MENSILE DI CULTURA, INFORMAZIONE, POLITICA DELL’ARCO ALPINO € 1,80 n. 12DICEMBRE 2012 Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Sondrio www.alpesagia.com INFORMAZIONI e anchesulsito MONTI IBLEI...SOS...MADAGASCAR a pagina53 ELIANA ENEMONELLATUNDRA CONTRADE MOSCONIECOPPI www.alpesagia.com TV: SCATOLA DELL’IDIOZIA FUTURO DEIGIOVANI: CINEMA EXCELSIOR SLOT MACHINE&? –– –– –– –– ––

Dicembre 2012 Alpes 5 Alpes SOMMARIO

RIVISTA MENSILE DELL’ARCO ALPINO ARTIGLIATE Anno XXXII - N. 11 - Dicembre 2012 pielleti 6 LA PAGINA DELLA SATIRA aldo bortolotti 7 Direttore responsabile FIGLI CONTESI Pier Luigi Tremonti manuela del togno 8 cell. +39 349 2190950 IL GIOCO DELLE PAROLE CREATIVE claudio procopio 9 Redattore Capo OBAMA VINCE ANCHE PER L’EUROPA Giuseppe Brivio antonio longo 11 cell. +39 349 2118486 “ITALIANI: È TEMPO DI SVEGLIARSI” 12 Segretaria di redazione elena scuderi Manuela Del Togno IL PROGETTO PER LE NUOVE GENERAZIONI: GIOCO D’AZZARDO E DEBITI 14 cell. +39 346 9497520 NORD E SUD NON SONO PARI sergio pizzuti 15 LA SCATOLA DELL’IDIOZIA: COME LA TELEVISIONE CI STA TRASFORMANDO IN ZOMBIE A questo numero hanno collaborato: steve watson 16 Franco Benetti - Aldo Bortolotti “PERFECT DAY” Giuseppe Brivio - Eliana Canetta stefano frassetto 19 Nemo Canetta - Alessandro Canton COME MUOVERSI NEL MONDO DELLA CHIRURGIA ESTETICA Nello Colombo - Antonio Del Felice carmen del vecchio 20 Manuela Del Togno - Carmen Del Vecchio LE CONTRADE DI MOSCONI E DI COPPI E LA CHIESA DELL’ANNUNCIATA Stefano Frassetto - Anna Maria Goldoni franco benetti 22 Elvia Grazi - Antonio Longo - Erik Lucini NOVEMBRE GUSTOSO SOTTO I COLLI DI BRISIGHELLA Giovanni Lugaresi - Ivan Mambretti luciano scarzello 25 François Micault - Paolo Pirruccio RENATO COLOMBERA: INTARSI COME OPERE RINASCIMENTALI... Sergio Pizzuti - Claudio Procopio anna maria goldoni 26 Ermanno Sagliani - Isabella Sanguineti DIPINTI DI SERODINE E DI COMPAGNI DI AVVENTURA FIGURATIVA Luciano Scarzello - Elena Scuderi françois micault 28 Pier Luigi Tremonti - Giancarlo Ugatti SULLA TERRA E NEL VENTO: THOMAS, AGATA E SERENA 30 Steve Watson “GIGANTI DI CORAGGIO” IN MADAGASCAR paolo pirruccio 32 Fondatore: Aldo Genoni UNA PLURALITÀ DI SOSTEGNI paolo pirruccio 34 In copertina: PREMIO DI SAGGISTICA ANTICO PIGNOLO IN VENEZIA Una bambina malgascia a Sarodroa elvia grazi 35 (foto don Luca Bandiera) LA PIETÀ RONDANINI A SAN VITTORE isabella sanguineti 36 NENETS, POPOLO DELLA TUNDRA Sede legale e Sede operativa eliana e nemo canetta 37 Ed.ce l’Alpes Agia - S. Coop. UNA SPEDIZIONE NEL LONTANO NEPAL Via Maffei 11/f - 23100 SONDRIO giuseppe brivio 41 Tel +39-0342-20.03.78 DAL SACCO NERO ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA: FINALMENTE... NASCE BIOASE Fax +39-0342-57.30.42 pier luigi tremonti 44 Email: [email protected] FERRARA CITTÀ MISTERIOSA. AVVOLTA DALLA MAGIA DEI PROFUMI Internet: www.alpesagia.com NELLE SUE NOTTI ESTIVE 45 giancarlo ugatti Autorizzazione del COOPERATIVA AGRICOLA E DI CONSUMO DI LANZADA Tribunale di Sondrio n. 163 del 2.12.1983 giuseppe brivio 46 IL NUOVO CINEMA PARADISO È QUI... È L’EXCELSIOR Stampa nello colombo 48 Lito Polaris - Sondrio DON CAMILLO È SBARCATO IN RUSSIA giovanni lugaresi 50 “ITALIA PROVVISORIA” Gli articoli firmati rispecchiano solo il gi lu 51 pensiero degli autori e non coinvolgono necessariamente la linea della rivista. “AMOUR” - IL MONITO DI MICHAEL HANEKE? LA VECCHIAIA È BRUTTA, La riproduzione, anche parziale, è su- MEGLIO LA MORTE 52 bordinata alla citazione dell’autore e ivan mambretti della rivista. NOTIZIE DA VALTELLINA VETERAN CAR E CLUB MOTO STORICHE IN VALTELLINA 53 6 Alpes Dicembre 2012

aro Grillo e cari grillini cosa fate nelle parrocchie, nelle comunità, nei non votanti decidesse di andare alle per combattere la mafia? partiti, lavorare per il bene comune, urne chi voterebbe? Cosa fate per combattere l’evasione per costruire una società più giusta, (Pielleti) fiscale? dove tutti si possa vivere un po’ meglio. Cosa fate per combattere il lavoro nero? Per una società onesta, sincera, traspa- ilderberg ha deciso. Cosa fate per combattere l’abusivismo rente, più educata, più civile, più etica, Mario Monti è un suo autorevole nell’edilizia? piena di diritti doveri e di valori veri. membro. A che titolo fa il capo del governo non essendo stato eletto dai Cosa fate per battere la corruzione? (Francesco Lena) Cosa fate per i disoccupati? cittadini? Mezzo governo, direttori di giornali, Cosa fate per i diversamente abili? n clima di vigilia di elezioni i vecchi Cosa fate per gli anziani non autosuf- anchorman e manager pubblici ap- partiti, con i loro mandarini, ci pro- partengono o frequentano riunioni ficienti? pinano dati evinti da “sondaggi” con Cosa fate per far diminuire le disegua- segrete di questo tipo: perché? le proiezioni di voto. Chi ha il 4, chi ha Perché una riunione straordinaria pro- glianze tra cittadini italiani? il 7.5, chi ha il 12, chi il 15, chi il 25 e prio a Roma e nell’anniversario della Cosa fate per migliorare la scuola? così via. Poi discutono all’infinito per nomina di Monti? Cosa fate su tanti problemi per far stare il “premio di maggioranza”. Nessuno In genere dopo le riunioni del Bilder- meglio tutti i cittadini italiani? tiene conto che oramai il 50% degli berg sono assunte importanti deci- Io è una vita che mi impegno con- sioni. cretamente dal basso, dalla base, con italiani si astiene dal voto o lascia la scheda bianca o la annulla. Cosa si- Quali interessi si celano dietro a scelte semplicità ed onestà. Non basta fare apparentemente demenziali in campo festa, urlare, predicare, insultare, poi gnifica? Che i numeretti di cui sopra vanno dimezzati per avere un dato sociale, fiscale, economico e politico che chiedo più rispetto per il capo dello una compagine di professori continua a realistico. E poi andiamo avanti: stato, rispetto per chi la pensa diversa- prendere sulla pelle della nostra gente? Un partito o una coalizione che rag- mente, rispetto per l’Italia e gli italiani, (Appunti tratti da dichiarazioni rispetto per tutte le persone. giunge magari il 25%, con il premio di di Mario Borghezio) Se avete voglia di lavorare per il bene maggioranza ha il diritto di governare! comune, fatelo in silenzio che sarebbe A conti fatti il 25% fittizio corrisponde ilderberg è un sistema che si auto- molto meglio, bisogna impegnarsi in al 12.5% reale … quindi il 12,5% do- riproduce, una ragnatela virtuale prima persona tutti i giorni, nelle isti- vrebbe secondo loro rappresentare il allacciata agli interessi finanziari, po- tuzioni, nelle associazioni di volonta- popolo italiano! Ma non è finita. Pro- litici, economici ed industriali. riato, nei movimenti, nei sindacati, vate a immaginare: se qualcuno dei (Daniel Estulin) Dicembre 2012 Alpes 7 didi Aldo BorBortolotti

... LO SAPEVO CHE FINIVANO PER ROTTAMARE ANCHE LEI... MANGIA, E NON FARE LO SCHIZZINOSO MA CREDI DI ESSERE LA FORNERO???

ITALIA

SE TROVI UNA FALCE E UN MARTELLO, NON VUOL DIRE CHE TI SERVONO PER ROTTAMARE... DOVEVO ABBRONZARMI ANCH‛IO...

RIPENSAMENTI

QUESTA “PIENA” MI RICORDA L‛I.D.V.” ATTUALE......

CALAMITÀ NATURALI LIBERTÀ DI STAMPA 8 Alpes Dicembre 2012

di Manuela Del Togno

urtroppo sono sempre più nu- merosi i casi di figli contesi, le immagini agghiaccianti di Pquel bambino di Cittadella portato via con la forza dal padre e dai poliziotti e allontanato dalla madre è solo uno dei tanti episodi di come, sem- pre più spesso, i genitori al momento della separazione strumentalizzano e trasformano i figli in armi di odio contro l’ex coniuge. Negli ultimi dieci anni il numero di divorzi e di separazioni è cresciuto esponenzialmente, si calcola che sono circa 10.000 i bambini contesi: geni- tori che si accusano a vicenda e che antepongono le ragioni del proprio dolore alla serenità dei propri figli, Figli contesi bambini bistrattati, sradicati dalle loro abitudini, dalla scuola e dai loro amici, un sentimento ostile con conseguenti amati, di giocare, di crescere nella se- minori sempre più considerati come dei comportamenti di rifiuto del bambino renità e nell’armonia, è questo che i ge- pacchi, come proprietà privata di cui verso uno dei genitori. nitori e la comunità devono garantire. disporre a proprio piacimento. Il ruolo dei servizi sociali deve essere Il vero problema non è stabilire chi ha Nei conflitti genitoriali è sempre il bam- quello di aiutare genitori e figli a rico- ragione tra mamma e papà, quando bino la vittima, colui che non viene struire un rapporto senza complicare si arriva a lasciare che sia un giudice mai ascoltato e paga senza alcuna le cose, i bambini vanno allontanati a decidere della vita del proprio figlio, colpa. dalla propria casa solo in caso di pro- entrambi i genitori hanno torto perché Purtroppo l’acredine che accompagna vati maltrattamenti, non di supposte hanno lasciato che il rancore preva- la maggior parte delle separazioni è malattie fantasiose. lesse sul ruolo di genitori, primario riversata sui figli, spettatori inermi e Esisteranno sicuramente casi di mani- rispetto al ruolo di moglie o marito. strumenti passivi al centro di contese polazione da parte di uno dei genitori C’è un problema di civiltà e di comuni- violente, dove a prevalere è l’egoismo, nei confronti di un altro, ma esistono cazione, è necessario mettere da parte perché dalle liti tra i genitori si entra in anche casi di abusi, maltrattamenti e i propri egoismi personali e i propri un circolo vizioso e in un tunnel giu- violenze reali che vanno valutati con rancori nei confronti dell’ex compagno diziario fatto di servizi sociali, perizie e maggiore serietà. o compagna e instaurare dei rapporti case famiglia. Allontanare un bambino dalla pro- sereni per tutelare i figli. La legge 54/2006 sull’affidamento pria casa, dalla propria scuola e dalle Il benessere dei bambini è fondamen- condiviso introdotta per aiutare i ge- proprie abitudini può causare “ferite” tale perché i bambini di oggi saranno nitori a condividere l’educazione e la e traumi spesso irreversibili. gli adulti di domani, proteggerli e crescita dei propri figli non ha risolto il La Convenzione sui diritti dell’infanzia preservare la loro infanzia e la loro grave disagio dei minori, sono ancora e l’adolescenza approvata dall’Onu e serenità significa avere adulti sani e troppi i casi di prelievo dei minori dalle ratificata dall’Italia nel 1991 afferma responsabili domani. loro famiglie. che “Il bambino non può essere Impariamo ad ascoltare chi non ha Molto spesso si tende a ritenere con separato, contro la sua volontà, ancora la voce per gridare e far valere superficialità “malati” i bambini che dai genitori. La legge può decidere la propria volontà perché dobbiamo mostrano risentimento e difficoltà a diversamente quando viene mal- ricordarci che prima di essere adulti relazionarsi con uno dei genitori, sot- trattato. Il bambino separato dai siamo stati tutti dei bambini il cui traendoli alla famiglia, anziché appro- genitori deve mantenere i contatti mondo ruota inevitabilmente intorno fondire le cause del disagio e risolverle con essi … Il bambino deve poter a mamma e papà. ascoltando le ansie del bambino. esprimere la propria opinione su I bambini vogliono poche e semplici La Sindrome di alienazione parentale tutte le cose che lo riguardano. cose ed essere amati dai propri genitori. o Pas è una malattia non riconosciuta Quando si prendono decisioni che Prima di mettere i figli al centro di di- ufficialmente, ma che viene sempre lo interessano, prima deve essere spute inutili poniamoci una domanda: più spesso utilizzata come diagnosi nei ascoltato”. quello che sto facendo danneggerà mio tribunali per dare una definizione a I bambini hanno bisogno di essere figlio? ■

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di Antonio Longo * I nuovi quattro anni di Obama possono nuovo corso alla politica americana rappresentare, più che una continuità ad una condizione precisa: se ci sarà entre l’Europa non sa an- più forte rispetto a prima, una svolta anche l’Europa. Solo se l’Europa cora decidere come uscire radicale nella sua politica. Ciò che porta a compimento, in questi anni e dalla crisi, l’America prima non poteva fare, ora con il se- da subito, la federalizzazione delle sue Mdecide di andare avanti condo mandato può farlo. E deve farlo istituzioni, con la nascita di un governo lungo la via tracciata da Obama. Con se vuol passare alla Storia. L’America democratico, responsabile davanti al più convinzione rispetto alle aspetta- ha bisogno di cambiare profondamente Parlamento europeo, potrà porre il tive, gli americani ci dicono che la via se vuole mantenere un ruolo di leader- problema di un nuovo ordine mon- delle riforme della società americana ship. Obama deve innanzitutto puntare diale e rappresentare, per l’America deve proseguire, ora certamente con il sulla riduzione delle disuguaglianze per di Obama, un partner fondamentale vigore che prima è mancato. Obama, avere una maggiore coesione sociale, per lo sviluppo di una politica mon- senza l’assillo di un altro mandato, può condizione necessaria per poter comin- diale basata sull’interdipendenza tra forzare là dove prima non ha potuto: ciare a ridurre la montagna del debito le grandi aree del mondo. sulla politica sociale, a partire dalla pubblico e privato che rende il Paese L’America, nell’incredulità di molti, questione dell’immigrazione, sulla dipendente dalle potenze emergenti. ha mostrato di voler ancora credere stessa riforma sanitaria e poi, so- Deve far comprendere agli americani nel “yes, we can” di quattro anni prattutto, sul peso abnorme della che una certa american way of life fa. Tocca ora all’Europa dimostrare finanza, ponendo limiti alla sua basata sul debito e sull’esportazione che si può cambiare anche su questa azione speculativa. dell’inflazione nel mondo non può sponda dell’Atlantico. Nell’unico modo Le grandi banche d’affari che si sono continuare. Deve capire che il ruolo che serve per rispondere alla sfida del schierate contro Obama perché vo- centrale del dollaro sta volgendo al tempo: realizzando il “sogno eu- leva vietare le operazioni speculative termine e che è necessario affrontare ropeo” che anche gli americani si utilizzando mezzi propri (detto in altri il governo di un mondo multipolare nel attendono da noi. ■ termini: con i soldi dei depositanti) campo della moneta, dell’ambiente, ora sanno che avranno di fronte un della gestione delle risorse materiali, * Membro della direzione nazionale del Movimento Fe- Presidente più forte, che presenterà economiche e finanziarie. deralista Europeo - Direttore del Circolo culturale “Al- loro il conto. Ma Obama può far imboccare un tiero Spinelli” di Milano Obama vince anche per l’Europa? 12 Alpes Dicembre 2012

È bene sapere… “ È veramente Italiani: uno schifo!

iventa sempre più im- è tempo pellente una rivoluzione Dcruenta con “defenestra- zione”: di svegliarsi” letteralmente “buttati giù dalla finestra”, non meritano altro! In questi giorni non si fa altro che parlare delle sozzerie dei nostri popolo, ottimo momento per emergere, di Elena Scuderi parlamentari ... dato il malcontento generale e la voglia qui di seguito un’altra bella no- di cambiamento. Ma che ci sarà di vero? a democrazia è il governo tizia! É davvero l’unica alternativa valida al degli incompetenti, dove Scandaloso e vergognoso è vera- marcio del sistema? bisogna ascoltare il parere mente dire poco! In realtà il sistema è marcio in quanto di qualsiasi stolto e dove La scelta della data del 13 aprile, ‘‘L noi permettiamo ai signori schiavi del ciascuno pensa a se stesso”, diceva il per il voto in alternativa a quella Dio Denaro di renderlo tale! L’Italia non filosofo Platone, duemilacinquecento del 6 aprile può apparire casuale è un paese di rivoluzionari, ancora non anni fa. ma non lo è affatto: votando il 6 di siamo abbastanza arrabbiati da scendere L’attualità di queste parole risulta evi- aprile, infatti, i parlamentari alla tutti insieme nelle piazze d’Italia per dente. Da mesi non si sente parlare d’al- prima legislatura non rieletti non costringere i signori a levare le tende; tro che delle elezioni politiche del 2013. avrebbero maturato la pensione. non siamo abbastanza coraggiosi da Ogni giorno ci viene appioppato il solito Votando invece come stabilito dal riprenderci ciò che ci appartiene; é più discorso, cambiano le parole usate, ma Consiglio dei Ministri il 13 aprile, importante intasare le strade per andare il succo è sempre lo stesso: chi si can- ovvero una settimana dopo, acqui- a fare la fila nei centri commerciali, diderà? Cambierà il sistema elettorale? siranno la pensione. aspettando l’arrivo del nuovo modello Chi è il politicante cattivo da abbattere E poi parlano di voler fare l’elec- di iphone e, dopo, tornare a casa e la- e chi il meno peggio di tutti, che forse ci tion day per ridurre i costi della mentarsi contro un telegiornale per la potrà salvare? politica! situazione in cui ci troviamo! La domanda principale, invece, dovrebbe Ben altri saranno i costi di que- Quello che ci chiediamo noi, semplici essere: a cosa serve recarsi alle urne elet- ste pensioni, non solo in termini ragazzini provinciali, è perché non vi torali? Il popolo dovrebbe essere stanco quantitativi, ma anche per il mes- svegliate, italiani? Perché permettete al delle solite promesse del demagogo di saggio dato al paese, perchè questo politicante di turno di rovinare il futuro turno che, una volta ottenuto il potere, è il tipico esempio di come fatta a voi, ai vostri figli e alle generazioni si comporterà allo stesso modo di coloro la legge viene subito trovato l’in- che verranno? Pensate che risolverete che lo hanno preceduto. D’altronde, ganno. qualcosa andando a votare nel 2013? nel corso degli anni, non abbiamo fatto Morale della favola 300.000.000 Pensate che il vostro futuro cambierà altro che vedere i soliti visi, che ogni (avete letto bene: trecentomilioni, se al potere ci sarà quello o quell’altro? tanto spuntano sotto un nuovo sim- chiaramente di euro) di costi per La risposta è No! Perché nella nostra bolo e che, in tempo di elezioni, si ri- questa gentaccia che dopo pochis- condizione non dovremmo votare ma scoprono sensibilissimi ai problemi, ai simi mesi senza far nulla ha già lottare, lottare per riprenderci il nostro disagi e alla condizione di miseria della la pensione di platino (alla faccia futuro o regalare un futuro migliore ai popolazione,”dimenticandosi” di esserne dei pensionati che dopo una vita di nostri discendenti! Il popolo deve tornare anch’essi gli artefici, in quanto parte del lavoro per mangiare raccattano la sovrano su ciò che gli appartiene! Fuori sistema malato, controllato dai “poteri verdura rimasta a terra nei mer- i nemici della nostra terra, che è già forti”, pronti a ridurre in miseria la no- cati). stra Italia, in modo tale da consegnare stata abbastanza stuprata fino a oggi! Per governare un popolo non servono alle amiche banche l’immenso patrimo- I telegiornali corrotti e prezzolati servi dei poteri forti, ma uomini veri! nio artistico-culturale della nostra sto- non lo dicono, i giornali nemmeno, rica terra,invidiata dal mondo intero per (L’ultimo ha regalato all’Italia un Impero, durante un glorioso ventennio, ma questa solo internet permette di cono- i beni inestimabili che le appartengono. scere questa schifezza. Ma ecco che in questo caso spunta la è un’altra storia!) novità: un comico si scopre politico e Il linciaggio di Giuseppe Prina si propone come artefice di una lotta di 30 ottobre

