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PROTAGONISTI IN PIEMONTE

I TALLONE, IL MESTIERE DEL LIBRO PROTAGONISTI IERI, OGGI E DOMANI ANZIANO SARAI TU GUALINO, INGEGNO E AVVENTURA

EDITORIALE 03 PROTAGONISTI di Andrea Gunetti La mission della rivista, SEMPRE che è da sempre quella del ‘Coordinamento’, nell’impe- gno costante delle numerose umanità e competenza percorso questo intervallo espressioni, associative e in diversi campi, sociali e temporale da giovani ricchi comunali, della ‘terza età’ è scientifici. di energie e idee, da adulti quella – pensando positivo – Ricorrendo il ‘Salone del impegnati in ogni settore di testimoniare e valorizzare il Libro’ di Torino, scopriamo e da anziani che ancora grande patrimonio di Cultura con piacere che l’ottantesimo possono dare, soprattutto ai e Umanità attivo in Piemonte anniversario dalla creazione giovani di oggi – disorientati in molte forme concrete a Parigi della ‘Alberto Tallone ma egualmente ricchi di idee fondate sul ‘volontariato’. Editore’ vede i Tallone - alla e speranze – un segnale Anche in questo numero quarta generazione – uniti positivo per l’avvenire della molte delle esperienze pre- ad Alpignono, nella antica nostra società. sentate in interviste e articoli casa-museo e azienda di E nel quarantennale della lo confermano in un anno - il famiglia – nel sostenere con nascita delle ‘università della 2018 - in cui ricorrono im- passione l’attualità di una terza età’ il ‘Coordinamento’ portanti anniversari per molti tradizione – quella libraria – promuove con l’adesione dei soggetti protagonisti. che, con grande competenza dell’Ufficio Scolastico Dal cinquantenario del di bibliofili, coniuga arte, Regionale il progetto di ‘Centro Pannunzio’, celebran- artigianato e cultura comunicazione e scrittura do il centenario dalla nascita Ancora, ragionando sul ‘PROTAGONISTI DI IERI, di Alda Croce, torinese figlia valore dell’esperienza e OGGI E DOMANI’ che, del filosofo Benedetto, il della memoria di migliaia di dall’Anno Scolastico 2018- premio omonimo ci pone ‘protagonisti della terza età, 2019 impegnerà gli Studenti l’attenzione su Maria Grazia non possiamo dimenticare delle Scuole Superiori del Bernengo, Stella Bolaffi, che quest’anno è, simbolica- Piemonte a raccogliere e Barbara Bruschi, Carla Forno, mente, il cinquantenario del documentare le testimo- Piera Levi Montalcini e Paola ’68 – un’anno e un’epoca del nianze di vita e gli ideali di Mastrocola – sei donne di secolo scorso che accomuna quella ‘terza età che ha molto valore protagoniste di grande molti coetanei che hanno da dire e da dare. PROTAGONISTI DELLA CULTURA

Protagonisti sempre 3 A servizio della cultura in Piemonte 6 sommario Mezzo secolo di televisione in Piemonte 12 I Tallone, il mestiere del libro 16 PROTAGONISTI DELLA STORIA

Riccardo Gualino 19 Alda Croce 21 Luigi Einaudi 25 Gli ultimi regnanti al Santuario di Vicoforte 29 sommario PROTAGONISTI DELLA SOCIETÀ

Senior civici in biblioteca 31 Donne di successo 33 Ragazze di ieri 34 Abitare in una casa consapevole 36 Protagonisti di ieri, oggi e domani 40 Comunità e sportività dei campioni azzurri 45 La teriaca 48

RUBRICHE

La bocca, specchio della nostra salute 50 Asti, palcoscenico di cultura 53 Libri 57 Mostra per Mario Pannunzio 61 06

A TUTTO CAMPO

La scrivania è colma di A SERVIZIO DELLA libri, l’agenda è piena di impegni. Tra un viaggio e un appuntamento, il CULTURA IN PIEMONTE presidente, accogliente e professionale, mi dedica Alberto Sinigaglia una pausa di riflessione. Di lui l’eleganza dei modi a colloquio con Ina Ghisolfi e lo stile conducono a Venezia, amata città natale, e l’ autentica segnata dal mandato di di direzione scientifica “piemontesità” coniuga il guida del gruppo di gior- del festival Passepartout rigore etico alla passione, nalisti della Stampa che di Asti con la biblioteca fonde il pensiero nobile ha prodotto il fortunato astiense. Quest’anno il in azione. E l’umanità, inserto “Tuttolibri“... titolo è 1938- 2018- L’altro. apparentemente riservata La scelta del confronto e schiva, aggiunge forza al Dal 1975, dalla fondazione tra l’anno in corso con giornalista che ha riposto di Tuttolibri, sono stato un altro corrispondente è l’etica del suo operare incessantemente dedito caduta sul 1938, segnato nella ricerca della verità all’aspetto culturale del dalla “notte dei cristalli”, dell’informazione e nella giornalismo, seguito poi inizio della grande perse- formazione continua. dall’organizzazione di cuzione contro gli ebrei. eventi culturali di vasta Pur se in Germania già dal La sua avventurosa pas- risonanza. Ad esempio, ’35 vigevano leggi razziali, sione giornalistica è stata sono al decimo anno in Italia le tremende leggi PROTAGONISTI della società 7

antisemite sono state proclamate nel ‘38. Oggi, l’altro, il perseguitato, è ancora l’ebreo, ma il razzismo più conclamato è contro lo straniero, contro il migrante e in generale contro la diversi- tà, nei suoi vari aspetti, ad esempio contro il barbo- ne, il malato, il povero di mente, … con morfologie diversificate. Il tema delle intolleranze sarà denso di argomenti di riflessione e affrontato da nomi significativi. ALBERTO SINIGAGLIA,

Rientra anche l’evento giornalista e scrittore “Una montagna di libri” di Cortina d’Ampezzo? Ricopre la carica di Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte dal 2010, ha lavorato dal Con la psicologa Vera 1970 per i servizi culturali del quotidiano La Stampa, Slepoj ho fondato a è fondatore di Tuttolibri, ha fondato e diretto Musica Cortina Una montagna Viva e il Giornale della Musica, ha condotto programmi di libri. Nella seconda radiofonici e televisivi della Rai (Vent’anni al 2000 con metà degli anni ‘60, avevo intervista a Italo Calvino per Rai3; Addio al Novecento, partecipato alle iniziative dialoghi con i maggiori intellettuali italiani per di Cortina con Arnoldo RaiRadio3). È docente universitario presso il diparti- Mondadori e Domenico mento di Politiche, culture e società presso l’Università Porzio, e con personaggi di Torino, è membro del Cda del Centro Pestelli, è della cultura del calibro di presidente della Fondazione Filippo Burzio. È direttore Buzzati, Biagi, Montanelli scientifico del Festival Passepartout di Asti e presidente e altri. ... A Cortina, in di Una Montagna di Libri a Cortina d’Ampezzo. periodi di turismo, a fine È presidente del comitato scientifico della Fondazione anno e in estate, si svolge Cesare Pavese, è presidente del comitato dei garanti del una rassegna di scrittori Polo del Novecento (catalizzatore di enti e fondazioni che presentano i libri che interagiscono per approfondimenti e incontri sulla pubblicati di recente e storia del secolo scorso). Dirige i Classici del giornali- incontrano il pubblico. smo di Aragno Editore. Sono orgoglioso di aver Ha pubblicato presso Biblioteca dei Leoni i racconti La fondato questa passerella zanzara, il gallo e l’oboe con Ugo Nespolo (2017, parole di autori e personalità del- e immagini-ragazzi), tre delicatissime filastrocche che la cultura, ma non seguo hanno per protagonisti due animali, la zanzara e il più questi eventi; il festival gallo, e uno strumento musicale, l’oboe. “Parabolette” le Passepartout di Asti è una chiama l’autore, alludendo alle similitudini che animali diversa manifestazione, e cose hanno con i fatti della vita e il libro Il pappagallo che dura otto giorni, pun- e il doge (2018), storie di vita, di esperienze, di amici- to di riferimento non solo zie e di incontri straordinari avvenuti nel corso della dei piemontesi: centinaia professione giornalistica. 8 PROTAGONISTI della società

e centinaia di persone trasmettono fake news, falso. Siamo una categoria intervengono agli appun- (lett. notizie false), cioè che va rifondata nelle sue tamenti. La città di Asti è informazioni ingannevoli, istituzioni, anche per re- all’avanguardia perché ha bufale consapevolmente cuperare l’orgoglio di pari capito il bisogno di dialo- inventate allo scopo di passo con la deontologia go, di rapporto diretto e di disinformare. Quando professionale. Ritengo confronto con personalità menzogne e disinforma- fondamentale l’aggior- straordinarie che, come zione si intrecciano alle namento professionale Umberto Eco, Luciano ideologie causano avve- contro la tesi presuntuosa Canfora, Massimo lenamento delle menti e della sua inutilità perché Cacciari, tanto per citare disorientamento. occorre essere ben infor- un tris di nomi, hanno mati per informare (sulle dato la loro piena dispo- È un grave pericolo la nuove leggi, sulle scoperte nibilità. Ragionamento e fine del giornalismo da della medicina, …sulle discernimento producono taluni auspicata? novità in ogni ambito, del informazione, che non è presente ma anche del cultura delle “cattedre”, ma L’incultura dilagante crea passato). un approfondire insieme indifferenza e le percezio- rifuggendo da ogni super- ni disinformate generano I sostenitori della inutilità ficialità. Il festival è una disinformazione. Va da degli ordini professionali fabbrica di progetti contro sé che un popolo disin- dove sbagliano? Il lavoro l’indifferenza e contro il formato è vulnerabile e professionale deve essere “percepito”, che oggi va di reputo un grande pericolo da un lato sostenuto e moda. auspicare che il giornali- dall’altro controllato, ma smo sia finito. Si tratta per se l’ordine dei giornalisti Ora è al terzo mandato me di un dolore grande non fosse autonomo, vi come presidente dell’Or- e di una responsabilità sarebbero rischi. Quali dine dei giornalisti del non da poco, perché ho ipotizzabili? Piemonte, con incarichi la chiara consapevolezza regionali e soprattutto che molti giornalisti ita- La qualità di una demo- nazionali. Un impegno liani non sono in condi- crazia dipende anche non da poco, che im- zione di forza, ma hanno dalla peculiarità delle sue plica tempo, dedizione, al contrario una debolezza professioni e dalla prote- coordinamento, orga- enorme, causata dalla crisi zione (qualità, moralità...) nizzazione di eventi vari, economica. Nel giornali- garantita dalla deonto- anche per l’aggiorna- smo online si è aggravato logia. Io non sono per mento degli iscritti. il problema della profes- la difesa a oltranza degli sionalità, perché i gior- ordini professionali, ma Sono giunto all’ottavo nalisti sono pagati poco, è evidente che se non c’è anno di lavoro all’Or- sono costretti a scrivere un ordine professionale, dine come presidente, più pezzi così velocemen- si dovranno inventare ruolo che svolgo con te che diventa impossibile istituzioni analoghe che responsabilità pari alla per loro verificare i fatti e facciano ordine nelle preoccupazione di come le fonti. L’informazione, professioni. È una neces- sta andando l’informa- nei casi peggiori, è una sità morale e legale di cui zione. La crisi mondiale merce che si vende, come la magistratura non si può è dovuta all’avvento della ogni altro prodotto, sul occupare. La ragione per rete telematica, un me- mercato. Solamente il cui ho accettato di con- gafono straordinario per giornalismo professionale tinuare nel mio incarico diffondere verità e cultura, può attribuire autenticità di presidente dell’Ordine, ma contemporaneamente alle informazioni per con servizio gratuito, un pericolo grave se si distinguere il vero dal come tutte le mie altre ca- PROTAGONISTI della società 9

riche, deriva proprio dalla attribuisco al giornalista le hanno avuto, per le storie convinzione che è ne- medesime responsabilità create, con le quali hanno cessaria una autoriforma del medico che, con una saputo distinguersi da altri di tutti gli ordini profes- diagnosi o una cura sba- e sedurre il lettore, non- sionali. Medici, architetti, gliata, può fare del male. ché conquistare premi ingegneri, … e giornalisti, Anche il giornalista che importanti. Certamente la forse ancor più degli altri divulga informazioni sba- scrittura è un grande pia- professionisti, devono gliate, non documentate e cere e dopo aver dedicato lavorare seriamente e svianti dalla veridicità, può una vita intera ai libri degli serenamente perché i fare del male. Purtroppo altri, non mi dispiace se propri ordini si adeguino ne stiamo già facendo e qualcuno mi sorride e mi alle necessità dei rispettivi dobbiamo provvedere. dice: «Ti ho letto!». compiti, nella società e nel mondo in cui si trovano a Parliamo di Alberto La particolarità del libro operare. Le nuove tecno- Sinigaglia scrittore, un di racconti “Il pappagallo logie hanno rivoluzionato nuovo ruolo, comun- e il doge” costituito da il mestiere, caricandolo di que legato all’attività tredici storie, pure in sé opportunità, ma anche di giornalistica. Che cosa coinvolgenti, sta nell’e- rischi e di trappole, per cui significa fare lo scrittore mergere, talora preciso, l’Ordine deve al più presto nel contesto della sua talora sfumato, dei profili cambiare rotta, negando esperienza? di importanti personaggi qualsiasi dilettantismo della cultura, visti e e consentendo l’arruo- Io mi definisco giornalista. presentati nella loro lamento nel mestiere Non mi voglio definire dimensione più intima, solo a chi possiede un scrittore per il solo fatto quotidiana e simpatica. alto profilo di studio. Il di avere avuto il coraggio Visti da vicino, a tu per dilettante, se capace, può in tarda età di cedere tu, e interpretati con accedere ad alcuni ruoli; all’invito di un amico e occhio giornalistico. ad esempio, scriver buone di tirare fuori dal cas- ricette di cucina non è setto dei racconti. Indro Ho reso omaggio agli fare giornalismo, mentre Montanelli era un bravo scrittori, come redattore il titolo di giornalista scrittore di ottimi libri di culturale durante tutta implica preparazione di storia, stilati in linea con le la mia vita. Nel libro ho alta classe e riguarda un regole accademiche, con voluto raccontarli durante tipo di informazione per la la precisione dello sto- i nostri incontri nella quale ci vuole preparazio- rico che va alle fonti e le dimensione di quotidiani- ne adeguata. interpreta, ma si definiva tà. Cito tre grandi perso- giornalista perché puntava naggi: Aldo Palazzeschi, La riforma deve dunque alla semplicità di linguag- a cui è dedicato il titolo; partire dall’interno, gio che si addice più ai il pappagallo è lui, che perché occorre cono- giornalisti che non agli così definiva, con grande scenza delle situazioni, accademici. La definizio- autoironia, il suo nasone capacità di selezionare, ne di scrittore la meritano a becco di pappagallo, monitoraggio costante e solo persone che hanno di cui aveva imparato a insieme bisogna offrire fatto della qualità della sorridere precocemente; opportunità di prepara- scrittura, nata dal loro , colosso zione. Un arduo compito ingegno, il mestiere della della letteratura del secon- direzionale… loro vita. Essi sono degni do Novecento e Ugo Pratt, di questo titolo per la forza un altro genio. Li vedo Con tutto il rispetto per della loro creatività, per la nella loro intimità, negli ogni professione, io personalità, per le idee che incontri a tavola, in quelli 10 PROTAGONISTI della società

talora casuali, ad esempio, una seduta dal dentista, diventata bottega, si lava Soldati che si compra si fermò a lavorare con alla fontana, con grande una giacca speciale, Pratt me per progettare la terza sacrificio imprenditoriale che gioca tiri burloni a pagina e infine portare si costruisce una piccola Venezia con un gruppo di i testi in tipografia, da fortuna, ma soprattutto amici, … Cerco di portare battere e comporre in rende caratteristico un sulla scena l’umanità di piombo. Sarebbe passato angolo del paesaggio questi geni anche per da casa, per poi andare in veneziano, ne costituisce rilevare come la genialità Rai per una intervista. Fu un monumento vitale che sia accompagnata dalla trucidato dai Brigatisti che meritava di non essere semplicità, in chi ha vera lo attendevano nell’andro- dimenticato. e autentica grandezza. ne di casa alla fine di una L’esatto contrario di quan- mattinata di lavoro. “Erano Vi è apparente semplicità to avviene a spocchiosi le 13.20 del 16 novembre nei tredici episodi, che scrittori di oggi, magari 1977. Lo sapevano solo, in realtà raccontano una sbandierati e contesi dai disarmato, senza scorta. vita. Vi è molta Venezia, teatri televisivi e trattati Gli spararono quattro ma anche molta Torino, come divinità, personaggi colpi di Nagant al volto, con i retroscena del poco modesti di caratte- tutti andati a segno”. lavoro giornalistico re, ma assai modesti in Qualcuno che conosceva giornaliero (e notturno) qualità. i suoi movimenti aveva delle redazioni, scono- informato i suoi carnefici. sciute ai più, quando In più occasioni, si È stato modello di vita e di ancora andavano i incontra il vicediretto- coerenza, tuttora rimane pezzi in linea … Un libro re, Carlo Casalegno, il una bellissima testimo- composito, gradevole e cui ricordo, intenso e nianza di amore per il scritto con una penna da delicato, quanto forte e lavoro, compiuto con maestro, da leggere con commosso è siglato dagli fedeltà e abnegazione. gusto, perché vi è anche ultimi istanti di lavoro la buona cucina degli compiuto fianco a fianco. Tra i tredici racconti, uno scrittori e dei giornalisti. solo si differenzia dagli Soprattutto si palesa la A quarant’anni dall’o- altri, l’ultimo, che chiude doppia anima dell’autore micidio, ho dedicato la serie, il Punte dei che si definisce giornali- all’amico-collega due pugni. “Una notte d’in- sta, ma ha saputo toccare giorni di incontri, inse- verno, il giornalista non i vertici dell’alta scrittura. riti nell’aggiornamento vide più la barca …”. Lo rilevo, sorride tra professionale e tenuti in l’ironia e la consape- Università, con il direttore Nel racconto non vi sono volezza, con la chiosa: Maurizio Molinari, con grandi personaggi. È la “Frequentare i grandi Enrico Mentana e alti storia di un ponte e di scrittori qualche volta fa nomi della cultura, della una barca, una vicenda bene!”. politica, dell’ammini- strana e non conosciuta di strazione e alla presenza Venezia che va capita, per Ambito lavorativo e di- del figlio e della moglie. essere apprezzata. Questa mensione degli affetti si Ricordo nel libro che barca è di legno, ha una rincorrono tra le pagine, quel giorno fatidico, “non grande vela che le fa da e quando il pensiero va volle uscire alle 13.00 con tetto, galleggia e si muove ai suoi due tesori, Scheila Arrigo Levi, sebbene il secondo il vento e le ma- e Andrea, moglie e figlio direttore molto insistesse ree, è simbolo della storia amatissimi, cui il libro è per accompagnarlo a casa straordinaria di un pesca- dedicato, una luce più con la scorta“. Per recupe- tore che diventa verdu- intensa gli illumina gli rare il tempo perduto in riere. Vive sulla sua barca occhi. PROTAGONISTI della società 11

ALBERTO SINIGAGLIA IL PAPPAGALLO E IL DOGE pagg.135, Ed. Biblioteca dei Leoni, Castelfranco Veneto (TV), 2018

