Comune di

LUVINATE (VA) ITALIA

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Redatto da: Energyapiù S.r.l.

Società di Ingegneria Via Archimede, 31 Agrate Brianza (MB)

Con il contributo di: Bando Cariplo 2012

“ Promuovere la sostenibilità energetica dei comuni medi e piccoli”

Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Testo ed elaborazioni a cura di:

Società di Ingegneria Via Archimede, 31 20864 Agrate Brianza (MB)

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

SOMMARIO

INTRODUZIONE ...... 6

ADESIONE AL PATTO DEI SINDACI ...... 8

L’IMPEGNO POLITICO ...... 9 Costituzione dei Comitati ...... 9

INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO E TERRITORIALE ...... 11 Dati geografici...... 11 Dati Climatici...... 12 Popolazione residente ...... 13 Attività produttive ...... 15

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI (IBE) ...... 16 Raccolta dati di attività ...... 16 Baseline di riferimento ...... 18 Consumi di energia: l’Amministrazione comunale ...... 19 Edifici e impianti comunali...... 19 Parco auto di proprietà ...... 21 Produzione di energia rinnovabile da impianti di proprietà al 2005 ...... 21 Consumi di energia nel 2005 a Luvinate ...... 22 Produzione di energia rinnovabile da impianti privati al 2005...... 28 Fattori di emissione in atmosfera ...... 29 Fattore di emissione per il consumo di elettricità ...... 29 Fattori di emissione per la produzione locale di elettricità a partire da fonti rinnovabili ..... 29 Fattori di emissione per la combustione di carburanti ...... 30 Emissioni: l’Amministrazione comunale ...... 31 Edifici e impianti comunali...... 31 Parco auto di proprietà...... 31 Emissioni evitate dalla produzione di energia da impianti di proprietà nel 2005...... 31 Emissioni nel 2005 a Luvinate ...... 32 Emissioni evitate dalla produzione di energia rinnovabile al 2005...... 36

EVOLUZIONE DEI CONSUMI E DINAMICA DELLE EMISSIONI NEL PERIODO 2005 - 2010 ...... 37 Evoluzione dei consumi: l’Amministrazione comunale ...... 37

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Edifici e impianti comunali ...... 37 Parco auto di proprietà ...... 37 Produzione di energia rinnovabile da impianti di proprietà nel periodo 2005-2010 ...... 38 Evoluzione dei consumi di Luvinate ...... 39 Produzione di energia rinnovabile da impianti privati nel periodo 2005-2010 ...... 46 Dinamica delle emissioni: l’Amministrazione comunale ...... 48 Edifici e impianti comunali ...... 48 Parco auto di proprietà ...... 48 Emissioni evitate dalla produzione di energia da impianti di proprietà nel periodo 2005-2010...... 48 Dinamica delle emissioni di Luvinate ...... 49 Emissioni evitate dalla produzione di energia da impianti privati nel periodo 2005-2010 ... 56 Conclusioni dell’IBE e spunti di riflessione ...... 58

LA VISION DEL COMUNE DI LUVINATE ...... 60

IL PIANO D’AZIONE ...... 61 Obiettivo di contenimento delle emissioni al 2020 ...... 63 Strumenti Del Piano ...... 65 Comunicazione e partecipazione ...... 66 L’approccio SMART ...... 69 I settori d’intervento ...... 69 Aspetti finanziari ...... 70 Le schede d’azione ...... 71 Azioni concluse tra il 2005 e il 2012...... 73 Azioni da sviluppare entro il 2020 ...... 74

EDIFICI, ATTREZZATURE, IMPIANTI E INDUSTRIE ...... 77

TRASPORTI ...... 98

PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA ELETTRICA ...... 110

TELERISCALDAMENTO/RAFFRESCAMENTO, COGENERAZIONE E SOLARE TERMICO.117

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE...... 121

APPALTI PUBBLICI DI PRODOTTI E SERVIZI ...... 125

COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI E DEGLI STAKEHOLDERS...... 131

ALLEGATI: ...... 140

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ALL.01 – PROCEDURA DI MONITORAGGIO ...... 141 Premessa ...... 142 Finalità della procedura ...... 143 Destinatari ...... 143 Modalità operative ...... 144

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INTRODUZIONE

Il contesto energetico è un aspetto che viene spesso trascurato nella valutazione degli impatti che le attività antropiche hanno su un territorio. Le problematiche relative alla gestione delle risorse energetiche e alle emissioni connesse all’uso e alla produzione di energia stanno assumendo una posizione centrale nel contesto dello sviluppo, indirizzando le scelte nazionali e comunitarie verso modelli di sostenibilità ambientale. Il delinearsi di questo scenario comporta necessariamente l’analisi del consumo di energia attuale e futuro a livello locale, al fine di definire uno specifico programma di azioni volte alla riduzione delle emissioni connesse. Per l’Italia è prevista una crescita del consumo energetico a medio e lungo termine, accrescendo in tal modo anche la dipendenza dai combustibili fossili, la principale fonte energetica sfruttata a livello nazionale. La spinta verso modelli di sostenibilità nella gestione energetica si contestualizza in una fase in cui lo stesso modo di costruire politiche energetiche si sta evolvendo sia a livello internazionale che a livelli inferiori. Alla luce degli obiettivi che sono stati fissati a livello comunitario è necessario agire a livello locale per il raggiungimento di quelli che l’Unione Europea si è posta al 2020 in termini di riduzione delle emissioni di gas climalteranti, di maggiore efficienza energetica e di maggiore utilizzo di energia da fonti rinnovabili. È necessario per i Comuni, realtà locali ma ugualmente importanti, valutare attraverso quali azioni e strumenti l’ente locale può dimostrarsi incisivo nel momento in cui si definiscono le scelte in campo energetico sul proprio territorio. A questo proposito, il 29 Gennaio 2008 la Commissione Europea ha lanciato il “ Covenant of Mayors ”, un’iniziativa nata per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale. Questa iniziativa, su base volontaria, impegna le città europee a predisporre un Piano d’Azione con l’obiettivo di ridurre di almeno il 20% le proprie emissioni di gas serra.

In Italia, nell’ambito della campagna “ Sustainable Energy Europe ”, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare coordina le attività col fine di coinvolgere un numero sempre maggiore di città. Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (di seguito PAES) è un documento chiave che indica come i firmatari del Patto intendono procedere per rispettare gli obiettivi che si sono prefissati al 2020.

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Il Piano vuole definire, attraverso l’informazione e la sensibilizzazione dell’ Amministrazione comunale, degli stakeholders e dei cittadini, un nuovo modo di concepire la gestione dell’energia, più attento alle problematiche globali di approvvigionamento energetico e uso intelligente delle risorse. L’Amministrazione di Luvinate ha definito le modalità per il raggiungimento di tale obbiettivo. L’ambizioso target di riduzione verrà raggiunto attraverso le seguenti attività:

 L'adesione al Patto dei Sindaci, quale atto di chiaro intento politico di lungo termine e la creazione di strutture adeguate che assicurino lo sviluppo, l’attuazione ed il monitoraggio di tutte le azioni del Piano;

 La predisposizione di un inventario di base delle emissioni di CO 2, redatto secondo le linee guida del JRC;

 La definizione e l’adozione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile, sviluppato secondo le linee guida di cui sopra e comprensivo di analisi di fattibilità tecnico-economica per gli interventi di breve-medio termine ritenuti prioritari dall’Amministrazione e dalla comunità.

 La progettazione di un sistema di monitoraggio (struttura, indicatori, modalità di rilevazione dei dati) relativi alla realizzazione delle azioni definite nel PAES stesso. Tale sistema avrà l’obiettivo di alimentare la riflessione sullo sviluppo delle azioni e fornire dati utili per il rilascio del Report di Implementazione da sottoporre all’Unione Europea ogni due anni, e per riesaminare il PAES qualora l’Amministrazione lo ritenesse necessario;

 L’adozione di uno strumento informatico utile all’elaborazione degli scenari di intervento e al successivo monitoraggio;

 La formazione del personale dell’Amministrazione sulle tematiche energetiche rilevanti ad una piena ed efficace attuazione e monitoraggio continuo delle azioni previste nel Piano;

 La sensibilizzazione della cittadinanza ai temi del risparmio energetico e la diffusione capillare delle informazioni sulle opportunità di risparmio energetico.

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ADESIONE AL PATTO DEI SINDACI

Il comune di Luvinate ha aderito al Patto dei Sindaci con delibera di Consiglio Comunale n.6 del 30 aprile 2013, impegnandosi, di conseguenza, a raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni fissati dalle Direttive Europee entro il 2020.

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L’IMPEGNO POLITICO

Per garantire la riuscita del progetto (dalla raccolta dei principali dati fino all’attuazione e al monitoraggio) è fondamentale che sostegno e autonomie sufficienti siano accordati dai livelli più alti della politica. La sottoscrizione del Patto dei Sindaci da parte del consiglio comunale costituisce già una dimostrazione di impegno chiara e visibile. Aderendo al Patto dei Sindaci, le personalità con potere decisionale si sono impegnate a: - Sostenere ulteriormente il processo, destinando alla preparazione e all’attuazione del PAES le risorse umane adeguate, assegnando loro un mandato chiaro e stanziando tempo e fondi sufficienti; - Integrare la visione del PAES con altri progetti e iniziative dei dipartimenti comunali coinvolti, in modo che il PAES entri a far parte della pianificazione generale; - Assicurare l’impegno costante a favore di attuazione e monitoraggio, per la durata prevista dall’attuazione delle azioni; - Incoraggiare la partecipazione dei cittadini e il coinvolgimento degli stakeholder; - Assicurare il controllo del PAES da parte di autorità locali e residenti; - Stabilire contatti con gli altri firmatari del Patto dei Sindaci per condividere esperienze e buone pratiche, creare sinergie e incoraggiare il loro coinvolgimento nel Patto dei Sindaci.

Costituzione dei Comitati

L'adesione al Patto dei Sindaci richiede la creazione di adeguate strutture di supporto interno all’Amministrazione, che sono state definite “Comitati”. L’Amministrazione di Luvinate ha previsto la costituzione dei due organi, cosi composti:

• Comitato Direttivo, costituito dalla parte politica e dai dirigenti dei settori coinvolti, che fornisce le linee strategiche ed il necessario sostegno politico al processo.

Responsabile Comitato Fabio Brusa Assessore Direttivo

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• Comitato Tecnico, costituito da persone afferenti a diversi uffici comunali, che sono responsabili dell'elaborazione del Piano d'Azione e dell’attività di monitoraggio successiva all’approvazione del PAES da parte del Consiglio Comunale.

Responsabile Comitato Maria Chiara Bonetti Responsabile area tecnica Tecnico

Responsabile e referente interno dell’attuazione del Maria Chiara Bonetti Responsabile area tecnica PAES

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INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO E TERRITORIALE

L’analisi del contesto energetico non può non tener conto del quadro socio-economico, la cui crescita ha fortemente modificato l’ambiente, laddove per ambiente si intenda l’insieme delle componenti naturali e territoriali suscettibili di fruizione da parte dell’uomo, come atmosfera, acqua, suolo e sottosuolo, vegetazione e ambiente urbano e sicuramente energia.

Dati geografici.

Luvinate è un comune di 1.286 abitanti della provincia di . Si estende nella conca a nord del lago di Varese, tra i comuni di , Varese, e Luvinate. Situata a soli 5 chilometri dal casello di Varese, che permette di accedere all'autostrada A 8 Milano-Varese, si può facilmente raggiungere anche percorrendo le statali n. 233 Varesina e n. 341 Gallaratese, che corrono ad appena 4 chilometri dall'abitato. Decisamente agevole si presenta pure il collegamento con la rete ferroviaria: la stazione di riferimento, sulla linea Milano-Laveno Mombello. Inserita nell'ambito territoriale del Parco naturale del Campo dei Fiori. Comune di montagna, dalle origini medievali, la cui economia poggia fondamentalmente sul turismo e su qualche attività industriale di recente affermazione. I luvinatesi sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare significativi segni di espansione edilizia, soprattutto nella parte periferica dell'abitato che sta gradualmente modificando la sua fisionomia originaria, ampliando i propri naturali confini. Il territorio comunale presenta un profilo irregolare, con variazioni altimetriche anche molto accentuate, che passano da una altitudine minima di 290 metri ad una massima che tocca i 1.226 metri in alcune zone; di questa caratteristica orografica risente il capoluogo che si caratterizza per l'andamento plano-altimetrico abbastanza irregolare. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, la torre raffigurata sulla verde pianura simboleggia la sicurezza dei cittadini, mentre i due girasoli che l'affiancano esprimono la loro laboriosità. La presenza nel territorio di diverse aree verdi è infine richiamata dal manto erboso.

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Fig.01 – Inquadramento geografico del comune di Luvinate.

Per quanto riguardano i dati geografici, i principali sono proposti nella Tab.01.

Dati Geografici Estensione Densità abitativa Posizione Geografica Provincia (Km 2) (ab/Km 2) Lat. NORD 45°50'25"80 Varese 4,17 308,4 Long. EST 08°46'22"80

Tab.01 – Dati geografici del comune di Luvinate

Dati Climatici.

I dati climatici della località di riferimento assumono notevole importanza in quanto connessi a numerosi aspetti energetici che non possono essere trascurati. Il progetto di un edificio energeticamente efficiente, ad esempio, deve necessariamente tener conto del clima caratteristico dell'area di intervento. L'inserimento dello specifico progetto in un territorio e quindi nel suo clima è un elemento importante nell'intero processo progettuale e deve influenzarne l'evoluzione stessa. Specialmente in edilizia è impensabile svincolare il progetto dall'ambiente che lo circonda, pena l'aumento del fabbisogno di energia necessaria per il suo mantenimento e quindi dei costi di gestione

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futura dell'edificio. Vista la molteplicità di contesti in cui i dati climatici sono contemplati 1, per una trattazione corretta e completa, si è reso necessario considerarli prioritari. Pertanto si riportano di seguito i dati in oggetto (Tab.02 e Tab.03):

Dati Climatici

Gradi Giorno Zona Climatica 2.712 E

Tab.02 – Dati climatici del comune di Luvinate

Dati altimetrici (Altitudine altezza su livello del mare espressa in metri)

Casa Comunale Minima Massima Escursione altimetrica 425 290 1.226 936

Tab.03 – Dati altimetrici del comune di Luvinate

Popolazione residente

Le emissioni connesse all’uso di energia sono necessariamente legate alla densità abitativa di un territorio e, quindi, alla popolazione residente. Il dato di partenza per le elaborazioni è quindi quello riportato in tabella (Tab.04):

1 Per gli interventi di efficienza energetica in edilizia (tra le principali azioni che permettono di contrastare l’emissione di gas climalteranti) sono spesso necessari i dati relativi a temperatura e umidità per calcolare il dimensionamento degli isolanti, la trasmittanza delle strutture opache e delle finestre e di definire la stratigrafia della parete. Risulta quindi fondamentale fornire dati di questo genere al fine di proporre azioni che concorrano efficacemente a ridurre le emissioni di CO 2. Altro caso riguarda la progettazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili, in cui è ovviamente previsto che si tenga conto di dati climatici, quale l'intensità e la durata delle radiazioni solari, i dati inerenti la nuvolosità, nel caso di impianti fotovoltaici e solari termici, della velocità, direzione e raffiche del vento nel caso di impianti eolici. A questo proposito è necessario analizzare i dati climatici della località in esame, partendo dall’analisi della zona climatica di riferimento. La suddivisione del territorio italiano in zone climatiche omogenee è una semplificazione adottata per individuare delle aree con caratteristiche climatiche simili tra loro. Questo permette, ad esempio, di definire gli orari e i periodi di accensione degli impianti di riscaldamento. Questa stessa semplificazione è stata ripresa dalle normative sulla certificazione energetica degli edifici (Dlgs 192/05 e successive modifiche ed integrazioni), dalla Finanziaria 2007 e dalla successiva Finanziaria 2008, come base di ripartizione climatica del territorio nazionale. Secondo la normativa sul contenimento energetico, e per accedere alle agevolazioni fiscali, l'involucro dell'edificio oggetto di intervento dovrà rispettare dei valori di trasmittanza, imposti dalla normativa, che variano secondo la zona climatica. Tali zone climatiche sono aree del territorio italiano che hanno teoricamente lo stesso clima, per le quali è quindi possibile immaginare condizioni uguali o simili tra loro.Nella legge 9 gennaio 1991 n.10 1 si riporta che, al fine del contenimento dei consumi di energia, dovranno essere definite le zone climatiche italiane in modo da poter stabilire la durata giornaliera di attivazione ed i periodi di accensione degli impianti termici. Per definire le zone climatiche la normativa introduce una unità di misura fittizia, il "grado- giorno". Per grado-giorno di una località si intende la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze positive giornaliere tra la temperatura degli ambienti interni (convenzionalmente fissata a 20°C) e la temperatura media esterna giornaliera. In pratica, si tratta di definire, zona per zona, quanti sono i "gradi necessari ogni giorno" per riscaldare una casa.

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Popolazione residente del comune di Luvinate

Anno Popolazione residente 2005 1.389 2006 1.379 2007 1.370 2008 1.359 2009 1.323 2010 1.319 2011 1.334 2012 1.302

Tab.04 – Dinamica della popolazione residente di Luvinate dal 2005 al 2011 (fonte Istat: Demografia in cifre – popolazione residente)

Dall’anno della Baseline il numero dei residenti del comune di Luvinate è rimasto praticamente immutato nel tempo (Fig.02).

Fig.02 – Oscillazione del numero di abitanti per anno. Periodo 2007 – 2011. Comune di Luvinate.

La variazione del numero di residenti è direttamente legata al consumo di energia totale di un certo territorio. L’aumento della popolazione negli anni, come nel caso di Luvinate, è, presumibilmente, una delle cause dell’aumento dei consumi totali (come sarà constatato più avanti).

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Attività produttive

Nell'economia locale l'agricoltura ha decisamente perso la sua importanza rispetto al turismo e all'industria, che permettono di impiegare buona parte della manodopera locale. Il comune è rinomato per i prodotti tipici dell'artigianato locale. Il terziario si compone della rete distributiva, di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Sono presenti strutture sanitarie di base, quali il servizio farmaceutico, mentre l'unica struttura ricettiva non consente il soggiorno dei visitatori. Se tutte queste carenze strutturali rendono il comune notevolmente dipendente dall'esterno, esso è molto conosciuto nell'ambito varesino per la presenza, tra le strutture sportive e per il tempo libero, di un campo da golf da 18 buche, gestito dal locale Golf Club.

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INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI (IBE)

Il Patto dei Sindaci, accordo che, di fatto, sancisce la volontà dell’Amministrazione di intraprendere il cammino verso la sostenibilità, indica al secondo capoverso “l’impegno a preparare un inventario base delle emissioni (denominato Baseline Emission Inventory, o più semplicemente Baseline) come punto di partenza per il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile”. Tale strumento permette di quantificare il consumo su scala territoriale e il volume delle emissioni di

CO 2 emesso, nell’anno di riferimento. Rappresenta quindi il punto di partenza per fare valutazioni in merito alle misure da attuare e permette di individuare le principali fonti antropogeniche maggiormente responsabili delle emissioni di CO2 in atmosfera e quindi, in via prioritaria, misure di riduzione adeguate.

Raccolta dati di attività

L’IBE è stato sviluppato raccogliendo i dati concernenti le attività umane esistenti nel territorio dell’autorità locale e quindi stimando le emissioni associate. L’attività di raccolta dati per lo sviluppo del Piano è stata prevista considerando il contesto e la realtà territoriale presenti e definendo una modalità coerente e documentabile negli anni. Il processo di raccolta dati si è articolato nelle seguenti fasi:

- Definizione dei dati necessari;

- Organizzazione della raccolta dati: nomina del responsabile, definizione della periodicità di aggiornamento e del sistema di archiviazione e gestione dei dati raccolti;

- Identificazione dell'Ente e della/del persona/dipartimento incaricata della ricezione/gestione del dato e avvio contatto.

Tutti i dati richiesti per l’elaborazione del Piano sono stati definiti tramite documenti (moduli), che sono stati, per necessità organizzative, numerati in ordine crescente (dallo MOD.01 al MOD.09). Si riporta, di seguito, l’elenco dei moduli utilizzati e i destinatari delle richieste (Tab.05).

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Nome Modulo Contenuto del Modulo/tipologia richiesta

MOD.01 Cronoprogramma del progetto Attività ambientali ed energetiche intraprese dall’Amministrazione nel MOD.02 periodo 2007 -2010 MOD.03 Dati interni all’Amministrazione

MOD.04 Consumi energia elettrica (destinatario: Enel Distribuzione S.p.A)

MOD.05 Consumi illuminazione pubblica (destinatario: Enel SOLE S.r.l.) Consumi energia termica (destinatario: distributore di energia termica MOD.06 operante sul territorio comunale)

MOD.07 Richiesta dati impianti termici (destinatario: Regione Lombardia)

MOD.08 Interrogazioni dati energetici a livello comunale (Finlombada S.p.A)

MOD.09 Organizzazione delle strutture interne all’Amministrazione (comitati)

Tab.05 – Elenco dei moduli utilizzati per la richiesta dati al comune, agli enti terzi e ai distributori energetici operanti sul territorio.

I dati raccolti sono stati distinti in due differenti tipologie: quelli riferiti direttamente al Comune (come consumatore) e quelli riferiti all’intero territorio. Nel primo caso, i dati sono risultati già in possesso dell'Amministrazione e risultano puntuali, quindi non desunti da stime e/o fonti aggregate. In linea generale sono stati presi in considerazione i consumi elettrici e termici relativi a: - Edifici e impianti di proprietà comunale; - Impianti di illuminazione pubblica, votiva e semaforica; - Parco veicolare e trasporto pubblico a gestione comunale; - Impianti di generazione di energia (impianti o centrali tradizionali, a fonti rinnovabili e cogenerative a copertura del fabbisogno energetico comunale). Nel secondo caso invece, i dati riguardano l’intero territorio di Luvinate e sono stati elaborati a partire da banche dati predisposte e/o specifiche interrogazioni ad organismi che possono fornire tali dati garantendo continuità e terzietà. Tale attività ha permesso di: - Reperire i dati di consumo reale su scala territoriale;

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- Analizzare i dati di consumo reale e confrontarli con i dati desumibili dalle banche dati regionali per ogni settore; - Convalidare (ed eventualmente integrare) i dati forniti dalle banche dati regionali o nazionali.

Baseline di riferimento

L’anno di riferimento è il termine temporale rispetto al quale saranno confrontati i risultati del percorso di riduzione delle emissioni al 2020 intrapreso con al firma del Patto dei Sindaci. L’Unione Europea si è impegnata a ridurre le emissioni del 20% entro il 2020 rispetto al 1990. Il 1990 è anche l’anno di riferimento del protocollo di Kyoto. Per confrontare la riduzione delle emissioni dell’U.E. e dei firmatari del Patto, è necessario stabilire un anno di riferimento comune. Pertanto, il 1990 è l’anno di riferimento consigliato per l’IBE 2. Non avendo a disposizione dati di consumo certi per tale anno, è stato scelto come riferimento il 2005, quale anno più prossimo al 1990.

2 Tale riscontro è stato ritrovato anche nel documento di riferimento “How to develop a Sustainable Energy Action Plan - Guidebook” realizzato dal JRC (Joint Research Center), direzione generale della Commissione Europea e organo di supporto scientifico e tecnico per “lo sviluppo, l’implementazione, e il monitoraggio delle attività legate al Patto dei Sindaci”.

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Consumi di energia: l’Amministrazione comunale

Come già introdotto nel paragrafo precedente, prima di procedere alla valutazione dei consumi a livello territoriale, è necessario focalizzarsi sui consumi legati alla componente comunale.

Edifici e impianti comunali.

I consumi che si riferiscono agli edifici comunali al 2005 sono riportati in tabella (Tab.06):

ANNO 2005 ANNO 2006 ANNO 2007

Energia Energia Energia Metano Metano Metano Edificio Elettrica Elettrica Elettrica [m 3] [m 3] [m 3] [MWh] [MWh] [MWh] Centro sociale 10.906 - 11.130 - 10.092 29,5 Scuola 14.684 16,23 14.985 16,23 13.587 16,23 elementare Municipio 10.049 10,33 10.256 10,33 11.040 10,33

Parco del Sorriso 0 6,35 0 6,36 0 6,36

Cimitero 0 4,1 0 4,1 0 4,1

Magazzino 0 0,4 0 0,4 0 0,4

Parco Tinella 0 0 0 0 0 0

Tab.06 – Consumi degli edifici di proprietà del comune di Luvinate. Fonte: dati comunali e relazioni di Audit.

Il dato di consumo dell’illuminazione pubblica riguarda esclusivamente il vettore energia elettrica 3. Il gestore dell’impianto non ha reso disponibili i dati relativi al numero di corpi illuminanti per tipologia e potenza installati sul territorio. Si riporta la composizione dell’impianto, all’anno dell’IBE, suddiviso per gestore 4 (Comune di Luvinate, Tab.07):

3 Il dato relativo al consumo di energia elettrica riconducibile all’illuminazione pubblica è presente nella scheda “Tipologia Utenza” come specifica voce fornita da Enel Distribuzione. Non compare invece nella scheda dati “Categoria Merceologica” , riferimento per la compilazione del Template finale. 4 Per l’elaborazione dei dati si rimanda all’azione del PAES.

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Numero e tipologia punti luce presenti sul territorio Illuminazione Illuminazione Tipologia Potenza lampada Semafori attivi stradale aree verdi Lampada [kW] 10 Mercurio 125 20 Fluorescenti 20 2 Alogenuri 100 6 Alogenuri 35 30 Mercurio 125 171 Mercurio 80 13 Sodio alta 100 pressione 11 Sodio alta 150 pressione 3 Sodio alta 250 pressione 2 Alogenuri 35 2 Sodio alta 70 pressione 36 Incandescenza 60 1 Incandescenza

Tab.07 – Composizione dell’impianto di illuminazione pubblica. Fonte: Comune di Luvinate.

Sono stati inoltre richiesti i dati di consumo degli impianti semaforici (qualora presenti sul territorio) e votivi (Tab.08 e Tab.09).

Impianto semaforico comunali Composizione impianto Consumo annuo stimato [MWh] Impianti semaforici comunali 20,50

Tab.08 – Composizione degli impianti semaforici. Fonte: dati forniti dall’Amministrazione.

Impianti cimiteriali comunali Nome impianto Consumo annuo stimato [MWh] Impianto cimiteriale comunale 4,1

Tab.09 – Composizione degli impianti di illuminazione votiva gestiti dal comune di Luvinate. Fonte: dati comunali.

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Parco auto di proprietà

Al fine di determinare i dati di consumo riguardante i mezzi di proprietà del comune di Luvinate e le emissioni ad esso associati, si riporta la composizione del parco mezzi comunale al 2005 (Tab.10).

Tipologia mezzo Alimentazione Km percorsi all’anno della Baseline Motocarro Benzina 5.000 Veicolo leggero Benzina 1.000 Veicolo leggero Benzina 1.000

Tab.10 – Composizione del parco auto comunale del comune di Luvinate. Fonte: dati comunali.

Produzione di energia rinnovabile da impianti di proprietà al 2005

L’Amministrazione di Luvinate, al 2005, non era dotata di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile.

È possibile affermare che tutto il comparto di proprietà riconducibile all’Amministrazione, incide per circa lo 0,4% rispetto al consumo energetico per tutto il comune.

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Consumi di energia nel 2005 a Luvinate

Per la redazione dell’Inventario, i comuni lombardi hanno a disposizione il Sistema Informativo Regionale Energia Ambiente (di seguito SIRENA). Tale sistema si presenta come un database di facile consultazione, organizzato al fine di porsi come riferimento per il monitoraggio dell'efficienza e della sostenibilità del sistema energetico regionale. In coerenza con l'approccio della programmazione energetica regionale e con le linee di indirizzo europee, SIRENA si rivolge direttamente ai comuni, che possono ritrovare la base fondamentale di informazioni relative ai consumi energetici finali caratterizzanti il loro territorio e le emissioni di CO 2 equivalenti associate a quei consumi. Le informazioni di SIRENA “derivano da un approccio metodologico che si può definire "misto": da una parte, le informazioni vengono elaborate secondo una stima "top-down" a partire dalla disaggregazione dei dati del Bilancio Energetico su base provinciale, utilizzando opportuni indicatori statistici (popolazione, numero di addetti, ecc.), dall'altra considerando direttamente alcune informazioni puntuali secondo un approccio "bottom-up" (grandi impianti industriali inclusi nel Registro Emission Trading, impianti a fonti rinnovabili, ecc”. A fronte di una disponibilità di dati relativi ai consumi energetici ai diversi livelli (regionale, provinciale) riferiti ad una serie storica di ben 8 anni (2000 - 2007), SiReNa rende disponibile ai Comuni i dati inerenti gli anni 2005-2010. Il motivo principale di questa scelta sta proprio nella logica e nelle indicazioni della politica climatica europea e delle relative Direttive, che fissano al 2005 il riferimento temporale per tutti i Governi (nazionali, regionali e locali) per l'avvio ed il monitoraggio delle politiche di riduzione dei consumi energetici e delle connesse emissioni di gas climalteranti”.

I dati territoriali riconducibili alla banca dati SIRENA fanno riferimento a categorie di macro settori differenti. Tutti i dati recuperati sono stati organizzati in modo da suddividere i diversi contributi energetici ed emissivi in cinque categorie di riferimento (di seguito “ settori ”): - Agricoltura - Trasporti urbani - Industria (non ETS) - Terziario - Residenziale Considerando i soli settori, i dati di consumo indicati da SIRENA, al 2005, sono i seguenti (Tab.11):

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Consumo energetico Settore [MWh] AGRICOLTURA 61,11 TRASPORTI URBANI 3.705,64 INDUSTRIA NON ETS 2.628,07 TERZIARIO 2.778,23 RESIDENZIALE 16.089,45 TOTALE 25.262,50

Tab.11 – Ripartizione dei consumi per settore. Fonte: Elaborazione Energyapiù.

