The Case for Giuseppe Vermiglio*
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Il Tempo Di Caravaggio. Capolavori Della Collezione
COMUNICATO STAMPA Prorogata al 10 gennaio 2021 la mostra “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi” ai Musei Capitolini Altri 4 mesi per ammirare il famoso Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio e oltre quaranta dipinti di artisti della sua cerchia, provenienti dalla raccolta del grande storico dell’arte e collezionista Roberto Longhi Roma, 08 settembre 2020 – È stata prorogata fino al 10 gennaio 2021 la mostra “Il tempo di Caravaggio. Capolavori della collezione di Roberto Longhi”, allestita nelle sale espositive di Palazzo Caffarelli ai Musei Capitolini e aperta al pubblico il 16 giugno. L’esposizione, accolta con grande favore dal pubblico e dalla critica, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi. Curata da Maria Cristina Bandera, Direttore scientifico della Fondazione Longhi, la mostra è organizzata da Civita Mostre e Musei e Zètema Progetto Cultura. Il catalogo è di Marsilio Editori. L’ingresso è gratuito per i possessori della MIC card. L’esposizione è aperta al pubblico nel rispetto delle linee guida formulate dal Comitato Tecnico Scientifico per contenere la diffusione del Covid-19 consentendo, al contempo, lo svolgimento di una normale visita museale. L’esposizione è dedicata alla raccolta dei dipinti caravaggeschi del grande storico dell’arte e collezionista Roberto Longhi (Alba 1890 – Firenze 1970), una delle personalità più affascinanti della storia dell’arte del XX secolo, di cui ricorre quest’anno il cinquantenario della scomparsa. Nella sua dimora fiorentina, villa Il Tasso, oggi sede della Fondazione che gli è intitolata, raccolse un numero notevole di opere dei maestri di tutte le epoche che furono per lui occasione di ricerca. -
Storia Pittorica Della Italia Dell'abate Luigi Lanzi
STORIA PITTORICA DELLA ITALIA DELL’ABATE LUIGI LANZI ANTIQUARIO DELLA R. CORTE DI TOSCANA TOMO SECONDO PARTE SECONDA OVE SI DESCRIVONO ALTRE SCUOLE DELLA ITALIA SUPERIORE , LA BOLOGNESE , LA FERRARESE , E QUELLE DI GENOVA E DEL PIEMONTE BASSANO A SPESE REMONDINI IN VENEZIA 1795 - 1796 [1] DELLA STORIA PITTORICA DELLA ITALIA SUPERIORE LIBRO TERZO SCUOLA BOLOGNESE Abbiam osservato nel decorso di questa opera che la gloria del dipingere, non altrimenti che quella delle lettere e delle armi, è ita di luogo in luogo; e ovunque si è ferma ha perfezionata qualche parte della pittura meno intesa da' precedenti artefici o meno curata. Quando il secolo sestodecimo eclinava all'occaso non vi era oggimai in natura o genere di bellezza, o aspetto di essa, che non fosse stato da qualche professor grande vagheggiato e ritratto; talché il dipintore, voless'egli o non volesse, mentre era imitatore della natura, dovea esserlo a un tempo de' miglior maestri, e il trovar nuovi stili dovea essere un temperare in questo o in quell'altro modo gli antichi. Adunque la sola via della imitazione era aperta per distinguersi all'umano ingegno; non sembrando poter disegnar figure più maestrevolmente di un Bonarruoti o di un Vinci, o di aggraziarle meglio di Raffaello, o di colorirle più al vivo di Tiziano, o di muo[2]verle più spiritosamente che il Tintoretto, o di ornarle più riccamente che Paolo, o di presentarle all'occhio in qualunque distanza e prospetto con più arte, con più rotondità, con più incantatrice forza di quel che già facesse il Coreggio. Questa via della imitazione batteva allora ogni Scuola; ma veramente con poco metodo. -
