LE MEMORIE DI TRENNO. (Raccolte Da Silvano Acquani)

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

LE MEMORIE DI TRENNO. (Raccolte Da Silvano Acquani) LE MEMORIE DI TRENNO. (raccolte da Silvano Acquani). In epoca romana era consuetudine dare agli agglomerati urbani, che si insediavano lungo le grandi arterie, che congiungevano tra loro centri di importanza strategica, commerciale e/o militare, una denominazione corrispondente alla loro distanza, misurata in miglia, dal “municipium” romano, nel nostro caso Mediolanum – Milano. La distanza incisa su cippi in sasso ( le pietre miliari ) è, quindi, testimonianza, sia della presenza dei romani, che di centri abitati. Nella cintura milanese questo fatto è testimoniato da un gran numero di “miliaria”. La grande arteria consolare, che da Mediolanum conduceva ad “Augusta Taurinorum” (Torino) e che oggi corrisponde grosso modo alla via Novara, rappresentava per i traffici romani una importante via di comunicazione. Su questa strada si trovavano Trenno (Trebennius = 3° miglio); Quarto (quarta lapide = 4° miglio); Quinto romano e Settimo milanese, che forse inizialmente erano solo insediamenti militari, stazioni di posta per il cambio di cavalli. Segmento della Tabula Peutingeriana con Mediolanum. CARTE E PERGAMENE TARDOMEDIOEVALI CHE MENZIONANO TRENNO. La prima memoria storica di Trenno porta la data del 17 marzo 877 e risulta in un rogito fra Leone e Sigifrido, preti officiali della chiesa di S. Ambrogio di Milano per un possesso “ in vico et fundo Triennum” nel villaggio e territorio di Trenno. Nel marzo 1017 i decumani, ufficiali e custodi della Basilica di S. Ambrogio, cedono ad Arivaldo di Baggio un campo nel luogo e fondo di Figino, di proprietà della Basilica, ricevendo in cambio un campo nel luogo e fondo di Trenno. Nelle coerenze del campo è nominata la “ chiesa di S. Giovanni di Trenno”. Il 26 aprile 1160 Pietro detto Venaroni, figlio del fu Manfredo ed Enrico, figlio del fu Guglielmo Venaroni, cugini, entrambi di Garbaniate Marcium e professanti la legge longobarda, vendono per ventitré soldi di buoni denari milanesi d'argento ad Ambrogio detto Guazonus di Milano quattro pezze di campo nel territorio di Garbaniate. Pietro ed Enrico danno inoltre guadia ad Ambrogio che difenderanno le pezze vendute, e pongono come fideiussore Manfredo detto de Vigniale di Trenno. (ASMi, AD, pergg., cart.310). L’11 ottobre 1164 la canonica di S. Ambrogio, rappresentata da Satrapa, preposito della chiesa di S. Ambrogio e della stessa canonica, con il consenso di Guiscardo, avvocato scelto per questo negozio, dà in permuta ad Anradus de Broxano, del borgo di S. Siro, un campo nel territorio di Trenno in località ad “Campum Salicis”, ricevendo da Anradus un altro campo situato nello stesso luogo in località Vineale e inoltre quattro soldi di buoni denari milanesi 1 d'argento. Satrapa e Anradus pongono come fideiussori rispettivamente Nazario de Niguarda e Nazario de Pascuario. (ASA, Perg. Sec. XII, n.114). In una pergamena di S. Giorgio al Palazzo leggiamo che nel febbraio del 1079 Palma, Abbatessa del Monastero di S. Maria di Dateo, livella per 29 anni a Ghirardo dodici iugeri di terreni, parte dei quali erano nel luogo di Trenno. Il 26 aprile 1191 con il consenso di Robaconte Anrochus avvocato eletto per questo negozio e delle monache Fomia, Bellisia, Cecilia e Miriana del monastero Dathei sito in Milano, a seguito stima eseguita da Tardivo de Burgo e da Guglielmo Rovore di Trenno, Alessandra badessa del monastero fa permuta con Obizone del fu Scamozo Grassus di Milano di un appezzamento di terra nel territorio di Trenno con altro sito nello stesso territorio. Promettono e danno guadia scambievolmente di difendere quanto sopra; Obizone in particolare dalla moglie e dalla nuora. (ASMi, FR p.a., cart. 2249, s.n.). L’8 maggio 1197 i fratelli Guglielmo e Robarino detti Rovore di Trenno con le rispettive mogli Imilia e Begevene, di legge longobarda, le mogli con il consenso del marito e per licenza di Pietro Cavania loro fratello e di Tardio de Burgo loro parente e rinunziando a ogni loro diritto, vendono