88 PAGINE, CONTIENE

Mostre & Musei ILLA CLASSIFICA GIORNALE MONDIALE 2019 DELL’ARTEE IL GIORNALE DELLE MOSTRE

MENSILE DI INFORMAZIONE, CULTURA, ECONOMIA FONDATO NEL 1983 SOCIETÀ EDITRICE ALLEMANDI TORINO WWW.ILGIORNALEDELLARTE.COM ANNO XXXVII N. 407 APRILE 2020 EURO 10,00 L’ARTE IN QUARANTENA IMBRIGLIATA NELLA RETE SPEDIZIONE IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, DCB TORINO - MENSILE N. 4-APRILE 2020 PRIMA IMMISSIONE 4 APRILE 2020 4-APRILE 2020 PRIMA IMMISSIONE 4 - MENSILE N. TORINO DCB COMMA 1, 1, ART. 27/02/2004 N° 46) IN L. 353/2003 (CONV. - D.L. A.P. SPEDIZIONE IN

Il 25 marzo le autorità egiziane hanno iniziato a liberare l’area attorno alle Piramidi di Giza e a sanificare il sito

Nei giorni dell’emergenza il web è pieno di arte. Musei, gallerie, aste e artisti si rivolgono al digitale Il tallone e al virtuale per dimostrare di esistere ancora, inventandosi progetti e proposte. Nessuno sa che cosa succederà: chi sopravviverà e come? Ma l’arte resterà (e non solo in rete) di Achille di ABO ONLINE IL CONTAGIO Dottori & C. Un nuovo Stato «Noi siamo già tutti morti», Il vizio Tutto chiuso, dice Prigogine. Malgrado tale lucida asserzione, l’umanità continua ci manca tutti a casa i suoi banchetti, assistita da un dinamismo fomentato dallo di Flaminio Gualdoni sviluppo tecnologico. La fame di vita determina la Ohibò, è arrivato un virus che non sai La perdita di introiti per chi lavora nel mondo continuità della storia, ci invita bene come immaginarti e la tua «comfort dell’arte non è parziale. È totale. Economia tutti e ancora a un «pranzo gratis», zone» salta per aria perché ti manca di guerra è un eufemismo: il restauro del secondo un’ulteriore asserzione qualcosa da raccontarti nella testa. campanile romanico a cento metri dalla dell’ironico Prigogine. L’arte fa Che non sia una faccenda di un paio nostra redazione reca la data del 1940. lo stesso: prosegue nelle sue libere di settimane e poi basta e torna tutto Almeno si restaurava. Certamente anche traiettorie creative una strategia uguale a prima l’hai capito subito, se qualcosa d’altro. Adesso niente. della sorpresa, puntando sulla non sei un imbesuito che crede a quello A differenza di un’alluvione o di un terremoto sperimentazione e sulla citazione. che raccontano i nostri reggitori. E la che distrugge tutto, tutto continua a esistere. Esperimento tecnico ed esperienza situazione di straniamento è accentuata Ma tutto è come morto. Immobilizzato e creativa intrecciano le proprie dal fatto che da ogni parte si affrettano inaccessibile. valenze per fondare la realtà a spiegarti che il web può essere un Potrà apparire assurdo, ma questa copia lampante della forma. Insomma sostituto pressoché onnipotente di ogni del giornale che state leggendo sarà è evidente: l’arte vuole salvare esperienza, e tu sei costretto a volerci probabilmente, questo mese, una delle la forma. Non per buona credere. Anche perché è più o meno rarissime manifestazioni di attività «tangibili» educazione, semmai per dimostrare l’unica cosa che ti sia consentita in del mondo dell’arte. Lo pubblichiamo forse a tutti la sua disposizione a essere questa situazione così radicalmente irragionevolmente, in condizioni di assoluta socievole. Che non significa essere anticapitalistica: il tuo capitale è il tempo non economicità, proprio come si sventola accomodante, piuttosto isolare a disposizione, pressoché illimitato (salvo una bandiera. Per segnalare che c’è ancora lo spettatore nella contemplazione quello che passi in coda per comprarti vita, che la vita continua. Leggiamo appelli, di un nuovo stato di conoscenza. continua a p. 6, iv col. continua a p. 6, v col. GIOIELLI Valutazioni gratuite e confidenziali per le prossime aste diMilano, Genova e Monte Carlo

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...... 2 Notizie IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Il settore «Notizie» è a cura di Alessandro Martini

Andirivieni Che cosa fa la gente dell’arte www.allemandi.com Le due architette di Dublino Yvonne mite l’account della galleria White esperti del museo che l’imprenditore www.ilgiornaledellarte.com Farrell e Shelley McNamara (fonda- Cube) un diario del suo confinamento aveva aperto nel 2017, riconsegnerà trici nel 1978 dello studio Grafton in casa. «In questa epoca terrificante ai governi di Iraq ed Egitto 11.500 re- Architects) sono le vincitrici dell’edi- abbiamo bisogno di ogni genere d’ar- perti delle sue collezioni. Umberto Allemandi srl Pubblicità zione 2020 del Pritzker Prize di Archi- te», ha detto. piazza Emanuele Filiberto, 13-10122 Torino, Cinzia Fattori, 011 8199118 Tel. 011 8199111 - Fax 011 8193090 ([email protected]) tettura. È la prima volta che il premio La nomina a direttore di Villa Medici a Piemonte e Lombardia Claire Pizzini viene attribuito a due donne. Tra i loro La prima edizione della Biennale di Roma, sede dell’Accademia di Francia, Presidente onorario della Società editrice [email protected] lavori più noti l’Università Bocconi di Yerevan, che si sarebbe dovuta tene- di Sam Stourdzé, direttore dei Rencon- Paolo Emilio Ferreri Liguria Valeria De Simoni 333 2778388; Milano (2008), il campus universitario re nella seconda metà di quest'anno [email protected] tres di Arles e specialista di fotografia, Amministratore unico Umberto Allemandi Veneto, Friuli Venezia Giulia, Utec di Lima (2015) e l’Institut Mines in diverse sedi nella capitale dell’Ar- mette fine a un interim di 18 mesi al Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Télécom a Parigi (2019). menia e che è stata invece posposta vertice dell’istituzione romana. Consiglieri Alessandro Allemandi, Umbria, Marche e Abruzzo al prossimo anno, dal 15 aprile al 13 Beatrice Allemandi, Anna Somers Cocks Valeria Riselli 335 6390119; [email protected] Novità alla Fondazione VAF, l’istituzio- giugno, ha scelto il pro- Una giuria interamente femminile inti- Venezia Luciana Cicogna, 347 6176193; ne tedesca istituita nel 2000 dall’im- prio curatore: è Loren- tolata «Le donne per l’arte» ha nomi- «Il Giornale dell’Arte» [email protected] prenditore Volker W. zo Fusi, 52 anni, già nato Germano Celant «Reuccio della Toscana Benedetta Angioni, 348 3157377; Feierabend (nella foto), curatore della Biennale critica contemporanea» per l’attività Direttore responsabile Umberto Allemandi [email protected] Lazio e Roma Antonio Jommelli le cui oltre 2mila opere di Liverpool nel 2010 e svolta in nome di Prada. L’incorona- Assistente di direzione Angela Piciocco 328 1042199; [email protected] d’arte italiana moderna nel 2012. zione doveva avvenire l’1 aprile a Pe- 0118199153 [email protected] Sud Italia e isole 011 8199118 e contemporanea sono schici, ma il critico ha declinato l’invito Pubblicità internazionale Vicedirettore Franco Fanelli Londra 0044 207 7353331; conservate al Mart di Antonio Tarasco, direttore del Servizio alla cerimonia che comunque sarebbe New York 001 914 2665105; Rovereto. Tre donne, per la prima vol- I della Direzione generale Musei del Mi- stata sospesa per i noti motivi. Caporedattore Barbara Antonetto Parigi 0033 1 42364597 ta tutte italiane, entrano nel Consiglio bact, giudica «niente affatto felice l’im- d’amministrazione a fianco di Peter patto del Covid-19 sui musei statali. Noi L'ottava edizione del Max Mara Art for Redattori Vittorio Bertello, Distribuzione: Me.Pe. Anna Maria Farinato, Cristina Valota via Ettore Bugatti 15, 20149 Milano, Weiermair: Elena Pontiggia, docen- abbiamo una modalità di produzione Women è stata assegnata all'artista tel. 02 89592240 te di Storia dell’arte contemporanea dei ricavi basata principalmente sulla bi- inglese Emma Talbot (1969). Product manager all’Accademia di Brera e al Politecnico glietteria: l’interruzione del servizio com- Beatrice Allemandi 011 8199115 Stampa: GEDI Printing spa di Milano, Nicoletta Colombo, che ha porta immediatamente la soppressione [email protected] Via Giordano Bruno 84, 10134 Torino La candidatura della studiosa dell’an- Registrazione del Tribunale di Torino maturato 45 anni di esperienza nel set- di circa il 90% delle entrate», spiega. tichità Mary Beard a nuovo membro Advertising manager n. 3227 del 7/12/82 tore artistico e dal 1992 è titolare dello del board del British Museum di Lon- Cinzia Fattori 011 8199118 studio di consulenza d’arte a Milano Dopo 6 anni e due dra è stata rifiutata dall’ufficio del pri- [email protected] Spedizione in a.p. d.l. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, dcb che porta il suo nome, e Serena Reda- mandati consecutivi, mo ministro inglese Boris Johnson a Art director Claudia Carello 0118199176 Torino. Mensile n. 4 aprile 2020 elli, che dal 2006 affianca la Colombo Claudia Perren (1973) causa delle posizioni anti Brexit della [email protected] come consulente. Tutte nel loro curri- lascia la guida della storica britannica. Tuttavia il museo, culum vantano esperienze di curatela Stiftung Bauhaus di che ha la facoltà di nominare cinque Curatori di Settore Abbonamenti Alessandro Martini (Notizie, Musei e S.O.F.I.A. via Ettore Bugatti 15, per mostre temporanee e pubblicazio- Dessau, in Germania, soggetti di propria iniziativa, potrà ac- Turismo culturale), Arabella Cifani (Libri), 20142 Milano ni d’arte. Lo storico presidente Klaus per dirigere l’Università di Arti e Desi- coglierla autonomamente. Laura Giuliani (Archeologia), tel. 02 84402242; fax 02 84402207 Wolbert sarà affiancato da Thorsten gn di Basilea. Nata nell’ex Berlino Est, Walter Guadagnini (Fotografia) email: [email protected] Un numero, compresi «Vernissage» Feierabend, figlio del fondatore. ha studiato architettura a Berlino, New Era in prigione dal 2016 Fatos Collaboratori e «Rapporti Annuali» € 10 York e Zurigo e ha insegnato all’Univer- Irwen, artista curda nota per le sue Antonio Aimi (Arte precolombiana), Arianna Arretrati € 16 Marina Abramovic ha postato su You- sità di Sydney. Sotto di lei il Bauhaus performance e installazioni relative € Antoniutti (Roma), Carlo Avvisati, Camil- Abbonamento annuale (11 numeri): 100 Tube un videomessaggio rivolto alla Dessau ha rafforzato il suo profilo in- alle politiche di genere; ora è stata la Bertoni, Fabrizio Biferali, Emmanuele Bo Abbonamento estero (11 numeri): (Piemonte), Roberta Bosco (Spagna), Bianca Ue € 140; Extra Ue € 165 popolazione italiana. Il video è parte ternazionale e realizzato in tempo per liberata. Era stata arrestata in un Bozzeda, Viviana Bucarelli (New York), Fede- del nuovo progetto digitale di Palazzo il centenario del 2019 il nuovo Museo aeroporto turco con accuse di resi- rico Castelli Gattinara (Roma), Carla Cerutti, «The Art Newspaper» Strozzi «In Contatto», che offre conte- di Addenda Architects. stenza a pubblico ufficiale per una Chiara Coronelli, Elena Correggia, Micaela Londra e New York nuti online nel periodo di chiusura al Deiana, Luana De Micco (Parigi), Giusi Dia- Editore Inna Bazhenova protesta del 2003. na (Sicilia), Jenny Dogliani, Federico Florian, Honorary Chairman Anna Somers Cocks pubblico dell’istituzione fiorentina. In- Dopo anni di pressione affinché resti- Matteo Fochessati (Genova), Flavia Foradini Redazione di Londra tanto sono molti gli artisti molto attivi tuisse manufatti potenzialmente raz- A 80 anni, l'ex ministro socialista fran- (Austria), Elena Franzoia, Guglielmo Gigliotti, (The Art Newspaper) sui social. L’artista britannica Tracey ziati dal Medio Oriente, il fondatore del cese della Cultura Jack Lang sarà per Laura Lombardi (Toscana), Melania Lunazzi 17 Hanover Square (Friuli Venezia Giulia), Stefano Luppi, Luisa London W1S 1BN Emin, ad esempio, sta condividendo Museum of the Bible di Washington, la terza volta presidente dell'Institut Martorelli, Ada Masoero (Lombardia), Mas- tel. 0044 (0) 203 4169000 con i suoi follower su Instagram (tra- Steve Green, con l’assistenza degli du Monde Arabe. simo Melotti, Stefano Miliani, Francesca Ro- [email protected] mana Morelli (Roma), Michela Moro, Bruno Alison Cole (direttore) Muheim, Lidia Panzeri (Venezia), Giovanni Redazione di New York Pellinghelli del Monticello, Francesca Petretto (The Art Newspaper) (Germania), Veronica Rodenigo, Luca Scar- 130 West 25th Street, Suite 9C, Addii lini, Olga Scotto di Vettimo (Napoli), Valeria New York, NY 10001 Tassinari, Francesco Tiradritti (Egittologia) tel. 001 212 3430727, q Il 2 marzo, a 76 anni q Il 23 marzo a Paul Kasmin, 60 te Juan José Luna, capodipartimento fax 001 212 9655367 a Lubiana, all’artista te- anni. Aveva aperto la propria galle- del Prado di Pittura francese, inglese e Inviati [email protected] Tina Lepri, Edek Osser desco Ulay (Frank Uwe ria nel 1989 a Soho. Figlio d’arte (il tedesca dal 1986 al 2002 e di Dipinti daily.artnewspaper.fr Parigi Laysiepen), celebre an- padre, collezionista e mercante lon- del XVIII secolo dal 2003. Opinionisti che per il legame artisti- dinese, fu il primo a esporre David q Il 24 marzo, per una crisi cardiaca nel- Francesco Bandarin, Achille Bonito Oliva, «Ta Nea Tis Technis» Atene co e affettivo con Marina Giorgio Bonsanti, Dario Del Bufalo, Simo- Geor. Gennadiou 3 Hockney), trattava artisti storicizzati la sua casa parigina, a Albert Uderzo, ne Facchinetti, Gianni Gaggero e Rinaldo Athens 106 78 Greece Abramovic, dalla seconda metà degli del dopoguerra (Lee Krasner, Robert 92 anni, il disegnatore che insieme all’a- Luccardini, Flaminio Gualdoni, Giorgio tel. 0030 2114095407 anni ’70 per oltre un decennio. Di recen- Motherwell, Stuart Davis) e nomi con- mico René Goscinny ideò il personaggio Guglielmino, Fabrizio Lemme, Marco Ma- [email protected] te lo Stedelijk Museum di Amsterdam ha temporanei (Tina Barney, Walton Ford, di Asterix. Con suo «fratello», come lo gnifico, Alessandro Morandotti, Anna Or- [email protected] annunciato una mostra sull’artista. lando, Lucio Pozzi, Marco Riccòmini, Pierre Olinka Miliaresi-Varvitsioti (direttore) James Nares, Mark Ryden, Bosco chiamava lui stesso, aveva creato, con Rosenberg, María Sancho-Arroyo, Salvatore q Il 15 marzo a Milano, Sodi e Bernar Venet). la saga del guerriero gallico, un modo di Settis, Vittorio Sgarbi, Bruno Zanardi «The Art Newspaper »Mosca a causa del Coronavirus, q Il 23 marzo al critico Maurice Ber- pensare, meglio: una filosofia. Prechistenka St, 40/2, building 2 all’architetto e urbanista q Il 19 marzo a Franco Sottani, 82 Il fotogiornale «Vernissage» Mosca, 119034 tel. 007 495 514 0016 ger, 63 anni, a causa di complicazioni è a cura di Franco Fanelli [email protected]; Vittorio Gregotti, 92 determinate dal Coronavirus. Esperto anni, presidente del Salone dell’arte e Caporedattore Cristina Valota Milena Orlova (direttore) anni. Era nato a Nova- di problemi legati al razzismo, era com- del Restauro di Firenze. L’edizione del ra nel 1927. Con lui è mentatore di «». Salone, prevista a maggio, è ora stata Edizione online «The Art Newspaper China» Pechino scomparso, secondo il presidente della www.ilgiornaledellarte.com tel. 008 (610) 65615550-373 q All’età di 74 anni, allo storico dell’ar- riprogrammata dal 14 al 16 ottobre. Editore Alessandro Allemandi [email protected] Triennale Stefano Boeri, «un saggista, q Per Coronavirus all’architetto Caloge- Redattore Vittorio Bertello Ye Ying (direttore) critico, docente, editorialista, polemista, ro Rizzuto, 65 anni, direttore del parco uomo delle istituzioni che (restando sem- archeologico di Siracusa, già soprinten- IL GIORNALE NON RISPONDE DELL’AUTENTICITÀ DELLE ATTRIBUZIONI DELLE OPERE RI- pre prima di tutto un architetto) ha fatto la PRODOTTE, IN PARTICOLARE DEL CONTENUTO DELLE INSERZIONI PUBBLICITARIE. LE Trent’anni fa dente ad interim a Siracusa e Ragusa. OPINIONI ESPRESSE NEGLI ARTICOLI FIRMATI E LE DICHIARAZIONI RIFERITE DAL GIOR- storia della nostra cultura». q Il 26 marzo per Coronavirus a Michael NALE IMPEGNANO ESCLUSIVAMENTE I RISPETTIVI AUTORI. CONTIENE I.P. q Il 18 marzo a Roma ad Angelica Sa- Il destino del critico Sorkin, 71 anni, tra i più acuti e ascoltati vinio, 92 anni, figlia del pittore Alberto. critici di architettura negli Stati Uniti. Nel 1964 fondò la Galleria Il Segno, poi Povero critico q Il 28 marzo, a 89 anni, all’architet- In questo numero diretta dalla figlia Francesca Antonini. d’arte contemporanea: to e storico dell’arte francese Jean- q Il 19 marzo a Patrice de Vogüé, 91 alle generazioni successive Jacques Fernier, massimo esperto del 1-13 Notizie 27-29 Musei più visitati 41 e “ anni, che più di 50 anni fa aprì al pub- pittore Gustave Courbet. 14-17 Opinioni e Documenti 30-33 Archeologia 46-52 Economia le sue opinioni parranno ridicole blico il suo castello di Vaux-le-Vicomte, q A Venezia a Bruna Aickelin, colle- 18-20 Turismo culturale 34-38 Libri 42-43 Gallerie se erano false, ogni anno visitato da 300mila persone. 21-22 Musei 39-40 Restauro 44-45 Antiquari e del tutto scontate se erano vere. zionista e fondatrice nel 1970 della q Il 23 marzo, in Spagna, all’attrice Lu- storica Galleria Il Capricorno (negli cia Bosè, 89 anni. Aveva una passione q Alan Bowness, per 10 anni spazi occupati dal 2013 dalla galle- speciale, gli angeli: vent’anni fa creò a Ogni giorno potete leggere notizie e approfondimenti su direttore della Tate di Londra ria dell’amica Victoria Miro), punto di Turégano il primo Museo degli Angeli, www.ilgiornaledellarte.com poi della Henry Moore Foundation, in riferimento per l’arte contemporanea con rappresentazioni di angeli prove- ” internazionale, da Robert Rauschen- e sulle pagine Facebook e Twitter di «Il Giornale dell’Arte» «Il Giornale dell’Arte», n. 77, apr. 1990 nienti da ogni parte del mondo. berg a Piero Manzoni.

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I nostri esperti stanno selezionando beni e intere collezioni da inserire nelle prossime aste

A seguito delle disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’attività di selezione delle opere d’arte continua da remoto mail: [email protected] WhatsApp: tel. 3499117695

Roma, 27 Aprile - Grafica Internazionale e Multipli d’Autore Roma, 28 Maggio - Arte Moderna e Contemporanea

Giorgio de Chirico, Bagnante (dettaglio), 1950 ca. Olio su tela, cm 50x40 - (€ 70.000/100.000)

MILANO - via Sarpi, 6 - 20154 ROMA - piazza Santi Apostoli, 80 - 00187 Tel. + 39 02 3363801 Tel. + 39 06 6791107 [email protected] [email protected]

. 4 Notizie IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Un’epoca tragicamente virale: Il punto di vista italiano Il virus dell’arte è la sfiducia Galleristi e case d’aste attendono una ripresa in autunno. Intanto puntano sull’online, pur sapendo che in arte è insostituibile la visione diretta delle opere

Milano. Titolo profetico, quello della 17. «Di fronte al collezionista. La collezio- programmata per aprile, è scivolata Mostra Internazionale di Architettura ne di Uli Sigg di arte contemporanea all’11-13 settembre, portando con della Biennale di Venezia «How will we cinese»; la galleria Raffaella Cortese di sé la Milano Art Week, dal 7 al 13 live together?». La risposta è: «Ognuno Milano aveva optato per un opening settembre. Fulminea la decisione del a casa propria lavorando in smart wor- solo su appuntamento per «Yael Bar- Salone del Mobile, primo a pospor- king», tanto che la conferenza stampa tana. Patriarchy is History», mentre re la fiera e gli eventi legati al design di presentazione con il presidente Ba- altri musei e istituzioni come Hangar dal 16 al 21 giugno, per poi spostarli ratta e il curatore Hashim Sarkis si era Bicocca avevano scelto di chiudere al nelle date classiche del 13-18 aprile svolta in streaming già il 27 febbraio. pubblico. Le decisioni sono state pre- 2021. Christie’s ha scelto novembre L’arte è stata una delle vittime più pre- se molto rapidamente e altrettanto per «Thinking Italian Milan», la sua coci dell’inaspettata velocità con cui il velocemente l’arte, o almeno la fru- unica asta italiana, e Sotheby’s ha Coronavirus si è abbattuto sull’Italia, izione classica dell’arte, è finita fuori spostato la vendita di arte moderna sin dalle prime avvisaglie. La prima dai radar degli appassionati e degli e contemporanea all’11 giugno. La Un fotogramma dell’opera «Sharing Losing», postata da Rebecca Moccia l’8 marzo, ordinanza è partita il 23 febbraio per addetti ai lavori. Le fiere e gli appun- ricognizione sulla situazione italiana Giornata della Donna, sul canale Instagram della Galleria Mazzoleni (Torino e Londra) il Nord Italia, e il lunedì seguente il tamenti internazionali sono stati trova gli interlocutori concordi nel per il primo dei progetti #socialeyes Castello di Rivoli a Torino aveva can- spostati, e i galleristi hanno chiuso privilegiare la salute e la sicurezza di cellato l’inaugurazione della mostra i battenti. Miart, la fiera milanese addetti ai lavori e clienti, cercando globale legata agli altri beni e quindi passi- quistare la fiducia nell’acquisto di oggetti soluzioni intermedie per la quarante- bile di variazioni. Come hanno reagito gli certo di non prima necessità. Inoltre ci sarà na, più lunga del previsto, e nel con- artisti? All’interno del nostro canale Insta- un’incredibile concentrazione di aste ed siderare un danno la chiusura delle gram, per il primo dei progetti #socialeyes, eventi. Nel frattempo per noi piccole impre- di fraternità, di comunità e di fiere in cui gli scambi con curatori, Rebecca Moccia ha postato l’8 marzo “Sha- se il problema è sostenere i dipendenti». Primum vivere società civile: «Fisicamente lontani musei e artisti sono sempre fruttiferi. ring Losing”, in occasione della Giornata Di diversa opinione la casa d’aste to- di Francesco Scoppola ma umanamente vicini», per dirla La Galleria Continua è stata tra le della Donna. L’immagine digitale, ancora rinese Della Rocca, che ha deciso di con le parole di Andrea La Regina. prime ad affrontare il virus chiudendo online, copiata e condivisa più volte, perde «sospendere ogni attività di vendita all’asta Non si respira, non si beve, non si Quello che questo piccolissimo la sede di Pechino: «È stato uno choc, ma progressivamente i pixel che la definiscono e anche online, con il fine di tutelare il valo- mangia ma serve a vivere e non basta virus sta rivoluzionando in tutto il l’esperienza ci è servita per affrontare l’Occi- da immagine in high resolution si trasforma re dei beni che ci sono stati affidati. In un mai. Parliamo di arte e cultura, cibo mondo sotto il profilo culturale è un dente e siamo meno sorpresi, dice uno dei in low resolution procedendo quindi come la momento drammatico come questo siamo per il pensiero senza il quale i soli imperativo: rivedere le priorità. La titolari, Lorenzo Fiaschi, da Parigi, nostra memoria. Dobbiamo trovare metodi consapevoli che il mercato in cui ci trovia- nostri corpi sarebbero vuoti e inutili. distinzione tra cose essenziali e cose altra sede della galleria. Abbiamo capito nuovi per continuare a sognare attraverso mo a operare potrebbe essere fortemente La cura (delle persone e delle cose), inessenziali, il discernimento tra che la Cina è vicina, che i flussi non si ferma- l’espressione artistica, trovare risvolti positi- penalizzato da situazioni di estrema incer- l’agricoltura e la cultura (cioè salute, interessi generali e cose indivisibili, no e che il problema degli altri è anche il vi; io sono ottimista». Anche Giuseppe tezza e confusione mentre uno dei nostri alimentazione e istruzione) sono come la salute d’insieme, e interessi vostro e il nostro. Bisogna rispettare la Ter- Bertolami, ammi- primi doveri è proprio quello di valorizzare il tripode della nostra esistenza: particolari e cose divisibili, come il ra, che è piccolissima e dà degli avvisi preci- nistratore unico al massimo un patrimonio di eccellenza che tre gambe strettamente legate commercio. Un discorso di governo si: il virus è senza frontiere. È difficile per noi dell’omonima casa in alcun modo va svalutato». e connesse che non restano in importante, addirittura cardinale, che abbiamo sempre privilegiato gli scambi d’aste con sede a «Abbiamo la fiducia di tutti, dice Clau- equilibrio se ne manca una. Il tra i tanti che si sono ultimamente personali ai pdf, ma bisogna rispettare le Roma e Londra, è dia Dwek, presidente di Sotheby’s precetto «Mens sana in corpore uditi e letti, perché non afferma più ordinanze ripensando le modalità di lavoro. ottimista: «Passato Italia. Ci dedichiamo sano» come quello «Ora et labora» il primato dell’interesse pubblico in Lavoriamo bene nelle fiere e con la cancella- tutto, la ripresa ci sa- in remoto ai clienti riassumono i bisogni primari della senso statalista in opposizione ai pur zione di Dubai, Hong Kong, Tefaf, e Miart rà per quelli che reste- che rispondono bene, vita. Del resto quasi cinquemila legittimi interessi privati, ma come spostata a settembre possiamo preventivare ranno, magari andrà anche meglio. Abbia- convinti che lavorere- anni fa il primo soprintendente, responsabilità d’insieme. Benché ad oggi un giro d’affari con un 20% in meno. mo spostato le nostre aste, a Londra e in mo nel loro interesse; per quel che ne sappiamo, era siano il più delle volte invisibili Ci sarà poi l’imbuto dell’autunno: Art Basel Italia, verso settembre e ottobre, prima non le aste online vanno medico, vasaio, intenditore delle o impercettibili, esistono i beni a settembre, la mostra di Chen Zhen alla credo sia possibile, e abbiamo accelerato l’u- bene, mentre la ven- arti e scriba, addetto ad azioni indivisibili, alla conservazione dei Bicocca, i progetti a Cuba, in Brasile e a Ro- scita delle aste online. L’off line non esiste dita di arte contem- creative e conservative al tempo quali tutti dobbiamo concorrere. ma, la speranza che la Cina riparta. L’arte quasi più; chi entra in un negozio di anti- poranea che teniamo a Milano è conferma- stesso. Dalla cura dei canali per A metà marzo Emmanuel Macron ne che rappresentiamo è l’antidoto al passa- quariato oggi a Roma? Invece la via trasver- ta per l’11 giugno; spero che allora vedremo l’irrigazione a quella del lustro delle ha chiaramente indicato la priorità. porto. In settembre avremmo dovuto cele- sale è il modo migliore per rilanciare la fa- la luce in fondo al tunnel». città e delle residenze reali. Dagli Conviene riportarne qui le parole, brare a San Gimignano, nella nostra casa scia media e trovare nuovi mercati; questa Ottimista anche Mariolina Bassetti, archivi ai progetti. Già in passato liberamente tradotte: «Dovremo madre, il nostro 30mo anniversario; forse situazione porterà qualcosa di positivo, se presidente di Chri- dei presìdi sono stati approntati a domani trarre la lezione dal presente festeggeremo il 31mo l’anno prossimo». Il adeguiamo i nostri sistemi correttamente, stie’s Italia: «Sposta- difesa dell’arte nei casi di conflitto che stiamo attraversando, interrogare gallerista di Milano Gió Marconi ha spalleggiando le vendite online con équipe re l’asta milanese a armato: accanto alla salvezza dei il modello di sviluppo nel quale siamo chiuso Fondazione e Galleria: «Ripro- di esperti accreditati al vetting: bisogna novembre è stata una vivi si cercava anche quella delle ingaggiati da decenni e che svela alla resa grammiamo le mostre, calcolando che il guardare al mercato globale, penso a realtà decisione felice, al mo- testimonianze dei predecessori. Vi dei conti le sue falle, interrogare fatturato dalle fiere si riduca del 10-15%; ve- come 1stdibs e Artsy. Non faccio fiere, punto mento non ci sono sono stati talora segnali addirittura la fragilità delle nostre democrazie. dremo come andrà il mercato internaziona- su altro e vedo questa crisi come un’oppor- perdite. È un’asta im- premonitori: le opere d’arte, che Quello che questa pandemia già rivela le, per ora la situazione è grave ed è tutto tunità per riordinare le idee, se si affronta portante e merita sono più fragili e sensibili di noi, è che le azioni per la sanità gratuita senza sospeso». Jose Graci, direttore della gal- con ottimismo. È l’occasione per lo Stato di una promozione adeguata, anche per tute- ci hanno avvertito in anticipo di condizioni di ricavo, senza distinzioni leria Mazzoleni, valuta la doppia capire che i sistemi informatici esistenti van- lare chi vende. Una delle nostre aste da re- pericoli e insidie che abbiamo di provenienza o di professione, per esposizione della galleria tra Londra e no utilizzati. Gli Uffici Esportazioni che fan- cord assoluto è stata nel 2009 quella di Yves percepito prima su di loro che su il nostro sistema statale assistenziale non Torino: «Ci muoviamo secondo le indica- no capo al Ministero hanno chiuso fino al 3 Saint Laurent, subito dopo il crac Lehman noi stessi. Ad esempio i danni recati sono costi o gravami e oneri, ma beni zioni governative in entrambe le sedi; non aprile, sarebbe ottimo in seguito affrontare Brothers: la storia ci invita a pensare così. dallo smog sono stati avvertiti prima preziosi, risorse indispensabili quando possiamo fare stime, ma la mancanza del il vecchio problema e accelerare per via in- Per il resto non abbiamo registrato flessioni: sui marmi antichi e dopo sui nostri il destino bussa alla nostra porta. Quello mercato delle fiere non può che portare a un formatica tutte le procedure di esportazione le private sales procedono, lavoriamo da re- polmoni. L’eccesso di affollamento che questa pandemia rivela è che si ridimensionamento. È vero che l’arte ha e importazione. moto e la tendenza è molto stabile per opere era stato anticipato su questo stesso tratta di beni e servizi che devono essere sempre risentito in misura minore di tanti Certo anche dopo l’estate il recupero sarà desiderate». No al virus della sfiducia, mensile in prima pagina sin dal collocati al di fuori delle leggi di mercato. scossoni mantenendo valore e solidità, ma il difficile non solo dal punto di vista sanita- dice il sindaco di Milano Beppe Sala:

giugno scorso con il titolo: «Allarme Delegare ad altri e non amministrare noi mercato dell’arte è inserito in un’economia rio, ma economico e psicologico, per riac- in Italia ci credono. q Michela Moro © Riproduzione riservata mondiale: pandemia di turismite». stessi la nostra alimentazione, la nostra Non stupiscono il disorientamento protezione sanitaria, la nostra salute, la e lo sconcerto nel quale questa nostra capacità di curare in profondità Le mostre del mondo hanno il loro giornale. Su carta e online improvvisa emergenza sanitaria il nostro quadro complessivo di vita è una

A cura di Franco Fanelli (Arte contemporanea e Gallerie) follia. Dobbiamo riprenderne il controllo, Anna Maria Farinato (Arte antica) possa aver gettato i cultori delle arti. Laura Giuliani (Archeologia) Walter Guadagnini (Fotografi a) «IL GIORNALE DELL’ARTE» | APRILE 2020 Le mostre che aspettiamo Questo mese: di vedere e rivedere. Visite a porte Non solo per motivi di lavoro o di costruire più ancora di quanto già non IL GIORNALE DELLE MOSTRE chiuse: i catalogue Le mostre de poche di Raffaello che aspettiamo a Roma, di vedere del Barocco e rivedere. a Venaria Le mostre che aspettiamo di vedere e rivedere. e di Artemisia mercato. Chi ama l’arte non può facciamo una Francia e un’Europa a Londra EDITRICE ALLEMANDI N. 407 APRILE 2020 / SOCIETÀ SUPPLEMENTO DI «IL GIORNALE DELL’ARTE» Visite a porte chiuse: La classifi ca mondiale 2019 i catalogue delle mostre de poche più visitate di Raffaello rinunciare a condividerla, per farla sovrane, una Francia e un’Europa che a Roma, del Barocco Visite a porte chiuse. a Venaria e di Artemisia

a Londra EDITRICE ALLEMANDI N. 407 APRILE 2020 / SOCIETÀ SUPPLEMENTO DI «IL GIORNALE DELL’ARTE» vivere e per vivere meglio. Il nuovo tengano fermamente in mano il loro La classifi ca mondiale 2019 delle mostre necessario galateo della prudenza e destino. Le prossime settimane e più visitate La classifica mondiale 2019 delle mostre più visitate. della distanza non deve farci perdere, i prossimi mesi richiederanno decisioni www.ilgiornaledellemostre.com

ma anzi impone di riscoprire l’idea © Riproduzione riservata di rottura in questo senso. Le assumerò». mance online incentrato sul tema della guarigione offerto cortesia Foto la cui edizione 2020 è stata cancellata a causa del Coronavirus. da Art dell’artista Dubai, / Maiara Cerqueira

. . . . IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Notizie 5 l’arte inCoronata Riflessioni e propositi sui virus del nostro tempo Ma domani? Prima e soprattutto, direi, queste tre cose L’epidemia è un altro dei virus che hanno dominato il nostro tempo. Di colpo ha sancito definitivamente che la cultura sarà digitale, come prevedevamo. Anche se appena finito probabilmente dimenticheremo tutto con altrettanta fulmineità, ci sarebbero almeno tre utopie da realizzare, ricorda Paolo Verri

Ottimisti o pessimisti? Apocalittici storia del futuro (Bompiani, 2018) ci ave- ticheremo con estrema velocità struire un legame di base all’interno do come «nell’oscurità le parole pesino o integrati? Il mondo della cultura va avvertito che la sfida più grande quanto è successo e con estrema della comunità e che la divaricazione il doppio»; molti soggetti si sono resi umanistica (quello legato alla fru- che l’uomo contemporaneo è dispo- probabilità torneremo a fare molti tra i saperi è così ampia che per in- disponibili a lavorare contro le fake izione da parte del pubblico, ovvero sto a combattere non è quella per degli errori che facevamo prima che formarci non possiamo contare sul news. Ma è proprio l’esercizio del leg- musei e spettacoli dal vivo) si interro- la pace, ma per l’immortalità. Leg- tutto questo si avverasse. In fondo la digitale come unica fonte. Il tema del- gere che oggi viene meno. Come ave- ga su quando finirà la sciagura del Co- gendo su «Time» l’ultimo intervento facoltà di dimenticare è innata nel ge- la lettura dei quotidiani, dei setti- va intuito Walter Ong nel 1974, è in ronavirus che impedisce ogni attività, di uno dei più lucidi e ascoltati guru nere umano. manali, dei mensili, dei libri deve atto un definitivo ritorno all’orali- mentre il mondo della scienza e contemporanei, non possiamo non essere vissuto come prioritario. Dice- tà, basato sugli strumenti contempo- della tecnologia combatte con ogni cadere nella tentazione di elencare va benissimo La Rochefoucauld nel ranei del comunicare. Ci basta vedere mezzo l’epidemia. Che legame c’è e che cosa potremmo fare di buono do- Prima utopia 1665: non si tratta di far leggere ma per sapere? Il lavoro sul vocabolario ci sarà tra i due mondi? Il post 2020 po questa crisi globale. di far pensare. Tuttavia oggi la nostra collettivo esige la costruzione di com- vedrà un legame più stretto e più pro- Sarà azzardato, ma qui di seguito Il sostegno alla lettura soglia di attenzione deve essere asso- petenze settoriali. In Italia si legge ficuo fra le due culture oppure la diva- proporrò tre utopie positive, basate Prima utopia, copiata al 90% da quan- lutamente ricalibrata. Chi presiederà troppo poco, sia a livello di narrativa ricazione, come suggerisce il giovane su una speranza concreta, e anche su to scritto da Thomas Piketty in Il Ca- alla qualità dell’offerta informativa? che di saggistica. Nelle regioni del Sud (bravissimo) filosofo italiano Federico una certa consuetudine con gli eventi pitale nel XXI secolo (Bompiani, 2014): Gian Antonio Stella in un recente legge meno di una persona su tre; so- Campagna in Technic and Magic. The nel contemporaneo: appena la vita un’imposta nazionale per la lettu- commento sul «Corriere della Sera» lo una persona su 12 in Italia legge Reconstruction of Reality (Bloomsbury, riprenderà il suo corso, dimen- ra. È evidente infatti che serve rico- ha scomodato Elias Canetti, ricordan- più di un libro al mese; come è dram- 2018), sarà ancora più profonda e pro- maticamente noto, in Europa siamo durrà macerie della civiltà indu- quintultimi! Come abbiamo provato striale e basi per una nuova società a fare nel turismo, possiamo tranquil- ancora ignota? Roma q versamenti sospesi per ritenute, lamente copiare la Spagna, che dal Dopo un inizio alquanto burrascoso, contributi previdenziali e assistenzia- 2007 ha avviato un «Plan de fomento quando molti di noi minimizzavano il li e del pagamento per assicurazione de la lectura» e in meno di quindici possibile impatto sulla vita quotidia- Tentativi anticollasso obbligatoria a carico di coloro che anni è passata dalle nostre percentua- na e quindi sull’offerta di consumo gestiscono o organizzano teatri, sale li a quelle dei Paesi con più lettori, culturale a essa collegato, la situazio- Le cure di «Cura Italia» e una campagna mondiale da concerto, cinema, fiere ed eventi come Germania (79%) e Danimarca ne si è presto drammaticamente chia- artistici e culturali, musei, biblio- (82%), senza ancora raggiungere le rita. Ogni attività andava fermata. Le di promozione per la cultura e il turismo italiani teche, archivi, monumenti storici, vette di Svezia e Paesi Bassi (rispetti- filiere economiche cultura, spetta- bar, ristoranti, terme, parchi di di- vamente 90 e 86% di lettori!). Qui non colo e turismo sono state azzerate. Roma. Prime mosse incerte del Gover- «aiuti concreti» concordati con le asso- vertimento, servizi di trasporto, no- c’è lo spazio per scendere nei dettagli, Qualcuno ha sperato di poter andare no fino agli inizi di marzo: riapertu- ciazioni di categoria. Sono interventi leggio di attrezzature sportive e per ovviamente, ma lo sforzo principale nei musei come al cinema in maniera ra provvisoria e, subito dopo, chiusura straordinari che cercano di rendere spettacoli, ma anche per guide e as- andrà fatto a livello scolastico. In re- razionata, ridotta, con distanze defi- totale di tutti i luoghi di spettacolo e possibile una resistenza di qualche sistenti turistici; altà, si tratta proprio di uno stile di nite. Ma così non è stato: a differenza cultura. Misure necessarie per can- mese alla mancanza di lavoro e di de- q fondo emergenza per spettacoli vita, per troppi decenni squalificato del «cibo per il corpo», il «cibo per cellare le mille occasioni di contatto naro creati dalla pandemia. Questo in dal vivo, cinema e audiovisivo di e che bisogna invece far tornare «di la mente» non ha più potuto essere tra persone e quindi di contagio da sintesi il contenuto dei provvedimenti 130 milioni di euro per il 2020 destina- moda». Perché il problema non è tan- consumato. I negozi fisici sono stati Coronavirus. Un primo decreto leg- previsti dal decreto «Cura Italia» per to a operatori, autori, artisti, interpre- to il leggere, quanto il capire. Ci sono chiusi, aperti solo quelli virtuali. Li- ge aveva quindi stabilito la sospen- cultura e turismo, che possono man ti, e per investimenti in questi settori. problemi serissimi di analfabetismo brerie e biblioteche chiuse, serrande sione dei versamenti di contributi e mano essere verificati e se necessario Entro 30 giorni verranno stabiliti i cri- di ritorno, di comprensione dei testi e abbassate su teatri, cinema, musei. previdenza per alberghi, agenzie e rafforzati. Rappresentano un primo teri di ripartizione; riconoscimento delle fonti. La cultu- Tutta la conoscenza di colpo è di- tour operator e invitava le agenzie di importante intervento del Governo q rimborsi con voucher per viag- ra e la lettura sono tutt’oggi visti ventata solo digitale; rafforzando viaggio a rimborsare i clienti con un nei due settori: gi e pacchetti turistici annullati ed come elementi elitari, e c’è addirit- una tendenza in atto e provocando voucher. È poi arrivato un secondo q indennità straordinaria, ad alcu- estesi a contratti di soggiorno in al- tura una porzione di popolazione che un salto in avanti in un futuro che decreto promosso dal Mibact per ne condizioni, di 600 euro per il mese berghi e strutture turistiche; voucher si dichiara orgogliosa di non leggere, stava già per essere palese ma in cui sostenere due settori cruciali per la di marzo a chi lavora nei settori del tu- e rimborso entro 30 giorni anche per di non andare nei musei, di non an- nessuno voleva ancora veramente nostra economia: cultura e turismo. rismo, della cultura, dello spettacolo biglietti di spettacoli, cinema, teatri, dare a teatro. Il nostro è un problema «entrare», stile Harry Potter. Alla fine Quest’ultimo, avverte la Confindu- e dell’audiovisivo estesa anche a chi musei e altri luoghi della cultura. Il di «cultura della cultura», sempre abbiamo invece capito gli incubi tec- stria, «rischia il collasso» da mancati in- non gode di ammortizzatori sociali, decreto sancisce anche l’impegno a per pochi che snobbano gli altri. Il nocratici di Orwell e di Zamjatin e la troiti nel 2020 di oltre 29 miliardi e quindi anche ai tanti stagionali del realizzare una campagna straordi- giorno in cui la gente non si doman- paura della fine della stirpe di Morsel- coinvolge 3 milioni di lavoratori. Il turismo e dello spettacolo e speciali naria mondiale di promozione per derà più come ci si veste per andare a li e di Cassola. 16 marzo è stato quindi approvato dal interventi destinati ad artisti, autori, l’Italia del turismo e della cultura. teatro, avremo vinto.

Yuval Harari nel suo Homo Deus: Breve Consiglio dei Ministri un pacchetto di interpreti ed esecutori; q Edek Osser © Riproduzione riservata continua a p. 7, iv col.

In previsione della pubblicazione di PIERO DORAZIO Catalogo ragionato di dipinti e sculture Progetto di Enrico Crispolti a cura di Francesco Tedeschi Redatto da Luca Pietro Nicoletti

I proprietari di opere sono invitati a far pervenire fotografie Archivio Piero Dorazio Piero Dorazio e documentazione relativa all’Archivio Piero Dorazio all’indirizzo: via Andrea Appiani 22 nel suo studio, 1965. [email protected]. 20121 Milano Foto di Vincenzo Pirozzi. Tel./fax +39 02 36720099 Per gentile concessione L’Archivio Dorazio offre inoltre il servizio di archiviazione delle opere. www.archiviopierodorazio.it dell’Archivio Piero Dorazio Tutte le informazioni sono disponibili sul sito: www.archiviopierodorazio.it. [email protected]

...... 6 Notizie IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020

Gli operatori internazionali In autunno diventeremo nevrotici «Quando ti preoccupa la salute, non compri». Eppure molti colgono nella crisi un’opportunità per riportare il mercato dell’arte a ritmi meno frenetici © Martin Creed e per ripensare l’intero sistema: vendita digitale, aste online e affari low cost L’opera del 1999 di Martin Creed «Everything is going to be alright» (Andrà tutto bene)

Londra. Lo racconta la storia: la ma- Christie’s e Sotheby’s, quasi tutte Wirth «una crisi sistemica», come quel- re e chief executive della compagnia a giugno, è stata ufficialmente postici- lattia è portata dai poveri. Ma la dif- le aste posticipate e migliaia di di- la del 2008. «Ricorda più l’11 settembre di spedizioni Arta. I trasporti su strada pata, dal 17 al 20 settembre. Come di- fusione del Coronavirus dimostra il pendenti che lavorano da remoto, che il 2008. Cambierà la nostra società», continuano per ora ma, con le cre- ce Wirth, sono stati costretti a «spostar- contrario. «Sono le persone ricche, quelle una cosa prima impensabile. Ma sottolinea Glimcher. La gente sempli- scenti limitazioni ai confini tra i Paesi la perché non si possono ottenere le licenze che viaggiano, i vettori di questo virus», come affrontano le persone questa cemente non compra». europei, anche qui ci saranno ben pre- all’esportazione per le opere e il costo dei afferma Marc Glimcher, presidente situazione e quali saranno le conse- «Quando sei preoccupato per la tua salute, sto delle conseguenze. trasporti aerei è aumentato di venti volte». e amministratore delegato della Pace guenze una volta che, come afferma la sicurezza ecc. è difficile pensare di fare Il 26 marzo Art Basel, in programma continua a p. 43, iii col. Gallery. Come testimoniato dalle rica- Iwan Wirth, presidente e cofonda- acquisti di alto livello per ragioni estetiche. dute di Tefaf Maastricht (cfr. articolo tore di Hauser & Wirth, «saremo usciti Anche se non avrà un impatto finanziario a p. 44), è un monito per il mondo dall’occhio del ciclone»? Wirth prevede diretto su alcuni collezionisti, l’aspetto psi- dell’arte: mentre il virus si propaga una «nuova taratura e un consolidamento cologico filtrerà il mercato», dichiara l’e- Poi lo stesso web, e questo lo sanno anche tra le pareti delle fiere d’arte delle fiere, con un rallentamento del rit- conomista Clare McAndrew. Il vizio bene tutti, è una prateria sterminata di più glamour, non ci sono ostriche, mo del mercato dell’arte». Ma con tante erotismo «in luogo di», ma appunto in champagne e disinfettanti che tenga- fiere spostate all’autunno, è uno sce- Battuta di arresto ci manca una misura di falsificazione irrevocabile. no per rendere immuni i privilegiati. nario improbabile: «Questa program- Il Coronavirus potrebbe aggravare la Almeno questa astinenza, dall’impurità e A Maastricht l’atmosfera era «feb- mazione isterica, con due fiere alla tendenza alla minor mobilità interna- segue da p. 1, i col. imprecisione della pittura, dalle rughette brile», dichiara Martin Clist della volta, non è il modo giusto per riprender- zionale, come conseguenza di un ac- il pane e il companatico, chiedendoti del tempo che si porta addosso, dai galleria antiquaria di Londra Charles si», afferma Glimcher. cresciuto protezionismo, delle tariffe perché sia diventato un must collettivo sentori di materia che ancora emana Ede, «come se la fiera si stesse svolgendo ecc., aggiunge la McAndrew: «Il com- accumulare riserve smisurate di carta il suo corpo vissuto, ti accorgi forse che sott’acqua, attutita». Lo spiega in modo La paura finanziaria mercio internazionale e la varietà globale igienica), ma non sai bene a che cippa ti manca, anche se la turistizzazione dei pertinente Georgina Adam, editor È ancora troppo presto per quantifi- di acquirenti e compratori è il fattore che serva, visto che quello che vorresti fare musei ha fatto molto per privartene. at large per il mercato dell’arte di care l’impatto finanziario sulle loro ha guidato la crescita proteggendo il mer- non lo puoi fare. E poi ce l’hanno tutti, E rimpiangi di aver visitato, quando si «The Art Newspaper»: «Ora abbiamo attività, ma Glimcher e Wirth con- cato da un calo negli ultimi dieci, vent’anni; quindi non c’è gusto. Comunque, visto che poteva, la grande mostra, ma di non aver una datazione a.C. e d.C.: prima e dopo il cordano sul fatto che la sfida è del quindi se il mercato diventa più locale è una piuttosto che niente va bene piuttosto, mai messo piede in un luogo non cool Coronavirus». tutto nuova. «Sarà un anno molto, mol- minaccia per la crescita». il tuo consumo minimo garantito di arte dove però potevi godere davvero. Uscendo Il suo enorme impatto sul mer- to duro per il settore, dichiara Wirth, Con lo stop ai voli, «i prezzi [per il tra- te lo procuri così. Il web è pieno di arte, dall’antologica della Abramovic a Palazzo cato dell’arte è senza precedenti, perché è un virus, ha un elemento essen- sporto aereo di arte] stanno andando alle nel bene e nel male. E qui sta il bivio Strozzi potevi traversare la strada e con la chiusura dei due colossi ziale: infetta tutti». Non è, prosegue stelle», dichiara Adam Fields, fondato- ultimativo, che ricordo mi venne rivelato intrecciare un’intensa love story, da solo tanti anni fa da un personaggio bizzarro e in silenzio, con il Ghirlandaio in Santa e geniale, Ruggero Guarini, il quale Trinita. E da una mostrona in Palazzo Dear Sir spiegava che le iniziative per avvicinare Reale a Milano, un salto a San Satiro non virtuosamente il pubblico alla pratica solo per Bramante ma anche per la Pietà negletta della lettura non servivano a un di Agostino de Fondulis, valeva altroché Italia Nostra è ancora Italia Nostra bel niente, dal momento che leggere per la pena. Per dire. Avere il vizio, ora ti davvero è un vizio, mica una virtù. L’arte, accorgi, è davvero una virtù. Ma per il L’associazione è viva e non più posizionata su opportunismi o personalismi l’arte che ti serve, è una virtù o un vizio? momento, contentati del web.

Virtuoso è seguire ordinatamente un q Flaminio Gualdoni © Riproduzione riservata Volentieri pubblichiamo quanto la presidente di Italia Nostra, Ebe Giacometti (nella foto), ci scrive in merito all’articolo percorso, quello virtuale del museo, una «Italia non più Nostra» di Stefano Miliani, pubblicato nello scorso numero a pagina 16. mostra web ad hoc, che giovani funzionari per bene hanno omogeneizzato e Roma. Italia Nostra accoglie persone che hanno a cuore unicamente la tutela del paesaggio e del patrimonio confezionato per te, allegando didascalie storico artistico della Nazione. Il senso di appartenenza a questa comunità non è dettato da un «credo politico» che non ti affatichino troppo i neuroni, Tutto chiuso, (di destra, centro o di sinistra), ma è unicamente riconducibile alla determinazione con cui i soci portano pastorizzando dei saputi che puzzano avanti azioni per ostacolare la devastazione delle campagne, salvaguardare i centri storici, impedire che lontano un miglio di luogo comune, così tutti a casa musei e aree archeologiche divengano strumenti di speculazione e non garanzia di una funzione formativa e che la prossima volta che incontri un identitaria nazionale ed europea. Essere socio di Italia Nostra è un impegno etico più che ideologico: vogliamo Michelangelo o un Raffaello, un Picasso segue da p. 1, ii col. consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti quanto di bello e prezioso abbiamo ereditato dalle generazioni o un Miró, ti senti a posto perché «li suppliche, lunghi elenchi di richieste, passate, a prescindere da chi votiamo. Da dicembre 2019, quando il Consiglio nazionale ha ritenuto di affidarmi la presidenza, sai». Scopri comunque delle cose. Se per liste circostanziate del fabbisogno. Italia Nostra ha assunto quale obiettivo primario il recupero del senso di condivisione nazionale sui temi che accomunano idee esempio bighelloni un po’ puoi capitare Tutto vero. L’arte vive di sovvenzioni. e preoccupazioni delle sue 200 Sezioni e 16 Consigli regionali e smussare una contrapposizione campanilistica alimentata all’Isabella Stewart Gardner Museum Lo Stato appare l’unico soccorritore. In dal «divide et impera». L’obiettivo è lavorare per contenuti condivisi territorialmente e linee culturali di un’Associazione che si di Boston e impari che è una collezione effetti non se ne possono immaginare interfaccia con le istituzioni governative con autonomia di pensiero. Le nostre osservazioni al provvedimento sulle Olimpiadi strepitosa: e lì, oltretutto, già un po’ altri. Ma è impensabile che uno Stato invernali 2026 inviate al ministro dell’Ambiente, le preoccupazioni sulla seconda Riforma del ministro Franceschini, il rilancio di opere sarebbero virtuali anche se ci possa sostituirsi di colpo all’intera del dibattito interassociativo sulla semplificazione Via per le Rinnovabili, proposta del Governo che zittirebbe definitivamente andassi di persona, dal momento che economia dell’intero Paese, che possa le Soprintendenze sugli impianti di produzione elettrica hanno coinvolto i nostri esperti sia a livello di Consiglio nazionale che qualcuno se le fregò nel 1990 e non sono sovvenzionare milioni di persone e locale. Le idee e le discussioni si sono riaccese sull’agenda del Governo e oggi producono un confronto dialettico che coinvolge più riapparse e ora te ne esibiscono delle aziende disattivate di qualsiasi settore anche professionalità esterne a Italia Nostra, che arricchiscono i contenuti e aiutano a mettere a fuoco i problemi senza copie immateriali. Oppure trovi il tempo operativo o produttivo congelato, rendere autoreferenziale l’Associazione. Questi confronti producono contenuti che, in condivisione con il Direttivo nazionale, (!) per fare un giro alla National Portrait compreso anche il settore dell’arte (mica aggiornano la posizione dell’associazione in materia di beni culturali e ambiente. Un percorso partecipativo e apprezzato già Gallery di Londra, posto dove mai nella tanto micro). Noi alimentiamo il nostro sulla riforma del Titolo V della Costituzione, che era stato interrotto e andava semplicemente riavviato. Che ciò sia avvenuto vita ti saresti sognato di andare perché Stato con le risorse del nostro lavoro. conferma che l’istituzione è viva e non posizionata su opportunismi né personalismi. Se il Covid-19 non avesse stravolto il nostro non è neanche chic dire di esserci stato. Con quale altro denaro lo Stato potrebbe Paese, avrei avuto il piacere di raccontare dei contenuti sui quali Italia Nostra sta lavorando: fervente il dibattito interno sullo Ma il vizio, quello manca. Più ancora darci ora il denaro che non produciamo e stravolgimento in atto del paesaggio storico e di quello naturale del Belpaese, anche collaborando con Anci in tema di orti e del libro, l’arte, a volerne fare esperienza, non gli diamo? Lo Stato deve assicurare vigneti urbani e la nostra Lista Rossa, avviando un costruttivo dialogo con Icomos con cui condividiamo molti obiettivi. Un virus è un vizio pesante, comporta che tu sia il pane quotidiano a milioni di persone ci impone di riprogrammare il nostro lavoro. Ma è una pausa nella quale l’associazione con il suo personale continua a lavorare. disposto a farti schiantare dentro, rimaste prive di qualsiasi risorsa e di Un’ultima considerazione: come nei partiti, anche nelle associazioni di volontariato, in specie quelle che spesso si raffrontano ad accarezzare e palpare e godere (con qualsiasi provento. Deve finanziare con la politica, approdano persone che non lavorano per la giusta causa, ma per se stesse. Come nei partiti, queste possono gli occhi, ça va sans dire, ma gli occhi l’implacabile lotta contro la demoniaca approdare nelle formazioni sociali e, con scaltrezza, può succedere che riescano anche a giungere ai vertici di tali organizzazioni, toccano, eccome), e anche corteggiare, malattia invisibile. Deve salvare migliaia alle volte ingannando con abilità chi lavora da una vita, ispirato soltanto dalle ragioni della causa comune e nella buona fede. annusare, possedere e farti possedere. di moribondi. Perciò l’implorazione del Oramai la politica nazionale, non più o non sempre ispirata a sani valori etici, ci mostra continuamente lo spettacolo di «uomini Sanamente vizioso è concentrarsi mondo dell’arte non è sostenibile. L’unica guida» (ma che «guida» non sono) che addirittura conformano un partito alla propria immagine. Anche Italia Nostra lotta contro su un’opera, anche se la didascalia richiesta seria e realistica, quel che questa malattia, ovunque incalzante, però ha la fortuna di avere anticorpi giusti e in quantità adeguata per farvi fronte, evitando dice Lazzaro Bastiani o Franciabigio possiamo (e dobbiamo) vigorosamente in tempo che si trasformi in «epidemia». Non è vero, dunque, che Italia Nostra cambia presidenti per via di una crisi della sua o chiunque altro non hai mai sentito pretendere, è che il patrimonio artistico, compagine apicale. Il cambiamento ha riguardato due presidenti in quattro anni e nel merito è bene sapere che la presidente nominare, ma tu te ne freghi perché sei chiuso e sigillato, sia mantenuto in che mi ha preceduta è stata eletta con solo 12 voti (su 23 votanti) ed è stata sfiduciata da 14 consiglieri nazionali (su 19 capace di eccitarti, perché ti scatta la condizioni di sicurezza assoluta. Infatti votanti), proprio per l’accertata scarsissima propensione a condurre in maniera collegiale questo compito di «Primus inter pares». voglia di avere con lei un’avventura. domani sarà proprio il patrimonio Rispetto ai partiti, Italia Nostra dimostra di saper rapidamente isolare i personalismi proprio grazie ai suoi efficaci «anticorpi», La fregatura delle iniziative web, tutte, d’arte, di nuovo e sempre, la fonte di ma ciò è possibile solo e perché Italia Nostra è ancora Italia Nostra. q Ebe Giacometti presidente di Italia Nostra, 18 marzo 2020 è che ti spacciano l’arte come una virtù, sopravvivenza per quanti potranno ancora © Riproduzione riservata disinnescandone l’erotismo implicito. sventolare la loro bandiera. © Riproduzione riservata

. . . . IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Notizie 7 Un’epoca tragicamente virale: l’arte inCoronata

Le opere «sequestrate» nelle mostre dirigenti e operatori privati, e lavora- E se domani? re da qui al 2035 per inserire le prime due utopie (e le molte altre che na- Sigillate, invisibili, inamovibili segue da p. 5, v col. sceranno da una discussione aperta e qualificata) in una visione strategica L’incerto destino delle opere bloccate nella serrata delle mostre. Seconda utopia di insieme che manca da troppo tem- Potrebbero essere restituite, ma chi può maneggiarle? Insieme cultura dal vivo po. Come in tema di sanità e sicurezza e digitale chiediamo nuove strategie internazio- nali, così possiamo imporre alcune Seconda utopia, non meno importan- idee strategiche sulla cultura di te ma forse più realizzabile: una forte livello mondiale, ma solo se saremo integrazione tra offerta culturale i primi a declinare un’operatività de- dal vivo e in digitale. finita in ogni dettaglio, a livello legi- Da tempo si parla anche in Italia di Di- slativo, economico, formativo e comu- gital Humanities, ma la sfida non è nicativo. mai davvero cominciata. È il momen- Perché il 2021 potrebbe essere un to di un grande e corretto dialogo tra anno eccezionale in cui lavorare pubblico e privato, tra i grandi player a tutte queste tre utopie insieme? del web e il sistema del patrimonio Ebbene, perché sarà un anno in cui culturale europeo. Con una leva an- avremo anche la fortuna di poter ri- che in questo caso basata su una tassa- cordare una figura eccezionale come zione ad hoc e studiando corretti inte- Dante Alighieri. Dante è lingua e let- ressi reciproci si potrà promuovere al tura. Dante è immagine e narrazione meglio la qualità artistica e architetto- visuale. Dante è anche struttura orga-

© Scuderie del Quirinale, Roma © Scuderie del Quirinale, nica dei territori grazie a soggetti co- nizzativa, idea di forma dello Stato e L’allestimento della mostra «Raffaello 1520-1483», magnifica e oggi invisibile, aperta al pubblico il 5 marzo alle Scuderie del Quirinale me Google, Facebook (che vuol dire di ruolo del cittadino in esso. anche Whatsapp), Airbnb e molti Se nel 2019 il coordinamento di pro- Il 31 gennaio il Governo decreta lo porti culturali e museali nonché il vantaggio dell’obbligazione o alla natura dell’og- altri. Il rapporto tra locale e globale gettazione e promozionale che ci po- stato d’emergenza nazionale. Il 23 feb- conseguito in forza del prestito per lo scambio getto, il debitore non può più essere è appena avviato e necessita sempre teva essere intorno alla figura di Le- braio la Lombardia chiude i battenti di con opere di Raffaello Sanzio destinate a una ritenuto obbligato ad eseguire la pre- più analisi e proposte. Guardando per onardo è stato relativo (va detto con musei, gallerie e spazi di interesse cul- mostra presso le Scuderie del Quirinale, dif- stazione, ovvero il creditore non ha un attimo al solo sistema italiano, va sincerità!), il grande orgoglio naziona- turale, lockdown poi esteso a tutto il ficilmente fruibili nel territorio nazionale”». più interesse a conseguirla». rilanciato con fiducia il ruolo della le nato dagli sforzi per combattere il territorio nazionale. Ma se tanto ci si è Motivazione che diventerebbe a po- Quello dei musei che si vedono co- Rai: la recente nomina di Maria Pia virus da parte di istituzioni e di me- preoccupati di chiudere subito mostre steriori alquanto stridente se il Louvre stretti a non esporre al pubblico le Ammirati (come ha ben notato Aldo dici, riconosciuto a livello mondiale, e musei, poco se non addirittura nulla pretendesse la restituzione delle sue opere concesse loro in prestito è tut- Grasso) può facilitare una straordi- può ora trasformarsi in una grande è stato scritto nei mille decreti circa la opere («Ritratto di Baldassare Casti- tavia un inadempimento incolpevole naria convergenza tra le Teche Rai e azione collettiva. sorte delle opere chiuse, come noi, glione» e «Autoritratto con amico») poiché l’impossibilità non è una mera l’Istituto Luce. Leggere è importante, La data è ottimale: 13 settembre sottochiave. alla data di scadenza programmata difficoltà, ma un impedimento assolu- ma leggere correttamente le immagi- 2021. C’è il tempo per progettare un Oggi le mostre sono inaccessibili al della mostra, vieppiù poiché nell’e- to, tale da non poter essere rimosso. ni ancora di più! evento mondiale che faccia della cul- pubblico per un tempo di fatto indefi- quilibrio di reciprocità dell’accordo, Nel caso in cui le opere d’arte non tura italiana il centro di un’attività di nito, legato all’evolversi dell’emergen- non potrà non tenersi conto del fatto potessero, invece, essere restituite ai Terza utopia tutti gli Stati del pianeta intorno a uno za sanitaria in corso; ma nel frattem- che l’«Uomo Vitruviano» è stato espo- proprietari entro il termine originaria- dei massimi poeti della storia mondia- po scadono i prestiti, le polizze sto a Parigi sino al termine dell’espo- mente convenuto potrebbe venire in Un piano strategico le. Come per Shakespeare o per Cer- assicurative, le sponsorizzazioni, sizione, mentre i dipinti Raffaello sol- soccorso contro eventuali richieste di nazionale vantes, non si tratta solo di celebrare le licenze di temporanea importa- tanto per pochi giorni. danni il Decreto Cura Italia n. 18/2020 Terza utopia, forse la più necessaria localmente Dante, con quanto si sta zione e i calendari espositivi, per- Buone speranze anche per quanto che attenua la severità dell’art. 1218 oggi e non così difficile da realizzare: progettando a Ravenna e a Firenze, ché una mostra non è solo un even- concerne un’eventuale proroga del C.C. rimettendo alla valutazione del un piano strategico della cultura ma di chiedere a tutte le più impor- to, e nemmeno soltanto un progetto prestito del «Ritratto di Leone X» giudice la situazione emergenziale nazionale. tanti istituzioni mondiali di costruire culturale, ma anche il prodotto ultimo poiché nonostante si tratti di bene qualora il debitore non sia in grado Con non troppi sforzi, e qualche buon un palinsesto unico e memorabile. Ol- di numerosi e complessi accordi na- che non può uscire temporaneamente di provare «che l’inadempimento o il risultato, si è sviluppato un piano tre al Dantedì, istituito dal Ministro zionali e internazionali, pubblici e dal territorio italiano ex art. 66 com- ritardo è stato determinato da impos- strategico del turismo, che andreb- Franceschini il 25 marzo, oltre ai 400 privati. E tra le domande che ci ponia- ma 2 Codice dei Beni Culturali, e figuri sibilità della prestazione derivante da be assolutamente rivisto e anche diversi eventi coordinati da Carlo mo oggi c’è anche se riusciremo a ve- nella lista delle 23 opere «inamovibili» causa a lui non imputabile». Questa in fretta visto che cosa sta accadendo Ossola, serve un momento unico nel- dere la mostra per il quinto centena- della Galleria degli Uffizi, la querelle precisazione è d’obbligo, poiché nel all’offerta mondiale di settore proprio la storia della Nazione. Per noi l’«Apo- rio della scomparsa di Raffaello alle che si è conclusa con le dimissioni momento in cui scriviamo logisti- a causa del Coronavirus. Ma se il turi- calisse» è quello che sempre deve esse- Scuderie del Quirinale (cfr. questo del Comitato Scientifico degli Uffizi ca e licenze doganali non sono state smo soggiace inevitabilmente a trend re: «Rivelazione» di un mondo nuovo, numero di «Il Giornale delle Mostre», ha permesso di chiarire che si tratta fermate o sospese né dal virus né dai globali che è importante saper valu- possibile, in cui si lavora insieme. p. 10) o Banksy al Chiostro del Bra- di un prestito «quasi di Stato» per un molti decreti susseguitisi e quindi le tare per cavalcarli opportunamente Perché il futuro è fatto di supercoo- mante, e i capolavori di Georges de evento culturale epocale e identitario, merci sono astrattamente in grado di (in questo momento si potrebbe per perazione e di momenti simbolo in La Tour e dei maestri della luce a Pa- affermazione che sarebbe completa- circolare, quanto meno in Europa, ma esempio combattere proficuamen- cui far convergere tutti gli sforzi col- lazzo Reale a Milano. Per l’arte, il mente confliggente con un eventuale i dipendenti pubblici delle istituzioni te l’over tourism e ripensare il si- lettivi. Siamo la Nazione più desidera- Covid-19 rappresenta, per ora, motivo diniego. Trattandosi di eventi culturali museali ad eccezione degli addetti al- stema fieristico), il settore culturale ta al mondo, nemmeno il Coronavirus di temporanea impossibilità sopravve- anche per i loans tra istituzioni muse- la sicurezza e di pochi altri non sono è proprio una «policy». È determi- potrà spostare questa classifica.

nuta per causa non imputabile al debi- ali, oltre alle clausole contenute nel nelle condizioni di sovraintendere alle nante oggi definire le 10 priorità q Paolo Verri © Riproduzione riservata tore ex art. 1256 Codice Civile, almeno contratto, sarà certamente di rilievo la dei prossimi 10 anni, ascoltando È un manager specializzato nell’organizzazione operazioni di disallestimento e imbal- culturale; nel 2019 ha diretto gli eventi di Matera per gli accordi conclusi prima del 31 circostanza dirimente se l’esposizione laggio delle opere. q Gloria Gatti avvocato Regioni, aree metropolitane, esperti, Capitale europea della Cultura gennaio 2020. sia o meno di particolare interesse cul- Abbiamo buone speranze, però, che turale e valore scientifico e permette ritagliare o fotocopiare le opere di Raffaello del Louvre possa- anche una valorizzazione culturale ✂ GdA 407 no restare in Italia in caso di proroga dell’opera prestata. Per i prestiti con- dell’esposizione poiché nella sentenza cessi da privati, invece, non si hanno del Tar Veneto del 16/10/2019, n. 426, certezze poiché per prassi non si stipu- VALE 10 EURO emessa a seguito dell’impugnativa del lano dei veri e propri contratti, e men provvedimento con cui si concedeva al che meno delle clausole di hardship, Questo coupon, equivalente al prezzo Louvre il prestito dell’«Uomo Vitruvia- ma vengono solo fatte sottoscrivere di copertina di questo giornale, no» di Leonardo, è ritenuta lecita l’«usci- poche righe di un formulario (scheda è utilizzabile per acquistare ta temporanea prevista dall’art. 67, comma di prestito) che non contengono clau- presso la casa editrice 1, lett. d), del d.lg. 22 gennaio 2004, n. 42, che sole vincolanti né per il proprietario, la ammette qualora sia “richiesta in attua- né per l’organizzatore della mostra e libri Allemandi o abbonamenti zione di accordi culturali con istituzioni mu- quindi tutto sarà rimesso alla loro di- a «Il Giornale dell’Arte» seali straniere, in regime di reciprocità e per screzionalità. Si nutrono, tuttavia, seri la durata stabilita negli accordi medesimi” dubbi sulla possibile estensione del Buono cumulabile per l’acquisto diretto in casa data “l’eccezionale rilevanza mondiale dell’e- prestito qualora il prestatore abbia già editrice di libri Allemandi, fino al 50% del prezzo sposizione, l’aspirazione del Paese a valoriz- preso ulteriori accordi con altre istitu- di copertina (spese di spedizione escluse). zare al massimo le potenzialità del suo patri- zioni culturali. Un solo buono deducibile per la sottoscrizione di monio, il valore di collaborazione e scambio Ciò nondimeno, se il prestito è one- abbonamenti a «Il Giornale dell’Arte». tra Stati espresso nel Memorandum, il ritor- roso dovrà essere restituito il corri- Buono utilizzabile entro il 30/06/2020 no di immagine e di riconoscibilità, anche spettivo e ciò poiché l’«obbligazione identitaria, delle Gallerie dell’Accademia di Come ordinare. Fotocopiare o fotografare questo buono e allegarlo a una e-mail da inviare ai seguenti indirizzi: si estingue se l’impossibilità perdura n n Venezia (omissis), l’implementazione dei rap- fino a quando, in relazione al titolo Per l’acquisto di libri [email protected] Per la sottoscrizione di abbonamenti [email protected]

...... 8 Notizie IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Un’epoca tragicamente virale: l’arte inCoronata Qui Berlino Qui Parigi Qui Londra 50 miliardi di euro Ferma anche Fino a 2.500 sterline al mese per gli artisti e una gara per chi è più smart Notre-Dame e la Bbc allestisce un palinsesto da record

Berlino. In Germania tutte e aiuti per gli artisti Londra. Musei, gallerie, case d’asta, università e scuole: tutti chiusi. Le conseguenze le istituzioni culturali per i musei non saranno gravi quanto negli Usa, ma perfino un gigante come rimarranno chiuse Parigi. Primo marzo, il Louvre resta la Tate con le sue quattro succursali avrà presto problemi finanziari, perché è (almeno) fino al 19 aprile. chiuso: i dipendenti del museo sono sovvenzionato solo al 31% dallo Stato. Nel 2018-19, con un budget in pareggio di Su accorata richiesta stati i primi a dare l’allarme per i rischi 112 milioni di sterline, aveva ricevuto 35 milioni di fondi pubblici, 20 da donazioni del ministro federale alla legati all’epidemia di Covid-19 nel e 59 milioni da attività commerciali: queste ultime ora azzerate dal «lockdown». Il Cultura Monika Grütters mondo dell’arte in Francia. Si sono Governo non si è pronunciato, ma il 26 marzo ha annunciato che avrebbe aiutato (nella foto, terza da riuniti in assemblea per chiedere le piccole aziende, tra cui molte gallerie d’arte, con sovvenzioni una tantum di destra all’inaugurazione misure di protezione per il personale 10mila sterline (25mila in Scozia) e il rinvio al 2021 del pagamento delle tasse. del cantiere del Neues dopo che il Governo ha vietato gli I lavoratori autonomi, tra cui molti artisti, riceveranno una sovvenzione tassabile Bauhaus Museum di eventi con più di 5mila persone. E uguale all’80% dei loro utili dell’ultimo triennio fino a un massimo di 2.500

Foto di Catrin Schmitt, 2019 di Catrin Schmitt, Foto Berlino) il Governo ha ogni giorno 30mila persone si sono sterline al mese. Il cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak ritiene con questo di stanziato l’incredibile cifra di 50 miliardi di euro per piccole imprese e lavoratori accalcate davanti alla Gioconda. Il poter aiutare il 95% di quelli che perderanno il loro reddito, ma è improbabile che autonomi sotto forma di sovvenzioni/prestiti, per ora ottenibili per 6 mesi. Per museo ha riaperto dopo tre giorni, basterà a mantenere in vita le medie e piccole gallerie che rendono Londra una garantire un’assicurazione contro la disoccupazione e la liquidità necessaria a limitando gli ingressi, ma il 13 ha fucina dell’arte così vivace. Su come affrontare questa emergenza e dove rivolgersi pagare gli affitti di case e atelier, si prevedono altri 10 miliardi di euro di sostegno di nuovo chiuso e questa volta «a per gli aiuti finanziari, laArtists Information Company ha pubblicato un’utile guida «affinché tutti possano rimanere nelle proprie case». «Conosciamo le difficoltà, tempo indeterminato». Oggi il museo online. Il mercato dell’arte è congelato, le aste importanti rinviate all’autunno conosciamo la disperazione, ha dichiarato la Grütters. Il settore culturale in particolare più visitato del mondo, sfiorando i e la fieraMasterpiece al 2021, ma la chiusura delle fiere internazionali, come è caratterizzato da un’alta percentuale di lavoratori freelance che ora hanno seri 10 milioni di visitatori all’anno (cfr. Tefaf Maastricht a fine marzo, Art Basel Hong Kong e Art Basel sarà un colpo problemi di sostentamento. Ma il Governo è consapevole dell’importanza dell’industria la Classifica mondiale dei Musei più altrettanto duro per Londra, secondo mercato artistico al mondo. Musei e gallerie creativa, sa bene che non è un lusso decorativo per momenti più favorevoli». Il Governo visitati nel 2019, nella sezione Musei), stanno tutti investendo nei loro siti per fare mostre virtuali e programmi culturali. è quindi corso ai ripari prima che avvenga il collasso, a poco più di due settimane è quasi vuoto. Vi circolano solo gli La galleria online di David Zwirner avviata nel 2017 è particolarmente ricca e la dall’inizio della crisi in Germania. Il pacchetto di aiuti prevede anche prestiti per agenti che assicurano la sicurezza sezione per bambini della Tate spicca per creatività e istruttività, per citarne solo aiutare le aziende a colmare le strozzature finanziarie e interesserà oltre alle singole delle opere. La chiusura del Louvre due. La Bbc ha creato in tempi record un palinsesto culturale intitolato «Culture persone, ai piccoli collettivi di creativi e alle organizzazioni legate all’arte anche il «mostra simbolicamente la gravità in Quarantine». L’emittente spera così di convincere il Governo a non «castigarla» mondo dei media, giornali inclusi. Per quanto concerne le istituzioni museali che della crisi sanitaria», ha detto il suo per non avere appoggiato la Brexit. «Culture in Quarantine» dimostra l’eccezionale già dal weekend del 14 marzo hanno disdetto le mostre e altri attesissimi eventi, presidente Jean-Luc Martinez a «Le capacità della Bbc di stimolare la creatività e coinvolgere enti culturali in tutto il panico e lo shock iniziale del lockdown sono stati metabolizzati nel giro di poche Figaro». Nel giro di poche ore hanno il Paese, come l’Arts Council England con cui commissionerà opere virtuali ore: con entusiasmo trasversale, dai colossi di Berlino, Monaco o Dresda alle realtà chiuso anche il d’Orsay, la Fondation sull’isolamento a 25 artisti. L’Arts Council, inoltre, ha annunciato la donazione di minori, è iniziata la gara a chi è più smart, a chi riesce a catturare online il maggior Vuitton, il Palais de Tokyo, il Musée 160 milioni a istituzioni artistiche. Molto attivi anche gli artisti: Keith Tyson, Turner numero di utenti di ogni età. È un po’ un banco di prova per chi già da tempo si Picasso; a Marsiglia il Mucem, a Saint- Prize nel 2002, ha creato @isolationartschool su Instagram dove artisti caricano era lanciato con successo nel mondo dei social network e chi puntava invece su Paul la Fondation Maeght. Hanno suggerimenti per bambini e i loro genitori per progetti da eseguire a casa, mentre un’offerta più tradizionale e si trova ora costretto ad adeguarsi ai nuovi linguaggi chiuso anche luoghi turistici come Matthew Burrows ha creato ArtSupportPledge, dove gli artisti possono caricare della rete. L’offerta è già amplissima su piattaforme come Google Arts & Culture, i la Tour Eiffel e, per la prima volta, la le loro opere e venderle direttamente al prezzo massimo di 200 sterline, ma si canali YouTube e Spotify, i social come Facebook, Twitter e soprattutto Instagram. Chi basilica del Sacré-Coeur. L’attesa impegnano anche a comprare un’opera di un altro artista non appena superano sceglierà l’hashtag più giusto? Se il virus ci costringe alla lentezza, c’è chi pensa e mostra «Christo e Jeanne-Claude», mille sterline di guadagno dalle vendite (dal 17 marzo, sono state caricate 9mila realizza alla velocità della luce un’offerta sempre più ampia per gli amanti di arte e prevista per il 18 al Centre Pompidou, il opere). Infine, un’esortazione di alto valore politico è venuta dallaMuseums cultura, da poter fruire da casa. Alcuni musei hanno già iniziato a pubblicare offerte cui allestimento era già terminato, non Association che comprende i musei non nazionali: annullare il festival progettato di lavoro per figure capaci di coniugare all’indispensabile conoscenza dei linguaggi ha mai aperto. Anche l’inaugurazione dal Governo per il 2021 per celebrare le glorie del Regno Unito e la Brexit e IT (Information Technology) una solida preparazione umanistica. q Francesca Petretto della mostra immersiva «Pompei», destinare i 120 milioni di sterline alle istituzioni artistiche. q Anna Somers Cocks attesa per il 25, è stata rinviata. Il Grand Palais aspettava 3mila visitatori al giorno, ma le casse dei Qui Barcellona preziosi reperti arrivati dall’Italia sono Qui New York rimaste chiuse e per ora la mostra si Esplodono tutte le carenze del sistema può «visitare» solo online sul sito del Il Met per tutti i musei: un appello e molti temono chiusure definitive Grand Palais. Molti eventi sono stati a Washington senza precedenti nella storia rinviati. Così la riapertura del Palais Barcellona. «Vi diamo il Galliera, chiuso dal 2018 per lavori, New York. Negli Stati Uniti non perdono tempo: all’inizio di marzo, tutto benvenuto al nostro diario prevista per il 31 marzo. Il Salon du sembrava andare perfettamente nel mondo dei musei americani; il 24 marzo di clausura. A volte l’arte Dessin, edizione numero 29, che si il Museum of Contemporary Art (Moca) di Los Angeles annunciava ai suoi 97 anticipa la vita e gli artisti tiene tradizionalmente a fine marzo, è dipendenti part-time il loro licenziamento, il Cleveland Museum of Art tagliava della #ColleccióMACBA stato annullato. L’epidemia ha anche dell’11-15% gli stipendi del personale fisso e il Metropolitan Museum di New ci offrono esperienze di avuto un impatto sui grandi cantieri York annunciava che dal 4 aprile avrebbe cominciato a ridurre il personale. distanziamento dal mondo culturali in corso. La Collection Pinault, In un Paese dove rischi letteralmente la vita se non hai i soldi per pagarti con una proposta d’azione che avrebbe dovuto inaugurarsi a un’assicurazione sulla salute, il crollo delle finanze dei musei a causa del implicita»: si apre così il giugno nella restaurata Bourse de Covid-19 rappresenta una tragedia umana ben più grave che la restrizione sito lanciato dal Museu Commerce, aprirà ormai a settembre. dell’accesso all’arte. Non per niente la Robert Rauschenberg Foundation ha d’Art Contemporani de Il 17 marzo è stato sospeso anche il annunciato che sovvenzionerà fino a 5mila dollari le persone attive nel campo Barcelona (Macba) per nutrire di nuovi contenuti l’isolamento forzato dei suoi cantiere di restauro della cattedrale dell’arte che dovranno affrontare un’emergenza medica. The American Alliance visitatori. Musei, fondazioni e gallerie private hanno moltiplicato la loro presenza di Notre-Dame, già faticoso. A fine of Museum prevede che il 30% dei musei negli Usa non sarà in grado di riaprire sul web, scoprendo molte potenzialità che avrebbero potuto adottare ben marzo si stava studiando un modo i battenti alla fine della crisi. Max Hollein, l’energico direttore austriaco del prima: podcast, conferenze e incontri in streaming, visite guidate a capolavori e per riprenderlo, almeno parzialmente, Metropolitan, ha lanciato un movimento in favore di tutte le istituzioni per mostre, attività per bambini e adolescenti e addirittura videogiochi, come quello e nel rispetto delle norme d’igiene. ottenere 4 miliardi di dollari dal Governo federale, contro i 2 miliardi appena sull’evoluzione dell’Istituto Catalano di Paleoecologia. Le gallerie già attive sul web L’impatto del Covid-19 per il mondo votati per affrontare l’emergenza. Questa richiesta è una rottura drastica per pubblicizzare le mostre e poco più, di colpo sembrano aver scoperto che c’è vita dell’arte potrà essere enorme. Il con l’intera storia americana, perché Washington ha sempre giocato un al di là dei social network, che comunque continuano a fare la parte del leone. Da ministro della Cultura, Franck Riester ruolo minimale nella vita delle istituzioni culturali del Paese, lasciando il loro quando il 13 marzo le istituzioni culturali hanno chiuso, il web è diventato la nuova (lui stesso risultato positivo al virus), finanziamento a Stati, Comuni e soprattutto ai privati. Hollein, chenon riaprirà terra promessa. Nascono nuovi siti come quello dedicato all’architettura catalana ha annunciato il 18 marzo una il Metropolitan fino a luglio, prevede un buco di 100 milioni nel suo budget del Collegio degli Architetti che con 1.679 edifici di 1.115 autori si propone come prima batteria di misure di sostegno del 2020. Con l’economia mondiale in subbuglio non crede di poterlo colmare l’embrione di un futuro museo virtuale. Nonostante l’iperattività, il settore culturale al settore, di sicuro insufficiente, con i soldi dei ricchi mecenati che normalmente sostengono il museo e invita (2,5% del Pil nazionale) era già in crisi e lo sarà molto di più quando l’emergenza stanziando un primo fondo d’urgenza di alla partecipazione «social» con l’hashtag #CongressSaveCulture. Il mercato sarà rientrata. José Manuel Rodríguez Uribes, neoministro della Cultura, ha chiesto 2 milioni di euro per le gallerie e i centri fisico dell’arte è fermo. Le fiereFrieze e 1-54 Contemporary African Art sono agli enti culturali una lista delle maggiori necessità, ma è sembrata una presa in d’arte. Sono allo studio anche misure cancellate per il 2020, mentre Tefaf New York è stata posticipata da maggio giro considerando che gli ospedali mancano di tutto, dalle mascherine ai camici. di aiuto diretto agli artisti. Come a ottobre. L’evento della primavera che eccitava maggiormente il mercato La Generalitat, il Governo autonomo della Catalogna, ha annunciato 10 milioni per si sta facendo anche in altri Paesi, il dell’arte, cioè la vendita da parte delle megagallerie Acquavella, Pace e la cultura e il Comune di Barcellona 2 milioni, oltre a chiedere allo Stato di ridurre Ministero ha anche aperto sul suo sito Gagosian della collezione «blue chip» del fu banchiere Donald Marron (stimata allo 0% un’Iva culturale che è tra le più alte d’Europa, il 21%. La Fundación Miró ha una piattaforma, #Culturechezvous, in 450 milioni di dollari), è stata definitavamente rinviata. Le gallerie medie e licenziato tutti i 57 lavoratori e cancellato tutti servizi esterni, conservando solo le che raccoglie le iniziative online di un piccole non sanno come pagheranno gli affitti e cercano, grazie alle piattaforme dotazioni minime per sicurezza e conservazione. Lo spettro della chiusura definitiva centinaio di istituzioni culturali. Tra le online, di portare avanti i propri affari e di sostenere i loro artisti. Chi non se aleggia su molte istituzioni e dopo il primo boom di arte e cultura virtuale gratuita e più belle, le visite virtuali in 3D delle lo può permettere, espone la sua arte sul sito della potente piattaforma Artsy, in abbondanza, molti iniziano a parlare di nuove forme di guadagno e di nuovi modelli sale della reggia di Versailles (sulla che però ha scelto proprio marzo per aumentare il costo: da 375 dollari al di consumo non solo legati all’emergenza. iI Padiglione Victoria Eugenia che doveva piattaforma Poly) e della grotta di mese a 650. Una veterana dei galleristi newyorchesi come Marianne Boesky ospitare il prossimo ampliamento del Museo Nacional d’Art de Catalunya (cfr. n. Chauvet, con le sue pitture rupestri di ha deciso che in questo momento epocale le pretese devono ridimensionarsi. 405, feb. ’19, p. 29) è diventato un rifugio per i senza tetto e un ospedale da campo 36mila anni fa (via Google Arts). Ha casa e bottega sulla 24ma strada e ha dichiarato che riceverà nella sua per i malati di Covid-19. q Roberta Bosco q Luana De Micco galleria in vestaglia. q A.S.C.

. . . . IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Notizie 9

Nel luglio-agosto 1985 «Il Giornale contrare e se si fa uno spoglio delle perso- dell’Arte» pubblicava una lunga con- Alberto Arbasino (1930-2020) nalità più interessanti del mondo, uno sa versazione con lo scrittore scompar- già dai mass media quello che se ne può so il 23 marzo: era uscito un libro con ricavare. Quindi, la prima idea per una 88 articoli del suo incessante «Grand L’illuminista lombardo. mostra poteva essere la testimonianza Tour» per le mostre di tutto il mondo fotografica dei personaggi della cultura, e stava per inaugurare una sua mo- letterati o artisti, grandi personalità a stra sul «Grand Tour che non potremo Istruzioni per l’uso di mostre e musei tutto tondo che non esistono più nella mai più fare». Ecco alcuni stralci. società omogeneizzata. Allora l’idea è Se visitare le mostre può essere Non solo grandissimo scrittore, ma massimo visitatore italiano di mostre, stata di fare «i viaggi perduti», di rico- una professione, lei è un visitato- viaggiatore dell’arte infaticabile che viveva e descriveva con lo spirito struire un «Grand Tour» europeo e nel re professionista. Perchè si defini- Vicino e Medio Oriente, magari anche sce «dilettante»? del Grand Tour. Un’intervista esclusiva nell’estate di 35 anni fa in Estremo Oriente, dei luoghi belli che «Dilettante» nel senso del XVIII secolo. non si potranno mai più visitare perché Come quando si diceva anche «virtuoso». non sono più gli stessi o sono talmente Uno che fa le cose per diletto intellettuale, avevamo fatto previsioni catastrofiche. In- bisogna essere. L’unica, veramente l’unica punto questo programma fosse lucido e trasformati e degradati, che non è più e non per obblighi burocratici o di carrie- vece, siamo entrati agli Uffizi ed era vuoto, cosa da vedere, era la Madonna di Castel- voluto o invece pulsionale e istintivo. Col possibile trarne una fruizione estetica. ra. Ma c’è poca ironia in giro. non c’erano code, abbiamo rivisto benissi- franco: averla spostata aveva provocato le senno del poi, però, chi faceva un certo ti- [...] Lo spirito con cui oggi noi facciamo Viaggiare per mostre non è sem- mo gli Uffizi, abbiamo trovato tutti i Raf- code, prima non ci andava nessuno e ades- po di arte patriottica veniva lanciato, gli questi repêchages di luoghi non era quel- pre di più una fatica? faello, uno dopo l’altro e anche altri quadri so di nuovo non ci va nessuno. altri no. lo dei fotografi dell’epoca, degli Alinari Negli anni ’50 abitavo a Milano e agli appena restaurati. Evidentemente i fioren- Per quanto lei sia un critico non Adesso la situazione è rovesciata: in Italia, oppure dei fotografi di monu- spettacoli della Callas, già allora celebra- tini erano al mare, però si paventavano i «dilettante» bensì atipico, come l’arte è più nazionalista. La Tran- menti in Francia che si preoccupavano di tissima, non si prenotava mai, ci si andava turisti. A Pitti si è ripetuta la stessa cosa, si sente nei panni dello scrittore savanguardia italiana… fotografare la cattedrale, il monumen- come al cinema, e così alle mostre. Adesso si è parcheggiato dove si voleva, abbiamo «facente funzione»? Tutte le volte che vedo una mostra di Cha- to, il palazzo, il palazzetto, la chiesa, la disturba non solo la coda enorme (la si può visto in grande pace tutti i Raffaello, che Leggo più volentieri i critici scrittori, gall, ritrovo molta Transavanguardia ita- chiesina, mentre oggi visiteremmo quei anche sopportare) ma la ressa davanti ad invece, proprio lì a Pitti, avevano richiesto come Diderot e Baudelaire, e fra gli ita- liana o tedesca. Ho visto la recente mostra posti per vedere quel monumento an- ogni quadro: ci si sente come su un tapis fatiche, code e file, e alla fine per andare liani Longhi, maestro (come Contini) di di Chagall alla Royal Academy. Al vente- che nel suo contesto di case vecchie, dei roulant affollato. E i quadri importanti so- a colazione abbiamo addirittura potuto tali malizie stilistiche, invenzioni lessi- simo violinista sul tetto si aveva la stessa quartieri storici, di scenette di strada. no diventati inaccessibili all’occhio. scegliere se parcheggiare in via Tornabuo- cali, arguzie di linguaggio, da farsi leg- sensazione di monotonia e di ripetitività È difficilissimo recuperare in Italia non Ha dei consigli pratici per i visi- ni nel lato del sole o nel lato dell’ombra. I gere come letteratura squisita. In fondo, suscitata dall’altra mostra contempora- Venezia, che è rimasta più o meno quello tatori? quadri, nei loro musei, spesso si visitano spesso la miglior prosa italiana è stata nea di Renoir, di fronte alla cinquantesima che era, oppure la Roma sparita, che è Solo consigli terra terra, proprio consigli benissimo; nella loro sede naturale, a po- così: estremamente ricercata, elegante, bagnante fatta con gli stessi colori, con le stata ben documentata, da Primoli e al- di sopravvivenza: cercare di andare nelle sto, restaurati, senza tanta gente che corre fantastica, aristocratica, intraducibile. stesse pennellate e con la stessa modella nel tri, ma, per esempio, una certa Genova, controre, quando non c’è troppa gente, e all’avvenimento. E Longhi si gusta come un piacere, come medesimo atteggiamento. una certa Napoli, e le «città del silenzio», i gruppi e le scolaresche stanno mangian- Non pensa che questa voga delle una pietanza meravigliosa. Credo anche Quando morì de Chirico nel ’78 oppure quei giri, nell’Italia Centrale, do. Fuggire le inaugurazioni, tradizio- mostre sia transitoria come tutte di dovere moltissimo alla metodologia, lei scrisse: «E insomma, ecco qui, che faceva Berenson quando andava per nalmente affollatissime. [...] La marea di le voghe? all’espressività, all’eclettismo di Mario senza più dubbi, il massimo pit- quadri o i vecchi inglesi dell’800. Del cen- teste rende invisibili le opere. Essenziale, Resto allibito di fronte a questi entusiasmi Praz, di Bruno Barilli, di Alberto Savinio. tore del Novecento. Giù il cap- tro Italia, di Cortona, Città di Castello, anche per memorizzare, è rifare il giro così smisurati, di massa e di culto. Quello La nostra società è piena di conversatori pello! E non avendo il cappello: Recanati, della Romagna, delle Marche due o tre volte, magari nel senso contra- che si può pronosticare è che le gite sco- eccellenti che si ascoltano con piacere, e giù la testa! E non avendo nean- e della Toscana minore, forse esistono rio, a costo di alterchi con i custodi, come lastiche, con degli insegnanti entusiasti, che si esprimono con aneddoti e con pa- che testa: giù tutto il resto!». Tra poche testimonianze: ci sono tante foto- in quei musei americani dove ogni ora ma anche dementi, che sospingono questi ragoni. Qualcosa che cerco di fermare tanti encomi funebri nessuno fu grafie Alinari che sono delle belle cartoli- viene ammesso un numero fisso di visita- ragazzini, che non ne vogliono sapere, a sulla pagina è questo tono di conversa- altrettanto assoluto e tutto som- ne frontali, i monumenti di Gubbio sono tori, e quindi, usciti da una sala, non vi si vedere mostre anche abbastanza difficili e zione intellettuale italiana che ha lascia- mato chiaroveggente. rimasti tali e quali, ma quasi nulla di può rientrare. Ma certe scelte sono dure: noiose, porterà a un disinteresse per l’arte, to poche tracce nella nostra letteratura, Ma io l’ho sempre trovato affascinante. quello che era il tessuto minore dell’Ita- a Napoli, in una sola giornata, si fa prima a un distacco totale, nelle prossime genera- così povera di diari e di epistolari. Forse Né più né meno come amavamo alcuni lia, dei suoi monumenti ma anche delle Caravaggio o prima Cavallino? zioni. L’infelicità smisurata di questi bam- tutto lo spirito veniva impiegato o sper- maestri del ’900 nella letteratura, Gad- strade, della vita italiana, la provincia È meglio visitare le mostre da soli bini sospinti dagli insegnanti, non può non perato nella conversazione colta. da e Palazzeschi, che anche se non hanno fra Leopardi e Landolfi. Una certa Fran- o in compagnia? allontanarli per sempre dall’arte. Lei ha più volte espresso il suo ap- riconoscimenti all’estero rimangono dei cia provinciale è stata fotografatissima, Qualcuno diceva che le massime stupidag- Non c’è una specie di imperativo prezzamento per gli artisti italia- punti di riferimento altissimi per la no- ma sono rari i paesini e le spiagge di gini si sono sentite davanti a capolavori morale sotterraneo: bisogna an- ni degli anni ’60, per esempio per stra generazione. Non ho mai avuto dubbi Proust, per esempio Combray e Balbec. esposti nei musei. Le peggiori credo che darci perché ci vanno tutti? La Schifano. Ma non trova che nelle sulla grandezza di de Chirico: bastavano Nella pittura tedesca, francese e danese siano le esclamazioni dei francesi quando sindrome del gregge? mostre all’estero siano normal- le opere importanti per sorvolare sere- si trovano tanti paesaggini urbani ma si sforzano di dire la battuta intelligente. A Castelfranco c’è quell’unica Madonna di mente sottorappresentati? namente gli ultimi decenni, in attesa di nella fotografia molto meno. Per fare un Perché la gente va alle mostre ma Giorgione, che secondo certi esteti di altri Mi sembra che siano state consumate del- ritornarci sopra. altro esempio, le piramidi sono rimaste non nei musei? tempi stava così bene dov’era in quella chie- le iniquità nei confronti dei nostri artisti Ora, da spettatore lei diventa at- le piramidi, ma ai tempi di Flaubert e di Non si può non notare la differenza smac- sa, con una tendina di rayon giallo limone. degli anni ’60, e dei favoritismi nei con- tore: in settembre a Torino alla Maxime Du Camp, stando al Cairo, per cata fra le code enormi, le file, le folle smi- Per le celebrazioni, l’hanno tolta dalla chie- fronti degli artisti degli anni ’80. Questo Mole Antonelliana lei firmerà fare il giro delle piramidi che oggi i tu- surate per mostre anche pregevolissime e sa, le hanno fatto attraversare la piazza e da un punto di vista di politica culturale una sua mostra. risti fanno in una giornata, ci volevano il deserto nei musei. Lo scorso giugno, un l’hanno messa in una casa del Giorgione, dei musei, delle fondazioni e ovviamente Quando ero studente di diritto inter- 5 giorni, c’era un certo avvicinamento sabato pomeriggio, sono andato a Firenze appena restaurata, da sola, circondata di dei galleristi e dei mercanti prima di tut- nazionale, passavo dei lunghi periodi fra gli orti, poi la Sfinge ancora semi se- per la mostra di Arnaldo Pomodoro. Avevo fotocopie, di diapositive di atti notarili in to, e possiamo vedere quali erano le ra- nelle Università straniere, a Parigi o ad polta e il mistero della notte nel deserto sentito, per mesi e mesi, di queste folle paz- veneto antico, relativi alla compravendita gioni: negli anni ’60, un certo gruppo di Harvard o a Londra e bastavano alcune intorno, e un’alba pittorica, splendida, zesche davanti a Palazzo Pitti per vedere la di stabili e di fondi rustici. Le folle arriva- gallerie aveva tutto l’interesse a spingere letterine gentili per provocare incontri nel deserto. Ormai invece la città ha cir- mostra dei Raffaello restaurati, per il cen- vano colossali e una anziana signora mia un’arte soltanto americana, soltanto na- con personaggi oggi leggendari come condato le piramidi, su tutti i lati ci so- tenario, in cui non si faceva altro che riuni- amica diceva: «Ma per forza. Tutti i miei zionalistica e patriottica oltre che pop. Ai Edmund Wilson in America, a Londra no strade, la parte ghiaiosa del deserto re in una sala i 9 o 10 Raffaello di Firenze. conoscenti ritornano entusiasti perché di- non americani, per esempio a Pistoletto e Eliot o Forster o la Compton-Burnett, è stata trasformata in parcheggio con Una domenica mattina, da un albergo che cono: c’è una coda di macchine lunga 10 a Schifano, si chiedeva di «nazionalizzar- a Parigi Céline, Mauriac, Jouhandeau, mille macchine e mille radioline, banca- era vicino all’autostrada, con alcuni amici chilometri, abbiamo dovuto lasciare la si», di andare a New York e di lasciarsi Cocteau; in Germania Adorno. Ora non relle di ricordini turistici e piccoli musei ci siamo detti: andiamo a Firenze. Pensa- Panda in un fosso, abbiamo fatto una fila assimilare. Ho l’impressione che allora esistono assolutamente più personaggi costruiti a ridosso di Cheope, che non vamo che entrare in Firenze sarebbe stato di tre ore e per di più non c’era posto nel esponessero soprattutto coloro che face- di questo tipo, perché tutti sono ormai permettono più di vedere solo Cheope. difficilissimo, che ci sarebbero state delle ristorante e siamo tornati con i bambini vano mappe degli Stati Uniti, bandiere, esposti da giornali, da riviste, da tele- Il nostro tentativo è di recuperare quel file pazzesche agli Uffizi, che non avremmo che non avevano mangiato». Questo dà la prodotti industriali americani e altri em- visioni, si sa tutto di tutti, non c’è più Grand Tour che avremmo voluto fare,

né parcheggiato né mangiato... insomma, sensazione di essere nel posto giusto, dove blemi di patriottismo. Non so fino a che nessuno che si ha un vero interesse ad in- ma che non potremo mai più fare. © Riproduzione riservata

...... 10 Notizie IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Notizie

Panoramica dell’area in piena trasformazione di Shougang, oggi sede del Comitato Organizzatore di Pechino 2022: vi è in corso una riqualificazione urbana di 8 milioni di metri quadrati, di cui una parte sarà sito olimpico. In alto a sinistra, Michele Bonino La Cina ci stupisce? Dopo 70 viaggi e permanenze vi racconto la Cina com’è: sei «casi» Il curatore della Biennale di Shenzhen/Hong Kong, Michele Bonino, spiega un Paese sempre più vicino benché ancora troppo lontano, che ammiriamo e temiamo. Ma che non capiamo. Per i cinesi, invece, è importante conoscersi dal vivo

In questi mesi di forzata distanza ne del Governo cinese. Nello studio to, oggi attraverso le tecnologie so- cupero dell’architettura industriale di case ricostruite pietra per pietra, fisica tra Cina e Italia, ho ripensa- di Doreen discutiamo spesso gli no invece tra gli spazi pubblici dove dal Lingotto in avanti, va il compi- raccontandocene la provenienza e to al ritmo ormai mensile con cui, avanzamenti della Biennale di Ar- la presenza umana è più tracciata. to di riprogettare una navata indu- spiegando come le ha reintegrate fino a dicembre dello scorso anno, chitettura e Urbanistica di Opportunità di migliori servizi, ma striale. Diventerà una struttura di nelle parti andate distrutte. mi sono spostato in Cina per segui- Shenzhen/Hong Kong 2019, di cui anche possibilità di sorveglianza e accoglienza per gli spettatori e, do- Li Yunfei è un industriale farma- re progetti, accordi e iniziative del al Politecnico di Torino siamo stati controllo: le due controverse facce po le Olimpiadi, un centro di ricer- ceutico di Tianjin che ha aperto, nel Politecnico di Torino. Ora, «a bocce curatori insieme a Carlo Ratti e al- degli «occhi della città». ca sullo sport. Il piano terreno è cuore della Concessione Italiana ferme», mi chiedo se il mio compi- la South China University of Brian Zhang Li è un professore di lasciato vuoto ricavando un grande (l’unica delle otto realizzate all’ini- to necessitasse davvero di tutti quei Technology. Dalla prima edizione Architettura alla «playground», dove i visitatori po- zio del XX secolo a essere rimasta in viaggi (oltre 70 in un decennio, con del 2005, la Biennale di Shenzhen è Tsinghua University tranno praticare attività all’aperto, piedi, insieme a parti di quella Ingle- fatiche lavorative e personali) o se concepita come un esercizio di tra- e architetto capo del- ludiche e sportive, materializzan- se) il «Nuovo Cinema Paradiso». Li, stiamo finalmente capendo come sformazione urbana, destinato a du- le Olimpiadi inverna- do così quel manifesto sul «corpo appassionato di Italia, è stato negli molte cose si possano fare a distan- rare anche dopo la mostra. Nelle li di Pechino 2022: la della città». scorsi anni uno dei principali promo- za, con il vantaggio di un ritmo ultime edizioni ci sono stati esempi capitale sarà la prima Giada Shu Wenjing è una stu- tori del recupero della Concessione, più cadenzato invece che spezzato importanti: nel 2015, ad esempio, città ad avere ospitato entrambi i dentessa laureata al Politecnico che versava in condizioni di abban- da continue partenze e ritorni. Ma Doreen ha progettato da curatrice Giochi, estivi e invernali. Mentre il di Torino, con una tesi sull’area di dono. Nel centro del quartiere ha re- penso che quei viaggi siano stati un’affascinante riqualificazione di Governo affronta un’energica lotta Shougang discussa alcuni anni pri- staurato il suo club privato, dedicato necessari, e lo saranno ancora in fu- una ex fabbrica di farina. Noi cerca- contro l’inquinamento, Brian im- ma dell’occasione olimpica: poi è a cinema e arte: inaugurato alcuni turo una volta conclusa l’emergen- vamo uno spazio per mettere in sce- magina i luoghi olimpici come rientrata a Hangzhou, dove sta fa- anni fa insieme a Giuseppe Tornato- za Coronavirus. I cinesi vogliono na il tema «Città e tecnologia», in- un’occasione per stimolare la cre- cendo fortuna con la sua impresa re, lo apre spesso alla città per eventi guardarsi in faccia: fortunatamen- dicatoci dal Comitato organizzatore scente classe media a un nuovo sti- che vende opere d’arte contempo- sino-italiani. Ci invita quando scopre te questo vale un po’ dovunque, e da noi interpretato nel titolo «Gli le di vita, basato sulla vita all’aria ranea nei centri commerciali della la storia di un ex allievo del Politec- ma nel loro caso vedo una ragione occhi della città». Che cosa succe- aperta e il movimento fisico. Gli città. Hangzhou è una delle capitali nico, l’ingegner Daniele Ruffinoni: specifica. Unasocietà meritocra- de se la città, attraverso nuove tec- spazi pubblici possono avere un dell’arte cinese e sede della China nel 1913, da poco laureato, intercettò tica secondo tradizione confu- nologie come il riconoscimento fac- ruolo nel promuovere questa idea Academy of Arts, dal cui ambien- attraverso un’organizzazione reli- ciana, in particolare nei campi che ciale e l’intelligenza artificiale, di «salute attiva»: ospitare in città te è emerso Wang Shu, architetto giosa l’opportunità di partecipare più mi interessano della ricerca e diventa capace di vederci e ricono- il più importante evento sportivo Pritzker Prize nel 2012: è diventato alla progettazione di alcuni edifici della creatività, appare organizza- scerci? E se ogni edificio o spazio può fare da volano. Brian sta pro- celebre per i suoi edifici dal linguag- della Concessione Italiana. Partì da ta perfino spietatamente in livelli pubblico può, di conseguenza, rea- gettando nuovi spazi che per con- gio fortemente contemporaneo, ma Torino e con la Transiberiana rag- di competenza. «Guanxi», parola gire in diretta a nostri bisogni e formazione fisica, materiali e at- provocatoriamente costruiti con giunse Pechino, di qui Tianjin. Iniziò sulla bocca di tutti che si riferisce aspettative? Queste le domande che trezzature invitino alla ginnastica, le macerie di villaggi tradizionali a lavorare incessantemente, firman- alle «relazioni personali», è diffi- poniamo ai 65 architetti e urbanisti al gioco, alla danza: allo stare insie- demoliti. Con Giada visitiamo la do edifici importanti come l’ospeda- cile da tradurre in modo letterale: è invitati da tutto il mondo. Li ospitia- me in movimento. Nella realizza- Academy dove ci presenta Pan, un le e la chiesa. Meno di due anni dopo piuttosto un concetto sfumato, che mo nella nuova stazione dell’Alta zione di questo manifesto su «cor- collezionista d’arte che vuole tra- tornò precipitosamente in Italia per prevede una condivisione del livello Velocità di Futian, che collega po umano e spazio urbano», sformare in galleria d’arte la fabbri- una disgrazia accaduta al fratello, acquisito di esperienza e capacità, e Shenzhen a Hong Kong in quindici coinvolge anche il Politecnico. A ca di famiglia che produce cornici portando con sé solo la cartelletta un consolidamento di fiducia e co- minuti, progettando 5mila metri Shougang, già sede dell’acciaieria nella campagna fuori Hangzhou, dei disegni su cui stava lavorando esione al suo interno. Da qui l’im- quadrati di spazio espositivo all’in- di Stato trasferita fuori città per ri- dove vivono ancora gli anziani ge- in quel momento. Scoppiò la prima portanza per i cinesi di incontrarsi terno di uno dei più grandi nodi di durre l’inquinamento nella capita- nitori. Chiedendoci suggerimenti, guerra mondiale e Ruffinoni capì dal vivo, per scambiarsi conoscenza interscambio dell’Asia. Ci troviamo le, oggi ha sede il Comitato Orga- ci spiazza spiegando che il grande che non sarebbe riuscito a rientrare e avanzamenti in forma conviviale, in una lobby frequentata da miglia- nizzatore di Pechino 2022 ed è in ambiente per l’arte, nella navata a Tianjin: la cassa con due anni di mai nella freddezza di una comu- ia di persone, viaggiatori magari corso una riqualificazione urbana industriale e all’aperto lungo il fiu- disegni di studio fu spedita in Italia nicazione a distanza seppur dotati non interessati a una Biennale ma di 8 milioni di metri quadrati, di me antistante, non sarà organiz- via nave, ma affondata nell’Adriatico delle migliori tecnologie per farlo. che vengono a trovarsi immersi fisi- cui una parte sarà sito olimpico. Al zato con pareti mobili, vetrate e da un sommergibile austriaco. Una Così, invitato a raccontare «la mia camente nel tema della mostra: tra- nostro Dipartimento di Architettu- quant’altro potrebbe immaginare storia che ci racconta quanto oggi Cina», il modo più adatto mi è par- dizionalmente le stazioni sono state ra e Design, anche grazie all’espe- un architetto occidentale. Sarà in- sia importante questa testimonian- so attraverso gli incontri, attraverso i luoghi della folla e dell’anonima- rienza dimostrata da Torino nel re- vece diviso in «stanze» attraver- za materiale di architettura italiana sei personaggi che mi hanno parti- so il rimontaggio di alcune case nel cuore di una metropoli cinese in colarmente aiutato, nelle relazioni tradizionali, che un amico salva crescita impetuosa, che dieci anni fa intessute con loro, a capire il «Re- dalle demolizioni in tutta la Cina e ha demolito il suo intero centro sto- gno di mezzo». rimonta su richiesta. Ci spostiamo rico: a Tianjin la memoria si rende Doreen Heng Liu è una talentuosa nel suo «showroom», dove capiamo interprete non del passato, ma progettista di un’idea di recupero architettonico del presente. Con Yunfei, docenti Shenzhen, fondatrice molto diversa rispetto all’Occidente, e studenti della Tianjin University dello studio di ar- basata sull’«integrità» ben più che e l’Istituto italiano di Cultura, tra- chitettura Node a sul nostro culto dell’«originalità»: scorriamo una giornata a discutere Oct Loft, cuore crea- i dettami del feng shui prevedono su una piccola pubblicazione realiz- tivo della giovanissi- infatti che un’architettura sia inte- zata a Torino con i disegni rimasti ma città che ha festeggiato i suoi gra, per confrontarsi correttamente di Ruffinoni. primi 40 anni nel 2018: da un insie- con la geometria degli astri e la sim- Van Chan è un manager di Canton me di villaggi si è trasformata in metria degli assi cardinali. Non ha e dirige un distretto una megalopoli di oltre 12 milioni significato, ad esempio, un restauro creativo dedicato alla di abitanti, nonché fulcro della Gre- che conservi solo una parte origina- musica, al cinema e al ater Bay Area, la regione urbana le, rinunciando a ricostruire ex novo multimedia che sta più estesa del pianeta, che oggi è al La Concessione italiana di Tianjin, l’unica delle otto realizzate all’inizio del XX secolo quelle mancanti. L’amico ci guida nascendo in città, nel- centro delle politiche di innovazio- a essere rimasta in piedi, insieme a parti di quella inglese attraverso il parco che ospita decine le navate della fabbri-

. . . . IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Notizie 11 © Biennale di Architettura e Urbanistica di Shenzhen/Hong Kong 2019 © Biennale di Architettura e Urbanistica Shenzhen/Hong Kong Un allestimento della Biennale di Architettura e Urbanistica di Shenzhen/Hong Kong 2019, di cui il Politecnico di Torino è stato cocuratore e, a destra, un villaggio tradizionale nell’isola Yanzhou sul Fiume delle Perle

ca di 150mila metri quadrati lascia- zata che attraversa la fabbrica di- essere attrattive dal punto di vista cidente, dove abitualmente risolve dei territori ancora in via di svi- ta dal Pearl River Piano Group: stribuendo tutte le nuove funzioni, del mercato immobiliare, puntan- problemi in qualche modo già posti. luppo, che stentano nella grande spostatosi in un nuovo stabilimen- ci fa notare rassicurato: «È come il do ognuna su un proprio «brand». Capiamo che qui non ci è chie- competizione cinese. Sempre più to, il gruppo vi sta perseguendo i Lingotto di Torino». Sta pensando al Zhaoqing sceglie il «wellness» e sto di risolvere un problema, ma emerge come l’urbanizzazione, suoi programmi di sviluppo che già porticato e al sistema di piazze rial- l’ambiente, godendo di una straor- anzitutto di trovarlo e descriver- modello importato dall’Occidente lo vedono primo produttore di pia- zate, progettate da Renzo Piano, dinaria posizione naturale: purtrop- lo. Come negli incontri precedenti, e per quattro decenni abbracciato noforti nel mondo. Coinvolgendo il che ha visitato qualche mese prima po a scapito di insediamenti prece- anche qui emergono sorprese e sco- dal Governo cinese come la vera Politecnico di Torino nel concorso nell’ex stabilimento Fiat. Il concept denti, l’ospedale e i parchi sono le perte inattese: non tanto provocate via di crescita, potrà concorrere a di idee per la trasformazione della piace, e l’ormai battezzato «Lingot- prime cose a essere completate, an- da un’esotica fascinazione per le una Cina pienamente sviluppata vecchia fabbrica, Van ci spiega che to Cinese» è oggi in fase di avanza- ticipando la costruzione dei grandi differenze, ma dalla continua rine- solo attraverso un fenomeno di ri- negli ultimi piani quinquennali il ta ristrutturazione. complessi abitativi. Nel perimetro goziazione del rapporto cui ci in- torno. È un ritorno «territoriale», Governo ha promosso grandi incen- Liu Yan è l’assessora all’Urbanisti- della new town si trova anche l’i- duce il nostro, sempre imperfetto, distribuendo nuovamente la po- tivi per lo sviluppo delle industrie ca di Zhaoqing, un centro di 700mi- sola Yanzhou sul Fiume delle Perle, «Guanxi». polazione da Est a Ovest dopo creative. Le tante fabbriche dismes- la abitanti nella campagna a ovest che presenta ancora una vita rurale Che cosa ci raccontano questi in- le grandi migrazioni verso le città se sono la sede naturale per dare di Canton. È una città legata all’I- organizzata in villaggi. Nell’ambito contri, sulla Cina di oggi? Sicu- delle province costiere: si sta muo- forma a questa politica: a Pechino talia: risalendo il Fiume delle Per- di una ricerca intitolata «The City ramente riguardano un mondo vendo il Governo, con politiche co- esiste perfino un «dimostratore», un le, il gesuita Matteo Ricci riuscì a after Chinese New Towns», volta a privilegiato, in un Paese che sta me il «Go West» e la «Belt and Road vecchio stabilimento trasformato in entrare in Cina proprio qui, restan- studiare come l’urbanizzazione ci- investendo molto sulle università, Initiative», la nuova Via della Seta. un distretto creativo «flagship» (lo dovi dal 1583 al 1589 prima di intra- nese stia influenzando nel bene e sulla ricerca, sull’economia creati- Ma è anche un ritorno «culturale»: Xinhua 1949), che funzionari e prendere il viaggio che lo avrebbe nel male i modi di «fare città» in tut- va: nel 2019, a titolo d’esempio, la capendo che è nella sua civiltà ru- progettisti di tutto il Paese visitano portato a Pechino alcuni anni dopo. to il mondo, il Politecnico di Torino Cina ha registrato un investimento rale, in molte parti travolta dalle prima di intraprendere analoghe Cindy (questo il nickname che Liu si viene coinvolto in una consulenza in Ricerca e Sviluppo nell’ordine città, che la Cina ha visto l’origine operazioni. Questa diffusione di è scelta quando ha mandato il figlio per ripensare il futuro dell’isola, dei 500 miliardi di dollari, quasi 20 (contrariamente a una società occi- modelli è sempre stata, in un impe- a studiare a Los Angeles) coordina circondata dalla città che cresce ra- volte l’Italia e più dell’intera Unio- dentale tradizionalmente urbana) ro vastissimo, uno dei modi più effi- la costruzione della new town di pidamente. Chiediamo più volte al- ne Europea. Ma il teatro della stra- della sua filosofia, della sua arte, caci per il controllo e il manteni- Zhaoqing, che sta sorgendo ad al- la Municipalità quali previsioni ab- ordinaria trasformazione urbana delle sue principali innovazioni. E, mento del potere. Ancora oggi il cuni chilometri dalla città storica, bia, quale sia insomma il «brief» del che la Cina sta vivendo, di cui que- in definitiva, della sua modernità.

«modello» è al centro anche dei pro- raddoppiandone la popolazione. Le nostro incarico. Invano: mettiamo a ste sei scene colgono alcuni fram- q Michele Bonino © Riproduzione riservata cessi creativi fino, in certi casi, a di- new town pianificate intorno alla fuoco come il progetto architettoni- menti, sta ancora creando una di- Professore associato e direttore del China ventare «copia», intesa essa stessa Greater Bay Area hanno l’obietti- co e urbano rivesta in Cina un ruolo stanza tra due società: quella delle Center del Politecnico di Torino, Bonino è de- legato del rettore per le relazioni con la CIna. come un’arte. È lo stesso Van che, vo di scaricare la pressione urbana ambizioso, entrando in gioco molto città, sede principale di questi in- È stato curatore della Shenzhen 2019 Bi-City quando proponiamo una strada rial- dalle sue megalopoli e cercano di prima di quanto non accada in Oc- vestimenti e innovazioni, e quella Biennale of Urbanism/Architecture Nessuno sa di arte tutto quello che sanno i lettori di «Il Giornale dell’Arte» «Il Giornale dell’Arte» ■ Abbonamenti 2020 Vanessa Beecroft Ogni anno: 11 numeri, oltre 1000 pagine. La stampa con la firma autografa per tutti gli abbonati 2020 ABBONAMENTO ITALIA ABBONAMENTO EUROPA ABBONAMENTO RESTO DEL MONDO ❏ 1 ANNO anziché 110 100 ❏ 1 ANNO anziché 150 140 ❏ 1 ANNO anziché 175 165 ❏ 3 ANNI anziché 330 240 ❏ 3 ANNI anziché 450 360 ❏ 3 ANNI anziché 525 435

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...... 12 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Notizie

In un’intervista su «Il Giornale Fotografare l’arte immagini, come quelle note, come dell’Arte» dello scorso gennaio (cfr. quelle parole, sono esterne al bene n. 404, gen. ’20, p. 5), alla domanda da cui derivano, non sono di nessu- se sia giusto e utile che chiunque no perché appartengono a tutti. E possa far uso libero e gratuito delle Liberate le immagini quindi l’articolo 108 del Codice immagini del patrimonio pubblico Urbani non va emendato: va sem- di musei e monumenti, Antonio plicemente riscritto alla luce di Tarasco, giurista e alto dirigente del delle opere d’arte! questo concetto fondamentale, sfug- Mibact, risponde: «Non sono d’accordo. gito ai suoi distratti estensori. Quella può essere una proposta per il fu- È una questione di democrazia della cultura. Pretendere diritti Ma occorre fare anche un’altra distin- turo, ma sarebbe necessario cambiare la zione fondamentale tra l’uso delle legge». dal possesso è un abuso giuridicamente insostenibile: il diritto d’autore cose e degli spazi, da un lato, e quello Tecnicamente parlando, probabil- scaduto non si trasferisce. Ma intanto castiga la diffusione della cultura delle immagini, dall’altro, perché la mente Tarasco ha ragione: l’art. 108 natura di questi due tipi di uso è dia- del Codice Urbani impone il pa- in cambio di introiti irrisori. Oltretutto inesigibili metralmente opposta. Va da sé che la gamento di un canone anche per concessione di spazi (per spettacoli, le riproduzioni delle immagini del di Daniele Manacorda conferenze, cerimonie, eventi pubbli- patrimonio, che sono quindi oggetto ci e privati...) possa, e nella maggior di una «concessione», e la modifica Graffiti letteratura o la musica, ci accor- parte dei casi debba, essere a paga- opportunamente introdotta nel 2014 giamo della contraddizione che re- mento. Il motivo è semplice: si tratta dall’ArtBonus ne ha stabilito la gra- ArT you ready? gola questo abuso attualmente per- infatti di un uso rivale. Concedendo- tuità per finalità di studio, ma non petrato ai danni del libero uso delle lo a uno se ne impedisce il contestua- per l’uso «a scopo di lucro». Il gua- Il Ministero ha lanciato domenica 29 marzo il flashmob del patrimonio cul- immagini del nostro patrimonio. Di le godimento di altri, e ciò giustifica io sta nel fatto che sciaguratamente turale italiano «ArT you ready?» nel quale sono stati coinvolti gli «igers» italiani: un chi è la Divina Commedia? For- il titolo oneroso della concessione. quell’articolo fa di ogni erba un fa- “termine, non a tutti noto, che indica gli instagramers, i tanti cioè che per professio- se di chi ne possiede il manoscritto Nel secondo caso l’uso di un’immagi- scio mescolando nello stesso com- ne o per diletto pubblicano foto su Instagram, in particolare su specifiche località vergato dalla mano di Dante? Quel ne da parte di un singolo, di un ente, ma le modalità di esecuzione delle o argomenti; sono comunità che raccolgono migliaia di persone. Ma sono stati manoscritto non esiste più. Di chi di un’impresa, di una comunità non riproduzioni, il tipo e il tempo di uti- invitati anche i semplici cittadini. Siamo infatti tutti un po’ igers quando fotografia- ne ha prodotto la prima edizione a ne impedisce invece in alcun modo il lizzazione degli spazi e dei beni cul- mo un monumento, una scena, un luogo, e condividiamo l’immagine su Instagram stampa? Il diritto d’autore è scaduto contemporaneo godimento da parte turali e l’uso e la destinazione delle o altri social network. L’obiettivo dichiarato dell’iniziativa era raccogliere, con gli da secoli. Chiunque può fare dunque di altri, dal momento che il bene nel- riproduzioni. Dunque, un bel fritto hashtag #artyouready e #emptymuseum, migliaia di «foto realizzate all’interno di libero uso della Commedia per trarne la sua immaterialità è posto a dispo- misto, che rivela quanta poca ri- musei, parchi archeologici, biblioteche e archivi d’Italia, dando preferenza a quelle profitto attraverso edizioni popolari, sizione di tutti: le riproduzioni di flessione ci sia stata alle spalle di prive di persone». Foto che «servono a ricordare che il patrimonio culturale, sebbene scolastiche o di lusso, organizzando immagini sono infatti palesemen- questa norma così rilevante per momentaneamente chiuso al pubblico, è vivo e rappresenta l’anima pulsante della recite o scrivendone i versi su un ca- te non rivali. la diffusione della cultura. nostra identità». Sull’uso e riuso delle immagini del patrimonio culturale, forse non po di vestiario o su un gadget: a chi La distinzione concettuale e operati- Mescolare l’uso di cose e spazi, cioè tutti ricordano che fino al 2014 non era possibile fotografare nei nostri musei. avrà mai pagato la Mondadori la cita- va tra usi rivali e non rivali dei beni dei luoghi della cultura di proprietà Solo da pochi anni, grazie alla legge sull’ArtBonus, i visitatori di musei, gallerie, zione del verso «in su la cima» (Paradi- culturali di proprietà pubblica po- pubblica con l’uso delle loro imma- pinacoteche, aree archeologiche possono scattare liberamente fotografie, con so, XIII, 135) che compare da sempre trebbe quindi portare un po’ di luce gini, significa mettere sullo stesso l’unica limitazione che non si utilizzi il flash e che le immagini siano utilizzate per -fi nelle sue edizioni? e di sereno in un campo dove l’eco- piano due tipologie di ricavi che nalità personali e culturali. Quella norma, peraltro, prevedeva che la liberalizzazione E di chi è «Traviata»? Di chi possie- nomia della bottega prevale sulla nulla hanno a che vedere fra di loro delle foto non riguardasse i beni librari e archivistici, per cui si è dovuto attendere de il manoscritto originale di Verdi considerazione più generale del e che, pur nell’ammontare comples- il 2017 per una liberalizzazione generale. Tra le varie riforme del ministro - o del libretto di Francesco Maria Pia- bene pubblico. Infatti, la condizio- sivo comunque bassissimo, produ- schini, questa, che potrebbe apparire minima, è tra le più rilevanti e segna una ve? Quando assisto a un’esecuzione ne di non rivalità propria dell’uso, cono introiti assolutamente sbilan- svolta quasi epocale. Quel divieto, infatti, era figlio di un’idea proprietaria dei beni dell’opera o acquisto una sua ripro- anche commerciale, delle immagini ciati. Dai dati disponibili risulta che culturali, che ci ha tenuto lontani dall’Europa e dalla totalità dei Paesi avanzati, duzione, sto pagando Verdi o una del patrimonio pubblico le esclude dall’insieme delle concessioni d’uso dove musei, archivi, biblioteche non solo consentono di fotografare liberamente delle infinite e tutte diverse ripro- di fatto dal mercato, e quindi anche (cose, spazi e immagini) deriva allo ma spesso mettono anche a disposizione sui propri siti web, ad alta risoluzione, posizioni di quel capolavoro messo dall’uso improprio che potrebbe es- Stato un misero 3% del totale dei ri- immagini dei beni. Sempre di più anche i musei italiani (si pensi all’Egizio di Tori- in scena dai professionisti del teatro serne fatto dai giganti della comu- cavi: una percentuale coperta peral- no) compiono passi da gigante in tale direzione, consapevoli che anche i possibili lirico? nicazione globalizzata. La libera- tro quasi integralmente (in rappor- rientri economici non sono tanto quelli, del tutto risibili, dei canoni per l’uso di una Il diritto d’autore regola la liceità lizzazione delle immagini permette to, pare, di 7 a 1) dai canoni di affitto immagine (a fronte di operazioni farraginosissime, tra richieste, risposte di diniego di riproduzione di prodotti dell’in- invece alle comunità di generare at- temporaneo degli spazi per eventi o autorizzazione, tempi lunghi, pagamenti con bollettini postali, costi del personale gegno, cioè di una proprietà in- traverso di esse innovazione, infor- e manifestazioni di varia natura. Le impegnato in tali operazioni) ma quelli ben più significativi derivanti dall’indotto tellettuale. Scaduti i termini per mazione e cultura, con generale gio- riproduzioni portano un contributo legato alla promozione del patrimonio, all’interesse che suscita nel pubblico, al Dante o Verdi, la loro opera appar- vamento del livello della produzione risibile, certamente inferiore ai desiderio di visitare un sito, un museo, una città, un territorio. La battaglia, infatti, tiene all’umanità e nulla è dovuto e diffusione culturale, e contestuale costi di esazione. Insomma, è del ora riguarda sia la totale liberalizzazione delle immagini per uso personale e per per poterla eternare nella continua creazione di lavoro e ricchezza con tutto evidente che la privativa stata- finalità di studio (si pensi ai costi sostenuti da un settore in difficoltà come quello reinterpretazione che le infinite vie le relative ricadute positive di carat- le sull’uso commerciale delle imma- editoriale, spesso con case editrici specializzate che fanno fatica a sopravvivere) della creatività vorranno mettere in tere fiscale sulla finanza pubblica. gini del patrimonio culturale è oggi sia, anche se in maniera più problematica, il possibile riuso anche commerciale. campo, gratuitamente o a pagamen- Spetta dunque a una politica cultu- un’operazione finanziariamente Nell’epoca di Instagram e della condivisione di miliardi di immagini, si può pensare to nel libero arengo dell’economia rale ispirata a una visione riformisti- in perdita. Ma quel che interessa che l’immagine del bene culturale possa essere sottoposta al vincolo di canoni e delle produzioni culturali. Anche ca far sì che lo Stato garantisca la qui è ragionare se questo mono- di regole burocratiche? È non è forse questo il vero atteggiamento mercifi- i diritti d’autore di Michelangelo conservazione fisica del bene per- polio sia conveniente non solo catore e un po’ bottegaio? q Giuliano Volpe su www.huffingtonpost.it, 29 marzo sono scaduti e con loro quelli rela- ché possa essere oggetto delle più sul piano economico, ma anche tivi alla stragrande maggioranza dei libere manifestazioni intellettuali su quello culturale e sociale. ” beni che costituiscono il nostro pa- da parte della società nel suo in- Nel Codice Urbani convivono due visa di conoscenza, ricordo, identità, ni si può fare libero uso a fini di trimonio culturale. Eppure c’è chi sieme. L’alternativa è una pubblica modalità di uso: quella del bene nel- creatività e tanto altro ancora. studio, ma non a scopo di lucro, ritiene che il cosiddetto diritto amministrazione che ammette nei la sua integrità fisica e quella della Insomma, le testimonianze del pas- dove si pone il confinetra questi dei beni culturali cominci a esse- fatti (essendo incapace di esigere i sua immagine. Beni materiali e beni sato nella loro materialità rispon- due usi? È un confine così labile che re applicabile una volta cessata canoni previsti dall’art. 108) di non immateriali sono mescolati e confu- dono a un diritto reale di proprietà oggi, nel caso di uso editoriale, viene l’applicabilità del diritto d’auto- saper rispettare le proprie regole, si, mentre una loro distinzione sem- esercitato da chi ne è pro tempore il posto grottescamente al limite delle re. Ma chi non vive delle sottigliezze oppure che si lancia in una disperata bra a me necessaria prima di qual- titolare; ma la potenzialità infinita e 2mila copie stampate (e le ristampe? del Diritto, pur guardandole con il stagione di contenziosi giudiziari con siasi altra opinabile valutazione. Nel mutevole del loro significato e del- E perché castigare un libro forma- massimo rispetto, non può non do- mezzo mondo, alla ricerca parossisti- primo caso (beni materiali) la riscos- la loro percezione per tramite delle tivo di grande tiratura?) e al prezzo mandarsi come il diritto di proprietà ca e impossibile degli infiniti presun- sione di un canone, che in taluni casi immagini, e dei possibili usi che di non superiore ai 77 euro (da quan- possa automaticamente subentrare ti abusi (a partire dalle paccottiglie può essere anche assai elevato, è si- queste si fanno, non può rispondere do la qualità si misura dal costo?)! al diritto d’autore una volta scadu- dei mercatini di souvenir), con curamente opportuna. Nel secondo a un principio di diritto dominicale, Insomma, se si intende riprodur- ti i suoi termini. In altre parole: il buona pace della funzione di «conse- caso (beni immateriali) questa pre- cioè di proprietà. Tanto più quando re quell’immagine su un dépliant, passaggio dalla tutela della pro- gnataria» che la mano pubblica svol- tesa cozza con la natura stessa del questa proprietà sia pubblica. un’insegna di negozio, un logo, una prietà intellettuale alla tutela ge nei confronti di un patrimonio bene concesso. L’immagine infatti Facciamo un esempio. Il «David» di maglietta o su un qualsiasi prodotto della proprietà reale (materiale) che quattro articoli della nostra Co- non è un bene materiale: non pos- Michelangelo è di proprietà dello che generi ricchezza, perché vendu- non può implicare l’automatico stituzione (9, 33, 41 e 118) mettono in siede fisicità. L’immagine non gode Stato italiano. A norma dell’art. 108 to o connesso a un’erogazione di ser- trasferimento dei diritti dell’una mano, ciascuno per la sua parte, alla del privilegio della unicità e della au- ogni sua immagine, comunque ri- vizi, si dovrebbe pagare un canone al nel dominio dell’altra. totalità dei cittadini. tenticità: di ogni oggetto possiamo levata, per intero o di dettaglio, sa- monopolista dell’immagine (di qua- Insomma, le immagini che «proma- In questa fosca prospettiva che va produrre un numero infinito di rebbe anch’essa di proprietà dello le immagine poi?), che invece altri nano» da uno qualunque dei manu- scongiurata, occupa un posto parti- immagini, l’una diversa dall’altra, Stato. Ma in verità quelle infinità di non è se non il proprietario della sua fatti del nostro patrimonio culturale colare la questione della cosiddetta tutte potenzialmente vere e al tem- immagini cui il «David» può dare vita fonte materiale. sono concettualmente la stessa cosa libertà di panorama, ovvero del di- po stesso insufficienti a riprodurre sono al contempo patrimonio co- Se spostiamo il ragionamento dai delle note che escono dagli strumen- ritto di fotografare e riprodurre ope- l’originale materiale. Le immagini mune di chiunque ne possa trarre beni materiali, che la legge tutela ti che interpretano gli spartiti mu- re esposte al pubblico dominio. An- sono beni immateriali e in quanto ispirazione. Sono infatti patrimonio nella loro fisicità, ad altri settori sicali, delle voci che recitano i versi che questa libertà è sotto attacco. Ma

tali costituiscono una fonte condi- dell’umanità. Se di quelle immagi- della produzione culturale, quali la dei nostri poeti immortali. Quelle di questo, semmai, un’altra volta. © Riproduzione riservata

. . . . IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 13 Notizie

Imprenditori culturali Fabbricare mostre. «Il pubblico è più esigente di quanto si pensi» Tomaso Radaelli è il cofondatore di MondoMostre, tra i maggiori produttori di eventi espositivi in Italia e all’estero. La produzione culturale oggi è «come l’Italia: grandi eccellenze affiancate da progetti molto meno interessanti». Il Coronavirus? «Siamo abituati a cadere e a rialzarci. Sono un ottimista...» di Arianna Antoniutti Roma. Tomaso Radaelli, romano, 56 Sono tante. Nel recente passato forse Ca- anni, è presidente di MondoMostre, ravaggio a Mosca nel 2011: anche con una società leader nella progettazione e temperatura molto rigida, circa -25°, le produzione di eventi espositivi. Creata code fuori dal Museo Pushkin erano chilo- nel 1999, MondoMostre esordisce con metriche. In corso, anche se sospesa, senza la mostra «Cento capolavori dall’Er- dubbio La Tour a Milano. mitage» alle Scuderie del Quirinale di Una «mostra impossibile» che so- Roma, destinata a chiudere con oltre gna di realizzare? 570mila visitatori. Nel 2015 nasce la Rembrandt. È stato poco visto in Italia ma joint venture MondoMostre Skira ha avuto un impatto enorme, peraltro an- di cui Radaelli è amministratore de- che sulla cultura contemporanea. legato e Massimo Vitta Zelman pre- Che cosa pensa della tendenza di sidente. Abbiamo chiesto a Radaelli mostre immersive e digitali? bilanci e prospettive della sua società, Credo che il digitale sia utilissimo nelle mo- in questi giorni così difficili. stre di carattere archeologico: poter rico- Dottor Radaelli, lei è laureato in struire pezzi mancanti di edifici, o statue, Economia e Commercio, con ma- rende la fruizione decisamente migliore. Poi ster in Business administration. certo se ne fa, e se ne è fatto, un uso a volte Come avviene il passaggio al mon- inutile. Oggi se ne vedono meno, forse per- do della produzione di mostre? ché alla fine non hanno conquistato il pub- Mi sono laureato a Roma e successivamente blico, che è più esigente di quanto si pensi. ho preso un Mba alla Columbia University. E che cosa pensa dei cosiddetti di- Tornato in Italia ho lavorato per McKinsey e rettori manager dei musei? ho conosciuto Leonardo Mondadori. Con lui del sentire. In Cina si chiede il racconto, e Ministero della Cultura giapponese che ab- ne. Se invece il rischio non è a carico nostro o Tutto il bene possibile. Hanno ancora un è iniziata l’avventura nel mondo dell’arte di conseguenza progetti più didattici. Per biamo affiancato per le iniziative dell’Anno è mitigato, e quindi almeno in parte veniamo grande limite, ovvero un’autonomia che è che ho proseguito con il mio socio, Simone questo motivo non è detto che una mostra della Cultura giapponese in Italia; lo stesso remunerati, allora siamo sul 20%. tale per certe cose ma non vale per altre, Todorow. Abbiamo deciso di diventare au- che ha dato ottimi risultati in un luogo pos- per il Ministero della Cultura della Fede- Quali sono le componenti princi- tipo la scelta del personale. tonomi ed è stato un bel salto nel buio, ma sa ottenere i medesimi in un altro. razione russa. Il Ministero della Cultura pali del rapporto costo-ricavi di A Roma quale le sembra il luogo ce l’abbiamo fatta. Quali sono state le vostre mostre messicano ci ha chiesto di aiutarli in occa- una mostra? istituzionale maggiormente in Quanto le sue competenze in cam- di maggior successo e quali, inve- sione della Biennale di Venezia di quattro Per i costi sicuramente al primo posto l’ac- grado di produrre proposte cul- po economico e finanziario guida- ce, non hanno incontrato il favo- anni fa. Per poter presentare in Italia o quisizione dei contenuti (trasporti, assicura- turali e mostre di buon livello? no le sue scelte attuali? re sperato? all’estero le più importanti collezioni dei zioni, curatela, loan fees, le tariffe richieste MaXXI, Gnam, Macro, Palazzo del- Nel modo giusto, ovvero tenendo presente Sicuramente, assieme all’Azienda Palaexpo, musei statunitensi, così come realizzare per i prestiti) per circa il 50%; produzione le Esposizioni... che oltre ai contenuti, che sono di competen- il «Caravaggio» alle Scuderie del Quirinale progetti con le maggiori istituzioni asiati- (personale, allestimento) 20%; comunicazio- Sono tutte sedi che avrebbero un grande za degli specialisti, serve un ottimo piano nel 2010, che ebbe un successo di pubblico che, è indispensabile costruire e mantenere ne 20%. I ricavi purtroppo sono all’80% da potenziale, oltre a queste ce ne sono anche economico anche perché negli anni il nostro impressionate con 600mila visitatori, un una solida rete di relazioni internazionali biglietteria, solo il 15% da bookshop e mer- altre, ma se si continua a non fare sistema settore ha risentito, come tutti, della reces- dato che forse non vedremo più per una con tutte quelle realtà. Tali partnership chandising e il 5% da sponsor e serate. difficilmente si potranno produrre grandi sione. La nostra è una realtà che ha bisogno mostra romana. «Hokusai» a Palazzo Reale divengono durature una volta percepita la In media a quale livello di spet- cose. La capitale d’Italia non solo deve tu- di molte competenze. A MondoMostre lavo- di Milano nel 2017 fece quasi 200mila visita- serietà con cui operiamo. E vogliamo allar- tatori paganti si colloca il break- telare il suo straordinario passato, ma deve rano una trentina di persone, di estrazione tori, nel 2016 il progetto su «Michelangelo» gare ulteriormente gli orizzonti con nuove even point di una mostra? rappresentare il volano culturale del Paese, estremamente varia: da economisti ad av- in Giappone 300mila. Infine cito la mostra proposte e raggiungendo nuovi pubblici Per noi circa 100mila visitatori paganti. presentare nuove sedi e nuovi progetti espo- vocati amministrativi; ma anche laureati in milanese del 2018 «Dentro Caravaggio» che anche nei Paesi in cui siamo già presenti. Come vengono prestabiliti i con- sitivi, confermandosi tra le capitali culturali psicologia e filosofia, designer, professionisti credo sia stata premiata dal pubblico per Come si riesce a far convivere qua- tributi esterni (sponsor ecc.) per a livello mondiale. delle pubbliche relazioni e in corporate iden- l’uso della tecnologia che ha permesso di rac- lità e grandi numeri? realizzare l’equilibrio economico Più in generale, come le appare la tity e ovviamente storici dell’arte. Poi c’è la contare le indagini diagnostiche, effettuate Il caso della mostra di Georges de La Tour e finanziario di una mostra? situazione attuale in Italia in tema branch a Mosca e i nostri collaboratori sta- sui dipinti del maestro, in modo innovativo: a Palazzo Reale a Milano (aperta nel me- Drammaticamente inesistenti. Un tempo di produzione culturale? bili negli Stati Uniti, più i partner con cui la- furono oltre 400mila i visitatori. Alcune ras- se di febbraio e ora sospesa a causa rappresentavano il 30% dei ricavi. Mi pare rappresentativa del Paese: da una voriamo in tutto il mondo in Messico, Cina, segne espositive, in alcuni casi, possono aver dell’emergenza sanitaria; Ndr) è signi- In che misura è determinante l’in- parte grandi eccellenze, dall’altra progetti Giappone e Australasia. registrato un numero inferiore di visitatori ficativo. Dagli studiosi viene unanimemen- vestimento in comunicazione e meno interessanti. Ma penso anche che l’Ita- Che cosa sentite di aver rinnovato, rispetto alle attese, magari anche per eventi te considerato uno dei più grandi pittori quanto incide sul budget? lia, quando esprime il suo meglio, sia capace o innovato, in questo settore? contingenti. Può capitare quando, coraggio- del Seicento, insieme a Caravaggio e a È molto importante, in particolare se co- di una qualità unica al mondo per quella Forse l’aver tentato la strada, poi vincente, samente, si vogliono presentare per la pri- Rembrandt, eppure non si è mai riusciti a struito con anticipo. Oggi i nuovi media creatività, profondità e professionalità che di coniugare il rigore scientifico con la di- ma volta grandi artisti, celebri in altri Paesi fare una sua esposizione in Italia. In mo- permettono di fare comunicazione mirata, tutti ci riconoscono. vulgazione: realizzando esposizioni che sod- e meno in Italia. Ma anche in questi casi il stra abbiamo ora prestiti molto complessi one-to-one, spendendo relativamente poco. Che cosa sta accadendo nel mondo disfano specialisti e grande pubblico, come coraggio può premiare: la citata mostra su in arrivo da tre diversi continenti, certa- Abbiamo fidelizzato una clientela che cu- dell’arte e della cultura al tempo quella del 2008, ormai storica, su Sebastia- Sebastiano del Piombo, un progetto eroico, mente un progetto di grande qualità che riamo con il nostro Customer Relationship del Coronavirus? Quali saranno i no del Piombo a Roma. E questo grazie al fece 135mila visitatori. In quell’occasione speriamo possa essere apprezzato da un Management, e sappiamo che tra il 15 e tempi e i modi della ripresa? fatto che abbiamo da subito sviluppato la l’allestimento fu realizzato da Luca Ronco- gran numero di visitatori. il 25% delle vendite arriva prima ancora La cultura ha sempre interpretato le gran- rete di contatti oltre confine, operando a ni, e fu per noi un privilegio poter lavorare L’edutainment che spazio occupa dell’evento, il che ci permette di pianifica- di difficoltà dell’umanità, io credo sarà stretto contatto con alcune delle più impor- con lui: sapeva immaginare gli spazi in nella vostra programmazione? re. Detto questo, non esiste nessuna ricetta così anche questa volta. Adesso è dura, il tanti istituzioni internazionali, dall’Ermita- maniera straordinaria. Parecchio. E non c’è bisogno di scomodare magica per le mostre: è il passaparola che nostro è un mondo fragile, ma siamo an- ge di San Pietroburgo alla Gemäldegalerie Far conoscere l’arte italiana all’e- i lemmi moderni. Già gli antichi dicevano determina il successo, ben oltre il nostro in- che abituati a cadere e rialzarci. Mi rendo di Berlino, dalla National Gallery di Londra stero è parte essenziale della vo- che si impara meglio se ci si diverte («docere vestimento pubblicitario. conto che molte persone avranno pesanti al Metropolitan di New York. stra missione aziendale? delectando»). Basta che le due cose siano in Nel 2015 nasce la joint venture ricadute economiche, ma credo che il no- Come si prepara il business plan Assolutamente sì. E molti direttori di mu- equilibrio, che una non sovrasti l’altra. MondoMostre Skira. Quali sono, stro settore sia compatto e solidale e le di una mostra? sei italiani più di una volta si sono espressi In media a quale livello percentua- rispettivamente, ambiti e suddivi- prime misure di supporto che vediamo dal Sono business plan diversi per ogni mostra pubblicamente in questo senso. Consideri le e con quali criteri viene stabilito sioni di compiti? Ministero vanno nella direzione giusta. Sul e per ogni luogo in cui la si realizza, sia poi un altro dato: portare le nostre opere il vostro margine di contribuzione È nata per gestire congiuntamente, ottimiz- domani noi, come tanti altri, ci siamo atti- in Italia che all’estero, perché cambiano gli all’estero ha ricadute benefiche anche in minimo oppure ottimale? zandone produzione e potenziale, una serie vati per offrire, tramite i canali social, l’op- interessi del pubblico, ovvero la sensibilità Italia, per esempio nel 2011 l’Anno della In qualche modo una mostra assomiglia a un di grandi progetti, dell’uno e dell’altro so- portunità di godere comunque dell’arte e culturale del Paese. Caravaggio a Tokyo Cultura italiana in Russia ha portato un film: si produce e si investe «pesantemente», cio, come ad esempio la mostra di Palazzo della bellezza. Credo che, finita l’emergen- nel 2016 ha mostrato i soggetti più delica- incremento dell’afflusso turistico verso l’I- sperando che poi il pubblico arrivi, quindi il Reale dedicata a La Tour, o negli scorsi anni za, moltissime persone si recheranno nei ti e meno religiosi dell’artista. In America talia del 30%. Creare solide relazioni con rischio è molto alto per il produttore (e non Arcimboldo a Palazzo Barberini o ancora cinema, nei musei, nei teatri e alle mostre attualmente l’input dei musei è «No More partner internazionali corrisponde a uno ci sono contributi statali…). Per questo, una Frida Kahlo al Palazzo Ducale di Genova. in giro per l’Italia, perché siamo abituati Dead White Men»... Si cerca la diversità dei nostri obiettivi primari. Lavoriamo con mostra deve avere inizialmente come obietti- Qual è una mostra di cui va parti- (e da sempre) alla bellezza. Io rimango un

anche nell’arte, lì sono all’avanguardia istituzioni pubbliche, come ad esempio il vo minimo un 50% di margine di contribuzio- colarmente fiero? inguaribile ottimista. © Riproduzione riservata

...... 14 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Opinioni&DOCUMENTI A Voice of America agosto alla National Gallery designa il potere imperiale, dal mon- di Washington. Il museo ha L’Avvocato dell’arte do latino (Caesar) a quello germanico cancellato la mostra e sta (Kaiser), a quello russo (Czar), addirit- Musei e mostre cercando date alternative, Uno dei più tura a quello persiano (Scià). Da cosa non un compito facile dato deriva tanto onore? Mecenate era di a porte chiuse il fitto calendario per i pros- grandi musei illustri origini: nelle Odi (la I del Libro simi mesi. Come scuole e I) Orazio si rivolge a lui chiamandolo L’offerta digitale Università, la maggior parte «disceso da avi che furono re» («Mecenas dei musei e delle gallerie al mondo atavis edite regibus»), alludendo all’ap- di qualità può attrarre ricorre all’apertura digitale. L’importanza partenenza della sua gens a una stir- il pubblico di domani Provando a vedere il lato pe di Lucumoni etruschi, dunque positivo, questa chiusura del mecenatismo delle di sovrani-sacerdoti. Virgilio arriva fisica consentirà a tutti noi addirittura a divinizzarlo: «Deus no- di diminuire il numero di Fondazioni bancarie bis haec otia fecit» (Egloghe, I, 6). In tal Da Washington il viaggi e metterà alla prova modo i due massimi esponenti della nostro agente speciale le potenzialità dei social poesia latina esprimevano la loro ri- alla CIA (Central media e dell’interazione Racconti di crimini conoscenza a chi li aveva largamente Intelligence of Arts), digitale. Ci mancheranno artistici e altro di beneficiati, al primo, regalando una Maria Sancho-Arroyo «The New Ones» di Wangechi Mutu di recente sicuramente il contatto Fabrizio Lemme villa con orto presso Tivoli (hoc erat commissionata per la facciata del Metropolitan Museum diretto con le opere (essen- professore di Diritto in votis: Satire, Libro II, sat. VI, v. 1); al Avevo scritto un articolo diverso per tutto è cambiato. Giovedì 12 marzo, il ziale in questo campo) e il frenetico penale dell’economia, secondo, accordando una vita ritirata questo mese, ma l’emergenza Coro- Metropolitan Museum ha annunciato networking durante gli eventi, ma ci Università di Siena e tranquilla, conforme alle sue esigen- navirus mi ha spinto a cambiare argo- la chiusura, avviando una valanga di offrirà del tempo per leggere final- ze di appartato poeta. In effetti, nella mento e raccontarvi come il mondo chiusure di musei e gallerie in tutto mente i cataloghi e utilizzare la tec- sua esistenza, almeno a partire dal 39 dell’arte americano sta reagendo a il Paese. Alcune gallerie commerciali nologia per rimanere in contatto con Che cosa intendiamo per a.C., Mecenate fu prodigo di soste- questa nuova situazione. Durante la hanno anche riferito l’annullamento amici e colleghi. Le istituzioni ame- mecenate e mecenatismo gno economico e culturale verso prima settimana di marzo, mentre da parte di collezionisti delle vendite ricane erano molto ben dotate in i massimi esponenti della lirica l’Italia stava già chiudendo i musei. concordate durante le fiere. Alla data fatto di comunicazione digitale e Gaio Cilnio Mecenate (68 a.C.-8 a.C.) è latina, da non molto importata nelle New York ha organizzato diverse fiere di oggi (15 marzo) hanno temporanea- questa situazione senza preceden- uno dei pochi personaggi della storia nostre terre dalla cultura greca (Grae- d’arte tra cui il classico Armory Show mente chiuso anche la maggior parte ti non le ha colte impreparate. Si umana il cui nome sia divenuto un cia capta ferum victorem cepit et artes in- e la nuova Independent Art Fair. I visi- delle gallerie commerciali e alcune no- sono infatti rapidamente mosse per sostantivo: noi oggi definiamo «me- tulit agresti Latio: Orazio, Epistole, II, 1, tatori erano consapevoli del problema te case d’asta. La conseguenza di que- offrire al pubblico contenuti digitali cenate» qualunque grande protettore 156). L’assoluto disinteresse, che con- e al posto di cordiali strette di mano, ste chiusure va oltre il fatto che per interessanti. La scelta di video di quali- delle arti contraddistinto da un mu- traddistingue la sua presenza nelle ar- la gente si salutava a colpi di gomiti. I adesso il pubblico non possa visitare tà e storie Instagram interessanti non nifico disinteresse e «mecenatismo» ti, legittima il passaggio del suo nome corridoi erano meno affollati del soli- i musei e che le fiere siano cancella- può non attrarre un nuovo pubblico, la relativa presenza attiva nei fatti di a un meritorio sostantivo. Mecenate to anche se comunque erano presenti te o rinviate. Colpisce anche le mo- che forse quando questa epidemia cultura. In questo senso, egli è simi- segna una tappa della cultura umana, importanti collezionisti e consulenti stre future, quelle programmate per sarà sotto controllo andrà di persona le a Cesare: anche per lui il nome è sublimando la protezione dell’arte co-

d’arte. Quelli che invece sembravano quando si spera che l’epidemia sarà a visitare musei e gallerie. © Riproduzione riservata divenuto un sostantivo con il quale si me fatto fine a se stesso, privo di ogni mancare erano i «visitatori sociali», contenuta, ma che saranno anch’esse connotazione lucrativa. cioè le persone che vanno alle fiere posticipate giacché la preparazione e non come professionisti o compratori il trasporto delle opere non può ave- Dear Sir Che cosa sono ma come appassionati. I primi rappor- re luogo nelle attuali condizioni. In le Fondazioni bancarie ti dai mercanti parlavano di una par- particolare sto pensando a «Barocco Obblighi e attendibilità degli Archivi d’artista tecipazione leggermente ridotta ma superbo: arte a Genova 1600-1750» che A partire dagli anni Ottanta la Co- di buoni affari. Una settimana dopo era in programma dal 3 maggio al 16 ll professor Fabrizio Lemme, che mi onora della sua amicizia, nella rubrica dello munità Europea ha attivato una for- scorso mese («Muciaccia vs l’Archivio De Dominicis», cfr. p. 28) commenta te liberalizzazione e privatizzazione un’ordinanza (non solo «tacitiana», come afferma, ma «pilatesca», oso dire) del dell’economia, restringendo l’area presidente del Tribunale di Spoleto. La causa riguarda un A.T.P. (Accertamento degli aiuti di Stato e privilegiando il Tecnico Preventivo) della autenticità di due opere di Gino De Dominicis, avviato regime di libera concorrenza. Gli amici dei mostri dal gallerista Massimiliano Muciaccia nei confronti dell’omonimo Archivio In questo contesto, a partire dagli Le trouvailles di Gaggero & Luccardini promosso dal collega Italo Tomassoni di Foligno (altro Archivio concorrenziale è anni Novanta la Comunità Euro- architetti e collezionisti di mostri architettonici quello attivato da Vittorio Sgarbi). Il provvedimento giudiziario accoglie le tesi di pea ha prima privatizzato le Cas- Lemme secondo cui «il possessore di un’opera non ha alcun diritto di pretendere se di Risparmio, parificandole in Il vero dio è l’architetto dall’Archivio dell’Artista: a) la manifestazione della propria opinione in ordine tutto alle altre istituzioni bancarie, all’autenticità dell’opera b) l’archiviazione della stessa…». Poiché l’Ordinanza e poi ha separato la proprietà delle Caro Gaggero, dichiara inammissibile l’accertamento richiesto, ne deriverebbe secondo Lemme, stesse dall’attività propriamente cre- ci sono in giro molte chiese cubiche, prismatiche e cilindriche, ma questa è l’unica «l’incoercibilità sia della dichiarazione di autenticazione, sia dell’archiviazione». ditizia e di raccolta del risparmio, chiesa sferica che si conosca. L’involucro rotondo interrompe bruscamente l’an- La discrezionalità assoluta pretesa da chi si ritiene deputato all’attività di gestita in forma di società per azioni golo che stavano per fare i due blocchi rettilinei che delimitano le strade in quella archiviazione e di certificazione dell’autenticità delle opere d’arte (in genere gli e attribuendo a organismi non zona. Sembra che la sfera (è la forma dei pianeti ma anche delle stelle e dei buchi Archivi promossi dagli artisti e/o dagli eredi) renderebbe rischioso qualsiasi profit (le Fondazioni, appunto) il neri) rappresenti l’unicum in cui coincidono le tre forme della divinità cristiana. acquisto decretando di fatto l’inattendibilità del mercato dell’arte. Infatti riguarda corrispondente capitale aziona- Non sono mai entrato, ma siccome il diametro esterno è di soli venti metri, lo l’accertamento dell’autenticità e delle procedure per raggiungerla. «Les verités rio. In questo contesto si è distinto spazio al suolo dentro la sfera, tolto l’altare per il celebrante, deve essere poco. historiques ne sont sont que des probabilités», sosteneva Voltaire e proprio Carlo Azeglio Ciampi, anche come L’illuminazione viene dalle finestre intagliate in basso, che sono dodici: non so se Lemme nel suo ottimo volume Compendio di diritto dei Beni Culturali del 2006 Governatore della Banca d’Italia, in riferimento ai mesi dell’anno o agli apostoli. Luccardini si interrogava: «Esiste un parametro oggettivo che possa permettere di graduare che promosse prima la Legge Ama- il certo, il meno certo, il probabile, il possibile, l’inattendibile, ascrivendo all’una o to-Carli (218 del 1990), cui seguì il Caro Luccardini, all’altra categoria le varie proposte formulate per le opere d’arte?». La risposta Decreto Legislativo di attuazione in qualsiasi forma volumetrica ci si può costipare qualsiasi cosa, questo sembra non può che essere positiva altrimenti precipiteremmo nel buio discrezionale (356/90), poi la Legge delega 461/98, essere il dogma dell’architettura contemporanea, quindi anche una chiesa. Non assoluto: certamente esistono, debbono esistere parametri oggettivi. Il rispetto cui seguì il Decreto Legislativo di at- è la funzione che determi- della «libertà di opinione» non può ignorare la storia delle opere e l’evidenza tuazione 153/99. Il risultato di questa na la forma, o che almeno delle loro caratteristiche tecniche ed estetiche e la massima di Voltaire sul importante riforma (sulla quale sceglie quella più compa- valore probabilistico delle verità storiche non può negare la validità dell’approccio intervenne anche il ministro Giulio tibile; al contrario è la for- scientifico e dell’esperienza. La «verità assoluta», ricordava Piero Dorazio, Tremonti, con la Legge 448/2001), ma che comanda e chiede appartiene ai «Piani alti», ma «scienza, esperienza e coscienza» non consentono è stato l’attribuzione alle Fonda- alla funzione di adattarsi. l’arbitrio totale e obbligano a motivazioni e confronti. Ed eventualmente a zioni Bancarie di tutti gli utili In questo caso alla fun- cambiamenti di opinione fondati su elementi in precedenza ignoti o non provenienti dall’attività crediti- zione liturgica si chiede adeguatamente valutati. Lo strumento processuale dell’A.T.P. (che l’Ordinanza zia, che dovevano essere gestiti un piccolo sforzo sferico. di Spoleto ha inopportunamente respinto) oppure le perizie di esperti qualificati non profit, vale a dire per scopi Come a dire che il vero dio messe a confronto tra loro sono predisposti proprio per risolvere il dilemma filantropici e per scopi di mece- è l’architetto, il che risulta dell’autenticità delle opere e della loro valutazione. Non a caso le norme natismo. E qui veniamo al tema che molto più difficile da dimo- civilistiche e la giurisprudenza sanciscono anche le responsabilità di chi effettua intendiamo succintamente affronta- strare dell’esistenza del tali valutazioni: extracontrattuale in generale (art. 2047 c.c.), professionale in re: la presenza delle Fondazioni Creatore. particolare (art. 1176 c.c.) come conseguenza di affidamenti qualificati (art. bancarie nella raccolta di beni Gaggero 1173 c.c.). È evidente che «fatti storici» accertati da esperti secondo procedure culturali, attuata appunto con spiri- e responsabilità regolamentate si impongono a un’incondizionata, anarchica e to di mecenatismo e coerentemente La Chiesa della Trinità soggettiva «libertà di opinione». q Giuseppe Melzi avvocato in Milano con la loro natura di enti non profit. a Ginevra (Svizzera) continua a p. 15, iii col. IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 15 Opinioni

Il criptico d’arte Non c’è più religione Da sinistra, particolare dei pannelli di Adamo ed Eva del Polittico dell’Agnello mistico di Jan e Hubert Van Eyck (Gand, Cattedrale di San Bavone); particolare dei pannelli con Adamo I comunicatori partono ed Eva pudicamente vestiti che nell'Ottocento sostituirono gli originali; fotografie di due nudi proposte dal videogioco cui si accede tramite occhiali per la realtà virtuale dal presupposto che Risultato, il fiammingo bigotto ma Gand hanno messo su un restauro da ventare lisergica, contando uno a uno in compenso uno dei due omo ma- dell’opera in se stessa pragmatico ha subito pensato che, manuale in cui si son trovati a optare i peli sul muso dell’agnello, per dire, schi è una specie di sosia dell’Adamo visto che i polittici sono nati per esse- tra bivi di scelta ben complicati e a il che ha notoriamente il suo bel per- dipinto, e subito pensi a Duchamp non importi una cippa re smembrati come insegna la storia snodare matasse metodologiche mi- ché. Poi gli schermi digitali e le me- che nel 1924 ha posato anche lui da dell’arte che poi gioca al puzzle di ri- ca da ridere, l’han fatto da par loro raviglie elettroniche fanno il resto. progenitore, ma qui Bronja non c’è. mettere insieme i pezzi, si potevano e ora ce lo mostrano. Poi però sono Puoi affittare degliocchiali per re- Non è che uno si scandalizza, beninte- Stramberie e togliere via le due ante e valachevai- entrati in campo i comunicatori, altà virtuale e farti i tuoi viaggi nella so. È che anche in questo caso il codice contraddizioni bene, all’insegna del motto «occhio quelli che devono far capire tutto storia della Cattedrale e del dipinto, in uso è il solito. L’opera d’arte impor- del mondo dell’arte non vede, ormone non si agita», nel- l’ambaradan a noi spettatori boc- oppure, ed è questa la genialata som- tante serve solo a essere importante, pescate da la convinzione di salvare dalla cecità caloni. Il loro ragionamento è stato ma, puoi vedere che cosa succede a spacciarti un carisma che incornici Flaminio Gualdoni intere generazioni. La soluzione era a un dipresso il seguente. Posto che se delle coppie di oggi, scelte in di rispetto «alto» le baggianate da luna storico dell’Arte indubbiamente efficace. Ad ante chiu- alla gente dell’opera in se stessa modo politicamente correttissi- park che altrimenti non potrebbero se il polittico faceva un po’ schifo, ma non importa una cippa, facciamole mo (quindi vecchi e giovani, etero raccontarci come culturali. Un tempo Tu pensa che fessacchiotti questi qui tant’è. Qualcuno del clan dei bigot- giusto capire che è una cosa preziosis- e omosessuali, abili e disabili) si per l’arte si parlava di ricezione, qui dell’Ottocento che, dovendo maneg- toni però deve aver fatto notare che sima mettendola dietro un vetro su- spogliano, vengono riprese nude invece siamo dalle parti della circon- giare nella Cattedrale di San Bavone amputare l’opera era troppo, basta- perblindato da «Mission: Impossible» e collocate virtualmente al posto venzione: il grave è che i pirloni che a Gand il Polittico dell’Agnello Mistico va mettere addosso ai due dei vestiti e poi via subito con il videogioco di Adamo ed Eva di van Eyck. L’ef- hanno inventato il tutto si sentono di Jan e Hubert van Eyck, cioè uno dei acconci e il gioco era fatto. Così, vai informatico. Qui puoi avere un’e- fetto più esilarante è quando le due molto intelligenti e fichi, e non degli

capolavori massimi della storia dell’ar- di sostituzione con la coppia dei sperienza che, se vuoi, può anche di- donne commentano «Siamo due Eva», spacciatori di acidi della mente. © Riproduzione riservata te, erano più preoccupati di Adamo ed progenitori in versione influencer Eva grandi al vero, nudi come Padre- sponsorizzati dallo Zara di allora. terno li ha fatti (niente mamma, loro), Oggi è tutto diverso. Noi siamo figli che di tutto il resto della complicata della contromoda per cui abbiamo trà sopravvivere, assicurandoci il suo L’apice di questa presenza delle Fon- macchina simbolica messa su dai pit- passato del gran tempo a dileggiare la 9.300 opere: contributo alla creazione della bellez- dazioni bancarie nel settore delle arti tori. Maccome, due nudi per davvero, genia dei Braghettoni della storia in- za, vero motore dell’attività umana. visive è rappresentato dalla costitu- e dentro una chiesa, a fare da valletti famandoli in tutti i modi, e dunque a uno dei più Ed è proprio in questo contesto che si zione di un museo virtuale, ossia al Padreterno medesimo che se ne sta risarcire tutto il risarcibile delle pittu- inquadra il nuovo mecenatismo delle di un museo che sfrutta l’interazione al centro sul suo trono da vero mo- re antiche. Se il duo di Gand è nudo, grandi musei Fondazioni bancarie: intervenendo realizzata in via telematica e che può narca. Già allora qualcuno deve aver è nudo senza se e senza ma, e basta. sul mercato sia per la costituzione di essere fruito anche da un computer esclamato «non c’è più religione», spen- Anche perché, e qui sta la novità ve- al mondo collezioni di arte passata, sia di colle- posto nella casa del fruitore. dendosi forse la supercazzola che il ramente spassosa delle celebrazioni zioni di arte contemporanea, le Fon- Dal 2013 infatti questo museo vir- «conobbero di essere nudi» che leggiamo in corso dedicate al restauro fresco segue da p. 14, v col. dazioni bancarie non soltanto assicu- tuale è operante e consente, cliccan- nella Bibbia non aveva mica un valore fresco del polittico, il fesso censo- rano la sopravvivenza del mercato do su R’accolte (http://raccolte.acri. letterale letterale da dover dargli pro- re dell’Ottocento era solo fesso, ma Che cos’è il mecenatismo (come ho scritto più volte, condizio- it), la visione di oltre 9.300 opere prio retta, e che vabbè il realismo, ma noi siamo così tecnologicamente bancario ne per la sopravvivenza dell’atti- d’arte: uno dei più grandi musei del quel maniaco di Jan qui si era fatto evoluti e intellettualmente atro- vità creativa), ma anche proteggo- mondo, parificabile in tutto al Museo prendere un po’ la mano e avrebbe fizzati da concepire vaccate ben Nei secoli passati della nostra civiltà no gli artisti del nostro tempo, del Louvre o al Museo dell’Ermitage potuto tirar via un po’ più di mestiere. più arzigogolate.Dunque, quelli di e fino all’inizio del secolo XIX, poiché incoraggiati e sostenuti dai nuovi a San Pietroburgo. Il patrimonio fru- «carmina non dant panem», gli artisti mecenati. Prendiamo ad esempio la ibile appartiene a 52 Fondazioni (letterati, musici, pittori, scultori, ar- Fondazione Roma, un’istituzione bancarie e include 5.509 dipinti, chitetti ecc.) hanno potuto sopravvi- di origine bancaria oggi svincolata da 1.583 disegni, 1.054 ceramiche Alice nel paese vere trovando un sostegno economi- questo ruolo specifico: per l’inesausta ecc., ossia uno spettro che include delle meraviglie co presso il papa, i re, i cardinali, le attività del suo presidente (a lungo tutte le arti visive. Un esempio da varie corti feudali, che concedevano effettivo e poi onorario)Emmanuele seguire e da imitare: nella sua disar- loro delle pensioni e quindi la possi- Francesco Maria Emanuele, distri- mante globalizzazione il mondo di Guerra e pace bilità di vivere e di operare per l’arte. buisce le sue ingenti risorse tra scopi oggi è assetato di arte e di cultura. È proverbiale, nella nostra cultura, il filantropici, acquisizione di testimo- Le mostre organizzate da Fonda- mecenatismo di Luigi XIV, il Re Sole, nianze del passato, artisti viventi, co- zioni bancarie, che espongono il pro- di Federico II di Prussia, di Caterina nosciuti o ancora sconosciuti. Come prio patrimonio culturale e non solo, Incursioni nelle gallerie di Russia, di Carlo di Borbone, re di si vede, una presenza a tutto campo, sono per tutti un esempio operoso di Giorgio Guglielmino diplomatico e Napoli (III di questo nome) e di Sicilia che viene seguita anche da altre me- di promozione della conoscenza collezionista di arte (VII di questo nome), per non citare ritorie istituzioni, come la Fondazio- delle arti visive: basta pensare alla contemporanea che i sovrani più celebri. Ma anche de- ne del Monte di Bologna. Aggiungo mitica esposizione della Fondazione gli Sforza di Milano, dei Gonzaga di che l’art. 121 del D.Lgs. 42/04 istitu- del Monte nel 2013 a Bologna nella Mantova, dei Medici di Firenze, degli zionalizza il ruolo delle Fondazioni quale gli amatori e i cultori hanno È una piacevole sensazione visiva Este di Ferrara, dei Della Rovere di bancarie, esplicitamente prevedendo potuto vedere capolavori di Annibale quella che si prova di fronte all’in- Urbino, fino ad arrivare ai signori di che le stesse, «anche congiuntamente…» Carracci, di Guido Reni, di Lanfranco stallazione dell’artista malese Yee Carpi (Pio di Savoia), di Faenza (Man- possono «stipulare protocolli d’intesa con e tanti altri autori bolognesi ed emi- I-Lann (classe 1971) composta da ses- quindi una riflessione sull’incontro fredi), di Forlì (Riario Sforza). Nelle il Ministero, le Regioni, e gli altri enti pub- liani. In esse si supera e si trascende santa stuoie di paglia intrecciata ap- tra due civiltà. Il tavolo è visto come loro corti, tutte le arti hanno potuto blici territoriali… che statutariamente per- quella afflittiva quotidianità, che solo pese sulle pareti della Galleria Silver- momento di aggregazione ma anche avere sviluppo e protezione, con risul- seguano scopi di utilità sociale nel settore Joyce è riuscito a riscattare descriven- lens di Manila a coprire due grandi come simbolo di un’attività ammi- tati che sono tuttora tangibili e visibi- dell’arte e delle attività e beni culturali… do nell’Ulisse il percorso di un giorno pareti da terra fino al soffitto. nistrativa e burocratica imposta li. A partire dalla Età romantica (dopo concorrendo, con proprie risorse finanzia- qualsiasi di Leopold Bloom come il Si tratta del risultato di un proget- dall’alto (alcune stuoie presentano il 1815 e la caduta di Napoleone), gli rie, per garantire il perseguimento degli viaggio di Ulisse per tornare da Troia

to che ha occupato un paio di anni scrivanie) o come oggetto propedeu- artisti sono stati parificati a dei pro- obiettivi dei protocolli d’intesa». distrutta alla sua petrosa Itaca. © Riproduzione riservata di attività e l’indispensabile aiuto tico all’attività politica (altre stuoie fessionisti particolarmente qualificati di donne e ragazzini di una regione raffigurano predelle utilizzate per e il loro sostentamento doveva essere remota che si affaccia sul Mare di comizi). Alle opere può essere data il risultato della loro fatica intellettua- Sulu nella regione del Borneo. Ogni un’interpretazione politica critica le: il passaggio da Vincenzo Monti stuoia presenta un motivo geometri- nei confronti dell’imposizione di re- (che fu artista «protetto») a Ugo Fo- co di base nel cui intreccio è inserita gole e, come nel caso del tavolo, di scolo (che fu artista indipendente) è l’immagine di un tavolo. La stuoia è oggetti estranei alla tradizione. Ma indicativo al riguardo, come è indica- tradizionalmente l’elemento di arre- può valere anche l’interpretazione tiva la frase del secondo, pronunziata do funzionale che occupa un ruolo opposta se si pensa al risultato visivo sul letto di morte, «i debiti sono pagati». centrale nella vita della popolazione che non trasmette sensazioni negati- In un certo senso, noi viviamo ancora del luogo. Sulla stuoia ci si siede per ve, ma anzi mostra una combinazio- nell’Età romantica: l’artista è la punta fare conversazione, si consumano i ne di elementi che non stride. L’arte di diamante della classe intellettuale pasti, ci si stende per dormire. Così in questo caso funziona da specchio e la sua sopravvivenza economi- era da sempre, finché quest’area nei dell’atteggiamento mentale dello ca è assicurata dal successo della secoli passati non è stata colonizzata spettatore. Se chi guarda è propenso sua opera. Se i libri si comprano, se ed è stato introdotto l’uso del tavo- alla querelle vi vedrà guerra. Se chi i quadri e le sculture si vendono, se

lo. La coloratissima installazione è guarda è felice, vi vedrà pace. © Riproduzione riservata la musica viene ascoltata, l’artista po- «Orazio legge davanti al circolo di Mecenate» (1863) di Fedor Bronnikov 16 Documenti IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 COLLEZIONE TORLONIA Come e chi cercò di venderla al Getty

Palazzo Mancini a Roma avrebbe dovuto essere la sede di un museo di proprietà americana con facoltà di temporanee esportazioni

di Fabio Isman. Nostro servizio esclusivo Gli atti di un processo giudiziario intentato negli Stati Uniti svelano incredibili retroscena della storia della Collezione Torlonia: i fratelli Aboutaam, Da sinistra, Ali e Hicham Aboutaam e una delle esposizioni della loro società, la Phoenix Ancient Art. discussi mercanti di Sotto, statua di divinità cosiddetta Hestia Giustiniani, uno dei 620 marmi della Collezione Torlonia antichità, avrebbero Alessandro e vedere la collezione priva- lezione Torlonia è finito in un nulla di fatto. gazione a Roma, gli Aboutaam contattano il ta di marmi antichi più importante a l Ma questo interessa poco: assai più rilevanti museo, cui propongono l’affare. Potts« era eccita- tentato una trattativa tra mondo. Dall’inizio dell’estate sono i fatti che la denuncia riferisce. A rendere to, all’idea» e la Electrum dichiarava di aver «pre- 2010, per anni e nel massimo noto agli Aboutaam che i Torlonia sarebbero disposto i mezzi e le relazioni con le autorità italiane il principe Alessandro segreto, una società dei fratelli stati disposti in qualche maniera a cedere per poter riportare i marmi alla pubblica visione». libanesi, la Electrum che è «l’a- la loro collezione sarebbero stati Gli Aboutaam consegnano al direttore del mu- e Timothy Potts, gente esclusivo della Phoenix negli due commercianti di mone- seo perfino l’unico catalogo antico dei marmi Stati Uniti», ha catalogato la col- te antiche, Arturo e Livio Torlonia, edito nel 1885, che avevano ricevuto direttore del Getty lezione scattando «migliaia di Russo (il primo, figlio di dai Russo. A fine anno il Getty ottiene anche il fotografie» dei singoli pezzi. Roberto che è stato tra lavoro preparato dalla Electrum: il suo diretto- Ci sono voluti alcuni decenni per rivedere al- Il tutto era finalizzato i «big» del settore) che re riceve a New York il già citato «dossier pesante meno un centinaio dei 620 marmi antichi del- «a preparare per la ven- espongono ogni anno 12 pounds», sei chili, con «migliaia di immagini». la Collezione Torlonia, la più grande collezione dita» la straordinaria alla più importante ma- «Nel gennaio 2014», continua il documento lega- privata di arte greco-romana al mondo, dopo raccolta. Nell’ope- nifestazione numisma- le, «Potts e il Getty identificano una lista di sculture che, verso il 1960, la nobile famiglia l’aveva sti- razione la Phoe- tica, la Convention che che il museo è interessato a controllare o acquisire» e vata in un deposito per trasformare in 93 mini nix è assistita da si tiene al Waldorf-Asto- il direttore spedisce agli Aboutaam un elenco appartamenti le 77 sale del suo museo (peraltro una finanziaria ria di New York. Anche di 119 statue che vorrebbe vedere a Roma. La già non facilmente visitabile: Ranuccio Bianchi del Delaware, che gli Aboutaam trattano Electrum scrive una lettera nella quale, insie- Bandinelli lo vide nel 1947, ma travestito da «accetta di parteci- queste antichità per cui me a Hisham, chiede udienza al principe e glie- spazzino, cfr. n. 403, dic. ’19, pp. 30 e 31). Dei te- pare» al tentativo di sanno chi sono i Russo quando la trasmette tramite i soliti Russo. sori artistici della nobile schiatta si è parlato as- «vendere o trasferire» le vengono da loro contattati. A Don Alessandro esprime «un sincero apprezza- sai poco, e ancor meno dei tentativi di metterli sculture dei Torlonia. quel punto nasce un accordo mento per l’interesse del Getty alla collezione, pur fa- in qualche modo a frutto. Nell’ultimo periodo Il procedimento giu- di riservatezza che il 12 luglio cendo presente che non ne potevano essere ceduti dei della sua vita, conclusa il 28 dicembre 2017 a diziario innescato dai 2013 sarà sottoscritto anche dal singoli pezzi». L’incontro, il 16 gennaio, a Roma. 92 anni, il principe Alessandro, almeno se- fratelli Aboutaam per il direttore del «più ricco museo al Il giorno dopo, Potts è accompagnato in Vatica- condo un procedimento giudiziario intentato fatto di essere stati esclu- mondo», Timothy Potts. no, dove visita «la cappella privata del papa, atti- negli Stati Uniti, avrebbe tenuto contatti con si dai successivi sviluppi Proprio in quell’anno, infatti, gua alla Sistina, e i quartieri in cui vivono il papa e i il direttore del Getty Museum Timothy Potts, della vicenda della Col- compiuto il lavoro di catalo- dignitari vaticani» (non vengono citate le Stanze venuto anche a Roma non certo per parlare di © Fondazione Torlonia Torlonia © Fondazione di Lorenzo De Masi Foto calcio bensì per incontrare, il 16 gennaio 2014, il nipote del principe, Livio, e un avvocato. Sempre stando alla denuncia di 38 pagine pre- I tesori Torlonia sentata negli Stati Uniti, a partire dall’estate 2010 una società americana (vedremo quale è e L’epopea di Vel Saties a chi fa capo) ha catalogato per anni la collezio- I Torlonia non possiedono soltanto le 620 sculture gre- ne e ha fotografato le statue fino a formare un co-romane che compongono la loro celebre collezione: «dossier pesante sei chili» con «migliaia di immagini». nella loro villa ex Albani (già di per sé un capolavoro) Nella capitale era già pronto un palazzo in pie- custodiscono anche il ciclo degli affreschi provenienti no centro (Mancini, già del Banco di Sicilia, dalla Tomba François scoperta a Vulci nel 1857 dall’ar- in via del Corso, anche se il documento omette cheologo Alessandro François (da cui il nome) e i cui corredi sono finiti al Louvre. I dipinti con le Storie di Mastarna, il futuro Servio Tullio, e di Vel Saties, di specificarlo), per costituire un Museo Torlo- il nobile etrusco che vi è sepolto, sono invece proprietà indivisa dei 12 eredi Torlonia, tra i quali appunto la famiglia del principe. Soltanto alcuni, assai nia di proprietà del Getty (ma forse anche malandati, sono rimasti in loco. Si è detto che il principe aveva rifiutato un'offerta di sette miliardi di lire da parte del Vaticano per vendere i suoi pannelli; il della famiglia romana) che l’avrebbe gestito. primo fu mostrato nel 2000, dopo il restauro, in una mostra di Palazzo Grassi a Venezia; successivamente furono tutti esposti per un mese a Vulci nel 2004. E i cui tesori, ogni tanto, sarebbero magari emigrati a Malibu e altrove in temporanea I reperti del Fucino esportazione. Un’operazione ben pensata. In un salone a pianterreno di Palazzo Giraud in via della Conciliazione a Roma, La citazione depositata alla Corte di un di- costruito nel Cinquecento per il cardinale Adriano Castellesi da Corneto se- stretto di New York il 12 gennaio 2017 valu- condo Vasari su progetto di Bramante e acquistato nell’Ottocento dai Tor- ta la collezione tra 350 e 500 milioni di dollari lonia, il principe Alessandro Raffaele Torlonia (1800-86) conservava anche (cioè 310-443 milioni di euro). A presentare l’at- quanto era emerso dalla bonifica del Fucino che aveva avviato nel 1854 e che to, con cui reclama una mancata provvigione aveva richiesto 24 anni: elmi di ogni età ed epoca, armi e suppellettili. Tra di 77 milioni di euro (68 milioni di euro) per la questi reperti eccelle un rilievo in calcare del II secolo d.C. che ritrae una città presunta intermediazione andata in fumo, è la e il suo territorio e che Antonio Giuliano ricordava essere il più grande del Phoenix Ancient Art dei fratelli libanesi Ali genere al mondo (il secondo per misura è conservato nei Musei di Berlino). e Hicham Aboutaam: tra i più famosi (e, ve- Negli anni Ottanta del secolo scorso, quando era ministro dei Beni culturali dremo, discussi) mercanti d’antichità al mon- Nino Gullotti, lo Stato acquistò questi reperti per un miliardo di lire di allora e do con sedi a Ginevra, New York e Bruxelles. li destinò al museo nel Castello Piccolomini di Celano (Aq). Il 21 gennaio 2010, spiega il documento, Hi- Dall’alto in senso orario, Villa già Albani ora Torlonia in un’incisione di Piranesi, uno degli affreschi della Tomba François e il «Rilievo di città» del II secolo del Museo di Celano cham «è volato a Roma» per incontrare don Museale dell’Abruzzo Polo Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali il Turismo, IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Documenti 17

Palazzo Mancini, l’edificio romano che avrebbe dovuto ospitare il Museo Torlonia Il pm: io li ho conosciuti bene di proprietà del Getty, in una stampa di Piranesi. Hicham e Ali li ho conosciuti bene. Il primo a parlarmene, nel 1997 o 1998, era Qui sotto, Vecchio stato Walter Guarini, uno che coordinava dei «tombaroli» pugliesi. Mi disse che, anche da Otricoli, uno dei 620 marmi della Collezione dopo il sequestro dei suoi magazzini, Giacomo Medici, l’unico grande mercante di arte Torlonia illecita condannato in Italia, operava ancora in Svizzera proprio grazie ai due fratelli Aboutaam. La mia indagine su loro cominciò qui. Un paio d’anni dopo vidi i documenti sato dagli Aboutaam sequestrati a Medici nel Porto franco di Ginevra: confermavano uno stretto rapporto era stato «sottoposto tra lui e loro; quantomeno dagli anni ’90 si erano associati per gestire un vasto traffico a Gino Famiglietti», al di reperti archeologici trafugati ed esportati clandestinamente dall’Italia e da altri Paesi del Mediterraneo. tempo uno dei diret- A quel punto chiesi una rogatoria in Svizzera per perquisire nella città elvetica i locali della loro Phoenix di Raffaello, e parrebbe che non veda neppure tori generali del Ministero. Un parere legale Ancient Art e i depositi nel Porto franco utilizzati dalla società Inanna, anch’essa degli Aboutaam. Era il gli affreschi di Michelangelo...). sulla legittimità della struttura con cui poter 15 febbraio 2001. Nel negozio capii subito quanto fosse lucroso commercializzare reperti archeologici. Ai Russo viene chiesto di trasmettere al princi- «temporaneamente esportare le sculture Torlonia» è In Italia i pochi esercizi quasi nascondevano la mercanzia; là in mostra c’era di tutto e di più, quasi un pe l’accordo di riservatezza stipulato negli Sta- commissionato dagli Aboutaam all’ex avvoca- museo. Ero esterrefatto. I Carabinieri che erano con me indicarono al giudice svizzero cinque oggetti ti Uniti. In una lettera destinata a quest’ultimo to dello Stato Maurizio Fiorilli, che molto si di sicura provenienza italiana: vennero sequestrati senza una reale opposizione del personale nel ne- Potts conferma che «le sculture sono potenzialmen- era prodigato per il ritorno in Italia, all’inizio gozio. Tornammo in albergo confusi: ci pareva di essere i soli a opporci a questo commercio, quasi te di grande interesse per il Getty Museum». Poi, il degli anni Duemila, delle opere scavate di fro- profanassimo veri e noti santuari; ci trovavamo in una dimensione che sino ad allora aveva tollerato, 18 aprile dello stesso 2014 «incontra di nuovo il do e acquistate dai musei americani, special- se non condiviso, tanta attività e ci pareva di avere troppo pochi strumenti per fronteggiare quella che, principe e altri esponenti della famiglia». Il museo mente il Getty. comunque, appariva una vera e propria provocazione. L’indomani fu la volta del Porto franco. Il direttore chiede e ottiene, il 27 giugno 2014, il primo Il resto della vicenda è noto: nel 2014 i Torlonia ci disse che lì non c’era nessuna società Phoenix. Riflettendo sul da farsi seduti su una panchina del catalogo della collezione, quello dell’Ottocen- costituiscono una fondazione presieduta dal cortile, i due Carabinieri insistevano: sapevano anche a che piano e che numero erano i locali che ci to, ma subito dopo «interrompe improvvisamente nipote del principe, Alessandro Poma Mu- interessavano. Tirarono fuori le foto dei fratelli e decisero di chiedere al giudice svizzero di verificare se le comunicazioni» con gli Aboutaam. Otto mesi rialdo; nel 2016 stipulano un accordo con il uno di loro si trovasse in quei locali, che erano quelli della società Inanna. Uno degli Aboutaam era lì. più tardi, nel giugno 2015, il principe, sempre Governo italiano, il cui primo atto è la mostra Entrati, ci accorgemmo che rispetto al loro negozio era tutta un’altra cosa: nessun fasto nei magazzini stando all’atto giudiziario, «diventa ansioso per- che avrebbe dovuto aprirsi il 4 aprile in Palaz- ad eccezione dell’ufficio di almeno 40 metri quadrati. Subito vediamo una grande testa, credo di Giove. ché non ha più ricevuto notizie dal Getty» e tuttavia zo Caffarelli e che è stata rimandata a data da Ogni locale era dedicato a una diversa civiltà antica e quella egizia era la meglio rappresentata: almeno comunica ai fratelli libanesi (o all’Electrum) decidere. Gli Aboutaam vedono in questo an- 300-400 metri quadrati di esposizione. Sarcofagi e suppellettili di una qualità che forse neppure la che non intende dar seguito alla vicenda, an- che lo «zampino» del Getty che, come il Lou- tomba di Tutankhamon conteneva. E decine di reperti italiani, ancora sporchi di terra, evidentemente che perché «le leggi italiane non rendono possibile vre, dovrebbe poi ospitare l’esposizione e che frutto di recenti scavi illeciti. All’interno di alcuni anelli, ancora incastrate le falangi. E tanti documenti un coinvolgimento del museo». avrebbe utilizzato i materiali e il lavoro ricevu- riguardavano i due fratelli e Medici: gli pagavano somme importanti per «consulenze», anche se non Questo nonostante gli Aboutaam e le so- ti, in via confidenziale, proprio da loro. era un esperto d’arte. Nei computer c’era molto più; il giudice però ci vieta di trarne una copia. Ma le cietà a loro collegate avessero «ideato un Si sentono defraudati dalle royalty per acquisizioni probatorie sono importanti. Tempo dopo, ricevo in ufficio Hicham. A Ginevra era stato un progetto segreto, strutturato in modo tale la vendita o per l’esposizione della col- sollecito padrone di casa, per nulla turbato. Ci aveva anche offerto da bere. A Roma si dice vittima dei che il Getty sarebbe diventato il proprietario lezione, conteggiate in 77 milioni di traffici illeciti. Propone di istituire una banca dati dei reperti detenuti dai collezionisti e dai mercanti, della collezione e, in maniera legittima per dollari. Il processo, tuttavia, finisce in parla di possibili sponsor. Mi dimostro interessato. Gli chiedo se era disponibile a restituire i beni italiani le norme italiane, si sarebbero potuti tem- un nulla di fatto. di dubbia liceità: è perplesso, ma non dice di no. Alla fine, io archivio tutto: erano giunti i termini della poraneamente esportare dei suoi pezzi che Non si era mai saputo di una simile prescrizione, ma la sentenza Medici ne afferma il contributo associativo. A proposito: di quella banca fossero d’interesse per il museo». Gli valutazione della raccolta, dati non ho mai più saputo nulla. q Paolo Giorgio Ferri già sostituto Procuratore della Repubblica a Roma ultimi atti della vicenda datano né della disponibilità dei al 2015. In maggio «Livio Russo Torlonia a cederla con chiede ai ricorrenti (gli Abouta- una modalità che ne Uno dei am) se può contattare diretta- permettesse di nuovo magazzini mente il museo» e gli viene la pubblica visione, e di Giacomo risposto che questo viole- tanto meno di un coin- Medici al Porto franco rebbe l’accordo di segre- volgimento del Getty. di Ginevra tezza. In estate un nuovo Come era ignoto l’in- incontro di Electrum con teresse dei due fratelli Potts al Getty e il nipote Aboutaam, tra i maggiori Torlonia vola fino a Los An- mercanti d’antichità al mon- geles. Nel medesimo anno, do, ma dal passato qualche volta

in maggio, il progetto pen- Torlonia © Fondazione di Lorenzo Foto De Masi oscuro (cfr. box qui sotto). © Riproduzione riservata

L’attività, non limpidissima, degli Aboutaam Quello degli Aboutaam non è un nome inedito per l’arte. A partire otto anni. Durante le indagini del 2001 contro Medici, Robert Hecht Pellegrini ha ritrovato il cratere, ancora sporco di terra e da restaura- dal 1960 è stato un commerciante assai celebre il padre, Sulei- (che nel 1972 aveva venduto al Metropolitan Museum di New York il re, tra le migliaia di foto e polaroid di Medici. Shelby White ha detto man, morto con la moglie in un incidente aereo in Canada nel Cratere di Eufronio) e Marion True (curatrice per le antichità al Get- di averlo acquistato dagli Aboutaam per 1,2 milioni di dollari. 1998; alla partenza, aveva dichiarato di trasportare un dipinto di ty), il pm Paolo Giorgio Ferri ha sequestrato in quei depositi «300 Picasso, diamanti e gioielli: la Swissair indennizzerà i tre figli (i due reperti e cinque pannelli di affreschi», materiali spesso di scavo as- Da dove viene il cratere? fratelli Ali e Hisham e la sorella Noura) con 200 milioni di dollari. sai recente la cui origine italiana è documentata dalla perizia degli La tomba di un ignoto princeps ad Ascoli Satriano ha restituito dei La loro società, la Phoenix nata a metà degli anni Sessanta, ha archeologi Daniela Rizzo e Maurizio Pellegrini. I legami tra Giacomo capolavori tra cui il Trapezophoros del 300 a.C.: due grifoni che rifornito di antichità molti dei maggiori musei. I due fratelli sono Medici e gli Aboutaam erano stretti. Avevano stipulato un «accordo sbranano una cerva. Che l’avesse venduto Medici il Getty lo sapeva stati più volte indagati: perquisita un anno fa la sede di Bruxelles; di partenariato» per acquistare insieme una collezione di vasi anti- già dal 1985: lo scrive in un suo rapporto interno Arthur Houghton, investigati per sottrazione di materiali archeologici in Egitto e Me- chi: Medici stanzia due milioni di dollari, loro uno. Per Pietro Casa- allora direttore delle antichità del museo. Scrive di aver parlato con dio Oriente; restituiti pezzi provenienti dalla Mesopotamia trovati santa, il «re dei tombaroli» come lo definisce il «Wall Street Journal» il «trafficante» e che in quella tomba vi era anche «un discreto nume- in Svizzera in loro possesso. Ali era stato anche condannato a 15 in prima pagina, i locali dei due fratelli erano «grandi come la cupola ro di vasi del Pittore di Dario», il più importante narratore di scene anni in Egitto, e per questo arrestato in Bulgaria. Ma poi il caso di San Pietro, con un magazzino che a girarlo tutto ci vuole la moto». mitologiche della ceramografia apula. Pellegrini ne ha identificati fu risolto. Non occorre aggiungere che si sono sempre dichiarati molti dai numeri in sequenza delle polaroid di Medici in cui figurano estranei a qualsiasi traffico illecito, ma hanno lasciato tracce an- Un vaso da un milione alcuni vasi e il Trapezophoros ancora da restaurare. Proprio nel me- che nelle inchieste italiane. Tra i materiali restituiti all’Italia c’è un’Hydria ceretana alta 40 cm desimo tempo il Museo di Berlino acquista ventun vasi apuli, alcuni e del diametro di 20 decorata con la Fuga di Ulisse dall’antro di Po- dei quali di Dario, e li dichiara provenienti dalla medesima tomba e Nel Porto franco di Ginevra lifemo. Era al Metropolitan e apparteneva alla collezione di Shelby quattro di questi sono tra le foto Medici. Un altro, a mascheroni con Gli Aboutaam possedevano dei locali nel Porto franco di Ginevra, White, vedova del miliardario Leon Levy che ha finanziato con 20 scene dell’Iliade, era invece esposto nel 2016 a New York, in uno come anche Giacomo Medici, il mercante italiano condannato a milioni di dollari la nuova ala greco-romana del museo newyorkese. stand del Tefaf: era quello della Phoenix. q F.I.

