Carlo Levi Pittore
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Sarfatti and Venturi, Two Italian Art Critics in the Threads of Modern Argentinian Art
MODERNIDADE LATINA Os Italianos e os Centros do Modernismo Latino-americano Sarfatti and Venturi, Two Italian Art Critics in the Threads of Modern Argentinian Art Cristina Rossi Introduction Margherita Sarfatti and Lionello Venturi were two Italian critics who had an important role in the Argentinian art context by mid-20th Century. Venturi was only two years younger than Sarfatti and both died in 1961. In Italy, both of them promoted groups of modern artists, even though their aesthetic poetics were divergent, such as their opinions towards the official Mussolini´s politics. Our job will seek to redraw their action within the tension of the artistic field regarding the notion proposed by Pierre Bourdieu, i.e., taking into consider- ation the complex structure as a system of relations in a permanent state of dispute1. However, this paper will not review the performance of Sarfatti and Venturi towards the cultural policies in Italy, but its proposal is to reintegrate their figures – and their aesthetical and political positions – within the interplay of forces in the Argentinian rich cultural fabric, bearing in mind the strategies that were implemented by the local agents with those who they interacted with. Sarfatti and Venturi in Mussolini´s political environment Born into a Jewish Venetian family in 1883, Margherita Grassini got married to the lawyer Cesare Sarfatti and in 1909 moved to Milan, where she started her career as an art critic. Convinced that Milan could achieve a central role in the Italian culture – together with the Jewish gallerist Lino Pesaro – in 1922 Sarfatti promoted the group Novecento. -
Italiani a Parigi
italiani a Parigi Da Severini a S a v i n i o Da De ChiriCo a CamPigli Birolli Boldini Bucci campigli de chirico de pisis levi magnelli m e n z i o m o d i g l i a n i p a r e s c e pirandello prampolini rossi savinio severini soffici Tozzi zandomeneghi ItalIanI a ParIgI D a S e v e r I n I a S AVI n IO Da De ChIrico a CaMPIGLI Bergamo, 10 - 30 maggio 2014 Palazzo Storico Credito Bergamasco Curatori Angelo Piazzoli Paola Silvia Ubiali Progetto grafico Drive Promotion Design Art Director Eleonora Valtolina Indicazioni cromatiche VERDE BLU ROSSO C100 M40 Y100 C100 M80 Y20 K40 C40 M100 Y100 PANTONE 349 PANTONE 281 PANTONE 187 R39 G105 B59 R32 G45 B80 R123 G45 B41 ItalIanI a ParIgI Da Severini a SAVINIO Da De Chirico a Campigli p r e C u r so r i e D e r e D i Opere da collezioni private Birolli, Boldini, Bucci Campigli, de Chirico de Pisis, Levi, Magnelli Menzio, Modigliani Paresce, Pirandello Prampolini, Rossi Savinio, Severini, Soffici Tozzi, Zandomeneghi 1 I g ri a P a P r e f a z I o n e SaggIo CrItICo I a n li a T I 2 P r e f a z I o n e SaggIo CrItICo 3 Italiani a Parigi: una scoperta affascinante Nelle ricognizioni compiute tra le raccolte private non abbiamo incluso invece chi si mosse dall’Italia del territorio, nell’intento di reperire le opere che soltanto per soggiorni turistici o per brevi comparse. -
Il Caso Gualino a Cura Di Francesca Ponzetti
