Sped. in a. p. - art. 2 comma 20/c legge 662/96 - filiale di Milano - Anno LXXXVI - N. 1 Mensile dell’A.N.A. Gennaio 2007 ai 3.000 metri intorno 26 ascensioni in duesettimane Brigata Taurinense: IN COPERTINA AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE NUMERO 229 na splendida immagine DIRETTORE RESPONSABILE Udell’escursione del 32° Vittorio Brunello reggimento alpini guastato- ri in marcia verso Colle Cou- DIREZIONE E REDAZIONE pe. Al campo invernale, du- via Marsala, 9 - 20121 Milano rato due settimane, hanno tel. 02.29013181 - fax 02.29003611 partecipato tutti i reparti INTERNET E-MAIL della brigata con attenda- www.ana.it [email protected] menti e notti trascorse in quota. Parimenti, anche i COMITATO DI DIREZIONE Adriano Rocci (presidente), Antonio Arnoldi, reparti della Julia (ne par- Alcide Bertarini, Luigi Bertino, Vittorio Brunello, leremo sul prossimo nume- Vito Peragine, Marco Valditara. ro) hanno compiuto analo- ghe escursioni, che hanno NON ISCRITTI ALL’ANA Abbonamenti, cambio indirizzo, rinnovi lo scopo di addestrare gli tel. 02.62410215 - fax 02.6555139 alpini ad operare in condi- [email protected] zioni ambientali complesse per l’Italia: 12 euro (L. 23.235) e difficili, nella migliore tra- per l’estero: 14 euro (L. 27.108) dizione del Corpo. (Foto sul C.C.P. 23853203 intestato a: brigata alpina Taurinense) «L’Alpino» - via Marsala, 9 - 20121 Milano ISCRITTI ALL’ANA Gli iscritti all’ANA, per il cambiamento di indirizzo, devono rivolgersi esclusivamente al gruppo o alla sezione di appartenenza. ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI Via Marsala, 9 - 20121 Milano Sommario Segreteria: tel. 02.62410200 fax 02.6592364 gennaio 2007 [email protected] Direttore Generale: tel. 02.62410211 [email protected] 3 22-23 Editoriale Dibattito sulla coralità Segretario Nazionale: tel. 02.62410212 [email protected] 4-5 Lettere al Direttore 24-25 Tarvisio: i 300 eroi Amministrazione: tel. 02.62410201 della “Caserma Italia” fax 02.6555139 6 [email protected] Consiglio Direttivo Protezione Civile: tel. 02.62410205 Nazionale 26 Zona Franca fax 02.6592364 [email protected] 6 Calendario manifestazioni Centro Studi ANA: tel. 02.62410207 28-32 Sport fax 02.62410230 [email protected] 8 Mozambico: operazione 34-47 Rubriche Fotolito e stampa: Amilcare Pizzi s.p.a. conclusa Via Amilcare Pizzi, 14 20092 Cinisello Balsamo (MI) 10-11 Protezione civile Progetto grafico e impaginazione: Camillo Sassi Inviare a L’Alpino una copia Chiuso in tipografia il 22 dicembre 2006 Di questo numero sono state tirate 386.208 copie 12-14 Cuneo: aspettando dei giornali di sezione e gruppo l’Adunata Rinnoviamo l’invito ai presidenti di sezione e ai capi gruppo ad inviare alla redazione 15 de L’Alpino una copia del loro giornale. Cravatte e berretti ANA Se ne parla: il presepe Servirà non soltanto per la nostra raccolta ma anche per avere la possibilità di pubbli- i berretti con visiera e lo stemma dell’ANA sono state aggiunte …le cravatte: una verde, 16-19 Alpini in armi care qualche articolo di particolare inte- A resse, meritevole di essere riportato all’at- una rossa e una blu, disseminate di penne, co- tenzione di tutti attraverso le pagine del me si vede nella fotografia. Sono di seta, molto 20-21 Andreoletti, a 30 anni mensile nazionale. resistenti. Cappelli (ce n’è uno in tela ed uno in dalla scomparsa Quindi inviate i vostri periodici alpini! pile) e cravatte possono essere richiesti diret- tamente alla sezione di appartenenza, che Invio de “L’Alpino” ai soci provvederà a smistare Si ricorda che l’art. 31 del regolamento nazionale prevede che l’invio della rivista nazio- l’ordine ai competen- nale in abbonamento agli associati sia continuato per tutto il primo trimestre dell’anno ti uffici della Sede in corso. Si invitano perciò tutti i soci che non avessero ancora rinnovato l’iscrizione nazionale. Berretti e cravatte possono all’ANA, a provvedervi al più presto garantendosi in tal modo l’ininterrotta spedizione de essere richiesti da “L’Alpino”. chiunque sia socio ANA. ● 2 1 - 2007 Un altrosplendidoesempio cappello. chiusi sottoilnostroglorioso valoritradizionalirac- forti erinnovanoi che confermano unico nellanostrasocietàe che costituisconounmodello catori displendidesinergie puntuale sensibilità,sonoindi- hanno saputoraccoglierecon riali cheglialpiniincongedo ni grazieaifondiedmate- dainostrialpi- gente, costruite utilialla ri etantestrutture rietà. Lescuole,icentrisanita- diconcretasolida- interventi pito diripristinarelapace,con com- neldifficile ternazionale dellacomunitàin- agli sforzi ai piùdeboliedaconcorrere sicurezza litari, teseafornire compagnare leoperazionimi- si, peraltro,hannopotutoac- Es- conforza. hanno avvertito raq, dalKossovoallaBosnia, rativi, dall’Afghanistanall’I- impegnati neitantiteatriope- un sostegnocheinostrialpini, ed Una vicinanza,unaffetto Alpine. re leTruppe grande privilegiodicomanda- il periodoincuihoavuto durantetutto gli alpiniinarmi ameedtutti zionato offerto edilsostegnoincondi- l’affetto Nazionale perlavicinanza, nostra gloriosaAssociazione zionale etuttiglialpinidella na, ilConsiglioDirettivoNa- Pero- simo PresidenteCorrado re, Suotramite,ilnostrocaris- pe Alpinedesideroringrazia- cedere ilcomandodelleTrup- Caro Direttore, nel momentodi “Grazie”, daunAlpino e nessunopotràcolmare il pur comprendendoche niente nei nostricuori.Ediloro cari, persempre za”, rimarranno pegnati a“difenderelasperan- Afghanistan mentreeranoim- cadutiin Vincenzo Cardella, Caporalmaggiore gella edil1° Lan- giore CapoSceltoGiorgio seppe Orlando,ilCaporalmag- nelli, ilCaporalmaggioreGiu- Maresciallo CapoLucaPolsi- Il CapitanoManuelFiorito,il bene deglialtri. la propriagiovanevitaperil ancora oggi,sipossadonare avanti” atestimoniarecome, che“sonoandati no ritornati, dei cinqueragazzichenonso- allefamiglie compatta intorno de famigliaalpinasièstretta biamo vissutiquandolagran- comuneliab- partecipazione Ma imomentidipiùintensa esostanziale. formale edicompattezza di efficienza mondo un’immaginemirabile al pello alpinohannoofferto uomini eledonneconilcap- di “Torino 2006”,quandogli espresso sullepisteolimpiche di collaborazionel’abbiamo Viva gliAlpini,vival’Italia. e difficili. prattutto neimomentipiùtristi la vicinanzadimostrataciso- sione deinostriproblemieper lità evidenziatanellacondivi- perlasensibi- inarmi, reparti l’attenzione dedicataainostri la redazionede“L’Alpino” per zionale, alDirettoreeatutta gratitudine alPresidenteNa- erinnovarelamia scortare, avuto l’onoreedilprivilegiodi ciazione, chetantevolteho Labaro Nazionaledell’Asso- deferente, rispettososalutoal ilmio Infine, voglioporgere sociazione eperisanniti. bella risorsaperlanostraAs- il suoentusiasmosonouna Morcone. Lasuagenerositàed Sannitico delGruppo perrotta all’alpinoMarcoSca- gruppo, volgere almiogiovanecapo- vogliori- Un salutoparticolare razioni. che citramandiamodagene- nità edisolidarietàumana dere quelpatrimoniodialpi- e sicuro,perdifenderediffon- con ilnostropassocadenzato edalpiniincongedo, in armi mo amarciareinsieme,alpini checontinuere- Io sonocerto in questimesi. degli episodivissutiassieme Quelli citatisonosoloalcuni de egenerosafamigliaalpina. tare sempresullanostragran- ro giovanieroi,potrannocon- vuoto profondolasciatodailo- Ivan FeliceResce Gen. CA.

1 -2007 3 editoriale tu rispondi a L’Alpino bbiamo visitato il Museo Stori- co Nazionale degli alpini, sulla Fabrizio Dalla Valle - Piacenza Fabrizio Dalla Valle Il museo sul Doss Trento Adunata nazionale: Adunata quando a Piacenza? a sezione di Piacenza, nei suoi a sezione di Piacenza, non ha mai 84 anni di storia, re, come vecchio artiglierere, come della 38ª gruppobatteria del Pieve di Cadore, come non era “nobile” che, ahimè!, “la ma più semplicemente la tua 37ª, ladra”. ■ A ■ L avuto la soddisfazione di ospitare avuto la soddisfazione di Nel numero l’Adunata nazionale. de novembre ha votato te- Poncato che il CDN documentazio- nendo conto della concorso. Mi au- ne delle sezioni in come alpino piacentino che guro lontano non troppo in un futuro mag- anche Piacenza possa trovare gior considerazione per la sua me- moria storica. Sulla legittima aspettativa della se- zione di Piacenza ad ospitare un’A- dunata nazionale non solo non ho nulla da ridire, anzi mi auguro e vi auguro sinceramente di vedere sfila- re presto per le vie della vostra bella città il Labaro con le penne nere d’I- talia. La storia alpina di una sezione che conta 84 anni di vita e la qualità dei gruppi e dei soci piacentini sono di prim’ordine. Quando la sede na- zionale prende in considerazione le candidature dell’adunata non espri- me una valutazione sull’operatività di chi la chiede; tiene conto solo de- gli elementi oggettivi di fattibilità, forniti dalla sezione e valutati sul posto dalla commissione manifesta- zioni nazionali oltre alle motivazio- ni legate alla nostra storia alpina e posso assicurare che nazionale. Ti non sono mai in gioco altre conside- razioni, se non quelle che hai citato tu stesso: la “memoria storica” e la rispondenza a obiettivi associativi. Se posso aggiungere un consiglio: mai mollare. rocca del Doss Trento, a pochi pas- del Doss Trento, rocca Battisti. si dal Mausoleo di Cesare Siamo stati ricevuti con sincera Franco Seita Anconetta (Savona) Giuseppe Sergio De Boni stra usando gli strumenti di punta- mento in dotazione, sparando molti negli anni 1962- colpi alla scuola tiro gruppo la brigata Cadore, 63 presso del 6°Pieve di Cadore art. da monta- allora a Strigno. Nel lon- gna, 37ª btr., tano 1987 l’ho rivisto: quando andai anche figlio (artigliere mio a trovare lui) nella caserma M. Grappa di Bas- sano del Grappa, mi si avvicinò un di che armato giovane artigliere, buona volontà cominciò a spiegarmi il funzionamento di tali strumenti. Quando ha capito che io ne sapevo più di lui, mettendosi sull'attenti e sa- lutandomi militarmente mi disse "scusa" vecio. Ho lasciato il "mio" 105, non prima di averlo baciato, sen- rivisto più. che non l'avrei za sapere Che gli alpini abbiano un cuore gran- de l’hanno capito da tempo in tanti. Ci stanno dentro le montagne, la Pa- tria, la bandiera, i Caduti, la mam- ma, la morosa, i commilitoni, i muli e tante altre cose che troviamo nelle memorie, nelle lettere, nelle canzo- ni, dove l’animo anche del più rude najone compete con i personaggi del libro Cuore. Ma che anche un obice, sia pur glorioso come il 105/14, di- ventasse oggetto di sentimenti ed emozioni forticome quelle che hai provato alla caserma Montegrappa, non mi era mai capitato di sentirlo confessare. Ovviamente mi fa piace- di novembre,

L’Alpino Massimo Ferrara - Biella

Quella fotografia fuori luogo fuori fotografia Quella

urante l'ultima assemblea dei capigruppo della sezione di Torino, capigruppo della assemblea dei urante l'ultima per televisive reti verso le varie l'indignazione è stata ribadita

Nostalgia dell’obice 105/14 Un obice da 155/39? eggo su nell’articolo dedicato all’obice eggo “L'Obice 105/14 va in conge- do”: era rimasto l'ultimo baluardo D aver fatto vedere la fotografia del presunto assassino della moglie, in assassino della moglie, la fotografia del presunto aver fatto vedere abbia questo... possibile che la stampa non alpina divisa di alpino. È di mangiare che siamo solo capaci dire Invece di hobby di denigrarci. Verde? Libro il nostro leggere non potrebbero e bere li ignorano. spettacolo e quindi i media spesso Gli alpini non fanno Solo in certe la cronaca è nera, come nel caso da circostanze, meglio se foto. Non è il alpino val ben qualche riga o una te indicato, un cappello l’unica parola chi ha di noi un cliché fisso per cui caso di scandalizzarsi: il bene fatto con è vino, non riuscirà mai a vedere che fa rima con alpino modestia. Virtù non solo alla stampa. sconosciuta TESTIMONIANZA ■ ■

L L ancora esistente ai miei ricordi di vi- ancora esistente ai miei ricordi da montagna. Del ta da artigliere di sini- 105/14 sono stato puntatore 105/14, che ha ceduto il posto ai mortai Thompson e agli obici FH 70 da 155/39 e che questi “pezzi” costi- tuiscono l’attuale armamento del- l’artiglieria da montagna. Ma può ancora chiamarsi obice un “pezzo” da 155/39 lungo sei metri, visto che il calibro un obice non può superare di 22? Non sarà stato un errore stampa, per cui 39 va al posto di 19? Come tu sai il calibro di un pezzo si misura in centimetri e la lunghezza in calibri. Ne risulta che il 155/39 è lungo esattamente metri 6,045. Ed è un obice. Come tutti gli obici può ave- re diverse cariche di lancio, che ca- ratterizzano gittata e traiettoria. Nel senso che il 155/39 può essere usato anche per il tiro teso (caratteristica specifica del cannone anticarro) ma anche, soprattutto, per sfruttare il suo tiro con il secondo arco, tipico dell’o- bice. 4 lettere al direttore 1 - 2007 differenza ditanti personaggidel differenza sto nonaccadecasualmente. Maa conda caricadelloStato.Etutto que- fino aricoprirelase- lo haportato sindacalista ediuomopolitico che mente unaconnotazionemarcata di sua storiapersonalec’èindubbia- Non credo.Ètroppoalpino.Nella le circostanzeoconvenienze? ilcappelloalpinosecondo ni porta Il presidentedelsenatoFrancoMari- stazioni, allegre ofunestechesiano. si usasempre nellenostre manife- non siusa“secondoconforme”ma Asiago, intribuna.Ilnostro cappello cappello, altrettanto potevafare ad torità delloStato,equindisenza za cappello.Seeralìsolocomeau- nalità c’eraFrancoMarini,peròsen- giore Giorgio Langellaetraleperso- H ■ go davisitare. anche ilMausoleodiBattisti.Unluo- scenarionaturale”, “straordinario Doss Trentconta,oltreaduno le luogodellamemoria”chenel tre atantastoriac’èun“insostituibi- tale A.N.A..ATrento,ovviamente,ol- inventario dainserirenelnostropor- non abbiamoancoracompletatoun eprivatiètalmentevastoche gruppi sacrifici èstatoraccoltodasezioni, memorie checontantapassionee trimonio dicimeli,documentazioni, ilpa- operfortuna merita. Purtroppo noncome come giustamenteosservi, l’ambito dellafamigliaalpinama, Il Museochetusegnaliènotonel- minioni. ed affrescato dalconteCacciaDo- memoria, costruitodareduci alpini fatto uninsostituibileluogodella cralità diquestomuseonehanno L’assoluto valore el’indubbiasa- dellenostrene daparte sezioni. pi enecessitadimaggiore attenzio- visita rivitalizzantedeinostrigrup- prattutto haurgenza diricevere la sogno diessere valorizzatamaso- Stefano Basset.Tutta l’area habi- ospitalità alpinadaldirettore col. Daniele Resteghini - Arcisate (VA)Daniele Resteghini-Arcisate Il presidenteMarini,alpino lenni funeralidelcaporalmag- o assistitointelevisioneaiso- Francescon strati. qualità dibevandeecibisommini- tre unattentocontrollosuprezzi e manifestazione. Èauspicabile inol- modo chenonsianod’intralcio alla destinati alleattivitàcommerciali in slocazione funzionaledeglispazi “contrattare” conilsindacounadi- di unacittàsarebbepossibileperò rispettare. Nellafasedicandidatura nistrazioni pubblichesonotenutea a criterieregolecheancheleammi- di nostracompetenza,marisponda ne dellebancarellenonsiamateria dell’accettazione edell’assegnazio- evidenziato comeilmeccanismo congedato! Latualetterahabene Complimenti perituoi45annida nienza andrannoaltrove. mo così,nonavendopiùconve- uno stuzzicadente.Setuttifaccia- acquistare mai,diconeanche Possiamo peròfare qualcosa:non nonpossiamodirepertanto nulla. dal Comunefannoilloro mestiere, di unregolare permessorilasciato sono maimancate.Semunite nali elebancarelle purtroppo non C pini. Anzi. presentinoneranosoloal- gliardetti le decineedilabariga- cheglistavanodavantie mila morti le dellaTridentina,ancheseicento- presente colsuocappellodaufficia- 4 novembreu.s.aRedipugliaera stanze nellasuaregioneeinItalia.Il intantecirco- to dabuonabruzzese tica pennanera,comehadimostra- appiccicatounDNAd’auten- si porti dente delSenato.Ritengoquindiche tutto comealpino,poipresi- ta, hadichiarato:sonoquiprimadi Ad Asiago,inoccasionedell’aduna- cipato. manifestazioni alpinecuihaparte- nelle conorgoglio spetti, l’haportato suo cappello,ancheintempinonso- no Mariniilsuodoverel’hafattoe militare,l’alpi- diservizio un giorno senz’averfatto grande importanza ricoprire caricheistituzionalidi a mondo politicochesonoarrivati ■ Le bancarelleall’Adunata pato adiverseAdunatenazio- ongedato nel1961hoparteci- Natalino Maioli - Gavardo (BS) Natalino Maioli-Gavardo nuate così. sofferenti facendolegioire. Conti- no illoro tempoapersonemalatee sorridere ecantare perché regala- una grandegioiavederliarrivare, tando caldarroste, vinoebibite.È ché ogniannocifannovisitapor- vogliamo ringraziare glialpiniper- me mioedituttiisessantaospiti, tasche. Nonècosì. gnificato diqualcheeurotolto dalle mine abusato,intesospesso nelsi- unter- non solo.Solidarietàèormai miglie conproblemieconomici e letto diunamicomalato,vicini afa- le casediriposo,essereaccantoal diventa spontaneoilgestodivisitare percui po allepersoneindifficoltà, neltem- dinajasiallarga fraternità ha bisognodiaiuto.Ilsentimento ma: esserepresentidovequalcuno lospiritocheciani- perfettamente dai nostrisoci.Lei,signora,hacolto te piùsignificativadell’operasvolta Ma ritengochenonsiaquestalapar- lutamente determinante. pini uncontributodipresenzeasso- deglial- locale, chericevedaparte della Protezionecivilenazionalee le inmilionidiore.Pernonparlare dilavoro,quantificabi- mole enorme sia purinpercentualeridotta,una pubbliche. Daquellepagineemerge, sognosa, dicomunità,istituzioni l’arco dell’annoafavoredigentebi- edellesezionisvoltenel- dei gruppi sia pursommariamente,leattività A.N.A. pubblicaogniannoraccoglie, cheilCentroStudi Il libroverde S ■ Anna Giordanetto -Vinadio (CN) Anna Giordanetto ignorato, quindiinefficace. quisti sarebbequasisicuramente za. Unappelloaboicottaregliac- sfilata, quasipariallanostrapresen- precedentialla valutabile, neigiorni allamanifestazione, che partecipa ne contodellamassadinonalpini divieti eagliobblighi;lasecondatie- comesiamoai ci pare,insofferenti nostra propensioneafarequelloche la per dueragioni:laprimariguarda perché laritengopocopraticabile di acquistareiprodotti,sonoscettico Sulla propostachesifacciaameno riposo SimondidiVinadio. Ano- ono unaoperatricedellacasadi Grazie, alpini!

1 -2007 5 lettere al direttore consiglio direttivo nazionale Consiglio Direttivo Nazionale del 16/12/2006 a riunione si è svolta presso la sede della Sezione A.N.A. di reperiti gli alloggi per le sezioni all’estero. Si apre una LMilano, in via Rovani 2. discussione sull’utilizzo delle strutture della città per le varie cerimonie e sulle tariffe praticate dagli alberghi. Pur avendo 1 - INTERVENTI DEL PRESIDENTE... Novembre: 1°, Gruppo di concordato che tutta la gestione della ricettività alberghiera Lacchiarella (sezione di Milano), 25° anniversario di fonda- doveva essere affidata ad un'unica organizzazione, non man- zione. - 22, Milano, incontro con i responsabili del SON - 22, cano segnalazioni di comportamenti alquanto discutibili. Alessandria, incontro con le sezioni Alessandria, Asti, Acqui Purtroppo anche da parte di qualche alpino. Terme, Casale Monferrato. - 29, Possagno (sezione di 4 - ISOLA DEL GRAN SASSO, sezione Abruzzi. Su richiesta del Bassano del Grappa), incontro con i volontari "Operazione presidente Purificati, la manifestazione che si tiene ogni Mozambico". - Dicembre: 2, Vercelli, consegna “Premio anno nel mese di febbraio per commemorare i fatti di Selenj bontà” dedicato al tenente Malinverni - 2, Lecco, concerto di Yar, su parere favorevole del CDN, avrà carattere nazionale, Natale e consegna borse di studio Ugo Merlini. - 6, Roma, con cadenza quinquennale, a partire dal 2007. incontro con il Ministro della Difesa on. Arturo Parisi. - 9, 5 - MODIFICA ART. 8 bis STATUTO NAZIONALE. Dopo ampio Linguaglossa (sezione Sicilia) raduno sezionale. - 13, incontro dibattito il Consiglio Direttivo Nazionale ha deliberato di pro- con il gruppo di Gargallo (sezione di Omegna). 15, , porre una modifica all'art. 8 bis dello Statuto Nazionale che cambio del Comandante delle Truppe alpine. Il gen. di C. A. estenda anche ai revisori nazionali dei conti le incompatibilità Armando Novelli sostituisce il gen. di C.A. Ivan Resce, desti- già previste per i componenti del CDN. Ha inoltre deciso, vista nato ad altro incarico. Il Presidente informa che il Consiglio la gravosità dei relativi impegni, di introdurre l’incompatibilità comunale di conferirà all’ANA la cittadinanza onora- tra le cariche nazionali (Consigliere o Revisore) e quella di ria il 26 gennaio 2007. Presidente di Sezione. Trattandosi di modifica dello Statuto 2 - …E DEI VICE PRESIDENTI... Gentili: 25 novembre, Casale Nazionale, il nuovo testo dell’art. 8 bis verrà sottoposto all’as- Monferrato, consegna all'ASL di un contributo per la cura del semblea dei delegati del prossimo mese di maggio. mesotelioma. - 26, Venezia, incontro con i giovani del 3° rag- 6 - COMMISSIONI: Lavizzari (legale) chiede al CDN di appro- gruppamento.- Dicembre: 1, Possagno incontro per il Contrin. vare i regolamenti delle sezioni di Novara e Vicenza in quan- - 2, gruppo di Vedelago (sezione di Treviso), rassegna corale to risultano conformi al regolamento tipo proposto per raccolta fondi da destinare alla realizzazione di un pozzo dall'A.N.A.. Il CDN approva. Gorza (Protezione Civile) riferisce a Naigara in centro Africa. - 9, Vittorio Veneto, riunione del che la convenzione tra la P.C. e Trenitalia è in dirittura d'arri- consiglio direttivo Associazione Penne Mozze. - 11, Mestre vo. Auspica che in occasione dell’adunata nazionale, anche a (Venezia), riunione con funzionari regionali per l’attuazione Cuneo si possa effettuare una significativa esercitazione in del progetto di diffusione della cultura alpina. Martini: 18 favore della città, com'è successo in altre occasioni. Informa novembre, a Montisola, sezione di , commissione che il bonus sui carburanti nelle aree di servizio convenzio- sportiva. - 22, a Milano, incontro con i responsabili del servi- nate è fruibile solo dai veicoli intestati alla sede nazionale. zio d'ordine nazionale. - 25, Candriai (TN), Convegno P.C. e Nebiolo (manifestazioni nazionali) illustra i risultati dell'in- 20° del Centro Operativo Volontario Alpino.- 26, a Venezia, contro di Milano del SON, relativamente ai compiti del servi- incontro con i giovani del 3° raggruppamento. - Dicembre: 1°, zio nazionale. Ercole (Costalovara) comunica che la conces- Possagno, commissione Contrin.- 6, Trento, incontro con il sione edilizia di ristrutturazione dell’immobile è stata rila- gen. Frigo, C.do Regionale T.A.A.. - 7, Palazzo Geremia a sciata e che sarebbe opportuno prorogare di sei mesi la con- Trento per la presentazione del libro DNA alpino. Rossi: 25 venzione di affitto con la sezione di Bolzano, per avere il novembre, a Trento, Convegno sulla P.C.. - 2 dicembre, a tempo di regolamentare la futura gestione. Bionaz (Grandi Milano commissione P.C. - 9, Gottolengo (sezione di Brescia), Opere) informa che i lavori di ristrutturazione della sede incontro con i giovani della sezione. -16, , presentazio- vanno a rilento. Martini (Contrin) ritiene necessario sotto- ne del libro btg.Val d’Intelvi. porre prossimamente al CDN l’adeguamento dei costi per gli 3 - ADUNATA NAZIONALE DI CUNEO. II generale Vecchio rife- interventi programmati. Il ten. col. Bertinotti (TT.AA.) porta il risce sugli aspetti organizzativi, assicurando che sono stati saluto e gli auguri degli alpini in armi. ● calendario CALENDARIO MANIFESTAZIONI 21 gennaio 11 febbraio BERGAMO – A Valtorta gara di staffetta A CUNEO COMMEMORAZIONE DEI CA- 72° CAMPIONATO NAZIONALE SCI DI nordica “Trofeo Nikolajewka”. DUTI DELLA CUNEENSE. FONDO A FRASSINORO (SEZ. DI MODENA). PORDENONE – A Piancavallo gara di sci spe- cialità fondo e slalom. 4 febbraio 17/18 febbraio BRESCIA – Al Maniva campionato sezionale COLICO – 64° anniversario battaglia di Niko- ABRUZZI – Commemorazione battaglia di di slalom. lajewka. Nikolajewka e Seleny Jar, a Isola del Gran BRESCIA – Campionato di sci di fondo al Sasso. 25 febbraio Pezzeda. BERGAMO – A Colere gara di staffetta alpi- SALUZZO – Messa per l’anniversario di 18 febbraio na “Trofeo G. Sora”. Nikolajewka, a Racconigi. CARNICA – A Tolmezzo commemorazione PADOVA – 55° anniversario di Nikolajewka a dei Caduti della Campagna greco-albanese. Cittadella. 6 1 - 2007 È Francesco Curti il vincitore del concorso “Obiettivo sulla montagna” Francesco Curti, del gruppo alpini di San Bartolomeo val Cavargna, se- zione di Como, il vincitore del concorso “Obiettivo sulla montagna”, È aperto a tutti i nostri iscritti, che premia l’autore della foto più bella pubblicata in ultima pagina sul nostro mensile. Dobbiamo doverosamente dire che la nostra redazione ha effettuato sva- riati ballottaggi prima di deciderela foto vincitrice (pubblicata sul numero di ottobre) fra le undici ultime pagine del giornale, perché è stato difficile mettere tutti d’accordo, tanto era alta la qualità delle immagini. Alla fine siamo giunti al verdetto, che ha visto anche la partecipazione sia del direttore uscente, il generale Cesare Di Dato, che del nuovo, Vittorio Brunello. Complimenti, dunque, a Francesco Curti. ●