The Collecting, Dealing and Patronage Practices of Gaspare Roomer
ART AND BUSINESS IN SEVENTEENTH-CENTURY NAPLES: THE COLLECTING, DEALING AND PATRONAGE PRACTICES OF GASPARE ROOMER by Chantelle Lepine-Cercone A thesis submitted to the Department of Art History In conformity with the requirements for the degree of Doctor of Philosophy Queen’s University Kingston, Ontario, Canada (November, 2014) Copyright ©Chantelle Lepine-Cercone, 2014 Abstract This thesis examines the cultural influence of the seventeenth-century Flemish merchant Gaspare Roomer, who lived in Naples from 1616 until 1674. Specifically, it explores his art dealing, collecting and patronage activities, which exerted a notable influence on Neapolitan society. Using bank documents, letters, artist biographies and guidebooks, Roomer’s practices as an art dealer are studied and his importance as a major figure in the artistic exchange between Northern and Sourthern Europe is elucidated. His collection is primarily reconstructed using inventories, wills and artist biographies. Through this examination, Roomer emerges as one of Naples’ most prominent collectors of landscapes, still lifes and battle scenes, in addition to being a sophisticated collector of history paintings. The merchant’s relationship to the Spanish viceregal government of Naples is also discussed, as are his contributions to charity. Giving paintings to notable individuals and large donations to religious institutions were another way in which Roomer exacted influence. This study of Roomer’s cultural importance is comprehensive, exploring both Northern and Southern European sources. Through extensive use of primary source material, the full extent of Roomer’s art dealing, collecting and patronage practices are thoroughly examined. ii Acknowledgements I am deeply thankful to my thesis supervisor, Dr. Sebastian Schütze. -
Un Cristo Nudo Del 1400 Rivede La Luce a Lauro Scoperto Un Raro Ciclo Di
Un Cristo nudo del 1400 rivede la luce a Lauro Scoperto un raro ciclo di affreschi del XV secolo a Lauro di Nola. Una rarità iconografica che sta meravigliando gli stessi studiosi. Il 2000, anno giubilare, è trascorso in Campania denso di manifestazioni religiose e appuntamenti culturali che hanno riavvicinato il grande pubblico non solo agli aspetti intimi della fede, ma anche alle necessarie “esteriorità”, tra queste la più ghiotta è stata senza dubbio la mostra artistica sul tema della Croce tenutasi presso la sala Carlo V nel Maschio Angioino. La mostra ricca di straordinari reperti, alcuni dei quali, preziosissimi, mai esposti prima, ha fatto seguito ad un dotto convegno sull’argomento organizzato nei mesi precedenti dal professor Boris Iulianich, emerito nell’Università di Napoli e massimo esperto di storia del Cristianesimo, che ha visto la partecipazione di ben 54 relatori provenienti da ogni angolo del globo. Per rimanere nel tema cristologico vogliamo segnalare una sensazionale scoperta avvenuta nella chiesa di Santa Maria della Pietà a Lauro di Nola (fig. 1), ove nell’ambito di un ciclo di affreschi quattrocenteschi, a lungo rimasti sepolti tra le fondamenta di una chiesa più moderna, spicca una scena del Battesimo di Cristo con un’iconografia assolutamente rara: una ostentatio genitalium in piena regola, che lascia esterrefatti, perché la raffigurazione di nostro Signore completamente nudo, in età adulta è poco meno che eccezionale. In Italia possiamo citare soltanto due altri esempi: il Crocifisso ligneo scolpito da Michelangelo nel convento di Santo Spirito in Firenze ed un mosaico nella cupola del Battistero della Cattedrale di Ravenna risalente al V secolo. -
