Il Pontificio Seminario Lombardo nel centenario della fondazione

Roma 1965 Il Santo Padre S.S. Paolo VI benedice la nuova sede del Pontificio Seminario Lombardo in piazza S. Maria Maggiore, 5 il giorno 11 novembre 1965 Il Pontificio. Seminario Lombardo nel centenario della fondazione

Roma 1965 PRIMO REVOL VTO SAECVLO A PONTIFICIO CONDITO SEMINARIO SS. AMBROSII ET CAROLl LONGOBARDORVM PAVLVS PP. VI QUONDAM ALVMNVS SOLLEMNI RlTV NOVAS DEDICAT AEDES DENVO PROPE LlBERIANAM BASILlCAM EXSTRVCTAS IN SOLO QVOD PIVS Xl PONT. MAX. ITEM HVIVS SACRI EPHEBEI SODALlS PRO SUA MVNIFICENTIA DONARAT CVNCTIS LONGOBARDORVM REGIONIS EPISCOPIS PVRPVRATIS PATRIBVS PRAESVLlBVS AVCTORITATIBVS ADSTANTlBVS DVM CONCILlVM OECVMENICVM VATICANVM II AGITVR HOC TENVE OPVSCVLVM AMANTI STVDIO CONCINNATVM TAM FA VSTAE CELEBRITATIS CAVSA ANIMO GRATO PORRIGITVR DIE Xl MENSIS NOV. ANNO MCMLXV

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La ricorrenza del centenario di fondazione del Seminario Lombar­ do è stata accomlJagnata, pcr singolare disegno della Divina Prov­ videnza, dalla ricostruzione della sede ne/luogo dove la generosa bontà di Pio XI l'aveva posta e l'affettuosa S'aggezza di Paolo VI ha voluto che rimanesse. Alla gioia che sempre suscita in cuore il compiersi di un' opeul cara si unisce il sentimento di viva rico­ noscenza al Signore, al Sommo Pontefice e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell'impresa. La visione del nuovo edificio, nonché attardare, deve stimolare il nostro spirito a considerare le profonde lezioni che provengono dalla storia ormai secolare del Seminario, dalle magnifiche figure delle persone che la onorano, dalle esigenze e dai frutti di una fonna educativa, divenuta valida tradizione, forgiante gli animi alla grandezza di una romanità saggia ed attiva, universale e con­ creta, lImile e forte, ardente di amore alla Chiesa che IJer volontà divina nell'Urbe e nel Papa si incentra ed impernia. Da qui traiamo un felice ausPicio anche per il futuro; da qui rica­ viamo forza e coraggio, speranza e fiducia; da qui l'impegno di ogni membro della famiglia del Lombardo a non tradire un così luminoso passato chiudendosi nelle angustie di una accidiosa pu­ sillanimità, ma a camminare con generoso slancio lungo le sofferte vie della propria mi.ssione, conferendo, giorno per giorno, l'ap­ porto personale alla costrv;z:ione del mistico edificio della Chiesa. Perciò quale augurio, possiamo ripetere oggi le parole dette dal futuro Pontefice Paolo VI il 10 Febbraio 1963 in occasione della IJosa della Prima Pietra: "Una circostanza vogliamo ancora ri­ cordare, anche se già presente ai nostri spiriti, ed è la coinci­ denza ... dei lavori edilizi con la celebrazione del grande Concilio Ecumenico Vaticano Secondo, destinato questo a dare nuovo splendore e nuova ampiezza al mistico edificio della Chiesa Cat­ tolica, mentre la nuova casa di questo Seminario intende anche essa rispecchiare, pur nelle sue limitatissime proporzioni mate­ riali, il generale rinnovamento spirituale di questa storica ora, e vuole stimolare e favorire lIna sempre rifiorente vitalità interiore del Seminario stesso». Sac. Ferdinando J\!aggioni Note storiche sul Pontificio Senlinario Lombardo NEL CENTENARIO TRIDENTI NO il Pontefice, ma la richiesta rispon­ deva effettivamente ad una esigenza che non poteva essere trascurata. Ed Nel 1863, anno d'inizio del regolare il futuro San Carlo confermò il valore funzionamento del Seminario Lom­ ed il gradimento della istanza: « No· bardo, ricorreva il terzo centenario stro Signore [Pio IV] sino dal primo dalla XXIII Sessione del Concilio di dì che intese dell'istituzione del Se­ Trento, in cui venne emanato il decre­ minario, che costì si è santamente to che imponeva la istituzione, per istituito [scil. decretato] cominciò a ogni singola diocesi, di un Seminario pensare ai modi di effettuarlo a Ro­ « perché in esso fosse nutrito, religio­ ma; e come è per ogni modo assai ri­ samente educato e istruito nelle di­ soluto di farlo, e quanto prima, così scipline ecclesiastiche un certo nume· ringrazia assai le Signorie Vostre Il­ ro di giovani « da avviarsi allo stato lustrissime del ricordo e del buon ecclesiastico ». Decisero altresì i Pa­ consiglio che gli dànno a questo dri del Concilio di Trento « che ad es­ proposito ». so soprattutto fossero scelti i figli dei Agli inizi del 1565, dopo una lunga poveri, senza escludere però i figli dei preparazione il Seminario Romano più abbienti, purché si mantenessero incominciò a funzionare, ma nel frat­ a loro spese e mostrassero disposizio­ tempo altri ne erano sorti, ad opera ne a servire a Dio ed alla Chiesa ». dei Vescovi di Rieti, Larino, Cameri.. (De reformatione, can. XVIII). no, Montepulciano e dell' Arcivescovo I legati, dando quasi una interpreta­ di Milano Carlo Borromeo, ormai zione autentica al decreto, scrissero prossimo a stabilirsi definitivamente il 26 luglio al Cardinale nipote di Pio nella sua diocesi. Dunque, per più ra­ IV, Carlo Borromeo, indicando per gioni il nome di San Carlo si trova prima cosa la istituzione di un Semi­ legato ai Seminari, e parve naturale nario a Roma quale esempio e model­ che sotto la sua invocazione, e sotto lo alla intera cristianità. quella di Sant'Ambrogio, il Semina­ « Quando alla Sessione prossima pas­ rio Lombardo di Roma, promosso da sata - gli scrissero - si determinò un altro Borromeo, Mons. Edoardo, che si avesse in ciascuna chiesa da la nuova opera traesse auspicio. ordinare ed istituire un Seminario, ac­ ciocché nei tempi da venire si potes­ se avere maggior copia che non si ha adesso di buoni preti atti al servizio IL PRIMO TENTATIVO (1856-1859) delle chiese ed alla cura delle anime: questa Santa Sinodo voleva che in quel decreto si specificasse che se ne Perché un Seminario Lombardo a Ro­ avesse da far uno in Roma per esem­ ma? Fino alla fondazione di questo pio di tutti gli altri luoghi ». istituto, i giovani chierici che avesse­ La raccomandazione, trasmessa in via ro voluto, o, per comando dei rispet· ufficiosa e tramite il Cardinale Bor­ tiyi Presuli, dovuto conseguire i gra­ romeo al Papa, non era stata messa di accademici ed approfondire le di­ agli atti per ovvie ragioni di conve- scipline teologiche, canoniche e filo­ 12 nienza, non volendo i Padri obbligare sofiche, si recavano isolatamente a Roma o, di preferenza, all'Università Mons. Borromeo aveva ideato di man­ di Pavia od alla Facoltà teologica di darmi da questi illustrissimi Vescovi Vienna, provviste entrambe di « pen­ del Lombardo e del Veneto per S3n .. sioni erariali », cioè di cospicue borse ti re del loro parere e dei mezzi che si di studio_ potevano adottare per minorare sem­ Solo Bergamo, dal 1729 disponeva di pre più le spese ». un istituto in Roma, il Collegio Cere­ I tempi non sembravano maturi ed il soli, i cui alunni frequentavano prelato bergamasco, in attesa che si in un primo tempo il Collegio Roma­ preparasse un abbozzo di regolamen­ no e, dopo i fatti del 1848, il Semina­ t.o, differì alla primavera del 1857 il rio Romano di Sant'Apollinare. divisato viaggio. Inizia, o forse conti­ Anche a Milano, dopo la chiusura del nua, una fitta corrispondenza tra il Seminario Pavese dalle tradizioni gian­ Mai e Mons. Francesco Secco Suardo, senistiche, i chierici avrebbero potu­ prelato allora della Curia Milanese un to, sino al 1848, frequentare uno Stu­ uomo, come lo definì l'Albertario, dal­ dio teologico, ed il governo imperial la « ineccepibile condotta di prete e regio aveva allo scopo istituito una di parroco », dal « carattere forte, ro­ trentina di pensioni di cui profittaro­ busto, inflessibile », ma anche, nono­ no molti Vescovi per i loro migliori stante « una certa nobile ed attraente studenti; senonché il Morlacchi di ruvidezza », cuore grande, spirito ge­ Bergamo preferì che i suoi giovani neroso fino al sacrificio. A lui si rivol­ restassero nel patrio seminario, sia se appunto il Mai: « Scrivendomi ac­ perché non soddisfatto della istruzio.. cennat.e a questa nobile idea, lodatela ne impartita nella metropoli, sia per­ e manifestate che per riuscirvi è ne­ ché, con il loro esempio, eccitassero cessario che i Vescovi abbiano sottoc· gli altri alla sana emulazione. chio un dettagliato programma; allora Si appressavano grandi eventi. Mon­ forse si concluderà qualche cosa, al­ signor Edoardo Borromeo Arese per lora la mia gita potrà essere efficace ». molti anni vagheggiò !'istituzione 10m. Il Mai desiderava poi che gli alunni del­ barda in Roma, osservando in una l'erigendo istituto frequentassero, co­ lettera del 1856 a Mons. Marco Mai me già egli stesso, le scuole del Semi­ (congiunto del grande Cardinale An­ nario Romano all'Apollinare. Era gelo Mai) che soltanto le province au­ un problema anche questo; ma intan­ striache d'Italia mancavano d'un Se·· to ne sorgeva un'altro: quello del fio minario a Roma. Si pensò così, come nanziamento. documenta il Pellegrini, di istituire, Mons. Secco Suardo era francamente presso la chiesa nazionale lombarda ottimista: i Vescovi avrebbero potuto di , un piccolo col­ rintracciare senza difficoltà i fondi legio che ospitasse due chierici per necessari per l'impianto del Semina­ ciascuna delle nove diocesi lombarde rio e per le pensioni gratuite agli stu­ ed uno o due studenti di quelle vene­ denti. Infatti, egli scriveva all'amico: te, onde potessero completare gli stu­ « Qual'è quel Seminario Lombardo di teologici. che non abbia pensioni gratuite per Del progetto venne informato Pio IX parecchi dei suoi alunni? Quante pen­ che, come scrive Mons. Mai il 14 ot- sioni non potrebbero di preferenza 13 tobre 1856, « d'intelligenza con S.E. assegnarsi a quelli tra gli alunni che vengono dal Vescovo spediti al Semi·· sue osservazioni non potevano essere nario Lombardo in Roma? Tutti i se­ più « sapienti », ma purtroppo a Ro­ minari hanno dei fondi propri, non ma si dormiva saporitamente. E tale potrebbero i Vescovi valersi di una metafora può essere usata anche per piccola parte di questi per l'allesti.. tutto il 1857 e per almeno i primi me· mento e primo impianto del Collegio si del 1858. Lombardo - Romano »? Ma per parlare ai Vescovi bisognava Vegliava sempre Mons. Borromeo, di presentare uno statuto, un program­ cui è forse il caso di parlare a questo ma chiaro, si doveva poi spiegare in punto. Egli fu, nel tempo, l'ultimo dei che proporzione si dovessero assegna· Cardinali di quella grande famiglia re i posti tra le Diocesi lombarde. Ed milanese illustrata per santità da San esemplificava: « Quale proporzione Carlo e per dottrina dal Cardinale Fe­ tra Milano e Crema? E perché mette· derico; i biografi concordano nel 10- re Milano nel letto di Procuste per darne la generosità e la virtù; fu ac­ adeguarlo alla piccola Crema »? canto al Papa in costante fedele ser­ Quanto alla scuola da frequentare il vizio quale Maestro di Camera e Mag­ Mai si era fissato sul Seminario Ro· giordomo; il Cardinale Alimonda lo mano, ma il Secco opinava che i Ve· definì « tempra di meravigliosa e san­ scovi desiderassero un altro istituto, ta attività ». Forse il suo più grande giacché « nel Seminario Romano ce­ merito fu quello d'avere ideato, soste.. lebrità non vi sono ». Con molta di· nuto e guidato il Seminario Lombar­ plomazia, conoscendo anche i motivi do nei suoi difficili inizi. psicologici e sentimentali che spinge· Dopo un anno di silenzio Mons. Bor­ vano il Mai verso la sua antica scuola, romeo riprende la trafila di studi e di il Secco cercava di persuaderlo sulla contatti per l'istituzione che verisimil­ convenienza di orientare i chierici mente ne aveva occupato il pensiero piuttosto sul Collegio Romano, la at­ anche nei mesi di apparente inattività. tuale Università Gregoriana dove, vi· Per concretare il progetto nel frattem­ ceversa, studente era stato lui! po studiato e perfezionato, Mons. Bor­ Nelle idee di questo prelato, il Semi­ romeo invitò il Mai a stendere un ab­ nario Lombardo, pur non avendo bozzo di regolamento e ad iniziare la scuole proprie non poteva disinteres· raccolta dei fondi - circa seicento sarsi degli studi e della formazione scudi - necessari al primo impianto dei chierici: un manipolo di ripetito­ del Seminario presso San Carlo al ri ci voleva, ed anche una buona bi­ Corso. blioteca nell'interno dell'istituto, per­ Si sperava perciò di reperire !'intera ché, saggia e santa norma che il Se· somma a Milano, giovandosi magari minario Lombardo sempre osservò, di « una piccolissima somma» della « appaia che non meno della coltura donazione fatta dal Vimercati per sco.. dell'intelletto venga data quella del pi benefici e di istruzione per i chie­ cuore, e come vogliasi che vadano di rici. Con atto 23 aprile 1855 era stato conserva scienza e pietà ». costituito, con parte di quei fondi (che Dopo questa corrispondenza del 1856, la voce popolare faceva ascendere a 1'8 gennaio dell'anno nuovo, Monsi- qualcosa come 6 o 7 milioni) lo « Isti­ 14 gnor Mai, dava atto all'amico che le tuto di perfezionamento teologico» Card. EDOARDO BORROMEO ARESE (dipinto ad olio nel Seminario Lombardo)

locale presso San Carlo: tempo -era e tempo è, cento scudi, compreso tut­ to non li avrei. Ben io però vi assicu­ ro che seicento scudi non mi sarà poi gran fatto difficile l'averli altrimenti, ed io pure vi contribuirò la mia parte. Imperocché non vi ha opera buona che mi stia a cuore quanto questa, gli è pur molto che l'idea d'un Seminario Lombardo a Roma io la vagheggio ». Ci pensava infatti sin da quando, stu· dente nell'Urbe, vagheggiava un semi­ nario bergamasco-milanese, ma, con la sua mentalità positiva, soggiungeva: « Ma le cose, reputo indispensabile, che siano ben organizzate. Mi ram­ mento a questo proposito quanto eb­ bi a dirvi colla mia indirizzata nel no­ vembre o dicembre del 1856,), del Seminario di Milano affidato agli Dopo quella lettera, più sopra riferi­ Oblati. ta, il Secco Suardo se non proprio una Insomma, il Secco Suardo cappellano missione del tipo di quella conferita arcivescovile, aggiunto alla segreteria dal Borromeo al Mai, in varie circo­ della Curia e, nel 1857 pro-segretario, stanze, aveva svolto di persona una doveva incaricarsi del finanziamento opera di propaganda e di sondaggio a Milano «( Rimboccatevi adunque le presso alcuni Vescovi lombardi, allar­ maniche sino al gomito - gli scrive­ gando, secondo l'idea del Borromeo e va Mons_ Mai - e consacratevi tutto le istanze dei tempi, il suo primitivo per conseguirne un felice successo ,,)_ progetto, non soltanto alla partecipa­ N on era facile rispondere: il Secco zione di Milano e di Bergamo, ma an­ Suardo stese due abbozzi e la minuta che a quella di Brescia, di Mantova e definitiva della lettera di risposta (co­ di Pavia. Egli avvicinò i Vescovi Spe­ me risultò ai Monsignori Pellegrini e ranza, Verzeri, Corti e Ramazzotti (Pa­ Bernareggi dalle loro ricerche nell'ar­ triarca di Venezia): « tenni con loro chivio di Bellusco dove si trovano le - prosegue il Secco Suardo - come carte del Secco Suardo l. con gli altri di Lombardia anche lun­ Grato a Mons. Borromeo per la stima ghi carteggi e sempre più mi trovai che gli dimostrava, il prelato della Cu· convinto su quanto in quella lettera vi ria milanese non poteva tuttavia ta­ manifestava. lo sono d'avviso che al­ cere le proprie attitudini e il proprio lora i Vescovi lombardi si indurran­ pensiero che gli impedivano di que­ no ad inviare concordamente i loro stuare, sia pure per un santo scopo. migliori giovani a Roma, e a mante­ « lo certo - egli scrive - non andrò nerli anche con sacrifici ». Ma a quali a bussare alla porta dei ricchi mila­ condizioni? nesi per ottenere quei sussidi che sa- Precisa ancora il Secco Suardo: la 15 ranno necessari pel riattamento del prima è che li si mandino in un « isti- tuta ben piantato, e ben disciplinato »; l'alba deì 59, tempi nuovi per il Lom­ la seconda, che gli alunni siano posti bardo Veneto (e « Mons. Borromeo - in grado di frequentare scuole di scrive il 5 marzo 1859 il Mai a Mon­ « grande rinomanza »; la terza, che si signor' Secco Suardo - per la sua fa,· inviino chierici e non sacerdoti. Si! te­ miglia pregiudicata in faccia al Go­ meva poi l'eccessivo aggravio sui Ve­ verno può sporgersi ben poco o nul­ scovi e sui Seminari per le spese di la l») il progetto sembrò naufragare. mantenimento; si preferiva che l'isti­ Eppure Mons. Mai aveva preparato il tuto avesse una sede propria, per non suo schema di regolamento intitolan­ dover pagare la pigione, dato anche dolo « Miei opinamenti preliminari ii fatto che, essendo i chierici non ano circa il progetto e statuto da farsi per cara sacerdoti, non avrebbero potuto la erezione del nuovo Seminario Lom· disimpegnare le cappellanie di San bardo Veneto l); e confidava pur sem­ Carlo al Corso. E, ancora: perché non pre nella fusione con l'Istituto del Vi­ scegliere una posizione meno distante mercati, nella assegnazione di pensio· dalle scuole? Perché non usufruire ni da Vienna, nell'intervento del Car­ delle pensioni erariali non ancora ri­ dinale de Silvestri, protettore dell'Im­ scosse? Tanto più che i Vescovi lom­ pero Austriaco per gli affari ecclesia­ bardi sembravano maggiormente in­ stici, e finalmente in una risposta del clinati a inviare gli studenti a Roma Secco Suardo con il quale il Mai in­ anziché a Milano. sisteva: « Qui a Roma non si muove Mons. Secco Suardo viveva molto da più foglia senza di voi, tutto dipende vicino, in grazia del suo ufficio ma da quelle istruzioni che avevate pro­ anche della sua perspicacia, la situa­ messo di mandarmi e che ancora non zione ecclesiastica del Lombardo Ve­ si vedono. Si attende che i Vescovi si neto, l'indomani della stipulazione del stringano e facciano centro nel Metro­ Concordato, ed ancora in attesa della polita e che questi in modo solenne sua attuazione che, scriveva, « va tan­ a nome di tutto l'Episcopato si rivolga to a rilento e con certo tal misto di all'E.mo Porporato de Silvestri, il buono e di non buono da non accon· quale ansioso aspetta di essere uffi.· tentar troppo)l. ciato per avere una veste con cui agi­ Eppure la necessità di dare una supe­ re energicamente in accordo con Mon­ riore formazione al clero c'era e re­ signor Borromeo, e trattare le cose in­ stava urgente: tanto più che a Vienna tanto che l'E.mo Cardinale Rauscher « nessuno vuole andare » in quella Fa· Arcivescovo di Vienna travasi in Ro­ coltà Teologica di cui si ricordava, co­ ma e che il Santo Padre è tanto bene me unico esempio forse, ma un esem­ impressionato per quest'opera (. . .l. pio ben lontano, quello di Mons. Bal­ Fate coraggio a S.E. Mons. Arcivesco­ lerini che nel 1837, per invito del Car·· vo o, se la sua salute glielo impedisce, dinale Gaisruck vi andò, pur essendo al suo Vicario Mons. Ballerini, il qua­ già sacerdote. le conosce il pensare e la volontà di Nel frattempo, mentre si invocava lo tutti i Vescovi, perché egli stesso scri­ intervento del Papa stesso e dei Ve­ va e mandi una supplica all'E.mo de scovi, mentre si lamentava come « in­ Silvestri nel senso che noi sappiamo l). concepibile» la istituzione del Vimer- Lo stesso giorno, Mons. Paolo Balleri­ 16 cati, mentre stavano maturando, al- ni, Vicario Generale dell'Arcivescovo Romilli, scriveva a Mons. Borromeo zia e speditoria dei Vescovi lombardi. ringraziandolo, a nome dei Vescovi Altri articoli prevedevano espressa­ 10mb ardi «per la bontà colla quale mente che l'amministrazione del Col­ degnavasi prestare tanto interessa­ legio fosse separata da quelia dell' Arci­ mento in pro della vagheggiata fon­ confraternita e le funzioni del Retto­ dazione », sia a titolo personale che in re, Vice Rettore, Economo nonché del qualità di Primicerio della Arciconfra­ Consiglio Amministrativo. ternita dei Lombardi, ed appunto al maggior dignitario ecclesiastico del sodalizio, il Ballerini si rivolgeva « on­ de alcuni pochi locali in San Carlo LA FASE SPERIMENTALE siano possibilmente concessi sin d'ora Direzione a sistema democratico al Prefetto ed alunni che trovansi at­ (1860.1863 ) tualmente costì a San Silvestro, i qua­ li per tal modo possano togliersi da una posizione anormale ». I noti avvenimenti militari e politici Per le varie modalità del trapasso dei del 1859 segnarono l'apparente falli­ locali e delle spese, il Borromeo avreb­ mento dell'iniziativa, ma in realtà, pur be potuto accordarsi con il prefetto, essendo assai difficili, soprattutto in «il buon Cassinelli, ecclesiastico per Milano, le condizioni di vita e la liber­ molte doti tra i più commendevoli ». tà del clero (si pensi alla nota vicenda Tra l'altro si pensava di utilizzare, « al del Vicario Capitolare Mons. Carlo servizio della Chiesa e della beneme­ Caccia Dominioni), la caduta del giuri­ rita Arciconfraternita », gli studenti sdizionalismo austriaco, di quelle lombardi. «catene d'oro» non meno pesanti Alla lettera era unito un regolamento, delle «catene di ferro» (e, alcuni de­ composto di dodici articoli, che pre­ cenni più tardi tale espressione d'un vedevano la istituzione di « un Colle­ prelato austriaco colpì, come scrive gio di Ecclesiastici delle Diocesi Lom­ Tommaso Gallarati Scotti, il giovane barde, ai quali potranno anche unirsi don Achille Ratti) permise un nuovo gli Ecclesiastici delle Diocesi Vene­ sviluppo alla iniziativa. te », posto sotto la protezione dello « ... La sconfitta dell' Austria - rivela stesso Cardinale Protettore dell' Arei­ il Bernareggi - e l'avvento del nuovo confraternita dei Santi Ambrogio e governo italiano non che essere cau­ Carlo, coadiuvato da Mons. Primice­ sa di caduta del progetto, fu un inci­ rio; le modalità di ammissione e l'ob­ tamento alla sua rapida attuazione, bligo agli alunni di conseguire una essendosi maggiormente sentita la laurea; !'invocazione a San Carlo qua­ necessità di formare degli ecclesia­ le patrono; l'affitto dei locali al Corso stici di pura fode romana ». (scudi romani 1376,50); la cessione, da In tempi nuovi agivano uomini nuo­ parte della Arciconfraternita delle VI: ma la esperienza ed il lavoro di « rendite spettanti alla medesima con quelli, che, come il Secco Suardo obbligo di Messe, Anniversari etc. », scomparivano dalla scena, ebbero il e la assunzione, da parte del Collegio loro peso nella rinascita del proget­ di tali oneri derivanti e della officia- to, o per meglio dire, nella nascita del 17 tura della Chiesa, nonché della agen- Seminario Lombardo. La presenza pa- terna e vigilante di Mons. Borromeo di buon grado abbiamo accolta una garantiva una continuità senza solu­ tale proposizione ed abbiamo ai me­ zione dell'opera; diversi saranno i desimi rilasciato le relative lettere di­ mezzi, ma lo spirito rimane intatto. missoriali >l. Don Giuseppe Prada, segretario di I chierici erano Angelo Massara del Mons. Caccia Dominioni, si trova ora terzo corso teologico; Giovanni Mas· al centro della rinascita ed il Berna­ sara, Federico Sala e Pietro Besana reggi non esita a considerarlo come del primo; Giacomo Gerli del secon­ il fondatore dell'Istituto. Quello che do filosofico, cioè liceale. Disponeva non avevano potuto ottenere il Bor­ inoltre Mons. Caccia Dominioni che a romeo, il Mai, il Secco Suardo ed il quegli studenti fossero estesi i privi­ Ballerini, sul finire del 1860, si rea­ legi e favori degli iscritti ai Seminari, lizzò spontaneamente. I! tre novem­ che, in ogni caso, li avrebbero dovuti bre il Vicario Capitolare dell' Archi­ ricevere senza difficoltà, qualora diocesi di Sant'Ambrogio scriveva a avessero dovuto lasciare Roma. Mons. Cassina, Rettore del Seminario Altri chierici si aggiunsero poi: ed Maggiore: «Alcuni pochi chierici dei erano Pietro Prada, fratello minore di Seminari superiori hanno espresso a Don Giuseppe e Giuseppe Dal Corno. Noi con apposita domanda di poter L'origine del Seminario, come in ge­ recarsi a proseguire il corso degli ec­ nere quella di tutte le grandi inizia­ clesiastisi loro studi nella Università tive religiose, ricorda assai la para­ Romana. Un tale divisamento essendo bola del granello di senapa. Senza in piena conformità coi Nostri voti alcun decreto ufficiale di riconosci­ e colle raccomandazioni che perso­ mento, ma soltanto con le premure di nalmente ci vennero fatte anni sono un sacerdote (il Prùda aveva preso in dall'Augusto Capo della Chiesa, Noi affitto alcuni locali a San Carlo al Corso) e con la previdenza e preveg·· genza dei Monsignori Caccia e Borro­ meo, il futuro « Lombardo» si pre­ sentava come una spontanea fioritu­ Gli alunni del Seminario Lombardo nell'anno 1862-1863 (da sinistra, in piedi: Sala - Besana - Vitali - Massara G .. Prada - Del Corno - ra di fede e di carità, nemmeno in re­ Imperatori - Salerio; seduti: Massara A. - Grasselli - Gerli) gola con la prassi, giacché, contro tutte le regole, un prelato come il Maggiordomo Borromeo ne teneva la direzione nominale, riservando quella effettiva al decano degli studenti, il chierico Angelo Massara. Scoppiò un piccolo scandalo: una let­ teraanonima denunciò a Mons. Cac­ cia l'enormità di « quell'otto ragazzi quasi totalmente a loro stessi senza una persona di autorità che li diriga, li sorvegli », autogovernati in una piccola comunità ....I! Vicario Capito­ lare mise la lettera in mano a Don Prada che rispose assicurando la pro- pria fiducia soprattutto nei Massara, meva la suprema direzione, dipenden­ e soggiungendo che egli considerava dendo da lui anche la nomina del tale libertà assai meglio che una catti­ Rettore, la scelta dell'istituto di teolo­ va direzione. E per altri due anni gia che gli alunn' avrebbero dovuto scolastici le cose continuarono senza frequentare, la facoltà di ammettere alcun mutamento. quanti ne avessero fatta richiesta agli Nuovi alunni si aggiungevano a studi filosofici e giuridici, la appro· quel pensionato, per la cui gestione vazione del regolamento disciplinare bastavano diecimila lire; nel 1862, es­ e l'autorità su tutti gli studenti, anche sendosi aggiunto al manipolo dei mi­ di altre diocesi. Naturalmente l'Isti­ lanesi uno studente bresciano, Serafi­ tuto doveva conservare come proprio no Saleri, il convitto incominciò ad il rito ambrosiano. assumere una fisionomia più propria­ Da più parti, dal Papa a Mons. Bor­ mente ({ lombarda}l. Gli alunni erano romeo, si sosteneva la necessità della liberi di frequentare l'istituto che nomina di un Rettore; solo il Prada avessero preferito: così alcuni si por­ sembrava poco convinto; ma un fatto tavano all' Apollinare (Seminario Ro­ imprevisto, all'inizio dell'anno scola­ mano), altri al Collegio Romano (nel­ stico 1863-64 troncò le discussioni: un le scuole dei Gesuiti). sacerdote, con ormai vent'anni di N onostante il pessimismo di Mons. Messa, don Antonio Mi.iller, un tici­ Secco Suardo, la carità illuminata dei nese della Diocesi di Milano, dimesso milanesi fruttificava costantemente: dall'insegnamento nel Seminario Mag­ le prime seicento lire versate, a mez­ giore per un sopruso del governo ita· zo di Mons. Caccia Dominioni da una liano, ed assunto come precettore in mano ignota (e si pensò a quella della casa Gallarati Scotti, chiese di essere Duchessa Melzi d'Eri!), furono segui· ammesso al ({ Piccolo Seminario di te da altre oblazioni; le più cospicue, San Carlo }l, come allora si chiamava, fino ad un ammontare annuo di lire per potersi addottorare in Roma. Au­ 8.500, furono quelle del Duca Gallarati tomaticamente quel sacerdote diveni­ Scotti che, inoltre, assegnò al collegio va il decano della comunità e, quasi in perpetuo la Biblioteca Scotti, già salvando il principio caro a don Prada in uso all'Uditore di Rota per la Lom­ dell'rmtogoverno dei chierici, lo si bardia (allora Mons. Nardi), ricchis­ nominava ({ pro-Rettore» (giacché sima di opere canoniche antiche. Rettore volle restare il Borromeo) e Il Duca Gallarati Scotti diede i co­ presidente della casa. spicui sussidi sotto forma di pensioni Le altre cariche vennero cosi riparti·· ai vari studenti, anche non milanesi, te: Don Angelo Massara ({ ministro o purchè 10mb ardi, e forni uno sche­ vice rettore o vicario come vuolsi », ma di regolamento che può cosi sin­ don Saleri {( decano », don Pietro tetizzarsi: istituzione del Seminario Prada, {( proponente i quesiti per le con il nome e sotto la protezione di discussioni scientifiche in casa », ecc. San Carlo, atto ad ospitare 12 chie­ In tutto la comunità comprendeva 5 rici milanesi, senza tuttavia l'esclu· sacerdoti, 3 {( in sacris» ed 8 chierici sione di altri, purché lombardi, e com­ {( semplici ». patibilmente con la capienza dei 10- E si cominciò a dare un definitivo as­ 19 cali. L'Arcivescovo di Milano ne assu- setto al Collegio Lombardo; don Prada dovette ritirarsi nell'ora in cui Vice Rettore, mentre l'a:nministra­ gli si toglieva la diletta creatura; egli zione venne affidata ad un Cardinale rifulse per spirito di sacrificio e di Protettore (e fino al Concistoro del ubbidienza: «Se [ ... ] .il Superiore 13 marzo 1868 in cui venne promosso con una sola parola, anzi con un geo alla Porpora, il Borromeo fu soltanto sto, dirà si faccia così, lo desidero, Pro·Protettore) coadiuvato da due o sarà fatto tutto secondo la sua volon· tre persone di nomina pontificia. tà ». Scompariva anche il Prada per Assai complesso (sottantadue articoli) ubbidienza al suo Vicario Generale e fu il Regolamento accompagnato da scompariva con tratti di grande no· disposizioni relative al personale. biltà, pregando per le fortune del Se.. L'approvazione pontificia venne con­ minario - teneramente, una volta, cessa nel febbraio 1865. La notizia lo chiamò «il bambino» - e rasse­ giunse a Milano con un certo ritardo, gnandosi a Dio. e ciò spiega alcuni accenni contenuti in queste due lettere indirizzate dal­ l'Arcivescovo Ballerini e da Don Pra.. LA PRIMA FASE (1863·1870) da a Mons. Alessandro Franchi, Se­ gretario agli Affari Ecclesiastici Il Rettorato di don Antonio MUller straordinari (Archivio Segreto Vati­ (1864·1870 ) cano, Segreteria di Stato, 1865, rubr. 8) rispettivamente il 3 e 1'8 marzo. La nuova fase del Seminario Lombar­ Scriveva da Vighizzolo di Cantù Mon· do comportò subito un nuovo rego.. lamento; nel primo abbozzo si dic9· va:« 1. Proprietà e titolo. La casa si apre sotto gli auspici di tutti o alcu· ni fra i Vescovi lombardi e piglia no­ me di Seminario Lombardo ». Ma nel 1865 nello Statuto (distinto dal Re­ golamento) denominato «Articoli di istituzione del Seminario Lombardo », si giunse alla definitiva redazione con una formula molto più ampia e si· gnificativa: «sotto gli auspici della Santità di Nostro Signore Papa Pio IX, per cura dell'Episcopato Lombar· do », il Seminario veniva così canoni.. camente istituito. Si specificò poi lo scopo della isti­ tuzione (perfezionamento teologico e studio dei due diritti, quest'ultimo nel Seminario Romano, mentre il primo era lasciato scegliere dalle autorità diocesane, purché l'Università fosse

una sola per tutti); si rimise ai Ve· Don ANTONIO MUELLER 20 scovi la scelta anche del Rettore e del Primo Rettore del Lombardo signor Paolo Ballerini al Franchi: « Oso presentarle con questa mia il Sac. Dott. Pietro Prada che fa ritorno a Roma per continuare il suo corso di pratica alla Congregazione del Conci· lio, e fra qualche tempo si restituirà in Roma anche il Sac. D. Giovanni Mas­ sara per continuarvi pure i propri stu­ diI. lo li raccomando ambedue all'alto patrocinio di Vostra Eccellenza Reve·· rendissima, e li pongo sotto la sua spe· ciale protezione, pregandola ad esser largo secoloro di consigli ed assisten­ za. - Le rinnovo poi i più sentiti rin­ graziamenti per tutto quanto Vostra Eccellenza ha operato nelle pendenze pel Seminario di San Carlo al Corso. Non ho finora ricevuto il Regolamen­ to relativo, che attendeva da Mons. Borromeo; ne conosco però di già le principali disposizioni, e per parte mia ben son disposto a prendere quelle iniziative che in esso mi ven· Mons. VINCENZO MOLO gono demandate onde ottenere il Amminis.tratore Apostolico del Canton Ticino necessario accordo cogli altri Reve· Primo Vice-Rettore del Collegio Lombaròp rendissimi Ordinarii sulla questìone della scuola e ad assumere la parte no, annunciava il ritorno del fratello che mi viene attribuita, per dare al· Pietro e del Massara a Roma, racco­ l'opera la necessaria direzione e so­ mandando entrambi al Prelato. E pro· lidità ». seguiva: {( Finora nessuna copia del L'Arcivescovo confidava nell'appoggio Regolamento qua giunse per parte di Mons. Franchi « per la realizzazio­ di Mons. Maggiordomo, né la lettera ne anche dell'altro ideato progetto di che era stata promessa in pro dei tre incalcolabile utilità per l'Alta Italia, (Prada e i due Massara). Ma di que· cioè della successiva trasformazione sta ormai più non importa. Ed anche del Seminario Lombardo in altro che del Regolamento benché Mons. Arci­ abbracci anche più ecclesiastiche pro­ vescovo non abbia ricevuto la copia, vincie. Sarebbe una nuova gemma tuttavia conoscendo per le nozioni da assai fulgida nella corona del glorio­ me date la parte che lo riguarda è sissimo nostro Santo Pontefice, e ben contento che gli sia stata lasciata nuovo vanto non piccolo pe' suoi sa· libera l'azione che gli spetta nell'alta pienti cooperatori». sua posizione. Egli è deciso più che E da Milano Don Giuseppe Prada, mai ad assumere in quest'affare ed dopo aver ringraziato Mons. Franchi in altri ancora l'esercizio della sua {( per le gentilezze d'ogni maniera» autorità, e ne abbiamo prova nelle 21 usategli nel recente soggiorno roma· dimissorie rilasciate ai medesimi alun· ni. A questo modo solo potremo ave­ che aumenterà ed avremo la maggio­ re il desiderato accordo nei Vescovi ranza. Dobbiamo in ciò riconoscere e quell'unità tanto necessaria a ben la mano di Dio che segue la via già consolidare qualsiasi opera. Oltre a tracciata dal Suo Augusto Vicario ». tante altre ragioni, i pregiudizii stessi I! Ballerini, come è noto, rimase Ar­ che tuttora, con una insistenza ancor civescovo di Milano dal 1860 al 1867 più forte qui si vorrebbe far preva.­ senza poter mai prendere il posses­ lere a scapito delle dottrine del Se­ so effettivo della diocesi, per la osti­ minario Romano, gli fanno sentire il lità del governo italiano da lui contra­ dovere di difendere l'onore di quel­ stato nella nomina dei titolari di uffi·· !'insigne Liceo e in pari tempo la ci ecclesiastici. Ciò spiega come il causa della Santa Sede. Vicario Capitoralc si occupasse uffi­ Arcivescovo alcune fila ha cialmente (ma del resto con la piena già sparse intorno all'ideata trasfor­ approvazione dell'Arcivescovo) di mazione per altre maggiori Diocesi. questi primi passi della istituzione. A suo tempo, se colla grazia di Dio, Già il 16 ottobre 1864, Mons. Caccia potrà raccogliere elementi bastevoli, Dominioni aveva nominato il MUller umilierà d'accordo coi vescovi che si Rettore, e don Vincenzo Molo, indi piglieranno interesse le proprie pro­ Amministratore Apostolico del Can­ posizioni. In questo caso egli fa asse­ ton Ticino, Vice Rettore. Monsignor gnamento senza confini sull'interes­ Caccia costituì, con i Vescovi di Ber­ samento e sulla efficacia di Vostra gamo, Brescia e Lodi, la commissione Eccellenza ». di economia, chiamando a farne par­ Come si vede il disegno concepito sul te il Duca Gallarati Scotti e il Com· Seminario era assai ampio, e l'Arcive­ mendatore Vimercati. I! primo, come scovo di Milano si interessava con i si è detto, garantiva ottomila J~re mezzi in suo potere, pur nelle critiche l'anno di pensione, il secondo, sul­ circostanze in cui personalmente era l'Istituto di perfezionamento, due po­ venuto a trovarsi e delle quali traspa­ sti al Lombardo. La sede del Semina­ re qualcosa dal seguente brano della rio, sempre nell'edificio dell' Arcicon­ citata lettera che, per completezza, fraternita, aveva l'ingresso dalla via trascrivo: « Una notizia che deve con­ del Leoncino; constava di un appar.. -solare l'Angelico cuore del veneratis­ tamento su due piani con la Cappella simo Pontefice è questa che alla ricor­ ed un terrazzo, oltre la biblioteca, le renza delle ultime feste natalizie i sale, il refettorio, le camere ed i ser­ Canonici Ordinari della Metropolita­ vizi. na in numero di nove inviarono il Ne lasciò una bella descrizione un ex loro atto di ossequio e di devozione alunno beneficiario della pensione a Monsignor Ballerini come a loro Scotti, il futuro Arcivescovo - Ve­ Arcivescovo. A questi nove aggiungen­ scovo di Brescia, Giacinto Gaggia: do Mons. Vescovo [Caccia Dominioni, « I! locale a San Carlo al Corso - titolare di Famagosta] già suo dipen­ come egli narrò già in tarda età al dente, si ha la metà precisa del Ca­ Bernareggi - era men che adatto pitolo che attualmente consta di 20 ad un Collegio di giovani, come era­ Canonici. Quel numero col tempo e vamo noi. Le stanze nostre, polite e 22 all'evenienza di una crisi siamo certi chiare, occupavano il piano sopra i Palazzo dell'Arciconfraternita dei Lombardi a S. Carlo al Corso, già sede del Lombardo.