“Premio Bedeschi” VIAGGIO IN ARGENTINA NELLA SECONDA METÀ DI MARZO ome abbiamo annunciato nel numero del mese scorso, nella seconda metà del prossi- per un’opera narrativa Cmo mese di marzo il presidente nazionale Corrado Perona farà visita agli alpini della se- zione Argentina. Gli alpini che volessero aggregarsi alla delegazione ANA, cogliendo quin- sulla montagna di anche l’occasione di visitare il Paese sudamericano, hanno la possibilità di farlo preno- tandosi - non oltre la prima decade di febbraio - alla agenzia IOT di Gorizia. Il viaggio a Bue- l “Gruppo Italiano Scrittori di nos Aires, prevede tappe a La Plata, la penisola di Valdes, Ushuaia, Calafate (Lago argenti- Montagna – Accademia di Arte e no e ghiacciaio Perito Moreno) e durerà complessivamente 12 giorni. Il costo si aggira sui I Cultura Alpina” bandisce per il 2.960 euro, comprensivi di viaggio, spese aeroportuali, pranzi, bevande, escursioni e cena 2007 un concorso a premi per un’o- di gala. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’agenzia IOT, telefono 0481-530900. pera di narrativa di montagna. È la 14ª edizione del premio letterario, intitolata alla memoria di Giulio Be- Lacchiarella: 16º Concorso letterario deschi, l’autore di “Centomila ga- vette di ghiaccio”. sul tema: “Oggi ho incontrato gli alpini” La partecipazione al concorso è l gruppo ANA di Lacchiarella tecipa con un contributo di euro aperta a tutti. Gli elaborati inediti, “Paolo Bonetti” in collaborazio- 5,00 per ogni elaborato; il ricavato di minimo 5 e massimo 10 cartelle I ne con la sezione ANA di Milano verrà devoluto in beneficenza dal- dattiloscritte (70 battute per 30 ri- e il Comune di Lacchiarella e con il l’organizzazione. Gli elaborati non ghe), dovranno pervenire, in 5 co- patrocinio dell’ANA sede naziona- saranno restituiti, e quelli senza pie anonime contrassegnate da un le, della sezione di Milano, e del contributo saranno cestinati. L'or- motto, entro il 30 aprile 2007 a gruppo AIDO Lacchiarella, bandi- ganizzazione si riserva i diritti per Pietro Carlesi, via Togliatti 21, sce il 16° concorso letterario di la pubblicazione degli elaborati 20090 Rodano (Milano). Oltre alle poesia e narrativa con tema: “Oggi presentati al concorso. opere, ogni partecipante dovrà in- ho incontrato gli alpini”. Tutti i lavori devono pervenire cludere nel plico una busta sigillata entro il 28 febbraio 2007, e devo- no essere indirizzati a: e opaca, contenente il nome, il co- Regolamento: Il concorso è bandi- to dal Gruppo Alpini di Lacchiarel- Associazione Nazionale Alpini - Ca- gnome e l’indirizzo e recante all’e- la, è aperto a tutti per elaborati in sella Postale 27 -Via G. B. Vico, 2 - sterno l’indicazione “Premio lette- lingua italiana ed è suddiviso in: se- 20084 Lacchiarella (Milano) rario in memoria di Giulio - zione poesia, per la quale i concor- L'esito del concorso sarà diffuso schi” e il motto utilizzato per con- renti possono inviare sino a 5 poe- dalla stampa alpina e sul sito inter- trassegnare i dattiloscritti. sie originali in accordo al tema che net della sezione ANA di Milano: La premiazione (750 euro al primo non superino i 36 versi - sezione www.milano.ana.it. I Concorrenti classificato e 250 euro al secondo narrativa, per la quale i concorrenti premiati riceveranno avviso con let- classificato) avverrà in occasione possono presentare sino a 3 rac- tera personale. La cerimonia di pre- del Convegno Nazionale che si conti originali in accordo al tema, miazione si terrà a Lacchiarella do- svolgerà a Sondrio il 16 giugno con un massimo di 3 fogli dattilo- menica 17 giugno 2007, alle ore 12. 2007. I premi saranno offerti dalla scritti di 35 righe cadauno; ogni Ulteriori informazioni e aggiorna- moglie di Bedeschi, signora Luisa concorrente dovrà inviare gli elabo- menti saranno pubblicati nella pa- Vecchiato. rati in due copie, di cui una sola con gina dedicata al concorso del sito Il regolamento completo è scarica- nome, cognome, indirizzo e firma internet della sezione ANA di Mila- bile dal sito: www.gruppogism.it. ● dell'autore. Ogni concorrente par- no: www.milano.ana.it ● 7 1 - 2007 A Lalaua, dove nel 1993/94 furono impegnati gli alpini di leva in missione Onu Mozambico: operazione conclusa

Consegnati al vicario del vescovo, presenti autorità governative, un edificio ristrutturato a collegio per ragazze, un centro nutrizionale Uno scorcio del collegio femminile. e di accoglienza per L’ospedale della missione. urante la missione decisa dalle bambini sottonutriti e un Conclusi i rilievi, abbozzato e con- Nazioni Unite in Mozambico, al centro di alfabetizzazione cordati i progetti di massima, la ter- D termine di una lunga e sanguino- na ricognitrice si è dedicata quindi a sa guerriglia, furono impiegati nel e promozione della donna definire le necessità anche e soprat- contingente di pace multinazionale, tutto in relazione alle disponibilità fra altre unità dell’esercito italiano, ed usanze locali. anche gli alpini di leva della Tauri- zionale ha allora deciso di lasciare a Il Consiglio Direttivo Nazionale du- nense e della Julia. La loro, fu una Lalaua un segno tangibile della pre- rante la seduta di maggio 2005 ed a missione esemplare, tanto da susci- senza dei nostri alpini, nel decennale seguito della relazione che dichiara- tare l’ammirazione di tutti gli altri della loro missione. va realizzabili le opere oggetto della contingenti. Gli alpini presidiavano il Nell’aprile del 2005 il Consiglio Diret- futura missione A.N.A. ha dato man- territorio della provincia di Lalaua, tivo Nazionale decise di inviare a La- dato alla Commissione Grandi Opere compresa una missione cattolica ret- laua lo stesso gen. Gorza, il consiglie- della progettazione definitiva, l’orga- ta da suore. Una missione le cui co- re Sebastiano Favero e chi scrive per nizzazione ed il controllo sull’anda- struzioni furono devastate o distrut- verificare la possibilità di un inter- mento dei lavori. Materiali ed attrez- te. Fu allora che gli alpini decisero di vento umanitario in quel lontano zature sono state fatte pervenire dal- fare qualcosa di più di quanto il det- paese. la città di Nampula, centro provincia- tato Onu prevedeva: aiutarono le re- le importante dotato di aeroporto, * ligiose a riprendere il loro lavoro. An- sede arcivescovile e nostro principa- cora oggi, quegli alpini, ormai in con- La Commissione ha messo a punto le riferimento ed appoggio. gedo da dieci anni, continuano ad in- un piano di intervento che è stato ap- Nell’ottobre dello stesso 2005 è parti- viare aiuti alla missione cattolica di provato dal CDN e che prevedeva il to il primo turno di lavoro, con capo- Lalaua. Alcuni di loro si sono rivolti recupero di un fabbricato in buona cantiere Antonio Costacurta. Primo al coordinatore della nostra Prote- parte distrutto da adibirsi a collegio compito: la sistemazione logistica zione civile, generale Maurizio Gor- per le giovani; la costruzione di un dei volontari, ovvero la predisposi- za, per chiedere un intervento del- centro nutrizionale e di accoglienza zione di condizioni (spartane al mas- l’Associazione Nazionale Alpini. per bambini sottonutriti e la costru- simo ve lo assicuro) per vivere e ope- Per onorare l’impiego dei nostri alpi- zione di un centro di alfabetizzazione rare. ni di leva, il Consiglio Direttivo Na- e promozione della donna. A Lalaua potevamo disporre solo di un paio di locali, un servizio igienico Ragazze ospiti del collegio. ed un locale cucina, ovviamente spo- gli di qualsiasi attrezzatura: pertanto abbiamo dovuto acquistare tutto il necessario per rendere possibile vi- verci (lascio come alla immaginazio- ne del lettore). Il turno riesce, seppur con grosse dif- ficoltà dovute alla mancata fornitura dei materiali e dei rifornimenti ma con grande impegno, a portare quasi a compimento il collegio che a gen- naio 2006 accoglierà le prime 24 ra- gazze ospiti. 8 1 - 2007 Il secondo turno, con capocantiere Aldo Del Bianco parte in aprile del 2006 e porta ad un buon stato di avanzamento i lavori del centro nu- trizionale e di accoglienza per bam- bini sottonutriti. È la volta del terzo turno, diretto da Gianfranco Martin, che in giugno completa i lavori al centro nutrizio- nale ed avvia quelli relativi al centro di alfabetizzazione e promozione della donna. Completa le opere il quarto turno di ottobre, composto in parte dagli Il vice presidente nazionale vicario Ivano Gentili consegna all’ambasciatore italiano stessi volontari del primo. Guido Larcher il gagliardetto del Consiglio Direttivo Nazionale. Il 16 ottobre dello scorso anno è sta- Sono con lui, da destra, Carlo Bionaz, Guido Larcher, Ivano Gentili, ta organizzata una cerimonia duran- Sebastiano Favero e padre Riccardo, missionario. te la quale, il sottoscritto, accompa- gnato dai consiglieri nazionali Carlo Bionaz e Sebastiano Favero conse- ELENCO DEI VOLONTARI IN MOZAMBICO gna ufficialmente al vicario dell’arci- CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO vescovo con apposito atto redatto sia in lingua italiana che portoghese, Sezioni ed alla presenza del rappresentante Aosta: Maria Cristina Randi, Carlo Bionaz • Bassano del governo mozambicano e di auto- del Grappa: Erico Zulian, Gabriele Vardanega, France- rità locali, le tre opere realizzate. sco Crestani, Antonio Costacurta, Italo Giudici, Renzo Durante questa ultima trasferta ab- Berdusco, Beniamino Feltrin, Sebastiano Favero, Diana biamo avuto la possibilità, transitan- Favero, Mauro Salton • Bergamo: Giuseppe Birolini, Pie- do per Maputo, capitale del Mozam- tro Tognetti • Brescia: Antonio Tonni • Cividale: Bruno bico, di essere ricevuti presso la resi- Saffigna • Cremona: Paolo Guerci • Palmanova: Ivaldo denza dell’ambasciatore italiano Marcuzzo • Pordenone: Aldo Del Bianco, Gianfranco dott. Guido Larcher ed a questi riferi- Martin • Sondrio: Gusmeroli Gianluigi • Torino: Ettore Renato Fox • Treviso: re in merito all’impegno compiuto Diana Gentili, Ivano Gentili, Bruno Panno • Udine: Luciano Scarel • Valda- dalla Associazione Nazionale Alpini. gno: Paolino Castagna • Valdobbiadene: Ivano Bortolin, Guerrino Miotto • Nel riportare, volutamente sintetiz- Vicenza: Maurizio Gorza, Mario Mei zata la cronaca relativa l’opera com- piuta dalla nostra Associazione per il Ore lavorate tramite dei suoi generosi volontari, 1° turno 2.792; 2° turno 1.888; 3° turno 1.776; 4° turno 1.152. Totale 7.608. ho tralasciato quegli aspetti che han- L’impegno finanziario della Associazione Nazionale Alpini in questa Mis- no colpito emotivamente tutti coloro sione è stato di 300.000 euro, per acquisto di fuoristrada, logistica, attrez- che hanno vissuto, seppur in parte, zatura, materiali, trasferte, manodopera locale, vitto ed alloggio. la realtà mozambicana. Possiamo considerare che l’impegno totale economico, valutando l’opera Ho trovato difficile parlare del nostro dei volontari in 25 euro/ora, si aggiri intorno agli 490.000 euro. intervento tralasciando le emozioni che mi hanno colpito e “costruito” durante le mie cinque trasferte. Ab- biamo visto una povertà estrema ma anche l’opulenza, la sporcizia e la lin- dezza, occhioni affamati eppur gioio- si: situazioni che penetrano il cuore e ti fanno soffrire poiché riconosci che ciò che è appena stato fatto rappre- senta nulla in confronto alle neces- sità di questo popolo. La volontà consolidata di continuare ad operare nel sociale a favore dei bi- sogni più disparati consola e confor- ta in parte l’animo, poiché rappre- senta quell’esempio che vorremmo fosse accolto da tutti. Ivano Gentili La consegna delle chiavi al vicario del vescovo di Lalaua, padre Victor. 9 1 - 2007 A Trento un convegno sul tema: “L’A.N.A. e gli organismi regionali di Protezione Civile” Volontariato alpino: un caposaldo della Protezione civile sul territorio

Un’esauriente introduzione del presi- dente Mattei evidenzia come l’opera- tività dei nuclei di Protezione civile sia agevolata dalla tradizione di soli- darietà che caratterizza le valli trenti- ne dai tempi dei principi-vescovi e dall’autonomia che deriva dal ricono- scimento della personalità giuridica al Centro, caso più unico che raro. In base ad un articolato organigram- ma redatto dai competenti uffici della Provincia, in un contesto strutturato a sistema, come ha precisato Claudio Bortolotti, dirigente del Dipartimen- to P.C. e Tutela del Territorio di Tren- to, gli alpini hanno assegnati compiti precisi, prevalentemente logistici, e a città di Trento nel tardo pome- ganizzazione collettiva fondata sui dispongono di mezzi adeguati. riggio del 24 novembre si presen- valori della solidarietà e del sacrifi- Francesco Bianchini, dirigente della L tava sottotono, nonostante le cio, nell’interesse generale della co- Regione Veneto, illustra l’evoluzione bancarelle di natale avessero già illu- munità che fa parte del sistema che normativa dovuta all’entrata in vigo- minato le vie che portano in centro. protegge la nostra gente”, come ha re della legge Bassanini e alle dispo- Un cielo grigio e una pioggerella fine sottolineato il presidente Dellai. sizioni emanate dal Consiglio Regio- avevano reso deserta la bella e seve- Anche il sindaco Pacher ha testimo- nale Veneto. ra piazza del Duomo. Solo qualche niato agli alpini tutta la riconoscenza Si tratta di materia e aspetti normati- passante frettoloso, con il cappello della città per la loro pronta azione di vi complessi perché oltre allo Stato alpino ben piantato in testa, infilava soccorso nei momenti di emergenza. intervengono Regioni, Province e Co- l’ampia via Belenzani per sparire en- Demattè, oltre ai sentimenti di grati- muni, con protocolli operativi non tro il portone di palazzo Geremia, un tudine per i premiati, ha evidenziato standardizzati per cui le varie aree edificio del ‘500 dalla facciata affre- che la sezione A.N.A. di Trento è at- della penisola non sono omogenee, scata e con ben visibile un’immagine tenta a tutti gli interventi della pub- come evidenzia anche Maurizio Gor- dell’imperatore Massimiliano, sotto il blica amministrazione sul territorio. za, coordinatore nazionale della P.C. cornicione. Il coro A.N.A. della sezione – presente dell’A.N.A. Nel salone d’onore messo a disposi- in veste di corista anche il vice presi- Altri interventi del responsabile re- zione dall’amministrazione comuna- dente nazionale Attilio Martini – ha gionale A.N.A. D’Incà, che illustra i fi- le si è svolta una semplice ma signifi- aperto e chiuso la significativa ceri- nanziamenti destinati al Veneto dal cativa cerimonia: la consegna delle monia con cante alpine, riproponen- Governo regionale, del gen. Beolchini targhe ai fondatori del Centro di Vo- do un pezzo toccante ed apprezzato che allarga la discussione alla com- lontariato alpino, nel 20° della fonda- del suo repertorio: Alpini d’Italia, te- plessa collaborazione con altre asso- zione. Presenti il presidente della se- sto e musica di Fausto Fulgoni. ciazioni di volontariato, e sono tante, zione A.N.A. di Trento Giuseppe De- La mattina seguente, presso il Cen- di Barone che segnala la situazione di mattè, il sindaco Alberto Pacher, il tro attività formative di Candriai, emergenza della P.C. in una fase di presidente della Provincia Lorenzo un’accogliente struttura ricettiva al- forte crescita del volontariato, prece- Dellai, sono stati ricordati tutti i pre- le pendici del monte Bondone, ad dono l’intervento finale del vice pre- sidenti del Centro: Giustiniano De una ventina di chilometri da Trento, sidente nazionale Sandro Rossi. Con Pretis, Carlo Margonari, Luigi Recarli, dopo il saluto del presidente De parole appassionate, tono fermo e assieme ad altri volontari; tra questi Mattè e dell’assessore provinciale deciso, puntualizza la peculiarità ol- l’ex consigliere nazionale Armando alla Protezione civile Silvano Grisen- tre che l’importanza della presenza Poli. ti, inizia il convegno sul tema: A.N.A. nella Protezione civile. Ognuno, a vario titolo, ha contribuito “L’A.N.A. e gli organismi regionali di Manifesta qualche preoccupazione a rendere operativa “una grande or- Protezione Civile”. per il futuro a causa dell’abolizione 10 1 - 2007 della leva che dava linfa alla nostra Associazione e formava uomini con un forte attaccamento ai valori che sottendono il volontariato alpino. E conclude: “Quando viene a mancare la forza morale che ha contraddistin- to la nostra storia, si annunciano tempi bui. Per questo dobbiamo con- tinuare, recuperando chi non è iscrit- to, a testimoniare senza tentenna- menti che la nostra forza è ancora in- dispensabile per tenere unito il tes- suto sociale del nostro Paese”. Nelle foto: i premiati e il tavolo dei re- latori con il coro ANA Trento. ● Operazione Vesuvio: simulata l’evacuazione di 600 mila abitanti Con i volontari del Dipartimento di P.C. hanno partecipato volontari di 23 Sezioni ANA

evacuati. Erano dislocati a Capua i nostri volontari provenienti dal Pie- monte (Sezioni di Ceva, Cuneo, Saluz- zo, Torino, Vercelli) e Lombardia (Bergamo, Monza, Tirano, Varese), ad Avellino quelli provenienti dall’E- milia Romagna (Bolognese-Roma- gnola, Parma, Reggio Emilia), a Mar- entoventi alpini della nostra Pro- cianise quelli delle Sezioni del Friuli lestito un campo particolare a Napoli tezione civile hanno partecipato Venezia Giulia (Carnica, Cividale, Ge- per accogliere i funzionari del Dipar- C ad una grande simulazione di in- mona, Gorizia, Trieste, Udine) e infi- timento e gli osservatori nazionali e tervento d’emergenza alla falde del ne all’interporto di Nola gli alpini pro- internazionali. Vesuvio. L’evento ipotizzato era un’e- venienti dagli Abruzzi. Nelle foto, il recupero di due statue ruzione, con conseguente necessità Dai nostri volontari di PC delle Sezio- dalla facciata di una villa romana di- di sfollare i 600 mila abitanti dei 18 ni di Latina, Massa Carrara, Molise e roccata e una panoramica del Vesu- Comuni a ridosso del vulcano. Pisa-Lucca-Livorno è stato inoltre al- vio. ● Il tutto rientra in un più vasto piano messo a punto dalla Commissione europea per testare i moduli di inter- vento previsti in caso di grandi cala- mità naturali. A questa esercitazione disposta dal Dipartimento di Protezione civile na- zionale hanno partecipato 650 volon- tari provenienti dalle diverse regioni italiane. La nostra Associazione ha contribuito con l’apporto di 120 alpi- ni, il gruppo più consistente dell’inte- ra operazione. Comprendeva alpini disposti in quattro dei sei ceck point ai quali sono stati fatte affluire 1.200 11 1 - 2007 Una lunga storia che risale al XII secolo: aspettando l’adunata aspettando l’adunata da libero comune a capitale morale della Resistenza Cuneo, penisola fluviale con vista sul Monviso