Scorrono i ricordi di lavoro senze di Igor Stravinskij, di e di amicizia in tredici Gian Francesco Malipiero, istantanee, come scatti di Emilio Vedova e di fotografici della macchina Giorgio de Chirico, in un del tempo che raccoglie gioco sapiente di percorsi preziose testimonianze intellettuali e musicali e le regala al lettore. Così calati tra calli, campi, ponti Venezia, nelle pagine e osterie, perché anche il dell’autore, è anche l’eco cibo è un aspetto della cul- di locande che profuma- tura, nella sua veste intima no di pesci lagunari, di e colloquiale. Se Venezia è chiassose adunate amicali, elegiaca, Torino è pul- come quelle durante le sante, con la redazione de quali Mario Soldati comin- La stampa all’epoca delle cia a scrivere, negli anni tipografie e delle rotative Settanta, le prime righe de che rumoreggiano con L’incendio sfoggiando la rulli d’inchiostro e righe giacca azzurra donatagli di piombo per “stampare da Einaudi; sono i luoghi la pagina definitiva nel preferenziali dei tiri inve- fuoco” perché sia in di- recondi di un Ugo Pratt stribuzione all’alba, prima agnolotti al sugo d’arrosto tanto scanzonato quanto della concorrenza. La vita e finanziera. Compaiono bonario con l’oste amico. è fermento, movimento, anche personaggi dello Seguendo il gesto della intraprendenza contrat- spettacolo come Walter mano di Aldo Palazzeschi, tuale, gioco di potere, Chiari e Vittorio Gassman che per caso incontra ironia, anche divertimen- che si esibiscono per sul vaporetto verso San to. Sono momenti di vita pochi intimi in scherzo- Zaccaria, l’A. si ritrova personale, descritti in se parodie al tavolo del seduto su una panca, diretta, con personalità che “Romoletto”, aperto quasi tra turisti che premono hanno dettato la storia del per tutta la notte, per attori nello stretto spazio fisico, giornale e della cultura del e giornalisti, per chi lavora a intessere ricordi letterari Novecento, tra cui Giulio sino a tarda sera, e quando e nostalgie al tramonto, De Benedetti, Arrigo Levi, il giornale chiude la prima mentre altrove, in un an- Alberto Ronchey, Enzo edizione delle ventitré e golo del cuore veneziano, Biagi, Massimo Mila, Indro trenta, a volte, si cena in ondeggia la barca di ver- Montanelli, con il solito redazione, con l’aretino dure del pescatore com- impermeabile bianco, Giovanni Giovannini, merciante intrepido. Le Giovanni Spadolini, vicedirettore, ma anche magie della città d’acqua seduto al posto di Cavour, capo brigata di segrete sono evocate dalle pre- al Cambio, con menu di birbonate. 12 MEZZO SECOLO DI TELEVISIONE IN PIEMONTE Riccardo Humbert intervistato da Gian Franco Billotti

Nella tua ultraquaranten- nale attivitò professio- nale di regista e ideato- re televisivo hai vissuto gli albori della tivù com- merciale che ha visto il Piemonte avanguardia del settore. Cosa ricordi di quella stagione?

Fu una stagione bellis- ria A&G propaganda e poi Certo, dopo le tv loca- sima, nessuno sape- si andava in onda da un li ho fatto il grande balzo va a cosa sarebbe anda- televisore messo su un approdando in Mediaset, to incontro e nessuno trabattello nei vari pun- ma già in quel periodo si conosceva il mestiere. Io ti centrali di Torino, quat- sentiva l’odore della cate- ero già appassionato di tro ore di trasmissione, poi na di montaggio, del- cinematografia e legge- arrivò la televisione via la ricerca esasperata del- vo libri e riviste (che allora cavo; era collegato il cen- lo share e della rincorsa abbondavano; una fra tut- tro Europa e una serie di agli sponsor. Tra le per- te: “8, super 8 e 16”). Mio palazzi in corso Peschiera. sone più sane e genui- papà mi aveva compera- Solo nel 1975 si fecero i ne con cui ho avuto con- to una cinepresa usata da primi esperimenti via ete- tatti professionali ci sono 8mm. E io già mi diletta- re. Poi nei primi anni ‘80 certamente Vianello e la vo con grande passione la massificazione media- Mondaini. Ricordo che a realizzare i primi filmi- tica ha spianato tutto e ci durante una registrazio- ni. L’avvento della tv loca- ha uccisi troppo presto. ne di “Casa Vianello” (quel le per me fu un grande giorno Raimondo compi- regalo. Eravamo giovani, Pur radicato nella tua va 70 anni) gli facemmo appassionati e incoscien- Exilles, hai spaziato in scendere un cartello dal ti e abbiamo fatto tut- tanti ambiti della tivù soffitto dello studio con la to quello negli anni suc- nazionale incontran- scritta “Buon Compleanno cessivi, ma con più soldi, do personaggi di succes- Raimondo!”. Lui si com- avrebbero fatto le tv com- so con cui hai lavorato mosse fino alle lacri- merciali. Nei primi tem- in produzioni importan- me e pagò da bere a tutto pi, era il 1972, si registrava ti. Chi ricordi con piace- lo studio. Un’altra per- in via Confienza 2, pres- re, quanto ti hanno dato sona limpida e impre- so l’agenzia pubblicita- e quanto hai dato loro? vedibile fu Ambrogio PROTAGONISTI della società 13

Fogar. Io curavo le regia questi caratteri ci condi- arraffona e senza fantasia di “Jonathan, dimesione zionano ancora oggi? (Milano) che depreda tut- avventura” e ogni settima- to quando è già bello, fat- na registravamo in studio Nel frattempo scrivevo. to e collaudato. E torinesi i famosi “fegatelli” con cui La mia professoressa del lì, a novanta gradi, capaci Ambrogio legava i con- liceo sosteneva che avrei di inventare astruse acro- tributi filmati. Ogni regi- dovuto fare il giornalista. bazie lessicali per giusti- strazione era uno spas- Durante i temi in classe io ficare verbalmente quel- so poiché sbagliava quasi svolgevo il mio in mezz’o- lo che è un furto invece di sempre, allora si mette- ra e poi facevo anche una collaborazione. MiTo va a raccontare barzellet- quello di alcuni compagni e Salone del Libro inse- te. Conservo ancora oggi di classe (soprattutto quel- gnano. Da dimentica- una cassetta con tutte le li più forti in matemati- re totalmente l’obsoleto registrazioni “non buo- ca e fisica). Dicono che mi motto risorgimentale del ne” di Ambrogio Fogar. facessi pagare la brioche “torinese falso e cortese”, “Paperissima” non esiste- dell’intervallo, ma io non nato dopo la presa di Porta va ancora. mi ricordo. Comunque Pia ma declinato sempre alla fine ho scritto una in maniera incompleta, Parallelamente alla tua dozzina di libri parecchi poiché in realtà il motto attività professionale,hai dei quali imperniati sulla completo recita: “torine- pubblicato alcuni saggi fauna più curiosa e con- se falso e cortese, italiano sulla torinesità e piemon- traddittoria d’Italia: i tori- falso e villano”. tesità dove la tua ironia nesi. Litigiosi, autolesio- evidenzia con garbo molti nisti, lenti negli slanci di Per la tua esperienza e dei difetti dei nostri con- orgoglio, sudditi barbot- l’attenzione ai problemi terranei: quanto e quali di toni di una città vorace, sociologici del settore in 14

cui operi, per i giovani c’è na di anni di stipendio di Questo mi sembra suf- oggi, per l’evoluzione tec- un operaio di Mirafiori. ficiente per scoraggiare nologica della comunica- Quando a Mirafiori c’era- chiunque dall’intrapren- zione, la stessa possibili- no ancora gli operai. Oggi dere tale mestiere, e inve- tà di crescita e di successo con il costo di tre sedu- ce no poiché la situazio- che hai avuto tu? te dal dentista si può com- ne costituisce un setaccio perare una telecamera ad naturale che premia la Quando abbiamo comin- alta definizione che non pertinacia e l’intrapren- ciato la nostra avventu- pesa neppure un chilo e le denza di alcuni – sicura- ra esisteva solo la Rai, le cui batterie sopravvivono mente pochi – che usci- prime telecamere erano alla forza degli elemen- ranno illesi da questa composte da un pesan- ti naturali per più di una giungla digitale. te cassonetto da porta- giornata. Le Tv si sono Gli altri potranno tranquil- re a spalla collegato con moltiplicate come pani e lamente dedicarsi all’i- un ancor più pesante cas- pesci e si bada esclusiva- draulica, alla mascalcìa, sapanca che un omino, mente ai ritorni econo- alla falegnameria che definito assistente ope- mici. Il mercato è infla- sicuramente garantiranno ratore, portava a tracolla. zionato e chiunque voglia loro una maggiore spe- Telecamera e videoregi- entrare a farne parte è ine- ranza di benessere. stratore potevano pesa- vitabilmente soggetto ai re una trentina di chili, la ricatti del mondo del lavo- Nel tuo ultimo saggio ‘Le definizione dell’immagine ro del terzo millennio per trasmissioni riprende- era di ben 200 linee (alla cui il lavoro è un privilegio ranno il più presto pos- faccia dell’alta definizio- e non un diritto, dunque sibile’ ci racconti del tuo ne) e la pesantissime bat- non si deve neppure pre- sogno e di quello che era, terie non duravano più di tendere di essere pagati neglianni ‘70, il sogno di quindici minuti. Il tutto per il giusto valore del ser- molti giovani. costava come una deci- vizio offerto. Cosa si è realizzato e 15

cosa è mancato? merciale e spesso dimen- simo. Sono valsusino, tica il suo ruolo, anzi, e questo dovrebbe dirla Di noi pionieri tanti sono paradossalmente si avvi- lunga sulla nostra cono- riusciti a perseguire la cina molto di più a una tv scenza del rapporto tra strada, si sono ricicla- locale, se non altro nel lin- informazione del pote- ti nelle strutture mila- guaggio. Il romanesco è re e obiettività. Da qual- nesi o romane oppu- ormai lingua di stato. Le che anno in alta valle re, più modestamente, desinenze verbali tagliate, si sta vivendo una real- sono rimasti nelle colo- l’unificazione degli arti- tà che è stata vergogno- nie pedemontane ad coli nell’unica particella samente manipolata occuparsi di ritrasmette- “er”, il “namo, famo, dimo” dai poteri forti. Il lavo- re quel segnale che, par- e l’esasperante comici- ro dei media è stato sotti- tendo dall’ombra della tà ciociara urlata dagli stu- le e mirato, è stata scaltra- Madonnina, convince- di romani fa si che per mente utilizzata la figura va tutti a “correre a casa ascoltare un italiano cor- retorica della “sineddo- in tutta fretta” perché “c’è retto ci si debba rivolge- che”. La parte per il tut- un biscione che ti aspet- re a una radio “straniera”: to. Enfatizzando determi- ta”. A Torino è manca- Radio Montecarlo. Italiano nate notizie, comode al to il coraggio, l’imprendi- perfetto, congiuntivi cor- potere e di grande impat- torialità, ci si è arresi alla retti e riconoscimen- to sull’opinione pubblica dipendenza psicologi- to delle desidenze “are”, (l’albero che cade), si sono ca da Milano. Quando la “ere”, “ire”. La frammenta- sottaciute evidenze pale- , tramite “La Stampa”, zione e il moltiplicarsi del- si e dimostrate (la fore- acquistò Tele Torino le reti, inoltre, riporta alla sta che cresce e non fa International fece un tv personalizzata, la tv on rumore) che solo oggi lo investimento tecnologico demand. Se un tempo era stesso Stato è costretto ad tale da fare quasi impalli- comune discutere il gior- ammettere poiché non le dire la sede Rai di Torino. no successivo su un pro- può più mascherare dietro Eravamo una “vera” tele- gramma televisivo, su un a nessuna forma. visione, ma durò poco. film, su un talk show poi- La televisione continue- All’interno del grup- ché era stato visto da più rà ancora e sempre a po qualcuno non ci cre- persone, oggi l’offerta manipolare i cervelli, poi- deva, così, dopo che pressoché infinita spinge ché ormai quegli stes- Montezemolo disse: ”Noi alla ricerca dell’esclusività, si cervelli sono stati mes- facciamo macchine, non in una sorta di solipsismo si in condizione di essere tv”, Tele Torino venne let- digitale, tipico dell’ “edo- manipolati. teralmente regalata a un nismo reganiano” di arbo- Un percorso inverso piccolo signore di Milano riana memoria. “Questo ormai lo vedo molto dif- che ben presto portò l’in- l’ho visto solo io!”, è un ficile. In una nazione in tero archivio video a orgoglio! cui la scuola illude i gio- Milano 2 per distrugger- vani con una falsa cultura, lo qualche mese dopo. Tu hai difeso la tua liber- in cui non si può più boc- Non abbiamo più nessuna tà in un settore in cui gli ciare, in cui si susseguono testimonianza di quan- interessi prevalenti con- le proposte per abbassare to venne realizzato in quei dizionano pesantemen- gli anni di studio, un sem- fantastici anni. te e quotidianamente la plice liceo si trasforma in Tivù pubblica o privata? nostra vita. Il potere si una “laurea breve”, i 110 e C’è ancora qualche diffe- costruisce sul controllo lode si sprecano e si rega- renza sostanziale? dei media. Vedi qualche lano più dei 6 politici del possibilità di liberarci da ‘68 e alla non-conoscen- La differenza tra tv pubbli- questa situazione? za si unisce la presunzio- ca e tv privata si è ormai ne è difficile vedere una azzerata, la Rai lavora di Il potere si costruisce sul seria volontà per uscire fatto come una tv com- controllo dei media, veris- dal tunnel. 16 PROTAGONISTI di oggi I TALLONE IL MESTIERE DEL LIBRO di Gian Franco Billotti

Sono trascorsi ottanta anni da quando,nel 1938 a Parigi, Alberto Tallone, bibliofilo e tipografo formato dal 1932 presso lo stampatore Maurice Darantiere ne rileva l’attività e fonda la propria casa editrice. Era figlio d’arte – il padre Cesare era un noto pittore e acca- demico – mette rapida- mente a frutto la propria competenza e la grande passione, conseguendo un rapido successo per avere creato, intorno a lui l’interesse di molti autori importanti e l’adesione di molti collezionisti delle sue edizioni e di Alpignano, 1964: Alberto Tallone e Pablo Neruda in casa Biblioteche internazionali. editrice. Caratterizza la propria Tallone pubblicò tre inediti del Poeta: Sumario (1963), Copa attività con il marchio de Sangre (1969) e Discurso de Stockholm (1971). ’Tallone’ e, soprattutto, PROTAGONISTI di oggi

Alpignano, 15 ottobre 1960 Donna Ida e Luigi Einaudi, insieme con il figlio Giulio, all’inaugurazione della nuova sede della Alberto Tallone Editore.

per i ‘caratteri Tallone’ per una composizione lustro per la qualità del suo da lui stesso disegnati su manuale che è anco- lavoro. ispirazione neoclassica ra oggi, nell’atelier di Tutti libri stampati su e realizzati in piombo Alpignano, in via Diaz 15, carte di assoluta qualità una costante e l’orgoglio per la migliore resa di una del lavoro competente tiratura manuale quasi e appassionato dei suoi mai superiore alle trecento eredi. copie. Opere illustrate da Nel 1960, quando trasferi- artisti raffinati e composte, sce la sede della palazzina con l’eleganza dei testi nel materna, immersa nel ‘carattere Tallone’. verde, all’inaugurazione Alla sua scomparsa nel accorrono il presidente 1968 la guida dell’atelier della Repubblica Luigi fu assunta dai figli Franco Einaudi accompagnato e Aldo, che continuarono dal figlio Giulio, fondatore la tradizione e l’imposta- dalla propria casa editrice, zione editoriale del padre. Pablo Neruda, che già a Quando Aldo, nel ’91 Parigi aveva iniziato un venne a mancare pre- rapporto esclusivo per la maturamente l’attività era pubblicazione e diffusione all’apice del successo, cul- della proprie opere,e tanti turale e imprenditoriale. altri scrittori, saggisti e Anche oggi l’attività poeti cui Tallone ha dato prosegue con la compe- 18

tenza e lo stile di Enrico Tallone che con la moglie Maria Rosa e dei loro figli Eleonora, Elisa e Lorenzo garantiscono alla ‘Alberto Tallone Editore’ il pro- sieguo della loro unica esperienza che è orgoglio per la cultura, l’arte e l’im- prenditoria piemontese. Entrando nella tipogra- fia, come ammirando la curata biblioteca con la collezione di tutti i capolavori realizzati dai Tallone – il plurale è d’obbligo e anche garan- zia di continuità – ci si immerge in un’altra epoca salvaguardati dal rischio di Da sinistra: contagio della tecnologia I Tallone Lorenzo, Maria Rosa, Elisa, Enrico ed Eleonora e della frenesia industriale del settore. Si continua a comporre le opere, pagina per pagina, con gusto raf- finato dall’esempio di Alberto in decenni di creatività in una attività affascinante proprio per lo stile che i suoi eredi trasmettono,con paca- tezza e cordialità. E sono tutti capolavori, frequen- temente ammirati anche in importanti esposizioni internazionali, perché la foliazione di ogni titolo edito dai giovani Tallone, per stile grafico e illustrazioni è occasio- ne per tanti di essere a contatto con una storia e passione imprenditoriale che è, insieme, Cultura e Arte entrambe con la maiuscola. Del ‘carattere Tallone’, dei ‘tipi’ e dei protagonisti di oggi.