Gaetano Zocchi, e lo storiografo Don Carlo Bonacina. Nel difetto di testimonianze scritte, queÌle dell' Arcivescovo Gaggia sono ancor più preziose: egli narrava del circolo di Teologia tenuto dal Padre Frigerio S.J., poi Rettore del Collegio Vida di Cremona, delle funzioni re­ ligiose, del passeggio del Papa per il Corso, degli echi del Concilio Va­ ticano I, della funzione che egli dovet­ te svolgere di segretario del Cardinale Borromeo, in servizio al Papa con l'Antonelli ed un altro Cardinale Dia­ cono, dell'abito dei seminaristi (<< ve­ ste talare filettata di cordoncino color celeste »). E suo è anche questo vivace aneddoto intorno a Pio IX, che, ritor.. nando gli studenti da un corso di esercizi tenuto a Sant'Eusebio dal Pa· dre Pellico S.J., fece trovar loro, per delizia della mensa, una dozzina di polli e quattro bottiglie di Aleatico. mezzani e l'ultimo piano. Eccetto po· Dirigeva la casa di esercizi il Padre che tra cui la mia, che guardavano in Curci che donò a ciascun esercitando una via non deserta ma non tanto ru­ un suo libro, come segno di soddisfa­ morosa, le altre si aprivano sul Cor­ zione per il buon esito del corso. so. La Cappella era all'ultimo piano, Nel 1870, l'Università Gregoriana, per­ piccola, con un altarino che aveva duta la sua sede del Collegio Romano, per pala un bell'« Ecce Homo» che dovette aggiornare di un anno i suoi si diceva del Guido Reni regalata da corsi, e così anche il Seminario Lom· Pio IX. Qui si compivano le nostre bardo restò chiuso: ma per ben otto pratiche di pietà, fra le quali la me­ anni! ditazione, ciascuno per sé, e la Santa Messa. Ordinato prete io scendevo a LA SECONDA FASE (1878·1913) celebrare in San Carlo, ove, per ordi­ ne del Cardinale Borromeo, erano Il rettorato di Mons. Ernesto Fontana pronte le vesti, perché ei voleva che (1878·1894) e le origini dell'associa­ si uscisse subito all'altare, e presto zione ex~alunni si tornasse in Collegio senza fermar­ si in Sacrestia ». Dopo la forzata parentesi di inattivi­ Come Mons. Gaggia, altri alunni di tà, all'alba del pontificato di Leone quel periodo furono Don Davide Al­ XIII, sì riapriva il Collegio Lombardo bertario, direttore poi de «L'Osser· sotto il titolo di « Seminario dei San­ vatore Cattolico », il celebre scrittore ti Ambrogio e Carlo per le Diocesi 2 3 ed oratore, fattosi gesuita, Padre dell'Alta Italia ». piacentini Luigi Marchi, Natale Bruni (poi arcivescovo di Modena) e Giaco­ mo Radini Tedeschi (i! Vescovo di Bergamo che maggiormente rifulge nella luce del suo fedele segretario e biografo Papa Giovanni XXIII); i pavesi Giuseppe Ballerini (poi Vesco­ vo della sua città) e Giuseppe Boni con alcuni altri diaconi e suddiaconi di Novara, Vigevano, Tortona, Biella, Vercelli, ma nessuno da Milano, ad eccezione di un giovane monzese che ben presto si ritirò senza aver abbrac­ ciato la carriera ecclesiastica; da Reg­ gio Emilia vennero inviati i giovani Giovanni e Angelo Mercati, futuro Cardinale i! primo e Prefetto dello Archivio Segreto Vaticano il secondo. Don Fontana tenne nota di tutto in un diario che, nelle sue parti essenzia­ li, venne pubblicato da Mons. Guido Anichini. Se per l'anno accademico 1878-79 nulla poté dire i! Fontana dei suoi concittadini, ben poté esser fiero Mons. ERNESTO FONTANA del terzetto che entrò nel Seminario (dipinto ad olio nel Seminario Lombardo) nell'autunno del 1879: il diacono Achille Ratti, i! chierico Alessandro Lualdi, il chierico Alessandro Pelle·· Nell'autunno del 1878, sempre per lo grini. Con il consenso dell' Arcivesco­ zelo del Cardinale Borromeo, ed an­ vo Nazzari di Calabiana, il Rettore cora in una fabbricato adiacente la Mons. Carlo Cassina aveva inviato chiesa nazionale lombarda, si riapri·· a Roma, con singolare chiaroveggen­ va il Seminario, sotto la direzione za, i tre migliori alunni del Seminario d'un altro professore del Seminario Maggiore di Milano perché si perfe­ Maggiore di Milano, don Ernesto Fon­ zionassero negli studi. tana, docente di Teologia Morale e Seguiamo intanto sui documenti del­ filosofo insigne costretto anch'egli per l'Anichini, il curriculum di don Achil­ ragioni pOlitiche ad allontanarsi dalla Ie Ratti: « in moribus optime », dice metropoli. La designazione piacque il registro Fontana, soggiungendo che al Pontefice, e don Fontana ebbe su­ l'alunno attende come « iscritto)} al­ bito la gioia di vedersi circondato da le Istituzioni Canoniche, e come « udi·· ottimi giovani, che in seguito fecero tore)} alle scuole di Testo e di Dog­ larga messe di bene nella vita eccle·· matica. siastica: vi erano i bresciani Angelo Don Achille, che il 20 luglio 1880 con­ Giradi e Giovanni Marcoli (uno dei seguì il baccelierato in Diritto Cano­ 24 pionieri del movimento cattolico); i nico, l'indomani partecipò all'esame di concorso nelle Istituzione Canoni­ ta la verità; ma coloro che non sono che riportando il premio con meda­ informati a sani principii, benchè di­ glia. Anch'egli naturalmente fu pre­ cano anche delle verità, non produco­ sente alla udienza concessa, poche no buoni frutti. settimane innanzi, da Leone XIII al « Perciò avere egli giudicato oppor­ Seminario dei Santi Ambrogio e tuno richiamare tutti allo studio di Carlo. Introdotti nella biblioteca pri­ San Tommaso e godere che i giovani vata del Pontefice, gli studenti venne·· presenti lo studiassero; esortarli a ro trattenuti per quasi un'ora « con studiare ancor più e prepararsi si­ amore veramente paterno », nota la cura scienza, spirito di sacrificio, ze­ « Civiltà Cattolica ». lo di apostoli, virtù, e informarsi allo L'indirizzo pronunziato dal Rettore - spirito di Sant'Ambrogio e di San presentato con gli alunni dal Car­ Carlo ,). dinale Borromeo - riaffermava fe­ Al Cardinale Borromeo il Papa racco­ deltà e obbedienza al Papa, anche at­ mandò nuovamente il Seminario, al traverso lo studio del Tomismo da lui Rettore di raddoppiare, se fosse pos­ caldeggiato; e il Papa rispose ringra· sibile, le sue cure per infondere negli ziando, affermando il suo interessa­ alunni sempre maggior spirito e zelo; mento costante per il Seminario con gli alunni fu affabilissimo e quan­ Lombardo e la sua compiacenza nel do il buon Rettore Fontana, commos­ constatare come egli potesse fare un so ringraziò il Pontefice per il con­ sicuro affidamento su quei chierici. forto ricevuto, Leone XIII gli rispose: Dice il resoconto: « Il Santo Padre « Ma anche voi avete consolato il continuò dicendo: fondare egli nel Papa ». Seminario dei Santi Ambrogio e Questa udienza lasciò certamente una Carlo buone speranze per le Diocesi traccia nell'animo dei giovani stu· 10mb arde, che hanno bisogno di atti. denti: due anni dopo don Achille mi sacerdoti. Là il giansenismo, già Ratti conseguì 03 marzo) il dottora­ in passato aveva fatto guasti; Tambu­ to in teologia e in diritto canonico rini averlo insegnato alla Università (9 giugno), nonché i pieni voti nel· di Pavia; al presente esserci il libe­ l'esame di filosofia alla Accademia ralismo favorito da una filosofia non Religiosa di San Tommaso (23 giu­ sana, alla quale si dànno anche molti gno); don Lualdi, futuro Rettore del che disgraziatamente appartengono Seminario e Cardinale AIlcivescovo al clero, e che porta alla disubbidien­ di , non fu da meno di lui, e za e anche alla opposizione ai diritti Leone XIII, informato dal padre Li­ della Santa Sede. Voi là tornati - beratore, si rallegrò per gli esami fi­ soggiunse - e informati a dottrine losofici, li volle in udienza e li esortò sicure e a spirito romano potrete, sot­ « a lavorare per tenere in onore le to la guida dei vostri Vescovi, opera­ dottrine sacre della Chiesa di fronte re molto di bene. I popoli d'Italia alle invadenze ultramontane» (Ani­ hanno conservato il germe della fede, chini). ne avemmo una prova evidente an­ Gli alunni del « Lombardo », il 30 no­ che in occasisone delle feste pel vostro vembre 1881, avevano pi~to il pio Sant'Ambrogio; i popoli non aspet· transito del loro Protettore e Fonda­ 25 tano che di sentire predicata schiet- tore, il Cardinale Borromeo. In se· guito il Seminario si sentì a disagio i Padri Enrico Rizzoli, Pietro Mas­ nei locali di San Carlo al Corso. Già saruti e Luigi Nannerini della Com­ il 9 ottobre 1882, Don Fontana, in com· pagnia di Gesù. .pagnia del cavaliere Filippo Bajola e Il Diàrio Fontana segna alla data 6 del N otaro Leopoldo Angelucci, si luglio 1885 queste memorabili note: mise alla ricerca d'una propria sede « Oggi si diede principio ai lavori per e visitò per prima villa Sacchetti fuori la costruzione della nuova casa ai Pra­ porta del Popolo; l'anno successivo, ti di Castello; taxit Deus, che tutto nella festa del Corpus Domini (cade· vada secondo il beneplacito del Sacro va in quell'anno il 24 maggio) venne Cuore di Gesù e della Madre del Buon acquistato per le vacanze estive ed Consiglio }). autunnali del Seminario, l'antico con­ Quanti dolori e quante umiliazioni vento di Montefiolo ad Aspra Sabina, costò quella casa al povero Rettore! dove in quell'ottobre, si recò a villeg­ « Tecnici novellini e impresari senza giare anche il Cardinale Lucido Ma­ scrupoli }) fecero sì che la costruzione, ria Parocchi, Vicario di Roma e nuo­ in poco più d'un anno, arrivasse ap­ vo Patrono del Seminario. Anche quel pena al secondo piano. (Soltanto nel Cardinale fu tutto compreso della 1900, grazie all'offerta del sacerdote funzione dell'istituto, al quale volle Trombini, il nuovo Rettore Lualdi essere maestro, dedicando ai giovani potè aggiungervi un terzo piano quan­ 00nferenze mensili alternandosi con do ormai il modesto edificio sembra­ va sopraffatto dalle grandi fabbriche adiacenti). L'antica sede del Seminario Lombardo ai Prati di Castello, in via G. Belli La Cappella venne benedetta dal Ret· tore il 2 marzo 1887; pochi anni più tardi, approvato il regolamento che il Fontana faceva leggere all'inizio del­ l'anno scolastico in Cappella, Leone XIII, con il breve « In supremo}) del 15 dicembre 1890 dava un carattere giuridico al Seminario, parificandolo a tutti gli altri dell'Urbp, e gli confe­ riva il titolo di « pontificio }). Seguono anni tranquilli, come si nota nel Diario. Così, ad esempio: « la prudenza non permise il passeg­ gio}) (era il 9 giugno 1839, data della inaugurazione del monumento a Campo di Fiori in onore a Giordano Bruno); lo scoppio della polveriera di Porta Portese, avvenuta il 23 apri­ le, non cagionò che « leggerissimo danno}) al Seminario. Ma l'avveni­ mento saliente di quell'anno è la vi· sita di Ausonio Franchi, (il sacerdo­ te Cristoforo Bonavino) che il 6 Gli alunni del Seminario Lombardo con iI Rettore, S. E. Mans. Fontana, nominato Vescovo nel 1894

maggio, ormai pentito dei suoi erro·· 1894, festa del Corpus Domini, lo con­ ri, veniva ospitato dal Fontana e da sacrò vescovo nella cappellina del­ lui preparato all'incontro con Leone !'Istituto. I! dolore si attenuò quando XIII. I! rientro in un seminario evo­ si seppe della nomina del successore cò al convertito gli anni belli della nella persona di un ex alunno, il sua giovinezza e della sua fedeltà a primo Rettore ex alunno: don Ales­ Dio, e si narra che, davanti agli stu­ sandro Lualdi. denti, scoppiasse in un pianto dirotto. I! Seminario divenne il punto di ri· I! 4 novembre 1892, dopo quattro ferimento non soltanto per gli ex alun­ anni di vice-rettorato, lasciò il semi­ ni quando tornavano a Roma, ma nario il lodigiano don Pietro Berga­ anche di gran parte dell'Episcopato maschi, e gli succeddette un altro ex lombardo. A partire dal 21 novembre alunno, don Valentino Liva. Ma Don 1884 si ricorda l'ospitalità concessa Fontana era tutto per il Seminario, al Vescovo di Mantova Mons. Giusep­ e il ({ Lombardo », cioé i suoi sacer­ pe Sarto, il quale, ancorchè promos­ doti e chierici, era tutto per lui. Fu so Patriarca di Venezia e Cardinale, dolorosa quindi la separazione, quan­ seguitò a frequentare il Seminario do dovette egli lasciare il Seminario Lombardo sempre desideroso di con· per governare la Diocesi di Crema. formarsi in tutto alla vita dei chie· 27 I! Cardinale Parocchi, il 24 maggio rici. N egli anni del Rettorato Fontana si all'anno si sarebbero riuniti in assem­ assiste ad un sicuro progresso: il blea plenaria_ La prima adunanza si diario segna alla data 29 novembre tenne alla Gibellina (Como) presso 1884 il conseguimento, da parte degli il Santuario del Santo Crocofisso, alunni, di ben cinque premi alla Gre­ luogo in cui fioriva una casa di eser­ goriana_ E si fece festa grande «( A cizi per il clero, il 26 settembre 1882. tavola vino e dolce)}, scrive il Ret­ Il « Libro degli Atti dell'Associazione tore)_ dei Santi Ambrogio e Carlo)} segnala C'era poi l'insegnamento nel canto la celebrazione della S_ Messa e una fermo impartito nei locali del Semi­ « devota conferenza)} del Rettore nario dal Maestro Don Bartolomeo Fontana, insieme alla « lettura di Grassi Landi, Beneficiato Vaticano, qualche grazioso componimento)} ed dalla cui scuola uscì il valente musi­ alla « raccolta di cospicua somma colo go Mons_ Angelo Nasoni. per l'obolo di San Pietro)l. L'Il settembre 1883 si tenne al San­ tuario d'Oropa il secondo convegno degli ex alunni del nuovo Seminario Le origini dell'associazione dei San­ (solo più tardi presero p,nrte alla ti Ambrogio e Carlo (1882-1894) Associazione i vecchi alunni del pe­ riodo 1863-70)_ Non tutti gli invitati, ma solo un terzo di essi, poterono in­ La tradizione del Pontificio Semina­ tervenire, e già si comprese come rio Lombardo non si smentì neppure l'adunanza annunale - con tanti sa­ con gli alunni che lo lasciavano dopo cerdoti impegnati in cura d'anime - aver conseguito i gradi accademici non fosse un mezzo valido per rag­ o perfezionato la pratica nelle Con­ giungere gli scopi della associazione_ gregazioni. La nuova casa era un ri­ Don Giacomo Radini Tedeschi lanciò chiamo e una meta, il vecchio istitu­ allora una proposta che parve tanto to una bandiera_ Non appena il pri­ opportuna da concretarsi in una cir­ mo gruppo di alunni terminò il corso colare a stampa diretta il 12 dicem­ di studi, si sentì la necessità di stabi·­ bre dal Rettore Fontana agli ex alunni. lire una. associazione permanente con Si consigliava infatti ai membri della lo scopo di mantenere i vincoli di Associazione di collaborare a « La fraternità spirituale e di organizzare Scuola Cattolica» su temi che in ogni in tale spirito un lavoro scientifico, adunanza sarebbero stati proposti; come oggi si direbbe, in équipe_ la organizzazione si basava su quat­ Il 20 luglio 1882, Leone XIII, appro­ tro centri di coordinamento e di rac­ vati gli statuti della associazione, fa­ colta dei lavori: Mìlano sotto la pre­ ceva pervenire, a mezzo del Cardi­ sidenza di Don Achille Ratti; Ver­ nale Protettore, l'augusto compiaci­ celli, di Don Luigi De Gaudenzi; No·­ mento per l'ottima iniziativa con lo vara, di Don Giovanni Battista Del augurio paterno d'ogni bene a tutti Signore e Piacenza, di Don Giacomo e di felice successo alla impresa_ Radini Tedeschi. Quest'ultimo aveva Il luogo d'incontro fra gli ex alunni, anche proposto la compilazione del di regola, doveva essere un Santua- catalogo dei soci, la costituzione di 28 rio dell' Alta Italia dove essi una volta un fondo comune per l'Obolo di San Pietro, la propaganda degli scopi del­ nunciati, mentre Del Signore ({ pm l'associazione nel Seminario Lombar­ birba di tutti» si riservava di comu­ do, e infine ({ che sia imposta una mul­ nicargli a voce, in una visita a Mila­ ta a chi non viene alle adunanze, a no, il suo pensiero: ({ E già - pro­ profitto dell'Obolo di San Pietro, ove seguita il Ratti -; come Lei saprà non giustifichi, a giudizio del Retto­ bene, è l'avvocato fiscale della Curia re, la sua assenza», di Novara, e da buon avvocato s'è pre­ Alcune lettere del futuro Pio XI, con­ so una dilazione_ Ma è tanto buon servate con i verbali in gran parte figliuolo al postutto, che possiam, da lui stesso redatti, ne dimostrano certo, contare sull'opera sua senza re­ l'entusiasmo per le iniziative e la cura strizioni »_ per l'associazione_ Il 24 settembre Don Fontana, come si è detto, accet­ 1883, Don Achille comunicava al Ret­ tò le proposte, ed il Cardinale Pro­ tore Fontana un dettagliato program­ tettore approvò la costituzione dei ma espresso in vari articoli, sulle quattro centri, dipendenti, a loro modalità della collaborazione, e con­ volta, da lui stesso e dal Rettore_ Do­ eludeva: ({ Eccole, Signor Rettore, il po la circolare del 12 dicembre 1883, progetto mio; ne faccia quel conto una lettera del Fontana al Ratti (19 che crede; purché si faccia prestino_ febbraio 1884) diede l'avvio alla pro­ Sarebbe bene che col nuovo anno gettata collaborazione degli ex alunni tutto fosse combinato specialmente a ({ Scuola Cattolica», ed 8ssa diede se deve aver luogo la combinazione ottimi e continuativi risultati. progettata colla Scuola Cattolica_ Don Si rinnovava cosi una tradizione del Carlo Brera è contento, contentissi­ Seminario Lombardo giacché - co­ mo di tal progetto e vorrebb8 comin­ me ricordava l'ex alunno p_ Radaeli ciare ad attuarlo oggi per non atten­ S_J_ - le basi del periodico erano dere l'indomani. Ma pianino: anche state g'ettate proprio in una adunan­ un po' di calma va assai bene»_ za di ex alunnni dell'allora Collegio E il 16 novembre, dopo aver richie­ Lombardo o dell'Alta Italia, nel set­ sto con lo sconto, alcuni libri per i tembre 1870. suoi chierici di Milano, Don Ratti se­ Il capo degli ex alunni era sempre il guitava: ({ Che n'è della associazione Rettore, ma in un certo senso Don e dei suoi interessi? Che s'è fatto? Achille Ratti a Milano lo rapprenta­ Che si vuoi fare? Come? Quando? va. Troviamo un piccolo episodio a Insomma mi faccia sapere qualche ciò relativo nei verbali del 1884, ver·­ cosa perché proprio niente di niente, gati di suo pugno: ({ 24 febbraio_ Stan­ mi creda, è troppo poco_ Ho interpel­ te l'urgenza dell'attualità il capocen­ lato anche [Radini] Tedeschi: ma fi­ tro di Milano spedisce a S. Eminenza no ad ora nessuna risposta_ ({ Il 4 [il cardin!lle parocchi] un indirizzC' dicembre in una argutissima lettera, di congratulazioni per hl nomina a Don Achille ritornava su alcuni pun­ Vicario di Sua Santità,,_ E dopo 4 ti della organizzazione, ed in parti­ giorni ne ebbe ({ graziosa risposta». colare, sulla unità di azione e di in­ Sempre il 28 febbraio: ({ S. Eminen­ dirizzo nella collaborazione al perio­ za approva e loda una protesta con­ dico_ In tale senso anche Radini Te- tro Curci [per la pubblicazione de 29 deschi e De Gaudenzi si erano pro- ({ il Vaticano Regio»]; senza però giu- Sua Em.za il Card. ALESSANDRO LUALDI, Arcivescovo di Palermo e per dieci anni Rettore del Lombardo

dicare conveniente che si dia ora pubblicità alla Associazione come tale ». Il testo del documento, redat· to dal Radini Tedeschi, venne inoltra·· to agli ex alunni, secondo modalità stabilite nella adunanza del 4 marzo, ed il 2 luglio il Cardinale Protettore comunicava il gradimento e la bene­ dizione del Papa. Si preparava intan­ to la grande adunanza di Vigevano (8 ottobre 1884) di cui Don Achille Ratti diede ampia notizia sia nel ver­ bale che in una lettera del lO ottobre al Rettore Fontana. Il punto saliente fu « la proposta fatta e sommamente caldeggiata da Monsignor Vescovo [De Gaudenzi] di intraprendere una esposizione o difesa scientifica delle proposte del Sillabo », e si stabilì un concreto programma approvato « ve­ hementer in Domino» e « perliben­ ter» dal Cardinale Parocchi il 27 ot­ tobre 1884. Nel 1885, come pure nel 1886, venne comunicato il riassunto delle confe· vano svolto una attività pubblicisti­ renze tenute in varie occasioni nella ca sulla Scuola Cattolica o su altri cappella del Seminario in Roma. Il periodici (come il Radini Tedeschi convegno del 1885 si tenne a Pavia; il per la sua collaborazione a « Giardi­ 30 settembre 1886, si discusse nuova­ netto di Maria - Eco di Lourdes »). mente a Vigevano il lavoro scientifi­ Firmò il verbale, per l'assenza giusti­ co intorno al Sillabo, e così pure il ficata del Ratti, il futuro Vescovo di 27 settembre dell'anno seguente. Nel Bergamo. 1888, 9 ottobre, il convegno si tenne Il problema del lavoro sul Sillabo a Pavia dove quel Vescovo, Monsignor venne nuovamente discusso iI 27 ago­ Riboldi, come scrive Don Achille sto 1890 a Vigevano, ma l'anno se­ Ratti nel verbale: « ci intrattenne guente, il 19 agosto, nella stessa sede sulla necessità e sui mezzi dell'unio­ « si rimetteva in campo la discussione ne in Cristo ed in Pietro. Necessità sul lavoro intorno al Sillabo; veniva derivante: 1. dalla natura del nostro riconosciuta la difficoltà di un lavoro sacerdozio; 2. dalle circostanze de' collettivo ». tempi; 3. dal fine dell'unione, la sa­ Nella adunanza tenutasi iI 30 agosto lute delle anime. Mezzi che sono con­ 1892 nel Collegio delle Vergini di Ca.. formità di mente (fede) di cuore (ca­ stiglione dello Stiviere sotto la presi­ rità) di opere (vita) ». denza del Vesc')vo di Mantova, Mons. Il 27 agosto 1889, nella adunanza di Giuseppe Sarto, iI verbale venne re­ 30 Vigevano, si elogiarono i soci che ave.. datto dal segretario Don Achille Rat- ti: ({ Con calda e paterna parola - le di Scienze Sociali, su nuovi proble­ scrive il futuro Pio XI - S.E. Mons. mi ed orientamenti; l'Opera dei Con· Sarto ci esortava a custodire lo spi­ gressi, al cui comitato permanente rito ecclesiastico, mediante l'orazio­ anch'egli apparteneva, ebbe da ex ne, lo zelo, l'avversione ad ogni sorta alunni del Seminario Lombardo no­ e graduazione di liberalismo ». Ma tevoli contributi, ed un giorno tutta del lavoro sul Sillaba non si parlò la Presidenza dell'Opera venne con· più, e nemmeno nella adunanza pa­ convitata in Seminario, con il Paga· vese del 29 agosto 1893 in cui, a mez­ nuzzi, il Rezzara, il Toniolo. Quest'ul· zo del Radini Tedeschi si offrì al timo fu in stretto contatto con il Lual· Paganuzzi l'opera degli ex alunni ({ da di nella elaborazione del concetto di usarne come quando e dove crederà ({ democrazia cristiana ». utile negli interessi del Comitato Come in passato, lo studio (compreso Permanente dell'Opera dei Con­ quello della musica sacra) non fu di gressi ». ostacolo alla pietà dEli seminaristi, anzi serviva anch'esso a corroborar· la; ed una tra le tante prove si ebbe Il rettorato di Mons. Alessandro Lualdi nel settembre 1901, quando il Lualdi, (1894-1904 ) con il favore dell'amico Radini Tede­ schi, Presidente del Comitato Nazio· Don Lualdi ebbe a fianco nel suo ret­ naIe, accompagnò tutto il seminario torato un altro ex alunno e futuro e numerosi ex alunni in pellegrinag· Cardinale, il vercellese Luigi Sincero gio alla Grotta di Lourdes. Gli stu­ (giunto a Roma il 4 ottobre 1894, denti, sotto la direzione di don Lo· mentre il Lualdi si era presentato il renzo Perosi (suo fratello Carlo, 6 settembre agli alunni in villeggia­ futuro Cardinale, era un ex alunno tura a Montefiolo). del Lombardo) disimpegnarono i ser­ Scrive, di questo Rettore, l'Anichi· vizi di assistenza liturgica e musicale. chini: ({ [ ... ] non aveva altra aspira­ ione che quella di produrre campioni perfetti della causa della Chi.esa e del Papa. Per questo ideale, egli aprì le porte del suo Seminar'c. a tutti quelli La villa del Seminario Lombardo a Montefiolo. che avessero qualche contributo da portare per la. formazione culturale e pratica dei suoi giovani (così sem­ pre li chiamava) », e non ebbe un momento di esitaziune quando (si era a quattro anni di distanza dalla Re­ rum Novarum) si trattò di formarli alle nuove correnti di ({ azione cattoli­ ca sociale », quelle, per intenderci del Toniolo e del Medolago Albani. Don Lualdi si teneva aggiornato, in frequenti contatti con Mons. Talamo, 31 direttore della Rivista Internaziona- Nel fervore dei tempi nuovi, il Semi­ nio 1898-1900 »_ Si è computato il nario che aveva già espresso nomi di periodo, non già dalla fondazione, grande rilievo nella vita ecclesiastica ma dalla riforma attuata dopo il e sociale, accoglieva le voci dei tem­ 1894, quando, nella adunanza tenuta­ pi nuovi, si inseriva, nella fedeltà ad si il 3 settembre a Milano nell'Orato­ una tradizione ormai consolidata, rio di San Carlo, sotto la presidenza nelle grandi linee del pensiero socia­ di Monsignor Fontana Vescovo di le cattolico internazionale: non casua,­ Crema, « venne concretata - come si li, le visite, guidate da Monsignor legge nel nitido autografo di don Radini Tedeschi, di Monsignor Ti­ Achille Ratti - nel seno stesso del­ berghien, del Pottier e di Leone Har­ la Associazione, una contribuzione in mel a Montefiolo; non casuale la con­ favore del Seminario dell'Alta Italia siderazione del Pontefice per il Se­ in forma di azioni da 5 lire pagabili minario giunta al punto da affidare, per il periodo di tre anni. Il Rettore anche dopo la sua elevazione all'Epi­ del Seminario si incarica dell'esecu­ scopato, il grandioso Seminario Leo­ zione. Ad ognuno dei soci è raccoman­ niano ai Prati, a Mons. Fontana, già data la raccolta privata di dette azio­ Rettore del Lombardo. ni tra conoscenti ecc. »_ L'anno seguen­ Era l'atto di fiducia in un clero che te, a Crema, il 16 settembre, dopo la Provvidenza avrebbe scelto per !'invio di un indirizzo al Santo Pa­ rinvigorire in uno spirito indefettibi.. dre « in protesta delle sacrileghe fe.­ le ed in una comprensione intelli­ ste del 20 settembre », il segretario gente, la fede e le opere della Lom­ De Gaudenzi, che sostituiva Il Ratti bardia, un clero che avrebbe espres­ assente giustificato, rilevava che al so nel volgere di pochi decenni, tre Rettore erano già pervenute lire 425 grandi Papi, di cui due, Pio XI e Pao­ quale importo delle azioni, ma alla lo VI, ex alunni del Seminario Lom­ fine dell'anno 1900 l'importo del solo bardo. triennio iniziato nel 1898 superava le Certamente la morte di Leone XIII duemila lire. Il solo Monsignor G_B. privò, nonché di un padre illuminato, Nasalli Rocca ne aveva raccolte due­ di un generoso estimatore il Semina­ centociquanta_ rio; ed il suo successore, ospite anche Presidente onorario della Associazio­ durante il Cardinalato e sino alla vi­ ne restava il Vescovo Fontana, il Ret­ gilia del Conclave del Lombardo, volle tore Lualdi era quello effettivo; le ricevere tra i primi il Rettore e tutto adunanze si tenevano quasi sempre a il Seminario. Crema: così il l' settembre 1896 in Il rettorato di Mons. Lualdi ricevette, cui si stabilì il programma per la come quello del Fontana, tutto l'ap­ « progettata pubblicazione Santam­ poggio, rispettoso e filiale, degli ex brosiana », come la dice il Ratti, un alunni, i quali - e taluni in maniera un altro piano di studio interessantis­ cospicua - assicurarono anche i mez­ simo e anch'esso per le consuete dif­ zi di vita al Seminario. Un prezioso ficoltà naufragato. Nel prospetto in foglietto stampato, con aggiunte ma­ cui vennero segnati i 53 temi da trat­ noscritte, presenta il ruolino di ben tare nella pUbblicazione celebrativa 113 soci della Associazione dei SS. del centen!irio di Sant'Ambrogio, il 32 Ambrogio e Carlo « nel secondo trien- Canonico Ratti, Dottore dell'Ambro- siana, risulta officiato per il seguen­ .' (1111111' te tema; « Condizioni politiche e re­ ligiose d'Italia ai tempi di S. Ambro­ 'Jt Il) gio e influenza del Santo ». Nella stessa adunanza « il Rettore del Se­ minario in Roma è incaricato di con­ ferire col Cardinale Protettore - si legge nell'autografo Ratti - sulla do.. manda di alcuni alunni dell'antico Collegio Lombardo di far parte della Associazione, refe l'ente [Mons. Ange­ lo l Nasoni ». La istanza ebbe favore­ vole riscontro. Nell'elenco dei soci del 1900 si trovano i futuri Cardinali Nasalli Rocca e Sincero, i futuri Ve­ Il Collegio Lombardo nel 1902. Sono riconoscibili P. Zocchi, scovi Emilio Bongiorni e Domenico Mans. Nasalli Rocca, Mans. Lualdi e il futuro Card. Pizzardo Menna, Francesco Calchi Novati, Pio Paschini, G. Ballerini, Angelo Rotta nonchè don Ernesto Vercesi e altri. Rossi di Crema, Vercesi e Radini Te­ Don Davide Albertario, alla adunanza deschi « osservando che sì il movi­ del 2 settembre 1897 in Crema, rin­ mento cattolico deve prendere una graziò a nome degli antichi alunni forma più confacente ai tempi, ma per la ammissione; e poco dopo in­ non così da rompersi il collo e che si tervenne su di un tema di grande imo' debba sempre mantenere l'organizza­ portanza. Troviamo integralmente le zione dell'Opera dei Congressi. In or­ note autografe del Canonico Ratti: dine all'istruzione del clero si con­ « Albertario apre la discussione sul· chiude che salvo il principio sancito la Democrazia Cristiana. Vi prendono dal Tridentino spettante l'autorità parte Gorrino, Rossi Anastasio, Bal­ dei Vescovi sopra i Seminari, ciascu­ lerini G., Ubezio, Bruni, Radini Te­ no por quan'o è eta sé procuri chr deschi, Monsignor Fontana che crede il suo insegnamento si conformi alle potersi concludere la Democrazia esigenze moderne. Si vorrebbe che Cristiana dover essere in sostanza il si compilasse per norma dei Profes­ movimento cattolico quale è voluto sori una specie di schema pratico, dal Papa ». su cui si potessero istradare affin­ Il 12 settembre 1899, su questo ar­ ché il loro insegnamento riuscisse gomento, si svolse una animata di­ più confacente ai tempi moderni ». scussione a Crema, aperta da Mons. Infine « si propose un applauso al Fontana che « raccomanda di evita­ Dott. D. Davide Albertario », recluso, re nell'azione cattolica la modernità, dopo i moti del '98, a Finalborgo. Il la mondanità e la novità od insu­ verbale fu redatto in assenza del Rat­ bordinazione ». Don Gorrino notò ti, da un altro ex alunno. Fu assen­ « che il movimento giovanile di cui te il segretario anche dalla adunanza tanto si parla pro e contro in romana del 4 settembre 1900 (e stese questi giorni non dovrebbe esse- il verbale De Gaudenzi) dove si trat­ 33 re che aiutato »; parlarono ancora tarono problemi organizzativi e fi- Mons. LuaIdi tra gli alunni del Lombardo, che si chiamava allora Seminario dell'Alta Italia, il giorno della sua consacrazione episcopale (1904)

nanziari: ogni socio avrebbe offerto spirito di sacrificio, la scienza e le l'elemosina di 8 Sante Messe per il non comuni doti di governo che nel Seminario. decennio trascorso alla guida del Se· Delle successive adunanze manca il minario rifulsero. verbale, appunti per quella del 1902 Esattamente dieci anni dopo la par· segnano tra l'altro: « Studii biblici - tenza di Mons. Ernesto Fontana per Democrazia Cristiana - Nuovi me· Crema, il 3 gennaio 1905, gli alunni, todi di studii teologici)l. Nel 1904 si commossi, salutarono Mons. Lualdi concluse il Rettorato Lualdi, essendo Arcivescovo di Palermo prossimo a stato chiamato il futuro Cardinale raggiungere la nuova sede. A sostituir· ad alte responsabilità di pastore, per lo venne chiamato l'ex alunno Don 34 la sua intelligenza, il suo cuore, lo Angelo Rotta. I rettorati di Mons. Angelo Rotta seppe Pizzardo, futuro Cardinale e ve­ (1904.1911) e di Mons. Rodolfo Caroli terano decano degli ex alunni del (1911·1913 ) Pontificio Seminario Lombardo, cui fu sempre vicino con paterna conti­ nuità di affetto. Don Rotta aveva trentadue anni, due Confortavano i Superiori dell'Istitu­ lauree (in teologia ed in filosofia, con­ to gli ex alunni: il 19 settembre 1905, seguite quando era alunno del Lom­ ospiti di Mons. Radini Tedeschi si bardo alla Gregoriana) ed un curri­ radunarono a Bergamo, con l'intesa culum di professore piuttosto inte­ di ritrovarsi l'anno successivo (11 ressante: dopo la prima esperienza settembre) a Milano. Parlò anche Mon­ didattica presso il Collegio Vescovile signor Rotta, ricordando le difficoltà di Gorla, era passato al Seminario finanziarie alleviate in parte dal Pa­ Maggiore di Milano ed a quello di pa e da Mons. Radini Tedeschi. Le Mantova, alternandovi l'insegnamen­ parole del Rettore riescono commo­ to per desiderio del Cardinale Sarto venti, anche attraverso la laconicità che, come è noto, pur essendo Patriar­ ca di Venezia, ritenne per qualche tempo la Amministrazione Apostoli­ Mans. ANGELO ROTTA all'epoca in cui fu Delegato Apostolico ca della sua precedente diocesi. a Costantinopoli L'indirizzo impresso dal Rettore Lual­ di al Seminario Lombardo fu mante­ nuto inalterato dal Rotta, figura esem­ plare di sacerdote, amato e venerato dai Pontefici, dagli alunni, da quanti lo poterono avvicinare nei vari uffi­ ci da lui degnamente ricoperti, nelle Congregazioni e nella diplomazia pon­ tificia. Tratti singolari di amicizia gli riservarono i Pontefici: Pio XI con il quale aveva avuto, essendo entram­ bi Canonici di San Pietro, quotidiani contatti; Giovanni XXIII che, dopo averlo avuto intimo amico per tutta la vita, volle rispettare il suo desi­ derio e non lo incluse, come avrebbe voluto, fra i Cardinali della sua prima creazione; e Paolo VI infine che lo confortò con due visite nell'ultima ma­ lattia, confermando, per il venerato maestro, quella stima e quell'affetto che sempre gli aveva tributato. Agli inizi del suo Rettorato Mons. Rotta ebbe un notevole aiuto da un giovane sacerdote che svolgeva le 35 mansioni di Vice Rettore, don Giu- delle note poste a verbale: « qualun­ que ulteriore economia è impossibi­ le », ma, dal fondo cassa si prelevano cento lire per aiutare i danneggiati dal terremoto di Calabria. Don Rat­ ti, in quella occasione, venne confer­ mato segretario. L'adunanza del 1906, come la prece­ dente, si apre nella professione di fede di Sant'Ambrogio: « Ubi Petrus, ibi Ecclesia »; la relazione Rotta sul­ le difficoltà del momento è realisti­ ca; si accendono degli entusiasmi; il Canonico Ratti « ringrazia delle co­

municazioni per quanto dolorose; ap­ Mans. RODOLFO CAROLI prova la vendita [della villa] di Aspra; suggerisce poi un rimedio da disperato, come egli lo chiama, che cioè gli ex alunni acquistino per il ri partecipava la notizia a Mons. Rodol­ Seminario una serie di biglietti della fa Caroli, romano, divenuto in segui­ Lotteria dell'Esposizione, serie a cui to Vescovo di Ceneda e Nunzio Apo­ è assicurata una vincita. Chi sa che stolico in Bolivia. Il 26 settembre la fortuna non ci arrida ». 1911 il nuovo Rettore iniziava la sua Registra ancora quel verbale: « Final­ missione. mente insistentemente pregato pren­ Siamo negli anni del Modernismo e, de la parola Mons. Fontana, che fino se l'errore attrasse qualche alunno ad allora aveva ascoltato silenzioso. del Seminario, sarebbe oltremodo in­ Dice che non si deve perdere il corag­ giusto credere che l'Istituto ne fosse gio; che industriandosi si potranno in diversa misura toccato. Tutt'altro: in avvenire come per il passato tro­ e si pensi che gloria del breve retto­ vare i mezzi per la sussistenza del rata di Monsignor Caroli furono, tra Seminario. E conclude esortando tut­ gli altri alunni, due futuri Cardinali: ti a conservare lo spirito cattolico pa­ Carlo ConfaI ani eri ed Efrem Forni. pale ». Al pranzo sociale è presente I! 24 settembre 1912, gli ex alunni si anche il Cardinale Ferrari. radunano a Chiari presso Mons. Do·· Per gli anni successivi mancano i ver,. menico Menna, futuro Vescovo di Man· bali 8, in genere, i documenti. Si sa tova: si prendono « larghi impegni che una Visita Apostolica al Semi­ per il rifiorimento del Seminario », nario si conclude con la constatazio­ Pio X invia una lettera :« Salutiamo ne delle gravi condizioni finanziarie cordialmente i diletti ex alunni del dell'Istituto, e la Sacra Congregazio­ Pontificio Seminario dei Santi Ambro­ ne Concistoriale, che allora esercita­ gio e Carlo di Roma, ospiti del loro va anche i compiti in seguito riserva­ caro confratello Don Domenico Men­ ti a quella dei Seminari e delle Uni­ na, e col voto che non dimentichino versità, procedette alla nomina di un mai le continue raccomandazioni del 36 nuovo Rettore ed il Cardinale Ferra- venerando Monsignor Ernesto Fon- Ultima riunione degli alunni del Seminario Lombardo prima della soppressione, nel Conven­ to di S. Bernardino nel 1912, sotto la presidenza di Mans. Radini Tedeschi e di Mans. earali.