14 Alpes Dicembre 2012

Il progetto per le nuove generazioni: gioco d’azzardo e debiti

Tranquilli: 57%. Tra questi studenti, nonostante subliminale per far familiarizzare in- il divieto di legge, circa 550.000 sono consapevolmente gli studenti con la sono in arrivo le slot i minorenni, corrispondenti al 43% prospettiva di indebitamenti molto più machine online dei minori scolarizzati (dati 2009, in onerosi ed insidiosi. crescita rispetto al 38% del 2008)”. L’agenzia di rating Moody’s ha rilevato e la finanziarizzazione Gli studenti rappresentano attual- lo scorso anno che negli USA, dove il della scuola. mente anche uno dei maggiori target business dei prestiti agli studenti ha dei servizi finanziari. L’anno scorso ha avuto la maggiore espansione, questo o Stato biscazziere è oggi fatto scalpore la proposta del senatore settore finanziario è uno di quelli in affiancato anche da grossi Pietro Ichino di aumentare drastica- maggiore sofferenza, anche perché i gruppi privati, come ad esem- mente le tasse universitarie, compen- prestiti ottenuti ufficialmente per fini Lpio la Glaming, società specia- sandole con la possibilità per gli stu- di studio spesso hanno destinazioni lizzata in giochi online, di proprietà denti di accedere a “prestiti d’onore”. improprie. Per Moody’s questa però della Mondadori; ciò grazie ad una La proposta di Ichino è in linea con le non è una buona ragione per fermare il delle tante leggi “ad aziendam” del … indicazioni del Fondo Monetario In- business, come dimostra la sua attuale di Arcore. L’offerta di gioco d’azzardo ternazionale, che da tempo persegue diffusione anche in Italia. Del resto, se quindi aumenta e si diversifica, anzi questo modello di finanziarizzazione i prestiti a studenti finiscono nel gioco pare sia l’unico settore in sicura cre- dell’Università. d’azzardo, ciò che si perde con una scita. In effetti anche grandi gruppi ban- mano, lo si riprende con l’altra. Nei mesi scorsi vi sono state una serie cari come Unicredit, Intesa-San Paolo, Pare che ci sia una sorta di affinità elet- di iniziative a livello di amministrazioni BancoPosta e BNL già si muovono in tiva tra alcune banche e casinò, tanto locali per cercare di limitare la pre- questa direzione, con una serie di of- che nel gergo finanziario è entrata una senza di slot machine in luoghi pros- ferte finanziarie per studenti. Unicredit nuova espressione: casino-banking, simi a scuole o frequentati da studenti. mette a disposizione una gamma di per indicare una strategia rischiosa di Ma niente paura. Sono in arrivo le slot servizi finanziari per offrire agli stu- investimento basata su titoli tossici. machine online. L’annuncio del nuovo denti la possibilità di gestire la propria Il casino-banking ha comunque la business è stato lanciato trionfalmente “indipendenza” (sic!). Il tutto è corre- rete di protezione dei fondi pubblici di dall’AAMS, l’Amministrazione Auto- dato da una ricca scelta tra vari tipi di salvataggio. noma dei Monopoli di Stato. carta di credito. Ma il rapporto tra banche e casinò non Inoltre, secondo una ricerca del CNR La finanziarizzazione degli studi non si va inteso solo in senso figurato. L’in- di circa due anni fa, la media degli stu- ferma al settore universitario. Banco- treccio tra banche e gioco d’azzardo in denti, anche minorenni, coinvolti nel Posta, in collaborazione con Deutsche Italia è per ora poco evidente, anche se gioco d’azzardo si avvicina ormai alla Bank, offre finanziamenti anche per l’inchiesta giudiziaria sui rapporti tra soglia del 50%, e risulterebbe in au- studenti delle scuole superiori, e per- la Banca Popolare di Milano e la società mento: “Dal 2008 al 2009 la percen- sino delle elementari, anche se, per il di gioco d’azzardo Atlantis Bplus ha tuale di studenti tra i 15 e i 19 anni che momento, non è ancora possibile far gettato un piccolo squarcio di luce sul dichiarano di aver giocato in denaro indebitare direttamente i bambini. fenomeno. I virtuosi tedeschi in questo almeno una volta negli ultimi dodici C’è qualche dubbio sul fatto che la settore sono invece all’avanguardia, mesi è aumentata dal 40% al 47%”, Scuola sia solo una vittima innocente visto che Deutsche Bank è entrata in di questa finanziarizzazione della con- spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice grande stile nel business del gioco d’az- Ifc-Cnr e responsabile Espad (European dizione studentesca. Qualche malpen- zardo a Las Vegas. school project on alcohol and other sante infatti potrebbe sospettare che drugs) per l’Italia, “l’aumento mag- l’introduzione nella didattica scolastica giore è fra le ragazze, passate dal 29 al di termini come “credito” e “debito”, Fonte: www.comidad.org 36%, i maschi passano invece dal 53 al sia stata una sorta di manipolazione Tratto da comedonchisciotte.org Dicembre 2012 Alpes 15 Nord e sud non sono pari

di Sergio Pizzuti razze umane che classificavano, le nefandezze che descrivevano. Tutto n Italia si contrappone ancora e autentico. Eppure, quando leggevi i sempre il Nord al Sud, quasi come loro scritti, quando osservavi i loro destra e sinistra, quasi come fosse appunti di viaggio, ti restava que- Ila guerra civile americana fra Su- sto sapore acido in bocca. Ecco, di- disti e Nordisti. Dovrebbe trionfare il cevi: lo zoo, la frontiera (...). Eppure centrismo, ma tutti lo vedono come questo sud non è più un giardino palude. Anche se contrapposti, molti zoologico, non è ancora la terra sudisti, dopo l’ultima guerra mondiale liberata. Come se ci si aspettasse e ai tempi della ricostruzione, hanno da un momento all’altro un nuovo invaso il Nord alla ricerca di lavoro e esercito, un altro conquistatore”. casa, riempiendo i treni di valigie di In genere gli scrittori del sud covano Partendo dal Sud, gli emigranti al Nord cartone. Ma non erano tutti contadini dentro di sé una “rabbia”, che si colora non dimenticavano la propria terra natia, come dimostra l’ “Uomo del Sud”, poe- o muratori, alcuni erano laureati e di drammatica liricità nei versi della venivano a ricoprire, dopo un concorso sia di Brandisio Andolfi, poeta moderno, poesia di Salvatore Quasimodo intito- nato nel 1931 a Casale di Carinola (CE) pubblico vinto, i posti liberi nei Co- lata “Lamento del Sud”: “(...) Oh, il e cresciuto a Sessa Aurunca, sua patria muni, nelle Prefetture, nelle Questure, Sud è stanco di trascinare morti / culturale: al Provveditorato e nelle scuole, in in riva paludi di malaria, / è stanco quanto al Nord i laureati erano pochi di solitudine, stanco di catene, / è “Nessuno come te rianima e comunque trovavano subito lavoro stanco nella sua bocca / delle be- la memoria del tempo nelle fabbriche e nelle relative imprese, stemmie di tutte le razze / che hanno con il ricordo della terra piccole o grandi. urlato morte con l’eco dei suoi pozzi abbandonata per migliori porti, Al Nord c’era tanto lavoro e solo il Nord / che hanno bevuto nel suo cuore. / uomo del Sud; nessuno posa lo sguardo era efficace ed efficiente, mentre il Sud (...) Più nessuno mi porterà nel sud. carico di nostalgia su quelle case era descritto come malato di inerzia / E questa sera carica d’inverno / lasciate alle colline e ozio. Per il Nord ho predisposto un è ancora nostra, e qui ripeto a te / povere di grano, mentre curvo acrostico: Nordisti attivi e capaci / Osti- il mio assurdo contrappunto / di rasenti i grattacieli della città. nati a lavorare / Riconosciuti da tutti I rumori delle macchine dolcezze e di furori, / un lamento come / Disponibili a ogni problema e non ti permettono di ascoltare d’amore senza amore”. soluzione. voci amiche dentro la nebbia di smog. Gli scrittori e i giornalisti del Nord “Sud, Sud, simmo do Sud” è l’inizio di Le stelle fredde le hai lasciate invece non si dimenticano che il Sud una canzone napoletana e “Sud” è il alle montagne col sorriso della luna titolo di un libro di Claudio Fava col è la terra dei cosiddetti “terroni”: ba- consultata sul libro delle tue stagioni sottotitolo “L’Italia dimenticata dagli sta pensare alla riflessione di Gianni consumate sulla pila della legna secca italiani”. Nel primo capitolo l’autore Brera: “Chi sa perchè i meridionali per i fuochi dell’inverno. scrive: se la prendono tanto se li si chiama Straniero fra la gente “Troppe volte il Sud è stato uno zoo. terroni. A me terroni non sembra ti porti con amore addosso Luoghi e storie di cui stupirsi, da nemmeno tanto offensivo: semmai, il dolce peso della tua terra esecrare e commiserare. Era il sud un po’ affettuoso! Non si dice ter- avara di pane per i figli. degli esploratori, degli entomologi, roni, si dice “terooni”, con una sola Vai scoccando altrove i pensieri dei navigatori, degli inviati. Dice- “erre”, la “o” aperta e prolungando che ti tornano in mente vano ‘scendo’ a Palermo, ‘scendo’ il suono. T’è capì adess?” a modo di boomerang a Reggio. Scendevano con la con- Io nel mio piccolo ho scritto i seguenti dentro il silenzio che si fa nostalgia sapevolezza di appartenere ad una acrostici: sulla luce dell’ultimo mattino: latitudine diversa. Ciò che essi rac- Siamo Siamo il cielo era di perla contavano - gli entomologi, gli in- Uniti Umanità sopra il sentiero senza more, viati - sostanzialmente era vero. Le Disordinatamente Dissacrata la campagna ancora dormiva”. ■ 16 Alpes Dicembre 2012 La scatola dell’idiozia: come la televisione ci sta trasformando in zombie.

di Steve Watson * la televisione, la devono spegnere - ha difetti nello sviluppo della percezione della detto il Dr. Victor Strasburger - un pe- profondità spaziale. entre da un lato queste parole diatra dell’Università del New Mexico di Lo studio consiglia di evitare che bambini suonano come la solita meta- Albuquerque che in precedenza aveva sotto i tre anni guardino la televisione tutti fora utilizzata per evidenziare studiato l’esposizione dei bambini ai mezzi insieme, e aggiunge che il tempo dedicato Mquanta immondizia ci viene di comunicazione. E ha aggiunto - è anche alla televisione è bene che sia limitato a un oggi propinata attraverso la televisione, un consiglio ai genitori di evitare total- massimo di due ore al giorno. sono anche una terribile affermazione mente la televisione per i bambini sotto “Avendo appurato che i problemi arrivano che descrive in modo letterale la nostra i due anni”. quando si supera il limite massimo delle realtà. Solo in quest’ultimo mese due studi “Avere voci indistinte di sottofondo genera due ore di schermo al giorno, e benché i separati hanno rivelato che un eccessivo confusione nei bambini in fase di compren- nostri bambini siano attualmente esposti uso della televisione, anche se lasciata in sione ed elaborazione del linguaggio” ha in media tre volte questo tetto, una decisa sottofondo, può avere effetti deleteri sullo sottolineato Strasburger, e ha aggiunto iniziativa mirata a ridurre il tempo giorna- sviluppo cerebrale nei bambini, al punto agli intervistatori che quando i genitori gli liero dedicato alla televisione porterà cer- che, quando crescono, mostrano difficoltà portano i loro bambini, riesce facilmente tamente dei miglioramenti nella salute e nelle relazioni sociali. a individuare quali sono più esposti alla nello sviluppo infantile”, ha detto Sigman. Se a questo aggiungiamo l’impatto am- televisione e quali meno. “I bambini ai In un rapporto pubblicato un anno fa, piamente documentato che la TV ha su quali viene spesso letto, chiacchierano in l’American Academy of Pediatrics ha evi- ognuno di noi, il potere che ha di alterare modo disinvolto, mentre quelli che stanno denziato che numerosi studi precedenti letteralmente la nostra coscienza e depri- davanti alla televisione per lungo tempo, sono arrivati alle stesse conclusioni; ov- mere il pensiero critico, si può compren- sono più silenziosi”. Ha detto. “Questo vero che esiste un collegamento diretto dere perché già da tempo è stata definita significa che viene messo in pericolo lo tra l’aumento dei tempi televisivi e i ritardi la “scatola dell’idiozia”. sviluppo del loro linguaggio; possono recu- cognitivi dei bambini. Come ha riportato in quest’ultimo mese perare, sì, ma è comunque un problema”. Nel 2010, un altro studio pubblicato in la Reuters, ricercatori dell’Università della In un altro studio, alcuni medici del Royal Pediatrics, riportò che dall’analisi di oltre North Carolina Wilmington (UNCW), College of Paediatrics and Child Health 1000 bambini di età compresa tra i 10 e gli hanno scoperto che i rumori di sottofondo (College Reale di Pediatria e di salute in- 11 anni, si scoprì che quelli che passavano emessi dalla televisione distraggono e con- fantile) di Londra, hanno scoperto che i almeno due ore al giorno davanti alla TV fondono a tal punto i bambini da pregiu- bambini che nascono oggi, all’età di sette avevano il 60% in più di probabilità di dicare, nel lungo termine, la loro capacità anni avranno visto un intero anno di tele- sviluppare problemi psicologici di quegli di interagire con altri esseri umani, rallen- visione. Lo studio ha anche rivelato che in altri bambini che ne passavano meno o tarne il pensiero cognitivo e lo sviluppo del media i bambini oggi passano più tempo per niente. linguaggio. davanti alla televisione di quanto ne pas- Lo studio rivelò anche che quei bambini Lo studio, pubblicato nella rivista Pedia- sino a scuola. impegnati in attività fisiche, e che comun- trics, ha rivelato che i bambini statuni- Il Dr Aric Sigman ha pubblicato lo studio que guardavano molta televisione, ave- tensi sono attualmente esposti a una me- negli Archives Of Disease In Childhood vano il 50% di probabilità in più di soffrire dia di cinque ore di televisione al giorno. (Archivi di malattie infantili), una rivista di problemi d’iperattività, difficoltà a rela- Matthew Lapierre, che ha coordinato lo medica associata al gruppo del British zionarsi con i coetanei e gli amici, cattivo studio, ha spiegato che quei bambini che Medical Journal. carattere e comportamenti antisociali. sono più esposti alla televisione passano Sigman ha evidenziato che una tale esposi- Altri studi pubblicati in Archives of Pe- meno tempo a interagire con i genitori e zione elevata alla televisione può provocare diatrics & Adolescent Medicine (Archivi i coetanei. delle lacune nei rapporti sociali, problemi di Medicina Pediatrica e Adolescenziale), Lapierre ha anche osservato che sono i di deficit d’attenzione e provocare gravi mostrarono che i bambini maggiormente bambini più piccoli quelli maggiormente danni psicologici. Sigman ha aggiunto esposti allo schermo televisivo hanno più esposti alla televisione di sottofondo. che la sovraesposizione a nuove tecnologie probabilità di sviluppare comportamenti Questo è un chiaro avvertimento per i come la televisione in 3D e la console di aggressivi e avere uno scarso rendimento genitori: “Quando non stanno guardando gioco possono causare nei bambini gravi scolastico. Inoltre, i dati mostravano che Dicembre 2012 Alpes 17

