PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO

QUADERNI DELLA RASSEGNA DEGLI ARCHIVI DI STATO

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Guida generale dell'Archivio Storico

A cura di LUIGINA CARRATORI, ROBERTO CERRI, MARILENA LOMBARDI, GIANCARLO NANNI, SILVIA NANNIPIERI, ARIANNA 0RLANDI E Ivo REGOLI

MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI 1992 UFFICIO CENTRALE PER I BENI ARCHIVISTICI

DIVISIONE STUDI E PUBBLICAZIONI SOMMARIO

Comitato per le pubblicazioni: Salvatore Mastruzzi, presidente; Giulia Bologna, Paola Carucci, Antonio Demoni-Litta, Cosimo Damiano Fonseca, Romualdo Giuffrida, Renato Grispo, Lucio Lume, Enrica· Ormanni, Giuseppe Pansini, Claudio Pavone, Luigi Prosdocimi, Leopoldo Puncuh, Isidoro Soffierei, Isabella Zanni Rosiello, Premessa, Antonio Dentoni Litta p. 13 Lucia Moro, segretaria. Prefazione, Roberto Cerri )) 15 Introduzione Archivio preunitario (Giancarlo Nanni, Ivo Regoli) )) 21 Archivio postunitario (Silvia Nannipieri, Arianna Orlandi) )) 26

Guida all'archivio storico

ARCHIVIO PREUNITARIO

Vicariato di San Miniato (1370-1 808) )) 39 Atti civili » 44 Paci e tregue )) 46 Atti pupillari )) 46 Atti criminali )) 47 Condanne e assoluzioni )) 49 Atti economici )) 49 Atti, lettere e circolari )) 49 Suppliche >> 50 Entrate e uscite per il mantenimento dei malfattori )) 50 Gabella sulle bestie dal pié tondo )) 50 Inventari di beni confiscati )) 51 Deliberazioni dei rappresentanti del vicariato )) 51 Entrate e uscite )) 52 Dazzaioli per la riscossione del dazio del vicariaro )) 52 Saldi dei camarlinghi )) 52 Atti vari )) 53 Giudicatura di pace (1808-1814) )) 53 Atti civili >> 53 Tribunale di San Miniaro (1814-1865) )) 53 © 1992 Ministero per i Beni Culturali e ambientali ) Ufficio cenrrale per i beni archivistici Atti civili del vicario regio ) 55 Protocolli dell'esecutivo pubblico e privaro )) 57 ) ISBN 88-7125-061-3 Atti pupillari ) 57 Atti criminali )) 58 » Vendita: IstitutO Poligrafico e Zecca dello Staro- Libreria dello Stato Atti economici 58 Piazza Verdi, 00198 Roma Atti relativi ai processi di maggiore e minore competenza )) 58 Atti, lettere e circolari dei vicari regi e dei pretori » 59 Stampa: Edizioni ETS, piazza Torricelli, 4, 56126 6 Archivio storico di San Miniato Sommario 7

Ingiunzioni di pagamenti p. 59 Imposizioni straordinarie p. 83 Entrate e uscite di emolumenti giudiziari >> 59 Affari di strade >> 83 Atti vari >> 60 Atti vari » 83 Atti, lettere e circolari dei sottoprefetti » 60 Mairie di San Miniato (1808-1814) » 84 Ufficialaro di Cigoli (13 70-1774) » 60 Deliberazioni del consiglio municipale della mairie » 85 Atti civili » 61 Carteggio del maire » 85 Atti vari >> 61 Atti dello Staro civile » 85 Bilanci e rendimenti di conti » 85 Tribunale di Montaione (1714-1839) » 61 Ruoli delle contribuzioni dirette » 85 Atti civili » 62 Dazzaioli per la riscossione delle entrate » 85 Lettere e circolari » 62 Atti del comitatO di vaccinazione » 85 Entrate e uscite » 62 Atti vari » 85 Atti vari » 62 Comunità di San Miniato (1814-1865) » 85 Podesteria di San Miniato (1466-1776) » 62 Deliberazioni dei magistrati comunicativi » 87 Deliberazioni dei rappresentanti della podesteria » 64 Atti relativi alle adunanze magistrali » Deliberazioni dei rappresentanti delle ville » 64 87 Tratte » Saldi dei camarlinghi della podesteria » 64 87 Arti, lettere e circolari del gonfaloniere » 87 Saldi dei camarlinghi delle ville » 64 Atti dello StatO civile » 88 » 64 Comune di San Miniaro (1297-1370) Arruolamento militare » 89 » 66 Atti vari Ruoli degli iscritti e conto consuntivo della Guardia civica » 89 Comunità di San Miniato (1370-1808) » 66 Arti vari della Guardia nazionale » 90 Disposizioni conseguenti la conquista fiorentina » 67 Lavori pubblici » 90 Statuti e riforme » 68 Bilanci di previsione » 91 Deliberazioni dei priori e del Consiglio » 69 Rendimenti di conti dei camarlinghi » 91 Deliberazioni di altri magistrati comunicativi » 70 Documenti di corredo ai rendimenti di conti » 91 Minute di deliberazioni » 70 Repertori delle assegnazioni e giornali dei mandati » 92 Tratte » 70 Livelli » 92 » 72 Appuntature Comunità di Cigoli (1325-1774) » 92 » 73 Obblighi Deliberazioni del magistrato » 93 » 73 Atti, lettere e circolari Estimi » 93 » 74 Atti civili della Banca Attuaria Debitori del dazio comunicativo » 93 » 75 Danno daro Saldi e dazzaioli dei depositari di pegni pretori » 93 Saldi e dazziaioli dei depositari dei pegni pretori » 77 Saldi dei camarlinghi » 93 Beni di Camporena » 77 Comunelli di e di Monte bicchieri (1562-177 5) » 93 Livelli » 78 Deliberazioni dei rappresentanti di Stibbio » 94 Saldi dei camarlinghi » 78 Saldi dei camarlinghi di Stibbio » 94 Spese per approvvigionamento di truppe » 79 Deliberazioni dei rappresentanti di Montebicchieri » 94 Distribuzione di grano » 79 Saldi dei camarlinghi di Montebicchieri » 94 Sussidi ai poveri » 79 Entrate ed uscite comunicative » 80 Cancelleria di San Miniato (1559-1808) » 98 Ruoli, dazzaioli e saldi dei contribuenti » 80 Atti, lettere e circolari » 98 Dazzaioli e spogli dei debitori del decimino e restanti » 81 Tassa sul macinato » 98 Dazzaioli della rassa prediale » 81 Colletta universale » 100 Dazio dei possidenti » 82 Atti in causa » 101 Gabella del sale » 82 Atti vari » 102 ' 8 Archivio storico di San Miniato Sommario 9

Cancelleria di San Miniato (1814-1865) p. 102 Assegnazioni p. 121 Atti, lettere e circolari )) 103 Registri dei Mandati e delle Assegnazioni » 121 Atti in causa » 103 Mandati )) 121 Diritti di cancelleria » 103 Fatture )) 122 Inventari dell'archivio e di mobili e di suppellettili )) 103 Lavori Pubblici )) 123 Atti vari )) 104 Affari della scuola )) 124 Liste elettorali » Ufficio del Catasto di San Miniato )) 104 125 Tasse Comunali )) 125 Cancelleria di San Miniato (1534-1870) )) 107 Corrispondenza del Ragioniere )) 125 Catasto di San Miniato )) 107 Spese varie del Comune )) 126 Cancelleria di Castelfranco di Sotto (1430-1872) )) 109 Legati e Opere Pie )) 126 Catasto di Montopoli )) 109 Atti relativi ai Consorzi idraulici e di bonifica )) 126 Catasto di Castelfranco di Sotto )) 109 Servizi e Sussidi Militari )) 126 Catasto di )) 110 Provvedimenti annonari » 126 Catasto di )) 110 Carteggio e denunzie di malattie infettive )) 126 Registrazioni di Parti )) 127 Cancelleria di Fucecchio (1606 - 1870) )) 110 Istanze di sussidi )) 127 Catasto di Fucecchio )) 110 Fogli di fa miglia >> 127 Catasto di Santa Croce Sull'Arno )) 110 Atti relativi al movimento della popolazione )) 127 Cancelleria di Peccioli (1759 - 1870) )) 111 Censimento del 190 l » 127 Catasto di Peccioli )) 111 Atti relativi alla Biblioteca )) 127 Catasto di )) 111 Campioni e livelli )) 128 Circondario di acque e strade di San Miniato (1826-1859) )) 111 Contratti )) 128 Distretto per le vettovaglie (1793-1795) )) 112 Atti vari )) 128 Liceo Ginnasio- Regie scuole (1828-1861) )) 112 Inventari )) 128 Circondario di delegazione (185 3-1965) >> 113 Uffici dello Stato civile di San Miniato )) 128 Enti e comitati diversi (1526-1865) >> 113 Liste di leva )) 130 Ruoli matricolari » 130 Leggi e bandi (1576-1860) >> 114 Buste di emigrazioni e immigrazioni )) 130 Leggi e bandi della cancelleria di San Miniato » 114 Ufficio dello Stato civile di )) 130 Leggi e bandi del vicariato di San Miniato >> 114

Leggi e bandi della podesteria di Montaione >> 114 ARCHIVI AGGREGATI Leggi e bandi dell'uffìcialato di Cigoli >> 114 Tribunale di Fucecchio (1775-1865) )) 133 Leggi e bandi del tribunale di Fucecchio >> 114 Leggi e bandi della podesteria di Castelfranco )) 114 Cane di altri archivi di enti pubblici (1360-1846) >> 133 Giudice conciliatore di San Miniato (1866-1942) )) 134 ARCHIVIO POSTUNITARlO Tribunale di Livorno (1866-1931) )) 135 Comune di San Miniato (1865-1945) )) 115 Opera del SS.Crocifisso (1399-1786) » 136 Protocolli delle Deliberazioni del Consiglio Comunale )) 115 Opera Ruffella (1485-1790) )) 137 Protocolli delle Deliberazioni della Giunta Comunale >> 116 Opera di San Zenone di Stibbio (1643-1797) )) 138 Protocolli della Corrispondenza » 117 Pia Eredità Ansaldi (1787-1895) )) 138 Carteggio e atti degli affari comunali: Pia Eredità Marrucci (1818-1870) » 138 - Atti del Consiglio » 117 Carte di altre Opere (1520-1870) )) 138 -Atti della Giunta )) 117 Compagnia della SS .Annunziata (1531-1784) )) 139 - Affari del Comune » 118 Compagnia dell'unione della SS.Assunta e Bilanci )) 120 S. Lodovico di San Miniato (1541-1784) )) 139 lO Archivio storico di San Miniato

Compagnia di San Pietro Martire di San Miniato ( 1582-1784) p. 140

Compagnia di San Michele Arcangelo di Cigoli (1603-1784) >> 141 Compagnia di San Rocco di Cigoli (1668-1782) >> 141 Compagnia di Sant'Urbano di San Miniato (1701-1782) )) 141 Compagnia di Santa Caterina e

San Martino di San Miniato (1722-1782) » 142

Compagnia del SS.Rosario di Cigoli (1777-1782) » 142

Carte di altre compagnie laicali (1617-1784) )) 142 Congregazione di Carità (1890 - 1943) )) 143 ONMI Ufficio di San Miniato (1901-1939) )) 143 Famiglia Ansaldi (1300-1911) )) 144 Famiglia Roffìa (1390-1861) » 145 Gioacchino Taddei, chimico (1810-1865) )) 146 Accademia dei Volontari di San Miniato (1814-1865) )) 147

Associazioni diverse sanminiatesi (1883-1955) » 148

Archivi privati (1401-1854) )) 148 Convento di San Domenico (1349-1805) )) 149

Carte di altri enti e istituti ecclesiastici (1250-1757) )) 151 Indice dei nomi )) 153

Il lavoro di ordinamento e inventariazione dei fo ndi archivistici, nonché la redazione della presente Guida, sono stati effettuati con la consulenza della dott.ssa Sandra Pieri e del dott. Renato Delfioldella Sovrintendenza Archivistica per la Toscana. Il lavoro di riordino e inventariazione dell'Archivio storico comunale di San Minia­ to è stato realizzato anche con i contributi della Regione Toscana e dell'Ammini­ strazione Provinciale di Pisa. Il presente volume è stato pubblicato dall'Ufficio Centrale per i Beni Archivisitici con il contributo del Comune di San Miniato. Pur nella unitarietà del lavoro di ordinamento e di inventariazione della sezione preunitaria (a cura di Giancarlo Nanni elvo Regoli), di quella postunitaria (Arian­ na Orlandi, Silvia Nannipieri, Marilena Lombardi, Roberto Cerri) e di quella degli archivi aggregati, la responsabilità delle note introduttive va così attribuita: Gian­ carlo Nanni, pp. 39-58; 62-83; 131-133;lvo Regoli, pp. 59-61; 84-114; 135-142; Arianna Orlandi, pp. 29-35; 124-128; 134-135; Silvia Nannipieri, pp. 29-35; 115-123; 143-148; Luigina Carratori, pp. 149-151. Il volume dedicato all'archivio del Comune di San Miniato riprende la tra­ dizione iniziata alcuni anni fa e poi interrotta di ospitare tra i Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato lavori relativi ad archivi comunali. Si tratta di fondi che costituiscono un settore essenziale del patrimonio docu­ mentario italiano alla tutela del quale concorrono in grandissima parte le So­ printendenze archivistiche, organi dell'Amministrazione degli Archivi di Stato italiani. Il lavoro di San Miniato, che rientra nella linea dell'Ufficio centrale di sviluppare il terzo livello di strumenti per la ricerca costituito appunto dalle gui­ de, presentava per l'amministrazione anche l'opportunità di focalizzare l'atten­ zione su alcuni problemi specifici. A San Miniato si sono concretizzati infatti due aspetti del lavoro dell'ar­ chivista, che negli ultimi tempi assumono sempre maggior rilievo: in sede di meto­ dologia archivistica la realizzazione informatica di strumenti di corredo e nell'azione di salvaguardia la collaborazione di enti diversi, ognuno a suo modo interessato alle carte del Comune. Da un lato dunque l'esperimento di lavori archivistici effettuati attraverso l'elaborazione elettronica che - pur non sostituendo l'apporto tecnico scientifico dell'archivista, il quale deve sempre effettuare le sue ricerche e i suoi lavori per produrre schede da informatizzare- riesce a fornire all'utente risposte molto più articolate e dettagliate di un inventario d'archivio specie se sommario. Dall'altro il risultato della collaborazione tra Regione Toscana, Soprinten­ denza archivistica per la Toscana e Comune di San Miniato, che peraltro ha contribuito anche finanziariamente alla pubblicazione, nonché dell'Vfficio cen­ trale per i beni archivistici.

Antonio Dentoni Litta Direttore della Divisione Studi e Pubblicazioni La Guida generale dei fondi archivistici conservati presso l'Archivio storico del Comune di San Miniato (Pisa) presenta l'elenco, diviso in tre parti (archivio preunitario, archivio postunitario e archivi aggregati), di tutti i fondi e le serie che si trovano nel deposito archivistico comunale e che sono consultabili dal pubblico. La Guida costituisce solo uno degli strumenti di corredo elaborati (o meglio, in corso di elaborazione) all'interno di un complesso proget­ to di riordino e di risistemazione del ricco patrimonio archivistico con­ servato a San Miniato, il cui studio ha già dato ai ricercatori notevoli soddisfazioni: basta pensare, ad esempio, al recente ritrovamento in ar­ chivio e alla pubblicazione per i tipi della Laterza, a cura di Franco Cardini, di un lungo verbale di un processo per stregoneria 1. Per que­ sto motivo, prima di passare ad illustrare le caratteristiche generali del­ la Guida, ritengo opportuno descrivere brevemente i tratti salienti del progetto. Il lavoro di riordino e di descrizione di tutti i fondi archivistici, con strumenti automatizzati, è stato avviato nel 1987 a cura dell'Ammini­ strazione comunale di San Miniato, in collaborazione con la Regione To­ scana e sotto la supervisione scientificadella Sovrintendenza Archivisti­ ca per la Toscana2. Il contributo di questi due enti è stato essenziale per la riuscita del progetto, che, diversamente, non avrebbe potuto sostener­ si né finanziariamente, né scientificamente.

1 Cfr. Gostanza, la strega di San Miniato. Processo a una guaritrice nella Toscana medicea, a cura di Franco Cardini, Bari-Laterza, 1989. 2 Per una descrizione analitica del progetto noto col nome di San Miniato mi permetto di rinviare al mio articolo dal titolo Ordinamento, inventariazione e gestione dell'Archivio storico del Comune di San Miniato in Il Computer in archivio. Atti del seminario su "L'automqzione degli archivi storici di Enti Locali", San Miniato, 8-9 giugno 1989, Firenze - San Miniato, Giunta Regionale- Comune, 1990, pp. 73-90. In questo articolo si danno informazioni anche sul tracciato descrittivo e sulle scelte archivistiche effettuate su cui non ritengo opportuno sof­ fe rmarmi in questa sede. Anche perché considero alcune delle scelte effettuate nel 1987 or­ mai superate (Cfr. su questo aspetto anche R. CERRl, L'automazione dell'archivio storico: qual­ che riflessione generale, in Archivio storico comunale di San Miniato. Guida didattica, San Miniato, Comune, 1991, pp. 50-52). Prefazione 17 16 Archiviostorico di San Miniato

Il progetto, realizzato da una équipe di riordinatori esterni all'Isti­ con un CD-ROM in grado di contenere tutta la banca dati delle descri­ tuto, ma specializzata in lavori di questo tipo, prevedeva -l'inserimento zioni archivistiche) è stata prodotta, in maniera molto rapida, con gli nel calcolatore delle descrizioni relative a tutte le unità fisicheconserva­ strumenti informatici. Come tutti gli altri strumenti del progetto essa è te nel deposito archivistico comunale e il loro riordino automatico per il frutto di un lavoro collettivo che ha coinvolto il gruppo dei riordina­ fondi, serie ed elementi cronologici. tori (Giancarlo Nanni, Silvia Nannipieri, Arianna Orlandi e Ivo Regoli), L'operazione di automazione è stata effettuata sotto l'egida della Re­ chi scrive e due funzionari della Sovrintendenza Archivistica per la To­ gione Toscana, che ha fornito all'archivio storico il programma scana (Sandra P ieri e Renato Delfiol)5. Le scelte operative effettuate sono CDS/ISIS (elaborato dall'UNESC0)3, all'interno del quale è stato poi state tutte concordate, ma talora non si è riusciti ad appianare completa­ sviluppato, dal gruppo di lavoro sanminiatese, un particolare applicati­ mente alcune difformità descrittive presenti nella stessa banca dati. vo identificato col termine SANMI. La Guida è articolata in tre sezioni principali che corrispondono alle Il lavoro è stato svolto nell'arco di cinque anni (tenendo conto però tre grandi divisioni del deposito archivistico sanminiatese: l'archivio che i riordinatori sono partiti da un insieme di schede descrittive nella preunitario, quello postunitario e gli archivi aggregati. gran parte già predisposte su supporto cartaceo) e ha prodotto fino a Ogni sezione prevede una introduzione che traccia la storia complessi­ 6 questo momento tre strumenti di corredo: va dei fondi conservati in quella parte del deposito . Quindi ogni fondo è corredato da una introduzione storica che fornisce informazioni sul sog­ l. la banca dati automatizzata delle descrizioni delle unità fisiche getto (si tratti di persona o di ente collettivo) che ha creato il fondo e sullo 2. gli inventari cartacei di tutte le unità fisiche descritte stato di conservazione della documentazione. Infine le serie principali so­ 3. la presente guida no seguite da una nota esplicativa che ne illustra sia il contenuto che le La produzione di questi tre mezzi di ricerca, il primo dei quali, del caratteristiche principali. La parte descrittiva formalizzata fornisce inoltre tutto innovativo, rispetto alla tradizione archivistica, e continuamente il numero delle unità fisiche che costituiscono la serie, l'estensione crono­ aggiornabile, non esaurisce tuttavia le capacità del progetto di fornire logica delle serie medesime, il condizionamento delle unità (buste, filze e agli utenti altri strumenti, poiché niente vieta (almeno in linea teorica) registri), nonché eventuali gravi lacune presenti nella documentazione. che si proceda, in futuro, anche alla elaborazione di più specifici e anali­ La Guida è corredata infine dall'indice alfabetico dei nomi propri e tici volumi di indici, sull'esempio di quanto effettuatopresso l'Archivio dei luoghi7. storico del Comune di Firenzé. Il cuore della produzione (o se si vuole, della moltiplicazione) degli Roberto Cerri strumenti di corredo è la banca dati automatizzata, che di per sé è co­ munque disponibile al pubblico che può interrogarla nella maniera che preferisce. Anche questa Guida (che all'inizio si sperava di poter accompagnare

5 Il gruppo di lavoro del progetto sanminiatese era composto all'inizio anche da Mari­ 3 Cfr. sul programma CDS/ISIS il manuale intirolaro Mini-micro CDS/ISIS. Reference nella Marianelli e Mario Caponi (in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale di San Manual (version 2.3), Parigi, Unesco, 1989; ed ora CDSIISIS. Versione 3.0 per mini e microcom­ Miniato), Marilena Lombardi (per il riordinamento dell'archivio postunitario) ed Ezio Beato puter. Manuale d'uso, Firenze, Titivillus, 1992. Per l'uso di CDS/ISIS in campo archivistico (per la Regione Toscana), oltre che delle persone ci rare nel resto. cfr. Alan HOPKINSON, Using CDS/ISIS in Archives: a Case Study o/Tate Gallery, in "Archivi 6 Le introduzioni alle due sezioni sono stare collocate all'inizio della Guida, mentre per & Computer", 1992, l, pp. 3-12; a Afia FRANQUERA, ARQBASE: a portuguese projectfo r auto­ - quanto concerne gli archivi aggregari è stata elaborata solo una nota illustrativa, che è srara marie processing of archival data, in "Archivi & Computer", 1991, 3, pp. 227-234. . inserita all'inizio della sezione corrispondente. 4 Al progerro fiorentino il gruppo che ha lavorato a San Miniato è debitore di molti 7 Sul problema della produzione degli strumenti tradizionali, sui loro limiti in relazio­ spunti e suggerimenti di lavoro. Per le caratteristiche dell'automazione di alcune serie ne alle esigenze della ricerca e sul trattamento degli indici e dei soggetti mi permetto di ri­ dell'Archivio srorico del Comune di Firenze cfr. L'info rmatica nell'archivio storico delComune di mandare a Roberto CERRI, Manuale per la gestione automatizzata delle descrizioni archivistiche. Firenze. Programma per una banca dati sulle seriepreunit arie, Firenze, Comune, 1986, pp.265, Applicazione del progrmma CDSIISIS. Versione 0.0, San Miniato, Firenze, Regione Toscana, nonché Maria VENTURI, ARCHIFIRENZE: una banca datiper la storia della città , in "Archivi & Comune di San Miniato, 1992. Computer", 1992, l, pp. 42-50. INTRODUZIONE Archivio preunitario

Le vicissitudini che l'archivio storico di San Miniato ha subito nel corso dei secoli sono state tali e tante da restare meravigliati se ancor oggi custo­ disce un così grande numero di documenti. Dilvo Lotti nella sua storia di San Miniato1, tra l'altro, ricorda tre episodi estremamente critici per la so­ pravvivenza dell'archivio stesso: il primo nel XN secolo quando i Magnati capeggiati da Barone Mangiadori distrussero, oltre alle campane del popolo, anche le carte delle riformagioni fìlofìorentine e probabilmente tutti i do­ cumenti conservati dal comune; il secondo nel 1530, quando gli Spagnoli bruciarono le "raccolte membranacee del civico palazzo, costruzioni com­ prese". Le milizie di Carlo V impegnate a fa r rientrare i Medici a Firenze, cinsero d'assedio San Miniato, compiendo stragi e saccheggi: più di 300 persone persero la vita. La città che era appena uscita da un altro flage llo, l'epidemia di peste del 1527, fu saccheggiata, molti registri vennero bru­ ciati. Nel 15 31, caduta ormai la Repubblica e tornata la pace, si cercò di re­ cuperare anche qualche registro necessario per la corrente amministrazione, oppure di prepararne dei nuovi in sostituzione di quelli distrutti2• Il terzo momento infine cadde allo scadere del secolo XVIII, quando al­ cuni fa natici giacobini proclamarono in San Miniato la Repubblica, di­ struggendo ogni elemento che ricordasse l'antico regime, come gli stemmi gentilizi dei vicari imperiali e granducali. Inoltre, dopo aver "tolto dall'ar­ chivio comunale l'antico Libro d'oro, dove erano gli stemmi delle famiglie nobili sanminiatesi con le loro genealogie, lo strapparono e lo bruciarono"3.

1 D. LOTI!, San Miniato, vita di una antica città, Genova 1980, p. 60. 2 Nell'incipit di un registro di debitori della comunità di San Miniato del 1531, si legge: "Postquam effusionem sanguinis hominurn captivitatem depopolationem incen­ dio et ruina miserrima terra Sancti Miniatis in proximo precedenti bello funditus deso­ lata fuit et est. Cum ant iqui codices dibitorurn representantes igne combusti -sint, no­ vus hic liber compositus est. .. " (cfr. Archivio storico del comune di San Miniato, da ora ACSM- reg. 2305, Deliberazioni della comunità, 1390). 3 L'episodio risale al 4 aprile 1799. I giacobini distrussero la statua di Maria Maddale­ na d'Austria, moglie di Cosimo II, benefattrice di San Miniato, e al suo posto innalzarono l'albero della libertà. Per quanto riguarda il libro d'oro "nel 1820 fu rifatto il meglio possi­ bile, all'archivio delle Riformagioni di Firenze, e il signor Antonio Vensi ne ha copiato gli stemmi, unendovi gli alberi genealogici" (cfr. G. PIOMBANTI, Guida della città di 22 Archivio storico di San Miniato Introduzione 23

Al di là di questi episodi negativi bisogna però anche dire che la con­ civili e 300 criminali circa"8. Nell'occasione si dovette procedere ad una ve­ servazione dei documenti dell'archivio è sempre stata curata dai rappresen­ ra e propria separazione degli atti prodotti da enti diversi, si rifecero i fron­ tanti della comunità, i quali, in una rubrica della riforma degli statuti del tespizi a registri e filze, che vennero poi collocati nei locali dell'archivio 1549, fissarono addirittura le varie modalità della loro inventariazione e le adeguatamente ampliati e dotati di nuovi scaffali. Il cancelliere ebbe due mansioni dei due notai addetti. Ad essi spettava il compito di reperire tutto validi collaboratori, Giuliano Ta ddei e Francesco Vezzi, che lo assistettero il materiale da sistemare e di trascrivere su un apposito libro un breve com­ in ogni fase del delicato compito, mentre il pittore Ta ddeo Mazzei concluse pendio del contenuto dei singoli atti. I documenti e l'inventario redatto do­ l'opera dipingendo "l'imposta del paravento con l'Armi de Serenissimi vevano essere conservati in una cassa chiusa con tre chiavi tenute rispettiva­ Priori e le lettere alle carrelle"9. mente dal vessillifero, dal più anziano dei priori e dei collegi4. Per avere comunque una conoscenza più approfondita del contenuto Un primo inventario organico delle scritture dell'archivio risale al 1565 dell'archivio bisogna attendere il 1746, quando il cancelliere di San Minia­ ed è quello compilato dal notaio sanminiatese Iacopo di Giovanni Grifoni, to, come tutti gli altri suoi colleghi dello Stato, risponde alle istruzioni di nell'atto del passaggio delle consegne da un cancelliere all'altro5. I docu­ Pompeo Neri, dando notizia sia dei documenti che del loro stato di conser­ menti sono descritti in modo molto sommario e approssimativo, senza par­ vazione. ticolare distinzione tra quelli prodotti dalla comunità, dal vicariato o da Il cancelliere riferisce che nell'anno 1701 si era iniziato a compilare un qualunque altro enté. inventario, ma non risultava ancora interamente completato. In esso oltre Per avere notizia di altre iniziative volte alla sistemazione e alla conser­ agli atti della comunità di San Miniato, erano elencati anche quelli dei luo­ vazione degli atti bisogna risalire al 1703 quando il cancelliere Lazzero ghi pii, dell'ufficialato e della comunità di Cigoli " ...a riserva degli atti civili Mannaioni si assunse l'ingrato ma utilissimo incarico di "cartulare con dei Iusdicenti che si conservano senza indice, inventario e repertorio di alcu­ l'iscrizione de nomi et anni de civili e criminali de Vicari ... dall'anno 1470 na sorte in un armadio nel palazzo pretorio di detto luogo"10. Le filze, ag­ fino al presente anno 1703 ...". Compilò anche un inventario degli stessi at­ giunge il cancelliere, sono "collocate e disposte con buon ordine, non in fo ­ ti, tanto che i rappresentanti del vicariato di San Miniato, " ... havendo rico­ gli sciolti, né in confuso", inoltre "in un armadio che si chiama l'archivio se­ nosciuto le fa tiche durate ...", lo ripagarono con un compenso di trenta greto del quale tiene la chiave il Gonfaloniere pro tempore esistono n. 133 scudi7. La notizia è confermata anche da una lettera dei Nove Conservatori cartapecore antiche le quali non sono reperroriate e non ci è notizia che ve ne del 21 novembre 1703, con cui si chiede allo stesso cancelliere il numero sia alcun libro di copie o sunti" 11. degli atti. La risposta, scritta in margine, è in verità abbastanza vaga: "300 Le informazioni del cancelliere Bartolomeo Francesco Carozzi ci danno comunque un quadro pressoché completo dell'archivio storico di San Mi­ niato, tanto da poter considerare queste "risposte" come il primo vero in­ ventario che possediamo12. San Miniato al Tedesco, con notizie storiche antiche e moderne, San Miniato, 1894). Nel "li­ bro d'oro" erano descritte "tutte le famiglie che godono la nobiltà della città di San Mi­ niato in ordine alla legge 1750, sopra le coperte di questo libro esiste in getto rilevato 1n ottone da un lato l'Arme imperiale e dall'altro quello della comunità di San Minia­ 8 ACSM, n. 3485, Carteggio del ca ncelliere Antonio Biagini. to", ACSM, n. 3832, Inventario de ll'archivio della ca ncelleria , c. 103 v. ). 9 ACSM, n. ll 80, Deliberazioni... , ci t., cc. 232 v. e 225 v. 10 4 ACSM, n. 2279, Statuti 1564, libro IV, rubrica 103: "De inventario et modo fa­ Archivio di Stato di Firenze (da ora ASF) Regia Consulta n. 463, c. 298 r. 11 ASF, Ibidem, c. 288 r. ciendi inventarium librorum et scripturarum comunis". 12 5 "Instrumenti et altre scritture in carta pecora et carta bambagina ritrovate nella Diamo un elenco sommario dei principali atti conservati nell'archivio storico di San cancelleria ..." in: ACSM, n. 2361, Deliberazioni de i magistrati comrmitativi, 1565, MiniatO nel 1746: n. 103 registri di deliberazioni della comunità dal 1370; n. 11 c.s. della cc. 150-164. Podesteria dal 1460; n. 6 c.s. del Vicariato dal 1543; n. 4 c.s. delle "Ville" dal 1569; n. 8 c.s. 6 L'inventario è suddiviso nelle seguenti parti: protocolli dei cancellieri, per un to­ della comunità di Cigoli dal 1563; n. 4 della comunità di Stibbio dal 1563; n.l della comu­ tale di 73 filze; nota dei criminali, n. 38 filze dal 1543 al 1564; sentenze de non de­ nità di Monrebicchieri dal 1639; n. 2 campioni ossia descrizioni dei beni, uno per-i cittadini, scritti, n. 33 registri dal 1543; nota dei quaderni delle bande, per un totale di 28 filze l'altro per il contado; n. 4 simili campioni amichi; n. l campione della comunità e uffìcialaro dal 1548; nota delle carte delle Ville, n. 9 pezzi; Civili dei notai attuari, n. 45 filze dal di Cigoli; n. 4 libri di lettere; n. 2 registri di contratti; n. l libro di memorie; n. 9 libri di 1531; nota dei civili dei vicari, n. 60 filze dal 1530; seguono poi altri pezzi tra cui 60 tratte degli uffici dal 1518; n. 35 libri di accuse e atti relativi al danno dato dal 1475; n. l registri di "reformagioni, decreti et danni dati" (ACSM, Ibidem). inventario di libri e scritture esistenti in archivio; n. 6 libri di paci e tregue dall672; n. 7 li­ 7 ACSM, n. 1180, Deliberazioni dei soprasindaci del vicariato, deliberazione del 30 bri di levate d'offese dal 1660; n. 6 libri di leggi e bandi dall388; n. l statuto di San Minia­ ottobre 1703, c. 231 v. to; n. 13 "Specchietti" dal 1589; n. 16 filze di referti vari; infine tutte le filze degli atti 24 Archivio storico di San Miniato Introduzione 25

Dopo la riforma leopoldina e le nuove disposizioni in materia (in parti­ riordinò gran parte del materiale, ricostruì filze e buste di carreggio, di atti colare la legge del 15 dicembre 1777), il 22 febbraio 17 9 8 il cancelliere civili e criminali, restaurò quelle esistenti e ne compilò lui stesso di nuove, uscente Filippo Marsini consegna al successore Domenico Lelli un nuovo e dando all'archivio un'immagine ordinata ed omogenea. Della sua opera è ri­ più completo "inventario dei libri, filze e fogli di pertinenza di questa co­ masta visibile traccia sulla costa di molte filze che riportano il suo nome e munità di Samminiato, esistenti nel pubblico archivio della cancelleria"13. l'anno dell'intervento. La descrizione dei documenti rimane molto sommaria, non c'è nessuna di­ Negli anni precedenti l'unità d'Italia furono redatti ben tre inventari: stinzione tra gli enti produttori, ma di ogni serie vengono dati con estrema nel 182516, nel 183517 e nel 185718. precisione e chiarezza, il numero degli atti e gli estremi cronologici. Presentano caratteristiche simili a cominciare dalla suddivisione in "ar­ Nei primi mesi della dominazione francese fu redatto un inventario ab­ chivio grande" e "archivio piccolo": il primo comprende gli atti civili, i cri­ bastanza completo in quanto riunisce tutti i documenti dell'archivio della minali e il carreggio, il secondo i documenti amministrativi. cancelleria, vale a dire gli atti della comunità e del vicariato di San Miniato, L'inventario del 1835 comincia con gli atti civili dell'ufficiale di Cigoli quelli di Cigoli, delle Opere pie, delle varie compagnie e quelli relativi al e spesso riporta espressioni come "fasci di libri" o "sacchette" di documenti catasto. o fogli sparsi "logorati dal tempo e rosi dai topi". La numerazione riparte L'inventario, che presenta aggiornamenti negli anni 1814, 1819 e spesso da zero, secondo la collocazione dei pezzi sugli scaffali. 1823, porta la firma del cancelliere Giovanni Benedetto Zecchini14. Gli L'inventario del 1857, forse il più completo dei tre, fu compilato in oc­ anni della dominazione francese non dovettero portare nuovo ordine ai do­ casione del trasloco dell'archivio dal primo piano al piano terreno del palaz­ cumenti dell'archivio, se nell'autunno 1816, quando si cercò di riordinare zo comunale di San Miniato. Contemporaneamente furono portati allo stes­ "in filze i fogli ritrovati e lasciati nel tribunale - furono trovati - nella so piano anche gli uffici del gonfaloniere e del cancelliere. Redatto in segui­ massima confusione. Le serie interrotte e mutilate: fu fatta la migliore di­ to a delibera del 27 giugno 185 7, fu consegnato al cancelliere Ranieri Faleri stribuzione"15. nel mese di novembre dello stesso anno. E' suddiviso in quattro sezioni: ar­ In questi anni di fondamentale importanza per la sopravvivenza dell'ar­ chivio grande, archivio piccolo e annessi, Fiumi e Fossi, archivio di Monto­ chivio fu l'opera intrapresa dal cancelliere Francesco Santini, che nel 1818 poli L9_ La comunità di Montopoli era stata infatti distaccata dalla cancelle­ ria di Castelfranco di Sotto e riunita a quella di San Miniato, con S.M.P. 5 dicembre 1838. In quell'occasione furono anche trasferiti a San Miniato civili e criminali dei giusdicenci. (cfr. ASF, Regia Consulta, n. 463, cc. 285 r., 288 r., tutti i documenti e fu redatto un inventario dell'archivio, consegnato al 294 r., 296 v.). cancelliere Giuseppe Petri20. 1 3 Segue la lisca degli atei era cui: n. 594 atti criminali dal 1486 al 1793; n. 18 ci­ vili e criminali unici dal l533 all543; n. 372 atei civili dall453 all793; n. 210 atti civili del Banco Attuario dal 1437 al 1772; n. 55 atti dei cancellieri dal 1569 al 1798; 16 n. 12 libri di tratte dal l5 18 all783; n. 8 libri di appuntature dall522 al l757; n. 27 ACSM, n. 3836, Inventario dei libri e filze de ll'archivio delle comunità di San Miniato libri di riforme degli statuti dal 1487 al 1760; n. 3 libri di Statuti; n. l libro di statuti e Cigoli. del danno dato; n. 117 deliberazioni della comunità dal 1370 al 1797; n. 10 debitori e 17 ACSM, n. 3834, "Inventario generale dei libri, filze e fogli di pertinenza della comunità creditori della comunità dal 1499 al 1651; n. 26 saldi dal 1423 al 1788; n. 25 atei di San Miniato esistenti nei pubblici archivi della Cancelleria comunitativa". 20 maggio dell'Opera del SS.Crocifìsso dal 1399 al 1773; n. 30 d�ll'Opera Ruffella dal 1486 al 1835. 1786; n. 12 deliberazioni della podesteria dal 1466 al 1774; n. 8 saldi della podesceria 18 ACSM, n. 3838, Inventario degli archivi delle comunità di San Miniato e Montopoli. dal 1540 al 1774; n. 6 deliberazioni del vicariato dal 1540 al 1774; n. 9 saldi del vica­ 19 L'archivio grande ha 1784 unità archivistiche, così suddivise: nn. 1-294 Miscellanea; riato dal 1556 al 1774. nn. 295-1722 atti civili e criminali; nn. 1723-1733 pegni pretori; nn. 1734-1778 Libri e 14 ACSM, n. 3833, "Inventario di libri e filze di pertinenza della comunità di San Minia­ fog li diversi provenienti dal tribunale di San Miniato; nn. 1779-1784 Vicariato di Cer­ to esistenti nell'archivi della cancelleria", c. 121. L'inventario comprende era l'altro: n. 605 taldo. L'archivio piccolo comprende gli atti amministrativi, statuti, deliber�zioni, sal­ filze di atti criminali dal 1486 al 1806; n. 420 di atti civili dal 1453; n. 210 civili del­ di, reparti, dazzaioli per la riscossione delle varie tasse, gli atti dello stato civile, del ca­ la banca attuaria dal 143 7 al 1772; n. 3 Statuti; n. 27 riforme degli statuti; n. 120 de­ tasto, dei luoghi pii, delle compagnie ... per un cotale di 1728 unità archivistiche. La liberazioni della comunità dal 1370 al 1808; n. 125 atti civili dell'ufficiale di Cigoli sezione Fiumi e fo ssi comprende gli atti relativi alle diverse imposizione dei corsi d'ac­ ecc. Tra l'altro il cancelliere Zecchini avrebbe svolto, pochi anni più cardi un analogo qua del territorio: Arno, Elsa, Egola, Rii vari, per un totale di n. 102 pezzi. Infine l'ar­ incarico presso il Comune di Fiesole. Cfr. Inventario dell'archivio preunitario del Comune di chivio di Montopoli comprende gli atti di quella comunità per un totale di n. 719 pez­ Fiesole a cura di Maura Borgioli, Firenze, 1991. zi. In tutto l'archivio di San Miniato nel 1857 erano conservati n. 4333 documenti. 20 15 ACSM, n. 1393, Carteggio del cancelliere Filippo Marsi/i, c.l. ACSM, n. 3837, Inventario dei libri, filze e registri della comunità di Montopoli. 26 Archivio storico di San Miniato Introduzione 27

In seguito l'archivio sanminiatese subì alcune "perdite" di una certa en­ legislazione avesse imposto il versamento degli archivi giudiziari presso le tità, infa tti in un primo momento furonotrasportati presso la cancelleria di locali preture23. Empoli tutti i registri relativi "alle imposizioni d'Arno alla Moretta, d'Elsa Sempre nell'archivio del vicariato di San Miniato sono confluiti in epo­ sotto il rio delle Volpi, d'Elsa alle porte del Molino"21, dopo l'Unità anche ca unitaria due fo ndi giudiziari : tutti gli atti relativi alla comunità e ai luoghi pii di Montopoli ripresero la 6) gli atti del piccolo tribunale dell'ufficiale di Cigoli, funzionante dal strada di casa. 1370 al 1772, quando fu soppresso e le sue competenze inglobate dal vica­ La documentazione conservata nell'archivio comunale di San Miniato, rio di San Miniato. Con l'occasione tutta la documentazione fu trasferita a per la sua varietà dei fo ndi, per la complessità della tipologia documentaria San Miniato e qui conservata. rappresentata e per il numero dei documenti, non ha molti uguali fra gli ar­ 7) Pochi atti del tribunale del podestà di Montaione relativi agli anni chivi comunali toscani. immediatamente precedenti all' inglobamento delle fu nzioni di quel tribu­ Proprio per questa straordinarietà e per orientare preventivamente il ri­ nale in quello vicariale di San Miniato. Tu tta la documentazione più antica cercatore, occorrerà brevemente accennare a quali fo ndi archivistici sono qui della podesteria di Montaione si trova ancora oggi conservata presso l'archi­ conservati, rimandando per ulteriori informazioni alle introduzioni dei sin­ vio di quel comune. goli fo ndi e delle singole serie: b) Atti della podesteria di San Miniato a) Archivio del vicariato di San Miniato Comprendono quegli organismi minori che scomparvero con le riforme Tale archivio comprende : leopoldine (consiglio dei rappresentanti delle ville e consiglio della podeste- · l) gli atti concernenti le competenze di giudice civile e criminale dei ria). vicari fiorentini (1370-1808); c) Atti del comune e della comunità di San Miniato 2) gli atti deliberativi e contabili del vicariato inteso come circoscrizio­ ne amministrativa durante l"'ancien regime"; l) I pochi documenti superstiti dell'attività dell'antico comune di San 3) gli atri del giudice di pace di San Miniato (1808-1814); Miniato al Tedesco fino al momento della sua sottomissione (1370). 4) gli atti relativi alle competenze di giudice penale e civile dei vicari 2) Gli atti deliberativi delle magistrature comunitative di San Miniato regi e poi dei pretori di San Miniato (1814-1865); durante l'"ancien regime". 5) il carteggio della sottoprefettura di San Miniato dalla sua costituzio­ 3) Gli atti giudiziari che per antica consuetudine e privilegio rimasero ne (1848-1865). di competenza della comunità di San Miniato fino alle citate riforme leopol­ dine (atti del banco attuario, atti del tribunale del danno dato, suppliche, Tu tti questi documenti sono stati prodotti e conservati sempre a San pegni pretori). Miniato (nella cancelleria prima e nell'archivio comunale poi) nonostante la 4) Gli atti relativi al patrimonio, alla contabilità, alle imposizioni della comunità pre-francese. 5) La documentazione della mairie di San Miniato nel periodo napoleo­ è L'inventario ancora oggi conservato nell'archivio di San Miniato, anche dopo che i do­ nico (atti deliberativi, carteggio, atti dello stato civile, documenti contabili). cumenti di Montopoli, dopo l'unità d'Italia, furono riportati nella loro originaria collo­ cazione. 6) Tu tta la documentazione della comunità, dalla Restaurazione 2 1 "In seguito essendosi trovate in archivio altre carte attinenti alle suddette impo­ all'Unità. sizioni, ne è stata fa tta la consegna alla cancelleria di Empoli, fino dal 16 novembre 7) I documenti relativi all'antico comune di Cigoli e dei comunelli di 1857" (cfr. ACSM, n. 3834, Inventario, cit. .., c. 108 r.). Stibbio e di Montebicchieri, soppressi dalle riforme leopoldine e inglobati 22 " L'anno 1866, questo dì 14 del mese di fe bbraio. Io avv. Ignazio Donati nella mia qua­ nella nuova comunità di San Miniato. lità di segretario del comune di Montopoli in Val d'Arno , dichiaro e confesso di aver ricevuto dall'Ill.mo Signor Gaetano Vivarelli, agente delle casse del disrretto di San Miniato e già can­ d) Atti della cancelleria di San Miniato celliere e ufficiale del censo di detta città, tutti i libri, filze e carre descritte nel presente in­ l) Gli atti concernenti l'amministrazione della tassa del macinato e del- ventario, spettanti al sudderro comune di Montopoli e luoghi pii dello sresso luogo, eccerrua­ ri rutti quelli relativi al carasro che resrano all'agenzia delle tasse a fo rma degli ordini. Quali libri, filze si trasportano all'uffizio del Sindaco in Montopoli, per essere poi conservaci a fo rma delle nuove leggi". (cfr. ACSM, n. 3839, Inventario di libri, filze e dommenti delleco­ 23 A. ANTONIELLA, Atti de lle antiche magistrature giudiziarie conservate presso gli archivi munità di San Miniato e Montopoli, c. 158). comunali toscani, in "Rassegna degli archivi di sraro", XXIV, 1974, pp. 380-4 15. 28 Archivio storico di San Miniato

la colletta universale, oltre alla documentazione relativa alle normali compe­ tenze del cancelliere, nel periodo precedente alla dominazione francese. 2) Gli stessi atti, nel periodo successivo alla restaurazione, escluso quel­ li relativi alle suddette tasse e imposte ormai abolite. Archivio postunitario

e) Archivio dell'ingegnere del circondario di San Miniato Pur se la vita dell'ufficio dell'ingegnere del circondario fu di breve du­ rata (1825-1850), rimangono numerosi documenti (relazioni, perizie, pro­ Nell'archivio storico postunitario del Comune di San Miniato sono rac­ getti) di indubbio interesse e relativi a un territorio assai esteso (oltre a San colti documenti dal 1865 al 1945, in esso sono conservati anche due inven­ Miniato, Montopoli, Fucecchio, S. Croce, Castelfranco, S. Maria a Monte e tari che riguardano parzialmente il materiale compreso tra queste due date. Montecalvoli). Il primo di questi inventari risale al 1880 ed è il frutto del lavoro di riordi­ f) Altri enti pubblici con sede a San Miniato namento realizzato dal segretario comunale Lorenzo Marrucci, come risulta da una deliberazione della Giunta in data 31 marzo1. In epoca preunitaria ebbero sede a San Miniato enti e istituzioni la cui L'inventario del 18802 elenca il materiale dell'archivio preunitario, de­ documentazione (talvolta parziale) si conserva in questo archivio comunale finito "piccolo" dalla stanza in cui era collocato, insieme alla documentazio­ (il distretto per le vettovaglie, il circondario di delegazione per l'arruola­ ne che all'epoca era "corrente", con esclusione dei documenti dello Stato Ci­ mento militare ecc.) vile "nuovo" che si conservavano nell'ufficiorelativo. g) Leggi e bandi Il Marrucci divise le unità documentarie in 18 categorie senza distin­ zione tra documenti precedenti al 1865 e quelli successivi. La numerazione, Nell'archivio di San Miniato, per motivi diversi e non tutti noti, sono categoria per categoria, fu lasciata aperta per permettere l'aggiornamento conservati diversi volumi di "Leggi e bandi" del Granducato di To scana, dell'archivio man mano che il Comune avesse prodotto nuovo materiale3. raccolti e conservati ad uso di molteplici uffici, non tutti sanminiatesi. Proprio perchè essi sono uno strumento importante per il ricercatore e per l'archivista, invece di ricollocarli insieme ai documenti dei diversi uffici di appartenenza (vicariato, podesterie, cancellerie), abbiamo ritenuto oppor­ 1 Cfr. Archivio storico del comune di San Miniato (da ora in avanti ACSM), n. 23, tuno riunirli in appendice all'archivio preunitario. Ciò anche perchè si trat­ Registro delle deliberazioni della Giunta, Delibera n. 38, "Visto che a cura del segretario ta di documenti particolari, non unici, che spesso, più che sovrapporsi, si Marrucci è stato riordinato tutto l'archivio comunale in modo regolare e soddisfacente e così per opera del segretario medesimo e di sua spontanea iniziativa è stato provvedu­ integrano e si completano a vicenda e che con una diversa collocazione si sa­ to ad un bisogno che da canti anni esisteva, la Giunta delibera un voto di ringrazia­ rebbero dispersi in sei serie diverse, in parte della sezione preunitaria e in mento e di lode al segretario Marrucci". parte in quella degli archivi aggregati. 2 ACSM, n. 1983, Inventario dell'archivio. 3 Le 18 categorie stabilite dal Marrucci furono le seguenti: Giancarlo Nanni I Dazzaioli, Ruoli, Portate e Registri d'imposizioni e Rendite antichi e mo- derni. Ivo Regoli II Saldi e Ragioni antichi e moderni. III Deliberazioni municipali antiche e moderne. IV Atei amministrativi antichi e moderni al tempo dei Cancellieri e dei Gon­ fa lonieri, Atti Magistrali e Atti del Consiglio e della Giunta; Corrispon­ denza e altri affari in genere per ordine di tempo. v Grascia. VI Copialettere, Notificazioni, Pubblicazioni, Protocolli generali di corrispon­ denza e altri registri. VII Leva militare. VIII Elezioni e lisce. IX Atti e Contratti. x Campioni di livelli, Censi e altri Canoni attivi alla Comunità, documenti 30 Archivio storico di San Miniato Introduzione 31

