TERZA PAGINA TP News News Notiziario di Arte Cultura Spettacolo Architettura Design Direttore Responsabile: Fabrizio De Santis - Redazione Via Grumello 45 - 24127 Bergamo Anno X - N. 6 tel. & fax 035/ 25 24 04 - email: [email protected] Novembre - Dicembre Autoriz. Tribunale di Bergamo N. 13 del 2-3-2002 - Sped. in Abb. Postale/ Bergamo - Pubblicità inferiore al 45% 2011

EMOZIONE IN RICORDO DI ANTONIO DE SANTIS

La musicalità della linea Ricorre il 13 novembre il cambia in una secondo anniversario del- fusione la scomparsa di Antonio con la tonalità De Santis, pittore fauto- del colore. re della corrente del Re- alismo Astratto, teorico E' sera e la linea dell’arte, critico d’arte, si perde nello spazio. organizzatore di iniziati- ve artistiche e culturali, Spazio bianco giornalista nonché fonda- della tela. tore nel 1989 e direttore di Terzapagina fi no alla sua E' notte ed il colore scomparsa. si fonde nei meandri Vogliamo ricordarlo attra- del segno. verso una sua breve rifl es- sione, ancora attuale nonostante il lasso di tempo trascorso dalla sua formula- E' buio e la tela zione e pubblicazione su Terzapagina. diviene opera “Già tempo fa è stato sostenuto che l’arte sia morta o, meglio ancora, che la e l'opera si erge cultura in generale abbia spento il proprio battito. In parte è possibile ancora emozione. condividere questo atteggiamento di natura esistenziale, ma dobbiamo sot- tolineare un aspetto ancor più marcato: ossia il fatto che in un momento così Emozione: è un nulla particolarmente diffi cile sia economicamente che politicamente non vi sia un su di una tela substrato ideologico a cui si possa fare riferimento. bianca. Ecco la verità: la povertà di pensiero a cui si è giunti è il risultato di una “politica” culturale completamente fallita. Il fattore fondamentale del mondo della cultura è stato il desiderio di imporsi solo per poter commercializzare il proprio lavoro artistico-culturale. Cinema, teatro, letteratura, musica e pittura hanno trovato il loro alter ego nel denaro. Il valore non è dato dall’idea quan- to dalla possibilità che un’opera, di qualunque genere essa sia, possa rendere commercialmente, ovvero, il suo valore è misurato con il denaro. Non vogliamo dire che il lavoro artistico non debba essere ricompensato, quanto indicare che il metro di misura è completamente cambiato. Quando si diceva “non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace” sembrava di affermare una negatività, ma il giudizio personale di gusto è stato sostituito da “quel che è bello è quel che si vende”. ...Nel mondo culturale all'idea si è sostituito non tanto il denaro, necessario in ogni situazione, quanto la speculazione commerciale senza limiti. Ecco, quin- di, che le valutazioni relative alla necessità di individuare una via nella quale si possa "lavorare" in piena onestà e chiarezza diventano quanto mai necessa- rie. Personalmente, l'unica soluzione possibile è solamente quella per cui ogni artista o uomo di cultura si rivolga a se stesso e tragga dal proprio bagaglio umano, dal proprio cuore e dalla propria ragione tutte quelle che possono essere le motivazioni per esprimere il "proprio" sentire. Bisogna affrontare la realtà e dare un taglio netto nei confronti della "massa" e nei confronti di una critica non costruttiva quanto impositiva. E' chiaro che ognuno deve rifl ettere senza dimenticare che l'arte e la cultura sono essenzialmente il patrimonio su cui crescere se stessi". Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 2

BERGAMO - Circolo Artistico Bergamasco - 5/17 novembre SARONNO - SEVERINO ANNONI TOMMASO CHIAPPA Antologica nel centenario della nascita "MONOCROMO"

Bergamo rende omaggio al pittore Severino Annoni nel centenario della na- Tommaso Chiappa presenta un scita (Bergamo 1911-1975) con una mostra antologica allestita nei locali del nuovo progetto artistico proponen- Circolo Artistico Bergamasco dal 5 al 17 novembre. do in rapida successione tre espo- Afferma nella presentazione della mostra il critico Lino Lazzari “Severino An- sizioni. La mostra “Monocromo” noni è iscritto nell’“Albo d’Oro” degli artisti bergamaschi a pieno merito. Non è già allestita dal 29 ottobre pres- lo diciamo per onorare soltanto la sua memoria nella ricorrenza del centesimo so il Museo “Giuseppe Gianetti” anniversario della sua nascita (avvenuta a Bergamo il 16 novembre 1911), di Saronno, dove rimarrà aperta bensì per proporre di nuovo all’attenzione degli amatori d’arte il ricordo di un al pubblico fino al 19 novembre. artista che si è identifi cato nella pittura, se così possiamo dire. Dal 6 novembre al 6 dicembre le Severino Annoni riesce ancor oggi a impartire insegnamenti con i suoi dipinti, opere dell’artista siciliano saran- nei quali scopriamo l’intento di un artista impegnato a “spiegare” le prerogati- no esposte a Palermo nella sede ve dell’arte, come essa vada “usata” per realizzare immagini fi gurative espres- dell’Associazione culturale Stanze sione di un sentimento intimo a lungo tenuto segreto nel proprio animo e poi del Genio e dal 12 novembre al 3 proposto sulla tela con serietà di esecuzione, con precisi “tagli” di impostazio- dicembre nella Galleria La Piana ne, con cromatismi che inneggiano alla luce, allo splendore del creato, in una Arte Contemporanea. Le tre mostre parola alla esaltazione e alla sublimazione del soggetto preso in esame. sono legate da un unico progetto, Se alla luce di questi concetti inerenti all’arte pittorica noi esaminiamo ora i caratterizzato da un’originale ri- dipinti di Severino Annoni, dobbiamo constatare e dedurre che egli rimane, e cerca estetica e da una dimensione rimarrà anche per il futuro, un maestro nel “campo” in cui egli, come pittore, dinamica e innovativa dell’evento ha “lavorato”. E non sarà diffi cile per nessuno rendersi conto che Severino An- .Il titolo della mostra deriva dalla noni sapeva dipingere con la piena consapevolezza che ogni sua opera doveva tecnica utilizzata dall’artista che suscitare, al di là della semplice ammirazione, emozioni sincere, comparteci- dipinge a olio o ad acrilico con un pazione alle stesse emozioni che egli indubbiamente provava mentre con dili- solo colore. Una scelta, la sua, che genza, attenzione, e spiccata bravura, dava “vita” alle sue nature morte, ai suoi è insieme concettuale ed esisten- fi ori, ai suoi paesaggi. ziale nella misura in cui quel co- Sorvolando osservazioni che riguardano la tecnica della struttura, la dispo- lore diventa il filtro per rileggere sizione dei piani, la libertà del segno, di cui, immediatamente se ne rivela la la realtà. Al centro della ricerca perfetta conoscenza e padronanza, vogliamo unicamente soffermarci sul cro- artistica di Tommaso Chiappa c’è matismo usato da Severino Annoni. E diciamo che ci troviamo di fronte ad la volontà di ripensare il rappor- una vera esplosione di luce. I colori caldi hanno il sopravvento proprio perché to tra l’uomo e la natura. Sotto la indirizzati a tale scopo. Severino Annoni ben sapeva che un dipinto non “va” spinta di una crisi mondiale che illuminato, perché “deve” illuminare. erode le basi del benessere mate- La varietà di questi colori brillanti, che si servono dell’intera varietà dei colori riale, l’artista avverte l’esigenza di dell’arcobaleno, sono vere “note” musicali che “cantano” lo splendore della un ritorno alla semplicità e all’es- natura, che “inneggiano” all’incanto poetico di un viottolo, alla quiete di una senzialità della natura, intesa come collina innevata, all’imponenza di una roccia che sorge su un tratto di mare, al sorgente di spiritualità universale. candore e alla freschezza di meravigliosi fi ori dai petali delicati e vellutati. E ======pure quando vengono usati i colori freddi, Severino Annoni li sa ugualmente MONZA - Percorso cittadino utilizzare per un suggestivo contrasto tra ombre e luci, le une e le altre coesi- HELIDON XHIXHA stenti nel contesto di una natura che si presenta ugualmente ricca di fascino e LAMPI DI LUCE IN CITTA' di idilliaca suggestione. Tutto quanto qui ora riferito è pura e semplice constatazione che ci permette Fino al 20 novembre 2011 a Monza però di avvicinarci sempre più e sempre meglio alla concettualità dei dipinti si snoderà un percorso artistico dal di Severino Annoni. La spiegazione sta nel fatto che egli, oltre ad essere un titolo “LAMPI DI LUCE IN CIT- autentico artista, come si è detto, è un pittore che sa servirsi delle immagini TA’”, sculture monumentali dello pittoriche per farci comprendere come vanno interpretate le realtà che ci stanno scultore Helidon Xhixha realizzato d’attorno e nelle quali siamo sommersi. Sono realtà di gioia, di pace, di sereni- dall'associazione Spirale Milano tà, realtà che sanno di spiritualità non solo, diremmo addirittura di misticismo. in collaborazione con l'Assessorato In questo sta il vero concetto dell’arte. Severino Annoni lo ha compreso e, alla Cultura del Comune di Monza. comprendendolo, ce lo ha trasmesso con sincerità, senza fraintendimenti e, Le scultore sono collocate in piazza soprattutto, senza ingannare né se stesso quale artista, né tantomeno gli am- Carrobiolo, Piazza S. Pietro Mar- miratori delle sue opere. Perché? Perché Severino Annoni è stato e rimarrà per tire, piazza Roma, piazza S. Paolo, sempre un artista che ha saputo per davvero cogliere sì il signifi cato e i valori piazza Duomo, via Italia Giardino dell’arte pittorica ma, in particolar modo, gli ideali che l’uomo deve costante- La Rinascente, via D'Annunzio mente cercare di raggiungere, vale a dire la gioia, la pace, la serenità” circoscrizione 3, via Solferino Cir- Una monografia dedicata a Severino Annoni sarà presentata in occasione coscrizione 4, Villa Reale cortile dell’inaugurazione della mostra, coordinata dal fi glio dell’artista, Marcello An- principale. noni (il pittore Maranno). Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 3

BARI - Complesso Mounmentale Santa Scolastica MILANO - Basilica S. Ambrogio BACK HOME ROSSELLA GILLI Sei artisti pugliesi presentano il loro linguagio intermediale “Lo Spirituale nel Naturale”