Le Caravagisme
L’école de la lumière et de l’ombre en Europe Le Caravagisme 1599-1632 Le Caravagisme Archimède, Domenico Fetti, 1620, Musée Alte Meister, Dresde (Allemagne) Ce vénitien interprète le caravagisme avec un réalisme pittoresque et des couleurs lumineuses se détachant sur un fond sombre. Portrait d'homme Des avant-gardistes « Faux autoportrait » La 1ière intuition du luminisme d’Antonello de Messine s'exprime à Venise à partir des (1430-1479), 35,5 × 25,5 cm, leçons recueillies par Antonello de huile sur bois, Londres, Messine chez les peintres Flamands National Gallery 1473, pour lesquels il est apprenti à Naples. Titien, Le Couronnement d'épines, 1542 Musée du Louvre, Paris. Il influence Le CARAVAGE Savoldo, Saint Matthieu et l'Ange, v. 1530-1533. Metropolitan Museum of Art, New York Du luminisme au ténébrisme Luminisme : travail sur le rôle de la lumière dans l'organisation cohérente des formes par le jeu des valeurs tonales La Cène, Le Tintoret, 1594, San Giorgio Maggiore, Venise. L'apport du Caravage sera de découvrir, « à partir des expériences luministes de ses prédécesseurs, la puissance propre et la force des ombres. » D'où un style où la lumière n'est pas asservie à la définition plastique des formes sur lesquelles elle tombe... (elle est) au contraire l'arbitre, avec l'ombre, de leur existence même » (R. Longhi). Michelangelo Merisi da Caravaggio, Le Caravage, craie sur papier par Ottavio dit le Caravage, est un peintre milanais Leoni, vers 1621, Florence. né en 1571 et mort en 1610. Le Caravagisme : peinture naturaliste, réaliste, en opposition au maniérisme intellectuel et artificiel, apparue vers 1599. -
Winter Dialogue-Final-2
Docent Council Dialogue Winter 2013 Published by the Docent Council Volume XLIIl No 2 From Ethereal to Earthy The Legacy of Caravaggio 1 Inside the Dialogue Reflections on a Snowy Morning.......................Diane Macris, President, Docent Council Page 3 Winter Message..................................................Charlene Shang Miller, Docent and Tour Programs Manager Page 3 A Docent’s Appreciation of Alona Wilson........................................................JoAn Hagan, Docent Page 4 An Idea whose Time had Come................................Sandy Voice Page 5 Presentations:Works of Art from Burst of Light ......Docent Contributors Pages 7-20 The Transformative Genius of Caravaggio...............JoAn Hagan Page10 Flicks: The Dialogue Goes to the Cinema....................................................Sandy Voice Page 10 A Docent’s Guide to the Saints..................................Beth Malley Page 11 From the Sublime to the Ridiculous and Back..........Hope Vath Page 13 The Bookshelf: A Book Review.................................BethMalley Page 15 A Passion for Stickley ...............................................Laura Harris Page 20 From the Collection of Stephen Gray Docent Council Dialogue The Dialogue is created by and for docents and provides a forum for touring ideas and techniques, publishing information that is vital to docent interests such as museum changes, and recording docent activities and events. The newsletter is published in Fall, Winter, and Spring editions. Editorial Staff Sandy Voice Co-Editor -
ARTEMISIA GENTILESCHI ARTEMISIA ARTEMISIA GENTILESCHI E Il Suo Tempo