I dati della tabella precedente possono essere elaborati per generare i grafici sottostanti (Fig.03 e Fig.04)

Fig.03 - Ripart izione dei consumi di energia per settore - Grafico a Fig.04 - Ripartizione dei consumi di energia per settore - Istogramma. torta. Comune di Luvinate Comune di Luvinate Elaborazione Energyapiù Elaborazione Energyapiù

Dai grafici si evince che il settore residenziale è quello cui imputare il maggior contributo in termini di consumo (63,69%). Questo lo rende sicuramente uno dei settori su cui concentrare le azioni per il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione. Oltre alla suddivisione dei consumi per settore, SIRENA fornisce i dati di consumo, al 2005, relativi ai vettori energetici. Tali vettori sono: - Energia elettrica - Gas naturale

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- Gasolio - Benzina - GPL - Olio combustibile - Altre biomasse - Energia solare termica

Per quanto riguarda i vettori energetici legati ai diversi usi dell’energia, è possibile ripartire il dato di consumo su scala territoriale come segue (Tab.12):

Consumo energetico Vettore [MWh] Energia elettrica 5.445,87 Gas Naturale 12.500,34 Gasolio 3.752,42 Benzina 1.669,12 GPL 264,61 Olio combustibile 65,43 Altre biomasse 1.563,58 Energia solare termica 1,12 TOTALE 25.262,50

Tab.12 – Ripartizione dei consumi per vettore. Fonte: Elaborazione Energyapiù.

I dati della tabella precedente possono essere elaborati per dare generare i grafici sottostanti (Fig.05 e Fig.06).

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Fig.05 - Ripartizione dei consumi di energia per vettore – Fig.06 - Ripartizione dei consumi di energia per settore - Istogramma. Grafico a torta. Comune di Luvinate Comune di Luvinate Elaborazione Energyapiù Elaborazione Energyapiù

I grafici mostrano che il vettore cui è associato un maggior quota di energia è il gas naturale (49,48%), seguito dall’energia elettrica (21,56%). Questo è concorde con i grafici precedenti, e confermano che il settore residenziale (e quindi i vettori energetici ad esso legati, in quanto utilizzati per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria) è il target principale su cui agire. Per quanto riguarda i dati di consumo di energia elettrica è stato valutato anche il dato reale fornito da Enel Distribuzione S.p.A., richiesto tramite il MOD.04 (Tab.11) per il periodo 2007 - 2010 (Tab.13-16).

Energia [MWh] UTENZE [num.]

AT MT BT AT MT BT Agricoltura 0 0 4,82 0 0 1 Industria 0 2.378,43 22,64 0 1 11 Usi domestici 0 0 1.840,54 0 0 788 Terziario 0 0 1.576,66 0 0 84 Totale 0 2.378,43 3.444,65 0 1 884

Tab.13 – Consumo di energia elettrica al 2007. Fonte: dati Enel Distribuzione S.p.A.

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Energia [MWh] UTENZE [num.]

AT MT BT AT MT BT Agricoltura 0 0 0,85 0 0 1 Industria 0 2.293,15 27,13 0 1 10 Usi domestici 0 0 1.738,84 0 0 782 Terziario 0 0 1.692,77 0 0 87 Totale 0 2.293,15 3.459,60 0 1 880

Tab.14 – Consumo di energia elettrica al 2008. Fonte: dati Enel Distribuzione S.p.A.

Energia [MWh] UTENZE [num.]

AT MT BT AT MT BT Agricoltura 0 0 4,15 0 0 1 Industria 0 2.279,27 20,72 0 1 9 Usi domestici 0 0 1.851,83 0 0 774 Terziario 0 0 1.456,20 0 0 86 Totale 0 2.279,27 3.332,89 0 1 870

Tab.15 – Consumo di energia elettrica al 2009. Fonte: dati Enel Distribuzione S.p.A.

Energia [MWh] UTENZE [num.]

AT MT BT AT MT BT Agricoltura 0 0 4,32 0 0 1 Industria 0 1.912,61 21,74 0 1 8 Usi domestici 0 0 1.637,51 0 0 767 Terziario 0 0, 1.409,55 0 0 87 Totale 0 1.912,61 3.073,12 0 1 863

Tab.16 – Consumo di energia elettrica al 2010. Fonte: dati Enel Distribuzione S.p.A.

Il consumo di energia elettrica nel tempo, suddiviso per settore, è visualizzabile nelle figure che seguono (Fig.07 e Fig.08):

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Fig.07 – Evoluzione dei consumi di energia elettrica nel periodo 2007 – 2010 per i settori Industria MT, Usi domestici BT e terziario BT. Fonte: dati Enel Distribuzione S.p.A.

Fig.08 – Evoluzione dei consumi di energia elettrica nel periodo 2007 – 2010 per i settori Agricoltura BT e Industria BT. Fonte: dati Enel Distribuzione S.p.A.

Il confronto tra i dati forniti da SIRENA al 2005 (dati di tipo aggregato, derivanti da un approccio top- down) con i dati forniti da ENEL Distribuzione per il periodo 2007 - 2010 (dati reali di consumo) è del tutto possibile e conferma l’attendibilità delle indicazioni provenienti dalla banca dati. Poiché nel periodo 2007 - 2010 il numero delle utenze e i consumi associati non hanno subito stravolgimenti rispetto al 2005 e la difficoltà a reperire dati reali di consumo all’anno di riferimento, è plausibile pensare che il consumo riconducibile al 2005 non sia molto differente da quelli forniti. I consumi di

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energia su scala comunale, invece, sono quelli riportata nella Tab.16, distinti per settore e ripartiti per vettore energetico di riferimento:

ENERGIA GAS OLIO ALTRE ENERGIA ELETTRI- NATU- GASOLIO BENZINA GPL COMBU- BIO- SOLARE

CA RALE [MWh] [MWh] [MWh] STIBILE MASSE TERMICA [MWh] [MWh] [MWh] [MWh] [MWh] AGRICOLTURA 4,29 3,26 53,56 0 0 0 0 0 TRASPORTI 0 10,15 1.856,46 1.669,12 169,91 0 0 0 URBANI INDUSTRIA 2.385,51 149,93 16,10 0 13,92 11,23 51,36 0,02 NON ETS TERZIARIO 1.300,88 1.234,61 214,75 0 19,77 8,22 0 0,01

RESIDENZIALE 1.755,20 11.102,40 1.611,57 0 61,01 45,99 1.512,21 1,08

Tab.17 – Consumi energetici ripartiti per settore e per vettore (elaborazione dei dati). Fonte: dati SIRENA 2013, SIRENA, Lombardia.

Produzione di energia rinnovabile da impianti privati al 2005.

Per quanto riguarda la produzione di energia da fonte rinnovabile è necessario analizzare i diversi contributi degli impianti solari termici e fotovoltaici. Per quanto riguarda i primi, ci si avvale ancora una volta del dato fornito da SIRENA. L’energia prodotta da impianti solari termici, al 2005, ammonta a 1,12 MWh. Per quanto riguarda il fotovoltaico, invece, dall’analisi dei dati, messi a disposizione dal GSE 5, possiamo affermare che, al 2005, non erano stati realizzati impianti fotovoltaici sul territorio. Inoltre, è plausibile affermare con certezza che, all’anno di riferimento non sono presenti altre tipologie di impianti in esercizio.

5 Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) mette ha messo a disposizione ATLASOLE, il sistema informativo geografico che rappresenta l’atlante degli impianti fotovoltaici in esercizio incentivati con il Conto Energia. Si precisa che sono considerati impianti in esercizio quelli per i quali il Soggetto Responsabile ha inviato la comunicazione di entrata in esercizio. Gli impianti in esercizio sono rappresentati sia nella loro totalità sia suddivisi per decreto ministeriale.

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Fattori di emissione in atmosfera

Al fine di calcolare le emissioni di CO 2 da attribuire al consumo di energia, occorre determinare il fattore di emissione. L’ammontare delle emissioni prodotte è calcolato sulla base dell’utilizzo di energia primaria. Esiste, quindi, una relazione che lea le due grandezze. Tale relazione contempla anche un fattore di conversione, differente non solo per il vettore energetico di riferimento, ma anche per la tipologia di informazione che si vuole fornire. Si parla, infatti, di emissioni “ pro capite ” 2 (tonnellata CO 2/abitante) o “ assolute ” (tonnellata CO 2/km di territorio). L’Amministrazione ha scelto di utilizzare i fattori di emissione " standard " in linea con i principi dell’Intergovernmental Panel on

Climate Change (IPCC), che comprendono tutte le emissioni di CO 2 derivanti dall'energia consumata, sia direttamente, tramite la combustione di carburanti all'interno del comune, che indirettamente, attraverso la combustione di carburanti associata all'uso dell'elettricità e del riscaldamento/raffreddamento nell'area municipale. Questo approccio si basa sul contenuto di carbonio di ciascun combustibile, come avviene per gli inventari nazionali dei gas a effetto serra redatti nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) e del protocollo di Kyoto. L’IBE è stato costruito preferendo una scelta che consideri i contributi emissivi dei diversi gas serra. I dati, all’interno del PAES, saranno trattati come somma dei contributi emissivi dei gas serra diversi dalla CO 2.

Fattore di emissione per il consumo di elettricità

Al fine di calcolare le emissioni di CO 2 da attribuire al consumo di energia, occorre determinare il fattore di emissione per vettore energetico. Per il calcolo delle emissioni connesse all’uso di elettricità si è usato il fattore di emissione nazionali pari a 0,483 t CO 2/MWh e, come indicato nelle linee guida JRC per la redazione del PAES.

Fattori di emissione per la produzione locale di elettricità a partire da fonti rinnovabili

Come già descritto, la scelta di un approccio “ standard ” permette di considerare le emissioni di CO 2 derivanti dall'uso di energia rinnovabile e di elettricità verde certificata pari a zero.

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Fattori di emissione per la combustione di carburanti

Per il conteggio delle emissioni derivanti da combustione di carburanti sono utilizzati i seguenti fattori di emissione (anche qualora vi sia una produzione locale di calore o di elettricità, Tab.18).

Tab.18 – Fattori di emissione per i principali vettori energetici. Linee guida “come sviluppare un piano di azione per l’energia sostenibile – PES”.

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Emissioni: l’Amministrazione comunale

Come già introdotto nel paragrafo precedente, prima di procedere alla valutazione delle emissioni a livello territoriale, è necessario focalizzarsi su quelle connesse alle proprietà comunali.

Edifici e impianti comunali.

È possibile stimare che, all’anno di riferimento, la quota di emissioni riconducibili ai consumi energetici di edifici, impianti e attrezzature di proprietà siano pari a circa lo 0,7% del totale.

Parco auto di proprietà.

Le emissioni riconducibili alla flotta comunale ammontano, all’anno di riferimento, a 2,56 t.

Emissioni evitate dalla produzione di energia da impianti di proprietà nel 2005.

L’Amministrazione di Luvinate, al 2005, non era dotata di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile (fotovoltaico e/o solare termico) e quindi la quota di emissioni evitate dall’uso di energia prodotta da fonte rinnovabile è pari a 0.

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Emissioni nel 2005 a Luvinate

L’IBE, oltre che una panoramica sui consumi, deve necessariamente valutare le emissioni all’anno di riferimento scelto. Partendo dai dati energetici di cui ai precedenti paragrafi, è stato possibile analizzare le emissioni territoriali totali e suddividerle in diverse quote da imputare ai settori e ai vettori definiti in precedenza. Le emissioni totali, al 2005, ripartite per settore energetico sono riportate nella tabella sottostante (Tab.19):

Settore Emissioni anno [t] AGRICOLTURA 16,45 TRASPORTI URBANI 838,68 INDUSTRIA NON ETS 952,55 TERZIARIO 807,69 RESIDENZIALE 3.343,01 TOTALE 5.958,37

Tab.19 – Ripartizione delle emissioni territoriali per settore. Fonte: Elaborazione Energyapiù.

I dati della tabella precedente possono essere elaborati per dare generare i grafici sottostanti (Fig.09 e Fig.10).

Fig.0 9 - Ripartizione delle emissioni territoriali per settore – Fig.10 - Ripartizione delle emissioni territoriali per settore - Istogramma. Grafico a torta. Comune di Luvinate Comune di Luvinate Elaborazione Energyapiù Elaborazione Energyapiù

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Coerentemente con i grafici dei consumi, anche in questo caso, il settore residenziale è quello a cui è imputabile una quota maggiore di emissioni sul territorio (56,11%), seguito dai settori legati alle attività riconducibili al settore produttivo (15,99%) e dei trasposti urbani (14,08%). Le emissioni totali, al 2005, ripartite per vettore energetico sono riportate di seguito (Tab.20):

Vettore Emissioni anno [t] Energia elettrica 2.082,34 Gas Naturale 2.499,35 Gasolio 991,58 Benzina 307,81 GPL 59,61 Olio combustibile 17,69 Altre biomasse 0 Energia solare termica 0 TOTALE 5.958,37

Tab.20 – Ripartizione delle emissioni territoriali per vettore. Fonte: Elaborazione Energyapiù.

I dati della tabella precedente possono essere elaborati per dare generare i grafici sottostanti (Fig.11 e Fig.12):

Fig.1 1-- Ripartizione delle emissioni territoriali per vettore – Fig.1 2 - Ripartizione delle emissioni territoriali per vettore - Istogramma. Grafico a torta. Comune di Luvinate Comune di Luvinate Elaborazione Energyapiù Elaborazione Energyapiù

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Anche in questo caso, coerentemente con i grafici riguardanti i consumi, i vettori più inquinanti sono il gas naturale (41,95%), energia elettrica (34,95%) e gasolio (16,64%) connessi principalmente al settore residenziale e dei trasporti. La trattazione dei dati emissivi del 2005 merita un’attenzione particolare. Per tutti i settori analizzati è stata effettuata una valutazione che permetta di stabilire, visivamente, il peso di ogni vettore energetico (da Fig.13 a Fig.17).

AGRICOLTURA TRASPORTI

Fig.1 3 - Ripartizione delle emissioni del settore agricoltura per vettore – Fig.1 4 - Ripartizione delle emissioni del settore trasporti per vettore - Istogramma. Comune di Luvinate. Istogramma. Comune di Luvinate Elaborazione Energyapiù Elaborazione Energyapiù

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INDUSTRIA NON ETS TERZIARIO

Fig.1 5 - Ripartizio ne delle emissioni del set tore industrie (non ETS) per vettore – Fig.1 6 - Ripartizione delle emissioni del settore terziario per vettore - Istogramma. Comune di Luvinate. Istogramma. Comune di Luvinate Elaborazione Energyapiù Elaborazione Energyapiù

RESIDENZIALE

Fig.1 7 - Ripartizione delle emissioni del settore residenziale per vettore – Istogramma. Comune di Luvinate. Elaborazione Energyapiù

Dai grafici si evince che la quota maggiore di emissioni, al 2005, è da imputare al settore residenziale (gas naturale ed energia elettrica utilizzati ammontano a 22,20 e 6,71 centinaia di tonnellate). Di

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conseguenza, questo si conferma il settore target di riferimento per le azioni di riduzioni più importanti. Spiccano inoltre anche i dati riguardanti le emissioni riconducibili al gasolio e benzina utilizzati per la trazione dei veicoli (4,91 e 3,08 centinaia di tonnellate) e quelle relative all’uso di energia elettrica (10,96 centinaia di tonnellate) del settore industriale.

Emissioni evitate dalla produzione di energia rinnovabile al 2005.

Per quanto riguarda le emissioni evitate dalla produzione di energia rinnovabile è necessario analizzare i contributi di impianti solari termici e fotovoltaici. Per quanto riguarda i primi, ci si avvale ancora una volta del dato fornito da SIRENA. Le emissioni evitate dall’uso di energia prodotta da impianti solari termici, al 2005, ammontano a 0,22 t. Per quanto riguarda il fotovoltaico, invece, dall’analisi dei dati, messi a disposizione dal GSE 6, possiamo affermare che, al 2005, non erano stati realizzati impianti fotovoltaici sul territorio e quindi la quota di emissione evitata dall’uso di energia prodotta da impianti fotovoltaici è pari a 0. Stesso discorso vale per le atre tipologie di impianti adibiti alla produzione di energia da fonte rinnovabile.

6 Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) mette ha messo a disposizione ATLASOLE, il sistema informativo geografico che rappresenta l’atlante degli impianti fotovoltaici in esercizio incentivati con il Conto Energia. Si precisa che sono considerati impianti in esercizio quelli per i quali il Soggetto Responsabile ha inviato la comunicazione di entrata in esercizio. Gli impianti in esercizio sono rappresentati sia nella loro totalità sia suddivisi per decreto ministeriale.

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EVOLUZIONE DEI CONSUMI E DINAMICA DELLE EMISSIONI NEL PERIODO 2005 - 2010

Dopo aver analizzato i dati relativi all’anno 2005, è doveroso analizzare in che modo i consumi e le emissioni si sono evolute nel periodo 2005 – 2010.

Evoluzione dei consumi: l’Amministrazione comunale

A livello di consumi, la componente “Amministrazione” incide per circa lo 0,4% rispetto al totale dei consumi territoriali (valore stimato).

Edifici e impianti comunali

Nel periodo 2005-2010 sono stati realizzati i seguenti interventi sugli edifici di proprietà:

Edificio oggetto dell’intervento Tipologia di intervento Scuola elementare Sostituzione serramenti Scuola elementare Coibentazione copertura aule

L’insieme di tali interventi ha permesso un risparmio energetico pari a circa 11,66 MWh/anno. La realizzazione di questi nuovi edifici, pur considerando le migliori prescrizioni energetiche seguite per la loro realizzazione, comporta un aumento dei consumi, che dovrà essere quantificato. Gli interventi sull’impianto di illuminazione pubblica hanno invece permesso un risparmio pari a circa 10,48 MWh/anno.

Parco auto di proprietà

Il parco auto di proprietà, nel periodo 2005-2011, è rimasto immutato per numero di veicoli. L’Amministrazione ha però intenzione, nel breve periodo, di alienare un veicolo, riducendo il numero

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dei veicoli che compone l’attuale flotta. Quanto appena descritto, unitamente alla diminuzione della percorrenza dei veicoli, permetterà una diminuzione dei consumi di gasolio e benzina 7.

Produzione di energia rinnovabile da impianti di proprietà nel periodo 2005-2010

L’Amministrazione di Luvinate, nel periodo 2005-2010, ha realizzato impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile. Tale impianto assicurerà la produzione di 11,90 MWh/anno.

7 Le specifiche relative alla quantificazione del risparmio energetico sarà trattata direttamente nell’azione specifica del PAES.

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Evoluzione dei consumi di Luvinate

I dati resi disponibili dalla banca dati SIRENA e quelli messi a disposizione dai distributori di energia agenti sul territorio, possono essere studiati dal punto di vista temporale, constatandone l’evoluzione dall’anno della baseline. E’ stato possibile analizzare l’evoluzione dei consumi per settore analizzato dal 2005 fino al 2010.

Consumi per anno [MWh]

Settore 2005 2006 2007 2008 2009 2010 AGRICOLTURA 61,11 59,88 54,13 51,34 55,47 56,99 TRASPORTI URBANI 3.705,64 3.068,69 2.995,94 3.287,23 3.932,60 3.981,57 INDUSTRIA NON ETS 2.628,07 2.599,26 26.68,71 2.582,48 2.644,42 2.234,35 TERZIARIO 2.778,23 2.689,72 27.29,76 2.933,70 2.712,43 2.861,59 RESIDENZIALE 16.089,45 14.950,89 13.598,16 14.266,43 14.521,47 15.829,07 TOTALE 25.262,50 23.368,45 22.046,71 23.121,18 23.866,39 24.963,57

Tab.21 – Consumi energetici su scala comunale ripartiti per settore (elaborazione dei dati). Fonte: dati SIRENA 2013.

La dinamica dei consumi su scala comunale nel periodo 2005 – 2010 è stata quindi analizzata per settore (Tab.22).

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Evoluzione dei consumi territoriali Note

Il trend dei consumi su scala comunale è stato suddiviso in due grafici. Il primo grafico, permette di visualizzare i consumi di tutti i settori ad eccezione del settore Residenziale . I consumi al 2005 e l’evoluzione successiva,

sono legati alla conformità del territorio e al contesto socio economico che si è definito nel corso degli anni. Particolare attenzione dovrà essere posta nell’introdurre azioni volte ivisione per settore per ivisione a limitare l’uso di energia legata ai settori dell’ Industria, a cui è legata una quota di consumo non trascurabile e dei Trasporti urbani , quest’ultimo in crescita rispetto ai dati del 2005.

Il secondo grafico, permette di visualizzare i consumi concernenti il settore Residenziale. Nonostante una flessione nel periodo 2005- 2007, è evidente un aumento dei consumi di

Evoluzione dei consumi su scala territoriale – sudd scala territoriale su consumi dei Evoluzione energia negli anni immediatamente successivi. Il valore di consumo al 2010 risulta molto vicino rispetto al valore del 2005. Risulta, quindi, necessario introdurre azioni specifiche volte a limitare gli sprechi energetici e ridurre le criticità dei settori.

Tab.22 – Dinamica dei consumi su scala comunale ripartiti per settore (elaborazione dei dati). Fonte: dati SIRENA 2013.

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Il dato di consumo per settore appena illustrato può essere analizzato nello specifico, ripartendolo per vettore energetico (Tab.23) Questo permetterà, oltre che a completare la trattazione dei consumi territoriali, anche ad evidenziare eventuali criticità specifiche, individuando target puntuali, da considerare nella fase di scelta delle azioni da inserire nel Piano.

Evoluzione dei consumi territoriali per vettore Note Settore Settore

I consumi del settore Agricoltura incidono in maniera marginale rispetto al totale. Al fine di impostare eventuali azioni per ridurre i consumi di questo settore, i vettori da considerare sono: - Gasolio - Energia elettrica AGRICOLTURA AGRICOLTURA - Gas naturale L’uso di energia associato agli altri vettori risulta del tutto irrilevante.

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I consumi del settore Trasporti urbani incidono in maniera differente a seconda del vettore considerato. L’uso di Gasolio è aumentato considerevolmente, comportando in questo modo, l’aumento del ricorso ai combustibili fossili sul territorio. L’uso di Benzina invece è diminuito, segno che attesta

TRASPORTI URBANI URBANI TRASPORTI un’evoluzione della composizione del parco auto circolante sul territorio. L’uso di energia riconducibile GPL è calato, mentre quello legato al Gas naturale è, invece, rimasto

pressoché costante.

Il trend dei consumi del settore Industria non ETS è stato suddiviso in due grafici per facilitarne la consultazione. Il primo grafico, permette di visualizzare i consumi di Energia elettrica, il vettore cui è associato un consumo maggiore (in quanto maggiormente coinvolto nei processi di produzione).

INDUSTRIA NON ETS ETS NON INDUSTRIA Il trend dei consumi legati all’uso di Gas naturale è oscillante, mentre quello dei consumi di Energia elettrica, invece, risulta in leggera flessione.

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Il secondo grafico, permette di visualizzare i consumi concernenti gli altri vettori energetici. L’uso di Olio combustibile e GPL tende a diminuire nel tempo, anche se l’incidenza di questi vettori rispetto al totale è marginale, cosi come per l’utilizzo di biomasse. Il trend dei

INDUSTRIA NON ETS ETS NON INDUSTRIA consumi legati all’uso di Gas naturale è oscillante, mentre quello dei consumi di Energia elettrica, invece, risulta in leggera flessione.

Il trend dei consumi del settore Terziario è stato suddiviso in due grafici. Il primo grafico, permette di visualizzare i consumi di Gas naturale ed Energia elettrica. I trend fa emergere, al 2010, un consumo maggiore rispetto al 2005. Quanto rilevato,

TERZIARIO TERZIARIO evidenzia una criticità A fronte di quanto riportato, è possibile affermare che questo settore è sicuramente uno dei target su cui avviare azioni di riduzione e gestione dei consumi.

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Il secondo grafico, permette di visualizzare i consumi concernenti gli altri vettori energetici. Il dato relativo all’uso di GPL è sostanzialmente costante nel tempo, mentre i dati relativi all’uso di Gasolio sono in diminuzione. L’uso di Olio

TERZIARIO TERZIARIO combustibile è invece diminuito fino a scomparire, segno di una conversione, seppur minima, degli impianti termici per il riscaldamento degli edifici commerciali presenti sul territorio.

Per il settore Residenziale , il primo grafico, permette di visualizzare i consumi di Gas naturale, il vettore più utilizzato (in quanto maggiormente coinvolti nel riscaldamento degli ambienti e nella conduzione degli edifici). Il trend dei consumi RESIDENZIALE RESIDENZIALE evidenzia, al 2010, un valore di consumo maggiore rispetto al 2005: è evidente, anche in questo caso, l’emergere di due criticità rilevanti.

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Il secondo grafico, permette di visualizzare i consumi concernenti gli altri vettori energetici. Il valore di Energia elettrica , tende a rimanere costante nel tempo. Il dato riguardante l’uso di Gasolio tende a dimezzarsi, mentre quelli di GPL sono sostanzialmente costanti nel tempo, e sono da imputare all’uso di combustibile per il riscaldamento degli edifici. L’uso di Olio combustibile è invece diminuito, andando scomparendo, segno di una RESIDENZIALE RESIDENZIALE conversione, seppur minima, degli impianti per il riscaldamento residenziale presenti sul territorio. Per quanto concerne il settore analizzato, è utile soffermarsi anche sull’emergere del dato relativo al vettore Altre Biomasse utilizzate (probabilmente legna e/0 derivati) per il riscaldamento.

Tab.23 – Dinamica dei consumi su scala comunale ripartiti per settore e per vettore (elaborazione dei dati). Fonte: dati SIRENA 2013.

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Produzione di energia rinnovabile da impianti privati nel periodo 2005-2010

SIRENA definisce i consumi di energia prodotta da impianti solari termici nel periodo 2005-2010. Affermando che l’uso di energia da fonte rinnovabile è conseguenza diretta della produzione, possiamo considerare attendibile il dato fornito e considerarlo per la valutazione dell’energia prodotta da questa tipologia di impianto (Fig.18).

Fig.18 – Evoluzione della produzione di energia per settore di riferimento (anni 2005-2010). Fonte: dati SIRENA

Al 2010, la produzione di energia da impianti solari termici sul territorio ammonta ad un totale di 19,95 MWh, riconducibili quasi esclusivamente al settore Residenziale. Per quanto riguarda la produzione di energia da impianti fotovoltaici, invece, l’analisi dei dati forniti dal GSE ha permesso di rilevare un incremento del numero degli impianti e della potenza installata negli anni, come riassunto nella tabella sottostante (Tab.24)

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Prod. energia rinnovabile Anno Potenza installata / anno [MWh/a] 2005 0 0 2006 0 0 2007 0 0 2008 0,00 0,00 2009 8,43 9,69 2010 20,01 23,01 2011 43,35 49,85 2012 14,51 16,69 TOTALE 86,30 99,25

Tab.24 – Incremento della potenza installata e della produzione di energia da fonte rinnovabile. Impianti fotovoltaici. Fonte: dati Atlasole, GSE, aggiornati al 31/12/2012

L’incremento della potenza installata e della produzione di energia da impianti fotovoltaici è visualizzabile nelle figure sottostanti (Fig.19 e Fig.20):

Incremento della potenza installata Incremento della produzione di energia (2005-2010) (2005-2010)

Fig. 19 – Incremento della potenza in stallata degli impianti fotovoltaici (anni Fig.20 – Incremento della produzione di energia da impianti fotovoltaici 2005-2012). Fonte: dati Atlasole, GSE, aggiornati al 31/12/2012 (anni 2005-2012). Fonte: dati Atlasole, GSE, aggiornati al 31/12/2012

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Dinamica delle emissioni: l’Amministrazione comunale

A livello di emissioni, la componente “Amministrazione”, incide per lo 0,7% rispetto al totale delle emissioni territoriali.

Edifici e impianti comunali

L’insieme di tali interventi realizzati dall’Amministrazione sugli edifici di proprietà ha permesso una diminuzione delle emissioni pari a circa 2,36 t/anno. Per quanto riguarda gli impianti cimiteriali e di illuminazione pubblica, gli interventi realizzati hanno permesso una diminuzione delle emissioni pari a circa 5,38 t/anno.

Parco auto di proprietà

Nel periodo 2005-2011 l’Amministrazione non ha rinnovato il proprio comparto di proprietà. Non si registra una variazione della percorrenza dei veicoli e, quindi, delle emissioni associate.

Emissioni evitate dalla produzione di energia da impianti di proprietà nel periodo 2005-2010.

L’Amministrazione ha realizzato, nel 2009, la realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia da fonte rinnovabile, cui è associabile una quota di emissione evitate pari a 5,75 t/anno.

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Dinamica delle emissioni di Luvinate

I dati territoriali resi disponibili dalla banca dati SIRENA possono essere analizzati dal punto di vista temporale, constatandone l’evoluzione dall’anno di riferimento. A partire dal 2005, e fino al 2010, è stato possibile analizzare l’evoluzione delle emissioni per settore analizzato (Tab.25).

Emissioni per anno [t]

Settore 2005 2006 2007 2008 2009 2010 AGRICOLTURA 16,45 16,16 14,65 13,44 14,76 15,09 TRASPORTI URBANI 838,68 794,21 775,32 850,89 1.024,67 1.037,76 INDUSTRIA NON ETS 952,55 927,11 955,98 842,68 841,19 671,79 TERZIARIO 807,69 782,10 818,13 816,62 727,71 734,69 RESIDENZIALE 3.343,01 3.126,72 2.858,18 2.900,61 2.923,68 3.138,33 TOTALE 5.958,37 5.646,30 5.422,27 5.424,24 5.532,02 5.597,66

Tab.25 – Dinamica dei consumi su scala comunale ripartiti per settore (elaborazione dei dati). Fonte: dati SIRENA 2013.

La dinamica dei consumi su scala comunale nel periodo 2005 – 2010 è stata quindi analizzata per settore (Tab.26).