Si inaugura il 12 novembre 2011 nel complesso monumentale Santa Scolastica “Lo Spirituale nel Naturale” è il ti- di Bari il progetto di arte contemporanea dal titolo “Back Home” a cura di tolo della mostra che Rossella Gilli, Marilena Di Tursi e Antonella Marino, promosso dalla Provincia di Bari – As- pittrice, scultrice e incisore milanese, sessorato alla Cultura col sostegno della Regione Puglia e del Comune di Bari. presenta dal 9 al 20 novembre pres- La mostra intende offrire un spaccato esemplare del lavoro delle ultime ge- so l’Antico Oratorio della Passione nerazioni di artisti pugliesi impegnati in esperienze di linguaggio intermediale della Basilica di Sant’Ambrogio di che hanno acquisito prestigio e notorietà andando a vivere ed operare fuori dal Milano. Curata dal prof. Luciano proprio contesto di origine. Caramel, la mostra punta a cogliere Rossella Biscotti, Pierluigi Calignano, Sara Ciracì, Massimo Grimaldi, De- e presentare al pubblico quello che è borah Ligorio, Luigi Presicce, autori ormai affermati nell’ attuale panorama il nucleo fondante dell’ attività arti- artistico nazionale ed internazionale, hanno accettato l’invito a “tornare a casa” stica della Gilli: lo spirituale non su con proprie opere signifi cative, alcune realizzate per l’occasione. Quasi tutti un piano di sola trascendenza, ma espongono a Bari per la prima volta. La mostra permette così di far conoscere realizzato e vissuto negli elementi da vicino al pubblico pugliese gli autori e le loro ricerche, che offrono artico- primari del naturale: la terra, il cielo lati spunti di indagine su tendenze in atto nell’arte del nostro tempo. e l’acqua. Ventuno le opere esposte. L’iniziativa si pone anche come occasione di confronto e di incontro per rifl et- Dodici dedicate alla terra, che, osser- tere sulle dinamiche di rapporto fra centri e periferie nel sistema dell’arte, sui va l’artista, “è l’elemento base della mutanti fenomeni di nomadismo e di pendolarismo e sulle ricadute nelle prati- nostra fi sicità, terra generatrice e ter- che di acquisizione di identità e visibilità. ra come manifestazione del Divino, La mostra resterà aperta fi no al 30 dicembre 2011. che si manifesta nella maniera più estrema, il primo dei nostri elementi che contiene in se tutti gli altri: bi- polare, è femminile e maschile nello MILANO - Spazio 7 stesso tempo, utero e manhir”. Cin- CROCE TARAVELLA - "MILANO E ALTROVE" que, invece, le opere dedicate all’ac- qua, tra le quali “Mare alchemico” e il coinvolgente “Trittico”, mentre il Proseguono con slancio e vivacità gli eventi organizzati per celebrare l’apertu- cielo, carico di energia, si impone in ra del nuovo Spazio 7 a Milano. “Elementi 5” e “Elementi 6”, insieme Dopo la mostra di Nicola Artico è la volta della personale di Croce Taravella alla terra e all’acqua, in una visio- “Milano e Altrove” tutta dedicata alla città di Milano e alla visione della me- ne cosmica. Completano la mostra tropoli come luogo antropologico attraverso una trentina di lavori di grandi e un quadro di meditazione, “Oro di piccole dimensioni, realizzati su tela, acciaio e alluminio. luna”, che accanto agli elementi del- Il nucleo di opere nasce da una serie di fotografi e scattate in alcuni tra i mag- la natura evoca il quinto elemento, giori centri urbani del mondo con un focus particolare sulla città di Milano, e lo spirito, integrazione dei due poli, alcune incursioni in quelle di New York e Hong Kong. “All’inizio – spiega positivo e negativo, maschile e fem- l’artista – il lavoro è di natura reportagistica: scatto degli scorci interessanti minile, cardine dell’intera opera di delle città che ho l’opportunità di visitare grazie alle mie mostre che porto in Rossella Gilli, e alcune incisioni. tutto il mondo. Poi, comincia il lavoro in studio”. Un’appendice alla mostra, per la sola Alla rappresentazione nitida della città, realizzata grazie all’immagine fotogra- serata dell’inaugurazione del 9 no- fi ca, Taravella sovrappone interventi gestuali, informali, astratti: a una prima vembre, sarà allestita nella Sala Con- fase di contemplazione se ne aggiunge dunque una seconda caratterizzata te Biancamano del Museo Nazionale dall’azione, dal dinamismo, talvolta al limite della violenza. della Scienza e della Tecnologia Le- In quest’ottica acquistano un senso anche i diversi supporti utilizzati oltre alla onardo da Vinci di Milano, che con tela: sull’alluminio e sull’acciaio, infatti, il lavoro è incentrato sull’incisione e altri dipinti, anche estranei alla tema- i graffi scavati nel metallo stanno proprio a signifi care le ferite e gli attriti che tica de “Lo Spirituale nel Naturale” inevitabilmente si aprono nei grandi centri del mondo, con tutte le loro con- ( tra essi due recentissime vedute di traddizioni. grande impatto del Duomo e della È un sentimento di attrazione-avversione quello che lega Taravella alla città: Stazione Centrale di Milano) e con la lui, siciliano di Palermo, abituato a orizzonti e ritmi diversi, trova nella metro- proiezione del video Katalysis ( idea- poli un universo che ha tutto quello che gli serve e che lo affascina, il perpetuo to e costruito vent’anni fa da Rossella movimento e dinamismo, l’eterna propensione al cambiamento, ogni cosa e il Gilli, con riprese di Nicola Schwarz suo contrario.Le opere di Taravella sono un invito al viaggio, nella sua acce- e musiche di Giovanni Bonapace ) zione di continua scoperta e di apertura verso l’ “altrove”, fi sico e non solo. Il offrirà la possibilità di ammirare i taglio fotografi co e l’accentuatissima prospettiva centrale restituiscono ai lavo- gioielli-scultura realizzati dall’artista, ri il movimento e il ritmo forsennato che per l’artista sono tratti distintivi della che fanno da corona ai sui dipinti su- città, insieme ad un uso del colore ricco e grondante vitalità. gli elementi naturali. La mostra è aperta al pubblico fi no al 17 novembre. Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 4

CENTO (FE) - Pinacoteca Civica ROMA - Fino al 30 dicembre IL FASCINO DELLA TERRACOTTA SCULTORI ITALIANI Cesare Tiazzi (1743 – 1809), uno scultore tra Cento e Bologna TRA SIMBOLISMO E DECO'

Sarà inaugurata il 26 novembre la mostra “Il fascino della terracotta, Cesare Una mostra interamente dedicata ai Tiazzi (1743 – 1809), uno scultore tra Cento e Bologna” allestita fi no all'11 percorsi della scultura italiana nelpe- marzo 2012 presso la Pinacoteca Civica di Cento () con il duplice riodo a cavallo tra Otto e Novecento scopo: da un lato riscoprire e valorizzare la fi gura di Cesare Tiazzi, scultore è quella proposta fi no al 30 dicembre centese di talento, attivo nella seconda metà del Settecento e dall’altro di ap- dalla Nuova Galleria Campo dei Fio- profondire la conoscenza del vasto e mai abbastanza indagato universo della ridi Roma. La rassegna curata da Lela scultura in terracotta tra Cento e Bologna. Djokic raccoglie una trentina di opere L’attività di Cesare Tiazzi si svolse prevalentemente a Cento, ma le sue opere tra bronzi, marmi, gessi, bassorilievi e la sua formazione artistica risentirono indubbiamente del linguaggio elabo- in legno e terracotte dei più signifi ca- rato dagli scultori bolognesi, maestri nella lavorazione della terracotta, ma- tivi scultori tra Simbolismo e Déco. teriale che Tiazzi predilesse e seppe lavorare con sapiente espressività. Ecco In primo piano la Bagnante di Alfre- perché accanto alle opere dell’artista saranno esposte sculture in terracotta, do Biagini, la “castigatissima fi guret- molte delle quali inedite, dei maggiori scultori bolognesi tra Sette e Ottocento. ta bronzea” che aveva suscitato l’inte- Dai maestri di riferimento di Tiazzi, come Giuseppe Maria Mazza, Angelo resse di Ugo Nebbia alla Biennale di Gabriello Piò e Andrea Ferreri, ai suoi contemporanei come Filippo Scandel- Venezia del 1924. lari, Ubaldo Gandolfi, Clarice Vasini, Giacomo De Maria, Giovanni Putti e Di straordinaria importanza è anche altri, sarà possibile ricreare in mostra quel panorama artistico della scultura in la Donna che si fa la treccia (1920) terracotta a Bologna, che sicuramente infl uì sull’artista e sulla sua opera. di Libero Andreotti. Due i bronzi nei La riscoperta di Tiazzi nasce dalla volontà del Comune di Cento e dell’As- quali si coglie ancora l’impronta del sociazione Amici della Pinacoteca Civica centese di promuovere il restauro Naturalismo di tradizione ottocen- delle sue sculture presenti a Cento e nei dintorni, a cominciare dalla sua opera tesca: lo Zampognaro del romano più importante, il gruppo in terracotta policroma La Pietà con San Francesco Camillo Innocenti e un’opera orienta- (1778), custodito nei depositi della Pinacoteca Civica e composto di due sta- lista del milanese Leonardo Bazzaro. tue, la Madonna con il Cristo morto e San Francesco inginocchiato. Tra le sculture di fine Ottocento, un Negli ambienti espositivi della Pinacoteca, lungo un percorso tematico, sa- altro bronzo, Il kimono, del napoleta- ranno accostate alla Pietà tutte le opere conosciute dell’artista, restaurate per no Giovanni Battista Amendola. l’occasione, e altre opere dei maggiori scultori bolognesi disposte lungo un Di Edoardo Gioja è l’originale e raf- percorso tematico articolato in diverse sezioni, dedicate ai soggetti più fre- finato bassorilievo ligneo La Ridda quenti e cari alla devozione popolare (il Presepe, la Passione, la Madonna col dei pesci (1897), eseguito per la sala Bambino, i Santi), e ad alcuni temi profani. da pranzo liberty del villino Manzi di Roma; dello scultore bresciano An- gelo Zanelli la coppa in bronzo con MODENA - Quartiere Fieristico - Dal 18 al 20 novembre fregio figurato (1911). Dello stesso XX GRAN MERCATO DELL'ANTICO periodo sono una piccola Bagnante in bronzo di Amleto Cataldi, la fi gura Alla riscoperta del fascino degli oggetti rari: dal 18 al 20 novembre Modena femminile in gesso di Arturo Martini ospita la ventunesima edizione del Gran Mercato dell’Antico: arredi, suppel- e il grande disegno (Idillio pastorale) lettili, dipinti, tessuti, pezzi d’arte extraeuropea e antichità per esterni. 20.000 dello scultore dalmata Ivan Mestro- mq di esposizione articolati su due padiglioni della fi era, ospitano 400 antiqua- vic. Di Filippo Cifariello il gesso ri italiani e stranieri. I coniugi Pinto, eseguito nel 1919 7.8.Novecento raddoppia la sua formula espositiva. Iil padiglione A grazie durante la breve fase simbolista della alla nuova formula “senza stand” consente una visione d’insieme degli oggetti scultore pugliese. proposti: un intero padiglione si trasforma in una straordinaria wunderkammer, Sono invece di gusto Neoclassico le dove si può scovare, comprare e scambiare l’introvabile altrove. Gli stand del due teste in marmo di Nicolò D’An- padiglione B propongono una rassegna esclusiva di dipinti, gioielli, tappeti e tino, appartenute alla collezione di un tessuti per immergersi in atmosfere d'altri tempi. Ministro del Ventennio. Il Cavallo in Dopo il successo dello scorso anno ritorna la Mostra mercato della stampa e bronzo di Publio Morbiducci è uno del libro antico. Riconferma anche per Vintage Circus, giunto alla terza edi- dei modelli per la Quadriga del Palaz- zione e organizzato con la collaborazione di NOLOGO: qui espositori da tutta zo dei Congressi di Roma. Italia propongono abiti firmati, ma anche accessori e capi di abbigliamento Tra gli scultori vissuti a Roma all’i- sartoriali di pregio non griffati: tutti rigorosamente Vintage nizio del Novento negli atelier della Una curiosità: quest’anno 7.8.Novecento si arricchisce della mostra collaterale storica Villa Strohl Fern, si espongo- “Pizzi, piume e crinoline. Le femmine sono tornate”, un modo originale per no il faentino Ercole Drei, il veneto scoprire la storia dell'emancipazione femminile attraverso le trasformazioni Attilio Torresini e il triestino Attilio della lingerie. Il percorso espositivo, che si snoda attraverso 40 pezzi, parte da Selva, mentre è del ligure Giovanni lontano, presentando bustier e corsetti dell’800, e ricostruisce le tappe princi- Prini la testa di bimbo, gesso esposto pali dei vari capi di biancheria intima. (www.7-8novecento.it) nel 1931 alla I Quadriennale Romana. Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 5

