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Luoghi percorsi progetti nelle Editoriale missione che ci siamo data all’inizio di questi nascere distretti e captato i flussi produttivi cinque anni di redazione della rivista: ovvero dentro e fuori la regione avvalendosi delle Ricostruire comunità lavorare costantemente alla costruzione nuove tecnologie e collegandosi con la ricerca di una Comunità Adriatica che abbia come universitaria attraverso il lavoro di numerose di Cristiano Toraldo di Francia sorgente attiva la capacità progettuale start-up. E queste aziende hanno sicuramente della nostra regione nel definire strutture contribuito a creare comunità sulla base È una necessaria coincidenza ma questo e creare connessioni. spesso di un nuovo know how in grado numero 10 di Mappe cerca di mettere a Una comunità che si raccoglie intorno di creare valore aggiunto alle caratteristiche fuoco il problema della ricostituzione di a pensieri e immagini stampati sulla storiche di un territorio. E allora quando comunità, là dove nel nostro paese eventi bidimensionalità della bella carta uso mano parliamo di ricostruire Amatrice, Visso, eccezionali ne hanno distrutto le “strutture di Mappe, contribuendo a disegnare quella Amandola o Montemonaco…non possiamo tridimensionali di supporto” (l’architettura figura della regione Marche punteggiata non partire dal ricostituire parallelamente alla secondo Habraken) ovvero le case, di luoghi e segnata da flussi e scambi messa in sicurezza di quanto conviene le chiese, le scuole, i capannoni, le stalle con il resto del mondo, crocevia della mantenere del patrimonio abitativo, (o come dice Bonomi, sono state distrutte Macro regione centrale nei suoi rapporti sicuramente quei luoghi urbani simbolo le tre C: Campanile, Capannone, Comunità), con l’altra parte del mare Adriatico. dell’incontrarsi e riconoscersi, insieme ma forse non ancora disperse le identità Ma la rivista si è occupata anche di registrare al riprogettare e innovare quelle identità economiche e sociali. i vettori economici di una “comunità operosa” economiche che hanno tenute legate E proprio questa su altra scala è anche la ovvero le aziende virtuose che hanno fatto le persone a quei territori, prevenendone

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Re-forming a community paper of Mappe, contributing to draw that figure of the of how much is worth keeping of the housing patrimony, It is a necessary coincidence that this 10th number Marche region, pointed with places and engraved with certainly those urban places which are the symbols of Mappe tries to focus on the problem of the re-form the lines of flows and exchanges with the rest of the of people meeting and gathering. Together we should of a community, just there in our country where world: intersection of the Macro Central Region for redesign and innovate those economic identities, exceptional events have destroyed the “three-dimensional its relations with the other side of the Adriatic sea. that kept people tied to those territories, preventing support structures” (architecture according to Habraken), But our magazine has been interested also in their migration toward the coast or to other that is houses, churches, schools, wearhouses, stables documenting the economic vectors of a “comunità productive destinations. (or as Bonomi says have been destroyed the three C: operosa”, which are the virtuous firms that gave birth Comes natural to me to think about Camerino Campanile, Capannone, Comunità). But hopefully are not to the economic districts and intercepted the productive and to that formidable cultural and scientific industry completely dispersed the economic and social identities. flows in and out the region, making use of the new that marks since 1334 that hill and that city, whose And it is just this, though on different scale, the mission technologies and connecting with university-based three-dimensional historic structures have to be rebuild. that we came up with at the beginning of these five years research, through the work of several start-ups. These But whose community in the meantime, though the of drawing up of our magazine: to work constantly for the companies have certainly contributed to the creation trouble of a contraction of housing and work construction of an Adriatic Community that could have, of a community, on the base often of a new know-how in the recently built architectures, has overcome as an active spring, the design ability of our region able to create added value to the historical features great difficulties in order to continue to be place in defining structures and create connections. of a territory. So that when we speak of reconstructing of innovation and hub of flows and scientific A community that gathers around thoughts and images Amatrice, Visso, Amandola or Montemonaco, we cannot exchanges with the rest of the world. printed on the two-dimensional beautiful “uso mano” but start from the rebuilding, in parallel to the securing A few days ago I drove to the slopes of the Appennines,

Mappe °10 2 / 3 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche la migrazione verso la costa o altre Questo piccolo borgo ha visto la graduale ha creato un’importante sinergia destinazioni produttive. sostituzione di una parte dei propri abitanti con la città di Apiro della quale è diventato Mi viene naturale pensare a Camerino migrati nella vicina città di Apiro o all’estero, motore culturale e attrattore di flussi e a quella formidabile industria culturale con una comunità scientifica che riunita turistici ed economici. La metamorfosi e scientifica che segna dal 1334 quel colle attorno al geologo Sandro Montanari, di identità della comunità di Coldigioco, e quella città le cui strutture tridimensionali tornato nel 1993 dall’insegnamento che nasce proprio dalla collocazione storiche andranno ricostruite, ma la cui a UC a Berkley in California, ha provveduto del luogo alle pendici degli Appennini, comunità nel frattempo, nonostante il disagio con i vecchi abitanti e nuovi colleghi materia di osservazione nelle loro di una contrazione dell’accoglienza al restauro delle strutture e trasformato stratificazioni geologiche, può rappresentare e del lavoro nelle architetture di recente la vecchia economia contadina del borgo il paradigma per il rinnovamento delle costruzione, ha superato grandi difficoltà, in una economia culturale, che sotto il titolo comunità montane, ora disperse pur di continuare a essere luogo di Osservatorio Geologico, raccoglie dal terremoto, innestando sulla ripresa di innovazione e snodo di flussi e scambi ogni anno professori e studenti da tutto delle attività agricole o artigianali legate scientifici con il resto del mondo. il mondo per seminari e workshop. al territorio e alla sua storia una nuova Qualche giorno fa mi sono recato sulle L’attività di Coldigioco non si limita coscienza culturale/digitale in grado pendici dell’Appennino per verificare lo stato però alla sola ricerca scientifica di intercettare i flussi e i nuovi bisogni di recupero dopo gli eventi tellurici di una ma ha intrapreso da qualche anno di un mondo nei cui racconti bisogna recente comunità scientifica nella frazione di un percorso multidisciplinare che passando continuamente entrare, per poter Coldigioco, nel comune di Frontale di Apiro. dai territori dell’arte figurativa al teatro, poi riuscire a scrivere le nostre storie.

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9 to verify how did recover from the recent earthquakes an important synergy with the town of Apiro, becoming 1. Targa Osservatorio the young scientific community of Coldigioco, in the its cultural engine and an attractor for tourists 2. Mappa catastale 1890 municipality of Frontale di Apiro. This small village has and economic flows. 3. Vista di Coldigioco seen the gradual substitution of a part of its inhabitants, The metamorphosis of the identity of the community 4. Scorcio interno del borgo migrated to the near city of Apiro or overseas, with of Coldigioco, starting just from the location at the slopes 5. Attrezzature di studio a scientific community that gathered around the of the Appennines, which becomes matter of observation 6. Spazi di lavoro geologist Sandro Montanari. He came back in 1993 of their geological stratifications, could represent the 7. Osservazione speleologica from teaching at UC in Berkley, California, to provide paradigm for the renewal of the mountain communities. 8. Osservazioni naturalistiche with the old inhabitants and new university colleagues These that are now dispersed after the earthquakes 9. Sandro Montanari to the restauration of the houses, transforming the could graft on the restarting of the agricultural 10. Spazi di sperimentazione old village farmer economy in a cultural economy. or artisancraft activities connected to the territory 11. Paola Metallo Under the name of Geological Observatory, every and its history, a new cultural-digital consciousness year it gathers professors and students from every able to intercept flows and the new needs of a world part of the world for seminars and workshops. whose tales we have to enter continuously, The activities of Coldigioco are not limited to the strict to be able then to write our own story. scientific research, but in the last years have started a multidisciplinary route that moving from figurative art to the theatrical experimentation, has created

3 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Gente di Mappe

Aldo Bonomi Andrea Bruciati Luigi Coccia Cristiana Colli Gianluigi Mondaini Ha fondato e dirige Storico dell’arte e curatore, Architetto e professore Laureata in Scienze Politiche, 1962. Architetto dal 1986 il Consorzio collabora a varie testate associato di Composizione giornalista dall’85, cura dal 1989.Ha collaborato AASTER, istituto di ricerche specializzate e partecipa architettonica e urbana l’ideazione e l’organizzazione all’attività didattica e di socioeconomiche orientate alla discussione sul ruolo presso la Scuola di di progetti culturali, ricerca nelle Facoltà di allo sviluppo territoriale, di una rete nazionale di Architettura e Design eventi, mostre, festival Architettura di Pescara, alla coesione sociale, ricerca e formazione, volta di , Università e iniziative di valorizzazione. di Roma “La Sapienza”, ai mutamenti della all’arte contemporanea. di Camerino. Per istituzioni pubbliche dell’Environmental composizione sociale Si interessa a tal proposito Ha partecipato a numerosi e private, musei, aziende, Faculty della Waterloo e del lavoro. della promozione concorsi di progettazione, ordini professionali, University e della Facoltà Ha diretto decine di lavori internazionale delle giovani internazionali e ad inviti, fondazioni realizza di Ingegneria di Ancona. Roberta Angelini di ricerca e animazione generazioni che operano ottenendo segnalazioni e promuove strategie Ha insegnato Architettura Architetto, dottore di ricerca territoriale in altrettanti nella penisola e alla e premi; i progetti elaborati di comunicazione sociale del Paesaggio presso la in Urbanistica, svolge contesti territoriali italiani, diffusione dei nuovi media. in queste occasioni sono e culturale legate al Facoltà di Scienze della attività professionale nel incentrati sulla dimensione stati pubblicati in cataloghi paesaggio, all’architettura, Formazione dell’Università campo della pianificazione dello sviluppo locale, e riviste specializzate. all’arte contemporanea degli Studi di Macerata e del territorio, delle del capitalismo molecolare Nel 2003 ha vinto la settima e al design. Dal 2003 dal 1999 insegna presso valutazioni ambientali e territoriale, del edizione del concorso collabora con il Consorzio l’Università Politecnica delle e della progettazione di rapporto tra competizione internazionale Europan A. Aster e dal 2007 lavora Marche, dove è Professore lavori pubblici. È esperta in e coesione sociale. periferia in a cui ha fatto con Symbola-Fondazione Associato di Composizione progettazione partecipata È consulente di big player seguito la realizzazione per le Qualità Italiane. Architettonica ed Urbana legata alle trasformazioni dell’economia e delle reti della Città della Musica e presidente del Corso territoriali. L’attività per la competizione a Pescara. Svolge ricerche di Laurea di Ingegneria professionale è strettamente nella ridefinizione del sulla territorializzazione Edile-Architettura. Realizza legata a quella di ricerca rapporto con i territori. dei fenomeni urbani in varie formazioni diverse scientifica svolta presso Ha diretto numerose indagando temi insediativi architetture, partecipa università e istituti di ricerca. ricerche dedicate alle e infrastrutturali in relazione a concorsi nazionali e trasformazioni della Claudio Centanni alla forma del suolo, nonché internazionali ottenendo composizione sociale nei Architetto, si occupa tematiche riguardanti premi e segnalazioni. contesti urbani ed extra di Piani e Programmi gli effetti della dismissione urbani, con particolare complessi presso il Servizio industriale e del turismo riferimento al mutamento di Pianificazione Urbanistica nei processi di rigenerazione del rapporto tra città Generale del Comune urbana. Tra le pubblicazioni (smart city) e campagna di Ancona. Dal 2003 più recenti si segnalano: (smart land). Tra gli altri collabora con ISTAO alla Architettura e Turismo, Luca Galofaro filoni di ricerca, costante organizzazione delle attività Oltre la spiaggia, Architetto, è professore attenzione è stata posta di formazione dell’Area Conformazioni (2012), associato all’Università ai temi dell’economia, Territorio. Nel 2005 Riciclasi capannoni (2015). di Camerino Scuola dell’esperienza, della ha conseguito il Dottorato d’architettura e design di cultura, del loisir e della di Ricerca presso Ascoli Piceno. Tra i fondatori qualità della vita. la Facoltà di Architettura dello studio IaN+, con Michele Anselmi È pubblicista dal 2006 e ha di Ascoli Piceno. il quale ha partecipato Giornalista, nato a Senigallia scritto articoli su numerose Presidente di INU Marche. a importanti esposizioni il 6 giugno 1955. Ha scritto testate locali e nazionali, in internazionali tra cui diverse per due dozzine di anni su particolare “Il Manifesto”, edizioni della Biennale “l’Unità”, da interno; poi, da “Il ” di Venezia. Ha vinto freelance, su “il Foglio”, “il e “Il Sole24Ore”, sul quale la Medaglia d’Oro della Giornale”, “il Riformista”, dal 2004 tiene la rubrica Triennale di Milano per la “Panorama”, “Vanity Fair”, bisettimanale “microcosmi”. migliore opera prima (2006) “Sette”, “la Lettura”, “Ciak”, È attualmente responsabile ed è stato tra i finalisti “il Secolo XIX”. Suona il della collana “Comunità dell’Aga Khan Award dobro, ama la musica concrete” per la casa del 2013. Ha insegnato bluegrass e folk, vorrebbe editrice Derive Approdi. Urban Design alla UCL – vivere a Nashville, ma non The Bartlett School of può, per ovvie ragioni. Architecture di Londra ed è stato Visiting Professor presso l’Ecole Spéciale d’Architecture di Parigi e la Cornell University. Collabora con le riviste “Arte e Critica” e “Divisare”, è autore dei blog The Booklist (www.the-booklist. com) e The Imagelist (www.the-imagelist.com). Nel 2015 è uscito il libro An Atlas of Imagination che nel 2016 è diventato una mostra. Una selezione dell’Atlante dell’imaginazione fa parte della collezione del Frac Center di Orléans. Nel 2016 ha fondato lo studio LGSMA.

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Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Pubblicazione periodica di Gagliardini Editore

n° 10/luglio 2017

Manuel Orazi Lucia Pietroni Maurizio Scarpecci Cristiano Toraldo ISSN 2282-1570 Storico dell’architettura, Nata ad Osimo, Ancona Francavilla d’Ete 1960. di Francia Mappe (Ancona) insegna presso la Scuola nel1966. Architetto, Architetto dal 1988. Svolge Fonda il Superstudio di Ingegneria e Architettura professore ordinario la propria attività nel 1966 a Firenze. dell’Università di di Disegno Industriale professionale nell’ambito Le opere e gli oggetti Autorizzazione e presso il Dipartimento presso la Scuola della pubblica prodotti fanno parte delle del Tribunale di Ancona di Architettura di Architettura e Design amministrazione collezioni del MOMA, N°19/12 dell’Università di Ferrara. “E. Vittoria” dell’Università occupandosi di del Metropolitan, del Centre del 19 settembre 2012 Lavora presso la casa di Camerino, Presidente pianificazione territoriale Pompidou, del Frac, editrice Quodlibet di EcodesignLab Srl, spin off e progettazione urbanistica. del MAXXI. Ha insegnato di Macerata e collabora di Unicam e Presidente In tale contesto partecipa in molte università Comitato editoriale con le riviste “Domus”, di ADI- Associazione alla redazione del Piano all’estero: Cal State, Kent Pippo Ciorra “Log” e “pagina99”. per il Disegno Industriale Territoriale di State, Rhode Island, UIA Delegazione Marche Coordinamento della e ha tenuto lectures presso Cristiana Colli Abruzzo Molise. Provincia di Macerata l’AA, Bartlett, Berlage, Domitilla Dardi ed è Coordinatore della Ensa Bretagne, La Villette, Mario Gagliardini progettazione del Nihon, Syracuse, etc. Didi Gnocchi Programma Provinciale Nel 1992 è stato invitato Manuel Orazi delle Attività Estrattive e da Eduardo Vittoria Cristiano Toraldo dell’adeguamento del PTC a partecipare alla Provinciale agli indirizzi per fondazione della Scuola di Francia il settore del Commercio. di Architettura e Design È stato membro del di Camerino nella Direttore responsabile Comitato Tecnico per sede di Ascoli Piceno, Cristiana Colli l’Urbanistica, organismo dove ancora insegna istituito dall’URPM-Unione Direttore editoriale Alessio Piancone Regionale delle Province Cristiano Toraldo Architetto. Dal 2004 Marchigiane con lo scopo di Francia al 2009 è membro dello di coordinare la loro attività studio Cz)PD con il quale nella gestione delle funzioni realizza interventi in materia urbanistica Progetti culturali di edilizia residenziale ad esse attribuite dalla e relazioni istituzionali a Pescara e Taranto. legislazione statale Cristiana Colli Nel 2006 consegue e regionale. il Master itinerante Coordinamento di II livello MAQUARCH - Dal 2004 è Dirigente presso redazionale/Editing Obiettivo Qualità coordinato il Comune di Civitanova dallo IUAV, dalla Marche, dove gli è stata Marta Alessandri Soprintendenza ai Beni assegnata la direzione del Gianni Volpe Architettonici di Napoli settore Urbanistica, Edilizia Fossombrone 1951. Progetto grafico e dall’Associazione ed Ambiente. In tale ruolo Architetto, designer, storico ma:design culturale “Villard”. dedica la propria attività dell’architettura, ha svolto Massimiliano Patrignani Nel 2009 si trasferisce alla gestione del territorio attività professionale Monica Zaffini ad Ancona e collabora secondo le strategie soprattutto nel restauro madesign.it alla redazione del delineate dallo strumento architettonico. Membro Documento Programmatico urbanistico generale di cui dell’Accademia Raffaello del nuovo Piano Urbanistico. redige le relative varianti di Urbino, del Centro Stampa Dal 2011 svolge attività e gli strumenti attuativi di internazionale di studi Tecnostampa srl presso la Direzione iniziativa pubblica. In qualità “Urbino e la prospettiva”, Ostra Vetere—An Pianificazione Urbanistica di libero professionista, del Centro Beni Culturali e Porto del comune ha redatto diversi Piani Marchigiani-Sezione di storia Gagliardini srl di Ancona. È Membro Regolatori Generali. dell’agricoltura e delle Località Santo Apollinare Effettivo nonché segretario Tra essi, quello del Comune società rurali dell’Università dell’Istituto Nazionale di San Severino Marche di Urbino e del Centro Studi 60030 Monte di Urbanistica - Sez. Marche. del quale è stato anche Vitruviani di Fano, ha Roberto—An coordinatore dell’Ufficio insegnato all’Accademia t + 39 0731 702994 di Piano. di Belle Arti di Urbino e fa f + 39 0731 703246 parte del corpo docente del [email protected] corso TAM di Pietrarubbia, gagliardini.it diretto da Arnaldo Pomodoro. Ha lavorato con gli architetti Giancarlo De Carlo, Giorgio Morpurgo, Danilo Guerri, con il grafico Michele Provinciali, con gli storici Sergio Anselmi e Renzo Paci, con i fotografi Paolo Monti e Mario Giacomelli. Con il poeta e sceneggiatore Tonino Guerra ha partecipato a diverse iniziative nel campo editoriale e della promozione culturale. È autore di pubblicazioni sulla storia marchigiana, con le quali ha vinto diversi premi letterari.

5 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 Architettura Design Rubriche Aziende Sommario

Editoriale p. 16 p. 78 p. 118 p. 158 Gagliardini e partner Ricostruire comunità Ricostruire il tempo Mario Talacchia, Exmu, GamFratesi ADI/MAM di Cristiano Toraldo e la memoria Paolo Bifani Eccellenza italo-danese ADI Impresa Docet p. 188 di Francia di Luca Galofaro Recupero e Le imprese del design Gagliardini trasformazione p. 126 italiano salgono p. 18 Villino anni Venti a Jesi Alessandro - ‘Sasso’ - in cattedra Partner p. 8 Mario Cucinella Virgulti di Lucia Pietroni p. 190 Maestri Marchigiani Architects p. 84 Cave Cavam Caesar Sergio Anselmi WSR workshop Brunetti Filipponi Un sacchetto di 120 pezzi p. 192 Storie di storie Ricostruzione e Associati di puro travertino p. 164 Ceramica Camerino Appartamento anni per imparare a costruire Imprese Sant’Agostino Adriatico Un laboratorio 40 a Trastevere CURA p. 194 di Aldo Bonomi sperimentale p. 130 Pierpaoli – Cosmesi Cielo di progettazione p. 90 Torte Verdi e detergenza p. 196 Un padre partecipata in aree Cristiana Paesani e Giardini pensierosi eco-biologica Cooperativa ‘Settecervelli’ a rischio sismico Milvio Magnoni Alessandro Magagnini di Cristiana Colli Ceramica d’Imola di Michele Anselmi Michele Profeti di Cristiano Toraldo p. 198 La profondità di Francia Duravit La produzione Progetti circolare dello spazio p. 168 p. 200 editoriale Otto trulli nel cuore Arte—Report XXI Ergon di Gianni Volpe p. 22 della Valle d’Itria Ricette d’autore di Andrea Bruciati p. 202 Archea Associati Flessya Padiglione F p. 94 p. 136 Les liaisons p. 204 Istituto di riabilitazione Studio art&s La Felicità è una private dangereuses Florim Ceramiche a Potenza Picena Un luogo di salutare chef tutta per te Eva Frapiccini p. 206 ristoro con vista Listone Giordano p. 32 sul Colosseo Milano Fuori Salone p. 172 p. 208 Luoghi al lavoro Demanio Marittimo Novellini di Cristiana Colli p. 98 p. 140 km 278 VII edizione p. 210 Plan Design OPOS 2017 a narrare il mutare delle Teuco p. 33 Architetti Associati UNICAM forme in corpi nuovi: Nazareno Petrini Anima ritrovata Lo Stimolatore del proprio Media as Sponsor Raffaele Solustri Joy’s Coffee and Food immaginario Performance p. 212 ​Segno nel paesaggio a Osimo Stazione Alias agrario ​ p. 145 p. 176 p. 213 Il magazzino automatico Tesi Riccardo Diotallevi Bookcase Antonio Lupi di Fiorini International Gravity Germano Celant p. 214 p. 102 Messages from Earth Precronistoria ARD Raccanello p. 42 Stefano Barile 1966-69 p. 215 Enzoeusebi+Partners Parco fluviale di Manuel Orazi Area Pavimenti Fuori e dentro a Fabriano p. 149 p. 216 la collina Urban Regeneration Progettisti Axor Complesso industriale and River Water Control p. 180 p. 217 alimentare a Preci INU Bossini Università / UNIVPM Mostre L’ascolto dei comuni p. 218 p. 52 del cratere sismico Calibe Paolo Schicchi p. 106 p. 112 I Laboratori Territoriali p. 219 Innovazione A 14—Palinsesto La Pietra Racconta di INU Marche Eclisse e coerenza Marche Un Palazzo da leggere di Roberta Angelini p. 220 Restyling degli uffici La rilettura Fantini Rubinetti Ariston Thermo Group dell’infrastruttura: p. 160 p. 221 dai non luoghi 50+! p. 182 Fir Italia p. 60 al “site-specific” In mostra gli Presentazione p. 222 Studio Ingegneria oggetti-icona storici Mappe 9 Gervasoni Magrini dell’impresa italiana p. 223 Nel verde con vista Università / UNICAM- La sintassi e la faccia Laminam sugli Appennini CAL STATE della terra p. 224 Palazzina residenziale Festival Infrastrutture Territori Noorth a Jesi p. 108 Paesaggi milldue edition Luigi Coccia p. 150 p. 225 p. 66 COAST2COAST 13 Ratatà Festival! Rubinetterie Ritmonio Sardellini Marasca Spazio vuoto/spazi 4° edizione p. 226 Architetti pubblici Rubinetterie 3M Villa nella campagna p. 227 maceratese p. 110 Sign Maurizio Scarpecci p. 228 p. 72 Back to the Sea Tubes Radiatori Vallini Architetti La piazza più grande p. 229 Associati della città adriatica Viega Mutazione controllata Officina 1B a Jesi

Mappe °10 6 / 7 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Leds GB Leds GB Architettura Milano Como Padova Venezia Design Villanova d’Asti At Cantù Co Vaprio d’Agogna No Varallo Vc Pavia di –Ud Tesi Pella No Romanore Mn Castenedolo Bs Pieve di Soligo Tv Riese Pio X Tv Rubriche Torino Spezzano di Fiorano Mo Imola Resana Tv Maestri Marchigiani Fiorano Modenese Mo Monteveglio Bo Cesena Seriate Crespellano Bo Ravenna Mostre Copenhagen Poitiers Fr Aziende Sant’Agostino Fe Bologna Verona Dm.Km-278 Ravenna Belgrado

Urbino

Fossombrone Pu Ripe An Marzocca An

Ancona

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Stabbia Cerreto Guidi Fi Monte Roberto An Osimo An Porto Recanati Mc

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Macerata Fabriano An Tolentino Mc

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Roma Ascoli Piceno

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7 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Sergio Anselmi Storie di storie

Maestri Marchigiani

Mappe °10 8 / 9 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Adriatico di Aldo Bonomi

Come vado dicendo ormai da qualche anno il paese e i tanti territori che lo compongono sono entrati in una lunga fase di metamorfosi dei suoi fondamenti economici, sociali, culturali e antropologici. Questo profondo rimescolamento della storia non riguarda per altro la sola provincia italica, ma crea faglie profonde un po’ in tutto il mondo, in un incessante sommovimento delle antiche placche che chiamiamo “civiltà”. In questo scenario di quotidiana inquietudine si alternano alla nostra attenzione narrazioni, che si pretenderebbero rassicuranti, che cercano di ridare credibilità ad un’idea di globalizzazione includente, magari ridisegnando una nuova geografia dei flussi, a narrazioni apocalittiche da scontro di civiltà, costruita sull’innalzamento di muri e/o sul ricorso alla “guerra sola igiene del mondo”.