ad Alessandra badessa del monastero detto Dalfei seu Boketi un appezzamento di campo sito nel territorio di Trenno, in località detta “in Caisascha”, campo che i fratelli avevano acquistato da Benza de Moneta. Danno guadia di difendere la vendita e ricevono soldi quaranta di nuova moneta milanese provenienti da un fitto che era stato venduto a Presbitero Brusatore e che Marchisia, ava di detto Presbitero, aveva lasciato con testamento al monastero. (ASMi, FR p.a., cart. 2249, s.n.). Un atto del 24 ottobre 1207 ci presenta un Gualterius di Trenno, “canevarius Communis Mediolani” , cioè un cassiere del Comune di Milano, che riscuote da Albergato, Arciprete di S. Maria al Monte, otto lire di terzuoli pel riscatto di una giumenta e granaglie sequestrate per motivi di dazio (Manaresi – Atti del Comune di Milano). ALTRE CARTE.. Nel 1248, il 6 luglio il Podestà di Milano, Ogerio de Novellini, dovette stendere un decreto per liberare Giraldo da Passara dalle molestie, che gli venivano recate dai Capitanei delle Pievi di Treno e Cizano ( Giulini – Memorie spettanti alla città e alla campagna di Milano - Vol. IV). Un elenco di nobili “ Matricola Nobilium Familiarum Mediolani”, rogata de anno 1377, sub die 20 Aprilis da Damiano de Ciochis, annovera fra di essi la famiglia Grassellis de Bolate e Treno. Cesare Cantù ricorda ancora alcune ferriate artistiche in S. Maria Podone, fatte eseguire dai fratelli Cristofaro et Jerato di Trenno, che vi apposero l’iscrizione “ Christophorus et Hieratus fratres de Trennis fecerunt fieri istas ferriatas.” Un editto ducale del 17 gennaio 1396 concedeva l’esenzione dai dazi per le vettovaglie dirette all’Ospedale Nuovo di Donna Bona, che provenivano dai possessi di Trenno, donati dagli Arcivescovi Ottone e Giovanni Visconti. Pure nel 1396 fra i Possessori in Milano e territorio, viene annoverata la nobile famiglia Penzana di Trenno. I Regesti Statuti di Milano ricordano il 17 novembre 1419 un Giacobbe di Trenno, Sindaco e già giudice del Podestà di Milano: “Sindicatus d. Iacob de Trenio, olim iudicis potestatis mediolani”. Il Comune di Trenno (sec. XIII - 1757). 2 L’esistenza di un ordinamento comunale è testimoniata da un documento datato 31 marzo 1257, trascritto negli “Atti del Comune di Milano” in cui Trenno è citato come comune ed è segnalata la presenza del console (Baroni 1987). Negli “Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346” Trenno risulta incluso nella pieve omonima e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della “strata da Sancto Petro a l’Olmo” come “el locho de Treno” (Compartizione delle fagie 1346). Negli aggiornamenti dei registri dell’estimo del ducato di Milano del XVII secolo Trenno risulta ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 47). Dalle risposte ai 45 quesiti della Giunta del censimento del 1751 emerge che il comune contava 289 anime ed era amministrato dal console, tutore dell’ordine pubblico, eletto a pubblico incanto dall’assemblea di tutti i capi di casa della comunità, convocata in piazza dal console stesso in occasione della pubblicazione dei riparti annuali, con la soprintendenza dei primi estimati della comunità. Ad un cancelliere la comunità infine delegava la compilazione dei riparti annuali e la custodia di tutte le pubbliche scritture. Sempre a quel tempo il comune era direttamente sottoposto alla giurisdizione del podestà di Milano, presso la cui banca criminale il console era tenuto ogni anno a prestare l’ordinario giuramento ed a presentare le eventuali denunce prodotte dalla comunità (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3061). Nel 1753, secondo quanto indicato nell’ “Indice delle Pievi e Comunità dello Stato di Milano”, al comune di Trenno risultava aggregato quello di Torrazza San Leonardo. Tale aggregazione veniva confermata anche nell’“Indice delle mappe territoriali e delle tavole del nuovo estimo sopra di esse formate in ciascheduna città e comunità dello stato di Milano” compilato prima della promulgazione dell’editto teresiano relativo alla compartimentazione territoriale dello stato milanese del 1757 (Indice nuovo estimo Stato di Milano). (1757 - 1797). Nel compartimento territoriale dello stato di Milano (editto 10 giugno 1757) Trenno, che aveva unite Cassina Chiusa, Fagnarello e Torrazza San Leonardo, si trova designato come capoluogo della pieve omonima compresa nel ducato di Milano. Nel 1771 il comune contava 603 abitanti (Statistica anime Lombardia, 1771). Con il successivo compartimento territoriale della Lombardia austriaca (editto 26 settembre 1786 c) Trenno e la sua pieve furono inseriti nella provincia di Milano. Nel nuovo compartimento territoriale per l’anno 1791 il comune capopieve di Trenno risulta ancora inserito nella provincia di Milano, XXVII “distretto censuario” (Compartimento Lombardia, 1791). (1798 - 1808). In base alla legge 26 marzo 1798 di organizzazione del dipartimento d’Olona (legge 6 germinale anno VI a) il comune di Trenno, con le frazioni Cassina Chiusa, Fagnarello e Torrazza San Leonardo, venne inserito nel distretto di Baggio. Anche in seguito alla successiva legge 26 settembre 1798 di ripartizione territoriale dei dipartimenti d’Olona, Alto Po, Serio e Mincio (legge 5 vendemmiale anno VII), Trenno rimase nel dipartimento d’Olona, compreso nel distretto di Sedriano. 3 Il comune, in forza della legge 13 maggio 1801 di ripartizione territoriale della Repubblica Cisalpina (legge 23 fiorile anno IX), venne poi incluso nel distretto I del dipartimento d’Olona, con capoluogo Milano. Con l’attivazione del compartimento territoriale del Regno d’Italia (decreto 8 giugno 1805 a), Trenno restò nel distretto I di Milano, inserito nel cantone VI di Milano: comune di III classe, contava 326 abitanti. Nel 1808 il comune di Trenno venne soppresso e incluso nel Circondario esterno del comune di Milano (decreto 9 febbraio 1808). (1816 - 1859). Con il compartimento territoriale delle province lombarde del regno Lombardo-Veneto (notificazione 12 febbraio 1816) il ricostituito comune di Trenno – che comprendeva le frazioni di Cassina Chiusa, Fagnarello, San Leonardo e Torrazza – venne inserito nella provincia di Milano, distretto III di Bollate.
Recommended publications
  • Lo Spazio Urbano Della Piazza D'armi Di Milano: Relazione Storica
    Lo spazio urbano della Piazza d’Armi di Milano: relazione storica Dott. Giorgio Uberti1 Lo spazio urbano oggi occupato dalla Piazza d’Armi, dalla Caserma Santa Barbara e dall’Ospedale Militare di Milano si estende su una superficie che confina a nord con Via Novara e che comprende Via delle Forze Armate. Queste due strade, la cui esistenza è testimoniata da secoli, avvalorano la rilevanza storica dell’area in oggetto. 1. STORIA ANTICA Via Novara, sebbene disposta lungo un tracciato leggermente diverso da quello attuale, era ed è una delle più importanti strade di collegamento da e per la città, già utilizzata nell’età tardo-imperiale (III - IV secolo dopo Cristo) quando Milano, allora Mediolanum, era una delle due capitali dell’Impero Romano d’Occidente2. Si trattava della via Mediolanum – Novaria – Vercellae, grazie alla quale era possibile raggiungere Aosta, il passo del gran San Bernardo e la Gallia Transalpina3. Nella toponomastica di alcune vicine località milanesi è ancora possibile riconoscere il sistema miliare di questa strada: Quarto Cagnino, Quinto Romano e Settimo Milanese4. Via Forze Armate era una delle strade minori, dettagliatamente descritte all’interno degli Statuti delle strade e delle acque del contado di Milano5 del 1346. Anticamente era chiamata Strada de Bagio, dal nome di un villaggio distante circa sette chilometri dalle mura di Milano, già presente nel X secolo dopo Cristo6. Questa strada si distaccava dall’antica via per Novara presso l’attuale piazza De Angeli, località nella quale, ancora nella prima metà del XX secolo, era presente un ponte sul fiume Olona. È possibile ipotizzare che questa strada fosse già utilizzata in epoca tardo-imperiale per collegare Mediolanum con la località di Cesano Boscone, qui infatti sono stati effettuati svariati rinvenimenti archeologici in grado di dimostrare la presenza di un insediamento pagano del IV secolo dopo Cristo.