VENEZIA - Collezione Guggenheim SONDRIO - Galleria Credito Valtellinese e Museo Valtellinese Storia e Arte TEMI E VARIAZIONI IN CONFIDENZA COL SACRO Statue vestite al centro delle Alpi La Collezione Peggy Guggenheim presenta la terza edizione di "Temi La mostra "In confi denza col sacro", a Sondrio dal 10 dicembre al 26 febbraio & Variazioni", formula curatoriale 2012 presso la Galleria Credito Valtellinese ed il Museo Valtellinese di storia ideata da Luca Massimo Barbero, e Arte, racconta della tradizione, antichissima e ormai desueta o residuale, di che propone una nuova compren- vestire le statue, soffermandosi in particolare nelle vallate al centro dell'arco sione delle opere del museo venezia- alpino tra l'Alta Lombardia e la Svizzera meridionale, con uno sguardo aperto no attraverso il dialogo con lavori di ai territori limitrofi , lombardi e non solo. artisti contemporanei, provenienti Le statue vestite, in stragrande maggioranza simulacri della Madonna, aveva- da altre collezioni. no il corpo (in molti casi un semplice "torsolo") in legno o in altri materiali Capolavori appartenenti alle avan- "poveri", i volti modellati in modo naturalistico e gli arti generalmente snoda- guardie del primo Novecento si con- bili. Vestite con biancheria intima, corpetti e preziosi abiti, gioielli e corone, frontano tematicamente e scienti- si trasformavano in un suntuoso simbolo sacro e costituivano un patrimonio ficamente con opere del secondo di fede, prima ancora che d'arte, amato in tutto il mondo cattolico, dall'Europa dopoguerra, fi no a lambire i confi ni all'America Latina. Portate in processione, ospitate sugli altari, venerate dalle della contemporaneità, per osser- confraternite, testimoniavano di un Sacro familiare e "indigeno": simile e vare l'evoluzione di temi e segni in prossimo ai suoi fedeli. nuove forme espressive. In seguito, questi simulacri, ritenuti indecorosi e fatti oggetto di un culto a La "scrittura" è osservata nei pas- rischio di superstizione, vennero esautorati e sostituiti da effi gi "moderne", saggi dai collage e dagli scritti di qualche volta in legno ma anche in gesso o in plastica. Prodotti seriali, colo- Pablo Picasso e Carlo Carrà alle ratissimi e di grande effetto scenico, simulacri però "freddi", da ammirare a cripto-scritture di Dadamaino e distanza, non più da vestire e da accudire. Riccardo De Marchi, passando at- I documenti ricordano, per esempio, come alcune delle antiche Madonne traverso i lavori a tutto campo di godessero di corredi che nemmeno una principessa poteva permettersi: in Rudolf Stingel in dialogo con la una chiesa veneziana la dotazione di una sola Vergine era di 61 diversi abiti scrittura espressionista di Jackson completi. Pollock. Le cerimonie di vestizione erano veri e propri rituali di "sacralizzazione" Lo "spazio", invece, si apre al affi dati rigorosamente a mani femminili cui toccava "far bella" la statua alla cosmo di Rufino Tamayo per poi vigilia dell'annuale esposizione in chiesa e della processione. Per preparare approdare allo spazio assoluto di al meglio la statua, le vestitrici facevano ricorso ai capi migliori del corredo François Morellet e Arthur Duff. tessile, e in alcune zone era contemplato anche l'uso di profumi e del trucco La mostra si conclude con "Gastone per le labbra e il viso. Novelli e Venezia", omaggio a uno In occasione della festa o di particolari circostanze bisognose di riti propi- dei principali protagonisti dell’arte ziatori o di riparazione, toccava agli uomini, in genere, porsele sulle spalle italiana degli anni ‘50 e ’60, che e portarle in processione, attorno alla chiesa o lungo le vie del paese o anche intreccia immagini e parole in un percorrendo erte mulattiere di montagna. legame indissolubile. Probabilmente erano tantissime le chiese in cui si veneravano queste "statue Fino al 1 gennaio 2012. vive", con cui si entrava in "amorosa corrispondenza" donando anche solo semplici gioiellini, vestiti, fazzoletti, corone, o ex voto per grazie ricevute. ======Di questo diffuso fenomeno, la mostra di Sondrio delinea un segmento, terri- BIASCA (Canton Ticino - CH) torialmente limitato, ma altamente signifi cativo. Un materiale di conoscenza e Centro Culturale e Museo di confronto prezioso in quanto frutto di una indagine capillare, approfondita e precisa. Casa Cavalier Pellanda Nella doppia sede della mostra nel cuore storico di Sondrio, vengono pre- sentate al pubblico una ventina di statue vestite, proposte in un allestimento SETTESALE raffi nato e "leggero". Accanto alle effi gi di Madonne avvolte nello splendore PER di ori e sete, ma anche in "sottana" o "nude", vengono esposti corredi tessili, SETTEARTISTI gioielli, materiali relativi al contesto storico e geografi co, e fi lmati che docu- mentano usanze e riti tutt'ora in uso. Diego BIANCONI Il volume di studi che accompagna la mostra, edito da Fondazione - Centro Studi "Nicolò Rusca", Gruppo Credito Valtellinese e MVSA, documenta il Emanuele GREGOLIN lavoro di studio e di ricerca multidisciplinare che il gruppo di autorevoli stu- Philippe MOUGIN diosi, coordinato da Francesca Bormetti, ha prodotto. Un risultato frutto di Elena MUTINELLI rigorose e estese indagini sul campo, di pazienti e intelligenti affondi negli Alessandro VERDI archivi storici del territorio, oltre che di ben fondate metodologie di indagine Marco Massimo VERZASCONI e di aggiornate e approfondite teorie interpretative nell'ambito dei saperi spe- John VINCENT cialistici espressi da discipline quali storia della chiesa, antropologia, storia del tessuto e della moda, storia dell'arte e storia della fotografi a. Fino al 31 dicembre 2011 Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 6

CANNETO SULL'OGLIO - Bonelli LAB MILANO - Museo Poldi Pezzoli TRENTA AUTORI PER UN DIARIO GIAN GIACOMO POLDI PEZZOLI. L’UOMO E ALCUNI CORPI ESTRANEI E IL COLLEZIONISTA DEL RISORGIMENTO

30 artisti, 5 designer, 11 anni di attività, 1500 In occasione dei centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, il Museo mq di spazio espositivo. Questi i numeri Poldi Pezzoli dedica la mostra autunnale al suo fondatore: Gian Gia- dell’ampia collettiva che BonelliLAB presenta como Poldi Pezzoli (1822-1879), una delle fi gure più appassionanti a Canneto sull’Oglio dal 12 novembre 2011 al dell’Ottocento italiano. 21 gennaio 2012. L’esposizione Gian Giacomo Poldi Pezzoli. L’uomo e il collezionista Storyboard. Trenta autori per un diario e alcuni del Risorgimento, in programma dal 12 novembre 2011 al 13 febbra- corpi estranei è dedicata alla pittura contem- io 2012, racconta le vicende dell’Indipendenza e dell’Unità d’Italia poranea e ai giovani artisti che la galleria attraverso gli occhi, le esperienze e la collezione di opere d’arte di Bonelli, nei suoi undici anni di impegno con- questo protagonista milanese d’eccezione. tinuo, ha saputo scovare, capire, sostenere e Le trenta opere esposte fanno luce sulla cultura artistica italiana nel promuovere. “decennio di preparazione” all’Unità quando letteratura, teatro e arte Le opere esposte si dipanano lungo le pareti concorrono a promuovere una silenziosa opposizione agli stranieri dell’affascinante spazio industriale come uno eleggendo il Medioevo e l’Italia comunale trecentesca a metafora di storyboard cinematografi co: i lavori diventano un’Italia libera. i fotogrammi di una story in progress, i cui L’esposizione in particolare si focalizza sulla genesi delle prime due protagonisti sono gli artisti italiani e interna- stanze realizzate tra il 1846 e il 1856 per la casa museo Poldi Pezzoli, zionali che hanno segnato il percorso della l’Armeria e lo Studiolo dantesco e sulla relativa valenza patriottica. galleria. La mostra, diffusa, si snoda in un percorso espositivo che coinvol- I trenta artisti partecipanti: Alessandro Bazan, ge diversi spazi del Museo, tra i quali la Sala d’armi e lo Studiolo Paul Beel, Matteo Bergamasco, Marco Bon- dantesco, si articola in tre sezioni: la prima, biografi ca, si apre con il giorni, Marco Cingolani, Leonida De Filippi, Ritratto di Gian Giacomo Poldi Pezzoli di Francesco Hayez e alcuni Andrea Di Marco, Fulvio Di Piazza, Oliver documenti di archivio, tra cui il Libro dei Conti autografo appena Dorfer, Kim Dorland, Roberto Floreani, Omar ritrovato. Quindi un video biografi co ripercorre le tappe della vita del Galliani, Luca Giovagnoli, Marco Grassi, Fe- collezionista calandole nella realtà storica e politica dell’epoca. derico Guida, Francesco Impellizzeri, Federico La seconda sezione indaga la moda del collezionismo d’armi (che Lombardo, Marco Mazzoni, Elena Monzo, contagia anche i pittori di storia come documenta l’importante di- Davide Nido, Robert Pan, Gioacchino Pontrel- pinto Ventura Fenaroli arrestato dai Francesi di Francesco Hayez) e li, Max Rohr, Nicola Torcoli, Wainer Vaccari, la nascita delle Armerie in Italia, dall’Armeria Reale di Torino alle Nicola Verlato, Dany Vescovi, Santiago Yda- armerie milanesi Sanquirico e Uboldo, quest’ultima saccheggiata nez, William Marc Zanghi. dagli insorti durante le Cinque Giornate. Intorno al 1848 anche il gio- La collettiva si presenta dunque come mo- vane Gian Giacomo Poldi Pezzoli affi da a Filippo Peroni, scenografo mento privilegiato per celebrare la storia della scaligero, l’allestimento di una fantasiosa armeria in stile gotico galleria, dal 2000 ad oggi, il suo presente, all’interno del suo palazzo. Distrutta da un bombardamento nel 1943 orientato sempre al sostegno e alla diffusione la Sala d’Armi è rievocata da gigantografie e bozzetti dello stesso dell’arte contemporanea, e il futuro, con un’at- Peroni. tenzione particolare alle nuove frontiere. Infi ne la terza sezione si concentra sul mito di Dante nell’Ottocento È in quest’ottica di esplorazione dei nuovi e la sua valenza patriottica, per spiegare il clima in cui sorge a casa percorsi dell’arte contemporanea, infatti, che Poldi Pezzoli lo Studiolo Dantesco, realizzato nel 1853-1856, a par- s’inscrive quella che lo stesso Giovanni Bonel- tire dalla vetrata di Giuseppe Bertini Il Trionfo di Dante. Dedicato a li ha defi nito “una mostra nella mostra”, un’in- Dante e alla Divina Commedia, questo ambiente, che è forse il più cursione nel mondo del design attraverso la bell’omaggio a Dante dell’Ottocento europeo, si è miracolosamente presentazione di cinque lavori, pezzi unici, che salvato dai bombardamenti ed è stato recentemente restaurato. In mo- si collocano a metà tra l’opera d’arte e la pro- stra opere di iconografi a dantesca dei lombardi Vincenzo Vela, Eliseo gettazione, tra l’estetica e la funzione, ambiti i Sala, Federico Faruffi ni, Giuseppe Bertini. cui confi ni si fanno sempre più labili. L’allestimento, progettato da Luca Rolla e Alberto Bertini, è di In concomitanza con la collettiva Storyboard, grande impatto emotivo, isola icapolavori e, favorendo un incontro BonelliLAB mette inoltre a disposizione i personale e diretto con l’opera, permette di coglierne i signifi cati più propri spazi per ospitare cinque dei quaranta profondi. fi nalisti del Premio Celeste, giunto quest’anno A disposizione dei visitatori, oltre al video biografico, un apparato alla sua ottava edizione, selezionati da Gio- didattico completo a cura di Stefano Zuffi , costituito da audio guide vanni Bonelli. realizzate in collaborazione con giovani attori del Piccolo Teatro di In una sala separata, in un contesto più rac- Milano, che accompagnano nel percorso espositivo e nella compren- colto, sono esposte le opere di Pietro Spirito, sione delle opere e da pannelli a cura di Emilio Fioravanti (G&R Giulio Zanet e Gregorio Pitti (finalisti nella Associati) per la parte grafi ca. Approfondisce l’esposizione un catalo- categoria “Pittura”) e Lamberto Teotino e Sara go, con una completa biografi a di Gian Giacomo Poldi Pezzoli e una Lucas (fi nalisti nella categoria “Fotografi a”). ricca appendice documentaria, edito da Umberto Allemandi Edizioni. Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 7