Il nuovo inventario, compilato appena nel 18924, reca traccia dei cam­ nologico dell'archivio stesso come si apprende dalla medesima delibera8. biamenti apportati all'ordinamento dell'archivio che pon�vano ip evidenza Non è chiaro se questa nuova sistemazione del materiale archivistico si con­ il differenziarsi della documentazione prodotta dal Comune dopo l'unità, cluse con un inventario scritto o con la fo rmazione di uno schedario, ad rispetto a quella preunitaria. Non a caso vennero distinti gli "Antichi Saldi ogni modo le nostre ricerche dell'uno e dell'altro sono rimaste infruttuose, e Ragioni" (ovvero i conti del Comune prima dell'Unità d'Italia) dai "Bi­ si sono conservate soltanto le buste in cui fu raccolto il materiale che ripor­ lanci Preventivi e Consuntivi moderni", e vennero aggiunti i "documenti di tano la titolatura scritta con grafia del canonico. Presso l'archivio dell'Acca­ Corredo" ai Consuntivi portando così a diciannove il numero delle catego­ demia degli Euteleti, nel fo ndo Galli Angelini, si conservano la corrispon­ rie, le altre rimasero invariate per la titolatura ma ne fu cambiata la succes­ denza tra il canonico e l'Archivio di Stato di Firenze con le disposizioni per sione5. La diversa disposizione delle unità documentarie a seguito della il nuovo ordinamento e i suoi appunti a tale scopo9. Per quanto riguarda la compilazione del secondo inventario è ancor oggi evidente nella presenza di documentazione postunitaria, l'ordinamento interessò essenzialmente il ma­ due diverse serie di numeri, una in inchiostro rosso e l'altra a lapis. teriale precedente al 1921, anno in cui fu introdotto anche a San Miniato Dalla fine del secolo scorso l'interesse per l'archivio non sembra essere l'uso delle 15 categorie stabilite dalla circolare del Ministero dell'Interno stato rilevante nel Comune di San Miniato, o perlomeno non lo fu tanto da n. 17100/2 del 1 marzo 1897. lasciare traccia, fino al 15 ottobre 1925, data in cui la Giunta autorizzò Il l 0 agosto 1928 il lavoro del canonico Galli era stato ufficialmente l'esecuzione di lavori al pianterreno dello stabile municipale per adattamen­ portato a termine e riconosciuto pubblicamente dalla Giunta comunale di to ad archivio storico e di deposito6. Qualche mese più tardi, il 6 fe bbraio quell'anno10. La manutenzione ordinaria dell'archivio negli anni successivi 19267, il canonico cavalier Francesco Maria Galli Angelini fu nominato "Sovrintendente dell'archivio storico comunale". La creazione di tale carica, definita "onorifica", avvenne a seguito dell'ordinamento sistematico e ero- 8 "tenuto presente come l'archivio storico di questo Comune sia stato recentemente riordinato ad opera esclusiva e veramente meritoria dal can. cav. Francesco Maria Galli e da uno stato di confusa sovrapposizione di carre, almeno per quanto riguarda i documen­ ti della storia più recente, ricondotto a quell'ordinamento sistematico e cronologico che di corredo. era indispensabile per la valorizzazione dell'archivio stesso. Considerato che l'archivio XI Nobiltà e cittadinanza. storico rappresenta uno dei maggiori valori parrimoniali e morali del comune e che XII Statuti e Riforme. l'opera del suo riordinamento deve essere quindi apprezzata e compensata come si con­ XIII Tratte, Appumoliere, Registro dell'età, Borse. viene. Ritenuto infine che la classifica dei documenti rimarrebbe priva di valore se con XIV Archivio segreto. un lavoro continuo di sorveglianza e di aggiornamento degli schedari e con un' ulteriore XV Opera Ruffella, Eredità Ansaldi, Eredità Marrucci. opera di recupero di altre carre di cui si abbia diritto a ripetere il possesso non si com­ XVI Compagnie, Chiese ed Opere soppresse. pletasse opportunamente quanto è stato finora fa tto. La Giunta delibera ... di conferire al

XVII Miscellanea amica e moderna. Galli ... la carica onorifica di Sovrintendente dell'archivio storico del Comune ..." . La XVIII rimaneva senza definizioni. 9 Archivio dell'Accademia degli Eureleti (da ora in avanti A.A.E.), Fondo Galli An­ 4 ACSM, n. 1984 Inventario dell'archivio. gelini, n. 71. 10 5 I-Dazzaioli, Ruoli Portate e Registri d'Imposizione e Rendite amichi e moderni, ACSM, n. 49, Registro delle Deliberazioni della Giunta, delibera n. 67: "Tenuto presen­ II- Amichi Saldi e Ragioni, III-Bilanci Prevemivi e Consumivi Moderni, IV-Docu­ te come il benemeritO cittadino e reverendo can. di questa cattedrale cav . dott. Francesco memi di corredo ai Consumi vi, V -Deliberazioni Municipali antiche e moderne, VI-At­ dei conci Galli Angelini abbia provvedutO, nel termine di due anni, con competenza e zelo, ri amministrativi antichi e moderni al tempo dei cancellieri e dei gonfalonieri, Atti e per gratuito e spontaneo sentimento di affetto verso la sua città natale, al radicale riordi­ magistrali e Arti del Consiglio e della giunta, Corrispondenza e altri affari in genere namento sistematico e cronologico dell'archivio storico di questa comunità ed alla affresca­ per ordine di tempo VII-Leva militare, VIII-Elezioni e Liste, IX-Grascia, X-Miscella­ tura delle pareti del salone d'ingresso al civico palazzo in stile analogo a quello delle pitture nea antica e moderna, XI-Copialettere Notificazioni, Pubblicazioni, Protocolli generali che freg iano l'antica sala del Consiglio, ed ora della Consulta. Considerato come per dichia­ di corrispondenza e altri registri, XII-Nobiltà e cittadinanza XIII-Statuti e Riforme, razione anche di competenti, l'assestamento dell'archivio srorico possa ritenersi opera di no­ XIV-Trarre, Appuntoliere, Registro dell'età e Borse, XV-Archivio segreto, XVI-Com­ tevole incremento al patrimonio intellettuale e morale di questO antico capoluogo e come pagnie, Chiese e opere soppresse, XVII-Opera Ruffella, Eredità Ansaldi, Eredità Mar­ l'attività del can. Galli abbia riportato il generale, fav orevole apprezzamento, contribuendo rucci, XVIII-Campioni di livelli, Censi e altri canoni attivi alla comunità, documenti al magg ior prestigio di San Miniaro. Ritenuto come i più elementari principi del viver civi­ di corredo, XIX-Atti e contratti. le impongono a questa amministrazione di dare un segno concreto di gratitudine a chi ac­ 6 ACSM, n. 47, Registro delle deliberazioni della Giunta, anno 1925, delibera n. 396: quistò così proficuamente l'opera sua al miglioramento culturale ed artistico del proprio "Lavori dell'archivio storico delMunicipio ". paese, ma come, per la qualità della persona e pel maggior prestigio della dignità ecclesia­ 7 Ibidem, delibera n. 27. stica, che essa ricopre, non sia il caso di ricorrere ad un compenso di natura finanziaria. 32 Archivio storico di San Miniato Introduzione 33

procedette con regolarità, ancora nel 1932, il 24 giugno, dietro richiesta Il trasferimento dell'archivio storico nei locali del Convento di San Do­ d'informazioni da parte della Prefettura di Pisa, il Podestà di San Miniato, menico avvenne entro quell'anno, come risulta dal Bilancio consuntivo del R. Guarneri, scrisse: "L'archivio stesso posto in stanze spaziose e ben areate 1940, e probabilmente ebbe seguito anche la decisione di riunire tutto il è tenuto regolarmente e gli atti sono ben conservati"11. resto del materiale archivistico nella scuola di avviamento professionale che Otto anni più tardi le medesime stanze risultavano non più sufficien­ fu seriamente colpita durante la guerra tanto che il 22 maggio 1945 l'archi­ ti per raccogliere tutto il materiale e inadatte all'archivio anche dal pun­ vio risultava "gravemente danneggiato per eventi bellici". Fu prevista la to di vista statico. Fu presentato un rapporto da parte dell'Ufficio Tecni­ spesa di L. 100.000 delle quali 75.000 per acquisto scaffali e L. 4.27 1 per co Comunale nel quale era sottolineata "l'urgenza assoluta di provvedere sgomberi di macerie. allo sgombero delle stanze adibite attualmente ad archivio al secondo Due anni più tardi, nel 1947 , in una delibera del 20 fe bbraio si legge: piano del Palazzo comunale, per ragioni di sicurezza". Il Capo Ufficioar­ "Constatato che l'archivio è ancora in uno stato veramente pietoso e che si chivista rimarcò "l'urgenza di provvedere un nuovo locale ... attesochè ... rende necessario provvedere alla sua definitiva sistemazione ... occorrono non esiste più alcuno spazio disponibile". In data 17 fe bbraio 1940 il quasi tutte le cartelle d'archivio che si sono rese inservibili ... si incarica il Consiglio Comunale si espresse in questi termini: "Ritenuto urgente segretario comunale Pietro Leporati della direzione dei lavori di riordino". provvedere al riordinamento dell'Archivio oggi diviso in vari locali sepa­ Il nuovo assetto che probabilmente fu solo una sistemazione fisica,ven­ rati e lontani l'uno dall'altro; ritenuto inoltre giusta la richiesta della cit­ ne affidato ad una commissione di 4 persone. tadinanza che aspira ad avere riunito in apposito ufficio di facile accesso La parte di archivio trasportata precedentemente nei locali di San Do­ agli studiosi i documenti e le carte aventi un valore storico per la città e menico fu praticamente abbandonata almeno fino agli anni '60, quando fu­ il Comune, oggi mescolate ai documenti dell'Archivio storico e contem­ rono fa tti molti tentativi per trovare una sede dignitosa alla raccolta di do­ poraneo delibera: l. di riunire tutto l'Archivio del Comune in un grande cumenti ed affidarne ad esperti il riordino. E' di quegli anni il carteggio tra salone di proprietà comunale adatto allo scopo, posto nel fabbricato della l'Accademia degli Euteleti, la Soprintendenza Archivistica di Firenze e il R. Scuola di Avviamento Professionale, vuotando le stanze del II piano Comune di San Miniato per giungere ad un accordo in proposito. del Palazzo Comunale segnalate dall'Ufficio Tecnico in condizioni di non In data 28 maggio 1960 era stata addirittura stipulata una convenzione sostenere ingenti pesi e che potranno essere eventualmente adibite ad uf­ con la quale il Comune affidava all'Accademia il riordinamento dell'Archi­ fi ci; 2. riunire la parte dell'Archivio avente valore storico in una sala an­ vio storico, che si trovava "ammassato nella Biblioteca Comunale", a condi­ nessa alla Biblioteca Comunale, affidando l'incarico della conservazione zione che l'Accademia, dal canto suo, assumesse l'onere del reperimento di dei documenti al Bibliotecario comunale, Avv. L. Conti, il quale per il locali idonei. suo amore alla Biblioteca e tutta la particolare diligenza che mette nel Alla fine dell'anno, però, il 2 dicembre, l'impegno venne disdetto "a disimpegno di queste fu nzioni dà il più largo affidamento di competenza causa del fa llimento degli accordi"12. e di diligenza; 3. affidare l'incarico del riordinamento dell'Archivio anti­ Il problema che non si riusciva a risolvere era proprio quello della sede. co e moderno all'Ili. Sig. Mons. Dott. Can. F. M. Galli, Ispettore dei Mo­ Così l'anno successivo il Comune tornava alla carica e il 26 giugno scriveva numenti di San Miniato, il quale entusiasticamente e del tutto gratuita­ al presidente degli Eureleti: "A seguito delle continue sollecitazioni perve­ mente si è dichiarato disposto ad accettarlo; 4. poichè in bilancio non è nureci dall'Archivio di Stato di Pisa e della Sovrintendenza Archivistica di previsto nessuno stanziamento, per fronteggiare la spesa di trasbordo e di Firenze mi è permesso a mia volta sollecitare la definizione della pratica re­ riordinamento prevista in L. 2000 (gli scaffali restano gli stessi) si isti­ lativa alla concessione della cappella della Crocetta all'Accademia degli Eu­ tuisce un nuovo stanziamento di Lire 1000 con l'art. 88 bis mediante teleti per la sua destinazione a sede dell'Archivio storico comunale ed, even­ storno di eguale somma dall'art. 3 e si imputa altre Lire 1000 al fo ndo tualmente, a sede della sezione staccata dell'Archivio di Stato di Pisa. Oc­ imprevisti". corre che sia affrettata la stipulazione della convenzione onde sia possibile addivenire alla liberazione dei locali e alla loro sistemazione. A tale scopo l'Ufficio Tecnico Comunale ha già avuto incarico di provvedere alla redazio­

Sentito il parere fa vorevole della Consulta delibera I- di consacrare il nome dell'autore ne della perizia dei lavori occorrenti e con la presente si pregano gli Enti e i sulle pareti della sala da esso affrescata in modo artisticamente e moralmente degno. II­ di offrire al predetto una medaglia in oro". 11 12 ACSM, Carteggio degli affari, n. 459. AAE, Fondo Accademia, serie I, n. 6. 34 Archivio storico di San Miniato Introduzione 35

Signori in indirizzo a voler collaborare allo scopo di dare a questi locali la Si tratta di una notevole quantità di documenti assai importanti per com­ sistemazione migliore. Per quanto riguarda la schedatura del materiale, che prendere la storia del Comune di San Miniato dall'unità d'Italia ai giorni ci risulta essere effettuata con molta competenza e pazienza dal prof. Ga­ nostri. mucci, su indicazioni ricevute dalla stessa Sovrintendenza Archivistica di Il materiale documentario prodotto dal Comune dal 1865 al 1945 è, Firenze, raccomandiamo che sia affrettata quanto più possibile, accantonan­ come è stato detto, al suo primo ordinamento e finalmente potrà servire alla do però tutto il materiale relativo ai "Commissariati" che sono di compe­ ricostruzione della storia sanminiatese moderna e contemporanea come si tenza dell'Archivio di Stato". augurava Giuseppe Caciagli alla fine degli anni '60: "Di questo periodo, dal Il 21 ottobre 1963 (a tre anni di distanza dall'inizio delle trattative) la 1860 al 1925, purtroppo manca una dettagliata documentazione da cui de­ questione era ancora in questi termini: "La ormai proverbiale scarsezza di durre una sistematica ricostruzione delle vicende sociali e civili del Comu­ locali che da sempre affiigge il nostro Comune ci spinge a ritornare sulla ne: la maggior parte dei documenti degli organi provinciali, infatti, è anda­ proposta, un tempo caldeggiata e successivamente abbandonata, di sistema­ ta distrutta con le alluvioni. Ricerche al riguardo solo possono fa rsi presso re l'archivio storico comunale nella chiesetta della Crocetta in via Giosuè l'archivio storico comunale, quando verrà trovata una sede e una sistemazio­ Carducci ...."1 3. ne e quando anche questa bella cittadina potrà avvalersi dell'opera di un A otto giorni dopo risale la lettera inviata dalla Sovrintendenza di Fi­ qualche appassionato cultore in loco"16. renze al Sindaco con le disposizioni per regolare l'eventuale trasloco dell'archivio. Dal testo si apprende che una parte del materiale era già sta­ Silvia Nannipieri ta suddivisa dal direttore dell'Archivio di Stato di Pisa "durante una rico­ Arianna Orlandi gnizione"14. Evidentemente nessuno degli accordi tentati fu mai realizzato, il 21 aprile del 1964 l'archivio continuava a non avere sede e si tentava la strada per ottenere un altro locale sempre di proprietà della Curia. L'Amministra­ zione comunale rese noto di avere chiesto, da tempo, il locale della cappella sconsacrata dei santi Cosma e Damiano, allora adibita a magazzino della Cassa di Risparmio, allo scopo di destinarla ad archivio storico, nell'intento oltre che di trovare una sede adatta al copioso materiale archivistico del Co­ mune, anche di dare alla cappella, sede di un pregevole affresco, una desti­ nazione degna della sua originale natura. I religiosi avevano negato la con­ cessione al Comune mentre l'avevano accordata a un'offi cina meccanica 15. Alla fine del 1967 fu finalmente stabilito di riunire tutto il materiale archivistico nei "locali idonei presso i loggiati di San Domenico", traspor­ tandovi anche alcuni fo ndi rilevati dall'Isp. dott. Bruno Casini "nei locali dell'ex-Pretura conservati alla rinfusa e distesi sul pavimento (in locali sen­ za vetri)". I documenti del periodo preunitario dell'Archivio storico così riunito furono ordinati e inventariati, nel corso degli anni '70, dai dott. G. Nanni, I. Regoli e L. Atzori. Il materiale postunitario, invece, non era mai stato oggetto, fi no al 1984, neppure di inventariazione sommaria e si trovava diviso in più sedi.

13 AAE, Fondo Accademia , serie III, n. 13. 14 AAE, Fondo Accademia, seria III, n. 13. l S AAE, Fondo Accademia, serie III, n. 13. 16 G. CACIAGLI, Pisa e la sua provincia, Pisa, 1970, pp. 603-694. GUIDA DELL'ARCHIVIO STORICO ARCHIVIO PREUNITARIO

VICARIATO DI SAN MINIATO

l. Dall'inserimento nello stato fiorentino all'età delle riforme ( 1370-1772) Nella Toscana del XIII secolo e della prima metà del XIV, la carica di vicario aveva un carattere di magistratura straordinaria, spesso temporanea, con funzioni soprattutto militari e di polizia, creata per aree insicure o di confine, o minacciate da ribelli e banditi. Le attribuzioni dei vicari non era­ no precipuamente giurisdizionali, anche se i loro poteri erano amplissimi in presenza di tumulti, sedizioni, briganti o malfattori colti in flagrante. Intorno alla metà del '300 i vicariati assumono maggiore stabilità diven­ tando "organici" nell'organizzazione dello stato fiorentino: il vicario tende a diventare il giudice penale ordinario. Inoltre, poiché sovraintende a un terri­ torio più ampio delle normali podesterie, diventa una magistratura interme­ dia e di coordinamento tra il governo centrale e le unità circoscrizionali mi­ nori, assumendo funzioni politico-amministrative sempre più importanti 1. Il vicario, ufficialmente il giudice dei tribunali penali periferici, svolge essen­ zialmente funzioni di controllo, diventa un funzionario dell'amministrazione centrale che sovraintende, coordina, limita le autonomie dei comuni di vec­ chia e nuova conquista fiorentina. Durante il Principato mediceo, i vicari, come d'altronde i podestà nelle rispettive circoscrizioni, pur presiedendo ai processi loro affidati, delegava­ no in pratica a giudici di professione la decisione finale e la stesura delle scritture2. Fino alle riforme leopoldine, che peraltro non modificarono so­ stanzialmente le sue incombenze, il vicario doveva: rappresentare il sovrano,

1 Per quanto sopra esposto cfr. G. CHITIOLINI, Laformazione dello stato regionale e le istituzioni del contado, Torino 1979, pp. 299-301 e A. ZORZI, L'amministrazion_e della giu­ stizia penale nella Repubblica fiorentina. Aspetti e problemi, Firenze, 1988. 2 " Il Vicario, il commissario, il podestà, che erano cittadini fiorentini, per quanto fo ssero superiori di quel territorio al loro governo affidato, in sostanza non avevano che l'onere della rappresentanza del Principe e per quanto presiedevano ai giudizi tanto Ci­ vili che Criminali, il voto decisivo apparteneva al giudice ..." (Da: L. CANTINI, Legisla­ zione toscana, Firenze 1800-1 808, tomo I, pp. 283-284. Illustrazione del bando ducale del 13 fe bbraio 1546). 40 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 41

vigilare sulla quiete pubblica e privata, fa r punire i trasgressori delle leggi bero sempre una precisa demarcazione, anche territoriale, per quanto ri­ per mezzo della sua "corte", riferire ai superiori a Firenze. i ricorsi dei suoi guarda i processi civili e quelli criminali. In materia civile il vicario ebbe, sottoposti, fa r sempre da tramite tra gli uffici centrali e tutte le magistratu­ dalle origini, competenze analoghe a quelle del podestà. In realtà per la re periferiche3. "terra" di San Miniato e per le sue "ville", il vicario suppliva le funzioni di La legge del 30 settembre 1772, nell'ambito della riforma delle istitu­ un ipotetico podestà, esercitando solo su quel territorio (podesteria di San zioni periferiche voluta da Pietro Leopoldo, razionalizzò e codificò conmag­ Miniato) la giustizia civile e mista tipica dei tribunali podestarili. E in ciò gior precisione le competenze dei vicari. solo per quanto non ricadesse sotto l'autorità del tribunale del danno dato o Quando il l 7 fe bbraio 1370 i priori e il vessillifero di giustizia del co­ della "banca attuaria", per quello che prevedessero gli statuti. mune di Firenze approvarono l'atto di sottomissione del comune di San Mi­ Te rritorialmente la giurisdizione civile del vicario coincise con la pode­ niato e dettarono le condizioni e i patti, stabilirono fra l'altro che San Mi­ steria di San Miniato, cioè con la "terra" (città) di San Miniato e i comunelli niato doveva essere sede di un vicario fiorentino con giurisdizione sul "Val­ limitrofi detti "ville", e ciò fino alle riforme leopoldine del 1772. darno Inferiore"4. In materia criminale furono sempre di competenza del vicario "cognitio, Poche e vaghe sono le notizie relative all'organizzazione della giustizia decisio, punitio, exactio et executio ... de omnibus et singulis criminibus, nel periodo dell'indipendenza comunale. maleficiis, excessibus et delictis commissis... "10 nel suo territorio, detto ap­ Il cancelliere Bartolomeo Francesco Carozzi nel 1746 spiega che il vica­ punto "vicariato". rio "così si denomina in discordanza de i vicari imperiali che ne i trascorsi Il l 7 fe bbraio 1370 a tre settimane dalla sottomissione del comune di secoli ebbero nella medesima città residenza ...' '5. Certo è che nel fe bbraio San Miniato, il comune di Firenze stabilì i nuovi ordinamenti per il gover­ 1370 "da Firenze venivano spediti tre commissari a riformare la terra, uno no del territorio sanminiatese, tra l'altro si ordinò: 1- "nella terra di Sammi­ dei quali, Migliore Guadagni, la governò col titolo di vicario fino a che non niato debba stare pel comune di Firenze un ufficialecol nome di Vicario che si compilassero nuovi statuti ... "6. sia cittadino fiorentino, popolare e guelfo, a cui appartenga la cognizione, Fin dal suo nascere il vicariato di San Miniato ebbe a disposizione, per decisione ed esecuzione delle questioni criminali ... purchè importino pena il suo funzionamento, una "corte" costituita da un giudice, un cavaliere, un pecuniaria ..." e la cognizione e decisione delle questioni civili tra sanminia­ notaio, quattro birri e due cavalli ciascuno7. Quindi al vicario spettava la tesi 11; 2- "che debbano [i vicari} tenere presso di sé un buono ed esperto rappresentanza e il coordinamento generale; il giudice lo assisteva e lo sosti­ giudice giusperito, tre altri buoni notai, quattro donzelli, venticinque ber­ tuiva nell'espletamento dei processi, il cavaliere fungeva da notaio attuario rovieri, quattro cavalli da guerra". del tribunale per le cause civili, cioè colui che riceveva i documenti e com­ L'otto aprile seguente si dette corpo, anche territorialmente, al nuovo pilava gli atti processuali; il notaio fu ngeva da attuario del tribunale per le vicariato: finito l'incarico del presente vicario interino Migliore Guadagni, cause criminali8. dovrà mandarsi a San Miniato un cittadino fiorentino guelfo che si chia­ La "corte" del vicario non subì mutamenti nei secoli: ancora nel 1746 "la merà Vicario del Valdarno Inferiore e che avrà giurisdizione, oltre che sulla corte del medesimo si fo rma di tre ministri quali si traggono dalle loro ri­ "corte o distretto" sanminiatese, anche sulle terre e castelli di "Ficechii, spettive borse al magistrato delle tratte di Firenze e questi sono il giudice, Sante Crucis, Castri Franchi, Montis To poli e Sancte Marie io Monte". cavaliere e notaio"; essi erano assistiti da un capitano di giustizia, un capora­ Dell'antica corte e tribunale sanminiatesi fu rono contemporaneamente le e la loro squadra di famigli, due messi per il criminale e due per il civile9. tolte le "terre" di Cigoli, Montebicchieri, Stibbio, Leporaia, Barbialla, Coia­ Le competenze del vicario e della sua "corte" in materia giudiziaria eb- no, Santo Stefano, Collegalli, Montaione, To nda, Figline, Castelnuovo, San Quintino e Canneto, sottoposte a quattro diversi podestà. Ebbe così ufficial­ mente origine il tribunale di San Miniato che da un lato metteva il sigillo al controllo fiorentino sul fiero comune sanminiatese, dall'altro smembrava 3 Cfr. ASF, Regia Consulta, n. 463, cic., c. 232. e dava un nuovo assetto a tutto il territorio circostante. 4 ASF, Capitoli, registri, Tomo XXVII, c. 12 r. Per annullare ogni ricordo di quella che era stata la "corte" o distretto 5 Cfr. ASF, Regia Consulta, n. 463, cit., c. 232. 6 G. RONDONI, Memorie storiche di San Miniato al Tedesco, San Miniato 1876, p. 158. 7 L. CANTINI, Legislazione . . . cit., Tomo I, p. 282. 10 8 Ibidem. ACSM, n. 2280, Riforme degliStatuti 1564, c. 99. 11 9 ASF, Regia Consulta, n. 463, ci c., c. 232. ASF, Capitoli, registri, Tomo XVII, c. 12 r. 42 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 43

dei giudici del libero comune, si staccarono il territorio verso la Valdelsa e del vicariato, erede del contado sanmioiatese, divenne anche una entità am­ il Volterrano (Montaione, Barbialla, To nda) e i più importanti castelli vici­ ministrativa che doveva fa r fronte con un bilancio proprio alle spese di fu n­ niori (Cigoli, Leporaia, Montebicchieri, Stibbio), mentre si fe cero ricadere zionamento e di rappresentanza del vicariato stesso, nonché al mantenimen­ sotto il tribunale di San Miniato le terre della riva destra dell'Arno che mai to della viabilità che non fo sse strettamente collegata con singole comunità. erano state nell'orbita sanminiatese, ma piuttosto pisana o lucchese (Fucec­ Con l'inizio del Principato mediceo fu creato un apposito magistrato chio, Castelfranco, S. Croce, Santa Maria a Monte). composto dai rappresentanti (sindaci) delle singole podesterie, dell'ufficia­ Anche sotto l'aspetto giudiziario, come d'altronde avvenne per le istitu­ lato di Cigoli, della città di San Miniato e delle "ville", che, in periodiche zioni comunali, Firenze volle cancellare ogni ricordo delle vecchie autono­ sedute, provvedeva alla ripartizione delle spese e alla segnalazione delle im­ mie e impedire il ricrearsi di antiche aggregazioni territoriali. pellenze più importanti. Un camarlingo provvedeva poi alla tenuta della Il vicariato di San Miniato subì notevoli correzioni nel territorio dal contabilità. 1370 alla seconda metà del secolo XVIII. Con l'avvento del Principato me­ Questa organizzazione sopravvisse finoal 1774. diceo si dette una prima sistemazione razionale al vicariato. Il vicario di San Miniato ebbe giurisdizione criminale su cinque podesterie di cui due nel "distretto": Castelfranco di Sotto (o podesteria del Valdarno Inferiore com­ 2. Il periodo leopoldino ( 177 2-1808) prendente le comunità di Castelfranco, Montopoli, Santa Maria a Monte e Nell'ambito della riorganizzazione e razionalizzazione territoriale e am­ Montecalvoli); Fucecchio (con le comunità di Fucecchio e Santa Croce ministrativa del Granducato, con legge del 30/9/177215, Pietro Leopoldo sull'Arno); e tre nel contado: San Miniato (città e "ville"); Montaione e dette nuove direttive sull'organizzazione della giustizia e sulle competenze Gambassi (nuova denominazione dell'antica podesteria di Barbialla da cui di podestà e vicari. Il territorio dell'antico Stato fiorentino fu diviso in 40 dipendeva l'ufficialato di Cigoli); Vinci e Cerreto12. vicariati di cui 25 di classe maggiore e 15 di classe minore. Restando inal­ La situazione rimarrà pressoché immutata fino alle riforme leopoldine. terate le competenze dei tribunali vicariali (civile nella propria podesteria e Altrettanto fo ndamentali per l'organizzazione dello Stato, erano, findal criminale sulle podesterie composte nel territorio del vicariato), furono però XIV secolo, le funzioni di coordinamento e di controllo amministrativo, razionalizzati e semplificati casi anomali e privilegi particolari (abolizione politico e finanziario svolte dal vicario, il quale divenne il destinatario di delle banche attuarie e dei tribunali del danno dato dove continuavano a leggi, bandi, circolari da diffo ndere nel suo territorio; il tramite tra i singoli esistere). Con la stessa legge il magistrato degli Otto di Firenze ebbe la giu­ cittadini e gli organi centrali dello Stato in ordine a suppliche, ricorsi, ecc.; risdizione criminale sopra le podesterie poste nel circondario di Firenze il coordinatore di iniziative straordinarie in momenti di emergenza quali (Fiesole, Sesto, Campi, Montelupo, Galluzzo e Bagno a Ripoli), restando carestie, alluvioni, pestilenze; il controllore della buona amministrazione abolita la giurisdizione cumulativa che, in virtù della legge dell'anno 1423, degli uffici locali e altresì del buon andamento del commercio privato, della competeva sopra detti territori tanto al magistrato degli Otto che ai rispet­ corretta esazione di dazi e imposte. tivi vicari di Certaldo, San Giovanni e Scarperia 16. Queste mansioni non legate alla funzione giusdicente del vicario, erano San Miniato fu centro di un "vicariato maggiore" con giurisdizione ci­ di norma esercitate direttamente sul territorio coincidente con la giurisdi­ vile nella propria podesteria alla quale fu aggregata una parte del soppresso zione civile e col tramite dei vari podestà nel rimanente territorio del vica­ uffìcialato di Cigoli (specificatamente i popoli di Cigoli, Montebicchieri e riato criminale13. Stibbio) e giurisdizione criminale in detto territorio e nelle podesterie di Inoltre tra le condizioni imposte dal comune di Firenze nel 13 70 ci fu Fucecchio, Santa Croce sull'Arno, Castelfranco di Sotto e Montaione. La po­ quella di obbligare i Sanminiatesi alla manutenzione di strade e ponti del desteria di Vinci e Cerreto, già sottoposte al vicario di San Miniato, passaro­ loro contado, a stipendiare gli ufficiali inviati da Firenze e al mantenimento no sotto quello di Empoli. di tutto l'apparato collegato al tribunale vicariale14. Ecco che il territorio Il secolare istituto delle "tratte" che aveva assegnato le mansioni di rap­ presentante del potere centrale io periferia (podestà, vicari) a cittadini fio-

12 E. FASANO GUARINI, Lo stato mediceo di Cosimo I, Firenze 1973, pp. 93, 105, 119. 13 A. ZORZI, Giusdicenti ed operatori di giustizia nello stato territoriale fiorentino del XV l5 L. CANTINI, op. cit., "Compartimento dei tribunali di giustizia per le diverse secolo in "Ricerche storiche", 1990, XIII, pp. 517-5 52. provincie", Tomo XXX, pp. 311 e ss. 14 G. RONDONI, op. cit., pp. 158-160. 16 Ibidem. Archivio preunitario 4 5 44 Archivio storico di San Miniato Le filze, voluminose e complesse, sono costituite da diverse parti ognuna delle qua­ renttnt "guelfi", venne altresì, con legge del 10 luglio 17}1, sostituito col li relativa ai vari settori dell'amministrazione della giustizia. Gli atti civili " ...sono sistema della nomina dall'alto che poteva cadere indistintamente su tutti i composti di quaderni soliti fa rsi dai notari e cavalieri del Podestà, cioè Repertorio ge­ sudditi granducali: ciò anche per garantire una specificapreparazione giuri­ nerale, dove si registrano le visite alle carceri, prezzi di grasce dove è il mercato, referti dica preventivamente accertata17. Analoga competenza professionale era ri­ di bestie smarrite, sospetti di fuga, registro di carcerati condotti nelle carceri per inte­ chiesta anche ai collaboratori dei vicari. resse della mercanzia et altro .. .''22. A questi quaderni se ne possono aggiungere altri di A garanzia dell'indipendenza dei vicari e dei loro collaboratori nel­ vario genere. I "quadernucci della seta" comprendono le denunce da parte dei proprie­ l'espletamento delle loro funzioni, fu notevolmente migliorato il trattamen­ tari delle caldaie della quantità di seta prodotta; le "notificazione delle bande" costitui­ to economico (il vicario di San Miniato aveva una provvisione annua di lire scono gli ordini di comparizione alle rassegne dei "descritti" nelle milizie; i "sodi di 34 00, oltre agli "emolumenti incerti": compartecipazione alle condanne pe­ mugnai" contengono l'impegno dello stesso mugnaio di registrare diligentemente i suoi obblighi fiscali nei confronti della Gabella delle Macine23, mentre le "rimesse di cuniarie, diritti nelle esecuzioni, emolumenti delle cause pettorali e dei polizze di mugnai" costituiscono la denuncia mensile della quantità di grano macinato. mondualdi, diritti già spettanti alla soppressa banca attuaria)18. Simile incombenza spettava anche a beccai, pizzicagnoli e osti. Nella "rappresentazione Con le riforme del 1772 i vicariati cessarono infine le loro competenze dei confinati" venivano registrate le visite di controllo dei condannati al domicilio coat­ in materia amministrativa e di governo (che di lì a due anni vennero assor­ to. Nelle "visite di speciali" effettuate dai vicari alla presenza di due testimoni veniva bite completamente dalle nuove comunità) e di conseguenza i vicari assun­ annotato lo stato dei locali, dei mobili e delle suppellettili degli Ospedali di Santa Ma­ sero le vesti più specifiche di giudice ordinario del tribunale19. ria della Scala e di San Martino. Tutti questi "quaderni" occupano di solito la prima parte di ogni filza, segue poi il "pubblico di Firenze" nel quale sono riportati i debitori di varie gabelle (del sale, l-87 Atti civili, filze 1454 - 1533 delle farine, dei contratti, dei pupilli, dei Signori Nove ecc.). In questa parte del civile 88 - 105 Atti civili e criminali, filze 1533 - 1543 " ...si accendono le poste che vengono messe in esazione dai magistrati di Firenze per 106- 424 Atti civili, filze e registri* 1543 - 1808 interesse del Principe e si registrano i gravamene i delle medesime"24. Segue la parte in­ Tra i patti stipulati il 17 fe bbraio 1370, dopo la sottomissione di San Miniato a Fi­ titolata "Pubblico di Podesteria" " ...dove si registrano tutte le poste che vengono date renze si legge: " ...che nella terra di Samminiato debba stare un ufficiale col nome di Vi­ in esazione dai camarlinghi del Dazio, Farine e imposizioni sottoposte a dette Podeste­ cario che sia cittadino fiorentino, popolare e guelfo, a cui appartenga la cognizione, deci­ rie ..."25, cioè tutti i debitori dei dazi. Troviamo poi il quaderno detto "Privato" dove si sione ed esecuzione delle questioni criminali per tutti i delitti, eccessi, malefizi fa tti o registrano tutti i richiami che vengono fa tti dai creditori o i debitori; e il quaderno in­ che si fa ranno nella terra, corte o distretto di San Miniato ... che la cognizione e decisione titolato "protesti, sequestri e comandamenti", dove vengono registrate "tutte le staggi­ delle questioni civili tra Sanminiatesi ... spetti solo al Vicario ..."2 0. Il vicario che apparte­ ne26 che si fa nno da i particolari previo il richiamo statogli fa tto al quaderno privato e neva ad una delle maggiori famiglie fiorentine, amministrava il potere giudiziario per qualunque altra intimazione che venga fatta a ciascuna persona"27. conto del governo centrale e tutti i documenti prodotti nell'espletamento del suo man­ Terminata la lunga serie dei quaderni iniziano gli atti civili veri e propri e cioè le dato venivano rilegati in voluminose filzeche costituiscono una parte cospicua dell'archi­ pratiche relative all'istruzione dei processi civili, le dichiarazioni rilasciate dagli inte­ vio di San Miniato. ressati, le testimonianze, fino alla sentenza conclusiva promulgata dal vicario. Gli atti La serie degli atti civili è piuttosto completa a partire però dal 1470. Nelle rispo­ sono trascritti dal cavaliere del vicario, cioè da un notaio-attuario del tribunale per le ste del cancelliere a Pompeo Neri del 1746 si ha la conferma di questo: "I civili, o filze cause civili28 legate di atti civili di ciascun Iusdicenre di San Miniato, state riposte per custodirsi in archivio si enumerano fino in 333. Ebbero il loro principio l'anno 1470 e continuano finoall'anno 1743"2 1 . 22 Ibidem, c. 752 v. 23 I mugnai dovevano tassarsi secondo il numero dei componenti la fa miglia di cui * Con lacune per gli anni 1454-1471, 1514, 1527, 1 530, 1758-1760. è riportata anche l'età. 17 A. D'ADDARIO, Prato fra riforma e rivoluzione in "Storia di Prato", Prato, 1981, 24 ASF, Regia Consulta, n. 463, c. 752 v. vol. III, p. 20. 25 Ibidem. 18 L. CANTINI, op. ci t., Tomo XXX, pp. 311 e ss. Legge 30 settembre 1772. 26 Si tratta di sequestri e pignoramenri di beni. 19 A. ANTONELLA, L'archivio comtmale preunitario in "Corso d'aggiornamento per gli 27 ASF , Regia Consulta, n. 463, c. 752 v. 2 archivisti degli emi locali", Pisa, Amministrazione Provinciale, 1982 p. 241. 8 E.FASANO GuARINI, op. cir., p. 42, nora 85. In realtà la maggior parre delle cause 20 l Capitoli delco mune di Firenze. Inventario e regesto, Firenze 1866, tomo I, a cura di civili venivano trattate dal tribunale della banca attuaria della comunità. Le filze degli C. Guasti, p. 225. atti civili dei vicari contengono solo la sintesi di questi atti nel cosiddetto "Bastardellus 21 ASF, Regia Consulta, n. 463, c. 296 r. band'. 46 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 47

Nell'ultima parre della filza vengono rilegare cucce le lettere e le circolari inviare La corrispondenza dei podestà, il carteggio con gli Ufficiali dei Pupilli di Firenze, al vicario da vari enti, uffici e ministeri. Questa che è la parre più voluminosa dell'inte­ i decreti di adozione, il carreggio relativo alle nomine dei tutori e molti inventari di ra filzatestimonia lo stretto controllo che gli uffici centrali eser�itavano sulle "autono­ beni, insomma tutti gli atti relativi alla tutela dei minori orfani, formano il contenuto mie" locali. delle filze che parzialmente contengono anche atti concernenti l'amministrazione di doti e di beni di donne vedove. Pur essendo la materia della tutela dei "pupilli" tipica­ mente specificadella giustizia civile, tuttavia il vicario la espletava su tutto il territorio 425 - 432 Paci e tregue, registri e filze* 1591 - 1794 della sua giurisdizione penale. I giusdicenti potevano obbligare due o più contendenti a fa re una promessa solen­ ne di non molesrrarsi più, né con farri né con parole, per un determinato periodo di 434 - 1084 Atti criminali, filze e registri* 1486 - 1808 rempo29. La promessa poteva essere fa rra anche dagli eredi dell'eventuale ucciso e dell'ucci­ La serie inizia in modo organico solo dall'anno 1543 in quanto i documenti prece­ sore. Chi rompeva la rregua, cioè chi non rispettava il patto, incorreva nella condanna denti presentano "salti cronologici" notevoli: il primo arto è del 1486, il secondo del al pagamento di una somma la cui entità veniva fissata al momento della firma del pat­ 1515, inoltre gli arti criminali degli anni 15 32-1543 sono stati rilegati insieme ai civi­ to stesso. La tregua era valida anche per i parenti dei contendenti fi no al quarto li e quindi si trovano in quella serie36. Gli arri sono suddivisi era querele e denunce, grado30. sentenze e multe, carreggio di corredo e protocolli di sentenze e multe. Una ulteriore Il "miles socius" del vicario rogava su appositi registri le paci, le tregue e le "levate divisione deve essere fatta tra gli atti che interessano i "descritti" e i "non descritti" d'offese" intervenute fra le parti, apponendo la propria firma alla fine del mandato. nelle bande ducali. Le filze di querele e denunce, alcune delle quali di enormi propor­ Si tratta di una piccola serie di registri (otto), dal 1591 al 1794, assai incomplera31. zioni, iniziano solitamente con il giuramento dei sindaci37 che ogni comunità e popolo sottoposto alla giurisdizione del vicario di San Miniato, eleggeva per un anno con il compito di denunciare tutti i reati commessi nei loro rerritori38. La denuncia doveva 433 Atti pupillari, filza 1782 - 1808 essere fa tta entro ere giorni dal reato commesso ed era molto ricca di informazioni: con­ teneva infatti il nome dell'accusato, il genere del reato, il luogo e il tempo in cui era La legge 8 giugno 1782 dispone che i podestà, avuta notizia della morte di un avvenuto, il numero delle fe rire, le armi usate, gli eventuali testimoni presenti. Natu­ "padre di famiglia, con figli minori, ne avrebbe informato con lettera il rispettivo vica­ ralmente era prevista una pena pecuniaria per quei sindaci che avessero trasgredito a rio, il quale avrebbe provveduto a nominare per i "figli pupilli del defunto uno o più queste disposizioni39. Si procedeva quindi alla "notificazione", cioè si ordinava al de­ tutori, secondo il bisogno .. .''32. Detta legge così continuava: "Nella tutela abbiano i nunciato di comparire entro ere giorni di fronte al vicario "ad respondendum et se ex­ Vicari l'avvertenza di preferire la madre, quando non voglia passare a seconde nozze, cusandum et defendendum a quadam accusarione, denunciatione aut norificatione con­ gli zii paterni ed i più prossimi parenti ..."33. "Interessando poi che la scelta dei tutori tra ipsum fo rmara"40. In caso di mancata comparizione veniva dichiarato colpevole, cada in soggetti probi e capaci di bene educare e amministrare, si fa ranno incarico i Vi­ perchè contumace. Se invece l'imputato compariva regolarmente si istruiva il processo cari ... di bene assicurarsi ... con procurarne le più sincere informazioni dai Podestà, dai parrochi, ed al cri di cui crederanno porersi egualmente fidare"34. "Eletti e deputati i tutori e curatori, ... sarà peso degli stessi Vicari di invigilare che i prefari tutori pronta­ mente procedano alla confezione di un distinto e diligente inventario di tutti gli stabi­ * Con lacune per gli anni 1487-1515, 1516-1531. li, mobili, semoventi, crediti, azioni, ragioni e generalmente di tutto ciò che ... spetti e 36 Nelle risposte a Pompeo Neri si legge: "I criminali o filze legate di atti criminali appartenga al patrimonio del pupillo ... "35. di ciascuno Iusdicente state riposte in detto archivio per custodirsi si enumerano fino in 478. Ebbero il loro principio l'anno 1486 e continuano fino all'anno 1743. Mancano i criminali degli anni 1525 e 1530, e dal 1533 al 1540". (cfr. ASF, Regia Consulta, n. 463, c. 295 v.). * Con lacune per gli anni 1600-1 609, 1637-1649, 1663-1679, 1696-1781. 37 "S'apartenga alli sindaci delle contrade della città di San Miniato referire al Si­ 29 " ...di non si offendere né fare offendere con arme o senza... " (cfr. ACSM, n. 425, gnor Vicario e sua corte tutti i malefizi commessi in detta città e ciascheduno per il suo Registro di paci e tregue, passim). lato dentro ai termini disposti per legge di S.A.S. e pene in quelle contenute. Devino 30 L. CANTINI, op. cit., tomo III, p. 390. ancora ogni anno nel mese di aprile dare la norula al cancelliere della comunità di tutti 31 Cfr. anche la legge 4 gennaio 1568 su "chi romperà tregue o pace", in: L. CANTI- gli uomini di detta città d'anni 15 finici fino a 60 sorto pena di lire 20 per ciascuno che NI, op. cit., tomo VII, p. 69. avessero tralasciato di mettere in detta nota, eccettuati i cittadini fiorentini, dottori e 32 ACSM, Leggi e bandi n. 4564, c. 38. Legge 8 giugno 1782, art. 2. soldati ..." (cfr. ACSM, n. 2289, Copia degli Statuti, c. 51). 33 Ibidem, art. 4. 38 ACSM, Ibidem, c. 51. 34 Ibidem, art. 5. 39 ACSM, n. 2277, Copia degli Statuti della comunità (1549-1 564), c. 117. 35 Ibidem, art. 8. 40 Ibidem, c. 100. 48 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 49 penale sorto la direzione del vicario, dello "Iudex" e del "Norarius maleficiorum". Al 1085 - 1096 Condanne e assoluzioni, registri* 1530 - 1761 vicario spettava la "cognitio, decisio, punitio, exactio et executio"41 , a lui era concessa Si tratta di una piccola serie di registri in cui i notai criminali pro-tempore anno­ anche la facoltà di stabilire quelle pene che non erano contemplate. dagli statuti. tavano in ordine cronologico un breve sunto delle sentenze criminali dei vicari, con L'ascolto delle parole dell'imputato, la sua difesa o la sua confessione, era il primo atto l'annotazione delle generalità del giudicato, del capo di imputazione e del tipo di con­ del processo. Quindi si procedeva alla deposizione dei testimoni. Erano previste pene danna o dell'assoluzione. I primi cinque registri, a testimonianza dell'importanza attri­ pecuniarie per la mancata deposizione e fisiche per quei testimoni che avessero giurato buita a questo tipo di documenti, sono pergamenacei, con coperta in asse e cuoio. il fa lso: per loro si predisponeva pure una singolare processione per le strade della città, l denudati ed in groppa ad un asino, perchè fossero d'esempio e di monito a tutti coloro che in futuro avrebbero dovuto testimoniare in un processo42. Non potevano testimo­ 1097 - 1101 Atti economici, filze** 1782 - 1808 niare i ragazzi inferiori ai quattordici anni e le fe mmine inferiori a dodici, oltre natu­ ralmente coloro che non erano in possesso pienamente delle loro facoltà mentali43. Gli La potestà economica dei vicari deriva dalla loro funzione di commissari di polizia Statuti di San Miniato prevedevano un trattamento speciale per le donne incorse in per l'ordine pubblico. In realtà la potestà economica o di polizia giudiziaria, cioè di tutte qualche reato: esse dovevano essere interrogate dal vicario solo nel Duomo, situato pro­ le disposizioni e atti diretti alla prevenzione e alla piccola repressione dei delitti minori, prio davanti al palazzo vicariale, e durante tutta la deposizione doveva essere presente il era sempre stata dei vicari, ma la relativa documentazione era inserita nelle filze generali 26 6 parroco44. degli atti criminali. Ora, per espressa disposizione del M.P. del maggio 17774 , gli Spesso tra le carte delle querele e denunce compaiono i referti dei medici. Essi in­ atti relativi ai processi economici (cognizione e decisione delle cause criminali di piccola fa rri davano il loro professionale parere sull'entità delle fe rite, sul giorno a cui risaliva­ entità: ingiurie, risse, fe rimenti la cui pena prevista non eccedesse le 100 lire) che si svol­ no, sull'arma usata. Nella seconda parre delle filze c'è contenuto il carreggio, la corri­ gevano in modo sommario e senza spese, i referti di medici e chirurghi, i referti di furti e spondenza e le circolari inviate al vicario, relative alla materia penale. il carteggio relativo, andavano a costituire apposite filze di atti economici. I registri di "sentenze e multe", di proporzioni più ridotte, sono spesso rilegati in fo ndo alla filza delle querele dello stesso anno. Essi contengono una breve sintesi dell'istruttoria a cui segue immediatamente le sentenza. Per la loro sintericirà e conci­ 1102 - 1138 Atti, lettere e circolari, fi lze e registri*** 1586 - 1808 nel territorio del sione questi registri sono dei veri e propri cataloghi della criminalità Fin dal suo nascere, l'ufficio del vicario aveva svolto funzioni di raccordo fra il po­ erso comportamen­ vicariaro di San Miniato. E' opportuno fa r notare che esisteva un div tere centrale e le autonomie locali. Gli atti trasmessi dalle autorità fiorentine (lettere, ducali, i cui atti venivano ri­ to della giustizia nei confronti dei "descritti" nelle bande ordini, circolari, bandi), le relazioni e la corrispondenza inviata dai tribunali minori godevano di particolari privilegi, come legati in apposite fi lze a parte. I "descritti" (podestà, ufficiale) e le carte d'ufficio non strettamente connesse con l'attività proces­ o il diritto di essere imborsati per gli uffici l'esenzione fiscale e quella dalle comandare, suale, fu rono comunque "infilzate" fra gli atti civili o fra gli atti criminali. di giustizia fruivano di un trattamento di fa ­ delle loro comunità, ed anche negli affari Solo dal XVIII secolo47, con il vicario Giannozzo di Alberto da Cepperello (1714- e corrono, dalle spese che e fa nno e da disagi vore "per compensargli dei pericoli che 1723), vista la mole delle filze degli atti processuali, invalse l'uso di rilegare autono­ ione ducale del 26 marzo 1548 si stabilisce ad che e sopportano". Con la deliberaz mamente le lettere e le circolari provenienti da uffici o ministeri. Dal 1772, a seguito messi alla tortura, se non nelle cause riguardanti de­ esempio che non potevano essere della riforma giudiziaria, le filze del carteggio assunsero un carattere ufficiale e autono­ nei periodi in cui erano impegnati nelle opera­ litti gravi, non si potevano processare mo dagli altri documenti del tribunale. Da quell'anno ogni vicario produsse una o più pecuniarie potevano essere commutate in periodi di soggiorno zioni militari; le pene filze di carteggio con una suddivisione interna delle carte in relazione all'ufficio o al le stesse erano state diminuite di 114 rispetto alla norma. Infine obbligato, dopo che ministero mittente. non potevano essere condannati per omicidi o fe rimenti commessi a difesa del loro ono­ re o di quello dei familiari45. La suddivisione tra "descritti" e non durò fino al 1755. * Con lacune per gli anni 1543-1 549, 1588-1593, 1620- 1655, 1686-1733. Si se­ gnala che durante il riordino dell'Archivio dell'Accademia degli Eureleti, realizzato da Sil­ via Nannipieri e Arianna Orlandi, è stato rinvenuto un registro pergamenaceo segnato 3, ri- guardante gli anni 1562-1571. _ ** Con lacune per gli anni 1786, 1795-1806. *** Con lacune per gli anni 1621-1692, 1707-1714 , 1723-1739, 1742-1769. 41 Ibidem, c. 99. 46 ACSM, n. 4561 Leggi e bandi, legge n. LVIII. 42 ACSM, n. 516, Sentenze e multe del Vicario Pietro di Antonio Alamanni, cc. 51-52. 47 Anteriormente fa nno eccezione un registro copialettere (n. 1102) delle missive 43 ACSM, n. 2277, cir., c. 107. dell'ufficio dei Nove Conservatori (dal 1586 al 1621) e una filza (n. 1103) di circolari 44 Ibidem, c. 108. dei Capitani di Parte relativa ai beni dei banditi (1693-1706). In entrambi 1 cas1 SI 45 L. CANTlNl, op. cir, Tomo II, pp. 9-30. tratta di materie molto particolari che giustificavano la riunione degli atti. 50 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 51

1139 - 1145 Suppliche, filzee registri 1578 - 1698 stie muli ne, asinine e cavalline, per la città e contado di Firenze. Il ricavato doveva an­ dare a coprire le spese per i lavori di manutenzione dell'Arno. La legge 23 luglio 1549 Gli atti raccolti nella presente serie sono rilegati in registri; altri in filze originali. I dispose che "la detta gabella si debba pagare ( ...} non solo nella città e contado di Fio­ primi contengono le suppliche vere e proprie che i cittadini condannati per reati com­ renza, dove la si paga e risquote di presente, ma ancora in tutto il resto dello stato"51. messi inviavano al Granduca, tramite il rettore alla cui giurisdizione appartenevano. Le La "Ordinatione concernente l'obbligo et modo del pagare la gabella delle bestie cavalline, muline e suppliche presentano di solito l'esposizione del reato e la pena ricevuta, spesso vengono asinine" del 15 febbraio 158252, prescrisse il pagamento di soldi l per lira sul prezzo di accampate le attenuanti, per chiedere la cancellazione o almeno la riduzione della condan­ vendita di dette bestie. La riscossione di questa gabella fu di pertinenza di "ciascun ret­ na. Talvolta si chiede la permuta della condanna: da una multa ad un periodo da scontare tore del dominio fiorentino dentro ai termini della sua giurisdizione ... civile"53. In al confino nelle galere granducali, o viceversa. In fondo alla supplica, a piè di pagina, si realtà il notaio o cavaliere emetteva una polizza e il contribuente versava la somma do­ trova la formula "Habbi gratia", se questa veniva accettata, oppure la modifica della vuta ad un apposito "depositario" che doveva "rimettere tutti li danari che piglia di tre pena48. Le filze originali invece contengono per lo più fedi di parroci o di altri testimoni mesi in tre mesi nelle mani del camarlingo dei capitani di Parte"54. Nelle stesse dispo­ comprovanti l'assoluta povertà del supplicante e di conseguenza la sua impossibilità a pa­ sizioni si precisava che i cavalieri o notai avrebbero dovuto "tenere diligente riscontro gare la condanna pecuniaria. I rettori avevano infatti l'obbligo di vagliare le varie testi­ delle dette polizze sopra un quadernuccio .. .''55. monianze sulla condizione familiare ed economica del supplicante, proprio per poter de­ cidere con maggior oculatezza sull'opportunità o meno di accogliere la supplica. A tale proposito il decreto del 15 maggio 1579 proibisce a rettori, cancellieri e notai di ricevere somme in denaro "quando li sarà presentata alcuna supplica a loro respettivamente indi­ 117 2-11 76 Inventari di beni confiscati, registri 1549 - 1695 retta per informazione, nella quale fusse supplicato S.A. per ottenere gratia di qual si vo­ Per evitare che messi, fa migli, bargelli o comunque per impedire che chiunque ar­ glia sorte"49. L'esibizione della supplica, le attestazioni di povertà e le testimonianze so­ restasse i delinquenti si impadronisse di denari o documenti dell'arrestato, la "Provvi­ pra la qualità delle persone "è necessario si facciano senza spesa de supplicanti"50. gione circa le robe che si trovano addosso a prigioni del dì 14 dicembre 1548"56, impose che ta­ li denari e documenti fossero consegnati al giusdicente criminale che ne avrebbe subito fa tto un inventario, "il qual libro debba essere almeno carte 200 e debba stare di conti­ 1146 - 1167 Entrate e uscite per il mantenimento dei 1736 -17 73 nuo nella Corte del Rettore"57• La legge 18 settembre 154958 fra l'altro prescriveva: malfattori, registri* " ...siano tenuti i rettori delle principali J urisdizioni del criminale de' luoghi dove e si Le spese sostenute dal tribunale vicariale per il mantenimento in carcere dei mal­ commetteranno (i delitti} ... fa r subito inventario di tutto il mobile e de bestiami di ta­ fattori o per la loro traduzione in altre prigioni, dovevano essere a carico di tutte le co­ li delinquenti ... e etiam dell'immobile, e ogni cosa sequestrare". munità del vicariato. Fino alla metà del '700 tali spese non fe cero oggetto di una parti­ colare amministrazione ma rientrarono nelle spese generali del vicariato. Solo dal 1736 furono istituiti appositi "dazzaioli per la riscossione dei malfattori" su cui il cancelliere 1177 - 1182 Deliberazioni dei rappresentanti del 1540 -1774 comunicativo di San Miniato conteggiava le spese e ne suddivideva l'importo in quote vicariato, registri per le singole comunità del vicariato. Spettava al camarlingo del vicariato incassare tali Il vicariaro, come organo di governo locale, a livello provinciale, per le questioni quote dai camarlinghi delle varie comunità. Questa particolare amministrazione cessò che riguardassero le diverse podesterie e comunità comprese nel suo ambito territoriale, nel 1773 con l'abolizione delle attribuzioni amministrative di vicariati e podesterie. fu dotato di un organo deliberativo proprio con l'avvento del Principato mediceo. A San Miniato dal 1536 fino alle riforme leopoldine funzionò un Consiglio di vicariato presie-

1168 - 1171 Gabella sulle bestie dal piè tondo, registri 1583 - 1649

Fin dai tempi repubblicani fu stabilita una gabella del 5% sopra le vendite di be- 51 Cfr.L. CANTINI, op. cit., Tomo II, pp. 91 e ss. 52 ACSM, n. 1168, Registro de lle vendite delle bestie ..., c. l. 53 Ibidem. 54 Ibidem. * Con lacuna per l'anno 1772. 55 Ibidem. 48 " ...lo fece per disgratia e per ignoranza et non per malitia" (cfr. ACSM, n. 1140 56 Cfr. L. CANTINI, op. cit., Tomo II, pp. 50-5 1. registro di suppliche, c. 40). 57 Ci si riferisce esplicitamente al registro n. 1172 del presente inventario. 49 "Decreto sopra il doversi informare le suppliche senza spesa alcuna ... " in: L. CANTINI, 58 "Legge dell'illustrissimo et eccellentissimo Sig. il Sig. Duca di Firenze sopra op. cit., Tomo IX, cc. 158 e ss. l'unione de' Magistrati de' Capitani di Parte e dell'Ufiziali di Torre" (cfr. L. CANTINI, op. 50 Ibidem. ci t., Tomo II, pp. 98 e ss.). 52 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 53 duro dal vicario fiorentino e fo rmato da sei "Soprasindaci", rappresentanti gli interessi pluriennali di "saldi dei camarlinghi"60. La corretta amministrazione del camarlingo veni­ delle varie podesrerie (l rappresentante rispettivamente per le podesrerie di Castelfran­ va poi vagliata, approvata e sottoscritta oltre che dal cancelliere, da appositi "sindaci" e dal co di Sorto, Montaione, Cerreto Guidi e Fucecchio, l per la città di San Miniato e l per vicario pro-tempore. Le entrate e uscire amministrate dai camarlinghi del vicariato erano le "ville" della podesteria di San Miniato). Il Consiglio deliberava precipuamente sulla in massima parte quelle già previste e deliberare dal consiglio del vicariato a cui si aggiun­ determinazione e sulla suddivisione di imposte e dazi da assegnare alle singole comu­ gevano le spese ordinarie per il mantenimento dei malfattori, per la manutenzione del pa­ nità, sulla copertura delle spese occorrenti per il funzionamento della corre vicariale, per lazzo pretorio, per i salari al personale della corre vicariale, ecc. Anche quando le compe­ lavori pubblici di interesse intercomunale, oltre che sull'elezione di un camarlingo che tenze amministrative del vicariato cessarono per essere assorbite dalle nuove comunità leo­ tenesse la contabilità e gestisse le entrare e le uscire. Le deliberazioni dei "soprasindaci" poldine, sopravvissero i "saldi del vicariato" in quanto fino al 1808 ci fu necessità di tenere erano verbalizzare in appositi registri dal cancelliere comunicativo pro-rempore di San una contabilità specificaper le spese di funzionamento del tribunale. Miniato in quanto cancelliere del comune "capoluogo" del vicariaro.

