Dossier Sur Les Abruzzes I.- Une Région Particulière
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Defining a Model of 3D Seismogenic Sources for Seismic Hazard Assessment Applications: the Case of Central Apennines (Italy)
See discussions, stats, and author profiles for this publication at: https://www.researchgate.net/publication/226266337 Defining a model of 3D seismogenic sources for Seismic Hazard Assessment applications: The case of central Apennines (Italy) Article in Journal of Seismology · July 2004 DOI: 10.1023/B:JOSE.0000038449.78801.05 CITATIONS READS 150 258 3 authors: Paolo Boncio Giusy Lavecchia Università degli Studi G. d'Annunzio Chieti … Università degli Studi G. d'Annunzio Chieti … 79 PUBLICATIONS 1,338 CITATIONS 138 PUBLICATIONS 2,385 CITATIONS SEE PROFILE SEE PROFILE B. Pace Università degli Studi G. d'Annunzio Chieti … 57 PUBLICATIONS 537 CITATIONS SEE PROFILE All in-text references underlined in blue are linked to publications on ResearchGate, Available from: Paolo Boncio letting you access and read them immediately. Retrieved on: 24 August 2016 Journal of Seismology 8: 407–425, 2004. 407 C 2004 Kluwer Academic Publishers. Printed in the Netherlands. Defining a model of 3D seismogenic sources for Seismic Hazard Assessment applications: The case of central Apennines (Italy) Paolo Boncio∗, Giusy Lavecchia & Bruno Pace Geodynamics and Seismogenesis Laboratory, Dipartimento di Scienze della Terra, Universita` “G. d’Annunzio” – Campus Universitario, 66013 Chieti, Italy ∗author for correspondence: e-mail: [email protected] Received 14 March 2003; accepted in revised form 13 January 2004 Key words: active fault, earthquake, maximum expected magnitude, rheology, seismic hazard, seismogenic source, segmentation, structural geology Abstract Geology-based methods for Probabilistic Seismic Hazard Assessment (PSHA) have been developing in Italy. These methods require information on the geometric, kinematic and energetic parameters of the major seismogenic faults. In this paper, we define a model of 3D seismogenic sources in the central Apennines of Italy. -
Boll. Soc. Entomol. 142-3-2 30-11-2010 10:51 Pagina 111
Boll. Soc. Entomol. 142-3-2 30-11-2010 10:51 Pagina 111 BOLL. SOC. ENTOMOL. ITAL., 142 (3): 111-120 30 NOVEMBRE 2010 Paolo NERI & Augusto VIGNA TAGLIANTI Note su Ocydromus alticola e O. incognitus, con descrizione di una nuova razza di O. alticola dei Monti della Laga, Appennino Centrale (Coleoptera Carabidae) Riassunto - Vengono discussi alcuni aspetti tassonomici e nomenclatoriali del genere Ocydromus Clairville, 1806, con particolare ri- ferimento alle specie italiane del “Gruppe des nitidulum” sensu Netolitzky (1943), Ocydromus alticola (A. Fiori, 1903) e O. incognitus (G. Müller, 1931), che presentano il medesimo schema di struttura dell’endofallo e che vengono assegnate al sottogenere Peryphus De- jean, 1821. Viene presentato uno schema di confronto tra la terminologia qui utilizzata e quelle adottate dai precedenti autori nella descrizione delle medesime strutture dell’endofallo dei vari sottogeneri. Viene infine descritto Ocydromus (Peryphus) alticola lagae n. ssp. dei Monti della Laga (Appennino Centrale), che differisce dalla forma tipica di Maiella, Monti della Meta, Marsicano e Greco per le antenne scure, la forma del pronoto, la microscultura e punteggiatura elitrale e la forma del lobo mediano dell’edeago. Abstract - Notes on Ocydromus alticola and O. incognitus, with description of a new subspecies of O. alticola from Monti della Laga, Central Apennine (Coleoptera Carabidae). Some taxonomical and nomenclatorial problems concerning the genus Ocydromus Clairville, 1806 are discussed with particular ref- erence to which subgenus the italian species of the “Gruppe des nitidulum” sensu Netolitzky (1943) are to be referred to. Ocydromus incognitus (G. Müller, 1931) and Ocydromus alticola (A. Fiori, 1903), characterized by a similar morphology of the endophallus, are included in the subgenus Peryphus Dejean, 1821. -
