Bollettino Parrocchiale • Inverno 2017 Zona Pastorale Del Gambarogno Inverno 2017

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Bollettino Parrocchiale • Inverno 2017 Zona Pastorale Del Gambarogno Inverno 2017 Bollettino parrocchiale • Inverno 2017 Zona Pastorale del Gambarogno Inverno 2017 Orario delle Sante Messe domenicali e festive nel Gambarogno Sabato Santa Messa prefestiva Casa di Cura 5 Fonti ore 10.00 Sant‘Abbondio ore 17.00 inverno/19.00 estate Quartino ore 18.00 Vairano ore 18.15 Fosano ore 16.30 inverno/17.30 estate (ogni ultimo sabato del mese) Domenica S. Nazzaro ore 9.00 Piazzogna ore 9.00 Magadino ore 9.15 Contone ore 9.15 Gerra Gambarogno ore 10.15 Vira Gambarogno ore 10.30 Quartino ore 10.30 Caviano ore 17.30 inverno/20.00 estate Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci ricorda che: “L‘Eucaristia domenica- le fonda e conferma tutto l‘agire cristiano. Per questo i fedeli sono tenuti a partecipare alla S. Messa nei giorni di precetto, a meno che siano giustificati da un serio motivo. Coloro che, consapevolmente, non parteci- pano commettono un peccato grave”. (nr. 2181) Don Bogdan e don Artur telefono 091 795 14 57 Don Stanislao e don Lukasz telefono 091 795 14 70 Don Bogdan 079 505 49 21 Don Artur 079 508 14 65 Don Stanislao 076 778 80 35 Don Lukasz 078 737 86 20 INFO PARROCCHIE: www.gambarognoparrocchie.ch 2 Zona Pastorale del Gambarogno Inverno 2017 Discorso di Padre Luca Rogowski in occasione dell’inizio del suo ministero parrocchiale a Basso Gambarogno, 30 settembre 2017 Carissimi, saluto tutti nel nome del persone che hanno camminato prima Signore. di me: diciamo grazie a P. Martino e Ringrazio il Vicario Generale Don P. Slawek, per la testimonianza del Nicola per aver desiderato con me vostro ministero. di essere presente questa sera nella È normale: la Chiesa non appartiene nostra comunità, direi nella “tua a qualcuno, ma è di tutti coloro che comunità” a presentarmi. Saluto i la amano. Adesso tocca anche a me miei confratelli nel sacerdozio: grazie entrare in questa catena. Sono con- per aver preso parte a questa liturgia. vinto che il Signore mi chieda questo, Altro ringraziamento più bello sento non perché sia più bravo, più intel- di riservarlo ora alle persone (e, grazie ligente o più non so che cosa. Sono a Dio ne ho incontrate tante in que- certo che mi fa questo dono per sti giorni) che amano e sostengono e potermi migliorare, per poter amare fanno vivere le nostre comunità par- di più e meglio, per poter crescere rocchiali. Sono le pietre vive, quelle nella fede. che non vengono mai trasferite, che Dio è il Dio delle sorprese e ama sor- tengono vive le Comunità come que- prenderci sempre per educarci! Sono sta di Gerra Gambarogno, e come cosciente che è un grande dono, cari- quelle di San Nazzaro, Sant’Abbon- co di responsabilità, impegno, ma dio, Caviano attraverso l’attenzione anche di tanta gioia nel servire que- ai malati, agli anziani... nelle proposte ste comunità parrocchiali, in questa di cammini ecclesiali, durante le feste terra gambarognese. Prometto che nei tanti lavori e servizi... nascosti e mi impegnerò a farlo con tutte le mie preziosi. Grazie a tutte le persone forze, con tutto quello che sono, ma che si sono rese disponibili in questi ripeto ad alta voce, “Ho bisogno di giorni, con grande spirito di sacrificio, tutti”. Avrò bisogno di tutti, proprio a preparare la nostra Festa. Grazie ai di tutti: della preghiera e dell’affetto Consigli pastorali, per il vostro lavoro, degli anziani e dei malati, del cari- perché questa che stiamo vivendo sia sma delle famiglie, e della freschez- una festa bella, sentita, partecipata. za dei ragazzi e dei giovani. Mi sono Cari fratelli e sorelle chi conosce e fatto michelita, per servire al meglio ama la Chiesa lo sa da tanto tempo: i ragazzi e giovani. Con la consacra- ogni tanto arriva una persona nuova, zione religiosa Dio ci chiede di esse- con il compito di rappresentare la re tutto a tutti e per noi micheliti, Comunità parrocchiale, di amarla, di specialmente, per i ragazzi e giovani. camminare insieme. Le nostre Parroc- Oggi questo mi viene ricordato con chie sono come una catena, con ogni più forza nel nuovo servizio che inizio. anello che si lega all’altro. Per que- A Gesù chiedo di donarmi la pazienza sto, tra le prime parole che vi rivol- di conoscere, comprendere e amare go, penso sia bello dire “Grazie” alle le persone che vivono tra queste 3 Zona Pastorale del Gambarogno Inverno 2017 case, in queste vie e strade di Gam- dete da me che sia un uomo di Dio! barogno: “Donami, o Gesù, la delica- Non vi aspettate un manager. Né un tezza di non giudicare quel che non uno psicologo. Tanto meno un mora- conosco e non ho faticato a costruire, lista. In questi giorni mi studierete, mi di amare la storia e la vita di queste conoscerete: ma la cosa che più mi comunità, soprattutto di appassionar- piacerebbe sentire