ARTEMISIA GENTILESCHI ARTEMISIA GENTILESCHI e il suo tempo Attraverso un arco temporale che va dal 1593 al 1653, questo volume svela gli aspetti più autentici di Artemisia Gentileschi, pittrice di raro talento e straordinaria personalità artistica. Trenta opere autografe – tra cui magnifici capolavori come l’Autoritratto come suonatrice di liuto del Wadsworth Atheneum di Hartford, la Giuditta decapita Oloferne del Museo di Capodimonte e l’Ester e As- suero del Metropolitan Museum di New York – offrono un’indagine sulla sua carriera e sulla sua progressiva ascesa che la vide affermarsi a Firenze (dal 1613 al 1620), Roma (dal 1620 al 1626), Venezia (dalla fine del 1626 al 1630) e, infine, a Napoli, dove visse fino alla morte. Per capire il ruolo di Artemisia Gentileschi nel panorama del Seicento, le sue opere sono messe a confronto con quelle di altri grandi protagonisti della sua epoca, come Cristofano Allori, Simon Vouet, Giovanni Baglione, Antiveduto Gramatica e Jusepe de Ribera. e il suo tempo Skira € 38,00 Artemisia Gentileschi e il suo tempo Roma, Palazzo Braschi 30 novembre 2016 - 7 maggio 2017 In copertina Artemisia Gentileschi, Giuditta che decapita Oloferne, 1620-1621 circa Firenze, Gallerie degli Uffizi, inv. 1597 Virginia Raggi Direzione Musei, Presidente e Capo Ufficio Stampa Albino Ruberti (cat. 28) Sindaca Ville e Parchi storici Amministratore Adele Della Sala Amministratore Delegato Claudio Parisi Presicce, Iole Siena Luca Bergamo Ufficio Stampa Roberta Biglino Art Director Direttore Marcello Francone Assessore alla Crescita -
The History of Painting in Italy, Vol. V
The History Of Painting In Italy, Vol. V By Luigi Antonio Lanzi HISTORY OF PAINTING IN UPPER ITALY. BOOK III. BOLOGNESE SCHOOL. During the progress of the present work, it has been observed that the fame of the art, in common with that of letters and of arms, has been transferred from place to place; and that wherever it fixed its seat, its influence tended to the perfection of some branch of painting, which by preceding artists had been less studied, or less understood. Towards the close of the sixteenth century, indeed, there seemed not to be left in nature, any kind of beauty, in its outward forms or aspect, that had not been admired and represented by some great master; insomuch that the artist, however ambitious, was compelled, as an imitator of nature, to become, likewise, an imitator of the best masters; while the discovery of new styles depended upon a more or less skilful combination of the old. Thus the sole career that remained open for the display of human genius was that of imitation; as it appeared impossible to design figures more masterly than those of Bonarruoti or Da Vinci, to express them with more grace than Raffaello, with more animated colours than those of Titian, with more lively motions than those of Tintoretto, or to give them a richer drapery and ornaments than Paul Veronese; to present them to the eye at every degree of distance, and in perspective, with more art, more fulness, and more enchanting power than fell to the genius of Coreggio. Accordingly the path of imitation was at that time pursued by every school, though with very little method. -
Catalogo Genovesino.Pdf