DI UMBERTO PELAZZA ciali statuti e il diritto di batter mo- neta, ma la nuova prosperità econo- otrebbe essere stato un evento mica non durerà a lungo: il ritiro dei leggendario, oppure no, sospe- provenzali, seguito da un alternarsi Pso fra la tradizione popolare e la di varie ed effimere signorie, apre realtà storica, a provocare la scintil- nel 1382 la porta ai duchi di Casa Sa- la che in un giorno lontano del 1198 voia, con l’inevitabile rinuncia all'au- accese gli animi dei convenuti al tonomia comunale. "Pizzo di Conio", terrazzo dalle rive Col tempo acquistò invece impor- scoscese “incuneato” alla confluen- tanza come fortezza di frontiera e za di Gesso e Stura, così descritti dal piazzaforte strategica contro la cronista quattrocentesco Giovan Francia, che la porteranno a subire Francesco Rebaccini: “Scorrevano in due secoli ben sette assedi, in oc- dall’una e dall'altra parte con acque casione dei quali fu più volte co- chiarissime, tanto per uso delli uo- stretta a ricorrere al suo patrono, il mini e delli animali, quanto per beato Angelo Carletti, incaricandolo adacquarsi i prati, per molini e altri La facciata della Cattedrale di Cuneo. di... deviare le palle dei cannoni che artifizi d'acqua comodissimi... ed piovevano sulla città. Forse fu lui eravi tutt'intorno una piacevole pia- volta in un atto pubblico del 23 giu- che, la sera di plenilunio del 26 giu- nura e una veduta assai rilevata", gno 1198, convenzionalmente accet- gno 1577, suggerì agli assediati, ri- dalle Alpi Marittime e Cozie fino al tato come certificato battesimale. dotti alla fame, un originale "piano Monviso, che chiudono ad arco l'o- Case in muratura sostituiranno le d'inganno", facendo schierare in lun- rizzonte. capannne di legno e altre borgate sa- ga fila sulle mura le donne più pro- Sul promontorio sorgeva solitaria la ranno assorbite ma, contro l'ostilità sperose che, a comando, volsero le cappella di Nostra Signora del Bo- larvata o scoperta dei signori feuda- terga agli assedianti e alzarono le sco, il "primo tempio di quei di Cu- li, si dovrà inizialmente chiedere la gonne, mettendo in bella mostra le neo": lì, "sotto colore di un atto di protezione del potente comune di floride rotondità posteriori, visibil- devozione", si erano radunati gruppi Asti. mente... non provate dai digiuni. An- provenienti dalle vicine contrade Non basta: un succedersi confuso di che i francesi, divertiti e rassegnati, per uno spontaneo sit-in contro l'en- eventi, che vedrà anche la distruzio- volsero le terga e levarono le tende. nesima prepotenza del signorotto di ne del primo nucleo comunale, in- Emanuele Filiberto conferì a Cuneo Caraglio, un don Rodrigo ante litte- durrà i reggitori a stipulare col conte il titolo di città, che assunse sempre ram che, in nome del feudale "jus di Provenza, Carlo d'Angiò, un atto maggior peso sulle vicine valli alpine primae noctis", aveva fatto oggetto di dedizione, che farà del territorio e su buona parte dei pianalti di fon- delle sue mire una bellezza locale, una testa di ponte d’oltralpe nel Pie- do valle. Quando si dissolverà l'incu- promessa sposa. Gli animi si erano monte di Casa Savoia. bo dei saraceni, la strada del colle di riscaldati e la protesta trovò sbocco Il legame con la Provenza era favori- Tenda fu resa più praticabile e di- nell'elezione dei capi della comunità to da una comune matrice linguisti- ventò la via del mare e del sale. In- ribelle: sulle colline dei dintorni fu- ca che, alla caduta dell'impero roma- grediente indispensabile alla con- rono approntate cataste di legna per no, aveva dato origine nelle valli al- servazione delle derrate e alla con- dare il segnale dell'insurrezione, pine piemontesi alla nascita di idio- cia delle pelli, il sale ebbe in passato mentre si provvedeva al taglio di al- mi popolari, la lingua d'oc. Oggi i dia- una importanza pari a quella odier- beri e alla costruzione di alcuni ca- letti occitani si parlano, o si com- na del petrolio: era sottoposto a pe- solari. prendono, in una decina di valli cu- santi gabelle e provocò un contrab- Ancora in forma embrionale, il go- neesi, le cui tradizioni rivivono an- bando generalizzato. Durante la bel- verno di "Villa de Cuni” stava abo- cora con frequenza nel folklore delle la stagione, alle lente carovane dei lendo di fatto gli obblighi feudali: la sagre paesane. muli si alternavano le lettighe delle sua esistenza è citata per la prima Con gli angioini, Cuneo ottiene spe- dame nizzarde in mano ai “collants”, 12 1 - 2007 guide e portatori del colle, con de- stinazione Cuneo: una sedia di pa- glia, due lunghi bastoni di sostegno, un’asse per i piedi e l'immancabile telo protettivo (guai a ritornare ab- bronzate come volgari contadine!). Un'altra via del sale, risalita dalla Provenza, varcava le Cozie al colle delle Traversette, non lontano dal Monviso, scendendo poi lungo un sentiero da capre, soggetto a frane e valanghe. Ma a un certo punto la barriera rocciosa non raggiungeva spessori proibitivi: sottoposta a La cima innevata del Monviso. "trattamento Annibale", arrostita con fuoco di legna al calor bianco e feudalesimo l'anonimo esponente angioina, con l'antica prigione a va- raffreddata di colpo con acqua e delle libertà comunali, il 26 luglio no unico e priva di porte e finestre, aceto, fu pazientemente sgretolata a 1943, alla caduta di Mussolini, dette dove i carcerati venivano calati con colpi di mazza. Nasceva cosi il "Buco il segnale dell'insurrezione contro il funi dall’apertura della volta; il ghet- del Viso", lungo 75 metri, largo 3 e al- fascismo Duccio Galimberti, il primo to con Sinagoga degli ebrei venuti aspettando l’adunata to 2: il primo tunnel artificiale della a salire in montagna dopo 1'8 set- dalla Provenza, e poi torri, palazzi storia. L'assedio più cruento fu quel- tembre: catturato dai tedeschi, sarà storici, conventi e chiese. lo del 1744, durante la "Guerra delle barbaramente assassinato. A lui, de- Oltre piazza Galimberti si avvia in di- Alpi" contro i franco-ispani: si risol- corato di Medaglia d’Oro, sarà dedi- rezione delle Alpi corso Nizza, asse se vittoriosamente grazie alla ferrea cata la grandiosa piazza sulla quale portante della città moderna. Monu- disciplina imposta dal barone di sorge la cattedrale del 1662, nata sul- mentale il ponte-viadotto sulla Stu- Leutrum (il baron Litron), condottie- le fondamenta dell'antica cappella di ra, singolare e vibrante nell'omoni- ro svevo assoldato dal re di Sarde- Nostra Signora del Bosco e dove la mo parco il monumento alla Resi- gna che lo nominerà governatore a "città vecchia" sfocia nella nuova. La stenza, di Umberto Mastroianni. vita della città. prima conserva l'impronta medioe- Racchiuse nella cerchia alpina occi- Durante il periodo napoleonico Cu- vale, divisa in due dall' attuale porti- dentale, che scende con ripido pen- neo divenne capoluogo del Diparti- cata via Roma. Racchiude fra l'altro dio e regolare idrografia, le valli del mento della Stura e subirà per 14 an- il "Campanone", torre civica di età Cuneese dalla pianura raggiungono ni la successiva occupazione degli in breve le pendici di vette elevate: austro-russi, i quali, fra il 1800 e il come l’Argentera (m. 3.297), all'om- 1802, ne abbatterono le mura, crean- bra della quale si estende il Parco do i presupposti della sua svolta ur- Nazionale delle Alpi Marittime, co- banistica del XIX secolo. Ritornata ai me il Monviso, il re di pietra visto co- Savoia, nel 1859 diventerà capoluo- sì dal cuneese : "Il cen- go della più vasta provincia piemon- tro del grande arco alpino attorno al- tese e fra le più estese d'ltalia, la la mia città sta come un totem domi- "provincia granda". nante, simile al Cervino, meno fero- Quattro anni prima, nell'antico con- ce. Non si confonde: è solo, avanza- vento delle Clarisse trasformato in to verso la pianura, visibile da tutto scuola, il nizzardo Giuseppe Garibal- il Piemonte". di aveva stabilito il centro di recluta- E il Monviso è visibile anche dalle mento dei Cacciatori delle Alpi, mes- lontane Langhe, il sistema collinare si ai suoi ordini nella seconda guerra già noto ai Romani per i suoi prodot- d'indipendenza. Furono i precursori ti agricoli, dalle dorsali che s'innal- più immediati degli alpini, nati una Un’immagine di una recente zano all'improvviso in cocuzzoli dozzina d'anni dopo: nella prima rievocazione della Via del Sale. montani separati da valli strette e delle 15 compagnie originarie, di se- Nota bene: di vie del sale ce ne sono tortuose, percorse da torrenti verti- de nel Cuneese, si formarono i padri molte e nessuna è più praticata ginosi tra boschi di querce, castagni, del 1° e 2° reggimento Alpini, della ormai da decenni. Per via del sale faggi. ● Divisione Cuneense e delle forma- si intendono le strade che i cuneesi ERA IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE zioni della Resistenza, che segnò percorrevano con cavalli e carretta verso il mare ligure per barattare Nel numero scorso, nell’articolo sulla Provin- profondamente la memoria storica cia Granda, a proposito della campagna di i prodotti cuneesi con quelli della della città. abbiamo scritto “nel primo conflitto Liguria (acciughe, olive, olio e, mondiale”. I lettori avranno compreso che si Nello stesso luogo dove, otto secoli per l’appunto, sale). tratta di un errore: era – ovviamente – la se- prima, aveva dichiarato guerra al conda guerra mondiale. Ce ne scusiamo. 13 1 - 2007 IL PUNTO Tessera stampa Adunata: ecco come richiederla Quei simboli profanati aspettando l’adunata er l’Adunata nazionale di Cuneo DI VITTORIO BRUNELLO – secondo quanto stabilito dal l presidente Corrado Perona, a Patria. Per qualcuno che siede in PC.D.N. – ogni Sezione potrà ri- seguito dei recenti fatti di Roma, Parlamento i valori dell’unità na- chiedere una sola tessera stampa, I nel corso dei quali sono state zionale contano poco o nulla. Si ad eccezione delle sezioni con più bruciate effigi di soldati americani, calcolano solo le convenienze, ov- di 10 mila iscritti, alle quali saranno israeliani e italiani, ha inviato una viamente di parte. Ma se un rap- concesse due tessere stampa. lettera al presidente della Repub- presentante dello Stato non eser- blica Giorgio Napolitano per mani- cita il suo ruolo con senso di re- Le richieste per lettera dovran- festare lo sdegno della famiglia al- sponsabilità o, protetto dall’immu- no pervenire alla direzione de pina nei confronti di chi, con gesti nità parlamentare, aderisce a ma- L’Alpino tassativamente entro irresponsabili e provocazioni, of- nifestazioni di dubbia legalità, tutti il 30 aprile (quelle arrivate do- fende i nostri sentimenti. si sentono autorizzati a considera- Purtroppo la cronaca ci propone re la trasgressione un modello vin- po tale data non avranno ri- con frequenza crescente compor- cente di vita, rafforzando così il scontro), oppure con fax (02- tamenti di gruppi organizzati che convincimento che il rispetto delle 29003611) o per posta elettro- trasformano vie e piazze in scena- regole è buono solo per i poveri di nica ([email protected]). ri indecorosi. La protesta è espres- spirito. sione legittima di libertà ma quan- Segnali allarmanti in questa dire- Nelle richieste dovranno essere in- do diventa sfida, provocazione, zione, con il rifiuto delle norme ele- dicati il nominativo dell’alpino al dissacrazione, rischia di trasfor- mentari di comportamento, di ri- quale la tessera sarà intestata e gli marsi in vero e proprio teppismo o spetto dei docenti, arrivano sem- estremi di un suo documento di peggio. pre più spesso dal mondo della identità. Le tessere – nominative e Si dirà che tutto questo non è una scuola. L’autorevolezza di chi rive- non cedibili – dovranno essere ri- novità, ma per noi riveste una gra- ste un ruolo non viene più conte- chieste esclusivamente dalle sezio- vità inqualificabile quando sono stata, ma ignorata, a meno che non coinvolti esponenti politici di rilie- si seguano modelli istrionici visti in ni, quindi i gruppi e le testate alpine vo, persone che ricoprono cariche TV. Cominciamo a pagare una dis- dovranno fare capo alla segreteria istituzionali. sennata azione di diseducazione della propria sezione, che deciderà Li abbiamo visti presenziare a ma- dei giovani, che negli ultimi a chi fare assegnare la tessera o le nifestazioni come quella citata so- trent’anni ha avuto come obiettivo tessere stampa a disposizione. pra, oppure a Vicenza assistere l’indebolimento dell’azione forma- I giornalisti professionisti o pubbli- senza imbarazzo ad un’ondata di tiva della famiglia, della scuola e cisti potranno richiedere la tessera fischi riservati all’inno nazionale, o della chiesa. Per completare l’ope- stampa dando gli estremi della tes- trovare indulgenti giustificazioni ra è stata abolita di fatto anche la sera dell’Ordine o l’accredito della per atti di aggressione nei confron- leva, da tutti riconosciuta un mo- testata giornalistica per la quale la- ti di persone che hanno la sola col- mento formativo di ineguagliabile vorano. I fotografi potranno chie- pa di essere parenti di un caduto in valore civile. dere l’accredito soltanto presen- missione di pace. Fatto accaduto Forse mai come in questi tempi ab- biamo bisogno di mantenere forte tando un documento comprovante recentemente a Venezia. È stato già riferito su questo giornale di e coeso il tessuto sociale, di recu- la loro attività professionale; i te- “un’opera d’arte”, esposta ad una perare il senso dello Stato. Ci sono leoperatori dovranno presentare mostra di Bolzano, che associa l’in- all’orizzonte sfide come la globa- l’accredito della testata televisiva no di Mameli ad uno sciacquone. lizzazione dell’economia, la conflit- per la quale lavorano. Anche in questo caso nessuno tualità crescente in diverse aree Per agevolare il lavoro delle nume- scandalo. del mondo, la diffusione dell’arma rose testate alpine, a cura della re- È vero che il mondo della politica ci atomica in paesi con modesta pro- dazione de L’Alpino, alle sezioni ha irrobustito lo stomaco e ormai pensione per la democrazia, lo che ne faranno richiesta sarà invia- digeriamo tutto o quasi, ma quan- squilibrio crescente tra paesi ricchi to un CD con la serie completa di do vediamo profanare i nostri sim- e quelli poveri, con conseguenti immagini delle varie cerimonie e boli, che sono quelli di tutti gli ita- migrazioni di portata incalcolabile, manifestazioni dell’Adunata, com- liani – la Bandiera, l’inno nazionale, e il terrorismo. Non ci sono con- prensiva di alcune fotografie della l’esercito, la memoria dei Caduti – sentite disaffezioni alla nostra cominciamo a porci una domanda: identità nazionale. Le Istituzioni, singola sezione al passaggio davan- fino a che punto è tollerabile tutto maturate con tanti sacrifici dei no- ti la tribuna d’onore la domenica questo? stri Padri e frutto di millenni di mattina. Per statuto la nostra Associazione esperienze culturali, politiche, reli- Da parte de L’Alpino saranno inseri- è apartitica, non apolitica. Non giose, devono essere un riferimen- te sul portale www.ana.it le foto possiamo quindi non denunciare i to sicuro, prestigioso, rispettato. dell’Adunata (sfilata compresa): troppi segnali che vanno in direzio- Non è purtroppo quello che lo queste foto possono essere scari- ne di un gioco allo sfascio delle spettacolo della politica ci sta of- cate e usate dalle nostre testate. ● fondamenta su cui si regge l’idea di frendo. ● 14 1 - 2007 IN BREVE SE NE PARLA

Il Gazzettino riprende le pagine sulle sezioni Belluno, Feltre e Cadore Il quotidiano Il Gazzettino ha ripreso la pubblicazione di Il presepe? È in una pagina settimanale dedicata alle attività delle Sezioni di Belluno, Feltre e Cadore. La rubrica uscirà il mercoledì, nell’edizione di Belluno del quotidiano. “Tra alpini e giornale un patto che si rinnova”, scrive il capo- cronista Tiziano Graziottin. Da parte nostra, segnaliamo corso di rimozione con piacere questa iniziativa che vede la collaborazione delle sezioni interessate. overo San Francesco! Il suo pre- immagine poi magistralmente inter- Mini-ospedale dal Friuli al Pakistan Un container attrezzato per la gestione di una sala ope- sepe, dopo ottocento anni, è… pretata da Giotto nella basilica di As- ratoria pediatrica e uno con le strutture di degenza in Pfuori mercato! Lo hanno tolto sisi, in un ciclo che rappresenta una aggiunta a vario materiale logistico, sono stati donati alla dagli scaffali dei grandi magazzini, svolta epocale della pittura. Da allo- Mezzaluna Rossa (l’equivalente della nostra Croce Rossa) primo passo per rimuoverlo anche della regione pakistana del Kashmire. L’iniziativa ha coin- ra sono tante le rappresentazioni volto gli alpini delle sezioni friulane, la Protezione civile, dalle nostre coscienze e dalla nostra storiche della natività: da Piero della la SPES, la Croce Rossa e la Provincia di Udine. storia. Offenderebbe, si dice, coloro Francesca a Filippo Lippi, da Dürer a che professano altre religioni. E allo- Rubens, per arrivare al Sette-Otto- Un bel gemellaggio ra, per dare una dimostrazione che Gemellaggio - con scambio di gagliardetti e doni - tra il cento con la diffusione massiccia del gruppo ANA di Loria (sezione di Treviso) e la sezione pro- siamo un popolo progredito e di lar- presepe fino ai nostri anni Sessanta, vinciale di Bolzano dell’ANSI (Associazione Nazionale ghe vedute perché non abolirlo, que- all’arrivo – dal nord – del pino, con Sottufficiali d’Italia). L’incontro è stato organizzato dal- sto ingombrante presepe, prose- ornamenti festosi e lucenti. Dopo l’alpino Giuseppe Altieri, socio di entrambi i sodalizi. guendo quell’operazione iconocla- una flessione, la tradizione del prese- DNA alpino sta avviata alcuni anni fa? pio è ripresa negli anni 80, a comin- Al sergente Davide Prestini, Allora, in alcune scuole dell’alta ciare dalle regioni del nostro meri- rientrato dall’Afghanistan e in Lombardia, ma soprattutto del Vene- dione. partenza per il Libano, il presi- dente della Sezione di Brescia to, alla rappresentazione della Nati- * Davide Forlani ha donato il vità preferirono allestire spettacoli E siamo all’oggi. Un oggi molto incer- libro “DNA alpino”, raccolta di di pupazzi, con Topolino e Braccio di to e un po’ fosco. Perché neanche storie della Smalp. Davide è ferro. Sono, dicevano, più “multicul- tanto in sordina vengono portati at- figlio di Giovanni Prestini, del 27° corso AUC di Aosta. Nella turali”. Prima ancora era stato ri- tacchi alla nostra identità religiosa, foto, da sinistra, Forlani, il sergente Prestini e i vice pre- mosso il crocifisso, mal tollerato da sociale, morale e storica secondo sidenti di Brescia Gian Battista Turrini e Daniele Barbieri. qualche direttore scolastico in una errata quanto devastante e di- omaggio alla diversità religiosa. storta concezione di accoglienza del Francobollo australiano sugli alpini Un francobollo australiano del valore di 50 centesimi (30 Ed è amaro ricordarlo, ma che ne è diverso, ignorando che la diversità centesimi di euro) è stato dedicato al gruppo alpini di stato della nostra Preghiera, travolta può essere ricchezza non sostituen- Castions, sezione di Pordenone. Il merito va a Pasqualino da questa corrente buonista, epura- do la nostra identità con quella altrui Jus, vice presidente della sezione ANA di Sidney, emigra- ta di quella “millenaria civiltà cristia- ma adattando quella degli altri alle to da 40 anni ma ancora socio del gruppo. Sul francobol- lo, accanto al disegno dell’Australia, le cinque stelle degli na”, rimossa anche dal progetto di regole che ci siamo dati e che sono la altrettanti Stati che la compongono, la bandiera italiana, Costituzione europea? sommatoria di ciò che siamo. Una il logo ANA, il cappello alpino e il campanile di Castions * concezione che finisce per stupire con il nome del gruppo. Il presepe (praesepium, ovvero re- gli stessi che si vorrebbero rispetta- 4 Novembre a Neive (Cuneo) cinto chiuso, mangiatoia) è uno dei re e che sono i primi a spiegarci che A Neive la celebrazione del simboli più radicati nella nostra tra- le figure che noi celebriamo sono sa- 4 Novembre è stata tenuta dizione. L’immagine pittorica della cre anche per loro. dal sindaco Pier Luigi natività risale al III secolo: se ne tro- Ferro, figlio di un ex depor- Così, forti della nostra cultura debo- tato. La cerimonia, ha visto va testimonianza nelle catacombe le, rincorriamo gli altri demolendo una massiccia presenza di romane, re magi guidati dalla stella uno alla volta i nostri fondamentali: alpini del gruppo. È stata compresi. Per San Leone Magno que- la religione, la famiglia (cellula base poi celebrata una S. Messa sti erano tre, e portarono incenso al termine della quale è della società, definita “piccola pa- stata letta una preghiera di Teresio Olivelli, beatificato da (omaggio alla divinità), mirra (all’es- tria” dal filosofo Benedetto Croce, Papa Giovanni Paolo II. sere uomo) e oro (alla regalità). Tre, cellula costitutiva della più grande numero archetipo delle razze umane Patria), la concezione di ciò che è A cerimonie in ricordo dei Caduti di tutte le guerre (semita, giapetica e camita) e del- morale, le varie tessere del mosaico Su invito della Croce Nera del Tirolo e del Comando del- l’età dell’uomo: gioventù, maturità e della nostra storia. l’esercito austriaco in Tirolo, una folta delegazione di vecchiaia. Viene davvero da chiederci, con una alpini trentini, accompagnati dai consiglieri sezionali De Ma si deve a San Francesco la rap- presa di coscienza che non deve co- Maria, Bernardelli, Tomasi e Carretta, con il vessillo sezionale, ha partecipato a Innsbruck alle cerimonie in presentazione del presepio come munque rinunciare alla nostra huma- ricordo dei Caduti di guerra e delle vittime civili. Presenti l’abbiamo ai nostri giorni: fu allestito nitas, dove stiamo andando, cosa anche rappresentanze di Germania, Russia e Ucraina. la notte di natale del 1223 a Greccio, stiamo diventando. (g.g.b.) 15 1 - 2007 ALPINI IN ARMI Solidarietà (concreta) dalle sezioni venete ai nostri reparti alpini in Afghanistan

gna – rifiorisce la vita: è un bel bi- glietto di presentazione che caratte- rizza la presenza dei nostri alpini. Ed allora, ecco scattare la solida- rietà di tutte le sezioni venete, alle quali si sono aggiunti i capigruppo della sezione di Udine e la sezione di Aosta. Il risultato della raccolta è stato consegnato all’attuale coman- dante del 3°, col. Maurizio Plasso, il quale ha espresso la sua gratitudine all’Associazione. Lo stesso ha fatto il gen. Mora, che ha ribadito l’ap- prezzamento per quanto fanno gli al- pini delle nostre sezioni e dei nostri gruppi per permettere ai reparti in missione di aiutare la popolazione dei territori alla quale devono garan- d un mese dalla riunione delle dea di supportare il contingente al- tire sviluppo e pace. sezioni ANA del Veneto – auspi- pino che stava per raggiungere l’Af- L’iniziativa delle Sezioni del Veneto A ce don Albino – per festeggiare ghanistan per mettere i nostri alpini non è certo isolata; Cuneo e altre il 134° compleanno del Corpo degli in condizione di poter realizzare al- città stanno promuovendo iniziative Alpini, si è presentata un’altra op- cune opere rivolte al miglioramento per essere vicine ai nostri giovani in portunità per dimostrare la nostra della grama esistenza di quelle po- armi che onorano con il loro lavoro capacità di coesione. Da un collo- polazioni. e il loro impegno l’Italia. È questa la quio tra il colonnello Maurizio Pais- Come l’approvvigionamento idrico miglior risposta a coloro che, solo san, già comandante del 3° artiglie- di un villaggio, per esempio, scavan- qualche settimana fa, hanno brucia- ria da montagna e il consigliere na- do un pozzo attorno al quale – l’e- to tricolori e manichini di soldati ita- zionale Giuliano Chiofalo, è nata l’i- sperienza delle nostre missioni inse- liani. ● Afghanistan: kit scolastici ai bambini di un villaggio nel distretto di Paghman, nale della NATO a guida italiana, che a più di 2.200 metri di quo- addestra unità di specialisti nel soc- ta. Ogni zainetto contiene corso e nella ricostruzione di aree penne, pennarelli, pastelli, sconvolte da conflitti. ● quaderni e quadernoni. La prima scuola che ha ri- cevuto i kit è stata un asilo Il col. Romitelli femminile, costruito da una organizzazione non nuovo comandante governativa inglese, la se- del Raggruppamento conda è stata una scuola maschile. In un caso e nel- addestrativo ad Aosta l’altro la distribuzione del ambio di comando al Rag- n occasione della giornata mon- materiale scolastico ha dato vita a gruppamento addestrativo diale dei diritti dell'infanzia il una vera festa. Gli insegnanti hanno C del Centro Addestramento I team CIMIC (cooperazione civile e dimostrato molta gratitudine verso i Alpino di Aosta. Lo scorso 22 no- militare) del Battle group 3, unità di nostri alpini e i militari del contin- vembre, nel corso di una cerimo- manovra del contingente Italiano gente italiano. nia alla caserma Cesare Battisti di Italfor XIV, su base 7° Alpini di Bellu- Il team Cimic del Battle Group 3 è Aosta, il colonnello Giorgio Romi- no, al comando del Colonnello Anto- composto unicamente da elementi telli ha avvicendato il colonnello nio Maggi, ha distribuito 340 zaini del Cimic Group Sud di Motta di Li- Giorgio Braga. ● scolastici nel villaggio di Qala Sidiq, venza (Treviso), reparto multinazio- 16 1 - 2007 Bolzano: avvicendamento al vertice delle Truppe alpine, presente il gen. Iob, comandante delle Forze terrestri Il gen. Resce al ministero Difesa, nuovo comandante è il gen. Novelli

l generale di C.A. Armando Novelli è il nuovo comandante delle Trup- I pe alpine. Ha dato il cambio al ge- nerale di C.A. Ivan Felice Resce, che va al ministero della Difesa, alla dire- zione generale dei Lavori e del De- manio. Il generale Resce ha trascor- so quasi due anni a Bolzano, un pe- riodo molto impegnativo che ha vi- sto gli alpini impegnati in primo pia- no nelle operazioni multinazionali di mantenimento della pace in Bosnia, Kosovo, Afghanistan e Iraq, pagan- do un doloroso tributo di vite: quel- la del capitano Manuel Fiorito, del maresciallo capo Luca Polsinelli, del Sopra: è il momento del caporalmaggiore Giuseppe Orlando, passaggio di comando: la del caporalmaggiore capo scelto stretta di mano fra Resce e Giorgio Langella e del 1° caporal- Novelli. maggiore Vincenzo Cardella. A destra: il gen. Iob durante L’alto ufficiale ha sviluppato costrut- il suo intervento di saluto. tive relazioni con l’amministrazione Sotto: il generale Bruno Iob, provinciale di Bolzano, in particola- comandante delle Forze Ter- re per la realizzazione di alloggi per i restri passa in rassegna il volontari e per il progetto “Bolzano- reggimento di formazione Kabul”, che prevede la costruzione accompagnato dal gen. Re- di infrastrutture scolastiche e sani- sce e dal gen. Novelli. tarie in Afghanistan, nelle province (Foto Comando Truppe alpi- in cui operano gli alpini. ne) Ha mantenuto ottimi rapporti di amicizia e di stretta collaborazione con la nostra Associazione, sulla strada aperta dal generale Roberto Scaranari e percorsa poi con grande condivisione di valori dal generale Bruno Iob, entrambi sempre molto disponibili e vicini all’ANA. Accompagnano il gen. Resce nel suo nuovo e importante incarico al mini- stero della Difesa la riconoscenza e l’augurio della nostra Associazione e di tutti gli alpini in congedo. ro, è stato capo della cellula italiana a Bolzano, presenti le Bandiere di * a Tampa, negli Usa, presso il Coman- guerra del 32º reggimento Genio Auguri di buon lavoro al generale do strategico durante le operazioni guastatori alpini, del 4º, 5º e 6º reggi- Novelli, 60° comandante delle Trup- in Afghanistan e vice comandante mento alpini e della Scuola Militare pe alpine, per il quale si tratta di “un delle forze multinazionali in Iraq. Pri- Alpina di Aosta, il generale Bruno ritorno a casa” avendo comandato la ma di giungere a Bolzano a capo del- Iob, comandante delle Forze Terre- compagnia paracadutisti dal ’76 le Truppe alpine, ha comandato la stri, il nostro Labaro scortato dal all’81. In seguito ha comandato il 5° Scuola di Applicazione dell’Esercito. presidente nazionale Corrado Pero- reggimento, il 3° Alpini e la brigata La cerimonia del cambio di coman- na, nonché le massime autorità della Taurinense. Fra gli incarichi all’este- do si è svolta alla Caserma Cadorna, Provincia di Bolzano. ● 17 1 - 2007 ALPINI IN ARMI Una spettacolare esercitazione autunnale, con pernottamenti in tenda