Da sinistra, il Trapezophoros ex Getty di Ascoli Satriano, l’Hydria ceretana da restaurare in una foto di Medici, l’Hydria ceretana restituita dal Metropolitan Museum di New York e ora a Villa Giulia a Roma, il cratere a mascheroni di Dario esposto nel 2016 al Tefaf di New York e il Cratere di Dario, appena scavato di frodo e ancora in frammenti tra le foto di Medici

18 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Il Giornale del culturale TURISMO A cura di Alessandro Martini La Caffarella, cuore del Parco dell’Appia Antica sognato da Cederna e La Regina

Roma. Dopo 24 anni di lotte per salvare e tutelare l’intera area dell’Appia Antica, a cominciare da quelle storiche di Antonio Cederna e Adriano La Regina, tutti i 130 ettari della Caffarella, cuore verde e archeologico del Parco, sono diventati proprietà del Comune. Finalmente sarà possibile valorizzare l’intera zona recuperando monumenti romani e percorsi nel verde finora non accessibili al turismo. Sono state infatti espropriate, dopo lunghe battaglie legali, le ultime aree ancora in mano privata, soprattutto l’antico casale di Vigna Cardinali (nella foto). Altri gioielli dell’antica Roma, già pubblici ma in degrado, aspettano il restauro: il ninfeo della Fonte Egeria, i sepolcri di Annia Regilla del II secolo d.C. e Sant’Urbano. E Simone Quilici, direttore del Parco Archeologico dell’Appia, è pronto ad avviare nuovi scavi nella zona espropriata. q Tina Lepri

Parigi Cambiano gli Champs-Elysées: mille alberi e metà auto Un progetto da 150 milioni di euro per «la più bella avenue del mondo», in mano ai turisti e sempre meno amata dai parigini

passeggiata fino al parco delle Tuile- ries. Spunterebbero piste ciclabili e nuovi chioschi, spazi per lo sport e aree di gioco per bambini nei giardi- ni. Nel settore più commerciale del viale si prevede di dare più spazio alla passeggiata con panchine e fontane e piantare alberi grandi per aumen- tare l’ombra. Chiambretta più che di progetto parla di «visione» per il viale a scadenza 2030. I parigini sono chia- mati a partecipare e a esprimere opi- nioni e consigli online. Non si sa se questo progetto «chiavi in mano» sarà mai realizzato. La questione su come rendere più verde e meno inqui- nata una città come Parigi, tra le più affollate d’Europa, per far fronte al Panorama dall’alto degli Champs-Elysées da place de la Concorde, secondo il progetto di Philippe Chiambretta, e una vista delle corsie autobilistiche ridotte da otto a quattro cambiamento climatico è stato al cen- tro dei dibattiti per le elezioni muni- Parigi. Gli Champs-Elysées sono anco- de. È sugli Champs-Elysées che il sono 40 volte meno frequentati del tetto intende rendere pedonale il cipali (il primo turno si è tenuto il 15 ra «la più bella avenue del mon- generale De Gaulle marciò nel 1944 vicino Parc Monceau (8 ettari). ponte Alexandre III e l’avenue Win- marzo, mentre il ballottaggio è stato do»? Che si tratti di una delle strade alla Liberazione e che ogni anno Il progetto di Chiambretta prevede di ston Churchill. Prevede di piantare rinviato a giugno a causa della crisi del più famose e di uno dei simboli della si celebra il 14 luglio. Vi si trovano dimezzare la circolazione automo- oltre mille alberi e triplicare gli Covid-19). Chiambretta ha presentato capitale francese è tuttora vero (seb- l’Eliseo, teatri prestigiosi, il Grand bilistica portando le corsie da otto a spazi verdi anche ai piedi dell’Arco il suo progetto a tutti i candidati, di bene oggi deserti, in piena emergenza e il Petit Palais. È sempre qui che i quattro e di ridurre l’inquinamento di Trionfo e in place de la Concorde. Il destra e sinistra, e lo ha messo a dispo- Coronavirus) e la Francia, il Paese con francesi festeggiano le vittorie calci- sonoro installando un rivestimento centro della piazza diventerebbe a sua sizione del nuovo sindaco. più turisti al mondo, si guarda bene stiche e non per niente i Gilet gialli silenzioso al posto dei pavé. L’archi- volta pedonale per formare un’unica q Luana De Micco © Riproduzione riservata dal metterlo in dubbio. Per i parigini vi hanno manifestato per mesi. Ma invece è un’altra storia. Un sondaggio è da tempo che non sono più come Ifop dello scorso anno ha mostrato nelle pagine di Marcel Proust e nei che gli abitanti della capitale non film di Godard.Troppi negozi di amano gli Champs-Elysées. Il 71% lusso, troppe catene di abbiglia- Il viaggiator cortese di loro ritiene che siano un luogo solo mento e di street food, sempre Esplorazioni e trouvailles di Marco Riccòmini, storico dell’arte giramondo «turistico» e ben il 40% considera «illegit- meno artigiani e cultura, meno timo» il titolo di «più bel viale del mondo». cinema e librerie. E poi troppo ru- La famosa strada è «rumorosa» per il more e inquinamento. Il 27 gennaio Il senso di Leighton 26%, «artificiale» per il 19%, «stressante» 2020, «Le Monde» ha pubblicato una per il fauno per il 13%, «pericolosa» per il 10%. Il 9% lettera aperta dal titolo esplicito «Gli pensa che sia «démodé». A salvarne un Champs-Elysées devono tornare a Muove un passo sulle punte dei piedi in un minimo la reputazione è un 16% che la essere il più bel viale del mondo», equilibrio che parrebbe precario se non fosse considera «fonte di orgoglio». firmata da numerose personalità, tra che, senza un filo di grasso, gli basta carezza- I parigini non solo non amano gli cui l’urbanista e architetto Philippe re l’aria con le dita per bilanciarsi. La chioma Champs-Elysées, ma li snobbano. Tra Chiambretta, fondatore dell’agen- è così arruffata, quel che si direbbe un diavolo 200mila e 300mila persone si affolla- zia Pca-Stream. Con l’appoggio del per capello, che quasi non si distinguono le no ogni giorno lungo il viale di quasi Comité Champs-Elysées nell’ultimo corna caprine. Il «Fauno danzante» (nella foto 2 chilometri (1.910 metri per l’esat- anno e mezzo Chiambretta ha por- in basso) balla da solo nella Leighton House tezza) che dalla place de la Concorde tato avanti uno studio insieme a un a Londra, la casa-studio che Frederic, Lord sale fino all’Arco di Trionfo. Ovvero team di scienziati, economisti, Leighton (1830-96), pittore e scultore, allievo tra 70 e 100 milioni di persone operatori culturali per «reinventa- in Italia del garibaldino Giovanni «Nino» Costa all’anno. Ma di questi, il 68% so- re» il viale e «restituirlo» ai parigini. (1826-1903), si no turisti (più dell’85% stranieri), Da tutto questo è nato un progetto edificò attorno a stando ai dati del Comité Champs- da 150 milioni di euro. Dallo stu- una moresca Arab Elysées, l’associazione che dal 1916 dio, intanto, sono emerse alcune im- Hall decorata con marmi e piastrelle raccolti in Medio Oriente. Il bronzo copia fedelmente quello al promuove l’immagine del viale (a portanti constatazioni. I parigini che Museo Archeologico Nazionale di Napoli rinvenuto agli inizi dell’Ottocento nella domus gentilizia di cui si deve tra l’altro l’illuminazione vanno a passeggiare con amici o in Pompei detta, per via di quel ritrovamento, Casa del Fauno. A firmarlo non è «G. Tommei» (come dal natalizia, che si svolge tutti gli anni famiglia ai piedi dell’Arco di Trionfo sito del museo londinese) bensì G. Sommer (come si legge alla sua base), ovvero Giorgio Sommer come se fosse un grande spettacolo sono solo il 5% delle persone che vi (1834-1914), che da Francoforte sul Meno si trasferì a Napoli, affermandosi come uno dei più noti in presenza di star internazionali). transitano ogni giorno. Il viale è una fotografi d’Europa. Non pago del successo ottenuto dietro l’obiettivo, aprì una fonderia che sfornava Gli Champs-Elysées sono un luo- grande «autostrada urbana»: vi circo- souvenir per turisti. Il «Catalogo di Bronzi e Terracotta della Fonderia Artistica-Industriale G. Sommer go carico di storia e di simboli. Fu lano 64mila automobili al giorno. & Figlio» offriva un ampio campionario di copie dall’antico in patina «Moderna» (bruno lucido brunito), l’architetto paesaggista di Versail- Il livello di diossido di azoto può «Ercolano» (verde scuro quasi lucido) o «Pompei» (verde e blu non brunito) e, al n. 126, era in vendita les André Le Nôtre a disegnarli su raggiungere gli 80 microgrammi per il Fauno danzante «imitazione originale» disponibile nelle versioni «pocket» (23 cm), «queen» (41 cm) o richiesta del Re Sole nel 1664 dove metro cubo, il doppio dei limiti fissa- «king size» (83 cm), come quello a Leighton House (in patina «moderna», tra tutte la più cara, al prez- c’era ancora solo campagna. Dal ti dall’Organizzazione Mondiale del- zo di 140 lire). Del mondo antico, l’esteta inglese era sedotto dalla «assenza di qualsiasi bruttura»; 1834 il loro allestimento fu affidato la Sanità. E l’inquinamento acustico «perché l’istinto di ciò che è bello [...] bandisce tutto ciò che è sgraziato e sgradevole alla vista». Come a Jakob Hittorff, che creò i giardini è altissimo, con livelli sonori di 68- il corpo tornito del Fauno alessandrino, fuso a Napoli e finito a Londra, ci ricorda, plasticamente. e trasformò la place de la Concor- 75 decibel. I suoi giardini (24 ettari) IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 19

Da sinistra, Liam Gillick, Tom Eccles, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Mark Rappolt, Maja Hoffman Neri Pozza e Jorge Pardo Slow travelling da Londra a Istanbul In sette mesi Nick Hunt ha ripercorso l’itinerario del celebre viaggio di Patrick Leigh Fermor del 1933

Quando Patrick Leigh Fermor (1915-2011) lasciò questo mondo, «» lo ricordò come «soldato, viaggiatore e scrit- tore». Secondo la migliore tradizione britannica, appena raggiunta la maggiore età partì per un lungo viaggio solitario. Ad attrarlo era allora Istanbul, porta dell’Oriente, che decise di raggiungere a piedi, viaggiando «come un vagabondo, un pellegrino o un chierico vagante». Il vapore lo sbarcò a Hoek van Holland, a circa 2.627 chilometri dal Corno d’Oro. Google Maps assicura How to Spend it-Il Sole 24Ore oggi che quella distanza si può coprire a piedi in «sole» 538 ore, ossia poco più di 22 giorni (a patto, bene inteso, di non fer- marsi mai). Ma l’intrepido inglese non aveva fretta: il suo era un viaggio «di formazione». E così pure Nick Hunt, che nel dicembre 2011, 75 anni dopo «Paddy» (com’era chiamato dagli amici Patrick Leigh Fermor), si risolse a ripercorrerne le orme, impiegando sette mesi per raggiungere il Bosforo. Da quella lunga camminata attraverso Olanda, Germania, Au- Visite nelle case stria, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria e Turchia, nasce Camminando fra i boschi e l’acqua. Dalla punta dell’Olanda al Corno d’Oro sulle tracce di Patrick Leigh Fermor, appena dato alle stampe da Neri Pozza (nell’encomiabile collana «Il cammello battriano» curata da Stefano Malatesta, Ndr). Quello del giovane Hunt è per scelta un «viaggio senza mappe», come quello dei collezionisti compiuto da Graham Greene in Liberia nel 1935. Senza mappe ma non senza internet, visto che i pernottamenti gli vengono offerti grazie alla rete di Couchsurfing, però i suggerimenti della rete si limitano a questo. Come Baedeker si affida, infatti, ai Patrizia Sandretto raccoglie 60 interviste soli sgualciti testi di Leigh Fermor (pubblicati in Italia da Adelphi), che, in vista della meta, affida alla corrente del Danubio a protagonisti dell’arte contemporanea: una guida (metafora del distacco dal «padre»?). Dopotutto, il giovane inglese ha il fiuto dell’esploratore nel sangue («Hunt» significa «caccia») e indossa con agio i panni archetipici del viaggiatore in terre sconosciute. E se «un viaggio fa bene alla salute, fisica e alle loro opere ma anche alle città che le accolgono mentale», come dice il Profeta (e come gli ricorda un fedele di Maometto lungo la strada), la fatica accompagna la marcia di chi l’ha presa sottogamba (è il caso di dire), ossia senza previo allenamento. Partito con un paio di scarponi e sacco in spalla alla ricerca di che cosa fosse cambiato da quell’Europa distante ottant’anni, dopo una guerra ed epocali Torino. Patrizia Sandretto Re Rebau- serve anche come guida per visitare luo- rivoluzioni politiche e sociali, il narratore scopre che, in fondo, nulla è davvero cambiato. E se nei suoi ap- dengo di collezionismo ragiona da ghi, spiega Patrizia Sandretto, perché punti non vi è spazio per il turismo culturale, questi sono, invece, pieni di curiosità per «la storia ed esistenza anni: «Ciò a cui tengo è un collezionismo ogni collezionista racconta qualcosa della di altre persone». Un manuale di «Slow Travelling», che ci mette voglia di metterci in cammino, sapendo che sia accessibile e non autoreferenziale», sua città e dà consigli al lettore. Musei che il viaggio sarebbe diverso per ognuno di noi. Specie per chi volesse tornare sui propri passi a distanza afferma. Questa visione è evidente e fondazioni da visitare ma anche infor- © Riproduzione riservata di anni perché, come direbbe Eraclito, «nessun uomo calpesta due volte la stessa strada». q Marco Riccòmini nel recente volume Viaggi d’arte. Giro mazioni di carattere turistico». © Riproduzione riservata del mondo con 60 collezionisti, che rac- q Alessandro Martini Camminando fra i boschi e l’acqua. Dalla punta dell’Olanda al Corno d’Oro sulle tracce di Patrick Leigh Fermor, coglie le interviste pubblicate fin dal e Maurizio Francesconi di Nick Hunt, traduzione di Laura Prandino, 368 pp., Neri Pozza, Vicenza 2020, € 19,00 2014 sulla rivista mensile «How to Spend it», allegata a «Il Sole 24Ore» Viaggi d’arte. Giro del mondo con (su richiesta della direttrice Nico- 60 collezionisti, di Patrizia Viaggi di carta letta Polla-Mattiot). Sono il frutto di Sandretto Re Rebaudengo, prefazione di Hans Ulrich colloqui tra Patrizia Sandretto e col- Obrist, introduzione lezionisti internazionali, alcuni ce- di Jean-Christophe Babin, Il difficile viaggio di Rom e Sinti Giardini postindustriali 184 pp., ill. col., How leberrimi, altri pochissimo noti ma to Spend it-Il Sole 24Ore, Artista genovese che vive tra Milano e Berlino, Luca Vitone in- Un’inversione di tendenza grazie alla quale si sanano terri- con punti in comune, a partire dall’a- Milano 2019, € 25,00 centra la propria opera sull’ambiente e la ricerca delle origini tori devastati invece di cementificare paradisi naturali: così pertura delle proprie collezioni al da parte dell’uomo. Esemplare di questo percorso, il progetto nascono giardini dove un tempo imperavano distruzione e pubblico e dalla presenza in esse di Romanistan «si sviluppa con un libro, un film e una mostra che inquinamento. Il volume Paradisi ritrovati di Annamaria Con- opere di alcuni artisti internazionali raccontano per immagini e parole la storia di un popolo che si è forti Calcagni traccia la mappa dei luoghi d’Europa nati da che si ripetono nelle collezioni degli Che cosa consigliano costituito nei secoli durante un lento viaggio migratorio e ha tro- questo virtuoso cambio di rotta. In testa a tutti, la trasfor- uni e degli altri (tra gli italiani, Lucio vato nella musica, e nella lingua, gli elementi con i quali identifi- mazione del bacino della Ruhr: «Le architetture industriali, Fontana, Alighiero Boetti, Giuseppe Quali musei frequentare, quali carsi e rappresentarsi al mondo», scrive Vitone nel volume edito figlie del Bauhaus, racconta l’autrice, poggiano oggi su prati Penone e Maurizio Cattelan). gallerie visitare, quali negozi e da Humboldt. Il popolo è quello di Sinti e Rom, di cui Vitone, e, circondate dal verde, sono finalmente apprezzabili nella Il libro spiega molto del mondo del ristoranti? Ognuno dei protagonisti partendo da Bologna, segue a ritroso la lunga migrazione fino loro qualità estetica. Proprio da questa riconversione, in una collezionismo pensato per essere del volume Viaggi d’arte. Giro del a Chandigarh. Promosso dal Centro Pecci di Prato, il progetto zona completamente devastata dalla ricerca di lignite che condiviso con la collettività, seppur mondo con 60 collezionisti, di è il diario di un viaggio durato sei settimane, alla scoperta di aveva azzerato le sue caratteristiche ambientali, è nata l’idea con modalità molto diverse. C’è chi Patrizia Sandretto Re Rebaudengo persone e paesaggi. La tappa iniziale, Bologna, conserva il più di questa pubblicazione. È incredibile come in vari luoghi in- ha costituito un’apposita fondazio- (cfr. articolo sopra) propone una antico documento italiano a parlare del popolo Rom (1422), dustriali d’Europa si siano creati siti di interesse turistico, in ne, chi un museo vero e proprio, chi generosa serie di consigli. Ad Atene, mentre quella finale, la lecorbusiana Chandigarh, pur trovando- alcuni casi dove si entra pagando il biglietto, ma comunque apre le proprie sale per occasioni Dakis Joannou suggerisce i musei si in quell’India che custodisce le origini di questo popolo, viene dove, dismessa la vita produttiva, si genera cultura in un pa- sporadiche (e talora molto glamour), Goulandris, Benaki e l’Archeologico, scelta da Vitone come «tardo gesto colonialista di stampo autori- esaggio ritrovato». Nella lista anche tre paradisi ritrovati in chi si dedica a prestiti per esposi- oltra a una notte in due dei suoi tario, presuntuoso e invasivo». Anche grazie all’incontro con una Italia: il Parco Dora lungo la «Spina 3» a Torino, il Parco mi- zioni internazionali. C’è chi, come hotel: il Semiramis, disegnato borghesia intellettuale Rom (politici, attivisti, docenti universita- nerario naturalistico di Gavorrano (Gr) e il Désiré Feuerle, ha aperto il suo da Karim Rashid, e il New, dai ri...), Romanistan invita a riflettere non solo sulsignificato del Parco lineare nato sulla ferrovia dismessa museo a Berlino in un ex bunker fratelli Campana. Füsun Eczacibasi viaggio nella società contemporanea, ma anche sul tema delle tra Caltagirone e Piazza Armerina in Sici- della seconda guerra mondiale, nel consiglia, a Istanbul, il Museo antiche e nuove migrazioni, dell’integrazione lia. q Camilla Bertoni quale sono accostate opere contem- dell’Innocenza di Orhan Pamuk e sociale e dell’abbattimento degli stereotipi. poranee con mobili imperiali cinesi la fiera Contemporary Istanbul. A q Elena Franzoia Paradisi ritrovati, di Annamaria Conforti Calcagni, e antiche sculture Khmer. Ci sono i Buenos Aires, Juan e Patricia Vergez schede tecniche di Anna Braioni, 156 pp., ill. col., Aracne, Ariccia (Roma) 2019, € 20,00 francesi Sylvain e Dominique Le- raccomandano i musei Malba e Romanistan, fotografie di Luca Vitone, testi di Daniele vy che hanno un numero definito di Mamba e una cena al ristorante Casa Caspar, Cristiana Perrella e Luca Vitone, 192 pp., ill. col., edizione italiano-inglese, Humboldt Books, Le case dei ricchi, ora popolari opere (non più di 350) visibili online Cavia; Francesca von Habsburg, Milano 2019, € 25,00 in una sorta di museo virtuale. C’è lo a Vienna, il 21er Haus e il Sofitel Come era già accaduto in Unione Sovietica, dopo la Rivolu- svizzero Uli Sigg (la cui collezione disegnato da Jean Nouvel; Maja Come sono i newyorkesi zione Cubana del 1959 il Governo trasformò ville e palazzi è oggi esposta nel Castello di Rivo- Hoffmann, ad Arles, la Chassagnette, privati in alloggi popolari collettivi chiamati «solares». Alla li, momentaneamente chiusa per «il mio ristorante di campagna Elisabetta Cirillo, sconfitta da un tumore nell’ottobre scorso, vita che vi si conduce è dedicato Cuba. Vivir, con le imma- l’emergenza sanitaria; cfr. lo scorso preferito al mondo»; in Cina Adrian è l’autrice di «New York Mania», un volume sulla Grande Mela gini della giovane fotografa (italiana residente a New York) numero, p. 40), che è ritenuto il più Cheng suggerisce l'Oct Art Terminal che sta a cavallo tra guida turistica e libro di curiosità nello Carolina Sandretto. Scattate dal 2013 al 2017 con una grande collezionista di arte contem- di Shenzhen e il Vivienne Westwood stile tipico da blogger prestata all’editoria. Capitoli brevi e Hasselblad analogica degli anni Cinquanta, le immagini del poranea cinese. C’è il cinese Micha- Café nel centro commerciale K11 suddivisi per argomenti, ottimo ritmo, un grande uso della volume, che ripropone l’estetica di un vecchio album di fami- el Xufu Huang che ha comprato la di Shanghai; a Baku in Azerbaigian, lingua inglese così da avvicinare il lettore all’esperienza che glia, restituiscono l’atmosfera di un viaggio privato e senti- sua prima opera a 16 anni e a 20 ha Suad Garayeva il Centro Heydar Alyev lo attende e curiosità varie sulla città che forse più di qualun- mentale, che attraverso sensibili ritratti di luoghi, persone e cofondato il museo M Woods di Pe- di Zaha Hadid e la cena tradizionale que altra fa sognare il turista. Senza dimenticare i consigli. oggetti personali (fotografie, statuette, ricordi di famiglia...) chino (dal quale ora si è ritirato). C’è del Caravanseray; a Copenaghen Uno tra tutti è la differenza tra il newyorkese da stereotipo parla non tanto degli edifici, quanto dei loro abitanti. Come il greco Dakis Joannou, il primo a Jens Faurschou consiglia il negozio di (aria sospettosa, abiti rigorosamente neri e un rapporto di sottolinea infatti Walter Guadagnini nell’introduzione, «il cen- essere intervistato, diventato famo- design Oliver Gustav Studio e come amore e odio verso la sua città) e le sue tro dell’attenzione è posto sulla figura umana catturata nella so tra il grande pubblico per il suo museo la David Collection. Infine, reali caratteristiche (incapacità di guidare e sua dimensione individuale come nelle sue yacht disegnato da Jeff Koons, arti- Simon e Michaela de Pury segnalano cucinare, attività ritenute superflue, oltre a relazioni con gli altri; co-protagonista è l’am- sta del quale lui stesso afferma: «Se i loro «migliori indirizzi nel mondo»: il un’attrazione naturale nei confronti di qua- biente domestico». q E.F. non lo avessi incontrato a New York, non negozio Plum a Beirut, l’hotel The 13 lunque tipo di stranezza). q M.F. sarei mai diventato un collezionista». a Macao, progettato da Peter Marino, Cuba. Vivir, di Carolina Sandretto, introduzione di Walter Ma il volume non è soltanto una e il Sushi Park di Los Angeles. New York Mania, di Elisabetta Cirillo, disegni di Guadagnini e saggio di Ileana Cepero, 216 pp., Silvana carrellata di volti, di opere e di stra- q Al.Ma. Monica Lovati, 224 pp., Rizzoli, Milano 2019, € 19,90 Editoriale, Cinisello Balsamo (Mi) 2019, € 49,00 tegie collezionistiche. «È un libro che 20 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020

Genius Loci Un osservatore privilegiato, Francesco Bandarin, scruta il Patrimonio Mondiale 1 L’isola degli schiavi: Gorée, Senegal famiglie, in un modello di società creola, simile a quelle che si XV secolo), la neoclassi- venivano formando nei Caraibi, dominata da commercianti meticci ca Scuola William Ponty Nella piccola isola di Gorée, situata a due chilometri di distanza che detenevano il potere economico e politico. L’espressione più (1770), il Museo del Mare da Dakar, venne creato dai portoghesi, nel 1444, il primo emblematica di questa società era costituita dalle cosiddette (1835), la Casa Victoria insediamento commerciale europeo in Africa (Foto 1). Nei secoli «signares», donne africane o meticce (Foto 3) le quali disponevano Albis, il palazzo del Gover- successivi, Gorée divenne un emporio di primaria importanza di proprietà che, secondo un uso matrilineare, potevano essere no del 1864. Nell’isola si per i traffici commerciali tra l’Africa e le Americhe, oltre che un lasciate in eredità ai figli. Esse rappresentavano, con il loro gusto trovano molte fortificazioni importante centro del traffico di schiavi dalla regione del Senegal per i bei vestiti e le toilette ricercate, lo spirito di «douceur de di epoche diverse, costru- e del Gambia verso le piantagioni dei Caraibi e degli Stati Uniti. vivre» che predominava nell’isola. I francesi tenevano molto al ite dai portoghesi nel XV Oggi questo sito costituisce uno dei più importanti memoriali della possesso di Gorée, perché erano convinti che fosse il punto di secolo, dagli olandesi XVII tratta negriera e, per questo motivo, nel 1978 è stato iscritto nella forza che impediva agli inglesi di espellerli dalla costa occidentale secolo, come il celebre Lista del Patrimonio Mondiale. L’importanza dell’isola era dovuta dell’Africa. Le navi negriere non potevano restare nella rada Forte Castel (Foto 5), restaurato nell’Ottocento. L’edificio più soprattutto alla difficoltà di trovare scali adatti lungo tutta la costa dell’altra colonia francese a nord, Saint Louis, perché il sito non importante dell’isola è certamente il Forte D’Estrées (Foto 6), africana dal Marocco fino al Golfo di Guinea. Per questo, l’isola aveva approdi sicuri. Si fermavano pertanto a Saint Louis solo lo intitolato al maresciallo francese che conquistò l’isola nel 1677, fu al centro degli interessi delle potenze coloniali tanto da aver stretto necessario per lo scarico e carico delle merci, e venivano scacciando gli olandesi. Si tratta di un forte edificato alla metà del cambiato padrone ben 19 volte nel corso degli ultimi 500 anni, poi ormeggiate a Gorée, dove venivano imbarcati gli schiavi. XIX secolo come struttura di protezione militare dell’isola, utilizzata passando dalle mani dei portoghesi a quelle degli olandesi (che Esistono a Gorée molti edifici di grandi dimensioni, accanto poi come prigione nel XX secolo e oggi trasformata in museo. diedero il nome all’isola, da una provincia dei Paesi Bassi) e degli all’edilizia minore. Questi edifici avevano una funzione mista, Vi sono molte discussioni tra gli storici sul ruolo effettivo svolto inglesi, per finire, a partire dal 1817, sotto i francesi, fino a quando di residenza e di deposito di mercanzie: principalmente cuoio, dall’isola di Gorée nella vicenda della tratta negriera. Per molti, entrò a far parte del Senegal indipendente, nel 1960. Prima del arachidi, avorio e gomma arabica. Al piano terra si trovavano i mancano le prove che l’isola fosse, come è stato sostenuto, il XVIII secolo, l’isola era un semplice scalo commerciale nel quale magazzini e le stanze dei «captifs de case», operai dipendenti da centro del sistema della tratta. Gli storici stimano a circa 11,5 i mercanti europei restavano solo per brevi periodi, il che non un padrone o da una padrona, e al piano superiore le abitazioni milioni il numero di schiavi trasportati nelle Americhe durante i giustificava la realizzazione di grandi infrastrutture. Vi erano solo dei proprietari. La maggior parte degli edifici venne realizzata tre secoli di durata di quella pratica «commerciale». Di questi, circa dei piccoli forti che servivano per la difesa e anche per ospitare le tra il XVIII e il XIX secolo, quando si sviluppò il commercio degli il 4-5% (circa 500mila) provenivano dal Senegal, e molti di questi funzioni commerciali. Ma, con lo sviluppo del commercio, a poco schiavi, sotto il dominio francese e, a intermittenza, inglese. Pur passavano per i porti di Saint Louis o dagli scali alla foce del fiume a poco i mercanti lasciarono i forti ai militari e si trasferirono nelle essendo edifici relativamente modesti, la loro architettura trovava Gambia. Secondo questi studiosi, l’isola di Gorée sarebbe stata case degli abitanti africani liberi, che offrivano maggiori comodità. ispirazione in quella dei grandi castelli francesi dell’epoca barocca, quindi un centro minore del sistema della tratta. Nonostante ciò, Da questo incontro ebbero origine le prime generazioni di meticci come appare evidente, ad esempio, nella scala a ferro di cavallo è innegabile che Gorée sia oggi il simbolo di una delle più grandi che si arricchirono con il commercio, costruirono abitazioni con della Casa degli Schiavi (Foto 4). Questo edificio, costruito nel tragedie della storia umana e il principale luogo di memoria della struttura durevole e svilupparono l’insediamento urbano (Foto 2). 1780-94 dal commerciante Nicolas Pépin, è diventato oggi il violenza e delle sofferenze imposte per secoli a milioni di persone. L’isola fu un raro esempio di colonia europea dove convivevano, simbolo della tratta negriera e il principale luogo di memoria Per questo motivo, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama accanto a una popolazione europea e afroeuropea, africani liberi dell’isola. Qui si trova la celebre «porta del non ritorno» che gli la visitò nel 2013, e per questo continua a essere un luogo di e anche schiavi, che arrivarono a costituire oltre la metà degli schiavi attraversavano per essere imbarcati sulle navi negriere. pellegrinaggio di personalità e di visitatori da tutto il mondo. abitanti. I dati storici e archeologici evidenziano situazioni assai Oltre a questo, esistono molti altri edifici importanti, oggi oggetto

disparate: accanto al duro trattamento degli schiavi destinati di restauri, come la Stazione di Polizia di Gorée (all’origine un q Francesco Bandarin è stato direttore del Centro del Patrimonio Mondiale e alla tratta, esistevano situazioni in cui essi venivano accolti nelle dispensario medico, costruita sopra una cappella portoghese del vicedirettore generale per la Cultura dell’Unesco dal 2010 al 2018.

2 L’ISOLA DI GORÉE 3 SIGNARE CON LE LORO SCHIAVE 4 LA CASA DEGLI SCHIAVI 5 IL FORTE CASTEL 6 IL FORTE D’ESTRÉES

Demolitori intelligenti La cupola ha 600 anni Artisti e architetti argini del Tevere) con performance, spettacoli e installazioni di arte Terracina (Lt). Gli amministratori del Firenze. per il «super metrò» urbana, in un progetto promosso da Comune la chiamano con orgoglio Al via le Parigi. Il futuro super metrò di Parigi, Azienda Speciale Palaexpo (e curata «demolizione intelligente». Dopo anni celebrazioni il Grand Paris Express, che farà il dal presidente Cesare Pietroiusti), di polemiche sono finalmente riusciti a dei 600 giro della capitale su 200 chilometri, all’insegna della coralità creativa e demolire un moderno palazzo costruito anni della collegando diversi Comuni di periferia delle relazioni tra cultura, comunità e dentro il Teatro Romano del I secolo cupola del a scadenza 2025-30, non è solo un città. I docenti, italiani e non, invitati a d.C. (nella foto), eccezionale struttura Duomo (nella progetto urbano, ma anche artistico. In intervenire al Master Arti Performative integra rimasta sepolta e sconosciuta foto), iniziata Francia esiste «l’1% artistico»: per legge, e Spazi Comunitari, trasformeranno fino ai bombardamenti della seconda da Filippo cioè, sin dal 1951 l’1% del budget totale infatti le loro lezioni in azioni e in percorsi guerra mondiale. Per il restauro del Brunelleschi il 7 agosto 1420. investito per la costruzione di ogni nuovo nel territorio. Se, tutto o in parte, non teatro, nel centro della città sull’Appia L’Opera di Santa Maria del Fiore ha edificio pubblico deve essere utilizzato verrà rinviato, il sound artist Daniele Antica, sono state utilizzate pietre predisposto un programma di iniziative per la creazione di opere d’arte. Il Tatiana Trouvé, Ange Leccia, Susanna Roccato terrà le sue lezioni concerto dal e marmi sottratti alle sue strutture. per l’anno (concerti e spettacoli, libri, dispositivo ha permesso di finanziare Fritscher, Laurent Grasso. Michelangelo 14 al 19 aprile, l’artista Chiara Camoni Per la sistemazione completa ci vorrà proiezioni notturne in video mapping finora più di 12mila opere. La Société Pistoletto è in duo con Thomas Richez svilupperà le sue peregrinazioni urbane ancora tempo ma intanto il teatro è 3D sull’esterno della Cupola, convegni, du Grand Paris che gestisce il faraonico per la stazione di Champigny, Daniel il 5-7 maggio, l’artista Francesca Grilli finalmente visibile. Grazie a Mibact e edizioni di libri e tour virtuali: http:// cantiere, lanciato nel 2016, prevede Buren con Jean-Marie Duthilleul per il 3-8 giugno, il curatore Andrea Lissoni Soprintendenza Archeologia, Belle Arti cupola600.operaduomo.firenze. un budget «arte» di 35 milioni di euro Sevran, JR con Benedetta Tagliabue terrà conferenze il 21-25 maggio. In e Paesaggio di Frosinone, Latina e Rieti, it). Il 25 e 26 settembre, nell’Antica (su un budget totale di 35 miliardi), per Clichy-Montfermeil. Abdelkader programma anche gli appuntamenti, per la rinascita di Terracina, che ha fatto Canonica di San Giovanni, è previsto che potrà essere raddoppiato con Benchamma rivisita le pitture rupestri tra i tanti, con Luigi Presicce, il gruppo del turismo d’arte il progetto pilota del il convegno internazionale «Attorno l’aiuto di mecenati privati. L’idea è di per la stazione di Vitry, Pablo Valbuena Stalker (nella foto, in occasione di Comune, i finanziamenti non mancano. alla Cupola di Brunelleschi: cantieri di realizzare delle opere d’arte permanenti installa i suoi Led a Issy e Stromae e una recente performance davanti al Due milioni di euro per il teatro mentre cattedrali a confronto (Italia, Francia, e monumentali in ognuna delle 68 Luc Junior Tam «piantano» un albero Colosseo) il musicista sperimentale sono già disponibili i fondi per altre Spagna)», organizzato dall’Opera con stazioni del futuro metrò facendo (nella foto) nella struttura disegnata da Simone Pappalardo, l’attrice teatrale opere in degrado: 800mila euro per la la Deputazione di storia patria per la lavorare insieme artisti e architetti. Kengo Kuma a Saint-Denis. Mostre, Annamaria Ajmone, l’architetto Guermán Chiesa del Purgatorio, 250mila per il Toscana, mentre il 19 e 20 novembre Per ogni stazione viene costituito un opere d’arte effimere, residenze di artisti Valenzuela. L’intero progetto è realizzato Tempio delle Tre Celle, il Capitolium, e sarà la volta del convegno «L’Uovo «tandem», associando un architetto accompagnano inoltre tutta la durata in collaborazione con il Dipartimento 500mila per la Chiesa dell’Annunziata di Filippo. La Cupola di Brunelleschi e un artista. Al termine si costituirà del cantiere. Un modo per coinvolgere di Architettura dell’Università Roma Tre del XIII secolo. q Tina Lepri fra storia, fortuna e conservazione», «una grande collezione pubblica d’arte gli abitanti dei Comuni interessati e per e vedrà l’interazione con il Teatro di sui temi nati dalla presenza della contemporanea», ad accesso libero per i rendere i lunghi lavori meno pesanti per Roma-Teatro nazionale, l’Istituto svizzero, cupola nel profilo paesistico di Firenze. 2 milioni di viaggiatori che prenderanno il loro. q Luana De Micco l’Accademia belgica e la Real Accademia Infine la Cupola, dal contesto storico metrò ogni giorno. La direzione artistica di Spagna. q Guglielmo Gigliotti alla sua fortuna nella letteratura del progetto è stata affidata a José- e nell’iconografia alle pratiche di Manuel Gonçalves, dal 2010 direttore Nel Mattatoio restauro e conservazione, è oggetto del centro culturale Centquatre di Parigi, e dintorni del ciclo di conferenze «Ricorrenze con la collaborazione anche di Laurent di Brunelleschi e Raffaello» (previsto Le Bon, direttore del Musée Picasso Roma. Fino a novembre una trentina fino a maggio ma ora sospeso per Paris, e Alexia Fabre, conservatrice al di artisti, performer, danzatori, attori, l’emergenza sanitaria e soggetto a Mac Valdi Vitry-sur-Seine. 36 «tandem» musicisti animeranno il Mattatoio e nuova programmazione). q L.L. sono già al lavoro. Tra gli artisti coinvolti sue zone limitrofe (quartiere Testaccio, IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 21

Il Giornale dei

MUSEI A cura di Alessandro Martini A Brunico l’«Oscar dei musei»

Berlino. Il ristorante AlpINN di Brunico (Bz, nella foto) si è aggiudicato l’Lcd Berlin Award 2020 come «Best Restaurant» di un museo. La VI edizione del premio, definito l’«Oscar dei musei», il 4 e 5 marzo ha assegnato i riconoscimenti, tra cui l’«Art Hotel» al The Fife Arms Hauser & Wirth, di Braemar, in Scozia, e la «Città Emergente» a Tbilisi, Georgia. Solo nel 2016 un progetto italiano si era aggiudicato il premio: la mostra «Proportio», a cura di Axel Vervoodt e Daniela Ferretti a Palazzo Fortuny a Venezia. Lcd (Leading Cultural Destinations) si affida a specialisti dei settori arte, turismo, progetti culturali e architettura per individuare le eccellenze mondiali e creare un network tra protagonisti della cultura e del turismo. In collaborazione con Visitberlin, la giuria (composta quest’anno, tra gli altri, da Matthew Anderson del «New York Times», Oliver Jahn, di «AD Architectural Digest» e Thierry Morel dell’Hermitage Foundation) ha scelto il ristorante del Lumen-Museo della fotografia di montagna di Plan de Corones, gestito dallo chef stellato Norbert Niederkofler e da Paolo Ferretti e i cui allestimenti sono stati curati dall’artista designer Martino Gamper. q Nicola Pirulli

Entro il 31 luglio i 13 nuovi superdirettori Roma. È Christian Greco, 45 anni (nella foto), dal 2014 direttore del Museo Egizio di Torino, a presiedere la commissione istituita da Dario Franceschini per la selezione di 13 nuovi «superdirettori» di alcuni dei principali musei autonomi italiani, dalla Galleria Borghese di Roma alla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino. Della commissione fanno parte Caterina Bon Valsassina, già direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Mibact; Maria Luisa Catoni, ordinario Il padiglione multifunzionale battezzato «Libelle» e realizzato dall’architetto Laurids Ortner sopra il Leopold Museum di Vienna, all’interno del complesso del MuseumsQuartier di Archeologia e Storia dell’arte antica nella scuola Imt Alti studi di Lucca e Austria Nonostante una peculiare incertezza membro del comitato scientifico del negli assetti gestionali, il direttore Kunsthistorisches Institut di Firenze; del Leopold Museum, Hans-Peter Miguel Falomir Faus, direttore del Prado Wipplinger, si esprime in toni po- di Madrid; Gabriele Finaldi, direttore Una Libellula vola su Vienna sitivi: «Da anni ormai gli spazi in cui un della National Gallery di Londra. museo esprime la propria attività non Sono 425 gli aspiranti direttori che Il nuovo padiglione sul tetto del Leopold Museum non ha ancora si limitano più all’interno di un edificio. hanno risposto al bando internazionale. Sempre più essenziale è il collegamento e I 10 candidati giudicati più idonei una destinazione ma offre un panorama straordinario l’incontro con un ampio ambito sociale, saranno convocati a colloquio a giugno. sul MuseumsQuartier, sulla Hofburg e sul centro della città sulla base di apertura, creatività e di- La selezione dovrebbe concludersi entro namicità. Rivolgendosi ad ampi strati di il 31 luglio. I 13 istituti interessati dalla visitatori, la Libellula porterà certamente procedura sono la Galleria Borghese, Vienna. Con i suoi 90mila metri qua- subito non solo dai turisti, ma an- de terrazza da un migliaio di metri vitalità a tutto il Mq e prima o dopo la il Museo Nazionale Romano e il Museo drati, di cui 60mila per istituzioni che e ancor più dai viennesi, che ne quadrati complessivi con vista pa- visita del nostro o di altri musei potrà del Vittoriano e di Palazzo Venezia culturali, e con una cinquantina di fanno uso quotidiano, non foss’altro noramica sulla zona monumentale essere un luogo di incontro, scambio e a Roma, la Biblioteca e Complesso istituzioni votate perlopiù alle ar- che per utilizzarlo come scorciato- della città. Aperto ogni giorno dalle ispirazione anche per chi, diversamente monumentale dei Girolamini a Napoli, ti e alla cultura contemporanee, il ia o per sedersi nei numerosi bar e 10 alle 22, da aprile a novembre, il da un pubblico culturale, è poco incline a la Galleria Nazionale delle Marche a MuseumsQuartier (Mq) è uno dei ristoranti al coperto e all’aperto o nuovo spazio non ha tuttavia accessi fruizioni museali e la utilizzerà semplice- Urbino, il Museo Archeologico Nazionale principali magneti di Vienna. Ben sulle panche e panchine che la di- diretti dal Leopold Museum. mente come terrazza panoramica». di Cagliari, il Museo Nazionale d’Abruzzo 4,5 milioni di persone sono passate rezione ha disseminato ovunque, in L’idea di un ampliamento è partita Nella realizzazione, due artiste au- a L’Aquila, il Museo Nazionale di Matera, nel 2019 nei suoi ampi cortili per fre- nome di una fruizione libera da ob- diversi anni fa e ha trovato come striache sono state chiamate a dare il Palazzo Ducale di Mantova, il Palazzo quentare musei, sale teatrali, caffè e blighi di consumo di cibi e bevande. interlocutore l’architetto Laurids il loro contributo: Eva Schlegel ha Reale di Napoli, il Parco Archeologico ristoranti. Decidendo di cavalcare il succes- Ortner, che assieme al fratello creato un’installazione che vela tut- di Ostia antica, il Parco Archeologico La commistione tra le nuove costru- so, con lavori durati un anno e Manfred (partner nello studio Ort- ta la facciata del padiglione di vetro, di Sibari (Cs) e la Pinacoteca Nazionale zioni e gli edifici storici settecente- mezzo e un investimento da 7,5 ner & Ortner) aveva già progettato mentre Brigitte Kowanz rende di Bologna. q Al.Ma. schi delle stalle imperiali progettate milioni, la direzione del Mq ha rea- tutti i nuovi edifici del Mq. La rea- visibile la «Libelle» anche al di fuo- da Fischer von Erlach; il fatto che lizzato un primo ampliamento delle lizzazione è stata in carico alla dire- ri del Museumsquartier, grazie a tre l’intero complesso sia strettamente strutture a disposizione, piazzando zione del Mq e non è ancora chiaro grandi anelli di neon sulla terrazza, pedonale e con cortili fruibili 24 ore sul tetto piatto del Leopold Museum se il Leopold Museum avrà opzioni sorretti da pilastri. Nelle prime set- su 24; la sua posizione in centro cit- un padiglione multifunzionale particolari di utilizzo o meno, né timane dopo l’inaugurazione del 21 tà, a due passi dai musei di Belle Arti da 200 metri quadrati e 4 metri quale sarà il programma di eventi aprile sarà visibile anche l’instal- e Storia Naturale, dalla Secessione, di altezza, battezzato «Libelle» (Li- pensati dal Mq: «Per ora, fanno sa- lazione «Am Anfang war der Schat- dal Palazzo imperiale, fin dall’aper- bellula) e aprendo con due ascensori pere, vogliamo lasciare campo libero al ten» (All’inizio era l’ombra) di Alex

tura nel 2001 lo hanno fatto amare gratuiti, esterni all’edificio, la gran- godimento del luogo in sé». Kasses. q Flavia Foradini © Riproduzione riservata

Finalmente sola Riapre il Beaubourg. In Cina Finalmente sola e in totale relax in casa sua, nelle sale sempre Parigi. Mentre gran parte dei musei del mondo sono ancora chiusi, la prima buona notizia arriva dalla Cina: il nuovo Centre Pompidou x West troppo affollate del Louvre di Parigi e oggi vuote: Bund Museum Project, la «filiale» di Shanghai, ha riaperto le porte il 20 marzo. La« situazione sanitaria in Cina è molto migliorata negli ultimi è la «Gioconda» postata su Instagram da @ginaathomas giorni, ha scritto il museo in una nota di marzo, e le autorità cinesi hanno dato il loro assenso per la riapertura parziale di alcuni luoghi, tra cui i musei». Il giovane museo è stato inaugurato l’8 novembre 2019 in un edificio firmatoDavid Chipperfield sorto lungo il fiume Huang Pu (cfr. n. 402, nov. ’19, p. 32). Ha poi dovuto chiudere lo scorso 24 gen- naio a causa della crisi sanitaria. Per ora tutte le manifestazioni e attività culturali restano ferme. Ma sono stati riaperti gli spazi espositivi sulla base di certe regole: si possono ospitare al mas- simo 500 persone al giorno, i biglietti possono essere acquistati solo online e i visitatori devono seguire le regole di sicurezza. La prima mostra semipermanente «The Shape of Time», con un cen- tinaio di opere della collezione del Musée d’Art Moderne di Parigi, resterà aperta fino al 9 maggio 2021 come previsto. La mostra temporanea «Observations», con i lavori di 15 artisti del Diparti- mento Nuovi Media della «casa madre» parigina, è prorogata fino al 30 aprile. «Vedere riaprire questo museo è una gioia portatrice di speranza: la crisi ha una fine, ha detto Serge Lasvignes, pre- sidente del Centre Pompidou. È anche una soddisfazione poiché credo nel ruolo sociale dell’arte e nel contributo che può dare per

@ ginaathomas, Instagram @ ginaathomas, la resilienza di ognuno di noi». q Luana De Micco 22 Musei IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Musei Quel cuoco è un artista Mangiare nel museo con un critico d’arte Rocco Moliterni La 155ma pagella dei Musei italiani a cura di Tina Lepri Tristemente avvolte nella pellicola Nella Floridiana i capolavori delle arti «minori» VOTO MEDIO: 4,7 A Napoli la Villa Floridiana, dal 1931 Museo della Ceramica Duca di Martina, si affaccia dal Vomero Quando si dice la sfortuna. su un ampio panorama della città e del Golfo. Un bel museo, penalizzato da servizi al pubblico Avevo programmato di andare carenti, espone una delle maggiori raccolte italiane di arti un tempo dette «minori»: circa 6mila sabato 7 marzo a cavallo di preziosi oggetti, maioliche e porcellane, ma anche giade, avori, coralli, cristalli, vetri, smalti, dal XIII pranzo al Castello di Rivoli per secolo in poi. Sono le collezioni acquistate nell’Ottocento dal duca di Martina, Placido de Sangro, vedere le nuove mostre: dalla e donate dagli eredi alla Città nel 1911. Un discendente ha lasciato al museo altri 580 oggetti nel collezione di Uli Sigg sull’arte 1978. Il museo è famoso soprattutto per le sue porcellane e maioliche: manifatture di Meissen, contemporanea cinese alle ma anche francesi e italiane (Capodimonte, Castelli, Deruta, Faenza, Palermo ecc.). Importante la installazioni di Renato Leotta collezione di 1.200 antiche porcellane, giade e bronzi cinesi e giapponesi, esposta nel vasto seminterrato e riallestita di e James Richards. Avrei colto recente. Visitatori: 24.874 (2018). Visita: 13 febbraio 2020. l’occasione per provare la caffetteria del museo (che descrizione di ogni opera e storia delle diverse manifatture. è altra cosa dal Combal.Zero, il ristorante stellato di Davide Scabin, anch’esso LA SEDE VOTO: 9 A piano terra (chiuso), spiegazioni in italiano sulle fabbriche ospitato in un’ala del Castello juvarriano). Ma, in virtù del decreto governativo Il parco e la villa furono un regalo del re Ferdinando IV di produzione. Nel seminterrato, dedicato all’arte orientale, firmato nella notte precedente, dall’8 marzo al 2 aprile il museo è chiuso, di Borbone nel 1815 alla sua seconda moglie Lucia Mi- didascalie con pannelli didattici, anche qui solo in italiano. caffetteria compresa. Che dire? Questo piccolo incidente può essere l’occasione gliaccio, duchessa di Floridia. Nel 1819 la villa venne Da tre mesi il parco è chiuso al pubblico per manutenzione, per un discorso più generale sulle caffetterie dei musei. Possiamo dividerle in due ricostruita in forme neoclassiche dall’architetto Antonio tra vivaci polemiche. Forse riaprirà prima dell’estate, ma categorie. Quelle cui possono accedere anche i non visitatori del museo e quelle Niccolini e prese il nome di Villa Floridiana. Lo Stato ha ora si aggiungono le restrizioni per il Coronavirus. dove se il museo è chiuso chiude anche la caffetteria. Per rimanere a Torino, un acquistato nel 1919 parco e villa, destinando quest’ulti- esempio di questa seconda categoria è quella di Palazzo Madama (nella foto in ma a museo. Collezioni e mostre temporanee occupano L’ILLUMINAZIONE VOTO: 6 alto), bellissima ma non accessibile a chi non ha il biglietto d’ingresso. La cosa 28 sale su tutti e tre i piani dell’edificio. Nel 2016 il Poco efficace, non dà risalto agli oggetti esposti: le vecchie non è secondaria perché se il museo non fa grandi numeri anche la caffetteria piano nobile della villa è stato restaurato. Visitabili ora vetrine sono spesso senza luci interne. Ci si deve così ac- stenta a tirare avanti e a risentirne è la qualità. Nel viaggio che questa rubrica mi anche gli scenografici appartamenti della duchessa: la contentare della luminosità esterna e di quella diffusa da ha permesso di fare nei musei di tutta Europa (ai primi di aprile avevo tra l’altro in volta della grande galleria è decorata da Giuseppe Cam- lampade a soffitto. cantiere un viaggio a New York per l’edizione locale di Paris Photo, che mi avrebbe marano. Buona pulizia e manutenzione. consentito di fare il confronto con gli americani) un dato balza agli occhi: lo I CUSTODI E LA SICUREZZA VOTO: 6 standard delle caffetterie dei musei italiani tranne rari casi è inferiore e di molto L’ACCESSO VOTO: 5 Nessun controllo all’ingresso. Troppo pochi i custodi per a quello dei musei degli altri Paesi: dalla Francia alla Spagna, dalla Danimarca All’ingresso, nel grande atrio, è sistemata la biglietteria. questo grande museo: difficile incontrarli a vigilare nelle alla Lituania. Torino in particolare, pur avendo ricevuto di recente da «Forbes» un Ingresso 4 euro. Aperto 9,30-17, chiuso martedì. Mancano sale. Videosorveglianza. elogio per i suoi musei, non brilla in questo campo. Si direbbe che la caffetteria dépliant, audioguide, guardaroba, armadietti a chiave. Bor- è più un peso che un punto di forza e talora quando ci vai ti sembra di essere in se e giacche affidate alla cortesia dei custodi all’ingresso. LA TOILETTE VOTO: 8 un triste bar di periferia, un luogo dove passa in fretta la voglia di rimanere. Già Tutto accessibile ai disabili. Nel seminterrato, anche per disabili. Pulite e ben funzionan- Milano è un’altra storia: da Brera alla Villa Reale, le caffetterie sono accessibili ti. No fasciatoio. anche a chi non visita il museo e quindi in grado di tenere alta la qualità. Basti I SISTEMI INFORMATICI VOTO: 3 pensare alla sempre affollata caffetteria della Fondazione Prada disegnata da Nessun sistema informatico. Mancano app, monitor mul- IL BOOKSHOP VOTO: 0 Wes Anderson (nella foto in basso) dove mangi solo panini ma fatti al momento timediali e altri video informativi. Siti web: aggiornato Il bookshop non c’è, quindi nessun catalogo o altra pubbli- con fantasia e prodotti italiani quello ufficiale del Polo museale della Campania con sto- cazione è disponibile. d’eccellenza. E dire che a ria di villa, parco, informazioni e immagini del museo. Info Torino non mancherebbero 081.5788418. L’ASCENSORE VOTO: 5 certo i prodotti d’eccellenza, Funziona ma è chiuso a chiave, destinato al personale del peccato che quello più diffuso LA VISIBILITÀ VOTO: 5 museo. Chi ne ha bisogno può rivolgersi ai custodi che de- sia la pellicola alimentare in Purtroppo il piano terra (Rinascimento e Barocco) è chiuso vono accompagnare il visitatore. cui sono tristemente avvolti al pubblico per carenza di custodi. Apre solo nei festivi e la panini, toast e finanche le domenica mattina. Visibili invece primo piano e seminterra- LA CAFFETTERIA VOTO: 0 macedonie. to. Quasi tutti gli oggetti sono esposti in vecchie vetrine di Non esiste e manca anche un distributore automatico di legno. Particolarmente importanti le collezioni di Meissen e bevande e snack. Per chi ha sete c’è solo l’acqua dei bagni. cinesi. Al primo piano, in ogni sala cartoncini bilingue con Non troppo vicini altri luoghi di ristoro.

Tutti i Raffaello del Vaticano

Città del Vaticano. Dopo aver contribuito alla realizzazione della mostra «Raffaello

1520-1483», © Riproduzione riservata inaugurata in marzo alle Scuderie del Quirinale di Roma e oggi Nolde è tornato Delizia Borghese chiusa al pubblico per l’emergenza Bielefeld (Germania). Ancora una sanitaria, i Musei volta la cronaca d’arte tedesca Vaticani annunciano si ritrova a parlare del discusso un fitto programma pittore Emil Nolde (1867-1956), di manifestazioni per celebrare il cinquecentenario della morte del pittore. Dal 20 stavolta per il riacquisto di una sua al 22 aprile la Sala VIII della Pinacoteca Vaticana accoglierà (ancora confermato opera da parte della Kunsthalle al momento di andare in stampa) il convegno internazionale di studi «Raffaello Bielefeld. Si tratta della tela in Vaticano». Con la cura di Barbara Jatta, direttrice dei Musei del papa, e di intitolata «Rentner» («Pensionato»; Roma. La Galleria Borghese ha un nuovo sito web sulla cui Guido Cornini, direttore del Dipartimento Belle Arti della medesima istituzione nella foto), che Nolde finì di homepage campeggia la scritta «Delizia di Roma» (nella foto), museale, studiosi da tutto il mondo presenteranno le proprie ricerche sull’opera dipingere nel 1920: un’immagine uno degli appellativi con cui era noto il cardinale Scipione pittorica e architettonica dell’Urbinate. Particolare risalto sarà dato ai restauri di piccolo formato con in primo Borghese. Il sito https://galleriaborghese.beniculturali.it, compiuti negli ultimi decenni su affreschi, pitture, mobili e arazzi conservati piano il busto di un anziano ritratto in italiano e inglese, descrive le opere del museo sala per nelle collezioni vaticane, soprattutto grazie ai Patrons of the Arts in the Vatican frontalmente. L’allora Collezione sala. Novità principale, oltre ai contenuti video, è il sistema di

Museums. Contestualmente sarà inaugurato il nuovo allestimento della stessa di Philipp Ottendörfer © Stiftung Seebüll Ada und Emil Nolde. Foto d’Arte della Città di Bielefeld catalogazione online: tramite un pannello di ricerca è possibile Sala che ospita le giornate di studio, e che al suo interno custodisce, oltre agli l’acquistò nel 1929, ma i nazisti la confiscarono (Nolde era visualizzare, del dipinto o della scultura desiderata, provenienza, arazzi realizzati per la Cappella Sistina su disegno di Raffaello, tre celebri pale di stato bandito perché, seppure egli stesso nazista, bollato datazione, tecnica, numero di inventario e collocazione. mano del pittore: la «Pala Oddi», la «Madonna di Foligno» e la «Trasfigurazione». come degenerato) insieme ad altre 134 opere e da allora non Nel nuovo sito un particolare riguardo è dato ai pubblici La «Pala Oddi» è stata sottoposta a pulitura, rimuovendo dalla superficie pittorica se ne seppe più niente. Ma il recente successo registrato dalla fragili (persone con disabilità), con una sezione dedicata a le vernici alterate, mentre gli altri due dipinti sono stati oggetto di una revisione mostra dedicatagli da Hamburger Bahnhof a Berlino (cfr. progetti di mediazione culturale. In primavera ed estate, ad generale. Tutte le pale, valorizzate da una nuova illuminazione a luci fredde n. 396, apr. ’19, p. 26) lo ha fatto miracolosamente ricomparire esempio, il museo ospiterà alcuni appuntamenti del ciclo realizzata da Osram, sono state ricollocate nelle cornici antiche, rimosse negli sul mercato e Kunsthalle Bielefeld ne ha appena ufficializzato «Racconti da museo», percorsi per sordi e udenti, in italiano anni Ottanta, ora rinvenute in un deposito e restaurate. Sempre in aprile tutto l’acquisto, per la somma di 680mila euro, reso possibile grazie e in lingua dei segni Lis. Nell’ambito del rinnovo dei servizi il complesso delle quattro Stanze di Raffaello sarà dotato di un impianto di all’aiuto, accanto alla Città di Bielefeld e ad alcuni donatori di accoglienza e rifacimento della zona di ristorazione, climatizzazione, mentre si avviano a conclusione i lavori di restauro nella Sala privati, di Kulturstiftung der Länder, una fondazione con sede entro l’anno, la direttrice del museo, Anna Coliva, dice: «Il di Costantino (nella foto), l’ultima e la più vasta, commissionata da Leone X a Berlino che s’impegna a preservare e promuovere la cultura ristorante sarà affacciato sul giardino e dove verrà ricostruito e portata a compimento nel 1524, dopo la scomparsa di Raffaello, da Giulio tedesca nonché uno degli sponsor più importanti nella politica il leggendario Caffè degli Inglesi di Piranesi, progettato ma Romano e da altri collaboratori. q Arianna Antoniutti culturale della Repubblica Federale. q Francesca Petretto probabilmente mai realizzato dal grande artista». q Ar.An. PRIMO APPUNTAMENTO PER L’ESTATE Weekend a La Spezia el grave momento di emergenza sanitaria che stiamo vivendo a causa del Coronavirus, abbiamo colto come una grande boccata di ossigeno l’opportunità di «Il Giornale dell’Arte» di raccontare la Città della Spezia in tutto il suo splendore. Un’occasione importante, non solo perché permette alla nostra città di farsi conoscere come meta, ma soprattutto perché ci dà modo di pensare, Nfin da ora, da dove ripartiremo quando l’emergenza sarà finalmente conclusa. Un’emergenza che, come tutti sappiamo, ha messo immediatamente in crisi l’economia turistica e in particolar modo quella del turismo culturale, estendendosi subito dopo a tutta la capacità produttiva del sistema Paese. La Spezia non potrà che farlo partendo dalla sua storia, dalla sua cultura, dalla valorizzazione del mare e dei sentieri. Dalla bellezza di Arte e Natura che così bene «Il Giornale dell’Arte» ha raccontato con il calendario dedicato a La Spezia nel gennaio scorso. Unico capoluogo di provincia del levante ligure, perla incastonata in una tiara trovandosi al centro del Golfo dei Poeti, la Città è meta e crocevia al tempo stesso di migliaia di turisti che quotidianamente, non solo con auto e pullman, ma anche dalle linee ferroviarie o dalle navi da crociera che fanno scalo nel nostro porto, giungono per ammirare il suo meraviglioso bacino naturale e scoprire le infinite opportunità paesaggistiche, enogastronomiche e culturali. La Spezia affonda le sue radici storiche nel Medioevo, anche se rimane inevitabilmente legata alle vicende genovesi. Trova finalmente una sua dignità nell’Ottocento quando diventa destinazione privilegiata del Grand Tour dei giovani aristocratici, artisti e intellettuali europei. Proprio da qui negli anni scorsi è nata la nuova stagione economica della città, che è stata capace di divenire meta turistica internazionale come in passato ha saputo attrarre grandi viaggiatori. Siamo consapevoli che, in quanto comune capoluogo, dobbiamo assumere la responsabilità di ricondurre in primo piano tutta la bellezza che ci circonda in un golfo unico al mondo, ma anche della nostra cultura, della nostra arte, della meraviglia di cui ci è stato fatto dono dai nostri progenitori. A «Il Giornale dell’Arte» e alla professionalità della sua redazione un ringraziamento per la grande opportunità di far conoscere a un così vasto pubblico La Spezia come destinazione turistica d’eccellenza e come occasione di una grande ripartenza turistica e culturale. Il Sindaco Pierluigi Peracchini PRIMO APPUNTAMENTO PER L’ESTATE Weekend a La Spezia

Innumerevoli pagine della letteratura europea tratteggiano quella bellezza di La Spezia ancora oggi rintracciabile ripercorrendo la cinta ottocentesca che segue l’arco collinare attorno al centro cittadino collegando la Cattedrale di Cristo Re alla collina di Gaggiola. Lungo questo percorso si eleva il Castello San Giorgio, costruito sul Poggio che domina il centro cittadino e guarda al mare, e che oggi è sede di un museo di statue stele della Lunigiana e di reperti dell’antica città di Luni.

Scendendo da questo percorso verso il centro si va alla scoperta di una città che pur essendo stata seriamente danneggiata durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, conserva alcuni monumenti significativi del suo passato quali la Chiesa di Santa Maria Assunta, originaria cattedrale spezzina, che tra le tante opere importanti conserva l’«Incoronazione della Vergine con santi» di Andrea della Robbia Una veduta della città dal mare. Fotografia di Luca Ribaditi e «Il martirio di san Bartolomeo di Luca Cambiaso. PALAZZINA DELLE ARTI MUSEO CIVICO «AMEDEO LIA» Giotto e di Bernardo Daddi, si con- Ancora oggi si possono ritrovare tratti di carugi del E MUSEO DEL SIGILLO trappongono la bottega di Duccio, Il Museo Civico di arte antica, Pietro Lorenzetti («San Giovanni vecchio borgo, in particolare la via del Prione che La Palazzina delle Arti è stata medievale e moderna intitolato Evangelista» e «Vir Dolorum»), la taglia a metà il centro, via dello shopping insieme progettata, originariamente come ad Amedeo Lia è stato istituito bottega di Simone Martini e Lippo al parallelo corso Cavour. Ufficio di Igiene, intorno agli anni nel 1995 e inaugurato nel 1996 Memmi, Bartolo di Fredi, Paolo di Venti, in piena temperie moder- Nel centro sono presenti musei con una loro precisa in seguito all’importante dona- Giovanni Fei. nista. Di gusto neomedievale, con zione che Amedeo Lia e la sua Nella sala V il sottile passaggio dal caratterizzazione. Il Museo Amedeo Lia è detto precise sia pur fantasiose citazioni famiglia hanno compiuto al Co- Medioevo alle istanze rinascimenta- «il piccolo Louvre della Liguria» in quanto la sua romaniche e gotiche quali le aper- mune della Spezia. Tra le oltre li del Quattrocento è narrato dalle ture ad arco acuto e i catini cera- collezione comprende oltre mille opere di grande mici inseriti al di sopra delle fine- varietà, dall’epoca classica al tardo antico, al Medioevo, stre, si ricollega idealmente anche al XVIII secolo. se non storicamente al contiguo Ci sono poi il Museo del Sigillo, sede dell’esposizione Convento di San Francesco da Paola, oggi sede del Civico Museo permanente della collezione dei sigilli donata «A. Lia». È stata proprio l’apertu- dalla famiglia Capellini, il Museo Etnografico G. ra di quest’ultimo nel 1996 a dare Podenzana, il Museo Diocesano e il Centro di Arte avvio al recupero a fini culturali dell’edificio destinato a sede della Moderna e Contemporanea. Il CAMeC è nato nel Biblioteca speciale d’arte e arche- 2004 in un edificio del 1879 per ospitare i considerevoli ologia, all’esposizione permanente fondi artistici provenienti dalle edizioni del celeberrimo della collezione dei sigilli e a spazi Premio del Golfo e dalle donazioni Cozzani e per mostre temporanee e convegni. La fenomenale raccolta dei sigilli Battolini. All’esposizione a rotazione delle raccolte deriva dalla donazione compiuta permanenti si affianca la realizzazione di mostre che dai coniugi Capellini al Comune della Spezia e si qualifica con ogni L’Amerigo Vespucci in rada nel Golfo della Spezia. documentano diversi ambiti della produzione attuale o Fotografia di Enrico Amici del contemporaneo storico. probabilità come la più vasta rac- colta tematica esistente al mondo. millecento opere, eterogenee ma tavole del Sassetta, di Sano di Pie- I sigilli nascono dalla necessità e tutte di alta qualità, alcune appa- tro, Matteo di Giovanni, Taddeo Tutto questo e tanto altro, come la bellezza del dalla volontà di confermare la pro- iono maggiormente significative. di Bartolo, Bicci di Lorenzo, degli contrasto fra il liberty del Palazzo delle Poste, dov’è prietà di un determinato documen- Entrati nella sala I, un tempo chie- ambiti di Filippino Lippi e del Be- custodito il mosaico futurista di Fillia e Prampolini, to e di attestarne in genere la vali- sa del complesso conventuale, ecco ato Angelico, Francesco Botticini, dità giuridica. Il museo spezzino subito l’importante «Madonna col Benedetto Bembo, Bergognone, la nuova Piazza Verdi firmata da Daniel Buren, con raccoglie e ordina sigilli di epoca e Bambino», scultura lignea policro- Nicola di Mastrantonio, Antonio una progressione di archi colorati, i Giardini Storici provenienza diverse, dagli oggetti ma realizzata in Umbria attorno e Alvise Vivarini, il Montagna, ottocenteschi, con una vegetazione rara e variegata, e dell’antico Egitto a matrici pro- alla metà del XIII secolo e, accan- Mazone. Le sale VI, VII, VIII, dotte in Cina, Tibet e Nepal, da le opere d’arte disseminate nel centro storico: è quello to, la cassetta reliquiario dipinta da ospitano i dipinti cinquecenteschi: quelli realizzati in Occidente nel Jacopo da Ferentino, straordinario opere di Giampietrino, tra gli allie- che un visitatore può incontrare semplicemente corso del Medioevo fino alle linee prodotto della metà del XIV seco- vi diletti di Leonardo, Mazzolino, passeggiando per il centro città. morbide dei sigilli liberty. lo. Fra le oreficerie antiche figurano Schedoni, un piccolo dipinto forse la piccola testa-ritratto in ametista di riconducibile a Raffaello, e ancora prima età imperiale, le fibule di am- dipinti di Cariani, Sebastiano del bito barbarico, un’interessante rac- Piombo, che narra lo struggente colta di placchette gotiche in avo- mito di Venere e Adone, Tintoret- rio, specie di produzione francese, to, il Romanino, Giovanni e Gen- oggetti liturgici smaltati e un’ampia tile Bellini, Paolo Veronese, Tizia- sezione di croci. La sala II raccoglie no, Moroni e Pontormo (l’intenso tre antifonari completi e miniature «Autoritratto» è eseguito su un em- di autori italiani, tra cui Pacino di brice di terracotta). Il percorso pro- Bonaguida e Belbello da Pavia, e segue dunque nelle sale IX e X che stranieri. Salendo al primo piano, ospitano rispettivamente il Sei e il nella sala III troviamo i marmi, i Settecento. Anche qui l’elenco di bronzi e le terrecotte archeologiche. autori presenti è entusiasmante: a Ad esclusione di questa sala, il pri- titolo esemplificativo si segnala- mo piano è interamente dedicato no i paesaggi e i ritratti veneziani ai dipinti, a partire dalla sala IV di Longhi, Marieschi, Canaletto, in cui la vicenda due e trecentesca Guardi, Bellotto, ma anche i lavori appare egregiamente rappresentata: dei cosiddetti ruinistes che racconta- no il fascino di Roma e delle glorio- Museo Lia, testa greco cipriota del V secolo a.C., nello sfondo la sala 5 con dipinti del Quattrocento. alle tavole di produzione fiorentina Fotografia Davide Marcesini del Maestro della Maddalena, di se rovine archeologiche. Si accede PRIMO APPUNTAMENTO PER L’ESTATE Weekend a La Spezia

La Spezia negli ultimi anni si è dotata di molteplici poli culturali che hanno ampliato in modo notevole l’offerta per i cittadini e per i turisti creando un vero e proprio percorso museale del centro storico. Il percorso si snoda lungo via del Prione, una delle arterie principali del centro urbano.

Scendendo dalla stazione in direzione mare il primo museo che incontriamo è il Museo Civico «A. Lia», nato grazie alla volontà di Amedeo Lia che ha donato alla città la sua straordinaria raccolta d’arte. Nella Palazzina delle Arti, che ospita mostre temporanee, ha poi sede il Museo del Sigillo, uno dei più importanti musei europei nel suo genere. Proseguendo si possono visitare il Museo Etnografico e il Museo Diocesano, entrambi allestiti negli spazi dello sconsacrato Oratorio di San Bernardino. dunque al piano superiore, dove ingloba un tratto delle mura bas- tiche rappresentanti la «Vergine Utilizzando le numerose scalinate oppure i due nella sala XI sono ordinati i mar- somedievali che dal castello scen- con il Bambino» provenienti dalla ascensori, dal centro storico è possibile arrivare nella mi e i bronzi: testimone vigile lo devano a chiudere la città storica. pieve di Santo Stefano di Marina- «Scudiero reggistemma» ricondu- Dopo essere stato per lungo tempo sco e da Sant’Andrea di Fabiano, parte alta della città, e più precisamente in via XXVII cibile all’attività romana di Andrea sede della Pubblica Assistenza, l’e- le quattrocentesche ardesie scol- Marzo, una delle splendide vie panoramiche che il del Verrocchio. Ancora sculture dificio è stato recuperato a fini espo- pite e i numerosi oggetti liturgici. territorio offre, dove si erge il Castello San Giorgio e oggetti raffinatissimi nella sala sitivi nell’ambito del programma (il Museo del Castello custodisce diverse collezioni XII, dove spiccano le paste vitree di apertura al pubblico dei Musei MUSEO CIVICO ETNOGRAFICO archeologiche locali). archeologiche, tra cui unguentari Diocesani di La Spezia, Sarzana e “GIOVANNI PODENZANA” databili al VI-V secolo a.C., non- Brugnato. Nello stesso edificio in cui ha sede Tornando invece in città il percorso dei musei di La il Museo Diocesano si trova anche il Museo Etnografico intitolato a Spezia ci porterà in Piazza Cesare Battisti dove ha Giovanni Podenzana, l’appassio- sede il CAMeC, importante centro per l’arte moderna nato raccoglitore che sullo scorcio e contemporanea che sorge nel restaurato edificio del XIX secolo recuperò elementi della tradizione popolare e della vita precedentemente adibito a Tribunale. associata del contado che stava sva- Nella limitrofa piazza Chiodo, situata alle spalle nendo sull’onda dell’industrializza- del CAMeC, troviamo il Museo Navale in zione. I materiali conservati, databili corrispondenza dell’ingresso principale dell’Arsenale dal XVIII secolo alla prima metà del Novecento, sono organizzati in Militare. Vi sono custoditi veri e propri cimeli sei sezioni: la devozione e i culti po- marinareschi, rappresentazioni cartografiche e polari, la superstizione e le pratiche modellini in scala delle navi più importanti della terapeutiche, i gioielli e le oreficerie, Marina Militare Italiana, il tutto a ricordare la forte gli arredi domestici, il lavoro e gli oggetti di corredo e, infine, il capitolo vocazione marinaresca italiana. Il Palio del Golfo, la disfida remiera che si disputa ogni anno nella prima domenica del mese di agosto. Fotografia di Enrico Amici ché le produzioni soffiate a Venezia MUSEO DIOCESANO nel corso del XVI, XVII e XVIII secolo, la «Testa» in terracotta di La necessità di una triplice sede per un santo, forse Lorenzo, dovuta a il Museo Diocesano è scaturita dalla Francesco Laurana, e l’umanissi- complessa vicenda della diocesi nata ma «Addolorata», terracotta dipin- a Luni, trasferita nel 1204 a Sarza- ta di Benedetto da Maiano. Conti- na, privata di una porzione territo- gua a questa sala ecco una piccola riale con la creazione nel 1133 della sala dedicata alle meraviglie, dove diocesi di Brugnato da parte della sono oggetti insoliti e preziosi: cri- neonata arcidiocesi di Genova, e del stalli di rocca, oreficerie, coralli, trasferimento della sede episcopale a pietre dure. La Spezia avvenuta nel 1929. A conclusione del percorso le natu- Le collezioni permanenti di manu- re morte, nella sala XIII, prevalen- fatti artistici della vita della diocesi temente seicentesche, di produzione si accompagnano all’esposizione fiamminga e italiana (Fede Gali- temporanea e tematica di manu- zia, Panfilo Nuvolone, Cristoforo fatti liturgici e chiesastici in gene- Munari, Andrea Belvedere, Luca re al fine di restituire un quadro Forte, Pieter Claesz, l’ambito di completo della vicenda religiosa Evaristo Baschenis). Uno spazio del territorio senza depauperare in polifunzionale ospita mostre e con- maniera stabile il patrimonio di vegni mentre lo Spazio Zero è de- pertinenza delle parrocchie e de- stinato ai laboratori didattici. gli enti. Nei due piani destinati al percorso espositivo si segnalano in Proseguendo lungo via Prione special modo la grande tela raffi- si giunge all’edificio che ospita i gurante «La triplice incoronazio- Musei Diocesano e Etnografico, ne di san Nicola da Tolentino», l’Oratorio di San Bernardino noto già destinata alla perduta Chiesa dai documenti a partire dallo scor- degli Agostiniani di La Spezia, cio del XV secolo ma con facciata eseguita nel 1539 dallo spezzino ottocentesca di gusto tardoneoclas- Antonio da Carpena detto il Car- sico. Posto presso la Porta omoni- penino autore anche del piccolo ma di accesso alla città, l’oratorio «San Girolamo», le sculture go- La cartina è stata progettata dallo studio Origoni Steiner architetti associati PRIMO APPUNTAMENTO PER L’ESTATE Weekend a La Spezia

dedicato alla filatura e alla tessitura accompagnato da un’importante femminili, maschili e asessuate, or- e all’abbigliamento. Notevole la se- sezione archivistica e libraria, vero nate di armi e gioielli e sorprenden- zione dei tessuti e dei costumi delle spaccato della critica d’arte del No- temente caratterizzate nei loro ruoli singole comunità della Lunigiana vecento. Ma, oltre ai nuclei perma- sociali. Fra tutte la testa frammentaria storica con i gioielli d’oro in filigra- nenti che sono esposti a rotazione, il rinvenuta a Verrucola, dallo sguar- na da indossare nei giorni della festa Museo è sede di importanti mostre do acuto e penetrante, diviene quasi e i singolari cappellini femminili di e di incontri, un grande laboratorio il simbolo di questa società lontana. minutissime dimensioni che tanto per la contemporaneità, aperto alle Dopo una sosta produttiva, le statue meravigliarono i viaggiatori stra- esposizioni temporanee, alla didatti- stele vengono nuovamente incise a nieri del secolo passato. Ma ancora ca, al restauro in loco e ai convegni. partire dalla media Età del Ferro: a gli strumenti domestici e gli utensili contatto con la civiltà etrusca e a ri- connessi con le attività agricole o MUSEO DEL CASTELLO. dosso della romanizzazione del terri- della pastorizia, gli arredi e le sup- COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE torio le antiche pietre sono raschiate e pellettili della casa, i segni della de- «UBALDO FORMENTINI» riscritte: ora impugnano le armi che vozione e della religiosità popolari. un tempo erano solo sintomo di deco- Il Museo Civico Formentini è sta- ro e potere sociale. La vita materiale CAMeC. CENTRO PER L’ARTE to istituito nel 1873, vale a dire negli agricola e pastorale è testimoniata dal anni che seguirono l’Unità d’Italia MODERNA E CONTEMPORANEA materiale proveniente dai castellari, Museo Amedeo Lia - Palazzina delle Arti in Via Prione in cui molte città andavano confer- insediamenti abitativi di altura fon- Il CAMeC ospita sia opere deri- mando la propria identità storica e dati nella media Età del Bronzo, ma vanti dalle raccolte civiche storiche, culturale affidandola alla sacralità del recuperati in funzione stanziale ogni sia le collezioni d’arte donate al Co- museo, luogo della memoria collet- qualvolta si presentasse necessità di ar- mune della Spezia da Giorgio Coz- tiva per antonomasia. A La Spezia roccamento difensivo, e dalle tombe a zani e Ferruccio Battolini. questo fu un periodo di particolare cassetta, sei lastre in principio litiche e Le Civiche Collezioni appaiono mutamento, in quanto la città storica quindi, a contatto con la cultura ro- formate da circa settecento dipinti, era ingrandita e modificata dal gran- mana, fittili, contenenti le ceneri del raccolti intorno a un nucleo otto- de cantiere dell’Arsenale Militare. Il defunto e il corredo di pertinenza. centesco (opere di Fossati, Valle e cantiere portò in luce un mondo som- Nella porzione superiore del forte è Pontremoli non esposte se non in merso ricco di testimonianze natura- ordinata gran parte della collezione occasioni specifiche) e alle opere listiche e archeologiche a conferma Fabbricotti, vale a dire la vasta rac- derivanti dal Premio del Golfo, isti- della lunga frequentazione del golfo colta di materiale romano lunense già tuzione voluta da Marinetti nel 1933 spezzino e del suo retroterra. Il Museo appartenente alla famiglia Fabbricot- ripresa con fortuna fra il 1949 e il conserva materiale proveniente dalla ti e pervenuta al Comune nel 1939. Le mura del Castello San Giorgio. Fotografia di Roberto Celi 1965 e ancora, nuovamente sia pur Lunigiana storica, ampia regione di Luni, la splendente sorella del sole, la provvisoriamente, dal 2000. Al Pre- precisa identità culturale sia pur non città bianchissima che nel V secolo mio parteciparono i principali attori riconosciuta negli odierni confini giu- d.C. veniva ancora paragonata alla della vicenda artistica italiana, pro- ridici e amministrativi. I reperti ordi- neve incontaminata che si scioglie tagonisti della querelle fra astrattisti nati nel Castello, dalle cui terrazze lo nella campagna, ha fornito una messe e figurativi che tanto peso assunse sguardo giunge a comprendere tutto entusiasmante di reperti che illustrano nell’immediato dopoguerra. il Golfo fino alle Alpi Apuane, ri- tanto la vita pubblica quanto la vita La collezione Cozzani raccoglie in- costruiscono la frequentazione e l’uso quotidiana. La sezione architettoni- vece circa novecento opere, dipinti, del territorio lunigianese dalla Preisto- ca, la sala dedicata ai culti con parti- disegni e opere grafiche, con parti- ria al Medioevo. In apertura testimo- colare attenzione a quelli funerari, gli colare attenzione all’espressionismo nianze comprovanti la frequentazio- «instrumenta domestica», la statuaria e alle avanguardie storiche, fino a ne umana della costa e dell’entroterra e la ritrattistica, i mosaici e la collezio- giungere alle nuove tendenze. già dall’Età del Rame, ossia dal IV ne epigrafica, fino agli straordinari MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE In aggiunta alle già composite rac- millennio a.C., quando il rito della frammenti marmorei di età bizantina MEDAGLIA D’ORO AL MERITO CIVILE colte, il critico d’arte Ferruccio Bat- inumazione collettiva in grotticelle e carolingia derivanti dalla perduta tolini ha donato la propria collezione naturali è provato dai semplici corre- Cattedrale garantiscono un percorso Per informazioni: di circa cinquecento opere di autori di funebri. Allo stesso periodo risale di grande suggestione nell’arte roma- Comune della Spezia, contemporanei. È questo un altro la prima produzione delle straordina- na fino al suo diluirsi negli apporti Piazza Europa, 1 - 19124 La Spezia ricco capitolo che si aggiunge ai nu- rie statue stele, sculture antropomorfe derivanti da altre culture al seguito www.comune.laspezia.it clei civici e alla collezione Cozzani, poste un tempo a tutelare il territorio, della caduta dell’Impero. Assessorato al Turismo 0187 727237

Piazza Menta Il Teatro Civico IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 27 LA CLASSIFICA MONDIALE DEI MUSEI PIÙ VISITATI NEL 2019

La tredicesima classifica annuale esclusiva di «Il Giornale dell’Arte» e «The Art Newspaper» I musei nel mondo

2019: l’ultimo anno record? 1 Louvre ➧ Parigi Visitatori 2019: 9.600.000 Visitatori 2018: 10.200.000 Le immagini attuali dei musei vuoti sembrano preannunciare la fine della «turismite virale» e un futuro - 600.000 -5,9% da inventare. Già nel 2019 il Louvre ha perso 600mila visitatori (complici i gilet gialli). Boom dei Vaticani 2 Nat. Museum China Pechino ➧ Visitatori 2019: 7.390.000 Visitatori 2018: 8.610.092 Servizio a cura di Alessandro Martini - 1.220.000 -14,2% La notizia del momento, ciò a cui tutti ria) prevede un buco nel proprio bilan- cord. Per quest’anno, giunta ormai alla nistro Franceschini), seguita da Roma 3 Musei Vaticani Città del Vaticano guardano (e su cui saranno ancor più cio 2020 addirittura di 100 milioni di sua XIII edizione, la classifica annuale di con Castel Sant’Angelo. I nostri primi Visitatori 2019: 6.882.931 chiamati a riflettere e trovare risposte dollari. Per il momento, annuncia la «Il Giornale dell’Arte» e «The Art New- tre musei siedono rispettivamente in Visitatori 2018: 6.756.186 ➧ nel prossimo futuro) non sono certo i chiusura fino a luglio. Per il Met, così spaper» incorona per l’ennesima volta il posizione 26, 39 e 59 nel mondo: un + 126.745 +1,9% record di visitatori del recente passato. come per tutti gli altri musei oggi in Louvre di Parigi (oggi chiuso «a tempo risultato tuttora non pienamente Pochi mesi fa molti riflettevano sull’«o- classifica, si annunciano mesi di crollo indeterminato», fin dalla mattina del 13 soddisfacente. vertourism», il grande male di città e dei visitatori, di ristrutturazione inter- marzo). Segue come lo scorso anno il I musei in Italia musei del mondo, almeno quelli più na, di attività diverse e diversificate, National Museum of China di Pechi- Il Louvre sempre leader, 1 Gallerie degli Uffizi Firenze fortunati: da Venezia a Barcellona, da- soprattutto online: un campo in cui tut- no mentre, abbastanza clamorosamen- i Vaticani scalzano il Met Visitatori 2019: 2.361.732 gli Uffizi ai Musei Vaticani, fino a -Lou ti si stanno in queste settimane ripro- te, il Metropolitan Museum of Art Visitatori 2018: 2.230.914 vre e Metropolitan, in molti cercavano ponendo e reinventando. Si tratterà di di New York è scalzato dal podio dai Il Musée du Louvre è ancora una volta + 130.818 +5,9% ➧ soluzioni su come contenere i flussi, dimostrare una ben più ardua capacità Musei Vaticani, protagonisti di un’ine- in cima alla nostra classifica in termini 2 Galleria Accademia Firenze differenziare i percorsi, deviare le folle, di lavorare sulla distanza, proponendo sorabile ascesa negli ultimi anni (grazie di affluenza complessiva con 9,6 milio- ➧ aprire a nuovi obiettivi, borghi e piccoli contenuti reali e attività davvero capaci anche all’ampliamento dei percorsi di ni di visitatori, cifra impressionante Visitatori 2019: 1.704.776 Visitatori 2018: 1.719.645 musei in testa. Noi stessi, meno di un di interessare e formare il pubblico, a visita e ai numerosi lavori interni). Po- nonostante i 600mila ingressi in meno - 14.869 anno fa, titolavamo «Allarme mondiale, partire dalle collezioni. Con ogni proba- che le novità anche in Italia, dove si rispetto al suo record di tutti i tempi -0,9% pandemia di turismite» (cfr. n. 398, giu. bilità, il prossimo anno ci interroghere- ripropone il trio di testa, dominato da stabilito nel 2018. Le continue proteste 3 Castel Sant’Angelo Roma ’19, p. 1). Paiono ere geologiche fa, di mo (ancora più di oggi) sul significato e Firenze con Uffizie Gallerie dell’Ac- in città, gilet gialli su tutti, hanno cer- Visitatori 2019: 1.197.078 fronte all’attuale e ben diversa pande- sull’opportunità di classifiche fatte di cademia (proprio nel 2019 confermate tamente contribuito al calo di affluenza Visitatori 2018: 1.113.373 ➧ mia. Oggi, la riflessione non è tanto su numeri, sempre alla ricerca del re- nella loro autonomia dal rientrante mi- continua a p. 29, i col. + 83.705 +7,5% come attirare nuovamente il pubblico all’interno delle sale (quando saranno finalmente riaperte), ma come sopravvi- vere fino a quel momento. Neppure si intravede quella meta, e intanto si mol- tiplicano gli appelli per finanziamenti e aiuti straordinari (cfr. articoli nella sezione Notizie). A rischio sono musei grandi e piccoli, e soprattutto i loro la- voratori: non solo i dipendenti, pubbli- ci e privati, ma i tanti che, tra «servizi aggiuntivi» ed esternalizzazioni, gravi- tano attorno al (piccolo) mondo musea- le, in Italia e nel mondo. Non stupisce l’allarme generalizzato, e non stupisco- no gli appelli di piccole e grandi realtà, quando anche un campione mondiale come il Metropolitan Museum di New York (da sempre ammirato come modello di virtuosa gestione finanzia- Prima e dopo: anche nel 2019 il Louvre guida la classifica mondiale seppur con molti ingressi in meno rispetto al 2018. Al momento, come molti musei nel mondo, è chiuso alle visite