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Dinamica delle emissioni territoriali Note

L’andamento delle emissioni a livello comunale è stato suddiviso in due grafici. Il primo grafico, permette di visualizzare i consumi di tutti i settori ad eccezione del settore Residenziale . Le emissioni al 2005 e la loro evoluzione nel tempo sono legate al trend del consumo di energia sul territorio. Particolare attenzione dovrà essere posta verso i settori Industria e dei Trasporti, responsabili di riale – suddivisione per settore settore per suddivisione – riale una quota rilevante di emissioni rispetto al totale

Il secondo grafico, permette di visualizzare i consumi concernenti il solo vettore Residenziale. Nonostante una diminuzione nel periodo 2005 – 2007, è evidente un aumento delle emissioni negli anni immediatamente successivi. Questo evidenzia una criticità, elevando il

Dinamica della situazione emissiva su scala territo scala su emissiva situazione della Dinamica settore Residenziale quale target primario su cui agire per assicurare il raggiungimento del target di emissione fissato.

Tab.26 – Dinamica delle emissioni su scala comunale ripartiti per settore (elaborazione dei dati). Fonte: dati SIRENA 2013, SIRENA, Lombardia.

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Il dato emissivo appena illustrato può essere analizzato nello specifico, ripartendolo per vettore energetico di riferimento (Tab.27). Questo permetterà, oltre che a completare la trattazione delle emissioni a livello territoriale, anche ad evidenziare eventuali criticità specifiche, individuando target primari per il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione.

Emissioni territoriali per vettore Note Settore Settore

Le emissioni legate al settore Agricoltura incidono in maniera marginale rispetto ai valori di emissione su scala comunale. Particolare attenzione va posta su alcuni specifici vettori, quale il Gasolio , il cui AGRICOLTURA AGRICOLTURA andamento è influenzato dalla variazione dei consumi, come rilevato nel paragrafo precedente.

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Le emissioni riconducibili al settore Trasporti urbani incidono, rispetto al totale, in maniera differente, secondo il vettore considerato. L’uso di Gasolio è aumentato, comportando così l’aumento delle emissioni ad esso associato. Le emissioni legate all’uso di Benzina invece sono diminuite. Stabile invece, è l’andamento delle emissioni

TRASPORTI URBANI URBANI TRASPORTI riconducibile a GPL e Gas naturale . Gli andamenti emissivi descritti hanno evidenziato quindi delle criticità che non possono non influenzare le scelte delle azioni da inserire nel Piano d’Azione.

Quanto rilevato analizzando i dati SIRENA è confermato dall’analisi della variazione del numero di veicoli circolanti a Luvinate nel periodo 2005-2010. Dai dati dall’Automobile Club Italia (di seguito ACI ) è stato possibile constatare un aumento del numero di veicoli circolanti nel 2010 rispetto al dato del 2005. Si riportano le tabelle che esplicano le categorie di veicoli circolanti a Luvinate negli anni 2005 e 2010:

Parco veicolare circolante 2005 Parco veicolare circolante 2010 Autobus 0 Autobus 0 Autocarri trasporto merci 30 Autocarri trasporto merci 33 Autoveicoli speciali / specifici 10 Autoveicoli speciali / specifici 9 Autovetture 904 Autovetture 917 Motocarri e quadricicli trasporto Motocarri e quadricicli trasporto 1 1 merci merci Motocicli 104 Motocicli 151 Motoveicoli e quadricicli speciali / Motoveicoli e quadricicli speciali / 1 3 specifici specifici Rimorchi e semirimorchi speciali / Rimorchi e semirimorchi speciali / 16 0 specifici specifici Rimorchi e semirimorchi trasporto Rimorchi e semirimorchi trasporto 0 0 merci merci Trattori stradali o motrici 0 Trattori stradali o motrici 0 Altri veicoli 0 Altri veicoli 0

TOTALE 1.066 TOTALE 1.114

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Il trend delle emissioni del settore Industria non ETS è stato suddiviso in due grafici. Il primo grafico, permette di visualizzare l’andamento emissivo riconducibile all’uso di Energia elettrica, che, per il settore Industrie non ETS è il vettore più utilizzato (in quanto coinvolto nella maggior parte dei processi industriali). Il trend delle emissioni legati all’uso di Energia elettrica è suddivisibile in due parti: INDUSTRIA NON ETS ETS NON INDUSTRIA dal 2005 al 2007 si registra un andamento costante, mentre, dal 2007 si assiste ad una flessione fino al 2010. Il trend delle emissioni legate all’uso di Gas naturale, invece, è rimasto pressoché costante nel tempo.

Il secondo grafico, permette di visualizzare gli andamenti emissivi legati alle emissioni riconducibili agli altri vettori energetici. Il dato più oscillante riguarda il consumo di gasolio, coinvolto nei processi di produzione, che tocca il minimo nel 2007, per poi risalire fino al 2009 e scendere nuovamente. Le emissioni legate all’uso INDUSTRIA NON ETS ETS NON INDUSTRIA di Olio combustibile e GPL tendono sostanzialmente a diminuire nel tempo, anche se l’incidenza di questi vettori rispetto al totale considerato è minima.

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Il trend delle emissioni legate al consumo di Energia elettrica è altalenante, per poi TERZIARIO TERZIARIO assestarsi a valori più bassi rispetto a quelli del 2005. Le emissioni riconducibili al vettore Gas naturale rimangono, invece, pressoché costanti nel tempo, fino al 2009, dopo cui si registra un aumento. I dati riguardanti l’uso di Gasolio forniscono un trend in diminuzione, quelli del GPL sono costanti nel tempo, mentre l’uso di Olio combustibile è invece diminuito, andando scomparendo, segno di una conversione, seppur minima, delle modalità di conduzione degli impianti termici per gli edifici commerciali presenti sul TERZIARIO TERZIARIO territorio.

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Il trend delle emissioni legate ai consumi del settore Residenziale è stato suddiviso in due grafici per migliorarne la visualizzazione. Il primo grafico, permette di visualizzare i consumi di Gas naturale il vettore più utilizzato (in quanto usato per il riscaldamento degli ambienti e per la produzione di acqua calda sanitaria). Anche in questo caso si registra un aumento,

RESIDENZIALE RESIDENZIALE al 2010, delle emissioni rispetto al dato del 2005, facendo emergere una criticità per il consumo di Gas naturale . A fronte dell’incidenza del settore rispetto al totale, è possibile affermare che, questo, è sicuramente uno dei target su cui concentrare azioni di riduzione delle emissioni. Il secondo grafico, permette di visualizzare le emissioni legate ai consumi concernenti gli altri vettori energetici. In lieve flessione risulta il trend del vettore Energia Elettrica. Il dato riguardante le emissioni legate all’uso di Gasolio al 2005 tende a dimezzarsi nel tempo, mentre le emissioni legate ai consumi di GPL

RESIDENZIALE RESIDENZIALE sono, di fatto, rimaste costanti, e sono da imputare all’uso di combustibile per il riscaldamento degli edifici. Le emissioni legate all’uso di Olio combustibile sono invece diminuite, fino a scomparire.

Tab.27 – Dinamica delle emissioni su scala comunale ripartiti per settore e per vettore (elaborazione dei dati). Fonte: dati SIRENA 2013.

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L’analisi fin qui svolta, ha permesso di far emergere le principali criticità legate ai consumi e alle emissioni rilevate nel periodo 2005–2010. Tali criticità sono state considerate come target primari oggetto delle azioni del Piano d’Azione. Al momento, non è possibile fare delle considerazioni di carattere generale sull’evoluzione dei consumi e delle emissioni nel periodo 2013 – 2020, in quanto, il periodo di instabilità e l’incertezza economica limitano l’accuratezza di eventuali ipotesi. Di certo, è stata rilevata una contrazione dei consumi (e quindi elle emissioni) negli anni immediatamente successivi al 2005. Tale decrescita è da imputare alla crisi economica e produttiva le cui conseguenze su scala globale si riflettono anche su scala locale. Tale crisi si manifesta con un calo generale dei consumi privati e una diminuzione delle attività industriali su scala nazionale che, inevitabilmente, sono valutabili anche su scala locale. Gli effetti sono quindi percepibili anche nella realtà di Luvinate. L’ipotesi che il trend di diminuzione dei consumi non sia irreversibile, però, lo dimostrano i dati del periodo 2007-2010, che registrano un nuovo aumento dei consumi (quindi delle emissioni) e, per alcuni vettori analizzati, a valori addirittura maggiori rispetto a quelli del 2005. Possiamo quindi affermare che, in mancanza di un serio protocollo di azioni organizzato per valutare le misure più idonee alla riduzione delle emissioni su scala comunale, risulterà impossibile raggiungere l’obbiettivo di riduzione prefissato. Tali azioni saranno necessariamente sviluppate sulla base di previsioni di sviluppo, che saranno validate da opportuni report di monitoraggio (IME 8), con le modalità previste dalle azioni del Piano d’Azione.

Emissioni evitate dalla produzione di energia da impianti privati nel periodo 2005- 2010

Dai dati di consumo forniti da SIRENA è possibile ricavare la quota di emissioni evitata dall’uso di energia prodotta da impianti solari termici nel periodo 2005-2010. L’incremento del numero di

8 Secondo quanto riportato nelle linee guida “I firmatari sono tenuti a presentare almeno ogni due anni dopo la presentazione del PAES, un rapporto di attuazione per scopi di valutazione, monitoraggio e verifica. L’Inventario di Monitoraggio delle Emissioni (IME) è una parte raccomandata di tale rapporto di attuazione. Si invita l’autorità locale a compilare gli inventari delle emissioni su base annuale. I vantaggi sono: - un monitoraggio più preciso e una migliore comprensione dei vari fattori che influenzano le emissioni di CO 2; - un input annuale per elaborazione delle politiche, consentendo reazioni più rapide; - le competenze specifiche necessarie per gli inventari possono essere mantenute e consolidate. Tuttavia, se l’autorità locale ritiene che tali inventari regolari mettano troppa pressione sulle risorse umane o finanziarie, può decidere di effettuarli a intervalli temporali più lunghi. I Firmatari sono tenuti a presentare un rapporto di attuazione almeno ogni due anni. Di conseguenza, un IME dovrebbe essere incluso almeno ogni due rapporti di attuazione. Ciò comporta che un IME sia realizzato e presentato almeno ogni quattro anni”.

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impianti solari termici ha permesso di un risparmio in termini di emissioni pari a 4,03 t/anno. Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici la quota di emissioni evitate a causa dell’uso di energia direttamente prodotta è pari a 15,80 t/anno (che aumentano fino ad un totale di 99,25 t/anno se si considerano anche i dati relativi agli anni 2011 e 2012).

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Conclusioni dell’IBE e spunti di riflessione

A chiusura dell’analisi dei dati fin qui trattati è utile, prima di procedere all’ elaborazione delle azioni da inserire nel Piano d’Azione, sintetizzare gli elementi raccolti, analizzandone criticità ed eventuali punti di forza. La tabella successiva illustra gli aspetti positivi e negativi riscontrati dall’analisi dei dati forniti, suddividendo i diversi contributi in fattori interni (riconducibili direttamente all’Amministrazione e al suo comparto di proprietà) ed esterni (riconducibili al territorio).

Punti di forza Punti di debolezza

Gli interventi effettuati sugli edifici di Potrebbe essere utile analizzare il trend dei proprietà hanno comportato una consumi nel periodo 2005-2010 per tutti gli diminuzione dei consumi energetici degli edifici. edifici oggetto d’intervento. Il parco auto di proprietà è rimasto immutato nel numero fino al 2012, ma si prospetta l’alienazione di uno dei veicoli. L’A mministrazione ha realizz ato un impianto AMMINISTRAZIONE AMMINISTRAZIONE fotovoltaico per produrre energia da fonte rinnovabile.

Fattori di rischio: Opportunità

Potrebbe essere utile: - Programmare attività di coinvolgimento attivo della cittadinanza e degli stakeholders I consumi (e quindi le emissioni) sono circa i temi del risparmio energetico diminuiti. e dell’utilizzo razionale dell’energia; - Individuare possibili stakeholders da coinvolgere nello sviluppo del Piano d’Azione Al 2005 e al 2010 i settori maggiormente TERRITORIO TERRITORIO responsabili di emissioni inquinanti sono, È necessario sviluppare specifiche azioni da ordinati secondo il peso %, i seguenti: inserire nel Piano d’Azione che diano - Residenziale priorità ai settori target. - Industriale - Trasporti urbani Il numero di veicol i circolanti all’interno dei Potrebbe essere utile:

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confini comunali è aumentato nel tempo, - Programmare attività di comportando un aumento delle emissioni divulgazione circa i temi della riconducibili al settore dei Trasporti. mobilità sostenibile; - Prevedere l’installazione di distributori di metano e/o punti di fornitura elettrici. Le emissioni relative ai vettori Gasolio e Olio combustibile dono diminuite nel periodo 2005-2010. La popolazione residente a Luvinate al 2010 Inoltre potrebbe essere utile: è diminuita rispetto al 2005. Nonostante - Programmare attività di questo, le emissioni e i consumi sono coinvolgimento della cittadinanza aumentati. circa i temi del risparmio energetico e dell’utilizzo razionale dell’energia nelle abitazioni. Il numero di impianti fotovoltaici e di solari termici è aumento considerevolmente nel periodo 200-2012. È possibile affermare che

la quota di energia prodotta da queste due fonti possa ulteriormente incrementare nel periodo 2013-2020.

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LA VISION DEL COMUNE DI LUVINATE

La vision è un’idea intenzionale di futuro, un’aspirazione, costruita attraverso un confronto aperto con i soggetti che a vario titolo agiscono sul territorio di Luvinate: abitanti, operatori economici, associazioni, amministratori e fruitori in generale. La vision è un’idea intenzionale di futuro, un’aspirazione, costruita attraverso un confronto aperto con i soggetti che a vario titolo agiscono sul territorio di Luvinate: abitanti, operatori economici, associazioni, amministratori e fruitori in generale. Dalla consapevolezza di ciò nasce la necessità di assumere da parte dell’Amministrazione di Luvinate un forte impegno nella direzione dello sviluppo sostenibile col fine di contenere il più possibile l’uso di energia attraverso il recupero e il rinnovamento del tessuto residenziale consolidato e delle aree ex- produttive-artigianali ancora presenti nel centro abitato, la realizzazione di nuovi spazi pubblici e di servizi, la difesa dell’ambiente naturale e degli ambienti tradizionalmente agricoli, lo sviluppo e il completamento del sistema della mobilità comunale a servizio del traffico locale. In questo contesto si inserisce l’adesione al Patto dei Sindaci e la volontà di elaborare il Piano di Azione per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 20%.

Il Comune di Luvinate intende perseguire gli obiettivi di risparmio energetico, utilizzo razionale dell’energia e incentivazione della produzione da fonti rinnovabili al fine di ridurre le emissioni di CO 2 di almeno il 20% entro il 2020. Sarà dato forte risalto all’impegno assunto attraverso la sottoscrizione del Patto dei sindaci, in quanto obiettivo di comunità, che può essere raggiunto solo con l’apporto consapevole di tutta la cittadinanza.

L’occasione offerta dall’elaborazione del Piano d’Azione ha consentito ulteriori avanzamenti di quegli stessi obiettivi che il Comune ha indicato come priorità, proponendo modalità applicative e soluzioni tarate sulla propria realtà locale, col sostegno degli stakeholder e dei cittadini.

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IL PIANO D’AZIONE

Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile è un documento chiave che indica quali modalità verranno perseguite per rispettare gli obiettivi prefissati. Partendo dai dati dell’Inventario di Base delle Emissioni, sono stati identificati i settori d’intervento più idonei e sono state valutate le migliori opportunità che assicurano il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione di CO 2. Saranno illustrate le misure di riduzione, insieme a tempi e responsabilità, che, concretamente, traducono la vision di lungo termine in un programma operativo. Il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile è strutturato secondo le indicazioni delle Linee Guida del Patto dei Sindaci del Joint Research Centre di . Tali indicazioni forniscono gli indirizzi generici cui attenersi sulle molteplici attività che sono state svolte e che hanno portato alla definizione del Piano. È, di fatto, il culmine del progetto. La mappa concettuale di tutte le attività svolte è quella visualizzabile in Fig.20, e permette di visualizzare i diversi livelli a cui si è operato per poter definire il Piano.

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Adesione al Patto Contributo di dei Sindaci Fondazione Cariplo

Costituzione dei due comitati

Comitato Politico Comitato Tecnico Supporto esterno (società Energy A+)

Inventario di Base Coinvolgimento Formazione tecnici delle Emissioni cittadinanza comunali

Ricostruzione situazione emissiva e profilo dei consumi al 2005 Piano di Predisposizione Sito web e attivazione canali comunicazione comunicazione

Analisi evoluzione emissiva e trend dei consumi dal 2005 - 2010 Incontri per Incontri con i cittadini stakeholders

Definizione obiettivo di riduzione delle emissioni e politica energetica

Predisposizione scenari Raccolta suggerimenti e Predisposizione proposte Allegato Energetico

Scelta delle azioni

Piano d’Azione per l’Energia Presentazione alla cittadinanza Sostenibile

Fig.20 – Mappa concettuale delle attività del progetto.

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Obiettivo di contenimento delle emissioni al 2020

Il Comune di Luvinate, nell’ambito dell’iniziativa Patto dei Sindaci, si propone di perseguire obiettivi e traguardi di sostenibilità, cui la politica energetica comunale è espressione:

- Conseguire gli obiettivi formali fissati per l’UE al 2020, riducendo le emissioni di CO 2 di almeno il 20% attraverso l’attuazione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile;

- Preparare un inventario base delle emissioni e presentare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile entro un anno dalla formale ratifica al Patto dei Sindaci;

- Adattare le strutture della città, inclusa l’allocazione di adeguate risorse umane, al fine di perseguire le azioni necessarie;

- Mobilitare la società civile del proprio territorio al fine di sviluppare, insieme ad essa, il piano di Azione;

- Presentare, su base biennale, un Rapporto sull’attuazione ai fini di una valutazione, includendo le attività di monitoraggio e verifica;

- Organizzare eventi specifici che permettano di informare i cittadini e i media locali sugli sviluppi del Piano di Azione;

- Aumentare l’impiego di risorse naturali locali rinnovabili, in sostituzione dei derivati fossili;

- Attuare obiettivi di risparmio energetico e di valorizzazione delle risorse rinnovabili integrandoli con le politiche di miglioramento tecnologico e di sicurezza dei processi produttivi;

- Promuovere l’efficienza energetica, l’uso razionale dell’energia, lo sviluppo e la valorizzazione delle fonti rinnovabili ed assimilate a partire dalla loro integrazione negli strumenti di pianificazione urbanistica e più genericamente nelle forme di governo del territorio;

- Assumere gli scenari di produzione, consumo e potenziale energetico come quadri di riferimento con cui dovranno misurarsi sempre di più le politiche territoriali, urbane ed ambientali in un’ottica di pianificazione e programmazione integrata;

- Perseguire l'obiettivo di progressivo avvicinamento dei luoghi di produzione di energia ai luoghi di consumo, favorendo ove possibile lo sviluppo di impianti di produzione energetica diffusa;

- Assicurare le condizioni di compatibilità ambientale e territoriale e di sicurezza dei processi di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione ed uso dell’energia;

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- Ridurre il carico energetico degli insediamenti residenziali, produttivi e commerciali esistenti assumendo pertanto il principio della sostenibilità energetica degli insediamenti anche rispetto agli obiettivi di limitazione dei gas climalteranti;

- Ridurre i consumi energetici connessi all’illuminazione pubblica ed alla rete semaforica, attraverso la riqualificazione dei corpi illuminanti ed il miglioramento della loro gestione;

- Realizzare impianti fotovoltaici su edifici di proprietà comunale e promuovere l’installazione di impianti fotovoltaici da parte dei cittadini;

- Promuovere eventuali progetti per la sostenibilità energetica nel settore del turismo;

- Promuovere iniziative d’informazione verso i cittadini.

Tali obiettivi possono essere raggiunti solo individuando specifiche azioni che permettano di concretizzare i concetti appena espressi. La scelta consapevole di quali azioni possono essere inserite nel Piano, a sua volta, è propedeutica alla definizione dell’obiettivo di riduzione. L’elaborazione dell’inventario di Base delle Emissioni ha permesso di conoscere la situazione emissiva locale al 2005 e, in questo modo, di fissare un obiettivo di riduzione da perseguire entro il 2020. Entro questo termine i firmatari del Patto dovranno aver adottato tutte le misure individuate dal PAES per ridurre le emissioni di gas climalteranti e raggiungere l’obiettivo fissato a livello comunitario. Una riduzione del 20% delle emissioni rispetto al 2005, anno di riferimento, è stata calcolata rispetto al dato fornito da SIRENA.

Emissioni comunali al 2005 5.958,37 t Obiettivo di contenimento delle emissioni 1.191,67 t

Emissioni comunali al 2020 (obiettivo minimo) 4.766,70 t

L’obiettivo di riduzione è espresso in funzione di un approccio di tipo “ assoluto ”. Di seguito è stato riportato il confronto tra i dati di emissione al 2005 e al 2010. A titolo puramente divulgativo, è stato riportato anche il confronto del dato di emissione espresso in funzione di un approccio “pro capite”. I dati sono riportati nella Tab.27:

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Anno 2005 2010 Popolazione residente [n. ab] 1.389 1.319 Emissioni assolute [ton] 5.958,37 5.597,66 Emissioni pro capite [ton/ab] 4,29 4,24

Tab.27 Indicazione delle emissioni pro capite negli anni. Scenari a confronto.

Le emissioni al 2010 sono inferiori a quelle del 2005. Questo non comporta la necessità di dover rimodulare l’obiettivo di riduzione e quindi prevedere una quota di emissioni da ridurre maggiore rispetto a quella del 2005.

Strumenti Del Piano

Le azioni del Piano richiedono l’adozione e l’implementazione di strumenti in assenza o in mancanza dei quali il Piano d’Azione stesso rischia di non poter vedere applicate le azioni proposte. Gli atti di pianificazione e organizzazione comunale che, sotto diversi aspetti, hanno attinenza con la sua attuazione, richiedono una verifica di congruenza con gli obiettivi del presente documento. Alcuni fra questi atti assumono un ruolo particolarmente strategico per l’attuazione del Piano, le cui azioni trovano fondamento proprio in tali documenti. I principali atti vagliati, le cui applicazioni trovano coerenza nelle azioni, sono stati il Piano di governo del Territorio (PGT), il Regolamento Edilizio comunale, strumenti di pianificazione a livello provinciale e nazionale, fino alla normativa tecnica di riferimento (specifica a seconda del settore e all’oggetto contemplati nelle singole azioni) Tali strumenti sono il riferimento per l’attuazione delle azioni e forniscono l’impulso per l’aggiornamento, integrazione e la modifica del Piano stesso. Tralasciando gli strumenti secondari (che nella seguente trattazione troverebbero solo una collocazione marginale), gli Atti di Organizzazione e Gestione Comunale, ed evitando un’inopportuna descrizione di ognuno, sembra doveroso almeno sottolineare il rapporto di integrazione esistente tra il gli strumenti citati e il seguente Piano d’Azione. La pianificazione territoriale costituisce, infatti, lo strumento principale d’indirizzo per la trasformazione di un territorio, perché ha un impatto rilevante sia sul consumo energetico nei settori dei trasporti e dell’edilizia, sia un risvolto sulle politiche di assetto urbano in cui si colloca la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale esistente. Il presente documento si lega quindi al contesto di

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sviluppo della città e, quindi, condivide in sinergia gli stessi temi ambientali trattati anche dagli altri strumenti.

Comunicazione e partecipazione

"Il coinvolgimento nel piano di azione della società civile delle aree geografiche interessate" costituisce un impegno formale per tutti i firmatari del Patto dei Sindaci. Tutti i membri della società rivestono un ruolo fondamentale nella risoluzione delle questioni energetiche e climatiche in collaborazione con le autorità locali. Insieme, dovranno stabilire una visione comune per il futuro, definire le linee guida per mettere in pratica tale visione e investire le risorse umane e finanziarie necessarie. Nell’ambito delle attività partecipative si terrà altresì conto dell’impegno assunto nel Patto “a condividere l’esperienza e conoscenza con le altre unità territoriali” con l’intento di favorire lo scambio tra Amministrazioni di informazioni utili per l’evoluzione del Piano, possibili accordi di collaborazione e mutuo sostegno. Il coinvolgimento degli stakeholder e della cittadinanza è il punto d’inizio per ottenere il cambiamento del comportamento civile che deve andare di pari passo con le azioni tecniche previste dal Piano. Quest’aspetto è di fondamentale importanza per un’attuazione coordinata e concordata delle azioni in esso contenute. L’Amministrazione, consapevole della tematica trattata, ha provveduto ad organizzare incontri puntuali con i rappresentanti dei diversi settori di cui sono previsti interventi nel Piano, come riportato nella tabella sottostante (Tab.28 ):

Destinatari dell’incontro Contenuti dell’incontro Incontro di presentazione del Progetto Presentazione Baseline - Incontro tecnico Personale dell’amministrazione Corso base di formazione per il personale amministrativo Corso avanzato di formazione per il personale amministrativo Incontro tecnico per valutazione scenari e scelta azioni Stakeholders Coinvolgimento stakeholders PRE stesura PAES Cittadinanza Coinvolgimento cittadinanza PRE stesura PAES Cittadinanza Presentazione del progetto POST adozione

Tab.28 – Prospetto degli incontri sostenuti dall’Amministrazione

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Il Comune di Luvinate si è impegnato, a partire dal 2005, con continuità, in attività di sensibilizzazione e comunicazione, volte a coinvolgere la cittadinanza su tematiche energetiche e ambientali. Alcuni esempi (i più recenti) sono:

Distribuzione ecokit (lampade a basso consumo e riduttori di flusso per la cittadinanza)

Campagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata della plastica

Adesione al sito www.dovelobutto.org

Per i prossimi anni, il comune di Luvinate, ha intenzione di proseguire nella stessa direzione, promuovendo e coinvolgendo gli operatori locali presenti sul territorio. Tale attività non si esaurisce, dunque, con la stesura del Piano. Ripercussioni si avranno anche in fase di monitoraggio del PAES. Con cadenza biennale sarà preparata una relazione (come richiesto dall’iniziativa Covenant of Mayors) che conterrà i dati del monitoraggio relativi al PAES, esempi di opere realizzate sul territorio, i consigli recepiti per l’implementazione delle azioni aggiornate secondo il progresso delle conoscenze tecniche

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e di eventuali nuove opportunità finanziarie per la realizzazione degli interventi. Non si esclude inoltre il coinvolgimento di sponsor (locali e non locali) perseguendo in pratica due finalità congiunte: dimostrare alla cittadinanza che l’iniziativa è condivisa e sostenuta dal più alto numero possibile di soggetti, e con le eventuali entrate sostenere le spese per le attività di promozione dell’iniziativa. Le scelte concordate con l’Amministrazione hanno inoltre individuato proprio nell’attività di comunicazione e di divulgazione il supporto ad azioni specifiche che hanno grandi ricadute in termini di riduzione di CO 2 seppur in modo indiretto. È risultato fondamentale porre le basi per un serio programma che preveda l’articolazione dell’attività di comunicazione in maniera trasversale e duratura, estendendone, di fatto, la durata fino al 2020. Oltre agli incontri previsti, dal 2014 e fino al 2020 l’Amministrazione di Luvinate s’impegnerà ad organizzare incontri e seminari relativi a: • L’iniziativa “Patto dei Sindaci” e il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile; • Divulgazione di quanto fatto dall’Amministrazione e illustrazione dei nuovi progetti volti al

risparmio energetico e alla riduzione di CO 2; • Divulgazione culturale delle tematiche attinenti alla sostenibilità energetica, con particolare attenzione ai seguenti temi: o Risparmio energetico – buone pratiche; o Produzione di energia da fonte rinnovabile – Analisi degli incentivi in vigore e margini di crescita delle tecnologie; o I meccanismi d’incentivazione per le imprese e i cittadini; o Le ristrutturazioni edilizie - Detrazioni fiscali nel settore residenziale per la riqualifica degli edifici; o Trasporti e mobilità sostenibile – esempi virtuosi; • Definizione di accordi e proposte operative per lo sviluppo delle Azioni del piano e valutazione proposte di modifica del Piano stesso; • Analisi dei risultati raggiunti. Il calendario degli incontri sarà pubblicato sul sito web comunale, nella sezione legata al Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. È garantito, annualmente, un numero di incontri pari al numero dei temi, elencati precedentemente.

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L’approccio SMART

L’acronimo SMART sta a significare: Specifico, Misurabile, Attuabile, Realistico e Temporizzato. Il Piano d’Azione è stato elaborato secondo un approccio SMART. Pertanto nella formulazione delle Azioni del PAES, per stabilire obiettivi SMART, è stato necessario rispondere, a priori, alle seguenti domande:

- Specifico (ben definito, con un obiettivo chiaro, dettagliato e concreto). Cosa stiamo cercando di ottenere? Perché è importante? Chi lo farà? Quando deve essere finito? In che modo?

- Misurabile (definendo opportuni indicatori, quali kWh, tempo, denaro, %, ...). Cosa misuriamo? Come stabiliamo che l’obiettivo è stato raggiunto?

- Attuabile (fattibile, raggiungibile). È un obiettivo possibile? È possibile raggiungerlo rispettando la tempistica stabilita?

- Realistico (rispetto alle risorse a disposizione). Attualmente disponiamo delle risorse necessarie per raggiungere questo obiettivo? Se la risposta è no, come possiamo ottenere risorse aggiuntive?

- Temporizzato (definizione di una scadenza o tabella di marcia). Quando sarà raggiunto questo obiettivo? La scadenza è possibile e realistica?

