Tagliolo Monferrato
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atti del convegno stUdi di storiA ovAdese promossi in occasione del 45° vAdese di fondazione dell’accademia Urbense o e dedicati alla memoria di Adriano bausola Ovada, 7-8 dicembre 2002 toriA s a cura di alessandrO lagUzzi e ediliO riccardini tUdi di s rbense U ccAdemiA A Ovada MeMOrie dell’accadeMia Urbense n. 53 - 2005 MeMorIe dell’ACCAdeMIA UrBeNSe Collana a cura di Alessandro Laguzzi Nuova Serie n. 53 In copertina ritratto di Ignazio Benedetto Buffa, copia di Maria Adele Gonzales (Magovi) dall’originale di Casa Buffa. ACCAdeMIA UrBeNSe - ovAdA Atti del Convegno Studi di Storia ovadeSe promossi in occasione del 45° di fondazione dell’Accademia Urbense e dedicati alla memoria di adriano Bausola ovada, 7-8 dicembre 2002 a cura di AleSSANdro lAGUzzI e edIlIo rICCArdINI ovada - 2005 CoMItAto d’oNore Fabrizio Palenzona, Presidente Amm. Provinciale vincenzo robbiano, Sindaco di ovada on. lino rava, deputato al Parlamento nazionale daniele Borioli, vice Presidente Amm. Provinciale Adriano Icardi, Assessore Provinciale alla Cultura Franco Caneva, Assessore Provinciale Gianfranco Comaschi, Assessore Provinciale dino Angelini, Sindaco di Mornese Giuseppe Coco, Sindaco di Silvano d’orba luciana repetto, vice Sindaco di ovada CoMItAto SCIeNtIFICo Geo Pistarino romeo Pavoni emilio Costa CoMItAto orGANIzzAtore: Alessandro laguzzi Giorgio oddini Giacomo Gastaldo Paolo Bavazzano edilio riccardini Impaginazione: Simona vaga - Fotolito drP - Alessandria redazione, Paolo Bavazzano, Giacomo Gastaldo, Piero Bersi. ISSN 1723-4824 Indice daniele BorIolI, vice Presidente Ammin. Provinciale Introduzione p. 11 Andrea luigi oddoNe, Sindaco di ovada Saluto p. 13 Alessandro lAGUzzI Premessa p. 15 Anna Maria BAUSolA GrIllo Adriano Bausola nei ricordi della sorella p. 21 Geo PIStArINo Prefazione p. 47 Andrea A. roBIGlIo Lettura e distinzione. Adriano Bausola lettore di Benedetto Croce p. 77 enrico GIANNICheddA Archeologia e cultura dei manufatti p. 85 romeo PAvoNI La curtis di owaga e i falsi del Santo Salvatore di Pavia p. 105 edilio rICCArdINI Epigrafi di fine Duecento da Santa Maria di Bano p. 131 Simone lerMA Le vetrerie della Valle Stura (XIII-XV secolo): insediamenti e territorio p. 149 Andrea SCotto Documenti dell’Archivio di Stato di Milano per la storia dei domini dei Malaspina nell’Ovadese (Cremolino, Morsasco, Cassinelle, Morbello, Molare, Trisobbio) nei secoli XV e XVI p. 175 Giorgio CASANovA Tra Genova, Milano e Madrid: Ovada nella seconda del ‘500 p. 191 Paola PIANA toNIolo Il segreto del Poggio di San Nicolò a Tagliolo p. 203 Franco Paolo olIvIerI Il feudo imperiale di Campo Freddo, oggi Campo Ligure, durante la guerra di successione austriaca nel Genovesato (1745-1748) p. 233 Carlo ProSPerI Ignazio Benedetto Buffa: un arcade in riva all’Orba p. 243 Alessandro lAGUzzI Carlo Barletti e la nuova chimica di Lavoisier p. 305 Gianluigi rAPettI BovIo dellA torre Lo “Stemmario Ovadese” di Bernardino Barboro. Appunti per una storia dell’araldica tra Liguria e Monferrato p. 327 luigi CAttANeI Un pedagogista insigne. P. Domenico Buccelli delle Scuole Pie p. 345 Massimo CAlISSANo La Guardia Nazionale di Campo Freddo (1848) p. 359 emilio CoStA Domenico Buffa, Ministro del Regno di Sardegna, Commissario con pieni poteri a Genova (Dicembre 1848) p. 371 Bianca MoNtAle Una memoria di Domenico Buffa a Cavour p. 457 lara PICCArdo Lettere