MUSEI I primi cento del mondo nel 2019 2019 (18) Sede o complesso museale Città Visitatori tot 2019 (18) Sede o complesso museale Città Visitatori tot 2019 (18) Sede o complesso museale Città Visitatori tot 1 (1) Louvre Parigi 9.600.000 37 (35) Museo dell’Acropoli Atene 1.760.315 70 (86) Museu Picasso Barcellona 1.072.887 2 (2) National Museum of China Pechino 7.390.000 38 (41) Österreichische Galerie Belvedere Vienna 1.721.399 71 (-) De Young Museum San Francisco 1.070.157 3 (4) Musei Vaticani Città del Vaticano 6.882.931 39 (37) Galleria dell’Accademia Firenze 1.704.776 72 (60) Fondation Louis Vuitton Parigi 1.065.000 4 (3) Metropolitan Museum New York 6.479.548 40 (40) National Portrait Gallery/ Washington, DC 1.700.000 73 (82) Museu Coleção Berardo Lisbona 1.060.644 5 (6) British Museum Londra 6.239.983 Smithsonian American Art Museum 74 (91) Museo Thyssen-Bornemisza Madrid 1.034.939 6 (5) Tate Modern Londra 6.098.340 41 (38) Art Institute of Chicago Chicago 1.665.516 75 (76) Whitney Museum New York 1.030.945 7 (7) National Gallery Londra 6.011.007 42 (40) National Portrait Gallery Londra 1.634.934 76 (78) Musée de l’Orangerie Parigi 1.029.925 8 (9) Ermitage San Pietroburgo 4.956.529 43 (46) National Museum of Western Art Tokyo 1.587.363 77 (69) Museum of Contemporary Art Australia Sydney 1.014.021 9 (11) Reina Sofía Madrid 4.425.699 44 (36) Scottish National Gallery Edimburgo 1.583.231 78 (77) Albertina Vienna 1.001.294 10 (8) National Gallery of Art Washington, DC 4.074.403 45 (49) Museo Pushkin Mosca 1.481.300 79 (80) Louvre Abu Dhabi Abu Dhabi 975.483 11 (10) Victoria and Albert Museum Londra 3.932.738 46 (42) Getty Center Los Angeles 1.439.084 80 (68) Los Angeles County Museum of Art Los Angeles 968.161 12 (12) National Palace Museum Taipei 3.832.373 47 (56) National Museum of Modern and Seul 1.420.161 (Lacma) 13 (16) Musée d’Orsay Parigi 3.651.616 Contemporary Art 81 (66) National Mus. of the American Indian Washington, DC 960.933 14 (13) Museo Nacional del Prado Madrid 3.497.345 48 (97) Centro Cultural Banco do Brasil Belo Horizonte 1.403.622 82 (84) Museum of Liverpool Liverpool 956.918 15 (15) National Museum of Korea Seul 3.354.161 49 (74) Tel Aviv Museum of Art Tel Aviv 1.322.439 83 (54) Petit Palais Parigi 950.288 16 (14) Centre Pompidou Parigi 3.273.867 50 (45) Royal Ontario Museum Toronto 1.309.345 84 (75) San Francisco Museum of Modern Art San Francisco 950.000 17 (18) Complesso del Cremlino Mosca 3.101.550 51 (48) Art Gallery of New South Wales Sydney 1.289.195 (SFMoMA) 18 (19) Tokyo Metropolitan Art Museum Tokyo 2.873.806 52 (73) Guggenheim Museum New York 1.283.209 85 (100) Garage Museum of Contemporary Art Mosca 942.159 19 (17) Somerset House Londra 2.841.772 53 (53) Museum of Fine Arts Boston 1.261.623 86 (99) Ashmolean Museum Oxford 927.043 20 (30) Galleria di Stato Tret’jakov Mosca 2.835.836 54 (-) Castello Rale Varsavia 1.256.920 87 (45) Art Gallery of Ontario Toronto 922.014 21 (44) Centro Cultural Banco do Brasil Rio de Janeiro 2.703.797 55 (67) Gyeongju National Museum Gyeongju 1.251.196 88 (95) Israel Museum Gerusalemme 920.744 22 (26) Rijksmuseum Amsterdam 2.700.000 56 (39) Royal Academy of Arts Londra 1.248.882 89 (-) The Broad Los Angeles 917.489 23 (23) Tokyo National Museum Tokyo 2.684.754 57 (57) Museum of Fine Arts Houston 1.248.624 90 (-) Hirshhorn Museum Washington, DC 891.114 24 (22) National Gallery of Victoria Melbourne 2.432.883 58 (47) Mucem Marsiglia 1.207.663 91 (-) Dallas Museum of Art Dallas 884.967 25 (-) State Russian Museum San Pietroburgo 2.394.400 59 (63) Museo Nazionale di Castel Roma 1.197.078 92 (-) Museo Universitario Arte Cont. Città del Messico 883.636 Sant’Angelo 93 (90) National Gallery of Australia Canberra 867.088 26 (27) Gallerie degli Uffizi Firenze 2.361.732 60 (58) Museo Nazionale Cracovia 1.196.207 94 (-) Museo Egizio Torino 853.320 27 (32) National Folk Museum of Korea Seul 2.286.276 61 (79) Montreal Museum of Fine Arts Montreal 1.174.890 95 (-) Museu Nacional d’Arte de Catalunya Barcellona 837.694 28 (28) National Museum of Scotland Edimburgo 2.210.024 62 (51) Guggenheim Bilbao 1.170.669 96 (85) La Venaria Reale Venaria Reale (To) 837.093 29 (29) Van Gogh Museum Amsterdam 2.100.000 63 (55) Saatchi Gallery Londra 1.160.729 97 (-) Huntington Library San Marino (Usa) 828.503 30 (31) Shanghai Museum Shanghai 2.070.270 64 (72) Museo Soumaya Città del Messico 1.115.922 31 (20) MoMA New York 1.992.121 98 (-) Neues Museum Berlino 827.989 65 (52) Musée du Quai Branly Parigi 1.112.423 32 (21) National Art Center Tokyo Tokyo 1.921.526 99 (59) Centro Cultural Banco do Brasil San Paolo 827.588 66 (-) Musées Royaux des Beaux-Arts Bruxelles 1.091.280 100 (65) Teatre-Museu Dalí Figueres 819.542 33 (94) Kunsthistorisches Museum Vienna 1.839.027 de Belgique © Riproduzione riservata 34 (71) Kelvingrove Art Gallery and Museum Glasgow 1.832.097 67 (64) Galeries Nationales du Grand Palais Parigi 1.075.187 NOTE I numeri tra parentesi indicano la posizione nella classifica relativa 35 (34) National Gallery Singapore 1.817.335 68 (88) Museu de Serralves Porto 1.074.200 all’anno 2018. Il censimento è stato condotto dalle redazioni di «Il Giornale 69 (70) Imperial War Museum Londra 1.073.936 dell’Arte» e «The Art Newspaper» sulla base dei dati forniti dai singoli musei 36 (50) Tate Britain Londra 1.808.637 e dal Sistan, l’Ufficio Statistica del Ministero per i Beni culturali 28 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 LA CLASSIFICA MONDIALE DEI MUSEI PIÙ VISITATI NEL 2019

MUSEI I primi cento dell’Italia nel 2019 2019 (18) Sede o complesso museale Città Visitatori tot 2019 (18) Sede o complesso museale Città Visitatori tot 2019 (18) Sede o complesso museale Città Visitatori tot 1 (1) Gallerie degli Uffizi Firenze 2.361.732 35 (40) Museo civico Palazzo Te Mantova 239.457 68 (91) Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro Venezia 85.066 2 (2) Galleria dell’Accademia e Museo degli Firenze 1.704.776 36 (31) Museo del Baglio Florio Selinunte (Tp) 233.312 69 (72) Museo Nazionale Etrusco Roma 83.632 Strumenti Musicali 37 (34) Museo Archeologico Nazionale Reggio 227.021 di Villa Giulia 3 (3) Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo Roma 1.197.078 Calabria 70 (76) Pinacoteca Nazionale Bologna 82.142 4 (5) Museo Egizio Torino 853.320 38 (36) Museo dell’Ara Pacis Roma 216.806 71 (70) Museo degli Affreschi alla Tomba di Verona 81.460 5 (4) La Venaria Reale Venaria 837.093 39 (33) Museo Nazionale del Bargello Firenze 215.094 Giulietta Reale (To) 40 (46) Gnam - Galleria Nazionale d’Arte Roma 190.604 72 (89) Palazzo Morando - Costume Moda Milano 81.044 6 (8) Museo Storico e Parco del Castello di Trieste 785.316 Moderna e Contemporanea Immagine Miramare 41 (45) Gam - Gallera Civica d’Arte Moderna e Torino 185.216 73 (-) Gallera d’Arte Moderna Verona 76.676 7 (9) Palazzo Pitti Firenze 777.219 Contemporanea 74 (79) Museo Archeologico Nazionale Firenze 76.637 8 (6) Reggia di Caserta Caserta 728.231 42 (51) Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Roma 180.586 di Firenze 9 (10) Museo Nazionale del Cinema Torino 674.260 Barberini e Palazzo Corsini 75 (67) Gallera d’Arte Moderna Milano 76.517 10 (14) Palazzo Vecchio e Torre di Arnolfo Firenze 673.626 43 (47) Juventus Museum Torino 180.286 76 (81) Palazzo Chiericati Vicenza 75.696 11 (12) Museo Archeologico Nazionale Napoli 673.000 44 (30) Pirelli HangarBicocca Milano 180.000 77 (78) Museo Archeologico Nazionale Taranto 71.041 12 (15) Castello Sforzesco Milano 610.840 45 (48) Museo di Castelvecchio Verona 175.265 78 (71) Museo d’Arte Orientale Venezia 70.814 13 (13) Galleria Borghese Roma 572.976 46 (37) Musei Civici S. Gimignano 159.322 79 (85) Museo Archeologico Nazionale Cagliari 65.568 (Si) 14 (11) Museo dell’Opera del Duomo Firenze 565.661 80 (82) Museo Archeologico A. Salinas Palermo 64.584 47 (58) Complesso monumentale della Pilotta Parma 151.105 15 (-) Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Milano 545.561 81 (100) Museo Poldi Pezzoli Milano 63.246 48 (-) Museo Civico Archeologico Bologna 148.173 Leonardo da Vinci 82 (96) Camera - Centro Italiano per la Fotografia Torino 63.000 49 (55) Museo di San Marco Firenze 143.066 16 (16) Muse Trento 505.911 83 (62) GAMeC Bergamo 62.997 17 (17) Musei Reali Torino 493.689 50 (49) Complesso museale di Santa Maria della Siena 138.291 Scala 84 (-) Museo Lavazza Torino 62.642 18 (40) MaXXI - Museo nazionale delle arti Roma 429.900 del XXI secolo 51 (53) Museo del Forte di Bard Bard (Ao) 136.378 85 (84) Museo Revoltella Trieste 62.111 19 (18) Musei Capitolini Roma 450.095 52 (61) Civico Museo della Risiera di San Sabba Trieste 128.334 86 (92) Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli Torino 60.000 20 (19) Pinacoteca di Brera Milano 417.976 53 (56) Museo di San Martino Napoli 128.188 87 (-) Civico Museo d’Antichità J. J. Trieste 58.708 21 (20) Collezione Peggy Guggenheim Venezia 350.475 54 (60) Castello di Rivoli Museo d’Arte Rivoli (To) 127.632 Winckelmann Contemporanea 22 (21) Museo Nazionale Romano Roma 44.556 88 (97) Museo Diocesano Tridentino Trento 58.635 55 (57) Museo di Roma in Palazzo Braschi Roma 133.983 23 (26) Palazzo Ducale Mantova 346.442 89 (74) Le Stanze del Vetro Venezia 58.442 56 (59) Museo Nazionale di Villa Pisani Stra (Ve) 122.579 24 (22) Cappelle Medicee Firenze 315.901 90 (-) Museo Civico San Sebastiano Bergamo 57.752 25 (38) Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Torino 309.001 57 (66) Museo della Foiba di Basovizza Trieste 122.394 91 (-) Palazzo Belmonte Riso Palermo 57.137 Antica 58 (54) Museo Nazionale del Risorgimento Torino 120.364 92 (87) Museo Nazionale di Palazzo di Venezia Roma 53.978 Italiano 26 (27) Gallerie dell’Accademia Venezia 305.099 93 (-) Galleria Estense Modena 53.495 59 (64) Mao - Museo d’Arte Orientale Torino 119.108 27 (23) Museo del Duomo Milano 284.269 94 (98) Museo delle Civiltà Roma 52.404 28 (28) Il Vittoriale degli Italiani Gardone 279.328 60 (52) MAMbo Bologna 117.832 Riviera (Bs) 61 (76) Pinacoteca Ambrosiana Milano 116.099 95 (98) Galleria Spada Roma 52.345 29 (32) Macro Roma 278.437 62 (63) Galleria di Palazzo Reale Genova 111.130 96 (94) Museion Bolzano 51.864 63 (65) Museo Archeologico al Teatro Romano Verona 104.210 30 (39) Galleria Nazionale delle Marche Urbino 272.521 97 (-) Pinacoteca Nazionale di Ferrara Ferrara 51.839 64 (88) Ma*Ga Gallarate 102.131 31 (35) Castel Sant’Elmo - Museo Novecento a Napoli 266.895 98 (-) Museo Nazionale del Ducato di Spoleto Spoleto 51.760 Napoli 65 (75) Galleria Nazionale dell’Umbria Perugia 96.263 99 (69) Museo Nazionale delle Residenze Portoferraio 51.239 32 (29) Museo del Novecento Milano 266.210 66 (68) Museo di Santa Giulia Brescia 93.665 Napoleoniche dell’isola d’Elba (Li) 33 (43) Museo e Real Bosco di Capodimonte Napoli 252.617 100 (-) Museo Classis Ravenna 51.172 67 (80) Museo Archeologico Nazionale Manfredonia 86.920 © Riproduzione riservata 34 (-) Museo di Storia Naturale Milano 252.123 di Manfredonia (Fg) La raccolta dei dati relativi ai musei italiani è stata curata da Carlotta de Volpi

2019 (18) Sede o complesso museale Città Visitatori tot Musei e complessi archeologici 7 (7) Rocca Demaniale Gradara (Pu) 225.157 Nella storia della tutela italiana, molti musei nascono per accogliere 8 (9) Castello del Buonconsiglio Trento 161.420 reperti frutto di scavi nelle aree archeologiche adiacenti, a cui sono 9 (10) Mercati di Traiano e Museo Roma 136.669 inscindibilmente legati. Gli ingressi comprendono anche la frequentazione dei Fori imperiali 10 (11) Castello di San Giusto/Armeria Trieste 129.699 delle aree en plein air, non confrontabili quindi con quelle dei musei 11 (13) Castello di Fénis Fénis (Ao) 97.237 (anche archeologici) privi di questa parte turisticamente così rilevante. 12 (28) Forte di Santa Tecla Sanremo (Im) 89.730 A questi «complessi» dedichiamo un’apposita tabella. La new entry più 13 (14) Certosa di San Lorenzo Padula (Sa) 88.054 alta dell’anno è la Domus dei Tappeti di Pietra a Ravenna. 14 (19) Palazzo Farnese Caprarola (Vt) 86.931 15 (17) Mausoleo di Teodorico Ravenna 86.265 2019 (18) Sede o complesso museale Città Visitatori tot 16 (18) Villa Lante Viterbo 85.076 1 (1) Pantheon Roma 9.330.835 17 (15) Castello Svevo di Bari Bari 77.603 2 (2) Colosseo, Foro Romano e Palatino Roma 7.403.451 18 (21) Castel Thun Vigo di Ton (Tn) 72.312 3 (3) Area archeologica di Pompei Pompei (Na) 3.863.879 (+ Stabiae, Oplontis, Boscoreale) 19 (22) Fortezza di San Leo San Leo (Rn) 69.327 4 (4) Valle dei Templi Agrigento 956.578 20 (27) Compendio Garibaldino La Maddalena (Ss) 59.958 di Caprera 5 (5) Arena Verona 826.590 21 (24) Castello di Torrechiara Langhirano (Pr) 57.953 6 (6) Area archeologica di Ercolano Ercolano (Na) 558.962 22 (23) Forte di Belvedere Firenze 55.147 7 (7) Villa d’Este Tivoli (Rm) 481.936 23 (-) Palazzo della Ragione Bergamo 52.184 8 (8) Parco archeologico di Paestum Capaccio Paestum (Sa) 378.382 24 (29) Villa della Regina Torino 52.127 9 (9) Villa Romana del Casale Piazza Armerina (En) 307.653 25 (31) Castello, Giardino e Parco d’Agliè Agliè (To) 48.685 10 (10) Museo e Scavi di Ostia Antica Roma 301.658 26 (33) Rocca Roveresca Senigallia (An) 48.003 11 (11) Parco archeologico di Segesta Segesta (Tp) 290.989 27 (12) Complesso Monumentale Racconigi (Cn) 47.842 12 (14) Terme di Caracalla Roma 258.486 del Castello e Parco di Racconigi 13 (12) Grotte Catullo e Mus. Arch. di Sirmione Sirmione (Bs) 245.737 28 (36) Castel Savoia Gressoney-Saint-Jean 43.575 14 (16) Grotta Azzurra Anacapri (Na) 236.464 (Ao) 15 (13) Area archeologica di Selinunte Selinunte (Tp) 233.312 29 (34) Castel Beseno Besenello (Tn) 43.123 16 (15) Villa Adriana Tivoli (Rm) 229.999 30 (30) Castello Svevo Trani (Bt) 39.402 17 (18) Area archeologica Su Nuraxi Barumini (Vs) 97.462 31 (35) Castello di Issogne Issogne (Ao) 37.740 18 (23) Teatro Romano Aosta 87.063 32 (37) Tomba di Virgilio Napoli 35.271 19 (21) Criptico forense Aosta 83.644 33 (38) Castello Reale di Sarre Sarre (Ao) 30.489 20 (22) Area archeologica di Nora Pula (Ca) 82.991 34 (44) Palazzo Ducale Gubbio 29.042 21 (17) Tomba di Giulietta Verona 81.460 Il Teatro Romano di Aosta, 18mo tra i complessi archeologici (+5 posizioni) 35 (41) Palazzo di Tiberio e Villa Jovis Capri (Na) 28.684 22 (-) Domus dei Tappeti di Pietra Ravenna 78.999 23 (19) Parco archeologico di Siponto Manfredonia (Fg) 78.823 36 (42) Villa marittima e Antiquarium Minori (Sa) 27.498 di Minori 24 (20) Area archeologica di Tharros Cabras (Or) 64.441 Castelli, ville, palazzi, certose, torri... 37 (43) Villa Medicea della Petraia Firenze 27.323 25 (24) Museo e Compl. arch. Area Flegrea Bacoli (Na) 53.351 La nostra classifica dei musei comprende quelle istituzioni che prevedo- 26 (25) Circuito archeologico di Santa Santa Maria Capua 53.063 38 (46) Castello Piccolomini Celano (Aq) 24.980 no una presentazione delle collezioni in spazi appositamente allestiti, Maria Capua Vetere Vetere (Ce) 39 (40) Camera di San Paolo Parma 24.664 27 (27) Necropoli di Monterozzi Tarquinia (Vt) 48.225 a «carattere museale», escludendo quindi i «musei di se stessi», come 40 (50) Palazzo Ducale Sassuolo (Mo) 23.967 28 (26) Circuito archeologico - Tomba di Roma 40.728 palazzi, ville e residenze. A loro dedichiamo questa specifica classifica. 41 (48) Castello della Fava Posada (Nu) 23.168 Cecilia Metella, Villa dei Quintili Premiata ancora la Villa d’Este, al primo posto con i suoi soli visitatori, 42 (47) Arche Scaligere Verona 22.948 29 (28) Basilica paleocristiana San Lorenzo Aosta 37.439 ma dal 2017 accorpata dal Mibact all’altra gemma di Tivoli, Villa Adriana 43 (45) Certosa di San Giacomo Capri (Na) 21.693 30 (-) Cripta Rasponi e Giardini Pensili Ravenna 26.678 (16ma nella classifica dei siti archeologici; cfr. tabella a lato). 31 (31) Parco e Museo dell’Area Megalitica Aosta 16.325 44 (49) Castel Stenico Stenico (Tn) 20.320 di Saint-Martin-de Corléans 45 (54) Castello di Verrès Aosta 18.908 32 (29) Antiquarium e Zona archeologica Barletta 15.280 2019 (18) Sede o complesso museale Città Visitatori tot 46 (55) Castel Caldes Caldes (Tn) 17.585 di Canne della Battaglia 1 (1) Villa d’Este Tivoli (Rm) 482.034 47 (20) Le Castella Isola di Capo Rizzuto 15.193 33 (32) Ponte romano di Pont d’Ael Aymavilles (Ao) 14.408 2 (2) Casa di Giulietta Verona 370.332 (Kr) 34 (30) Area archeologica di Morgantina Aidone (En) 14.380 3 (3) Castello Scaligero Sirmione (Bs) 308.459 48 (39) Fortezza Firmafede Sarzana (Sp) 13.529 35 (33) Parco archeol. e Museo all’aperto Castelnuovo Rangone 13.025 4 (4) Castel del Monte Andria (Bt) 269.794 49 (57) Castello Sarriod de la Tour Saint-Pierre (Ao) 12.554 della Terramara di Montale (Mo) 5 (5) Palazzo Reale di Napoli Napoli 272.061 50 (58) Castello di Canossa e Museo Canossa (Re) 11.491 36 (34) Santuario di Ercole Vincitore Tivoli (Rm) 7.004 6 (6) Villa Carlotta Tremezzina (Co) 233.691 Nazionale Naborre Campanini © Riproduzione riservata © Riproduzione riservata IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 29 LA CLASSIFICA MONDIALE DEI MUSEI PIÙ VISITATI NEL 2019

segue da p. 27, iv col. maggior parte di gennaio. Nella capita- I PREFERITI SU INSTAGRAM dello scorso anno, comune a quattro le federale i visitatori complessivi allo I «supermusei» verso quota 40 dei cinque musei più popolari di Pari- Smithsonian American Art Museum Nel mondo Al centro delle politiche del ministro Dario Franceschini (nei suoi incarichi I e II) ci gi ad eccezione del secondo più visitato e alla National Portrait Gallery, che sono i «supermusei» statali, istituiti a fine 2014 e operativi tra fine 2015 e inizio in città, il Musée d’Orsay, che ha fatto condividono la sede, sono diminuiti di 1 Louvre, Parigi 2016. Per il quarto anno, illustriamo i primi venti insieme ai dieci (più due) istituiti nel registrare quasi 3,7 milioni di visitatori 604mila unità. La Renwick Gallery ha #4.123.988 febbraio 2017. Indichiamo anche i dati relativi ai 7 nuovi musei autonomi (*) istituiti e un aumento dell’11% rispetto al 2018. segnato un calo di 500mila ingressi e la 2 Tate Modern, Londra da Franceschini al suo rientro al Mibact dopo la «parentesi» Bonisoli: ovviamente Il Museo Nazionale della Cina a Pe- National Gallery of Art di 330mila. Ma, #1.051.776 l’efficacia della loro autonomia potrà valutarsi in futuro. chino mantiene la seconda posizione come abbiamo visto, anche a New York il 3 Ermitage, San Pietroburgo complessiva con 7,4 milioni di visitatori, calo ha interessato un museo non certo #675.282 2019 (18) Sede o complesso museale Città Visitatori tot seguito dai Musei Vaticani (6,9 milioni), finanziato da soldi pubblici come il Me- 1 (1) Parco Archeologico del Colosseo Roma 7.403.451 2 (2) Le Gallerie degli Uffizi (Uffizi, Pitti e Boboli) Firenze 4.391.895 che per la prima volta si collocano al ter- tropolitan (-1). Sulla costa opposta, a Los In Italia zo posto. Si sono scambiati la posizione Angeles, -12 posizioni per il Lacma (80). 3 (12) Area archeologica di Pompei Pompei (Na) 3.863.879 (+ Stabiae, Oplontis, Boscoreale…) con il Metropolitan Museum di New A San Pietroburgo ottimo l’Ermitage 1 Musei Vaticani, Roma 4 (-) Complesso del Vittoriano* Roma 3.094.116 York (6,5 milioni), reduce dai quasi sette (8), con poco meno di 5 milioni di in- #388.000 5 (3) Galleria dell’Accademia Firenze 1.704.776 milioni di visitatori che hanno omaggia- gressi, e a Mosca la Galleria Tret’jakov, 2 Uffizi, Firenze 6 (4) Reggia di Caserta Caserta 728.231 to le sue sale nel 2018 quando ha ospita- al numero 20 (+10). In Top ten, gran #367.131 7 (5) Area Archeologica di Villa Adriana e Villa d’Este Roma 721.343 to la sua mostra blockbuster del Costu- risultato per il Museo Reina Sofía di 3 MaXXI, Roma 8 (6) Museo Archeologico Nazionale Napoli 673.000 me Institute «Heavenly Bodies» (ben 1,7 Madrid, che sale due posizioni fino alla #150.000 9 (7) Galleria Borghese Roma 572.976 10 (8) Parco archeologico di Ercolano Ercolano (Na) 558.962 milioni di ingressi, 10.919 al giorno). nona mondiale. 4 Palazzo Pitti, Firenze Con 6,2 milioni di visitatori, 400mila in 11 (9) Musei Reali (Palazzo Reale, Galleria Sabauda, Palazzo Torino 493.689 #109.601 Chiablese, Museo d’Antichità, Armeria Reale, Sindone) più rispetto all’anno precedente, a Lon- In Italia i «supermusei» 5 Museo Ferrari, Maranello 12 (11) Pinacoteca di Brera Milano 417.976 dra il British Museum (Bm) rivendica in crescita (quasi tutti) #59.392 13 (10) Parco Archeologico di Paestum Capaccio (Sa) 378.382 il suo titolo di museo più visitato del Re- 14 (14) Palazzo Ducale Mantova 346.442 gno Unito dopo essere stato spodestato A Firenze le Gallerie degli Uffizi raf- 6 Pinacoteca di Brera, Milano #55.240 15 (17) Museo Storico di Miramare Trieste 307.177 dal primo posto nel 2018 dalla Tate Mo- forzano la propria leadership (26 nel 16 (16) Gallerie dell’Accademia Venezia 305.099 dern. Risultato trainato anche dalla sua mondo, +1): gli ottimi risultati di pubbli- 7 Galleria Borghese, Roma 17 (15) Museo e Scavi di Ostia Antica Roma 301.658 mostra più frequentata del 2019, dedica- co, costanti negli ultimi anni, corrono #54.783 18 (20) Galleria Nazionale delle Marche Urbino 272.521 ta ai «Manga». Ma sono la Tate Modern paralleli ai numerosi interventi di rial- 8 Musei Capitolini, Roma 19 (-) Palazzo Reale di Napoli* Napoli 272.061 e la Tate Britain di Londra ad avere lestimento nelle sale, cui è corrisposta #49.421 20 (21) Museo di Capodimonte Napoli 252.617 più motivi per festeggiare in quanto una grande visibilità del museo (e del 9 Museo del ’900, Milano 21 (19) Museo Archeologico Nazionale Reggio Calabria 227.021 22 (18) Museo Nazionale del Bargello Firenze 215.094 entrambi hanno fatto registrare un an- suo «superdirettore» Eike Schmidt, con- #46.000 23 (22) Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea Roma 190.604 no da record (ricordiamo che, come in fermato alla guida dell’istituzione dal 10 Museo del Cinema, Torino 24 (23) Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Barberini e Roma 180.586 #46.000 tutti i musei statali britannici l’ingresso rientrante ministro Franceschini). La Palazzo Corsini alle collezioni è gratuito, mentre ben gran parte dei direttori di musei statali Holidu (dati gennaio 2020) Fonte: 25 (25) Complesso monumentale della Pilotta Parma 151.105 59 milioni di sterline sono giunte al co- «dotati di autonomia», nominati in se- 26 (-) Gallerie Estensi Ferrara, Modena 129.301 losso Tate da attività commerciali come guito alla riforma del 2014 e via via affi- i nuovi 7, istituiti lo scorso dicembre). e Sassuolo biglietteria per le mostre, bookshop, nata, possono vantare risultati positivi, Bene Pitti, Mann di Napoli, Pilotta di 27 (24) Galleria di Palazzo Reale Genova 111.130 ristorante, ricevimenti...). La Tate Mo- tanto sugli ingressi quanto sull’offerta Parma, Galleria Nazionale dell’Um- 28 (27) Galleria Nazionale dell’Umbria Perugia 96.263 dern ha accolto 6,1 milioni di visitatori: al pubblico. Nessun cambio di rilievo bria, Palazzo Ducale di Mantova e 29 (26) Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Roma 83.632 30 (-) Pinacoteca Nazionale di Bologna* Bologna 82.142 230mila in più rispetto al 2018, sebbe- tra i primi cinque, con il solo scam- Galleria Nazionale delle Marche (i 31 (29) Museo Archeologico Nazionale Taranto 71.041 ne nessuna delle sue mostre abbia rag- bio tutto torinese tra Museo Egizio e cui direttori «stranieri», Peter Assman e 32 (-) Museo Archeologico Nazionale* Cagliari 65.568 giunto i livelli di quella di Picasso del Reggia di Venaria. Torino è ancora Peter Aufreiter, hanno lasciato...). Benis- 33 (-) Museo Nazionale di Palazzo Venezia* Roma 53.978 2018. Circa 1,8 milioni di visitatori si presente tra i primi dieci con il Museo simo Capodimonte (+ 10 posizioni) ma 34 (30) Museo delle Civiltà (Museo Pigorini, Arti Roma 52.404 sono diretti alla Tate Britain: ha avuto del Cinema (in salita alla nona posizio- meno bene Caserta, così come Bargel- e Tradizioni popolari, Arte Orientale e Alto Medioevo) un aumento di 536mila visitatori, di cui ne) e tra i primi 25 con il museo civico lo a Firenze e Archeologico di Reg- 35 (13) Museo Nazionale Romano Roma 44.556 422mila hanno puntato sulla mostra di Palazzo Madama. Ottimi risultati gio Calabria. Fuori dai «supermusei», 36 (31) Parco Archeologico dell’Appia Antica Roma 40.728 «Van Gogh e la Gran Bretagna». anche a Milano, dove i Musei del Ca- si segnalano le +14 posizioni del Ma*Ga (Mausoleo di Cecilia Metella e Villa dei Quintili) Così come a Parigi, anche negli Stati stello Sforzesco salgono al 12mo posto di Gallarate e le +13 del Museo Ar- 37 (-) Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola* Matera 27.795 38 (-) Museo Nazionale d’Abruzzo* L’Aquila 14.217 Uniti è l’attualità politica e sociale a (+3) mentre il Museo Nazionale della cheologico Nazionale di Manfredo- 39 (-) Parco archeologico di Sibari* Cassano allo Ionio (Cs) 12.684 fornire un’utile chiave di lettura dei da- Scienza e della Tecnologia Leonardo nia. Anche se, si sa, i numeri non sono © Riproduzione riservata ti di accesso nei musei. Lo scorso anno da Vinci è il miglior ingresso del 2019 tutto. Ne riparleremo l’anno prossimo, lo shutdown (ben prima dell’attuale (al numero 15), seguito sempre a Mila- quando i musei si saranno (necessaria- lockdown...), imposto per 35 giorni no dal Museo di Storia Naturale (34). mente) attrezzati non solo per superare sulle attività governative, ha avuto un Come dicevamo, crescono in generale l’emergenza sanitaria, ma per costruire significativo impatto anche sulle visite tutti i musei statali con autonomia spe- un’offerta nuova e innovativa, dentro e ai musei finanziati con i fondi pubbli- ciale, i «supermusei» a cui dedichiamo fuori le proprie sale. Al di là dei record

ci di Washington, rimasti chiusi per la un’apposita tabella (comprende anche di visitatori. q Alessandro Martini © Riproduzione riservata

La Scala Regia progettata da Vignola e affrescata da Antonio Tempesta nel Palazzo Farnese di Caprarola, 14mo nella classifica 2019 dedicata a «Castelli, ville, palazzi, certose, torri...»

Chiese, abbazie e complessi museali 2019 (18) Sede o complesso museale Città Visitatori tot 1 (1) Complesso di Santa Maria del Fiore Firenze 2.249.444 2 (2) Museo Cappella San Severo Napoli 758.453 3 (3) Cenacolo Vinciano Milano 445.728 4 (4) Santa Maria Novella Firenze 408.501 5 (5) Abbazia di Montecassino Cassino (Fr) 278.600 6 (8) Abbazia di Casamari Veroli (Fr) 238.500 7 (9) Basilica di Sant’Apollinare in Classe Ravenna 202.279 8 (10) Battistero degli Ariani Ravenna 99.580 9 (-) Basilica di San Francesco Arezzo 76.364 10 (-) Chiesa di Orsanmichele Firenze 69.719 © Riproduzione riservata

Le sedi delle grandi mostre 2019 (18) Sede o complesso museale Città Visitatori tot 1 (1) Palazzo Reale Milano 872.068 2 (2) Mudec Milano 471.664 3 (4) Palazzo Ducale Genova 457.784 4 (-) Palazzo Strozzi Firenze 269.096 5 (6) Palazzo delle Esposizioni Roma 157.129 6 (3) Basilica Palladiana Vicenza 55.662 © Riproduzione riservata Foto di Musacchio, Ianniello, Napoletano, cortesia MaXXI Fondazione Napoletano, Ianniello, di Musacchio, Foto Ottima performance per il MaXXI di Roma nel 2019, in 18ma posizione tra i musei italiani 30 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Il Giornale dell’ARCHEOLOGIA

A cura di Laura Giuliani

Blindata la montagna tebana Nero di Tebe A Luxor l’Università di Chieti opera con egittologi e restauratori egiziani, argentini e tedeschi nello scavo della tomba di Neferhotep, fonte straordinaria di pitture e di stratificazioni

Da sinistra a destra e in senso orario. Particolare della parete della cappella © Foto di Mario Verin © Foto principale della tomba di Neferhotep e uno dei due colossi di Memnone ai piedi della Luxor (Egitto). L’Università di Chieti gna tebana è davvero «blindata» e la presenza di un archeologo all’in- rimasti sbalorditi dal risultato». L’ener- montagna tebana. In alto uno dei quattro scava a Luxor e riporta alla luce una gli studiosi stranieri, che qui sono terno dei team che chiedono l’auto- gia del fascio di luce viene assorbita «ushabti» ritrovati nel corso dello scavo e delle tombe nella necropoli dei No- di casa da almeno duecento anni, rizzazione a scavare. Nel complesso dallo strato nero, ed espandendosi l’archeologa Oliva Menozzi dell’Università di bili, tra la valle dei Re e il tempio lamentano una restrizione delle li- funerario di Neferhotep lavorano lo stacca dalla superficie sottostan- Chieti. Sotto i coniugi Neferhotep e Merit- Ra rappresentati in rilievo su una delle di Hatshepsut. L’Eldorado dell’ar- bertà (non si fa un passo fuori dai tre gruppi contemporaneamente: te, più chiara, senza danneggiare la pareti nella cappella principale e l’interno cheologia continua a stupirci e nella percorsi turistici senza autorizza- l’egittologa argentina Maria Viole- pittura. «Apparentemente sembra facile, del complesso funerario stagione invernale si trasforma in zione) e una burocrazia sempre più ta Pereyra, direttore del progetto, in realtà è un’alchimia molto delicata. La un immenso cantiere, con decine limitante. L’obiettivo è incoraggiare conduce l’esegesi delle pitture della ditta Cleanlaser Werk II ha costruito uno di équipe internazionali al lavoro, le missioni egiziane, attualmente cappella funeraria principale (TT49) strumento apposito, leggero e con la po- a cominciare dalla monumentale quattro, benché la maggior parte dei affiancata daAntonio Branca- tenza modulabile. Ma la cosa più difficile ricostruzione del tempio di Amenofi finanziamenti venga dall’estero e glion, egittologo, curatore della se- è stata ottenere i permessi dal Cairo. Cre- III, dietro ai colossi di Memnone. Le l’economia locale ne tragga un con- zione egizia del Museo Nazionale di do che ancora oggi siamo gli unici a uti- pendici della montagna tebana, sulla siderevole beneficio. Nel caso della Rio de Janeiro, tristemente noto per lizzarlo». Il patrimonio iconografico, riva occidentale del Nilo, diventano tomba di Neferhotep, la cosiddetta l’incendio del 2018 che ne ha deva- ora visibile quasi nella sua interezza, un via vai di operai, secchi e carrio- TT49 (acronimo di Tomba Tebana n. stato la collezione. L’équipe tedesca suggerisce una nuova comprensione le per smuovere la terra e svuotare 49), il ritrovamento non è così spet- di restauratori guidata da Christine di quel delicato periodo politico co- le gallerie. Non a caso il toponimo tacolare, ma dal punto di vista scien- Verbeek e il team italiano dell’Uni- nosciuto come epoca di Amarna gliatura bianca del dignitario ne in- «Khokha», località che ospita lo sca- tifico è forse più interessante. Ciò« versità di Chieti che si occupano del- (1372-1354 a.C.), quando la potente dicherebbe l’età avanzata, un uomo vo italiano dell’Università di Chieti che rende speciale questa tomba, spiega lo scavo delle altre tombe. Un ipogeo città di Tebe, legata al culto di Amon, di esperienza, forse un diplomatico diretto da Oliva Menozzi, significa Menozzi, è il palinsesto di culture e fasi mai del tutto esplorato, nonostante si scontrò con il faraone Amenofi IV in una fase politica così turbolenta, collina dei cunicoli comunicanti. storiche che si susseguono in un arco di la sepoltura di Neferhotep fosse (Akhenaton), autore di una contro- durante la quale lo stesso faraone Appena lo scorso ottobre l’ennesimo tempo che va dalla XVIII dinastia (1300 stata visitata dai pionieri dell’Ot- versa riforma religiosa. L’egittologa preferì allontanarsi da Tebe. Anche ritrovamento, a pochi metri dalla a.C. ca) all’epoca tolemaica, e più oltre al tocento: Edward William Lane, argentina interpreta il tentativo ri- alla moglie Merit-Ra viene assegna- missione italiana, trenta sarcofagi periodo copto. Con il riutilizzo degli stessi Jean-François Champollion, Ip- formista del faraone come strategia to un riguardo speciale. La scena del- intatti, tutti finemente dipinti, ri- ambienti e la loro trasformazione secondo polito Rosellini e John Gardner per contrastare lo strapotere tebano la ricompensa, in cui la regina porge salenti alla XXII dinastia (1000 a.C. le necessità del momento». Una docu- Wilkinson, i quali avevano ammi- dei sacerdoti di Karnak. Sarà poi il alla nobildonna la collana preziosa, circa, cfr. n. 403, dic. ’19, pp. 38-39). mentazione unica, che consente di rato le pitture e la vivacità dei colori giovane Tutankhamon a chiudere simbolo di vita eterna, è unica. A Con il ministro delle Antichità e Tu- identificare le pratiche sociali con fino a quando qualcuno fece un falò il tempo di Amarna e restaurare il fianco è raffigurato il re che porge la rismo Khaled el-Anani a presiede- cui l’élite tebana affrontava il te- delle mummie accatastate all’inter- culto di Amon. Quello che sembra stessa collana a Neferhotep. L’egitto- re l’evento, giustamente inorgoglito ma della morte a partire dall’An- no, ricoprendo le pareti di una pa- raccontare la tomba di Neferhotep, loga Pereyra spiega perché è impor- dal ritrovamento compiuto dal team tico Regno. Da una prima lettura tina nera. Per riportarle alla luce, è la figura di un personaggio che ha tante: «Credo che questa immagine del re egiziano di Mostafa El-Wasiri, se- delle pitture, sembra appartenere l’archeologa Verbeek ha usato per avuto un ruolo chiave nel conflitto che ricompensa i nobili sia l’espressione di gretario generale del Consiglio Su- a questo periodo la tomba appena la prima volta il laser, come lei stes- di potere tra l’aristocrazia tebana e il una costruzione teologica realizzata per premo delle Antichità. individuata. Se l’egittologia ha una sa spiega: «Ero davvero spaventata dal faraone, originario del medio Egitto. sostenere il potere politico del momento, Negli ultimi anni, ad accelerare le storia lunga, l’archeologia in senso lavoro, le pitture erano quasi invisibili. Senza dubbio Neferhotep appar- a beneficio dei nobili, nella mediazione ricerche è stato l’intervento di eva- lato, intesa come studio sistematico Inizialmente abbiamo provato le tecniche teneva a un’influente famiglia con il faraone». Un altro tipo di ese- cuazione dei villaggi ai piedi del- delle fasi di frequentazione di un si- conosciute che si usano in questi casi, ma connessa al tempio di Karnak, gesi è quella studiata dagli archeo- la montagna, con forte disappunto to attraverso uno scavo stratigrafico, nessuna sembrava efficace. La copertura tanto che questo appare dipinto logi italiani, i quali hanno liberato degli abitanti costretti a trasferirsi è recente. Da un punto di vista scien- nera era grassa e resistente a causa degli nella cappella funeraria, ed è l’uni- sale, pozzi funerari e sepolture por- nel moderno paese di Qurna El-Ge- tifico ci si aspetta ancora molto, tan- oli bruciati e dei bendaggi delle mummie. ca raffigurazione esistente in tutta tando alla luce un ricco bagaglio di dida (Nuova Gurna). Ora la monta- to che oggi è divenuta obbligatoria Allora abbiamo pensato al laser e siamo la necropoli. Inoltre la fluente capi- continua a p. 32, i col. © Foto di Mario Verin © Foto

32 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Archeologia

saluto al sole. Il cartiglio del nome però va Roma Nero di Tebe a coprire la barca ramesside precedente». C’è bisogno di nuovi spazi, le tombe segue da p. 30, v col. vengono riaperte per ricavare nuove Un museo informazioni. Ambienti depredati e nicchie. Esemplare è l’altare delle riutilizzati in fase successive, dove offerte risalente al Terzo Periodo sotto terra alloggiavano anche i parenti di Ne- Intermedio (XXII-XXIII dinastia), in ferhotep, rappresentati in rilievo ai cui l’ospite ha riutilizzato quattro Entro il 2024 la lati del padrone di casa e della sua «ushabti» (statuette collocate nelle sposa. A cominciare dal corridoio tombe con il compito di rispondere stazione museo Amba che conduce alla tomba dell’usurpa- al padrone) di epoca precedente che Aradam della metro C tore, appellativo assegnatogli dall’a- evidentemente aveva trovato lì, ag- mericano Theodore Davies che ne- giungendoci poi un’anatra mummi- a firma dell’architetto gli anni Venti aveva notato che qui il ficata e altre suppellettili rituali. Paolo Desideri Ricostruzione grafica di uno degli ambienti della futura stazione Amba Aradam nome di Neferhotep era stato cancel- La scoperta più curiosa viene da lato. Dal cortile esterno del comples- un deposito di 50 minuscoli so funerario si aprono gli ingressi «ushabti» azzurri, in faïence, di Roma. Nell’immenso cantiere sotter- visitatori, che osserveranno gli scavi geometrici. Dopo la camminata so- ai cunicoli che conducono a nuove epoche diverse, di cui ci sono solo raneo della stazione della metro C da una gigantesca passerella sospesa spesa, si arriva alla pedana centrale sale, interessante è la documentazio- i piedi. Probabilmente ciò che resta dell’Amba Aradam, nel centro di su più di 30 ambienti e cunicoli tra con la colossale teca che ospiterà i ne delle varie fasi storiche che qui si di un bottino di tombaroli che era- Roma, si lavora alla più grande arche- mosaici, centinaia di reperti e la già fa- tanti oggetti trovati durante gli scavi, sovrappongono, tutte rigorosamente no riusciti a vendere solo le teste. La ostazione del mondo. Sarà diversa da mosa Domus del Comandante, un iniziati nel 2015. La stazione avrà una documentate in 3D. Oliva Menozzi predazione delle tombe dell’antico quella già realizzata a San Giovanni ricco edificio decorato con mosaici del lunghezza di circa 120 metri a oltre 30 spiega: «La camera funeraria (TT362) è Egitto comincia già all’epoca dei fa- che espone reperti solo nelle vetrine. II secolo d.C, forse una caserma, emer- metri di profondità e si svilupperà su di epoca ramesside. Il soffitto stellato è da raoni. Gli archeologi, in accordo con Binari e reperti riemersi durante gli so nove metri più in basso. Lo scavo 5 livelli sotterranei: il piano atrio, restaurare, ma si riconosce il disegno del- le autorità egiziane, sperano presto scavi saranno inoltre separati e si po- archeologico di questo vasto spazio ur- quello museale, il terzo per l’esposizio- la barca funeraria, la preparazione della di aprire la tomba al pubblico illu- trà entrare nella stazione anche solo bano, per secoli nascosto nel sottosuo- ne dei reperti archeologici, quindi il mummia con il dio Anubi e il trasporto strando questa lunga storia grazie per ammirare l’imponente spettacolo lo, si estende per un’area di 1.753 mq. piano dei locali tecnici e infine i piani del sarcofago. Poi nel Terzo Periodo Inter- alla tecnologia 3D, con un viaggio museale. La stazione museo proget- Lo si potrà ammirare illuminato da mezzanino e banchine a uso esclusivo medio hanno scavato un pozzo e aggiunto virtuale che sarà molto suggestivo. tata dall’architetto Paolo Desideri fasci di luci a led che esaltano anche della metropolitana. Si potrà accedere

una figura maschile, un nubiano che fa il q Giulia Castelli Gattinara © Riproduzione riservata immergerà nella storia viaggiatori e le ampie vetrine colme di vasi, marmi alla piazza ipogea della stazione da tre colorati e parti di affreschi. Lo sguar- ingressi, decidere se visitare solo i re- do passa dalle antichità alla moder- sti archeologici o raggiungere anche nissima struttura museale, dotata di la banchina della metro all’ultimo I primi 21mila visitatori di Pisa enormi vetri speciali antiriflesso. Og- dei cinque piani. I lavori dovrebbero gi, seguendo la pianta della stazione e terminare nel 2024. Intanto, dopo il Pisa. Primo museo dedicato alla navigazione antica in Italia e uno dei maggiori al mondo, con 800 reperti, 47 sezioni, 8 aree i rendering del progetto di Desideri, via libera del Cipe e il finanziamento tematiche e 7 imbarcazioni di epoca romana in quasi 5mila metri quadrati di superficie espositiva agli Arsenali Medicei, si può già assaporare la visita a que- di 9.3 milioni di euro, sono ripartite il Museo delle Navi Antiche (la cui concessione è affidata a Cooperativa Archeologia) vanta 21mila visitatori in sei mesi sto straordinario museo sotterraneo. le talpe che scavano i tunnel per i bi- di apertura, e questo con solo tre giorni di apertura alla settimana, orario che sarà invece esteso a sei. Ora, grazie ai Il viaggio inizia dall’atrio d’ingresso nari tra Fori Imperiali e piazza Vene- finanziamenti statali, e con la collaborazione del Comune di Pisa, è previsto un potenziamento che riguarda gli apparati didattici su cui si affacciano reception, bigliet- zia. Mentre proseguono i lavori della e il restauro dei materiali esposti. Sarà trasferito il Centro di Restauro del Legno Bagnato attualmente ospitato nei capannoni teria e guardaroba: vicino nascerà la metro, continuano anche le indagini industriali di San Rossore «una realtà riconosciuta a livello internazionale nell’ambito del restauro del legno archeologico», spiega zona ristoro. Passati i tornelli, si pro- archeologiche preventive per comple- Andrea Camilli direttore del museo. E continua: «Grazie ai finanziamenti del Mibact, si è avviata la ristrutturazione dei locali cede verso l’area museale scendendo tare il progetto della stazione, insieme dell’ex convento di San Vito adiacenti al Museo delle Navi Antiche, che ospiterà il complesso dei laboratori». Ci saranno inoltre una fino alla passerella che permette di alla relazione su sicurezza e stabilità sala conferenze e un’area mostre e sarà aperto al pubblico, con gli stessi orari, il parco retrostante il museo, originaria sede passeggiare, sospesi, sulle case roma- di monumenti ed edifici storici in su- dell’Orto Botanico medievale. Il soprintendente Andrea Muzzi sottolinea l’importanza del rafforzamento del polo degli Arsenali ne. Da lì si apre la spettacolare visione perficie. Il progetto sarà presentato Repubblicani e Medicei, che porta a valorizzare un’area a lungo rimasta fuori dall’asse turistico convenzionale della città. Tra le degli affreschi, del giardino a terrazze, al Ministero delle infrastrutture e dei

collaborazioni più significative, quella con la Escuela Espanola de Historia Y Arquelogia de Roma.q Laura Lombardi dei mosaici bianchi e neri a intrecci trasporti a fine primavera.q Tina Lepri © Riproduzione riservata

Colori del Gandhara nel 2015. Analisi scientifiche e indagini Anatolica, da allude a una donazione di più oggetti conservative sono state compiute nella seconda metà dell’Ottocento da Roma. È stato recentemente pubblicato non solo su reperti provenienti dalle Trebisonda a Venezia parte del mercante d’arte e collezionista il primo numero del 2019 della missioni archeologiche italiane in Yervant Khorasandjian di Trebisonda rivista «Restauro Archeologico», Pakistan e in Afghanistan, ma anche Venezia. C’è una piccola isola nella a Ghevond (Leonzio) Alishan, padre edita dal Dipartimento di Architettura su numerosi manufatti conservati laguna di Venezia la cui storia si della congregazione Mechitarista e dell’Università degli studi di Firenze in musei italiani e stranieri, come intreccia con la storia del popolo appassionato di archeologia, morto (173 pp., Firenze University Press il Museo Guimet di Parigi, il Museo armeno. L’isola di San Lazzaro degli a Venezia nel 1901. La spada sarebbe 2020). Il volume monografico raccoglie d’arte orientale di Torino e il Museo Armeni deriva il suo nome dalla stata ritrovata a Kavak nei pressi di gli esiti di uno studio, coordinato civico archeologico di Milano che comunità dei padri armeni che sull’isola Trebisonda e sarebbe giunta a Venezia dall’Istituto conserva una testa di Buddha in edificò il Monastero Mechitarista di San insieme agli altri oggetti contenuti nella centrale per stucco (nella foto). q Arianna Antoniutti Lazzaro degli Armeni nel 1717. Qui, nel lista, verosimilmente negli ultimi anni il restauro piccolo museo omonimo che custodisce del XIX secolo. Contemporaneamente di Roma, su svariati oggetti di epoca medievale, le analisi scientifiche sulla composizione policromie Il bagnino di Ostia una piccola spada (nella foto), a prima del metallo hanno confermato che e dorature Ostia (Rm). La città di Ostia antica vista anonima e senza alcun segno la spada è stata realizzata in rame presenti su offriva, ai propri abitanti e ai viaggiatori Barbera, con il ritratto musivo del particolare, si è rivelata essere un arsenicato, una lega frequentemente sculture e che la attraversavano, non solo il lusso balneator, il bagnino gestore Epictetus oggetto antichissimo e raro, una spada usata prima della diffusione del bronzo. rilievi di arte e il relax delle grandi terme pubbliche, Buticosus, che reca in mano lo anatolica risalente al 3000 a.C. Questo dato, unitamente alle analogie del Gandhara. ma anche numerosi impianti termali strigile (strumento per la detersione Quali sono la sua origine e la sua con spade simili dell’Anatolia orientale,

© Icr-Mibact, foto di Simona Pannuzi © Icr-Mibact, La regione del privati. Tra questi erano le cosiddette del corpo) e la situla (il secchio) per storia, come è arrivata nel monastero in particolare provenienti dal Palazzo di Gandhara, corrispondente all’odierno Terme del Buticoso, un piccolo assistere i clienti». Altrettanto notevoli e soprattutto, a chi è appartenuta? Arslantepe, hanno permesso di collocare Pakistan settentrionale e Afghanistan stabilimento di circa 500 mq, costruito gli affreschi restaurati in un secondo A questi interrogativi hanno risposto il reperto tra la fine del IV e l’inizio del orientale, ha prodotto un’arte plastica in età traianea (112-115 d.C.) e ambiente: decorazioni vegetali a le ricerche (tuttora in corso) di III millennio a.C. Senza decorazioni e di straordinario valore e interesse, parzialmente rimaneggiato intorno alla sfondo rosso, con fiori bianchi dipinti a Vittoria Dall’Armellina, dottoranda nemmeno tracce di utilizzo a causa del capace di fondere elementi stilistici metà del II secolo d.C. Il balneum, dal secco, questi ultimi per la prima volta dell’Università Ca’ Foscari di Venezia suo non ottimale stato di conservazione, di matrice orientale e occidentale. febbraio dello scorso anno è oggetto tornati alla luce. Grazie alle analisi e autrice della scoperta, insieme la spada avrebbe potuto essere Diffusa tra gli ultimi decenni del I di ricerche, scavi e importanti restauri strumentali, compiute in collaborazione con padre Serafino Jamourlian dello utilizzata proprio come arma oppure a.C. e il IV-V secolo d.C., la scultura che hanno consentito, nel mese di con l’Università di Lovanio e con il stesso monastero. Una vera e propria essere un manufatto da parata gandharica, in pietra, stucco e argilla, marzo, la riapertura di un primo lotto Pratt Institute di New York, è stato indagine partita da un biglietto di o far parte di un corredo funerario. raffigura, principalmente, episodi dell’impianto. Il cantiere, diretto inoltre rilevato l’utilizzo, da parte del accompagnamento alla spada Quest’ultima ipotesi sembrerebbe della vita del Buddha. Sono dieci i dall’archeologa Claudia Tempesta, ha pittore, del blu egizio, raro e costoso e passando al setaccio gli archivi del essere la più plausibile: deposta in saggi qui pubblicati, in lingua inglese consentito il restauro e la messa in pigmento a base di rame, in grado di museo: il foglietto, stropicciato e scritto una sepoltura, la spada e gli altri oggetti e francese, introdotti da un testo di sicurezza di affreschi e mosaici relativi donare lucentezza ai colori. Terminata in armeno (e contenuto in una busta), del corredo sarebbero stati trovati Luca Maria Olivieri, direttore della a quattro ambienti, comprendenti la la fase di progettazione, si sta dagli abitanti di un villaggio missione archeologica in Pakistan, e stanza con il mosaico pavimentale intervenendo ora sul secondo lotto, locale e smembrati come Simona Pannuzi dell’Icr, che illustrano che dà il nome al complesso (nella il grande calidarium contraddistinto spesso avveniva per i ricchi le finalità di questo secondo progetto foto). «In questo bagno termale irrompe dal pavimento in tessere bianche e corredi funerari dell’Anatolia dell’Icr sul Gandhara; i risultati del la vita, ha commentato il direttore nere con scena di corteggio marino, Orientale e del vicino primo progetto erano stati pubblicati del Parco archeologico Mariarosaria realizzato in età adrianea. q Ar.An. Caucaso. q L.G. IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 33 Archeologia

Roma C’era un re nel canale

Ankara. La storia plurimillenaria e complessa dei regni anatolici nelle età del In cammino Bronzo e del Ferro si arricchisce di un nuovo e inatteso capitolo. Gli archeologi del British Institute di Ankara e dell’Oriental Institute di Chicago hanno infatti da Roma individuato, nell’area dell’altopiano di Konya (l’antica Iconium) oggetto di un vasto progetto di ricerca, una grande collina artificiale nata dal sovrapporsi a Brindisi di strati successivi d’insediamento umano dal tardo Calcolitico fino all’età ellenistica, e poi un’iscrizione con geroglifici della lingua luvia che svela la sua Un percorso lungo identità. La collina artificiale, alta 35 metri ed estesa per 30 ettari nella sua cittadella e per 125 complessivamente, è quella dell’odierna località di Turkmen- l’antica Via Appia Karahoyuk. Già esaminata a partire dal 2017 come capitale di un grande regno, in 29 tappe attraverso in virtù della sua estensione e della qualità delle ceramiche trovate in superficie, 4 regioni Un tratto dell’antica Via Appia

Roma. Tutta l’Appia Antica, da Ro- bisogna considerare la ripartizione lione servirà per la predisposizione ma a Brindisi, sarà percorribile a dei finanziamenti: un milione di dei necessari strumenti informatici piedi. Il Mibact ha infatti finanziato euro serviranno ad attività di stu- (hub, volo topografico ecc.), e mez- con 20 milioni di euro i bandi per dio e ricognizione del tracciato, 6,8 zo milione per attività di assistenza la valorizzazione e messa a sistema milioni sono previsti per gli sca- tecnico-amministrativa dell’intero del cammino. È il progetto «Appia vi archeologici e attività di tutela progetto. I fondi sono nazionali, ma Regina Viarum» che tornerà a far lungo l’intera arteria (eseguiti da 9 anche regionali. «La Regina Viarum, vivere i 600 km di tragitto della più Soprintendenze territorialmente per il ministro Dario Franceschini, antica strada lastricata del mondo. coinvolte e dal Parco archeologico unisce territori ricchi di uno straordina- Infrastruttura primaria e traffica- dell’Appia antica), 8,5 milioni per at- rio patrimonio culturale, archeologico e tissima della Roma repubblicana tività di messa in sicurezza dei tratti paesaggistico e ha le caratteristiche per e poi imperiale, prese il nome dal pericolosi, per la realizzazione della divenire uno dei più grandi cammini suo fondatore nel 312 a.C., Appio segnaletica, delle aree di sosta e di europei. È nostro preciso dovere investi- è ancora in attesa di essere scavata. La stele (95x45 cm), nella foto, è stata Claudio Cieco, rimanendo integra e eventuali infrastrutture necessarie re in questo progetto, che ha il merito di in effetti trovata da un agricoltore, mentre puliva un canale d’irrigazione a 600 percorribile fino alle guerre gotiche al superamento di barriere naturali puntare sulla cultura per promuovere e metri da Karahoyuk; è stata immediatamente mostrata agli archeologi, per del VI secolo d.C. Il percorso, proget- o artificiali; 2,1 milioni per attività sostenere lo sviluppo economico e sociale l’appunto attivi nella zona durante la campagna del 2019. Risale all’VIII secolo tato in 29 tappe, attraverserà, senza di promozione da svolgersi nelle 4 del Mezzogiorno». Sul sito www.cam- a.C., vi è nominato il «grande re Hartapu», già conosciuto da altre iscrizioni in soluzione di continuità, campagne, Regioni, anche attraverso mostre minodellappia.it in costante aggior- due santuari su montagne vicine, che celebra la sua vittoria sul regno di Muska, montagne borghi e città di Lazio, dedicate all’antica strada, oltre alla namento sono disponibili tutte le probabilmente il regno di Frigia del re Mida. Turkmen-Karahoyuk sarebbe quindi Campania, Basilicata e Puglia. pubblicazione monografica che rac- informazioni utili a camminatori e Tarhuntassa, brevemente la capitale dell’impero ittita nel XIII secolo a.C. e

Per capire la complessità del lavoro, colga tutti i dati noti. Inoltre, un mi- viaggiatori. q Guglielmo Gigliotti © Riproduzione riservata successivamente di un regno indipendente. q G.M.

La cisterna Riaperta dopo 14 anni struttura esterna. Le critiche maggiori vietata, vennero scelti i pozzi come riguardavano la nuova copertura migliore approssimazione disponibile è un sismografo in pietra calcarea della facciata e perché le tavolette potevano esservi meridionale dove erano visibili le varie gettate con discrezione. Quelle trovate Bathonea (Turchia). La città portuale fasi di sviluppo del monumento e in precedenza, a decine, appartengono di Bathonea, in una baia sul mare che, alla rimozione delle impalcature sostanzialmente a quattro tipologie: di Marmara oggi trasformatasi in erano invece apparse completamente mercanti che cercavano di scatenare area lacustre, si è rivelata una obliterate. A queste si erano aggiunte la malasorte contro rivali, atleti delle più importanti scoperte anche le valutazioni negative di esperti contro i loro concorrenti, protagonisti archeologiche del XXI secolo in dell’Unesco che avevano costretto di controversie legali, ovviamente in Turchia, con campagne di scavo all’esecuzione di alcuni interventi questioni di cuore. Venivano preparate partite nel 2007 dopo un rinvenimento fortuito grazie alla bassa marea. Fondata suppletivi perché il progetto finale da professionisti, dietro pagamento. nel II secolo a.C. ma già abitata in epoca neolitica, si trova 20 chilometri a ovest rientrasse negli standard raccomandati q Giuseppe Mancini di Costantinopoli: il suo porto, del IV secolo, sorgeva in acque calme, quindi era dall’agenzia delle Nazioni Unite. Tutte in grado di accogliere la flotta imperiale in caso di necessità. Una particolarità queste controversie avevano fatto Il grano di Moza degli scavi, rispetto alla capitale poi diventata Istanbul, è l’assenza di importanti lievitare la spesa per i restauri a oltre stratificazioni moderne, visto che è stata abbandonata nell’XI secolo dopo un 6.600.000 dollari. La riapertura al Gerusalemme (Israele). Al contrario di disastroso terremoto. E sono proprio i terremoti l’oggetto di un importante pubblico della Piramide di Djoser è quanto sostiene la Bibbia, il Tempio di progetto di ricerca, che, grazie a una collaborazione tra archeologi e geologi, cerca stata decretata con una cerimonia Salomone (il primo tempio degli Ebrei) nelle strutture riemerse (nella foto) tracce di quelli più importanti del passato. Saqqara (Egitto). Tra gli altri danni solenne, svoltasi il 5 marzo, a cui non era il solo a essere in funzione Nella campagna del 2019 gli studiosi si sono concentrati sulla grande cisterna a provocati dal terremoto che colpì hanno presenziato il primo ministro ai tempi del regno di Giuda. A Tel cielo aperto, che preserva attraverso fratture nella muratura e smottamenti che l’Egitto nel 1992 vi fu anche il crollo egiziano Mostafa Madbouli e il ministro Moza, a circa 6 km da Gerusalemme, l’hanno parzialmente coperta la memoria fisica del terremoto del 7 maggio del di alcuni blocchi della piramide a del Turismo e delle Antichità Khaled archeologi israeliani hanno invece 558: quello che ha distrutto la cupola di Hagia Sophia. q G.M. gradoni di Djoser (2630 a.C. circa) a el-Anani. q Francesco Tiradritti individuato una struttura religiosa Saqqara (nella foto in alto la piramide costruita nello stesso periodo, tra il X nel 1988 prima dell’intervento, in e il IX secolo a.C. (e abbandonata solo Un terreno dal ricco passato basso un’immagine attuale). Il timore Maledizioni nel VI). Scoperta nel 2012, solo nel L’Aquila. L’università aquilana ha comprato per 70mila euro un terreno a che l’evento sismico avesse minato a pagamento 2019 ha conosciuto una campagna ridosso dell’area archeologica romana di Amiternum: è nella zona di Campo anche la stabilità del profondo pozzo di scavi intensa e approfondita. Tel Santa Maria (nella foto lo scavo) ricca di testimonianze dal I secolo a.C. al XIV funerario (27 m circa) e dell’intricato Atene (Grecia). Erano state gettate in un Moza, la biblica Moza, era un centro secolo e, insieme con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio groviglio di cunicoli che si diramano al pozzo, in una grande area cimiteriale amministrativo per l’immagazzinamento della Città e il Cratere, l’ateneo sta trasformando il sito in un laboratorio di di sotto del monumento, ne avevano di Atene (Ceramico). Il pozzo, vicino e la redistribuzione del grano. Il tempio didattica e in un luogo da visitare. Alfonso Forgione, ricercatore di Archeologia decretato la chiusura al pubblico. Ci a un impianto termale privato, è consta di due ambienti sovrapposti, cristiana e medievale nell’ateneo, racconta: «In questi terreni esistono emergenze sono voluti quattordici anni perché stato individuato e scavato nel 2016 costruiti in sequenza nel giro di un archeologiche: un battistero del V secolo, l’antica cattedrale di Amiternum attestata gli ambienti sotterranei tornassero a dall’Istituto archeologico tedesco. Solo secolo; il più antico è stato scavato alla fine del V secolo, della quale sono state individuate tre strutture ascrivibili essere accessibili. I lavori di restauro nel 2020 però, proseguendo nella sua solo parzialmente. Aveva forma ad altrettante domus poi usate nell’impianto cristiano e le cui tracce potrebbero avevano avuto inizio nel 2006. La esplorazione, sono state rinvenute rettangolare, con un cortile di fronte: essere sotto la cattedrale longobarda del VII secolo. Gli scavi proseguono grazie principale preoccupazione era che 30 tavolette in piombo coperte da il vero centro dell’attività culturale, al finanziamento del Comune e alla Soprintendenza». E continua: «Coinvolgiamo l’intera struttura collassasse su se iscrizioni e molto ben conservate, visto che i fedeli non erano ammessi professori e studenti di archeologia, museologia, informatica, ingegneria, storia, stessa. Per evitare questo pericolo risalenti al tardo IV secolo a.C. Il all’interno. In questo spazio all’aperto intendiamo musealizzare, era stato richiesto l’intervento di una processo di decifrazione, difficile perché sono stati rinvenuti un basamento in restaurare e valorizzare queste ditta inglese che aveva provveduto i caratteri sono in alcuni casi appena pietra decorato con leoni o sfingi, un emergenze anche tramite cartelloni all’inserimento di enormi airbag accennati, è appena iniziato, ma sul loro altare e una tavola sempre in pietra e ricostruzioni virtuali in 3D. riempiti di liquido al suo interno. La contenuto non c’è dubbio: si tratta di per i sacrifici e per le offerte, un pozzo Facciamo tutto noi docenti con rivoluzione del 2011 aveva provocato maledizioni, che riportano il nome della ricolmo di ceneri e ossa animali; l’archeologa Giulia Pelucchini un arresto dei lavori di circa due anni. vittima ma non di chi le ha lanciate. La poi alcuni idoli in forma umana e della Soprintendenza diretta da Alla loro ripresa alcune organizzazioni pratica in effetti coinvolgeva in origine di cavalli, in terracotta, spezzati e Alessandra Vittorini». L’ateneo ha non governative egiziane avevano delle tombe, con l’idea che i defunti, sepolti. C’era posto per circa 150 acquistato quei terreni, che erano aspramente disapprovato i metodi specialmente quelli colti da morte persone, che veneravano Yahweh e privati, con fondi dell’8 per mille utilizzati, soprattutto per quanto violenta, avrebbero potuto trasmetterle presumibilmente utilizzavano gli idoli devoluti dagli aquilani. riguarda il consolidamento della alle divinità dell’oltretomba; una volta per comunicare col divino. q G.M. q Stefano Miliani © Università dell’Aquila, Dipartimento© Università di Scienze Umane dell’Aquila, con la Soprintendenza dell’Aquila 34 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020

LIBRI A cura di Arabella Cifani Storia di una collezione regale

La casa di oreficeria Musy di Torino racconta la sua storia, attraverso i documenti d’archivio, le foto e i disegni conservati presso l’Archivio di Stato di Torino. Tre secoli di storia vengono narrati attraverso gli splendidi e preziosi manufatti prodotti dalla Casa Musy, fornitori di Casa Savoia, accostati sovente a quelli delle più importanti case produttrici. In particolare vengono presentati gli oggetti di motivo Liberty, del quale i Musy furono sommi maestri (nella foto, manichino in cera con gioielli Musy, 1902). Daniela Brignone illustra le vicende della celebre Casa, i protagonisti, l’apprendistato dei membri della famiglia, la corrispondenza con i clienti più affezionati, le raccomandazioni al personale per un comportamento adatto a tener alto il buon nome della ditta, gli incontri importanti con gli artisti: da Gabriele D’Annunzio a Davide Calandra ed Edoardo Rubino. Agile e ben organizzato, il volume rende omaggio a un patrimonio di eccellenza con capolavori di orologeria, gioielleria, accessori e oggettistica, in un panorama di fitti rapporti internazionali.q Franco Monetti

Musy. Storia di una collezione regale, di Daniela Brignone, 126 pp., Ill. col. e b/n, 40dueEdizioni, Palermo 2019, € 29,00.

Erotismo Arte e amore Parliamo Ma che modi! di Eros Storia e fortuna di uno dei libri più piccanti dell’arte italiana: il manuale illustrato di erotismo di Giulio Romano e Pietro Aretino La saggistica di un settore

«La scuola di Priapo sfaccettato e dai risvolti Prima di partire per Mantova (1524) Dettaglio dei «Due amanti» di Giulio inventata da Giulio Romano, San Pietroburgo, Ermitage il venticinquenne Giulio Romano Romano», incisione di sorprendenti appuntò su carta «in quanti diversi Bartolomeo Pinelli modi, attitudini e positure giacciono i disonesti uomini con le donne» (per ci- l’imbarazzo della Per rimettere in sesto l’umore di que- astratta (Trapani 1977). E poi Arte sesso tare Giorgio Vasari che in un solo scelta o, come più sti tempi, poche cose sono meglio società: per una lettura sociologica dell’e- aggettivo, indovinate quale, avrebbe appropriato dire in delle discussioni e dei fatti d’amore. rotismo nella storia dell'arte di Elisabet- concentrato tutto il profumo della questo caso, la scelta Due mostre con relativi cataloghi ta Fernandez e Massimiliano Miggia- Controriforma). Ne risultò un maz- dell’imbarazzo. (una a Mantova e l’altra a Genova), ni (Roma 2000), che ha indagato sul zetto di disegni scottanti, «I Mo- Gli originali di que- che in realtà sono veri e propri testi rapporto privilegiato che l’eros di», che, fiutato l’affare, l’incisore sto bignami del ses- di studio, ci hanno portati sull’argo- ha sempre avuto con le opere Marcantonio Raimondi s’incari- so, fatto per «trastullo mento: Giulio Romano arte e desiderio e d’arte e su come l’espressione arti- cò di divulgare, procurandosi guai de l’ingegno», non esi- Amore, Passione e sentimento. Da Hayez stica di questo genere possa offrire a non finire. Da qui comincia la sto- stono più; ma se ne a Cremona e Previati. Si sono concluse un inconsueto, ma fondamentale, ria di sedici immagini di rischiosa conoscono stampe entrambe da due mesi e hanno offer- punto di vista per comprendere in emulazione, che entrano ed escono e un volume di xilo- to molti nuovi spunti di riflessione profondità l’insieme di norme e va- da una storia dell’erotismo (occiden- grafie. Ne ricostrui- sul tema. In realtà la bibliografia sul lori di realtà sociali, come il rappor- tale) come da una porta scorrevole e sce la fortuna Bette tema è veramente vasta, se si sta su to tra i sessi, la struttura familiare, dove capita d’incontrare, tra i tanti Talvacchia, che nel saggi specifici dedicati a questo o a la condizione della donna. Vi è poi che le compulsarono, Paolo Vero- cosmo raffaellesco quel pittore; appare invece curiosa- l’ampio excursus di Stefano Zuffi, nese, Rembrandt, Pinelli, Rodin, orbita da oltre qua- mente ridotta, se si cercano libri e con testi di Marco Bussagli, dedi- George Grosz o Picasso. Non c’è che rant’anni avendo testi complessivi italiani. In ordine cato ad Arte e erotismo (Milano 2001); già circoscritto il cronologico ricordiamo molto bre- il volume con oltre 400 illustrazioni tema per l’indimen- vemente alcuni volumi fondamen- muove dall’epoca greco-romana per ticata mostra mantovana di Giulio tali, a partire dal classico di Enrico arrivare ad oggi e costituisce forse La svolta moralizzante Romano del 1989. L’affiancaMaria Crispolti, Erotismo nell’arte astratta: e la principale indagine elaborata in Antonella Fusco, tra le più origi- altre schede per una iconologia dell’arte continua a p. 36, i col. La contemporaneità artistica è segnata da una globale moralizzazione generata sia nali e meno allineate storiche d’arte da un’arte impegnata socialmente sia da un’intransigente censura. Carole Talon- italiane. Ora erotismo è termine Hugon analizza il fenomeno che vede l’arte contemporanea, in tutte le sue forme diffuso quanto scivoloso, che ogni dalle arti figurative al cinema al teatro alla letteratura,sempre più connotata da epoca virgoletta in modo differente. La Callipigia intenti morali. Affrontando tematiche sociali in difesa delle disabilità, degli oppressi, A Giulio Romano spetta uno dei delle minoranze, dei migranti, in un’ottica antiglobalista, femminista, ambientalista. dipinti più erotici al mondo, gli Ecco uno storico dell’arte che, di fronte L’espressione artistica contemporanea si pone in aperto conflitto con l’idea, diffusa «Amanti» dell’Ermitage, una tavolo- (da terga!) a un bel sedere di pulzella, in età moderna, di arte autonoma e non più al servizio dell’etica. L’autonomia na trasferita su tela, in cui i prelimi- potrebbe unirsi a Eustorg de Beaulieu, dell’artista moderno aveva portato allo sviluppo di forme d’arte trasgressiva che nari del coito sono descritti con un quando cantava: «Ô cul de femme! Ô ignorava deliberatamente le questioni morali per spingersi contro il buon costume, meccanismo narrativo ben oliato cul de belle fille!». Enrico Maria Dal sovvertire le convenzioni e turbare il consenso. L’arte sociale di oggi ricostruisce in (due in una stanza vengono spiati da Pozzolo è l’autore del volume, nato da parte i ponti che l’emancipazione moderna aveva tagliato e l’etica si porta dietro una vecchiona impenitente). L’eroti- un guizzo attributivo che, in occasione una critica feroce. Sotto accusa sia opere giudicate poco virtuose, sia artisti le smo, che sta alla pornografia come della mostra «Storia di due pittrici: cui condotte immorali invaliderebbero il valore stesso della loro forma d’arte. Le il racconto all’aforisma, decolla solo Sofonisba Anguissola e Lavinia Fontana» censure sono radicali e i provvedimenti, talvolta, preoccupanti. Ne è un esempio il nei termini di una storia. Qualche appena conclusasi al Prado, offre nuove caso della rimozione, nel 2018 a Vienna, di poster raffiguranti opere di Egon Schiele. tempo dopo la partenza di Giulio per riflessioni. Parte tutto da quel quadro con Marte che palpa la natica sinistra di Condannate anche le Metamorfosi di Ovidio, delle quali si denunciano i troppi stupri; Mantova, l’Aretino avrebbe dispo- Venere (nella foto, Lavinia Fontana, «Marte e Venere», Fundación Casa de Alba di condannato pure il bacio del principe a una principessa non consenziente ne La bella sto un tappeto di versi pepati, se- Madrid), che l’autore vide in palazzo Liria a Madrid «sopra a una console dorata, addormentata nel bosco. Gli artefici delle censure sono associazioni o ristretti gruppi dici dialoghi in forma di sonetti tra due applique in vetro azzurro di Murano», riconoscendovi la mano di Lavinia che, attraverso il linciaggio mediatico, giudicano un’opera d’arte secondo valori caudati, su cui adagiare questi Fontana. Alcuni avrebbero potuto cavarne un articolo di una pagina. Altri, come esclusivamente etici e non artistici. Carole Talon-Hugon indaga e si interroga se e disegni, che tutto sono tranne che Dal Pozzolo, raddoppiano anzi moltiplicano, interrogandosi non solo sul recto, quanto questa radicale scissione qualitativa sia possibile. Assegnare all’arte l’obbligo lussuriosi. Perché ciò che colpisce ma anche sul verso. Così, conducendoci per mano (non quella morta del Marte, di fini etici presuppone infatti che essa sia in grado di raggiungerli producendo effetti è il tono muscolare e violentemen- sia chiaro) l’autore mette a nudo (è il caso di dire) la fortuna iconografica della sui nostri comportamenti. L’artista dunque può davvero agire sul mondo? Quali te anerotico di queste performance Callipigia, o «Bellanatica» (dal bel Lato B, per intenderci). Il viaggio comincia sarebbero i parametri per qualificare un’opera come immorale? L’autrice distingue dove, semmai, si esprime quel tita- con l’arrivo a Venezia, da una Costantinopoli in fiamme, dell’Antologia Palatina, i capi d’accusa, individua i contenuti considerati immorali oggi come in antichità, nismo, quel «mondo come torso» la cui dove il poeta Rufino narrava di un beauty contest femminile, la cui vincitrice analizza gli effetti illocutivi e perlocutivi, l’estetica sconveniente e le circostanze della polemica Roberto Longhi coglierà in era quella dalle natiche e vulva (!) più belle. La curiosità che quel manoscritto creazione artistica. Talon-Hugon sostiene che un’opera debba poter essere valutata un genio a lui discaro come Miche- suscitò nel circolo di Aldo Manuzio crebbe quando a Roma saltò fuori la «Venere nel suo complesso nel quale sussistono qualità estetiche, stilistiche ed etiche, langelo. Qui più che il fuoco della Callipigia» (oggi al Museo Archeologico di Napoli). A quel punto, le timide stampe considerando anche che il potere dell’immagine varia a seconda dell’epoca e della passione circola il testosterone. di Jacopo de’ Barbari o Marcantonio, partorite da invenzioni di Giorgione, vengono cultura storica. Essendo l’etica «necessariamente universalista», Diciamo la verità. La coppia di aman- sdoganate dall’irrompere di Tiziano. Fino a giungere al gesto rischia pertanto la dissoluzione, frammentata in etiche di ti, rigorosamente eterosessuale, senza precedenti di Lavinia che pone la mano sul fuoco; o, categoria o in lotte sociali. E nel solipsismo, nella lacerazione s’impegna in circonvoluzioni che or- per usare le parole del Dolce (non il socio di Gabbana), presso di un tessuto culturale, «l’arte, così come l’etica, hanno più da mai potrebbero far drizzare le anten- «l’ammaccatura della carne causata dal sedere». Donna Summer perdere che guadagnare». q Carlotta Venegoni ne giusto ai fedeli del circo di Mon- avrebbe detto: Hot stuff! q Marco Riccòmini tecarlo. Siamo, insomma, più dalle L’arte sotto controllo. Nuova agenda sociale e censure militanti, di Carole Un apice erotico di Lavinia Fontana e la rinascita della Callipigia Talon-Hugon, traduzione di Eileen Romano e Giovanna Rocchi, 110 pp., parti d’una palestra che in camera nel Cinquecento italiano, di Enrico Maria Dal Pozzolo, 116 pp., 79 ill. b/n, Johan & Levi, Monza 2020, € 13,00 continua a p. 36, v col. ZeL, Treviso 2019, € 20,00 Riapriamo i libri!

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. 36 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Libri

«Suprematismo» di Kazimir Arte e teologia Malevic e l’icona con «La glorificazione della Croce» L’assoluto nel contingente Malevic e la dimensione estetico filosofica dell’icona

Non è un libro sulla pittura di Ma- spalanca davanti agli occhi il rovello affermò che se Cristo era l’icona di da Carboni passa per uno dei colossi veste visibile, anche una veste invisibile». levic l’ultimo nato dalla penna di degli uomini del VII e dell’VIII se- Dio, allora, si poteva rappresentarlo del pensiero teologico che risponde Conclude l’autore: «Tutto questo Male- Massimo Carboni. Non è neppure un colo che, a Bisanzio, non sapevano se in immagine, come tramite fra l’effi- al nome di Nicola Cusano, mirabi- vic lo sa. Lo sa da pittore e da pensatore. Sa libro sulla pittura e non è neanche fosse giusto, possibile e corretto, teo- gie e il suo originale. Spiega, infatti, le equilibrio fra scolastica e Neopla- perfettamente di dover inventare lo stato un libro di filosofia. È, invece,un te- logicamente parlando, rappresentare Carboni: «Gli iconoclasti pretendevano di tonismo, che sfocia nella geometria estetico dell’inoggettività. Di nuovo: sa per- sto sul pensiero e sul vizio tutto le immagini della Vergine, del Cristo poter sostare nella pura trascendenza; gli del divino. È il De visione Dei che segna fettamente, al pari dell’artista zen, che non umano di misurare la sua limita- e degli Angeli; oppure se non fosse iconoduli capiscono che è necessario tran- il passaggio al pensiero moderno del può evocare il nulla semplicemente nulla ta mente, con l’infinito precipizio giusto affidarsi a immagini astratte o, sitare per l’icona; nella quale si contempla tema, quando, scrivendo del volto di dipingendo. Tutte le opere suprematiste di quella dimensione abissale, come si dice con termine più tecnico, al tempo stesso l’indicibile e il rappresen- Cristo, il cardinale tedesco afferma: lo testimoniano. Il Quadrato, il Cerchio, insondabile e inarrivabile che è aniconiche. Fu quello un momento tato: non l’uno o l'altro, ma l’uno nell’al- «bisognerebbe andare oltre le forme di tut- la Croce. Forme regolari, geometriche, l’eterno. Quando si aprono le prime traumatico della storia del mon- tro» Il problema, allora, era quello di ti i volti formidabili, oltre tutte le figure in primarie, noetiche. Forme mentali certo. E pagine, a differenza di quel che ci si do cristiano, con scontri veri e pro- costringere l’infinito in un’imma- tutti i volti appare il volto dei volti in modo tuttavia dipinte, raffigurate: incarnate». È potrebbe aspettare, non ci troveremo pri fra iconoclasti e iconoduli, con gine, ma non si trattò di un tema ac- velato ed enigmatico. Ove mi imbatto nel- allora questa la sfida della pittura: dinanzi alla dotta dissertazione su la perdita di capolavori che furono cantonato con i secoli a venire. Al di la impossibilità, oltre la ragione e quanto mostrare l’assoluto nel contin- quel che rappresenta nel XX secolo il rimossi o scialbati e con la contrap- là del ripristino del culto delle figure più oscura e impossibile è riconosciuta una gente. Malevic ci fenomeno del Suprematismo e qua- posizione di due mentalità che, in dei santi, del Cristo e della Vergine, tale impossibilità tenebrosa, con tanta è riuscito.

le ruolo vi abbia ricoperto Kazimir sostanza si chiedevano: è possibile a Bisanzio, come a Roma (nonostante maggiore verità la sua necessità risplen- q Marco Bussagli © Riproduzione riservata Severinovič Malevic, esponente di rappresentare il divino in immagine? il fraintendimento di Carlo Magno), de». Allora, vengono in mente le pa- spicco di quel movimento artistico, Una prima risposta positiva venne sancito nell’843 dall’editto dell’im- role di Kafka, citate da Carboni, che Malevic. L’ultima icona. Arte, filosofia, teologia. oltre a quello di Rozanova, di El Lis- dal Concilio Niceno II del 787, quan- peratrice Teodora, i teologi cristiani scrive: «con ogni boccone visibile si riceve Ediz. illustrata, sitky e la relazione con Moholy-Nagy do l’imperatrice Irene e papa Adriano continuarono a rimanere abbacinati anche un boccone di Massimo Carboni, 251 pp., ill., Jaca Book, e il Bauhaus. L’inizio della lettura ci I, riuniti tutti i vescovi dell’impero, dal problema. Il filo rosso tracciato invisibile, con ogni Milano 2019, € 50,00

tela dei «Due amanti» di Giulio Ro- Quando la decorazione vola alto Parliamo mano, Raffaello e la sua bottega, le Ma che modi! incisioni e i «Modi» di Giulio Romano Un repertorio immaginifico di Eros e Marcantonio Raimondi. Il Rinasci- di forme e figure, un segue da p. 34, iii col. mento italiano non fu certo un’epo- viaggio dello sguardo tra da letto. Anche le famigerate posi- segue da p. 34, v col. ca di amori romantici e sospirosi, si oggetti d’uso desiderabili zioni si riducono alla climax dell’ac- tempi recenti sul tema. Più specifico, assistette anzi alla diffusione di un e possibili, aristocratici o coppiamento: non c’è nulla del «o ma di grande spessore scientifico, profluvio di dipinti, sculture e inci- quotidiani, sofisticati o fiabeschi. Il lungo e prolifico famo strano?» di Verdone e Claudia il testo di Carmen Sánchez Arte ed sioni in cui il confine tra sacro e pro- rapporto di Gio Ponti (nella foto, 1930) con la Gerini in viaggio di nozze (1995), o eros nel mondo classico (Torino 2006): fano appare molto sfumato con mol- ceramica trova ampio spazio in un volume che dei giochi proibiti che tennero piace- un affascinante percorso nell’imma- ti dipinti a tema religioso realizzati dimostra senza possibilità di dubbio che, quando volmente occupati, nel primo Otto- ginario visivo dell’erotismo classico, in Roma carichi di allusioni erotiche, la decorazione vola in alto, le arti applicate cento, Hayez con l’allieva e modella in cui i testi vengono trattati come tanto che Erasmo da Rotterdam vi si raggiungono vertici di bellezza fuori dal tempo. Carolina Zucchi (si veda Hayez priva- illustrazioni allo scopo di capire, scagliò contro fin dal 1528 con l’in- Meno celebrata della sua attività di architetto, to. Arte e passioni nella Milano romantica spiegare, e soprattutto far parlare le dignazione di un nordico sceso nella ma certamente non meno nota, apprezzata da di Fernando Mazzocca, Allemandi, immagini. Per chiudere, il diverten- Gomorra. Giulio Rebecchini nel suo un collezionismo internazionale che l’ha portata Torino 1997) Precedentemente solo te Erotismo futurista: teoria e pratica: saggio di apertura del volume su a quotazioni importanti, la produzione ceramica lo svizzero anglicizzato Fussli si riap- con cinque ricette afrodisiache, a cura Giulio Romano Lo sguardo e i sensi sot- ideata da Gio Ponti è, infatti, la dimostrazione di propria del titanismo dei modelli di

di Guido Andrea Pautasso (Milano tolinea che, colmata la misura, già ArchivesSalvatore Licitra ©Gio Ponti un accordo sublime tra cultura, immaginazione, Giulio, caricandoli di un vitalismo da 2018), consacrato agli scritti dedicati verso il 1540 «un radicale cambiamen- coraggio, tecnica e industria, ed esprime pienamente la sapienza di un made in michelangiolesco nordico. Ma si trat- alle ricerche dell’avanguardia futuri- to del clima storico, politico e culturale nato nel primo Novecento, che oggi è ancora in grado di stupirci e indicarci ta, appunto, d’una reinvenzione; di sta sull’Eros e sul piacere: un proflu- avrebbe posto fine, nel giro di pochi anni, una strada. Promosso dall’Associazione Amici di Doccia, il progetto editoriale una cover. Per cui occorrerà mettersi vio di sensazioni tattili, olfattive e alla libertà delle gioie dei sensi»; era in dedicato alla pubblicazione del catalogo completo delle opere di Gio Ponti al l’animo in pace (e non solo quello): gustative estreme, che i futuristi fan- pista il Concilio di Trento e «a Roma Museo di Doccia, propone il primo riordino sistematico dell’intero corpus delle come sex for dummies i nostri dise- no esplodere con lo scopo preciso di la rappresentazione del corpo e tanto più ceramiche disegnate per la Richard-Ginori nel periodo in cui fu direttore artistico gni sono poco meno che raggelanti. depennare dal panorama letterario l’erotismo cessavano di essere ammissibili dal 1923 al 1933. Grazie allo spoglio del carteggio e della documentazione Anche ai non rari frequentatori dei e artistico italiano le sdolcinatezze in opere di carattere pubblico, come testi- d’archivio del museo (disegni, cataloghi, tariffari, riviste) in parte riprodotti, il volume siti porno in rete si sveleranno le il- dell’aborrito amore romantico. moniano le severe critiche rivolte già nel ricostruisce filologicamente la cronologia e le fonti d’ispirazione dei soggetti, dei lusorietà di un catalogo di posizioni Manca comunque alla storia dell’ar- 1541 alle figure dipinte da Michelangelo decori e delle forme, restituendo l’estrema varietà delle invenzioni e l’ampiezza che, in realtà, ne contempla un’uni- te italiana un ordinato e scientifico nel Giudizio Universale». Ma l’erotismo, dei riferimenti culturali che attingono liberamente dalle arti, dalla letteratura, dal ca e sola. Quella che il madrigalista catalogo sul tema, magari suddiviso come afferma Georges Bataille, «è ciò folclore, dalle leggende e dalla quotidianità di diverse epoche storiche. Inseguendo fiammingo Orlando di Lasso, in una per secoli e che potrebbe portare a di cui è difficile parlare. Per ragioni che un’immaginazione fervida e spregiudicata, seppur disciplinata da un gusto raffinato, villanella del 1581, «Matona mia ca- scoperte e considerazioni sorpren- non sono solo convenzionali è definito dal tradotto dalla sapienza tecnica dei decoratori della Manifattura, Ponti si rivela ra», avrebbe detto del ficcare. Che denti: uno spazio di studi ancora da segreto» e apparenta piacere e morte. curioso, ironico, anticonformista. Vasi (nella foto, uno del 1925), ciotole, piatti, ma nelle viste di Giulio quest’atto serbi riempire. L’erotismo, nel segreto o anche pa- anche fermacarte, posacenere, statuine, cineserie mostrano, infatti, la sua apertura un automatismo, un che di infernal- Gli amori romantici pervadono il lesemente, avrebbe comunque con- a fonti d’ispirazione che spaziano dalla rilettura di tipologie archeologiche al cinema mente iterativo: nessuno lo aveva volume Amore, Passione e sentimento, tinuato a frequentare gli artisti per d’avanguardia, dalla semplificazione minimale alla citazione Rococò, dalla narrazione capito meglio di Fellini quando, nel con studi stimolanti come il saggio tutti i secoli seguenti e fino ai nostri mitica all’illustrazione della vita moderna. Le pagine illustrate del libro ci portano 1976, coglierà le fornicazioni di Ca- q di Simona Bartolena «Dal dramma giorni. Arabella Cifani © Riproduzione riservata dentro le forme concepite come spazi da abitare, dove si susseguono ricercate sanova alla presenza di un usigno- letterario alla vita quotidiana: l’amo- prospettive di sapore metafisico e piccoli angeli dalle ali dorate, affusolate figure lo meccanico, pronto a scandire il Amore, passione e sentimento. Da Hayez re nella pittura dell’Ottocento italia- a Cremona e Previati, a cura di Simona dagli occhi a mandorla e sirene, fioriture primaverili e lavori nei campi, acrobazie tempo e i colpi. «A far l’amore comin- no», nel quale Francesco Hayez, Tran- Bartolena, 106 pp, Sagep, Genova 2019, circensi e trionfi romani, animaletti e simboli arcani. E, tra tanto oro, bianco e blu, cia tu» cantava, nello stesso anno € 25,00 quillo Cremona, Mosè Bianchi, Amos alternati ai colori teneri e brillanti della primavera, appare persino una donna tagliata del film, Raffaella Carrà. A scorrere Cassioli, Domenico Morelli, Federico Giulio Romano. Arte e desiderio, a cura in quattro pezzi, inquietante evocazione surreale, dipinta su una piattella dal fondo questi disegni dell’officina di Raf- di Barbara Furlotti, Guido Rebecchini, Linda Faruffini, Silvestro Lega e molti al- Wolk-Simon, 224 pp., ill., Mondadori Electa, rosso corallo. A guidarci nell’interpretazione dell’iconografia e della storia degli faello si è tentati, per questa volta tri pittori del nostro Ottocento Milano 2019, € 35,00 oggetti contribuiscono le schede delle curatrici Livia Frescobaldi, Olivia Rucellai almeno, di passare la mano.

vengono indagati e commentati e Maria Teresa Giovannini, integralmente tradotti in inglese. q Stefano Causa © Riproduzione riservata per opere di soggetto amoroso Preziosi per gli appassionati e i collezionisti anche il glossario con considerazioni originali. Ben e l’indice dei decori che completano l’opera, facendone un utile I Modi. Giulio Romano diverso, ovviamente, il caso di Giu- strumento di studio e d’ispirazione. q Valeria Tassinari e gli altri, testi di Bette Talvacchia e Maria lio Romano. Arte e desiderio con i suoi Antonella Fusco, ed. molti profondi saggi che scandaglia- Gio Ponti. La collezione del Museo Richard-Ginori della Manifattura bilingue, traduzione in di Doccia, a cura di Livia Frescobaldi, Maria Teresa Giovannini e Olivia inglese di transiting_s. no l’arte erotica del Cinquecento, Rucellai, edizione bilingue, traduzione in inglese di Anna Moore Valeri, piccolo, Electa, Milano la corte dei Gonzaga, la celeberrima 539 pp., ill., Maretti, Imola 2019, € 100,00 2019, € 10,00 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 37 Libri

Ritorna il Bruscaglia e lascia il segno Io Benvenuto Ferrazzi vi dico tutto di me