    [Show full text]
  • Scuola Dei Quartieri
    Sommario Rassegna Stampa Pagina Testata Data Titolo Pag. Rubrica Fondazione Politecnico di MI Milano.Repubblica.it 05/10/2020 SCUOLA DEI QUARTIERI, LE BUONE IDEE DAL BASSO FINANZIATE 2 DAL COMUNE DI MILANO: VIA AL TERZO BANDO Msn.com/it 05/10/2020 SCUOLA DEI QUARTIERI, LE BUONE IDEE DAL BASSO FINANZIATE 4 DAL COMUNE DI MILANO: VIA AL TERZO BANDO Imprese-lavoro.com 03/10/2020 MILANO: CRESCE LA SCUOLA DEI QUARTIERI 5 Lamilano.it 03/10/2020 MILANO, A DERGANO E BOVISA ARRIVA 'LA SCUOLA DEI QUARTIERI' 7 Mi-Lorenteggio.com 03/10/2020 LAVORO. A DERGANO E BOVISA ARRIVA "LA SCUOLA DEI 10 QUARTIERI" Sannioportale.it 03/10/2020 MILANO: COMUNE, A DERGANO E BOVISA ARRIVA 'LA SCUOLA DEI 13 QUARTIERI' (3) Viveremilano.info 03/10/2020 A DERGANO E BOVISA ARRIVA "LA SCUOLA DEI QUARTIERI" 16 Milanotoday.it 01/10/2020 LA SCUOLA DEI QUARTIERI, 500MILA EURO PER LE BELLE IDEE CHE 19 MIGLIORANO LE PERIFERIE Data 05-10-2020 Pagina Foglio 1 / 2 MENU CERCA PER ABBONARSI ACCEDI Milano Cerca nel sito METEO HOME CRONACA SPORT FOTO TEMPO LIBERO ANNUNCI LOCALI CAMBIA EDIZIONE VIDEO Scuola dei quartieri, le buone idee dal basso finanziate dal Comune di Milano: via al terzo bando Al Rob de Matt, a Dergano, presentati i progetti già in corso e lanciata la nuova selezione per scegliere fino a 30 idee utili alla comunità presentate da gruppi informali di ZITA DAZZI ABBONATI A 05 ottobre 2020 Newsletter Una bottega di piante per artigiani al naturale, un dispositivo per incentivare nei condomini la raccolta differenziata.
    [Show full text]
  • HOTEL D'este**** Viale Bligny, 23 Milano
    HOTEL D’ESTE**** Viale Bligny, 23 Milano http://www.hoteldestemilano.it Tel:+39 02 58321001 Fax: +39 0258321136 E-mail [email protected] Hotel D'Este is located in the heart of Milan and near all major attractions of the city. 79 Rooms totally remodeled in 2001, offers superior class service in very quite atmosphere, tastefully hotel ideal for the business traveller. All the guest rooms are comfortable and nicely equipped to give a feeling of being at home while away from home. Hotel amenities: AM/FM Alarm Clock, Bar/Lounge, Business Center, Concierge, 24 Hour Front Desk, Mini Bar, Modem Lines in Room, Meeting/Banquet Facilities, No Smoking Rooms/Facilities, RV or Truck Parking, Restaurant, Room Service Safe Deposit Box, Television with Cable, Laundry/Valet Services. HOTEL GRAND VISCONTI PALACE**** Viale Isonzo 14 Milan http://www.grandviscontipalace.com/ Tel: +39 02 540 341 Fax: +39 02 540 69 523 E-mail [email protected] The Grand Visconti is a fashionable palace in the heart of Italy’s fashion capital. The hotel has 162 rooms of the Classic, Quality and Exclusive type, and 10 Suites ranging from the Junior Suites to the Tower Suite. While the bedrooms are classical, many of the suites have been given touches of a slight minimalist design, for tastes which are sophisticated but not traditional. The hotel has 4 Junior Suites, 3 Executive Suites, 2 Grand Suites and the exclusive Tower Suite. Guests can enjoy an array of amenities including health spa and sauna, indoor swimming pool and express check-in/out. HOTEL LIBERTY**** Viale Bligny 56 Milano http://www.liberty.hotelsinmilan.it Tel: + 39 02 58318562 Fax +39 02 58319061 E-mail [email protected] A newly built deluxe hotel at 10 minutes from city center.