i bambini che guardano più televisione nose degli schermi televisivi riducono mostrarono che le persone che tenevano la tendono a mangiare più cibi non sani l’attività cerebrale a uno stato “Theta” televisione spenta per lunghi periodi, dopo e a diventare vittime di atti di bullismo (onde Theta). Si riduce il pensiero critico, visioni prolungate, tendevano a soffrire di da parte dei compagni di scuola - conse- lasciando attive le parti del cervello che depressione; alcuni si sentivano come se guenze che causano dei “corto-circuiti” a conservano i ricordi, le sensazioni e le avessero “perso un amico”. livello cerebrale. emozioni. Una combinazione di quattro studi, pub- Altri studi recenti hanno rivelato che molti Tutto ciò che arriva dalla TV in qualche blicati nel Journal of Experimental Social programmi televisivi creati apposta per i maniera “bypassa” la mente logica e va Psychology (Rivista di psicologia sociale bambini possono addirittura avere effetti a inserirsi direttamente nel subconscio. sperimentale), concludeva che la televi- dannosi sul loro sviluppo, perché conten- In altre parole, la TV fa presa più sulle sione può indurre un senso di dipendenza gono immagini e animazioni troppo veloci, emozioni che sulla logica. Numerosi studi in spettatori con poca autostima e con sovraccaricando quindi il cervello e provo- hanno anche mostrato che le oscillazioni scarse relazioni sociali. Riferendosi all’ipo- cando una ridotta capacità di attenzione. luminose nei videogiochi causano stati tesi di surrogato sociale, degli psicologi A causa di questi effetti della televisione di alterazione della coscienza. In alcuni dell’Università di Buffalo e Miami, Ohio, e dei videogiochi, la mente dei bambini casi l’attività cerebrale si riduce al di sotto dimostrarono che per riempire il vuoto è obnubilata prima ancora di potersi svi- della frequenza Delta. Altri studi hanno emotivo della privazione sociale, alcune luppare. Quando diventeranno adulti, anche evidenziato un collegamento tra persone instauravano dei rapporti con i agiranno sulla base di scelte e comporta- l’eccessiva esposizione alla televisione e personaggi dei programmi televisivi. La menti presi per lo più a livello inconscio. In la malattia di Alzheimer. Lo stato semi- TV è davvero l’oppio dei popoli. pratica, degli zombie; umani che agiscono conscio indotto dalla TV pare che influenzi Ovviamente quello di cui parlo qui è solo secondo un processo mentale impulsivo e direttamente i meccanismi della memoria, un flash. Oggi siamo bombardati da ogni reattivo, penalizzando la logica e il pensiero del linguaggio e delle percezioni. parte da distrazioni, sostanze e condizioni critico. Krugman ha anche scoperto che leggere create per trasformare il modo in cui in- E non sono solo i bambini a essere esposti e ascoltare aumentano la cognizione e terpretiamo la nostra realtà. Siamo con- al rischio di creare un esercito di morti costruiscono nuovi percorsi neuronali, dizionati fin dalla nascita ad agire sempre viventi. E’ noto che le fluttuazioni lumi- poiché quando si ascolta si è costretti a più senza coscienza, proprio la cosa che ci nose dello schermo televisivo inducono pensare in modo critico e a visualizzare il distingue da ogni altro organismo vivente onde cerebrali Alpha, cullando il cervello “teatro della mente”. dell’universo conosciuto. in uno stato di subconscio simile al sonno, Inoltre, il passaggio dal cervello sinistro al Siamo letteralmente programmati a uno causando una sorta d’ipnosi che rende più destro indotto dalla visione degli schermi stato di sonno vigile, un’esistenza da zom- suscettibili alle suggestioni. televisivi, causa un rilascio degli oppiacei bie. Abbiamo il dovere di agire in modo co- Questo è noto fin dagli anni ’60 e fu di- naturali del corpo, simile al rilascio delle sciente e educare gli altri allo stesso modo, mostrato chiaramente in un esperimento endorfine durante l’attività fisica. Questo se vogliamo spezzare questa dannosa “pro- del 1969 da Herbert Krugman. La ricerca provoca nello spettatore un effetto di pia- grammazione” e preservare l’umanità. intrapresa da Krugman nel quadro di un cere. Di conseguenza, quando si spegne più ampio progetto relativo alla pubblicità, lo schermo si scatenano dei sintomi di * Steve Watson, da Londra, scrittore e redattore per rivelò che l’emisfero cerebrale sinistro, che dipendenza. E come in ogni situazione di Alex Jones in Infowars.com e Prisonplanet.com. Ha elabora le informazioni in maniera logica e astinenza da oppiacei, tali sintomi com- un Master in Relazioni Internazionali conseguito alla Scuola Superiore di Politica dell’Università di Notting- analitica, viene completamente disattivato prendono ansia, frustrazione e depres- ham in Gran Bretagna. quando un individuo guarda la televisione. sione. La luce radiante e le oscillazioni lumi- Degli esperimenti eseguiti negli anni ’70 di- Tratto da www.comedonchisciotte.org PNEUMATICI VALTELLINA

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di Stefano Frassetto giornata speciale. Forse oggi riuscirò ad entrare. Il museo si presenta bene, per se un giorno, io, ragazzo su una noi un largo scivolo facilita l’ingresso, sedia a rotelle, mi svegliassi in e al suo interno ampi spazi e ascensori. un mondo perfetto? Ma che succede, una ressa all’ingresso EApro gli occhi, vedo la maniglia dei normali: che mi aiuta ad alzarmi dal letto, la radio la porta è troppo stretta per tutte que- suona in sottofondo un motivo il cui ste persone, forse perché l’ingresso era titolo è “Perfect Day”. Salgo sulla mia gratis per loro. Sono quasi le 18,00 e ho fedele compagna di tutti giorni: la mia voglia di andare in chiesa. Guardo dal sedia a rotelle. Dopo essermi preparato basso la splendida facciata e l’intermi- tono di attraversare quelle zebre che oggi, mi accingo ad affrontare le sfide di tutti nabile scalinata, ripida, lunga, ma su per la prima volta, mi sono state amiche. i giorni. Esco da casa, è una magnifica un lato noto la rampa di accesso. Salgo Nella piazza della villa, la calma regna giornata di sole e, stranamente, davanti e dall’alto mi sento invincibile ... oggi. irreale. I bambini giocano, lo scivolo per a casa nello spazio a me riservato non ha Ammiro la piazza e noto i “normali” accedere sulla piazza è libero, ben segna- parcheggiato nessuno. Posso scendere lo che ansimano nell’affrontare quella lato, arrivano altri ragazzi con le loro scivolo agevolmente ed il marciapiede è scalinata, altri addirittura rinunciano, auto contrassegnate dal bollino rosso libero e sgombro. La strada che percor- E pensare che dovrebbero ringraziare dei portatori di handicap. I parcheggi a rono i “normali”, chiamiamoli così, è Dio per l’uso quotidiano delle gambe; intasata dal traffico. Ma sul lato oppo- noi riservati sono liberi, ad uno ad uno troppa fatica l’ostacolo delle scale. Un sto, il marciapiede è occupato da auto mi raggiungono, non ci abbiamo fatto panino mi basta a cena, il chiosco di in sosta che lo invadono, ostacolando e caso, ma le automobili dei normali sono solito è pieno di gente ed io non riesco a rendendo difficoltoso il transito a piedi parcheggiate così strette che non per- passare, con la mia carrozzina in mezzo anche per loro stessi. Vado al bar, il mio mettono neanche l’accesso alla piazza a tutti quei tavoli. Svolto l’angolo e tutti solito bar, quello dove mi aprono la porta di loro stessi. Che comico vederli cercare i miei amici, anche loro disabili, sembra quando mi vedono. Strano, il tavolo a un varco tra una macchina e l’altra, e lo abbiano deciso di fare la stessa cosa. La noi riservato è libero, anche se il locale è scivolo? Ma ci sono io, con i miei amici musica diffonde in sottofondo lo stesso pieno. Compressi tutti gli altri tavolini e al e le nostre inseparabili sedie a rotelle, e motivo. Un tavolo unico e solo è in mezzo banco non ci si può neanche avvicinare. noi, mettiamo a disagio. Si è fatto tardi, a noi con un “normale” seduto. Col volto Il solito caffè, mentre in sottofondo suona che sbadato, mi sono ricordato che devo afflitto si beve un bicchiere d’acqua. lo stesso motivo, ma cosa mi succede, fare un documento al municipio. Anche Forse ha rinunciato al panino: troppe devo andare alla toilette, quella a noi ri- qui i nostri parcheggi liberi e scivoli ac- ruote da dribblare. servata è libera e pulita mentre quella dei cessibili, mentre gli altri, i “normali” in Che bella giornata, è stata! Torno a casa, “normali” sempre occupata, ha la fila. fila ordinata ma rumorosa cercano di il varco davanti al portone è libero e lo Esco, vado alla villa comunale, speriamo parcheggiare le loro auto, un’impresa scivolo disimpegnato. Vado a dormire, che lo scivolo sia libero. Ma per arrivarci impossibile oggi. nella mia mente il ritornello di quella devo prima attraversare quel maledetto L’ascensore riservato, pronto al piano canzone, mi distendo, guardo la solita incrocio dove nessuno si ferma. Belle le terra, mi porta fino all’ufficio preposto maniglia, che mi sovrasta, chiudo gli strisce pedonali candide, che contrastano dove un impiegato è pronto per rice- occhi, quel ritornello in testa. Dormo. E’ con le mattonelle nere di pietra lavica, vermi, sportello dedicato, che fortuna. I mattino, apro gli occhi e vedo la stessa peccato che nessuno le vede. Strano, “normali” prendono il numero per fare la maniglia quella che mi aiuta ad alzarmi appena i “normali” mi vedono si fermano fila, e aspettano, si lamentano, litigano. dal letto, alla radio niente musica oggi, per farmi attraversare. Senza suonare Sono contento oggi, voglio festeggiare, stanno trasmettendo le informazioni il clacson, anche se io mi prendo il mio non mangio a casa, vado al ristorante, sul traffico, parlano di code ed incidenti, tempo, quello che mi serve per percorrere ma quello buono. Non ci posso entrare salgo sulla mia fedele compagna di tutti quel breve tratto zebrato senza affanno. è al primo piano di un vecchio stabile, i giorni: la mia sedia a rotelle. Dopo es- I “normali” attendono dall’altra parte sorpresa, ristorante attrezzato per i di- sermi preparato mi accingo ad uscire, è della strada e debbono fare lo stesso versamente abili, tavoli comodi servizio una bella giornata. Apro il portone, ma tratto, ma che succede: le automobili, impeccabile. che succede, una sagoma scura, un’auto quelle che i loro simili conducono, rin- Devo consigliarlo ai miei amici. E i “nor- parcheggiata sul marciapiedi, nel posto a ghiano con i loro clacson e sgommando mali”? Quante scale, meglio trovarne me riservato, proprio sullo scivolo. Una quasi fossero felini inferociti, arrabbiati, uno al piano terra. Dopo pranzo, un po’ grossa lacrima scorre sul mio viso. E se contro le strisce zebrate e non permet- di cultura non guasterebbe, in questa avessi solo sognato, un giorno perfetto? ■ 20 Alpes Dicembre 2012 Come muoversi nel mondo della chirurgia estetica

di Carmen Del Vecchio futuro perseguimento degli ste- reotipi estetici del momento. E’ ifendersi dall’invecchia- proprio corretta questa immagine mento e sembrare sempre che si ha della chirurgia estetica? giovani ed attraenti. Que- Il chirurgo plastico-estetico è prima Dsto sembra essere la molla di tutto un medico, il cui compito è scatenante che spinge tantissimi/e curare, curare il disagio estetico del ultraquarantenni ma anche molti/e suo paziente. L’intervento non è il trentenni a ricorrere al chirurgo este- fine ma il mezzo per ottenere non solo tico. Sognare l’eterna giovinezza ed un miglioramento estetico, perché il benessere psico-spirituale è sempre anche questo non è che un mezzo. Il stata la base che ha mosso l’essere mezzo è aiutare il paziente ad essere umano a cercare di migliorare le in armonia con se stesso. La chirur- proprie condizioni di vita. Sicura- altri settori della medicina. gia estetica, se fatta con ragionevo- mente l’evoluzione dell’individuo si Chi si dedica a questa professione ol- lezza, è estremamente utile. è parimenti accompagnata ad una tre a dover possedere competenze, ca- Ritiene necessario che, prima di trasformazione della società, che ha pacità tecniche e uno spiccato senso un intervento, il chirurgo cer- trovato nella scienza e nella tecnica, artistico (un corpo, un viso come una chi di capire la motivazione che le armi per poter fronteggiare gli im- scultura vanno modellati secondo il spinge un paziente a far ricorso previsti e per poter cercare un livello principio: forma ed armonia) deve alla chirurgia estetica? di qualità della vita che permettesse anche essere un abile psicologo. L’in- Un professionista serio e preparato di essere il più possibili efficienti. Tali dividuo è nello stesso tempo cliente e deve innanzitutto avere a cuore l’in- incoraggianti risultati sono derivati paziente un medico deve capire oltre teresse e il benessere dei propri pa- dalla ricerca biologica e dalla tecnica ad un eventuale problema fisico an- zienti. E’ importante eliminare un chirurgica. La scelta di ricorrere alla che le motivazioni che spingono una aspetto o un inestetismo del corpo, chirurgia estetica non deve però es- persona a far ricorso alla chirurgia. ma attraverso i colloqui che prece- sere solo intesa come dettata dalle dono l’intervento, il chirurgo deve mode o per una eccessiva o banale Per approfondire un argomento capire qual è il problema da risolvere. vanità d’immagine, piuttosto invece, di cui oggi si parla molto, ma Talvolta ci sono casi in cui il paziente l’esigenza di un intervento potrebbe che è ancora intessuto di molti ha un’immagine distorta di sé, al di là essere legato al disagio che un di- pregiudizi, la rivista Alpes, ha del presunto o reale difetto fisico, per- fetto potrebbe procurare e che spesso intervistato il dott. Paolo San- ché alla base ci sono situazioni molto incide negativamente sulla vita di tanchè, uno dei maggiori nomi più gravi. Queste situazioni devono relazione. della chirurgia plastica italiana. essere identificate prima, perché in Al di là del senso comune di un’idea Da sempre la sua attività di ricer- questi casi i pazienti, operati senza i stereotipata della chirurgia este- catore e di chirurgo si distingue per corretti presupposti psicologici, sa- tica, influenzata dalla stampa che l’impegno profuso nella ricerca di rebbero inevitabilmente insoddisfatti la declama come fosse, ora questa tecniche e soluzioni innovative atte ed infelici dei risultati. ora quella novità, venduta al cliente alla soddisfazione sia estetica, sia psi- come una merce che va per la mag- cologica del paziente. Nel corso degli Non sempre i risultati sperati in giore, ad un’analisi più attenta si oltre trent’anni della sua attività è un intervento sono così miraco- potrebbe invece scoprire che la chi- stato autore di tecniche originali, losi come le aspettative iniziali. rurgia estetica è una disciplina molto innovative ed all’avanguardia. Spesso i risultati sono scadenti più complessa di quanto ci si possa I mass media tendono a presentare o addirittura si finisce per avere immaginare, anche se, per essa, non la chirurgia estetica più come un effetti mostruosi. Per evitare di c’è un esame specialistico come per bene di consumo, una moda, un cadere nelle mani di pseudo chi- Dicembre 2012 Alpes 21

rurghi come si deve comportare un paziente prima di scegliere il medico a cui affidarsi? Innanzitutto è consigliabile effettuare un’indagine sui titoli professionali. Uno strumento utile potrebbe essere internet. Sul sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici www.fnomceo.it si possono consul- tare dati anagrafici, anno di laurea ed eventuale specializzazione di tutti i medici abilitati ad esercitare in Italia. Successivamente bisogna stabilire un feeling con il medico perché è la guida che ci deve accompagnare lungo il percorso del cambiamento. Infine, diffidate delle novità strepitose. Non scegliete il chirurgo per il costo basso ed infine ricordate di leggere, prima di sottoscrivere il “consenso infor- mato”: questo non deve essere un semplice modulo prestampato, ma il riassunto personalizzato di tutte le informazioni che il chirurgo vi ha dato nelle visite (almeno due) preo- peratorie. Che cosa si intende per chirurgia secondaria? Consiste negli interventi chirurgici effettuati per correggere gli esiti in- soddisfacenti di una precedente ope- razione. Spesso accade che i desideri dei pazienti prevalgano sull’espe- rienza del chirurgo e i risultati sono deludenti oppure l’unico obiettivo dello specialista è solo vendere una prestazione senza preoccuparsi che sia la più adeguata. Un buon risultato di chirurgia estetica è avere un’im- magine che sia la più naturale pos- sibile. ■

Abbonarsi ad Alpes è facile: 1) Effettuare il versamento (euro 15,5 per l’Italia, euro 33,57 per l’Europa, euro 51,65 per il resto del mondo) con causale “Abbonamento annuale Alpes” su uno dei seguenti conti correnti intestati a Alpes, Via Maffei 11/f, Sondrio: • C/C Postale n° 10242238 • Credito Valtellinese – Agenzia n. 1 - IBAN: IT87J0521611020000000051909 • Banca Popolare di Sondrio – Agenzia di Albosaggia - IBAN: IT02L0569652390000014300X86 • Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù - Sede Sondrio - IBAN: IT95J0843011000000000220178 2) Inviare tramite fax, email o posta ordinaria (guardare la sezione Contattaci) i seguenti dati: • Nome - Cognome - Via e numero - Località - Provincia - CAP - Visita il nostro sito • Conto corrente su cui è stato effettuato il versamento RINNOVATO: • Data in cui è stato effettuato il versamento www.alpesagia.com 22

Portico della chiesa a Mosconi Le contrade di Mosconi e di Coppi e la chiesa dell’Annunciata tra Albosaggia e Caiolo

Testi e foto di Franco Benetti valli e in tutte quelle che ho potuto visi- delle pendici orobiche, raggiungibile tare, quando si cammina su un selciato sia dalla località Torchione (strada per uando in autunno le prime di pietra consunto o si apre una porta la Val del Liri), sia da Caiolo, imboc- pennellate d’oro e carminio cigolante per accedere ad un vecchio cando la stradina stretta ma asfaltata scendono a colorare i boschi locale dal pavimento di pesanti assi che si diparte sulla sinistra in direzione Qvaltellinesi o in primavera di legno, sembra di sentire ancora le est poco prima di raggiungere il cimi- i primi raggi di sole sciolgono le nevi, voci di bambini che giocano con l’ac- tero e la chiesa parrocchiale di San è giunto il momento di fare quattro qua della fontana e un lontano brusio Vittore, santo martire appartenente passi a piedi e di cercare un po’ di pace delle donne che chiacchierano sedute alla mitica Legione romana Tebea. Il in qualche antica contrada tra le tante sugli scalini della chiesa o del lavatoio. piccolo gruppo di case di cui solo una sparse sulle pendici orobiche e retiche. La località è Mosconi, caratteristico è ristrutturata e attualmente abitata, Ne abbiamo scelta una che ci ha colpito gruppo di antiche case tra i comuni è un vero piccolo “bijou”, un paese di per la particolare atmosfera che la per- di Albosaggia e Caiolo; sembra che la fiaba, praticamente disabitato, in cui vade, per quella strana sensazione che linea di confine passi appena al di là in autunno si cammina in un silenzio ti comunicano i luoghi abbandonati della chiesa che sarebbe in territorio ovattato, tra colori che svariano tra ma ancora pervasi degli odori e dei di Albosaggia, mentre la maggior parte mille sfumature di gialli dorati, aspet- segni lasciati da secoli di storia vissuta delle case sarebbe in territorio di Caiolo. tandosi da un momento all’altro che da e sofferta; ce ne sono tante nelle nostre E’ una contrada nascosta tra boschi una porta o da una finestra diroccata 23

Contrada Mosconi tra Albosaggia e Caiolo. A lato: Focolare in pietra e camino a Mosconi.