Una compagnia durate una delle escursioni ad alta quota, sotto una nevicata. Brigata Taurinense: in due settimane 26 ascensioni intorno ai 2/3.000 metri

dimostra che alpini, oltre che nasce- che una volta venivano chiamati E 31 traversate re, si può diventare se la scuola è “campi autunnali”, solo nelle ulti- alpinistiche. buona. E quali alpini! me due settimane di ottobre i re- * parti hanno percorso complessiva- Un ritorno in forze Sono 2.400 gli alpini della brigata mente più di 1.800 chilometri di all’alta montagna da “Taurinense” che nel mese di otto- marce a piedi, con 26 ascensioni bre hanno compiuto l’addestramen- tra i 2.100 e i 3.100 metri e 31 tra- parte delle due brigate to denominato “Modulo movimento versate alpinistiche, per un totale in montagna”. di 193.000 metri di dislivello (sali- Per gli amanti della statistica dire- ta+discesa): in pratica è come se Ecco una bella e complessa mo che nello svolgimento di quelli ogni alpino avesse percorso in me- esercitazione degli alpini della A brigata Taurinense…in alta Una batteria del 1° artiglieria montagna! Ne scriviamo volentieri - da montagna durante l’esercitazione anche perché gli alpini della Julia a fuoco con i Thompson. non sono da meno - perché avevamo da tempo la sgradevole sensazione che con la sospensione della leva e i tanti impegni interni e all’estero i re- parti alpini trascurassero quelle atti- vità che sono proprie delle truppe da montagna. Merito dei comandanti, dal coman- dante di compagnia a quello di bri- gata, generale Fausto Macor, al co- mandante delle Truppe alpine. Ciò 18 1 - 2007 dia 100 km e fosse salito su un 8.000. “L’addestramento in montagna – co- me sottolinea un comunicato del- l’Ufficio di Pubblica Informazione della brigata – è una componente fondamentale nella preparazione dei reparti alpini. Nel periodo autun- nale le condizioni di particolare du- rezza dell’ambiente, seconde solo a quelle invernali, fanno sì che tale preparazione sia propedeutica a qualsiasi tipo di impiego dei reparti. In marcia al Lago Nero, verso Il variare delle condizioni dal caldo il monte Colbuin, dopo un al freddo, così come dal bagnato al- pernottamento in quota. l’asciutto, i pernottamenti in quota e comunque sempre in tenda, abitua- vento rapido per l’evacuazione a berton, Gran Queyron, Cornour, Ge- no il personale alle più svariate con- quelle di movimento degli alpini. So- nevris, Albergian e Ghinivert, tra le dizioni e in particolare rendono l’uo- no stati tra l’altro simulati interventi vette raggiunte. Questo reparto è mo importante più della sua tecno- di soccorso in ore notturne per alle- quello che ha percorso le distanze logia”. nare le potenzialità di volo in condi- maggiori perché ogni compagnia ha * zioni di luce scarsa o assente. salito almeno due vette intorno ai Sono 7 i reparti che compongono la Fortemente impegnato anche il Re- 3000 metri, con svariati pernotta- Brigata “Taurinense”: il 1° reggimen- parto Comando, al comando del te- menti in quota. to artiglieria da montagna con sede nente colonnello Brero, che ha po- Anche il 32° Reggimento Genio Gua- a Fossano (Cuneo), il 2° reggimento sto il campo base nei pressi del Co- statori del colonnello Carbonara, ha Alpini di Cuneo, il 3° reggimento Al- mune di Sauze Di Cesana, dal quale effettuato escursioni con base nei pini ed il Nizza Cavalleria di Pinero- ha preso il via per le escursioni al pressi di Lanzo, per estendersi a tut- lo, il 9° reggimento Alpini di stanza a Col Bosco e al Monte Colbuin, pas- ta la val Grande e su per la Val di Viù, L’Aquila, il 32° reggimento genio sando per il Lago Nero dopo un per- fino a sconfinare in Val di Susa attra- guastatori con sede in Torino ed infi- nottamento in quota. verso il Colle della Croce di Ferro. ne il Reparto Comando, anch’esso Una piacevole parentesi è stata for- Punta del Rous, Punta Pian Spigo e stabilito a Torino, presso la Caserma nita dal Coro ANA Torino Centro, Monte Palon le maggiori vette rag- Monte Grappa. che nella serata del 25 ottobre è sali- giunte dai genieri. L’attività è iniziata fin dai primi di ot- to al campo per una cantata tra alpi- Infine il 1° rgt. artiglieria da monta- tobre per il 2° ed il 9° reggimento Al- ni in congedo e in servizio, assai gra- gna, al comando del colonnello Nar- pini, mentre i restanti reparti hanno dita da tutti. zisi, il cui campo base era installato intrapreso l’attività nelle ultime due Nello stesso tempo il 3° Alpini, co- nei pressi del comune di Acceglio, settimane: il 3° alpini, il Nizza caval- mandato dal colonnello Manione, ha eseguito la scuola tiri per i mortai leria ed il Reparto Comando in alta aveva posto la propria sede vicino a da 120 nello splendido scenario del valle di Susa e val Chisone, il 32° nel- Pattemouche, in val Chisone, men- Col Maurin. le Valli di Lanzo mentre il 1° rgt. arti- tre le compagnie, con il Nizza Caval- Come si vede, l’intera brigata è stata glieria da montagna ha effettuato la leria, erano sparse tra Oulx, la Val impiegata in ogni suo reparto. E nel- scuola tiri per i mortai Thompson Troncea e Pragelato. I loro percorsi l’ambiente più congeniale: l’alta da 120/mm in alta val Maira. si sono intrecciati tra i monti dell’al- montagna. Sono cose che fanno be- Le condizioni meteorologiche non ta val Susa e oltre, fino a Prali: Cha- ne al cuore… ● sono state sempre favorevoli: all’ini- zio la pioggia incessante, e a volte Fuori programma al campo base del veramente torrenziale, ha messo a Reparto Comando a Sauze, con il concerto dura prova sia gli alpini delle basi, del coro ANA di Torino Centro. spesso immersi nel fango, sia quelli in marcia, che anche a causa della neve, sono stati costretti a muoversi in un ambiente notevolmente ostile. Saliti in quota, oltre la spessa coltre di nubi, il sole ha lenito gli ultimi sforzi prima di arrivare in vetta. All’addestramento hanno partecipa- to anche gli elicotteristi del 34° squadrone Aves “Toro” di stanza a Venaria Reale, che hanno integrato le loro capacità di trasporto e inter- 19 1 - 2007 Le Sezioni Cadore e Como stanno organizzando la celebrazione dell’anniversario della morte di questo nostro Padre fondatore Arturo Andreoletti, a trent’anni dalla scomparsa

DI ORAZIO ANDRICH utti gli alpini sanno (o sarebbe bene sapessero) che Arturo An- Tdreoletti (1884-1977) ebbe un ruolo fondamentale nella nascita dell’A.N.A. e che ne fu il Presidente dal 1919. Nella trilogia della Storia delle Truppe Alpine, edita per il cen- tenario del Corpo, la sua attività de- cennale di guida viene sintetizzata con queste parole, degne di essere scolpite sul marmo: “Da lui l’A.N.A. riceve quella inconfondibile impronta Al comando del settore che ne garantisce la compattezza e la Ombretta-Marmolada (1916). vitalità. Sotto la sua guida appassio- nata e intelligente l’Associazione si dell’esplorazione delle cime di San afferma imperiosamente e sorgono le Allievo ufficiale all’Edolo (primo a Sebastiano, della Croda Grande, del prime sezioni. Ben presto la valanga sinistra) nel 1906, con alcuni alpini del Focobon, della Schiara e dei Feruc, verde investirà tutta l’Italia, mentre “plotone grigio”, dal colore della nuova protagonista delle prime scalate ita- nelle sezioni nasceranno i gruppi a divisa sperimentale che sarà poi liane della Marmolada, del Catinac- centinaia e poi a migliaia”. adottata da tutto l’esercito italiano. cio e del Sella. A chi – comprensibilmente – non lo Il suo nome è ancora oggi legato alle ricorda, non mancano le occasioni memoria di Andreoletti è rimasta prime ascensioni che hanno assunto per richiamare i segni del suo opera- nella provincia di Belluno e in parti- il tono del mito: dalla Gusela del Ve- to; anche l’ultima Adunata naziona- colare nell’Agordino, sul cui fronte scovà (simbolo alpinistico della le, incentrata intorno al cippo del- di guerra fu aiutante maggiore del città di Belluno) alla impressionante l’Ortigara, è stata nel segno della battaglione Val Cordevole, poi “pa- parete nord dell’Agner. prima “Assemblea” del 1920, ferma- dreterno” capitano della 206ª com- Andreoletti fu in familiarità con per- mente organizzata da Andreoletti pagnia, dopodichè comandante del sone passate alla storia, da Cesare “per non dimenticare”. settore Ombretta-Marmolada. Battisti a Umberto II, e teneva con Più che da ogni altra parte, però, la Sul Monte Grappa fu ufficiale nello devozione i loro cimeli nel suo ango- Stato Maggiore della IV ar- lo preferito della sontuosa “Villa la mata, si meritò due Meda- Vetta”, a Como. glie d’Argento e una di I suoi ricordi si ravvivano nella con- bronzo e entrò per primo sultazione di centinaia di fotografie in Cismon liberata. da lui scattate, nelle quali aveva Queste montagne il mila- identificato con dettaglio ragionieri- nese Andreoletti le cono- stico localizzazione, data, soggetti e sceva perfettamente già cose rappresentate. prima della grande guerra, Il suo stile era quello di un gran si- perché (dopo un periodo gnore e per carattere era preciso ed nel 5°) aveva a lungo pre- esigente in un modo quasi ossessi- stato servizio nel 7° Alpini vo. Alcune asprezze di temperamen- (battaglioni Feltre e Bellu- to non gli resero sempre facili i rap- no) ed era l’ufficiale più porti umani e furono causa di pole- esperto in fatto di alpini- miche e dissidi, non leniti dai suc- smo militare. cessi che ebbe in vari campi della vi- Arturo Andreoletti nella storica foto sull’Ortigara, Arturo Andreoletti è infat- ta. Andreoletti però rimase sempre il 6 settembre 1920, alla prima adunata (Convegno) ti una gloria dell’alpini- legato ai suoi alpini del Val Cordevo- degli alpini reduci della Grande Guerra. smo dolomitico, pioniere le, dei quali tanti erano agordini. An- 20 1 - 2007 Banco alimentare: 8.350 tonnellate di solidarietà rande successo della 10ª Gior- nata Nazionale della Colletta G Alimentare. Sabato 25 novem- bre, negli oltre 6.000 supermercati e ipermercati, sono state raccolte 8.350 tonnellate di prodotti alimen- Andreoletti a 91anni. tari, 200 tonnellate in più rispetto allo scorso anno. che dopo aver passato i novant’an- Oltre 100 mila i volontari delle as- ni, tornando nell’Agordino e tra gli sociazioni, numerosi dei quali alpi- amici alpini, accanto alla sorpren- ni, hanno sentito propria l'iniziati- dente lucidità sembrava ritrovare la va, impegnandosi fuori dai super- giovinezza e la dolcezza di un affet- mercati. I beni raccolti aiuteranno i to. La vigoria fisica gli consentì di vi- poveri del nostro Paese che, secon- sitare la Serauta in Marmolada, per- do le ultime rilevazioni Istat (otto- sino nel 1974 e nel 1976. bre 2006), sono il 13,1% della popo- parole di don Mauro Inzoli, presi- Il nome di Andreoletti è riemerso a lazione italiana. dente della Fondazione Banco Ali- Vallada Agordina, con le fotografie “La carità si fa strada nel nostro po- mentare onlus. da lui scattate nella locale chiesa di polo anche in momenti di partico- Ma quest’anno la solidarietà non si San Simon. Proprio qui, nella frazio- lare difficoltà e di sacrifici prean- è fermata a sabato 25 novembre ne di Celat (e in quella di La Mora di nunciati. La gente del popolo radi- perché fino a metà dicembre un’al- Canale d’Agordo), pochi giorni pri- cata nella cultura cristiana non re- tra iniziativa, dal titolo “La fame ma dell’inizio della grande guerra, ci sta indifferente all’attesa dei più giustifica i mezzi”, è stata proposta fu l’adunata del nuovo battaglione poveri e compie un gesto concreto per sostenere gli ingenti costi di lo- Val Cordevole che si veniva costi- di carità cristiana facendo la spesa gistica e trasporti per la consegna tuendo basandosi sul richiamo delle anche per loro. Finché ci saranno degli alimenti raccolti a 1.280.000 classi anziane del battaglione Bellu- uomini e donne educati a vivere bisognosi attraverso più di 7.700 no del 7° Alpini. nella gratuità e nella condivisione enti caritativi convenzionati in tut- Partendo da qui, il 24 maggio 1915 il c’è speranza per tutti”, queste le ta Italia. ● reparto, di cui Andreoletti era aiu- tante maggiore, si era attestato sui valichi confinari di Forca Rossa e Col Bechèr in Comune di Falcade. Consegnata la gavetta trovata in Val d’Aosta La circostanza delle foto in questio- ro talmente stupito che ne lascia immaginare che il capitano non potevo credere a quel- abbia voluto anche rendere omaggio “E lo che stavo leggendo…”, al luogo della nascita e della voca- inizia così la lettera dell’alpino Al- zione del cappellano del Val Corde- do Corti di Busto Arsizio (Varese). vole, don Costanzo Bonelli, travolto Una notizia davvero inattesa quella da valanga il 9 marzo 1916 a Fuciàde, letta sul numero de L’Alpino del di- nell’area del passo San Pellegrino. cembre 2005: la gavetta di suo zio Negli alpini del gruppo di Vallada è Giuseppe Tomasina, reduce del sorto spontaneo l’impulso di com- fronte occidentale andato avanti memorare Andreoletti nell’occasio- qualche anno fa, era stata trovata ne del trentennale della morte, avve- nei pressi di Colle San Carlo, a Mor- nuta a 93 anni il 24 gennaio 1977. gex (Aosta) dall’alpino Giovanni Dopo un adeguato ricordo nella ter- Remondaz, che l’aveva custodita ra da lui tanto amata, tra Marmolada per tutti questi anni. e Agner, sarà significativo per gli al- La gavetta è stata consegnata nel pini agordini e per la Sezione A.N.A. corso di una cerimonia presso la di Belluno andare a rendergli omag- sede del gruppo alpini di Morgex, gio, al cimitero di Monte Olimpino guidato da Franco Giannetta. dove riposa, e incontrare il locale Nella foto: Aldo Corti (a sinistra) ri- gruppo alpini della sezione ANA di ceve la gavetta da Giovanni Remon- Como. La cerimonia si svolgerà a fi- daz. ● ne febbraio. ● 21 1 - 2007 IL DIBATTITO SULLA CORALITÀ

Continua il dibattito sulla coralità alpina. Registriamo l’intervento di Massimo Marchesotti, storico direttore artistico del coro della Sezione ANA di Milano. Si tratta di un estratto dell’intervento che appare integralmente sul portale associativo www.ana.it nella pagina del Centro Studi. Attendiamo il contributo dei lettori. Cantare in coro è arte collettiva

ono ormai molti dell’Ana, ci possono anni che alcuni essere, a volte, inter- S cori, quelli alme- ferenze, intromissio- no più sensibili, più at- ni, oppure inviti più o tenti, che si sono defi- meno latenti affinché niti nella pratica cora- il repertorio sia mag- le ”alpina”, in senso giormente dedicato ai stretto connesso alle canti alpini. Questo, “memorie” del Corpo secondo il mio parere degli Alpini, “cori di è marginale in quanto montagna”, “cori di ogni complesso cora- ispirazioni popolare”, le deve poter espri- sentono, in una realtà mere il proprio per- profondamente muta- corso musicale se- ta negli ultimi anni, ma condo una propria tuttora in rapido cor- convinzione e secon- so di mutazione, il pro- do le proprie capa- blema della loro iden- cità. tità, della loro collocazione culturale Milano, il Coro Penna Nera di Galla- Alcuni cori alpini poi si differenziano e sociale. In questo contesto, per al- rate, il Coro Stelutis, i Crodaioli, la da altri perché cantano con il cap- cuni maestri, l’esigenza di cercare Grangia, il Coro Monte Cauriol, il Co- pello in testa (così scomodo nel can- nuove vie per inseguire proprie iden- ro Dolomiti di Trento, il Coro Tre Pini tare), e vi è anche qualche coro che tità, si è fatta prioritaria rispetto al di Padova ed altri complessi dei qua- essendosi costituito sotto la leva nel- sistema dominante. li mi sfugge il nome. l’ambito delle Brigate Alpine (ti ri- I convegni e i dibattiti sulla coralità, Dopo il 1960, tutti gli altri. Corremmo cordi, caro De Marzi, i famosi con- sul ruolo, sull’esigenza di intrapren- alla montagna e nacquero i cosiddet- corsi dei cori alpini alle armi?) non dere altre vie, arriveranno assai più ti “cori di montagna”. smette di esibirsi con la divisa mili- tardi. Naturalmente la critica cosid- Ci siamo mai chiesti in questa molti- tare: saluto, attenti, riposo e questo detta egemone (sempre un poco tudine di voci che cantano, magari scatena subito nel pubblico tanta snob) bolla come spuria l’attività co- da mezzo secolo oppure solo da ieri, simpatia. rale di questi complessi, non ricono- “cosa” cantano e il “perché” sono fa- Sono d’accordo con L’Alpino nel rite- scendo ad essi alcun valore, non so- vorite certe soluzioni musicali piut- nere che i cori dei congedati rappre- lo musicale, ma neppur “specifico” tosto che altre? Le mie conclusioni sentino una realtà giovane, eteroge- nel recuperare i legami con la pro- personali le ho tratte andando a rive- nea alla quale realtà dobbiamo guar- pria tradizione culturale. Purtroppo dere i programmi dei concerti dei co- dare con attenzione. Non sono d’ac- anche la coralità non è immune, oggi ri, la discografia e gli spartiti musica- cordo quando si dice che questi cori come ieri, da proprie responsabilità. li, documenti che da anni metodica- “…sono i depositari di una cultura Vorrei accantonare per il momento il mente raccolgo. militare artistica quasi scomparsa”. tema “Alpini di città” addentrandomi (…) Questi cori, a dire il vero, nei loro nel variegato mondo corale popola- Passando ai cori ANA rilevo che, se- programmi danno molta più eviden- re. La grande proliferazione corale condo le nostre ricerche, sono circa za ad un repertorio che comprende non avvenne, come si sostiene, negli 150 quelli iscritti alle sezioni e ai ben pochi canti alpini privilegiando anni ’50, l’attività era ristretta a po- gruppi. Il repertorio di questi com- canzoni che d’alpino hanno poco o chissimi complessi tutti legati all’i- plessi corali è tale e quale a quello nulla. deale trentino della Sat. dei gruppi corali non alpini. Osservo Molti complessi, soprattutto quello Tra il 1950 e il 1960 nacquero cori di però che nei programmi dei cori Ana delle valli o dei piccoli paesi, sono rilevante importanza che, salvo alcu- sono inseriti, generalmente, un mi- composti da coristi con una fascia ne eccezioni, ancor oggi tengono nor numero di canti della tradizione d’età compresa tra i 50 e i 70 anni banco. Furono: il Coro Incas, il Coro alpina privilegiando altre canzoni. che soffrono per mancanza di voci Ana di Vittorio Veneto, il Coro Ana di Questo comporta che, essendo cori giovani, questi cori non avendo un 22 1 - 2007 valido organico vengono quindi mor- sta dura, aspra, sofferta, lotta e stu- le circa la situazione attuale della co- tificati nella loro attività musicale. In dio quotidiano, ricerca continua, ralità in genere. Così mi è parso giu- questo contesto sarebbe importante sperimentazione, estro come febbre. sto porre in rilievo l’impegno che al- avere la possibilità di un turn-over Cantare, perciò, è fare arte, cantare cuni cori, giungendo a ottimi risulta- che ci potrebbe anche essere se i co- in coro è arte collettiva, non può es- ti, impegnando le loro passioni verso ri sapessero adeguarsi e dare un fu- sere solo un momento di svago do- i filoni della musica tradizionale op- turo alla coralità alpina. Il problema polavoristico. pure al di fuori di essa abbiano rag- sta nel fatto che ogni campanile non Prima di concludere vorrei non sor- giunto livelli musicali molto alti, so- ha un solo coro ma nello stesso pae- gessero equivoci sulla mia relazione prattutto al di fuori degli stereotipi se oppure a poca distanza tra loro ri- che non è e non vuol essere una ta- abituali. valeggiano altri piccoli cori che sof- bella di merito, né tanto meno una Credo che esista il “problema” dei frono come tutti gli altri di voci gio- classifica. Non sono entrato nello cori e credo anche se ne debba par- vani, ma allora non sarebbe meglio specifico tecnico-musicale poiché lare di più spezzando le diffidenze, le unire le forze in un unico coro? non mi sento all’altezza di questo paure, le barriere legate alle proprie (…) compito ma, soprattutto, ho il massi- posizioni e agli egoismi, tutti elemen- Per convinzione personale dovuta mo rispetto per tutti coloro che can- ti che rendono il colloquio difficile se all’attività che svolgo nel quotidiano tano. non impossibile. sono persuaso che l’arte sia conqui- Ho espresso il mio pensiero persona- Massimo Marchesotti Se il coro è poco alpino o ascoltato ultimamente due co- non trittici romani, veneti, siciliani e (grazie a tanti nostri politici e a tanta ri alpini in una comune serata di chi più ne ha più ne metta. Con tutto parte del clero) non sento il bisogno H canti. Non è la prima volta che il rispetto per i vari canti popolari che anche noi ci si allinei a questa sento cantare alpini e noto, oramai (da “La Madunina” a “Funiculì Funi- cultura rinunciataria. Non è che tra con rammarico, che i programmi culà”, ecc.) e canzoni varie che, di- qualche mese verranno inseriti in re- presentati sono un insieme di canti ciamolo chiaramente, non fanno par- pertorio anche canti arabi per esse- popolari, canzonette varie e canti al- te del patrimonio alpino. Mi sembra re ancora di più in linea con la cultu- pini e di montagna (pochi rispetto al che così "cantando" il coro alpino ra multietnica? Con simpatia e senza totale). Se il pubblico va ad un con- perda la propria identità. E in una Ita- alcuno spirito polemico saluto cor- certo di cori alpini si aspetta di sen- lia che sta rinunciando alla propria dialmente voi e i nostri cori. tire canti della tradizione alpina e identità storica, culturale e religiosa Rodolfo Gallazzi Non solo canto alpino o appena letto su L’Alpino di no- ficato ha dire che i canti non sono quattro voci del filone Sat/Cauriol, vembre l’intervento di Sergio Pi- più come quelli di una volta? Mi pare ecc.? Io spero proprio di no, ma se H vetta sulla coralità e, pur essen- che non ci sia un riferimento ai con- così fosse, personalmente sarei del- do corista da oltre 30 anni, confesso tenuti o ai testi (in tal caso si do- l’opinione di tirare i remi in barca, la mia difficoltà ad orientarmi in me- vrebbe mettere in discussione uno perché una delle principali finalità di rito a quanto espresso. dei pilastri come “Il testamento del un coro è quella di cantar bene, con Ho iniziato a conoscere i canti pro- capitano”, che è la rielaborazione di le armonizzazioni più consone alle prio dagli alpini delle due guerre e un canto non alpino). Se – come sem- voci disponibili. posso assicurare che non eseguiva- bra – il discorso si focalizza sulle ar- In merito al modo di cantare possia- no solo canti di naja e di guerra, per- monizzazioni, tutti i gusti dovrebbe- mo discutere ed obiettare finché vo- ché nel loro modesto zaino contadi- ro avere pari dignità, perché ad uno gliamo, ma il problema più grande no trovavano spazio anche altri valo- può piacere la monodìa pura, ad un della coralità è di altro genere: è in- ri. Se non ricordo male nel loro can- altro la monodìa variamente accom- fatti sempre più difficile trovare per- to, generalmente, c’era l’intreccio di pagnata o arrangiata. Quello che non sone disposte a cantare. Quel che una melodia con un controcanto o mi consente di orientarmi è la man- conta è che si continui a cantare, con un accompagnamento: la qualità canza di un punto di partenza, di un perché tra qualche decennio i “car- del prodotto non era delle migliori, termine di riferimento affidabile. bonari” potrebbero essere non i no- ma era comunque apprezzabile per- Parlando di canti di naja in senso stalgici del canto incontaminato, ma ché cantavano come meglio poteva- stretto, dovremmo mettere al bando molti ex coristi, reduci dallo sciogli- no quello che sentivano. De Marzi? Dovremmo storcere il na- mento di parecchi cori. A distanza di tanti decenni che signi- so di fronte alle armonizzazioni a Giuseppe Bestoso - Imperia 23 1 - 2007 L’alba della Resistenza: quei 300 eroi della Guardie di frontiera, a Tarvisio