Pirani-Sforza E Le Marche.Pdf
Francesco Pirani SUNT PICENTES NATURA MOBILES NOVISQUE STUDENTES. FRANCESCO SFORZA E LE CITTÀ DELLA MARCA DI ANCONA (1433-1447) «In the march of Ancona, Sforza ruled without any reference the Pope and paying little attention to his subjects except for the money he could squeeze out of them. Sforza perhaps did not intend to use the march for more than a reserve of men, money and victuals, though it is doubtful if his depredations were different in kind from those of papal governors» 1. Il giudizio un po’ liquidatorio di un grande storico dello Stato della Chiesa, Peter Partner, mostra appieno la ragione per cui l’espe- rienza di potere di Francesco Sforza nelle Marche sia stata derubrica- ta nella storiografia novecentesca a una breve parentesi o a una tem- poranea anomalia rispetto ai più rilevanti sviluppi della monarchia pontificia. Quella dello Sforza, in breve, sarebbe stata una domina- zione meramente militare, basata sul prelievo forzoso di risorse finan- ziarie e umane, cioè di uomini destinati a combattere in tutta l’Italia nelle milizie capitanate dall’abile condottiero di origine romagnola. Del resto, in questi anni le Marche vissero di luce riflessa rispetto a quanto si andava decantando nei maggiori stati regionali della Peni- sola e le sue sorti politiche dipesero più da decisioni prese altrove (a Roma, a Firenze o a Milano) che non da fattori endogeni. In linea generale è indubbio che nel primo Quattrocento le condotte militari, oltre ad assicurare consistenti guadagni per chi le gestiva, servivano a stabilire un raccordo con le forze territoriali più potenti della Peniso- la: i piccoli stati governati da principi-condottieri, come quello dei Montefeltro fra Romagna e Marche, seppero trarre infatti enormi vantaggi proprio dalla capacità di istaurare “un rapporto di dipen- denza, o meglio, di simbiosi polivalente con le formazioni statali più potenti” d’Italia 2. -
Machia Velli E Il M Estiere Delle Ar
MACHIAVELLI E IL MACHIAVELLI GUERRA, ARTI E POTERE NELL’ M ESTIERE DELLE AR UM BRIA DEL R INASCI M ENTO M I a cura di ALESSANDRO CAMPI ERMINIA IRACE FRANCESCO FEDERICO MANCINI MAURIZIO TARANTINO aguaplano MACHIAVELLI E IL MESTIERE DELLE ARMI GUERRA, ARTI E POTERE NELL’UMBRIA DEL RINASCIMENTO a cura di Alessandro Campi, Erminia Irace, Francesco Federico Mancini, Maurizio Tarantino aguaplano MACHIAVELLI E IL MESTIERE DELLE ARMI Consiglio di Amministrazione Guerra, arti e potere nell’Umbria del Rinascimento Mario Bellucci Alcide Casini Perugia, Palazzo Baldeschi al Corso Ernesto Cesaretti 31 ottobre 2014-25 gennaio 2015 Biagino dell’Omo Luciano Ghirga A cura di Franco Manganelli Alessandro Campi Fiammetta Marchionni Erminia Irace Francesco Federico Mancini Collegio dei Revisori dei Conti Maurizio Tarantino Gianfranco Cavazzoni (Presidente) Roberto Rosignoli Comitato scientifico Giuseppina Torrioli Sergio Bertelli, Università degli Studi di Firenze Floriana Calitti, Università per Stranieri di Perugia Segretario Generale Alessandro Campi, Università degli Studi di Perugia Giuliano Masciarri Emanuele Cutinelli-Rèndina, Université de Strasbourg Alberto Grohmann, Università degli Studi di Perugia Vice Segretario Generale Giorgio Inglese, La Sapienza – Università di Roma Fabrizio Stazi Erminia Irace, Università degli Studi di Perugia Francesco Federico Mancini, Università degli Studi di Perugia Direzione della mostra Franco Moriconi, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi Giuliano Masciarri di Perugia Marco Pizzo, Direttore dell’Istituto -