Per chi, come me, cerca di trovare segnali di comprendere le grandi trasformazioni, di futuro a partire da un presente assai il loro impatto duraturo sulle strutture instabile, è oggi quanto mai necessario economiche e sociali, sugli schemi culturali ancorare l’interpretazione ad una e sulle forme della vita quotidiana, occorre dimensione storica di lunga durata, al di partire dai tanti microcosmi, andare per sotto della schiuma prodotta dall’agitarsi induzione, praticando i luoghi ed entrando del presente. Mi pare questo l’unico modo in relazione con chi abita, produce, per evitare il rischio di uno storytelling vive in quei luoghi. Solo in questo modo effimero quanto pericoloso, a costo è ragionevole tentare qualche preveggenza di apparire inattuale. Quando si evoca sulle evoluzioni del contemporaneo. la “longue durée” il pensiero va subito allo Questa indicazione mi pare particolarmente storico delle civiltà Fernand Braudel, il quale importante per noi italiani, sempre scissi, non si è mai sottratto a ragionare delle come ricorda il noto sociologo Giacomo accelerazioni del presente, ma lo ha fatto Leopardi, tra una società stretta fatta partendo sempre scavando nelle viscere di élite spesso riluttanti, quando non delle civiltà materiali, ricostruendo tortuosi incapaci, di fare da guida e dare un’identità itinerari dai quali sono scaturiti ritratti alla Storia, ed una società larga che si e intrecci assai articolati tra mondi che fa da sé, senza avvertire la necessità lo storytelling del presente tende a separare di raccontarsi. Questa indicazione vale, in modo manicheo, ad uso della a mio modo di vedere, anche per comunicazione di transito. Lo storico de il Demanio* che, nella sua breve vita, Les Annales conosceva bene Sergio Anselmi, ha cercato e cerca di mettersi in mezzo di cui ne stimava, tra le altre cose, il vasto tra storytelling e lunga durata. lavoro di ricerca e divulgazione storica È un progetto che si mette in mezzo esercitato nei territori marchigiani e adriatici tra la dimensione del mare e quella (e non solo). Dell’entroterra marchigiano dell’entroterra, e il suo spazio di posizione Anselmi amava ritrarre le linee di continuità è una sintesi di ciò che sta dietro – la che disegnavano un territorio senza fratture, mezzadria e la cultura materiale capace di metabolizzare gli scossoni delle della terra – con ciò che sta davanti – diverse fasi di sviluppo che portarono dallo il mare, Adriatico e Mediterraneo, le strutturarsi dei mercati al succedersi delle economie manifatturiere e terziarie legate forme dirompenti di capitalismo sino alla fine all’ecosistema, quelle creative del turismo del ‘900, mentre dell’Adriatico ne affrescava e della cultura. Così si sono messe a sistema le turbolenze, i cambi di vento e gli incontri le due anime che nelle Marche rimandano inaspettati sul limes acquatico che separa alle legacy culturali di Giorgio Fuà e unisce le sponde di questa parte e di Sergio Anselmi. È come se Demanio del Mediterraneo. Un po’ come ha fatto avesse nelle sue matrici lo sguardo e l’eredità un altro narratore dell’Adriatico di Anselmi in forma rigenerata e potenziata. recentemente scomparso, che partiva dalle Stando in mezzo tra il territorio e il mare * Demanio Marittimo.Km-278 storie minute per fare la Storia: il croato elabora incessantemente un lavoro di Arte Architettura Design Culture Storie Geografie, manifestazione a cura di Cristiana Colli e Pippo Ciorra naturalizzato italiano Predrag Matvejevic. costruzione di soglie che chiudono faglie, sul litorale di Marzocca, quest’anno giunta Entrambi ci hanno insegnato che per tentare e aprono altri accessi. × alla VII edizione (N.d.R)

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Anselmi con gli Amici del Un padre Molo, fine anni Ottanta (foto Mario Dondero) e con “il Maresciallo” ‘Settecervelli’ a bordo della piccola barca a vela Irene II di Michele Anselmi

In fondo gli era andata bene. Nel colorito razionale. «Che senso avrebbe inventarsi cronista di se stesso. Speravo ogni volta catalogo di soprannomi senigalliesi, un uomo diverso da quello che conosciamo?» di sentire la sua voce un po’ più squillante ricostruito in un volumetto spiritoso confessò a Valentina Conti nel volumetto e forte, succedeva di rado. Mentiva per da Vinicio Mesturini, mio padre Sergio “Sergio Anselmi. Conversazioni sulla storia” rassicurarmi. In questo annusarci al telefono era “Settecervelli”, cioè uno con una gran che uscì proprio pochi giorni prima trovavo il piacere di chiedergli consigli, testa da professore. Sempre meglio di della sua morte (e quella foto in copertina di farmi spiegare cose che non sapevo, pure quel meccanico detto “Cagaenonchioppa” riassume benissimo lo stato d’animo di farmi criticare. «Perché scrivi “modaiolo”? per via delle gambe corte o di quel ulcerato dell’uomo). Non significa niente» si lamentava. panettiere per tutti “Ariacruda” a causa Ma non pensate a un tipo tetragono, chiuso Alla fine, gli davo retta. della poca farina usata nell’impastare la in un pessimismo senza speranza, restio Papà detestava i superlativi, le ripetizioni, pagnotta. Non era sempre facile da amare, al sorriso e alla bisboccia. Finché la salute i “che” che si inseguono nella frase, papà. Eppure era impossibile non amarlo. gliel’ha permesso, e anche dopo il doppio le formule pigre, gli anacoluti, le citazioni Aveva il cattivo carattere di un uomo di intervento al cuore e allo stomaco del 1984 inutili, lo specialismo accanito, carattere. Morì il 7 novembre del 2003, dal quale uscì vivo per il rotto della cuffia, il giornalistese espanso. Aveva ragione. quattro giorni prima del suo 79esimo ha bevuto e mangiato con allegria, guidato Con la poca vista che gli restava, leggeva compleanno, in ospedale, murato vivo dentro il motorino “Ciao” e la prediletta BX Citroën, i miei articoli e mi dava, idealmente, dei voti. un corpo infiacchito da un cuore dilatato cantato a squarciagola con gli amici e Io li accettavo volentieri. Ha sempre dato e stanco, ma col cervello lucido e vigile come pescato i “cappoloni” (le cozze) giù nelle voti bassi, anche ai suoi studenti universitari. sempre. Conservo ancora la radiolina scogliere sommerse, non senza dedicarsi Scrivere è faticoso, è lavoro di cesello, che gli comprai in quelle giornate sempre con una particolare cura alla barca a vela di pensiero e di scalpello. Diceva Sciascia: più disperanti, per fargli passare un “Irene II” di cui andava assai fiero. «L’italiano non è l’italiano, l’italiano è il po’ il tempo che volgeva al termine. Come andava fiero del liberatorio motto ragionare». Ma se per mestiere scrivi, devi Dicono che si invecchia quando si comincia che campeggiava dentro la capannina riuscire a farti leggere. Papà sapeva farsi a somigliare al proprio padre o alla propria degli “Amici del Molo”, l’associazione leggere sempre: anche nelle minuzie, madre. C’è del vero. Con l’età la mia di ex pescatori e gente del porto che nei biglietti d’accompagno, nelle dediche, calligrafia è diventata simile alla sua, pure aveva fondato negli anni Ottanta affinché nel paradosso salace o nell’affondo le espressioni del viso o certe insofferenze un intero patrimonio di conoscenze legate autoironico. In cuor suo sapeva di essere ritornano, insieme a una malinconia fonda alla marineria senigalliese (dialetto, ricette, insopportabile e forse se ne faceva un vanto. che affiora all’improvviso. Ma soprattutto ho vele, ricordi, “fortunali”, pesci, pescetti A costo di perdere qualche amico. capito quanto fosse ragionato (ragionevole) e pesciacci…) non andasse perduto nella Per poi ritrovarlo in tempi migliori. il suo pessimismo nei confronti delle umane distrazione generale. Recitava, quel motto: Ogni tanto qualcuno mi chiede che cosa genti. Non per niente intitolò la sua quarta «Da poppa a prua qui se fan tutti mi manchi di lui. Ho già fatto la lista ai suoi raccolta di racconti a sfondo storico, i cazzi sua». Serve traduzione? La rima funerali, ma vediamo se posso aggiungere edita dal Mulino, “Perfido Ottocento - squisitamente popolaresca, a suo modo qualcosa. Mi mancano la sua voce precisa, Sedici piccole cronache”. perfetta, neppure così tanto maleducata, il suo corpo smagrito nel quale non si Un giorno, faceva sempre più fatica a custodiva il senso di un gioioso anarchismo riconosceva più, il suo conforto discreto leggere, sussurrò a tavola: «Michele, non marinaro. Purtroppo quel vessillo è stato nei momenti duri, il disincanto che non era credo che l’uomo nasca buono e la società ammainato di recente: pare che le maestre, cinismo, la polemica un po’ ossessiva verso lo renda cattivo. Rousseau sbagliava. accompagnando gli studenti delle elementari i colleghi d’università catto-comunisti, In tutte le comunità il male, espressione che agli incontri con vecchi pescatori ormai le canzoni socialiste che non cantava più, proprio non mi piace, esplode e serpeggia in pensione, abbiano storto il naso. Non oso l’infelicità cosmica che trapelava dai suoi perché l’uomo è intelligente, abile pensare come avrebbe commentato papà. racconti di disgraziati, il suo perfido e nel contempo insicuro. Il che lo porta Ottocento e l’infido Novecento, il casco all’egoismo, alla diffidenza, magari nascosta verde sul motorino giallo, gli occhiali sempre dall’educazione, al piacere sottile, Sono passati quasi quattordici anni dalla sua più spessi persi nelle tasche, il suo amore ma taciuto e forse intimamente nascosto, morte. Ci sono momenti in cui molto per Kim Novak e la passione per la tromba per qualche accidente toccato ad altri». mi manca, benché profonde siano state jazz di Louis Armstrong, i baschi neri All’epoca mi parve un riflesso asprigno le incomprensioni tra noi. Sarà perché e le camicie a scacchi, i suoi diari minimi della malattia invalidante, invece vedeva nel crepuscolo della sua esistenza si era e l’insofferenza per le massime, bene. Del resto, provenendo da studi rinsaldato il rapporto. Io gli parlavo le ciglia folte e il naso grifagno. Perfino filosofici, papà preferiva Vico a Cartesio, al telefono del mio lavoro di giornalista i suoi impulsi furenti e un po’ egoistici. la disarmonia accettabile all’ottimismo a Roma, lui mi parlava dei suoi malanni, Che poi sono anche i miei, purtroppo. ×

Mappe °10 10 / 11 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 11 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Sergio Anselmi è stato uno dei più importanti Se la sua vita è abbastanza facile riassumerla La produzione storici marchigiani del secondo dopoguerra. Prima nelle poche righe appena scritte, più difficile professore di Storia e Filosofia presso gli istituti è inquadrare la sua sterminata attività di saggista editoriale superiori (era molto amico del filosofo senigalliese e scrittore (oltre 300 titoli), pubblicata sia su riviste Rodolfo Mondolfo), fu poi docente di Storia locali che presso le più importanti case editrici economica nelle università di Urbino e di Ancona italiane (Einaudi, Laterza, Marsilio, Il Mulino, per oltre quaranta anni; è stato anche direttore Pàtron, Argalìa, Silvana Editoriale, Alinari, TCI, di Gianni Volpe del Centro di Studi Storici nell’ateneo statale Clua, ecc.). Cercheremo in questa sede di fare della Repubblica di San Marino (dal 1992). un’esposizione sintetica, ma ragionata, dei Come militante nell’area socialista ha ricoperto principali filoni di ricerca, ben sapendo che forse anche incarichi nell’amministrazione comunale sarà difficile rintracciare tutti i meandri culturali di Senigallia. Studioso della realtà marchigiana entro i quali si è infilato nell’arco di mezzo secolo. e dell’area adriatica in generale, ha fondato nel 1966, con Alberto Caracciolo e Renzo Paci, Cominciò ad interessarsi delle vicende storiche “Quaderni storici delle Marche”, poi divenuta della sua città con brevi ed agili pubblicazioni nel 1978 “Proposte e ricerche”, rivista sul giornaletto del Comune, inquadrandole già da di “economia e società nella storia dell’Italia allora entro le più impegnative e robuste ricerche centrale”. Ha ideato e diretto anche il Museo della “grande storia”, solidamente orientate dalla di storia della mezzadria al Convento delle Grazie figura di Fernand Braudel. La storia economica di Senigallia (aperto nel 1978) e numerose collane (rurale, montana, marinara e cittadina) delle di studi e ricerche storiche per enti ed istituti Marche e la storia del mare Adriatico prendevano di credito. Si è spento nel novembre del 2003 così, con gli studi di Anselmi, uno slancio a Senigallia, la città dove era nato nel 1924 completamente nuovo, anche per la sapiente e dove ha sempre vissuto, appartato regia editoriale da lui messa in atto con metodo, nella sua casa sulla collina di Scapezzano. unendo professionalità e passione in un unico impegno culturale, dove trovava senso anche il suo

Mappe °10 12 / 13 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche grande interesse per il “particolare” e per il alla scelta accurata delle immagini a corredo. quelli stampati con lo storico editore di Urbino “locale”, per la iconografia storica, per la grafica Nella pratica bruta del lavoro di redazione, Argalìa e soprattutto i bellissimi album e le prime e la fotografia (fu amico di Mario Carafoli cui partecipava molto spesso e che aveva ben pubblicazioni specifiche sulla città di Senigallia, e Mario Giacomelli, nonché di tutti i componenti imparato a Roma quando lavorava alla redazione realizzati a partire dal 1960 e quasi sempre, come del gruppo Misa). Ecco cosa diceva in un’intervista di un giornale (non ricordo quale, ma me ne era nel suo stile, in collaborazione con altri autori: a Bruno Ballerin dell’estate del 1999: raccontò la storia in un bel viaggio fatto assieme Senigallia 1831-1860, Senigallia e i suoi dintorni, in macchina a Roma), il suo lavoro si caricava Album-Senigallia 1880- 1910 e Ampliazione di I ‘fatti storici’ possono essere studiati con il anche della severissima e talvolta maniacale Senigallia, fino a Una città adriatica del 1978, vera telescopio o con il microscopio. […] Molto si può correzione dei testi; un ruolo, non irrilevante, pietra miliare di storia cittadina. Sempre pensando capire degli uomini, e della loro plurimillenaria che necessitava di un rigore e di una disciplina a Senigallia va ricordata anche la lunga esistenza […], guardando alle loro modeste inflessibili. Chi ha lavorato con lui nella frequentazione che Anselmi ebbe, sin dai primi quotidianità, alle loro paure, alle loro interrelazioni organizzazione di progetti editoriali o nella anni Sessanta, col suo carissimo amico Renzo Paci, economiche e socioculturali. Naturalmente questo lettura di un semplice testo da impaginare ha lo studioso, anch’egli senigalliese, con il quale ha tipo di ricerca può essere condotto correttamente imparato immediatamente a seguirne l’esempio, condiviso molteplici iniziative culturali tanto che i (per quel che è possibile) conoscendo la cosiddetta pena l’allontanamento da quei ruoli. due furono definiti i “Dioscuri di Senigallia”. “grande storia”, ovvero lo scenario nel quale agiscono, ma del quale non sono sempre colpevoli. Tra le prime ricerche che impegnarono Anselmi La lunga serie di pubblicazioni elaborate sulla Fernand Braudel parla di geostoria, spazio, tempo. negli anni Sessanta-Settanta – poco prima storia senigalliese – dalla Cronachetta del XV e contemporaneamente alla cospicua produzione secolo (1972) allo spoglio delle Memorie di Casa Sensibilità diverse si univano dunque alle rigorose di saggi per “Quaderni Storici” e per “Proposte Mastai, cinque volumetti dedicati alla vita sociale regole della ricerca scientifica, che Anselmi e ricerche” (citatissimi anche nell’odierno dibattito della città durante il XVIII secolo (1986-1990), sintetizzava al meglio nella sua inconfondibile sul tema storia nazionale/storia locale), vanno fecero scuola e rappresentano ancora oggi uno scrittura piana, sostenuta da rigorose ricerche senz’altro considerati i saggi per le riviste “Marche zoccolo duro, un classico, come si dice, della d’archivio e di biblioteca, da dati statistici, Nuove”, 1959 (ricordo la copertina firmata dal produzione di Anselmi, sia per quantità di temi da tabelle e grafici precisi, da elenchi grande Albe Steiner) e “Marche oggi”,1976; per la indagati che per impostazione metodologica; dettagliatissimi, da note puntualissime fino Deputazione di Storia patria per le Marche,1969; tutti costruiti su vasti corredi di documenti

13 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche d’archivio, spesso mai indagati prima, 1979; Religiosità popolare e vita quotidiana, (Piano Paesistico Territoriale Regionale), per poi ma soprattutto ricchi di immagini storiche e di 1980; Il picchio e il gallo, 1982, Insediamenti rurali, giungere alle pubblicazioni con le grandi case disegni ad hoc (per i quali confidava sulla brillante case coloniche, economia del podere (1985); libri editrici nazionali. Si cominciò con Attraverso le mano di Dante Panni o Sergio Gaiolini). rarissimi, oggi quasi introvabili. Ma non ci sarà Marche (TCI,1985), cui seguirono i volumi dedicati Questo robusto corpo di pubblicazioni apriranno solo l’istituto jesino a far da spalla alle alle Marche nelle collane “Le Regioni nella storia negli anni Ottanta-Novanta a ricerche anche pubblicazioni del gruppo Anselmi. Giova ricordare d’Italia” (Einaudi,1987) e “L’architettura popolare su altri centri marchigiani, contagiando tutto infatti anche la Banca Popolare Pesarese, senza in Italia” (Laterza,1987), e poi La Provincia l’entroterra senigalliese-anconetano, arrivando dimenticare la costante disponibilità di Ancona. Storia di un territorio, ancora per ad interessare anche città come Macerata, della Libreria Sapere di Senigallia e della Stibu i tipi Laterza, nel 1987, L’industria calzaturiera Urbania, , Fabriano di Urbania, sempre pronte a sostenere idee, marchigiana (Unione Industriali del Fermano,1989), e persino centri minori. convegni e pubblicazioni dell’infaticabile studioso. Immagini delle Marche (Alinari, 1990) e Pirati e corsari in Adriatico (Silvana Editoriale,1998). A Jesi particolarmente proficua è stata Contemporaneamente venivano coordinati da Ma oltre alIo studioso di primo piano e al la collaborazione, sua e dei numerosi collaboratori Anselmi stuoli di ricercatori per quelli che saranno catalizzatore delle ricerche degli istituti universitari che facevano parte del quartiere generale gli studi a più ampia scala e su più complessi fronti centro-italiani, c’è in Anselmi anche l’inventore gravitante attorno alla rivista “Proposte e ricerche” culturali (economia, società, istituzioni, religiosità, delle giornate di studio itineranti, il progettista e alla sede del Museo della Mezzadria di urbanistica, architettura, arte, fino ai dialetti di collane editoriali, l’organizzatore di convegni, Senigallia, con la locale Cassa di Risparmio, e alle manifestazioni più appartate della cultura l’ideatore di musei, il conferenziere brillante. insuperabile mecenate di mirabili volumi dedicati popolare), culminati nelle monumentali ricerche A lui vanno infatti ascritti anche studi e ricerche ai grandi temi della storia agricola, antropologica realizzate per la Regione Marche, a cominciare di tipo “extra-vagante” – come avrebbe detto e sociale della regione (Nelle Marche centrali, dal gigantesco lavoro di consulenza per il PPAR il suo amico e storico C.M. Cipolla.

Mappe °10 14 / 15 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Sergio Anselmi Il vin santo LETTERA INEDITA DI SERGIO ANSELMI A RENATO NOVELLI

pubblicata in occasione della Lezione Sergio Anselmi 2006

a cura di “Proposte e ricerche” Economia e società nella storia dell’Italia centrale

Quelli sulle ricette marinare e il vin santo, sulla governatori, negozianti, schiavi, prostitute E visto che siamo entrati in un luogo concreto pesca dei cannelli e le vele marinare, sugli ex voto e disperati, che da sempre ha stimolato e reale come il molo di Senigallia, vorrei concludere e le corride con gli steccati, sui pesi e le misure, la curiosità di Anselmi. (Storie di Adriatico, 1996, questo omaggio al Maestro, parlando di un altro sugli attrezzi agricoli e i costumi popolari, Ultime storie di Adriatico, 1997, Mercanti, corsari, aspetto della personalità di Anselmi che più sulle fortificazioni urbane e la fiera di Senigallia disperati e streghe, 2000) mi è vicino: la sua attitudine alla progettualità e altro ancora, come si può ben immaginare. anche fisica. Si deve infatti a lui l’allestimento Le seconde escono ugualmente dalle storie degli e l’organizzazione della sede degli “Amici del molo Restano infine, ma non ultimi, due filoni ben precisi uomini, ma da uomini realmente conosciuti di ponente”, con i suoi oggetti curiosi e tutti i riti entro i quali raggruppare storie altrettanto e frequentati in quello straordinario microcosmo connessi alla liturgia popolare delle riunioni particolari: le “storie di Adriatico”, poi riassunte in senigalliese che tutti conoscono come gli annuali, così come sono suoi la sistemazione una serie di testi elaborati in forma romanzata per “Amici del molo di ponente”: pescatori, ma anche dei pezzi, la disposizione delle foto e l’elaborazione l’editore Il Mulino, e le “storie di mare”, piccoli testi semplici pensionati, radunati da Sergio Anselmi dei testi del Museo della Mezzadria alle Grazie per il suo club degli “Amici del molo di ponente”. e ribattezzati lì con altisonanti titoli di fantasia. di Senigallia e del Museo Utensilia di Morro Persone concrete, con tanto di nome e cognome, d’Alba. È proprio qui che ho potuto sperimentare Le prime sono storie complesse, in forma di “che amano discorrere e stare in pace al molo dal vivo l’immensa cultura, l’innata capacità racconti, frutto della rielaborazione di documenti e a marina”, come si legge nei frontespizi di sintesi, il gusto per le cose autentiche, e notizie vere relativi a quel vasto “ambiente dei “quaderni” raccolti in una collana gustosa ma soprattutto la raffinatezza e l’eleganza terracqueo”, come lo definiva lui stesso, che va che ha avuto il merito di trattenere testimonianze minimalista di una persona che ho sempre stimato da Venezia ad Ancona, da Zara a Ragusa, su orali e vicende della vita quotidiana di alcuni molto e che mi ha fatto dono della sua amicizia. rotte tra le due sponde sulle quali si è mosso (Il fortunale, Dedicato a Milio, sono gli esempi Questo è quanto, anche se si sarebbe quell’intrigante mondo di mercanti, corsari, più eloquenti). potuto dire molto di più. ×

15 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Ricostruire il tempo e la memoria di Luca Galofaro

Le allegorie sono, nel campo del pensiero, ciò che le rovine sono in quello delle cose. Walter Benjamin

Un terremoto è una catastrofe naturale catastrofe naturale si manifesta che l’uomo Dobbiamo pensare di ricostruire i luoghi che ci rende inermi, non tanto per scopre di appartenere alla natura, nel dove identità plurali si sono formate. le sue conseguenze reali e tangibili, momento che deve fuggire dai siti che aveva L’eredità culturale e materiale che quanto per la distruzione della ideato per dominarla. Il paesaggio di rovine le guerre hanno lasciato, sia in termini memoria collettiva legata ai luoghi, che resta deve essere come l’arte, un invito di presenze psichiche sia come ricordi, agli spazi che siamo abituati a sentire il tempo. L’arte ha lo scopo rappresenta una memoria collettiva a vivere. Come relazionarsi a questo di salvare quanto vi è di più prezioso nelle e condivisa che molto spesso viene recepita paesaggio della rovina? rovine delle opere del passato: un senso scomoda e ingombrante perché molto del tempo tanto più stimolante, emozionante simile a una cicatrice inflitta sul corpo La rovina a cui faccio riferimento, non perché riducibile alla storia, della propria terra. Ora se consideriamo è solo una rovina oggettiva, la distruzione perché coscienza della mancanza, una catastrofe naturale come un guerra, di edifici, ma soggettiva perché appartiene espressione dell’assenza, puro desiderio. ci rendiamo conto che è necessario costruire in modo diverso ad ognuno di noi. dei luoghi mentali, che siano il frutto Ricostruire il reale è un operazione lenta Elena Pirazzoli indagando il luogo della di un dialogo tra temi diversi. Ritrovare e possibile. Ricostruire e proteggere rovina come elemento di esperienza, in futuro questi segni, significherà la nostra memoria è invece un’operazione evocazione, emozione, scrive: “Sul nudo luogo ripercorrere lentamente una storia. difficile da attuare. La questione non è tanto allora si creano stratificazioni di memoria, se l’architettura può ricostruire i luoghi, usi e riusi sia metaforici che reali dei resti So che può sembrare strano pensare ma se nel farlo può contribuire a proteggere dell’evento stesso. E nell’attraversamento di ri-costruire prima di un edificio, qualcosa di più prezioso che è custodito di questi luoghi emergono i diversi livelli, un luogo mentale, farlo significa fare in modo dentro di noi. Si parla tanto di ricostruzione, le stratigrafie del ricordo, come in che l’architettura perda quel valore iconico così com’era, penso invece sia necessario una sorta di terrain vague della memoria. che la rende oggetto per acquistare riflettere su ciò che sarà, su ciò che L’indagine allora diviene un percorso una forma assente, capace di creare le è stato, e riscrivere su questo rapporto non solo in superficie, ma una sorta di scavo: condizioni per restituire valore alla nostra dialettico un’idea di futuro. un’archeologia del passato recente vita. Per questo motivo mi piacerebbe Marc Augè sostiene che l’architettura nel luogo ove questo si è dato”. realizzare con gli abitanti delle zone colpite contemporanea non mira all’eternità Il primo progetto di ricostruzione appartiene dal sisma un Museo immaginario, che metta ma al presente: un presente, tuttavia, secondo me a questa indagine sui luoghi a sistema le esperienze, con la memoria insuperabile. Spazi in attesa che, e sulla loro memoria. Come è avvenuto dei luoghi. Questo Museo immaginario talvolta un po’ vagamente, risvegliano anche nei segni dei conflitti bellici, dorsali portanti prenderà forma dai dialoghi con ricordi. Ridestano la tentazione del passato che attraversano e unificano la storia l’amministrazione e gli abitanti, sarà e del futuro. Fungono per noi da rovine. dell’Europa, segni che richiedono una un luogo politico e culturale, esisterà senza Le sostituzioni sono agli antipodi delle rovine, riscrittura che inneschi fenomeni di essere costruito, prenderà forme diverse ricreano una funzionalità presente ed formazione e alimentazione di una nuova nel corso del tempo, forse un giorno eliminano il passato. È solo quando una memoria sovranazionale. molto lontano incontrerà l’architettura. ×

Mappe °10 16 / 17 Architettura

Strutture socio-sanitarie Edifici industriali Ristrutturazioni Residenze Recupero Food & Beverage

Tesi

Le immagini sono il risultato del workshop SAAD dal titolo Rovine curato dai professori Luca Galofaro e Giulia Menzietti

Maria Chiara Spinelli

Davide Stortini

17 Mappe °10 18 / 19 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche WSR workshop Ricostruzione Camerino Un laboratorio sperimentale di progettazione partecipata in aree a rischio sismico

Mario Cucinella Architects

Team

Mario Cucinella Roberto Corbia Maria Beccaria Balduzzi Elena Biason Martina Ruini Ksenia Shkroban Alberto Tomasino Laura Zevi

Con la collaborazione di Michele Bondanelli, Ascolto Attivo srl

“Vediamo la ricostruzione a partire di pianificazione territoriale, urbanistica, parte acquisito la conoscenza del contesto da una visione futura, come un architettonica e quelli di rinsaldamento della territoriale alle diverse scale, (partendo momento intermedio di transizione vita sociale e comunitaria, nonché per dallo studio del contesto delle aree interne tra l’emergenza e lo sviluppo futuro garantire la trasparenza di tutti gli aspetti passando per l’area del cratere fino ad resiliente, sostenibile e rigenerativo decisionali e la massima considerazione arrivare alla dimensione locale) e degli del territorio e come una occasione e valorizzazione della memoria storica strumenti e delle norme che lo regolavano per ripensare e migliorare gli spazi e affettiva del patrimonio locale, WSR e lo regolano nel pre e nel post sisma, delle relazioni e della quotidianità”. ha iniziato questo percorso proponendosi e dall’altra ha potuto iniziare a delineare di delineare uno scenario condiviso basato dentro una matrice complessa la strategia Dopo l’esperienza di WSR Emilia – prima su due cardini fondamentali, capaci di tenere per la ricostruzione e lo sviluppo della città. sperimentazione nella quale lo studio MCA insieme la componente tecnica con quella La matrice si fonda su quattro pilastri: ha iniziato ad affrontare la problematica dei umana ed emozionale: la ricerca scientifica Sicurezza, Abitare, Servizi e mobilità, Risorse. territori ad alto rischio sismico – ad Aprile applicata e il coinvolgimento della comunità. Attraverso queste “lenti” è stato quindi letto del 2017 nasce nell’ambito del processo il territorio nelle diverse scale nei suoi punti di ricostruzione del cratere del terremoto Un lavoro incentrato sulla ricerca di forza e debolezza, problematiche e che ha duramente colpito il centro Italia applicata e sul coinvolgimento della opportunità storiche e caratterizzanti nel 2016, WSR – Workshop Ricostruzione comunità attraverso processi partecipativi. i luoghi per poi iniziare a delineare sempre Camerino, il Laboratorio (work in progress) Lo sviluppo di una ricerca scientifica dentro queste quattro categorie la strategia di progettazione partecipata promosso applicata approfondita attraverso di intervento, definendo obiettivi strategici dallo studio di Architettura Mario Cucinella il confronto con gli stakeholders e la e azioni specifiche (con la definizione Architects, che chiamato a supporto collaborazione con esperti in differenti degli stakeholders coinvolti) finalizzate del Comune di Camerino, sta sviluppando, discipline, e il coinvolgimento attivo ad attuare una ricostruzione graduale con il coinvolgimento di SOS – School della comunità attraverso uno strutturato e per fasi pensata collettivamente oltre of Sustainability, (la post graduate school processo partecipativo coordinato che per incrementare il livello di sicurezza fondata e operante all’interno dello studio e sviluppato con la collaborazione della città e dei suoi edifici anche MC A) un documento di indirizzo che della prof.ssa Marianella Sclavi, e soprattutto con la finalità di immaginare stabilisca le linee guida strategiche (esperta di arte di ascoltare, professionista alla fine del processo una Camerino per lo sviluppo del futuro Piano di internazionalmente riconosciuta nell’ambito più vivibile, resiliente, sostenibile e in una ricostruzione della città e del suo territorio. della gestione creativa dei conflitti) semplice parola “migliore” di prima. × Per costruire una visione così complessa e del suo gruppo Ascolto Attivo, sono i due e garantire un dialogo fra gli interventi elementi attraverso i quali WSR ha da una

19 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 20 / 21 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 21 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Padiglione F Istituto di riabilitazione a Potenza Picena

progetto di Archea Associati Laura Andreini Marco Casamonti Silvia Fabi Giovanni Polazzi Santarelli & Partner Stefano Santarelli

Architettura / Strutture socio-sanitarie

Mappe °10 22 / 23 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Intervento art director Istituto di Riabilitazione Giovanni Polazzi Santo Stefano team di progetto luogo Archea Associati Porto Potenza Picena, Santarelli&Partners Mc Andrea Ciarimboli committente Tommaso Pigliapoco Istituto di Riabilitazione Laura Brecciaroli Santo Stefano srl – Lorenzo Santarelli Gruppo KOS Gabriele Bottegoni supervisori Pamela Pigliapoco (client supervisor) Sara Mosca Carlo Massone ing. Paolo Maria Ceschel Oliviero Rastelli strutture redazione del Santarelli&Partners - progetto Stefano Santarelli 2012 Piergiacomo Bellini realizzazione Alessandro Di Stasi 2012/2015 impianti progettisti Fluproject Archea Associati - landscape design Laura Andreini Antonietta Raffaelli Marco Casamonti Santarelli&Partners Giovanni Polazzi main contractor Silvia Fabi; CME - Consorzio Santarelli&Partners Imprenditori Edili Soc. Stefano Santarelli Cooperativa coordinatore dimensioni generale 6.000 mq, 3.000 mq Stefano Santarelli (interrati)

23 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Il progetto di questo edificio La particolare forma del lotto architettura che dialoga con il passato a destinazione socio-sanitaria e la presenza di due limiti importanti del territorio, sono le chiavi di lettura e servizi denominato “Padiglione F” quali la ferrovia e la strada statale, delle scelte estetiche adottate rappresenta il tassello di hanno vincolato naturalmente per l’edificio. completamento dello storico il progetto dell’edificio donandogli complesso dell’Istituto una forma stretta e allungata. Questo si sviluppa in tre piani fuori di Riabilitazione Santo Stefano Allo stesso tempo si è cercato terra e uno interrato che funge da area di Porto Potenza Picena, di superare queste costrizioni puntando parcheggio, servizi e locali tecnici; in provincia di Macerata. al miglioramento e all’ottimizzazione al piano terra, oltre all’ingresso dei collegamenti tra i vari padiglioni principale e ai servizi, sono presenti Nucleo nel quale è nata e si è del complesso sanitario, in un’area amministrativa, una diagnostica sviluppata l’azienda “Santo Stefano particolare grazie alla realizzazione e un centro ambulatoriale. Riabilitazione”, società del “Gruppo di due sottopassi, uno carrabile, I restanti due piani sono completamente Kos”, dove vengono svolte attività l’altro pedonale. dedicati alla degenza. Si è privilegiato riabilitative in regime di ricovero un sistema costruttivo a secco suddiviso ospedaliero ed extraospedaliero. Lo studio dei cromatismi del contesto in due blocchi, uno in calcestruzzo che circonda l’edificio, la nobilitazione prefabbricato, l’altro in acciaio L’intervento fa parte di un più vasto di materiali poveri che si fondono strutturale. Al primo e al secondo progetto di riqualificazione interna con quelli utilizzati nel resto del piano la facciata esterna ed esterna del complesso sanitario, complesso, come pure la volontà è caratterizzata dalla presenza nell’ottica di ammodernamento di interrompere le onde sonore di pannelli in cls alleggerito montati della struttura in linea sul fronte strada e la concezione a sbalzo con funzione frangisole con il livello dei servizi offerti. dell’involucro come moderna e di barriera acustica. ×

Mappe °10 24 / 25 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Vista dll’edificio circondato sui quattro lati da viabilità carrabile. La dimensione del lotto ha plasmato il padiglione nelle sue proporzioni strette e allungate

Viste della facciata con gli elementi in calcestruzzo a sbalzo, imponenti scuri socchiusi verso il mare, che filtrano nelle camere la giusta quantità di luce, e al contempo fungono da rassicurante schermo visivo e acustico

25 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Sezione trasversale

Sezione longitudinale

Pianta piano primo

Mappe °10 26 / 27 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Palestra per la riabilitazione dei pazienti

Vista degli spazi interni con uso di elementi semplici e colori caldi

27 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 28 / 29 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Veduta laterale dell’edificio. In evidenza, i pannelli colorati a sbalzo in calcestruzzo

Vista interna della hall di ingresso

Vista della scala di accesso ai vari piani della struttura

29 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 30 / 31 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 31 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Luoghi al lavoro

di Cristiana Colli

Non contenitori. Luoghi di appartenenza Il Prosciuttificio di Norcia che si fa ipogeo, per il capitale umano; di destinazione si fonde col paesaggio, unisce tradizione funzionale operativa e logistica; di millenaria e sostenibilità, stoccaggio rappresentazione, dialogo, reputazione. stagionatura a clima controllato Le architetture industriali raccontano e performance, un’installazione dove la metamorfosi economica italiana i prosciutti sono protagonisti di una pièce, e la trasformazione del paesaggio per una rappresentazione teatrale. il tramite di specializzazioni produttive Visioni che sono prospettive, nella crisi divenute ecosistemi intelligenti dei distretti tradizionali e del territorio e trasversali; layers nei nowhere accanto segnato dal sisma: l’agroalimentare ai nodi infrastrutturali e alle direttrici e il packaging sostenibile - il nutrimento strategiche della mobilità o al centro e le sue vestizioni - sono paradigmi di paesaggi iconici da cartolina; antenne di rigenerazione della manifattura sensibili che incorporano gli immaginari storica con contenuti contemporanei. contemporanei nei prodotti e nei servizi, Piattaforme valoriali prima che produttive, interpretano responsabilità sociale imprese culturali tout court: il magazzino d’impresa e sostenibilità dei processi. automatizzato come sintesi tra gestione Due storie emblematiche e opposte commerciale, produzione, stoccaggio per localizzazione, produzione, cifra formale. e servizio al cliente; la messa in scena Fiorini International che sceglie di alzarsi in delle scalere come spettacolo verticale anziché espandersi in orizzontale, della merce, della buona merce. si fa monolite, segno/segnale, Il Bello e l’Utile dello Zibaldone di pensieri. e si staglia nel paesaggio con il rigore dell’architettura per i compound produttivi di matrice nordica e nordeuropea.