DI LUCIO VADORI serma come un fulmine a ciel sereno, Rifiutarono di consegnare suscitando in molti perplessità e le armi e resistettero sconcerto. Chi invece capì tutto e su- n occasione dell’8 settembre il pre- per tutta la notte agli bito fu il ten. col. Giovanni Jon, alpi- sidente della Repubblica Giorgio no piemontese, il comandante della I Napolitano, commentando quel attacchi di un reggimento GaF di Tarvisio. Lì anglo-americani tragico evento del 1943, ha indicato di SS – 205 fra morti e non ce n'erano, ma tedeschi sì, e mol- alla Nazione una... nuova chiave di feriti – Fra i Caduti anche ti: in Val Canale dove, fin dal 25 luglio lettura dei fatti. Non più giorno nefa- stazionava un reggimento di "Waffen sto, sinonimo di disfatta materiale e la telefonista ventenne SS" e nella piana di Arnoldstein, subi- morale, ma quello che ha segnato l'i- to al di là del confine, da tempo so- nizio della Resistenza, della riscossa co, minuscolo intoppo nel meccani- stavano intere brigate in assetto di e riscatto nazionale, le cui prime tap- smo dell' “Operazione Alarico” di combattimento pronte a muovere. Il pe furono i combattimenti di Porta Rommel, quegli uomini si batterono col. Jon ordinò tosto di suonare l'al- San Paolo a Roma (10 settembre), Ce- non per riscattare alcunché, ma per larme e far rientrare tutti i soldati e, falonia nello Jonio con il sacrificio fedeltà al giuramento prestato e sen- riuniti sul piazzale della caserma, della divisione Acqui (11 settembre) so del dovere. spiegò loro il proclama di Badoglio e e avanti fino alla presa di Montelun- A Tarvisio la GaF era a regime ridot- concluse dicendo: "...Ragazzi, per noi go (16 dicembre), prima azione del to: il confine era quello con l'alleato e la guerra comincia adesso e, se i te- ricostituito Esercito italiano. Tutto la caserma Italia, che domina la stret- deschi verranno all'attacco noi ri- vero ma… inesatto. toia della valle tra il paese e il valico sponderemo alle loro armi con co- La Resistenza cominciò fin dalla not- del Coccau, aveva ceduto la sua arti- raggio e decisione. “Siamo le guardie te tra l'8 e il 9 di settembre, in Friuli, a glieria pesante per la campagna di alla frontiera le sentinelle avanzate Tarvisio, Termopili d'ltalia, alla ca- Jugoslavia; 300 uomini, armati di fu- della Patria e faremo il nostro dove- serma Italia dove le "Guardie alla cile e con un paio di mitragliatrici, re”. Nessuno obiettò. Frontiera " (GaF), 300 uomini male ar- costituivano la forza, pressoché sim- Impartiti gli ordini per la difesa della mati e abbandonati a se stessi, ten- bolica, di presidio. caserma, si attaccò al telefono per nero testa per sei ore ai tedeschi, so- L'8 settembre, alle 7 di sera, la notizia avere disposizioni dai comandi com- stenendo un duro attacco condotto dell'armistizio trasmessa dalla radio petenti (la linea telefonica della ca- da un reggimento di "Waffen SS". Uni- piombò nel Circolo Ufficiali della ca- serma passava per quella pubblica, 24 1 - 2007 collegata al centralino accanto al mu- "Ma arrivano, almeno, gli alpini?". Gli na era stato spento nel sangue di 180 nicipio di Tarvisio) ma gli ufficiali in promisero, vagamente, l'8° reggimen- feriti e 25 morti, i primi Caduti della grado di prendere decisioni erano to e nell'attesa: resistere... nuova Italia. Almeno 80 i tedeschi ri- tutti altrove. Nel frattempo, in piazza a Tarvisio, i masti uccisi. I GaF superstiti, 95, par- Quindi, alle 22, il comandante della tedeschi assaltavano il centralino di- tirono due giorni dopo in carro be- GaF uscì in ispezione per rendersi feso da un plotone di fucilieri. Lo stiame per i campi di concentramen- personalmente conto della situazio- scontro era impari, le pallottole gran- to della Germania. ne, incontrò pattuglie tedesche, gran dinavano da ogni parte, sbrecciando traffico di motociclisti e posti di muri e frantumando vetri, ma la cen- * * * blocco. Urgevano rinforzi. Rientrato tralinista Luigia Picech, come se nul- in caserma, tentò di contattare, a la fosse , continuava a tener aperta la Certo, questi fatti, lontani dal nostro Udine, il comandante del XXIV Corpo linea con la caserma. quotidiano quanto le guerre puni- d'Armata, gen. Zannini, che era anda- I tedeschi portarono in linea un pez- che, non interessano più nessuno e to a dormire con l'ordine di non esse- zo anticarro e, con un colpo, demoli- nulla cambia per noi sapere quando, re disturbato. Il suo capo di S.M., col. rono una parete del locale. Il polve- dove e da chi fu compiuto il primo at- Corniani, promise, senza garantire rone copriva alla vista dei difensori to di Resistenza. È però, un dovuto nulla, di occuparsi della cosa. Jon, al- gli assaltatori che serravano sotto. atto di riconoscimento a questi eroi lora, provò a sondare il comandante Attraverso lo squarcio le pallottole fi- che “l'Italia dell'8 settembre" abban- delle "Waffen SS" della Val Canale, schiavano e la Luigia, china sopra il donò come foglie al vento e quella col. Brand: nessuna iniziativa senza il pannello coperto di calcinacci, ferita del "25 aprile", che deve a loro la pro- suo benestare, fu la risposta . ad una mano ed alla testa con una pria legittimazione, ignora completa- A mezzanotte passata, nella caserma scheggia di mortaio nel piede, conti- mente. Compresa quella ragazza di Italia tutti erano in vigile attesa: i 300 nuava ad infilare le spine. Gli "anti- vent'anni, Luigia Picech la centralini- uomini sistemati a difesa e il coman- parà", stretti sempre più da vicino, sta, che, pur libera da qualsiasi giu- dante Jon con i suoi ufficiali presso il contrattaccarono con una sortita di- ramento di fedeltà, rimase al suo "po- telefono aspettavano ordini. Al cen- sperata: furono tutti abbattuti. La sto di combattimento", fino all'estre- tralino di Tarvisio, alla cui difesa era Luigia cercò ancora di afferrare la pi- mo sacrificio. stato assegnato il plotone antipara- stola di un soldato mortole accanto, Al passo del Termopili, sull'antica cadutisti aggregato alla GaF una ra- ma le SS la finirono. Sarà la prima pietra, ancora oggi si leggono queste gazza di vent'anni, Luigia Picech, ve- donna della resistenza a ricevera la parole: "O viandante, va a dire a gliava per garantire quello che ormai medaglia d’Argento al Valor Militare. Sparta che noi siamo qui caduti per era l'unico collegamento tra i soldati Nella caserma Italia, rimasta isolata, obbedire alle sue leggi". Furono inci- di Jon e un'Italia in sfacelo. si continuò a combattere tra morti e se per onorare e tramandare la me- Poco dopo le 2 giunse, per telefono, feriti, fino all'ultima cartuccia. moria dei 300 spartani che tennero il l'ultimatum del col. Brand: un'ora di Dopo le 9, la battaglia durava ormai passo tre giorni, fronteggiando l'ar- tempo per consegnare le armi. L'ulti- da sei ore, le munizioni erano esauri- mata persiana. Morirono tutti sul po- matum fu respinto. Allo scadere del te, dei soccorsi promessi nessuna sto senza indietreggiare di un passo, tempo, alle 3 del 9 settembre, giunse traccia, una parte della caserma era permettendo all'esercito ellenico di all'ingresso un side-car con un uffi- stata espugnata ed alcuni edifici sta- ritirarsi. 2.486 anni or sono. Non dico ciale tedesco, era l'ultima intimazio- vano bruciando. I difensori di Tarvi- tanto, ma, almeno, un grazie lo dob- ne: resa immediata! La risposta fu sio erano esausti, molti i feriti (co- biamo ai "300 di Tarvisio”. ● sempre no! "Posto di combattimen- mandante compreso); il coraggio to!", ordinò il colonnello, il side-car non bastava più. BIBLIOGRAFIA non fece in tempo ad allontanarsi "Cessate il fuoco!", ordinò il ten. col. Edoardo Pittalis: L’ultima guerra; Ma- che un razzo illuminò la valle e si sca- Giovanni Jon ed un drappo bianco rio Candotti: Ricordi di un uomo in di- tenò l'inferno. venne innalzato. visa; Storia illustrata: Dizionario delle Il primo a morire fu la sentinella della Il primo fuoco della Resistenza italia- battaglie garitta che aveva appena fatto il salu- to regolamentare al tedesco, rispose la mitragliatrice italiana del Corpo di in qui la storia di quelle eroiche Guardie alla frontiera e del loro co- guardia (falciando motociclista e SS) Fmandante. Oggi la caserma Italia è sede di un soggiorno alpino del- e un nutrito fuoco di fucileria dalle l’Esercito, ma ogni anno, la prima domenica di settembre, a quei prota- postazioni della caserma. Ma le SS gonisti della primavera della nostra Repubblica vengono resi gli onori. È erano bene appostate e, dalle alture avvenuto anche quest’anno, con gli alpini in primo piano accorsi nume- circostanti, con le mitragliere da 20 rosi, come sempre. Dobbiamo al nostro precedente capo dello Stato pollici a 4 canne spazzavano la ca- Ciampi il recupero della memoria del sacrificio di tanti reparti militari serma Italia. Il ten.col. Jon riuscì a ri- che dopo l’8 settembre ’43, dimenticati da tutti, abbandonati, senza or- contattare il comando del XXIV Cor- dini, in una situazione drammaticamente confusa, seppero fare appello po, a Udine, "Ci stanno attaccando!", al loro senso dell’onore e si comportarono da soldati. A loro dobbiamo ma il gen. Zannini stava sempre dor- eterna gratitudine. mendo. Rispose il solito col. Soriani. 25 1 - 2007 G.Mario Gervasoni Col. Salvatore Parisi - Torino Presidente sezione ANA di Savona o letto più volte l'articolo in Zona Franca del numero scorso e mi vengono alcune considera- di novembre Riflessioni su “Va dove ti porta il cuore” ■ notava la fierezza e la baldanza di un tempo. Formavano tempo. di un e la baldanza la fierezza notava petti loro ma compatto; i piuttosto sparuto, un gruppo medaglie, tutte guadagnate di nastrini e di erano carichi in guerra. e a questa cerimonia, prima volta che assisto Non è la diventa venerandi alpini il gruppetto di questi ogni anno rimasti in tutta Quanti ne saranno più striminzito! sempre non poiché il più giovane di loro l'Italia? Forse un migliaio, 85 anni. può contar meno di il governo allora in carica si accorse Qualche decennio fa, a della prima guerra mondiale, reduci che i pochi anziani beghe politiche che avevano inte- causa delle ben note erano dall'indomani della Grande Guerra, l'Italia ressato dimenticati e, per scusarsi, li no- stati completamente costò nulla, o Non Veneto". Vittorio minò "Cavalieri di per quegli anziani fu una stupenda quasi, all'erario, ma molti versi li ripagava degli stenti concessione, che per sofferti in guerra. giornale, di all'ANA, tramite il nostro Concludo chiedendo della Difesa, Parisi, affinchè il ministro farsi promotrice al Capo dello Stato già allievo della Nunziatella, proponga a questo migliaio di anziani un'onorificenza da concedere Al di là della buona volontà, non costerà nulla, a par- eroi. te la spesa per un migliaio di pergamene. H zioni, non polemiche, ma che per me esprimono concetti zioni, non polemiche, ma che per me esprimono molto importanti. sui valo- La nostra è un’associazione basata prettamente che so- degli alpini ri, sulla Patria, sulla poesia, sul ricordo sull’amicizia e sul- no “andati avanti” in guerra ed in pace, e lotterò sempre questo mi va bene la solidarietà. Tutto le rego- cosa è l'organizzazione, sia così, tutt’altra perchè C'è uno statuto che vigila sul- la gerarchia. le e purtroppo la sede nazionale, sulle sezioni e sui gruppi ed è stato ac- cettato quando l'alpino si è iscritto come socio e ad esso Non si possono intra- riferimento, sempre!!!. deve fare azioni o comportamenti personali o di gruppo prendere ed il contrari o non conformi allo statuto, pena l'anarchia naturale dissolvimento dell'associazione. che chi ha dato la sua disponibilità a lavo- inoltre Credo nazionale, sezionale o capogruppo come presidente rare vivi i e mantenere che di inculcare oltre abbia il dovere, le regole perchè operare ed valori di cui sopra, di vigilare vengano rispettate, di intervenire quando qualcuno esce dalle fila. di sedersi dove è libero che l'alpino Concludo asserendo tavolo", ma la mia carica di pre- al "nostro vuole, purchè che nell'ANA esistono del- sidente mi obbliga a ricordargli attenersi, alpini, generali, alle quali tutti devono le regole l'ANA e viva gli alpini! e consiglieri. Viva presidenti Pier Luigi Rossato - Verona

i piedi dell'imponente forte di Exilles, in occasione del 12° e del 41° raduno della sezione Valsusa incontro razie al servizio militare sono riuscito a trovare la ri- razie al servizio a trovare sono riuscito militare circa da una persona una domanda fattami sposta ad I reduci della Grande Guerra Quella “buona ragione” “buona Quella A ■

■ G trent’anni fa. Giovane ufficiale fa. Giovane prove- di complemento, trent’anni caserma mi aggiravo per la SMALP di Aosta, niente dalla Ad un tratto di Bressanone. nei pressi a Varna, “Verdone” quanti anni ha?”, mi fermò: “Tenente, sentii una voce che logistico. “Ventitrè, del reparto mi chiese il comandante qualche buo- in grado di dirmi “Sarebbe risposi. signore!”, l’allievo ufficiale? - con- di fare na ragione per cui scegliere la mio figlio che ha convincere Vorrei tinuò il maggiore. corso AUC”. domanda per il prossimo tua età a fare istanti, ma sufficientiRimasi in silenzio pochi per farmi per non fa- potuto elencare ragioni avrei a quante pensare allievi ufficiali, non solo il corso ma anche la naia. Que- re che al maggiore la parola riprendere sta mia pausa fece subito, ci pen- di rispondermi “Non si preoccupi proseguì: cosa qualche mi faccia sapere Tuttavia con calma. si pure in merito”. da quella domanda e Ecco, sono passati quasi trent’anni la risposta. Se mai avrò modo di in- solo ora ho trovato tra il questo mio ex comandante che era a Varna contrare cad- che la sua domanda non affermare ’78 e il ’79, potrei che ancora adesso me la ricordo. de nel vuoto, se è vero si iscrisse al cor- Sicuramente non saprò mai se suo figlio La naia aveva so AUC, ma adesso so che cosa rispondere. for- in sé tutte quelle caratteristiche educativo-formative, in pochi se un po’ esasperate e soprattutto concentrate quotidianamente ed inevitabil- mesi, che la vita propone “signor- mente: quante volte abbiamo dovuto rispondere o di lavoro datore sì”, magari “obtorto collo”, al nostro stato sveglio “di committente che sia? Quante volte sono E la fatica per questa o quella preoccupazione? guardia” lavorati- quel determinato incarico “fisica” nell’affrontare vo? di mi ha permesso di crescere, l’alpino di fare Scegliere in delle decisioni, di essere in grado di prendere essere l’esempio. grado di dare degli appartenenti al 3° Alpini ed alla 40ª batteria artiglie- con una solenne ria da montagna, sono stati ricordati mondia- Messa al campo gli alpini Caduti nelle due guerre cenno al glorioso battaglione Exilles. li, con un particolare e il decoratissimo tra loro alcuni reduci; Erano presenti Giuseppe Rosatelli. Il sen- decano del gruppo maresciallo degli alpini, ha ri- vivo nel cuore timento di Patria, sempre ma di Penne Nere, di gente. Centinaia chiamato un mare pochi giovani; e di questa man- tra esse, duole precisarlo, canza ne conosciamo le motivazioni. di alcuni cap- Ciò che ha colpito di più è stata la presenza pelli deformati dalle intemperie in guerra e ormai sbiaditi dal tempo. Li portavano volti si “veci” ritti e forti. Nei loro 26 zona franca 1 - 2007 Storia del 62º battaglione alpini A.C.S.A. iniziata nel ’43 e “conclusa” nel 2001 con l’assegnazione del grado di sottotenente ai superstiti ottantenni Quel corso AUC durato quasi sessant’anni

DI SILVIO ADROGNA secondo la consueta procedura. Ma gli eventi della guerra in atto preci- è un battaglione che normal- pitano. Il battaglione allievi anziché mente non figura, non viene approdare a Bassano, alla Scuola C’citato, sconosciuto forse per- A.U.C., viene trasferito alla metà di ché di vita troppo breve o di storia luglio 1943 a Tarquinia, dove sosta poco interessante. Parlo del LXII accampato a sud della città Battaglione Allievi Comandanti di (Reparto mobilitato - Zona di guerra Squadra Alpina (A.C.S.A.) costituito Scacchiere Mediterraneo). Analoga a Merano il 1° Luglio del 1941. Un so- sorte del LXII alpini tocca agli altri lo, brevissimo accenno lo troviamo corsi A.C.S.A. Universitari delle nella “Storia delle Truppe Alpine” varie Armi e Specialità, in funzione del gen. Emilio Faldella (che, nel nelle varie località della Penisola. 1941, era alla direzione centrale dei Ricordo in particolare, il Bersaglieri corsi), alla pagina 1074 che recita te- La sede era la caserma “Rossi” di partito da Marostica (Vicenza) a stualmente: “Nel 1941 si costituisco- Maja Bassa, a Merano, ed il coman- luglio con destinazione Italia centra- no presso la Scuola (e si riferiva alla dante il ten. col. Fedele Martinoja, le. Scuola Militare Alpina di Aosta), per già comandante del battaglione Ma il LXII Alpini ha la durata breve, l’addestramento degli studenti univer- “Intra”. causa il disastroso succedersi degli sitari alpini, due battaglioni su tre Al termine del 1° corso A.C.S.A. - 30 avvenimenti sul piano internaziona- compagnie ciascuno, ed un gruppo di ottobre 1941 – gli allievi rientrarono le, l’andamento della guerra in artiglieria alpina su tre batterie”. ai loro reparti e vennero sciolti il LXI corso, lo sbarco degli alleati in Alla Scuola Alpina di Aosta, infatti, e LXIII btg. di istruzione. Rimase in Sicilia, la caduta del fascismo, fino dal marzo al giugno del 1941, c’era funzione il LXII btg. che, dal 15 ad arrivare all’armistizio dell’ infau- stato un primo reclutamento di “uni- novembre 1941, cominciò ad inqua- sto 8 Settembre 1943. versitari” per il Corso A.U.C., con la drare anche gli alpini “universitari”. Il comandante del LXII, ten. col. presenza di ben 1580 allievi. Corso Infatti, nel novembre 1941, al 2° Fedele Martinoja, in assenza assolu- che a noi, nell’ambito dell’A.N.A. corso A.C.S.A. a Merano vennero ta di ordini superiori, di mancati nazionale, ricorda i nomi famosi di trasferiti gli “universitari” già reclu- rifornimenti in particolare di armi, Leonardo Caprioli e Giuseppe tati presso la Scuola Militare ritenne opportuno dichiarare con- Prisco (che erano allievi) e di Aldo Centrale di Alpinismo di Aosta. cluso (già erano stati fatti gli esami Rasero (che comandava col grado Alla fine di questo 2° corso e soste- finali) il ciclo del corso e conse- di capitano la 1ª compagnia del 1° nuti gli esami finali, gli allievi uni- guentemente mandare gli allievi in battaglione). versitari vennero promossi sergenti licenza di 70 giorni con l’obbligo, Fatte tutte queste premesse, occor- e trasferiti alla Scuola A.U.C. di alla scadenza, del rientro alla sede re ricordare come la sfortunata Bassano del Grappa per il consegui- di Merano o al deposito del 5° Campagna greco-albanese (ottobre mento della nomina ad ufficiale di Alpini, a Milano. Per i noti avveni- 1940–aprile 1941) e le negative espe- complemento. Ad iniziare dal 3° menti collegati e susseguenti all’ar- rienze collegate alla stessa, avevano corso, gli alpini universitari vennero mistizio, il LXII btg. A.C.S.A. cessa di posto in evidenza la necessità di reclutati direttamente a Merano, esistere, dopo appena 25 mesi di dare maggiore impulso all’addestra- appunto, nel LXII btg. istruzione vita. mento dei comandanti dei reparti A.C.S.A. Anche questi, promossi * minori - cioè i comandanti di squa- caporali dopo circa un mese di Fin qui le vicende di questi allievi dra - sviluppandone l’attitudine all’i- corso, al termine, vennero promossi ufficiali. Gli avvenimenti tragici che niziativa e al comando. sergenti e trasferiti a Bassano. Ed si susseguirono coinvolsero in vario A questo scopo, vennero costituiti, anche il 4° corso, che dura dal 10 modo e misura questi giovani univer- nell’estate del 1941, i “Battaglioni di agosto al 20 dicembre 1942, segue la sitari, che resteranno allievi ufficiali Istruzione di Fanteria” con il compi- trafila dei precedenti. per quasi sessant’anni. Finalmente, to di svolgere un opportuno pro- La stessa sorte il destino non la nel 2001, i superstiti di quel battaglio- gramma di addestramento, durante riserva al 5° corso che ha inizio ne hanno potuto cucire sul loro vec- un corso della durata di quattro sempre a Merano, il 15 febbraio chio cappello i gradi luccicanti da sot- mesi. Al termine del corso, gli allievi 1943. Anche questo inquadra diret- totenente. sarebbero rientrati ai reparti di tamente gli alpini universitari a Una piccola fettuccina dorata di gran- appartenenza. Merano, promossi poi caporali de valenza morale.● 27 1 - 2007 SPORT

Le squadre schierate davanti allo striscione che inneggia agli alpini in armi (“la nostra forza”) e agli alpini in congedo (“la vostra tenacia”). Pinerolo: partita di calcio fra alpini del 3º reggimento e una rappresentativa ANA di giovani In campo, per fratellanza e solidarietà

a nostra forza e la vostra tenacia ri e Adriano Rocci, il comandante calciatori schierati al centro del sono storia che nessuno dimenti- del 3° col. Giovanni Manione, il pre- campo. Quindi, prima dell’inizio del- L cherà: è questo lo striscione che sidente della sezione Franceso Bus- la partita, il comandante del 3° Alpi- campeggiava sugli spalti dello sta- so, alpini in armi e in congedo, fami- ni e il presidente della sezione di Pi- dio Barbieri durante l’incontro ami- liari, bambini e tanta gente, tutti im- nerolo hanno consegnato ai capitani chevole di calcio tra la selezione di pegnati ad incitare le formazioni. delle formazioni il crest in ricordo alpini in armi del 3° Reggimento e i C’erano anche i rappresentanti dei della manifestazione. giovani alpini della sezione ANA di giovani alpini del Piemonte, della Li- Al fischio d’inizio è stato osservato Pinerolo. L’iniziativa rientra nel pro- guria, della Valle d’Aosta e del Friuli. un minuto di silenzio e sugli spalti è getto di solidarietà “Con il 3° Alpini a Le squadre sono entrate in campo stato srotolato uno striscione in ri- Kabul”, finalizzata alla raccolta di accompagnate dal “Trentatré”, suo- cordo degli alpini caduti nelle mis- fondi per la costruzione di una scuo- nato dalla banda della sezione di Pi- sioni all’estero, mentre palloncini la e di pozzi in Afghanistan, durante nerolo, sempre presente alle manife- tricolori si alzavano nel cielo: “Luca, la missione del 3° Reggimento. stazioni sezionali. Emozionante è Giorgio, Manuel, Vincenzo e Giusep- Sulle tribune erano presenti i due stato l’inno nazionale, seguito in pie- pe, un angelo vi ha messo le ali e vi consiglieri nazionali Cesare Lavizza- di da tutto il pubblico e cantato dai ha insegnato a volare”, si leggeva in uno striscione.

