare i principi di Boemia e Med. 4188-4190. della elezione di Giorgio I, 1713. Istr.: Mcd. ,2686. J Kassel, Treviri, Magonza, I-Ieidelberg, Stoccarda, No­ Giovanni d'Austria, 1571 lug. l, 24,. Istr.: Mcd. 2633, Valerio Piccardini, inviato per regalare cavalli al sovrano, Cart.: Med. 1151, 2693, 2700-2715. ' rimberga, Ulma cd Augusta, 1609; 2635, 2636. Cart.: Mcd. 563. 1604 feb. 17. Istr.: Med. 4186. Cart.: Mèd. 924. Neri Corsini, con Carlo di Folco Rinuccini, inviati al con­ )<'iHppo Capponi, inviato per condolersi della morte del­ Troilo Orsini, inviato per comunicare la morte di Cosimo I, Francesco Malaspina, inviato per comunicare il matri­ gresso di Londra, 1718 gen. 27. Istr.: Med. 2682, 2687 l'elettore Cristiano II, 1611 set. '4. 'lstr.: Med. 2637. 1574, apI'. - Istr.: Med. 2634,. monio del principe Cosimo, 1608. Cart.: Med. 951. 2688. :

    .q 'i I 86 "Vof'izie degli Arcl/ id di Stato JI. del Pia;:',�'o - Gli ambascia/uri tosccmi 87 I i RAGUSA : : Vincenzo Riccardi, inviato per complimentarsi della ele­ Giulio 'Beccheria, Ìnviato per concordare una azione contro Rodrigo Alidosi, inviato per complimentare il sovrano , i zione di Giorgio Il, 1728 mago 7. Istr.: Med. 2716. i Turchi, s. d. lstr.: Mcd. 2634. della vittoria riportata sulle truppe di Carlo duca di : Mutteo Ineglia Ohmucchievitch, agente, 1709. Cado di Folco Rinuccini, inviato per trattare della succes­ Francesco Rosselmini, agente, s.d. Istr.: Med. 2716. Sudernl anfa, e per le sue nozze con Costanza d'Austria, _ i sione in Toscana, 1730. 1605 dic ..- Istr.: Med. 2716. Cart.: Med. It 292. PAESI BASSI Carlo Piccolomini, inviato per comunicare il matrimonio del principe Cosimo' e per condolersi della morte della RUSSIA IMPERO OTTOMANO E STATI DEL LEVANTE NeS.'iun l'appnscnlfuUo stabilmente uccrcditato. arciduchessa Maria di Gratz madre della regina, 1608 . .. Grimuldi, gesuita Ncssu.J� rappresontante stabilmente ctccrcclitatoj supplivallu j baili. Alfonso Tornabuoni, agente ad Anversa, ] 557. ago. 22, Istr.: Med. 2638, 26%. , inviato a complimentare lo Czar dUl'ante il suo viaggio per la Cina, 1689. Istr:: Mise. Antonio Macinghi, inviato al duca d'Alba, governatore, Luigi Bevilacqua e Fabrizio Colloredo, inviati per comu­ �i Luigi Gherardi, bailo a Costantinopoli, sino al 1542. Med. 131, n. 3. per trattare dei crediti granducali, 1572 giu. lO. Istr.: nicarc" la morte di Ferdinando l, 1609 giu. I. Istr.: Cart.: Med. 359. Notizie in Man. 321. Med. 2634. Med. 2638, 2639. Cart.:" Mcd. 6377, 4292. Guglielmo da Sommaia, bailo a Costantinopoli, 1543. Germanico Ercolalli, inviato Il comunicare la morte di Giuliano Medici, inviato per condolersi della morte del­ Cart.: Med. 360, 367, 372. Notizia in Man. 321. REGNO DI SPAGNA Francesco I, 1587 nov. - Istr.: Med. 62, 2639. l'imperatore Rodolfo Il, 1612 mal'. 17. Istr.: Meç1. 80, l Lapi Francesco, bailo a Costantinopoli, 1546. I 2716. corriere . .. Parola, 1588 gen. 19 Istr.: Mcd. 273. Alfonso Bcrm'di, bailo a Costantinopoli, inviato per provve­ Bnppl'cscnlullti stabilmente accreditati dal 1536 nl 1660 come resi.. ' i,!, Orazio del Monte, inviato a Savo,na, a complimentare il Bartolommeo del Monte, inviato in corte imperiale, per denti ; clal 1661 al 1715 como invhai slmol'llinnri, inca1'icul,i di risiedeJ'e; dersi di cavalli e per raccogliere medaglie, gioie, libri, governatore, card. Alberto d'Austl:ia, 1595 otto '9. Istr.: complimentare il sOVl'llno 1617 giu. 28. Istr.: Med. 2639. .dal 1715 al 1737 come agenti, POI' i diplomatici (cccrtditnti prosso Cm"lo I 1546 otto 14. Istr.: Mcd, 2633. Cart.: Mcd. 381, 385, 392, I Mcd. 2637, 2843. Neri Giraldi, c Francesco Maria suo fi glio, inviati per V, si ved(� In serio della Cortc.J Imperinle. 1 4,06. i' Matteo Botti, inviato per complimentare n governatore acquisto di grani, 1617 otto 15. v. Danzica. Giovan Battista Buondelmonti, bailo a Costantinopoli, ! Alberto d'Austria in occasione del suo matrimonio, Tommaso Bandeni, inviato per la stessa ragione anche a Chiappino Vitelli, inviato per condolersi della morte di 1553. Cal't.: Med. 413, 425, 433, 477. 1618 32l. 1598 lug. - Istr.: Med. 2637. Danzica, mal'. l, notizia in Man. Carlo V, 1558. ii Albertaccio Alberti, bailo a Costantinipoli, 1559-1565. Francesco Malaspina, inviato per comunicare n matri­ Giovanni Cristoforo Malaspina, inviato per comunicare Gabriele Gasces, segretario reggente. Car\:. : Med. 1,897, Cart.: Med. 483-489, 494, 4,95, 515, 519, 521. " monio del principe Cosimo, 1608 ago. 1. Istr.: Med. 2658. la morte di Cosimo II, 1621 set. - Istr.: Mcd. 2633, 4897b. Antonio Donati, corrispondente segreto da Costantinopoli, , Vincenzo Salviati, in luogo di Bardo Corsi, inviato a comu­ 2639, 2716. Cart.: Med. 2694, 4292. Bernardetto Minerbetti, residentè, 1559-1563 lug. - Istr.: 1566. Cart.: Med. 522. i: nicare la morte di Ferdinando I; anche ad altri principi Giulio Medici, inviato a Loreto a complimentare il principe Misc. Mcd. 46 ins. 17. Cart.: Med. 4894, 4895, 4895a, Ludovico Canacci, inviato per stipulare un trattato di elettori della Gel'mania, 1609 giu. 23. Istr.: Med. 2638. cl i Polonia, 1624 dico lO. 4896, 5039, 5040; Stroz. IIt, XLI, c. 99-228; CCCXXX, COmmercio, 1574,. Cart.: Med. 665, 666. Giulio Medici,inviato per comunicare la morte di Cosimo II, Orazio Rucellai, inviato per condolersi della morte del e. 115 s. ; e. Torrigiani, provenienza Ricasoli - Del Bongianni Gianfigliazzi e Iacopo Mormorai bailo - noti­ 1621 apI'. - Istr. : Med. 2633, 2638, 2639. cardinale di Polonia e di Alessandro Carlo, fl'lltelli del Nero, B), lettere diverse. zia in Man. 321, C. 84,3 .", inviati per stipulare un Fabrizio Colloredo, inviato a condolersi della morte sovrano, 1635 gen. 16. Istr,: Mcd. 2640, 2716. Segretario : Bernardino Grazini, poi reggente. trattato di commercio, 1578. Cart.: 689, 708, 709, 689, dell'arciduca Albel'to, governatore, 1621 ago. lO. Istr.: Pandolfo della Stufa, inviato per complimentare il sovrano Bartolommeo Concino, inviato per comunicare il matri­ 711-716 718, 719, 722, 724, 740, 4274. Med. 2639. Ladislao IV delle sue nozze, 1637 mago 31, giu. 12, monio di Lucrezia Medici con il principe ereditario di :1 Neri Giraldi e Giovanni Evangelisti, inviati pelO stip:ulare Giovanni Vandel'lleesen, agente a Bruxelles, 1627. Cart.: ago. - Istr.: Mcd. 2610, 2716. Ferrara, 1559 mal'. 20. Istr.: Strozzo la, XXXVI, c. 23. un trattato cli commercio, 1598. Cart.: Med. 884" 886, Med. 937. "Agnolo Incontri, inviato per condolersi della morte della Pandolfo della Stufa, inviato per rallegrarsi della ottenuta 888, 890, 4274. Francesco Feroni, inviato agli stati Genera1i, 1651. Cart.: regina Cecilia Rena ta, 1644,. pace, 1559 giu. 8. Istr.: Med. 2634. Niccolò Giugni, inviato ,per complimentare n sultano di Med. V1 87, 2310. Michele Cupper, inviato per comunicare la nascita del prin­ Averardo Medici, inviato per comunicare n matl'imonio Fersa e quello del Marocco, 1604. " cipe Ferdinando, 1663 ago. - Istr.: Mcd. 2661. n . .. Albizi, inviato al sovrano Guglielmo di Olanda per / di Lucrezia Medici con principe ereditario di FelTara, Pagano Giustiniano e Giovanni Fantini, per trattare con trattare della pace di cui il granduca voleva essere me­ Giulio Pucci, inviato per ringraziare il sovrano Augusto II, e l'elevazione al cardinalato Giovanni di Medici, 1560 n castellanò di Chio di un affare imprecisato, 1607 diatore, 1695. di avere inviato un ambasciatore a notificare la sua ele­ gen. 12. Istr.: Med. 2634. feb. 8. Istr.: Med. 2660. Tommaso del Bene, inviato pcr occuparsi del trattamento zione a Firenze, e per complimentarlo di essa, 1699 Camillo Sevel'ino, inviato straordinario del principe Cl'e­ Ippolito Leoncini, Michelangelo Corai, inviati per stipu­ regio, 1697. apI'. 3. Istr.: Med. 2672. ditario Francesco al suo arrivo in Spagna, per compli­ lare un trattato di commel'cio in Siria e in Porsia, 1607. Carlo di Folco Rinuecini, inviato per trattare della succes­ mentare il sovrano, 1562 giu. - Istr.: Mcd. 218. 'i Pietro della Rena, inviato a Tripoli di Siria, per stipulare q sione in Toscana, e per i congressi de L'Aya, di Chiappino Vitelli, inviato per trattare gli affari attinenti i! un trattato di commercio, 1635 mar. 29. Istr.: Med. REGNO DI PORTOGALLO Utrecht, di Baden, 1703-1704" cart.: Mcd. 1145. 1710- a Pitigliano; poi residente ad interim, con Bernardino 2638. Cart.: Med. 4274,. 1714, eart.: Med. 1149, 1150. Agli stati generali, 1711 Grazzini, 1563 mal'. - Istr.: Mcd. 327. Niccolò da Verrazzano, agente in Siria, 1620. clic. 15. Istr. e cart.: Med. 2710. Ciro Alidosi, inviato per comunicare la morte di Cosimo I, Bernardino Grazini, Gabriello Garces, residenti ad interim, 1571/,. 1563 dico 23-1565 mago 8. Ist1'.: Mcd. 2634. Cart.: ORDINE GEROSOLIMITANO DI MALTA REGNO DI POLONIA Antonio Vecc hietti, inviato pcr l' appalto dei pepi, 1576. Mcd. 4897, 4897b. Cart.: Med. 683, 684" 689, 690. Leonardo Nobili, inviato per ringraziare delle manifesta­ , Ne ssun rapprcsou/,ante stabilmente uccroditato. i , ingegnere, inviato per fortificare la Pietro Iacopo della Staffa, inviato per comunicare la zioni tributate al principe Francesco in occasione del ,i , Valletta, 1563. Cart.: Med. 492, 493. Clemente Pietra, inviato per comunicare n matrimonio morte della granduchessa Giovanna, 1578. Sl{O matrimonio, 1565 apI'. - Residente, 1565 ott. 24 - Giovanni Vargas, inviato per comperare schiavi per le del principe Francesco, 1565. Istr.: Med. 2635. Cart. ,Baccio Orlandini; inviato per condolersi della morte del 1572 giu. - Ordinatogli di rimpatriare ncl 1571 m�r. 12. galere ducali, 1548 nov. 23. Istr.: Med. 2634. Med. 518. re Sebastiano, 1578. Istr.: Med. 2639. Istr.: Med. 2634; del 1565 otto in Med. 2635, e notizia Lorenzo Guasconi, inviato per ringraziare il gran Maestro Troilo Orsini, inviato per comllllical'e la morte di Cosimo I, Pietro Medici e Cl1l'zio Piceh

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    ; 88 Yotizie degli il l'chiL"i cl i StMo Jf. del Piazzo . Gli (t nbascictf:o';'i toscani 89

    Alfonso Appiano, inviato per congratularsi della nascita ottenergli la concessione del titolo granducale, s.d. Francesco Lcnzoni, residente, 1589 set. -1593. Cart.: 2638, 2716. Cart.: Mcd. 4941, 4,942, 4944, 4945� 4947, di una figlia al sovrano, 1568 gen. 5. Istr.: Mcd. 2635. Istr.: Med. 2634. 5080, 5975, 6083. ! Med. 4921, 4922, 5044, 5045, 5079, 5080. Cart.: Mcd. 4,898. Filippo. Lenzi, inviato per presentare in regalo al sovrano Segretario: Orazio clelIa Rena, cart. in Med. 1341, Segretari:' Giulio Inghirami; Alcssandro e Giovan Bat­ Giovan Francesco Guidi, inviato per condolersi della morte un crocifisso. o.pera di Benvenuto Cellini, 1576 ott. ­ It 4934; Camillo Guidi, cart. iu Med. 5035. tista Barto.lini, cart.: Med. 4867, 4868, 4941, 4942, dell'infante Carlo, 1568 sct. 27. Istr.: Med. 2635. Istr.: Misc. Med. 37, ins. 19; XXX, ins. 3, n. 20. F Camillo. Guidi, inviato per definire le trattatiVe increnti 4944" 4945, 4947. Mario ' Sforza, in luogo di Vincenzo Alamanni, (per il Anto.nio Serguidi inviato per trattare delle co.ntroversie al matrimonio di àon Pietro. Medici, 1592 'mago 12. Matteo Botti, inviato per co.municare la morte del grau­ quale vi è in data 1568 nov. 21, l'i struzione in Mcd. con il duca di Parma, 1577 mal'. 27. Istr.: Med. 2636; Istr.: Med. 2633. duca, 1609 mago 6, 14. Istr.: Med. 2638, 2639. 2635), inviato per condolersi della morte della re­ Misc. Med. XXX, ins. 30 n. lO. Cart.: Mcd. 697, 4909. Francesco Guicciardini, residcnte, 1593 giu. 17-1602 Filippo Fiscer, inviato. per comunicare la nascita di un gina Isabella. Ciro Alidosi, inviato, anche in Portogallo, per co.municare set. 27. Istr. del 1598 clic. 3, in Mcd. 2637. Cart.: Med. el'ede al granduca, 1609. Sigismondo de' Rossi, inviato per congratularsi col so.vrano la nascita del principe Filippo, 1577. Cart.: Med. 699. 4923-4928, 4931, 5080. Fabrizio Collo.redo, inviato per condolersi della morte del sUo matrimonio, 1570 nov. 4. Istr.: Med. 2635. Pictro Iacopo della Staffa, inviato., anche in Portogallo, Il Segretari: Camillo Guidi e Orazio. della Rena dal della regina Margherita, 1611 nov. 8. Istr.: Med. 2638; , Francesco Barbolani, inviato per difendel'e il duca del­ per co.municare la mo.rte della granduchessa Giovanna, 1593 otto - c. Stro.z. In. n. XCIII, c. 16. Cart.: Med. 977. l'accusa di volersi impadronire della Corsica, 1570. 1578 apro 15. Istr.: Med. 248. Cart.: Med. 712. Orazio della Rena, inviato per complimentarc la spo.sa Raffaello da Romana, agentc ad interim, 1618-1619. � Giulio del Caccia, inviato per assicurare il sovrano della Luigi Dovara, inviato per ringraziare il so.vrano dei favori di don Pietro. M dici, 1593 o.tt. - Segretario : Giulio Inghirami, fe deltà del granduca; indi residente, 1571 mal'. 12- co.ncessi a don Pietro. Medici e della sua approvazione Camillo Guidi c Filippo Gondi, inviati all'ambasciatore Gillliano Medici, residente, 1619 apro 24, mago 5-1621 1576 mal'. 8. Istr.: Mcd. 2635. Notizia in Tratte, intr. al matrimonio di Francesco I con Bianca 'Cappello, di Spagna a Roma, per tentare di eliminare i sospetti nov. - Istr.: Med. 2633, 2638, 2639. Cart.: Med. 4949, · n. 86. Cart.: Med. 4904, 4906. 1579 otto lO. Istr.: Med. 321, 2636. Cart.: Mcd. 719, del sovrano contro il granduca, 1597. 4951, 5079. 5976, Segretario: No.fri RosselIi, inviato. per comunicare co.me 729, 4912-4915, 5022, 5034, 5048, 5080, 5112. Alessandro Orsini, inviato alla Arciduchessa Margherita Segretari: Raffaello da Romena, Giulio Inghirami, poi la Francia avesse tentato. di allo.ntanare Firenze dalla Pietro Medici, inviato pcr complimentare il sovrano, in a Gratz, per co.mplimentarsi del suo. matrimonio, 1598 reggenti. Spagna, 1571 apro 16. Istr.: Med. 2633. occasione della sua nomina a Capitano Generale di ago. 23. Istr.: C. Cappo.ni, 175. Averardo Medici, inviato per co.municare la morte di Clemente Pietra, inviato. per visitare i principi di, Bo.emia, S.M.C., 1579 ago. 22. Istr.: Mcd. 2636. Giovanni Medici, inviato per condolersi della mo.rte di Cosimo. I, 1621 apro - Istr.: Med. 2638. che si trovavano. a Barcello.na, e per invitarli a Firenze, Segretario: Riceardo Pietro.. Filippo II, per complimentarsi delle nO�,ze del nuo.vo Ottaviano Medici, inviato per congratularsi della elezione 1571 apr.. 12. Istr.: Med. 2635. Bernardo Canigiani, residente, 1579 set. 22-1583. Istr.: so.vrano, per visitare Pietro Medici, 1598 nov., dico l, 3. del uuovo sovrano Filippo V, co.ndolersi della morte del Francesco Medici, inviato. a Genova per co.mplimentarvi Med. 252. Notizia in Tratte, intr. n. 86. Cart.: Med. Istr.: Med. 2637. predecessore, e co.municare quella di Cosimo II, 1621 Filippo. II, 1571 Iug. 24,. Istr.: Mcd. 2633, 2636. 4911, 4916. i Segretario: Domenico. Simoni. lug. 8, lO. Istr.: Med. 2633, 2638, 2639, 2694,. Clemente Pietra, inviato. per complimentarsi co.l so.vrano. Segretario: Curzio Picchena sino al 1583 nov. :l Giulio Battaglino, corrispondente segreto per predisporre Averardo Medici, residente, 1621 otto 12-1629 dico 3 Istr.: della vittoria di Curzo.là, J571 no.v. 3. Istr.: Med. 2635. Gio.vanni Medici e Ciro Alidosi, inviati a Genova per l" il nuovo so.vrano a favore del granduca, 1598. Mcd. 2633, 2639. Cart.: Mcd. 4951-4953, 4955, 4956, Cart.: Med. 560, 561. complimentare le sorelle di Filippo II, 1581. 'I Zanobi Carnesecchi, agente del Monte di Pietà, per l'esa­ 5204, 5205. Domenico Simo.ni c Giovanni Seriacopi, inviati a Carta­ zione dei suoi crediti in Spagna, 1598. Istr.: Mise. Med. Gio.vanni Vincenzo Vitelli, inviato per co.mplimentarsi ; Segretari: Giulio Inghirami; Do.menico Pandolfini, gena a portare armi a Pietro. Medici; e a Siviglia per della nascita di un principe al sovrano., 1571 diç. 23. 26, ins. 82. cart. Med. 5075; Esaù del Bo.rgo, agente del Monte, Istr.: Mcd. 2635. o.ttenere dei pagamenti do.vuti al Monte di Pietà, 1581. Lorenzo. Salvi ati, inviato a Genova, per complimentare cart. Mcd. 4958; Bernardo Monanni, poi reggente. Anto.nio. Serguidi, inviato per invocare aiuti contro la Cart.: Mcd. 741, 743, 755, 756, 761-768, 771-775, jl la regina, 1599 feb. 7. Istr.: Mcd. 2637. Cal·t.: Mcd. 891. Pelcgro Berardi, agente in Barcellona, 1630 mal'. 13. Francia e per supplicare il sovrano di fare ricono.scere 777, 778, 781-788, 5048. Il Antonio Medici, inviato a Milano, per la stessa ragione, Istr.: Med. 135. dall'imperato.re ii tito.lo granducale concesso. dal pontc­ Giulio Battaglino, agente del card. Ferdinando Medici, 1599 mal'. - Cart.: Mcd. 891. Michelangelo Baglioni, inviato per complimentarsi della fice a Cosimo. I, 1572 lug. 23, 24,. Istr. : Mcd. 2633, 1582. Cart.: Med. 5113. Antonio Medici, inviato a Genova a co.mplimentare nascita di un figlio al sovrano; indi residente, 1630 Bongianni Gianfigliazzi, 2636, 2716, 4907. Cart.: Mcd. 4907, 4909. residente, 1583 feb. 2-1587 Il l'lnfanta Isabella, 1599 giu. Il. Ist1'.: Mcd. 2637. feb. 14, e 25 - 1631 dico 18. Istr.: Med. 2638, 2640. Alfonso Appiano, inviato. per complimentarsi della nascita dico 2. No.tizia in Tratte, intr. 86. Cart.: Med. 4917- Raffaello da Ro.mena, agente del Monte eli Pietà, 1600. Cart. : Med. 4958, 5204, 5205. di un principc al sovrano, 1573 set. 12. Ist1'. : Med. 2634, 4920, 5046. Cart.: Mcd. 930, 4946. Segretari: Bernardo Monanni, Co.simo Bartolini; Esaù 2636. Luigi Dovara, inviato. per trattare della impresa di Algeri Rodrigo Alidosi, inviato per congratularsi col sovrano. del Bo.rgo sino. al 1631 gen. ' Ludovi�o Antinori, inviato per condolersi della mo.rte e per rendere note le trattative col pontefice sugli aiuti della nascita di una crede; indi residente, 1602 mal'. 22- Francesco Medici, residente, 1631 lug. 31-1637 ago. ­ della principessa Gio.vanna so.rella del sovrano, 1573 alla lega, 1585 apro 15. Istr.: Med. 322. clic. - Istr.: Med. 2637. Cart.: Med. ' 4931. Istr.: Med. 2638, 2640. Cart.: Med. 4959-4,961, 4963, nov. 12, 22. Istr.: Med. 2634, 2636. Pietro. Medici, inviato per trattare col sovrano del pro.prio Segretario.: Do.mizio Pero.ni, con istruzioni del 1602 5204, 5205. Ciro Alido.si, inviato, anche in Portogallo., per comunicare matrimo.nio con Beatrice Meneses, 1586 lug. - gen. 22 e 26 in Mcd. 65. Cart.: Mcd. 4955. Segretario: Bernardo Monanni, poi reggente. la morte di Cosimo. I, 1574 apro 30. Istr.: Med. 2636, Vincenzo Alamanni, residente, 1586 otto 15 e 17-1590 Cosimo Co.mandoli, inviato. per recare in dono 4 falconi Giulio Vitelli, inviato. a Livorno, per complimentare amba­ 2716. gen 1. Istr.: Med. 2633. Notizia in Tratte intr: n. 86. al duca d'Alba, 1602 apro 20. Istr.: Med. 2637. sciatori spagnoli, 1633 apro 22. Istr.: Med. 26400. Giulio del Caccia, inviato per chiedere l'investitura di Cart.: 4,917-4290, 504, 2, 5043. Cosimo Concino, residente, 1602 ott.-1603 nov. 12. Cart.: Gabriello Riccardi, residente. 1637 o.tt. 4, 5-1640 giu. 16. Siena, 1574 otto 21. Cart.: Mcd. 4904, 4906; c. Rondi­ Segretario: Camillo Guidi, po.i reggente; rientra nel Med. 4932. Istr.: Med. 142, 2633, 2640. Cart.: Med. 4963, 4964, nelli-Vitelli, 11, n. 7. 1591 ott ..- Segretad: Domizio Pero.ni; Orazio della Rena, cart.; 5204" 5205. c. Riccardi. App. V, 1-5. Fabio Gallerati, co.mandante di galere, per acco.mpagnare Giovanni Vincenzo. Vitelli, inviato per comunicarc la Med. 4940. Segretario: Bernardo Monanni, poi reggente. in Spagna ii cardinale Paceco., 1574 nov. '2. Istr.: morte di Francesco I, 1587 otto 26. Istr.: Med. 271, 2639. ii Sallustio Tamgi, residente, 1604 lug. 13-1609 apro ,- Istr.: Atanasio Ridolfi. agente dal cardinale Carlo Medici, 1638 Med. 2634, 2636. Bongianni Gianfigliazzi, inviato. per esortare Pietro Medici Mcd. 4936. Cart. : Med. 4933, 4937, 4938, 5050, 5051, feb. 19. Istr.: Med. 2640, Baccio Orlandini, inviato per rendere nota la concessione a tornare in patria e per curare esazione di debiti, 1588 5052, 5056. Mazzeo Mazzei, agente del Monte di Pietà, alla mo.rte di del titolo granducale a Cosimo I; indi residente, con mal'. 12. Istr.: Med. 277. Segretari: Domizio Peroni, Orazio della Rcna. Esaù del Borgo, inviato per migliorare gli assegnamenti interruzione nel 1578 durante ii suo viaggio. in Porto­ Ottavi o Affaitato, inviato per co.municare il matrimonio Giulio Riario, inviato per complimentare il sovrano della dovuti al Monte; alla sua partenza restarono agenti, gallo ove si recò per condo.lersi della morte del sovrano., di Ferdinando. I, 1589 mal'. lO. Istr.: Med. 277. nascita del pdncipe Filippo, 1605 set. Il. Istr.: Mcd. Niccolò Buonaventuri e Niccolò Albizi: , 1639 set. 12. 1575 nov. 24-1580 apro - Istr. : Med. 2634, notizia in Tommaso Malaspina, inviato per complimentare e servire 2637. Istr.: Med. 2633. Trattc, intr. n. 86. Cart.: Mcd. 4906, 4910. la promessa sposa di don Pietro Medici, 1589 mal'. - Orso Pannocchieschi d'Elci, inviato. per ringraziare della Ottavio Pucci, residente, 1640 set. 27-16405 apro 20 Istr.: ' Segretario.: Giovan Battista Lupi, po.i reggente. Pietro Medici, inviato per trattare questioni relative al co.ncessio.ne so.vrana pcr il matrimonio del principe Med. 14,4, 2658. Cart.: Med. 1498, 4966, 4967, 4969, Roberto Rido.lfi inviato. per ringraziare il sovrano del­ matrimonio di Maria Medici, 1589 set. 30. Istr.: Cosimo, 1608 ago. 7. Istr. : Med. 2638. Cart.: Med. 944. 5204, 5205. l'aiuto concesso al granduca presso l'imperatore per Med. 64. Indi residente, 1609 gen. 22-1618 nov. 25. Istr.: Med. Segretari: Bernl\l'do Monallni sino. al 1?42 set. - Mario T 90 :\'otizie degli A_'I'chiri eli Sta to I 1II . del Pillz','<:o ' Gli (('J/l !Jeuwialol'i tosca ni 91

    Baldacchini, poi reggente C011 istruzione in Mcd. per condolersi della morte della regina madre Anna Vincenzo Salviati, in luogo di Bardo Corsi, inviato a Bentivoglio - Leone De Santis, inviato a Montalcino, a 4967a dal 1643 lug. 20 al 164.8 apro 24.; cart.: Med. d'Austria, 1696 set. 13. Istr.: :ile,:, 2j6 ), Lucerna per comunicm'c la morte di Ferdinando I, Comelio, per trattare di affari militari, 1559 lug. lO. l1 967a. Orazio Giulio Pltcci, inviato per complimentarsi della 1609 giu. 2'3. Istr.: Mcd. 2638. 18tr.: Med. 2634. Francesco 1I1edici, residcnte, 164.4 otto 18. Missione .non elezione di Filippo V; poi incaricato della residenza, Giovan Francesco Guidi, inviato per chiedere il passo Borgia - Francesco Lanfreducci, inviato a complimen­ avvenuta. 1700 nov. 16 e dico 14-1705 mal'. -Istr.: Mcd. 2673. alle truppe granducali arruolate in Germania, 1615 tare Melchiorre, 1651 fcb. 21. Istr.: Med. 2658. Giovan Battista Gori Pannilini, residente, 1647 dico 22, Cart.: Med. 4991, 4992, 5073, 5700. gen. 13. Istr.: Mcd. 2633. 2639. Cart.: Med. 4, 175. Cmpegna (di) - Giulio Medici, inviato al conte Pietro 23-1648 set. - Istr.: Mcd. 2658, 2716. Cart. : Med. 4969, Averardo Salviati, inviato per complimentare il sovrano Giulio Medici, inviato durante il suo viaggio agli elettori per trattare della eredità del conte Giovanni, e per , 5204, 5205. del suo matrimonio, ] 702 gen, 21. Istr.: Med, 2675. di Colonia, Magonza e Treviri, a vari cantoni a comuni­ prendere possesso dei beni di questo, 1570 gen. 28, Segretari: Mario Baldacchini, Niccolò Blronaventuri, Vedasi per il carteggio, quello della sua residenza in care la morte di Cosimo II, 1621 apro - Istr.: Med. 2633, Istr.: Med. 2636. poi reggente, Cart.: Med. 4969. Francia. 2638. Cm'afa - Averm'do Medici, inviato al cardinale Alfonso Ludovico Incontri, residente, 16119 feb. Il e 12-1660 dico 21. Anton Maria Salviati, e Piero Capponi, inviati a Genova Giovan Francesco Guidi, inviato a fare leve, 1625 gcn. 11. per trattare questioni attinenti agli affari di Siena, Istr.: Med. 2658; Mise. Med. 468, n. 98. Cart.: Mcd. per complimentm'e il sovrano, 1702 nov. - Istr.: Med. 2639. 1557. 4970- 1.974, 4.979, 5079, 5204, 5205. Carlo di Folco Rinuccini, inviato straordinario con l'inca­ CClstro (di) - Paolo Giordano Orsini, inviatò a Francesco Segretari, Benedetto Nomi, sino al 1653 giu. -; Pier rico della residenza, 1705 mal'. 2-1709. Istr.: Med. 2675, per invitarlo a Firenze, 1608 gen. 9. Istr.: Med. 2637. AMBASCIATE PERWNALI Francesco Ricci, dal 1653 gin. - al 1658; cart.: Med. ,2702. Cart.: 1146-1148, 2693, 2700-2715, 5701-5703, Chigi - Dante da Castiglione, inviato a Siena alla fami glia, 1510; Giovan Battista Ammoni, dal 1658, poi reggente. 5704.a. per complimentarsi della assunzione al pontificato di Giovanni Carlo Medici cardinale, Desiderio Montemagni, Nero Maria del Nero, inviato per complimentarsi della Aldobrandini - Enea Vaini, inviato al cardinalc Ippolito, Alessandro VII, 1655 apI'. - Istr.: Med. 2661. inviati a Finale Ligure, per complimentare la regina, nascita dell'infante,principe delle Asturie, poi incaricato per complimentarlo al suo arrivo ai confini del gl'anclu­ - Lapo Niccolini, inviato a complimentare Ago­ 16119 ago. - Istr.: Med. 2658. Cart.: Med. 5299. di reggere la residenza, 1708 otto 27-1715 mag. - IstI'.: cato, 1597 nov. 23. Istr.: Med. 70. stino, 1664. giu. l. Istr.: Med. 2661.