MONZA - Arengario ROMA - Museo Pigorini MONZA E LA BRIANZA NELLE ANTICHE STAMPE KUMBHA MELA Il viaggio dell'anima La mostra, promossa dall'Associazione Amici dei Musei di Monza e Brianza, propone in cronologia dal XVIII secolo fi no ai primi del XX una scelta di in- Le cento immagini in bianco e nero e cisioni di autori italiani e stranieri a soggetto delle emergenze architettoniche colori della mostra allestita al Museo ed artistiche della città e del territorio brianteo fi no ai confi ni naturali del La- Nazionale Preistorico Etnografico rio a nord e dell’Adda a oriente. "Luigi Pigorini" di Roma guidano I maggiori monumenti monzesi, Duomo, Arengario e Villa Reale con i giar- il visitatore all’interno del più gran- dini e il Parco costituiscono i nodi di un itinerario disegnativo e incisorio che de pellegrinaggio religioso: l’ultimo viene ripercorso per la prima volta grazie al completo censimento di quella Kumbha Mela svoltosi ad Haridwar, produzione grafica che seppe far conoscere a tutta Europa le bellezze di un sotto le montagne dell’Himalaya, territorio attraversato dal Grand Tour. Goethe e Stendhal sono i più noti tra i dove si stimano siano passati oltre viaggiatori d‘oltralpe che visitarono la Brianza. Marc’Antonio dal Re illustrò quaranta milioni di persone. Raccon- all’acquaforte le ville nobiliari, Giulio Cesare Bianchi i cimeli preziosi del tano un viaggio incredibile che gli au- tesoro del Duomo. Mercoli e De Bernardis tradussero in incisioni - concesse tori - i fotografi Guido Ciattagli, Ro- alla mostra dall’Accademia Carrara di Bergamo - i disegni delle decorazioni berta Micagli, Emiliano Pinnizzotto della Villa Reale a firma di Giocondo Albertolli; Friedrich e Caroline Lose ,Gianni Pinnizzotto e Guido Ciattaglia inserirono romanticamente le architetture neoclassiche in un paesaggio intat- - Roberta Micagli – Emiliano Pinniz- to; Landini, Verico, Cherbuin, Falkeisen ed Elena contribuirono a diffondere zotto - Gianni Pinnizzotto – Sabrina capillarmente la conoscenza dei monumenti collaborando a volumi a stampa Zimmitti - Sabrina Zimmitti - hanno editi in Italia e all’estero. intrapreso accanto ai fedeli. Cento incisioni, decine di volumi preziosi e di documenti rari sono stati in- Dall’avvicinamento, agli accampa- dividuati in varie ed importanti Collezioni pubbliche e private e raccolti per menti della gente, dai riti di preghiera questa mostra ricchissima che solleciterà la curiosità dei visitatori e il dibattito alle abluzioni. Dagli sguardi, espres- improcrastinabile sulla salvaguardia delle radici culturali. sioni, gesti, di Yogi, Santoni, Naga La mostra rimarrà aperta fi no al 27 novembre. o di semplici fedeli, riuniti in questa preghiera collettiva la cui sonorità emanava continuamente una serenità MILANO- Museo Pecci e una pace nonostante l’imponente "CAMBIO DI STAGIONE" - "CARLO FEI. DOPPIA ESPOSIZIONE 6" massa di persone, fi no al momento più importante cioè lo Shahi Snan o “ba- Cambio di stagione è il titolo del nuovo progetto espositivo con cui si è inau- gno dell’imperatore” quando i Naga gurata l'attività autunnale del Museo Pecci Milano, in una lunga processione si immergo- Il progetto, a cura di Stefano Pezzato, è concepito per presentare altre opere no nel Gange. provenienti dalla collezione del Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci Il Kumbha Mela è il massimo evento di Prato, dopo quelle proposte nella serie introduttiva e progressiva di Invito religioso dell’induismo e il più grande al viaggio. Affronta il tema imprescindibile dell'energia e delle sue fonti (ac- pellegrinaggio del pianeta. Milioni di qua, sole, nucleare) nell'intento di sollecitare rifl essioni, al di là dei clamori persone si radunano, viaggiando con mediatici suscitati dai referendum popolari della primavera scorsa, collegate ogni mezzo da tutta l’India, in una piuttosto alle conseguenze della guerra in Libia e della crisi economica che delle città sacre, Haridwar, Allahabad, investono direttamente l'attualità culturale e sociale del nostro paese. Ujjain e Nashik, che ciclicamente L'esposizione si sviluppa attraverso un inedito percorso di ricerche e speri- lo ospitano. Il pellegrinaggio viene mentazioni artistiche internazionali che investigano e manifestano approcci svolto in una versione minore ogni possibili al tema dell'energia, ponendo questioni piuttosto che offrire risposte tre anni e ogni dodici in quella grande sull'utilizzo e consumo di risorse energetiche, sul rapporto fra elementi na- (Maha Kumbha Mela) quando, se- turali e artifi ciali, o fra interessi individuali e universali, sulle connessioni e condo l’astrologia Vedica, il Pianeta interferenze dell'uomo col mondo. Giove entra in Acquario e il Sole in Il Museo Pecci Milano, spazio espositivo distaccato del Centro per l'arte con- Ariete. temporanea Luigi Pecci di Prato, fi no al 10 dicembre 2011 presenta inoltre il Lo scopo per i fedeli Hindu è raggiun- progetto speciale di Carlo Fei intitolato Doppia esposizione 6. gere l’illuminazione spirituale, purifi - Il progetto espositivo rappresenta il sesto capitolo di una serie inaugurata da care l’anima lavando i propri peccati Fei presso lo spazio Zelle Arte Contemporanea di Palermo nel 2008, e sinte- facendo i riti e le abluzioni nelle ac- tizzata nel concetto ambivalente di Doppia esposizione, intesa come proposta que del Sacro Gange.. del suo lavoro fotografi co e come intervento ambientale che assume a propria Per l’occasione oltre ai fedeli, si radu- volta valore di opera. La duplicità del progetto è sottolineata dalla colloca- nano tutti gli Yogi, gli asceti, i maestri zione dei lavori alle due estremità dello spazio espositivo, corrispondenti alle spirituali, i Guru e i Sadhu da tutta opposte polarità su cui Fei ha concentrato la propria ricerca dal 1998, e inol- l’India, rendendo il festival uno spet- tre dalla presenza di due serie distinte di lavori, Project Val di Luce (2007- tacolo fermo nel tempo a centinaia di 2010) e Papaveri (2011). anni fa. La mostra chiuderà il 15 novembre. Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 8

MILANO - Pinacoteca di Brera - Fino al 5 febbraio 2012 MILANO - Spazio Fontaine BRERA INCONTRA IL PUSHKIN PROGETTOUROPIA Collezionismo russo tra Renoir e Matisse Guglielmo Achille Cavellini

Dal 10 novembre 2011 al 5 febbraio 2012 alla Pinacoteca di Brera una eccezionale se- Fino all'11 novembre lo spa- quenza di capolavori di Cézanne, Gauguin, Monet, Matisse, Renoir, Picasso, Rousseau zio Lucie Fontaine a Milano e Van Gogh dalle collezioni del Museo Pushkin di Mosca celebra lo straordinario in- ospita una mostra-progetto contro di due grandi musei del XIX secolo in occasione dell'Anno della Cultura Italia- che coinvolge l’opera di Gu- Russia. L'esposizione promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Mu- glielmo Achille Cavellini( seo Pushkin e la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Brescia 1914 – 1990) e si in- Lombardia Occidentale, è curata da Caterina Bon Valsassina, Sandrina Bandera e Irina serisce nel Work in Progress Antonova ed è in reciprocità della mostra su Caravaggio che lo Stato Italiano presenterà diProgettoutopia “Verso il al Puskin da dicembre 2011. 2014”. Agli albori del Novecento due collezionisti russi, commercianti di tessuti, Sergei Schu- In mostra un autoritratto im- ckin e Ivan Morozov diventano con la loro passione per l'arte, testimoni di tutte quelle pertinente del 1985, un’o- novità e stimoli che hanno caratterizzato l'Europa a cavallo dei due secoli: le esposi- pera sezionata del 1970 e il zioni universali, l'affermazione della fotografi a, la pittura en plein air, i Salon e i caffè video “Una giornata nella parigini, lo studio della forma estrema e del colore puro. vita di un Genio” del 1981, Grandi mercanti e viaggiatori, i collezionisti Schukin e Morozov, in anni diversi, diven- assieme ad un elaborato nero i migliori clienti delle più importanti gallerie di Parigi. Amici personali di molti ar- composto dai suoi strumenti tisti, acquistavano quadri che non interessavano né i collezionisti né i musei, seguendo mail-artistici che ridà vita ognuno i propri gusti e la propria indole Come tutti i grandi mecenati non si limitarono alla procedura dell’autosto- solo ad acquistare ma arrivarono a sentire l'esigenza di commissionare quadri per essere ricizzazione in cui lo spazio ancor più partecipi nel grande gioco dell'arte. Schukin era diventato patron di Matisse, si inserisce come ulteriore con ben 37 quadri del pittore nella sua collezione. , e l'unione tra l'artista e il collezio- passo verso la celebrazione nista fu la condizione delle comparsa di molte opere eccezionali. Il formarsi del gusto del centenario dell’autore. del collezionista venne determinato certamente dalla sua attenzione per l'arte contem- A tale scopo è stato prodotto poranea ma svolse un ruolo importante lo stretto contatto con Matisse, che a sua volta dal progetto un nuovo adesi- divenne l'artista più "schukiniano" di tutti, ne sono un esempio i famosissimi Pesci rossi vo tricolore che ne testimoia in mostra, dipinto nel 1912 subito dopo un soggiorno a Mosca. La vasta collezione la presenza. schukuniana dei Picasso, oltre cinquanta tele, era costituita per lo più da opere del pe- La mostra sarà accompagna- riodo cubista, in mostra un capolavoro assoluto, La Regina Isabeau. ta da un testo sull’autore a I successi più straordinari delc ollezionismo dei due mercanti sono legati ad alcuni qua- cura di Marco Tagliafi erro. dri in particolare: lo splendido Boulevard des Capucinnes di Monet, che segnò la svolta nel 1907 per Ivan Morozov che d'ora in poi avrebbe agito tanto in grande da superare ********* talvolta lo stesso Schukin. Ivan Morozov spendeva negli acquisti di dipinti francesi da 200 a 300 mila franchi all'anno, che equivalgono ai nostri 750 mila euro/un milione e 125 mila euro, e in quindici anni riuscì a raccogliere oltre duecento opere attraverso le Direttore quali è possibile leggere l'evoluzione della pittura francese moderna.E poi ancora, i tre FABRIZIO DE SANTIS Cézanne Pierrot e Arlecchino, Acquedotto, acquistati nel 1904 da Schukin - il primo in Segretaria di redazione Russia ad avere un Cézanne - e il Ponte sulla Marna a Creteil scelto da Morozov nella Gabriella Ravaglia Galleria Vollard nel 1911. E Ehaiha Ohipa, altro capolavoro della sensuale ed esotica Direzione,redazione pittura del periodo tahitiano di Gauguin acquistato da Morozov nel 1907, e la Vista del Via Grumello 45 24127 Bergamo ponte Sèvres del Doganiere Rousseau mai fi nora esposto in Italia. tel. & fax 035/ 25 24 04 A Brera ad essere raccontata, per capolavori, è quindi la storia eterna della fascinazione dell'arte, delle passioni, dell'emozione che l'opera d'arte - quando è veramente tale - sa email terzapagina @mio.it dare a chi la crea, a chi l'acquista e a chi, semplicemente, l'ammira. Editore MILANO - Primo Marella Gallery FDESIGN Via Grumello,45 FARHAN SIKI 24127 Bergamo Riprodotto in proprio La Primo Marella Gallery presenta dal 24 novembre al 28 gennaio la prima personale La responsabilità degli ar- europea di Farhan Siki composta da circa 15 grandi opere, tutte inedite, dell’artista ticoli firmati coinvolge gli au- indonesiano. Farhan Siki porta in Italia i suoi contenuti provocatori e irriverenti, mai tori stessi. La collaborazione a fi ni a se stessi, sempre fonte di rifl essione sul mondo contemporaneo. Proveniente dalla TERZA PAGINA News è a titolo cultura street, e quindi portatore di una forte coscienza sociale combinata a umorismo, gratuito, la pubblicazione di ar- ticoli e notizie inviate avviene estetica audace e impegno, Farhan Siki esplora in profondità l’elemento testuale: l’arti- con la consapevolezza della gra- sta raccoglie loghi, brand, icone e simboli della cultura di massa, sia locali che globali, tuità, in nessun caso potrà essere per predisporli sulla tela – fi no a qualche tempo fa sui muri – caricandoli di attributi richiesto compenso. iperbolici e di parodia. Farhan Siki lavora principalmente con la vernice spray e utilizza Cataloghi, foto ed altro ma- teriale, anche se richiesti, non la tecnica dello stencil. vengono restituiti. Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag.. 9

VERONA - Palazzo della Gran Guardia ROMA - Chiostro del Bramante Il SETTECENTO A VERONA GLI ORIENTALISTI. INCANTI E SCOPERTE TIEPOLO, CIGNAROLI, BOTTARI NELLA PITTURA DELL'800 ITALIANO