1346 - 1358 Atti vari, filze e registri 1480 - 1808 1371 - 1492 1183 - 1256 Entrare e uscire, registri* La serie comprende: registri di entrate per gravamenri, entrate dei messi, disposizio­ All'indomani della conquista fiorentina e della istituzione di un tribunale a San ni dei magistrati fiorentini, saldi per condanne pecuniarie, prezzi imposti, rassegna per Miniato, si fece fr onte alle spese di fu nzionamento del tribunale stesso (salari del vica­ fa migli del bargello, stime di spese per lavori a strade, protocollo alfabetico degli ammo­ rio, camarlingo, notai, ecc.) con il ricavaro dell'esazione di condanne pecuniarie, multe niti, crediti spettanti alla camera delle comunità e note delle licenze di commercio· e filze ecc. L'amministrazione di quanto sopra, impostata dal notaio o cancelliere della comu­ di arti relativi alla pubblicazione di fidecommessi e tabelle riassuntive delle cause �ivili. nità, era tenuta da un camarlingo su appositi registri di trenta, quaranta carre, spesso compilati solo in minima parre. Tali registri coprono un arco di tempo di poco più di GIUDICATURA DI PACE cento anni, interrompendosi alla fine del XV secolo. L'amministrazione delle entrate e (1808-1814) delle uscite per la gestione del tribunale sarà impostata su nuove basi dopo l'avvento del PrincipatO mediceo. L'annessione della To scana all'Impero francese (1808) modificò sostan­ zialmente l'ordinamento giudiziario, introducendo quello vigente in Fran­ cia. In analogia con la divisione territoriale in tre prefetture, vennero isti­ 1257 - 1335 Dazzaioli per la riscossione del 1695 - 1774 tuite altrettante corti criminali in Firenze, Siena e Pisa competenti per i dazio del vicariato, registri reati più gravi. In concomitanza con le prefetture nacquero poi i tribunali La principale incombenza del consiglio del vicariato di San Miniato consisteva nel­ collegiali di prima istanza (per un totale di 9) con ampie competenze crimi­ la suddivisione delle quote di dazio spettanti ad ogni podesteria. Il cosiddettO "Dazio nali e civ li. Gli affa ri civili di minore importanza e le competenze di poli­ _ � del vicariato" era un'imposta che serviva per finanziare le spese universali, il manteni­ Zia semplice erano affidate a tribunali minori detti "giudicature di pace" in­ mento delle strade e soprattutto per soddisfare il "chiesto dei Nove", vale a dire la quo­ stallati a livello periferico61. San Miniato fu sede di una giudicatura di pace, ta richiesta annualmente dal MagistratO dei Nove Conservatori per "provvisioni di am­ nell'ambito della prefettura di Livorno ed ebbe competenza anche sulla co­ basciatori e imposizioni di lavori di strade". La serie comprende dazzaioli preparati dal mune di Montopoli62. cancelliere comunicativo di San Miniato e consegnati al camarlingo incaricatO di n­ scuotere il dazio. 1359 - 1363 Atti civili, filze e registri 1808 - 1814

1336 - 1345 Saldi dei camarlinghi, registri 1531 -1777 TRIBUNALE DI SAN MINIATO (1814-1865) Il camarlingo del vicariaro elettO dall'apposito consiglio59, era tenuto, al termine del suo mandato annuale, a render ragione della propria amministrazione e perciò il cancelliere Il regolamento del 27 giugno 1814 soppresse tutta la legislazione fr an- sottoponeva a revisione e riassumeva le sue scritture di entrata e uscita in appositi registri

* Con lacune per gli anni 1372-1373, 1383-1 386, 1389-1391, 1400-1410, 1430- 60 Tutta l'operazione era più comunemente detta "Ragione e ca/Cit!o di ragione". 1440, 1447-145 1, 1453, 1455-1491. 6 1 A. ANTON!ELLA, L'archivio comunale prettnitario, ci t, p. 252. 59 Vedi p. 39-43. 62 Archivio storico del comune di Castelfranco di Sorto, n. 2045, c. 2. Archivio pretmitario 54 Archivio storico di San Miniato 55 cese ricostituendo, a livello periferico, i vicariati regi e le podesterie. I vicari nuovo sede di un vicariato regio di seconda classe con competenza civile videro però limitate le loro competenze rispetto all'ancien· regime: in materia sulle comunità di San Miniato e di Montopoli; la giurisdizione criminale si criminale era loro compito la cognizione dei reati e la istruzione dei proces­ estendeva anche alle podesterie di Castelfiorentino, Montaione e Monte­ si che non prevedessero una pena superiore al confino, lasciando comunque spertoli64. Come già detto, dal 1838 ebbero sede a San Miniato un tribuna­ le sentenze alla "Ruota Criminale" di Firenze a cui spettava anche l'istruzio­ le vicariale di prima classe con giurisdizione civile anche sul territorio della ne dei processi per i reati più gravi. Una radicale trasformazione e raziona­ soppressa podesteria di Montaione e giurisdizione criminale, oltre che sui lizzazione dell'amministrazione della giustizia si ebbe con il Motuproprio suddetti territori, sulle podesterie di Castelfiorentino e Peccioli65 e un tri­ del 2 agosto 183863, entrato in vigore il primo dicembre di quell'anno. bunale di prima istanza il cui circondario si estendeva sui vicariati di Em­ "L'amministrazione della giustizia è da noi attribuita: 1- Alla nostra Real poli, San Miniato e Fucecchio66. Con deliberazione della Regia Consulta del Consulta. 2- Alla Corte Regia. 3- Ai Tribunali collegiali di prima istanza. 10 giugno 184667 fu soppresso il vicariato regio di San Miniato, istituendo in quella città un commissariato regio con funzioni commissariali su tutto 4- Ai Vicari Regi [ . . . }. 5- Ai podestà". "Sarà stabilito un tribunale collegiale di prima istanza con giurisdizione il circondario di quel tribunale di prima istanza e con esercizio delle funzio­ civile e criminale nell'estensione dell'attribuitogli circondario a: Firenze ni vicariali sul territorio del soppresso vicariato, con eccezione della pode­ steria di Peccioli, passata al commissario regio di Volterra68. Dal primo [ . ..}, Livorno [ ...}, Pisa [ ...}, Siena [ ...}, Pistoia [ . . . }, Arezzo [ ...}, Grosseto ( ...}, Montepulciano ( ...}, Rocca San Casciano [ ... }, Sanminiato [che} si gennaio 1850 anche a San Miniato videro applicazione le leggi del 1848- comporrà di un presidente e due auditori che disimpegneranno il servizio 1849, con l'istituzione della pretura per le fu nzioni di giudice civile e pena­ civile e criminale. Il suo circondario si fo rmerà dei territori dei Vicariati di le sul territorio già vicariale e della sottoprefettura, con compiti di polizia Empoli, San Miniato e Fucecchio ( ...}. I Vicari Regi, i giudici civili e i po­ giudiziaria e amministrativa sul territorio del tribunale di prima istanza69. destà hanno una giurisdizione contenziosa ed una volontaria nelle materie civili. Nel contenzioso la loro giurisdizione è limitata alle cause di un meri­ 1364 - 1438 Atti civili del vicario regio, poi del 1814 - 1860 to certo non eccedente il valore delle lire 400. Quella parte della giurisdi­ pretore, filze zione che riguarda l'amministrazione delle tutele e delle curatele e dell'eco­ nomico dei minori e degli interdetti è attribuita ai Vicari Regi e ai podestà Allorchè il regolamento del 27 giugno 1814 ripristinò la legislazione pre-francese, di prima classe ... ". In materia criminale "i Vicari Regi [ ...} giudicano dei in materia giudiziaria i vicari ripresero le loro vecchie competenze, pur con qualche li­ modici furti semplici e dei danni dati ancorchè qualificati solamente da mitazione70. I nuovi vicari regi, durando in carica più anni, al termine del loro manda­ asportazione non eccedenti le lire 10 e delle leggere offese ed ingiurie che to, raggrupparono i documenti prodotti in grosse filze, distinguendo spesso fra "Filze di atti civili", contenenti la verbalizzazione delle istruttorie, degli interrogatori, dei di- non portino a pene maggiori del carcere per giorni otto e della multa di lire venticinque. Provvedono alla istruzione del processo in ogni causa crimina­ le". Rimangono di pertinenza vicariale le fu nzioni di polizia e di manteni­ 64 Ibidem, Tomo VI, pp.3-4 e M. LUZZATTO, Notizie degli archivi toscani, in "Archivio mento dell'ordine pubblico. storico italiano", anno CXIV, Firenze, 1956, pp. 603-604. 6 "Presso ogni Vicario Regio è stabilito un cancelliere per il servizio degli 5 Alla podesteria di Peccioli fu contemporaneamente riunito il territorio della sop­ atti e nei vicariati di prima e seconda classe un coadiutore al cancelliere". pressa podesreria di . Territorialmente quindi il vicariaro di San Miniato com­ prendeva le seguenti comunità: San Miniato, Montopoli, Montaione, Castelfiorentino, Il completamento delle riforme del 1838 si ebbe nel 1848 con la legge del Certaldo, Peccioli, Laiatico, Terricciola, Palaia. (cfr. ACSM, n. 1690, Carteggio delvica­ 9 marzo, che soppresse i tribunali vicariali e determinò il passaggio delle com­ rio, J6assim). petenze a due distinte istituzioni periferiche: la pretura e la sottoprefettura. 6 Leggi del Granducato... ci t, Firenze 1838, Tomo XXV, parte II, pp. 23 e ss. 6 Il pretore ereditò le competenze giudiziarie dei vicari pur vedendo an­ 7 ACSM, n. 3817, Carteggio del Cancelliere, cc.n.n. e Repertorio del diritto ... ci t., To­ cora diminuite le funzioni di giudice penale; il sottoprefetto assolse alle in­ mo XIV, p. 287. 68 La comunità di Palaia, già nella podesteria di Peccioli, rimase però sorto la giuri­ combenze di polizia e di vigilanza dell'ordine pubblico. Tale ordinamento sdizione civile e criminale del commissario di San Miniato. sopravvisse fino alle riforme del Regno d'Italia. Dal 1814 San Miniato fu di 69 La sortoprefettura si suddivideva in Delegazioni di governo con sede nei centri dove esisteva un tribunale civile (già podesterie) e i delegati addetti fungevano anche da pubblico ministero presso i tribunali di prima istanza. (cfr. A. ANTONIELLA, L'archi­ 63 Leggi del Granducato di Toscana, Firenze 1838, Tomo XXV, parte II, pp. 23 e ss. vio comunale preunitario, ci t., p. 254). (motuproprio 6 agosto 1838, art. 177). 70 Vedi p. 53. 56 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 57

battimenti; "Filze di lettere sussidiarie", comprendenti la corrispondenza ufficiale di rimase immurata anche dopo l'istituzione del tribunale pretorile, in luogo di quello vi­ corredo alle cause discusse e "Filze di quaderni" di diversa natura· e fine. Tali quaderni cariale. o registri riportano per lo più in modo sintetico gli ordini esecutivi emanati dal tribu­ nale vicariale. Si tratta in particolare di registri dei decreti di autorizzazione di donne, giornali di udienza7 1 , registri dei decreti di assicurazioni di doti, registri delle cartelle 1439 - 1446 Protocolli dell'esecutivo pubblico, registri 1853 - 1863 d'incanti d'immobili, registri delle disdette coloniche, registri dei precetti, sequestri, 1447 - 1485 Protocolli dell'esecutivo privato, registri* 1837 - 1862 intimazioni e comandamenti in merito al pubblico e al privato72, giornaletti dei curso­ La circolare del 6 novembre 1829 relativa alla compilazione dei registri dei tribu­ ri73, registri dei decreti pettorali74, registri di accuse del danno dato, registri copialet­ nali periferici stabiliva fra l'altro: " ...dovrà tenersi in ogni tribunale vicariale e di Pode­ tere. La circolare 6 novembre 182975 rivoluzionò il modo di tenere gli atti nei tribunali steria in carta bollata un registro per l'esecutivo pubblico, altro per l'esecutivo privato periferici, disponendo che: "gli atti civili giudiziari debbono classarsi e conservarsi non ed un terzo per i sequestri, protesti e intimazioni e tali registri saranno legati fino dal già per ordine di data, ma per processi, causa per causa; dovendosi riunire in ciascun loro principio e cartolari dal primo all'ultimo foglio. Nel registro dell'esecutivo pub­ processo ogni specie di scrittura e di atto della causa respettiva [ ...}. Dovendosi come blico dovranno portarsi tutti i precetti ed atti esecutivi di qualunque sorta, compresi i sopra nei Tribunali vicariali e Podesrerie formar distinto processo di ogni causa e affare sequestri che si facciano per interesse delle regie e pubbliche amministrazioni. Nel re­ comprendendovi qualunque arto relativo, non avranno più luogo nei detti Tribunali il gistro dell'esecutivo privato saranno riportati tutti i precetti a pagare a istanza verbale protocollo degli incanti, il registro dei mondualdi, né quelli delle donazioni, delle dei particolari ...' '76. emancipazioni, delle assicurazioni delle dori e delle repudie delle eredità, né le filze Si tratta quindi di registri su cui venivano protocollari sequestri, precetti di paga­ delle deliberazioni pettorali scritte in minuta dal giudice, né la filza delle sentenze ori­ mento, disdette, ordini di sfratto, intimazioni di ogni sorta e comunque rutti gli atti ginali [ ...}, né la filzadi lettere missive e responsive, anche sussidiarie. [ ...} Pel giornale tendenti alla riscossione coarta di debiti a favore di enti pubblici o di privati cittadini. di udienza o protocollo delle deliberazioni pertorali, che dovrà tenersi da ciascun Giu­ La compilazione di questi registri sarà resa obbligatoria anche dopo l'istituzione dei sdicente, si useranno quaderni di carta bollata, i quali, quando formeranno un suffi­ tribunali pretorili. ciente volume non maggiore di carte cento, saranno riuniti e legati". Si ritorna a filze omogenee per contenuto, con la documentazione completa degli atti di ogni singolo processo. In realtà a San Miniato i vicari continuarono con il vecchio sistema fino al 1486 - 1495 Atti pupillari, filze e registri 1816 - 1861 1837; solo dal 1838 il vicario Luigi Gori, in concomitanza con l'entrata in vigore della riforma giudiziaria che previde la nomina di un cancelliere in sostituzione del vecchio L'obbligo di tener legati in apposite filze i documenti prodotti dal tribunale nella notaio civile, mise in pratica le disposizione del 1829. La conservazione degli atti civili sua funzione di tutela dei pupilli era già stato istituito nel 178277. La legge 15 novem­ bre 1814, ripristinando la vecchia normativa precisava che "Per la morte dell'ascenden­ te presso cui risiede la patria podestà, i figli e i discendenti rimasti nell'età minore, pas­ 1). 7 1 "Registro in carta bollata, destinato per inserirvi tutte le pronunzie ordinatorie sano sorto l'autorità del tutore (art. Il tutore invigila e presiede alla persona e ammi­ verbalmente emanate all'udienza dai Giudici e Tribunali civili, non meno che per pren­ nistra il patrimonio dei medesimi per tutto il tempo della loro minore età (art. 2). L'età dervi nota delle emanazioni di qualunque altra pronunzia" (cfr. Leggi del Granducato... minore dura finchè non siano compiti gli anni 21 (art. 3). Non esistendo il tutore né cir., Tomo I, pp. 114-132). testamentario né legittimo, il Giudice destina il Dativo (art. 17). Non è permesso ad 72 Vedi p. 53. alcuno che venga destinato al pubblico uffizio della tutela o della cura, ricusare d'accet­ 73 Per le convocazioni del Consiglio di famiglia presso il notaio o cancelliere, lo tarlo (art. 59)"78. stesso cancelliere doveva far giungere la lettera agli interessati e per il recapito si avva­ Novità sostanziali furono portate con la citata riforma giudiziaria del 1838 con cui leva dei cosiddetti cursori. I cursori, fatta la consegna "ne fa ranno rapporto in piè della si affiancò alla figura del tutore quella del Consiglio di Famiglia. Più precisamente: della ordinanza di convocazione [ ...}. L'opera dei cursori è in questa parte essen­ copia "Ciascuna tutela e curatela avrà l'assistenza di un Consiglio di Famiglia. La convocazio­ zialmente gratuita". (cfr. Repertorio del diritto patrio toscano . .. cit., Tomo IX, pp. 13-14). ne del Consiglio di Famiglia si dovrà fa re di uffizio del Vicario Regio o podestà di pri­ 74 "Quelle che per la renuissima loro entità si trattano, conoscono e decidono senza ma classe, appena che in qualsivoglia maniera gli perverrà la notizia della morte di ta­ srrepiro di procedura e senza bisogno del ministero di Procurarore " (cfr. Repertorio del luno che abbia lasciato figli minori ... "79. Si precisò altresì che questo nuovo organismo Diritto patrio toscano . . . ci t, Tomo VI, p. 305). "Le cause aventi un meriro non eccedenti le lire settanta saranno portate alla udienza sopra semplice citazione della parre istante e trattare e risolute perroralmente sulle verbali eccezioni del convenuto. [ ...} Presso cia­ scun vicario regio [ ...} sarà renuro un separaro protocollo di questi decreti pertorali, i * Con lacune per gli anni 1841-1851 . quali sono esenti da qualunque corredo di narrative e di morivi. [ ...} Questi decreti sa­ 76 Leggi del Granducato ... , ci t., tomo XVI, parte II, p. 83 e ss. ranno eseguibili dentro le ore ventiquattro dal giorno della loro notificazione" (cfr. Re­ 77 Vedi p. 41. pertorio del diritto patrio toscano. .. ci t., Tomo IX, pp. 5'-6). 78 Leggi del Granducato... , cir., Firenze 1814, Tomo I, parte Il, pp. 6 e ss. 75 Leggi del Granducato . ..cit ., Tomo XVI, parte Il, pp. 83 e ss. 79 Ibidem, Firenze 1838, Tomo XXV, parte II, pp. 117-120. 58 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 59

sarebbe sraro compostO di cinque membri fra cui, ove possibile, il nonno paterno, la tribunali. Da qui la necessità di raccogliere e separare gli atti secondo la minore o mag­ madre e altri congiunti prossimi, con tassativa esclusione del tutore. Il compito preci­ giore competenza. Smaltito il lavoro arretratO, dopo quattro o cinque anni scomparvero puo dei Consigli di Famiglia avrebbe dovuto essere quello di ·nominare o sostituire i anche questi particolari atti pr-ocessuali. tutori, di ricevere ed esaminare il rendimento di conti del tutore in qualità di ammini­ stratore unico dei beni del minore orfano. Tutti gli atti prodotti dal tribunale, dal tu­ tore e dai Consigli di Famiglia (verbali, carteggio, corrispondenza, registri amministra­ 1647 - 1712 Atti, lettere e circolari dei vicari e 1814 - 1858 tivi, deliberazioni, istanze, ecc.) andarono a costituire le filze degli atti pupillari. dei pretori, filze Dal 1814 le filze di carteggio assunsero un carattere più generale, configurandosi come "miscellanee" di arri del tribunale. Oltre al materiale già visto precedentemente82 1496 - 1599 1814 - 1866 Atti criminali, filzee registri (corrispondenza ufficiale, circolari ...) furono allegati alle filze di carteggio una serie di Le disposizioni del 1814 limitarono, come si è visto, le competenze criminali dei quaderni quali i giornaletti dei cursori83, i giornali delle udienze84, i protocolli dell'ese­ vicari e stabilirono anche diverse modalità di conservazione degli atti processuali. Spet­ cutivo pubblico e privato85, atti di corredo ai procedimenti processuali o attinenti a fun­ ta sempre al vicario il compito di istruire i processi e di inoltrarli al Regio Procuratore zioni di polizia e ordine pubblico quali le lettere sussidiarie ai processi, i referti di furti e del Tribunale di Prima Istanza80, ma le sentenze più importanti vengono emesse dal di fe rimenti, i rapporti settimanali dei podestà o degli ispettori di polizia. Tribunale della Ruota Criminale di Firenze. Le voluminose filze ora contengono i vari processi legati separatamente in fascicoli che racchiudono tutti gli atti relativi allo svolgimento della causa. Ogni fascicolo è dotato di repertorio degli atri, che iniziano 1713 - 1720 Ingiunzioni di pagamenti, buste 1837 - 1869 con la querela e la proclamazione della sentenza. Seguono poi le varie testimonianze, i Si tratta di piccoli tagliandi in carta bollata che il tribunale consegnava ai cursori rapporti, le perizie ed i referti. Ogni fascicolo è chiuso dalla corrispondenza e dal car­ per poter dare esecuzione ai precetti di pagamento del tribunale stesso. teggio informativo relativo al processo. Con analoghi tagliandi si autorizzavano i cursori a sospendere le esazioni o a can­ Insieme alle filze dei processi la serie comprende anche alcuni registri protocollo cellarle. di atti e sentenze. Gli atti processuali sono suddivisi in tre parti distinte contenenti: l­ l'elenco cronologico delle denunce con i nomi del querelante e del querelato; 2- le de­ scrizioni del reato; 3- le sentenze. I protocolli delle sentenze sono invece registri pre­ 1721 - 1730 Entrate ed uscite di emolumenti 1818 - 1850 stampari contenenti le generalità del processato, il tipo di reato commesso, la data del­ giudiziari, registri* la sentenza e la condanna inferta. Per ogni arto richiesto al tribunale (citazioni, richieste di disdette, atti esecutivi, precetti o altro), i cittadini erano tenuti al pagamento di una tassa (o diritto fisso di 1600 - 1629 Atti economici, filze* 1816 - 1849 cancelleria). 1630 - 1639 Atti relativi ai processi di maggiore 1839 - 1844 Le tariffe di questi emolumenti furono stabilire con legge del 23 dicembre 1814 competenza, filze in sostituzione delle vecchie già emanare il 23 novembre 1775. Il pagamento, da cui 1640 - 1646 Atti relativi ai processi di minor 1839 - 1843 erano esenti i "miserabili", doveva essere fa tto alle cancellerie dei tribunali in apposite competenza, filze "cassette"; successivamente il ricavatO era versato nelle casse del Regio erario.

La riforma giudiziaria del 183881 , con l'istituzione dei tribunali collegiali di pri­ ma istanza a livello periferico, murò in senso restrittivo le competenze di podestà e vi­ cari. Le molte cause già pendenti all'atto dell'entrata in vigore della riforma (l dicem­ * Con lacune per gli anni 1822-1830, 1833-1835. bre 1838) dovettero essere suddivise e ridistribuite secondo le nuove competenze dei 82 Vedi p. 49. 83 Presso il tribunale vicariale risiedevano dei cursori incaricati di notificare gli atti Ogni cursore annotava agli interessati (ingiunzioni, notificazioni, precetti, citazioni). - su un piccolo registro la data, il destinatario e la natura della notificazione. * Con lacune per gli anni 1821-1827, 1847. Per l'introduzione vedi p. 38. 84 "Registro in carta bollata, destinato per inserirvi tutte le pronunzie ordinatorie 80 Motuproprio 6 agosto 1838, in: Leggi de l Granducato ... cit., Firenze 1838, Tomo verbalmente emanare all'udienza dai giudici e tribunali civili, non menoché per pren­ Diritto patrio... XXV, parre II, pp. 23 e ss.; inoltre vedi introduzione al Vicariato Regio, Pretura e Sot­ dervi nota della emanazione di qualunque altra pronunzia" (Repertorio del toprefettura di San Miniaro. cit., Tomo IV, p. 231). 81 Cfr. Motuproprio 2 agosto 1838, in: Leggi delGra nducato . .. cir., Firenze 1838, To­ 85 Questi registri costituirono delle serie autonome dall'istituzione della Pretura mo XXV, parte II, pp. 25 e ss. (vedi p. 57). 60 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 61

I registri per l'annotazione degli emolumenti giudiziari erano trasmessi dalla dire­ Collegalli, Santo Stefano, San Quintino). Quello dell'ufficiale non era un zione dell'amministrazione del Registro e su di essi dovevano es�ere segaari, giorno per vero tribunale: non aveva una propria corte e lui stesso era anche il compila­ giorno, le partire di entrata, la qualità e la natura dell'atto, il cognome delle parti in tore, l'estensore e il verbalizzarore degli atti. Anzi, fìnchè nel 1586 la co­ causa e analogamente la partita di uscira86. munità di Cigoli non passò sotto la cancelleria comunitativa di San Minia­ ro91, l'ufficiale era spesso chiamato a svolgere mansioni di cancelliere per le magistrature comunitative. L' ufficiale quindi rimase un notaio alle dipen­ 1731 - 1740 Arri vari, filze e registri 1808 - 1859 denze del podestà di Barbialla e di questo ricalcava la durata dell'incarico La serie comprende: registri di decreti di autorizzazione e assicurazione di dati, in­ (generalmente sei mesi). Fra gli obblighi dell'uffi ciale era pure quello di re­ ventari di mobili e suppellerrrili di fabbricati, note di emolumenti, protocollo di de­ carsi due volte al mese a esercitare le sue funzioni a Castelnuovo: da ciò nunce di furti e miscellanee di carreggio. l'esistenza anche di piccole filze di "atti civili di Castelnuovo", talvolta se­ parati dagli atti civili di Cigoli. La legge del 30 settembre 1772 sul "com­ partimento dei tribunali di giustizia per le diverse province dello stato fio­ 1741 - 1783 Arri, lettere e circolari dei sottopreferri, 1848 - 1860 rentino"92, determinò la soppressione e lo smembramento dell'uffìcialato di filzee fascicoli87 Cigoli. I popoli di Cigoli, Stibbio e Montebicchieri furono aggregati alla giurisdizione civile del tribunale di San Miniato, mentre Castelnuovo, UFFICIALATO DI CIGOLI (1370-1774) Coiano, Santo Stefano, Collegalli, San Quintino e Cannero passarono diret­ tamente alla podesteria di Montaione93. Anche per la contemporanea riu­ I patti che nel gennaio-febbraio 1370 sancirono la definitiva conquista nione di Cigoli, Stibbio e Montebicchieri alla nuova comunità di San Mi­ fiorentina di San Miniato e del suo territorio, previdero anche uno smem­ niato, l'intero archivio dell'ufficiale di Cigoli fu unito a quello della cancel­ bramento amministrativo dell'antico "comitatus" sanminiatese. Tra l'altro leria di San Miniato. furono tolti alla giurisdizione del vicario di San Miniato una serie di comu­ 1784 - 2192 Atti civili, filze e registri* 1380 - 1772 ni e comunelli anche molto vicini, con l'istituzione di quattro podesterie 2193 - 2198 Atti vari, registri 1370 - 1774 con sede rispettivamente a Barbialla, Montaione, Castelnuovo e Cigoli88. Il podestà di Cigoli avrebbe avuto giurisdizione nei territori di Cigoli, Stib­ La serie comprende reg istri "specchietto" di condannati e assolti, dazzaiolo e saldi bio, Montebicchieri e Leporaia. L'evidente impossibilità per piccoli centri di della gabella delle bestie dal piè tondo, sentenze del danno dato, giuramenti dei magi­ mantenere un tribunale podestarile portò presro89 a periodi di "vacanza" strati. della sede di Cigoli. In tali casi il podestà di Barbialla inviava un suo notaio che, con il titolo di "ufficiale", amministrava la giustizia in suo nome. Il 21 TRIBUNALE DI MONTAIONE (1714 - 1839) gennaio 1396 il podestà di Barbialla Manetto di Neri Medici annunciava ufficialmente ai rappresentanti dei comuni di Cigoli, Stibbio, Montebic­ L'antica podesteria di Barbialla nel XVI secolo assunse la denominazio­ chieri e Leporaia che da quel giorno avrebbe inviato un notaio-ufficiale per ne di "Podesteria di Montaione e Gambassi", con Montaione sede del tribu­ il " ...governo et reggimento de vostri comuni"90. Nasce così definitivamen­ nale podestarile. Da questo tribunale dipendeva fin dal 1400 l'ufficialato di te l'ufficialato di Cigoli, alle dirette dipendenze del podestà di Barbialla. Cigoli. Ben presto furono aggregati all'ufficialaro di Cigoli anche i territori già ap­ partenuti alla podesteria di Castelnuovo (Castelnuovo, Coiano, Canneto,

* Con lacune per gli anni 1385-1 390, 1392-1394, 1396- 1402, 1405-1410, 1411- 1414, 1417-1418, 1420-1423, 1425, 1427-1430, 1432-1437, 1439-1440, 1442- 86 Istruzioni dell'I. e R. Consulta del 6 novembre 1829 in Leggi del Granducato . . . ci t., Fi- 1448, 1450-1454, 1457, 1460-1467, 1469-1470, 1472, 1476, 1479-1486, 1488- renze 1829, Tomo XXVI, parre Il, pp. 83 e ss. 1490, 1495-1501, 1503-1518, 1520-1521, 1524-1540, 1544-1545, 1549, 1631, 87 Vedi p. 55. 1634, 1639. 88 ASF, Capitoli, registri, Tomo XVII, cc. 12 e ss. 9! ACSM, n. 3417, Deliberazioni. 89 Sicuramente dal 1381. (cfr. ACSM, n. 1785, Atti civili dell'Uffi ciale di Cigoli). 92 L. CANTINI, op. cir., Tomo XXX, pp. 311 e ss. 90 ACSM, n. 3408, Deliberazioni, c. 3. 93 Ibidem. 62 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 63

La riforma del 177294 riconfermò Montaione sede di podesteria minore Miniato (podesteria di dentro). Nel 1428 i rappresentanti dei popoli della sottoposta alla giurisdizione criminale del vicario di San Mini-ato. Con l'oc­ podesteria ("Montedonico, Montecalende, Introyono, S. Agnolo a Montiero, casione a Gambassi fu istituita una nuova podesteria nella circoscrizione S. Margherita a Montorso, S. Ypolito a Marciana, S. Luca a Calenzano, criminale del vicariato di Certaldo. Con la più volte citata riforma giudizia­ S. Piero a Marcignana, S. Maria a Fibbiastra, S. Lucia a , S. Miche­ ria del 1838, la podesteria di Montaione fu soppressa e il suo territorio fu le a Caselle, S. Germano a , Sorezzana e Casa Nuova, S. Maria Mad­ aggregato alla giurisdizione civile del vicario di San Miniato. E' evidente dalena a Pilicciano")97, al fine di alleviare la pressione fiscale che le magistra­ che in quel frangente la documentazione corrente o comunque utile alla ture sanminiatesi riversavano su detti popoli, si costituirono in "lega". Con­ consultazione fu trasferita presso il tribunale di San Miniato, andando a co­ temporaneamente furono stilati appositi statuti della lega, fu istituito un stituire questo piccolo fo ndo95. consiglio di 15 rappresentanti (l per popolo) e fu deliberato di nominare un camarlingo diverso da quello comunitativo98. Pochi anni dopo (1438) altre 2199 - 2201 Atti civili, filze 1834 - 1838 "ville e castelli" della podesteria entrarono a fa r parte della lega ("Lega dei 2202 - 2205 Lettere e circolari, filze* 1814 - 1839 popoli, castelli e ville della podesteria e corte di San Miniato"), raccogliendo 2206 - 2209 Entrate e uscite, registri** 1815 - 1837 praticamente tutto il territorio fuori delle mura di San Miniato99. 2210 - 2212 Atti vari, filze e registri 1714 - 1838 Con l'avvento del principato mediceo e con la nuova organizzazione amministrativa del Granducato, scomparve la lega ma, come in altre situa­ PODESTERIA DI SAN MINIATO (1466-1776) zioni analoghe, rimase la distinzione fra "terra" (città) e "podesteria" di San Miniato. In realtà la distinzione era solo a scopi fiscali e tecnici, poichè le Dal 1370 il comune di Firenze impose la residenza a San Miniato di due magistrature e le leggi sanminiatesi avevano autorità sull'intero territorio distinti magistrati quali organi di polizia, per l'amministrazione della giu­ della podesteria, come d'altronde avveniva anche al tempo della lega. Il ter­ stizia e di collegamento con gli uffici centrali: un podestà e un vicario. Oltre ritorio della podesteria, ancora distinto in "podesteria di dentro" (entro le alla corte vicariale quindi si costituì una corte podestarile con un giudice e mura) e "podesteria di fuori", comprendeva, oltre alla città, 25 ville suddi­ un cavaliere-notaio9ts, con giurisdizione sulla "corte o distretto" di San Mi­ vise in "ville di piano" e "ville di poggio"100. La podesteria fino alla sop­ niato. Per "corte o distretto" di San Miniato si intese tutto il territorio già pressione dovuta alle riforme leopoldine del 1774 ebbe una veste giuridica appartenuto al libero comune, decurtato di tutti i castelli e le terre di una costituita da un consiglio con fa coltà deliberative. Il consiglio era fo rmato certa rilevanza strategica o demografica (Montaione, Castelnuovo, Coiano, da 8 membri: 4 per ognuna delle due componenti (città e ville) estratti da 4 Barbialla, S. Quintino, To nda, Cigoli, Montebicchieri, Stibbio e Leporaia). borse (una per ognuno dei due quartieri della città, una per le ville di pia­ In pratica il territorio della podesteria era fo rmato, oltre che dall'abitato del no, una per quelle di poggio) ed era rinnovato per la metà ogni sei mesi. Le capoluogo, dalle terre e borghi rurali che andavano fino all'Arno verso Nord e fino alla selva di Camporena verso Sud. Il tribunale podestarile di San Mi­ niato, andando a sovrapporre in parte le sue competenze con il tribunale del 97 ASF, Statuti comunità soggette, n. 736: "Statuti della lega dei popoli del contado vicario e successivamente con quelli comunitativi (tribunale del danno dato di San Miniaco", cc. 2-9. 98 Ibidem. e banca attuaria), ebbe vita brevissima e sicuramente non andò oltre i primi 99 " ... nel contado sanminiatese, oltre alla villa-castello di San MiniatO, sono com­ anni del XV secolo. Non rimane nessuna testimonianza documentaria della presi i castelli di Bucciano, San Giovanni, Balnonevisi, Falfì, Vignale, Castelnuovo e le sua attività e della sua soppressione. Rimase invece la podesteria come entità ville di Capriano, Gello e Corniano, Castiglione e Cusignano, Mariolo e Serezzana, Pi­ amministrativo-territoriale in contrapposizione alla "terra" e poi città di San ticciano, Monte Domino e Canneto, Colline, Calizzano, Montarto, Pini e Selva, Vico e Tobbiano, , Montecchio e Spoggio, Reggiana, Santo Pietro, Giovanascre,

Lontraini e Hospitale, Vignale e Camporena" (Cfr. G. CACIAGLI, Pisa e provi-ncia, Pisa 1970, vol. III, p. 643). * Con lacune per gli anni 1832-1833. 100 Agliati, Roffìa e Giovanastra, Gello, Selva e Pino, Montarso, S.Angelo a Mon­ ** Con lacune per gli anni 1833-1834. tOrso, Nocicchio e Poggio, Balconivisi, Bucciano, S. Piero a Marcignana, Mezzopiano, 94 Legge 30 settembre 1772, in L. CANTINI, op. ci t., Tomo XXX, pp. 311 e ss. S. Piero alle Fonti, S. Giovanni in Valdebola, Milicciano, Reggiana e Pozzo, Brusciana, 95 Gli atti relativi al tribunale di Montaione sono conservati presso il locale archivio Capriano, Calenzano e Marzana, Montedonico e Scoccolino, Colline e Fornace, Isola, storico. (Vedi Gli Archivi Comunali dellapr ovincia di Firenze, Firenze 1985, pp. 99-104). Aglioni e Cusigliano, Lontraino, Mariolo e Sorezzana, Cusignano (Cfr: ACSM, n. 120, 96 Cfr. l Capitoli del comune di Firenze. .. ci t., como I, p. 232. Atti civili del vicario, cc. 263). 64 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 65 ' materie lasciate all'autorità del consiglio di podesteria erano assai limitate : comprendeva numerosi terre, popoli e castelli distribuiti soprattutto sulle nelle poche riunioni (una o due all'anno) si deliberava sulla suddivisione fra colline in direzione di Siena e Volterra: Montaione, Castelnuovo, Caiano, città e ville delle relative quote di imposte (chiesto dei Nove, gabella sulle San Quintino, Barbialla, To nda, oltre ai vicini castelli di Cigoli, Stibbio, bestie dal piè tondo ecc.), si sceglieva il camarlingo della podesteria, si di­ Montebicchieri e Leporaia. Aveva inoltre sotto il suo controllo le principali sputava sulla necessità e sulla ripartizione di spese di manutenzione viaria o vie di comunicazione per Pisa, Siena, Firenze: dal suo territorio passavano di spese per il mantenimento dei tribunali. infatti l'Arno e la via Romea e di proprietà comunale era anche il traghetto Analogamente e in parallelo al consiglio di podesteria, funzionava un che attraversava il fiume Elsa. consiglio dei rappresentanti delle ville. I quattro componenti di tale consi­ Le vicende storiche del comune di San Miniato sono state narrate a più glio, detti "Ufficiali delle ville", estratti semestralmente dalle borse, rap­ riprese da storici locali, attingendo, più che da fo nti archivistiche, da anti­ presentavano i vari popoli, con un sistema di turnazione in modo che perio­ chi trattatisti e storici (Lami, Villani, Ammirato, Muratori)102. dicamente la rappresentanza coinvolgesse tutte le ville. Il consiglio dei rap­ Con ogni probabilità dal 1259 e sicuramente dal 1281 il "Castrum" di presentanti delle ville, oltre a difendere gli interessi dei vari popoli nei con­ San Miniato era diviso nei terzieri di "Forisporta", di "Castelvecchio" e di fronti della città di San Miniato, recepiva le deliberazioni prese a livello di "Podighisi" e in sette contrade (Poggighisi, Pancole, S. Andrea, S. Stefano podesteria e eleggeva un camarlingo per l'esazione fiscale. Per le loro riu­ della Pieve, Fuori porta, Fagognana)103. Per le epoche più antiche la prima nioni il consiglio di podesteria e il consiglio dei rappresentanti delle ville, ci razione di magistrati del comune sanminiatese si ha nel 1197, quando usufruivano dei servizi messi a disposizione dal "capoluogo": stanze del pa­ "Senzanome e Vacaio", consoli di San Miniato, portarono l'adesione della lazzo pretorio e notaio, poi cancelliere comunitativo. loro città alla "lega guelfa"104. Analogamente a quanto avveniva per le magistrature rappresentative, "Più tardi trovammo fa rsi menzione di un podestà, del consiglio grande dal XV secolo fino al l 77 4 fu tenuta una amministrazione particolare per le o Parlamento, nonché di una magistratura chiamata dei "difensori" ed infi­ "ville" della podesteria e per l'intero territorio della podesteria stessa affida­ ne, sul principio del secolo Decimoquarto [ ... } di un capitano di parte guel­ te ai rispettivi camarlinghi i cui compiti furono del tutto simili a quelli del fa "105. Notizie più certe si deducono dagli statuti del 1337 in cui il comune camarlingo comunitativo101. risulta retto da: un consiglio grande del popolo e un consiglio di custodia (assemblea generale dei cittadini guelfi); i dodici difensori del popolo (elet­ to ogni 2 mesi dai due consigli succitati) con le stesse attribuzioni dei prio­ 2213 - 2224 Deliberazioni dei rappresentanti 1466 -17 74 della podesteria, registri* ri del comune di Firenze; un capitano del popolo e vessillifero di giustizia 2225 - 2230 Deliberazioni dei rappresentanti 1538 -1776 (eletto fra i dodici); oltre a un podestà; un giudice; un camarlingo e un no­ delle ville, registri** taio delle riformagioni 106. 2231 - 2238 Saldi dei camarlinghi della 1539 - 1774 Sembra verosimile che la maggior parte della documentazione prodotta podesteria, registri*** da quelle antiche magistrature comunali fu distrutta dalle stesse truppe fio­ 2239 - 2242 Saldi dei camarlinghi 1565 - 1774 rentine quando nel gennaio 1370 irruppero in San Miniato mettendolo a delle ville, registri fe rro e fuoco. Tale e tanto è infatti il puntiglio delle autorità fiorentine nel descrivere in maniera sfacciatamente "partigiana" le vicende che avevano portato alla conquista di San Miniato107, che è intuibile la loro preoccupa- COMUNE DI SAN MINIATO (1297 - 1370)