Il caso Gualino A cura di Francesca Ponzetti INDICE DEI MATERIALI: Cronologia degli anni torinesi: p. 2 1923 – Teatro Odeon – Programma: p. 8 1925-1929 – Teatrino privato – Programma: p. 9 1925-1930 – Teatro di Torino – Programma: p.10 Recensioni agli spettacoli: p.25 I Diari di Cesarina Gualino: p. 72 1 Riccardo Gualino negli anni torinesi - Cronologia Riccardo Gualino (Biella 1879- Firenze 1964) Cesarina Gurgo Salice (Casale Monferrato 1890-Roma 1992) 1879 Riccardo Gualino nasce a Biella (nel quartiere popolare Riva), decimo di 12 figli. 1896 Si trasferisce a Sestri Ponente. A soli 17 anni si avvia alla vita degli affari alle dipendenze del cognato Attilio Bagnara (marito della sorella Maria Gualino) proprietario di un‟industria all‟avanguardia, nel commercio genovese, per l‟importazione di legname dalla Florida. Riccardo fu assunto in qualità di impiegato addetto alla segheria di Sestri e agli sbarchi e spedizioni da Genova. 1897 Parte per il servizio militare. 1899 Torna a Sestri Ponente dove lavora ancora per il cognato in qualità di “viaggiatore” (retribuito a percentuale) con il compito di curare il collocamento della mercanzia presso i compratori (zona Italia settentrionale). 1901 Lavora presso un‟importante azienda di Milano importatrice di legname d‟abete dalla Carinzia e dal Tirolo come addetto al “controllo della qualità”. 1903 Si trasferisce a Casale Monferrato dove lavora per il cugino Tancredi Gurgo Salice (padre di Cesarina), produttore di cemento, in qualità di “rappresentante autonomo”. 1905 Crea la sua prima impresa, la “Riccardo Gualino & C.”, avente per scopo l‟industria e il commercio dei legnami e dei cementi; l‟impresa nasce dalla collaborazione con i cugini Gurgo Salice (in particolare Tancredi). -
Export / Import: the Promotion of Contemporary Italian Art in the United States, 1935–1969
City University of New York (CUNY) CUNY Academic Works All Dissertations, Theses, and Capstone Projects Dissertations, Theses, and Capstone Projects 2-2016 Export / Import: The Promotion of Contemporary Italian Art in the United States, 1935–1969 Raffaele Bedarida Graduate Center, City University of New York How does access to this work benefit ou?y Let us know! More information about this work at: https://academicworks.cuny.edu/gc_etds/736 Discover additional works at: https://academicworks.cuny.edu This work is made publicly available by the City University of New York (CUNY). Contact: [email protected] EXPORT / IMPORT: THE PROMOTION OF CONTEMPORARY ITALIAN ART IN THE UNITED STATES, 1935-1969 by RAFFAELE BEDARIDA A dissertation submitted to the Graduate Faculty in Art History in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy, The City University of New York 2016 © 2016 RAFFAELE BEDARIDA All Rights Reserved ii This manuscript has been read and accepted for the Graduate Faculty in Art History in satisfaction of the Dissertation requirement for the degree of Doctor of Philosophy ___________________________________________________________ Date Professor Emily Braun Chair of Examining Committee ___________________________________________________________ Date Professor Rachel Kousser Executive Officer ________________________________ Professor Romy Golan ________________________________ Professor Antonella Pelizzari ________________________________ Professor Lucia Re THE CITY UNIVERSITY OF NEW YORK iii ABSTRACT EXPORT / IMPORT: THE PROMOTION OF CONTEMPORARY ITALIAN ART IN THE UNITED STATES, 1935-1969 by Raffaele Bedarida Advisor: Professor Emily Braun Export / Import examines the exportation of contemporary Italian art to the United States from 1935 to 1969 and how it refashioned Italian national identity in the process. -
Come Un Ministro Per La Cultura. Giulio Einaudi E Le Biblioteche Nel
