Ma La Voce Di Stewart Non È Più La
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5.1. Cenni Storici, Tecnici E Teorici 5.1.1. Il Presente Capitolo Sembrerà
5. IL “DOPPIAGGESE”1 5.1. Cenni storici, tecnici e teorici 5.1.1. Il presente capitolo sembrerà, a una prima visione d’insieme, eccessivamente lungo, nell’economia di un volume dedicato al cinema italiano. In realtà abbiamo già detto che il primato dei film distribuiti nel nostro paese, e non soltanto negli ultimi decenni, spetta al cinema americano2: è la lingua doppia- ta, dunque, ad aver inciso più profondamente sulle abitudini verbali degli italiani. Inoltre i problemi interlinguistici e interse- miotici posti dalla pratica dell’adattamento e del doppiaggio (che è forse, indipendentemente dalla qualità dei risultati otte- nuti, la creazione più originale della storia linguistica del cine- ma) sono paradigmatici della complessità comunicativa e testuale del cinema tout court, oltreché della traduzione in gene- rale (e forse addirittura della postmodernità, con i giochi immo- tivati dell’arte combinatoria), e pertanto ben si prestano a 1. Così, tra l’autoironico e lo spregiativo, gli addetti ai lavori chiamano l’italiano ibrido (tra falsa colloquialità fatta tutta di calchi e stereotipi, pronuncia impeccabile e formalismo) specifico del doppiaggio. Tra i tanti ad usare il neologismo, GATTA (2000: 88 n. 2). 2. «[L]’80 per cento della programmazione cinematografica e il 90 per cento della fiction trasmessa in televisione in Italia è costituito da opere straniere», per la maggior parte prodotte negli Stati Uniti (HEISS 1996: 24). Queste percentuali, con qualche oscil- lazione di anno in anno, sono confermate anche oggi: cfr. PAOLINELLI/DI FORTUNATO (2005: 23–33). 265 266 Il linguaggio cinematografico un’ampia esemplificazione e a un commento disteso in questa sede: Le possibilità dell’arte combinatoria non sono infinite, ma non di rado sono spaventose. -
Diari Di Cineclub N. 76
_ n.3 Anno VIII N. 76 | Ottobre 2019 | ISSN 2431 - 6739 Produzione Guido Fink: quel bam- Viene dopo quelle sulle bino vecchio che sa- emozioni, sulla critica, peva Via col vento a sul pubblico, sulla let- tura, ma una riflessione memoria sulla produzione cine- Con Guido Fink, scom- matografica è tutt’altro parso a 84 anni appena Alberto Castellano che secondaria, anzi in compiuti lo scorso 7 qualche modo ricuce gli agosto, tre anni esatti argomenti precedenti se non altro perché è la dopo il suo inseparabi- fase primaria quella senza la quale non esiste- le amico Lorenzo Pel- rebbero i film. Stavolta però il “tormentone Nuccio Lodato lizzari, la cultura italia- enunciativo” si moltiplica e comporta più im- na ha perso uno dei plicazioni visto che la filiera produzione-di- suoi maggiori esponenti. La critica poi – quella stribuzione-esercizio è un meccanismo tecni- letteraria, teatrale e filmica- un‘autentica pun- “A volte ritornano” di Pierfrancesco Uva co e organizzativo complesso prima di arrivare ta di diamante, nonostante il tristissimo, invo- alla collocazione del prodotto (il film) nelle sa- lontario silenzio per tragici motivi di salute, le, alla visione per il pubblico. E allora poiché le Dario Franceschini protrattosi a lungo nell‘ultimo periodo della componenti del processo sono tre la solita do- torna alla Cultura e sua esistenza. Fortunatamente e insieme pur- manda si pone per ognuna rispetto alle altre troppo, Guido ha infine potuto essere libero due: “chi produce per chi”, “chi produce cosa”, Turismo e conferma dal vincolo spietato di una prigione inevadibile: “chi produce per quale distributore”, “chi di- la malattia che lo aveva colpito nell‘esplicazione stribuisce per chi”, “chi distribuisce per quale la sua svolta: la cultu- delle sue più alte e nobili facoltà, le intellettua- esercente”, “chi programma cosa”, “chi pro- ra al mercato li. -
[email protected] Guido Fink