Leggere un’autobiografia significa immergersi nella vita del personaggio e dargli voce, e se il narratore è a sua volta un pittore, le immagini si fanno più nitide, «Non è per vanagloria che mi sia imposto di scrivere la mia vita. La ragione prima è stata la calamità della Fortuna, il timore di una morte causata, essendo la miseria una perfida consigliera. Ed è una grande virtù confessare di propria mano il bene e il male intervenutoci nella nostra breve permanenza sulla terra, perché dalle nostre debolezze e impensati sbagli altri uomini potranno attingere la sapienza, benché a mio avviso nulla vale a salvarsi dai mali che come spiriti invisibili ci perseguitano». Così Benvenuto Ferrazzi si racconta, con un linguaggio arricchito da colori accesi, talvolta in contraddizione con se stesso. Ferruzzi cita nomi, luoghi, fatti visti per cinquant’anni attraverso gli occhi semplici che si riflettono in un linguaggio che resta fedele al contesto sociale da cui proviene: la sua Roma. Lo studio di Laura Moreschini restituisce al pubblico il ruolo di Ferrazzi all’interno della cultura romana della prima metà del Novecento, attraverso le centinaia di esperienze narrate e le brevi cronache riportate. Si presentano davanti al lettore una carrellata di scene picaresche e di macchiette, prostitute e ubriachi così come In meno di un decennio la manualistica sulle tecniche dell’incisione calcografica personaggi eccellenti quali la Regina Madre in visita a Roma, e ancora Mussolini, si arricchì di due fondamentali contributi, entrambi a firma di due straordinari Ettore Petrolini, Trilussa, Giulio Aristide Sartorio, Paolo Mussini, Alberto e Anton interpreti di quella disciplina: nel 1979 Vanni Scheiwiller dava alle stampe Il Giulio Bragaglia, il fratello Ferruccio, Enrico Prampolini, Angelo Zanelli, Vincenzo gesto e il segno di Guido Strazza (1922), poi riedito da Apeiron; il 1988 era Jerace, Ercole Rosa, Federico Hermanin, Antonio Muñoz, Filippo Tommaso l’anno della prima edizione di Incisione calcografica e stampa originale d’arte, di Marinetti e molti altri. Questo libro restituisce a Benvenuto Ferrazzi il suo posto Renato Bruscaglia. Quasi coetanei, tutti e due docenti di tecniche dell’incisione all’interno della cultura figurativa romana: quello di un artista volutamente isolato, in Accademia, sono gli autori dei due manuali dedicati a quella disciplina tuttora ma non per questo minore. Fratello del noto accademico Ferruccio, Benvenuto è più consultati dagli studenti d’arte. Se però Strazza intrecciava le indicazioni presente costantemente per un cinquantennio a tutti i maggiori eventi espositivi tecniche (con mirabile sintesi) a riferimenti allo strutturalismo e alle teorie della della capitale, trovando anche molti estimatori. Tra i primi a credere nel suo Gestalt, il suo collega urbinate optava per continui riferimenti alla storia dell’arte talento Anton Giulio Bragaglia, che ospitò ben cinque mostre personali tra gli anni (da Dürer ad Hayter) ma soprattutto entrava con una particolareggiata trattazione Venti e Trenta, riconoscendo il valore di una pittura eccentrica e visionaria, che in ogni meandro dei procedimenti del «taglio dolce», come anticamente (ai tempi di raccontava il lato oscuro della Roma contemporanea. Nel 2016, i Musei di Villa Abraham Bosse, nel XVII secolo autore del primo manuale specifico): un esempio Torlonia, dedicano la prima mostra antologica a un’artista che per tutti, l’importante sezione dedicata alle varie modalità della stampa della poco emerge negli studi sulla Scuola romana. Questo volume matrice. Un «libro di mestiere», insomma, come lo definiva lo stesso Bruscaglia, rafforza e riscopre uno tra i maggiori esponenti della prima metà accompagnato però dal suo bello scrivere (non sarà un caso se la ricchissima del nostro Novecento. q Daniela Magnetti bibliografia include un testo di Paul Valéry). L’attesa ripubblicazione del suo ormai introvabile manuale, aggiornata a cura della figlia Marta e con contributi introduttivi Benvenuto Ferrazzi, La mia vita da bohémien. Dal socialismo umanitario al di Giovanni Turria, Giulia Napoleone (allieva di Bruscaglia) e Silvia Cuppini, oltre neorealismo cinematografico, uno spaccato sociale e culturale dell’Italia degli inizi del ventesimo secolo, a cura di Laura Moreschini, 376 pp., 20 ill. b/n, De La materia privilegiata a un contributo di Andrea Emiliani pubblicato nel 1989 sul «Corriere della Sera», Luca, Roma 2019, € 30,00 rivela però quali e quanti punti di connessione esistano tra i due artisti e maestri: di Leoncillo fra gli altri, la coscienza della tecnica come linguaggio, ad esempio, ma anche come procedimento; la fede nelle potenzialità del segno puro; la rivendicazione Il televisore piange Enrico Mascelloni dedica un volume dell’identità autonoma e non imitativa del segno inciso. Le ricerche in occasione a Leoncillo Leonardi e alla materia della ripubblicazione hanno riportato alla luce le matrici dei «test» sulle tecniche privilegiata dall’artista, la ceramica, che illustrano il volume. Un’edizione a parte del manuale, in tiratura limitata focalizzando l’attenzione su opere nate e in cofanetto, ne ripropone, insieme a due opere dell’artista, la ristampa al nel decennio 1958-68. Mascelloni torchio, preziosissima in quanto esalta il valore anche tattile della grafica incisa sta completando il catalogo generale e accompagnata da due piccole opere dell’artista. Sebbene dell’opera dello scultore umbro: questo questo circostanziato trattato fosse nato in relazione al magistero catalogo ne è un’anticipazione. Nato accademico, il libro non sfuggirà agli appassionati, agli studiosi e a conclusione della mostra tenutasi ai collezionisti consci che la coscienza di «com’è fatta» un’opera Fabio Mauri è una delle figure più interessanti e complesse del panorama alla Galleria dello Scudo tra dicembre d’arte non può che arricchirne il fascino. q Franco Fanelli artistico italiano della seconda metà del Novecento. Mauri ha insegnato per 2018 e marzo 2019, porta una vent’anni Estetica della Sperimentazione all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila serie di contributi inediti in grado di Incisione calcografica e stampa originale d’arte. Materiali, procedimenti, segni grafici, di Renato Bruscaglia, 320 pp., ill. b/n, QuattroVenti, Urbino 2019 € 32,00 e ha esposto in prestigiose rassegne e in diverse edizioni della Biennale offrire una nuova lettura sull’opera di Venezia. Pur essendo considerato già in vita un esponente di spicco di Leoncillo, in particolare sull’ultimo dell’avanguardia, solo in anni più recenti, grazie a importanti esposizioni decennio della sua produzione. La Poggi sfida le regole del buon senso museali, la figura di Fabio Mauri sta trovando la sua collocazione nel panorama sua opera è entrata prepotentemente artistico internazionale. La complessità e la profondità dell’arte e del all’attenzione del mercato dopo Nel piccolo formato del volume a cura di Roberto Dulio, Fabio Marino e Stefano pensiero dell’artista, teorico e intellettuale, emerge ora in questo volume. La il risultato eccezionale ottenuto a Andrea Poli, si condensa efficacemente la storia intensa ed esemplare della raccolta di scritti è il risultato dell’iniziativa e del lavoro che Francesca Alfano novembre 2018 all’asta milanese di falegnameria pavese Poggi, fondata da Carlo Poggi negli anni Trenta e Miglietti ha realizzato, prima con un confronto durato nel tempo con l’artista Sotheby’s dove «Grande mutilazione» magistralmente condotta dai figli Ezio e Roberto fino alla chiusura dell’attività e, successivamente, nella curatela critica dei testi. Mauri si sviluppa in uno dei del 1962 (nella foto) è stata battuta nel 2010. Si tratta della prima monografia dedicata alla ditta, che ha legato il momenti più stimolanti della scena artistica emergente degli anni Sessanta e a 960mila euro. Da questo risultato proprio nome a quello di importanti architetti e designer come Franco Albini, Franca Settanta, si muove verso una riflessione sempre più approfondita dei grandi è partito il documentario di Simona Helg, Vico Magistretti, Afra e Tobia Scarpa, Marco Zanuso, Umberto Riva, Renzo temi esistenziali. Tanto che le sue opere posso costituire una lettura teorico- Fasulo, dedicato a un artista «se non Piano, Ugo La Pietra, Corrado Levi e Laura Petrazzini. Dagli scritti dei curatori, oltre estetica delle problematiche e dei mutamenti dei processi culturali del tempo. dimenticato sicuramente trascurato ai testi di Lorenzo Ciccarelli e di Nicoletta Colombo, emergono la passione e il Mauri è artista e intellettuale del Novecento e ne interpreta tensioni e drammi. per 50 anni», andato in onda il 10 coraggio dei fratelli Poggi che, in stretto sodalizio con cotanti nomi, perseguono Il «Televisore che piange» (nella foto) e la serie degli schermi preannunciano già gennaio scorso su Rai5 per ArtNight. il loro credo innovativo producendo industrialmente mobili di altissima qualità gli sviluppi e le contraddizioni della società dello spettacolo. Il «Muro Occidentale Nel volume, oltre al saggio di apertura esecutiva in legno, un materiale che si era prestato, fino agli anni Cinquanta, più o del Pianto» presentato nel 1993 alla Biennale di Venezia, composto da un di Mascelloni, Marco Tonelli analizza ad una produzione limitata che seriale, per la quale era solitamente preferito il muro di valigie alto quattro metri, racchiude ogni tragedia individuale e collettiva. in maniera dettagliata Piccolo metallo. L’incontro nel 1950 con Franco Albini sarà determinante e, dal rapporto Il corpo di Pier Paolo Pasolini usato come schermo rimanda a una riflessione diario, manoscritto inedito ricco di pressoché esclusivo che ne consegue, nasceranno caposaldi del design italiano sul ruolo dell’intellettuale e sulle pratiche del sapere. L’artista, che ha vissuto disegni, annotazioni e dichiarazioni di come la poltroncina «Luisa» (nella foto, Roberto Poggi lavora con un artigiano un’esperienza di vita segnata anche dalla follia, elabora un approfondimento poetica, in grado di raccontare anche alla poltroncina), che fa loro guadagnare il Compasso d’Oro nel 1955, il «Tavolo teorico che si esplica in una serie di scritti che, partendo dal riferimento alle la relazione di Leoncillo con i grandi Cavalletto TL2» (1950-1953), il «Tavolino Cicognino» (1953), la «Libreria LB7» proprie opere, trovano la loro compiutezza nell’affrontare con un’impostazione protagonisti della cultura di quegli (1956) e la «Sdraio a dondolo PS16» (1959). La cura nei minimi dettagli del filosofico-psicanalitica non solo le questioni dell’arte, come la componente anni. A Martina Corgnati il compito di processo ideativo ed esecutivo accomuna l’architetto e i due talentuosi artigiani ideologica e il rapporto arte e vita, ma anche i grandi temi esistenziali analizzare il rapporto dello scultore imprenditori, oltre alla passione per la sperimentazione che non di rado mette dell’individuo rispetto alla storia e alla memoria. Del resto la scrittura per con l’antico; Alessandra Caponi fa luce a dura prova la realizzazione finale. «Tanto Albini è ardito nel proporre soluzioni Mauri ha sempre avuto un ruolo di primo piano. Sin da giovane fonda con sulla sua committenza, Lorenzo Fiorucci inusitate, scrive Poli, quanto Poggi è disposto ad assecondare e rendere possibile Pasolini le riviste «Il Setaccio» e poi «Quindici», che vede tra i suoi autori Eco, studia l’epistolario, Laura Lorenzoni la variante meno appropriata dal punto di vista tecnico, sfidando le regole del buon Sanguineti, Pagliarani, Balestrini, Porta, Arbasino, Manganelli, e «La Città di cura l’apparato bio-bibliografico, senso». La monografia, ricca di informazioni, illustrazioni e documenti, è completata Riga» con Kounellis. Il volume presenta, in questa nuova edizione, gli antefatti Elena Della Costa il repertorio delle dal regesto, a cura di Fabio Marino, degli arredi prodotti da Poggi a partire dal che hanno portato alla pubblicazione del libro, i testi realizzati in occasione di mostre personali e l’antologia critica dopoguerra al 2001, basandosi sui materiali documentari e mostre, le riflessioni sui singoli lavori. Il libro costituisce un del decennio fotografici conservati nell’Archivio Poggi a Pavia, uno strumento, fondamentale contributo per la comprensione del pensiero e 1958-68. quindi, molto utile per studiosi e operatori di mercato a fronte del dell’arte di Fabio Mauri e consente di conoscere, attraverso q Camilla Bertoni crescente interesse per il design italiano e per i suoi interpreti lo sguardo critico dell’artista, la scena culturale e artistica del Leoncillo, materia migliori. q Carla Cerutti tempo in una narrazione lunga cinquant’anni di attività. radicale. Opere 1958- q Massimo Melotti 1968, a cura di Enrico Il Mondo di Poggi. L’officina del design e delle arti, a cura di Roberto Dulio, Mascelloni, 384 pp., Fabio Marino e Stefano Andrea Poli, 160 pag., 170 ill., Electa Architettura, Fabio Mauri. Scritti in mostra. L’avanguardia come zona. 1958-2008, a ill. col., Skira, Milano Milano 2019, € 32,00 cura di Francesca Alfano Miglietti, 402 pp., ill., il Saggiatore, 2019, € 35,00 2019, € 90,00 . IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 39 Il Giornale del e della Tutela

RESTAURO A cura di Barbara Antonetto Amatrice con gli occhi di prima Amatrice (Ri). Il terremoto che colpì il Centro Italia nel 2016 ebbe come epicentro Amatrice, dove molti santuari e chiese furono duramente danneggiati o andarono irrimediabilmente perduti. Immagini dell’aspetto originario degli edifici sono però custodite in una serie di fotografie d’archivio scattate nel Novecento e conservate presso la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, della provincia di Viterbo e dell’Etruria meridionale. Ora questo patrimonio di lastre e negativi, grazie alla Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli Onlus, è stato pubblicato nel volume Amatrice con gli occhi di prima (80 pp. ill. b/n, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2019, € 28), frutto della collaborazione tra la citata Soprintendenza e quella per le province di Frosinone, Latina e Rieti. Numerosi scatti in bianco e nero mostrano l’aspetto originario e le trasformazioni nel corso del tempo di chiese come Sant’Agostino ad Amatrice o il Santuario di Santa Maria della Filetta nella frazione di Rocchetta: foto preziose per la memoria storica e per i lavori di restauro degli edifici e delle opere d’arte in essi contenuti. L’archivio fotografico è in corso di digitalizzazione a cura di Federica di Napoli Rampolla e di Enrico Ciavoni. q Arianna Antoniutti

Fidenza Saorge (Francia) gli affreschi nella chiesa e nel refetto- rio, con le allegorie delle virtù, e quelli nelle lunette del chiostro dedicati alla Barocco vita di san Francesco e realizzati pro- Il testimone muto babilmente da un frate pittore. Dello italiano stesso periodo sono i quadranti solari La Cattedrale è una stratificazione di interventi affrescati sulle arcate del chiostro. di costruzione, da Antelami in poi, e di restauro tra i boschi Il monastero è stato al centro di di- verse vicissitudini storiche. Durante il della Val Roia Terrore, nel 1794, i monaci furono al- lontanati e il monastero occupato dai Fidenza (Pr). Negli anni a cavallo fra il XII e il XIII secolo Fidenza si chia- Quasi concluso soldati francesi che lo trasformarono mava Borgo San Donnino dal nome del santo protettore. In Italia lo stile in ospedale. Nel 1823 fu restituito ai delle architetture era ancora il Romanico, in Francia era già il Gotico, di il recupero del francescani, che lo lasciarono di nuo- cui comunque nella Cattedrale ci sono premonizioni. L’edificio è oggi il Monastero di Saorge vo nel 1903. Fu quindi trasformato in risultato degli interventi che si sono succeduti nel tempo, sia quelli che colonia estiva, poi in base militare hanno concorso a costruirla, sia quelli di restauro, e in realtà spesso non è tedesca durante la seconda guerra possibile distinguere gli uni dagli altri. Il restauratore moderno deve allora mondiale. Lo Stato francese lo acqui- destreggiarsi in un processo delicatissimo fra il fare e il non fare, facilitato, Saorge (Francia). Nella Val Roia, tra sì nel 1967 e nel 2001 fu convertito in se vogliamo, dalla coscienza che il restauro presente non potrà essere che Provenza e Liguria, il Monastero di maison per scrittori e artisti. strettamente conservativo e rispettoso delle stratificazioni. La condizione Saorge (in italiano Saorgio) è in Il Centre des Monuments nationaux, irrinunciabile consiste in uno studio rigorosissimo del monumento, testi- corso di restauro. Il cantiere da 1,4 l’operatore pubblico che gestisce più mone muto eppure capace di offrire risposte a chi abbia saputo interrogar- milioni di euro iniziato lo scorso ot- di cento monumenti nazionali in tut- lo scientificamente. La premessa è particolarmente opportuna in un caso tobre dovrebbe concludersi tra aprile ta la Francia, ha affidato il cantiere come quello di Fidenza, perché le incertezze sono infinite, a cominciare e maggio. Il convento fu fondato nel di recupero del monastero all’archi- dalla paternità. Gli studi sono pervenuti a riconoscerla in Benedetto An- «Profeta» di Benedetto Antelami sulla facciata 1648 da una comunità di frati fran- tetto Antoine Madelénat. Al mo- telami (un cognome derivante probabilmente da Intelvi, valle del Coma- della Cattedrale di Fidenza cescani riformati nella parte alta del mento è stata restaurata la facciata sco da cui provenivano officine di lapicidi), noto da due firme, del 1178 e villaggio, tra gli olivi, sulla strada tra della chiesa, sono state consolidate del 1196, lasciate nella vicina Parma. Qui gli si attribuisce il Battistero, un complesso fra i più affascinanti nella cultura Nizza e Torino, all’epoca trafficata via le coperture e le capriate, gli impian- dell’Occidente, ma le firme sono apposte su due opere scultoree e in entrambe si definisce «sculptor». L’attività di -An di fiorenti commerci. La chiesa è nello ti sono stati messi a norma. I restauri telami come architetto del Battistero è un’ipotesi, così come gli sono attribuite soltanto per ragioni di stile architetture stile del Barocco italiano con portico interessano ora l’apparato decorati- e sculture della Cattedrale di Fidenza e della Chiesa di Sant’Andrea a Vercelli, ultima opera di un autore i cui estremi ad arcate e campanile a bulbo. Nel vo all’interno della chiesa, con le sue cronologici vengono fissati ipoteticamente fra il 1150 e il 1230. Sorprendente nella facciata del Duomo di Fidenza si corso del Settecento fu arricchita di boiserie intagliate, e gli affreschi del

rivela l’impiego, che richiede un’incredibile accuratezza costruttiva, di una muratura a secco dei conci senza impiego nuovi decori. Al 1760 circa risalgono chiostro. q Luana De Micco © Riproduzione riservata di malte. Il volume a cura di Barbara Zilocchi L’officina Benedetto Antelami della Cattedrale di Fidenza. Studi, ricerche e restauro (352 pp., ill. col. e b/n, Skira, Milano 2019, € 55) fa il resoconto come me- glio non si potrebbe della campagna di restauri sulla facciata, le torri e l’abside condotta fra il 2016 e il 2018. L’intervento si è giovato anche di una consulenza dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, che ha anche eseguito direttamente il restauro della «Madonna in Maestà» oggi all’interno del Museo Diocesano. Il vo- lume contiene accurate mappature tematiche che restituiscono con immediata efficacia visiva le stratificazioni del monumento, individuate con un lavoro che merita sincero apprezzamento. Puntuali le informazioni tecnico scientifiche su metodologie, procedure e materiali del restauro, nelle varie fasi di preconsoli- damento, pulitura, consolidamento, stuccatura e protezione. A Barbara Ziloc- chi si devono gli studi storici sul monumento e sui restauri pregressi sia dell’ar- chitettura sia delle decorazioni di scultura e il coordinamento di un’équipe di autori che ha reso esauriente la pubblicazione. A voler aggiungere qualcosa sarebbe stato utile un capitolo dedicato all’Antelami che facesse il punto sullo stato attuale degli studi su una personalità fra le massime della nostra storia

La facciata della Cattedrale di Fidenza artistica, ma ancora così problematica. q Giorgio Bonsanti © Riproduzione riservata Il Monastero di Saorgio sulla strada che collega Nizza a Torino

Forse un Donatello maturo Firenze

Firenze. Nell’ambito di lavori che interessavano la settecentesca Chiesa di Sant’Angelo a Legnaia nel Terrazzo non terrazzo per Giunone 2012 venne scoperto il Crocifisso ligneo della Compagnia di Sant’Agostino (nella foto) che lì ebbe sede dal XV secolo. L’o- Decorata da Vasari, la sala di Palazzo Vecchio pera è stata restaurata a partire dal 2014 da Silvia Bensi sotto la è stata restaurata dai Friends of Florence direzione di Anna Bisceglia (l’Università di Firenze ha anche con- dotto un’indagine radiografica digitale con analisi xilologiche). Gra- zie alle ridotte dimensioni (89x82,5 cm) e al peso leggero (tavole Firenze. Nell’ala sud-orientale del piano nobile di Palazzo Vecchio è stato restaurato il Terrazzo di Giunone (nella foto) tra- in legno di pioppo svuotate nelle parti interne), il Crocifisso veniva mite la Fondazione Friends of Florence presieduta da Simonetta Brandolini d’Adda e grazie al generoso contributo di Ellen portato in processione e per questo nei secoli è stato ridipinto e James Morton, Jon e Barbara Landau e Fabrizio Moretti. Situato tra le «stanze nuove» che Cosimo I de’ Medici fece ben cinque volte. L’accurata pulitura ha permesso di ritrovare l’in- costruire all’indomani del suo trasferimento nel palazzo, il Terrazzo fa parte del Quartiere degli Elementi destinato ad ac- carnato originale, o perlomeno quello più antico, mentre la struttura cogliere gli ospiti della corte. Costruito sotto la direzione di Battista del Tasso tra il 1551 e il 1555, fu modificato daGiorgio lignea è sostanzialmente ben conservata, se si eccettua l’elaborazio- Vasari nel 1557 nell’ambito della trasformazione dell’antico Palazzo dei Priori o della Signoria in reggia ducale e decorato ne plastica della testa (anticamente completata da un rivestimento con palchi lignei dipinti, stucchi e affreschi dello stessoVasari e collaboratori che narrano storie di divinità mitologiche. Il in gesso modellato, andato perduto). A restauro concluso la novità Terrazzo già alla fine del ’700 era una stanza chiusa, ma in origine era una loggia con colonne progettata per accogliere una sorprendente è l’attribuzione a Donatello, frutto delle ricerche con- fontana al centro (mai realizzata) e una statua antica della dea. Per evocare quel progetto incompiuto, riconoscibile nell’affre- dotte da Gianluca Amato fin dalla tesi di dottorato (nel 2013 presso sco al centro del registro inferiore della parete interna, a metà del Novecento è stato collocato al centro del Terrazzo il «Putto l’Università Federico II di Napoli) dedicata ai crocifissi lignei toscani con delfino» commissionato a Verrocchio da Lorenzo il Magnifico per una fontana della Villa di Careggi (poi spostato nel tra tardo Duecento e prima metà del Cinquecento. Amato offre con- cortile di Michelozzo, dove ora c’è una copia). Liberati gli stucchi dai depositi di polveri incoerenti, si è proceduto al restauro fronti stilistici stringenti con il gruppo mediceo di «Giuditta e Oloferne» degli affreschi previa asportazione di colle e resine apposte nei secoli e consolidamento di sollevamenti di colore e cadute di (Firenze, Palazzo Vecchio) e lo data al 1461-66, anni della maturità pellicola pittorica (l’asportazione delle ridipinture ha salvaguardato le ricostruzioni di brani fondamentali del testo pittorico,

dell’artista che forse non lo condusse a termine. q Laura Lombardi quali la testa di Giunone, parte del corpo e i pavoni). Le superfici sono ora protette da vetri antiriflesso.q L.L. © Riproduzione riservata 40 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Restauro

Saluzzo Genova Un recupero Carabinieri da paura e cantautori La Fondazione Cassa in San Giuliano di Risparmio riconsegna Il recupero di Abbazia alla città il seicentesco e Convento è raccontato Monastero delle in un libro Clarisse di Rifreddo

Genova. L’antica Abbazia e Conven- «Crocifissione e santi» di Giovanni Saluzzo (Cn). D’ora in poi sarà il Centro to di San Giuliano è uno dei luoghi Mazone e Nicolò Corso, originariamente nell’Abbazia di San Giuliano di Genova, Congressi Monastero della Stella più amati dai genovesi. Celebrato da ora nel Museo di Sant’Agostino ma, nel corso dei suoi oltre quattro se- Guido Gozzano in una sua poesia, coli di storia, era la Chiesa della Con- il complesso di origine medievale si della Casa dei Cantautori liguri. fraternita della Ss. Trinità o della trova lungo la splendida passeggiata «Il volume è il primo tentativo di dar vita Croce Rossa e, prima dell’abbandono a mare di corso Italia e sta rinascendo a una raccolta ordinata di contributi scien- dei religiosi a fine Ottocento,del Sa- dopo anni di abbandono. tifici destinati a delineare la fisionomia di cro Cuore di Gesù. Giunte in città nel Lo documenta il nuovo volume della San Giuliano, spiega Cristina Bartolini, 1592, le monache Clarisse di Rifreddo Sagep curato dall’architetto Cristina e testimonia l’impegno per far rivivere il all’inizio del Seicento fecero erigere Bartolini (funzionario del Segretaria- complesso architettonico da parte di ar- il primo edificio di culto con annes- to regionale del Mibact per la Liguria). cheologi, storici dell’arte e tutti coloro che so monastero cistercense intitolato a In 280 pagine non solo presenta i va- si sono occupati del suo recupero a partire Santa Maria della Stella. La chiesa fu ri progetti di restauro di cui è stata almeno dalla metà degli anni Ottanta del probabilmente ampliata tra il 1698 e oggetto l’abbazia, ma ripercorre la secolo scorso». Lasciato dai benedettini il 1701 su disegno di Fra’ Pio Giacin- Panoramica della Chiesa del Monastero di Santa Maria della Stella a Saluzzo storia del complesso (attualmente di negli anni Trenta, il Convento ha ospi- to Poncino, un ingegnere converso proprietà demaniale) descrivendo le tato le famiglie degli sfollati durante domenicano. Alterne vicende e cambi na dell’Incoronazione della Vergine in per bisturi, 150 pennelli e 2mila litri di opere d’arte a esso legate (tra cui la la seconda guerra mondiale per poi di proprietà ne segnarono poi la storia gloria con la Trinità, angeli e santi di- acqua demineralizzata, per dare solo pala di fine ’400 di Giovanni Mazone rimanere abbandonato per decenni. fino alla soppressione della residenza pinta intorno alla metà del Settecento qualche numero dell’intervento. Non e Nicolò Corso conservata al Museo di Dopo i primi interventi, dal 1998 fino dei Gesuiti con relativa sconsacrazio- nella cupola ha ritrovato luminosità e ultimo anche il restauro dell’altare Sant’Agostino di Genova) e delineando agli anni nostri una serie di cantieri ne. Dopo vent’anni di abbandono, nel definizione consentendo nuove ipote- ligneo policromo e della cantoria. Su- l’anima del luogo che sta tornando a ha permesso il recupero della faccia- 2007 la Fondazione Cassa di Risparmio si attributive: Sonia Damiano sugge- perfici luminose e policromie brillan- rivivere: da poco ospita gli uffici del ta su corso Italia, il consolidamento di Saluzzo ha acquistato l’immobile e risce di ricondurre l’impresa al pittore ti, ricchi modellati a stucco, strutture Nucleo Carabinieri Tutela Patri- del chiostro e il restauro dell’abbazia, avviato il complesso iter di recupero ticinese Giovan Francesco Gaggini. lignee dipinte e marmi di pregio sono monio Culturale di Genova. Il Mini- cercando di rispettare quanto soprav- con un investimento di circa 5 mi- Nei tre anni di restauro il Consorzio i decori della «casa aperta per la città», stero, la Regione Liguria e il Comune vissuto alle devastanti manomissioni lioni di euro per farne, oltre che la San Luca ha impiegato nel restauro 14 come l’ha definita il presidente della di Genova hanno inoltre sottoscritto del dopoguerra, grazie anche a un’ap- propria nuova sede, uno spazio di ag- tra restauratori e collaboratori di quat- fondazione bancaria Marco Piccat. nel 2018 un accordo affinché vi trovi profondita indagine d’archeologia ar-

gregazione per la comunità. I lavori, tro imprese consorziate, 3mila lame © Riproduzione riservata q Ilario Taziano sede anche l’ente culturale e museale chitettonica. q Emmanuele Bo © Riproduzione riservata iniziati nel 2015 e monitorati dalla So- printendenza piemontese con la dire- zione di Valeria Moratti e Silvia Gaz- zola, hanno portato a esiti inattesi. Gli Anonimi generosi anonimo, tornerà a percorrere le strade da restaurare solo poche decine di metri scavi archeologici preliminari (affidati del paese il 9 aprile, giovedì santo, a Porta Barete e saranno finanziati a F.T. Studio di Peveragno) hanno ri- prima di tornare nella sua chiesa su da fondi dell’Unione Europea. Con i velato resti di strutture e manufatti una nuova base. q Tina Lepri cinque milioni completiamo tutti i lavori risalenti al periodo compreso tra il XIV e valorizziamo le mura». Vale a dire? e la fine del XVII secolo riconducibili A spasso sulle mura «Tranne dove le pendenze sarebbero alla porzione di abitato demolita in oc- da alpinisti, si potrà camminare lungo casione della costruzione della chiesa, L’Aquila. Il centro storico aquilano è l’intera cinta muraria. Per tutto il in particolare due fornaci per la produ- attorniato da mura lunghe quasi 5,5 perimetro sono previsti sistemi di video zione di mattoni. Lo scavo ha consen- chilometri erette a partire da fine sorveglianza, una segnaletica con QR tito di ricomporre la sequenza costrut- Duecento: pur tra ricostruzioni per i Code che spieghi le mura e gli elementi di Clara Vannucci Foto tiva e la trasformazione dell’impianto terremoti e, in qualche tratto, qualche paesaggistici e storici, aree di sosta e Ripoli. Si tratta della Fonte della fata monastico. Con gli interventi edili nel edificio moderno troppo invadente, soprattutto un’illuminazione a risparmio Morgana (nota ai locali come Casina 2016 sono stati avviati i restauri delle la cerchia urbica è piuttosto integra energetico studiata appositamente». Se delle fate, nella foto), fatta costruire superfici decorate affidati Consoral - (un tratto nella foto). Per le mura, di tutto fila con le gare d’appalto i« lavori da Bernardo Vecchietti nella seconda zio San Luca di Torino che si è oc- proprietà comunale, si è sbloccato potranno iniziare a primavera 2021». metà del Cinquecento all’interno del cupato del risanamento dell’apparato Centuripe (En). È un Ecce Homo ricco un finanziamento dacinque milioni q Stefano Miliani parco della sua residenza estiva, decorativo della chiesa, sia interno sia di pathos (nella foto, un particolare) il di euro del Ministero per i Beni e le Villa Il Riposo. La fonte, esempio di facciata. Le pesanti ridipinture ma, busto in gesso e cartapesta dell’inizio Attività culturali e il Turismo: serve a La Casina delle fate particolarissimo di architettura da soprattutto, il lungo abbandono e la del 1800 custodito nella Chiesa completare i restauri e a creare lungo giardino a metà tra la tipologia del mancata manutenzione dell’edificio, Madre di Centuripe. L’opera che per l’intero perimetro camminamenti Firenze. Nell’ambito della XXVI edizione ninfeo e quella del grotto, custodiva avevano seriamente compromesso le decenni ha aperto la processione illuminati. A descrivere il progetto di «Artigianato e Palazzo. Botteghe che al suo interno la statua marmorea preziose finiture barocche. La preven- del giovedì santo, emblema della è Claudio Finarelli, architetto della artigiane e loro committenze», la della Fata Morgana scolpita da tiva campagna diagnostica ha permes- settimana pasquale, era tanto Soprintendenza Archeologia, Belle manifestazione nata dal progetto di un giovanissimo Giambologna. La so la caratterizzazione dei materiali, lesionata che rischiava da tempo Arti e Paesaggio dell’Aquila e cratere Giorgiana Corsini e Neri Torrigiani statua sarà riprodotta artigianalmente della natura del degrado e della suc- di spezzarsi. Lo hanno salvato la che, in pensione, continua a seguire che, come ogni anno, riunirà nel con tecnologie modernissime e cessione delle fasi decorative, così da raccolta fondi lanciata un anno fa da gli interventi avviati. Parla come «rup» seicentesco Giardino Corsini una ricollocata nel complesso dopo il individuare la migliore metodologia un centuripino e l’offerta di sanare le (responsabile unico del progetto, il selezione di 100 testimoni della più restauro. Nel progetto è coinvolto d’intervento. La situazione conserva- fratture per soli 2.500 euro, materiali progettista e direttore dei lavori è alta tradizione artigiana (al momento l’artista Nicola Toffolini, autore di tiva era «da far paura», ha commenta- compresi, di un noto restauratore Antonio Di Stefano): «Questo lavoro in cui andiamo in stampa sono dieci pezzi unici ispirati alle opere to il direttore del gruppo di restauro autorizzato dalla Soprintendenza è frutto di una “buona pratica”: vi confermate le date 4-7 giugno), ha del Giambologna sottratte nei secoli Michelangelo Varetto riferendosi che ha preferito rimanere anonimo. collaborano il Segretariato regionale preso il via la nuova campagna di all’edificio e andate disperse, a alle ampie zone lacunose o comunque Il Cristo aveva importanti lesioni dei beni culturali, la Soprintendenza, la raccolta fondi per un bene culturale, partire dal mascherone di Medusa compromesse dai perduranti effetti nell’incarnato e nel manto, parti Regione Abruzzo, il Comune. Mancano rivolta a privati e aziende. Dopo il originariamente collocato nella dell’umidità. Una volta completata della corona e del mantello si erano contributo di 50mila euro nel 2018 nicchia esterna da cui i viandanti l’estrazione dei sali cristallizzati me- staccate e il perno in legno che regge per la riapertura del Museo della potevano dissetarsi. Le donazioni diante supporti a elevata assorbenza, la scultura era spezzato e divorato Manifattura Richard Ginori di Doccia potranno essere versate fino al 30 si è proceduto alla rimozione delle dai parassiti. L’intervento di restauro e di 40mila nel 2019 per i restauri giugno attraverso bonifico bancario: molte ridipinture alteranti e sono sta- ha richiesto l’integrazione delle parti delle opere d’arte realizzate per la Associazione Giardino Corsini c/c ti ricostruiti ampi brani di modellato mancanti e delle cadute di colore, comunità russa a Firenze tra Otto e n. 50459100000004030 Intesa perduti al fine di restituire unitarietà il consolidamento della base, la Novecento, è stato individuato per Sanpaolo Iban: IT09 K030 6902 9921 di lettura, ma avendo cura di evitare disinfestazione, rimozioni delle vernici la campagna 2020 un bene donato 0000 0004 030 -SWIFT: BCITITMMXXX una falsificante ricostruzione integra- e dei colori non originali. Epidemia alcuni decenni fa dalla famiglia Causale: GIAMBOLOGNA E LA FATA le degli strati di finitura. La grande sce- permettendo l’Ecce Homo, di autore Morrocchi al Comune di Bagno a MORGANA q Laura Lombardi IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 41 Il Giornale dell’ Antiquari Gallerie Aste A cura di I prezzi riferiti in queste pagine sono comprensivi Cristina Valota (Antiquari e Aste) dei diritti d’asta, salvo diversa indicazione, ECONOMIA e Franco Fanelli (Gallerie) e di norma escludono le tasse sui diritti

Gli olandesi volanti della temperatura. Risultati negativi, hanno ricevuto l’autorizzazione a tornare in fiera. Al suo ritorno a casa si è sottoposta a un nuovo controllo, dal quale risultava essere positiva da diversi giorni; oggi è il quattordi- Oggi è una bella giornata, prendo il sole sul mio balcone, provo a vivere felicemente in pace cesimo ed è sana. Il peggio per me è che non solo il Governo olandese e la fiera di Maastricht non hanno con me stesso e ho ricevuto una meravigliosa notizia: A., la mia amica del cuore, sta bene. fatto niente per tutelare la salute di tutti, ma hanno messo alla gogna il solito italiano. È assolutamente vero Detto ciò, sono però molto arrabbiato. A. è tedesca e doveva recarsi al Tefaf di Maastricht. che un espositore italiano presentava dei sintomi, ma avendo la febbre è stato immediatamente messo in Così ogni giorno ha letto i comunicati stampa diramati dalla fiera che annunciavano eccelse quarantena, dunque non ha potuto più di tanto contagiare nessun altro. Gli altri invece hanno proseguito nella misure di sicurezza, ha consultato il sito del Governo olandese che si autocelebrava garanten- loro attività per tutta la durata della fiera con le conseguenze immaginabili. L’elenco delle persone contagiate do una politica sanitaria ottima e alla fine ha deciso di recarsi in fiera. Appena arrivata, lei e è enorme. Non essendo italiano, sono nella posizione migliore per porre queste domande: «Perché incolpare diversi connazionali si sono resi conto di presentare diversi sintomi da coronavirus e si sono il solito italiano, invece di assumersi le proprie responsabilità? Perché il Governo olandese non prende esempio spontaneamente recati a un esame medico, dov’è stato loro effettuato un semplice controllo da quello italiano che sta svolgendo un ottimo lavoro per contenere l’emergenza?». q Bruno Muheim

Basilea (Svizzera). «È stato un anno Report Art Basel/Ubs complicato ma non disastroso», affer- ma l’economista della cultura Cla- re McAndrew, autrice della quarta edizione del Global Art Market Mercato globale -5% Report, pubblicato il 5 marzo da Art Basel e Ubs. La guerra dei dazi tra gli Stati Uniti e la Cina, i disordini poli- (ma già il 2019 è stato complicato...) tici di Hong Kong e la lunga vicen- da della Brexit hanno contribuito a Crollano i mercati cinese (-10%), britannico (-9%) e statunitense (-5%), mentre quello francese sale (+7%). una flessione del 5% nel mercato dell’arte globale, che nel 2019 ha Crescono le vendite private delle case d’asta e scendono quelle all’incanto. totalizzato 64,1 miliardi di dol- A guadagnare di più sono i galleristi, soprattutto grazie alle fiere lari. Nel complesso il mercato bri- tannico, che costituisce il 20% delle vendite totali (12,7 miliardi di dol- Clare McAndrew e, in basso, lari), è crollato del 9%. I galleristi lo stand di inglesi riferiscono un calo delle en- Tornabuoni Art trate del 4%, mentre il mercato delle alla scorsa aste è sprofondato del 20% a quota edizione di Art Basel 4,3 miliardi di dollari. Quello francese, l’unico tra i prin- cipali mercati con segno positivo nel 2019, è riuscito a mettere una McCarthy© Paul pezza: le vendite sono salite del 7%, di di dollari, così come sono per per un totale di 4,2 miliardi di dolla- la maggior parte in crescita le ri, facendo crescere la quota globale vendite private delle case d’asta, francese dal 6 al 7%. Le vendite in mentre scendono del 17% quelle asta sono aumentate del 16% a più di in asta, a 24,2 miliardi di dollari. 1,6 miliardi di dollari. Sia i mercanti Christie’s ha riferito un +24% nel- sia le case d’asta hanno registrato un le vendite private, per 811 milioni certo movimento dal Regno Unito a di dollari (il 15% delle vendite tota- Parigi e Amsterdam, una «mossa pre- li), mentre da Phillips le trattative ventiva», spiega la McAndrew, a causa private sono salite del 34% a 172 delle incertezze legate alla Brexit. Se milioni (il 19% delle vendite totali). la crescita del mercato francese pro- Sotheby’s ha registrato un lieve seguirà è oggetto di dibattito; come calo da 1 miliardo a 990mila dolla- evidenzia il report, l’eccessiva buro- ri (il 17% degli affari nel 2019), ma il crazia e la complessità fiscale restano 70% in più rispetto al 2016. un ostacolo alla crescita in Francia. Se il mercato cinese nel 2020 è stato segnato dall’epidemia di coronavirus, Galleristi vincenti il 2019, secondo il report, è stato com- L’ago della bilancia continua a promesso dalla «escalation della pro- pendere a favore dei galleristi.

testa politica che ha ridotto il numero di © Art Basel Il loro mercato, confrontato con quello delle case d’asta, è salito dal visitatori internazionali e ha creato ansia 4 al 58%, una tendenza destinata nella regione». Le vendite in asta nella probabilmente a crescere nel 2020 Sotheby’s quell’ulteriore servizio di vendita e Phillips avevano cercato di ottene- Cina continentale sono scese del 9%, ora che le gallerie Pace, Gagosian e e di acquisto di beni o opere d’arte re la stessa collezione, proponendo mentre a Hong Kong questa flessione Acquavella stanno vendendo la col- e le private sales mediante trattativa privata, quindi ciascuna una garanzia di 300 milioni è stata addirittura del 25%. Nel com- lezione di Donald B. Marron (cfr. lo al di fuori del consueto meccanismo di dollari, ma, perlomeno nel caso di plesso il mercato cinese è crollato scorso numero p. 55). d’asta, offerto dalle case d’asta di tut- Sotheby’s, il dipartimento di vendite del 10% a quota 11,7 miliardi di dolla- Le fiere d’arte restano un’impor- Aste bloccate. to il mondo che lavorano per conto private non aveva fatto un’offerta. ri, mentre quello statunitense, da tante fonte di reddito. Nel 2010 il degli acquirenti per negoziare un Ora le cose potrebbero cambiare. sempre predominante, ha registra- 30% dei ricavi per i galleristi pro- Via libera alle prezzo di acquisto concordato con il David Schrader, direttore delle to un calo del 5% a 28,3 miliardi. veniva dalle fiere, una percentuale venditore, Ndr): 990 milioni di dol- vendite private della casa d’aste, ha salita al 45% nel 2019, quando le vendite private lari nel 2019, il 17% dei ricavi com- spiegato che attualmente si trovano Più vendite private, vendite hanno raggiunto i 16,6 mi- plessivi. Questo dato, metà del quale in una «fase di valutazione», soprat- meno aste liardi di dollari. Per la prima volta i In un periodo in cui le proviene da trenta transazioni, è leg- tutto dopo l’arrivo del nuovo pro- galleristi hanno fornito dei dati, rive- germente inferiore rispetto a quello prietario Patrick Drahi lo scorso giu- La fascia alta del mercato delle aste lando che il 15% delle vendite in fiera vendite all’incanto sono del 2018, 1,02 miliardi di dollari; il gno. «Potremmo cambiare le modalità di si è raffreddata nel 2019, un anno sono state concluse prima delle fiere rimandate o ridotte, massimo, 1,18 miliardi, era stato re- fare offerte in futuro? Forse», aggiunge caratterizzato dalla dispersione di (2,5 miliardi di dollari), il 64% duran- gistrato nel 2013. Schrader. poche grandi proprietà. A subirne te (10,6 miliardi) e il 21% come diret- i confini tra case d’asta Come mai ora Sotheby’s ha deciso Negli ultimi due anni il mercato maggiormente le conseguenze sono ta conseguenza della partecipazione e gallerie si fanno di promuovere i suoi servizi di ven- ha rallentato, i clienti hanno op- state le opere vendute sopra i 10 mi- (3,5 miliardi). Per molti collezionisti dita privati? Per una serie di ragioni, tato per le vendite private piut- lioni di dollari, che hanno subito un le fiere sono diventate «la prima oc- sempre più indefiniti tra le quali la più importante è stato tosto che rischiare di «bruciare» calo del 39% per valore, con il 35% casione di contatto» con una galleria, l’insolito annuncio, a febbraio, che pubblicamente le loro opere in in meno di lotti ceduti. In un’epoca afferma la McAndrew. «È la loro intro- le gallerie Pace, Gagosian e Acquavel- asta. Secondo l’ultimo Global Art di incertezza i collezionisti spesso duzione al mercato dell’arte». In media, i Nonostante l’anno scorso sia diven- la si sono assicurate la vendita della Market Report, pubblicato da Art optano per la sicurezza delle vendi- collezionisti più facoltosi dichiarano tata una società privata e non sia più collezione di Donald B. Marron, ossia Basel e Ubs (cfr. l’articolo qui sopra), te private rispetto alle più rischiose di presenziare a 39 appuntamenti ar- tenuta a rendere noti i suoi margini circa 300 capolavori di arte moderna le vendite private di Christie’s sono aste pubbliche, una tendenza con- tistici ogni anno. Le fiere rappresen- di profitto, a inizio marzoSotheby’s e contemporanea valutate oltre 450 salite del 24% a 811 milioni di dollari fermata nel 2019. I galleristi hanno tano sette di questi eventi, alla pari ha annunciato pubblicamente i ri- milioni di dollari. Secondo «The Wall (il 15% delle vendite totali), da Phil- riferito un incremento del 2% nelle con le mostre in galleria. sultati delle sue «private sales» (ossia Street Journal», Sotheby’s, Christie’s continua a p. 46, iii col. vendite, per un totale di 36,8 miliar- continua a p. 47, i col. 42 Il Giornale dell’Economia IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Gallerie

New York cato ha dimostrato di non risentire Il virus degli esiti economici della crisi sa- nitaria, anche se solo pochi giorni sabbatico dopo la paura provocava clamorosi Armory Show, fair & fear ribassi nelle borse mondiali. A New è il vaccino York c’erano anche le gallerie ita- A causa dell’emergenza Coronavirus la fiera newyorkese liane, come la Galleria Maggiore per l’arte è stata l’ultima della stagione. Ma a Manhattan, dove le vendite di Bologna (che vendeva a 200mi- di Franco Fanelli la euro un acquerello di Morandi), non sono mancate, si pensa già al futuro: nuove date e nuova sede Lia Rumma, Invernizzi e Apalaz- zo, con allestimenti di alto profilo. Tra le gallerie asiatiche, le uniche Vicedirettore di a marcare visita erano ShangArt «Il Giornale dell’Arte» e Pearl Lam, ma ufficialmente per motivi non legati al Coronavirus. A garantire l’afflusso di collezionisti sono stati gli stessi americani. «Non abbiamo notato flessioni rispetto alla Raccomandazioni igienico-sanitarie ad vernice dello scorso anno, dichiarava uso degli operatori dell’arte visiva. il gallerista svizzero Stefan von 1. ARTISTI: approfittare del periodo Bartha. Abbiamo avuto un’apertura di isolamento per prendersi una molto impegnativa». vacanza dal lavoro. Il mercato è fermo Dopo poche ore i bollini rossi nel e alla ripresa il rischio inflazione suo stand riguardavano «Anima sarà fortissimo. In particolare, Mundi» di Imi Knoebel (120mila dol- per decenza, si consiglia di non lari) e opere di Landon Metz cedute cominciare a pensare a opere che dai 25mila ai 38mila dollari. Il segre- abbiano come temi il contagio, to del successo dell’Armory Show la contaminazione, la paura ecc. si nasconde in un paradosso: ha il Non per altro: ce ne sono già troppe tratto di una fiera fortemente legata in circolazione, concepite anni prima al collezionismo statunitense, ma si dell’attuale emergenza sanitaria e svolge in uno snodo internazionale francamente non se ne può più. del mercato. 2. GIORNALISTI specializzati: evitare Così riesce a reggere anche l’as- per quanto possibile osservazioni senza nel parterre di alcuni colossi come «senza inaugurazioni ed newyorkesi come la Pace o David eventi torneremo finalmente a Zwirner. Sempre nel giorno della guardare le opere». Intanto finché vernice, in cui sono stati avvistati i i musei saranno chiusi e le gallerie soliti Vip (tra i quali Massimiliano svolgeranno orari limitati non sarà Gioni, Cecilia Alemani e Maurizio così facile visitare alcunché, ma Cattelan), Robert Projects vendeva soprattutto non siamo ipocriti: una tecnica mista di Betye Saar a ol- sappiamo benissimo che se il tre un milione di dollari; dalla Cor- circo non riprende al solito regime coran prendevano il volo tre dipinti gli inserzionisti pubblicitari di Mary Corse dai 45mila ai 280mi- continueranno a dare disdetta e noi la dollari, mentre l’opera scultorea finiamo tutti sotto i ponti. «Formation» di Alicja Kwade, una

3. ORGANIZZATORI di fiere: valutare Wolff Teddy Foto delle star della Biennale di Venezia attentamente ciò che potrebbe Un’opera di Pascale Marthine Tayou all’Armory Show 2020 del 2019 esposta dalla 303 Gallery accadere in autunno, il periodo in trovava un acquirente a 150mila cui sono state spostate, tra le altre, New York. «Arm-ory»: così, con un pericolosissimi con la diffusione del spostata al 17-20 settembre. Anche la dollari. Tra gli autori storicizzati, si Art Basel, Miart e ArteinNuvola, che gioco di parole e battendo reciproca- Covid-19. Svoltasi dal 4 all’8 marzo, lanciatissima Miart, prevista in apri- segnalano le vendite di «Yellow» di avrebbe dovuto esordire a Roma. mente i gomiti («arm» in inglese sta quella newyorkese è stata l’ultima le a Milano, ha dovuto arrendersi e Hans Hofmann (1945, 125mila dol- L’effetto imbuto, se davvero tutto per braccio), si salutavano gli invi- fiera d’arte almeno sino all’estate, spostarsi dall’11 al 13 settembre. lari) e di un dipinto di Richard Pou- tornerà normale, sarà inevitabile, tati all’inaugurazione dell’Armory considerato che l’emergenza sanita- Rimandata in autunno anche l’esor- sette-Dart (60mila dollari) da parte considerata la compresenza, nella Show per evitare quelle strette di ria internazionale non ha risparmia- diente ArteinNuvola di Roma. Ma della galleria Hollis Taggart. stessa stagione, di Artissima e mano e quegli abbracci diventati to nemmeno Art Basel, che è stata ai Piers 90 e 94 di Manhattan il mer- Durante le giornate dell’Armory ArtVerona in Italia, della Fiac a Parigi, Show molti sostenevano che il ve- di Frieze a Londra e di chissà quante ro nemico della fiera non è tanto altre fiere estere che potrebbero il Covid-19 quanto la profusione di essere rimandate, visto l’andamento Paesaggio dopo la catastrofe (ma le fiere erano già in retromarcia) concorrenti: Frieze a Los Angeles sta a «ola» del virus da una nazione crescendo, al pari della sua edizione all’altra. Per quanto sanguinosi Londra. «Troppe fiere», «Fairtigue»: queste espressioni sono rimbalzate in tutto il mondo dell’arte sino alla fine del newyorkese programmata per mag- potranno essere gli effetti di un anno 2019: da 55 nel 2000 le mostre-mercato di un certo rilievo erano salite a oltre 300. Poi è successa una cosa gio, quando arriverà anche il Tefaf. sabbatico per tutti, l’ipotesi non è da curiosa: allarmati dall’accelerazione del numero di eventi e dall’aumento dei costi, i galleristi hanno iniziato a Senza contare la concorrenza delle sottovalutare. In Italia, il Governo ha ritirarsi. Il Global Art Market report per il 2019 pubblicato ora da ArtBasel e Ubs (cfr. articolo in questa sezione) altre newyorkesi che si svolgono sfidato il rischio sommossa popolare indica che l’incremento delle vendite concluse in fiera, stimate in 16,6 miliardi di dollari, nel 2018-19 non ha nella stessa settimana dell’Armory, e ha sospeso il campionato di calcio raggiunto l’1%. Le fiere hanno iniziato a essere cancellate o rinviate: 14 di esse, 12 delle quali ritenute importanti, come Independent e The Art Show. e l’apericena. non si sono svolte nel 2019. Tra queste, Art Stage Singapore, Art SG, Volta New York, la New Art Dealers Alliance Queste sono le principali ragioni per 4. COLLEZIONISTI d’arte (Nada) di New York, l’edizione di Bruxelles di Independent e Art Berlin. Il rapporto ArtBasel Ubs ha concluso che cui la fiera, nel 2021, sposterà date contemporanea: invece di compulsare la crescita aveva raggiunto il picco nel 2018 e stava entrando in un periodo di «stabilizzazione e consolidamento». (a settembre) e sede, presso il Javits ossessivamente i portali specializzati In parole povere, molti mercanti hanno dichiarato di essere stati più selettivi nella scelta delle fiere cui partecipare. Center. La decisione arriva dopo un in mercato dell’arte, la profilassi E poi il Covid-19 ha colpito. Mentre scriviamo, oltre 20 fiere in tutto il mondo sono state cancellate o rinviate a paio di edizioni complicate e dopo consigliata nel tempo libero risultante Basilea, Hong Kong, Georgia, Dallas, Bruxelles, Milano, Colonia, Roma, New York e San Paolo, mentre il Tefaf di che i problemi strutturali hanno co- dai mancati viaggi da Dubai (annullata Maastricht ha chiuso i battenti dopo soli quattro giorni (cfr. articolo a p. 52). La pandemia finirà, anche se pochi stretto la rassegna a un allestimento anche quella fiera) a Los Angeles, possono prevedere esattamente quando: accadrà nella tarda primavera, quando, ad esempio, dovrebbero svolgersi separato, ai Piers 90 e 94. «Questa di- da Hong Kong (stop anche da quelle Pad, Art Paris e Art Brussels? E come sarà il paesaggio fieristico quando le cose torneranno alla normalità? Prevedo slocazione, non proprio comoda, è stata parti) a Basilea verte su buone letture un panorama molto cambiato, poiché gli organizzatori potrebbero cogliere l’occasione per ripensare radicalmente una sfida, ha dichiarato Nicole Ber- di storia dell’arte. Tra Altamira e le loro strategie. Prendiamo Frieze New York, che ha sempre lottato per ottenere un profitto adeguato allo sforzo ry, direttrice esecutiva dell’Armory Vezzoli esiste una regione cronologica dopo le non fortunate prime edizioni. Ora che il suo nuovo proprietario Endeavour ha aperto con successo Frieze Show. Il Javits Center offre una migliore e culturale ricchissima e sterminata LA, la fiera potrebbe tranquillamente abbandonare l’edizione newyorkese? Che cosa succederà adArt Dubai, con soluzione a lungo termine, per avere tut- e per molti di voi, evidentemente, un mercato dell’arte comunque in declino in Medio Oriente? Che cosa farà il colosso svizzero Mch, di cui fa parte la ti in un unico luogo». Situato a Hell’s inesplorata o quanto meno tutta stessa Art Basel? Prima dell’emergenza sanitaria stava già facendo alcuni passi indietro proprio nel settore arte. Gli Kitchen, adiacente al quartiere dei da riscoprire. investitori scontenti imporranno altri cambiamenti? Che cosa accadrà alle edizioni inaugurali di start-up come Eye teatri della città, il Javits Center, am- 5. FILOSOFI: s’implora di astenersi da of the Collector di Londra (rimandata a settembre) o la nuova Singapore Art SG (spostata dallo scorso anno a fine bito anche da Frieze, è meglio colle- commenti di varia natura sull’attuale ottobre)? Ci saranno ancora le 20 (sì, 20) fiere-satelliti a Miami Beach in dicembre? La giostra potrebbe ripartire, gato ai trasporti rispetto all’attuale emergenza sanitaria. Lasciate parlare ma è improbabile che si verifichino cali nelle vendite. Il numero di fiere probabilmente diminuirà, in particolare se, sede e offre anche un facile accesso e scrivere i medici e gli scienziati. come temuto, alcuni galleristi non sopravviveranno a questi tempi difficili. Ma alla fine, una riduzione del numero di a servizi culturali come la High Line All’arte (e ad altri ambiti) avete fatto fiere non potrà che essere una buona cosa: i collezionisti potrebbero tornare all’entusiasmo di una volta, invece di e, soprattutto, a Chelsea, il quartiere già troppi danni. lamentarsi incessantemente di «fairtigue». q Georgina Adam delle gallerie di Manhattan.

6. Lavarsi frequentemente le mani. q Margaret Carrigan © Riproduzione riservata IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Il Giornale dell’Economia 43 Gallerie

Madrid Le sette sorelle madrilene

Arco chiama, il Cile non risponde Madrid. Arco si conferma tra le fiere europee più importanti, ma per capire lo spirito della «semana del arte» madrilena occorre fare un giro anche alle fiere Il mercato vola con la pittura e le donne. Nel 2021 satellite, quest’anno sette. Se identità, obiettivi e qualità delle iniziative erano la 40ma edizione con un forfait che sa di censura come sempre molto differenziati, ovunque si coglieva la presenza di artisti pronti a dialogare con il pubblico e si assisteva a trattative di vendita, con un bel fiorire di bollini rossi. Tra i tratti comuni di quest’anno la presenza delle donne, con una Madrid. C’è voluto il Coronavirus per- in fiera (circa il 32%, mentre nel 2019 percentuale vicina al 40% tra le espositrici, e il diffuso rilancio di temi legati al ché il re Felipe VI e consorte, duran- erano il 6,1%), ma soprattutto hanno femminismo e al femminile. Art Madrid, la veterana tra le satelliti, allestita sotto te l’inaugurazione della fiera d’arte moltiplicato le vendite, anche se pur- il soffitto di vetro del palazzo di Cibeles, ha il pregio di presentare una vasta contemporanea ARCOmadrid, si troppo non le quotazioni. Come esem- ricognizione sugli artisti, giovani e affermati, provenienti da tutti i Paesi di cultura fermassero nello stand di una galleria pio, il Museo Reina Sofía che ha speso L’opera del cileno Fernando Prats ad Arco ispanica; unica presenza italiana in questa edizione Stefano Forni di Bologna, italiana. La prescelta è stata quella di poco più di 200mila euro per 13 opere che ha risposto all’invito con una selezione dei suoi pittori, da Alberto Zamboni Massimo e Francesca Minini, padre di cui solo una di un uomo, la Fonda- a chi ha acquistato i cinque dipinti (da 3mila euro) ed Edite Grinberga (15mila euro) a Luciano Ventrone (da 26mila e figlia separati in patria a Bologna zione Dkv e la Fondazione Arco che ha aniconici di Miguel Ángel Campano euro per un olio di 50x50 cm). Palazzo storico e soffitto di vetro, ma questa e Milano, ma insieme a Madrid. La acquistato solo opere di donne. (1948-2018) nello stand di Juana de volta coloratissimo, anche per JustMAD, la più interessante per le proposte stampa e l’opinione pubblica hanno La prima edizione diretta da Mari- Aizpuru. Ne acquistava uno Helga emergenti orientate al pensiero critico e alle tematiche di attualità, introdotte già interpretato il gesto come una «prova bel López è stata pervasa da un’aria de Alvear, altra grande protagonista all’ingresso da un’installazione di zerbini con provocatorie citazioni filosofiche, di coraggio» (sic!) e di supporto all’I- strana, una specie d’inquietudine sot- del mondo galleristico madrileno, opera di Eugenio Merino e Avelino Sala: tra le poche presenze italiane la talia, anche se Francesca Minini lo tile, sempre presente anche se tutti si che intanto vendeva a 13mila euro galleria Burning Giraffe di Torino con la figurazione di Romina Bassu (nella foto, ha smentito seccata. «Ci hanno visitato impegnavano a negarla. Anche qui la un dipinto del 2019 del portoghese «Naufraga», 2019), Anna Capolupo e Simone Geraci, e lo Studio 38 di Pistoia, perché siamo una galleria molto impor- pittura e le proposte più tradizionali José Pedro Croft e concludeva altre con una monografica di Federica Gonnelli, raffinata ricerca tra organza e immagini tante, ma a differenza della stampa non confermavano il loro grande momen- acquisizioni per la sua collezione e/o della natura (entrambe con proposte dai 500 ai 6mila euro). La sensibilità per hanno neanche accennato al Covid-19», ha to, nonostante la situazione mondiale fondazione di Cáceres, tra cui un’o- la natura e i temi ambientali appare trasversale, tra ibridi mutanti, ghiacciai in detto la gallerista che, come altri con- (dall’emergenza ecologica ai nuovi pera di Roy Lichtenstein «Water Li- scioglimento e paesaggi da difendere, e l’abbiamo trovata anche a Drawing nazionali, sembrava più soddisfatta populismi) lasciasse presagire un’im- lies with Japanese Bridge» (1992) da Room, un piccolo osservatorio specializzato sul disegno contemporaneo, con quest’anno che in altre edizioni. No- portante presenza di opere a tema po- Edward Tyler Nahem Fine Art di prezzi da 300 a 12mila euro; per l’occasione la rivista specializzata «Papeleo» nostante l’abituale reticenza dei galle- litico e sociale. Strana anche la scelta New York, e un lavoro di Etel Adnan ha presentato un numero dedicato a sedici artisti italiani, tra i quali Rocco risti a dichiarare le vendite, molti non di dedicare l’edizione non a un Paese da Lelong di Parigi. Dubbini, esposto dalla galleria napoletana Shazar. La più colorata delle satelliti potevano nascondere l’allegria. Era il invitato come al solito, ma a un tema, L’anno prossimo Arco compirà qua- era Urvanity, con una vocazione tra Street art, New pop, graffiti e arte digitale caso di Continua, una delle fedelissi- nella fattispecie all’idea del tempo rant’anni, ma il futuro per ora è pieno urbana: trenta gallerie tra le quali Antonio Colombo di Milano con ironici dipinti me di Arco, quest’anno con uno stand nell’opera di Félix González-Torres, d’incognite e per la prima volta nella di Sergio Mora, artista barcellonese molto noto in Spagna come illustratore tutto dedicato a Carlos Garaicoa, che scomparso nel 1996 per Aids, che in storia della fiera con certezza si sa so- (dai 6mila euro). Molto giovane e internazionale è anche Hybrid, ambientata ha venduto un enorme dittico per generale non è stato capito né molto lo la data, dal 24 al 28 febbraio 2021. Il nelle stanze di un hotel, dove trovavano spazio installazioni, multimedia, realtà 75mila euro ancora prima che la fiera apprezzato. Franco Noero, unico ita- Cile, il Paese ospite d’onore prescelto aumentata, performance, aprisse al pubblico. È mancato invece liano presente nella sezione a tema per quell’importante anniversario, ha musica elettronica e anche l’atteso boom di Mario Merz, auspica- con le opere della brasiliana Jac Leir- già declinato l’invito a causa delle dif- piccolissime opere molto to dal grande successo della mostra ner, assicurava di aver percepito mol- ficoltà sociali che sta attraversando, economiche (prezzi da 7 che il Museo Reina Sofía ha appena to interesse, ma di non aver concluso evidenti nelle opere di artisti come euro). All’opposto, per chi chiuso. Persano quest’anno non ha nessuna vendita. Espacio Mínimo di Fernando Prats, che esponeva grandi voleva trovare i maestri più portato le grandi tele di altri anni, ma Madrid ha ricreato la pianta dello Sto- bandiere con graffiti realizzati duran- storicizzati, l’offerta era al ha preferito creare una saletta mono- newall Inn, un bar frequentato dalla te le proteste antigovernative a San- SAM Salón de Arte Moderno, grafica con opere di piccolo e medio comunità gay, facendo riferimento ai tiago del Cile dello scorso anno. Per la con opere da Renoir a formato. Contenuto il calo dei visita- disordini del 1969 a seguito di un raid comunità artistica cilena non si tratta Plensa. Per concludere due tori che quest’anno si sono fermati a della polizia in quel locale. Lo stand solo di un’occasione mancata, ma di esperienze off particolari: 93mila, ma si è notata molto l’assen- includeva fotografie degli anni ’60 (ri- una vera e propria vendetta del Go- Flecha, fondata da un gruppo za dei collezionisti italiani, abituali stampate nel 2000) di James Bidgood verno dopo le critiche degli artisti al di artisti in un grande centro dell’evento e anche di altri Paesi eu- e un nuovo dipinto di Norbert Bisky premier Sebastián Piñera. C’è anche commerciale per trovare nuove ropei che hanno cancellato il viaggio (venduto per 15mila euro). La pittura il timore che vengano fatte conosce- vie di promozione, e Artist, all’ultimo momento. Tutte presenti astratta si confermava in gran forma. re al mondo le flagranti violazioni concepita come uno spazio di invece le gallerie. Cayón di Madrid esponeva, tra l’altro, dei diritti umani commesse durante autorappresentazione in cui Come previsto è stato l’anno delle «Physichromie n. 2710» di Carlos Cruz la repressione delle proteste, come si tratta direttamente con gli donne, che non solo hanno aumenta- Diez con un cartellino di 1,3 milioni di dimostrano 31 morti e molti desapa- artisti senza intermediazioni. to considerevolmente la loro presenza euro. Ne sono bastati 70mila al pezzo recidos. q Roberta Bosco q Valeria Tassinari Cortesia Torino Galleria Burning Giraffe,

dal Covid-19 non è in vendita», dichiara Fi- contenuto, è difficile dare una consulenza cato non si sposterà interamente onli- Kong, Singapore, Taiwan, Corea, Giappone In autunno lippo Guerrini-Maraldi, presidente generica». Anche se al momento vi è «un ne, spiega, ma «sono spesso degli eventi e il Sudest asiatico sono nelle condizioni di della divisione patrimoni privati per la senso di solidarietà nella comunità dell’ar- apparentemente senza alcuna relazione con reagire in modo propositivo alla crisi econo- diventeremo società di broker assicurativi RK Har- te», Capildeo pensa che le cose potreb- il mercato a originare grandi cambiamenti; mica globale che si sta prospettando. Le eco- rison. «Per gli appuntamenti imminenti bero peggiorare. «Purtroppo è inevitabile sarà interessante vedere le evoluzioni di que- nomie europea, inglese e americana invece si nevrotici la cancellazione per ragioni di salute non è che inizi a farsi sentire una certa pressione, sta crisi». «Se organizzo una mostra online stanno ancora confrontando con l’epidemia possibile, ma per quelli in programma tra la buona volontà non può durare a lungo». di un artista come Adam Pendleton o Loie e, per molti versi, stanno fallendo misera- segue da p. 6, v col. diversi mesi sarà possibile annullare, il tutto Hollowell, la gente comprerà? Lo scoprire- mente». Yee prevede «una ristrutturazio- Diversi Paesi europei hanno blocca- ovviamente a un costo». «È una situazione Il mondo virtuale mo», afferma Glimcher, la cui galleria ne geopolitica ed economica globale, enormi to le licenze all’esportazione e l’Arts che non ha precedenti. Stiamo cercando Mentre si pensa a come uscire da que- ha appena lanciato una serie di mostre mutamenti negli ambiti economico, politico Council Export Licensing Unit del Re- di studiare tutte le possibili implicazioni», sta situazione, il settore è stato confina- e vendite online. e culturale, di cui l’arte è parte integrante e gno Unito «è stata sospesa fino a nuovo spiega Pierre Valentine, che si occu- to nell’unico posto in cui si può ancora costitutiva». ordine», come riportato in una mail del pa del settore Art & Cultural Property lavorare: online. «Se paragoniamo il mon- Ripresa e ricostruzione 20 marzo, lasciando in difficoltà mol- Law Group per Constantine Cannon. A do della moda a quello dell’arte, la nostra Vista la volatilità finanziaria senza Risvolti positivi ti galleristi: il mercante di libri rari e proposito dei contratti tra le fiere non offerta digitale è indietro di anni luce», di- precedenti delle ultime settimane, è Forse si può trovare un lato positivo mappe Daniel Crouch sta aspettando posticipate o annullate e gli espositori, chiara Wirth. Durante una conference ancora troppo presto per prevedere nel forzato rallentamento del passo licenze per opere dal valore di 350mi- quale che sia la normativa applicabile, call con 90 membri dello staff di Hau- come si evolveranno la recessione e frenetico del mercato globale dell’arte la sterline già vendute all’estero: «Non le cose saranno ancora più complicate ser & Wirth in smart working, Wirth la ripresa. «Spero che sia una recessione e una ritaratura dei valori, come crede sarò pagato finché non riuscirò a esporta- se espositori, organizzatori della fiera ha detto: «L’eredità di tutto ciò sarà la tec- molto acuta ma breve, con una veloce ripre- Wirth, uno dei più potenti mercanti di re», dichiara. e la fiera stessa non sono nello stesso nologia». «La distanza sociale e le limitazioni sa, dichiara Wirth. Ma molti dicono che arte contemporanea al mondo, isolato Simon Sheffield, presidente esecuti- Paese. Molte fiere sono state «sposta- ai viaggi danno a case d’asta, gallerie e fiere ci vorrà più tempo e, purtroppo, mi trovo nel Somerset: «Ora so come si cambiano le vo della compagnia di spedizioni Mar- te», parecchie all’anno prossimo, piut- d’arte l’occasione per testare le strategie di d’accordo». Una ripresa rapida potrebbe cartucce della stampante e come si pulisce tinspeed, afferma che il prezzo del tra- tosto che «cancellate»: una decisione vendita digitale, come la realtà virtuale e le vedere il mercato dell’arte riprendersi la macchina del caffè. Parlo con mia madre sporto aereo è «da cinque a sei volte più che potrebbe avere delle conseguenze. aste online, afferma Evan Beard, execu- in autunno con una forte richiesta, ma un’ora tutti i giorni. È l’occasione per mo- alto del solito». Prevede che le spedizioni «Se una fiera viene cancellata, è probabile tive per i servizi di arte nazionale dello se le cose andranno più per le lunghe strarsi gentili con gli altri, cerchiamo di non di arte «saranno ridotte all’osso. Stiamo en- che gli espositori vengano risarciti, spiega US Trust. La crisi potrebbe far emergere un potrebbe riprodursi la situazione degli perderla». trando in un territorio sconosciuto». Rudy Capildeo, socio dello studio le- modo di fare affari low cost, che presto po- anni Novanta, con un riaggiustamen- I tempi saranno duri, ma, con le paro- gale Charles Russell Speechlys. Se viene trebbero diventare la prassi». Come Beard to in calo dei prezzi. Dall’Asia potreb- le di Guerrini-Maraldi: «Niente panico. Le Assicurazioni posticipata, la fiera potrebbe trattenere la e Wirth, anche Clare McAndrew vede bero arrivare degli indizi. Craig Yee, cose torneranno presto normali; risollevar- e implicazioni legali caparra dei galleristi». Ma Valentin ag- questa crisi come un’opportunità direttore della galleria Ink Studio di ci è nella nostra natura». Perché, anche La cancellazione delle fiere ha fatto giunge che «questo potrebbe comunque per mettere alla prova modelli di Pechino, afferma: «Con la crisi sanita- questo, passerà.

perdere diversi milioni: «La copertura dipendere dai singoli contratti e dal loro lavoro digitali e da remoto. Il mer- ria più o meno sotto controllo, Cina, Hong q Anna Brady © Riproduzione riservata 44 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Antiquari

Tefaf Maastricht d’altare del XVI secolo del fiammingo Anthonis Mor, raffiguranti «Un do- natore con san Gerolamo» e «Una do- natrice con santa Chiara di Assisi». Le Come ai tempi tavole erano in una collezione privata di Madrid e, con un prezzo di 3 milio- ni di euro, venivano vendute a una della Guerra del Golfo fondazione privata dei Paesi Bassi, co- «Paysanne devant une chaumière» (1885) di Vincent van Gogh (Simon Dickinson) me confermava Cortés, che vendeva 7 L’emergenza sanitaria ha ridotto i giorni opere nel giorno d’apertura, con una soprattutto per i mercanti di dipinti paesaggio romantico, nel quale cam- prenotazione per «Prima della corri- antichi. «Faccio affidamento su questa peggiavano tre alberi contorti a gran- di apertura e i clienti (meno 20-30%). da» di Joaquín Sorolla. Il momento fiera come principale collegamento con i dezza naturale di Ugo Rondinone, Affari a rilento, ma anche vendite milionarie difficile non ha impedito nemmeno a musei americani, che invece non ci sono», dal titolo «The Jasmine» (2016), in re- Simon Dickinson di Londra di realiz- affermava il gallerista londineseSam sina, terra e gelsomino essiccato. Uno zare la vendita forse più alta di tutta la Fogg, che vendeva a un collezionista di questi è stato venduto, oltre a una Maastricht (Paesi Bassi). Per la prima era che, sebbene la fiera registrasse il fiera. Nel suo stand era esposto il dipin- francese una Pietà (1510-20 ca) dalla scultura in bronzo dorato sempre di volta nella sua storia, Tefaf Maa- 29% in meno di visitatori alla ver- to «Paysanne devant une chaumière» regione francese della Champagne a Rondinone, «The Sun at 12am» (2019). stricht si è chiusa in anticipo a causa nice rispetto al 2019 e un volume (1885) di Vincent van Gogh passato a circa 100mila euro. «È il genere di opere La sezione «Modern» presentava diver- della diffusione del Coronavirus: la di affari più basso, non si palesava un collezionista privato per una som- che non avremmo venduto qualche anno se new entry del contemporaneo, tra 33ma edizione ha chiuso i batten- il temuto disastro. Nei sette giorni di ma tra i 12-15 milioni di euro. Anche fa, la gente non voleva vivere accanto a un cui la Lisson (Londra e New York) che, ti l’11 marzo anziché il 15 (nel 2021 apertura, comprese le preview (5 e 6 la londinese Tomasso Brothers Fine Cristo morto, spiegava Fogg. Ma ora se tra gli altri, vendeva per 550mila dol- si terrà dal 13 al 21 marzo). Il brusco marzo), la rassegna ha attratto circa Art registrava buone vendite, compre- non altro i soggetti tristi sembrano andare lari l’acrilico su tela «Untitled» (1987) stop è stato accolto positivamente da 28.500 visitatori. «Abbiamo affrontato so un bronzo del giovane Lucio Vero più di moda». Qualche museo dagli di Mary Corse, realizzato con micro- molti espositori anche per le crescenti altre sfide in precedenza, diceva Jona- del primo quarto del XVI secolo (prez- Stati Uniti era comunque presente sfere di vetro, e «Morning Song» (2020) difficoltà relative ai viaggi e ai traspor- thon Green della galleria londinese zo intorno ai 950mila euro). e la londinese Agnews vendeva a di Stanley Whitney a 200mila dolla- ti. All’apertura vip una cinquantina Richard Green. Credo che lo scoppio del- uno di loro un «Cristo alla colonna» ri. Debutto a Maastricht anche per la di persone si salutava toccandosi pu- la Guerra del Golfo (nel 1990-91, Ndr) si Assenze dagli Stati Uniti di scuola lombarda del 1510 ca, Galleria Continua (San Gimignano, gni e gomiti, mentre i più coraggiosi possa paragonare alla situazione attuale». Diverse gallerie hanno dichiarato il con un prezzo a sei zeri. La galleria Les Moulins, Pechino, L’Avana e Roma) cercavano di prodursi nel cosiddet- Una decina i membri del comitato forfait di un 20-30% dei loro clienti. cedeva altre due opere, un minuscolo che vendeva, tra le altre, alcune opere to «saluto di Wuhan», piede contro di vetting (alcuni da Italia e Stati Uni- Colnaghi, specialista di dipinti antichi rosone di un interno di Cattedrale del suo stand dedicato alle sculture di piede. Bailly Gallery di Parigi e Gi- ti) era assente a causa delle restrizioni con gallerie a Londra e New York, (1621) di Hendrick van Steenwijck Antony Gormley dalla serie «Massive nevra aveva addirittura prodotto un agli spostamenti aerei o per decisio- ad esempio, ha ricevuto la rinuncia il Giovane, anch’esso con un prezzo Blockwords» (2011-12), tra le quali una disinfettante per mani con il proprio ne personale. Alcuni galleristi, come del 30% dei 250 invitati alla serata a sei zeri, e una «Natura morta con a 400mila sterline. Nella sezione marchio, mentre altri avevano collo- il madrileno Nicolás Cortés, erano organizzata nel ristorante Château pipa» (1936-38 ca) di André Derain, a «Paper», il titolo di uno schizzo a olio cato flaconi di gel sui plinti accanto sorpresi e rincuorati dal successo del Neercanne. Si avvertiva l’assenza dei un prezzo a cinque zeri. di RB Kitaj, venduto a circa 100mila a busti romani. Tra gli espositori (con giorno di apertura. Cortés, che per la compratori statunitensi, in particolare sterline dal londinese Christopher alcune defezioni) era palpabile la tre- prima volta esponeva senza Colnaghi dei rappresentanti dei musei (tra New entry Kingzett, riassume perfettamente il pidazione, visto che molte fiere erano (si è separato dal suo ex socio d’affari gli assenti, il Metropolitan Museum Nella sezione «Modern», il parigino 2020 fino a questo momento: «Fed Up, già state cancellate o spostate a causa Jorge Coll nel 2018), metteva a segno of Art, il Getty di Los Angeles e la Kamel Mennour, meglio noto nel Again (stufo, di nuovo)» (1981). Come del virus. Tefaf Maastricht invece è la prima vendita importante della se- National Gallery of Art di Washington) circuito dell’arte contemporanea, ha affermava il gallerista riflette« bene l’at-

andata avanti e l’opinione generale rata, due pannelli laterali di una pala sempre molto importanti per il Tefaf, creato uno stand basato sull’idea del mosfera». q Anna Brady © Riproduzione riservata

Gli stand italiani al Tefaf Tour virtuali per acquisti reali I nostri antichi (da Guercino a Magnasco) ma anche i moderni (de Chirico, Arnaldo Pomodoro, eccetera) sono garanzie nei momenti difficili

Maastricht (Paesi Bassi). Molti esposi- Copenaghen, la cui valutazione era tori italiani hanno giudicato positi- intorno ai 150mila euro. «Sono man- vamente la loro partecipazione al di cati alcuni curatori che aspettavamo, per sopra delle aspettative iniziali che, esempio un francese che aveva già mostrato soprattutto per chi proveniva dall’I- interesse in particolare per l’autoritratto di talia, erano condizionate da una forte Bonzanigo (preziosa opera in microscultura preoccupazione. «I risultati delle vendite lignea del 1786, Ndr), per il quale siamo finora confermate sono stati leggermente in trattativa anche con un’altra istituzio- sotto la media degli anni passati, ma in- ne pubblica, faceva notare l’antiquario dubbiamente al di sopra delle aspettative Luca Burzio di Londra. Abbiamo poi e ho ricevuto tante richieste per telefono concluso vendite con privati e con un col- rame «La salita al Golgota» (1687) di al 1820, acquistati da un collezionista e per posta elettronica», ha dichiarato lega europeo, ma soprattutto con un col- un giovanissimo Donato Creti e un europeo così come una romantica Alessandra Di Castro (Roma) che lezionista statunitense già nostro cliente e raro esempio della grafica giovanile di veduta di «Capri al tramonto» del pit- ha soddisfatto l’interesse dei clienti con un importante museo americano». Gli Simone Cantarini, precedente l’in- tore simbolista K.W. Diefenbach, a non fisicamente presenti, soprattutto affari sono stati meglio di quanto si gresso dell’artista nell’atelier di Guido cui si affiancano gli ottimi riscontri americani, inviando il virtual tour del- poteva inizialmente prevedere anche Reni, raffigurante «Il ritrovamento di per i dipinti del paesaggista romano lo spazio espositivo e foto dettagliate secondo Matteo Salamon (Milano), Mosè». «Per noi questa edizione di Tefaf Giovanni Battista Camuccini (1819- delle opere. L’antiquaria, che espone- che ha chiuso positivamente tratta- Maastricht è stata positiva sia per le ven- «Ritratto di donna» di Guercino (Maurizio 1904). Per Tornabuoni Arte (Firenze va preziose opere di arte decorativa tive soprattutto sui fondi oro italiani Nobile). In alto, «Omaggio a Seurat» dite effettuate sia per i contatti acquisiti in e Parigi) la fiera è stata molto positi- del Settecento romano, ha venduto a con clienti privati. «Sono mancati alcuni di Massimo Campigli (Bottegantica) ambito collezionistico e con curatori di mu- va, avendo concluso alcune trattative un cliente americano una coppia di grandi clienti internazionali, privati e istitu- sei internazionali, con l’unico neo della chiu- sopra il milione («Muse inquietanti» candelabri di Valadier (con richiesta zionali, ma abbiamo potuto contare su una cornice italiana «Cassetta», toscana, sura anticipata», ha commentato Enzo di de Chirico, «Grande Bassorilievo» superiore ai 100mila euro), di mar- vasta clientela europea, soprattutto locale, del XVI secolo, acquistata da un mu- Savoia, titolare di Bottegantica (Mi- per l’Ambasciata italiana a Tokyo di mo bianco e bronzo dorato dal cesello curiosa e competente, ha affermatoTo - seo americano per una cifra compresa lano), che ha venduto due dipinti im- Arnaldo Pomodoro) e avendo vendu- finissimo. Particolarmente soddisfatti maso Piva di Piva&C. (Milano). Abbia- fra 25-30mila euro, mentre Alberto portanti a privati: «Le rive della Senna to a clienti privati anche un’opera di Massimiliano Caretto e Francesco mo venduto all’inaugurazione una serie di Di Castro (Roma) segnala di aver con- a Mont-Valérien» di Giovanni Boldi- Paolo Scheggi e una di Emilio Isgrò. Occhinegro, per la prima volta a importanti vasi Augustus Rex in porcellana cluso con un collezionista privato del ni e «Omaggio a Seurat» di Massimo Umberto Giacometti di Giacometti Tefaf nella sezione «Showcase». I due di Meissen del XVIII secolo a un collezioni- Nord Europa che si è aggiudicato due Campigli a un prezzo che si attesta Old Masters Paintings di Roma ha galleristi torinesi hanno venduto un sta tedesco, poi nel fine settimana quattro miniature su pergamena capolettere rispettivamente tra i 170-220mila invece venduto, fra gli altri, un olio su monumentale olio su tavola di Frans dipinti su rame, firmati da Orazio Greven- di un grande antifonario. Tre collezio- euro e i 400-450mila. Collezionisti tela di Alessandro Magnasco, «Gioca- Francken II, «La predica di Gesù sul broeck (primo quarto del XVIII secolo) a nisti privati di nazionalità belga, italia- europei e musei, anche americani, so- tori di carte», per oltre 100mila euro a lago di Tiberiade», nei primi 25 minuti un amatore belga, nonché una scultura in na e tedesca hanno invece comprato no infine stati fra i clienti dei romani un amico collezionista italiano, un pic- della vip preview. Nei giorni successi- bronzo del contemporaneo Matteo Pugliese tre lavori dal bolognese Maurizio Francesca Antonacci e Damiano colo dipinto di Antonio Mancini a un vi hanno poi venduto a clienti nuovi e una Vanitas in vetro di Lilla Tabasso, che Nobile, in una fascia di prezzo com- Lapiccirella. I due galleristi dichiara- collezionista francese e una rara scul- 5 delle 8 opere proposte nello stand, verrà consegnata a Parigi». Presente per presa fra 15-150mila euro. Si tratta no di aver venduto più di dieci opere tura di Filippo Giulianotti del 1883, fra cui «Il Paradiso Terrestre» del ra- la prima volta a Tefaf, Enrico Ceci di un disegno inedito «Ritratto ideale fra cui due inediti schizzi a olio di An- «Di sott’acqua», per oltre 10mila euro

ro Maestro della Fuga in Egitto di di Serramazzoni (Mo) ha venduto la di donna» del Guercino, il dipinto su ton Sminck Pitloo, databili intorno a collezionisti belgi. q Elena Correggia © Riproduzione riservata #restiamoacasaconlarte

ANITA ALMEHAGEN “Antichità Bruschi” FEDERICO CORTONA “Galleria Cortona” RENZO MORONI FRANCESCA ANTONACCI “Antonacci Lapiccirella Fine Art” STEFANO CRIBIORI “Studiolo” MARCELLO MOSSINI “Galleria Mossini” PAOLO ANTONACCI PAOLA CUOGHI “Antichità Via Ganaceto” SCULTURA ITALIANA SRL di Dario Mottola MARCO FABIO APOLLONI “Galleria W. Apolloni” RENATO D’AGOSTINO MAURIZIO NOBILE ACHILLE ARMANI “Galleria Malair” MARCO DATRINO ADOLFO NOBILI “Antichità di Nobili Alessio” GIOVANNI ASIOLI MARTINI ALBERTO DI CASTRO “Antichità Alberto Di Castro” CARLO ORSI RICCARDO BACARELLI “Antichità Bacarelli” ALESSANDRA DI CASTRO “Alessandra Di Castro S.r.l.” FILIPPO ORSINI “Orsini Arte e Libri” GIOVANNA BACCI DI CAPACI “800 – 900 Artstudio S.r.l.” MIRIAM DI PENTA “Miriam Di Penta Fine Arts” WALTER PADOVANI VASSILI BALOCCO “Galleria Daniela Balzaretti” ANGELO ENRICO “Enrico Gallerie d’Arte” FRANCESCO PALMINTERI “Società di Belle Arti” PAOLO BALZANO “Antichità Piselli Balzano” TOMMASO FERRUDA “Santa Tecla S.r.l.” ANTONIO PARRONCHI “Parronchi Dipinti ‘800 – ‘900” DANIELA BALZARETTI FILIPPO FIORETTO “Giampaolo Fioretto Antichità” DOMENICO PIVA “Piva & C.” GIORGIO BARATTI “Giorgio Baratti” LEONARDO FOI “Bottarel & Foi” TOMASO PIVA “Piva & C.” MASSIMO BARTOLOZZI “Guido Bartolozzi Antichità” ROSALIA FORNARO “Antichità all’Oratorio” VINCENZO PORCINI “Porcini” NAZZARENO BASTIOLI “Santa Barbara Art Gallery S.r.l.” LUCIANO FRANCHI “Nuova Arcadia” ALEX POSTIGIONE “Frascione Arte” MAURIZIO BELLUCO “Belluco Antichità” ENRICO FRASCIONE GIOVANNI PRATESI EZIO BENAPPI “Benappi S.a.s.” GIORGIO GALLO “Gallery” FRANCESCO PREVITALI “Galleria Previtali” FILIPPO BENAPPI “Benappi Fine Art” GRAZIANO GALLO “Gallo Fine Art S.r.l.” GABRIELE PREVITALI “Galleria Previtali” DUCCIO BENCINI “G. P. B.” FEDERICO GANDOLFI “Frascione Arte” GIANMARIA PREVITALI “Galleria Previtali” ANTONELLA BENSI SASHA GANDOLFI “Frascione Arte” MARIA NOVELLA ROMANO “Romano Fine Art” IDA BENUCCI “Benucci Galleria d’Arte” MICHELE GARGIULO “Antiquario” MATTIA ROMANO “Romano Fine Art” GIANLUCA BERARDI “Galleria Berardi” DARIO GHIO GIOVANNI ROMIGIOLI “Romigioli Antichità” GIANLUCA BOCCHI UMBERTO GIACOMETTI Old Master Paintings MARIA GRAZIA ROSSI “Grace Gallery” NICLA BONCOMPAGNI LINO GIGLIO “Antichità Giglio” ROBERTO ROSSI CAIATI “Caiati Antichità” ALBERTO BORELLI “Antichità Santa Giulia” FRANCO GIORGI FABRIZIO RUSSO “Galleria Russo” BRUNO BOTTICELLI “Botticelli Antichità” DIEGO GOMIERO “Galleria Gomiero” MATTEO SALAMON “Salamon & C.” MAURIZIO BRANDI “Maurizio Brandi Antiquario” STEFANO GRANDESSO “Galleria Carlo Virgilio” GIANLUCA SALVATORI AUGUSTO BRUN “Il Quadrifoglio Antichità” FABRIZIO GUIDI BRUSCOLI TIZIANA SASSOLI “Fondantico” MARCO BRUN “Il Quadrifoglio Antichità” STEFANO IOTTI MARCANTONIO SAVELLI “Savelli Arte Antica” ANGELO CALABRO’ “Calabrò Antichità 1968 S.r.l.” GUIDO LAMPERTI “Galli Luigi” ENZO SAVOIA “Bottegantica” ALFREDO CALANDRA “La Pinacoteca” MATTEO LAMPERTICO “Arte Antica e Moderna” VOLKER SILBERNAGL ELENA CAMELLINI “Galleria Antiquaria Camellini” CESARE LAMPRONTI “Lampronti Gallery” TULLIO SILVA “Galleria Silva” ROBERTO CAMPOBASSO “Antichità” DAMIANO LAPICCIRELLA “Antonacci Lapiccirella Fine Art” MICHELE SUBERT “Galleria Subert” PIETRO CANTORE “Cantore Galleria Antiquaria” LEONARDO LAPICCIRELLA “Galleria Lapiccirella” ROBERTA TAGLIAVINI “robertaebasta” MIRCO CATTAI “Fine Art & Antique Rugs” CIRO LEONE “Leone Antiquariato” MASSIMO TETTAMANTI “Tettamanti Antichità” ENRICO CECI “Ceci Antichità” MARCO LONGARI “Longari Arte Milano” LUIGI TORLO “Palazzo Torlo Antiquariato” ALESSANDRO CESATI MARIO LONGARI “Longari Arte Milano” DANIELE TRABALZA “Antiquares“ FIORENZO CESATI RUGGERO LONGARI “Longari Arte Milano” GHERARDO TURCHI “Gallori Turchi Antichità” ALESSANDRO CHIALE “Antiquariato Chiale” GIAMPAOLO LUKACS “Lukacs & Donath Antichità” VALERIO TURCHI “Antichità Valerio Turchi” FEDERICO CHIALE “Antiquariato Chiale” ENRICO LUMINA “Galleria Enrico Lumina” LORENZO VATALARO RICCARDO CHIAVACCI “Antichità Firenze” SALVATORE MAGLIONE “Art Collector” FURIO VELONA “Velona Antichità & C.” ANDREA CIARONI “Altomani & Sons” MARIO MANULI “Cocoon Art” STEFANO VERDINI “Verdini Antiquariato” GIANCARLO CIARONI “Altomani & Sons” ALESSANDRO MARLETTA “Galleria Antiquaria Marletta” RICCARDO VERRI “Antichità Via Ganaceto” ROBERTO COCOZZA “Antichità” MATTIA MARTINELLI “robertaebasta” CARLO VIRGILIO “Galleria Carlo Virgilio & C.” ANDREA COEN “Luciano Coen Arazzi e Tappeti Antichi” DAVIDE MASOERO “Secol-Art Antichità S.a.s.” LUCA VIVIOLI “Vivioli Arte Antica” IGINO CONSIGLI “Consigli Arte” TOMMASO MEGNA MARCO VOENA FABBIO COPERCINI “Copercini & Giuseppin” GIOVANNI MINOZZI “Nené Piatti Antichità” GIACOMO WANNENES “Wannenes Antiquariato” ERNESTO COPETTI “Copetti Antiquari” SANDRO MORELLI IVO WANNENES “Wannenes” GIORGIO COPETTI “Copetti Antiquari” FABRIZIO MORETTI “Moretti S.r.l.” MARIA ZAULI “Galleria d’Arte del Caminetto”

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. 46 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020

Economia La vista lunga del tiratore scelto A caccia con il connaisseur per aste e gallerie di Simone Facchinetti

La quarantena non ferma i collezionisti

Quelli che hanno meno rischiano di più. Quelli che hanno troppo non vogliono correre rischi (forse anche per questo motivo investono nell’oro, meglio se in lingotti). Anche in quarantena i veri colle- zionisti non si fermano. Per loro è una questione di vita o di morte. Tuttavia, almeno per qualche tempo, dovranno arrendersi. Vorrei fare una piccola cronaca del mese appena trascorso, visto dall’osservatorio di Bergamo, la città dove vivo. All’inizio tutto sembrava andare avanti come sempre. L’asta di Wannenes a Genova del 5 marzo è stata celebrata normalmente (cfr. articolo a p. 48). Come al solito la casa d’aste genovese aveva raggiunto l’obiettivo, con percentuali di vendite fuori dall’ordinario. Negli stessi giorni inaugurava il Tefaf a Maastricht. Ci sarei dovuto andare anch’io, la seconda settimana di apertura. Qualche giorno prima della partenza ho chiamato degli amici per sapere che clima si respirava lassù. Gli addetti ai lavori cercavano di celare il nervosismo: «Tutto bene. Qualcuno ha venduto. Sono mancati i clienti ame- ricani ma la situazione è sempre vitale, euforica». Nel frattempo il mio volo aereo era stato cancellato e anche il Tefaf si era arreso, chiudendo i battenti con qualche giorno di anticipo. Successivamente si sarebbe appreso che diversi operatori erano stati aggrediti dal virus, tutti guariti, per loro fortuna. Da quando è scattato l’ordine di rimanere in casa gli unici colloqui possibili sono quelli telefonici. Un coriaceo collezionista veneto, intenzionato a non arrendersi, mi ha confessato: «Non posso essere più preciso, ma aspetto che arrivi il 24 marzo. Ho rintracciato un dipinto che cercavo da tempo. Va in asta a Parigi. Non vedo l’ora di batterlo». Neanche lui poteva lontanamente immaginare che l’asta sarebbe stata soppressa. Poi la telefonata di un art dealer che vive a Londra, chiuso in casa in qua- rantena: «Le giornate sono lunghissime, non finiscono mai. Proprio ora che ho molto tempo libero mi hanno tolto l’unica cosa che mi manda su di giri: seguire le aste». In realtà non tutte sono chiuse ma è una questione di giorni, forse di settimane. La propagazione del virus ha determinato le conseguenti reazioni dei governi nazionali. Dalla Francia alla Spagna iniziano a fioccare serrate provvisorie. A Londra vanno avanti imperterriti, chissà fino a quando. A New York le aste di Old Masters pre- viste il 23 aprile (Christie’s) sono saltate, rimandate a data da destinarsi. Molti si organizzano con aste online e il banditore virtuale, un palliativo: almeno per le merci «non ripetibili». Anche in quarantena i veri collezionisti non si fermano. Per loro è una questione di vita o di morte. Vedremo che cosa si inventeranno, strada facendo.