    - Cybo - Vincenzo Fedel'ighi, agente del Monte di Pietà, eon Fran­ Mcd. 2678. Cal't.: Med. 1154., 4997-5002, 5764. Altemps Giramollte dal Verme, inviato a Roma, al Giulio Brunozzi, inviato a Roma per complimen­ cesco Giorgio da Romena, agente ad interim, 1659 nov. - Segretari: Francesco Rodrigo de la ]Cuente; Giovan cardinale Marco Sitieo per complimentarlo, 1590 apro 18: tare il cardinale Innocenzo ammalato, 1.550 apro 13. Vieri da Castiglione, inviato straordinario con l'incarico Battista Gori, Cart.: Med. 2700, 5704a. Istr.: Med. 278. Istl,.: Mcd. 2634. della residenza, 1661 mago 14-1682. Istr.: Med. 2661. Allton Maria Salviati, inviato a Sestri Levante, per Appiano d'Aragonc( - Prospero da Thiene, inviato a - Pirro Colonna, inviato al cardinale Innocenzo Cart.: Med. 2716, 2723, 4976-4978, 4980-4982, 5055- complimentare la regina Elisabetta, 1714 set. Il. lstr.: Pisa ad Alessandro per tenere a battesimo suo figlio pelo trattare dell'acquisto di un castello, 1558 giu. 25. 5057, 5204, 5205, 5226. '2663. invece del granduca, 1583 apI'. 29. Istr.: Mcd. 260. Istr.: Med. 1, 2634. Notizie in Med. Med . 2682. · Segretario: Giovan Battista Ammoni, sino al 1670 apr. - Bernardo Cambi, Niccolò Cambi, Giovan BClttista Gori, Arrach (di) - Alessandro Montemarti, inviato a Vienna, - Iacopo Medici, inviato a Lorenzo e al canUn ale Domenico Nannini, detto Trottolino, corriere, inviato per Pietro Anselmi, agenti, 1715-1731. Cart.: Med. 1156, a complimcntarsi del matrimonio del figlio del barone, Innocenzo legato apostolico a Bologna, per trattare ' comunicarc la nascita del principe Ferdinando. 1663 1157, 5003-5007, 5009-5015, 1587 gen. 20. Istr.: Med. 270. del matrimonio di Chiappino Vitelli con Eleonora ago. 9. Istr.: Med. 2661. Segretario: Giuseppe di -Castro, carlo: Med. 5008. Ascanio Salvatore - Carlo di Folco Rinuccini e Iacopo Cybo e di quello della sorella di Ridolfo Baglioni con Cammillo Coppoli, Ferdinando Gondi, inviati per cOl).do­ Filippo Micltclozzi, agente, 1731-1737. Cart.: Mcd. 5015, Giraldi, inviati allo stesso per trattare della successione un marchese di Massa, s.d. Istr.: Med. 2634. lersi della morte del sovrano, 1666 giu. 1. Istr.: Med. 5016. al granducato, 1731 lug. 12. Istr.: Med. 2713, Misc.: Colonna - EI'nanclo di Toledo, inviato per complimentarc 2661. Med. 968, n. 5; 970, n.3. Vittoria in occasione del suo matrimonio, 1552 feb. 17. CANTONI SVIZZERI Segretario: Luigi Giraldi. Austria (d') - don Giovanni: Istr.: Mcd. 2634.

    Mattias Medici, inviato a Finale Ligure a complimentare Alfonso Appiano, inviato a complimelltarsi della Cl'equi (duca di) - Luigi Strozzi, inviato a San Quirico Ne.sS(IH mpp1'csentnnto stabilmente accreditato. la regina, 1666 giu. - Istr.: Med. 2716. Crirt.: Med. 6381. sua nomina a Generale del mare e vicario d'Italia, per trattare su questioni di pI'ecedenza con l'amba­ Neri Corsini, inviato per comunicare la morte di Ferdi­ Giovanni Iacopo Ferrari, inviato a fare l�ve, 1553 mago - 1566 gen. 5. Istr. : Med. 2634, 2635. sciatore fr ancese a Roma, 1662 set. 12. Istr.: Mcd. nando II, 1670 set. - Istr.: Med. 2662, Stroz. IIIa, n. LIX, Cart.: Med. 4.14., 4.160, 4161. Francesco Medici, Galeazzo Maria Sforza, inviati 2661. II; e. 86. Notizie in Med. 2663. Gualtiero Rollo, inviato per creare amicizie al duca nei a Genova per congratularsi della vittoria di Le­ Dovara - Bastiano Corboli, inviato a Frisonaia. a Luigi Ottavio Tancredi, inviato straordinario con l'incarico della cantoni, e rassicurare gli stessi - della impresa di Siena, panto, 1571 lug. 5. Istr.: Med. 2635. 1594 ago. 8. Istr.: Med. 2637. Vedi Lucca. residenza, 1682 gen. 26-1688 apro - Istr.: Med. 2662. 1554 giu. 3 e otto 25. Istr.: Med. 34, 2634. Cart.: Med. Ferrante de' Hossi, inviato a Messina, per la stessa Farnese - Giovan Francesco Lo ttini, inviato al cardinale Cart.: Med. 4983, 4984; C. Riccardi, App. V, 55, 56. 678, 4.160-4165. ragione, 1571 otto 29. Istr.: Med. 2634, 2636. Alessandro a Roma, per giustificare l'arresto di alcuni Notizie in Mcd. 2663. Francesco Vinta, inviato a farc leve nei Grigioni, 155l1. Enea Va ini, agente presso il principe a Messina, malfattori su cui grava il sospetto di volere assassinare Cimatti Giovan Battista, agente del cardinale Francesco Cart.: Med. 427, 428. 1572 mago Il. Istr.: Med. 2634, 2636. Cart.: Med. Ferrante Gonzaga, 1548. Cal·t.: Med. 390. Maria Medici, 1688. Cart.: Med. 5753. Fabrizio Ferraro, inviato per ottenere un prestito per 576, 585. Frangipani - Giulio Mignanello, inviato in Olanda e Coriolano Montemagni, agente del cardinale Francesco acquisto di grani, 1562 otto 25. Istr.: Med. 2634. Cart.: Simeone 'Rosselmini, inviato pel'chè navigassc al Germania a Giulio Antonio, per pregarlo , di accettare 1647 lO. Maria Medici, per gli aifari relativi alla protettori a di Mcd. 4162, 4163. suo servizio, 1573 lug. 4. Istr.: Med. 2634. il comando della artiglierie granducali, lug. Spagna, 1689 feb. 22 e 26. Istl'. : Med. 266$, 2745, Alessandro Verri, inviato nei Grigioni, per ricercare Giovanni Vincenzo Vitelli, inviato a Genova per Istr.: Med. 2633. Fucclteti 5747. Cart.: Mcd. 1661, 1662, 4.985-4987, 5061, 574.7, Antonio e Filippo Capponi che avevano congiurato comunicare la morte di Cosimo I, 1574 apI'. 24. (Fugger) - Bernardo Vecchietti, inviato a Ve­ 5696, 5697. Agente nfficioso ad interim. contro il granduca Francesco I, 1575. · Istr.: Med. 2634, 2636. nezia per trattare di crediti, 1549 apro 3. Istr.: Mcd. 2634. Cosimo da Castiglione, inviato per condolersi della morte Mattia Grieninger, Michele Stricher, coàispondenti, Pietro Medici, inviato a Livorno per complimen­ - Bernardo Vecchietti, inviato a Venezia per la 1551 1. 2634. della regina Maria Lui sa, d'Orlean8 1689 mal'. 15. Istr. : 1581-1589. Cart.: Med. 4164, 4165. tare il principe, 1574. Cart.: Med. 599. stessa ragione, giu. Istr; : Med. . Cart. : Med. 2663, 2745. Cart.: Med. 5060. Germanico Ercolani, inviato per comunicare la morte di Luigi Dovara, inviato a Livomo per la stessa _ Mcd. 403, 412. Coriolano MontlJlnagni, inviato' straordinario, con l'inca­ Francesco I, 1587 nov. - Istr.: Med. 62. ragione, 1576. - Bernardo Vecchietti, inviato ad Augusta per la 1552 nov. 12. Istr. : Med. 2634. Cart.: rico della residenza', 1692 gen. 21-1696. Istr.: Med. 2633, Sebastiano Berlingel', Giovanni Castoreo, Giovanni Cor­ Simeone Rosselmini, inviato per condurre al prin­ stessa ragione, 1577 4. 462, 466, 1557. 2745. rado di Beroldingen, Gedeone Stricker, corrispondenti, cipe le genti di Ottavio Gonzaga, lug. Med. 2636. Lltdovico Incontri, inviato straordinario con l'incarico della 1591-1626. Cart.: Med. 4166-4169. Istr.: Med. - BeIisario Vinta, inviato a Venezia per la stessa duchessa Margherita: ragione, 1575 otto 5. Istr.: Mcd. 2634. residenza, 1695 ago. 2.3-1701 mago - Istr.: Med. 2668. Curzio Picchena, inviato a fare leve, 1593 apI'. 2. Istr.: Gallicano Cart.: Med. 4,988-4990, 5072, 5698, 5699, 5704a. Misc. Med. 175a. Cart.: Med. 4173; 4174. Lucantonio Cuppano, inviato a Roma, per com­ - Giuliano Ghel'ardini, inviato a Velletri, a 1545. 1590 otto 26. Ferdinando .Suarez, Giovanni Narvaez, Francesco Feroni. Francesco Malaspina, inviato per comunicare le nozze del plimentarsi del suo parto gemellare, Istr.: Giulio pcr l' icercare Alfonso Piceolomini, Med. 2634 .. 2634,. Roberto Giraldi, Cerchio Cerchi, inviati straordinari, principe Cosimo, 1608 ago. 1. Istr.: Med. 2638. Iatr.: Med. oUzie (legli ".1 l'chiri di Stedo 92 .?i' M. del Piazzo - Gli amba8ciatori t08ca,ni 93

    Gondi - Annibale · Dovara, inviato a complimentare Ol'sini - Giannozzo da C·epparello, inviato a Padova per Emico, cardinale di Retz, al suo anivo in Toscana, condolersi dcII a 1110rte di Paolo Giordano , 1585 dico 6. 1654 nov. 3. Istr.: Med. 2661. lstr.: Med. 267. Cm·t.: Med. 779. - Bartolommeo Gonfaloni, inviato a Volterra a com - Agnolo del , Bufalo, inviato a Virginio duca di plimentare lo stcsso, 1654 nov. 3. Istl· .: Mcd. 170. Bracciano, per condolersi della morte della duchessa, ELENCO ALFABETICO DEGLI STATI OVE RISIEDETTE RO, Guidi di Bagno - Lorenzo Palmieri inviato al conte, 1606 set. 25. lstr.: Med. 2637. s. d. lstr.: Mcd. 2636. Poronot. - Ciro AIidosi, inviato a Livorno a complimen­ O FURONO INVIATI, I DIPLOMATICI TOSCANI l Haro (de) - Alfonso TOl'nabuoùi, inviato a Francesco, tare Antonio, cardinale di Granvcla, ex viccrè di Napoli, , I per invi tarlo a rccarsi a Fircnze in servizio del granduca, 1579. Cart.: Med. 723. 154,5 ago. - lstr.: Med. 6. Porotti di Montalto - Agnolo del Bufalo, inviato a Ba­ " l Landi - Francesco Pucciuelli, inviato ai conti, per difen­ gnaia, dal cardinale Alessandro, conte di Montalto per . J STATI ITALIANI SOVRANI: Imporo-Congrossi e dieto, p. 7B 1 dere Borgo Val di Taro contro il duca di Panna, 157B condolersi della morte della duchcssa di Bracciano , f! Chiesa, stato della, a) Corte imperiale : lug. 17. lstr.: Med. 249. 1606 set. 25. lstr.: Med. 2637 ; altra senza data in a) Roma, p. 58 l) Corte imperiale e regno di Spagna, p. 711 Luna (di) - Gilberto ..., invitato a don: Giovanni, Misc. Med. 3 m.m. b) Legazioni: . 2) Corte imperiale, p. 79 comandante la guarnigione spagnola di PiombIno, - Niccolò da Montaldano, inviato per invitare i Bologna, p. 63 1546 ·feb. 12. lstr.: Mcd. 5. conti a Firenze, durante il loro soggiorno ai bagni b) Amburgo, città di, p. 82 Ferrara, p. 63 Malaspina di Mulazzo - Francesco Altoviti, inviato ai di San Casciano, 1617 giu. 29. Istr. : Med. 2633. c) Baviera·, ducato di, p. li2 Ferrara, Ravenna, Urbino, p. 63 marchesi, 15B7 set. 16. lstr.: Med. 61. - Giovan Francesco Rucellai, inviato al cardinale d) Danzica, città di, p. 1'3 c) Concilio di Trento, p. 63 lIfaldaichino - Lapo Niccolini, inviato a Urbania per Alessandro a Roma per complimentarsi della sua l'ecu­ e) Lorena, ducato di, p. 83 compone un dissidio fr a il cardinal c Francesco e il perata salute, per conto del cardinale Giovanni Carlo Ducati estensi : f) Palatillato, ducato dcI, p. 84, cardinale Pannocchieschi d'Elci, 1659 gen. 7. Istr.: Medici, 1651 feb. - lstr.: Med. 265B, 2716. a) Ferrara, p. 63 g) Sassonia, ducato cl i, p. 84 Med. 2661. Pio - Ciro Alidosi, inviato a Meldola ad Alberto e a sua b) Modena, p. 64 h) Wurtemberg, ducato di, p. E4 . Marcho (govcrnatore delle) - Giuliano Gianfigliazzi, Dc­ Genova, repubblica di, p. 65 moglie lppolita pcr fare da pacierc tra essi, 1566 mago 9. Slovenia, p. B4 sidcrio Bisaccione, inviati al governatore, per ricercare Corsica, p. 66 lstr.: Med. 2635. Trento, vescovado di, p. 84 A. Piccolomini, 1590 ago. 20. lstr.: Med. 27B. Lucca, repubblica di, p. 66 Pisa (da) - Girolamo da Carpi, inviato in nome di Ales­ Unghoria e Bo('mia, regni di, p. 84 Mal'Ìgnano (marchese di) - Giulio Ricasoli, inviato al Mantova, ducato di, p. 66 sandro Vitelli al capitano Fazio, S. d. lstr.: Med. 2634. Indie, p. 85 Medici, 1554, set. 16. lstr.: Med. 34. Massa, principato di, p. 68 Ricasoli - Matteo Pereui di Montalto, inviato ad Avi­ Inghiltorl'U, regno di, p. B5 Mazzoni - Giovanni Pecori, inviato a Iacopo, presiden:te Parma, ducato di, p. 68 gnonc al Banco per commerciare grani. s. d. Istr.: Levante, stati del, p. 86 di Romagna per liberare prigionieri, 1596 otto B, lO. Guastalla, ducato di p. 69 Med. 2637. Malta, ordine gerosolomitano di, p. 86 lstr.: Med. 2637. Savoia, ducato di, p. 69 Rivarola - Ainolfo Bardi, inviato al cardinale Domenico, Paesi Bassi, repubblica dci p. B6 Modina Coli (di) - Lanfreducci Francesco, Bartolommeo Siena, repubblica di, p. 69 alla Verna, per complimentarlo, 1616 lug. 3. lstr.: Polonia, regno di, p. B6 del Monte, inviati a Livorno per complimentare il duca, Urbino, ducato di, p. 69 Med. 2633. Portogallo, regno di, p. B7 1644 ago 13. lstr.: Med. 5294. Missione non effettuata. Venezia, repubblica di, p. 70 Salviati - Giovan Francesco Lottini, inviato al cardinale Ragusa in Dalmazia, repubblica di, p. 87 Mondoza (di) - Giovan Francesco Lottini, inviato a don Bernardo per invitarlo a seguire la politica di Carlo V, STATI ITALIANI SOTTO LA DOMINAZIONE STRANIERA: Russia, regni delle, p. 87 Diego governatore di Siena, per l'ingraziarlo dell'ottenùto 1646. Milano, Spagna, regno di, p. 87 possesso di Pitigliano in persona del dnca Cosimo, 1549. ducato di, p. ·72 Sfo rza - Ciro Alidosi, inviato a Castellarquà, per compli­ Svizzol'U, cantoni della, p. 90 Napoli, vicCi'eame di, p. 73 - Scipione Botticelli, inviato a Bernardino vicerè di mentarsi del matrimonio della .figlia della contessa di Sicilia, vicel'eamc di, p. 75 Napoli c a Giovanni Andrea Doria, a Livorno, per trat­ santa Fiora, 1576 Febo 1. Istr.: Med. 2634, 2636. Ambasciate a carattere personale o inviate a pri­ tare questioni relative alla Maremma, 1555 gen. 11 Stigliano (di) - ... Baglioni, inviato alla principessa a STATI STRANIERI: vati, p. 9l lstr.: Med. 2634. Napoli, 1663 gen. lO. Istr.: Med. 139. Fl'Uncia, regno di, p. 75 - Lorenzo Paghi, inviato a don Diego per trattare Tolodo (di) Bartolommeo Concino inviato a Don Francesco Castel d'Jff, p. 78 di pagamenti di soldati spagnoli a Piombino, s. d. poi governatore di Siena e a Bel'nardo Medici vescovo lstr.: Med. 2634 . di Forlì per trattare degli affari di Siena, 154B ago. 31.· � . _- Anonimo, inviat a don::iDiego a Roma, in occa­ Istr.: Mcd. 2634. sione della rivolta a Siena, s. d. lstr.: Med. 2634. - Antonio Vasquez, inviato a Don Garzia, poi vicerè Monto (del) - Stefano di Lalle, inviato all'Incisa, per di Sicilia, dal principe Franccsco al suo arrivo a Perpi complimentare il cardinale Innocenzo Ciocchi, che si gnano, per complimentm'lo e rendergli noto l'arrivo, recava a Roma, 1550 mago B. lstr.: Med. 2634,. 1562 giu. 4 lstr.: Mcd. 215. - Bartolommco Concino, inviato a Baldovino, per trat, Vi/dli - Giovan Francesco Camaiani, Domenico Atta­ tare degli affari di Siena, 1553 set. 30. lstr.: Med. 2634,. vanti, inviati come pacieri in causa Alessandro Vitelli Morono - Antonio Serguidi, inviato a Roma il compli­ e il vescovo di Pavia mons. de' Rossi, per i frutti della mentare il cardinale Giovanni, 15'7 1 giri. 67. Istl·.: Med. badia della Colomba, 1547 apI'. 29. lstr.: Med. 2634. 2636, 2637. Cart.: Med. 691. 1549 apro 19. lstr.: Med. lO. Orsini - Bernardo Vecchietti, inviato a Roma per trat­ San Giorgio (monsignore di, presidente di Romagna) - tare di una alienazione di beni della famiglia, 1570 Bernardo Stl'ozzi, inviato per trattare in materia di lug. 12. lstr.: Med. 236. banditi. 1576 giu. 5. lstl:.: Med. 2633.

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    -�--�------".) 94 N o tizie degli ArGhi1�i di Stato M, del Piazzo - Gri a1n7Ja8c'iato1"i t08cani 95

    Baldacchini Mario, abate, segretario di legazione in Spa- Bartolini Medici Onofrio, arcivescovo di Pisa, inviato gna con i residenti Pucci e GOl'i, 1640-48. a Roma, 1554. Baldini Vincenzo, inviato a Roma, 1563. Bartolommei Fel'Clinando, marchese di Monte Giovi, INDICE ALFABETICO DEI DIPLOMATICI Bandeni Tommaso, inviato in Polonia, 1618. inviato e residente in Corte imperiale, 1716-37. Bandini Alessandro Giovanni, conte palatino, residente - Mattias Maria, marchese di Monte Giovi, inviato in COl'te imperiale, l!i36-39. in Francia, 1670. - Francesco, arcivescovo di Siena, inviato a Bolo­ Basendorf, (barone di), agente alla dieta di Ratisbona, Abbioso Ottavio, vescovo di Pistoia; agente del cardinale A Itoviti Giovanni di Alberto, monsignore; residente a gna, 1565. s. d. Carlo Medici per gli interessi delle sue badie; agentc Milano, 1614-18; inviato in Ungheria, 1618; inviato - Giovanni, marchese di Antrodoco; inviato a Battaglino Giulio, agente in Spagna, 1582; a Napoli, a Venezia, 1576-84; inviato a Roma, 1581. e residente in Corte imperiale, 1618-27; inviato in Ba­ Lucca, a Genova, 1608; a Parma, 1622. 1591-1600; segreto in Spagna, 1598. Acciaioli Carlo, inviato a Roma, 1555. viel'R, 1623; a Mantova, 1631. Barbolani di Montauto Asdrubale, di Giovanni, inviato Bazzi Orlando, agente a Milano, 1581,-85. Cosimo, agente a Napoli, 1600. - Giovanni. inviato in Francia, 1704. a Venezia, 1596. Beccheria Alessandro, l'esidente a Milano, 1593-1600 e - Zanobi, inviato a Venezia, 1676. - Marcantonio, residente a Venezia, 1679-83. - Asdrubale, di Ferdinando, marchese di Monte­ 1603-1614. Aceolti Leonardo, inviato a Roma, 1618. Alvarado [de Grazia Lopezl inviato a Trento, 1535. vitozzo, agente a Roma, 1673-78. - Carlo Antonio di Alcssandl'O, segretario del padre - Marcello, inviato a Modena, 1623. Ammirato Scipione, segretario di legazione in Francia BartoloITuneo, inviato a Castel d'Ytr, 1592. a Milano, 1606 seg, Affaitato Ottavio, inviato in Spagna, 1589. con i residenti Guidi, Botti, Bartolini, 1607-14. - Fabrizio, marchese di Montevitozzo, inviato a - Giulio, inviato a Cleves, 1583; a Parma 1586; ,Agostini Ippolito, signOl'e di Caldana, balì di Siena; in� Ammoni Giovan Battista, segretario di legazione in Spa- Modena, 1609; a Mantova - missione non avvenuta a Malta, s. d. viato a Urbil�o, 1587. gna con i residenti Incontri e da Castiglione, 164,9-61. 1609; a Milano, 1615. Bene, Tommaso (del), commendatore di S. Stefano, inviato Alamanni Vincenzo, inviato in Francia 1568; in Spagna Amoroso Agostino, inviato a Venezia, 1564. Federico, inviato a Roma, 1564. e residente in Francia, 1690-91; inviato a Roma, 1694; - missione non avvenuta - 1568; iiwiato e resi­ Ancisa ..., (padre dell'), inviato a Roma, 1612. - Francesco, inviato a Mantova, 1592, 1593. a Roma, in Inghiltel'l'a, 1695; nel Palatinato, nei Paesi dente in Francia, 1572-76; inviato a Venezia, 1578; Andreoni Giuseppe Domenico, avvocato granducale a - Giulio Antonio, inviato in Inghilterra, 1695. Bassi, 1697. • in Savoia, 1580; inviato e residente in Spagna, 1586· Napoli, 1686; corrisponde da Roma, 1690. - Montauto, inviato a Roma, 1565. Benfatti Agostino, agostiniano "scalzo, inviato a Mo­ 1590. Angeli Pietro, inviato a Milano, 1691. - Torquato, residente a Roma, 1658-59 e 1665-68; naco, 1688. Albel'ighi Giulio Cesare, agente a Genova, 1596-1622. Anguisciola Galeazzo, inviato a Urbino, 1549. agente a Roma, 1673-78. Berardi Alfonso, bailo in Levante, 151,6. Albertani Andrea, segretario di legazione in , Fl'Rncia con Ansclmi Pier Antonio, inviato a Napoli, 1577. Bardi Ainolfo, inviato a Milano, 1611 ; [l Modena, 1615; - Pellegl'o, agente in Spagna, 1630. i residenti Petrucci e Alamanni, 1565-1572; inviato a - Pietro, agente in Spagna, 1715. a Domeliico Rivarola, 1617. Berlinger Sebastiano, corrisponde dalla Svizzera, 1591. Livorno, vedi Baviera, 1569; in Francia, 1581. Antella, Franeesco (dell'), inviato a Parma, 1621. - Donato, agente a Venezia, 1540-1,5. Beroldinghen, Giovanni Corrado (di), corrisponde dalla Alberti Albertaccio, bailo a Costantinopoli, 1559. - Giovanni (dell'), inviato e residente a Roma, Ferdinando, residentc in lh:ancia, 1637-43. Svizzera, 1591. - Giovanni, protonotario apostolico, vescovo di 1539-1541. - Francesco Maria, inviato in Francia, 1708-16. Bevilacqua Luigi, inviato in Francia, 1607; a Modena, COl'tona; 'residente in Corte Imperiale, 1577-85; a Roma, - Niecolò (dell'), inviato a Roma, 1604. - Giramonte, inviato a Gratz - missione non a Parma, a Mantova, a Trento, Innsbruck, Monaco,

    1585-87. Antinori Ludovico, vescovo di Volterra c Pistoia, arci­ avvenuta - 1600. in Corte imperiale, in Polonia, in Sassonia e altri luoghi Albertinelli Francesco, inviato in Corte imperiale, 1M3. vescovo di Pisa; residente in Corte imperiale, 1568-73; - Luigi, inviato a Livorno, 1709, v. Milano; a Mi­ della Germania, in Boemia, 1609; a Mantova e a Gratz, Camillo, inviato a Innsbruck, 1583; residente a inviato in Spagna, 1573. lano 1718 e 1730. 1612.