Alberto Tallone al lavoro a Parigi PROTAGONISTI di ieri 19

RICCARDO GUALINO INGEGNO E AVVENTURA

Per un padre atti- ti dalle sue azien- vo, dinamico, sempre de. Sono quattrini attento all’azienda e agli che a volte rendo- azzardi quanto lontano no incredibilmen- dai debiti, che cruccio te, altre volte i pro- avere un figlio intro- getti falliscono, ma verso, riservato, silen- che importa. C’è un zioso, poco incline mondo da conqui- all’imprenditorialità. stare, grazie ai buoni È vero: il giovane auspici di banchie- Riccardo Gualino non ri londinesi e sve- segue le orme pater- desi. E da costrui- ne, ama leggere, com- re, come in porre versi, studiare. Ma dove realizza pon- anche sognare nuo- ti, gallerie, strade fer- vi scenari in cui da solo rate, ospedali, scuo- poter decidere, sceglie- le, alberghi. Come a re, agire. Così nell’ot- S. Pietroburgo dove tobre 1896 lascia Biella progetta addirittura per Sestri Ponente, una città. dove nella segheria del È solo l’inizio. cognato comincia una I denari arriva- vita eccezionale. no a palate, servo- Ha vent’anni quan- no anche a festeg- do, pallido e magro giare nel castello di -per non dire traspa- Cereseto, ad acqui- rente-, impara a tra- stare opere d’arte durre i sogni in realtà. di ogni genere, per Lavorando infaticabil- sé e per la giovane mente, mette a frutto figlia di industriali del moglie. Non man- doti di comunicativa e di cemento, cui promette e cano i rovesci di fortu- negoziazione, si fa strada mantiene come casa un na, le perdite ingenti per nell’industria e commer- castello nel Monferrato. via della guerra, i debiti cio di legnami e cemen- Occorrono soldi, tanti, ma che Gualino si impegna a to, cerca e trova appor- Riccardo Gualino non si sanare. E la Grande guerra, ti finanziari da banche spaventa: quante foreste che lo costringe a torna- di Biella e Casale, viag- ci sono da tagliare, quan- re in Italia senza bagagli e gia moltissimo per capi- te fabbriche per lavorare a piedi. Un’esperienza che re come trarre denaro da il legname, quanti velie- gli fa intravedere un futu- investimenti vertiginosi. E ri per trasportarlo, quan- ro legato ai trasporti via trova il tempo per sposa- te ferrovie da costruire mare: fonda allora la SNIA, re Cesarina Gurgo Salice, con quei tronchi lavora- Società di Navigazione 20 PROTAGONISTI di ieri

Italo-Americana, con cui mente ineccepibili. Come dell’industria italiana, non guadagna tanto da poter- tutte le sue abitazioni, i ultimo Agnelli. Immolato si dedicare a cantie- suoi stabilimenti, i suoi all’odio di concorrenti e ri navali, alla costruzione uffici. E punta su due case finanzieri ligi al regime. di vapori in acciaio, e per- automobilistiche torine- Ora vive in una stanzuc- ché no, anche alle auto- si, la Itala e Spa, che riven- cia, ma non si arrende, mobili, socio di Agnelli in derà guadagnando una compra una casa sull’iso- FIAT, dove viene chiamato fortuna. la, chiama la moglie, non come vicepresidente. Ogni giorno una batta- si capacita di vivere nell’o- Ha intuizione e spregiu- glia, ogni ora un contra- zio, lui malato di febbre dicatezza tali da guardare sto. Ma Riccardo Gualino lavorativa. China la testa senza timori alla finanza, non demorde. Ordine, su un libro di memorie in e si aggiudica il control- chiarezza, organizza- cui ripercorre la sua vita. lo di alcune banche, non- zione ferrea, innovazio- E poi un altro e un altro ché de ‘La Stampa’, sottrat- ne, semplicità e pulizia ancora. ta a Frassati. sono le fondamenta del Arriva il trasferimento a Vulcanico e innovato- suo impero. Che preve- Cava dei Tirreni, e final- re, progetta il triango- de ancora e sempre ope- mente la liberazione dal lo Torino-Milano-Genova re d’arte acquistate in tutto confino. È il 1932: a 53 che fonde in un unico il mondo. Quadri, ori, tap- anni deve riprogramma- sistema economico grazie peti, agenti, smalti, statue re la sua esistenza, ma a strade, autostrade e fer- affollano le sue fabbriche, lontano dall’Italia e dal rovie. Tutti lo interpellano case, ville. E anche i suoi suo regime. A Parigi, in per i grandi affari e a guer- tre nuovi castelli al mare. Svizzera, ma Torino chia- ra finita si butta nella ven- Una collezione di gusto ma, e a Roma ci sono dita di carbone americano. colto e raffinato che sol- amici e collaboratori. Ma il vento non gli è favo- letica invidie, ammorbi- Si dedica alla Rumianca revole e il suo patrimonio disce una coorte che cir- che produce tutto quanto va in fumo. conda lui e la sua svagata di chimico possa servire La fortuna gli è però ami- moglie, e dovrebbe affina- all’industria e all’agricoltu- ca. In Italia manca- re il gusto italico. ra; e alla Lux, un’industria no cotone e lana ma c’è Certo, usa i soldi per i cinematografica che rina- sovrabbondanza di cellu- sogni e i sogni per far sol- sce con un film su don losa. Gualino allora intra- di. Troppi soldi, troppo Bosco. Gualino si rilan- vede la possibilità di recu- successo, troppa fiducia cia come presidente della perare: acquista brevetti, in se stesso. E si avvicina Lux, produce film di gran- incontra produttori, crea il 1929. Fallimenti, pani- de successo e di gran- stabilimenti in cui impie- co tra i risparmiatori, pro- di profitti, organizza una ga manodopera destinata cessi, scandali, governi rete distributiva formida- altrimenti all’emigrazione che cadono: molti pren- bile, da lui passano tutti i e trasforma la pasta grez- dono le distanze dall’uo- maggiori e migliori regi- za in seta artificiale, collo- mo d’affari che sta per- sti e attori dell’epoca, tutti candosi al secondo posto dendo a pezzi i suoi beni. nomi altisonanti. al mondo anche come Anche Agnelli accet- Un’ultima dura battaglia: produttore di lana artifi- ta le sue dimissioni. E a rientrare in possesso della ciale o sniafil. Roma Mussolini esulta: sua amata collezione d’ar- Poi vuole diversificare per Gualino non gli era mai te, delle sue case, del suo ingrandirsi e per dare spa- piaciuto, forse gli pote- prestigio. Ce la fa. E a 85 zio alla sua ambizione. va fare ombra. Lo arresta- anni, mentre porta avanti Fonda l’UNICA, fabbrica no. Dalle Nuove al con- una trattativa con la Esso e di cioccolato torinese; la fino a Lipari: si dà corso per la Sir, interrompe defi- FIP, fabbrica di pianofor- immediato all’ordine tele- nitivamente una vita di ti; compra cavalli da corsa grafico. La sua collezione sogni e da sogno. da allevare in scuderie ori- smembrata, le sue fabbri- Mariella Debernardi ginali, moderne, estetica- che svendute ai bei nomi PROTAGONISTI di ieri 21

ALDA CROCE, alfiera di libertà e cultura

Alda Croce, quando Il mio legame con Torino la sua lunga, operosa vita assunse la presidenza risale a quella che mia sta a dimostrare che Alda del Centro “Pannunzio” sorella Elena ha definito ha saputo essere sempre nel 1997 succedendo a L’infanzia dorata, titolo di coerente con le sue idee, Mario Soldati, dichiarò in un suo libro di successo. senza esitare ad andare un’intervista: E potrei anche parlare controcorrente. Per lei «I miei rapporti con delle annuali vacanze Torino e il Piemonte Torino sono profondi: vi piemontesi a Meana, a rappresentavano anche sono nata e mia madre era Bardonecchia, a Viù ed in il richiamo ai valori del torinese. Mio padre amava seguito a Pollone, per tanti Risorgimento, anzi del il Piemonte e Torino anni». In un’altra occasio- «Sorgimento» come lo come poteva amarli un ne mi disse che lei aveva definiva il padre, ai valori uomo della prima genera- la «testardaggine dei dell’Unità nazionale, zione post-risorgimentale. piemontesi» ed in effetti attraverso un rapporto 22 PROTAGONISTI di ieri

solidale tra Nord e Sud dell’Università di Torino collaboratrice del filosofo. che sentì profondamente per i suoi novant’anni ed In quella biblioteca ho soprattutto negli anni in in quell’occasione venne avuto modo di lavorare cui il Risorgimento venne ristampato dal Centro per tanti anni, respirando demonizzato per fini “Pannunzio” il saggio di un clima incantato a politici contingenti. suo padre Perché non pochi passi dalla baraonda Alda sentì i valori del possiamo non dirci di Spaccanapoli. liberalismo piemontese, cristiani, che ella ama- La sua opera principale di un liberalismo che, va particolarmente. In di studiosa è un’ampia come ricordava suo padre, quell’occasione alcuni biografia di Francesco De andava inteso in senso amici misero in luce il Sanctis scritta insieme spagnolo: liberale opposto carattere di Alda, che alla sorella Elena e pub- a servile. E tutta la sua sapeva unire un’ironia blicata dalla torinese Utet: vita, dalle battaglie per la sottile e disincantata – anche qui non certo una tutela dell’ambiente e dei tipicamente partenopea – scelta casuale, perché il beni culturali alla battaglia ad una severità e sobrietà napoletano De Sanctis contro la vivisezione degli tipicamente subalpine. era stato esule a Torino e animali, fu sempre un Quando un folto gruppo fu nel 1861 Ministro della modo di affermare valori di amici torinesi del Pubblica Istruzione del di libertà, rifiutando ogni Centro “Pannunzio” andò primo governo dello Stato forma di servitù verso i a trovarla a Napoli, Alda unitario presieduto da potenti. Beni culturali e fece ristampare apposita- Camillo di Cavour. beni ambientali per lei, in mente in «edizione non In tanti anni di amicizia tempi in cui di questi temi venale di soli 150 esem- sincera ho passato nume- nessuno parlava, erano plari» il saggio di don rose e preziose giornate in un’endiadi inscindibile, Benedetto Maria Cristina sua compagnia ed in ogni come una volta rico- di Savoia Regina delle Due momento trascorso insie- nobbe persino Giovanni Sicilie, quasi a confermare me ho avuto la possibilità Spadolini che si riteneva anche in quel modo il di imparare qualcosa. in materia – come primo legame profondo tra Alda, oltre ad una vastissi- Ministro per i Beni cul- Torino e Napoli, che ella ma cultura, era informata turali – un precursore in sentì sempre molto vivo. di tutto ciò che accadeva assoluto. Come tutte le Alda non voleva lasciarsi nella vita culturale e persone colte della sua fotografare. Riuscii tut- politica italiana. È stato generazione era natura- tavia in quell’occasione a scritto che era la vestale di liter antifascista per una convincerla e le uniche suo padre, ma ciò è solo scelta innanzitutto etica sue fotografie che sono parzialmente vero, perché ed estetica, prima ancora circolate sono quelle che Alda ebbe un’individualità che politica. Ma il suo in quella visita alcuni specifica che la colloca nel antifascismo, come il suo amici le avevano carpito mondo culturale italiano. altrettanto fermissimo senza usare il flash. Fu Ci fu un giornalista che anticomunismo, erano anche l’occasione di una in modo volgare scrisse filtrati attraverso una visita alla biblioteca di di lei: «figlia del più noto cultura storica consolidata Benedetto Croce con la Benedetto». Quando e una concezione auten- guida di chi, dalla morte lesse quella frase offensiva ticamente liberale dello del padre nel 1952, si era Alda sorrise, del tutto scontro politico. occupata personalmente indifferente. Alda Croce venne dei suoi libri e del suo Al termine di due mandati festeggiata nel dicembre archivio, dopo essere stata volle lasciare la presidenza 2008 nell’Aula Magna per tanti anni la più stretta del Centro “Pannunzio” PROTAGONISTI di ieri 23

per motivi di età. Venne volta le portai a Napoli la disse che molte delle idee acclamata Presidente mia bassotta “Bella”. Alda, di Oriana erano condi- onoraria. Per la sua suc- che abitualmente rifiutava visibili e che l’Occidente cessione mi ventilarono di farsi fotografare, si fece doveva mettersi in condi- l’idea di un suo nipote, ritrarre con lei e a quella zioni di difendersi. ma essa cadde subito fotografia sono particolar- Vedeva il pericolo dell’e- per le perplessità che mente affezionato. stremismo islamico come sollevammo in merito alla Spesso mi scriveva le incombente e mi disse scarsissima notorietà del osservazioni più impre- che bisognava fermare il medesimo e al suo carat- vedibili, ricordandomi o terrorismo arabo. tere che mal si conciliava segnalandomi un articolo, In seguito avemmo con lo spirito democratico il passo di un libro, la gaffe diverse altre occasioni del Centro “Pannunzio”. di un politico. Ho decine di parlare di come andò Quando mi capitò suc- di lettere che ritengo a finire la guerra in Iraq cessivamente di imbat- molto preziose. Aveva e della “vittoria” di Bush termi in lui per qualche una forte indipendenza di jr. che rivelò tutta la sua iniziativa, me lo ritrovai giudizio ed una severa fer- pochezza di politico nel sempre aspramente ostile. mezza di opinioni, ma con trascinare gli Stati Uniti Quando appresi della sua gli amici fidati era capace in un conflitto di dimen- morte, pensando a lei, mi di tenerezza e di ironia. sioni e di effetti disastrosi venne alla mente l’espres- Rifiutò, nel 1975, agli che non aveva saputo sione coniata da Giacomo Editori Riuniti l’auto- prevedere. Una volta mi Debenedetti, per espri- rizzazione a pubblicare disse che Bush sicura- mere la sensazione del un saggio del padre da mente non aveva letto rapporto con alcuni suoi inserire nell’antologia Il Machiavelli, che invitava professori dell’Univer- pensiero politico dalle ori- i politici a valutare le loro sità di Torino: «l’aria dei gini ai nostri giorni, curato scelte in base alle possibili ventilati altipiani». Stare e da Umberto Cerroni. Una conseguenze che anda- parlare con lei mi con- scelta non facile se consi- vano precedentemente sentiva infatti di respirare deriamo l’anno. soppesate. quell’aria limpida e pura Dopo l’uscita della Rabbia Quando discutemmo che solo i maestri veri e l’orgoglio di Oriana se conferire il Premio possono farci apprezzare. Fallaci, che presentai “Pannunzio” a Igor Man Il suo amore per gli in più occasioni e città, (che aveva, peraltro, animali le veniva d’istinto, ricevetti da Oriana il 1° egregiamente ricordato ma anche dal magistero marzo 2002 un biglietto la figura di Pannunzio esercitato dal filosofo pie- molto affettuoso e gentile. nell’Aula Magna dell’U- montese Piero Martinetti Nel mio abituale viaggio niversità di Torino, pur che scrisse un libretto a Napoli portai il biglietto essendo estraneo a quel dal titolo emblematico a donna Alda che ne fu gruppo o proprio perché Pietà per gli animali. I molto contenta. aveva la distanza neces- suoi gatti erano i padroni Anche lei, come tutti noi saria per parlarne con della sua grande casa del Centro “Pannunzio”, equità, senza rivendicare di Palazzo Filomarino, era stata sconvolta dai fatti primati che non posse- ereditata dal padre, e il dell’11 settembre del 2001 deva), mi trovai di fronte suo cane era una delle sue e la rabbia di Oriana era un’Alda Croce molto grandi passioni: a volte ci in parte anche la rabbia determinata. Mi disse sen- scambiavamo le fotografie di Alda, mitigata da un za mezzi termini che era dei nostri animali con equilibrio storico che non un filo-arabo, incapace di commenti affettuosi. Una l’ha mai abbandonata. Mi intendere le ragioni della 24 PROTAGONISTI di ieri

laicità occidentale ed era rischiare un raffreddore, o pregiudizi. La politica la del tutto ostile allo Stato di peggio, anche una bron- deprimeva e certo non la Israele per cui Pannunzio chite, pur di vivere a con- appassionava più. Colse si era tanto speso. tatto con una donna che tutti i limiti vistosi del Aggiunse che l’Islam non badava ai formalismi, berlusconismo incolto avrebbe sempre rifiutato la ma alla sostanza della vita, ed allora rampante,anche laicità occidentale. avendo a cuore la cultura se non ne fu, come altri, Il Premio venne assegna- non come esibizione di ossessionata. Aveva to, a stretta maggioranza, conoscenze, ma come molta simpatia e stima a Man, con il voto con- forma di civiltà cosmopo- per Marco Pannella e per trario della presidente. Jas lita in cui trovavano una Vittorio Sgarbi che ritene- Gawronski, per analoghi sintesi anche Torino e va un critico e uno storico motivi, disertò la ceri- Napoli. dell’arte di alto livello con monia di consegna del L’istituzione a Torino il dono della divulgazione, premio. nel 2015 di un Premio senza scadere nella bana- Fu forse l’unica volta che a lei dedicato è stato un lizzazione. Non le piace- la vidi così battagliera e modo per ricordarla nella vano alcuni suoi eccessi ferma. Di norma, predi- città in cui era nata ed a televisivi, ma distingueva ligeva la battuta ironica, cui era rimasta sempre gli eccessi dall’uomo di anche quando dissentiva. legatissima. Ancora oggi cultura sensibile ai pro- Nel 1999 fu lei a volere il penso con nostalgia a blemi della tutela dei beni conferimento del Premio lei e al suo stile di vita: artistici ed ambientali. ad Emma Bonino. Altri un qualcosa che ormai Quando divenne sottose- avrebbero preferito appartiene al passato, gretario ai Beni Culturali Pannella, ma la sua auto- anzi alla storia. Giuseppe ne fu lieta e fu indignata revolezza ebbe la meglio. Galasso, ricordandola sul per il modo in cui il Stare con lei era un’oc- “Corriere della Sera”, ha governo di centro-destra casione per imparare sicuramente visto giusto, lo mise alla porta. Alda qualcosa, per ascoltare sottolineando la sua non poteva prevedere un’opinione diversa dal caratteristica peculiare, il rapporto amichevole coro del conformismo, scrivendo che era «fuori che con Sgarbi il Centro per vivere qualche ora dalle fila». In lei è rivissuto, “Pannunzio” avrebbe nel Palazzo Filomarino di oltre che il magistero del instaurato negli anni. Napoli dove aveva inse- padre, quello di Omodeo, * ALDA CROCE (Torino, gnato il Vico e dove visse De Ruggiero e dell’amatis- 1918 – Napoli, 2009). Figlia suo padre. Era bellissimo simo Chabod. del filosofo Benedetto frequentare quelle antiche Il senso degli ultimi anni Croce, saggista e ambien- stanze austere, animate della sua vita è sintetizzato talista. Fu Presidente della da una grande civiltà. nelle parole a me indi- Fondazione “Biblioteca D’inverno era meno rizzate il 15 marzo 2000: Benedetto Croce”, mem- confortevole perché, «Io sono sopraffatta dalle bro del Consiglio direttivo riprendendo le abitudini faccende di ogni genere, dell’Istituto Italiano per del padre, Alda non faceva e anche immalinconita gli Studi storici e, dal 1997 accendere quasi per nulla dalla inutilità di opporsi a al 2004, Presidente del i termosifoni che aveva tutto ciò che di pessimo Centro “Pannunzio”di fatto installare nel palazzo è sotto i nostri occhi ogni Torino. la vedova del filosofo alla giorno. Non mi riferisco Fu insignita da Carlo morte del marito, che solo alla politica». Azeglio Ciampi dell’ono- era contrario al riscalda- Era una donna con- rificenza di Cavaliere di mento. Ma valeva la pena trocorrente e priva di Gran Croce. PROTAGONISTIPROTAGONISTI della di societàieri 25 LUIGI EINAUDI LIBERALE, ECONOMISTA, EUROPEISTA di Aldo A. Mola