Viaggiare con Pigafetta, sognare con Blake

Firenze. Apocalittico, visionario, profetico: la grande mostra allestita lo scorso autunno-inverno alla Tate Britain di Londra ha riportato William Blake nel ruolo che merita. L’album completo di The Book of Job (14mila euro, nella foto un foglio), tumultuosa rivisitazione per immagini del celebre testo biblico, è una delle opere più rappresentative del pittore, incisore e poeta inglese ed è tra i lotti più attesi tra i 16mila proposti in tre sessioni d’asta dal 28 al 30 aprile, nella vendita di libri e grafica antica e moderna organizzata da Gonnelli. E se tra le sue ossessioni Blake annoverava le tre cantiche di Dante Alighieri, l’asta spazia dalla splendida Comedia con l’esposizione di Landino e Vellutello del 1578 (con base di 1.400 euro) sino all’edizione Valdonega con le illustrazioni di Dalí in una molto daliniana legatura d’artista in bronzo a sbalzo (da 2.500). Sempre in tema di visionari, da non perdere, tra i disegni, lo «Spettro d’un mugnaio fraudolento» di Alfred Kubin. Tra le stampe antiche, nel congruo nucleo piranesiano, comprensivo delle Carceri d’invenzione, non sfuggirà agli estimatori dell’incisore, di cui cade il terzo centenario della nascita, una rarità, il libretto Lettere di giustificazione scritte a Milord Charlemont (da 5mila euro). Marcantonio Raimondi (il bulinista di fiducia di Raffaello), il Grechetto e Goya tra gli altri incisori proposti. David Hockney, con l’acquaforte e acquatinta «Disguised as a Ghost» (2mila euro), guida invece il gruppo dei moderni e contemporanei, occasione per riscoprire le qualità incisorie anche di Boccioni. In un periodo in cui gli spostamenti sono drammaticamente limitati, ci si può infine consolare con i 150 libri a tema viaggi ed esplorazioni. La prima edizione francese della Cina (1670) di Athanasius Kircher parte da 1.400 Cortesia Ota Fine Arts, Tokyo/Singapore and Victoria Miro, Londra. © Yayoi Kusama Londra. © Yayoi and Victoria Miro, Cortesia Ota Fine Tokyo/Singapore Arts, euro, il Primo viaggio intorno al globo terracqueo di Filippo Pigafetta da 2mila. q F.F. «All the Eternal Love I Have for the Pumpkins» (2016) di Yayoi Kusama, tra gli artisti più venduti in trattativa privata

Il presidente con la passione per la tv quisti attraverso una grande varietà vatamente opere di 382 artisti a cir- Via libera di piattaforme, tra cui le aste, le ven- ca 3-4mila collezionisti di circa 90 Vercelli. Il 16 marzo, all’età di 74 anni, è dite online e vendite a prezzo fisso. Paesi. Come in asta, Sotheby’s offre morto Mario Carrara (nella foto), che nel alle vendite Sotheby’s intende capitalizzare su garanzia anche sulle opere vendute 1979 aveva fondato la casa d’aste Meeting quei clienti che potrebbero essere privatamente, alcune assegnate a Art. Romano di nascita, quello che sarebbe private tentati di «salire di livello», passan- terzi. «Possiamo offrire un’ampia scelta diventato il presidente di una delle principali do ad esempio dalla collezione di vi- di opzioni, aggiunge Schrader. Una sti- case d’asta italiane entrò in contatto con il ni a quella di opere d’arte. «Potrebbe- ma in asta da 5 a 7 milioni, la possibilità mondo dell’arte, lui che invece proveniva dal continua da p. 41, iii col. ro arrivare nuovi clienti e comprare delle di vendita privata con un netto di 9 mi- mondo dell’aviazione, grazie all’amicizia con lips hanno segnato +34% a 172 milio- sneaker da 20mila dollari e poi un KAWS lioni e anche di finanziare l’opera per il un mercante che a Padova gestiva la galleria ni di dollari (il 19% delle transazioni e infine un Picasso», afferma Schrader. 50% del suo valore». Negli ultimi an- Meeting Art e che seguì in Veneto imparando della casa d’aste), mentre Sotheby’s Gli artisti top seven (Sotheby’s non ni molto è stato fatto per rendere il mestiere. Mise a frutto le competenze ha registrato un lieve calo da 1 mi- ha voluto fornire la top ten) com- più fluidi i confini tra le case d’a- acquisite soprattutto nel settore dell’antiquariato e delle aste pubbliche liardo di dollari nel 2019 a 990 milio- prati privatamente per volume sta e le gallerie, e molti operatori aprendo a sua volta una galleria a Borgosesia (Vc), ma il suo acuto spirito ni l’anno scorso, ma si tratta comun- di opere sono Jonas Wood, Yayoi di entrambi i settori hanno più volte imprenditoriale e la passione per le tecnologie lo spinse a riconoscere in que di un balzo in avanti del 60% Kusama, George Condo, Andy sottolineato che di questi tempi è Vercelli, città strategicamente posizionata tra Milano, Torino e Genova, la sua rispetto al 2016. Warhol, Jean-Michel Basquiat, meglio collaborare piuttosto che base operativa. Dapprima in un negozio-vetrina in corso della Libertà poi nella Finora Sotheby’s non ha pubbliciz- KAWS e Alexander Calder. I top farsi concorrenza. più ampia attuale sede in corso Adda, dove l’iniziale attività della casa d’aste zato il suo dipartimento di vendite seven per valore sono Pablo Picas- Ma oggi la sfida più grande per il in arte moderna, tappeti orientali, antiquariato e orologi si è ampliata private: «Probabilmente abbiamo pas- so, Claude Monet, Henri Matisse, mercato è l’offerta di opere e, con includendo i dipinti dell’800 e i gioielli moderni e d’epoca. A cavallo tra gli anni sato 250 dei 275 anni di vita della no- Mark Rothko, Fernand Léger, l’ago della bilancia che oscilla a fa- Settanta e Ottanta, Mario Carrara intuì anche le grandi potenzialità commerciali stra casa d’aste facendo finta che non Gerhard Richter e Joan Mitchell. vore dei galleristi in termini di quo- che la televisione privata poteva avere nel settore delle aste: iniziò contribuendo esistesse, dichiara Schrader. Ma è un Si registrano tuttavia transazioni un ta di mercato (il 58% nel 2019, +4% ri- ad arredare le case delle famiglie piemontesi e lombarde da una piccola servizio molto importante che non pen- po’ a tutti i livelli: «Abbiamo visto un spetto al 2018 secondo il Report Art emittente della Valsesia, fino a raggiungere tutta l’Italia attraverso il satellite so vada contro la nostra mission, sono incremento per le opere sotto i 300mi- Basel/Ubs), tutti sono chiaramente Sky e poi tutto il mondo con il web. Nel 2019 la casa d’aste Meeting Art, dove complementari». Secondo Schrader i la dollari e anche per quelle sopra i 20 più intenzionati a pubblicizzare la lavorano i figli di Mario Carrara, Pablo, amministratore delegato, e Patrick, ha compratori stanno sempre più di- milioni». Schrader stima che l’anno loro attività.

fatturato oltre 26 milioni di euro. versificando i loro canali e fanno ac- scorso Sotheby’s abbia venduto pri- q Anny Shaw © Riproduzione riservata IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 47 Economia

Hong Kong via aerea, abbia un’im- Donne: c’è ancora da fare Sostengono pronta ecologica di circa 0,91 ton- Negli ultimi anni si sono spese tante nellate di Co2, l’equivalente di 51 belle parole sulle artiste ma «i cam- Art Basel e Ubs sacchi di rifiuti portati in discarica biamenti sono stati lenti e irregolari», o di quasi 4.620 chilometri percorsi spiega la McAndrew. Recentemente in macchina. Un mercante riassu- si sono fatti dei passi in avanti. Nel continua da p. 41, v col. me la questione dicendo: «Potrem- 2019, ad esempio, la rappresentanza Solo a parole mo ridurre il trasporto di opere solo delle artiste donne da parte delle gal- vendendo a livello locale, ma questo non lerie del mercato primario è cresciu- Le fiere d’arte implicano la que- solo renderebbe impossibile sostenere il ta dall’8% al 44% e la loro presenza stione dei viaggi aerei e del loro nostro budget, ma sarebbe anche con- nelle vendite dal 32% del 2018 al 40%. impatto sul pianeta. Secondo il trario alla responsabilità fondamentale Tuttavia, per le gallerie che operano report della McAndrew, il 58% dei di una galleria». sul mercato secondario e trattano ricchi collezionisti afferma che opere più storicizzate, la quota di ar- nei prossimi anni per loro è «es- Un salto sul carro tiste si è fermata al 23%, per un tota- senziale o una priorità importante» dei vincitori le del 17% sulle vendite. La disparità riuscire a compensare l’impronta di genere è forse ancora più evi- Il fascino del cobra e del museo deserto ecologica dei loro viaggi per vedere Mentre le opere blue-chip sono in dente in asta. Nel 2019 le opere del- e acquistare arte. Tuttavia alla do- calo, le artiste di colore vanno le artiste sono state appena il 7% dei Milano. I decreti governativi emanati per contenere la pandemia da Coronavirus manda su quali siano i progetti di sempre meglio, specie in asta. Il lotti venduti e il 6% per valore. Solo il conferiscono alle nostre città deserte un’atmosfera metafisica. Deserto è anche viaggio per i prossimi dodici mesi, 23% per valore delle vendite di arte 7% di artisti con opere vendute sopra il ponte di una nave da crociera visto da Luigi Ghirri; e deserta, anche in questo il 67% ha dichiarato l’intenzione del dopoguerra e contemporanea il milione di dollari sono donne, per- caso per scelta dell’autore, Massimo Listri, e non per un’emergenza, è la sala di un di partecipare a diverse fiere e so- nel 2019 è stato totalizzato da ope- centuale che scende al 5% per opere museo d’arte contemporanea, il Castello di Rivoli con il celebre cavallo imbalsamato no pochi quelli che intendono re realizzate negli ultimi vent’anni oltre i 10 milioni. I dati raccolti nelle sospeso al soffitto di Maurizio Cattelan. La prima opera è stata venduta a 7.620 ridurre gli spostamenti per ra- (+14% nel 2018). fiere d’arte sono altrettanto preoccu- euro (stima 4.200-4.800); la seconda a 6.380 euro (5-6mila), nuovo record italiano gioni ecologiche. I galleristi dal La maggior parte dei mercan- panti: negli ultimi vent’anni c’è sta- per il fotografo fiorentino. È accaduto nell’asta di Fotografia battuta da Finarte lo canto loro fanno una media di do- ti considera questo spostamento to un incremento del 5% nella pre- scorso 17 marzo, online, come si conviene in questo periodo, ma andata tutt’altro dici viaggi all’anno: sette di corto dell’attenzione da un ristrettissimo senza di donne nella categoria degli che deserta: il venduto sfiora i 390mila euro, segnando un incremento del 40% raggio (meno di sei ore) e cinque di gruppo di artisti blue-chip bianchi artisti emergenti e del 6% in quella rispetto alla precedente vendita di ottobre, organizzata dallo stesso dipartimento. lungo raggio. Secondo myclimate. e maschi come una cosa positiva, degli artisti già affermati. Ma la per- Un’asta «affollata», sia pure in remoto, ben oltre le aspettative, durante la quale la org, e basandosi sui viaggi in classe ma la McAndrew afferma che altri« centuale di artiste presenti tra i top bagarre si è scatenata quando sono andati in scena gli artisti-fotografi. Ecco allora economica, si stima che ogni gal- si preoccupano di quello che considera- artist (il 2% del totale) è leggermente Shirin Neshat, con una stampa della serie «Women of Allah», battuta a 10.139 euro; leria, contando i soli spostamenti no un “salto sul carro dei vincitori” e in calo rispetto al 1999. Guardando al ecco gli attesissimi tre still da video di Cindy Sherman del 1980 (tutti oltre i 30mila aerei in un anno, potrebbe essere degli effetti negativi che potrebbe avere futuro, Clare McAndrew prevede che euro, con la punta massima di 39.939 per «Untitled n.74», partito da una stima di responsabile dell’emissione di sulla stabilità e la longevità dei mercati il 2020 sarà «un anno difficile». Il Coro- 20-25mila). E poi Vik Muniz, che con il suo vulcano in eruzione (rivisitazione di un circa 27 tonnellate di Co2. Oltre di alcuni di questi artisti». Il quadro è navirus «avrà sicuramente un impatto; dipinto settecentesco) ottiene 13.899 euro; un Thomas Ruff che piace anche nella ai viaggi, l’imballaggio e la spedi- ancora sbilanciato: il 2% degli artisti la cancellazione di Art Basel Hong Kong è sua versione più pittorica e sperimentale (18.859 euro); e due delle cinque artiste zione delle opere d’arte è un altro rappresentano il 22% dei contenuti una cosa grossa», afferma. Oltre a que- italiane che nel 1999 assicurarono al nostro Padiglione nazionale il Leone d’Oro della forte motivo di preoccupazione. delle mostre delle gallerie commer- sto, le tariffe, le politiche più prote- Biennale di Venezia: Grazia Toderi, con una fotografia aerea di un campo da baseball Rokbox, società che si occupa di ciali in tutto il mondo (di questi l’1% zioniste adottate da diversi Paesi e la (2001), battuta a 4.091 euro (2.500-3mila) e Luisa Lambri, con uno dei suoi classici imballaggi sostenibili, stima che incidono per il 15%). Nei musei, il questione della sostenibilità avranno scorci architettonici, a 3.584 (2.200-2.800). Ma la star è stato Peter Beard (1938), un imballo piccolo (ca 1,10 m per 2% dei top artist incidono per il 37% un prezzo sul movimento di persone straordinaria figura in perfetto equilibrio tra arte e fotografia, vicino a Warhol e a lato), contenente un’opera d’arte sulle mostre a livello globale e l’1% e opere d’arte. Bacon, che con il collage «Spitting Cobra, Tsavo» (1960, nella foto) triplicava la stima

di 5 chili spedita da New York a per il 30%. q Anny Shaw © Riproduzione riservata raggiungendo i 21.339 euro. q F.F.

Asta in preparazione Restiamo Connessi! I nostri esperti continuano a fornire valutazioni e suggerimenti in vista delle prossime aste 48 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 Economia

Design È più comoda l’amaca o il nido? Tra aste prepandemia e poche superstiti, i prezzi continuano a volare

Brescia, Milano, Parigi. Ancora inden- stata molto apprezzata una lampada stima massima è stata quadruplica- ne dall’emergenza pandemica, la da terra in mosaico dorato Bisazza ta raggiungendo i 75.400 euro. Nel prima vendita del 2020 dedicata al su metallo disegnata da Alessandro design francese ha primeggiato Le design da Piasa a Parigi il 20 feb- Mendini nel 2002 e prodotta in edi- Corbusier con una coppia di poltro- braio ha totalizzato quasi 1,6 milio- zione limitata per la Galerie kreo di ne in teak ideate nel 1955-56 per la ni di euro. Una serie di 10 tavolini di Parigi: stimata 15-20mila euro, è sta- Suprema Corte di Giustizia di Pen- Ettore Sottsass in legno compensa- ta venduta per 42.900. Bene anche djab a Chandigarh in India: stimata to dipinto del 1954 ha catalizzato nu- Angelo Lelii con la sua nota lam- 35-45mila euro, è stata aggiudicata merose offerte: venduti ciascuno tra pada da soffitto «6 Lune» del 1961 ca per 72.800. Ha giustamente riscos- 13-20mila euro, ne hanno accumula- esitata per 28.600 euro contro una so interesse una rara amaca in co- Qui sopra, l’amaca di Alexander Calder venduta da Piasa a 32.500 euro; sotto, il divano ti quasi 160mila di aggiudicazione stima di 10-15mila. In ambito scan- tone dipinto di Alexander Calder «La Cova» (1973) di Gianni Ruffi venduto da Cambi a 22.500 euro globale. La rara coppia di poltrone dinavo, il top lot spetta ad Hans J. del 1974 battuta per 32.500 euro, il disegnate intorno al 1964 da Gio Wegner e alla sua «Sedia romana», doppio della stima massima. Il 12 Paladino, Sandro Chia, Cleto Munari in legno di noce dalla seduta «a vas- Ponti per l’Hotel Parco dei Principi in quercia e pelle, del 1960 battuta marzo, la casa d’aste parigina ha e Fausto Melotti, cui spetta l’aggiu- soio», probabilmente realizzate in di Roma, scelleratamente smantel- per ben 84.500 euro (stima 60-90mi- organizzato una vendita di gioielli dicazione più alta per il collier «Gra- Italia durante gli anni ’40, hanno lato in epoca successiva, ha ampia- la), ma molto entusiasmo ha susci- d’artista, con opere di Line Vautrin, ta» in oro degli anni ’80, venduto sbaragliato la stima di 100-200 euro mente superato la stima massima tato anche una coppia di poltrone Matta, Arman, Dalí, Cocteau, Meret per 13.650 euro contro una stima con un’aggiudicazione di 2.646. Un con un’aggiudicazione a 65mila eu- in legno e lana disegnata da Märta Oppenheim, Derain, Claude Lalanne, di 6.500-8mila. Nello stesso giorno appuntamento importante che ha ro. Rimanendo in ambito italiano, è Blomstedt intorno al 1940: la sua Sottsass, Mendini, Rotella, Mimmo è stata esitata una collezione priva- resistito alla pandemia è stata l’a- ta europea di oggetti in smalto su sta di 200 lotti organizzata a Milano rame e di vetri italiani del XX seco- da Cambi il 23 marzo, battuta via lo, con risultati che hanno rispetta- web e telefonicamente con risultati to le stime, a dire il vero piuttosto confortanti. A primeggiare è stato Le aste di aprile contenute. Da segnalare due piccole Osvaldo Borsani con un divanetto 1-3 Roma Babuino Dipinti antichi e del XIX secolo, arredi, argenti e gioielli sculture da tavolo, disegnate da Gio del 1940 ca in legno, impreziosito da 2-3 Milano Mediartrade Arte moderna e contemporanea Ponti e realizzate da Paolo De Poli dettagli intagliati e dorati, rivestito 3 Parigi Tajan Stampe e multipli 3 Vienna Dorotheum Disegni, stampe ante 1900, acquerelli e miniature intorno al 1950, stimate 2-3mila euro in skai: stimato 2-4mila euro, è sta- 4-12 Vercelli Meeting Art Arte moderna e contemporanea e aggiudicate per 4.550, oltre a una to venduto a 31mila; a seguire, per 6 Vienna Dorotheum Design «Faraona», in vetro soffiato e bronzo, 30mila euro è stata aggiudicata la 7 Milano Art-Rite Gioielli e orologi tra i primi lavori per il «Bestiario» lampada a sospensione mod. 2056, 8 Milano Art-Rite Arte moderna e contemporanea ideato da Toni Zuccheri per Venini con coppa in cristallo satinato ed 8-9 Roma Colasanti Arredi e dipinti antichi e del XIX secolo a partire dal 1964, stimata 5-7mila elementi diffusori in cristallo mo- 14-21 Londra Sotheby’s Contemporary Curated 16 Bologna Gregory’s Dipinti, argenti, arredi e oggetti d’arte euro e venduta a 8.450. In Italia, a lato, prodotta da Fontana Arte nel 16-17 Roma Bertolami Monete e medaglie moderne italiane ed estere marzo, molti appuntamenti impor- 1960 ca su disegno di Max Ingrand 17-28 New York Sotheby’s Stampe e multipli tanti sono slittati a data da definirsi, (stima 15-20mila). Una grande lam- 20 Parigi Tajan Arte orientale fatto salvo le aste online che hanno pada da terra di Tommaso Barbi 21 Firenze Pandolfini Mobili e arredi offerto lotti dalle stime contenute, del 1970 ca, con riflettori in ottone 21 Londra Bonhams Arte moderna e contemporanea del Medio Oriente come nel caso della Capitolium Art cesellato a forma di ampie foglie 21 Roma Arcadia Mobili, arredi, dipinti antichi e del XIX secolo 21-23 Milano Il Ponte Arredi e dipinti antichi, argenti, tappeti e tessuti, historica, strumenti musicali, disegni di Brescia che ha proposto più di di ginkgo biloba, antesignana della 22 Firenze Pandolfini Cornici dal Rinascimento all’Ottocento 400 lotti tra il 18 e il 19 marzo. Gli modaiola linea «Ginkgo» lanciata da 22 Monaco Neumeister Dipinti e oggetti d’arte acquisti hanno rispettato le stime, Claude Lalanne negli anni Novanta, 22 Roma Arcadia Design e arti decorative del XX secolo con qualche eccezione tra cui: una è stata contesa fino a27.500 euro 24 Milano Il Ponte Arte orientale credenza in legno di rovere di Gu- (stima 15-20mila) e un’icona del Pop 25-28 Roma Bertolami Monete antiche e moderne e letteratura numismatica glielmo Pecorini, pezzo unico per design, il divano «La Cova» di Gianni 25 Vienna Austria Auction Company Arte egizia, antichi bronzi cinesi e antichi tappeti orientali del XIX secolo 27 Genova Cambi Libri antichi e rari la casa di Urbano Zaccagnini, Firenze Ruffi per Poltronova del 1973, ha su- 27 Roma Finarte Grafica internazionale e multipli d’autore 1935, stimata mille-1.200 euro e ven- perato la stima massima attestando- 28 Brescia Martini Studio d’Arte Arte moderna e contemporanea duta per 3.150; un divanetto attribu- si a 22.500 euro. Molto bene anche 28 Genova Cambi Antiquariato ito a Paolo Buffa, valutato 700-mille le ceramiche di Alessandro Mendini, 28 New York Bonhams Dipinti europei del XIX secolo euro ed esitato per 3.024; una cop- le lampade di Gino Sarfatti, i divani 28-30 Firenze Gonnelli Libri & Grafica pia di poltrone di Aldo Morbelli per «Camaleonda» di Mario Bellini, che 28-30 Firenze Maison Bibelot Arredi e dipinti di Villa Lazzi la Isa di Bergamo, anni ’50, stimata oggi vanno per la maggiore, i tavoli 29 Genova Cambi Dipinti del XIX e XX secolo 29 Genova Cambi Vetri francesi, Art Nouveau e Déco mille-1.500 euro e battuta a 2.898 e, di Angelo Mangiarotti e i mobili ra- 29 Londra Bonhams Gioielli a dimostrazione di quanto la quali- zionalisti del meno noto architetto 29 Londra Bonhams Stampe e multipli tà o la singolarità prevalgano anche livornese, naturalizzato genovese, 30 Argenti da collezione Genova Cambi in caso di anonimato, tre panchette Giulio Zappa. q Carla Cerutti © Riproduzione riservata Le aste sopra elencate si svolgeranno esclusivamente online. A causa della situazione in continua evoluzione, le date qui riportate potrebbero subire variazioni. Si consiglia di consultare i siti delle singole case d’asta.

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a Londra EDITRICE ALLEMANDI N. 407 APRILE 2020 / SOCIETÀ SUPPLEMENTO DI «IL GIORNALE DELL’ARTE» La classifi ca mondiale 2019 delle mostre più visitate La classifica mondiale 2019 delle mostre più visitate. www.ilgiornaledellemostre.com mance online incentrato sul tema della guarigione offerto cortesia Foto da Art la cui edizione 2020 è stata cancellata a causa del Coronavirus. dell’artista Dubai, / Maiara Cerqueira

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Reggia di Venaria. Mostra «Architetture e prospettive. Massimo Listri alla Venaria Reale» IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 49 Economia

Il de Chirico venduto per 11 milioni La gentildonna del Principato Genova. A inizio marzo, da Wannenes, nella storica sede genovese di Palazzo del Melograno (Piazza Campetto, 2), si sono tenute due aste che, complessivamente, Il fisco voleva la sua parte, hanno raggiunto un totale di 3.438.003 euro. La parte del leone l’hanno fatta gli arredi, le ceramiche, le sculture e gli oggetti d’arte provenienti dalle «Collezioni di una gentildonna del Principato di Monaco» che nelle due giornate del 3 e 4 la Commissione lo blocca marzo hanno totalizzato 2.203.782 euro con una percentuale di venduto per lotto del 78.9%. Il risultato più importante è stato raggiunto da una placca in Un’aggressiva azione fiscale stava per tassare il diritto avorio cesellata da Christoph Daniel Schenck (Costanza, 1633-91) alta 20 cm e raffigurante una «Pietà» (nella foto) caratterizzata da uno struggente plasticismo dei collezionisti di prestare opere ai musei che, partita da una stima di 600-800 euro, è stata aggiudicata a 350.100, una parte consistente dei 464.830 euro ricavati dai 24 lotti eburnei proposti. Altrettanto combattuta è stata l’aggiudicazione di una coppia di tavoli da gioco Il caso è un de Chirico, alienato per sempre assoggettata a tassazione, a to dell’accertamento tributario (la modenesi del XVIII secolo impiallacciati in legno e radica di noce: la stima 11 milioni di euro. Al collezionista eccezione della sola ipotesi in cui il vendita del dipinto) si era risolto in di 4-6mila euro è stata facilmente superata fino a raggiungere i75.100 euro, che ne era proprietario era stato bene oggetto di alienazione sia per- un unico atto traslativo del diritto a mentre partiva da una stima di 12-15mila euro per essere battuta a 62.600 una contestato che il profitto ricavato venuto a titolo di liberalità (legga- titolo oneroso che non poteva per serie di 6 pannelli in scagliola del XVIII secolo tratti da alcune tavole di Giuseppe dalla cessione dell’opera (oltre 9 si: per donazione). Secondo l’altro questo motivo farsi rientrare nella Vasi (Palermo, 1710 - Roma, 1782). Incisore, architetto e vedutista, il maestro milioni) dovesse essere sottoposto orientamento, fatto proprio anche nozione di «attività commerciale» di Giovanni Battista Piranesi fu autore anche dei monumentali 10 volumi de Le a imposizione fiscale, sul presup- dalla Suprema Corte (cfr. Cassazio- tassabile ai sensi del Tuir. Magnificenze di Roma antica e Moderna (1747-61), tra le fonti di ispirazione di posto che l’alienazione della stessa ne, sez. V, sentenza n. 21776/11), ciò Lapsus calami a parte (estensione queste scagliole. La quasi totalità dei 1.239.221 euro (pari all’85% di venduto fosse espressione di attività com- che caratterizza l’attività commer- anziché ostensione), colpisce la pe- per lotto) raggiunti dall’asta del 5 marzo è riconducibile ai dipinti antichi: top lot merciale per il fatto che il dipinto, ciale è «la stretta relazione funzionale rentorietà di una tale affermazio- della vendita è stata una «Crocefissione con san Domenico e un devoto» diOrazio nel corso degli anni, era stato valo- tra l’atto di acquisto e quello successivo ne quando è invece noto che alla di Jacopo (Bologna 1385-1449), una tempera su tavola firmata e datata 1442, rizzato grazie all’esposizione in una di vendita» oppure «una serie di atti in- pratica, senz’altro meritoria, di aggiudicata a 162.600 euro ma proposta con una stima di 8-12mila, la stessa serie di mostre internazionali e ven- termedi volti ad incrementare il valore concedere opere in comodato a attribuita a una «Natura morta» di Giovanni Battista Recco esitata a 112.600. duto quando la sua valutazione sul del bene in funzione della successiva ven- musei per pubbliche esposizioni Già attribuita a Dirck van mercato era ai livelli massimi. dita». Pertanto, tale connotazione di è talora sottesa anche la legitti- Baburen (Wijk bij Duursterde Per il Fisco la plusvalenza era attività commerciale esclude che in ma speranza di valorizzarle ai 1595 - Utrecht 1624), ma da considerarsi reddito diverso essa possano rientrare quelle con- fini economici di una rivaluta- ora ricondotta al catalogo del e come tale tassabile. La senten- dotte che si esauriscono nel sempli- zione delle stesse. Se così fosse, pittore barocco fiammingo za della Commissione tributaria di ce atto traslativo del diritto, quale, franerebbe la motivazione della Charles Wautier, l’elegante Trento dell’11 giugno 2019 è interes- tipicamente, una compravendita. Commissione tributaria per sottrar- tela con «Apollo e Marsia», sante perché riafferma principi di Ma torniamo al de Chirico in que- re a imposizione fiscale la plusva- che soprattutto nella figura diritto che costituiscono un prezio- stione. La Commissione tributaria lenza dell’opera. Verrebbe infatti del satiro che osò sfidare so precedente per casi futuri. Il trat- trentina rileva che tra l’acquisto negato che il comodato di un’opera il dio della musica evoca le tamento impositivo delle plusvalen- dell’opera e la sua vendita non a un museo possa essere attribuito opere di Mathias Stomer, è ze derivanti da cessione occasionale si sono frapposti atti volti alla prevalentemente a mecenatismo, invece stata battuta a 62.600 di opere d’arte era stata risolta dalla valorizzazione della medesima privilegiando invece un’implicita euro (stima 7-10mila). Tra i giurisprudenza con esiti incerti, di- «non potendo all’evidenza ritenersi prospettiva di ritorno economico in dipinti dell’Ottocento, l’esito versi caso per caso. Il tema riguarda tali l’esposizione del dipinto in varie ragione della quale la plusvalenza migliore, 8.850 euro (stima la riconducibilità o meno della som- mostre». L’argomentazione è la se- in una compravendita successiva 3-4mila), è quello ottenuto dal ma ricavata dalla vendita di un’ope- guente: «È del tutto notorio, fino ad all’esposizione diverrebbe tassa- sorridente «Volto di donna» ra ai «redditi diversi» derivanti da essere ritenuta nozione acquisita, come bile. In tal caso la pratica dei pre- del pittore, illustratore e attività commerciali non esercitate l’importanza artistica di de Chirico, stiti ai musei verrebbe seriamente cartellonista palermitano abitualmente, ai sensi e per gli ef- soprattutto relativamente alle ope- compromessa. In una tematica così Aleardo Terzi (1870-1943), fetti dell’art. 67, comma 1, lett. i del re pittoriche più risalenti nel tempo, delicata bisognerebbe più corret- seguito dalla «Veduta di D.p.r. 917/86 (c.d. Tuir, ovvero Testo è un dato scollegato dalla estensione tamente valutare di volta in volta Palermo dal mare» vicina unico delle imposte sui redditi). (sic, Ndr) delle opere». E aggiunge: le circostanze e ogni elemento del alla maniera di Gian Gianni, In campo vi sono due opposti orien- «Il dipinto di de Chirico, insomma, si singolo caso, senza la pretesa di ele- attivo a Napoli tra il 1865 e tamenti. Il primo di fatto parifica è apprezzato negli anni non in ragione vare a paradigma un unico aspetto 1885 e uno dei capostipiti la figura del collezionista a quella della sua partecipazione a mostre, ma al quale ancorare il giudizio sul trat- della pittura di paesaggio del mercante d’arte: ogni plusva- solamente per l’intrinseco contenuto tamento impositivo. e di marina dell’Ottocento,

lenza conseguita a cessione, pur se artistico riconosciuto dalla critica». q Luca Giacopuzzi © Riproduzione riservata venduta, entro le stime, a occasionale, di un’opera andrebbe La conclusione è scontata: l’ogget- avvocato e collezionista 8.250 euro.

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Rilevazioni di mercato: i prezzi indice A cura di Carlotta de Volpi

Il fascino irresistibile del valore Gli importi sono comprensivi dei diritti d’asta. Il loro equivalente in euro si riferisce ai cambi medi più recenti. I risultati di vendita pubblicati sono stati selezionati tra i lotti dichiarati venduti dalle case d’asta. 2020 * Le rilevazioni retrospettive sulle vendite sono state desunte da artnet.com. I prezzi sono espressi al cambio dell’epoca,

non rivalutati e, per comodità, sempre tradotti in euro. Bonhams © Bonhams Christie’s Images Ltd. Christie’s © Arte moderna e contemporanea © 1. Robert Indiana 1.193.350 15. Carla Accardi 113.000 11. Keith Haring 404.000 1.193.350 Robert Indiana, «LOVE», 1967, olio su tela, 91,4x91,4 cm, Christie’s, New York, 5 marzo 2020 [stima € 900mila-1,3 milioni] ill. 1 1.032.450 Robert Indiana, «LOVE», 1967, olio su tela, 91,4x91,4 cm, Christie’s, New York, 5 marzo 2020 [stima € 900mila-1,3 milioni] ill. 2 764.300 KAWS, «IMAGINARY FRIENDS», 2012, acrilico su tela su pannello (in due parti), 267x202 cm e 26,5x89 cm, Christie’s, New York, 5 marzo 2020 [stima € 600-900mila] ill. 3 732.100 Alma Thomas, «Flash of Spring», 1968, olio su tavola, 61x45,7 cm, Christie’s, New York, 5 marzo 2020 [stima € 400-580mila] ill. 4 550.000 Yoshitomo Nara, «Girl with a Knife», 1998, acrilico, inchiostro e grafite su pannello, 28x25,7 cm, Christie’s, New York, 5 marzo 2020 [stima € 450-625mila] ill. 5 2020 2020 550.000 Eddie Martinez, «Keys to a Defunct Castle», 2015, olio, acrilico, smalto e vernice spray su tela, 183x274 cm, Christie’s, New York, 5 marzo 2020 [stima € 450-600 mila] ill. 6 550.000 Andy Warhol, «Jackie», 1964, acrilico e serigrafia su tela, 50,8x40,6 cm, Christie’s, New York, 5 marzo 2020 [stima € 550-715mila] ill. 7 Artcurial Christie’s Images Ltd. Christie’s 507.000 Wojciech Fangor, «M9», 1969, olio su tela, 121x121 cm, Christie’s, New York, 5 marzo 2020 Images Ltd. Christie’s © © [stima € 180-270mila] ill. 8 © 469.300 Kenny Scharf, «LOVE», 1982, acrilico e vernice spray su tela, 152,4x182,9 cm, Christie’s, New York, 2. Robert Indiana 1.032.450 4. Alma Thomas 732.100 22. Bernard Buffet 50.700 5 marzo 2020 [stima € 27-45mila] ill. 9 430.000 Wifredo Lam, «Les Jumeaux, II», 1963-69, olio su tela di iuta, 120,7x111,7 cm, Bonhams, Londra, 12 marzo 2020 [stima € 360-470mila] ill. 10 404.000 Keith Haring, «Dog», 1986, vernice a smalto e serigrafia su compensato, 128x96x4 cm, Bonhams, Londra, 12 marzo 2020 [stima € 225-338mila] ill. 11 222.000 Christo, «The Pont Neuf Wrapped (Project For Paris), in two parts», 1979, pastello a olio, pastello a cera, gesso, grafite e carta stampata su supporto di cartoncino, pannello superiore: 38x244 cm; pannello inferiore: 107x244 cm, Bonhams, Londra, 12 marzo 2020 [stima € 135-200mila] ill. 12 148.000 Mel Ramos, «Toblerone Tess: The lost painting of 1965 #57», 2006, olio su tela, 91x152,5 cm, Bonhams, Londra, 12 marzo 2020 [stima € 90-135] ill. 13 130.000 Manuel Rivera, «Metamorfosis (Imagen)», 1960, rete e filo in cornice di metallo, 81x60 cm, Bonhams, Londra, 12 marzo 2020 [stima € 22-33mila] ill. 14 113.000 Carla Accardi, «Negativo (ideogramma)», 1954, vernice a smalto e caseina su tela, 88,5x116,5 cm, Bonhams, Londra, 12 marzo 2020 [stima € 50-72mila] ill. 15 Bonhams Bonhams Bonhams © © 108.000 Lucio Fontana, «Crocifisso», 1948-50, ceramica dipinta e smaltata, 37x21,6x12,8 cm, Bonhams, Londra, © 12 marzo 2020 [stima € 90-135mila] ill. 16 12. Christo 222.000 14. Manuel Rivera 130.000 10. Wifredo Lam 430.000 94.200 Yan Pei-Ming, «Paysage International, retour sur le lieu du crime 003», 1999, olio su tela, 180x300,5 cm, Bonhams, Londra, 12 marzo 2020 [stima € 20-28mila] ill. 17 80.000 Martha Jungwirth, «Senza titolo», 1990, tecnica mista su cartoncino su tela, 186x142 cm, im Kinsky, Vienna, 4 marzo 2020 [stima € 40-60mila] ill. 18 71.500 Maurice de Vlaminck, «Saint-Martin-la-Garenne», 1912 ca, olio su tela, 65x81 cm, Artcurial, Parigi, 10 marzo 2020 [stima € 60-80mila] ill. 19 62.400 Samson Flexor, «La musique avant toute chose», 1955, 30x60 cm, Artcurial, Parigi, 10 marzo 2020 [stima € 6-8mila] ill. 20 54.000 Lucio Fontana, «Concetto Spaziale», 1964, inchiostro su carta, 47,5x33,5 cm, Bonhams, Londra, 12 marzo 2020 [stima € 33-56mila] ill. 21 Bonhams Bonhams © 50.700 Bernard Buffet, «Bateaux à marée basse», 1948, olio su carta su tela, 50x65 cm, Artcurial, Parigi, 10 marzo © 2020 [stima € 20-30mila] ill. 22 13. Mel Ramos 148.000 17. Yan Pel-Ming 94.200 46.800 Robert Combas, «Tête à corne rouquine et bronzée», 1989, acrilico su tela, 73x92 cm, Artcurial, Parigi, 11 marzo 2020 [stima € 12-15mila] ill. 23 32.500 Jean Messagier, «Paysage clitocybe», 1967 ca, olio su tela, 131x191 cm, Artcurial, Parigi, 11 marzo 2020 [stima € 5-7mila] ill. 24 2020 Bonhams ©

16. Lucio Fontana 108.000 Artcurial Christie’s Images Ltd. Christie’s © © 20. Samson Flexor 62.400 5. Yoshitomo Nara 550.000

2020

s Images Ltd. 2020 2020 Christie’

©

3. KAWS 764.300 Christie’s Images Ltd. Christie’s im Kinsky Christie’s Images Ltd. Christie’s Bonhams © © © © 18. Martha Jungwirth 80.000 7. Andy Warhol 550.000 6. Eddie Martinez 550.000 21. Lucio Fontana 54.000 2020 2020 Artcurial Artcurial Artcurial Christie’s Images Ltd. Christie’s Christie’s Images Ltd. Christie’s © © © © © 23. Robert Combas 46.800 24. Jean Messagier 32.500 19. Maurice de Vlaminck 71.500 8. Wojciech Fangor 507.000 9. Kenny Scharf 469.300 In conclusione:

Fotografia tratta da Instagram Pandolfiniaste #ilgiornaledellarte #iorestoacasa

Il Giornale che scrive ogni mese la storia dell’arte del nostro tempo. Sempre. Nessuno sa di arte tutto quello che sanno i lettori del Giornale dell’Arte

. . VERNISSAGE | IL FOTOGIORNALE DI «IL GIORNALE DELL’ARTE» | APRILE 2020

ARTISTI ROSA BARBA MOSTRE ARTE ROCK E MUSICA POP MODA ANNI 2000 A MILANO COUCOU BIZARRE IL MAGAZINE VISIVO DEL GIORNALE DELL’ARTE ERETICI E PROFETI TONI FABER IN COPERTINA OSCAR MURILLO Supplemento a «Il Giornale dell’Arte» numero 407

. . . . Dal secondo futurismo allo spazialismo: il segno dell’Artista

IL FOTOGIORNALE DI «IL GIORNALE DELL’ARTE» ANNO XIX APRILE 2020

III L’arte è rock se la musica è pop di Luana de Micco

IV OSCAR MURILLO pittore antagonista di Franco Fanelli

VI COUCOU Bizarre Il magazine visivo del Giornale dell’Arte

VIII Eretici e profeti: TONI FABER di Flavia Foradini

X ROSA BARBA alla Tate Modern di Bianca Bozzeda

XI Il lusso e la rivolta di Ada Masoero

In copertina, Oscar Murillo (Foto Greg Lin Jiajie)

Nel 2015 Guido Strazza ha donato 1228 opere all’Istituto Centrale per la Grafica, uno dei doni più ingenti che l’Istituto abbia mai ricevuto da un artista all’apice della sua attività. In questo Catalogo generale dell’opera incisa (1953-2018), sessantacinque anni di conquiste di originali mezzi di trasmissione visiva di un maestro italiano del xx secolo. n LUANA DE MICCO, giornalista, è corrispondente da Parigi per «Il Giornale dell’Arte» n FRANCO FANELLI è vicedirettore di «Il Giornale dell’Arte» «Davvero pochi gli artisti cui è possibile e giusto assegnare l’abusato titolo n FLAVIA FORADINI collabora da Vienna con di maestri. Perché l’arte non è più lavoro di bottega. A volte factory, «Il Giornale dell’Arte» n BIANCA BOZZEDA collabora con «Il Giornale dell’Arte» n ADA MASOERO fabbrica dove la creatività si serializza, un prodotto pop da catena collabora con «Il Sole 24 Ore» ed è corrispondente di montaggio come succedeva ieri nello studio di Andy Warhol, dalla Lombardia per «Il Giornale dell’Arte» e oggi in quello di Jeff Koons, ma non più luogo dove si trasmettono tecniche e saperi. Ma soprattutto perché per insegnare ad inseguire il miraggio mercuriale dell’arte bisogna continuare a darsi disciplina, apprendere, mettersi in discussione, rinnovare punti di vista e modi d’approccio, anche se il mercato delle quotazioni e del gusto e la critica modaiola non ti vengono dietro, vorrebbero inchiodarti al già fatto. Doti che Guido Strazza ha coltivato per tutta la vita e che a 94 anni compiuti continua a praticare, ogni giorno in bottega, allievo di se stesso» IL GIORNALE DELL’ARTE DANILO MAESTOSI VERNISSAGE

sono editi da Umberto Allemandi srl piazza Emanuele Filiberto, 13 STRAZZA 10122 Torino, tel. 011/8199119 Catalogo generale della grafi ca e-mail: [email protected] [email protected] a cura di Giuseppe Appella 368 pp. , 24 x 33,5 cm, 1353 ill., 90 Il fotogiornale «Vernissage» ISBN 978-88-422-2505-8 è un supplemento di «Il Giornale dell’Arte» curato da Franco Fanelli con le redazioni di «Il Giornale dell’Arte» (Torino) «The Art Newspaper» (Londra) «The Art Newspaper Daily» Edition Française (Parigi) «Ta Nea tis Technis» (Atene) «The Art Newspaper Russia» (Mosca) «The Art Newspaper China» (Pechino) UMBERTO ALLEMANDI Direttore responsabile: Umberto Allemandi Caporedattore: Cristina Valota Art director: Claudia Carello In libreria e su ww.allemandi.com Stampa: GEDI Printing spa Informazioni Società editrice Umberto Allemandi | piazza Emanuele Filiberto 13-15, 10122 Torino, Italy | tel. +39 011 8199153 | [email protected] Via Giordano Bruno 84, 10134 Torino

II | IL GIORNALE DELL’ARTE. VERNISSAGE. N. 224 APRILE 2020

. . . . ALLA KUNSTHAL DI ROTTERDAM SE NE SENTONO DI TUTTI I COLORI L’ARTE È ROCK SE LA MUSICA È POP

Una copertina d’autore può tramutare un disco in un’opera da collezionare. Ma spesso sono gli artisti a ispirarsi ai suoni, per non dire dei musicisti che dipingono o dei fotografi diventati celebri per avere ritratto una rock star

he cosa succede quando l’arte incontra la musica pop? Nel 1974 Cquando il pittore tedesco Emil Schult incontrò i Kraftwerk, band tedesca pioniera della musica elettronica, ne nacque un album ancora oggi considerato cult, «Autobahn». Il disco, registrato in tre mesi nel Kling Klang Studio di Düsseldorf, resta per molti critici tra i migliori album tedeschi della storia. Ma a tanto successo contribuì anche e molto la copertina del disco. Schult (Dessau, 1946), vicino a Gerhard Richter, Dieter Roth e Dorothy Iannone, che collaborò anche come paroliere con i Kraftwerk, si ispirò al titolo dell’album e disegnò dunque un’autostrada, mettendo in primo piano cruscotto e volante, come sulla schermata di un videogioco. L’auto si dirige verso l’azzurro del cielo e il verde della valle. La Kunsthal Rotterdam su incontri virtuosi come questo di Düsseldorf ha costruito la mostra, «Black Album/White Cube. A Journey into Art and Music», allestita dal 18 aprile al 20 settembre. Sono riunite circa 200

opere di Anton Corbijn, Phil Collins, Mark COLONIA MILAK. CORTESIA PRISKA PASQUER, © RADENKO Leckey o ancora Julien Lescoeur. Alcune nascono da una riflessione artistica sulla musica, come nel caso della pittrice tedesca Bettina Scholz, attiva a Berlino, che afferma: «Quando ascolto la musica, vedo i colori». I suoi quadri sono macchie di inchiostro nero su lastre di vetro colorato, come in «Blade Runner 2049» del 2018, il frutto di un’esperienza sensoriale che mescola due sensi, udito e vista. La mostra allestisce anche opere realizzata da musicisti-artisti. È il caso di Kim Gordon (Rochester, 1953), bassista, chitarrista, cantante e dunque anche artista statunitense, tra i fondatori della band noise rock Sonic Youth. Sua è la serie «The Noise Paintings», composta da tele bianche su cui schizza i nomi di gruppi rock, anche scelti a caso, dirà lei, come scarabocchiati su un pezzo di carta, con l’inchiostro nero che cola. In mostra «Weak Sisters», del 2015. In alcuni casi l’artista si appropria di tecniche proprie alla musica e le reinventa, come fa lo statunitense Richard

Prince, l’autore delle famose foto dei © EMIL SCHULT cowboy della Marlboro, quotate milioni di Qui sopra, il dipinto «Autobahn Comic» (2004-19) di Emil Schult. In basso, l’installazione «We Buy White Albums» (2013-19) di Rutherford Chang. A destra, dall’alto, l’acquarello dollari. Dagli anni Settanta, Prince riprende «Britney Kisses Madonna» (2019) di Radenko Milak, «Britney #2» (2001) di Phil Collins il principio del remix realizzando collage di e «Simon Le Bon» (2012) di Andrea Stappert

foto di altri, ritagliate nelle pubblicità e sui HAMBURG © PHIL COLLINS AAN SAMMLUNG FALCKENBERG/DEICHTORHALLEN MET DANK giornali. La Kunsthal presenta anche «We Buy White Albums» (2013-19), installazione di Rutherford Chang. L’artista americano ha collezionato più di 3mila vinili del «White Album» dei Beatles, pubblicato nel 1968, con la copertina tutta bianca e solo il titolo in rilievo, disegnata da Richard Hamilton. Chang li ha messi in colonne su scaffali in ordine di serie come in un negozio di dischi con la scritta in neon rosso: «We Buy White Albums». Non manca una riflessione sui concetti di idolo e di popolarità, complici in questo caso gli scatti dei fotografi o degli artisti che hanno fatto della fotografia il loro mezzo espressivo privilegiato. Dei primi anni Novanta sono i ritratti di Björk e Grace Jones realizzati dal tedesco Wolfgang Tillmans. Di Andrea Stappert è il ritratto del 2012 di Simon Le Bon, leader del gruppo icona degli anni Ottanta Duran Duran. Da vedere, nell’acquarello iperrealistico del bosniaco Radenko Milak, il famoso bacio saffico tra Madonna e Britney Spears agli Mtv Video Music Awards del 2003, a New © ANDREA STAPPERT/VG BILD-KUNST, BONN 2019 BILD-KUNST, © ANDREA STAPPERT/VG © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE York. q Luana De Micco © RUTHERFORD CHANG

IL GIORNALE DELL’ARTE. VERNISSAGE. N. 224 APRILE 2020 | III OSCAR MURILLO NESSUNA CORRETTEZZA POLITICA

In attesa della sua mostra alla Fondazione Memmo, la giovane superstar considerata l’erede di Basquiat parla con noi di Burri, di Twombly e di Kounellis e precisa che l’analogia tra il suo lavoro e Roma è la violenza FOTO JUNGWON KIM FOTO JUNGWON © OSCAR MURILLO. CORTESIA DELL’ARTISTA E DAVID ZWIRNER E DAVID CORTESIA DELL’ARTISTA © OSCAR MURILLO.

uella di Oscar Murillo era una delle civile, io non lo uso come strategia, ma faccio riferimento appropriato per questa domanda, Quale valore ha oggi la manualità, mostre più attese della primavera uso dei materiali che ho avuto a portata di mano oltre ad artisti come Allan Kaprow, Franz l’esecuzione dell’opera da parte Qromana. «Il terzo fronte» (questo dove sono cresciuto. Ma questi materiali non West, Paul Thek negli Stati Uniti. Non dell’artista che l’ha ideata? il titolo) a cura di Francesco Stocchi, esistono solo in relazione a un contesto locale. credo sia un nuovo fenomeno quello degli Questa è una domanda molto interessante. prevista dal 23 aprile al primo novembre Il mais o la cartapesta, ad esempio, sono come artisti contemporanei, o di quelli di una certa Anche in questo caso posso rispondere solo alla Fondazione Memmo, è poi finita nel l’argilla, fanno parte di un lessico più ampio del generazione, che usano diversi materiali tra cui per me; artisti diversi hanno approcci diversi. lungo elenco degli appuntamenti saltati contesto della società. Il mais è un alimento base la pittura o usano la pittura come parte del loro Possiamo ad esempio parlare di artisti come a causa dell’attuale emergenza sanitaria. in molte parti del mondo. lavoro. Posso parlare solo per me stesso e penso Jeff Koons, che fanno arte da più di trent’anni Il trentaquattrenne artista colombiano Oggi la pittura è tornata di moda e lo che per la pratica che sto elaborando (per il e non sono sicuro di quanto la mano sia (ma trasferitosi all’età di 10 anni a Londra ha confermato anche la Biennale di diverso linguaggio o i materiali che uso) abbia a necessariamente importante nella loro arte. In con la sua famiglia) si è affermato negli Venezia dello scorso anno. Ma perché che fare con il desiderio di comunicare attraverso breve, dipende davvero dalle scelte personali ultimi dieci anni sull’onda del ritorno molti artisti, lei compreso, sentono il un certo numero di materiali e filtri diversi, tutti quindi non voglio dare un’opinione generale della pittura neoastrattista. Secondo il bisogno di mescolarla con altri media, fondamentali e necessari per il modo sfaccettato in merito. Ma, parlando del mio lavoro, è portale specializzato Artnet è un uomo da come il video, la performance, la di fare arte che mi interessa. Ma è un errore assolutamente fondamentale che la mia mano poco meno di 5 milioni di euro all’anno, scultura? presumere che sia una caratteristica solo della venga coinvolta, perché creo il mio lavoro considerato il suo successo in asta e nelle Lei ha citato Kounellis e penso che sia un mia generazione. attraverso il pensiero; penso ai materiali che mostre presso le gallerie che se ne sono assicurate l’esclusiva: David Zwirner a New York, Isabella Bortolozzi a Berlino e Carlos/ Ishikawa a Londra. La partecipazione di quello che è stato salutato come il nuovo Basquiat alla Biennale di Venezia del 2015 ha mostrato come il suo lavoro si estenda dalla pittura all’installazione, dal video all’arte relazionale. Il temporaneo annullamento della mostra romana ci ha consentito di ampliare i temi trattati in questa intervista. L’arte della seconda metà del XX secolo ha assegnato ai materiali utilizzati, spesso non tradizionali, un ruolo simbolico. In Italia è un aspetto molto enfatizzato dall’Arte povera: pensiamo ad esempio all’utilizzo degli animali vivi, dell’oro e del carbone per Kounellis. Ho citato un artista che, pur non dipingendo quadri, si definiva «pittore». Il polimaterismo è parte fondamentale della sua arte: quale significato attribuisce ai materiali diversi che usa spesso all’interno di una stessa opera? L’Arte povera fu un movimento nato dopo che l’Italia aveva vissuto l’esperienza della seconda guerra mondiale e quindi il lavoro, la percezione del mondo e l’uso dei materiali non canonici anche da parte di altri artisti, come Alberto Burri, deriva direttamente da questo. E penso che anche se nel mio umile contesto regionale forse c’è stato un trauma di qualche tipo da un punto di vista

IV | IL GIORNALE DELL’ARTE. VERNISSAGE. N. 224 APRILE 2020 © OSCAR MURILLO. CORTESIA DELL’ARTISTA E DAVID ZWIRNER E DAVID CORTESIA DELL’ARTISTA © OSCAR MURILLO. © OSCAR MURILLO. CORTESIA DELL’ARTISTA E DAVID ZWIRNER E DAVID CORTESIA DELL’ARTISTA © OSCAR MURILLO.

utilizzo e alle forme a cui do vita e questo va a la provenienza geografica di un artista. Non perdita e del pericolo che la nostra società prova. mancanza di rispetto, il non avere riguardo braccetto con le idee concettuali o intellettuali credo di aver mai provato interesse per la Penso sarebbe più corretto. per una sintassi o un lessico specifico e la su certe produzioni artistiche. Questo è il mio questione. Non penso che la mia nazionalità e il In una sua mostra ha citato una poesia mescolanza e l’unione delle parole. Nel 2009 approccio. mio background abbiano mai fatto parte del mio di John Donne. E ha abbinato due ho iniziato a scrivere delle parole sui quadri. Perché sembra che oggi non si possa fare arte. Non mi interessa, è un’opinione che vocaboli apparentemente molto lontani La parola è in questo senso una specie di codice fare arte senza collegarla a questioni proviene da soggetti che non hanno fatto delle tra loro, come «violenta» e «amnesia». visivo in rapporto alla realtà dei quadri. E in politiche o sociali? Perché, ed è anche il ricerche approfondite e non sono molto ferrati Quale rapporto intercorre tra la sua un certo modo i titoli danno alle mostre un’altra suo caso, il ricorso a forme relazionali nel mio lavoro, e quindi si rifanno a forme molto arte, la parola e la letteratura e la dimensione. di arte, al coinvolgimento di altre basilari di identificazione per poter classificare poesia? Ci sono scrittori o poeti cui si Ogni sua mostra sembra portare dentro persone nella realizzazione dell’opera? un’opera con quel filtro, perché è più semplice. sente particolarmente vicino? di sé i segni visibili di quella precedente. Non pensa che questo abbia un po’ il In un certo modo è fatto per pigrizia forse. Penso che tutto abbia origine da un precoce Perché? sapore della correttezza politica? Penso di esser stato sempre molto chiaro nel apprendimento del linguaggio e delle parole e Per me le mostre sono una transizione. Per Penso che, se vogliamo usare la storia come presentare il mio lavoro attraverso il suo rigore anche dal fatto di avere un contesto biculturale: me una mostra non deve necessariamente punto di partenza, tornando ad Alberto Burri ad estetico e naturalmente c’è in esso anche una mi riferisco al linguaggio nel senso di parlare proporre qualcosa di radicalmente diverso dalla esempio, parlo di un artista che dal punto di vista preoccupazione sociale che affronto in linea con altre lingue e al contesto culturale di un luogo precedente, anzi, è l’opposto. Credo ci sia un del materiale e della matericità è intrinsecamente la mia energia antagonista. E non ha niente a specifico, a qual è il significato delle parole e continuum tra la mostra passata, quella attuale collegato a questioni politiche e sociali, attraverso che fare con la razza o con la mia nazionalità. come esse entrano in collisione. Le parole sono e quella che verrà in futuro. La cosa davvero la natura formale ed estetica del suo fare arte. Ma se vogliamo davvero fare ricorso a un certo come protagoniste di quella realtà, di come importante è che ogni mostra debba portare Le sue plastiche combuste o i sacchi fanno tipo di terminologia socio-politica, parliamo della io esisto nel mondo e le conseguenze sono la qualcosa di nuovo per mostrare una progressione, esplicito riferimento agli approvvigionamenti di un livello di innovazione della mia pratica. Il cibo che venivano lanciati durante la seconda punto non è che ogni mostra deve mantenere guerra mondiale, alla pelle bruciata durante i qualcosa della precedente, ma che ci sia un bombardamenti. Non penso che il mio lavoro impegno con un materiale e con un modo di sia collegato a una forma di correttezza politica; lavorare e che ogni mostra sia semplicemente il credo che in tutti i progetti che ho proposto nella terreno per una sperimentazione all’interno del mia carriera ci sia una certa natura politica ma quale io posso portare avanti quell’impegno. non ha a che fare con la correttezza politica. Roma è una città che somiglia al suo Il factory project «A Mercantile Novel» che ho lavoro: è un palinsesto storico nel realizzato da David Zwirner nel 2014, ad quale si riconoscono tracce di epoche esempio, più che con la correttezza politica o con precedenti, ma è anche una città il concetto di identità, per me ha a che fare con contraddittoria, dove l’estrema bellezza una manifestazione antagonista rispetto a un convive con situazioni di profondo sistema basato sul capitale. E questi approcci, degrado sociale e urbanistico. La forse non dal punto di vista formale ma da quello mostra alla Fondazione Memmo avrà concettuale, devono essere visti nel contesto qualche relazione con Roma? della storia dell’arte. Potremmo risalire alla Sì, la violenza. pittura murale messicana di inizio XX secolo, ad Nel suo lavoro molti osservatori esempio, alle pratiche socialiste, e in questo senso riconoscono l’eredità di Basquiat, sto portando avanti un progetto attraverso la altri ancora di Twombly, un artista performance con una comunità che conosco. Non americano che a Roma ha trovato la sua penso che vi sia nessuna correttezza politica nel vera casa. Vorrei avere, in conclusione, mio lavoro, quindi non capisco a cosa lei si possa una sua opinione su Twombly. riferire con la sua domanda. Di Twombly ammiro la poetica e Ha dichiarato che la sua opera non il romanticismo.

ha molto a che fare con il tema della RISERVATA © RIPRODUZIONE q Franco Fanelli migrazione. Eppure il riferimento alla sua terra d’origine, la Colombia, è molto presente nella sua opera, quasi a rivendicare le origini della sua famiglia. Ho recentemente letto un libro in cui si dice che oggi agli storici non interessa nulla di temi come «origine» o «identità» (nonostante in Italia, come saprà, Nella pagina accanto, in alto, Oscar Murillo e è molto forte la spinta nazionalista l’installazione «Collision/Coalition» a The Shed e sovranista). Gli storici sono più di New York nel 2019. In basso, una veduta dell’installazione «Signaling Devices in Now Bastard interessati alle trasformazioni, alle Territory» all’entrata del Padiglione Centrale mescolanza, al meticciato, all’osmosi ai Giardini della Biennale di Venezia in occasione tra diverse culture ed etnie. Lei da che della 56ma Esposizione Internazionale d’Arte parte sta? «All the World’s Futures». In questa pagina, in alto e da sinistra, «Violent Amnesia» al Kettle’s Yard Credo ci sia un desiderio feticista, quasi di Cambridge nel 2019 e «A Mercantile Novel» ossessivo, ma per molti versi anche un po’ da David Zwirner a New York nel 2014. razzista, di individuare e definire l’arte attraverso Qui accanto, la tela «Untitled» del 2012

IL GIORNALE DELL’ARTE. VERNISSAGE. N. 224 APRILE 2020 | V COUCOU Bizarre

Il magazine visivo del Giornale dell’Arte CORTESIA LASVIT

Uno dei due draghi in acciaio ricoperti di 2,5 milioni di squame di cristalli Swarovski illuminate da Led per la gigantesca installazione realizzata in tre anni dall’azienda ceca Lasvit su disegno di Tána Dvoráková e Adam Kohout per la hall dell’Imperial P

VI | IL GIORNALE DELL’ARTE. VERNISSAGE. N. 224 APRILE 2020

ERETICI E PROFETI: TONI FABER SONO IL PARROCO E COLLEZIONO ANGELI

Il sacerdote che presiede il Duomo di Santo Stefano a Vienna ha commissionato a Erwin Wurm il velo quaresimale. È la più recente committenza di un religioso diventato, anche come gallerista, una star dell’arte contemporanea

Intervista di Flavia Foradini

ontroverso, dinamico, originale, libretto di risparmio (oggi circa 7.500 euro, sportivo e conviviale, frequenta- Ndr) e li ho usati per sistemare l’impianto di Czioni di primo piano sia nell’arte illuminazione e le pareti della galleria. A 35 sia nella politica e nell’imprenditoria, in- anni ho organizzato la mia prima mostra, con cline a essere molto presente sui media, opere di Oswald Oberhuber. Mentre per gli in- pochi distinguo su chi benedire (fedeli e terventi artistici in Duomo ho bisogno del per- negozi, eventi e animali da compagnia) o messo del cardinale, per la galleria posso fare chi commemorare con messe funebri (dal quello che voglio. Organizzo da 2 a 5 mostre cantante Falco a Jörg Haider), il parroco all’anno. che presiede il Duomo di Santo Stefano di Ha avuto dei modelli nella scelta di pro- Vienna ha un debole per l’arte. Colleziona muovere l’arte anche con una galleria? angeli, siano essi di pietra o gesso, di legno Vorrei seguire le orme di Otto Mauer, che pro- o carta, ma soprattutto organizza mostre mosse artisti quali Arnulf Rainer, Markus Pra- e affida incarichi per installazioni, non chensky, Hermann Nitsch e Maria Lassnig. Fu sempre ben digerite dall’establishment, sacerdote qui a Santo Stefano e negli anni ’50 dentro la più importante chiesa di Vienna. fondò la Galerie nächst St. Stephan, a pochi 58 anni, una carriera invidiabile nelle ge- passi da qui, e fu collezionista. Le sue 3mila rarchie cattoliche austriache, Toni Faber è opere ora sono parte del Dommuseum Wien. il committente della nuova installazione di Dal 1981 il premio intitolato a lui è dedicato a Erwin Wurm per il Duomo di Santo Stefa- giovani artisti figurativi. no. L’abbiamo incontrato nel suo ufficio. Perché è diventato sacerdote? Lei ha commissionato il velo quaresi- Quando avevo 18 anni ho avuto una grave pa- male di quest’anno nel Duomo di San- tologia. Sembrava che non sarei vissuto a lun- to Stefano a Erwin Wurm: un maglio- go. Di fronte alla prospettiva della morte, ho ne violetto di 80 metri quadrati che, riflettuto sulla mia vita fino a quel momento e appeso davanti all’altare maggiore, ho pensato che se Dio mi avesse lasciato vivere, lo copre completamente e che viene avrei dedicato la mia vita a lui. Così è stato: esposto dal mercoledì delle Ceneri ho frequentato il seminario e quindi la facoltà all’11 aprile, la vigilia di Pasqua. An- di teologia. che altre sue sculture sono dissemina- Nel 1997, a 35 anni, è diventato il te nel Duomo e all’esterno, e rimar- parroco più giovane di Santo Stefano ranno visibili fino al 6 giugno. Perché e nel 1999 parroco ha scelto Wurm? capo. Svolge ancora Da 7 anni, dal mercoledì delle Ceneri alla Pen- normali funzioni tecoste organizziamo eventi artistici per offri- da sacerdote? re anche qualcosa di diverso alle oltre 30mila Certamente: ce- persone che ogni anno partecipano alla notte lebro matrimoni, bianca dei musei nella tarda primavera. L’an- battesimi, funera- no scorso, per esempio, abbiamo avuto 1.300 li. E presiedo la «pietre», ideate da Lisa Huber, appese sopra gestione del Duo- la navata centrale, creando una sorta di cielo mo. Parte della mia di pietre fluttuanti. Nel 2016 Eva Petric aveva attività sacerdotale è realizzato per la sua installazione un’enorme anche per così dire di coperta fatta con materiali di recupero. Conosco pubbliche relazioni. e stimo Erwin Wurm da anni. Avevo visto un Le altre opere disseminate all’interno antica e contemporanea... Le nostre messe suo intervento al Monastero di Admont e ne ero del Duomo non sembrano rimandare Non bisogna mai dimenticare che l’arte o la rimasto colpito. Ho quindi pensato di chiedere tuttavia al tema del calore umano. musica antica ai loro tempi erano contempo- a lui un’installazione e ho ottenuto le necessa- È vero. C’è per esempio un uomo senza testa né ranee. Nel Duomo abbiamo rie autorizzazioni: innanzitutto il permesso del mani o corpo, definito solo dalla sua valigetta tanta arte del passato, di cardinale e poi del Capitolo del Duomo, dove 24 ore; ci sono edifici od oggetti di vita quoti- molte epoche e stili, e la votazione è stata positiva con 11 favorevo- diana deformati. Sono tutte opere che possono inserire anche arte del li su 12. Wurm sviluppa il tema del maglione riferirsi alle storture e agli squilibri nelle nostre nostro tempo significa dall’inizio degli anni Novanta. Lo stesso vale vite, sulle quali riflettere, cominciando proprio promuovere lo svilup- per la grande borsa dell’acqua calda, che ab- dal tempo di Quaresima. Queste opere sono po spirituale dei fedeli. biamo posto all’esterno, vicino alla Porta dei poste in modo che quasi ci si inciampa e quindi Pochi di coloro che di Cantori. Le altre opere all’interno del Duomo ci chiedono di fermarci e pensare, e pregare: il solito vanno in chiesa sono già state esposte in precedenza. periodo pasquale insomma, da utilizzare per frequentano i musei. Wurm è un artista controverso. E anche cominciare a liberarci delle storture della nostra Sono in amicizia con lei ha spesso suscitato discussioni... vita. In tutto ciò il ricorso all’amore per il prossi- molti artisti, lo ero È vero. Qualche tempo fa volevo organizzare mo, in una relazione che ci scalda e ci illumina, con Alfred Hrdlicka una mostra dal titolo «Eros nella Bibbia» con è prioritario. e con Markus Pra- l’artista austriaca Dina Larot. Quando si sep- Come ha collaborato con Wurm? chensky, lo sono pe, vi furono reazioni accese. Il cardinale non In generale mi interessava porre teologicamente con Christian mi diede il permesso e allora la allestii nella in rapporto le varie cappelle del Duomo, a se- Ludwig Attersee mia galleria. Quando poi il cardinale vide la conda della loro singola tematica, con le opere e mi piace pro- mostra disse: «Se avessi saputo che era così, di Wurm che abbiamo posto nelle immediate muovere giova- ti avrei dato il mio consenso». Anche ora, vicinanze. Va anche detto che l’artista ha ri- ni artisti. E dare per l’installazione di Wurm, c’è gente che mi nunciato a un compenso. Noi paghiamo solo il anche incarichi chiede: «Ma come? Un pullover?». Però quel costo dei materiali e per questo abbiamo avuto per nuove compo- pullover sta per il calore che può regalare l’a- donazioni per circa 25mila euro. Concretamen- sizioni musicali. more per il prossimo. Come anche l’enorme te il maglione è di cotone, ed è stato realizzato Com’è nata la sua borsa dell’acqua calda, sorretta da gambe e in Thailandia, in un laboratorio che collabora galleria? piedi con scarpe, dal titolo «Big Mutter». In re- con Wurm. A fine mostra le opere torneranno È una galleria di arte con- altà avrei voluto la versione esistente, rossa, ma nel suo atelier. temporanea che ho fondato Wurm l’aveva già data a un museo. La nostra Le sue iniziative per il Duomo di San- 23 anni fa qui nella canonica. è nera. to Stefano creano un rapporto tra arte Avevo 100mila scellini sul mio FOTO SUZY STÖCKL

VIII | IL GIORNALE DELL’ARTE. VERNISSAGE. N. 224 APRILE 2020 FLAVIA FORADINI FLAVIA © vengono frequentate da una minima parte dei No, ma ho avuto un eccellente professore di «Eretici e profeti» già pubblicati in «Vernissage»: Loewenthal (mag. ’15) q Achille Mauri (feb. ’19) q Emilio Mazzoli (mar. ’16) q Francesco Merlo (set. ’14) q France- viennesi. Quindi bisogna anche uscire e andare storia dell’arte al liceo. Ho cominciato presto q Nino Aragno (ott. ’14) q Marc Augé (mar. sca Merloni (feb. ’18) q Giampiero Mughini (lug.-ago. ’14) a incontrare le persone là dove esse sono. a visitare mostre e a prendere in prestito opere ’18) q Wolfgang Beltracchi (nov. ’18) q Raffae- q Antoni Muntadas (ott. ’19) q Claudio De Albertis (nov. q Il suo ufficio sulla piazza Santo Stefano dall’Artoteca di Vienna. L’opera di Mlenek si le Cantone (apr. ’18) Gabriella Caramore (nov. ’16) ’15) q Han Nefkens (nov. ’19) q Antonio Paolucci (set. ’16) q Aldo Cazzullo (feb. ’17) q Pier Luigi Celli («Vernissage», q Gabriele Pedullà (gen. ’17) q Francesco Remotti (mag. è affollato di opere d’arte contempora- intitola «La parola cui viene fatta violenza». Per giu. ’14) q Guido Ceronetti (lug.-ago. ’16) q David Chip- ’19) q Sergio Romano (lug.-ago. ’15) q Toni Servillo (giu. nea, come del resto si dice anche del- la mia casa l’artista ha anche firmato un qua- perfield (dic. ’15) q Franco Cologni (apr. ’17) q Philip- ’16) q Salvatore Settis (set. ’18) q Giorgina Siviero (set. pe Costamagna (lug.-ago. ’17) q Luigi Covatta (set. ’15) ’19) q Gian Antonio Stella (feb. ’15) q Victor I. Stoichita la sua mansarda con vista sul Duomo dro triangolare che mi piace molto. Quel dipinto q Paolo Crepet (dic. ’16) q Alberto Crespi (mar. ’17) (gen. ’20) q Deyan Sudjic (apr. ’15) q Olga Sviblova (mar. e sulla «Haas Haus» di Hans Hollein: dietro alla scrivania è di un’allieva di Hermann q Giulia Maria Crespi (gen. ’16) q Mario Cucinella (mag. ’15) q Mario Torelli (nov. ’14) q Oliviero Toscani (ott. ’15) ’18) q Roberto D’Agostino (lug.-ago. ’19) q Claudio vedo fra l’altro un quadro astratto di Nitsch. q Igor Tsukanov (dic. ’17) q Gao Xingjian (lug.-ago. ’18) De Albertis (nov. ’15) q Raffaello De Ruggieri (dic. ’14) q Luigi Zanda (feb. ’16) Prachensky, un libro di Hannes Mle- Il suo prossimo progetto per il Duomo? q Angelos Delivorrias (set. ’17) q Elmgreen & Dragset nek con chiodi conficcati nelle pagine, Probabilmente per il 2021 ci sarà di nuovo (ott. ’18) q Olafur Eliasson (apr. ’19) q Mauro Felicori in «Il Giornale dell’Architettura»: (nov. ’17) q Giuliano Ferrara (ott. ’16) q Hartwig Fischer q E. Baldi e M.C. Lanzetta (ott. ’12) q Rosaria Capacchione una marionetta con le sue sembianze, un’installazione dell’artista slovena Eva Petric. (ott. ’17) q Giovanna Forlanelli (giu. ’18) q Hamish Ful- (lug. ’12) q Mauro Corona (dic. ’11) q Bruno Forte (nov. ’11) seduta sulla scrivania. Ha mai voluto Il tema potrebbe essere: trasformazione come ton (dic. ’18) q Suor Giuliana Galli (gen. ’15) q Piero Gi- q Milena Gabanelli (ott. ’11) q Raffaele Guariniello (mag. lardi (mag. ’17) q Fabio Granata (mag. ’16) q Giordano ’12) q Marco Magnifico (gen. ’12)q Luca Mercalli (apr. ’12) essere artista? simbolo di resurrezione. Bruno Guerri (apr. ’16) q Corrado Levi (feb. ’20) q Elena q Andrea Vecchio (feb. ’12) q Marco Vitale (ago.-set. ’11)

IL GIORNALE DELL’ARTE. VERNISSAGE. N. 224 APRILE 2020 | IX UN’ARTISTA ITALIANA ALLA TATE MODERN MEMORIE DAL SOTTOSUOLO

Che cosa si dicono le opere (e i loro autori) conservate nei depositi dei musei? Rosa Barba, in tre film girati a Berlino, a Roma e a Londra, ha captato le possibili conversazioni transepocali che si svolgono lontano da occhi indiscreti

n un periodo in cui la pandemia da riferisce alle conversazioni immaginarie tra le opere Covid-19 impone un ritorno a una e i loro autori, spesso non contemporanei tra loro, Idimensione più introspettiva e il ricorso ma i cui lavori continuano a dialogare in questi a diverse modalità di fruizione delle opere luoghi invisibili attraverso le epoche. È anche una d’arte, e insieme la sospensione degli aspetti riflessione sull’ossessione occidentale di preservare a spettacolari legati all’«evento» espositivo, tutti i costi ogni manifestazione culturale. L’idea che assume particolare attualità la trilogia «The le opere possano comunicare tra di loro nonostante Hidden Conference» (2010-15) dell’artista Rosa la distanza temporale tra gli artisti è un tema che Barba, nata ad Agrigento nel 1972 e cresciuta mi ha molto ispirata durante la preparazione della in Germania. Composta da tre film girati mostra «A Curated Conference» al Museo Reina nei magazzini della Neue Nationalgalerie di Sofía di Madrid nel 2010, quando «invitai» alcune Berlino, dei Musei Capitolini di Roma e del opere in magazzino a salire nelle sale del museo e museo londinese, l’opera è stata acquisita dalla a prendere parte a una conferenza. Un incontro tra Tate Modern di Londra, che l’avrebbe esposta opere, ognuna con un linguaggio specifico. dal 20 aprile a febbraio 2021 se non fosse stata Nei film si intravedono scaffali, casse e decisa la temporanea chiusura del museo (per altri materiali da imballaggio. La sua è ora sino al primo maggio, ma tutto dipenderà più una curiosità scientifica oppure una dell’andamento dell’emergenza sanitaria). sorta di malinconia dello stato pre e post Partiamo dal titolo: «The Hidden espositivo dell’opera? Conference». A che cosa si riferisce? Cerco di unire i due approcci in un’unica prospettiva L’opera esplora i depositi dei musei. Il titolo si che includa sia l’aspetto cosiddetto «scientifico»,

Qui accanto, BARBA © ROSA Rosa Barba ritratta da Jérôme Schlomoff. ovvero la questione legata alla conservazione, sia Li vedo come una molteplicità di voci che si In alto a destra, uno still dal film la nozione di temporalità che è contenuta negli stati organizzano in un’orchestra, come un paesaggio. «The Hidden Conference: pre e post espositivi, e che sfugge alla percezione Il sonoro occupa un ruolo importante About the Discontinuous History of Things We See «scientifica», più lineare. nel suo lavoro. Quale ha scelto per «The and Don’t See» (2010). L’archivio è un tema caro all’arte Hidden Conference» e perché? In basso, una veduta di «Spaces for contemporanea. Che significato ha per lei? Il suono proviene da diverse fonti. Nel primo film Species (and Pieces)» Nei miei film l’archivio è inteso come la si tratta del rumore urbano attorno alla Neue all’Albertinum di Dresda nel 2015 continuazione del pensiero che riunifica le fonti: Nationalgalerie, reso come se provenisse da un queste possono essere documenti, rumori, narrazioni ambiente più intimo. In «A Fractured Play» si mai trascritte, oppure le iscrizioni che lasciamo sentono frammenti di narrazioni tratte da film, e nel paesaggio. Nel passato ho trattato il tema in «About the Shelf and Mantel» conversazioni dell’archivio da prospettive completamente diverse, tra artisti, spesso non rappresentati in collezioni ad esempio in «Western Round Table» (2007), che si museali, perlomeno al momento della realizzazione riferisce al simposio tenutosi a San Francisco nel ‘49 del film. Composta da Jan St. Werner(musicista per individuare le questioni fondamentali della scena contemporaneo, Ndr) la colonna sonora aggiunge artistica dell’epoca. Tra i partecipanti c’erano celebri un ulteriore strato narrativo. critici, artisti, compositori: tutti uomini. Quali sono i suoi prossimi progetti? I film mostrano opere catalogate e Sto lavorando a un film più lungo e a un auditorio immagazzinate. Le ha intese come che sarà realizzato nella «Linea Verde» di Cipro, la una sorta di «paesaggio», oppure ha zona raggiungibile da entrambi i lati della frontiera mantenuto l’attenzione sulla singolarità (turco e greco-cipriota, Ndr).

degli oggetti ripresi? q Bianca Bozzeda RISERVATA © RIPRODUZIONE FOTO JÉRÔME SCHLOMOFF. © ROSA BARBA © ROSA SCHLOMOFF. FOTO JÉRÔME FOTO BERND BORCHARDT © ROSA BARBA FOTO BERND BORCHARDT © ROSA

X | IL GIORNALE DELL’ARTE. VERNISSAGE. N. 224 APRILE 2020 AL MUSEO POLDI PEZZOLI DI MILANO IL LUSSO E LA RIVOLTA

Ispirata da Italo Calvino e Diana Vreeland (la leggendaria direttrice di «Vogue America»), una «riflessione critica in forma di mostra» con 38 esempi di moda di questo millennio. Che è sperimentale, fluida, geopolitica, femminista e inclusiva

arà per l’eterogeneità delle sue magnifiche raccolte, che vanno dai Sdipinti dei nostri grandi maestri ai pizzi antichi, dai vetri ai gioielli (e molto altro), sarà per la qualità e il coraggio intellettuale delle sue più recenti direttrici (Alessandra Mottola Molfino e, oggi, Annalisa Zanni), ma sin dagli anni Settanta il Museo Poldi Pezzoli di Milano ha saputo aprire, con le sue mostre, piste di ricerca inedite e spesso spiazzanti, specie per l’Italia. Come accadde nel 1980 quando la storica del costume Grazietta Butazzi allestì nel museo la mostra «1922-1943: Vent’anni di moda italiana», non solo impensabile altrove ma anche propedeutica, negli auspici della curatrice e di Alessandra Mottola, a un museo milanese della moda poi mai realizzato. Con una rievocazione di quella storica mostra si apre la rassegna attuale, «Memos. A proposito della moda in questo millennio» (fino al 4 maggio), ordinata da Maria Luisa Frisa con l’exhibition maker Judith Clark, e realizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana con il museo stesso. Non una semplice mostra di manufatti, bensì,

avverte Judith Clark, una mostra «sui FOTO FRANCESCO DE LUCA sistemi della moda e delle sue strutture». «Un’operazione, incalza Maria Luisa Frisa, che vuole esplicitare la pratica del fare mostre, ma anche una selezione parziale di oggetti ciascuno dei quali evoca le influenze di cui è frutto o che ha innescato». Non a caso il modello interpretativo cui la curatrice si è rifatta (e da cui ha tratto il titolo) è quello offerto dai «Six Memos for the Next Millennium», pubblicati postumi nel 1988 con il titolo Lezioni americane, cioè gli appunti stilati da Italo Calvino in vista delle lezioni che avrebbe dovuto tenere nell’autunno 1985 all’Università di Harvard, morendo, però, poco prima. Da quegli appunti ancora «aperti» la FOTO FRANCESCO DE LUCA curatrice ha tratto il metodo con cui si Alcune vedute della mostra «Memos. A proposito della moda in questo millennio», in corso al Museo Poldi Pezzoli di Milano fino al 4 maggio è mossa, in fuga dunque da qualunque catalogazione enciclopedica (né sarebbe stato possibile, perché i capi in mostra sono 38, arricchiti da brevi testi della scrittrice Chiara Valerio e della regista Roberta Torre, e accompagnati da fotografie e materiali documentari), e in cerca piuttosto di «abbozzi di idee» capaci di generare una rete di relazioni e una ricca potenzialità di sviluppi. Allo stesso modo, spiega la curatrice, «Memos» erano anche le note destinate ai suoi collaboratori da Diana Vreeland, mitica direttrice di «Vogue America» dal 1962 al 1972. Ne è nata una «riflessione critica in forma di mostra», in cui l’oggetto- abito entra in stretta relazione con il proprio tempo e con lo spazio del museo, evidenziando le categorie dominanti del nuovo millennio, riconducibili ai temi dello sperimentale, del relativo, del fluido, della geopolitica, oltre che del femminismo e dell’inclusione. Ogni abito, al di là della sua qualità estetica, del lusso (o della rivolta) che incarna, diventa così il portatore di messaggi storici, antropologici e sociali, regalando alla mostra più livelli di lettura. Sta al visitatore costruirsi una visita di segno meramente estetico oppure storico- concettuale. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE FOTO FRANCESCO DE LUCA q Ada Masoero FOTO COPPI AND BARBIERI

IL GIORNALE DELL’ARTE. VERNISSAGE. N. 224 APRILE 2020 | XI

GIAN ENZO SPERONE

«Flint Ellipse», 2000, stones, 255x560 cm

RICHARD LONG «MUDDY HEAVEN» 5 March – 18 April, Sperone Westwater, New York

CHASA DAL GUVERNATUR, SENT - CH-7554 - T. +41 81 860 3978 - [email protected] SPERONE WESTWATER, 257 BOWERY, NEW YORK - T. + 1 212 999 7337 - [email protected] - WWW.SPERONEWESTWATER.COM A cura di Franco Fanelli (Arte contemporanea e Gallerie) Anna Maria Farinato (Arte antica) Laura Giuliani (Archeologia) Walter Guadagnini (Fotografia) «IL GIORNALE DELL’ARTE» | APRILE 2020 IL GIORNALE DELLE MOSTRE Le mostre che aspettiamo di vedere e rivedere. Visite a porte chiuse: i catalogue de poche di Raffaello a Roma, del Barocco a Venaria e di Artemisia

a Londra EDITRICE ALLEMANDI N. 407 APRILE 2020 / SOCIETÀ SUPPLEMENTO DI «IL GIORNALE DELL’ARTE» La classifica mondiale 2019 delle mostre più visitate «Sugar shoes» (2018) di Tiago Sant'Ana: l’artista per un programma di performance online incentrato sul tema della guarigione offerto brasiliano è stato selezionato dalla curatrice Marina Fokidis cortesia Foto da A rt la cui edizione 2020 è stata cancellata a causa del Coronavirus. dell’artista Dubai, / Maiara Cerqueira MOSTREIL GIORNALE DELLE

cune mostre importanti previste nel mese di marzo aprano, con un anti- cipo insolito, specie nel panorama italiano, dove si lavora con l’acqua alla gola e si rimanda fino all’ultimo minuto il visto si stampi. Le opere in qualche caso sono già sul- le pareti, o comunque sono arrivate nelle sedi espositive da tutto il mon- do e pronte a essere disposte nelle sale, ma le inaugurazioni sono state rimandate. Ce la faremo presto a vedere l’attesa mostra dedicata a visualizzare la sfi- da alla magniloquenza del Barocco da parte degli artisti di propensione più classicista attivi tra Roma, Parigi e Torino tra la fine del Seicento e il Settecento, pronta nei minimi detta- gli nelle sale della Venaria Reale? Ancora, potremo valutare la nuova aggiornata ricostruzione del Polit- tico Griffoni già nella Basilica di San Petronio a Bologna, uno dei ca- pisaldi della cultura artistica quattro- centesca tra Bologna e Ferrara, i cui elementi noti sono dispersi nelle col- lezioni pubbliche di mezzo mondo

Foto: Flavio Lo Scalzo Flavio Foto: e sono ora stati richiamati al piano nobile di Palazzo Fava a Bologna, pronti a uscire dalla casse con cui hanno viaggiato ? Poi, e mi riguarda direttamente in Chi soffre d’astinenza qualità di curatore, mi auguro che

Ci manca il grande Se poi si valuta quali imprevisti Sono riuscito a vedere, nei giorni abbiano travolto alcune iniziative dell’inaugurazione, la mostra enco- circo delle mostre, anche molto attese, ci si renderà miabile dell’Accademia Carrara conto di quanto stiamo perdendo, dedicata dalla città di Bergamo a Si- persino quelle brutte di quanto sia augurabile che tutto mone Peterzano, il pittore a lungo (e fatte male) questo finisca per la nostra salute schiacciato tra l’incudine della fama ma anche per le esigenze del nostro del maestro, Tiziano, e il martello ci accorgiamo occhio. Basterà pensare che alcune del talento del suo prodigioso allie- che fanno bene mostre inaugurate anche da poco so- vo, Caravaggio. Riemerge ora grazie no chiuse, altre che dovevano aprire a quella mostra come un artista in- alla salute e sono pronte persino nell’allesti- dipendente, pienamente immerso mento non sono mai state aperte, nel tardo Manierismo lombardo, altre, giunte alla scadenza naturale capace di reinterpretare molto libe- di Alessando Morandotti del periodo di apertura, non riesco- ramente, e con severo spirito tutto no a chiudere, perché è impossibile milanese, le fiamme cromatiche dei Nello stato di emergenza sanitaria il disallestimento. Quest’ultimo è il maestri veneziani della generazione che stiamo vivendo, il mondo del- caso paradossale della mostra Cano- precedente alla sua. la cultura e dell’arte si mobilita e va-Thorvaldsen vista alle Gallerie Riusciremo poi a vedere la mostra di l’impossibilità di muoversi attiva la d’Italia a Milano, una rassegna Raffaello alle Scuderie del Quirina- fantasia della rete che offre molte bellissima e davvero importante, le, dove sono raccolti copiosi gli origi- occasioni di approfondimento, oltre montata con maestria e ricchezza di nali del maestro provenienti da tutto a quelle già ben sperimentate. Pur- mezzi. Chissà quando le opere po- il mondo? È quello che ci si augura. troppo però, tra libri e risorse del tranno di nuovo viaggiare nella loro Al contempo, in modo quasi parados- web, manca il fondamentale corpo sede di origine. sale, escono i cataloghi prima che al- a corpo con le opere, quella forma di necessaria esperienza personale davanti ai testi figurativi in carne e ossa che non si sa come sostituire. Non è proprio la stessa cosa, ma si prova qualcosa di analogo alla ca- renza di socializzazione per la pro- apra presto la mostra destinata a lungata quarantena. mettere a fuoco la nascita nel pieno Rimpiangiamo i musei e le bibliote- Seicento del Palazzo e dei giardini che aperti, e anche, lo dichiaro aper- dell’Isola Bella, al centro dei domini tamente, il grande circo delle mostre, Borromeo sul Lago Maggiore, un can- anche se qualcuno potrà pensare che tiere che proietta Milano tra i luoghi era una moratoria necessaria di fron- cruciali della maturazione in Italia te al dilagare di iniziative affrettate e del Barocco, che sorprenderà spero avventuriste. Sì, ci mancano le occa- chi crede a una gerarchia dei centri sioni espositive, persino, almeno in artistici ormai invecchiata. questa occasione di penuria, quelle Armiamoci di pazienza, auspicando brutte e fatte male. di potere presto riprendere a girare, Le mostre, specie quelle fatte bene, a guardare, a fare incontri, anche nel

permettono occasioni di incontrare campo della storia dell’arte. © Riproduzione riservata opere sconosciute, di verificare, con il confronto diretto, accostamenti che abbiamo immaginato o visto sui In alto, un’opera della mostra «Canova | libri, resi possibili dalla temporanea Thorvaldsen» alle Gallerie d’Italia di Milano; compresenza di opere conservate in qui a fianco, veduta di «Tiziano e Caravaggio luoghi diversi. Oppure ci invitano a in Peterzano» all’Accademia Carrara di Bergamo; sopra, «Angelo Annunciante» vedere meglio opere inaccessibili o di Francesco del Cossa dal Polittico Griffoni,

in collocazioni penalizzanti. Adi Corbetta Foto: ora in Collezione Cagnola, Gazzada (Va)

2 | IL GIORNALE DELL’ARTE NUMERO 407 APRILE 2020 IL GIORNALE DELLE MOSTRE

Da non perdere My Body, My Archive ne», creata in collaborazione con del coreografo e ballerino congolese il New Museum di New York. Per Faustin Linyekula: in questa perfor- quest’ultimo appuntamento, l’artista mance autobiografica, filmata nello Cassie McQuater ha creato un vide- spazio vuoto dei Tanks all’interno ogame per pc in cui l’utente è invita- del museo britannico, l’artista esplo- to a seguire le orme di un personag- ra temi universali, quali la memoria gio femminile in viaggio tra mondi in collettiva e la fragilità del corpo, resi bassa risoluzione, abitati da creature ancora più attuali dalla modalità di fantastiche. fruizione digitale. Gli appassionati di video e cinema Art Dubai, che ha cancellato l’even- d’arte di alta qualità, invece, potran- to fieristico nell’emirato arabo, offre no esplorare Vdrome, la piattaforma invece ai visitatori un programma di fondata nel 2013 dall’editore Edoardo performance online (a cura di Mari- Bonaspetti e dai curatori Jens Hoff- na Fokidis) «in onda» dalla settimana mann, Andrea Lissoni e Filipa Ramos. del 23 marzo. Tra gli artisti coinvolti, Fino al 31 marzo, ad esempio, un Bahar Noorizadeh, Angelo Ples- nuovo video di Tuomas A. Laitinen Cortesia e Acute Art di KAWS sas e Tabita Rezaire, le cui azioni mostrava l’interazione tra un polipo affrontano il tema della guarigione, e una scultura di vetro. tragicamente appropriato in tempo Infine, conGoogle Arts & Culture, di pandemia. è possibile viaggiare per il mondo, Tutti in linea Alcuni «musei senza muri», visitabi- dall’America all’Australia e dall’Africa li esclusivamente online e dedicati all’Europa, senza abbandonare la scri- all’arte digitale e alla realtà virtuale, vania. Oltre a un incredibile databa- Incontri ravvicinati con le opere delle mostre, musei senza muri presentano un programma espositivo se di riproduzioni in alta risoluzione e (addirittura) performance: la rete e la realtà virtuale al servizio dell’arte in continuo aggiornamento. Le app di opere d’arte da collezioni museali Acute Art e Acute Art X, scaricabili internazionali, come il MoMA, il Mu- durante l’isolamento globale sul proprio smartphone, propongo- sée d’Orsay o gli Uffizi (sono ben 150 no una serie di progetti VR da parte le istituzioni italiane presenti), il sito di grandi nomi dell’arte contempo- offre progetti espositivi virtuali e per- di Federico Florian mostra attraverso la tecnologia Go- lanciato recentemente dalla nostra ranea, quali Marina Abramovic e corsi tematici ad hoc. Fra questi, un ogle Street View. Sebbene l’utente testata partner in lingua inglese «The Olafur Eliasson. Il progetto più re- approfondimento sul Bauhaus con Nel corso di una pandemia globale abbia la possibilità di zoomare ogni Art Newspaper». cente consiste in una scultura in re- tour virtuale in dieci edifici sparsi per come quella che stiamo vivendo, il singola opera esposta, la risoluzione In epoca di isolamento, anche la per- altà aumentata dell’artista e designer il globo e ispirati al rivoluzionario World Wide Web (inventato nell’89 spesso non corrisponde alle aspettati- formance, il medium più «fisico» di americano KAWS, fruibile nel salotto movimento tedesco che nel 2019 ha

dallo scienziato inglese Tim Bar- ve. Ne esiste anche una versione 3D, tutti, adotta internet come palcosce- di casa propria attraverso lo schermo festeggiato i cento anni. © Riproduzione riservata ners-Lee) rappresenta una delle più fruibile mediante un headset per la nico temporaneo. L’edizione 2020 di un iPhone. preziose risorse a disposizione di una realtà virtuale (VR). della Bmw Tate Live Exhibition, la Rhizome, la galleria di digital art Sopra, il progetto in realtà aumentata «Companion (Expanded) in Serengeti» popolazione in lockdown. E se, fino Su territorio italiano, il Castello di mostra annuale di performance alla più autorevole del web, presenta in- (2020) di KAWS. Qui sotto, una still a poco fa, gli internauti più assidui Rivoli presenta contenuti speciali Tate Modern di Londra, è fruibile vece un nuovo capitolo della serie da «Ultima Ratio Δ Mountain of the Sun» si contavano soprattutto tra i Millen- in relazione al programma espositi- gratuitamente sul sito tate.org.uk. espositiva «First Look: New Art Onli- (2017) di Bahar Noorizadeh nial e i giovanissimi membri della vo predisposto per Cosmo Digitale, Generazione Z (la prima nata dopo l’ambizioso progetto di museo onli- l’avvento del web), ora la sfera digita- ne lanciato dalla direttrice Carolyn le costituisce l’unica realtà accessibi- Christov-Bakargiev. In occasione della le al di là delle mura domestiche per mostra sulla collezione di arte cinese milioni di cittadini in isolamento. di Uli Sigg, la piattaforma web pre- Gallerie e istituzioni di tutto il mon- senta videofocus sul collezionista e do, costretti a chiudere i battenti a alcuni degli artisti partecipanti. Tra tempo indeterminato, hanno poten- gli altri contenuti consultabili online, ziato i contenuti virtuali a suon di un’avvincente videointervista a Mario tweet e hashtag, trasformando i pro- Merz del 1990. pri social media in musei immagina- Nella gerarchia dei social più popo- ri e i propri siti web in piattaforme lari al momento, Instagram occupa espositive in continua evoluzione. senz’altro il primo posto. Oltreoce- Il Museo Thyssen-Bornemisza di ano, il The Broad di Los Angeles ha Madrid, città colpita ferocemente postato su Instagram una storia su dal Covid-19, offre sul proprio sito una delle «Infinity Mirrored Room» una versione virtuale della mostra di Yayoi Kusama, visitabile virtual- dedicata ai ritratti di Rembrandt e di mente per la prima volta per più di altri artisti del Secolo d’oro in Olanda 45 secondi, e live per 24 ore lo scor- («Rembrandt e il ritratto ad Am- so 16 marzo. Inesauribile fonte di sterdam: 1590-1670»). Dal browser nuovi contenuti sono gli hashtag del proprio computer il visitatore #MuseumFromHome e #Museum-

può percorrere le diverse stanze della MomentOfZen, oltre ad #artcanhelp, Cortesia dell’artista

Da lunedi 9 marzo la società editrice Allemandi e la redazione di «Il Giornale dell’Arte» operano in regime di homeworking e assicurano nell’interezza le normali prestazioni.

Invitiamo collaboratori, fornitori e lettori a intrattenere ogni comunicazione operativa direttamente con l’interlocutore interessato.