_ n.3 Anno VIII N. 76 | Ottobre 2019 | ISSN 2431 - 6739 Produzione Guido Fink: quel bam- Viene dopo quelle sulle bino vecchio che sa- emozioni, sulla critica, peva Via col vento a sul pubblico, sulla let- tura, ma una riflessione memoria sulla produzione cine- Con Guido Fink, scom- matografica è tutt’altro parso a 84 anni appena Alberto Castellano che secondaria, anzi in compiuti lo scorso 7 qualche modo ricuce gli agosto, tre anni esatti argomenti precedenti se non altro perché è la dopo il suo inseparabi- fase primaria quella senza la quale non esiste- le amico Lorenzo Pel- rebbero i film. Stavolta però il “tormentone Nuccio Lodato lizzari, la cultura italia- enunciativo” si moltiplica e comporta più im- na ha perso uno dei plicazioni visto che la filiera produzione-di- suoi maggiori esponenti. La critica poi – quella stribuzione-esercizio è un meccanismo tecni- letteraria, teatrale e filmica- un‘autentica pun- “A volte ritornano” di Pierfrancesco Uva co e organizzativo complesso prima di arrivare ta di diamante, nonostante il tristissimo, invo- alla collocazione del prodotto (il film) nelle sa- lontario silenzio per tragici motivi di salute, le, alla visione per il pubblico. E allora poiché le Dario Franceschini protrattosi a lungo nell‘ultimo periodo della componenti del processo sono tre la solita do- torna alla Cultura e sua esistenza. Fortunatamente e insieme pur- manda si pone per ognuna rispetto alle altre troppo, Guido ha infine potuto essere libero due: “chi produce per chi”, “chi produce cosa”, Turismo e conferma dal vincolo spietato di una prigione inevadibile: “chi produce per quale distributore”, “chi di- la malattia che lo aveva colpito nell‘esplicazione stribuisce per chi”, “chi distribuisce per quale la sua svolta: la cultu- delle sue più alte e nobili facoltà, le intellettua- esercente”, “chi programma cosa”, “chi pro- ra al mercato li. -
Vittorio Gassman 1 Vittorio Gassman
Vittorio Gassman 1 Vittorio Gassman « Mi disturba la morte, è vero. Credo che sia un errore del Padreterno. Io non mi ritengo per niente indispensabile, ma immaginare il mondo senza di me... che farete da soli? » (Vittorio Gassman) Vittorio Gassman, nato Gassmann (Genova, 1º settembre 1922 – Roma, 29 giugno 2000), è stato un attore, regista, sceneggiatore e scrittore italiano, attivo in campo teatrale, cinematografico e televisivo. Soprannominato "Il mattatore" (dall'omonimo spettacolo televisivo del 1959), è considerato uno dei migliori e più rappresentativi attori italiani, ricordato per l'assoluta professionalità (al limite del maniacale), per la versatilità e il magnetismo. Artista con profonde radici nel mondo del teatro più "impegnato", fu fondatore e direttore del Teatro d'Arte Italiano. La lunga carriera in Italia e all'estero comprende produzioni importanti, così come dozzine di divertissement che gli diedero una vasta popolarità. Con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Nino Manfredi è stato uno dei "mostri sacri" della commedia all'italiana[1]. Biografia Vittorio Gassman Nacque a Struppa (comune autonomo fino al 1926, quando venne accorpato insieme ad altri comuni limitrofi alla città di Genova per formare la Grande Genova, attualmente quartiere del capoluogo ligure) il 1º settembre 1922 figlio di Heinrich Gassmann[2], un ingegnere civile tedesco, e di Luisa Ambron, nativa di Pisa e di origini ebraiche per parte di padre. All'età di 5 anni visse un anno a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, dove il padre era impegnato nella costruzione del nuovo quartiere abitativo "Ferrobeton"[3]. Gassman raccontò spesso di ricordi legati a quella breve esperienza vissuta nella cittadina calabrese e di come ne rimase legato, tanto da citarla nel film Il Mattatore. -
[email protected] E Spuntò Un Brogliaccio Chiamato Legge Cinema Tirato Fuori Da Mandrake E Lothar Il Cinema Parlato. Do