Il Comune di Verona, con l'Assessorato alla Il Chiostro del Bramante presenta una mostra di grande attualità " Cultura e il Museo di Castelvecchio, in col- Gli Orientalisti. Incanti e scoperte nella pittura dell'Ottocento italia- laborazione con la Soprintendenza per i Beni no", a cura di Emanuela Angiuli e Anna Villari, una accurata sele- Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le zione di circa una ottantina di opere, che raccontano l'Oriente nella province di Verona, Rovigo e Vicenza, presen- pittura dell'Ottocento italiano. ta la mostra "Il Settecento a Verona. Tiepolo, Gli echi della spedizione di Napoleone in Egitto, i resoconti di Cignaroli, Rotari. La nobiltà della pittura", esploratori, faccendieri e ardimentosi avevano infi ammato la fanta- una grande rassegna espositiva (26 novem- sia del Vecchio Continente. bre-9 aprile 2012) che vuole approfondire un Le cronache di piaceri proibiti, odalische, harem, hammam aveva- momento della civiltà pittorica scaligera fi nora no fatto il resto. Poi c'era la voglia di saperne di più, di scoprire e mai indagato.La mostra, curata da Fabrizio capire terre geografi camente non tra le più lontane, eppure distanti Magani, Paola Marini e Andrea Tomezzoli, è per cultura, storia, atmosfere. incentrata sulle peculiarità che la cultura e la Una malia che stregò molti artisti, alimentata da committenti al- tradizione pittorica assunsero nel Settecento trettanto presi dal fascino di un Oriente vicino e, allo stesso tempo, a Verona, città che riuscì a mantenere sempre lontanissimo. autonomia e originalità rispetto alle correnti La mostra dà conto di questa ventata d'Oriente in pittura ricono- dominanti nella vicina Venezia. scendo come punto d'avvio, non unico ma certo particolarmente Con 150 capolavori tra dipinti, disegni, stampe importante, Francesco Hayez. Il veneziano non si mosse dall'Italia e documenti, provenienti da importanti musei tuttavia si lasciò felicemente contagiare dal vento d'Oriente, dall'e- stranieri oltre che dai principali musei italiani, sotismo, dall'erotismo che al mondo arabo sembrava connaturato la mostra porta Tiepolo e i suoi contemporanei E che colpisce un altro veneto, Ippolito Caffi , che decide di viverlo alla Gran Guardia. di persona in un lungo viaggio tra Costantinopoli, Smirne, Efeso e Ampio spazio sarà dedicato a due importanti il Cairo da cui trae opere memorabili e un gusto che connoterà per artisti veronesi: Pietro Antonio Rotari, defi nito sempre la sua pittura. il "pittore della corte russa" per aver lavorato Da Parma, prima Alberto Pasini e poi Roberto Guastalla, il "Pelle- a lungo a servizio degli zar e dell'imperatrice grino del sole", percorrono carovaniere e città per raccontare questi Elisabetta, e Giambettino Cignaroli, fondato- altri mondi. Il secondo lo fa portandosi dietro, oltre a tavolozza, re dell'Accademia di Pittura che porta il suo cavalletto e pennelli anche uno strumento nuovo, la macchina foto- nome. I due furono emblemi di un classicismo grafi ca. di grande innovazione e modernità che, grazie Da Firenze parte alla volta dell'Egitto Stefano Ussi che in quel Pa- al patrocinio di un altro grande veronese, Sci- ese, subito dopo l'apertura del Canale di Suez, lavora per il Pascià pione Maffei, ha dominato la pittura dell'intero prima di trasferirsi in Marocco con l'amico Cesare Biseo, anch'egli secolo. Le sezioni della mostra daranno conto proveniente dalla corte del Viceré d'Egitto. Da questo viaggio i due anche della ricchezza e della varietà dei risulta- traggono gli spunti per illustrare, magistralmente, "Marocco" di Ed- ti conseguiti a Verona nell'età dei Lumi, nonché mondo De Amicis. della rete di committenti prestigiosi - anche Al fascino della scoperta che si fa suggestiva visione di mondi "al- internazionali (del calibro di Stanislao Augusto tri" soggiacciono Federico Faruffini, Eugenio Zampighi, Pompeo Poniatowsky di Polonia, dei principi di Sasso- Mariani Augusto Valli, Giulio Viotti, Achille Glisenti, Giuseppe nia, di Clemente Augusto di Baviera o Carlo Molteni, a conferma della trasversalità e del dilagare in tutta la pe- Firmian, plenipotenziario di Maria Teresa) - nisola dell'affascinante pandemia. che richiesero opere veronesi. Nell'esposizione Al contagio dell'Orientalismo non sfugge certo il Mezzogiorno d'I- avrà un posto speciale la sezione dedicata ai talia. Ne è testimonianza, a Napoli, Domenico Morelli che, senza vedutisti come Bernardo Bellotto, così come il mai aver messo piede nei territori d'oltremare, descrive magistral- nucleo di opere realizzate per la città scaligera mente velate odalische, fi gure di arabi, mistiche atmosfere di pre- da Giambattista e Giandomenico Tiepolo (com- ghiere a Maometto. presa la ricostruzionevirtuale del soffi tto dipin- Visioni esotiche soffuse di raffinato erotismo si ritrovano anche to da Giambattista Tiepolo per Palazzo Canossa negli oli scenografi ci di Vincenzo Marinelli, Fabio Fabbi, del sici- a Verona, andato in parte distrutto al termine liano Ettore Cercone e del pugliese Francesco Netti. Quest'ultimo della seconda guerra mondiale). in particolare, di ritorno da un viaggio in Turchia, si dedicò alla La mostra sarà integrata da itinerari che gui- produzione di opere orientaliste di tono intimista, come per esempio deranno il visitatore alla scoperta, da un lato, Le ricamatrici levantine, venate dallo stesso "garbo mediterraneo", di opere d'arte sacra conservate nelle chiese presente nelle odalische di Morelli di Verona, dall'altro, di straordinari interventi Il catalogo della mostra è edito da Silvana Editoriale. pittorici realizzati per palazzi e ville signorili della città e della provincia che sveleranno sve- leranno il secolo d'oro della decorazione delle ******************* ville venete. Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 10

PONTEDERA - Galleria Il Germoglio MARSALA- Pinacoteca Civica TELE BIANCHE PER "L'EREDE SELVAGGIO" Tra recitazione, musica e live painting Omaggio a Ugo Attardi

La Galleria “Il Germoglio” omaggia Alda Merini con un’iniziativa lunga un "L'erede selvaggio" è il titolo del mese, scandita da tre eventi principali. romanzo con cui Ugo Attardi, fi- “Tele bianche per Alda Merini” è un percorso che accompagna lo spettatore in nalista allo Strega, vinse nel 1971 un viaggio all’interno della vita e della sensibilità poetica della scrittrice mi- lanese, grazie all’intervento di molteplici artisti che tradurranno la sua poesia il Premio Viareggio. Quel titolo con performance di recitazione, musica e live painting. diventa sottotitolo della grande Il ruolo simbolico delle “tele bianche” è proprio quello di invitare il pubblico a retrospettiva che l'Ente Mostra di proiettare idealmente su ogni quadro “vergine” una molteplicità di sentimenti, Pittura "Città di Marsala", in col- di emozioni, di immagini legate a tutto ciò che la figura della poetessa può laborazione con l'Archivio Ugo ispirare. Ma non sarà una proiezione soltanto ideale. Attardi, propone all'ex Convento A partire dal primo incontro (21 ottobre 2011) fi no al terzo ed ultimo incon- del Carmine di Marsala dal 15 tro (18 novembre 2011) infatti, gruppi di pittori trasporranno su tela queste ottobre 2011 al 15 gennaio 2012. immagini e queste sensazioni dal vivo, alternandosi all’interno della Galleria Curata da Sergio Troisi, si trat- per dipingere ciò che le parole di Alda Merini suscitano in loro, con assoluta ta della prima retrospettiva che libertà di stili, tecniche e contenuti, accompagnati musicalmente dagli allievi dell’Accademia Musicale Toscana di Pontedera. prende in considerazione tutti gli Sarà possibile osservare in diretta il loro lavoro durante l’orario di apertura ambiti della produzione artistica della Galleria (martedì-sabato, ore 17:00-20:00). Parteciperanno all’iniziativa: di Attardi: pittura, scultura, gra- Paola Vallini, Luca Batoni, Marianna Rosi, Matteo Benetazzo, Stefano Tonelli, fi ca e, naturalmente, letteratura e Ilaria Leganza, Stefano Galli, Giulio Bonatti, Elisa Zadi. giornalismo. Il primo incontro (21 ottobre 2011) ha presentato la fi gura complessa di Alda "L'erede selvaggio" racconta Merini con un intervento del giornalista Stefano Mastrosimone, autore di dell'infanzia e della formazione un’intervista-biografi a sulla Merini (“Una specie di follia”, Alberti Editore), siciliana dell'artista, nato in Li- che ha raccontato il suo rapporto di amicizia con la poetessa. Nella stessa guria. Il peso di questa "siciliani- serata hanno inaugurato il live painting i pittori Paola Vallini, Luca Batoni e tà", intesa come eredità, stimolo Marianna Rosi, accompagnati dalla chitarra di Gabriele Lanini. Sabato 22 ot- culturale e impegno sociale, si tobre hanno iniziato i loro lavori i pittori Matteo Benetazzo, Ilaria Leganza e Stefano Tonelli. avverte in tutta la produzione di Durante il secondo incontro (4 novembre 2011, ore 18:00) vedremo nascere e Attardi, intellettuale e fine arti- svilupparsi sulle “tele bianche” l’idea che hanno della poetessa Stefano Galli, sta, che sa attraversare un secolo Giulio Bonatti e Elisa Zadi, pittori dell’Accademia delle Belle Arti, allievi del complesso dell'arte italiana ed Professor Adriano Bimbi. La Galleria avrà l’onore di ospitare Dario Marcon- europea secondo un proprio ori- cini, direttore artistico del Teatro di Buti, e l’attrice Giovanna Daddi, che si ginale percorso. cimenteranno nella lettura di alcune poesie di Alda Merini tratte da pubblica- Si va dal raro gruppo di dipin- zioni varie. Il Maestro Alessandro Lanini, direttore dell’Accademia Musicale ti non figurativi della fine degli Toscana, chiuderà l’incontro con un concerto di pianoforte. anni Quaranta, alle ricerche de- Il terzo ed ultimo incontro (18 novembre 2011, ore 18:00), chiuderà l’inizia- gli anni Cinquanta e oltre. tiva con la partecipazione del Maestro Giovanni Nuti, collaboratore e grande amico di Alda Merini, che racconterà il suo rapporto lavorativo e artistico con In particolare la mostra ripropo- la poetessa. ne, dopo decenni, opere capitali Infi ne ciascun pittore intervenuto durante i 30 giorni dell’iniziativa presenterà della sua produzione, come i di- il proprio profi lo artistico e commenterà l’opera che ha eseguito nel contesto pinti monumentali "Crocifi ssione della manifestazione. a Saragozza" (1964-'65) e "Gli Un’esposizione delle medesime opere all’interno della Galleria dal 18 novem- assassini". E' una occasione rara bre al 26 novembre permetterà al pubblico di rivivere le emozioni condivise di confrontarsi con opere impor- collettivamente grazie alla poesia intensa di Alda Merini. tanti della storia dell'arte italia- na del secondo Novecento che, ======all'epoca della loro prima appa- PADOVA - Palazzo della Ragione rizione, suscitarono un intenso dibattito critico. “SUPERURBANO. RIGENERAZIONE URBANA SOSTENIBILE” Ai dipinti è affi ancata una ampia 19 progetti di “città del futuro”: sostenibile, intelligente, inclusiva scelta dell'attività grafica di At- tardi (disegni e incisioni) e una 5° BIENNALE INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA selezione delle opere scultoree tra “BARBARA CAPPOCHIN” cui l'imponente "Cotes o la bel- 27 ottobre 2011- 13 febbraio 2012 lezza dell'Occidente". Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 11

BRESCIA - Galleria Agnellini Arte Moderna ROMA - Scuola Germanica e GEORGES MATHIEU. 1948 - 1969 Forum Austriaco di Cultura In 24 opere le tappe fondamentali del percorso creativo dell'artista "UNA VIENNA DIVERSA"