I settori d’intervento

L’Amministrazione di Luvinate intende puntare su alcuni macro settori. Sinteticamente, tali settori sono:

- Residenziale, che rappresenta il settore maggiormente energivoro, attraverso il miglioramento e la verifica delle disposizioni vigenti circa le prestazioni energetiche degli edifici esistenti, e la promozione dell’uso di energia prodotta da fonti rinnovabili;

- Trasporti, al fine di promuovere forme di mobilità più efficienti (sostituzione dei mezzi più obsoleti) e sostenibili (es. promozione della modalità di trasporto ciclabile e pedonale);

- Produttivo, (industria non ETS+agricoltura) al fine di incrementare l’efficienza energetica nei processi produttivi, favorire l’adozione delle tecnologie energeticamente più efficienti e diffondere l’uso di energia rinnovabile;

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- Terziario privato e pubblico, attraverso la realizzazioni di interventi volti al contenimento dei consumi energetici e alla diffusione di fonti rinnovabili. In particolare nel caso del terziario pubblico l’attuazione di tali interventi ha anche una forte valenza “esemplare” nei confronti della propria cittadinanza.

- Coinvolgimento della cittadinanza e degli stakeholders , che assicurerà il raggiungimento degli obiettivi di riduzione attraverso un’azione diretta, che punti alla valorizzazione delle esperienze già attuate e che promuova attività di sensibilizzazione, formazione e partecipazione attiva e condivisa. Per quanto riguarda il Piano d’Azione sono stati individuati, in linea con quanto previsto dalle linee guida redatte dall’JRC, alcuni settori d’intervento specifici:

- Edifici, attrezzature - impianti e industrie;

- Trasporti;

- Produzione locale di energia elettrica;

- Teleriscaldamento/raffrescamento, cogenerazione e solare termico;

- Pianificazione territoriale;

- Appalti pubblici di prodotti e servizi; - Coinvolgimento dei cittadini e Stakeholders; Esiste quindi un dualismo tra i macro settori su cui l’Amministrazione ha deciso di puntare e quelli previsti dalle linee guida.

Aspetti finanziari

I costi totali del PAES saranno sostenuti in parte dall’Amministrazione comunale, che dovrà farsi carico interamente sia delle spese dovute alla realizzazione degli interventi previsti per il proprio comparto di proprietà, sia degli investimenti necessari per le attività di promozione programmate (Sportello Energia, incontri formativi, …). Si sottolinea poi che tali spese, oltre ad essere distribuite su un orizzonte temporale di 13 anni (in parte infatti tale spese risultano già sostenute tra il 2005 e il 2011 grazie agli interventi di efficientamento già realizzati), potrebbero venire in parte finanziate tramite la partecipazione a futuri bandi promossi da diversi Enti (Provincia, Regione, Fondazione CARIPLO, Unione Europea,…).

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La restante parte di costi del PAES, sostenuta dai privati, non deve invece essere intesa come un extracosto: si tratta, invece, di spese che i privati sosterranno per la sostituzione di tecnologie obsolete. Inoltre, tale investimento, seppur in maniera differente, sarà ampiamente ripagato dai risparmi energetici conseguibili.

Le schede d’azione

Il PAES si articola in specifiche Azioni , ognuna delle quali contiene misure specifiche volte a ridurre una particolare quota di emissioni. Le azioni sono proposte con la medesima metodologia e articolazione, che si propone in specifiche S chede di azione , i cui contenuti sono: • Indicizzazione, che permette di dare un riferimento valido all’azione (numerazione sequenziale) e l’indicazione del settore di intervento • Parte informativa, che permette di visualizzare voci specifiche connesse all’azione intrapresa, di seguito descritte: o DIPARTIMENTO E RESPONSABILE DELL’ATTUAZIONE: tale voce tratta la figura interna all’Amministrazione (o l’ufficio di riferimento) cui viene data l’investitura di referente per l’azione; i compiti di tale soggetto sono diversi a seconda dell’azione ma prevedono il medesimo coinvolgimento in tutte le fasi di attuazione dell’azione, dalle fasi di preparazione e predisposizione fino al concreto avvio e al relativo monitoraggio negli anni; o SVILUPPO AZIONE: vengono esplicitati i confini temporali dell’azione (inizio e fine); o STIMA DEI COSTI: intesa come costo che sarà sostenuto per la realizzazione dell’azione; o FINANZIAMENTO: riguarda le modalità di reperimento dei fondi necessari a concretizzare quanto stabilito dall’azione; o STIMA RISPARMIO ENERGETICO: in ogni scheda è indicata la quota di energia risparmiata dall’attuazione dell’azione. Tale valutazione è eseguita su base annuale e l’unità di misura di riferimento è il MWh/anno;

o STIMA RIDUZIONE CO 2eq: il punto focale di ogni scheda è il valore di emissioni di CO 2eq risparmiate dall’adozione dell’azione proposta. L’unità di misura di riferimento è t/anno; o INDICATORI PER IL MONITORAGGIO: in questa sezione sono descritte le modalità con cui deve essere pianificato e condotto il monitoraggio

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• Parte descrittiva, che esplica i contenuti dell’azione.

Le azioni, per esigenze organizzative, sono state raggruppate per settore d’intervento. In questo modo è possibile scorporare il dato totale di riduzione delle emissioni per settore, valutandone l’incidenza di ognuno rispetto al totale (Tab.29):

Incidenza del settore Riduzione delle rispetto al target di Settore d’intervento emissioni prevista riduzione previsto [t CO ] 2eq [%] Edifici, attrezzature - impianti e industrie 673,97 54,50%

Trasporti 137,16 11,09%

Produzione locale di energia elettrica 216,91 17,54% Teleriscaldamento/raffrescamento, 26,78 2,17% cogenerazione, solare termico Pianificazione territoriale 0 0

Appalti pubblici di prodotti e servizi 17,58 1,42%

Coinvolgimento dei cittadini e Stakeholders 164,24 13,28%

Tab.29 – Prospetto di riduzione delle emissioni. Ripartizione tra i settori d’intervento.

I valori tabellati possono essere visualizzati tramite il seguente grafico (Fig.21):

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Fig . 21 - Incidenza percentuale dei diversi settori di intervento rispetto all’obbiettivo di riduzione – Grafico a torta. Comune di Luvinate.

Azioni concluse tra il 2005 e il 2012.

Tra il 2005 e il 2012 sono state avviate alcune azioni (sia da parte dell’amministrazione che da parte dei privati) che hanno permesso di colmare, in parte, il gap di crescita delle emissioni registrato al 2010 rispetto al 2005 9. La tabella sottostante, Tab.30, riporta le principali informazioni riguardanti le azioni sviluppate e intraprese in questo periodo.

Risparmio Emissioni Tempistiche di Titolo azione energetico evitate riferimento [MWh/anno] [t CO 2] L’azione non L’azione non Audit energetici sugli edifici comunali 2008 - 2009 prevede una prevede una riduzione di riduzione delle consumi diretta. emissioni diretta. Interventi per il risparmio energetico su edifici 2010 - 2012 11,66 2,36 comunali (involucro) Riqualificazione imp ianto d’illuminazione 2005 - 2012 10,48 5,06 pubblica

9 Per quanto riguarda il settore Residenziale e dei Trasporti non sono state effettuate valutazioni relative agli interventi di riqualificazione (nel primo caso) e/o di sostituzione dei mezzi obsoleti (nel secondo caso) in quanto, per entrambi i settori, gli eventuali progressi sono stati vanificati da un aumento dei consumi di energia e quindi delle emissioni.

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Sostituzione degli impianti termici alim entati a gasolio e olio combustibile con impianti più 2005 - 2010 849,08 46,88 efficienti in ambito residenziale (FASE CONCLUSA) Informatizzazione dei servizi comunali 2005 - 2010 4,44 1,15 Realizzazione d’impianti fotovoltaici privati 2009 – 2012 99,25 47,94 (FASE CONCLUSA) Realizzazione d’impianti solari termici su edifici 2005 – 2010 5,93 1,20 privati (FASE CONCLUSA) TOTALE 980,84 104,59

Tab.30: Riepilogo dei principali dati relativi alle azioni già concluse

Dalla tabella si evince che, per raggiungere l’obiettivo di riduzione prefissato, la quota maggiore di emissioni deve essere ancora ridotta. La maggior parte delle azioni riconducibili alle proprietà dell’Amministrazione sono, invece, sono concluse.

Azioni da sviluppare entro il 2020

Entro il 2020 è necessario attuare il grosso delle azioni per far fronte a: - Raggiungimento della quota di riduzione delle emissioni fissato come obiettivo al 2020 (quota emissioni mancante); - L’aumento dei consumi e delle emissioni relative al settore Residenziale (come illustrato nella Tab.24); - L’aumento dei consumi e delle emissioni relative al settore dei Trasporti (come illustrato nella Tab.24); La tabella sottostante, Tab.31, riporta le principali informazioni relative alle azioni che devono essere ancora sviluppate.

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Risparmio Emissioni Tempistiche di Titolo azione energetico evitate riferimento [MWh/anno] [t CO 2] Sviluppo di un sistema di gestione dell’energia 2014 – 2020 35,00 16,91

Riqualifica dell'impianto di illuminazione votiva 2015 - 2020 0,66 0,32

Riqualifica degli impianti semaforici 2015 – 2020 17,77 8,58 Evoluzione del patrimonio edilizio privato ad uso 2014 - 2020 1841,20 371,92 residenziale Evoluzione del patrimonio edilizio privato ad uso 2014 - 2020 14,02 2,83 commerciale Sostituzione d egli impianti termici alimentati a gasolio e olio combustibile con impianti più 2010 – 2020 421,47 56,58 efficienti in ambito residenziale (PARTE DA SVILUPPARE) Sostituzione caldaie tradizionali con caldaie a 2014 – 2020 104,98 21,21 condensazione Riduzione negli usi elettrici e termici nel settore 2014 – 2020 380,32 141,32 produttivo Ristrutturazione del parco auto comunale 2014 - 2020 1,31 0,32 Evoluzione del parco auto privato (PARTE DA 2014 - 2020 525,92 135,69 SVILUPPARE) Realizzazione d’impianti fotovoltaici su edifici 2014 - 2020 11,90 5,75 comunali Realizzazione d’impianti fotovoltaici privati 2013 - 2020 337,93 163,22 (PARTE DA SVILUPPARE) Realizzazione d’impianti solari termici su edifici 2011- 2020 126,65 25,58 privati (PARTE DA SVILUPPARE) L’azione non L’azione non Allegato energetico al regolamento edilizio 2012 - 2013 prevede una prevede una riduzione di riduzione delle consumi diretta. emissioni diretta. L’azione non L’azione non Green Public Procurement - Acquisti verdi della 2014 – 2020 prevede una prevede una pubblica amministrazione riduzione di riduzione delle consumi diretta. emissioni diretta. Acquisto di energia verde certificata da parte 2014 - 2020 36,39 17,58 dell'Amministrazione Attivazione dello Sportello Energia 2014 - 2020 231,07 111,61 Acquisto di energia verde certificata da parte di 2014 - 2020 108,98 52,64 privati L’azione non L’azione non Incontri di formazione per il personale tecnico 2013 prevede una prevede una riduzione di riduzione delle consumi diretta. emissioni diretta.

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L’azione non L’azione non Campagna di informazione e sensibilizzazione 2014 - 2020 prevede una prevede una riduzione di riduzione delle consumi diretta. emissioni diretta. TOTALE 4.195,57 1.132,06

Tab.31: Riepilogo dei principali dati relativi alle azioni programmate al 2020

L’attuazione di tutte le azioni della Tab.31, in aggiunta a quanto già attuato, permetterà non solo di raggiungere l’obiettivo di riduzione prefissato, ma di andare ben oltre 20% stabilito, come illustrato nel prospetto sottostante:

Emissioni comunali al 2005 5.958,37 t

OBIETTIVO PREVISIONI DA PAES Quota di emissioni (da ridurre/che saranno ridotte) 1.191,67 t 1.236,63 t

Emissioni comunali al 2020 4.766,70 t 4.721,74 t

% di riduzione rispetto baseline del 2005 20,00 % 20,75 %

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EDIFICI, ATTREZZATURE, IMPIANTI E INDUSTRIE

L’impatto ambientale della progettazione, nella costruzione e nell’esercizio degli edifici é enorme: in Europa gli edifici sono responsabili, direttamente o indirettamente, di circa il 40% del consumo di energia primaria complessiva (percentuale che scende al 30% per l’Italia e, nello specifico, al 29,5%,per la Lombardia 10 ). I settore edilizio è, dunque, uno dei settori più energivori. Considerato l’elevato consumo, come anche l’alto potenziale delle misure di risparmio energetico ottenibili dall’attuazione di azioni in questo settore, l’Amministrazione di Luvinate ha deciso di considerarlo come prioritario. I consumi energetici degli edifici rappresentano dunque un settore prioritario di intervento e gli edifici con destinazione d’uso residenziale costituiscono un ampio bacino (tanto nei grandi centri urbani che nei piccoli Comuni) su cui da diversi anni l’Unione Europea ha posto particolare attenzione. L’efficacia delle politiche europee avviate negli anni ‘90, tradotte in strumenti normativi e di programmazione nazionali e locali, è risultata interessante soprattutto negli usi termici (dove un ruolo fondamentale è giocato dall’involucro edilizio e che rappresenta la fetta maggiore di consumo degli edifici residenziali), in cui sussistono ampi margini di intervento, che per poter essere attuati richiedono sia la diffusione di una sensibilità e una cultura verso il risparmio energetico (sia presso la cittadinanza che presso gli operatori del settore edilizio e impiantistico), sia la disponibilità di strumenti di regolamentazione e di incentivazione (il costo degli interventi edilizi rappresenta inequivocabilmente un freno a un rapido rinnovo del settore). Insieme al settore residenziale, il terziario costituisce una voce consistente di consumo nei territori urbanizzati. In Lombardia il terziario rappresenta il 12% dei consumi finali di

10 Piano per una Lombardia Sostenibile (2010)

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energia al 2007 11 . Gli edifici del terziario sono un settore ad elevata potenzialità di risparmio, su cui anche l’Unione Europea ha posto particolare attenzione, soprattutto per quanto riguarda gli edifici a destinazione d’uso uffici. Le politiche europee e nazionali che hanno coinvolto il settore terziario hanno proceduto di pari passo con quelle che hanno coinvolto il settore residenziale, sebbene alcuni strumenti regolatori e alcune forme di incentivazione hanno avuto minore penetrazione e/o efficacia rispetto a quanto constatato per il settore domestico. Il Terziario si presenta indubbiamente come un settore variegato nelle diverse destinazioni d’uso, per le quali vanno adottati strumenti differenziati di intervento. Il peso degli usi energetici nel Settore produttivo in Italia è pari al 28,5% sul totale dei consumi. In Lombardia l’Industria raggiunge il 30,6% dei consumi finali al 2007 12 . L’attenzione al contenimento degli usi energetici del settore industriale, soprattutto dei processi produttivi più energivori, è tra le priorità dell’Unione Europea, che ha formulato schemi d’intervento specifici. Migliorare l’efficienza energetica di una realtà produttivo/artigianale non riguarda solo gli usi termici ed elettrici convenzionali (per riscaldamento e illuminazione), ma richiede spesso di esaminare tutto il ciclo del prodotto (responsabile della parte più rilevante dei consumi) per individuare inefficienze e potenzialità di intervento. I margini di azioni di efficienza energetica nel settore industriale sono in ogni caso consistenti. Un’analisi preliminare del comparto edilizio esistente ha permesso di conoscere il numero delle unità immobiliari presenti sul territorio e la destinazione d’uso prevalente (sia per il settore residenziale, che per il terziario). Sono stati quindi considerati i benefici derivanti dalla realizzazione di particolari interventi di efficienza energetica sull’involucro edilizio 13 e sul sistema impiantistico.

Per il settore analizzato, le azioni e le relative quote di emissioni associate sono le seguenti:

11 Piano per una Lombardia Sostenibile (2010)

12 Piano per una Lombardia Sostenibile (2010)

13 Fonti: “Come sviluppare un Piano d’Azione per l’energia Sostenibile”, Commissione Europea - Centro Comune di Ricerca Istituto per l’Energia Istituto per l’Ambiente e la Sostenibilità , 2010 e “Direttiva 2002/91/CE Del Parlamento Europeo E Del Consiglio sul rendimento energetico nell'edilizia (EPBD - Energy Performance of Buildings Directive) del 16 dicembre 2002.

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Riduzione della CO Azioni relative al settore “Edifici, attrezzature, impianti e industrie” 2eq associata [ton] L’azione non prevede una Audit energetici degli edifici comunali riduzione diretta delle emissioni. Interventi per il risparmio energetico su edifici comunali (involucro) 2,36

Implementazione di un Sistema di Gestione dell'Energia (SGE) 16,91

Riqualifica dell'impianto di illuminazione pubblica 5,06

Riqualifica dell'impianto di illuminazione votiva 0,32

Riqualifica degli impianti semaforici 8,58

Evoluzione del patrimonio edilizio privato ad uso residenziale 371,92

Evoluzione del patrimonio edilizio privato ad uso commerciale 2,83 Sostituzione degli impianti termici alimentati a gasolio e olio 103,46 combustibile con impianti più efficienti in ambito residenziale Sostituzione caldaie obsolete in ambito residenziale 21,21

Riduzione negli usi elettrici e termici nel settore produttivo 141,32

TOTALE 673,97

Da questo settore si attende una riduzione delle emissioni pari a 673,97 tonnellate, che corrisponde al 54,50 % della quota totale di riduzione prevista dall’attuazione del PAES. È stato possibile, inoltre, stabilire la quota di ogni singola azione rispetto al settore considerato (Fig.22).

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Fig .22 – Confronto tra la quota di riduzione delle emissioni del settore “Edifici, attrezzature, impianti e industrie” e quanto previs to dal PAES (Figura in alto). Incidenza percentuale di ogni azione rispetto alla quota del settore considerato (Figura in basso). Grafico a torta. Elaborazione Energyapiù.

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Azione 1

Audit energetici degli edifici comunali Settore edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Arch. Paolo Turconi DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si è sviluppata nel biennio 2008 – 2009.

Il costo stimato per l'attuazione dell'azione è stato cop erto da l STIMA DEI COSTI finanziamento ricevuto da Fondazione Cariplo per il bando del 2008.

I fondi necessari all’attuazione dell’azione sono stati stanziati da FINANZIAMENTO Fondazione Cariplo a seguito della partecipazione al bando del 2008.

L’azione non prevede una riduzione diretta dei con sumi, ma risulta STIMA RISPARMIO necessaria al fine programatico e valutativo di futuri interventi di risparmio ENERGETICO (MWh/anno) energetico sugli immobili comunali.

L’azione non prevede una riduzione immediata delle emissioni, ma risulta STIMA RIDUZIONE CO 2eq necessaria al fine programatico e valutativo di futuri interventi sugli (t/anno) immobili comunali.

L'attività di monitoraggio connessa all'azione consta in un aggiornamento INDICATORI PER IL del numero di audit energetici eseguiti rispetto a quelli preventivati, con MONITORAGGIO particolare attenzione all’aggiornamento dei dati di consumi termico ed elettrico di ogni edificio o impianto di proprietà.

DESCRIZIONE AZIONE

La diagnosi energetica degli edifici è sicuramente l’approccio metodologico migliore per l’ analisi dei parametri relativi ai consumi specifici e alle condizioni di esercizio degli edifcii di proprietà 14 . Secondo la normativa UNI lo strumento principale per conoscere e quindi intervenire efficacemente sulla situazione energetica è l’audit energetico. L’Amministrazione ha valutato quindi la possbilità di sottoporre tutti i propri edifici comunali a questa attività, conducendo specifici sopralluoghi, raccogliendo i dati di consumo energetici ed inoltre dati sulle utenze elettriche, termiche, frigorifere, acqua (potenza, fabbisogno/consumo orario, fattore di utilizzo, ore di lavoro, etc.). Su questa base si procederà nella ricostruzione dei modelli energetici. Da tali modelli sarà possibile ricavare la ripartizione delle potenze e dei consumi per tipo di utilizzo (illuminazione, condizionamento, freddo per condizionamento, altri servizi), per centro di costo, per fascia oraria e stagionale. La situazione energetica, così inquadrata, è stata analizzata criticamente, considerando anche il confronto con parametri medi di consum,o al fine di individuare interventi migliorativi per la riduzione dei consumi e dei costi e la valutazione preliminare di fattibilità tecnico-

14 in linea con quanto riportato nella norma UNI 11428:2011 “ Requisiti generali del servizio di diagnosi energetica ”

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economica . Gli edifici oggetto di audit di dettaglio sono stati: - Scuola elementare Gli edifici oggetto di audit leggeri sono stati: - Centro sociale - Municipio

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Azione 2

Interventi per il risparmio energetico sugli edifici comunali (involucro) Settore edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Arch. Paolo Turconi DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si è sviluppata nel periodo 2007 - 2008

Il costo già sostenuto per l'attuazione de ll'azione ammonta a STIMA DEI COSTI € 79.300

FINANZIAMENTO Contributo Regionale

STIMA RISPARMIO 11,66 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 2,36 (t/anno)

L'attività di monitoraggio ha previsto la creazione d i un'apposito archivio digitale, al cui interno sono contenuti tutti i dati sensibili realtivi agli INDICATORI PER IL interventi eseguiti. La corretta archiviazione di tali dati permetterà di MONITORAGGIO creare uno storico per ogni edifico, utile a valutare i benefici energetici ed ambientali conseguenti ad ogni singolo intervento, con particolare attenzione al risparmio energetico.

DESCRIZIONE AZIONE

L ‘azione ha previsto lo sviluppo di due interventi di riqualifica del centro Polifunzionale di Via Don Parietti, le cui specifiche sono state riportate di seguito:

Costo Edificio Indirizzo Tipo di intervento Tempistica intervento [€] Scuola elementare Via San Vito, 1 sostituzione infissi 2010 61500 "Pedrotti" Scuola elementare Via San Vito, 1 rifacimento copertura 2012 17800 "Pedrotti"

L’insieme degli interventi permetterà un risparmio di energia e, di conseguenza, eviterà che si disperda in atmosfera una quota di emissioni. Inoltre, se unite, agli interventi previsti sugli impianti termici, ha ricadute anche in termini d’immagine per l’Amministrazione, elevandola ad esempio virtuoso in iniziative di coinvolgimento per la cittadinanza.

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Azione 3

Sviluppo di un Sistema di Gestione dell'Energia (SGE) Settore edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si svilupperà nel periodo 2015 – 2018.

Il costo stimato per l'attuazione dell'azione ammonta a STIMA DEI COSTI € 5.000.

FINANZIAMENTO Fondi propri dell’Amministrazione.

STIMA RISPARMIO 35,00 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 16,91 (t/anno)

L'attività di monitoraggio va a completare quella prevista nell’Azione 1 e consta, inizialmente, in un aggiornamento dei consumi termici ed elettrici degli edifici e degli impianti e la verifica dei contratti di fornitura stipulati dall’Amministrazione con i diversi distributori energetici. Il responsabile dell'attuazione, supportato dalla presenza di una figura terza certificata (Energy Manager certificato secondo il Sistema Europeo di Certificazione in INDICATORI PER IL Energy Management – SECEM) è incaricato di organizzare e controllare i MONITORAGGIO dati di consumo degli edifici tramite l'ausilio di uno specifico strumento informatico (foglio di calcolo), come previsto dalla procedura di monitoraggio allegata al Piano d'Azione e di individuare, anche tramite l’ausilio delle diagnosi energetiche (azione 1) le criticità e i migliori interventi di risparmio energetici. Sarà inoltre necessario aggiornare periodicamente la documentazione del SGE.

DESCRIZIONE AZIONE

L'implementazione di sistemi di gestione volontari ha sempre avuto come scopo principale quello di migliorare le organizzazioni attraverso l'ottimizzazione e la definizione di processi standardizzati, dando così valore aggiunto a qualsiasi tipologia di organizzazione, sia che essa produca un bene o eroghi un servizio. La realizzazione di un sistema di gestione energetico (SGE), magari integrato con un sistema di gestione ambientale, è innanzitutto aperto a tutte le organizzazioni che, come il comune di Luvinate, hanno l'interesse a ridurre impatti e consumi. Nel 2011 è stata emanata dall’ISO, International Organization for Standardization la norma ISO 50001:2011 il nuovo standard internazionale per la gestione dell'energia. La

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ISO 50001 è una norma valida a livello mondiale e prenderà il posto della precedente EN 16001:2009 . L’Amministrazione, alla luce della politica energetica di cui il seguente Piano è espressione, ha intenzione di dotarsi di un Sistema di Gestione dell’Energia conforme a quanto stabilito dalla normativa vigente. È prevista, quindi, la nomina di un soggetto terzo 15 , che risponda ai requisiti di "Responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia " certificato. Il Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) permetterà di valutare, per ogni edificio e per ogni impianto la componente maggiormente energivora e le criticità, che, se opportunamente corrette con interventi migliorativi, concretizzeranno in una riduzione puntuale degli sprechi e una riduzione dei consumi. Le azioni di miglioramento piu volte citate, queste sono pincipalmente di tre tipologie: - sistemiche (diagnostica energetica, pianificazione, esecuzione, monitoraggio e correzione dei disallineamenti); - infrastrutturali (miglioramento delle infrastrutture, per il condizionamento dei locali, per il recupero del calore, ecc.); - comportamentali (lotta agli sprechi mediante comportamenti umani virtuosi ed ambientalmente responsabili). Il risultato finale è rappresentato dalla riduzione dei consumi energetici, delle emissioni nocive e climalteranti e dei costi, cui si aggiungono benefici in termini di immagine e di accesso a mercati sensibili allo sviluppo sostenibile. La sua applicazione porta inoltre non pochi vantaggi a livello globale, in termini di trasparenza e comunicazione in tema di gestione dell'energia, promuovendo le migliori pratiche e valorizzando i comportamenti mirati ad una efficiente gestione dell'energia e favorendo il confronto fra le amministrazioni sullo scenario europeo.

15 Come previsto dalla legge n. 10 “Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale” del 09/01/1991

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Azione 4

Riqualifica dell’ impianto di illuminazione pubblica Settore edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si è sviluppata nel periodo 2015 - 2020

Il costo sostenuto per l'attuazione dell'azione ammonta a STIMA DEI COSTI € 300.000,00

FINANZIAMENTO Fondi propri dell’Amministrazione.

STIMA RISPARMIO 10,48 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 5,06 (t/anno)

L'attività di monitoraggio prevede la valutazione dei consumi elettrici annuali del comparto di illuminazione pubbica. Nel corso degli anni, sarà possibile constatare la diminuzione dei consumi a seguito dell'installazione INDICATORI PER IL di nuove apparecchaiture e/o di lampade a minor impatto ambientale al MONITORAGGIO posto delle lampadine ad incandescenza. Il responsabile dell'attuazione dovrà provvedere alla programmazione dell'intervento (o degli interventi), compatibilmente con gli impegni di spesa che il comune dovrà affrontare.

DESCRIZIONE AZIONE

Col fine di raggiungere l'obiettivo di riduzione dei consumi di energia elettrica sul territorio, e in accordo con la politica ambientale dell’Amministrazione, è stata avviata un’analisi della composizione dell’impianto di illuminazione pubblica di proprietà comunale, che ha permesso la rispondenza ai principali requisiti illuminotecnici previsti dalla normativa vigente e stabilire con certezza le modalità di conduzione dell’impianto (funzionamento pari a 4200 ore annuali medie per ogni corpo illuminante). Per ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, l’Amministrazione ha previsto di intervenire sostituendo i corpi illuminanti installati (lampade a vapori di mercurio e lampade ad alta pressione) con lampade a LED. La diminuzione dei consumi legati all’introduzione di nuove lampade efficienti in sostituzione di quelle obsolete attualmente installate permetterà una riduzione dei consumi e quindi delle emissioni associate.

86 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Azione 5

Sostituzione di lampade votive a incandescenza con lampade votive a LED Settore edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Arch. Paolo Turconi DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si svilupperà nel periodo 2011 - 2012.

STIMA DEI COSTI Il costo sostenuto per l'attuazione dell'azione è stato pari a € 1.000,00

FINANZIAMENTO Fondi propri comunali.

STIMA RISPARMIO 0,66 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 0,32 (t/anno)

L'attività di monitoraggio prevede la valutazione dei consumi elettrici annuali del comparto di illuminazione votiva. Nel corso degli anni, sarà possibile constatare la diminuzione dei consumi a seguito dell'installazione INDICATORI PER IL di lampade a LED al posto delle lampadine ad incandescenza a corredo dell' MONITORAGGIO impianto cimiteriale. Il responsabile dell'attuazione dovrà provvedere alla programmazione dell'intervento (o degli interventi), compatibilmente con gli impegni di spesa che i comune dovrà affrontare.

DESCRIZIONE AZIONE

L’azione ha previsto la sostituzione delle lampade votive utilizzate con lampade LED a tecnologia performante, di minore potenza ma pari caratteristiche illuminotecniche, garantendo in questo modo la costanza delle caratteristiche di luminosità. L’azione ha previsto la sostituzione di 150 lampadine. Questo permetterà una diminuzione dei consumi di energia elettrica e quindi delle emissioni connesse a tali usi.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Azione 6

Sostituzione di lampade semaforiche a incandescenza con lampade a LED Settore edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si svilupperà nel periodo 2014 - 2015

Il costo da sostenere per l'attuazione dell'azione ammonta a STIMA DEI COSTI € 4.000,00

FINANZIAMENTO Fondi propri dell’Amministrazione.

STIMA RISPARMIO 17,77 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 8,58 (t/anno)

L'attività di moni toraggio prevede la valutazione dei consum i elettrici annuali del comparto semaforico. Nel corso degli anni, sarà possibile constatare la diminuzione dei consumi a seguito dell'installazione di INDICATORI PER IL lampade a LED al posto delle lampadine ad incandescenza a corredo dell' MONITORAGGIO unico semaforo presente sul territorio. Il responsabile dell'attuazione dovrà provvedere alla programmazione dell'intervento, compatibilmente con gli impegni di spesa che i comune dovrà affrontare.