    Fel'l'ara, 1584-86; inviato in Savoia, 1585. - Niccolò Fl'Rncesco, priore di Ungheria Il di Pi­ - Ottavio, inviato in Savoia, 1571. Bibbiena Bartolommeo, agente a Milano, 1551-54,. - Giovanni Luca, inviato in Francia, 1711. stoia; inviato a Parma, 1698; a Milano, in Corte impe­ - Pier Antonio, inviato a Roma, 1565; a Ferrara Bichi Giovanni, conte di SCOl'giano, priore di Capua del­ - Luca di Girolamo, marchese di Castelnuovo;' riale, 1707; a Milano, in Corte imperiale. 1712. e Bologna, 1572; al duca di Gheldres, 1573; a Mantova, l'Ordine di Malta, inviato e residente a Roma, 1668-73; inviato in Francia 1600; a Brisighella, incontro a Mad­ Appiano d'Aragona Alfonso; a don Giovanni d'Austria, 1585. inviato a Monaco, 1688. dalena arciduchessa d'Austria, 1608; a Venezia, 1618; 1566;inviato in Spagna ] 56B e 1573, a Ferral'a, 1587. - Pier Filippo, inviato in Inghilterra, 1670; in Biffoli Agnolo, agente a Napoli, 1562; inviato a Parma, a Roma, 1623. Al'R, Paolo (dell'), segretario di legazione in Francia, Francia, 1671. 1574; a Napoli e in Sicilia, 1577; a Ferrara, a Mantova, - Luca Casimiro, marchese di Castelnuovo; inviato coi residenti Marucelli e da Rabatta, 1661-68. - Sansonetto, inviato in Francia, 1574. in Corte imperiale, a Monaco e in Sassonia, a Praga, in Baviera, 1688; nei Paesi Bassi, 1694-1695. Arbinot Stefano, agostiniano scalzo, inviato a Malta, - Vincenzo, 'inviato a Bologna, 1621 e 1630, questa 1578. - Marsilio, inviato a Mantova, 1557. 1616; in Lorena e a Roma, 161B e 1621; a Mantova, ultima missione, non avvenuta. Bilia Alberto, agente a Milano, 1573. - Niccolò, agente del Monte in Spagna, 1639. 1620; in Francia, 1621. - Vincenzo, agente a Napoli, 1656. Bisaccione Desiderio, inviato al governatore delle Mar­ Alidosi, di Mendoza di Castel del Rio, Ciro, balì di Ro-, Arditi Pacifico, agente a Parma, 1557. Barducci Giovan Battista, vescovo di San Miniato, che, 1590. magna; inviato ad Alberto Pio, 1566; a Roma, 1570; Arrighi Giovanni, inviato a Mantova, iS86. residente in Francia, 1M3-56. Bologna, Andrea (da), agente a Napoli, 1618-1620. in Spagna e Portogallo, 1574; alla dieta di Ratisbona, Ascensione, Arsenio (dell'), agostiniano scalzo, inviato Barnaba Fabrizio, agente a Napoli, 1605-07. - Giovan Francesco, agente a Napoli, 1608. in Corte imperiale, e alla contessa di Santa Fiora, 1576; a Roma, 1637 c 1642; a Napoli, 1646, 1649. Bartoli Cosimo, agente a Venezia, 1562-72. Bonanni Benedetto, segretario di legazione a Roma, col in Spagna, 1577; a Livorno, v. Spagna, in Baviera, Asini, Marco (degli), inviato a Lucca, 1543; a Bologna, - Giovanni, segretario di legazione a Venezia col residente Serristori, 1541-4,5; inviato a Roma, 1550; al cardinale Perrenot, 1579 ; a Genova, v. Spagna, 1544; a Ferrara, 1546. residente Barbolani di Montauto 159,9. di nuovo segretario del Serristori a Roma dal 1550. ' " 1581; a Mantova, a Genova, in Savoia, a Innsbruck Aspettati Bartolommeo, agente a Mantova, 1701-06. Bartolini Baldelli Alessandro, segretario di legazione in - Cherubino, agente a Homa, inviato a Genova, e in Corte imperiqle, 1587; a Roma, 1588. Astudillo Carillo Leonardo, inviato a Venezia, 1687. Spagna col residente Pannocchieschi d' Elci, 1609; v. impero, 1537. - Ludovico, inviato in Lorena - missione non Attavanti Domenico, inviato ad Alessandro Vitelli, 154,7� inviato a Mantova, 1626. Bonaventuri Niccolò, agente del Monte in Spagna, 1639; avvenuta - 1608. a Urbino, 1549. - Cosimo, segretario di legazione in Corte imperiale, segretario di legazione in Spagna, del residente Gori, -, Rodrigo, inviato a Monaco e a Gratz, 1590; in­ Azzoni Saverio, agente a Malta, 1721-41. coil i residenti Altoviti e Sacchetti, 1618; in Spagna, 1647. viato c residente in Spagna, 1602; residente in corte Babbi Fl'Rncesco, segl'etario di legazione a Roma con i col residente Baglioni, 1640. Bonciani Francesco, arcivescovo di Pisa, agente segreto imperiale, 1605-07; inviato in Polonia, 1605; in Lorena, residenti Dell'Antella, Serristori e Gianfigliazzi, 1539-60; - Giovan Battista; segretario di legazione in Spa­ in Francia, 1594; inviato in Francia, 1617. 1610. inviato a Napoli, 1548-50; a Ferl'Rra, 1551. gna, con il residente Pannocchieschi d'Elci, 1609, Bondalini Giovan Blittista, corrisponde dalla Savoia, 1616. ., Allasina Leone, inviato a Genova, 1553. Baglioni Miehelangelo,' marchese di Moscone, inviato e inviato in Francia, 1612 ; segretario di legazionc in Bondicchi Camillo, agente a Milano, 1698-1708. ,Il I,, : Altoviti Francesco, inviato ai marchesi Malaspina di residente in Spagna, 1630-31; inviato alla principessa Inghil- terra dell'inviato Cioli, 1613. - Francesco, segretario di legazione a Milano, col l'liil Mul azzo, 1587. di Stigliano, 1633. - Matteo, residente in Francia, 16]4.-20. residente RU,cellai, 1655; agente a Milano, 1656-97. r \ 96 Notizie degli Archivi di Stato Gl'i . M. del Plazzo - ambasciatori t; oscan,t 91

    BOlldicchi Pietro Alessan:dro, agente a Milano, 1708-26. Camaiani Nofri, segretario di legazione a Roma coi resi­ Castro, Giuseppe (di), segretario di legazione in Spagna, 1552; inviato a Bartolommeo del Monte e a Siena, Boni Flaminio, segretario di legazione a Modena, del denti Gi anfìgliazzi c �erristori, 154. 1-55; avvocato ducale col residente Cambi, 1715. 1553; f:l Napoli, 1556; in Spagna, 1559; a Roma, 1559, residente Tolomei, 1601-05. a Roma, 1555; inviato straordinario a Roma, 1562. Catani Michele Girolamo, agente a Napoli, 1684.-94.. 1560, 1561, 1562, 1563, 1564, 1565; in Corte imperiale - Giovanni, residente a Modena-, 1605-09. - Pietro, vescovo di Fiesole c di Ascoli; agente al Cavalcanti Bartolommeo, inviato a Roma, 1530. 1565; a Roma, 1566, 1572. - Lionardo, segretario di legazione in Francia, co concilio di Trento, 1545; inviato a Bologna e Venezia, - Francesco, inviato a Roma, 1670. Concino Bartolommeo di Giovan Battista di Bartolom­ residente Botti, 1610. 154·9. ' Cavalieri Emilio, inviato a Roma, 1590 e 1591. meo, inviato in Francia, 1608, 1614. Bonsi Domenico, inviato a Roma, 1569,1572. Cambi Bernardo, agente in Spagna, 1715-31. Cavaniglia Cesare, inviato a Napoli, 1548, 1550, 1560; - Cosimo, l'eferendario apostolico, residente in - Giovan Battista, inviato a Genova, s. d. - Lorenzo di Bartolomeo, inviato in CoJ:Ìe impe­ a Roma, 1564. Corte imperiale, 1595-601; in Spagna, 1602-603. - Pietro, vescovo di Bezier, arcivescovo (l i Tolosa, riale, 1536. Cecini Fabrizio, segretario di legazione a Venezia, col - Giovan Battista, inviato e l' esidente in corte cardinale; residente in Francia, 1657-61. - Lorenzo, inviato a Montepulciano, v. Roma, residente Rucellai, 1652. imperiale, 1571-76 e 1590-94. Borgo, EsaÌl (del), agente del Monte c segretario di lega­ 1583. Cecconi Giovan Battista, agente a Napoli, 1704-34. Conti Francesco, inviato a Bologna, vedi Francia, 15911. zione in Spagna, con i residenti Medici e Baglioni, - Niccolò, agente in Spagna, 1715. Cella Giovan Maria, agente a Napoli, 1662-84. Coppoli Cammillo, marchese di Montefollonico, inviato 1621-1630. Campana Francesco, inviato a Nizza, v. Impero e Fran­ . - Santi Maria, agente a Napoli, 1662-84. In Lorena, 1625; in Spagna, 1666 . - Galeotto (del), inviato a Napoli, 1575. cia, 1538; a Genova, v. Impero. 1543. Celle si Filippo, inviato a Napoli, 1608. - Francesco, marchese di Montefollonico, inviato - Valerio (del), inviato in Inghilterra e in Corte - Niccolò, agente a Bologna, 1539; a Venezia, 1550'52. - Francesco, inviato in Corte imperiale, 1637. a Modena, 1624.; a Roma, 1627; a Milano, 1628. imperiale, 1555; a Genova, 1577; a Roma, 1578; a Canigiani Bernardo, residente a Ferrara, 1564-77; inviato - ..., inviato a Modena, 1621. Corai Michelangelo, inviato in Siria e in Persia, 1607. Genova, s. d. in Corte imperiale, 1577; residente a Ferrara, 1578-79; Cepparello, Giannozzo (da), inviato agli Orsini, 1585. Corazzi Anton Maria, procuratore legale a Roma, 1605, Botti Matteo, marchese di Campiglia, inviato in Savoia, in Spagna, 1579-83; inviato a Ferrara, 1587. Cerchi Cerchio, inviato a Parma, 1695. COl'boli Bastiano, inviato a Lucca, 159{ 1587; in Corte imperiale, in Polonia, 1592; in Lorena - Filippo Antonio, inviato a Roma, 1700. Cerretani ·Francesco, inviato a Roma, 1691. - Giovan Battista, inviato a Guastalla, 1711. e nei Paesi Bassi, 1598; a Roma, 1601; in Spagna, - Lorenzo, inviato a Ferrara, 1578-79. - Giovan Battista, inviato a Milano, 1708. COlTCg�io, Federico (da), inviato a Ferrara, 1558. 1609; residente in Francia, 1610-14.. Canocchi Niccolò, segretario di legazione a Venezia, coi Chiaromanni Giovanni, segretario di legazione in Corte � Ippolito (da), inviato a Genova v. Impero; a Botticelli Scipione, inviato a Bernardino di Mendoza, residel�ti Popoleschi e Ximenes, 1655-58. imperiale, con il residente Marchetti, 1652; residente Siena e in Corte imperiale, 1552. 1555. Capponi Alessandro, inviato a Gnastalla, 1709. in. Corte imperiale, 1663-75. Cor�i Bardo, di Jacopo, agente a Venezia, 151.9.51. Bourbon del Monte, V. Monte Santa Mal'Ìa (del) Cappone, inviato a Napoli, 1642. Ciaini da Montauto Anton Francesco, agente in Corte - Bardo, di Giovanni, marchese di Caiazzo, in­ Bracci Marco, agente a Roma, 154.0-4.5. Carlo, inviato a Milano, 1625. imperiale, 1690; ivi residente, 1693-99. viato a Milano, in Svizl<\era, in Lorena, nei Paesi, I!assi, Briglia ..., nunzio apostolico in COl·te imperiale, 1566. Ferdinando, inviato a Monaco, 1688. Cybo Innocenzo, arcivescovo di Genova, cardinale, inviato in Inghilterra - missioni non avvenute - 1609; a BI'ignole Giovan Francesco, marchese di Groppoli, cor- - Filippo, inviato in Sassonia, 1611. a Nizza, v. Impero, 1538. Roma - mis�ione non avvenuta - 1623. risponde da Genova, 1625-164·0. - Giuliano, inviato a Milano, 1707. - Lorenzo, inviato al cardinal Cybo, v. Massa, s. d. - Giovanni inviato a Roma, 1534, 1537, e 1555 - - Ginli o, marchese di Groppoli, inviato a GeIiova, - Lorenzo, marchese di Montecchio, inviato a Na- Cicognini Cosimo, segretario di legazione a Ferrara, del quest'ultima missione non eseguita. v. Mantova, 1593. poli e in Sicilia, 1648. residente Medici, 1587. - Giovanni, inviato a Milano, 1635. BI'inci Lorenzo, segretario di legazione in Corte imperrale, - Lnigi, inviato in Francia, 1550. Cimatti Giovan Battista, inviato a Genova, 1679; agente - Lorenzo, inviato in Francia, 1643. col residente Bartolommei, 1716. - Orazio, inviato a Roma, 1670. in Spagna, 1688. - Simone, inviato a Roma, 1566. Bl'Uehental Cristiano, agente a Danzica c a Lubecca, - Piero, di Scipione, inviato in Inghilterra, 1685; Cini Giovan Battista, inviato ad Urbino, 1569. Corsini Filippo, marchese di Laiatico e Orciatico, inviato 1712. a Genova, v. Spagna, 1702. CioIi Andrea, inviato in Francia, 1600, 1610, 1611; in a Monaco, 1688. Brunozzi Giulio, inviato a Innocenzo Cybo, 1550; a BaI· - Piero, di Alessandro, marchese di Loro, inviato Inghilterra, 1613; a Mantova, 1614, 1617; a Parma, - Neri di Andrea, inviato in Spagua, 1670. dovino del Monte, v. Roma, 1554. a Venezia, 1618. 1620; a Roma, 1620; a Mantova, Urbino, Parma, 1621; - Neri di Filil,lpo, poi cardinale, inviato e residente Bufalo, Agnolo (del), marchese di Fighine, inviato a Vir­ - Scipione, di Piero, marchese di Loro, signore di a Milano, 1621, 1623; a Parma, 1622; a Mantova, 1622, in Francia, 1716-18; inviato al congresso di Londra, ginio Orsini, 1605; a Parma, a Mantova, 1637. Magliano ; inviato a Portolongone, v. Francia, 164.6. 1623; a Roma, 1623, 1624, 1627; a Urbino, 1624.; a 1718; a Cambrai, 1721. - Paolo (del), inviato a Modena, 1637. - Scipione, di Vincenzo Maria, inviato in Francia, Parma, 162ìl; a Roma, 1635, 164<4. - Piero, inviato a Roma, 1656. Buondelmonti Giovan Battista, bailo in Levante, 1553. 1704; a Parma, 1714. Ciregiola Ludovico, agente a Roma, 1566. Corso Rinaldo, inviato in Corsica, 1566. - Ippolito, inviato a Modena, 1613; inviato e resi­ - Tommaso marchese di Montecchio, residente in Cocque Leonardo, inviato a Roma, 1611 e 1612. çospi, vedi Ranuzzi Cospi. dente a Milano, 1619-26; residente a Venezia, 1629-33; Corte imperiale, 1638-40. . Collez Materno, segretario di legazione in Corte imperiale, Cottini Giovanni Domenico, segretario di legazione a inviato a Mantova, 1630. Cardneci ..., teatino, inviato a Modena, 1652. col residente Magalotti, 1675. Venezia con l'agente Castelli, indi maestro di posta, - Lorenzo, inviato a Napoli, 1621. Carlotti Andrea, marchese di Riparbella, inviato in Lo­ Colloredo di Waldsee Fabrizio, marchese di Santa Sofia, 1704.-37. Bnoninsegni Bernardino, residente a Ferrara, 1560. rena, 1633. inviato a Venezia, in Baviera, 1608; in altl'i luoghi della Covo Ludovico, inviato a Genova, v. Milano, residente a Buontempi Saverio, inviato a Milano, s. d. Carnesecchi Zanohi, agente .del Monte in Spagna, 1633. Germania, in Corte imperiale, in Polonia, 1609; a Roma, Milano, 1600-03. Busetti Anton Maria, agente a Ferrara, 'Ravenna, Ur� Carpi, Girolamo (da), inviato a Parma, 1554; a Fazio da 1610, 1612; in Savoia, 1611; in Lorena, 1619, 1621; Cuppano Lucantonio, inviato a Margherita d'Austria, bino, 1709. Pisa, s. d. in Francia, nei Paesi Bassi, in Spagna, 1621. 1545. - Ignazio, agente a Ferrara, Ravenna, Urbino 1730. Castelli Giovanni Paolo, inviato in Sassonia, a Monaco Colonna Marco, inviato a Mantova, in Corte imperiale, Cupper Cosimo, inviato a Roma, 1560. Busini Giulio, agente in Francia, 1579. ed in altri lnoghi della Gel'mania, 1565; a Parma, 1569; 1561. -'- Michele, inviato a Bologna, a Ferrara, a Vene­ - Tommaso, inviato a Trento, 1557. a Ferrara, 1572. - Pirro, inviato a Innocenzo Cybo, 1558. z�a, in Corte imperiale, a Innsbruck, a Monaco, in Caccia, Alessandro (del), inviato a Roma, 1537; residente - Poli doro, inviato straordinario a Roma, 1572. - Prospero, inviato a Napoli, 1577. Polonia, 1663. a Roma, 1545-47. - Varisco, maestro di posta a Venezia, 1704.-23. Comandoli Cosimo, inviato in Spagna, 1602. Dani Iacopo, segretario di legazione in Corte imperiale, - Giulio (del), inviato a Genova, in Savoia, a Mi; Castello, Paolo (da), inviato a Genova, s. d. Compagni Camillo, inviato a Capestrano, v. Napoli, 1607. con i residenti Medici e Albi zi, 1558-61; inviato in Corte lano, 1569; inviato e residente in Spagna, 1571-76- Castiglione, Cosimo (da), inviato in Spagna, 1689. Concino Bartolommeo di Giovan Battista di Matteo, dei imperiale, 1564. inviato in Corte imperiale, 1578. - Dante (da), inviato a Parma, 1649; ai Chigi a conti della Penna, inviato in Corte imperiale ed ivi Dazzi Curzio, agente a Napoli, 1550. Calderone Rodrigo, inviato in Francia, 1611. Siena, 1655. segretario di legazione, con i residenti Ricasoli, Toledo, De Santis Leone, inviato a Milano, 1558; a Montalcino, Camaiani Giovan Francesco, inviato ad Alessandro Vitelli, - Vieri (da), marchese di Cavacnrta, inviato e resi­ Serristori, Medici, 154. 5-48; inviato a Genova, v. Im­ s. d.; ai Bentivoglio, 1559. 1547. dente in Spagna, 1661. pero, 1548; a Francesco di Toledo, 1548; segretario Diacceto,. Benedetto (da), inviato a Lncca, 1554. - Ludovico, inviato in Levante, 1574. Castoreo Giovanni, corrisponde dalla Svizzera, 1591. di legazione in Corte imperiale, col residente Pandolfìni, Dini Agostino, inviato in Corte imperiale, 1711.

    7 - Notizie degli Archivi di Statò M. (t el Plazzo - Gl'i a'/nbasdatod tosoant 99

    Dini Giuseppe Maria, inviato a Roma, 1700; in Corte Garces Gabriello, residente reggente in Spagna, 1563-65; Gondi Filippo, inviato in Fl'ancia, 1595; a ROlna e in Guicciardini GÌ1'olamo di Pietro, inviato in Corte im- imperiale, 1701. segretario di legazione in Spagna, col residente Nobili, Spagna, 1597. periale, 1536, 1542; a Roma, 1550. Donati Antonio, corrisponde da Costantinopoli, 1556. 1565. - Giovan Battista di Alessandro, inviato -e resi­ Girolamo di Angelo, inviato a Venezia, 1605-07. Doni Mario, corrisponde da Roma, 1602. Gattaia, Tommaso (di), inviato a Mantova, 1555. dente in Francia, 1621-25;' inviato a Venezia, 1M3; Iacopo, inviato in Francia, 1594,. Dbvara Annibale, inviato a Enrico Gondi, 1654,. Gelido Pero, segretario di legazione in Francia col resi­ a Roma, 1644,. Iacopo di Angelo, inviato in Corte imperiale, - Luigi, inviato a Milano, 1562; a Ferrara, 1563 dente Ricasoli, 1547; agente a Venezia, 1552-61. - Giovan Battista di Ferdinando Alessandro, in­ 1643. a Don Giovanni d'Austria, 1576; in Spagna, 1579; Gerini Francesco, vescovo di Bagnorea, segretario di viato in Francia, 1712. - LOl'enzo di Girolamo, marchese di Monte- Giovi, a Venezia, 1580; in Spagna, 1585; a Roma, 1586; a legazione a Roma, col residente Medici, 1569; inviato - Girolamo, inviato ai confini, v, Mantova, 1593; i-nviato a Modena, 1642; in Corte imperiale, 1644,. Venezia, 1587; a Ro-ma, Napoli, 1588; a Milano, 1589. a Roma, 15!l5 il ivi segretario, del residente Alberti. 1597; in Francia, 1595. - Lorenzo di Niccolò, inviato a Roma, 1572. Dovizi Guglielmo, àgente a Venezia, 1584. - Pier Antonio, inviato a Lucca, 1678; inviato e - Lorenzo, inviato a Venezia e Gratz, 1609. - Niccolò, inviato a Roma, 1555. - Marco Antonio, segretario di legazione in Fran­ residente in Corte imperiale, 1678-82. - Roberto, segretario del fr atello Giovan Battista - Piero, marchese di Campiglia, inviato a Roma, li cia, col residente Saracini, 1576. 1603; in Francia, 1609; l' esidente ' a Roma, 1611-21; " Gherardesca, Bonifazio (della), inviato a Massa, 1686. in Francia, 1621. Duretti Bernardino, agente al concilio di Trento, sino - , ., inviato a Roma, 1687. inviato a Roma, 1623. - Ugo, di . Simone di Ugo di Simone di Bernab5, l al 1545. inviato a Ferrara, 1560; ai confini dello stato v. Lo­ Gonfaloni Bartolommeo, inviato a Enrico Gondi,' 1654,. ' Guidi Camillo di Giovan Francesco, inviato a Roma, 1570. ..[ , [ Ercolani Germanico, inviato a Ferrara, 1579; a Bologna . Gonzaga Francesco, inviato a Roma, 1615, 1623. - Camillo di Francesco, segretario di legazione in rena, 1589 I i I 86; a Roma, col resi­ v. Baviera, 1581; a Parma, Milano, Svizzera, Lorena, - Ugo di Simone di Ugo di Simone, ,inviato, in­ - Massimiliano, inviato a Mantova, 1611; in Corte Spagna, col residente Alamanni, 15 I I ì 111 I Pa<Ìsi Bassi, 1587; residente a Modena, 1611-14. viato a Brisighella, v. Baviera, 1608. imperiale, 1612. dente Niccolini, 1587; in Spagna, col residente Lenzoni, Evangelisti Giovanni, inviato in Levante, 1598. Gherardi Cosimo, inviato in Francia, 1663, Gori Giovan Battista, segretario di legazione in Spagna, 1590; inviato in Spagna, 1592; segretario di legazione Genova, Falconcini Persio, inviato in Francia, 1618. - Luigi, bailo in Levante, 15,42. del residente del Nero, 1708; agente in Spagna, 1715. in Spagna, col residente Guicciardini, 1593; a , , Fanti Maurizio, inviato a Roma, 1636. Battista, vescovo di Grosseto, con l'inviato del Monte, 1595; inviato a Roma v. Spa­ Gherardini Giuliano, inviato a Giulio Gallicano,' 1590. - Pannilini Giovan I Fantini Giovanni, inviato a Chio, 1607. Gianfigliazzf Bongianni di Iacopo, inviato e residente a residente in Spagna, 1647-4,8. gna, '1 597; inviato a Genova, 1597; a Livorno, v. Napoli, Fatii , Niccolò, inviato a Genova, s. d. Roma, 1555-60; inviato a Roma, 1566. Gransbarra Urbano, segretario di legazione a Venezia, del 1602, 1603; a Roma, 1605; residente in Francia, 1608- Fede Anton Maria, agente a Roma. 1693-1718. 1609; inviato in Francia e in Lorena, 1618. � Bongianni di Piero, inviato' in Levante, 1578; residente Rucellai, 1652. Federigi Vincenzo, agente del Monte in Spagna, 1659. residente in Spagna, 1583-87; inviato in Spagna, 1588. Grazini Bernardo, segretario di legazione in Corte imperiale - Fabrizio, inviato a Roma, 1570. Feremberg Giovanni, inviato a Innsbruck, 1576. - Giovanni Battista, inviato a Lucca, 1574. coi residenti, Tor'nabuoni ti Minerbetti, 1555-57; in - Gabbrietano, segretario di legazione in Corte impe- Feroni Francesco, marchese di Bellavista, inviato in - Giuliano, inviato al govern-atore delle Marche, Inghilterra, col residente Tornabuoùi, 1555; in Spagna, riale, del residente Medici, 1608. Spagna, 1696. 1590. col residente Minerbetti, 1559; residente in Spagna, - Giovan Francesco, di Niccolò, inviato in Corte