fatiscenti e pericolanti, esse conservano sproporzionato rispetto alle dimensioni la poesia del piccolo nucleo montano del piccolo edificio sacro. La chiesa, che raggruppato attorno alla chiesa, un nel volume del 1987 veniva segnalata tempo tanto importante per la comu- in stato di totale abbandono e degrado, nità di valle ma soprattutto per quelle è stata recentemente sistemata grazie piccole realtà sparse in montagna che anche al contributo degli Alpini e della per lunghi periodi, soprattutto d’in- Parrocchia di Albosaggia, anche se l’in- verno, dovevano vivere nei disagi, lon- terno appare completamente spoglio. tano dalle comodità e dai rapporti con il Vi sono due costruzioni di particolare resto della comunità. La piccola chiesa pregio, la prima è posta nella parte più a è quella dell’Annunciata o di Santa nord e quindi più bassa della contrada, Maria de Mosconi (anche se sul car- è caratterizzata da alcuni portali ester- tello indicatore è chiamata Chiesa della namente decorati che fanno pensare Beata Vergine Addolorata) risalente al ad un uso particolarmente importante periodo tra il 1490 ed il 1495, quando dell’edificio e a proprietari illustri; all’in- esca qualche folletto o genio della fo- sembra sia stata costruita grazie al de- terno si evidenziano dei locali separati resta che ne ha preso possesso. Queste terminante contributo dei signori De da pareti costruite col caratteristico strade dovevano essere molto frequen- Mosconibus che diedero il nome alla sistema a intelaiatura di legno o gratic- tate nel Medio Evo e nel Rinascimento contrada. La tradizionale festa annuale cio, diffuso ancor oggi nei paesi nordici da carovane di commercianti, guerrieri che richiama la popolazione dei din- e soprattutto in Germania, detto anche e avventurieri dato che venivano utiliz- torni ricorre il 12 settembre, giorno “fachwerk” (costruzione o architettura zate nei collegamenti fra la Bergamasca dedicato al SS Nome di Maria. Come si a graticcio). Originariamente questa e la Valtellina e iniziavano proprio al- ricorda nel bel volume del 1987 dedi- tecnica, presente in Europa occiden- lora nelle valli orobiche i primi lavori cato ad Albosaggia e scritto da Dante tale a partire dal secolo XV e diffusasi di ricerca dei minerali di ferro; basta Sosio e Cecilia Paganoni, anche qui anche in Italia, soprattutto nelle zone quindi solo un po’ di fantasia per sentire passarono periodi molto neri come gli alpine si basava sull’uso di un telaio l’attuale pace rotta improvvisamente anni della peste dell’anno 1636. La ortogonale che acquista la sua stabilità da imprecazioni e nitriti di cavalli, dal chiesetta, che ai tempi della visita del da elementi diagonali e dall’utilizzo di cigolio dei carri trascinati lungo l’allora vescovo Ninguarda, appariva già molto fascine e argilla o di mattoni di terra impervio e polveroso tracciato stradale. degradata, venne sottoposta a vari suc- cruda per riempire gli spazi tra le travi. Anche se la maggior parte delle antiche cessivi restauri, fino quando nell’anno Il parroco di Albosaggia ci segnala an- case, dai muri in pietra a vista, sono 1741 venne aggiunto il portico, quasi che che un tempo era presente un bel 24 Alpes Dicembre 2012

camino che non ho potuto vedere, o grosse pietre consunte su cui i timidi perché ora distrutto o perché in locale raggi di sole che filtrano tra i rami di attualmente inaccessibile. castagno e attraverso le finestre sfon- L’altra costruzione in cui è vissuta un date, mettono ben in evidenza iscrizioni tempo la famiglia de Mosconibus, è di di ogni genere, qui incise e lasciate da proprietà della famiglia Cossi: il pa- visitatori in svariati periodi storici. dre Ettore e la sua famiglia la hanno Dal corridoio si accede poi ad un pic- abitata fino agli anni dell’immediato colo locale sulla destra, dove, assieme dopoguerra. Questa costruzione è leg- ad un vecchio divano triturato, si può germente spostata sulla destra, proprio ammirare sulla parete più a ovest un di fronte alla chiesa ed è divisa su più bell’affresco di una Crocefissione del piani: è valorizzata da alcuni particolari 4-500. interessanti tra cui un breve corridoio Il locale di fronte, molto più spazioso, è completamente e originalmente pa- dominato invece da un grande camino vimentato, come anche la cucina, da la cui cappa sovrasta un focolare di pietra chiaramente molto più antico. Direttamente dal corridoio infine si Affresco Crocefissione a Mosconi. accede a un locale adibito un tempo probabilmente a cucina, dal quale si di là della valle e recentemente restau- intravede il campanile della chiesa: rata con discutibili risultati. Le sue case spicca subito sulla sinistra un altro ti- semidiroccate con le caratteristiche pico focolare in pietra che ben si intona finestrelle trilitiche, testimonianza certa al pavimento fatto con grossi piastroni d’antichità, ci riportano a tempi in cui lisciati dal tempo. la vita della valle si svolgeva prevalen- Terminata la visita di Mosconi, merita temente lungo queste pendici boscose, senz’altro prolungare la passeggiata più salubri e sicure del fondovalle. Si in territorio di Caiolo, scendendo di narra addirittura che qui, nei pressi qualche metro di dislivello lungo la dell’antico nucleo medioevale, sorgesse strada asfaltata fino a un tornante l’originaria sede del Comune. Ci au- dove si trova il cartello indicatore per guriamo che in futuro i due comuni “Cà de Cop” o Contrada Coppi. Qui interessati riescano, magari con un pro- inizia un viottolo in direzione ovest getto elaborato assieme, a valorizzare percorrendo il quale si raggiunge una sia la contrada di Mosconi che quella stupenda e verde spianata con le case di Coppi, creando magari nell’ambito della contrada e una bella torre di av- stesso un museo della cultura conta- vistamento ora rimodernata e abitata. dina ma non solo, che troverebbe degna Il nome del posto non ha niente a che sede in locali tanto caratteristici e che fare con il mitico corridore ciclistico, sarebbe un’importante tappa lungo un ma ci trascina tra miti e leggende di nuovo interessante itinerario che arric- Locale con affresco a Mosconi tanto tempo fa. La torre è infatti posta chirebbe il patrimonio già sostanzioso proprio di fronte a quella di Soltogio, al della nostra provincia. ■

Nel giorno della fe- Portali nelle vecchie case di Mosconi sta del 12 settembre, sia la statua della Madonna Addolorata che la Pala d’altare raffigurante l’Annun- ciazione (ora restau- rata) ritornano nella loro originaria col- locazione. Per tutto l’anno infatti, per ragioni di sicurezza, le due preziose opere sono ospitate, la prima nell’Oratorio di San Ciriaco, a fare da compagnia ad altre interessanti e antiche tele, mentre la Pala con l’Annunciazione fa bella mo- stra di sé all’interno della Parrocchiale di Santa Caterina a fianco dell’organo. Dicembre 2012 Alpes 25 Novembre gustoso sotto i colli di Brisighella

Le carni di maiale, la pera volpina, il formaggio “stagionato” e il tartufo.

di Luciano Scarzello

La cittadina di Brisighella, nel Fa- entino, è nota per le sue bellezze ar- chitettoniche e naturali ma è anche conosciuta dai buongustai d’Italia per le prelibatezze gastronomiche che la caratterizzano. Ad alcune di esse, nel corso di un intensissimo mese di novembre, sono stati dedicati eventi ad hoc che compongono una gustosa rassegna dal titolo “4 sagre x 3 colli”: Sagra del porcello, Sagra della pera volpina e del formaggio “stagio- Ottimo è l’abbinamento con il formag- Durante la sagra sono in vendita i nato”, Sagra del tartufo e Sagra gio stagionato di Brisighella, un peco- caratteristici tuberi nella varietà del dell’ulivo e dell’olio. rino che viene invecchiato in grotte bianco autunnale e del tartufo nero. di gesso con procedimento di antica Nei ristoranti locali si possono sempre Sagra del porcello tradizione locale. assaggiare ricette raffinate a base di questo prodotto. La festa ripropone l’antico rito che si Sagra del tartufo svolgeva nell’aia di ogni casa colo- Sagra dell’ulivo e dell’olio nica con l’uccisione del maiale e la Il tartufo è uno dei prodotti più ricer- (53ª edizione) lavorazione della carne da parte di cati della collina faentina. I tartufai abilissimi norcini. L’appuntamento della zona sono abili nel ricercare que- La coltivazione dell’ulivo, in terra bri- offre la possibilità di assaggiare gustose sto prezioso prodotto del sottosuolo. sighellese, risale a tempi antichissimi: specialità: saporiti ciccioli, profumata già in epoca romana l’ulivo e i suoi coppa di testa, rosei prosciutti, salsicce prodotti erano conosciuti e apprezzati. e salami di Mora Romagnola, pregia- Si celebra il preziosissimo olio extra tissima razza suina autoctona, e dolce vergine “Brisighello” DOP, al quale al migliaccio (realizzato in origine uti- nel 1996 è stato assegnato l’ambito ri- lizzando il sangue cotto del maiale). conoscimento della Denominazione di Origine Protetta. Al suo fianco anche Sagra della pera volpina e la selezione varietale “Nobil Drupa”, del formaggio stagionato il “Brisighella” DOP, il tipico “Pieve di Tho”. Le pere volpine, piccole, tonde e dure erano un prodotto tipico della valle del A completare l’evento, inserito nel Lamone. La sagra ha contribuito nel ricco cartellone del “Wine Food Fe- corso degli anni alla riscoperta delle stival Emilia Romagna 2012” non proprietà di questo frutto dimenticato, è mancato un mercato dedicato ai offrendo la possibilità di riassaporarlo. prodotti tipici locali. ■ 26 Alpes Dicembre 2012

di Anna Maria Goldoni

enato Colombera è un artista semplice, schivo della noto- rietà. Abbiamo ammirato i Rsuoi lavori esposti all’ultima edizione della “Sagra della mela e dell’uva” a Villa di Tirano, opere che vanno apprezzate anche da vicino, alla scoperta di sempre nuovi particolari. Sono pannelli intarsiati finemente, dove la ricchezza dei colori è dovuta solo alla scelta accurata dei vari legni utilizzati e alla capacità personale dell’autore. I soggetti sono ricercati, Renato Colom- bera a volte li trae da stampe antiche o da composizioni famose della Storia dell’Arte. Notiamo, infatti, in mostra, anche un mobile intarsiato, che rap- presenta “I miracoli di San Pietro”, della Cappella Brancacci di Firenze, e un pannello con “La consegna delle chiavi” del Perugino, dove ogni partico- lare è studiato minimamente, sia nella costruzione del tempio in prospettiva e dello sfondo, che nei particolari degli Renato abiti indossati, come pepli greci, dai vari personaggi. Nei suoi lavori si notano sfumature e Colombera ombre sapienti dovute alla notevole Intarsi come opere rinascimentali...

capacità tecnica dell’artista, che ci con- polavoro. Subito ho pensato di cercare ormai non ama le cose facilissime, ma fida: “Ricordo che mio nonno lavorava di fare cose più grandi e complesse e così deve affrontare sempre quelle che ri- oggetti di legno, come gli stampi per il mi sono procurato immediatamente chiedono più tempo, uno studio e anche burro, i bastoni intagliati, cucchiai e una macchina per fare le sfoglie di legno. un’applicazione particolare. E’ com- cose utili in montagna, forse da lui ho Ho scoperto che ogni pianta ha un legno pletamente autodidatta, avendo avuto ereditato quest’amore per un materiale del suo colore, ma che un’altra uguale abbastanza tempo libero dal lavoro si è così naturale, quasi vivo. Se vedo un sog- cambia ancora tinta, e poi le venature potuto appassionare gradualmente a getto che mi piace e mi interessa, cerco sono sempre diverse fra loro, come se questa non semplice e antica tecnica. Le subito di farlo, oppure me lo invento, fossero impronte digitali. Ciliegio, olmo, molte e complesse opere che ha eseguito secondo la fantasia del momento. Ho salice, castagno, vite, frassino …, tanti e che compone tuttora, dimostrano una iniziato a dedicarmi all’arte circa venti alberi diversi, legni dai più variegati sua continua voglia di cimentarsi in anni fa, prima dipingevo un po’, ma colori e molte possibilità di sfumature, questo lavoro, quasi da miniaturista visto che tutti lo facevano e che il legno, una continua e interessante ricerca che medioevale, dove non basta avere una come materia, appunto, mi ha sempre non ha fine”. grande capacità tecnica, ma occorrono interessato, ho cominciato a eseguire Renato Colombera non corregge artifi- anche estrema pazienza e una forte e semplici intarsi. Questa passione mi è cialmente i colori, ma, per trovare quelli indescrivibile passione. ■ poi cresciuta visitando a Bergamo le che gli occorrono, cerca, sceglie accura- Tarsie del coro di Santa Maria Maggiore, tamente fra i molti legni che raccoglie, un importante complesso eseguito nel come in un catalogo o una vetrina di Lo studio dell’artista è in Via Valeriana Cinquecento e poi a Urbino, lo Studiolo Belle arti, nel suo studio. Fare una scac- N°1000, a Montagna Piano (SO) - tel. di Federico da Montefeltro, un vero ca- chiera per lui, adesso, è troppo semplice, 0342 216308 Dicembre 2012 Alpes 27

Breve storia antica dell’intarsio Il nome deriva dall’arabo “tarsi” e comprende opere nelle quali, sopra uno sfondo piano, sono inseriti degli elementi sagomati di vari materiali, come legno marmo, gesso, pietre colorate, ecc., e servono, generalmente, per la decorazione di oggetti, mobili o particolari architettonici. Le sue origini risalgono alle tombe dei faraoni, dove sono stati trovati dei cofanetti decorati con questa tecnica, rappresentanti motivi geometrici e, più tardi, delle portantine con intarsi dorati. Dopo un periodo di latenza, nel Quattrocento questa tecnica ritrova il suo massimo splendore, dovuto anche all’uso che ne hanno fatto validissimi artisti, rendendo speciali e notevoli rappresentazioni prospettiche, per decorare piccoli ambienti e cassoni ornati con pannelli finemente intarsiati. Come si esegue. Su un legno di fondo si prepara il disegno e poi si passa alla definizione delle tessere sagomate, scegliendo i vari colori dalle sfoglie di legno. Si ritaglia prima il supporto, poi, accuratamente, anche le forme che si dispongono sopra gli incavi, controllando bene l’incastro per verificare se sono necessarie alcune piccole rettifiche, eventualmente eseguite con la carta vetrata fine. Si passa poi alla fase d’incollaggio, che è un’ope- razione molto delicata, poiché i pezzetti sono fragili e servono mano ferma e pazienza certosina, quindi, il pannello si mette sotto una pressa per far asciugare bene la colla e non devono mancare ultimi controlli e minuziose rifiniture. Nella tarsia classica non si usano colori, ma ci si basa solo su quelli naturali del legno. 28

Alla Pinacoteca Züst di Rancate nel Mendrisiotto

di François Micault

iovanni Serodine (Ascona o Roma, 1594/1600- Roma, 1630), è un pittore noto come uno dei mag- Ggiori interpreti della tendenza naturalistica. Ignorato dai suoi contempo- ranei, è riscoperto e rimesso in rilievo dalla critica del secolo scorso che, cogliendo la qualità del suo lavoro, lo colloca fra i più importanti artisti del Seicento e della storia dell’arte in Italia, oltre ad essere il più forte del Canton Ticino. Si deve al più grande storico dell’arte italiano del Novecento Ro- berto Longhi il merito di avere valorizzato il Serodine come uno dei massimi rappre- sentanti del movimento caravaggesco. La Pinacoteca Züst di Rancate propone questa prima mostra su Serodine del nuovo millen- Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino, Ritratto di gentiluomo, 1623-1625, olio su tela nio con il titolo “Serodine e brezza cara- vaggesca sulla Regione dei laghi”, una retrospettiva del pittore affiancata da quadri Dipinti di Serodine di suoi compagni di avventura, in modo da dimostrare al pubblico come il ‘naturalismo’ avesse preso piede nelle terre prealpine più di di avventura quanto sino ad ora sospettato. Coordinata da Mariangela Agliati Ruggia, direttrice della Copia da , San Gerolamo scrivente, primi decenni del XVII secolo, olio su tela. Pinacoteca, insieme ad Alessandra Bram- billa, curata da Roberto Contini e da Laura Damiani Cabrini, con la collaborazione di Simona Capelli, la manifestazione vorrebbe cercare di riporre l’attenzione sull’artista, rivedendone in parte la fisionomia critica. A vent’anni dall’ultima monografica, ven- gono riunite numerose opere autografe, quasi tutte ticinesi, oltre a qualche inedito. Nato a cavallo tra Cinquecento e Seicento, sin da bambino Serodine segue il padre a Roma dove esercita come stuccatore. Inizia a lavorare a fregi perduti per Palazzo Bor- ghese e si forma sugli esempi del Merisi, del Borgianni e dei caravaggeschi olandesi, e diventa presto la figura più significativa per la continuazione della tradizione nata sulle orme di Caravaggio. A 23 anni dipinge al- cune pale d’altare, due per la Basilica di San Lorenzo fuori le mura a Roma, dove incor- pora caratteri dal Caravaggio, ma anche dal Guercino e dai grandi fiamminghi. Le opere Dicembre 2012 Alpes 29

circa), del Serodine, con fascino domestico, dove si pensa al padre Cristoforo, alla co- gnata Lucia Viola e al figlioletto Giovanni Battista quali modelli per i personaggi sacri. Sempre al primo piano è esposta la “Vergine dei Mercedari” (1623-24/1628), che dona l’insegna dell’ordine dei Mercedari al fon- datore Pietro Nolasco. Non dimentichiamo la “Santa Cecilia” (1608-1610 circa), di (Roma, 1574-1616), fi- gura chiave di un naturalismo libero da costrizioni accademico-disegnative. Proprio nelle opere di quest’ultimo risiede l’antefatto principe per i modi espressivi del Serodine. Nella sala capriate situata al secondo piano, troviamo la sezione dedicata al Serodine e altri contemporanei, del pittore sono espo- sti le grandi tele intitolate “Richiesta della moglie di Zebedeo” e l’ “Invito a Emmaus”, conservate nella parrocchiale di Ascona, dove si scorge la decisa adesione al cara- vaggismo. Non dimentichiamo il Ritratto del padre (1628 ca), dipinto a 27 anni, ca- polavoro della ritrattistica di ogni tempo di , Cristo deriso, 1625 circa, olio su tela. proprietà della città di Lugano. E’ qui esposto un Ritratto di gentiluomo (1623-1625), del Guercino (Cento, 1591- , 1666), oltre ad altre opere significative, come “La buona ventura” (1615 circa), di Francesco Rustici (Siena, 1592-1626), di l’“Incredulità di San Tommaso” e la e di compagni copia della “Decollazione del Battista”, che ci accoglie mentre saliamo prima di arri- vare al secondo piano della pinacoteca. In figurativa questo stesso piano ecco infine la sezione dedicata alle presenze naturalistiche nella regione dei laghi, dove è esposta la “Natività” (1630 circa), del Maestro della Natività della sua “maturità” sono improntate ad un Borgianni, Tanzio da Varallo, Giovanni Ba- di Mendrisio. Il visitatore sarà qui colpito mirabile luminismo ma eseguite con una glione, , Giuseppe Vermiglio, dal confronto fra il “Cristo deriso” dello pennellata rapida e densa che quasi anticipa Matthias Stom, , stesso Serodine in collezione privata e la l’impressionismo, con capolavori sempre più Pietro Bernardi. La mostra inizia al piano copia conservata a Gordola, dove troviamo misteriosi, antiretorici e vivaci. Questa evo- terra, con le presenze caravaggesche nella vicino l’Ecce Homo, eseguito da un pittore luzione viene poi troncata dall’improvvisa regione dei laghi, dove il quadro cardine è naturalista e proveniente anch’esso da Gor- scomparsa del pittore nel 1630. Accanto la “Visione dell’angelo da parte dei santi dola. Il “San Gerolamo scrivente” di Zelbio è alle opere del Serodine, provenienti soprat- Cecilia, Valeriano e Tiburzio” di Orazio Gen- invece una copia fedele della tela di analogo tutto dal Ticino, sono qui esposti quadri di tileschi (Pisa, 1562- Londra, 1639). Intorno soggetto conservata nella con cattedrale suoi contemporanei. Le opere selezionate a questo capolavoro ruota una selezione di di San Giovanni a Malta di Caravaggio del tra lago d’Orta, lago di Como, Ceresio e Ver- dipinti a destinazione chiesastica e proprio 1608 circa. ■ bano, dimostrano come i quadri di impronta qui troviamo la “Crocifissione con i santi Lo- naturalistica si fossero impiantati nella “Re- renzo e Sebastiano”, ante 1638, olio su tela Serodine e brezza caravaggesca sulla “Regione dei laghi”. gione dei laghi” e per estensione nella zona di 220x155 cm, proveniente dalla parroc- Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate prealpina tra Gozzano e Como. Per motivi chia della SS. Trinità di Novate Mezzola in (Mendrisio), Svizzera. di conservazione, non tutte le opere fra le provincia di Sondrio. E’ qui poi presente Tan- Mostra aperta fino al 13 gennaio 2013, da più significative si sono potute esporre qui, zio da Varallo (Riale d’Alagna 1580 circa- martedì a venerdì 9-12/14-18, sabato, do- menica e festivi 10-12/14-18, chiuso lunedì, mentre il catalogo riccamente illustrato ese- Borgosesia, 1633), con tre opere, come la 24, 25 e 31/12, 1/01, aperto 8/12, 26/12 gue un primo tentato censimento che vivrà “Santa Caterina d’Alessandria”, tela del e 6/01. oltre la mostra. Se alcuni artisti sono ancora 1615 circa. Al primo piano con balconata, Catalogo Silvana Editoriale. Info tel. 0041(0)918164791, in attesa di battesimo, sono qui presenti sezione “Giovanni Serodine e i suoi maestri [email protected] nomi celeberrimi come Guercino, Orazio ideali”, troviamo la “Sacra Famiglia” (1622 www.ti.ch/zuest 30 Alpes Dicembre 2012

Thomas, Agata

Per chi ancora non lo sa Agata e Thomas hanno e Serena… deciso di prendere una moto e farci il giro del mondo a cavalcioni. La prescelta è una Honda Transalp del 1991 Blu. La chiameranno Serena per la tranquillità.