* * *

È stata una partita vera, sia in cam- po che sugli spalti. Da bordo campo il col. Manione e il presidente Busso incitavano e rimproveravano i pro- pri calciatori, mentre tra il pubblico la voce di due supporters sovrasta- va le altre: Giancarlo per il 3° con il suo megafono e Francesco detto “la iena” che, per spronare i giovani ANA, non ha avuto nemmeno biso- gno dell’amplificatore. A dire la verità la sezione era un po’ preoccupata, avendo riunito una Scambio di crest: da sinistra il consigliere nazionale Cesare Lavizzari, il col. Giovanni squadra in poco tempo con ragazzi Manione comandante del 3° reggimento Alpini, il capitano della rappresentativa che in buona parte non giocavano ANA, il presidente della sezione di Pinerolo Francesco Busso, il consigliere nazionale più regolarmente da qualche anno e Adriano Rocci e il capitano della rappresentativa del 3° rgt. soprattutto avevano fatto due soli 28 1 - 2007 GIOVANI allenamenti prima della partita. Ma la bravura dell’allenatore Ezio Picca- Pinerolo: incontro to che ha saputo sistemare bene i ruoli e l’orgoglio degli alpini ha fatto dei giovani del 1º Raggruppamento sì che il primo tempo sia stato molto equilibrato con delle ottime azioni era un’atmosfera particolare vo sezionale e la loro collaborazione dei giovani della sezione e degli alpi- all’ultimo incontro dei refe- alle attività, ma anche l’entusiasmo ni del 3°. C’renti giovani del 1° raggrup- e le nuove idee che i giovani hanno Allo scadere del primo tempo il 3° pamento, sabato 11 novembre. Gra- portato tra i veci. Alpini è passato in vantaggio su cal- zie alla disponibilità del comandan- Cesare Lavizzari ha poi illustrato cio di rigore. Immediato raddoppio te del 3° reggimento alpini col. Gio- due nuove iniziative che sono all’o- ad inizio ripresa su tiro da fuori area vanni Manione, l’incontro si è svolto rizzonte e che riguarderanno la ri- che sbatte sulla traversa e si infila in all’interno della caserma Berardi, strutturazione di una ex caserma rete. Col passare dei minuti il ritmo nell’aula Castaldi. Erano presenti ol- degli alpini in Grecia e un’attività di della partita si è un po’ abbassato tre a numerosi giovani anche i con- risistemazione di alcuni sentieri, in perché la stanchezza cominciava a siglieri nazionali Adriano Rocci e Ce- Ortigara. farsi sentire, soprattutto tra i giova- sare Lavizzari, il presidente della se- È stata una giornata molto piena, ni alpini ANA. La provvidenziale gi- zione di Pinerolo Francesco Busso che è proseguita con la partita di randola delle sostituzioni ha portato ed il comandante del 3° col. Manio- calcio tra i giovani alpini della sezio- a termine l’incontro. Tutti i giovani ne, che nel suo intervento ha sotto- ne di Pinerolo ed il 3° Reggimento al- alpini che si erano dati disponibili lineato lo spirito di collaborazione pini (di cui scriviamo in queste pagi- hanno potuto scendere in campo e che si è creato tra la sezione di Pine- ne), e con una castagnata con vin dare il loro contributo. rolo, i suoi giovani e gli alpini in ar- brulè e cioccolata calda preparati Grazie alla collaborazione delle in- mi, e soprattutto l’importanza di in- dagli alpini in armi. fermiere volontarie della Croce Ros- tegrare gli alpini in armi con i giova- All’interno della caserma è stata al- sa Italiana, gli spettatori hanno con- ni ANA. Ne sono dimostrazione le lestita una mostra statica di mezzi tribuito con importanti offerte all’i- numerose iniziative che vengono or- militari, con proiezione di diapositi- niziativa “Con il 3° Alpini a Kabul”. ganizzate e portate avanti insieme. ve sull’Afghanistan e anche una pi- Alla fine un grande applauso colletti- Ogni referente di sezione ha illustra- sta da ballo, con musica moderna. vo e l’abbraccio e i complimenti re- to la situazione del progetto giovani Gli ultimi giovani partecipanti all’in- ciproci dei calciatori delle due squa- della propria sezione e i rapporti tra contro si sono salutati la sera a Ca- dre hanno sancito lo spirito sporti- i giovani e la sezione stessa. Alcune vour, dove è stata allestita una ten- vo e di collaborazione dell’iniziativa. sezioni sono già più avanti con il da nell’ambito dell’operazione di so- Un ringraziamento all’amministra- progetto, altre stanno cominciando lidarietà con il 3° alpini a Kabul. Gra- zione comunale per la disponibilità ora, ma arrivano numerose idee e zie ai giovani alpini di Pinerolo per e a coloro che hanno messo a dispo- stanno nascendo tante iniziative. l’ottima organizzazione, al coman- sizione uno stadio importante come Il presidente della sezione di Pinero- dante col. Giovanni Manione ed ai il Barbieri di Pinerolo e le sue strut- lo ha sottolineato la presenza di nu- suoi alpini per la loro disponibilità. ture per questa partita. merosi giovani nel consiglio diretti- Butty Sicuramente di effetto la coreogra- fia, i fumogeni e gli striscioni curati da Giancarlo del 3° Alpini. Molto buona la collaborazione tra i re- Il calendario dei campionati per il 2007 sponsabili del 3° e la commissione 11 febbraio: Frassinoro, sezione di Modena giovani della sezione. Un ringrazia- 72° campionato nazionale sci di fondo mento al direttore di gara, ai suoi as- 4 marzo: Lizzano in Belvedere, sezione Bolognese Romagnola sistenti ed al quarto uomo. Grazie ai 30° campionato nazionale di sci alpinismo calciatori per l’impegno e la loro di- sponibilità. 1 aprile: Monte Bondone, sezione di Trento Un saluto anche a Paolo Giraudo, 41° campionato nazionale di sci, slalom gigante che si è infortunato nel primo alle- 10 giugno: Settimo Vittone, sezione di Ivrea namento e non ha potuto proseguire 31° campionato nazionale di corsa in montagna a staffetta l’avventura, ma lo aspettiamo per la 2 settembre: Sezione di Parma prossima. Peccato per il risultato 38° campionato nazionale di tiro a segno con carabina (2-0), che ci provocherà per un po’ 24° campionato nazionale di tiro a segno con pistola standard di tempo gli sfottò degli alpini del 3° e del suo comandante, ma abbiamo 23 settembre: Caprino Veronese, sezione di Verona comunque fatto un’ottima figura: 36° campionato nazionale di corsa in montagna individuale l’importante non era solo vincere, 14 ottobre: Pettenasco, sezione di Omegna ma partecipare alla solidarietà. 35° campionato nazionale di marcia di regolarità in montagna Mauro Buttigliero 29 1 - 2007 SPORT Trofei ANA: Valdobbiadene e Bergamo ancora in testa

aldobbiadene e Bergamo ancora una volta si ag- ha superato Sondrio, Feltre, Bergamo e Brescia. Il Tro- giudicano i Trofei ANA “Presidente Nazionale” e feo “Presidente Nazionale” viene assegnato tenendo V“Scaramuzza”. Per il primo trofeo Valdobbiadene conto del numero di gare alle quali ogni singola se- conserva saldamente la testa, seguita da Biella (come zione ha partecipato e della somma dei punteggi con- l’anno scorso). Al terzo posto la sezione Cadore, che seguiti dai suoi atleti. ● TROFEO PRESIDENTE NAZIONALE - PUNTEGGIO RAPPORTATO AL N. SOCI 2006 Anno 2006 – 8 Campionati

Punti Numero Numero Numero Indice Punteggio SubTotale Partecipaz. Partecipaz. Campionati Soci 2006 Atleti d : c x 100 Scaramuzza e x f a x b TOTALE ab cd e f g h 1 Valdobbiadene 100 6 1.913 102 5,331939362 3.165 16.876 600 17.476 2 Biella 100 8 4.647 132 2,840542285 4.539 12.893 800 13.693 3 Cadore 100 7 2.141 73 3,409621672 3.498 11.927 700 12.627 4 Sondrio 100 5 5.334 101 1,893513311 5.500 10.414 500 10.914 5 Feltre 100 8 4.289 91 2,121706692 4.479 9.503 800 10.303 6 Bergamo 100 8 20.642 160 0,77511869 10.177 7.888 800 8.688 7 Brescia 100 8 13.815 153 1,107491857 6.570 7.276 800 8.076 8 Varese 100 7 4.170 75 1,798561151 2.463 4.430 700 5.130 9 Belluno 100 5 7.011 69 0,984167736 4.438 4.368 500 4.868 10 Pordenone 100 7 7.504 67 0,892857143 3.383 3.021 700 3.721 11 Trento 100 7 20.809 89 0,427699553 6.121 2.618 700 3.318 12 Omegna 100 4 1.986 43 2,165156093 1.196 2.590 400 2.990 13 Tirano 100 4 1.346 25 1,857355126 1.284 2.385 400 2.785 14 Lecco 100 8 4.915 44 0,895218718 2.116 1.894 800 2.694 15 Verona 100 6 20.024 87 0,434478626 4.107 1.784 600 2.384 16 Luino 100 2 1.330 26 1,954887218 813 1.589 200 1.789 17 Vicenza 100 7 17.406 41 0,235550959 2.272 535 700 1.235 18 Salò 100 6 4.870 27 0,554414784 1.097 608 600 1.208 19 Ivrea 100 5 3.594 22 0,61213133 1.121 686 500 1.186 20 Parma 100 6 4.201 24 0,571292549 975 557 600 1.157 21 Torino 100 6 11.875 40 0,336842105 1.320 445 600 1.045 22 Domodossola 100 3 3.105 27 0,869565217 850 739 300 1.039 23 Vittorio Veneto 100 3 2.533 19 0,750098697 794 596 300 896 24 Treviso 100 6 9.660 24 0,248447205 1.102 274 600 874 25 Asiago 100 2 1.196 11 0,919732441 666 613 200 813 26 Valsesiana 100 2 1.938 14 0,722394221 785 567 200 767 27 Vallecamonica 100 2 4.190 21 0,501193317 984 493 200 693 28 Como 100 4 6.194 20 0,322893122 837 270 400 670 29 Udine 100 4 10.874 22 0,202317454 1.327 268 400 668 30 Trieste 100 1 266 8 3,007518797 166 499 100 599 31 Abruzzi 100 4 8.667 14 0,161532249 146 24 400 424 32 Intra 100 3 1.952 8 0,409836066 257 105 300 405 33 Cuneo 100 3 8.274 14 0,169204738 482 82 300 382 34 Bassano del Grappa 100 3 9.184 11 0,119773519 555 66 300 366 35 Cividale 100 2 2.214 9 0,406504065 211 86 200 286 36 Milano 100 2 2.279 8 0,351031154 184 65 200 265 37 Aosta 100 2 5.507 6 0,108952243 293 32 200 232 38 Carnica 100 1 2.583 7 0,27100271 394 107 100 207 39 Modena 100 1 3.350 2 0,059701493 129 8 100 108 40 Pinerolo 100 1 3.958 2 0,050530571 114 6 100 106 41 Piacenza 100 1 2.613 2 0,076540375 70 5 100 105 42 Vercelli 100 1 666 1 0,15015015 29 4 100 104 43 Gorizia 100 1 912 1 0,109649123 39 4 100 104 44 Firenze 100 1 1.685 1 0,059347181 51 3 100 103 45 Pi-Lu-Li 100 1 2.093 1 0,047778309 62 3 100 103 46 Palmanova 100 1 1.987 3 0,150981379 6 1 100 101 Le Sezioni che hanno partecipato ai vari Campionati sono 46 con 1.747 atleti classificati. 30 1 - 2007 CLASSIFICA TROFEO “gen. ANTONIO SCARAMUZZA de MARCO” ANNO 2006 uesta la classifica del Trofeo “gen. Antonio Scaramuzza de Marco”, che viene assegnato tenendo conto del punteg- gio conseguito dagli atleti d’ogni singola sezione nei vari campionati, che sono: sci alpinismo, sci da fondo e slalom, Qmarcia individuale in montagna, di regolarità e a staffetta, tiro a segno con carabina e tiro a segno con pistola. ● Sezioni Totale Fondo Sci Alpino Slalom Staffetta Corsa Marcia Carabina Pistola atl. punti atl. punti atl. punti atl. punti atl. punti atl. punti atl. punti atl. punti atl. punti class. class. class. class. class. class. class. class. class. 1 Bergamo 160 10.177 31 1.932 18 980 18 1.194 27 1.896 27 1.875 27 1.488 7 491 5 321 2 Brescia 153 6.570 8 114 4 30 18 523 15 510 23 611 63 3.618 8 446 14 718 3 Trento 89 6.121 22 1.646 6 550 19 1.435 14 864 10 771 8 508 10 347 4 Sondrio 101 5.500 41 2.172 10 576 17 909 12 786 21 1.057 5 Biella 132 4.539 16 492 16 816 15 785 27 618 23 620 30 864 1 76 4 268 6 Feltre 91 4.479 22 1.152 8 590 14 891 15 594 15 667 9 90 4 262 4 233 7 Belluno 69 4.438 18 1.093 2 70 19 1.114 25 1.635 5 526 8 Verona 87 4.107 19 838 14 704 19 858 17 622 7 302 11 783 9 Cadore 73 3.498 33 1.531 2 40 13 813 11 564 4 134 9 336 1 80 10 Pordenone 67 3.383 6 365 8 437 20 963 17 1.107 9 240 4 119 3 152 11 Valdobbiad. 102 3.165 5 390 2 30 14 459 54 1.308 9 402 18 576 12 Varese 75 2.463 14 521 8 376 9 351 29 863 6 12 5 181 4 159 13 Vicenza 41 2.272 13 826 1 37 6 228 6 442 3 180 4 120 8 439 14 Lecco 44 2.116 4 327 2 6 11 708 3 6 6 268 12 762 3 21 3 18 15 Udine 22 1.327 9 510 7 289 3 342 3 186 16 Torino 40 1.320 9 223 3 6 5 127 18 828 2 8 3 128 17 Tirano 25 1.284 10 396 13 761 1 80 1 47 18 Omegna 43 1.196 4 80 12 258 18 570 9 288 19 Ivrea 22 1.121 5 201 4 206 2 72 8 474 3 168 20 Treviso 24 1.102 3 72 6 12 1 2 6 546 3 192 5 278 21 Salò 27 1.097 1 60 3 78 6 258 1 2 12 564 4 135 22 V.Camonica 21 984 4 244 17 740 23 Parma 24 975 2 6 7 147 3 252 5 328 3 90 4 152 24 Domodossola 27 850 10 337 6 108 11 405 25 Como 20 837 5 234 8 250 3 218 4 135 26 Luino 26 813 15 502 11 311 27 Vittorio Ven. 19 794 12 528 5 146 2 120 28 Valsesiana 14 785 6 363 8 422 29 Asiago 11 666 9 552 2 114 30 Bassano 11 555 1 12 9 462 1 81 31 Cuneo 14 482 3 189 5 87 6 206 32 Carnica 7 394 7 394 33 Aosta 6 293 1 75 5 218 34 Intra 8 257 2 130 3 35 3 92 35 Cividale 9 211 3 55 6 156 36 Milano 8 184 1 102 7 82 37 Trieste 8 166 8 166 38 Abruzzi 14 146 2 17 2 35 1 76 9 18 39 Modena 2 129 2 129 40 Pinerolo 2 114 2 114 41 Piacenza 270 270 42 Pi-Lu-Li 162 162 43 Firenze 151 151 44 Gorizia 139 139 45 Vercelli 129 129 46 Palmanova 36 36 TOTALE 1.747 81.167 331 16.948 80 4.104 299 14.305 330 13.629 299 13.327 255 11.130 73 3.617 80 4.107 Non partiti 81 25 6 19 3 28 Squalificati 14 0 2 12 0 0 Non arrivati 40 3 0 30 6 1 Tot. Iscritti 1.882 359 88 360 339 328 255 73 80 Militari 26 46562300 SEZIONI 185 30 13 34 27 30 18 18 15 31 1 - 2007 SPORT A Gardone Valtrompia il torneo nazionale ANA di carabina e pistola Tiro a segno: i campioni sono Paolo Isola e Vigilio Fait Nelle classifiche a squadre gliardetti, gonfaloni con i sindaci della Bertella della Sezione di Brescia, punti città di Gardone, Marchino, Sarezzo e 295 – 3° Bruno Franceschini della Sezio- primeggiano Brescia Polaveno, la banda musicale di Lodrino, ne di Brescia, punti 293. (Trofeo Gattuso) e Verona il coro di Inzino, i rappresentanti delle Pistola Open: 1° Vigilio Fait della Sezio- (Trofeo Bertagnolli) Associazioni d’arma e tutte le autorità ne di Trento, punti 285 – 2° Claudio Gio- alpine nazionali e bresciane, in sfilata cati Rinaldi della Sezione di Biella, punti hanno raggiunto la basilica di Santa Ma- 283 – 3° Nereo Zanon della Sezione di Vi- ria Degli Angeli per la celebrazione del- cenza, punti 282. la Santa Messa a suffragio dei Caduti al- Pistola Master: 1° Mario Ubiali della Se- pini. Il coro di Inzino, dopo aver accom- zione di Bergamo, punti 284 – 2° Giulia- pagnato la Santa Messa si è esibito in al- no Zenocchini della Sezione di Brescia, cuni canti alpini che sono stati molto punti 283 – 3° Enrico Contessa della Se- apprezzati. zione di Torino, punti 281. Dopo l’esibizione del coro, in perfetto schieramento e accompagnati dalla Per quanto riguarda l’assegnazione dei banda di Lodrino, gli alpini sono sfilati trofei a squadre la classifica vede i se- fino a raggiungere il monumento ai Ca- guenti risultati: Trofeo “Gattuso”: 1° sezione di Brescia, l 37° campionato nazionale ANA di duti alpini, dove è stata deposta una con Bertella, Franceschini e Fasser, carabina e 23° di pistola quest’anno è corona. La giornata si è conclusa nel pa- punti 879 – 2° Sezione di Bergamo, con I stato organizzato dalla Sezione di lazzetto dello sport dell’oratorio S. Gio- Facheris, Piazzalunga e Rocca, punti Brescia, che si è avvalsa della collabo- vanni Bosco, a pochi passi dal monu- 873 – 3° Sezione di Trento, con Scenico, razione del gruppo alpini di Gardone mento ai Caduti alpini, con una cena Riccamboni e Ranzi, punti 873. Val Trompia, cittadina che ospita un im- che ha favorito il reciproco scambio di Trofeo “Bertagnolli”: 1° Sezione di Ve- pianto di tiro con caratteristiche che ga- saluti. rona, con De Guidi, Olivo e Salomoni, rantiscono una buona riuscita della La domenica mattina, di buon’ora, alle punti 844 – 2° Sezione di Vicenza, con competizione. 7.45, la tromba ha chiamato tutti a pre- Lapo, Zanon Picardi, punti 836 – 3° Se- La macchina organizzativa del gruppo senziare all’alza bandiera che ha pre- zione di Brescia, con Zenocchini, Sanzo- di Gardone Val Trompia si è messa in ceduto la ripresa della competizione. gni e Del Barba, punti 825. moto con grande entusiasmo e come Le gare si sono svolte senza il minimo sempre ha dimostrato di essere all’al- intoppo e tutti hanno potuto visionare Anche la prima edizione del Trofeo tezza nel compito di predisporre un i propri risultati subito dopo la fine del “Città di Gardone Val Trompia” è stato programma piacevole e ricco di impe- turno di tiro; anche le classifiche uffi- aggiudicato alla sezione di Brescia con gni. Gli atleti hanno incominciato ad ar- ciali sono state predisposte in tempi un punteggio di tutto riguardo, punti rivare già dalle prime ore del sabato 28 brevissimi tanto da essere consultate 5.696, distaccando di oltre 900 punti la ottobre iniziando le gare nelle due spe- ancor prima di iniziare il pranzo. Sezione di Verona. cialità, carabina e pistola. Ai primi turni Gli atleti iscritti alle due competizioni Anche per le altre sezioni partecipanti di tiro si è evidenziato un ottimo livello sono stati 177, suddivisi in due catego- ci sono stati riconoscimenti con la con- della competizione, che è proseguita fi- rie, “open” e “master”, per le specialità segna della “Vittoria Alata” accompa- no alle 17. Alle ore 18.00, dopo l’ammas- di carabina e pistola. gnata dal libro del compianto alpino samento di tutti i partecipanti, atleti, ga- Nella carabina libera 30 colpi a terra ha vinto - quindi campione italiano A.N.A. gardonese, Mario Abbiatico: “ALPINI: Da sinistra: Gian Battista Turrini, vice presi- 2006 - con 296 punti, l’alpino Paolo Isola una leggenda, un fucile”. dente della sezione di Brescia, un premiato, di Udine, mentre nella pistola standard Alla fine della premiazione che ha visto Davide Forlani presidente della sezione di premi consistenti in armi sportive, ca- Brescia, un altro premiato, Alfredo Nebiolo il campione italiano A.N.A. 2006 è l’alpi- consigliere nazionale, Daniele Barbieri vice no Vigilio Fait (sicuro partecipante alle ratteristica produttiva della zona, com- presidente della sezione di Brescia, Daniele olimpiadi di Pechino) della Sezione di pleti di raffinate posate tipiche della Peli coordinatore nazionale per lo sport. Trento, con punti 285. città di Lumezzane, c’è stato il congedo. Fa piacere ricordare le parole di saluto QUESTE LE CLASSIFICHE di un responsabile sportivo di una Se- PER CLASSI: zione lontana: “Per imparare ad organiz- Carabina Open: 1° Sergio Scenico della zare bisognava venire a Brescia, grazie Sezione di Trento, punti 295 – 2° Rober- di cuore siete stati magnifici”. Anche to Facheris della Sezione di Bergamo, questa fatica è finita con soddisfazione punti 293 – 3° Maurizio Zanatta della Se- di tutti, con il rammarico che gli Alpini zione di Treviso, punti 292. in servizio non abbiano potuto parteci- Carabina Master: 1° Paolo Isola della pare, perché impegnati in missione di Sezione di Udine, punti 296 – 2° Emilio pace all’estero. ● 32 1 - 2007 Milano - In Duomo la tradizionale Messa per i Caduti alpini

Sezione di Milano Giorgio Ur- Infine Beppe Parazzini, già nostro binati ha ringraziato autorità presidente nazionale, con un discor- e alpini; il vice sindaco Ric- so di grande respiro e di alto rilievo, cardo De Corato ha elogiato ha difeso lo spirito della leva, ha rin- gli alpini in armi che onora- graziato gli alpini in armi ed espresso no l’Italia con le loro missio- fiducia nei giovani, che sono il futuro ni di pace; l’assessore regio- della nostra Associazione. Una coro- nale Pier Gianni Prosperini na è stata infine deposta al monu- ome è ormai tradizione, organiz- ha parlato di insegnamento di solida- mento ai Caduti, in piazza Gemelli. zata dalla Sezione di Milano, gli rietà; Vittorio Trentini, past presi- La sera precedente, presidente e con- C alpini hanno celebrato il Natale dent nazionale e reduce ha ricordato siglieri nazionali erano stati ospiti del- con una S. Messa a suffragio dei Ca- Peppino Prisco che era solito pro- la sede della sezione milanese, per duti. In piazza Duomo era schierato nunciare il discorso ufficiale al termi- una cena svolta in un clima di amicizia ● un reparto degli alpini in armi del ne di questa Messa commemorativa. e allegria, come si usa fra alpini. btg. L’Aquila, impeccabilmente co- mandato dal tenente Katia Franz, con la fanfara della brigata alpina Tauri- nense. Il reparto e lo schieramento di 50 vessilli e 149 gagliardetti sono sta- ti passati in rassegna dal generale Ar- mando Novelli, neo comandante del- le Truppe alpine, assieme al nostro presidente Corrado Perona: è stato un momento molto significativo ed apprezzato da tutti. Il rito in Duomo è stato concelebrato dall’arciprete della basilica mons. Luigi Manganini e da monsignor An- gelo Bazzari, presidente della Fonda- zione don Gnocchi. All’omelia, mon- signor Manganini ha avuto parole di profonda riconoscenza verso gli alpi- ni, con un cenno particolare ai valori dei quali don Gnocchi è stato uno dei più fulgidi esempi. Al termine del rito il presidente della 33 1 - 2007 I libri recensiti in questa rubrica si possono reperire presso la Libreria Militare (via Morigi 15, angolo via Vigna, Milano; tel. 02-89010725) in biblioteca punto vendita gestito da due alpini. 1915-1918 “SULL’ASPRE CIME DEL MONTE Gli atti processuali hanno evidenziato ruoli e tecniche persuasive di pro- pagandisti che in seguito avrebbero ricoperto ruoli importanti nella vita CAURIOL...” politica italiana, durante il periodo cruciale delle elezioni del’48. Il libro trae lo spunto dalle dichiarazioni degli imputati per ricostruire le l battaglione Feltre può vantare vicende dei nostri soldati nei primi tragici mesi che seguono la cattura Iuna letteratura invidiabile e nell’area del Don, con percentuali di mortalità per stenti che sfiora che non si esaurisce mai. Per ini- l’80%, e la vita tribolata nei lunghi anni di prigionia. ziativa de gruppo alpini di Caoria, Scrive nella prefazione l’autore del libro: “Il processo, vissuto in un clima sezione di Trento, nel novantesi- di pesante contrapposizione ideologica, mette a nudo una drammatica vi- mo anniversario della conquista cenda intessuta di morte, repressione e furore ideologico”. (v.b.) del monte Cauriol, vede la luce un interessantissimo diario scrit- to da un cappellano militare, don ALESSANDRO FRIGERIO Luigi Agostini, nato a quota zero, REDUCI ALLA SBARRA – 1948: IL PROCESSO D’ONOFRIO E IL poco lontano da Venezia, ma che RUOLO DEL PCI NEI LAGER SOVIETICI in montagna si muove con corag- Ugo Mursia Editore spa, Milano gio e la tenacia dei montanari, Ufficio vendite 02/9566983 – In tutte le librerie – Euro 14,00 guadagnandosi la stima e la sim- patia di soldati e ufficiali. Il testo curato con rigore e sensibilità da Luca Girotto è corredato da tante foto che l’infaticabile prete scattò con la sua inseparabile macchina foto- NOI MORIAMO A grafica, lasciandoci una testimonianza viva di un reparto ormai diventato leggenda. La vita di trincea, gli attacchi cruenti, i momenti di riposo, gli STALINGRADO spostamenti sulla catena dell’Agorai, a Caoria, in Valsugana, la conquista del Monte Cauriol difesa con disperata tenacia dagli Standschutzen e ossono 77 italiani rappre- Landesschutzen, le lotte sul monte Cima, i sanguinosi attacchi sui pendii Psentare da soli tutta l’im- del monte Grappa, la vita di trincea, i rari e brevi periodi di riposo, cattu- mane tragedia, gli infiniti pati- rano il lettore che si sente coinvolto nella vita e nelle esperienze del bat- menti, le paure, le speranze e taglione, come fosse in servizio effettivo. La quotidianità dura e rischio- gli orrori d’una guerra il cui ri- sa della guerra è narrata con la semplicità di chi è abituato a concepire cordo ancora oggi ci sgomen- ogni istante della vita come una missione di umanità e allora anche le in- ta? Sono 77 soldati italiani di temperanze, i moccoli, i disegni (allora!) osceni del tenente milanese Giu- due autoreparti, il 127° e il seppe Caimi, un valoroso quanto estroverso ufficiale che si guadagnerà 248°, i quali, nel novembre una Medaglia d’Oro e un posto nel Paradiso di Cantore, diventano gli ele- ’42, con i loro autocarri aveva- menti su cui si consolida un’amicizia profonda, autentica, degna della no trasportato fino alla perife- penna di Guareschi. ria di Stalingrado soldati tede- schi e armi alla vigilia di quello che sarebbe dovuto essere A CURA DI LUCA GIROTTO l’attacco finale all’imbarcade- DON LUIGI AGOSTINI - PRETE ALPINO IN GUERRA E IN PACE ro sul Volga, dove i russi ave- 1915-1918 “SULL’ASPRE CIME DEL MONTE CAURIOL...” vano l’ultimo, irriducibile ca- posaldo. Per i nostri soldati era poco più d’un semplice trasporto, invece CON IL BATTAGLIONE FELTRE DALLA VALSUGANA AL GRAPPA – per poche tragiche ore – furono intrappolati nella morsa che s’era or- Edito a cura del gruppo ANA di Caoria – Sezione di Trento mai chiusa sull’armata di von Paulus e condannati a condividere la trage- Pag. 175 con belle foto d’epoca. - Euro 15,00 dia simbolo della Wehrmacht in Russia. Il libro può essere richiesto al gruppo alpini di Caoria Finirono prigionieri nei campi sovietici e seguirono – due soltanto i su- Via Losi – 38050 Caoria (Trento) – www.alpinicaoria.it perstiti del gruppo – il destino delle altre decine di migliaia di nostri sol- dati rinchiusi nei numerosi lager sovietici, trattati con crudeltà perfino dagli emissari comunisti italiani che tentavano di indottrinarli, uccisi dal freddo, dalla fame, dalle malattie, dagli stenti: una tragica realtà anche questa, una pagina negata in Patria da coloro che furono poi premiati dal REDUCI ALLA SBARRA partito ed eletti al Senato, come Edoardo D’Onofrio (come riporta la re- ome non fossero bastate le soffe- censione di Reduci alla sbarra, in questa stessa pagina). Crenze, i sacrifici, le privazioni della Sessantatré anni dopo, Alfio Caruso (l’autore di Italiani dovete morire, guerra e della prigionia in Russia, alcu- Tutti i vivi all’assalto, Arrivano i nostri) ha parlato con i familiari, con le ni reduci dell’ARMIR si trovarono, nel vedove, le spose mancate. Sono racconti laceranti, d’una umanità inten- 1948, a doversi difendere in tribunale sa, di ferite ancora aperte. dall’accusa di diffamazione, su denun- Con una ricerca ancora una volta esemplare e scrupolosa, Caruso ha cia dell’on. Edoardo D’Onofrio. Il parla- strappato dall’oblio quei 77 uomini e consegnato alla storia – raccontan- mentare del PCI considerava menzo- do un tragico e lungo assedio - verità tenute per troppi anni nascoste e gnere strumentalizzazioni politiche le che invece dovevano essere gridate. (g.g.b.) dichiarazioni di prigionieri rientrati dal- l’URSS che, su un giornale locale, lo ac- ALFIO CARUSO cusavano di comportamenti vessatori e NOI MORIAMO A STALINGRADO ricattatori nei loro confronti dal ’43 al ’45. Le autorità sovietiche, in quel pe- La sconosciuta odissea di 77 soldati italiani precipitati nel riodo, favorivano l’attività di defasci- peggior mattatoio della seconda guerra mondiale stizzazione e rieducazione politica dei prigionieri, avvalendosi dell’opera Pagg. 269 – euro 16,60 di fuoriusciti o perseguitati politici italiani degli anni ‘30. Edizioni Longanesi – In tutte le librerie 34 1 - 2007 ni dinonno conpapà festeggia tre” della“Julia”. con ilpadre MENTI diBologna, Dal gruppo Il piccolo Alpini. del 6° 1936 eilnipote CALZA’ (sezione diTrento) ilvecio diS.AlessandroRiva Dal gruppo di Nikolajewka.Sono anniversariodellabattaglia per il63° inoccasionedellecelebrazioni (UD) I fratelli Imer (sezionediTrento). Daniele , alpinodella“Julia” cl.’62è , cl.1908, conilfiglio BETTEGA e Aldo Stefano Aldo Felice, , soci del gruppo di , socidelgruppo Marco , cl.’31, delbtg.“Fel- ritratti aCargnacco a Pinzolo(TN). Eros (futuro alpino) Danilo , cl.1967, tutti Antonio FUR- i sessant’an- Giuseppe , Lino Romeo , cl. Papà CORNARO Germania, èconigeneri inRussiae in Occidentale, prigioniero Russia, Greciaedel Fronte RI Il caporalmaggiore Tortona (sezionediAlessandria). davanti almonumentoall’Alpino di con ilfiglio della19ªartigliere batteriaaBrunico, Luigi CAVALLILuigi con inipoti entrambi dellabrigataTaurinense e , , cl.1919, btg.Tirano”, reducedi Valerio MARCHINI Antonio Fabio e . Giuseppe SCALZO , cl.’85,dellaJulia, Giuseppe FALGA- e Marco Gianfranco , cl.1952, Scalzo e occasione dell’ultimaAdunata. adAsiago,in vediamo fotografati tecipato atreadunatenazionali.Quili par- ancora compiuto3anniehagià non fadifettolospiritoalpino:ha Alpini, AUCe6° rale dell’A.N.A.), 58° no ZANIGA Al piccolo della sezionediPordenone. di Michele, elamamma reggimento gliere del3° Tolmezzo. Asinistra il fratello VISETTO, al suofiancoilcognato Tridentina,Paulin Bares,btg.logistico braccio Micheleilpapà piccolo nita inoccasionedelbattesimo La bellafamiglia Giacomo di Russia,tengono inbraccioilpiccolo Domenico FIORESE Yuri MARANI , Luigi MARCA Luigi , btg. “Orta” enipotedell’alpi- , btg.“Orta” Michele . reparto logistico dellaJuliae logistico reparto Giuliano Luca Aniuska , cl.’76 eilvecio prozio , figliodi . Alcentroconin PAULIN BARES (già direttoregene- (già Paulin Bares,btg. , cl.1911, reduce Ivan OLIVA . Sonotuttisoci Paolo CAZ- Fabrizio Stefano , arti- , riu-