    Ferrari Giovanni Iacopo, inviato in Svizzera, 1533. - Iacopo, inviato li Roma, 154, 1. 1563. imperiale, 1565; in Spagna, 1568. Ferraro Fabrizio, agente a Bologna, 1551; inviato a - Orazio, inviato a Roma, 1670. Grieninger Mattia, corrisponde dalla Svizzera, 1581. - Giovan Francesco ; segretario di legazione in Parma, 1551; agente a Milano, 1551-73; inviato in Gigli Giulio, corrisponde da Roma, 1602. Grifoni Pietro, inviato a Milano, 1635. , Corte imperiale, con i residenti Bonciani e Uguccioni, Svizzera, 1552. . . . Gilberto . . ., inviato a don Giovanni de Luna, - Ugolino, monsignore d'Altopascio, inviato' a Ge­ 1595; residente a Milano, 1603; segretario di legazione l< 'ilangero Annibale, inviato a Milano, 1630. 1546. nova v. Impero, 1543; a Roma, 1565. in Corte impel'iale, col residente Alidosi, 16Q5; inviato Finetti Camillo, inviato a Venezia e Monaco, 1688. Giovannini Baceio, inviato a R{;Jma, 1581; inviato e resi­ - Ugolino, inviato a Ratisbona, 1636 ; segretario a Venezia, 1612; in Svizzera, 1615; a Parma, 1618; a - Lattanzio, inviato a Parma, 1617. dente in Francia, 1599-1606; , di legazione a Modena, col residente Montemagni, 1642; Milano, 1624; in Svizzera, 1625. Fiscer Filippo, inviato ,in Spagna, 1609; in Corte -impe­ Giraldi Francesco Maria, inviato in Polonia, 1617. inviato a Modena e a Milano, 1643. - Giulio, segretario di legazione in Corte imperiale, riale, 1619. - Ia('opo, inviato e residente in Inghilterra, 1699- Grimaldi ..., della Compagnia di Gesù, inviato in Cina coi residenti Concino e Lenzoni, 1590. Forzoni Pier Andrea, inviatp a Modena, Parma, Mantova,- 1713; inviato a padre Ascanio, 1731. e in Russia, 1689. - Guglielmo; inviato aUa dieta di Mulhausen, 1605; 1663. ,-- Luigi, segretario di legazione in Spagna, col­ Guadagni Ascanio, segretario di legazione in Corte im­ in Corte imperiale, 1606. Franceschi Filippo, inviato a Roma, 1655, 1659. ' l'inviato Coppoli, 1666. periale, del :.:esidente Bartolommei, 1716. - Iacopo, vescovo di Penne, segretario di lega­ Francesconi Angelo, inviato in Francia, 1664. - Neri, 'inviato a Danzica e Lubecca, 1590, 1591, - Neri, inviato in Corte imperiale, 1706; inviato e zione in Corte imperiale, col residente Ricasoli, 1543; Franchini Taviani Giulio, inviato e residente in Francia, 1596, 1598, 1602; in Levante, 1598; in Polonia, 1617. residente in Corte imperiale, 1708-1716; inviato a Dus­ a Venezia, col residente Pandolfini, 1545; inviato al 1722:37, - Roberto, inviato a Parma, 1695; in Spagna, 1696. seldorf e a Neoburg, 1716. concilio di Trento, 1562. FregosQ Aurelio, inviato in Corte imperiale, 1562-69. Giugni Niccolò, inviato in Marocco e in Levante; 1604,; - Pier Antonio, inviato a Roma, 1621, 1630. Guidoni Bartolommeo, segreta1'Ìo di legazione a Modena Gaddi Girolamo, vescovo di Cortona, inviato a' Roma, a Mantova, 1609. - To'mmaso, marchese di S. Lorino, inviato in coi residenti, Medici e Suarez, 1614. 1563; agente al concilio di Trento, 1563. - Simone, agente a Napoli, 1626-33. Inghilterra, 1695. Guidotti Oliverotto, segretario di legazione in Spagna, - Niccolò, inviato a Ferrara e Mantova, 1569. - Vincenzo, inviato in Francia, 1601; a Mantova, - - Vieri, marchese di San Lorino, inviato a Modena, col residente Nobili, 1565. - Sinibaldo, inviato a Venezia e Padova, v. Ba- 1607, 1618. 1633, Guiducci Antonio, segretario di legazione in Corte impe- � viera, 1713. Giusti Alessandro, avvocato granducale a Roma, 1587. " marche e di Montepescali, inviato a Napoli, riale, col residente Bandini, 1536. ,! Il Gaetani Claudio, inviato a Roma, 1561. - Antonio, inviato in Francia, 1598, 1725. Hennisch Adamo Ignazio, agente in corte imperiale, 1695. - Pompilio, segretario di legazione in Inghilterra, - Bernardo, segretario di legazione in Francia, Gualtieri Luigi, inviato a Guastalla, 1709. Ibnesen Guglielmo, 'a gente in corte imperiale, 1718. liIii coi residenti Montecuccoli, Quaratesi, Salvetti, 1603-18. Guasconi Lorenzo, inviato a Malta, 1565. Incontri Agnolo, inviato in Polonia, 1644; "l col residente Capponi, 1550; agente a Venezia, 1552; " Galeotti Pietro, agente a Venezia, 1581-82. inviato in Corte Imperiale, 1553; inviato a Livorno, Guerrini Belisario, segretario di legazione a Roma, col - Ferdinando, marchese di Monteverdi e Canneto, Galilei , Bartolommeo, inviato' a,Roma e a Napoli, v. Napoli, 1553; a Roma, 1553, 1554; a Parma, 1556. residente Niccolini, 1621; inviato a Roma, 164.4; inviato a Milano, 1641. I, 1649. Giustiniani Giannetto, agente a Genova, 1625. Guicciardini Agnolo, inviato a Roma, 1559; in Francia, - Ludovico di Benedetto, inviato e residente in

    Gallerati Fabio, inviato in Spagna, 157tj,. , - Luca, agente a Genova, 1625. 1560; a Mantova, 1562; a Roma, Venezia, 1566; a Spagna, 1695-1701. Galletti Caterino, corrisponde da Roma, 1591. Gondi Alessandro, inviato in Francia, 1595. Venezia, 1569; a Roma e in Corte imperiale 1570; a - Ludovico di Gabriele, residente in Spagna, 1649- - .Filippo, corrisponde da Roma, 1591. - Carlo Antonio, residente in Francia, 1671-82. Venezia, 1.571; a Roma, 1572. 1660. ' - Rocco, inviato a Venezia, 1579. - Ferdinando Alessandro, inviato in Spagna, 1666; - Fral!-cesco, inviato a Ferrara, 1590-93; in ' Corte Inghirami Giulio, segretario -di legazione in Spagna, col Galli Arturo, invi ato a Venezia, 1628. a Roma, 1670; in Francia, 1675; agente in Francia, imperiale, in Polonia, Sassonia, Palatinato, 1592; resi­ residente Pannocchieschi, 1609; inviato in Sicilia, 1617; GamberelIi Bernardo, inviato a Napoli, 1539. 1682-90. dente in Spagna, 1593-1602. segretario di legazione in Spagna, coi residenti Medici 100 Notìzie degl,t Archivi d,t st(do M. clel P inzzo - Gli (unbnso'intori tosonni 101

    e Romena, 1618; agente a Urbino, 1624; inviato a Malaspina di Suvero, Torquato, residente a Ferrara, e residente in Francia, 1544-4,5; residente in Corte Medici Pietro di Cosimo I, inviato a don Giovanni d'Au­ Parma, 1628; a Milano, a Mantova, 1629. 1593-94. imperiale, 154,7-51; inviato in Corte imperiale, 1552. stria, 1574; in Spagna, 1579; in Portogallo, 1580; a Intieri Bartolommeo, agente a Napoli, 1734-37. - di Treggiana, Francesco, marchese di Castevoli , Medici Canlillo, avvocato granducale a Napoli sino al Roma, 1585; in Spagna, 1586-89. � Ivara, Luca (de), inviato a Castello Arquato, v. Milano, residente a Ferrara, 1595-98; a M dena, 1598-600; 1600. - Pietro di Pietro di Cosimo I, inviato a Milano, 1554. inviato a Genova, v. Francia, in Savoia, a Milano, - Carlo Antonio, dei marchesi di Marignano, agente 1629; a,Genova, v. Boemia, 1630. Kerkringio Teodoro, residente ad Amburgo, 1681-94. in Svizzera, nei Paesi Bassi, in Lorena e in Ingbilterra, a Milano, 1726-37. ' - Raffaello di Francesco, dei marchesi della Castel­ - Teodoro Costantino, residente ad Amburgo, 1694,. 1608; a Parma, 1610. - Cosimo I, suo viaggio a Livomo, vedi Baviera lina, inviato a Ferrara, 1586 e ivi residente, 1587-89; Lalli o di Lalle Stefano, inviato a Roma, 1551, a Inno­ - di Villafranca, Tommaso, inviato a Urbino, 1570; 1569. inviato a Vcnezia, 1588; in Lorena, 1590; a Ferrara, 1597. cenzo Ciocchi del Monte, 1550. in Corte impel'iale, 1576; in Spagna, 1589. - Cosimo, inviato in Francia, 1621. - Tommaso di Iacopo, inviato a Roma, 1570. Lambardi Dimurgo, inviato a Napoli, 1616. Malegonelle Alessandro, inviato a Roma, 1541 e 1551, - Ferdinando, cardinale, inviato a R� ma, 1569" - Tommaso, inviato a Modena, 1626. Lamplignani Giovan Battista, s'egretario di legazione in v. Francia. 1570. Mellini Guido, segretario di legazione al concilio di Trento, Inghiltel'l'a, col residente Giraldi, 1699. Manadori Giovanni Vincenzo, inviato a Capestrano, 1607. - Francesco, principe ereditario, inviato a Genova, con l'agente Gaddi, 1563. Landi Antonio, inviato in Francia, 1621. Mancini Giovan Battista, agente a Roma, 1678-93. v. Impero, 154,8; inviato a Napoli, 1553; a Genova, Melocchi Pietro, agente a Lucca, 1643. Landini, Sigismondo, inviato a Livorno, v. Milano, 1709, MandoIi, vedi Piccolomini. v. Boemia, 1564; a Livorno, v. Baviera, 1569; a Ge­ Michelozzi Filippo, agente in Spagna, 1731-37. 1714, 1715, 1716, a Dusseldorf, v. Palatinato, 1716. Manieri Vincenzo, agente a Roma, 1668; inviato a Roma nova, v. Boemia, 1571; a don Giovanni d'Austl'Ìa, a Mignanello Giulio, inviato a Giulio Antonio Frangipane, Lanfreducci Francesco, inviato al duca di Medina, Celi, 1690. Genova, v. Spagna, 1571. 1647. 1644; a Mclchiorre Borgia, 1651. Mannelli Filippo, inviato e re�idente a Venezia, 1628. - Francesco di Giovanni, detto il Commendatore Minacci Pier Francesco, inviato a Mantova, a Genova, Lapi Francesco, bailo in Levante, 1546. Mantico Rutilio, inviato a Mantova, 1587. di Sorano, residente in Spagna, 1631-37; in Francia in Savoia, in Francia, in Inghiltel'l'a, in Corte impe­ Lapini Annibale, inviato a Roma, 1593. Marc,hetti Felice, residente in Corte imperiale, 1652-59. - missione non avvenuta, 1631. l' iale, a Monaco, a Innsbruck, 1663. Lenzi Filippo, inviato in Spagna, 1576. - Pandolfo, inviato a Genova, 1618. - Francesco, dei marchesi della Castellina, inviato Minali Donato Matteo, inviato a Genova, 1557. Lenzoni Francesco, l'esidente in Corte imperiale, 1588-90; Mal'Ìni Claudio, corrisponde dalla Savoia, 1616. in Inghilterra, 1695. Minerbetti Andl'ea, inviato in Francia, 1667. in Spagna, 1590-93; in Corte imperiale, 1594; inviato Marinozzi Lionardo, inviato a Urbino, 1558; a Milano, - Francesco Mal'ia, cardinale, inviato a Modena, ' - Bernardetto, vescovo di , inviato a Man­ a Milano, 1594. 1571. 1698; a Napoli, 1702. tova, 1550; a Napoli, 1552; inviato e residente in Corte - Girolamo, inviato a Roma, 1608; a Lucca e a Mariotti Francesco, corl'isponde da Roma, 1593. - Giovan Battista, di Alamanno, inviato a Genova, imperiale, 1557-58; inviato in Inghilterra, 1557; resi­ Genova, 1609. Martelli Marco, inviato a residente in Corte imperiale, 1557. dente in Spagna, 1559-63; inviato a Roma, 1564.; a Leoncini Ippolito, inviato in Siria e in Persia, 1607. 1699-707. - Giovan Gastone, inviato a Bologna, v. Bavierà, Bologna, 1565. Lisci Alessandro, inviato a Parma, 1643. Martinozzi Lorenzo, inviato a Mantova, 1648. 1688; in Corte imperiale, 1711. - Francesco, inviato a Roma, 1541. Lomellini Goffredo, corrisponde da Roma, 1588. Mal'Ucelli Francesco, inviato a Mantova, 1590. - Giovanni di Cosimo I, inviato a Venezia, 1580; Minucci G:iovanni, segretario di legazione in Corte im­ Lorenzi, (capitano), inviato in Francia, 1664. - Giovanni Filippo di Alessandro, residente in Fran­ a Genova, v. Spagna, in Corte imperiale, 1581; a Roma, periale, col residente Sacchetti, 1629. inviato a Dulcè Lorenzetti Cesare, inviato nel Palatinato, 1714,-15; ai cia, 1661-66; inviato 'a Roma, 1670. 1590; in Corte imperiale, 1594; in Spagna, �598; a Veronese, vedi Impero, 1651; ,. congl'essi di Baden e Ramstadtt, 1714-15., - Giovanni Filippo di Rodolfo, inviato a Bl'Ìndisi Roma, 1612. ' Modesti Giovan�i Vincenzo, segretario di legazione in Lotti Ottaviano, segretario di legazione a Roma, col resi­ v. Venezia, 1560. - Giovanni Carlo, cardinale, inviato a Milano, 1648; Corte imperiale, coi residenti, Concino, Alberti, Ul'bani, dente Niccolini - missione non avvenuta - 1587; in Marzi Medici Marzio, vescovo di Marsico, inviato a Ge- a Finale Ligure, v. Spagna, 1649. 1571-84,; residente a Milano, 1585-93. Francia, col residente Giovannini, 1599; in Inghilterra, nova, v. Impero, 1543. - Giuliano, arcivescovo di Pisa, residente in Corte Molino Luigi, agente a Venezia, 1584. col residente Montecuccoli, 1603; inviato a Roma, Masi Gherardo, residente in corte imperiale, 1560-61. impel'Ìale, 1608-18; inviato in Polonia, e a Francoforte, Monaldo Roberto, inviato a Roma, 1577. 1612, 1618, 1621. Masinier Iacopo, inviato a Napoli, 154.l. 1612; residente in Spagna, 1619-21; inviato a Mantova, ' Monanni Bernardo, segretario di legazione in Spagna, Lottini Giovan Francesco, vescovo di Conversano, inviato Mastro, Giovanni Francesco (del), inviato in Corte im­ 1626; a Susa, 1631. con i residenti Medici, Baglioni, Riccardi, Pucci, 1621- a Bernardo Salviati, 1546; a Genova, 1546, 154B; ad periale, 1562. - Giulio di Alessandro, inviato a Mantova, 1565; 164.2; a Modena, coi residenti Montemagni, 1M2, Gri­ Alessandro Famese e a Venezia, 1548; a do� Diego Masseotti Tommaso, segretario di legazione a Milano col a Pietro di Carpegna, 1570; a Roma, 1570, 1593. foni, 164.3. di Mendoza, 1549; a Roma, 1559; ad Alessandro Vitelli, residente Covo, 1600. - Giulio di Raffaello, dei marchesi della Castellina, Montalbano, Niccolò (di), inviato ai conti Peretti, 1617; s. d. Mazzei Mazzeo, agente del monte in Spagna, 1639. inviato a Roma, 1612, 1613; residente a Modena, 1614- a Milano, 1618. ' Lucca; Pietro (di), inviato a Napoli, Sicilia e Malta, 1 587. Medici Alessandro, di Ottaviano, al'civescovo di Firenze, 1620; inviato a Modena, Milano, Svizzera, Colonia, Montalvo, Garzia (di), inviato a Venezia, 1619, 1621. Luci Alberto, segretal'io di legazione in Francia, col resi­ cardinale, papa Leone XI; inviato a Genova, 1555: Magonza, Trevil'Ì, Paesi Bassi, Inghilterra, 1621; a Montani Francesco, inviato a Monaco, 1696. dente Petrucci, 1565. residente a Roma, 1569-84. Loreto, v. Polonia, 1624. Monte Santa Maria (del), detti Bourbon del Monte, Bal­ Lunati Pier Antonio, inviato a Roma, 1644,. - Alessandro, inviato a Milano, 1620; in Francia, - Iacopo Giovanni, dei marchesi di Mal'Ìgnano, dovino, inviato in Boemia, 1611, a Massa; v. Genova, Lupi Giovan Battista, segl'etario di legazione in Spagna, 1621. inviato a Roma, 1537; a Napoli, 1539; in Corte impe­ 1613. col residente Orlandini, 1575. - Antonio, inviato in Francia, 1598; a Milano" l'Ìale, 1546; a Genova, 1547; a Innocenzo Cybo, s. d. - Bal· tolommeo, marchese di Piancastagnaio, in­ Lupicini Antonio, inviato a Mantova, 1585. v. Spagna, a Genova, v. Spagna, 1599; a Bologna" - Lorenzo di Galeotto, dei marchesi della Castel­ viato in Corte impèriale, in Boemia, in Polonia, 1617; Macinghi Antonio, inviato nei Paesi Bassi, 1572., 1601; a Livomo, v. Napoli, 1602, 1603; a Roma, 1605; lina, inviato a Roma, 1557; inviato e residente in Corte a Roma, 1619; a Mantova, 1622; al duca di Medina Magalotti Lorenzo, inviato a Mantova, 1671; inviato e a Mantova, 1608; a Ravenna, v. Baviera, 1608; a Li­ imperiale, 1558-60; inviato in Boemia, 1558. Celi" 1644. l' esidente in Corte imperiale, 1675-78. VOl'no, v. Savoia, 1614,. Lorenzo di Ferdinando I, inviato a Urhino, 1623. - Camillo, inviato a Milano, 1635. Magi Onorato, inviàto a Mantova, v. ,Baviera, 1652. - Averardo di Raffaele di Averardo inviato in Corte Maria Maddalena, suo viaggio a Genova, v. Boe­ - Francesco, inviato in Slovenia, 1601; a Livorno, Magnolfi ..., inviato nel Palatinato, 1716. impel'Ìale, 1555; in Inghilterra, 1555; ad Alfonso Car­ mia, 1630. v. Savoia, 1614. Malaspina ,Giovanni Lorenzo, inviato a Milano, 1633. l'afa, e a Roma, 1557; a Ferrara, 1558, 1559; in Spagna, - Matti aa, inviato a Dulcè Veronese, v. Impero, - Orazio, marchese di Sorbello, inviato in Francia, - di Mulazzo, Giovanni Cristoforo, marchese di 1560; a Napoli, 1574. 1651; a Napoli, v. Francia, 1661; a Finale Ligure, v. 1573; in Savoia, 1574; a Genova, 1585; in Francia,

    Rocca Tedel'igi, inviato in Boemia, Polonia, Sassonia, - Averardo di Raffaele di Francesco, inviato e Spagna, 1666. v. , 1587; a Savona, Paesi Bassi, 1595; a Modena e a Palatinato, Monaco, Gratz, Salisburgo, Corte impe­ residente in Spagna, 1621-29. - Ottaviano, dei principi di Ottaiano, inviato in Napoli, 1599; a Livorno, v. Napoli, 1602, 1603. ' riale, 1621; a Urbino - missione non avvenuta - Benedetto, inviato a Bologna, 1565. Spagna, 1621. - Ugolino, inviato a Mantova e in Lorena, 1607. 1627. - Bernardo, vescovo di Forlì, inviato in Francia, - Paolo Giordano, agente in Portogallo, 1723-37. Montecuccoli Alfonso, inviato e residente in Inghiltel'l'a, - di Suvero, Rinaldo, inviato a Venezia, 1621. 1537; a Genova, v. Impero, 1537; a Napoli, 1539; inviato - Paolo Girolamo, agente in Portogallo, 1637. 1603; inviato a Livorno, v. Napoli, 1603.

    ì I ,I GU JJ1. del Piazzo - (unba8oiatori t08can:i 102 Notiz'ie degli AI'chipi di Stato 103

    Quaratesi Benedetto, inviato e agente a Roma, 1689. Montemagni Desiderio, residente a Milano, 163.5-4.2; Ongaro Roberto, segretado di legazione a Milano, col Pepi Roberto, inviato in Sicilia, 1616. Francesco, residente in Inghilterra, 1614-18. inviato a Genova, 1636; residente a Modena, 1642; residente Buondelmonti, 1690. Peretti Matteo, inviato ai Ricasoli in Avignone, s. d. - Peroni Domizio, segretario di legazione in Spagna, coi Rabatta, Girolamo (da), inviato in Francia, 1663; a Roma, inviato a Finale Ligure, v. Spagna, 1649. Orlandini Baccio, residente in Spagna, 1575-80; inviato 1667; residente in Francia, 1668-70. - Coriolano, inviato a Monaco, 1688; agente in in Portogallo, 1578. residenti Concino, Alidosi, Tarugi, 1604. Raggi Francesco, agente a Genova, 1714-18. Spagna, 1689; inviato e residente in Spagna, 1692-96. Orsini Alessandro, inviato a Gratz e in Spagna, 1598. - Ghino, corrisponde da Roma, 1602. Ranuzzi Cospi Fel'dinando, marchese di Pe triolo, inviato Montemarti Alessandro, inviato al barone . di Anach, - Giordano, inviato in Piemonte, v. Francia, 1551. Pesciolini Ettore, inviato in Francia, 1621. a Milano, 1634, 164.6; .a Modena, 1659; agente a Bolo­ 1587. - Paolo Giordano, di Girolamo, inviato a Genova, Petrucci Davide, segretario di legazione a Roma, col gna, 1664.-75. l\'lorelli Francesco, inviato a Modena, 1621. v. Boemia, 1564. residente Medici, 1569. - Vincenzo, agente a Bologna, 1699-1718. Mormorai Iacopo, inviato in Levante, 1578. - Paolo Giordano di Virgilio, inviato a Francesco - Giovan Mada, inviato e residente in Francia, Rapucci Neri, segretario di legazione in Corte imperiale, Moschetti Giorgio, inviato in Boemia, 1611. di Castro, 1602; a Gratz, 1608. 1565-72; inviato in Francia, 1575-76. dei residenti Pandolfini e Tornabuoni, 1552-55. Musefilo Pino, signore della Sassetta, inviato a Genova, - Troilo, inviato in Francia, 1569, 1570, 1573; Piccardini Ottavio, inviato a Napoli, 1550, missione non avvenuta. Rasi Ascanio, inviato a Napoli, 1578. 1537; a Napoli, 1539-4.1; a Genova, 1552; a Napoli a Venezia, v� Francia, 1574; in Corte imperiale, ad Inns­ - Valerio, inviato in Inghilterra, 1604. Raù Gabriello Antonio, inviato a Milano, 1659. v. Livorno, 1552-1553. bruck, in Boemia, in Polonia, 1574.; a Monaco s. d. Picchena Curzio, segretario di legazione in Francia, col Rena, Orazio (della), segretario di legazione a Ferrara col Nannini Domenico, detto Trottolino, eordere, inviato a Otterio Flaminio, inviato a Parma, 1581. residente Saracini, 1576; in Spagna col residente Cani­ residente Medici, 1587; a Roma col residente Niccolini, Milano, e in Spagna, 1663. PaceaUi Zanobi, inviato a Parma, 1585-86. giani, 1579; inviato in Portogallo, 1580; segretario di 1587; in Spagna col residente Lenzoni, 1590; inviato Narvaez Giovanni, inviato in Spagna, 1696. Pagano Giustiniano, inviato a Chio, 1607. legazione in Corte imperiale, coi residenti Urbani, in Portogallo, in Spagna, 1593; segretario di legazione Negra, Riva (de), inviato a Napoli, 1550. Pagni Cipdano, inviato e segretario di legazione in, Corte Lenzoni, Concino, 1584.-90; inviato in Svizzera, 1593; in Spagna, coi residenti Guicciardini, Concino, Tarugi, Negro ..., abate (di) agente a Genova, 1539. imperiale, coi residenti Uguccioni e Alidosi, 1604.. i segretario di legazione in Corte imperiale, col residente 1593-1604; a Roma, con i residenti Niccolini e Guic­ Nerli Benedetto, vescovo di Volterra, inviato a Roma, - Cristiano, inviato a Genova e in Piemonte, v. r Lenzoni, 1595; inviato al Castel d'Yff, e agente presso ciardini, 1604-11. 1560. Milano, 1544.. iI duca di Guisa, 1596; inviato e agente a Ferrara, 1598- - Pietro (della), inviato in Siria, 1635. - Filippo, inviato a Roma, 1537, 1550; a Venezia, - Lorenzo, segretado di legazione in Corte impe­ 1599; inviato a Roma, 1607. Riario Ferdinando, marchese di Castiglione d'Orcia, in­ 1577. riale, col residente Bandini, 1536; inviato in . Corte Piccolomini d'Aragona, Carlo, inviato a Modena, Mantova, viato a Gratz e in Corte imperiale, 1619. Nero, Alessandro (del), barone di Porcigliano, inviato a imperiale, 1537 ; a Lucca, 1538; a Genova, 1542; a Innsbruck, Boemia, Polonia, 1608; a Mantova, 1621. Giulio, marchese di Castiglione d'Orcia, inviato Lucca, a Genova, in S�voia, 1621; a Venezia, a Parma, Genova, v. Impero, 154.8; a Lucca, 1549 ; inviato a - - d'Aragona, Enea, inviato a Milano, 1609.. a Parma, 1591; in Spagna, 1605. 1628, in Francia, 1639. Viterbo, v. Roma, 1553; segretario di legazione in Corte - d'Aragona, Francesço, inviato a Portolongone, Ricasoli Bernardo, inviato a Gratz, 1574.; a Monaco e in - Luigi Maria (del), inviato a Mantova, 1670. impedahl, col residente Senistori, 1557 ; inviato a v. Sicilia, 1650. Cm' te imperiale, 1577; a Monaco, s. d. - N ero Mada (del), inviato a Venezia, v. Baviera, don Diego di Mendoza, s. d. - d'Aragona, Silvio, inviato a Roma, 1572; a Li­ - Bettino, barone della Trappola, inviato e resi­ 1688; a Venezia e Padova, v. Baviera, 1705; inviato Palmi eri Giovan Battista, inviato a Napoli, 1607-608. vorno, v. Napoli, 1603. dente in Francia, '1691-95; inviato a Livo1'l1o, v. Fran- e residente in Spagna, 1708-15. - Lorenzino, inviato in Corte imperiale, 1613. ' . ' d'Aragona, Vincenzo, inviato a Napoli, 1638. cia, 1703. Niccolini Agnolo, cardinale, residente a Roma, 1538-39; - Lorenzo, inviato al conte Guidi, s. d. - ' - Mandoli, Sallustio, residente a Ferrara, 1560, - Giovan Battista, vescovo di Cortona e di Pistoia, inviato in Corte imperiale, 1539-41; a Lucca, 154.6; a Paluzzi Antonio, agente a Roma, 1720-38. 1561-63. inviato a Genova, v. Impero, 1533; residente in Corte Siena, 1547; a Genova, v. Impero, 1548. - Paolo, agente a Roma, 1718-20. Pietra Clemente, inviato a Monaco, in COl·te imperiale imperiale, 1543-45; inviato in Francia, 154.7; a Genova, - Filippo di Giovanni, marchese di Monte Giovi Panciatichi Bal· tolommeo, inviato in Francia, 1549. , in Polonia, 1565; a Genova, v. Boemia, in Spagna, in v. Impero, 1548; a Livo1'l1o, v. Napoli, 1553; in Inghil­ Ponsano c Camugliano, inviato a Mantova, 1618; a :-- Francesco, inviato a Napoli, 1649, 1662 .. Corte impel'iale, 1571. tetra, in Corte impedale, 1554; a Ferrara, 1558; a Modena, 1621; a Pm'ma, 1626. - Niccolò, inviato in Francia, 1707. Pireconi Gervasio, olivetano, inviato in Sicilia, 1656. Roma, 1549; inviato e residente a Roma, 1557-61; - Filippo di Lorenzo, inviato a Roma, 1691. Pancrazio Orazio, inviato a Parma, 1578, 1585. Pisa, Girolamo (da), inviato in Corte imperiale, 1554.. inviato a Ferrara, 1561; a Genova, s. d. - Francesco, marchese di Campiglia, segretario di Pandolfini Domenico, inviato a Parma, 1621; segretario Pistoia, (prete), inviato a Parma, ] 620. - Giuliano, inviato in Savoia, 1586; a Lucca, Ge­ legazione a Roma, col residente Guicciardini, 1611; · di legazione in Spagna, col residente Medici, 1621; resi­ Piui Iacopo, inviato a Roma, 1574. nova, 1587; residente in Corte imperiale, muore pdma residente a Roma, 1621-44. dente a Milano, 1626-34; inviato a Parma, 1630; a - Lionardo, inviato a Napoli, 1602. di partire, 1590. - Gtovanni, inviato a Mantova, 157't; a Roma, Milano, 1635, 1636; a Parma, 1636; a Modena, a Vene­ Plochener Giacomo Ernesto, agente in Corte imperiale, - Giulio, inviato a Siena, 1549; ai marchesi di Mari­ 1587; residente a Roma, 1587-1610. zia, 1642. 1693. gnano, 1554.; a Parma, 1557; in Savoia, 1557-1559; a - Lapo, inviato al cardinale Maidalchino,. 1659; - Pier Filippo, agente a Venezia, 1545-49; inviato Poggi ' Celle si Giovanni, inviato a Modena, 1648, resi- Roma, 1559-563; a Mantova, Rastisbona, in Corte ad Agostino Chigi, 1664. ad Urbino, 1548; a Mantova, 1549; a Ferrara, 1550; dente a Venezia, 1662-69. imperiale, 1564.; a Roma, 1565, 1569. - Lorenzo, inviato ad Innsbruck, 1663, 1670; in residente in Corte imperiale, 1551-55; inviato a Vene­ Poltri Lorenzo, inviato a Urbino, 1631. - Leone, inviato a Siena, 1552; illviatQ e residente Corte imperiale, 1670. zia, 1557. ' Popoleschi Angelo, residente a Venezia, 1655-57. in Francia, 1559. - Matteo, inviato a Roma, 1537. Pannocchieschi d'Elci Ferdinando, marchese di Monte­ Pozzo, Michelangelo (del), inviato a Modena, 1670. Riccardi Cosimo, marchese di Chianni, inviato a Milano, Nobili, Antonio (de), inviato a Genova, 154.6. pescali, inviato a Mantova, 1667. Princeslaya, (barone di), inviato a Innsbruck, 1612. 1630-35. - Donato (de), inviato a Urbino, e a Parma, 1569. - Orso, di Ranieri, marchese di Montepescali, in­ Pucci Alessandro, inviato a Roma, 1574. - Francesco, marchese di Chianni, inviato a Roma, - Leonardo ' (de), inviato in Corte impedale, 1565; viato e residente in Spagna, 1608-18; inviato a Roma, - Giovan Battista, inviato e residente in Corte 1670; in Corte imperiale, 1673. inviato e residente in Spagna, 1565-72. 1620, 1621; a Urbino 1620; a Modena, e a Roma; 1623. . impel'iale, 1682-85. - Gabriello, residente in Spagna, 1637-40; inviato Nomi Alessandro, inviato a Parma, 1628. - Orso di Filippo, inviato in Inghilterra, 1695. Giovan Paolo, inviato a Roma, 1566. e residente a Roma, 1645-58. - Benedetto, segretario di legazione in Spagna Papponi Girolamo, inviato a Roma, 1571. . Giulio, inviato a Napoli, Malta, Sicilia, 1587. - Riccardo, inviato a Danzica e a Lubecca, 1590. col residente Incontri, 1649. Parola, (corriere), inviato nei Paesi Bassi, 1588. - Vincenzo, inviato in Inghilterra, 1728. Nucci Medoro, segretario di legazione a Venezia col resi­ Pavolozzi Flavio, avvocato granducale a Roma, 1600. Giulio Orazio, inviato in Polonia, 1699; inviato e residente in Spagna, 1700. Ricci Alfonso, inviato a Genova, v. Savoia, 1614. dente Gelido, 1552. Pecori Giovanni, inviato a Iacopo Mazzoni, 1596. :- Ottavio, residente in Spagna, 1640-45. Ricci Endimione, inviato in Boemia, 1611. Oddone .Baldassarre, agente a Genova, 1625. Pennetti Iacopo Antonio, segretario di legazione in Fran­ ' - Roberto, inviato in Inghilterra, 1670. Federigo, inviato in Sicilia, 1653. - Paolo, agente a Genova, 1623. cia, con i rcsidenti, Salviati, Bardi, Corsini, Franchini, Pier Antonio, inviato in Francia, 1672. Ohmucchievitch Matteo OnegIia, agente a Ragusa,. 1709. Taviani, 1695. - Vincenzo, agente e residente in Inghilterra, 1713� . 1737. Pier Francesco, segretario di legazione in Spa­ Oliva, (conte di), inviato in Francia, 1611. Pepi Francesco, inviato a Napoli, 1644.-1650. Puccinelli Francesco, inviato ai conti Landi, 1578. gna, col residente Incontd, 1649. Onesti Giovap. Battista, invia�o a Lucca, 1585, -:paolo, a�ente a Napoli, 1556-62. 104 ,Noti,de degli Archivi di Stato ilI. del Pinzzo - GH (wi7J(L8cinto1'i to8ccLni 105