La Galleria Agnellini Arte Moderna di Brescia ha inaugurato la personale di L’Austria è conosciuta e pubblicizza- Georges Mathieu, aperta al pubblico dal 18 ottobre 2011 al 14 aprile 2012. ta come paese ricco di cultura. Basti La mostra Georges Mathieu. 1948-1969, a cura di Dominique Stella, com- pensare alla sua capitale, nota in tutto prende un’eccellente selezione di 24 opere, estremamente signifi cative della il mondo per i suoi musei. Tuttavia, carriera del maestro, alcune delle quali presentate in anteprima presso il Centre oltre alle grandi istituzioni, come il Cultural Français de Milan. Museo delle Belle Arti o Casa Hun- Le importanti opere in mostra illustrano in modo esaustivo il percorso artistico dertwasser, Vienna vanta numerose di Georges Mathieu fra il 1948 e il 1969, un ventennio che ben rappresenta le chicche a conoscenza di pochi, sco- tappe fondamentali del suo linguaggio creativo. L’artista dopo aver fondato nosciute perfino a molti viennesi. il movimento dell’Astrazione Lirica nel 1947 volge la sua ricerca verso una Chi sa, infatti, che a Vienna si trova gestualità più esplosiva per approdare, negli anni ‘60, ad uno stile più geome- la più grande collezione di cassette trico. dei giochi di prestigio, il museo delle Per Mathieu la pittura è intesa come arte di puro impeto, libera da ogni costri- sfere di vetro con neve, la collezione zione formale, che predilige l’improvvisazione e l’immediatezza del segno, imperialregia del cappello o il museo rifi utando riferimenti stabili e legami a forme defi nite. del circo e della clownerie? Quale L’artista ha più volte affermato: “la mia pittura è la pittura dell’energia, della viennese porta al museo delle pompe febbre, dell’eccitazione della vita”. A tale proposito la curatrice Dominique funebri o a quello dell’acquavite gli Stella commenta: “nessuno prima di lui era stato trasportato da un simile amici che vengono a trovarlo? slancio, da una simile spontaneità, una simile teatralità nella realizzazione di La mostra “Wien einmal anders – quadri la cui forza nasce dal movimento e anche dalla rapidità di esecuzione”. Una Vienna diversa“, nata da una Tra i lavori realizzati in tempi estremamente brevi, ma che tuttavia presentano collaborazione tra il Forum Austriaco delle dimensioni imponenti si ammira in mostra Saint Georges terrassant le di Cultura Roma e la Scuola Germa- dragon del 1961 (150x300 cm), l’opera è stata realizzata davanti a un grande nica, si propone di offrire una nuova pubblico a Byblos in Libano, in una delle numerose performance che l’artista prospettiva sulla capitale austriaca ha eseguito, durante i viaggi in tutto il mondo, al fine di creare uno stato di attraverso un viaggio tra tesori nasco- shock “positivo” in grado di scuotere le coscienze dei suoi contemporanei. sti e sconosciuti della città. L’esposi- Nella sua poetica il segno precede il signifi cato e diviene il mezzo di connes- zione offre, infatti, una panoramica sione fra l’inconscio e il mondo reale, lo si percepisce in Petit engorgement di musei che propongono avvincenti clandestin (1956) opera di pregnante simbolismo. squarci sulla storia e la cultura au- Il gesto di Mathieu, apparentemente incontrollato traduce la dimensione di un striaca prendendo, tuttavia, le distan- pensiero profondo e complesso che rifl ette e indaga sul passato, sul presente, ze dalle piste battute e dalle infinite sulla storia dell’arte, sulla pittura e sul proprio vissuto. L’artista partecipe della file d’attesa proprie delle attrazioni realtà culturale e politica contemporanea è molto attratto dalla storia, in parti- turistiche più in voga. Questi musei colare del Medioevo, come si vede nell’opera Potencé, Contre-Potencé (1965) vantano collezioni davvero bizzarre che caratterizza il periodo araldico dell’artista, in cui studia e approfondisce la che nascondono mirabilia e bellezze conoscenza di armi e stemmi che traduce con segni metaforici. Lo stesso vale e fanno venir voglia di prenotare una per la tela Le Bassin de l’Ile d’Amour ou Adelbert Comte de Namur (1962), in visita. cui evoca un personaggio dell’Alto Medioevo. L’importante lavoro è rappre- Barbara Zeidler - fotografa, curatrice sentativo di un momento di transizione del percorso artistico di Mathieu fra di mostre e progetti interculturali. Ha minimalismo e linguaggio esplosivo, infatti la composizione riassume in sé fondato con Abbé Libansky l’Istituto armonia e allo stesso tempo una forza irruente. per i Beni Resistenti alla Cultura. La mostra è accompagnata da un catalogo con testi in italiano e francese di L’Istituto per i Beni Resistenti alla Roberto Agnellini, Dominique Stella, Gérard Xuriguera, Francesca Zappia, Cultura si dedica allo studio di fe- Giampietro Guiotto e la biografi a curata da Daniel Abadie. nomeni “pop“, di cosiddetta cultura “bassa“ e all’investigazione del loro spessore artistico, ponendosi come BRESCIA - MARCHINA ARTECONTEMPORANEA scopo quello di aprire nuove prospet- tive per la comprensione dell’arte e MARCELLO GOBBI - " ODYSSEUS" della cultura nella vita di tutti i gior- ni. Con il suo lavoro di ricerca l’Isti- 29 Ottobre - 30 Novembre 2011 tuto per i Beni Resistenti alla Cultura intende contribuire alla ridefi nizione dei concetti di arte e cultura. TORINO - Museo Regionale di Scienze Naturali La mostra sarà visitabile nei locali "FRATELLI D'ITALIA" della Scuola Germanica e del Forum 150° anniversario dell’Unità d’Italia celebrato per immagini Austriaco di Cultura Roma fi no al 22 28 ottobre - 23 novembre 2011 dicembre 2011. Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 12

VENEZIA - Museo del Vetro di Murano VICENZA - Gallerie di Palazzo Leoni Montanari ERCOLE MORETTI AVANGUARDIA RUSSA Un secolo di perle veneziane ESPERIENZE DI UN MONDO NUOVO

Un secolo di perle veneziane e prestigiosi ma- La mostra che si apre l’11 novembre (aperta fi no al 26 febbraio) negli nufatti in vetro realizzati con la tecnica a lume spazi delle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza propone da una delle più note e longeve vetrerie di Mu- un racconto assolutamente inedito del fenomeno dell’Avanguardia rano, la Ercole Moretti e F.lli, che quest’anno russa – per approccio e opere esposte – attraverso che provengono celebra il centesimo anniversario di attività. dai Musei regionali di Ivanovo, Kostroma, Jaroslav’ e Tula. Tra queste, note realizzazioni, come la perla Un’occasione dunque importante, promossa da Intesa Sanpaolo, Rosetta, la più conosciuta al mondo, la perla CSAR - Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della Russia Mosaico, o la Millefiori, fino alla straordina- all’Università Ca’ Foscari di Venezia (costituito nel marzo 2011), ria murrina, esposte, insieme a numerosi altri Foundation for Interregional Projects di Mosca, Ivanovo Art Museum oggetti e lavorazioni in vetro, al primo piano su progetto di Mikhail Dmitriev e organizzata nell’ambito dell’Anno del Museo. dellaCultura e Lingua russa in Italia e della Cultura e Lingua italiana Con questa mostra il Museo del Vetro coglie in Russia, una nuova opportunità per sviluppare e sotto- Le opere esposte testimoniano il gusto e le scelte degli stessi prota- lineare una volta in più la forza produttiva di gonisti dell’Avanguardia, che agli inizi degli anni Venti tentarono la Murano e la sua importanza, non solo da un formazione utopistica di Musei di Cultura Pittorica diffusi su tutto il punto di vista commerciale ma, soprattutto, a territorio; o, viceversa, opere “rinnegate” dal potere sovietico, dagli livello artistico. anni Trenta in avanti, quando, guardate con sospetto e paura, vennero Nel 1911 - con la lavorazione della perla ro- inviate nei fondi dei musei regionali e lì dimenticate fino agli inizi setta, “l'aristocratica” - inizia a Murano la sua degli anni Novanta. Così, se di solito la nostra conoscenza delle ten- attività la Ercole Moretti. Qualche anno più denze artistiche che si susseguono in Russia all’inizio del Novecento tardi i Moretti avviano la produzione delle per- è affidata a una serie di notissimi capolavori e a pochi prestigiosi le “Millefi ori. protagonisti, Kandinskij, Malevič, Rodčenko, pure presenti in mostra Ma, nel corso dei decenni, i Moretti non si con lavori chiave ,la lunga serie di inediti esposti a Vicenza consente sono limitati alle sole perle di tradizione ve- di osservare il fenomeno dell’Avanguardia russa da nuovi punti di neziana. Nel 1930 presentano le collane fatte vista, con nuove chiavi di lettura. Che significa anche: mettere in con perle “molate”, che sorprendono ancor luce fi gure ancora poco conosciute e che acquisiscono nuovo valore oggi per la loro modernità. Successivamente come Olga Rozonova o evidenziare tematiche essenziali per la storia (1937) realizzano i bottoni per camicetta e le dell’Avanguardia russa, come quella del rapporto con l’arte popolare cosiddette perle “false”, formate da un nucleo e la pittura di icone.E in effetti, a Palazzo Leoni Montanari la mo- di vetro rivestito di vernici madreperlacee che stra – curata da Silvia Burini, Giuseppe Barbieri, Mikhail Dmitriev e imitano le perle vere, quelle dell'ostrica. Nel Svetlana Volovenskaja – sviluppa una puntuale quanto sorprendente 1948 vengono eseguite in esclusiva le cannuc- comparazione visuale e semantica con le straordinarie icone russe ce per bibita per i “Grandi Magazzini Duilio” della collezione permanente di Intesa Sanpaolo. Un dialogo affasci- di Firenze. nante che evidenzia le radici – orientali – e rivela le dinamiche della Ma, mentre si producono queste novità, non memoria. I protagonisti dell’Avanguardia russa, pur nella loro plura- vengono però trascurate le altre tipologie di lità espressiva, hanno cercato di costruire, dalle fondamenta, un nuo- perle veneziane: dal sommerso semplice a vo modello di società e di mondo; ma questo nuovo mondo s’innesta quello con l'oro e l'argento, dal fi orato a tutta su radici lontane e profonde. L’icona è l’origine, la matrice, sia dal una serie di perle di fantasia, fatte con l'avven- punto di vista formale – la cosiddetta prospettiva rovesciata, le inedi- turina e con le vette. te associazioni cromatiche, l’enorme laconismo combinato con un’e- Nel 1960 viene avviata la produzione del- norme tensione plastica – sia da quello spirituale.Ciò diventa palese le imitazioni di pietre dure, soprattutto del nel confronto tra alcune icone scelte e le opere del gruppo del “Fante turchese caramazze (ma anche quarzo rosa, di quadri” e dei cosiddetti “neo primitivisti”; appare potentemente malachite, topazio, ametista ed altre "inventa- nella “nuova” iconostasi proposta al primopiano della Galleria, con te" ma verosimili). Nel 1968 viene introdotta al centro l’opera di Rodčenko (Composizione n. 61) e ai lati l’Arcan- una “piccola grande invenzione”, quella delle gelo Michele e l’Arcangelo Gabriele del XVI secolo, provenienti da cosiddette murrine, Pendenti grandi e piccoli, Tver; emoziona, laddove alcune opere dell’Avanguardia vengono let- piatti e ciotole di murrina sono gli ultimi nati teralmente “immerse” nella collezione permanente di icone di Palaz- dalla eclettica fantasia dei Moretti, che in que- zo Leoni Montanari che assume, come è evidente, un aspetto inedito sti cento anni hanno utilizzato tecniche diverse nel confronto con le bellissime opere di Kandinskij qui collocate. utilizzando i materiali più disparati, tuttavia, Ma sono molte altre ancora le suggestioni offerte da questa mostra, proprio la lavorazione a murrina rappresenta a che intende innanzitutto mettere in luce le due tendenze principali tutti gli effetti il loro vero “fi ore all'occhiello”. della ricerca artistica, interna al fenomeno dell’Avanguardia: la pri- Alla mostra, a cura di Chiara Squarcina e aper- ma più vicina all’espressionismo e più frammentaria nelle manife- ta fi no al 6 gennaio, è abbinato il quarto nume- stazioni, pensiamo a Gončarova, Filonov e Kandinskij, la seconda ro della collana Schegge di vetro (Fondazione prossima al cubo-costruttivismo e certamente più omogenea nei suoi Musei Civici di Venezia, 2011). esponenti di punta, – Malevič, Tatlin, Rodčenko – e nei loro seguaci. 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VENEZIA - Palazzo Ducale - Sala dello Scrutinio CAMPIONE D'ITALIA VENEZIA E L'EGITTO Galleria Civica I rapporti millenari tra Venezia e l’Egitto attraverso 300 opere PERUGINO INEDITO