di Domenico Buffa a Luigi Carlo Farini alla Biblioteca Classense di Ravenna p. 475 liliana BertUzzI Giambattista Cereseto, l’Accademia di Filosofia Italica di Genova e una lettera di Terenzio Mamiani p. 497 Paolo BAvAzzANo Canzoni per la fabbrica dell’ospedale di Ovada (1842-1867) p. 527 luigi Moro L’opera di Pietro Ivaldi, detto il “muto”, nell’Ovadese p. 557 Piero ottoNello Santa Maria in Vezzulla a Masone: da rudere a sacrario p. 569 Alessandro lAGUzzI Il carteggio fra Carlo Barletti e Anton Mario Lorgna p. 593 Breve profilo biografico del Prof.r Adriano Bausola (1930-2000) e bibliografia essenziale p. 669 Adriano Bausola con Carlo Azeglio Ciampi Quella disciplina affascinante e complessa che viene definita storia locale – e già in locale si adombra un paradosso non da poco, se ogni sin- golo capitolo di una storia che viene definita tale è la premessa e la con- clusione di un macrocorso di eventi – si pregia della pubblicazione Studi di Storia Ovadese, atti del convegno in occasione dei quarantacinque anni dell’Accademia Urbense tenutosi alla fine del 2002, articolati in ventuno saggi, ciascuno dei quali va a comporre il fitto mosaico di un percorso di accadimenti e di realtà che ha corso dall’alto medioevo al diciannovesimo secolo. Il volume, complesso e puntuale, si caratterizza per rigore scientifico e approfondimento non comune, di luoghi, personaggi, vicende, attraverso ambiti diversi quali l’archeologia, il patrimonio museale, la giurisprudenza, la politica, l’editoria, l’architettura, l’araldica, la letteratura, l’arte, il sacro. dove il filo conduttore è l’indagine scrupolosa che tiene conto della memoria particolare specchio di quella universale, nonché della forza della raccolta dei documenti, vero ed imprescindibile binomio di patrimonio e conoscenza. Inoltre, la scelta di dedicare ad Adriano Bausola, non solo docente ed esimio rettore dell’Università Cattolica di Milano fino a non molti anni fa, ma studioso fine e critico - non a caso, nel saggio di apertura degli Studi di Storia ovadese, Andrea A. robiglio, sottolinea più volte il puntualissimo esame di Bausola su Benedetto Croce, indicandone le tappe di una vita di ricerche e le illuminazioni su alcune contraddizioni del filosofo dell’ideali- smo – è esemplificativa di un approccio aulico ad una sistemazione di con- tenuti che, scrupolosi e robusti, oltre a formare una fonte preziosa, si offro- no, ciascuno di essi, come un nucleo di studio monografico pronto per nuovi spunti. Il vicepresidente, Assessore alla Cultura della Provincia di Alessandria Daniele Borioli 12 Saluto con soddisfazione l’uscita di quest’ultimo lavoro dell’Accademia Urbense con la quale, dall’anno della sua fondazione, le Amministrazioni Comunali che si sono succedute hanno sempre mantenuto un rapporto costruttivo nell’ambito della promozione culturale. l’Accademia fondata quando ovada non poteva ancora contare su scuo- le medie superiori ed era sentita la necessità di una pubblica biblioteca, si prefisse di assolvere, sebbene in parte, tali mancanze. Con il tempo la Città ha saputo dotarsi non solo della biblioteca ma di istituti superiori idonei e attualmente l’impegno dell’Amministrazione cittadina in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale è quello di realizzare un campus scola- stico che raggruppi in un’unica area, con idonei impianti, i vari indirizzi della Scuola Secondaria. di pari passo con le nuove istituzioni