tana che fu a molti di loro Rettore desideratissimo, di perseverare col più forte amore a Gesù Cristo alla Madonna e al Papa, impartiamo a tutti con particolare affetto l'Aposto­ lica Benedizione. Dal Vaticano 24 set­ tembre 1912. Pius P.P.X. }), Un anno dopo, la CostitUzione Apo­ stolica « In praecipuis », 29 giugno 1913, dopo avere decretato all'artico­ lo quarto l'assorbimento del Semina­ rio Pio in quello Maggiore del La­ terano, al successivo articolo dispone­ va: « Ibidem sit S.S. Ambrosii et Ca­ roli Collegium quod Seminario Ro­ mano adiungimus ». Dopo trentacinque anni, in un momen­ to doloroso e grave, il Seminario Lombardo chiudeva i battenti: la ca­ sa ai Prati fu alienata, la villa affitta­ ta ad un istituto monastico. Grandis­ simo il dolore del Cardinale Ferrari e degli altri Vescovi lombardi, degli ex alunni e degli alunni migliori. Ma nessuno disperò: il Cardinale Protetto.. re Francesco di Paola Cassetta legava al Seminario, di cui auspicava la re- surrezione, la sua ricca biblioteca pri­ nal Ferrari, convocò l'Arcivescovo di vata che veniva tra l'altro a compen­ di Milano per comunicargli la sua in­ sare quella donata dal Duca Gallarati tenzione di restituire al Seminario Scotti emigrata, dopo la soppressione Lombardo la sua autonomia. dell'istituto, in un Seminario del Mes­ Il Cardinale accolse con commozione sico. e con gioia le parole del Papa e si mise subito all'opera aggiungendo un altro titolo alle sue eccezionali benemerenze LA TERZA FASE (dal 1920) verso la Chiesa. Rientrato in Diocesi Il rettorato di Mons. Ettore Baranzini egli si recò subito al Seminario Mag­ (i 920-1933 ) giore per comunicare la grande no­ tizia, custodita segretamente sino Dopo la fine della prima guerra mon­ all'indomani, quando, celebrandosi diale, Benedetto XV, accogliendo il un'accademia nella « festa del Papa », voto dell'Episcopato lombardo e le fer·· annunziò con voce commossa, tra il vide preghiere del Servo di Dio Cardi- generale entusiasmo dei chierici e dei

Riunione degli ex-alunni del Collegio Lombardo a Treviglio nel 1915, dopo la soppressione, sotto la presidenza di S. Em. il Card. Ferrari.

38 professori, l'augusta e paterna deci­ sione del Santo Padre_ Secondo gli antichi statuti spettava all' Arcivescovo Metropolita la nomi­ na del Rettore, ed il Cardinale senti,· to il voto dei Vescovi lombardi fece cadere la meditata scelta su Monsi­ gnor Ettore Baranzini, attuale Arci­ vescovo di Siracusa, Un diario del 1920 si inizia con queste note: « 28 luglio_ In virtù dell'assenso di S.s_ Benedetto XV e del voto una­ nime dell'Episcopato Lombardo, S_ Eminenza il Cardinal Ferrari nomina Monsignore Ettore Baranzini Rettore del risorto Seminario dei Santi Am­ brogio e Carlo in Roma», Il 13 agosto il nuovo Rettore giungeva nella capi­ tale prendendo alloggio presso i re­ ligiosi Concettini. Il diario segna alla data del 15: « A mezzogiorno il Ret­ tore è ricevuto in udienza dal Santo Padre Benedetto XV, che parlando con benevolenza della resurrezione dell'istituto, manifesta le sue intenzio­ S.E. Mans. ETTORE BARANZINI nel gior­ ni e dà consiglio perché si riesca bene_ no della nomina ad Arcivescovo di Siracusa Specialmente: a) Che i Vescovi man­ dino i giovani migliori, seri ed eletti za destare rumore, dicendo semplice­ di ingegno; b) che per ora gli alunni mente che un gruppo di giovani affi­ provengano solo dalle diocesi lombar­ dati alla mia direzione venivano aRo.. de; c) che si eviti ogni pubblicità; d) ma per studi superiori. Ciò mi avver­ che si procuri che i giovani si distin­ tiva, credo, per evitare facili chiac­ guano così da poter dire: « Vedete chiere e commenti nelle circostanze che l'opera dà buoni frutti »_ Il Santo di quei tempi »_ Padre ha messo a disposizione per lo In un altro manoscritto di Monsignor impianto del Seminario lire cento­ Baranzini redatto subito dopo l'udien­ mila »_ za che Benedetto XV gli aveva conces­ In un manoscritto dell'archivio del sa, si legge che, prima cosa, il San­ Seminario Lombardo intitolato « Al­ to Padre gli chiese notizie della salute cune reminiscenze del Seminario Lom­ del Cardinal Ferrari e del Cardinal bardo e del Rettorato di S,E. Mons_ Ba­ Lualdi, Arcivescovo di Palermo, ed an­ ranzini n, si legge che per prima cosa tico Rettore nel decennio 1894-1904_ il Papa domandò notizie del Cardina­ Il Papa si ricordò anche di questo par­ le Ferrari; indi: « Il Papa fra gli altri ticolare domandando a Mons_ Baran­ consigli mi disse di assumere la di- zini, allora segretario di Lualdi, se, per 39 rezione del Seminario Lombardo sen- caso, egli fosse Stato alunno del Se- « Ora diventa romano - soggiunse il Pontefice - e sappia il mio pensiero intorno al nuovo Seminario_ Non c'è bisogno di dire con solennità: "Si è costituito il Seminario dei Ss_ Ambro­ gio e Carlo ", no, ma per ora diciamo: "C'è un gruppo di giovani provenien­ ti dalle Diocesi lombarde che sotto la guida di Mons_ Baranzini, che gode la fiducia dei Superiori, vengono a Ro­ ma a perfezionare i loro studi" _ Que­ sto diciamo per non destare rumore_ Facciamo le cose a poco a poco, pe· detentim, il resto verrà da sé. Impor­ ta invece che si mettano basi buone. C'è una casa propria? >l_ Alla risposta, purtroppo negativa, il Santo Padre non si sgomentò, ché an­ zi soggiunse: « Sta bene, sta bene_ Poi ci vorrà la casa propria e la si com­ prerà >l. E domandò poi subito quanti sarebbero stati gli alunni. Gli fu ri·­ sposto che, per il momento, si poteva pensare di accoglierne una ventina soltanto, data la strettezza dei locali. Ma il Papa anche questa volta inco­ raggiò Mons_ Baranzini: « Non molti, non molti per ora - si raccomandava - credo che ne bastino un 10 o 12_ Ma mi preme assai che siano un grup­ petto scelto_ Lei avvincerà i Vescovi 10mb ardi o scriverà solo? Dica, dica che desidero giovani scelti, scelti, che mandino i giovani migliori, seri ed eletti d'ingegno_ A questo ci tengo as­ sai. Voglio che si distinguano, che fac­ cian fare bella figura al nuovo Semi­ La sede provvisoria del Seminario Lombardo in Via del Mascherone nario, che si possa e debba dire: "Ve· dete, vedete che l'opera dà buoni frutti. Incominciamo bene e le cose minario durante quel Rettorato; gli cammineranno da sè" ». chiese pure se il suo Cardinale fosse Il Papa si interessò con grande gene­ spiacente di vederselo allontanare da rosità dell'opera nascente e risponde­ Palermo, dato che ormai il suo inter­ va a chi lo ringraziava che l'aiuto fio locutore doveva incominciare a diri- nanziario egli lo dava perché, per ra­ 40 gere il « Lombardo >l_ gioni economiche, il vecchio « Lom- bardo» aveva chiuso, sette anni pri­ staurato della cappella, dono del Pa­ ma, i battenti. E ricordava lo slancio pa, e dopo la predicazione degli Eser­ del Cardinale Ferrari: « Quantunque cizi Spirituali, il Rettore Baranzini - disse ancora il Pontefice - ho sa­ dovette ritornare a Milano, a causa puto dal Cardinale di Milano che se della malattia e della morte del pa­ avesse conosciuto prima questa cau­ dre, lasciando la direzione a Mons. An­ sa della soppressione, non avrebbe gelo Rotta. mancato di prevenire e rimediare col­ L'amicizia tra i due prelati era di an­ la generosità lombarda, onde impedi­ tica data; eccone un tratto nelle me­ re la fine di un Istituto caro »_ morie di Mons_ Baranzini: « Un gior­ A tutto Benedetto XV voleva che si no dell'agosto 1911 trovandomi a Ro­ provvedesse, e quando Mons_ Baran­ ma quale segretario del Cardinale zini gli chiese di poter utilizzare quan­ Lualdi, questi mi diede il permesso to eventualmente avanzasse delle cen­ di assentarmi da lui per fare una pas­ tomila lire donate dal Papa, per il seggiata sino ad Albano, insieme a mantenimento degli alunni, non ba­ Mons. Rotta_ Stando in tram, conver­ standovi forse la retta (millecinque­ sando con Mons. Rotta, questi mi die­ cento lire annue), il Papa sorrise: « Sì, de un suo biglietto da visita, dove in sì, ma non credo che ne avanzeran­ tram stesso egli in quel momento no; ci sarà ora da pensare a tutto, tut- aveva scritto a lapis: ex Rettore del to: biancheria, mobilio, cucina ___ »_ E Seminario Lombardo. Fu per me una una volta che i fondi fossero esauriti, dolorosa sorpresa e il buon Monsi­ Mons_ Baranzini non si preoccupasse, gnor Rotta mi confermò lo scritto ma si rivolgesse liberamente a Mon­ con serenità e fortezza d'animo, di­ signor Cremonesi. cendomi della chiusura del Seminario Cinque giorni dopo iniziavano i lavo­ Lombardo e che attendeva dalla San­ ri di allestimento del rinnovato Se­ ta Sede il proprio avvenire. Questa minario in una casa dei Figli di Ma­ confidenza veniva fatta a me, che mai ria Immacolata di Padre Piccardo in più avrei sognato di essere il di lui via del Mascherone 58. successore ». Il 26 agosto, Mons. Baranzini scrive­ Abbiamo riportato questo brano non va agli ex alunni, annunciando la fe­ soltanto per sottolineare la continui­ lice rinascita; la Conferenza Episco­ tà di vita del risorto Seminario Lom­ pale Lombarda nominò gli ex-alunni bardo, affidato appunto all'antico se.. Mons. Giuseppe Nogara, Can. France­ gretario del Cardinale Lualdi e da sco Longuni, già segretario della As­ questi, nella sua prima assenza a Mon­ sociazione, e Mans. Domenico Menna, signor Rotta, ma anche per notare un membri della Commissione per le of.. importante avvenimento verificato si ferte. E intanto arrivavano gli alun­ durante quell'interinato che durò dal ni: il 23 ottobre, il chierico Federico 4 al 12 novembre 1920. Mondelli di Milano, il 26 i chierici Si legge infatti nel diario: « l O no­ Guerini di Crema, Mainetti di Como vembre: Ingresso dell'alunno Cere da Fausti di Brescia e Filipazzi di Como; (diocesi di Milano) e Montini (dioce­ il 2 novembre il chierico Aldé di Mi­ si di Brescia)), quest'ultimo, il futu­ lano. Nel frattempo, dopo la consa- ro Paolo VI, come studente di filoso­ 41 crazione (30 ottobre) dell'altare re- fia presso la Università Gregoriana. Soggiungono le memorie di Mons. Ba· sottomettersi alla disciplina di un ranzini, dettate ancor prima della eIe­ Collegio e devo lasciarlo sotto la cu­ zione di quel suo alunno alla Cattedra ra dell'ottima sua madre. I! Signore di Pietro: ({ Di Montini ricordo il suo La benedica coll'opera sua, che intra· contegno di giovane educatissimo, do· prende a bene ed onore della sua pro­ cilissimo e studioso e ricordo in par­ vincia lombarda e della Chiesa. Con ticolare la stima che di lui aveva il rispettosi saluti - Dev.mo - >I< Gia.. Deputato Giovanni Maria Longinotti cinto Gaggia Vescovo ». che mi ha confidato il suo gran com­ I! 16 novembre, dopo !'ingresso del piacimento nel poter leggere qualche sacerdote Montini al Lombardo, Mon­ scritto del giovane Montini; scritto signor Gaggia si intratteneva con il che palesava nobiltà e delicatezza di Rettore circa i suoi studi: ({ Ringra· sentimenti e una maturità spirituale zio V.s. R.ma - gli scriveva - del e intellettuale rara nei giovani. L'alun­ buon consiglio dato al mio Sacerdote no Montini rimase un solo anno al Montini, di studiare Filosofia, come Lombardo, perché nell'ottobre seguen­ sono ben contento, che lui l'abbia su­ te si iscrisse alla Accademia Ecclesia­ bito accolto come veramente era ad stica dei Nobili, dove avrebbe iniziato attendersi da questo buon figliolo. Af­ la sua brillante carriera di diploma­ finché possa in due anni compire il tico e di pastore ». suo corso, dichiaro che egli ha già Nell'Archivio del Pontificio Semina· fatto onoratamente il Liceo, ed ha su· rio si conserva la ({ cartella persona­ perato gli esami e guadagnato la li· le » dell'alunno Giovanni Battista Mon­ cenza liceale nel pubblico liceo di qui. tini, contenente, tra l'altro, due lette­ Parimenti ha avuto lezioni particolari re dell'Arcivescovo - Vescovo di Bre­ di Filosofia dal Prof. Tovini [il Servo scia Monsignor Giacinto Gaggia di­ di Dio Mons. Mosé Tovini J del mio rette al Rettore Mons. Baranzini ed Seminario per prepararsi alla Teolo­ una al futuro Paolo VI. gia che studiò qui a Brescia. Le trascriviamo integralmente: ({ 14 Per questo mi rivolgo a Lei, affinché settembre 1920. Rev.mo Mgr. Rettore sia esonerato dagli studi scientifici, e - Non ho potuto rispondere subito così possa meglio consacrarsi allo subito, come faccio ora. lo non La co.. studio della Filosofia, poiché è questa nasco di persona, conosco però Lei e che più mi preme, e delle scienze è sono ben contento che Ella abbia ac­ già sufficientemente informato. cettato di dirigere il neonato Collegio ({ N ella sua lettera il Rev. Montini mi e i nostri buoni Chierici. Dei bresciani dice che vorrebbe vedere, se rimanen­ verrà al Collegio il chierico Giovanni dogli tempo e lena, come spera, possa Fausti di Brozzo: spero che se ne tro­ ascriversi alla facoltà di lettere alla verà contento, perché bravo e buono Sapienza. Se ciò è possibile, come cre­ e tale rimase malgrado la milizia, cui do, sì perché conosco le attitudini di fu soggetto per non poco tempo. Nu­ lui e la sua buona preparazione, mi trii fiducia di poterlo accompagnare sarebbe caro e ben volentieri permet­ col sacerdote novello Battista Monti­ to. Così Ella voglia ottenere il per­ ni figlio dell'onorevole. Un giovane messo del Vicariato, mentre io con che ha tutte le più belle qualità, ma questa dò il mio consenso, che è con· 42 gli manca la salute: onde non potrà forme al mio desiderio. Se si richiede Prima riunione degli ex-alun­ ni del Seminario Lombardo nel 1921, dopo la ricostitu­ zione del Collegio, sotto la presidenza di S_ Em_ il Card. Ratti e di Mons. Baranzini

altro per parte mia mi faccia avvi­ per una migliore intelligenza, della sato e mi dica che e come debba fare_ prima lettera dell' Arcivescovo Gaggia Con profondo ossequio e sincero rin­ a Monsignor Baranzini, vorremmo ri­ graziamento mi professo dev_mo - cordare le luci di santità di quel Pa­ >Io Giacinto Gaggia Vescovo»_ dre Giovanni Fausti S.L 0899-1946) E, il 23 novembre, rivolgendosi al gio­ di cui vi si trova un accenno_ vane sacerdote, Monsignor Gaggia gli Di Padre Fausti e di Don Secondo Pol­ rilasciava il seguente attestato: « Al lo 0908 - 1941), altro allievo del Ret­ R. Sac. D_ Battista Montini di Brescia tore Baranzini, è in corso il processo - Dichiaro con questa mia che ben di Beatificazione. Il primo, laureato volentieri ti do il mio assenso a che « cum laude» in Teologia alla Grego­ tu ti iscriva al Corso Universitario di riana e « summa cum laude» in filo­ Belle Lettere come a voce ti consigliai. sofia alla Pontificia Accademia di San Raccomandami al Signore - Aftmo Tommaso, durante la sua permanenza - >Io Giacinto Gaggia Vescovo». al Seminario Lombardo, dopo un bre­ In altra parte di questa pubblicazio­ ve periodo di insegnamento nel Semi­ ne don Guerini, che Gli fu condisce­ nario di Brescia, entrò nella Compa­ polo, ricorda il futuro Paolo VI in gnia di Gesù, scrivendo nella doman­ questo periodo, e sarebbe perciò su­ da di ammissione: « Non desidero che perflua, nonché inadeguata, ogni al- di contribuire del mio meglio alla 43 tra nostra nota in proposito_ Piuttosto, maggior gloria di Dio, santificando me e gli altri. Esprimo formalmente ano L'altro Servo di Dio, Don Secondo che il mio desiderio di essere appli· Pollo, laureatosi anch'egli alla Grego· cato alle Missioni Estere". riana ed all'Accademia di San Tom· Nel 1928 venne assegnato al Semina· maso, fu docente e direttore spiritua· rio di Scutari, come professore di fio le nel Seminario di Vercelli sua pa· losofia e vice rettore: tutti i proble· tria; assistente diocesano della Gio· mi della Missione vennero da lui stu· ventù Maschile e quindi Cappellano diati ed affrontati, grazie non soltan· degli Alpini del « Val Chisone", sul to alla sua preparazione scientifica e fronte occidentale ed in Grecia. Il 26 culturale di cui diede prova nell'imo dicembre 1941, mentre soccorreva un portante saggio su « L'Islam nella lu· ferito nel Montenegro, venne colpito ce del pensiero cattolico", ma anche a morte. In quest'atto di estrema ca· e soprattutto al suo ardore di fede rità si compendiano le grandi virtù e di carità. Costretto da ragioni di sa· di tutta la sua vita. Iute a sospendere la sua fatica in Al· Dopo Giovanni Battista Montini en· bania, rinnovò i suoi sforzi nella pre· trarono, nel 1920, altri due alunni: il 16 parazione in patria; filosofo insigne novembre Francesco Bertoglio di Mi· scrisse una lucidissima « Teoria del· lano, in seguito Rettore ed oggi Vesco· l'astrazione", pubblicata postuma, e vo Titolare di Paro, e il 12 dicembre, fondò, mentre era docente al collegio « per benigna concessione del Santo « Aloysianum" di Gallarate, la Lega Padre", il chierico Michelini della AM.OR.IS. (Amici dell'oriente Isla· diocesi di Ivrea. mico), degna continuazione del suo Il rettorato di Mons. Baranzini si ispi· apostolato missionario. Rientrato in rò alle migliori tradizioni dell'antico Albania, nel novembre 1944, mentre Seminario: il giorno di Sant'Ambro· proteggeva le popolazioni locali e gli gio, dopo una « messa letta con di· italiani dalle stragi dei nazisti, venne scorsino di S.E. Mons. Nasalli Roc· gravemente ferito. I comunisti lo aro ca", il futuro Cardinale Arcivescovo restarono, mentre era rimasto a capo di Bologna, il diario dà relazione della della missione dei Gesuiti e lo con· Udienza del S. Padre che riceve nel dannarono a morte. Dicono i testimo· suo studio rettore ed alunni intratte· ni oculari: « Ho veduto il P. Fausti nendoli con un bellissimo e fervido uscire dal tribunale il giorno della discorso per 20 minuti. Sua Santità condanna a morte. Era calmo e sere· dice di aver volentieri compiuto il no come sempre, come se fosse stato voto dell'E.mo Card. Ferrari per la in procinto di entrare in classe per resurrezione del Seminario, si com· dare una delle sue lezioni di filoso· piace di vedere i primi alunni nel gior· fia". E ancora: « Non è stato il P. no di S. Ambrogio, raccomanda loro Fausti sul banco degli accusati, ma la un vero sincero sentire cum Ecclesia Chiesa Cattolica". Prima di morire ed augura che il piccolo granello di quel Martire disse: « Sono contento senapa fondato dalle benedizioni di· di morire nell'adempimento del mio vine diventi un fecondo albero. «Udien· dovere. Viva Cristo Re". E con que· za consolantissima! ". sto grido ripetuto dagli altri cinque Poi si trova, nell'elenco dei convitati condannati cadde sotto il piombo co- per Sant'Ambrogio, il primo gruppo 44 munista. di amici romani (o romanizzati) del nuovo Seminario: i Monsignori Na­ rino, Giovanni Battista Parodi, Gu· salii Rocca, Cremonesi, Rotta ed il glielmo Bosetti, Virginio Dondeo, ed cavaliere Bajola. Alfredo Vozzi. La vita religiosa e spirituale dei gio­ Fino 'al 1928 la sede rimase in via del vani era intensa: il primo e terzo ve .. Mascherone, dove, secondo la conSU8- nerdì di ogni mese, durante l'anno tudine prendeva stanza l'ex alunno scolastico, Mons. Nasalli Rocca tene­ Achille Ratti, Cardinale Arcivescovo va conferenze spirituali; per gli Eser­ di Milano, sino alla vigilia del Concla­ cizi gli alunni si recavano a San Paolo ve del 1922. Scrive in proposito Mons. dove l'Abate di allora, il futuro Car­ Baranzini: la sera del l" febbraio dinale Schuster, "assumeva genero­ condussi la piccola comunità (erano samente l'incarico della predicazione dieci) a fargli omaggio e dirgli che lo - come si legge nelle memorie di avremmo accompagnato col nostro Mons. Baranzini - con qulla dedizio­ affetto e colla nostra filiale preghie­ ne e finezza spirituale che ha sempre ra. Il Cardinale Ratti uscì in questa contraddistinto le sue incessanti fati­ espressione: "Sì, fate bene a prega· che pastorali ». re e la giornata dell'inizio del Concla­ Fu anche questa generazione di gio­ ve è assai propizia: la Purificazione vani 10mb ardi una splendida fioritu­ di Maria Santissima e il primo venero ra: tra gli Arcivescovi e Vescovi che dì del mese; preghiamo e - giungen­ appartennero al Lombardo, oltre al do le mani - Adveniat Regnum Tuum! Santo Padre felicemente regnante ed Fiat Voluntas Tua! ». Fu forse allora a Mons. Francesco Bertoglio, si nota· un presentimento che lo assaliva di no i Vescovi Monsignori Pietro Zucca- ricevere il peso delle Somme Chiavi »?

Gli ex-alunni convenuti a Crema il 30 ottobre 1923 per la traslazione della salma di Mons. E. Fontana in Duomo. Fanno corona a S. Em. il Card. Sincero i Vescovi Mi­ ooretti di Crema, Ciceri di Pavia, Cazzani di Cremona, Gaggia di Brescia, Rosi di Montefiascone, Zanolini di Lodi.

45 braio 1927 il Cardinale Vicario Basilio Pompili benediceva la prima pietra; il 20 dicembre 1928 la nuova sede era inaugurata, alla presenza di numero­ si cardinali, tra cui l'Arcivescovo di Milano Eugenio Tosi. L'esempio del Papa fu seguito dall'in­ tero Episcopato lombardo, da enti e da privati, che, per interessamento d'un comitato presieduto dal Marche­ se Giuseppe de Capitani d'Arzago ed animato dall'Onorevole Arturo Baran­ zini, il ({ buon fratello» del Rettore, fecero affluire, secondo una tradizio­ Il Card. Ratti in preghiera nella cappella del Lombardo in via del ne mai smentita nella gente lombarda, Mascherone, prima di entrare nel Conclave dal quale uscirà Papa. tesori di carità al rinato Seminario. Pio XI volle fare ancora di più: il Se-

Partì per il Conclave, come si è detto, dalla modesta casa di via del Masche­ Il Card. Pompili benedice la prima pietra dell'eri­ rone: una signora milanese gli aveva genda Cappella del Lombardo il 12 febbraio 1927. offerto un mazzo di rose e di garofa­ ni bianchi; il Cardinale pensò subito di mandarli in cappella alla Madonna_ Pio XI fu un nuovo padre per il Se­ minario Lombardo e, come avevano già fatto Pio IX e Leone XIII per gli statuti delle analoghe preesistenti isti­ tuzioni, egli, il 4 novembre 1922, dava la sua approvazione alle nuove rego­ le. L'avvenire sembrava assicurato, ma in che modo la Provvidenza avreb­ be assistito il Seminario Lombardo? N e1 gennaio 1926 con un tratto di sovrana munificenza, Pio XI donava al Seminario una vasta area prospi­ cente la Basilica di Santa Maria Mag­ giore perché, accanto all'Istituto di Archeologia Cristiana ed al Russicum, potesse trovare una stabile sede il ({ Lombardo)}, Su disegno dell'archi­ tetto Giuseppe Momo, costruttore di nuovi Seminari Pontifici Interdioce­ sani e con il lavoro della impresa del­ l'ingegnere Leone Castelli, sorse rapi- 46 damente il nuovo edificio, Il 12 feb- III I I I

Al sommo della facciata del nuovo edificio l'iscrizione, « Pontificium Seminarium Lcngobardicum Sanctorum Ambrosii et earali fidei commendatum - a.d. MCMXXVIII >l,

minario fu compreso tra quegli Isti­ tuti Pontifici che, a norma dell'art. 16 del Concordato, avrebbero goduto dei benefici della extra· territorialità. Non solo, ma ogni anno, nell'anniversario della sua prima Messa, Pio XI ammet· teva alla celebrazione gli alunni del Lombardo, ordinariamente in Vatica­ no, ma, nel 1929, cadendo il Cinquan· tesimo anniversario della sua Prima Messa, il Pontefice riservò una gradita sorpresa agli alunni del Seminario. Monsignor Camillo Caccia Dominioni che, con l'altro futuro Cardinale Caro lo Cremonesi, è ricordato dal Rettore Baranzini per lo ({ appoggio utilissimo e costante}l, gli comumco, m segreto, In ispirito di unione sacerdotale gli che il 21 dicembre 1929 il Papa avreb­ antichi alunni vennero così nuova­ be celebrato la Messa d'Oro a San mente riuniti al loro Seminario, svol­ Giovanni in Laterano, e perciò gli gendò, tra l'altro, la funzione di segna­ alunni si sarebbero dovuti ivi trova­ lare ai Vescovi i giovani meritevoli di re per la consueta assistenza. « Il mi­ esservi accolti. Inoltre gli ex alunni stero - scrive Mons. Baranzini - si inviano al Seminario Lombardo co­ svelò solo in Basilica, e chi può com­ pia dei loro lavori e ad esso fanno ca­ misurare l'esultanza e la gratitudine po quando ritornano a Roma. La fa­ della piccola comunità chiamata a miglia prega per la Chiesa e per i fra­ tanto privilegio ed onore?}l. telli, suffraga i morti, aiuta spiritual­ I! Papa considerava come suo il Se­ mente il Seminario e mantiene fede minario, come suoi i chierici e sacer­ alle direttive impartite, con lo Statu­ doti che ivi si preparavano a future to, da Pio XI. La grande famiglia del responsabilità pastorali, ed è quindi « Lombardo}l si onora di avere con naturale che desse nuova vita anche sé, oltre agli Eminentissimi ed agli a quella Associazione di ex-alunni, Eccellentissimi Alunni delle vecchie ideale e reale continuazione dell'altra sedi, S.E. il Cardinale Giuseppe Siri, in cui Don Achille Ratti tanta parte allievo del 1929, gli Eccellentissimi aveva avuto. Nel giorno della Sacra Arcivescovi e Vescovi Alberto Castel­ Famiglia, l'Il gennaio 1931, Pio XI si li, Angelo Dell' Acqua, Luigi Oldani, degnò di approvarne lo statuto inteso Carmelo Canzonieri, Arrigo Pintonel­ a tutelare il santo scopo « di conser­ lo, Santo Portalupi, Giuseppe Piazzi, vare e rinvigorire nei membri i santi Antonio Poma, Francesco Spanedda, indirizzi della educazione del Semina­ Antonio Fustella, Gilberto Baroni, e rio, e particolarmente lo spirito di ro­ Valentino Vailati, tutti passati, tra il manità nell'amore manifesto e gene­ 1929 ed il 1938 dal Seminario dei Santi roso al Sommo Pontefice }l. Ambrogio e Carlo.

Gli alunni con Mons. Baran­ zini in una foto del 1929. A destra del Rettore il futuro Card. G. Siri. Il rettorato di Mons. Francesco Ber­ toglio (1933-1961)

Il rettorato di S.E. Mons. Francesco Bertoglio, oggi Vescovo titolare di Pa­ ro, e ausiliare di Milano, è sino ad ora il più lungo nella secolare storia del Pontificio Seminario Lombardo, e, se si pone attenzione alle date, si può subito notare quali anni fortunosi sia­ no compresi nel suo governo. Monsignor Bertoglio, quantunque si presentasse al Seminario soltanto il 16 novembre 1920, può essere consi­ derato il « decano» della rinnovata istituzione in quanto egli per primo vi fu iscritto come alunno. Aveva allora vent'anni essendo nato a Magenta il 15 febbraio 1900, ed il suo ingresso in Seminaro venne ritardato per il fatto che si trovava ancora sotto le armi avendo preso parte alla prima guer­ La Cappella ... ra mondiale. A Roma si laureò in Teo­ . .. e la biblioteca logia, e subito fu richiesto a Milano per l'insegnamento nel Seminario e per assumere la carica di Vice Retto­ re del Ginnasio; poi fu docente di Teologia Dogmatica, Morale fonda­ mentale, Liturgia ed Ascetica nel cor­ so Teologico. Le sue qualità furono subito apprezzate e il 23 giugno 1933 gli venne comunicata da Mons. Baran­ zini la nomina a Rettore del Semina­ rio Lombardo ove fece l'ingresso nel giorno della Madonna del Carmine, il 16 luglio. Un rettorato lungo e fecondo di bene: Monsignor Bertoglio porta sempre con sé un lungo elenco di chierici - ben quàttrocento! - che gli furono affidati durante la direzione del Col­ legio; tra questi vi sono 12 Vescovi. E nel suo Breviario sono custodite le immagini dei diciannove giovani pas­ sati all'Eternità, tra i quali Don Miro Bulesic di Pola, iscritto si al Conve- Il neo-eletto Card. Elia Della Costa con gli alunni del Lombardo il 16 marzo 1933. Nel gruppo Mons. E. Civardi - allora vicerettore - P. Fiocchi 8.J. e iI chierico Maggioni.

gno degli ex-alunni del 1947 al quale e gli alunni del Seminario si sottopo· non potè partecipare perché nel gior­ sera ad una volontaria consegna nel­ no stesso della chiusura i comunisti l'istituto. Quando Hitler partì, si espo­ lo trucidarono barbaramente, ed En­ sero le due bandiere: quella italiana nio Banati di Parma che ofIerse la e quella pontificia. sua vita al Signore, accettando atroci In quei giorni era ospite del Lombar­ dolori, per i! ravvedimento di un do i! Vescovo di Vercelli Mons. Gia­ amico. como Montanelli che riferì quanto Ancora VIVI sono i ricordi di Pio XI, Pio XI gli disse in quella circostanza: i! grande padre del Seminario Lom­ « Abbiamo visto due Reich e sappia­ bardo, e ve ne sono di inediti. Ricevu­ mo che fine hanno fatto. Questo è i! to in udienza i! 29 luglio 1933, i! Ret­ terzo e vedremo come andrà a finire. tore Bertoglio si sentì dire dal Papa Anche Bismarck ha perseguitato la celiando: « Ha appena trentatre anni. Chiesa, ma quello era un genio! Que­ E' un difetto, ma passerà ». sto invece è una canaglia: non gli ar­ Ogni anno: i doni natalizi e pasquali riva neanche alle calcagna ». del Papa per i seminaristi; la loro as­ Un giovane del V anno di teologia, sistenza alla Santa Messa Papale del alunno del Seminario Lombardo - 21 dicembre; l'udienza, a fine d'anno, anche questo episodio risulta inedito concessa al Rettore che doveva infor­ - aveva bisogno della dispensa di di­ mare i! Papa intorno alla disciplina ciotto mesi sull'età per essere ammes­ ed al profitto degli allievi, prima che so alla ordinazione sacerdotale. Fu le relazioni sui singoli venissero tra­ pregato i! segretario particolare, l'al­ smesse, come di regola, ai singoli Ve­ lora Monsignor Carlo Confalonieri, di scovi. chiedere personalmente la grazia al Quando i! 3 maggio 1938, Hitler ven­ Papa. Ma Pio XI rispose: « Per i! no­ ne a Roma per trattenersi ben nove stro caro Seminario Lombardo fa.. giorni, i! Papa, come è noto, si ritirò remmo questo ed altro. Ma vogliamo 50 in segno di protesta a Castelgandolfo, che si sappia che le leggi sono fatte S. E. Mons. FRANCESCO BERTOGLIO Tre gruppi scelti dalla collezione di fotografie di Mons. Bertoglio; gli alunni del 1948, del 1952 e del 1955.

per essere osservate e non per essB­ occupazione nazista, di portare un re dispensate». sensibile aiuto a rifugiati ospiti dello Quando Pio XI morì il ({ suo» Semi· Istituto. nario ottenne il privilegio di vegliarne Il bombardamento del 13 agosto 1943 la salma per tutta la notte, e venne scalfì appena il tetto dell'edificio; il così stabilita nel cerimoniale una pras­ combattimento del lO settembre in si, egualmente osservata dagli alunni via Gioberti, di fronte al Seminario, del Collegio Capranica alla morte di ed in via Esquilino, procurò danni ri­ Pio XII. levanti. Una sventagliata di mitra alle I benefici del Papa si fecero sentire finestre del terzo piano avrebbe potu­ ancora maggiormente dopo la sua to provocare vittime ma la Madonna morte: durante la guerra, da Lui pre­ vegliava sul ({ suo» Seminario, prossi­ veduta e deprecata, la extra - territo· mo a divenire il rifugio sicuro per ol­ rialità produsse notevoli vantaggi e tre 120 persone braccate dai nazisti consentì al Seminario di poter supe·· quando Roma era città aperta. La 52 rare la crisi annonaria e, durante la ({ banda Kock» fece una irruzione durante la notte del 22 dicembre 1943, e, se qualcuno lasciava libero il posto, ed arrestò sette persone; tutte le al­ subito veniva rimpiazzato dai profu­ tre avevano potuto mettersi in salvo ghi del Sud. Anche il periodo dell'ano nei nascondigli predisposti da qual­ goscià, illuminato dalla carità vera, che settimana. doveva finire: il « Lombardo» ripre­ Gli studenti seguitarono a frequenta.. se il suo ritmo, quello che ancora gli re le lezioni all'Università Gregoriana è impresso. Passata la bufera, il Seminario riprese in pieno la sua attività: si ripresero i .~. contatti con gli ex--alunni, e, tra il 18 ed il 23 agosto 1947, a San Vito di Cadore si tenne una grandiosa assem­ '. blea, alla presenza di Cardinali, di Ve­ scovi, di antichi Rettori e Vicerettori .. e di numerosissimi sacerdoti. Quanto • sembravano lontani i tempi delle pic­ cole adunanze di cui era segretario Don Achille Ratti, in cui pochi volen· terosi dovevano constatare situazioni gravi, insanabili e cercare ogni mez­ zo, anche quegli eroici proposti dal Dottore dell' Ambrosiana, per assicu­ rare la vita al Seminario! In un libro di 140 pagine sono racchiusi gli atti del Convegno: Don Nilo Tiezza, con una postilla di Don Guzzetti, offre una brillante apertura con la cronaca del­ le giornate; indi una commossa rie­ vocazione di Pio XI, un profilo del P. Fausti dettato dal suo confratello G. B. Porta, uno di D. Pollo dovuto a D. Marino Vallaro; e poi quattro temi pastorali: i problemi della cura d'anime tra gli intellettuali, lumeggia­ ti da D. Lorenzo Vivaldo, l'apostolato nel mondo operaio da D. Elios GIusep­ pe Mori, quello tra i contadini da Don Aldo Moretti, ed infine le pagine sulla regalità di Maria dettate da Don G. M. Rolando. Poi una vivace cronaca del decennio 1937··1947. C'è pure la « canzone uffi­ ciale che una volta si iniziava così: « Sovra un colle all'Esquilino - tra le poste ed un caffé - s'apre un uscio Mans. Bertoglio deve aver raccontato una delle solite barzellette piccolino - e il Lombardo dentro c'è». Gli ultimi alunni di Mans. Bertoglio il 28 ottobre 1960 festeggiano la sua Consa­ crazicne episcopale che co­ ronò 28 anni di indimen­ ticabile rettorato.

