ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI

Alla cortese attenzione dei Sindaci dei Comuni di , , e Vagli di sotto trasmessa via posta elettronica certificata

Protocollo n. 1415/2017 Lucca, 18 ottobre 2017

Oggetto: Contributo per la Formazione dei Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi delle Alpi Apuane

Gentili Sigg. Sindaci, Inviamo di seguito il contributo dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Lucca per la formazione dei Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi delle Alpi Apuane.

Premessa Il presente documento intende fornire elementi utili alla formazione dei Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi delle Alpi Apuane (PABE). In questi mesi alcuni Comuni della Provincia di Lucca hanno dato avvio delle procedure di Valutazione Ambientale Strategica per le quali è stato chiesto il contributo anche al nostro Ordine Professionale. Il contenuto del presente documento è rivolto comunque a tutti i Comuni della Provincia di Lucca interessati dalla presenza di Bacini Estrattivi delle Alpi Apuane affinché possa essere utile anche ai procedimenti che saranno avviati in futuro. Il presente contributo è espresso alla luce del ruolo dell’Ordine quale sintesi dei principi e delle finalità Sociali e Culturali che gli Architetti perseguono nello svolgimento della professione. La professione di Architetto, Pianificatore, Paesaggista, Conservatore, Architetto Iunior e Pianificatore Iunior è espressione di cultura e tecnica che impone doveri nei confronti della Società, che storicamente ne ha riconosciuto il ruolo nelle trasformazioni fisiche del territorio, nella valorizzazione e conservazione dei paesaggi, naturali e urbani, del patrimonio storico e artistico e nella pianificazione della città e del territorio, nell’ambito delle rispettive competenze.1

1 Codice Deontologico degli Architetti PPC - preambolo

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L’attenzione alla qualità delle trasformazioni e, in generale, al rispetto delle condizioni per garantire il mantenimento dei valori identitari delle città, del territorio e del paesaggio costituiscono un caposaldo per l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Lucca. In quest’ottica si ritiene che l’occasione della redazione dei PABE debba essere colta al fine di esprimere una dimensione progettuale che tenga conto: - del rilevante valore paesaggistico delle Alpi Apuane quel luogo unico dotato di eccezionali qualità naturali; - delle condizioni ambientali e socio-economiche; - della necessità di individuare una miglior qualità dei luoghi oggi interessati dalla escavazione dei materiali lapidei. I PABE costituiscono dunque l’occasione per migliorare il rapporto tra Il valore identitario dei territori montani e la tradizionale attività di coltivazione delle cave di marmo che nei secoli ha prodotto un materiale unico nel suo genere da cui sono nati straordinari capolavori artistici e architettonici.

1. I Piani di Bacino come attuazione del Piano Paesaggistico Regionale

Il Piano di Indirizzo Territoriale avente Valenza di Piano Paesaggistico della Regione Toscana (PIT-PPR) è la fonte istitutiva dei PABE. Si ritiene che questo fatto costituisca un aspetto importante nella comprensione della matrice paesaggistica che questi strumenti urbanistici debbono possedere. Sebbene il richiamo al concetto di Piano Attuativo rimandi alla forma di uno strumento urbanistico tradizionale in realtà questi piani sono lo strumento attuativo, a scala di dettaglio, del PIT-PPR. Per loro natura, dunque, l’approccio alla progettazione paesaggistica dovrà essere la chiave concettuale con cui declinare tutte le scelte che i piani dovranno regolare. La particolarità di questi strumenti va dunque interpretata in una chiave creativa che possa meglio integrare il grande valore espresso dai territori montani con la presenza e le attività dei bacini estrattivi. E’ quindi verso un progetto di paesaggio che dovrebbe tendere l’articolazione delle scelte e delle regole: partendo da un’analisi dei valori e delle criticità sarà necessario esaminare le strutture che caratterizzano il paesaggio così come articolate dal PIT-PPR. E’ evidente che l’analisi non potrà limitarsi alla perimetrazione dei bacini

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ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI LUCCA estrattivi ma dovrà estendersi fino a raggiungere tutti gli elementi che territorialmente stringono una relazione con le aree soggette a questi piani.