Chiara Faggiolani Come un Ministro per la cultura Chiara Faggiolani Come un Ministro per la cultura Giulio Einaudi e le biblioteche nel sistema del libro FIRENZE PRESUNIVERSITYS Biblioteche & bibliotecari / Libraries & librarians ISSN 2612-7709 (PRINT) | ISSN 2704-5889 (ONLINE) – 4 – Biblioteche & bibliotecari / Libraries & librarians Editor-in-Chief Mauro Guerrini, University of Florence, Italy Scientific Board Carlo Bianchini, University of Pavia, Italy Andrea Capaccioni, University of Perugia, Italy Gianfranco Crupi, University of Rome La Sapienza, Italy Tom Delsey, University of Ottawa, Canada Graziano Ruffini, University of Florence, Italy Alberto Salarelli, University of Parma, Italy José Luis Gonzalo Sánchez-Molero, Complutense University of Madrid, Spain Lucia Sardo, University of Bologna, Italy Giovanni Solimine, University of Rome La Sapienza, Italy La collana intende ospitare riflessioni sulla biblioteconomia e le discipline a essa connesse, studi sulla funzione delle biblioteche e sui suoi linguaggi e servizi, monografie sui rapporti fra la storia delle biblioteche, la storia della biblioteconomia e la storia della professione. L’attenzione sarà rivolta in particolare ai bibliotecari che hanno cambiato la storia delle biblioteche e alle biblioteche che hanno accolto e promosso le figure di grandi bibliotecari. The series intends to host reflections on librarianship and related disci- plines, essays on the function of libraries and its languages and services, monographs on the relationships between the history of libraries, the his- tory of library science and the history of the profession. The focus will be on librarians who have changed the history of libraries and libraries that have welcomed and promoted the figures of great librarians. Chiara Faggiolani Come un Ministro per la cultura Giulio Einaudi e le biblioteche nel sistema del libro FIRENZE UNIVERSITY PRESS 2020 Come un Ministro per la cultura : Giulio Einaudi e le biblioteche nel sistema del libro / Chiara Faggiolani. -
Parigi a Torino
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO SCUOLA DI DOTTORATO Humanae Litterae DIPARTIMENTO Beni Culturali e Ambientali CURRICULUM Storia e critica dei beni artistici e ambientali XXV ciclo TESI DI DOTTORATO DI RICERCA Parigi a Torino Storia delle mostre “Pittori d’Oggi. Francia-Italia” L-Art/03 L-Art/04 Dottorando Luca Pietro Nicoletti Matricola n. R08540 TUTOR Ch.mo prof.re Antonello Negri COORDINATORE DEL DOTTORATO Ch.mo prof.re Gianfranco Fiaccadori A.A. 2011/2012 Luca Pietro Nicoletti, Parigi a Torino. Storia delle mostre “Pittori d’Oggi. Francia-Italia” tesi di dottorato di ricerca in storia dei beni artistici e ambientali (Milano, Università degli Studi, AA. 2011/2012, XXV ciclo), tutor prof. Antonello Negri. 2 Luca Pietro Nicoletti, Parigi a Torino. Storia delle mostre “Pittori d’Oggi. Francia-Italia” tesi di dottorato di ricerca in storia dei beni artistici e ambientali (Milano, Università degli Studi, AA. 2011/2012, XXV ciclo), tutor prof. Antonello Negri. Ringraziamenti L’invito a studiare le vicende di “Francia-Italia” viene da Paolo Rusconi e Zeno Birolli, che ringrazio, insieme ad Antonello Negri, che in qualità di tutor ha seguito lo svolgimento delle ricerche. Anche la ricerca più solitaria si giova dell’aiuto di persone diverse, che ne hanno condiviso in parte più o meno estesa i contenuti e le riflessioni. In questo caso, sono riconoscente, per consigli, segnalazioni e discussioni avute intorno a questi temi, a Erica Bernardi, Virginia Bertone, Claudio Bianchi, Silvia Bignami, Alessandro Botta, Benedetta Brison, Lorenzo Cantatore, Barbara Cinelli, Enrico Crispolti, Alessandro Del Puppo, Giuseppe Di Natale, Serena D’Italia, Micaela Donaio, Jacopo Galimberti, Giansisto Gasparini, Luciana Gentilini, Maddalena Mazzocut- Mis, Stefania Navarra, Riccardo Passoni, Viviana Pozzoli, Marco Rosci, Cristina Sissa, Beatrice Spadoni, Cristina Tani, Silvia Vacca, Giorgio Zanchetti. -
