Miscellanea Medicea Ii (201-450). Inventario

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Miscellanea Medicea Ii (201-450). Inventario STRUMENTI CLXXXVI MISCELLANEA MEDICEA MISCELLANEA MEDICEA II II ROMA 2009 MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Stemma ligneo della famiglia Medici, Archivio di 2009 Stato di Firenze STRUMENTI PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO CLXXXVI STRUMENTI CLXXXVI ISBN 978-88-7125-305-3 ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE MISCELLANEA MEDICEA MISCELLANEA MEDICEA II II (201-450) (201-450) Inventario a cura di BEATRICE BIAGIOLI GABRIELLA CIBEI VERONICA VESTRI Inventario a cura di BEATRICE BIAGIOLI, GABRIELLA CIBEI, VERONICA VESTRI Coordinamento scientifico e revisione PIERO MARCHI MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI ROMA DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2009 2009 Nel ricordo di Anna Bellinazzi: ci mancheranno i suoi consigli e la sua amicizia Il lavoro di schedatura è stato finanziato dalla Direzione generale per gli archivi attraverso una convenzione con l’Istituto nazionale di studi sul Rinascimento. PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO STRUMENTI CLXXXVI ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE MISCELLANEA MEDICEA II (201-450) Inventario a cura di BEATRICE BIAGIOLI, GABRIELLA CIBEI, VERONICA VESTRI Coordinamento scientifico e revisione PIERO MARCHI MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2009 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Servizio III - Studi e ricerca Direttore generale per gli archivi: Luciano Scala Direttore del Servizio III: Patrizia Ferrara Cura redazionale: Maria Grazia Lippolis Elaborazione schede: Beatrice Biagioli, Gabriella Cibei, Veronica Vestri (le specifiche a p. 1095) Si ringraziano: Patrizia Ferrara e Maria Grazia Lippolis della Direzione generale per gli archivi. Carla Zarrilli, direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze. Rosalia Manno Tolu, già direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze, per avere promosso la realizzazione di questo lavoro. I colleghi dell’Archivio di Stato di Firenze, per la collaborazione accordata. Gli Archivi di Stato di Modena, Pistoia e Venezia, per le informazioni fornite. L’Istituto nazionale di studi sul Rinascimento, per la collaborazione gestionale dei progetti di inventariazione. La ditta IFNET srl di Firenze per la realizzazione del sofware per la schedatura. ©2009 Ministero per i beni e le attività culturali Direzione generale per gli archivi ISBN 978-88-7125-305-3 Vendita: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato- Libreria dello Stato Piazza Verdi 10, 00198 Roma Stampato da: Tipografia Mura- Roma SOMMARIO PREFAZIONE di Carla Zarrilli VII INVENTARIO 1 INDICI 907 Nomi di persone e luoghi 909 Materie e istituzioni 1075 A distanza di 8 anni dall’edizione del primo, viene ora edito il secondo volu- me dell’inventario del fondo Miscellanea Medicea, sempre nell’ambito delle “Pubblicazioni degli Archivi di Stato”. Non si può che essere molto soddisfatti dell’uscita di questo volume, che porta a 450 le unità archivistiche inventariate, sulle 730 che costituiscono l’archivio nel suo insieme. A differenza di quanto purtroppo talvolta avviene con opere che si prevedo- no in più volumi e poi restano incompiute, il grande lavoro di inventariazione - e di conseguente pubblicazione dell’inventario - della Miscellanea Medicea è quindi proseguito e prosegue, visto che si sta già lavorando al terzo ed ultimo volume. Ciò grazie anche all’indispensabile finanziamento della Direzione Generale per gli Archivi ed alla convenzione stipulata tra questa e l’Istituto nazionale di studi sul Rinascimento. Per il secondo volume la schedatura è stata realizzata da Beatrice Biagioli, Gabriella Cibei e Veronica Vestri, coordinate da Piero Marchi, a cui si doveva - con Silvia Baggio - la cura del primo volume. Piero Marchi in questo caso ha svolto un’importante opera di organizzazione scientifica e di revisione del paziente lavo- ro delle tre archiviste, collaboratrici esterne dell’Archivio di Stato di Firenze. Ciò ha certamente dato continuità al progetto, facendo sì che l’inventariazione e la descri- zione documentaria proseguissero con i medesimi criteri impostati all’inizio. Quello dei criteri da adottare era certamente un problema non da poco: i fondi miscellanei presentano infatti una serie di problemi talvolta superiori a quelli di altri archivi espressione di una strutturata attività istituzionale. Non a caso quello della mancata adozione di criteri certi ed omogenei era stato uno degli scogli su cui si erano arenati nel passato i molteplici tentativi di inventariazione della Miscellanea. I medesimi criteri, ben illustrati da Silvia Baggio e Piero Marchi nell’introdu- zione al primo volume, vengono quindi seguiti anche in questo secondo e tra essi c’è quello dell’elasticità nella descrizione inventariale, che scaturisce