Mappe °10 32 / 33 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche ​Segno nel paesaggio agrario ​ Il magazzino automatico di Fiorini International

progetto di Nazareno Petrini, Raffaele Solustri ​La società Fiorini International spa con sede nel Comune dei Trecastelli, località Ripe, opera nel foto settore dell’imballaggio in carta. Tre le divisioni: PDP Studio una rivolta all’imballaggio industriale, nel settore della farina, zucchero, lettiere pet food etc; la seconda si occupa di shopper per abbigliamento e per la grande distribuzione in ​genere, la terza è dedicata al lusso con produzioni anche manuali allestite in ​Italia ​e all’estero. Allo stabilimento principale, la Fiorini International ha deciso di affiancare un magazzino meccanizzato con lo scopo di ottimizzare gli spazi dedicati allo stoccaggio, massimizzare la capacità di immagazzinamento e ridurre i costi di gestione.

Architettura / Edifici industriali

33 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Esterno lato sud magazzino automatico

Esterno lato est

Esterno lato sud-est

Mappe °10 34 / 35 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Il nuovo edificio, progettato in funzione Il secondo edificio, il magazzino completamente autonoma, prelevano dei flussi produttivi, è composto automatizzato, ha una struttura o depositano i bancali nella scaffalatura. da due corpi, l’avancorpo, adibito alle interamente metallica, con scaffali Il progetto, innovativo dal punto di operazioni di picking e di spedizione, e multipiano per lo stoccaggio dei bancali vista tecnologico, ha considerato la sua il magazzino automatizzato dove avviene con funzione anche strutturale per il relazione con il contesto ambientale, lo stoccaggio fisico di 18.000 bancali. sostegno della copertura in pannelli superando il concetto di mitigazione Il magazzino automatico è stato coibentati. L’altezza dell’edificio ambientale, per diventare un segno progettato nel contesto di un articolato è di 25,00 ml per una larghezza di 45,50 nel paesaggio agrario, simbolo del processo logistico che, in aderenza ai e lunghezza di 103,00 ml, mentre le radicamento al territorio e della volontà concetti della industry 4.0, prevede fondazioni sono del tipo profonde di innovazione della ditta e delle l’automazione di tutto il flusso costituite da platea intestata su pali. persone che vi lavorano. In linea con produttivo tramite l’utilizzo di navette La motivazione di una tale altezza è questo pensiero è lo studio progettuale automatiche laser guidate, etichettatura legata al tipo di funzione che viene fatto per le facciate del magazzino, bar code e radiofrequenza. svolta all’interno del nuovo fabbricato. per le quali si è scelto un rivestimento Il primo edificio ha un’altezza di 9.00 L’esigenza della ditta di immagazzinare con pannelli coibentati di colori ml, una struttura portante in c.a. grandi quantità di prodotti finiti e dimensioni diversi, che disegnano prefabbricata, come il rivestimento ha costretto l’azienda, per contenere il fabbricato in partiture non regolari, in pannelli grigi anch’essi prefabbricati, la superficie della parte destinata spezzando visivamente le ampie e una copertura a shed. All’interno di a magazzino, a orientarsi verso la superfici verticali dei quattro prospetti. questo spazio sono installati impianti tipologia dei magazzini meccanizzati che Le diverse cromie dei grigi dei pannelli automatici che gestiscono l’uscita si sviluppano in altezza. La zona delle delle facciate, e le superfici dei pallet, la loro identificazione scaffalature è completamente interdetta in policarbonato bianco riflettono e l’indirizzamento verso i camion alla presenza di personale, le operazioni in maniera diversa i colori della luce tramite otto bocche di carico di stoccaggio vengono effettuate del giorno e delle stagioni contribuendo presenti sul fronte sud, evidenziate da sei carrelli automatizzati detti al gioco compositivo studiato per dalla pensilina aggettante rossa. trasloelevatori che, in modalità il grande parallelepipedo industriale. ×

35 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 36 / 37 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 37 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Dettaglio facciata lato est Esterno lato nord-est

Vista ingresso zona uffici Esterno lato nord. Percorso aperto Esterno lato sud. tra nuovo magazzino In primo piano le bocche automatico e zona di carico della zona produttiva esistente picking

Mappe °10 38 / 39 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Intervento realizzazione di magazzino industriale automatico ​luogo località Ripe, Comune di Trecastelli, Ancona ​progetto architettonico arch. Nazzareno Petrini, ing.Raffaele Solustri progetto strutturale opere strutturali di fondazione: ing. Raffaele Solustri collaboratori alla progettazione architettonica e strutturale: ing. Marco Silvi arch. Anna Serretti ing. Marco Piersimoni ing. ​Elisa Rossini ​strutture portanti in acciaio magazzino meccanizzato: ing. Annalisa Basso​ opere in elevazione- pannellatura esterna: ing. Simone Del Rio ​ing. Francesca Rossi (opere in elevazione prefabbricate in c.a.p.) ​progetto impianti Cesaretti Engineering srl, ing. Paolo Sartini ​committente Fiorini International spa ​redazione del progetto 20113/2015 ​realizzazione 2015/2017 ​imprese esecutrici Belogi Graziano srl, Trecastelli, An, Paolini & Balzani, Ancona, ​Baraclit spa, Località Pianacci Bibbiena, Ar, System Logistic spa, Fiorano Modenese, Mo, ​Lyto’s spa, Casalserugo, Pd, Sebino Antincendio, Brusaporto, Bg, Vercos frigo srl, ​ Felina Re, Gresta srl , Corinaldo, An ​Costo 10.000.000,00 euro ​Dati dimensionali superficie lorda in pavimento (slp) 7114 mq, superficie coperta​(s.c.) 7114 ​mq, volumetria 135,753, 50 mc, numero dei piani 1

39 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Interno magazzino bobine

Scaffalature magazzino automatico

Interno area picking

Mappe °10 40 / 41 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 41 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Fuori e dentro la collina Complesso industriale alimentare a Preci

Architettura / Edifici industriali

Mappe °10 42 / 43 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche progetto di foto di Enzoeusebi+Partners Enzoeusebi+Partners, P. Savorelli

43 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Intervento SAL.PI. UNO srl, stabilimento industriale per la produzione del prosciutto. Amministrazione, produzione, magazzino, centro logistico luogo zona industriale Il Lago, Preci, Pg committente SAL.PI. UNO srl progettista e collaboratori Design Architect: Enzoeusebi+Partners, Nothing Studio Team Y. Consorti, F. Varese Technical-Administrative Planning: S. Gentili, S. Passarini Engineering Advisors: G. Figliola, Facade Consultant: Nothing Studio, Promo spa MEP Engineering: G. D’Ottavi VVF Design: V. Pasqualini Landscape: Nothing Studio Visual Design: Nothing Studio cronologia del progetto ​concept design 2009 ​progettazione di massima/preliminare 2010 ​progettazione esecutiva 2011 ​inizio lavori 2011​​ ​fine lavori 2015 strutture prefabbricato in c.a. (opificio), acciaio (direzionale) impresa costruttrice Strutture in acciaio e rivestimenti: Promo spa, Corridonia, Mc

Mappe °10 44 / 45 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Nelle molteplici contraddizioni della Preci è un borgo di origini medievali dello stabilimento si articolano invece realtà accade che un paesaggio sulle alture al confine tra Umbria le aree di lavorazione che non richiedono incontaminato debba accogliere e Marche. I pendii e le vallate di la costante presenza degli operai. un insediamento industriale, che quest’area geografica sono punteggiati Concettualmente, come la collina arriva la lavorazione di carne animale sia da villaggi e piccoli insediamenti a ricoprire e a confondere l’opificio il mezzo di vita di molte persone, immersi tra campi e boschi. In un con la natura, così lo spazio pubblico che l’iconicità prevalga sull’onestà paesaggio fuori dal tempo, al fondo penetra tra le attività dell’opificio: della sostanza, che l’edonismo talvolta di una vallata tra i borghi di Preci sotto agli edifici direzionali che superi il buon senso. In un quadro tanto e Castelvecchio, si estende un’area avanzano verso l’esterno dello complesso, il progetto di architettura artigianale abortita da qualche piano stabilimento si estende una piazza può rappresentare lo strumento regolatore. È qui che i proprietari pavimentata, elemento di raccordo capace di conciliare e tenere insieme dell’opificio Salpi, depositari della tra la lastra di raccolta delle acque aspetti tanto controversi. Il progetto tradizione culinaria del territorio meteoriche e i percorsi di carico di Enzo Eusebi per l’opificio Salpi di Norcia, hanno deciso di insediare e scarico dei mezzi. L’attenzione presso Preci, in provincia di Perugia, il proprio stabilimento. ambientale manifestatasi già a partire ha l’ambizione di confrontarsi dalla scelta di un volume ipogeo e accogliere tutte le contraddizioni Da un punto di vista progettuale, in grado di minimizzare l’impatto di un insediamento industriale una delle priorità imposte dal luogo sul paesaggio, garantisce al contempo in aperta campagna, con il realismo è stata quella di rispettare la bellezza isolamento termico, sonoro e e il pragmatismo di un approccio del territorio, in termini paesaggistici mitigazione del microclima, fissaggio ingegneristico e con la visione e di sostenibilità ambientale. Questo delle polveri sottili e risparmio e la sperimentazione di quello obiettivo si è tradotto nella scelta sui costi di risanamento della architettonico. La duplice formazione del progettista di mimetizzare buona copertura. Nei prossimi anni, di Enzo Eusebi come architetto e come parte dell’insediamento con una la copertura sarà piantumata con ingegnere si traduce in una costante struttura ipogea, come proseguimento un agrumeto a maglia regolare che ricerca per soluzioni culturalmente artificiale della collina. Ispirato beneficerà del calore residuo proveniente contemporanee e in un tenace al principio distributivo dell’asilo dall’impianto produttivo. La stessa studio delle tecniche a minor impatto di Sant’Elia di Terragni, il volume cura per l’ambiente si è tradotta ambientale. Oltre alla ricerca ipogeo come lo spazio didattico di Como nell’uso di materiali di facciata capaci architettonica e tecnologica, si articola su tre lati a formare una di minimizzare l’impatto visivo il progetto ha imposto il disegno corte semi-aperta. Lo spazio centrale dell’intervento. Le superfici a specchio di spazi il più possibile umani diventa in questo caso una piazza delle vetrate riflettono il verde e di qualità, dove il benessere dei per eventi, coperta da volumi sospesi circostante dissolvendo l’imponente lavoratori fosse prioritario. che ospitano il resto del programma volumetria, quelle opache sono rivestite funzionale. La distinzione tra la con pannelli sandwich caratterizzati volumetria ipogea e quella sospesa da una lastra esterna liscia in acciaio sottolinea una differenziazione zincato pre-verniciato di nero. funzionale degli spazi: la parte scavata Per la parte direzionale sospesa su nella collina ospita 6.200 mq di aree pilotis, sono stati utilizzati materiali di produzione e stoccaggio dei e finiture biocompatibili con pannelli prosciutti, mentre i volumi sospesi sandwich di alluminio e legno di sulla piazza accolgono gli uffici castagno. Per il progetto di Preci, direzionali e la residenza del custode. realizzato con maniacale attenzione Tra i criteri prioritari nell’articolazione alla sostenibilità in ogni suo aspetto, interna delle funzioni, quello di è stata approssimativamente calcolata garantire una qualità spaziale e visiva la quantità di anidride carbonica

Vista dalla piazza eventi elevata per i lavoratori, per compensare prodotta dalla fase di scavo fino verso lo stabilimento la ripetitività e l’alienazione delle alla realizzazione del progetto. produttivo, con la mansioni. A tal fine, all’interno I risultati emersi (circa 1.000 tonnellate stagionatura dei prosciutti “in vetrina” dello stabilimento produttivo gli spazi di CO2 prodotte) evidenziano occupati dagli operai sono stati una contraddizione intrinseca posizionati intorno alla corte con dell’architettura, che sostenibile Vista dalla copertura a verde estensivo il piano di lavoro a livello della corte, non potrà mai essere. Al contempo, per assicurare un contatto visivo la consapevolezza di questa Dettaglio del fronte diretto con l’esterno, con il paesaggio responsabilità è passaggio necessario nord dello stabilimento produttivo, rivestito e con la superficie d’acqua che ricopre per un’architettura di qualità con vetro specchiante parte della piazza. Nella parte più buia per l’ambiente e per chi la abiterà. ×

45 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Sezione e alzato

Vista dell’opificio ricavato dal pendio della collina, oggi quasi interamente mimetizzato con essa

Mappe °10 46 / 47 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Sezione BB

Piano terra

47 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 48 / 49 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Vista del direzionale, Vista dalla piazza eventi, connesso alla parte cerniera tra la parte produttiva mediante direzionale e quella un tunnel di collegamento produttiva. In primo piano vetrato. Volumi rivestiti in la vasca di raccolta acque legno, acciaio inox e vetro meteoriche

Vista dalla copertura verso la piazza eventi, Vista dal piazzale con la vasca di raccolta principale. A sinistra acque meteoriche l’ingresso al volume direzionale rivestito in legno e vetro. A destra, lo stabilimento produttivo

49 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 50 / 51 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 51 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Innovazione e coerenza Restyling degli uffici Ariston Thermo Group

progetto di Paolo Schicchi

Architettura / Ristrutturazioni

Mappe °10 52 / 53 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Intervento imprese esecutrici progetto di opere edili riqualificazione e coordinamento Uffici-Quartier Generale generale Ariston Thermo Group Impresa Stella Edo snc, luogo Fiuminata, Mc Fabriano, An realizzazione involucro progetto esterno in metallo: architettonico- Enzo Reschini srl direzione lavori Macerata, arch. Paolo Schicchi Cantori srl, collaboratori progetto Osimo, An architettonico: Finiture interne: arch. Maria Iaquaniello controsoffitti su disegno: renderizzazioni: G.M. Flli Giampieri Stefano Fiorucci Appianano, Mc coordinamento cantiere arredi in legno e sicurezza: su disegno: Studio Antonelli-Zuccaro Maurizi Luigi srl, progetto e direzione Mogliano Mc lavori strutture: illuminazione: ing. Giorgio Giorgetti Effetto Luce spa, committente Castelfidardo, An Ariston Thermo Group impianti elettrici: redazione AM Impianti snc, del progetto Serra S.Quirico, An 2013/2014 pavimentazioni in gres realizzazione porcellanato: 2014/2016 Laminan spa, Modena pavimentazioni in legno: Margaritelli, Perugia

foto Daniel Donati

53 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Scala di emergenza: dettaglio soluzione d’angolo

Scala di emergenza: vista notturna

Mappe °10 54 / 55 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche L’intervento riguarda il restyling del quartier generale di una grande azienda che si propone di rinnovare la propria l’immagine riqualificando sia involucro esterno sia le aree interne di accoglienza e showroom dell’edificio che storicamente ne è la sede principale.

Dal punto di vista progettuale, il tema, in primo luogo, è stato quello della comunicazione, infatti il bando di concorso redatto dalla committenza prevedeva esplicitamente che il restyling fosse focalizzato sulla comunicazione di concetti, quali “modernità, innovazione, luminosità, accoglienza” e, allo stesso tempo, si chiedeva di non snaturare la storia del Gruppo, mantenendo uno stile coerente e in continuità con il passato.

Si trattava, quindi, di capire come un edificio per uffici, costituito da un grande volume semplice e rigoroso, Studio rivestimento scala antincendio costruito molti anni fa, potesse attualizzare la sua identità e Il progetto ha voluto fare di questo Per quanto riguarda lo showroom, trasformarsi in veicolo di nuovo corpo aggiunto un elemento è stato studiato un sistema espositivo comunicazione, adeguando se stesso, di valorizzazione del complesso edilizio, che prevede due modalità di anche dal punto di vista funzionale e un piccolo “landmark” innovativo per esposizione, a seconda della tipologia normativo, con la costruzione di una il quale è stato studiato un rivestimento di prodotto. Uno a terra, in appoggio, nuova scala esterna di sicurezza. su disegno costituito da pannelli su una pedana dalla forma irregolare, modulari di alluminio forato ad effetto realizzata con elementi componibili Per quanto riguarda l’involucro esterno, geometrico e verniciati a polveri con la (per facilitarne l’eventuale smontaggio) è stata proposta una nuova “pelle”, stessa finitura e texture dell’involucro e variabili in profondità, che consente costituita da pannelli di alluminio in composito, il tutto montato su una di ospitare prodotti anche di grandi composito (ACP), dimensione cm 250 sottostruttura metallica dedicata. dimensioni, mentre l’altro è una x100 dello spessore di 4 mm, piegati esposizione a parete con fissaggio a cassetta, montati su un sistema Per quanto riguarda l’interno ad elementi lineari in acciaio spazzolato di sottostruttura in alluminio estruso il bando di concorso prevedeva che si sviluppano lungo tutta la parete. regolabile che ha consentito la riorganizzazione di tutta la zona Questo sistema espositivo risulta di non smantellare il preesistente pubblica degli uffici, compreso estremamente versatile e flessibile, rivestimento esterno a cappotto. il rifacimento dello showroom, data anche la disomogeneità dei Particolare cura è stata messa nella anche qui rinnovando l’immagine prodotti esposti, e può essere scelta della finitura superficiale e sulla aziendale nel segno della continuità. scomposto e variato a seconda delle durevolezza dei pannelli, trattati esigenze, infatti in esso trovano posto con una speciale verniciatura a polvere Si è proceduto, quindi, a ripavimentare anche eventuali pannelli e banner con effetto quarzo che conferisce l’intera superficie con un gres dedicati alla comunicazione che possono al rivestimento una texture porcellanato a basso spessore, affiancare i prodotti utilizzando sia opaca non uniforme che richiama ad effetto pietra, utilizzando lastre il fissaggio alla struttura espositiva più una superficie naturale, piuttosto della dimensione di cm 100x 300, con in acciaio, che alla parete di fondo. che la consueta finitura metallica l’aggiunta di alcuni inserti in legno. che in genere contraddistingue Sono stati riprogettati e realizzati su Sono state, infine, rinnovate tutte questo tipo di involucro. disegno tutti gli arredi e i rivestimenti le finiture interne con il rifacimento Altro tema significativo dell’intervento in legno delle pareti e dei pilastri, delle controsoffittature, il rivestimento esterno è stata la costruzione della cosi come le nuove pareti in vetro delle di alcune pareti con carte da parati scala di sicurezza, il cui impatto andava sale di attesa/riunioni che, utilizzando e la sostituzione del sistema a incidere in modo importante una tecnologia sottovuoto, inglobano, di illuminazione che è stato sul fronte principale dell’edificio. al loro interno, un tessuto. completamente riprogettato. ×

55 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Particolare del rivestimento esterno con pannellature in alluminio composito

Hall Uffici

Sale di attesa/riunioni

Scala di emergenza: vista interna

Piano terra

Mappe °10 56 / 57 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 57 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 58 / 59 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 59 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Intervento realizzazione di edificio residenziale per quattro alloggi luogo Jesi, lottizzazione di “Via Appennini Alta”, lotto 24 progettista Studio Ingegneria Magrini committenza privata redazione del progetto/ realizzazione 2009 imprese esecutrici opere edili: Abaco Costruzioni srl, Cupramontana, An, impianti meccanici: Termoidraulica Barboni Paolo srl, Jesi, An, impianti elettrici e speciali: Elettrocupra srl, Cupramontana dimensioni superficie fondiaria del lotto: 976 mq, superficie utile lorda: 458 mq, superficie scoperta: 728 mq

foto Luca Ubaldi

Scorcio ingresso principale

Dettaglio della recinzione

Architettura / Residenze

Mappe °10 60 / 61 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Nel verde con vista sugli Appennini progetto di Palazzina residenziale a Jesi Studio Ingegneria Magrini

Pianta piano primo

61 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Il progetto riguarda la costruzione l’adozione di brise soleil mobili la percezione di questo fronte come un di una palazzina residenziale, con per schermare la facciata sud sistema stratificato e tridimensionale. quattro unità immobiliari, collocata dall’eccessivo irraggiamento solare. Gli appartamenti al piano terra nel lotto più a sud della lottizzazione Sotto il profilo compositivo l’edificio usufruiscono di accesso indipendente denominata Via Appennini Alta consta di due volumi sfalsati, che e sono collegati tramite una scala a Jesi, al confine con il sottostante assecondano la pendenza naturale interna alle rispettive cantine e parco pubblico. L’idea progettuale del terreno, tra i quali si inserisce autorimesse. Quelli al piano primo muove dalla volontà di creare il vano scala e ascensore. hanno ingresso dal vano scala un legame diretto tra l’edificio Tali volumi accolgono ciascuno centrale e accedono alle mansarde e il prospicente parco, potendo inoltre due unità immobiliari, una e alla terrazza in copertura per mezzo amplificare la vista degli Appennini al piano terra e una al piano primo. di una scala a chiocciola. sullo sfondo, non compromessa L’intento è quello di creare una L’edificio è stato progettato in modo da altre costruzioni. ricchezza spaziale e costruttiva da consentire una riduzione del più vicina alla tipologia della casa consumo energetico per il riscaldamento Questo tramite si realizza attraverso familiare isolata cha a quella e per la produzione di acqua calda ampi giardini al piano terra e grandi di una residenza collettiva. sanitaria, attraverso l’installazione terrazze ai piani primi che costituiscono Il prospetto sud è quello di maggiore di pannelli solari termici, posti sulla la naturale prosecuzione delle zone complessità, soprattutto dimensionale, copertura inclinata del vano scala. giorno, veicolata dall’impiego grazie al gioco degli arretramenti È inoltre dotato di due cisterne di superfici vetrate. Tali scelte delle superfici e della presenza dei filtri di raccolta, posizionate nei giardini progettuali, insieme all’orientamento di protezione solare che rendono di pertinenza, che convogliano dell’edificio secondo la direttrice più complesso l’alternarsi di zone le acque meteoriche dei pluviali est-ovest, hanno reso necessaria illuminate e in ombra e favoriscono per l’irrigazione del verde. ×

Vista sul verde

Mappe °10 62 / 63 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Giochi di luce e ombre sul terrazzo sud del primo piano

63 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Vista sud-ovest

Mappe °10 64 / 65 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 65 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Villa nella campagna maceratese

progetto di Sardellini Marasca Architetti

Architettura / Residenze

Mappe °10 66 / 67 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche L’area di progetto, anche se ai bordi e protesa verso il panorama. Il corpo sulle funzioni interne: la doppia di un agglomerato urbano, presentava più basso, a nord, funge da locale altezza del soggiorno è racchiusa dalla una forte valenza paesaggistica data di servizio e garage, con una terrazza parete in fasce di pianelle e intonaco, dall’apertura totale verso il paesaggio sulla copertura accessibile mentre il volume delle camere è sospeso tipico marchigiano con appezzamenti dalle camere del piano superiore. in un volume di intonaco e legno. di olivi, vigneti, girasoli. I manufatti esistenti si presentavano La strada di accesso a ovest I portelloni esterni in legno, in condizioni pessime e il recupero ha determinato la chiusura del fronte le imbotti in ferro brunito degli infissi, degli stessi risultava inattuabile. ovest e l’apertura, pressoché totale, le balaustre impalpabili in vetro, Si è deciso quindi di procedere verso la natura circostante a est le lunghe travi in ferro che inquadrano alla demolizione degli edifici con e sud, in cui ampie vetrate al piano sia l’ingresso che la piscina completano una ricostruzione e ampliamento terra definiscono un confine lo studio di dettaglio delle finiture. ai sensi della LR 22/2010. impercettibile tra interno ed esterno, Gli impianti sono stati predisposti proiettando lo sguardo verso per garantire un’alta efficienza L’inquadramento architettonico- la piscina a sfioro sul panorama. energetica dell’intero fabbricato. paesaggistico e il rapporto con Il progetto è fortemente caratterizzato Integrando un impianto a geotermia l’ambiente circostante è stato l’elemento dalla scelta di materiali caratteristici con il fotovoltaico in copertura, permeante di tutto il progetto. delle zone rurali circostanti si è riusciti a eliminare il contributo Il nuovo edificio si dispone nel lotto in chiave contemporanea: laterizio di energie fossili. La ventilazione tramite tre corpi a differente altezza e calce per le pareti, legno e ferro meccanica controllata garantisce risolvendo i salti di quota esistenti. per le pergole e i serramenti. una qualità dell’aria e il controllo Il corpo a sud è costituito da un dell’umidità degli ambienti interni. volume a doppia altezza che accoglie I grandi muri in pianelle di laterizio Tutti gli accorgimenti progettuali la zona giorno, collegata da una alternate con l’intonaco caratterizzano contribuiscono a collocare tale edificio scala interna al corpo centrale. sia il volume principale che il muro in Classe 1 del Protocollo Itaca Quest’ultimo volume, che ospita di confine lungo la strada. Sintetico delle Marche. × la zona notte al piano primo, Il trattamento dei materiali tende è slittato rispetto al piano sottostante, a enfatizzare la composizione individuando una zona protetta volumetrica mettendo l’accento

67 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 68 / 69 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Intervento ristrutturazione e ampliamento di un edificio unifamiliare con piscina luogo provincia di Macerata progettisti Sardellini Marasca Architetti committente privato realizzazione 2012/2014 dimensioni edificio: 500 mq, area: 3000 mq

Planimetria

In primo piano la piscina e il panorama sullo sfondo

I volumi sfalsati sul fronte

Cornice sul panorama dalla camera da letto

Volume a sbalzo sul fronte strada

I volumi chiusi verso la strada

Il volume delle camere si appoggia sul muro lineare

Legno, intonaco a calce e ricorsi in laterizio

69 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Le camere aperte La cucina si apre sul doppio volume sugli ambienti circostanti del soggiorno

L’area d’ingresso aperta Il corridoio di servizio al panorama con porte filomuro

La scala come elemento separatore

Mappe °10 70 / 71 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 71 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 72 / 73 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Intervento Mutazione controllata risanamento conservativo di edificio con parziale demolizione Officina 1B a Jesi e ricostruzione luogo Jesi, An progettisti progetto di Barbara e Vallini Architetti Associati Moreno Vallini - Vallini Architetti Associati committente Le fila di piccoli anelli di ferro infissi nelle pareti, dove venivano legati i cavalli, privato redazione del raccontano l’origine dell’edificio come Stazione di Posta ai tempi dei viaggiatori progetto di terra. Sorto nel punto strategico della città di Jesi, all’estremo sud del cardo 2015 maximus, l’edificio si affaccia su una delle quattro porte principali dell’antico realizzazione 2016 insediamento, Porta Valle, quella maggiormente decorata e riconoscibile che dimensioni indicava la strada consolare che conduceva a Roma. La sua storia parla di carbone, 140 mq + corte esterna al tempo in cui ne fu destinato come deposito, e di legno, quando nelle sue stanze foto regnava il banco da falegname adornato da morse, pialletti e sponderuole. Maurizio Paradisi La sua rinascita ricorda il punto d’inizio, i colori e gli odori che hanno reso questo edificio interessante agli occhi e alla sensibilità di chi ne ha saputo cogliere l’essenza. Oggi, i suoi uffici accolgono moderni viaggiatori in cerca di chi sappia realizzare i propri progetti, prodotti e oggetti.