    Ridolfi Atanasio, segretario di legazione a Roma, col Rossi di San Secondo, Matteo (de'), segretario di lega­ Sera, Cosimo (del), agente a Napoli, 1620-26. Spagna, in Corte imperiale, 1559; in Savoia, 1562; a residente Niccolini, 1621; agente in Spagna, 1637; zione in Corte impel'iale coi residenti, Medici e Alto­ Serbelloni Fabrizio, inviato in Boemia, 1553. Roma, 1565. residente in Coi,te imperiale, 1641-51; inviato a Mun­ viti, 1608-18. Serguidi Antonio, vescovo di Volterra, inviato a Roma, Stufa Pandolfo (della), di Prinzivalle, marchese di Cal­ ster, 1646; a Napoli, 1653; a Roma, 1655. - Troilo (de'), inviato a Pisa, v. Lorena, 1589. . I 1569; al cardinale Giovanni Morone, e a Mantova, cione, inviato a Monaco, in Corte imperiale, in Polo­ \ � - Giovan Francesco, inviato a Roma, 1577. Rucellai Giovan Francesco, inviato ad Alessandro Pe­ 1571; in Spagna, 1572, 1577; a Roma, 1572, 1575, 1581. nia, 1637. - Paolo (della), marchese di Calcione, inviato a - Lucantonio, inviato a Genova, 1552. retti, 1651; residente a Venezia, 1652-56. Seriacopi Giovanni, inviato in Spagna, 1581. .. - Ludovico, inviato e agente a Napoli, 1637-38; - Luigi, inviato a Roma, 1689; in Francia, 1690. Serl'Ìstori Averardo, inviato in Corte imperiale, 1537; ::vI:odena, 1694. a Roma, s. d. - Orazio di Andrea, inviato in Polonia, 1635; in residente a Roma, 1541-4,5; in Corte imperiale, 1545-47; - Sigismonclo (della), marchese di Calcione, inviato - Luigi, inviato a Roma, 1534-37 ; a Napoli, Corte imperiale, 1636. a Roma, 1547-1555, inviato a Ferl'Ul'U, 1550; a Siena' a Modena, 1694. 1539. - Orazio di Luigi, inviato in Francia e in Lorena, 1553; in Corte imperiale, 1557; residente a Roma' Suarez de la Concha, Ferdinando di Baldassarre di Pietro, - Robel'to, inviato in Spagna, 1570. 1588. 1561-69. residente a Modena, 1621-28. - Ferdinando di Baldassarre di Ferdinando, Rinaldi Ugo, inviato a Bologna, 1629; a Modena, 1631; - Palla, inviato in Corte imperiale, 1531. _ Ludovico, residente a Roma, 1569. balì di a Pal'ma, 1632; l'esidente a Modena, 1632-41. Sacchetti Niccolò, vescovo di Volterra, residente a Ve­ Sevel'ino Cammillo, inviato in Spagna, 1562; a Roma, Firenze, inviato a Parma, 1695; in Spag\la, 1696. Riniel'i Enea. (detto il Bellal'mato), agente in Fl'ancia, nezi'a, 16 18-27; inviato in Boemia, in C�rte imperiale, 1562. - Piero, inviato in Inghilterra, 1661. 1579. 1627; residente in COl'te imperiale, 1627-34,. Sforza Mal'io marchese di Santa Fiora duca di Segni, in. Tamhurini Giovanni, inviato a Innsbrnck, 1663. Rinuccini Cal'lo di Pierfl'Unceso, l'esidente a Roma, 1659- - Vincenzo, inviato a Milano, 1643. viato in Corte imperiale, 1565; a Innsbruck, a TI'ento, Tancredi Ottavio, inviato e residente in Spagna, 1682-88; Il li 1665. Sacchi Alessandro, segretario di legazione in Franèia col v. Baviera; in Spagna, 1568; in Corte imperiale, 1570; inviato in Francia, 1688. - Cal'lo di Folco, inviato in Inghiltel'l'a, 1702; in residente Gondi, 1671. a Genova v. Boemia e a don Giovanni d'Anstria, 1571- Tarngi Sallustio, vescovo di Montepulciano, residente in . ' Fl'ancia, 1704; inviato e l'esidente in Spagna, 1705- Salomoni Giovan Battista, agente a Napoli, 1694-1704. in Corte imperiale, 1575; a Venezia, 1579. Spagna, 1604·09. 709; inviato all'Aja, 1710; a Fl'Uncoforte, 1711; a Utreeht, Salvetti Antelminelli Al'l'igo, residente in Inghilterra, - Galeazzo Maria, inviato a don Giovanni d'Au­ Tal,taglini Giovan Battista, segretal'io di legazione in 1712-15; in Inghiltel'l'a, 1713; nel Palatinato, 1714-15; 1618-57. stria, 1571. Corte imperiale dei re�identi, Capponi, Sacchetti, 1634· a Baden e Ramstadt, 1714-15; a Dusseldol'f, 1716; a - Giovanni, l' esidente in Inghiltel'l'a, 1657-80. - Giovanni Maria, inviato a Genova v. Boemia, 1638; inviato a Dnlcè Veronese, vedi Impero, 1651. Londl'a, 1718; alla Quadl'uplice alleanza, 1718-20; in Salviati Alamanno, inviato in Lorena, 1699. 1571. Taxis, Gahriello (de), inviato in C�rte imperiale e in Sas­ Inghiltel'l'a, 1730; a pacll'e Ascanio, 1731. - Anton Maria, inviato a Genova, v. Spagna, 1702; - Visconti Giovanni, inviato a Mantova, 1611. sonia,1592; in Slovenia, 1593;' a Mantova, a Innsbruck, - Fl'ancesco, l'esidente a Venezia, 1637-42. a Parma, a Sestri Levante, v. Spagna, 1714. Simoni Domenico, inviato in Spagna, 1581; segretario di in Polonia, in Corte imperiale, 1594; nel Wnrtemherg, - Piel' Francesco, inviato a Modena, 1642; residente - Antonino, marchese dj Montieri, inviato in Fran­ legazione in Spagna, col residente Medici, 1598. 1608. I Skinner Daniele, agente nelle Indie Orientali, 1638. Tedaldi Agnolo, agente a Roma, 1537 gin. a MilanO, 1642-55; a Parma, 1663. cia, 1683. ( - Tommaso, inviato a Parma, 1646. - Averardo, inviato e residente in Francia, 1695- Sommaia, Guglielmo (di), bailo in Levante, 1543. Teglia, Matteo (del) segretario di legazione a Venezia col Risaliti Alessandro, inviato in COl·te imperiale, 1594,. 707; inviato in Spagna, 1702. Sommo Fl'Uncesco, inviato a Mantova, a Milano, 1576. residente Poggi, 1662; maestro di posta a Venezia, 1673- Rocca, Michele (della), segretal'Ìo di legazione a Ferràl'U - Giovanni Vincenzo, marchese di Montiel'i e di Sozzini Alessandro, agente n Roma, 1687. 1704,. ' coi residenti Medici, e Malaspina, 1587-95; a Modena, Baccheggiano, inviato in Inghilterra, 1661. Spada Nicola, inviato a Innsbrnck, 1649. Tel'l'ieri Gherardo, inviato in Sardegna, 1678. col residente Malaspina, 1598. - Iacopo di Bernardo, inviato a Roma, 1537. Spannocchi Lelio, inviato a Mantova, 1586. Terriesi Francesco, residente in Inghilterra, 1680·91. Roccolini Lattanzio, agente, a Roma, 1540. - Iacopo di Lorenzo, inviato in Corte imperiale, 1646. Spinola Agatangelo, inviato a Genova, 1636. Thiene, Carlo (di), inviato a Innsbrnck, 1580; a Urbino, 1574. Rodl'Ìguez de la Fuente Francesco, segr,etal'Ìo di legazione - Lorenzo, inviato a Genova, v. Spagna, 1599; nel Staffa, Pietro Iacopo (della), inviato in Francia, 1573; - in Spagna col l' esidente del Nel'o, 1708. Palatinato e in Polonia, 1609; a Roma, 1610. a Ul'bino, 1574; a Fel'l'ara, 1575; in Portogallo e in Prospero (di) inviato ad Alessandro Appiano Rollo Gualtiero, cOl'risponde dalla Svizzel'a, ivi inviato;' - Pietro, inviato a Roma, 1550. Spagna, 1578. 1583. 1554. - Vincenzo, marchese di Montieri e di Baccheg- Stl'Usoldo Girolamo, inviato a Urbino, 1612. Tizio Camillo, segretario di legazione a Roma, coi residenti Rombenchi Secondo, inviato in Francia, 1689-92. ' gIano, inviato a Venezia, 1595; in Svizzel'U, a Milano, - Fabio, inviato in Francia, 1621. Serrist6ri, Gianfigliazzi, 1541·55. Romena, Giorgio Francesco (da), agente del Monte in a Roma, in Savoia, in Lorena, nei Paesi Bassi, in In­ Stricker Gedeone, corrisponde dalla Svizzera, 1591. Toledo, Ernando (di), inviato a Vittoria Colonna, 1551. - FrancesCo (di), inviato in Corte imperiale, 1545, Spagna, 1659. ghilterra, 1609: a Bl'isighella,, v. Baviera, 1608; a Roma, - Michele, corrisponde dalla Svizzera, 15&1. . - Raffaello (da), segl'etario di legazione in Francia 1621; Strozzi Alessandro, inviato e residente a Roma, 1537; 1547. . coi residenti Bonciani e Giovannini, 1594-99; agente Sande, Alvaro (de), inviato a Trento, 1557. inviato a Roma, 1552, 1555, 1556. - Luigi (di), inviato in Corte impedale; 1557. del Monte in Spagna, 1605-18; segretario di legazione San Paolo, (monsignore di) inviato a Roma, 1574. - Bernardo, inviato a mons. di San Giorgio, pre· - Pietro (di), inviato a Genova, v. Impero, 1548; in Spagna col residente Medici, 1619. Sansedoni Orazio, agente a Malta, 1713-21. ,o, sidente di Romagna, 1576. a Roma, 1559. Rosselli Nofri, segretario di legazione in Spagna col resi­ Santis, Leone (de'), inviato a Cornelio Bentivoglio, 1559. - Camillo, inviato a Roma, 1566. - ..., (padre) inviato in Corte imperiale, 1568. dente del Caccia, 1571. Saracinelli Cipriano, segretario di legazione a Roma .coi - Federico, inviato a Ferrara e Venezia, 1574,. Tolomei Lelio, residente a Venezia, 1590-92; a Modena Ross.elmini Agostino, commissal'Ìo di Massa, 1557. residenti, Medici, Alberti, 1569-85; l'esfdente a Vene­ - Filippo V,incenzo, inviato a Piu'ma, 1670; a Lucca, 1601-05. Inviato a Parma, 1605. Francesco, inviato a Malta, s. d. zia, 1589; inviato a Roma, 1590-9�. 1671. Tommasi, Tommaso (de), segretario di. legazione a Roma - G. Battista, inviato in Francia, 1640. Saracini Claudio, segretario di legazione a Roma col - Giovan Battista di Lorenzo, inviato a Modena, col residente Rinnccini, 1659. , - Simone, inviato a don Giovanni d'Austria, 1572- residente Ricasoli; inviato a Roma, 1561. Parma, Milano, 1648. Tornahuoni Alfonso, vescovo di Salnzzo e del Borgo t" 1577. - Sinolfo , residente in FI'ancia, 1576-80. - Giovanni di Carlo, inviato in Boemia e in Corte San Sepolcro, inviato a Napoli, 1535; inviato a Rossi di San Secondo, Ferrante (de'), inviato a don Sastri Ernando, inviato in Corte imperiale, 1554; a 'Fer- impedale, 1558; al concilio di Trento, 1562. Francesco de Raro e in Corte imperiale, 1545 ; in Giovanni d'Austria, 1571 ; in Corté imperiale, 1594,; a rara, 1558. - Iacopo, inviato in Corte imperiale, 1628. Inghilterra, 1555; residente in Corte impedale, 1555·57; Monaco, s. d. Schmidt Giovanni Federico, agente in Sassonia, 1694. - Lorenzo di Matteo, inviato a Roma, 1550, 1560; agente nei Paesi Bassi, 1557; inviato e residente in - Gian Girolamo (de'), inviato a Gratz, 1600. Schinchinelli ...inviato a Mantova, 1652. a Mantova, 1565. Francia, 1559-60. - Sigismondo (de'), agente alla dieta di Augusta, Secoli Lattanzio, inviato a Urbino, 1613-28. - Lorenzo, inviàto in Francia, 1704. - Leonardo, vescovo del Borgo San SepolCro, 1550; inviato a Innsbruck, in Corte imperiale, in Boe­ Segni Alamanno, inviato a Roma, 1670. - Lnigi, inviato al duca di Crequi, 1662. inviato a Nizza, v. Francia, 1533. mia, 1565; in Spagna, 1566, 1,570; a Venezia, v. Polo­ Semitcamp Arrigo, inviato a Roma, 1663. - Matteo, inviato a Roma, 1570. - Niccolò, vescovo del Borgo San Sepolcro, resident,e nia, 1574; alla dieta di Ratisbona, 1576; in Corte impe­ Senesi Alessandro, corrisponde da Mantova, 1600; da Stufa, Francesco (della), inviato a Roma, 1555. in Francia, 1560-65; inviato a Genova, 1569, vedi Ba· riale, 1576, a Venezia, 1579, Bolo�na, 1600-616, - Pandolfo (della), di Luigi, inviato a Roma, in viera; a Roma, 1588. 106 NoUzie degli A.1·c hiN di Stato

    Trores ..., inviato in Corte imperiale, 1555. Vettori Vincenzo, agente a Napoli, 1620-26. Torrigiani Luca, inviato a Danzica, 1591, 1596, 1602. Vialardò Francesco Maria, corrisponde da Roma, 1591. SUGLI ARCHIVI SABAUDI Toso, (capitano), inviato a Napoli, 1540. Vignati Ambrogio, corrisponde da Bologna, 1590-1625. LA LEGISLAZIONE Tozzi Giovan Battista, inviato a Massa, 1646. Vinta Belisario, segretario di legazione in Corte imperiale Turamini Alessandro, agente e avvocato granducale a col residente Antinori, 1568; inviato a Roma, 1572; ai Napoli, 1600. Fuccheri, 1575; segretario di legazione in C�rte impe­ Gli Archivi del Piemonte 1) risalgono; com'è zione della Camera dei conti, in cui si legge: Udine, fra Geremia (da), l�inore conventuale, inviato a l'i aIe col residente Malaspina, 1576; inviato a Innsbruck, noto, ai primi tempi del dominio della famiglia « I tem est ordoné que nyons des clercs ordones Roma, 1570, 1579. 1578, 1579; a Mantova, 1579, 1584,; a Roma, 1585; a Sabauda. es compties ne puyssent traitraire des compties Ugolini Bartolomeo, residente a Modena, 1642; inviato Ferrara e Roma, 1588; a Roma, 1589, 1590, 1591, a soprat­ de fors sans les dits compties ,registrer et de­ in Francia 1644; a Modena e Piacenza e Parma, v· Ferrara, 1598; in Francia, 1600; a Roma, 1605, 1621 Negli Archivi Piemontesi, infatti, e Baviera, 1652. - Emilio, segretario di legazione in Corte imperiale tutto in quelli di Corte, si conservano non solo geint les dits meistre ordonner de la garde de Uguccioni Giovanni, residente in Corte imperiale, 1584,- col residente Ricasoli, 1564. le memorie domestiche di Casa Savoia, ma clercs des comptes par manere que nul n'y 1588; a Venczia, 1592-96; inviato a Urbino, s. d. - Francesco, inviato a Mantova, 1546; agente a anche le carte politiche e diplomatiche che si puisse entrer sans lour save et commandement, Usimbardi Lorenzo, inviato a Pisa, 'V. Lorena, 1589; a Milano, 1546-51; inviato a Bologna, 1552; a Parma, riferiscono . al suo quasi millenario governo. et encoUl' degeint les dits meistres féire regis­ Roma, 1569, 1570, 1589. 1553; a Milano, 1554. per trer en on papier tons les comptes qui se trou­ Vaini Enea, agente presso don Giovannt d'Austria, 1572; Visconti Alessandro, inviato a Portolongone, v. Sicilia, Indiscutibilmente un iesoro di memorie, XXX ans encza, inviato ' a Vienna, Gratz, Monaco, Salisburgo, in Corte 1650; in Francia, 1661. cui non' meraviglia che «tresor» fosse chiamato veront la y ou on les tient deys imperiale, 1587; a Roma, 1593; a Ferrara, 1597; al Vitelli Giovan Luigi, (detto Chiappino), mal'chese di quando, piccolo ancora nella mole, ma por ce que nul ne s'en puisse perdre, et que . l'archivio cardinale Ippolito Aldobrandini, 1597. Cetona, inviato a Monaco, 1548; a Genova, v. Boemia, già tenuto nella sua giusta considerazione, tro­ l'on puisse savoir ceux qui faoudront» 2). Valatelli Mario, maestro di Posta, a Venezia, 1655. 1551; in Spagna, a Fel'l'ara, 1558; in Spagna, 1563. vava posto nei sotterranei del Castello di Cham­ Ma l' archivio doveva esistere già prima. Ai Valdaha Francesco, cOl'l'isponde da 'Roma, 1625. - Clemente, marchese del Bucine. inviato a Roma, privati tempi di Amedeo V esso era allogato nei sotter­ Valentini Ferdinando, inviato a Milano, 1699, 1718. 1686, 1695, 1699. béry. Carte preziose sia per i pubblici e Valori Francesco, invi�to in corte imperiale, 1531. - Giovanni Vincenzo, marchese di Cetona. inviato interessi, che per l'erudizione e per la storia, ranei del castello di Chambéry - da lui acqui­ Vanderneesen Giovanni, inviato in Frància, 1621; agente in Spagna, 1571; a Genova, 1574 ; a don Giovanili che ebbero da parte dei Principi Sabaudi CUl'e stato e fatto abbellire - accanto alla « crota nei Paesi Bassi. d'Austria, 1574. in Spagna, 1587. assidue ed amorose, e notevoli premure testi­ thesauri Domini», dove, col denaro, erano con­ Vargas Giovanni, inviato a Malta e in Sicilia, 1548-4,9. - Giulio, inviato a Susa, v. Francia, 1621; a Sali­ ' moniate non sol tanto dalla solle citudine con servate tutte le gioie. Nell'archivio trovavano Vasquez Antonino, inviato a don Garzia di Toledo, 1562. sburgo, 1628; a Livorno, v. Spagna, 1633; � Livorno alle posto, debitamente ordinati dai segretari co­ Vecchietti Antonio, inviato in Portogallo, 1576. v. Sicilia, 1641. la quale essi cercarono ognora di sottrarle ..:.... Bel'llUrdo, inviato ai Fuccheri a Venezia, 154, 9, Volterra Giovanni, inviato a Venezia, 1564. insidie del tempo ed alle ingiUl'ie degli uomini mitali, la corrispondenza diplomatica, i registri 1551, 1552, 1554; agli Orsini, 1570. Za'ti Francesco, inviato a Lucca, s. d. (si pensi, ad esempio, a quella sede mag nifica della segreteria contenenti i gelosi atti di vas­ Velluti Vincenzo, inviato a Napoli, 1632; segretario di - Francesco Maria, residente a Venezia, 1642-52. e veramente degna del loro pregio architettata salI aggio e di investiture, i rotoli finanziari dei legazione a Napoli dell'inviato Ridolfi, 1633. Zara Francesco, inviato alle {( Diete», 1556. dal famoso Juvara per gli' Archivi di Corte e castellani, dei balivi, dei tesorieri di guel'l'a e Venanzi Antonio, vescovo di lesi, residente a' Roma - Ottavio, inviato in Francia, 1569. ono insignite le della Corte, dopo che erano passati al controllo 1537. Zeflhini Roberto Maria, inviato in Inghilterra, 1696, agli onori e privilegi di cui fur Verde cavallo Giovanni, agente in Corte imperiale, 1566: 1704. persone preposte alla direzione degli archivi), dei maestri dei conti 3). Verae, (signore di), inviato in Lorena, 1589. Zipoli Domenico, segretario di legazione in Francia, co ma anche e principalmente da quella complessa Dalle stesse citate Patenti del 1351 si ricava Verme, Giramonte (del), inviato a Ferrara, 1588-90; a residente Gondi, 1671. che può dirsi uno dei che l'archivio era affidato alla Camera dei 'Conti; '.1 legislazione archivistica Parma, 1590; a Marco Sitico Altemps, 1590. Ximenes Francesco signore di Satlll'nia, residente H V c­ più bei vanti del governo sabaudo e il modello cosa del resto confermata dagli Statuti e Re­ Verrazzano, Niccolò (da), agente in Sicilia, 1620. nezia, 1658-62. golamenti della Camera stessa in data 29 di­ Verri Alessandro, agente a Milano; 1574-84. inviato in al quale altre legislazioni si ispirarono. Svizzera, 1575. Anonime: Cosicchè può tornare ancora utile presen­ cembre 1389 e più esattamente dall'art. 23, in ' I VelTo, Girolamo (dal), segretario di legazione a Venezia sabaùda cui è precisato che gli Ufficiali d,ella Camera a Bologna, 1537 tare di tale legislazione archivistica col residente Pandolfini, 1545. a Mantova, 1598 punti fondamentali e più interessanti. preposti all'archivio erano due: «Item que les Vettori Alessandro, inviato a Urbino, 1631; aRoma, 1637. a don Diego di Mendoza, s. d. deux clercs qui gardent les clefs des comptes - Pietro, inviato a Roma, 1550. ne baillent etc.» 4). OlUGINE ED ISTITUZIONE DEGLI ARCHIVI Ciò ha fatto pensare che fin dalle origini vi Come si è detto, gli Al'chivi Piemontesi sono fossero due archivi 5). E l'opinione troverebbe antichissimi. Tuttavia la prima e più antica conferma, naturalmente secondo i sostenitori, notizia risale solo all'anno 1321. La si desume nel paragrafo dei famosi Statuti di Savoia del dalle Patenti 7 febbraio 13�1, relative alla crea- 1430 dedicati ai «duobus clavigeris crotae

    che, sorto 1) A scanso di equivoci avvertiamo che più propriamente si tratta dell'Archivio di Stato di Torino Fi­ originariamente a Chamhéry, nella Savoia, passò nella vecchia e gloriosa città subalpina quando Emanuele liberto fece di essa la nuova capitale della restaurata monarchia. 2) Materie giuridiche - Camera dei Conti di Savoia, m. I, n. 1. 3) F. COGNASSO, Il Conte Verde, Torino, Paravi a 1926, pagg. 80. 4) . DUBOIN, Leggi e Provvidenze, tomo III, parte 2, vòl. IV, pago 55'

    5) G. STE)FANI, Archivi generali del Regno, in «Calendario generale del Regno pel 1853 », pago V.