Il rettora!o di Mons. Ferdinando Mag· La Provvidenza lo richiamò a Roma gioni (dal 1961) dopo aver trascorso un intenso perio­ do nella diocesi nativa: dal 1935 al Il problema della sede, dell'ammoder­ 1941 docente di Teologia nel Collegio namento e del rifacimento dell'antico Villoresi San Giuseppe di Monza, dal edificio, venne portato a maturazione 1941 al 1949 Assistente dell'Oratorio da un lungo, paziente, fervido lavoro e della Gioventù Italiana di Azione di Mons. Bertoglio che il 5 gennaio Cattolica nella Parrocchia di San Bia­ 1961 lasciava il Seminario Lombardo gio di Monza e Direttore di quelle dopo essere stato preconizzato Vesco­ Scuole Parrocchiali; fino al 1955 fu vo titolare di Paro il 7 settembre 1960 poi Direttore Spirituale del Collegio e consacrato da Papa Giovanni XXIII Arcivescovile di Tradate, e fino al 1960 nella Basilica Vaticana il 28 ottobre Rettore del Collegio De Filippi di Aro dello stesso anno. na sul Lago Maggiore, il luogo in cui Gli succedeva nel Rettorato del Pon­ il 2 ottobre 1538 era nato San Carlo tificio Seminario un altro ex-alunno, Borromeo. Chiamato a Milano dal Car­ Monsignor Ferdinando Maggioni nato dinale Arcivescovo Montini, Monsignor a Monza il 5 febbraio 1914 e ordinato Maggioni, dall'ottobre al dicembre sacerdote il 26 luglio 1936. Egli era 1960 diresse l'Ufficio Scolastico della stato al Lombardo dall'ottobre 1931 Curia. al giugno 1935, e nel frattempo aveva La sua venuta a Roma significò, tra conseguito i gradi accademici nella l'altro, l'esame di una complessa si­ Facoltà Teologica della Pontificia Uni- tuazione che avrebbe deciso, non già 54 versità Gregoriana. della esistenza, ma di un migliore av- ,l .~~...... : ,. 4 . venire del Pontificio Seminario Lom­ le fondamenta la sede del Seminario bardo_ E Monsignor Maggioni, che al­ sulla stessa area di Piazza S_ Maria la preparazione spirituale e culturale Maggiore_ Alla realizzazione di questo unisce saggezza e pratica di governo disegno egli si dedicò con il generoso dedicò le sue migliori energie per la impegno che gli veniva dal grande af.. attuazione del progetto al quale Mon· fetto al Seminario Lombardo e dalla signor Bertoglio (dal 1964 Ausiliare cosciente valutazione delle sue esi­ dell'Arcivescovo di Milano) aveva pre­ genze_ Di persona, negli anni 1961-62, parato la strada_ dimorando in Seminario per le sedu­ Come si è già detto, nella parte più te preparatorie del Concilio Vatica­ recente l'edificio aveva bisogno d'esse­ no II, il futuro Paolo VI guidò le dif­ re rimodernato, e in quella vecchia, ficili pratiche_ A lui si unì con fervida addirittura d'essere ricostruito; inol­ azione l'Em. Card. , Pro· tre non si adattava più al bisogno di Presidente della Amministrazione dei raccoglimento, tra gli assordanti ru­ Beni della S. Sede: il suo intervento mori del traffico_ in più casi fu determinante per la riu­ Varie soluzioni erano state vagliate, scita dell'impresa_ La Divina Provvi­ e intanto, grazie al finanziamento del­ denza benedisce il loro lavoro con il la Amministrazione dei Beni della San­ singolare evolversi di felici circo­ ta Sede - per interessamento di S.E. stanze. il Cardinale e di Mon­ Se il costo del nuovo edificio risultava signor - già al tempo rilevante, così da sconsigliare la ri­ di Mons. Bertoglio era stata acquisita chiesta dei fondi alle diocesi lombar­ al Seminario una vasta area in via del de, già oberate da gravissimi proble­ Casaletto. Quella zona alberata e si­ mi economici, spianò la via una com­ lenziosa poteva allettare, ma, d'altra binazione finanziaria, per la quale si parte, dispiaceva abbandonare la se­ deve essere riconoscenti alla compren­ de di piazza Santa Maria Maggiore sione del Conte Dr_ Aldo Borletti, pre­ innanzi tutto per rispetto alla volontà sidente de « La Rinascente» di Mila­ di Pio XI, e poi, per i vantaggi della no, e all'opera del Dott. Comm. Pier­ extra - territorialità, per la felice ubi­ paolo Marenda e del Comm. Ambro­ cazione in un centro dell'Urbe rapida­ gio Caiani. mente collegato ad Università, Biblio.. Su indicazione di S.E. Mons. Dino teche, centri culturali, ottimo, anche Staffa, Segretario della Sacra Congre­ sotto tale rispetto, a favorire la forma­ gazione dei Seminari, il terreno di zione romana degli alunni, scopo pre­ cipuo del Seminario. Via del Casaletto fu ceduto ai Vescovi La moderna tecnica, d'altronde, pote­ Messicani per la costruzione del loro va superare i molteplici inconvenienti Seminario Nazionale_ che si erano lamentati. Il problema artistico non era meno Questi motivi indussero l'Em. Card_ difficile. Se per l'art. 16 del Trattato G_ B. Montini, allora Arcivescovo di Lateranense !'Italia si affida alle tra­ Milano, ad affrontare, in nome dello dizioni artistiche della S. Sede in re­ Episcopato Lombardo, un'altra solu­ lazione all'edificio del Seminario Lom­ zione coraggiosa, già prospettata da bardo, per corrispondere a tale fidu­ 56 S_E. Mons_ Bertoglio: ricostruire dal- cia 1'Autorità Ecclesiastica si fa più Felicemente regnante

attenta ed esigente. Il Card. Montini ta a particolari criteri, per i quali si a questo scopo istituÌ una Commissio-· formularono direttive e suggerimenti. ne di valenti architetti, Prof. Carbo· L'Arch. Prof. Cav. Attilio Spaccarelli, nara, Ceschi, Passarelli, Vaccaro, sot· che alla capacità artistica unisce la pe­ to la presidenza S.E. Mons. G. Falla· rizia di lunga attività nella città di Ro­ ni e reggendo la Segreteria Mons. Al­ ma, preparò con ardore e passione il fano. Le adunanze della Commissione progetto, raccogliendo unanime e pie­ si susseguirono numerose ed attive, na approvazione. Si passò all'esecuzio­ con l'assidua partecipazione dell'Em. ne: fu affidato all'ing. Corrado Santa­ Card. Testa. Le conclusioni furono a relli l'incarico di rappresentare il Se· 57 favore della ricostruzione, condiziona· minario per l'assistenza ai lavori che r:- 11

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La pergamena riposta nella pietra di fondazione dell'attuale edificio (lO febbraio 1963).

vennero affidati all'Impresa Castelli. tettonico impone. L'edificio progetta.. Come già il padre Ing. Leone Castelli to, con tecniche e materiali attuali, ri­ aveva costruita la precedente sede del spetta la mirabile opera del Fuga e Seminario, così ora ai figli Ing. Leo· vi si inserisce con equilibrata com· nardo e Dott. Luciano spettava il com· posizione di pieni e di vuoti e con 08U­ pito di erigere la nuova sede. lata scelta cromatica, taie da precedere Nell'Ottobre 1962 i seminaristi si tra· l'effetto prezioso della patinatura Ch2 sferivano altrove: la casa di Via Allo· alla materia apporta il tempo. relia 172, dove prima abitavano gli Nel IV Centenario del Decreto Tri· Assistenti di Azione Cattolica, aC80ls3 dentino istitutivo dei Seminari, e mI il gruppo dei Sacerdoti; mentre i chie· primo della fondazione del « Lom­ rici trovarono cordiale ospitalità preso bardo H, in occasione della benedizin· so il Pontificio Seminario Pio Latino ne della prima pietra del nuovo edi­ Americano in Via Aurelia 511. ficio, nell'anno del Concilio Ecume· Come si è detto, il prof. Spaccarelli ha nico Vaticano II, Mons. Del Ton ha redatto il progetto, tenendo conto dei· dettato questa iscrizione: ie necessità di un Seminario moderno « In nomine adorandae SS. Trinita­ e dell'estrema delicatezza d'interven· tis. Amen. 58 to che l'ambiente urbanistico e archi· Die decimo mensis Februarii anno millesimo nongentesimo sexagesimo e la liberazione tertio in molitionem novae sedis Pon· dell'Arcivescovo Maggiore di Leopoli, tificii Seminarii Longobardici a SS. l'attuale Cardinale Giuseppe Slipyj. Ambrosio et Carolo auspicalis posi· « Questa costruzione che sarà poi la tus est lapis. Hunc, quem Ioannes terza - disse Papa Giovanni - di cui XXIII Pont. Max. pro Sua erga hoc fummo richiesti di benedire la prima sacrum ephebeum impensissima be.. pietra, intende affermare la continui· nevolentia Ipse rite lustraverat, Emi· tà vigorosa dell'antica fedeltà ai pro· nentissimus ac Reverendissimus Caro positi ed alle chiaroveggenti sollecitu· dinalis Ioannes Baptista Montini, Me· dini direttive, impiegati sin qui intor· diolanensium Archiepiscopus, cuncto· no al Pontificio Seminario Lombardo. rum Antistitum Longobardiae gerens Il titolo sacro e benedetto dei Santi personam, sacrosanctis translaticiis Ambrogio e Carlo, che gli viene con· adhibitis caerimoniis delecto in situ servato, riassume i meriti dì un nobi· collocavi t, adstantibus purpuratis Pa· le passato e preannunzia l'aurora di tribus Iosepho Pizzardo, Carolo Con· un promettente avvenire}). falonieri, Gustavo Testa, Ephraimo E proseguiva: « Questo spiega la re· Forni, aliisque compluribus viris sa· novatio ab imis del Pontificato Semi· era vel civili potestate fulgentibus, nario Lombardo dal punto di vista itemque Illustrissimo ac Reverendis· della modernità strutturale del nuovo simo Ferdinando Maggioni eiusdem edificio, che viene ancora conservato Seminarii moderatore et alumnis uni· alla amenità dell'Esquilino, e ciò che versis. Haec autem faustitas eventus più tocca il cuore dei suoi giovani quam maxime eluxit, cum saeculum abitatori, alla prossimità del tempio compleretur, postquam hoc ephe· augusto, che la pietà dei secoli volle beum sacrae iuventuti in sortem Do· consacrato alla Madre di Gesù e no· mini instituendae destinatum apud stra, che amiamo salutare in questi Urbanum Templum S. Caroli condi.. tum erat, et septem revoluta abirent S8. Giovanni XXIII benedice la prima pietra. lustra, postquam a felicis recordatio· nis Pio XI, qui adolescens ibidem edu· catus, inocciduo ei vertit honori, ad Esquilias, Beatissimae Virginis Ma· riae materna tegendum tutela, erat translatum. Quod bonum, faustum, felix sit, ac multa seraque in aeva Ca· tholicae Ecclesiae emolumentum et decus ac Longobardorum genti spiri· tualem profectum spondeat, progi· gnat, servet}). La prima pietra fu benedetta da Papa Giovanni in una memorabile udienza concessa al Seminario ed ai Lombar.. di il 10 febbraio 1963, quando annun· ciò la introduzione della Causa di Bea· 59 tificazione del Servo di Dio Cardinale giorni, come tanto ci piace ripetere: Salve radix: salve porta: ex qua mun­ do lux est orta_ Oh bello, oh dolce pro­ seguite nella esclamazione soave e pia: Gaude Virgo gloriosa, super om­ nes speciosa: vale o valde decora: et pro no bis Christum exora»_ Nel pomeriggio dello stesso lO feb­ braio, il Cardinale Montini poneva la prima pietra dell'edificio, tratteggian­ do la storia del Pontificio Seminario di cui Egli stesso, come Pio XI, era stato alunno, ricordando i Rettori, i benefattori, i promotori della santa impresa_ ({ Un'ultima circostanza - disse infi­ ne il futuro Paolo VI - vogliamo an­ cora ricordare, anche se già presente ai nostri spiriti; ed è la coincidenza della posa di questa prima pietra e dello svolgimento dei lavori edilizi, che la seguiranno, con la celebrazione del grande Concilio Ecumenico Vaticano secondo, destinato questo a dare nuo­ vo splendore e nuova ampiezza al mi­ stico edificio della Chiesa cattolica, mentre la nuova casa di questo Semi·· nario intende anch'essa rispecchiare,

Istantanee della posa della prima pietra.

60 In udienza da SS. Paolo VI il 17 giugno 1965.

pur nelle sue limitatissime proporzio· siasmo dei chierici e dei superiori, il ni materiali, il generale rinnovamento Seminario Lombardo nella sede prov­ spirituale di questa storica ora, e vuo­ visoria del Collegio Pio Latino Ame·· le stimolare e favorire una sempre ri­ ricano, e parlò loro, commentando un fiorente vitalità interiore del Semina­ brano paolino. Si disse che nella stra­ rio stesso». ordinaria ovazione dei 10mb ardi e de­ Pochi mesi più tardi, Papa Giovanni, gli ispano-americani, già si salutasse accomunato al Servo di Dio Cardinal Papa il Cardinale Montini. Ferrari anche nella edificante agonia, E' impossibile riferire i tratti di pa­ riceveva da Dio il premio della sua terna benevolenza che, come i suoi pre­ vita e del suo sacrificio. decessori, Paolo VI ha riservato al Pon­ La vigilia del Conclave, tre ore prima tificio Seminario Lombardo: il 30 set­ di rinchiudersi in quell'adunanza che tembre 1964 ricevette gli ex alunni, lo avrebbe eletto Vicario di Cristo, il tra i quali gli Eminentissimi Cardina­ 61 Cardinale Montini visitò, tra l'entu- li Pizzardo, Siri, Confalonieri e Forni, ì • ~ 1f , ' "

Nova et evetera.

gli ex Rettori Monsignori Baranzini e E finalmente 1'11 novembre 1965, nella Bertoglio, i Vescovi Lombardi, il Ret­ Ottava della celebrazione liturgica di tore Mons. Ferdinando Maggioni ed i San Carlo, a conclusione dell' Anno membri del Consiglio di vigilanza Carolino in Roma, il Santo Padre inau­ Monsignori Venini, Camagni e Civardi. gurerà la rinnovata sede del Pontificio Il 17 giugno 1965, ricevendo l'intero Seminario Lombardo: il granello di Seminario in udienza, attestò ({ un'im­ senape, seminato or è più d'un secolo, peritura riconoscenza)) verso l'istitu­ ha veramente germogliato. E non c'è to, e ricordò a tutti i meriti conseguiti che ringraziare la Divina Provvidenza e ciò che la Chiesa ancora si attende per questa grazia che ridonda sulla invitando i giovani ad operare un buon regione lombarda e sulla Chiesa uni­ raccolto: ({ Colligite fragmenta ne pe­ versale. reant )). Gian Ludovico Masetti Zannini E ancora: ({ Portate nel cuore la gioia di aver imparato a percorrere i sen­ tieri della vera scienza e della sapien, za. Siate romani di cuore nella ma· Bibliografia e Fonti niera in cui Cristo si è romanizzato, facendo vostro quanto oggi offre la Una storia completa, quale il Pontificio vita della Chiesa al mondo. Siate ge­ Seminario Lombardo merita, non è sta­ nerosi, grati al Signore e fedeli nel ta ancora scritta, quantunque sia stata raccogliere e valorizzare il talento da­ annunciata la preparazione « di un vo­ tovi dalla Chiesa. Questo il modo mi­ lume commemorativo del centenario gliore di ringraziare i vostri Vescovi, della fondazione, che ripercorra la sto· 62 i vostri educatori)). ria dell'Istituto)) Ccfr. L'Italia, 3 ottobre 1963, p. 2). Una sintesi, tuttavia incom· con lo schema annesso di regolamento pleta, ma ricavata dalla documenta· ed a stampa a cura della Arciconfra· zione archivistica del Seminario, è ternita dei SS. Ambrogio e Carlo del· quella che pubblicammo ne « L'Osser­ la Nazione Lombarda in Roma e del vatore Romano >l, lO febbraio 1963 Pontificio Seminario Lombardo dei p. 7, « Il Centenario di un Istituto Ec­ SS. Ambrogio e Carlo, s.i.t. [1958] clesiastico - Il Cardinale Edoardo Bar· romeo e la origine del Seminario Lom· Sulle origini si vedano ancora: C. PEL· bardo >l. LEGRINI, Mons. Secco Suarlo e l'istitu· zione del Seminario Lombardo aRo· ma, « La Scuola Cattolica >l, XXX, 1902, Importanti contributi monografici in serie IV, pp. 144-156; P. BARBAINI, Le «Humilitas - Miscellanea Storica dei origini del Seminario Lombardo, nel Seminari milanesi >l, nn. 12··13, Dicem­ centenario della fondazione, ms. nel­ bre 1929 - Gennaio 1930, pp. 361-448. l'Archivio del Pontificio Seminario Lombardo. Si dà l'elenco degli articoli di cui si è giovata la presente compilazione: Per l'udienza di Leone XIII al Semi· nario, «La Civiltà Cattolica >l XXXI, serie XI, voI. II, 19 giugno 1880, E. BARANZINI, Pio XI e i Seminari, pp. 734-6. pp. 362-363; P. PASCHINI, San Carlo e le origini dei primi Seminari italiani - Per l'Associazione ex·Alunni, «Il Se· Il Seminario Romano, pp. 364·378; A. minario e l'Associazione dei SS. Am· BERNA REGGI, Il Seminario Lombardo brogio e Carlo - Cenni storici - Statu­ di Roma avanti il 1870, pp. 379-403; to - Elenco, Milano 1922, pp. 6-7; As·· G. ANI CHINI, Il Seminario dei SS. Am· sociazione dei SS. Ambrogio e Carlo bragia e Carlo per le Diocesi dell'Alta fra gli ex-alunni del Pontificio Semi· italia, 1878 - 1913, pp. 404-421; C. PEL­ nario Lombardo - I nostri convegni - LEGRINI, Superiori ed alunni dei Semi­ I, S. Vito di Cadore 18 - 23 agosto 1947, nari milanesi - Al Seminario Lombar­ Milano 1947, pp. 140. do di Roma con Don Achille Ratti (Ri· cordi), pp. 422-425; F. LONGONI, Mon­ signor Ernesto Fontana, pp. 426-434; Per le cronache del 1963, « L'Osserva·· F. ROVELLI, Il Card. Alessandro Lual­ tore Romano >l, 11-12 e 13 febbraio di, pp. 435-442; a.b.; ADRIANO BERNAREG' 1963. GI, Alcune iniziative di studio dell' As· Debbo alla grande cortesia di Don sociazione dei SS. Ambrogio e Carlo; Ottavio Cavalleri, scrittore dell' Ar· pp. 443-446. chivio Segreto Vaticano, la ricerca del­ la preziosa documentazione e i sapien· ti consigli nella stesura di queste La lettera 13 febbraio 1859 del Vica­ pagine. rio Generale di Milano Mons. Paolo Le altre fonti manoscritte ed inedite Ballerini a Monsignor Edoardo Bor- dell' Archivio del Pontificio Seminario 63 romeo, venne riprodotta in fac-simile Lombardo, sono indicate nel testo. ,... '1'11:. Pio XI "Pater providentissimus"

Alunno, pastore, mecenate: tre mo­ Frequentò alla Gregoriana la Facoltà menti delle relazioni di Pio XI col Se­ di Diritto, con brillante successo se minario Lombardo_ fu scelto per una solenne disputa; me­ Quando Achille Ratti fu dai Superio­ ritò la medaglia d'oro e nella stessa ri inviato a Roma, aveva già ultimato, Università si laureò nel 1882. Nel trien­ con la qualifica di eminenter, il corso nio romano, forte e tenace com'era, seminaristico di teologia nel Semina" conseguì anche la laurea in teologia rio di Milano, ma era soltanto diaco­ presso la Facoltà della Sapienza, allo­ no, non avendo ancora l'età canonica ra vivente di vita autonoma dopo il per il sacerdozio. Fu così che ricevette distacco dall'Università Romana (Stu­ l'ordinazione presbiterale il 20 dicem­ dium Urbis), e quella di Filosofia nel­ bre 1879 a San Giovanni in Laterano, l'Accademia di San Tomaso d'Aqui­ celebrando la sua prima Messa indi­ no, da poco istituita da Leone XIII. viduale il giorno seguente in San Car­ Anzi, gli alunni Ratti e Lualdi furono lo al Corso, dove aveva anche sede il i primi addottorati del nuovo Istituto Seminario Lombardo, allora general­ e come tali ebbero il privilegio di una mente chiamato Seminario per l'Alta particolare udienza del Papa, che loro Italia. Serbò sempre commossa rico­ rivolse paterne esortazioni. Esse ci noscenza verso il Rettore del tempo, sono note nella sostanza - ({ giusta Mons. Fontana, che volle per la cir­ la mia edizione» è detto - attraver­ costanza tenere il discorso, del quale, so una lettera del Lualdi al carissi­ anche negli ultimi anni, ripeteva il te­ mo don Achille, da questi conservata ma e i punti più salienti, da cui ave­ fra i ricordi più gelosi, in un cofanet­ va ricavato tanti salutari indirizzi per to che lo seguì nelle sue molte pere­ 65 la vita sacerdotale. grinazioni. Disse il Papa che essi partivano. per nan più tarnare, aven­ tematica. Giuachi della Pravvidenza? do. terminati i lara studi e data can Canversanda co.I Papa a udendane le felice successa l'esame di filasafia allacuziani, impressianava il senso. di pressa l'Accademia di San Tamasa, rispetta, stima, ricanascenza che nu· che il Papa aveva fandata, e ciò gli triva per i suai antichi educatari, dal tarnava di samma campiacimenta_ rematissima maestra delle elementa­ Lara sarebbe stata data a giarni un ri, a quelli dei seminari diacesani, e diplama firmata dai due Cardinali a quelli degli Istituti Ramani, came presidenti (Pecci e Zigliara), un dipla.­ Baldi, Liberatare, Carnaldi, Mazzella, ma che valeva quanta qualunque lau­ Talama, e ancara al citata Rettare, il rea di filasafia rilasciata da Universi­ cui grande ritratta valle incarniciare tà, perchè era sua valere che quell'Ac· alla stessa stregua dei genitari e can­ cademia fasse principe fra tutte le servare appesa nella camera fina alla altre, quasi a narma ed esempio.. Pra­ marte. E vagliamo. anche ricardare la curassero. di diffandere avunque la cansideraziane affettuasa che nutriva dattrina di San Tamasa (e, certa­ per i candiscepali, malti dei quali, a mente alludendo. alle palemiche di lui spiritualmente più vicini per meno quegli anni) nan came quelli che di­ talità, ingegna, virtù, rendimento., na­ cano. di spiegare e cammentare S. Ta­ minava spessa, elagiandane le dati e masa, mentre lo. svisano. e lo. cantraf­ il lavara, in ispecie scientifica, e de· fanno.. Badassero però di canservare scrivendane fina nei particalari le ca.. la carità e cercare piuttasta di vino ratteristiche della persanalità. cere le menti can la verità. L'amare al Seminario. Lambarda e a La saddisfaziane papale per quelle tutta quanta essa rappresentava per primizie diede luaga ad una gusta sa la sua anima gli cava nel 1923 un vero immediata appendice, giacchè, esseno inno., che vale ripradurre quasi a sin­ da i due rimasti a calaziane pressa tesi di un atteggiamento. che è di pro.· il prelato. d'anticamera che li aveva fanda edificaziane a tutti gli amici del intradatti in udienza, ebbero. la sar­ nastro. Istituto.. « ... Quel sala name presa di un dana pantificia fuari pro­ è tanta caro a Nai . .. perché nel na- gramma, un pacchetto. di tarrani, par­ stro. spirito. ridesta un pensiero., un tati ag'li aspiti da un palafreniere in ricarda fatta di ricanascenza e di am­ fiammante divisa di damasca. Il car·· miraziane per tutti i beni che N ai U tancina del dalce fu custadita came abbiamo. ricevuta, per tutti i tesari di preziasa cimelio. di casì squisita au­ scienza e di verità che vi abbiamo. at­ gusta benevalenza. tinta, per tutta quel vero tesara di Ancara negli ultimi anni Pia XI ma­ amicizie che vi abbiamo. incantrata, strava can evidente cammaziane lo. per tutta quella santa edificaziane che anello. dattarale che la Mamma gli ivi Ci venne da quegli educatari ... e aveva regalata; e farse, girandala e tra questi basta ricardare la figura rigirandala mentre lo. illustrava alla veneranda e tanta cara di Mans. Er.. interlacutare, ripensava che prapria nesta Fantana, del quale passiamo. di­ alla risalutezza materna daveva, al­ re: tanta namini nullum par ela­ meno. in gran parte, se aveva presa gium ». la strada di Rama per la tealagia piut- Quando. nel 1911 Mans. Ratti, prefet­ 66 tasta che quella di Tarina per la ma- to. della Bibliateca Ambrasiana, fu nel contempo incaricato della vicepre· soli, nella metropoli lombarda va meno fettura della Vaticana, in aiuto a P. zionato il raduno degli ex·alunni do­ Ehrle, cui successe definitivamente po la sospensiva causata dalla prima nel 1914, trovò il Lombardo, « da pro· guerta mondiale, raduno che raccolse letario qual'era", arricchito di una nel Seminario Arcivescovile di Mila.. sede propria in via Gioacchino Belli no - siamo ancora parecchi a ricor­ 3, essendone rettore Mons. Rotta, da darlo - insieme coi più giovani i ve· quando il Lualdi era stato promosso nerandi gloriosi esemplari delle lon­ arcivescovo di Palermo e cardinale. tane prime generazioni del Lombar· Erano gli anni dell'acuta prova per do, per ringraziare la Provvidenza la diocesi milanese e per quanto era dell'avvenuta rinascita del carissimo ad essa collegato: il Seminario Lom· Istituto, potenziarne l'afflusso delle bardo fu affidato alle cure signorili e simpatie esterne, ridimensionare pos­ sollecite di Mons. Caroli; e, in attua· sibilità e proposte in vista dei molti zione del piano di concentramento problemi che si aprivano per la vita predisposto da Pio X, fu annesso al religiosa e sociale; di là, anche le pri.. nuovo Seminario Romano aperto nel me avvisaglie per il nuovo Statuto 1913 accanto al Patriarchio Laterna· del Seminario, maturato l'anno dopo nese, conservando tuttavia separata nei primo l'di del pontificato di Pio l'amministrazione dei beni, per meri· XI, e quelle per g-li Statuti dell' Asso­ to precipuo di Mons. Cremonesi, pure ciazione degli exalunni, che segui· romano e intimo del Caroli, e che, l'ono, ufficialmente, a quasi un decen· con Mons. Caccia Dominioni, vuoI es· ni o di distanza. sere qui menzionato perchè alla di Mi pare sia questo il momento dì ri­ lui avvedutezza e perizia devesi la portare certe considerazioni che da sopravvivenza di quella provvida ga· Legato Apostolico Mons. Ratti scri· ranzia che facilitò la futura risurrezio· veva alla Sacra Congregazione de'l ne del nostro Collegio. Fu riaperto Seminari e delle Università degli Stu· infatti nell'autunno del 1920, in casa di, le quali, benchè non riguardino d'affitto in via del Mascherone, per manifestamente il Lombardo in quan· opera del Card. Ferrari, Arcivescovo to si riferiscono al riordinamento de· di Milano, e dell'Episcopato Lombar.. gli Studi superiori ecclesiastici nella do, favoriti dalla benevolenza di Pa­ risorta Polonia, hanno tuttavia valo­ pa Benedetto XV; e là, l'anno seguen· re universale e risentono, fino all'evi­ te, lo ritrovò Mons. Ratti, allorchè, denza si direbbe palmare, alcuni con· dopo la missione in Polonia, vi prese cetti che degli alti studi si era foro stanza mentre riceveva la successio· mato ai suoi tempi a Roma, ed ora ne ·alla cattedra ambrosiana e la por· trovavano la propizia occasione di pora cardinalizia. Vi era alunno il rendersi palesi a conforto dell' Auto· giovane sacerdote bresciano don G.B. rità e di quanti hanno interesse al più Montini, e a Propaganda Fide veniva, proficuo rendimento delle nostre isti· giusto in quel tempo, chiamato da tuzioni scientifiche e culturali. Bergamo il Sacerdote don Angelo Per la opportunità delle presenze del· Roncalli, sincero amico delle nostre la Facoltà di Teologia nelle Univer· istituzioni lombarde in Roma. sità, ad esempio, scriveva nel dicem· 67 Nel breve episcopato, cinque mesi bre 1918: « ... se qualunque vera e sin· cera Universitas Studio rum non può po la storica composIzIOne della Que­ non dovrebbe poter far senza di stione Romana per mezzo del Patti La­ completi studi teologici (a meno di teranensi del 1929, Pio XI iniziò le espungere questi dal novero degli uscite del Papa dal Vaticano, per pren­ studi), molto meno può andare priva dere innanzi tutto possesso in quello una Università Cattolica ... »; e, a scio· stesso anno della Sua Cattedrale Ro­ gliere l'obiezione qua e là avanzata mana del SS.mo Salvatore a San Gio­ di un temuto esiguo numero di stu­ vanni in Laterano, dove celebrò la sua denti e insieme auspicare la maggiore Messa giubilare, e in seguito per vi­ maturità degli alunni, soggiungeva: sitare le altre Basiliche Patriarcali e « ... E' anzi desiderabile che molti non inaugurare alcune delle moltissime co­ siano, perchè possano con maggior struzioni che, già dai primordi del diligenza venire istruiti e coltivati pontificato, aveva promosso a getto studi superiori dopo compiuti i corsi continuo anche nell'Urbe. Si recò così dei rispettivi seminari teologici... ». a Santa Maria Maggiore per presie­ Temendo forse qualcuno come meno dere ad una funzione pontificale, e desiderabile la presenza in uno stes­ dall'alto della loggia esterna, impar­ so luogo di più istituti superiori del tendo la Benedizione alla folla che medesimo genere, osserva argutamen­ gremiva la piazza, ebbe modo di con­ te: « ... Che se fra le due Facoltà (co­ templare - e ne esultò - il Semi­ me in genere fra le due Università) nario Lombardo, che per sua inizia­ nascerà qualche concorrenza, questa tiva era sorto da qualche anno di sarà tutta a vantaggio degli studiosi fronte alla Basilica. Infatti la Santa che, naturalmente, saranno dai loro Sede era venuta in possesso di tutto Vescovi mandati dove migliore sarà quell'importante quadrato di terreno l'insegnamento; e sarà pure un incen· sul Colle Esquilino, il più alto dei set­ tivo di emulazione e di mutuo con­ te colli storici dell'Urbe, e Pio XI - trollo fra i due Istituti... ». « l'antico alunno, affezionato e rico­ Riprendiamo la strada. In via del Ma­ noscente» e « già Arcivescovo e sem­ scherone il Card. Ratti prese una se· pre figlio della lombarda Metropoli », conda volta alloggio nei giorni prece­ ora « Vescovo di Roma e della Catto­ denti il Conclave del febbraio 1922, lica Chiesa» - ne donò una parte e ne uscì definitivamente nel primo all'Episcopato Lombardo per eriger­ pomeriggio del 2 febbraio per recarsi vi il proprio Seminario. La prima pie.. in Vaticano. Ricordano gli alunni di tra fu benedetta il 12 febbraio del allora il momento del congedo? Si­ 1927, anniversario della coronazione lenzio, sospensione, attesa ... Il Retto­ del Papa; l'anno seguente il Collegio re Mons. Baranzini finalmente parlò fu inaugurato; e quasi a coronamen­ per assicurare preghiere.: « Sì - ri­ to, aveva l'onore di essere nominato spose - è questo il miglior accom­ nell'art. 16 del Trattato di Conciliazio- pagnamento, pregare... adveniat re­ gnum tuum.. fiat voluntas tua .. ». E poi in tono di celia, scendendo gli ul.. timi gradini: « ora andiamo in gab­ bia ». La prima pagina del periodico « Noi a Voi », 68 Ma non ci stette del tutto. Perchè, do- edito nel 1937 AGLI EX ALUNNI DEL SEMINARIO LOMBARDO oi a Voi

LE CASE:

'JIo6itatlo

Il fiore più bello

\. Con Fal"ricolal'(~ compiace.nza ed

cHlH;il~llc di clIot"e benediciamo al

PIO XI

LE

A Milallo il 26 agosto 19.37 ai PERSONE quaf(lllta ex alu1llli convenI/ti per Q:uo.Uun m~'t.ia. ['amwale ritrovo iiI occasiollc del Tri, ix. f4nedl.ctio.n..e est gcsimo. della morte del compia/ilo MOIl5 Lal/golli ho tenuta la relazione C01lsueta: ma per llllti gli altri moltis­ simi rimasti IOlltalli, il Semi1Zario Lom ­ bardo rima/le selllpre iII WIQ gl'alide penombra. Qllalnmo dei preSeIltl al COIll'egIlO domandò che si facesse qual­ che cosa per tenere gli ex a/wl1li al corl'eme di ciò che avviene llel loro seminario. NOli ho voluto la sciar cadere 1878 - 1894 Wl desiderio tallto giusto e perciò ho chieslo agli a/lI1mi che si impegnassero

Cl soddisfare Hl/a cosi cara aspettatit'a.

