10. Ritorno All'ordine E Realismi Tra Le Due Guerre
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Gino Severini, Maternità, 1916 Gino Severini, Maternità, 1916 Pablo Picasso, Ritratto di Olga, 1917 Pablo Picasso, Ritratto di Olga, 1917 La I guerra mondiale mette un alt alle sperimentazioni delle avanguardie “Richiamo all’ordine” (la definizione è di Jean Cocteau, 1926) • composizione • solidità • stabilità • chiarezza. Riscoperta della figurazione della centralità della figura umana dei generi tradizionali (paesaggio, ritratto, natura morta) Ubaldo Oppi Le amiche, 1924 Ubaldo Oppi, Le amiche, 1924 André Derain La modella italiana, 1921-1922 André Derain, La modella italiana, 1921-22 Mario Sironi, Composizione. Architettura urbana, 1923 Mario Sironi, Composizione. Architettura urbana, 1923 Jacques Lipchitz Ritratto di Raymond Radiguet 1920 Jacques Lipchitz, Ritratto di Raymond Radiguet, 1920 Da sin.: busto ottocentesco di Napoleone III e J. Lipchiz, Ritratto di Raymond Radiguet, 1920 Pablo Picasso Natura morta con brocca e mele 1919 Picasso, Natura morta con brocca e mele, 1919 A a.: Picasso, Nastura morta con brocca e mele, 1919; a d.: Francesco Malacrea, Natura morta, 1959 Gino Severini Natura morta, anni venti Severini, Natura morta Rifiuto dell’aneddoto Ricerca di una dimensione atemporale → mito dell’età dell’oro → mondo contadino idealizzato → maschere della commedia dell’arte André Derain Arlecchino e Pierrot 1924 Derain, Arlecchino e Pierrot, 1924 Gino Severini I due pulcinella, 1922 Severini, I due Pulcinella, 1922 Pablo Picasso Arlecchino, 1917 Picasso, Arlecchino, 1917 Nel clima della guerra: Bisogno di certezze da parte degli artisti nazionalismo e xenofobia > condanna delle avanguardie (viste in tutti i paesi come pericolosa importazione dall’estero) A. Willettte Non è nuovo, 1914-1915. Vignetta umoristica. Willette, Non è nuovo, 1914-1915 Ma il ritorno all’ordine affondava le sue radici nel periodo prima della guerra Arnold Böcklin, Ulisse e Calipso, 1882. Arnold Bocklin, Ulisse e Calypso, 1882. Adolf von Hildebrandt, Il problema della forma,1893 • costruzione architettonica della forma • sintesi formale • unità della composizione Idee analoghe: Eugenio D’Ors in Catalogna Maurice Denis, Dal simbolismo e da Gauguin verso un nuovo ordine classico, 1912 Contro la “superficialità” dell’Impressionismo Neotradizionalismo All’Impressionismo si rimprovera la mancanza di forma e solidità Accuse già fattegli alla fine dell’800 quando i principali impressionisti avevano cominciato a imboccare nuove strade Dopo il 1880 Renoir: riscoperta del classico Cézanne: ricerca di una maggiore solidità strutturale dell’immagine Soprattutto Cézanne, grande influsso sugli artisti del ‘ritorno all’ordine’ (così come, per motivi diversi, sui primitivisti e sui cubisti) Auguste Renoir, Le grandi bagnanti, 1887 Auguste Renoir, Le grandi bagnanti, 1887 Auguste Renoir La bagnante bionda, 1882 Renoir, La bagnante bionda, 1882 Paul Cézanne, Le grandi bagnanti (le bagnanti di Filadelfia), 1899-1906 Paul Cézanne, Le grandi bagnanti (Bagnanti di Filadelfia), 1899-1906. Tra i primi artisti a cogliere questi spunti che portano in direzione classicista sono André Derain e Pablo Picasso Il primo dal 1911 Il secondo dal 1914 André Derain Il suonatore di cornamusa 1911 Derain, Il suonatore di cornamusa, 1911 Pablo Picasso Il pittore e la modella, 1914 (dipinto incompiuto) Picasso, Il pittore e la modella, 1914 Paul Cézanne Il fumatore, 1895 circa Cézanne, Il fumatore, 1895 ca. Pablo Picasso Ritratto di Ambrose Vollard 1915 Picasso, Ritratto di Ambrose Vollard, 1915 Pablo Picasso Ritratto di Ambrose Vollard 1910 Picasso; Ritratto di Vollard, 1910 Pablo Picasso, sipario per il balletto Parade, 1917 Picasso, sipario di Parade, 1917 Pablo Picasso, La famiglia di saltimbanchi, 1905 Picasso, La famiglia di saltimbanchi, 1905 Prima uscita pubblica del classicismo di Picasso: sipario per Parade, 1917 Uno dei balletti russi di Diaghilev, con musica di Eric Satie, testi di Jean Cocteau, coreografie di Léonide Massine. Parade negli intenti di Cocteau doveva riconciliare l’ arte d’avanguardia e il pubblico: finì invece in una battaglia Picasso riprende lo stile del suo periodo rosa, senza però il senso di tristezza e solitudine; Il tono gioioso >> reinserimento di Picasso in una comunità di amici dopo la dispersione della “bande à Picasso” . Autoritratto in vesti di Arlecchino, con la nuova compagna Olga Kokhlova, Cocteau e Massine. Pablo Picasso Ritratto di Olga 1917 Picasso, ritratto di Olga, 1917 periodo neoclassico di Picasso (dal 1917 agli anni Venti) Due spiegazioni di questo voltafaccia dell’artista 1. spiegazione “esternalista” : risultato delle pressioni della guerra e dell’ostilità dell’ambiente parigino 2. spiegazione “internalista”: estensione del principio del collage dall’unione di