    [Show full text]
  • Il Passante Ferroviario Trasporto Metropolitano E Regionale
    Edited by Foxit PDF Editor Copyright (c) by Foxit Software Company, 2004 For Evaluation Only. L’Assessorato allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano ha aperto nel luglio 2001 il primo Urban Center d’Italia nel centro istituzionale e culturale della città. Urban Center ha l’obiettivo di comunicare ai cittadini le grandi trasformazioni del territorio, le politiche urbanistiche e le loro forme attuative. Si AIM rivolge ad un pubblico esteso, italiano ed internazionale, che comprende operatori Associazione economici di settore e non, studenti, turisti, amministratori pubblici, ai quali fornisce dati e informazioni sull’assetto territoriale della città, sulle sue potenzialità evolutive e Interessi Metropolitani sulle sue eccellenze. Urban Center è inoltre centro di dibattito e approfondimento per le tematiche che, sotto vari profili, riguardano il progetto di sviluppo urbano. Svolge la sua attività attraverso esposizione di progetti, conferenze e workshop negli spazi in Galleria Vittorio Emanuele, organizza itinerari di visita tematizzati, edizione di dossier e documenti illustrativi di progetti e temi urbanistici. Il programma d’iniziativa comunitaria Urban II Milano 2000- 2006 ha per obiettivo la riqualificazione della periferia nord-ovest di Milano. L’area d’intervento comprende i quartieri di Bovisa, Bovisasca, Certosa, Garegnano, Musocco, Quarto Oggiaro, Vialba e Villapizzone e riguarda una superficie di 12 kmq con una popolazione di 53.000 abitanti. Urban si propone di valorizzare le risorse ambientali, sociali ed economiche di questa zona sulla base di quattro grandi priorità strategiche: miglioramenti ecocompatibili dell'ambiente urbano; imprenditorialità e patti per l'occupazione volti a creare iniziative sociali; sistemi di trasporto intelligenti; gestione integrata e comunicazione.
    [Show full text]
  • Welcome to Milan
    WELCOME TO MILAN WHAT MILAN IS ALL ABOUT MEGLIOMILANO MEGLIOMILANO The brochure WELCOME TO MILAN marks the attention paid to those who come to Milan either for business or for study. A fi rst welcome approach which helps to improve the image of the city perceived from outside and to describe the city in all its various aspects. The brochure takes the visitor to the historical, cultural and artistic heritage of the city and indicates the services and opportunities off ered in a vivid and dynamic context as is the case of Milan. MeglioMilano, which is deeply involved in the “hosting fi eld” as from its birth in 1987, off ers this brochure to the city and its visitors thanks to the attention and the contribution of important Institutions at a local level, but not only: Edison SpA, Expo CTS and Politecnico of Milan. The cooperation between the public and private sectors underlines the fact that the city is ever more aiming at off ering better and useable services in order to improve the quality of life in the city for its inhabitants and visitors. Wishing that WELCOME TO MILAN may be a good travel companion during your stay in Milan, I thank all the readers. Marco Bono Chairman This brochure has been prepared by MeglioMilano, a non-profi t- making association set up by Automobile Club Milan, Chamber of Commerce and the Union of Commerce, along with the Universities Bocconi, Cattolica, Politecnico, Statale, the scope being to improve the quality of life in the city. Milan Bicocca University, IULM University and companies of diff erent sectors have subsequently joined.