Quando si arrese allo strapotere militare dei Fiorentini, l'antico comune 02 di San Miniato esercitava il suo dominio su un territorio e contado che 1 Fra le più complete ricostruzioni della storia del libero comune di San Miniato ricordiamo: G. PIOMBANTI, op. cir.; G. RONDONI, op. cit; D. LOTTI, op. cit. 103 M.L. CRISTIANI TESTI, San Miniato al Tedesco , Firenze 1968, p. 95 e G. PIOMBAN- TI, op. cit., p. 24. 1 * Con lacune per gli anni 1478, 1488-1501, 1528-1530, 1564-1568. 04 G. RONDONI, op. cit., p. 38. ** Con lacune per gli anni 1562-1569. 105 Ibidem, p. 99. *** Con lacune per gli anni 1556-1581. 106 Cfr. ACSM, n. 2247, Statuti 1337, passim. 101 Si veda p. 78. 107 Cfr. ASF, Capitoli . . . cit. 66 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 67

zwne di fa r scomparire quanto potesse mostrare una diversa realtà degli Nel 1774 fu rono istituite le nuove comunità, sopprimendo gli antichi eventi. comunelli rurali e riformando le rappresentanze comunali che dappertutto avrebbero dovuto constare di un magistrato comunitativo, composto da un gonfaloniere di durata annuale, da priori estratti a sorte fra gli abitanti del 08 1297 -1370 2243 - 2251 Atti vari, registri e carte sciolte1 comune possessori di beni stabili o di rendite e da un consiglio generale. Fra i documenti rimasti spiccano certamente due registri di Statuti, databili ri­ Il "Regolamento per la comunità di San Miniato" fu emanato con mo­ spettivamente al 1337 e al 1359. tuproprio granducale del 14 novembre 1774ll2. In esso si legge che per co­ munità di San Miniato si debba intendere "tutti gli interessi, persone e cose comprese già e conosciute sotto la denominazione della Podesteria, comu­ COMUNITÀ SAN MINIATO (1370 - 1808) DI nità, ville, comuni o sieno comunelli e popoli di San Miniato" 113, oltre al territorio dei tre soppressi comuni di Cigoli, Stibbio e Montebicchieri. Si Le terre e i castelli più importanti che già avevano fatto parte del distret­ stabilì altresì che la comunità di San Miniato dovesse essere rappresentata to di San Miniato ed erano stati sottoposti a quel comune, ne furono distac­ da un magistrato composto da 6 priori e un gonfaloniere e da un consiglio cati dopo i fa tti del 1370. Amministrativamente San Miniato e il territorio generale composto dai "residenti" nel magistrato e da 16 consiglieri. Ven­ circostante andarono a costituire la "terra e podesteria di San Miniato". nero altresì soppresse tutte le magistrature particolari e minori del vecchio In questo primo periodo (1370 -1500 ca.) le magistrature del comune di comune sanminiatese114. San Miniato, che esercitavano le loro funzioni anche sui popoli della cosid­ detta podesteria, furono: 9 priori (3 per terziere), 3 capitani di parte guelfa e 9 "buoni viri" (3 per terziere) a cui dal 1398 si aggiunse un vessillifero di 2252 - 2260 Disposizioni conseguenti alla conquista 1370 - 1388 giustizia che presiedeva, insieme al podestà fiorentino, le riunioni dell'inte­ fiorentina, registri e carte sciolte ro consiglio109. Con la conquista fiorentinaa San Miniato115 furono istallate le nuove magistrature In epoca medicea e fino alle riforme lorenesi il comune di San Miniato, volute dal comune di Firenze, ma per alcuni anni, fino alla normalizzazione della situa­ con le limitazioni imposte dalla legislazione statale, fu retto da un magi­ zione politica locale, arrivarono dagli uffici della dominante disposizioni straordinarie strato composto da l vessillifero di giustizia (poi gonfaloniere), 6 priori tipiche di una situazione di occupazione militare116 Alcuni dei documenti relativi a (talvolta 8) e 6 collegi (talvolta 4 o 8, altrimenti detti capitani) e un consi­ queste disposizioni straordinarie (relativi alla repressione dei ribelli", alle nuove tasse glio generale (12 o 16 componenti)110. da pagare, alla creazione delle nuove magistrature locali) sono arrivati fino a noi, sciolti Le riforme leopoldine uniformarono e razionalizzarono in tutto il Gran­ dai registri e filze dell'amministrazione ordinaria delle magistrature locali. Proprio per ducato le magistrature locali e ridisegnarono territorialmente le nuove co­ munità. Dal 1769 furono soppresse le antiche magistrature centrali sovrin­ 2 tendenti agli affari della comunità (Capitani di parte, Ufficiali dei fiumi, 11 Ibidem, Tomo XXXII, pp. 141 e ss., e ACSM, n. 3916, fascicolo 46. 1 I3 "S. Andrea e S. Lorenzo a Nocicchio, S. Piero alle Fonti, S. Michele Arcangelo a Nove Conservatori) e le loro competenze vennero riunite istituendo la Ca­ Montorso, SS. Iacopo e Filippo a Selva e Pino, S. Piero a Marcignana, S. Bartolomeo a mera delle comunità, incaricata di controllare la gestione finanziariadei co­ Brusciana, S. Donato all'Isola, S. Michele Arcangelo a , S. Stefano all'Ontraino, muni con uniformità di principi 111. S. Lucia a Scroccolino, S. Martino, S. Agostino e S. Caterina, SS. Ippolito e Cassiano a Marzana, S. Lucia a Calenzano, S. Margherita a Montarso, S. Lucia a Cusignano, S. An­ drea a Corliano, SS. Fabiano e Sebastiano a Mellicciano, S. Barrolomeo a Campriano, S. Giovanni in Val d'Evola, S. Martino a Agliati, S. Iacopo a , S. Regolo a 108 Segnaliamo tra l'altro: l'attestazione del pagamento di 500 fiorini al Duca di Bucciano, S. Germano a Mariolo, S. Maria della Neve a Fibbiastri, comune di Agliano Calabria in cambio della sua protezione (1328); la testimonianza di un "prestiro" di e Camporena, o sia ]ano e Camporena" (Cfr. Regolamento per la comunità di Sa11 Miniato 2000 fiorini concesso dal comune di Firenze nella vana speranza di ammorbidire la resi­ del 14 novembre 1774 , in: L CANTINI, op. cit., Tomo XXXII, pp. 141 e ss.). stenza del comune di San Miniato; la copia dei patti intercorsi tra il comune di Firenze 114 Ibidem. e quello di San Miniato all'atto della sua sottOmissione. 115 Da allora "San Miniaro fiorentino". I09 Cfr. ACSM, nn. 2293 e ss., passim. I I6 Per alcuni anni rimase a San Miniaro una guarnigione di soldati sotro il coman­ 110 Cfr. ACSM,n. 2272, Riforme degli statuti, c. 2; n. 2284, Riforme egli statuti, cc. 7 do di un "castellano" a difesa della rocca vecchia e del nuovo cassero; il vicario aveva al­ e ss.; n. 2289, Riforme degli statuti, cc. 3 e ss. le sue dipendenze dei "famigli" per presidiare i punti strategici del paese e 25 "berro­ 1 11 L CANTINI, op. cit., Tomo XXIX, pp. 277-280, Motuproprio 22 giugno 1769. vieri" con funzioni di polizia. (cfr. l capitoli del comune di Firenze ...cit., p. 225). 68 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 69 conservare questo carattere di straordinarietà e per evitare che le carte andassero "di­ rivi. Per il resto, se eccettuiamo una edizione del XVII secolo, peraltro limitata al solo sperse" fra tutti gli altri documenti dell'archivio, abbiamo ritenuto opportuno riunirli libro III0 (n. 2046), ci rimangono soltanto numerose riforme parziali o aggiunte agli in un'unica serie e premetterli agli altri "pezzi" relativi alla comunità di San Miniato. statuti già descritte nelle citate risposte a Pompeo Neri123. Per completezza di informazione occorrerà ricordare le due edizioni cinquecente­ sche degli statuti di San Miniato e le numerosissime riforme conservate nell'Archivio 2261 - 2292 Statuti e riforme, registri 1488 - 1700 ca. di Stato di Firenze, nel fo ndo "Statuti comunità soggette"124. Tali riforme coprono un arco temporale ben più ampio rispetto a quelle conservate a San Miniato, andando dal I capitoli fra i comuni di Firenze e San Miniato del 17 fe bbraio 1370 stabilirono, 1372 al 1760125. fra l'altro, che fossero compilati nuovi statuti per il comune di San Miniato, con il con­ trollo e l'approvazione dei magistrati fiorentini117. Come le altre comunità dello stato fiorentino San Miniato conservò il diritto di fa re leggi proprie, anche se i nuovi statuti 2293 - 2399 Deliberazioni dei priori e del 1370 - 1808 non potevano più "toccare l'alto diritto penale", né quelle materie intorno alle quali la Consiglio, registri* politica accentratrice di Firenze si riservava di deliberare. Le leggi che regolavano la comunità, il funzionamento dei loro organismi interni, Oltre a quanto detto sulle magistrature comunicative di San Miniato1 26, basteran­ le norme relative all'amministrazione della giustizia, continuarono ad essere periodica­ no alcune precisazioni. mente elaborate e modificate, ma ora dovevano essere sottoposte all'approvazione della Nel 1370, subito dopo la conquista fiorentina, fu istallato un consiglio formato da Pratica Segreta. Le materie intorno alle quali più frequentemente si emettevano leggi 9 priori, di cui uno con la carica di vessillifero di giustizia, 3 capitani di parte guelfa e riguardavano: la struttura dei Consigli e degli uffici comunicativi, i criteri per l'imbor­ 9 "buoni viri", tutti in rappresentanza dei tre terzi eri sanminiatesi. sazione di questi ultimi, la ripartizione interna delle imposizioni, l'amministrazione Le riunioni del magistrato (priori) e del consiglio avvenivano in una sala del palaz­ dei beni della comunità, la regolamentazione degli usi civici e del mercatoll8. zo pretorio, al suono della campana della rocca e alla presenza del giusdicente fiorenti­ Statuti e riforme erano redatti da alcuni cittadini, chiamati "Statutari", ritenuti no. I verbali di queste riunioni erano redatti da un notaio su diversi registri, a seconda particolarmente esperti in materia giuridica; la loro scelta, equamente divisa tra gli della materia e del tenore delle deliberazioni (decreti, riformagioni, elezioni e tratte, abitanti dei terzieri di Poggighisi e Fuori porta, era approvata dal Consiglio generale. giuramenti, stanziamenti). E' comunissimo quindi il caso di sovrapposizioni di date Nel nostro archivio non sono conservate le edizioni più antiche degli statuti "filo-fio­ trattandosi di verbali di riunioni analoghe (sempre del magistrato o del consiglio gene­ rentini", ma solo quella cinquecentesca. Ciò corrisponde a quanto descritto dal cancel­ rale), ma di deliberazioni diverse che potevano coinvolgere le finanze comunali (stan­ liere Bartolomeo Francesco Carozzi nelle già note risposte al questionario di Pompeo tiamenta), la composizione degli uffici (tratte), riforme statutarie, ecc. Neri: "I libri di statuti veglianti di San Miniato sono quattro distinti in due volumi. Il Con l'istituzione del cancelliere inviato direttamente da Firenze (1569), la regi­ primo volume comprende i primi tre libri che sono stati fa tti il 20 febbraio 1549, sotto strazione degli atti deliberativi avvenne sempre sugli stessi registri, senza distinzione Cosimo l, pubblicati e approvati dall'ufficio delle riformagioni di Firenze il 23 dicem­ di materia. bre 1570: sono scritti a mano e di carattere fac ile a intendersi. Nell'archivio si conserva un solo esemplare di questi volumi e un altro si trova nel tribunale. Il primo volume è 119 di 132 pagine, il secondo di 77" . Si tratta degli statuti del 1549, approvati dalla * Con lacune per gli anni 1372-1373, 1384, 1386-88, 1392-94, 1404-06,1408- Pratica Segreta soltanto nel 1564, a causa del ritardo del pagamento della tassa relativa 11, 1416-17, 1419-20, 1454-61, 1472-79. 1509-13, 1536-40, 1555-57, 1576-77, al governo centrale120• Il primo dei due registri121 in cui sono descritte le rubriche è 1578-81, 1705-1713. suddiviso in tre libri: il 1° libro (cc. 2 v.-19 v.) comprende 22 capitoli relativi alle com­ 123 "E' scritto a mano e di carattere facile a intendersi in lingua toscana, un libro petenze dei giusdicenti; il II0 (cc. 25-92) comprende 89 rubriche riguardanti lo svolgi­ che è cartolato fino alla pagina n. 154, contenente le Riforme e appendici agli Statuti mento delle cause civili; il III0 libro (cc. 97-125 v.) è composto da 79 rubriche che ri­ di San Miniato [ ...} del 6 aprile 1636 [ ...}. Questo libro è unico e non esiste altri esem­ guardano le cause criminali e le varie pene. Il secondo registro122 comprende invece le plari. Esiste un piccolo volume scritto o mano fino a c. 55 in lingua latina di carattere 106 rubriche del IV0 libro, relative per lo più al fu nzionamento degli uffici comunica- intellegibile, contenente una Riforma diviso in 42 rubriche sulle magistrature di San Miniato, compilato il 21 novembre 1576. ltem esistono 24 libretti metà scritti in carta pecora e l'altra metà in carta solita, intitolati Riforme e Addizioni di Statuti, che appaio­ no fa tte e compilate negli anni 1487, 1491, 1495, 1498, 1507, 1511, 1519, 1527, l l7 ASF, Capitoli, registri ci t. 1532, 1536, 1540, 1544, 1548, 1552, 1556, 1560, 1564, 1572, 1589, 1592, 1600, 118 E. FASANO GUARINI, op. cit., pp. 54-55. 1604, 1608, 1616" (cfr. ASF, Regia Consulta, n. 463, c. 292 r.). 1 24 l l9 ASF, Regia Consulta, n. 463, c. 289 r. ASF, Statuti comunità soggette, nn. 734-742. 125 120 ACSM, n. 2277, Statuti, e ASF, Statuti comunità soggette, n. 740. Questi documenti, conservati nell'archivio di Stato di Firenze, sono stati de­ 121 ACSM, n. 2277, Statuti. scritti in modo dettagliato da G. CACJAGU, op. cit., sub voce San Miniato. 1 22 ACSM, n. 2278. Di questi statuti esiste anche una copia del 1797 (n. 2279). 126 Vedi pp. 66. 70 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 71

2400 - 2405 Deliberazione di altri Magistrati 1531 -1797 nominativi dei cittadini che avevano i requisiti (di età) necessari per poter ricoprire le comunicativi, registri cariche comunicative. Si richiedeva infatti di aver compiuto 20 anni per partecipare all'estrazione della carica di priore, 35 per quella di "vessillifero di giustizia" e di "re­ La 6 serie comprende registri dove sono annotate le deliberazioni di due particolari golatore", 23 per sedere nel consiglio generale, ma soprattutto occorreva essere iscritti magistrature comunicative: gli ufficiali del registro, poi regolacori, e gli abbondanzieri. all'estimo di San Miniato, o con il proprio nome o con quello del padre, e aver pagato Gli ufficiali del registro, che dalla metà del '500 prenderanno il nome di regolaro­ rutti gli "honera et gravedines reales" oltre naturalmente al godimento della cittadi­ ri, erano 4, due per rerziere, e duravano in carica per tre mesi. nanza 129. I limiti di età potevano variare lievemente a seconda di quanto prescriveva­ Tra le molteplici incombenze erano di loro competenza: la sorveglianza sulla salu­ no le riforme degli statuti che, di solito ogni 4 anni regolamentavano la materia 13°. brità delle grasce, sulle carni e su turco ciò che era destinato all'alimentazione, la vigi­ Una volta accertati gli "imborsabili" si predisponevano le borse, metà per il rerziere di lanza sull'esattezza di pesi e misure e sulla regolarità delle contrattazioni, il controllo Poggighisi e metà per quello di Fuori Porta, e si procedeva alla "tratta", cioè all'estra­ sulla buona tenuta di strade, fonti, pozzi, cisterne e fossi. Erano anche stimatori per zione a sorte di coloro che avrebbero detenuto gli uffici comunicativi. Alla scadenza como del tribunale, controllori dell'estimo, difensori dei beni comunali. Di grande ri­ delle varie cariche si procedeva ad un'ulteriore estrazione dalle stesse borse e così via, levanza era il fa tto che a loro spettava anche stabilire periodicamente il peso e il prezzo per tutta la durata della riforma e fino a che la borsa non rimaneva vuota 1 31. La prima del pane127. estrazione era quella relativa al vessillifero di giustizia, il quale rimaneva in carica per In particolari anni di carestia il consiglio generale della comunità eleggeva 4 ab­ tre mesi ed era eletto alternativamente fra gli imborsati dei due terzieri. Poi venivano bondanzieri che avevano il compito di amministrare e di distribuire il grano e le altre estratti i 6 priori e i 3 capitani, due dei quali appartenenti a quel terziere a cui, per il grasce ai poveri, controllando il mercaco del grano e sostituendosi ai regolacori per tut­ trimestre, non spettava il vessillifero132. L'estrazione dei rappresentanti di Poggighisi co ciò che riguardava la panificazione128. precedeva sempre quella degli imborsati di Fuori Porta. Questi magistrati rimanevano in carica per tre mesi e venivano estratti il primo di marzo, di giugno, di settembre e di dicembre. Poi era la volta degli altri uffici: 12 componenti del consiglio generale, 4 2406 -2427 Minute di deliberazioni, registri 1412 - 1820 regolatori, 4 ufficiali della podesteria "di dentro" e 4 "di fuori", 4 sindaci per il sinda­ Già presso i notai di nomina comunicativa, dal secolo XV, invalse l'uso di regi­ cato del vicario, l provveditore del comune, l camarlingo del comune, 2 sindaci per il strare momentaneamente le deliberazioni dei magistrati su dei brogliacci ("basrardus"), sindacaco del camarlingo, l proconsole e 2 consoli dell'arte dei giudici, 4 padri delle per poi copiare il rutto in "forma più pulita" sui veri registri dei "partiti". Successiva­ scuole, l castaldo sopra il molino, 4 operai e l provvedicore dell'opera del SS. Croci­ mente l'usanza fu continuata dai cancellieri utilizzando per la prima stesura dei "gior­ fisso, 6 operai e l provvedicore dell'opera Ruffella, 2 provveditori di strade, 2 provve­ nali" o "manuali". Ovviamente dopo il 1569 su questi registri di minute i cancellieri ditori per le cause dei poveri , 2 notai attuari delle cause civili, 4 sindaci dei malefi­ registrarono gli atti di rutti gli enti a cui essi prestavano la loro opera di segreteria (ol­ zi 1 33. Il loro numero e la durata della loro carica poteva variare, ma solitamente il con- tre al consiglio e magistrato comunicativo , agli altri magistrati comunicativi, al consi­ glio di vicariaro, al consiglio di podesreria, al consiglio dei rappresentanti delle ville, agli operai dell'opera Ruffella e del SS. Crocifisso). 129 "Nullius etiam qui non esser seu non reperietur allibrarus in extimo comunis Archivisricamente sarebbe più corretto ricondurre questi registri all'archivio del Sancti Miniatis in nomine suo proprio ve! nomine patris sui ve! avi paterni [ ...} possit cancelliere, ma, in considerazione del fa rro che si interromperebbe una serie già costi­ modo aliquo habere, acceptare neque exercere aliquod offìcium... " (cfr. ACSM, n. 2279 tuita dalle minute dei notai-cancellieri del '400 di evidente appartenenza comunitari­ Riforme deglistatuti. Libro IV0, rubrica 4). 130 Ad esempio quattro anni prima, nel 1544, si prevedevano 25 anni per i priori e va, che la quasi totalità delle deliberazioni annotate sui "manuali" è di magistrati co­ i capitani, 35 per il vessillifero e 30 per il consiglio generale (cfr. ACSM, n. 2272, municativi, abbiamo preferito questa collocazione all'interno dell'archivio della comu­ Riforme degli statuti, cc. 12-13). nità. 131 A. ANTONIELLA, L'archivio comunale preunitario ci t., pp. 183-184. 1 32 " ... Reformarori prefati fecerunr sex bursas de coio, tres pro lacere Podi i Ghisi et alias pro latere Forisporta, quarum sex bursarum unam pro lacere denominaverunt Bur­ 2428 - 2439 Trarre, registri 1536 - 1790 ca. sam Vexilliferis Justiciae, alteram magnifìcorum Dominorum Priorum, aliam vero specrabilium Capitaneorum, in quibus bursis [ ...} immiserunr et imbursaverunr de ho­ L'elezione dei componenti gli uffici della comunità avveniva tramite il sistema mines dictae terrae in cedulis separatis cum designatione propri nominis patrls et fami­ dell'"imborsazione" e delle "tratte". liae de qua sunr, quos ad talia offìciaapros et idoneos esse indicaverunt ..." (cfr. ACSM, L'imborsazione consisteva nell'introduzione, dentro apposite borse di cuoio, dei n. 2242, Riforme degli statuti, cc. 2-3 e anche A. BENVENUTI, Classe dominante e strumenti del potere nel vicariato di San Miniato al Tedesco, durante il governo di Cosimo r, in "Miscel­ lanea storica della Valdelsa", anni LXXVII-LXXIX, Castelfiorentino 1975, pp. 164- 1 27 ACSM, n. 2270, Statuti, cc. 9-12 e ibidem, n. 2405, Deliberazioni, passim. 169). 128 ACSM, n. 2404, Deliberazioni, passim. 133 ACSM, n. 2289, Riforme degli statuti, cc. 3 e ss. (anno 1636). 72 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 73

siglio generale rimaneva in carica per rutto il tempo della riforma (4 anni), il camar­ Anche le riforme del l 774 confermarono il sistema delle appuntature e delle rela­ lingo era eletto per l anno, dal I0 marzo; anche gli ufficiali deHa podesteria erano tive multe138, che si protrarrà anche nel periodo post-napoleonico. eletti per un anno, ma due entravano in carica il I0 maggio e du"e il I0 n�vembre; l'uf­ I registri di questa serie, compilati dai cancellieri, riportano per ogni seduta delle ficiale del danno dato rimaneva in carica per 6 mesi; i sindaci dei contratti, i consoli magistrature comunicative, i nomi degli assenti ingiustificati e l'ammontare della multa. dell'arte dei giudici, i notai delle cause civili restavano in carica per tutto il tempo del mandato del vicariol34. Con la legge del 23 maggio 1774 furono apportate delle riforme al sistema di 2449 - 245 1 Obblighi, registri* 1641 - 1808 elezione degli uffici comunicativi: "Per la fo rmazione del Magistrato (gonfaloniere e Già dal XVI secolo venivano compilati i registri degli "obblighi" dei magistrati priori) ordiniamo che in ciascuna delle comunità sia formata una borsa la quale con­ comunicativi nei quali il cancelliere descriveva le competenze di ognuno di essi ed ogni tenga in tante polizze o cedole distinte i nomi di tutti quelli che possederanno beni altra notizia inerente alla carica medesima: l'età minima per ricoprirla, il giorno stabili [ ...} da contribuire sulla rendita de medesimi in proporzione di un fiorino di dell'inizio e della fine del mandata, gli eventuali divieti di ricoprire altri uffici pubbli­ decima o lira di decimino. [ ...} Per la creazione del consiglio generale ed estrazione ci, ecc. dei soggetti che vi dovranno risiedere unicamente colla magistratura comunicativa, Il regolamento comunicativo del 29 settembre 1774 prescrisse la tenuta, sempre vogliamo che in ciascheduna comunità si formino tante borse quante sono i popoli, da parte del cancelliere, di un registro degli obblighi anche per tutte le persone che ville, comuni ed opere costituenti il respettivo territorio [ ...}. In ciascuna di dette bor­ avessero avuto in qualche modo rapporti di dipendenza o di collaborazione con la co­ se popolari saranno popolo per popolo inclusi i nomi di rutti i capi di famiglia [ ...} munità di San MiniatO. nessuno eccettuato ..,' ' 135. Nei registri degli obblighi pertanto troviamo anche personaggi estranei agli uffi­ Le borse così formate dovevano essere cusrodite e "serrate a due chiavi" tenute una ci comunicativi, quali i curati delle chiese, che, in quanto depositari di fa bbriche, sta­ dal gonfaloniere e l'altra dal cancelliere. Chi tra gli estratti rifiutava l'incarico doveva bili e arredi sacri, in base alla circolare della Segreteria del Regio Diritto del 26 set­ pagare una "penale" di 100 lire. Era compito del cancelliere comunicativo vigilare sul tembre 1788, erano obbligati a "conservare il tutto e di migliorarlo piuttosto che de­ regolare svolgimento delle tratte, che venissero effettuate alle normali scadenze e che teriorarlo"139. gli estratti si insediassero nella carica al tempo debito. Il nuovo Regolamento per la comunità di San MiniatO emanatO con moruproprio granducale del 14 novembre 1774136 aboliva definitivamente i seguenti uffici: regola­ 2452 - 2454 Atri, lettere e circolari 1578 - 1634 tori, collegi, ufficiali di podesteria, otto uomini del ricorso, proconsoli e consoli dell'ar­ te dei giudici e notai, provveditore di strade, sindaci di tutti gli uffici e dei malefizi, Tutta la corrispondenza, le circolari dei ministeri e gli atti di attinenza della co­ padri di scuola, provveditori di rii e rutti gli uffici dei comuni di Cigoli, Stibbio e munità, erano raccolti dai cancellieri e inseriti insieme al restante materiale di stretta Montebicchieri che confluirono nella comunità di San Miniato. pertinenza del suo ufficio, nelle filze di "carreggio del cancelliere". Ecco che non si costituì mai, in epoca pre-francese, una serie di carteggio della co­ munità o di una singola magistratura comunitariva (gonfaloniere). 2440 - 2448 Appuntature, registri 1522 - 1757 Fanno eccezione tre pezzi del periodo mediceo che per la peculiarità delle materie trattate furono fin dall'origine inserite fra i documenti della comunità. Per i componenti delle magistrature comunicative la presenza alle riunioni, oltre Da notare che le filze nn. 2452 e 2453 contengono, fra l'altro atti relativi alle cau­ che un diritto, era un preciso dovere. Quando si verificava l'assenza di un membro se d'appello del tribunale del danno dato, in quanto il consiglio generale della comu­ "senza legittima causa" il suo nome veniva "appuntato" dal cancelliere che verbalizzava nità espletava anche la funzione di giudice di Il0 grado, per questo particolare tipo di le riunioni, su un apposito registro e gli veniva comminata una multa da pagarsi alla giustizia140. cassa del camarlingo comunitativo1 37.

134 ACSM, n. 2284, Riforme degli statuti, cc. 7 e ss. (anno 1600). 135 L. CANTINI, op. cit., Tomo XXXI, pp. 218-223. 136 Regolamento per la comunità di San Miniato. Moruproprio granducale del 14 no­ rappresentanti, Cancelliere e a chi bisogna, come per lettera dei Signori Nove de 7 di vembre 1774, in: Ibidem, Tomo XXXII, pp. 141 e ss. febbraio 1591, al registro a 55". (Cfr. ACSM, n. 2444, Registro delle appuntature, c. l 7). 137 "L'appuntature che si faranno a quelli che ghodono gli offitii della comunità in * Con lacune per gli anni 1653-1780. l'avenire, il Cancelliere sia oblighato metter tali appuntature a entrata ai camarlinghi, 138 Cfr. Legge 23 maggio 1774, in: L. CANTINI, op. cit., Tomo XXXI, pp. 218-223. sottO pena di pagarle del suo se egli non lo fa , et li camarlinghi sieno oblighati riceverle 139 ACSM, n. 2450, Registro degli obblighi, c. 46. et risquotere da que tali e tanto fa rai che si eseguischa hora e in avenire, ordinandolo a 14° Vedi in seguito la serie del Danno dato. 74 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 75

2455 - 2695 Atti civili della Banca Attuaria, 1431 -17 72 decisero di abolire il sistema delle tratte, mettendo l'ufficio al pubblico incanto, come filzee registri* per gli altri proventi comunicativi, anche perchè "la comunità in futuro conseguisca qualche utilità dalla Banca delle cause civili"146. Pochi anni dopo (1661), riconferman­ Benchè negli "ordinamenta circa regimen Sancri Miniaris", deliberati dal comune do il sistema dell'incanto, fu anche deciso di ritornare a un solo notaio attuario per tut­ di Firenze subito dopo la firma della sottomissione del comune di San Miniato141 non ta la comunità, prolungando la sua durata in carica da sei mesi a un anno147. Appena se ne faccia cenno, come molti altri centri toscani dove già esisteva un tribunale locale, trent'anni dopo, visti gli scandali e le risse che aveva provocato il sistema dell'incanto, anche la comunità sanminiatese ebbe una propria banca attuaria (o banco attuario, o fu deliberato di tornare in parte all'antico: fu ripristinato il sistema dell'imborsazione e banco civile, come indifferentemente citato nei documenti). Questo tribunale, definito delle tratte, ma ogni estratto, se accettava l'incarico, doveva pagare una notevole som­ nei documenti più antichi "iuris Banchum curie terre Sancti Miniatis" e poi "Banco or­ ma alle casse comunitarive148. Il giudice assessore era un componente della corte del vi­ dinario della terra e podesteria di San Miniato", ebbe giurisdizione su alcune cause ci­ cario e come tale un notaio pubblico fiorentino, incaricato di coadiuvare il giusdicente vili di piccola rilevanza fra Sanminiaresi (questioni di eredità, debiti, insolvenze, ecc.) e nell'espletamento delle sue funzioni. Nella banca attuaria si limitava alla proclamazio­ svolgeva comunque la funzione di "filtro" prima di arrivare al tribunale vicariale. Il ne delle sentenze e dei decreti, dopo la visione degli atti già raccolti ed elaborati funzionamento del tribunale del banco attuario era affidato adue giusperiti di nomina dall'attuario. Il sovrano rescritto del 9 maggio 1772 in via provvisoria e la riforma giu­ e competenze ben diverse: il notaio attuario e il giudice assessore. Il notaio attuario era diziaria del 1772 in modo definitivo, abolirono in tutto il Granducato questi particola­ un Sanminiatese estratto dalle borse della comunità che tutti i giorni "giuridici" era te­ ri tribunali e le loro competenze fu rono trasferite a podestà e vicari149. Tutta la docu­ nuto a stare per alcune ore 142 al solito "Banco" a raccogliere citazioni, petizioni, testi­ mentazione prodotta dal banco attuario di San Miniato è racchiusa in registri e filze dal monianze, carreggio e spesso anche a svolgere semplici operazioni notarili su esplicita titolo generico di "arri civili". richiesta delle magistrature comunitative143. Intorno alla metà del '500, vista la mole Per il periodo più antico i singoli pezzi racchiudono tutta la documentazione tra­ di lavoro che si riversava sull'attuario, furono estratti due distinti notai che svolgessero scritta o raccolta da un attuario, poi dal 1573 gli atti istruttori e il carreggio furono ri­ il medesimo incarico144. Dal 1565 l'intero territorio sanminiatese fu suddiviso in due legati in apposite filze, separando questo tipo di documentazione di corredo dai registri parti corrispondenti ai due antichi terzieri (Poggighisi e Fuori Porta), sotto la compe­ di arri civili in cui l'attuario trascriveva i precetti, le sentenze, i comandamenti, ecc. .. , tenza di altrettanti attuari 145. emessi dal giudice. Dal 1653 i magistrati comunicativi, costatando che gli attuari ricevevano grande beneficio economico dal loro incarico (chiunque avesse necessità di rivolgersi al banco attuario doveva sottostare al pagamento di una somma secondo un preciso tariffario), 2696 Statuti del danno dato, registro 1570 2697 - 2750 Accuse e sentenze del danno dato, registri* 1477 - 1769 2751 - 2757 Atti vari del danno dato, registri e carte sciolte 1500 - 1766 1432-36, 1439-43, 1449-1524, 1528-30, 1535-36, * Con lacune per gli anni In molti comuni toscani, già prima della conquista fiorentina, funzionava un par­ 1538-39,1550, 1656-64 ticolare tribunale, retto da un notaio locale, per la repressione dei reati legati al dan­ 141 ASF, Capitoli, registri, Tomo XXVII0, cc. 13 e ss. neggiamento doloso o colposo delle colture e dei fondi agricoli, sia pubblici che priva­ 142 "Li notai attuari [ ...] siena tenuti in rutti li giorni iuridici nell'ora di nona quando suona in duomo stare al solito Banco della Ragione con il libro delle cause civi­ ti. Questo particolare tribunale detto del danno dato, sopravvisse in molte località an­ li e trattenervisi fino al suono dell'Ave Maria di Mezzo giorno. Ed ancora siena tenuti che dopo la perdita dell'autonomia comunale per essere soppresso dalle riforme del ritornare al detto banco e stare per un'ora continua il giorno dall'ultimo suono del Ve­ 1772. spro all'istesso duomo ..." (cfr. ACSM, n. 2289, Statuti 1636, c. 70 v.). Il danno dato consisteva nella "diminuzione o guasto degli altrui immobili o loro 143 "Essendoci scarsità di notai pubblici nella città di San Miniato per cui molti inerenti, eseguito in qualunque maniera senza intenzione di asportar via cosa alcuna, hanno difficoltàper fa rsi fa re la recognizione di fedi, legalità o altro [ ...] decretano che purchè non siavi intervenuto incendio o rovina" 150. Per danno dato veniva inquisito li notai attuari siano tenuti et obbligati a chiunque li ricercherà di recognizioni di fe ­ "qual si sia persona che ardirà commettere alcun danno negli altrui beni con ragliare di, legalità o altro atto nel quale sia necessario la mano del pubblico notaro ..." (Ibidem, alberi, virgulri o legna o con cogliere frutti, ortaggi, erbe o fieni,o danneggiando in al- c. 95 r. ). 144 Sicuramente nel 15 51, quando risultano contemporaneamente gli atti civili di due diversi notai attuari (cfr. ACSM, nn. 2482-2483). 145 "Ad recipiendum scriptura et acta quecumque ad solitum juris Banchum Curie * Con lacune per gli anni 1479-96, 1500-30, 1736-55. terre Sancti Miniaris extrahi debeanr unus pro lacere Podighisii, alter pro latere Foris 146 ACSM, n. 2289, Statuti 1636, c. 116 v. Porre [. .. ] et debeat emere duos libros ligatos in charta pecudina [ ...] et eos consignare 147 Ibidem, cc. 136 v.-137 r. dictis notariis [ ...] in quibus libris dicti notarii scribere teneanrur et debeanr quecum­ 148 Ibidem, cc. 164 r. e v. que acta civilia de quibus rogati fuerint ad peririonem." (cfr. ACSM, n. 2279, Statuti 149 Legge 30 settembre 1772, in: L. CANTINI, op. cir., Tomo XXX, tavola XXXVI. 1564, rubrica 33). 150 Repertorio deldi ritto patrio toscano ... ci r., Tomo III0, pp. 174-175. 76 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 77

tro modo, per sé o per altri o col bestiame le selve, i campi, gli orti, i prati e altre terre dato sono raccolti in filze e registri che di volta in volta contengono le accuse , le sen­ studiosamente o dolosamente"151 . L'amministrazione di questo parricolare settore della tenze o entrambe. Infine un breve estratto delle sentenze veniva inviato al vicario che giustizia rientrò sempre fra le competenze delle magistrature comunicative che, a se­ lo univa alle proprie filze di atti civili, con la dicitura "bastardellus banci''. conda dei casi, potevano affidarla al giusdicente fiorentino, a un suo notaio, al cancel­ liere comunicativo o a uno dei propri magistrati 1 52. Le pene erogabili da questi speciali giudici in difesa delle proprietà agricole non erano solo di carattere pecuniario, ma po­ 2758 - 2800 Saldi e dazzaioli dei depositari dei pegni 1594 - 1808 tevano essere inflitti anche tratti di fune o staffìlate153. La legge 20 giugno 1570 impo­ pretori, registri* se alle diverse comunità sedi di tribunale di danno dato di dotarsi di specifici statuti La circolare dei Nove Conservatori del 7 maggio l 700 dava istruzioni alle magi­ per il loro funzionamento e di servirsi di notificatori e campa-i per la denuncia dei rea­ strature comunicative per la elezione dei depositari dei pegni pretori e ne circoscriveva ti154. Tutto il processo si doveva svolgere in maniera sommaria, sulla base di semplici le competenze. In particolare riassumeva gli obblighi di detto depositario in: prove testimoniati, onde garantire sollecite risoluzioni di vertenze molto comuni in - Tenere e custodire tutti gli oggetti o animali che per ordine del tribunale fossero una società prevalentemente agricola. A San Miniato quattro statutari del danno dato a lui consegnati e restituirli solo dietro ordine del medesimo tribunale. eleggevano annualmente un notaio o offiziale del danno dato alla direzione dell'apposi­ - Tenere un registro dei pegni con la descrizione degli oggetti e bestie a lui affida­ to tribunale155. Molto frequentemente questa carica venne ricoperta dal cancelliere co­ ti riportando la qualità, la quantità, il numero, il peso e lo stato per gli oggetti; il nu­ municativo pro-tempore. L'ufficiale doveva " ...pigl iare dalle persone particolari, cam­ mero, la specie, il sesso, il tipo del pelo delle bestie; il nome, il cognome e il domicilio paio e guardia tutte l'accuse, denunzie, rapporti e notificazioni de dannificati, tanto in del loro proprietario; la data del ricevimento. persona quanto con bestie [ ... ] e quelle scrivere nel libro delle accuse, chiare e aperte, e - Rendere esatto conto della sua gestione in qualunque momento gli venisse ri­ con esprimere il nome dell'accusatore e accusato, qual danno sia stato dato, se personal­ chiesto dal tribunale e dal gonfaloniere. mente o con bestie, e con quali e quante bestie, se di giorno o di notte e in che giorno, - Annotare a fianco di ciascuna partita la data e il ricavato della vendita giudiziale mese e anno, villa e luogo distintamente [ . .. }. E contro li cosi detti dannificanti proce­ o la data del ritiro da parte del tribunale o del "gravato". dere fino alla sentenza assolutoria e condennatoria, secondo le disposizioni delli presen­ La durata dell'impiego del depositario dei pegni pretori non poteva superare i tre ti statuti. Le quali sentenze detto uffiziale debba dare e leggere pubblicamente nella anni 1 59 Camera del Comune in presenza di due testimoni e del cancelliere... " 156. L'ufficiale e i suoi collaboratori (campaio, guardia, messo), oltre alle specifiche incombenze del loro ufficio, dovettero occuparsi anche di materie altrove affidate ai "grascieri", quali la sor­ 2801 - 2808 Beni di Camporena, 1378 - 1587 veglianza sulla qualità del pane e della carne, sui pesi e misure, sulla salvaguardia di registri e filze fo nti, pozzi, cisterne, abbeveratoi, fossi e argini 157. Le sentenze degli ufficiali potevano 16 essere appellate di fronte al Consiglio generale della comunità, nella loro qualità di Secondo quanto riferisce Giuseppe Rondoni 0, i Sanminiatesi edificarono nella lo­ "Iudici cognitori et decisori delle cause d'appellatione del danno dato della podesteria calità di Camporena, un castello fin dal 1126; dal 1231 quel territorio appartenne alla di San Miniato"1 58. In via provvisoria con rescritto 9 maggio 1770 e in maniera defini­ giurisdizione del comune di San Miniato. Dal 1291 il comune di Firenze accampò di­ tiva con la riforma giudiziaria del 1772, il tribunale del danno dato fu soppresso e le ritti sulla terra e "selva" di Camporena, dando inizio a lunghe contese che non si placa­ sue competenze furono riunite nel tribunale vicariale. Gli atti del tribunale del danno rono neanche con la definitiva scomparsa del libero comune di San Miniato. In realtà la selva di Camporena consisteva in una grande distesa boscosa, una riserva di legname e di prodotti del sottobosco, lontana da grandi centri e da vie di comunicazione. Per il comune di San Miniato, anche dopo il 1370, divenne una risorsa economica non indif­ 1 15 Ibidem. ferente, visto che esercitò la proprietà diretta sui boschi e ne allivellava le risorse. Le 1 2 E 5 . FASANO GUARINI, op. cit., p. 47. controversie sul possesso di questi beni continuarono fino al XVI secolo, coinvolgendo 153 La legge 15 dicembre 1551 imponeva 25 scudi di multa e 2 tratti di fune a chi anche le comunità di Castelfiorentino, San Gimignano, Castelfalfi e Montaione, nonchè tagliasse legna o canne; la legge del 22 agosto 1555 prevedeva 10 scudi d'oro e 2 tratti il convento di San Vivaldo, che nel frattempo era nato proprio in quel territorio. di fune ai maggiori di anni 16 che avessero colto frutta o uva negli orti e scudi 5 d'oro I documenti di questa serie sono infatti registri notarili, testimonianze, contratti, e 25 staffìlate ai minori, per la stessa colpa. (Cfr. "Ordinazione universale sopra il dan­ no dato, ottenuta nel supremo magistrato del dì settembre 1668" in: ACSM, n.2696, verbali di arbitrati, tendenti a suffragare le tesi della comunità di San Miniato sul pos­ Statuti deldanno dato, c. 26). sesso di questo patrimonio. 154 Ibidem. 1 55 Ibidem, cc. 1-3. 1 56 Ibidem. * Con lacune per gli anni 1717-1729, 1754, 1776-1783. 157 Ibidem. 159 Cfr. Ilca ncelliere ministro delce nso, Colle 1851, vol. 11°, pp. 315 e ss. 8 n. 15 ACSM, 2754, Atti relativi a processi di appello di danno dato, passim. 160 G. RONDONI, op. cit., pp. 25, 46, 68. 78 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 79

2809 - 2812 Debitori e creditori di proventi e livelli, 1531 - 1589 "saldi" contengono dunque la chiusura contabile dell'amministrazione finanziaria dei registri* camarlinghi, che con questo atto rendevano ragione del loro operato (''Ragione et cal­ 2813 - 2819 Relazioni e memorie relative ai livelli, 15 50 - 1800 culo di ragione"). In essi, per ogni semestre, sono annotate, in forma sintetica e per ge­ registri e carte sciolte nere, le entrate (canoni di livelli e censi, condanne di danno dato) e le uscite (spese di fu nzionamento degli uffici, stipendi e salari, spese per manutenzione di fabbriche e Fin dalla riforma dei Cinque Conservatori, dal 1 549161 fu previsto che i beni di strade, versamenti delle quote di imposte e tasse alle magistrature fiorentine). proprietà delle comunità potessero essere allivellati con il sistema del pubblico incanto. Solo casualmente però i contratti e gli altri documenti relativi vennero conservati in maniera distinta e spesso confluirono nelle filze di carteggio generale del cancelliere. 2848 - 2853 Spese per approvvigionamento di truppe, 1799 - 1802 Talvolta i contratti vennero trascritti nei registri di deliberazioni dei magistrati comu­ registro e carte sciolte nitativi, di seguito alla verbalizzazione dell'avvenuto incanto. Soltanto nel 1742162 i Gli anni 17�9-1802 furono caratterizzati per San Miniato, come per buona parte Nove Conservatori dettero istruzioni ai cancellieri comunicativi affinchè tenessero un della Toscana, da un continuo "andirivieni" di truppe, ora francesi, ora delle potenze registro per annotarvi i contratti di livello, di censo, ecc., raccomandando di riportarvi antinapoleoniche, che si acquartierarono a più riprese nel territorio sanminiatese. Come anche quelli stipulati in precedenza e di cui esistesse memoria nei documenti d'archi­ da antica consuetudine le spese per l'alloggio e il vettovagliamento delle truppe furono vio. L'LI. del 16 novembre 1779163 impose altresì la tenuta di un "libretto ben fo rma­ sostenute dalla comunità. Contrariamente ad altre occasione analoghe, in cui le spese to, in cui saranno descritti distintamente i beni stabili, rendite e proventi delle comu­ sostenute dalla comunità erano state contabilizzate fra le spese generali, questa volta fu nità e patrimoni dei Luoghi pii" della cancelleria, in cui annotare di volta in volta le tenuta una amministrazione speciale e una documentazione separata. Nell'occasione fu concessioni, le alienazioni e i livelli. addirittura creato un apposito commissario degli approvvigionamenti militari che col­ laborò con il cancelliere e il camarlingo comunicativo nell'organizzazione di tali ap­ provvigionamenti. Si tratta di materiale eterogeneo (note di spese, ricevute, registri di 2820 - 2847 Saldi dei camarlinghi, registri** 1474 - 1808 mandati, saldi) che testimonia di questo particolare periodo della storia sanminiatese. Fra le magistrature estratte dalle borse comunicative assolse sempre un compito imporrante e delicato il camarlingo. Le incombenze a lui affidate rimasero pressoché inalterate fino al periodo francese. Fu di sua competenza rutta la gestione economica e 2854 - 2856 Distribuzioni di grano, registri 1549 - 1572 l'amministrazione quotidiana delle entrare comunicative. In particolare "il camarlingo Nello stato fiorentino la produzione di grano era rigidamente controllata dagli uf­ della comunità è tenuto a debiti tempi riscuotere tutti i crediti della comunità ad ogni ficiali dell'Abbondanza che avevano attuato una serie di provvedimenti per fissarne il sua spesa, pericolo, danno e caso e fa re ricevuta e fine alle riscossioni; ancora riscuotere prezzo, impedirne il contrabbando e curarne la distribuzione alle varie comunità. Tali l'imposizione delle teste e dazzi [ . . . }. Durante il suo uffizio sia e s'intenda essere sinda­ distribuzioni avvenivano principalmente negli anni in cui il raccolto non era stato suf­ co e procuratore della comunità e come tale possa agitare contro i debitori realmente e ficiente, ma spesso anche in altri periodi, al fine di evitare che il prezzo del grano rag­ personalmente nel medesimo modo che la comunità potrebbe fa re [ ...}. Deve pagare li giungesse cifre elevate165. stipendiati, creditori del comune senza tardanza per poliza, pigliandone la ricevuta di mano dello stesso stipendiato [ . . . } per giustificare con quelle la sua uscita. [ ...} Tenga un libro della sua amministrazione nel quale scriva giornalmente le riscossioni e paga­ 2857 - 2859 Sussidi ai poveri, registri e carre sciolte 1555 - 1631 menti con chiarezza e distinzione e quello sia tenuto mostrare alli magistrati e cancel­ lieri ogni volta li sarà domandato. [ ...} Ogni sei mesi stia a sindacato e mostri alli sin­ In periodi di particolari crisi alimentare si tentò di garantire la sopravvivenza dei daci il libro della sua amministrazione, polizze e scritture e renda conto del maneggia­ ceti più miserabili con la distribuzione di pane e generi di prima necessità, raccolti dal­ to .. .''164. Al termine del mandato semestrale quindi i sindaci e il cancelliere procedeva­ la comunità grazie alla beneficenza o inviati dal governo centrale. no al controllo e alla revisione della gestione economica del camarlingo. I registri dei E' il caso di quanto avvenne in conseguenza delle gravi carestie del 1554-15551 66,

165 * Con lacune per gli anni 1563-1566. G. NANNI, Economia e società nel vicariato di San Miniato al Tedesco, durante il governo ** Con lacune per gli anni 1499-1513. di Cosimo l, in "Miscellanea storica della Valdelsa", anni LXXX-LXXXII, Castelfiorentino 161 Inventario dell'archivio preunitario di Carmignano, a cura di Elisabetta Insabaro e San- 1977, pp. 12-16. 166 dra Pieri, Firenze 1983, p. 17. "[ ...} che ogni città, terra et provincia dello stato [prenda} exemplo da noi, che così 162 A. ANTONIEU.A, L'archivio comunale preunitario, cit., p. 187. come noi abbiamo dato ordine di sovvenire alle calamità et miserie de' meschini, di qua lo­ 163 Nuove istruzioni per i cancellieri comunitativi, Firenze 1779, pp. 10-11. ro anchora loro facendo il medesimo, sovenghino con le elemosine pubbliche a bisogni de 164 Cfr. ACSM, n. 2289 , Riformede gli statuti, cc. 45 v.-46. loro poveri mendichanti" (cfr. ACSM, n. 122, Atti civili del vicario, c. 5). Archivio preunitario 80 Archivio storico di San Miniato 81

2879 - 2902 del 1569-1597 e della peste del 1630, come testimoniano i tre documenti di questa Dazzaioli e spogli dei debitori del decimino 1535 - 1753 piccola serie167. e restanti Per fa r fronte alle esigenze finanziarie dei comuni del contado, lo stato fiorentino, fin dagli inizi del '500 173, istituì una imposizione detta comunemente del decimino e 2860 - 2868 Entrate e uscite comunicative, registri 1499 - 1651 dei restanti o dei lavoratori e teste. Tale imposizioni intese far pagare una tassa (deci­ L'amministrazione contabile della comunità prima del XVIII secolo non seguiva mino) ai contadini mezzadri (lavoratori) in proporzione alla quota che pagava il pro­ schemi e regole fisse: si riduceva soprattutto a un "riassunto" più o meno dettagliato prietario del podere al comune di Firenze a titolo di decima. Tutti i non soggetti alla delle entrate e uscite, controllato annualmente, i cosiddetti "saldi dei camarlinghi". Le decima o decimino (restanti) dovevano contribuire alle casse comunicative con una tas­ entrate e le spese potevano essere registrate talvolta in modo più analitico in registri di sa personale (restatico) in proporzione alle loro possibilità economiche. Fu compito dei entrate e uscire o dazzaioli delle entrate. Qualora però se ne fosse ravvisata la necessità cancellieri comunicativi compilare i dazzaioli dei contribuenti delle due contribuzioni potevano essere compilati registri particolari in cui annotare elenchi di debitori che a unendovi spesso i debitori di tutti gli altri proventi della comunità. diverso titolo dovevano somme alle casse comunicative (spogli), ovvero registri riassun­ Pur con le dovute variazioni di aliquote l'imposizione continuò a essere riscossa 1808 tivi di più entrate (compresi dazi e tasse). anche dopo le riforme leopoldine174, per essere soppressa solo nel con l'ammini­ strazione francese. Nell'archivio di San Miniato sono conservati solo pochi documenti relativi alla imposizione del decimino e teste, per di più riferiti a due circoscritti perio­ 2869 - 2878 Ruoli, dazzaioli e saldi dei contribuenti, 1559 - 1780 di di tempo (terzo-quarto decennio del sec. XVIII0). I documenti cinquecenteschi, più registri che veri dazzaioli sono spogli periodici dei debitori della tassa e ciò spiega come molti registri siano stati compilati nello stesso anno: quasi mensilmente veniva compilato un La legge 5 febbraio 1494 istituì per il "distretto" l'imposta detta della "decima", elenco dei morosi a cui applicare una aliquota maggiore di imposta. consistente nel pagamento della decima parte della rendita del bene immobile al netto delle tasse e spese di mantenimento168. L'imposta fu poi parzialmente estesa, con la 1 legge 12 marzo 1517 69, e definitivamente applicata a tutto il contado (decima del 2903 - 2909 Dazzaioli della tassa prediale, registri* 1751 - 1776 contado), con la legge 23 fe bbraio 1531, all'indomani della fine della repubblica, per ripianare le spese sostenute durante la guerra170. I ruoli dei contribuenti venivano com­ Con il bando del 9 settembre 1751 175 si impose una rassa su tutti i poderi e ter­ pilati da un apposito ufficio di Firenze (ufficio della decima), sulla base dei registri ca­ re del Granducato da dividersi in parti uguali fra i proprietari e i "lavoratori mez­ tastali e poi inviati alle singole comunità per l'esazione. zaioli o livellari o fìttuari". La rassa doveva avere carattere straordinario per supplire I luttuosi eventi che colpirono particolarmente San Miniato nel 15 30-31 ne dimi­ alle spese sostenute per debellare la peste bovina che aveva imperversato nelle cam­ nuirono a tal punto la popolazione (si parlò addirittura dell'85%), da rendere dramma­ pagne toscane. Per rendere più celere l'esazione si ritenne inopportuno e troppo gra­ tica la situazione delle finanze comunicative. A seguito dei ripetuti appelli al Grandu­ voso ricorrere al macchinoso sistema delle "portate" e fu deciso di rifarsi ai dati delle ca, nel 1532 i magistrati di San Miniato ottennero una imporrante concessione: l'ap­ rendite già definite "ne' dazzaioli sui quali s'esigevano l'antiche collette da' lavora­ palto in perpetuo della riscossione della decima per i possidenti sanminiatesi, ivi com­ tori". Praticamente i poderi fu rono suddivisi in 6 classi secondo la loro presunta ren­ presi i moltissimi che negli ultimi anni, per fuggire alla guerra e alla miseria, si erano dita e tassati con una cifra fissa. Ai cancellieri e camarlinghi comunicativi spettava­ rifugiati nella capitale; il tutto in cambio del pagamento di 260 scudi annui al comune no le incombenze utili a riscuotere la tassa (reparti, dazzaioli) e a versarne il ricavato di Firenzem. Con motuproprio 26 giugno 1781 tutte le comunità del Granducato fu­ nella cassa dei Signori Nove. Non essendo estinte le spese per la sanità che avevano rono delegate alla riscossione della decima in cambio di un aumento della rassa di re­ promosso la rassa nel l 7 51, essa fu nuovamente confermata per due anni con bando denzione, da pagarsi al comune di Firenze172. Di fa tto questo significò l'abolizione del­ 22 gennaio 1765176, che ripropose tutte le disposizioni precedenti. La rassa, per di­ la decima che fu inglobata nel dazio dei possidenti. versi motivi, fu ulteriormente prorogata con motuproprio 11 giugno 1767, e con circolare dei Signori Nove del 3 giugno 1769177. Il regolamento del 14 novembre

167 Cfr. G. NANN I, op. cit., passim. * Con lacune per gli anni 1753-1764. 1 L'archivio comunale preunitario, r., 168 Cfr. Il cancelliere ministro del censo ... cit., pp. 21 e ss. 73 A. ANTONIELLA, ci p. 18. 169 Ibidem. 174 Cfr. Nuove istruzioni ai cancellieri... cir., pp. 29 e ss. 17 L. 170 ASF, Regia consulta, n. 454, cc. 487 e ss. 5 CANTINI, op. ci r., Tomo XXV. pp. 335-336. 176 "Bando d'imposizione per le spese di sanità" L. r., 171 Cfr. ACSM, n. 3689, Filza di atti in causa, cc.n.n., e ACSM, n. 4563, Leggi e bandi. in: CANTINI, op. ci Tomo XXVIII, pp. 154-155. Legge n. 9: "Per la consegna di decima (. .. } alla comunità di San Miniato". Ibidem, 363 275. 172 Ibidem, legge n. 135. 177 Tomo XXVIII, p. e Tomo XXIX, p. 82 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 83