La mostra che si tiene a Venezia, fi no al 22 gennaio 2012, nella spettacolare Fino al 15 gennaio 2012 la Galle- Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale illustra i rapporti tra “Venezia e l’E- ria civica San Zenone di Campione gitto” nel corso di quasi due millenni: dai ritrovamenti archeologici che do- d'Italia propone "Perugino inedito", cumentano relazioni in età classica, fi no all’apertura del canale di Suez. Nel mostra curata da Francesco Federico mezzo stanno fi gure ed eventi spesso eccezionali, lungo un fi lo rosso storico Mancini. fi nora mai dipanato nel suo insieme. L'esposizione di 12 opere del Mae- Dalla traslazione del corpo di San Marco da Alessandria nell’828, alle avven- stro, che nasce dalla collaborazione ture ottocentesche di esploratori come Giambattista Belzoni, uno dei padri tra il Comune di Campione d'Italia, dell’archeologia italiana, e Giovanni Miani; dalle peripezie di mercanti e di- la Soprintendenza per i Beni Storico- plomatici all’inseguimento di merci, tesori e terre, alle curiosità di umanisti Artistici dell'Umbria e l'Università e scienziati alle prese con i misteri dei geroglifi ci, delle piramidi e dell’antica degli Studi di , è incentrata scienza dei faraoni. sulla presentazione di sei opere del Il tutto accompagnato da reperti preziosi (statue, manufatti d’uso comune, mo- Perugino conservate in una collezio- nete, iscrizioni, mappe, strumenti di navigazione ,un modello di galea, mum- ne privata del Canton Ticino. mie, ecc.) testi inediti e da opere d’arte che mostrano come i grandi maestri Accompagnato da approfondite in- veneziani immaginarono l’Egitto. dagini tecniche e diagnostiche, lo Quello che emerge dalle 9 sezioni in cui è articolata la mostra è un quadro vi- studio delle quattro opere "tarde", vido di contiguità, di famigliarità, di rapporti tra mondi diversi. Relazioni for- raffiguranti San Girolamo, San Ni- tissime, se è vero che Venezia è l’unica città europea che sin dall’anno Mille cola di Bari, l' Angelo Annunziante ha un nome arabo distinto da quello originale: “al-bunduqiyya”. e una Santa Martire, ha portato alla In mostra dunque si possono ammirare importanti reperti archeologici di conclusione che tali dipinti, di picco- provenienza egiziana rinvenuti nel territorio veneto, importanti testimonianze le dimensioni, ma di grande raffina- egizie provenienti dal Tesoro di San Marco e si potrà ripercorrere l’immagine tezza esecutiva, appartenevano con di San Marco le sue storie grazie a pezzi memorabili, quali il reliquiario di San tutta probabilità allo smembrato (e Marco giunto appositamente dai Musei Vaticani, i dipinti di Lorenzo Vene- disperso) tabernacolo del polittico di ziano e Jacobello dal Fiore o la straordinaria Pala Feriale di Paolo Veneziano, Sant'Agostino a Perugia. Opera di gi- prestata eccezionalmente, e mai prima d’ora, dal Museo Marciano: forse il più gantesche proporzioni, il polittico di importante dipinto dell’intero ‘300 veneziano. Così come viene indagato l’af- Sant'Agostino, oggi suddiviso tra vari fermarsi del iconografi a del Leone marciano,. musei, fu realizzato in due distinte e La mostra ci conduce poi lungo la rotta del Levante, tra consoli ambasciatori, riconoscibili fasi stilistiche, dal 1502 mercanti e pellegrini.L’affresco che ne emerge è affascinante: carte di naviga- al 1512 la prima, dal 1513 al 1523 la zione, mappe, vedute del Cairo o di Alessandria come quella, eccezionale, di seconda. Georg Braun e Frans Hogenberg; astrolabi e globi celesti anche di provenienza Diverso è il caso delle restanti due egiziana per defi nire le conoscenze geografi che, la visione del mondo, le stru- tavole. Raffi guranti la Vergine e Cri- mentazioni dell’epoca; monete veneziane e alessandrine, che consentivano gli sto coronato di spine, queste ope- scambi, e le conseguenti contraffazioni, un modello di galea di 4 metri, diari e re hanno tutte le caratteristiche per lettere, resoconti di mercanti, relazioni di consoli e ambasciatori incaricati di essere inquadrate nella produzione negoziare il miglior trattamento e la protezione per tutti i sudditi veneti. E poi, autografa del Perugino maturo. In tessuti copti originali – di cui dà testimonianza iconografi ca in mostra anche origine erano collegate da cerniere, il Marziale nel dipinto con la Cena in Emmaus – frammenti di antichissime a formare un dittico. Presentano sul ceramiche mammeluche, un tappeto cairota lungo quasi 10 metri prestato dalla verso un rivestimento di pelle stam- Scuola Grande di San Rocco: un pezzo unico al mondo. pigliata, che simula la coperta di un Davvero spettacolare la sezione dell’Egitto immaginato, raffigurato, eter- libro. Funzionante come altarolo do- nato dagli artisti veneti che affrontavano temi “egizi” nel dipingere le storie mestico, il dittico, una volta chiuso, dell’Antico e del Nuovo Testamento o episodi tratti da fonti classiche. Scorro- poteva essere collocato nello scaffale no i grandi Maestri come Giorgione, Tiziano, Bonifacio Veronese, Tintoretto, di una libreria.Se la valva di sinistra Paolo Fiammingo, Strozzi, Fontebasso, Pittoni, Amigoni, Piazzetta, Giando- del dittico, dove è rappresentata la menico Tiepolo fi no ad arrivare ai pittori ottocenteschi come Molmenti e so- Vergine, rivela contatti con la figura prattutto Pietro Paoletti. femminile che si trova all'estrema de- Momenti espostivi successivi riguardano gli “intrecci culturali” con il Terzo stra della pala del Perugino realizzata Libro del Serlio o i testi di medicina e di botanica egizia di Prospero Alpini di tra il 1502 e il 1503 per il Duomo di Marostica, “ l’editoria” con alcuni assoluti unica qui proposti, come il primo Perugia e oggi conservata nel Mu- corano stampato in arabo a Venezia nel 1537-38; l “i geroglifi ci” (pensiamo seo di Caen in Normandia, il Cristo al Polifi lo, all’Orapollo, al libro di Pierio Valeriano: tutti esposti). Quindi, le coronato di spine mostra lo sforzo grandi avventure della ricerca storico–scientifi ca ottocentesca: con Giovanni del pittore di entrare in sintonia con Miani e Giovanni Battista Belzoni. Il lungo appassionante percorso si chiude il contemporaneo mondo artistico con 15 opere del vedutista bellunese Ippolito Caffi . veneziano Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 14

FIRENZE - fsmgallery BOLOGNA - Galleria Spazio San Giorgio VIETATO! ALESSANDRA ANGELINI - ROMANTICO BLU I limiti che cambiano la fotografa Dal 12 novembre al 7 dicembre la galleria Spazio San Giorgio di Bologna 55 foto di autori per porre in evi- propone la personale di Alessandra Angelini “Romantico Blu”. La mostra si denza le gravi conseguenze di una compone di 30 opere “inedite” e “storiche” realizzate dall’artista con tecniche forzata interpretazione della privacy e materiali diversi. Opere in legno, in plastica, pitture su tela e su carta dialoga- nella fotografa e nell’editoria, con no tra loro sul tema del colore blu. danni irreversibili alla documentazio- “Le opere esposte – sostiene l’artista - sono tutte pensate e nate in blu, talora ne iconografi ca dei nostri tempi. legate al tema della musica, talora del sogno o della scienza”. Il blu viene, Vietato guardarle negli occhi. I 55 quindi, interpretato come stimolo creativo legato al profondo. autori hanno accettato di deturpare le loro immagini con una pecetta (stri- VIMERCATE - Heart Spazio Vivo scetta nera). BERGAMO - Galleria Marelia Una provocazione che vuole spingere REALE F. FRANGI "OLTRELUOGO" a riflettere sulle sempre più forti re- |APERTURE strizioni della fotografa di documen- Opere dagli anni novanta ad oggi Dal 26 novembre al 18 dicembre He- tazione, quella di strada e di repor- art – spazio vivo di Vimercate propo- tage da parte delle leggi sul diritto- Dal 12 novembre al 15 dicembre la ne “Oltreluogo”, Da Gianni Colombo all'immagine. Quando le generazioni Galleria Marelia arte moderna e con- a Josef Beuys, l’avventura dello Stu- future andranno a cercare immagini temporanea di Bergamo presenta la dio Casati nella Brianza degli anni del modo di vivere di questo perio- mostra "Reale F. Frangi, Aperture". Settanta. do storico non ne troveranno. E’ il Reale Franco Frangi (Milano, 1933) 1970. Osnago. Giorgio Casati apre più grave danno che la psicosi della è tra i fondatori del Movimento Madi presso la “cappelletta” una galleria privacy sta arrecando al modo di fo- Italia,raggruppamento nazionale ita- d’arte fuori dal comune, invitando tografare dei nostri giorni, inducendo liano dell’omonimo Movimento In- giovani artisti dai linguaggi forte- nella massa un modo di pensare com- ternazionale fondato da Carmelo Ar- mente sperimentali, di ambito inter- pletamente fuorviante. den Quin nel lontanto 1946 a Buenos nazionale. La mostra, prodotta dal Circolo Foto- Aires. Quando, l’anno dopo, cambia il cine Garfagna e curata da Giovanna Il gruppo italiano, che nasce nel 1990 nome in Studio Casati e si trasferisce Calvenzi, Renata Ferri e Gabriele presso la galleria milanese Arte- a Merate, le sorti dell’attività non Caproni, propone fotografe di Ales- Struktura, ha lo scopo di coordinare a cambiano. Dallo spazio meratese sandro Albert, Marco Anelli, Isabella livello nazionale l’attività espositiva passano nomi straordinari, selezionati Balena, Gabriele Basilico, Letizia del movimento. Nelle teorie di base con sensibilità e attenzione dal corag- Battaglia, Gianni Berengo Gardin, del Madi, ovvero nella rottura dei gioso proprietario, che, indifferente Massimo Berruti, Michele Borzoni, canoni dell’arte geometrica classica, alle mode e al gusto del pubblico che Piergiorgio Branzi, Luca Campigotto, Frangi ritrova il proprio operato ini- lo circonda, segue l’impervia strada Alessandra Capodacqua, Lorenzo ziato nel 1969. Dal 1991 è presente di scelte non convenzionali, quanto Castore, Enzo Cei, Gianni Cipria- a tutte le manifestazioni del gruppo moderne e lungimiranti. Da Colombo no, Francesco Cito, Ignacio Coccia, Madi in Italia e all'estero, continuan- a Dadamaino, da Morellet a Torn- Cesare Colombo, Edoardo Delille, do in parallelo, il percorso artistico quist, da Scaccabarozzi a Beuys: una Chico De Luigi, Stefano De Luigi, personale. sorprendente sequenza di artisti che Federica Di Giovanni, Giulio Di Nella nuova personale presso la oggi occupano ruoli di tutto riguardo Sturco, Simone Donati, Carlo Fur- Galleria Marelia di Bergamo, vie- nella storia dell’arte internazionale. geri, Gabriele Galimberti, Simona ne esposta una selezione di opere a Un racconto di arte, cultura, amicizia Ghizzoni, Alberto Giuliani, Elena partire dagli anni novanta ad oggi e società che si snoda fino al 1980 e Givone, Alessandro Imbriaco, Fran- tra cui una scultura di grandi dimen- che, indagando i linguaggi artistici cesca Leonardi, Uliano Lucas, Sirio sioni esposta al Museo Reina Sofia d’avanguardia dell’Europa degli anni Magnabosco, Alex Majoli, Emiliano di Madrid nel 1997 e alcuni bozzetti Settanta, narra al contempo anche le Mancuso, Martino Marangoni, Gio- preparatori. vicende di una Brianza lontanissima vanni Marrozzini, Pietro Masturzo, La mostra è accompagnata da un ca- dai luoghi comuni. Davide Monteleone, Antonella Mon- talogo con testo critico di Matteo zoni, Cristina Omenetto, Pietro Pa- Galbiati. GENOVA - PALAZZO DUCALE olini, Mario Peliti, Simone Perolari, Marta Primavera, Francesco Radino, Rocco Rorandelli, Giulio Sarchiola, VAN GOGH E IL VIAGGIO Annette Schreyer, Shobha, Massimo ROMA -Il Polittico Siragusa, Toni Thorimbert, Giovanni DI GAUGUIN Umicini, Riccardo Venturi, Paolo PATRICIA GLEE SMITH Di me stessa a me stessa Verzone, Francesco Zizola. 12 NOVEMBRE 2011 21 ottobre – 30 novembre 2011 15 APRILE 2012 Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 15