Francesco Guadagnuolo Nella Dimensione Storica Dell'arte Italiana
FRANCESCO GUADAGNUOLO NELLA DIMENSIONE STORICA DELL'ARTE ITALIANA VINICIO SAVIANTONI Per comprendere meglio l’arte di Francesco Guadagnuolo è utile esaminare (anche se in maniera molto succinta) la storia della pittura italiana dal 1900 ad oggi, tramite correnti e stili che hanno vissuto lo sviluppo culturale, con le più svariate conoscenze tecniche e i molteplici modi di espressione, così da permetterci di analizzare e valutare come l’arte di Guadagnuolo si sia formata collocandosi all’interno dei fenomeni artistico-culturali degli ultimi decenni. Nella prima decade del ‟900,quando Michetti, Bistolfi , Sartorio, erano ritenuti fra i migliori artisti italiani, si manifesta in maniera travolgente il movimento Futurista nato nel 1909 con un articolo di Filippo Tommaso Marinetti pubblicato su “Le Figaro”. Il giovane critico Roberto Longhi considera la pittura Futurista come l‟unica valida avanguardia italiana nell‟arte del XX secolo. Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Gino Severini, Carlo Carrà, Luigi Russolo ed Antonio Sant‟Elia contribuiscono a creare l‟importanza del movimento. L‟avanguardia Futurista, dopo la prima guerra mondiale appare dissociata soprattutto per la prematura scomparsa di Boccioni e Sant‟Elia. Il Secondo Futurismo, sempre con alla guida un Marinetti abbastanza rivoluzionario, ha origine a Torino ed esce ben presto dall‟ambito regionale con artisti di grande spessore quali Fortunato Depero, Luigi Fillia, Enrico Prampolini Gerardo Dottori, Bruno Mu nari, Tullio Crali, Osvaldo Peruzzi, Tato e Marasco, ma non avrà più quella forza propria che contraddistingue le grandi avanguardie. Nel frattempo l‟influenza del simbolista svizzero Arnold Böeklin viene assorbita da un giovane pittore, il quale rivela un‟immaginazione malinconica e tormentata insistentemente dal mistero della realtà urbana e delle piazze disabitate. -
BIOGRAFIA CARLO LEVI Carlo Levi Nasce a Torino Il 29 Novembre
BIOGRAFIA CARLO LEVI Carlo Levi nasce a Torino il 29 novembre 1902, figlio di Ercole Levi e di Annetta Treves, sorella del leader socialista Claudio. Studia al liceo Alfieri di Torino, frequentato in quegli stessi anni da Leone Ginzburg, Massimo Mila, Giulio Einaudi, Giaime Pintor e Cesare Pavese. Studia poi medicina, laureandosi nel 1924. Nello stesso anno diventa assistente del professor Micheli presso la Clinica Medica dell’Università di Torino e negli anni successivi conduce lavori sperimentali sulle epatopatie e sulle malattie delle vie biliari. Nel 1918 conosce Piero Gobetti e dal 1922 collabora alla sua rivista «La Rivoluzione Liberale»; sin da questa data sono intensi i suoi rapporti con tutta l’area antifascista torinese. Nel 1924-25 presta servizio militare a Monteoliveto, vicino Firenze, poi al Moncenisio; a Firenze frequenta i fratelli Rosselli. Nel 1929 si costituisce a Parigi il gruppo “Giustizia e Libertà” (tra i fondatori, i fratelli Rosselli, Emilio Lussu, Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi); Levi ne diventa importante esponente a Torino, partecipando nel 1931 alla stesura del Programma rivoluzionario di Giustizia e Libertà. Collabora con alcuni articoli, negli anni immediatamente successivi, ai «Quaderni di Giustizia e Libertà» e trasforma i suoi frequenti viaggi a Parigi come pittore in rischiosi contatti con i fuoriusciti antifascisti. Contemporaneamente s’interessa di pittura ed espone per la prima volta nel 1923, nell’ambito della Quadriennale di Torino; nello stesso anno conosce Felice Casorati, tramite Gobetti, e dal 1924 partecipa con regolarità alla Biennale di Venezia. Nel 1925 conosce a Torino il critico Edoardo Persico; iniziano i suoi frequenti soggiorni a Parigi, dove si ferma talvolta per lungo tempo a dipingere. -