    ' iI : r

    :1 103 NoNzie degl'i .ti rchi'ci di Stato G. Gentile - La legislazione sugli A1'ch'iv'i sa7JOinrU 1M

    Domini», in cui è specificato che in uno degli unicamente l'importanza che a quello esistente « .. . notariorum defunctorum protocolla, notas, re­ singolare provvidenza, mentre col mezzo di archivi erano conservati «literae, istrumenta veniva già attrihuita, o anche, se si vuole, una gistra ne quid ex eis occultari vel in ip sis machi­ esse si promuovono le ragioni delle comunità et informationes» elel Conte, mentre nell'altro esigenza tecnica richiesta dalla distribuzione nari valeat per Castellanum loci seu eius Locum­ o difendonsi i loro diritti» 4). Di qui una serie vere, atte a preservare ge­ trovavano posto «originalia computorum» 1) . stessa del lavoro già notevole. tenentem, statim defuncto aliquo notario seu di norme, sagge e se Ma, a parte il valore assai relativo di questa Dicemmo già che l'istituzione degli archivi iurato nostro in suis archis vel archivis in loco losamente il patrimonio conservato in cotali documentazione che si riferisce a un'epoca già sahaudi trova le sue origini e ragioni nello svi­ tuto et clauso sub sigillo seu signato cereo ip sius archivi, «i quali eran trattati come tesori, se tarda rispetto a quella sia pure probahile, della luppo stesso assunto dallo Stato e dalla sua am­ Castellani seu Locumtenentis recolligi et reponi per obbligo generale dovevano venire rinchiusi e con più formazione dell'archivio primitivo del Principe, mmlstrazione. Scriveva, infatti, il Bianchi: et fideliter conservari iubemus hoc Edicto » l) . in appos�ta sede con più serrature la tesi appare poco verosimile, ed è più logico «In mezzo alle sconfinate difficoltà delle pro­ Esigenza alla quale, del resto, aveva provve­ chiavi, affidate a diversi custodi» 0) . pensare che, data la scarsa consistenza del prie condizioni politiche, essi si trovarono in­ duto in parte Amedeo VI nello Statuto del N on va poi dimenticata la co stituzione degli primo materiale archivistico, quelli che poi dotti a far custodire con gelose cure le scritture 1379, prescrivendo la conservazione degli atti archivi delle 4ziende d'Artiglieria, Fabbriche Controllo generale, ordi­ costituirono i due archivi - ducale e camerale proprie e dei loro uomini di Stato» � ) . CosÌ tabellionali 2), meglio assicurata nel 1610 con e Fortificazioni e del - in origine fo ssero una sola cosa. già sotto Amedeo VI troviamo $ancito l'obbligo, l'obbligo dell'Insinuazione. nata nei paragrafi 6 e 7 del Regolamento del Prova ne è anche il fatto che l'archivista e severissimo, delle registrazioni scritte da depo­ L'importanza degli atti notarili come fonti lO maggio 1726 6) e, tanto meno, la creazione l'archivio della Camera più di una volta, nelle sitarsi ogni anno nell'archivio di Chamhéry 5). della storia civile era troppo evidente perchè dell'Archivio regio di Cagliari, stabilita da Carlo istruzioni date dal Magistrato per l'esercizio E nel 144,0 i famosi Statuti emanati da Ame­ la loro conserv:azione e il loro tramando ai Emanuele III con R.B. del lO settembre 1751 di tale carica, sono chiamati archivista ed ar­ deo VIII ordinavano ai segretari camerali il posteri potesse sfuggire al legislatore. In essi, e per la verità già progettata da don Ferdi­ chivio ducale 2) . Onde la confusione o, più esat­ versamento degli atti della Camera nell'archivio: infatti, si trovano «le memorie più minute nando d'Aragona. A proposito anzi degli archivi tamente, l'uso indifferente che si fe ce spesso « Secl'etarii litteras et instrumenta pro Domino delle costumanze paesane, delle vicende della pubblici sardi noteremo che fu proprio durante degli aggettivi «ducale» e «camerale» per in­ facientes infra tres menses grossare et Custodi proprietà, dell'ascendere o discendere della for­ il governo sabaudo e particolarmente sotto il dicare l'unico archivio esistente in origine e crotae mittere debent» 6) ; mentre per i proto­ tuna privata, delle arti, delle persone e del citato Sovrano che fu meglio regolata la loro che conteneva tanto le carte di ordinaria am­ colli e registri dei Segretari e scrivani defunti linguaggio più prossimo al famigliare » 3). materia e imposta particolare cura nella cu­ ministrazione, quanto quelle riguardanti più prescrivevano che fo ssero l'accolti e conservati Nè minore interesse, dal punto di vista sto­ stodia e nello ordinamento delle carte di essi. direttamente il governo dello Stato, l'esten­ nella Camera dei conti ad pmpetuam memoriam rico e giuridico, presenta la creazione degli ar­ E ciò perchè, come osserva il Loddo-Canepa, i sione del regno e la Famiglia Reale. et conservationem iu"(ium nostro rum at aliorum chivi comunali. A parte la valorizzazione che principi Sabaudi, partivano da un concetto assai Se, come giustamente nota il Duhoin 3}, ...poena 40 solido rum fO l'tium cuilibet Commis­ nell'età contemporanea ne ha fatto la critica più ampio e più elevato del valore e dell'impor­ l'archivio ducale avesse avuto esistenza sepa­ sario ad expeditionem pl'Otocollorum alieno rum storica, per la quale non esiste documento che tanza degli archivi e dei doveri di governo di rata da quello camerale, i titoli riguardanti il deputato . " trasgressori irremissibiliter immi­ non possa essere di grande utilità e del quale quello che ebbero o dimostrarono i governanti 7) . fondamento dei diritti e della - sovranità della nente » 7) . quindi lo storico non possa avvantaggiarsi spagnuoli dinastia, sarebbero stati conservati senz'altro' Ispirati da profondo rispetto a qualsiasi (<< dal diploma e dalla bolla fino alla pergamena CosÌ anche nelle città e ville dell'isola con in esso sin dall'inizio. Invece furono estratti, attestazione di fatti, anche se talora forse' con­ nella quale il padre di famiglia ed il merClJnte l'editto del 15 maggio 1733 furono stabiliti, com'è noto, dall'archivio della Camera dei trastante coi medesimi diritti politici e dema­ registravano le loro piccole spese») gia nei se­ secondo il modello piemontese, gli uffici di in­ Conti solo più tardi, quando, affermatosi e svi­ niali dello Stato, i Savoia non si limitarono coli addietro l'importanza degli archivi comu­ sinuazione e i rispettivi archivi 8) . luppatosi il dominio sabaudo, si pensò a sepa­ a far conservare le carte che oggi costitui­ nali come fonti di fatti, indicazioni e prove sto­ Ugualmente op,p ortuno, da un punto di vista ancora più moderno, può considerarsi il prov­ rarli dalle altre ' scritture e a tenerli in luogo scono l'Archivio generale del Regno di Sar­ riche che invano si cercherebbero altrove, ap­ distinto, pur restando, ih un primo momento, degna e della Reale Casa di Savoia, ma s'inte­ pariva evidente. vedimento riguardante l'obbligo di inviare negli alle dipendenze della Camera dei Conti stess�. ressarono anche della conservazione di tutte Ecco, infatti, quanto si legge nell'editto del archivi l'ligi gli esemplari di tutti gli editti regi Del resto, tornando alla testimonianza dei quelle altre che ritenevano utili agli interessi 29 aprile 1733 pel buon reggimento delle comu­ man mano che si andavano pubblicando, per già citati Regolamenti della Camera dei Conti patrimoniali puhhlici e privati e alla storia. nità del Piemonte: '« La conservazi.one delle farne la l'accolta; obbligo che vigeva tanto in del 29 dicemhre 1339, il fatto che alla custodia CosÌ nei «Decreta vetera Amedei VIII» del scritture appartenenti al pubblico è altresÌ uno Sardegna, come in Piemonte, anzi in questo delle carte fossero addètti due ufficiali non prova 17 giugno 14,30 si trovano disposizioni per la di quei capi che abbiamo creduto degno di una prima ancora che in quella. necessariamente l'esistenza . di due archivi, ma conservazione degli atti dei notai defunti:

    l) BORELLI, op. cit., pago 1169. 2) BODO, Le consuetudini del vecchio Piemonte, pago 31. 1) BORELLI, Editti antichi e liuovi dei Sovrani Principi della Real Casa di Savoia, pago 443, col. 2. 3) N. BIANCHI, Le carte degli archivi piemontesi, pago XXXVIII. 2) DUBòIN, op. cit., t. VIII, pago 378. 4) DUBOIN, op. cit., t. IX, pago 425. Comwwle di Torino dal UU di 1848, To- 3) DUBOIN, op. cito t. VIII, pago 378. 5) G. C. BURAGGI, Prefazione all' Inventario degli Atti dell' Archivio 4) N. BIANCHI, Prima relazione Triennale della Direzione dell'Arch. di Stato in Torino, Torino, Bocca, 1874-, pago 8. rino 1938, pago 6. ' 5) COGNASSO, op. c;t., pago 83. 6) DUBOIN, op. cit., t, VIII, pago 611. di Cagliari dalle origini ad oggi, Cagliari 194, 2, pago 6-7-B. 0) BORELLI, op. cit., pago 468, col. 1. 7)' F. LODDO-CANEPA, Il R. Archivio di Stato § II e segg. 7) BORELLI, op. cit., pago 1169, col. 2. 8) SANNA LECCA, Editti e Pregoni, tomo I, pago 3404,

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    G. Gentile - La ìeg·lslazione StbgU A1'oh�v'!. sabau(Ì/i lì1 . ------. ------E chiudiamo l'argomento accennando a un ramento, che dovevano prestare i suoi amba­ PUBBLICITÀ DEGLI ATTI. esservi negli archivi «quanto abbiamo di più ultimo provvedimento che se non riguarda di­ sciatori prima di andare presso le corti estere, prezioso, et essenziale, come sono li titoli della rettamente il problema degli archivi è con esso impegnassero il proprio onore di restituire entro Il concetto della pubblicità degli atti è assai nostra Corona» 3). strettamente connesso mirando alla 101:0 valo­ un mese, ritornati che fossero in patria, tutti i'ecente. È noto come prima della Riv�luzione Ma già il principio della segretezza delle carte rizzazione. Inte;ridiamo riferirci all'istituzione indistintamente i l' egistri, le lettere e le scrit­ fr ancese l'accesso ' agli archivi generalmente aveva trovato una sanzione non meno espli­ della «Deputazione sopra gli studi di Storia ture spedite o ricevute, senza ritenerne alcuna, fosse vietato. Nè può dirsi, del resto, che la cita nella precedente legislazione. Infatti i Re­ Patria», voluta � da re Carlo Alberto, il quale, nemmeno per copia. La stessa cosa, sotto vin­ stessa sanzione dell' art. 37 della legge del golamenti della Camera dei Conti di Savoia conscio pienamente · dell'alto contributo che colo di giuramento, erano tenuti a fare i mi­ 7 messidoro anno II abbia costituito stori­ del 29 dicembre 1389 riguardo agli stessi « C01�­ essa avi'ebbe dato agli studi storici, nell'asse­ nistri nell'uscire di carica, mentre durante que­ camente più che un'affermazione di princi­ putì» disponevano: «Le deux clel'cs qui gar­ gnarle come sede il suo palazzo stesso prescri­ sta avevano l'obbligo di rimettere ogni due anni pio. dent les clefs des comptes ne baillent nul compte veva però che avrebbe dovuto tenere le sue negli archivi di Corte le scritture relative a Le ragioni di questo stato di cose sono di­ a nulle personne du monde, et ne lairront nul adunanze in una delle magnifiche sale juva­ pratiche esaurite 4). verse. Anzitutto la mentalità del tempo, che entrer là où les comptes se garderont, se non riane degli Archivi di Corte: «La Deputazione Ciò nonostante, nel 1768 la Segreteri� degli concepiva gli archivi governativi ancora e par coinmandement des Maytres, et que il ne avrà una sede nel Nostro Palazzo e si adunerà Esteri potè constatare che dal 1670 al 1742 soltanto «ad esclusivo scopo di amministra­ sercheront nulles informations, escriptures, ne in una delle sale dei Nostri Archivi di Corte» 1) . ventotto dei ministri del Re presso le varie zione» 1) . In secondo luogo la ristrettezza della extrahits, sans le commandements des May­ Da allora essi si trasfoi'marono in una nobile corti al ritorno dalle loro legazioni, non ave­ vit� pubblica era tale che il controllo e l'esame tres, ou d'eulx d'iceulx » 4) . palestra di lavoro e di studio, dalla quale, at­ vano consegnato tutti i documenti ' 5) . N atu­ dei documenti, anche se permessi, non pote­ Come si vede, nonostante tanto rigore, « che traverso gli scritti di una insigne schiera di ralmente le disposizioni del legislatore, anche vano mai essere reclamati da interessi o mire , faceva del Capo dell'archivio il solo deposi­ storici, uscì «luce di verità per la storia e per � le più minute e perfette, non bastan a creare i�dividuali. Solo il progresso civile e la divul­ tario di tutti i segreti della politica sabauda»; la scienza» 2) . nella coscienza dei cittadini il senso della re­ gazione e diffusione delle scienze storiche e erano consentiti, almeno teoricamente, la vi­ sponsabilità e del dovere se esso non è già vivo politiche avrebbe potuto costringere i gover­ sione e il rilascio di copie di documenti anche DEMANIALITÀ DEGLI AT'fI in ognuno come manifestazione spontanea e nanti ad aprire a tutti le porte degli archivi. ai privati. Certo non si può parlare ancora di sentita dello spirito. Il Mabillon, il Muratori e il Maffei, ostacolati, una vera e propria pubblicità, nel senso, cioè, In poche legislazioni i diritti' e gli interessi Dal 1730 al 1790 l'archivista regio pose ven­ come è noto, nella loro opera di ricercatori come la intendiamo noi oggi. La comunicazione dello Sta:to in materia di archivi trovarono più tuno volte i sigilli dello Stato sopra i documenti ' d'archivio, erano ancora dei veri pionieri in degli atti era subordinata all'autol'Ìzzazione del sicura tutela di quanta ne ebbero in quella di personaggi defunti che avevano avuto alte quel campo, volto a dare alla storia il fonda­ Magistrato e al nulla osta del Procuratore. sabauda. È noto quanto Vittorio Amedeo II cariche governative, e sette volte dal 1817 mento incontrovertibile delle prove scritte fino Inoltre in pratica finiva per essere limitata ai prescriveva a proposito della dem 6 . anialità di al 1844 ) allora inaccessibili. documenti riguardanti investiture, concessioni, certi atti nelle istruzioni date aIl'archivist.� Più rigorose le disposizioni che si possono Ed infine non va dimenticata un'altra ra­ consegnamenti, interinazioni, ordinati, riçapiti, Antonio Claretti Fougassieras. «Venendo a leggere nell'editto del 29 aprile 1733, che com­ gione, la diffidenza dei governanti che" del atti di visite e simili. Ma queste limitazioni se morte - diceva la disposizione --,- qualche mi­ minava pene severe ai trasgressori delle norme resio, nel vietare l'accesso agli archivi gover­ diminuiscono non annullano il valore e l'impor� nistro di stato. o altro che abbia scritture ap­ in esso contenute. «Essendo noi stati informati nativi non mancavano, in effetti, di buone ra­ tanza del principio già ammesso che si rivela ' partenenti a noi o che concernano l'interesse - diceva il sovrano ordine - che una gran gioni sia di ordine giuridico che di ordine po­ maggiore quando si pensa che ad esso era tenuta della Corona o dello Stato, dovrete portarvi parte delle medesime (scritture) ancor presen­ litico. fede anche quando dalla visione e copia delle voi medesimo nella di lui casa o altro luogo in temente ritrovasi in molti luoghi dispersa, ed N on può meravigliare, quindi, quanto si carte di archivio potesse derivarne danno al cui siano tali scritture per farne giudicialmente a mani di diversi particolari, che nella licenza / legge nelle Istruzioni che il 22 marzo 1717 ven­ Fisco. «E perchè - disponevano le istruzioni il sigillamento. Avrete pure una particolare dei tempi di guerra si feron lecito d'appropriar­ nero date all'archivista Claretti. «Si cimser­ sovrane - è nostra mente che trionfino sem­ attenzione di indagare ove si ritrovino scrit­ sene ... nè i mezzi più dolci che si sono praticati vano - dicevano - in essi archivi molte cose pre la verità e la giustizia, ordinia�o che detti ture concernenti l'interesse sudde tto della Co­ finora sono stati validi per conseguirne la do­ segrete delle quali dovrete contenerne fr a voi documenti e scritture, ancorchè favorissero la rona o dello Stato, ed indi quelle indicarci, vuta restituzione, perciò ordiniamo general­ solo la notizia, che perciò non le lascel'ete ve­ parte contraria, siano ugualmente alla mede­ affinchè possiamo dare gli ordini opportuni per mente a qualunque persona» di CO,llsegnar le dere a chiunque' si sia, e nemmeno eziandio sima comunicate con quelle cautele che sa­ la loro ricuperazione» 3). dette scritture entro tre mesi «sotto pena di ai nostri Ministri, alla risel'va che n'haveste da ranno credute proprie dai nostri Magistrati, Carlo Emanuele III non solo confermava scuti cento ed altra maggiore, estensibile alla noi un ordine particolare» 2) . Provvedimento affinchè i giudici pienamente istruiti e certifi­ questa prescrizione, ma stabiliva che' 'nel giu- 7 . galera secondo le circostanze dei casi» ) pienamellte giustificato dalla dichiarazione dello cati dei fatti possano più fr ancamente rendere

    stesso Sovrano che affermava solennemente ai litiganti la dovuta giustizia» 5) . 1) E. DERVIEUX, L'opera cinquantenaria della R. Dep'll tazione di Storia Patria, Tol'ino, Bocca, 1935-XIII, pago LI .. ') BURAGGI, Gli Archivi di Corte della Casa di Savoia, Torino 1933, pagg. 6-7. l ) E. SEBASTIANI, Genesi e natura degli Archivi di Stato, in « Riv. It. Scienze giuro », voI. 37, 1904, Torino, Bocca. 3) Istl�uzione del 31 ottobre 1720. Duboin, op. c.'t., t. VIII, pago 382. 4) Regolamento del 29 gennaio 1742 per Q) DUBOIN, op. cit., t. VIII, pago 381. . il rionl. delle Segreterie eli Stato, Dnhoin, op. cit., t. VIII, pago 352. 5) BIANCHI, op. cit., pago 17. 3) DUBOIN, op. c:t., t. VIII, pago 378. 6) BIANCHI, ibid. 4) DUBOIN, op. cit., t. III, pago 529. DunoIN, 7) op. cit., 1;. IX, pago 426. 6) DUBOIN, op. cit., t, VlII, pago 383.

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    I Il'I;! 112 NO/;l,:ç"ie degl'I, A1'chiri di Stato G. Gentile - La legislazione stlgli A1'chivi sabatldi 113 I Concetti e norme che denotano uno spirito rilievo che erano conservate negli archivi. Prov­ venire a conoscere scritture segrete ed impor­ Balay, che fu Chiaval'O dal 1405 al 1441, in di liberalità notevole che non trova riscontro vedimenti che, ignorati da Giuseppe Fea, fu­ tanti relative agli affari e negoziazioni di Stato, cui è fatto obbligo al medesimo di compilare nelle altre legislazioni del tempo. Del resto, per rono poi resi noti ed illustrati da Eugenio Ca­ ma per impedire anche che potessero aspor­ l'indice di tutte le scritture esistenti nell'archi­ concludere, anche la legislazione più recente sanova 4). tarle ed impadronirsene 1); vio 7) . ammette dei limiti in materia di pubblicità delle La sede di « palazzo nuovo», scelta. come si Degno di nota i'avvertimento che la carta Questo primo inventario, secondo lo Stefani, scritture e ben a ragione perchè « se la storia è visto per gli archivi di Corte, non era però su cui si copiassero documenti da riporre sarebbe andato perduto 8) , mentre da affer­ ha legittima padronanza sopra qualunque do­ ancora quella definitiva. II merito di crearla in Archivio, dovesse esser di iale qualità da mazioni scritte di un ex impiegato, che tutta­ ',\ cumento, tuttavia vi deve essere un periodo di doveva essere riservato a Carlo Emanuele III, assicurarne la conservazione e pmpetua memo­ via non volle mai rivelarne l'esatta posizione, ' l' di silenzio o almeno di riserbatezza per le carte . che nel 1731 fece erigere dal famoso architetto ria 2). risult�rebbe ancora esistente. Ben noto, invece, \I governative, onde tutelarle dalla curiosità par­ messinese Filippo Juvara quell'ampio e splen­ Per evitare la dispersione delle carte era fatto è quello accuratissimo del Chiaravalle attra­ I tigiana e dall'abuso indiscreto » 1) . dido edificio che accoglie tuttora gli Archivi obblig9 agli archivisti di collocare .la cosidetta verso il quale è possibile farsi un'idea esatta :1 di Casa Savoia, e che tutti possono ammirare «scheda di richiamo» al posto dei documenti della suddivisione del�e scritture adottata in quel tempo, ancor oggi lodata per la sua natu­ CUSTODIA E CONSERVAZIONE DELLE CARTE affacciandosi nel cortile dell'ex Accademia Mi­ dislocati ed asportati per ragioni di servizio. 9) . litare. Contro i pericoli di incendio vigeva il . divieto ralezza e semplicità Quest'inventa1'Ìo è altresi :, I Nella legislazione sabauda le nor;rne che ri­ Questo per quanto riguarda la conservazione di usare lume e fuoco nei locali di archivio 3), prezioso per le notizie precise che ci offre circa 1 guardano la conservazione delle carte utili alla degli Archivi regi. Non minori, però, furono le mentre l'obbligo della pulizia e della spolvera­ la consistenza del materiale archivistico che, pubblica e privata utilità souo fr equentissime premure che i Savoia dedicarono agli archivi tura e la prescrizione di mettere i vari fascicoli conservato in casse, era custodito in quaranta, e costituiscono uno dei più begli esempi della comunali per sottrarli alle ingiurie del tempo e di ogni pacco tra due cartoni mirava ad assi­ cinque armadi. cura che generalmente i Principi italiani po­ degli uomini. curare la migliore conservazione delle carte, Meno interessante appare l'inventario for­ sero nel custodire le memorie storiche. Ci limi­ Nell'istruzione del 7 marzo 1750 del Gene­ preservandole dalla polvere e da eventuali in­ mato dal Rocca nel 1660. Infatti, benchè la teremo perciò a citare fr a le tante le più signi­ rale delle Finanze agli Intendenti delle Pro­ volontarie sgualciture 4) . Infine merita di es­ sua formazione sia costata due anni di lavoro ficative. vincie Piemontesi, dopo i soliti avvertimenti sere mentovata la disposizione che obbligava oltre quelli impiegati dal precedente archivi­ Abbiamo già detto che originariamente l'ar-. riguardanti il recupero delle carte e l'estrazione l'archivista a consegnare «a persona di cono­ sta Leggerio nel riordi�amento delle carte, esso chivio era gelosamente custodito nel castello di esse dall'archivio, c'è una disposizione che sciuta esattezza e probità» le carte che even­ è meno circostanziato nella desc1'Ìzione delle di Chambéri, vicino allo stesso tesoro del Prip.­ manca nell'Istruzione del 15 giugno 1742, e tualmente dovevano eSSCl'e estratte dagli ar­ scritture di quanto non sia quello del Chiara­ cipe. Più tardi, e cioè sotto Emanuele Filibedo, che riguarda appunto la conservazione mate­ chivi camerali, perchè ne fosse eseguito « addi­ valle ed è anche incompleto, dato che in quel­ spostatosi il centro della monarchia dalla Sa­ teriale delle carte. « Alla custodia e buon ordine rittura indilatamante e con maggior sicure2;za l'epoca circa metà 'dei documenti dell'archivio voia in Piemonte, il nucleo principale delle delle scritture - vi si legge - contribuis ce il trasporto» G) . trovavasi parte in Savoia e parte a Nizza. In scritture che dovevano fo rmare PQi gli archiv.i anche molto la rccente e conveniente situazione questo inv:entario, costituito da un solo volume di Corte fu trasferito nella nuova capitale, To­ degli archivi; onde ella nella sua visita dovrà LAVORI DI RIORDINAMENTO E DI INVENTARIO manoscritto di pagine 537 in foglio, �e sc1'Ìt­ rino, e sistemato nel Castello. Sede quanto riconoscerli e trovando che in qualcheduna ture sono divise per materia e per . paesi. mai degna, ma per niente adatta, essendo la delle terre 'del di lei dipartimento siasi intro­ Dopo quanto si è detto sulla legislazione Nel 1707, trasportato l'archivio dal Castello ' stanza ove si trovavano le scritture « alquanto dotto l'abuso di tenerli nelle chiese e nelle sa­ sabauda relativamente alla comunicazione delle di Madama Reale Maria Giovanna Battista umi.da, esposta a pericolo di rotture, del fuoco, crestie, come praticasi in molti luoghi, gli farà scritture meritano di essere illustrati i provve­ nelle sale del Palazzo nuovo a ciò destinate, e particolarmente dei sorci» 2) , tanto che Cri­ rimuovere e riporre in sito più proprio dando dimenti riguardanti l'attività archivistica vera si sentÌ il bisogno di procedere a un nuovo . stoforo Fauzone, grande archivista, il 27 marzo nello stesso tempo quelle altre provvidenze e propria, ol'ìsia i lavori di riordinamento e di riordinamento delle carte e alla compilazione . del 1643, preoccupato, proponeva il trasporto che meglio stimerà per assicurarne la conser­ inventario che dell'operosità archivistica costi­ di nuovi inventari. A parte i nuovi documenti tuiscono, come ben diceva il nel « palazzo nuovo» (palazzo reale innalzato vazione» 5) . Bianchi, i termini di cui si era arricchito l'archivio dopo la for­ da Andrea di Castellamonte) dove, però, l'ar­ Alla sicurezza degli archivi e alla buona con­ culminanti 6) . mazione dell'ultimo indice, molte di quelle già chivio fu trasferito solo nel 1706, dopo l'as­ servazione dei documenti in essi depositati Un primo accenno a lavori archivistici si inventariate a causa delle passate vicende si sedio di Torino 3) . erano rivolte molte altre disposizioni tecniche trova nelle Patenti di nomina di Giovanni trovavano in gran disordine. Strettamente legati a questo episodio sto­ che a prima vista potrebbero sembrare trascu­

    rico sono i provvedimenti speci�li presi da Vit­ l'abili. CosÌ va ricordata la norma che vieta ai 1 ) DUBOIN, op. cit., t. VIII, pago 382. torio Amedeo II e dai suoi Ministri, volti . a copisti l'accesso nei locali di archivio e ciò evi­ ") LODDO-CANEPA, op. cit., pago 12. sottrarre · alla distruzione le carte di maggiore dentemente non tanto 'per evitare che potessero 3) DUBOIN, op. cit., t. VIII, pago 389. 4) Archivio Stato, Torino, càt. I, m. 2, n. 4. 6) DUBOIN, op. cit., t. pago 688. 1) BIANCHI, Le carte degli archivi Piemontesi, pago XXII, Torino, Bocca, 1881. III, ) BIANCHI, op. cit., pago 40. 2) Archivio Stato Torino, Lettere particolari, Mazzo F. 14: Fauzone Cristoforo. 6 7) GALLI, Cariche del Piemonte, t. I, pago 300. 3) G. C. BURAGGI, Gli archivi di Corte e la loro storica sede, Torino 1937, pago 8. 8) STEFANI, op. cit., pago V. 4) Ibidem. 9) STEFANI, op. cit., pago 6) DUBOIN, op. cit., t. IX, pago 164-165. V.