frammenti diversi a quella di stili diversi. Il nuovo stile peraltro non arriva mai a soppiantare del tutto quello cubista Pablo Picasso, Studi, 1920 Picasso, Studi, 1920 Pablo Picasso Grande bagnante, 1921 Picasso, Grande bagnante, 1921 Pablo Picasso Testa di donna, 1921 Picasso, Testa di donna, 1921 Pablo Picasso, La corsa sulla spiaggia, 1922 Picasso, La corsa sulla spiaggia, 1922 Auguste Renoir Bagnante Renoir, Bagnante Aristide Maillol Venere con la collana 1918-28, fusione 1930 Maillol, Venere con la collana, 1918-28, fusione 1930 Originalità del classicismo di Picasso Figure monumentali, enfiate, solenni e statiche ➢Renoir, Maillol Ma invece della gioiosa naturalezza del primo O della serenità e razionalità del secondo, Opacità, pesantezza, inerzia Senso di malinconia e di perdita Il classico è un mito irraggiungibile, Cui si può solo alludere attraverso uno stile Che resta comunque irrimediabilmente moderno Gino Severini Maternità, 1916 Severini, Maternità, 1916 Severini cerca di dare basi teoriche al suo classicismo Si rifà alla teoria del numero e della proporzione pitagorica e platonica >> studiosi di matematica come Charles Henry e Raul Bricard. Queste idee vengono esposte nel libro Du Cubisme au classicisme, 1921. Gino Severini, proiezioni di una testa, 1920 circa. Severini, Proiezioni di una testa, 1920 ca. Gino Severini, schema compositivo per gli affreschi del castello di Montegufoni presso Firenze, 1921-1922 Severini, schema per gli affreschi del Castello di Montegufoni presso Firenze, 1921-22 Carlo Carrà, Antigrazioso, 1916 Carlo Carrà, Antigrazioso, 1916 Carlo Carrà, La carrozzella, 1916 Carlo Carrà, La carrozzella, 1916 Giotto, Annunciazione, affresco nella Cappella degli Scrovegni, Padova, 1305 circa Giotto, Annunciazione, Cappella degli Scrovegni, Padova, 1305 ca. Ma l’artista che più influisce sul ritorno all’ordine è Giorgio de Chirico (1888-1978) (che è anche l’artista italiano che ha avuto maggiore infliuenza sulle avanguardie internazionali) >> pittura di Arnold Bocklin >> filosofia di Nietzsche Giorgio de Chirico,L'enigma dell'oracolo, 1909-10 Giorgio de Chirico, L’enigma dell’oracolo, 1909-10 Arnold Böcklin, Ulisse e Calipso, 1882 Arnold Bocklin, Ulisse e Calypso, 1882. Caspar David Friedrich Il viandante nel mare di nebbia 1818 Caspar David Friedrich, Il viandante nel mare di nebbia, 1818 De Chirico, L’enigma dell’oracolo, 1909-10 >> l’Ulisse e Calypso di Bocklin (1883). posa da eroe romantico >> il wanderer di Caspar David Friedrich (1818), che dando le spalle allo spettatore guarda all’ignoto. richiamo alla poetica leopardiana dell’”indefinito” (ciò che è nascosto è più poetico e impressionante di ciò che si vede). Paesaggio= animazione, vita Tempio = immobilità, mistero Tra le due zone fa da mediatore Odisseo, Giorgio de Chirico, L'enigma dell'ora, 1911 De Chirico, L’enigma dell’ora, 1911 Giorgio de Chirico, La torre rossa, 1913 De Chirico, la torre rossa, 1913 Al centro della pittura di De Chirico: idea nietzschiana dell’assenza di una verità, della sostanziale mancanza di senso del reale. La pittura non deve rivelare la verità, che non esiste, ma la sua mancanza. Le cose rappresentate diventano segni di un linguaggio, e come tali hanno un significato instabile, polivalente, che moltiplica all’infinito le verità. Giorgio de Chirico Guillaume Apollinaire 1914 De Chirico, Guillaume Apollinaire, 1914 Giorgio de Chirico Canto d'amore 1914 De Chirico, Canto d’amore, 1914 Caratteri della pittura di De Chirico • stesura pittorica piatta e raggelata • prospettive incoerenti (ispirate a Torino) • ombre innaturalmente allungate • assenza di figure umane che non siano statue o manichini • accostamenti incongrui, manifestazione della “solitudine dei segni” (solitudine = privare una cosa del suo contesto, del suo aspetto naturale, e darle un aspetto “spettrale”) Giorgio de Chirico Ettore e Andromaca 1917 De Chirico, Ettore e Andromaca, 1917 Giorgio de Chirico Le muse inquietanti 1917 De Chirico, Le muse inquietanti, 1917 Giorgio de Chirico, Malinconia di un pomeriggio, 1913 De Chirico, Mélancolie d’un après-midi, 1913 Giorgio de Chirico L'incertezza del poeta 1913 De Chirico, L’incertezza del poeta, 1913 Giorgio de Chirico I progetti della fanciulla 1915-16 De Chirico, Les projets de la jeune fille, 1915-16 Giorgio de Chirico La nostalgia dell'ingegnere 1916 De Chirico, La nostalgie de l’ingénieur, 1916 Carlo Carrà La camera incantata 1917 Carrà, La camera incantata, 1917 Durante la I guerra mondiale, incontro tra Carrà e De Chirico nell’ospedale di Ferrara Carrà si appropria del discorso pittorico di De Chirico (la “pittura metafisica”) e lo presenta pubblicamente come proprio Prima con una mostra a Milano nel 1917 Quindi con il libro La pittura metafisica del 1919. La Metafisica non è un movimento creato alla pari da De Chirico e Carrà; come