Officina 1B è come una grande valigia di attenzione, e dove il già costruito, che raccoglie il mescolarsi degli stili l’esistente, non è arrivato si è ricorsi e l’apparente contrasto dei materiali: al bespoke, al fatto su misura. è il luogo dove convivono idee, Gli involucri metallici, i tavoli, la luce, suggestioni affini e contrastanti, le vetrate, le porte fino alle maniglie il nuovo con il vecchio, il rifinito seguono un disegno originale e con il grezzo. A terra, superfici lisce personalizzato. La metamorfosi ha e calde come colate di plastica, antico creato grandi spazi comunicanti, legno sapientemente recuperato capaci di dialogare pur avendo diversa negli arredi, luce che filtra attraverso destinazione: il confine tra loro il vetro incorniciato con il ferro crudo. è segnato da linee di dislivello e porte A cielo, le mezze capriate dorate come su binari che ne segnano da una leggera patina di ruggine. il passaggio. Ricerca di stile, Accuratamente risanato nella parte di peculiarità formali per raggiungere che affaccia sulla pubblica via, dove la perfetta unione tra i diversi materiali, trovano posto l’ingresso e gli uffici, tra forme organiche e rigore; demolito poi ricostruito nella tra evocazione, mutamento porzione retrostante, l’edificio è stato e innovazione. Il tema della capacità puntualmente “progettato” senza di mutare la forma assumendo lasciare nulla al caso, anche quando sembianze nuove, crea un ambiente l’apparenza sa di “non controllato”. senza tempo in bilico tra senso Ogni singolo elemento è stato oggetto di già vissuto, insolito e inatteso. ×

Architettura / Recupero

73 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 74 / 75 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Passaggio tra ufficio e parte retrostante

Ufficio

Officina 1B

Passaggio tra ufficio, ingresso e bagno

Ingresso dalla pubblica via e ufficio accoglienza

Planimetria e prospetto

75 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 76 / 77 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Involucro metallico e mezze capriate in ferro

Area conviviale

77 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Recupero e trasformazione Villino anni Venti a Jesi

progetto di Mario Talacchia, Exmu, Paolo Bifani

Mappe °10 78 / 79 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Intervento comunicazione e grafica: CIFA di Pierella & Cupramontana, An recupero di un villino Alessandro Borocci, Montapponi snc, Jesi, An dimensioni del primo novecento Exmu srls impianti idrici e termici: superficie lorda interrata con ricostruzione committente SIT scpa, Jesi, An 447 mq, di ampliamenti privato impianti elettrici superficie lorda fuori luogo redazione e fotovoltaico: terra 776 mq Jesi del progetto Elettrocentro di Cecchini progettisti 2012/2013 & Bastari snc, Jesi foto progetto architettonico: realizzazione imprese fornitrici Renato Borocci, arch. 2013/2016 pavimenti, rivestimenti Exmu srls Mario Talacchia, imprese esecutrici e sanitari: Exmu srls, opere edili e strutture: Gagliardini srl, ing. Paolo Bifani Gruppo Ma.Pa. Monte Roberto, An, progetti delle strutture Cannelloni Costruzioni graniglie e marmi: e degli impianti, srl, Monsano, An Mattoli srl, Jesi, An sicurezza: opere in ferro e infissi infissi in legno: ing. Paolo Morosetti in alluminio: Cerioni Infissi,

Architettura / Recupero

79 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche La storia di questo villino inizia negli Vista d’insieme da viale Cavallotti anni venti del secolo scorso quando viene costruito a Jesi viale Cavallotti per collegare la città ai giardini La saldatura vetrata tra il villino e il corpo pubblici e al campo comunale per di fabbrica demolito il gioco del calcio. Questa espansione e ricostruito urbana era destinata alla residenza Le grandi vetrate della borghesia e della burocrazia dei soggiorni e i terrazzi cittadina. Gli edifici avevano volume del fronte meridionale compatto, asse di simmetria centrale, sequenza ritmata di vuoti e di pieni, Il fronte posteriore attacco a terra evidenziato, fronti del corpo di fabbrica decorati da cornici, fasce marcapiano demolito e ricostruito e mensole sobrie ed eleganti. Le caratteristiche architettoniche e decorative sono figlie delle idee e dei gusti di quel periodo.

Dopo il secondo conflitto mondiale, superata la crisi economica post bellica, gli edifici, incluso quello recentemente acquistato dalla famiglia Bifani, sono stati ampliati con addizioni, quasi sempre malformi, che hanno rovinato l’equilibrio delle proporzioni originarie. Il progetto ha previsto la demolizione degli annessi incongrui sorti nel tempo, il recupero dell’edificio originario e la costruzione di due nuovi corpi

Mappe °10 80 / 81 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche di fabbrica. Il primo, di dimensione con l’edificio originario. Il corpo rappresentano un esempio di come maggiore, si aggancia al fronte di fabbrica intermedio ha una la contemporaneità possa trasformare posteriore del villino definendo un conformazione molto articolata, il preesistente senza stravolgerlo giardino antistante su viale Cavallotti svolge funzione di cerniera, non sposa e senza rinnegarlo. e una corte posteriore sulla quale né l’identità architettonica dell’edificio Gli accorgimenti tecnici assunti prospetta il secondo corpo di fabbrica originario, né quella dell’edificio in fase di costruzione quali la di un solo piano posto in aderenza di nuova costruzione. realizzazione di murature perimetrali al confine del lotto. La saldatura Il basamento rivestito con piastrelle con elevata massa e coibentazioni del villino con il nuovo edificio, di gres di tonalità scura solleva maggiorate, piani di copertura ventilati realizzata per mezzo di un corpo illusivamente da terra il blocco con soprastante giardino pensile, vetrato, predispone due appartamenti, edilizio di forma cubica soprastante. ambienti con aperture contrapposte uno per piano, destinati ai figli. Le grandi vetrate installate nei per generare flussi di ricambio Il secondo corpo di fabbrica soggiorni degli appartamenti dei figli naturale d’aria, la eliminazione/ è dedicato alla residenza dei genitori. lasciano spaziare lo sguardo sulla riduzione dei ponti termici, L’autorimessa e i locali tecnologici, corte posteriore e sui panorami lontani l’installazione di infissi a taglio termico comuni a tutti gli appartamenti, delle catene collinari e dell’Appennino con vetri basso emissivi a controllo si trovano nel piano interrato. umbro-marchigiano e creano all’interno solare hanno assicurato agli edifici L’architettura dei volumi ricostruiti un piacevole contrasto con le un elevato livello di inerzia termica. fa riferimento ad un linguaggio atmosfere raccolte degli altri locali. Il riscaldamento e il raffrescamento compositivo contemporaneo, di natura I grandi terrazzi realizzati sul fronte degli ambienti, l’illuminazione “essiccata”. È priva di decori e definisce meridionale, simili a cassetti aperti e la forza motrice sono assicurati una scala gerarchica tra i diversi verso il paesaggio, sporgono quanto da impianti ad alto rendimento corpi di fabbrica. Il blocco edilizio serve a impedire il surriscaldamento che utilizzano fonti energetiche di forma cubica ha le dimensioni estivo ma non oltre il limite rinnovabili prodotte dai pannelli generate dalla “diagonale di prospetto” di quanto occorre per accumulare fotovoltaici installati sulla copertura del villino originario. Le geometrie, calore nel periodo invernale. piana del fabbricato posteriore. le griglie compositive, gli assi Le finiture sono eleganti e attente Gli appartamenti sono autosufficienti di simmetria ribaltata dei fronti ai dettagli, assicurano ordine di design, per consumo di energia durante e la simmetria di spigolo dialogano affermano una estetica attuale, tutto l’anno. ×

81 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Il fronte anteriore del villino

Il soggiorno del piano terra con la parete vetrata affacciata sulla corte posteriore

Mappe °10 82 / 83 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche La scala elicoidale che collega il soggiorno del piano primo con il solarium posto al piano superiore

83 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Intervento sistemazione interna di appartamento Appartamento anni 40 luogo Piazza Mastai, Roma progettisti a Trastevere Brunetti Filipponi e associati committente privato progetto di redazione del progetto Brunetti Filipponi e Associati 2014 realizzazione 2014/2015 imprese esecutrici Trollini Marco Ristrutturazioni Edili, Monterotondo, Rm, ​ Elettrica Romananord srl, Monterotondo Scalo, Rm Santella Massimiliano impianti termici, Riano, Rm Artigian Parquet, Terni Mastribbart srl Infissi, Stefanaconi, Vv Gagliardini srl, Monte Roberto, An Arredi e lampade su misura Roberto Andreoni Arredamenti, Ancona Effetto Luce, Castelfidardo, An dimensione superficie utile 100 mq

Lampada a terra in legno di carpino

Zona soggiorno

Architettura / Ristrutturazioni

Mappe °10 84 / 85 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche L’appartamento oggetto dell’intervento rivestito in legno di rovere, si accede periodo la nascita delle pareti-armadio, è ubicato al piano secondo di in una alla zona notte; il secondo bagno delle librerie su misura e delle palazzina costruita negli anni 30-40 in è stato ricavato nella veranda moderne cassettiere. Piazza Mastai nel quartiere Trastevere che si affaccia sul cortile interno. Queste caratteristiche si trovano del centro storico di Roma: il fronte La pavimentazione di tutto in tutti gli arredi, dal tavolo della zona principale con i due balconcini si l’appartamento è in legno di rovere, pranzo con piano e traversi in piuma affaccia direttamente sulla piazza. i rivestimenti dei bagni sono in pietra di mogano e piedi in angolari di ferro L’intervento ha proposto una diversa brasiliana, i piani e i rivestimenti a taglio inclinato, alla cassettiera distribuzione degli spazi interni, della cucina sono in marmo di carrara, in rovere del soggiorno che sostiene l’adeguamento impiantistico, gli infissi sono in legno di colore bianco. un piccolo camino con camera la sostituzione delle finiture interne Si è avuta molta cura nel dettaglio di combustione e canna fumaria e degli infissi, la realizzazione dei mobili realizzati su misura, in lamiera. di mobili e lampade su misura. riprendendo lo stile dei mobili degli anni 40, periodo di costruzione Stessa attenzione è stata data alle Si accede all’appartamento su un ampio dell’edificio: l’arredamento di questo lampade realizzate in legno di carpino, locale con un mobile in legno di rovere periodo è concreto e funzionale, in lamiera e in ferro colore bianco, che funge da divisorio tra zona ingresso abbandona orpelli e decorazioni con tubi al neon e luci a led a seconda e zona soggiorno, con la duplice e denuda al massimo le forme. dell’esigenza specifica e cavi a vista funzione di panca/scrivania. Alla di colore rosso. sinistra del soggiorno si aprono la zona Lo stile razionale prevede l’introduzione Lo schema distributivo e la realizzazione pranzo e la cucina, mentre sul lato del metallo sia nei mobili che nella dei mobili su misura hanno consentito opposto, tramite un disimpegno tutto struttura di sedie e tavoli; è di questo la massima utilizzazione degli spazi.×

85 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mobile divisorio ingresso-soggiorno

Disimpegno in rovere tra zona giorno e zona notte

Disegni arredi ingresso-soggiorno

Mappe °10 86 / 87 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Cassettiera del soggiorno in rovere che sostiene un piccolo camino

Tavolo zona pranzo

Sedute

87 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Lampada a parete in lamiera

Cucina

Dettagli di illuminazione

Pianta piano secondo

Mappe °10 88 / 89 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 89 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche La profondità circolare dello spazio Otto trulli nel cuore della Valle d’Itria progetto di Cristiana Paesani Milvio Magnoni Michele Profeti

Architettura / Recupero

Mappe °10 90 / 91 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Intervento imprese esecutrici Vista esterna degli otto ristrutturazione Idea Trulli srl, trulli più lamia di un gruppo di trulli Martina Franca, Ta, e lamia Ceramiche Enza, Simbolo propiziatorio luogo Fasano, Br nel tetto del trullo Valle D’Itria curatori del progetto foto Cristiana Paesani Marco Cappannini Trullo della cucina, Milvio Magnoni scorcio del tavolo Michele Profeti da pranzo committente privato Trullo del soggiorno, redazione libreria e nicchie del progetto 2011 realizzazione 2012

Situati nel cuore della Valle D’Itria, Napoli, ordinò che la costruzione di Il lavoro di ristrutturazione è consistito tra i comuni di Martina Franca nuove case fosse fatta di sole pietre a sostanzialmente nel ripristino della e Cisternino, questo gruppo di otto secco, senza . Con questa astuzia pietra originale, ripulita dalla calce coni insolitamente alti e spaziosi più il Guercio salvò i trulli e i diritti stratificata nel tempo, sabbiata, lavata una lamia sono posizionati su due dei trullari a vivere dignitosamente. e parzialmente re-intonacata con tecnica ettari di terreno agricolo Ogni cono/trullo in generale corrisponde tradizionale martinese ad effetto ruvido. originariamente coltivato a vigna, a un ambiente/stanza a formare una Sono stati rivisitati gli spazi e le in cui ora è presente un frutteto, serie di moduli abitativi comunicanti divisioni sotto il sapiente controllo un uliveto e colture foraggere. ognuno con un suo scopo funzionale e del maestro della pietra, storico un suo equilibrio strutturale ed estetico: garante degli equilibri strutturali. Parte della struttura risale alla fine esempio storico di modularità flessibile Si è posta costante attenzione per dell’800, l’ampliamento con l’aggiunta ed espandibile in base alle esigenze. armonizzare tradizione e innovazione, del palmento (2 coni) e del deposito La planimetria originale del gruppo pietra calce e cemento resina Kerakoll, agricolo (lamia) avviene nei primi anni di trulli presentava il palmento a nord ad indicare una contemporaneità del ´900 quando la produzione di vino con un’unica finestra per lo scarico di vissuto tra passato e presente. diventa l’attività agricola principale dell’uva, la cucina/soggiorno trasversali L’impianto luci, che viaggia discreto della valle. Negli anni 70 i trulli ad est, le camere da letto a sud. e senza tracce tra una pietra e l’altra, vengono adibiti a casa di vacanza Tale disposizione durante l’inverno è l’elemento di design tecnologico che con interventi su muri e pavimentazione proteggeva la parte notte/abitativa a nostro avviso non solo si integra purtroppo non consoni alla tradizione. dal freddo vento di tramontana completamente con il tutto, Oggi con la sapiente ristrutturazione che spesso soffia in Valle d’Itria. ma sottolinea anzi l’equilibrio tra effettuata, focalizzata da un lato Innamorati dell’insolita spaziosità, gli elementi costruttivi attribuendo nel recupero totale della materia e con lo scopo di inondare di luce e loro vita e calore. L’arredo essenziale prima – la pietra – dall’altro nel discreto di visione panoramica gli ambienti consente di percepire in pieno innesto di soluzioni tecnologiche vivibili durante il giorno, i progettisti la profondità circolare dello spazio e di design per quanto concerne luci hanno voluto invertire in parte la e la matericità delle chianche del e arredo, i trulli rivivono la loro disposizione delle zone notte/giorno pavimento che si fondono con le pietre e circolarità armonica in chiave ricavando un grande salone ad L l’intonaco bianco delle pareti: l’occhio e storico-contemporanea. sul lato sud illuminato da una finestra il pensiero si muovono liberi in ogni I Trulli all’origine erano le abitazioni e porta finestra che danno sul giardino, direzione, in una sorta di armonica dei contadini, costruzioni a secco nate in particolare su un porticato in ferro continuità dovuta alla mancanza per essere scomposte e ricomposte battuto originale ricoperto da una vite di spigoli e di punti di discontinuità. all’occorrenza allo scopo di sfuggire secolare. La camera padronale rimane “ Il fatto sorprendente di abitare a controlli e tasse. a nord, mentre una seconda camera un trullo è che questo ti impone Siamo nel 1635 quando il Guercio da letto è disposta sul lato ovest. una nuova visione del mondo. […] di Puglia – al secolo Girolamo II L’ambiente cucina/soggiorno accede Ecco, se penso al trullo penso Conte di Conversano e Duca di Nardò tramite un disimpegno alla lamia immediatamente alla circolarità – volendo allargare l’insediamento nella quale è stato ricavato un mini del pensiero nel trullo.” stabile dei contadini nella valle senza appartamento per gli ospiti composto dover pagare troppe tasse al regno di da una camera con salottino e bagno. Andrea Camilleri

91 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Sezioni

Pianta

Dettaglio di bagno di servizio

Trullo della camera matrimoniale, interno

Trullo del camino nel soggiorno

Trullo della cucina

Mappe °10 92 / 93 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 93 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche progetto di Un luogo di salutare ristoro Studio art&s con vista sul Colosseo

Il “Ristoro della salute” è uno storico il piccolo laboratorio di gelateria e piuttosto ampia. La zona della cassa bar-ristorante-pizzeria nel centro pasticceria con una comoda e funzionale è stata ben inserita e mascherata alla di Roma, situato nella splendida cucina; attraverso una nuova visione vista dei clienti, dietro a una parete cornice di Piazza Del Colosseo. organizzativa il locale si è trasformato in legno a doghe laccate, a tutta altezza. Nato ad inizio secolo come piccola in un ambiente confortevole per pranzi, Ha inoltre la funzione di nascondere frutteria e verdureria di quartiere, cene, o veloci spuntini. La monocromia l’ingresso della zona sbroglio della si tramuta in luogo di rinfresco e ristoro degli arredi e dell’intera struttura: cucina. Dalla questa postazione è per gli avventori e visitatori, crescendo boiserie in legno, pareti, cornici in possibile controllare la sala principale, di pari passo con l’evolversi del stucco, la colonna centrale con capitello, la cucina e la zona bar, dalla quale viene fenomeno turismo. Nel dopoguerra e soffitti, conferisce all’ambiente gestito il servizio bevande, cocktail, e soprattutto a cavallo degli anni 50/60 un aspetto confortevole e rilassante, dolci, gelati. Un capiente mobile diventa un luogo di riferimento facendo emergere al meglio il prodotto retro-banco accoglie ogni tipo di per i romani per l’acquisto di frutta esposto o consumato al tavolo. servizio, necessario alla polifunzionalità esotica, di pregio, introvabile all’epoca, Il bancone completamente in legno del locale: murale refrigerato su ogni specializzandosi in frullati e gelateria. bugnato, laccato satinato con finitura ripiano per esposizione e conservazione a pennello, risulta sofisticato, ma pratico della frutta e verdura, pozzetti per Oggi attraverso l’intervento di per la consumazione sulla sua bancalina gelato, postazione centrifuga, frappè ristrutturazione è stato sostituito di servizio in legno rovere massello, e frullati, postazione macchina da caffè

Architettura / Food & Beverage

Mappe °10 94 / 95 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche progetto di I clienti Stefano Studio art&s e Dolores

Sala principale banco mescita

macinini orziera. Sulla parte frontale la piramide in ferro e vetro satinato, che La superficie monolitica del pavimento allineate con il banco mescita, due si alza dalla quota solaio verso il cielo, in resina monocolore nuvolato è stata vetrine a torre, con una pratica apertura situata nella sala principale; l’arco in studiata e valutata con i clienti fino a posteriore con antine, permettono travertino romano, di fronte all’ingresso. raggiungere la voluta tonalità ed effetto. in una l’esposizione di dolci e frutta La parete circostante è stata Senza fughe, consente una maggiore e nell’altra di salumi e formaggi. completamente rivestita con piante rapidità nella pulizia e un’igiene Grazie a tecnologia differenziata, stabilizzate trattate al 100% in modo superiore rispetto ad ogni altra gli interni completamente in acciaio naturale ed ecologico, conferendo superficie, ottima protezione contro laccato come gli arredi, conferiscono all’intera parete un aspetto più surreale muffe, umidità e agenti batterici. alle vetrine un aspetto meno e meno tradizionale. Inoltre è inodore, atossica e non tecnologico, grazie anche alle cornici presenta emissioni nocive rispondendo in legno anch’esse laccate su tutto Per la realizzazione degli arredi, pittura alle più elevate esigenze di legge il perimetro in vetro, e la base in legno delle pareti e resine a pavimento sono in caso di contatti con alimenti. alta con finti cassettini in legno, lascia stati utilizzati prodotti esenti da metalli Infine sono stati scelti corpi illuminanti la parte espositiva vetrata più visibile pesanti quali cromo o piombo, senza a led dimmerabili, alcuni con sistema dalla sala. Sono stati mantenuti diversi solventi tossici, aromatici, clorurati, RGB con effetto luce ambra nella elementi storici già presenti nel locale, per mantenere intatta la caratteristica sala principale per un’atmosfera per dare continuità alla sua storia; del locale come luogo di ristoro salutare. serale calda e soffusa. ×

95 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Intervento restyling di architettura d’interni contract luogo Roma Piazzale Del Colosseo progettazione Studio art&s Mondolfo, Pu committente Ristoro della Salute Stefano Rossi redazione del progetto 2016 realizzazione 2017 impresa edile Studio tecnico Ingegneria MDM, Roma dimensioni 120 mq

foto Amaneraphoto

Parete vegetale a cornice dell’arco in travertino romano

Zona di servizio e cassa

Mappe °10 96 / 97 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Piramide in ferro e vetro

Dettaglio banco vetrine e retro banco

Pianta

97 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Anima ritrovata Joy’s Coffee and Food a Osimo Stazione

“Joy’s Coffee and Food” nasce dal In questo spazio inafferrabile e senza seguendo una geometria introversa desiderio della committenza di creare confini nasce l’idea di creare una e disomogenea dovuta ai vari interventi qualcosa di unico ad Osimo Stazione. presenza forte realizzando un luogo bello che si sono succeduti nel tempo. Un nuovo locale inserito in un contesto ed accogliente, caratterizzato Il progetto supera tale limite e come urbano indefinito che fatica a trovare da una identità definita e facilmente in un caleidoscopio, ricompone gli spazi un senso di permanenza e condivisibile. Un luogo aperto giorno in un’immagine che viene percepita appartenenza forse perché e notte, in grado di fornire una come mutevole, ma coesa. Un insieme irrimediabilmente legato alla pluralità di offerta sia al viaggiatore sinergico e coordinato pensato come una dimensione del viaggio. Osimo Stazione contemporaneo che alle persone entità unica che collega, partendo è sin dalle sue origini considerato insediate nel territorio e capace dall’ingresso, la zona bar, la birreria, un luogo di passaggio dove, nella di attirare pubblico dalla stessa città la zona preparazione cibi veloci on dimensione dell’immaginario, ci si di Osimo e dai paesi limitrofi. demand per poi entrare nelle due zone ferma “solo per prendere un caffè”. La molteplicità delle funzioni è quindi la ristorante confinanti con la sala da tè Rappresenta infatti una porzione caratteristica di questo nuovo e la veranda esterna. A legare il tutto, della metropoli lineare, frutto della gastro~bistrot ricavato in un è il racconto che si dipana sotto la conurbazione avviata alla fine del XIX ex ristorante, dismesso, di quasi matita dei progettisti. Esso narra secolo, che si sviluppa da Vasto a Rimini 300 metri quadrati affacciato di una dimensione industrial e di una lungo la Strada Statale Adriatica. sulla S.S. Adriatica 16. dimensione domestic ed è capace di fare La planimetria del “Joy’s coffee and sentire il frequentatore a casa anche se food” si sviluppa nei vari ambienti “lontano da casa”. Sullo sfondo di una

Architettura / Food & Beverage

Mappe °10 98 / 99 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche progetto di Panoramiche Plan Design Architetti Associati 1° sala ristorante

Birreria

Sala da tè

scena dai colori neutri da officina la recuperati e ri-allestiti alle pareti, dimensione del vivere contemporaneo dai piani di appoggio in acciaio è stata quindi declinata al passato alle mensole abbattibili, dalle pareti con la scelta di oggetti di recupero attrezzate della zona bar pensate rigenerati pensati come tocchi per superare i limiti dimensionali di meraviglia capaci di stimolare ai controsoffitti in tavole l’immaginazione e di creare la “fatale” di legno naturale per ottimizzare attrazione: vecchi mobili retrò, consolles, il comfort acustico fino ai tendaggi specchiere, cornici, dormeuses, appositamente disegnati. poltroncine e divanetti dialogano con La commistione di elementi così diversi gli elementi in lamiera alternati alle tra loro, la miscela di stili e linguaggi grate di ferro lasciate grezze. Le zone differenziati, l’azione non scontata vengono poi sottolineate dalla diversa del recupero di oggetti la cui anima illuminazione pensata per caratterizzare è stata ritrovata e spinta nella in modo vocazionale ogni ambientazione. dimensione del ricordo creano un Per mantenere alto il senso dell’home ambiente ideale e magico al tempo made e della sostenibilità tutto è stato stesso, capace di accogliere e stupire.× realizzato in maniera artigianale con maestranze locali: dal riciclo creativo degli arredi ai vari oggetti decorativi

99 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Intervento impianto termico ristrutturazione, idraulico: restyling degli interni e Giancarlo Barletta, design degli arredi Osimo Stazione, An luogo illuminazione: Osimo Stazione - Biluce, Osimo, An Strada Statale Adriatica, Effetto Luce, 170 Castelfidardo, An progettisti opere in legno: Plan Design Architetti Falegnameria Associati – Danjel Grilli, Osimo, An arch. Annalisa Appolloni opere in ferro: arch. Anna Paola Martini Moschini di arch. Manuela Francesca Moschini Udilio & C., Panini Castelfidardo, An arch. Giulia Lampa opere di tinteggiatura: geom. Federico Ippoliti Fratelli Marasca, collaborazione Osimo, An ing. Marco Marziani recupero e rigenerazione committente arredi: Joy Bartolini Francesca Salvatore, redazione del Numana, An progetto e tappezzerie: realizzazione Tappezzeria Argentina, 2016 Osimo, An, imprese esecutrici tendaggi: lavori edili: Galassi Group, Euroedil, Osimo Osimo Stazione, An Stazione, An, opere in gesso: impianto elettrico: Mirco Sordoni, Elettro Zeta, Loreto, An Pianta Osimo Stazione, An dimensione 300 mq

Mappe °10 100 / 101 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Panoramica 2° sala ristorante

Vista dall’ingresso

101 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche tesi di laurea di relatore Parco fluviale a Fabriano Stefano Barile prof. arch. Gianluigi Mondaini Urban Regeneration Corso di Laurea correlatori in Ingegneria prof. Francesco Sforza, Edile-Architettura prof. Costanzo di Perna and River Water Control Università Politecnica delle Marche

Anno accademico 2015/2016 Ingegneria Edile-Architettura

Architettura / Tesi

Mappe °10 102 / 103 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Il progetto del parco fluviale a Fabriano è nato dalla visione dello e le aree verdi vengono recuperate e le sponde del fiume diventano stemma della città. Sull’effige cittadina sono rappresentati tre elementi la nuova piazza urbana. Sono creati spazi dinamici, paesaggi mutevoli principali: un fiume, un ponte e un artigiano. Questi tre soggetti hanno dove l’uomo e la natura possono interagire, è il luogo di incontro tra dato vita e hanno fatto prosperare Fabriano ma oggi sono fantasmi di cittadini e forestieri, il luogo in cui vengono scambiati saperi e storie un passato lontano, il fiume è stato coperto con un manto in cemento e di vita. L’idea progettuale si basa su un programma funzionale che con esso anche il ponte, i parchi e le botteghe sono state abbandonate, prevede diverse aree tematiche: polo degli eventi, polo della formazione le piazze sono diventate parcheggi nel cuore della città; l’intero fronte e i cluster. Lo sviluppo della città viene guidato, quindi, da un kit urbano si è trasformato in una serie di spazi degradati e privi di vita di strumenti, un abaco che propone interventi che intensificano mutando una città con una grande valenza storica e artistica in un il sistema dei servizi, interventi relativi a salute e sport, interventi luogo che ha perso completamente il contatto con le proprie tradizioni. che predispongono aree per eventi e aree workshop, interventi relativi Infinity River Park propone un passaggio dal passato al presente alla sistemazione del paesaggio ecc. Infinity River Park è un progetto attraverso una riscoperta dei luoghi e della propria storia dove natura, cucito su Fabriano, che dà voce alle richieste dei suoi abitanti, è un tradizione e cittadini diventano i nuovi protagonisti dell’ecosistema progetto “fluido” che crescerà insieme alla città diventando una nuova urbano. Il progetto Infinity riconnette Fabriano con il proprio fiume chance di crescita e di sviluppo per quella che è conosciuta in tutto e con i parchi introducendo un nuovo concetto di artigianato, le cartiere il mondo come “la città della carta”.×

Infinity River Park

Strategie di progetto

Fiume in secca

103 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Nuovo assetto Dal passato al presente: Infinity path, la nuova Toolkit di Piazza Garibaldi gli stessi luoghi interazione con il verde

Paesaggi mutevoli Percorso che connette Spazio per eventi il parco al centro storico all’interno del parco

Mappe °10 104 / 105 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 105 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche La call ha proposto di riflettere su un possibile paradosso: “rallentare” A 14—Palinsesto Marche ciò che per sua naturale vocazione si qualifica come vettore che La rilettura dell’infrastruttura: attraversa in velocità il territorio. Il valore di questo ipotetico rallentamento costituisce il reale valore aggiunto che l’infrastruttura dai non luoghi al “site-specific” porterebbe al territorio, non soltanto nei termini della mobilità di uomini e merci ma anche nei confronti di un’inedita relazione fisica ed evocativa con il territorio che attraversa. Relazione visiva, ludica, paesistica, innovativa perché inedita e ancora inesplorata. La call proposta sollecita un pensiero libero da pregiudizi in grado di stabilire utili “cortocircuiti” tra il viaggiare, la vita quotidiana e l’attraversamento dei luoghi, da vivere come nuova esperienza dei luoghi stessi verso i quali decidere, attraverso dei veri e propri avamposti ubicati nei canonici spazi di servizio all’attraversare, Università / UNIVPM il grado di approfondimento possibile del luogo stesso.