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Aste Boetto Arte Moderna e Contemporanea Italia Figurativa I Various techniques and Multiples Arte Moderna e Contemporanea Modern and Contemporary Art Lunedì 25 Maggio 2020 Monday 25 May 2020 Italia Figurativa I Various techniques and Multiples ore 15.00 / 3.00pm by Italy I Worldwide ore 17.30 / 5.30pm Esposizione a Genova Venerdì 22 Maggio 10.00 - 13.00/ 15.00 - 19.00 Sabato 23 Maggio 10.00 - 13.00/ 15.00 - 19.00 Domenica 24 Maggio 10.00 - 13.00/ 15.00 - 19.00 Viewing Friday 22 May 10.00am - 1.00pm / 3.00pm - 7.00pm Saturday 23 May 10.00am - 1.00pm / 3.00pm - 7.00pm Sunday 24 May 10.00am - 1.00pm / 3.00pm - 7.00pm In conseguenza delle restrizioni imposte dal DPCM del 22 Marzo i cataloghi saranno solo in formato digitale. Potranno essere consultati e scaricati dal nostro sito www.asteboetto.it Aste Boetto srl Mura dello Zerbino 10 rosso - 16122 Genova, Italy Tel. +39 010 25 41 314 - Fax +39 010 25 41 379 Foro Buonaparte 48 - 20121 Milano, Italy Tel. +39 02 36 76 82 80 e-mail: [email protected] - www.asteboetto.it Arte moderna e contemporanea 1 Responsabile Dipartimento Arte Moderna e Contemporanea Marco Canepa I nostri dipartimenti Arte Moderna e Contemporanea Marco Canepa [email protected] mob. +39 348 22 59 404 Guido Lazzarini mob. +39 335 5473581 Consulente Alessandro Benso [email protected] Fotografia Maura Parodi [email protected] mob. +39 347 82 01 241 Design e Arti Decorative del sec.XX Sergio Montefusco [email protected] mob. -
La Rivoluzione Delle Piccole Cose. Scorcio Nella Torino Dei Pittori 1920-40 Di Emanuela Genesio
La rivoluzione delle piccole cose. Scorcio nella Torino dei pittori 1920-40 di Emanuela Genesio “Era una strada strana da percorrere, quella della pittura. Si andava avanti e avanti, sempre più lontano, finché alla fine sembrava di stare su un’asse stretta, perfettamente soli, sul mare aperto”. Virginia Woolf, Gita al faro Con le sue stanze raccolte ed intime, scrigni di affreschi del XIX secolo, la Casa Toesca è un buon luogo per ospitare un’esposizione che si vuole meno studio filologico di un periodo storico ampiamente documentato, che non “passeggiata estetica”, come l’intendeva il Diderot dei Salons. L’occasione nasce dalla sinergia creata con l’altro polo espositivo di Rivarolo Canavese, la Villa Vallero, in cui un dialogo monografico tra due pittori e sposi (Ugo Malvano e Nella Marchesini) apre uno scorcio verticale sulla storia della pittura torinese della prima metà del XX secolo. Entrambi gli artisti sono rappresentati a Casa Toesca, tasselli di un mosaico che esclude nomi rilevanti e che farà perciò scontenti taluni. Tra i presenti, tre pittrici oltre Nella Marchesini – Jessie Boswell, Daphne Maugham, Marisa Mori – compaiono in mostra: a suggerire che questo ventennio del Novecento, forse più dei primi decenni, consente alle donne una visibilità che a Torino diventa ribalta nell’ambito della celebre scuola casoratiana di via Galliari.1 Cino Bozzetti, Felice Casorati, Gigi Chessa, Federico Chiara, Giulio Da Milano, Nicola Galante, Albino Galvano, Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci e Luigi Spazzapan completano il ventaglio degli artisti scelti. Una rosa di eletti che potrebbe essere un preludio per un “secondo atto” in cui gli assenti (da Cremona a Treves, da Carena ad Alimandi, e poi Deabate, Quaglino, ecc.) formerebbero un nuovo polo per una “passeggiata” più varia ed esaustiva nella Torino anni ’20-40 . -