proprio dalla estrema varietà e complessità del materiale trattato. Per cui l’analiticità varia da una descrizione abbastanza sommaria ad una descrizione carta a carta quando la situazione lo richiede. Assolutamente funzionale poi alla più chiara lettura e comprensione dell’in- ventario è l’impostazione grafica, anch’essa rimasta invariata rispetto al I volu- me. Per quanto riguarda tale impostazione credo che questo inventario accolga in pieno la lezione impartita da Giuliano Catoni in un articolo risalente agli anni ’80, ma a mio parere sempre valida: “…l’impostazione grafica di un inven- VIII Miscellanea medicea tario… non è solo una questione di forma, ma una questione strettamente lega- ta alla resa che l’inventario a stampa potrà avere come strumento di ricerca”. Se ciò è vero per tutti gli inventari d’archivio, lo è ancor di più nell’edizione dell’inventario di un fondo così variegato e complesso, che senza le opportune scelte grafiche messe in atto risulterebbe di difficile lettura e quindi di difficile uso. Ugualmente fondamentali per permettere il miglior utilizzo dell’inventario sono gli indici: oltre a quello dei nomi di persone e di luoghi, si ripropone l’indice di “materie e istituzioni”. Quest’ultimo tipo di indicizzazione, ritenuta per alcuni anni un po’ sorpassata, è invece in un inventario come questo di importanza cen- trale, una vera bussola per orientarsi in un mare di informazioni altrimenti diffi- cili da reperire vista la varietà e la tipologia del materiale inventariato. Se tantissimi sono i temi di ricerca e di studio che scaturiscono dall’esame di questo inventario, ricchezza peraltro ampiamente nota, visto che la Miscellanea Medicea è stata da sempre uno dei fondi più consultati dell’Istituto archivistico fio- rentino, vorrei sottolineare in particolare un nucleo documentario, interessante in sé, ma anche come esempio metodologico. Si tratta dei “Diari di etichetta” seicen- teschi, un piccolo ma interessante nucleo di registri relativi alla vita della corte medicea tra il XVI e il XVII secolo, attraverso i quali è possibile ricostruire –tra l’al- tro- importanti visite rese da personaggi illustri ai Granduchi. La serie è in realtà divisa tra la Miscellanea e il fondo Guardaroba Medicea. Le curatrici del volume ne hanno ricostituito in modo virtuale l’ordine, indicando se l’unità archivistica fa parte dell’uno o dell’altro fondo: un valido esempio di quello che viene chiamato ordinamento sulla carta e non sulle carte, certamente un metodo che permette di superare alcuni dei complessi problemi di inventariazione della Miscellanea. Un tipo di approccio, che aveva reso difficile nel corso di due secoli l’inventa- riazione del fondo, era quello che prevedeva una riunificazione della Miscellanea con il Mediceo, per cui se ne era tentata l’inventariazione usando le medesime categorie utilizzate per quest’ultimo fondo. Ancora di più la Miscellanea era stata considerata come una sorta di deposito, da cui trarre mate- riali da inserire nel Mediceo medesimo, per colmarne le lacune. Con la redazione e la progressiva pubblicazione dell’inventario questo è, invece, un capitolo chiuso per sempre: la Miscellanea - a prescindere dalla sua genesi - si configura come un fondo a sé stante e come tale viene inventariato. Una volta stabilito ciò nulla vieta però di individuare il legame con altri fondi e di ricostruire sulla carta un’unità che sulle carte è stata spezzata e su cui non è possibile ritornare. Continua quindi con questo volume l’edizione di inventari di grande spesso- re: la redazione di tali indispensabili strumenti di corredo e la loro conseguente pubblicazione - ove ritenuta opportuna - continua, infatti, ad essere uno degli obiettivi della ininterrotta attività scientifica dell’Archivio di Stato di Firenze. CARLA ZARRILLI Direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze INVENTARIO (201 - 450) ABBREVIAZIONI E SEGNI DIACRITICI ab. inc. = ab incarnatione nn. = numeri ago. = agosto nov. = novembre app. = appendice ott. = ottobre apr. = aprile p. = pagina attr. = attribuito pp. = pagine b. = busta prot. = protocollo b/n = bianco e nero r = recto c. = carta s.d. = senza data ca. = circa sec. = secolo cc. = carte secc. = secoli cfr. = confronta set. = settembre cit. = citato, -i sg. = seguente dic. = dicembre sgg. = seguenti f. = filza s.n.t. = senza note tipografiche feb = febbraio v. = verso ff. = filze vol. = volume gen. = gennaio voll. = volumi giu. = giugno v.segn. = vecchia segnatura ibid. = ibidem *** = assenza di elementi di ins. = inserto identificazione o inss. = inserti nominativi illeggibili lug. = luglio [ ] = integrazionedi dati mag. = maggio […] = lacune non integrabili mar. = marzo (…) = omissione all’interno mm. = millimetri di una citazione n. = numero Nell’inventario, il numero del pezzo è posto al centro in neretto. Alla riga successiva, in cor- sivo, sono riportate la descrizione

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