1 2 Università Politecnica delle Marche

Corso di Laurea in Ingegneria Edile Architettura

a cura di prof. Gianluigi Mondaini prof. Paolo Bonvini

con Associazione Culturale CENTO55 e PepeLab/Tonidigrigio

3 4 1. Gallerie dismesse Marco Ceccarelli Michelangelo Prencipe

2. Gallerie dismesse Luca Montironi Massimiliano Palummeri

3. Ponti e viadotti Luca Belvederesi

4. Ponti Viadotti Francesco Chiacchiera

5 6 5. Ponti e viadotti Eleonora Gaudini Fabio Ruscitto

6. Ponti e viadotti Gonzalez Morales

Mappe °10 106 / 107 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Far emergere l’invisibile, quello che può promettere la scoperta di appropriazione del territori che tange e per i quali può essere della profondità di quella sezione di paesaggio, laddove è subentrata di supporto per nuovi spazi pubblici capaci di raccontarli. l’abitudine dello scorrere e dell’attraversare senza appartenere, L’infrastruttura diviene così una sorta di membrana, capace di osmosi è la modesta ambizione dell’iniziativa. La call propone di sviluppare con il territorio circostante. I concept, rappresentati attraverso una immagini che siano capaci di evocare delle possibilità di uso alternativo singola immagine, raccontano come ogni area tra le cinque tipologie e più spesso riuso degli spazi di servizio all’infrastruttura autostradale proposte (se ne possono aggiungere anche altre in modo autonomo), A14 nel tratto marchigiano: spazi di sosta e rifornimento risponde a questa possibilità di proporre usi alternativi, ludici carburante, piazzole di sosta, riuso di cantieri temporanei, e innovativi per stimolare la fruizione dello specifico territorio. usi alternativi di ponti e viadotti e di gallerie dismesse o anche Un approccio nuovo, si diceva paradossale ma certamente intelligente, proposte di luoghi alternativi al suddetto elenco. di riusare, anche e soprattutto nel senso che moltiplica le Il progetto ipotizza di stabilire una nuova rete di relazioni creando possibilità d’uso di uno degli oggetti più monofunzionali che esistano, funzioni e servizi lenti che possano sfruttare l’infrastruttura sfruttandone e interpretandone le indiscusse potenzialità. × autostradale come un vero e proprio palinsesto di possibilità capaci, in parallelo all’uso veloce della stessa, di veicolare modalità lente

7 8

9 10 7. Aree di servizio e di sosta Francesco Sforza

8. Aree di servizio Marco Ceccarelli Michelangelo Prencipe

9. Cantieri temporanei Simone Bevilacqua Claudia Ceccarelli

10. Caselli Francesca Vittorini Andrea Tabocchini

11 12 11. Cantieri temporanei Silvia Serrani

12. Gallerie dismesse Martina De Santis Federico Falcioni

107 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche COAST2COAST 13 tra mare e città ma anche per reinterpretare il senso di questo Spazio vuoto/spazi pubblici spazio pubblico in una dimensione estesa dell’insediamento, nel rapporto tra costa ed entroterra. di Luigi Coccia Entro tale visione Piazza XX Settembre può essere assunta come un “hub”, un luogo in cui convergono impulsi provenienti dalla città Con il workshop internazionale di progettazione Coast2Coast, e dal suo intorno che contribuiscono ad arricchire la valenza giunto alla tredicesima edizione, si consolidano i rapporti tra pubblica di questo spazio, ma anche come un luogo da cui divergono l’Università di Camerino e la California State University. impulsi che vanno a rivitalizzare le aree interne, in particolare quelle Dall’8 al 12 maggio, nella Scuola di Architettura e Design, sede coinvolte dal recente sisma. Civitanova Marche, come molte città dell’Annunziata ad Ascoli Piceno, i partecipanti, ottanta tra studenti della costa medio-adriatica, ha accolto gli sfollati provenienti e tutor italiani e americani, si sono impegnati in una attività dalle aree terremotate che necessitano di luoghi di incontro, progettuale centrata sul tema dello spazio vuoto e sui nuovi di confronto e di scambio, luoghi per riflettere sul passato significati dello spazio pubblico. La sperimentazione progettuale ma soprattutto per immaginare il proprio futuro. ha interessato la città di Civitanova Marche e l’attenzione è stata L’Università, attraverso l’esperienza del workshop, ha offerto alla rivolta alla Piazza XX Settembre sorta sul sito dell’antica darsena città idee innovative sullo spazio pubblico, ha proposto dieci diversi antistante la fortezza quattrocentesca, attuale Palazzo scenari progettuali espressi attraverso modelli, disegni e animazioni Sforza, eretta a difesa del territorio. La recente demolizione video. La finalità dell’operazione è stata quella di alimentare il dell’edificio dell’ex-fiera, amplificando lo spazio vuoto, è stata dibattito locale, coinvolgendo i cittadini nella discussione sul destino considerata come una opportunità per ridefinire il rapporto della più grande piazza aperta sul mare lungo la costa adriatica. ×

COAST2COAST 13 Guest Critics Workshop Internazionale Kevin Fagan di Progettazione e Achille Michelizzi della California State University; Università Sara Cipolletti di Camerino/ Marco D’Annuntiis California State Silvia Lupini University Giulia Menzietti Emanuele Marcotullio coordinamento Cristiano Toraldo di Francia prof. Luigi Coccia dell’Università di Camerino; Maurizio Scarpecci 8–12 maggio 2017 in rappresentanza Convento dell’Annunziata, dell’amministrazione Ascoli Piceno di Civitanova Marche e Bruno Valeriani

Il workshop è stato condotto da Luigi Coccia e Alessandro Gabbianelli con il supporto di Dijana Bukvic, Giannella Cocco, Alessia Concetti, Mariagrazia Dalò, Silvia Diomedi, Marta Ortolani

Università / UNICAM-CAL STATE

Mappe °10 108 / 109 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Disegno di progetto

Sopralluogo guidato dal sindaco di Civitanova alla piazza tema del workshop e al laboratorio

109 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche del benessere sociale e culturale. Affrontare il tema della Back to the Sea riqualificazione delle aree oggetto del workshop ha significato La piazza più grande ricercare un alto standard di qualità urbana per questo luogo che è centrale per eccellenza nella città di Civitanova. Tale requisito della città adriatica è derivato dalla storia del luogo: l’attuale Piazza XX Settembre era originariamente una darsena antistante la fortezza di Maurizio Scarpecci quattrocentesca, poi spazio libero aperto sul mare dove i pescatori tiravano in secca le loro barche. Nella sua evoluzione Nella fitta trama del borgo marinaro di Civitanova Marche il grande storica questo luogo ha conservato un rapporto percettivo spazio vuoto definito da Piazza XX Settembre, dai giardini pubblici, e funzionale con il mare, nonostante il progressivo avanzamento dal Lido Cluana e dall’area dell’ex Fiera è stato oggetto di della battigia e la conseguente estensione spaziale in profondità, sperimentazione progettuale all’interno del Workshop Internazionale fino al raggiungimento delle dimensioni attuali. Gli usi che si sono Coast2Coast 13 – Università di Camerino e California State stratificati e le opere che in esso sono state realizzate hanno messo University. Lo spazio svolge un ruolo nevralgico nel sistema delle in crisi, nel tempo, questo rapporto. La recente demolizione dell’ex aree centrali della municipalità. Costituisce infatti una delle aree Fiera offre una opportunità di recuperare ed esaltare la relazione di principale concentrazione delle attività amministrative tra il borgo e la marina, dunque “Back to the Sea”, titolo del e commerciali ma anche di quelle ricreative, dello spettacolo workshop. I risultati della sperimentazione progettuale offrono spunti e del culto. È uno dei luoghi dalla forte capacità attrattiva e riveste interessanti finalizzati alla opportunità di riaffermare il ruolo un valore simbolico per la collettività. Una collettività che in questo centrale di questo spazio pubblico nella città, una peculiarità caso va identificata con quella della Municipalità Virtuale che espressa nella configurazione originaria del sito, che si rinnova fa riferimento a un sistema urbano caratterizzato dall’insieme dei nei progetti proposti attraverso la rivisitazione di assi percettivi comuni appartenenti al distretto calzaturiero, nell’ambito del quale e multifunzionali che, nell’intercedere verso il mare, offrono nuove si è strutturata, nel corso del tempo, una gerarchia delle strutture relazioni urbane. Oggetto di sperimentazione è stato il suolo. La economiche e sociali che vede Civitanova Marche qualificarsi come stratificazione di livelli ha generato spazi inediti; i trattamenti della luogo dello scambio di beni e servizi. Una città specializzata nelle superficie con acqua e vegetazione hanno concorso alla definizione funzioni terziarie non può essere da meno nell’offerta dei servizi: di un nuovo paesaggio. Nella varietà delle soluzioni, i progetti un basso livello di qualità urbana sarebbe espressione di criticità, offrono una opportunità di ripensare l’idea di spazio pubblico nella manifestazione di assenza di requisiti necessari per essere luogo città contemporanea come luogo identitario, storico e relazionale.

Gruppo 4 Gruppo 2 Panoramica Fernandez, Flores, Micucci, Baleani, Ciarapica, dei modelli Renzi, Ursan, Ventura, Guidi, Johnston, Viozzi: concept progettuale Patruno, Robinson, Snyder: fotomontaggio

Mappe °10 110 / 111 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 111 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 15a 15b

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15a – b. «fe.dVx» incisi sullo stipite della porta di accesso all’Appartamento della Jole. 16. Scritta di difficile interpretazione con il nome 10a. Esempi di scritte e disegni presenti 10b – c. Altri esempi di scritte e disegni presenti 15c. «fae.dVx» inciso sul muro dell’ingresso di Batista (possibile lettura: «La Batista B da Urbino 30 sui muri del palazzo. sui muri del palazzo. 31 36 principale del palazzo. a por fa scur»). 37

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Note 71. «W Girolamo Rossi da Pesaro Auditore degl’Eminentissimi Pio, Homodei, Delci, 70. «All’Eminentissimo Reverendissimo Bichi, Rasponi 1667». 1 La poesia è reperibile Monsignoreanche online: Cardinale 8 CarloDelci StramigioliLegato delli Ciacchi, 1660. Araldica indirizzato a «Fenice72. «Viva bella Monsignor patrona Lorenzo de questo Fiesco core», Vicelegato è seguito da 82 62. «Mejor es muerte honrosa que vida vergonzosa». 63. «Chi loda Urbino in Urbino non nacque...». 83 http://www.fondazionepascoli.it/2014/All’Illustrissimo Monsignoreecclesiastica. Montecatini La Legazione di Urbino Adi 7 1668 settembre». Poesie/pp20.html. -Pesaro. Pontefici, Governatori, Cardinali un cuore trafitto e dalle lettere De. L. P. → 41; un evviva indirizzato 94 Vicelegato». 73. «Gaetano de Cavalieri Vicelegato l’Anno 1711». 95 2 Vedasi in merito il cap. 3. Legati, Presidenti, Delegati apostolici e a tal Giulia è accompagnato da un cuore, colpito da un dardo, 3 Monica Miretti, Dal ducato di Urbino Vicelegati, in «Frammenti», n. 5, 2000, con le fattezze di un volto, dalla luna e dal sole → 42. al granducato di Toscana: Vittoria della pp. 149-239 (p. 178). Rovere e la devoluzione del patrimonio, 9 Giovanni Battista di Crollalanza, Sole e luna in un disegno di difficile interpretazione compaiono in Giulia Calvi e Riccardo Spinelli (a cura Dizionario storico-blasonico delle famiglie associati ai simboli maschile e femminile e a due teste d’uccello di), Le donne Medici nel sistema europeo nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, che ricordano un’aquila bicipite, in mezzo alle quali c’è un’esile delle corti, Firenze, Polistampa, 2008, Pisa, Presso la direzione del Giornale vol. 1, pp. 313-326. Su Vittoria della araldico, 1886-90, vol. II, p. 162. croce: un riferimento a un matrimonio ducale? → 43. Rovere cfr. Adelina Modesti, Diplomatic 10 Sulla lapide a piano terra, cfr. Le love stories che animavano la vita del palazzo non mancano, and Cultural Partnerships in Early Modern Fontebuoni, Destinazioni d’uso, p. 227; talvolta, di essere oggetto di commenti: «Franceschina inamorata Europe: Vittoria della Rovere and Cosimo III per quella in via Puccinotti cfr. http:// de lo mco [Marco?] compagno suo» → 44. In gran parte lodi e de’ Medici, in Giulia Calvi e Isabelle www.chieracostui.com/costui/docs/ Chabot (a cura di), Moving Elites: Women search/schedaoltre asp?ID=4575>. complimenti sono fatti da uomini che scrivono della bella di turno. and Cultural Transfers in the European 11 Stramigioli Ciacchi, Araldica Ci sono tuttavia anche dichiarazioni che sembrano fatte da donne Court System, , EUI Working ecclesiastica, pp. 176-180. (o da omosessuali?): «Vincenzo bello per me» → 45. Papers, 2010, pp. 157-181; Giovanna 12 Ibid., p. 180, p. 227: Lorenzo Fieschi, Benadusi, The Gender Politics of Vittoria vicelegato dal 1668, forse fino 1673. Sui muri del palazzo l’amore è oggetto di scritte in forma ora quasi della Rovere, in Giovanna Benadusi e 13 Ibid., p. 191, p. 231: Gaetano di aforismi, ora di sentenze moraleggianti: «amore sana cori», l’amore Judith Brown (a cura di), Medici Women: de’ Cavalieri, vicelegato dal 1710 al 1715. risana i cuori, sostiene uno dei nostri autori. «Fugite amanti ogni The Making of a Dynasty in Gran Ducal 14 Ibid., p. 196, p. 232: Antonio Spinelli, Tuscany, Toronto, Centre for Reformation vicelegato dal 1745 al 1747 (la scritta lacivo [= lascivo] amore perche egli apporta al fin pena e dolore», gli and Renaissance Studies, CA, 2015, pp. graffita forse non fu aggiornata). fa eco un altro writer → 46. 264-301. Sulle donne dei Montefeltro e 15 Cavalieri fu vicelegato fino al 1715, Anche le disillusioni d’amore in qualche caso mostrano reminiscenze dei della Rovere, cfr. Marinella Bonvini Stramigioli Ciacchi, ibid., p. 191, p. 231. letterarie: la frase «sdegno duo [= tuo] piu che amor amor in odio Mazzanti, Contesse e Duchesse d’Urbino: 16 Edward Corp, The Jacobites at Urbino: 7 politica e potere, in Angela Giallongo An Exiled Court in Transition, Palgrave torse» riecheggia un verso del Trionfo d’amore di Petrarca . (a cura di), Donne di palazzo nelle corti Macmillan, 2009, trad. it. I giacobiti C’è chi, verosimilmente deluso (o delusa), afferma di non voler europee. Tracce e forme di potere dall’età a Urbino 1717-1718. La corte in esilio più amare: «yo no chero mas amor no chero amar» → 47. C'è chi sbotta moderna, Milano, Unicopli, 2005, pp. di Giacomo III re d’Inghilterra, a cura 133-147. di Tommaso di Carpegna Falconieri, in invettive. Sullo stipite di una porta si intuisce «Milanesa signora 4 Fert Sangiorgi (a cura di), Documenti Bologna, Il Mulino, 2013. mia», ma nella loggia si legge – e la grafia pare proprio la stessa – urbinati. Inventari del Palazzo Ducale 17 Polichetti, Nuovi elementi per la storia «Millanesa unicha putana» → 48. Non mancano in effetti gli insulti. (1582-1631), Urbino, Accademia Raffaello, del palazzo, p. 170. 1976, p. 17; Fontebuoni, Destinazioni 18 Stramigioli Ciacchi, Araldica E non è difficile intuire aspre disillusioni osservando nomi cancellati d’uso, p. 228. ecclesiastica, p. 233. da violenti graffi. Un segno di abbasso risulta inserito anche davanti 5 Nando Cecini, Memoria e mito del 19 Renzo Paci, Federico Cavriani, alla scritta che magnifica la bellezza e gentilezza della signora Camilla Palazzo Ducale di Urbino nei testi letterari in Dizionario Biografico degli Italiani, dal XV al XX secolo, in Polichetti (a cura vol. 23 (1979). della quale si è detto. di), Il Palazzo di Federico da Montefeltro, 20 Stramigioli Ciacchi, Araldica Le pulsioni erotiche che possiamo cogliere sui muri del palazzo non pp. 125-134 (p. 128). ecclesiastica, pp. 153-155 (citazione tratta sono solo platoniche o angelicate: i disegni di falli, più o meno 6 Ibid. da Archivio di Stato di Pesaro, spiritosi, sono decine → 49a – 49b. Una scritta addirittura ricorda 7 Sulla croce è inciso 1658; tra gli Restaurazione, pp. 561-562). stemmi 1660. 21 Ibid., p. 220. il luogo («qui in questo loco cioè camera») dove nel giugno 1683 fu 41. Scritta che recita «W Fenice bella patrona «sverginata» una giovane «di grandissima consideratione». → 50. Sui 39. Scritta che tesse le lodi della «Signora 100 de questo core», seguita da un cuore trafitto 101 Camilla bella e ancor gentila [gentile] piu 62 e dalle lettere De. L. P. 63 ch ogni altra donna de questa corte», preceduta 40. Disegno con occhi in lacrime 60 però da un segno di abbasso. e doppio cuore trafitto. 61

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95 Mappe °10 112 / 113 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

92. Disegno di soldato. 94. «Giovanni Svegler svizzero 1732». 114 93 «Hans Hosng fon Crins 1633». 95. «Martin Burliman Ano 1775». 115 118 98a – b. Disegni di gambe e scarpe. 119 La pietra racconta Un palazzo da leggere

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Dal 29 marzo al 21 maggio ‘17 ha permesso di avere un corpus fotografico di cinque secoli e mezzo, sono in gran parte è stata allestita nel Palazzo Ducale delle incisioni di assoluto pregio”. incisi con oggetti appuntiti, sono cioè di Urbino la mostra “La pietra Al prestigioso istituto urbinate si deve graffiti; ma ce ne sono anche a carboncino, racconta. Un palazzo da leggere”, oltre l’ideazione del progetto, la sanguigna, matita, biro. Le scritte sono progettata dagli studenti e i docenti realizzazione del percorso narrativo, in italiano, latino, francese, tedesco, ISIA Urbino, con la direzione scientifica dell’allestimento, del virtual tour, della spagnolo… Ora sono rozze e incerte, ora dell’Università di Urbino Carlo Bo. comunicazione, del catalogo e del sito sono opere di calligrafia. Alcune recano solo internet della mostra. un nome, a volte datato; altre raccontano “Si tratta della prima esposizione di questo L’idea originaria era nata in un progetto eventi che vanno dalla vita quotidiana genere realizzata fino ad ora in Italia –ha di tesi di Manuele Marraccini, ex studente del Palazzo a notizie di politica commentato all’inaugurazione Il direttore ISIA che sugli studi della professoressa internazionale; alcune ricordano amori della Galleria Nazionale delle Marche, Raffaella Sarti dell’Università Carlo Bo, o conflitti; altre esprimono sentenze Peter Aufreiter – che ha potuto essere responsabile scientifica della sezione storica e giudizi moraleggianti… guardare, leggere, realizzata in tempi brevissimi grazie della mostra e studiosa dei graffiti decifrare questi segni fanno sentire alla collaborazione con ISIA Urbino del Palazzo Ducale di Urbino ha discusso fortemente vicini gli uomini e le donne che, e alla sinergia con l’Università degli Studi la sua tesi di laurea in Fotografia per per secoli, vollero lasciare tracce delle loro Carlo Bo”. Il direttore dell’ISIA di Urbino i beni culturali (2015), sotto la guida vite sui muri del “Palazzo in forma di città”.× Leonardo Romei ha ricordato che del docente ISIA Angelo Raffaele Rubino. con l’iniziativa “l’ISIA ha potuto mettere La mostra ha offerto ai visitatori la www.gallerianazionalemarche.it/ in campo tutte le sue aree di competenza possibilità di compiere un sorprendente palazzodaleggere/ più specifiche, a partire dal design percorso alla scoperta del ricchissimo dell’identità, a quello ambientale, editoriale patrimonio di scritte e disegni tracciati e tipografico, con un rilievo particolare sugli stipiti e gli architravi di porte e finestre, alle tecniche più avanzate impiegate sulle colonne e sui muri del Palazzo. per la fotografia dei beni culturali che Scritte e disegni, che spaziano su un arco Mostre

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La pietra racconta Un palazzo da leggere Palazzo Ducale di Urbino 29 maggio-21 maggio 2017-06-14 a cura di ISIA Urbino/ Galleria Nazionale delle Marche/ Università di Urbino Carlo Bo Peter Aufreiter Direttore Galleria Nazionale delle Marche Leonardo Romei Direttore ISIA Urbino Raffaella Sarti Direzione scientifica e testi, Università Urbino Carlo Bo

Referente responsabile del progetto Angelo Rubino Manuele Marraccini

Progetto di allestimento e comunicazione Marco Tortoioli Ricci

Pietro Amoruoso Stefania Borasca Veronica Gardinali Marco Tomassoli

Web e multimedia Matteo Dellepiane, CNR-ISTI Pisa Valentina Rachiele

Alessandro Casciaro Matteo Collina Marco Crivellaro

Illustrazione Sebastian De Bellis Maria Chiara Moro

Catalogo Silvana Amato Mauro Bubbico — Gloria Maggiori

Fotografia Veronica Marsili Giada Rossi

Film Maker Massimo Salvucci

Virtual tour Stefano Ciocchetti Vanja Macovaz

3D Danilo Salzano, Measure 3d Project Manager Giuseppe Biagetti — Michele Battistuzzi

Amministrazione Giuseppe Cuccaro

Mappe °10 114 / 115 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Immagini13. Studiare, dell’allestimento conservare, mostrare e particolari dei graffiti tratti dal catalogo della mostra

Nel 1996, durante una visita al Palazzo Ducale di Urbino, la mia attenzione fu catturata da una scritta incisa nel muro: una scritta fatta da un uomo, nel 1819, che dichiarava di essere in prigione in quella stanza, a suo avviso ingiustamente, e proclamava con un certo orgoglio di essere stato soldato di Napoleone: Crescentino1. Conservo ancor oggi, a più di vent’anni di distanza, la foto che scattai allora → 136. Quello di Crescentino non era un caso isolato. A uno sguardo più attento, il Palazzo Ducale si sarebbe infatti rivelato coperto di scritte e disegni, in prevalenza incisi sugli elementi lapidei (stipiti, architravi, ecc.) che sono in gran parte di una tenera pietra locale che si presta facilmente ad essere intagliata. Verosimilmente, tuttavia, in passato dovevano essere numerosi anche sulle pareti, poi tinteggiate2. Alcuni erano noti: se ne trova menzione, come avrei scoperto di lì a qualche tempo, già nel pionieristico libro di Giorgio Batini L’Italia sui muri, pubblicato nel 19683. Un certo numero era ed è considerato in studi sulla storia del palazzo: Luisa Fontebuoni, in particolare, ne ha sfruttati vari per individuare la destinazione d’uso degli ambienti nei diversi periodi4. Nessuno tuttavia li aveva studiati in modo sistematico. Negli anni successivi accarezzai spesso l’idea di farne un oggetto di studio, oltre che di curiosità. Ma non fu facile decidere come, con quale approccio. Essi apparivano una massa informe e aggrovigliata di segni, spesso indecifrabili. Quelli comprensibili, perché di facile lettura o perché decifrati con pazienza, restituivano una varietà di temi enorme, che sembrava difficilmente componibile in una qualche forma di narrazione. D’altronde, essendo una storica sociale, non mi interessava più di tanto sviluppare un’analisi di tipo strettamente paleografico. Una volta iniziata la schedatura mi appariva peraltro chiaro che ci sarebbe voluto un tempo enorme (o una vasta equipe

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141. Incisione che recita «Qui bene bibit bene dormit, qui bene dormit non peccat, qui non peccat in Paradisum protulat [forma non corretta in latino] Ergo bibamus» («Chi beve bene dorme bene, chi dorme bene non pecca; chi non pecca 188 va in paradiso. Quindi beviamo»). 189

115 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 116 / 117 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Scorci dell’allestimento nelle stanze di Ottiviano Ubaldini

Gli strumenti informativi

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26. Scritta attribuibile al duca Guidobaldo II 31 della Rovere. Graffito sull’arrivo a Urbino della Duchessa 27. Agnolo Bronzino, Ritratto di Guidobaldo II Vittoria Farnese della Rovere, 1532, Firenze, Palazzo Pitti. il 30 gennaio 1548 30. Scritta che informa dell’arrivo a Urbino della 28. Bottega di Tiziano, Ritratto di Vittoria Farnese, Duchessa Vittoria Farnese il 30 gennaio 1548. sec. XVI, Budapest, Museo delle Belle Arti. 31. Tacche che segnano sullo stipite di una porta 29. Tiziano Vecellio, Ritratto di Giulia la statura di Francesco Maria II a diverse età, 48 da Varano, 1545-1547, Firenze, Palazzo Pitti. accompagnate da date e evviva. 49

117 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche GamFratesi Eccellenza italo-danese

Industrial design

Mappe °10 118 / 119 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Stine Gam è nata a Copenhagen, in Danimarca nel 1975. Si è laureata architetto con un master in Furniture Design. Enrico Fratesi è Italiano, nato a Pesaro, nel 1978. Ha studiato architettura e si è laureato con un master in Design industriale. Gam e Fratesi hanno acquisito esperienza professionale in diversi studi di architettura in Giappone e Scandinavia prima di stabilire il proprio studio di design nel 2006. Lo studio ha sede a Copenhagen, anche se Stine Gam ed Enrico Fratesi sono continuamente in viaggio tra l’Italia e la Danimarca per la ricerca di nuovi progetti e la cura di quelli in corso. Nel tempo hanno messo a punto e sviluppato una caratterizzazione creativa data dalla fusione tra tradizione e rinnovamento, che si avvale di un approccio sperimentale ai materiali e alle tecniche utilizzate. Con la loro duplice tradizione, Stine Gam ed Enrico Fratesi disegnano sulla base del mobile classico danese fondato sull’artigianalità, integrando un approccio Italiano al progetto tipicamente Stine Gam ed Enrico Fratesi (foto Tuala Hjarno) concettuale. Comprendere la tradizione e affrontare attivamente il processo creativo in laboratorio sono Enrico Fratesi ha ricevuto gli strumenti utilizzati dallo studio per evolversi. il 9 maggio 2017 il premio Circolo della Stampa Il risultato sono progetti che rispecchiano con rispetto di Pesaro “per aver ribadito la tradizione incorporando storie, simboli e associazioni, e confermato a livelli altissimi spesso espresse attraverso un idioma minimalista. il suo e il nostro patrimonio di capacità creativa”. I loro prodotti illustrano chiaramente il processo e le tecniche che lo hanno creato, riflettendo un’esplorazione persistente della zona di confine tra armonia e disarmonia.