Luigi Einaudi (Carrù, Cuneo, 24 marzo 1874 - Roma, 30 ottobre 1961) fu eletto primo presidente effettivo della repubblica italiana al quarto scrutinio l’11 maggio 1948, con 518 suffragi su 871 votanti. Liberale e monarchico piemontese prevalse sul siciliano Vittorio Emanuele Orlando, parimenti monarchico, liberale e “presidente della Vittoria”. Einaudi non aveva stu- diato da capo dello Stato. Aveva studiato. Perso a dodici anni il padre crebbe in casa dello zio, Francesco Fracchia, nota- io a Dogliani. Allievo nel collegio dei Padri Scolopi di Roma. Il suo mondo era sposizione Nazionale tori- a Savona, nel 1888 fu pro- ispirato dai principi all’e- nese per il cinquantenario clamato “Principe dell’Ac- poca comuni non solo alla dello Statuto (1898) iniziò cademia” su indicazione classe dirigente diffusa ma a scrivere per “La Stampa” del geografo Arcangelo tra tutte le persone per- già nel 1896. Fu profes- Ghisleri. Einaudi fu catto- bene, anche umili genere sore all’Istituto Tecnico lico praticante, ma senza natae. I loro motti erano “Franco Andrea Bonelli” ostentazione e rispettoso “aiuta te stesso”, “volere è di Cuneo e al “Germano di altre confessioni. Per potere”, come insegnò il Sommeiller” di Torino. capirne le radici bisogna grande naturalista Michele Divenne “il maggiore visitarne le terre d’origine, Lessona. economista liberale del le stesse di Giovanni Laureato in giurispru- Novecento” a giudizio di Giolitti e di Marcello denza a Torino appena Francesco Forte, docente Soleri, come ha narrato ventenne, dopo un breve nella sua stessa cattedra suo nipote Roberto, archi- impiego alla Cassa di di Scienze delle Finanze. tetto e già presidente della Risparmio di Torino e Aveva già alle spalle opere Fondazione Luigi Einaudi nell’organizzazione dell’E- prestigiose, come Un 26 PROTAGONISTI di ieri

principe mercante. Studi le unghie agli opposti le sue massime spicca sull’espansione coloniale corporativismi: impren- “l’uomo libero vuole italiana, sulla finanza ditori “pescicani” e sinda- che lo Stato intervenga”. nello Stato sabaudo e sulle cati parassitari. Rimasto Il suo era “liberalismo imposte. A lungo collabo- escluso dall’esecutivo ne senza aggettivi”. Come ha ratore della rivista “Critica vegliò la condotta dalle ricordato Tito Lucrezio sociale” di Filippo Turati e colonne dell’“Economist” Rizzo nel suo profilo bio- di Claudio Treves, creb- e del “Corriere”. Al fervore grafico, Einaudi ammonì: be nel laboratorio della scientifico unì la passio- “la scienza economica “Riforma sociale” promos- ne civile per le libertà. è subordinata alla legge sa dal pugliese Salvatore Già direttore dell’Istituto morale”. Cognetti de’ Martiis di cui di Economia “Ettore Di vasto respiro e pro- assunse la direzione nel Bocconi” di Milano, fondità documentaria e 1908. Dal 1903 collaborò pubblicò una raccolta critica spiccano due sue al “Corriere della Sera” e di saggi per il giovane opere degli Anni Trenta: dal 1922 all’“Economist”, editore torinese Piero La condotta economica e Einaudi polemizzò aspra- Gobetti, strenuo opposi- gli effetti sociali della guerra mente contro i “trivellatori tore e vittima del regime (1933), scritta appena dello Stato” e rimproverò incipiente. quindici anni dopo la fine a Giolitti, massimo sta- All’indomani dell’assassi- del primo conflitto mon- tista della Nuova Italia, nio del deputato socialista diale, e Teoria della moneta di utilizzare il potere per Giacomo Matteotti (10 immaginaria nel tempo da mediare tra le parti sociali giugno 1924) per mano Carlomagno alla rivoluzio- e garantire una costosa di una squadraccia ne francese (1936). “stabilità di governo” a fascista, Einaudi deplorò Dopo l’arresto e la bre- beneficio di troppi “clienti” pubblicamente “il silenzio ve detenzione dei figli e opportunisti. Docente degli industriali”. L’anno Giulio e Roberto (il terzo, straordinario di scienza seguente sottoscrisse il Mario, era migrato negli delle finanze a Pisa nel “Manifesto” degli intellet- Stati Uniti d’America) e 1902, lo stesso anno fu tuali antifascisti scritto da la forzata chiusura della chiamato dall’Università Benedetto Croce. Le sue “Riforma sociale”, Einaudi di Torino, ove ebbe la opere erano ormai ben fondò la dotta e presti- cattedra ad vitam. note anche oltre Atlantico. giosa “Rivista di storia Credeva nella “bellezza Come economica”, pubblicata della lotta”, cui intitolò e Attilio Cabiati, nel 1918 dalla casa editrice di suo un saggio nel 1923. aveva giustapposto al figlio Giulio e protratta Interventista nel 1914-15, sogno della Società delle sino al 1943. Nel 1938 fu il 6 ottobre 1919 venne Nazioni la più realistica tra i dieci senatori che nominato da Vittorio e urgente Federazione votarono contro la legge Emanuele III senatore europea per scongiu- “per la difesa della stirpe” e su proposta di Francesco rare che dal collasso si pronunciò contro l’an- Saverio Nitti. degli imperi nascessero tisemitismo e l’incipiente Nel 1922 appoggiò il devastanti nazionalismi. vassallaggio ideologico- governo di coalizione Tornò da altro versante diplomatico-militare del nazionale e Benito a scriverne in Dei diversi governo Mussolini nei Mussolini si propose significati del concetto confronti della Germania di averlo Ministro delle di liberismo economico di Adolf Hitler. Tenuto, Finanze affinché potesse e dei suoi rapporti con come tutti i pubblici attuare i suoi insegna- quello di liberalismo, in dipendenti a dichiarare la menti per: ridurre drasti- controcanto con il “gio- propria “stirpe” rispose che camente la spesa pubblica littiano” Benedetto Croce, la sua gente era da sempre “clientelare”, ripristinare il autore della Storia d’Italia “ligure” con apporti di altre prestigio dello Stato, assi- (1928). Sarebbe però errato genti nel corso del tempo. curare i servizi, azzerare ritenere che Einaudi fosse Dopo molte edizioni dei mafie, camorre e tagliare un “liberista assoluto”. Tra fondamentali Principii di PROTAGONISTI di ieri 27 scienza della finanza con- formidabile competenza e ministro del Bilancio. densò decenni di studi sulle relazioni tra banca e Con apposito decreto fu in Miti e paradossi della industria molto apprezza- confermato governatore giustizia tributaria (1938). va. Lo attese un compito della Banca d’Italia e poté Come ha scritto Ruggiero immane. Aveva pubbli- tessere la tela quotidiana Romano, Einaudi fu “il cato Lineamenti di una della Ricostruzione. più grande demitizzatore” politica economica libe- Consapevole delle dram- italiano del Novecento, rale. Il governo era sotto matiche difficoltà nelle non solo su teorie e tutela della Commissione quali versava il Paese, pregiudizi economicistici, Alleata di Controllo. anziché vagheggiare ma con riferimento alla L’amministrazione era progetti tanto vasti quanto vita sociale: abolizione a sua vola subordinata inattuabili, puntò realisti- delle “maiuscole”, dei ai governatori militari. camente su interventi “a “titoli” vanesii, dei formali- L’Italia meridionale era pezzi e bocconi”. Infatti smi pomposi ostentati per inondata dalle Am-Lire. per attuare il risanamento celare il vuoto. La moneta circolante era monetario a suo avviso Al crollo del regime quasi venti volte superiore non esistevano “mezzi mussoliniano (25 luglio a quella d’anteguerra. taumaturgici”. Dopo il 1943) Einaudi fu nominato L’inflazione galoppava. Il prestito nazionale pro- rettore dell’Università di prodotto interno in molte mosso da Marcello Soleri, Torino, mentre Filippo regioni era dimezzato. che gli dedicò gli ultimi Burzio assunse la dire- In tante plaghe la popo- febbricitanti mesi di vita zione della “Stampa”. Con lazione era alla fame. I con patriottismo esem- la proclamazione della sei partiti rappresentanti plare, Einaudi lasciò che il resa senza condizioni (8 nel Comitato Centrale di tempo facesse tramontare settembre 1943), quando Liberazione Nazionale propositi inattuabili, quali l’Italia rimase “divisa in (in quello dell’Alta Italia il “cambio della lira”, che due” (formula poi usata da erano cinque: vi mancava avrebbe provocato la fuga Croce) e le regioni centro- la Democrazia del lavoro) dei pochi capitali disponi- settentrionali vennero e al governo erano divisi, bili e scoraggiato investi- rapidamente occupate nell’immediato e nelle menti dall’estero. Come dai tedeschi, appreso di prospettive ultime. Il capo aveva previsto, in un paio essere ricercato, Einaudi dell’esecutivo, Pietro d’anni le speculazioni si riparò in Svizzera, dove Badoglio, aveva sciolto la esaurirono e l’inflazione si pubblicò I problemi eco- Camera; l’alto commissa- ridusse a indici accettabili nomici della Federazione rio per l’epurazione aveva con la ripresa, favorita dai europea. privato quasi tutti i sena- giganteschi prestiti senza Alla fine del 1904 fu tori del rango e dei diritti oneri dagli USA nell’ambi- chiamato a Roma dal politici e civili. Il governa- to del Piano Marshall. governo presieduto da tore dovette quindi valersi Contrario a imposte Ivanoe Bonomi e, d’intesa di cariche e poteri ulteriori straordinarie, contraris- con il ministro del Tesoro a sostegno dalla propria simo a tasse patrimoniali Marcello Soleri, il 4 gen- opera. Perciò venne che avrebbero colpito naio 1945 venne nomi- nominato membro della media e piccola proprietà nato governatore della Consulta Nazionale che (se n’era occupato nel Banca d’Italia in succes- preparò la Costituente. Fu magistrale saggio del sione a Vincenzo Azzolini, eletto per il partito liberale 1920 su Il problema delle arrestato per presunta all’Assemblea Costituente abitazioni), Einaudi mirò collusione con gli occu- (2-3 giugno 1946) e nel alla riesumazione della panti germanici in danno 1947, dopo il viaggio negli classe media, della scuola della Banca stessa. Quale Stati Uniti d’America, il (pubblica o privata, purché direttore generale volle a presidente del Consiglio seria, formativa, rigoro- fianco Donato Menichella, Alcide De Gasperi (della sa), di quanti servivano che neppure conosceva Democrazia Cristiana) lo Stato con dedizione di persona ma la cui lo volle vicepresidente alimentata dal ricordo 28 PROTAGONISTI di ieri

delle tante sofferenze invece che, claudicante e “sovietiche” neppure vissute nelle due guerre minuto qual era, avrebbe rispondeva: batteva il e a prezzo di tante vite. dovuto sfilare dinnanzi bastone per terra per Monarchico libero da feti- ai corazzieri. Fu eletto e dire che era impossibile cismi, poté presto salutare nessuno trovò alcunché dialogare. Anch’egli il plebiscito del “quarto da obiettare. coltivò propositi mai partito”: i risparmiatori, I corazzieri non avevano attuati: a cominciare spina dorsale della Nuova dimenticato Vittorio dall’abolizione del valore Italia. Nella sua immane Emanuele III... legale dei titoli di studio, il opera ebbe collaboratori Capo dello Stato, Einaudi mito dello “stato sovrano”: il biellese Giuseppe Pella, lasciò memoria del suo pagine, queste, pubblicate futuro presidente del operoso settennato in Lo nella Piccola antologia Consiglio, e l’insigne scrittoio del Presidente e federalista, con scritti di economista Gustavo Del Prediche inutili. Continuò Jean Monnet, Denis de Vecchio. a studiare, a pubblicare e a Rougemont e altri. Alla Costituente pronun- promuovere ricerche per Cultore profondo del ciò discorsi appassionati unire gli italiani, come poi “senso dello stato” che, e taglienti. Componente fece negli anni seguenti, spiegò Benedetto Croce, della Commissione dei restituito alla cattedra ministro dell’Istruzione Settantacinque che redas- universitaria con spe- con Giolitti, non è solo se la bozza della Carta, ciale decreto. Improntò “liberismo”, è “liberalismo”, ottenne l’approvazione l’esercizio del suo ruolo Einaudi ne indicò i fon- dell’articolo 81, che recita: alla discrezione, al rigore, damenti nella tradizione “Con la legge di approva- alla continuità. Lo si civile sorta dalla cultura zione del bilancio non si vide con l’istituzione del classica e dall’illuminismo, possono stabilire nuovi Segretariato Generale, nel alla cui riscoperta critica tributi e nuove spese. solco del Ministero della si dedicarono egli stesso, Ogni altra legge che Real Casa. Nulla di enfa- bibliofilo appassionato, e importi nuove e maggiori tico, tutto volto al pratico, Franco Venturi. spese deve indicare i con la misura dell’au- Da presidente dell’Asso- mezzi per farvi fronte”. sterità. All’inizio del 1945 ciazione dei Piemontesi a Nominato membro di aveva tracciato le linee Roma, nel 1961 promosse diritto del Senato della del nuovo liberalismo: i due ponderosi volumi Repubblica all’indomani “quando siano soppressi Storia del Piemonte. delle elezioni, prese parte i guadagni privilegianti Quali pionieri e numi all’inaugurazione della derivanti da monopolio, tutelari del federalismo prima legislatura, chiama- e siano serbati e onorati europeo vengono soli- ta a eleggere il Capo dello i redditi ottenuti in libera tamente citati Alcide De Stato. concorrenza con la gente Gasperi, Konrad Adenauer Alle 6 del mattino dell’11 nuova, e la gente nuova e Robert Schuman, autore maggio 1948 Giulio sia tratta anche dalle file del piano che dette vita Andreotti, sottosegre- degli operai e dei conta- alla Comunità europea tario alla presidenza del dini, oltre che dal medio del carbone dell’acciaio. Consiglio andò a infor- ceto; quando il medio Tra i profeti e artefici marlo che De Gasperi lo ceto comprenda la più della Nuova Europa va avrebbe fatto votare pre- parte degli uomini viventi, però posto e ricordato in sidente della Repubblica noi avremo una società primo luogo proprio Luigi per superare lo stallo sul di uguali, no, che sarebbe Einaudi, capace di conci- nome di Carlo Sforza, una società di morti, ma liare concretezza e profe- per tre volte sostenuto avremo una società di zia, sulla base irrinuncia- senza successo. Il set- uomini liberi”. bile dello studio storico e tantaduenne statista non Qual è l’eredità di Einaudi? della scienza della finanze gli ricordò di aver votato Quando sentiva (talora e dell’economia politica, monarchia; lo aveva fatto anche da persone vicine) senza la quale la politica anche Andreotti. Osservò vagheggiare di ideologie economica è vaniloquio. PROTAGONISTI di ieri 29 Gli ultimi regnanti al Santuario di Vicoforte, nel ricordo della Principessa Maria Gabriella di Savoia

che ci guidano”. “Qui con Voi mi sento davvero “a casa”, in questa Provincia Granda che mio Nonno scelse sempre, tra Racconigi, Pollenzo e la Valle Gesso, per i pochi giorni di quiete nel mezzo secolo di tempi spesso calamitosi, come è stato detto dal prof. Aldo Mola all’inizio del nostro in- contro. Questa è la terra di Camillo Cavour, che fu sindaco di Grinzane Su iniziativa del Rotary Nonna Elena le viole che molto prima di essere Club di Cuneo, il 17 Nonno Vittorio Emanuele primo ministro di Vittorio Aprile, la principessa le portava ogni giorno, Emanuele II, di Giovanni Maria Gabriella di Savoia raccogliendole nei prati, Giolitti, sommo statista ha accolto con piacere a Roma o in queste terre della Nuova Italia, e di l’invito a visitare, nella cuneesi, con semplicità e Luigi Einaudi, il primo Cappella di San Bernardo affetto. Sono i sentimenti presidente effettivo della del Santuario di Vicoforte, le Tombe ove riposano i suoi nonni, il re Vittorio Emanuele III e la regina Elena,dopo il recente rimpatrio, rivolgendo ai presenti il suo ringrazia- mento con questo breve ricordo: “Non è facile esprimere la profonda emozione che la visita ha suscitato in me e in mia Figlia, Elisabetta, che mi ac- compagna. Ho recato sulla Tomba di mia 30 PROTAGONISTI di ieri

Repubblica. È la terra che ha costruito l’unità d’Italia guardando all’Europa” “Oggi ricordo tanti miei incontri con la “Granda”, questa vasta Provincia che è di confine, che è europea e che vuole essere Europa; uno soprattutto, il 13 giu- gno 2006 al Castello di Villanova Solaro, nel 60° della partenza di mio Padre dalla sua amatissi- ma Italia. Quel giorno il Rotary Cuneo 1925 mi ha accolto tra i suoi membri tello Vittorio Emanuele “Il Rotary ha nel suo onorari. Lo era stato mio e da me, a nome delle statuto la collaborazione Padre sin dal 1927” sorelle e di tutti discen- sovranazionale per il “Vicoforte è un luogo denti, per ricomporre progresso civile, al di di pace, di serenità, di la storia nazionale nel là di ogni differenza di raccoglimento. È il luogo Centenario della Grande lingua, razza e di altro ideale per il riposo dei Guerra” genere. Ha precorso la Nonni, che qui sono “Per realizzare quel Società delle Nazioni, stati traslati: Nonna desiderio molti si sono l’ONU e la Dichiarazione Elena da Montpellier il prodigati, con fattiva universale dei diritti 15 dicembre e il Nonno discrezione, con la dell’uomo. Precorrere due giorni dopo, il 17, regia del conte Federico significa recuperare il da Alessandria d’Egitto. Radicati, Delegato della passato, la Storia. La Vissero cinquantun Casa, e di monsignor Mia Casa è dall’origine anni di matrimonio; Bessone, Rettore del europea e, al tempo ora sono nuovamente Santuario-Basilica di stesso, è profondamente insieme, anche grazie Vicoforte, voluto da Carlo radicata in un territorio, al Presidente della Emanuele I sin dal 1595 in popolazioni unite dal Repubblica, Sergio e dal 1881 Monumento profondo senso dello Mattarella, che ha accolto Nazionale. Stato. Questo ho appreso l’appello rivoltogli nel Altro verrà narrato quan- dai Nonni e dai miei maggio 2017 da mio fra- do sarà il momento” Genitori, Umberto II e Maria José, ai quali va in questo momento il mio pensiero, sicura che sia anche il vostro. Ci vedo- no e sono con noi”. “Ricordo, a conclusione, che il mio Avo Carlo Alberto sin dal 1848 pro- clamò l’uguaglianza in tutti i diritti per i valdesi e per gli ebrei: era anche lui all’avanguardia. Il suo esempio ci è di guida.” “Mia Figlia Elisabetta si unisce a me nel saluto a tutti i partecipanti a questo incontro”. PROTAGONISTI della cultura 31 SENIOR CIVICI IN BIBLIOTECA Volontari a servizio dei lettori torinesi

Da sempre la Città di Torino manifesta un vivo interesse per le attività di Volontariato ritenendole “espressione di parte- cipazione, solidarietà e pluralismo...la Città ha tra i suoi programmi quello di sensibilizzare i cittadini e di avvicinarli a forme di solidarietà ed impegno sociale tramite iniziative e servizi piani- ficati... (Deliberazione del Consiglio Comunale 10 marzo 1997)”. “Il Volontariato fa bene a chi lo fa e a chi lo riceve”: il Progetto Senior Civico nasce proprio da questa convinzione. Promosso dalla Città di Torino, il Progetto ha previsto l’istituzione di un servizio di Volontariato civico di cittadini torinesi che abbiano compiuto i 65 anni di età o che siano in pensione, disponibili a mettere a disposizione della cittadinanza parte del proprio tempo e le loro specifiche compe- tenze (Deliberazione della Giunta Comunale, 7 luglio torinesi, che per rispon- diversificazione promuo- 2009). dere più adeguatamente vono numerose iniziative In particolare le alle richieste di un’utenza culturali, si sono avvalse Biblioteche civiche in continua crescita e della collaborazione di 32 PROTAGONISTI della cultura Volontari iscritti al proget- to Senior Civico. Da qualche anno i Volontari del Progetto Senior Civico che colla- borano con le Biblioteche civiche offrono il loro prezioso e generoso contributo per attività che si rivolgono ai bambini, ai ragazzi, agli adulti e ai cittadini della terza età. Con il loro importante supporto sono stati aperti sportelli per l’insegna- mento della lingua italiana agli stranieri - Progetto “Diamoci una mano”- e della matematica, sono state promosse attività di sostegno ai bambini e ai ragazzi per lo studio, attività di promozione della lettura per cittadini di ogni fascia di età com- presi gli Ospiti residenti in alcune strutture per Anziani; sono stati orga- nizzati corsi e gruppi di conversazione in lingue straniere - inglese, fran- cese e spagnolo –, corsi di Informatica, e si noti, questi ultimi anche presso la Casa Circondariale “Lorusso Cutugno”. Inoltre importante promuovere dialogo indispensabili per sono state promosse la cultura nella propria una società sempre più attività di prestito libri e di comunità coinvolgendo aperta al confronto, alla letture ad alta voce presso direttamente i cittadini multiculturalità e soprat- alcuni Ospedali della Città. che, a loro volta, con vero tutto alla conoscenza A tutte queste iniziative si spirito di solidarietà e di dell’altro con cui quotidia- aggiungono il servizio di altruismo, contribuiscono namente conviviamo. accoglienza del pubblico a rendere un servizio più Per fare tutto ciò, davvero che partecipa agli eventi integrato e più vicino alle l’età non conta. culturali, le visite guidate diverse esigenze degli ad alcune sedi “storiche” utenti. INFO: Biblioteche civiche delle Biblioteche presenti L’esperienza del Progetto torinesi, telefono: 011 011 sul territorio e la cura Senior civico dimostra 29811. dello spazio verde della come molti cittadini, an- Biblioteca civica Centrale. che attraverso le iniziative Anna Maria Di Per le Biblioteche civiche culturali delle Biblioteche Gennaro, Responsabile torinesi questa rilevante civiche torinesi, si siano Amministrativa - refe- e significativa collabora- messi a disposizione rente per i Volontari del zione con i Volontari del di altri cittadini, anche Progetto Senior civico Progetto Senior Civico ha quelli meno avvantaggiati, nelle Biblioteche civiche evidenziato quanto sia facilitando le relazioni e il torinesi. PROTAGONISTI della cultura 33

DONNE DI SUCCESSO Le protagoniste del Premio ‘Alda Croce’

Vincitrici 2018 del premio istituito dal Centro Pannunzio in memoria di Alda Croce, già presidente del Centro.