Un giorno qualunque del luglio dell’anno scorso siamo partiti per fare il giro del mondo. Ci abbiamo messo così tanto a pre- Thomas è la Saggezza parare questo viaggio che quasi non si credeva più che saremmo partiti Agata è l’Entusiasmo davvero. Non siamo nè ricchi nè stupidi, cre- Serena è la Moto diamo che “i destini seguono leggi fisse, ma è in potere dell’uomo plasmare la sua sorte: dipende dal suo compor- tamento l’esporsi a forze benefiche o distruttive”. Siamo partiti perchè non cre- diamo nei valori della società del consumismo in cui vivevamo. Siamo partiti perchè non crediamo nella pensione. Siamo partiti perchè vo- gliamo avere tempo per vivere e non ritargliarlo tra il lavoro e un impegno e l’altro. Ci siamo liberati del peso di tutti gli oggetti che possedevamo e adesso la nostra vita è racchiusa in 3 borse per un totale di 30kg. Stiamo andando a cercare il posto più bello del mondo. E quando lo troveremo sarà il nostro segreto. ■ Dicembre 2012 Alpes 31

La moto è un bellissimo esemplare di Honda Transalp 600cc blu del 1991 Appena entratone in possesso (marzo 2011), la porto subito da Claudio di Motato a Milano che la prepara a ciò per cui è destinata. Poche persone al mondo credo conoscano il Transalp meglio di lui. Oltre al mestiere fatto gli devo moltissimo per le utili chiacchierate fatte durante il lavoro! Olio Motul, filtro aria lavabile K&N, frizione, gioco valvole, sincronizzazione carburatori, candele e revi- sione freno anteriore. Poi … la preparazione specifica ... Telai paracarene, telai portaborse, mascherina faro e cavalletto centrale RikyCross. I paracarene sono resistenti e avvolgenti, si ripagano alla prima caduta. Inutile mettere dei paracarene più leggeri che si piegano al primo urto o che non coprono tutta la superficie necessaria. I portaborse mi sono stati regalati dai ragazzi di Mo- tato. Servono per scaricare il peso del codino (dunque del portapacchi) sulle pedane, e sono predisposti con 3 punti di fissaggio per le borse laterali. Il cavalletto centrale è indispensabile, dopo un po’ di pratica riesco a metterla su da solo anche da carica, grazie alla lunga leva del cavalletto e afferrandola per i portaborse. E poi la mascherina proteggi faro, perchè se ti si rompe il fanale nella notte nella steppa siberiana la visibilità di guida potrebbe risultarne compromessa; col senno di poi, uno schermo in plexiglass sarebbe stato meglio: è un casino togliere i moscerini spiaccicati da sotto la griglia! I paramani Acerbis servono a proteggere le leve sul manubrio nelle cadute (se ti si spezza la leva del freno non vai più da nessuna parte) e le mani dalla vegeta- zione in off-road. Le valigie in alluminio per moto costano uno sproposito. Quello che fanno molti Non è facile fare diventare una stanza grande quanto due valige. Bisogna buttare, è costruirsele, il che è fattibile anche se regalare, scartare, ripescare tantissimi oggetti e ridurre tutto ciò che a prima il prezzo dell’alluminio al dettaglio resta vista viene “classificato” come “pratico”. Alla fine di tutta questa operazione quei comunque alto. Noi, per sbrigare i tempi, babbarazzi minimalisti che predicano di ridurre i propri possedimenti fino ad avere abbiamo scelto un’altra strada: trolley solo 100 cose mi faranno una pippa. porta attrezzi in alluminio riadattati per Cose che non posso portare con me (a meno che, chissà, gli trovi un minuscolo moto. La verità è che sono di cartone ri- posticino): la pasta madre, la macchina da cucire … nè il gatto Oh!, nè la gatta Ué. vestito di alluminio, le rifiniture diciamo Non penso che decidere di fare il giro del mondo sia qualcosa di assolutamente “cinesi” e tutt’altro che impermeabili, ma incredibile. Penso soltanto che noi abbiamo deciso una data, e tu ancora no. Tutto lì. per quello che abbiamo speso (poco più di Guai a chi dice che il mio ruolo in questa impresa è insignificante. Io zavorro la 100€ entrambe consegnate a casa) direi moto. (Agata) che è un’alternativa da valutare. E poi … hanno le ruote! (Thomas) 32 Alpes Dicembre 2012

di Paolo Pirruccio

n un recente viaggio culturale in Sicilia è stato piacevole, anche per un oriundo emigrato, riscoprire Iluoghi ed eventi di particolare in- teresse culturale, storico e religioso. La Suor M. Dorothe, sosta siciliana nel mese di settembre è suor Silvia Caravelli, stata l’occasione per partecipare alla fe- suor Teresa Margherita Fontana, suor Elisabetta Calzolari, sta in onore di Maria Addolorata, cele- don Pietro Macaluso, brata dal 15 al 23 a Palazzolo Acreide, don Luca Bandiera, don Antonio Chimenti una speciale manifestazione di fede alla a Palazzolo Acreide. Madonna. Durante questo evento religioso ho avuto l’opportunità di incontrare suor Teresa Margherita Fontana e suor Eli- sabetta Calzolari della congregazione “Giganti “Francescane dell’Immacolata di Pala- gano”, missionarie in Madagascar, ove povertà e miseria non hanno eguali. Neppure con i mezzi della comuni- di coraggio” cazione di massa (tele- visione, carta stampata, internet ecc) è possibile Madagascar capire la reale situazione in in cui versano tante fami- glie abitanti nei villaggi del Madagascar e in altre parti del mondo. dell’Immacolata di Palagano (MO) e sionari si recheranno in Madagascar Il racconto della loro esperienza mi ha le suore del “Sacro Cuore” di Ragusa per l’inaugurazione di quattro pro- mostrato un forte esempio di carisma prestano la loro opera tra la popola- getti interamente realizzati grazie alle umano, di testimonianza caritativa e zione dei villaggi di Sarodroa, Ampa- generose offerte di chi crede in questa di solidarietà. himanga, Ambohimandroso, Amba- missione. “Tra i diversi villaggi in cui operiamo - ri- lavao, Analavoka, Amboasary, Imady, Inaugureranno una casa accoglienza ferisce suor Teresa Margherita - come ad Manakara, Ikalamavony e nelle città di ad Ampasanimalo - Tananarive delle esempio in quello di Sarodroa, nell’entro- Tananarive, Antsirabè, Fianarantsoa Suore del Sacro Cuore, la casa di Novi- terra del Madagascar, moltissime famiglie in Madagascar. Nella testimonianza ziato delle Suore Francescane dell’Im- vivono ancora in luoghi abitativi scavati di suor Teresa Margherita e suor Elisa- macolata a Tananarive, una Scuola nella terra”. betta traspare l’amore di queste sorelle materna nel villaggio di Amboasary, Ci si domanda: com’è possibile che ciò per le missioni nelle quali, senza timore, la scuola elementare e l’ambulatorio avvenga ai giorni nostri, nell’era della affrontano disagi disumani, animate nel villaggio di Sarodroa. tecnologia e del benessere? da una profonda fede e confidando Da questo incontro con le suore non “Non si può avere sviluppo durevole men- sempre nell’aiuto di Dio e della Provvi- può che scaturire l’ammirazione per il tre più di un miliardo di persone nel mondo denza. Lo slancio della loro generosità loro eroismo nell’andare in quei villaggi sono senza riparo … e milioni di individui è sostenuto dai gruppi di “Amici del sperduti e isolati, a volte sconosciuti non beneficiano di un alloggio sufficiente, Madagascar” che operano nella Sicilia al mondo. Conoscendole si scopre che non vi può essere né pace né sicurezza”. orientale e aiutano a realizzare inter- sono donne semplici, ma nell’agire Sono le parole pronunciate, nel 1992, venti di sostegno alle famiglie povere. sono “giganti di coraggio”. Guidate dall’allora segretario generale delle Tra i progetti realizzati si evidenziano dalla Parola del Vangelo continuano Nazione Unite, Boutros Ghali, in occa- quelli nel villaggio di Sarodroa, grazie senza tregua a sostenere da vicino i bi- sione della celebrazione della giornata ai quali garantiscono il pasto giorna- sogni della gente e a creare un ponte di mondiale dell’Habitat. Parole che an- liero a 300 bambini nella mensa sco- fraternità con i gruppi degli “Amici del cora oggi, a distanza di anni, risuonano lastica, educano le persone a “uscire” Madagascar degli Iblei” che offrono il come monito per tutti i popoli e gover- da sottoterra e a costruire piccole case loro prezioso aiuto attraverso adozioni nanti del mondo. Fortunatamente in di argilla “al sole”, stanno portando a a distanza, raccolta ed invio di fondi e aiuto dei più poveri operano in ogni termine la costruzione di una scuola e di materiale, e mettono a disposizione il parte del mondo, senza risparmio di di un ambulatorio di primo intervento. loro tempo e la loro professionalità per energie, tanti missionari: sacerdoti, Nel mese di luglio del 2013 alcuni sostenere i diversi progetti in corso in religiosi e laici. Le suore francescane rappresentanti dei sette gruppi mis- questa terra di missione. ■ Dicembre 2012 Alpes 33

Mensa a Sarodroa

Visita a Sarodroa - luglio 2012 Don Luca Bandiera, Suor Luisa Vecchi, don Luigi Corciulo

Un’abitazione di terra di una famiglia Malgascia. 34 Alpes Dicembre 2012 Una pluralità di sostegni

a cura di Paolo Pirruccio

ncontriamo don Luca Bandiera, parroco della parrocchia Sant’An- tonio Abate di Palazzolo Acreide, Ipromotore dei gruppi “Amici del Madagascar”. Come nasce il gruppo Missionario “Amici del Madagascar”? Nasce nel 1998 al ritorno di una mia esperienza di tre mesi in quella lontana terra di missione prima della mia ordi- nazione diaconale. Da quel momento sono stato contagiato da quella terra tanto da essere innamorato “dell’Isola Rossa” e della sua gente. Da allora, ri- tornando in Sicilia e fondando il primo gruppo missiona- rio a Melilli, ho iniziato a lavorare Gruppo missionario Palazzolo Acreide (SR) realizzando pic- coli e grandi pro- grati di Melilli e di gni delle missioni. In questo progetto getti. In quest’am- Palazzolo Acreide. umanitario cerchiamo di coinvolgere bito ho avuto la Oggi contiamo in particolare i giovani e le scuole per collaborazione più di cento per- sensibilizzarli ad essere solidali nella delle suore ap- sone appartenenti carità e protagonisti di iniziative di inte- partenenti alla ai nostri gruppi resse sociale. Speriamo di poter fondare Congregazione e siamo aperti a qualche gruppo anche in altre Regioni del “Sacro Cuore” coinvolgere tutti italiane avendo come ponte d’unione di Ragusa e delle coloro che vo- le Suore Francescane di Palagano che “Francescane gliono fare del operano in Emilia Romagna. Insieme dell’Immacolata” bene al bambino ci sentiamo un’unica famiglia aperta di Palagano (Mo- e al popolo mal- verso l’altra grande famiglia che è il dena). Con loro gascio. Madagascar. ■

abbiamo condi- Don Luca Bandiera con una bambina malgascia. Come sono coor- viso tanti progetti dinati i gruppi? e continuiamo ad operare per i bisogni Nel 10° anniversario dell’istituzione del Associazione “Amici del Madagascar delle loro missioni. primo gruppo si è deciso di costituire ONLUS” Come continua a sostenere questi una Onlus, iscritta all’Anagrafe Unica Codice fiscale 90017230898 suoi progetti? delle Organizzazioni non Lucrative di Conto Corrente Anzitutto, sensibilizzando diverse per- Utilità Sociale. Questa forma associa- IT27M0200884760000300804172 sone che si sono costituite in gruppi. tiva è un prezioso aiuto a sviluppare www.amicidelmadagascardegliblei.it Il primo nucleo di volontari nasce nel insieme progetti e aiuti. 1998 a Melilli (SR); poi, nel 2003 a Quale altra unita- Gruppo missionario di Melilli (SR) Siracusa, a Palazzolo Acreide (SR) nel rietà si pratica nei 2005 e a seguire, nel 2008 ad Augusta gruppi? (SR), nel 2010 a Buccheri (SR), nel Il cammino unitario 2011 a Giarratana (RG) e nel 2012 a è la preghiera, la for- Canicattini Bagni (SR). mazione e la program- L’iniziativa ha oltrepassato l’Oceano e mazione. Si realizzano nel 2012 altri gruppi si sono costituiti varie attività, iniziative nello Stato del Connecticut (USA), a o esperienze missiona- Middle Town dove risiedono molti emi- rie, per sostenere i biso- Dicembre 2012 Alpes 35 Premio di Saggistica antico Pignolo in Venezia

di Elvia Grazi La cerimonia di consegna dei Premi Antico Pignolo 2012 si è tenuta dome- l cosmologo inglese John David nica 11 novembre al teatro La Fenice Barrow, autore de: “Il libro degli a Venezia. universi”, Mondadori, è il vin- Nelle precedenti edizioni il premio alla citore della quarta edizione del Carriera è andato a Sergio Romano, I Ferruccio de Bortoli e Lucio Carac- Premio di Saggistica antico Pignolo in Venezia. ciolo. Quello alla saggistica a Guido La giuria presieduta dallo scrittore Barbujani e Pietro Cheli per “Sono Riccardo Calimani, e composta dal italiana e il Premio Calinga per la razzista ma sto cercando smettere”, a sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, dal divulgazione scientifica attribuitogli Benedetta Tobagi per “Come mi batte vicedirettore del Gazzettino, Vittorio dall’Unesco. A lui, dagli scopritori, è forte il cuore” e a Parag Khanna, per Pierobon, e dal ristoratore Diego Pa- stato intitolato l’asteroide 7197 Pie- “Come si governa il mondo”. ■ ties, quest’anno ha deciso di premiare roangela. il viaggio attraverso il cammino della Un terzo Premio, per la sezione “Sag- scienza nella conoscenza della plura- gistica per Venezia” è stato assegnato lità di universi, da Aristotele, a Coper- a Filippo De Vivo, valente storico nico fino alla nuova era dell’astrofisica italiano che insegna all’università di di Einstein. Barrow, cosmologo di fama Londra, autore del libro “Patrizi, infor- mondiale, ha esplorato a fondo le que- matori, barbieri”, edito da Feltrinelli. stioni più controverse della cosmologia Ponderoso lavoro che va oltre la descri- contemporanea teorizzando il famoso zione dei rapporti tra Stato e Chiesa e ‘principio antropico’ di cui molto si cerca di comprendere le istituzioni, la discute in filosofia e teologia. cultura di governo, i palazzi del potere La giuria ha assegnato altri due Premi. e i professionisti dell’in- Quello alla carriera è andato a Piero formazione a Venezia Angela, noto giornalista, conduttore tra il 1500 e il 1600, e ideatore di programmi televisivi di un secolo decisivo per divulgazione come “Quark” o “Ulisse”. l’avvio della moder- Angela, considerato uno dei massimi nizzazione dovuta alla esperti di divulgazione delle scienze, diffusione della stampa ha ricevuto molte onorificenze tra cui: che proprio in laguna otto lauree honoris causa, la medaglia ebbe il suo maggiore d’oro per la cultura della Repubblica centro europeo. 36 Alpes Dicembre 2012 La Pietà Rondanini a San Vittore

di Isabella Sanguineti* l trastrasferimentoferiment nel carcere di S. Vittore a Milano della Pietà Rondanini,Rondanini, ccreazione volutamente non finita di Miche- langelolangelo Buonarroti,Buon (Firenze 1475-1564) e destinata a Irimanervirimanervi ffinoin ad Aprile 2013, si ammanta di un duplice sisignificato:gnificato: ovveovveror di redenzione e illuminato augurio di un tempo a venire ppregnor di oneste novità. Un’iUn’idealedeale ddii bbellezzaellez assoluta, il tutto tondo stilisticamente par- llandoando della “Pietà”“Pietà che sublima la realtà in un mai raggiunto esito finale e pperpetuaerp in sè l’eterna lotta dell’irrequieto artista cconon il marmomarmo,, imimmobilem ma recettore di una ossessiva tensione volta a ricavare ddaa esso vita e verità. La decisione di trtrasferirea il celebre gruppo scultoreo in un luogo di forzata e decretdecretataa costrizione affianca alla contemplazione di una delle creaziocreazionin artistiche più viste e discusse - nonchè invi- diate - in assoluto una azzardata sfida al più coerente e legittimo buon senso: ovveovveror porre dinnanzi alla bruttezza del crimine e della violenza il bbelloe per eccellenza mai superato. L’innovazione portatapor da Michelangelo che fa della Pietà Ronda- nini un capolavocapolavoror ante litteram è quella di aver rappresentato pperer la pprimarima voltavolta in Italia il corpo di Cristo morto in posizione erettaeretta,, sorretto dda Maria e non disteso: a differenza di Pietà precedenti - a S. PPietro a Roma e nel Duomo di Firenze - qui Mi- cchelangelohelangelo dovetdovettet vedersela con la ridotta quantità di marmo a ddisposizione;isposizione; ddecise,ec di conseguenza, di adottare questo nuovo prototipo iconoiconografico.gr La Pietà RondaniRondaninin inoltre è uno splendido esempio del già citato non finito: in essessaa c’è tutta la tragedia della morte del Salvatore e del dolore di MMariaa cui il corpo del Figlio sembra sfuggire. C’è aallorallora da ppartearte dedello scultore la definita volontà di dare concre- tezza ad una sua ppersonale aspirazione intellettuale. Dunque può essere un mezzo tecnicote del quale l’artista si serve per completare o a mamaggiorggior ragioneragion per esprimere le sue istanze psicologiche. ■