TRIESTE -Museo Revolella CASALBELTRAME (No) - Materima CORRISPONDENZE D'ARTE PREMIO GIOVANE SCULTURA F. MESSINA

Il 2011 segna il ritorno dell'arte contem- Dal 9 ottobre al 20 novembre, Materima, il centro per la promozione, poranea al Museo Revoltella di Trieste diffusione ed esposizione di arte plastica che si trova a Casalbeltrame in con l'iniziativa “CORRISPONDENZE provincia di Novara, si popola delle creazioni di 20 artisti, dieci spagnoli D'ARTE - Interventi d'arte contemporanea e altrettanti italiani. Sono quelli selezionati per la seconda edizione del a colloquio con il Museo Revoltella”, or- Premio Internazionale Giovane Scultura Fondazione Francesco Messina ganizzata dal Museo Revoltella e dal Co- promosso dalla Fondazione intitolata al grande scultore e organizzato dal- mune di Trieste – Assessorato alla Cultura. lo Studio Copernico di Milano. Fino al 4 dicembre sarà possibile visitare Com'è noto, Il Premio si svolge a cadenza biennale ed è indirizzato ad una mostra divertente da immaginare an- artisti che non abbiano superato il quarantesimo anno di età, impegnati a che come una “caccia al tesoro” che porta presentare opere realizzate in materiali tradizionali (bronzo o altri metalli, il visitatore alla scoperta di una ventina tra marmo, ferro, resina, plastica ecc.) in cui sia evidente una certa manualità opere, interventi e progetti speciali: instal- esecutiva. lazioni, giochi di luce e colore, artigiana- In questa seconda edizione del Premio il Paese ospite è la Spagna. to, fotografi a, musica, dislocati dal piano Lorena De Corral, commissario per la Spagna, ha selezionato per il Pre- terra alle sale del sesto piano del Museo. mio Messina 2011: Cristina Almodóvar, Susana Botana, Rómulo Celdrán, Curata da Lorenzo Michelli e dal Direttore Fanny Galera, Sol Martínez, Enrique Mesonero, Xavi Muñoz, Anna Ta- del Museo Maria Masau Dan, l'iniziativa lens, Antonio Vigo Pérez, Julio Adán. propone una vivifi cante e nuova relazio- Francesco Arena, Gianni Caravaggio, Christian Frosi, Carla Mattii, ne tra la prestigiosa istituzione e alcune Perino & Vele, Antonio Rovaldi, Sissi, Luca Trevisani, Carla Camoni, delle ricerche artistiche più aggiornate e Francesco Barocco sono invece gli artisti selezionati dal commissario per interessanti del territorio: Carlo Andreasi, l'Italia, Claudia Gioia. Ludovico Bomben, Chris Gilmour, Stefa- no Graziani, Odinea Pamici, Anna Pon- tel, Paolo Ravalico Scerri, Sergio Scabar, Manuela Sedmach, Mario Sillani Djerra- hian, Antonio Sofi anopulo, Michele Span- MILANO - Studio Vigato - Fino al 1 dicembre ghero e Elisa Vladilo per le opere e gli VETTOR PISANI - THEATRUM MUNDI interventi; Cooperativa Cassiopea, Mas- simo Gardone, Fabrizio Giraldi, Studio- Graziano e Fabrizio Vigato aprono la nuova sede milanese dello Studio Vi- cinque per i progetti speciali. Uno spazio gato (in via Santa Marta 19) con un omaaggio sentito a un amico di sempre è riservato anche ai ragazzi del progetto scomparso recentemente: Vettor Pisani. Artefatto, un percorso avviato dal Co- La mostra “Theatrum mundi” (13 ottobre – 1 dicembre 2011) propone una mune di Trieste e fi nalizzato alla valoriz- serie di lavori a muro e tre sculture, riferite agli ultimi 10 anni vita dell’ar- zazione dei giovani talenti e alla promo- tista nato a Ischia nel 1934: un “Theatrum mundi” raccontato attraverso zione e allo sviluppo dell’arte giovanile. immagini simboliche - immagazzinate in un suo enorme spazio mentale Con il marchio “Revoltella Contempora- - molto forti e di clima barocco, le quali hanno, quasi sempre, la donna neo” tra il 2002 e il 2006 il Museo ha pre- (vergine-madre) come interprete principale, centro motore di un suo uni- sentato personali di Livio Schiozzi, Manue- verso grottesco, sensuale, e giocoso, distante da quello precedente. la Sedmach, Odinea Pamici, Mario Sillani I collage, i disegni colorati, le sculture fatte di immagini e cose trovate, che Djerrahain, Giorgio Valvassori, Antonio magari ostendono un pupazzo (alter ego di sé stesso ) riposante nella tazza Sofi anopulo e le grandi mostre dedicate agli di un bidet, o magari una serie di citazioni prese dalla Storia dell’Arte, (la artisti americani: James Rosenquist, Jim famosissima immagine dell’ ”Isola dei morti” di Bocklin, la Santa Teresa Dine, Jean Michel Basquiat e David Byrne di Bernini posata su un frigorifero, la “Ruota di bicicletta” di Duchamp, la testa di Hermes trapassata dal suo stesso nome scritto col neon, ecc.) sono l’esempio eloquente di un mondo visionario, ma critico verso il presente. CONCORDIA (MO) - Sede CNA GIANNI MANTOVANI

Dal 1 novembre 2011 al 6 gennaio 2012, AOSTA - Centro Saint Bénin presso la sede CNA di Concordia (Mo), in Via Mazzini 68, saranno esposte le opere pittoriche dell'artista Gianni Mantovani, ANDY WARHOL. docente presso l'Accademia di Belle Arti DALL’APPARENZA ALLA TRASCENDENZA di Bologna. a cura di Francesco Nuvolari La mostra dal titolo "Nel Vento" è accom- pagnata da un catalogo con scritti critici 26 novembre 2011 – 11 marzo 2012 di Mario Bertoni e Giorgio Celli. Anno X - N. 6 TERZA PAGINA News - pag. 16

TORTONA - Palazzo Guidobono MILANO - Galleria Lampertico NATURE REDIVIVE TANCREDI Omaggio alla natura morta con 80 opere di 34 artisti NATURA E SPAZIO

Nature Redivive rappresenta la più signifi cativa esposizione pittorica di “Na- La galleria Matteo Lampertico Arte tura Morta” contemporanea mai realizzata in Italia, per numero e qualità Antica e Moderna ha aperto la stagio- degli artisti presenti e assume un rilievo internazionale con la partecipazione ne autunnale con un’importante mo- di prestigiosi artisti esteri, fra cui Philippe Garel, Isabella Molard ed il guest stra monografica dedicata all’opera artist olandese Henk Helmantel vincitore nel 2008 del prestigioso premio na- di Tancredi da titolo Tancredi: natura zionale olandese Kunstenaar van het Jaar quale “miglior pittore dell’anno”. e spazio. Opere dal 1955 al 1957 a Helmantel guida una folta e qualifi cata partecipazione nordico-fi amminga di cura di Nino Castagnoli e Francesco artisti che espongono in Nature redivive in una sezione loro dedicata, grazie Tedeschi. alla preziosa collaborazione con la curatrice ed esperta Diana J. Afman. Dopo l’antologica di Feltre, la galle- Nature Redivive ospita 34 artisti con più di 80 opere di varie dimensioni e ria presenta - dal 28 ottobre al 23 di- tecniche - pittoriche, fotografiche, disegni - oltre alle suggestive creazioni cembre - uno straordinario nucleo di performative di Paola Nizzoli Desiderato autrice della celebre “Cesta del Ca- una decina di dipinti che coprono un ravaggio” in versione 3D, e intende mostrare la vitalità del perenne modello arco temporale tra il 1955 e il 1957, della “Natura morta” in tutta la sua ampia varietà artistica, stilistica e nar- un periodo estremamente fecondo e rativo-linguistica, in interessante continuità storica con la parallela mostra signifi cativo per questo artista tragi- “La meraviglia della Natura morta 1830 -1910 Dall'Accademia ai maestri camente scomparso nel 1964. del Divisionismo” realizzata dalla Fondazione Casa di Risparmio di Tortona. L’evento prende in considerazione Un unico filo rosso ricollega tutte le opere esposte: la rappresentazione di uno dei momenti cruciali dell’attivi- elementi naturali tratti dai tradizionali tre regni: minerale, vegetale e ani- tà dell’artista, in cui l’interesse per male. La titolazione Nature Redivive intende attestare l’ininterrotto arric- lo ‘spazio’ - ispirato da Fontana e chimento di ispirazione nella classica continuità del linguaggio della cultura dal suo “Movimento Spaziale” a cui dell’arte. A metà strada tra le denominazioni storiche “Still life” e “Natura l’artista aveva aderito nel 1952 – si morta”, Nature Redivive mostra se possibile una terza via per cogliere l’es- affianca al profondo interesse per la senza delle composizioni natural-oggettuali nella loro sintesi fra corruzione natura che Tancredi affronta avvalen- e celebrazione, alienazione e rinascita, realismo e illusione estetica. dosi di un linguaggio artistico com- Artisti partecipanti: Armodio Agostino Arrivabene Andrea Barin Mauri- pletamente astratto e sperimentale. zio Bottoni Andrea Boyer Leonardo Caboni Claudio Cargiolli Giuseppe L'esposizione comprende sette di- Colombo Gianluca Corona Emanuele Dascanio Mauro Davoli Mario pinti della personale del 1958 di New Donizetti Francesco Dossena Vittorio Emanuele Philippe Garel Henk York presentati per la prima volta Helmantel Harry op de Laak Salvatore Mammoliti Isabella Molard al pubblico in una galleria privata Paola Nizzoli Desiderato Licio Passon Rein Pol Paolo Quaresima Ro- italiana. Di questo nucleo ricordiamo berto Rampinelli Fulvio Rinaldi Matthijs Röling Giorgio Salmoiraghi gli inediti in esposizione: un olio del Giorgio Scalco Doriano Scazzosi Piet Sebens Pietro Signorelli Kees 1956 (Senza Titolo, cm 120x140) ed Stoop Marzio Tamer Luciano Ventrone. un olio del 1957 (cm 100x140) a cui L’esposizione è accompagnata da un catalogo a colori, con testi in italiano e si affiancano due pastelli e tempera in inglese, edito dalla Casa Editrice Vanilla (www.vanillaedizioni.com), che su carta, di simili dimensioni (ca. cm ospita, oltre ai contributi dei curatori, interventi di Diana J. Afman, Giovan- 73x104 cad.) entrambi del 1955. Fra ni Serafi ni e Giorgio Lodetti. le opere già esposte a Feltre spiccano Partner culturale della mostra la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona Giardini a Venezia, un grande olio (www.fondazionecrtortona.it) e il Consolato Generale dei Paese Bassi di Mi- su tela di quasi due metri realizzato lano www.holland.it). nel 1957, che nell’antologica appena La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 20 novembre al 29 gennaio 2012. terminata era collocato accanto al dipinto di analoghe dimensioni di ======proprietà del Brooklyn Museum, ed BOLOGNA - Galleria d'Arte Maggiore altre due tele : Senza Titolo del 1955 JESSICA CARROLL - "TRA ARTE E REALTÁ" (olio su tela, cm 120x120) ed Sen- za titolo (olio su tela, cm 130x160), Una frizzante combinazione tra i temi naturalistici tipici della biologia, il gio- privo di data ma riconducibile allo co ludico e la simbologia legata al mito, emerge dalle opere di Jessica Carroll stesso periodo. esposte alla Galleria d'Arte Maggiore. Nel percorso proposto da Franco e Ro- Accanto a questo nucleo straordi- berta Calarota è ben evidente come Jessica Carroll sfi di la fi sicità del marmo e nario, si raccolgono in mostra altre del bronzo per creare delle sculture in movimento talmente leggere e fresche opere di altrettanta forza e qualità da togliere peso alla materia stessa di cui sono composte. Anguille, api, sep- espressiva che, nello spirito di un pie, acciughe, svariate tipologie di piante vegetali,sono pensate e realizzate continuo bisogno di sperimentazio- per dare corpo al tema della ricerca di direzione e del rapporto tra natura e ne e cambiamento, lo accompagna- tecnologia. Anche nell'atmosfera più fredda e schematica della scienza emerge no alla svolta verso l’Informale del l'elemento fantastico che unisce l'infi nitamente piccolo all'infi nitamente grande 1958.