1 -2007 35 belle famiglie Erano a Udine negli anni ‘64/65, brigata Julia, caser- ma Zavattaro, cp. genio pio- nieri. Sono: Zaverio Mara- Valerio stoni, Silvio Tubello, Ermes Parussini, Toniolo, Dolcetta. Paolo Erano nella brigata alpina Erano nella brigata il 4° Julia, btg. Cividale, con scaglione ’84, a Chiusaforte. Oggi si sono ritrovati a 20 Sono: anni dal congedo. Ca- Marco Bonini, Massimo Do- novi, Ivano Comastri, Daniele menico Guidetti, e Calzolari, Danilo Pacciotti Giuliano Ferrari. 3537. Si sono ritrovati a Trento, do- Si sono ritrovati a Trento, anni, gli artiglieripo 20 del 4°campale, del 5°/’84. Sono reggimento pesante Roberto Godino, Maurizio Ghiaz- Coda Zabetta, Paolo il za e Roberto Per Fasano. prossimo raduno contattare 338-8508400. Godino, al nr. Di nuovo insieme al rifugio dopo 45 anni. Sono Son Forca, gli artiglieri batteria, gruppo da montagna della 29ª Asiago che nel ’60 erano comandati dal ten. Michele Corsaro. a 43 anni dal servizio militare. A Civitella Roveto (L’Aquila) Eu- Fusco, Sono: Silvestri, Tarradei, Nel ’63 erano a Tarvisio. Carfagninistacchio e Franco e Alberti.

Posano sorridenti per la foto ricordo gli alpini del 6°, CCSR sorridenti Posano all’appuntamento a Modena. Sono: Si- di Brunico, 3°/’67, Dusetti, Scartezzini, Vitella, moi, Mariani, Rompani, Perlasca, Mor e Bergamo. Sono i commilitoni della 79ª cp., 16°Sono i commilitoni della 79ª rgt, che negli anni caserma Salsa di Belluno, al comando erano alla ‘96/97 (ora tenente colonnel- dell’allora capitano Stefano Fregona in pro- il prossimo incontro, lo, con loro nella foto). Per Giorgio contattare To- gramma per la primavera del 2007, oppure inviare una mail all’indi- 0362-860238; maino, al nr. rizzo: [email protected] Si sono ritrovati nella sede del gruppo di Pasiano di Pordenone a 33 anni dal congedo. So- anni a 33 sede del gruppoSi sono ritrovati nella di Pordenone di Pasiano in pro- il prossimo incontro Per cp, btg. Cividale “La valanga”. 20ª no gli alpini del 3°/’51, 348-721 contattare Luigi al nr. Violin, gramma (Treviso), per quest’anno a Villorba 36 incontri 1 - 2007 incontri

Si sono incontrati all’Aduna- ta dopo 50 anni. Sono Athos Andreoli, Giancarlo Gentilini, Gino Romani ed Ermanno Galli. Dopo 39 anni si sono incontrati alla caserma “De Caroli” di Vipiteno i commilitoni che nel ’67 erano nel gruppo Sondrio, 51ª, 52ª e 53ª cp.

Sono Silvio Pizzorni istrutto- re alla caserma Trevisan di Bra negli anni ’50 e Ludovi- co Baratto, attuale maestro del coro Valtanaro di Ales- sandria. Non si vedevano da 50 anni.

Ezio Consolati, Remo Cervi, Armando Gandiman e Pie- A Sotto il Monte Giovanni XXIII gli alpini dell’8°/’85, a vent’anni dal congedo. Erano presen- tro Lazzarin si sono ritrovati ti gli allora tenenti Aurelio Caula (ora ten. col. a Bolzano) e Alfredo Massimo De Fonzo ora a Fontanafredda, in occasio- comandante del 5° a Vipiteno. ne del raduno della 76ª cp. del Cividale dove, negli anni ‘62/63, svolsero il servizio militare.

L’Adunata di Asiago li ha fat- ti incontrare dopo 54 anni. Sono Nicola Gianesini, Foto ricordo scattata a Villasaviola (Mantova) degli allievi del 9° corso ASC, 8ª batteria, che Griffo Giobatta e Battista 50 anni fa erano alla Sausa di Foligno. Nella foto anche il loro cappellano, don Giacobbe To- Busato. massia. Per il prossimo incontro telefonare a Carlo Consonni, al nr. 035-614480. 37 1 - 2007 chi si riconosce? incontriamoci!

BASSANO DEL GRAPPA NEL 1938 Bassano del Grappa il 15 dicembre del 1938: 3° ploto- ne, 4ª btr. artiglieria da montagna, BAR Julia, 1°/’38. Contattare Luigi Dallavalle, 02-9602709.

CAR DI BRA Alpini del 1°/’47 al CAR di Bra, nel 1968. Telefonare ad Oreste Pastor, 0184-208371.

CP. MORBEGNO, NEL 1941 269ª CP., ANNO ‘69 Certosa di Senales, nel maggio Btg. Val Fella di Ugovizza, del 1941: btg. Istruzione, cp. 269ª cp., anno 1969 con il Morbegno, comandata dal col. capitano Labruna. Contat- Martinoja. Telefonare a Pietro tare Giordano Sant, 0432- Bolzan, 02-70000166. 852445.

CASERMA SALSA, ANNI ‘60/61 alpino 78ª cp., 7° Alpini, btg. Belluno, brg. Cadore, caserma Sal- chiama alpino sa, negli anni ‘60/61, 1°/’38. Ritroviamoci sabato 24 marzo a Monte Berico (Vicenza). Contattare Orfeo Car- CERCA DIACONI ALPINI ta, 348-8506928. Lorenzo Verrando, alpino, ordinato diacono permanen- te nella diocesi di Ventimiglia-Sanremo vorrebbe sapere quanti, tra gli alpini, stanno svolgendo questo ministero CASERMA PEROTTI E CECCARONI nella Chiesa. Chi volesse contattarlo può scrivergli in via S. Francesco 279 – 18018 Arma di Taggia (Imperia); e- Fabio Berini cerca gli artiglieri che negli anni ‘70/71 era- mail: [email protected] no al CAR nella caserma Perotti di Fossano, 1° artiglieria da montagna e alla caserma Ceccaroni di Rivoli (Tori- no). In particolare cerca il comandante Tito Livio Agradi. Contattarlo al nr. 0342-670770; 23° AUC, ANNI ‘59/60 e-mail: [email protected] Mario Bruno cerca i commilitoni del 23° corso AUC di Lecce e Cesano di Roma, nel ’59 e di militari e ufficiali che nel ’60 era a Paluzza (Udine), alla caserma Mentil. 35ª BTR., GR. VESTONE Contattarlo al nr. 333-4807233; e-mail: mario@pinero- loacolori.com Alberto Anzani cerca gli artiglieri della 35ª batteria, grup- po Vestone, 3°/’50 che nel ’70 erano alla caserma Cesa- re Battisti, di Merano. In particolare cerca Giuseppe Gal- lo di Pistoia, Antonio Degli Esposti, Claudio Bartolini e 7° ALPINI, BTG. CADORE Franco Pomposi, tutti della provincia di Pistoia e Marino Gli alpini classe ’39 della 75ª cp, 7° Alpini, btg. Cadore si Medori della provincia di Firenze. Contattarlo al nr. 031- ritroveranno in occasione del 45° dal congedo, nel pros- 949036; oppure scrivergli via mail all’indirizzo simo mese di maggio. Contattare Asterio Carolo, 0444- [email protected] 550293; oppure Antonio Corain, 0442-490042. 38 1 - 2007 dando prova divivere nel sociative, ealleadunate, partecipare allefesteas- riuscirono comunquea zioni, glialpinialagnesi riguardava lecomunica- scomodissimi perquanto dai grossi centriabitatie Pur trovandosi lontani gruppo neconta66. aveva 10iscritti.Oggiil di AlagnaValsesia che cembre del1926ilgruppo darono nelmesedidi- unanime decisione,fon- rono dinumero isoci,con do glialagnesiaumenta- numero di65soci.Quan- gendo inquell’epocail tuitosi nel1923,raggiun- gruppo diScopellocosti- del za, facevanoparte sesia edellaVal Sermen- le pennenere dell’altaVal- gruppo), cosìcometutte della costituzionedel Gli alpinidiAlagna(prima vagliana ePray. Borgosesia, Scopello,Cra- Rocca Pietra,Serravalle, sorgono ancheigruppia nel periodo1922-1925 sce aVarallo nel1922,e la sezioneValsesiana na- Ma andiamoconordine: ottanta candeline. il momentodispegnere le A Alagna: 80annienonsentirli VALSESIANA pini diAlagnaègiunto nche perilgruppoal- nale) che,grazieallavoro stale (diproprietà comu- po- cali delvecchioufficio stata oratrasferitaneilo- di tutteleassociazioni),è l’Unione Alagnese(madre trovato ospitalitàpresso La sede,chefinoaieriha capitano GiuseppeViotti. 1932 cifuunalagnese:il Valsesiana aVarallo, nel succeduti nellasezione presidenti, chesisono tre ricordare chetraivari Pastore. Èdoveroso inol- pe Pile,presso ilrifugioG. pelletta deglialpiniall’al- viene inauguratalacap- difondazione) 1976 (50° della Difesa–il13giugno patronato delministero di sciA.N.A.sottol’alto del campionatonazionale gue perl’organizzazione gruppo alagnesesidistin- – nelmarzo del1957il gruppo EmilioDegasparis nominato primocapo- tuzione delgruppoviene 1926, all’attodellacosti- glione “Monterosa” –nel ilnomedelbatta- porta (sopra ilcold’Olen)che 1925 laposadiunalapide cativi ricordiamo: nel anni etraglieventisignifi- tusiasmo crescono negli Lo spiritodiCorpoel’en- solco delletradizioni. È statoanche emessoun vissuta. vivere momenti divita gnesi “andatiavanti”eri- nianze, storiedialpiniala- traverso questetestimo- testi perraccontare, at- glie fotografie,immaginie temporanea cheracco- l’occasione unamostra de èstataistituitaper All’interno dellanuovase- ristrutturato. in parte di alcunivolontari,èstato alpini. mo davantialla sededegli di AlagnaSandroBerga- conilsindaco foto ricordo Sezione aprelasfilatae Nelle foto:Ilvessillodella degnamente lagiornata. vio Zuccalla,hacoronato dall’alpinoLi- po, offerto vo gagliardetto delgrup- La presentazione delnuo- commemorativa. postale tiva cartolina annullo filatelicoconrela-

1 -2007 39 dalle nostre sezioni ci, di Bruno Pizzul, di Nel- son Cenci e del figlio di Peppino, Luigi, senza un cenno di malinconia, ma affetto e solo di sincero gratitudine verso un uo- mo al quale tutti noi ab- biamo voluto bene e che ci ha ripagati con un im- menso spirito alpino dal quale abbiamo tratto in- segnamenti indelebili. Gli interventi si sono sus- bene, in seguiti, a pensarci un clima quasi surreale, alternati dalle cante del del gruppo di Limbia- coro te. Si avvertivala sensa- zione che da un momento Peppino sarebbe all’altro entrato dalla porta princi- il giusto pale per ricevere tributo di affetto dai pre- senti. Gli oratori, infatti, ne parlavano al presente, come se fosse ancora tra così. noi. E forse è proprio Gli uomini straordinari non ci lasciano mai. E Pep- pino Prisco è certamente uno di questi. inaugurazione della è baita per un gruppo MILANO Arese inaugura la nuova sede nuova sede inaugura la Arese Prisco di Peppino nel ricordo L’ un evento di straordina- ria importanza che, oltre ai valori del focolare nel fu- esprime speranza È ovvio, infatti, che turo. se non vi fosse la certezza as- di un lungo cammino da per- sociativo ancora gli alpini, che pri- correre, sono ma di ogni altra cosa non si persone concrete, l’anima per dannerebbero la nuova sede. sistemare E con questo spirito gli al- pini del giovane gruppo di lo scorso 8 ottobre Arese hanno inaugurato la loro nuova casa. Lo hanno fat- to con una cerimonia semplice che ha coinvol- to tanti alpini e la popola- zione che, con il sindaco in testa, ha voluto parte- a tutte le iniziative cipare per l’occasio- preparate ne. Un gruppo di Alpini è, in ogni caso, ancorato sal- damente alle tradizioni e non di- al futuro se guarda sul mentica di riflettere passato. Proprio proprio alla ma- per questo, oltre nifestazione ufficiale della domenica – con la sfilata l’o- per le vie di Arese, maggio ai Caduti, il taglio - il e la S. Messa del nastro gruppo intitolato a Peppi- no Prisco, ha voluto dedi- una serata al ricordo care di questo straordinario personaggio, nel quinto anniversario della scom- parsa. Sotto la direzione del capogruppo Orlandini di Vit- e con l’attenta regia torio Mucci all’Audito- si sono al- rium di Arese del consi- ternati i ricordi nazionale Cesare gliere Lavizzari, di Beppe Paraz- zini, del gen. Luigi Federi- Gianni Botter quali l’attivazione di pozzi quali l’attivazione acqua potabile per dare e soprattutto alle famiglie della scuola. la creazione all’ospe- La scuola, oltre un bacino dale che copre 10.000 di utenza di circa impor- persone, è di vitale di tut- tanza per l’avvenire ta l’iniziativa. All’attivazio- ne della scuola, in partico- il Balle- si è dedicato lare, e soste- rio con operosità scuola gni tangibili. Tale bam- ospita in prevalenza bini orfani o provenienti da famiglie la cui indigen- za non consente la fre- quenza della scuola pub- blica. Non solo l’istruzio- ne viene impartita, ma pri- ma di tutto viene assicura- to un pasto ogni giorno, anche durante le vacanze. di a proposito Proprio questo pasto giornaliero Ballerio, durante un re- cente colloquio, mi disse con franchezza e praticità alpina che “non si può di Dante a stoma- parlare co vuoto” e quindi quella giornaliera è refezione quanto di piu importante a quei bim- si possa dare da di- bi. Molto ci sarebbe sull’operatività della re PAMO. Chi desidera approfondi- il sito puo consultare re internet www.pamo.org che Pa- È utile conoscere mo, nella lingua dello Zambia, significa "insie- me". Insieme quindi! Con la penna nera sul cappel- Clementino! lo. Forza

I a far pensare titolo può sconosciuto qualche VARESE Alpini in Africa. Insieme Alpini episodio delle guerre co- delle guerre episodio guer- loniali o dell'ultima di ra. No, non si tratta alpini eventi bellici cui gli parte, ma abbiano preso guerra della quotidiana i la fame, contro contro di cui soprusi e le malattie l’Africa, corpo straziato è te- dall’egoismo umano, In que- stimone perenne. sta lotta, ove il volontaria- to è la risorsa primaria ed insostituibile, si è inserito da qualche anno un socio della sezione ANA di Vare- se, Clemente Ballerio, no- me di battaglia Clementi- no, classe 1934, gia tenen- te di complemento del 2° Artiglieria da Montagna. II suo intervento in terra di d'Africa, comprensorio Chipongwe nello Zambia, si svolge nell’ambito di una Onlus denominata scopo è di il cui “PAMO" sostegno alle popo- offrire lazioni bisognose con ini- e duratu- ziative concrete che spaziano dall’assi- re stenza medica, al sosten- alla tamento alimentare, scuola ed ad ogni altra utile a confe- realizzazione speranza e dignità di rire vita a quelle popolazioni. agisce attraver- La PAMO so una associazione loca- le, denominata Zanbiam Interes- Helpers Society. che l’operati- sante notare su una strate- vità si regge gia volta al coinvolgimen- il per attivare to diretto ed senso di responsabilità l’abbandono delle evitare di origine. I viaggi di terre Clemente Ballerio nello Zambia sono molto fre- quenti. L'impegno è gra- voso ma i risultati sono Gli certamente premianti. interventi sono mirati, I 40 dalle nostre sezioni 1 - 2007 di DonGnocchi cuzione dellanobileopera questo modoperlaprose- tori ementali,operandoin cerebrolesi, condeficitmo- che sioccupadibambini come direttoredelCentro carico edoggièancoralì, chi diInverigo,accettòl’in- la FondazioneDonGnoc- S. MariaallaRotondadel- minato direttoredelCentro guente motivazione:“ Colagrande, conlase- nanza onorariaaSilvio ne perconferire lacittadi- ne èstataanchel’occasio- gregorio. Lamanifestazio- nacci eMaurilioDiGian- professori LuiginaAnto- della carità”,curatadai Carlo Gnocchi:gigante zione dellaricerca “Don ha promosso lapubblica- l’avvenimento, ilComune Aricordosua morte”. del- della Don Gnocchinel50° memoria: ilricordo di ganizzato “Ilgiornodella zione ANAAbruzzi,haor- cale gruppoeconlase- zione conglialpinidello- (L’Aquila), incollabora- Castelvecchio Calvisio le, l’amministrazionedi ni diautonomiacomuna- N Castelvecchio Calvisio:inmemoriadidonGnocchi ABRUZZI Foto ricordodavantialmonumentodedicatoadonGnocchi, aSanBenedettodeiMarsi(L’Aquila). brazioni deicentoan- ell’ambito dellecele- ”. No- calo di2gradie60decimi, stamento nellavistaconun ebbiunasse- l’intervento ci vedobene.Subitodopo peraltri54 anni,e portata don Gnocchi.Luil’aveva di 50 anniconlacornea Silvio racconta:“ mico diMilano. leazzi, primariodell’Oftal- stesso annodalprof. Ga- guito il29febbraiodello della corneachefuese- ditrapianto l’intervento Cinisello Balsamo,per Battistello, unagiovanedi se insiemeadAmabile che donCarloloprescel- il27febbraio1956, morte, E fuproprio inpuntodi no conobbedonGnocchi. le cure inuncentro roma- dere lavista.Ospitatoper un occhiofacendogliper- schizzo dicalcelocolpìin da un’esplosioneeuno di calceviva.Fuinvestito gettò l’acquainunafossa la casa,incautamente padre stavacostruendo di Sassa(L’Aquila) doveil cantiere diColleFracido te, mentre giocavanel soli 8anni.Durantel’esta- nel 1952,quandoaveva con donGnocchiinizia grande edell’incontro La storiadiSilvioCola- Vivo da nosciuto daragazzo alla e solidarietàcheavevoco- no quellospiritodiservizio di esprimerenelquotidia- cercato intuttiquestianni neanche unaparola.Ho quel gestoricevutosenza co mododirisponderea opera mièsembratol’uni- rimanere legatoallasua Fondazione donGnocchi: anni dalmioingressoalla “ Gnocchi mo), dellaFondazionedon la RotondadiInverigo(Co- tore delCentroS.Mariaal- mente lefunzionididiret- lontano. Svolgonormal- problema nellavistada l’età hoavutounpiccolo scorso annoacausadel- senza occhiali,ancheselo biato. Leggonormalmente che finoadogginonècam- Sono ormai trascorsi50 Sono ormai ”. Ehacontinuato: ria didonGnocchi. sud dedicatoallamemo- monumento nelcentro gruppo alpini.Èl’unico ni eposatodallocale scultore Vincenzo Tarqui- bianca dellaMaielladallo la), realizzato inpietra nedetto deiMarsi(L’Aqui- Carlo GnocchiaSanBe- tare ilmonumentoadon le, haavutomododivisi- ra AnnaealfiglioSamue- insieme allamogliesigno- nenza, SilvioColagrande, Durante labreve perma- cristiana della solidarietàumanae azioni quotidianeilsenso gli altrieadesprimerein praticare attenzioneverso di esempi,nonparole,a educazione una fortissima horicevuto alla cornea Rotonda, quandoinsieme Calvisio, DionisioCiuffini. sindaco diCastelvecchio di donGnocchi)eil anni vedeconunacornea Colagrande (cheda50 Antonio Purificati,Silvio della SezioneAbruzzi Sotto: ilpresidente ”.