1774178, istituendo la cosiddetta rassa di redenzione, abolì tutte le precedenti impo­ R. Azienda dei Sali di Toscana la fabbricazione, contrattazione e vendita di ogni spe­ ste fo ndiarie fra cui la rassa sui poderi o prediale, ma di nuovo "il moruproprio l 7 cie di sale ... " 183. aprile 1775179 la prorogò per altri due anni. L'esazione della tassa terminò quindi definitivamente nel 1777. 2932 - 2942 Imposizioni straordinarie, registri 1554 - 1807 Con l'eccezione di tre registri dazzaioli per imposizioni a carattere straordinario in 2910 - 2927 Dazio dei possidenti, registri 1791 - 1808 particolari momenti di necessità per le casse granducali, sono compresi in questa serie i ' Con la riforma comunicativa del 1774, allo scopo di fo rnire le nuove comunità del dazzaioli per la riscossione di imposte per la sovvenzione delle spese militari per gli an­ contado di ulteriori entrate, fu istituito il dazio dei possidenti, di fa tto istituendo una ni 1799-1807. duplice tassazione sui beni immobili: la decima a favore del comune di Firenze e il da­ zio a favore delle singole comunità. Proprio per eliminare questa doppia tassazione, con motuproprio 26 giugno 1781, le comunità furono delegate a riscuotere anche la 2943 - 2946 Affari di strade, registri e filze 1776 - 1812 decima, in cambio di un aumento della rassa di redenzione180. Il dazio dei possidenti La legge del 23 maggio 1774184, agli artt. 75 e 76, stabilì che tutte le strade andò così ad inglobare l'antica tassa della decima. I dazzaioli per la riscossione del da­ che attraversavano il territorio delle singole comunità e non avevano il carattere né di zio dei possidenti di San Miniato furono preparati dai cancellieri, in modo da servire regie, né di provinciali, fo ssero a completo carico delle rispettive comunità. Conse­ anche per la riscossione di altre entrate comunicative, quali canoni, livelli e censi e faci­ guentemente il mantenimento e il rifacimento di dette strade doveva essere fa tto a litare quindi la riscossione da parte dei camarlinghi. spese esclusivamente delle casse comunicative. La stessa legge prescrisse che "il Ma­ gistrato dei rappresentanti, per mezzo del suo provveditore di strade e coll'aiuto del cancelliere comunicativo e suoi ministri, dovrà fo rmare un registro ossia campione, 2928 - 293 1 Gabella del sale, registri quaderni 1648 - 1652 dove siano descritte tutte le strade comunicative esistenti e situate dentro il territo­ Come per tutte le risorse del sottosuolo, anche il sale estratto dalle saline di Vol­ rio della sua comunità". Il campione sarebbe stato presentato al giusdicente locale terra fu sempre considerato, findai tempi della repubblica, una "regalia" dello stato. che lo avrebbe pubblicato e quindi avrebbe depositato l'originale in cancelleria. I la­ Oltre a estrarre e a vendere il sale, Cosimo I0 de Medici il 15 gennaio 153 7181 ordinò vori di manutenzione alle dette strade sarebbero stati dati in appalto o "accollo", pre­ una "imposizione di sale straordinaria" per supplire alle enormi spese sostenute negli vio un vero e proprio contratto. Il motuproprio 22 fe bbraio 1798185 prese atto che, anni precedenti. Come in casi analoghi l'imposizone da straordinaria divenne ordina­ nonostante le grosse spese che tali contratti d'accollo comportavano per le comunità, ria, con una precisa organizzazione per renderne capillare l'applicazione. Con nume­ " ...troppo frequenti sono le doglianze e reclami sul cattivo stato delle medesime ...". rose leggi182 si precisò che le diverse comunità avrebbero avuto una certa quantità di Si raccomandò allora alle magistrature locali di trattare e tentare di affidare gli accol­ sale da distribuire alla popolazione e quindi versare il ricavato all'Ufficio della gabel­ li di manutenzione ai proprietari "frontisti" delle singole strade, considerando che "i la del sale di Firenze. A livello delle singole comunità i capi famiglia ind icavano il possessori locali hanno il maggiore interesse sulla buona manutenzione delle strade numero dei componenti fa miliari e quello delle bestie da latte. La "descrizione delle medesime". bocche" veniva fa tta ogni 6 anni, dividendo la popolazione per parrocchia di apparte­ nenza. Appositi deputati comunicativi controllavano l'esattezza delle denunce in base alle quali si stabiliva la quantità di sale necessario ad ogni famiglia, compilando i re­ 2947 - 2990 Atti vari, registre e filze 1400 - 1832 parti. La distribuzione del sale era eseguita dai salaioli, successivamente il camarlin­ La serie comprende i patti e arbitrati tra la comunità di San Miniato e altre comu­ go riscuoteva la tassa. La legge 3 marzo 1788 abrogò l'imposizione della Gabella del nità, inventari di beni confiscati ai ribelli, quaderni per l'offerta delle candele per varie sale in tutto il Granducato, precisando che da quella data fosse " ...privativa della fe stività, carteggio relativo a controversie per imposte, suppliche, sanità, contratti, en­ trate e uscite per la peste del 1631, per le canove del pane, per l'erezione del vescovado di San Miniato, per la chiesa del Pinocchio; documenti relativi all'amministrazione di beni ed eredità; attestati di morte dei parroci; campioni delle variazioni di imposta; no­ 178 Ibidem, Tomo XXXII, p. 147. te delle famiglie ammesse alle nobiltà; relazioni di lavori pubblici. 179 Cfr. L'archivio preunitario delcomune di Impruneta, a cura di Ivo Regoli e Giancarlo Nanni, Firenze 1990, p. 144, nora 17. 180 ACSM, n. 4563, Leggi e bandi. Legge n. 135. 181 Cfr. L. CANTINI, op. cir., Tomo I, pp. 122 e ss.: "Provvisione del 15 gennaio 1536". 183 Cfr. ACSM, n. 4630, Leggi e bandi, legge n. 64. 182 Ibidem, Tomo III, pp. 305 e ss.: "Provvisione del sale de/1'8 agosto 1559"; e Ibidem, To­ 184 L. CANTINI, op. cir., Tomo XXXI, pp. 233-235. mo XXI, pp. 142 e ss.: "Legge generale del sale" . 185 ACSM, n. 463 1, Leggi e bandi, sub die. 84 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 85

MAIRIE DI SAN MINIATO (1808-1814) Tribunale di Prima Istanza di Firenze. L'ufficio di stato civile fu gestito da un ufficiale responsabile della compilazione degli atti e dei registri. Contrariamente a quanto avvenuto durante il Regno d'Etruria (1801- Se al codice Napoleone si dà il grosso merito di aver introdotto la tenu­ 1808) che non aveva comportato nessuna variazione nelle strutture centrali ta dello stato civile della popolazione, di altrettanta rilevanza può definirsi e periferiche dello stato, l'annessione del territorio dell'ex Granducato il rinnovamento operato nell'amministrazione fi nanziaria e contabile perife­ all'Impero francese (1808) estese anche alla Toscana la legislazione e ! :orga­ rica della burocrazia francese. L'impostazione generale della contabilità fu il nizzazione amministrativa francese. Con decreto del 22 agosto 1808, t1 ter­ frutto di una tecnica più evoluta e fu nzionale tanto da arrivare quasi inalte­ ritorio toscano fu diviso nei tre dipartimenti dell'Arno, dell'Ombrone e del rata fino ai nostri giorni. In particolare furono introdotti i bilanci di previ­ Mediterraneo, ognuno retto da un prefetto. I dipartimenti furono a loro sione (badgets) dotati di una precisa fisionomia fo rmale con la ripartizione volta divisi in circondari (retti da un sottoprefetto), che comprendevano va­ delle entrate e delle uscite in diversi titoli e capitoli; i repertori delle asse­ rie "mairies", eredi delle soppresse comunità. A capo di ogni mairie fu istal­ gnazioni e i registri dei mandati, per la registrazione delle entrate e delle lato un maire, nominato dal governo centrale, a cui fu affidato il potere ese­ uscite secondo la ripartizione del bilancio e collegati con l'emissione dei cutivo locale (l'amministrazione delle entrate e uscite, la direzione dei lavo­ mandati; i resoconti annuali sottoscritti dal percettore e dal maire struttu­ ri pubblici, fu nzioni di polizia) e funzioni particolari delegate loro da pre­ rati in una ripartizione di entrate e uscite in base ai capitoli del bilancio di fe tti e sottoprefetti. Al maire spettò pure la presidenza delle nuove ssem . � � previsione, sostituendo i vecchi saldi dei camarlinghi; i documenti di corre­ blee elettive locali, i consigli municipali, che disponevano d1 poten quas1 do al resoconto contenenti i mandati emessi dal maire ed eseguiti dal per­ esclusivamente consultivi 186. Te rritorialmente la "comune" di San Miniato cettore, le ricevute e quant'altro giustificasse le entrate e le uscite. Tu tta la subì lievi variazioni rispetto alla soppressa comunità, imposte dal Decreto gestione finanziaria venne affidata ad un percettore o ricevitore municipale, della Giunta Imperiale della To scana del l 0 dicembre 1808. In particolare che sostituì il vecchio camarlingo. A lui fu affidata la riscossione di tutte le furono unite alla comune di San Miniato le porzioni delle parrocchie di entrate comunali attraverso appositi dazzaioli delle contribuzioni dirette188, Canneto e San Quintino che facevano parte della comunità di Montaione; sulla base di ruoli compilati dai cancellieri. La documentazione contabile furono annesse al territorio della comune di Montaione parte delle parroc­ della mairie di San Miniato ci è arrivata assai lacunosa, essendo limitata ai chie di Barbialla e Coiano e l'intera parrocchia di Iano; il confine fra la co­ resoconti, ai dazzaioli delle entrate, ai ruoli delle contribuzioni e a poche ri­ mune di San Miniato e quella di Cerreto Guidi sarebbe stato delimitato dal cevute di corredo ai resoconti. corso dell'Arno. La mairie di San Miniato fu inserita nel circondario di sot­ toprefettura di Firenze che faceva parte, con quello di Arezzo e Pistoia, del dipartimento di prefettura dell'Arno. La Mairie fu abolita, insieme a tutte 2991 - 2993 Deliberazioni del consiglio municipale 1808 - 1814 le strutture statali fr ancesi con l'editto del 27 giugno 1814187. della mairie, registri Le principali serie di documenti che testimoniano le novità nelle ammi­ 2994 - 3001 Carreggio del maire, filze 1808 - 1814 nistrazioni locali sono: le deliberazioni del consiglio municipale, gli atti del­ 3002 - 3037 Atti dello stato civile, registri 1808 - 1814 3038 - 3041 Bilanci e rendimenti di conti, registri lo stato civile e i registri contabili. Come già accennato, in ordine al decreto 1808 - 1814 3042 - 3046 Ruoli delle contribuzioni dirette, registri 1808 - 1814 della Giunta di Toscana dell'8 ottobre 1808, il giorno 6 novembre dello 3047 - 3053 Dazzaioli per la riscossione delle entrate, registri 1808 - 1814 stesso anno fu insediato il consiglio municipale di San Miniato, presieduto 3054 - 3055 Comitato di vaccinazione, atti 1808 - 1814 dal maire Giuseppe Morali e composto da 26 consiglieri. I verbali delle deli­ 3056 - 3059 Atti vari, registri 1808 - 1811 bere del consiglio, iniziatesi il 7 novembre, sono riportati dal cancelliere pro-tempore, in una serie di registri. I registri dello stato civile so�o i �vece compilati in conformità all'art. 41 del codice Napoleone e sono v1stat1 dal COMUNITÀ DI SAN MINIATO (1814-1865)

L'art. 25 del R.E. del 27 giugno 1814 impose la decadenza delle mai- 186 Per quanto sopra esposto cfr. L'archivio preunitario del comune di Impruneta ... ci t., p. 183; Inventario dell'archivio preunitario di Carmignano ... cit., p. 87; A. ANTONIELLA , L'ar­ chivio comunale preunitario, ci t., p. 208. 188 Comprendenti la contribuzione fo ndiaria, la contribuzione personale, la contribu­ l87 Cfr. Leggi del Granducato ci t., Tomo l., Firenze 1814, pp. 114 e ss. ... zione delle porre e finestre, l'imposta sulle parenti di commercio. 86 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 87 ries e la fo rmazione di magistrature comunitative189. Con gli stessi provve­ 3060 - 3101 Deliberazioni dei magistrati comunitativi, 1814 - 1866 dimenti si dispose che in via provvisoria l'ex maire assumesse il titolo di registri* gonfaloniere, che i primi 5 "possessori" divenissero priori e gli altri ex con­ 3102 - 3129 Atti relativi alle adunanze magistrali, filze** 1817 - 1864 siglieri municipali entrassero a far parte del nuovo consiglio generale. Così Proseguendo secondo l'usanza settecentesca, fino al 1849 i cancellieri registrarono costituito il consiglio generale di San Miniato si riunì per la prima seduta il le deliberazioni del magistratO e del consiglio in un unico registro. Il regolamento del 1 26 luglio 1814190. Un nuovo regolamento generale per le comunità, ema­ 20 novembre 1849 93 sostituì al magistratO il collegio dei priori, modificando anche il nato nel 1816191, ripristinò le vecchie magistrature leopoldine con alcune sistema di registrazione degli atti deliberativi: le deliberazioni del consiglio comunale modifiche. In particolare il gonfaloniere non sarebbe più stato estratto dalle e del collegio dei priori furono verbalizzate su registri separati. Con lo stesso regola­ borse, ma di diretta nomina granducale e a lui sarebbe spettato il controllo mento fu deciso altresì che le deliberazioni del consiglio dovessero essere redatte in dell'attività finanziaria e della polizia locale. Inoltre sarebbe divenuto il de­ doppio originale, firmare dal gonfaloniere e dal cancelliere e delle due copie, una dove­ va rimanere presso il gonfaloniere e l'altra conservata nella cancelleria. stinatario di tutte le circolari e le lettere delle magistrature centrali relative Dal 1850 i prorocolli delle deliberazioni del consiglio furono redatti in carta bol­ alla comunità. Il magistrato comunitativo composto dal gonfaloniere e dai lata 194. priori deliberava in merito all'elezione del camarlingo e all'approvazione dei Con il gennaio 1854 fu ripristinatO il magistratO, le cui deliberazioni tOrnarono ad bilanci di previsione e dei conti consuntivi. Il consiglio generale ebbe solo essere registrate insieme a quelle consiliari. competenze marginali di controllo, riunendosi in seduta ordinaria soltanto una volta all'anno. I membri del magistrato e del consiglio generale (con esclusione del gonfaloniere) erano nominati per tratta. Il nuovo regolamen­ 3130 - 3137 Tratte, registri 1815 - 1860 to del 1849192 dispose che il consiglio generale fo sse nominato attraverso Con la Restaurazione fu ripristinata la legge del 23 maggio 1774 concernente la una consultazione elettorale fra i maggiori contribuenti e al suo interno ve­ composizione e il metodo di nomina del magistrato e dei consiglieri. Fu reintrodorto il nissero eletti i priori componenti il magistrato. Furono aumentate le com­ metodo della imborsazione e della tratta, escludendo la carica di gonfaloniere che di­ petenze del consiglio generale relegando il magistrato a organo esecutivo venne di nomina granducale. 1 delle sue deliberazioni. La legge 16 settembre 1816 95 precisò che ogni anno sarebbero stati rinnovati i Il sistema della nomina dei componenti del consiglio tramite consulta­ priori per la metà del loro numero e i consiglieri per intero. zione elettorale fu abolito nel 1853, per ripristinare le tratte e poi di nuovo Contestualmente si uniformò a 25 anni l'età per l'ammissione all'ufficio di priore definitivamente adottato col regolamento del 1859 del secondo governo e di consigliere. provvisorio. Ta li nomine rimasero inalterate fino alle nuove leggi ammini­ Il sistema delle tratte, salvo l'interruzione dal 1849 al 1853, si protrasse fino 1859, strative del Regno d'Italia del 1865. all'istituzione del secondo governo provvisorio toscano del che instaurò in forma definitiva l'elezione per suffrag io diretto. Te rritorialmente la comunità di San Miniato continuò a coincidere con quella disegnata dalle riforme leopoldine del 1774, salvo le piccole modifi­ che apportate durante la dominazione fr ancese. 3138 - 3162 Atti, lettere e circolari del gonfaloniere, filze 1815 - 1865 Le serie dei documenti relativi alla comunità post-francese rispecchiano la nuova razionale impostazione data con il regolamento del 1816 e non si La carica di gonfaloniere fu notevolmente diffe renziata da quella dei priori con le leggi della Restaurazione. Innanzi tutto con la legge 16 settembre 1816196 il Granduca differenziano da quelle di altri archivi comunali. E' comunque da notare, ne riservò a sé la nomina e la scelta sortraendola al caso della nomina per estrazione dal­ come già detto nell'introduzione generale all'inventario, la totale perdita le borse, quindi ne fece il vero responsabile e coordinatore dell'amministrazione della dei documenti relativi alla esazione delle tasse (tassa di famiglia e tassa pre­ comunità. Il gonfaloniere sarebbe rimasto in carica per tre anni (rinnovabili per una diale) e delle liste elettorali istituite dal 1849.

* Con lacune per l'anno 1839. ** Con lacune per gli anni 1823-1830, 1842, 1852, 1860-62. 189 ACSM, n. 3060, Deliberazioni dei magistrati comrmitativi, c. l. 193 Cfr. Inventario dell'archivio prermitario di Carmignano, cit., p. 102. 190 Ibidem. 194 Il cancelliere ministro del censo cit., vol. II, p. 48. 1 91 Cfr. Inventario dell'archivio prermitario di Carmignano, ci t., p. 101. 195 ACSM, n. 4634, Leggi e bandi, legge n. 119. 192 Ibidem. l96 ACSM, n. 4634, Leggi e bandi; legge n. 119. 88 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 89 volta) e fu nominato "capo della magistratura", riunendo anche la incombenza di "sin­ Altre disposizioni ai parroci furono emanate il 12 novembre 1840203 con cui si daco della comunità". Agli aumentati oneri corrisposero altrettanti onori, in quanto "il chiese loro la compilazione degli stati d'anime in previsione del censimento generale gonfaloniere porterà tanto in funzione che in altro tempo, una medaglia d'argento ap­ della popolazione del Granducato programmato per il 1841. pesa alla parte sinistra dell'abito con nastro di colore corrispondente a quello del campo del rispettivo stemma comunitativo"197. Essendo ormai il vero coordinatore dell'anda­ mento dell'amministrazione comunicativa, il gonfaloniere divenne anche il referente 3183 - 3184 Deliberazioni dei deputati per 1826 - 1852 principale per molti uffici e ministeri. Tutte quelle pratiche relative agli affari della co­ l'arruolamento militare, registri munità che durante l'ancien regime finivano nell'ufficio del cancelliere, furono sbrigate 3185 - 3199 Ruoli degli arruolabili e carteggio 1821 - 1852 dal nuovo gonfaloniere. Tutta questa corrispondenza ufficiale, circolari e pratiche anda­ relativo, filze* rono a costituire la serie di filze dette "carreggio del gonfaloniere". 3200 - 3204 Atti vari, registri e carte sciolte 1825 - 1833

La legge 8 agosto 1826 istituì in ogni comunità del Granducato una deputazione per l'arruolamento militare composta dal giusdicente locale, dal gonfaloniere, dal pri­ 3163 - 3182 Atti dello stato civile, filzee registri 1815 - 1865 mo priore e da "altro probo soggetto residente nella comunità, da nominarsi annual­ Fra le innovazioni più importanti introdotte dalla dominazione francese nell'am­ mente nel mese di gennaio dal Provved itore della camera di Soprintendenza Comunira­ ministrazione dei comuni c'era stata quella della creazione del servizio di stato civile. tiva"204 Con la Restaurazione, pur sopprimendo tutti gli uffici e la legislazione napoleonica, in La deputazione entro il 15 gennaio di ogni anno avrebbe invitato, con un editto, i Toscana si avvertì il valore che aveva avuto l'ufficio di stato civile. Perciò senza istitu­ giovani a iscriversi volontariamente in apposite note di arruolabili. Terminate le note zionalizzare tale ufficio, si cercò di creare una diversa struttura capace di mantenerne i entro due mesi, si sarebbe atteso in aprile la precisazione del numero di reclute richie­ benefici. Con biglietto della Segreteria di stato del 28 maggio 1814198 si ingiunse ai ste alla comunità in proporzione alla sua popolazione. In caso di liste insufficienti, si parroci di trasmettere mensilmente ai gonfalonieri una nota ben precisa e dettagliata procedeva con l'estrazione a sorte fra tutti i giovani in età di arruolamento. Per compi­ dei nati, dei morti e dei matrimoni. L'invito del 1814 non ebbe risultati sperati, visto lare le liste la deputazione era autorizzata a valersi dei documenti (note dei battezzati) che numerosi parroci non ritennero di sottostare a queste disposizioni, pertanto con fo rnici dai parroci . I nomi e le generalità delle reclute inviate al comando militare motuproprio del 4 maggio 1816 si autorizzarono i cancellieri comunicativi a controlla­ avrebbero dovuto trascriversi su un registro in triplice copia di cui una sarebbe rimasta re che i parroci espletassero quanto loro richiesto e fu disposto che le note mensili fo s­ presso la depurazione e le altre inviate al comune stesso e all'ufficio di Reclutamento di sero inviate a un apposito ufficio centrale: la Segreteria del Regio Diritto199. Firenze. Il moruproprio 18 giugno 1817200 obbligò i parroci anche per legge statale, a Dal 1840205 fu demandato ai parroci di certificare con fe di le condizioni di chi ri­ quanto già da secoli facevano per disposizioni curiali: tenere tre distinti registri per i chiedesse l'esenzione dall'iscrizione nelle liste o l'assegnazione a particolari categorie. battezzati (con l'indicazione dell'ora, del giorno e del luogo di nascita), per i morti e Il S.D. del 18 fe bbraio 1853 soppresse le deputazioni a livello comunicativo, isti­ per i matrimoni. La novità fu che "i parochi dovranno tenere un duplicato dei registri tuendo in loro vece i Consigli di Reclutamento dei Circondari di Delegazione, con di sopra mentovari. Questo duplicato, da essi sottoscritto e certificato, verrà rimesso al­ competenze analoghe ma a livello intercomunale206. la fine di ciascun anno e precisamente nei primi orto giorni dell'anno successivo, alla La documentazione del Consiglio di Reclutamento del Circondario di Delegazione Segreteria del Regio Diritto, per il canale dei cancellieri comunirarivi"201. Fu mante­ di San Miniato è descritta in altra parte di questo inventario. nuto l'obbligo per i parroci di rimettere ai cancellieri la nota mensile con gli estratti dei nati, morti e matrimoni, che poi sarebbero stati inviati all'Ufficio delle Gabelle e quindi alla Segreteria del Regio Diritto. Infine "gli individui di culto non cattolico sa­ 3205 - 3207 Ruoli degli iscritti e conto consuntivo 1847 - 1849 ranno obbligati di denunziare personalmente nel termine di tre giorni al cancelliere co­ della Guardia civica, registri municativo nel cui compartimento dimorano, tutti gli atti di nascite, morti e matri­ La Guardia civica venne istituita con Sovrano Motuproprio del 4 settembre 1847 moni che li riguardano. [ ... } I cancellieri terranno per ciascuna comunità da essi servita con lo scopo di "difendere il Legittimo Sovrano, l'indipendenza e l'integrità dello Sta- tre registri"202, su cui annotare le dichiarazioni di stato civile per i non cattolici.

197 Ibidem. 198 ·Leggi e ordini, 21, Firenze 18 14, n. VI. * Con lacune per gli anni 1822-24, 1831. 199 Il cancelliere ministro delce nso, cit., pp. 325 e ss. 203 Il cancelliere ministro del censo, cit., p. 333. 200 ACSM, n. 4635, Leggi e bandi , cc.nn. 204 Leggi del Granducato di Toscana, cic., Tomo XIII, parte I, pp. 38 e ss. 201 Ibidem. 205 Vedi legge 20 gennaio 1840, in: Ibidem, Tomo XXVII, parte l, pp. 15-16. 202 Ibidem. 206 ACSM, n. 4582, Leggi e bandi, legge XVII. 90 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 9 1

to, di mantenere obbedienza alle leggi, di conservare o ristabilire l'ordine e la pubblica la costruzione e manutenzione delle strade e "fabbriche" pubbliche comunicative. In tranquillità, coadiuvando quando sia d'uopo alle milizie attive delio Stato". Tutti gli particolare fu ribadito il motuproprio 22 fe bbraio 1798 che invitava le comunità a dare uomini tra i 20 e i 60 anni dovevano presentarvi obbligatoriamente servizio, ad esclu­ in appalto (''accollo") ai proprietari frontisti la manutenzione delle strade. sione dei religiosi, dei militari, delle autorità governative e giudiziarie. Per la forma­ Le istruzioni del 12 settembre 1814210 precisarono fra l'altro che la concessione de­ zione dei ruoli della Guardia civica in ogni comunità esisteva una depurazione di ar­ gli accolli avrebbe dovuto avere la durata di 9 anni e che i pagamenti sarebbero stati fa t­ ruolamento presieduta dal gonfaloniere. La Guardia civica era inquadrata in battaglio­ ti all'accollatario dopo una relazione e perizia di un esperto nominato dalla comunità. ni, compagnie e sezioni di compagnie, a secondo dell'entità della popolazione di una Dal 1825, con l'istituzione dei circondari di acque e strade21 1 , le relazioni e le pe­ località e dipendeva dalla comunità per quanto riguardava la gestione economica. Le rizie furono di competenza dei relativi ingegneri e dal momento della loro soppressio­ spese ordinarie della Guardia erano regolate, votate e approvare come tutte le altre spe­ ne, dagli ingegneri comunali. se comunicative. Al proposito ogni corpo composto da uno o più battaglioni aveva un Fu ribadita l'obbligatorietà della tenuta e della conservazione dei "campioni" delle consiglio di amministrazione che, entro il mese di agosto, sottoponeva all'approvazione strade comunicative con l'annotazione dei rispettivi accollatari e la conservazione dei delle magistrature comunali il rendiconto delle spese dell'anno precedente e il preven­ contratti o "scritte" degli accolli. tivo delle spese per l'anno successivo. Inoltre un consiglio di disciplina doveva giudica­ Oltre ai campioni e ai contratti furono raccolti e conservati tutta una serie di car­ re le rrasgressioni dei componenti la Guardia. Esso fu istituito in ogni battaglione e in reggi di corredo composti prevalentemente da relazioni, perizie, note di spese e proget­ ogni comunità dove si trovavano una o più compagnie non riunite in battaglioni. A Fi­ ti dei periti. renze risiedeva il Consiglio Superiore di disciplina che giudicava gli ufficiali di stato maggiore di tutta la Guardia civica. Dopo essere stata trasformata dal governo provvisorio del 1849 in Guardia nazio­ 3233 - 3240 Bilanci di previsione, registri 1817 - 1863 nale, la Guardia civica venne ovunque abolita con S.D. del 23 ottobre 1851207. I registri dei bilanci di previsione strutturati secondo una ripartizione delle entra­ re e delle uscite in diversi titoli e capitoli, mantennero una struttura analoga a quelli già introdotti durante la dominazione francese212. 3208 - 3212 Atti vari della Guardia nazionale, 1859 - 1867 filze e registri208

Gli stessi criteri che avevano ispirato l'organizzazione della Guardia civica, venne­ 3241 - 3260 Rendimenti di conti dei camarlinghi, 1815 - 1863 ro adottati anche per la Guardia nazionale, istituita con decreto del 14 luglio 1859 ini­ registri* zialmente in 14 città della Toscana e poi allargata a tutto lo Stato. La Guardia naziona­ I conti consuntivi o rendimenti di conti annuali, suddivisi per entrate e uscite, se­ le che ebbe il regolamento il 16 luglio dello stesso anno, presiedeva al mantenimento condo i rispettivi capitoli del bilancio di previsione, erano stati introdotti dall'ammini­ della sicurezza pubblica. Anch'essa era organizzata in battaglioni e in compagnie e l'ar­ strazione francese. La legge 16 settembre 181621 3, li confermò come sostituti degli anti­ ruolamento era gestito da un consiglio di recognizione209. chi registri dei saldi dei camarlinghi. Il rendimento, compilato dal cancelliere sui registri La Guardia nazionale fu abolita in epoca postunitaria. contabili del camarlingo, doveva essere approvato nel mese di febbraio dal magistrato co­ municativo, visto e controfirmato dal gonfaloniere e quindi inviato, entro marzo, all'uffi­ cio dei ragionieri della competente soprintendenza comunicativa. A controllo avvenuto, il 3213 - 3214 Campioni degli accolli e cottimi delle 1815 - 1860 registro del rendimento di conti era restituito al cancelliere per la sua conservazione. strade comunicative, registri 3215 - 3228 Relazioni, perizie e contratti di accollo 1814 - 1865 delle strade comunicative, filze 3261 - 3311 Documenti di corredo ai rendimenti 1815 - 1865 3229 - 3232 Carteggio e note di spese relative 1812 - 1860 ca. dei conti, buste ai lavori pubblici, registri e carte sciolte Secondo una norma già introdotta durante il periodo francese, i mandati, una volta Con la Restaurazione ritornarono in vigore tutte le antiche disposizioni relative al-

* Con lacune per gli anni 1851, 1858. 207 Cfr. L'archivio prermitario del comune di Impruneta, ci t., p. 228. 210 Leggi del Granducato di Toscana, cit., Firenze 1814, Tomo I, pp. 297-303. 2 208 Ruoli dei componenti; ricevute di pagamento; registro per l'annotazione della con­ 11 Vedi in seguita gli atti dell'Ingegnere del Circondario di San MiniatO. 2 2 segna e della restituzione delle armi. 1 Vedi p. 85. 1 209 Cfr . L'archivio preunitario del comune di Impruneta, ci t., p. 229. 1 3 ACSM, n. 4634, Leggi e bandi, legge n. 119. Archivio preunitario 93 92 Archivio storico di San Miniato Il magistrato comunitativo era composto da un gonfaloniere e 6 priori eseguiti dal camarlingo e registrati sugli appositi registri (giornale dei mandati e re­ pertorio delle assegnazioni), vennero conservati a giustificazione. del re ndimento dei rappresentanti i 6 "quartucci" del castello: "del Bechini, de Capponi, de conti. Tali mandati, con tutte le indicazioni del capitolo di entrata o di uscita, secondo Carleschi, del Tu rco, de Rossetti, de Cannesi"216. il bilancio di previsione, firmati dal cancelliere e dal gonfaloniere, dovevano portare al­ Gli atti del comune erano tenuti da un cancelliere e più spesso, in sua legate eventuali ricevute di pagamento firmare dal percertore della somma erogata. assenza, dallo stesso ufficiale finché, dal 1586, Cigoli non passò sotto la Raggruppati per titoli e capitoli del bilancio, i mandati furono conservati in buste rela­ cancelleria di San Miniato, usufruendo dei suoi servizi. tive ai singoli esercizi finanziari, secondo una prassi ancora in uso. Le riforme leopoldine del 1774 cancellarono l'autonomia amministrati­ va del comune di Cigoli, riunendolo alla nuova comunità di San Miniato217. I documenti sono stati suddivisi in serie senza premettere specifiche in­ 3312 - 3360 Repertori delle assegnazioni e 1815 - 1865 troduzioni in quanto sono del tutto simili a quelli delle corrispondenti serie giornali dei mandati, registri della comunità di San Miniato. Fra le altre innovazioni portate dai Francesi nella gestione della finanza pubblica e poi conservate dal restaurato governo granducale, ci fu quella del nuovo sistema di re­ gistrazione delle entrate e delle uscite. La registrazione renne conto delle ripartizioni 3395 - 3425 Deliberazioni del magistrato, registri* 1325 - 1774 del bilancio di previsione e fu collegata strettamente con le autorizzazioni a entrata e 3426 - 3428 Estimi, registri 1368 -1398 uscita costituite dai mandati. I mandati emessi ebbero quindi una duplice registrazio­ 3429 - 3430 Debitori del dazio comunirarivo, registri 1410 -1781 ne: su registro "repertorio delle assegnazioni" predisposto e suddiviso secondo i titoli e 3431 - 3436 Saldi e dazzaioli dei depositari di pegni, 1702 - 1781 i capitoli del conto previsionale, nel relativo capitolo; su un registro cronologico "gior­ pretori, registri nale dei mandati", secondo l'ordine temporale di emissione. I due tipi di registri, pre­ 3437 - 3444 Saldi dei camarlinghi, registri 1554 -17 74 parati dal cancelliere e compilati dal camarlingo, furono talvolta materialmente uniti, impedendo di fa rro la costituzione di due distinte serie. COMUNELLI DI STIBBIO E MONTEBICCHIERI (1562-1775)

3361 - 3367 Campioni e documenti di corredo, 1850 ca .- 1862 I castelli di Stibbio, Cigoli, Montebicchieri e Leporaia nel secolo XIV 14 registri e busre2 appartenevano al contado del libero comune di San Miniato e come tali fun­ 3368 - 3371 Contratti di livelli, censi e compravendite, 1824 - 1862 gevano da baluardo difensivo contro le mire espansionistiche dei Pisani e buste e registri dei Lucchesi. 3372 - 3373 Dazzaioli per la riscossione delle vendite, 1827 - 1830 registri Quando nel 1370 il comune di San Miniato cadde sotto il dominio fio­ 3374 - 3394 Arri vari, buste e registri 1815 - 1860 rentino questi castelli ne seguirono le sorti e furono aggregati al contado di Firenze. Amministrativamente Stibbio e Montebicchieri furono annessi all'uffi­ COMUNITÀ DI CIGOLI (1325-1774) cialato di Cigoli, che a sua volta dipendeva dalla podesteria di Barbialla. Nella seconda metà del '500, così come Cigoli, anche Stibbio e Monte­ L'antico castello di Cigoli ("Castrum Ceulis") fu a lungo conteso fra Pi­ bicchieri usufruirono dei servizi del cancelliere comunitativo di San Minia­ sani, Fiorentini e Sanminiatesi, finchè nel 1370 non fu definitivamente tol­ to che fungeva da segretario per le riunioni delle magistrature locali. to al comune di San Miniato e sottoposto a un giudice ("ufficiale") fiorenti­ Nel periodo mediceo Stibbio ebbe un magistrato composto da 4 mem­ no215_ bri detti "governatori" (2 "di dentro" e 2 "di fuori") e poi "gonfalonieri" (2 "di poggio" e 2 "di piano") e un consiglio di circa 20 membri (il numero

214 Per una introduzione alla serie relativa ai livelli si vedano le osservazioni generali * Con lacune per gli anni 1329-33, 1335-37, 1339-76, 1389-94, 1400-03, 1417-18, contenute a pag . 78. 1438-40, 1469-1575. 215 Per le notizie storiche relative al comune di Cigoli vedi: D. LOTI!, op. cit., p. 318; 216 Vedi deliberazioni nn. 3395 e ss. E. REPETII,Dizio1 1ario geografie&, storico della Toscana, vol. I, sub voce; G. RONDONI, op. ci r., 217 L. CANTINI, op. cit., Tomo XXXli, pp. 141 e ss. p. 157; G. CACIAGLI, op. cir., vol. III, pp. 67 1-672. 94 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 95 variò negli anni). Dalle borse venivano estratti anche un camarlingo e un un controllore esterno, un funzionario (generalmente proveniente da lonta­ notaio dei "malefizi". no) che limitò le languenti autonomie locali. Montebicchieri, visto il più limitato numero dei suoi abitanti, era rap­ Le competenze dei cancellieri e del nuovo ufficiocreato per loro (la can­ presentato solo da 2 governatori che, riunendosi solo una o due volte all'an­ celleria) vennero diffuse con apposite istruzioni "ad personam" ai cancellie­ no, decidevano sulla suddivisione delle quote dei dazi. ri, subito dopo la loro nomina. Il più volte citato regolamento del 14 novembre 1774 che istituì la A San Miniato221 il primo settembre 1569 arrivò da Colle Valdelsa il nuova comunità di San Miniato, abolì tutte le magistrature di Stibbio e cancelliere "Hieronimus Bonaccorsis notarius publicus florentinus (. ..} per Montebicchieri, aggregando questi due comunelli alla suddetta comunità Magnificos dominos Novem Conservatores iuris dictionis [ ...} electo"222, di San Miniato218. portando con sé le nuove istruzioni di immediata validità. "In prima sia te­ nuto ed obligato il cancelliere fare inventario di tutti i libri et scritture così dell'extimo come d'ogni altra sorte, attenenti alla comunità, et quelli custo­ 3445 - 3449 Deliberazioni dei rappresentanti di 1562 - 1775 dire, guardare et tenere con diligente cura [ . ..}. Item sia tenuto et obligato Stibbio, registri ricordare et mettere avanti alli rappresentanti la comunità tutti gli offitii 3450 - 345 1 Saldi dei camarlinghi di Stibbio, registri 1648 - 1775 che si dovessino et accorressero fa rsi per tratta o per squittinio, o che si ha­ 3452 - 3453 Deliberazioni dei rappresentanti di 1639 - 1774 vesse ad incantare datii o entrate appartenenti alla comunità, acciò che le Montebicchieri, registri cose della comunità non vadino in lungo come per l'addrieto hanno fa tto 3454 - 3456 Saldi dei camarlinghi di Montebicchieri, 1644 - 1775 per mala cura di chi ha risieduto (. ..}. Item sia tenuto et obligato scrivere et registri registrare in sul libro de partiti tutte le proposte, partiti et consigli che sa­ ranno dalli governatori della comunità proposti [ ...} così rogare al camarlin­ go le ragioni distintamente così nell'entrata come nell'uscita [ ...} et regi­ CANCELLERIA DI SAN MINIATO (1559-1 808) strare tutti li contratti, lettere, licentie et partiti che verranno dal Magistra­ to dei Signori Nove et Magistrati di Firenze et finalmente tutte le scritture Il compito di verbalizzare quanto deciso dalle magistrature, di tenere in pulitamente ordinate non lasciando alcuno indreto. Item sia tenuto dare il ordine e conservare le scritture, di rogare i contratti pubblici, era sempre giuramento a tutti quelli che vorranno accettare Offitii et di detti giura­ stato affidato dalle singole comunità toscane, ad un notaio locale di fiducia. menti fa r nota in sul libro de partiti [ . . . }. Con l'avvento del principato mediceo219, fu imposto ai cancellieri (ancora Item che sia obligato fa re tutto quello che faceva il cancelliere che de­ nominati dalle singole comunità), di tenere in ordine e conservare le scrit­ pendeva dalla comunità et di qui tenere un riscontro di tutta l'entrata et ture, di rogare i contratti, di rogare e registrare gli atti delle magistrature. uscita che consegna al camarlingo tempo per tempo [ ...} et il camarlingo Nell'ambito di un più stretto controllo dell'attività delle comunità pe­ non possa fa r pagamento alcuno senza la polizza del cancelliere [ . .. }. Item riferiche del Granducato, nel 156022° Cosimo I0 de' Medici istituì il Magi­ che sia obligato fare uno spoglio di tutti i debitori del comune per qualsi­ strato dei Nove Conservatori della Giurisdizione e del Dominio fiorentino voglia cosa [ ...}. Item sia tenuto registrare la presente instructione in sul li­ a cui fu affidata una rigorosa vigilanza della gestione economica e della atti � bro de partiti della comunità da fa rsi di nuovo per cominciare il primo di vità generale delle singole comunità. Per rendere più efficace il controllo settembre 1569 [ ... } et insomma sia il suo offìtio principale il procurare che sulle attività economiche e non, delle magistrature comunali e delle opere l'entrate et denari pubblici si augmentino et non si diminuischino et rispar­ pie, si trasformò il vecchio notaio attuario nominato dalle comunità in un mino le spese più che si può (. ..}"223 . cancelliere comunicativo nominato direttamente dai Nove Conserva ori. Il � 1'8 agosto 1570 l'auditore fi scale Aurelio Manni inviò una lettera al cancelliere, da attuario e notaio di fiducia delle singole comunità, divenne

218 Le notizie sono state desume dai registri delle deliberazioni dei rappresenranri dei 221 Il fa tto qui riportato per San Miniato si ripetè anche nelle altre comunità del Gran­ due comunelli: nn. 3445-3449 per Stibbio e nn. 3452-3453 per Montebicchieri. ducatO (Cfr. Archivio storico del comune di Castelfranco di Sotto, n. 1478, Deliberazioni dei magi­ 2 19 Cfr. Ordinanza del22 febbraio 1548 e del l luglio 1549 in: L. CANTINI, op. ci t., como strati comunitativi, c. 1). II, p. 89. 222 ACSM, n. 2375, Deliberazioni dei Magistrati comunitativi, c. l r. 223 220 A. ANTONIELLA,L'ar chivio comunale preunitario, ci t., pp. 199-201. Ibidem, cc. l v. e ss. 96 Archivio storico di Sa n Miniato Archivio preunitario 97

cancelliere di San Miniato, in cui tra l'altro si precisava che era suo compito dei reclami, il versamento della cifra raccolta ai magistrati fiorentini230. anche quello di vigilare affi nché i giusdicenti compresi netla sua cancelleria Le riforme del 1774 con la istituzione delle nuove comunità, nonostan­ amministrassero bene la giustizia224. te la maggiore autonomia concessa ai governi locali, confermarono le com­ Insomma il cancelliere doveva non solo controllare i magistrati e i fun­ petenze dei cancellieri. Anzi essi fu rono investiti "del carattere di archivisti zionari locali nella corretta applicazione delle leggi, ma anche i giudici pe­ delle comunità e luoghi pii" e come tali "sarà lor precisa incombenza di di­ riferici nell'esatto esercizio delle loro funzioni, costituendo così una sorta di sporre in buon ordine e di descrivere con esatto e diligente inventario, nei controllo incrociato225. libri acciò destinati e tenuti in valida fo rma, tutte le scritture, filze e libri Negli anni immediatamente seguenti si andarono precisando e am­ pubblici comunitativi"231. pliando i poteri di controllo dei cancellieri che dovettero invigilare anche Gli stessi cancellieri, l'anno precedente, avevano ricevuto l'incombenza sull'operato e sulle scritture di opere pie, consigli di podesteria e di vicaria­ della custodia e conservazione di tutti gli atti dei tribunali232. to226 e custodire e aggiornare i campioni e le scritture delle decime e del ca­ Nel corso di oltre due secoli si erano accumulate una molteplicità di tasto227. Contemporaneamente le singole comunità dovettero far fronte an­ competenze e obblighi sui cancellieri che nelle istruzioni del 16 settembre che materialmente al reperimento di appositi locali per dare alloggio al can­ 1779233 così vennero definiti: -custodi delle leggi e ordini, -direttori delle celliere, all'archivio e agli uffici della cancelleria. A San Miniato, dopo una aziende delle comunità, luoghi pii e patrimoni comunicativi, -esecutori de­ sistemazione provvisoria, il 21 settembre 1570, fu deliberato di prendere in gli ordini dei tribunali, dei magistrati e dei ministeri fiorentini, -notai e at­ affitto per questo scopo la casa di Giovanbattista di Francesco Partigiani tuari delle comunità e luoghi pii, -archivisti delle comunità, -ministri del posta "in latere Foris Porte l.d. la citerna"228. regio governo e del sovrano negli affari pubblici locali, -cancellieri delegati Le nuove istruzioni emanate nel 1635 e fa tte proprie dalle riforme sta­ per l'azienda del sale, -cancellieri della tassa di macine. tutarie del 1636229, non fe cero che confermare le primitive attribuzioni. Queste competenze rimasero immutate fino al passaggio della To scana Dal 1678, allorché l'antica tassa del macinato venne trasformata in una nell'Impero francese234. imposizione ad personam diventando una delle principali fo nti per l'erario Nel 1569, all'atto dell'istituzione, la cancelleria comunitativa di San statale, ai cancellieri comunicativi spettò la supervisione e la principale re­ Miniato ebbe coincidenza territoriale con la podesteria omonima, ma ben sponsabilità sulla riscossione di questa tassa. In particolare fu di loro spet­ presto (1586)235 inglobò i comunelli dell'ufficialato di Cigoli (Cigoli, Stib­ tanza la raccolta e la conservazione delle portate dei capifamiglia, la compi­ bio, Montebicchieri). lazione dei reparti, la trascrizione dei nomi dei tassati e delle rispettive quo­ Con le riforme del 1774, la nuova comunità di San Miniato acquistò i te sui dazzaioli, la registrazione e la conservazione delle deliberazioni dei suddetti comuni di Cigoli, Stibbio e Montebicchieri, facendo nuovamente deputati della tassa, il controllo dei saldi dei camarlinghi, l'accoglimento coincidere il territorio della cancelleria con quello della comunità di San Miniato.

224 "Per non lasciare già mai indietro cosa alcuna che possi in qualsivoglia modo ap­ portar beneficio all'administratione della buona giustitia ( ...] essendo provisro che in tutte le città et terre dello stato della città di Firenze, vi sieno sempre cancellieri all'iscesse comu­ nità persone intelligenti, con assai honesto intendimento (. ..occorre] invigilare per debito dell'ufficio loro perchè dai ministri di giustizia, ne luoghi dove si trovino, nel procedere 230 Si veda, per una definizione di tali compiti: L'Archivio prermitario del comune di Im­ nelle cause criminali, si faccia sempre buona et inviolabile giustizia, così in punire et casei­ pruneta, cit., p. 45. gare i delinquenti, come ancora in relevare et assolvere. Havete a procurare ( ...] che i rettori 23 1 Nuove istruzioni per i cancellieri ... ci t., p. 57. e loro ministri nella cognicione delle cause criminali non lascino cosa alcuna indrieto che 232 Cfr. Legge 21 settembre 1773 in: ACSM, n. 3502, carteggio del cancelliere Gaspero Ma­ convenga per ogni buona giustizia nel ricognoscere e ritrovare i delitti, nel procedere e nel gnani, c. 699. 233 giudicare ( ...]. Dovere ancora averrire e procurare che dalli detti ministri s'usi ogni debita Il cancelliere ministro delcenso . .. cic, p. 11. 2 diligentia nel riscuotere a debiti tempi le condemnationi" (Ibidem, c. 284 r.). 34 Per un approfondimento sulla istituzione e sul ruolo delle cancellerie comunicative 22 5 Vedi a tal proposito le competenze dei vicari. si vedano anche: G. CHITTOLINI, op . cit., E. FASANO GUARINI, Lo stato mediceo ... cit., pp. 51- 22 6 Cfr. A. ANTONIEU.A, L'archivio comunale preunitario, ci t., p. 200. 52; E. FASANO GUARINI, Potere centrale e comunità soggette nel Granducato di Cosimo l, in "Rivi­ 227 Il cancelliere ministro del censo . . . cit., p. 11. sta storica italiana", LXXXIX (1977), pp. 513-520; L'archivio preunitario delcomune di Mon­ 228 ACSM, n. 2375, Deliberazioni dei magistrati comunitativi, c.42v. tevarchi, inventario a cura di A. Antoniella e L. Borgia, Firenze 1982. 22 9 ACSM, n. 2289, Riformedegli Statuti, c. 61, Rub. XXXIV, Del cancelliere della comunità. m ACSM, n. 3417, Deliberazioni dei Magistrati comrmitativi di Cigoli, passim. 98 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 99

3457 - 3520 Atti, lettere e circolari, filze e registri* 1569 - 1808 dati raccolti, non trascurando altresì di verificare la veridicità delle portate, ricorrendo a ispezioni oggettive e a confronti con i registri degli stati d'anime che i parroci erano Viste le molteplici funzioni e responsabilità di cui era investito, il cancelliere co­ invitati a produrre. municativo raccoglieva, nel corso del suo mandato, una grande quantità di corrispon­ Appositi magistrati comunicativi estratti dalle borse, detti "deputati", dovevano a denza, documenti, ani, relazioni, relativi agli enti a lui sottoposti. Periodicamente o questo punto assegnare a ognuno la quota di tassa dovuta, suddividendo i cittadini in alla fine del suo mandato, cucci quegli ani, che per la loro natura non potevano far par­ classi di ricchezza e dando al cancelliere tutte le istruzioni per compilare i "reparti". Ai te degli archivi dei singoli enti, venivano riuniti in grosse filze di carteggio. In realtà deputati spettava altresì l'esame dei ricorsi da parte dei tassati, l'eventuale cancellazio­ queste filze contengono una grande varietà di documenti che talvolta potremmo pensa­ ne di qualcuno dai reparti ("defalchi"), l'elezione di appositi camarlinghi per la riscos­ re di trovare nelle serie delle singole comunità della cancelleria: reparti delle imposi­ sione della tassa. Delle riunioni e delle decisioni dei deputati venivano redatti appositi zioni, dazzaioli e saldi della tassa del macinato, documenti amministrativi delle impo­ verbali su registri compilati e conservati dal cancelliere ("deliberazioni della cassa del sizioni dei fiumi, atti catastali, oltre a corrispondenza, ordini e circolari. macinato"). Sulla base dei reparti, il cancelliere compilava i "dazzaioli", poi affidati ai La presenza di cerci documenti nelle filzedi carreggio è spesso dovuta alla volontà rispeccivi camarlinghi. soggecciva dei singoli cancellieri ed è perciò comune che certi atti mancanti dalle serie Una volta riscosse le rate della cassa e terminati di delle comunità e delle opere pie si trovino proprio in queste filze. compilare i dazzaioli con la data dei pagamenti, i camarlinghi riconsegnavano i dazzaioli Di questa serie fa parte un "copialeccere" in cui i cancellieri copiavano gli ordini stessi al cancelliere che ne avrebbe curata la conservazione e dovevano presentare minisceriali ritenuti più degni di nota. il bilancio della loro amministra­ zione (''saldi") ai deput ati, al cancelliere e al giusdicente per occenerne l'approvazione. Essendo una tassa statale, i cui proventi dovevano necessariamente essere rimessi a un ministero centrale (ufficio delle farine), il cardine ed il referente periferico degli 3521 - 3527 Deliberazioni dei deputati della tassa 1638 - 1789 uffici fiorentini era un cancelliere a cui vennero demandate sul macinato, registri molteplici funzioni e re­ sponsabilità. Erano di sua spettanza, fra l'altro: la raccolta e la conservazione delle 3528 - 3636 Riscontri delle bocche per la tassa 1695 - 1789 portate dei capifamiglia, la compilazione dei reparti su suggerimento sul macinato, registri** dei deputati lo­ cali, la trascrizione dei nomi dei tassati e delle rispettive quote sui dazzaioli, la regi­ 3637 - 3670 Reparti per la tassa sul macinato, 1678 - 1808 strazione e la conservazione delle deliberazioni dei depurati, il controllo registri*** dei saldi dei camarlinghi, l'accoglimento dei reclami, il versamento del l'intera cifra raccolta ai 367 1 - 3675 Saldi dei camarlinghi per la tassa 1678 - 1800 magistrati fiorentini. sul macinato, registri**** Tutta l'intera e complicata impalcatura su cui poggiava la riscossione della tassa fu 3676 - 3678 Atti vari per la tassa sul macinato, 1688 - 1739 demolita con le riforme leopoldine. Già il mocuproprio 23 marzo 1763238 abolì la filzee registro di­ stinzione fra cancelleria comunicativa e "cancelleria per la rassa del macinato" che in al­ Nella più antica accezione, la gabella del macinato doveva riguardare soltanto chi cune località aveva permesso fino ad allora la coesistenza di due distinti cancellieri239. 4 portava grano a macinare ai mulini ed essere riscossa dai mugnai che diventavano così i Nel 1789, con apposito editto2 0 si delegò l'amministrazione e l'esazione della cassa alle 3 primi esattori e amministratori della tassa2 6. magistrature comunicative, abolendo le incombenze e gli uffici di deputati, camarlinghi 3 Dal 16782 7, tramite una apposita circolare, essa venne trasformata in imposizione e messi. Queste disposizioni ebbero breve durata e si tornò parzialmente all'antico siste­ "ad personam", qualcosa di molto simile alla moderna cassa di famiglia. Tutti i ciccadi­ ma pochi anni dopo, quando ci si accorse che le giovani magistrature delle neonate co­ ni, nessuno escluso, venivano assoggettati alla tassa, ognuno proporzionalmente alla munità non erano in grado di far fronte anche a questo incarico. Con l'editto del 18 giu­ propria condizione economica. Ogni anno, ciascun capofamiglia era tenuto a produrre gno 1802 furono abolite tutte le disposizioni del 1789, riaffìdando cucce le incombenze delle auro-denunce dette "portate" in cui fo ssero specificati: il numero e il nome dei ai cancellieri comunicativi, coadiuvati da uno o due deputati per ciascuna comunicà241 componenti la fam iglia, la loro età, la professione e le condizioni economiche. Sulla ba­ Già prima del 1678 San Miniato era sede di un camarlingo dell'uffi cio delle fa rine se delle portate, alcuni messi del tribunale compilavano i "riscontri delle bocche", regi­ "che risquote ancora da Cerreto Guidi, Vinci, Montaione, Montopoli, S. Maria a Mon­ stri analitici, popolo per popolo e famiglia per fa miglia, su cui erano riportati rutti i te, Castelfranco di Sono, S. Croce, Fucecchio, Capo Cavallo, Bocca d'Elsa et altre .. .''242. Dal 1678, con l'istituzione della nuova tassa del macinato, il cancelliere comunicativo