I due architetti-designer hanno ricevuto importanti premi e riconoscimenti, tra cui Elle Decoration International Design Award (EDIDA) come International Young Designer of the Year 2013, Finn Juhl Prize 2015, Ospiti

d’Onore 2014 alla Stockholm Furniture Fair 2014, Vico Balance screen Magistretti Award by De Padova, Chicago Atheneum Cappellini 2014 Museum of Architecture’s Good Design Award, Best Beetle Danish Designer 2012 by Bolig magasinet, ‘Walk the Gubi 2012 Plank award 2009’ e Best Danish Designer 2009 by RUM. Gam e Fratesi al tavolo di lavoro Il lavoro dello studio è stato esposto in prestigiose esposizioni tra cui la Triennale e Palazzo Litta a Milano nonché in personali al Museum of Art and Design di Copenhagen. Sono stati inoltre curatori di Mindcraft in Milano, Royal Danish Embassy a Tokyo e Design Miami/ Basel. GamFratesi collabora con numerose aziende note per la qualità del loro design come Cappellini, Hermès, Ligne Roset, Porro, Gebruder Thonet Vienna, Fontana Arte, Louis Poulsen, Gubi, Kvadrat, Axor. ×

119 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Sofà, sedia, tavolino Gebruder Thonet, 2016

Traveller divano letto, PORRO

Mappe °10 120 / 121 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Rewrite postazione da lovoro Ligne Roset

Voyage sedia, PORRO

121 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 122 / 123 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Ristorante Flora Danica Parigi interior design (foto Heidi Lerkenfeldt)

Ristorante Copenhague Paris interior design (foto Heidi Lerkenfeldt)

123 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Vetrine per Hermès Apple Watch, Japan Courtesy of Hermes Japan (foto Nacása && Partners)

Mappe °10 124 / 125 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Chariot Trolley

125 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Design/ Giochi didattici

Mappe °10 126 / 127 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Cave Cavam Un sacchetto di 120 pezzi di puro travertino per imparare a costruire

di Alessandro - ‘Sasso’ - Virgulti

Rosara, Ascoli Piceno In questa cava l’escavazione iniziò negli piccolo colle di pietra con poco verde anni cinquanta con mezzi rudimentali sopra ora è uno spazio vivo, dinamico, e completamente manuali. Cunei di ferro, che è teatro, laboratorio e casa. mazze pesanti e leve erano già efficaci, Uno spazio segnato dalle ferite pochi operai facevano tutto ciò che dell’escavazione che torna a pulsare serviva, tutti erano capaci di svolgere ogni di vita nuova. tipo di lavoro necessario. Poi negli anni Qui si crea, nel laboratorio di “Sasso”. ottanta tutto si fermò... e quel luogo Qui si gioca con Luca, l’Architetto divenne un immenso cratere, una ferita dei bambini. nella collina. Ora Cave Cavam ha come Qui si vive negli spazi totalmente immersi tema principale il recupero e la in una natura che da sola genera arte. valorizzazione di un territorio e quella Cava, che era pascolo per le pecore, un Qui... Cave cavam.

Il gioco è distribuito in un sacchetto di juta consultato nella pagina facebook di Cave e contiene 120 pezzi. Si tratta di 4 moduli Cavam oppure sul nostro canale youtube diversi, multipli tra loro, e si distingue dalle Cave Cavam -Tutorial Arco. comuni costruzioni per il materiale impiegato. Giocando si è portati a cercare una soluzione Con questi laboratori i partecipanti vengono perché i pezzi stiano uno sull’altro per la messi di fronte al “Travertino”, materiale da composizione di torri, case, muri o altro. costruzione per eccellenza. La persona che gioca è in confronto diretto con la realtà. Interessante è osservare come siano Infine, attraverso il “Sacchetto Cave Cavam” diversi e singolari i primi approcci al gioco, si ha l’occasione di sperimentare alcuni per distinzione di sesso ed età. Il primo principi base della fisica come i pesi e le leve. obiettivo per una bambina di 5 anni potrebbe essere quello di costruire un recinto o preoccuparsi dell’arredo della casetta appena tirata su, mentre per un maschietto della stessa età è di vitale importanza elevare Nel 2013 ho ideato e realizzato i primi la torre più alta dell’amico seduto a fianco. moduli da costruzione in travertino destinati al gioco e alla didattica. Già un anno dopo Varie sono le occasioni didattiche che è avvenuto il primo esperimento di vendita abbiamo proposto e in ognuna di queste al pubblico con la partecipazione a una c’è stato un grande interesse e manifestazione in Piazza Arringo ad Ascoli coinvolgimento da parte dei partecipanti. Piceno. Il risultato è stato significativo: In queste dimostrazioni insegniamo la la sorpresa dei passanti alla vista di costruzione dell’arco senza l’ausilio di colle piccoli pezzi di pietra, l’attinenza del gioco o malte. Con l’aiuto di mio fratello Luca, con la città e la principale materia prima che segue in prima persona il laboratorio dei suoi edifici e complessi architettonici, didattico per bambini vestendo i panni l’interessamento da parte di persone di ogni dell’architetto dei bambini, abbiamo età, la vendita al di sopra delle aspettative. realizzato un video tutorial che può essere

127 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Piazza del Popolo, Ascoli Piceno

Padre e figlia giocano nel confronto tra il travertino “padre” (la città) e “figlio” (costruzioni Cave Cavam)

I Mattoncini in una vecchia cassa di esplosivo utilizzato nella cava negli anni ‘60 prima di essere riposti nei sacchetti

I sacchetti di Juta Cave Cavam

Mappe °10 128 / 129 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 129 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Design green

Mappe °10 130 / 131 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Torte Verdi e Giardini pensierosi Alessandro Magagnini

di Cristiano Toraldo di Francia

131 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Nel 2008 avevamo vinto con Panzini Nel frattempo cresceva tra le serre del La visita al vivaio guidati da Alessandro e tre laureate dalla Facoltà di Architettura vivaio Magagnini e gli studi universitari una volta terminata la meraviglia delle di Camerino il concorso per l’allestimento a Imola, Alessandro, che concentrava serre, è un po’ come un tuffo nel passato, di uno dei giardini del Parco di Chaumont nella sua ricerca tutta l’esperienza ereditata lungo dei sentieri nei quali si a sur Loire con il progetto di “Un Giardino dalla nonna, dal nonno, dal babbo, artista raccogliere alcune foglie o fiori da farti da mangiare”. L’allestimento di questo di paesaggi, istaurando un rapporto con assaggiare e gustare nelle differenti giardino-orto utilizzava sementi provenienti la natura e con le piante che lo avrebbe sensazioni di dolce, acido, amaro, agrodolce da un’azienda bio di Filottrano e alcuni portato a immaginare una simbiosi con raccontandoti delle passeggiate di lui alberi da frutta provenienti dal territorio il mondo vegetale al di là del puro orizzonte bambino con la nonna ad assaggiare della Loira. Una grande e lunga tavola ornamentale tradizionale. Confesso l’amaro dei grugni o il dolce della vitalba. bianca attraversava lo spazio. Questo lungo il mio gradito stupore quando ho ricevuto E poi si sale ancora su con in alto il profilo segno bianco sarebbe continuato di lì in dono nel Natale 2016 una bella scatola sud di Recanati, che spunta dalle cime a poco sul grande campo incolto dietro cappelliera in cartone, aperta la quale dei pioppi, per raggiungere e dissetarsi la Facoltà sul Colle dell’Annunziata ad ho scoperto al suo interno una Torta verde alle fresche acque della Fonte del Budinello Ascoli ad indicare uno spazio tra alcuni dotata di una serie di cartellini e uno racchiusa in una cornice di mattoni alberi da frutto dove con gli studenti stampato nel quale mi si diceva che e capelvenere, ricca di storie e leggende abbiamo allestito uno spazio per mangiare quella composizione verde era un giardino fin dal tempo dei Romani. in convivio negli intervalli dello studio. o piccolo orto tutto da mangiare. Questo era uno dei “Giardini pensierosi” La visita si dipana come un racconto che allestivamo ogni anno come Non sapevo che con tale invenzione dove le piante sono continui interlocutori compensazione alla parte accademica chiamata “Green cake” Alessandro aveva e compagni di una storia che ci riporta del corso di Architettura del Paesaggio. già vinto nel 2015 un Oscar Green della indietro nel tempo ricordandoci di come Nel 2013 con i giardini pensierosi Coldiretti giovani per l’EXPO e in seguito la massa verde sia la più consistente vivente trasformati in piccoli orti portatili all’interno numerosi altri premi nelle varie sulla terra e come le piante siano i più di un centinaio di buste verdi COOP manifestazioni vivaistiche sparse in tutta longevi e resistenti abitanti del pianeta, abbiamo attraversato la città di Recanati, Italia. In realtà la Torta verde non era altro con i quali è importante imparare fermandoci in alcuni luoghi per che il progetto di un contenitore di a comunicare. Alessandro sicuramente noi significativi, allestendo piccoli dimensioni ridotte per rendere più con le piante comunica e ha istaurato orti/giardino urbani, fino alla piazzetta maneggevole e trasportabile un pezzo un continuo rapporto di reciproco aiuto del Sabato del villaggio. di quel prato “prêt à porter” –ovvero di una e simbiosi, che tenta con le sue creazioni grande tovaglia verde a base di Sedum – di trasmettere a noi tutti che spesso sulla quale Alessandro ha lavorato ci fermiamo al rapporto visivo estetico e sperimentato per anni e con la quale con il mondo vegetale. × ha rivestito per esempio la tavola del buffet del suo matrimonio.

Mappe °10 132 / 133 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Alessandro che indossa il cilindro nel quale sono applicate le Tillansdie che vivono e crescono nel cappello

Tovaglia di prato prêt à porter applicata come tovaglia da cerimonia (foto Martina Marzioli)

Snack garden: Sedum inserito nelle scatole di sardine

Oasi naturale nel vivaio Fratelli Magagnini

Green cake

Green cake su alzata di vetro (foto Martina Marzioli)

Green cake inserita nel suo imballo da torta

Tovaglia prêt à porter per addobbare spazio per photo booth (foto Cristina Affede)

133 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Cilindro di Tillansdie (foto Cristina Affede)

Cappello di corteccia e Phalaenopsis (foto Cristiano Toraldo di Francia)

Cappello di corteccia e orchidee (foto Cristina Affede)

Tricorno in feltro color cioccolato e bombetta in feltro verde con Tillansdie

Fonte del Budinello, oasi di pace e serenità

Green cake in sottovaso di marmo inserita come centro tavola (foto Cristina Affede)

Mappe °10 134 / 135 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 135 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche La felicità è una private chef tutta per te

Mi chiamo Felicità e sono una Private Chef.

Sono italo americana. Aver vissuto parte della mia vita in America, parte in giro per il mondo, e buona parte in Italia – in particolare nelle Marche – mi ha aiutato a capire usi e costumi, gusti ed esigenze delle persone. Ecco perché cinque anni fa ho deciso di avviare la mia attività di private chef a Londra e a New York, dopo aver avuto svariate esperienze nel campo e in particolare aver lavorato nel ristorante di un noto club privato. La mia attività iniziale era rivolta a VIP (tra gli altri Madonna e Alain Delon), poi – pensai – perché non ottimizzare il mio tempo e la mia professionalità e metterla a disposizione delle persone comuni presso la loro abitazione? Ed eccomi qua, questa è ora la mia professione: una chef a domicilio. Nel mio tempo libero ho scritto il mio primo libro che poi sono diventati due, certa del fatto che mettere su carta i benefici di ciò che noi mangiamo ogni giorno potesse aiutare la salute di tutti, grandi e piccoli, uomini e donne, in modo che tutti potessero iniziare ad avere un rapporto con la tavola in modo diverso e più salutare.

La riservatezza è tutto nel mio lavoro, come del resto nella mia vita privata. Non amo parlare molto di me, anche se mi piace parlare di cibo e di alimentazione con tutti. Il cibo è uno dei doni più grandi che il Cielo ci ha dato e gli va dato il giusto peso: fare la spesa oculatamente, evitare gli sprechi e ottimizzare le finanze che si hanno a disposizione per poter mangiare in modo salubre. Mi sono affacciata a questo mondo, anche perché non disponevo ancora delle risorse economiche per gestire un locale tutto mio, ma il mio sogno rimane quello di aprire un ristorante, possibilmente nelle Marche.

Ricette d’autore

Mappe °10 136 / 137 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Dopo un lungo periodo di trasferte tra New York e Londra, decido di tornare in Italia, in particolare a Porto Recanati, ma la mia vita lavorativa cambia, scopro che la mia professione non è così in auge nelle Marche. Mantengo i contatti con l’estero e mi concentro su Roma e Milano dove già sono nota grazie al passaparola con l’estero. Decido nel frattempo di fare un mio orticello, dove coltivare alcuni ortaggi e le piante aromatiche più ricercati e consoni al mio stile di cucina. La grande soddisfazione è stata partire con qualche piantina fino ad arrivare a più di 200!

Le mie origini (la mia nonna cherokee mi ha molto insegnato) e la mia creatività sono le fondamenta del mio lavoro. In cucina ho sempre uno stereo a portata di mano: lo accendo, e a seconda degli ingredienti che ho a disposizione e del mio mood, scelgo la playlist, e libero la mia fantasia come fa il pittore con una tela bianca e i colori. Poi creo, creo, creo. I sapori, i colori, la salute sono le combinazioni ottimali per le mie ricette – tutte originali e poche rivisitazioni. Trovo il copiare un modus operandi abbastanza banale e non fa parte di me. Lo scopo principale dei miei piatti è la piena soddisfazione di tutti i cinque sensi contemporaneamente:

la vista – la presentazione Organizzo pranzi e cene nelle case private, dei miei piatti deve essere sempre mettendo a disposizione dei padroni di casa armoniosa nei colori e nella forma perché la mia esperienza e la mia creatività possa determinare il giusto approccio in cucina, cucinando talvolta per un numero alla degustazione di persone che può arrivare a 70. I menù studiati con i clienti vanno da uno l’olfatto – il profumo che scaturisce svariato numero di antipasti, primi, secondi, dalla mia creazione è un viaggio attraverso pane, pizza e dolci, il tutto studiato in base paesi sconosciuti e giardini in fiore alle esigenze da loro espresse, potendo sopperire, ove necessario, alla presenza il tatto – il boccone sulla forchetta di intolleranze fino a vere e proprie prima di entrare in contatto con il palato allergie, come ad esempio la celiachia

deve dare quella sensazione di morbidezza e l’intolleranza ai latticini e creando menù La private chef Felicità e giusta consistenza che crei curiosità vegetariani e vegani quando richiesto. ad assaporarlo Curo tutti gli aspetti di un menù che vanno Grissini alla curcuma e cumino dalla spesa all’impiattamento delle portate. il gusto – il risultato dell’incontro Mi occupo della preparazione – tutto Moscardini su letto ottimale tra la mia creazione e il palato rigorosamente fatto da me, dalla carne di topinambur Don’t be so shy - Imany di chi mangia è la sensazione di un piacere (dal filetto alla cacciagione) alle verdure, diffuso a partire dalla bocca. dal pane alla pasta ai dessert, ma ciò che preferisco cucinare è il pesce, cotto o crudo: Insalata mista del mio orto Kissing Strangers - DNCE La musica è la mia “compagna di vita”. è l’alimento che stimola maggiormente Da questo mio modo di essere e vivere la mia fantasia. Pasta di farro nasce Food&Music, il marchio che mi con seppioline e kiwi You’ve lost that lovin’ Feelin’- contraddistingue e che titola i miei libri Tra i servizi che offro ci sono anche Righteous Brothers con la combinazione delle mie due consulenze a bar, chalet e ristoranti più grandi passioni. per la creazione e/o rinnovo dei menù. La mia professione mi permette di offrire ai clienti la giusta attenzione e un’esperienza gourmet all’altezza di un ristorante, nel comfort della propria casa. ×

137 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Cucina & musica Libri e impegno sociale

Il mio primo libro – Food&Music – è una volto a valorizzare le proprietà naturali emotivi o fisici di vario genere (bambini raccolta di circa 200 ricette e varianti da me degli ingredienti. “Cucinando con Amore, dislessici o obesi, celiaci, anziani soli) create, nelle quali descrivo i benefici degli mangiando con Felicità” è il mio motto i benefici che si possono trarre dal cibo ingredienti che utilizzo, proponendo tempi ed è sicuramente la dimostrazione che e dalla musica vissuti in condivisione, dalla brevi di realizzazione che vanno dai 20 mangiar bene significa curare il corpo preparazione del cibo alla convivialità, in un ai 30 minuti, l’utilizzo moderato di olio e sale e la mente. ambiente favorevole al superamento di tutte e come sostituirli nella quotidianità le barriere che purtroppo la nostra società con spezie ed erbe aromatiche. Il secondo libro – Food&Muisic Vol. II – non è ancora pronta ad affrontare. è una raccolta di svariate ricette nelle quali Ciò nasce dalla necessità di riportare a sottolineo l’importanza di una corretta Si organizzano incontri con genitori e con chi dimensione d’uomo il piacere di una buona alimentazione a beneficio della nostra salute si prende cura di queste persone, si lavora cucina, senza tante elaborazioni che spesso sempre corredato dalla “giusta” musica. insieme alla preparazione del cibo e alla sua sembrano ostacoli. Apparentemente, si parla Il 5% dell’incasso dalla vendita dei libri è degustazione, si mettono a punto programmi più di “food” che di “music”: la musica devoluto alla AOM-Associazione Oncologica specifici di alimentazione e modus operandi è ciò che ispira la mia arte culinaria ed Maceratese. che saranno utili anche nella quotidianità. è un elemento irrinunciabile quando cucino. Il progetto – coordinato dall’avvocato Nelle oltre 300 pagine del libro, viene Food&Music Therapy è un progetto sociale Roberta Bizzarri – ha respiro internazionale, descritto uno spaccato di cucina italiana, che ho ideato e a cui mi dedico in stiamo ricevendo molte richieste nelle reinterpretato secondo la mia arte, con collaborazione con psicoterapeuti, educatori, Marche, a Bologna, Milano e Londra dove un approccio leggero, povero di sale e olio, medici per proporre a persone con disagi abbiamo già realizzato i primi incontri.

Grano saraceno e coda di rospo Semifreddo al caffè e crema al profumo di mandarini cinesi di menta con scaglie di cioccolato Whistle - Flo Rida That’s Amore - Dean Martin

Seppioline in insalata e rapa rossa Skin - Rag’n’Bone Man

Farfalle al salmone e tartufo estivo Scampo ripieno in campo di violette Symphony - Clean Bandit Feat - You’ve got the love Zara Larsson Florence + The Machine

Mappe °10 138 / 139 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Cestino di melone ripieno Preparazione creata sulle note di insalata di tonno di ‘Stars’ (Simply Red)

Ingredienti Procedimento Infine preparare il tonno che va lavato, Mezzo melone bianco Sbucciare il mezzo melone, svuotandolo asciugato e tagliato a cubetti. Scottarlo per filetto di tonno pinne gialle fresco 200 g dai semi. Intagliarlo all’interno e all’esterno pochi minuti su una piastra antiaderente pera Williams 100 g a piacimento e porlo in frigorifero. preriscaldata e farlo raffreddare. barattiere (Cucumis melo) 100 g finocchio 100 g Procedere con la salsa: lavare e asciugare Aggiungerlo e amalgamarlo al composto borragine 1 foglia con carta da cucina la melissa e la già pronto in frigorifero e lasciare riposare melissa 1 foglia boraggine, porle in una ciotola, aggiungere il tutto per altri 10 minuti. zenzero in polvere 5 g lo zenzero, il sumach, il peperoncino tritato sumach 5 g e ripulito dai semi, l’olio evo e il pizzico di Recuperare il melone in frigo, riempirlo con mezzo peperoncino fresco sale, tritare il tutto con il mixer. Una volta il tonno, la salsa, le verdure e servire. olio extra vergine di oliva 200 ml ottenuta una salsa cremosa riporla in frigo. un pizzico di sale Per la guarnizione si consiglia l’utilizzo fiori misti eduli q.b Sbucciare la mezza pera, il barattiere e di fiori eduli. il finocchio e tagliarli a piccoli cubetti. Aggiungerli alla salsa preparata in precedenza e lasciarli riposare in frigorifero per 10 minuti.

139 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche L’incubatore di giovani designer Opos ha quest’anno promosso un concorso aperto a designer, studenti e scuole di Architettura sul tema “Lo Stimolatore del proprio immaginario”. Tra i finalisti, gli allievi ed ex allievi di Disegno industriale e ambientale dell’Università di Camerino Davide Biancucci, Valerio Di Giannantonio, Vincenzo Miranda, Ludovica Rosato, Paolo Silvestri. I vincitori hanno esposto i loro progetti – che qui pubblichiamo – in una mostra presso ASPSTORE in corso Garibaldi 104 durante il Fuori Salone del Mobile.

Milano Fuori Salone/ UNICAM

141 Mappe °9 Luoghi percorsi progetti nelle Marche OPOS 2017 Lo Stimolatore del proprio immaginario

L’idea dello Stimolatore del Proprio Immaginario nasce da una riflessione sull’attuale comunicazione nelle zone urbane ad alta frequentazione. Nello specifico è stata analizzata l’area a ridosso dello spazio asap in corso Garibaldi 104. La zona è molto affollata dalle ore 17 fino a tarda notte, prevalentemente da giovani tra i 16 e i 35 anni. Il loro comportamento appare piuttosto ripetitivo, con una tendenza a passare tempi anche molto lunghi concentrati sul proprio smartphone. Dall’«Osservatorio Opos», che si trova proprio al centro di questa area, riscontriamo un totale disinteresse da parte di questo pubblico rispetto a qualcosa di alternativo, non solo nei confronti di ciò che viene proposto in asap, ma anche in altri spazi del quartiere. Da qui la ricerca di una nuova forma di comunicazione, un elemento da installare sullo spazio pubblico nel raggio di 100 metri da asap. Un progetto di design di servizio che avesse come obiettivo quello di stimolare qualcosa di diverso. Un elemento che proponesse una comunicazione non intrusiva, priva di messaggi pubblicitari. Qualcosa di materiale e allo stesso tempo di immateriale che stimolasse l’esplorazione e l’immaginazione. Un elemento che si opponesse a internet, con un approccio meno dinamico e più poetico. ×

Opos

141 Mappe °9 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mani-Polo I progetti vincitori degli allievi ed ex allievi UNICAM Mani–polo L’oggetto nasce con l’intento di fornire uno strumento in grado di distogliere l’individuo contemporaneo dal proprio mondo virtuale e stimolarlo all’esplorazione di nuovi immaginari. La sfera contiene al suo interno Corso Garibaldi 10:00 am Corso Garibaldi 10:00 pm una materia che può essere modellata e manipolata, una materia in continuo divenire. Lo scopo è quello di sostituire SFERA fosforescente composta da due elementi una manualità statica e ripetitiva con

BIOPLASTICA: amido di mais, H2O, succo di limone, glicerina, xilitolo una più dinamica e creativa, destinata ad utenti sempre più immersi in uno GUANTI elastici scenario distopico fatto di relazioni

GUARNIZIONI in gomma vulcanizzata sociali caotiche e veloci. Si instaura così una nuova formula di LUCE INTERNA supporto in metacrilato con luce led interna comunicazione indiretta tra gli individui dove la materia, in continua evoluzione, è plasmata e modificata costantemente Modalità d’uso Esploso secondo il loro immaginario. Finestra Finestra La finestra è il terzo progetto che lascia libero arbitrio all’immaginazione. Tutti noi, nella nostra vita, almeno una volta, abbiamo scritto o disegnato sul vetro lasciando così un segno della nostra fantasia. Questo manufatto è un prodotto di riflessione cangiante avendo al suo Vetro appannato interno un sistema di raffreddamento che permette all’utente di poter creare Corso Garibaldi, 104 e cancellare immagini continuamente. Il nostro intento è quello di stimolare la persona, costantemente “assente” e legata al proprio smrartphone, a fermarsi e potersi concedere un momento differente per poter comunicare ed esprimere.

Gli autori dei progetti Unicam: Ludovica Rosato Davide Biancucci Valerio Di Giannantonio Paolo Silvestri Vincenzo Miranda

Modalità d’uso Esploso

Sistema regolatore di temperatura del refrigeratore in base alla temperatura dell’aria esterna

Mappe °10 142 / 143 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Pasquino Pasquino Sul Pasquino, l’antica statua “parlante” di Roma, venivano appesi cartelli con scritte satiriche per denunciare Sistema di proiezione e sbeffeggiare i potenti e le loro vicende. Era un modo diretto e immediato di esprimere gli umori del popolo, “parlando” al popolo. Il nostro Pasquino ha lo stesso modo di rivolgersi ai passanti, Corso Garibaldi, 104 essendo al tempo stesso stimolatore e produttore di immaginazione.

Scorrimento testo tramite sistema con manovella e È dotato di un nastro innalzato da una nastro trasportatore manovella che riproduce scritte e disegni prodotti dalla fantasia. Tutto ciò viene pensato per distogliere dalla realtà e stimolare la curiosità e l’immaginario.

Immagina e proietta Modalità d’uso

Esposizione esterna e interna dei progetti in ASAPSTORE

143 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 144 / 145 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Gravity Messages from Earth

progetto di Riccardo Diotallevi

Installazione alla Galleria Giordani Milano Fuori Salone 4-9 aprile 2017

design Riccardo Diotallevi architetto collaboratori Francesca Stroppa ingegnere e Deborah Luzi designer ricami Graziano Giordani collaboratori Giovanni Fiorentini designer scultura Giuliano Giuliani committente Graziano Ricami srl, Venarotta, Ap imprese esecutrici Graziano Ricami srl Venarotta, Ap Linea Inox snc, Jesi, An dimensioni sviluppo struttura superficie verticale 26 mq, orizzontale 8 mq, obliqua 5 mq interasse pannelli: 425 mm dimensioni sculture: 1310 × 920 × 330 mm (Nicchia) e 860 × 640 × 80 mm (Quadra senza titolo) caratteristiche tecniche sistema modulare articolato in assi di legno Okumè 25 mm e giunti in acciaio inossidabile ø 25 mm

foto Umberto Torromacco

Milano Fuori Salone

145 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Gravity è il sostantivo inglese che ricamatori, in un progetto che interpretasse ha indossato tessuti ricamati montati denota sia la forza di gravità che il messaggio negativo di madre Terra su pannelli quadrati o formelle tonde, lo stato di serietà e austerità, quelli come generatore di una nuova energia a comporre un vestito. che il recente terremoto ha imposto per scuotere gli animi delle persone verso ai nostri territori. una positività che spingesse a risollevarsi. Il linguaggio grafico del ricamo, un segno di unica lettura che ha attraversato tutti Graziano Ricami, azienda di eccellenza per È nato così Gravity, un allestimento-incontro i pannelli, è stata la riproduzione l’arte del ricamo, conosciuta nel mondo tra le arti, nel quale un sistema strutturale è del sismogramma, il tracciato dei movimenti grazie alle esclusive lavorazioni di abiti stato capace di dare vestibilità agli ambienti tellurici descritto dai pennini del sismografo d’alta moda, si trova nell’Ascolano vestendoli di tessuti ricamati; al centro, che disegnano le oscillazioni della terra in e ha vissuto il sisma con grande coraggio le installazioni scultoree di Giuliano Giuliani, relazione al tempo e all’intensità del sisma. e spirito di iniziativa. L’imprenditore Graziano artista ascolano che vive visceralmente Giordani, sin dall’immediata emergenza in contatto con la sua materia, il Travertino. Nella rielaborazione a ricamo, gli inchiostri del sisma, ha attivato incontri e tavoli Le sue opere testimoniano la precarietà del sismografo sono stati sostituiti dal punto di discussione tra pubblico e privato della nostra epoca attraverso l’uso tappeto nei pannelli quadrati e da paillettes al fine di innescare dinamiche atte della pietra locale, in cui cavità, fenditure colorate nelle formelle tonde. I pannelli a migliorare la grave situazione. e tagli inflitti alle forme tolgono sono stati resi ancora più descrittivi alla materia la gravità del suo stare attraverso l’applicazione di grandi paillette In occasione del Salone del Mobile 2017 attraverso un’arte incisiva e leggera. trasparenti sapientemente cucite, di Milano nella Galleria Giordani, come che per gravità pendono nel vuoto. un mecenate del Rinascimento, Graziano Con il sistema Gravity si possono creare Gravity è stata una sperimentazione, Giordani ha coinvolto Riccardo Diotallevi superfici verticali, orizzontali o inclinate un’operazione di ricerca che ha voluto per il design e Giuliano Giuliani per la per dare spazialità e comfort agli ambienti. comunicare una visione, un confronto scultura, insieme a un team, tutto La sua ossatura strutturale, allestibile tra la creatività e il saper fare in grado marchigiano, composto dai due figli Adriano da un libero assemblaggio di assi di legno di attivare dinamiche sociali per superare e Antonio, da stilisti, designer e tanti esperti mediante un semplice nodo metallico, le stesse avversità. ×

Sezione fronte ingresso Pianta piano terra

Sismogramma Sistema con utilizzo (foto Francesca delle formelle tonde Stroppa)

Visione d’insieme Inaugurazione

Ricami con sovrapposizione di paillette vetrificate

Mappe °10 146 / 147 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 147 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 148 / 149 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Progettisti