MARIA GRAZIA CARLA FORNO Scrittrice, saggista, BERNENGO Direttrice della Scienziata, Fondazione “Centro di Professore emerito Studi Alfieriani” di Dermatologia all’Università di Torino, Direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia

STELLA PIERA LEVI BOLAFFI MONTALCINI Scrittrice,saggista, Ingegnere e im- psicanalista freu- prenditrice, Direttore diana, consulente della Fondazione “Levi del Tribunale dei Montalcini, scrittrice Minorenni di Milano

BARBARA PAOLA BRUSCHI MASTROCOLA Docente Ordinario di Insegnante, scrittrice, Scienze pedagogi- saggista, vincitrice del che all’Università di “Premio Campiello” e Torino, Dipartimento altri premi di Filosofia e Scienze dell’Educazione 34 PROTAGONISTI della cultura RAGAZZE DI IERI di Elena Accati di Ina Ghisolfi

Se l’adolescenza è la più difficile delle transizioni, come sigla la citazione tratta da Victor Hugo nella premessa al capitolo pri- mo del romanzo, i ricordi di Veronica (alias Elena, l’autrice) che, in tarda età, si accinge a riviverla, e non solo da spettatrice, acquistano un sapore dol- ce, anche se attraversarla ha avuto spesso risvolti amari, per le difficoltà che accompagnano i contrasti, i timori, le ansie e il sentirsi inadeguata sia ai coetanei sia al mondo degli adulti. I temi che emergono nel ripercorrere l’itinerario della vita giovanile sono macroaspetti della società che - oggi come allora - possono determinare svolte importanti e se- gnare tappe fondamentali nelle scelte che tracciano il destino della vita adulta. La famiglia è il nucleo fondante, le famiglie anzi: perché i ricordi scorrono su un duplice binario, il proprio e quello dell’amica e delle pause lavorative, indifferenza, …. anzi, vi è del cuore, a rappresentare e una famiglia numerosa solidarietà, spesso anche uno spaccato delle dif- calabrese, trapiantata in complicità e sostegno, pur ferenze sociali che nella Piemonte, avendo il ca- tra le innegabili differenze società degli anni ’50 e pofamiglia trovato lavoro economiche. Le due ’60 intercorrevano tra una stabile alla Fiat. Eppure, protagoniste, Veronica famiglia bene torinese, non compaiono mai nei e Regina (scelta felice che ha conservato le radi- rapporti reciproci senti- del nome, a sottolineare ci nella Valle Cervo, dove menti di invidia, malani- il riscatto sociale che passa gran parte dell’estate mo, vittimismo, distacco, l’istruzione, l’intelligenza PROTAGONISTI della società 35 e la cultura sanno determi- amiche è una potente arma il mare della Liguria, in una nare) si sentono quasi sorelle, di riscatto per Regina e apre Alassio non ancora snob e complici e amiche vere: orizzonti nuovi per Veronica; non cementata, incanta con il condividono complessi e la lettura dei classici è una luccichio delle onde e il pro- soddisfazioni, gioie e delusio- guida sicura e confortante. fumo di salsedine che invade ni. Si sostengono, si vogliono L’Autrice dipinge un quadro la casa di vacanza, mentre il davvero bene e insieme si della società in fermento mistero della natura incan- preparano a diventare adulte. negli anni del dopoguerra e tata dell’isoletta di Bergeggi è Sarà allora che le loro strade si del boom economico, che si sfondo di intrecci amorosi e divideranno, per poi ritrovarsi, riflette nella voglia di svaghi, di amene avventure. in tarda età, profondamente di divertimenti, di conver- Molto è cambiato da allora, diverse, lontane per scelte sazioni e di gite fuori porta. soprattutto nella tecnologia e per sorte, ma unite dalla Protagonista indiscussa è come nei rapporti sociali, comune esperienza che ha però la natura, sia nei viali ma tanto è rimasto, nel indelebilmente segnato le alberati di una Torino a mi- cuore e nel ricordo di anni loro vite giovanili. Ci sono sura d’uomo, dove i ragazzini forse difficili, ma certamente anche esempi di famiglie in indisturbati possono correre importanti. cui lo snobismo, le divisioni, con gli schettini, sia soprat- Si tratta di un capitolo della l’indifferenza, la mancanza di tutto in Valle Cervo nell’eremo nostra Storia, che Elena Accati amore … provocano problemi amato di Bariola, luogo del ha voluto regalare al lettore ai figli e questi aspetti, anche cuore immerso in un pugno come testimonianza della educativi, sono il filo rosso di case calate nella natura sua gioventù, ma soprattutto della vita di ciascuno, oggi incontaminata, o ancora nelle come esempio di coraggiosa come nel passato. Di qui camminate sui monti, dove intraprendenza decisio- l’attualità del romanzo e la il respiro affannoso misura la nale per molti ragazzi del profondità delle riflessioni che possibilità di immergersi in nostro tempo, spesso soli e suggerisce, oltre al piacere paesaggi mozzafiato. Anche incompresi. della lettura coinvolgente. La scoperta dell’amore e l’evoluzione delle storie tra adolescenti sono temi impor- tanti: si tratta di cotte, talora passeggere, talora decisive e tali da costringere a bru- ciare le tappe e a diventare grandi anzitempo, ma anche sostengono la necessità di misurare i propri sentimenti e anche il fascino esercitato sui coetanei, confrontandosi con il sentirsi spesso brutti e inadeguati. La scuola e le scelte del percorso di studio, che poi si tradurrà nel lavoro di tutta la vita, sono anche tesi di rifles- sioni importanti. Brucia sulla pelle della giovane protago- nista il giudizio perentorio dell’insegnante, che non vede per Veronica possibile il liceo. Se la scuola non appare come un organismo efficiente, attento e solidale, la passione per i libri che unisce le due 36 HABITAT E SALUTE ABITARE IN UNA CASA La prima è quella che ci contiene fisicamente, la CONSAPEVOLE seconda è ciò con cui la ricopriamo, il vestito di cui sopra, la terza è ciò di Giò Cagnazzo che ci contiene e in cui ci ripariamo. Un esimio collega scris- se tempo fa un libro dal Alcune brevi premesse su riduttivo e fuorviante titolo “La casa come luogo problematiche che meri- in rapporto all’enorme dell’anima” e da anni si terebbero ben più ampio importanza che riveste cerca professionalmente di spazio di trattazione, ma ogni singolo elemento divulgare nozioni di psico- di cui anche solo pochi della propria abitazione logia dell’abitare, di educare accenni ritengo basilari al raggiungimento degli ad abitare in modo non solo a comprensione di quale standard qualitativi di esteriore ma salutare per il importanza abbia pro- comfort e di benessere nostro sistema psicofisico, gressivamente assunto e interno possibili. informando su quali basi ancor più assumerà in un Trattare l’argomento solo fondare i nostri sistemi prossimo futuro lo spazio su questo piano, significa, abitativi rispetto ai nostri adibito a contenitore della al di là delle ovvie consi- sistemi di vita. nostra esistenza. derazioni sui necessari e Giusto collateralmente Il termine “esistenza” è basilari aspetti funzionali, seguire il fascino delle decisamente appropriato il costringere questo così innovazioni tecnologi- in quanto, da ricerche sta- complesso e articolato che e stilistiche, fin dove tistiche di sicura attendi- ambito vitale nella veste di funzionali e soddisfacenti, bilità scientifica, risultano una superficiale “collezio- rendendole accessori della dati inerenti i sistemi di ne temporanea”, anziché nostra vita e della nostra vita da cui emerge che il di oggetti per vestire, di casa, ma non diventandone 95% circa dell’esistenza oggetti per abitare, gadget schiavi e trasformarci noi dell’ “abitante tipo” urbano, privi di valori intrinseci in accessori di una casa ininfluenti sono sesso se non estetici, e correlati “fashion” a noi estranea età o condizione sociale, alle sole variabili temporali emozionalmente. viene trascorsa in spazi delle momentanee e suc- Sto parlando di quelle case costruiti con ogni varietà cessive correnti stilistiche in cui esistono cucine da di destinazione, di cui di tendenza. “masterchef” a costi iper- l’abitazione ricopre la Ma un abito lo si può quo- bolici con ogni possibile percentuale maggiore. tidianamente indossare attrezzatura tecnologica Teorizzare quindi oggi- e riporre la sera nell’ar- senza una parte conviviale giorno in materia di inter- madio, un’abitazione no, in cui gustare il frutto di ni destinati ad abitazione deve gioco forza durare tanta spesa, e con soggetti è particolarmente neces- nel tempo, essere “una utilizzatori gran lavoratori sario in quanto l’informa- collezione permanente” senza tempo da dedicare zione mediatica di massa, con possibilità di modi- alla cucina o assolutamente non specialistica a livello fiche e implementazioni, incapaci o inadatti al gusto, professionale, tratta l’argo- in quanto nel modificarci tanto che spesso si risolve mento soprattutto sotto il noi si modificherà anche tutto con la gastronomia profilo di “tendenze”, e ciò il nostro spazio vitale, la sotto casa o con una pasta è da considerarsi alquanto nostra terza pelle. e basta! PROTAGONISTI della società 37

Sto parlando di quei Inoltre realizzato, con soggiorni in cui l’amicizia compiti di spessore ben non si raccoglie intorno diverso da quello sempre a un fulcro conviviale di più usuale di scenografia aggregazione ma intorno dedicata alle gallerie di ai totem odierni, TV a effimeri oggetti del desi- pollici infiniti per i riti sa- derio, miraggi inseguiti e cri di oggigiorno, grande raggiunti, e infine esposti, fratello, uomini e donne, e drammaticamente an- altra spazzatura mediatica che a sé stessi oltre che che ci permette di non agli altri come cura alle pensare e ci segue in ogni proprie insicurezze, una stanza. vera e propria maschera Parlo di quelle camere per indossata a comprova i nostri figli dove impe- tangibile della conquista rano schermi e monitor di uno status sociale di di computer, tablet, Tv cui potersi sentire, anche per sostituire con una solo apparentemente, virtuale tata mediatica il appartenente. Giò CAGNAZZO, Libero nostro tempo del giocare Scenografie di un sempre Professionista, Ordine con loro, leggere con loro, più vasto grande fratello degli Architetti di Torino raccontare loro storie, in cui ognuno recita la sua -Presidente IEM Indoor fiabe, ecc. ecc... un click parte e più ci si ostenta Environment Management ed è fatta, abbiamo tempo e più si viene taggati e Istituto di ricerca sulla per altro. laikati! qualità ambientale interna La mia non è una con- È la legge del consumo, -Presidente ANAB danna agli oggetti stessi, l’effimero contorto mec- Associazione che sono anche necessari, canismo della creazione NazionaleArchitettura ma alla casa che ne con- mediatica di bisogni Bioecologica segue, quando diventano standardizzati finalizzati - Direttore IISBE Italia questi gli attori del pal- alla produzione e com- Academy coscenico e diventiamo mercializzazione di ciò International Initiative noi le comparse o meglio che è necessario alla for SustainableBuilt gli accessori della casa, soddisfazione dei bisogni Environment coloro che li fanno vivere stessi. - Docente Workshop c/o sottraendo tempo ai nostri Si genera in tal modo Facoltà di Architettura affetti. quella necessità compul- di Ferrara e Facoltà di Ma noi abbiamo vera- siva di possesso di spazio Architettura e Ingegneria mente bisogno non solo clonato e di gadget dell’a- del Politecnico di Torino di circondarci, ma addi- bitare, per cui potremmo rittura di identificarci in modificare pilastri del questi oggetti? pensiero quale “cogito mente che socialmente, mi Tanti Matrix con l’osses- ergo sum” in “rogito ergo confortano i risultati otte- sione della connessione? sum” oppure trasforma- nuti che hanno dell’incre- Un problema psicosociale. re lo scritto di Fromm dibile, essendo totalmente La qualità ambientale “avere o essere” in “avere è trasversali e comuni a tutti interna deve essere essere”. gli interpreti. Il cammino l’obiettivo primario di ogni Non essendo attratto dalle percorso insieme dalla pre- intervento di costruzione formule abitative di cui ventiva indagine conosciti- di spazio vitale, contenito- sopra, ma esplorando da va, alla successiva costante re di esistenza, designato ormai molti anni nella informazione, motivazione a essere ben abitato e mia professione, le diverse e collaterale generazione quindi designato a essere tipologie abitative di una condivisa del loro nuovo ben disegnato, il bisticcio clientela estremamente spazio da abitare, ha per- di parole è voluto. diversificata sia cultural- messo di mettere al centro 38 PROTAGONISTI della società

la ricerca dell’emozione e usufruendo ben poco climatico interno non del luogo in cui custodire del sole, riducendo la si ottengono solo con la i propri affetti e la propria luce interna, mentre al sola attenzione all’o- serenità, senza rinunciare contrario l’esposizione a rientamento, ma con la al risultato architettonico. sud pieno sarà ottimale verifica di presenza di Vorrei quindi dare in con- in quanto in inverno stratigrafie isolanti più o clusione una prima serie e nelle mezze stagioni meno performanti, ve- di suggerimenti basici, un si beneficerà di molta rificando se tutte le parti data – base iniziale, utili insolazione con relativo costruite che danno per la disamina prelimi- grande risparmio di verso l’esterno sono di nare per una abitazione riscaldamento interno carta velina o involucri consapevole, secondo i e di illuminazione con un’efficienza in principali canoni attuali artificiale, mentre in grado di ridurre i con- di maggior incremento estate piena, con il sole sumi di riscaldamento possibile delle sue qualità allo zenit in posizione e/o raffrescamento. abitative, nella speranza di verticale, lascerà le no- Questo vale anche per avere poi in altra occasio- stre facciate in ombra, i serramenti esterni, ne spazio per approfondi- risparmiando sul raf- se certificati o no, se re i singoli punti e le loro frescamento. In caso di con vetrocamera o no. peculiari caratteristiche: eventuali parziali insola- Pretendere sempre il • caratteristiche - diamo zioni estive non volute, certificato energetico per scontato che ogni si può ovviare con della casa e il consunti- individuo, gruppo schermature artificiali, vo spese di conduzione familiare o di altra tende e frangisole, o degli anni passati, in forma o genere, abbia naturali, alberi o arbusti quanto spesse volte un caratteristiche singolari rampicanti. Lo stesso apparente basso costo e comuni che indiriz- parametro vale quindi di vendita o di affitto zano la scelta in modo per l’illuminazione, sia nasconde gravi spese di caratterizzante e diver- naturale che artificiale esercizio non previste. sificato, quindi partiamo a integrazione, che ci • acustica – verificare da situazioni che ne permette un notevole anche, se ci si trova in permettono, stante risparmio energetico prossimità di vie ad alto l’avvenuta risoluzione generale. traffico o ad aziende con dei postulati di base di • materiali – è preferibile lavorazioni rumorose, la scelta, la possibilità di la scelta di abitazioni qualità dei serramenti, incremento di benesse- con materiali interni dei muri esterni e di re abitativo. naturali, eco compatibili, confine con le unità • orientamento – un’a- al fine di evitare ma- adiacenti, e il loro grado bitazione deve essere teriali compositivi e di di isolamento, al fine preferibilmente esposta assemblaggio emissivi di non dover spendere secondo le nostre altamente nocivi per la successivamente per abitudini e necessità salute. Prodotti edili, col- non rinunciare a sonni di utilizzo, se diurno lanti e vernici di finitura, tranquilli. o notturno, oppure sono ormai da tempo • illuminotecnica - una totale, in quanto tutte le oggetto di richiesta, da semplice attenzione alla caratteristiche naturali parte degli stessi utenti, possibilità di impiego del luogo di insedia- di eco-label, secondo di corpi illuminanti che mento ci permettono una molteplicità di possano montare lam- di sfruttarne o ridurne sistemi di certificazione, pade a risparmio ener- gli aspetti più o meno italiani ed esteri, che ne getico e con tempera- positivi. L’orientamento garantiscano il rispetto tura di colore calda e con grandi esposi- dei requisiti qualitativi di non fredda. I led odierni zioni finestrate a nord salubrità. permettono con pochi aumenteranno l’espo- • isolamento – risparmio Watt di avere rese di lu- sizione ai venti freddi energetico e comfort minosità pari a potenze PROTAGONISTI della società 39

elevate con lampade a di utilizzo collettivo, ad pienamente soddisfatti incandescenza. Per dare esempio uffici o luoghi secondo le nostre attese, un termine di paragone pubblici, in cui la misura ci rendono interpreti di una sospensione da non sia soddisfacente la spazio abitato dalla nostre tavolo pranzo con 9 destinazione funzionale anime e non accessori lampadine a incande- prefissa, per avvertire inconsapevoli, nostro scenza da 40W per un in modo sempre più malgrado, necessari a totale di 360W, è stata evidente lo stato di to- giustificare l’esistenza di a casa del sottoscritto tale invivibilità da parte contenitori non adatti alla dotata da tempo di 9 nostra. nostra esistenza. lampadine led da 3W • psicologia dell’abitare – Secondo il mio credo per un totale di 27W con ad ogni stimolo prove- di tecnico e progettista, un risultato di luminosi- niente dall’esterno in la casa deve ritornare a tà leggermente inferiore, un ambiente costruito, essere la scenografia e ma sicuramente meno corrisponde neurofisio- palcoscenico di quella fastidioso e abbagliante. logicamente una rea- meravigliosa rappresen- • colore - è per lo più pre- zione da parte del nostro tazione che ognuno di so in considerazione ri- sistema psicofisico. noi interpreta con i propri duttivamente solo per le L’ambiente architettoni- cari, il luogo dei propri riti sue possibilità e valenze co in cui siamo inseriti quotidiani e delle proprie estetiche di tendenza invia continuativamente emozioni, quindi luoghi e deve riappropriarsi di e senza interruzione di vita vissuta, intensa e quei significati che lo una molteplicità di pulsante, non costruzione hanno reso protagonista stimoli al nostro sistema scenografica effimera fatta nella storia dell’umanità percettivo, che reagisce per essere fotografata ma e di cui parleremo in quindi di conseguenza. non per essere vissuta. altra occasione non po- Va da se che vivere, Viviamo in un periodo di tendo trattarlo in poche seppur in buona fede disagio psicosociale, la righe per la sua enorme e inconsciamente, cui assurdità è lo spreco incidenza sul nostro in un interno che sia continuo ed enorme di benessere psicofisico. trasmettitore costante di energie nella conquista • ergonomia e prossemica stimoli negativi, anche di oggetti che non hanno - conoscere e compren- se apparentemente altra funzione e senso che dere quali sono i mec- esteticamente appetibi- il dover dimostrare agli canismi di interazione le, non solo non risolve altri di essere ciò che in tra noi esseri umani e gli obiettivi funzionali e realtà non si è. lo spazio circostante e di comfort di base, ma Il Dalai Lama a tal propo- tra uomo e uomo nello risulta nocivo e fonte sito ci ha comunicato: spazio abitato sono pre- di stress per il nostro “Quello che mi ha sor- supposti fondamentali benessere. preso di più negli uomini alla definizione della mi- La consapevolezza di dell’Occidente è che sura ottimale sia di ogni come, quanto e in che perdono la salute per ac- ambito funzionale sia di modo con le nostre scelte cumulare denaro, che poi ogni elemento in esso possiamo influire sul no- sono costretti a spendere inserito. L’inquinamento stro benessere psicofisico per recuperare la salute. spaziale è uno dei più è dunque fondamentale Pensano talmente al difficili da percepire, per la qualità della nostra futuro che si dimenticano se non in situazione vita, facendoci compren- di vivere il presente, e in macroscopica, ma è uno dere inoltre che la totalità tal modo non riescono a dei fattori di maggior di queste attenzioni non vivere né il presente, né disturbo ambientale solo non è minimamente il futuro. Vivono come se interno. Non così in contrasto con l’otteni- non dovessero mai morire evidente in situazione mento dei risultati estetico e alla fine muoiono come abitativa, è sufficiente architettonici desiderati, se non avessero mai sperimentare situazioni ma, ove questi vengano vissuto.» 40 PROTAGONISTI della società PROTAGONISTI DI IERI, OGGI E DOMANI Progetto di documentazione e comunicazione