DESCRIZIONE AZIONE

L’azione comporterà la sost ituzione delle lampade s emaforiche attualmente in uso con lampade LED , di minore potenza ma pari caratteristiche illuminotecniche, garantendo in questo modo la costanza delle caratteristiche di illuminamento. La diminuzione dei consumi di energia elettrica (e quindi delle emissioni connesse) è propedeutica ala realizzazione dell’intervento.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Azione 7

Evoluzione del patrimonio edilizio privato ad uso residenziale Settore edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

L’azione , articolata in diverse fasi temporali, ha previsto: - Prima fase: analisi dell’evoluzione del patrimonio edilizio SVILUPPO AZIONE residenziale esistente dal 2005 al 2010 (CONCLUSA) - Seconda fase: previsione dell’evoluzione del patrimonio edilizio residenziale esistente dal 2010 al 2020 (DA SVILUPPARE)

Vista la molteplicità di interventi, di edifici, di soluzioni applicabili e STIMA DEI COSTI l’oscillazione dei prezzi di mercato, risulta impossibile quantificare un costo unitario per intervento.

I fondi necessari all’attuazione dell’azione saranno a carico della FINANZIAMENTO cittadinanza.

STIMA RISPARMIO 1.841,20 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 371,92 (t/anno)

Tutti gli interventi citati nell'azione, conc ernenti la riqualifica del l’involucro edilizio oggetto dell'azione, prevedono l'apertura di specifiche pratiche edilizie che devono, per legge, essere valutate dal personale dell'Amministrazione e depositate presso gli uffici comunali. L'attività di monitoraggio per il settore residenziale consta nell'archiviazione dei principali dati contenuti nelle richieste pervenute in comune attraverso INDICATORI PER IL l'ausilio di strumenti informatici. Questo permetterà di esecitare un MONITORAGGIO controllo sullo stato di avanzamento del processo di riqualifica del patrimonio edilizio esistente e constatere le previsioni di sviluppo. Inoltre, per una valutazione dei principali parametri energetici degli edifici residenziali, indicati negli attestati di certificazione, verrà interrogata, con cadenza annuale, la banca dati regionale, col fine di aggiornare tali dati su scala comunale e verificare il rispetto dei presupposti su cui si basa l'azione.

DESCRIZIONE AZIONE

Analisi dell’evoluzione del patrimonio edi lizio residenziale esistente dal 2005 al 2010 (CONCLUSA) A partire dal 2005 il territorio di Luvinate ha subito modifiche sostanziali, che hanno modificato l’assetto urbano residenziale. A fronte di un andamento variabile dei residenti (si veda la Fig.02) è stato constatato

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

una variazione del numero di residenze e, quindi, dell’occupazione di suolo da parte delle nuove costruzioni. Contemporaneamente, è possibile affermare che l’evoluzione del tessuto residenziale ha permesso di virare verso canoni costruttivi più evoluti e quindi, energeticamente più efficienti.

Previsione dell’evoluzione del patrimonio edilizio residenziale esistente dal 2010 al 2020 (DA SVILUPPARE) La seconda fase dell’azione prevede la riduzione dei consumi e delle emissioni del comparto residenziale. I risultati riportati si basano su alcune assunzioni: - È stato possibile estrarre il dato relativo al numero e alla superficie occupata da residenze a livello territoriale; - Il parametro di riferimento per le elaborazioni è stato il fabbisogno di energia primaria 16 medio, che ha permesso di valutare la prestazione energetica 17 media dell’intero comparto e quindi il margine di riduzione delle emissioni e dei consumi associati ad ogni intervento previsto per tipologia di edificio considerato; - È stato ipotizzato un tasso di riqualificazione degli edifici pari a circa il 2% annuo 18 - Sono stati presi in considerazione anche altri parametri, quali trasmittanze delle pareti opache e delle chiusure trasparenti, che hanno permesso di validare l’effettiva utilità degli interventi di riqualifica considerati. - Ai fini del calcolo del risparmio energetico sono considerati, quali efficaci i seguenti interventi, i seguenti: • sostituzione di infissi poco performanti con infissi a bassa trasmittanza termica; • realizzazione di cappotto esterno; • coibentazione delle coperture o degli ultimi solai. Ad ognuno di essi è associata una specifica percentuale di efficientazione energetica, che si traduce in una specifica riduzione dei consumi

Tale attività avrà delle ripercussioni dirette sull’edificio oggetto di riqualifica che si concretizza in una diminuzione dell’energia richiesta per il riscaldamento degli stessi. Questo, se rapportato ad una dimensione territoriale porta a conseguenze molto importanti, da cui i risultati indicati nella scheda.

16 Il fabbisogno di energia primaria rappresenta il consumo di energia dell’edificio espresso in misura dell’approvvigionamento di risorse energetiche presenti in natura e che non derivano dalla trasformazione di nessun’altra forma di energia. Ogni utilizzo di energia è convertito, tramite adeguati fattori di conversione, in consumo di fonte fossile non rinnovabile. Ognuno di questi contributi è contabilizzato diversamente secondo l’uso finale dell’energia e secondo il tipo di combustibile utilizzato o del consumo di energia elettrica. In questo modo è possibile sommare tra di loro i consumi derivanti da differenti vettori energetici e definire il fabbisogno di energia per servizio presente nell’edificio fino a conoscere globalmente la prestazione dell’edificio. Il fabbisogno annuale di energia primaria dell’edificio sarà dato dalla somma dei fabbisogni annuali di energia primaria calcolati per i diversi servizi presenti nell’edificio quali riscaldamento e climatizzazione invernale con deumidificazione controllata, raffrescamento o climatizzazione estiva con deumidificazione controllata, autoproduzione consumo o esportazione di energia elettrica, esportazione di energia termica generata in eccesso e illuminazione artificiale degli ambienti. (Estratto da “Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n.192 - Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia.").

17 È la quantità annua di energia che si prevede possa essere necessaria per soddisfare i vari bisogni connessi ad un uso standard dell’edificio. (Fonte: Determinazione in merito alle disposizioni per l’efficienza energetica in edilizia e per la certificazione energetica degli edifici, Deliberazione Giunta Regionale n. 8/8745 del 22 dicembre 2008).

18 In linea con quanto previsto dalle linee guida per la redazione del PAES, che attesta al 3% il tasso di riqualifica annua degli edifici residenziali .

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Azione 8

Evoluzione del patrimonio edilizio privato ad uso commerciale Settore edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

L’azione , articolata in diverse fasi temporali, ha previsto: - Prima fase: analisi dell’evoluzione del patrimonio edilizio SVILUPPO AZIONE commerciale esistente dal 2005 al 2010 (CONCLUSA) - Seconda fase: previsione dell’evoluzione del patrimonio edilizio commerciale esistente dal 2010 al 2020 (DA SVILUPPARE)

Vista la molteplicità di interventi, di edifici, di soluzioni applicabili e STIMA DEI COSTI l’oscillazione dei prezzi di mercato, risulta impossibile quantificare un costo unitario per intervento.

I fondi necess ari all’attuazione dell’azione saranno a carico della FINANZIAMENTO cittadinanza.

STIMA RISPARMIO 14,02 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 2,83 (t/anno)

Tutti gli interventi citati nell'azione, conc ernenti la riqualifica del l’ involucro edificio oggetto dell'azione, prevedono l'apertura di specifiche pratiche edilizie che devono, per legge, essere valutate dal personale dell'Amministrazione e depositate presso gli uffici comunali. L'attività di monitoraggio per il settore residenziale consta nell'archiviazione dei principali dati contenuti nelle richieste pervenute in comune attraverso INDICATORI PER IL l'ausilio di strumenti informatici. Questo permetterà di esecitare un MONITORAGGIO controllo sullo stato di avanzamento del processo di riqualifica del patrimonio edilizio esistente e constatere le previsioni di sviluppo. Inoltre, per una valutazione dei principali parametri energetici degli edifici residenziali, indicati negli attestati di certificazione, verrà interrogata, con cadenza annuale, la banca dati regionale, col fine di aggiornare tali dati a livello comunale e verificare il rispetto dei presupposti su cui si basa l'azione.

DESCRIZIONE AZIONE

Analisi dell’evoluzione del patrimonio edilizio commerciale esistente dal 2005 al 2010 (CONCLUSA) Come per il comparto residenziale, dal 2005 il territorio di Luvinate ha subito modifiche sostanziali, che

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

hanno modificato l’assetto urbano e, quindi, della componente riconducibile al patrimonio edilizio commerciale. L’aumento delle attività commerciali e dei locali predisposti va soppesato all’evoluzione delle modalità costruttive, che hanno permesso di creare nuovi locali energeticamente più efficienti. L’analisi dei consumi legati a questo settore è illustrato nella Tab.18 e nella Tab.25.

Previsione dell’evoluzione del patrimonio edilizio commerciale esistente dal 2005 al 2010 (DA SVILUPPARE) La seconda fase dell’azione si basa sulla previsione di riduzione dei consumi e delle emissioni del comparto commerciale. I risultati riportati si basano su alcune assunzioni: - È stato possibile estrarre il dato riguardante il numero e alla superficie occupata da attività commerciali e a livello territoriale; - Il parametro di riferimento per le elaborazioni è stato il fabbisogno di energia primaria medio, che ha permesso di valutare la prestazione energetica media dell’intero comparto e quindi il margine di riduzione delle emissioni e dei consumi associati ad ogni intervento previsto per tipologia di edificio considerato; - È stato ipotizzato un tasso di riqualificazione degli edifici pari a circa il 3% annuo 19 - Sono stati presi in considerazione anche altri parametri, quali trasmittanze delle pareti opache e delle chiusure trasparenti, che hanno permesso di validare l’effettiva utilità degli interventi di riqualifica considerati. - Ai fini del calcolo del risparmio energetico sono considerati, quali efficaci i seguenti interventi, i seguenti: • sostituzione di infissi poco performanti con infissi a bassa trasmittanza termica; • realizzazione di cappotto esterno; • coibentazione delle coperture o degli ultimi solai. Ad ognuno di essi è associata una specifica percentuale di efficientazione energetica, che si traduce in una specifica riduzione dei consumi Tale attività avrà delle ripercussioni dirette sull’edificio oggetto di riqualifica che si concretizza in una diminuzione dell’energia richiesta per il riscaldamento degli stessi. Questo, se rapportato ad una dimensione territoriale porta a conseguenze molto importanti, da cui i risultati indicati nella scheda.

19 In linea con quanto previsto dalle linee guida per la redazione del PAES, che attesta al 3% il tasso di riqualifica annua degli edifici residenziali.

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Azione 9 Sostituzione degli impianti termici alimentati a gasolio e olio combustibile Settore edifici, attrezzature, con impianti più efficienti in ambito resindenziale impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

L’azione , articolata in diverse fasi temporali, ha previsto: - Prima fase: analisi dei consumi e delle emissioni riconducibili ad SVILUPPO AZIONE olio combustibile e a gasolio dal 2005 al 2010 (CONCLUSA) - Seconda fase: : analisi dei consumi e delle emissioni riconducibili ad olio combustibile e a gasolio dal 2010 al 2020 (DA SVILUPPARE)

L’azione contempla interventi di riqualifica differenti e variabili a seconda STIMA DEI COSTI dello stato in cui riversa l’oggetto della riqualifica; risulta quindi impossibile quantificare un costo medio per intervento.

I fondi necessari all’attuazione dell’azione saranno a carico della FINANZIAMENTO cittadinanza.

STIMA RISPARMIO 1.270,55 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 103,46 (t/anno)

L'azione, riguardante la riqualifica del sistema impiantistico degli edifici oggetto dell'azione, prevede, a seconda dei casi, l'apertura di specifiche pratiche edilizie che devono, per legge, essere analizzate dal personale dell'Amministrazione e depositate presso gli uffici comunali. L'attività di monitoraggio per il settore residenziale consta quindi nell'archiviazione dei INDICATORI PER IL principali dati contenuti nelle richieste pervenute in comune attraverso MONITORAGGIO l'ausilio di strumenti informatici. Questo permetterà di esecitare un controllo sullo stato di avanzamento del processo di riqualifica del patrimonio edilizio esistente. In una seconda fase saranno consultate le statistiche di Regione Lombardia circa le certificazioni energetiche per la verifica dell’evoluzione dell’azione.

DESCRIZIONE AZIONE

L’azione prevede la progressiva dismissione degli impianti pr ivati presenti nel settore residenziale alimentati ad olio combustibile e a gasolio esistenti a favore di impianti meno inquinanti. Premesso che la spesa economica per il combustibile e la manutenzione risultano essere più onerosi nel caso di impianti obsoleti, e considerato il contenuto delle norme riguardanti il contenimento energetico e delle emissioni, è plausibile pensare ad un progressivo rinnovo degli impianti obsoleti con impianti alimentati che integrino

93 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

soluzioni più efficienti e meno inquinanti.

Evoluzione dei consumi e delle emissioni di olio combustibile e gasolio per il settore residenziale dal 2005 al 2010 (CONCLUSA) A partire dall’analisi dei consumi di gasolio e di olio combustibile in ambito residenziale riportati nell’IBE, per i calcoli dei benefici energetici e ambientali derivanti da tale azione, è stata considerata la totalità degli impianti alimentati a olio combustibile e a gasolio presenti sul territorio e, per semplificazione, la conversione degli impianti è stata considerata a favore solo di impianti più efficienti, sottostimando, di fatto, il potenziale dell’azione se estesa, come da previsione, anche al settore non residenziale. I dati riportati nell’IBE evidenziano al 2010: - Una riduzione dell’uso di gasolio per il riscaldamento pari 847,83 MWh; - Una riduzione dell’uso di olio combustibile per il riscaldamento pari a 45,99 MWh. Tale attività ha avuto conseguenze dirette sul territorio, che possono essere quantificate in termini di efficienza energetica e riduzione delle emissioni, anche corpose, in quanto l’attività coinvolge direttamente l’intera cittadinanza.

Evoluzione dei consumi e delle emissioni di olio combustibile e gasolio per il settore residenziale dal 2010 al 2020 (DA SVILUPPARE) A fronte dell’analisi del trend di decrescita dell’uso di gasolio in ambito residenziale (periodo 2010 – 2020) è possibile prevedere un’ulteriore contrazione dei consumi di questo vettore. È stato ipotizzato: - Un’ ulteriore riduzione dell’uso di gasolio per il riscaldamento Tale attività avrà ulteriori conseguenze positive, con l’abbassamento delle emissioni ambientali a livello territoriali.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Azione 10

Sostituzione caldaie obsolete in ambito residenziale Settore edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si svilupperà nel periodo 2014 – 2020.

L’azione contempl a interventi di riqualifica differenti e variabili a seconda STIMA DEI COSTI dello stato in cui riversa l’oggetto della riqualifica; risulta quindi impossibile quantificare un costo medio per intervento.

I fondi necessari all’attuazione dell’azione saranno a carico della FINANZIAMENTO cittadinanza.

STIMA RISPARMIO 104,98 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 21,21 (t/anno)

L'azione, riguardante la riqualifica del sistema impiantistico degli edifici oggetto dell'azione, prevede l'apertura di specifiche pratiche edilizie che devono, per legge, essere analizzate dal personale dell'Amministrazione e depositate presso gli uffici comunali. L'attività di monitoraggio per il settore residenziale consta quindi nell'archiviazione dei principali dati INDICATORI PER IL contenuti nelle richieste pervenute in comune attraverso l'ausilio di MONITORAGGIO strumenti informatici. Questo permetterà di esecitare un controllo sullo stato di avanzamento del processo di riqualifica del patrimonio edilizio esistente.In una seconda fase veranno interrogate la banca dati fornite da Regione Lombardia riguardante le certificaizoni energetiche per la verifica dell’evoluzione dell’azione.

DESCRIZIONE AZIONE

L’azione prevede la progressiva dismissione de lle caldaie poco efficienti negli impia nti residenziali a fav ore di impianti più performanti e quindi meno inquinanti. Considerando la vita media di un generatore di calore esistente, l’efficienza media stagionale delle caldaie esistenti, gli incentivi di detrazione fiscale attualmente in vigore e il risparmio economico netto derivante dall’installazione di una caldaia a condensazione, è plausibile pensare ad una progressiva dismissione dei generatori di calore esistenti a favore di nuovi genetori. Il calcolo dei benefici energetici e ambientali dell’azione è stato possibile considerando: - i consumi in ambito residenziale contenuti nell’’IBE;

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

- il metodo di valutazione standardizzata per la determinazione del risparmio di energia prevista dall’art.4 dell’allegato A della delibera dell’Autorià per l’energia e il gas n. 103/2003; - la tipologia degli impianti alimentati a metano esistenti a partire dei dati contenuti nel database fornito da Regione Lombardia (il 31,20% delle caldaie esistenti sonodi tipo “ ad una o a due stelle ” e quindi possibili target per la sostituzione.

Si è inoltre ipotizzato che il 3% annuo degli impianti selezionati vada incontro a sostituzione per usura e/o decadenza del generatore di calore. Tale attività avrà conseguenze dirette sul territorio, che possono essere quantificate in termini di efficienza energetica e riduzione dei consumi connessi al riscaldamento e alla produzione di acqua calda sanitaria.

96 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Azione 11 Riduzione negli usi elettrici e termici nel settore produttivo Settore edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si svilupperà nel periodo 2014 – 2020.

L’azione contempla iniziative da parte dei privati differenti e variabili a seconda dello stato in cui riversa l’oggetto della riqualifica ed è influenzato STIMA DEI COSTI dalle caratteristiche del processo produttivo; risulta quindi impossibile quantificare un costo medio per intervento.

FINANZIAMENTO I fondi necessari all’attuazione dell’azione saranno a carico dei privati.

STIMA RISPARMIO 380,32 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 141,32 (t/anno)

La riduzione dei consumi elettrici nel settore produttivo sarà attestata dai INDICATORI PER IL dati messi a disposizione dal portale Sirena di Regione Lombardia e dai dati MONITORAGGIO messi a disposizione dal gestore elettrico o termico.

DESCRIZIONE AZIONE

I consumi legati al settore produttivo costituiscono una quota rilevante rispetto al totale. Riuscire a ridurne l’incidenza è, quindi, prioritario. Esistono, ad oggi, numerose soluzioni di risparmio energetico che possono essere applicate alle diverse realtà produttive. La nascita di figure esperte in questo settore, unita alla crescente domanda di questi servizi e ai progressi tecnologici, permette di prevedere una riduzione dei consumi nel comparto produttivo in virtù di un’accertata razionalizzazione dei flussi energetici e una riduzione degli sprechi. L’Amministrazione, promotrice di momenti d’incontro tra professionisti e aziende, avrà un ruolo chiave nel supporto a tale azione.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

TRASPORTI

Il Settore Trasporti costituisce una voce importante dei consumi di combustibili fossili a livello nazionale. La quota di emissioni complessive di gas serra derivanti da usi energetici supera il 29. Sul territorio lombardo, la percentuale scende al 26,3%. L’Italia detiene il primato mondiale di auto private pro-capite (corrispondente a 1,66 persone per vettura nel 2009) e ha 36,4 milioni di veicoli circolanti che percorrono circa 13.000 km/anno (il 26% in più della media UE) 20 . Il settore presenta indubbiamente una complessità e una varietà di problematiche, di cui il consumo di energia costituisce uno solo degli elementi, mentre gli aspetti urbanistici e infrastrutturali (tipologie viarie e organizzazione dei percorsi viari), ambientali (traffico, rumore, concentrazioni inquinanti), sanitari (inquinamento urbano, incidentalità), economici e sociali (accesso alla mobilità, forme di mobilità, organizzazione del lavoro, organizzazione del flusso delle merci) costituiscono elementi di rilievo. In Italia, ove si assiste un tasso di motorizzazione tra i più alti, la dipendenza dall’uso del mezzo privato è molto radicata e questo ha comportato una maggiore resistenza rispetto ad altri Paesi europei ad acquisire una coscienza e sensibilità sugli aspetti della mobilità sostenibile (uso della bicicletta e del trasporto pubblico, zone a traffico limitato o pedonalizzate). D’altra parte in Italia si osserva un ricambio tecnologico costante del parco veicolare privato e ciò va a vantaggio di un efficientamento in termini di consumi energetici del parco stesso. L’Unione Europea da diversi anni sta promuovendo una politica rivolta alla mobilità sostenibile i cui benefici in termini di contenimento dei consumi e delle emissioni di gas inquinanti e di gas serra sono rilevanti. La Commissione e il Parlamento europeo hanno recentemente adottato la Comunicazione COM (2009) 49021 "Piano di azione sulla mobilità urbana". Il Piano di azione presenta venti misure per

20 Fonte: Guida sul risparmio di carburanti e sulle emissioni di CO 2 delle autovetture

98 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

incoraggiare e aiutare le autorità locali, regionali e nazionali a raggiungere i propri obiettivi per una mobilità urbana sostenibile. Prima di proporre misure e politiche specifiche in questo settore, l’Amministrazione si è prodigata per condurre un’analisi approfondita della situazione del parco auto circolante al 2005, che ha permesso di analizzarne la composizione e valutare le possibili connessioni o sinergie con mezzi alternativi al mezzo privato applicabili alla realtà di Dersano. Tale analisi ha permesso, a partire dalle statistiche dell’ Automobile Club Italiano 21 di prevedere come è evoluta (fino al 2010) e come evolverà (dal 2010 al 2020) la composizione e il numero dei veicoli circolanti rispetto all’anno della baseline sulla base di alcuni presupposti, che trovano fondamento nello dispozioni europee per i costruttori 22 , nelle statistiche riguardanti l’anzianità media dei veicoli, il loro tasso di sostituzione e nell’introduzione di mezzi alimentati a combustibili alternativi. La stessa scelta delle azioni da inserire nel PAES per questo settore ha considerato fattori come la sicurezza, l’accesso a beni e servizi, l’inquinamento dell’aria, il rumore, le emissioni di gas serra, il consumo di energia, l’utilizzo del territorio, il trasporto di merci e persone e tutte le modalità di trasporto applicabili alla realtà comunale. In linea con la politica energetica dell’Amministrazione si è scelto di prediligere:

- la riduzione della necessità del mezzo privato;

- l’aumento dell’interesse per i mezzi di trasporto "alternativi ";

- facilitazione all’accesso dei mezzi pubblici;

21 L’Automobile Club Italiano mette a disposizione, in maniera gratuita, gli studi e le statistiche che il suo apparato elabora su dati annuali. Le statistiche analizzate hanno riguardato: - Il parco veicolare in Italia (2005); - Nuove immatricolazioni; - Parco veicolare per regione, provincia e comune (Copert_2005).

22 Si riportano di seguito I principali riferimenti normativi utilizzati: - Regolamento n. 443/2009 del Parlamento Europeo e Del Consiglio del 23 aprile 2009 che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni

delle autovetture nuove nell’ambito dell’approccio comunitario integrato finalizzato a ridurre le emissioni di CO 2 dei veicoli leggeri; - Regolamento n. 510/2011 del Parlamento Europeo e Del Consiglio dell'11 maggio 2011 che definisce i livelli di prestazione in materia di

emissioni dei veicoli commerciali leggeri nuovi nell'ambito dell'approccio integrato dell'Unione finalizzato a ridurre le emissioni di CO 2 dei veicoli leggeri; - Regolamento n. 1222/2009 del Parlamento europea e del Consiglio “Etichettatura dei pneumatici in relazione al consumo di carburante e ad altri parametri fondamentali”, 2009).

99 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Per il settore analizzato, le azioni e le relative quote di emissioni associate sono le seguenti:

Riduzione della CO Azioni relative al settore “Trasporti” 2eq associata [ton] Riassetto del parco auto comunale 0,32

Informatizzazione dei servizi comunali 1,15

Evoluzione del parco auto privato 135,69

TOTALE 137,16

Da questo settore si attende una riduzione delle emissioni pari a 137,16 tonnellate, che corrisponde all’ 11,2% della quota totale di riduzione . Per scoprire quanto incide ogni azione, è possibile valutarne il peso percentuale rispetto alla quota di riduzione del settore considerato (Fig.23).

100 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Fig.23:Confronto tra la quota di riduzione delle emissioni del settore “Trasporti” e quanto previsto dal PAES (Figura in alto ) Incidenza percentuale di ogni azione rispetto alla quota del settore considerato (Figura in basso). Grafico a torta. Elaborazione dei dati Energyapiù.

101 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Azione 12 Riassetto del parco auto comunale. Settore Trasporti

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

L’azione , articolata in diverse fasi temporali, ha previsto: SVILUPPO AZIONE - Primo intervento: periodo 2005 – 2011 (CONCLUSA); - Secondo intervento: periodo 2014 - 2020 (DA SVILUPPARE).

STIMA DEI COSTI Non è prevista una spesa per l’attuazione dell’azione

FINANZIAMENTO -

STIMA RISPARMIO 1,31 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZI ONE CO 2eq 0,32 (t/anno)

L'attività di moni toraggio prevede aggiornamento dei consumi del parco INDICATORI PER IL auto comunale e l’analisi delle percorrenze effettuate da ogni veicolo su MONITORAGGIO base annuale.

DESCRIZIONE AZIONE

Primo intervento: p eriodo 2005 – 2011 (CONCLUSA) È stato necessario effettuare un’analisi preliminare volta a censire il parco auto comunale in uso nel 2005. Sono stati richiesti specifici dati, in riferimento alla baseline di partenza, che hanno permesso di accertare tipologia di mezzo, alimentazione, cilindrata e km percorsi annualmente da ogni veicolo. Le informazioni raccolte hanno permesso di fare una valutazione in merito alle emissioni del parco veicolare in dotazione all’anno della baseline e il suo sviluppo fino al 2011. Il parco veicolare comunale risulta cosi composto:

Composizione parc o veicolare di proprietà al Composizione parco veicolare di proprietà al 2005 2011

Numero veicoli Tipologia veicolare Numero veicoli Tipologia veicolare

2 Automobili 2 Automobili 1 Veicoli leggeri < 3.5 t 1 Veicoli leggeri < 3.5 t 1 Veicoli pesanti > 3.5 t 1 Veicoli pesanti > 3.5 t

102 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Le emissioni associate al parco auto comunale possono essere ripartite per vettore energetico utilizzato (benzina, gasolio o metano) e per anno (2005 e 2011), come visualizzabile nelle figure 24 e 25:

Benzina Gasolio Emissioni anno 2005 [t] 1,21 5,68 Emissioni anno 2011 [t] 1,01 7,98

Fig .24 – Confronto tra scenari emissivi relativi al comparto auto Fig .25 – Evoluzione della situazione emissiva del comparto auto comunale. Istogramma. comunale (vettori gasolio e benzina). Comune di Luvinate Comune di Luvinate

Dal grafico è possibile constatare, al 2011, un aumento delle emissioni rispetto al 2005. La prima parte dell’azione ha previsto la valutazione dell’incidenza dell’auemnto della percorrenza dei veicoli sui consumi e e sulle emissioni connesse al parco auto di proprietà.

Secondo intervento: periodo 2014 - 2020 (DA SVILUPPARE). La seconda fase della’zione prevede un riordino del parco veicolare in dotazione all’Amministrazione tramite l’alienazione di 1 veicolo (non rimpiazzato). Inoltre, sono stati valutati i benefici derivanti dalla sostituzione dei pneumatici attualmente utilizzati con nuovi pneumatici, che rispondono alle nuove caratteristiche ambientali e di performance. I pneumatici, soprattutto a causa della resistenza al rotolamento, contribuiscono al consumo di carburante nei veicoli con percentuali che incidono fino al 30% del totale. Ad oggi le diverse aziende di produzione di pneumatici hanno introdotto una serie di nuovi prodotti che presentano una minore resistenza al rotolamento e una maggiore attenzione agli standard ambientali. Questo si concretizza in un minor consumo di carburante ed una maggiore durata (fino a 70.000 km). Considerato il contributo emissivo della componente trasporti su strada, target di riduzione primaria, la sostituzione dei pneumatici obsoleti, effettuata a favore di nuovi, può contribuire a ridurre l’impatto ambientale di tale settore. Partendo quindi dalla percorrenza media dei veicoli in dotazione all’Amministrazione e conoscendo il risparmio in termini di emissioni associabile ad ogni kilometro percorso dal mezzo derivante dalla dotazione di nuovi pneumatici, è possibile quantificare le emissioni risparmiate dall’uso dei nuovi pneumatici. Questo abbasserà ulteriormente i consumi della flotta comunale e con essa anche le emissioni associate. Lo scenario emissivo al 2020, confrontato con i dati degli anni 2005 e 2011, è quello riportato nel prospetto (e nella Fig.26).

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Prospetto emissivo Emissioni anno 2005 6,88 Emissioni anno 2011 8,99 Emissioni anno 2020 6,19

Fig .26 – Confronto tra scenari emissivi del comparto auto. Istogramma. Comune di Luvinate

Il riassetto del parco auto comunale permetterà, dunque, di ridurre le emissioni e l’uso di carburante. L’Amministrazione si riserva, inoltre, la possibilità di razionalizzare ulteriorment le tratte più frequenti e di migliorare l’uso dei mezzi di proprietà, cercando di ridurre le percorrenza dei propri veicoli.

104 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Azione 13 Informatizzazione dei servizi comunali Settore Trasporti

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Arch. Paolo Turconi DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione è sviluppata nel periodo 2005 – 2012.

STIMA DEI COSTI Il costo stimato per l'attuazione dell'azione è stato pari a € 8.000,00

FINANZIAMENTO Fondi propri dell’Amministrazione.

STIMA RISPARMIO 4,44 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 1,15 (t/anno)

L’attiv ità di monitoraggio verrà effettuata attraverso specifici sondaggi alla cittadinanza volti a determinare l’utilità del supporto informatico per la INDICATORI PER IL pubblicazione di atti e delle comunicazioni dell'Amministrazione. Tale MONITORAGGIO attività verrà coordinata dal responsabile per l'attuazione dell'azione, che provvederà ad organizzarne le modalità e le tempistiche.

DESCRIZIONE AZIONE

La pubblicazione sull'albo pretorio informatico degli atti e delle comunicazioni dell' Amministrazione permette alla cittadinanza di consultarne i contenuti senza doversi recare necessariamente presso il municipio. La pubblicazione dei principali atti permette quindi di evitare che si vada ad aggiungere al consueto traffico cittadino, anche quello dei mezzi di coloro che, per diverse esigenze, devono necessariamente recarsi presso le sedi dell’Amministrazione sul territorio.