* Con lacune per gli anni 1578-79. ** Con lacune per gli anni 1696-1718, 1720-37, 1739. 238 Ibidem, p. 31. 23 *** Con lacune per gli anni 1679-97, 1728-1805. 9 Cfr. L'archivio prermitario del comune di Impruneta, ci t., p. 46. 240 **** Con lacune per gli anni 1790-1 799. Ibidem, p. 47. 1 236 Cfr. Inventario ckll'archivio preunitario di Carmignano, ci t., p. 31. 24 Ibidem. 4 237 Ibidem, p. 32. 2 2 ASF, Uf ficio de lle fa rine, n. 326, c. 105. 100 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 101

pro-cempore di San Miniato ebbe anche l'incarico di cancelliere per la rassa del macina­ cificavano gli scopi della nuova cassa contingente e straordinaria da ripartirsi su tutti i 43 to2 per la città di San Miniato, le "ville" e i popoli dell'ufficia\atb di Cigoli (Cigoli, cittadini in base al reddito. La contribuzione doveva essere pagata in due rate (gennaio 44 Stibbio e Montebicchieri)2 . e luglio) nelle mani dei camarlinghi appositamente deputati. Responsabili di vigilare 45 Dal 16832 , dopo un breve periodo di diversa organizzazione, i deputati furono in sulla corretta applicazione dell'editto e della giusta riscossione della colletta furono no­ numero di 4246, per ognuna delle tre "parti" della cancelleria ed operavano separata­ minati i giusdicenti civili nelle loro rispettive circoscrizioni. mente per la compilazione dei reparti, per la nomina dei tre rispettivi camarlinghi, per Stante la persisrenza dei motivi che avevano indotto il Granduca alla richiesta del­ tutte le deliberazioni in merito a ricorsi o defalchi. la colletta universale e delle altre casse minori, l'imposizione da contingente divenne La compilazione dei riscontri di bocche, in base alle denunce dei capifamiglia e ai ordinaria e talvolta aggravata da altre "imposizioni universali", calcolate con gli stessi successivi controlli, era fa tta da tre rispettivi messi: uno per il terziere di Fuori Porta e parametri della colletta ma con tassi impositivi molto più alti, quando le necessità eco­ le "ville di piano"; uno per il terziere di Poggighisi e le "ville di poggio"; uno per i po­ nomiche dello stato si facevano più impellenti. Le collette universali, dopo reiteraci poli dell'ufficialato di Cigoli. rinnovi e correzioni248, furono definitivamente abolite, in concomitanza con la riorga­ Le serie dei documenti conservati nel nostro archivio appaiono piuttosto lacunose e nizzazione delle finanze statali, nel 1726249. fr ammentarie, non solo per la dispersione avvenuta nel passato, ma anche perché alcuni Anche per la colletta universale furono messi in atto rutti quei meccanismi che atti (reparti, carteggio, portate) sono inseriti nelle filze di carteggio dei vari cancellieri. pochi anni prima erano stati istituiti per la tassa del macinato. Il cancelliere comunica­ tivo fu il coordinatore e il referente principale di questa tassa, contribuendo alla stesura dei documenti (deliberazioni dei deputati, reparti, dazzaioli, saldi) e al controllo della 3679 - 3680 Deliberazioni dei deputati della colletta 1694 - 1736 corretta attuazione delle procedure; appositi deputati deliberavano in merito alla ripar­ universale, registri tizione della cassa e ne stabilivano i reparti; un apposito camarlingo provvedeva all'esa­ 3681 - 3682 Reparti per la colletta universale, registri 1724 - 1726 zione. 3683 - 3686 Dazzaioli della colletta universale, registri* 1738 - 1746 I documenti conservati nell'archivio di San Miniato sono relativi a turco il territo­ 3687 Saldi dei camarlinghi della colletta 1694 - 1744 rio della cancelleria (città e podesteria di San Miniato, comunità di Cigoli, comunelli universale, registro di Sribbio e Montebicchieri) Il 28 giugno 1692, in esecuzione del benigno rescritto di S.A.S. del 21 giugno, i . . . . . "Deputati sopra la nuova C oIl erta un1versal e .. receroc ban dIre un ed ltto247 con cm SI spe- 3688 - 3768 Atti in causa, carte sciolte e registri 1538 - 1806

Il cancelliere, come archivista e come consulente giuridico per tutti gli interessi * Con lacune per gli anni 1740-1742. delle comunità ed enti compresi nella cancelleria, si preoccupava di tenere in ordine e 243 L'incarico era rinnovato personalmente a ogni cancelliere come appare in una lette­ conservare gli atti legali relativi alle comunità e agli enti medesimi. ra inviata dall'ufficio delle fa rine di Firenze il 3 aprile 1774 al cancelliere comunicativo di La documentazione di quei processi in cui un attore fo sse la comunità di San Mi­ San Miniato, Gaspero Magnani: "Atteso l'essere V.S. passato alla cancelleria di San Miniato [ ...} questa Camera granducale con suo decreto de 4 marzo 1774 l'ha depurata per accudire niato o la comunità di Cigoli, l'opera Ruffella o l'opera del SS. Crocifisso, il vicariato o anco agli interessi della cassa di macine, con i soliti obblighi, carichi ed emolumenti e fino la podesteria o le "ville", intesi come entità amministrative, è stata raccolta in apposite a nuovo ordine" (cfr. ACSM, n. 3502, Carteggio del cancelliere, c. 621). filze dai vari cancellieri. 244 ASF, Uff icio dellefa rine, n. 562, filza di relazioni fa tte dai ministri visitatori in occa­ sione della visita generale eseguita nelle cancellerie fo ranee del 1769 e 1770, fase. 35. 4 2 5 ACSM, n. 3480, Carteggio del cancelliere, c. 7. stato, grado, sesso e condizione [ ...} sopra turca la vera, reale e giusta rendita, entrata e utili 46 2 Per la città di San Miniato: due estratti fra gli abitanti del cerziere di Fuori Porta e che annualmente e a capo d'anno ricavi da propri beni [ ...} da traffichi, negozi [ ...} denari due del cerziere di Poggighisi; per le ville: due abitanti delle ville di piano e due delle ville contanti e altri lucri e guadagni [ ...} sia tenuta e obbligata a somministrare e pagare [ ...} un di poggio; per l'ufficialato di Cigoli: due abitanti di Cigoli, uno di Montebicchieri e uno di sussidio a ragione di un mezzo scudo per ogni cento scudi [ .. .}". Scibbio. 248 Editto generale degl'Illustrissimi SS. Deputati sopra la nuova colletta universale (. .. } concer­ 4 2 7 Editto generale degl'illustrissimi signori deputati sopra la colletta universale d4fa rsi nella nente la tassa d4 pagarsi c/4' lavoratori puri mezzaioli (. ..} in esecuzione di Benigno Rescritto di città e do minio fiorentino e altri luoghi ..., in L. CANTINI, op. ci c., Tomo XX, p. 249. Nell'editto S.A.S. de 15 settembre 1692; Editto et indulto generale degl'Illustrissimi SS. Deputati sopra la nuo­ era l'altro si legge: "[ ...} essendo pur troppo noce le contingenze veglianti per le quali è biso­ va Colletta Universale per la città di Firenze. A dì 5 ottobre 1697; Editto generale degl'Illustrissimi gnato al Serenissimo Gran Duca [ ...} di mettere mano a grosse somme di denaro, per ripara­ SS. Deputati (. . .} in esecuzione di motu proprio di S.A.S. del dì 19 di febbraio 1697, in: L. CANTI­ re a quei danni e pregiudizii che altrimenti sarebbero inevitabilmente potuti sopravvenire ai NI, op. cit, Tomo XXI, p. 32. suoi fe licissimi stati[ ...} che per il restauro di tal denaro [ ...} e quello che bisogni sommini­ 249 Con il "Bando sopra la liberazione totale di tutti i sudditi degli Stati di S.A.R. c/41paga­ strare e spendere in futuro fino a che non cessi come sopra il motivo di terminare a spender­ mento delle tasse delle collette annuali e sopra l'estrazione del Monte redimibile Primo" del 7 agosto lo [ ...} che si venga ad una colletta universale [ ...} che ciascuna persona di qualsivoglia 1726 (Ibidem, Tomo XXIII, pp. 35 e ss.). 102 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 103 che di alcune operazioni connesse con l'arruolamento militare. Si tratta quindi di materiale eterogeneo unificatO dal fa rro che. è relativo agli ime- ressi di un eme pubblico compreso nella cancelleria. L'intera organizzazione periferica del Granducato fu demolita e ridise­ Le filze di "arri in causa" contengono pareri legali, perizie, copie di arri isrrurrori, gnata con la legge del 9 marzo 1848255 che abolì commissariati, vicariati, trascrizioni di testimonianze, memorie di parre, verbali di sentenze in originale o in podesrerie e ovviamente le cancellerie comunicative. Il Granducato fu sud­ copia emanare da tribunali e giudici competenti. diviso in compartimenti di prefettura e circondari di sottoprefettura. I cir­ Proprio per la loro specificità questi arri coprono spesso un arco temporale assai condari di sottoprefettura, sul piano amministrativo, furono divisi in di­ ampio ed è sraro indicaro il cancelliere in carica al momento della conclusione del pro­ stretti costituiti da più comunità. Ogni distretto fu sede di una cancelleria cesso, che presumibilmenre ha raccolro, ordinatO e infilzaro le carre. del censo diretta da un cancelliere ministro del censo che andò a sostituire il cancelliere comunicativo. I nuovi cancellieri ebbero compiti essenzialmente di natura erariale, 3769 - 3784 Arri vari, filze, registri e carte sciolte 1440 - 1828 volti soprattutto all'aggiornamento dei documenti catastali e alla compila­ La serie comprende carreggio relativo alle imposte, fedi di parroci, contratti, rela­ zione dei dazzaioli delle tasse; a loro rimase pure la funzione di archivisti zioni sull'amministrazione dei camarlinghi, altri relativi alla costruzione del fo nte bat­ comunali e di consulenti delle magistrature locali. I compiti di controllo tesimale nel duomo di San MiniatO, nota degli stemmi esistenti nel palazzo prerorio di sull'amministrazione di comunità e opere pie passarono ai prefetti. San Miniaro. Dal 1814 la cancelleria comunicativa di San Miniato continuò ad avere coincidenza territoriale con la comunità fino a quando, con Motuproprio del 5 dicembre 1838256, le fu aggregata la comunità di Montopoli prima CANCELLERIA DI SANMINIA TO (1814-1865) sempre appartenuta alla cancelleria di Castelfranco di Sotto. Con l'occasione la cancelleria di San Miniato fu innalzata dalla quinta alla quarta classe. Nel 1814 furono ricostituite le vecchie cancellerie comunicative e i can­ L'ambito territoriale fu confermato dal decreto granducale del 27 di­ cellieri riassunsero le consuete competenze sulle comunità e luoghi pii, cembre 1849257 che promuoveva la cancelleria del censo di San Miniato alla nonché sulle altre attività loro riservate250. seconda classe e al diritto di residenza anche di un aiuto cancelliere di pri­ I cancellieri fu rono posti sotto le dipendenze e il controllo di quattro ma classe. uffici di sovrintendenza comunicativa (Camera delle comunità di Firenze e Siena, Ufficio dei Fiumi e Fossi di Pisa e Grosseto) sotto il coordinamento dell'uffi cio centrale delle comunità del Granducato251. 58 3785 - 3825 Atti, lettere e circolari, filze e registri2 1814 - 1865 59 La legge del 18 giugno 1817 affidò ai cancellieri l'incarico di occuparsi 3826 - 3829 Arri in causa, buste e registro2 1811 - 1866 degli affari di stato civile, cioè raccogliere, sintetizzare e conservare le perio­ 3830 - 3831 Diritti di cancelleria, registri 1841 - 1861 diche dichiarazioni dei parroci sui nati, sui morti e sui matrimoni252. 3832 - 3839 Inventari dell'archivio e di mobili 1808 - 1865 Nell'anno 1825 fu ultimato il nuovo catasto particellare e il territorio e suppellettili, registri toscano fu suddiviso in circondari d'acque e strade, per ciascuno dei quali La cusrodia e la conservazione degli archivi delle comunità e dei luoghi pii a lui venne nominato un ingegnere che avrebbe assistito le comunità in materia sorroposri rientravano tra le principali incombenze del cancelliere comunicativo. Era di manutenzione delle strade e degli argini dei fiumi253. L'attività dei can­ suo dovere infa tti "disporre in buon ordine e descrivere con esattO e diligente inventa­ cellieri assunse diverse connotazioni nel rapporto con gli ingegneri e per le rio nei libri a ciò destinati e tenuti in valida fo rma, tutte le scritture, filze e libri pub­ incombenze sempre più specifiche in materia catastale. blici comunitativi"260. Per la legge dell'8 agosto 1826254 i cancellieri dovettero occuparsi an- Nell'atto del "sindacato", cioè del passaggio delle consegne tra un cancelliere e il

250 Ovviamente non si occuparono più della rassa del macinato e di quella del sale per­ 255 Il cancelliere ministro delcenso ... cit., pp. 11 e ss. ché ormai abolire. 256 Leggi del Granducato . .. ci t., Firenze 1838, Tomo XXV, p. 468. l 2 7 25 A. ANTONIELLA, L'archivio comunale preunitario, ci t., p. 228. 5 ACSM, n. 4579, Leggi e bandi, Legge n. 251. 2 8 252 Il cancelliere ministro del censo... ci t., pp. 11 e ss. 5 Ved i p. 98. 253 A. ANTONIELLA, L'archivio comunale preunitario, cit., p. 229. 259 Vedi p. 101. 0 26 .. 254 Leggi delGranducato . . . cit., Tomo XIII, parre II, Firenze 1826, pp. 38 e ss. Istruzioni per i cancellieri comunitativi . cit., p. 57. 104 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 105

suo successore, veniva compilato l'inventario delle carte esistenti in archivio, olcre che terono essere soggetti alla decima dei cittadini (se i proprietari godevano dei mobili e delle suppellettili dei palazzi pubblici: con questo arcci si sanciva pratica­ della cittadinanza fiorentina), alla decima del contado, ovvero alla cosiddet­ mente il loro affi damento al nuovo responsabile. ta decima sanminiatese (se i proprietari erano di San Miniato). In ordine al rescricto del 20 aprile 1772 non era permesso a nessuno, tranne che al Dagli uffìci di Firenze arrivarono quindi a San Miniato le copie dei cancelliere, "maneggiare i libri e le filze". A lui era affidato il compito di rilegare gli campioni264 relativi a San Miniato e al suo territorio, su cui impostare i atti nelle filze e di dotarle di un repertorio, per una migliore consultazione. dazzaioli per la riscossione dell'imposta. Le leggi successive non fe cero altro che confermare le disposizioni che avevano istituito la decima. Più volte furono altresì responsabilizzati e coin­ 3840 - 3843 Atti vari, registri 1814 - 1868 volti i cancellieri comunitativi, che dovevano ricevere le denunce dei pas­ La serie comprende registri di uscire per il mantenimento del tribunale e di rela­ saggi di proprietà e trasmetterle agli uffici centrali per le opportune varia­ zioni sull'amministrazione dei camarlinghi. zioni agli estimi o catasti. In particolare la legge del 4 maggio 169�265 i�­ poneva tassativamente che chiunque fo sse entrato, a qualu?qu� tltolo, m possesso di beni immobili, di fa rne denuncia entro trenta gwrm al cancel­ UFFICIO DEL CATASTO DI SAN MINIATO (1430-1832) liere comunitativo per le opportune "volture". Con la riforma comunale del 1774, allo scopo di fo rnire le nuove comu­ La necessità di fa r pagare a tutti i cittadini le tasse in proporzione alle nità del contado di ulteriori entrate, fu istituito il "dazio dei possidenti", di loro capacità contributive, aveva spinto il comune di Firenze, fin dal XIII fa tto istituendo una duplice tassazione sui beni immobili: la decima a favo­ secolo, a compilare elenchi di possidenti con la stima dei loro beni mobili e re del comune di Firenze e il dazio a favore delle singole comunità. immobili, calcolando il valore minimo che potevano avere: su questa base si Proprio per eliminare questa doppia tassa, con motuproprio del 26 giu­ calcolava una frazione che serviva di base alla tassazione. gno 1781, le diverse comunità furono delegate anche alla riscossione della Tale unità imponibile era la "lira" o "estimo" e si riscuoteva come fra­ decima in cambio di un aumento della tassa di redenzione da pagarst. al co­ zione o come quota semplice oppure il doppio, il triplo, ecc., secondo i bi­ mune di Firenze266. Di fa tto questo significò l'abolizione della decima che sogni dello stato261. Dal 1427 furono istituiti dei registri detti "catastri" in fu inglobata nel dazio dei possidenti. Parimente furono aboliti l'uffi cio e il cui ogni capofamiglia era obbligato a fa rsi descrivere con l'indicazione dei tribunale delle decime granducali e l'ufficio delle decime del contado. Tu tte beni posseduti; se ne fe cero poi di nuovi negli anni 1430, 1433, 1442, � le incombenze fìno ad allora svolte dagli uffici fiorentini delle decime e so­ 1446, 1451, 1457, 1469, 14802 . prattutto la tenuta e l'aggiornamento dei documenti catastali, passarono ai I luttuosi eventi che colpirono particolarmente San Miniato nel 1530- singoli cancellieri comunitativi. 31 ne rarefecero a tal punto la popolazione (si parlò di una diminuzione . . . . N elle varie cancellerie, verso la fine del l 7 81, arnvarono qumdt 1 docu­ dell'85%) da rendere drammatica la situazione delle finanze comunali. A menti catastali "veglianti": estimi, campioni, arroti di volture e quant'altro seguito di ripetuti appelli al Duca, nel 1532 i magistrati sanminiatesi ot­ si riferisse al catasto delle comunità: tutto aggiornato al I0 agosto 177 6267. tennero una importante concessione: l'appalto perpetuo della riscossione Al cancelliere di San Miniato i documenti furono consegnati il 19 di­ della decima per i possidenti sanminiatesi, ivi compresi i moltissimi che cembre 1781 dal provveditore delle decime granducali e dal soprintendente negli ultimi anni, per sfuggire alla guerra e alla miseria, si erano rifugiati della camera delle comunità268. nella capitale; il tutto in cambio di 260 scudi annui al comune di Firen­ ze263. I beni posti nel comune di San Miniato, a seconda del proprietario, po- 264 Tali campioni indicavano il quartiere fior entino (S. Spirito) a cui in una teorica suddivisione del territorio toscano apparteneva San Miniato. 265 Repertorio di diritto patrio toscano.. . cit., Tomo IX, p. 199. · 2 . . . 261 P.S. LEICHT, Storia deldiritto italiano. Il diritto pubblico, Milano 1972, p. 33 7. 66 ACSM, n. 3596, Leggi e bandi, legge n. 9;e ACSM, n. 3596, legg t e bandt, legge n. 135. 2 262 Il cancelliere ministro del censo ... cit., p. 21; per gli aspetti generali del problema cfr. 67 Ibidem. C. KLAPISH-ZUBER, D. HERLIHY,I Toscani e le loro fa miglie. Uno studio nel catasto fiorentino del 268 Ibidem. 2 9 1427, Bologna 1988. 6 Il R.D. 26/7/1865 n. 2455 così disponeva: "La conservazione del catasto della pro­ 263 ACSM, n. 3689, Atti in cama, passim e n. 3596, Leggi e bandi, legge n. 9, "Per la prietà fondiaria è unica all'amministrazione delle casse e del demanio (art. 1). Il servi�io di­ consegna di decima . . . alla comunità di San Miniato". strettuale della conservazione del catasto sarà fatto insieme con quello delle casse d1rette, 106 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 107

Tu tte le operazioni catastali successive al 1° agosto 1776, furono perciò fiorentini271. Negli archivi delle cancellerie erano inviate le copie dei cam­ espletate dai singoli cancellieri. pioni da servire alla compilazione dei dazzaioli delle imposte. Analogamen­ Anche in periodo post-napoleonico continuarono ad essere compito te i cancellieri inviavano agli uffici della capitale una copia di quegli atti esclusivo del cancelliere, finchè, con l'istituzione della cancelleria del censo, (arroti di volture) che sarebbero serviti all'aggiornamento del catasto. Gli non divennero la sua incombenza primaria. uffici che a Firenze furono preposti alla conservazione e all'aggiornamento Dal 1865, con l'abolizione delle cancellerie, fu istituita a San Miniato dei catasti fu rono di volta in volta: l'ufficio delle decime granducali una agenzia delle imposte dirette che ebbe l'incombenza della conservazio­ (dall'avvento del principato mediceo al 1781), la Soprintendenza della Ca­ ne del catasto unitamente all'amministrazion� delle tasse dirette269. In mera delle comunità (dal 1782 al 1825), l'ufficio generale del catasto (fino quell'occasione furono trasportati nell'agenzia delle imposte dirette di San al 1849), la direzione generale del pubblico censimento (fino al 1865 quan­ Miniato i documenti catastali "vigenti e antichi" dei comuni di San Minia­ do tutta la materia fu di competenza dell'amministrazione centrale delle to e Montopoli. tasse e del demanio). Quando nel 1927 il nuovo ufficio distrettuale delle imposte dirette di San Miniato inglobò parzialmente le soppresse agenzie di Fucecchio e di La­ ri, arrivarono anche i documenti del catasto dei comuni di Castelfranco di CANCELLERIA DI SAN MINIATO (1534-1 870) Sotto, S. Croce sull'Arno, S. Maria a Monte, Palaia e Peccioli270. Oggi siamo in presenza di un fo ndo archivistico che, seppur con qual­ 3844 - 385 1 Estimi della comunità di San Miniato, 1700 ca. che lacuna, testimonia l'evolversi della proprietà terriera e fo ndiaria per al­ registri meno due secoli, in una vasta area del Valdarno Infe riore. Sono i registri più amichi, in cui, seguendo un ordine spaziale e di contiguità, i Proprio per preservare l'unità che è data dalla peculiarità dei documenti singoli beni immobili sono descritti nella loro estensione e nei loro confini con la stima ai fini della ricerca, pur in presenza di pezzi archivistici prodotti da enti di­ del loro valore, espressa solitamente da due cifre (massa minore e massa maggiore), che versi ed eterogenei (ufficio centrale delle decime, diverse comunità, diverse dovevano servire da coefficiente per le tassazioni patrimoniali. Ogni carta del registro è cancellerie), abbiamo ritenuto opportuno raccogliere questo fo ndo in attribuita a un proprietario con la possibilità di fa re correzioni e aggiornamenti a mar­ un'unica sezione archivistica. Riteniamo comunque di precisare che all'in­ gine in attesa di rinnovare l'intero registro. terno dello strumento info rmatico e anche dell' inventario cartaceo, i singo­ Sulla base degli estimi e catasti, vennero compilati dei registri alfabetici detti li pezzi, riuniti in serie omogenee, sono stati raggruppati e ricondotti ai campioni. In questi registri i singoli possidenti erano annotati con la sommaria descri­ particolari enti produttori. zione dei loro beni e la quota di tassa di decima o altra imposta fo ndiaria da pagarsi an­ nualmente ovvero il motivo della esenzione272. Trattandosi di un fo ndo particolare in cui per ogni cancelleria o comu­ A seguito di variazioni di valore della moneta o per semplici esigenze di semplifi­ nità si presentano analoghe tipologie di documenti, si ritiene opportuno fa­ care i conteggi nell'applicazione delle imposte fo ndiarie, si rendeva necessario variare re qui una breve introduzione alle singole serie, premettendo alcune consi­ periodicamente i coefficienti iscritti al campione del carasco (massa minore e massa derazioni di carattere generale. maggiore). A tale scopo i cancellieri compilavano un appositO registro detto liretta in I "catasti" in senso stretto, ossia la descrizione delle singole unità im­ cui appuntO i coefficienti erano variati e semplificati. mobiliari, sono solo in minima parte presenti nel nostro archivio. Ad ecce­ zione di qualche estimo premediceo, compilato dalle magistrature comuni­ tative per imposte locali, gli originali furono sempre conservati dagli uffici

27 1 Fece eccezione il breve periodo successivo alle riforme leopoldine quando (per la ci­ da agenti speciali che avranno il titolo di agenti delle tasse dirette (art. 4). Le agenzie delle tata legge del 1781) si ordinò di trasferire nelle cancellerie comunicative anche i "catasti". imposte dirette riceveranno i catasti vigenti e gli antichi" (Cfr. Nuova illustrazione della legge 272 "In doppio originale sarà discesa la copia sommaria della tavola delle stime, consi­ comunale e provinciale del 20 marzo 1865 , a cura di Carlo Astengo, Milano 1870, pp. 382 e stente in una lista alfabetica di tutti i possessori con l'indicazione della massa o sia rendita ss.). imponibile da attribuirsi a ciascun possidente imposta per dare e avere; si chiamerà essa 2 0 7 In realtà, almeno per i documenti preunitari, il trasferimento fu solo parziale, come Campione del Carasco ed è sopra alle medesime che saranno ripartite le imposizioni annuali. testimonia l'attuale presenza di documenti catastali negli archivi comunali di alcune di Uno di quei campioni si depositerà nell'Uffìzio di Soprintendenza alla conservazione del ca­ queste località (Cfr. l'inventario dell'archivio storico comunale di Castelfra nco di Sotto). tasto e l'altro nella respettiva cancelleria" (Regolamento 6 giugno 1829, art. 4). 108 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 109

Arroti di conservazione della comunità 3852 - 3957 Arroti di volrure della comunità di 1776 - 1864 4099 -4105 1833 - 1868 San Miniato, registri* di San Miniato, registri

Per garantire che ogni bene immobile fosse veramente ascritto ai legittimi pro­ Dall'agosto 1833, ogni divisione di proprietà dei beni rustici o urbani fra più pos­ prietari e per annotare tempestivamente i passaggi di proprietà, la citata legge 4 mag­ sidenti, fu annotata su appositi registri detti arroti per la conservazione del nuovo cara- gio 1694 impose a ogni nuovo proprietario di fa re tempestiva denuncia273 al cancellie­ Sto re comunicativo. I registri con l'annotazione dei passaggi di proprietà, che sarebbero serviti da base per le variazioni ai catasti, furono definiti arroti di volture. 4106 -4107 Domande di volture presentate della 1829 - 1834 comunità di San Miniato, filze 3958 - 4052 Giustificazioni di volture della comunità 1782 - 1865 4108 -4118 Atti vari della comunità di San Miniato, 1534 - 1865 di San Miniato, filze** buste e registri

Tutti i documenti prodotti per giustificare il cambiamento di proprietà di un im­ mobile (contratti, atti notarili, testamenti o altro) erano raccolti dal cancelliere e perio­ dicamente legati in apposite filze dette giustificazioni di volrure. Tali documenti erano CANCELLERIA DI CASTELFRANCO DI SOTTO (1430-1872) utilizzati dal cancelliere per la compilazione degli arroti e sempre suddivisi secondo le singole comunità. 4119 - 4123 Estimi della comunità di Montopoli 1540 ca. - 1695 registri 4124 - 4160 Arroti e giustificazioni di volture della 1694 - 1865 405 3 - 4079 Domande per le volture dei beni agli effetti 1820 - 1865 comunità di Montopoli, filzee registri ipotecari della comunità di San Miniato, registri 4161 - 4163 "Liretta" d'estimo della comunità 1776 - 1806 di Montopoli, registri Per il S.M.P. del 19 fe bbraio 1820 ogni cancelliere fu obbligato alla tenuta di un 4164 - 4167 Manuali e supplementi della 1831 - 1870 registro per annotarvi giorno per giorno le domande di voltura presentate da tutte le comunità di Montopoli, registri comunità della cancelleria. registri, fo rniti dalla soprintendenza generale delle comu­ I 4168 -4170 Arroti di conservazione della 1833 - 1872 nità e poi (dal 1825) dalla direzione del pubblico censimento, a garanzia dell'autenti­ comunità di Montopoli, registri cità, erano firmati nella prima e nell'ultima carta dal direttore dell'ufficio fiorentino. I 4171 - 4192 Arroti di volture della comunità di 1834 - 1865 cancellieri avevano altresì l'obbligo di sottoscrivere e chiudere giornalmente il registro Castelfranco di Sotto, registri anche se non fo sse stata presentata nessuna domanda. 4193 -4211 Giustificazionidi volture della comunità 1834 - 1865 di Castelfranco di Sotto, filze* 4212 - 4234 Domande per le volture dei beni agli 1820 - 1865 4080 - 4098 Manuali e supplementi della comunità 1833 - 1870 effetti ipotecari della comunità di di San Miniato, registri Castelfranco di Sotto, registri Dal 1833 furono compilati dei particolari repertori alfabetici di tutti i possidenti 4235 - 4242 Manuali e supplementi della comunità 1833 - 1870 da servire di corredo a tutti i libri estimari e con particolare rimando ai campioni del di Castelfranco di Sotto, registri catasto. questi repertori (manuali), generalmente in più tomi secondo il numero dei 4243 - 4247 Arroti di conservazione della comunità 1833 - 1872 possidenti, vennero aggiornati per molti decenni (nella maggioranza dei casi fino al di Castelfranco di Sotto, registri 1870) seguendo i cambiamenti dei registri catastali. Dal 1839 nell'impossibilità di ag­ 4248 -4254 Prospetti di domande per l'imposizione 1848 - 1862 giungere nuovi nominativi ai manuali, furono compilati dei supplementi che contem­ sui livelli della comunità di plassero i proprietari non compresi nei manuali stessi. Castelfranco di Sotto, registri** 4255 - 4278 Prospetti delle domande di volture della 184? - 1865 comunità di Castelfranco di Sotto, registri

* Con lacune per gli anni 1784, 1809-10, 1818-19. ** Con lacune per gli anni 1818, 1834, 1836-37. 273 Entro il termine di trenta giorni, poi elevato a cinquanta dalla legge 12 settembre * Con lacune per gli anni 1854, 1859, 1864. 1805. ** Con lacune per gli anni 1849, 1851-55, 1857, 1860. 110 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 111

4279 -4281 Giornali per la riscossione dei diritti sulle 1841 - 1862 4461 - 4467 Arroti di conservazione della comunità 1831 - 1872 operazioni catastali e sugli atti rilasciati dal di S. Croce Sull'Arno, registri e filze cancelliere, registri. 4468 -4471 Prospetti delle domande di volture 1831 - 1870 4282 - 4284 Estimi della comunità di S. Maria a 1430 - 1588 presentate, della comunità Monte, registri di S. Croce Sull'Arno, filze 4285 - 4288 Arroti di volture della comunità di 1796 - 1830 4472 -4473 Atti vari della comunità di 1836 - 1860ca S. Maria a Monte, registri* S. Croce Sull'Arno, registri 4289 - 4293 Manuali e supplementi della comunità 1833 - 1870 di S. Maria a Monte, registri 4294 -4296 Arroti di vo!ture della comunità 1806 - 1826 CANCELLERIA DI PECCIOLI (1759-1 870) di Montecalvoli, registri** 4474 - 4476 Manuali e supplementi della comunità 1832 - 1870 di Peccioli, registri CANCELLERIA DI FUCECCHIO (1606-1870) 4477 - 4485 Domande di volture dei beni agli 1830 - 1865 effetti ipotecari, registri* 4297 - 4300 Campioni dei possidenti compresi nei 1811 - 1870 4486 Estimo di Villa Saletta, registro 1759 - 1853 circondari delle imposizioni dei fiumi Arno, Usciana e del Padule [di Fucecchio] della comunità di Fucecchio, regisrri CIRCONDARIO DI ACQUE E STRADE DI SANMINIA TO (1826-1859) 4301 - 4326 Domande di volture dei beni agli effetti 1820 - 1865 ipotecari, registri*** Come già accennato274, con Motuproprio del l novembre 1825 fu isti­ 4327 - 4334 Manuali e supplementi della 1807 - 1870 tuito un corpo di ingegneri con il compito di consulenza tecnica in materia comunità di Fucecchio, registri di lavori pubblici. 4335 - 4336 Denunce di beni a tirolo di dominio 1836 - 1837 Il Granducato fu diviso in 3 7 circondari sotto la direzione di un inge­ diretto della comunità di Fucecchio, registri gnere cui spettava il coordinamento, la consulenza e la supervisione 4337 -4341 Giornali per la riscossione dei diritti sulle 1832 - 1866 operazioni catastali e sugli atti rilasciati dell'esecuzione dei lavori di interesse comunitativo o provinciale per quanto dal cancelliere della comunità di Fucecchio, riguardasse strade, ponti, argini di fiumi o altro. registri**** Gli ingegneri del circondario furono aboliti nel 1850 quando le loro 4342 - 4344 Atti vari del catastO di Fucecchio, 1621 - 1858 competenze fu rono assorbite dagli ingegneri comunali e provinciali (a se­ filze e registro conda dell'interesse dei lavori pubblici). 4345 - 4356 Campioni dei possidenti della comunità 1606 - 1850ca Dal 1825 San Miniato fu capoluogo di circondario e sede di un inge­ di S. Croce Sull'Arno, registri gnere con competenza sui comuni di San Miniato, Montopoli, Fucecchio, 4357 - 4446 Arroti e giustificazioni di volture della 1782 - 1864 Santa Croce, Castelfranco di Sotto, Santa Maria a Monte e Montecalvoli. comunità di S. Croce Sull'Arno, filze e registri Il Motuproprio 5 dicembre 1838275 e la notificazione 3 luglio 1840276, 4447 - 4449 "Lirette" d'estimo, della comunità 1776 - 1803 portando a 68 il numero dei circondari del Granducato e istituendo un cir­ di S. Croce Sull'Arno, registri condario di II classe a Fucecchio, ridusse le competenze dell'ingegnere di 4450 - 4460 Manuali e supplementi della comunità 1831 -1870 San Miniato ai soli comuni di San Miniato e Montopoli. di S. Croce Sull'Arno, registri

* Con lacune per gli anni 1806-1817. * Con lacune per gli anni 1832, 1836-38, 1844-1849, 1852, 1856-58, 1864. ** Con lacune per gli anni 1809-1817. 274 Vedi l'introduzione alla Cancelleria di San Miniaro. *** Con lacune per gli anni 1824, 1857. 275 Leggi delGrand ucato . .. cir., Firenze 1838, Tomo XXV, p. 463. 2 6 **** Con lacune per gli anni 1837-38, 1854-59. 7 Ibidem, Tomo XXVII, parte II, Firenze 1840, p. 10. 112 Archivio storico di San Miniato Archivio preunitario 113

Nel 1850, alla soppressione delle circoscrizioni circondariali, gli atti Il Ginnasio di San Miniato, tra i suoi primi insegnanti, annoverò nell'anno scola­ degli ingegneri rimasero nella cancelleria andando a costituire una partico­ stico 1856-57, il poeta Giosuè Carducci. lare sezione dell'archivio.

CIRCONDARIO DI DELEGAZIONE (1853-1865) 4487 - 4498 Atti dell'ingegnere del circondario 1826 - 1859 di San Miniato, registri e filze 4535 -4541 Arti del circondario di delegazione per 1853 - 1865 l'arruolamento militare, filze

La legge 8 agosto 1826 aveva affidato a apposite depurazioni, costituire a livello DISTRETTO PER LE VETTOVAGLIE (1793-1795) 0 comunicativo, l'incombenza di compilare le liste di leva. IL S.D. 18 fe bbraio 185328 abolì queste deputazioni istituendo in loro luogo delegazioni circondariali compren­ 4499 -4503 Atti vari, registri e filze 1793 - 1795 denti più comunità. La delegazione del circondario di San Miniato fu attiva per le co­ munirà di San Miniato e Montopoli e con competenze analoghe alle soppresse deputa­ Per una maggiore sorveglianza e razionalizzazione dei mercati settimanali nei di­ zioni comunicative. Il consiglio di delegazione di San Miniato era presieduto dal sottO­ versi comuni del circondario e per la disciplina del commercio dei generi alimentari, prefettO e composto da quattro membri ordinari, con il cancelliere ministro del censo con Motuproprio di S.A.R. del 30 ottobre 1792 fu istituito, con sede a San Miniato, un con fu nzioni di segretario. Distretto per le vettovaglie277. Fra tre grascieri scelti tra i cittadini nobili e ricchi, era eletto un presidente278 che espletava in prima persona tutte le incombenze dell'ufficio. CompitO del presidente e dei grasceri era di prevenire ogni abuso e frode, che non ve­ nisse venduta merce dannosa alla salute e a tale scopo fa cevano ispezioni e sopralluoghi ENTI E COMITATI DIVERSI (1526-1865) alle macellerie, ai fo rni e agli spacci di vettovaglie. Si interessavano altresì di dare di­ sposizioni in merito ai luoghi e all'ora di inizio dei mercati. 4542 Copia dell'atto di donazione di 24 Gennaio 1526 Il DistrettO delle verrovaglie di San Miniaro ebbe giurisdizione dal 1792 al 1795 , Bartolomeo Chellini all'Ospedale quando fu soppresso, nei territori delle comunità di San Miniaro, Castelfranco di Sotto, della SS. Annunziata S. Croce, Fucecchio, Montopoli, Montaione, Empoli, Cerreto, S. Maria a Monte, Mon­ 4543 Atti processuali e notizie storiche 1600 - 1671 tecalvoli e Montespertoli. dell'Ospedale di S. Maria della Scala di San Miniato, filza 4544 - 4545 Saldi del ricevitore e deliberazioni del 1810 - 1813 LICEO GINNASIO (1828-1861) comitato di beneficenza di S. Miniato, registri 4546 Carteggio della Depurazione locale degli 1816 - 1819 Specialidi San Miniato, filza 4504 -4534 Atti del Liceo Ginnasio e Regie scuole 1828 - 1861 di San Miniato, registri e carte sciolte 4547 Decreto del Vescovo per la 13 Marzo 181 7 riapertura del convento di San Vivaldo Il monastero di Santa Trinita, costruito nella seconda metà del '500 con consenso e l'affidamento ai PP. Minori di S. Francesco di Cosimo l per l'istruzione delle fa nciulle, venne soppresso nel 1810. 4548 -4550 Dazzaiolo delle entrate, bilancio di 1838 - 1842 Nel 1818 il comune di San Miniato acquistò i locali per aprirvi scuole pubbliche previsione, conto consuntivo e carteggio da affidare agli Scolopi. L'anno dopo, per l'intervento diretto del Granduca, vi si inse­ della società per l'erezione della statua a 79 diarono le Scuole Regie, finanziate dal Governo2 . Leopoldo II in San Miniato, registri e filza Negli stessi locali fu apertO un Ginnasio per gli studi letterari istituito con la 4551 -4552 Deliberazioni e carteggio del distretto 1860 - 1865 riforma dell'insegnamento primario e secondario del 30 giugno 1852. di delegazione di San Miniato, registro e filza

277 ACSM , n. 4503, Note deiprezzi del grano ... 278 Per il breve periodo di funzionamento di questa istituzione fu sempre presidente Simone Cardi Cigoli. 2 9 7 Cfr. G. PIOMBANTI, op. cit., p. 103. 280 ACSM, n. 4582, Leggi e bandi, legge n. XVII. 114 Archivio storico di San Miniato

LEGGI E BANDI (15 76-1 860)

Nell'archivio comunale di San Miniato sono confluiti, soprattutto in epoca preunitaria, fo ndi e interi archivi di altri enti pubblici soppressi o in­ ARCHIVIO POSTUNITARIO globati da uffici locali. Insieme a questi fo ndi sono arrivate in questo archi­ vio anche le raccolte di leggi e ordini dei singoli enti. In fase di riordina­ mento e inventariazione non abbiamo ritenuto opportuno ricondurre le rac­ colte all'interno dei vari fo ndi (podesterie, cancellerie, ecc.), ma è stata crea­ ta questa serie in cui le leggi sono raggruppate secondo l'ufficio di antica COMUNE DI SAN MINIATO (1865-1945) appartenenza. Ciò soprattutto per non disperdere queste raccolte in varie parti dell'archivio che, non essendo complete, possono integrarsi vicende­ l - 18 Protocolli delle Deliberazioni del Consiglio 1868 - 1939 volmente. Comunale, registri*

La legge n. 2248 del 20 marzo 1865 stabiliva l'ordinamento politico-amministra­ 4553 - 4593 Leggi e bandi della cancelleria 1580 - 1860 tivo dei Comuni e la struttura elettiva del Consiglio comunale. Il numero dei compo­ di San Miniato, filze e registri nenti del consiglio dipendeva dalla consistenza della popolazione del Comune stesso e 4594 - 4600 Leggi e bandi del vicariato 1576 - 1847 variava da 60 membri per Comuni con 60.000 abitanti a 15 per quelli con meno di di San Miniato, filzee registri 3.000 abitanti. 4601 - 4608 Leggi e bandi della podesteria di 1679 - 1838 La documentazione relativa alle adunanze del Consiglio comunale di San Miniato Montaione, filze e registri si è conservata a partire dal 1868. In quell'epoca il Consiglio comunale di San Miniato 4609 Leggi e bandi dell'ufficialato di Cigoli, 1704 - 1754 era composto da 30 consiglieri e la sua attività era regolata dagli articoli 77-90 della registro legge comunale del 1865 1 che stabiliva la periodicità di massima delle adunanze in due 4610- 4627 Leggi e bandi del Tribunale di Fucecchio, 1773 - 1853 sessioni: una primaverile per rivedere le liste elettorali e per esaminare il conto dell'an­ filze no precedente; l'altra autunnale per eleggere i membri della giunta municipale, appro­ 4628 - 4640 Leggi e bandi della podesteria di 1775 - 1848 vare i bilanci attivi e passivi e nominare i revisori dei conti. La durata delle sessioni or­ Castelfranco di Sotto, filze dinarie fu modificata col testo unico della legge comunale del 1889 che prescriveva inoltre la modalità di convocazione da effettuarsi per mezzo del Sindaco con comunica­ zione seri tta. I testi unici delle leggi del 18982, del 19083 non apportarono invece so­ stanziali cambiamenti. Intorno agli anni 1911-14 nei protocolli delle deliberazioni conservati a San Miniato, sono ricordate frequenti modifiche del regolamento comuna­ le riguardo a qualifiche e compiti degli impiegati4. L'art. 21 del Regolamento applicativo della legge 1865 (R.D. 8 giugno 1865, n. 2 131) prescriveva la conservazione e la rilegatura dei registri contenenti gli originali delle deliberazioni. La serie dei protocolli del Consiglio conservata nell'archivio storico del Comune di San Miniato è completa. E' composta da nove volumi redatti dal segre­ tario Lorenzo Marrucci, seguiti da sei volumi redatti dal segretario Giovanni Mannini, che terminano in data 27 fe bbraio 1921. Il volume n. 16 è privo del frontespizio e prende l'avvio sotto la data 2 ottobre 1922. Vi si dà atto dell'avvenuto insediamento di

* Con lacune per il 1921. 1 Cfr. Raccolta uff iciale delle leggi e decreti del Regno d'Italia, vol. 11, pp. 420-472. 2 Cfr. Ibidem, vol. l, pp. 706-833. 3 Cfr. Ibidem, vol. 3, pp. 2176-2272. 4 Cf r. ACSM, Protocolli delle deliberazioni del Consiglio, n. 14. 116 Archivio storico di San Miniato Archivio postunitario 117

un commissario prefettizio in sostituzione del consiglio comunale. sono conservate quindi in 3 buste. A chiusura della serie sono stati posti gli indici delle Le deliberazioni registrate dal nuovo segretario Carlo Ruggini erano adottate dal deliberazioni della giunta dal maggio 1944 al 31 dicembre 1947. commissario prefettizio coi poteri del consiglio in seguito alla decisione tutoria del 6 settembre 1922, n. 1735 e venivano successivamente rese pubbliche. 1922 - 1946 In data l 0 giugno 1924 si insedia nuovamente nel palazzo municipale un consi­ 56 - 87 Protocolli della corrispondenza, registri* glio composto da 30 membri e presieduto da un membro anziano. I protocolli della corrispondenza che registrano con un numero progressivo annua­ � Il primo atto del nuovo consiglio è l'elezione del sindaco, della giunta e la nomi a le le lettere spedite e ricevute, nell'archivio comunale di San Miniato risalgono appena dei revisori dei conti. Il nuovo sindaco, in continuo contrasto con la giunta resta in ca­ al l922. La serie è gravemente lacunosa5 tanto che solo dal 1940 prende l'avvio una se­ rica fino al 12 ottobre 1925, quando, in seguito alla sue dimissioni, ne viene eletto un rie completa che termina a tutto il 1946 compreso. altro. I registri non sono accompagnati da strumenti di corredo quali rubriche o reper­ La crisi comunale non viene comunque risolta. Il 20 giugno 1926 c'è un nuovo av­ tori dei fa scicoli. vicendamento nella carica di sindaco. Quest'ultimo in data 20 dicembre 1926 convoca il consiglio per comunicare il passaggio dell'amministrazione comunale all'ordinamento podestarile. Segue un breve 88 - 151 Carteggio ed atti degli affari comunali. 1865 - 1930 periodo sotto la direzione di un nuovo commissario prefettizio. Dal 7 aprile 1927 si in­ Atti del Consiglio, buste sedia il podestà. Gli atti del consiglio nell'archivio comunale di San Miniato sono conservati in 64 A conclusione della serie descritta si trova un "protocollo di deliberazioni della consulta municipale": infatti nell'ordinamento amministrativo fascista il podestà si av­ buste, a partire dal 1865 fino al 1930. Sono così definiti i documenti relativi alle sedu­ te del consiglio, alle sue convocazioni e alle sue deliberazioni che peraltro risultano dai valeva di questo organo per avere un parere non vincolante su alcune materie. Con verbali conservati rilegati in registri ed inventariati nella serie I. R.D. 27 ottobre 1927 n. 2059, furono emanate le norme per la costituzione della con­ Le pratiche hanno un numero d'ordine. Sono conservati anche gli atti relativi alle sulta municipale nei comuni superiori a 20.000 abitanti. elezioni municipali del 1879-80. Le tre buste contenenti i documenti degli anni 1921- Presso il comune di San Miniato essa fu nominata con Decreto Prefettizio del l 7 23 in cui il consiglio comunale fu sostituito dal commissario prefettizio vengono defi­ fe bbraio 1928 n. 287; era composta di 10 consultori, dei quali cinque in rappresentan­ nite "Deliberazioni Comunali coi poteri del Consiglio", mentre gli atti del 1924 testi­ za dei datori di lavoro e cinque in rappresentanza dei lavoratori. I verbali delle adunan­ moniano il periodo di transizione dal commissario a un consiglio seppure poco stabile ze della consulta redatti dal segretario comunale, dopo la lettura e l'approvazione, veni­ che torna a esistere per due anni. vano firmati dal consultore delegato, il podestà e il segretario. L'ultimo verbale conser­ L'ultima busta è costituita dagli atti della consulta, organo di consultazione non vatoci, redatto in data 28 novembre 1939, non è ratificato dalle firme. vincolante e facoltativo dell'amministrazione podestarile e interessa gli anni 1927-30.