    [Show full text]
  • Breve Storia Di Una Comunità Dalle Radici Profonde. Quarto Oggiaro È
    Quarto Oggiaro: Breve storia di una Comunità dalle radici profonde. Quarto Oggiaro è un quartiere di Milano che porta con se ancora una cattiva nomea dagli anni ’80, dovuta al degrado e alle fragilità socio-economiche che hanno contraddistinto non solo la storia del dopoguerra del nostro quartiere ma l’intera narrazione delle periferie italiane. Molti conoscono la storia di Quarto come di un quartiere popolare sorto, a partire dal 1956, per accogliere la migrazione interna proveniente dal sud, impiantando palazzi di edilizia popolare su terreni che componevano la cintura agricola della città di Milano. Di fatto questa è la genesi del quartiere, come la conoscono tutti, pochi conoscono invece la fortissima identità storica di questo luogo e la sua strategica connessione con la città di Milano. In questo articolo proverò a tracciare il filo d’Arianna che unisce la storia del nostro quartiere con quella di Milano, della Lombardia e della penisola Italiana. Quarto Oggiaro è un toponimo abbastanza chiaro, con Quarto si indica le miglia romane dal centro città mentre si è poco discusso sul termine Oggiaro/Uglè/Uglerio così come è riportato dalle fonti storiche. Un analisi dei toponomi vicini a Quarto e della sua composizione ambientale ci proietta direttamente nel VI secolo A.C, quando secondo il cronista Romano Tito Livio, il principe celtico Belloveso a capo di una coalizione di popoli varca le Alpi, sconfigge gli Etruschi nella pianura Padana e fonda la sua città, su una collina che si ergeva su una vasta terra di paludi e acquitrini: la chiamerà Medh-lan , cioè “la terra sopra le acque” , che con il tempo prenderà il nome di Mesiolanum, Mediolanum e infine Milano.
    [Show full text]
  • The Regeneration of Large-Scale Social Housing Estates
    The regeneration of large-scale Social Housing estates Spatial, territorial, institutional and planning dimensions © 2020, Brussels, SoHoLab Please do not distribute without the permission of the authors. First Version: 27/06/2018, Final Version: 21/03/20 ISBN 9789464007190 D/2020/SoHoLab, uitgever All rights reserved. No part of this report may be reproduced, stored in a retrieval system or transmitted, in any form or by any means, without the prior persmission of the publisher. This document was produced the SoHoLab research team consisting of Architecture Urbanisme Société: Savoirs Enseignment Recherche (AUSser CNRS 3329); Department of Architecture and Urban Studies, Politecnico di Milano (PoliMi, DAStU); and Cosmopolis, Vrije Universiteit Brussel (VUB). The project has recieved funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme, Agence National de la Recherche (ANR, France), Innvoris (Brussels, Belgium), Ministero dell’Istruzione dell’Università é della Ricerca (MIUR, Italy) under grant agreement No 693443. Refer to this report as: Aernouts, N., Maranghi, E. & Ryckewaert, M. (Eds.) (2020). The regeneration of large-scale Social Housing estates. Spatial, territorial, institutional and planning dimensions, Brussels: Soholab, 191 p. For more information: www.soholab.org Research team: Regional partners: Local partners: European and regional co-financing: The regeneration of large-scale Social Housing estates Spatial, territorial, institutional and planning dimensions Nele Aernouts, Elena Maranghi and Michael Ryckewaert (Editors) This report is dedicated to the memory of Andrei Feraru whose invaluable contribution to this project ended too soon. About | 7 About Already since the 1970s, internationally, the regeneration of large- scale modernist social housing estates has been on the research and policy agenda.
    [Show full text]
  • Ai Margini Dello Sviluppo Urbano. Uno Studio Su Quarto Oggiaro Rossana Torri, Tommaso Vitale
    Ai margini dello sviluppo urbano. Uno studio su Quarto Oggiaro Rossana Torri, Tommaso Vitale To cite this version: Rossana Torri, Tommaso Vitale. Ai margini dello sviluppo urbano. Uno studio su Quarto Oggiaro: On the Fringes of Urban Development. A Study on Quarto Oggiaro. Bruno Mondadori Editore, pp.192, 2009. hal-01495479 HAL Id: hal-01495479 https://hal-sciencespo.archives-ouvertes.fr/hal-01495479 Submitted on 25 Mar 2017 HAL is a multi-disciplinary open access L’archive ouverte pluridisciplinaire HAL, est archive for the deposit and dissemination of sci- destinée au dépôt et à la diffusion de documents entific research documents, whether they are pub- scientifiques de niveau recherche, publiés ou non, lished or not. The documents may come from émanant des établissements d’enseignement et de teaching and research institutions in France or recherche français ou étrangers, des laboratoires abroad, or from public or private research centers. publics ou privés. 00Quarto Oggiaro romane_PBM 10/11/09 10.36 Pagina 1 00Quarto Oggiaro romane_PBM 10/11/09 10.36 Pagina 2 00Quarto Oggiaro romane_PBM 10/11/09 10.36 Pagina 1 Ricerca 00Quarto Oggiaro romane_PBM 10/11/09 10.36 Pagina 2 00Quarto Oggiaro romane_PBM 10/11/09 10.36 Pagina 3 Ai margini dello sviluppo urbano Uno studio su Quarto Oggiaro a cura di Rossana Torri e Tommaso Vitale Bruno Mondadori 00Quarto Oggiaro romane_PBM 10/11/09 10.36 Pagina 4 Il volume è finanziato da Acli Lombardia. Tutti i diritti riservati © 2009 Pearson Italia, Milano-Torino Prima pubblicazione: dicembre 2009 Per i passi antologici, per le citazioni, per le riproduzioni grafiche, cartografiche e fotografiche appartenenti alla proprietà di terzi, inseriti in quest’opera, l’editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire nonché per eventuali non volute omissioni e/o errori di attribuzione nei riferimenti.