Ecco che si il/comincia: Wla corri­ SpOlldCllza Ile/l'ero set/so della parola: sono gli aill/llli che vi dirallllO tallte cose SI/ Ila loro l'ila, sulla vostra l'il(1. " ed auguro per mio conto al S. L. che sia sempre degno di tale benedizione e che fa sappia far fwl/Me ". di Wl gioJ'1JO. Penso che ltIl/o ciò (S. E. Bernar eg~ i) 1894 . 1-903 potrebbe fare dei be"" Nessu1la periodicità: essi vi scrive; l'an1lO quando Ile aVra1l1l0 la possibilità e l'occasione pl'Qpizia. 1920 1903 IL RETTORE 1933 19 12 ogni aspetto della formazione eccle­ siastica è esaminato, illustrato, appro· fondito con minuziosa diligenza, e dove l'esaltazione dell'educazione ro­ mana e il richiamo dei suggestivi mo­ numenti cristiani e storici di Roma tocca le altezze della lirica, ma il di· scorso ci porterebbe troppo lontano: basti indicare ai volonterosi le princi·· pali fonti cui attingere luminosità e conforto per il nobile tirocinio al sa­ cerdozio, l'Enchiridion clericorum e i Il venerato autografo di Pio XI al ( nostro e tre grossi volumi dei discorsi piani edi­ caro II Seminario Lombardo, in occasione del ti dalla Società Editrice Internazionale. giubileo sacerdotale Un ammaestramento non si vuoI pas.. sare sotto silenzio, anche se la forma che l'esprime presenta uno dei più arditi virtuosismi frequenti nella con· ne del 1929 come partecipe dei notevoli versazione confidenziale di Pio XI; privilegi che sono specificati. ammaestramento che, se tradisce in­ E' preferibile lasciare agli alunni di volontariamente un impegno ascetico quel tempo il piacere di richiamare cui il Papa si sentiva obbligato nella tutte le amorevoli attenzioni che il quotidiana pressione del suo ministe­ Papa riservava loro: l'annuale assi­ ro, vale per tutti cosi attanagliati dal.. stenza alla Messa del 20 dicembre, an­ le inesorabili esigenze della vita, stu­ niversario dell'ordinazione, con la denti compresi: lo straordinario nel­ successiva udienza e l'immancabile l'ordinario. ricordino; i doni di preziosi arredi e ({ ... Le cose straordinarie difficilmen· vasi sacri per la cappella; il panettone te si prestano, perché la vita è un tes­ natalizio e i prosperosi cesti della fat­ suto di piccole cose comuni. .. sono le toria pontificia di Castelgandolfo e cose comuni che possono divenire tante minute altre attestazioni del suo straordinarie, quando siano compiute sempre vigile affetto. Aneddoto signi­ con la perfezione della virtù cristia­ ficativo: la mattina del 7 dicembre, na ». E coi suoi caratteristici giochi nei primi giorni della malattia che lo di parole: ({ Sempre la stessa vita! obbligò al letto allo scorcio del 1936, sospirano molti, desolati e rassegnati disse al segretario che entrava in ca·· ad un tempo. Ma, quanto di non co­ mera per l'omaggio mattutino: ({ Og­ mune e di non quotidiano è in quel gi è S. Ambrogio. Al Lombardo si farà comune e in quel quotidiano! Il quo· festa. Manda un po' di quel vino re­ tidiano che torna sempre lo stesso, che centemente venuto da Tunisi; sia lo­ ha sempre le stesse occupazioni, le ro in augurio di buona salute ». stesse situazioni, le stesse difficoltà, Bisognerebbe qui accennare a quel­ le stesse tentazioni, le stesse debolez­ !'inesauribile tesoro spirituale che è ze , le stesse miserie, fu ben detto rappresentato dalle frequenti allocu- il terribile quotidiano. Quale forza si 70 zioni di Pio XI ai Seminaristi, dove richiede, anche solo per difendersi da questo terribile, schiacciante, mono­ troncar si il discorso con la risolutiva tono, asfissiante quotidiano! Quanta domanda del giorno di partenza. Non non comune virtù è necessaria per gli rimase che dire: « in nomine tuo adempiere con non comune esattezza, laxabo rete »; e il Papa prontamente: o meglio, non con la comune quoti·· « et mutlitudinem piscium magnam diana così frequente inesattezza, ri­ capies ». Fu un'intuizione profetica? lassateza, negligenza, faciloneria, ma La seconda edizione del Seminario con attenzione, pietà, fervore intimo Lombardo a Santa Maria Maggiore di spirito, tutto il complesso di cose conserva le benedizioni di Pio XI. L'an­ comuni che riempie la nostra vita teriore edificio, se aveva una facciata quotidiana! » 07 dicembre 1922). Do­ imponente, dentro era meno felice, ve è facile scorgere la profondità del­ data la forzata necessità di comporre lo spirito di Pio XI, che - ecco un'al· una parte dal tutto nuova con la par· tra norma - guardava tranquillo in te antica di preesistenti costruzioni faccia agli eventi anche più dramma­ che si dovettero allora salvare. Dopo tici e contrarianti, nella convinzione le molte ricerche di Mons. Bertoglio che « non bisogna mai forzare la ma­ in altre località, la Provvidenza ha dI­ no agli avvenimenti; che Dio ha vie sposto che il Seminario restasse lì diverse dagli uomini, e comunque al suo posto, anche se cambiato e ri­ vede meglio di noi; che dovunque sia.. fatto dalle fondamenta. Un altro Papa, mo, siamo in buone mani, perché sia­ Paolo VI, secondo nella serie dei pa.. mo nelle mani di Dio ». pi del Lombardo, lo vede ora portato a Così si santificano le vocazioni; co· termine, così come ne aveva da Cardi­ sì egli accettò, nonostante la naturale nale Arcivescovo di Milano benedetto ripugnanza, il superiore invito alla il rinascimento. Il Rettore Mons. Mag­ missione di Polonia. Ce lo rivelano al­ gioni, al quale tanto deve il nuovo edi­ cune pagine edificantissime di un suo ficio, può ben mettere in vivida luce diario, dove, preso fra contrastanti l'autografo che il 21 dicembre 1928, sentimenti di sorpresa, di gratitudine, « entrando nel cinquantesimo anno di di considerazioni negative quanto al­ sacerdozio », Pio XI inviava, benedi­ la sua persona e di disposizione a fa­ cendo, al Lombardo, quasi documento re la volontà del Santo Padre, dichia­ di volontà decisa a sopravvivere: rando di « non voler in punto di mor.. « grati alla divina Bontà e Provviden­ te aver rimorso nè di aver meno ge­ za d'aver potuto assegnargli nuova e nerosamente obbedito. nè di aver me· def:initiva sede accanto al maggior no chiaramente dette le difficoltà che tempio e quasi sotto il materno manto in me vedevo », essendo andato in di Maria, in suggestivo ambiente di udienza da Papa Benedetto XV, sentì scienza sacra e di apostolato ».

~ Carlo Card. Confalonieri

71 Paolo VI e il seminario lombardo

Poco più di due anni sono bastati per­ nalmente in tutti i continenti, per an­ chè la figura di Paolo VI, con incredi­ nunciare agli umili e ai potenti il mes­ bile rapidità, si affermasse alta e ful­ saggio evangelico della salvezza. gida sul cielo della storia. Essa si im­ Davanti a una personalità così origi. pone per caratteristiche inconfondibil­ naIe e mirabile come quella di Paolo mente sue. VI, viene spontanea la domanda: « Do· Anzitutto una sorprendente, quasi in­ ve si formò? Quale seminario può at­ sonne operosità, sicchè veramente tribuirsi il vanto di aver temprato ed questo Papa potrebbe ripetere per sè educato la sua giovinezza ai più alti l'espressione del grande Apostolo da ideali? ». cui prese e nome e ardimento e fuoco Bisogna riconoscere che Giovanni Bat· spirituale: « Ho faticato più di tutti tista Montini non fu mai un seminari­ gli altri, non già io, ma la grazia di Dio sta di lungo respiro. Il Seminario teo· in me ». (I Coro 15,9). logico di Brescia lo vide soltanto co· Poi, l'abilità animatrice e coordinatri­ me allievo esterno. Ricevette l'abito ce di quell'enorme impresa che si chia­ ecclesiastico a ventidue anni (21 no· ma Concilio Ecumenico Vaticano II: vembre 1919) e dopo sei mesi era già egli l'ereditò dal suo predecessore, gli ordinato sacerdote (29 maggio 1920). impresse coesione unitaria, e con ma· Il Seminario dove il futuro Papa so· no soave ma sicura l'avviò verso le me· stò più a lungo, da cui potè ricevere te prefissa te. qualche impronta più significativa e Infine l'inesausto e inarrestabile amo.. durevole, è il Seminario Lombardo, re verso Gesù Cristo, anima e dinami­ del quale fu alunno dal 1920 al 1922, ca di ogni suo pensiero e d'ogni suo mentre frequentava i corsi di filosofia gesto: un amore personale, senza mi­ alla Pontificia Università Gregoriana e sure e senza paure, che lo spinge non quelli di lettere all'Università Statale. 72 solo a mandare ma ad andare perso- In realtà il suo vero seminario fu la famiglia dove nella madre, donna col­ Anche gli uomini, in cui sempre volle ta e fine se altra mai, trovò la forma­ riconoscere i maestri della sua vita, trice delle sue esimie doti di intelli­ P. Caresana e P. Bevilacqua (elevato genza e di cuore, e dove nel padre vi­ poi dalla riconoscenza dell' Alunno al­ de l'esempio della fede convinta, ope­ la dignità della sacra porpora), non rosa e militante. La compitissima gen· furono da lui incontrati nel Semina·· tilezza del suo tratto che non si smen· rio, ma nell'Oratorio filippino. tisce mai, il gusto delle cose belle, l'at­ Tuttavia Paolo VI, in moltissime cir­ trazione subitanea verso ciò che è più costanze, ha manifestato una grande grande e più buono, ed anche quella stima verso la funzione formatrice del incomparabile tenerezza di cuore, non Seminario. Da Lui ho udito la defini­ a tutti nota, e quella ininterrotta at­ zione più bella del seminario: « La tenzione agli altri che anche nei mo­ scuola dell'amore più grande ll. In Se­ menti di afflizione e di stanchezza non minario infatti, « se non si vaneggia ll, lo lascia sommergere mai del tutto s'impara l'amore di cui Cristo ci amò nelle proprie pene, e gli permette una fino a dare la vita per la Chiesa, e acuta e commovente intuizione dei bi­ l'amore in cui ci si deve allenare per sogni altrui, tutto questo non si po· dare in servizio della Chiesa la pro­ trebbe spiegare in Paolo VI senza lo pria vita: o in una volta sola con il influsso familiare. martirio, o equivalentemente giorno

S.E. Mons. Monti­ ni, Arcivescovo elet­ to di Milano, attor­ niato da presuli lombardi, in occa­ sione della sua visi­ ta al Seminario Lombardo.

73 per giorno, a poco a poco, ma sempre nuova costruzione, diventa sacra per tutta e senza riserve. il ministero di Chi, per divino cari­ Per il Seminario Lombardo ebbe sem· sma, Pietro si chiama e fondamento pre attenzioni e predilezioni piene di è posto, a sostegno della Chiesa di Cri­ riconoscenza nel ricordo del bene che sto, quale solidità nella fede, quale af­ vi ricevette da alunno, e più ancora finità nella grazia, quale fecondità nel piene di speranza in attesa del bene servizio, a sè garantisce l'istituzione che può dare alla Chiesa e al clero che avrà dimora in una casa costruita italiano, e che ha già dato. su base così simbolicamente solida e Per non pochi anni fu membro della stabile ... Commissione di Vigilanza che presie· Voce parte da questa pietra per con· de all'esercizio amministrativo. fermare il proposito del nostro Semi­ Durante il tempo del suo governo nel.. nario Lombardo di trarre da Roma l'arcidiocesi milanese si occupò con come da radice e da fonte la linfa più passione cordiale di tutto quanto con­ genuina della vita cattolica, per infon­ cerneva il Seminario Lombardo. Ri­ derla nel circolo spirituale delle co­ cordo che quando si trattava di dare munità diocessane di Lombardia ». un successore a Sua Eccellenza Mon­ E ora che gli avvenimenti provviden­ signor Bertoglio disse: « Mons. Ferdi­ ziali l'hanno portato al soglio del Som­ nando Maggioni è l'uomo adatto, ma mo Pontificato, Egli che ne ha posto non è persona di cui la nostra diocesi la prima pietra, con un gesto di pater­ possa fare a meno e la sua sostituzio· na condiscendenza che per noi divie· nes sarà difficile: tuttavia il Lombar­ ne un onore storico, tornerà a inau­ do merita da parte nostra questo sa,. gurarlo con la sua benedizione propi· crificio ». ziatrice delle più attese grazie divine. Partecipò alle alterne vicende della Il nuovo Seminario Lombardo sarà sua ricostruzione: a Monte Verde o per sempre congiunto al ricordo del sulla sua stessa sede? E fu lieto quan­ Concilio Ecumenico Vaticano II: con do le circostanze permisero la deci­ il Concilio è incominciata la fabbrica sione di ricostruirlo là dove l'aveva e con il Concilio è finita. La coinciden­ voluto Pio XI, su territorio dotato di za racchiude un auspicio che non può immunità giuridiche, di fronte al san­ essere meglio espresso che dalle stes­ tuario maggiore della Madonna, vale se parole che Paolo VI rivolse agli a dire di Colei che cooperò alla forma­ alunni nell'udienza del 15 giugno 1965: zione degli Apostoli. « Siate consapevoli di essere alla sor­ Toccò a Lui nella memoranda gior­ gente di una linfa che può alimentare nata del 10 febbraio 1963 collocare con grande ricchezza il vostro sacer­ con le sue mani, al suo giusto posto dozio ... Portate nel cuore la gioia di fondamentale, la prima pietra bene· aver imparato a percorrere i sentieri detta da Papa Giovanni XXIII. Noi con· della vera scienza e sapienza. Siate serviamo ancora vive nel cuore le pa­ romani di cuore, nella maniera con role augurali e programmatiche pro­ cui Cristo è romano, facendo vostro nunciate dal Card. Montini in quella quanto oggi offre la vita della Chiesa circostanza: « Se la pietra che simbo­ nel mondo ». leggia il fondamento, non solo fisico, >i< Giovanni Card. Colombo Arcivescovo 74 ma morale altresì e spirituale, della di Milano Giovanni Battista Montini alunno del Lombardo

Se devo rimpiangere il fatto di aver anni di chiusura, sicché noi alunni in lasciato l'abitudine pur mantenuta quell'autunno eravamo tutti nuovi. nei lunghi anni della vita militare di L'antica residenza in via Gioachino scrivermi il diario, questa è l'occasio· Belli ai Prati era passata in altre ne in cui lo rimpiango più amaramen­ mani e il nuovo Seminario dovette si· te per essere costretto ad affidarmi stemarsi provvisoriamente in Via dei solo alla labile memoria nel rispon­ Mascherone dove la Congregazione dere alla richiesta di scrivere questo genovese dei Figli della Immacolata articolo circa i miei ricordi della vi· di Padre Piccardo aveva concesso in ta trascorsa nel Pontificio Seminario affitto i locali che prima le avevano Lombardo a Roma con l'attuale Som­ servito da noviziato. In questa casa, mo Pontefice Paolo VI. Devo pur stretta e allineata muro a muro fra dire che lo stimolo ad annotare gior­ la Chiesa nazionale dei Genovesi in Ro· nalmente i fatti e le impressioni che ma e l'Istituto comunemente chiama· suscitavano in me lo sentivo anche to « il Mascherone)l, oltre il refetto­ più forte dopo il ritorno dal servizio rio e un angusto cortile a pian terre· mili tare in Seminario e specialmente no, la Cappella e la Direzione al pri.· a Roma, ma mi era scusa o pretesto mo piano e due sale di ricreazione per non scrivere la stanchezza serale ricavate nei soffitti, non si poteva di­ dopo le tante ore di scuola e di stu· sporre che di poco più di una decina dio. Chiedo quindi perdono delle even­ di stanze per gli alunni. tuali inesattezze. In quell'anno scolastico 1920·1921 Il P. Seminario Lombardo in Roma io che, per la benevolenza dell'allora riaperse i suoi battenti, come è noto, Vescovo della mia Diocesi di Crema 75 nell'autunno dell'anno 1920 dopo varii Mons. Minoretti poi Arcivescovo di Genova e Cardinale, ero stato il se­ ni, Deputato al Parlamento Italiano, condo alunno ad essere iscritto al S8· come il fratello dello stesso Mons. minario dovetti assolvere nei primi Rettore, l'Ono Arturo Baranzini. Am­ mesi, in ossequio alla sacrosanta leg­ bedue questi deputati erano spesso le della decananza ch'era risorta in invitati dal Rettore alla nostra mensa pieno vigore insieme al Seminario, 18 e noi alunni li accoglievamo sempre mansioni di « prefettone», dato che con grande gioia anche per via del il primo iscritto cioè il chierico Fran­ dolce che a tavola accompagnava la cesco Bertoglio di Milano era ancora loro presenza. trattenuto sotto le armi in attesa del La qualità di figlio di un deputato ga­ congedo della sua classe del 1900; co·· rantiva in anticipo al nuovo alunno me prefettone dovetti quindi occu­ un sentimento di rispetto e di stima parmi dell'ultimo arrivato dei dieci per aver accettato lo stesso di ve­ alunni che costituivano quell'anno col nire tra « gli straccioni» ch'era la Rettore Mons. Ettore Baranzini tutta onorevole qualifica, ci ricordava il la famiglia del nostro Seminario. Rettore, affibbiata negli anni passati Il nuovo alunno arrivò non ricordo al nostro Seminario. Noi perciò lo in che giorno preciso quando l'anno aspettavamo con grande desiderio. scolastico era già incominciato da un Quando finalmente arrivò, una circo­ bel po', e proveniva dalla Diocesi di stanza molto dolorosa, la morte della Brescia che aveva tra gii iscritti e madre, impedì al Rettore Mons. Ba­ già presenti in Seminrio un altro alun­ ranzini di trovarsi presente. Fu l'ex no: il chierico Giovanni Fausti della. Rettore Mons. Angelo Rotta, allora Ca­ facoltà di Teologia. Mi sia permesso nonico di San Pietro ma familiaris­ un riferimento particolare a lui, non simo tra noi fino dai primi giorni solo perché, negli anni del Seminario della riapertura, a sostituire il Retto­ Lombardo e dopo, fu per me l'amico re e ad accogliere nel nostro Semina·· della mente e del cuore, ma perché rio il futuro Papa. divenuto più tardi Gesuita morì au­ La prima impressione che io come gli tentico martire della Chiesa in Alba­ altri alunni avemmo del nuovo com· nia nell'anno in cui vi si instaurò il co­ pagno sacerdote fu come di un tipo munismo nel 1945. che non aveva mai vissuto né in Colle­ Il Rettore ci aveva pre~nnunciato che gio né in Seminario, eppure niente af­ il nuovo alunno era da poco sacerdo­ fatto impacciato di trovarvisi. Libero te e che il suo Vescovo lo mandava a nel comportamento, ma umile e ri­ studiare Filosofia alla Università Gre· spettoso anche verso di noi, esprimeva goriana; ma si seppe poi che era pu­ ben chiara da tutto l'insieme una idea, re iscritto contemporaneamente alla già ben basata e fissa in lui e molto Facoltà di Lettere e Filosofia nella alta, della dignità, dei doveri e della Università di Stato « La Sapienza» di missione sacerdotale nel nostro tem­ Roma dove io pure ero clandestina­ po. Il rispetto e la stima che si accap­ mente iscritto al terzo anno, e questo parrò fra tutti noi fu subito molto non si poteva dire « per la contraddi­ grande. L'accostamento però non era ziòn che noI consente». Il Rettore ci facile, perché la sua giornata non ave­ aveva pure anticipato la notizia che va nessuno spazio vuoto: le sue relazio­ 76 egli era figlio dell'Ono Giorgio Monti- ni sociali, i suoi studi, le visite esige- vano sovente che non partecipasse neppure alle nostre ricreazioni lungo la giornata e neppure a certe presta­ zioni di comunità come la preparazio· ne al canto liturgico, per certe funzio­ ni sacre dentro e fuori del Seminario. Un'altra impressione è che non per­ desse un minuto di tempo. Mi per·· metto di ricordare a proposito un pic­ colo episodio. L'anno 1921 ricorreva il centenario della morte di Dante Alighieri. Non ricordo a chi di noi due, iscritti co­ me ho già detto oltre che alla Univer­

sità Gregoriana anche alla Facoltà di Quest'anno per ~ due vc!te gii alunni del Lettere nella Università di Stato, venne Lombardo hanno avuta ,],a grande fortuna di asco]· per primo in mente e propose all'al­ lare Mans. MOlltini La sua parola è ilKiSliva; esce talora a sbalzi tro di festeggiare quella ricorrenza improvvisi nello sforzo di concretare in un'esprcs­ con una lettura rapida e declamata soine la profondità del pensiero Q abbozz:a una dei canti della Divina Commedia: è immagine lasciando all'uditore di wmpletare le forme: non Tlca;no di fras!. ma concreta imposta­ certo che mai nessuna proposta fu ac·· zione di problemi. cettata ed eseguita con tanto vivo en­ Egli non ha nè ·il gesto. nè la voce. nè il com­ tusiasmo. Nell'ultimo quarto d'ora portamento di un grande oratore: neppure Cl hene. della ricreazione serale, lasciando di·· Ma chi ascolta subisce tutto l'inAusso d",!la sua scretamente il Rettore e i compagni a personalità totalmente radicata in Cristo: c'è nel­ lo sguardo un" tOlZa che domina. uno sguardo che conversare o a giocare intorno al ~embra ~çrulare 1 cuori e penetrare gli SFiriti, bigliardo della prima sala del soffit­ Altri putranno ammirare in Mons_ Monti~i to, ci ritiravamo nella seconda sala l'uomo di governo o lo studioso: a noi piace ~i· ccydare in lui il trascinatore di anime. La sua p.l· più interna e appartata e lì intorno mia è vita e la sua \'ita è coerenza colla SUi a un vecchio bigliardo dove nessuno parola. Ai s.uoi discorsi seguono ~cn1pre' quei ~i· lenzi così significativi e pur così rari nci giovani: giocava leggemmo alternativamente egli obbliga alla riRessione dopo d aver diIKera!(1 ad alta voce, senza un commento ma con crude sincer·ità l'involucro di tanti collYerlLio· con sommo gusto, non so quanti can­ nalifmi o la vuolezza di tante finzlorii. Egli è tornato fra noi: falto più nostro pe, ti successivi dell'Inferno. Poi non so nuovi titoli e per nuove benemerenze: ed egl per quale nuovo impegno, non mio pure si sente più vicino a questo suo seminario certamente chè ero ancor chierico, nel quale ritrova serena oasi di raccoglimenl,~ (r quar.do mi viene da rip3rare le idee e i COIl ma di lui che, già sacerdote, era più celti. quando la responsabilità richiede ripe'ls3 ricercato e si prestava ad opere di menti indietro n In questa mutua carità che si concreta nel IToU apostolato, anche quel prezioso quar­ tuo ricordo al·Signore. pensiamo che si realiai to d'ora di tempo libero gli venne ru­ lanlo dello spirito del Lombardo. grande fami· bato e dovemmo interrompere quel­ glia di anime buone. Moos. Montini. ci sia lecito il di~lo, non è la lettura ancor prima di terminare che un frateilo maggiore; un grande fratello, la prima Cantica. cui ~Ol guardiamo, ammirandone la vita latta ( servizio n della Chiesa. senza calcoli e sem:a Un'altra profonda impressione che mi egoismi. nell'oblaz,ione totd~ ad un'idea, ndl'a· è rimasta di lui e che si è andata m'~re operante per Iddio. 77 sempre più intensificando in me nei contatti successivi a quell'anno di Se­ minario è la sua maniera di essere e di sentirsi devoto della Santa Madre Chiesa Cattolica Romana, della Sua Autorità, della Sua Gerarchia, della Sua Storia, di tutte le Sue Istituzioni essenziali. Tutti adesso vedono e cQ-· noscono dai suoi Discorsi e dal suo comportamento quanto sia profondo e soprannaturale il suo amore e la sua visione circa la natura e i problemi della Chiesa, ma chi ha avuto il bene di avvicinarlo e dì conoscerlo da gio­ vane sa che questa visione e questa dedizione piena di amore al servizio della Chiesa proviene immutabile in lui dagli anni della sua prima forma­ zione cristiana e sacerdotale_ Passarono come un lampo le giorna­ te, le settimane e i mesi di quell'an­ no e furono per lui in modo partico­ lare sempre così pieni di occupazio­ ne che noi suoi compagni non potem­ mo mai averlo insieme a una di quelle passeggiate distensive che, specialmen· te quando erano lunghe e fuori di Ro­ ma come durante le vacanze di Natale, di Carnevale e di Pasqua, si prestavano così bene alla conversazione e all'aper­ tura reciproca_ L'unica occasione che io ebbi di fare una passeggiata con lui fu qualche anno dopo, nella pri­ mavera del 1927, quando essendo lui Assistente Spirituale della FUCI e trovandomi io a Venezia nella sede appena fondata dell'Opera Card. Fer­ rari a Palazzo Morosini, egli vi ven­ ne per un Convegno regionale del Con­ siglio Superiore con Righetti, Vero-

Il 4 novembre 1954, festa di S. Carlo, giorno successivo alla sua nomina ad Arcivescovo di Milano, Mans. Mon­ tini si intrattiene in preghiera nella Cappella del Seminario. nese, De Sanctis e pochi altri Fucini non ho fatto fatica a sopportarlo, pen­ e si andò insieme in pellegrinaggio sando per di più che la comunione all'isola di San Francesco nella La­ sacerdotale nostra è pur attiva e cor­ guna; e n'è rimasta a ricordo una diale anche senza parole esteriori. sbiadita e un po' curiosa fotografia Oggi rileggo la dicitura dell'imma­ che il caro Avv. Veronese fece ripro­ ginetta, e vi trovo, come divisa di tutta durre e circolare tra gli amici nei pri· l'anima desiderante nel giorno in cui mi giorni del Pontificato e a cui Paolo i desideri sono senza misura colmi VI fece allusione nel suo primo in­ della sovrabbondanza divina, quel contro con i Fucini in una celebre medesimo detto che per la mia prima Udienza data loro nella Cappella Si· Messa fu pure insegna al ricordo del stina. gran giorno. Per chiudere questo articolo credo Quindi una più intima parentela di spio di fare una cosa non sgradita a Lui e rito sembra affratellare te, fratello certamente gradita ai lettori di que·· maggiore, a cui il Signore ha voluto sto numero unico, riportando un do· tanto bene, a me che in due anni di cumento che, mentre è una testimo­ sacerdozio ho fatto l'esperienza del nianza della grande finezza spiritua.. come sia possibile abituarsi al subli· le di questo Sommo Pontefice fino da me e snervarne le emozioni per l'in­ quei lontani anni, può anche dimo· dolenza insormontabile che opprime strare come l'alunno Montini, anche i deboli e i presuntuosi. Ho quindi se dopo un solo anno fu, per divina bisogno della tua freschezza, della tua provvidenza, portato fuori dal Semina­ ardente speranza: perciò, mio caro, rio Lombardo a completare gli studi prega per me. Per me che ancora non nella Pont. Accademia Ecclesiastica so cosa debba dare al Signore, e non di Piazza Minerva e a intraprendere trovo la via; se una poi ve n'è davanti, il servizio della Santa Sede nella Se­ questa non sia la via larga! greteria di Stato, continuò tuttavia a Sono, come vedi dalla data, in campa· sentirsi profondamente legato e affe.. gna; attendo a far pratica un po' nel zionato a questo suo primo Semi­ ministero e a studiare qualcosa. Ci nario di Roma. rivedremo a Roma; ma non so se vi verrò in novembre. Verolavecchia .. 16 ottobre 1922. Addio, abbiti convalidati dalla pre· « Caro D. Guerini, ghiera gli auguri del tuo aff.mo amico in Cristo - D.G. Battista Montini ». « Vedi quanto ritardo! tengo qui da· Il detto a cui la lettera si riferisce è vanti il ricordo della tua Ordinazione il seguente: « Fate, o Signore, che tut­ che mi rimprovera la pigrizia mia, ma te le menti si riuniscano nella Veritil è tanto soave questo rimprovero per e tutti i cuori nella Carità ». cui merito sento uno stimolo più vivo a pensare ad un amico come te, che Don Giuseppe Guerini

79 Gloriam Senlper prrecedit humilitas

Dalla cronaca alla storia Pa!Ja Giovanni benedice la prima !Jietra del Seminario Lombardo nel centenario dell'Istituzione, in coincidenza con l'introduzione della Causa di Beatificazione del Card. Ferrari, nella memorabile udienza del 10 febbraio 1963.

Limpida aurora di promettente avvenIre•

da ({ L'Osservatore Romano»· e molte altre personalità ecclesiasti­ chi, i Commendatori Marenda e 11-12 febbraio 1963 che. Caiani. Della Sacra Congregazione dei Ri­ L'Augusto Pontefice, Che era ac­ Il del Pontificio primo centenario ti, con iI Signor Cardinale Larraona, compagnato dai dignitari della Sua Seminario Lombardo dei S5. Ambro­ Prefetto, erano il Segretario Monsi­ Anticamera con i Monsignori Callo­ gio e Carlo in Roma ha avuto, ieri gnor Dante, Arcivescovo tit. di Car­ ri di Vignale, Maggiordomo; Nasalli domenica lO febbraio, solenne cele­ pasia; il Promotore Generale della Rocca di Corneliano, Maestro di Ca­ brazione dal Sommo Pontefice Gio­ Fede P. Antonelli, il pro Decano dei mera; Venini, Elemosiniere Segreto, vanni XXII. A Lui facevano corona Protonotari Apostolici di numero e van Lierde, Sacrista, è stato accol­ gli alunni dello stesso Seminario e partecipanti Mons. Francesco Anni­ to da una vibrante manifestazione un eletto stuolo di personalità. bale Ferretti, numerosi Officiati; e di omaggio e dal canto dell'Oremus Nella circostanza Sua Santità ha l'Avvocato Conciliare Gr. Uff. Fer­ pro Pontifice a 3 voci, del Bartoluc­ apposto la firma al Decreto della Sa­ rata. ci, eseguito dalla Schola del Semi­ cra Congregazione dei Riti che intro­ A capo degli alunni del Seminario nario Lombardo. duce la Causa di Beatificazione del Lombardo il Rettore Mons. Maggio­ Subito dopo il Signor Cardinale Servo di Dio Cardinale Andrea Carlo Montini, Arcivescovo di Milano, ha Ferrari, Arcivescovo di Milano; ed ni; tra gli ex alunni oltre a molti già nominati, erano i Monsignori rivolto a Sua Santità il seguente de­ ha benedetto la prima pietra del voto indirizzo di omaggio. nuovo edificio che accoglierà iI Bongianino, Ducoli, Lauro, Marchi­ Seminario. sano, Morino, Luoni, Vignetti; il Se­ gretario dell'Associazione ex alunni Sono intervenuti - con il Signor Monsignor Guzzetti. Presenti pure i Beatissimo Padre! Cardinale Giovanni Battista Monti­ Padri Paolo Munoz Vega, Rettore ni, Arcivescovo di Milano e iI Si­ Magnifico della Pontificia Università Esultanti e commossi, sono gnor Cardinale Amleto Cicognani, Gregoriana; Vogt, Rettore del Pont. davanti a Voi, con alcuni Ve­ Segretario di Stato - i Signori Car­ Istituto Biblico; Gill, Rettore del dinali , Prefetto scovi della Regione Lombar­ Pontificio Istituto Orientale; Chi­ da, e cioè di Mantova, Cre­ della Sacra Congregazione dei Se­ sholm, Rettore del Collegio Pio La­ minari e delle Università degli Stu­ tino Americano; Darsy, Rettore del ma, Lodi, con un Vescovo di; Carlo Confalonieri, Gustavo Te­ Pont. Istituto di Archeologia Cri­ Ausiliare di Milano, e con sta, Efrem Forni e Arcadia Larrao­ stiana; i Rettori del Pre-Seminario na, Prefetto della Sacra Congrega­ me, gli Alunni del Pontificio Pio X e del Pont. Collegio Russo; Seminario Lombardo dei zione dei Riti. Presenti, altresì, nu­ numerosi Religiosi del Pont. Istitu­ merosi Pres.ult e tra essi i Monsi­ to per le Missioni Estere; rappre­ Santi Ambrogio e Carlo in gnori: Angelo Rotta, Arcivescovo tit. sentanze delle Suore di Maria Bam­ Roma, con il loro degno Ret­ di Tebe, già Rettore del Lombardo; bina e delle Suore Misericordine. Angelo Dell'Acqua, Venini, Staffa, tore, con un gruppo di Ex Tra le personalità del laicato il Pintonello, Cambiaghi, Benedetti, Alunni, ed una schiera di nostro Direttore Raimondo Manzi­ Poma, Bertoglio, Oldani e Cavagna; Amici del Seminario stesso, ni; il Marchese Mocchi in rapp-rè~ i Monsignori Erneso Camagni, Mar­ sentanza dell'Ordine Equestre del di Promotori e Collaborato­ tino Giusti, Ernesto Civardi, Canta­ Santo Sepolcro di Gerusalemme, al ri del suo rinnovamento edi­ galli, Beltrami, Rimoldi, Quadri, quale apparteneva il Card. Ferrari, lizio, non che di figli della Macchi; D. Giovanni Rossi, che è il Conte Gianvico Borromeo; il Gr. stato Segretario del Cardinale Fer­ Uff. Bonomelli, iI Gr. Uff. Viesi, lo terra lombarda residenti a rari, D. Pasquale Magni, D. Anto­ Avv. Furitano, l'Arch. Spaccarelli, Roma con i loro familiari; e 82 nio Rivolta, D. Giuseppe Guerrini, l'Ing. Leonardo Castelli, l'Avv. Troc· tutti insieme, a me uniti. Vi l

presentiamo una pietra da vita cattolica per infonderla zione, riprende le mosse benedire, sulla quale sorgerà nel circolo spirituale delle della giovinezza, approfit· il nuovo edificio del medesi· comunità diocesane di Lom· tando a nuovo di tutto quel. mo Seminario. bardia. lo che nel succedere dei Noi Vi ringraziamo, Beatis· E se una prima pietra è po­ tempi gli era stato conces· simo Padre, di aver a Voi sta per riedificare la casa so di energie e di grazie, riservato questo atto auspi· d'un Istituto, già collaudato quali la buona Provvidenza cale di benedizione e di vo· da un secolo di onorata e fe­ moltiplica nel cuore e nel­ lergli così conferire un va· conda esistenza, altro signi· le opere dei più fedeli ser­ lore, un significato che mago ficato si esprime davanti a vitori della Chiesa del Si· (liori non potrebbero essere. Voi, Padre Santo, ed è quel· gnore. Se la pietra, che simboleggia lo d'un suo miglioramento, Abbiamo letto in questi il fondamento, non solo fi· d'un suo progresso, d'una giorni in pagine preziose sico. m'l morale altresì e sua rigenerazione, che la riassumenti la storia del spirituale, della nuova co· nuova dimora vuole al tem­ Pontificio Seminario Lom· struzione, diventa sacra per po stesso favorire e simbo· bardo di questo suo primo il minis:ero di Chi, per divi· leggi'lre, e che nell'anno rin. secolo, i nomi di benemeri.. no carisma, Pietro si chia· novatore del Concilio Ecu­ tissimi prelati, che aggiun­ ma, e fondamento è posto a sero scintillìo di preziosità menico Vaticano II la virtù incomparabile al ricordo dei .eosteqno della Chiesa di della Vostra Benedizione sa­ loro insigni servigi resi a Cristo, quale solidità nella prà effettivamente infondere questa istituzione. fede, quale affinità nella gra· al medesimo promettente Istituto. zia, quale fecondità nel ser· Preziose imprese vizio a sé garantisce l'I stitu· Tale Benedizione pertanto in servizio zione che avrà dimora in una con umile e fervida prece della Chiesa casa costruita su base così dalla mano e dal cuore del· simbolicamente solida e la Santità Vostra osiamo Al primo posto, ecco il caro stabile! implorare. dinale Edoardo Borromeo Questa pietra poi, ad accre­ Arese a rappresantare in Il Santo Padre benediceva quindi la gran fervore le sollecitudi­ scere il suo potere espressi­ prima pietra per il nuovo edificio vo, è tol~a da quella unica e del Seminario Lombardo, assistito ni per quegli inizi e primi preziosa vena del marmo di dal Prefetto delle Cerimonie Aposto­ sviluppi. Candoglia, di cui solo tutto liche Monsignor Dante e dal Mae­ Da quel nome del primo ret­ e stro delle Cerimonie Pontificie Mofl. è costruito il Duomo di Mi· tore, un Borromeo, scen­ signor Capoferri. L'Augusto Pontefi­ deva l'auspicio sempre glo· lano; così acquista voce la ce si compiaceva poi di firmare il pietra per dire come il nuo· Decreto per la introduzione deLa rioso di San Carlo, fonda .. vo edificio vuole a Roma de­ Causa di Beatificazione e Canonizza­ tore, padre e patrono - zione del Servo di Dio Card. Andrea come anche ora, a tanta di­ positare un nuovo pegno Ferrari - della quale è Ponente il stanza di secoli lo si può della presenza del cuore re­ Signor Cardinale Carlo Confalonieri - apponendo sotto il Documento la ben proclamare - di tutti ligioso di quella Città e di i Seminari del mondo. quella Regione, quasi a per· form~la tradizionale: placet Angelo losepho. La felice provvidenza di una petuare il vincolo di amoro· Il Decreto veniva quindi letto dal accurata ed elevata forma sa fedeltà che nei secoli ha Segretario della Sacra Congregazio­ di educazione ecclesiastica unito la terra degli Apostoli ne dei Riti Monsignor Enrico Dante. per alcuni giovani più di· Pietro e Paolo con quella Infine Sua Santità rivolgeva ai pre­ senti il seguente Discorso. stinti di Lombardia, era ben dei Santi Ambrogio e Carlo naturale che cercasse subi­ e degli altri Protettori delle Venerabili Fratelli e diletti to come accadde nel diocesi lombarde; e voce figli. 1856 - giusto a Roma il suo ancora parte da questa pie­ Due motivi di intima e vi· punto di attrazione. tra per confermare il pro· vissima esultanza per il No· I primi successi furono co· posito del nostro Seminario stro spirito si sono associati sì consolanti da incoraggia­ Lombardo di trarre da Ro· in questo solenne convegno. re gli sviluppi dell'esperi. ma, come da radice e da fon­ Il Seminario Lombardo, ad mento, proseguito poi dal 83 te, la linfa più genuina della un secolo dalla sua fonda- 1860 al 1863 e di là al 1870: per riprendere, dopo il 1870, Alessandro Lualdi, poi ve· direttive, impegnate sin qui in organizzazione anche nerato arcivescovo di Pa· intorno al Pontificio Semi· più decisa, nonostante quei lermo; e don Achille Ratti, nario Lombardo. Il titolo tempi difficili e laboriosi. il futuro dottore della Bi· sacro e benedetto dei Santi E' ben di là che uscì presto blioteca Ambrosiana, recano Ambrogio e Carlo, che gli una serie di personaggi che te nel cuore il mistero del viene conservato, riassume segnarono di una grande be.. più grande avvenire, che lo i meriti di un nobile passa· nedizione le diocesi dell'al· attendeva negli splendori to, e preannunzia l'aurora ta Italia, e di altre regioni del Supremo Pontificato. di un promettente avvenire. ancora. Questa nuova costruzione La variazione dei tempi e Ci piace salutarli tutti insie· - che sarà poi la terza - degli avvenimenti ha sugge· me. Con specialissima di· di cui fummo richiesti di rito disegni, e talora modi· stinzione, per altro, tre no·· benedire la prima pietra, ficazioni inattese e felici, mi in particolare: il futuro intende affermare la conti· per un coordinamento più Vescovo di Bergamo, Mons. nuità vigorosa dell'antica pratico di edifici, di struttu· Radini Tedeschi, fra gli alun· fedel tà ai proposi ti ed alle re, di comodità meglio coro ni; il rettore, cardinale chiaroveggenti sollecitudini rispondenti alle condizioni