ge no vesi no Natura e invenzione nella pittura del Seicento a Cremona a cura di Francesco Frangi Valerio Guazzoni Marco Tanzi COMITATO CLAUDIO PRESTATORI Restauri RINGRAZIAMENTI AUTORI DELLE SCHEDE GENOVESINO MONTEVERDI 450 Allegri Laura e Carena-Ragazzoni S.n.c Natura e invenzione Museo Camuno - CaMus, Breno (BS) Laboratorio di Manutenzione Conservativa Tutto il personale del Settore Cultura Agostino Allegri, Francesca Bazza, Giulia Ministero dei Beni e delle Attività Culturali Museo Berenziano del Seminario Vescovile del Patrimonio Storico Artistico del Musei e City Branding Bellagamba, Giambattista Ceruti, Laura nella pittura del Seicento e del Turismo di Santa Maria della Pace, Cremona Comune di Cremona Greta Filippini, portavoce del Sindaco Cironi, Pamela Cremonesi, Ilaria Depetri, a Cremona Regione Lombardia Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso, Laboratorio di Restauro snc di Sonia Nani Domenico Fazzi, Andrea Fenocchio, Adam Comune di Cremona Genova e Barbara Cerrina Feroni Roberta Aglio, Emilio Albertini, Laura Ferrari, Francesco Frangi, Milena Goisa, Rizzi Luigi Restauri, Cremona a cura di Francesco Frangi, Comune di Mantova Museo dei Beni Culturali Cappuccini, Allegri, Annamaria Aquilino, Raffaella Valerio Guazzoni, Martina Imbriaco, Teatro A. Ponchielli Genova Mariarita Signorini, Firenze Arisi, Luigi Armondi, Raffaella Barbierato, Giorgia Lottici, Lisa Marcheselli, Daniel Valerio Guazzoni, Marco Tanzi Museo del Violino Museo di Palazzo d’Arco, Mantova Andrea Bardelli, Jean-Luc Baroni, Daniele Merico, Simona Paglioli, Livia Rapetti, Fondazione Stauffer Complesso Monumentale della Pilotta - Assicurazioni Benati, Raffaella Besta, Stefania Buganza, Laura Sala, Camilla Salghetti, Beatrice Cremona, Museo Civico Istituto C. Monteverdi Galleria Nazionale di Parma AXA Art Versicherung AG Francesca Campana, Stefania Castellana, Tanzi, Marco Tanzi, Alfredo Vandoni «Ala Ponzone» Dipartimento di Musicologia e Beni Fondazione Istituto Gazzola, Piacenza Synkronos Italia S.r.l. -
Encyklopédia Kresťanského Umenia Cár - Pozri Jurodiví/Blázni V Kristu; Rusko
Marie Žúborová - Němcová: Encyklopédia kresťanského umenia cár - pozri jurodiví/blázni v Kristu; Rusko Georges Becker: Korunovácia cára Alexandra III. a cisárovnej Márie Fjodorovny Heslo CAR – CARI Strana 1 z 39 Marie Žúborová - Němcová: Encyklopédia kresťanského umenia N. Nevrev: Roman Veľký prijíma veľvyslanca pápeža Innocenta III (1875) Cár kolokol - Expres: zvon z počiatku 17.st. odliaty na príkaz cára Borisa Godunova (1552-1605); mal 36 ton; bol zavesený v štvormetrovej výške a rozhojdávalo ho 12 ľudí; počas jedného z požiarov spadol a rozbil sa; roku 1654 z jeho ostatkov odlial ruský majster Danilo Danilov ešte väčší zvon; o rok neskoršie zvon praskol úderom srdca; ďalší nasledovník Cára kolokola bol odliaty v Kremli; 24 rokov videl na provizórnej konštrukcii; napokon sa našiel majster, ktorému trvalo deväť mesiacov, kým ho zdvihol na Uspenský chrám; tam zotrval do požiaru roku 1701, keď spadol a rozbil sa; dnešný Cár kolokol bol formovaný v roku 1734, ale odliaty až o rok neskoršie; plnenie formy kovom trvalo hodinu a štvrť a tavba trvala 36 hodín; keď roku 1737 vypukol v Moskve požiar, praskol zvon pri nerovnomernom ochladzovaní studenou vodou; trhliny sa rozšírili po mnohých miestach a jedna časť sa dokonca oddelila; iba tento úlomok váži 11,5 tony; celý zvon váži viac ako 200 ton a má výšku 6m 14cm; priemer v najširšej časti je 6,6m; v jeho materiáli sa okrem klasickej zvonoviny našli aj podiely zlata a striebra; viac ako 100 rokov ostal zvon v jame, v ktorej ho odliali; pred rokom 2000 poverili monumentalistu Zuraba Cereteliho odliatím nového Cára kolokola, ktorý mal odbiť vstup do nového milénia; myšlienka však nebola doteraz zrealizovaná Caracallove kúpele - pozri Rím http://referaty.atlas.sk/vseobecne-humanitne/kultura-a-umenie/48731/caracallove-kupele Heslo CAR – CARI Strana 2 z 39 Marie Žúborová - Němcová: Encyklopédia kresťanského umenia G. -