Nei decenni trascorsi agli Studenti delle classi generazioni diverse. dal ’68 ad oggi, i giovani terza e quarta dei Licei Nonni ‘testimonial’ a di allora hanno ormai i di Scienze Umane della confronto con la curiosità capelli bianchi per gli anni nostra regione l’occasione dei giovani di oggi. trascorsi in esperienze per essere protagonisti Da questa iniziativa di vita che possono di un “progetto di che vedrà realizzare, certamente offrire ai documentazione e in collaborazione con giovani riferimenti comunicazione delle le Scuole, ‘laboratori di utili per essere veri testimonianze di vita scrittura’ necessari per protagonisti nel loro e di relazioni umane” offrire ai partecipanti una divenire adulti e anziani. in un incontro reale tra base su cui impostare – Le ‘università della terza età’ dalla fine degli anni ’70 sono state, per molti piemontesi un punto di incontro dei ‘senior’ di oggi ed è interessante cogliere, liberamente, le loro testimonianze per avere un quadro della nostra società che ci faccia meglio comprendere la nostra realtà odierna e trovare, con ottimismo, le risposte migliori che i giovani – a volte disorientati o sfiduciati – possono trovare per un avvenire di successo. Per queste ragioni il ‘Coordinamento Piemontese delle Università della terza età’ – anche nell’ambito degli obiettivi della ‘alternanza scuola lavoro’ - offre ai giovani degli Istituti Superiori e in particolare PROTAGONISTI della società 41

con tecniche tradizionali della comunicazione aderire e partecipare e supporti multimediali - editoriale, cartacea, attivamente, oltre le – i contatti, i colloqui e le audiovisiva e web – ‘Università della terza età’, interviste ai ‘senior’. perché l’iniziativa si associative e comunali, le Con l’Anno Scolastico svilupperà in Piemonte ‘Università popolari’ e altri 2018-2019 da Settembre in collaborazione con soggetti rappresentativi le Scuole che aderiranno testate giornalistiche dell’impegno sociale e potranno avere nel e operatori del settore culturale degli anziani. ‘progetto’ l’opportunità, che potranno seguirne Da Settembre l’iniziativa per gli Studenti, per classi sviluppi e attingere si svilupperà nel corso dei e per gruppi, di cimentarsi notizie dalla società reale, Anni Scolastici 2018.2019 in un’esperienza di evitando le fakenews e 2019.2020 per assicurare ‘documentazione’ e che rappresentano un agli Studenti coinvolti ‘comunicazioni’ volta problema per la credibilità il conseguimento a dare visibilità alle dell’informazione. di esperienze di testimonianze dei L’iniziativa del orientamento e finalità ‘senior’ di oggi sulle ‘Coordinamento funzionali a svolgere, nella loro esperienze di vita Piemontese’ si svilupperà vita sociale, esperienze partendo dalle aspettative con la collaborazione e attività professionali di quando erano giovani dell’Ufficio Scolastico nel mondo della fino alla realtà odierna. Regionale definendo una comunicazione. Gli Studenti che ‘convenzione’ che sarà Nel prossimo numero parteciperanno avranno garanzia della serietà della Rivista vi daremo diverse interessanti dell’impegno di tutti i notizia dei dettagli del occasioni di rapportarsi soggetti. ‘progetto’ e della logistica col variegato mondo Al ‘progetto’ potranno dell’attività. realizzazione della propria tra ragazzi, finalizzati IL LABORATORIO azione di formazione a creare piccole e orientamento, “redazioni” che DI SCRITTURA affrancandosi dalle produrranno testi e Propone di utilizzare numerose odierne criticità articoli giornalistici a la scrittura come dovute soprattutto alla partire da storie, ricordi strumento di dialogo difficoltà di dialogo e e descrizioni degli intergenerazionale, al fine dialettica costruttivi tra anziani. di attivare l’incontro, la generazioni differenti conoscenza, il confronto sulle tematiche della vita e la comunicazione di quotidiana. ARTICOLAZIONE esperienze umane in Il ’progetto’ intende In una prima fase ambito sociale, culturale e supportare, secondo gli si individueranno professionale fra giovani e indirizzi scelti e vissuti contesti dove reclutare mondo della terza età. nella Scuola, un percorso giovani (15-30 anni) È funzionale all’esigenza formativo che metta interessati alla scrittura e, di cogliere e interpretare in contatto giovani e contemporaneamente, il valore delle esperienze anziani, utilizzando la luoghi di aggregazione materiali e intellettive scrittura – creativa e di persone del degli anziani, testimonial giornalistica – come mondo della terza età. di una società dalla cui strumento di conoscenza Successivamente, i complessità le nuove e divulgazione. più giovani saranno generazioni possono coinvolti in un laboratorio trovare esempi e stimoli di scrittura di 5-10 per il loro avvenire. Infatti IL METODO incontri (1-3 mesi), dove le nuove generazioni • Educare i giovani apprenderanno tecniche, hanno viva l’esigenza all’interesse per il stimoli ed esempi per di acquisire maggiori passato, per la storia e approfondire le capacità conoscenze e appropriarsi per il territorio. di raccogliere e narrare di nuove competenze, • Fornire ai giovani storie. anche tramite gli indirizzi nozioni e strumenti Sono previsti anche un che la Scuola offre oggi tecnici per migliorare paio di incontri in cui i con maggiore attenzione le proprie capacità di giovani apprenderanno alla realtà sociale e verso scrittura, raccogliere, tecniche relazionali e il futuro per favorire la rielaborare e divulgare di gestione dei gruppi. realizzazione di una storie. In una terza fase, i ‘comunità educante’ • Dare a persone della giovani così formati partecipata da tutte le terza età luoghi per incontreranno gli anziani, componenti sociali, senza condividere, con i e li stimoleranno in una barriere burocratiche o giovani, storie e ricordi, serie di 3-5 incontri a pregiudizi. attraverso percorsi raccontare storie e a Questo approccio alla formativi sulla memoria. condividere ricordi. composita realtà sociale • Creare percorsi Infine, attraverso un agevolerà la Scuola nella individuali e comuni lavoro di tutoraggio individuale e di gruppo, i giovani produrranno racconti, articoli e scritti di varia natura a partire dalle storie raccolte. Al fine di divulgare gli scritti dei ragazzi e dare continuità nel tempo alle competenze e alle sensibilità sviluppate, verranno individuate Riviste e Case Editrici interessate a pubblicare gli articoli prodotti. PROTAGONISTI della cultura 43 JACOPO AMEDEO RAVINA Passione civica e impegno letterario

Il filosofo tedesco capitale del Regno Ernst Bloch diceva di Sardegna: tali che gli uomini doti piacquero al assomigliano più sovrano Vittorio alla Storia che ai Emanuele I, che loro padri: ci sono il 14 luglio 1818 lo personalità, infatti, nominò sottose- che nel bene e nel gretario di Stato male incarnano per gli Affari esteri. alla perfezione le Entrato in contatto peculiarità del loro tramite Santarosa tempo. E il patriota con la Massoneria, Jacopo Amedeo nell’ottobre del Ravina, uomo 1820 scrisse i politico e letterato, Canti italici, 519 rappresentò al patriottici versi meglio l’anelito in terzine, che di libertà che il divennero l’anno Risorgimento pie- seguente l’inno montese espresse dei moti piemon- con forza dai tempi tesi. Non appena di Pietro Micca a il nuovo re Carlo quelli del conte di Felice represse Cavour. Eppure, a il movimento differenza di altri antiassolutista con personaggi di simile leva- paese nel circondario l’aiuto delle truppe au- tura e vicenda biografica di Mondovì, dal medico striache, proprio a causa come Giovanni Berchet Carlo Francesco Amedeo della sua opera letteraria e Santorre di Santarosa, - che morì quand’egli - definita “incendiaria e egli è poco noto; anche era ancora un bambino irreligiosa” - Ravina venne nella sua zona di origine, - e Francesca Ciocca di accusato di lesa maestà e le Langhe, sono rimaste Saliceto. Fin da piccolo fellonia, giudicato col- pochissime tracce e dimostrò d’avere una pevole e condannato a rimembranze del suo spiccata propensione per morte il 28 settembre 1821. operato. Fortunatamente, lo studio tanto da conse- Prima che la sentenza però, negli ultimi anni guire due lauree, in Legge venisse eseguita egli era sono state pubblicate delle nel 1810 e in Lettere nel riuscito a recarsi a Savona, ricerche monografiche 1816. Avvocato, professore dove s’imbarcò presso che permettono di trac- di retorica, nettamente una nave spagnola: co- ciarne adeguatamente un avverso a qualsiasi forma minciò così il lungo esilio profilo storico-letterario. di tirannide, precocissimo di Ravina, che sarebbe Jacopo Amedeo Ravina autore di carmi greci e la- durato ben 27 anni. nacque il 30 marzo 1788 tini, ben inserito nell’am- Quando l’invasione a Gottasecca, piccolo biente aristocratico della dell’esercito francese pose 44 PROTAGONISTI della cultura fine alla speranza iberica anza tra gli esuli italiani e Le amarezze per Ravina d’avere un governo costi- i rivoluzionari transalpini non erano però finite: tuzionale, il nostro preferì ma tali speranze furono l’unità nazionale tardava recarsi in Inghilterra, terra deluse. Ravina allora tornò ad arrivare e nel 1852 che gli era particolarmen- in Inghilterra, dove nel venne anche esautorato te cara perché libera e 1840 gli giunse la notizia dal prestigioso incarico liberale. Dopo circa tre che grazie all’interces- di Consigliere di Stato anni di permanenza a sione del fratello Filippo - a causa di una violenta Londra la rabbia politica vicario generale dell’arci- orazione pronunciata che aveva accumulato diocesi di Torino - gli era alla Camera in cui criti- gli diede l’ispirazione per stata revocata la pena di cava il progetto di legge scrivere le Satire contro morte e restituito il passa- presentato dall’onorevole la Santa Alleanza, una porto. Il ritorno a casa non Galvagno che intendeva raccolta di feroci liriche era ancora possibile, ma sottoporre ogni giornale in cui l’autore stigmatizza un avvicinamento sì: il alla censura preventiva l’ordine restaurazionista nostro traslocò a Firenze, quotidiana: un uomo retto europeo, formato dal all’epoca capitale del come lui, dalla grande solido accordo tra le Granducato di Toscana, dignità e dallo spirito monarchie assolute e la dove condusse un’intensa fortemente democratico Chiesa cattolica (l’alleanza attività politica nonostante e liberale, non avrebbe tra il trono e l’altare) e re- l’ingerenza del governo potuto aderire ad un sponsabile della soppres- piemontese. simile piano. sione di tutti i rivolgimenti Nel 1848, non appena A peggiorare le cose ci si liberali. Carlo Alberto si decise misero le sue condizioni In terra d’Albione, Ravina a concedere la tanto di salute, che a partire dal ebbe l’occasione di vedere sospirata costituzione, 1855 deteriorarono note- da vicino l’uomo politico Ravina fu finalmente volmente tanto da impe- conservatore George libero di tornare in patria dirgli di frequentare assi- Canning, che ricoprì e di partecipare alla vita duamente il Parlamento. importanti incarichi politica: si candidò subito Spirò a Torino il 13 giugno istituzionali tra cui quello alle elezioni di quell’anno 1857, non prima di aver di Primo Ministro del e fu eletto nei collegi di presentato una lettera di Regno Unito. Anche se il Ceva, Dogliani, Cortemilia dimissioni al Presidente suo governo durò meno e Torino, optando per della Camera, motivan- di quattro mesi, poiché quello della capitale (in dola con la sua inatti- la morte lo sopraggiunse seguito si sarebbe presen- vità forzata. Un destino mentre era in carica, tato nel collegio di Alba, beffardo gli impedì di questo gentleman si era dove risultò vincitore nelle assistere al sogno di tutta fatto notare per il rispetto successive quattro tor- la sua vita: la vittoria del mostrato nei confronti di nate elettorali). Nel corso Risorgimento e la nascita tutte le opinioni politiche della sua vigorosa attività del Regno d’Italia. e per la sua ostilità verso parlamentare, pur non Pochi, ma significativi, la Santa Alleanza: ricono- schierandosi ufficialmen- gli onori ricevuti post scendogli questi pregi, nel te ne con la Destra ne con mortem. I comuni di 1828 - ad un anno dalla la Sinistra, fu apprezzato Torino, Alba e Gottasecca sua scomparsa - Ravina da moltissimi colleghi gli hanno intitolato una compose i Canti in morte grazie alle sue proposte via; quest’ultimi lo ricor- di George Canning, che sagge ed equilibrate. Di dano entrambi anche includevano anche un conseguenza nel 1849, con dei monumenti, sonetto di consolazione sotto il ministero Gioberti, rispettivamente una lastra per la vedova. ottenne la nomina a in marmo conservata Nel 1830 accorse in Consigliere di Stato, che presso l’atrio del locale Francia per sostenere at- oggi corrisponde a quella Liceo Classico e un busto tivamente la Rivoluzione di Sottosegretario alla in bronzo ubicato nella di luglio; sembrava che si Presidenza del Consiglio piazza centrale. potesse realizzare un’alle- dei Ministri. Francesco Bennardo PROTAGONISTI della società 45 COMUNITÀ E SPORTIVITÀ DEI CAMPIONI AZZURRI di Riccardo Garosci e Stefano Longhi

Esiste da molti anni il territorio nazionale che pare è prerogativa limitata in Italia, più precisa- desiderano continuare, ai soli atleti di eccellenza, mente dal 1948, una in un gruppo attivo e siano essi normodotati Associazione benemerita riconosciuto, la grande che portatori di handicap, che riunisce gli sportivi esperienza di vita intra- che possano dimostrare più illustri, quelli cioè che presa sui campi sportivi di aver fatto parte di hanno meritato di essere e più in generale nelle rappresentative giovanili selezionati dalle rispettive platee agonistiche di tutto od assolute nazionali, aver Federazioni sportive il mondo. partecipato a Campionati riconosciute dal CONI Tali atleti hanno praticato europei o mondiali, per indossare la maglia le discipline olimpiche Olimpiadi ed avere de- azzurra in rappresentanza estive e invernali, dall’at- gnamente rappresentato della nostra nazione. letica alla ginnastica, dagli l’Italia. Ne fanno parte attiva- sport motoristici agli sport Ma aldilà delle caratteristi- mente, in qualità di iscritti, dell’acqua, etc. che assolutamente speci- più di novemila atleti ed Evidentemente tale fiche che ne determinano ex atleti appartenenti a 72 comunità è di per se l’appartenenza, cosa sezioni provinciali in tutto elitaria: potervi parteci- persegue oggi l’Associa- 46 PROTAGONISTI della società

Torino ed il Piemonte sono da sempre grandi ‘produttori’ di uomini e donne dello sport. Atleti, spesso campioni, di tante discipline, accomu- nati da impegno e passioni sportive in una regione dove tutte le discipline sono praticate. Dallo sci alla atletica, dal calcio all’hockey, dall’au- tomobilismo al tennis,ecc. Basta fare i nomi di Piero Gros, dei fratelli Damilano, di Gianni Rivera, di Fausto

senza sbocchi sul mare (ma ha sempre raccolto successi con grandi fiumi e laghi) e simpatia, continuando poi il Piemonte ha cresciuto da giornalista e dirigente della campioni del nuoto e dei tuffi Associazione, il suo impegno come la famiglia Cagnotto e passione per lo Sport, quello o il novarese Domenico vero, con la S maiuscola. Fioravanti. Agli atleti si affiancano L’Associazione Atleti Olimpici come iscritti gli amici della e Azzurri d’Italia conta in Associazione che condivi- regione circa 350 iscritti fra dono gli eventi e le uscite Atleti ed ex Atleti che hanno culturali e sportive che le onorato la maglia azzurra. sezioni ANAOAI in Piemonte Di questi un centinaio sono (il cui Presidente è Giancarlo Coppi, di Lella Lombardi (una nella sezione di Torino Caggiano) organizzano tutto donna arrivata in Formula 1!) che ha come Presidente l’anno per soci e amici. o di Stefania Belmondo fino Stefano Longhi (titolato Per info: ad oggi al judoka di Torino Azzurro dell’hockey) e Vice www.olimpiciazzurri-torino.it Fabio Basile, 100a medaglia Presidente Riccardo Garosci d’oro italiana alle Olimpiadi... (già Campione del mondo Persino in una regione nei Rally Raid come la Parigi Dakar). Ma i più simbolici Atleti torinesi della Associazione sono sicuramente il grande Livio Berruti, indimenticabile medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma 1960 nei 200 m. e Giampiero Boniperti, leg- genda del calcio italiano ed internazionale, che da atleta prima e da Presidentissimo della Juve poi, ha vinto tutto quanto si poteva vincere. Una menzione speciale la merita MariaLuisa Zambrini, una eterna ‘ragazza’ del 1924 che dai tuffi all’automobilismo PROTAGONISTI della società 47

zione? In quale modo può formativo attraverso la lusinghiera percorsa, una essere utile alla Società per conoscenza dei propri concreta testimonianza accrescere i valori atletici, limiti ha sicuramente di come si possa credere di solidarietà e del fair play cercato di migliorare il suo nelle proprie capacità di in particolare fra i giovani? stato psicofisico attraverso migliorare attraverso il Per rispondere occorre i propri risultati nella di- lavoro serio e la volontà di risalire agli stessi principi sciplina sportiva praticata affrontare i percorsi duri ispiratori che muovono e nel rispetto delle regole, e senza scorciatoie: avere ogni giorno la stragrande di conseguenza possiede piena consapevolezza comunità degli sportivi i valori prima richiamati. che il lavoro svolto con praticanti: rispetto delle Essi generalmente per- dedizione porti sempre ad regole, dell’avversario e mangono nello sportivo ottimi risultati. della propria persona, d’eccellenza anche dopo il Condividono con gli Atleti ferrea volontà di miglio- completamento della car- Azzurri ed Olimpici questa rarsi quale essenza prin- riera agonistica perché il missione di solidarietà gli cipale prima ancora del lungo percorso intrapreso “Amici degli Azzurri” un desiderio di primeggiare, di confidenza con la fatica cioè gruppo di appassio- ritenere che l’esperienza fisica e mentale e i consi- nati che, pur non avendo agonistica costituisca un derevoli sacrifici provati, trascorsi di eccellenza elemento momentaneo il rispetto dell’avversario sportiva, ritengono di dell’esperienza esisten- e dell’onore di se stesso condividere le esperienze ziale utile ad accrescere divengono elementi ed i percorsi in comune maggiormente la forma- irreversibili di formazione con gli atleti descritti in zione complessiva del caratteriale. Spesso i più precedenza. carattere dell’individuo. autorevoli rappresentanti Il loro apporto e fonda- Di questi principi pe- dell’Associazione sono mentale: molti di loro culiari gli Atleti Azzurri chiamati presso istituzioni sono ancor oggi appas- ed Olimpici d’Italia scolastiche o civili per sionati sportivi praticanti e rappresentano i portatori portare, con il loro esem- il loro amore per la com- più eccellenti; chi ha pio di dedizione più an- petizione leale e corretta è compiuto un percorso cora che per l’esperienza assoluto. 48 PROTAGONISTI della scienza