n.3 Anno V N. 37 - Marzo 2016 ISSN 2431 - 6739 Legge Cinema Il dialogo è il bene più grande E spuntò un brogliaccio chiamato Legge Il cinema parlato. Cinema tirato fuori da Mandrake e Lothar Dopo il film, al circolo Anzitutto cerchiamo di com- maggioranza governativa e improvvisamente del cinema, si discute prendere perchè la confusio- Renzi brandisce e sventola di fronte all’opinione ne è molta, provocata appo- segue a pag. 6 Tutti i grandi pensato- sta per annebbiare il cervello ri nella storia della filo- ed essere irretiti nel festival sofia si sono interrogati delle apparenze. C’è al Senato sul significato profondo una legge in discussione dal della celebre massima marzo dell’anno scorso, attribuita a Socrate: τό Mino Argentieri firmata da Rosa Maria Di διαλέγησθαι εστί τό Giorgi, Sergio Zavoli ed altri parlamentari. I μήγιστον αγαθόν, “il lavori della commissione procedono lenta- Luigi Cabras dialogo è il sommo be- mente finchè il Presidente del Consiglio dei ne”. Già Aristotele, schie- ministri si incapriccia di un colpo di scena te- randosi a favore di un’interpretazione dura dello atrale: invita a colazione quattro registi insi- strumento maieutico socratico, lo considerava gniti del Premio Oscar, i commensali mangia- niente più che un processo di verificazione, no di buon appetito e festeggiano l’evento precursore della sua logica per sillogismi. Ma, nel corso dei secoli, mano a mano che la figura innaffiandolo con vino nobile. Mandrake, dell’”uomo più sapiente di tutta la Grecia”1 sfu- alias il presidente Renzi, ha un asso nella ma- mava sullo sfondo, alle spalle dei due giganti nica: la legge del cinema e dell’audiovisivo è amati dai teologi cristiani, Platone e Aristote- pronta, a portata di mano. -
Barriere Linguistiche E Circolazione Delle Opere Audiovisive
copertinatti 16-06-1999 15:22 Pagina 1 Angeli Baldini Benigni Bollettieri Bosinelli OPPIAGGIO Bucciarelli D Buttafava Calabrò Castagnoli Castellano UESTIONE Q Castellina Cavani LA : Cianfarani Cipolloni D’Amato BARRIERE D’Amico LINGUISTICHE UDIOVISIVE D’Aversa A Di Fortunato E CIRCOLAZIONE Dries PERE DELLE OPERE Eder O Galassi AUDIOVISIVE: Giuliano Jacobelli LA QUESTIONE La Polla Lorusso Caputi Lotti DOPPIAGGIO Maggiore IRCOLAZIONE DELLE Maldesi C Martin Murri Nucci Paolinelli Pavesi INGUISTICHE E Piombo L Raffaelli Rossellini Rossi ARRIERE Scarponi B Simili Snegoff Taronna Traversi Torri Valente Vecchia ISBN 88-86690-09-6 pubblicazione fuori commercio Ventura Attinterno1 16-06-1999 15:19 Pagina 1 BARRIERE LINGUISTICHE E CIRCOLAZIONE DELLE OPERE AUDIOVISIVE: LA QUESTIONE DOPPIAGGIO A CURA DI ELEONORA DI FORTUNATO E MARIO PAOLINELLI Attinterno1 16-06-1999 15:19 Pagina 2 © 1996, Aidac - Associazione italiana dialoghi- sti adattatori cinetelevisivi via Ofanto, 18 - 00198 Roma ISBN 88-86690-09-6 la registrazione degli interventi del convegno «La norma traviata» è stata curata da Giulia Cantore la trascrizione degli interventi è stata curata da Daniela Papa la traduzione di Doppiaggio e sottotitoli. Linee guida per la produzione e la distribuzione è di Alessandra Asteriti il volume è pubblicato con il contributo del Dipartimento dello Spettacolo della Presidenza del Consiglio dei Ministri Progetto grafico: Studio Tiburzio - Violani Attinterno1 16-06-1999 15:19 Pagina 3 S OMMARIO LA NORMA TRAVIATA: UN ASCENSORE PER LA TORRE DI BABELE Atti del -
Gino Moliterno
HISTORICAL DICTIONARY OF ITALIAN Cinema GINO MOLITERNO Historical Dictionaries of Literature and the Arts Jon Woronoff, Series Editor 1. Science Fiction Literature, by Brian Stableford, 2004. 2. Hong Kong Cinema, by Lisa Odham Stokes, 2007. 3. American Radio Soap Operas, by Jim Cox, 2005. 4. Japanese Traditional Theatre, by Samuel L. Leiter, 2006. 5. Fantasy Literature, by Brian Stableford, 2005. 6. Australian and New Zealand Cinema, by Albert Moran and Errol Vieth, 2006. 7. African-American Television, by Kathleen Fearn-Banks, 2006. 8. Lesbian Literature, by Meredith Miller, 2006. 9. Scandinavian Literature and Theater, by Jan Sjåvik, 2006. 10. British Radio, by Seán Street, 2006. 11. German Theater, by William Grange, 2006. 12. African American Cinema, by S. Torriano Berry and Venise Berry, 2006. 13. Sacred Music, by Joseph P. Swain, 2006. 14. Russian Theater, by Laurence Senelick, 2007. 15. French Cinema, by Dayna Oscherwitz and MaryEllen Higgins, 2007. 16. Postmodernist Literature and Theater, by Fran Mason, 2007. 17. Irish Cinema, by Roderick Flynn and Pat Brereton, 2007. 18. Australian Radio and Television, by Albert Moran and Chris Keat- ing, 2007. 19. Polish Cinema, by Marek Haltof, 2007. 20. Old Time Radio, by Robert C. Reinehr and Jon D. Swartz, 2008. 21. Renaissance Art, by Lilian H. Zirpolo, 2008. 22. Broadway Musical, by William A. Everett and Paul R. Laird, 2008. 23. American Theater: Modernism, by James Fisher and Felicia Hardi- son Londré, 2008. 24. German Cinema, by Robert C. Reimer and Carol J. Reimer, 2008. 25. Horror Cinema, by Peter Hutchings, 2008. 26. Westerns in Cinema, by Paul Varner, 2008. -