Geist Und Glanz Der Dresdner Gemäldegalerie
Dresden_Umschlag_070714 15.07.14 16:23 Seite 1 Geist und Glanz der Dresdner Gemäldegalerie Rund hundert Meisterwerke berühmter Künstler, darunter Carracci, van Dyck, Velázquez, Lorrain, Watteau und Canaletto, veranschau lichen Entstehen und Charakter der legendär reichen Dresdner Gemälde - galerie in Barock und Aufklärung. Im »Augusteischen Zeitalter« der sächsischen Kurfürsten und polnischen Könige August II. (1670–1733) und August III. (1696–1763), einer Zeit der wirtschaft lichen und kultu- Dr Geis rellen Blüte, dienten zahlreiche Bauprojekte und die forcierte Entwick- esdner Gemäldegal lung der königlichen Sammlungen dazu, den neuen Machtanspruch des t und Glanz der Dresdner Hofs zu demonstrieren. Damals erhielt die Stadt mit dem Bau von Hof- und Frauenkirche ihre heute noch weltberühmte Silhouette. Renommierte Maler wie der Franzose Louis de Silvestre (1675–1760) oder der Italiener Bernardo Bellotto (1722–1780) wurden als Hofkünst- ler verpflichtet. Diese lebendige und innovative Zeit bildet den Hinter- grund, vor dem die Meisterwerke ihre Geschichten erzählen. erie HIRMER WWW.HIRMERVERLAG.DE HIRMER Dresden_Inhalt_070714 07.07.14 15:30 Seite 1 Rembrandt Tizian Bellotto Dresden_Inhalt_070714 07.07.14 15:30 Seite 2 Dresden_Inhalt_070714 07.07.14 15:30 Seite 3 Rembrandt Geist und Glanz der Tizian Dresdner Gemäldegalerie Bellotto Herausgegeben von Bernhard Maaz, Ute Christina Koch und Roger Diederen HIRMER Dresden_Inhalt_070714 07.07.14 15:31 Seite 4 Dresden_Inhalt_070714 15.07.14 16:16 Seite 5 Inhalt 6 Grußwort 8 Vorwort Bernhard Maaz -
The Enduring Legacy of Caravaggio in Naples
THE ENDURING LEGACY OF CARAVAGGIO IN NAPLES A STILL LIFE WITH FRUIT AND ANIMALS BY LUCA FORTE Stefano Causa ENRICO FRASCIONE ANTIQUARIO [2] [3] LUCA FORTE (Naples, c. 1605 - c. 1660) STILL LIFE WITH FRUIT, A JAY, A KESTREL, A BUTTERFLY, AND A SNAIL Oil on canvas, 41¾ x 71 in (106 x 180.5 cm), c. 1640 [5] its consistency. In the grand productions of the still life masters of the later seventeenth century, there’s a close interaction – not always deferential, and often evenly- THE ENDURING LEGACY OF matched – with the thunderous, far-reaching approach CARAVAGGIO IN NAPLES of a painter such as Luca Giordano (1634-1705). Here, instead, things seem much more clearly-defined – as if the painting were revealing greater composure and A STILL LIFE WITH FRUIT AND following an older pace. The singular quality of such a work – that is, how challenging it is – does not lie in ANIMALS BY LUCA FORTE whether it can be judged according to a criterion of naturalism, but then it cannot be measured against a fully Baroque yardstick, either. It is no longer a question of looking (solely) at the venerated examples left by Caravaggio, Battistello and Ribera, in that precise order; but nor has Giordano emerged on the horizon. So it was that as Enrico and I examined every detail of this rich, kaleidoscopic greengrocer’s stall, I thought of words written by the still life expert Raffaello Causa, which I wanted to use as a subtitle for this essay: “What is characteristic of Luca Forte is a stony, polished A STONY, POLISHED PIGMENT pigment, almost as if – within the formal circumstances “A Neapolitan picture, painted around 1640.