LA TERIACA di Pierangelo Lomagno

L’Aspirina ha com- di qualsiasi veleno piuto 120 anni, un bel di origine animale record in un ‘epoca in vegetale o minerale; la cui i farmaci nascono, sua presenza conferi- invecchiano e muoio- va quindi alla teriaca no con grande rapidi- una sicura attività tà; pur tuttavia questa antitossica. L’oppio in- venerabile età non vece, che era presente si avvicina neppure in discreta quantità, lontanamente a quella con le sue proprietà di un antico farmaco antispastiche, sedative che rimase sulla e antalgiche era il scena, incontrastato principale respon- signore della terapia, sabile dell’azione per quasi duemila terapeutica che questa anni. Di chi parliamo? preparazione spesso Della Teriaca: sulla svolgeva. sua origine e sulle In epoca romana la sue mirabili vicende teriaca ebbe vasta può essere interes- fama e lo stesso sante fornire qualche Galeno ne parla informazione. diffusamente nei suoi Secondo la tradizione libri, notando che la essa fu preparata sua formula era in per la prima volta da continua evoluzione Contenitore di teriaca veneziana della fine del XVIII secolo Andromaco, medico in quanto ogni me- personale di Nerone dico che era, o pen- che, non contento della numero di droghe con sava di essere, un valente già notevole complessità differenti e specifiche farmacologo, aggiungeva del Mitridate, famoso azioni si sarebbe potuto alla sua formula questa o farmaco dell’antichità realizzare un farmaco quella droga nell’illusorio ellenica, pensò di mi- onnipotente in grado di intento di migliorarne gliorarne la formula debellare ogni malanno. l’azione (nel XVI secolo portando a 62 il numero Da questo nobile desiderio si giunse a formule con dei componenti. Il con- di costruire una panacea più di cento componenti cetto terapeutico su cui si nacque la teriaca. diversi). Con la caduta basava questo farmaco era Tra i suoi molteplici dell’Impero romano e le semplice, logico e inge- componenti due erano di invasioni barbariche la nuo allo stesso tempo. primo piano: la carne di medicina in tutta l’Eu- Si pensava che, essendo vipera e l’oppio. La carne ropa centro-occidentale molte e differenti le malat- di vipera era reputata, e lo regredì a livelli primitivi tie e svariati i sintomi che fu per moltissimo tempo, e la teriaca praticamente esse determinavano, se si il rimedio specifico contro scomparve, mentre fosse riusciti a introdurre il morso dei serpenti ed rimase in auge nell’Im- e amalgamare in un’unica era considerata efficace pero bizantino donde, preparazione un gran anche nei confronti nel VIII secolo d.C. passò PROTAGONISTI della scienza 49 alla medicina araba che quando non sapeva più dovesse essere preparata ne diffuse l’uso in tutti i a che santo votarsi. Per le una sola volta all’anno in territori di cultura islami- farmacie detenere la teria- quantità predeterminate. ca. Con la nascita della ca era un segno di presti- Le farmacie autorizzate Scuola medica salernita- gio e opulenza, pertanto dovevano esporre al na, nel X secolo, la teriaca essa veniva conservata pubblico per tre giorni fu di nuovo conosciuta e mostrata al pubblico a tutte le droghe neces- in Occidente, ma il suo testimoniare l’importanza sarie alla preparazione, uso rimase molto limitato della bottega. A questo in modo che chiunque a causa della difficoltà scopo nacquero bellissimi potesse esaminarle, di procurarsi molte delle e imponenti vasi in cera- successivamente tutte le droghe esotiche presenti mica, marmo o metalli; operazioni necessarie alla nella sua formula. La molti di essi raggiunsero realizzazione del farmaco situazione cambiò dopo elevatissimi livelli arti- erano svolte in pubblico le Crociate e col rina- stici e oggi fanno bella sotto la sorveglianza di scere dei commerci con mostra di sé in antiche appositi funzionari desi- l’Oriente. Amalfi, Pisa, farmacie, famosi musei o gnati dal Doge. Una volta Genova e, in particolare, grandi collezioni private. preparata la teriaca veniva Venezia, tra le varie merci A Torino, ad esempio, confezionata in appositi che importavano dai ne esistono alcuni di contenitori che portavano paesi islamici tenevano in imponenti dimensioni e il sigillo della repubblica gran pregio le spezie e le pregevolissima fattura. a garanzia dell’autenticità droghe medicinali. La grande diffusione e del prodotto. Essi erano A partire dalla seconda l’elevato prezzo di questo poi inviati in tutto il metà del XIV secolo prodotto determina- mondo accompagnati da Venezia si impadronì rono però la comparsa un foglietto illustrativo di questo commercio sul mercato di svariate che specificava pregi, internazionale e divenne sofisticazioni che erano indicazioni e modo d’uso il principale emporio spacciate dai ciarlatani della teriaca veneziana. delle droghe medicinali: e da molti speziali poco All’inizio del XX secolo qui giungevano farmaci scrupolosi quali vera uno storico fece un’ac- preziosi da tutte le con- teriaca. Questa truffa curata indagine su questi trade del vicino e lontane raggiunse dimensioni tali foglietti illustrativi e oriente, che i mercanti da preoccupare seria- constatò che essi erano veneziani esportavano poi mente i grandi produttori stati redatti in più di cento in tutta l’Europa realizzan- della teriaca che corsero lingue differenti a testi- do lautissimi guadagni. ai ripari inventando una monianza dell’immensa Col Rinascimento le sorta di marchio D.O.C. diffusione che la teriaca condizioni culturali ed ante litteram. In questo ebbe tra il XVI e il XIX economiche dell’Euro- campo rifulse l’opera della secolo. A partire dal XVIII pa ebbero un grande e Repubblica di Venezia che secolo iniziarono però duraturo miglioramento e ne era il maggior produt- diverse critiche ad opera aumentò in modo espo- tore mondiale. Il governo di molti medici e iniziò nenziale il numero delle veneto definì una volta un diatriba tra fautori e persone che potevano per tutte la formula della detrattori che si trascinò permettersi le cure di propria teriaca proiben- per più di un secolo, cioè un medico e l’uso di un done qualsiasi modifica- fino a quando la moderna farmaco raro e prezioso zione, quindi scelse un farmacologia demolì la come la teriaca. Riprese certo numero di farmacie ragion d’essere di questo così il trionfale cammino particolarmente attrezzate farraginoso farmaco. di questo medicamento e scientificamente all’a- Siamo però in vista del XX che era considerato il vanguardia a cui delegò secolo, l’ultima farmaco- non plus ultra in terapia e il compito di realizzare pea che riporta la formula l’ancora di salvezza a cui questo farmaco e, infi- della teriaca è infatti quella ricorreva ogni medico ne, stabilì che la teriaca francese del 1884. 50 PROTAGONISTI della scienza LA BOCCA, SPECCHIO DELLA NOSTRA SALUTE L’impegno dell’A.I.R.O. per la prevenzione

Le ricerche in campo di Luca Viganò scientifico rendono estre- mamente attuali le strette connessioni tra salute orale e salute sistemica. Medicina e odontoiatria si sono interfacciate per anni a molti livelli quasi inconsapevoli di come la salute orale sia in grado di influenzare in modo profondo la salute di ogni persona. Un recente articolo su neuroscienze definisce il legame tra i batteri, che abitano il cavo orale e il nostro organismo, così stretto che sarebbe in grado di influenzare anche il nostro modo di pensare. Pochi sanno che il cavo orale presenta di oltre 700 specie batteriche diffe- renti. Oltre che dai batteri connessioni con lo stato lute orale materna e i parti è colonizzato anche da di salute individuale. prematuri o sottopeso, virus e altri microbi, che Con l’avvento del trat- le relazioni bidirezionali possono vivere in simbio- tamento odontoiatrico tra il diabete e le malattia si determinando lo stato e medico moderno, in parodontale (piorrea), di salute, oppure la loro particolare degli antibio- sono state definite da un competizione può sposta- tici, questo rapporto cavo ricercatore un “diabolico re questo equilibrio verso orale-malattie sistemiche, duo“. I rapporti tra le uno stato di malattia sia su cui si basavano molte infezioni orali e le malattie locale che sistemica. cure di inizi 900, era stato respiratorie croniche e In realtà la teoria che i in gran parte dimenticato. le ricerche recenti, che disturbi sistemici possano Negli ultimi anni le dimostrano le strette essere ricondotti a infe- resistenze alle terapie correlazioni tra le pato- zioni dentali è nota fin antibiotiche hanno fatto logie neurodegenerative dagli inizi del 1900 ma è riscoprire questo profon- dell’anziano (Parkinson, sempre stata scarsamente do legame tra salute orale Alzheimer), hanno por- comunicata ai pazienti, ed e salute dell’individuo. tato ad un cambiamento in particolare poco è stato La scoperta dei rapporti profondo della prospettiva fatto fino ad oggi per farne tra malattia parodontale e con cui tutto il mondo capire appieno le strette disturbi cardiaci, tra la sa- scientifico guarda il cavo PROTAGONISTI della scienza 51

proseguono e possono stimolare la formazione di placche ateromasiche provocando l’ostruzione di alcuni vasi come la carotide o superare la barriera ematoencefa- lica giungendo fino al cervello e stimolando processi infiammatori che sono alla base di alcune patologie neurodegenerative come l’Alzheimer o il Parkinson • Tramite la saliva pos- sono essere veicolati in Prof. Viganò Luca tutto il tragitto faringe, Dott.ssa Casu Cinzia Past President AIRO esofago, intestino. Presidente AIRO 2018 Diversi lavori dimostra- orale e la sua salute, no varie associazioni hanno effetti profondi in ovvero si è invertito il tra batteri orali e diverse tutte le zone del corpo. paradigma, definendo forme di cancro. Le for- Tutto quanto raccontato il legame tra cavo orale me più frequentemente è frutto di ricerche scien- e la salute generale così associate sono quelli tifiche pubblicate ma che correlato che possiamo faringeo, della testa del purtroppo sono ancora affermare “che la bocca è pancreas e colon rettale. scarsamente diffuse per la la finestra sulla salute del Ogni giorno ingeriamo mancanza di una relazio- nostro corpo“. circa 1,5 litri di saliva ne specifica tra medico, Ad un profano la doman- e inconsapevolmente odontoiatra e paziente. da spontanea che sorge è: portiamo un numero È importante cambiare come i batteri che abitano enorme di batteri poten- questo paradigma, gli il cavo orale, o la scarsa zialmente patogeni. odontoiatri, gli igienisti, igiene della bocca, influi- • La terza opzione è data i medici di base e gli scono sulla salute? dall’inspirazione che specialisti devono trovare Tre sono i meccanismi in pazienti in terapia un fronte comune perché in cui il nostro corpo li intensiva o anziani con possono cambiare pro- veicola difficoltà respiratorie fondamente la qualità di • Tramite il sangue i può risultare un ulte- vita dei loro pazienti. batteri che causano riore temibile nemico L’Accademia Italiana di infiammazione gengi- da combattere. I batteri Ricerca Orale (AIRO) si vale (anaerobi obbligati orali in questo caso batte per diffondere e che vivono in assenza sono degli stimolatori di rendere tutti gli opera- di ossigeno) vengono processi infiammatori tori sanitari partecipi a veicolati fino al cuore su cui poi si innesca questo sviluppo della dove possono indurre l’azione di batteri spe- salute dell’uomo, parten- patologie locali come cifici per i bronchi o i do dalla salute del cavo le endocarditi (infiam- polmoni. orale. Inoltre desideriamo mazione del rivesti- L’organismo umano è una veicolare queste informa- mento interno del cuore singola unità, composta zioni ai pazienti in modo indotta dai batteri che da un numero apparente- che siano consapevoli provengono dal cavo mente infinito di processi dell’importanza della visita orale) o l’aumento del biologici così intrecciati orale e come l’igiene della rischio di infarto. Dopo che le anomalie di quasi bocca influenzi la salute di questa tappa i batteri tutte le sue parti o processi ognuno di noi. 52 PROTAGONISTI della salute CONTINUA L’IMPEGNO DI FEDERFARMA PER SCONFIGGERE IL CANCRO

Una corretta informazione limita il consumo di • Dell’intestino; è il primo passo per pre- carni rosse e di alimenti • Del seno; venire il cancro e oggi è ad elevato contenuto di • Del collo dell’utero. ancora più semplice grazie sale; Prevenire, dunque, è la alla nascita della Rete per la 6. Se bevi alcolici di qual- parola d’ordine. Non dimen- Prevenzione – alleanza tra siasi tipo, limitane il tichiamo che in Piemonte Enti e Associazioni promos- consumo. Per prevenire il e in Valle d’Aosta viene sa dalla Rete Oncologica del cancro è meglio evitare di diagnosticato un tumore a Piemonte e Valle d’Aosta – bere alcolici; circa 33 mila persone ogni che è nata nel dicembre del 7. Evita un’eccessiva espo- anno. Molti di questi tumori 2016 alle Molinette di Torino, sizione al sole, soprattutto sono curabili grazie all’e- per mettere in atto quanto per i bambini. Usa pro- voluzione della medicina, raccomandato dal Codice tezioni solari. Non usare ma il carico di disabilità che Europeo Contro il Cancro. lettini abbronzanti; questi provocano, è decisa- In particolare, quello che 8. Osserva scrupolosamente mente elevato. L’iniziativa accadrà è che le farmacie le istruzioni in materia promossa dalla Rete per la di Piemonte e Valle d’Aosta di salute e sicurezza Prevenzione offre la possibi- esporranno “Prevenil”, una sul posto di lavoro per lità a tutti i partner di soste- nuova medicina a base di proteggerti dall’esposizio- nere e promuovere le dodici prevenzione che conterrà le ne ad agenti cancerogeni regole del Codice Europeo dodici raccomandazioni da noti; che riducono notevolmente seguire: 9. Accerta di non essere il rischio di sviluppare un 1. Non fumare. Non con- esposto a concentrazioni cancro, con una media di sumare nessuna forma di naturalmente elevate di 16-17.000 nuovi malati in tabacco; radon presenti in casa. Fai Piemonte e Valle d’Aosta e 2. Rendi la tua casa libera in modo di ridurre i livelli una conseguente riduzione dal fumo. Sostieni le elevati di radon; della disabilità e della mor- politiche che promuo- 10. Per le donne: talità per cancro. Anche le vono un ambiente libero • L’allattamento al seno farmacie sono state coinvol- dal fumo sul tuo posto di riduce il rischio di cancro te in questa rete di preven- lavoro; per la madre. Se puoi, zione e proprio loro giocano 3. Attivati per mantenere un allatta il tuo bambino; un ruolo chiave, soprattutto peso sano; • La terapia ormonale considerando che si tratta 4. Svolgi attività fisica ogni sostitutiva (TOS) aumenta del presidio sanitario a più giorno. Limita il tempo il rischio di alcuni tipi di bassa soglia di accesso e che trascorri seduto; cancro. Limita l’uso della con il più frequente numero 5. Segui una dieta sana: TOS; di contatti con le persone. • Consuma molti e vari 11. Assicurati che i tuoi figli Più partner insieme che cereali integrali, legumi, partecipino ai programmi lavorano in modo inte- frutta e verdura; di vaccinazione contro: grato, dunque, al fine di • Limita i cibi ad elevato • L’epatite B (per i neonati); diffondere un’informazione contenuto calorico • Il papillomavirus umano corretta, facile e accessibile (alimenti ricchi di zuc- HPV (per le ragazze); a tutti sulla prevenzione del cheri o grassi) ed evita le 12. Partecipa a programmi cancro. bevande zuccherate; organizzati di screening • Evita le carni conservate, per il cancro: Marco Aggeri EVENTI 53 ASTI, PALCOSCENICO DI CULTURA Il festival Passepartout appuntamenti culturali di qualità

Il festival Passepartout giunge alla quindicesima edizione: organizzato dalla Biblioteca Astense “Giorgio Faletti” con l’appoggio della Città di Asti e della Regione Piemonte, e con la direzione scientifica di Alberto Sinigaglia, si svolge ad Asti dal 2 al 10 giugno. La rassegna mette a confronto l’anno in corso con uno della storia nel quale, come in uno specchio, si riconoscano, a vari livelli, analogie utili a capire il presente e a intuire il futuro, con l’aiuto dei storici, giornalisti e scrittori. Da tempo il festival astigiano ha superato il modello talk show: ospiti di alto profilo affrontano un tema specifico, cercando in questo modo di trovare una strada nuova, alternativa ai dibattiti e tuttavia coinvolgente, per permettere un maggiore © Paolo Ranzani approfondimento dei temi affrontati. Lo forma scrivere. proclamazione delle leggi in genere prescelta è la Per questa edizione razziali in Italia. lectio magistralis tenuta (2 giugno-10 giugno) Il programma, prevede docenti universitari, Passepartout ha scelto un’anteprima il 23 maggio attori, ricercatori, artisti, il tema dell’altro, del con un messaggio forte, ... ma quest’anno vi sono diverso, dell’emarginato, quasi provocatorio, Io novità che coinvolgono del perseguitato, …, è un altro con Arturo anche i ragazzi e le scuole, mettendo a confronto Brachetti e Osvaldo con una attenzione al l’anno in corso con il Guerrieri. Se io è “anche” futuro, che saranno loro a 1938, data fatidica della un altro, è auspicabile che 54 si apra al mondo e che non Al pianoforte Giuseppe chiuda porte e finestre, animo Molino e mente, soprattutto cuore. L’altro è tutto ciò che è Lunedì 4 giugno differente: storie del passato che evocano l’oggi, razze Ore 21 Cortile Biblioteca Ore 18 Centro Culturale San e mondi lontani, generi Astense Secondo musicali eterogenei, prodotti Oliviero Toscani Enrico Nivolo, della terra e alimentazione, Tutti i colori dell’altro Ridere dell’Altro: tra umorismo arte e comunicazione sino a e discriminazione spingersi lontano, nel mondo Ore 22.30 Cortile Biblioteca della fantascienza musicale Astense Ore 21 Cortile Biblioteca verso “l’uomo che potrebbe La Ghironda Astense arrivare dalle stelle” perché, Hieronymus Bosch: cose Marco Revelli a rotazione, secondo diversi dall’altro mondo Umano e inumano punti di vista, anche epocali, gli altri potremmo essere proprio noi. Domenica 3 giugno

Ore 11 Centro Culturale San ANTEPRIMA Secondo PASSEPARTOUT 2018 Carlo Francesco Conti Loving the Alien. Quando l’Altro viene dallo spazio 23 Maggio Martedì 5 giugno Ore 18 Cortile Biblioteca ore 21, Teatro Alfieri Ore 18 Centro Culturale San Astense Io è un altro Secondo Alberto Piazza Arturo Brachetti incontra Mauro Forno, Domenico La razza dell’Altro Osvaldo Guerrieri Agasso La cultura degli altri. Il mondo delle missioni e la PROGRAMMA PASSEPARTOUT 2018 decolonizzazione

Ore 21 Cortile Biblioteca Astense Sandro Cappelletto Musica proibita: il jazz. Videointervista di Piero Angela.