s.s. Giovanni XXIII si intrattiene con S. Em. il Card. G. B. Montini. Sono presenti gli Em.mi Signori Cardinali Confalonieri, Testa e Forni. della convivenza di molte offerta quasi. di improvvi.. li degli stessi Santi suoi, vite giovanili consacrate ad so - lasciateCi aggiunge­ per cui Iddio tiene in ser­ un ideale di alta cultura e re, - come di altri feno­ bo anche sulla terra tem­ di ampio apostolato. meni d'ordine spirituale di pora et momenta di splen­ Questo spiega la renovatio cui l'anima N ostra, diciamo dente luce, a riconoscimen­ ab imis del Pontificio Semi­ l'anima del Papa, del Ser­ to di meriti e di gloria ce­ nario Lombardo dal punto vus Servorum Dei, avverte leste. di vista della modernità umilmente da qualche mese Intanto, in riferimento al strutturale del nuovo edi­ una quieta e religiosa suc­ venerato cardinale Andrea ficio, che viene ancora con­ siane. Ferrari, è già motivo di servato alla amenità del­ Col consiglio dei venerabi­ grande e universale sollie­ l'Esquilino, e, ciò che più li Cardinali e Prelati, com­ vo di quanti lo hanno co­ tocca il cuore del suoi gio­ ponenti la Sacra Congre­ nosciuto la informazione vani abitatori, alla prossi­ gazione dei Riti, ed in per­ che ormai al prolungato in­ mità del tempio augusto, fetta conformità alle prati­ dugio, succeda !'inizio del che la pietà dei secoli volle che consuete, abbiamo cre­ processo regolare. consacrato alla Madre di duto di corrispondere alla I! fervore delle pratiche uffi­ Gesù e nostra, che amiamo delicatezza di un sentimen­ ciali accompagnate dalla salutare in questi giorni, to Nostro, ma che sappia­ preghiera di tutta la Chiesa come tanto Ci piace di ri­ mo diffuso con esultante varrà sicuramente a otte­ petere: Salve radix: salve tenerezza fra quante anime neroi lIintervento del Si­ porta: ex qua mundo lux ancora sopravvivono nella gnore sempre mirabile nei est orta. vastissima arcidiocesi di Santi suoi, a santificarli e Oh! bello, oh! dolce pro­ Milano, in tutta Italia, e, a glorificarli, rinnovando, seguire nella esclamazione possiamo attestarlo, solle­ ove occorra, la sovrabbon­ soave e pia: Gaude virgo vano echi di grande rispet­ danza dei prodigi di cui la gloriosa super omnes spe­ to e venerazione da tutti i bontà sua benedetta suole ciosa vale o valde decora: punti della cattolicità di cor­ cospargere questa ricerca et pro no bis Christum exora. rispondere, dunque, alla pia della santificazione, che è il aspettazione, sottoscriven­ termine più elevato delle Una vita apostolica do qui, vobis testibus, il de­ umane, cristiane e sacerdo­ ({ de virtute creto di introduzione della tali aspirazioni. in virtutem )} Causa con le parole tradi­ Oh! che letizia è questa Venerabili signori Cardina­ zionali: Placet Angelo Iose­ per tutti noi lasciarci cosi li, venerabili Fratelli nello pho. sollevare e come rapire! episcopato e diletti figli. Da quarantadue anni che A questo rito semplice ed hanno seguito alla edifican­ Indicazioni della via perfetta: austero, qui liturgicamente tissima morte del Cardinal la volontà di Dio seguito sulla prima pietra Ferrari, fu e resta unanime del rinnovato Seminario il sentimento di venerazione Oh! che soavità per chi Lombardo, pietra benedetta, per la sua memoria e il dalla puerizia, chiamato al che il Signor Cardinale Arci­ voto della sua glorifica­ ministero sacerdotale, senza vescovo di Milano si com· zione. mai subire atre distrazioni piacerà di collocare colle Questa glorificazione segue, lungo la via, ha potuto se­ sue mani al posto fonda­ per ciascun santo della Chie­ guire anche se in molta mentale suo, ecco associar­ sa, la propria strada: e semplicità e ad una rispet­ si felicemente l'avvenimen­ questa strada può parere tosa distanza, l'ascendere del to così lieto e festoso della lunga per quelle anime, che Cardinale Ferrari, de virtu­ introduzione del processo non sanno rendersi conto te in virtutem, e trovare, apostolico per la Beatifica­ dei secreti disegni del Si­ nella contemplazione inin­ zione e Canonizzazione del gnore, il quale permette il terrotta della sua santa vita Servo di Dio il Cardinale sorgere di situazioni so­ di pastore, una scuola a cui Andrea Carlo Ferrari, Arci­ vente - e a grave torto dei sa di dover tanto, e di cui vescovo di Milano. responsabili - inasprite ed serba, nel cuore, forte e te­ 85 Questa coincidenza Ci viene estranee ai meriti persona- nerissimo ricordo. \~I

\ Gli alunni del Lombardo manifestano la loro esultanza al Santo Padre.

Sia benedetto il Signore, che eravamo giusto « nel terra natale, e consacrazio· tutto ha disposto con gran­ mezzo del cammin di No­ ne al servizio della Chiesa de misericordia per la no­ stra vita >l, - a chiedere a universale. stra anima, per la nostra lui la indicazione della vo· Adorando le direzioni della vita. lontà del Signore circa Provvidenza, sentiamo la Quando il Cardinal Ferrari quanto Ci convenisse fare tenerezza di un'affezione entrava nuovo Arcivescovo per essere fedele. Quella e di un rispetto, che, a di Milano, questo umile fi .. sua risposta, mandata in ottant'anni, perdura verso glio della buona campagna iscritto di sua mano, poiché la sacra memoria di un Bergamasca, cresciuto sulle la sua voce ormai era spen­ Principe della Santa Chiesa, rive dell'Adda prospicienti ta: e solo gli restava la chia­ che l'altezza della sua di­ alla vasta diocesi Milanese, rezza del pensiero e il palpi.. gnità seppe dispiegare ad quattordicenne appena, mo­ to del cuore, era di tale si­ esercizio di attività pasto­ veva i primi passi della sua gnificazione, da aprire l'al­ rale così vasta, profonda, vita ecclesiastica, riservata tro versante della Nostra e benedetta, da lasciare una poi a tanti incontri con quel umile esistenza e, il princi­ traccia nella generazione venerando successore di pio del secondo quaranten­ che fu la sua, e verrà ricor­ San Carlo. Incontri bene­ nio, che fu rinunzia al la­ data in edificazione dalle detti, cosi devoti e confi­ voro del primo, passato generazioni successive. 86 denti, da indurCi un giorno nella N ostra dilettissima Sentite le ultime sue parole lasciate a Noi in iscritto, dei disegni del Signore: Non turbiamo il disegno prima di morire: piace ripeterlo, sempre mi· misterioso cui Iddio chia· ({ Carissimo don Angelo. Lei rabilis in sanctis suis. ma tutti a cooperare, ra· sa il bene che io le voglio; dunando i fili di una tessi­ è un debito anche verso tura che si compie con la Monsignor Radini. Appunto Raggio di speranza grazia sua e con i! servizio per questo, ecco il mio peno dall'Oriente d'Europa pronto delle anime inno­ siero schietto, indubitato. centi, delle anime miti e La volontà di Dio è più che Venerabili Fratelli, diletti generose. manifesta. Il papa rosso è figli. Voi leggete nel cuor No­ l'eco del papa bianco: que· Una parola ancora, in tono stro la commozione e la sti, di Dio. Dunque ce n'è di confidente. La benedizione tenerezza del momento e Ci avanzo. Dove Dio chiama, si della prima pietra del nuo· dispensate da altre effusio· va senza esitazione, abballo· vo Collegio Lombardo e la ni, cui pur ameremmo ab· donandosi in tutto alla amo· introduzione della Causa del bandonarCi. rosa sua Povvidenza. Così Cardinale Ferrari si intrec· Sulla letizia di quest'ora, sarà nel possesso di tran­ ciano oggi col nome vene­ sulle promesse del nuovo quilla pace. Preghi per chi rato e caro di Pio XI, di cui Collegio, sulla diletta regio· la benedice di tutto cuore ricorre i! ventiquattresimo ne Lombarda, e su tutto ed è l'affezionatissimo in anniversario della morte. ciò che essa rappresenta Corde Iesu, Andrea Carlo Pio XI fu i! padre del No· nella Chiesa e vuoI dare al Card. Ferrari ». stro episcopato; egli Ci fe· mondo con lo spettacolo Amiamo rigustare tutta la ce consacrare vescovo a San della sua fede e delle sue dolcezza di un s~ntimento Carlo al Corso, qui in Ro .. opere, pone suggello ama­ che attinse, di là, motivo ma; e volse poi i Nostri pas· bile e cordiale l'Apostolica perenne di riposo e di se· si sulle vie dell'Oriente, per Benedezione. renità spirituale: ed anche un servizio essenzialmente Così sia, così sia. a spiegare la vibrazione apostolico, di cui amiamo tutta personale di amore e gustare sovente i! ricordo DOpo la benedizione Apostolica, il di rispetto verso la memoria dei buoni frutti. Santo Padre gravida l'omaggio dei del Cardinal Ferrari. Giusto di là, dall'oriente di Signori Cardinali, degli antichi Ret­ A questo punto la voce del Europa, Ci è venuta ier se· tori del Seminario Lombardo Mon­ Papa si attenua, e anche si ra una toccante consolazio­ signori Rotta e Bertoglio, dei Pre­ suli delle Diocesi Lombarde, dell'at­ tace, finchè il processo di ne, di cui ringraziamo umi!­ tuale Rettore del Seminario Mansi­ Canonizzazione liberamente mente il Signore, come di gnar Maggioni e di altre personali­ si svolga e si espanda. qualcosa che nei segreti di­ tà, mentre la Shola eseguiva Pie cu­ La conclusione di queste vini può preparare alla stos Carole, a 3 voci, del De Angelis Valentini. pratiche verrà indicata an­ Santa Chiesa e alle anime Faceva poi ritorno al Suo apparta­ cora dalla parola del Papa: rette nuovo slancio di fede mento, salutato da una imponente e vi si ascolterà il compi.. sincera e di apostolato pa­ manifestazione di filiale e devoto mento, qualunque esso sia, cifico e benefico. omagg:o di riconoscenza ed augurio.

87 La cerimonia della posa della prima pietra da parte di S. Em. il Card. G. B. Montini, nel pomeriggio di domenica 10 febbraio 1963.

Un semInarIO• • nuovo nella Chiesa che si rinnova

da « L'Osservatore Romano)) del Pontefice Pio XI di V. m. Hanno La prima circostanza è quel· 13 Febbraio 1963 parlato gli Em.mi Cardinali Montini e Confalonieri. la ,della storia del Semina­ Nel pomeriggio di domenica lO è rio Lombardo, il quale com­ stata posta, in piazza Santa Maria Il discorso del Cardinale pie quest'anno cento anni Maggiore, la prima pietra della nuo­ della sua fondazione, e che va sede del Pontificio Seminar:o Arcivescovo di Milano Lombardo dei Santi Ambrogio e in tale non breve periodo « Quale sia il significato ha avuto in Roma diverse Carlo. spirituale di questa prima La pietra, ricavata dalla cava di sedi; ultima questa dal Candoglia, era stata benedetta al pietra - diceva il Cardi­ 1928 su area donata da Pa­ quali senti­ mattino dal Santo Padre nella Sala nale Montini - pa Pio XI di venerata me­ Clementina, prima di firmare l'atto menti accompagnino il rito moria, e protetta dalle par­ di introduzione della Causa di Bea­ della sua collocazione a fon· ticolari condizioni giuridi· tificazione e Canonizzazione del Car­ damento del nuovo edificio dinale Andrea Ferrari, ed è stata che che i Patti Lateranensi del Pontificio Seminario fatta discendere nelle fondamenta riservano ad alcuni immo­ Lombardo dei Santi Ambro­ dall'Arcivescono di Milano, Em.mo bili intestati alla Santa Se­ Signor Cardinale Giovanni Battista gio Carlo Roma, quali e in de. E rdove lo volle quel Montini, presenti gli Em.mi Signori le speranze che scaturisco­ grande Papa Lombardo, Cardinali Pizzardo, Confalonieri, Te­ no da questo gesto fatidico sta e Forni; le LL. EE. i Monsignori alunno lui stesso del Semi­ abbiamo questa mattina Venini, Staffa, Pintonello, Bendetti, nario Lombardo, esso ri­ Cambiaghi, Poma, Oldani, Bertoglio, ascoltato, dalla voce augu­ marrà, troppo sembrando Paro, Luigi Civardi, Bontempi; i sta del Papa, il Quale ha impegnativa la scelta di Monsignori Camagni, Del Ton, Er­ voluto così onorare il Se­ nesto Civardi, Cesare Federici, Mar­ questo luogo fatta da un ta· minario Lombardo così t!nelli, Drago ed altri Prelati già e le Pontefice, troppo rara la arricchire di spirituale va­ presenti al mattino alla cerimonia fortuna, che pone questo svoltasi nella Sala Clementina; i Su­ lore l'avvenimento, che stia­ periori del Pont. Istituto Orientale; mo celebrando, che già sono Istituto accanto alla Basi­ il Marchese Travaglini di Santa Ri­ ricolmi i nostri spiriti di lica di Santa M aria Maggio· ta; il dotto Giovanni Maggioni, fra­ re, e quasi sotto la prote· tello del Rettore del Seminario; il alti e memorabili pensieri. gr. uff. Monomelli, l'ing. Viesi. Basti perciò qui posare un zione materna della Madon· Le autorità sono state ricevute dal istante la mente su alcune na, nel cuore dell'Urbe, a Rettore del Seminario Mons. Mag· circostanze esteriori, degne poca distanza dall'Universi· gioni e dagli altri Superiori. tà Gregoriana, e troppo pre· Subito dopo, nel salone del Pontifi· di ricordo, che hanno pre­ cio Istituto Orientale, presenti gli parato l'avvenimento stesso zioso infine il favore giu­ intervenuti alla cerimonia, si svol­ e che concretamente per ridico assicurato agli edifi­ 88 geva una riunione commemorativa noi lo definiscono. ci di cui fa parte questo Se· minario. Perciò possiamo Ettore Baranzini, Arcivesco­ zioni, in cui è venuto a tro­ dire che questa ubicazione vo di Siracusa, che riaprì varsi per la ricerca appunto fissa la storia, che auguria· a Via del Mascherone il Se­ di una soluzione soddisfa­ mo lunga e gloriosa, della minario stesso, dopo ~ breve cente al problema della cara Istituzione, dove già la interruzione, alla fine del sua sede. sua vita si è affermata feli· 1920, e qua dopo otto anni Anche a queste Autorità, e cemente da oltre un treno ebbe la fortuna di portarlo; specialmente a Sua Emi· tennio. S.E. Mons. Francesco Berto­ nenza il Cardinale Pizzar­ La ;,econda circostanza da glio, che per più di cinque do, a Sua Eminenza il Car­ ricordare consiste nella se­ lustri lo diresse, e per pri­ dinale Alberto Di Jorio, e rie di ragioni che hanno in­ mo vide la necessità di dare con lui al Rev.mo Mons. Ser· dotto a ricostruire l'edifi­ al Seminario una nuova gio Guerri, a Sua Ecc. Mon­ cio {( ab imis fundamentis »; sede, e che studiò con gran· signor Angelo Dell' Acqua e sono principalmente due; de interesse varie proposte e a Sua Ecc. Mons. Dino la necessità d'una migliore di trasferimento o di rico­ Staffa, vogliamo in questa disposizione interna dei lo­ struzione; e il Rev.mo Mons. circostanza tributare l' omag· cali, in conformità alle esi· Ferdinando Maggioni, Ret­ gio della meritata ricono· genze edilizie, messe in tore in carica, che riuscì a scenza; così ai membri del­ rilievo dall' esperienza e da­ concretare questo piano, e la Commissione di Vigilano gli usi moderni; e l'oppor· che attende con tanta ala· za: Sua Ecc. Mons. Diego tunità d'ottenere un maggior crità e competenza alla sua Venini, il Rev.mo Mons. Er­ rendimento economico da esecuzione. A questi degnis­ nesto Camagni e il Rev.mo un edificio, che non solo simi Prelati va la ricono· Mons. Ernesto Civardi. Ma deve dare alloggio ai suoi scenza dell' Episcopato Lom· soprattutto siamo felici di ospiti, ma deve altresì man­ bardo. legare la nostra somma tenerli. Si prevede infatti Poi vogliamo ricordare le gratitudine a Sua Sant~tà che, disponendo saggiamente Autorità della Santa Sede, il Papa Pio XI di venerato le parti della nuova costru­ che hanno favorito il Semi­ ricordo e al compianto zione, se ne possano rica­ nario nelle difficili condi- Cardinale Eugenio Tosi, Ar· vare proventi per mante­ nere gli Alunni con borse di studio, accrescendo anzi il numero di quelli prove· S. Em. il Card. Montini pronuncia il suo di· nienti dalle diocesi 10m bar - scorso nel salone del Pont. Istituto Orientale. de; e per provvedere in vari modi all'incremento dei buoni studi ecclesiastici del Clero dell'alta Italia. Que· sta grossa operazione edili­ zia parte perciò da motivi temporali, ma risponde al­ tresì a scopi pedagogici e un altro scopo certamente raggiungerà: quello artisti­ co, nella sicurezza che l'edi­ ficio nuovo darà alla Piaz­ za di S. Maria Maggiore, e cioè a Roma, una nota di alta ed armonica estetica architettonica. Terza circostanza sono le persone degni di menzione. Vogliamo ricordare i due ultimi Rettori del Semina· 89 rio Lombardo: S.E. Mons. civescovo di Milano, ai qua­ e che esplicitamente voglia­ Un'ultima circostanza vo­ li, com'è noto, si deve la mo citare alla riconoscenza gliamo ancora ricordare, ano collocazione del Seminario dei presenti e al ricordo dei che se già presente ai nostri in questo luogo e la costru­ venturi per tanto sua pre· spiriti; ed è la coincidenza zione che lo ospitò, come zioso interessamento alle della posa di questa prima dicemmo, nell'ultimo tren­ fortune del Seminario lom­ pietra e dello svolgimento tennio e che ora vogliamo bardo. dei lavori edilizi, che la se­ rinnovare in form'l miglio­ Ed altri sarebbero da ricor­ guiranno, con la celebrazio· re; e Giovanni XXIII, al dare, gli operatori cioè del· ne del grande Concilio Cui nome, alla Cui bontà sa­ la nostra impresa: il Conte rà per sempre associato il Enrico Galeazzi ed i suoi col­ Ecumenico Vaticano secon­ ricordo dell'impres'l, che laboratori dell'Ufficio Tec­ do, destinato questo a dare stiamo iniziando e che la nico Vaticano, l'Architetto nuovo splendore e nuova Sua protezione e la Sua be­ Attilio Spaccarelli, alla cui ampiezza al mistico edificio nedi.zione circond'lno dei riconosciuta bravura abbia· della Chiesa cattolica, men­ migliori auspici per un ra· mo affidato la preparazione tre la nuova casa di questo pido e felice compimento. dei progetti e la loro ese· Seminario intende anch'essa Tramite di tanta pontificia cuzione; il Conte Aldo Bar· rispecchiare, pur nelle sue benevolenza è stato, in que· letti, gli accordi col quale limitatissime proporzioni st'ultima fase risolutiva, consentono di porre mano materiali, il generale rinno· com'è noto, l'Eminentissimo ai lavori. E così molte altre vamento spirituale di que­ Card. Gustavo Testa, che sia· degne persone, che il segui· sta storica ora, e vuole sti­ mo lieti di considerare valo· to dell'opera ci darà modo molare a favorire una sem­ roso protettore e cordiale di ricordare con particola­ pre rifiorente vitalità inte­ amico del nostro Seminario re menzione. riore del Seminario stesso. Quali auspici nascono per esso da tale circostanza è facile vedere: di fedeltà, di S.E. Mans. Bertoglio annuncia l'elevazione alla Sacra Porpora fecondità, di dedizione, di dell'Em.mo Card. Efrem Forni, ex-alunno del Seminario Lombardo. intelligenza della missione della Chiesa non meno che dei bisogni dei tempi, della formazione cioè di Alunni che sulla traccia incancella· bile di Ambrogio e di Carlo, di Papa Ratti e del Card. Schuster e del prossimo beato Card. Ferrari, rechino alla terra lombarda l'eterno e sempre vivo messaggio della Roma di Pietro Sicuro che a formulare questo voto, a tradurlo in preghiera, a confortarlo con la benevolenza e con l'ope­ ra sono con l'Episcopato Lombardo, con Mons. Retto· re del rinascente Seminario e con me le venerate, illu­ stri ed amiche persone qui convenute, tutte sentitamen­ 90 te ringrazio ». L'Associazione degli ex-alunni ricevuta m udienza da S. S. Paolo VI il 30 settembre 1963.

• Verso nUOVI traguardi

da « L'Italia» - 3 ottobre 1963 per il periodo in cui, come Arcive­ Il Seminario, rinnovato nell'edificio scovo di Milano, ne ebbe la diretta secondo le esigenze più moderne po­ I centotrenta ex-alunni del Semina rio Lombardo dei SS. Ambrogio e responsabilità amministrativa e pe­ ste dalla vita di oggi, continui nella Carlo, riunitisi a Roma per l'assem­ dagogica. sua gloriosa funzione di formatore blea hanno trascorso lunedì 30 set­ I maggiori compiti cui Giovanni Bat­ di Clero specializzato per le Diocesi tembre una giornata ricca di emo­ tista Montini è stato chiamato dalla della Lombardia e dell'Italia setten­ zioni e di interessanti incontri. Provvidenza renderanno ora i rap­ trionale immettendo in quelle Dio­ Paolo VI, di cui ricorreva in quel porti meno stretti, ma non meno cesi un più vivo e fresco spirito ro­ giorno l'anniversario del Battesimo, affettuosi e interessanti: il Papa ha mano e portando a Roma giovani li ha ricevuti molto affettuosamente passato ad altri la responsabilità veramente esemplari. Prima del di­ rivolgendo loro, ad uno ad uno, pa­ immediata ma non può cedere a nes­ scorso di Paolo VI aveva parlato il role affabili e, spesso, commosse. Il Papa, parlando agli ex-alunni, ha suno l'amore che lo lega a un Isti· Cardinale Pizzardo, il quale aveva esord~to ricordando i Suoi rapporti tuta a Lui tanto caro e cosi impor­ ~ottolineato che il Seminario Lom· con il Seminario Lombardo, sia per tante per la formazione romana del bardo ha oggi il vanto di annoverare il tempo in cui ne fu alunno che Clero. nella sua stor!a due Pontefici:

Un gruppo di Vescovi ex-alunni durante l'udienza. Pio XI (il Papa degli studi e di quel­ festività di San Carlo Borromeo, la Conciliazione che ha ridato l'Ita­ gloria fulgidissima di Milano e di lia a Dio e Dio all'Italia) e Paolo VI, tutta la Chiesa». che ha voluto dare al mondo, fin L'udienza del Papa ha costituito il dall'inizio del Suo Pontificato, quel­ punto centrale dell'incontro che gli l'orientamento dottrinale e spiritua­ ex-alunni del Seminario Lombardo le che richiamerà l'intera cristianiti'! hanno promosso quest'anno. Ma ad un più intenso e cosciente culto l'incontro ha avuto anche altre inte­ di Dio. ressanti fasi interne di studio. La n Cardinale aveva poi aggiunto, do­ data era fissata per la fine di giu­ po aver fatto una breve storia del gno, e l'assemblea si sarebbe dovu­ Seminario Lombardo: (I Sono lieto, ta tenere a Milano. L'elevazione del Beati~simo Padre, di esprimere que­ Cardinale Giovanni Battista Montini sti semplici pensieri, rilevando che al Soglio di Pietro, la presenza in la presente udienza si svolge in un Roma dei Vescovi per la ripresa dei momento particolarmente importante lavori conciliari, l'avvio dei lavori nella storia dei Seminari, poiché di ricostruzione dell'edificio in Piaz­ essa avviene nel quarto centenario za Santa Maria Maggiore hanno sug­ del decreto del Concilio di Trento, gerito di spostare la data. S. Em. il Card. Piz· che istituiva la fondazione dei Se­ Nella mattinata di lunedì gli ex-alun­ zardo legge l'indiriz­ minari in tutto il mondo. La storica ni - tra cui figuravano più di trenta zo di omaggio al ricorrenza è ben nota alla Santità Padri conciliari, nonché l'Episcopato Santo Padre a nome Vostra, che ha già manifestato l'in­ Lombardo al completo - si sono degli ex-alunni con­ tenzione di prendere parte alla sua riuniti, in Santa Maria, attorno al venuti a Roma per solenne celebrazione nella prossima Cardinal Forni, anch'egli ex-alunno, l'assemblea dell'as­ sociazione. il quale ha celebrato la Santa Messa All'assemblea ha parlato, prima di dell'Istituto: l'approntamento di una giubilare. tutti, Mons. Maggioni, Rettore del collana in cui sia data la possibilità Subito dopo ha avuto luogo la riu­ Seminario Lombardo, il quale ha agli ex-alunni di pubblicare le loro nione organizzati va, in cui è stata auspicato per il Seminario stesso un tesi di laurea; il varo di una raccol­ fatta un'ampia relazione della vita provvido rinnovamento spirituale ta-, ta di contributi scientifici in campo dell'associazione dall'ultimo conve­ le da arricchire la già ricca tradi­ teologico e l'eventuale stesura, che gno ad oggi ed è stato presentato il zione del « Lombardo n. Dopo aver dovrà necessariamente procedere programma di attività per il pros­ illustrato brevemente il progetto per gradi, di alcune opere di carat­ simo futuro, finalizzato, soprattutto, della nuova costruzione, Mons. Mag· tere teologico ave si riuniranno, con a rendere più stretti i vincoli fra gli gioni ha notato come l'incremento una rinnovata impostazione metodo­ ex-alunni e l'Istituto da cui ebbero della superficie destinata agli ex­ logica, gli apporti e le diverse com. la prima formazione. All'assemblea, alunni vuole significare il desiderio, petenze dei collaboratori. come anche all'udienza, erano pre­ da parte della Direzione, di un più Particolarmente su quest'ultimo senti i Cardinali Pizzardo, Siri, Con­ utile e fecondo sviluppo di opere. punto la discussione ha permesso falonieri e Forni, Mons. Staffa, Se­ Alle parole del Rettore hanno fatto di chiarire i propositi e orientare gretario della Congregazione dei Se· seguito quelle dei due Segretari del· verso più precise decisioni. La gior­ minari, l'intero Episcopato lombar· l'Associazione, Mons. Guzzetti e Don nata degli ex-alunni e alunni del do con S. E. Mons. Colombo, Arci­ Valsecchi, i quali hanno esposto a vescovo di Milano, Mons. Gaddi, Ve­ « Lombardo» a Roma si è conclusa, scovo di Bergamo, Mons. Baranzinì grandi linee, alcune iniziative di cui nel pomeriggio, con una lunga visita e Mons. Bertoglio già Rettori del il Seminario Lombardo intende farsi al cantiere sito in Piazza Santa Ma­ Seminario, circa trenta VescçJvi ex­ promotore tra gli ex-alunni: la pre· ria Maggiore, proprio di fronte alla alunni del « Lombardo n, i membri parazione, anzitutto, di un volume grande Basilica romana. del Consiglio di vigilanza Mons. Ve­ commemorativo del centenario della nini, Mons. Camagni e Mons. Civardi. fondazione, che ripercorra la storia Sergio Trasatti Affabile incontro di Paolo V I col Seminario Lombardo il 15 giugno 1965.

Ha già dato molto alla Chiesa

da « L'Osservatore Romano)J sede provvisoria del Collegio Pio Proprio a Monsignor Mag­ 17 giugno 1965 Latino Americano, in attesa della gioni si deve il compimento propria nuova sede che sta per es­ Il Santo Padre ha ricevuto ieri, mar­ della nuova sistemazione, sere compiuta. tedì, in speciale Udienza, nella Sala Ha quindi rivolto a tutti gli inter­ assai difficile. Sia egli rin­ del Trono, i Superiori ed Alunni del venuti la Sua paterna parola. graziato per la premura amo Pontificio Seminario Lombardo. Tra mirevole portata in tale im­ i presenti, il Rettore Mans. Ferdi. I! Santo Padre esprime, ano presa. nando Maggioni, i Padri spirituali zitutto, affettuoso ringrazia· Don Giuseppe Guerini e Don Giu­ I! Santo Padre aggiunge che mento per la visita. I! Se· seppe Scabini, il Vicerettore Don questo Istituto Gli è caro minario Lombardo Gli è Ottavio Cavalleri e Don Virgilio Noè. anche perché interessa l'av­ Prima di rivolgere la Sua parola ai sempre molto caro, sia per­ venire di numerose diocesi. seminaristi, il Santo Padre si è in­ ché ha avuto l'onore di es· Questa scuola ha un'impor­ trattenuto in amabilissimo colloquio serne stato alunno, per cui tanza determinante per il col Rettore del Seminario, chieden­ al'Istituto è legato il Suo do informazioni sul numero degli clero italiano: ed ha già cuore e un'imperitura rico­ alunni, sulle loro provenienze, dalle dato molto alla Chiesa. noscenza, sia perché ha diverse diocesi lombarde e di altre Senza dubbio gli Alunni so­ regioni, con particolare riferimento avuto la fortuna e il dovere al gruppo siciliano, presente al Lom­ di occuparsene durante gli no consapevoli di essere bardo per merito di due antichi anni di governo della Arci­ alle sorgenti di una linfa, Rettori: il Cardinale Lualdi e Mon­ diocesi di Milano. che può alimentare con signor Ettore Baranzini, attuale Ar­ grande ricchezza il loro sa­ civescovo di Siracusa. Sua Santità ricorda il pre.. cerdozio. Non certo per fa­ L'Augusto Pontefice ha chiesto inol­ cedente Rettore, Mons. Ber· re discriminazioni o accam­ tre notizia sulle diverse Facoltà fre­ taglio, e l'attuale Monsi­ quentate dagli alunni nella Pontifi­ gnor Maggioni, dicendosi fe­ pare motivi d'una tal qua· cia Università Gregoriana e si è in- lice di averlo dato Egli steso le aristocrazia: ma è con­ 94 teressato del loro soggiorno nella so a guida del Seminario. fortante potersi ricondurre, in ogni circostanza, a que· sa, a questo riguardo, fa L'Augusto Pontefice aggiunge ama­ sto centro della Cristianità, molto affidamento su figli bili parole di augurio e di Benedi­ vicino al Successore di Pie· tanto eletti. zione. tro, per gli studi e per gli Portate nel cuore con· Al termine, Sua Santità ha fatto do­ indirizzi culturali e pasto· clude Sua Santità - la gioo n,:} a tutti i presenti del volume dei Suoi t( Discorsi su la Madonna e su rali. ia di aver imparato a per· i Santi» e al Rettore una grande Può darsi che non manchi· correre i sentieri della vera MedlgUa del Pontificato. Per la Bi· no voci di novità, di revisio· scienza e della sapienza. blioteca del Seminario ha dato una ni nell'attività sacerdotale. Siate romani di cuore nel· riproduzione fototipica del « Codex Ci sono cose buone: noi la maniera in cui Cristo si Vaticanus Graecus 1209 (Codex B)~) non escludiamo alcuna cri· è romanizzato, facendo vo· conservato nella Biblioteca Aposto­ tica, non vogliamo porre stro quanto oggi offre la lica Vaticana. Vi farà piacere sape· censure. Ma ciò che preme vita della Chiesa al mondo. re, ha commentato il Santo Padre, che abbiamo inviato il primo esem­ è l'assoluta fedeltà a quan· Siate generosi, grati al Si·· gnore e fedeli nel raccoglie· plare di questa riproduzione al Pa· to l'educazione romana of· triarca Atenagora. re e valorizzare il talento fre : indirizzi di pensiero, Superiori ed Alunni hanno tributato di scienza, di formazione, datovi dalla Chiesa. Questo al Supremo Pastore, dopo aver ri­ da trasfondere in altri con· il modo migliore di ringra· cevuto la Benedizione Apostolica, fratelli. Il Papa è sicuro ziare i vostri Vescovi, i vo· una ferventissima manifestazione di che questo senso di respon· stri educatori. omaggio riconoscente. sabilità, questo proposito di oculata diligenza si da non lasciare passare indar· no la Grazia del Signore, i diletti giovani posseggono nel cuore. Ed Egli ringra· zia il Divino Maestro non soltanto per la conclusione felice di corsi e di esami, ma anche perché ora, chiu· dendo il bilancio dell'anno scolastico, arricchito di tan· ti doni celesti, i giovani do· vranno operare un buon raccolto: « Colligite trag· menta ne pereant». Anche le piccole cose della vita romana hanno rapporto con il quadro ben più vasto del· la vita universale della Chiesa. Gi allievi del « Lom· bardo» saranno certamen· te capaci di riviver le, di riesprimerle, tornati alle loro diocesi, di renderle 95 sempre fruttuose. La Chie· L'Architetto Prof. A. Spaccarelli, illustra la progettazione e la realizzazione della sua opera.

Il n uovo edificio Progettazione Architettonica e Direzione dei Lavori Prof. Attilio Spaccarelli - Architetto, Coordinatore Dr. Fabrizio Bruno - Architetto

Hanno collaborato:

Per la Direzione Tecnica: Dott. Mario Tavoletti - Architetto Dott. Renzo Sbriccoli . Ingegnere

Per le strutture: Prof. Silio Colombini - Ingegnere

Per gli impianti: Prof. Gino Parolini . Ingegnere

Per la Direzione del Cantiere: Oott. Sergio Cocquio - Ingegnere

Impresa Costruttrice: Castelli Costruzioni Edilizie S.p.A.

Problema architettonico chitettura non « misurata» avrebbe portato in termini concorrenziali con Il progetto è stato affidato diretta· l'architettura del Fuga, centro natura­ mente all' Arch. Attilio Spaccarelli dal· le di attenzione e fulcro della Piazza l'allora Cardinale Giovanni Battista di S. Maria Maggiore. Montini Arcivescovo di Milano ed ora Si è cercato di contribuirvi con un Sommo Pontefice felicemente regnan­ disegno che non echeggiasse « am­ te, e ad esso si è dedicata appassiona­ bientata edilizia di sostituzione» ma ta dedizione nella consapevolezza del­ in forma inedita, tale da consentire la pesante e profonda responsabilità. una espressione dialetticamente in N ella progettazione non si è voluto contrasto esplicito con l'ambiente cir­ nè potuto prescindere dal carattere costante, senza preconcetti di carat­ urbanistico e architettonico della cit­ tere formale e dottrinario. tà nè, tampoco, della piazza. Il proble­ Si è tentato quindi di captare l'atmo.. ma dell'inserimento nella trama ur­ sfera « romana» nella ricerca di un bana non era solo un problema di scel· commento cromatico riecheggiante gli ta di linguaggio ma qualcosa che inve· intonaci pozzolanici, e nel ritmo del 97 stiva la coscienza del peso che una ar- volume architettonico puntando decì- •

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Pianta del terzo scantinato a q uota -12.00

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-- -- - uota -8.00 98 Pianta. del piano secon do interrato a q samente sulla prevalenza dei pieni sui tellinati, è sottolineata in senso oriz­ vuoti. zontale dalle travi di sostegno degli L'edificio si affaccia con i tre lati, elementi di tamponatura in profilato angolati tra loro, sulle Via Carlo Al­ di ferro a « C )} sagomato secondo un berto, Gioberti e la Piazza S. Maria andamento sinusoide a seguire l'anda· Maggiore. mento dei pieni e dei vuoti. I! volume così articolato e quindi I! modulo prescelto è chiaramente già tridimensionale, poggia su un'al­ leggibile nella sovrapposizione verti­ ta trave sagomata in calcestruzzo che cale della pannellatura la cui forza lo disinnesta decisamente dalla zona chiaroscurale è affidata al corrugarsi basamentale - fortemente chiaroscu­ delle nervature di irrigimento strut· rata - quasi un vuoto totale, con i turale. larghi spazi delle vetrine ed il corru­ Gli infissi, in alluminio anodizzato, garsi dei pilastri-parete in rame mar·· sono inseriti quasi a filo delle apertu­ tellato. re dei pannelli-parete lasciando alla L'impostazione architettonica della totalità del vetro il colore dei vuoti. facciata, realizzata in pannelli prefab­ Dei quattro piani al disopra della bricati di calcestruzzo e graniglia mar- trave il secondo, più alto, si sfalsa con

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99 Pianta del piano primo, interrato a quota -4.00 le sue grandi aperture alternandole ai piani, sì da interromperne la somma­ toria dei vuoti. La conclusione dell'edificio con la copertura a tetto di tegole brune è af­ fidata al forte aggetto della falda con l'intradosso realizzato in prefabbrica­ ti di calcestruzzo rigato e profilati in ferro. Le sovrastrutture e la passeggiata coperta realizzano, con gli abbaini e le prese di luce del tetto, quell'artico­ larsi di volumi che li rende più vivi e vibranti.