In un territorio dalle rilevanti qualità paesaggistiche esaltate da una straordinaria rete escursionistica risulta prioritario considerare il valore identitario (e turistico) di questi luoghi strutturando una serie di azioni e tutele volte al rafforzamento del rapporto tra abitanti/fruitori e territorio. In particolare si dovranno perseguire gli obiettivi e le direttive del PIT-PPR riferite alle quattro Invarianti per questo territorio enunciate sia negli Abachi Regionali che nella Scheda d’Ambito. La conoscenza del territorio sotto profilo della sicurezza geomorfologica e idraulica dovrà inoltre costituire essenziale elemento di controllo dell’attuazione del piano verificando anzitutto l’eventuale necessità di messa in sicurezza delle aree estrattive e dei ravaneti. Particolare attenzione dovrà essere posta alle condizioni della percezione tenendo in considerazione il valore espresso dalla panoramicità di questi territori verificandone le inter-visibilità e riconoscendo e tutelando le peculiari caratteristiche morfologiche espresse ad esempio dai crinali e dalle vette. Un valido riferimento appare essere la metodologia delle indagini avviate a livello regionale dal PIT-PPR nel documento “Visibilità e caratteri percettivi” che potrà essere applicata alla scala di contesto del PABE. Nell’articolare i PABE si auspica che le azioni vengano disciplinate da una normativa tecnica di attuazione chiara che possa permettere di intervenire con la progettazione degli spazi eliminando incertezze applicative. Un ulteriore elemento cruciale per la comprensione dell’utilità dei PABE è costituto dalla conoscenza delle condizioni antropiche e socio-economiche entro le quali si progettano le scelte. In primo luogo il PIT-PPR pone un preciso obiettivo da raggiungere: il mantenimento della filiera produttiva in loco. In particolare appare importante stabilire prioritariamente le corrette proporzioni tra le quantità di materiale destinato alle lavorazioni di pregio (scultura, finiture architettoniche etc.) rispetto ad altri tipi di lavorazioni meno rilevanti sotto il profilo artistico-culturale (pietrame, scaglie, chimica, cosmetica etc.). In questa ridefinizione delle proporzioni e modalità di coltivazione delle cave risulta importante individuare processi di rinaturalizzazione di aree non più utilizzate. I PABE dovranno quindi stabilire quali meccanismi sia di pianificazione ma anche di gestione dovranno essere messi in atto per garantire il raggiungimento di tale obiettivo. Parallelamente l’analisi socioeconomica dovrà evidenziare i rapporti tra le varie economie del territorio evidenziando in quali termini le azioni messe in atto dai PABE contribuiranno ad un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro degli abitanti.

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2. Le Valutazioni di contesto e il monitoraggio Al fine di una corretta integrazione territoriale e paesaggistica dei PABE risulterà necessario svolgere opportune valutazioni estese a contesti assai più ampi rispetto ai confini dei singoli Bacini Estrattivi e sarà necessario verificare in primo luogo la sostenibilità dell’attuale assetto delle attività estrattive nonché rispetto alle azioni messe in atto dal PABE. Particolare attenzione va posta nella pianificazione della riqualificazione e del ripristino delle zone interessate dall’escavazione e dei ravaneti non più utilizzati descrivendo precisamente le azioni da mettere in atto con un ordine prioritario. Uno degli argomenti più delicati interessa le quantità sostenibili di materiale lapideo estraibile: rileviamo che sarebbe opportuno ripensare alle tecniche di misurazione delle quantità escavate avvalendosi di tutte le nuove tecnologie disponibili (droni con foto-restituzione 3D, voli LIDAR, Laser-scanner a terra etc.) affinché si possa effettuare un monitoraggio realistico e cadenzato che rispecchi effettivamente la realtà. A tal proposito, anche in questa fase di valutazione, appare importante disporre di un rilievo dettagliato e preciso della morfologia attuale (con rilievi LIDAR o 3D) al fine di poter prefigurare le scelte avendo un chiaro riferimento allo stato dei luoghi. Relativamente al monitoraggio risulta inoltre opportuno individuare indicatori ulteriori che diano conto dell’evoluzione economica e sociale rispetto a quelli tradizionalmente legati alle componenti ambientali.

3. Conclusioni In sintesi, a conclusione delle sopra illustrate considerazioni, l’Ordine degli Architetti PPC, al fine di contribuire alla miglior formazione dei Piani dei Bacini Estrattivi delle Alpi Apuane auspica che, nella redazione di detti piani: a. Si orientino le progettualità e le scelte ad una pianificazione paesaggistica che prioritariamente consideri i valori e le criticità esistenti; b. l’analisi di contesto non si limiti alla perimetrazione dei bacini estrattivi ma si estenda fino a raggiungere tutti gli elementi che territorialmente stringono una relazione con le aree soggette a questi piani;

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c. Si verifichi la sostenibilità ambientale, socio-economica e paesaggistica dell’attuale assetto delle attività estrattive nonché rispetto alle azioni messe in atto dal PABE; d. Si ponga particolare attenzione alle condizioni della percezione tenendo in considerazione il valore espresso dalla panoramicità di questi territori verificandone le inter-visibilità e riconoscendo le peculiari caratteristiche morfologiche; e. Si strutturino azioni che migliorino le condizioni socio-economiche della comunità e che garantiscano la tracciabilità della filiera della produzione del marmo al fine di raggiungere l’obiettivo posto dal PIT-PPR distinguendo chiaramente il materiale destinato alle lavorazioni di pregio da quello destinato ad altri utilizzi; f. Si stabiliscano tecniche di misurazione delle quantità escavate avvalendosi di tutte le nuove tecnologie disponibili; g. Nell’articolare i PABE si auspica che le azioni vengano disciplinate da una normativa tecnica di attuazione chiara che possa permettere di intervenire con la progettazione degli spazi eliminando incertezze applicative.

L’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Lucca auspica di aver contribuito alla individuazione di una serie di principi utili ad una più proficua elaborazione dei Piani attuativi dei Bacini Estrattivi delle Alpi Apuane. Il Presidente Dott. Arch. Patrizia Stranieri

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