Riccardo Diotallevi Lucia Frassineti Felicità Romagnoli Mario Talacchia architetto architetto private chef architetto DiotalleviDesign art&s m + 39 392 5184025 vicolo Buio 1 60035 Jesi An viale Cavallotti 29 60035 via S. Sebastiano sn [email protected] t + 39 0731 209186 Jesi An 61037 Mondolfo Pu www.foodandmusicbook. m + 39 331 8518517 t + 39 0731 813058 t + 39 0721 957738 com [email protected] m +39 335 350 196 f + 39 0721 936630 [email protected] [email protected] Archea Associati diotallevidesign.com Architecture design Lara Andreini Marco Casamonti Silvia Fabi Gabriele Magrini Giovanni Polazzi Michele Magrini via della Fornace 30/R ingegneri 50125 Firenze Studio Ingegneria t/fax + 39 055 685202 Magrini archea.it via San Giuseppe, 18 60035 Jesi An t/f + 39 0731 208831 Stefano Santarelli Barbara Vallini ingegneriamagrini@gmail. Santarelli & Partners Moreno Vallini GamFratesi com Studio di progettazione Vallini Architetti Associati Enzoeusebi+Partners design studio www.magrini-ingegneri.it via A. Novello 9 via S. Francesco 37 via Marco Polo 1 Vermundsgade 40B,st. 60035 Jesi An 60030 Santa Maria Nuova An 64014 Martinsicuro Te DK 21000 Copenhagen Ø t +39 0731 212819 t + 39 0731 246220 m + 39 0861 761311 Denmark f +39 0731 219153 m + 39 338 9568182 / [email protected] [email protected] studio@santarelliandpartners. 347 4918829 enzoeusebi.it gamfratesi.com com [email protected] santarelliandpartners.com

Stefano Barile ingegnere architetto Kometensingel 521 1033BP Amsterdam Netherlands m + 31 633 428292 + 39 340 8524039 barile.stefano.rec@gmail. com Marco Filipponi Alessandro Magagnini Alessandro Virgulti architetto agronomo paesaggista Sardellini Marasca ‘Sasso’ Studio Brunetti Filipponi m + 39 333 7425904 Architetti scultore e Associati ilfioredeifioripoesia@gmail. via de Bosis 8 Cave Cavam via Isonzo 138 com 60123 Ancona m +39 3331704967 60124 Ancona fratellimagagnini.com t +39 071 2073835 [email protected] t + 39 071 206503 facebook.com/fratelli Nazareno Petrini fax +39 071 2082631 facebook.com/cave.cavam/ fax + 39 071 201179 magagnini architetto studio@sardellinimarasca. info@studiobrunettifilipponi. Raffaele Solustri com it ingegnere [email protected] studiobrunettifilipponi.it Studio Petrini-Solustri sardellinimarasca.com Paolo Bifani & Partners ingegnere via Fornace 6/a 60030 Serra de’ Conti (AN) viale Felice Cavallotti 38 60035 Jesi An m + 39 329 t + 39 0731 4916914 [email protected] 879657/879904 fax + 39 0731 879918 [email protected] petrinisolustriand partners.it Luca Virgulti Michele Profeti insegnante di Storia Cristiana Paesani dell’Arte Milvio Magnoni architetto dei bambini Milvio Magnoni–Interior Paolo Schicchi Cave Cavam Design architetto m +39 3286026517 via San Marco via Domenico Berti 9 [email protected] 60035 Jesi An 60044 Fabriano An facebook.com/cave.cavam/ m +39 333 8486039 t + 39 24005 [email protected] [email protected] Mario Cucinella Architects srl Plan design via F. Flora 6 architetti associati 40129 Bologna Annalisa Appolloni t +39 051 6313381 Marco Marziani f +39 051 631 3316 Anna Paola Martini Mario Cucinella Studio Manuela Francesca Panini INC. Giulia Lampa 584 Broadway #1201 Federico Ippoliti New York, NY 10012, USA via Leopardi 7/9, t+1 212 431 9191 60027 Osimo Ancona mcarchitects.it info@plandesign,it www.plandesign.it

149 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Festival

Mappe °10 150 / 151 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Ratatà Festival ! 4° edizione

151 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Concerto al foro boario di Villa Potenza

ZOO Vanvere

Mostra mercato

Mappe °10 152 / 153 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Ratatà è il festival di fumetto, illustrazione, di rinascita culturale locale il filo conduttore A sostegno di questo vorremmo segnalare editoria indipendente che si svolge a di questa edizione, attraverso esposizioni gli innumerevoli inviti ricevuti per partecipare Macerata e quest’anno ha compiuto quattro che hanno avuto un legame diretto con con ruoli di primissimo ordine a festival anni. Durante il festival, Macerata si riempie questo tema e la creazione di una rete di caratura europea, come il Monstre di mostre, workshop, incontri, feste dedicati sempre più fitta con le forze motrici culturali, a Ginevra, il Tenderete a Valencia, il Crack al mondo dell’illustrazione, del disegno, del politiche, sociali che da sempre animano a Roma, il Borda a Lucca, l’Afa a Milano fumetto, del nuovo muralismo e dell’editoria il nostro tessuto di comunità. etc. etc., oltre alla definizione sempre più indipendente. Questa edizione ha ricalcato riconosciuta di una “scuola maceratese” la struttura della scorsa edizione, divenendo Formula potenziata in fatto di disegno, editoria, illustrazione, ancora di più itinerante e intrecciata Abbiamo dunque potenziato la formula che fumetto contemporaneo, che nel nostro al tessuto urbano maceratese: la mostra lo ha contraddistinto lo scorso anno, con piccolo abbiamo aiutato ad affermarsi. mercato, scheletro portante della esposizioni di artisti internazionali e nazionali manifestazione è stata allestita all’interno all’interno degli spazi simbolo della città Maisons Perdues (Europa) dello storico spazio del Mercato delle Erbe, (musei, gallerie pubbliche e private, locali In questa edizione vorremmo segnalare le esposizioni e gli eventi erano invece commerciali in sintonia con lo spirito del in particolare una mostra prodotta e curata dislocati in spazi pubblici e privati del centro festival, spazi di recupero), una mostra dal festival stesso, una collettiva di artisti storico di Macerata e delle zone limitrofe, mercato sempre più nutrita di collettivi ed contemporanei che hanno nel disegno una compreso il CSA Sisma che negli anni editori da tutta Europa, workshop dedicati delle principali peculiarità espressive. passati ha ospitato l’intera kermesse. sia a professionisti di settore sia a neofiti, La casa è involucro, è sicurezza, è memoria Molte esposizioni sono continuate per con attenzione particolare alla formazione e ricordo ma è anche fondamento su un paio di settimane, inserite all’interno creativa di bambini, incontri con autori, cui costruire la propria singolare esistenza. di un tour culturale cittadino non limitato concerti e performance con musicisti legati Quando questa concezione, insita nell’uomo ai soli giorni del festival. Le presenze stimate a doppio filo con le arti visive. Nella sempre sin da quando storicamente ha smesso in quattro giorni di festival si sono più forte convinzione che un festival debba di essere nomade, viene messa in discussione aggirate sui 10.000 visitatori. nutrirsi della linfa propria di un territorio e da eventi catastrofici o non dipendenti che viceversa un territorio debba trovare in dalla propria volontà, a vacillare è il concetto Un desiderio di rinascita un festival nuova linfa vitale, in un processo stesso di identità. In quanto la casa è anche La quarta edizione del Ratatà Festival di stretta reciprocità, le direzioni in cui limite, confine, muro fra un dentro e un fuori, è nata in un periodo quanto mai intenso vorremmo che il Ratatà Festival continuasse fra il mondo occulto e la nudità della propria e tumultuoso sia per il nostro territorio ad evolversi sono due: da una parte che esistenza. Ripensare la propria vita è qualcosa che per le persone che operano per la sua divenisse sempre più un festival cittadino, alla quale noi uomini contemporanei ci stiamo organizzazione. Il rapporto con un territorio un appuntamento importante e riconosciuto pian piano disabituando, ma che ci riviene vessato da violenti eventi sismici e dalle dalla popolazione maceratese, e, al brutalmente riproposto dai grandi e piccoli difficoltà della ricostruzione, con una realtà contempo, un momento di confronto ludico sconvolgimenti naturali e storici. La paura sociale ferita nelle intenzioni, i problemi e profondo con un immaginario altro; e l’ignoranza verso la figura del migrante, personali che questi eventi hanno portato dall’altra che il festival sia un evento ad esempio, trova una delle sue più violente nelle nostre stesse vite, ci hanno fatto più altamente professionale e di settore, in cui manifestazioni nello slogan “aiutiamoli volte pensare se iniziare anche quest’anno artisti, collettivi, artigiani dell’immagine a casa loro”, espressione dell’incapacità quella serie faticosa ma estremamente e dell’immaginario possano confrontarsi, incancrenita di comprendere la rinuncia, gratificante di riunioni, incontri, litigi, crescere, scambiare visioni e impressioni, ad opera di coercizione o per propria volontà, pensieri, progetti che sono l’ossatura all’interno di un dialogo sempre più alla sicurezza di una casa. La paura, forse invisibile ma fondamentale del Ratatà. internazionale e cosmopolita, al di là di corpi proiettati verso lo spazio delle infinite Alla fine è stato proprio il desiderio delle logiche del mercato e della politica, possibilità dato dalla mancanza di pareti, di rinascita personale unito al bisogno delle chiusure provinciali e autoreferenziali. fisiche o identitarie che siano, contenitrici.

Michela Pennesi Mostra-mercato Ratatà book project with: Claudia Palmarucci di tre giorni con oltre Festival di illustrazione, Joanna Concejo Marisa Ventura 120 partecipazioni (artisti, fumetto, editoria Malgorzata MAUKO Tommy Gun Moretti illustratori, stampatori, indipendente Korczak (Mauko) Mariececile collettivi, case Macerata Joanna Ambroz Martina Graziosi editrici indipendenti), 20/23 aprile 2017 Lewandowska Anita Habluetzel Esposito Marta Tomiak provenienti Stefano Teodori da tutto il mondo Direzione artistica Dasza Voronina, Staff Accademia a cura di Associazione Karolina Jeske Belle Arti Macerta, UniMC Culturale Ratatà Ada Augustyniak Ratatàtronic una mostra interattiva Organizzatori In mostra Personali dedicata ai migliori Lisa Gelli Hipkiss (Gb), di artisti nazionali videogiochi indipendenti Illustrazione e immagine Video: Stefano Teodori Nicola Alessandrini Kevin Lucbert (F) e internazionali del panorama italiano coordinata: Alia SImoncini Enrico Fiammelli Christine Brey (D) tra cui Jesse Jacobs ed internazionale Nicola Alessandrini+Lisa Animazione sigla: Lorenzo Bartolucci Denis Riva (I) Anke Feuchtenberger Gelli, con supporto video: Francesco Forti / Ibrido Ugo Nooz Torresi David de la Mano (E) Professor Bad Trip tecnico di Francesca Studio Francesca Zenobi Giorgio Pignotti (I) Aurélie William Levaux Torelli e Daniela Ferko musica: La Tosse Grassa, Puste miejsce przy stole (PL) per la segnaletica feat Gianni Morandi

153 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Officine Uto

Inaugurazione Simone Rea Juan Bernabeu Museo della carrozza

Gaba

Duma

Antichi Forni

Mappe °10 154 / 155 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

Mirionima

Ratatronic

155 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche

DAM

Lavare a mano, Ibro

Le città hanno gli occhi Lele Marcojanni Bottega del libro

Mappe °10 156 / 157 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Massimiliano Vitti, murales Inaugurazione La poderosa

Run, murales Mercato delle erbe

This is not a Love Song Juke Box all’Idrogeno

Giulio Vesprini, murales

Enciclopedia dei pesci blu Diana Blu Ultrafragola

Magic boobs Simone Manfrini Romcaffè

157 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Rubriche ADI Impresa Docet ADI/MAM Le imprese del design italiano Imprese salgono in cattedra Arte/Report XXI Bookcase INU

La Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino, con sede ad Ascoli Piceno, ha ospitato, ad aprile e maggio 2017, il ciclo di incontri “ADI Impresa Docet”, un format culturale ideato e promosso, fin dal 2010, dal Dipartimento Imprese dell’ADI (Associazione per il Disegno Industriale), che offre agli studenti universitari di Disegno Industriale l’occasione di conoscere e dialogare con alcune eccellenti imprese del design italiano.

L’iniziativa ha l’obiettivo di avvicinare da subito le imprese e gli studenti, ovvero i giovani futuri designer, trasferendo loro, in modo concreto, l’importanza e il ruolo della cultura di impresa nella storia e nell’evoluzione del design italiano. Proprio per questo i responsabili di quattro imprese del design, socie dell’ADI, per un giorno diventano docenti nelle aule universitarie e raccontano agli studenti la loro storia, le loro strategie di produzione e di mercato, i rapporti con i designer affermati ed emergenti, l’evoluzione tecnologica e culturale della propria azienda, i progetti e le strategie di comunicazione, i loro prodotti di successo e quelli che, pur innovativi, non hanno mai visto il mercato. Le imprese sono sempre state, fin dal dopoguerra, attori fondamentali del Sistema Design Italia e sono depositarie di un’importante parte della cultura italiana del design che le ha rese famose e rispettate nel mondo. “ADI Impresa Docet”, quindi, è, in primo luogo, un’opportunità per consentire alle imprese del design italiano di restituire ai giovani questo contributo di cultura, prezioso e utile per il loro futuro, e, contemporaneamente, per accorciare le distanze tra mondo della formazione e mondo del lavoro, delineando le possibilità di collaborazione con le Università, gli studenti e i giovani designer. I quattro incontri di “ADI Impresa Docet”, svoltisi recentemente presso la Scuola di Architettura e Design di Unicam e organizzati in collaborazione con la Delegazione Marche, Abruzzo e Molise dell’ADI, hanno avuto come protagoniste quattro aziende leader nei loro differenti settori: Technogym, Magis, Riva 1920, BTicino. Per Technogym, è intervenuto Mario Fedriga, Industrial Design Manager dell’azienda; per Magis, Barbara Minetto, responsabile Marketing e Comunicazione; per Riva 1920, Maurizio Riva, titolare e fondatore dell’impresa; per BTicino, Marco Fiorentino, Media Relation Manager. Ognuno di loro ha condiviso con gli studenti la visione sul design che la propria azienda ha generato nel tempo e le principali tematiche di ricerca e sviluppo per il futuro. I giovani, con interventi e domande, hanno cercato di comprendere più a fondo le modalità di relazione e lavoro tra designer e imprese nelle differenti realtà aziendali. Molti studenti, inoltre, hanno chiesto la disponibilità di poter visitare le aziende, a testimonianza della voglia di toccare con mano la dimensione del fare e del produrre, così importante per chi si sta formando alla professione di industrial designer. Incontri come questi di “ADI Impresa Docet” sono auspicabili e dovrebbero diventare una pratica consolidata, in quanto sono rigenerativi e rivitalizzanti per tutti: per i giovani studenti che esplorano una diversa dimensione, reale e concreta, del loro percorso di formazione; per l’Università ospitante che ha l’occasione di far conoscere, alle aziende che intervengono, le proprie attività didattiche e di ricerca e le proprie specificità; per i professionisti, architetti e designer, per l’occasione di incontro diretto con le imprese e come modalità di aggiornamento continuo ed, infine, per le aziende italiane che “salgono in cattedra” come attività di comunicazione, scouting e ricerca di nuovi talenti.

Lucia Pietroni

ADI/MAM Delegazione Marche, Abruzzo e Molise www.adi-mam.it

Mappe °10 158 / 159 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche BTicino

Magis

Riva 1920 Technogym

159 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche “50+! Il grande gioco dell’industria La storia dell’impresa italiana in oltre 50 soggetti

a cura di Francesca Molteni cura editoriale e redazionale Roberta Busnelli coordinamento e organizzazione Valentina Buitta Giulia Polizzotti progetto grafico ma:design progetto allestimento Franco Raggi produzione MUSE Project Factory Allestimento Giuseppe Binati

31 Gennaio – 15 Aprile 2017 Poltrona Frau Museum Tolentino

Mostre

Mappe °10 160 / 161 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 50+! In mostra gli oggetti-icona storici dell’impresa italiana

Il grande gioco www.museimpresa.com dell’industria

Cinquanta + ! oggetti che hanno fatto la storia dell’impres italiana

A cura di Francesca Molteni

31 gennaio 15 aprile 2017

Poltrona Frau Museum via Cristoforo Colombo Tolentino Mc

La mostra sarà visitabile concept design - madesign.it dal martedì al venerdì 15.30 –19.30 sabato 9 –13 e 15.30 –19.30

La visita è libera e gratuita

Con il patrocinio di

M Vari ambienti della mostra, Poltrona Frau Museum, Tolentino (foto Alessio D’Aniello-Poltrona Frau)

Poltrona Frau Museum, associato l’esperienza del brand Poltrona Frau, ma Poltrona Frau Museum Museimpresa dal 2013, ha ospitato anche quella delle grandi aziende che hanno È lo spazio espositivo aziendale progettato nei mesi scorsi la mostra, curata da rivoluzionato differenti settori merceologici. da Michele De Lucchi e ospitato in una Francesca Molteni, dedicata agli oggetti porzione dell’edificio industriale di Poltrona che raccontano il “made in ” Oggetti di storia industriale dalla valenza Frau a Tolentino. Luogo dell’incontro e che hanno cambiato costume, storia, simbolica straordinaria: sacri e domestici, tra la realtà produttiva e il mondo esterno, economia e stile di vita della società museali e casalinghi, realizzati da grandi custodisce, in 1400 mq totali, un’ampia italiana. firme o da piccoli artigiani hanno plasmato collezione di materiali, prodotti e documenti l’immaginario collettivo di una nazione con originali dell’attività dell’azienda. Un’esposizione iconografica di 50 e più innovazioni tecnologiche rapide, orgogliose oggetti che hanno fatto la storia dell’impresa e inattese. Sono grandi, piccoli, evidenti La scelta del luogo è un omaggio italiana, scelti dalle collezioni degli archivi o nascosti, fissi o mobili, potenti, dolci, al territorio marchigiano nel quale l’azienda, e dei musei associati a Museimpresa, misteriosi e insospettabili. fondata a Torino da Renzo Frau nel 1912, si con la collaborazione dei loro curatori. è trasferita all’inizio degli anni ’60 creando Una macchina del tempo che ha preso vita Si è trattato della sesta tappa italiana del con esso un solido legame rafforzatosi nel negli spazi del Poltrona Frau Museum, al fine tour di 50+!, che contemporaneamente corso di quasi cinquanta anni grazie alla di raccontare la storia del design italiano sta avendo un grande successo anche competenza del tessuto produttivo attraverso gli oggetti, le invenzioni, all’estero, dove viene promossa e allestita in regionale e al coinvolgimento della le intuizioni, gli azzardi nati dall’ingegno collaborazione con il MAECI-Ministero degli comunità locale. dei capitani d’industria e dei poeti delle Affari Esteri e con le Ambasciate italiane L’esposizione è stata dunque interprete fabbriche, dei visionari delle officine, nonché locali. Singapore, Dakar e Algeri sono le dell’eccellenza italiana di cui Poltrona Frau delle maestranze dei vari luoghi del lavoro. prossime capitali ospiti la mostra, mentre è ambasciatrice nel mondo. Una storia comune che collega tutte le Caracas, Kuala Lumpur, Muscat e molte eccellenze italiane che è stata narrata altre hanno già offerto ai visitatori [email protected] nel museo corporate per divulgare non solo il racconto della storia dell’impresa italiana. www.poltronafrau.it

161 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 1971 1969 1968 Torna 1967 1965 1965 1962 1959 1958 Salta 1956 1956 indietro un turno! di 2 caselle! 1974

Tira 1981 1984 1986 1988 1988 1988 1988 1991 Torna 1998 2002 2003 1976 2 volte! all’inizio!

Partenza 1733 1829 1848 1848 1863 1864 1886 1894 1898 1910 1923 1927 1930 1932

Algeri, Algeria - MAMA Museum of Modern Art - Chongqing, Cina Istituto Italiano di Cultura di Algeri Consolato Generale

Chongqing, Cina Museo della Scienza

Hanoi, - Casa Italia Istituto Italiano di Cultura

Mappe °10 162 / 163 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 1965 1965 1962 1959 1958 Salta 1956 1956 1955 1953 Tira 1952 1952 1948 un turno! 2 volte!

1947 1988 1988 1988 1991 Torna 1998 2002 2003 2006 2007 Salta all’inizio! un turno! Il grande gioco 1946 dell'industria Tira 2 volte! 1946 1886 1894 1898 1910 1923 1927 1930 1932 1934 1935 1938 1940 1946 1946

Dakar, Senegal - Musée Leopold Sedar Senghor Ambasciata Italiana a Dakar Museimpresa–Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa Nasce a Milano nel 2001 per iniziativa di Assolombarda e Confindustria con l’obiettivo di individuare, promuovere e mettere in rete le imprese che hanno scelto di privilegiare il patrimonio culturale aziendale all’interno delle proprie strategie di comunicazione. La creazione di un sistema di archivi e musei aziendali, la diffusione di standard qualitativi e la promozione del concetto di responsabilità culturale dell’impresa sono tra gli scopi principali dell’Associazione. www.museimpresa.com

Sede Ordine degli Architetti, Milano

The Nice Place, Oderzo (Tv) Kuala Lumpur, Malesia

163 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Quel profumo di buono e di pulito come dicevano le nonne era allo stesso CURA tempo lo stare bene nelle proprie cose interiori e l’essere ordinati per il mondo. Propre alla francese, che significa pulito, intimo, adatto. Per generazioni Pierpaoli – Cosmesi il profumo sublime del bucato era quello del sapone di Marsiglia, un simbolo, e detergenza eco-biologica un immaginario. Quel ricordo, spostato di segno, torna alla mente dentro gli spazi produttivi di un’azienda fondata nel 1939 da Armando Pierpaoli, un imprenditore che nel secolo scorso commerciava in lisciva, alcool e soda - nomi che rimandano ai lini bianchissimi stesi ad asciugare, alle sbucciature sulle ginocchia, alla materia prima che si usava nelle famiglie di Cristiana Colli per l’autoproduzione del sapone.

Imprese

Mappe °10 164 / 165 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Nello stabilimento di Senigallia – con il che non si chiama solo export e quote di che non si limita alle certificazioni – che reparto cosmetico soggetto a forti restrizioni mercato ma giusto valore ai contadini che comunque ci sono tutte, da quelle ICEA igieniche per lavoratori e visitatori, aria a producono materie prime per le produzioni a quelle della Vegan Society UK su oltre pressione positiva e atmosfera controllata ecologiche, bio e vegan. È questa la cultura 100 prodotti – ma si fa carico delle come da protocolli internazionali, ISO 22716 che ha portato nel 2008 alla riconversione biodiversità e dello sviluppo di comunità, e standard GMP – le tre componenti della strutturale dell’azienda guidata dal CEO quelle prossime e quelle lontane. detergenza di alta qualità, sostenibile ed Giovanni Spinozzi – un chimico che si occupa Qualche esempio della complessità? ecologica si combinano in infinite alchimie anche della qualità – Mauro Balducci, anima La creazione di un tensioattivo ricavato a costituire i prodotti della gamma baby care, organizzativa e produttiva, e Paolo Chiavaroli, da olio lampante di oliva biologico che cosmesi, casa. Lì tutto è asettico con grazia, direzione commerciale: insieme hanno gestito coinvolge oleifici del Salento, con una filiera si lavora immersi nei profumi naturali, la legacy e il passaggio generazionale corta come alternativa al cocco e alla con una colonna sonora musicale fatta con visione rispetto ad acquisizioni, filiere palma oggetto di produzioni intensive di suoni soffici che accompagnano le fasi di fornitura, customizzazioni progressive che ridisegnano paesaggi ed ecosistemi. di lavorazione dei settori creme e detergenza per prodotti e clienti, partnership Con la stessa simmetria l’azienda mantiene nella combinazione dei tre elementi costitutivi che garantiscono la presenza capillare l’uso del olio di babassù brasiliano la cui delle linee di prodotto – tensioattivi, nel retail specializzato e in quello biologico produzione aiuta le comunità del Sud America olii essenziali, estratti. All’origine c’è una ed equosolidale. In parallelo si è sviluppata a sviluppare modalità di emancipazione grande sapienza tecnica che si è sempre una cultura dell’innovazione fatta di sociale ed economica, così come promuove affiancata alla pratica vera e non retorica investimenti stabili e crescenti in ricerca un progetto di coltivazione della lavanda della responsabilità sociale, prima ancora tecnica e specialistica, quella legata alla a Senigallia attraverso la Cooperativa che diventasse un protocollo da esibire negli chimica di prodotto, ad approvigionamenti 11° Ora. Un meccanismo virtuoso audit e nei meeting con gli stakeholders. controllati e garantiti e sperimentazione tra luoghi, mercato, scambio sociale, Una coerenza profonda tra modello di di nuove componenti, ma anche quella accesso e valorizzazione delle risorse business, gentilezza verso il pianeta, desideri dei significati, della trasparenza, della dentro un’economia circolare per le persone dei consumatori, detergenza per la persona comunicazione, del customer care rispetto e le comunità. e la casa. Questo sguardo sul mondo ha alla quale con precisione e cura si accolgono significato relazioni abituali con le reti della dubbi, domande e richieste di una clientela cooperazione sociale e del commercio equo esigente, informata, competente. e solidale, appartenenza a una geografia Dentro una sostenibilità concettuale ed etica

165 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche La gestione delle materie prime, l’organizzazione rigorosa delle bag in box – semilavorati pronti al passaggio nei package per lo scaffale– speciali software di gestione e sofisticate tecnologie che diversificano i settori creme e detergenza, garantiscono un controllo di qualità e una tracciabilità totale per cui in qualunque momento è possibile ricostruire la genesi di qualunque prodotto. Negli ultimi quattro anni il fatturato è raddoppiato, e anche il numero dei dipendenti rispetto ai quali benessere e un welfare dedicato – come l’asilo condiviso Nelle pagine precedenti e in questa pagina, con la città – sono valori irrinunciabili. immagini dell’azienda, “Le partnership con aziende di eccellenza, dei prodotti università e player della distribuzione e del packaging sono leve per l’innovazione di prodotto e di processo – spiega Spinozzi – e per una vera sostenibilità orizzontale. Di recente abbiamo sviluppato uno spray solare certificato Vegan, senza nano particelle, ecobiologico, una unicità in Europa, testato sull’ecosistema marino –alghe, pesci, molluschi dai biologi dell’Università Politecnica delle Marche all’interno dello spin off Ecoreach, che azzera il potere distruttivo e devastante delle creme solari.

www.pierpaoli.com

Mappe °10 166 / 167 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Più in generale i processi virtuosi di filiera che riguardano le produzioni, il packaging, i trasporti obbligano a una ricerca sui materiali e le buone pratiche che superano tecnicismi e certificazioni. E qualche volta le imposizioni legislative, o le scelte di attori forti, che obbligano le catene di fornitura a comportamenti obbligatoriamente virtuosi – come nel caso della water footprint – determinano cambiamenti tangibili e irreversibili”. È come dire che quel packaging sobrio e seriale che chiede attenzione, trasmette sicurezza ed esprime trasparenza, prima che un sapone, uno shampoo, una crema è un deposito dinamico di storie, invenzioni e prospettive, per comunità persone e paesaggi. Vicini o lontani, comunque sotto lo stesso cielo. ×

167 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Les liaisons dangereuses Eva Frapiccini

di Andrea Bruciati

“Ma l’arte non è un bene largito per sempre all’umanità: è una funzione e come tale relazione...” Giulio Carlo Argan, “Aut Aut”, agosto 1966

Dreams’ Time Capsule project installation view da Al Qasba area, Maraya Art Centre Sharjah, Emirati Arabi, 2016

Arte / Report XXI

Mappe °10 168 / 169 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Dall’apertura sul mondo, che che compongono il senso di collettività un percorso tra fiction e realtà, tra storia contraddistingue le recenti ricerche intorno e condizionano il nostro vissuto individuale” letteraria e storia della scienza. all’immaginario e all’individuo, Eva Frapiccini afferma. Questo mi permette di decostruire riporta l’attenzione su di un sistema di l’affidabilità verso i comuni sistemi di codici relazionali, indagandone le modalità La sua posizione è quella di un’antropologa conoscenza e disfare i mezzi di diffusione strutturali attraverso una mediazione mossa da una tensione politica, in quanto considerati ‘sacri’ come biblioteche, musei, antropologica prima e concettuale poi. Volge la riflessione che conduce è essa stessa documentari, articoli, classifiche ufficiali, l’operazione artistica sul piano dell’analisi chiave di interpretazione e di analisi su una che rispondono al concetto di auctoritas”. e la esercita nei confronti del linguaggio realtà sociale che presenta segni sempre Eppure lo scarto rispetto alla norma, stesso dell’arte concentrandosi per lo più allarmanti di disequilibrio e di involuzione la differenza, la frattura potrebbero più attorno alla relazione convenzionale civile. In questa accezione Eva Frapiccini produrre effetti positivi perché nonostante che i segni instaurano con le cose. alterna una disamina leggera ma non meno la coscienza sembri non progredire “La mia poetica tratta i meccanismi invisibili penetrante sul nostro vissuto, animando in una ‘comunità di destino’, come afferma di costruzione della conoscenza, dell’etica, la parte rimossa o meno sondata, secondo Edgar Morin, essa può rappresentare e della memoria emozionale che è comune un itinerario di riscoperta ‘dissacrante’. una opportunità nuova se ne recuperiamo a tutti e costruisce le memorie collettive. L’artista dichiara: “Nella mia pratica le funzioni critiche ma autentiche Le distanze storiche e culturali sono artistica, il documento d’archivio viene di ‘decisione e scelta’. diventate il campo di studio in cui mi muovo spostato dal suo contesto originale e ruotano attorno ad un’utopia, per me per raccontare una nuova storia; creare Una teoria della crisi in fondo, quale metodo affascinante, cioè la scoperta di fili nascosti, personaggi fittizi, ma possibili, e tracciare operativo per una diversa consapevolezza. ×