Per informazioni sui numeri diretti: [email protected] | Mobile: 346 2366432 #iorestoacasa

IL GIORNALE DELL’ARTE NUMERO 407 APRILE 2020 | 3 Ringraziamo tutti i collaboratori per averci segnalato queste e molte altre mostre, augurandoci di poter presto pubblicare i loro articoli. IL GIORNALE DELLE MOSTRE Arte in stand by Annullate, rimandate, congelate, aperte e poi richiuse: la pandemia ha drasticamente colpito anche il mondo delle esposizioni, delle fiere, delle gallerie, delle rassegne antiquarie, scompigliando le vite di quanti a vario titolo vi lavorano. Queste sono alcune delle mostre di cui avremmo voluto parlarvi in questo numero e a cui abbiamo deciso di non rinunciare. Ve le proponiamo sotto forma di galleria fotografica, come aide-mémoire per quanto speriamo di vedere presto

HUMLEBÆK (DANIMARCA) BERLINO (GERMANIA) «Tetsumi Kudo. Cultivation», Louisiana Museum, dal 2 aprile al 16 agosto «Aby Warburg: Atlante Mnemosyne, l’originale», Haus der Kulturen der Welt, dal 2 aprile al 22 giugno, e Gemäldegalerie, dal 2 aprile al 28 giugno © Staatliche Museen zu Berlin, Gemäldegalerie / Christoph Schmidt © Staatliche Museen zu Berlin, © Tetsumi Kudo Adagp, Paris 2020 / VISDA Paris Adagp, Kudo © Tetsumi

«Pollution - Cultivation - New Ecology» (1971) di Tetsumi Kudo

MADRID (SPAGNA) BASILEA (SVIZZERA) «Le arti del metallo in al-Andalus», «Deana Lawson», Museo Arqueológico Nacional, Kunsthaus, fino al 26 aprile fino al 24 maggio

«Giuditta con la sua ancella» (1489) di Domenico Ghirlandaio

Calamaio nazaride di Cuéllar (XIV-XV PARIGI (FRANCIA) secolo), Madrid, Instituto Valencia «The Garden» (2015) de Don Juan di Deana Lawson «Victor Brauner, MAM-Musée d’art moderne NEW YORK (STATI UNITI) de Paris, dal 24 aprile «L’ultimo secolo al 16 agosto della fotografia: La Collezione Ann Tenenbaum e Thomas H. Lee, Metropolitan Museum, fino al 28 giugno

«Untitled» (1998) di Peter Fischli «Le Surréaliste» e David Weiss (1947)

© Peter Fischli & David Weiss. Cortesia Weiss. Marks Fischli di Matthew Gallery© Peter & David 2020 Parigi, 1976 © ADAGP, Venezia, Guggenheim Collection, Peggy The Solomon R. Guggenheim Foundation, Foto: di Victor Brauner

4 | IL GIORNALE DELL’ARTE NUMERO 407 APRILE 2020 . IL GIORNALE DELLE MOSTRE

LONDRA (GRAN BRETAGNA) BERLINO (GERMANIA) NEW YORK (STATI UNITI)

«Mimmo Rotella. Beyond Décollage: «The Cool and the Cold. Pittura in Usa e Urss 1960-1990», «Propaganda. L’arte dell’indottrinamento politico», Photo Emulsions and Artypos», Gropius Bau, dal 25 aprile al 6 settembre Casa Italiana Zerilli Marimò, New York University, fino al 19 aprile Cardi Gallery, fino al 31 luglio

«Arabesque» (1965) di Mimmo Rotella Bühler. Martin P. Basel, Kunstmuseum Foto: Bonn 2019, Bild-Kunst, Lichtenstein & VG © Estate of Roy Stiftung und Irene Ludwig Leihgabe der Peter Cortesia Basel, Kunstmuseum «Hopeless» (1963) di Roy Lichtenstein

PARIGI (FRANCIA)

«Giorgio de Chirico. La pittura metafisica», Musée de l’Orangerie, dall’1 aprile al 13 luglio

Il pane che noi mangiamo, un manifesto del 1950 ca

BOLOGNA (ITALIA)

«Zoo di carta», Biblioteca di «La ricompensa dell’indovino» San Giorgio in di Giorgio de Chirico

© Artists Rights Society (ARS), New York / SIAE, Roma © ADAGP, Parigi 2020 Parigi Roma © ADAGP, / SIAE, York New © Artists Rights Society (ARS), Poggiale-Genus Bononiae, fino al 30 aprile GIRONA (SPAGNA)

«Vero o falso. L’arte dell’inganno», Museu d’Art de Girona, fino al 19 aprile

Due illustrazioni tratte dall’«Histoire naturelle» di Georges-Louis Leclerc conte di Buffon

POLIGNANO A MARE (ITALIA)

«Zhang Huan: 55 Love». Premio Pascali-XXII edizione, Fondazione Pino Pascali, fino al 12 luglio

«To Raise the Water Level in a Fish Pond (Close Up)» (1997)

Da sinistra, un dipinto contraffatto del pittore rinascimentale Pere Matas (ca 1450-58) e l’originale di Zhang Huan Cortesia della Galleria Giampaolo Abbondio

6 | IL GIORNALE DELL’ARTE NUMERO 407 APRILE 2020 IL GIORNALE DELLE MOSTRE

BASTIA UMBRA (ITALIA) FIRENZE (ITALIA)

Assisi Antiquariato, Umbriafiere, dal 25 aprile al 3 maggio «Allan Kaprow. I will always be a painter - of sorts. Drawings, Paintings, Happenings, Environments», Museo Novecento, fino al 4 giugno

Testa di fauno (Dio Pan) in marmo di Carrara, «Allan Kaprow explaining manifattura romana, a Happening» (1964) periodo neoclassico. di autore ignoto, Los Angeles, Mearini Fine Art, Perugia Getty Research Institute © J. Paul Getty Trust. Cortesia di Allan Kaprow Estate e Hauser & Wirth Getty Trust. © J. Paul

LONDRA (GRAN BRETAGNA) NEW YORK (STATI UNITI)

«La mente botanica: arte, misticismo e l’albero cosmico», Camden Arts «Il murale di Jackson Pollock», Solomon R. Guggenheim Museum, fino al 28 febbraio 2021 Centre, dal 22 aprile al 21 giugno © 2020 The Pollock Krasner Foundation/Artists Right Society (ARS), New York New Krasner Foundation/Artists© 2020 The Pollock Right Society (ARS),

«Mural» (1943) di Jackson Pollock

BERLINO (GERMANIA) BILBAO (SPAGNA)

«Katharina Grosse: It Wasn’t Us», Hamburger Bahnhof, «Lygia Clark. Pittura come campo di sperimentazione, dal 24 aprile al 4 ottobre 1948-1958», Museo Guggenheim, fino al 24 maggio © Linder Sterling. Cortesia dell’artista e di Modern Art, Londra «Eidothea» (2017) di Linder Sterling

REGGIO EMILIA (ITALIA)

«Raffaello e l’incisione europea dal Cinquecento all’Ottocento», Fundação Edson Queiroz Collection, Fortaleza © Fundação Edson Queiroz Collection, Cortesia Clark» of Lygia Asociación Cultural «The World Biblioteca «Superficie modulada nº 20» (1956) di Lygia Clark Panizzi, © 2019 Katharina Grosse and VG Bild-Kunst, Bonn; Commisionato dalla Città di Filadelfia Bild-Kunst, © 2019 Katharina Grosse and VG Weinik BerlinSteve / Foto: CourtesyMural Arts Galerie, König Program, Gabinetto «The Warehouse» (2014) di Katharina Grosse a Filadelfia delle Stampe ROMA (ITALIA) «A. Davoli», fino al 5 aprile BERLINO (GERMANIA) «Ara Güler», Museo di Roma in Trastevere, fino al 3 maggio «Lee Mingwei. Li, regali e rituali», Gropius Bau, fino al 7 giugno

Un particolare di «Il giudizio di Paride» (1515 ca) di Marcantonio

Raimondi da un Fine Arts Museum, Taipei and His Relations, Lee Mingwei Fine Arts2015. Cortesia Museum Taipei © Ara Güler / Magnum Photos disegno di Raffaello «Fabbrica di memoria» (2006-oggi), un’installazione di Lee Mingwei «Üsküdar» (1957) di Ara Güler

IL GIORNALE DELL’ARTE NUMERO 407 APRILE 2020 | 7 IL GIORNALE DELLE MOSTRE

MODENA (ITALIA) PARIGI (FRANCIA)

«Marina Abramovic», Teatro Anatomico, fino alla fine di giugno «Cindy Sherman», Fondation Vuitton, dal 2 aprile al 31 ottobre Cortesia dell’artista e Metro Pictures, New York © 2019 Cindy Sherman Cortesia York New dell’artista e Metro Pictures,

«Untitled 414» (2003) di Cindy Sherman La performance «The Kitchen. Homage to Saint Therese» di Marina Abramovic

MENDRISIO (SVIZZERA) PARMA (ITALIA) TIVOLI (ITALIA) ROMA (ITALIA)

«André Derain. Sperimentatore controcorrente», «Arte e Scienza. Dall’Alchimia di «Après le déluge: viaggio fra «De Pisis», Museo Nazionale Romano, Museo d’Arte di Mendrisio, dal 25 aprile al 12 luglio Parmigianino a Duchamp e oltre. opere riemerse e misconosciute», Palazzo Altemps, fino al 21 giugno Dalla materia allo spirito», Galleria Santuario di Ercole Vincitore, Centro Steccata, fino al 30 maggio fino al 31 maggio Foto: Quirino Berti Foto: © Filippo SIAE 2019 de Pisis by «Senza titolo (Serie di Fibonacci)» (1974) Uno degli affreschi in mostra «Il marinaio francese» (1930) di Filippo de di Mario Merz Pisis, collezione privata

BARCELLONA E MADRID (SPAGNA) BASILEA (SVIZZERA)

«Gameplay. Cultura del «Pedro Reyes. Return to sender», videogioco», Cccb, Barcellona, Museo Tinguely, dal 15 aprile fino al 3 maggio;«Game on. al 25 ottobre La storia del videogioco 1972-2020», Fundación Canal, Madrid, fino al 31 maggio

«What Remains of Edith Finch» (2017), videogioco di Giant Sparrow Collezione Geneviève Taillade © 2020, ProLitteris, Zurich ProLitteris, © 2020, Taillade Collezione Geneviève

«Geneviève à la pomme» (1936-37 o 1937-38) di André Derain ROMA (ITALIA)

«Tullio Gregory. La collezione di grafica contemporanea», Istituto centrale per la grafica, fino al 3 maggio Lisson Gallery VARESE (ITALIA) «Disarm (Cañonófono)» (2013) di Pedro Reyes «Villa Panza. Un’idea assoluta. Giuseppe Panza di Biumo, la ricerca, la collezione», Villa e Collezione Panza, fino al 19 aprile MADRID (SPAGNA)

«Vampiri, l’evoluzione del mito», CaixaForum, fino al 7 giugno

Foto: Michele Alberto Sereni - Magonza, 2020 © FAI - Fondo Ambiente Italiano - Fondo 2020 © FAI Michele AlbertoFoto: Sereni - Magonza, Un fotogramma «Desire», un’opera di Martin Puryear allestita nella Scuderia grande al piano terra di «Nosferatu» (1922) della Villa e Collezione Panza «Senza titolo» (1983) di Carlo Lorenzetti di Friedrich Wilhelm

(con dedica a Tullio Gregory) Murnau Cortesia della Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung

8 | IL GIORNALE DELL’ARTE NUMERO 407 APRILE 2020 IL GIORNALE DELLE MOSTRE VISITA A PORTE CHIUSE: CATALOGUE DE POCHE

«Autoritratto come santa Caterina d’Alessandria» (1615-17 ca) di Artemisia Gentileschi, Londra, National Gallery Supplizio e gloria

«Ritratto di Artemisia Gentileschi» (1625 ca) di autore anonimo, New York, The Stephen K. and Janie Woo Scher Collection © Foto: The Frick Collection The Frick © Foto: © The National Gallery, London © The National Gallery, of The British Museum © The Trustees © Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi «La mano destra di Artemisia Gentileschi «Autoritratto come allegoria della pittura (La «Giuditta e la sua ancella» (1615-17 ca) Se Artemisia Gentileschi ha avuto vita sofferta di donna e d’artista, gli che impugna un pennello» (1625) di Pierre Pittura)» (1638-39 ca) di Artemisia Gentileschi, di Artemisia Gentileschi, Firenze, Galleria Dumonstier II, Londra, British Museum Royal Collection Trust / HM The Queen Palatina, Palazzo Pitti ultimi decenni vedono un suo trionfo postumo, tanto che in occasione della recentissima riscoperta di un suo disperso Davide grazie al restauro che ne ha portato alla luce la firma, Gianni Papi invita a chiamarla «il maggior artista italiano del Seicento dopo Caravaggio». La rivalutazione critica ha portato anche a un crescendo di record d’artista, tra cui i 2,4 milioni di euro all’asta Drouot di Parigi nel dicembre 2017 per l’«Autoritratto come santa Caterina», dipinto poi acquistato dalla National Gallery di Londra per 3,6 milioni di sterline. Ora il museo londinese conferma la rivalutazione di Artemisia avviata dalla mostra di Roma dello scorso anno con una rassegna, voluta dal direttore Gabriele Finaldi con Hannah Rothschild e curata da Letizia Treves, che si sarebbe dovuta tenere dal 4 aprile al 26 luglio e «congelata» dall’emergenza Covid-19 (la National Gallery rimarrà intanto chiusa almeno fino al 3 maggio). La mostra, di cui in attesa della nuova © Nasjonalgalleriet, Oslo. Foto: Børre Høstland Oslo. Foto: © Nasjonalgalleriet, data di apertura proponiamo qui un itinerario fotografico, parte proprio © Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi © Cortesia Bologna delle Collezioni Comunali d’Arte, «Giuditta e la sua ancella» (1608 ca) di Orazio Gentileschi, «Giuditta decapita Oloferne» «Ritratto di un Gonfaloniere» (1622) dall’autoritratto come santa Caterina d’Alessandria perché come la Oslo, Nasjonalgalleriet for Kunst, Arkitektur og Design (1613-14 ca) di Artemisia Gentileschi, di Artemisia Gentileschi, Bologna, santa, Artemisia fu sottoposta al supplizio della ruota durante il processo Firenze, Uffizi Collezioni Comunali d’Arte per stupro che la vide protagonista diciottenne. E seppur segnata da questo marchio, la sua carriera fu straordinaria, lunga 40 anni di fama e ammirazione in tutta Europa. Altamente selettiva, la mostra londinese riunisce una trentina di opere da tutto il mondo. L’arco temporale delle opere si apre e si chiude con due tele del medesimo soggetto: la sua prima opera firmata e datata, «Susanna e i vecchioni» (1610, Collezione Graf von Schönborn, Schloß Pommersfelden), dipinta quando aveva 17 anni, e si chiude con il suo ultimo dipinto del 1652, sempre sullo stesso soggetto (Pinacoteca Nazionale di Bologna). Allestita in ordine cronologico partendo dalla formazione di Artemisia a Roma, alla scuola del padre Orazio, la sezione giovanile include anche «Cleopatra» (1611- 12 ca, Collezione Etro) e «Danae» (1612 ca, Saint Louis Art Museum). Il © Foto cortesia© Foto del proprietario corpus delle opere di Artemisia è intriso di autobiografismo, in una sorta «Corisca e il Satiro» (1635-37 ca) di Artemisia Gentileschi,

di revanche esistenziale e artistica sulla figura maschile collezione privata cortesia© Foto del proprietario © The Detroit Institute of Arts (il padre-padrone e il carnefice), soprattutto nella produzione «Giuditta e la sua ancella con la testa «San Gennaro nell’Anfiteatro di Oloferne» (1623-25 ca) di Artemisia di Pozzuoli» (1635-37 ca) fiorentina (1612-20) cui appartiene un trio di opere (ca 1615) in cui lei Gentileschi, The Detroit Institute of Arts di Artemisia Gentileschi, stessa è modella: l’«Autoritratto come martire» (collezione privata Cattedrale Basilica San Procolo, Diocesi di Pozzuoli, Napoli statunitense), l’«Autoritratto come suonatrice» di liuto (Wadsworth Atheneum, Hartford) e appunto l’«Autoritratto come santa Caterina di Alessandria» (National Gallery), esposto accanto alla sua «Santa Caterina di Alessandria» (Uffizi), che le più recenti analisi scientifiche a Firenze e a Londra hanno dimostrato strettamente correlato all’autoritratto della National Gallery. Si prosegue con l’opulento «Ritratto di Gonfaloniere» (1622) delle Collezioni Comunali d’Arte di Bologna e con lo strepitoso

affiancarsi delle due «Giuditta e Oloferne», le più famose opere di «Giaele e Sisara» (1620) Artemisia, di fragorosa violenza viscerale (1612-13 ca, Capodimonte, di Artemisia Gentileschi, Budapest, © Museo Nacional del Prado, Madrid © Museo Nacional del Prado, Napoli e 1613-14 ca, Uffizi, Firenze). Seguono i suoi dipinti di eroine Szépmüvészeti Múzeum «La nascita di san Giovanni Battista» (1635 ca) di Artemisia Gentileschi, Madrid, Museo Nacional del Prado femminili: «Lucrezia» (1620-25 ca, Collezione Etro), «Cleopatra» (1633- 35 ca, collezione privata), «Clio, musa della Storia» (1632, Fondazione «Maria Maddalena in estasi» (1620-25 ca) di Artemisia Gentileschi, Palazzo Blu, Pisa), «David e Betsabea» (Columbus Museum of Art, Ohio), collezione privata © Kunstsammlungen Graf von Schönborn Pommersfelden © Kunstsammlungen «Giaele e Sisara» (1620, Szépmüvészeti Múzeum, Budapest) «Susanna e «Susanna e i vecchioni» i vecchioni» (1622, The Burghley House Collection, UK) e la di recente (1610) di Artemisia Gentileschi, Pommersfelden ritrovata «Maria Maddalena in estasi» (1620-25 ca, collezione privata Kunstsammlungen europea). La mostra si conclude con il breve viaggio di Artemisia a Graf von Schönborn Londra alla corte di Carlo I d’Inghilterra, dove dipinse «Autoritratto come allegoria della pittura (La Pittura)» (1638-39 ca, Royal Collection), a

lungo considerato come il culmine della sua carriera e certamente suo «Cleopatra» (1633-35 ca) «testamento artistico». q Giovanni Pellinghelli del Monticello di Artemisia Gentileschi, © Riproduzione riservata © Foto: Dominique Provost Art Dominique Provost - Bruges© Foto: Photography © Collezione privata. Foto: Giorgio Benni © Collezione privata. Foto: collezione privata

IL GIORNALE DELL’ARTE NUMERO 407 APRILE 2020 | 9 IL GIORNALE DELLE MOSTRE VISITA A PORTE CHIUSE: CATALOGUE DE POCHE

«Autoritratto» (1506-08), Firenze, Uffizi Raffaello in lockdown © National Gallery of Art, Washington

▲ «Madonna con il Bambino e san Giovannino (Madonna d’Alba)» (1510 ca), Washington, National Gallery of Art, Andrew W. Mellon Collection

▲ «Mosè inginocchiato davanti al roveto ardente» (1514 ca), Napoli, Museo e Real Bosco Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo - Museo e Real Bosco di Capodimonte Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali Turismo Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali di Capodimonte

Magnifica e invisibile. Così è la mostra «Raffaello 1520-1483» aperta al pubblico il 5 marzo scorso presso le Scuderie del Quirinale. Magnifica per allestimento e percorso espositivo, non solo per la qualità delle opere selezionate, circa 200, che ripercorrono a ritroso la breve esistenza del pittore, invisibile fino a che non terminerà l’emergenza sanitaria che ha fermato il Paese. Ma, come tante istituzioni museali, anche le Scuderie hanno pensato a iniziative in grado di consentire l’ingresso ai visitatori, seppure virtualmente, attraverso i propri canali social (Facebook, Instagram, Twitter e YouTube). Con l’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra è possibile ascoltare le parole dei curatori Marzia Faietti e Matteo Lafranconi, dei cocuratori Francesco Paolo Di Teodoro e Vincenzo Farinella, e di studiosi che, con pillole video, offrono approfondimenti sull’opera dell’Urbinate. Ancora, è possibile assistere alle conferenze su Raffaello tenutesi a Palazzo Altemps prima dell’apertura dell’esposizione. Inoltre, con l’hashtag #RaffaelloInMostra, sono disponibili racconti dall’allestimento della mostra e videopasseggiate all’interno delle sale. In questo modo, e con la galleria di immagini che qui proponiamo ai nostri lettori, potremo passare, virtualmente, di sala in sala, dalla prima, che ospita la riproduzione della tomba di Raffaello al Pantheon, sino all’ultima, con l’autoritratto

© Riproduzione riservata giovanile dell’artista conservato agli Uffizi.q Arianna Antoniutti Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi.- Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi.- Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali ▲ «Studio di nudo per la “Disputa del Sacramento”» (1509 ca), Firenze, Uffizi, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe

«Madonna Tempi» (1507-8), Monaco, Bayerische

Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali Staatsgemäldesammlung Alte Pinakothek ▲ ▲ «Madonna dell’Impannata» (1511), Firenze, Uffizi, Galleria Palatina

«Ritratto di Leone X tra ▲ i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi» (1518-19), Firenze, Uffizi, Gallerie delle Statue e delle Pitture

▲ «Madonna Tempi» (1507-08 © Musée Fabre de Montpellier Méditerranée Métropole. Foto: Frédéric Jaulmes Frédéric de Montpellier Méditerranée Métropole. Foto: © Musée Fabre ca), Montpellier, Musée Fabre Turismo Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali Staatsgemäldesammlungen © Bayerische

10 | IL GIORNALE DELL’ARTE NUMERO 407 APRILE 2020 IL GIORNALE DELLE MOSTRE VISITA A PORTE CHIUSE: CATALOGUE DE POCHE © Rmn-Grand Palais (Musée du Louvre) © Rmn-Grand Palais ▲ «Ritratto di Baldassare Castiglione» (1513) Parigi, Musée du Louvre, Département des Peintures

«Testa della Musa», New York, collezione privata © The National Gallery, London © The National Gallery, (Musée du Louvre) © Rmn-Grand Palais ▲ ▲

▲ «San Giovanni Battista» (1518), Firenze, «Il sogno del cavaliere (Ercole al bivio)» (1504) «Santa Caterina d’Alessandria» (1507 ca) Uffizi, Gallerie delle Statue Londra, National Gallery Parigi, Musée du Louvre, e delle Pitture Département des Arts graphiques ▲ ▲ «Ritratto di Giulio II» (ante marzo 1512), «La Madonna della Rosa» (1518-20), Londra, National Gallery Madrid, Museo Nacional del Prado

«Ritratto di donna nei panni di Venere (“Fornarina”)» (1519-20 ca), Roma,

Gallerie Nazionali d’Arte Antica, «Ritratto di donna detta “La Velata”»,

▲ (1512-13 ca), Firenze, Uffizi, Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali del Turismo Palazzo Barberini ▲ Galleria Palatina © 2020 Museo Nacional del Prado © The National Gallery, London © The National Gallery,

«Santa Cecilia con i santi Paolo, Giovanni Evangelista, Agostino e Maria Maddalena (Estasi di santa Cecilia)» (ante 1518), Bologna, Polo Museale

dell’Emilia-Romagna, Pinacoteca Nazionale ▲ Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo Gabinetto fotografico delle Gallerie degli Uffizi. Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali e del Turismo, Polo Museale dell’Emilia-Romagna Polo Su concessione del Ministero per i Beni e le Attività culturali Turismo, Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (Mibact) - Biblioteca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell’arte.Gallerie Nazionali di ArteRoma (Mibact) - Biblioteca Hertziana, Enrico Fontolan Foto: Antica,

IL GIORNALE DELL’ARTE NUMERO 407 APRILE 2020 | 11 IL GIORNALE DELLE MOSTRE VISITA A PORTE CHIUSE: CATALOGUE DE POCHE

«Leda e il cigno» (1717) di Jean Thierry, Parigi, Musée Sorellanza tra le arti du Louvre

Tavolo console (1725 ca) di intagliatore romano, Milano, Castello Sforzesco

«Mercurio che si In attesa di poter apprezzare per allaccia i calzari alati» esperienza diretta la parata di (1744) capolavori radunati alla Citroniera di Jean-Baptiste Pigalle, Parigi, Musée Juvarriana della Reggia di du Louvre Venaria offriamo ai nostri lettori una galleria fotografica che permette di ripercorrere le grandi linee di «Sfida al Barocco 1680-1750. Roma Torino «Eliodoro cacciato dal tempio» (1723) di Francesco Solimena, Torino, Musei Reali - Galleria Sabauda Parigi», mostra che rappresenta l’esito di un articolato progetto di studi promosso nel 2013 dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura (cfr. lo scorso numero, p. 2). Le 200 opere selezionate, distribuite in 15 sezioni, sono introdotte da un’ouverture dedicata al tema dell’Allegoria delle arti, un soggetto attraverso il quale gli artisti traducono in linguaggi «Giuditta con la testa di Oloferne» differenti una diffusa esigenza «Amore e Psiche» (1694-95) di Benedetto Luti, Roma, «Nudo femminile di schiena» (1735 ca) di Pierre Subleyras, Roma, Gallerie (1750) di Ignazio Collino, Minneapolis di rinnovamento, manifestando Accademia di San Luca Nazionali d’Arte Antica, Palazzo Barberini Institute of Art al contempo il raggiunto convincimento riguardo l’«æqua potestas» delle arti. Equiparate su un unico livello d’importanza (insieme alle consorelle musica e letteratura), pittura, scultura e architettura vengono finalmente svincolate da gerarchie di valore. Una sezione sul Disegno, come pratica per perfezionarsi e confrontarsi coi modelli antichi, prelude poi agli approfondimenti sulle situazioni artistiche di Parigi, ove al primato della pittura di storia affermatosi nel periodo 1680-1720 fecero seguito opzioni più orientate verso il pittoresco e la pittura di natura; di Roma, incomparabile teatro di stili, ove l’antico e le più recenti tradizioni «Betuel accoglie il servo di Abramo» (1723-25) «Madonna col Bambino tra i santi Carlo «Deposizione dalla Croce» (1731 ca) di Claudio rinascimentali e primobarocche di François Boucher, Strasburgo, Musée des Beaux-Arts Borromeo e Ignazio di Loyola» (1672- Francesco Beaumont, Torino, Chiesa di Santa 79 ca) di Carlo Maratti, Roma, Chiesa Croce coesistono, e di Torino, città che di Santa Maria in Vallicella trova la propria strada verso la modernità e una specifica identità soprattutto grazie alle architetture Orologio da parete (1760 ca) di Francesco Ladatte, di Guarini e Juvarra. Capace di Torino, Musei Reali - illustrare la complessità di un Palazzo Reale periodo della storia delle arti non abbastanza valorizzato, il percorso espositivo pone in continuo contrappunto analisi cronologica, focus sulle diverse modalità di rinnovamento elaborate nelle tre città e approfondimenti tematici. Tra questi ultimi, di particolare interesse quelli dedicati all’ornato «Roma Antica e Roma Moderna» (1757) di e al «fuoco dell’invenzione» che si Giovanni Paolo Pannini, espresse in pensieri e capricci. New York, q Alessandra Ruffino Metropolitan Museum «Diana ed Endimione» (1740 ca) di Pierre Subleyras, Londra, National Gallery © Riproduzione riservata

12 | IL GIORNALE DELL’ARTE NUMERO 407 APRILE 2020 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 13 PER IL VENTISEIESIMO ANNO LA CLASSIFICA MONDIALE DELLE MOSTRE PIÙ VISITATE

La tradizionale inchiesta esclusiva di «Il Giornale dell’Arte» e «The Art Newspaper» La benedizione di Tut e la premonizione (cinese) della Biennale Tutankhamon nel mondo e la rassegna veneziana (dall’inquietante titolo) in Italia sono le mostre più visitate del 2019 per le quali si pagava un biglietto dedicato ma, se prendissimo in considerazione tutte le esposizioni, anche quelle con biglietto gratuito o integrato nella sede ospitante, vincerebbe sia in Italia sia nel mondo il carneade Giacomo Zaganelli (aperta 14 mesi, ha goduto del massiccio afflusso agli Uffizi...). Munch, Klimt, Ai Weiwei, Banksy e Warhol sono gli artisti più popolari

Servizio a cura di Barbara Antonetto della morte di Rembrandt. Il rispolve- Ricordate l’acqua alta lo scorso autun- ro da parte del Rijksmuseum di tutte no a Venezia? Un disastro, anche per le opere del maestro olandese presenti il patrimonio della più famosa città nella sua collezione ha contribuito a d’arte al mondo. Un lieve danno per la un anno record: 2,7 milioni di persone mostra di arti visive della Biennale di hanno visitato il museo di Amsterdam, Venezia: il presidente Paolo Baratta ha 455mila delle quali (3.922 al giorno) concluso il suo ultimo mandato senza hanno pagato il biglietto per la mostra riuscire a raggiungere un altro record «Tutti i Rembrandt». Il Prado ha scelto di di visitatori. «Solo» 593.616 (due anni onorare Rembrandt mettendolo a con- prima erano stati 615mila), ma in ogni fronto con i pesi massimi del Seicento caso un afflusso rilevante, che fa della Velázquez e Vermeer (4.553). Nonostan- rassegna la più visitata mostra italiana te questa mostra sia stata la più visitata con biglietto dedicato (cioè non incluso di tutta la Spagna e abbia fatto parte del in quello della visita a una sede muse- programma del duecentesimo anniver- ale) e la 19ma al mondo. Poi è arrivato sario del Prado, per 175mila visitatori il il lockdown imposto dalla pandemia di museo di Madrid non è riuscito a supe- Coronavirus e quell’alluvione, al con- rare il suo record di quasi 3,7 milioni di fronto, sembra un’inezia, così come visitatori raggiunto nel 2018. © Nicolas Krief sono bastati pochi mesi di emergenza Visitatori in coda alla mostra blockbuster su Tutankhamon a La Villette di Parigi perché temi come visitatori e mostre L’uomo sulla Luna sembrino appartenere a un’altra epoca. troburgo rispettivamente con la mo- caso bisogna però tenere in conto, oltre precedente record di Tutankhamon a Pa- Ma tornando ai numeri, che ora paiono stra della collezione del Conte Pavel ai numeri esorbitanti della popolazione rigi, quello di una mostra al Petit Palais Nel 2019 ricorreva il 50mo anniversario ancora più freddi del solito, se si analiz- Sergeevich Stroganov e l’esposizione delle città brasiliane, anche del fatto che del 1967 visitata da 1,2 milioni di persone. dello sbarco sulla Luna e la missione zano le classifiche per visitatori totali, di tutte le opere di Jacob Jordaens la mostra era a ingresso gratuito. Apollo è stata celebrata con una sorpren- il podio italiano è tutto degli Uffizi, ma presenti nelle collezioni russe. A tal- Il duraturo appetito del Giappone per Nascite e morti dente serie di iniziative. A New York la va tenuto in conto che alle iniziative del lonare le mostre con biglietto integra- i maestri occidentali è dimostrato dal mostra fotografica del Metropolitan frequentatissimo museo si accede con lo to ai musei più visitati sono, anche in successo delle mostre del Tokyo Metro- Gli anniversari aiutano sempre ad atti- Museum «Apollo’s Muse» è stata vista stesso biglietto delle collezioni perma- questo caso come di consueto, le mo- politan Art Museum su Edvard Mun- rare le folle e nel 2019 c’erano quelli di da 3.038 al giorno, mentre in Danimar- nenti: sul gradino più alto con 2.624.343 stre a ingresso gratuito delle città ch (8.931 visitatori al giorno) e Gustav vere e proprie pietre miliari. La manna di ca l’iniziativa del Louisiana Museum of visitatori «Grand Tourismo di Giaco- più popolose del mondo, quelle del Klimt (7.808), numeri molto significativi Leonardo al Louvre è stata il fiore all’oc- Modern Art che chiedeva ai visitatori «di mo Zaganelli», il Carneade fiorentino Brasile. Se alla gratuità e all’enorme se si tiene in conto che si tratta di mostre chiello delle mostre che commemorano unirsi al Louisiana per un viaggio sulla progettista della mostra. Riflessione bacino di visitatori si aggiunge un tema con biglietto dedicato per cui il numero il cinquecentesimo anniversario della Luna» esponendo oggetti di tutti i tipi, sull’identità del turismo di oggi e sull’os- popolare il gioco è fatto: ecco spiegati di visitatori non è falsato dalla capacità morte del maestro, ma essendosi con- dai disegni di Norman Foster per abita- servazione dell’opera d’arte soggetta or- i numeri della mostra che ha offerto di attrazione della sede della mostra. clusa il 20 febbraio di quest’anno, il suo zioni lunari da realizzarsi con la stampa mai al filtro dell’obiettivo di smartphone uno sguardo dietro le quinte della Dre- Munch, in quindicesima posizione nella record di 1,1 milioni di visitatori rientrerà 3D alle tute spaziali della designer Neri e fotocamere, l’esposizione si è posizio- amWorks, lo studio cinematografico classifica generale, occupa la prima po- nella classifica delle mostre del 2020 che Oxman, è stata vista da 2.524 visitatori al nata con un grande stacco dalla seconda cui si devono film di animazione che sizione nella classifica per visitatori al pubblicheremo il prossimo anno. Tra le giorno. In totale quasi 780mila persone posizione, una mostra sulla storia degli hanno sbancato i botteghini come co- giorno delle mostre con biglietto dedica- altre celebrazioni di Leonardo degne di sono volate sulla Luna, una cifra che au- ebrei italiani osservata dalla prospetti- me «Shrek», «Madagascar» e «Kung Fu to e Klimt la seconda. I numeri del primo nota ci sono state l’esposizione di un solo menterebbe se si prendessero in conside- va inedita dell’arte del tessuto (923.749), Panda». L’enorme numero di 11.380 (8.931 persone al giorno, 669.846 in tota- dipinto, il «San Girolamo», in prestito dai razione le mostre rimaste fuori classifica

e dalla terza, l’omaggio a Cosimo I nel persone al giorno l’ha visitata a Rio, le) sono stati sostenuti da una versione Musei Vaticani al Metropolitan Museum in quanto hanno chiuso nel 2020. © Riproduzione riservata cinquecentenario della nascita che ha re- mentre altre 9.277 persone al giorno a tempera e olio su cartone de «L’Urlo» di New York (3.099 visitatori al giorno) e gistrato 894.673 visitatori. La spiegazione l’hanno vista a Belo Horizonte. Il CCBB, del 1910 eccezionalmente concessa dal una mostra itinerante in Gran Bretagna Raccolta dati di Carlotta de Volpi, sta nel fatto che la prima è stata aperta che ospita mostre gratuite nelle sue Museo Munch di Oslo che il prossimo au- di disegni prestati dalla regina Elisabetta. Valentina Bin, Erin Irwin e Vanessa Thill per ben 14 mesi e l’afflusso agli Uffizi le quattro sedi brasiliane, ha avuto quasi tunno dovrebbe inaugurare la sua nuova La Royal Collection non ha voluto divul- ha dato modo di vincere anche nell’ana- 5,4 milioni di visitatori nel 2019, con un sede. Ma il pubblico giapponese apprez- gare il numero di ingressi alla Queen’s loga classifica del mondo. aumento del 23% rispetto al 2018 e un za anche l’arte nazionale a giudicare dal Gallery di Buckingham Palace e Holyro- La più visitata mostra italiana con bi- aumento del 31% rispetto al 2017. numero di persone recatesi al Tokyo Na- odhouse, quindi non possiamo quanti- I criteri glietto dedicato, sempre rimanendo Proseguendo ad analizzare la classifica tional Museum attratte dalla storia del ficare il successo complessivo del tour, della classifica nell’ambito dei visitatori totali, è stata per visitatori al giorno la prima mostra monaco buddhista giapponese Jukai che ma l’affluenza alle edizioni ridotte della la Biennale di Venezia (593.616, 19mo di arte contemporanea, in dodicesi- ha fatto del Tempio di To-ji un centro per mostra tenutesi alla Manchester Art Gal- Le classifiche delle mostre italiane e posto nel mondo) seguita, ma con un ma posizione, è la retrospettiva di il Buddhismo esoterico Shingon (7.697). lery (2.677) e alla Kelvingrove Art Gallery delle mostre del mondo sono ordinate certo stacco, da una rassegna su arte Ai Weiwei che si conferma l’artista and Museum di Glasgow (1.409) provano per visitatori al giorno (per ciascuna è & sogni al Chiostro del Bramante di vivente più popolare del mondo. L’e- Re Tut in tour il grande interesse da parte del pubblico. comunque indicato il dato dei visitatori Roma (270mila) e dalla mostra che il sposizione itinerante di opere dell’artista I visitatori del Kunsthistorisches Mu- totali). Il triangolo azzurro ▲ indica le Mudec di Milano ha dedicato a Banksy cinese in Brasile ha complessivamente A tallonare Klimt per visitatori al gior- seum di Vienna sono più che raddoppiati rassegne a ingresso gratuito, il pallino (241.697). Medaglia di legno per Andy totalizzato più di 1,1 milioni di persone. no (7735, 19ma posizione) ma a svettare (1,8 milioni) anche grazie alla popolaris- rosso ● le mostre con biglietto integrato Warhol al Complesso del Vittoriano, Prima tappa all’Oca di San Paolo (il Mu- sulla classifica per visitatori totali delle sima mostra per il 450mo anniversario a quello per visitare la sede in cui erano sempre nella capitale (232.734). seo della Città di San Paolo progettato da mostre con biglietto dedicato in tutto il della morte di Pieter Brueghel il Vec- allestite. Le mostre contrassegnate con Analizzando la classifica pervisitato- Oscar Niemeyer) con tappe successive a mondo (1.423.170) è l’intramontabile fa- chio che, visitata da 408mila persone un quadratino giallo ■ sono quelle con ri al giorno la prima considerazione Belo Horizonte e Curitiba prima di ap- scino dell’Egitto aiutato in questo caso (3.923 visitatori al giorno), ha battuto il biglietto dedicato, cioè per le quali si paga è che, come ogni anno, quella di tutte prodare nello spazio del Centro Cultural anche dal grande nome, quello di Tutan- precedente record del museo: un’espo- un biglietto a parte rispetto a quello del le mostre (ia di quelle con biglietto de- Banco do Brasil (CCBB ) di Rio de Janeiro, khamon. Il faraone ha scatenato una sizione su Goya del 2005 (3.460). I Mu- museo che le ospita. Un fondo colorato dicato, sia di quelle con biglietto gratu- dove ha raggiunto 9.172 visitatori al gior- tempesta a Parigi con l’arrivo di una mo- sées royaux des Beaux-Arts de Belgique indica le mostre italiane nella classifica ito, sia di quelle con biglietto integrato no (circa 600mila in totale). A decretare stra itinerante annunciata come l’ultima hanno capitalizzato il fatto di avere la del mondo. Le classifiche per visitatori al a quello della sede che le ospita), è do- il grandissimo successo della mostra è possibilità di vedere il corredo funerario seconda più grande collezione al mondo giorno di tutte le mostre sono precedute minata dalle esposizioni del Natio- stata in particolare l’ultima serie di scul- prima del suo ritorno definitivo nel suo di dipinti di Brueghel offrendo una serie dalla top 50 per visitatori al giorno nal Museum di Taipei per le quali ture monumentali in fusione di ferro nuovo allestimento nel Grand Egyptian di iniziative celebrative dell’anniversa- esclusivamente delle mostre con biglietto non si paga un biglietto a parte rispetto realizzate da Ai Weiwei facendo il calco Museum (Gem) la cui inaugurazione è rio, tra cui esperienze digitali e un «per- dedicato, nonché dalle top 50 per visitatori a quello del supervisitato museo, uno delle radici dei Pequi Vinagreiro, alberi prevista entro la fine dell’anno al Cairo. corso Brueghel» attraverso tutti i musei totali in Italia e nel mondo sia delle mostre dei più grandi al mondo (quasi 700mila in via di estinzione della foresta atlantica 7.735 visitatori al giorno (più di 1,4 milio- di Bruxelles. Questi progetti, insieme con biglietto dedicato, sia di tutte le mostre opere di altissima qualità appartenute del Brasile: «Le radici sono l'ultima prova di ni di persone in totale) non si sono persi alla mostra da record «Dalí & Magritte» (biglietto dedicato, gratuito e integrato). agli imperatori della Cina e relative a ciò che abbiamo: un triste inno alla stupidità il blockbuster nella Grande Halle della che si è conclusa il 9 febbraio 2020 (e I dati sono stati raccolti da «Il Giornale 8mila anni di storia dall'Età neolitica umana», ha dichiarato. L’esposizione di Villette, una mostra al contempo immer- di conseguenza figurerà nella prossima dell’Arte» e da «The Art Newspaper» e alla dinastia Qing), ma quest’anno ad queste opere è diventata ancora più toc- siva e ricca di reperti, dalle infradito agli classifica), hanno contribuito a un im- riguardano le rassegne terminate entro aggiudicarsi le prime due posizioni è cante sullo sfondo degli incendi che la ushabti (statuette funerarie dei servitori pressionante aumento del 60% della fre- l’inizio di gennaio 2020 delle quali sono stato un altro dei più importanti mu- scorsa estate hanno devastato la foresta per l'eternità). La mostra, che ha avuto quentazione dei Musées royaux (hanno stati resi noti i dati di affluenza. Alcune sei al mondo alle cui mostre si accede amazzonica, raggiungendo il picco pro- la sua prima tappa al California Science sfiorato 1,1 milioni di visitatori). istituzioni, pur ripetutamente sollecitate, con lo stesso biglietto delle collezioni prio nel mese di agosto in cui le opere Center di Los Angeles alla fine del 2018 I musei dei Paesi Bassi e non solo si so- non hanno fornito i dati richiesti. permanenti, l’Ermitage di San Pie- sono state esposte a Rio. Anche in questo (2.379 visitatori al giorno), ha battuto il no concentrati sul 350mo anniversario 14 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 PER IL VENTISEIESIMO ANNO LA CLASSIFICA MONDIALE DELLE MOSTRE PIÙ VISITATE

Biglietto ■ Dedicato Biglietto ■ Dedicato MONDO Top 50 per totale dei visitatori ITALIA Top 50 per totale dei visitatori solo delle mostre con biglietto dedicato solo delle mostre con biglietto dedicato n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date totali al giorno totali al giorno 1 1.423.170 7.735 ■ Tutankhamon: tesori del faraone La Villette Parigi 23/3/19-22/9/19 1 593.616 3.431 ■ Biennale di Venezia. May You Live In Giardini e Biennale Venezia 11/5/19-24/11/19 d’oro Interesting Times 2 804.271 4.518 ■ Choi Jeong Hwa: Blooming Matrix National Seul 5/9/18-3/3/19 Museum of 2 270.000 816 ■ Dream. L’arte incontra i sogni Chiostro del Roma 29/9/18-25/8/19 Modern and Bramante Contemporary Art 3 241.697 1.667 ■ The art of Banksy. A visual protest Mudec Milano 21/11/18-14/4/19 3 799.098 4.296 ■ Yun Hyong-keun National Seul 4/8/18-6/2/19 4 232.734 1.082 ■ Andy Warhol Complesso del Roma 3/10/18-5/5/19 Museum of Vittoriano Modern and 5 180.569 868 ■ Pollock e la Scuola di New York Complesso del Roma 10/10/18-5/5/19 Contemporary Art Vittoriano 4 736.171 4.572 ■ What Ought to be Done? National Seul 27/10/18-7/4/19 Work and Life Museum of 6 152.211 1.951 ■ Bird Cage. A temporary shelter Galleria Borghese Roma 9/4/19-7/7/19 Modern and 7 141.513 1.106 ■ Verrocchio, il maestro di Leonardo Palazzo Strozzi Firenze 9/3/19-14/7/19 Contemporary Art 8 103.352 948 ■ Rubens, Van Dyck, Ribera. Gallerie d’Italia - Napoli 5/12/18-7/4/19 5 718.369 5.708 ■ 9° Triennale d’arte contemporanea Queensland Gall. Brisbane 24/11/18-28/4/19 La collezione di un principe Palazzo Zevallos Asia Pacific of Modern Art Stigliano 6 702.010 4.236 ■ Giorgio Morandi e i grandi maestri Guggenheim Bilbao 12/4/19-6/10/19 9 102.658 551 ■ Escher Pan Napoli 1/11/18-5/5/19 7 676.503 7.026 ■ Jean-Michel Basquiat Fondation Louis Parigi 3/10/18-21/1/19 10 101.684 782 ■ I Macchiaioli. Arte italiana verso Gam Torino 26/10/18-24/3/19 Vuitton la modernità 8 676.503 7.026 ■ Egon Schiele Fondation Louis Parigi 3/10/18-21/1/19 11 88.802 716 ■ Paul Klee. Alle origini dell’arte Mudec Milano 31/10/18-3/3/19 Vuitton 12 84.673 791 ■ Boldini e la moda Palazzo dei Ferrara 16/2/19-2/6/19 9 670.667 3.873 ■ Picasso: blu e rosa Musée d’Orsay Parigi 18/6/18-6/1/19 Diamanti 10 669.846 8.931 ■ Munch: retrospettiva Tokyo Tokyo 27/10/18-20/1/19 13 84.411 789 ■ Natalia Goncharova tra Gauguin, Palazzo Strozzi Firenze 28/9/19-12/1/20 Metropolitan Art Matisse e Picasso Museum 14 77.323 703 ■ Leonardo da Vinci. La scienza prima Scuderie del Roma 13/3/19-30/6/19 11 666.271 5.125 ■ Shiota Chiharu: Soul Trembles Mori Art Museum Tokyo 20/6/19-27/10/19 della scienza Quirinale 12 666.271 5.125 ■ Fake News: Aida Makoto, Mori Art Museum Tokyo 20/6/19-27/10/19 15 75.765 583 ■ Da Magritte a Duchamp 1929: Palazzo Blu Pisa 11/10/18-17/2/19 Yuan Goang-Ming, Zhou Tiehai Il Grande Surrealismo dal Centre Pompidou 13 666.271 5.125 ■ Takata Fuyuhiko Mori Art Museum Tokyo 20/6/19-27/10/19 16 67.425 246 ■ Warhol&Friends. Palazzo Albergati Bologna 29/9/18-30/6/19 14 666.271 5.125 ■ Sodeisha: ceramiche contemporanee Mori Art Museum Tokyo 20/6/19-27/10/19 New York negli anni ’80 giapponesi 17 67.287 358 Mortali Immortali. I tesori del Sichuan Mercati di Traiano Roma 26/3/19-20/10/19 15 655.713 4.084 ■ Jenny Holzer: Thing Indescribable Guggenheim Bilbao 22/3/19-9/9/19 ■ nell’antica Cina 16 601.400 4.626 ■ Mito americano, memoria: SAAM Washington 7/6/19-14/10/19 David Levinthal 18 67.219 974 ■ Burri. La pittura, irriducibile presenza Fondazione Giorgio Venezia 10/5/19-28/7/19 Cini 17 601.298 4.492 ■ Ilya Repin Galleria di Stato Mosca 16/3/19-18/8/19 Tret'jakov 19 64.811 736 ■ Pompei e Santorini: Scuderie del Roma 11/10/19-6/1/20 l’eternità in un giorno Quirinale 18 594.994 2.807 ■ Christian Dior: designer di sogni V&A Londra 2/2/19-1/9/19 19 593.616 3.431 ■ Biennale di Venezia. May You Live In Giardini e Venezia 11/5/19-24/11/19 20 62.176 514 ■ Van Dyck. Pittore di Corte Musei Reali Sale Palatine Torino 16/11/18-17/3/19 Interesting Times Biennale 21 60.555 294 ■ Chagall. Sogno d’amore Basilica della Napoli 15/2/19-8/9/19 20 592.000 5.481 ■ Non-Alienated Life: Sedi varie Kochi 12/12/18-29/3/19 Pietrasanta Kochi-Muziris Biennale 22 60.174 501 ■ Hokusai - Hiroshige. Oltre l’onda. Museo Civico Bologna 12/10/18-3/3/19 21 582.000 3.494 ■ La collezione della Fondazione Louis Fondation Louis Parigi 20/2/19-31/8/19 Capolavori dal Museum of Fine Arts di Archeologico Vuitton Vuitton Boston 22 577.828 7.808 ■ Gustav Klimt: Vienna - Tokyo Tokyo 23/4/19-10/7/19 23 58.728 593 ■ Steve McCurry. Leggere Palazzo Madama Torino 9/3/19-1/7/19 Giappone 1900 Metropolitan Art 24 57.752 481 ■ Steve McCurry. Animals Mudec Milano 16/12/18-31/3/19 Museum 25 52.373 433 ■ Madame Reali. Cultura e potere da Parigi Palazzo Madama Torino 20/12/18-6/5/19 23 556.084 3.707 ■ Lingue alternative: Asger Jorn National Seul 12/4/19-8/9/19 a Torino Museum of 26 52.150 466 ■ Terza edizione Brescia Photo Festival. Museo di Santa Brescia 2/5/19-8/9/19 Modern and Donne Giulia e Pinacoteca Contemporary Art Tosio Martinengo 24 552.213 4.324 ■ Lucio Fontana: sulla soglia Guggenheim Bilbao 17/5/19-29/9/19 27 47.104 413 ■ I Love Lego Salone degli Trieste 21/2/19-30/6/19 25 535.776 4.961 ■ Claude Monet: mondo fluttuante Albertina Vienna 21/9/18-6/1/19 Incanti 26 526.559 5.015 ■ Duchamp essenziale Nat. Mus. of Mod. "Seul 22/12/18-7/4/19 28 46.908 361 ■ Marc Chagall. Colore e magia Palazzo Mazzetti Asti 27/9/18-3/2/19 and Cont. Art " 29 46.349 354 ■ Roy Lichtenstein. Multiple Visions Mudec Milano 1/5/19-8/9/19 27 520.331 4.065 ■ Vertiginous Data Nat. Mus. of Mod. Seul 23/3/19-28/7/19 30 45.454 320 ■ Paganini Rockstar Palazzo Ducale Genova 19/10/18-10/3/19 and Cont. Art 31 44.552 518 ■ Con nuova e stravagante maniera. Palazzo Ducale Mantova 6/1/19-6/1/10 28 500.026 4.986 ■ Il modello nero: da Géricault a Musée d’Orsay Parigi 26/3/19-21/7/19 Giulio Romano a Mantova Matisse 32 42.390 372 ■ Giorgio de Chirico. Ritorno al Futuro, Gam Torino 19/4/19-25/8/19 29 482.000 4.712 ■ Collezione Courtauld: Impressionismo Fondation Louis Parigi 20/2/19-17/6/19 Neometafisica e Arte Contemporanea Vuitton 30 475.618 4.475 ■ Miró Galeries Nat. du Parigi 3/10/18-4/2/19 33 37.390 223 ■ Ketty La Rocca. Appendice per una Gam Torino 28/3/19-6/10/19 Grand Palais supplica 31 474.217 2.684 ■ Pipilotti Rist: Open My Glade Louisiana Mus. of Humlebaek 1/3/19-22/9/19 34 34.053 194 ■ Doing Deculturalization Museion Bolzano 13/4/19-3/11/19 Modern Art 35 33.729 124 ■ Toulouse Lautrec. Villa Reale Monza 10/4/19-6/1/20 La Ville Lumière 32 472.237 4.373 ■ Helen Levitt Albertina Vienna 12/10/18-27/1/19 36 33.593 269 ■ Laura Grisi. Le opere filmiche, Gam Torino 18/10/18-10/3/19 33 472.130 5.069 ■ Collezione Matsukata: National Mus of Tokyo 11/6/19-23/9/19 1968-1972 Odissea di 100 anni Western Art 34 463.991 7.697 ■ Tempio To-ji: Kukai e sculture Tokyo National Tokyo 26/3/19-2/6/19 37 31.615 316 ■ Dalla Terra alla Luna. L’arte in viaggio Palazzo Madama Torino 19/7/19-11/11/19 mandala Museum verso l’astro d’argento 38 31.010 301 ■ Ingres e la vita artistica ai tempi Palazzo Reale Milano 12/3/19-23/6/19 35 451.638 4.361 ■ Jesper Just: This Nameless Guggenheim Bilbao 4/7/19-20/10/19 di Napoleone Spectacle 36 445.105 4.256 ■ Gerhard Richter: paesaggi marini Guggenheim Bilbao 24/5/19-9/9/19 39 27.681 264 ■ Apollinaire e l’invenzione Gam Torino 31/10/18-24/2/19 «surréaliste» 37 422.047 3.058 ■ Van Gogh e la Gran Bretagna Tate Britain Londra 27/3/19-11/8/19 40 26.620 269 Steve McCurry. Leggere Gallerie Farnesi Modena 13/9/19-6/1/20 38 415.783 4.423 ■ Niko Pirosmani Albertina Vienna 26/10/18-27/1/19 ■ 41 26.385 334 Ando Gilardi reporter. Gam Torino 15/3/19-16/6/19 39 413.000 4.959 ■ Berthe Morisot, 1841-95 Musée d’Orsay Parigi 18/6/19-22/9/19 ■ Italia 1950-1962 40 408.000 3.923 ■ Brueghel Kunsthistorisches Vienna 2/10/18-13/1/19 Museum 42 25.872 281 ■ Da Monet a Bacon Palazzo Ducale Genova 17/11/18-10/3/19 41 400.915 3.539 ■ Cubismo Centre Pompidou Parigi 17/10/18-25/2/19 43 25.199 192 ■ Ex Africa. Storie e identità di un’arte Museo Civico Bologna 29/3/19-8/9/19 universale Archeologico 42 400.305 2.418 ■ Dea Trier Mørch: Into the World Louisiana Mus. of Humlebaek 17/1/19-28/7/19 Modern Art 44 22.042 70 ■ Archimede a Siracusa Galleria Siracusa 1/1/19-31/12/19 43 400.000 5.556 ■ Desert X 2019 Coachella Valley California 9/2/19-21/4/19 Montevergini 44 397.897 3.719 ■ Park Seo Bo: Untiring Endeavorer Nat. Mus. of Mod. Seul 18/5/19-1/9/19 45 21.967 128 ■ That’s IT! Sull'ultima generazione di MAMbo Bologna 22/6/18-6/1/19 and Cont. Art artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine 45 391.509 3.059 ■ The National 2019: nuova arte Art Gallery of Sydney 29/3/19-4/8/19 australiana New South Wales 46 21.226 94 ■ Bosch, Brueghel, Arcimboldo. Arsenali Pisa 14/11/18-30/6/19 Una mostra spettacolare Repubblicani 46 384.814 3.596 ■ Roppongi Crossing 2019: Connexions Mori Art Museum Tokyo 9/2/19-26/5/19 47 20.866 171 ■ Goccia a goccia dal cielo Mao Torino 13/4/19-1/9/19 47 384.814 3.596 ■ Ken e Julia Yonetani Mori Art Museum Tokyo 9/2/19-26/5/19 cade la vita 48 384.814 3.596 ■ Mikhail Karikis Mori Art Museum Tokyo 9/2/19-26/5/19 48 20.428 191 ■ L’Italia del Rinascimento. Palazzo Madama Torino 13/6/19-14/10/19 Lo splendore della maiolica 49 384.814 3.596 ■ Curtis Tamm Mori Art Museum Tokyo 9/2/19-26/5/19 49 20.000 351 ■ Sandy Skoglund. Visioni Ibride Camera Torino 24/1/19-31/3/19 50 384.707 3.321 ■ Arkhip Kuindzhi Galleria di Stato Mosca 6/10/18-17/2/19 Tret'jakov 50 20.000 265 ■ Mantegna Accademia Carrara Bergamo 25/4/19-21/7/19 © Riproduzione riservata © Riproduzione riservata IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 15 PER IL VENTISEIESIMO ANNO LA CLASSIFICA MONDIALE DELLE MOSTRE PIÙ VISITATE

Biglietto ▲ Gratuito ● Integrato ■ Dedicato Biglietto ▲ Gratuito ● Integrato ■ Dedicato MONDO Top 50 per totale dei visitatori ITALIA Top 50 per totale dei visitatori di tutte le mostre (gratuite, integrate e dedicate) di tutte le mostre (gratuite, integrate e dedicate) n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date totali al giorno totali al giorno 1 2.624.343 7.413 ● Grand Tourismo di Giacomo Uffizi Firenze 31/7/18-15/9/19 1 2.624.343 7.413 ● Grand Tourismo di Giacomo Zaganelli Uffizi Firenze 31/7/18-15/9/19 Zaganelli 2 923.749 8.715 ● Tutti i colori dell’Italia ebraica Uffizi Firenze 27/6/19-27/10/19 2 1.897.824 20.098 ● La Collezione del Conte Pavel Ermitage San 26/6/19-13/10/19 3 894.673 8.771 ● Omaggio a Cosimo I. Cento Lanzi Uffizi Firenze 4/6/19-29/9/19 Sergeevich Stroganov Pietroburgo per il Principe 3 1.677.000 6.188 ▲ Diane Arbus: A box of ten Smithsonian Washington 6/4/18-27/1/19 4 687.488 4.141 ● Tony Cragg a Boboli Giardino di Boboli Firenze 5/5/19-27/10/19 photographs American Art Mus. 5 666.199 1.670 ● Leonardo da Vinci Parade Museo Naz. Scienza e Milano 19/7/18-27/10/19 4 1.423.170 7.735 ■ Tutankhamon: tesori del faraone La Villette Parigi 23/3/19-22/9/19 Tecnologia Leonardo d’oro da Vinci 5 1.154.280 10.359 ● Rembrandt e Vermeer: Collezione Ermitage San 5/9/18-13/1/19 6 633.602 5.280 ● Nuove Acquisizioni 2016-2018 Galleria dell’Accademia Firenze 22/1/19-9/6/19 Leiden Pietroburgo 7 623.958 7.090 ● Antony Gormley. Essere Uffizi Firenze 26/2/19-26/5/19 8 593.616 3.431 ■ Biennale di Venezia. May You Live In Giardini e Biennale Venezia 11/5/19-24/11/19 6 1.132.800 5.839 ▲ Trevor Paglen: posti non visti Smithsonian Washington 21/6/18-6/1/19 Interesting Times American Art Museum 9 488.387 5.309 ● Il Ratto di Polissena. Pio Fedi Uffizi Firenze 24/11/18-10/3/19 scultore classico negli anni di 7 1.126.309 5.548 ▲ Mike Nelson, the Asset Strippers Tate Britain Londra 18/3/19-6/10/19 Firenze capitale 8 1.112.163 10.111 ● Testi medici cinesi: vita, salute, National Palace Taipei 27/3/19-14/7/19 10 428.152 4.460 ● Costruire un capolavoro: la Colonna Giardino di Boboli Firenze 21/6/19-6/10/19 longevità Museum Traiana 9 1.070.688 4.889 ● Bodys Isek Kingelez: City Dreams MoMA New York 26/5/18-1/1/19 11 394.884 5.128 ● Flora Commedia. Cai Guo-Qiang Uffizi Firenze 20/11/18-17/2/19 10 968.200 5.629 ▲ Tiffany Chung: Vietnam, Past is Smithsonian Washington 15/3/19-2/9/19 agli Uffizi Prologue American Art 12 297.345 1.670 ● Faccemozioni. 1500-2000 dalla Museo Nazionale del Torino 17/7/19-6/1/20 Museum fisiognomica agli emoji Cinema 11 960.500 5.857 ▲ Tra due mondi: l’arte di Bill Traylor Smithsonian Washington 28/9/18-7/4/19 American Art Mus. 13 293.928 1.484 ● Leonardo mai visto Castello Sforzesco Milano 16/5/19-31/12/19 14 282.859 2.481 Gulp! Goal! Ciak! Cinema e Museo Nazionale del Torino 9/2/19-17/6/19 12 923.749 8.715 ● Tutti i colori dell’Italia ebraica Uffizi Firenze 27/6/19-27/10/19 ● Fumetti Cinema 13 921.197 10.967 ● Uccelli, fiori, frutta in melodiosa National Palace Taipei 1/1/19-25/3/19 armonia Museum 15 281.421 1.770 ● XXII Triennale di Milano. Broken Triennale Milano Milano 1/3/19-1/9/19 Nature: Design Takes on Human 14 913.650 5.819 ▲ Arte americana e la guerra del Smithsonian Washington 15/3/19-18/8/19 Survival Vietnam 1965-75 American Art 16 278.437 957 ● MacroAsilo Macro Roma 1/1/19-31/12/19 Museum 17 276.658 3.007 ● Kiki Smith. What I saw on the road Palazzo Pitti Firenze 16/2/19-2/6/19 15 894.673 8.771 ● Omaggio a Cosimo I. Cento Lanzi Uffizi Firenze 4/6/19-29/9/19 per il Principe 18 270.042 2.622 ● Animalia Fashion Palazzo Pitti Firenze 8/1/19-5/5/19 19 270.000 816 Dream. L’arte incontra i sogni Chiostro del Bramante Roma 29/9/18-25/8/19 16 886.804 10.312 ● Retrospettiva: Chang Dai-chien National Palace Taipei 1/4/19-25/6/19 ■ Museum 20 259.857 1.856 ● Genoma Umano. Quello che ci Muse Trento 24/2/18-9/6/19 rende unici 17 883.374 12.125 ● Jacob Jordaens: collezioni russe Ermitage San 2/3/19-26/5/19 Pietroburgo 21 244.972 2.425 ● Omaggio a Cosimo I. Una biografia Palazzo Pitti Firenze 5/6/19-29/9/19 tessuta 18 872.314 10.769 ● Scambi: Est e Ovest nel XVII secolo National Palace Taipei 20/12/18-10/3/19 Museum 22 244.972 2.425 ● Omaggio a Cosimo I. Il villano e la Palazzo Pitti Firenze 5/6/19-29/9/19 19 862.422 10.267 ● Pennello e inchiostro: la storia National Palace Taipei 1/1/19-25/3/19 sua botticella della calligrafia cinese Museum 23 241.697 1.667 ■ The art of Banksy. A visual protest Mudec Milano 21/11/18-14/4/19 20 844.934 10.832 ● Libri nel palmo della mano National Palace Taipei 23/12/18-10/3/19 24 237.730 2.377 ● Plasmato dal Fuoco. La scultura Palazzo Pitti Firenze 18/9/19-12/1/20 Museum in bronzo nella Firenze degli ultimi 21 811.152 2.727 ▲ Arte Moderna 1900-60 dalla Nat. Mus. of Mod. Gwacheon 11/7/18-23/6/19 Medici Collezione del MMCA and Cont. Art 25 232.734 1.082 ■ Andy Warhol Complesso Roma 3/10/18-5/5/19 del Vittoriano 22 804.271 4.518 ■ Choi Jeong Hwa: Blooming Matrix Nat. Mus. of Mod. Seul 5/9/18-3/3/19 and Cont. Art 26 231.793 2.440 ● Romanzo breve di moda maschile Palazzo Pitti Firenze 12/6/19-29/9/19 23 799.098 4.296 ■ Yun Hyong-keun Nat. Mus. of Mod. Seul 4/8/18-6/2/19 27 217.673 3.110 ● Lessico femminile. Le donne tra Palazzo Pitti Firenze 7/3/19-26/5/19 and Cont. Art impegno e talento 1861-1926 24 785.406 2.590 ● Dalí - Raffaello Teatre-Museu Dalí Figueres 15/1/19-8/12/19 28 211.390 3.252 ● Il Carro d’oro di Johann Paul Schor. Palazzo Pitti Firenze 20/2/19-5/5/19 L’effimero splendore dei carnevali 25 777.333 5.704 ● Visible, Invisible Château de Versailles Versailles 14/5/19-20/10/19 barocchi 26 751.298 9.052 ● Zoo: dipinti di animali National Palace Mus. Taipei 5/7/19-25/9/19 29 210.403 1.711 ● Picasso e il mito Palazzo Reale Milano 18/10/18-17/2/19 27 718.369 5.708 ■ 9° Triennale d’arte contemporanea Queensland Gallery Brisbane 24/11/18-28/4/19 30 202.652 794 ● Depositi di Capodimonte. Storie Museo di Napoli 22/12/18-15/10/19 Asia Pacific of Modern Art ancora da scrivere Capodimonte 28 702.010 4.236 ■ Giorgio Morandi e i grandi maestri Guggenheim Bilbao 12/4/19-6/10/19 31 201.219 1.935 ● Da Artemisia a Hackert. Storia di un Reggia di Caserta Caserta 16/9/19-16/1/20 29 687.488 4.141 ● Tony Cragg a Boboli Giardino di Boboli Firenze 5/5/19-27/10/19 antiquario collezionista 30 687.449 5.589 ● Camp: Notes on Fashion Metropolitan New York 9/5/19-8/9/19 32 201.171 1.070 ● Luca Signorelli e Roma. Oblio e Musei Capitolini Roma 19/7/19-12/1/20 Museum riscoperte 31 676.503 7.026 ■ Jean-Michel Basquiat Fondation Louis Parigi 3/10/18-21/1/19 33 200.917 1.970 ● Fragili tesori dei principi. Le vie Palazzo Pitti Firenze 13/11/18-10/3/19 Vuitton della porcellana tra Vienna e 32 676.503 7.026 ■ Egon Schiele Fondat. Louis Vuitton Parigi 3/10/18-21/1/19 Firenze 33 670.667 3.873 ■ Picasso: blu e rosa Musée d’Orsay Parigi 18/6/18-6/1/19 34 190.966 2.448 ● Dream Beasts. Le spettacolari Museo Naz. Scienza e Milano 20/2/19-19/5/19 creature di Theo Jansen Tecnologia Leonardo 34 670.651 3.811 ● Play it Loud: gli strumenti del Rock MoMA New York 8/4/19-1/10/19 da Vinci and Roll 35 183.338 603 ● Anche le statue muoiono Museo Egizio Torino 8/3/18-6/1/19 35 669.846 8.931 ■ Munch: retrospettiva Tokyo Metropolitan Tokyo 27/10/18-20/1/19 36 180.569 868 ■ Pollock e la Scuola di New York Complesso del Roma 10/10/18-5/5/19 Art Museum Vittoriano 36 666.271 5.125 ■ Shiota Chiharu: Soul Trembles Mori Art Museum Tokyo 20/6/19-27/10/19 37 179.932 1.451 ● Romanticismo Gallerie d’Italia Piazza Milano 26/10/18-17/2/19 37 663.849 3.458 ● Hilma af Klint: dipinti per il futuro Guggenheim New York 12/10/18-23/4/19 Scala 38 663.265 11.380 ▲ DreamWorks Centro Cultural Rio de 6/2/19-15/4/19 38 177.302 2.014 ● I 1000 volti di Lombroso Museo Nazionale del Torino 25/9/19-6/1/20 Banco do Brasil Janeiro Cinema 39 656.094 7.077 ● Fratelli Morozov: collezionisti russi Ermitage San 21/6/19-6/10/19 39 172.786 2.244 ● Neo Rauch. Opere dal 2006 al Palazzo Pitti Firenze 16/10/19-12/1/20 Pietroburgo 2019 40 655.713 4.084 ■ Jenny Holzer: Thing Indescribable Guggenheim Bilbao 22/3/19-9/9/19 40 168.672 1.371 ● Venezia 1450. Intorno alla Castello Sforzesco Milano 10/10/18-3/3/19 41 644.575 3.357 ● Hugo Boss Prize 2018: Simone Guggenheim New York 19/4/19-27/10/19 Madonna Tadini di Jacopo Bellini Leigh 41 162.544 1.958 ● Lucio Fontana. Terra e Oro Galleria Borghese Roma 22/5/19-25/8/19 42 623.958 7.090 ● Antony Gormley. Essere Uffizi Firenze 26/2/19-26/5/19 42 157.665 1.531 ● Antonello da Messina. Dentro la Palazzo Reale Milano 21/2/19-3/6/19 43 610.000 7.035 ● Capolavori da San Pietroburgo e Ermitage San 5/10/18-13/1/19 pittura Vienna Pietroburgo 43 154.838 1.258 ● La Natura di Arp Collezione Peggy Venezia 13/4/19-2/9/19 44 605.674 9.277 ▲ DreamWorks Centro Cultural Belo 15/5/19-29/7/19 Guggenheim Banco do Brasil Horizonte 44 152.211 1.951 ■ Bird Cage. A temporary shelter Galleria Borghese Roma 9/4/19-7/7/19 45 601.400 4.626 ■ Mito americano, memoria: David Smithsonian Washington, 7/6/19-14/10/19 Levinthal American Art Mus. DC 45 149.921 475 ● Bottega, Scuola e Accademia. La Castelvecchio Verona 17/11/18-29/11/19 pittura a Verona dal 1570 alla 46 601.298 4.492 ■ Ilya Repin Galleria di Stato Mosca 16/3/19-18/8/19 peste del 1630 Tret'jakov 46 146.430 963 ● Baselitz Academy Gallerie Accademia di Venezia 8/5/19-6/10/19 47 598.818 9.172 ▲ Ai Weiwei: Root Centro Cultural Rio de 21/8/19-4/11/19 Venezia Banco do Brasil Janeiro 47 141.973 1.631 ● Picasso. La scultura Galleria Borghese Roma 24/10/18-3/2/19 48 594.994 2.807 ■ Christian Dior: designer di sogni V&A Londra 2/2/19-1/9/19 48 141.513 1.106 ■ Verrocchio, il maestro di Leonardo Palazzo Strozzi Firenze 9/3/19-14/7/19 49 593.616 3.431 ■ Biennale di Venezia. May You Live Giardini e Biennale Venezia 11/5/19-24/11/19 49 137.656 1.464 ● Caravaggio a Napoli Museo di Napoli 12/4/19-14/7/19 In Interesting Times Capodimonte 50 577.828 7.808 ■ Gustav Klimt: Vienna - Giappone Tokyo Metropolitan Tokyo 23/4/19-10/7/19 50 134.746 650 ● Canova. Un restauro in mostra Museo di Napoli 6/5/19-12/1/20 1900 Art Museum Capodimonte © Riproduzione riservata © Riproduzione riservata 16 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 PER IL VENTISEIESIMO ANNO LA CLASSIFICA MONDIALE DELLE MOSTRE PIÙ VISITATE

Biglietto ■ Dedicato Biglietto ■ Dedicato MONDO Top 50 per visitatori al giorno ITALIA Top 50 per visitatori al giorno solo delle mostre con biglietto dedicato solo delle mostre con biglietto dedicato n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date al giorno totali al giorno totali 1 8.931 669.846 ■ Munch: retrospettiva Tokyo Metropolitan Tokyo 27/10/18-20/1/19 1 3.431 593.616 ■ Biennale di Venezia. May You Live In Giardini e Venezia 11/5/19-24/11/19 Art Museum Interesting Times Biennale 2 7.808 577.828 ■ Gustav Klimt: Vienna - Giappone 1900 Tokyo Metropolitan Tokyo 23/4/19-10/7/19 2 1.951 152.211 ■ Bird Cage. A temporary shelter Galleria Borghese Roma 9/4/19-7/7/19 Art Museum 3 1.667 241.697 ■ The art of Banksy. A visual protest Mudec Milano 21/11/18-14/4/19 3 7.735 1.423.170 ■ Tutankhamon: La Villette Parigi 23/3/19-22/9/19 4 1.115 7.808 ■ Alessi Mudec Milano 8/4/19-14/4/19 tesori del faraone d’oro 5 1.106 141.513 ■ Verrocchio, il maestro di Leonardo Palazzo Strozzi Firenze 9/3/19-14/7/19 4 7.697 463.991 ■ Tempio To-ji: Kukai e sculture mandala Tokyo National Tokyo 26/3/19-2/6/19 Museum 6 1.082 232.734 ■ Andy Warhol Complesso Roma 3/10/18-5/5/19 del Vittoriano 5 7.026 676.503 ■ Jean-Michel Basquiat Fondation Louis Parigi 3/10/18-21/1/19 Vuitton 7 974 67.219 ■ Burri. La pittura, irriducibile presenza Fondazione Venezia 10/5/19-28/7/19 6 7.026 676.503 ■ Egon Schiele Fondation Louis Parigi 3/10/18-21/1/19 Giorgio Cini Vuitton 8 948 103.352 ■ Rubens, Van Dyck, Ribera. Gallerie d’Italia - Napoli 5/12/18-7/4/19 7 6.204 105.460 ■ teamLab: foresta digitalizzata al Santuario Kyoto 17/8/19-2/9/19 La collezione di un principe Palazzo Zevallos Santuario Shimogamo Shimogamo Stigliano 8 5.778 198.920 ■ Calligrafia impareggiabile: Yan Zhenqing Tokyo National Tokyo 16/1/19-24/2/19 9 868 180.569 ■ Pollock e la Scuola di New York Complesso Roma 10/10/18-5/5/19 Museum del Vittoriano 9 5.708 718.369 ■ 9° Asia Pacific Triennale d’Arte Queensland Brisbane 24/11/18-28/4/19 10 816 270.000 ■ Dream. L’arte incontra i sogni Chiostro Roma 29/9/18-25/8/19 Contemporanea Gallery del Bramante of Modern Art 11 791 84.673 ■ Boldini e la moda Palazzo Ferrara 16/2/19-2/6/19 10 5.556 400.000 ■ Desert X 2019 Coachella Valley California 9/2/19-21/4/19 dei Diamanti 11 5.522 337.639 ■ Anniversario dello scambio culturale Tokyo National Tokyo 9/7/19-16/9/19 12 789 84.411 Natalia Goncharova tra Gauguin, Palazzo Strozzi Firenze 28/9/19-12/1/20 Giappone-Cina Museum ■ Matisse e Picasso 12 5.481 592.000 ■ Non-Alienated Life: Biennale Sedi varie Kochi 12/12/18-29/3/19 di Kochi-Muziris 13 782 101.684 ■ I Macchiaioli. Arte italiana verso Gam Torino 26/10/18-24/3/19 13 5.454 294.538 ■ Il miracoloso mondo della pittura Tokyo Metropolitan Tokyo 9/2/19-7/4/19 la modernità nel periodo Edo Art Museum 14 778 8.560 ■ Arthur Jafa, Love is the Message, Palazzo Torino 1/11/19-13/11/19 14 5.125 666.271 ■ Shiota Chiharu: Soul Trembles Mori Art Museum Tokyo 20/6/19-27/10/19 The Message is Death Madama 15 5.125 666.271 ■ Fake News: Aida Makoto, Mori Art Museum Tokyo 20/6/19-27/10/19 15 736 64.811 ■ Pompei e Santorini: l’eternità in un giorno Scuderie del Roma 11/10/19-6/1/20 Yuan Goang-Ming, Zhou Tiehai Quirinale 16 5.125 666.271 ■ Takata Fuyuhiko Mori Art Museum Tokyo 20/6/19-27/10/19 16 716 88.802 ■ Paul Klee. Alle origini dell’arte Mudec Milano 31/10/18-3/3/19 17 5.125 666.271 ■ Sodeisha: ceramiche contemporanee Mori Art Museum Tokyo 20/6/19-27/10/19 giapponesi 17 703 77.323 ■ Leonardo da Vinci. Scuderie Roma 13/3/19-30/6/19 La scienza prima della scienza del Quirinale 18 5.069 472.130 ■ Collezione Matsukata: Odissea di 100 National Museum Tokyo 11/6/19-23/9/19 anni of Western Art 18 593 58.728 ■ Steve McCurry. Leggere Palazzo Torino 9/3/19-1/7/19 19 5.015 526.559 ■ Duchamp essenziale National Museum Seul 22/12/18-7/4/19 Madama of Modern and 19 583 75.765 ■ Da Magritte a Duchamp 1929: Palazzo Blu Pisa 11/10/18-17/2/19 Contemporary Art Il Grande Surrealismo dal Centre Pompidou 20 4.986 500.026 ■ Il modello nero: da Géricault Musée d’Orsay Parigi 26/3/19-21/7/19 20 551 102.658 ■ Escher Pan Napoli 1/11/18-5/5/19 a Matisse 21 518 44.552 ■ Con nuova e stravagante maniera. Palazzo Ducale Mantova 6/1/19-6/1/10 21 4.961 535.776 ■ Claude Monet: mondo fluttuante Albertina Vienna 21/9/18-6/1/19 Giulio Romano a Mantova 22 4.959 413.000 Berthe Morisot, 1841-95 Musée d’Orsay Parigi 18/6/19-22/9/19 ■ 22 514 62.176 ■ Van Dyck. Pittore di Corte Sale Palatine Torino 16/11/18-17/3/19 23 4.884 120.715 ■ teamLab: impermanenti fiori fluttuanti 21st Century Mus. Kanazawa 9/8/19-1/9/19 Musei Reali of Contemp. Art 23 501 60.174 ■ Hokusai - Hiroshige. Museo Civico Bologna 12/10/18-3/3/19 24 4.712 482.000 ■ Collezione Courtauld: Impressionismo Fondation Louis Parigi 20/2/19-17/6/19 Oltre l’onda. Capolavori dal Museum Archeologico Vuitton of Fine Arts di Boston 25 4.626 601.400 ■ Mito americano, memoria: Smithsonian Washington 7/6/19-14/10/19 David Levinthal American Art Mus. 24 481 57.752 ■ Steve McCurry. Animals Mudec Milano 16/12/18-31/3/19 26 4.575 348.982 ■ Vasarely: condivisione di forme Centre Pompidou Parigi 6/2/19-6/5/19 25 466 52.150 ■ Terza edizione Brescia Photo Festival. Donne Santa Giulia e Brescia 2/5/19-8/9/19 27 4.572 736.171 ■ What Ought to be Done? Work and Life National Museum Seul 27/10/18-7/4/19 Pinacoteca Tosio of Modern and Martinengo Contemporary Art 26 448 1.343 ■ Cantiere Permanente Palazzo Santa Modena 13/9/19-15/9/19 28 4.518 804.271 ■ Choi Jeong Hwa: Blooming Matrix National Museum Seul 5/9/18-3/3/19 Margherita - of Modern and Galleria Civica Contemporary Art 27 433 52.373 ■ Madame Reali. Cultura e potere da Parigi Palazzo Torino 20/12/18-6/5/19 29 4.513 344.927 ■ Schukin: Biografia Pushkin Museum Mosca 19/6/19-15/9/19 a Torino Madama di una collezione 28 413 47.104 ■ I Love Lego Salone Trieste 21/2/19-30/6/19 30 4.492 601.298 ■ Ilya Repin Galleria di Stato Mosca 16/3/19-18/8/19 degli Incanti Tret'jakov 29 372 42.390 ■ Giorgio de Chirico. Ritorno al Futuro, Gam Torino 19/4/19-25/8/19 31 4.475 475.618 ■ Miró Galeries Nationales Parigi 3/10/18-4/2/19 Neometafisica e Arte Contemporanea du Grand Palais 32 4.423 415.783 ■ Niko Pirosmani Albertina Vienna 26/10/18-27/1/19 30 361 46.908 ■ Marc Chagall. Colore e magia Palazzo Mazzetti Asti 27/9/18-3/2/19 33 4.373 472.237 ■ Helen Levitt Albertina Vienna 12/10/18-27/1/19 31 358 67.287 ■ Mortali Immortali. I tesori del Sichuan Mercati di Roma 26/3/19-20/10/19 nell’antica Cina Traiano 34 4.361 451.638 ■ Jesper Just: Guggenheim Bilbao 4/7/19-20/10/19 This Nameless Spectacle 32 354 46.349 ■ Roy Lichtenstein. Multiple Visions Mudec Milano 1/5/19-8/9/19 35 4.324 552.213 ■ Lucio Fontana: sulla soglia Guggenheim Bilbao 17/5/19-29/9/19 33 351 20.000 ■ Sandy Skoglund. Visioni Ibride Camera Torino 24/1/19-31/3/19 34 334 26.385 ■ Ando Gilardi reporter. Gam Torino 15/3/19-16/6/19 36 4.296 799.098 Yun Hyong-keun National Museum Seul 4/8/18-6/2/19 ■ Italia 1950-1962 of Modern and Contemporary Art 35 320 45.454 ■ Paganini Rockstar Palazzo Ducale Genova 19/10/18-10/3/19 37 4.256 445.105 ■ Gerhard Richter: paesaggi marini Guggenheim Bilbao 24/5/19-9/9/19 36 316 31.615 ■ Dalla Terra alla Luna. Palazzo Torino 19/7/19-11/11/19 L’arte in viaggio verso l’astro d’argento Madama 38 4.236 702.010 ■ Giorgio Morandi e i grandi maestri Guggenheim Bilbao 12/4/19-6/10/19 39 4.161 328.701 ■ Picasso: la nascita di un genio UCCA Center for Pechino 15/6/19-1/9/19 37 301 31.010 ■ Ingres e la vita artistica Palazzo Reale Milano 12/3/19-23/6/19 Contemporary Art ai tempi di Napoleone 40 4.084 655.713 ■ Jenny Holzer: Guggenheim Bilbao 22/3/19-9/9/19 38 294 60.555 ■ Chagall. Sogno d’amore Basilica della Napoli 15/2/19-8/9/19 Thing Indescribable Pietrasanta 41 4.076 331.302 ■ Rubens e la nascita del Barocco National Museum Tokyo 16/10/18-20/1/19 39 290 17.133 ■ Emilio Isgrò Fondazione Venezia 13/9/19-24/11/19 of Western Art Giorgio Cini 42 4.065 520.331 ■ Vertiginous Data National Museum Seul 23/3/19-28/7/19 40 281 25.872 ■ Da Monet a Bacon Palazzo Genova 17/11/18-10/3/19 of Modern and Ducale Contemporary Art 41 269 33.593 ■ Laura Grisi. Le opere filmiche, Gam Torino 18/10/18-10/3/19 43 3.990 106.593 ■ Arte giapponese: Tokyo National Tokyo 3/5/19-2/6/19 1968-1972 Sesshu, Eitoku, Korin, Hokusai Museum 42 269 26.620 ■ Steve McCurry. Leggere Gallerie Farnesi Modena 13/9/19-6/1/20 44 3.929 369.319 ■ Walter Schmögner: Albertina Vienna 9/11/18-10/2/19 sculture e oggetti 43 265 20.000 ■ Mantegna Accademia Bergamo 25/4/19-21/7/19 Carrara 45 3.923 408.000 ■ Brueghel Kunsthistorisches Vienna 2/10/18-13/1/19 Museum 44 264 27.681 ■ Apollinaire e l’invenzione «surréaliste» Gam Torino 31/10/18-24/2/19 46 3.911 336.331 ■ Anton Vidokle: Immortality for All National Museum Seul 27/4/19-21/7/19 45 246 67.425 ■ Warhol&Friends. Palazzo Albergati Bologna 29/9/18-30/6/19 of Modern and New York negli anni ’80 Contemporary Art 46 233 4.200 ■ Visio Palazzo Strozzi Firenze 13/11/19-1/12/19 47 3.873 670.667 ■ Picasso: blu e rosa Musée d’Orsay Parigi 18/6/18-6/1/19 47 223 37.390 ■ Ketty La Rocca. Gam Torino 28/3/19-6/10/19 48 3.842 284.274 ■ Antony Gormley Royal Academy Londra 21/9/19-3/12/19 Appendice per una supplica of Arts 48 205 17.000 ■ Da Tiziano a van Dyck. Il volto del ’500 Casa Treviso 26/9/18-24/3/19 49 3.817 312.960 ■ Erwin Wurm: Peace and Plenty Albertina Vienna 21/11/18-10/2/19 dei Carraresi 50 3.802 345.940 ■ Collezione Courtauld: Impressionismo Tokyo Metropolitan Tokyo 10/9/19-15/12/19 49 196 18.827 ■ Mika Rottenberg MAMbo Bologna 31/1/19-19/5/19 Art Museum 50 194 34.053 ■ Doing Deculturalization Museion Bolzano 13/4/19-3/11/19 © Riproduzione riservata © Riproduzione riservata IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 17 PER IL VENTISEIESIMO ANNO LA CLASSIFICA MONDIALE DELLE MOSTRE PIÙ VISITATE