19 - 55 Protocolli delle deliberazioni della 1866 - 1947 Carteggio ed atti degli affari comunali, 1865 - 1941 Giunta Comunale, registri e buste* 152 - 222 Atti della Giunta, buste** La giunta comunale di San Miniato era fo rmata da otto componenti, eletti dal Sono qui raccolti gli allegati· e gli atti di corredo alle deliberazioni della giunta consiglio ed era presieduta dal sindaco. Secondo il "Regolamento municipale" del 1883 le adunanze della Giunta non erano valide se non interveniva la metà dei componenti o verbalizzate e conservate nei relativi protocolli (vedi serie II). Nell'archivio comunale sono conservate in 71 buste dal 1865 al 1868 vengono de­ se non erano almeno in numero di tre. Se necessario, potevano intervenire gli assessori finiti "Atti della Rappresentanza Municipale di San Miniato"; nel 1869 "Atti Magi­ supplenti. Gli assessori potevano proporre alla Giunta deliberazioni di loro esclusiva strali - Giunta"; dal 1870 assumono la titolatura "Atti della Giunta". iniziativa la cui eventuale approvazione doveva avvenire per maggioranza assoluta di Le pratiche raccolte nelle buste sono numerate in ordine cronologico. Manca la do- voti. I verbali delle deliberazioni della giunta sono conservati in 34 registri e 3 buste, ciascuno dei quali raccoglie due o tre anni. Il primo volume riguarda gli anni 1866- 1869, l'ultimo va dal lO settembre 1934 al 6 maggio 1940. * Con lacune per gli anni 1923-35, 1938-39. Mancano i registri per gli anni 1876-78, e 1941. ** Con lacune per gli anni 1906, 1932-33. Le deliberazioni degli anni della seconda guerra mondiale non sono state rilegate e 5 I protocolli della corrispondenza invenrariati risultano molto danneggiati a seguito degli eventi bellici. Al momento d'inizio dell'operazione di schedarura conservavano ancora, tra le carte o nella costola, schegge di proiettili esplosi. E' molto probabile che la lacunosità * Con lacune per gli anni 1876-78, 1941. della serie sia da attribuire alle medesime cause. 118 Archivio storico di San Miniato Archivio postunitario 119

cumentazione per l'anno 1906. La busta del 1921 porta la titolatura "Atti della Giunta Prefettura e Commissariali", nel corso di questo anno infatti viene insediato un commissario pre­ Sottoprefenura · fe ttizio alla direzione del comune. Nel novembre dell'anno precedente era stato eletto a Uffizzi di Tasse, Demani e Gabelle sindaco Giovanni Manetti, il quale si dimise con tutti i componenti della giunta in da­ Circolari a stampa ta 21 aprile 1921 e il 4 maggio successivo divenne effettiva la nomina del Commissario Tribunali Prefettizio Attilio Masiani. L'anno successivo quest'ultimo fu sostituito da Alfonso Af­ Affari diversi fe rni e tale situazione si protrasse fino al 1924. Comuni Nel 1925 e 1926 si succedettero ancora due Sindaci (Piero Falco Gentile Farinola Militari e Antonio Rigani), finché nel 1927 anche a San Miniato si stabilì un Podestà (Giusep­ Deputazione Provinciale Consiglio Scolastico. pe Naldi). Negli anni seguenti si mantenne quest'ultimo schema, aggiungendo via via altri Il regime podestarile ebbe termine il 5 agosto del 1944, giorno in cui compaiono titoli; dal 1872 si trovano anche: di nuovo un sindaco e una giunta nominati provvisoriamente dal prefetto, come orga­ Intendenza di Finanza nismi transitori in attesa del ripristino dell'ordinamento precedente al Fascismo Ufficio Tecnico (R.D.L. 4 aprile 1944 n. 111). Ufficio del Registro

dal 1876: 223 - 544 Carteggio ed atti degli affari comunali, 1866 - 1945 Corrispondenza e atti divisi per categorie, buste* Guardie Municipali P re tura Dal 1866 al 1868 la corrispondenza e gli atti correnti vengono archiviati sotto Spedalità l'unica definizione "Corrispondenza" e divisi per argomento secondo le seguenti ripar­ tizioni: dal 1881: l - Ministeri 2 - Regia Prefettura Poste, Telegrafi, Ferrovie 3 - Deputazione Consiglio Provinciale Istruzione Pubblica 4 - Consiglio Scolastico Provinciale Cassa di Risparmio 5 - Sottoprefettura: Corrispondenza Generale 6 - Sottoprefettura: Opere Pie-Culto-Istruzione e Beneficenza dal 1884: 7 - Sottoprefettura: Opere Pubbliche-Consorzi di corsi d'acqua Tiro a segno nazionale 8 - Sottoprefettura: Pubblici Esercizi e Sanità Pubblica Amministrazione del lotto 9 - Sottoprefetrura: Elezioni lO - Sottoprefettura: Guardia Nazionale dal 1909: 11 - Sottoprefettura: Tasse dirette e indirette 11 - Uffizzi delle Tasse dirette Camera di Commercio. 13 - Uffizzi Demaniali A partire dal 1921 furono messe in pratica anche dal Comune di San Miniato le 14 - Uffizzi delleGabelle-Privative disposizioni della circolare l 0 marzo 1897, n. 17100/2 del Ministero dell'Interno. Gli 15 - Agenzia del Tesoro atti correnti furono così suddivisi in categorie e classi. 16 - Fondo per il culto Prima della documentazione suddivisa in categorie è stata inserita una sottoserie 17 - Uffizzi diversi chiusa composta da 16 buste contenenti la corrispondenza vera e proprio che non venne smistata e inserita nelle rispettive categorie. Conserva documenti dal 1921 al 1943, Per gli anni 1869-71 vennero utilizzate invece le seguenti suddivisioni: mancano gli anni 1925, 1928, 1933, 1935, 1937-40. Per gli anni che vanno dal 1921 al 1945 si è conservata la raccolta dei documenti Ministeri prodotti dall'Amministrazione Comunale, ripartiti nelle XV categorie previste dal ti­ Deputazione Provinciale tolario del 1897 . Le quindici categorie sono le seguenti: I - Amministrazione * Con lacune per gli anni 1916-1919. II - Opere Pie 120 Archivio storico di San Miniato Archivio postunitario 121

III - Polizia Urbana B) I Bilanci Consuntivi si sono conservati in 87 volumi dall'anno 1866 all'anno IV - Sanità e Igiene 1945. Anche questi registri furono assoggettati a precedenti ordinamenti e recano la v -Finanze numerazione rossa sulla costola dal n.61 per l'anno 1867 al n. 75 per l'anno 1881 e VI -Governo l'altra numerazione dal n. 194 per il 1867 al n. 207 per l'anno 1879. VII - Grazia, Giustizia e Culto Il conto consuntivo veniva compilato dal tesoriere7 e sottoposto per l'approvazione VIII - Leva e Truppe al consiglio comunale e alla prefettura; era ordinato per titoli, categorie e articoli. IX - Istruzione Pubblica C) I Verbali di chiusura dell'Esercizio Finanziario, divengono una serie omogenea x - Lavori Pubblici soltanto a partire dal 1922. Prima di quella data se ne conserva solo uno frammentario XI - Agricoltura e Commercio del 1917. XII - Stato Civile Sono raccolti in due buste, la prima contiene i verbali dal 1917 al 1927, la secon­ XIII -Esteri da dal 1937 al 1943. XIV -Varie xv - Pubblica Sicurezza Le categorie rimangono invariate, mentre le classi (segnate con un numero arabo), 730 - 808 Assegnazioni, registri* 1867 - 1944 che costituiscono una ulteriore ripartizione all'interno di ciascuna categoria, possono I repertori delle assegnazioni vengono definiti anche "Libri mastri per la registra­ cambiare a seconda delle esigenze della documentazione prodotta. zione delle entrate (o delle spese) relative all'esercizio finanziario annuale". Essi conten­ In particolare nel 1938 si effettuerà una modificazione sostanziale nella definizio­ gono le annotazioni relative alle riscossioni e ai pagamenti effettuati dal comune con ne e successione delle classi che furono in molti casi aumentate seguendo le indicazioni l'indicazione del rispettivo mandato, riportate secondo la successione dei capitoli previ­ del prontuario emanato, come è noto, nel 1931. sti dal bilancio preventivo di ciascuno anno. Presso il comune di San Miniato troviamo l'uso di tenere tali registri e di rilegarli in volumi a parte rispetto ai registri dei mandati fin dal 1867. Soltanto negli anni BILANCI 1919-27 i due ripi di registrazioni sono stati unificati in uno stesso volume. Abbiamo considerato perciò il gruppo di queste nove unirà documentarie come una sotroserie a 545 - 631 Bilanci preventivi, registri 1866 - 1945 se stante perché presenta in effetti caratteristiche particolari. 632 -714 Bilanci consuntivi, registri* 1866 - 1945 La serie si apre con il 1867 (''Libro Mastro per la registrazione delle Entrate e delle 715 - 729 Verbali di chiusura dell'esercizio 1917- 1943 Spese Comunali"); a partire dall'anno successivo, evidentemente, si scelse di scindere le finanziario, registri** due voci, si sono infatti conservati i volumi a Uscita per gli anni 1868-1877 e il volu­ La serie dei Bilanci si suddivide in tre sotroserie: A) Preventivi, ovvero le spese che me a Entrata dell'anno 1876. Si ha poi una lacuna fino al 1893, ma sembra che gene­ il comune prevede di fa re; B) Consuntivi, ovvero la registrazione delle operazioni finan­ ralmente si sia mantenuta questa modalità di registrazione fino al 1936, con la sola ec­ ziarie compiute dal comune; C) Verbali di chiusura dell'esercizio finanziario. cezione degli anni 1913-1915. Ciascuna di queste raccolte di dati ha carattere annuale. Il bilancio doveva essere Dal 1937 le Assegnazioni a Entrata e a Uscita sono di nuovo accorpate in un unico preparato dalla giunta e sottoposto alla approvazione del consiglio. Infine i conti delle registro. entrate e delle spese dovevano essere approvate dal consiglio di prefettura. A) I Bilanci Preventivi conservati nell'Archivio di San Miniato sono n. 87 registri e riguardano gli anni 1866-1945. Il materiale è omogeneo e senza soluzione di conti­ REGISTRI DI MANDATI E ASSEGNAZIONI nuità. La serie conserva tracce di almeno due inventariazioni precedenti: i volumi dall'anno 1866 all'anno 1888 sono contrassegnati da una numerazione in rosso sulla 809 - 880 Mandati, registri** 1866 - 1945 costola corrispondente all'inventario 1891. Nei registri dal 1869 al 1878 è presente 881 - 889 Mandati e assegnazioni, registri 1919 - 1927 anche la numerazione a lapis attribuita al momento della inventariazione effettuata dal segretario Lorenzo Marrucci nel 1880 che poneva i bilanci di seguito ai libri antichi di "Saldi e Ragioni"6. * Con lacune per gli anni 1872-75, 1878-92, 1897. ** Con lacune per gli anni 1879-9 1, 1934, 1937, 1942, 1944. * Con lacune per gli anni 1904- 1906. 7 I tesorieri del Comune di San Miniato sono stati: ** Con lacune per gli anni 1918-21 e 1928-36. Leandro Valli 1867-1871, Luigi Nacci 1872-1 890, Verdiano Nacci 1891-1894, Giu­ 6 Cfr. quanto detto nella introduzione generale. seppe Nacci 1895-1900, Francesco Silvi 1901-1922, Cassa di Risparmio dal 1923. 122 Archivio storico di San Miniato Archivio postunitario 123

I registri dei mandati conservano le annotazioni delle riscossioni e dei pagamenti LAVORI PUBBLICI con l'indicazione del rispettivo mandato. La suddivisione interna segue l'ordine dei ca­ pitoli su cui è impostato il Bilancio preventivo annuale. Presso ii Comune di San Mi­ 1101 - 1114 Repertori di lavori pubblici, registri* 1867 - 1944 niato la serie inizia con l'anno 1866 ed è costituita fino al 1872 esclusivamente da regi­ 1115 - 1166 Accolli, appalti e contratti diversi, 1865 - 1945 stri di mandati a uscita, definiti "Registri o giornali di spedizione dei mandati delle buste** spese del Comune". 1167 - 1174 Liste degli operai di lavori pubblici, 1926 - 1942 Dal 1873 al 1918, con l'eccezione degli anni 1879-97, che sono mancanti, la serie registri e buste*** accorpa le annotazioni ad Entrata e a Uscita sotto il titolo "Registro o Giornale di spe­ La serie raccoglie gli atti tecnici e amministrativi prodotti dall'UfficioTecnico co­ dizione dei Mandati dell'Entrata o della Spesa del Comune". munale che non sono stati inseriti nella categoria X del carteggio degli affari del Co­ Nel 1919 viene ripristinato l'uso di registri di sola uscita (Registri dei Mandati a mune e che anche prima dell'adozione del sistema di ordinamento per categorie veniva­ Uscita); la serie così organizzata arriva fino al 1936. Manca il registro dell'anno 1934. no archiviati separatamente secondo l'uso, comune anche in molti altri enti, di tenere A partire dal 1928 sono conservati n. 9 registri di anni consecutivi riportanti le separato il materiale in un apposito ufficio. Abbiamo ritenuto opportuno suddividere i annotazioni dei Mandati a Entrata (Registri dei Mandati a Entrata). Anche questo documenti in tre sottoserie: gruppo termina con il 1936. Per gli anni 1938-41, 1943 e 1945 troviamo di nuovo re­ La prima è costituita da 14 registri contenenti indici delle attività dell'ufficio tec­ gistri unici per i mandati di Entrata e di Uscita, definiti "Giornali di Cassa". I registri nico dal 1867 al 1944. La seconda sottoserie è costituita dal vero e proprio carteggio del 1942 e 1944 mancano. dell'Ufficio suddiviso in 52 buste. Fino al 1897 tale Ufficio viene definito "dell'Inge­ La serie, composta da n. 72 registri, è stata suddivisa in 3 sottoserie. gnere comunale". Da questa data fino a tutta la durata del suo incarico (anni 1897- a) Registri dei mandati a entrata (1928-1936) 1922) l'ingegnere Mario Salvadori organizza i documenti in buste intitolate "Affari", b) Registri dei mandati a uscita (1866-1872; 1919-1936) numerando le pratiche dal n. l al n. 1956. Di lui sono conservati anche i quaderni di c) Registri dei mandati a entrata e uscita (1873-1918; 1938-1941; 1943; 1945). indici delle "Perizie, Rapporti, Pareri e Info rmazioni rimessi al Municipio e altrove" ai d) Registri dei mandati e delle assegnazioni a entrata. Come si è detto nell'intro­ nn. 5, 6 e 7 della prima sottoserie. Dal 1921 era stato introdotto, come si è detto, an­ duzione della serie precedente, per gli anni 1919 - 27 i mandati a entrata dell'Ammi­ che nel Comune di San Miniato il sistema di ripartizione in categorie per il Carteggio nistrazione comunale non sono stati registrati insieme ai Mandati a Uscita, né per con­ generale: l'Ufficio Tecnico adotta una suddivisione del materiale documentario per ar­ to loro; vengono invece annotati nei registri delle Assegnazioni e costituiscono quindi gomenti, ognuno dei quali contrassegnato da una lettera dell'alfabeto: una piccola sottoserie. a fa bbricati b servizio acqua c cimiteri 890 - 1085 Mandati di entrata e uscita, fascicoli 1865 - 1945 d servizio strade e buste* e permessi La serie è costituita dalla raccolta, ordinata cronologicamente, degli ordini di pa­ f illuminazione gamento e di riscossione emessi dall'amministrazione comunale. Nell'Archivio Comu­ g personale nale di San Miniato, la sezione postunitaria dei mandati a uscita prende l'avvio dal h vane 1865. I mandati a Entrata sono conservati a partire dal 1873, costituiscono una raccol­ corrispondenza ta omogenea dal 1876 al 1900. Dal 1902 al 1937 sono conservati frammentariamente. Igiene m autoinnaffiatrice

Questo sistema viene seguito fino al 1943. Infine la terza sottoserie è fo rmata da 1086 - 1100 Fatture, registri** 1922 - 1944 materiale omogeneo prodotto negli anni 1926-42 e dovuto all'organizzazione del lavo­ Si tratta di 15 registri molto rovinati con ampie lacerazioni. Sono relativi ag li anni ro del governo fascista. 1922-1944 e venivano utilizzati dall'amministrazione comunale per registrare le fa ttu­ re emesse dai fo rnitori.

* Con lacune per gli anni 1870-86, 1888-96. * Con lacune per gli anni 1931, 1934, 1938-39. ** Con lacune per gli anni 1889-90, 1938. ** Con lacune per gli anni 1927, 1937-38, 1940-43. *** Con lacune per gli anni 1928-30, 1932-33, 1939. 124 Archivio storico di San Miniato Archivio postunitario 125

AFFARI DELLA SCUOLA d) Registri Annuali: dall'anno scolastico 1878-79 si sono conservati i Registri Annuali delle scuole elementari. Gli insegnanti vi annotavano il nome e il cognome 1175 - 1186 Atti lettere e circolari, buste* 1861 - 1934 degli allievi e i loro dati anagrafici segnalando inoltre materia per materia i "Punti me­ 1187 - 1201 Prove d'esame, buste** 1865 - 1908 ritati" ogni mese. 1202 - 1371 Mensili delle presenze, registri*** 1858 - 1894 Dall'anno scolastico 1894-95 il registro si chiamerà "Registro Unico ad uso delle 1372 - 1879 Annuali delle presenze, registri 1878 - 1907 Scuole Elementari del Regno". In questo registro viene annotato dall'insegnante nella 1880 - 1887 Atti vari, registri**** 1886 - 1907 parte iniziale !'"Elenco degli Iscritti", segnalando prenome nome e paternità dell'alun­ no, la condizione civile del padre, il luogo e la data di nascita e il domicilio, mentre Nell'archivio comunale di San Miniato si conserva un numero considerevole di do­ nelle pagine seguenti viene riportato il prospetto delle assenze suddiviso mensilmente. cumenti relativi alle scuole pubbliche. La documentazione prende l'avvio con l'anno Inizia poi il "Registro di classe", in cui l'insegnante annota mensilmente le vota­ scolastico 1859-60 e proprio al 10 marzo 1860 risale un decrero-legge del governo ita­ zioni degli alunni materia per materia e conclude con gli "esami semestrali", di promo­ liano provvisorio sull'istruzione primaria e secondaria che, tra l'altro, stabiliva l'obbli­ zione, di ammissione e di riparazione. Dall'anno scolastico 1905-06 il registro è defini­ go per ogni Comune di aprire almeno una scuola elementare maschile ed una fe mmini­ to "Registro unico di iscrizione, Mensile, Bimestrale e Annuale". Nella parte iniziale le e di eleggerne gli insegnanti. La prima legge sull'istruzione primaria valida per tutro sono riportati il cognome e il nome dell'alunno, il nome dei genitori, la professione del Il termono dello Staro fu emanata solo nel 1877 (Legge Coppino del 15 luglio 1877)8. padre, data e luogo di nascita, documenti presentati per l'iscrizione, classe, segnalazio­ Le scuole elementari rimasero dipendenti dai Municipi, sotto la supervisione del . ne nel caso l'alunno sia ripetente, data d'iscrizione. Dopo questi dati si ha un secondo MiniStero della Pubblica Istruzione, fino al 1911; a questa data risale infatti la legge fro ntespizio che introduce alla parte del registro in cui sono segnati i voti mensili divi­ Daneo-Credaro che ne toglieva la gestione ai Comuni per attribuirla allo Stato. Nel co­ si per materia, le assenze giornaliere, gli esperimenti bimestrali, lo scrutinio finale, gli mun� di San Mini�to si dovette dare subito seguito alle disposizioni promulgate perché esami annuali, il voto complessivo, eventuali note. Infine vi è lo specchietto riepilogo con l anno scolastico 1911-12 ha termine la documentazione depositata presso il Co­ del numero degli alunni che hanno frequentato la scuola; lo "specchio classificazione mune stesso. La serie denominata "Affari della scuola" è composta da cinque sottoserie: per età"; risultaro dello scrutinio finale e degli esami. a) Carteggio: ab iamo raggruppato in questa sottoserie 12 buste contenenti gli . � e) Registri di Iscrizione: la sottoserie è costituita da otto unità documentarie che a:ti della amministraziOne scolastica degli anni 1861-1934: assunzioni degli insegnan­ appartengono a scuole e anni scolastici diversi. ti elementan, affari degli insegnanti superiori, pensionamento, gestione degli edifici scolastiCI, cornspondenza con gli organi superiori di competenza, circolari. b) Prove d'esame: la sottoserie consiste in 15 buste che raccolgono le prove degli 1888 - 1890 Liste elettorali, registri e busta 1899 - 1919 alunm della scuola elementare, del Liceo Ginnasio e delle Scuole Tecniche per gli esa­ mi dJ ammiSSIOne, gli esami finali e di riparazione. I documenti sono relativi agli anni La legge comunale e provinciale del 1865 stabilì le modalità di compilazione delle scolastici dal 1865-66 al 1911-12. liste elettorali politiche e amministrative. La serie è composta da tre pezzi: due registri c) Reg�stri Mensuali: la sotroserie ha inizio con un fa scicolo di "Note e Rassegne di Liste elettorali politiche compilate in conformità alla legge 22 gennaio 1882 n. 593 degli Alunm della Scuola Primaria detta di Reciproco insegnamento o Prima e Seconda serie 3° e risalenti rispettivamente al 1899 e del 1907, e una busta contenente incarta­ elementare". Vi �ono riportati gli elenchi degli iscritti e i risultati degli esami finali per menti relativi alle revisioni delle Liste effettuate nel 1919. gli anm scolastiCI dal 1859-60 al 1870-7 1. Il secondo fascicolo è relativo alla "Scuola Se­ rale tenuta dalla Direzione del Ginnasio Liceo della Città di San Miniato" per l'alfabe­ _ tiZZ�IOne degli adulti e vi sono riportati gli iscritti e le materie di insegnamento per gli 1891 - 1908 Tasse comunali, registri e buste* 1873 - 1945 anni scolastici dal 1858-59 al 1870-71. Dall'anno scolastico 1878-79 si sono conservati Dal 1900 fu rono istituiti i "ruoli unici delle tasse comunali"; fino a quella data i "Registri Mensuali" prestampati in dotazione presso tutte le scuole elementari. Gli in­ esistevano registri separati per i vari tipi di tasse. In questo caso si sono conservate 18 segnanti vi annotavano il nome e cognome degli allievi il numero delle assenze e i risul­ unità documentarie costituite da n. 4 buste e n. 14 registri relativi prevalentemente al­ tati del mese. Si sono conservati i registri finoall'anno scolastico 1893-94. la tassa di fam iglia e all'uso dell'acquedotto

* Con lacune per gli anni 1878-92, 1927-30. 1909 - 1910 Corrispondenza del ragioniere, buste 1922 - 1942 ** Con lacune per gli anni 1879-85. *** Con lacune per gli anni 1860-67, 1872-77. Si sono conservate anche n. 2 buste di atti definiti "Corrispondenza del Ragionie- **** Con lacune per gli anni 1895-97. 8 Cfr. Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, vol. 51, pp. 1833-1839. * La serie è gravemente lacunosa. 126 Archivio storico di San Miniato Archivio postunitario 127

re" e consistenti in atti amministrativi dell'Ufficiodi Ragioneria. d'emergenza, una contingenza particolare verificatasi a seguito della prima guerra mondiale che aveva favorito il diffondersi di epidemie.

1911 - 1912 Spese varie del Comune, registri l 1940 - 1944 1942 - 1948 Registrazioni di parti, fa scicoli* 1929 - 1945 Si tratta di due 'Libri degli Impe gni' relativi agli anni 1940-44 in cui sono state registrate spese varie del Comune. La terminologia "Registro" che fa parte del titolo originario non descrive esatta­ mente l'unità documentaria; si tratta infatti di grandi fa scicoli in cui venivano annotati i dati essenziali relativi alle donne, ai parti precedenti e alla situazione di salute. Venivano 1"913 - 1921 Legati e Opere pie, registri e buste* 1865 - 1931 compilati dalle Levatrici. La serie è qui conservata in maniera molto fr ammentaria.

L'Amministrazione comunale di San Miniato gestiva almeno fino al 1931 unnu­ mero considerevole di legati e lasciti per sussidi e fo ndi di vario tipo: borse di studio 1949 - 1952 Istanze di sussidi, buste** 1862 - 1903 come il lascito Ruffelli, doti, legati quali Riccardi, Nistri, Marrucci, Maccanti ed altri. Si tratta di 4 buste contenenti istanze e concessioni di sussidi per l'alimentazione di madri e neonati in condizioni miserevoli. La documentazione, che spesso comprende 1922 - 1929 Atti relativi ai Consorzi idraulici e 1886 - 1940 attestati rilasciati dai parroci, va dal 1862 al 1903. di bonifica**

Le carte riunite in questa serie sono relative a 4 consorzi fo rmatisi per assicurare 1953 - 1954 Fogli di famiglia, buste*** 1897 - 1911 servizi che interessavano territori di comuni diversi dal 1886 al 1940. Questi docu­ menti sono stati conservati finora tra le carte dell'Ufficio Tecnico del Comune di San I fo gli di fa miglia sono delle grandi schede su cui venivano registrati i dati relativi MiniatO pur non essendo produzione esclusiva del Comune stesso, per questo motivo e a ciascun nucleo familiare residente nel Comune. L'intitolazione delle schede riporta la considerando anche la consistenza della serie abbiamo ritenuto utile inserirli nell'in­ definizione "Registro della popolazione". La documentazione è andata dispersa perché ventario. nell'archivio si trovano solo due buste: la prima contiene i fogli di famiglia per il regi­ stro della popolazione dal 1897 al 1911, la seconda i fogli di famiglia per il censimento del 1911. 1930 - 1932 Servizi e sussidi militari, buste*** 1896 - 1943

Gli atti inventariati nelle tre buste di questa serie sono stati lasciati nell'ordine in 1955 - 1956 Atti relativi al movimento della 1895 - 1902 cui sono stati trovati: un primo gruppo di carte varie dal 1896 al 1900, un secondo re­ popolazione, registro e busta lativo ai sussidi per le famiglie dei coscritti alla prima guerra mondiale•e l'ultimo co­ stituito dalle partecipazioni comunali a chiusura dei sussidi militari nel corso della se­ Anche per quanto riguarda le carte nelle quali venivano registrate le variazioni conda guerra mondiale. anagrafiche vale la medesima considerazione sulla mancata conservazione.

1933 - 1939 Provvedimenti annorari, buste 1918 - 1921 1957 - 1963 Censimento del 1901, registri 1901

Gli atti di questa serie sono costituiti da richieste e concessioni di sussidi alimen­ Nell'archivio storico si conservano soltanto sette registri relativi al quarto censi­ tari e da requisizioni di grano e granturco. mento dall'Unità d'Italia, svoltosi nel 1901.

1940 - 1941 Carteggio e denunzie di malattie 1918 - 1921 infettive, buste 1964 - 1965 Atti relativi alla Biblioteca, buste 1894 - 1944

Gli atti raccolti sotto la definizione 'servizio sanitario' testimoniano una situazione Le carte conservate in questa serie sono relative alla Biblioteca comunale. La prima

* Serie lacunosa. * Con lacune per gli anni 1930-32, 1938-41. ** Con lacune per gli anni 1892-99, 1919. ** Con lacune per gli anni 1896-99. *** Serie lacunosa. *** Serie gravemente lacunosa. 128 Archivio storico di San Miniato Archivio postur.itario 129

busta contiene un fascicolo definito "Statistiche", un altro intitolato "Resoconti degli l - 87 Atti di morte, registri 1866 - 1945 anni 1918-23" e un terzo che raccoglie le carte della gestione 193<5-44 sotto la direzio­ l-94 Atti di matrimonio, registri 1866 - 1945 ne dell'avvocato L. Conti. La seconda busta contiene anch'essa n. 3 fascicoli: il primo dal titolo "Corrispondenza con la R. Sopr. bibliografica per la Toscana (R. Biblioteca

nazionale centrale di Firenze)"; il secondo dal tirolo "Corrispondenza con il Ministero serie conservano una loro specifica numerazione e sono conservare in maniera separata dal dell'Educazione nazionale"; il terzo dal tirolo "Libri sequestrari"9. resto della documentazione storica prodotta o ricevuta del Comune di San Miniato. Si è vo­ luto però darne como, sia pure in questa maniera un po' particolare, sia per l'importanza che alcune di queste serie assumono per la ricostruzione della storia locale e sia per marcar­ 1966 - 1967 Campioni e livelli, buste 1922 ne la diversa collocazione fisica. Nell'anno 1922 i fascicoli relativi ai campioni e ai livelli comunali furono titolari L'art. 103 della legge comunale, già richiamata, del 1865 affidava al sindaco, quale uffi­ e raccolti in due buste. ciale del Governo, la tenuta dei "Registri dello stato civile". L'ordinamento fo ndamentale di questo servizio, venne determinato dal R.D. 15 novembre 1865, modificato ed inregraco da norme successive, fra le quali merita ricordare quella della legge 14 giungo 1874 e del R. D. 1968 - 1969 Contratti, buste 1922 - 1949 23 ottobre 1874. Il servizio prevedeva (e prevede) quattro ripi di atti (ai quali corrisponde­ vano altrettanti registri): di cittadinanza, di nascita, di morte e di matrimonio. Sempre nel 1922 fu predisposta la raccolta delle carre relative ai contratti comuna­ Nel 'Registro di cittadinanza' si inserivano le dichiarazioni di stranieri che potevano li in apposite buste. La distribuzione dei documenti in questa forma è stata continuata eleggere la cittadinanza italiana e quelle dei cittadini che potevano eleggere la qualità di fino al 1949. straniero, quelle di rinuncia alla cittadinanza, quelle di fissazione di domicilio nel Regno e quelle di rrasferimenco di domicilio da un comune all'altro. Vi erano infine trascritti anche 1970 - 1981 Atri vari, registri e buste 1864 - 1943 i decreti reali di concessione della cittadinanza. Nel 'Registro delle nascite' si includevano le dichiarazioni di nascita, i verbali di presentazione di bambini trovati, quelli di bambini In questa serie è raccolta la documentazione più diversa: da una busta di pratiche morti dei quali non era stata dichiarata la nascita. Vi si trascrivevano inoltre gli atri di na­ amministrative del Teatro comunale 'Giuseppe Verdi' (1864-1930) a un quaderno di scira ricevuti all'estero, o in viaggio marittimo, o da militari, o in comuni nei quali la na­ appunti della Guardia municipale (1893-97), da un registro contabile della 'Società' scita era avvenuta accidentalmente, le dichiarazioni di consegna dei fa nciulli ai pubblici degli asili infantili di San Miniato (1905-13) ai documenti relativi all'assistenza per gli ospizi, gli arri di riconoscimento di figli naturali, i decreti di adozione, legittimazione, sfollati da città bombardare (1942-43). cambiamento o aggiunta di nome e cognome, di concessione di titoli nobiliari, e le sentenze di rerrificazione degli arri di nascita. Nel 'Registro dei matrimoni' si trascrivevano gli arri di celebrazione di matrimonio e le eventuali contemporanee dichiarazioni di riconoscimento 1982 - 1984 Inventari, registri 1865 - 1908 di figli naturali; gli atti di matrimonio celebrati all'estero e in altri comuni. Nel 'Registro di morte' si inserivano gli arri di morte scesi in seguito a dichiarazioni resrimoniali o ad av­ Il primo inventario è relativo ai beni immobili e mobili di proprietà del Comu­ visi o a notizie comunicare dalle amministrazioni di istituti pubblici e privati. Inoltre vi si ne di San Miniaro dal 1865 al 1908. Il secondo riguarda i documenti conservati trascrivevano gli atti di morte ricevuti all'estero, o in viaggio marittimo, o da militari. nell'archivio comunale riordinati dal segreterie Lorenzo Marrucci nel 1880. La terza I registri venivano renuri in doppia copia originale, erano vidimari in ciascun fog lio dal unirà documentaria è costituita dall'aggiornamento dell'inventario effettuato nel Presidente del Tribunale o da un giudice delegato, ed erano depositati uno nell'archivio co­ 1892. munale, l'altro presso la Cancelleria del Tribunale. Fino al 1925 nel Comune di San Miniato funzionò una sola sezione dell'Ufficio di Stato civile, mentre a partire da quella data l'Amministrazione Comunale istituì una seconda se­ zione nella popolosa frazione di Ponte a Egola. Quest'ultima però fu dotata solo del reg istro UFFICI DELLO STATO CIVILE DI SAN MINIATO degli arri di nascita e di quello di morte. Per questo morivo si è ritenuto opportuno presen­ rare in un primo momento l'elenco di rutti Registri di stato civile della prima sezione che 10 l-86 Atti di nascita, registri 1866 - 1945 aveva (ed ha) sede nel Palazzo Comunale a San Miniato (inclusi gli indici), e successivamen­ te l'inventario dei registri degli atti di nascita e di morte della sezione di Ponte a Egola (che aveva ed ha sede in quest'ultima frazione). A proposito dei registri della seconda sezione di Ponre a Egola occorre osservare che la 9 Per una breve storia della Biblioteca Comunale di San Miniato cfr. M. G. TAVONI, registrazione degli arri iniziò il 16 maggio 1925. Nell'agosto del 1940, a seguito alla morte Il fo ndo antico della Biblioteca Comunale di San Miniato, San Miniato, Comune, 1990. dell'impiegato dell'Ufficio di Ponte a Egola, il servizio dello stato civile venne temporanea­ 10 Le serie elencate di seguico, con numerazione aperta, non sono state ancora versate mente sospeso nella frazione e gli atti vennero registrati presso l'Ufficio di Stato Civile di presso l'Archivio storico, ma si conservano presso gli uffici dello Stato civile. Tali serie sono San Miniato. La sezione di Sraro Civile di Ponte a Egola venne riaperta nel 1945. Presso la state trattare come le precedenti e possono essere liberamente consulrare presso gli uffici seconda sezione si conservano, in un armadio di legno, anche alcune scatole con circa 5000 dello Stato civile. La loro collocazione in questa parre della Guida è legata al fa rro che tali schede anagrafiche compilare tra il 1925 e il 1970, ormai non più in uso. 130 Archivio storico di San Miniato

l - 7 Indice decennale ai registri degli atti 1866 - 1945 di nascita, registri l - 7 Indici decennali ai registri degli atti 1866 - 1945 di morte, registri l - 7 Indici decennali ai registri degli atti di 1866 - 1945 ARCHIVI AGGREGATI matrimonio, registri

l - 76 Atti di cittadinanza, registri 1866 - 1945 l - 51 Liste di leva, registri 1865 - 1945 l - 71 Ruoli matricolari, registri 1875 - 1945 Le vicende storiche di un archivio comunale, soprattutto in epoca po­ Presso l'Ufficio Leva, ubicato nel Palazzo Comunale di San Miniato, si conserva stunitaria, sono testimoniate anche dalla eterogeneità dei fo ndi che in esso una serie di registri relativi alla leva militare. In particolare si tratta di registri iniziati sono conservati. L'archivio comunale nei secoli è sempre stato il luogo privi­ a compilare dal 1866 in avanti. Il materiale relativo agli affa ri militari che si è conser­ legiato in cui depositare carte e manoscritti che altrimenti avrebbero ri­ vato non è completo ed in particolare non si è trovata traccia di elenchi preparatori, né schiato di andare perduti o che comunque non trovavano idonea sistemazio­ di liste di estrazione. ne presso chi aveva prodotto documenti cartacei. Se a questo si aggiunge la miriade di uffici e enti pubblici soppressi o trasferiti e le donazioni di qual­ l - 12 Buste di emigrazioni e immigrazioni* 1876 - 1945 che fa miglia che nel tempo aveva conservato e accumulato documenti pri­ vati, ecco in parte spiegato il motivo per cui nell'archivio comunale di San I danni subiti dall'archivio storico comunale sono stati particolarmente evidenti Miniato sono conservati molti fo ndi archivistici che non hanno nessuna re­ nel settore del movimento della popolazione. Infatti presso l'Ufficio Anagrafe, nel Pa­ lazione con l'attività dell'ente locale. lazzo Comunale, si sono conservate solo poche unità archivistiche che si riferiscono in Tu tta questa documentazione è stata riunita in questa sezione, suddivi­ particolare ai flussi migratori. sa in quattro parti corrispondenti ad altrettante tipologie di produttori di questo materiale archivistico (archivi di enti pubblici, archivi di compagnie laicali e di enti assistenziali, archivi domestici e privati, archivi ecclesiasti­ UFFICIO DELLO STATO CIVILE DI PONTE A EGOLA ci). Delle specificità e dei motivi che spiegano la presenza di questi fo ndi l - 21 Atti di nascita, registri** 1925 - 1945 nell'archivio comunale sarà dato atto, lad dove possibile, nelle note intro­ l - 16 Atti di morte, registri*** 1925 - 1945 duttive ai singoli archivi. Oltre agli archivi aggregati descritti nella presente guida, è conservato nell'archivio sanminiatese un nucleo di documenti provenienti dall'uffi cio distrettuale delle imposte dirette di San Miniato che comprende in modo assai frammentario e lacunoso gli atti prodotti da quell'ufficio dal 1865 al 1940. Il fo ndo è stato inventariato con numerazione autonoma (nn. 1-246) ed è accessibile per la consultazione. In epoca recentissima sono stati versati nell'archivio comunale di San Miniato anche gli archivi storici degli Speciali riuniti di San Miniato, della fa ttoria di Santa Gonda e della fa ttoria della Casaccia, che al momento sono in fa se di inventariazione. Dato quindi il valore particolare degli archivi delle opere pie e compa­ gnie laicali, che costituiscono, anche dal punto di vista quantitativo, la par­ te più significativa degli archivi aggregati, si riporta di seguito una nota generale su questi fo ndi. * Serie lacunosa Quando nel 1786 furono fa tti gli inventari dei beni dei luoghi pii san­ ** Con lacune per gli anni 1941, 1943-44 miniatesi soppressi dalle leggi leopoldine, per permettere "l'incorporo dei *** Con lacune per gli anni 1941-44 loro patrimoni all'amministrazione regia di patrimonio ecclesiastico ...' '1, si 132 Archivio storico di San Miniato Archivi aggregati 133

ebbe un elenco completo delle compagnie e congreghe della città di San va vescovile, con una congregazione di 24 fratelli9, successivamente ebbero Miniato. nuova vita le compagnie della SS. Annunziata, dell'Unione (Assunta e Lu­ Risultarono esistere: la compagnia della SS. Vergine dei sette dolori, dovico), di S. Pietro Martire. Anche queste, con le poche superstiti alle sop­ posta nella cattedrale, la compagnia di S. Nicola in S.Caterina, la compa­ pressioni leopoldine (opera Ruffella) furono definitivamente cancellate dalle gnia di S. Giuseppe nella SS. Annunziata degli agostiniani, la compagnia di disposizioni del governo unitario. S. Filippo Neri nella cattedrale, la compagnia del Corpus Domini e S. Ur­ bano, la compagnia di S. Filippo Benizi nella cattedrale, la congregazione del SS. Sacramento e Buonamorte o del Suffragio in cattedrale, la compa­ TRIBUNALE DI FUCECCHIO (1775 - 1865) gnia di S. Domenico di Soria detta della Buca, la centuria del S. Angelo Cu­ stode nella chiesa della Crocetta, la compagnia di S. Caterina e S. Martino, Fin dal XIV0 secolo Fucecchio fu sede di podesteria con competenze ci­ oltre a quattro compagnie con sede a Cigoli (del Suffragio, di S. Antonio da vili ed era soggetta, per il criminale, al vicariato di San Miniato. Anche le Padova, di S. Rocco e del SS. Rosario)2• più volte citate riforme del 1772 confermarono il vecchio ordinamento, ma Oltre a queste, tre anni prima avevano cessato di esistere, per iniziativa pochi anni dopo (giugno 1784) Fucecchio fu promosso a sede di vicariato, delle magistrature comunicative, le compagnie sanminiatesi dell'Assunta e con giurisdizione sulle podesterie di Castelfranco di Sotto e Cerreto Guidi10. S. Ludovico nel convento di S. Francesco, di S. Pietro Martire sotto la chiesa Nel periodo pose-francese le competenze del Vicario di Fucecchio rima­ di S. Domenico e dell'Annunziata nella chiesa omonima3. sero immutate, seguendo l'evoluzione degli altri tribunali vicariali, fino alla Analogamente a quanto avvenne per le compagnie, le stesse leggi e di­ sostituzione con le preture voluta dalla legge 9 marzo 1848. sposizioni del 1786 sofpressero l'opera pia del SS. Crocifisso e la confrater­ Solo in periodo pose-unitario la soppressione della pretura di Fucecchio nita della Misericordia . e l'inglobamento nel tribunale sanminiatese, causarono lo spostamento dei Come altrove, i beni di tutti gli enti soppressi fu rono concentrati documenti del vicariato di Fucecchio a San Miniato, dove sono stati conser­ nell'apposito ufficio per l'amministrazione del patrimonio ecclesiastico, ma vati fino ad oggi. i beni mobili, spesso ammassati in luoghi di fo rtuna, andarono dispersi fra enti pubblici, chiese e privati. Sorte fo rse peggiore toccò ai singoli archivi dispersi in mille rivoli: in parte andarono a Firenze nell'ufficiopreposto ad l - 20 Atti civili dei vicari regi, filze 1775 - 1808 amministrare il patrimonio ecclesiastico5 ed ancor oggi i documenti sono 21 - 24 Atti civili dei giudici di pace, filze 1808 - 1813 1815 - 1858 parzialmente conservati nell'archivio di Stato di Firenzé; in parte nella can­ 25 -73 Atti civili dei vicari, poi dei pretori, filze Atti criminali dei vicari, poi dei pretori, filze 1782 - 1858 celleria comunicativa di San Miniato e quindi direttamente nel nostro ar­ 74 - 145 chivio7; in parte rimasero negli archivi parrocchiali delle chiese che avevano ospitato le compagnie8. ALTRI ARCHIVI DI ENTI PUBBLICI 1 1 Alcune opere e compagnie rinacquero sotto altra fo rma nella prima metà dell'800: l'opera del SS. Crocifisso fu sostituita nel 1803, per iniziati- Trattandosi di poche unità fisiche relative ciascuna a diverse serie e fo ndi, in que­ sto contesto se ne fo rnisce, di solito, il fondo di appartenza. Nei casi più significativi (in cui anche il materiale pervenuto è più consistente) si indica anche la serie. Dal pun­ to di vista del condizionamento, si tratta quasi sempre di filze e registri . 1 ASF, Compagnie soppresse, n. 2780, c. l. Ibidem, passim. G. PIOMBANTI, op. cit., p. 41. 4 D. Lorrr, op. cit., p. 150 e G. CONTI, Storia de/La venerabile immagine e delL'oratorio del SS. Crocifisso detto di Castelvecchio ne/La città di San Miniato, Firenze 1863, p. 71. 5 ASF, Compagnie soppresse. n. 2780. 6 lbidem, nn .2737, 2788, 2793, 2804, 2805, 2812, 2813, 2819, 2835, 2863, 2869. 9 G. CONTI, op. cir., p. 71. 7 10 Ibidem, n. 2780. Gli archivi comunali de/La provincia di Firenze, Firenze 1985, p. 81. 8 Da una sommaria indagine, ai curatori risulta che in molti archivi parrocchiali e 11 Gli atti dei vari enti pubblici sono conservati nei rispettivi archivi storici locali (ve­ nell'archivio della Diocesi di San Miniato sono ancora conservati molti documenti delle di Gli archivi storici comunali de/La provincia di Firenze, ci t. e Gli archivi comunali de/La provin­ compagnie soppresse. cia di Pisa, Firenze 1992). Archivi aggregati 135 134 Archivio storico di San Miniato

Protocolli delle Sentenze, registri• 1866 - 1928 146 - 147 Statuti della comunità di Montopoli, 1360 - 1862 161 - 175 Sentenze, buste 1875 - 1933 registro e lista dei lettOri per la 176 - 195 Citazioni, busté 1871 - 1933 camera di commercio 196 - 201 Cause civili e commerciali, buste< 1893 - 1931 148 Saldi dei camarlinghi della comunità di 1601 - 1627 202 -211 Cause definite con sentenza, buste 1885 - 1923 Montecalvoli, registro 212 - 213 1893 - 1922 214 Cause rinviate, busta 149 Atti vari della cancelleria comunicativa 1654 d Cause abbandonate, buste 1879 - 1937 di Vicopisano, carte sciolte 215 - 218 · Ordinanze ed altri atti in causa, buste• 1897 - 1942 Atti criminali del vicariaro di Certaldo, 1778 - 1784 219 - 233 150 - 153 1866 - 1919 234 - 235 Processi Verbali, buste registri e filze 1893 - 1932 236 - 247 Regisrazioni delle udienze, 154 - 156 Atti vari del vicariaro di Certaldo 1772-1784 f reg istri e busta filze Atti di Usciere, registriB 1893 - 1904 157 Atti civili della podesteria di S. Croce, 1783 - 1784 248 - 250 Atti varie, buste registri e fascicoli 1867 - 1932 filze 251 - 259 158 Dazio della comunità di Montaione, 1824 - 1829 registro 159 Atti vari delle comunità TRIBUNALE DI LIVORNO (1866-1831) di Castelfiorentino, registro 1835 alla Corte d'Assise 160 Atti vari del circondario di Pontedera, 1846 Presso l'archivio di Stato di Firenze, relativamente che carte sciolte e perizie di Livorno, sono conservate 18 unità documentarie tra registri e buste comprendono il periodo dal 1931 al 1946, mentre nell'Archivio di Stato di Livorno si trova un fo ndo molto consistente dal 1866 al 1945 che man­ GIUDICE CONCILIATORE DI SAN MINIATO (1866-1942) ca di ordinamento. Per quanto riguarda il materiale del Tribunale di guerra di Firenze e Livorno presso l'ASF sono conservati i registri e le bu­ Nel 1865 fu prevista l'istituzione presso ogni comune di un Concilia­ ste dal 1860 al 1910. Nel 1931 il Tribunale fu soppresso e i documenti core la cui competenza riguardava la composizione delle controversie mino­ del periodo 1911-31 furono versati al Tribunale militare territoriale di ri su richiesta delle parti. L'incarico veniva conferito su nomina regia. In al­ Roma. cuni casi il Conciliatore poteva giudicare in merito a queste controversie, era assistito dal Segretario comunale nella veste di Cancelliere. Con la legge 1866 - 1931 n. 261, del 16 giugno 189212 venne regolato il funzionamento di un vero e 260 - 261 Processi e sentenze della Corte d'Assise h proprio Ufficio di Conciliazione. L'ufficio era retto da un giudice che si oc­ di Livorno, buste 1898 cupava di cause relative a: "azioni personali, civili e commerciali" e "danni 262 Verbali e sentenze del Tribunale dati" fino a cento lire di valore e di locazioni di immobili. Il giudice veniva di guerra, filza nominato dal Presidente del Tribunale su proposta del Procuratore Regio e scelto in base ad una lista degli eleggibili compilata dalla rispettiva Giunta Comunale. Un'ulteriore regolamentazione per il funzionamentodegli uffici di conciliazione fu emanata nel 1941 a seguito della legge n. 1368 del 18 a Con lacune per gli anni 1872, 1873, 1876, 1879-1894. dicembre. Il materiale conservato nell'archivio del Giudice Conciliatore di b Con lacune per gli anni 1893, 1900. San Miniato comprende gli anni 1866-1940. E' stato suddiviso in nove se­ c Con lacune per gli anni 1903-1904, 1907-1908, 1913-1919, 1929-1930. rie13. d Con lacune per gli anni 1894- 1897, 1903, 1918. e Con lacuna per il 1929. f Con lacune per gli anni 1902, 1913-1916. g Con lacune dal 1895 al 1903. italiani, Roma, 1983 vol. II, p. 555. 12 Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia, parre principale, vol. h Cfr. Guidagenerale degli Archivi di Stato R. Consulta , n. 463. c. 260. Invece nella filza n. 456 a 4, pp. 1618-1626. 14 Nel 1541, secondo ASF, 13 Cfr. A. ANTONIELLA,L' archivio comunale postunitario, Firenze 1983 pp. 88-89. c. 169, si legge l'anno 1599. 136 Archivio storico di San Miniato Archivi aggregati 137

OPERA DEL SS. CROCIFISSO (1399-1786) 263 - 269 Deliberazioni degli operai , registri 1519 - 1786 270 - 323 Entrate e uscite, registri 1409 - 1777 L'opera, fo ndata nel XVI secolo14, prende il nome dall'immagine del 324 - 330 Saldi dei camarlinghi, registri 1531 - 1786 19 Crocifisso particolarmente venerata a San Miniato15. 331 - 338 Atti vari, registri e carte sciolte 1399-1786 Istituita con lo scopo di accrescerne il culto, acquistò, con il passare del tempo, molta importanza. Inizialmente fu amministrata da tre depurati e!etti nei tre terzier� cittadini, poi da 4 operai (2 per il terziere di Poggighi­ OPERA RUFFELLA (1485-1790) SI e 2 per quello di Fuori porta), estratti annualmente dall'apposita borsa. Gli operai scelti solamente tra i "più probi e nobili cittadini", investivano il L'opera pia trasse la sua origine da un lascito del sanminiatese Mel­ 20 21 denaro derivante dalle elemosine, parte nella preparazione della fe stività del chiorre di Donato Ruffelli del 1519 . Morendo nel 1527 il Ruffelli lasciò SS. Crocifisso,parte in usi di pubblica utilità. tutte le sue sostanze affìnchè il comune di San Miniato provvedesse alla cul­ L' opera si avvaleva anche di un provveditore, estratto dalla borsa degli tura dei giovani concittadini e alla dote delle fanciulle povere. In particola­ _ re dispose che con la sua eredità fo ssero pagati 15 scudi l'anno ad un mae­ ope:ai, che �oveva pro�edere quotidianamente alla chiesa e fa re gli oppor­ tuOI mandati al camarlmgo, eletto anche lui annualmente. Agli operai spet­ stro di scuola minore per l'insegnamento della lettura e della scrittura ai tava anche il compito di nominare il cappellano per l'oratorio, che "doveva giovani, 15 scudi ad un lettore di diritto civile ("Instituta") sempre per i 6 giovani sanminiatesi, 25 scudi per il mantenimento di 7 giovani di San Mi­ f�r� anche scuola ai ?gli del popolo"1 . Tra le altre incombenze dell'opera Citiamo la manutenziOne del campanile e dell'organo della Collegiata, il re­ niato per 6 anni allo Studio pisano22, 21 scudi per il conferimento di tre stauro delle carceri e il miglioramento delle condizioni dei prigionieri, le doti a povere fa nciulle sanminiatesi23. sovvenzioni a chiese bisognose, corporazioni religiose e ospedali. Le entrate Secondo quanto disposto dal testatore, l'amministrazione dell'opera fu dell'opera consistevano in molti canoni di livello e nel possesso diretto di affidata a sei operai eletti dal magistrato comunale, ai quali era altresì affi ­ numerosi beni. data l'elezione del provveditore, del cancelliere, del camarlingo, del maestro In occasione dell'epidemia di peste del 163 7 i Sanminiatesi decisero di d'abbaco e l'adempimento di tutti gli obblighi testamentari24. Essi ammi­ erigere al SS. Crocifisso un vasto e sontuoso oratorio, il che avvenne nell'an­ nistravano anche le cospicue rendite fo rnite principalmente dall'affitto dei no 1718. L'opera fu soppressa il 4 novembre 1786 dal granduca Pietro Leo­ poderi, alcuni dei quali situati anche al di fuori del territorio del vicariato poldo, che ordinò la consegna della chiesa e di tutto ciò che le apparteneva, di San Miniato. al Capitolo, con l'obbligo di passare tutte le argenterie all'ospedale di San

Miniato17. 339 - 354 Carte di Marchionne Ruffelli, 1485 - 1546 Nel 1803 il vescovo Bruno Pazzi istituiva la congregazione del SS. Cro­ registri e carte sciolte cifisso, dandole un regolamento, perché sostituisse l'antica opera nel prov­ 355 - 363 Deliberazione degli operai , registri 1550 - 1790 vedere all'oratorio 18. 364-416 Entrate e uscite, registri 1550 - 1787 417 - 420 Saldi dei camarlinghi, registri 1550 - 1787 26 421 - 422 Atti vari, registro e filza 1591 - 1656

15 Per le notizie sroriche sulla sacra immagine e sulla edificazione della chiesa, si veda: G. CONTI, Storia della venerabile immagine e dell'oratorio del SS. Crocifisso detto di Castelvecchio nella città di San Miniato, San Miniaro, 1915. ' 19 Si tratta di inventari di beni e di suppellettili, di copie di contratti e memorie di li- 16 G. PIOMBANTI, op. cit., pp. 90-95. velli e di carteggio. 0 17 La soppressione �vvenne con bigliettO della R. Segreteria di StatO e a seguitO di let­ 2 ASF, Regia consulta, n. 456, c. 169 r. tera magistrale del Soprintendente alla Camera delle comunità del 7 novembre: "In ordine 21 D. LOTTI, op. cit., p. 157. alla deliberazione capirolare del Rev.mo Capirolo di detta cirrà di San MiniatO è statO con­ 22 Ridorri poi a 3 nel secolo XVIII (cfr. ASF, Regia consulta, n. 463, c. 261 v.). venutO e ordinatO come quelli che devono subentrare nelle ragioni di detta opera che a tutto 23 Ibidem. il dì 12 novembre 1786 il loro Capirolo entri in possesso di derra opera... " (cfr. ACSM a., 24 Ibidem, n. 456, c. 169 r. n. 330, Saldi deicamar/ inghi, c. 194). 25 Si trarra di un inventario di beni dell'Opera e copie di contratti e carteggio allegato. 18 G. PIOMBANTI, op. cit., p. 95. 26 ASF, Regia consulta, n. 456, c. 173 r. 138 Archivio storico di San Miniato Archivi aggregati 139

OPERA DI SAN ZENONE DI STIBBIO (1643-1797) no di Pietrasanta, S. Regolo di Bucciano, S. Sisto a Pomezzano e dell'opera del Pa­ lazzo di San Miniato. "Si crede introdotta per provvedere al bisogno di quella chiesa, né vi è altra memoria, se non che nel 1645 fu sottoposta al Magistrato dei Signori Nove .. .''26. Era governata da due operai eletti per la durata di tre anni dai COMPAGNIA DELLA SS. ANNUNZIATA (1531-1784) rappresentanti della comunità: un operaio per il piano e uno per il poggio. E' tra le più antiche compagnie di San Miniato, alcuni addirittura la di Veniva eletto anche un camarlingo che curava l'amministrazione delle en­ � cono istituita nella chiesa dei SS. Iacopo e Lucia prima che appartenesse a1 trate e uscite27. Lo scopo principale dell'opera era l'elargizione di doti. Con domenicani, altri affermano che fu eretta nella stessa chiesa nel 1348, quan­ deliberazione del magistrato comunitativo di San Miniato del 14 agosto do, durante l'epidemia di peste, morirono molte monache del mon tero del­ 1797 le rendite e gli oneri dell'opera di San Zenone furono riuniti al priore � la SS. Annunziara29. Era situata nello stesso monastero, posto fuon porta ser della chiesa di San Bartolomeo di Stibbio28. Ridolfo ma tra il 1559 e il 1561, con i fo ndi ricavati dalla vendita di grani e La documentazione comprende registri di deliberazioni, saldi e un in­ da don tivi di privati, si costruì una nuova sede30. Prese anche il nome d ventario delle proprietà. � � "Compagnia del riscatto" in quanto suo compito p�ec�pu� diven�e quello d1 raccogliere le elemosine per la liberazione degli sch1av1 daI Turchi. Nel 1600 _ � 423 - 428 Atti vari, registri e carte sciolte 1643 - 1797 la compagnia innalzò la chiesa della Crocetta che le �erv1va a ararono � � 1 aggregata alla compagnta del nscatto della Crocetta d1 �orna . Era �mmi?l­ strata da un priore, un soppriore, un camarlingo, 4 fe stawl�, 4 operai e 2 sm­ PIA EREDITA ANSALDI (1787-1895) daci· tutte le cariche erano di durata annuale. La compagnta fu soppressa nel 1783 ' insieme ad altre compagnie sanminiatesi, su richiesta del comune "per 429 - 434 Rendimenti di conti, filzee buste 1787 - 1895 avere in parte, con i loro possessi, i mezzi di fa re il nuovo cimitero"32.