Leardo Mascanzoni Muzio Attendolo Da Cotignola, Capostipite Degli Sforza*
Leardo Mascanzoni Muzio Attendolo da Cotignola, capostipite degli Sforza* [A stampa in “Nuova Rivista Storica”, LXXXIX-I (Gennaio-Aprile 2005), pp. 55-82 © dell’autore – Distribuito in formato digitale da “Reti Medievali”]. Il 10 aprile dell’anno 1500 Ludovico Sforza detto “il Moro”, a capo del ducato di Milano in guerra contro Venezia e contro Luigi XII re di Francia, incalzato dalle truppe nemiche di Gian Giacomo Trivulzio ed ormai senza speranza di successo, tentò la fuga tra i suoi mercenari svizzeri mescolato fra di loro e vestito come un umile fante. Presto riconosciuto, fu fatto prigioniero ed inviato in Francia dove morì otto anni più tardi. Lo spettacolo del suo travestimento e della sua cattura fu, a detta del Guicciardini, «sì miserabile che commosse le lacrime insino a molti degli inimici»1. Questa scena, che ci si incide nella memoria per il senso di pathos e di dramma che da essa promana, sembrò prefigurare l’inevitabile tracollo di casa Sforza. Invece le cose andarono diversamente ed i dinasti milanesi riuscirono, seppure a stento, a mantenersi in sella ancora per qualche decennio, fino al 1535. Colui dal quale tutto aveva preso le mosse, il capostipite della casata destinata a dominare Milano era stato quel Giacomuccio degli Attendoli, più noto col diminutivo di Muzio e col nomignolo, poi nobilitato in cognome, di “Sforza” affibbiatogli con tutta probabilità dal grande Alberico da Barbiano nella cui leggendaria compagnia di S. Giorgio egli aveva fatto le sue prime prove. “Sforza” a significare colui che è forte, virile, che ha coraggio e non si piega; o, anche, prepotente, come sembra adombrare una storia che attribuisce il soprannome alla violenza con cui avrebbe reclamato una parte di bottino maggiore di quella che gli era stata assegnata2. -
Sir John Hawkwood (L'acuto) Story of a Condottiere; Translated from The
SIR JOHN HAWKWOOD. Only Five hundred copies have been printed of " " Sir John Hawkwood, one hundred reserved for presentation to the Public Libraries, the Press, and Friends and hundred , Four numbered copies for the Public of which this is N 5. \IHIh JMVSIAOtAETAIfc SIR JOHN HAWKWOOD (V ACUTO). STORY OF A CONDOTTIERE TRANSLATED FROM THE ITALIAN OF JOHN TEMPLE-LEADER, ESQ. & SIG. GIUSEPPE MARCOTT1 BY LEADKR SCOTT. Bonbon, T. FISHEE UNWIN 26, PATERNOSTER SQUARE. 1889. [All rights reserved.} ^. FLORENCE : PRINTED BY . BARBERA, VIA FAENZA, 66. H4-L4- PREFACE. Alius alio jdttra incenire potest, nemo ontnia. Ausomus. The history of the mercenary companies in Italy no longer re- mains to be told it been in 1844 Ercole Ricotti ; having published by ; however, several successive monographs on the same subject have produced such a wealth of information from new sources that Ri- cotti's work, estimable as it is, almost requires to be rewritten. The Archlvio Storico Italiano has already recognised this by dedicat- ing an entire volume to Documents for the history of Italian ivarfare, from the 13"1 to the 16"1 centuries collected by Giuseppe Canestrini. These are of but even all great importance ; taking into account we owe to them, and to all that later historical researches have brought to light, the theme is not yet exhausted : truth is like happiness, and though as we approach we see it shining more intensely, and becom- ing clearer in outline, yet we can never feel, that we have obtained full possession of it. One of the most celebrated condottieri -