È stata eseguita un’analisi preliminare che ha permesso di definire: - numero di accessi giornaliero ai servizi: - giorni utili per l’accesso ai servizi;

105 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

L’Amministraz ione ha previsto di fornire i seguenti servizi informatici alla cittadinanza:

Tipologia di Descrizione servizio Benefici per la cittadinanza servizio offerto

Creazione indirizzi di Attivazione delle caselle di posta Comunicazione efficace ed efficiente posta elettronica elettronica agli uffici comunali

Nuova struttura organizzativa e Albo pretorio on line sistemazione di tutte le aree Miglioramento della comunicazione tematiche dei vari servizi comunali

L’analisi delle caratteritiche geografiche e territoriali, della viabilità e analizzando il dato relativo all’estensione comunale è stato possibile ipotizzare una percorrenza media attribuibile ad ogni mezzo circolante entro i confini comunali. Facendo fede a quanto premesso, è stato quindi possibile calcolare il risparmio in termini di emissioni derivanti dall’utilizzo dei servizi web forniti dal comune.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Azione 14 Evoluzione del parco auto privato Settore Trasporti

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

L’azione , articolata in diverse fasi temporali, ha previsto: - Prima fase: analisi dell’evoluzione del parco auto privato circolante SVILUPPO AZIONE dal 2005 al 2010 (CONCLUSA) - Seconda fase: previsione dell’evoluzione del parco auto privato circolante dal 2010 al 2020 (DA SVILUPPARE)

L’azione contempla differenti soluzioni, variabili a seconda dello stato in cui STIMA DEI COSTI riversano i mezzi esistenti; risulta quindi impossibile quantificare un costo medio per sostituzione.

I fondi necessari all’attuazione dell’azione saranno a carico della FINANZIAMENTO cittadinanza.

STIMA RISPARMIO 525,92 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 135,69 (t/anno)

L'attività di monitoraggio sarà effettuata attraverso l'uti lizzo di specifici strumenti volti ad analizzare nel tempo l'evoluzione del parco auto privato circolante nel territorio comunale. Il responsabile per tale azione dovrà analizzare, con cadenza annuale, come varia la composizione del parco auto circolante entro i confini comunali. Saranno inoltre promosse attività di rilevamento traffico su scala comunale INDICATORI PER IL e inizializzata l'acquisizione dei dati relativi ad eventuali campagne di MONITORAGGIO mobility manager promosse a livello privato dagli stakeholders o dalle compagnie di trasporto pubblico. La verifica si baserà sull'utilizzo della documentazione statistica messa a disposizione dall'Automobile Club d'Italia (ACI) che permetterà di confermare o smentire (e quindi indirizzare nuove scelte di Piano) quanto precedentemente affermato.

DESCRIZIONE AZIONE

Analisi dell’evoluzione del parco auto circolante dal 2005 al 2010 (CONCLUSA) Il 2005 è l’anno di riferimento per l’analisi del numero dei veicoli e della composizione del parco auto privato circolante nel comune di Luvinate. I dati mettono in luce un aumento del numero dei veicoli

107 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

circolanti al 2010, rispetto ai dati del 2005, e una sostanziale variazione nella composizione, come visualizzabile nella Tab.32:

n. veicoli circolanti n. veicoli circolanti Tipologia veicolo circolante anno 2005 anno 2011 Autobus 0 0 Autocarri trasporto merci 30 33 Autoveicoli speciali / specifici 10 9 Autovetture 904 917 Motocarri e quadricicli trasporto merci 1 1 Motocicli 104 151 Motoveicoli e quadricicli speciali / specifici 1 3 Rimorchi e semirimorchi speciali / specifici 16 0 Rimorchi e semirimorchi trasporto merci 0 0 Trattori stradali o motrici 0 0 Altri veicoli 0 0 Totale mezzi circolanti 1.066 1.114

Tab.32 – Confronto tra veicoli circolanti a Luvinate. Anni 2005 -2010. Automobile Club Italia ACI, 2005 e 2010.

Ipotizzando una percorrenza media dei veicoli e facendo riferimento ai coefficienti di emissione specifici per kilometro percorso, è stato possibile associare le quote di emissione ad ogni categoria di veicoli circolante nel comune. Prospetto emissivo Emissioni anno 2005 725,53 t

Emissioni anno 2010 740,62 t

Fig .27 – Confronto tra scenari emissivi del comparto auto privato. Istogramma. Comune di Luvinate

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Un aumento dei mezzi circolanti, a parità di kilom etri percorsi per veicolo, comporta un aumento delle emissioni su scala territoriale.

Previsione dell’evoluzione del parco auto circolante nel periodo 2010 al 2020 (DA SVILUPPARE) A partire dal 2010, è possibile prevedere l’evoluzione del parco auto privato. Partendo dallo studio della sua composizione nel periodo 2005-2010 e da alcune assunzioni di base, è stato valutato in che modo si evolverà la composizione. Considerato questo, per il calcolo delle emissioni evitate sono state considerate solo le seguenti classi di veicoli 23 : - autovetture - autocarri per il trasporto merci Le ipotesi sono: • il 5% delle autovetture circolanti al 2010 saranno sostituite entro il 2015 da veicoli più efficienti, il 24 cui coefficiente di emissione per kilometro percorso è pari a 147,5 g CO 2/km , più basso rispetto alla media odierna; • un ulteriore 30% delle autovetture obsolete (e che non sono state già sostituite entro il 2015) saranno progressivamente sostituite entro il 2020 con veicoli di nuova produzione, i cui requisiti emissivi e di consumo sono già stati stabiliti a livello comunitario e che comporteranno una diminuzione delle emissioni associate 25 ; • un ulteriore 5% delle autovetture obsolete (e che non sono state già conteggiate precedentemente) saranno progressivamente sostituite entro il 2020 con veicoli elettrici 26 ; • Il 50% degli autocarri adibiti al trasporto merci esistenti al 2010 saranno progressivamente sostituti entro il 2020 con veicoli nuovi, le cui caratteristiche ed i rendimenti devono attenersi a quanto stabilito a livello nazionale ed europeo 27 ; • I veicoli che sostituiranno, per usura, le gomme, saranno dotati, presumibilmente, di pneumatici ad alta efficienza, realizzati secondo le indicazioni comunitarie 28 ; L’evoluzione del parco veicolare privato avrà delle conseguenze dirette sul territorio, che possono essere quantificate in termini di efficienza energetica e riduzione delle emissioni, secondo quanto previsto dalla procedura di monitoraggio.

23 La scelta di non considerare tutte le categorie di veicoli implica che, di fatto, le potenzialità dell’azione sono sottostimate.

24 REPORT: How clean are Europe's cars. An analysis of carmaker progress towards EU CO 2 targets in 2009" curato da Transport & Environment. Curato da Transport & Environment, di cui Amici della Terra e Legambiente sono partner per l'Italia.

25 REGOLAMENTO (CE) n. 443/2009 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2009 che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove nell’ambito dell’approccio comunitario integrato finalizzato a ridurre le emissioni di CO 2 dei veicoli leggeri.

26 Il cui coefficiente emissivo è pari a zero. 27 Regolamento (CE) n. 443/2009 del parlamento europeo e del consiglio del 23 aprile 2009 che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove nell’ambito dell’approccio comunitario integrato finalizzato a ridurre le emissioni di CO 2 dei veicoli leggeri.

28 Documento Europeo IP/08/786.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA ELETTRICA

Con il termine “energia rinnovabile ” si intende quella forma di energia prodotta da fonti che, per loro caratteristica intrinseca, tendono a rigenerarsi o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani" e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future. Sono dunque energie alternative forme che hanno la peculiarità di essere energie pulite ovvero di non immettere in atmosfera sostanze nocive e/o climalteranti (quali ad esempio la CO 2). L’Unione Europea ha posto molto enfasi sulla delocalizzazione della produzione elettrica e sull’incremento dell’uso di energia da fonte rinnovabile, con particolare attenzione a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti, la riduzione della dipendenza da combustibili fossili e la riduzione delle emissioni di gas serra. Pertanto la produzione da fonti rinnovabili (FER) costituisce per il comune di Luvinate un elemento molto importante (come peraltro sancisce la politica energetica). Va peraltro tenuto presente che la libera produzione elettrica da impianti diffusi è un fenomeno recente, che sta via via acquisendo elementi di innovazione tecnologica nella gestione in rete dei diversi sistemi di produzione (smart grid). L’Amministrazione ha incentrato parte del proprio Piano sull’incremento della produzione di energia da fonte rinnovabile prediligendo il fotovoltaico come tecnologia di riferimento. I dati forniti dal GSE hanno permesso di individuare un obbiettivo territoriale da raggiungere, basato sull’analisi del trend di potenza installata sul territorio nel periodo 2005-2012, e considerando, quale bencmark di riferimento gli obiettivi assegnati dall’U.E. La scelta delle azioni da inserire nel PAES circa il settore delle fonti rinnovabili ha considerato, per le azioni dirette, il contributo degli impianti fotovoltaici installati a corredo delle strutture comunali per la produzione di energia elettrica, mentre per le azioni indirette, il contributo degli impianti privati.

110 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

L’insieme delle azioni relative a questo settore comportano una riduzione delle emissioni, esplicitata come segue: Riduzione della CO Azioni relative al settore “Trasporti” 2eq associata [ton] Realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici comunali 5,75

Realizzazione di impianti fotovoltaici privati 211,16

TOTALE 216,91

Da questo settore si attende una riduzione delle emissioni pari a 216,91 tonnellate, che corrisponde al 17,54% della quota totale di riduzione. Per scoprire quanto incide ogni azione, è possibile verificarne il peso percentuale rispetto alla quota di riduzione del settore considerato (Fig.28).

111 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Fig .28 - Confronto tra la quota di riduzione delle emissioni del settore “Produzi one locale di energia elettrica” e quanto previsto dal PAES (Figura in alto). Incidenza percentuale di ogni azione rispetto alla quota del settore considerato (Figura in basso). Grafico a torta. Elaborazione dei dati Energyapiù.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Azione 15

Realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici comunali Settore Produzione locale di energia elettrica

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Arch. Paolo Turconi DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si è sviluppata nel 2009.

STIMA DEI COSTI Il costo stimato per l'attuazione dell'azione sarà pari a € 60.200

Per la realizzazione dell’impianto è stato necessario provvedere alla FINANZIAMENTO richiesta di un mutuo bancario

STIMA RISPARMIO 11,90 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 5,75 (t/anno)

L’attivit à di monitoraggio prevede la raccolta dei principali dati relativi agli impianti di proprietà comunale su uno specifico supporto informatico, in modo da creare un archivio specifico che possa essere costantemente INDICATORI PER IL aggiornato e facilmente consultato. Fondamentale sarà il monitoraggio MONITORAGGIO relativo al dato di energia prodotta da ogni impianto, che permetterà di verificare l'effettiva copertura del fabbisogno energetico da parte dell'impianto.

DESCRIZIONE AZIONE

L’Amministrazione ha intenzione di realizza un impia nto per la produzione di energia da fonti rinnovabile presso il cimitero comunale, prediligendo, vista anche la conformità del territorio e le caratteristiche paesaggistiche, il solare come energia alternativa di riferimento. Inoltre la presenza di meccanismi di incentivazione specifici per la componente fotovoltaica (Conto Energia) previsti a livello nazionale ha permesso di migliorare il margine di guadagno (riducendo il tempo di ritorno dell’investimento). Le caratteristiche dell’impianto fotovoltaico sono riportate nella tabella sottostante:

Riduzione di CO prevista Edificio/impianto Potenza [kWp] 2 per misura [t/a] Scuola elementare 10,35 5,75

113 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Azione 16

Realizzazione di impianti fotovoltaici privati Settore Produzione locale di energia elettrica

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

L’azione , articolata in diverse fasi temporali, ha previsto: - Prima fase: incremento del numero e della potenza degli impianti SVILUPPO AZIONE privati nel periodo 2005 - 2012 (CONCLUSA) - Seconda fase: incremento del numero e della potenza degli impianti privati nel periodo 2012 - 2020 (DA SVILUPPARE)

L’azione contempla differenti soluzioni, adottate a seconda delle scelte dei singoli privati che hanno deciso/decideranno di installare un impianto STIMA DEI COSTI fotovoltaico; risulta quindi impossibile quantificare un costo medio per sostituzione.

I fondi necessari all’attuazione dell’azione saranno a carico della FINANZIAMENTO cittadinanza.

STIMA RISPARMIO 437,18 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 211,16 (t/anno)

L'effettiva validità dell'azione sarà verificata anche dai dati messi a disposione del Gestore Servizi Energetici, cui vengono spedite, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, copia delle pratiche realtive alla INDICATORI PER IL messa in esercizio degli impianti fotovoltaici. Il responsabile dell'azione si MONITORAGGIO occuperà di acquisire tali dati con cadenza annuale e di verificare se l’ipotesi fatta al momento della pianificazione dell’azione sarà o meno verificata.

DESCRIZIONE AZIONE

Dall’analisi delle migliori tecnologie disponibili sul mercato, vista la presenza di meccanismi di incentivazione a livello nazionale dedicati al settore fotovoltaico (Conto Energia), la conformazione paesaggistica e la reale possibilità legata a soluzioni progettuali decentralizzate è possibile affermare che il fotovoltaico è, ad oggi, la tecnologia per la poduzione di energia da fonte rinnovabile che più delle altre può facilmente diffondersi sul territorio esaminato.

Incremento del numero e della potenza degli impianti privati dal 2005 al 2012 (CONCLUSA) Per lo studio delle reali potenzialità di quest’azione si è proceduto alla valutazione dello sviluppo del

114 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

fotovoltaico nel periodo 200 5 - 201 2 (Fonte: Gestore Serv izi Energetici ), come riportato in figura (Fig.3 1)

Potenza di picco Energia elettrica Anno installata per anno prodotta [MWh/anno] [kWp] 2009 8,43 9,69 2010 20,01 23,01 2011 43,35 49,85 2012 14,51 16,69 TOTALE 86,30 99,25

L’incremento della potenza totale installata anno dopo anno è invece visualizzabile nella figura 29:

Fig .29 – Incremento della potenza di picco installata. Istogramma. Comune di Luvinate.

Incremento del numero e della potenza degli impianti privati dal 2012 al 2020 (DA SVILUPPARE) Visto il trend di crescita degli anni precedenti, è possibile prevedere un ulteriore aumento della produzione di energia da fonte rinnovabile entro il 2020. A partire dai dati precedentemente riportati, è possibile prevedere che si raggiungeranno i 380 kW p installati entro il 2020.Tale attività avrà conseguenze dirette sul territorio, che possono essere quantificate in termini di efficienza energetica e riduzione delle emissioni. Lo scenario emissivo al 2020, derivante dall’attuazione dell’azione, è quello riportato nelle figure sottostanti (Fig.30 e Fig.31)

115 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Anno 2005 Anno 2012 Anno 2020

Numero d’impianti installati 0 13 (dato non stimabile) Potenza totale installata sul 0 86,30 380,16 territorio [kW picco ] Produzione di energia da 0 99,25 437,18 impianti fotovoltaici [MWh]

Potenza totale installata sul territorio Produzione di energia da impianti fotovoltaici

Fig .30 – Potenza di picco installata ad Luvinate. Fig .31 –Energia prodotta da impianti fotovoltaici ad Luvinate. Scenari a confronto. Istogramma. Scenari a confronto. Istogramma. Elaborazione Energyapiù. Elaborazione Energyapiù.

Il raggiungimento della quota obiettivo, al 2020, permetterà di evitare che vengano disperse 211,

16tonnellate di CO 2 in ambiente.

116 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

TELERISCALDAMENTO/RAFFRESCAMENTO, COGENERAZIONE E SOLARE TERMICO.

Il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici e utenze industriali con sistemi di produzione a minor impatto ambientale è un aspetto importante negli obiettivi europei e nazionali di contenimento dei consumi e delle emissioni di gas serra. Rientrano in tali sistemi la produzione termica da fonti rinnovabili (solare termico, biomassa, geotermia) e il recupero termico da impianti di cogenerazione, collegati a reti di teleriscaldamento/raffrescamento. A livello territoriale, è stata, a oggi, riscontrata la sola presenza d’impianti solari termici. Questo paragrafo illustra le misure di efficienza energetica per la produzione di calore, freddo o acqua calda sanitaria sviluppate nel territorio o le opportunità previste dall’attuazione del PAES. La tecnologia solare termica, in particolare, riduce in maniera significativa le emissioni di CO 2 in quanto sostituisce l’uso parziale dei combustibili fossili. I collettori solari possono essere utilizzati per la produzione di acqua calda sanitaria sia in ambito residenziale che in ambito commerciale, per il riscaldamento di ambienti e per i processi termici industriali. La scelta delle azioni da inserire nel PAES circa il settore analizzato ha considerato, per le azioni dirette, il contributo degli impianti solari termici installati a corredo delle strutture comunali per la produzione di acqua calda sanitaria, mentre per le azioni indirette, il contributo degli impianti privati.

117 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Le azioni relative a questo settore sono elencate nella tabella sottostante:

Azioni relative al settore “Teleriscaldamento/Raffrescamento, Riduzione della CO 2eq Cogenerazione, Solare Termico” associata [ton] Realizzazione di impianti solari termici su edifici privati 26,78

TOTALE 26,78

Da questo settore si attende una riduzione delle emissioni pari a 26,78 tonnellate, che corrisponde al 2,17 % della quota totale di riduzione .

118 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Azione 17

Settore Teleriscaldamento - Realizzazione di impianti solari termici su edifici privati raffrescamento, cogenerazione, solare termico

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

L’azione , articolata in diverse fasi temporali, ha previsto: - Prima fase: incremento del numero degli impianti privati nel SVILUPPO AZIONE periodo 2005 - 2010 (CONCLUSA) - Seconda fase: incremento del numero degli impianti privati nel periodo 2010 - 2020 (DA SVILUPPARE)

Il costo per l'attuazione dell'azione è di diffic ile stima, vista la diversa tipologia di impianti presenti e la forte oscillazione dei prezzi negli anni, che STIMA DEI COSTI viziano il calcolo un dato di spesa media sostenuto dai privati per la realizzazione degli impianti solari termici.

I fondi necessa ri all’attuazione dell’azione saranno a carico della FINANZIAMENTO cittadinanza.

STIMA RISPARMIO 132,58 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 26,78 (t/anno)

L'effettiva validità dell'azione sarà verificata dai dati presenti sul p ortale di INDICATORI PER IL Regione Lombardia. Il responsabile dell'azione si occuperà di acquisire tali MONITORAGGIO dati con cadenza annuale e di verificare se l’ipotesi fatta al momento della pianificazione dell’azione sarà verificata nel tempo.

DESCRIZIONE AZIONE

Dall’analisi dell e migliori tecnologie disponibili sul mercato, vista la presenza di meccanismi di incentivazione a livello nazionale dedicati al settore (Conto Energia), la conformazione paesaggistica e la reale possibilità legata a soluzioni progettuali decentralizzate è possibile affermare che il solare termico è, ad oggi, una delle tecnologie maggiormente diffuse sul territorio di Luvinate.

Incremento del numero degli impianti privati dal 2005 al 2010 (CONCLUSA) Per lo studio delle reali potenzialità di quest’azione si è proceduto alla valutazione dei dati contenuti nell’IBE, che ha permesso di individuare, per ogni settore, la produzione di energia annuale nel periodo 2005 – 2010, i cui andamenti possono essere visualizzati nella Fig.32.

119 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Fig.32: Trend dell’energia prodotta da solare termico per settore. Fonte: Sirena, Regione Lombardia, 2013 elaborazione Energyapiù.

Come si può costatare dalla figura la tecnologia del solare termico si è sviluppata principalmente nel settore residenziale ed è connessa alla produzione di acqua calda sanitaria e/o integrata in sistemi complessi asseverati al servizio di riscaldamento degli ambienti.

Incremento del numero degli impianti privati dal 2010 al 2020 (DA SVILUPPARE) Sulla base di quanto rilevato per il periodo 2005 – 2010, è possibile prevedere un ulteriore aumento della produzione di energia da solare termico. Alla base di questa affermazione vi sono le seguenti ipotesi: - Compatibilmente con la conformità e l‘esposizione, è plausibile prevedere un incremento del numero di edifici su cui sarà installato un impianto solare termico pari al 50% del numero di edifici costruiti al 2010; - Il 25% degli impianti solari realizzati andrà a sostituire/integrare un boiler elettrico; - Il 25% degli impianti solari realizzati andrà a sostituire/integrare un impianto alimentato a combustibile fossile; - Tutti gli impianti solari realizzati saranno del tipo “sottovuoto” Partendo da queste ipotesi, è possibile stabilire un potenziale di risparmio pari a 132,58 MWh.

120 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE.

La pianificazione territoriale costituisce lo strumento principale d’indirizzo per la trasformazione di un territorio. La forte urbanizzazione che negli ultimi decenni ha caratterizzato le politiche di sviluppo locale ha fatto emergere la necessità di promuovere uno sviluppo territoriale più consapevole, in grado di mantenere un equilibrio ragionevole tra aree utilizzate e consumo di suolo, ad oggi sempre meno disponibile, minimizzando gli impatti negativi sull’ambiente e garantendo un utilizzo più razionale ed efficiente delle risorse locali, garantendone la rinnovabilità. La sostenibilità ambientale e la tutela del paesaggio sono paradigmi fondanti la pianificazione urbanistica e il governo dei processi di trasformazione del territorio. Particolare attenzione viene posta oggi nel perseguimento della sostenibilità al livello urbanistico, ossia nel ricercare assetti spaziali e funzionali dell’insediamento che riducano i consumi energetici complessivi. L’accesso alle risorse energetiche è un fattore determinante per lo sviluppo economico e per lo svolgimento delle attività umane, pertanto è fondamentale, oltre che strategico, l’inserimento della variabile energetica nelle scelte delle politiche di assetto e trasformazione del territorio. La pianificazione territoriale ha, infatti, un impatto rilevante sul consumo energetico, soprattutto nei settori dell’edilizia e dei trasporti. Le decisioni strategiche riguardanti lo sviluppo urbano possono, ad esempio, evitare l’espansione urbana incontrollata, influenzando l’uso dell’energia nelle aree urbane e riducono l’intensità energetica dei trasporti. Un assetto urbano compatto può consentire dei trasporti pubblici più economici ed efficienti sul piano energetico. Bilanciare correttamente abitazioni, servizi e opportunità lavorative nella pianificazione urbana hanno una chiara influenza sui percorsi di mobilità dei cittadini e sul loro consumo energetico. È necessaria, pertanto, una pianificazione energetica che permetta di determinare una strategia di sviluppo del territorio più sostenibile e responsabile che s’integri anche con gli strumenti di pianificazione urbanistica.

121 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

L’Amministrazione ha dosato i propri strumenti urbanistici sulla base di tali considerazioni. In ottica futura ha inoltre previsto di dotarsi di un allegato energetico alle disposizioni vigenti in materia edilizia. Questo permetterà di vincolare le nuove costruzioni a requisiti di efficienza energetica e standard di sostenibilità a cui sono associate quote di emissioni relativamente basse. L’attività di controllo, inserita esplicitamente nell’allegato energetico, garantirà il corretto rispetto della normativa energetica in materia edilizia, regolando quindi gli interventi di manutenzione sul sistema edificio – impianto. La pianificazione non ha un ritorno immediato in termini di riduzione delle emissioni e risparmio energetico, ma è fondamentale in ottica futura: i primi benefici saranno costatati nel medio e nel lungo periodo e saranno analizzati nelle relazioni di monitoraggio perviste dal regolamento del Covenant of Mayors, cui l’Amministrazione ha aderito.

122 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Azione 18

Redazione dell’allegato energetico al regolamento edilizio comunale Settore Pianificazione territoriale

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si è sviluppata nel 2013.

Il costo stimato per l'attuazione dell'azione è coperto dal finanziamento STIMA DEI COSTI ricevuto da Fondazione Cariplo per il bando “Promuovere la sostenibilità energetica nei comuni piccoli e medi” del 2012.

I fondi necessari all’attuazione dell’a zione sono stati stanziati da FINANZIAMENTO Fondazione Cariplo a seguito della partecipazione al bando “Promuovere la sostenibilità energetica nei comuni piccoli e medi” del 2012.

L’attuazione dell’azione non comporta una diminuzio ne diretta dei consumi di energia. Risulta però avere un ruolo nel medio breve termine, in quanto STIMA RISPARMIO va ad incentivare la realizzazione di nuovi edifici energicamente sostenibili ENERGETICO (kWh/anno) e quindi meno energivori che si concretizza in un beneficio tangibile solo nel medio lungo periodo.

L’attuazione dell’azione non comporta una diminuzione diretta delle emissioni connesse agli usi di energia. Risulta però avere un ruolo nel STIMA RIDUZIONE CO 2eq medio breve termine, in quanto va ad incentivare la realizzazione di nuovi (t/anno) edifici energicamente sostenibili e quindi comporta un beneficio tangibile solo nel medio lungo periodo.

DESCRIZIONE AZIONE

L'allegato energetico al regolamento edilizio permette di introdurre norme che regolano alcuni aspetti energetici conessi alle nuove costruzioni e alcune tematiche ambientali volte ad incentivare, in particolare, l’uso razionale dell’energia. In particolare, l’Amministrazione ha deciso di porre l’attenzione sul controllo dei parametri energetici iindicati nelle pratiche edilizie presentate dai professionisti. Tale controllo permetterà di valutare la rispondenza di tali parametri a quanto previsto dalle normative regionali vigenti e segnalare eventuali irregolarità riscontrate. L’allegato energetico al regolamettno edilizio è un documento strutturato in quattro aree tematiche: - Prestazioni dell’involucro, che tratta i seguenti aspetti: Orientamento dell’edificio Protezione dal sole Isolamento termico dell’involucro di edifici nuovi Prestazioni dei serramenti Materiali ecosostenibili

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Isolamento acustico Illuminazione naturale Ventilazione naturale Ventilazione meccanica controllata Certificazione energetica

- Efficienza energetica degli impianti, che tratta i seguenti aspetti: Sistemi di produzione calore ad alto rendimento Impianti centralizzati di produzione calore Regolazione locale della temperatura dell’aria Sistemi a bassa temperatura Contabilizzazione energetica Efficienza degli impianti elettrici Inquinamento luminoso Inquinamento elettromagnetico interno (50 Hz)

- Fonti energetiche rinnovabili, che tratta i seguenti aspetti: Produzione di energia termica da fonti rinnovabili Impianti solari fotovoltaici Sistemi solari passivi Impianti a biomassa Sfruttamento dell’energia geotermica (pompe di calore)

- Sostenibilità ambientale, che tratta i seguenti aspetti: Contabilizzazione individuale dell’acqua potabile Riduzione del consumo di acqua potabile Recupero acque piovane Riduzione effetto gas radon

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

APPALTI PUBBLICI DI PRODOTTI E SERVIZI

L’Amministrazione di Luvinate ha deciso di concepire gli appalti pubblici di prodotti e di servizi come uno degli strumenti reali per poter contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni e promuovere la sensibilità verso gli impaitti ambientali che le attività hanno sul territorio. È stato analizzato il principio del Green Public Procurement, col fine di promuovere procedure di gara per la fornitura di prodotti e servizi che garantiscano la rispondenza a criteri di sostenibilità ambientale. Il GPP è uno strumento di politica ambientale volontario. Le autorità pubbliche che intraprendono azioni di GPP si impegnano sia a razionalizzare acquisti e consumi che ad incrementare la qualità ambientale delle proprie forniture ed affidamenti. Il GPP favorisce la diffusione di una cultura attenta a contenere i consumi non necessari non solo presso chi materialmente effettua gli acquisti ma anche da parte del personale che a vario titolo opera presso gli uffici pubblici: coinvolge in modo trasversale settori che tradizionalmente non si occupano di ambiente, come l’economato, e settori che possono incidere notevolmente sulle performance ambientali dell’ente, come i trasporti, le infrastrutture e l’edilizia. La pratica del Green Public Procurement , inoltre, permette di sviluppare un “effetto traino” sul mercato dei prodotti ecologici. Gli acquisti pubblici, infatti, rappresentano in Italia circa il 17% del Prodotto Interno Lordo (PIL) e nei Paesi dell’Unione Europea circa il 14% 29 . Obiettivi del GPP sono: - Riduzione degli impatti ambientali; - Tutela della competitività;

29 Acquisti Verdi o GPP (Green Public Procurement) è definito dalla Commissione europea come “[...] l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita. Si tratta di uno strumento di politica ambientale volontario che intende favorire lo sviluppo di un mercato di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale attraverso la leva della domanda pubblica. Le autorità pubbliche che intraprendono azioni di GPP si impegnano sia a razionalizzare acquisti e consumi che ad incrementare la qualità ambientale delle proprie forniture ed affidamenti (cfr. il manuale Buying Green! predisposto per conto della Commissione Europea).

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

- Stimolo all’innovazione; - Razionalizzazione della spesa pubblica; - Integrazione delle considerazioni ambientali nelle altre politiche dell’ente; - Miglioramento dell’immagine della pubblica amministrazione; - Diffusione di modelli di consumo e di acquisto sostenibili; - Accrescimento delle competenze degli acquirenti pubblici; - Miglioramento della competitività delle imprese.