    [Show full text]
  • Il Decentramento Milanese
    IL DECENTRAMENTO MILANESE Il Comune di Milano come oggi lo conosciamo risale al 1924 quando con un accordo storico vennero accorpati gli 11 Comuni limitrofi - Affori - Baggio - Chiaravalle - Crescenzago - Gorla/Precotto - Greco - Lambrate - Musocco - Niguarda - Trenno - Vigentino con questi comuni la città raggiunse l’estensione di 181 Km quadrati che è l’estensione attuale della città di Milano. Il decentramento a Milano è sorto sulla base di una forte spinta proveniente dalla periferia dell a città; in particolare già dal 1961 a Milano operavano molti comitati di quartiere spontanei, di associazioni, che spingevano per una più forte partecipazione alla vita politica della città. 1966/67 si fa largo soprattutto nelle forze di sinistra, comuni sti e socialisti l’idea di avvicinare i cittadini ad una politica connessa col territorio costituendo dei “Parlamentini” di zona. Il dibattito approda in Consiglio, dove la corrente di sinistra democristiana, per non lasciare solo alla sinistra questa posizione, si farà paladina del decentramento. Il Sindaco Bucalossi costituisce il primo Ufficio Decentramento. Contrari all’idea i socialdemocratici e i liberali e qualche socialista. 1968, anno di nascita del decentramento milanese, si contavano allora ci rca 65 comitati di quartiere. A Milano i consigli di zona vennero istituiti nel luglio del 1968 ( Sindaco ANIASI ) e si insediarono nel marzo dell’anno successivo. Il primo regolamento con cui il Consiglio comunale diede avvio al decentramento amministrativo (1968), ripartiva il territorio comunale in venti zone, con popolazione variabile da un minimo di 32000 abitanti ad un massimo di 140.000, ognuno di questi sotto la responsabilità di 20 consiglieri ,designati dai partiti in consiglio comunale e sotto la P residenza di un Aggiunto nominato dal Sindaco.
    [Show full text]
  • Rete Cure Palliative Milano
    RETE CURE PALLIATIVE MILANO Quando non è più ritenuta possibile la cura della malattia è importante continuare a garantire una qualità di vita al paziente, alleviandogli sintomi e sofferenze e offrendo ai familiari e alle persone vicine un adeguato sostegno. Milano ha una Rete di Cure Palliative composta da circa 30 strutture e servizi per l’assistenza domiciliare e assistenza in Hospice, integrati tra di loro nel Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative di Milano che apre uno sportello informativo. SPORTELLO DELLA RETE L’obbiettivo dello sportello è fornire indicazioni su come accedere ai servizi delle strutture della Rete (Assistenza Domiciliare e ricovero in Hospice) della città di Milano, ai cittadini, ai medici di Medicina generale e specialisti, per facilitare e velocizzare l’attivazione delle cure palliative, offrendo anche ascolto ed adeguate risposte. Lo sportello è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 presso il P.O. Fatebenefratelli dell’ASST Fatebenefratelli - Sacco SCHEDE Via Castelfidardo 15 – 20121 Milano Tel. 026363.2946 - email [email protected] STRUTTURE E SERVIZI 1 DIPARTIMENTO CURE PALLIATIVE MILANO - SCHEDA STRUTTURA PER UTENTE/PAZIENTE STRUTTURA SERVIZI A.M.P. PAXME DOMICILIARE SOCIETÀ ASSISTENZA DOMICILIARE Cooperativa Sociale via Ippolito Rossellini 12 20124 Milano ASSISTENZA DOMICILIARE NOMINATIVO DI RIFERIMENTO: Dottoressa Patrizia Calvi RECAPITO TELEFONICO: Paxme Assistance 02 67382785 - Paxme Domiciliare nr. Verde 800966138 SEDE DEI COLLOQUI DI PRESA IN CARICO: c/o AMP