*Critico*Critico d’d’artearte

La PietàPietà RondaniniRondanini vennev conservata in Palazzo Rondanini a Roma dal 1744, anno in cui fu acquistataacqu dai marchesi Rondanini e dove rimase per oltre 250250 anni quandoquando fufu venduta nel 1904. Assurdamente lo Stato non esercitò ilil diritto di prelazioneprelazio su di essa. Per fortuna rimase a Roma presso il conte Roberto Vimercati-SanseverinoVimercati- e nel 1952 pervenne al comune di Milano che la destinò al CastelloC Sforzesco. Dicembre 2012 Alpes 37

L’accampamento dei Nenets Nenets, nella tundra. popolo della tundra

Testi e foto di Eliana e Nemo Canetta e ammirati): tolleranza religiosa (se il sia (dopo i Russi etnici) sono: Tartari clero locale riconosceva il potere supe- 3,9%, Ucraini 1,4%, Basckiri 1,15%, el mondo i Russi etnici sono riore dello Zar) e etno-culturale (fermo Ciuvasci 1,05%, Ceceni 1%, Armeni circa 140 milioni, una bella restando l’idioma russo come lingua 0,86%, Avari 0,7%, Mordvini 0,54%, cifra se pensiamo che alle comune). Se eccezioni vi furono (Po- Bielorussi 0,4%, Osseti 0,4%, Buriati Nloro spalle vi è un Paese lonia, Ucraina, Stati Baltici) risalgono 0,34%, Komi 0,25%, Calmucchi vastissimo, in rapida crescita, ricco all’epoca dei nazionalismi contrapposti 0,13% e molti altri con percentuali di risorse e di grande cultura. Forse e a scontri tra entità statali già asse- inferiori. Per offrire un’idea della com- l’EU e l’Occidente, ormai privi di spinte state e organizzate. Non sempre però: plessa varietà osserviamo che Tartari e ideali (salvo il dio denaro), dovreb- ai finlandesi fu lasciata sia la cultura Basckiri sono d’origine turco-mongola bero modificare il loro atteggiamento che il sistema politico. Simile il tratta- e di massima islamici, i Ciuvasci di et- verso questo Paese, in larga parte an- mento a georgiani e armeni. Sta di fatto nia turca ma cristiani, Avari e Ceceni cora influenzato da stereotipi risalenti che, quando Mosca nel 1552 occupò sono popoli islamici del Nord Caucaso; all’URSS e alla Guerra Fredda. Stere- Kazan, capitale dei tartari del Volga, anche gli Osseti sono Nordcaucasici otipi che già affiorano a proposito del passato il primo momento di violenze ma cristiani, come gli Armeni, che numero d’abitanti della Federazione (immancabili in ogni Stato d’Europa però provengono dal Sud del Caucaso. Russa. Il censimento del 2011 ne re- a quei tempi), non solo non pretese di I Mordvini ed i Komi, come altre etnie gistra poco più di 143 milioni ma … convertire tutti al Cristianesimo ma la dell’Alto Volga e della Russia Europea ,USA in testa, in parecchi contestano nobiltà fu cooptata in quella mosco- settentrionale, sono ugro-finnici cri- tali cifre e su internet (ove errori e sva- vita. Basti pensare che Boris Godunov, stiani. Quanto ai calmucchi costitui- rioni abbondano) c’è una sarabanda di Zar dopo il terribile Ivan, era tartaro. scono una repubblica autonoma tra numeri ove non è facile raccapezzarsi! La differenza rispetto alla chiusura dei Caucaso e Volga e sono mongoli, non- Noi (perché sempre dubitare?) ci atte- popoli anglosassoni (ancora oggi, per ché l’unico popolo ufficialmente bud- stiamo sul dato ufficiale sopra citato. non pochi americani, un buon citta- dista d’Europa! E restano ancora mol- Ma a questo punto sorge un dubbio. dino deve essere bianco, protestante e tissime altre etnie, talora rappresentate Se in tutto il mondo i Russi etnici sono anglofono) balza all’occhio ed è stata da poche migliaia d’individui, specie 140 milioni, com’è che in Russia abi- una carta vincente per Mosca. Senza in Asia e nelle vastissime Terre Polari. tano 143 milioni di persone? In più ben distruggere nessuna etnia né ricor- Proprio in questi territori vivono i Ne- 24 milioni di Russi risiedono in altri rere a riserve indiane, lasciando quasi nets (o Nenzi), classificati nella Famiglia Paesi, soprattutto Ucraina, Kazakstan, sempre una certa autonomia, specie Uralo-Jakagira, nel Gruppo Samoiedo USA (!), Bielorussia, Israele; persino in linguistica e culturale, ai vari popoli (alla stessa Famiglia appartiene il ben Italia ve ne sono 120.500. dell’Impero, la Federazione Russa, più importante Gruppo Ugro-Finnico). E allora? La risposta è semplice: i Russi erede di questa tradizione, si dimostra Benché contino poco più di 40.000 etnici nella Federazione rappresentano relativamente solida. Salvo in alcune individui, dimorano in un’area vastis- l’81%, il resto è costituito da altre etnie. zone del Caucaso, ove vengono a galla sima, dal fiume Mezen, non lontano Insomma la Russia è un vero Stato problemi risalenti al XIX secolo, mai da Arcangelo, allo Jenissei, uno dei multietnico e di ciò ha una radicata realmente risolti anzi incancreniti da maggiori corsi d’acqua della Siberia. Il vocazione già delineatasi ai primordi misure repressive dell’URSS e di Sta- loro (incerto) confine meridionale cor- del potere moscovita e che poi si è fatta lin. Non senza interessate influenze risponde al 62° parallelo, quello nord costante ai tempi di Ivan il Terribile straniere che, a suon di petrodollari, al 74°: un’estensione di oltre 1 milione nel XVI secolo. I Russi, nell’espandere attizzano odi etno-religiosi qui come di kmq in cui i Nenets vagano con le i loro domini, si sono comportati come in altre aree. loro renne, nelle betulle della taiga e i romani antichi (da loro ben studiati Oggi le etnie più rappresentate in Rus- ancor più nella sconfinata tundra, vero 38 Alpes Dicembre 2012

zione di questi piccoli nuclei. Le varie famiglie sono tutte imparentate per via maschile mentre le donne, con proce- dura diffusa tra molti popoli, vengono cercate fuori dal clan. In questo quadro la donna, oltre che accudire la prole, cucina, raccoglie bacche e cuce, im- portante funzione, legata alla prepara- zione delle vesti che, in inverno, devono proteggere da temperature che scen- dono pure al di sotto dei - 40°. Ancora le donne non possono toccare le armi, così come gli strumenti per realizzare le slitte; in caso contrario la sfortuna sarebbe in agguato. Alle donne è pure vietato accedere al piccolo “santuario domestico”, ove è una sorta di feticcio detto “la padrona della casa”, legato al culto degli antenati e alle profezie sulla salute. Come armi i Nenets hanno da sempre utilizzato arco e frecce, ri- cavati dal legno di betulla, oltre ad Amministrazione del quartiere di Sovetsky: da destra la Segretaria (russa), la Direttrice della scuola una sorta di lunga lancia, adoperata per giovani allevatori (Nenets), Eliana, Larissa (russa), Nemo. pure per guidare le renne aggiogate alle slitte. Nel XVIII secolo fecero la deserto verde, di muschi e licheni, rari cavalcano mai gli animali). Di giorno il loro comparsa le armi da fuoco, acqui- cespugli, laghi e paludi. minuscolo villaggio ospita solo donne state dai commercianti russi, utilizzate Naturalmente queste terre ospitano, in e bambini (molti): gli uomini control- per la caccia, stante che nella tundra cittadine realizzate all’epoca dell’URSS, lano le mandrie disperse nelle valli o rare erano le possibilità di contrasti e anche Russi, Komi e altre etnie: il più facilmente sono a caccia e pesca. I ancor meno di scontarsi con popoli flusso, già largamente costituito da Nenets catturano renne selvagge, volpi invasori. Tanto più che già a partire deportati politici, inviati a colonizzare (anche artiche), orsi, ghiottoni, oche dal XII secolo gente di Novgorod la e sfruttare la tundra per la patria socia- selvatiche e altri uccelli e, in estate Grande, l’importantissima città russa lista, oggi comprende operai e tecnici sulle rive del Mare Artico, organiz- che estendeva il suo controllo sull’at- delle imprese minerarie e del petrolio/ zano pure cacce alle foche. La pesca tuale Russia Europea settentrionale, gas che qui estraggono tesori per l’eco- è rivolta ai Salmonidi assai frequenti raggiungeva i Nenzi stanziati a cavallo nomia russa. E pure per la nostra: basti nelle limpide acque che scendono dalle degli Urali. Nel XIV secolo subentra- pensare che gran parte del gas che montagne. La selvaggina arricchisce rono i Moscoviti, il cui dominio fu li- scalda l’EU giunge da queste lande! la dieta a base di renna (meglio se mitato ad un blando controllo: infatti Ma gli impianti, nonostante gli allarmi cruda e con il sangue ancora caldo!) Ivan in Terribile nel 1535 concesse ai di taluni ecologisti, hanno poco mo- e permette di procurarsi pellicce sia Nenzi i diritti sui territori di caccia e dificato tundra e taiga, se non in aree per scambi sia per adornare le vesti, pascolo della vasta regione tra il fiume limitate. Nel resto dell’immenso spa- specie femminili. La dieta carnea è Pechora e gli Urali. Nel 1822 le “Regole zio i Nenets continuano (con qualche dominante, pochi i latticini (i Nenets del Governo dei Barbari” di Speran- adattamento ai tempi moderni) i loro non mungono le renne) che giungono sky confermarono i diritti dei Nenets, ritmi tradizionali, risalenti al primo dai negozi russi. Quanto ai vegetali, assicurandogli pure l’autogoverno. millennio dopo Cristo quando abban- la scelta è limitata: il terreno perma- Solo l’avvento dell’URSS interferì con donarono la Siberia meridionale per nentemente gelato (permafrost) non l’autonomia e le antiche consuetudini, trasmigrare verso lo sconfinato Nord. permette culture nemmeno di prodotti, poiché Mosca, poco saggiamente, pre- Noi abbiamo incontrato i Nenets nei come le patate, che i Komi, più a sud tese di organizzare i Nenzi (come tutti pressi degli Urali Polari che traversano, riescono a ottenere. Ci si limita alle gli altri popoli nomadi) in cooperative e nella buona stagione, spostandosi dal bacche che prosperano in estate nella fattorie collettive, sottoponendoli pure versante dell’Ob (Asia) a quello di Vor- tundra. Gli abbondantissimi funghi al servizio militare obbligatorio. Non kuta (Europa) o viceversa: accampa- (assai gustosi ed apprezzati dai Russi, e fu un successo e difatti, dopo il crollo menti di poche tende coniche di pelli, da noi!) non vengono consumati: sono dell’URSS, tutto tornò come prima. simili a quelle dei Pellirossa, attorniate cibo per le renne. La società Nenets Dopo l’incontro nella tundra abbiamo da slitte di legno trainate dalle renne assegna preminenza all’uomo, la cui voluto saperne di più sui Nenzi e ci sia in estate che in inverno (i Nenzi non linea famigliare prevale nella costitu- siamo recati nel quartiere Sovetsky di Dicembre 2012 Alpes 39

Vorkuta: un centro satellite in fase di abbandono dopo la ristrutturazione delle attività locali. Accolti da una gen- tile Segretaria che amministra ciò che resta, dopo l’immancabile tè abbiamo incontrato la Direttrice del Pensionato per i figli degli allevatori, una Nenzi purosangue che, lasciata la vita no- made, ha preferito studiare per aiutare i propri fratelli sia a meglio adattarsi alle inevitabili necessità moderne, sia a conservare lingua, tradizioni, modi di vita. Abbiamo così scoperto che in autunno i Nenzi si raccolgono in luo- ghi precisi ove giungono da Vorkuta grandi elicotteri per caricare i giovani Mamma nenets in età scolare e trasportarli al Pensio- con alcuni dei suoi bambini nato. Le spese sono condivise tra Stato, Amministrazioni locali e volontari. Così i ragazzi trascorrono l’inverno in strutture fisse, svolgendo le attività tradizionali, dalla tessitura alla lavo- razione del cuoio di renna; studiano il russo e apprendono a leggere e scrivere il Nenzi, la cui forma scritta risale agli anni ’30 del XX secolo. In primavera, quando i Nenzi conflu- iscono a Vorkuta per organizzare la transumanza estiva, i giovani ritor- nano in famiglia. Tutti, dalle autorità ai giovani ai genitori, sono soddisfatti da tale azione che, senza modificare troppo le antiche consuetudini, per- mette ai ragazzi utili apprendimenti. Unico neo: il recente arrivo di missio- nari protestanti nordamericani. I Russi non ne contestano l’azione religiosa, quanto la tendenza a imporre usi e Carta etnica della Russia tra Mosca e la Siberia occidentale. La linea blu limita l’area abitata dai abitudini lontani dalle tradizioni ance- Nenets (punti azzurri). I punti rossi e l’area compatta rosa sono i Russi strali dei Nenets. Pare si voglia imporre Per incontrare i Nenets: la globalizzazione anglosassone pure VaertasTour, ulitsa Internazionalnaia 133, Syktyvkar, Federazione Russa; nella tundra degli Urali! ■ tel. +7(8212) 280-444, 280-440, www.vaertas.ru (in russo e inglese), e-mail [email protected]

Dicembre 2012 Alpes 41 Una spedizione nel lontano Nepal

Felice Rossi con alle spalle la maestosa catena himalaiana.

di Giuseppe Brivio versare i nevai i classici pedù di stracci CAI, ed ho viaggiato un po’ in giro per fatti in casa! Ma anche il padre, nativo il mondo: in Canada nei Parchi Na- ualche tempo fa mio figlio di Foppolo in Bergamasca, era di casa zionali, e poi in Cile, Perù, Argentina Simone mi ha accennato in montagna, alla ricerca di minerali e più tardi in Pakistan nel 2004 con alle ferie particolari che un per la sua collezione, trovandovi anche una spedizione di ben 32 membri, in Qsuo collega di lavoro, Fe- moglie … Cina nel 2008, negli USA nel 2010, lice Rossi, organizza da alcuni anni in in Marocco e in Nuova Zelanda ed ora modo un po’ inconsueto. Incuriosito, Prima di passare alle tue note sul nel Nepal. gli ho proposto di farmi parlare con trekking in Nepal, quale è stato, lui ed una sera me lo sono trovato Felice, il tuo approccio con la mon- Ma torniamo appunto al nostro a casa con una grande voglia di de- tagna, con l’alpinismo e l’escursio- viaggio. Quando siete partiti e in scrivermi un suo lungo viaggio nel nismo? quanti eravate? lontano Nepal, da dove era appena La passione per la montagna è nata Ci siamo trovati in gruppo a Roma rientrato. Prima di passare alla de- quando avevo sedici anni: mi sono nella sede di “Avventure nel mondo”, scrizione dell’interessante viaggio ho iscritto al CAI a 18 anni, ho iniziato a abbiamo formato un gruppo di una de- voluto sapere da dove fosse nata la sua quell’età a frequentare i sentieri della cina di persone con capo spedizione Pa- grande passione per la montagna. Egli nostra Valmalenco e della Valmasino, olo Civera ed il 7 ottobre siamo partiti mi ha detto di credere di aver ereditato poi, poco per volta, mi sono avvici- da Milano Malpensa alla volta di Kat- dalla madre l’amore per la natura e per nato all’alpinismo e alla salita delle mandu, nel Nepal, dove siamo giunti la la montagna, dato che era nativa di prime cime delle stesse valli e a quelle mattina seguente. Lì ci siamo fermati a Lanzada ed in giovane età, per sbarcare dell’Alta Valtellina. Una volta cono- visitare la città. Il terzo giorno abbiamo il lunario in tempi di grande povertà, sciute bene le cime delle Alpi Cen- iniziato il viaggio vero e proprio, prima si era dedicata ad accompagnare i tu- trali, mi sono spostato verso le Alpi con un mezzo pubblico, un bus, fino risti sui diversi rifugi malenchi fino al Occidentali, dal Monte Rosa al Gran alla località di Besi Schar. Abbiamo poi Rifugio Marco Rosa, a ben 3610 metri Paradiso. Dal 1996 mi sono affiancato cominciato a camminare tra terreni di quota, calzando anche nell’attra- a Giampietro Scherini, Accademico del coltivati a riso e a miglio, prodotti tipici 42 Alpes Dicembre 2012