La Pia eredità Ansaldi fu istituita da Pier Tommaso Ansaldi proposto del duomo di San Miniato con testamento del 23 agosto 1786 rogato per Lodovico Papini notaio 443 - 445 Deliberazioni, registri 1531 - 1783 pubblico fiorentino, il quale fu anche il primo deputato dalla magistratura comunitari­ 446 -462 Entrate e uscite, registri 1559 - 1784 va per l'amministrazione del patrimonio che la comunità aveva così ereditato. 463 -465 Saldi dei camarlinghi, registri 1628 - 1784 466 -470 Atti vari, registri e carte sciolte33 1640 - 1777

PIA EREDITA MARRUCCI (1818-1870) COMPAGNIA DELL'UNIONE DELLA SS. AssUNTA E S. LODOVICO DI SANMINIATO 435 - 438 Atti vari, registri buste e carte sciolte 1818 - 1870 (1541-1784)

Giuseppe Marrucci con il suo testamento del 14 dicembre 1848, rogaco dal notaio Nel 1631 avvenne !"'unione" di due compagnie già esistenti nel con­ Valtancoli, lasciò in eredità una somma per una borsa di studio da conferirsi ad un gio­ vane sanmm1atese. vento di S. Francesco di San Miniato: la compagnia dell'Assunta e quella di s. Lodovic034_ La nuova compagnia, ?etra app�nt� dell'Unione, �bbf come scopo precipuo quello di accrescere 1l culto d1 Dw e della Vergme 5 . Nel CARTE DI ALTRE OPERE (1520-1 870)

29 G. PIOMBANTI, op. cit.,pp. 70-73. 439 - 442 Atti vari, registri 1520 - 1646 30 A. BENVENUTI, op. cit.,p. 209. Si tratta di pezzi singoli relativi alla amministrazione delle opere pie: S. Marci- 3l G. PIOMBANTI, op .cit., p. 73. 32 Ibidem, p. 41. . . . 33 Si tratta di registri di ruoli dei componenti della compagma, d1 lettere e suppliche e di un inventario degli arredi sacri . 27 ACSM a., n. 424, Deliberazioni, passim. 28 34 ACSM a., n.472, Deliberazioni, c. l. ACSM a., n. 426, Saldi. 35 ASF, Regia Consulta, n. 456, c. 170 v. 140 Archivio storico di San Miniato Archivi aggregati 141

1643 furono redatti gli statuti o capitoli36 da cinque riformatori eletti dai 485 Statuti, registro 1775 fratelli (2 canonici della cattedrale: Silvestro Stefani e Luigi Bonaparte, in­ 486 - 487 Deliberazioni, registri 1582 - 1783 1604 - 1784 sieme a Benedetto Galiberti, Filippo Roffìa e Alessandro Bonaparte). Gli 488 - 496 Entrate e uscite, registri Saldi dei camarlinghi, registri 1732 statuti provvidero che la compagnia fo sse retta da un padre governatore 497 Ricevute, carte sciolte 1718 - 1782 (che durava in carica un anno), da un padre correttore, da 4 consiglieri e che 498 - 500 per l'amministrazione e il funzionamento ci si servisse di: un provveditore, un camarlingo, uno scrivano, un sagrestano, due cerimonieri e 2 sindaci del COMPAGNIA DI SAN MICHELE ARCANGELO DI CIGOLI (1603-1784) camarlingo37. La compagnia fu soppressa dalle riforme leopoldine del 178538. Dalle ricerche fatte dal cancelliere di San Miniato Bartolomeo Francesco Carozzi risulta che la compagnia fu istituita prima dell'anno 1480 e dal 1645 fu sottoposta al Magistrato dei Nove. 471 Statuti, registro 1643 - 1781 . . . m 472 -476 Deliberazioni, registri 1631 - 1783 Dal XVII secolo, epoca a cui risalgono i primi documenti conservar� 477 -481 Saldi dei camarlinghi, registri 1576 - 1783 archivio, la compagnia fu amministrata da 11 "Uffìtiali'_'(l prior�, � captta­ 482 - 484 Entrate e uscire, registri 1541 - 1784 ni, 1 camarlingo, 1 sacrestano, 2 ragionieri, 2 infe rmien e 2 fe stawli) e da 3 "Uffìtiale" (l priora e 2 capitane)45.

COMPAGNIA DI SAN PIETRO MARTIRE DI SAN MINIATO (1582-1 784) 501 Deliberazioni, registro 1603 - 1783 La sua origine è sconosciuta, ma comunque anteriore al 150039. La sua 502 -518 Entrate e uscite, registri 1744 - 1772 sede era situata sotto la chiesa di San Domenico40 e il suo scopo consisteva 519 - 522 Saldi dei camarlinghi, registri 1637 - 1784 nell'assistenza spirituale ai condannati a morte. La compagnia era retta da un priore, un superiore o correttore (sempre un sacerdote) e da due consi­ COMPAGNIA DI SAN Rocco DI CIGOLI (1668-1782) glieri. Per le attività e l'amministrazione erano poi eletti: l scrivano, l provveditore, l camarlingo, 6 fe staioli, l sagrestano, 2 infe rmieri e 4 uffì­ "Si vede eretta questa compagnia avanti al 1 5 70 e credesi che avesse ciali41. L'amministrazione della compagnia era controllata annualmente dal principio dall'adunanza di pie persone che anda an� all'oratorio di dett cancelliere episcopale e poi dal 1783 dal cancelliere comunitativo di San . � � Santo per fare orazioni. Nel 1609 fe cero t loro Capttoh c e ron approvati Miniato42. Nel XVIII secolo la compagnia di San Pietro Martire fu aggre­ � � � dall'ordinario. Nel 1645 fu sottoposta al magistrato de1 stgnon Nove nel gata alla confraternita della Misericordia di Roma, sotto l'invocazione di temporale e si regola secondo i suoi ordini"46. Giovanni Battista Decollato de' Fiorentini43. Come quasi tutte le altre compagnie, anche quella di San Pietro non sfuggì alle soppressioni leopof­ dine del 178344. 523 - 527 Entrate e uscite, registri 1668 - 1782 528 Saldi, registro 1779 - 1782

36 ACSM a. 1643-1781, n. 47 1. COMPAGNIA DI SANT'URBANO DI SAN MINIATO (1701-1782) 37 Ibidem. 38 D. LOITI, op. cir., p. 138. Non abbiamo notizie dirette sulla fo ndazione e sul funzionament0 della 39 In ACSM a. 1604-69, n. 488, Entrate e uscite, si parla di conrrani di acquisro da par- compagnia che comunque ebbe sede in una cappella sotto la chiesa dei re della compagnia dall'anno 1469. 40 G. PIOMBANTI, op. cir., p. 41. 41 Cfr. ACSM a. 1775, nn. 485, Statuti e n. 486, Deliberazioni, passim. v. azioni 42 ACSM a. 1772, n. 497, Saldi dei camar/inghi, passim. 45 ASF, Regia consulta, n. 456, c. 172 e ACSM a. 1603-1783, n. 501, Deliber 43 ACSM a. 1775, n. 485, Statuti 1775. degli ufficiali, passim. 44 G. PIOMBANTI, op. cic., p. 41. 46 ASF, Regia Consulta, n. 456, c. 172 r. 142 Archivio storico di San Miniato Archivi aggregati 143

SS. Iacopo e Lucia. In epoca imprecisata, "ridotta a pochi fratelli"47, si fuse 60 1 Inventario degli arredi sacri della 19 Gennaio 1784 con la compagnia del Corpus Domini. compagnia della Misericordia di La compagnia del Corpus Domini e di S. Urbano fu soppressa dalle San Miniato, registro riforme leopoldine.

529 -550 Entrate e uscite, busta e registri 1701 - 1782 CONGREGAZIONE DI CARITA (1890-1943)

Le Congregazioni di Carità fu rono istituite presso ogni Comune nel COMPAGNIA DI S. CATERINA E S. MARTINO DI SAN MINIATO (1722-1782) 1862 con la legge n. 753 del 3 agosto. Esse rientravano nel quadro del nuo­ vo assetto dell'amministrazione delle Opere Pie ed avevano per scopo l'assi­ stenza pubblica. Avevano anche il compito di amministrare le eredità e i la­ "Ebbe la sua origine avanti il 1568 per l'unione di alcuni fratelli che si sciti che fo ssero stati attribuiti loro in gestione dai Consigli Comunali. Nel trovavano assieme a fare orazione e fecero i loro capitoli approvati da Mon­ 1890 si definirono meglio le finalità e l'organizzazione di queste Congrega­ signor Vescovo di Lucca e poi si unirono ad altra compagnia di S.Martino. zioni. Si stabilì che fossero amministrate da un Comitato eletto dal Consi­ Ella si governa con detti capitoli e co' partiti che secondo il bisogno si fa n­ glio Comunale e la fu nzione del tesoriere fo sse espletata dall'Esattore comu­ no in corpo di Compagnia"48. La compagnia fu soppressa dalle leggi leo­ nale. Il provvedimento n. 99 del 5 fe bbraio 1891 previde l'istituzione di ar­ poldine. chivi propri per conservarvi gli atti delle congregazioni. Ogni congregazio­ ne doveva tenere oltre agli atti prodotti direttamente anche documenti, in­ ventari ed elenchi relativi alle istituzioni eventualmente amministrate. Nel 551 - 593 Entrate e uscite, registri 1722 - 1782 1937 le Congregazioni furono sostituite dagli Enti Comunali di Assistenza (E.C.A.). Le nuove istituzioni assorbirono anche tutto il patrimonio archivi­ stico delle Congregazioni e delle Opere Pie da loro amministrate. COMPAGNIA DEL SS. ROSARIO DI CIGOLI (1777-1782)

La compagnia fu istituita nel 1594 da un padre domenicano, inviato a 602 - 607 Protocolli delle deliberazioni, registri* 1890 - 1930 Cigoli come predicatore, che poi lasciò l'incarico al pievano della chiesa di 608 - 612 Copialettere, filze 1900 - 1935 Cigoli, ordinandogli di eleggere due priori per l'amministrazione della 613 Protocollo della corrispondenza, registro 1938 - 1942 compagnia. I priori e il pievano possedevano le due chiavi della cassetta del­ 614 - 617 Registri di cassa, registri** 1898 - 1943 le elemosina della compagnia. Successivamente fu rono eletti due operai i 618 - 621 Atti vari, buste registri e filze 1891 - 1943 quali erano estratti ogni anno dalla borsa della comunità. Lo scopo della compagnia era quello di accrescere la devozione al SS. Rosari049. ONMI UFFICIO DI SAN MINIATO (1901-1939)

594 - 599 Entrate e uscite, registri 1777 - 1782 Comprende due registri e quattro fa scicoli raccolti in un contenitore. Il materiale è ordinato per serie e cronologicamente. I documenti vanno dal 1935 al 1939. CARTE DI ALTRE COMPAGNIE LAICALI (1617-1784)

600 Estratti di deliberazioni della compagnia 1617- 1618 622 Corrispondenza, busta 1935 �- 1939 dell'Assunta di San Miniato, registro

47 G. PIOMBANTI, op. ci r., pp. 68 e 140. 48 ASF, Regia Consulta, n. 456 (anno 1746), c. 170 v. * Con lacune per gli anni 1915-1929. 49 ASF, Regia Consulta, n. 456. c. 171 v. ** Con lacune per gli anni 1902, 1909, 1914-1924, 1929- 1934. 144 Archivio storico di San Miniato Archivi aggregati 145

FAMIGLIA ANSALDI (1300-1911) riva per l'amministrazione del patrimonio che la Comunità aveva così eredi­ tato. I sei Rendimenti dei Conti che costituiscono questo piccolo fo ndo e Una corposa raccolta di documenti privati è costituita dall'archivio An­ che coprono l'arco di tempo dal 1787 al 1895, sono conservati fra le altre saldi, dalle carte cioè, della nobile fa miglia sanminiatese che ebbe notorietà carte degli Enti Assistenziali51. nei secoli XVII e XVIII grazie ad alcuni suoi rappresentanti che si distinse­ ro in particolare nel campo della giurisprudenza. Francesco Ansaldi fu un illustre giurista, operò sopratutto a Genova, fu autore dei "Consilia", com­ 623 - 663 Atti vari, buste di memorie, scritte 1462 -1897 pilazione di pareri legali per conto di privati, della Religione di Santo Ste­ patrimoniali e reg istri contabili fa no e del Senato di Genova. Compose il trattato "De Iurisdictione", morì nel 1639. Ansaldo Ansaldi si distinse a Roma come letterato ed economista politico, fu Auditore di Camera e Difensore della Sacra Rota. Morì il 7 di­ FAMIGLIA ROFFIA (1390-1861) cembre 1719 a Roma dove, nella chiesa di San Giovanni Battista dei Fio­ rentini si conserva una lapide commemorativa50. I documenti che costitui­ La fa miglia Roffia è una delle principali dinastie cittadine, presente in scono il fo ndo Ansaldi presso l'archivio storico comunale sono conservati in San Miniato almeno dal secolo XIV. Vari personaggi che portano questo no­ 36 cartelle con numerazione propria da I a XXXVI. Il n. XXVI è ripetuto me compaiono, fin dal secolo successivo, in rapporto con il governo fioren­ due volte, manca il n. XXX. L'ordinamento di questo archivio è il frutto di tino: "nel 1396 ser Piero di ser Piero Roffia, ad esempio, è ambasciatore una sistemazione settecentesca che ha subito poi nel tempo aggiunte suc­ presso Bernardo conte di Armagnac; Pier Francesco è autore di una orazione cessive fino alla fine dell'ottocento senza che ne sia stata modificata la strut­ in morte di Lorenzo il Magnifico;ma il personaggio di spicco della fa miglia tura. Il materiale è suddiviso, all'interno delle cartelle, in contenitori omo­ è senz'altro Girolamo, nato nel 1496, giurista e storico, del quale sono ri­ genei e in fa scicoli titolari e numerati in numeri arabi. Fanno parte di que­ maste diverse opere alcune delle quali conservate nella Biblioteca Riccardia­ sto fo ndo inoltre cinque diverse unità documentarie costituite da un "Libro na di Firenze52. Nel corso del XVI secolo i Roffia costituirono, in adegua­ di memorie di casa Ansaldi" dal 1705 al 1730; una busta di scritture relati­ mento al prestigio raggiunto, la loro "domus" familiare in una delle vie ve al Proposto Tommaso Ansaldi contenente in particolare il processo con­ centrali della città53. tro il balì Francesco Rinaldi, patrizio fiorentino, nel 1765; due raccolte di La fa miglia, a cominciare da Niccolò, ebbe sempre un suo esponente . ricevute: una relativa al proposto To mmaso (1750-84) e l'altra di carattere nell'Ordine di Santo Stefano, così come fu, per sec oli, la depositaria della 4 più generale dell'anno 1842; infine il singolare epistolario di Te resa Pazzi e carica di Vicario Foraneo del Vescovo di Lucca5 . Baldasarre Ansaldi dal 1816 al 1819. L'archivio Roffia, conservato in parte nell'archivio storico del Comune Una parte considerevole dei documenti conservati è costituita dalle di San Miniato, è costituito prevalentemente dalle carte del balì Niccolò scritture di matrimonio dal 1565 al 1866 relative ai membri della famiglia (secolo XVII)55, tra cui si trovano raccolte di documenti precedenti, storie con altre grandi fa miglie sanminiatesi e toscane come i Grifoni, i Roffia, gli Agostini di Pisa e i Fanucci di Lucca. Vi si trovano inoltre testimonianze di momenti significativi della storia 5! Cfr. ACSM, sezione Aggregati nn. 429-434. religiosa nelle carte relative a Pietro Ansaldi in qualità di Regio Amministra­ 52 Cfr. Silvia NANNIPIERI, Gostanza e la sua gente, in Gostanza la strega di San Miniato, tore del patrimonio ecclesiastico della diocesi di San Miniato (1781-89). Bari 1989, pp. 35-36. 53 Cfr. Luigi LATINI, I lavori di ampliamento di Palazzo Roffia: documenti per la storia Alla fa miglia Ansaldi si deve poi l'istituzione di un legato relativo alla dell'edilizia sanminiatese del Cinquecento, in "Bollettino dell'Accademia degli Euteleti della costituzione di doti per fa nciulle povere. La pia Eredità Ansaldi, infatti, fu Città di San Miniato"', 1990, 57, pp. 15-35. istituita da Pier To mmaso Ansaldi, proposto del duomo di San Miniato, con 54 Per ulteriori notizie sulle famiglie Roffia, Ansaldi e la storia della città cfr. Giusep­ testamento del 23 agosto 1786 rogato da Lodovico Papini notaio pubblico pe PIOMBANTI, Guidadella Città di San Miniato al Tedesco con notizie storiche antiche e moderne, fiorentino il quale fu anche il primo deputato della magistratura comunita- San Miniato 1984 e Giuseppe RONDONI, Memorie storiche di San Miniato al Tedesco, San Mi­ niato 1876. 55 Cfr. Rita DE TATA, Lafa miglia Roffia in alcuni documenti delXVII secolo. Primi elemen­ ti per una ricerca, in "Bollettino ci t.", 1987, 54, pp. 51-63; Roberta ROANI VILLANI, Un epi­ 5° Cfr. Anna MATTEOLI, Iscrizioni su drte sanminiatesi illustri' in Bollettino cit., n. 51 sodio di mecenatismo sanminiatese del Seicento: Niccolò Roffia, in "Bollettino cit,", 1988, 55, pp. 0 984, pp. 49-5 1; Giuseppe RONDONI, op. cit., pp. 308-310. 35-43. Archivi aggregati 147 146 Archivio storico di San Miniato

di San Miniato, genealogie, contratti e testamenti. . ze. L'anno successivo tornò in San Miniato per soccorrere la popolazione du­ Il fo ndo presenta 68 unità documentarie ed è costituito da -un primo rante un'epidemia di tifo che sconvolse la zona e gli fu affidata la condotta raggruppamento relativo all'epistolario di due membri della fa miglia, con­ medica nella campagna sanminiatese. Dal 1816 fu socio ordinario dell'Ac­ trassegnato dalla definizione "Carteggio". Le buste conservano una numera­ cademia dei Georgofili e partecipò sempre alle attività culturali dell'Acca­ zione originale consistente in una sigla fo rmata da lettere, numeri arabi e demia degli Euteleti di San Miniato57. Per le sue ricerche e pubblicazioni numeri romani. Un secondo gruppo è relativo all'amministrazione del pa­ nel campo della chimica ottenne in Firenze la cattedra nel 1820. Nei due trimonio mobile e immobile (contratti, riscossioni di fitti e livelli, saldi, bi­ anni successivi frequentò Università ed Accade mie. Sono noti i suoi studi lanci, decimari, mandati, cause e liti), si tratta quindi di scritture patrimo­ sulla chimica fa rmaceutica e la chimica applicata all'agricoltura. Fino dal niali in genere. Seguono poi i libri di memorie e gli altri documenti relativi 1846 il Taddei rivolse la sua attenzione alla ematologia. Si conservano di lui alla storia della famiglia (memorie, genealogie, matrimoni, testamenti, anche studi sull'idrologia, alcuni dei quali pubblicati nel 1858 a Firenze58. onorificenze, cariche ricoperte, affari religiosi, commende, affari dell'Ordine Partecipò a numerosi congressi internazionali e ben quarantadue accademie di Santo Stefano, inventari). Le buste che raccolgono tutta questa documen­ italiane e straniere gli conferirono il titolo di socio59. Prese parte attiva alla tazione conservano una numerazione originale in numeri arabi. vita politica del suo tempo. Per due volte fu deputato all'Assemblea To sca­ L'archivio della famiglia Roffia rappresenta per San Miniato una fo nte na e come presidente dell'Assemblea Costituente cadde in disgrazia al mo­ importante di notizie storiche e di testimonianze utili per la ricostruzione mento della restaurazione granducale. Morì a Firenze il 29 maggio del della società sanminiatese di età moderna. Tra queste carte si conserva anche 1860. Il fo ndo documentario conservato nell'archivio storico comunale di il processo di nobiltà della famiglia, che attraverso indagini retrospettive San Miniato è costituito da appunti di corsi universitari, appunti inerenti a sulla genealogia permette uno sguardo anche sulle epoche precedenti. ricerche scientifiche, memorie, corsi universitari tenuti da Gioacchino Tad­ Durante i lavori di inventariazione e riordino del fo ndo archivistico è dei, attestati ed onorificenze. Comprende anche carte relative al nipote stato rinvenuto il processo contro Gostanza da Libbiano condotto da To m­ Massimo Taddei. Il materiale rinvenuto presenta un ordinamento interno, maso Roffia Vicario del vescovo di Lucca nel 159456. Il manoscritto si tro­ effettuato probabilmente alla fine del secolo scorso, che non tiene conto del­ vava fra le altre scritture relative a questo membro della famiglia nel perio­ la successione strettamente cronologica. I documenti sono suddivisi per ar­ do in cui ricopriva in San Miniato la carica ecclesiastica più autorevole pri­ gomento e numerati in numeri arabi. ma della istituzione della diocesi avvenuta nel 1622.

733 - 750 Atti vari, buste, filzee registri 1790 - 1865 664 - 675 Atti, lettere e circolari, buste 1606 -17 76 676 - 706 Amministrazione e memorie, buste 1467 - 1789 707 - 732 Miscellanea, buste e filze 1459 - 1861 ACCADEMIA DEI VOLONTARI DI SAN MINIATO ( 1814-186 5)

L'Accademia dei Volontari fu fo rmata nel 1817 come società di dieci GIOACCHINO TADDEI (1810-1869) persone con l'appoggio e l'interessamento di Francesco de' Pazzi ai fini di acquistare e gestire lo stabile del Teatro posto in via Fagognana di sotto, di Gioacchino Taddei nacque a San Miniato il 30 marzo 1792. Nel 1815 proprietà di Giuseppe Buonfanti. L'Accademia, eretta sotto la protezione di si laureò in Medicina presso l'Università degli Studi di Pisa dove si era reca­ Ferdinando III, si assunse l'onere di dare ogni anno "un corso di rappresen­ to usufruendo della borsa di studio "Ruffelli". Contemporaneamente agli tanze". Il 27 settembre 1834 si ampliò il numero dei possibili aderenti studi di medicina Ta ddei intraprese lo studio della chimica che fu poi la all'accademia e si istituì, annesso al teatro, un luogo di "pubblico pa_ssatem- scienza in cui più si distinse. Al 1816 risale la sua prima pubblicazione sul "Giornale di Scienze ed Arti" di Firenze. Nel frattempo aveva ottenuto il posto di "Medico astante" nell'Arcispedale di Santa Maria Nuova di Firen- 57 Cfr. S. NANNIPIERI, A. ORLANDI, Inventario de ll'Accademia degli Euteleti, San Miniato 1992. 58 Cfr . Antonio ESPOSITO VITOLO, L'opera di Gioacchino Taddei, in "Bollettino" cit., 1947, 24, pp. 18-33. 56 Gostanza, la strega di San Miniato, a cura di Franco Cardini, Bari 1989. 59 Gli attestati sono conservati in ASCSM, sezione aggregati n. 733. Archivi aggregati 149 148 Archivio storico di San Miniato

po" detto "stanze civiche". Si aggiunsero altri diciotto cittadini e si rese ne­ ARCHIVI PRIVATI (1401-1854) cessario un nuovo regolamento. A tale scopo furono elette quattro persone: 816 - 828 Atti di soggetti privati, registri e filze 1401 -1854 il marchese Maurizio Alli Maccarani, il dottor Vincenzo Pellicini, Baldas­ sarre Ansaldi e il dottor Giuseppe Berni. Il numero massimo dei compo­ I pezzi sono relativi alla amministrazione privata dei seguenti personaggi: Andrea nenti dell'Accademia fu fissato in trentasei unità. Ognuno di loro doveva di Giovanni da San Miniato, mercante; Miniato Spagliagrani; Giovanni Gucci; Egidio di Pietro Galli; Giovan Battista Graziani da S. Maria a Monte, fa bbro; Niccola Mazzin­ versare una somma stabilita e diventare possessore di un palco. Gli accade­ ghi e Domenico Luccioli, notai; fratelli Tanti di San Miniato; Francesco Santini, can­ mici erano a tutti gli effetti proprietari del teatro: "stabili, annessi, mobili e celliere comunitativo; Leopoldo Conti; canonico Silvio Risi. accessori". Eleggevano un presidente, un provveditore, un'aiuto provvedito­ re, un camarlingo e un segretario. Te nevano regolari adunanze di cui si sono conservate le deliberazioni. CONVENTO DI SAN DOMENICO Nelle "Stanze Civiche" si potevano praticare i giochi di "Data, della Dama, della Tavola Reale, degli Scacchi, della Tombola e Bambara, sotto la Nell'archivio storico del comune di San Miniato è conservato quello che sorveglianza di uno degli Accademici a turno; da aprile a settembre rimane­ resta del fo ndo archivistico del Convento di San Domenico. Esso comprende vano aperte anche al mattino e vi erano ammessi i maggiori di sedici anni 118 pergamene dall'anno 1290 - data di un privilegio concesso da papa che non praticassero alcun mestiere ma vivessero di rendita. Riguardo alla Niccolò IV all'ordine dei Predicatori - all'anno 1726 -data di una lettera gestione delle "Stanze Civiche" l'archivio conserva tutta la documentazione di Tommaso Ripoli, maestro dell'ordine suddetto. fino al 1865. Agli anni 1864-65 appartiene il carteggio relativo ai rapporti Non si conoscono finora i tempi e le modalità di acquisizione del fo ndo con il Comune per la costituzione del nuovo Te atro. diplomatico di S. Iacopo e Lucia (o di S. Domenico) da parte dell'archivio del comune di San Miniato. Le pergamene di questo convento sono assenti 1856 1863) 1880 751 Statuti, registro 1836 sia negli inventari del (con aggiornamenti fino al e del 752 - 755 Deliberazioni, registri 1814 - 1863 (con aggiornamenti fino al 1892) relativi al materiale che in quell'epoca si 756 - 760 Documenti a corredo delle deliberazioni, 1835 - 1865 conservava nell'archivio comunalé1 , sia in un più recente inventario di con­ buste sistenza pubblicato nel 1956 nell"' Archivio Storico ltaliano"62. La consegna 761 - 780 Saldi, buste 1816 - 1862 di questo fo ndo pergamenaceo all'archivio comunale deve essere avvenuta 781 Contratti e documenti diversi, busta 1816 - 1853 quindi in anni molto vicini a noi e in maniera puramente casuale. S. Iacopo e Lucia è attestata per la prima volta, tra le dipendenze della chiesa di S. Mar.ia "in castro sancti Miniatis", in una bolla di papa Celestino ASSOCIAZIONI DIVERSE SANMINIATESI (1883-1955) III del 1195; come chiesa di S. Iacopo di Fuoriporta è presente sia nell'esti­ mo della diocesi di Lucca del 1260, sia nelle decime della stessa diocesi de­ 782 - 812 Atti vari della gli anni 1275-76, 1276-77 e 1302-0363. Soltanto nel 1329 i Domenicani, Società Reduci e fratellanza militare, 1883 - 1936 buste e registri avvalendosi di un privilegio loro concesso da papa Giovanni XXII64 presero 813 Atti vari della società ginnastica e 1884 - 1899 possesso della suddetta chiesa, tramite una donazione fatta, il 12 luglio di pubblica assistenza, busta quell'anno, da Ugone Malpigli, proposto della pieve dei Santi Genesio e 814 Atti vari della società del Buon Umore, 1897 - 1898 Maria di San Miniato, insieme con il capitolo dei canonici, per una metà, e busta 815 Atti vari dell'Associazione Nazionale, 1940 - 1955 famiglie caduti in guerra, registro60 6t ACSM, nn. 4649-2652. 62 Arch ivio Comunale di San Miniato, a cura di M. LUZZATIO, in "Archivio Storico Ita­ liano", CXIV (1956), p. 603. 63 San Miniato fe ce parte della diocesi di Lucca fino al 1622, anno in cui fu elevata a 60 sede vescovile (E. REPETII, op. cit.,V, Firenze 1843, p. 90). Si tratta di un unico libro mastro iniziato nel 1940, il l di novembre, e compilato 64 ACSM, Diplomatico, Fondo S. Iacopo, perg. n. 5 e 6. fino al 31 dicembre del l955 per registrare l'attività di sussidio alle fa miglie. Archivi aggregati 151 150 Archivio storico di San Miniato XVI secolo. Il fo ndo conserva 3 buste di documenti diversi e registri di me­ dai parrocchiani della chiesa di S. Iacopo, per l'altra metà65. I Domenicani rischiarono di essere espulsi quando il .Granduca di To­ morie e contratti. scana Pietro Leopoldo ordinò la soppressione di questo convento con decre­ to del 22 agosto 1786, decreto revocato pochi giorni dopo per intercessione 829 - 835 Atti vari, buste e registri 1349 - 1830 del vescovo e del Capitolo di San Miniato66. Il convento non sfuggì invece alla soppressione del 1808 operata dal go­ verno francese al momento in cui fu reso esecutivo nel territorio dell'ex Gran­ CARTE DI ALTRI ENTI E ISTITUTI ECCLESIASTICI (1250-1757) ducato di To scana il Decreto Imperiale del 24 marzo con il quale erano stati aboliti tutti gli ordini monastici ed era stata decretata la confisca dei loro beni, Si tratta di pezzi singoli provenienti da: Capitolo e Canonici della Chie­ ivi compresi quelli che facevano parte del patrimonio librario e archivistico. sa di San Genesio, Chiesa di Santa Lucia di Cusignano, Convento di San Dopo la caduta di Napoleone, il convento fu ripristinato ed i Domeni­ Lucchese di Poggibonsi, Monastero della Santissima Annunziata di San Mi­ cani poterono tornare nella loro vecchia sede dove rimasero fino alla nuova niato, Chiesa di S. Jacopo a Collebrunacchi, Monastero di Santa Chiara di soppressione del 1866 (questa volta operata dal governo italiano) quando il San Miniato, Monastero di Santa Trinita di San Miniato, Convento di San convento fu tolto a questi religiosi ed adibito, ad esclusione della casa del Vivaldo, Parrocchia di San Domenico di San Miniato. parroco, a sede di pubblici uffici, come lo è ancora oggi67. Le carte del convento, che contengono donazioni, testamenti, matrimo­ ni e assegnazioni di doti, cause, arbitrati e sentenze, compravendite, affitti, 836 - 845 Atti vari, filze, registri e carte sciolte 1250 - 1757 livelli e permute di beni del convento, nomine di procuratori, quietanze, suppliche e provvisioni, privilegi pontifici, lettere di superiori dell'ordine e di altre personalità, conferimenti di benefici, atti relativi ai rapporti tra il convento e il vescovo di Lucca ecc. assommano, ad un totale di 118 docu­ menti così distribuiti: Secolo XIII: l Secolo XIV: 56 Secolo XV: 39 Secolo XVI: 16 Secolo XVII: 5 Secolo XVIII: l Di queste pergamene sono stati compilati i regesti, corredati da note ar­ chivistiche e diplomatistiche e da indici: l'elaborato è depositato presso la Biblioteca del Comune di San Miniato. Altre pergamene, che erano uscite dal convento all'epoca della soppressione napoleonica, sono attualmente conservate nel Diplomatico dell'Archivio di Stato di Firenze, dove giunsero dall'Archivio Centrale delle Corporazioni Religiose Soppresse. Esse am­ montano ad un totale di 56 e coprono un arco di tempo che va dal XIV al

65 Ibid. , perg. n. 10. 66 F.M. GALLI ANGELINI, Il Convento dei Domenicani in San Miniato, in "Bollettino dell'Accademia degli Euteleti", XII (1941), vol. 23, pp. 8- 11. 67 Per altre notizie su questo convento cfr. L. CARRATORI, Il diplomatico dell'Archivio Storico del Comrme di San Miniato: descrizione del fo ndo, in "Il Computer in Archivio", San Mi­ niato 1990 (Atti del seminario su "L'automazione degli archivi storici degli Enri Locali"), pp. 104-108 e la bibliografia ivi citata. Indice dei nomi

A Bernardo di Armagnac, 145 Berni Giuseppe, 148 Accademia degli Euteleti, 31-33, 49, 145, Biagini Antonio, 23 147, 150 Bocca d'Elsa (San Miniato), 99 Accademia dei Georgofìli, 147 Bonaparte Alessandro, 140 Accademia dei Volonrari di San Miniato, 147 Bonaparte Luigi, 140 Afferni Alfonso, 118 Borgia Luigi, 97 Agliati (San Miniato) , 63 Borgioli Maura, 24 Agliano (San Miniato) , 67 Brusciana (San Miniato), 63 Aglioni (San Miniato) , 63 Bucciano (San Miniato), 63 Agostini, famiglia, 144 Buonfanci Giuseppe, 147 Alamanni Pietro di Antonio, 48 Alli Maccarani Maurizio, 148 Ammirato, 65 c Andrea di Giovanni da San Miniato, mercante, 149 Caciagli Giuseppe, 35, 63, 69 Ansaldi Ansaldo, 144 Calenzano (San Miniato), 63 Ansaldi Baldassarre, 144, 148 Calizzano (San Miniato), 63 Ansaldi, famiglia, 144, 145 Campi, 43 Ansaldi Francesco, balì, 144 Camporena (Montaione) , 63, 67, 77 Ansaldi Pietro, 144 Cannesi, 93 Ansaldi Tommaso, 138, 144 Canneto (San Miniato) , 41, 60-61, 63 Anconiella Augusto, 27, 44, 53, 55, 71, 84, Cantini Lorenzo 39-40, 43-44, 46, 48, 50-5 1, 96-97 61-62, 66-67, 72-73, 75, 81-83, 93-94, Arezzo, 54, 84 100-101. Associazione Nazionale Famiglie Caduti in Capo Cavallo, 99 Guerra, 148 Caponi Mario, l 7 Astengo Carlo, 106 Capponi, 93 Atzori Luigi, 34 Capriano, 63 Cardi Cigoli Simone, 112 Cardini Franco, 15, 146 B Carducci Giosuè, 113 Carleschi, 93 Bagno a Ripoli, 43 Carlo V d'Asburgo, Imperatore, 21 - Balconevùi (San Miniato), 63 Carmignano, archivio comunale, 78, 84, 86-87, Barbialla (San Miniato), 42, 60, 62, 65 98 - Podesteria, 61, 93 Carratori Luigina, 150 Beato Ezio, l 7 Carozzi Bartolomeo Francesco, 23, 40, 68, 141 Bechini, 93 Casa Nuova, 63 Benvenuti Armando, 71, 139 Casini Bruno, 24 154 Archivio storico di San Miniato Indice dei nomi 155

63, 77 CaJte/fa/fi (Montaione), -di S. Antonio da Padova, 132 - Archivio srorico, 16 Guadagni Migliore, 31-32 134 CaJte/fiorentino, -di Sant'Urbano, 132, 141 - Biblioceca nazionale centrale, 128 Guarnieri R., 32 - Comune, 55, 77 Confraternita della Miserièordia, 132, 140 - Biblioteca Riccardiana, 145 Guasri Cesare, 44 - Podesteria, 63 Congregazione del Sancissimo Sacramento, 132 - Camera delle Comunità, 102 Gucci Giovanni, 149 28, 42, 99 Castelfranco di Sotto, Conci Giuseppe, canonico, 133, 136 - Circondario, 43 - Archivio, 53, 95, 106 Conci Leopoldo, avvocato, 32, 128, 149 - Circondario di Socroprefeccura, 84 - Cancelleria, 2 5, 3, 09 l O l Corniano (San Mi11iato) , 63 - Comune, 40-42, 62, 65-67, 77, 80, 82, H-1-K - Comune, 106, 109, 111-1 12 Cosimo I de' Medici, 68, 71, 94, 97, 112 104-105 - Podesteria, 43, 52, 114, 133 Cosimo II, 21 - Provincia, 62, 133 Herlihy David, 104 41, 60-63, 65 CaJtelnuovo, Cristiani Testi Maria Laura, 65 -Sovrintendenza archivistica per la Hopkinson Alan, 16 - Podesteria, 60 Cusigliano (San Miniato), 63 Toscana, 15, 17, 33-34 fano, 84 Castiglione, 63 Cusignano (San Mi11iato), 63 - Tribunale della Ruoca Criminale, 54, 58 Impruneta, archivio comunale, 82, 84, 90, 97 , Celestino III, papa, 149 - Tribunale di Prima Istanza, 58, 85 99 Cerreto Guidi, 42, 99 - Ufficio dei Pupilli, 47 lnsabaro Elisabetta, 78 - Comune, 84, 112 D - Ufficio delle Farine, l 00 lntroyono (San Miniato), 63 - Podesteria, 43, 52, 133 - Ufficiodelle Riformagioni, 68 Isola (San Miniato), 63 Cerri Roberro, 15, l 7 Da Cepperello Giannozzo di Alberro, 49 - Ufficio di Reclucamenco, 89 Klapish-Zuber Chrisciane, 104 Certaldo, 43 44 D'AcidarioArnaldo, Fornace (San Miniato) , 63 - Comune, 55 Delfiol Renaro, 17 Franqueira Afia, 16 - Vicariaro, 25, 62, 134 93 Del Turco, Fucecchio, 28, 42, 99, 106, 110-1 11, 133 L Chellini Barrolomeo, 113 De' Pazzi Francesco, 147 - Comune, 110- 112 Chitrolini Giorgio, 39, 97 De Taca Rica, 145 - Podesceria, 43, 52 Laiatico, comune, 55 Cigoli (San Miniato) , 24, 27, 42-43, 60-62, 65, Donaci Ignazio, 26 - Precura, 133 Lami Giovanni, 65 92-93, 97 , 100, 132, 141-142 - Tribunale, 114, 133 Lari, 106 - Comune, 23, 27, 60, 67, 72, 93, 101 - Vicariaro, 54-55, 133 Latini Luigi, 145 - Ufficialato, 23, 42-43, 60-61, 93, 97, 114 E Fuori porta (Sa11 Miniato) , 68, 71, 74, 100, 136 Leichc Pice Silverio, 104 Coiano (San Miniato) , 41, 60-62, 65, 84 Lelli Domenico, 24 Collega/li (San Miniato) , 41, 60-61 Empoli, 43 Leopoldo II di Lorena, 113 Colline (San Miniato) , 63 - Cancelleria, 26 G Leporaia (San Miniato), 42, 60, 62, 65, 93 Compagnia del Corpus Domini, 132, 142 - Comune, 112 Leporari Piecro, 33 - della Misericordia, 143 - Vicariaro, 54-55 Galiberci Benedecro, 140 Livorno, 54 - della Sanrissima Annunziata, 133, 139 Galli Angelini Francesco Maria, 30-32, 150 - Prefercura, 53 - della Santissima Vergine dei serre dolori, Galli Egidio di Piecro, 149 - Coree d'Assise, 135 132 F Galluzzo (Firenze), 43 - Tribunale, 135 - dell'Assuma, 131, 139, 142-143 Gambassi, 42, 61-62 Lombardi Marilena, 17 - dell'Unione, 133, 139 Faleri Ranieri, 25 Gamucci, 34 Lontraini (San Miniato), 63 - del Sancissimo Rosario, 132, 142 144 Fanucci, famiglia, Gel/o (San Miniato), 63 Lorenzo de' Medici derro Il Magnifico, 145 - del Suffragio, 132 42, 45, 68, 76, 97 Fasano Guarini Elena, Genova, 144 Lotti Dilvo, 21, 65, 92, 132, 137, 140 -di San Domenico di Soria, 132 Facroria della Casaccia, 131 Genrile Farinola Piero Folco, 118 Luaa, 137, 142, 144-146, 149 - di San Filippo Benizi, 132 131 - di Sanca Gonda, Giovanastra (San Miniato), 63 Luccioli Domenico, notaio, 149 - di San Filippo Neri, 132 Pazzi Bruno, 136 Giovanni XXII, papa (Giovanni d'Euse), 149 Luzzacro Mario, 55, 149 - di San Giuseppe nella SS. Annunziata Ferdinando III di Lorena, 147 Gori Luigi, vicario, 56 degli agostiniani, 132 Fiesole, 43 Goscanza da Libbiano, 15, 146 - di San Ludovico, 132, 139 - archivio comunale, 24 Graziani Giovan Baccisca da Santa Maria a M - di San Michele Arcangelo, 141 Figline, 41 Monce, fa bbro, 149 - di San Nicola in S. Caterina, 132 Firenze, 21, 40-45, 47, 51, 53, 65, 80, 82, 90, Grifoni, famiglia, 144 Maccanci, 126 -di San Pierro Marcire, 132-133, 139-140 93, 95, 101, 107, 132, 146-147 Grifoni Iacopo di Giovanni, 22 Magnani Gaspero, cancelliere, 97, 100 -di San Rocco, 132, 141 21 - Archivio delle Riformagioni, Grosseto, 54 Malpigli Ugone, 149 -di Sanra Caterina e San Marcino, 132, 142 - Archivio di Stato, 23, 31, 69, 132, 150 - Ufficio dei Fiumi e Fossi, 102 Manetti Giovanni, 118 156 Archivio storico di San Miniato Indice dei nomi 157 Mangiadori Barone, 21 N Manni Aurelio, 95 Pia Eredità Ansaldi, 30, 138, 144 Ruffelli Melchiorre di Denaro, 137 Pia Eredità Marrucci, 30, 138 Ruggini Carlo, 116 Mannini Giovanni, 115 Nacci Giuseppe, 121 P ieri Sandra, 17, 7 8 Mannaioni lazzero, 22 Nacci Luigi, 121 Pino (San Miniato) , 63 Maria Maddalena d'Austria, 21 Nacci Verdiano, 121 Finocchio, chiesa, 83 s Marianelli Marinella, l 7 Naldi Giuseppe, 118 Piombanri Giuseppe, 21, 65, 132, 136, 139- Marrucci Giuseppe, 138 Nanni Giancarlo, 17, 34, 80, 82 140, 144-145 Salvadori Mario, 123 Marrucci Lorenzo, 29, 115, 120, 128 Nannipieri Silvia, 17, 49, 145 Pisa, 53-54, 63, 65, 144 San Agnolo a Montiero (San Miniato), 63 Marsini Filippo, 24 Napoleone I Bonaparre, Imperarore, 150 63 - Archivio di Sraro, 33 San Bartolomeo a Brusciana (San Miniato), 67 Marzana, 23, 44, 47, 68 Neri Pompeo, 67 118 - Preferrura, 32 San Bartolomeo a Campriano (San Miniato), Masiani Arrilio, 149 Niccolò IV Giovanni d'Ascoli, papa, 132, 140, 151 144 - Ufficio deiFiumi e Fossi, 102 San Domenico, chiesa, Marreoli Anna, Nisrri, 126 23 - Università degli Studi, 146 San Domenico, convenro, 33, 149 Mazzei Taddeo, Nocicchio (San Miniato) , 63 67 Mazzinghi Nicola, nicola, 149 Pistoia, 54, 84 San Donato all'Isola (San Miniato), 132, 139 Medici famiglia, 21 Piticciano, 63 San Francesco, convento, Poggighisi (San Miniato), 68, 71, 74, 100, 136 San Genesio, chiesa, 151 Medici Manerro di Nero, 60 o 63 San Germano aMoriolo (San Miniato), 63, 67 Mezzopiano (San Miniato), 63 Poggio (San Miniato) , 129 San Gimignano, 77 Milicciano (San Miniato) , 63 Ponte a Ego/a, Opera Nazionale Maternità Infanzia, sezione di 140 26 - Sezione di Stato civile, 130 San Giovanni de Fiorenrini Decollaro, Molino (San Miniato) , San Miniato (ONMI), 143 Pontedera, circondario, 134 San Giovanni (San Miniato), 43, 63 Montaione, 42, 60-62, 65, 77, 99 138 Opera di San Zenone di Sribbio, 63, 67 55, 84, 112, 134 Porrigiani Giovanbattista di Francesco, 96 San Giovanni in Va/dego/a, - Comune, - del Sancissimo 24 70-7 Crocifisso ' ' 1 ' 1 O 1 , Pozzo (San Miniato), 63 San Iacopo di Fuori porta, chiesa, 149 - Podesreria, 27, 43, 52, 55, 61, 114 132, 136 62 Prato, 44 San Iacopo a Balconevisi (San Miniato), 67 - Tribunale, 139 - del Palazzo di San Miniaro, 149 63 San Iacopo e Lucia, chiesa, Montarso (San Miniato) , - di San Martino di Pietrasanta, 139 San Jacopo a Colle Brunacchi, chiesa, 151 Montebicchieri (San Miniato) , 42-43, 60-62, 65, - di San Regolo di Bucciano, 139 R San Lorenzo a Nocicchio (San Miniato), 67 72, 93, 97, 100-101 139 - di San Sisro a Pomezzano, 63 93, 97 San Luca a Calenzano (San Miniato), - Comune, 23, 27, 67, 72, Opera Ruffella, 24, 30, 70-7 1, 101, 133, 137 Reggiana, 63 San Lucchese di Poggiponsi, convenro, 151 Montecalende (San Miniato) , 63 Orarorio del SS. Crocifisso detro di Castelvec- Regoli lvo, 17, 34, 82 San Martino (San Miniato), 67 Montecalvo/i, 28, 42 chio, 136 Reperti Emanuele, 92, 149 San Martino a Agliati (San Miniato) , 67 - Comune, 110-112, 134 Orlandi Arianna, 17, 49 Riccardi, 126 San Michele a Caselle (San Miniato), 63 Montecchio, 63 Ospedale della SS. Annunziata, 113 63 Rigarri Anronio, 118 San Michele Arcangelo a Montorso (San Miniato), Monte Domino, Ospedale di S. Maria della Scala, 113 63 Rinaldi Francesco, 144 67 Montedonico, Ospedale di San Martino, 45 Ripoli Tommaso, 149 San Michele Arcangelo a Roffia (San Miniato), 67 Montelupo fiorentino, 43 Ospedali riuniti, 113, 131 San Miniato, 15-16, 21-22, 25-28, 31-32, 40- Montepulciano, 54 Risi Silvio, canonico, 149 47-48, 50-56, 60, 62-69, 71, 74, 76, Monresperroli Rocca San Casciano, 54 44, Roffia (San Miniato), 63 79-82, 84-86, 95-96, 99-100, 104-106, - Comune, 112 p 111, 115, 117, 124, 129-134, 136-143, - Podesreria, 55 Roffìa, famiglia, 144-146 145-147, 149-151 97 Roffia Filippo, 140 Montevarchi, archivio, Palaia RoffìaGir olamo, 145 -Archivio, 15, 21, 23-29, 44, 81, 101, Montione, 63 - Comune, 55, 106 RoffìaNiccolò, balì, 145 114-115, 117, 120, 122, 124, 131, 145, Montop oli, 29, 42, 98 55 - Podesreria, 147, 149 25 Roffia, palazzo, 145 - Archivio, Papini Ludovico, 138, 144 Roffia Pier Francesco, 145 - Banco atruario, 75 - Comune, 26, 53, 55, 103, 106, 109, 111- 144 Pazzi Teresa, 128, 150 112, 134 Roffìa Ser Piero di Ser Piero, 145 - Biblioteca, Peccioli Roffìa Tommaso, 146 -Cancelleria, 25, 27, 60-61, 93-94, 97, Morali Giuseppe, 84 - Comune, 55, 106 Roma, 144 102-103, 111 Mot'etta (San Miniato), 26 - Podesreria, 55 Rondoni Giuseppe, 40, 42, 65, 77, 92, 144- - Circondario, 91, 113 Moriolo (San Miniato), 63 Pellicini Vincenzo, 148 145 - Circondario di delegazione, 89 Muratori Antonio, 65 Petri Giuseppe, 25 Rossetti, 93 - Cornitaro di beneficenza, 113 Pietro Leopoldo di Lorena, 40, 43, 136, 150 Ruffelli Marchionne, 137 -Comune, 13, 17, 21, 23-24, 27, 30, 33, Indice deinomi 159 158 Archivio storico di San Miniato

35, 39-40, 55, 61, 64-65, 68, 72-73, 77, Santissimi Fabiano e Sebastiano a Mellicciano (San Villani, 65 145 80, 83-86, 92-95, 97, 104, 107-109, Miniato), 67 Villani Roani Roberta, 42, 99 111-1 12, 116, 119, 121-122, 124, 128- Santo Pietro (San Miniato) , 63 Vinci, 43 129, 137 Santo Stefano (San Miniato) , 41, 60-61 - Podesteria, 147 - Diocesi, 144 Santo Steja110 aii'Ontraino (San Miniato) , 67 Vicolo Antonio Esposito, - Distretto delle Vettovaglie, 112 San Vivaldo, convento, 77, 113, 151 Vivarelli Gaetano, 26 55, 65 , 82 - Duomo, 102, 144 San Yp olito a Marciana (San Miniato) , 63 Volterra, -Ginnasio, 112, 113, 124 Scarperia, 43 - Palazzo pretorio, l 02 Scoccolino (San Miniato), 63 - Podesteria, 27, 41, 52, 62, 66, 74, 101 Sesto, 43 z - Sotroprefettura, 26, 58 Siena, 53-54, 65 - Tribunale, 25, 42, 53, 61-62 - Camera delle comunità, 102 Zecchini Giovanni Benedetto, 24 - Ufficiodi Stato civile, 128 Silvi Francesco, 121 Zorzi A., 39, 42 - Ufficio del catasto, 104 Sorezzana, 63 - Vescovado, 83 Società degli asili infantili, 128 - Vicariato, 22, 24, 26, 39-41, 48, 52, 54- Società del Buonumore, 148 55, 71, 133, 137 Società Ginnastica e Pubblica Assistenza, 148 - Vicariato regio, 55, 58 Società Reduci e fratellanza militare, 148 San Piero alle Fonti (San Miniato) , 63, 67 Spagliagrani Miniato, 149 San Piero a Marcignana (San Miniato), 63, 67 Sp oggio, 63 San Quintino (San Miniato), 41, 60-61, 63, 65 Stefani Silvestro, 140 San Regolo a Bucciano (San Miniato), 67 Stibbio (San Miniato), 42, 43, 60-6 1, 63, 65, Santa Caterina (San Miniato), 67 72, 93, 97, 100 Santa Chiara, monastero, 151 - Comune, 23, 27, 67, 72, 93, 97, 101 Santa Croce Sull'Arno, 28, 42, 99 - Comune, 106, 110- 112 - Podesreria, 43, 134 T Sant'Agostino (San Miniato), 67 Santa Lucia a Calenzano (San Miniato) , 67 Taddei Gioacchino, 146-147 Santa Lucia a Cusignano (San Miniato) , 63, 67 Taddei Giuliano, 23 Santa Lucia a Scroccolino (San Miniato) , 67 Taddei Massimo, 147 Santa Lucia di Cusignano, chiesa, 151 Tanti, 149 Santa Margherita a Montarso (San Miniato) , 63, Tavoni Maria Gioia, 128 67 Teatro comunale "Giuseppe Verdi", 128 Santa Maria a Fibbiastri (San Miniato), 63, 67 Terricciola, comune, 55 Santa Maria a Monte (San Miniato) , 28, 42, 99 Tobbiano, 63 - Comune, 106, 110-112 Tonda, 42, 62, 65 Santa Maria Madda lena a Pilicciano (San Miniato) , 63 Santa Maria nuova di Firenze, Arcispedale, 146 V Sant'A ndrea a Nocicchio (San Miniato) , 67 Sant'Andrea a Corliano (San Miniato) , 67 Valli Leandro, 121 Santa Trinita, monastero, 112, 151 Valrancoli, notaio, 138 Santini Francesco, cancelliere, 24, 149 Vensi Antonio, 21 Santissima Annunziata, monastero, 139, 151 Venturi Maria, 16 Santissimi Iacopo e Filippo a Selva e Pino (San Vezzi Francesco, 23 Miniato) , 67 Vico, 63 Santissimi lppolito e Cassiano a Marzana (San Vicopisano, cancelleria, 134 Miniato), 67 Vignale, 63 Finito di stampare nel giugno 1993 dalle EDIZIONI ETS Pisa