Piero Zanetti Archivio E Biblioteca
PIERO ZANETTI ARCHIVIO E BIBLIOTECA 2007 Scatola nera piccola N. 1 - Piero studente presso il Collegio Carlo Alberto di Moncalieri- anni 1913- 19161 1. Cartellina grigia N. 1: Diario scolastico di Piero Zanetti, alunno del V corso ginnasiale – 1912-19142 2. Cartellina grigia N. 2 con: 1. Annuario scolastico 1915-1916 2. Fascicolo con nomi degli studenti “Licenziati” nelle varie materie. 3. Cartellina grigia N. 3: 1. un foglio con dediche scritte da Piero Zanetti da mettere sotto sua foto da dare ad alcuni compagni di collegio [la prima è priva del nome dell’amico: è possibile che si tratti di Cesare Barucchi]; la seconda per Giovanni [forse Vigliardi Paravia]; la terza per Ernesto [forse Chiara]; la quarta per Fausto [Franco]; la quinta per Ango [De Stefanis]; la sesta per Alfredo [Panzini]. Alcune dediche parlano di comuni ideali di libertà, giustizia, indipendenza, e di lotte intraprese insieme per una giusta causa 2. 1 foglietto con scritti indirizzi di casa di alcuni compagni, tra cui Cornelio Angeli3 , Cesare Barucchi4, Alfredo Panzini5, corrispondenti negli anni della guerra e nel primo dopoguerra; 2) Foglio con indirizzi di alcuni compagni di collegio 4. Cartellina grigia N. 4 con materiale relativo a “punizione di Piero Zanetti in collegio”: 1) 1. lettera di Padre Palma dello 03-11-1915 a Emilia de Giacomi Zanetti, madre di Piero6 2. In busta bianca conservati nell’ordine in cui sono stati trovati 11 fogli con messaggi “clandestini” per Piero in punizione (4 firmati da Alfredo [Panzini] , 7 da altri compagni), allontanato dalla vita comunitaria per fatto grave menzionato in lettera di padre Palma e in una lettera del 1915 di Piero alla madre. -
La Pittura Di Paolo Cinanni
Monografica La pittura di Paolo Cinanni MARIA CARMELA MONTELEONE Nel riferire dei primi esiti di questo studio sulla figura di Paolo Cinanni pittore è doveroso porre una premessa. Se sull’attività di militante e dirigente comunista e sindacale, così come sugli studi politico-sociali, la bibliografia appare considerevole, sulla produzione artistica, parte integrante l’attività d’intellettuale impegnato, non vi sono pressoché notizie ed è persino difficile, al momento, ricostruirne il catalogo. Censimento delle opere, schedatura e cronologia sono condizioni essenziali ad una prima sistemazione critica della produzione pittorica che, per altro, andrà esaminata non disgiunta dalla sua attività di politico e di studioso. Tra le poche fonti specifiche attualmente a disposizione, ricordiamo il catalogo della mostra svolta nel 1984 a S. Giovanni in Fiore (CS)1, seconda patria del Cinanni, catalogo presentato da Aldo Turchiaro2, pure lui pittore impegnato, i cenni presenti in opere autobiografiche3 e le tele ancora in possesso della famiglia, che tanto ge- nerosamente ha donato ai geracesi un nucleo importante4. A questo si aggiungono una mole di appunti vari, in parte da studiare5, e le testimonianze dei familiari e di quanti lo conobbero. Pertanto, si cercherà in questa sede di tracciare le linee principali di uno studio che andrà approfondito sulla scorta d’ulteriore materiale. Nel 1932, all’età di 16 anni, Paolo Cinanni si ammala di pleurite. Non è il primo confronto con la durezza della vita. Pochi anni prima aveva lasciato con la sua famiglia, la natìa Gerace, per affrontare incognite e speranze di un trasferimento a Torino nel 1 Paolo Cinanni, Paolo Cinanni, mostra antologica, S.