Biglietto ▲ Gratuito ● Integrato ■ Dedicato Biglietto ▲ Gratuito ● Integrato ■ Dedicato MONDO Classifica per visitatori al giorno ITALIA Classifica per visitatori al giorno di tutte le mostre (gratuite, integrate e dedicate) di tutte le mostre (gratuite, integrate e dedicate) n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date al giorno totali al giorno totali 1 20.098 1.897.824 ● La Collezione del Conte Pavel Ermitage San 26/6/19-13/10/19 1 8.771 894.673 ● Omaggio a Cosimo I. Cento Lanzi Uffizi Firenze 4/6/19-29/9/19 Sergeevich Stroganov Pietroburgo per il Principe 2 12.125 883.374 ● Jacob Jordaens: dipinti e disegni nelle Ermitage San 2/3/19-26/5/19 2 8.715 923.749 ● Tutti i colori dell’Italia ebraica Uffizi Firenze 27/6/8771 19- collezioni russe Pietroburgo 27/10/19 3 11.380 663.265 ▲ DreamWorks Centro Cultural Rio de 6/2/19-15/4/19 3 7.413 2.624.343 ● Grand Tourismo di Giacomo Zaganelli Uffizi Firenze 31/7/18-15/9/19 Banco do Brasil Janeiro 4 7.090 623.958 ● Antony Gormley. Essere Uffizi Firenze 26/2/19-26/5/19 4 10.967 921.197 ● Uccelli, fiori, frutta in melodiosa National Palace Taipei 1/1/19-25/3/19 5 5.309 488.387 ● Il Ratto di Polissena. Pio Fedi scultore Uffizi Firenze 24/11/18-10/3/19 armonia Museum classico negli anni di Firenze capitale 5 10.832 844.934 ● Libri nel palmo della mano National Palace Taipei 23/12/18-10/3/19 6 5.280 633.602 ● Nuove Acquisizioni 2016-2018 Gall. dell’Accademia Firenze 22/1/19-9/6/19 Museum 7 5.128 394.884 ● Flora Commedia. Cai Guo-Qiang Uffizi Firenze 20/11/18-17/2/19 6 10.769 872.314 ● Scambi: Est e Ovest nel XVII secolo National Palace Taipei 20/12/18-10/3/19 agli Uffizi Museum 8 4.460 428.152 ● Costruire un capolavoro: Giardino di Boboli Firenze 21/6/19-6/10/19 7 10.359 1.154.280 ● Rembrandt e Vermeer: Collezione Ermitage San 5/9/18-13/1/19 la Colonna Traiana Leiden Pietroburgo 9 4.141 687.488 ● Tony Cragg a Boboli Giardino di Boboli Firenze 5/5/19-27/10/19 8 10.312 886.804 ● Retrospettiva: Chang Dai-chien National Palace Taipei 1/4/19-25/6/19 10 3.431 593.616 ■ Biennale di Venezia. May You Live In Giardini e Biennale Venezia 11/5/19-24/11/19 Museum Interesting Times 9 10.267 862.422 ● Pennello e inchiostro: la storia della National Palace Taipei 1/1/19-25/3/19 11 3.252 211.390 ● Il Carro d’oro di Johann Paul Schor. Palazzo Pitti Firenze 20/2/19-5/5/19 calligrafia cinese Museum L’effimero splendore dei carnevali barocchi 10 10.111 1.112.163 ● Testi medici cinesi: vita, salute, National Palace Taipei 27/3/19-14/7/19 12 3.110 217.673 ● Lessico femminile. Le donne tra Palazzo Pitti Firenze 7/3/19-26/5/19 longevità Museum impegno e talento 1861-1926 11 9.277 605.674 ▲ DreamWorks Centro Cultural Belo 15/5/19-29/7/19 13 3.007 276.658 ● Kiki Smith. What I saw on the road Palazzo Pitti Firenze 16/2/19-2/6/19 Banco do Brasil Horizonte 14 2.715 133.014 ▲ Il Castelletto di Miramare. Nuovi scenari Parco Castello di Trieste 24/7/19-11/9/19 12 9.172 598.818 ▲ Ai Weiwei: Raiz Centro Cultural Rio de 21/8/19-4/11/19 di restauro e riuso Miramare Banco do Brasil Janeiro 15 2.698 86.337 ● Asia Argento. Antologia Analogica Museo Nazionale Torino 23/4/19-27/5/19 13 9.052 751.298 ● Zoo: dipinti di animali National Palace Taipei 5/7/19-25/9/19 del Cinema Museum 16 2.622 270.042 ● Animalia Fashion Palazzo Pitti Firenze 8/1/19-5/5/19 14 9.046 451.000 ▲ 16sima Biennale di Istanbul: Settimo Sedi varie Istanbul 14/9/19-10/11/19 Continente 17 2.481 282.859 ● Gulp! Goal! Ciak! Cinema e Fumetti Museo Nazionale Torino 9/2/19-17/6/19 del Cinema 15 8.931 669.846 ■ Munch: retrospettiva Tokyo Metropolitan Tokyo 27/10/18-20/1/19 Art Museum 18 2.448 190.966 ● Dream Beasts. Le spettacolari creature Museo Naz. Milano 20/2/19-19/5/19 di Theo Jansen Leonardo da Vinci 16 8.771 894.673 ● Omaggio a Cosimo I. Cento Lanzi per Uffizi Firenze 4/6/19-29/9/19 il Principe 19 2.440 231.793 ● Romanzo breve di moda maschile Palazzo Pitti Firenze 12/6/19-29/9/19 17 8.715 923.749 ● Tutti i colori dell’Italia ebraica Uffizi Firenze 27/6/19-27/10/19 20 2.425 244.972 ● Omaggio a Cosimo I. Una biografia tessuta Palazzo Pitti Firenze 5/6/19-29/9/19 18 7.808 577.828 ■ Gustav Klimt: Vienna - Giappone 1900 Tokyo Metropolitan Tokyo 23/4/19-10/7/19 21 2.425 244.972 ● Omaggio a Cosimo I. Il villano e la sua Palazzo Pitti Firenze 5/6/19-29/9/19 Art Museum botticella 19 7.735 1.423.170 ■ Tutankhamon: tesori del faraone d’oro La Villette Parigi 23/3/19-22/9/19 22 2.377 237.730 ● Plasmato dal Fuoco. La scultura in Palazzo Pitti Firenze 18/9/19-12/1/20 bronzo nella Firenze degli ultimi Medici 23 2.244 172.786 Neo Rauch. Opere dal 2006 al 2019 Palazzo Pitti Firenze 16/10/19-12/1/20 20 7.697 463.991 ■ Tempio To-ji: Kukai e sculture mandala Tokyo National Tokyo 26/3/19-2/6/19 ● Museum 24 2.107 35.814 ● Ottavo dialogo «Attorno alla Cena in Pinacoteca di Brera Milano 5/2/19-24/2/19 Emmaus. Caravaggio incontra Rembrandt» 21 7.413 2.624.343 ● Grand Tourismo di Giacomo Zaganelli Uffizi Firenze 31/7/18-15/9/19 25 2.014 177.302 I 1000 volti di Lombroso Museo Nazionale Torino 25/9/19-6/1/20 22 7.240 588.504 ● Madame de Maintenon: corridoi di Château de Versailles 16/4/19-21/7/19 ● potere Versailles del Cinema 26 1.970 200.917 Fragili tesori dei principi. Le vie della Palazzo Pitti Firenze 13/11/18-10/3/19 23 7.090 623.958 ● Antony Gormley. Essere Uffizi Firenze 26/2/19-26/5/19 ● porcellana tra Vienna e Firenze 24 7.077 656.094 ● Fratelli Morozov: collezionisti russi Ermitage San 21/6/19-6/10/19 27 1.968 88.548 L’annunciazione di Filippino Lippi Palazzo Marino Milano 29/11/19-12/1/20 Pietroburgo ▲ 28 1.958 162.544 ● Lucio Fontana. Terra e Oro Galleria Borghese Roma 22/5/19-25/8/19 25 7.035 610.000 ● Capolavori da San Pietroburgo e Ermitage San 5/10/18-13/1/19 Vienna Pietroburgo 29 1.951 152.211 ■ Bird Cage. A temporary shelter Galleria Borghese Roma 9/4/19-7/7/19 26 7.026 676.503 ■ Jean-Michel Basquiat Fondation Louis Parigi 3/10/18-21/1/19 30 1.935 201.219 ● Da Artemisia a Hackert. Storia di un Reggia di Caserta Caserta 16/9/19-16/1/20 Vuitton antiquario collezionista 27 7.026 676.503 ■ Egon Schiele Fondation Louis Parigi 3/10/18-21/1/19 31 1.854 12.091 ● Gatto Mirò. Dall’Italia alla Cina Museo Nazionale Torino 4/7/19-16/9/19 Vuitton del Cinema 28 6.641 370.000 ● Dei, uomini, eroi da Napoli Ermitage San 19/4/19-23/6/19 32 1.770 281.421 ● XXII Triennale di Milano. Broken Nature: Triennale Milano Milano 1/3/19-1/9/19 Pietroburgo Design Takes on Human Survival 29 6.204 105.460 ■ teamLab: foresta digitalizzata al Santuario Kyoto 17/8/19-2/9/19 33 1.750 45.484 ● Merry Marilyn. Naturale eleganza, Museo Nazionale Torino 12/12/18-28/1/19 Santuario Shimogamo Shimogamo magico charme del Cinema 30 6.188 1.677.000 ▲ Diane Arbus: A box of ten photographs Smithsonian Washington 6/4/18-27/1/19 34 1.711 210.403 ● Picasso e il mito Palazzo Reale Milano 18/10/18-17/2/19 American Art 35 1.670 666.199 ● Leonardo da Vinci Parade Museo Nazionale Milano 19/7/18-27/10/19 Museum Leonardo da Vinci 31 6.019 356.867 ▲ 50 anni di Realismo: dal fotorealismo Centro Cultural Rio de 22/5/19-29/7/19 36 1.670 297.345 ● Faccemozioni. 1500-2000 dalla Museo Nazionale Torino 17/7/19-6/1/20 alla VR Banco do Brasil Janeiro fisiognomica agli emoji del Cinema 32 5.918 432.000 ● Van Gogh e i girasoli Van Gogh Museum Amsterdam 21/6/19-1/9/19 37 1.667 241.697 ■ The art of Banksy. A visual protest Mudec Milano 21/11/18-14/4/19 33 5.857 960.500 ▲ Tra due mondi: l’arte di Bill Traylor Smithsonian Washington 28/9/18-7/4/19 38 1.631 141.973 ● Picasso. La scultura Galleria Borghese Roma 24/10/18-3/2/19 American Art 39 1.604 4.811 ▲ Performing. Di genere Pac Milano 1/3/19-3/3/19 Museum 40 1.531 157.665 ● Antonello da Messina. Dentro la pittura Palazzo Reale Milano 21/2/19-3/6/19 34 5.839 1.132.800 ▲ Trevor Paglen: posti non visti Smithsonian Washington 21/6/18-6/1/19 American Art 41 1.484 293.928 ● Leonardo mai visto Castello Sforzesco Milano 16/5/19-31/12/19 Museum 42 1.464 137.656 ● Caravaggio a Napoli Mus. di Capodimonte Napoli 12/4/19-14/7/19 35 5.819 913.650 ▲ Arte americana e la guerra del Vietnam Smithsonian Washington 15/3/19-18/8/19 43 1.451 179.932 ● Romanticismo Gallerie d’Italia Milano 26/10/18-17/2/19 1965-75 American Art Piazza Scala Museum 44 1.375 59.137 ● Tesfaye Urgessa. Oltre Palazzo Pitti Firenze 18/12/18-3/2/19 36 5.778 198.920 ■ Calligrafia impareggiabile: Yan Tokyo National Tokyo 16/1/19-24/2/19 45 1.371 168.672 ● Venezia 1450. Intorno alla Madonna Castello Sforzesco Milano 10/10/18-3/3/19 Zhenqing Museum Tadini di Jacopo Bellini 37 5.708 718.369 ■ 9° Asia Pacific Triennale d’Arte Queensland Gallery Brisbane 24/11/18-28/4/19 46 1.340 36.167 ▲ Human Dog. San Valentino alimenta Castello Sforzesco Milano 31/5/19-30/6/19 Contemporanea of Modern Art l’amore 38 5.704 777.333 ● Visible, Invisible Château de Versailles 14/5/19-20/10/19 47 1.856 259.857 ● Genoma Umano. Quello che ci rende unici Muse Trento 24/2/18-9/6/19 Versailles 48 1.173 104.409 ● Leonardo da Vinci. L’uomo modello del Gallerie Accademia Venezia 17/4/19-14/7/19 39 5.688 79.637 ▲ Reduce Speed Now: Justin Brice Guariglia Somerset House Londra 16/4/19-29/4/19 mondo di Venezia 40 5.629 968.200 ▲ Tiffany Chung: Vietnam, Smithsonian Washington 15/3/19-2/9/19 49 1.622 115.171 ● Ghiacciai Muse Trento 13/7/18-23/3/19 Past is Prologue American Art Mus. 50 1.258 154.838 ● La Natura di Arp Collezione Peggy Venezia 13/4/19-2/9/19 41 5.589 687.449 ● Camp: Notes on Fashion Metropolitan New York 9/5/19-8/9/19 Guggenheim Museum 51 1.152 28.793 ▲ 1, 2, 3… Scarry! Biblioteca Bologna 3/4/19-27/4/19 42 5.556 400.000 ■ Desert X 2019 Coachella Valley California 9/2/19-21/4/19 dell’Archiginnasio 43 5.548 1.126.309 ▲ Mike Nelson, the Asset Strippers Tate Britain Londra 18/3/19-6/10/19 52 1.141 35.380 ● Claudio Beorchia. Aurale Gallerie Accademia Venezia 12/4/19-12/5/19 44 5.522 337.639 ■ Anniversario dello scambio culturale Tokyo National Tokyo 9/7/19-16/9/19 di Venezia Giappone-Cina Museum 53 1.126 46.162 ▲ Il Cenacolo. Ispirazione senza tempo Palazzo Reale Milano 8/10/19-17/11/19 45 5.481 592.000 ■ Non-Alienated Life: Biennale Sedi varie Kochi 12/12/18-29/3/19 54 1.115 7.808 ■ Alessi Mudec Milano 8/4/19-14/4/19 di Kochi-Muziris 55 1.106 141.513 ■ Verrocchio, il maestro di Leonardo Palazzo Strozzi Firenze 9/3/19-14/7/19 46 5.454 294.538 ■ Il miracoloso mondo della pittura Tokyo Metropolitan Tokyo 9/2/19-7/4/19 56 1.083 78.002 ▲ Mario Merz. Igloos Pirelli Milano 25/10/18-24/2/19 nel periodo Edo Art Museum HangarBicocca 47 5.309 488.387 ● Il Ratto di Polissena. Pio Fedi scultore Uffizi Firenze 24/11/18-10/3/19 57 1.082 232.734 ■ Andy Warhol Complesso del Roma 3/10/18-5/5/19 classico negli anni di Firenze capitale Vittoriano 48 5.238 528.264 ● Louis-Philippe e Versailles Château de Versailles 6/10/18-3/2/19 58 1.070 201.171 ● Luca Signorelli e Roma. Oblio e riscoperte Musei Capitolini Roma 19/7/19-12/1/20 Versailles 59 994 107.350 ● Raffaello e gli amici di Urbino Galleria Nazionale Urbino 3/10/19-19/1/20 49 5.177 497.020 ▲ La storia di Incheon National Folk Seul 15/5/19-18/8/19 delle Marche Museum of Korea 60 957 278.437 ● MacroAsilo Macro Roma 1/1/19-31/12/19 © Riproduzione riservata © Riproduzione riservata continua a pag. 18 continua a pag. 19 18 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 PER IL VENTISEIESIMO ANNO LA CLASSIFICA MONDIALE DELLE MOSTRE PIÙ VISITATE

segue da pag. 17 Biglietto ▲ Gratuito ● Integrato ■ Dedicato MONDO Classifica per visitatori al giorno La top ten dell’archeologia di tutte le mostre (gratuite, integrate e dedicate) In vista del centenario della scoperta della sua tomba, Tutan- khamon a Parigi ha fatto il pienone. La mostra, itinerante, con- 50 5.149 378.846 ▲ Jean-Michel Basquiat: Collezione Centro Cultural Rio de 12/10/18-7/1/19 tribuirà a finanziare il Grand Egyptian Museum di Giza. L’arche- Mugrabi Banco do Brasil Janeiro ologia egizia conquista anche il secondo posto, per visitatori 51 5.128 394.884 ● Flora Commedia. Cai Guo-Qiang agli Uffizi Firenze 20/11/18-17/2/19 totali, con il sarcofago dorato di Nedjemankh, che dopo la mo- Uffizi stra del Met è stato restituito all’Egitto. Di tutto rispetto il se- 52 5.125 666.271 ■ Shiota Chiharu: Soul Trembles Mori Art Museum Tokyo 20/6/19-27/10/19 condo gradino per visitatori giornalieri per la rassegna a Boboli 53 5.069 472.130 ■ Collezione Matsukata: Odissea di National Museum Tokyo 11/6/19-23/9/19 100 anni of Western Art sulla Colonna Traiana e gli oltre 200mila visitatori attirati dai depositi di Capodimonte. 54 5.019 321.211 ● Jennifer Bartlett: Rhapsody MoMA New York 13/4/19-15/6/19 55 5.015 526.559 ■ Duchamp essenziale Nat. Mus. of Mod. Seul 22/12/18-7/4/19 and Cont. Art n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date 56 4.986 500.026 ■ Il modello nero: da Géricault a Matisse Musée d’Orsay Parigi 26/3/19-21/7/19 al giorno totali 57 4.961 535.776 ■ Claude Monet: mondo fluttuante Albertina Vienna 21/9/18-6/1/19 1 7.735 1.423.170 ■ Tutankhamon: tesori del faraone d’oro La Villette Parigi 23/3/19-22/9/19 58 4.959 413.000 ■ Berthe Morisot, 1841-95 Musée d’Orsay Parigi 18/6/19-22/9/19 2 4.460 428.152 ● Costruire un capolavoro: la Colonna Giardino di Boboli Firenze 21/6/19-6/10/19 59 4.956 343.392 ▲ 100 anni di Athos Bulcão Centro Cultural Rio de 7/11/18-28/1/19 Traiana Banco do Brasil Janeiro 3 1.907 448.096 ● Nedjemankh e il suo sarcofago d’oro MoMA New York 20/6/18-12/2/19 60 4.902 470.604 ▲ Etnografia: Osgood e la sua Seondupo National Folk Seul 15/5/19-18/8/19 4 1.809 160.000 ● Regni dimenticati: dagli Ittiti agli Armeni Louvre Parigi 2/5/19-12/8/19 Museum of Korea 5 1.535 148.893 ● Arte e identità nell’antico Medio Oriente Metropolitan New York 18/3/19-23/6/19 61 4.889 1.070.688 ● Bodys Isek Kingelez: City Dreams MoMA New York 26/5/18-1/1/19 Museum 62 4.884 120.715 ■ teamLab: impermanenti fiori fluttuanti 21st Century Kanazawa 9/8/19-1/9/19 6 1.325 139.130 ■ Ashurbanipal: re di Assiria British Museum Londra 8/11/18-24/2/19 Museum of 7 1.278 137.118 ▲ Sepolti dal Vesuvio: tesori da Villa dei Getty Villa Los Angeles 26/6/19-28/10/19 Contemporary Art Papiri 63 4.712 482.000 ■ Collezione Courtauld: Impressionismo Fondation Louis Parigi 20/2/19-17/6/19 8 1.085 154.105 ■ Città egiziane sommerse Minneapolis Minneapolis 28/10/18-14/4/19 Vuitton Institute of Arts 64 4.672 588.696 ● Joana Vasconcelos: I’m Your Mirror Museu de Serralves Porto 19/2/19-24/6/19 9 1.041 114.515 ■ Gli Etruschi. L’ascesa su Roma National Museum Seul 9/7/19-27/10/19 65 4.626 601.400 ■ Mito americano, memoria: David Smithsonian Washington, 7/6/19-14/10/19 of Korea Levinthal American Art DC 10 794 202.652 ● Depositi di Capodimonte. Storie ancora Museo di Napoli 22/12/18-15/10/19 Museum da scrivere Capodimonte 66 4.575 348.982 ■ Vasarely: condivisione di forme Centre Pompidou Parigi 6/2/19-6/5/19 © Riproduzione riservata 67 4.553 441.665 ● Velázquez, Rembrandt, Vermeer: visioni Prado Madrid 25/6/19-29/9/19 68 4.540 413.166 ● Projects 195: Park McArthur MoMA New York 27/10/18-27/1/19 69 4.518 804.271 ■ Choi Jeong Hwa: Blooming Matrix Nat. Mus. of Mod. Seul 5/9/18-3/3/19 and Cont. Art La top ten dell’arte antica 70 4.513 344.927 ■ Schukin: Biografia di una collezione Pushkin Museum Mosca 19/6/19-15/9/19 Tra i tanti anniversari artistici celebrati nel 2019 71 4.492 601.298 ■ Ilya Repin Galleria di Stato Mosca 16/3/19-18/8/19 si registrano anche i 450 anni della morte di Pieter Tret'jakov Brueghel. Il Belgio gli ha dedicato un anno temati- 72 4.475 475.618 ■ Miró Galeries Nationales Parigi 3/10/18-4/2/19 co, vari musei europei hanno inserito una sua mo- du Grand Palais stra nei loro palinsesti. Molto apprezzata è stata 73 4.460 428.152 ● Costruire un capolavoro: la Colonna Giardino di Boboli Firenze 21/6/19-6/10/19 quella del Kunsthistorisches, di Vienna, superata Traiana però per qualche migliaio di visitatori dal Rijksmu- 74 4.423 415.783 ■ Niko Pirosmani Albertina Vienna 26/10/18-27/1/19 seum di Amsterdam che omaggiava a sua volta i 75 4.422 231.208 ▲ Il Museo Nazionale vive Centro Cultural Rio de 27/2/19-29/4/19 350 anni della morte di Rembrandt. A sovrasta- Banco do Brasil Janeiro re tutti, in termini di visitatori, è però Madame de 76 4.373 472.237 ■ Helen Levitt Albertina Vienna 12/10/18-27/1/19 Maintenon a Versailles: 300 anni dopo la sua mor- 77 4.361 451.638 ■ Jesper Just: This Nameless Spectacle Guggenheim Bilbao 4/7/19-20/10/19 te la «Cenerentola» sposa segreta del Re Sole si è 78 4.324 552.213 ■ Lucio Fontana: sulla soglia Guggenheim Bilbao 17/5/19-29/9/19 presa una bella rivincita. 79 4.296 799.098 ■ Yun Hyong-keun Nat. Mus. of Mod. Seul 4/8/18-6/2/19 and Cont. Art n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date 80 4.256 445.105 ■ Gerhard Richter: paesaggi marini Guggenheim Bilbao 24/5/19-9/9/19 al giorno totali 81 4.236 702.010 ■ Giorgio Morandi e i grandi maestri Guggenheim Bilbao 12/4/19-6/10/19 1 7.240 588.504 ● Madame de Maintenon: corridoi di potere Château de Versailles 16/4/19-21/7/19 82 4.230 342.600 ▲ Kaleidoscope Saatchi Gallery Londra 15/3/19-11/6/19 Versailles 83 4.161 328.701 ■ Picasso: la nascita di un genio Ullens Center for Pechino 15/6/19-1/9/19 2 4.553 441.665 ● Velázquez, Rembrandt, Vermeer: visioni Prado Madrid 25/6/19-29/9/19 Contemporary Art 3 4.076 331.302 ■ Rubens e la nascita del Barocco National Mus. of Tokyo 16/10/18-20/1/19 84 4.141 687.488 ● Tony Cragg a Boboli Giardino di Boboli Firenze 5/5/19-27/10/19 Western Art 85 4.138 360.000 ● Hockney, Van Gogh: la gioia della Van Gogh Museum Amsterdam 1/3/19-26/5/19 4 3.923 408.000 ■ Brueghel Kunsthistorisches Vienna 2/10/18-13/1/19 natura Museum 86 4.084 655.713 ■ Jenny Holzer: Thing Indescribable Guggenheim Bilbao 22/3/19-9/9/19 5 3.922 455.000 ● Tutti i Rembrandt Rijksmuseum Amsterdam 15/2/19-10/6/19 87 4.081 402.850 ● Tarsila do Amaral: Modernismo Museu de Arte de San Paolo 5/4/19-28/7/19 6 3.252 211.390 ● Il Carro d’oro di Johann Paul Schor. L’effimero Palazzo Pitti Firenze 20/2/19-5/5/19 São Paulo Assis splendore dei carnevali barocchi Chateaubriand 7 3.250 390.944 ▲ Disegni rinascimentali rivelati Getty Center Los Angeles 11/12/18-28/4/19 88 4.080 297.258 ● Kevin Beasley: View of a Landscape Whitney Museum New York 15/12/18-10/3/19 8 3.099 257.232 ● Il San Girolamo di Leonardo da Vinci Metropolitan New York 15/7/19-6/10/19 89 4.076 331.302 ■ Rubens e la nascita del Barocco National Museum Tokyo 16/10/18-20/1/19 Museum of Western Art 9 2.931 211.904 ▲ Pontormo: incontri miracolosi Getty Center Los Angeles 5/2/19-28/4/19 90 4.065 520.331 ■ Vertiginous Data Nat. Mus. of Mod. Seul 23/3/19-28/7/19 10 2.107 35.814 ● Ottavo dialogo «Attorno alla Cena in Pinacoteca Milano 5/2/19-24/2/19 and Cont. Art Emmaus. Caravaggio incontra Rembrandt» di Brera 91 4.030 355.823 ● Franz Marc e August Macke: il Musée de Parigi 6/3/19-17/6/19 © Riproduzione riservata Cavaliere Azzurro l’Orangerie 92 3.990 106.593 ■ Arte giapponese: Sesshu, Eitoku, Korin, Tokyo National Tokyo 3/5/19-2/6/19 Hokusai Museum 93 3.975 235.634 ▲ Ai Weiwei: Raiz Centro Cultural Belo 6/2/19-15/4/19 La top ten dell’Ottocento Banco do Brasil Horizonte La ricostruzione dell’iter creativo del gruppo mar- 94 3.929 369.319 ■ Walter Schmögner: sculture e oggetti Albertina Vienna 9/11/18-10/2/19 moreo del «Ratto di Polissena» di Pio Fedi per la 95 3.923 408.000 ■ Brueghel Kunsthistorisches Vienna 2/10/18-13/1/19 Loggia dei Lanzi a Firenze ha portato agli Uffizi Museum oltre 5mila visitatori al giorno. A contendere il 96 3.922 455.000 ● Tutti i Rembrandt Rijksmuseum Amsterdam 15/2/19-10/6/19 primato dei visitatori allo scultore fiorentino (una 97 3.911 336.331 ■ Anton Vidokle: Immortality for All Nat. Mus. of Mod. Seul 27/4/19-21/7/19 cui opera servì d’ispirazione al francese Barthol- and Cont. Art di per la Statua della Libertà a New York) è il 98 3.873 670.667 ■ Picasso: blu e rosa Musée d’Orsay Parigi 18/6/18-6/1/19 pittore russo Ilya Repin, per il quale la moscovita 99 3.842 284.274 ■ Antony Gormley Royal Academy Londra 21/9/19-3/12/19 of Arts galleria Tretyakov ha approntato un fitto program- ma di celebrazioni nel 90mo della scomparsa. 100 3.817 312.960 ■ Erwin Wurm: Peace and Plenty Albertina Vienna 21/11/18-10/2/19 101 3.811 670.651 ● Play it Loud: gli strumenti del Rock MoMA New York 8/4/19-1/10/19 and Roll n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date 102 3.802 345.940 ■ Collezione Courtauld: Impressionismo Tokyo Metropolitan Tokyo 10/9/19-15/12/19 al giorno totali Art Museum 1 5.309 488.387 ● Il Ratto di Polissena. Pio Fedi scultore Uffizi Firenze 24/11/18-10/3/19 103 3.719 397.897 ■ Park Seo Bo: Untiring Endeavorer Nat. Mus. of Mod. Seul 18/5/19-1/9/19 classico negli anni di Firenze capitale and Cont. Art 2 4.961 535.776 ■ Claude Monet: mondo fluttuante Albertina Vienna 21/9/18-6/1/19 104 3.707 556.084 ■ Lingue alternative: Asger Jorn Nat. Mus. of Mod. Seul 12/4/19-8/9/19 and Cont. Art 3 4.959 413.000 ■ Berthe Morisot, 1841-95 Musée d’Orsay Parigi 18/6/19-22/9/19 105 3.628 136.811 ■ Eleganti arti della corte giapponese Kyoto National Kyoto 12/10/19-24/11/19 4 4.712 482.000 ■ Collezione Courtauld: Impressionismo Fond. Louis Vuitton Parigi 20/2/19-17/6/19 classica Museum 5 4.492 601.298 ■ Ilya Repin Galleria di Stato Tret'jakov Mosca 16/3/19-18/8/19 106 3.616 314.632 ■ Maria Lassnig: Ways of Being Albertina Vienna 6/9/19-1/12/19 6 3.802 345.940 ■ Collezione Courtauld: Impressionismo Tokyo Metropolitan Art Tokyo 10/9/19-15/12/19 Museum 107 3.615 313.491 ■ Monet: gli ultimi anni de Young Museum San 16/2/19-27/5/19 Francisco 7 3.615 313.491 ■ Monet: gli ultimi anni de Young Museum San Francisco 16/2/19-27/5/19 108 3.596 384.814 ■ Roppongi Crossing 2019: Connexions Mori Art Museum Tokyo 9/2/19-26/5/19 8 3.321 384.707 ■ Arkhip Kuindzhi State Tretyakov Gall. Mosca 6/10/18-17/2/19 109 3.596 384.814 ■ Ken e Julia Yonetani Mori Art Museum Tokyo 9/2/19-26/5/19 9 3.177 346.259 ● Delacroix Metropolitan Museum New York 17/9/18-6/1/19 © Riproduzione riservata 10 3.093 95.892 ▲ Turner a gennaio Scottish Nat. Gallery Edimburgo 1/1/19-31/1/19

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segue da pag. 17 Biglietto ▲ Gratuito ● Integrato ■ Dedicato La top ten dell’arte ITALIA Classifica per visitatori al giorno postimpressionista e moderna di tutte le mostre (gratuite, integrate e dedicate) Bill Traylor, chi era costui? Un artista afroamericano outsi- 61 974 67.219 ■ Burri. La pittura, irriducibile presenza Fondaz. Giorgio Cini Venezia 10/5/19-28/7/19 der e autodidatta e con una storia che sembra uscita dal- 62 973 113.866 ● De Chirico Palazzo Reale Milano 25/9/19-19/1/20 la Capanna dello zio Tom. Nato in schiavitù in Alabama nel 63 963 146.430 ● Baselitz Academy Gallerie Accademia Venezia 8/5/19-6/10/19 1853, cominciò a disegnare e dipingere ultraottantenne. di Venezia La retrospettiva alla Smithsonian di Washington ne consa- 64 954 111.613 ● Verrocchio, il maestro di Leonardo Museo Nazionale Firenze 9/3/19-14/3/19 cra il ruolo nell’arte americana del ’900 e, per visitatori to- del Bargello tali, lo piazza in cima a questa miniclassifica. Con lui sul 65 948 103.352 ■ Rubens, Van Dyck, Ribera. La collezione Gallerie d’Italia - Napoli 5/12/18-7/4/19 podio Schiele e Munch. Picasso, per una volta chiude la di un principe Palazzo Zevallos fila, ma con una mostra italiana. Comunque un successo. Stigliano 66 944 39.663 ● Dal gesto alla forma. Arte europea Collezione Peggy Venezia 26/1/19-18/3/19 n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date e americana del dopoguerra nella Guggenheim al giorno totali Collezione Schulhof 1 8.931 669.846 ■ Munch: una retrospettiva Tokyo Metropolitan Art Tokyo 27/10/18-20/1/19 67 910 83.750 ● Giulio Romano. Arte e Desiderio Palazzo Te Mantova 6/10/19-6/1/20 Museum 68 868 180.569 ■ Pollock e la Scuola di New York Complesso del Roma 10/10/18-5/5/19 2 7.808 577.828 ■ Gustav Klimt: Vienna - Giappone Tokyo Metropolitan Art Tokyo 23/4/19-10/7/19 Vittoriano 1900 Museum 69 828 74.966 ▲ A fior di pelle. Legature bolognesi in Biblioteca Bologna 25/3/19-23/6/19 3 7.026 676.503 ■ Egon Schiele Fond. Louis Vuitton Parigi 3/10/18-21/1/19 Archiginnasio dell’Archiginnasio 4 5.918 432.000 ● Van Gogh e i girasoli Van Gogh Museum Amsterdam 21/6/19-1/9/19 70 817 102.948 ▲ Vent’anni di Q, un libro rivoluzionario tra Biblioteca Bologna 4/6/19-3/11/19 storia della stampa e Riforma dell’Archiginnasio 5 5.857 960.500 ▲ Tra due mondi: l’arte di Bill Traylor Smithsonian American Washington 28/9/18-7/4/19 Art Museum 71 816 270.000 ■ Dream. L’arte incontra i sogni Chiostro del Roma 29/9/18-25/8/19 Bramante 6 5.015 526.559 ■ Duchamp essenziale Nat. Mus. of Mod. and Seul 22/12/18-7/4/19 Cont. Art 72 794 202.652 ● Depositi di Capodimonte. Storie ancora Museo di Napoli 22/12/18-15/10/19 da scrivere Capodimonte 7 4.575 348.982 ■ Vasarely: condivisione di forme Centre Pompidou Parigi 6/2/19-6/5/19 73 791 84.673 ■ Boldini e la moda Palazzo dei Diamanti Ferrara 16/2/19-2/6/19 8 4.475 475.618 ■ Miró Galeries Nationales Parigi 3/10/18-4/2/19 du Grand Palais 74 789 84.411 ■ Natalia Goncharova tra Gauguin, Palazzo Strozzi Firenze 28/9/19-12/1/20 Matisse e Picasso 9 4.423 415.783 ■ Niko Pirosmani Albertina Vienna 26/10/18-27/1/19 75 783 78.291 ● Scultura Aurea. Gioielli d’Artista per un Galleria Nazionale Urbino 31/5/19-8/9/19 10 1.711 210.403 ● Picasso e il mito Palazzo Reale Milano 18/10/18-17/2/19 nuovo Rinascimento delle Marche © Riproduzione riservata 76 782 101.684 ■ I Macchiaioli. Arte italiana verso la Gam Torino 26/10/18-24/3/19 modernità 77 778 8.560 ■ Arthur Jafa, Love is the Message, The Palazzo Madama Torino 1/11/19-13/11/19 La top ten dell’arte contemporanea Message is Death 78 769 13.079 ▲ Giovanni Bellini, Madonna con il Grattacielo Intesa Torino 20/12/19-6/1/20 Forse nessuna mostra finora era andata a toccare così in Bambino (Madonna di Alzano) Sanpaolo profondità la ferita di 10 anni di guerra del Vietnam e il suo 79 755 21.912 ● World Press Photo Exhibition Palazzo delle Roma 25/4/19-26/5/19 impatto sull’arte americana contemporanea. La Smithso- Esposizioni nian ha ricostruito la risposta degli artisti a quegli anni tur- 80 738 82.698 ● Ottocento. L’arte in Italia tra Hayez e Musei San Forlì 9/2/19-16/6/19 bolenti accostandovi l’installazione della vietnamita Tiffany Segantini Domenico Chung, nata proprio durante quel conflitto. Anche nei calchi 81 736 64.811 ■ Pompei e Santorini: l’eternità in un Scuderie del Roma 11/10/19-6/1/20 delle radici di alberi brasiliani di Ai Weiwei ci sono le ferite giorno Quirinale di una società sradicata e snaturata dalla modernizzazione. 82 729 21.877 ▲ The art side of Kartell Palazzo Reale Milano 11/4/19-11/5/19 83 727 79.948 ● Preraffaelliti. Amore e desiderio Palazzo Reale Milano 19/6/19-6/10/19 n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date 84 725 99.436 ● Helmut Newton Musei Civici di San San 18/4/19-1/9/19 al giorno totali Gimignano Gimignano 1 9.172 598.818 ▲ Ai Weiwei: Raiz Centro Cultural Rio de Janeiro 21/8/19-4/11/19 85 716 88.802 ■ Paul Klee. Alle origini dell’arte Mudec(Si) Milano 31/10/18-3/3/19 Banco do Brasil 86 714 21.421 ● La Madonna Benois Galleria Nazionale Perugia 4/7/19-4/8/19 2 9.046 451.000 ▲ 16sima Biennale di Istanbul: Sedi varie Istanbul 14/9/19-10/11/19 dell’Umbria Settimo Continente 87 704 57.745 ● Renata Boero. Kromo-Kronos Mus. del Novecento Milano 2/4/19-23/6/19 3 7.413 2.624.343 ● Grand Tourismo di Giacomo Zaganelli Uffizi Firenze 31/7/18-15/9/19 88 703 77.323 ■ Leonardo da Vinci. La scienza prima Scuderie del Roma 13/3/19-30/6/19 4 7.090 623.958 ● Antony Gormley. Essere Uffizi Firenze 26/2/19-26/5/19 della scienza Quirinale 5 7.026 676.503 ■ Jean-Michel Basquiat Fond. Louis Vuitton Parigi 3/10/18-21/1/19 89 700 64.470 ▲ Giorgio Andreotta Calò. Cittàdimilano Pirelli Milano 14/2/19-21/7/19 HangarBicocca 6 6.019 356.867 ▲ 50 anni di realismo: dal Centro Cultural Rio de Janeiro 22/5/19-29/7/19 fotorealismo alla VR Banco do Brasil 90 685 56.880 ● Focus Acacia. Paola Pivi Mus. del Novecento Milano 1/4/19-23/6/19 7 5.819 913.650 ▲ Arte americana e guerra del Smithsonian Washington 15/3/19-18/8/19 91 683 60.803 ● Lucio Fontana. Omaggio a Leonardo Mus. del Novecento Milano 15/6/19-12/9/19 Vietnam 1965-75 American Art Mus. 92 664 58.412 ● Focus on - Il Porto di Istifan in una Museo Storico Trieste 12/9/19-8/12/19 8 5.708 718.369 ■ 9° Asia Pacific Triennale d’Arte Queensland Gallery Brisbane 24/11/18-28/4/19 carta nautica del Settecento Castello Miramare Contemporanea of Modern Art 93 652 101.636 ● Margherita Sarfatti. Segni, colori e luci Mus. del Novecento Milano 21/9/18-24/2/19 9 5.629 968.200 ▲ Tiffany Chung: Vietnam, Past is Smithsonian Washington 15/3/19-2/9/19 a Milano Prologue American Art Mus. 94 652 63.254 ● Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro Galleria Sabauda Torino 16/4/19-21/7/19 10 5.125 666.271 ■ Shiota Chiharu: Soul Trembles Mori Art Museum Tokyo 20/6/19-27/10/19 95 650 134.746 ● Canova. Un restauro in mostra Mus. di Capodimonte Napoli 6/5/19-12/1/20 © Riproduzione riservata 96 646 57.501 ● Corrente 1938 Mus. del Novecento Milano 4/12/18-3/3/19 97 629 52.184 ▲ Jenny Holzer. Tutta la verità Palazzo d. Ragione Bergamo 30/5/19-1/9/19 98 620 57.689 ● Chi ha paura del disegno? Opere su carta Museo del Milano 23/11/18-24/2/19 del ’900 italiano dalla Collezione Ramo Novecento La top ten delle mostre tematiche 99 608 53.533 ▲ Sheela Gowda. Remains Pirelli Milano 4/4/19-15/9/19 Ha risarcito un munifico e dimenticato collezionista HangarBicocca dell’Ottocento la mostra che l’Ermitage di San Pietro- 100 603 183.338 ● Anche le statue muoiono Museo Egizio Torino 8/3/18-6/1/19 burgo ha dedicato al «nobile difensore delle arti» Pavel 101 601 16.224 ● Porti Possibili. 6 artisti per l’accoglienza. Museo di Santa Brescia 22/2/19-24/3/19 Seergevich Stroganov: a lui il museo di San Pietroburgo è Dalla Collezione San Patrignano. Giulia Work in progress debitore di lasciti come un’Adorazione di Gesù Bambino 102 600 17.969 ● La Gazzetta del Popolo, 135 anni tra Museo Nazionale Torino 18/4/19-19/5/19 di Filippino Lippi. Il pubblico ha gradito. Segue, per nume- storia, giornalismo e cultura del Risorgimento ro di visitatori totali, l’omaggio tributato dagli Uffizi a Co- 103 593 58.728 ■ Steve McCurry. Leggere Palazzo Madama Torino 9/3/19-1/7/19 simo I in occasione dei 500 anni della nascita. Menzione 104 587 62.294 ● Fili d’oro e dipinti di seta Castello del Trento 13/7/19-3/11/19 d’onore per la storica mostra della Collezione Schukin al Buonconsiglio Museo Pushkin, non a caso definita una «saga». 105 583 75.765 ■ Da Magritte a Duchamp 1929: Il Grande Palazzo Blu Pisa 11/10/18-17/2/19 Surrealismo dal Centre Pompidou 106 582 57.595 Il trionfo dei sensi. Nuova luce su Palazzo Barberini Roma 22/2/19-16/6/19 n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date ● Mattia e Gregorio Preti al giorno totali 107 575 130.109 ● Jan Fabre: Oro Rosso Museo di Napoli 30/3/19-15/9/19 1 20.098 1.897.824 ● La Collezione del Conte Pavel Ermitage San 26/6/19-13/10/19 Capodimonte Sergeevich Stroganov Pietroburgo 108 575 32.813 ● Incontro a palazzo. Luigi Carboni, Paolo Galleria Nazionale Urbino 26/5/19-21/7/19 2 11.380 663.265 ▲ DreamWorks Centro Cultural Banco Rio de 6/2/19-15/4/19 Icaro, Eliseo Mattiacci, Giovanni Termini delle Marche do Brasil Janeiro 109 567 32.340 ▲ Colori Fluttuanti: la carta marmorizzata Castello del Trento 2/3/19-5/5/19 3 9.277 605.674 ▲ DreamWorks Centro Cultural Banco Belo 15/5/19-29/7/19 tra Oriente e Occidente Buonconsiglio do Brasil Horizonte 110 551 102.658 ■ Escher Pan Napoli 1/11/18-5/5/19 4 8.771 894.673 ● Omaggio a Cosimo I. Cento Lanzi per Uffizi Firenze 4/6/19-29/9/19 il Principe 111 546 7.644 ▲ Invisibile: 32 scatti di donne fotografe Biblioteca Bologna 16/11/19-29/11/19 per raccontare la fragilità dell’Archiginnasio 5 5.280 633.602 ● Nuove Acquisizioni 2016-2018 Galleria dell’Accademia Firenze 22/1/19-9/6/19 112 526 3.156 ● Cavalli d’autore Santa Maria della Siena 21/10/19-27/10/19 6 5.069 472.130 ■ Collezione Matsukata: Odissea di National Museum of Tokyo 11/6/19-23/9/19 Scala 100 anni Western Art 113 524 35.646 ● Sublimi Anatomie Palazzo delle Roma 22/10/19-6/1/20 7 4.986 500.026 ■ Il modello nero: da Géricault a Musée d’Orsay Parigi 26/3/19-21/7/19 Esposizioni Matisse 114 524 35.646 ● La Meccanica dei mostri. Da Carlo Palazzo delle Roma 22/10/19-6/1/20 8 4.513 344.927 Schukin: Biografia di una collezione Pushkin Museum Mosca 19/6/19-15/9/19 Rambaldi a Makinarium Esposizioni 9 4.422 231.208 ▲ Il Museo Nazionale vive Centro Cultural Banco Rio de 27/2/19-29/4/19 115 518 44.552 ■ Con nuova e stravagante maniera. Palazzo Ducale Mantova 6/1/19-6/1/10 do Brasil Janeiro Giulio Romano a Mantova 10 4.138 360.000 ● Hockney, Van Gogh: la gioia della Van Gogh Museum Amsterdam 1/3/19-26/5/19 116 514 62.176 ■ Van Dyck. Pittore di Corte Galleria Sabauda Torino 16/11/18-17/3/19 natura © Riproduzione riservata

© Riproduzione riservata continua a pag. 21 20 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 PER IL VENTISEIESIMO ANNO LA CLASSIFICA MONDIALE DELLE MOSTRE PIÙ VISITATE

segue da pag. 18 Biglietto ▲ Gratuito ● Integrato ■ Dedicato MONDO Classifica per visitatori al giorno La top ten della fotografia di tutte le mostre (gratuite, integrate e dedicate) Non può che far piacere che in cima alla classifica delle mo- stre fotografiche più viste nel 2019 ci sia proprio «A box of ten 110 3.596 384.814 ■ Mikhail Karikis Mori Art Museum Tokyo 9/2/19-26/5/19 photographs», un progetto di portfolio che Diane Arbus, morta 111 3.596 384.814 ■ Curtis Tamm Mori Art Museum Tokyo 9/2/19-26/5/19 nel 1971, non riuscì a portare a termine, ma che fece dire 112 3.548 493.176 ● Basquiat’s Defacement: Untold Story Guggenheim New York 21/6/19-6/11/19 all’allora direttore di «Artforum»: «Si può essere interessati 113 3.539 400.915 ■ Cubismo Centre Pompidou Parigi 17/10/18-25/2/19 alla fotografia oppure no, ma quello che non si può più negare 114 3.509 418.082 ● Andy Warhol: from A to B and Back Whitney Museum New York 12/11/18-31/3/19 è il suo status di arte. Questo portfolio ha cambiato tutto». Again Da notare anche l’omaggio del Met alla fotografia lunare, in 115 3.505 441.689 ● Bruce Nauman: Disappearing Acts MoMA New York 21/10/18-25/2/19 occasione dei 50 anni dello sbarco dell’uomo sulla Luna. 116 3.498 55.973 ▲ Johnnie Cooper: Throe on Throe Saatchi Gallery Londra 19/4/19-4/5/19 117 3.494 582.000 ■ La collezione della Fondazione Louis Fondation Louis Parigi 20/2/19-31/8/19 n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date Vuitton Vuitton al giorno totali 118 3.458 663.849 ● Hilma af Klint: dipinti per il futuro Guggenheim New York 12/10/18-23/4/19 1 6.188 1.677.000 ▲ Diane Arbus: A box of ten photographs Smithsonian Washington 6/4/18-27/1/19 American Art Mus. 119 3.448 310.336 ● Departure Herald and Return Clearing National Palace Taipei 27/12/18-26/3/19 Museum 2 4.626 601.400 ■ Mito americano, memoria: David Smithsonian Washington 7/6/19-14/10/19 Levinthal American Art Mus. 120 3.444 313.428 ● Lungo il fiume durante Qingming National Palace Taipei 27/3/19-25/6/19 Museum 3 4.373 472.237 ■ Helen Levitt Albertina Vienna 12/10/18-27/1/19 121 3.431 593.616 ■ Biennale di Venezia. May You Live In Giardini e Biennale Venezia 11/5/19-24/11/19 4 3.299 267.230 ▲ Carmignac Award: Artico Saatchi Gallery Londra 15/3/19-11/6/19 Interesting Times 5 3.276 244.749 ▲ Sally Mann: migliaia di incroci Getty Center Los Angeles 16/11/18-10/2/19 122 3.402 363.993 ■ La catastrofe e il potere dell’arte Mori Art Museum Tokyo 6/10/18-20/1/19 6 3.038 249.076 ● Apollo’s Muse: la Luna nell’era Metropolitan New York 3/7/19-22/9/19 123 3.402 363.993 ■ Corvi: Aida Makoto e Chim-Pom Mori Art Museum Tokyo 6/10/18-20/1/19 della fotografia Museum 124 3.402 363.993 ■ Hsu Chia-Wei Mori Art Museum Tokyo 6/10/18-20/1/19 7 2.649 157.073 ▲ Man Ray a Parigi Centro Cultural San Paolo 21/8/19-28/10/19 Banco do Brasil 125 3.402 363.993 ■ Cronache da Kyoto negli anni ’90 Mori Art Museum Tokyo 6/10/18-20/1/19 8 2.387 207.647 ■ Photo Book Art Albertina Vienna 28/6/19-22/9/19 126 3.387 240.455 ▲ Joyous Pig National Folk Seul 19/12/18-1/3/19 Museum of Korea 9 1.340 36.167 ▲ Human Dog. San Valentino alimenta l’amore Castello Sforzesco Milano 31/5/19-30/6/19 127 3.362 460.581 ▲ Charline von Heyl: Snake Eyes Hirshhorn Museum Washington 8/11/18-21/4/19 10 755 21.912 ● World Press Photo Exhibition Palazzo delle Roma 25/4/19-26/5/19

128 3.357 644.575 ● Hugo Boss Prize 2018: Simone Leigh Guggenheim New York 19/4/19-27/10/19 Esposizioni © Riproduzione riservata 129 3.353 506.337 ▲ Rafael Lozano-Hemmer: Pulse Hirshhorn Museum Washington 1/11/18-28/4/19 130 3.327 59.877 ▲ Nancy Cadogan: Mind Zero Saatchi Gallery Londra 1/9/19-22/9/19 131 3.321 384.707 ■ Arkhip Kuindzhi Galleria di Stato Mosca 6/10/18-17/2/19 Tret'jakov La top ten 132 3.299 267.230 ▲ Carmignac Photojournalism Award: Saatchi Gallery Londra 15/3/19-11/6/19 Artico delle arti decorative 133 3.276 244.749 ▲ Sally Mann: migliaia di incroci Getty Center Los Angeles 16/11/18-10/2/19 Affrontare la storia degli ebrei italiani da una 134 3.252 211.390 ● Il Carro d’oro di Johann Paul Schor. Palazzo Pitti Firenze 20/2/19-5/5/19 prospettiva inedita, quella dell’arte del tessu- L’effimero splendore dei carnevali to, è stata la sfida della mostra degli Uffizi, in barocchi testa alla classifica per visitatori giornalieri. Si 135 3.250 390.944 ▲ Disegni rinascimentali rivelati Getty Center Los Angeles 11/12/18-28/4/19 piazzano bene anche due mostre a Palazzo Pit- 136 3.199 348.730 ● Museo del Prado 1819-2019: Prado Madrid 20/11/18-10/3/19 ti, una incentrata sull’ispirazione che la haute memoria couture ha trovato nel mondo animale, l’altra 137 3.177 346.259 Delacroix Metropolitan New York 17/9/18-6/1/19 ● un viaggio negli ultimi 30 della moda maschi- Museum le. Su tutte svettano, per visitatori complessivi 138 3.168 218.578 ▲ : Red, Yellow, Green Hirshhorn Museum Washington 17/5/19-24/7/19 (oltre 1 milione) l’artigianato e il design nordici 139 3.122 299.751 ● New Order: arte e tecnologia nel XXI MoMA New York 12/3/19-15/6/19 secolo a Manchester. 140 3.110 217.673 ● Lessico femminile. Le donne tra Palazzo Pitti Firenze 7/3/19-26/5/19 impegno e talento 1861-1926 141 3.099 257.232 ● Il San Girolamo di Leonardo da Vinci Metropolitan New York 15/7/19-6/10/19 n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Città Date Museum al giorno totali 142 3.094 146.315 ■ Dora Maar Centre Pompidou Parigi 5/6/19-29/7/19 1 8.715 923.749 ● Tutti i colori dell’Italia ebraica Uffizi Firenze 27/6/19-27/10/19 143 3.093 95.892 ▲ Turner a gennaio Scottish National Edimburgo 1/1/19-31/1/19 2 5.589 687.449 ● Camp: Notes on Fashion Metropolitan New York 9/5/19-8/9/19 Gallery Museum 144 3.059 391.509 ■ The National 2019: nuova arte Art Gallery of New Sydney 29/3/19-4/8/19 3 5.125 666.271 ■ Sodeisha: ceramiche contemporanee Mori Art Museum Tokyo 20/6/19-27/10/19 australiana South Wales giapponesi 145 3.058 422.047 ■ Van Gogh e la Gran Bretagna Tate Britain Londra 27/3/19-11/8/19 4 3.016 166.737 ■ I tesori e la tradizione di «Lâle» National Art Center Tokyo 20/3/19-20/5/19 nell’Impero ottomano Tokyo 146 3.050 227.889 ■ Homeless Souls Louisiana Museum Humlebaek 27/6/19-21/9/19 5 2.807 594.994 ■ Christian Dior: designer di sogni V&A Londra 2/2/19-1/9/19 of Modern Art 6 2.622 270.042 ● Animalia Fashion Palazzo Pitti Firenze 8/1/19-5/5/19 147 3.040 194.537 ■ Summer Exhibition 2019 Royal Academy Londra 10/6/19-12/8/19 of Arts 7 2.440 231.793 ● Romanzo breve di moda maschile Palazzo Pitti Firenze 12/6/19-29/9/19 148 3.038 249.076 ● Apollo’s Muse: la Luna nell’era della Metropolitan New York 3/7/19-22/9/19 8 2.291 233.684 ● Gioielli: il corpo trasformato MoMA New York 12/11/18-24/2/19 fotografia Museum 9 2.258 145.182 ■ Cartier: cristallizzazione del tempo National Art Center Tokyo 2/10/19-16/12/19 149 3.027 547.873 ● Architettura in Iugoslavia, MoMA New York 15/7/18-13/1/19 Tokyo 1948-80 10 2.112 1.022.153 ▲ Artigianato e design nordici Manchester Art Manchester 6/7/18-10/11/19 150 3.016 183.959 ■ Sweet Harmony: Rave Today Saatchi Gallery Londra 12/7/19-14/9/19 Gallery © Riproduzione riservata 151 3.016 166.737 ■ I tesori e la tradizione di «Lâle» National Art Center Tokyo 20/3/19-20/5/19 nell’Impero ottomano Tokyo 152 3.007 276.658 ● Kiki Smith. What I saw on the road Palazzo Pitti Firenze 16/2/19-2/6/19 153 3.002 171.969 ▲ 50 anni di Realismo: dal fotorealismo Centro Cultural San Paolo 7/11/18-14/1/19 La top ten dell’arte asiatica alla VR Banco do Brasil Le rassegne del National Palace Museum di Tai- 154 2.999 47.981 ▲ In Search of Truth: the Truth Booth Hirshhorn Museum Washington 8/6/19-23/6/19 pei incentrate su aspetti della cultura tradiziona- 155 2.995 275.551 ● Dipinto animato: 100 cavalli National Palace Taipei 26/6/19-25/9/19 le sono sempre frequentate da folle di visitatori, Museum arrivando a sfiorare il milione di presenze. Sul- 156 2.975 282.596 ▲ Costruendo un archivio National Folk Seul 5/12/18-11/3/19 le melodiose armonie di uccelli e fiori il museo Museum of Korea taiwanese ha costruito una mostra attingendo a 157 2.963 269.625 ● Lincoln Kirstein’s Modern MoMA New York 17/3/19-15/6/19 una collezione di ben oltre 2mila dipinti di sogget- 158 2.948 154.578 ● L’Unione della Gioventù State Russian San 4/7/19-2/9/19 to ornitologico. Rimarchevole il risultato di «Es- di San Pietroburgo Museum Pietroburgo sential Korea» al Met di New York (oltre 290mila 159 2.933 134.928 ▲ Ibrahim El-Salahi: Pain Relief Saatchi Gallery Londra 7/6/19-13/8/19 presenze), mentre il duetto Hokusai-Hiroshige al 160 2.931 211.904 ▲ Pontormo: incontri miracolosi Getty Center Los Angeles 5/2/19-28/4/19 Museo Civico Archeologico di Bologna ha portato 161 2.917 378.400 ● Spilling Over: dipingere il colore Whitney Museum New York 29/3/19-18/8/19 in classifica anche una mostra italiana. negli anni ’60 162 2.914 311.846 ■ Quilty Queensland Gallery Brisbane 29/6/19-13/10/19 Visitatori Visitatori Titolo Sede Città Date of Modern Art al giorno totali 163 2.893 86.791 ▲ Red Dress Project National Mus. of the Washington 1/3/19-31/3/19 1 10.967 921.197 ● Uccelli, fiori, frutta in melodiosa armonia Nat. Palace Mus. Taipei 1/1/19-25/3/19 American Indian 2 10.312 886.804 ● Retrospettiva: Chang Dai-chien Nat. Palace Mus. Taipei 1/4/19-25/6/19 164 2.867 310.000 ● Sogno d’Italia: Collezione Ermitage San 17/6/19-20/10/19 3 10.267 862.422 ● Pennello e inchiostro: la storia della calligrafia National Palace Taipei 1/1/19-25/3/19 del marchese Campana Pietroburgo cinese Museum 165 2.866 248.564 ■ Birgit Jürgenssen: I Am Louisiana Museum Humlebaek 14/6/19-22/9/19 4 7.697 463.991 ■ Tempio To-ji: Kukai e sculture mandala Tokyo Nat. Mus. Tokyo 26/3/19-2/6/19 of Modern Art 5 5.778 198.920 ■ Calligrafia impareggiabile: Yan Zhenqing Tokyo Nat. Mus. Tokyo 16/1/19-24/2/19 166 2.854 254.042 ▲ Evidence Room Hirshhorn Museum Washington 12/6/19-8/919 6 5.454 294.538 ■ Il miracoloso mondo della pittura nel Tokyo Metropolitan Tokyo 9/2/19-7/4/19 167 2.853 460.179 ▲ Past, Future, Present Museu de Arte San Paolo 22/1/19-28/7/19 periodo Edo Art Museum Moderna de São 7 3.990 106.593 ■ Arte giapponese: Sesshu, Eitoku, Korin, Hokusai Tokyo Nat. Mus. Tokyo 3/5/19-2/6/19 Paulo 8 3.628 136.811 ■ Eleganti arti della corte giapponese classica Kyoto Nat. Mus. Kyoto 12/10/19-24/11/19 168 2.841 185.458 ▲ Paul Klee: equilibrio instabile Museu de Arte San Paolo 13/2/19-29/4/19 Moderna de São 9 2.691 290.640 ● Essential Korea Metropolitan Mu New York 7/6/19-22/9/19 Paulo 10 501 60.174 ■ Hokusai - Hiroshige. Oltre l’onda. Capolavori Museo Civico Bologna 12/10/18-3/3/19 © Riproduzione riservata continua a pag. 22 dal Museum of Fine Arts di Boston Archeologico © Riproduzione riservata IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 21 PER IL VENTISEIESIMO ANNO LA CLASSIFICA MONDIALE DELLE MOSTRE PIÙ VISITATE

segue da pag. 19 Biglietto ▲ Gratuito ● Integrato ■ Dedicato Le top ten di Berlino, Londra, New York, Parigi ITALIA Classifica per visitatori al giorno di tutte le mostre (gratuite, integrate e dedicate) 117 503 37.756 ● Michelangelo a colori. Marcello Venusti, Palazzo Barberini Roma 11/10/19-6/1/20 Berlino Lelio Orsi, Marco Pino, Jacopino del Conte In arrivo dalla National Gallery di Londra, dove aveva sfiorato i 130mila 118 501 60.174 ■ Hokusai - Hiroshige. Oltre l’onda. Capolavori Museo Civico Bologna 12/10/18-3/3/19 dal Museum of Fine Arts di Boston Archeologico visitatori, il confronto tra Mantegna e Bellini ha conquistato berline- si e non, lasciando il secondo gradino a una figura tanto leggenda- 119 491 45.644 ● Remo Bianco. Le impronte della Museo del Milano 5/7/19-6/10/19 memoria Novecento ria quanto controversa dell’arte tedesca: Emil Nolde. Il «degenerato 120 487 38.005 ● Harald Szeemann: Museum of Obsessions Castello di Rivoli Rivoli (To) 26/2/19-26/5/19 amato da Goebbels» condivide i numeri con una rassegna interdisci- 121 481 57.752 ■ Steve McCurry. Animals Mudec Milano 16/12/18-31/3/19 plinare dell’Altes Museum sulla carne, e conseguenti riflessioni sulla 122 480 48.969 ● Anri Sala. As you go Castello di Rivoli Rivoli (To) 26/2/19-23/6/19 vita e la morte. 123 478 43.000 ● A Castiglioni Triennale Milano Milano 6/10/18-20/1/19 124 478 30.603 ● Jimmy Katz: Closed Session Galleria Nazionale Perugia 28/6/19-1/9/19 1 1.834 192.036 ■ Mantegna e Bellini. Maestri del Rinascimento Gemäldegalerie 1/3/19-30/6/19 dell’Umbria 2 1.362 144.000 ● Gustave Caillebotte. Impressionismo Alte Nationalgalerie 17/5/19-15/9/19 125 477 20.032 ▲ Augustissima musarum domicilia: il Biblioteca Bologna 21/10/19-1/12/19 palazzo dell’Archiginnasio dell’Archiginnasio 3 1.294 120.000 ● Restless Times. Archaeology in Germany Gropius Bau 21/9/18-6/1/19 126 477 18.114 ▲ De Coding. Alcantara Palazzo Reale Milano 4/4/19-11/5/19 4 1.152 108.000 ■ Andreas Mühe. Mischpoche Hamburger Bahnhof 26/4/19-11/8/19 127 475 149.921 ● Bottega, Scuola e Accademia. La pittura Castelvecchio Verona 17/11/18-29/11/19 5 1.105 150.000 ■ Emil Nolde. Artista durante il regime nazista Hamburger Bahnhof 12/4/19-15/9/19 a Verona dal 1570 alla peste del 1630 6 796 88.851 ■ Lotte Laserstein: Face to Face Berlinische Galerie 5/4/19-12/8/19 128 474 6.635 ▲ Photo Vogue Festival Palazzo Reale Milano 31/10/19-13/11/19 7 795 150.000 ● Carne Altes Museum 1/6/18-6/1/19 129 472 43.876 ▲ II monumenti della storia universale di Biblioteca Bologna 29/11/18-3/3/19 8 512 70.000 ■ Jack Whitten: Jack’s Jack Hamburger Bahnhof 29/3/19-1/9/19 J.B. Fischer von Erlach dell’Archiginnasio 9 334 69.174 ■ L’Europa e il mare Deutsches Historisches 13/6/18-6/1/19 130 470 35.220 ● La fortuna della Scapiliata di Leonardo Galleria Nazionale Parma 18/5/19-12/8/19 Museum da Vinci 10 76 15.000 ▲ Evoking Reality: fotografia e video art Daimler Contemporary 25/11/18-10/6/19 131 467 14.944 ▲ Ghirardacci 500 Biblioteca Bologna 6/12/19-6/1/20 © Riproduzione riservata dell’Archiginnasio 132 466 52.150 ■ Terza edizione Brescia Photo Festival. Museo di Santa Brescia 2/5/19-8/9/19 Donne Giulia e Pinacoteca Londra Tosio Martinengo Per quasi sette mesi Mike Nelson, in cima alla classifica londinese per 133 463 36.585 ● Andy Warhol. Due capolavori dalla Castello di Rivoli Rivoli (To) 22/1/19-22/4/19 Collezione di Francesco Federico Cerruti visitatori totali, ha trasformato gli spazi delle Duveen Galleries della Tate 134 462 71.090 ● Elliott Erwitt Personae Reggia di Venaria Venaria 27/9/18-24/3/19 nel magazzino di una società in fallimento che cerca di sbarazzararsi di Reale (To) tutte le attrezzature prima di essere scorporata e venduta, triste smantel- 135 453 41.700 ● Steve McCurry. Cibo Mus. San Domenico Forlì 21/9/19-6/1/20 lamento che non può non ricordarci la Brexit. Gormley alla Royal Academy 136 452 6.326 ● Dedalo Minosse Basilica Palladiana Vicenza 21/9/19-6/10/19 vince tra le mostre con ingresso a pagamento. 137 451 64.530 ● Elena Franco. Hospitalia. Santa Maria della Siena 12/4/19-1/9/19 O sul significato della cura Scala 1 5.688 79.637 ▲ Reduce Speed Now: Justin Brice Guariglia Somerset House 16/4/19-29/4/19 138 448 1.343 ■ Cantiere Permanente Palazzo Santa Modena 13/9/19-15/9/19 Margherita - 2 5.548 1.126.309 ▲ Mike Nelson, the Asset Strippers Tate Britain 18/3/19-6/10/19 Galleria Civica 3 4.230 342.600 ▲ Kaleidoscope Saatchi Gallery 15/3/19-11/6/19 139 447 69.376 ● Luce movimento. Il cinema Museo del Milano 22/3/19-25/8/19 4 3.842 284.274 ■ Antony Gormley Royal Academy of Arts 21/9/19-3/12/19 sperimentale di Marinella Pirelli Novecento 5 3.498 55.973 ▲ Johnnie Cooper: Throe on Throe Saatchi Gallery 19/4/19-4/5/19 140 444 25.317 ● Giuseppe Veneziano. Fantasy Palazzo Belmonte Palermo 8/3/19-12/5/19 6 3.327 59.877 ▲ Nancy Cadogan: Mind Zero Saatchi Gallery 1/9/19-22/9/19 Riso 7 3.299 267.230 ▲ Carmignac Photojournalism Award: Artico Saatchi Gallery 15/3/19-11/6/19 141 435 53.458 ● Álvaro Siza. Viagem sem Programa Santa Maria della Siena 6/6/19-6/10/19 Scala 8 3.058 422.047 ■ Van Gogh e la Gran Bretagna Tate Britain 27/3/19-11/8/1 142 434 18.233 ● L’Opera si racconta. La sacra Museo di Napoli 24/3/18-19/2/19 9 3.040 194.537 ■ Summer Exhibition 2019 Royal Academy of Arts 10/6/19-12/8/19 conversazione di Konrad Witz Capodimonte 10 3016 183959 ■ Sweet Harmony: Rave Today Saatchi Gallery 12/7/19-14/9/19

© Riproduzione riservata 143 433 52.373 ■ Madame Reali. Cultura e potere da Palazzo Madama Torino 20/12/18-6/5/19 Parigi a Torino 144 431 36.212 ▲ Milano anni ’60. Storia di un decennio Palazzo Morando Milano 6/11/19-9/2/20 irripetibile - Costume Moda New York Immagine Le mostre del Costume Department del Met sono da 145 429 35.646 ● Tecniche d’evasione Palazzo delle Roma 4/10/19-6/1/20 Esposizioni tempo garanzia di successo. Così è stato per Camp, l’e- 146 429 44.590 La stanza di Mantegna. Capolavori dal Palazzo Barberini Roma 27/9/18-27/1/19 sposizione dedicata allo stile eccentrico e ambiguo nato ● Museo Jacquemart-André di Parigi nell’Inghilterra vittoriana, che svetta per visitatori giorna- 147 429 44.590 ● Gotico Americano. I maestri della Palazzo Barberini Roma 27/9/18-27/1/19 lieri. Il pieno però, in totale, lo fa il MoMA con l’omaggio Madonna Straus al visionario congolese Kingelez, «architetto» di città di 148 428 40.660 ● Musica scolpita Santa Maria della Siena 27/5/19-29/8/19 cartone e lattine, e con una rassegna molto rock. Scala 149 427 31.175 ● Il corpo della voce. Carmelo Bene, Palazzo delle Roma 9/4/19-30/6/19 Cathy Berberian, Demetrios Stratos Esposizioni 1 5.589 687.449 ● Camp: Notes on Fashion Metropolitan Museum 9/5/19-8/9/19 150 426 100.568 ● Madonna in blu. Una scultura veronese Castello del Trento 22/6/18-24/2/19 2 5.019 321.211 ● Jennifer Bartlett: Rhapsody MoMA 13/4/19-15/6/19 del Trecento Buonconsiglio 3 4.889 1.070.688 ● Bodys Isek Kingelez: City Dreams MoMA 26/5/18-1/1/19 151 426 6.389 ● Le memorie dell’acqua Santa Maria della Siena 4/5/19-18/5/19 4 4.540 413.166 ● Projects 195: Park McArthur MoMA 27/10/18-27/1/19 Scala 5 4.080 297.258 ● Kevin Beasley: View of a Landscape Whitney Museum 15/12/18-10/3/19 152 425 22.258 ▲ Eldorato di Giovanni De Gara Basilica di Ravenna 3/10/19-24/11/19 6 3.811 670.651 ● Play it Loud: gli strumenti del Rock and Roll MoMA 8/4/19-1/10/19 Sant’Apollinare in Classe 7 3.548 493.176 ● Basquiat’s Defacement: Untold Story Guggenheim 21/6/19-6/11/19 153 420 64.619 ● Notre-Dame de Paris. Sculture gotiche Palazzo Madama Torino 5/4/19-30/9/19 8 3.509 418.082 ● Andy Warhol: from A to B and Back Again Whitney Museum 12/11/18-31/3/19 dalla grande cattedrale 9 3.505 441.689 ● Bruce Nauman: Disappearing Acts MoMA 21/10/18-25/2/19 154 417 51.326 ● Carlo Carrà Palazzo Reale Milano 4/10/18-3/2/19 10 3.458 663.849 ● Hilma af Klint: dipinti per il futuro Guggenheim 12/10/18-23/4/19

© Riproduzione riservata 155 413 47.104 ■ I Love Lego Salone degli Incanti Trieste 21/2/19-30/6/19 156 410 13.111 ● Nel segno di Leonardo. Percorsi interattivi Galleria Nazionale Urbino 8/4/19-10/5/19 dal Rinascimento alle onde gravitazionali delle Marche Parigi 157 407 103.370 ● Easy Rider. Il mito della motocicletta Reggia di Venaria Venaria 18/7/18-5/5/19 come arte Reale (To) Tutankhamon a parte, un dato emerge dalla classifi- 158 396 47.932 ▲ A la mode Française Castel Thun Vigo di Ton 15/6/19-27/10/19 ca parigina: le mostre più frequentate nel 2019 le ha (Tn) organizzate la Fondation Vuitton di Monsieur Pinault: 159 382 99.394 ● Hito Steyerl. The City of Broken Windows Castello di Rivoli Rivoli (To) 1/11/18-1/9/19 Basquiat, Schiele e gli impressionisti del Courtauld di 160 382 47.379 ● Tutti gli Ismi di Armando Testa Sale Chiablese Torino 25/10/18-17/3/19 Londra hanno distanziato le esposizioni di Musée d’Or- 161 369 15.879 ● Emanuele Becheri. Stati d’animo Santa Maria della Siena 25/5/19-6/7/19 Scala say e Centre Pompidou. Un calo su cui pesano le ridu- 162 376 56.432 ● Aria, Fiori, Sale. Opere dalle Collezioni del Castello di Rivoli Rivoli (To) 9/7/19-31/12/19 zioni d’orario attuate in vari musei statali per protesta Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemp. contro la riforma delle pensioni. 163 375 66.803 ● David LaChapelle Reggia di Venaria Venaria 14/6/19-6/1/20 Reale (To) 1 7.735 1.423.170 ■ Tutankhamon: tesori del faraone d’oro La Villette 23/3/19-22/9/19 164 374 3.370 ▲ Do ut do. La morale dei singoli Biblioteca Bologna 1/2/19-9/2/19 dell’Archiginnasio 2 7.026 676.503 ■ Jean-Michel Basquiat Fond. Louis Vuitton 3/10/18-21/1/19 165 372 42.390 ■ Giorgio de Chirico. Ritorno al Futuro, Gam Torino 19/4/19-25/8/19 3 7.026 676.503 ■ Egon Schiele Fond. Louis Vuitton 3/10/18-21/1/19 Neometafisica e Arte Contemporanea 4 4.986 500.026 ■ Il modello nero: da Géricault a Matisse Musée d’Orsay 26/3/19-21/7/19 166 364 46.180 ● Quando il libro si riveste d’arte Palazzo Madama Torino 6/5/19-30/9/19 5 4.959 413.000 Berthe Morisot, 1841-95 Musée d’Orsay 18/6/19-22/9/19 ■ 167 361 46.908 ■ Marc Chagall. Colore e magia Palazzo Mazzetti Asti 27/9/18-3/2/19 6 4.712 482.000 ■ Collezione Courtauld: Impressionismo Fond. Louis Vuitton 20/2/19-17/6/19 168 358 67.287 ■ Mortali Immortali. I tesori del Sichuan Mercati di Traiano Roma 26/3/19-20/10/19 7 4.575 348.982 ■ Vasarely: condivisione di forme Centre Pompidou 6/2/19-6/5/19 nell’antica Cina 8 4.476 1.204.000 ● Gustav Klimt Atelier des Lumières 13/4/18-6/1/19 169 357 11.669 ● Sguardo italiano 4. Niko Giovanni Musei Civici di San San 8/10/19-9/11/19 9 4.475 475.618 ■ Miró Grand Palais 3/10/18-4/2/19 Coniglio. Vero e Falso Gimignano Gimignano

10 4.030 355.823 ● Franz Marc e August Macke: il Cavaliere Azzurro Musée de l’Orangerie 6/3/19-17/6/19 (Si) © Riproduzione riservata

© Riproduzione riservata continua a pag. 23 22 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 PER IL VENTISEIESIMO ANNO LA CLASSIFICA MONDIALE DELLE MOSTRE PIÙ VISITATE

segue da pag. 20 Biglietto ▲ Gratuito ● Integrato ■ Dedicato MONDO Classifica per visitatori al giorno Le top ten di Firenze, Milano, Roma, Torino di tutte le mostre (gratuite, integrate e dedicate) Firenze 169 2.816 215.220 ■ Edvard Munch Galleria di Stato Mosca 17/4/19-14/7/19 Tret'jakov Gli Uffizi dell’era Schmidt hanno chiuso il 2019 con un +33% di visite. Non stu- 170 2.807 594.994 ■ Christian Dior: designer di sogni V&A Londra 2/2/19-1/9/19 pisce quindi che nella classifica delle mostre fiorentine il museo occupi 9 casel- 171 2.803 339.128 ■ Margaret Olley: a Generous Life Queensland Gallery Brisbane 15/6/19-13/10/19 le su 10 (e onore dunque al sesto posto delle Gallerie dell’Acacdemia). Spicca, of Modern Art con oltre 2,6 milioni di visitatori (in 14 mesi), il progetto di Giacomo Zaganelli: 172 2.788 585.391 ● Constantin Brancusi. Scultura MoMA New York 22/7/18-18/2/19 una riflessione sull’identità del turismo di oggi e sull’osservazione dell’opera 173 2.767 766.326 ▲ No Spectators: l’arte del Burning Man Renwick Gallery Washington 30/3/18-21/1/19 d’arte soggetta ormai al filtro dell’obiettivo di smartphone e fotocamere. 174 2.766 430.154 ● Biennale del Whitney 2019 Whitney Museum New York 17/5/19-27/10/19 175 2.753 196.278 ▲ 50 anni di Realismo: dal fotorealismo Centro Cultural Brasilia 5/2/19-28/4/19 n. Visitatori Visitatori Titolo della mostra Sede Date alla VR Banco do Brasil al giorno totali 176 2.745 49.404 ● Looped: filmati dalla collezione Museu de Serralves Porto 12/9/19-29/9/19 1 8.771 894.673 ● Omaggio a Cosimo I. Cento Lanzi per il Principe Uffizi 4/6/19-29/9/19 Serralves 2 8.715 923.749 ● Tutti i colori dell’Italia ebraica Uffizi 27/6/19-27/10/19 177 2.737 317.520 ▲ : Landline Hirshhorn Museum Washington 13/9/18-3/2/19 3 7.413 2.624.343 ● Grand Tourismo di Giacomo Zaganelli Uffizi 31/7/18-15/9/19 178 2.735 248.905 ● Attività dei 12 mesi lunari National Palace Taipei 26/9/19-25/12/19 Museum 4 7.090 623.958 ● Antony Gormley. Essere Uffizi 26/2/19-26/5/19 179 2.727 811.152 ▲ Arte Moderna 1900-60 dalla Nat. Mus. of Mod. Gwacheon 11/7/18-23/6/19 5 5.309 488.387 ● Il Ratto di Polissena. Pio Fedi scultore classico negli Uffizi 24/11/18-10/3/19 Collezione del MMCA and Cont. Art anni di Firenze capitale 180 2.718 252.000 ■ Andy Warhol: from A to B and Back SFMoMA San 18/5/19-2/9/19 6 5.280 633.602 ● Nuove Acquisizioni 2016-2018 Gall. dell’Accademia 22/1/19-9/6/19 Again Francisco 7 5.128 394.884 ● Flora Commedia. Cai Guo-Qiang agli Uffizi Uffizi 20/11/18-17/2/19 181 2.698 86.337 ● Asia Argento. Antologia Analogica Museo Nazionale Torino 23/4/19-27/5/19 8 4.460 428.152 ● Costruire un capolavoro: la Colonna Traiana Giardino di Boboli 21/6/19-6/10/19 del Cinema 9 4.141 687.488 ● Tony Cragg a Boboli Giardino di Boboli 5/5/19-27/10/19 182 2.691 290.640 ● Essential Korea Metropolitan New York 7/6/19-22/9/19 10 3.252 211.390 ● Il Carro d’oro di Johann Paul Schor. L’effimero Palazzo Pitti 20/2/19-5/5/19 Museum splendore dei carnevali barocchi 183 2.685 515.142 ▲ A Journey That Wasn’t The Broad Los Angeles 30/6/18-10/2/19 184 2.684 474.217 Pipilotti Rist: Open My Glade Louisiana Museum Humlebaek 1/3/19-22/9/19 of Modern Art 185 2.677 254.345 ▲ Leonardo da Vinci: una vita nel Manchester Art Manchester 1/2/19-6/5/19 Milano disegno Gallery Archiviato l’anno di Leonardo, col rischio della saturazione e quasi 186 2.667 139.837 Tre collezioni di San Pietroburgo State Russian San 11/4/19-10/6/19 ● dell’insofferenza, si contano ancora i frutti delle iniziative messe in Museum Pietroburgo campo. Due mostre leonardesche insieme hanno sfiorato nel com- 187 2.649 157.073 ▲ Man Ray a Parigi Centro Cultural San Paolo 21/8/19-28/10/19 Banco do Brasil plesso il milione di visitatori. Ma la profetica rassegna alla Triennale 188 2.637 377.105 ■ L’Esercito di terracotta e Cai Guo-Qiang National Gallery of Melbourne 24/5/19-13/10/19 sui legami con l’ambiente naturale che l’uomo è riuscito a compro- Victoria mettere ha avuto un appeal anche maggiore di Banksy e di Picasso. 189 2.622 270.042 ● Animalia Fashion Palazzo Pitti Firenze 8/1/19-5/5/19 190 2.604 442.003 ● Programmato: regole, codici e Whitney Museum New York 28/9/18-14/4/19 1 2.448 190.966 ● Dream Beasts. Le spettacolari creature di Museo Naz. Scienza e 20/2/19-19/5/19 coreografie nell’arte, 1965-2018 Theo Jansen Tecnologia Leonardo da Vinci 191 2.598 187.436 ▲ Paul Klee: equilibrio instabile Centro Cultural Belo 28/8/19-19/11/19 2 2.107 35.814 ● Ottavo dialogo «Attorno alla Cena in Emmaus. Pinacoteca di Brera 5/2/19-24/2/19 Banco do Brasil Horizonte Caravaggio incontra Rembrandt» 3 1.968 88.548 ■ L’annunciazione di Filippino Lippi Palazzo Marino 29/11/19-12/1/20 192 2.590 785.406 Dalí - Raffaello: un sogno ad occhi Teatre-Museu Dalí Figueres 15/1/19-8/12/19 ● 4 1.770 281.421 ● XXII Triennale di Milano. Broken Nature: Triennale Milano 1/3/19-1/9/19 aperti prolungato, seconda parte Design Takes on Human Survival 193 2.584 131.800 Project 1 by ArtPrize Sedi varie Grand 7/9/19-27/10/19 ▲ 5 1.711 210.403 ● Picasso e il mito Palazzo Reale 18/10/18-17/2/19 Rapids 6 1.670 666.199 ● Leonardo da Vinci Parade Museo Naz. Scienza e 19/7/18-27/10/19 194 2.583 153.115 ▲ Vaivém/To-and-fro Centro Cultural San Paolo 22/5/19-29/7/19 Tecnologia Leonardo da Vinci Banco do Brasil 7 1.667 241.697 ■ The art of Banksy. A visual protest Mudec 21/11/18-14/4/19 195 2.572 360.026 ▲ Enrico David: progressioni di lento Hirshhorn Museum Washington 16/4/19-2/9/19 rilascio 8 1.604 4.811 ▲ Performing. Di genere Pac 1/3/19-3/3/19 196 2.550 288.935 ■ Preistoria, un enigma moderno Centre Pompidou Parigi 8/5/19-16/9/19 9 1.531 157.665 ● Antonello da Messina. Dentro la pittura Palazzo Reale 21/2/19-3/6/19 197 2.550 122.764 ■ Scambi culturali dell’Imperatore e Tokyo National Tokyo 5/3/19-29/4/19 10 1.484 293.928 ● Leonardo mai visto Castello Sforzesco 16/5/19-31/12/19 dell’Imperatrice del Giappone Museum

198 2.545 232.289 ■ Vienna verso il Modernismo National Art Center Tokyo 24/4/19-5/8/19 Tokyo Roma 199 2.539 284.341 ● Joan Miró: la nascita del mondo MoMA New York 24/2/19-15/6/19 Con lo strano terzetto composto da Fontana, Picasso e Zhang Enli, ar- 200 2.524 280.143 ● Fra Angelico: Rinascimento fiorentino Prado Madrid 28/5/19-15/9/19 tista contemporaneo cinese, la Galleria Borghese si aggiudica le prime 201 2.524 274.043 ■ La Luna: da mondi interiori allo spazio Louisiana Museum Humlebaek 13/9/18-20/1/19 esteriore of Modern Art tre posizioni per visitatori giornalieri. I sogni degli artisti contemporanei riuniti da Danilo Eccher al Chiostro del Bramante vincono però per totale 202 2.518 317.307 ● Il valore del buon design MoMA New York 10/2/19-15/6/19 di visitatori, seguiti da Warhol al Vittoriano e da Luca Signorelli ai Capi- 203 2.502 335.244 ■ Il giovane Picasso: i periodi blu e rosa Fondation Beyeler Basilea 3/2/19-16/6/19 tolini. Il totale più cospicuo è quello del progetto annuale MacroAsilo. 204 2.498 254.750 ▲ Janet Laurence: After Nature Museum of Sydney 1/3/19-10/6/19 Contemporary Art Australia 1 1.958 162.544 ● Lucio Fontana. Terra e Oro Galleria Borghese 22/5/19-25/8/19 205 2.498 78.871 ● Capolavori: tesori del tempio Kyoto National Kyoto 14/8/19-16/9/19 2 1.951 152.211 Bird Cage. A temporary shelter Galleria Borghese 9/4/19-7/7/19 e del santuario Museum 3 1.631 141.973 ● Picasso. La scultura Galleria Borghese 24/10/18-3/2/19 206 2.485 342.929 ■ Alphonse Mucha Musée du Parigi 12/9/18-27/1/19 Luxembourg 4 1.082 232.734 ■ Andy Warhol Comples. del Vittoriano 3/10/18-5/5/19 207 2.485 234.649 ■ Vincent van Gogh: una vita nell’arte Museum of Fine Houston 10/3/19-27/6/19 5 1.070 201.171 ● Luca Signorelli e Roma. Oblio e riscoperte Musei Capitolini 19/7/19-12/1/20 Arts 6 957 278.437 ● MacroAsilo Macro 1/1/19-31/12/19 208 2.481 282.859 ● Gulp! Goal! Ciak! Cinema e Fumetti Museo Nazionale Torino 9/2/19-17/6/19 7 868 180.569 ■ Pollock e la Scuola di New York Complesso del Vittoriano 10/10/18-5/5/19 del Cinema 8 816 270.000 ■ Dream. L’arte incontra i sogni Chiostro del Bramante 29/9/18-25/8/19 209 2.457 380.904 ■ L’ecologia come nuova politica, Garage Museum of Mosca 29/6/19-1/12/19 2030-2100 Contemporary Art 9 755 21.912 ● World Press Photo Exhibition Palazzo delle Esposizioni 25/4/19-26/5/19 210 2.448 190.966 ● Dream Beasts. Le spettacolari creature Museo Nazionale Milano 20/2/19-19/5/19 10 736 64.811 ■ Pompei e Santorini: l’eternità in un giorno Scuderie del Quirinale 11/10/19-6/1/20 di Theo Jansen Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci Torino 211 2.444 184.724 ▲ Sensitive Buildings Centro Cultural Belo 12/10/18-7/1/19 Banco do Brasil Horizonte La più vista a Torino nel 2019 è stata una rassegna sul rapporto tra fumetti e 212 2.441 171.924 ■ Liu Xiaodong: Uummannaq Louisiana Museum Humlebaek 21/3/19-10/6/19 settima arte, al Museo del Cinema (ma il record giornaliero è di Asia Argento). of Modern Art Secondo posto per «Anche le statue muoiono», che ha preso a prestito il titolo 213 2.440 231.793 ● Romanzo breve di moda maschile Palazzo Pitti Firenze 12/6/19-29/9/19 di un film di Alain Resnais per riflettere su conflitti e patrimonio. I Macchiaioli 214 2.438 190.883 ▲ Oscar Rejlander: artista fotografo Getty Center Los Angeles 12/3/19-9/6/19 alla Gam battono il Leonardo e anche la bella mostra su Van Dyck alla Sabauda.

215 2.438 190.883 ▲ Rievocazione nella fotografia Getty Center Los Angeles 12/3/19-9/6/19 contemporanea 1 2.698 86.337 ● Asia Argento. Antologia Analogica Mus. Naz. del Cinema 23/4/19-27/5/19 216 2.427 228.178 ▲ Ritratti di Lorenzo Lotto National Gallery Londra 5/11/18-10/2/19 2 2.481 282.859 ● Gulp! Goal! Ciak! Cinema e Fumetti Mus. Naz. del Cinema 9/2/19-17/6/19 217 2.425 244.972 ● Omaggio a Cosimo I. Una biografia Palazzo Pitti Firenze 5/6/19-29/9/19 3 782 101.684 ■ I Macchiaioli. Arte italiana verso la modernità Gam 26/10/18-24/3/19 tessuta 4 778 8.560 ■ Arthur Jafa, Love is the Message, The Message is Death Palazzo Madama 1/11/19-13/11/19 218 2.425 244.972 ● Omaggio a Cosimo I. Palazzo Pitti Firenze 5/6/19-29/9/19 5 769 13.079 ▲ Giovanni Bellini, Madonna con il Bambino Grattacielo Intesa 20/12/19-6/1/20 Il villano e la sua botticella (Madonna di Alzano) Sanpaolo 219 2.424 470.322 ● Roof Garden: Alicja Kwade, ParaPivot Metropolitan New York 16/4/19-27/10/19 6 652 63.254 ● Leonardo da Vinci. Disegnare il futuro Galleria Sabauda 16/4/19-21/7/19 Museum 7 603 183.338 ● Anche le statue muoiono Museo Egizio 8/3/18-6/1/19 220 2.418 400.305 ■ Dea Trier Mørch: Into the World Louisiana Museum Humlebaek 17/1/19-28/7/19 of Modern Art 8 600 17.969 ● La Gazzetta del Popolo, 135 anni tra storia, Museo Nazionale del 18/4/19-19/5/19 giornalismo e cultura Risorgimento 221 2.411 341.276 ▲ Nuove acquisizioni 2017-18 Nat. Mus. of Mod. Gwacheon 21/3/19-1/9/19 9 593 58.728 Steve McCurry. Leggere Palazzo Madama 9/3/19-1/7/19 and Cont. Art ■ © Riproduzione riservata 10 514 62.176 ■ Van Dyck. Pittore di Corte Galleria Sabauda 16/11/18-17/3/19 continua a pag. 23 IL GIORNALE DELL’ARTE Numero 407, aprile 2020 23 PER IL VENTISEIESIMO ANNO LA CLASSIFICA MONDIALE DELLE MOSTRE PIÙ VISITATE

segue da pag. 22 Biglietto ▲ Gratuito ● Integrato ■ Dedicato segue da pag. 21 Biglietto ▲ Gratuito ● Integrato ■ Dedicato MONDO Classifica per visitatori al giorno ITALIA Classifica per visitatori al giorno di tutte le mostre (gratuite, integrate e dedicate) di tutte le mostre (gratuite, integrate e dedicate) 222 2.400 311.996 ▲ BP Portrait Award 2019 National Portrait Londra 13/6/19-20/10/19 170 355 39.378 ● Viaggio nei Giardini d’Europa Reggia di Venaria Venaria 5/7/19-10/11/19 Gallery Reale (To) 223 2.397 202.010 ▲ Il libro delle bestie: bestiario nel Getty Center Los Angeles 14/5/19-18/8/19 171 354 46.349 ■ Roy Lichtenstein. Multiple Visions Mudec Milano 1/5/19-8/9/19 mondo medievale 172 353 24.384 ▲ Nanda Vigo. Light project Palazzo Reale Milano 23/7/19-29/9/19 224 2.394 173.067 ▲ Cosmi meravigliosi nei manoscritti Getty Center Los Angeles 30/4/19-21/7/19 173 352 37.989 ● Yuri Ancarani. The Roots of Violence Castello di Rivoli Rivoli (To) 9/7/19-10/11/19 medievali 174 351 20.000 ■ Sandy Skoglund. Visioni Ibride Camera Torino 24/1/19-31/3/19 225 2.390 182.317 ● Storie crudeli di Paula Rego Musée de l’Orangerie Parigi 17/10/18-14/1/19 175 342 2.395 ▲ Ventesimo Premio Cairo Palazzo Reale Milano 21/11/19-27/11/19 226 2.388 248.338 ■ Pierre Bonnard: il colore della memoria Tate Modern Londra 23/1/19-6/5/19 176 341 24.559 ▲ Nespolo. Fuori dal coro Palazzo Reale Milano 6/7/19-15/9/19 227 2.387 207.647 Photo Book Art Albertina Vienna 28/6/19-22/9/19 177 334 26.385 ■ Ando Gilardi reporter. Italia 1950-1962 Gam Torino 15/3/19-16/6/19 228 2.385 369.676 ▲ Martin Parr: ritorno a Manchester Manchester Art Manchester 16/11/18-22/4/19 178 334 20.352 ● Manifesto. Julian Rosenfeld Palazzo delle Roma 26/2/19-5/5/19 Gallery Esposizioni 229 2.381 150.000 ● Long Live Rembrandt Rijksmuseum Amsterdam 15/7/19-15/9/19 179 328 11.791 ▲ Il mondo di Leonardo Muse Trento 21/11/19-23/2/20 230 2.380 245.843 ▲ Gordon Parks: la storia di Flàvio Getty Center Los Angeles 9/7/19-10/11/19 180 320 45.454 ■ Paganini Rockstar Palazzo Ducale Genova 19/10/18-10/3/19 231 2.379 697.000 ■ Re Tut: tesori del faraone d’oro California Science Los Angeles 24/3/18-13/1/19 181 316 31.615 ■ Dalla Terra alla Luna. L’arte in viaggio Palazzo Madama Torino 19/7/19-11/11/19 Center verso l’astro d’argento 232 2.377 237.730 ● Plasmato dal Fuoco. La scultura in Palazzo Pitti Firenze 18/9/19-12/1/20 182 313 33.490 ● Giovanni Santi. «Da poi… me dette alla Galleria Nazionale Urbino 30/11/18-17/3/19 bronzo nella Firenze degli ultimi Medici mirabil arte de pictura» delle Marche 233 2.367 227.888 ▲ Calligrafia nei manoscritti illuminati Getty Center Los Angeles 18/12/18-7/4/19 183 311 7.473 ▲ Le nature morte di Geo Poletti Palazzo Reale Milano 1/3/19-24/3/19 234 2.360 189.464 ■ Le Corbusier e il periodo del purismo National Museum Tokyo 19/2/19-19/5/19 184 310 26.400 ● Bolle di sapone. Forme dell’utopia tra Galleria Nazionale Perugia 16/3/19-9/6/19 of Western Art Vanitas, arte e scienza dell’Umbria 235 2.358 297.101 ■ Escher X Nendo: tra due mondi National Gallery of Melbourne 2/12/18-7/4/19 185 308 102.527 ● Ercole e il suo mito Reggia di Venaria Venaria 13/9/18-29/9/19 Victoria Reale (To) 236 2.342 211.472 ▲ Between the Lines: illustrazioni Getty Center Los Angeles 4/6/19-15/9/19 186 306 26.059 ● . Mosaics Mar Ravenna 5/10/19-12/1/20 237 2.341 245.141 ▲ Ámà: the Gathering Place Cleveland Museum Cleveland 2/8/19-1/12/19 187 306 26.059 ● Riccardo Zangelmi. Forever young Mar Ravenna 5/10/19-12/1/20 of Art 188 306 26.059 ● Niki de Saint Phalle Vanitas Mar Ravenna 5/10/19-12/1/20 238 2.332 247.187 ■ Manet e la bellezza moderna Art Institute of Chicago 26/5/19-8/9/19 Chicago 189 302 10.867 ● Graffi dell’anima Santa Maria della Siena 19/12/18-10/2/19 Scala 239 2.331 281.092 ■ Elemental: Alejandro Aravena So Far Louisiana Museum Humlebaek 11/10/18-3/3/19 of Modern Art 190 301 31.010 ■ Ingres e la vita artistica ai tempi di Palazzo Reale Milano 12/3/19-23/6/19 Napoleone 240 2.314 220.452 ● Manoel de Oliveira: la collezione Museu de Serralves Porto 25/6/19-13/10/19 191 301 19.614 ● Romanticismo Museo Poldi Pezzoli Milano 25/10/18-17/3/19 241 2.299 213.193 ● Ernesto Neto Pinacoteca do São Paulo 30/3/19-15/7/19 Estado 192 301 10.826 ▲ Nell’Officina di Gunter Böhmer Complesso monum. Parma 5/10/19-15/11/19 della Pilotta 242 2.295 87.220 ● A Year with Children 2019 Guggenheim New York 26/4/19-2/6/19 193 300 38.745 ● Di terra e di fuoco. Il San Sebastiano di Castello del Trento 20/10/18-24/2/19 243 2.291 233.684 ● Gioielli: il corpo trasformato MoMA New York 12/11/18-24/2/19 Andrea Riccio Buonconsiglio 244 2.291 219.954 ■ Nuova oggettività Albertina Vienna 3/4/19-7/7/19 194 300 9.579 ● Egizio 90 Museo Nazionale del Torino 10/1/19-15/2/19 245 2.286 149.221 ▲ Tim Burton e la vivace bellezza dei Centro Cultural Brasília 28/5/19-11/8/19 Risorgimento Italiano mostri Banco do Brasil 195 298 31.010 ● Jean-Auguste-Dominique Ingres. La vita Palazzo Reale Milano 12/3/19-23/6/19 246 2.262 114.722 ■ Biennale di Honolulu 2019 Sedi varie Honolulu 8/3/19-5/5/19 artistica al tempo dei Bonaparte 247 2.260 259.876 ■ Da Rubens a Makart: sfarzose collezioni Albertina Vienna 16/2/19-10/6/19 196 295 32.791 ● Sotto il cielo d’Egitto: un capolavoro Castello del Trento 10/11/18-24/2/19 248 2.260 259.876 ■ Rudolf von Alt: acquerelli Albertina Vienna 16/2/19-10/6/19 ritrovato di F. Hayez Buonconsiglio 249 2.258 145.182 ■ Cartier: cristallizzazione del tempo National Art Center Tokyo 2/10/19-16/12/19 197 294 60.555 ■ Chagall. Sogno d’amore Basilica della Napoli 15/2/19-8/9/19 Tokyo Pietrasanta 250 2.247 230.524 ■ Cecily Brown: Where, When, How Often, Louisiana Museum Humlebaek 8/11/18-10/3/19 198 294 31.766 ▲ Maurice Marinot. Il vetro, 1911-34 Le Stanze del Vetro Venezia 25/3/19-28/7/19 with Whom of Modern Art 199 293 18.519 ▲ Un Monet in Pilotta Galleria Nazionale Parma 15/6/19-28/8/19 251 2.244 172.786 ● Neo Rauch. Opere dal 2006 al 2019 Palazzo Pitti Firenze 16/10/19-12/1/20 200 293 3.218 ● Ri-scatti. Amico fragile Pac Milano 8/3/19-17/3/19 252 2.243 285.820 ● In Statu Quo: strutture di negoziazione Tel Aviv Museum Tel Aviv 15/1/19-15/6/19 201 290 17.133 ■ Emilio Isgrò Fond. Giorgio Cini Venezia 13/9/19-24/11/19 of Art 202 289 111.370 ● Bellezza e cura del corpo nell’antichità Museo Archeologico Verona 26/10/18-17/11/19 253 2.240 223.037 ● Viaggio dal principio Museu de Serralves Porto 11/7/19-3/11/19 al Teatro Romano e ritorno 203 288 40.953 ● Il Trionfo del Colore. Da Tiepolo a Palazzo Chiericati Vicenza 23/11/18-5/5/19 254 2.239 241.814 Manfred Willmann Albertina Vienna 8/2/19-26/5/19 Canaletto e Guardi 255 2.238 253.549 ● Manoel de Oliveira: la casa Museu de Serralves Porto 25/6/19-3/11/19 204 281 25.872 ■ Da Monet a Bacon Palazzo Ducale Genova 17/11/18-10/3/19 256 2.213 159.355 ■ Civilizzazione: il modo in cui viviamo Ullens Center for Pechino 9/3/19-19/5/19 205 269 33.593 ■ Laura Grisi. Le opere filmiche, 1968-1972 Gam Torino 18/10/18-10/3/19 oggi Contemporary Art 206 269 26.620 ■ Steve McCurry. Leggere Gallerie Farnesi Modena 13/9/19-6/1/20 257 2.206 239.818 ● Sabartés by Picasso by Sabartés Museu Picasso Barcellona 23/11/18-31/3/19 207 265 20.000 ■ Mantegna Accademia Carrara Bergamo 25/4/19-21/7/19 208 264 27.681 ■ Apollinaire e l’invenzione «surréaliste» Gam Torino 31/10/18-24/2/19 258 2.206 239.818 Pablo Picasso e l’editore Museu Picasso Barcellona 23/11/18-31/3/19 Gustavo Gili 209 258 53.509 ▲ L’Argo nella Sala del Tesoro Castello Sforzesco Milano 16/5/19-12/1/20 259 2.204 213.820 ● Charles White: una retrospettiva MoMA New York 7/10/18-13/1/19 210 257 20.577 ● Morbelli 1853-1919 Gam Milano 15/3/19-16/6/19 260 2.203 176.255 ● Contemporary Project: Museu de Serralves Porto 15/2/19-5/5/19 211 246 67.425 ■ Warhol&Friends. New York negli anni ’80 Palazzo Albergati Bologna 29/9/18-30/6/19 Horácio Frutuoso 212 245 61.359 ● Mauro Fiorese. Treasure Rooms (2014-2016) Gam Verona 5/4/19-20/1/20 261 2.202 230.254 ■ Civilizzazione: Nat. Mus. of Mod. Gwacheon 18/10/18-17/2/19 213 234 24.845 ● L’Autunno del Medioevo in Umbria Galleria Nazionale Perugia 21/9/19-6/1/20 il modo in cui viviamo oggi and Cont. Art dell’Umbria 262 2.200 170.000 ● Karl Marx Forever? State Russian San 17/10/18-14/1/19 214 234 26.022 ▲ La montagna fotografata, la montagna Chiesa di San Aosta 24/5/19-29/9/19 Museum Pietroburgo scolpita. Roberto Andrighetto e Guido Diémoz Lorenzo 263 2.197 156.307 ■ Michael Jackson: On the Wall Galeries Nationales Parigi 23/11/18-14/2/19 215 233 12.591 ● PTM A/R. Luigi Basiletti Niobe. Dal Pinacoteca Tosio Brescia 15/10/19-15/12/19 du Grand Palais disegno alla tela Martinengo 264 2.194 151.087 ■ Impressionismo: Monet, Art Gallery of Toronto 16/2/19-5/5/19 216 233 4.200 ■ Visio Palazzo Strozzi Firenze 13/11/19-1/12/19 Pissarro e altro Ontario 217 232 24.632 ● Wildlife Photographer of the Year 2018 Forte di Bard Bard (Ao) 2/2/19-2/6/19 265 2.188 190.335 ■ Nitsch: spazi di colore Albertina Vienna 17/5/19-11/8/19 218 230 6.205 ● World Press Photo 2019 Forte di Bard Bard (Ao) 6/12/19-6/1/20 266 2.173 305.795 ● Game, Set, Match Museu de Serralves Porto 28/6/19-8/12/19 219 226 23.529 ● Franco Fontana. Sintesi Fmav Modena 22/3/19-25/8/19 267 2.158 189.873 ● Self-Publishing in Porto Museu de Serralves Porto 21/3/19-16/6/19 220 225 18.641 ▲ Paolo Grassi Palazzo Reale Milano 26/1/19-24/3/19 1999-2019 268 2.156 263.051 ● Susan Hiller: Collezione Serralves Museu de Serralves Porto 1/3/19-30/6/19 221 223 37.390 ■ Ketty La Rocca. Appendice per una supplica Gam Torino 28/3/19-6/10/19 222 220 21.354 ▲ Avvertenze necessarie e profittevoli a’ Castello Sforzesco Milano 21/12/18-14/4/19 269 2.137 196.631 ■ Toulouse-Lautrec, lo spirito di CaixaForum Barcellona 18/10/18-20/1/19 Bibliotecarj, e agli Amatori de’ buoni Libri Montmartre Barcelona 223 220 5.936 ▲ Leonardo Sciascia amateur d’estampes Palazzo Belmonte Palermo 3/5/19-29/5/19 270 2.131 251.444 ● Antoni Muntadas a Serralves Villa Museu de Serralves Porto 15/3/19-10/7/19 Riso 224 220 1.761 ▲ EUIMAGE Immagini e propaganda: Mufoco Milano 22/3/19-31/3/19 271 2.124 696.622 ▲ Speech: Reflection, Imagination, Manchester Art Manchester 25/5/18-22/4/19 stereotipi nazionali in Europa dalla Repetition Gallery Grande Guerra a oggi 272 2.120 85.691 ● East West Jazz Pushkin Museum Mosca 30/9/19-15/11/19 225 216 14.689 ● Oliviero Toscani. Più di 50 anni di Mar Ravenna 14/4/19-30/6/19 273 2.117 170.873 ■ Conservazione al Complesso del Complesso del Mosca 12/7/19-13/10/19 magnifici fallimenti Cremlino di Mosca Cremlino 226 216 14.689 ● Arrigo Dolcini, professione fotografo. Mar Ravenna 14/4/19-30/6/19 274 2.115 435.638 ● La collezione e l’eredità di Fred Meijer Frederik Meijer Grand 1/2/19-25/8/19 Marina di Ravenna negli anni ’50 e ’60 Gardens e Rapids 227 216 14.689 ● Looking on Mar Ravenna 14/4/19-30/6/19 Sculpture Park 228 214 11.973 ● Testimoni dei Testimoni. Ricordare e Palazzo delle Roma 26/1/19-31/3/19 275 2.112 1.022.153 ▲ Artigianato e design nordici Manchester Art Manchester 6/7/18-10/11/19 raccontare Auschwitz Esposizioni Gallery 229 207 13.045 ▲ Guido Pajetta Palazzo Reale Milano 5/7/19-5/9/19 276 2.112 122.482 ▲ Pittori coreani tradizionali nella Gwangju National Gwangju 27/9/19-24/11/19 modernità Museum 230 205 17.000 Da Tiziano a van Dyck. Il volto del ’500 Casa dei Carraresi Treviso 26/9/18-24/3/19 277 2.107 35.814 ● Ottavo dialogo «Attorno alla Cena Pinacoteca di Brera Milano 5/2/19-24/2/19 231 203 11.550 ● Deacon - Maderthaner Palazzo Belmonte Palermo 26/4/19-26/6/20 in Emmaus. Caravaggio incontra Riso Rembrandt» 232 197 6.299 ● Illustri e saranno illustri Basilica Palladiana Vicenza 18/5/19-23/6/19 278 2.105 124.192 ▲ Tania Bruguera: School of Integration Manchester Art Manchester 5/7/19-1/9/19 233 196 29.404 ● I mondi di Riccardo Gualino. Sale Chiablese Torino 7/6/19-3/11/19 MIF Gallery Collezionista e imprenditore 279 2.094 246.548 ● Ai Weiwei: Resetting Memories Museo Città del 13/4/19-6/10/19 234 196 18.827 ■ Mika Rottenberg MAMbo Bologna 31/1/19-19/5/19 Universitario Arte Messico Contemporáneo 235 194 34.053 ■ Doing Deculturalization Museion Bolzano 13/4/19-3/11/19 © Riproduzione riservata © Riproduzione riservata