Sir John Hawkwood (L'acuto) : Story of a Condottiere
' - J~" - - - - |^l rirUfriiil[jiiTlffuflfim]f^ i i THE LIBRARIES 1 | i COLUMBIA UNIVERSITY [^I | 11 I i | 1 I i General Library s I i 1 SIR JOHN HAWKWOOD. Only Five hundred copies have been printed of Sir John Hawkwood, " one hundred reserved for presentation to the Public Libraries, the Press, and Friends .• and Four hundred numbered copies for the Public of which this is N° 336. jS^jA^Mfr S I It JOHN HAWKWOOD (/: act TO). STORY OF A CONDOTTIERE I'KANSLATKI' FROM 11IK ITALIAN JOHN TEMPLE-LEADER. Esq. & Sis. GIUSEPPE MARCOTTI BY LEADER SCOTT. ITonbon, T. FISHER UN WIN 26. PATERNOSTBB SQUARE. 1889. [AN rights reserved.] L / FLORENi i PRINTED BY <. BARBERA, VIA FAENZA, 66 ; PREFACE. nemo ami \v- 'INK'S. The hi orj of.the mercenarj companies in ttalj ao longer re- mains to be told; if having been published in 1844 by Ercole Ricotti howe sive monographs on the same subject hi ve produced such a wealth of information from new sources thai Ri- i • cotti's work, . dmosi requires to be rewritten. The Archicio Stortco Italiano has already recognised this by dedicat- ing an entire volume to Documents for the history of Italian war\ from tin 13"' to the 16"' centuries collected by Giuseppe Canestrini. These re oi Sfreat importance; but even taking into account all we owe to them, and to all thai later historical researches have brought to light, the theme is not yet exhausted: truth is like happiness, and though as we approach we see it shining mure intensely, and becom- ing clearer in outline, yel we can never feel, thai we have obtained full possession of it. -
La Financiación De La Universidad De Perugia(Siglos XIV-XV)
The Financing of Perugia University (14th-15th Centuries) La financiación de la Universidad de Perugia (siglos XIV-XV) Stefania Zucchini* Università degli Studi di Perugia ORCID ID: 0000-0001-9148-7958 Recibido: 03/03/2021 Aceptado: 23/04/2021 DOI: https://doi.org/10.20318/cian.2021.6157 Abstract: This paper aims to illustrate Resumen: Este artículo tiene como ob- the funding mechanisms of Perugia Univer- sity in the Middle Ages, and how they have de la Universidad de Perugia en la Edad Media jetivo ilustrar los mecanismos de financiación- the institution itself. Perugia University was influencedfounded at the the origins beginning and theof the functioning fourteenth of yPerugia cómo han fue influidofundada en a principioslos orígenes del y elsiglo funcio XIV century by the local government, which in the namientopor el gobierno de la institución.local, que en La la Universidadsegunda mitad de second half of the thirteenth century had al- del siglo XIII ya había establecido Conferencias ready established public Lectures of Physics de Física y Derecho a cargo de la ciudad. Par- and Law at the expense of the municipality. Starting from a general insight about the rela- entre el gobierno de la ciudad y la Universidad tionship between the city government and the tiendolocal, el de presente una visión trabajo general analizará sobre dosla relación aspec- local University, the present essay will analyse - two different aspects of the University’s fun- - ding: 1) the relationship between the city’s tos diferentes de la financiación de la Univer economic and political situation and the sidad:la Universidad; 1) la relación 2) las entre cuestiones la situación más técnicas, econó mica y política de la ciudad y la financiación de *[email protected] CIAN-Revista de Historia de las Universidades, 24/1 (2021), 34-62. -