    [Show full text]
  • Il Degrado Dell'ex Istituto Marchiondi
    PAG_1-24:LayoutPAG_1-24:Layout 1 02/10/141 02/10/14 16:27 16:27 Pagina Pagina 1 1 POSTE ITALIANE S.P.A - SPED. IN ABB. POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB MILANO POSTEPOSTE ITALIANE ITALIANE S.P.A. S.P.A. - SPED. - SPED. IN ABB. IN POSTALEABB. POSTALE - D.L. 353/2003- D.L. 353/2003 (CONV. (CONV. IN L. 27/02/2004 IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. N. 46) 1, ART.COMMA 1, COMMA 1, DCB MILANO1, DCB MILANO In MilanoIn Milano dal 1950 dal 1950 OTTICAOTTICA MAINARDI MAINARDIsnc snc La libertàLa libertà di veder di bene!veder bene! MENSILEMENSILEMENSILE DI DI INFORMAZIONEDI INFORMAZIONE INFORMAZIONE EE CULTURACULTURA E CULTURA PERPER PERIL LA MUNICIPIO ZONA LA ZONA 7 7 7 marzo 2021 Porta Vercellina - San Siro - Baggio ottobreottobre 2014 2014 PortaPorta Vercellina Vercellina - San- San Siro Siro - Baggio - Baggio - Muggiano TrentacinquesimoQuarantaduesimo anno anno Muggiano - Figino - Quinto Romano TrentacinquesimoE annoVia A.Via M. A. Ceriani, M. Ceriani, 14 14 QuartoMuggiano Cagnino - Figino - Quinto - Quinto Romano Romano - Figino AbbonamentoAbbonamento annuale annuale € 15,50 15,50€ il diciottoil diciotto - Soc. - Soc. Coop. Coop. a r.l.a r.l. - 20152 - 20152 Milano Milano Abbonamento annuale 15,50 20153 Milano il diciotto - Soc. Coop. a r.l. - 20152 Milano C/C postale C/C postale n. 21089206 n. 21089206 20153 Milano ViaPiazza Forze Anita Armate Garibaldi 410 - Tel./Fax.13 - Tel./Fax. 02.47.99.51.05 02.45.63.028 C/C postale n. 21089206 Via Forze Armate 410 - Tel./Fax.
    [Show full text]
  • Milan and the Lakes Travel Guide
    MILAN AND THE LAKES TRAVEL GUIDE Made by dk. 04. November 2009 PERSONAL GUIDES POWERED BY traveldk.com 1 Top 10 Attractions Milan and the Lakes Travel Guide Leonardo’s Last Supper The Last Supper , Leonardo da Vinci’s 1495–7 masterpiece, is a touchstone of Renaissance painting. Since the day it was finished, art students have journeyed to Milan to view the work, which takes up a refectory wall in a Dominican convent next to the church of Santa Maria delle Grazie. The 20th-century writer Aldous Huxley called it “the saddest work of art in the world”: he was referring not to the impact of the scene – the moment when Christ tells his disciples “one of you will betray me” – but to the fresco’s state of deterioration. More on Leonardo da Vinci (1452–1519) Crucifixion on Opposite Wall Top 10 Features 9 Most people spend so much time gazing at the Last Groupings Supper that they never notice the 1495 fresco by Donato 1 Leonardo was at the time studying the effects of Montorfano on the opposite wall, still rich with colour sound and physical waves. The groups of figures reflect and vivid detail. the triangular Trinity concept (with Jesus at the centre) as well as the effect of a metaphysical shock wave, Example of Ageing emanating out from Jesus and reflecting back from the 10 Montorfano’s Crucifixion was painted in true buon walls as he reveals there is a traitor in their midst. fresco , but the now barely visible kneeling figures to the sides were added later on dry plaster – the same method “Halo” of Jesus Leonardo used.
    [Show full text]