Nell’ambito della politica Integrata di Prodotto IPP, la Commissione europea nel 2003 invitava gli Stati Membri ad adottare dei Piani d’azione nazionale (COM(2003) 302). L’Italia ha accolto quest’indicazione con la Legge n. 296/2006 art. 1 comma 1126 e il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con D.M. 11 aprile 2008 (G.U. n. 107 dell’8 maggio 2008), di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze e dello Sviluppo Economico, ha adottato il “Piano d’Azione per la sostenibilità dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione (PAN GPP)” 30 . Il Piano d’azione

30 I “criteri ambientali minimi”, indicati nel Piano d’azione nazionale sul “green public procurement” (PAN GPP) sono stati in parte già adottati con decreto del Ministro dell’Ambiente, di concerto con i Ministri dello Sviluppo economico e dell’Economia e delle finanze, ed in parte sono in corso di definizione e saranno adottati in futuro. Ai sensi del PAN GPP solo gli appalti che integrano i criteri ambientali minimi possono essere definiti “verdi”. I criteri ambientali minimi comprendono una serie di requisiti, tra cui: - requisiti di efficienza energetica, ove pertinente (ad es. per le attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio, per la ristorazione collettiva - scuole, mense, uffici pubblici-, gli apparati per l’illuminazione pubblica stradale, edilizia e materiali da costruzione); - requisiti tecnici specifici per le categorie di beni connessi all’impiego di energia (per esempio i serramenti esterni); istruzioni da fornire al personale della PA volte a promuovere una gestione con ridotti consumi energetici; clausole contrattuali volte all’attuazione di sistemi di mobilità sostenibile per il personale impiegato nelle commesse pubbliche ed alla individuazione di azioni per razionalizzare gli spostamenti del personale della pubblica amministrazione, favorendo la diffusione della mobilità sostenibile;

- limiti di emissione di CO 2 per l’acquisto, il noleggio e il leasing dei veicoli per il trasporto di persone e di merci (categorie M1 ed N1). Poiché i criteri si riferiscono al ciclo di vita di prodotti e servizi, essi valorizzano i metodi produttivi meno energivori e quindi i prodotti con un minor contenuto energetico (per esempio, nel caso dei servizi di ristorazione collettiva e delle forniture di derrate alimentari, i prodotti biologici). Tali previsioni renderanno conseguibili risultati, in termini di riduzione degli impatti ambientali ed in particolare di contenimento dei consumi energetici, tanto maggiori quanto più saranno diffuse pratiche d’acquisto in linea con le prescrizioni tecniche del PAN GPP. Ad oggi sono stati adottati con appositi Decreti del Ministro dell’Ambiente criteri ambientali minimi per: - “Carta in risme”, rientrante nella categoria “cancelleria (carta e materiali di consumo)” – DM n.111/09, pubblicato nella G.U. del 9/11/2009 n. 261, Piano d’Azione Efficienza Energetica BOZZA Luglio 2011 163 - “Ammendanti del suolo”, rientranti nella categoria “servizi urbani e al territorio (gestione del verde pubblico, arredo urbano )” - DM n.111/09, pubblicato nella G.U. del 9/11/2009 n. - “Prodotti tessili”, rientranti nella categoria “prodotti tessili e calzature” - DM n. 21/11, pubblicato nella G.U. del 19/03/2011 n. 64, - “Arredi per l’ufficio”, rientranti nella categoria “arredi (mobili per ufficio, arredi scolastici, arredi per sale archiviazione e sale lettura)” - DM n. 21/11, pubblicato nella G.U. del 19/03/2011 n. 64, - “Apparati per l’illuminazione pubblica”, rientranti nella categoria “servizi energetici (illuminazione, riscaldamento e raffrescamento degli edifici, illuminazione pubblica e segnaletica luminosa)” - DM n. 21/11, pubblicato nella G.U. del 19/03/2011 n. 64: - Attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio, rientranti nella categoria “elettronica (attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio e relativi materiali di consumo, apparati di telecomunicazione” - DM n. 21/11, pubblicato nella G.U. del 19/03/2011 n. 64: In relazione alla promozione dell’efficienza energetica negli usi finali, i criteri ambientali minimi relativi alle attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio, prevedono tra i requisiti di base un livello di efficienza energetica pari a quello indicato nell’Energy Star versione vigente e l’assegnazione di un punteggio tecnico premiante per apparecchiature che risultino ancora meno energivore. Inoltre forniscono indicazioni operative per sensibilizzare gli utenti ad una gestione delle apparecchiature volta alla minimizzazione dei consumi energetici. I criteri ambientali minimi relativi agli apparati per l’illuminazione pubblica prevedono requisiti di base in merito all’efficacia luminosa delle lampade e dei sistemi a LED, dell’efficienza degli alimentatori, ai fattori di mantenimento del flusso luminoso. Alcuni di tali valori anticipano le misure che diventeranno obbligatorie ai sensi del Regolamento (CE)245/2009 53 e del Regolamento (UE)347/2010. Regolamento della Commissione recante “modalità di esecuzione della direttiva 2005/32/CE del Parlamento europeo e del

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per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione è lo strumento attraverso il quale è possibile massimizzare la sua diffusione. Il GPP si qualifica come il principale strumento della strategia europea su “ Consumo e Produzione Sostenibile ” 31 . Particolare attenzione è stata posta sui contratti di fornitura di energia elettrica e la ricerca di partner che garantiscano una fornitura di energia prodotta interamente da rinnovabili. L’insieme delle azioni relative a questo settore comportano una riduzione delle emissioni, esplicitata come segue:

Riduzione della CO Azioni relative al settore “Appalti pubblici di prodotti e servizi” 2eq associata [ton] Green Public Procurement - Acquisti verdi della pubblica L’azione non prevede una amministrazione riduzione diretta delle emissioni Acquisto di energia verde certificata da parte dell'Amministrazione 17,58

TOTALE 17,58

Da questo settore si attende una riduzione delle emissioni pari a 17,58 tonnellate, che corrisponde al 1,42 % della quota totale di riduzione .

Consiglio per quanto riguarda le specifiche per la progettazione ecocompatibile di lampade. Fra i prodotti e servizi per i quali sono in corso di definizione criteri ambientali minimi, quelli che maggiormente possono contribuire al miglioramento dell’efficienza energetica negli usi finali sono: - “Serramenti esterni”, rientranti nella categoria “edilizia (costruzioni e ristrutturazioni di edifici con particolare attenzione ai materiali da costruzione, costruzione e manutenzione delle strade”, di prossima adozione. Tra i criteri di base sono previsti livelli minimi di trasmittanza e di permeabilità all’aria; - “Autovetture, veicoli commerciali leggeri, autobus e veicoli commerciali pesanti da acquistare, noleggiare o da acquisire in leasing”, rientranti nella categoria “trasporti (mezzi e servizi di trasporto, Sistemi di mobilità sostenibile)”, in stato di avanzata definizione. Tra i criteri di base sono previsti la valorizzazione del minor costo energetico ed ambientale d’esercizio e limiti all’emissione di CO2, limitatamente alle autovetture ed ai veicoli commerciali leggeri; - “Servizi di illuminazione e FM negli edifici”, rientranti nella categoria “servizi energetici (illuminazione, riscaldamento e raffrescamento degli edifici, illuminazione pubblica e segnaletica luminosa)”, in via di avanzata definizione. Tra i criteri sono previsti l’installazione di sistemi automatici di gestione degli impianti e di contabilizzazione dei relativi consumi, analisi e diagnosi energetiche degli impianti e degli edifici e la progettazione di interventi di riqualificazione energetica; - “Servizi di riscaldamento/raffrescamento negli edifici”, rientranti nella categoria “servizi energetici (illuminazione, riscaldamento e raffrescamento degli edifici, illuminazione pubblica e segnaletica luminosa)”, in via di avanzata definizione. Sono previsti requisiti analoghi a quelli dei servizi di illuminazione e FM ed inoltre requisiti relativi all’acquisizione di dati climatici in loco. Per entrambi i servizi l’obiettivo dei criteri è quello di agevolare le amministrazioni nell’acquisizione di una sufficiente conoscenza degli impianti; - “Servizi di ristorazione collettiva pubblica” per i quali sono in via di avanzata definizione gli accordi volontari per l’etichettatura energetica delle apparecchiature nel settore del freddo, frigoriferi e congelatori ECE (etichettatura certificazione energetica), lavaggio e cottura.

31 COM 2008/397 “Piano d’azione per il Consumo la Produzione Sostenibili e la Politica Industriale Sostenibile”.

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Azione 19

Green Public Procurement - Acquisti verdi della pubblica amministrazione Settore Appalti pubblici di prodotti e servizi

DIPART IMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si svilupperà nel periodo 2014 – 2020.

STIMA DEI COSTI L’azione non prevede una spesa per la sua attuazione.

FINANZIAMENTO L’attuazione dell’azione non prevede la ricerca di finanziamenti.

L’attuazione dell’azione non comporta una diminuzione immediata dei consumi di energia. Risulta però importante, in quanto permette STIMA RISPARMIO l’introduzione di specifici criteri di sostenibilità nei bandi di gara per appalti ENERGETICO (MWh/anno) pubblici, che permettono di quantificare, post introduzione, il risparmio energetico.

L’attuazione dell’azione non comporta una diminuzione diretta dei consumi di energia. Risulta però importante, in quanto permette l’introduzione di STIMA RIDUZIONE CO 2eq specifici criteri di sostenibilità nei bandi di gara per appalti pubblici, che (t/anno) permettono di quantificare, post introduzione, il risparmio in termini di emissioni evitate.

L’attività di m onitoraggio si concentra sull'archiviazione della documentazione relativa ai bandi di gara in cui sono introdotti specifici INDICATORI PER IL criteri ambientali per la fornitura di servizi e servizi. MONITORAGGIO Inoltre, sarà premura del responsabile per l’attuazione dell’azione, quantificare l’effettivo risparmio energetico dall’uso di tali prodotti e forniture.

DESCRIZIONE AZIONE

L'A mministrazione intende promuovere l'introduzione di criteri di sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche 32 , nel rispetto dei principi di tutela dell'ambiente, dello sviluppo sostenibile e dei principi di diritto comunitario e nazionale che disciplinano gli

32 Come indicato nel Sesto programma comunitario di azione in materia di ambiente (articolo 3, numero 6)

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

appalti pubblici, nonché in ossequio al D.M. 8 maggio 2003, n. 203 del Ministro dell'amb iente e della tutela del territorio 33 , e relative circolari esplicative. I criteri ambientali, inoltre, tendono a valorizzare l’acquisto di servizi rispetto all’acquisto di beni, allo scopo di orientare la pubblica amministrazione verso forme integrate di appalto che, comprendendo sia la gestione di impianti che la fornitura di prodotti e l’esecuzione di lavori, consentono la razionalizzazione delle attività e quindi risparmi energetici, la riduzione degli impatti ambientali e dei costi.

33 Norme gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di affinché manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato nella misura non inferiore al trenta per cento del fabbisogno medesimo

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Azione 20

Acquisto di energia verde certificata da parte dell'Amministrazione Settore Appalti pubblici di prodotti e servizi

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si svilupperà nel periodo 2014 - 2020

Il costo stimato per l'attuazione dell'azione ammonta a STIMA DEI COSTI € 5.000 annui 34

FINANZIAMENTO Fondi propri dell’Amministrazione.

STIMA FORNITURA ENERGIA ELETTRICA VERDE 36,39 (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 17,58 (t/anno)

L’attività di monitoraggio si concentrerà sull'archiviazione d ella INDICATORI PER IL documentazione relativa ai contratti di fornitura di energia verde stipulati MONITORAGGIO dall'Amministrazione e la registrazione dei benefici ambientali ed energetici derivanti da ogni singola attività.

DESCRIZIONE AZIONE

L’Amministrazione ha previsto la stipul a di contratti di fornitura di energia elettrica verde per il comparto di proprietà. Il fine ultimo è quello di utilizzare energia elettrica proveniente completamente da fonte rinnovabile. La volontà dell’Amministrazione è culminata nella ricerca di un partner che potesse garantire l’esclusiva provenienza dell’elettricità certificata dalle fonti rinnovabili più consone con il territorio e gli ecosistemi, la trasparenza della filiera e il rispetto di criteri etici di sostenibilità ambientale e sociale da parte degli aderenti, nonchè ammettere, fra i requisiti di scelta per la fornitura, i sistemi di certificazione di origine, tra i quali i RECS e la GdO, che attestano la provenienza dell'energia elettrica da impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile.

34 L’importo indica una stima relativa alla spesa totale che l’Amministrazione dovrà affrontare dal 2014 al 2020 per la fornitura di energia elettrica prodotta interamente da fonte rinnovabile. L’importo è del tutto indicativo e non tiene conto di future variazioni del prezzo di mercato. A tale importo deve essere, in ogni caso, sottratto il costo, ad oggi sostenuto, della fornitura di energia elettrica.

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COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI E DEGLI STAKEHOLDERS.

L’attività di coinvolgimento della cittadinanza e degli stakeholders è considerato elemento di fondamentale importanza per una buona riuscita del PAES. Tale coinvolgimento è essenziale affinché il Piano possa risultare operativo ed efficace. Il coinvolgimento della cittadinanza è fondamentale perché s’implementino azioni di tipo diffuso (principalmente nel settore residenziale degli edifici e dei trasporti). L’Amministrazione di Luvinate si è impegnato con continuità in operazioni di sensibilizzazione e comunicazione su temi ambientali, attraverso l’organizzazione d’incontri pubblici durante la fase di sviluppo del progetto e ha deciso di perseguire ulteriormente in questa direzione, creando uno specifico sportello a servizio di cittadini e imprese, volto anche a stimolare un dibattito aperto con gli stakeholder. Tale azione ha ripercussioni indirette in materia di riduzione delle emissioni e di risparimio energetico e permette di elevare il comune a punto di riferimento per la trattazione di tematiche ambientali ed energetiche sul territorio e consente di ottenere un positivo ritorno di immagine. L’insieme delle azioni relative a questo settore comportano una riduzione delle emissioni, esplicitata come segue:

Azioni relative al settore “Coinvolgimento dei cittadini e degli Riduzione della CO 2eq stakeholders” associata [ton] Attivazione dello Sportello Energia 111,61

Acquisto di energia verde certificata da parte di privati 52,64

L’azione non prevede una Incontri di formazione per il personale tecnico riduzione diretta delle emissioni L’azione non prevede una Incontri e seminari per i cittadini riduzione diretta delle emissioni TOTALE 164,24

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Da questo settore si attende una riduzione delle emissioni pari a 164,24 tonnellate, che corrisponde al 13,82 % della quota totale di riduzione . Per scoprire quanto incide ogni azione, è possibile verificarne il peso percentuale rispetto alla quota di riduzione del settore considerato (Fig.33).

Fig .33 - Confronto tra la quota di riduzione delle emissioni del settore “ Coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholders ” e quanto previsto dal PAES (Figura in alto). Incidenza percentuale di ogni azione rispetto alla quota del settore considerato (Figura in basso). Grafico a torta. Elaborazione dei dati Energyapiù.

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Azione 21

Attivazione sportello Energia e Ambiente Settore Coinvolgimento dei cittadini e Stakeholders

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si svilupperà nel periodo 2014 – 2020.

Il costo stimato per l'attuazione d ell'azione ammonta a STIMA DEI COSTI € 5.000.

FINANZIAMENTO Fondi propri dell’Amministrazione.

STIMA RISPARMIO 231,07 ENERGETICO (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 111,61 (t/anno)

L’attività di monitoraggio prevede la registrazione degli eventuali accessi allo Sportello e la tracciabilità dell'attività di consulenza proposta. In INDICATORI PER IL riferimento ai risultati parziali ottenuti, le statistiche relative agli accessi MONITORAGGIO sono valutate su base mensile e annuale, permettono di stabilire l’efficacia dello Sportello e valutarne l’accuratezza nella lotta alle emissioni.

DESCRIZIONE AZIONE

L'azione prevede la creazione di una struttura (di seguito Sportello) che ,oltre a dare support o all’Amministrazione per quanto concerne le attività di coinvolgimento dei cittadini, permette di elargire preliminari consulenze per la cittadinanza e gli stakeholders, prodignando suggerimenti per limitare i consumi e favorire il risparmio energetico. Inoltre sono previste attività concernenti: - La sensibilizzazione la cittadinanza alle tematiche energetiche e ambientali; - un progetto di educazione ambientale con particolare attenzione a sprechi energetici, idrici, dei rifiuti e potenziali benefici della piantumazione nel contesto urbano; - attività di consulenza su tematiche di efficienza energetica in generale e sui temi di gestione energetica riconducibili alle attività produttive riconducibili al settore industriale e dei servizi; Si può supporre che l’attività dello Sportello energia avrà ripercussioni che possono essere quantificate con una diminuzione delle emissioni associate all’uso di energia elettrica nel territorio.

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Azione 22

Acquisto di energia verde certificata da parte di privati Settore Coinvolgimento dei cittadini e Stakeholders

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si svilupperà nel periodo 2014 – 2020.

Il costo per l'attuazione dell'azione è di difficile stima, vista varietà di STIMA DEI COSTI contratti che possono essere sipulati sulla base della fornitura di energia elettrica e dell’uso che gli utenti ne fanno.

I fondi necessari all’attuazione dell’azione saranno a carico della FINANZIAMENTO cittadinanza.

STIMA FORNITURA ENERGIA 108,98 ELETTRICA (MWh/anno)

STIMA RIDUZIONE CO 2eq 52,64 (t/anno)

L’attività di monitoraggio si concentra sull'archiviazione della documentazione relativa alle attività di sensibilizzazione e di consulenza avviate dall’Amministrazione, le cui specifiche sono contenute nella INDICATORI PER IL procedura di monitoraggio. L’azione prevede, con cadenza annuale, MONITORAGGIO l’emissione di un front office messo a disposizione dell’Amministrazione comunale che raccolga informazioni relative ad eventuali nuove forniture di energia elettrica certificata.

DESCRIZIONE AZIONE

Il target di riferimento sono gli stakeholders del settore produttivo e commerciale . Visto il buon esempio dell’Amministrazione e il supporto della campagna di sensibilizzazione prevista, è possibile ipotizzare un aumento degli approvvigionamenti di energia elettrica prodotta interamente da fonti rinnovabili sul territorio. Tale attività si concretizzerà in una diminuzione delle emissioni associate. È stato possibile valutare il trend dell’energia elettrica fornita a livello territoriale e del numero di clienti e nel tempo e quindi fare una valutazione preliminare dell’entità di tale azione. Dallo studio dei dati e dall’analisi della realtà presente sul territorio è possibile prevedere una riduzione del numero di approvvigionamenti di energia prodotta da fonti non rinnovabili annua (1 utenza di bassa o media tensione per i settori industriale e del terziario) e quindi delle emissioni associate (calcolate secondo fattori di emissione standard). Sarà inoltre premura dell’Amministrazione verificare annualmente se i principali stakeholders presenti sul territorio abbiano effettivamente avviato contratti di fornitura energetica prodotta da fonti rinnovabili attraverso l’invio di precisi questionari di rilevazione dati.

134 Comune di LUVINATE

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Azione 23

Incontri di formazione per il personale tecnico Settore Coinvolgimento dei cittadini e Stakeholders

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

SVILUPPO AZIONE L’azione si è sviluppata nel 2013.

Il costo stimato per l'attuazione dell'azione è c ompreso nel finanziamento STIMA DEI COSTI ricevuto da Fondazione Cariplo per bando “Promuovere la sostenibilità energetica nei comuni piccoli e medi” del 2012.

I fondi necessari all’attuazione dell’azione sono stati reperiti attraverso FINANZIAMENTO la Fondazione Cariplo attraverso la partecipazione al bando “Promuovere la sostenibilità energetica nei comuni piccoli e medi” del 2012.

L’attuazione dell’azione non comporta una diminuzione diretta delle emissioni connesse agli usi di energia. Risulta però avere un ruolo nel STIMA RISPARMIO medio breve termine, in quanto permette all'Amministrazione di dotarsi di ENERGETICO (MWh/anno) un punto di riferimento utile alla cittadinanza e agli stakeholders per affrontare tematiche energetiche.

L’at tuazione dell’azione non comporta una diminuzione diretta delle emissioni connesse agli usi di energia. Risulta però avere un ruolo nel STIMA RIDUZIONE CO 2eq medio breve termine, in quanto permette all'Amministrazione di dotarsi di (t/anno) un punto di riferimento utile alla cittadinanza e agli stakeholders per affrontare tematiche energetiche.

DESCRIZIONE AZIONE

Obiettivo del corso di formazione è di rafforzare le competenze del personale tecnico che all’interno dell’Amministrazione si occupa di risparmio energetico e che è coinvolto nell’attuazione del PAES. Il percorso formativo è suddiviso in due differenti parti Una formazione di base costituita dalle seguenti fasi: - Analisi stato avanzamento attività correlate al progetto; - Formazione per la sviluppo e il consolidamento di specifiche competenze in tema di efficienza energetica negli usi finali e sull’utilizzo delle energie rinnovabili; - Formazione per l’acquisizione di conoscenze sulle vigenti norme nazionali e regionali inerenti l’efficienza energetica, sui possibili strumenti per il finanziamento degli interventi di risparmio

energetico e la riduzione di CO 2 e sulla conduzione di eventuali gare per l’assegnazione dei servizi energia; Oltre alla formazione di base, il progetto prevede l’identificazione di una tipologia di formazione che viene definita come “avanzata”. La finalità ultima della formazione avanzata è l’individuazione all’interno

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

dell’Amministrazione comunale di una o più figure che possano essere nominate quali Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) come richiesto dal D.Lgs. 115/2008. Tale percorso formativo prevede: - Formazione sulle modalità di aggiornamento dei dati relativi al monitoraggio e della banca dati predisposta dalla Fondazione Cariplo. - Identificare i ruoli e le attività (sia all’interno del Comune che sul territorio) che hanno impatto e/o

influenza sulle emissioni di CO 2 emessa; - Valutare le competenze necessarie per gli attori sopra identificati per svolgere il loro compito in

modo da minimizzare le emissioni di CO 2 ed in relazione all’attuazione delle singole azioni; - Valutare le competenze attualmente in possesso degli attori sopra identificati; - Pianificare quindi la formazione necessaria per colmare gli eventuali gap di competenze.

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Azione 24

Incontri e seminari per cittadini Settore Coinvolgimento dei cittadini e Stakeholders

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

SOCIETÀ RESPONSABILE (IN CASO DI COINVOLGIMENTO L'azione prevede il coinvolgimento di una società esterna. TERZI)

SVILUPPO AZIONE L’azione si svilupperà nel periodo 2014 – 2020.

STIMA DEI COSTI Il costo totale stimato per l’attuazione dell’azione è pari a € 5.000.

FINANZIAMENTO Fondi propri dell’Amministrazione.

L’attuazione dell’azione non comporta una diminuzione diretta delle emissioni connesse agli usi di energia. Ha però un ruolo di supporto alle STIMA RISPARMIO altre azioni che coinvolgono la cittadinanza per quanto concerne i risparmi ENERGETICO (MWh/anno) energetici conseguibili attraverso le modalità discusse nelle schede precedenti.

L’attuazione dell’az ione non comporta una diminuzione diretta delle emissioni connesse alla riduzione delle emissioni. Ha però un ruolo di STIMA RIDUZIONE CO 2eq supporto alle altre azioni che coinvolgono la cittadinanza per quanto (t/anno) concerne i risparmi in termini di emissioni evitate conseguibili attraverso le modalità discusse nelle schede precedenti.

INDICATORI PER IL L’attività di monitoraggio prevede la registrazione degli eventi con cadenza MONITORAGGIO annuale.

DESCRIZIONE AZIONE

L’ Amministrazione intende coinvolgere e stimolare la partecip azione attiva della cittadinanza e degli stakeholders attraverso una campagna di sensibilizzazione a lungo termine, che prevede anche incontri e seminari specifici. L’obiettivo principale è informare la cittadinanza e gli stakeholders circa lo stato di avanzamento del PAES e fornire ai cittadini un valido supporto circa le innovazioni tecnologiche che vengono introdotte nel mercato dell’energia, del risparmio energetico, della produzione da fonte rinnovabile e/o riguardanti la lotta ai cambiamenti climatici e l’introduzione di sitli di vita sostenibili. Gli argomenti spazieranno a seconda del settore analizzato e potranno prevedere valutazioni dell’evoluzione del patrimonio edilizio pivato esistente, del parco auto circolante e incoraggiare il ricorso alla produzione di

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

energia primaria da impianti solari termici e fotovoltaici. La forma principale di attività è rappresentata dalla convocazione di assemblee pubbliche e l’utilizzo dei canali di informazione in dotazione (principalmente pagine web comunale, attrezzata per permettere ai cittadini di disporre di tutte le informazioni necessarie circa le tematiche affrontate nel Piano) che permettano di analizzare e discutere con la cittadinanza delle tematiche riportate di seguito (suddivise per settore d’intervento):

- Promozione di campagne di informazione sulle tematiche del risparmio energetico per i cittadini ed amministratori di condomini; - Promozione di incontri in materia con personale specializzato; Settore: Edifici, - Nota circa i principali progressi alla lotta alle emissioni nel attrezzature - impianti settore dei trasporti sostenuta direttamente e industrie dall’Amministrazione; - predisposizione di una sezione sul sito web comunale che raccolga le informazioni utili alla cittadinanza, mettendo in rilievo la sezione relativa alla normativa che disciplina le detrazioni fiscali previste per alcune tipologie di interventi e gli incentivi statali o regionali.

- Promozione di benefici ambientali derivanti dall’uso di veicoli a basse emissioni;- - Promozione di benefici ambientali derivanti dall’uso di mezzi alternativi al mezzo privato (trasporto pubblico e biciclette); - nota circa i principali progressi alla lotta alle emissioni nel settore dei trasporti sostenuta direttamente Settore: Trasporti dall’Amministrazione; - aggiornamento sull’eventuale incremento dei mezzi pubblici sul territorio; - promozione di nuove iniziative attuabili sul territorio - predisposione di una sezione sul sito web comunale che raccolga le informazioni utili alla cittadinanza, risaltando la sezione relativa alla normativa che disciplina gli incentivi statali o regionali per la sostituzione dei veicoli obsoleti con veicoli a basse emissioni.

- Educazione della cittadinanza al problema delle emissioni energetiche derivanti dall'uso di combustibili fossili; - Promozione dei benefici ambientali ed economici derivanti Settore: Produzione dalla produzione di energia da fonti rinnovabili; locale di energia - Promozione di una nuova cultura dell'ambiente che elettrica consideri anche i costi ambientali relativi all'uso di energia prodotta da fonti tradizionali; - Incentivazione dello sviluppo di una rete di piccoli produttori di energia verde sul territorio. - Redazione di articoli su periodici cartacei o canali di

138 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

informazione a disposizione dell’Amministrazione (la cui presenza deve essere garantita almeno ogni sei mesi); - Promozione di incontri di divulgazione in materia con personale specializzato, al fine di sviluppare la conoscenza degli argomenti tecnici alla base delle nuove tecnologie, la cui scadenza deve essere garantita almeno annualmente; - analisi degli incentivi economici previsti a livello nazionale; - predisposizione di una sezione sul sito web comunale che raccolga le informazioni utili alla cittadinanza, risaltando la sezione relativa alla normativa che disciplina i meccanismi di incentivazione del fotovoltaico e delsolare termico.

- Certificati bianchi Meccanismi di - Detrazionifiscali incentivazione - Progetto «industria 2015» dell’efficienza - Promozione di audit energetici energetica - Sistema di gestione dell’energia secondo la norma UNI CEI EN ISO 50001:2011

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

ALLEGATI:

ALL.01 – PROCEDURA DI MONITORAGGIO

140 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

ALL.01 – PROCEDURA DI MONITORAGGIO

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Premessa

Il PAES è un documento di programmazione orientato all’ individuazione di misure e azioni aventi come obbiettivo la riduzione concreta delle emissioni in atmosfera entro il 2020. Questa iniziativa è stata promossa a livello europeo e mira a coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale, impegnando i comuni a predisporre specifici Piani d’Azione, finalizzati ad indirizzare, promuovere e supportare gli interventi comunali in ambito energetico ed ambientale per raggiungere l’obiettivo di riduzione entro il 2020. L’Amministrazione di Luvinate ha aderito al “Patto dei Sindaci” e redatto il Piano d’Azione. La visione contenuta nel Piano è stata tradotta in obiettivi e target più specifici per i diversi settori in cui l’Amministrazione ha deciso di prendere provvedimenti. Tali obiettivi e target si fondano su indicatori definiti nell’IBE, che hanno caratteristiche di: - Specificità; - Misurabilità (e monitorabilità); - Attuabilità; - Realisticità; - Temporalità.

Oltre ai requisiti riportati per i singoli obiettivi e i target di riduzione individuati nel Piano, è necessario intraprendere un’attività di coordinamento r i diversi settori dell’Amministrazione che culmini nella predisposizione di un sistema integrato di monitoraggio delle azioni adottate. Per monitoraggio si intende “ la sistematica sorveglianza di un processo o di un fenomeno attraverso la misurazione di uno o più indicatori; viene attuato per valutare l'evoluzione, per identificare potenziali problemi e opportunità di miglioramento e per misurare i risultati. La frequenza con cui effettuare le misure nonché il numero e il livello di precisione degli indicatori devono essere definiti di volta in volta, sulla base della criticità dei fenomeni da monitorare e dell'entità delle risorse necessarie”. Il monitoraggio rappresenta quindi una parte molto importante nel processo del PAES. Un monitoraggio regolare negli anni, seguito da adeguati adattamenti del Piano consente di avviare un continuo miglioramento del processo. I firmatari del Patto sono tenuti a presentare una " Relazione di Attuazione " ogni secondo anno successivo all’adozione del PAES " per scopi di valutazione, monitoraggio e verifica ".

142 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Tale Relazione di Attuazione deve includere un inventario aggiornato delle emissioni di CO 2 (Inventario di Monitoraggio delle Emissioni, IME). L’Amministrazione elaborerà un IME e ne presenterà i contenuti agli organi preposti almeno ogni quattro anni, ovvero presenterà alternativamente ogni due anni una "Relazione d’Intervento" – senza IME" - (anni 2, 6, 10, 14…) e una "Relazione di Attuazione" – con IME (anni 4, 8, 12, 16…), come previsto dalle linee guida per la definizione di un PAES redatte dal JRC. La Relazione di Attuazione contiene informazioni quantificate sulle misure messe in atto, i loro effetti sul consumo energetico e sulle emissioni di CO 2 e un’analisi del processi di attuazione del PAES, includendo misure correttive e preventive ove richiesto. La Relazione d’Intervento contiene informazioni qualitative sull’attuazione del PAES e comprende un’analisi della situazione e delle misure qualitative, correttive e preventive.