Diari Di Cineclub N. 54
_ n.3 Anno VI N. 54 | Ottobre 2017 | ISSN 2431 - 6739 Quando le vittime della caccia alle streghe Cinema e device erano i Circoli del Cinema Che il cinema sia cam- Sull’ultimo numero di di una “democrazia protetta” dai comunisti e biato dal punto di vista Diari di Cineclub è quindi della approvazione di quella che fu de- dei destinatari/fruitori stato pubblicato il “Li- finita “legge truffa”. In questo quadro a mio è risaputo. Che anche bro rosso” sulla situa- parere non stupisce quindi più che tanto il ri- il linguaggio cinema- zione della Federazio- flesso di questa atmosfera politica e sociale tografico abbia dovuto ne italiana dei circoli anche nei settori della vita culturale. Quello Alberto Castellano fare i conti con i muta- del cinema edito dalla che invece penso dovrebbe farci riflettere menti tecnologici epo- Uicc (Unione italiana sull’oggi è la presenza, l’impegno e la militanza cali e globali è quasi scontato. Che la sala cine- dei circoli del cinema) di tanti intellettuali (comunisti o vicino al Pci) matografica abbia negli anni perduto la sua Stefania Brai nel 1952. E la situazione all’interno dell’associazionismo culturale cine- centralità storica e non sia più il luogo rituale della Ficc “denunciata” nel libro era il legame matografico (Antonio Pietrangeli, Virgilio Tosi, per eccellenza è sotto gli occhi di tutti e soprat- di molti suoi dirigenti con il Partito comuni- Gianni Puccini, Franco Antonicelli, Calisto Cosu- tutto dei produttori, dei distributori e degli sta italiano. Legame che provocò una scissio- lich, Claudio Forges D’avanzati, Cesare Zavat- esercenti. -
Materiali,10. Voci Del Varietà. Federico Delle Voci. I Direttori Di Doppiaggio Di Fellini
VOCI DEL VARIETÀ / FEDERICO DELLE VOCI I direttori di doppiaggio di Fellini A CURA DI TATTI SANGUINETI CON LA COLLABORAZIONE E UNA FILMOGRAFIA DI GERARDO DI COLA FONDAZIONE FEDERICO FELLINI 1 Questa pubblicazione è stata realizzata dalla Fondazione Federico Fellini in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Con il contributo della Direzione Generale Cinema - Ministero per i Beni e le Attività Culturali Aiuto: Alessandra Fontemaggi Segretaria di edizione: Rosellina D’Errico Redazione: Giuseppe Ricci Trascrizione testi: Mirco Cecchini, Francesca Chicchi, Lorenzo Corbelli, Rossana Mordini, Gina Saielli Progetto grafico della copertina: Damir Jellici Stampa: Ramberti Arti Grafiche Un particolare ringraziamento a: Gianfranco Angelucci, Gideon Bachmann, Daniela Barbiani, Pino Bruni, Valerio Caprara, Renato Cortesi, Andrea Crozzoli, Solvejg D’Assunta, Gian Luca Farinelli, Anna Fiaccarini, Giulia Graziani, Franco Interlenghi, Miro Gori, Michele Kalamera, Enrico Lancia, John Francis Lane, Francesca Leali, Oreste Lionello, Paolo Luciani, Stefano Masi, Roberto Mannoni, Andrea Meneghelli, Paolo Mereghetti, Vincenzo Mollica, Enzo e Glauco Ocone, Angelo Olivieri, Elio Pandolfi, Fiammetta Profili, Pier Luigi Raffaelli, Gian Piero Rizzo, Walter Santesso, Moraldo Rossi e inoltre Cinemazero, Reporters Associati, il Centro Espres- sioni Cinematografiche di Udine, la CVD di Roma e Elisabetta in particolare, la famiglia di Gerardo Di Cola e quella di Mario Maldesi. È vietata ogni riproduzione non autorizzata dei disegni e delle foto pubblicate. 2 Fondazione Federico Fellini Via Oberdan 1 - 47900 Rimini tel. 0541 50085-50303 / fax 0541 57378 www.federicofellini.it e-mail: [email protected] residente Pupi Avati Vice Presidente Giuseppe Chicchi Direttore Vittorio Boarini Consiglio d’Amministrazione Pupi Avati Marco Bertozzi Giuseppe Chicchi Carlo Fuscagni Angelo Libertini Stefano Pivato Italo Sala Comitato Scientifico Gian Piero Brunetta Michele Canosa Maurizio Giammusso Jean A.