da voi è questa: è mi alle persone, ai giovani, agli adul- un uomo di Dio! Per ora ho solo que- ti, agli sposi, agli anziani, agli amma- ste poche parole. Il resto ce lo dire- lati… Preoccupato con te e come te mo cammin facendo. Affido la mia della loro gioia e della loro salvez- vita sacerdotale e tutte le comunità za”. Io vi porto ciò che di più prezio- parrocchiali sotto la protezione della so un sacerdote possiede: l’Eucari- Madonna e di San Michele Arcange- stia, cioè la presenza reale di Gesù, lo del quale ieri abbiamo celebrato la il sacramento del perdono, e tutti gli festa. Concludo chiedendo a tutti e a altri sacramenti. Lo stare con voi, il ciascuno di pregare tanto per me, per camminare insieme in sintonia con il servizio che sono chiamato a vivere. le altre comunità della zona pastora- Pregate per me. Beneditemi, acco- le di Gambarogno e con i miei con- glietemi, accompagnatemi, consiglia- fratelli micheliti significherà crescere temi. E il Signore benedirà voi. ancora per me, maturare nella fede, Un caro saluto a ciascuno di voi. Gra- e nella conversione personale anche zie di cuore. di fronte a fatiche e sacrifici. “Preten- P. Luca Rogowski 4 Zona Pastorale del Gambarogno Inverno 2017 Avvenimenti CRESIMA 26 NOVEMBRE 2017 – MAGADINO Foto Tita Il Sacramento della Confermazione (Cresima) è stato amministrato dal Vicario Genera- le della Diocesi di Lugano Mons. Nicola Zanini ai ragazzi: Arzuffi Simone; Bortignon Cindy; Branca Romeo; Carminati Alison; Galli Rebecca; Mozzanini Jonathan; Nicoletti Alessio; Nussbaum Pietro; Pota Giada; Rosini Fran- cesca; Sargenti Mirco; Spinetti Gloria; Venturi Nicolò. “La Cresima non è il sacramento del- vite, se non perdiamo l’amicizia con Lui, l’arrivederci. Dopo la Cresima bisogna se gli facciamo sempre più spazio nella continuare a venire in Chiesa!”. (Papa nostra vita. Abbiamo fiducia nell’azio- Francesco) È un invito che rivolgo a voi ne di Dio! Con Lui possiamo fare cose cresimandi e cresimande e a tutti: rima- grandi; ci farà sentire la gioia di essere nete saldi nel cammino della fede con suoi discepoli, suoi testimoni. Scommet- la ferma speranza nel Signore. Qui sta il tete sui grandi ideali, sulle cose grandi. segreto del nostro cammino! Lui ci dà il Cari amici, spalanchiamo la porta della coraggio di andare controcorrente. Sen- nostra vita alla novità di Dio che ci dona tite bene, giovani: andare controcorren- lo Spirito Santo, perché ci trasformi, ci te; questo fa bene al cuore, ma ci vuole renda forti nelle tribolazioni, rafforzi la il coraggio per andare controcorrente e nostra unione con il Signore, il nostro Lui ci dà questo coraggio! Non ci sono rimanere saldi in Lui: questa è una vera difficoltà, tribolazioni, incomprensioni gioia! Così sia. che ci devono far paura se rimaniamo (Papa Francesco, uniti a Dio come i tralci sono uniti alla Piazza San Pietro, 28 aprile 2013) 5 Zona Pastorale del Gambarogno Inverno 2017 Respirate sempre Cristo Riportiamo alcuni passaggi della Lettera pastorale 2017-2018 del nostro Vescovo, Mons. Valerio Lazzeri. Una lettera come risposta alla nostra paura, al nostro vuoto interiore, al nostro sconforto. Una lettera che diviene invito e forte messag- gio di speranza. Finora abbiamo parlato del fuoco, che è certamente necessario per eliminare le scorie da un terreno incolto e dare luce e calore nella notte. Abbiamo riflettuto La prima cosa che ci viene incontro alla sull’acqua, indispensabile per riportare vita lettura del racconto di Elia è un invito – e nel deserto e ridare freschezza e fecondi- anche un aiuto – a leggere con più pre- tà. Ora però dobbiamo affrontare l’aria, il cisione ciò che ci fa soffrire nella nostra più impalpabile e inafferrabile degli ele- situazione presente, le nostre stanchez- menti, quello a cui facciamo meno caso ze, i nostri tentativi di fuga dalla realtà, la quando tutto va bene, ma che sempre è nostra forte tendenza a gettare subito la richiesto per durare, proseguire e perseve- spugna di fronte alle difficoltà. È il primo rare. L’aria finisce ogni volta per mancarci atto di coraggio che ci è chiesto: ricono- nel momento cruciale, nell’ora della prova, scere la tentazione dell’interpretazione anche se poi, misteriosamente ma fedel- autodistruttiva che ci assale in tutti questi mente, continua a tornare in noi, come casi. soffio e come respiro, proprio quando il Dobbiamo anzitutto riconoscere la com- nostro corpo sembra esserne svuotato. ponente autodistruttiva delle nostre stra- tegie di auto protezione. Non dobbiamo C’è un personaggio della Bibbia che tentare di soffocare le nostre paure inse- è stato assalito dalla sensazione di un guendo i successi delle imprese sugge- esaurimento improvviso, capace di rite dal nostro io eroico. Non possiamo togliere all’essere umano la forza e la però neppure lasciarci invadere dallo voglia di fare qualsiasi cosa.
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