Le diverse fasi della costruzione docu­ mentale da un'interessante sequenza fo­ tografica.

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Pianta del piano terra a quota 0.00 La struttura n punto di cerniera è risolto con l'inserimento La struttura portante dell'edificio, studiata in di una scala elicoidale di m. 2,60 di raggio, a alternaeva in acciaio, è stata realizzata in gabbia sbalzo dal pilone centrale del d:ametro di me­ di calcestruzzo armato. A seguito dei saggi effet­ tri 1,20. tuati sul terreno si è prescelto il sistema di fon­ La Cappella, disposta con l'asse longitudinale dazione a plinti, alle quote -13.00 - collegati da secondo la bisettrice dei lati maggiori dell'edifi· travi rovescie. Il problema gravissimo della te cio, si elevava su una struttura a piastra sorret­ nuta delle terre su tutto il per:metro, è stato ta da soli 7 pilastr:, lasciando in tal modo li­ riso~to adottando la soluzione di una paratia in bero il maggior godimento della terrazza a q. caicestruzzo con pali radice alle quote -----...14.00 e (9.41). -16.00. n programma edilizio del nuovo edificio per Contemporaneamente si è dovuto provvedere il Seminario Lombardo in Piazza S. Maria Mag­ ~ Gravose opere di sostegno con sottofondazioni giore destnato ad una ricettività di 50 semina· degli edifici confinanti (Archeologia Cristiana e risti prevedeva: Istituto Orientale), Per quest'ultimo anche di le­ _t Ingresso al Seminario in Piazza S. Maria aamenti per la parte in elevazione. Maggiore, Ccnseguentemente alle particolari destinazioni (redd:to e Seminario) si è realizzata una strut­ - scala principale con quattro ascensori, tura verticale a maglia differenziata; interassi di - ingresso di servizio con montacarichi eno ai m. 6,60 x 8,00 per i 3 piani interrati e per il pia­ piano delle Suore, no terreno; di m. 3,30 x 6,80 in tutti i piani su­ - Cappella per 70 persone; sagrestia; sala-corsia periori. con 7-8 altari,

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102 Pianta del piano primo a quota 5.07 .. ~ ..

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Pianta del piano secondo a quota ~8.93

103 Pianta del piano terzo a quota 12.96 Pianta del piano quarto a quota 16.32

- Padre spirituale: studio; camera e servizi, - 2 stanzette camerieri più servizi, - due o tre salette parlatorio, - 1 stanzetta portiere (anche al lo o 3" piano), - garage per 2-3 auto Seminario: o proprio o - appartamento Cardinalizio: sala ricevimento; con UPIM camera; studio e-- servizi; per il segretario: ca· mera, studio e servizi, - appartamento Rettore: saletta; studio; camera A realizzazione avvenuta si ha: e servizi, 30 Interrato a q. -12,00: - due appartamenti ognuno con camera, studio e servizi, divisi da saletta, Vi si trovano i seguenti servizi: - 50 camere con i servizi per i seminaristi, a) macchinari montacarichi UPIM e MOTTA, - biblioteca con uno o due magazzini libri: una b) batteria di emergenza, aula per conferenze per 80-100 persone con c) quadro generale, possibilità di proiezione, - centrali: termica, frigorifera, condizionamento, - sala televisione (50 persone), idrica e di sollevamento acqua torri evapora­ - refettorio alunni (mq. 90-100) comunicante con zione, un grande salone per giuochi alunni, - grandi canali di circolazione dell'aria per il - refettorio ospiti (mq. 25), Seminario e l'UPIM, - un grande serbatoio di riserva per acqua al - due o tre salette di giuoco, servizio antincendio dell'UPlM, con acclusa - salone di onore. centrale di sollevamento,

20 interrato a q. -8,00: Servizi Vi si trovano i seguenti serVIZI: - centrali frigorifera, condizionamento, termica - all'ultimo piano e idrica dell 'UPIM e della MOTTA, - cabina di trasformazione e quadro generale - appartamento Suore: 8 camere piccole con la- dell'UPIM e dell'ACEA. vabo, saloncino, refettorio suore, cappellina, servizi, 1<> interrato a q. -4,00: - guardaroba (mq. 50) e lavanderia (mq. 25), abbiamo il magazzino vendita dell'UPIM, una - cucina (mq. 30-35) più celle frigo, più acquaio, parte per laboratorio MOTTA ed altra, di mi­ 104 più magazzino viveri, nore importanza, per il Seminario. /

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Pianta del piano sottotetto a quota 19.68

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105 Pianta del piano copertura a quota 23.04 Piano a quota marciapiedi (0,00):

Per il Seminario:

- ingresso principale dalla Piazza S. Maria Mag­ giore A 5, - scala principale e due ascensori (duplex) e cabina telefonica del piano a q. 8,93, - ingresso di servizio unitamente a quello mer­ ei per la MOTTA, - box per una macchina, ~ scala di servizio con ascensore per le Suore.

Per l'U.P.I.M.: - locale di vendita (mq. 1.200) con due scale fis­ se ed una mobile in collegamento con i pia­ ni - 4,00 a + 5,07, - due uscite di sicurezza rispettivamente sulle vie Gioberti e Carlo Alberto, - ingresso merci con elevatore e scala di emer­ genza per il personale in collegamento dal piano a - 12,00 a + 5,07.

Per la MOTTA: - locale per caffè, pasticceria e servizi (mq. 230), - ingresso merci con elevatori, unitamente al· !'ingresso di servizio del Seminario, con usci· ta scala di emergenza dal - 8,00.

Piano I a quota 5,07:

per l'U,P,I,M, - locale di vendita, uffici ammanistrativi e ser· vizi igienici (mq. 1300).

Per la MOTTA: - sala da the e servizi igienici (mq. 340). Per la valutazione delle superfici dei singoli piani si è tenuto conto dello sviluppo al piano senza considerare gli interpiani realizzati per il funzionamento interno.

Piano II a quota 8,93:

- Cappella, ubicata temporaneamente nello spa­ zio destinato alla biblioteca, - Biblioteca, ubicata temporaneamente nello spazio predisposto per l'appartamento di S.E. il Cardinale, - due appartamenti per ospiti, - Salone (di circa mq. 110), - sala (di circa mq. 50), - quattro stanze analoghe all'alloggio seminaria- to, parlatorio e serizi, - una stanza per il personale di servizio, - un ingresso di servizio, 106 - ampio terrazzo per la ricreazione (mq. 620). Piano III a quota 12,96: - grande sala di ricreazione e giuoo (mq. 170), - appartamento per il Rettore con studio, se· - 2 camere a salotto, greteria, letto e servizi, - lavanderia. - 27 camere per i seminaristi complete di ser­ Terrazza a quota 23,04: vizi, - Superficie totale netta mq. 490 circa, dei quali 1 camera per il personale di servizio, mq. 130 coperti, l camera a disposizione. - ascensore di servizfo al piano e suo macchi­ nario, Piano IV a, quota 16,32: - macchinario ascensori duplex, - 24 camere per i seminaristi complete come le - parti riservate alle torri evaporative e agli imo precedenti, pianti di aerazione per il funzionamento del· - l camera per il Padre spirituale con studio e l'intero complesso. servizi, - 3 sale di soggiorno, Terrazza-passeggiata a quota 26,30: (mq. 1.77 - l sala per la stireria. circa)

Piano V a quota 19,68: Impianti - Cappellina per le Suore con sacrestia e saletta, - 8 camere con servizi per le Suore, L'impianto di condizionamento del Pontificio - Cucina, office e servizi annessi, Seminario Lombardo è del tipo a doppio con· refettorio seminaristi (mq. 113), dotto. L'aria emessa attraverso apposite boc­ refettorio ospiti (mq. 27), chette viene in parte rimessa in circolo e in par· refettorio Suore, te, circa 1/3, espulsa attraverso i W.C.

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107 Sezione C· D L'impianto è munito dI regolazione automati­ ca per gruppi di stanze del tipo pneumatico in modo da assicurare una perfetta regolazione dello stesso. Per la produzione del freddo vi è una cen­ trale frigorifera equipaggiata con 2 compresso­ ri alternantesi a « freon 22» della potenzialità di 175.000 frigorie/ora; i condensatori di tali grup­ pi sono raffreddati a mezzo di acqua circolante in torri evaporative poste nel terrazzo alimenta­ te da acqua di pozzo. Per la produzione del caldo vi è in centrale termica una apposita caldaia della potenzialità di 500.000 calorie/ora. L'impianto igienico-sanitario è del tipo a pres­ sione ottenuta mediante autoclavi posti nell'ap­ posita centrale idr~ca, dove trova posto un ser­ batoio di accumulo delia capacità di 40 mc. A mezzo di una derivazione diretta viene di­ stribuita a tutti i piani l'acqua da bere. Le ap­ parecch:ature dei servizi sono del tipo sospeso fornite dalla Ideal-Standard. L'impianto di acqua calda è alimentato da ap positi boyer che vengono riscaldati con vapore. Detto impianto è del tipo a circolazione in mo­ do da assicurare in ogni mOffi-ento l'erogazione dell'acqua calda. La calda~a a vapore a bassa pressione oltre a fornire il vapore necessario per la produzione dell'acqua calda, come sopra detto, fornisce al­ tresì vapore a mezzo dì tubazioni indipendenti alla lavanderia ed alla cucina. L'impianto anti incendio è alimentato median­ te autoclavi che forniscono la necessaria pressio­ ne alle lance installate due per piano in prassi· mità della scala. Detto impianto è anche collegato all'esterno con la rete cittadina e mUnito di attacchi UNI per i VV.FF. Impianto elettrico. L'energia viene acquistata in alta tensione a 8.400 volts e a mezzQ di due trasformatori della potenz"i'i. di 250 kva. ridotto alla tensione di 220 - 380 volts e distribuita at­ Tale impianto è in grado di assicurare nel pe­ traverso un quadro generale posto in apposito riodo invernale una temperatura di 20" con una locale. temperatura esterna di (l') e un tasso di umidità Da detto quadro partono tante linee indipen· esterna del 60%. denti, ognuna munita delle necessarie protezioni Per il periodo estivo con una temperatura ai singoli piani dell'edificio; inoltre vi sono i cavi esterna di 32<' esso può assicurare aH 'interno una indipendenti per ognuno dei seguenti servizi: cu­ temperatura di 26" e una umidità relativa del cina, lavanderia, stireria, centrale di condiziona­ 45/55 per cento con un tasso di umidità inter­ mento, centrale idrica, centrale termica, ascen­ na del 50 per cento. sori, batterie di emergenza, ecc. L'impianto assicura una dotazione a persona Particolare cura si è avuta per la distribuzio­ di 30 mc. ora di aria esterna. ne dell'energia nei piani frazionandola in un La centrale di condizionamento è dotata di congruo numero di circuiti al fine di ottenere un un condizionatore in muratura della portata di impianto equilibrato. 50.000 mc/ofa con una portata minima esterna Impianto telefonico. L'edificio è stato munire, di mc. 23.000. di un impianto telefonico -interno della capacità Nelle medie stag:oni il condizionamento può di 160 numeri e di un impianto teletonico ester­ anche funzionare mediante by-pass con tutta aria no della capacità di lO apparecchi. esterna. In detto condizionatore- in inverno av­ Impianto segnalazioni. L'edificio è stato munj· vengono i seguenti trattamenti dell'aria: riscal, to di un impianto di segnalazione al fine di assi. damento dell'aria esterna, miscela, umidificazione curare una pronta ricerca delle persone. Ciò si è della portata totale, riscaldamento nel condot­ ottenuto mettendo in ogni ambiente una appa­ to caldo, In estate: raffreddamento e deumidi­ recchiatura capace di 9 posizioni per segnalare ficazione dell'aria esterna, mfscela, riscaldamen­ al centralino il luogo dove la persona stessa 108 to nel condotto freddo, si trova. All'ombra della Basilica Liberiana

« Siamo tornati all'ombra della Basilica Liberztt­ Il sole ci porta Santa Maria Maggiore in casa, na n. Così la formula ufficiale definisce il nostro nè siamo noi malcontenti di questa invasione che trasloco alla sede nuova di Piazza S. Maria Mag­ è certamente reciproca Perchè abbiamo ano giore. che noi cominciato ad invadere questa Ma­ Non si tratta soltanto dì una metafora ma di dre delle Chiese di Maria per celebrare le una realtà che abbiamo sperimentato non appe­ nostre Messe quotidiane che sono, ogni giorno, na abbiamo tentato di fotografare la facciata tra le più mattutine che si af/rano all'Eterno dal­ del nuovo edificio: trovarla completamente al so­ la terra di Roma. Abbiamo preso possesso di le non è facile. O il campanile o le cupole la Santa Maria Maggiore per respirarvi quell'odo­ coprono in parte della loro ombra. re di parrocchia di cui sentiamo nostalgia noi tutti, preti mandati a Roma a fare gli studenti. questa poesia ed è cosa non molto frequente Passeggiare in Basilica nel pomeriggio recitan­ nella dinamica gioventù d'oggi. do il Breviario, mescolati fra la buona gente Scesi dalla terrazza si abbandona ogni poesia e che va a visitare la Madonna Salus Populi Ro­ ci si immerge nel funzionale. L'abbiamo capito mani e non di rado vi ferma per chiedere a che fin dal momento dell'arrivo. Che ci può essere ora c'è la Messa o per far benedire una corona, di più funzionale di un cartellino luminoso sul­ dà quel senso di parrocchialità che consola que­ la porta dell'ascensore che vi comunica con una sti preti in esilio che sospirano di entrare nel­ scritta in conciliante verde pisello (( non fa ser­ la vita pastorale. E' vero che in parrocchia si vizio »? Così la muscolatura si allena trasportan­ va la domenica, e in periferia, dove si tocca do le pesanti vJ.ligie di libri fino al quarto piano. con mano il bisogno del prete, ma è una prae­ E la gioventù cresce studiosa e forte ... gustatio che dura una sola mattina e accede Per restare nel campo della funzionalità, vi dirò i sogni e i desideri più che appagarli. che ho contato nella mia camera ben ventiquat­ Santa Maria Maggiore è dunque il centro spi­ tro tra bottoni pulsanti e interruttori. Uno solo, rituale della nostra vita quotidiana e la si sente finora, si è rivelato veramente utile: quello che vicina soprattutto dalla terrazza del Lombardo porta la scritta (( escluso cicala )), che tradotto in dove si è liberi dall'affanno di malsicure stri­ italiano, vuoI dire (( bottone che vi permette di scie pedonali da attraversare per raggiunger la. non sentire la campana che vi sveglia il mat­ Si intravedono i mosaici della loggia e si può tino n. Ma chissà se il Rettore è veramente con­ scrutare all'interno delle bifore del campanile Vinto' della necessità che gli alunni se ne servano ostruite da muretti di rinforzo così da sembra­ spesso? I Rettori, purtroppo, sono sempre così re occhi vecchi protetti da lenti bifocali. convinti che le ore del mattino hanno l'oro in Viste dalla terrazza finiscono per piacere anche bocca! le due cupole delle cappelle Borghesina e Sisti­ Tutto funzionale, dunque, e speriamo che lo sarà na, più giovani del campanile e, forse per que­ anche il regolamento, che si preannuncia nuo­ sto, più pretenziose. Ma la loro più alta funzio­ vo, aderente allo spirito conciliare: dovrebbero ne estetica è quella di fare da suggestiva cor­ lasciarlo fare agli alunni per garantire una cosa nice a un'altra cupola che si vede lontano, sem­ veramente come si deve. Si vedrà ... pre immersa nei colori del cielo: il cupolone di Altro da dire? Ci sarebbe molto, ma è già un Roma e del mondo. miracolo che non mi abbiano censurato un ar­ Si respira aria pura dalla terrazza, l'unica ticolo così sbarazzino, tanto più in un numero aria non condizionala che ci è dalo di assapora­ unico così serio. re. Si sente però il rumore dei molari dell'im­ Anche perché mi avevano incaricato di fare una pianto, che sembra quello dei molari di una paginelta che illustrasse lo (( spirito)) del Lom­ nave e se, guardando in giù, soffrite di vertigini, bardo. vi sembrerà proprio di essere a bordo di una Bello spirito, direte. Del resto il Lombardo è nave, in cui la statua della Madonna, alta sulla così, vi basti pensare che vi ci può stare anche colonna della piazza, fa da albero maestro. Ma uno che sragiona come il sottoscritto. occorre soffrire di vertigini per gustare tutta Romeo Cavedo

110 L'Associazione ex-alunni del Pontificio Seminario Lombardo 1. - E' istituita fra gli ex-alunni del Pon­ Statuto tificio Seminario Lombardo dei SS. Am_ brogio e Carlo in Roma, un'Associazione che si denomina dagli stessi Santi Pro­ tdtori del Seminario. Speciale patrona dell'associazio ne dell'Associazione è la Vergine Immaco­ lata.

2 - Scopo dell'Associazione è di conser­ vare e rinvigorire nei membri i santi in­ dirizzi della educazione del Seminario, e specialmente lo spirito di romanità nell'amore manifesto e generoso al Sommo Pontefice.

3 - A raggiungere tale fine, tutti gli as­ sociati si terranno strettamente uniti fra loro coi vincoli della sana dottrina, della sacerdotale amicizia e della esem­ plare disciplina al Santo Padre, Vicario di Gesù Cristo; anzi, per stringere sem­ pre più quei santi vincoli, procureranno di adunarsi possibilmente ogni anno in fraterno convegno in qualche città di più opportuno accesso o per la sua ubL cazione o per qualche straordinaria ri­ correnza. In tale convegno si celebrerà una Santa Messa in suffragio degli ex-alunni de­ funti; il Rettore darà informazioni della vita del Seminario ed il Rettore stesso o persona da lui precedentemente desi­ gnata parlerà su qualche argomento più corrispondente ai bisogni presenti. All'adunanza si inviterà, possibilmente, un Vescovo e vi potranno intervenire anche gli attuali alunni, purché Sacer­ 112 doti. 4 - I Soci avranno pure cura: 6 - Sede dell'Associazione è il Pont. Se­ minario Lombardo dei SS. Ambrogio al di segnalare al proprio Vescovo quei e Carlo in Roma. giovani ecclesiastici di ottime speranze, che giudicassero commendevoli per gli studi sacri a Roma; 7 - Presidente effettivo dell'Associazio­ ne è il Rettore pro tempore del Semi­ lo l di inviare alla Biblioteca del Semi­ nario; egli sarà coadiuvato da un Segre­ nario una copia delle loro eventuali tario scelto fra gli ex-alunni. pubblicazioni; c) di mantenere contatti col Seminario, 8 - L'ammissione e la dimissione dei scegliendo di preferenza nei loro viaggi Soci spettano al Rettore Presidente. a Roma l'ospitalità dello stesso istituto_ 9 - Gravi disordini in fatto di idee, con­ 5 - Ouali mezzi di perfezione propria dotta e disciplina, saranno motivo suf­ ed altrui, i Soci si proporranno di colti­ ficiente per la dimissione dalla Associa­ vare la devozione all'Eucaristia ed alla zione. Vergine Immacolata, la dottrina dell'An­ gelico, lo spirito dei SS. Ambrogio e lO - I soci defunti saranno ricordati Carlo e la fedeltà alle pie pratiche ap­ con particolari suffragi nella Cappella prese nel Seminario, specialmente la del Seminario, non appena si avrà no­ meditazione quotidiana, la confessione tizia del loro decesso. settimanale, gli Esercizi spirituali an­ Essi sono inoltre raccomandati alle pre­ nuali. ghiere dei Soci superstiti.

113 s. S. P AOiO VI FELICEMENTE REGNANTE

GIOVANNI BATTISTA MONTINI

Nato a Concesio (Brescia) il 26 settembre 1897 Ordinato Sacerdote il 29 maggio 1920 Eletto Arcivescovo di Milano il l° novembre 1954 Consacrato il 12 dicembre 1954 Creato Cardinale del titolo dei Ss. Silvestro e Martino ai Monti il 15 dicembre 1958 Elevato al Sommo Pontificato il 21 giugno 1963 Coronato il 30 giugno 1963

Alunno del Pontificio Seminario Lombardo negli anni 1920·1921

114 Ex-alunni elevati alla dignità episcopale

Cardinali S.Em. Card. GIUSEPPE PIZZARDO, Prefetto della S. Congr. dei Seminari S.Em. Card. GIUSEPPE SIRI, Arcivescovo di Genova S.Em. Card. CARLO CONFAWNIERI, Segretario della S. Congr. Concistoriale S.Em. Card. EFREM FORNI

A rcivescovi e Vescovi ~ S.E. Mons. ETTORE BARANZINI, Arcivescovo di Siracusa S.E. Mons. FRANCESCO MARCHESANI, Vescovo di Chiavari S.E. Mons. GIOVANNI BATTISTA PARODI, Vescovo di Savona S.E. Mons. SERGIO PIGNEDOLI, Arcivescovo tit. di Iconio, Delegato Apostolico in Canada S.E. Mons. PIETRO ZUCCARINO, Vescovo di Bobbio S.E. Mons. ANTONIO POMA, Vescovo di Mantova S.E. Mons. ALBERTO CASTELLI, Arcivescovo tit. di Rusio, Segretario della CEI S.E. Mons. MARINO BERGONZINI, Vescovo di Volterra S.E. Mons. VIRGINIO DONDEO, Vescovo di Orvieto S.E. Mons. CLEMENTE GADDI, Arcivescovo" Vescovo di Bergamo S.E. Mons. ALFREDO VOZZI, Vescovo di Cava e Sarno S.E. Mons. ARRIGO PINTONELLO, Vescovo tit. di Teodosiopoli di Arcadia, Ordinario Militare I S.E. Mons. GILBERTO BARONI, Vescovo di Reggio Emilia S.E. Mons. FRANCESCO SPANEDDA, Vescovo di Bosa S.E. Mons. CARMELO CANZONIERI, Vescovo di Caltagirone S.E. Mons. ANGELO DELL' ACQUA, Arcivescovo tit. di Calcedoni a, Sostituto della Segrete- ria di Stato di S.S. S.E. Mons. ANTONIO FUSTELLA, Vescovo di Todi S.E. Mons. FRANCESCO BERTOGLIO, Vescovo tit. di Paro e Ausiliare di Milano S.E. Mons. VALENTINO VAILATI, Vescovo di San Severo S.E. Mons. SANTO PORTALUPI, Arcivescovo tit. di Cristopoli, Nunzio Apostolico in Ni- caragua S.E. Mons. LUIGI OLDANI, Vescovo tit. di Gergi e Ausiliare di Milano S.E. Mons. ABELE CONIGLI, Vescovo di Sansepolcro S.E. Mons. LUIGI BETTAZZI, Vescovo tit. di Tagaste e Ausiliare di Bologna S.E. Mons. SANTO QUADRI, Vescovo tit. di Villanova e Ausiliare di Pinerolo S.E. Mons. ANGELO PEDRONI, Arcivescovo tit. di Novica e Delegato Apostolico in Thailandia S.E. Mons. ALESSANDRO PIAZZA, Vescovo di Albenga S.E. Mons. LUIGI MAVERNA, Vescovo tit. di Vannida e Ausiliare di La Spezia, Sarzana e Brugnato.

115 * in ordine di Consacrazione episcopale. Presidenza PRESIDENTI ONORARI S. E. MONS. ETTORE BARANZINI dell' associazio ne ARCIVESCOVO DI SIRACUSA S.E. MONS. FRANCESCO BERTOGLIO VESCOVO TITOLARE DI PARO E AUSILIARE DI MILANO

PRESIDENTE EFFETTIVO

MONS. FERDINANDO MAGGIONI RETTORE DEL PONT. SEMINARIO LOMBARDO

SEGRETARI

MONS. GIOVANNI BATTISTA GUZZETTI

DON AMBROGIO V ALSECCHI

MONS. VIRGILIO NOÈ

116 Elenco degli ex-alunni

Questo elenco comprende tutti gli ex-alunni viventi raggruppati sotto la data dell'anno in cui hanno terminato il loro curriculum di studio al Lombardo.

1898 1921 Tassi Mans. V:ncenzo MONTINI GIOVANNI BATTISTA S. S. PAOLO VI 1901 Arella Cao. Giovanni 1922 Cereda Mans. Giuseppe 1902 Filipazzi Luigi BARANZINI S. E. Mans. ETTORE 1923 1904 ZUCCAHINO S. E. Mons. PIETRO PIZZARDO S. Em. Card. GIUSEPPE Freddi Guglielmo Porta P. G. Battista S.J.

1906 1924 Dondi Mans. Carlo Figini Mans. Carlo BERTOGLIO S. E. Mons. FRANCESCO Foletti Giuseppe Ferretti Mons. Luigi Guerini G:useppe Mandelli Mons. Federico 1907 Piccini Giuseppe Ri baldi P. Leopoldo 1925 1908 PARODI S. E. Mons. GIOVANNI BATTISTA Romano Mans. Francesco Brusoni Eligio Gallizia Mons. Paolo Lanfranconi Max 1910 Dellachà Pietro 1926 Boccazzi Mons. Carlo 1911 Calciolari Mons. Carlo Bearzotti Mans. Giuseppe Galbiati Mons. Alberto Tommasoni Stefano 1912 Margreth Mans. Pasquale 1927 Milanese Mans. Carlo Calleri Mons. Giovanni Rossi Mans. Giacomo De Maria Mons. Filippo Padovani Mons. Vincenzo 1913 Pottenghi Pio CONFALONIERI S. Em. Card. CARLO FORNI S. Em. Card. EFREM 1928 MARCHESANI S. E. Mans. FRANCESCO Alvigini Mans. Federico DONDEO S. E. Mons. VmGINIO Anichini Mans. Silvio GADDI S. E. Mons. CLEMENTE Francese Mons. Antonio VOZZI S. E. Mons. ALFREDO Martin Pietro Albertini Giacinto Patriarca Mans. Emilio Codini Mons. Aristodemo Sironi Mans. Giuseppe Molteni Angelo 1I7 Spallanzani Mans. Cesare Scalvini Grassi Giovanni 1929 Corti Gaetano Ricchetti Mons. Dino Dalla Rizzarda Riccardo Spinetti Aristide SIRI S. Em. Card. GIUSEPPE Dalla Zuanna MorlS. Francesco Vallaro Marino Ceriani Mons. Grazioso Mocca Giovanni Zacchetti Guido Concesa Mons. Antonio Rossi Dante Fogliani Mons. Ambrogio Sapiano Mons. Giuseppe Fossa Mons. Agostino Liggeri Can. Carmelo 1939 Moneta Caglio Mons. Ernesto 1935 Berardi Giuseppe Canesi Agostino 1930 SPANEDDA S. E. Mons. FRANCESCO Casati Giuseppe CONIGLI Mons. ABELE Cultrera di Montesano Mons. Gio. CASTELLI S.E. Mons. ALBERTO Maggioni Mons. Ferdinando vanni DELL'ACQUA S.E. Mons. ANGELO Antonini Luigi Dieci Giovanni OLDANI S. E. Mons. LUIGI Berlingeri Luigi Ferrari Mons. Guido Brunod Mons. Edoardo Cadirola Roberto Ghetti Mons. Andrea Castelli Mons. Carlo Daniele Ireneo Joerg Pio Cerimonia Mons. Luigi Gallesio Filippo Morino Mons. Claudio Ciampoletti Primo Moretti Mons. Aldo Mosconi Mons. Paolo Corsellini Mons. Domenico Morino Mons. Azelio Musso Mons. Domenico Fontana Angelo Possamai Mario Piga Antonio Marcataio Mons. Pietro Richeldi Ferruccio Prevot Mons. Antonio Maurizio Amadio Rosso Mons. Sebastiano Varalda Giovanni Menciassi Angelo Zaboglio C. Battista Vivaldo Lorenzo Recagno Mons. Luigi

1931 1936 1940

CANZONIERI S. E. Mons. CARMELO Antonietti Mons. Giulio Bolis Alessandro Bergamini Mons Giuseppe Beretta Mons. Giuseppe Dondeynaz Nilo Bertonelli Mons. Giacinto Bonvicini Lucio Ferraroni Teresio Bonami Felice Gaboardi Mons. Antonio Humar Casimiro Castelli Rinaldo Galli Elia Repetto Francesco Ferraris Mons. Giuseppe Ganis Mons. Luigi Travani Mons. Riccardo Ghetta Giulio Lachello Giovanni Virgulin Mario Grandi Mons. Domenico Mondini Renzo Longiarù Giovanni M. Mori Mons. Marco Masneri Mons. Giovanni Savio Mario Soncini Renato 1941 PIAZZA S. E. Mons. ALESSANDRO 1932 Erandolin Italo PINTONELW S. E. Mons. ARRIGO 1937 Cappella Alessandro BOllami Giovanni Ferri Amedeo Brini Mons. Giovanni FUSTELLA S. E. Mons. ANTONIO Galbiati Mons. Enrico Castagnetti Mons. Francesco Guzzetti Giovanni Battista Gatti Francesco Civardi Mons. Ernesto Chiarini Mons. Angelo Gualdi Mons. Antonio Folchini Mons. Luigi Dal Covalo Mons. Antonio Pedemonti Giuseppe Luna Bartolo Delpini Francesco Radaelli Anselmo Rizzo Mons. Angelo Giani Pasquale Rossini Ambrogio Spangaro Mons. Luigi Marcora Mons. Carlo Borghi Carlo Martinelli Mons. Angelo Faldi Felice Massasso Raffaele Montanari Mons. Renato 1942 Nanino Duilio Aceti Guido 1933 Brunod Giulio PORTALUPI S. E. Mons. SANTO Canale Giovanni Lauro Mons. Eligio 1938 Cavarra Mons. Francesco Bianchi Luigi Do Michele Sassella P. Elio BARONI S. E. Mons. GILBERTO Lozza Mons. Lino Volpe Antonio VAlLATI S. E. Mons. VALENTINO Mori Leopoldo Colombo Gian Maria Piacentino Attilio Cuk Alfonso Picco Mario 1934 Livraghi Aldo Pignagnoli Albino Molteni Renato Pressenda Albino POMA S. E. Mons. ANTONIO Pegorini Dino Tiezza Nilo 118 Cataldi Angelo Peluffo Mons. Giacomo Tonini Mons. Ersilio 1943 1948 1952

Albenga Ignazio MAVERNA S. E. Mans. LUIGI Barbaihi Pietro Borettaz Agostino Angade Piero Dugnani Ferruccio Brembilla Guglielmo Bonatti Pietro Ferrarino Aldo Fiorani Mons, Casto Botta Leonardo Garini Mario Gazzoli Mons. Agostino Cinque Gustavo Inserra Alfio Giovannini Arnoldo De Eernard Mons. Carlo Inverardi Carlo Goffi Tullo Gordini Gian Domenico Luppi Enrico Marinoni Mario Guernelli Giovanni MaZZllccato Luigi Melzi Celestino Maschio Giuseppe Mihovilovich Giovanni Negri Alfio Montagnini Felice Pozzi Silvio Pasini Mario Ricci Edoardo Pulicini Santo Rimoldi Antonio Rossano Mons. Piero Tassinari Renzo Togni Ernesto Rovera Virginio Toscani Gerolamo Vergine Francesco Sacchi Marco Traverso Dante Zanetti Emilio Saldarini Giovanni Triulzi Giuseppe Secco Luigi Varese Pietro Valle Claudio Ciccotti Lorenzo 1949

Bellazzi Pietro 1953 1944 Belloli Luigi Berselli Carlo PlGNEDOLI S. E. Mons. SERGIO Barbaglio Gian Carlo Bianchi Virgilio Corbetta Egidio PEDRONI S. E. Mons. ANGELO Cantoni Agostino Cavalli Giuseppe Gozzo Sebastiano Guerini Agostino Gambasin Angelo Pelaschiar Libero 1945 Guerrini Rocco Giuseppe Mossini Carlo Zaggia Cesare Amari Mons. Giuseppe Pella Mario Bertelli Vasco Rossi Luigi Bosoni Ugo Rossi Romano 1954 Cipriani Settimio Croxatto Ello Fabbroccini Mario Di Camite Mons. Nicola 1950 Ducali Mons. Maffeo Campitelli Adriano Capuzzi Giacomo Ferini Ludovico BEITAZZI S. E. Mons. LUIGI Rolando Giovanni M. Casella Angelo Brambilla Mons. Franco Cè Mons. Marco Romagnoli Mons. Emilio Chiaradia Giovanni Tavazzi Mario Ceci Giuseppe Colli Pierino Magnani Paolo Fioretti Luigi Migliorisi Vincenzo Garlanda Giovanni Molinari Franco 1946 Gatti Alessandro Simona Enrico Lodi Enzo Tomè Giorgio Berlingeri Gino Poncini Alfredo Bongianino Mons. Luigi Venturino Tommaso Rolla Armando Brignole Anselmo Cocco Felice Sanvito Walter Dolcini Angelo Marzola Mons. Mario 1955 Mori Mons. Elios Giuseppe 1951 N odari Alberto Cornaggia Alessandro Stefanini Nello Aliprandi Carlo Festorazzi Franco Vighetti Mons. Oreste Angeleri Teresio Liccaro Vincenzo Bastagi Alfredo Menna Filippo Biffi Franco Pezzullo Luigi 1947 Brachet Cota Andrea Pigoni Lino Ferrari Francesco Poetini Renato QUADRI S. E. Mons. SANTO Groppi Paolo Quadri Carlo Boggio Virgilio Marocco Giuseppe Simcic Oscar Corni Mons. Carlo N oè Virgilio Tanasco Franco NolIi Gian Franco Re Antonio Valsecchi Ambrogio Ristits Luigi Signorini Carlo Venturino Bartolomeo 119 Rocca Gino Valentini Giovanni Volta Giovanni U56 Occhipinti Giovanni 1963 Tettamanzi Dionigi Barbaglio Vito Tosi Michele Alberti Benito Bertazzoli Michele Anfossi Giuseppe Chierichetti Giovanni Cassera Franco Corecco Eugenio 1960 Corniglia Ilvo Ferrari Carlo De Franceschi Marco Marchisano Mons. Francesco Cavalleri Ottavio Garagnani Luigi Menis Gian Carlo Lanzi Pietro Maioli Giovanni Fattori Chiaretto Lavaroni Giovanni Trabucco Agostino Gregari Battista Laiolo Gianni Marcantelli Italo Lo Savio Paolo Piva Pompeo Padovese Luciano Tufariello Roberto 1957 Pinelli Faustino Re Mons. Gian Battista Accorsi Antonio Rossi Leandl'O Bovone Emilio Sanguineti Giulio 1964 Cacciabue Luigi Sessa Pietro Calzetta Eugenio Traversaro Enrico Bernabei Paolo Favero Roberto Bolchi Carlo Ferraro Carmelo Bonicelli Cesare Occhi Luigi Bori Pier Cesare 1961 Ornella Antonio Caffarra Carlo Riva Raimondo Barbaglio Giuseppe Carminati Giacomo Vuìllermoz Agostino Carminati Giovanni Zigliolì Roberto Caprioli Adriano Cortese Enzo Franceschetti Gennaro Ghiberti Giuseppe Galioto Giuseppe Guerini Gian Battista Gandini Alessandro 1958 Landini Emilio Giusto Andrea Mondello Vittorio La Cerra Domenico Cappellini Ernesto Moreni Mons. Gianvincenzo Orecchia Carlo Fiorentini Mario Piccinini ()scar Penna nomano Giavini Giovanni Sardi Paolo Pipino Renato Maggioni Bruno Sbona Ignazio Martinelli Giuseppe Serenthà Luigi Mazzacua Giorgio Valsecchi G. Paolo Rossi Enrico Vincenzi Giuseppe 1962

Albertella Mario 1959 1965 Ardusso Franco Bentivegna Vito Bonsegna Rodolfo Andreoli Sergio Boschetti Enzo Bof Gian Pietro Bellandi Giulio De Odorico Manfredi Balzani Luigi Bertanza Franco Campana Umberto Ghidelli Carlo Mandrile Giuseppe Ceruti Giuseppe Caravella Marcello Forlani Donato Dianich Severino Morandini Battista Hofer Gianfranco Frana Mons. Renzo Pezzetta Leonardo Manzoli Giancarlo Landi Aldo Poggi Marino Maffi Luigi Re Germano Peyretti Enrico Margheritti Antonio Sbarboro Eugenio Poma Gianfranco Mazzoni Pier Luigi Tarabra Antonio Scaglioni Carlo MilaI"j Cesare Testa Benedetto Scarabotto Nazareno