della zona. Man mano che si risaliva finale: il Thorong-La, a quota 5416 anche induisti. Il villaggio è meta di una stretta vallata lungo un impervio metri, per poi scendere nella vallata numerosi pellegrinaggi. Abbiamo per- sentiero si entrava in boschi di rodo- sul versante opposto. nottato a Mutinak. Il giorno seguente dendri giganti, alti fino a 6/7 metri, abbiamo raggiunto la località di Jom- fino a giungere ai villaggi Darapani; Si tratta di quasi 2000 metri di son a quota 2780 metri; si tratta di qui abbiamo avuto la magnifica visione dislivello … un grosso centro dove ci sono banche del primo Ottomila del nostro trekking, E’ effettivamente una bella arrampi- e negozi. Abbiamo fatto rifornimenti il Banaslo, dove c’è stato di recente un cata, interrotta dalla presenza di un poiché eravamo rimasti sprovvisti di incidente mortale. I villaggi hanno villaggio a 4900 metri; lì abbiamo tutto. un aspetto tipicamente nepalese, con sostato ed abbiamo dormito in un lodge Da quella località il sentiero lasciava capanne ricoperte di fango ed arbusti; tiepido, particolarmente gradito perché posto ad una strada piuttosto traffi- uno in particolare aveva ancora in la temperatura esterna era molto bassa cata. All’unanimità abbiamo deciso di funzione piccoli mulini ad acqua per e nelle camere di notte scendeva fino noleggiare un pulmino, per evitare di la macina del miglio e del riso. Si sono a 3-4 gradi rendendo difficile il sonno. scendere a piedi lungo una strada ster- incominciati a vedere anche piccoli A ciò si aggiungeva la preoccupazione rata piuttosto polverosa, per arrivare monasteri buddisti in cui erano ancora per l’indomani, dovendo superare un fino alla località di Tatopani, a 1150 presenti dei monaci. Abbiamo conti- forte dislivello. Durante la notte vi è metri di quota, dove abbiamo potuto nuato a risalire la valle verso la località stata purtroppo una sgradita sorpresa: usufruire delle terme per ritemprarci di Braga dove abbiamo potuto visitare la neve. Per fortuna si è trattato di una e passare la notte. I giorni guadagnati il più antico monastero di tutta quella leggera spolverata che ci ha indotti ad sulla tabella di marcia grazie all’uti- regione. Lì abbiamo sostato per circa alzarci presto al mattino verso le 3.30 lizzo del pulmino ci hanno permesso di due ore per assistere alla cosiddetta ed a fare colazione: naturalmente una dedicarci ad un secondo trekking, chia- puja, una preghiera accompagnata dal tipica colazione tibetana, detta tibetan mato “Santuario dell’Annapurna”. suono di un tamburo. bread, a base di ciapati, un pane ro- Si trattava di camminare per quattro tondo e insipido, accompagnato da the. giorni per raggiungere il campo base Un ambiente dunque fermo nel Noi abbiamo chiesto ed ottenuto anche a quota 4200 metri per poi ripren- tempo e ligio alle tradizioni. miele, burro di yack e frutta scirop- dere la strada verso il nostro agognato Sì, ma nel villaggio raggiunto successi- pata. Verso le 4,30 abbiamo ripreso il ottomila; si tratta di una montagna vamente abbiamo trovato il … rovescio cammino verso il passo Thorong-La. Il maestosa, circondata da altre cime della medaglia: si tratta di un grosso buio era totale ed il cielo stellato. Dopo imponenti, tra cui il Machapuchare, villaggio, Mananga, dotato purtroppo due ore e mezza di cammino, seguendo definito il Cervino himalaiano perché di una aviosuperficie e di piccoli chio- le tracce dei trekker che ci avevano ricorda molto la sagoma caratteristica schetti per la posta, lucchettati, poiché appena preceduto, con i fanalini dei della nostra cima alpina. Questa mon- la gente del posto, estremamente po- caschi accesi siamo giunti al passo. tagna è considerata sacra ed inviolabile vera, sottraeva, fino a qualche anno Qui abbiamo avuto la lieta sorpresa di dalle genti del posto. Molte spedizioni fa, i francobolli e li rivendeva per poter trovare una thea house, una casa del nel passato hanno tentato di violarla, acquistare qualcosa in cambio. Lì c’è the, dove rifocillarci con un bel tepore di profanarla, ma hanno tutte subito anche una farmacia, un centro medico e con un the bollentissimo. Fuori era- forti perdite. e un piccolo museo. Vi sono anche vamo a meno 15 gradi! La giornata era lodge ossia alberghetti per ospitare i favolosa; il sole illuminava il passo e le Una montagna dunque che porta numerosi appassionati di montagna cime circostanti. male e deve pertanto essere evitata… che arrivano un po’ da tutto il mondo. Abbiamo poi ripreso il cammino per- Dopo il gradito ristoro avete ripreso correndo una lunga discesa, costellata Vi è dunque occasione di incontri e la marcia. da numerosi villaggi tipicamente hi- di scambi di esperienze. Abbiamo ripreso il cammino con la malaiani, fino alla località di Nja Puli Esattamente. E’ bene ricordare che massima cautela verso la Kali Gan- a quota 1200 metri. Qui si concludeva a Mananga, situato a 3550 metri di dhaki, una vallata sottostante che ci il secondo trekking “Santuario dell’An- altitudine, c’è l’obbligo di fermarsi al- avrebbe favoriti nel proseguire il nostro napurna”. Abbiamo da qui ripreso il meno per un giorno per acclimatarsi itinerario; la neve era particolarmente nostro itinerario base trasferendoci e riprendere il viaggio in perfette con- scivolosa e la discesa abbastanza ripida. in bus fino a Pokhara, a 800 metri di dizioni fisiche. Anche il nostro gruppo, Ci siamo fermati più volte ad ammi- quota; si tratta di un centro moderno, dopo una giornata di sosta e di utili rare il panorama ed a scattare foto senza un vero centro storico come pos- contatti umani, ha ripreso la marcia; soprattutto ad un ottomila, chiamato siede Katmandu, poiché è sorto negli la vallata, prima incassata, si apre a Dhaualmili (8172 metri). Abbiamo ultimi cinquant’anni proprio a seguito ventaglio, lasciandoci ammirare a di- calpestato la neve fino a giungere al delle numerose spedizioni alpinistiche. stanza i grandi colossi himalaiani , tra villaggio di Mutinak, a 3800 metri Dal 2004 dispone di un Museo Inter- cui l’Annapurna I, alto 8091 metri. di quota. Qui abbiamo per la prima nazionale della Montagna, molto bello, Abbiamo iniziato a salire verso la meta volta osservato monasteri buddisti ed che abbiamo visitato; è costituito da Dicembre 2012 Alpes 43

varie sale in cui vengono evocate le salite effettuate dagli anni cinquanta in poi non solo agli ottomila nepalesi, ma a tutti i 14 ottomila himalaiani, tra cui l’Everest, ed anche il K2 che è nella ca- tena del Karakorum. Vi sono anche le attrezzature nate all’epoca delle prime ascensioni, tra cui le scalette per l’at- traversamento dei seracchi, le enormi pesanti bombole di ossigeno che si usavano ai tempi, gli scarponi, ecc.

Vorrei proporre di fare un bilancio finale di questa vacanza partico- lare. Il mio grande desiderio di compiere que- sto viaggio è stato appagato in pieno: ho potuto ammirare questi colossi mon- tuosi che hanno visto eroiche imprese rapporti di amicizia con trekker di altre dei più forti scalatori del mondo, ma nazioni. Posso inoltre dire che la salute ho anche potuto conoscere in modo ci ha assistito e tutto è proceduto nel diretto usi e costumi dei nepalesi di cui migliore dei modi. Sono personalmente avevo avuto notizia solo attraverso i contento di avere investito i miei ri- mas media. Abbiamo potuto stringere sparmi in modo proficuo e di essere tornato in valle pie- namente soddisfatto, pronto a pensare con i miei amici appassio- nati di montagna alla prossima avventura nel mondo. ■

Al psso del Thorong-La a quota 5416. 44 Alpes Dicembre 2012 Dal sacco nero alla produzione di energia: finalmente... nasce Bioase

di Pier Luigi Tremonti quindi i costi per il trasporto e lo smal- creare problemi all’ambiente. timento fuori provincia. L’impianto valtellinese si inserisce ecam per i servizi al territo- La soluzione è stata scelta dopo una nella filiera ambientale del gruppo rio, A2A con Ecodeco, per la serie di valutazioni fra varie possibilità. A2A, di cui fanno parte Amsa ed Eco- tecnologia e la gestione, e con Serviva una tecnologia che consentisse deco, partendo dalla raccolta sul terri- Amsa per la valorizzazione di rispettare l’ambiente e di non aggra- torio provinciale effettuata da Secam, S vare i costi per i nostri Comuni. passando per il trattamento che facilita energetica del prodotto finale: così si può schematizzare la collaborazione Ottimale è stata l’intesa con il Gruppo lo smaltimento per approdare infine al all’interno della società di scopo che A2A e fin dai primi passi, con la colla- recupero energetico nel termovaloriz- ha realizzato e gestirà per venti anni il borazione di Zuccoli, allora Presidente zatore Silla 2. bioessiccatore di Cedrasco. di A2A, e le Istituzioni valtellinesi. A partire dalla centenaria presenza Nel nuovo impianto vengono immessi i Con la revisione del piano provinciale con gli impianti idroelettrici, A2A è rifiuti del sacco nero e dopo una quin- rifiuti avviata nel 2004, partendo da da tempo presente in provincia anche dicina di giorni esce materiale essic- un documento che prevedeva ancora attraverso la partecipazione in aziende cato, inodoro e più leggero. Funziona l’ipotesi di realizzare un termovalo- che creano opportunità di sviluppo, così, in poche parole, il nuovo impianto rizzatore in provincia, si è puntato ad da Aevv a Bioase, realizzando sinergie di bioessiccazione inaugurato a Cedra- ottimizzare gli interventi rispetto alle per portare avanti processi evolutivi al sco, all’interno del complesso Secam reali necessità del territorio. passo con l’Europa, non solo è presente per il trattamento dei rifiuti. Per far questo sono state analizzate anche con la vendita di energia a prezzi Realizzato in un tempo record di un diverse soluzioni, visitando numerosi particolarmente competitivi. ■ anno, con un intervento di project impianti per valutare e confrontare financing, il nuovo impianto è opera di le varie opzioni, arrivando poi alla Bioase, società partecipata da Ecodeco collaborazione con Ecodeco. del gruppo A2A, Secam e Amsa. Con il nuovo bioessiccatore il territorio Si possono trattare più di 45mila ton- si è dotato di un impianto che è evolu- nellate di materiale all’anno, riducen- tissimo dal punto di vista tecnologico done il peso del 30% e diminuendo e consentirà concreti risparmi senza

Come funziona Nella “Intelligent transfer station”, questo il nome dell’impianto, utilizzando un sistema automatizzato i rifiuti, vengono triturati e disposti all’interno di un capannone chiuso ermeticamente rispetto all’ambiente esterno: qui agiscono dei microrganismi che metabolizzano la componente organica dei rifiuti e nel processo producono calore, portando la temperatura fino a 55 gradi. In questo modo i rifiuti vengono man mano essiccati: il processo dura una quindicina di giorni. Alla fine del trattamento si ottiene materiale igienizzato e inodore, che deve poi essere compattato per il trasporto. Per evitare che all’esterno si diffondano inquinanti vari e cattivi odori, il sistema brevettato da Ecodeco utilizza un biofitro fatto con una sorta di segatura di legno, attraverso il quale “passano” tutti i vapori prodotti dall’impianto; dalla vasca di filtrag- gio esce solo vapore acqueo. Dicembre 2012 Alpes 45

Ferrara città misteriosa. Avvolta dalla magia dei profumi nelle sue notti estive

di Giancarlo Ugatti tanti misteri e dalla luce dell’alba, tranquillità infinita, da un desiderio spinto da una forza invivibile che si inconscio di poter temporaneamente “Ed ecco nel rosso deserto crepuscolo sposta verso l’antico Monastero del rivivere i tempi che furono di una notte Appena dopo Bologna ... Corpus Domini, sito in Via Campo- di quel periodo favoloso, dove Ferrara Eccola là, già in vista la grande franco; sembra di muoversi in uno per mezzo dei suoi Duchi, dei suoi ar- strano ambiente di colore violaceo, tisti: musici, architetti, pittori, poeti Tiepida dimora. che la brezza mattutina ti fa rabbrivi- che contribuivano a rendere la vita Eccola ancora la mia gioventù” dire … sei avvolto da un lieve profumo del cinquecento meno triste e penosa. (Giorgio Bassani) di morte, che subito viene assorbito Le aiuole, i giardini moderni, le miriadi dall’intenso olezzo delle acacie. di fiori che avvolgono le notti ferraresi ono stupende le notti di Fer- In questo monastero sono inumati i sono state magistralmente descritte da rara illuminata dalle antiche resti dei grandi Duchi Estensi, trasfe- un illustre personaggio, che ci fa capire lanterne, quando l’intenso pro- riti nel lontano 1916 dalla Chiesa di l’importanza di godere di questi luoghi Sfumo dei fiori di acacia riempie Santa Maria degli Angeli, demolita da che il Buon Dio ci ha regalato: tutti gli angoli e le strette viuzze del un fulmine. centro storico, fluttuante nell’aria tie- In questo esiguo tratto di via, inebriati “… Questo albero, questo tiglio che pida dell’estate. dai profumi delle acacie, si è attorniati freme è pieno di rami e di foglie an- E pregustare queste idilliache sensa- da un continuo sussurrare, da bisbigli, cora vive e nessuna è per te! Perché zioni bisogna inoltrarsi per Via Savo- da preghiere, provenienti daGiancarlo se una sola di quelle foglie fosse tua, narola, attraversare l’area prospiciente Ugatti Casa Savonarola, dai giardini, bisognerebbe che un essere umano la la maestosa Basilica di San Francesco. dal Convento delle Clarisse, da Casa cogliesse e te la offrisse. Ogni dono Un silenzio avvolgente si sprigiona dall’ RoRomei.ommeei. viene da un altro. oscurità e dal chiuso di Casa Romei; IInn questiquesti luoghilu ti senti avvolto da Senza l’altro il mondo intero non può in un battere di ciglia ci si ritrova da- unaunna paceppaace interiore,in da un desiderio offrire niente ...” vanti alla Chiesa settecentesca di San dii amoreammoore versove il prossimo, da una (Bachelard Gastoni) Gerolamo. E’ un percorso da fare nelle notti estive, quando il buio è al culmine e sola- mente i lampioni giallastri aiutano i viandanti ad orizzontarsi. Ferrara di notte è maestosa con le sue architetture e con i suoi muri costellati di finestre, balconi, cornici, decora- zioni, lapidi che ricordano al forestiero tristi eventi e nascite di illustri perso- naggi di altre epoche. Ammirando la maestosità della Ba- silica di San Francesco, ora colpita in modo gravissimo dal recente ter- remoto. Volgendo lo sguardo dalla parte op- posta: il cuore, la mente, i ricordi di un’antica tela, prospettano la stu- penda vista del favoloso Giardino di Casa Romei. Il forestiero è immerso ed avvolto da 46 Alpes Dicembre 2012 Cooperativa agricola e di consumo di Lanzada

Identità, cronache, l’Autore spiega il metodo di lavoro che la Grande Guerra 1915-1918 che fu lo ha portato a scrivere una micro- costituita, sotto il Regno d’Italia, il 16 mutazioni storia locale attraverso una solitaria marzo 1920, con dieci soci fondatori, ed accurata ricerca tra libri dei soci, la Cooperativa, ormai vicina al suo e 92 anni inventari, verbali e documenti della co- centenario di esistenza, denominata di progresso operativa di Lanzada, ma anche attra- “Società Anonima Cooperativa di verso la voce di protagonisti di questa Consumo di Lanzada e di Caspog- iniziativa socio-economica lodevole che di Giuseppe Brivio merita di essere conosciuta dalle nuove generazioni anche per sviluppare il stata presentata presso la Co- necessario senso di appartenenza ad munità Montana Valtellina di una comunità umana. Sondrio la più recente ‘fatica’ L’opera nella parte iniziale riporta Èdi Ermanno Sagliani: un volu- interessanti cenni storici sulla coo- metto di una novantina di pagine, dedi- perazione, legata al rinnovamento cato alla storia della cooperativa agri- nell’organizzazione sociale ed eco- cola e di consumo di Lanzada, giunta nomica in Europa nella seconda felicemente al suo novantaduesimo metà dell’Ottocento: associazioni, compleanno; come ha detto lo stesso cooperative di lavoro, di consumo autore del succitato volumetto, si tratta e di sussistenza, prima in Francia di un contributo affettivo volto a rin- e Inghilterra e poi anche in Italia, saldare con questa difficoltosa ricerca dopo l’approvazione dello Statuto il suo attaccamento alla Valmalenco, Albertino del 1848 nel Regno di cui si ritiene ormai figlio adottivo. di Sardegna e soprattutto dopo L’opera si apre con un Sommario molto l’Enciclica di Papa Leone XIII, analitico e con due annotazioni impor- la “Rerum Novarum” del 1891; tanti: quella di Gianantonio Nani, fu in quel nuovo clima e dopo Presidente della Cooperativa di Lan- zada, che ha evidenziato l’importanza culturale attribuita dal Consiglio di Amministrazione della stessa alla rac- colta e alla divulgazione tra i soci della quasi secolare attività mutualistica e di volontariato della Cooperativa agricola e di consumo di Lanzada, al servizio della locale comunità, e quella del Sin- daco di Lanzada Marco Negrini che ha ricordato che il 2012 è stato dichiarato dall’ONU “Anno Internazionale della Cooperazione” e che la Amministra- zione da lui presieduta è stata ben lieta di contribuire alla realizzazione del volume, tramite la “penna appassio- nata” di Ermanno Sagliani, proprio per diffondere la conoscenza e l’importanza dei valori della cooperazione. Segue una vasta premessa con la quale Dicembre 2012 Alpes 47

gio”. E’ bene infatti ricordare che i l’importanza delle banconiere, due Comuni malenchi per alcuni anni ossia delle addette al banco ven- collaborarono per conseguire i fini dita, di alcune delle quali egli ha comuni, ma che poi Caspoggio si era saggiamente raccolto le testimo- staccato per gestire una cooperativa nianze: Pierina Marca, Felicita per proprio conto. La totalità dei soci Polattini, Maria Pia Giordani, aveva presto raggiunto il ragguardevole Mirando Vetti e Antonia Nani. numero di 272. Il libro è ricco di immagini ed Il merito principale di Ermanno Sa- aiuta a comprendere il valore gliani è soprattutto quello di aver sa- economico e sociale di questa puto inserire le vicende della Coope- cooperativa. rativa di Lanzada nel più vasto e com- Nella parte conclusiva della plesso quadro degli avvenimenti storici sua ‘fatica’ Ermanno Sagliani che hanno visto coinvolto il nostro fa il punto sulla situazione Paese nell’avventura fascista e succes- contabile della Cooperativa sivamente nel ritorno della democrazia ed esprime alcune consi- in Italia, dopo la sanguinosa Seconda derazioni sulla realtà e sul Guerra Mondiale. Ma è anche quello nuovo ruolo della coope- di aver certosinamente consultato e razione nel mondo globa- riprodotto la parte più essenziale della lizzato che ci sta coinvol- documentazione amministrativa con- gendo . Sono tematiche che toccano sultando i “ Registri di inventario” e i anche la cooperazione in provincia La nuova pubblicazione è stata realizzata presso la Lito Polaris di Sondrio a cura di “ verbali d’amministrazione” che, per di Sondrio e che pongono problemi Ermanno Sagliani, con progetto grafico di sua fortuna, erano scritti in bella cal- di prospettiva anche per la più antica Luciano Rabbiosi, per conto della Cooperativa Agricola e di comsumo di Lanzada, con il ligrafia! La parte che più mi ha colpito cooperativa agricola e di consumo della Patrocinio del Comune di Lanzada e della è però quella in cui Sagliani sottolinea Valmalenco. ■ Comunità Montana Valtellina di Sondrio.