1 -2007 41 dalle nostre sezioni L.D. Il coro di San Giorgio, di- di San Giorgio, Il coro da Cecilia Brovero, retto ha concluso il pomeriggio con un concerto che ha applau- suscitato calorosi si. Domenica mattina la sfilata per le vie cittadine Lo- fino alla sede della Pro co cui ha fatto seguito la celebrazione di una S. Messa officiata dal parro- e Pivetta co don Marco accompagnata dal canti In- di San Giorgio. del coro po- fine pranzo e nel tardo meriggio, l’ammaina ban- diera. progetto elaborato da progetto Franco Bonari. È seguita la benedizione da parte del vescovo e il taglio del affidato alla signo- nastro ra Eugenia Bonari. Il compleanno degli alpini palazzolesi si era aperto giorni prima con il tre alpino concerto del coro “La di Palazzolo, e il coro Grigna” di Lecco e la pre- miazione degli alpini be- nemeriti. giornali, documenti e te- stimonianze distribuite in susci- che ha un percorso tato attraverso i ricordi momenti di rara commo- zione. Grazie alla disponibilità Marco don del parroco, volon- Pivetta, i numerosi nel tari si sono poi recati dove salone parrocchiale, la sezione, con la collabo- razione dei sindaci di Moggio e di San Giorgio, ha consegnato i diplomi ai volon- di benemerenza n°tari del cantiere 7. agli alpini e artiglieri Ca- duti e all’alpino Pietro Cucchi. Sono poi interve- della nuti il presidente Alberto Cavalli, Provincia al- provinciale l’assessore Sala e lo Sport Alessandro della sezione il presidente Davide Forlani di Brescia che ha sottolineato l’im- portanza dell’esempio da- to dal gruppo palazzolese interamente realizzando il lavoro con il proprio gliardetti. Lunghissimo il Lunghissimo gliardetti. e corteo delle penne nere grande la partecipazione dal alla Messa. Introdotta don Giuseppe parroco è stata officiata Bregoli, dal vescovo ausiliario di monsignor Fran- Brescia, cesco Beschi. Al termine il corteo ha della liturgia, raggiunto la nuova sede, dove il sindaco Silvano la ha ricordato Moreschi storia del gruppo (uno dei più antichi della pro- vincia), e ha spiegato le motivazioni che hanno in- dotto gli alpini a dedicare la sede alla memoria di Emilio Bonari e del figlio Franco, la sala riunioni Ezio De Toni e Carlo Treu, Ezio De Toni sindaco della cittadina al- del l’epoca del terremoto 1996. Gli alpini hanno invaso fin dal sabato San Giorgio mattina; nel pomeriggio dopo la sistemazione dei famiglie friulani presso del paese, il sindaco Rino gli ha ricevuto Scarola, ospiti nella sala consiglia- del Comune e dopo lo re di ri- scambio dei ricordi to, è stata inaugurata la mostra fotografica curata dalla Biblioteca Civica di Fotografie, San Giorgio.

San Giorgio Monferra- San Giorgio to centinaia di alpini a celebrazione dell’ottantesi- CASALE MONFERRATO BRESCIA A San Giorgio Monferrato A San Giorgio Monferrato celebrato il trentennale dell’intervento in Friuli Palazzolo sull’Oglio in festa con in festa con sull’Oglio Palazzolo gli alpini

A L mo anniversario di fondazione, l’i- naugurazione del- la nuova sede e del 25° anniversa- con il rio del gemellaggio ha vi- gruppo di Ginevra, per Palazzolo sto sfilare di pen- sull’Oglio un fiume da tutta la venute ne nere Regione, da Cuneo e Asti confine e perfino da oltre il com- per celebrare pleanno del gruppo palaz- zolese guidato da Mario Simoni. La sfilata, partita dal pala- tenda – che ha ospitato una mostra fotografica dedicata alla storia degli alpini e alla costruzione della nuova sede – ha per- corso le vie dei quartieri più antichi della città, ac- fanfa- compagnata da tre e da centinaia di ga- re hanno celebrato – sabato 9 e domenica 10 settem- – il 30°bre anniversario dell’intervento in Friuli al- l’insegna della solida- rietà. C’erano penne nere venute da tutto il Piemon- d’Aosta, te e dalla Valle di Casale con il prefetto Cernetig, il presi- Lorenzo Pao- dente della Provincia re- lo Filippi e l’assessore gionale Daniele Borioli. una inoltre Era presente delegazione di Moggio Udinese con il sindaco 42 dalle nostre sezioni 1 - 2007 MARCHE CONEGLIANO Nonostante l’imperversare del maltempo ottima riuscita della gara sui monti Sibillini giunta alla 33ª edizione Giro da rifugio a rifugio: il campione ANA è Bruno Brigidi

Susegana: gli alpini hanno una nuova casa e parole, velate da com- Lmozione del capogrup- po Franco Zanardo, han- no ripagato gli alpini di Susegana del tanto lavoro iovanni Lattanzi dell’A- percorso, i posti di risto- profuso per la costruzio- Gtletica Val Tenna ha ro gestiti dagli scout e il ne della loro nuova sede: vinto il Trofeo “Nino Alle- box delle iscrizioni. 6.200 ore, in 4 anni, che vi”. Il titolato atleta ha per- Nutrita la presenza alla una quarantina di penne corso i 19,800 chilometri cerimonia di premiazione nere hanno trascorso la- con il tempo di 1h,16’58” di autorità sia civili che vorando insieme alle im- anche il coro Conegliano, aggiudicandosi così per la militari. In rappresentan- prese per edificare la loro diretto dal maestro Diego quinta volta in sei anni, il za del presidente Corrado casa. Tomasi e la Corale Salva- prestigioso trofeo del “Gi- Perona c’era il consigliere All’inaugurazione della tore, diretta dal maestro ro da Rifugio a Rifugio”, la nazionale Ornello Capan- sede, progettata dall’ex Gianni Bortoli. manifestazione che si nolo, e c’erano anche tan- capogruppo Luigi Maret- Al suono della fanfara, svolge nel Parco dei Mon- ti alpini della sezione to e inserita in un conte- l’alzabandiera in Piazza ti Sibillini, giunta quest’an- Marche con il presidente sto ambientale e paesag- Martiri della Libertà ha no alla 33ª edizione. Per la Sergio Macciò, i responsa- gistico di grande pregio, a dato modo agli alpini di categoria “Soci ANA”, Bru- bili del rifugio di Forca di pochi passi dal medievale Susegana di promuovere no Brigidi del gruppo di Presta, che è di proprietà castello di San Salvatore, la prima cerimonia uffi- Ascoli, si è aggiudicato dell’ANA, volontari della erano presenti i consiglie- ciale nella nuova piazza con il tempo di un’ora 40’ nostra Protezione civile, e ri nazionali Antonio Ca- del paese. Sono seguiti il 39”, per la quinta volta una rappresentanza della son e Franco Munarini, il taglio del nastro da parte consecutiva, il Trofeo sezione Abruzzi con il presidente sezionale An- della principessa Trini- “Abate” e “Colombo” e il vessillo scortato dal vice tonio Daminato, i generali dad di Collalto, la S. Mes- prestigioso Trofeo messo presidente Tonino Di Car- Zaro, Gavia, Del Monte e sa e la sfilata per le vie del dalle nostre sezioni a disposizione dalla Sede lo, il sindaco di Arquata Cauteruccio e numerosi paese fino al cippo dedi- nazionale ANA. del Tronto Aleandro Pe- sindaci tra i quali quello cato alle “Penne Mozze”. La manifestazione è stata trucci e ufficiali del 235° di Susegana Gianni Mon- Antonio Menegon condizionata dalle avver- reggimento “Piceno” di tesel. Hanno partecipato se condizioni meteorolo- Ascoli. giche con una fredda Il precedente sabato, nel brezza di tramontana e, a pomeriggio, c’era stato il tratti, vere e proprie fola- momento dedicato alla te di pioggia e grandine, memoria, con la deposi- mentre la cima del Monte zione di corone di alloro Vettore si imbiancava. al monumento ai Caduti, Inutile dire che questa si- seguita dall’incontro con tuazione si è inevitabil- le autorità e gli arquatani, mente riflessa sul numero alpini e non. delle presenze, sia di gi- Nella foto: il consigliere tanti che di atleti. Nono- nazionale Ornello Capan- stante ciò gli organizzato- nolo premia Bruno Brigidi, ri hanno gestito impecca- vincitore della categoria bilmente la bonifica del “Soci ANA”. 43 1 - 2007 Marco BiffiMarco Carlo Gnocchi, ricordan- do così il 50° anniversario della sua morte. del Il nuovo gagliardetto gruppo è stato benedetto della madri- alla presenza mo- na Giulia Tremolada, glie dell’alpino Mario dell’alpi- Crippa e madre Crippa. La no Lorenzo giornata si è conclusa con la pale- un pranzo presso stra comunale di Vedano al Lambro. Il sabato precedente, l’auditorium “Ca- presso venaghi” si era tenuta una bellissima manifestazio- ne, con canti di montagna del tempo di guerra ese- alpino “La guiti dal coro Baita” di Carate Brianza e di brani tratti dal letture, Cristo con gli Alpini libro di don Gnocchi, scelti da Monzani e Ro- Alessandro berto Viganò. Musso, e delle rappresentanze, di ben 40 gruppi. con gagliardetti, e la per il Piemonte Il presidente d’Aosta dell’Opera nazionale Valle cap. Sil- per i “Caduti senza croce” vio Selvatici, ha fatto deporre un’urna con i nomi dei dispersi nel nella via che sale eretto sepolcro campanaria. alla torre Il giorno dopo le celebrazioni so- no continuate con il ringraziamen- to ai soci ultraottantenni, la sfilata per le vie del paese con l’accom- pagnamento della Fanfara alpina. Il nuovo gruppo di Vedano schierato attorno al di Vedano gruppo Il nuovo a destra il consigliere nazionale gagliardetto. Ultimo Cesare Lavizzari. tolineato i valori sui quali si basa l’attività degli al- pini: amor di Patria, ri- pini: amor di Patria, spetto per la Bandiera, solidarietà sociale, mutuo soccorso nelle calamità, umiltà e obbedienza. Ce- Lavizzari, consigliere sare nazionale, ha parlato dei tanti servizi che gli alpini alle comunità lo- rendono civi- cali e alla Protezione le. Ha paragonato l’ANA ad una grande cordata dove ogni alpino si fida compagno. Il del proprio sim- sindaco ha rimarcato paticamente che con que- sta inaugurazione la mu- nicipalità si è portata in casa una bella “polizza as- sicurativa”. Monsignor Bazzari ha portato l’altissimo esem- pio dei valori di carità umana e di sopportazione di don della sofferenza l gruppo alpini di Coassolo, gui- ha dato da Nicolao Corziatto Coassolo: 80 anni ben portati inaugurato la nuova sede: è una Vietti vecchia scuola in borgata che il Comune ha concesso agli al- pini in comodato d’uso. L’edificio, è di lavoro, duemila ore con oltre stato ristrutturato ed attrezzato grazie all’aiuto dei volontari del- è avvenuta L’inaugurazione l’AVIS. nell’ambito dei festeggiamenti dell’80° del gruppo, alla presenza sezionale Chiosso, del presidente del sindaco di Coassolo Franco I ve sono state deposte co- Poi, l’alzabandiera rone. in piazza Municipio, se- guita da una S. Messa nel- la chiesa parrocchiale concelebrata da monsi- gnor Bazzari, presidente della Fondazione don Car- lo Gnocchi e dal parroco don Giuseppe Riva. Al ter- mine, il sindaco Giulio Ot- tone ha sottolineato l’im- un portanza di avere gruppo alpini. Osvaldo della Penati, presidente sezione di Monza, ha sot- Monsignor Angelo Bazzari, a Monsignor Angelo Bazzari, destra, presidente Fondazio- e il ne don Carlo Gnocchi parroco don Giuseppe Riva durante l’offertadoni, dei alla S. Messa per la costitu- gruppo di zione del nuovo (foto di al Lambro. Vedano Mario Sala).

on l’ingresso di 18 nuo- on l’ingresso (su 24 com- vi iscritti TORINO MONZA

Vedano: 25º gruppo,18 nuovi iscritti ANA nuovi iscritti gruppo,18 25º Vedano: C ponenti) è nato il gruppo ponenti) è nato il il al Lambro, di Vedano 25° della Sezione. È è sta- un sogno to così coronato che veniva accarezzato da tempo. Lo “zoccolo dei fondatori è rap- duro” da soci già presentato iscritti nei gruppi limitrofi Macherio, So- (Villasanta, sono vico), ma gli altri sul posto: stati... reclutati segno che, nonostante il dei congedati numero non sia più quello d’una volta, gli alpini si dimo- strano vitali e legati ai va- lori tradizionali, come accade nei mo- sempre menti di crisi. La comu- nità vedanese ha apprez- zato questa iniziativa ed ha partecipato numerosa e con entusiasmo alle ce- rimonie di inaugurazione. della sfilata Il percorso per era lungo, proprio tutti i cittadi- coinvolgere ni. Partenza perife- dalla ria, dalla falegnameria del socio Mario Biassoni e sfi- lata, cadenzata dalla fan- fara alpina di Asso, fino al monumento ai Caduti do- 44 dalle nostre sezioni 1 - 2007 fatto. Poiharipercorso l’i- sta, comeluistessoha mettere ilcappellointe- ha invitatoglialpinia della Julia,cheall’omelia di padre Poiana,alpino Significativa lapresenza gnolo. da donGiuseppeFoga- Massimo DeFranceschie stito dalparroco don lica diSant’Antonio,assi- Poiana, rettore dellaBasi- dapadresto Risorto Enzo brata nellachiesadiCri- La S.Messaèstatacele- Corrado Perona. to ilnostro presidente grande, comeharimarca- che continuaadessere la nostraAssociazione mo segnaledivitalitàdel- vero unafesta,unennesi- di unanuovasedeèdav- Sì, perché l’inaugurazione questa festa. che hannopreso a parte con centinaiadialpini Sezione eicapigruppo, daipresidentiscortati di vessilli eigagliardetti, Franceschi. Enumerosi i vinciale MassimoDe chiori, all’assessore pro- di RovigoFaustoMer- ne dellacittà,alsindaco di PadovaconilGonfalo- Flavio Zanonato,sindaco Numerose leautorità:da te dellasezione. Gianni Todesco, presiden- e dal...padrone dicasa, L’Alpino Munarini, daldirettore de gliere nazionaleFranco accompagnato dalconsi- zionale CorradoPerona, senza delpresidente na- nica 5novembre allapre- ricca disignificato,dome- rata, conunacerimonia e rodigini. Èstatainaugu- casa deglialpinipadovani te lasuasede,chesarà L Una nuovasede,finalmente PADOVA po 86annihafinalmen- a SezionediPadovado- Vittorio Brunello ne), madre enonnadial- ce presidente dellaSezio- Gastone Scalcochefuvi- ra Wally Scalco(vedovadi fatto dallamadrina,signo- Il tagliodelnastro èstato do perleviedelquartiere. Si ègiuntiallaSedesfilan- compito”. che esauritoilproprio Associazione hatutt’altro ma prova che“...questa la nuovasedeèl’ennesi- quale l’inaugurazionedel- presidente Perona, peril ne hapreso laparola il Alla finedellacelebrazio- ria”, haconcluso. mento cambiare lasto- che possonoinognimo- “Gli alpinisonouomini umana ricevuta. alpina perl’educazione oggi ègratoallafamiglia zione, perlaqualeancor ha rafforzato lasuavoca- stata un’esperienzache che quelladell’alpinoè Ed hacontinuatodicendo di studiare teologia”. anni diseminarioprima naja –hadettochenegli rato dipiùneimesi dileva:“Hoimpa- servizio adempiere aldovere del sciare ilseminarioper alpina, chelohavistola- ter dellasuaesperienza no avutoparole digrande va, Verza. Tutti etre han- re dellaprovincia diPado- go, Merchiori, el’assesso- Zanonato, quellodiRovi- rola ilsindacodiPadova, Hanno quindipreso lapa- to agranvocedatutti. dall’Inno diMamelicanta- bandiera, accompagnato pini, cuièseguitol’alza- Gianni Todesco. sore dellaProvincia MarioVerza eilpresidentedellaSezione il presidentePerona, ilsindacodiPadova Zanonato, l’asses- dellamadrinaWally Scalco,con Il tagliodelnastrodaparte tardo pomeriggio. viale compagniafinoal visita allaSede,inconvi- sta sièconclusa,dopola giovani dellacittà.Lafe- coinvolgere soprattuttoi iniziative chedovranno grandi aspettativeperle Alpini ehannoespresso stima perilCorpodegli Roberto Scarpa Roberto

1 -2007 45 dalle nostre sezioni ra e di montagna tipiche ra e di montagna degli alpini, comprende e pezzi di musica liturgica triestino. del folclore sul Per ultimi sono saliti palcoscenico i giovani cantori bassanesi del co- Edelweiss A.N.A. Mon- ro dal mae- tegrappa, diretto Massimo Squizzato. stro Splendida ed applauditis- esibizione sima la loro che alla loro grazie, oltre limpi- bravura, al timbro do delle giovani voci. il pubblico si è Per finire, alzato in piedi per ascol- e l’Inno il “trentatrè” tare nazionale, eseguiti dai due cori riuniti. era al teatro L’ingresso gratuito; ma la sezione della femminile di Trieste Rossa Italiana ave- Croce un ban- va approntato chetto per la raccolta di alle fondi da devolvere degli anziani indigen- cure ti della città. Il sorpren- dente incasso di 3.350 eu- ha dimostrato una vol- ro dei ta di più la generosità nostri concittadini. Nelle foto: i due cori uniti per il gran finale, e la sala del “Rossetti”, gremita di spettatori. enerdì 24 novembre la 24 novembre enerdì ha Sezione di Trieste TRIESTE Grande concerto di Natale concerto di Grande V rinnovato il successo del- rinnovato il successo teatrali le sue iniziative con il concerto intitolato “Aspettando il Natale con Poli- gli Alpini” al Teatro teama Rossetti. Un vero successo: due settimane prima dello spettacolo erano già stati esauriti tutti i 1.500 biglietti. al concerto Era presente il sindaco Roberto Di Piazza, che, dopo il ben- venuto dato dal nostro Gianpiero presidente il Chiapolino, ha espresso per suo apprezzamento l’opera degli alpini, la condivisione dei loro principi ed ideali, ed ha annunciato che il Comune ha deciso di di Trieste la cittadinanza concedere onoraria all’A.N.A.. Il concerto novem- del 24 era articolato in tre bre parti. Ha aperto la serata l’Inno a San Giusto esegui- to dalla Civica Orchestra – di Fiati Giuseppe Verdi seguito Città di Trieste, Poi dal Nabucco di Verdi. al- ha suonato l’orchestra cune melodie di Malcolm Arnold, Don Ellis e Louis con una Prima, per finire entusiasmante fantasia di canzoni triestine. Nella seconda parte si è Coro esibito il nostro costituito A.N.A. Trieste, dalla Sezione nella prima- vera del 2000, sotto la di- Paolo del maestro rezione Rossi. Il suo repertorio, alle canzoni di guer- oltre nazionale vicario Ivano Gentili, che ha avuto pa- di elogio per gli alpini role del gruppo. Parlando del- dell’Alpino, la Preghiera Gentili ha difeso la versio- ne associativa, tradizio- basate nale. “Sono parole sui valo- onore, sul nostro ri della fede cristiana, del- del la famiglia, del dovere, servire gli altri; parole che sia- che ci ricordano mo comunque un’Asso- ciazione d’arma”. Gentili ha infine espresso del- ottimismo sul futuro l’ANA e ha concluso di- cendo che “una nuova ca- sa degli alpini significa vo- di prose- lontà di vivere, il cammino dei pa- guire dri”. sono state ricordo Targhe poi consegnate alle varie autorità alpine e civili, ma soci fon- soprattutto a tre datori ancora attivi nel gruppo: i “veci” Mario Martimbianco, Bruno Du- rante e Dovilio Marcon, festeggiati da tutti con un lungo applauso che espri- meva riconoscenza e af- fetto. Nella foto: l’alzabandiera al monumento ai Caduti posto nel giardino della nuova sede del gruppo di Selva del Montello.

rande festa alpina a Selva del Montello, TREVISO

Adunata sezionale Adunata del Montello a Selva G una frazione di Volpago, per l’adunata della Sezio- ne e il 50° di fondazione del gruppo che, nella cir- costanza, ha anche inau- gurato la nuova sede alla del vice presi- presenza dente nazionale vicario Ivano Gentili. è svolto secondo si Tutto il tradizionale cerimonia- le: alzabandiera, celebra- zione della S. Messa a suf- fragio dei nostri Caduti, sfilata aperta vessillo dal della sezione, dal gonfalo- ne del Comune di Volpa- e i ves- go, dai gagliardetti associazio- silli delle altre ni d’Arma. Al termine del- la celebrazione gli alpini hanno sfilato per le stra- de della cittadina fino alla nuova sede, davanti alla quale è stato inaugurato un monumento dedicato ai Caduti. È seguita l’ese- cuzione del Silenzio. Poi i discorsi del sindaco del comune di Volpago del Montello Roberto del presidente Toffoletto, della sezione di Treviso Luigi Casagrande, del ca- pogruppo Antonio Bet- tiol. conclusivo è L’intervento stato del vice presidente 46 dalle nostre sezioni 1 - 2007 ne scusiamo con inostri alpinidiAdelaide e con ilettori. disguido ditrasmissione, avevamo omesso questa sezione. Ce ta d’Italiaconl’addetto all’ambascia- ri inservizio sociazioni d’Arma,milita- rappresentanze delleAs- tutto ilCanada,presenti ta dialpiniprovenienti da Fiore inunachiesagremi- pellano deglialpinipadre Messa solennedalcap- è statacelebrataunaS. re. Primadellacerimonia ai Cadutiditutteleguer- inaugurato ilmonumento A il monumentoaiCaduti Ottawa: inaugurato ristmas. Elacartolina postale va… la città. Completano lacartolina illogodell’ANA egliauguri:MerryCh- dell’Opera House diSydney eilcappellosulponte diferro checollega ecco lacapannacon lascena dellaSacra Famiglia sotto legrandi vele menti incomune con iloro principielaloro tradizione ovunque siano: La fantasia deglialpininonhadavvero limiti.Riescono atrovare ele- AUGURI ALPINIDA SYDNEY, CON FANTASIA CANADA presidente Davide Innamorati. Nellacronaca su ANA inAustralia, c’erano ancheglialpini diAdelaide, con illoro Corrado Perona, durante ilsuoviaggiopervisitare leSezioni All’incontro avvenuto aMelbourne con ilpresidente nazionale C’ERANO ANCHE GLIALPINIDIADELAIDE cerimonia, èstato conunabella Ottawa, le guerre. dedicato aiCadutiditutte Nella foto:ilmonumento tawa Giorgio Bortot. dente deglialpinidiOt- state espresse dalpresi- di ringraziamentosono Mameli. Parole disalutoe nale canadeseel’Innodi ha intonatol’innonazio- diretto daPierangelaPica po labenedizione,ilcoro chiesa parrocchiale. Do- piazzetta antistantela Chiappa ederetto nella Caduti ideatodaAdriano è diretto almonumentoai si ne dellaMessailcorteo treal eToronto. Altermi- delle sezioniANAdiMon- Gino Vatri, ipresidenti sezioni ANAdelCanada tre ilcoordinatore delle na reduci). C’eranoinol- della Associazioneitalia- nadese (ilcorrispettivo gazione dellaLegioneCa- gnora Francaeunadele- De Miniciselamoglie,si- militare generaleOrazio L’Alpino , perun "solo" 7giornidivolo.Ma- arrivato quinel1951dopo vanni, valtellinesedoc,è remoto. DeGio- Alberto passato cheamesembra storie commoventidiun interessanti eascoltato le hoincontratopersone lian Style",duranteilqua- che decoroso pranzo"Ita- guerre. Èseguitounpiù rare iCadutidituttele omaggio floreale perono- l'Italia, hannodepostoun rie regioni rappresentanti ni, militarienondelleva- Messa tutteleassociazio- 4 Novembre. DopolaS. Club perlaricorrenza del siamo andatiall'Italian Caty Reginatoeinsieme ho incontratoPietro e di permanenzaaBrisbane rale. Dopoduesettimane mo- un notevolesupporto persone fidateèstatoed fatto dipotercontare su viaggiando inAustralia.Il za diunannolavorandoe vere unaintensaesperien- pervi- te lemiecertezze re l'Italia,lamiacasaetut- alascia- mi hannoportata prire, l'infinitacuriosità ce... Lamiavogliadisco- non èproprio cosìsempli- S T come acasa trovarsi E, d’improvviso, istruzione, di viaggio lungo un per Australia In incontrando gli alpini gli incontrando AUSTRALIA studio o di lavoro. Capita, tal- Capita, lavoro. di o studio volta, che la nostalgia di casa di nostalgia la che volta, abbia il sopravvento sulle no- sulle sopravvento il abbia vità dell’ambiente in cui si vive. si cui in dell’ambiente vità ono tanti i giovani che si re- si che giovani i tanti ono Incontrare persone amiche e amiche persone Incontrare cano all’estero per motivi di motivi per all’estero cano ore divolodacasa rovarsi dasola,a24 disponibili sulle quali poter quali sulle disponibili contare è uno splendido tocca- splendido uno è contare sana, soprattutto se si tratta di tratta si se soprattutto sana, famiglie alpine: questa è l’e- è questa alpine: famiglie sperienza di Marta Perona. Marta di sperienza lian ClubdiBrisbane. monumento aiCadutiall’Ita- Reginato,davantial Caty Perona conPietroe Marta che oralipremia. ha accolticondurezza ma zione adunaterracheli essere Italiani eladevo- conosciuto l'orgoglio di ricordi. Soprattuttohori- condividere esperienzee voglia distare insieme,di ta inquestepersoneèla cuore. Ciòchemihacolpi- di quellichescaldanoil abbracci esorrisisinceri, mio umore: horicevuto un vero toccasanaperil giornata insiemeèstato diverso... Trascorrere la ro migliore, sicuramente della speranzadiunfutu- completamente nuovo, sciare casaperunpaese parlare dellapauradila- tente etoccantesentirli no lestesse.Èstatodiver- l'epoca maleemozioniso- da quellecheavevanoal- sono decisamentediverse ni fa.Lemiemotivazioni fatto daloro 40,50o60an- do piùomenoilpercorso persona chestacompien- tenti diconoscere una li ascolti.Tutti eranocon- a trasmettere achiunque nità cheancorariescono ventata diallegriaegenui- una vita ehannoportato tantenni, sonoquidauna gli amici),arzilli ultraot- eJimper ria eGino(Mary Marta Perona Marta

1 -2007 47 dalle nostre sezioni all’estero Obiettivo sulla montagna Ecco uno splendido scorcio della montagna d’inverno, con i suoi colori forti e i suoi colori delicati: il verde cupo del prato, il rosso dorato dei larici lambiti dalla neve e l’azzurro – rubato al cielo – del limpido torrente. Manca solo il suono dell’acqua che scorre e il canto d’un cuculo. Ma basta socchiudere gli occhi… (foto di Dario Balbo, del gruppo di Oulx, scattata a Brusa del Plan, alta Valle Susa).