Programma Escursioni
CLUB ALPINO ITALIANO Programma escursioni Sezione di Palestrina Via Porta S.Martino 5 www.caipalestrina.it 13 Gennaio - Alpinismo invernale 27 - 28 aprile – Escursionismo (Alpinismo giovanile) Il Montagnone m. 1.880 e M. Serrone m. 1.974 (Monti Marsicani) Monte Guadagnolo (Monti Prenestini) Da Capo d’Acqua per il Vallone Carbonara e la “Cresta Est” 1° giorno (dalle ore 16,00): Anello di Monte Cerel la, cena e Ore di salita: 3,30 - dislivello: m 950 - difficoltà: P.D.+ pernottamento alla foresteria del santuario della Mentorella Occorrono ramponi piccozza e imbragatura 2° giorno: Sentiero Karol Wojtyla - Dal Santuario della Direttori di escursione: V. Abbate, A. Cianca Mentorella m.1016 ad Ara di Palazzo m. 561 e ritorno 20 Gennaio – Escursionismo Ore: 4.00 - Dislivello: m. 455 - Difficoltà: E Monte Gennaro m. 1.275 (Monti Lucretili) Direttori di escursione: A. Iori, E. Panci, G. Soro (ASE) Da Palombara Sabina per i ruderi del convento di S. Nicola, In collaborazione con la Pastorale Giovale Diocesana e il la funivia e la cresta ovest. Museo Diocesano Prenestino di Arte Sacra Ore 5 - Dislivello m. 790 – Difficolta: E - Dislivello m. 790 5 Maggio – Alpinismo invernale Direttori di escursione: G. Febbo, G. Soro (ASE), M. Avati Monte Sirente m. 2.348 per il Canale Majore 27 Gennaio – Ciaspole e Sci escursionismo Da Fonte dell'Acqua m.1.180 (Secinaro - AQ) Monte Cornacchia m. 2.118 (Gruppo del Velino) Ore: 6.00 – Dislivello in salita m. 1.170 - Difficoltà P.D.+ Dal Valico della Chiesola di Lucoli m. 1.668 Direttori di escursione: C. Febbo, G. -
The Campotosto Linkage Fault Zone Between the 2009 and 2016 Seismic Sequences of Central Italy: Implications for Seismic Hazard Analysis
The Campotosto linkage fault zone between the 2009 and 2016 seismic sequences of central Italy: Implications for seismic hazard analysis Emanuele Tondi1,2, Danica Jablonská1, Tiziano Volatili1, Maddalena Michele2, Stefano Mazzoli1, and Pietro Paolo Pierantoni1,† 1 School of Science and Technology, Geology Division, University of Camerino, Camerino, 62032 Macerata, Italy 2Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, 00143 Rome, Italy ABSTRACT this fault has been considered as an active The CAFS is an interactive active fault sys- and silent structure (therefore representing a tem, extending along the central Apennines in In the last decade central Italy was struck seismic gap) able to generate an earthquake a north-south direction for a length of ∼100 km by devastating seismic sequences resulting in of Mw max = 6.5–7.0. However, the geologi- and ∼50 km of width (Cello et al., 1997). This hundreds of casualties (i.e., 2009-L′Aquila cal evidence provided with this study sug- system includes several active and capable moment magnitude [Mw] = 6.3, and gests that the MGF is of early (i.e., pre- to faults (sensu IAEA, 2010), interpreted as the 2016-Amatrice-Visso-Norcia Mw max = 6.5). syn-thrusting) origin. Therefore, the evalua- surface expression of deep seismogenic faults These seismic events were caused by two tion of the seismic hazard in the Campotosto (Barchi et al., 2000; Galadini and Galli, 2000; NW-SE–striking, SW-dipping, seismogenic area should not be based on the geometrical Tondi, 2000). Many of the scientific papers on normal faults that were modeled based on the characteristics of the outcropping MGF. -