    8 - Noli.ie clegli Archivi di Slalo ------...../...... ------�-

    114 Notizie deg7,i A1'chi1:'i di Stato G. Gentile - Da legislazione StlgU Archivi sabatldi 115

    A questo ,lungo e non facile compito si accinse sudditi, ossia tutto lo Stato in generale; nella erano ancora moltissime. Ma, a parte la con­ Nel 1731 il Magistrato della Camera, da cui il Mastro Auditore Francesco Cullet, nominato quarta quella dei paesi già sotto il dominio siderazione che i lavori di riordinamento sono, l'archivio in esame di pendeva, ordinava al Archivista dei regi Archivi il 15 settembre dei Savoia, distinte da quelle dei paesi sui quali com'è -a tutti noto, i più lunghi e difficili, sta secondo Sostituto Archivista Vittone di formare 1713. Ben 75 furono gli inventari compilati in essi avevano qualche pretenzione; nella quinta il ' fatto che i documenti dell'archivio erano un esatto inventario generale, facendo altresÌ lO anni di lavoro, dopo i tre impiegati a for­ le scritture relative alle Corti estere, ad ecce­ cresciuti continua�ente sia per i versamenti {( tanti quinternetti separati quante sono le mare una nuova divisione delle scritture rispon­ zione di quella di Roma, la quale con tutte effettuati dalle Regie Segreterie di Stato, e da categorie delle scritture già ordinate», ossia dente, in gran parte, a quella attuale. Questa le scritture riguardanti le materie ecclesiasti­ altri Dicasteri, sia per quelli provenienti dai compilando come più sotto è specificato, tanti nuova serie di inventari esiste tuttora, ma che dovevano trovare posto nella sesta stanza. Governi stranieri e dalle case private. Inoltre inventari particolari. naturalmente è fuori uso, essendo praticamente Nè a questo si limitavano i suggerimenti pochi archivi, forse, hanno subito tante vicende Altri lavori erano stati eseguiti dai prece­ superati da quelli comp ilati posteriormente. per la distribuzione delle carte, giacchè l'istru­ come quello di Torino e già in queste brevi denti archivisti, e molti altri furono compiuti Succeduti al Cullet, dopo il 1717, altri archi­ zione indicava anche i criteri secondo cui i docu­ note abbiamo avuto occasione di accennare a in appresso. Così oggi esiste un'imponente visti, vennero emanate, oltre le Costituzioni del menti 'dovevano essere distribuiti nelle diverse più di una di esse. Non meraviglia, quindi, serie di inventari accuratissimi, sia generali 1723, parecchie disposizioni, al solito sotto forma scansie di ogni stanza e di ogni guardaroba. che ancora sulla fine del'700 l'archivista Marino che parziali, i quali, per quanto non del tutto di istruzioni all'archivista, riguardanti la custo­ Si ordilJ.ava pure di redigere gli inventari par­ si occupasse dell'ordinamento delle scritture e rispondenti ai criteri model'lli; sono, però, quanto dia delle carte; finchè nel 1731, in previsione ticolari di posizione di tutte le scritture con­ della formazione degli ultimi inventari. mai preziosi per le ricerche del materiale esi­ dei nuovi locali che dovevano essere costruiti tenute in ciascuna guardaroba ed inoltre sei A un'altra serie di inventari, infine, è dove­ stente in archivio. per l'archivio, si ordinò all'archivista Garbi­ inventari generali che con i primi dovevano roso accennare ' a proposito degli Archivi di N otevoli, fr a tutti, l'inventario generale del­ glione di procedere a nuovi lavori di riordina­ essere consegnati al Sovrano. Era previsto anche Corte. Alludiamo a quei 132 inventari che, ini­ l'Archivio detto di Piemonte, compilato dal mento e di inventario dopo aver compiuto il caso in cui una carta potesse riguardare oggetti ziati nel '700 e terminati nell'800, servono 1838 al 1844, in due grossi volumi in fo glio; quelli di scarto deJle carte superflue 1) . diversi; allora si dovevano fare tante copie di tutt'oggi per eseguire le ricerche. Essi sono e l'indice generale analitico alfabetico del mede­ Come si vede erano passati appena pochi essa quante erano le materie a cui si riferiva. quasi tutti in gran foglio e per il modo ampio simo. anni e {( già era sentito il bisogno di un riordi­ Come si vede, dunque, l'ordinamento del­ e diligente col quale furono compilati merite­ Di data anteriore è l'inventario delle carte namento generale delle scritture dell'archivio l'archivio di Corte, era ed- è ancora, per mate­ rebbero più il nome di regesti che di inventari 1) . della Savoia compilato nel '700, con i 212 inven­ e della riforma dell'ultima, serie degli inventari ria, a differenza dell'Archivio Camerale ordi­ Anche i lavori di riordinamento e di inventari tari parziali e i 90 volumi di indici e rubriche compiuta solo pochi anni prima 2) . nato secondo il m:etodo storico. Perciò mentre compiuti dagli archivisti camerali meritano un dei titoli e carte relative alla stessa regione, L'Istruzione sovrana del 19 maggio 1731 di questo fu sempre riconosciuta l'eccellenza breve accenno. oltre a quelli andati perduti - e non furono all'archivista Garbiglione contiene notizie molto contro l'altro sistema sovente furono mosse, Costituiti dal nucleo essenzialmente finan­ pochi - nel saccheggio del 16 dicembre 1798. minuziose ed archivisticamente interessanti per­ più o meno a ragione, critiche severe. Non ziario dell'unico originario archivio sabaudo, Inventari, indici e rubriche posseggono altresÌ chè si possa fare a meno di parlarne più diffu­ volendo, nè potendo qui entrare IleI merito essi finirono per' avere una vita distinta da l'archivio del controllo del Ministero delle samente. Dopo avere ordinato, come si è già di una questione ormai risolta, ci limiteremo quella degli Archivi di Corte, e perciò un rego­ Finanze e quello dell'Azienda generale d'arti­ detto, di sgombrare l'archivio da tutte le carte a ripetere l'osservazione del Bianchi il quale lamento ed una sistemazione organica diversa. glieria, delle fabbriche e fortificazioni. . intttili, stabiliva l'ordine da osservare nella ammoniva a non dimenticare che gli archivi Per essa, ad esempio, i privilegi del personale Dei lavori d'inventario negli archivi comu­ distribuzione delle restanti scritture. Le quali sabaudi si formarono quando {( l'azione diretta di un archivio non erano comuni a quello del­ nali non è qui certo il caso di parlare. Abbiamo dovevano essere ripartite in sei stanze, e preci­ del Principe si intrometteva in tutta la pub­ l'altro. CosÌ la maggiore importanza assunta già visto come Vittorio Amedeo II e Carlo Ema­ samente: nella prima la libreria, esistente già blica amministrazione e quando coloro che lo col tempo e per la sua stessa natura dall'Archi­ nuele III, avessero emanato delle norme fisse da tempo; nella seconda, tutto ciò che concer� servivano nei primari uffizi non avevano spe­ vio Ducale o di Corte, dovette dare origine il non solo per la custodia delle carte di tali archivi, neva la real Casa ed i Principi della medesima, ciali attribuzioni fisse», per cui {( i più antichi gelosie nel campo rivale; gelosie, mal celate, ma anche per la formazione dei rellltivi inven­ cioè il loro testamento, i contratti dei loro archivisti di Casa Savoia nel classificare le che oggi è ancor'a facile cogliere attra verso tari. Purtroppo molti di questi, per incuria matrimoni, li trattati di pace, di guerra, di carte usarono il solo metodo praticabile con alcune memorie storiche sugli archivi came­ degli amministratori o per vicende non impu­ armistizio e simili" tutti gli altri che concer­ buon esito, quello di classificare le scritture rali, scritte dal Sostituto Archivista Anziano tabili alla loro negligenza, sono andati perduti nono il loro avvenimento alla Corona, le tutele, èonforme erano caratterizzate dal loro conte­ di essi nel 1842 2) . e con esse sono andate smarrite purtroppo, le reggenze, le sepolture, i cerimoniali e general­ nuto 3). Oltre alle spogliazioni subite a· favore del­ molte carte. mente tutto quello che può avere riflesso imme­ N onostante tanti e cosÌ fr equenti lavori di l'Archivio Ducale, gli Archivi Camerali ebbero L'argomento richiederebbe che si illustras­ diatamente alla persona dei regnanti o dei prin­ riordinamento nel 1740, stando ad una rela­ a soffirire tristi vicende a causa soprattutto sero largamente anche le norme di carattere cipi della real Casa e delle loro prerogative; zione anonima ed alquanto informe del novem­ di innumerevoli guerre o di avvenimenti poli­ strettamente tecnico sui lavori di archivio che nella terza stanza, le scritture riguardanti i bre dello stesso anno; le scritture da ordinare tici di cui non è nostro compito parlare. si trovano nelle numerose istruzioni ai singoli

    1) G. BONELLI, Notizia degli inventari dell'Archivio di Corte di Casa Savoia, Rocca S. Casciano, Cappelli, 1913, DUBOIN, op. cit., t. pago 385-6. 1) VIII, pago 95. 8) G. S1.'EFANI, op.. cit., pago XV. 2) Cenni storici sui Camerali Archivi, etc. Sta in Archivio Storico It., Dispensa XXVI, t. 13, pago 329-33. Fi­ 3) BIANCHI, op. cit., pago 40-4.1. renze, 1847. G. Gentile - La legislaz'ione wgli AI'c7dvi sabaudi 117 116 NoNz'ie degli Archivi di Stato

    ------�------REQUISITI TRA'TTAMENTO E PREROGATIVE Questo quanto è dato leggere nelle Istruzioni archivisti, ma lo spazio già dedicato agli inven­ relative agli scarti, per quel che ci risulta, non date da S. M. il 22 marzo 1717 al suo archivi­ tari, non ci consente che semplici e fuggevoli sono fr equenti. I pochi riferimenti trovati sono, DEGLI ARCHIVISTI sta 4) , mentre nel Regolamento del 31 gennaio richiami. però, sufficienti a far comprendere quanto fosse I Principi Sabaudi, consci dell'importanza 1742 per gli Archivi di Corte è prescritto Secondo i Regolamenti per i soggetti destinati chiaro nella mente del legislatore il concetto , che il personale dipendente dall' Archivista, agli Archivi di Corte, emanati il 31 gennaio dell'utilità o meno delle scritture ai fini della degli archivi, si pl'eoccuparono sempre di pre­ costituito da quattro soggetti, sia scelto tra del 1742, l'Archivista al principio di ogni anno conservazione. Cosl le Istruzioni del 19 mag­ porre ad essi persone sotto ogni aspetto rispet­ «giovani di talcnto» c proposto al Sovrano era tenuto a presentare al Primo Segretario gio 1731, dopo aver avvertito l'archivista che tabili. Già negli antichi e famosi statuti del 1430 dal primo Segretario di Stato per gli affari di Stato per gli Affari Interni, per l'approva­ «il primo travaglio cui avanti ogni altra cosa il legislatore stabiliva che alla carica di viri maturi, interni. zione, il piano dei lavori che intendeva eseguire avrebhe dovuto rivolgere la sua attenzione chiavari dovessero essere chiamati « graves, pru.dentes, probi, secreti et .fideles». Le esigenze naturalmente crescono coll'evo­ durante l'annata. A loro volta i quattro dipen­ doveva esser quello di separare tutte le scrit­ Solo luzione dei tempi e con lo sviluppo dell'archi­ denti ogni mese dovevano sottoporre all'esame tUl'e utili da quelle superflue che si trovavano persone fornite di cosÌ alte doti morali avreb­ vio stesso e della relativa carica. Perciò quandQ dell'Archivista il lavoro compiuto. negli archivi, precisava che dovevansi conser­ bero potuto adempiere all'ufficio delicato cui «fideliter et l'archivista sarà chiamato a far parte della Gli inventari, secondo un'altra disposizione, vare solo quelle carte « le quali hanno prihcipal­ eran chiamate e che era quello di diligenter observare et' custodire, fr equenter visitare Commissione incaricata di decidere sulle que­ dovevano essere « di carattere corretto ed intel­ mente riflesso al governo politico, e che riguar­ et disponere documenta et iura - interessanti stioni ecclesiastiche e le eventuali controversie ligibile, senza appostiIle e cancellature» 1) � dano gl'interessi della N ostra Corona, o che tra ' i Savoia e l'Impero, si vorrà da lui che sia perchè gli aiutanti si avvezzassero facilmente possono servire di lume per il maneggio degli il Principe e lo Stato, - ne propter ineptam 1) . istruito o almeno che si istruisca «in modo « a scrivere con aggiustatezza e con buon gusto>? affari di Stato». Tutte le altre erano da con­ custodiam perirent vel putrefierent» , ' particolare sul diritto pubblico l'ornano-germa­ lo stesso Regolamento suggeriva all'Archivista siderarsi superflue e perciò da spedire agli In una posteriol'e disposizione dei Delegati R. nico » 5) . di farli esercitare sui lavori precedenti che fos­ archivi delle Segreterie, del Senato, della Camera generali di S. A. per l'applicazione dell'editto 4, novembre 1661, relativo al Regolamento delle Certo oggi queste stesse rigorose disposizioni, sero « li migliori per essere imitati e seguiti» 2) . o delle Aziende economiche, secondo la loro , che per quei tempi potrebbero apparÌl'e persino U n altro suggerimento degno di considel'a­ qualità, oppUl'e da mettere in disparte come comunità, si trova un cenno sulla incompati · hilità dell'ufficio di chiaval'O comunale con eccessive, non sarebbero sufficienti a garantire zione è quello che si trova nell'Istruzione del inutili 0«pauci valoris» 4) . 2) . dell'idoneità tecnica del personale archivistico. 22 marzo 1717 all'Archivista regio, nella quale In un altro provvedimento 'vengono consi­ cariche amministrative nello stesso comune Inutile aggiungere che anche gli archivisti « Uomini soltanto esperti di cose amministra­ è detto che il miglior modo di acquistare ' sol­ del' ate «di niun momento ed affatto inutili» tive - scriveva già il Bianchi nel 1874 6) - lecitamente la necessaria conoscenza dell'archi­ certe «memorie di Patrimoniali che si sono comunali dovevano essere, come tutti i com­ ed unicamente abili nel maneggio delle quoti­ vio è di occuparsi di esso « con una particolare ritirate negli archivi in occasione della loro ponenti il Consiglio, «huom�ni da hene, e di diane pratiche dei dicasteri non bastano per applicazione» 3). morte, o altre scritture di particolari contahili, buoni costumi, timorati di Dio e della giusti­ assicurare il buon andamento degli archivi di in odio dei quali si è proceduto al sequestro zia ... » e, cosa che oggi , potrebbe sembrare strana, «possidenti honesta quantità di regi­ stato». « Un archivista ignorante '--;- aggiungeva SCARTI ,e simili che non sono d'alcuna conseguenza» 5) . 3). l'illustre storico piemontese - o poco esperto In sostanza, come si vede, si consideravano stro» di paleografia, di linguistica, di storia, di geo­ Tutti sanno quanta parte abbia nella legi­ inutili le cal'te di carattere pUl'amente ammi­ Presto, però, queste disposizioni minuziose grafia e di diritto pubblico, può compromet­ slazione moderna l'operazione di eliminazione nistrativo e di valore transeunte. Lo Stefani, sui requisiti morali che doveva avere l'archi­ tere facilmente gravissimi interessi pubblici e delle carte inutili o «pauci valoris». Legisla­ nel lavol'o più volte citato, parlando degli inven­ vista si allargano ed estendono al campo più ' privati» 7) . zione provocata, soprattutto nell'ultimo qua­ tari del Chiaravalle dice: « Si vede che in quei propriamente tecnico. Il legislatore comincia Pur non essendo il caso di stabilire paragoni, rantennio, dalla forzata politica autarchica con­ tempi i Chiavari non facevano caso general­ a rendersi conto che per il buon andamento è evidente però che le condizioni morali, sociali seguente allo stato di guerra, oltre che dalla mente che dei titoli: le lettere, le istruzioni, degli archivi non basta che le persone incari­ e forse anche finanziarie, degli archivisti di necessità di liberare gli archivi dalle carte super­ ed altrettali scritture le riputavano di poco cate della loro custodia ed amministrazione Stato di oggi sono assai inferiori a' quelle che flue e quindi inutilmente ingombranti. o niun valore: motivo per cui la maggior parte siano oneste e fedeli, ma è necessario che siano la legislazione sabauda assicurava agli archi­ Nella legislazione sabauda nonostante lo di siffatte carte non venne conservata. Pare anche esperte di affari legali, che ahbiano una visti piemontel'i. Anche a non volere accen�are sviluppo preso dallo Sta�o e quindi dalla sua anzi fossero dai medesimi Chiavari giudicat� perfetta conoscenza del latino, dell'italiano e , alla posizione veramente eccezionale dell' archi- amministrazione avesse già dato luogo a un generalmente inutili tutte quelle scrittUl'e che del fr ancese. enorme cumulo di carte, al punto da renderne . non presentavano un evidente interesse di talvolta problematica la sistemazione, le norme attualità» 6). , I 1) BORELLI, op. cit., pago 443, col. 2. 2) BORELLI, op. cit., pago 1112, col. lO,. 3) BORELLI, ibidem. 1) DUBOIN, op. cit., t. III, pago 761. 4) DUBOIN, op. cit., t. VIII, pago 397. 2) DUBOIN, op. cit., t. VIII, pago 397-98. 5) RE GOL. del 29 gennaio 174,2 sulle mater. eccles. e relaz. dell'Impero. DUBOIN, op. cit., t. VIII, pago 397-398. 3) DUBOIN, op. cit., t. VIII, pago 380. 6) BIANCHI, op. cit., pago 65. 4) DUBOIN, op. cit., t. VIII, pago 384-385 e 398. 7) . BIANCUl, ibidem. 6) DUBOIN, op. cit., t. III, pago 755.

    6) STEFANI, op. cit., pago V. r

    I 118 Notiz'ie degli A1'ohi1"i (U Stato vista regio che come capo degli archivi di Corte vilegi concessi loro da Carlo Alherto col Biglietto era equiparato a un primo segretario di Stato del 4 aprile 1823, che, permettendo l'uso della LE CARTE MAN SI CONSERVATE NELL' ARCHIVIO - per cui dipendeva direttamente e unicamente toga, l'intel'yento in forma solenne a tutte le dal Sovrano, a lui rispondendo nella ufficiale cerimonie religiose e civili, l'ammissione del DI STATO DI LUCCA visita settimanale di tutto l'andamento del­ haciamano a Cort;e, li elevava al grado di uffi­ l'archivio - a testimoniare l'alta considera­ ciali togati del supremo Magistrato. Senza dire zione in cui eran tenuti gli archivisti piemon­ delle possihilità di cal'l'iera che avevano gli L'Archivio di Stato di Lucca conserva, tra gli di Stato dei Principi Baciocchi, Ciamberlano tesi stanno le prerogative e distinzioni di cui stessi Sostituti archivisti che potevano aspi­ archivi gentilizi, le carte dei marchesi Ascanio nella COl'te di Elisa, ed infine, dal 1818 alla essi erano onorati, non dissimili da quelle delle rare alla carica di Mastri Auditori della Camera e Giovan Battista Mansi, donate dagli eredi morte (5 marzo 1840), Ministro degli Esteri e più alte gerarchie dello Stato. Si pensi ai pri- dei Conti 1) . nel 1903, e ordinate sommariamente dal conte degli Interni, Presidente dei Consigli dei Mi-, Cesare Sardi, per offrirle, come 'materiale di · nistri e di Stato di Maria Luisa e Carlo Lodo­ GIUSEPPE GENTILE studio, all'attenzione della ricerca storica 1) . vico, sovrani di Lucca 2) . L'interesse suscitato dai documenti fece sen­ Giovanni Battista, figlio di lui e di Anna tire il hisogno di una nuova inventariazione, Maria Arnolfini, visse all'omhra del padre, necessaria anche in vista della puhhlicazione ricoprendo soltanto cariche onorifiche nella l) Archivio Stato Torino, Sez. III, {( Cepni sugli archivi già Camerali, 1863». degli inventari di tutti gli archivi gentilizi cu­ corte horhonica, della quale fu Ciamherlano. stoditi nell'Archivio di Stato; ne ehhe origine Carlo Lodovico lo volle suo Ministro degli l'attuale sistemazione in due parti, diverse per Esteri, dal giugno all'ottobre 1847, quando, mole ed interesse, secondo la ' importanza dei però, già il Ward aveva raccolto nelle sue mani personaggi cui avevano appartenuto. . le redini del governo, ed i ministri erano poco Il primo, Ascanio, uomo politico di primo più che i prestanome di una politica di liquida­ piano nella storia di Lucca dal 1799 al 1840, zione, della quale non conoscevano i fini e le partecipò ai governi succedutisi in quel periodo. stesse vicende. Fu memhro delle due Reggenze sostenute dal­ Egli si profila nelle carte più come privato l'Austria, nel 1800 e 1801, Anziano e GonfalQ­ che come uomo politico; fedele ed attivo parte­ niere della Repuhhlica democratica, Segretario çipante alle prime manifestazioni dell'Azione

    l) L. FUMI, Nuovi al,tmenti al R. Archivio di Stato di Lucca, anno 1904, Rocca S. Casciano, Cappelli, 1904, pp. 53-59. V. anche (per la ripubblicazionc). - MAZZATINI, Gli Archivi della Storia d'Italia, voI. IV, pp. 11-1l4. le studiarono in parte :

    M. ROSI, Un plebiscito repubblicano al iempo del Congresso' di Vi eww, in {{ Rivi8ta d'Italia», 'febbr. 1905. -

    M. ROSI, Giudizi ed azione di Carlo Lodovico, in seguito ai moti del 1831, �p {{ Bollettino storico lucche sc », anno V, 1933, pp. 173-189. - M. ROSI, Ascctnio Mansi, voce nel {( DizioI1ari� del Risorgimento nazionalc», Milano, 1933, voI III, p. 473. - M. ROSI, L'Italia odierna, Torino, voI. I, 1918, voI. II, 1923. - G. ?FORZA, Ricordi e biografie lucchesi, Lucca, 1916. - C. SARDI, Lucca e il su� ducato, dal 1815 al 1859, Firenze, 1912. 2) Per le notizie biografiche su Ascanio Mansi, conf1'. :

    A. l\i[AzzAROSA, Necrologio del Marchese A. Mansi, in {( Opere», t. V, Lucca, 1886, pp. 401-403. (A. Mazza­ rosa era fratello eli Ascanio, secondogenito di G. Battista, adottato come erede del nome e delle sostanze dall'ultimo dei Mazzarosa). - C. SARDI, Lucca e il suo ducato, ecc., op. �it., cap. IV, pp. 65-71. - M. R OSI, Ascanio Mansi, op. cito l. cito - S. BONGI, Inventario al R. Archivio di Stato in Lucca, voI. III. pp. 36-41, 93, 96-97, 102, 118-124,i - A. MANCINI, Storia di Lucca, Firenze, 1950, che ne pubblica anche l'unico ritratto esistente (tav. LII; p. 337). per i titoli cavallereschi e per l'albero genealogièo : A. S. L. Libro d'Oro della Nobiltà -del Ducato, 1826. per i decreti di nomina .alle magistrature e cariche : Bollettini delle leggi delle Repubbliche democratiche, del Principat(), e del Ducato. vedi anche: P. L. GARZONI, Compendio dei fatti relativi al cambiamento di governo in_Lucca, nell'anno 1799, pubbI. da M. ROSI in ({ Miscellanea Napoleonica», a cura di A. LUMBROSO, serie III, .Roma, 1897. Notizie e giudizi sull'opera politica di lui anche nelle storie di Lucca di A. MAZZAROSA, T. DEL CARLO, C. MASSEI. Notizie sulla famiglia Mansi: L. VOLPICELLA, Repertorio gentilizio per la città e lo Stato di Lucca, Lucca, 1910. - E. LAZZAUESCHI, voce

    Mansi, già Orsetti, in ({ Enciclopedia storico-nobiliare italiana», voI IV, Milano, 1931, pp. 325-326. 120 N o tizie degli Arcli/iDi di Stato 121

    zione moralmente elevata, ma politicamente Cattolica, legato da tenace amicizia ai Borbone. indipendente, ma con la . consapevolezza che la verso lo Stato, onde prepararsi, nel contatto Era stato educato negli schemi del legittimismo, sua autonomia è prossima alla fine. con la società europea, ad assumere gli oneri nulla, non essendo che il tramite tra. la Corona e ne mantenne le caratteristiche essenziali, A!-ìcanio fu al centro di questa evoluzione, ne del governo. La caduta della Repubblica ari­ ed il Governo, il registratore, in effetti, degli nelle abitudini e negli atteggiamenti di devo­ sentl il disagio, e ne rappresentò le reazioni; stocratica pose ai nobili il grave probleIpa della atti che gli passavano tra le mani. Il Belluo­ zione al vecchio ordine di cose, di preoccupa­ della sua generazione ebbe i pregi di realismo e sopravivenza comé ceto sociale e come classe mini ed il Matteucci, moderati ormai nei loro zione per il dissidio che divideva lo Stato ita­ di oggettività ma anche i difetti di incertezza economica, minacciata dalla nuova politica dei intenti, restavano al Governo, ed il Mansi ben liano dalla Chiesa, per la quale prese decisa­ e di limitatezza di orizzonti. Rimangono an­ democratici: avendo prevalso con l'aiuto dei presto ne uscì, non appena, nel 1806, comprese ' mente parte nella questione romana 1) . cora nella sua mente schemi illuministici e pa­ fr ancesi essi vollero iniziare il processo di una di non poter influire sugli atti di Elisa, pur es­ Le carte di Ascanio sono interessanti come do­ ternalistici; il suo pensiero si adatta all'atmo­ radicale trasformazione. Di qui ebbe origine una sendole vicino. Restò nel Consiglio di Stato, cumento del pensiero e dell'azione di una delle sfera della restaurazione legittimista, accet­ sorda ed appassionata lotta che aveva il suo e mantenne le cariche onorifiche della Corte, più importanti personalità lucchesi, vissuta nel tando la contingenza politica, purchè adat­ campo di battaglia nei consigli della Repub­ continuando, nelle rare adunanze del primo, la periodo 'che va dalla caduta della Repubblica tabile ai fini essenziali della sua azione, volta blica, nei quali la volontà conciliatrice di Bona­ critica all'amministrazione. Il Principato aveva alla fine del Ducato, e come fonti di un mo­ a conservare l'influenza d'el suo ceto, ed a con. parte aveva costituito un equilibrio delle due conservato, almeno in parte, la posizione della mento storico lucchese dei meno studiati. I tinuare in Lucca la tradizione amministrativa forze, e

  • vole all'alchimia dei compensi che alla politica Egli ebbe un suo indirizzo di politica iittel'lla, Questi, una volta ministro, non aveva svilup­ INDICAZI ONI SOMMARIE DEL CONTENUTO della restaurazione, di una destinazione di chè non poteva essercene di esterna, per uno pato le premesse, accondiscendendo alla prassi DELLE FILZE CHE COMPONGONO LE CARTE Lucca ai Borbone Parma, in attesa della morte stato come quello di Lucca, nell'Europa legit­ del governo dispotico. La risposta al quesito DEI MARCHESI MANSI di Maria Luisa imperiale, il Mansi contrappose timista, che ne aveva vincolato le sorti con la la possono dare le carte di lui, che ne, dimo­ la impossibilità, per le forze limitate del pic­ l'eversione alla Toscana. Fu l'attuatore di un ' strano la posizione politica ed il fervore di at­ Filza n. 1. - Notizie sulla famiglia Mansi, sul marchese indirizzo patel'llalistico avveduto e consapevole colo Stato, di sostenere le spese della corte; tività durante il periodo del Ducato: a Vienna, Ascanio, titoli personali di quest'ultimo (1806-1865). dell'utile di tutta la popolazione; cardine di difesa che tentava proteggere i suoi amici, i nell'incertezza di un nuovo indirizzo politico - Affari di famiglia, patrimonio (1795-1834). - Pri­ quali, come ,detentori della proprietà fondiaria, questa politica è la futura inclusione nel Gran­ vilegi e indulti concessi dalla S. Sede e da altre auto­ che avrebbe potuto travolgere la stabilità eco­ avrebbero dovuto sostenere la maggior parte ducato, vedendone con realismo le conseguenze. rità ecclesiastiche al marchese Ascanio Mansi ed alla nomica dello Stato, poteva sembrare buona sua famiglia (1789-1827). - Documenti relativi alla degli oneri venturi. Lucca si sarebbe confusa nello Stato più garanzia il ricordo di quella costituzione che eredità di Aurelio Mansi (1789-1937). La creazione del provvisorio ducato lucchese, grande; era necessario completarne, finchè si Filza n. 2. - sanciva la rigida distinzione tra la lista civile Manoscritti di Ascanio Mansi: progetto per se fu una sconfitta per Ascanio, lo fu almeno era in teinpo, la dotazione di tutte le istituzioni migliorare lo Stato di Piombino (1807); discorsi fatti in parte, e non nella sostanza. Le sue qualità indispensabili, cosÌ che essa non dov esse. aver ed il tesoro pubblico, ma miglior garanzia all'Accademia lucchese di Scienze, Lettere cd Arti, ed di amministratore, la sua esperienza di go­ bisogno di nulla in futuro. Di qui la politica di parve ad Ascanio il fatto· di essere egli stesso appunti relativi (1817-1818) ; « Observation SUI' l'Etat de Lucques » « Note sulla condotta del sig. Tinagli»; verno, e, più ancora, l'amicizia con il Metter­ rinnovamento nel campo del risparmio, del­ al governo, ricoperto dalla duplice fiducia, del « Estratti di letteratura e di storia»; « Estratti rela­ nich, che ne faceva un ottimo punto di ap­ l'istruzione, dell'igiene; costruendo strad,e, ponti, sovrano e dei sudditi, nelle migliori condizioni tivi alle scienze, arti ed all' ag�'icoltura»; « Economia poggio per la politica austriaca, data la sua acquedotti; rinnovando l'aspetto della città, per realizzare quanto aveva' voluto, e per cui politica».