Sabato 2 giugno

Ore 18 Cortile Biblioteca Astense Maurizio Ferraris Banksters EVENTI 55

Ore 21 Cortile Biblioteca Ore 21 Cortile Biblioteca Astense Astense Pietrangelo Buttafuoco Angelo Pezzana, Elena Gli altri siamo tutti, a turno Loewenthal Sterminio e persecuzione

Ore 21 Cortile Biblioteca Astense Mario Tozzi L’Italia che resta

Mercoledì 6 giugno Giovedì 7 giugno Ore 17.45 Centro Culturale San Secondo Ore 17.45 Centro Culturale Sguardi sull’Altro: C’è una San Secondo guerra… e noi? Sguardi sull’Altro: Video a cura degli studenti del Espressività altre: Art ‘900 Liceo Classico di Asti dai colori alle parole. Video a cura degli studenti del Ore 18 Centro Culturale San Liceo scientifico di Nizza. Secondo Paolo Giordano, Marco Ore 18 Centro Culturale Zatterin San Secondo L’ideale e l’amore, l’ideale e Christian Greco incontra l’odio Marco Vallora Venerdì 8 giugno Beni culturali come patrimonio universale, i Ore 17.45 Centro Culturale musei come strumenti di San Secondo dialogo e di unione Sguardi sull’Altro: Sono io il migrante. Video a cura degli alunni della scuola Primaria di Serravalle 56 EVENTI

Sabato 9 giugno

Ore 11 Centro Culturale San Secondo Giorgio Calabrese L’altro cibo Ore 21 Cortile Biblioteca Astense Claudio Marazzini, La ‘mezza cartuccia’ di Mussolini. Ore 18 Centro Culturale San Secondo Uliano Lucas Domenica 10 giugno La banalità del bene Ore 11 Centro Culturale Ore 21 Cortile Biblioteca San Secondo Astense Nicoletta Fasano Don Luigi Ciotti “Inventare il nemico”. Gli altri attorno a noi, gli Ore 18 Cortile Biblioteca altri dentro di noi Ore 17.45 Cortile Astense Biblioteca Astense Liliana Segre, Maurizio A seguire Sguardi sull’Altro: “Non Molinari. Sguardi sull’Altro: Note a sono razzista, ma…”. Contro l’indifferenza margine. Video a cura degli studenti Video a cura degli ospiti dell’Istituto Castigliano di dell’Associazione ll Asti Samaritano - Caritas Diocesana Ore 18 Cortile Biblioteca Astense Luigi Manconi, Il prossimo tuo

Ore 21 Cortile Biblioteca Astense Ugo Nespolo Arte – Altra LIBRI IN PRIMO PIANO57

lucida ironia un grande affresco fatto di situazioni paradossali, di personaggi surreali e di trasmissioni diventate icone di un’e- poca: dallo spogliarello delle casalinghe agli esordi di Piero Chiambretti, dal «pinotismo» del Mago Gabriel ai programmi di cucina. La prima, vera opera dedi- cata a quella rivoluzione televisiva che cambiò per sempre il costume degli italiani.

RICCARDO HUMBERT È regista, autore televisi- Riccardo Humbert vo, scrittore, giornalista. Enrico Pandiani LE TRASMISSIONI Inizia l’attività televisiva POLVERE RIPRENDERANNO nel 1972 con le prime tv IL PIÙ PRESTO locali, poi approda in Rai Pochi scrittori sanno spin- POSSIBILE e in Fininvest dove cura la gere lo sguardo del noir Torino e le sue tv regia di programmi spor- dentro le pieghe nascoste una storia semiseria tivi, talk show e fiction. della realtà e della psico- «Non so chi leggerà questo Ispirato dalle «quattro G» logia. Enrico Pandiani è libro ma di una cosa sono (Guareschi, Gramellini, tra questi. Sullo sfondo di certo: l’occasione di non Gambarotta e Luca una Torino multietnica prendere un pacco è Goldoni) si dedica anche e postindustriale, che assicurata. Pagina dopo alla scrittura. ricorda i sobborghi delle pagina il lettore avrà la Tra le sue opere, I cavalieri grandi metropoli, Enrico sensazione di entrare nella del binario morto (Ellin Pandiani racconta un macchina del tempo e Selae, 2a edizione 2001), pugno di esistenze che correre a ritroso negli anni Registi: sotto le stelle del cercano di reagire al male settanta per vivere la gran- set (Sonda, 2001), Si può e ci porta dentro le pieghe de avventura della nascita (ancora) amare a Torino? nascoste della realtà e della delle televisioni libere.» (Sonda, 2004), Angeli su psicologia. Piero Chiambretti Torino (Ellin Selae, 2005), Exilles, piccola guida per ENRICO PANDIANI, Nella Torino degli anni visitare il paese ed uscirne (Torino, 1956), dopo una Settanta, tra fabbriche e praticamente incolumi (Il lunga carriera come grafi- lotte sociali, un gruppo di Bugigattolo, 2005), Exilles, co editoriale e illustratore, giovani dà vita a un sogno giochi, favole e leggende nel 2009 ha esordito con destinato a rivoluzionare e del paese altre faccende Les Italiens, inizio di una profondamente le abitudi- (Il Bugigattolo, 2008), saga noir che diventerà ni degli italiani: la tv priva- Torinesi. Guida ai migliori una serie tv coprodotta da ta. Riccardo Humbert, che difetti e alle peggiori virtù Italia e Francia. fu uno di quei pionieri, (Sonda, 4a edizione 2008), rievoca in questo volume La foto ingiallita, storia di la nascita delle emittenti un partigiano valsusino torinesi, dipingendo con (Edizioni del Graffio, 2016). 58LIBRI IN PRIMO PIANO

La vita di un prete che ha saputo entrare nel cuore di chiunque incrociasse il suo cammino e la storia della sua città, Torino. Uomo di fede, di paro- la, predisposto all’ascolto, Don Peradotto può esse- re considerato come uno dei primi comunicato- ri; prima dell’avvento dei social. E prima ancora delle comunità virtuali, lui ne costruì una reale attor- no a sé. Prese per mano il cambiamento che stava avvenendo negli anni ’60 e lo guidò, contribuen- do a rinnovare la chiesa. Riuscì a costruire un ponte fatto di intraprendenza e comunicazione, che unì Chiesa e opinione pubbli- ca laica.

PIER GIUSEPPE Pier Giuseppe intenzionato ad instaura- ACCORNERO, classe Accornero re un rapporto anche con 1946, sacerdote dal 1972, FRANCO PERADOTTO, i laici. Stimato giornali- si occupa di informazio- PRETE GIORNALISTA E sta, guida e punto di riferi- ne religiosa. Collabora IL SUO TEMPO mento per i suoi discepoli, con quotidiani e agenzie, Mons. Peradotto aveva radio e televisioni, setti- “Signore Iddio, ti ringrazio davvero un cuore gran- manali, periodici e siti. di avermi fatto un cuore de così. Autore di svariati volu- grande così”. La biografia L’autore ha costrui- mi. il suo ultimo lavo- di Don Franco Peradotto, to la biografia di una delle ro “Franco Peradotto prete scritta da Pier Giuseppe personalità più popola- giornalista e il suo tempo” Accornero, inizia proprio ri ad ammirate di Torino. è una intensa ed origina- con l’incipit de “La Non solo articoli di gior- le biografia di 541 pagine, preghiera del cuore” scrit- nale e rassegne stampa, suddivisa in XIV capito- ta da un giovane Peradotto ma una sequenza ordina- li sul popolare prete gior- nel 1960. ta di fatti ed avvenimen- nalista pubblicato dalla Un prete attento alle ti che percorrono quasi un Casa editrice indipenden- richieste della gente, secolo di vita e di storia, te Effatà. LIBRI IN PRIMO PIANO LIBRI IN PRIMO PIANO59

di Umberto PIER FRANCO Agnelli e di QUAGLIENI Enrico Martini docente e saggista di Mauri, di storia risorgimentale e Valdo Fusi e di contemporanea, è pubbli- Bruno Caccia, cista dal 1968. di Adolfo È vice presidente del Omodeo Centro “Mario Pannunzio”, e di Carlo che ha contribuito a far Antoni, di crescere a fianco di Arrigo Aldo Garosci e Camillo Olivetti, Mario e di Giovanni Soldati, Alan Friedman. Sartori, di Ha incontrato e conosciu- Giuseppe to da vicino molte perso- Saragat e di nalità di cui ha scritto in Umberto II, questo libro. per conclu- È conferenziere invita- dersi con to in tutta Italia e all’este- i ricordi ro. All’età di 47 anni è stato su Vittorio insignito dal Presidente Chiusano, della Repubblica Scalfaro Stefano della Medaglia d’oro di I Rodotà, Giorgio Albertazzi, classe di Benemerito della Umberto Eco, Giuseppe Scuola, della Cultura e Pier Franco Quaglieni Galasso, Lucio Toth, dell’Arte. GRAND’ITALIA Valerio Zanone e molti Ha vinto, tra gli altri, altri. i premi “Voltaire”, Grand’Italia raccoglie i In appendice, un inedito “Tocqueville”, “Popper” e ritratti di donne e uomini di Mario Soldati su Mario “Venezia”. di diverso orientamento Pannunzio, il terzo “vene- Ha scritto di lui Aldo culturale e politico. rato maestro” a cui l’autore Cazzullo: “È un cavalie- Il libro, che si presenta ha dedicato cinquant’anni re solitario che da decen- come una serie di capitoli della sua vita. ni tiene viva la memoria autonomi, distinti, leggi- Con alcuni dei personag- di una grande tradi- bili ognuno per conto gi, Pier Franco Quaglieni zione culturale spesso suo, permette al letto- ha intrattenuto rapporti misconosciuta”. re di cogliere il significato personali anche attraver- Massimo Gramellini ha, a complessivo della storia so la direzione del Centro sua volta, affermato: “È un dell’Italia del Novecento. “Pannunzio”. liberale del Risorgimento Tratteggia, fra le altre, Emerge, nel suo insieme, nato nel secolo sbagliato. le figure dei “venerati un’Italia dalle molte voci Per nostra fortuna”. maestri” Benedetto Croce che hanno lasciato trac- Alessandro Passerin d’En- e Francesco Ruffini, di cia significativa di sé: una trèves scrisse nel 1984: e di Antonio Grand’Italia anche perché “Nella mia giovinezza Gramsci, di Oriana Fallaci polifonica, in cui la diver- conobbi, simile a lui, Piero e di Rita Levi-Montalcini, sità di pensieri e di espe- Gobetti, anche lui artefice di Leonardo Sciascia e di rienze è vista come una di vita morale e culturale Giovannino Guareschi, ricchezza. come oggi è Quaglieni”. 60LIBRI IN PRIMO PIANO

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO, IN STILE TALLONE

L’Editore Tallone presenta la fiaba italiana più famosa al mondo, composta a mano nel testo origi- nale di Carlo Collodi. Illustrazioni di Carlo Chiostri. L’edizione è fedele a quella del 1883, l’unica che con certezza fu corretta e approvata dall’autore, ricca di vocaboli tratti dallo schietto e musicale dialetto toscano. Ci sono voluti ben 420.000 caratteri e diversi mesi di composizione a mano per le oltre 300 un prestigioso museo poiché Claude Garamond pagine del volume, che operativo della carta. La nel Cinquecento incise i esce in sette diverse filigrana che la contrad- propri caratteri ispirandosi tirature, sei delle quali su distingue raffigura le a quelli di Manuzio. carte prodotte a Pescia, ondate di fango e detriti Tre sono i commenti in di cui Collodi è frazione, che sommersero Firenze, chiusura del volume: tutte fuori produzione da cui simbolicamente quello ormai storico di e di altissimo pregio. In emerge una freccia ri- Marino Parenti, scritto per particolare, per la tiratura volta verso l’alto. L’editore l’edizione Tallone pari- maggiore di 219 esempla- dedica questi esemplari gina del 1951; un nuovo ri, è stata adottata la carta agli “angeli del fango”, studio di Piero Scapecchi prodotta dalla Cartiera San volontari giunti da tutto il della Biblioteca Nazionale Giovanni di Pescia, co- mondo per salvare i libri. Centrale di Firenze; e un stellata di piccoli minerali Oltre alle carte di Pescia, commento del giudice di mica che brillano in 190 esemplari sono Lorenzo Poggi – la cui controluce. impressi su carta turchina bisnonna era amica del Mentre per la tiratura di puro cotone, prodotta Collodi, frequentatore più limitata di soli pochi appositamente dalla abituale del suo salotto esemplari, è stata scelta Cartiera di Sicilia, il cui fiorentino – il quale l’introvabile carta al tino colore evoca l’omonima commenta con occhio di di puro cotone prodotta Fata della fiaba. magistrato le vicende del a Pescia nel 1966 per La scelta del Garamond burattino. restaurare i volumi che a della fonderia Deberny Oltre alle celebri 77 illu- Firenze furono sommersi & Peignot di Parigi – in- strazioni di Carlo Chiostri, dall’Arno. Fu prodotta ciso a mano nel 1910 da alcuni esemplari sono sotto la direzione del Henri Parmentier, che arricchiti da disegni e “ministro” della cartiera realizzò uno dei più bei incisioni originali di 12 Magnani Silvio Vezzani, Garamond in assoluto artisti contemporanei, nell’antico fabbricato – è un omaggio ad Aldo ognuno dei quali ispirato quattrocentesco «Le Manuzio di cui ricorre a un episodio differente Carte», che presto ospiterà nel 2015 il V centenario, della fiaba. EVENTI 61 MOSTRA PER MARIO PANNUNZIO ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE DI TORINO

di Pier Franco Quaglieni

Quando si scriverà la sto- ria della cultura torine- se e della cultura italiana di questo ultimo cinquan- tennio, un posto toc- cherà anche al Centro È un’associazione non di nale altrettanto autonoma. “Pannunzio” di Torino. coristi, ma di persone abi- La mostra vuole limitarsi Non sappiamo se verrà tuate a pensare ed agi- ad attivare un interesse e a confermato il giudizio di re con la propria testa. suscitare un dibattito. Massimo Mila che scrive- Destinate quindi spes- Il Centro “Pannunzio” non va nel 1972 di “un corag- so a steccare, come dice- intende celebrare i suoi gioso impegno culturale”. va Indro Montanelli, qua- cinquant’anni. Non sappiamo neppu- si come scelta di vita oltre Intende con umiltà sotto- re se verrà data ragione a che di pensiero. porsi al giudizio degli altri. Valdo Fusi quando soste- Questa mostra intende A distanza di un po’ di neva che il Centro era avviare un discorso docu- anni dopo che la vicen- “indispensabile”. mentario sui cinquant’an- da del Centro “Pannunzio” Non sappiamo come ni di storia del Centro -speriamo il più tardi pos- potrà essere giudicato il “Pannunzio”, senza avere sibile- si sia conclusa, toc- Centro “Pannunzio”, nelle la presunzione di storiciz- cherà a chi si occupa di sue luci e nelle sue ombre, zare nulla. È storica solo storia pensare di scriverne nei suoi aspetti positivi e perché offre dei materiali in termini storici. Magari in quelli, inevitabilmente per la storia futura. ci sarà anche chi riterrà di negativi. Chi vive un periodo non è ignorarlo. Il Centro “Pannunzio” è infatti quasi mai in grado Davvero,anche in que- fatto di donne e di uomini di storicizzarlo. sto caso, ”ai posteri l’ardua destinati anche a compie- Anzi, è bene che se ne sentenza”. re errori. astenga, lasciando ad E certo il Centro La vita di un’associazio- altri la formulazione dei “Pannunzio” non ha la ne è cosa complessa pro- giudizi. presunzione di preten- prio perché è una specie Noi ci limitiamo a propor- dere un’importanza che di orchestra in cui i soli- re immagini, documenti, non tocca a noi stabilire. sti “titolari del proprio cer- pensieri che offriamo alla Può darsi che questi cin- vello”, come diceva Mario riflessione dei visitatori. quant’anni saranno con- Soldati, non sono abi- Essi potranno farsi un’idea siderati soltanto cronaca tuati a sottostare ad un autonoma e quindi avvia- destinata all’oblio e, come maestro. re una riflessione perso- diceva Enzo Bettiza, storia.

INFORMAZIONI Dal 22 maggio al 15 giugno 2018 - piazza Carlo Alberto 5/a Inaugurazione martedì 22 maggio, ore 17 Intervengono: Dino Cofrancesco (Università di Genova), Gerardo Nicolosi (Università di Siena), Mirella Serri (Università di Roma), Alan Friedman (Presidente Centro Pannunzio), Nino Boeti (Presidente Consiglio Regionale del Piemonte) idi Senza bioc ento e ioni d’arg

COME ABBONARSI? PROTAGONISTI IN PIEMONTE

C.C. POSTALE rivista quadrimestrale di opinione e cultura del COORDINAMENTO PIEMONTESE N. 1034467819 DELLE UNIVERSITÀ DELLA TERZA ETÀ

Presidente: Gian Franco Billotti [email protected] Direttore Responsabile: Andrea Gunetti Vincitore del 1° premio: [email protected]

Redazione. Hanno collaborato: Marco Aggeri, Francesco Bennardo, urali stratti nat Massimo Boccaletti, Giò Cagnazzo, Con e a Mariella Debernardi, Anna Maria Di Gennaro, della frutt Enrico Di Palma, Alberto Galazzo, Ginevra 5-6 aprile 2017 Riccardo Garosci, Ina Ghisolfi, Pierangelo Lomagno, Stefano Longhi, Aldo Alessandro Mola, Giancarlo Pagliasso, Pier Franco Quaglieni, Luca Viganò, Marco Vola

Crediti fotografici: Ufficio Stampa Festival Passpartout, www.olimpiciazzurri-torino.it, Alberto Tallone Respira liberamente Editore, Centro Pannunzio Torino, autori degli articoli, Shutterstock e proteggi la tua salute in auto

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