culturali l’Accademia ha mutato la sua attività, che ora ha assunto connotazioni sempre più legate alla ricer- ca storica locale, alla valorizzazione dei beni artistici, alla difesa e alla con- servazione degli usi e del patrimonio linguistico del nostro territorio e più in generale dell’ovadese. Questo libro, che giustamente è stato dedicato alla figura di Adriano Bausola, nostro eminente concittadino, riflette que- sti intendimenti, basta scorrere i nomi dei numerosi autori degli articoli pubblicati per comprendere che l’Accademia crea interesse e riesce a coin- volgere risorse culturali che spaziano oltre il suo tradizionale raggio d’a- zione. Questo ruolo che il sodalizio ha assunto è in sintonia con gli obiettivi per i quali questa giunta intende operare: mettere con più forza ovada al centro delle iniziative e delle attività dell’ovadese, per rafforzare quel ruolo che ha sempre avuto e che gli spetta. Il Sindaco di ovada Andrea Luigi Oddone Il Professore Adriano Bausola Premessa Gli anniversari hanno il compito di rimarcare il tempo che passa e sono un implicito invito a tracciare un bilancio delle cose fatte, delle cose da fare e dello stato di salute del festeggiato; i 45 anni della nostra associazione non fanno eccezione. Se quindi volgiamo lo sguardo a circa vent’anni fa costatiamo come la nascita della rivista Urbs silva et flumen, nell’autunno del 1986 (16 pagine di colore blu), non fu un fatto isolato. da allora, ininterrottamente, i nume- ri si sono succeduti gli uni agli altri sino ad oggi (57 a fine 2004) aumen- tando in numero di pagine (ultimamente ci siamo attestati sulle 264 annue, delle quali, per ogni numero sei e la copertina sono a colori), nella varietà degli argomenti trattati e nell’autorevolezza dei collaboratori, cosa che la porta ad essere accreditata sia negli ambienti universitari sia nelle soprin- tendenze. di pari passo ha progredito la biblioteca, che avevamo pensato come supporto naturale al lavoro dei ricercatori. che ora si approssima ai 7.000 titoli fra articoli e monografie, ragion per cui, mentre ci vantiamo di non trascurare anche il più modesto opuscolo sull’ovadese, iniziamo a doverci porre problemi di spazio. Anche l’Archivio “Monferrato”, il cui nucleo originario era formato di documenti riguardanti le grandi figure dell’ottocento ovadese da domenico Buffa a G.B. Cereseto, nel corso degli anni si è arricchito di altri documenti e testimonianze, dai quaderni di appunti dello storico Ambrogio Pesce Maineri agli autografi del generale austriaco Antoniotto Botta Adorno, contro cui si scatenò la rivolta di Balilla, dalle lettere dello scien- ziato di roccagrimalda Carlo Barletti ai famigliari agli spartiti musicali del pianista emanuele Borgatta, all’album di disegno dello scultore emanuele Giacobbe, fino al recente dono del panciotto di Francesco Gilardini. Ma presto, c’è stato preannunciato, il nostro piccolo museo di cimeli storici si arricchirà della divisa e delle armi di un garibaldino ovadese che andranno ad aggiungersi alla camicia rossa del Capitano Bartolomeo Marchelli, uno dei “Mille”. Nel frattempo l’Accademia è venuta in possesso della quadreria, che il Cav. Nino Natale Proto ci ha lasciato, insieme ai suoi beni. Numerosi visi- tatori hanno già potuto ammirare le opere di Alberto helios Gagliardo pre- senti nella collezione, ma esiste un nucleo di opere, di indubbio interesse, non ancora noto, che si dovrà pensare a valorizzare.