Finalità della procedura

La finalità della procedura è di definire le grandezze ambientali ed energetiche oggetto di monitoraggio, nonché quella di stabilire le responsabilità ed i tempi. Di conseguenza, per ogni azione inserita nel PAES, sono stati definite: - La/e grandezza/e oggetto del monitoraggio; - Le modalità di rilevazione dei dati del monitoraggio; - Gli strumenti di supporto per l’attività di monitoraggio; - Le tempistiche e le scadenze della fase di monitoraggio per ogni azione.

Destinatari

I destinatari della procedura sono tutte le figure che, all’interno dell’Amministrazione, sono definite come “R esponsabili dell’attuazione” o le figure operanti nel “ Dipartimento responsabile dell’attuazione “. In caso di mancata individuazione del personale, il referente del PAES farà le veci del/degli assenti.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Resta implicito che tutte le figure operanti devono coordinarsi col fine di organizzare al meglio i compiti richiesti dal monitoraggio e implementare in maniera continuativa la struttura di rilevazione dei dati secondo le modalità indicate.

Modalità operative

Il presente capitolo stabilisce quali sono le azioni oggetto di monitoraggio, quali sono i parametri da monitorare e i compiti delle diverse figure operanti. Tali dati sono differenti a seconda dell’azione del Piano considerata. Tutte le informazioni dovranno essere registrate in un apposito foglio di calcolo in formato digitale.

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PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 1 Audit energetici degli edifici comunali

Settore Edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Arch. Paolo Turconi DELL’ATTUAZIONE

GRANDEZZE OGGETTO DEL Numero di diagnosi eseguite. MONITORAGGIO

PARAMETRI DI RIFERIMENTO Numero di edifici e impianti di proprietà comunale.

L’attività di audit energetico esige la produzione di una relazione a conclusione del lavoro svolto. Il numero di relazioni in possesso dell’Amministrazione rispetto al numero totale delle strutture comunali MODALITÀ DI RILEVAZIONE permette di verificare l’avanzamento dell’azione. Il responsabile per DATI. l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - Inserire i dati di consumo nel foglio elettronico predisposto; - Archiviare le relazioni di audit.

Documentazione degli edifici esistenti (schema impianti, censimento STRUMENTI DI SUPPORTO utenze, …)

L’attività di monitoraggio comporta un aggiornamento semestrale del TEMPISTICHE E LE SCADENZE numero di relazioni in possesso dell’Amministrazione e l’implementazione DELL’ATTIVITÀ DI del foglio di calcolo relativo ai consumi energetici delle utenze comunali MONITORAGGIO. oggetto di audit con i dati ivi contenuti.

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PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 2 Interventi per il risparmio energetico su edifici comunali (involucro)

Settore Edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Arch. Paolo Turconi DELL’ATTUAZIONE

GRANDEZZE OGGETTO DEL Numero di interventi eseguiti MONITORAGGIO

Numero di edifici , attrezzature, impianti di proprietà comunale oggetto PARAMETRI DI RIFERIMENTO dell’azione

Tutti gli interventi energetici previsti dall’azione prevedono la produzio ne di una specifica relazione di fine lavori. Il numero di relazioni in possesso dell’Amministrazione permette di verificare l’avanzamento dello stato MODALITÀ DI RILEVAZIONE dell’azione. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da DATI. personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di verificare il corretto contenuto delle relazioni e l’archiviazione corretta delle pratiche.

STRUMENTI DI SUPPORTO Relazioni di fine lavori fornite da società terze.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE L’attività di monitoraggio comporta un aggiornamento semestrale relativo DELL’ATTIVITÀ DI allo stato di avanzamento degli interventi previsti. MONITORAGGIO.

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PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 3 Sistema di Gestione dell'Energia (SGE)

Settore Edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili ai consumi GRANDEZZE OGGETTO DEL elettrici e termici delle diverse strutture di proprietà comunale. È inoltre MONITORAGGIO previsto l’aggiornamento della documentazione del sistema.

PARAMETRI DI RIFERIMENTO Obiettivi stabiliti dall’Amministrazione.

I consumi sono valutati attraverso l’analisi delle grandezze oggetto del monitoraggio indicati nelle fatture energetiche. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - Verificare la corretta archiviazione delle fatture energetiche; MODALITÀ DI RILEVAZIONE - Rilevare correttamente i parametri oggetti di monitoraggio. DATI. Sarà inoltre premura del responsabile dell’attuazione dell’azione verificare che l’archiviazione della documentazione siaeffettuata tenendo in considerazione: - Un’adeguata predisposizione di spazi; - Facilitare la consultazione del dato; - L’implementazione del supporto informatico predisposto.

Strumenti di supporto all’attività di monitoraggio sono: - Manuale del SGE: è il documento di riferimento di tutto il sistema. Vi sono riportati lo scopo ed il campo di applicazione del sistema, le indicazioni generali, gli obiettivi; - Procedure del SGE: le procedure devono esprimere chi fa cosa, determinando l'azione spazialmente, temporalmente, causalmente e qualitativamente e attribuendole un responsabile, per garantire STRUMENTI DI SUPPORTO la chiarezza del "come si fa". Le procedure possono essere documentate oppure no; - Istruzioni operative del SGE: costituiscono il documento che specifica le modalità attuative o di controllo di specifiche attività e sono collegate a determinate procedure; - Documenti e registrazioni; - Strumento informatico.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE L’attività di monitoraggio comporta un aggiornamento mensile dei consumi DELL’ATTIVITÀ DI elettrici e termici di ogni struttura comunale. Con scadenza semestrale tali MONITORAGGIO. dati devono essere controllati ed eventualmente revisionati.

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È previsto l’aggiornamento mensile dello strumento informatico di supporto all’attività di monitoraggio.

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PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 4 Riqualifica dell’impianto di illuminazione pubblica

Settore Edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

Le grandezze oggetto de l monitoraggio sono riconducibili ai consumi elettrici dell’impianto di illuminazione pubblica (kWh). Il monitoraggio di tale azione si articola in tre fasi. La prima fase comporta la valutazione dei consumi dal rilievo di alcuni parametri dalle fatture energetiche; tali parametri sono: - Codice POD contatore - Potenza contrattualmente impegnata (kW) - Potenza tollerata (kW) - Potenza massima a disposizione (kW) - Periodo di riferimento (gennaio, febbraio, …) - Lettura iniziale GRANDEZZE OGGETTO DEL - Data di rilevazione lettura iniziale MONITORAGGIO - Lettura finale - Data di rilevazione lettura finale - Cos Fi - Modalità di lettura (rilevata o presunta)

Per quanto riguarda la seconda fase, si considerano come oggetto del monitoraggio i dati energetici contenuti nella “ Tabelle riepilogative dei consumi di energia elettrica”, fornita da Enel Distribuzione. Per la terza fase invece si considerano come oggetto del monitoraggio i dati energetici contenuti nella “ Tabella riassuntiva della consistenza degli impianti”, fornita da Enel Sole.

PARAMETRI DI RIFERIMENTO Consumo medio dell’impianto di illuminazione pubblica.

I consumi sono valutati attraverso l’analisi delle grandezze oggetto del monitoraggio indicati nelle fatture energetiche con cadenza mensile. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di MODALITÀ DI RILEVAZIONE - verificare la corretta archiviazione delle fatture energetiche. Tale DATI. modalità dovrà tener conto di: o Un’adeguata predisposizione degli spazi per l’archiviazione delle fatture cartacee; o Facilitare la consultazione del dato; o L’implementazione del supporto informatico

149 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

predisposto con i dati contenuti nelle fatture cartacee. - inoltrare una specifica richiesta ad Enel distribuzione per la ricezione delle “ Tabelle riepilogative dei consumi di energia elettrica”, con finalità di controllo e verifica dei dati rilevati tramite fatture energetiche; - inoltrare specifica richiesta ad Enel SOLE per la ricezione delle “Tabella riassuntiva della consistenza degli impianti”, con finalità di controllo e verifica degli apparecchi illuminanti installati sul territorio e le relative potenze assorbite.

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: - Fatture di energia elettrica dell’impianto di illuminazione pubblica; STRUMENTI DI SUPPORTO - Tabelle riepilogative dei consumi di energia elettrica forniti da Enel Distribuzione; - Strumento informatico.

L’attività di monitoraggio comporta un aggiornamento mensile dei consumi elettrici dell’impianto di illuminazione pubblica, rilevati tramite fatture TEMPISTICHE E LE SCADENZE energetiche e l’aggiornamento, con cadenza annuale della “ Tabella DELL’ATTIVITÀ DI riepilogativa dei consumi di energia elettrica ” e della “ Tabella riassuntiva MONITORAGGIO. della consistenza degli impianti” . È previsto l’aggiornamento mensile dello strumento informatico di supporto all’attività di monitoraggio.

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PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 5 Sostituzione di lampade votive a incandescenza con lampade votive a LED

Settore Edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Arch. Paolo Turconi DELL’ATTUAZIONE

Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili ai consumi elettrici dell’impianto di illuminazione votiva (kWh). Il monitoraggio comporta la valutazione dei consumi dal rilievo di alcuni parametri dalle fatture energetiche; tali parametri sono: - Individuazione contatori dell’impianto votivo - Codice POD contatore - Potenza contrattualmente impegnata (kW) GRANDEZZE OGGETTO DEL - Potenza tollerata (kW) MONITORAGGIO - Potenza massima a disposizione (kW) - Periodo di riferimento (gennaio, febbraio, …) - Lettura iniziale - Data di rilevazione lettura iniziale - Lettura finale - Data di rilevazione lettura finale - Cos Fi - Modalità di lettura (rilevata o presunta)

PARAMETRI DI RIFERIMENTO Consumo medio dell’impianto di illuminazione votiva.

I consumi sono valutati attraverso l’analisi delle grandezze oggetto del monitoraggio indicati nelle fatture energetiche con cadenza mensile. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - Verificare la corretta archiviazione delle fatture energetiche. Tale modalità dovrà tener conto di: MODALITÀ DI RILEVAZIONE o Un’adeguata predisposizione di spazi; DATI. o Facilitare la consultazione del dato; o L’implementazione del supporto informatico predisposto. - Inoltrare una specifica richiesta ad Enel distribuzione per la ricezione delle “ Tabelle riepilogative dei consumi di energia elettrica”, con finalità di controllo e verifica dei dati rilevati tramite fatture energetiche.

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto STRUMENTI DI SUPPORTO del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: - Fatture di energia elettrica dell’impianto votivo;

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

- Tabelle riepilogative dei consumi di energia elettrica forniti da Enel Distribuzione; - Strumento informatico.

L’attività di monitoraggio comporta un aggiornamento mensile dei consumi elettrici dell’impianto di illuminazione votiva, rilevati tramite fatture TEMPISTICHE E LE SCADENZE energetiche e l’aggiornamento, con cadenza annuale della “ Tabella DELL’ATTIVITÀ DI riepilogativa dei consumi di energia elettrica ”. È previsto l’aggiornamento MONITORAGGIO. mensile dello strumento informatico di supporto all’attività di monitoraggio.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 6 Sostituzione di lampade semaforiche a incandescenza con lampade a LED

Settore Edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili ai consumi elettrici dell’impianto di illuminazione semaforica (kWh). Il monitoraggio comporta la valutazione dei consumi dal rilievo di alcuni parametri dalle fatture energetiche; tali parametri sono: - Individuazione contatori dell’impianto votivo - Codice POD contatore - Potenza contrattualmente impegnata (kW) GRANDEZZE OGGETTO DEL - Potenza tollerata (kW) MONITORAGGIO - Potenza massima a disposizione (kW) - Periodo di riferimento (gennaio, febbraio, …) - Lettura iniziale - Data di rilevazione lettura iniziale - Lettura finale - Data di rilevazione lettura finale - Cos Fi - Modalità di lettura (rilevata o presunta)

PARAMETRI DI RIFERIMENTO Consumo medio dell’impianto di illuminazione semaforica.

I consumi sono valutati attraverso l’analisi delle grandezze oggetto del monitoraggio indicati nelle fatture energetiche con cadenza mensile. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - Verificare la corretta archiviazione delle fatture energetiche. Tale modalità dovrà tener conto di: MODALITÀ DI RILEVAZIONE o Un’adeguata predisposizione di spazi; DATI. o Facilitare la consultazione del dato; o L’implementazione del supporto informatico predisposto. - Inoltrare una specifica richiesta ad Enel distribuzione per la ricezione delle “Tabelle riepilogative dei consumi di energia elettrica”, con finalità di controllo e verifica dei dati rilevati tramite fatture energetiche.

153 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: STRUMENTI DI SUPPORTO - Fatture di energia elettrica dell’impianto; - Strumento informatico.

L’attività di monitoraggio comporta un aggiornamento mensile dei consumi TEMPISTICHE E LE SCADENZE elettrici dell’impianto di illuminazione semaforica, rilevati tramite fatture DELL’ATTIVITÀ DI energetiche. È previsto l’aggiornamento mensile dello strumento MONITORAGGIO. informatico di supporto all’attività di monitoraggio.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 7 Evoluzione del patrimonio edilizio privato ad uso residenziale

Settore Edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili ai consumi energetici degli edifici ad uso residenziale. Il monitoraggio si concentra sulle seguenti grandezze puntuali: U involucro [W/m 2K] U basamento [W/m 2K] GRANDEZZE OGGETTO DEL U copertura [W/m 2K] MONITORAGGIO U serramenti [W/m 2K] l’indice di prestazione energetica per il riscaldamento [kWh/m 2a] Per quanto riguarda i consumi e le emissioni territoriali, si considerano come oggetto del monitoraggio, i dati energetici messi a disposizione da SIRNEA (consultabile on line).

I parametri di riferimento sono i dati iniziali forniti da SIRENA, utilizzati per PARAMETRI DI RIFERIMENTO le elaborazione dell’azione.

Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - Verificare la corretta archiviazione della documentazione. Tale modalità dovrà tener conto di: MODALITÀ DI RILEVAZIONE o Un’adeguata predisposizione di spazi; DATI. o Facilitare la consultazione del dato; o L’implementazione del supporto informatico predisposto; - Aggiornare i dati SIRENA per il settore residenziale;

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: STRUMENTI DI SUPPORTO - Tabelle riepilogative dei consumi di energia (SIRENA); - Strumento informatico.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI L’aggiornamento dei dati rilasciati da SIRENA ha scadenza annuale. MONITORAGGIO.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 8 Evoluzione del patrimonio edilizio privato ad uso commerciale

Settore Edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTI MENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili ai consumi energetici degli edifici ad uso commerciale. Il monitoraggio si concentra sulle seguenti grandezze puntuali: U involucro [W/m 3K] U basamento [W/m 3K] GRANDEZZE OGGETTO DEL U copertura [W/m 3K] MONITORAGGIO U serramenti [W/m 3K] l’indice di prestazione energetica per il riscaldamento [kWh/m3a] Per quanto riguarda i consumi e le emissioni territoriali, si considerano come oggetto del monitoraggio, i dati energetici messi a disposizione da SIRNEA (consultabile on line).

I parametri di riferimento sono i dati iniziali forniti da SIRENA, utilizzati per PARAMETRI DI RIFERIMENTO le elaborazione dell’azione.

Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - Verificare la corretta archiviazione della documentazione. Tale modalità dovrà tener conto di: MODALITÀ DI RILEVAZIONE o Un’adeguata predisposizione di spazi; DATI. o Facilitare la consultazione del dato; o L’implementazione del supporto informatico predisposto; - Aggiornare i dati SIRENA per il settore residenziale;

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grand ezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: STRUMENTI DI SUPPORTO - Tabelle riepilogative dei consumi di energia (SIRENA); - Strumento informatico.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI L’aggiornamento dei dati rilasciati da SIRENA ha scadenza annuale. MONITORAGGIO.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Sostituzione degli impianti termici alimentati a gasolio e olio combustibile Azione 9 con impianti più efficienti in ambito residenziale

Settore edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili al numero di interventi effettuati da privati cittadini su impianti termici. La riqualifica del sistema impiantistico degli edifici, in specifici casi, prevede la presentazione di pratiche presso gli uffici comunali che devono, per legge, essere analizzate dal personale dell'Amministrazione e depositate presso gli archivi comunali. L'attività di monitoraggio per il settore residenziale GRANDEZZE OGGETTO DEL consta quindi nell'archiviazione dei principali dati contenuti nelle richieste MONITORAGGIO pervenute in comune attraverso l'ausilio di strumenti informatici. Inoltre sarà necessario monitorare l’evoluzione della composizione degli impianti termici presenti sul territorio tramite la consultazione del database fornito da Regione Lombardia (sezione CURIT) e il consumo ad esso associato per i vettori Gasolio e Olio Combustibile per il solo settore Residenziale indicati da SIRENA.

Numero di impianti sostituiti e andamento dei consumi per i vettori Gasolio PARAMETRI DI RIFERIMENTO e Olio Combustibile nel settore Residenziale indicato da SIRENA.

I dati sono valutati attraverso l’analisi delle grandezze oggetto del monitoraggio indicati nei documenti menzionati. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - verificare la corretta archiviazione dell’eventuale documentazione presentata in comune. Tale modalità dovrà tener conto di: o Un’adeguata predisposizione di spazi per MODALITÀ DI RILEVAZIONE l’archiviazione delle pratiche cartacee; DATI. o Facilitare la consultazione del dato; o L’implementazione del supporto informatico predisposto; o Facilitare la consultazione del dato; o L’implementazione del supporto informatico predisposto; - Aggiornare i dati di SIRENA e del CURIT;.

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: STRUMENTI DI SUPPORTO - Tabelle riepilogative dei consumi di energia(SIRENA); - Strumento informatico.

157 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI L’aggiornamento dei ha scadenza annuale. MONITORAGGIO.

158 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 10 Sostituzione caldaie obsolete in ambito residenziale

Settore edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili al numero di interventi effettuati da privati cittadini su impianti termici alimentati a Gas Metano . La riqualifica del sistema impiantistico degli edifici, in specifici casi, prevede la presentazione di pratiche presso gli uffici comunali che devono, per legge, essere analizzate dal personale dell'Amministrazione e depositate presso gli archivi comunali. L'attività di monitoraggio per il GRANDEZZE OGGETTO DEL settore residenziale consta quindi nell'archiviazione dei principali dati MONITORAGGIO contenuti nelle richieste pervenute in comune attraverso l'ausilio di strumenti informatici. Inoltre sarà necessario monitorare l’evoluzione della composizione degli impianti termici presenti sul territorio tramite la consultazione del database fornito da Regione Lombardia (sezione CURIT) e il consumo ad esso associato per i vettori Gas Metano indicati da SIRENA per il solo settore Residenziale .

Numero di impianti sostituiti e andamento dei consumi per il vettore Gas PARAMETRI DI RIFERIMENTO Metano nel settore Residenziale indicato da SIRENA.

I dati sono valutati attraverso l’analisi delle grandezze oggetto del monitoraggio indicati nei documenti menzionati. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - verificare la corretta archiviazione dell’eventuale documentazione presentata in comune. Tale modalità dovrà tener conto di: o Un’adeguata predisposizione di spazi per MODALITÀ DI RILEVAZIONE l’archiviazione delle pratiche cartacee; DATI. o Facilitare la consultazione del dato; o L’implementazione del supporto informatico predisposto; o Facilitare la consultazione del dato; o L’implementazione del supporto informatico predisposto; - Aggiornare i dati di SIRENA e del CURIT;.

Al fine di m onitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto STRUMENTI DI SUPPORTO del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: - Tabelle riepilogative dei consumi di energia (SIRENA);

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

- Strumento informatico.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI L’aggiornamento dei ha scadenza annuale. MONITORAGGIO.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 11 Riduzione negli usi elettrici e termici nel settore produttivo

Settore edifici, attrezzature, impianti e industrie

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

GRANDEZZE OGGETTO DEL Consumi ed emissioni del settore produttivo. MONITORAGGIO Numero e tipologia di attività riconducibili al settore produttivo.

Dati di consumo ed emissioni al 2 005 (IBE) PARAMETRI DI RIFERIMENTO Numero e tipologia di attività riconducibili al settore produttivo al 2005.

Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale MODALITÀ DI RILEVAZIONE tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di aggiornare i DATI. dati di SIRENA per il settore Industrie non ETS

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: STRUMENTI DI SUPPORTO - Tabelle riepilogative dei consumi di (SIRENA); - Strumento informatico.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI L’aggiornamento dei ha scadenza annuale. MONITORAGGIO.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Riassetto del parco auto comunale. Azione 12

Settore Trasporti

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

Le grandezze oggetto di monitoraggio sono: - Costituzione flotta comunale (modello e marca veicoli, anzianità e GRANDEZZE OGGETTO DEL classe); MONITORAGGIO - Percorrenza annuale; - Tratte principali; - Numero di interventi di sostituzione delle gomme

I parametri di riferimento sono: PARAMETRI DI RIFERIMENTO - Dati di consumo ed emissioni al 2005 (IBE); - Obbiettivi al 2020.

MODALITÀ DI RILEVAZIONE I dati relativi alla percorrenza devono essere rilevati puntualm ente tramite DATI. lettura diretta del contakilometri in dotazione ad ogni veicolo.

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: STRUMENTI DI SUPPORTO - Documentazione interna al comune; - Documenti specifici dei penumatici (caratteristiche tecniche).

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI È previsto l’aggiornamento dei dati con scadenza annuale. MONITORAGGIO.

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Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Evoluzione del parco auto privato Azione 14

Settore trasporti

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili alla consistenza del parco veicolare circolante nel comune, messi a disposizione da ACI (e scaricabili on line). In particolare sono oggetto di rilevamento le seguenti GRANDEZZE OGGETTO DEL voci: MONITORAGGIO Tipologia di veicolo circolante n. di veicoli circolanti Anno di rilevazione dati

PARAMETRI DI RIFERIMENTO Consumo ed emissioni per singolo vettore energetico al 2005 (IBE)

Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - Aggiornare i dati ACI; - Aggiornare i dati SIRENA; MODALITÀ DI RILEVAZIONE - verificare la corretta archiviazione della documentazione. Tale DATI. modalità dovrà tener conto di: o Facilitare la consultazione del dato; o L’implementazione del supporto informatico predisposto.

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: STRUMENTI DI SUPPORTO - Tabelle riepilogative del parco auto circolante; - Strumento informatico.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI L’aggiornamento dei dati ha scadenza annuale. MONITORAGGIO.

163 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 15 Realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici comunali

Settore Produzione locale di energia elettrica

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

GRANDEZZE OGGETTO DE L Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducib ili alla produzione MONITORAGGIO di energia annuale di ogni impianto

PARAMETRI DI RIFERIMENTO Produttività stimata in fase di progettazione dell’impianto.

I dati sono va lutati attraverso l’analisi delle grandezze oggetto del monitoraggio. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - Verificare la reale produzione di energia elettrica dell’impianto; MODALITÀ DI RILEVAZIONE - Verificare la corretta archiviazione della documentazione inerente DATI. l’attività. Tale modalità dovrà tener conto di: o Un’adeguata predisposizione di spazi; o Facilitare la consultazione del dato; o L’implementazione del supporto informatico predisposto;

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: STRUMENTI DI SUPPORTO - Strumento informatico; - Documentazione interna all’Amministrazione.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI L’aggiornamento dei dati ha scadenza annuale. MONITORAGGIO.

164 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 16 Realizzazione di impianti fotovoltaici privati

Settore Produzione locale di energia elettrica

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili a: GRANDEZZE OGGETTO DEL - Numero di impianti fotovoltaici installati sul territorio; MONITORAGGIO - Potenza totale degli impianti installata sul territorio.

II parametro di riferimento è il valore di potenza installata sul territorio al PARAMETRI DI RIFERIMENTO 2020.

I dati sono valutati attraverso l’analisi delle grandezze oggetto del monitoraggio. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: MODALITÀ DI RILEVAZIONE - Aggiornare i dati del Gestore del Servizio Elettrico (GSE), in merito a DATI. numero di impianti fotovoltaici realizzati e potenza installata su scala comunale; - Documentare ogni attività di sensibilizzazione attraverso la redazione di una specifica relazione

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: STRUMENTI DI SUPPORTO - Strumento informatico; - Documentazione interna all’Amministrazione.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI L’aggiornamento dei dati ha scadenza annuale. MONITORAGGIO.

165 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 17 Realizzazione di impianti solari termici su edifici privati

Settore Produzione locale di energia elettrica

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili a: GRANDEZZE OGGETTO DEL - Numero di impianti solari termici installati sul territorio; MONITORAGGIO - Energia prodotta dagli impianti; - Dati SIRENA.

II parametro di riferimento è il valore di potenza installata sul territorio al PARAMETRI DI RIFERIMENTO 2020.

I dati sono valutati attra verso l’analisi delle grandezze oggetto del MODALITÀ DI RILEVAZIONE monitoraggio. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da DATI. personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - Aggiornare i dati SIRENA relativi al vettore Solare termico.

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: STRUMENTI DI SUPPORTO - Strumento informatico; - Documentazione interna all’Amministrazione.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI L’aggiornamento dei dati ha scadenza annuale. MONITORAGGIO.

166 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 20 Acquisto di energia verde certificata da parte dell'Amministrazione

Settore Appalti pubblici di prodotti e servizi

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

GRANDEZZE OGGETTO DEL Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili al numero di MONITORAGGIO forniture di energia verde di strutture comunali.

PARAMETRI DI RIFERIMENTO II parametro di riferimento è il numero di utenze totali comunali.

I dati sono valutati attraverso l’analisi delle grandezze oggetto del monitoraggio. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - verificare la corretta archiviazione della documentazione inerente l’attività. Tale modalità dovrà tener conto di: o Un’adeguata predisposizione di spazi; MODALITÀ DI RILEVAZIONE o Facilitare la consultazione del dato; DATI. o L’implementazione del supporto informatico predisposto; - Coinvolgere i principali fornitori di energia verde (consorzi, …) nella campagna di promozione legata all’attività; - Predisponendo una relazione che attesti la fornitura di energia verde a servizio delle strutture comunali.

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: STRUMENTI DI SUPPORTO - Strumento informatico. - Documentazione fornita da società esterne.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI L’aggiornamento dei dati ha scadenza annuale. MONITORAGGIO.

167 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 21 Attivazione sportello Energia e Ambiente

Settore Coinvolgimento dei cittadini e Stakeholders

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

GRANDEZZE OGGETTO DEL Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili al numero di MONITORAGGIO consulenze che lo sportello elargisce.

II parametro di riferimento è una stima delle consulenze che lo sportello PARAMETRI DI RIFERIMENTO erogherà alla cittadinanza.

I dati sono valutati attraverso l’analisi delle grandezze oggetto del monitoraggio. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - verificare la corretta archiviazione della documentazione inerente l’attività. Tale modalità dovrà tener conto di: o Un’adeguata predisposizione di spazi; MODALITÀ DI RILEVAZIONE o Facilitare la consultazione del dato; DATI. o L’implementazione del supporto informatico predisposto; - Aggiornare tramite l’ausilio di un foglio informatico il numero e la tipologia di consulenza che lo sportello ha elargito alla cittadinanza; - Documentare ogni attività di sensibilizzazione attraverso la redazione di una specifica relazione.

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: STRUMENTI DI SUPPORTO - Strumento informatico. - Documentazione interna.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI L’aggiornamento dei dati ha scadenza annuale. MONITORAGGIO.

168 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 22 Acquisto di energia verde certificata da parte di privati

Settore Coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholders

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

GRANDEZZE OGGETTO DEL Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili al numero di MONITORAGGIO forniture di energia verde sul territorio.

II parametro di riferimento è il numero di ute nze totali (dato fornito da PARAMETRI DI RIFERIMENTO Enel distribuzione)

I dati sono valutati attraverso l’analisi delle grandezze oggetto del monitoraggio. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente del PAES, si occuperà di: - verificare la corretta archiviazione della documentazione inerente l’attività. Tale modalità dovrà tener conto di: o Un’adeguata predisposizione di spazi; o Facilitare la consultazione del dato; o L’implementazione del supporto informatico MODALITÀ DI RILEVAZIONE predisposto; DATI. - Effettuare controlli a campione tramite l’invio di format per la constatazione dell’effettivo incremento del numero di forniture di energia verde sul territorio; - Coinvolgere i principali fornitori di energia verde (consorzi, …) nella campagna di promozione legata all’attività; - Interrogare i principali fornitori di energia verde (consorzi, …) per constatare l’effettivo incremento del numero di forniture di energia verde sul territorio

Al fine di monit orare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: - Strumento informatico. STRUMENTI DI SUPPORTO - Documentazione fornita da società esterne; - Format per ricezione dati di fornitura.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI L’aggiornamento dei dati ha scadenza annuale. MONITORAGGIO.

169 Comune di LUVINATE

Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PROCEDURA DI MONITORAGGIO

Azione 24 Incontri e seminari per cittadini

Settore Coinvolgimento dei cittadini e Stakeholders

DIPARTIMENTO E RESPONSABILE Geom. Maria Chiara Bonetti DELL’ATTUAZIONE

Le grandezze oggetto del monitoraggio sono riconducibili a: GRANDEZZE OGGETTO DEL - Numero di incontri effettuati; MONITORAGGIO - Professionisti invitati/presenti agli incontri; - Numero di partecipanti.

PARAMETRI DI RIFERIMENTO Numero di incontri programmati (almeno 1 all’anno dal 2013 al 2020)

Breve relazione circa l’incontro organizzato. Il responsabile per l’attuazione dell’azione, supportato da personale tecnico amministrativo e dal referente MODALITÀ DI RILEVAZIONE del PAES, si occuperà di: DATI. - Archiviare la relazione; - Confrontare i risultati di affluenza con i dati degli anni precedenti.

Al fine di monitorare in maniera precisa e puntuale le grandezze oggetto del monitoraggio saranno utilizzati i seguenti strumenti: STRUMENTI DI SUPPORTO - Strumento informatico; - Documentazione interna all’Amministrazione.

TEMPISTICHE E LE SCADENZE DELL’ATTIVITÀ DI L’aggiornamento dei dati ha scadenza annuale. MONITORAGGIO.

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