Brunnen Der Vatikani
Brunnen der Vatikani- x der Johannesturm schen Gärten x das Päpstliche Äthiopi- sche Kolleg Es gibt zahlreiche kunstvoll x der Governatoratspalast gestaltete Brunnen in den x Kirche Santo Stefano Gärten; vor allem während degli Abissini der Renaissance und des x Direktion Radio Vatikan Barock entstanden zahlrei- x der Vatikanische Bahn- che kunstvolle Brunnen in hof den Gärten, die den künstle- x der Vatikanische Ge- rischen Repräsentationsbe- richtshof darf der Päpste spiegeln: x Casina x Adlerbrunnen x Päpstliche Akademie der x Brunnen und Wasser- Wissenschaften spiele der Casina Pius’ x Kutschenpavillon IV. x Haus des Erzpriesters x Galeerenbrunnen (liegt außerhalb der Vatikani- x Palazzo San Carlo schen Gärten, am Piazza- x Gallinaro-Turm le della Galera in der x Turm der Winde Vatikanstadt) x Gärtnerhaus x Josefsbrunnen, 2010 errichtet und Papst Bene- Sonstiges dikt XVI. gewidmet x Muschelbrunnen Ein Teil der Vatikanischen x Puttenbrunnen Gärten kann innerhalb einer Führung (nur nach Voran- x Sakramentsbrunnen meldung) besichtigt werden. x Tritonenbrunnen, im Für die Pflege ist das Direk- Rosengarten torat Technikdienste des Governatorats der Vatikan- Gebäude in den Vatikani- stadt (Governatorato S.C.V. schen Gärten í Direzione dei Servizzi Technici í Servizio Giardi- x Leoninische Mauer ni) zuständig. x Sendezentrale Marconi - 121 - säure Schäden an den Farb- Stanzen des Raf- schichten verursachte. Die fael aktuelle Restaurierung durch Maurizio De Luca, Chefres- Die Stanzen des Raffael taurator der Vatikanischen (von ital. stanza für Zimmer) Museen, unter kunsthistori- sind Gemächer im Apostoli- scher Leitung durch Arnold schen Palast, die von Raffael Nesselrath, Direktor der und seiner Schule ausgemalt byzantinischen, mittelalterli- wurden. chen und modernen Abtei- lung der Vatikanischen Mu- Ursprünglich von Julius II. -
2201 Allegato1.Pdf
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA DI VITERBO DIPARTIMENTO DI ECOLOGIA E SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE Coordinatore del Dottorato in Ecologia e Gestione delle Risorse Biologiche DECOS - Dipartimento di Ecologia e Sviluppo Economico Sostenibile CORSO DI DOTTORATO DI RICERCA IN ECOLOGIA E GESTIONE DELLE RISORSE BIOLOGICHE XXI CICLO. La LEPRE ITALICA e la LEPRE EUROPEA nel LAZIO: MODELLI di IDONEITA’ AMBIENTALE a CONFRONTO BIO/07 - Ecologia. Coordinatore: Prof.ssa Roberta Cimmaruta Firma ……………………… Tutor: Dott. Francesco Riga Firma……………………… Dottoranda: Silvia Properzi Firma ………………………….. Alla Passione, vero motore del mondo e alla ricerca scientifica, troppo spesso sottovalutata INDICE PREMESSA……………………………………………………………………………………1 1 INTRODUZIONE ............................................................................................................... 3 1.1 Scopi del progetto di ricerca ........................................................................................... 5 2 I LAGOMORFI ................................................................................................................... 7 2.1 I Lagomorfi ..................................................................................................................... 7 2.1.1 Origine dei Lagomorfi ............................................................................................. 8 2.1.2 Evoluzione del genere Lepus in Europa ................................................................ 10 2.1.2.1 Tassonomia e distribuzione ...........................................................................