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di Nello Colombo

na fiaba dal sapore magico, la storia di un piccolo cinema parrocchiale che supera ab- Ubondantemente la boa dei 50 anni di attività superando i momenti difficili per il grande schermo a causa dell’avvento della filmografia home domestic e l’ancor più difficile crisi congiunturale degli ultimi tempi. Unico ad essere sopravvissuto alle altre due grandi sale cinematografiche cittadine, il Ciak e il Pedretti, la cui infinita odis- sea lo vede relegato nell’angolo scuro da ormai un decennio. L’Excelsior, nel cuore della città, si regge unicamente grazie alla disponibilità e all’entu- siasmo di tantissimi giovani (Marco Alberti, Romano Aquilini, Elena Bal- larino, Davide, Fabio e Giampaolo Innocenti, Anna Mazza, Simona Me- Schena, Chiara Scieghi, Nico Scopelliti, Benvenuti, Gabriele Bonomi, Maria e ago, Teresa Negrini, Paola Pizzini, Ilaria Samantha Tempra, Veronica Trivella, Michele Boscacci, Barbara Calcinardi, Quadrio, Francesco Rossatti, Francesca Ilaria Urbani e Antonella Valsecchi) Marcella Corrado, Angelo Forzati, Rossi, Anna Ruffoni, Edoardo Russo, che fanno capo agli oratori parroc- Marco Gherardi,, Maurizio e Stefano Sara Santucci,, Daniela Sassella,, Cri- chiali,, ma anche grazieg ad un numero Gianola, Francesca Gusmeroli, Anna stina, Martina e Federico Scali, Paolo costante di aficionados che seguono Dicembre 2012 Alpes 49

nostalgia all’Exclesior dalle vecchie sedie sgangherate di un cinquanten- nio fa, dai muri un po’ scrostati, alle vecchie pellicole che talvolta “brucia- vano”, viene da sorridere, ma un piz- zico di sincera commozione sale in gola, come dinanzi al ricordo di un “Nuovo Cinema Paradiso” che rivive grazie a piccoli grandi eroi quotidiani. Tra questi, il giovane Fabio Benve- nuti. Soltanto 19 anni, ma tanta pas- sione per il cinema, fin da bambino, da quando si infilava nell’angusto ve- stibolo della saletta di proiezione per osservare quel magico fascio di luci che coloravano il grande schermo. Nel corso degli anni è stato sempre tra le fila dei volontari per la gestione della sala cinematografica, fino a diventare operatore. “Qualche sacrificio mi sta bene, anche di domenica, ma devo ri- con costanza una programmazione conoscere che con i miei amici ci diver- Fabio, ex liceale dello scientifico “Carlo di prima visione selezionata con cura tiamo sinceramente a prestare la no- Donegani” di Sondrio, ha appena spic- da Antonella Valsecchi, oltre a film stra opera. E poi il cinema dà lo sprint, cato il volo per frequentare la facoltà di d’essai, cicli in lingua inglese, rasse- lo stimolo giusto per riflettere, anche Economia alla Bicocca di Milano, ma gne dedicate ai ragazzi arrivate alla se non sempre riusciamo a vedere il di certo non saprà resistere a lungo al 20esima edizione, ma anche incontri film, essendo di corvèe o a staccare fascino del grande schermo a cui si di grande spessore culturale e sociale. biglietti. L’importante, però, è esserci. E dedicherà nei weekend. Il mestiere di Ora addirittura rilancia, passando poi adesso tocca a me alternarmi nella operatore l’ha imparato sul campo in dall’analogico al digitale. Una vera saletta di proiezione con Alfonso Corti tante sere, dopo lo studio, perché lui rivoluzione che manda in pensione la che anche da pensionato presta la sua il cinema ce l’ha ormai nel sangue, vecchia cara pellicola passando al digi- opera di cineoperatore. I vecchi mac- cimentandosi nel montaggio video e tale. Tutto esaurito per l’inaugurazione chinari ormai sono stati sostituiti da proponendo originali soggetti cinema- della nuova sala di proiezione con un una moderna apparecchiatura digitale tografici. Il suo sogno nel cassetto non ricco buffet per tutti gli spettatori. Due e le vecchie “pizze” cinematografiche vuole ancora svelarlo. Il cinema ita- brevi filmati sul grande schermo hanno sono sostituite da comodi e capienti liano d’autore intanto cerca un nuovo evidenziato il passaggio dall’analogico hard disk, ma il fascino del cinema resta Tornatore. al digitale rimarcato dall’arciprete sempre lo stesso”. Chissà che non l’abbia trovato. ■ della parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio, don Marco Zubiani, che ha ricordato il ruolo di spessore di que- sto storico cinema parrocchiale che non cede alle lusinghe del “cinepanet- tone” proponendo film che stimolano la riflessione e il confronto. Grande emozione poi con il video firmato dai giovani dell’Excelsior che ripercorre le tappe dalla vecchia celluloide all’avve- niristica macchina che mastica hard disk. Dopo la presentazione dell’esperto Rino Bertini, la serata si è conclusa con il mitico “A qualcuno piace caldo” che consacrò nell’olimpo hollywoodiano Mariyn Monroe. Una pellicola rima- sterizzata in digitale a cui il numeroso pubblico presente ha tributato un lun- ghissimo applauso. Ripensando con 50 Alpes Dicembre 2012 Don Camillo è sbarcato in Russia

di Giovanni Lugaresi serie, ci sono elementi di particolare originalità, al di là dei dialoghi del par- on in un porto marittimo, roco con il Cristo crocifisso dell’altar o fluviale, o in uno aereo, maggiore. Uno di questi è rappresentato bensì in un porto … molto dalla scena del battesimo, quando la Nparticolare rappresentato moglie di Peppone con il padrino e pochi dalla Fiera del libro “Non fiction”, la congiunti si presenta in chiesa per il più bella, frequentata e stimata che si battesimo dell’ultimo nato. organizzi a Mosca. Appressandosi al fonte battesimale, il E’ avvenuto alla fine dello scorso mese parroco chiede che nome si intenda di novembre, con la presentazione del imporre al bimbo. primo volume della serie all’insegna Libero, Antonio, Lenin - è la risposta. “Mondo Piccolo” tradotto in lingua Vallo a far battezzare in Russia - è la russa da Olga Gurevich, apprezzata replica del sacerdote … Con quel che italianista, studiosa appassionata della ortodosso padre Giovanni Guaita (sardo segue, e che appare anche nella prima nostra letteratura, che più volte è stata di nascita e laureato in Italia a Cagliari pellicola girata da Duvivier. in Italia e in particolare aveva soggior- ed in Svizzera a Ginevra) studioso della Rappresenterà certamente un motivo di nato a Roncole Verdi. storia armena, che da quindici anni divertimento, ma pure di riflessione per i Reduce da una di queste puntate nella vive e insegna nella capitale russa e a lettori di lingua russa, per via di quel Le- Bassa, aveva tradotto e pubblicato al- San Pietroburgo. nin che dà la misura di come in Italia, da cuni racconti tratti da “Don Camillo” Insomma, uno “sbarco” in bellezza, per parte comunista, ovviamente, ci si fosse sulla prestigiosa rivista “Inostrannaya così dire, con tutti gli onori: quegli onori innamorati del mito sovietico del capo Literatura”. Era il 2008. che al tempo in cui Guareschi scriveva della rivoluzione d’Ottobre, al punto da A quattro anni di distanza, ecco realiz- e pubblicava su “Candido” i racconti voler così chiamare un neonato. zato il progetto della studiosa. Ed ecco, raccolti poi con il titolo “Il compagno E sarà pure (forse) sorprendente per i ancora, un altro tassello, per così chia- don Camillo” (1959), poi portati sul lettori russi constatare come in un au- marlo, a livello globale, delle traduzioni grande schermo dal regista Comencini, tore anticomunista quale Giovannino delle opere di Giovannino Guareschi. furono negati dai “nostri” comunisti. Guareschi, l’umanità superi l’ideologia Se qualche tempo fa era uscito un suo Il comunismo in Russia è crollato, da e nelle sue pagine si avverta sempre la libro in albanese, adesso per fare l’en noi non c’è più il PCI, anche se esistono centralità della persona, considerata plein, manca soltanto che “Don Ca- ancora ex-post con la mentalità comu- indipendentemente dalla tessera di par- millo” esca in Cina! nista, ma intanto Guareschi trionfa e tito che può avere in tasca, dal grado di La traduzione in cirillico di questo testo arriva appunto laddove era giunto sol- cultura e dalla posizione sociale. L’uomo che fu caro anche al futuro papa Gio- tanto con quegli emblematici racconti insomma, che conta, che vale, per i vanni XXIII, è stata stampata in tremila dai quali fu poi stato tratto il film cui si valori dei quali può essere portatore … copie (“di tiratura non commerciale”): accennava. A nostro avviso non mancherà di susci- libri destinati in dono alle biblioteche A questo proposito, vien da osservare tare una commossa sorpresa per tante regionali russe e ad organizzazione di che non è detto (dopo la traduzione del persone dal profondo animo religioso, carità. primo volume della serie) non possa l’ultimo capitolo, laddove, in canonica, In mostra alla Fiera specializzata di essere stampato in un futuro non lon- don Camillo, che ha tirato fuori le sta- Mosca, successivamente, pronubo il tano anche “Il compagno don Camillo”, tuine del presepe da rivedere, ripulire, direttore della Casa della cultura ita- appunto. ridipingere in previsione del Natale, ne liana dottor Adriano Dell’Asta, “Don Ma questa, come avrebbe detto Kipling, affida una a Peppone: quella del Bam- Camillo” è stato presentato al Centro è un’altra storia! binello. Culturale Biblioteca dello Spirito, dove Restiamo alla posizione anticomunista Una descrizione stupenda, che tocca erano convenute autorità diplomatiche sempre mantenuta e manifestata da nel profondo. italiane e russe, studiosi, il famoso tra- Giovannino. Nel “Don Camillo” uscito Un alto esito di poesia e di fede, di poesia duttore Evgenij Solonovich ed il monaco nel 1948, cioè il primo volume della della fede. ■ Dicembre 2012 Alpes 51 “Italia provvisoria”

i sono vignette che dimo- strano maggiore efficacia di un lungo articolo di fondo, Cdi un articolato commento, perché sia nell’immagine che nella sintesi delle battute esprimono una si- tuazione completa, tutto un dramma, un mondo … Siamo nell’immediato dopoguerra e l’Italia è ridotta a un cumulo di ro- vine: non soltanto materiali, in città e paesi, ma soprattutto morali. Dopo l’8 settembre 1943, infatti, non c’è stata soltanto una guerra, bensì, anche, una guerra civile con le nefandezze che comportano tutte le guerre civili, nonché strascichi di odio, di violenze, vendette. Una vignetta di Giovannino Guareschi apparve nel setti- manale che dirigeva, “Can- dido”. litico, sociale e … delinquenziale. Non diversamente infatti si possono definire Uno scorcio di una città col- vendette private e omicidi mirati per- pita dai bombardamenti. Ma- ché a completamento della Resistenza cerie, un muro semicrollato, arrivasse la rivoluzione onde portare una saracinesca scardinata l’Italia nell’orbita sovietica con le altre sullo sfondo. In primo piano, (cosiddette) Repubbliche democratiche davanti a un albero, due bam- dell’Est europeo. bini miseri, miseramente In Guareschi, oltre alla polemica, si vestiti con abiti rattoppati, avverte un forte anelito alla riconci- uno sguardo stranito. Ecco liazione degli Italiani, così come del il dialogo. resto avveniva nel prete antifascista - Il tuo papà? don Primo Mazzolari e nel filosofo della - Ucciso dai fascisti. E il tuo? libertà Benedetto Croce. - Ucciso dai partigiani. Fra gli scritti dell’autore della Bassa, - Facciamo società? Io canto emblematici di quel tempo e di quella e tu vai in giro col piattino. temperie, il racconto “Vendetta”, di una intensità, di una profondità stra- Agghiacciante! Ma di una ordinarie, il cui messaggio resta intatto eloquenza straordinaria, a distanza di oltre sessant’anni. emblematica di quel che era L’edizione presente del volume è stata accaduto (e non era ancora finita, mente l’idea di quel che era la nostra curata dai figli di Guareschi Alberto purtroppo, perché l’ultimo ammaz- povera nazione. e Carlotta che avvertono, fra l’altro, Giovannino Guareschi lo intitolò “Ita- zato dalla furia rossa fu il sindacalista l’opera essere stata stampata sosti- lia provvisoria” (Rizzoli, 1947) e dopo cattolico Fanin - anno 1949!). alcune ristampe (l’ultima nel 1982), tuendo “tutte le vecchie tavole fuori La vignetta di cui si è detto passò dalle ecco ora una nuova edizione completa testo in bianco e nero con quelle origi- pagine del “Candido”, insieme ad altre, di questo libro-collage (Rizzoli - pagine nali a colori, e inserendo in appendice a ritagli di giornali, a volantini di pro- 272, Euro 32,00). le nove tavole dell’aggiornamento e le paganda politica, e a vari documenti C’è l’immagine di quel tempo, di quella dieci inedite. d’epoca, in un volume che dava vera- temperie, di quegli eventi a livello po- (G. Lu.) 52 Alpes Dicembre 2012 “AMOUR” Il monito di Michael Haneke? La vecchiaia è brutta, meglio la morte

di Ivan Mambretti infermiere a domicilio. La cop- forma di melassa e non asse- pia, in passato bella e felice - lo si conda pretenziose meditazioni è un oggetto che ac- evince dall’album delle fotogra- filosofiche sul senso della vita e comuna “Amour” a fie -, si fa pian piano spettatrice della morte. Solo una incalzante “Qualcuno volò sul contro voglia del proprio declino serie di pugni nello stomaco allo nido del cuculo”: un sino al disfacimento organico di spettatore per destarlo dall’in- C’ lei. E il precipitare dell’agonia differenza verso uno dei drammi cuscino. Nel famoso film anni Settanta sulla malattia mentale, della donna provoca nel marito più seri e complessi del nostro uno dei ricoverati se ne serviva una crescente insofferenza che tempo: la gestione del fine-vita. per soffocare il protagonista Jack si manifesta dapprima in uno Nel film, duro da digerire, la cru- Nicholson, lobotomizzato dai me- schiaffo (solo perché non riesce a dezza delle immagini sottolinea dici perchè la sua esuberante vi- farla bere) e successivamente nel un esasperato realismo. Depressi talità era di disturbo all’interno raptus uxoricida. Il finale lascia e ipocondriaci di tutto il mondo, della struttura. In “Amour” un intendere che anche lui morirà statene alla larga! anziano coniuge, non soppor- presto, forse togliendosi la vita. Il racconto è lento come lento è tando più la vista della moglie Lo vediamo uscire di casa dopo il tran tran dei due anziani co- devastata da un ictus, afferra che la defunta niugi, che la anche lui un guanciale per fare moglie (fanta- macchina da la stessa cosa. Fra le due pelli- sma o ricordo?) presa segue cole, così distanti non solo per gli ha suggerito con meste in- epoca ma anche per nazionalità, di indossare il quadrature, cultura, tematica e stile, si può soprabito. lunghe e fisse. tuttavia trovare un’analogia con- Gli interroga- Da antologia cettuale: entrambi gli artefici del tivi sul bino- la performance gesto estremo sono consapevoli mio vecchiaia- di due glorie che quelle vite mortificate sono morte si sono del cinema ormai inutili e senza più dignità. oggi dispera- francese come Da qui la decisione di estinguerle tamente acuiti Jean-Louis nella convinzione di compiere un per effetto di Trintignant atto di pietà. terapie innova- (“Un uomo, Ma bando ai confronti e veniamo tive che trasci- una donna”, ad “Amour”, Palma d’Oro a Can- nano l’umana 1966) e Em- nes 2012. Due ottuagenari della esistenza fino al manuelle Riva buona borghesia parigina, ex in- limite del pos- (“Hiroshima segnanti di musica legati da an- sibile, creando mon amour”, tico e profondo affetto, vivono la però condizioni di infermità an- 1959). Del tutto assente la co- loro vecchiaia nella tranquillità che molto gravi. In pratica, si lonna sonora: poche meste note al del loro grande appartamento. esauriscono le aspettative di una pianoforte, ma solo perché la mu- Si preoccupano di chiudere bene vita decente e nel contempo si fa sica è intrinseca alla vicenda. Per le porte per paura dei ladri, ma fatica a morire! Il 70enne regista il resto niente pedagogia, niente i guai non sempre vengono da austro-tedesco Michael Haneke morale, niente retorica. Solo un fuori. Infatti esplode improvvisa ci ha abituato a un cinema es- overdose di cinismo nell’indu- fra le mura domestiche la malat- senziale e senza ammiccamenti giare su quel corpo femminile tia, che complica terribilmente alle leggi dello spettacolo. Ma progressivamente dilaniato dal le cose. Non volendo causare stavolta l’asciuttezza descrittiva male e il cui cadavere viene in- disagi a terzi (nemmeno alla è così radicale che per tutta la fine lasciato putrefare in camera figlia, anche lei musicista, che prima parte sembra di assistere da letto. La vecchiaia è brutta, METTI UNA SERA AL CINEMA vive altrove con la famiglia), il a una specie di documentario meglio la morte. Così sembra vo- marito si prende amorevolmente sulla terza età. L’autore non dà lerci dire Haneke che forse, con e tenacemente cura della con- spazio a incursioni nel campo “Amour”, ha firmato il “De senec- sorte, con lo sporadico aiuto di della sociologia, azzera qualsiasi tute” del terzo millennio. ■ Notizie da Il socio deve mantenere la iscrizione al club? Certamente, fino a che si avvale dei benefici offerti dalla tessera e dai certificati ASI. (Assi- curazioni agevolate ed esenzione della tassa di possesso e di circolazione in Regione Lombardia) Mercoledì 19 dicembre 2012 Se il socio vende il mezzo cosa deve fare? • se l’acquirente intende avvalersi dei benefici ASI, il cedente deve invitarlo ad iscriversi ad un club affiliato ASI e contemporaneamente deve consegnare i documenti del mezzo al club per il cambio di intestazione. • in caso contrario il cedente deve rendere i do- cumenti del mezzo al club per la cancellazione Incontro dai registri e inoltre se non vuole restare socio deve avvertire il club stesso di appartenenza. Se il socio demolisce il mezzo o rinuncia ai benefici ASI cosa deve fare? • deve rendere i documenti al club per la can- cellazione dai registri e se non vuole restare fra SOCI socio deve avvertire il club stesso. Se un socio dopo aver ottenuto i certificati furbescamente non rinnova l’iscrizione al club e all’ASI cosa succede? Dopo sei mesi dal termine per il rinnovo della Cena alle ore 20.00 iscrizione il socio è considerato moroso e de- (Cena 15 euro a testa) cade. Non ha pertanto più diritto alle facilitazioni presso il ristorante BAFFO di Chiuro ed ai benefici che derivano dai certificati ASI (esempio benefici fiscali e assicurativi leggere qui sotto) e sarà cancellato d’ufficio dall’elenco dei soci. chiusura dell’anno sociale Se detiene veicoli iscritti ai registri o certificati rilasciati a suo nome, se non rende i documenti programmi per il 2013 al club, i veicoli restano iscritti nei registri a suo nome e lui risponde di eventuali abusi o auguri e brindisi truffe perpetrati con quei documenti. (circolano parecchi documenti falsificati!)

* Si prega di voler prenotare per la cena telefonando al 348.2284082 ** E’ di tutta evidenza che avere in carico nei registri del Ministero delle Finanze mezzi dei quali non si ha la disponibilità, o peggio ancora avere in circolazione nelle mani di terzi documenti a se stesso intestati, non è simpatico e può essere fonte di grane, come INFORMAZIONI E CONSULENZE PER NON SOCI a qualcuno è già capitato. Inoltre in assenza Il secondo lunedì di ogni mese, salvo luglio agosto e festivi di tessera ASI dell’anno in corso avvalersi dei benefici ad essa connessi espone in caso di dalle 21.00 alle 23.00 sinistro ad azioni di rivalsa da parte delle Presso il Caffè della Posta in P.za Garibaldi a Sondrio assicurazioni (pagare di tasca) o peggio ancora di denunce. PAGAMENTO QUOTA ANNUALE A fine anno i soci riceveranno il consueto Mav per il rinnovo della iscrizione per l’anno 2013. La quota sociale è invariata (100 euro quota ASI compresa) La scadenza del Mav è tassativamente entro e non oltre il 30 gennaio Si invita alla massima puntualità per esigenze contabili e per evitare sgradevoli disguidi.

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