    influenza in patria, ne fecero il naturale Mini­ con la preoccupazione costante di non fare aveva lottato nella sua giovinezza. Filza n. 3, - Carte relative alla missio�e diplomatica stro dei Borboni, nuovi del paese e non cono­ a tempo, con la tenace volontà di eliminare ., Alla sua morte la continuità del governo fi­ presso le potenze, del Congresso di Vi'enna (1814-1815): sciuti da alcuno. quanto potesse turbare questo procedere. Per lettere del Governo Provvisorio alla Missione, e mi­ nisce, e gli ultimi sette anni di vita del Ducato nute di risposta del Mansi. - Credenziali per i Sovrani 1818 il Mansi non si possono proporre problemi ideo­ Dal alla morte, per ventidue anni, il risentono sempre più della influenza del Duca, di Russia, Prussia ed Inghilterra allegate alle prece­ Mansi, come Ministro degli Esteri e degli In­ logici; le sue carte lo dimostrano amministra­ non più consigliato, nè fr onteggiato da una denti; « Istruzioni per i Deputati a Viep.na», « Copia di terni., Presidente del Consiglio dei Ministri e -di tore rigido e coscienzioso, talvolta testardo e indiNzzo a S.A, il Principe di Metternich. » - Docu­ forte personalità. Stato, mise se stesso al servizio della sua pa­ puntiglioso, poco curante dell'amicizia dei suoi menti relativi al plebiscito per la restaurazione del senso il Mansi rimase fedele anche tria, servendo i Duchi. Breve il govel'llo �di governati, perchè sicuro del generale consenso In questo governo repubblicano a Lucca, petizioni dei seguenti Comuni con le frazioni relative: Bagno, Borgo, Cami­ al alla vecchia tradizione di cura e di previdenza Maria Luisa, caratterizzato dalla ricostituzione suo indirizzo. Nè Lucca poteva proporre gli�no, Castiglione" Compito, Coreglia, Gallicano, Montc per lo Stato, caratteristica degli antichi Si­ del patrimonio ecclesiastico, per mantenere il problemi di vasta portata; il Mansi non poteva S. Quirico, Nozzano, Pescaglia, Viareggio, Villa Basi­ quale Ascanio aveva l'OttO con il Principato, essere vicino alle nuove correnti politiche, lui gnori, ed è l'epigono di una politica secolare, lica (secondo l'ordinamento amministrativo del Prin­ diverso il regno di Carlo Lodovico, che, lontanò educato nello spirito dell'antico regime" rigi­ non larga di vedute, ma l'icca di risultati pra­ cipato). - Copie autenticate di atti legislativi del Prin­ materialmente e spiritualmente dal suo state­ damente cattolico, appartenente ad un ceto tici; è il continuatore di un indirizzo caratte­ cipato, '\1tili allo svolgimento dei negoziati diplomatici, - Minnte di lettere, petizioni, indirizzi, suppliche, ri­ l'elIo, lasciò , al Ministro la somma delle cose. lontano dalle premesse democratiche; nè po­ ristico in tempi diversi dagli antichi con pru­ volte dal Mansi a diplom�tiei accreditati presso il Con­ n Mansi era a capo di tutta l'amministrazione, teva avvicinarsi all'istanza unitaria chi, Mi­ denti adattamenti alla realtà della nuova gresso per far presenti le condizioni c i desideri dei , ed aveva con il Duca l'apporti continui, sug­ nistro di un piccolo Stato, faceva cardine del Europa. lucchesi (in gran parte senza indicazioni di destinatario, suo operare la conservazione della individua­ ma quasi certamente rivolte al Metternich ed ai mem­ gerendo, preparando i provvedimenti, subendo Vista da questo angolo di visuale la sua fi­ talora le improvvise decisioni del sovrano, ma lità economica e sociale di esso, anche oltre la hri della rappresentanza imperiale). - {{'Appunti 'per gura, e i documenti che ne conservano i linea­ una costituzione dello St�to lucchese»: minute. - sempre combattendole quando non rientravano sua durata politica. Si ispirò, quindi, alla prassi Il menti, sono interessanti anche sul piano più Rendiconti 'ed appunti delle spese sostenute dai mem­ Ij nel suo piano direttivo, riducendone gli effetti, toscana della tolleranza, favorito, del resto, bri della Deputazione e documenti ufficiali relativi al vasto della vita italiana della Restaurazione, obbligando Carlo Lodo'vico a l :itornare sulle dalla calma ideologica dell'ambiente lucchese, pagamento. - Inviti a udienze. come simbol , o, almeno, come indice caratte­ ·1 decisioni prese, con la forza di una logica tenace che, nei Borboni, amava, al di là delle persone, � Carte relative alla Missione diplomatica presso le Po­ i.1 tenze del Congresso di Verona (1822): minute, appunti, Il'ì e documentata, per mezzo di minutissime re­ il simbolo e la garanzia dell'autonomia e della ristico di una mentalità e di un ambiente so­ osservazioni sulle condizioni politiche degli Stati rap­ 'I continuità degli usi e delle tradizioni. ciale, attuatisi in un angolo della penisola, lazioni, compilate con una attenzione ed una presentati al Congresso, e sul soggiorno veronese; spese profondità, delle quali resta traccia nell<:l mi­ Al Mansi fu rimproverato di aver dimenticato piccolo, ma non per questo meno interessante sostenute.

    nute affaticate di cancellature e di aggiunte 1). facilmente lo sviluppo della sua unica conquista per la storia italiana. Filze n. 4-5-6-7-8-9-10-11. - Epistolario di Ascanio I In compenso offriva al Princi pe la sicurezza di nei confronti del Congresso di Vienna. N elIo Mansi, lettere ricevute, minute di lettere di lui, minu­ li' una leale amministrazione, mentre compen­ Atto finale, a Lucca erano stati riconosciuti i ARNALDO D'ADDARIO rarii ,diversi, biglietti da visita. diava in sè le qualità del buon ministro e quelle principi della costituzione baciocchiana, che Filze n. 12-13. - Affari di Stato: documenti di varia na­ tura concernenti l'attività svolta da A. Mansi nel­ del custode rigido degli interessi lucchesi. sembrarono ottenuti mercè gli sforzi di Ascanio. l l'espletamento dei compiti relativi alle 'cariche rico­ perte sotto i Governi dcI Principato e del Ducato di Lucca. - Minute di lettere ufficiali scritte per i Duchi, I, ai Principi Baciocchi, alla Duchessa I 1) A.S.L. Carte Mansi, fÙza 12, nn. 16-150; filza 13, nn. l-53. minute di rappol·ti ti il Il l' li i i: I l' l, J 124

    Maria Luisa ed al Duca Carlo Lodovico (1805-1839). schild concesso dal banchiere a Carlo Lodovico e i l), I - Documenti di Stato, carte coneernenti affari pub­ garantito dall'Imperatore d'Austria, documenti rela­ blici, trattenute da Ascanio Mansi per lo studio delle pra­ tivi (1836-1837). - Affari Orsucci e Frediani (1836- ANCORA su «ARCHIVI» E « SEZIONI» II tiche relative, e rimaste nel suo archivio privato, rac­ 1838). - Documenti, note, appunti diversi, non datati, I colte da lui stesso per Hl'gomento, con l'aggiunta di sulle prigioni e sulla Dogana del sale. il minute, di osservazioni, note, ecc. : Suppliche (1806- Filza n. 14. - Collezione di notizie, memo�'ie, stampati Chiamata in causa la «Sezione» di Brescia nerale degli Archivi Generali del Regno », e i! 'I 1830). - Cerimoniale (1807-1839). - Miniere (1807- di varia natma raccolti da A. Mansi relativi agli avveni­ :1 dal dotto Gatta e dal dotto Pasanisi nel corso R.D. lO gennaio 1862, che approvò il ruolo del l!" 1830). - FOl'ze armate dello Stato (1807-1840). ­ menti politici, letterari, artistici e scientifici accaduti il Carte relative alla vertenzà tra il Governo provvisorio in Emopa dal 1785 al 1839. - Collezione di opuscoli, dell'esame da essi compiuto della questione personale degli Archivi di Genova, Brescia e II i e la contessa di Compignano (1817). - Rapporto alla a stampa e manoscritti, contenenti poesie, aneddoti, «Archivi di Stato» e «Sezioni di Archivio di Modena. Questi decreti, senza far distinzione Duchessa sulla convenzione austro-Iucchese sui cre­ composti in onore di Ascanio Mansi o peI; satireggiarne Stato» 1) , è forse opportuna una breve po­ alcuna tra Archivio e Archivio, senza andar a diti e, debiti dei due Stati (1818), e sulla macchià di la figura e l'opera di governo. stilla, non tanto per recare nuovi elementi alla cercare se essi avessero sede in città che fos­ Viareggio (1818). - Finanza (1818-1835). - Affari Filza n. 15. - Raccolta di manifesti relativi a decreti del discussione sotto un punto di vista tecnico, chè sero state, o meno, ' capitali d'antichi Stati, po­ ecclesiastici (1818-1830). - Acque e strade (1821-1838). governo della Repubblica lucchese, aristocratica e de­ - « Affari di Carlo Lodovico relativi al Ducato di mocratica, del Principato, del Governo Provvisorio, sotto questo aspetto l'argomento è stato trat­ nendo anzi su uno stesso livello quelli che già Parma», memoria di G. Pellegrini (18240). - Affari di dell'Amministrazione austriaca, del Ducato, 'di altri tato a fondo dai due Autori citati, quanto piut­ appartenevano al Regno - come Genova - Polizia (1824-1834.). - Sali e tabacchi (1824-1836). - govel'lli italiani e di autorità religiose (1769-1839). tosto per espone alcune considerazioni pratiche e quelli che da poco erano entrati a fa l'ne Ospedali (1825-1826). - Catasto, raccolte di scritti e Filza n. 16. _ Raccolta di stampati relativi a processi desunte dall'esperienza fatta in un Archivio di parte, si limitarono a prendere atto dell'esi­ documenti per una riforma del catasto del Ducato discussi in tribunali lucchesi e non lucchesi (1819-1837). (1826). - Riforma monetaria; analoga raccolta di Filza n. 17. - Raccolta frammentaria di giornali luc­ Stato che in conseguenza della legge 22 dicem­ stenza nelle nuove province di « archivi gover­ scritti, informazioni, stampe di varia natura, concer­ chesi, italiani ed europei (1814-1839). - Dischi metal­ bre 1939 fu trasferito nella categoria delle nativi}} dotati di caratteristiche simili a quelle nenti i sistemi monetari francese, toscano e napole­ lici relativi al progetto di monetazione. « Sezioni». degli archivi esistenti nelle antiche province, tano, utili per l'attuazione del progetto (1826). - Na­ Filza n. 18. - Note di viaggi, spese personali e di ammi­ L'istituzione in Brescia «d'un archivio delle e a provvedere alla continuità del loro funzio vigazione nel Mediterraneo, eommercio e diritto ma­ nistrazione (18C4-39). scritture concernenti li pubblici interessi» ri­ namento. rittimo (1827-1838). - Fabbrica di cappelli di paglia Filze n. 19-20-21. - Carte del Marchese Giovanni Batti­ da introdursi nel Ducato (1829). - Affari di Grazia e sta Mansi : documenti personali, nomine ad ordini ca­ sale a una ducale veneta �el 30 apI'ile 1661, in Ricevuto, in virtù dei 'provvedimenti citati Giustizia (1831-1840). - Cassa di Risparmio, studio vallereschi. - Epistolario (frammenti). - Note di grazia della quale vennero riunti gli atti « go­ e di quelli che seguirono, il riconoscimento da del progetto relativo alla sua istituzione a Lucca (1835 viaggio, note di spese familiari e personali. - Raccolta vernativi» formati dall'inizio della dominazione parte del nuovo Stato, l'Archivio di Stato di -1836). - Cholera morbus, p1'ovvedimenti presi per frammentaria di giornali, di stampati ed opuscoli di veneta sulla regione bresciana (1426 2) . A que­ Brescia visse - come tale - poco meno di ot­ combattere l' epidemia (1835) - {( Imprestito �ot- varia natura (prevalentemente religiosi). sto primo nucleo archivistico altri se ne aggiun­ tant'anni. Allo scadere di questo periodo il le­ sero successivamente: in particolare, nel corso gislatore, preso atto che i documenti conser­ del secolo XIX, il «Fondo di religione» (se­ vati in quest'Archivio, pur rappresentando pa­ coli XIII-XVIII) , l'archivio della « Cancelleria del recchi secoli di storia bresciana, erano docu­ Territorio» (secc. XIV-XVIII) , e un nuovo fondo menti di magistrature locali, provinciali, de­ di atti « governativi» - per la maggior parte cretò che questo ente assumesse la denomina..

    giudiziari - detto ({ Civil nuovo». L'ente sorto zione di « Sezione ». [, da questa concentrazione di atti fu chiamato, Osservando di passaggio che se si volesse por­ dal 1839, Archivio generale di deposito governa­ tare la riforma del 1939 a conseguenze estreme si I tivo-giudiziario 3). giungerebbe all'assurdo d'includere anche l'Ar­ · 1, Tra i vari provvedimenti legislativi che in chivio di Roma tra le « Sezioni», si ricorda qui i liI materia di Archivi furono emanati dopo la che tale appellativo fu scelto, come si desume i: unione della Lombardia al Regno di Sardegna, chiaramente dalla circolare con clJi il testo e prima del ben noto R.D. 5 marzo 1874, si della legge 1939 fu c�municato ai vari Archivi, cita qui il R.D. 31 dicembre 1860, che «pel non per la convinzione ch'esso rispondesse allo lil,I fatto dell'annessione al Piemonte delle Pro­ scopo di definire esattamente l'istituto a cui vince della Lombardia» provvide a collocare veniva attribuito, ma perchè non riusd possi­ « gli archivi governativi delle medesime ... sotto bile trovarne uno migliore. Il che non toglie le immediate dipendenze della ' Direzione Ge- nulla all'infelicità della scelta.

    l) F. S. GA'fTA, In tema di legislazione archivistica. - «Sezioni di Archivio di Stato »; O. PASANISI, Gli archivi e la guerra; O. PASANISI, La legge 1939 e la «funzione storica» quale elemento di discriminazione tra gli archivi (in «Notizie degli Archivi di Stato », n. 1-2 del 1950, e n. l del 1951). 2) Non sarà inutile ricordare che un'ossatura assai simile a quella dell'Archivio di Brescia ha l'Archivio di Verona, che, accanto ad altri fondi di alto valore, conserva gli atti delle magistrature locali per il periodo della

    dominazione veneta e, successivamente, di quella austriaca. •

    :1) GIOVANNI LIVI, Il R. Archivio di Stato in Brescia, in «Archivio Storico Lombardo », 189-1.. I ii Il

    126 Noi'iz'ie el egli Arcll'iv'i eli Eto,to

    Coloro che erano avvezzi a considerare quello realtà, di tutte le ragioni storiche che, caso per di Brescia come un «Archivio di Stato» rima­ caso, potrebbero opporsi a questa inteI'preta­ sero, e sono tuttora, perplessi di fr onte alla zione. PUBBLICAZIONI RICEVUTE nuova denominazione. Il termine sezione in­ Queste o altre cose del genere puo Immagi· duce necessariamente a pensare a un tutto di nare un estraneo ; ma ben difficilmente potrà, cui la prima sia parte. Ora, che cos'è per gli da solo, arrivar a capire che la diversità di Annali della .Facoltlì di Lettere e Filosofia dell'Università G. GIOLITTI, Discorsi extraparlamentari, pp. 7--353, Ei­ estranei la nuova « Sezione» in rapporto all'an­ denominazione è fondata su quella che il Pasa­ di Cagliari, Tesi di Laurea svolte dal 1925 al 1950, naudi, 1953. tico «Archivio»? Molti archivi . sono suddivisi nisi ha esattamente definito diversità di « fun­ pp. 2-60, estratto dal volume XVI II - 1951 - Gallizzi, ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA, Elenco dei Comuni in sezioni, anche al di fuori dello schema pre­ zione storica». Per eliminare queste incertezze Sassari, 1951. dotati di SCllole d'Istruzione Media e Artistica, al Archivio di Stato di Lucca, In memoria di Eugenio Laz­ l° luglio 1946, Roma 1949. visto nel regolamento del 1911; ma ogni sezione si affaccia qui la proposta di attribuire indistin­ ' zareschi, Lucca, 1952. F. LODDo CANEPA, La Sardegna aitraverso i secoli, viene contr2ddistinta con una qualifica che ne tamente a tutti gli Archivi aventi sede in capo­ Archivio di Stato di Siena (a cura), c'atalogo di documenti pp. 3-135, Tip. Bona, Torino, 1952. precisa la natura. Nel caso in esame questa ' luoghi di. provincia la denominazione di « Ar­ relativi aUa Storia del Diritto Internazionale - circolo F. LODDo CANEPA, Note sulle condizioni econom:clw e specificazione, per ragioni evidenti, manca. Un chivio di Stato ». Ma poichè è pUl'e giusto e giuridico dell'Università, estratto dagli {( Studi senesi», giuridiche degli abitanti di Cagliari dal sec. XI al XIX, profano potrebbe esser indotto a individuare utile che anche nella denominazione appaia la LXIV (3a serie I), Fasc. I, Siena, 1952. pp. 4,-.1 11, estratto da «Studi Sardi », anno XXI, R. AURINI, Dizionario bibliografico della gente d'Abruzzo, 1950-51. nelle «Sezioni» altrettante parti staccate di un particolare ricchezza e la particolare funzione fasc. 5-6, aprile-maggio 1952, Coop. Tip. Ars et Labor, A. LODOLINI, La fo ndazione del « TalJUlarimn maximum » unico ente «Archivio di Stato »; è questa l'in­ degli Archivi che conservano gli atti degli an­ Teramo 1952. di Roma all'E. 42, pp. 3-19, estratto dal «Bollettino terpretazione più comune, che trova conferma tichi Stati italiani, questi Archivi potrebbero CAGLIARI, Guida storicà, artistica, economica della città. dell'Istituto di Patologia del Lib�'o », genn.-dic. 1951, Stradario indicatore (sotto l'egida della Camera di Com­ Novagl'afia, Roma 1952. perfino negli indirizzi sotto cui vengono spedite adornarsi d'un sottotitolo che segnalasse anche ' 1952. LODOLINI, alcune pubblicazi oni ufficiali,' indirizzi concepiti ai non iniziati la presenza nei loro scaffali degli mercio di Cagliari), Cagliari A. Mario Recchi, e un decennio di stltdi e Catalogo della Mostra di Lelio Orsi (a cura di A. Salvini ricerche internazionali,pp. 3-] 8, estratto da «Archivi », cosÌ: «Archivio di Stato - Sezione di Brescia». atti · di quel tale Stato preesistente all'unifica­ 1950. 1-2, 1952. 'I e A. M. Chiodi) Reggio Emilia, voI. XIX, fasc. Roma. :! Oppure potrebbe, il profano, esser portato a zione d'Italia. L'Archivio di Stato di Napoli, Catalogo delle Edizioni d'Arte e di· Letteratura, pp. 3-93, A. LODOLINI, Piano di una archivi.ografia nazionale e . pensare, in presenza della «Sezione» avente p. es., potrebbe aggiungere all'attuale denomi­ Libreria dello Stato, Roma, 1952. internazionale, pp. 3-10, estl'atto da «Archivi », voI. sede in un capoluogo di provincia, ch'essa viva nazione quella di «Archivio del Regno delle D,w Catalogo delle edizioni Savonaroliane della Biblioteca Co­ XVIII, fa se. 4:, Roma, 1951. munale Ariostea, pp. 1-138, Ferrara, 1952. E. LODOLINI, Fonti archivistiche nord americane sulle come parte dell'Archivio che ha' sede nel capo­ SiciIie »; l'Archivio di Venezia quella di « Ar­ Catalogo delle Pubblicazioni Legislative, Libreria dello missioni diplomatiche di «agenti speciali » in Italia luogo di regione, a .dispetto, oltre che della chivio della Repubblica Veneta », e via dicendo. Stato, Roma, 1952. durante il Risorgimento, pp. 655-661, estratto da ({ No­ Catalogo gmierale Edizioni Scientifiche Italiane, pp. 1-43, va historia », Rassegna di Cultura Storica, n. 16, G. GARRET'rI DI FERRERE Ediz. M. Pieno, Napoli, 1952. Verona, marzo-aprile 1952. Comitato Fiorentino per le Onoranze a E LODOLINI, Mano d'opera e salari nella bonifica pon­

    nel V centenario della nascita, Mostra di disegni, mUlto­ tina di Pio VI, pp. '4-22, estratto dalla ({ Rivista del scritti e documenti, Biblioteca Medicea Laurenziana, Lavoro » a. II, n. 9, Roma, settembre 1952. Firenze, 1952. A. LOMBARDO, (a cura di) Pasquale Longo, notaio in G. COSTAMAGNA, Gli armatori genovesi nell'età di Colombo, Corone (1289-1293), pp. 3-102, voI. VI, nuova serie pp. 407-418, estratto dal voI. III di Studi Colombiani, della Collezione «Monumenti storici » puhhlicati a Genova, 1952. cura della Deputazione di Storia Patria per le Ve­ M. DEL PIAZZO, Gli Artisti Fiorentini del '400 nei catasti con. nezie, Treviso 1952. NATALE, temporanei, pp. 190-241, estratto da {( Commentari», anno A.. R. Il Codice e la Scrittura Paleografica greca l° fasc. 3-4, 1950, Anno 2°, fasc. 1-2 e 3-4, anno 1951. e Paleografia latina, pp. 251-341, estratto del volume P. FALANGA, Qualche nota illustrativa alle Pergamene del «Intl'oduzione alla Filologia classica », Milano, 1952. Tabulario diplomatico dell' Archivio Notarile Diploma­ A. R. NATALE, Falsificazioni e cu.[tura stori'Ca e diploma­ tico di Bari, Bari, 1951. tica in pergamene Santambrosiane del principio del R. 'FILANGIERI, I registri della Cancelleria Angioina, vo­ sec. XIII, pp. 3-20, estratto dall' «Ar chivio Storico lume IV (1266-1270), pp. 1-257, presso l'Aeeademia Lomhardo » serie VIII, voI. I, 1948-49, Milano 194.9 . Pontaniana, Napoli, 1952. A. R. NATALE, (Note Paleografiche di), Il codice di R. FILANGIERI, Perdita e Ricllperi del Diplomatico Far­ Eugippius e l'influenza italiana nello Scriptorium di 7-35, nesiano, 'pp. 270-279, in ({ Micell�nea Archivistica», Tours durante la prima metà del sec. VIII, pp. collana di studi e testi pubblicata a cura della Biblio­ n. l di «Quatermones », Collana di Saggi e Docu­ teca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano, 1952. menti sull'arte libraria dall'Alto Medio-Evo al la A. GALLO, La lotta antitermitica in Italia, pp. 3-35, Nova­ Rinascenza, Milano 1950. grafia, Roma 1952. A. R. NATALE, Inflltenze Merovingiche e Studi calligra­ M. GAUDIOSO, Natura giuridica delle autonomie cittadine fici nello Scriptorium di Bobbio (sec. VII-IX) , pp. 1-43

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    I I .1 ···- 1 128 . Not'izie degl'i Arch'ivi eli Stato ' Pubblicazioni 1"icevute ------129

    dalla Rassegna «Aevum» anno XXIV, fasc. l, gen­ Bollettino dell' Istituto Storico Artistico Orvietano, anno ESTERI Bulletin of the Institute of lIistorical Research, University . naio-febbraio 1950. VII, fasc. unico, pp. 1-36, 1951. of London, voI. XXV, nn. 7l e 72, pp. 1-252, con sup­ NORsA, P. l Norsa (1350-1950), contributo alla storia di Bollettino dell' Istituto di Patologia del Libro, anno X, fa­ A.B.C.D., «Archives, Bibliothèques, Collections, Docu­ plemento di pp. 1-84, mag.-nov. London, 1952. una fa miglia di banchieri, parte prima, sec. XIV-XV, scicolo I-IV, genn.-dic. 1951; anno XI, fasc. I-II, gen­ mentation», fasc. l (mai-juin 1951), fasc. 2 (juillet­ lnstitute of Historical Research (University of London), pp. 1-105, Milano 1951. naio-giugno 1952. aottt 1951), fasc. 3 (sept.-oct. 1951), fasc. 4, (nov.-de: «Thirtieth Annual Report », august 1950, juI. 1951, M. 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I e II, pp. 4-325� classe. di Scienze Matematiche e Naturali, voI. LXXXIV, 150 serie terza, fasc. I e II, pp. 4-702; parte generale e Atti Ufficiali, voI. LXXXIV, 15° serie III, fusco I e II, pp. 4-106; Pavia 1951. RIVISTE Rivista di Livorno. «Rassegna di Attività Municipale» e «Bollettino Statistico», a cura del Comune, Anno II, � : Accademie e Biblioteche d'Italia, a cura dcI. Ministero della n. 4 e 5, pp. 179 300, luglio-otto Livorno, 1952 P. I., Anno XX (III nuov!} seri�), nn: 1-2-3-4, pp. 3- Rivista di Storia della Chiesa in Italia, Anno' V, n. 3, set­ 236, genn.-ag. 1952. tembre-dic. 1951; anno VI, n. 1-2, genn.-ag. Roma, anno 1952. Aevum, . rassegna di scienze storiche, linguistiche ti filo­ logiche, a cura dell'Università Cattolica del Sacro Rivista di Storia del Diritto Italiano, anno XXIV, volume Cuore, anno XXV, fasc. 6, pp. 480-580, nov.-dic. 1951; XXIV, pp. 7-260, Vel'ona, 1951. anno XXVI fasc. 2, 3, 4 e 5, mar.-ott. 1952, Milano. Rivista Storica Italiana, anno LXIV, fasc, I e II, pp. 5- Archivi, Archivi d'Italia e rassegna internazionale degli 292, Napoli, 1952. Archivi, Serie II, Anno XIX, fase. 1-2 e 3-4" Biblioteca Studi Senesi, voI LXIII (seconda serie-XXXVIII), fa­ " . d'Arte Editrice, Roma, 1952. scicolo I, Siena, 1951. Dott. BIAGIO AllDATE, Direttore responsabile

    i .L +

    INDICE DELL' ANNATA 1952 . XII

    FRANCO BARTOLONI, Gli al'chivi ecclesiastici Pago lO ELIO LODOLINI, Tendenze economico-giuri. dico-sociali dogli studi stol'ici pOI' la pre- GIORGIO CENCETTI, La pl'oparazione dell'al'· pamzione al'chivistica Pago 4,8 chivista . 15

    GAETANO RAMACCIOT'rI, Gli al'chivi stol'ici ARNALDO D'ADDARIO, Le cal'te Mansi conser· moderni 45 vate nell'Archivio di Stato di Lucca 119

    MARCELLO DEL PIAZZO, Gli ambasciatol'Ì tasca· III CONGRESSO NAZIONALE ARCHIVISTIGO ni del Principato (1537-1737) 57 ITALIANO (Salemo, 13·16 settembl'e 1951):

    GAETANO GARRETTI DI FERRERE, Ancora su - Cl'onaca del Congresso Pago 1 «Al'chivi» e «Sezioni» 125 - Ordini del giorno approvati 9 GIUSEPPE GENTILE, La legislazione sugli al'· - Relazioni . lO chivi sabaudi 107 - Comunicazioni 35 ARMANDO LODOLINI, Gli archivi storici delle Provincie italial&e 35 Pubblicazioni ricevute . 127

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