120 Elenco alfabetico degli ex-alunni VIventI• •

1. ACCORSI Antonio 1957 Bologna 48. BIFFI Franco 1951 Lugano ~. ACETI Guido 1942 Milano 49. BOCCAZZI Mons. Carlo 1926 Cremona 3. ALBENGA Ignazio 1943 Acqui 50. BOF Giampiero 1958 Savona 4. ALBERfELLA Mario 1962 Tortona 51. BOGGIO Virgilio 1947 Ivrea 5. ALBERTI Benito 1963 Pisa 52. BOLCHI Carlo 1964 Tortona 6. ALBERTINI Giacinto 1928 Brescia 53. BOLIS Alessandro 1940 Bergamo 7. ALIPRANDI Carlo 1951 Savona 54. BOLZANI Luigi 1959 Mantova 8. ALVIGINI Mons. Federico 1913 Tortona 55. BONATTI Pietro 1948 Piacenza 9. AMARI Mons. Giuseppe 1945 Mantova 56. BONGIANINO Mons. Luigi 1946 Vercelli lO. ANDREOLI Sergio 1965 Foligno 57. BONICELLI Cesare 1964 Bergamo 11. ANFOSSI Giuseppe 1963 Torino 58. BONOMI Felice 1931 Brescia 12. ANGELERI Teresio 1951 Tortona 59. BONOMI Giovanni 1932 Crema 13. ANGLADE Mons. Piero 1948 Gorizia 60. BONSEGNA Rodolfo 1962 Bari 14. ANI CHINI Mons. Silvio 1913 Fiesole 61. BONVICINI Lucio 1936 Piacenza 15. ANTONIETTI Mons. Giulio 1936 Lodi 62. BORETTAZ Agostino 1943 Aosta 16. ANTONINI Luigi 1935 Milano 63. BORGHI Carlo 1932 Milano 17. ARDUSSO Franco 1962 Torino 64. BORI Pier Cesare 1964 Casale MOnf. 18. ARELLA Can. Giovanni 1901 Vigevano 65. BOSCHETTI Enzo 1962 Pavia 66. BOSONI Ugo 1945 S. Severo M. 67. BOTTA Leonardo 1948 Savona 68. BOVONE Emilio 1957 Tortona 19 BALDINI Stefano 1960 Piacenza 69. BRAMBILLA Mons. Franco 1950 Como 20. BARANZINI S. E. Ettore 1902 Milano 70. BRANDOLIN Itala 1941 Gorizia 21. BARBAGLIO Giancarlo 1953 Crema 71. BREMBILLA Guglielmo 1943 Bergamo 22. BARBAGLIO Giuseppe 1961 Lodi 72. BRIGNOLE Anselmo 1946 Bobbio 23. BARBAGLIO Vito 1956 Crema 73. BRINI Mons. Giovanni 1932 Bologna 24. BARBAINI Pietro 1952 Lodi 74. BRUNOD Mons. Edoardo 1930 Aosta 25. BARONI S. E. Gilberto 1938 Bologna 75. BRUNOD Giulio 1942 Aosta 26. BASTOGI Alfredo 1951 Chiavari 76. BRUSONI Eligio 1925 Pavia 27. BEARZOTTI Mons. Giuseppe 1911 Udine 28. BELLANDI Giulio 1965 Crema 29. BELLAZZI Pietro 1949 Vigevano 30. BELLOLI Luigi 1949 Milano 77. CACCIABUE Luigi 1957 Vigevano 31. BENTIVEGNA Vito ]959 Ragusa 78. CADIROLA Mons. Roberto 1935 La Spezia 32. BERARDI Giuseppe 1939 Brescia 79. CAFFARRA Carlo 1964 Fidenza 33. BERETTA Mons. Giuseppe 1936 Milano 80. CALCIOLARI Mons. Carlo 1926 Mantova 34. BERGAMINI Mons. Giuseppe 1931 Mantova 81. CALLERI Mons. Giovanni 1927 Mondovì 35. BERGONZINI S. E. Marino 1930 Modena 82. CALZETTA Eugenio 1957 La Spezia 36. BERLINGERI Gino 1946 Genova 83. CAMPANA Umberto 1959 Mantova 37. BERLINGERI Lujgi 1935 Genova 84. CAMPITELLI Adriano 1954 Trieste 1964 Lodi 38. BERNABEI Paolo 85. CANALE Giovanni 1942 Fossano 39. BERSELLI Carlo 1949 Modena 86. CANESI Agostino 193H Brescia 40. BERTANZA Franco 1965 Brescia fl7. CANTONI Agostino 1949 Brescia 41. BERTAZZOLI MiChele 1956 Crema 88. CAPPELLINI Ernesto 1958 Cremona 42. BERTELLI Vasco 1945 Pisa 89. CANZONIERI S. E Carmelo 1931 Catania 43. BERTOGLIO S. E. Francesco 1924 Milano 44. BERTONELLI Mons. Giacinto 1931 La Spezia 90. CAPELLA Ernesto 1941 Pavia 45. BETTAZZI S. E. Luigi 1950 Bologna 91. CAPRIOLI Adriano 1961 Milano 46. BIANCHI Luigi 1933 Como 92. CAPUZZI Giacomo 1954 Brescia 121 47. BIANCHI Virgilio 1949 Como 93. CARAVELLA Marcello 1959 Alife 94. CARMINATI Giacomo 1964 Bergamo 155. DOLCINI Angelo 1946 Como 95. CARMINATI Giovarmi 1964 Bergamo 156. DONDEO S. E. V;rginio 1928 Cremona 96. CASATI Giuseppe 1939 Pavia 157. DONDEYNAZ Nilo 1940 Aosta. 97. CASELLA Angelo 1954 Lugano 158. DONDI Mons. Carlo 1906 Modena 98. CASSERA Franco 1963 Pav:a 159. DUCOLI Mons. Maffeo 1945 Savona 99. CASTANETTI Mons. Francesco 1932 Piacenza 160. DUGNANI Ferruccio 1~5t' Milano 100. CASTELLI S. E. Alberto 1930 Milano 101. CASTELLI Mons. Carlo 1930 Como 102. CASTELLI Rinaldo 1931 Como Genova 103. CATALDI Angelo 1934 161. FABBROCCINI Mario 1954 Napoli Brescia 104. CAV ALLERI Ottavio 1960 162. FALDI Mons. Felice 1932 Genova 105. CAVALLI Giuseppe 1953 Genova 163. FATTORI Chiaretto 1960 Brescia 1942 Siracusa 106. CAVARRA Mons. Francesco 164. FAVERO Roberto 1957 Bergamo 1954 Crema 107. CE' Mons. Marco lij5. FERINO Ludovico 1945 Udine 1953 Ragusa 108. CECI Giuseppe 166. FERRARI Carlo 1956 Lodi 1922 Milano 109. CEREDA Mons. Giuseppe 167. FERRARI Francesco 1951 Lodi 1929 Milano 110. CERIANI Mons. Grazioso 168. FERRARI Mons. Guido 1939 Brescia 1930 Perugia 111. CERIMONIA Mons. Luigi 169. FERRARINO Aldo 1952 Casale Monf. 1965 Milano 112. CERUTI Giuseppe 170. FERRARIS Mons. Giuseppe 1931 Vercelli 1950 La Spezia 113. CHIARADIA Giovanni 171. FERRARO Carmelo 1957 Ragusa 1937 Bres.cia 114. CHIARINI Mons. Angelo 1'72. FERRARONI Mons. Teresio 1940 Milano 115. CHIERICHETTI Giovanni 1956 Milano 173. FERRETTI Mons. Luigi 1924 Brescia 1900 Tortona 116. CHIESA Mons. Carlo 174. FERRI Amedeo 1941 Piacenza 117. 1930 Perugia CIAMBOLETTI Mons. Primo 175. FESTORAZZI Franco 1965 Como 1943 Roma 118. CICCOTTI Lorenzo 176. FIGINI Mons. Carlo 190G Milano 1948 L'Aquila 119. CINQUE Gustavo 177. FILIPAZZI Luigi 1922 Lodi 120. CIPRIANI Mons. Settimio 1945 Fiesole 178. FIORANI Mons. Casto 1943 Lodi 1932 Pavia 121. CIVARDI Mons. Ernesto 179. FIORENTINI Mario 1958 La Spezia 122. COCCO Felice 1946 Vicenza 180. FIORETTI Luigi 1950 Lodi 123. CODINI Mons. Aristodemo 1928 Pavia 181. FOGLIANI Mons. Ambrogio 1929 Como 1950 Parma 124. COLLI Pierino 182. FOLCHINI Mons. Luigi 1932 Cremona 1938 Milano 125. COLOMBO Gian Maria 183. FOLETTI Giuseppe 1906 Savona 1929 Cremona 126. CONCESA Mons. Antonio 184. FORLANI Donato 1965 Bergamo .!27. CONFALONIERI S. E. Card. 185. FONTANA Angelo 1930 Pisa Carlo 1913 Milano 186. FORNI S. E. Card. Efrem 1913 Milano 128. CONIGLI S. E. Abele 1935 Modena 187. FOSSA Mons. Agostino 1929 Genova 1953 Bergamo 129. CORBETTA Egidio 188. FRANA Mons. Renzo 1959 Bergamo 1956 Lugano 130. CORECCO Eugenio 189. FRANCESCHETTI Gennaro 1964 Brescia 131. CORNAGGIA Alessandro 1955 Como 190. FRANCESE Mons Antonio 1913 Vercelli 132. CORNI Mons. Carlo 1947 Modena 191. FREDDI Mons. Guglielmo 1923 Mantova 133. CORNIGLIA Ilvo 1963 La Spezia 192. FUSTELLA S. E. Antonio 1937 Milano 134. CORSELLINI Mons. Domenico 1930 Genova 135. CORTSE Enzo 1961 Acqui 136. CORTI Mons. Gaetano 1934 Milano 137. CROXATTO Elio 1945 Lft Spezia 138. CUE: Alfonso 1938 Gorizia 193. GABOARDI Antonio 1936 Lodi 139. CULTRERA di Montesano Mons. 194. GADDI S.E. Clemente 1928 Como Giovanni 1939 Siracusa 195. GALBIATI Mons. Alberto 1926 Cremona 196. GALBIATI Mons. Enrico 1941 Milano 197. GALIOTO Giuseppe 1964 Siracusa 198. GALLESIO Filippo 1935 Torino 140. DAL COVOLO Mons. Antonio 1937 Belluno 199. GALLI Mons. Elia 1936 Milano 141. DALLA RIZZARDA Riccardo 1934 Belluno 200. GALLIZIA Mons. Paolo 1952 Milano 142. DALLA ZUANNA Mons. France· 201. GAMBASIN Angelo 1953 Padova sco 1934 Padova 202. GANDINI Alessandro 1964 Milano 143. DANIELE Ireneo 1935 Padova 203. GANIS Mons. Luigi 1936 Udine 144. DE BERNARD Mons. Carlo 1948 Belluno 204. GARAGNANI Luigi 1963 Bologna 145. DE FRANCESCHI Marco 1963 Pesaro 205. GARLANDA GiovanrtÌ 1950 Vercelli 146. DELLACHA Pietro 1910 Pavia 206. GATTI Alessand!'o 1950 Casale Monf. 147. DELL'ACQUA S. E. Angelo 1930 Milano 207. GATTI Francesco 1941 Vigevano 148. DELPINI Mons. Francesco 1937 Milano 208. GAZZOLI Mons. Agostino 1943 Brescia 149. DE MARIA Mons. Filippo 1927 Bologna 209. GHETTA Giulio 1931 Brescia 150. DE ODORICO Manfredi 1962 Udine 210. GHETTI MOl1s. Andrea 1939 Milano 151. DIANICH Severino 1960 Pisa 211. GHIBERTI Giuseppe 1961 Torino 152. DI COMITE Mons. Nicola 1945 Taranto 212. GHIDELLI Carlo 1962 Crema 153. DIECI Giovanni 1939 Piacenza 213. GIANI Pasquale 1937 Milano 122 154. DO Michele 1942 Alba 214. GIAVINI Giovanni 1958 Milano 215. GIOVANNINI Arnoldo 1943 Lugano 264. MARCHISANO Mons. Francesco 1956 Torino 216. GIUSTO Andrea 1964 Savona 265. MORANDINI Battista 1962 Brescia 217. GOFFI Tullo 1943 Brescia 266. MARCORA Mons. Carlo 1937 Milano 218. GORDINI Gian Domenico 1940 Faenza 267. MARGHERITTI Antonio 1959 Crema 219. GORINI Mario 1952 Bergamo 268. MARORETH Mons. Pasquale 1912 Udine 220. GOZZO Sebastiano 1949 Siracu~a 269. MARI NONI Mario 1943 Brescia 221. GRANDI Mons. Domenico 1931 Modena 270. MAROCCO Giuseppe 1951 Torino 222. GREGORI Battista 1960 S. Sepolcro 271. MARTIN Pietro Hn3 Udine 223. GROPPI Mons. Paolo 1952 Piacenza 272. MARTINELLI Mons. Angela 1937 Bergamo 224. GUALDI Mons. Antonio 1941 Modena 273. MARTINELLI Giuseppe 1958 Bergamo 225. GUERINI Agostino 19'~9 Crema 274. MARZOLA Mons. Mario 1946 Ferrara 226. GUERINI G. Battista 1961 Brescia 275. MASCHIO Giuseppe 191[\ Como 227. GUERINI Giuseppe 1924 Crema 276. MASNERI Mons. Giovanni 1!331 Brescia 228. GUERNELLI Giovanni 1948 Mantova 277. MASSASSO Raffaele 1937 Asti 229. GUERRINI Rocco Giuseppe 1949 Crema 278. MAURIZIO Amadio 1930 Concordia 230. GUZZETII Mons. Giambattista 1937 Milano 279. MAVERNA S. E. Luigi 1948 Pav:a 280. MAZZACUA Giorgio 1958 La Spezia 281. MAZZONI Pierluigi 1959 Modigliana 282. MAZZUCCATO Luigi 1952 Padova 283. MELZI Celestino 1943 Milano 231. HOFER Gianfranco 1965 Trieste 284. MENCIASSI Angelo 1930 Pisa 232. HUMAR Casimiro 1940 Gorizia 285. MENIS Giancarlo 1956 Udine 286. MENNA Filippo 1955 Aversa 287. MIGLIORISI Vincenzo 1954 Siracusa 288. MIHOVILOVICH Giovanni 1952 Pala 233. INSERRA Alfio 1952 Siracusa 289. MILANESE Mons. Carlo 1912 Tortona 234. INVERARDI Carlo 1952 L'Aquila 290. MILANI Cesare 1959 Bologna 291. MOCCA Giovanni 1834 Vercelli 292. MOIOLI Giovanni 1956 Milano 293. MOLINARI Franco 1954 Piacenza 294. MOLTENI Angelo 1928 Milano 235. JOERG Pio 1939 Lugano 295. MOLTENI Renato 1938 Milano 296. MONDELLO Vittorio 1961 Messina 297. MONDINI Renzo 1936 Crema 298. MONETA CAGLIO Mons. Er­ 236. LA CERRA Domenico 1964 Alife nesto 1929 Milano 237. LACHELLO Giovanni 1936 Torino 299. MONTAGNINI Felice 1940 Brescia 238. LAIOLO Gianni 1960 Novara 300. MONTINI G. BATTISTA S.S. 239. LANDI Aldo 1959 La Spezia PAOLO VI JJl21 Brescia 240. LANDINI Emilio 1961 Reggio E. 301. MORENI Mons. G. Vincenzo 1961 Brescia 241. LANFRANCONI Max 1925 Coira 302. MORETTI Mons. Aldo 1935 Udine 242. LANZI Piero 1963 Brescia 303. MORI ELIOS Mons. Giuseppe 1946 Ferrara 243. LAURO Mons. Eligio 1933 Tortona 304. MORI Leopoldo 1942 Pontremoli 244. LAVARONI Giovanni 1963 Concordia 305. MORI Mons. Marco 1936 Pontremoli 245. LICCARO Vincenzo 1955 Udine 306. MORINI Mons. AzeIio 1935 Fiesole 246. LIGGERI Carmelo 1929 Siracusa 307. MORINO Mons. Claudio 1939 Acqui 247. LIVRAGHI Aldo 1938 Genova 308. MOSCONI Mons. Paolo 1939 Tortona 248. LODI Enzo 1950 Bologna 309. MOSSINI Carlo 1949 Mantova 249. LONGIARU' Giovanni M. 1931 Belluno 310. MUSSO Mons. Domenico 1939 Alba 250. LOSAVIO Paolo 1960 Modena 251. WZZA Mons. Lino 1942 Tortona 252. LUNA Bartolo 1932 Brescia 253. LUPPI Enrico 1952 Como 311. NANINO Duilio 1947 Alessandria 312. NEGRI Alfio 1943 Alessandria 313. NODARI Alberto 1946 Brescia 314. NOE' Mons. Virgilio 1951 Pavia 254. MAFFI Luigi 1959 Pavia 315. NOLLI Gianfranco 1947 Cremona 255. MAGGIONI Bruno 1958 Como 256. MAGGIONI Mons. Ferdinando 1935 Milano 257. MAGNANI Paolo 1954 Pavia 258. MANDELLI Mons. Federico 1924 Milano 259. MANDRILE Giuseppe 1962 Fossano 316. OCCHI Luigi 1957 Piacenza 260. MANZOLI Giancarlo 1965 Mantova 317. OCCHIPINTI Giovanni 1959 Ragusa 261. MARCANTELLI Itala 1963 Pescia 318. OLDANI S. E. Luigi 1930 Milano 262. MARCATAIO Mons. Pietro 1930 Palermo 319. ORECCHIA Carlo 1964 Vercelli 123 263. MARCHESANI S. E. Francesco 1913 Crema 320. ORNELLA Antonio 1957 Concordia 321. PADOVANI Mons. Vincenzo 1927 Bologna 379. ROCCA Gino 1947 Parma 322. PADOVESE Luciano 1960 Concordia 380. ROLANDO Giovanni M. 1945 Torino 323. PARODI S. E. Giovanni Battista 1925 Savona 381. ROLLA Armando 1950 Ivrea 324. PASINI Mario 1948 Brescia 382. ROMAGNOLI Mons. Emilio 1945 Fiesole 325. PATRIARCA Mons. Emilio 1913 Udine 383. ROM~NO Mons. Francesco 190B Udine 326. PEDEMONTI Giuseppe 1941 Bergamo 384. ROSSANO Mons. Piero 1952 Alba 327. PEDRONI S. E. Angelo 1944 Milano 385. ROSSI Dante 1934 Tortona 328. PEGORINI Dino 193B Mantova 386. ROSSI Enrico 195B Milano 329. PEYRETTI Enrico 1965 Torino 387. ROSSI Mons. Giacomo 1912 Tortona 330. PELASCHIAR Libero 1953 Trieste 388. ROSSI Leandro 1960 Lodi 331. PELLA Mario 1949 Como 389. ROSSI Mons. Luigi 1949 Genova 332. PELUFFO Mons. Giacomo 193B Savona 390. ROSSI Romano 1949 Carpi 333. PENNA Romano 1964 Alba 391. ROSSINI Ambrogio 1941 Milano 334. PEZZETTA Leonardo 1962 Udine 392. ROSSO Mons. Sebastiano 1935 Siracusa 335. PEZZULLO Luigi 1955 Napoli 393. ROVERA Mons. Virginio 1952 Milano 336. PIACENTINO Attilio 1942 Tortona 337. PIAZZA S. E. Alessandro 1941 Genova 338. PICCINI Mons. Giuseppe 1924 Udine 339. PICCININI Oscar 1961 Modena 394. SACCHI Marco 1952 Pavia 340. PICCO Mar:o 1942 Tortona 395. SALDARINI Giovanni 1952 Milano 341. PIGA Mons. Antonio 1939 Sassari 396. SANGUINETI Giulio 1960 Chiavari 342. PIGNAGNOLI Sante 1942 Guastalla 397. SANVITO Walter 1950 Vigevano 343. PIGNEDOLI S. E. Sergio 1944 Reggio E. 398. SAPIANO Mons. Giuseppe 1934 Malta 344. PIGONI Lino 1955 La Spezia 399. -SARDI Paolo 1961 Acqui T. 345. PINELLI Faustino 1960 Modena 400. SASSELLA P. Elio 1933 Como 346. PINTONELLO S. E. Arrigo 1932 Padova 401. SAVIO Mario 1936 Genova 347. PIPINO Renato 1964 Ivrea 402. SBARBORO Eugenio 1962 Guastalla 348. PIVA Pompeo 1963 Mantova 403. SBONA Ignazio 1961 Siracusa 349. PIZZARDO S. Em. Card. Giu- 404. SCAGLIONI Carlo 1965 Mantova seppe 1904 Savona 405. SCALVINI GRASSI Giovanni 1928 Crema 350. POETINI Renato 1955 Brescia 406. SCARABOTTO Nazareno 1965 Fermo 351. POGGI Marino 1962 Genova 407. SECCO Luigi 1952 Vicenza 352. POMA S. E. Antonio 1934 Pavia 408. SERENTHA' Luigi 1964 Milano 353. POMA Gianfranco 1965 Pavia 409. SESSA Pietro 1960 Milano 354. PONCINI Alfredo 1950 Lugano 410. SIGNORINI Carlo 1951 Mantova 355. PORTA G. Battista S. J. 1923 Como 411. SIMCIC Oscar 1955 Gorizia 356. PORTALUPI S. E. Santo 1933 Vigevano 412. SIMONA Enrico 1954 Lugano 357. POSSAMAI Mario 1935 Vittorio V. 413. SIRI S. Em. Card. Giuseppe 1929 Genova 358. POTTENGHI Pio 1927 Mantova 414. SIRONI Mons. Giuseppe 1913 Milano 359. POZZI Silvio 1943 Como 415. SONCINI Mons. Renato 1936 Carpi 360. PRESSENDA Albino 1942 Alba 416. SPALLANZANI Mons. Cesare 1913 Reggio E. 361. PREVOT Mons. Antonio 1939 Susa 417. SPANEDDA S. E. Francesco 1935 Sassari 362. PULLICINI Santo 1943 Tortona 418. SPANGARO Mons. Luigi 1932 Udine 419. SPINETTI Aristide 193B Pontremoli 420. STEFANINI Nello 1946 Mantova

363. QUADRI Carlo 1955 Lugano 364. QUADRI S. E. Santo 1947 Bergamo 421. TAMMI Mons. Guido 1932 Piacenza 422. TANASCO Franco 1955 Trieste 423. TARABRA Antonio 1962 Alba 424. TASSI Mons. Vincenzo 1898 Bobbio 365. RADAELLI Anselmo 1941 Milano 425. TASSINARI Renzo 1943 Savona 366. RE Antonio 1951 Torino 426. TAVAZZI Mario 1945 Lodi 367. RE Germano 1962 Casale M. 427. TESTA Benedetto 1962 Treia 368. RE Mons. G. Battista 1960 Brescia 428. TETTAMANZI Dionigi 1959 Milano 369. RECAGNO Mons. Luigi 1930 Genova 429. TIEZZA Nilo 1942 Belluno 370. REPETTO Mons. Francesco 1940 Genova 430. TOGNI Ernesto 194B Lugano 371. RIBOLDI P. Leopoldo 1907 Mnano 431. TOME' Giorgio 1954 Genova 372. RICCHETTI Mons. Dino 1938 La Spezia 432. TOMMASONI Mons. Stefano 1926 Brescia 373. RICCI Mons. Edoardo 1952 La Spezia 433. TONINI Mons. Ersilio 1942 Piacenza 374. RICHELDI Ferruccio 1935 Modena 434. TOSCANI Gerolamo 1943 Lodi 375. RIMOLDI Antonio 1948 Milano 435. TOSI Michele 1959 Bobbio 376. RISTITS Luigi 1947 Gorizia 436. TRABUCCO Agostino 1956 Chiavari 377. RIVA Raimondo 1957 Milano 437. TRAVANI Mons. Riccardo 1940 Udine 124 378. RIZZO Mons. Angelo 1932 Avellino 438. TRAVERSARO Enrico 1960 La Spezia 439. TRAVERSO Dante 1943 Vicenza 453, VIGHETTI Mons. Oreste 1946 Susa 440. TRIULZI Giuseppe 1943 Milano 454, VINCENZI Giuseppe 1964 Mantova 441. TUFARIELLO Roberto 1963 Bologna 455, VIRGULIN Mario 1940 Gorizia 456. VIVALDO Lorenzo 1939 Savona 457. VOLPE Antonio 1933 Udine 458. VOLTA Giovanni 1955 Mantova 442. VAILATI S. E. Valentino 1938 Tortona 459. VOZZI S. E. Alfredo 1928 Anglona-Tursi 443. VALENTINI Giovanni 1951 Bologna 460. VUILLERMOZ Agostino 1957 Aosta 444. VALLARO Marino 1938 Vercelli 445. VALLE Claudio 1952 Trieste 446. VALSECCHI Ambrogio 1955 Milano 447. VALSECCHI Gian Paolo 1964 Como 461. ZAVOGLIO G. Battista 1935 Como 448. VARALDA G:ovanni 1939 Vercelli 462. ZACCHETTI Guido 1938 Pavia 449. VERESE Pietro 1943 Vercelli 463. ZAGGIA Cesare 1953 Padova 450. VENTURINO Bartolomeo 1955 Alba 464. ZANETTI Emilio 1948 Belluno 451. VENTURINO Tommaso 1954 Savona 465. ZIGLIOLI Roberto 1957 Cremona 452. VERGINE Francesco 1948 Brescia 466, ZUCCARINO S, E. Pietro 1923 Genova

125 Elenco alfabetico degli ex-alunui defuuti

Accardi Antonio - Trapani Bruni S.E. Mons. Natale - Modena Agricola Antonio - Mantova Buselic Miro - pola Aiolfi Mons. Luigi - Crema Cacciato Giuseppe Agrigento Albertario Davide Milano Cairoli Pasquale - Milano Aldè Mons. Ambrogio - Milano Calandrane Vincenzo - Savona Ambrosini Mons. Giuseppe - Como Calchi Navati Mons. Carlo - Milano Angelini Mons. Pietro - Como Calchi Novati Francesco - Milano Angeloni Mons. Giuseppe - Brescia Calchi Navati S.E. Mons. Pietro - Lodi Anichini Mons. Guido - Fiesole Campiglio Mons. Angelo - Milano Antolini Can. Antonio - Crema Campiglio Secondo - Tortona Antolini Giovanni - Crema Canepone Roberto - Amelia Arena Ignazio - Palermo Cappello P. Felice S.J. - Roma Asini Amadio - Udine Capretti Mons. Enrico Brescia Carabelli S.E. Mons. Giacomo Siracusa Carcano Mons. Carlo . Milano Balbi Mons. Virginio - Tortona Carozzi Giuseppe Como Baldo Donato - Salerno Casati Mons. Angelo . Milano Ballerini Francesco - Piacenza Caserini Florindo - Cremona Ballerini S.E. Mons. Giuseppe - Pavia Castigliani S.E. Mons. Paolo Milano Bancora Rodolfo - Como Cei Giovanni - Tortona Baroli Mons. Carlo - Novara Cellina Giovanni - Como Bedoni Carlo - Milano Chierichetti Mons. Enrico - Milano Belletti Ratimiro - Pala Coffano Mons. Pietro - Novara Benedetti Mons. Achille Udine Colli Giacomo - Milano Bergamaschi Mons. Pietro - Montefiascone Colombo Giuseppe - Cremona Bernardoni Francesco - Modena Colombo Michele - Milano Bernareggi S.E. Mons. Adriano - Bergamo Conte Mons. Carmelo - Genova Bernareggi S.E. Mons. Domenico Milano Conti Can. Guglielmo - Vercelli Bertini Mons. Pietro - Ivrea Cossavella Stefano - Ivrea Bettoni Mons. Francesco - Crema Costanzo Giovanni - Ivrea Biagiolo Mons. Giuseppe - Fiesole Cozzi Luigi - Udine Biancardi Dino - Mantova Crespi Mons. Luigi - Milano Bianchi Alfonso - Como Crosta Clino - Como Binasco Maurizio - Novara Biscaldi Mons. Giovanni - Tortona Blatta Guido - Biella Dagnoni Mons. Francesco - Lodi Baffi Romeo - Milano Dall'Ava Marco - Udine Boggio Mons. Giacomo - Ivrea D'Andrea Pietro - Udine Bonacina Elia - Milano De Ambroggi Pietro - Milano Banati Ennio - Parma De Benedetti Mons. Cesare - Savona Bondioli Fernando - Lodi De Gaudenzi Mons. Luigi - Vercelli Bonfatti Mons. Giglio - Cremona De Giorgi Mons. Filippo - Milano Bongiorni S.E. Mons. Emilio - Brescia Del Buono Mons. Edoardo Savona Boni Can. Giuseppe - Pavia Del Giudice Mons. Romano - Udine Boria Giovanni Battista - Udine Della Valle Igino - Novara Borsi Francesco - Massa Carrara Del Signore Mons. Giovanni Battista - Novara Bosetti S.E. Mons. Guglielmo - Fidenza De Marchi Silvio - Mantova Botazzi Pietro - Tortona De Stefanis Felice - Piacenza Baveri Mons. Pietro - Stradella Devecchi Pietro - Tortona 126 Brugnatelli Faustino - Pavia Drignani Mons. Giuseppe - Udine Falzone Pietro - Vigevano Menassi Pio - Udine Faraoni Mons. Giuseppe - Firenze Mercati Mon'i. Angelo - Reggio Emilia Fausti Giovanni S.J. - Brescia Mercati S.Em. Card. Giovanni Reggio Emilia Ferrari Mons. Ferdinando - Piacenza Merisi Mons. Antonio - Milano Ferraris Domenico - Vercelli Merizzi Mons. Enrico - Milano Ferraris Eusebio - Vercelli Mineo Salvatore - Siracusa Fietta S. Em. Card. Giuseppe Ivrea Moiraghi Angelo - Pavia Fontana S. E. Ernesto - Crema Montanari Mons. Renato - Mantova Fossati Romeo - Novara Montanelli S. E. Mons. Giacomo - Vercelli Fumagalli Antonio - Milano Montemartini Ercole - Tortona Morelli Giovanni - Milano Mortara Mons. Gaetano - Mantova Gaffuri Angelo - Milano Mosconi Filippo . Bobbio Gaggia S.E. Mons. Giacinto - Brescica Mozzanica S.E. Mons. Pietro - Milano Galliverna Valentino - Vigevano Muzio Mons. Carlo - Piacenza Gasparolo Can. Francesco - Alessandria Gerli Giacomo . Milano Ghidini Mons. Giuseppe Mantova Nasalli Rocca S. Em. Card. G. Battista - Bologna Giacobone Giuseppe - Vigevano Nascimbene Mons. Rinaldo - Pavia Gilardi Angelo - Brescia Nasoni Mons. Angelo - Milano Giordano Luigi - Alba Negri Luigi - Lodi Giovannini Mons. Giovanni - Como Nicolazzi Giuseppe - Novara Giubiloni Francesco - Vercelli Nogara Mons. Giovanni - Milano Gorla Mons. Carlo - Milano Nogara S.E. Mons. Giuseppe Udine Gorrino Mons. Achille - Vercelli Grammatica Mons. Luigi - Roma Grassi Carlo - Luce,'] Oldani Carlo - Novara Gromo Mons. Alessandro - Biella Oliviero Donato - Torino Grossi Prancescoc - Crema Ozzano Giuseppe - Tortona Grossi Mons. Vittorio - Lodi

Panara Romeo - Milano Hoenning Mons. Emilio - Venezia Papotti Bruno - Mantova Paschini S.E. Mons. Pio - Roma Pazzi Francesco - Vigevano Jacquin Abele - Aosta Pelizzo Mons. Giuseppe - Udine Iandelli Mons. Evelia - Venezia Felizzo S.E. Mons. Luigi - Udine Pellegrini Mons. Carlo - Milmo Perosi S. Em. Card. Carlo Roma Lasagna Ferdinando - Tortona Pession Angelo - Aosta Legorini Attilio - Lodi Petazzi Mons. Francesco - Milano Libera Pietro . Como Petazzi Giuseppe - Milano Lingiari Antonino - Crema Piazza Mons. Egidio - Piacenza LivR Mons. Valentino - Udine Piazzi S.E. Mons. Giuseppe - Bergamo Longoni Mons. Francesco - Milano Piccoli Mons. Antonio - Mantova Lualdi S.Em. Card. Alessandro - Palermo Picconi S.E. Mons. Antonio - Vigevano Lui Vincenzo - Mantova Pighetti Giovanni Battista - Modena Pizzala Mons. Cherubino - Como Poggi Mons. Bernardo - Savona Madonnini Cristoforo - Lodi Pollo Secondo - Vercelli Maia Mons. Eliseo - Biella Poma Francesco - Pavia Mainetti Enea - Como Ponti Pietro . Milano Maini Mons. Vittore - Milano Ponzone Arturo - Savona Maino Mons. Giuseppe - Milano Portaluppi Mons. Ambrogio - Milano Maiocchi Mons. Rodolfo - Pavia Pugno Giuseppe - Ivrea Malchiodi S.E. Mons. Gaetano - Piacenza Manzoni Mons. Cesare - Lodi Manzoni Domenico - Milano Radaeli P. Enrico S.J. - Roma Marazzani Luigi - Milano Radini Tedeschi S.E. Mons. Giacomo - Bergamo Marchetti Can. Luigi - Novara Rampa Mons. Giovanni . Brescia Marchini Can. Antonio . Vigevano Ratti Achille S.S. Pio XI Marcoli Mons. Giovanni - Brescia Regazzoni Giuseppe - Milano Marinig Antonio - Udine Regina Giuseppe - Cremona Maroi Giuseppe - Firenze Ritt.er S.E. Mons. Saverio - Milano Martin Giuseppe - Conegliano Rizzi Enrico . Brescia Masnovo Mons. Amato - Parma Rolla S.E. Mons. Giuseppe Forlì 127 Menna S.E. Mons. Domenico . Mantova Rondi Pietro - Vercelli Ronda Luigi - Stropino Tamoglia Luigi - Piacenza Rosa S.E. Mons. Giovanni - Perugia Tarino Emililo - Vercelli Rosi S.E. Mons. Giovanni Montefiascone Testani Vincenzo - Piacenza Rossellini Ermanno - Amelia Toccabelli S.E. Mons. Mario - Siena Rossi S.E. Mons. Anastasio Pompei Tondelli Mons. Leone - Reggio Emilia Rossi Andrea - Piacenza Tonutti Mons. Angelo - Udine Rossi Battista - Como Tornielli Mons. Abele - Lodi Rossi Mons. Carlo - Pavia Tovini Mons. Mosè - Brescia Rossi Mons. Cesare - Crema Trombetta Luigi - Brescia Rotta S.E. Mons. Angelo - Roma Traverso Mario - Tortona Rovelli Mons. Francesco - Milano Trezzi Mons. Giuseppe - Milano Rudoni Carlo - Milano Turchett.i Guglielmo - Como Russo Mons. Francesco - Nardò

Ubezio Lucio - Genova Sacco Mons. Giuseppe - Agrigento Sala S. Em. Federico - Milano Scevola Mons. Emilio - Vigevano Secchi Mons. Luigi - Bresica Vercesi Ernesto - Vigevano Sericano Mons. Silvio - Tortona Vitali Mons. Pietro - Milano Sgorbati Itala - Piacenza Volpi Pietro Francesco - Biella Sincero S. Em. Card. Luigi _ Roma Sommo Mons. Lorenzo - Tortona SpeIta Giuseppe - Lodi Zaffrani S.E. Mons. Giacomo - Guastalla Stefani Mons. Emilio - Piacenza Zangiacomi Gino - Vittorio Veneto Stragiotti Vincenzo - Ivrea Zelada Alfredo - Mantova Stucchi Arturo - Milano Zocchi P. Gaetano S.J. - Roma Svampa Mons. Mario - Milano Zorzoli Emanuele - Vigevano

La reliquia del Cuo­ re di S. Carlo che si conserva nella Basilica in via del Corso a Roma costi­ tuisce iI centro a cui spiritualment.e convergono tutti gli ex-alunni del Lom­ bardo.

128 Superiori ed alunni del Pontificio Seminario Lombardo nell'anno scolastico 1965·66

COMMISSIONE DI VIGILANZA S.E. Mons. DIEGO VENINI, Arcivescovo tit. di Adana S.E. Mons. ERNESTO CAMAGNI, Vescovo tit. di Suava Mons. ERNESTO CIV ARDI RETTORE Mons. FERDINANDO MAGGIONI VICERETTORE Mons. VIRGILIO NoÉ PADRE SPIRITUALE Don GIUSEPPE SCABINI CONFESSORI Mons. ANGELO BRESCIANI Don GIUSEPPE GUERINI

ALUNNI CAVEDO D. ROMEO (Prefettone) Cremona

Bonati Mario Tortona Mazza D. Enrico Reggio E. Bonora D. Antonio Mantova Menegozzo Albino Mantova Bottino D. Dino Novara Merelli D. Luigi Bergamo Monari D. Luciano Reggio E. Calcagno Domenico Genova Cavedo D. Romeo (Prefettone) Cremona Nassini Angelo Brescia Causero D. Diego Udine Nicora D. Attilio Milano Canobbio Giacomo Brescia Citrini D. TulIio Milano Pasquino D. Fausto Esercito Coccopalmerio D. Franco Milano Piana Agostinetti D. Giannino Novara Caletti D. Diego Milano Pianazza D. Alberto Cremona Piantanida D. Ambrogio Milano Defilippi D. G. Battista Ivrea Piloni D. Antonio Crema Delaidelli D. Igino Brescia Pizzo Paolo Siracusa Di Pasquale Ermanno Siracusa Porta Camillo Casale Prato D. G. Luigi Savona Falchetti Maurizio Mantova Faliselli Renato Brescia Ravasi G. Franco Milano Francescani Giovanni Brescia Richeldi Franco Modena Lafranconi D. Dante Como Sampaolo Michele Bari Lombardini D. Pietro Guastalla Stefani D. Tullio Brescia Manenti D. Luciano Cremona Vacchelli D. Giuseppe Cremona Marchi D. Franco Reggio E. Valeri D. Valerio Sansepolcro Marconcini D. Benito Volterra Vercesi Bruno Sassari Marini Mario Ravenna Vesce Alessandro Modena Marioni D. Pietro Milano Viccardi Mario Lodi Mariotti Pier Giorgio Ancona 129 Massone D. Giuseppe Tortona Zambarbieri Annibale Lodi Indice

F. MAGGIONI, Presentazione 9

G. L. MA SETTI ZANNINI, Note storiche sul Pontificio Seminario Lombardo 11

C. CONFALONIERI, Pio XI « Pater providentissimus » 65

G. COLOMBO, Paolo VI e il Seminario Lombardo 72 G. GUFRINI, G. B. Montini alunno del Lombardo 75

Dalla cronaca alla storia

S.S. Giovanni XXIII benedice la prima pietra del nuovo edificio 82 La posa della prima pietra da parte di S. Em. il Card. G. B. Montini 88 S.S. Paolo VI riceve in udienza gli ex-alunni 91 Affabile incontro di Paolo VI col Seminario Lombardo 94 A. SPACCARELLI, Il nuovo edificio 96

R. CAVEDO, All'ombra della Basilica Liberiana 109

Associazione ex·alunni del Pontificio Seminario Lombardo 111 Superiori ed alunni nell'anno scolastico 1965·66 129

Si quis, decepta cura, surrepserit error Doctior emenda, commiserando bonus. Numero unico in occasione dell'inaugurazione della nuova sede del Pont. Seminario Lombardo. A cura di Ottavio Cavalleri e Giuseppe Scabini. Impaginazione: Rodolfo Rinaldini Stampatore La Fiaccola per le arti grafiche - Pomezia - tel. 910.305 Clichés Zinccgrafia: Fratelli Odoardi - Roma