Magnifici Misteri video 7’42’’, HD cam, 2012

169 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Muri di Piombo, installation view dalla mostra Roma. via Caetani, dalla serie Muri di Piombo, Focus on Contemporary Italian Art, Museo MAMbo - stampa cromogenica e stampa digitale, 2005-07 Museo d’Arte Moderna di Bologna, Italia, 2009

Mappe °10 170 / 171 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 171 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Demanio Marittimo km 278 In una società dove i rapporti si anelano ma non si vivono, la relazione fra persone, che soggiace ad ogni mutamento e novità, diventa VII edizione/ 21 luglio 2017 un’utopia da cui solo rifuggire. Priorità è togliere ogni ruga dalla propria pelle, ogni sguardo prensile, ogni carezza per un dialogo fra sordi dove proiettare solo il proprio ego, anch’esso oramai svaporato a narrare il mutare delle forme dietro ad un’apparenza che non si invera in carne. Quale è oggi il ruolo in corpi nuovi: dell’artista allora? Auspico, in questo quarto episodio, un intervento eversivo, non ‘politicamante corretto’ da parte di chi ha qualcosa Media as Performance da trasmettere in maniera profonda, intima, perché intervenire sulla superficie delle cose non ci basta più. L’azione, la responsabilità di un atto, è forse l’unico strumento rimasto per chi intende evolversi oltre la propria rappresentazione, per coloro che vogliono, desiderano, In nova fert animus mutatas dicere formas corpora. violentano la profondità dell’essere in attesa di una risposta, O dei, se vostre sono queste metamorfosi, ispirate in un mondo oramai muto a qualsiasi altra sollecitazione costruttiva. il mio disegno, così che il canto dalle origini del mondo ‘The world is yours…’, pubblicizzava un dirigibile nel cielo anni ’80 si snodi ininterrotto sino ai miei giorni. di Scarface, ma quanto è rimasto di quella logica senza scrupoli, (Publio Ovidio Nasone, Le Metamorfosi I, 1 - 4) egotica ma comunque trasformatrice, destabilizzante proprio perché

Cristina Calderoni

Nice to meet you interactive performance audio 00:02:00, 2017 https://soundcloud.com/cristina-calderoni/nice-to-meet-you-2017

Mappe °10 172 / 173 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche creativa, liminare solo in apparenza alle derive politiche e populistiche L’assunto di esplicitare le diverse pratiche artistiche quali azioni che si registrano nella nostra mediocre attualità. invasive e dinamiche, è pertanto al centro del progetto a narrare Mi piace pensare che sia rimasta quell’incoscienza, quella forza il mutare delle forme in corpi nuovi: Media as Performance propulsiva in tante ricerche borderline, autentiche e pertanto non azione inedita concepita per il Demanio Marittimo km 278 anno VII. riconosciute, che ancora una volta vogliono, sgomitano, richiedono Sei giovani promesse per una performance catalizzante, organizzata attenzione e fuoriescono quali ‘voci contro’ dal coro. Bello riscoprirsi per incursioni, dove il passaggio fra la dimensione concettuale sporchi ma con una energia rinnovata, bello potersi confrontare dell’artista e la nascita di un’opera intesa come processo, vede oltre i luoghi comuni e dividere gli occhi, le mani, i pensieri autentici, coinvolti gli spettatori in una sfida prometeica dal tardo pomeriggio non pre-confenzionati, non omologati, non devitalizzati. fino alle prime luci dell’alba grazie a realizzazioni plastiche, Una dimensione del mondo, per una notte, dove si allertano tutti iconografiche e retiniche dalla diversa natura. i sensi, dove si ipotizza una diversa conformazione del reale al di là dei nostri pregiudizi culturali. Come corpi, che mutando elargiscono Cristina Calderoni (Ravenna, 1990), Nina Ceranic (Belgrado, 1992), frequenze positive, i protagonisti di questa avventura raccontano Nicolas Magnant (Poitiers, 1978), Filippo Marzocchi (Bologna, 1989), vicende secondo una logica bellica e assieme seducente, che nasce Carolina Pozzi (Seriate, 1994), Marta Spagnoli (Verona, 1994) dal confronto al fine di costruire una piattaforma interrogante sono i fautori di questo incontro immersivo e dialettico volto ad e non meramente contemplativa, e così ipotizzare una diversa un’esperienza condivisa, il tutto per una diverso reportage sulle mutazione fluida della sensibilità, ‘cangiante’. modalità temporali della creatività contemporanea più attuale. Andrea Bruciati Nina Ceranic

Kermit è qui per caso olio su tela, 166x180cm, 2016

173 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Nicolas Magnant

Basket chair sedia modificata e ricucita, 20x21x89cm, 2016

Filippo Marzocchi

No Past No Future exhibition view, Galeria Fran Reus, Palma de Mallorca, 2017

Mappe °10 174 / 175 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Carolina Pozzi Marta Spagnoli

Intreccio di piani Senza titolo, acilico su tela, 205x160cm, 2017 pennarello su carta, 21x14,8cm, 2017

175 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Germano Celant Precronistoria 1966-69

Bookcase a cura di Manuel Orazi

Macerata Quaderni Quodlibet

Formato: 160x225 mm Pagine XL-192 ISBN 9788874628964 Anno: 2017

Mappe °10 176 / 177 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Il periodo tra il 1966 e il 1969 è segnato da sintomi di uno sconvolgimento artistico, risultato anticipatorio delle vicende linguistiche che, dopo la Pop Art, hanno dato corpo alla Minimal Art, alla Conceptual Art, alla Land Art, all’Arte povera e alla Body Art. Questa precronistoria, stesa da Germano Celant nel 1972 e pubblicata nel 1976 da Centro Di, Firenze, prende in esame gli avvenimenti collettivi – costituiti principalmente da mostre e da fonti scritte, quali saggi, pubblicazioni e dichiarazioni – che prefigurano questi movimenti, affermatisi anche per l’uso di media tecnologici o non tradizionali, quali fotografia, videotape, disco, libro e film. Il materiale raccolto è di tale importanza storica da spingere l’autore e l’editore a proporne, cinquant’anni dopo, una riproduzione fotografica con un nuovo saggio introduttivo. Il volume risulta fondamentale, ancora oggi, per la conoscenza e per lo studio, critico e teorico, degli avvenimenti artistici di quegli anni.

«Cercare la fonte storica per accedere alla logica di Precronistoria 1966-69 significa immergersi nel clima artistico e teorico da cui è scaturita. Implica affrontare il periodo in cui gli eventi dell’arte internazionale hanno costituito uno strappo linguistico rispetto alle avanguardie storiche, perché si sono affidate ad un processo non rappresentativo, in cui la materia si dona: appare nella sua concretezza e nella sua fisicità senza sottendere un soggetto o una figura.»

177 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 178 / 179 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Francesco Lenzini Gli spazi pubblici sono sempre rituale, in cui ambiente materiale e al progressivo avvento Riti urbani. stati un terreno privilegiato di e identità collettiva si saldano in dell’homo ludens. Muovendosi Spazi di rappresentazione incontro e di confronto; il loro un comune processo di lungo questa continuità sociale stesso offrirsi come spazi mediazione simbolica. L’attuale processuale, dalle prime forme liberamente accessibili e fruibili atomizzazione della società ha di aggregazione umana alle Macerata ha svolto un ruolo cruciale nella tuttavia determinato un piazze storiche europee fino ai strutturazione della vita sociale sostanziale mutamento in questa «nuovi riti, nuovi miti» dello Quodlibet Studio delle comunità. L’incessante dimensione, che, per utilizzare shopping e dell’happy hour, contrattazione sulla loro le parole di Henri Lefebvre, l’autore indaga il significato più 2017 conformazione, sulle modalità è sempre meno spazio di profondo e sempre nuovo d’uso e sui valori simbolici rappresentazione e sempre più sotteso ad ogni forma di spazio a essi attribuiti è infatti alla base rappresentazione dello spazio. pubblico urbano. Come ha del particolare radicamento Il volume interroga tale scritto Italo Rota, infatti, riconoscibile nell’espressione trasformazione concentrandosi «i rituali valgono non solo per genius loci. Rileggendo autori soprattutto sul rapporto l’erezione di templi e di altari, fondamentali quali Johan di interdipendenza tra urbs ma anche per la fondazione Huizinga e Eugen Fink, Mircea e civitas, tentando cioè delle città. Il templum, Eliade e Zygmunt Bauman, di penetrare i meccanismi il labirinto, il mandala sono Francesco Lenzini individua e le strutture che regolano una cosmografia, un diagramma dunque nello spazio pubblico questo difficile equilibrio – dell’ordine universale». una natura eminentemente ad esempio quelli legati al gioco

Patrizia Cavalli Vestito, cappa, scarpe, giacca Flyghty Matters e cappello: sei poesie e un racconto sulla moda Macerata accompagnati da diciotto tavole Quodlibet Poesia che riproducono i manoscritti Libri d’artista originali.

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Francesco Leoni La monografia è la prima realizzazione di alcuni fra gli anconetano; li accomunava Danilo Guerri dedicata a Danilo Guerri, uno interventi architettonici più quel «costruire sulla carta» Maestro di spazi degli architetti marchigiani più significativi della regione, come prima che in cantiere, anche influenti del Novecento, la ristrutturazione del Teatro se – come ebbe a osservare Quodlibet Studio scomparso recentemente. delle Muse di Ancona Quaroni – «Guerri disegna Città e paesaggio Formatosi a Roma sotto la guida (insieme con Paola Salmoni) come Ridolfi, ma non progetta Album di Adalberto Libera e poi e la Biblioteca San Giovanni come Ridolfi». La rassegna dei di Ludovico Quaroni, Guerri di Pesaro. Nel 1983 diviene progetti pubblici e privati, 2017 esordisce negli anni Sessanta membro dell’Accademia presentata da Francesco Leoni, con lo studio romano TAU. Nazionale di San Luca su è dunque un’occasione per In seguito, però, il suo lavoro proposta di Mario Ridolfi, rileggere una vicenda finora si sviluppa prevalentemente che da sempre è stato il punto misconosciuta della storia nelle Marche, dove concorre alla di riferimento per l’architetto dell’architettura italiana.

Cecilia Campironi Metafora, Metonimia, con la testa, a Miss Enfasi che Che figura! Palindromo... sono solo alcune sembra vivere a teatro, fino a delle figure retoriche che mago Ossimoro, che si rinfresca Quodlibet ragazzini arricchiscono la nostra lingua col fuoco e si scalda col ghiaccio. e che servono a capire e a 2017 raccontare la realtà. Tutti noi Volume realizzato con le usiamo, in modo naturale Ottimomassimo, libreria e spesso senza rendercene per ragazzi, Roma conto. Che figura! le trasforma in ottimomassimo.eu personaggi strambi e divertenti: dal Signor Litote che ormai ha il torcicollo a forza di fare no

179 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche L’ascolto dei comuni del cratere sismico I Laboratori Territoriali di INU Marche

Risulta innegabile la presenza attuale nel cuore dell’Italia, e in particolare di modo nelle Marche, di un territorio fortemente trasformato nelle forme urbane, Roberta Angelini nelle caratteristiche e nelle modalità di fruizione, per la devastante sequenza sismica che si è succeduta dall’agosto 2016 al gennaio 2017. Una trasformazione coordinamento editoriale forzata dall’irruenza della natura e subita dalla fragilità di territori, con diversa Claudio Centanni intensità e gravità tra gli 87 comuni marchigiani che hanno riportato danni presidente INU Marche materiali e perdite umane, e che oggi si trovano a far fronte a una serie di necessità e incombenze. gruppo di lavoro In questo stato di cose INU Marche ha pensato e costruito un approccio R. Angelini, M.C. Belogi, al tema della ricostruzione post sismica attraverso l’attivazione e la realizzazione C. Centanni, T. Moreschi, di una serie di Laboratori Territoriali Partecipativi con gli amministratori A. Piancone, M. Piazzini, dei comuni del cratere per intercettare e dare voce alla componente G. Rosellini, V. Veschi, del territorio che si trova ad affrontare ogni giorno non solo l’emergenza P.G. Vissani, G. Vitali ma anche la ricostruzione di una visione al futuro per la propria comunità.

Il fine è stato quello di far emergere in maniera determinante la varietà e la ricchezza delle situazioni e delle dinamiche territoriali da parte di quanti si trovano a gestirle e a dover dare conto delle azioni immediate e delle prospettive future, puntando al riconoscimento di valore di questa conoscenza che deve accompagnare necessariamente le decisioni pianificatorie che saranno prospettate sui territori colpiti. Per l’INU è necessario aprire spazi per il diretto coinvolgimento delle comunità locali nelle scelte che riguarderanno il futuro anche non immediato dei loro territori. Per questo, a sostegno della riuscita del processo complessivo della ricostruzione, ci siamo confrontati nell’ascolto e il dibattito sui temi della riedificazione, della rinascita economica e della rivitalizzazione del tessuto sociale.

INU Marche / www.inu.it

Mappe °10 180 / 181 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche I tavoli tematici alla base dei Laboratori hanno posto l’attenzione sulle diverse accezioni del tema della Comunità, degli Edifici e del Territorio, temi trasversalmente legati alla Pianificazione di Ricostruzione. di Questa interverrà su vari comuni Roberta Angelini colpiti dal sisma che hanno situazioni molto differenti da dover coordinamento editoriale gestire: alcuni hanno l’urgenza di Claudio Centanni ricostruire l’intero impianto urbano, presidente INU Marche rigenerare la vita delle comunità, mantenere attivo il sistema gruppo di lavoro commerciale-produttivo, altri R. Angelini, M.C. Belogi, di programmare la ricostruzione C. Centanni, T. Moreschi, di singoli edifici o ripensare A. Piancone, M. Piazzini, l’accessibilità, altri ancora G. Rosellini, V. Veschi, di riparare danni e consolidare P.G. Vissani, G. Vitali la tenuta delle popolazioni locali.

Tutto ciò significa pensare e agire su livelli di bisogni differenti, su scale diverse di territorio, su edifici pubblici e privati, su aspettative multiformi delle comunità coinvolte, con la capacità di prospettare multiformi idee di futuro per i territori.

L’esperienza finora condotta da INU Marche porta a sostenere la necessità di riaffermare il ruolo dei comuni nelle fasi decisionali legate alle scelte pianificatorie dei territori colpiti dal sisma in modo da rendere più efficace sia il necessario coordinamento delle operazioni legate all’emergenza, sia la definizione di una strategia di ricostruzione, sviluppo e prosperità per la “Città dell’Appennino”. ×

181 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche La sintassi e la faccia della terra Infrastrutture Territori Paesaggi

Autostrada A14, Km 208/7 – faccia della terra sono state il racconto per il trasporto intermodale del San direzione Nord multidisciplinare di ospiti speciali: il Gottardo, un’opera monumentale, un Area di servizio Esino – geografo umanista Franco Farinelli, capolavoro dell’ingegneria, il più lungo Punto di ristoro Sarni gli studiosi di storia dell’ingegneria, Sergio mai costruito con una estensione di 57,1 Poretti e Tullia Iori curatori del Progetto chilometri, nel cuore della montagna Cosa lega le opere dell’antichità che hanno SIXXI, il direttore editoriale di Mappe svizzera che per tutto il Medio Evo tradotto ambizioni e visioni degli imperi Cristiano Toraldo di Francia. Un racconto fu considerata sacra e inviolabile, e dei popoli, l’ingegneria italiana che accaduto dentro l’A14, nell’autostrada la più alta del mondo conosciuto, densa ha rappresentato nel mondo l’eccellenza luogo della modernità e dell’appartenenza di leggende e credenze. del pensiero e della tecnica, i progetti dove mobilità e nomadismo sono ad alto contenuto di conoscenza necessità, bisogno e desiderio, vocazione Ma l’autostrada è anche un essenziale che definiscono qualità, attrattività e e stile di vita. Quello delle infrastrutture, spazio pubblico, un luogo di competitività dei territori? Li lega lo spirito delle strade e dei collegamenti, delle attraversamento, un dentro/fuori che vive del tempo nella prospettiva storica fatto realizzazioni progettuali imprenditoriali e di dialoghi con le città e i paesaggi – di consapevolezza preveggenza e rilasci, ingegneristiche, è un tema intorno al quale infrastruttura culturale innovativa per i di sintassi che disegnano la faccia si misura la capacità di visione e sviluppo servizi di fruizione, transito, viaggio. In della terra e la sua rappresentazione. degli stakeolders, la valorizzazione delle questo contesto l’A14 è un ipertesto che Li lega una cultura dove i simboli dei beni comunità, l’integrazione geopolitica ed entra nel paesaggio urbanizzato collettivi competitivi sono infrastrutture economica, la modernizzazione e la contemporaneo della Città Adriatica funzionali e di relazione, sono significati. competitività anche culturale di un sistema polimorfa, policentrica e diffusa, essa Di questo e del senso che le icone paese. Casi emblematici sono le due stessa laboratorio economico-sociale- contemporanee assumono, si è parlato grandi opere infrastrutturali internazionali urbanistico. Una main street dove durante la presentazione del numero 9 di inaugurate nel 2016 – il raddoppio del coabitano le forme di appartenenza – Mappe. Così le sintassi che disegnano la Canale di Panama e il tunnel ferroviario le identità multiple stratificate e radicate,

foto Fabrizio Carotti

Mappe 9

Mappe °10 182 / 183 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche le identità mobili dello spostamento – tra i luoghi che segnano il territorio e i flussi delle comunità temporanee. Un laboratorio anche per la Facoltà di Ingegneria-Architettura dell’Università Politecnica marchigiana che – con la guida di Gianluigi Mondaini e Paolo Bonvini – ha dedicato una call riservata agli studenti i cui esiti sono stati presentati in questa occasione.

L’iniziativa – ideata e curata da Cristiana Colli e realizzata in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della provincia di Ancona, l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Ancona, il Collegio dei Geometri di Ancona, ADI MAM e Inarch Marche – si èsvolta il 24 febbraio 2017 dalle 18 sull’A14 nel punto di ristoro Sarni, area di servizio Esino Est tra Ancona Nord e Montemarciano in direzione nord.

“Continua il nostro cammino nei luoghi sensibili del paesaggio – ha affermato Vittorio Gagliardini. Dopo l’aeroporto e il porto, l’autostrada l’A14, un luogo iconico e identitario dell’Adriatico e della Città Adriatica. Con la rivista ci interroghiamo da sempre sulle qualità territoriali, sulle comunità che sono opportunità: l’autostrada per i suoi contenuti sociali e culturali oltre che tecnici e di servizio rappresenta un ineludibile tema progettuale, come mostra l’esercitazione curata dall’Università Politecnica per questaLa ricerca, guidata da Sergio Poretti e Tullia Iori del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Roma Tor Vergata, si avvale di un team di giovani ingegneri e architetti di eccellenza.”

183 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 184 / 185 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 185 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 186 / 187 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 187 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Mappe °10 188 / 189 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Gagliardini la casa globale gagliardini.it

Uno spazio di circa 2.500 metri quadrati, favorita da stimoli accuratamente provo- Perché la casa si possiede dentro di sé. un catalogo aperto sui migliori arredi cati. Design senza tempo e, al contrario, Gagliardini ti presenta la soluzione contemporanei selezionati per un pub- attualissimo. Forme di nobile eleganza perfetta per richiamarla alla vita. blico che richiede risposte alle sue e creazioni colorate, dinamiche, esigenze di progettualità e innovazione. che fanno esplodere l’immaginazione. Gagliardini srl Località Sant’ Apollinare È lo showroom Gagliardini oggi, nella sua Materiali innovativi ed esclusivi con un 60030 Monte Roberto—An ultima conformazione nata dalla capaci- cuore ad alta tecnologia per un comfort tel + 39 0731 702994 tà di evolversi e aumentare le proposte senza confronti. Sobrietà o controllata fax + 39 0731 703246 di arredo in tutti gli spazi della casa, dalla trasgressione per un racconto [email protected] cucina al living, dal bagno alle camere di casa che sarà poi realizzata, nella da letto, passando per i pavimenti sua finale morfologia, dal cliente, e rivestimenti, il “guscio” dove il cliente privato o progettista di interior che sia. può iniziare a pensare la “sua” casa in Sono tanti i modi di abitare la casa. perfetta sintonia con lo stile che ama. Gagliardini li suggerisce in una selezione che garantisce prima di tutto standard Un catalogo vivo, dunque, dove i materiali ineguagliabili e la sicurezza di grandi e gli oggetti si possono vedere e toccare marchi dell’industria mobiliera e dei pro- nello spazio, in accostamenti suggeriti duttori della tradizione artigiana made con sapienza, per una scelta libera, in Italy. Outdoor Indoor. Fuori e dentro.

189 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Caesar www.caesar.it Ceramiche Caesar spa via Canaletto 49—41042 Spezzano di Fiorano—Mo Partner tel +39 0536 817111—fax +39 0536 817300 [email protected] Layers Design & Material Connection

La scintilla creativa si orienta verso estraendone la parte più pura e nobile, trama tra design e tecnologia. direzioni nuove e i laboratori progettuali che è quella di lasciarsi vivificare Otto le tonalità che caratterizzano aprono le proprie porte, ponendosi in da ciò che è bello. Layers è il frutto la serie: la sua ricca palette emozionale ascolto, filtrando e catturando esigenze dell’interazione tra la sensibilità estetica si compone infatti di un antracite estetiche. Il grès porcellanato Layers dell’uomo e la tecnologia ceramica. dove lo scuro inizia a schiarire (Cold03), cerca il contatto con l’uomo offrendogli Il risultato è un prodotto due grigi antitetici (Cold02 e Cold01), la possibilità di muoversi in un contesto dal design materico e minimale. un bianco cotone dai riflessi perlati architettonico unico e inedito. Il grès porcellanato ha nella resistenza (Blank00), un beige accogliente L’effetto visivo è accattivante, le sue caratteristiche intrinseche, ma al (Warm01), un castagna dal carattere ma è attraverso il tatto che si possono contempo è capace di evocare sensazioni deciso (Warm02) e un seppia raggiungere i più entusiasmanti opposte di morbidezza e delicatezza. profondo (Warm03). picchi sensoriali. Layers non è solo una superficie. Infine Trend, il colore di tendenza. Attorno a Layers convergono Attraverso il contatto offre la sua La serie propone decori unici, per molteplici impulsi creativi: la collezione tridimensionalità, mette in luce tracce superfici vivaci e mai banali, che ricerca tendenze, si lascia affascinare di stratificazioni materiche sovrapposte coniugano una tecnologia di alto livello e coinvolgere dalle contaminazioni a grafismi che si fondono e si confondono e un design che si muove verso provenienti dal mondo della moda, andando a creare un’inestricabile un’estetica non fine a sé stessa.×

da sinistra— Floor: Cold02 30x60. Wall: Wire02 30x30— Floor: Warm02 60x60. Wall: Wire01/Cold01 60x60

Mappe °10 190 / 191 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 191 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Ceramica www.ceramicasantagostino.it #AgostinoLover Sant’Agostino Ceramica Sant’Agostino spa via Statale 247—44047 S. Agostino—Fe Partner tel. +39 0532 844111—fax +39 0432 846113 [email protected] Metrochic L’arte di mettere in scena tutti i ritratti del bagno moderno

Generare continui movimenti e temi e dal sapore vintage metropolitano –, e armonie di strutture, linee, disegni un muretto colorato tipo maiolica e colori, intonati su quinte di ceramica satinata a tinta unita, un mini chevron dotate di una musicalità visiva ed un mini mosaico decorati a rilievo. moderna ed elegante. Basandosi su due fondi grigi ad “effetto cemento” – uno chiaro e uno Questa è Metrochic, una collezione in più scuro –, neutri ed esteticamente pasta bianca studiata per creare infiniti pulitissimi, ai quali si abbina giochi da rivestimento con tre strutture il pavimento coordinato in gres, tridimensionali bianche – a cerchi la collezione esprime la propria incavi, intrecci a canestro e ricami –, cifra estetica di vivace raffinatezza una carta da parati grafica attualizzando stilemi, forme e pattern e decorativa, cementine anche da cromatici e geometrici del passato pavimento sviluppate in 45 soggetti secondo il gusto del design diversi – tutti nei toni del grigio contemporaneo. ×

da sinistra— Metropaper 3D— Metrochic Light e Metropaper 3D-02 a parete - Metrosigns a pavimento nella pagina a fianco— Metrochic Dark e Metropaper a parete - Chevron Wood Sand (della collezione Shadebox) a pavimento

Mappe °10 192 / 193 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 193 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Cielo www.ceramicacielo.it handmade in Italy Ceramica Cielo spa via Falerina km 7.800—01034 Fabrica di Roma—Vt Partner tel +39 0761 56701—fax +39 0761 540363 [email protected] I Catini La contemporaneità interpreta la memoria design Andrea Parisio, Giuseppe Pezzano

La collezione I Catini. Completano la collezione quattro specchi Cielo intende interpretare il desiderio La purezza della contemporaneità Tondi e Ovali dalle linee essenziali, due di un ritorno agli elementi naturali interprete della memoria – design dei quali sono contenitori, e una serie di all’interno della casa svolgendo una Andrea Parisio, Giuseppe Pezzano – elementi porta salviette e porta oggetti. ricerca accurata sull’uso di colori propone il Tondo, l’Ovale e il Doppio ispirato alle terre, agli elementi vegetali come tre diverse interpretazioni I colori. Le Terre di Cielo e minerali. Ispirandosi agli elementi di un unico oggetto che integra La gamma cromatica unica al mondo naturali per la definizione di ciascun armoniosamente strutture in acciaio con 16 inimitabili nuances ispirate colore, Le Terre di Cielo propongono nelle finiture Nero Matt e Bronzo alla natura. Cielo non propone soltanto i seguenti cromatismi: Talco, Pomice, spazzolato, lavabi in ceramica una collezione bensì una nuova gamma Brina, Basalto, Lavagna, Cemento, Fango, nelle 16 finiture della gamma Terre cromatica e di superfici adattabile Cacao, Arenaria, Avena, Lino, Agave, di Cielo o in bianco lucido e piani all’elemento ceramico di design Muschio, Polvere, Cipria, Canapa. × in ceramica, marmo o un comodo che viene così reinterpretato attraverso cassetto contenitore. matericità esclusive.

da sinistra – Mobile lavabo Catino Doppio composto da lavabo in ceramica finitura Basalto, cassetto finitura Eucalipto, struttura Nero Matt, Specchio Round Box—Lavabi Shui Comfort finitura Le Terre di Cielo nella pagina a fianco— Mobile lavabo Catino Ovale composto da lavabo in ceramica finitura Polvere, piano in marmo Bianco Carrara, struttura Nero Matt, Specchio Oval Box

Mappe °10 194 / 195 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 195 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Cooperativa www.imolaceramica.it Ceramica d’Imola Cooperativa Ceramica d’Imola via Vittorio Veneto 13–40026–Imola Partner tel. +39 0542 601601–Fax +39 0542 31749 [email protected] X-Rock Il gres per anime rock

Scopriamo insieme la versatilità della ruvide e spigolose alla vista, per poi anche in outdoor grazie al contenuto nuova collezione X-Rock di Imola, regalare una piacevole sensazione tecnologico e alle grandi performance un gres porcellanato ad effetto pietra di morbidezza al tatto. Ed è per questo del gres porcellanato, concentrate in dalle qualità visive e tattili sorprendenti. che X-Rock può essere usata 20 mm di spessore, in modo da realizzare ‘X’ sottolinea la natura innovativa della per vestire le zone comfort della casa, interventi di qualsiasi tipo – collezione, ‘Rock’ ne contestualizza dalla camera da letto al bagno. camminamenti e passerelle, rivestimenti la provenienza: la roccia, la pietra. La collezione, disponibile nei formati per patio e dehor – con libertà La resa tattile e materica di questo 60x120, 60x60 e 30x60 cm, è stata progettuale e ottima resa estetica. × gres è caratterizzata da grande forza, declinata in morbide e moderne nuance che lo rende perfetto per arredare di colore – bianco, beige, grigio e nero – outdoor e indoor, da quelli residenziali leggermente sbiadite, con inserti a quelli commerciali, per distinguere di pigmenti di quarzi e minerali gli ambienti con carattere e originalità. in corrispondenza delle spaccature La particolarità di X-Rock risiede della pietra, che donano un effetto nella sua capacità di sorprendere. sorprendentemente naturale. Le superfici infatti possono risultare La stessa forza, X-Rock la regala

X-Rock By Imola. A Brand of Cooperativa Ceramica d’Imola Gres porcellanato a massa colorata Bordo: rettificato monocalibro - Formati: 60x120 cm, 60x60 cm, 30x60 cm Colori: beige, bianco, grigio, nero da sinistra— Ambienti nei quali è stato utilizzato X-Rock come soluzione per il pavimento e il rivestimento, tra indoor e outdoor per una massima continuità tecnica ed estetica

Mappe °10 196 / 197 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 197 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Duravit www.duravit.it Duravit Italia srl via Faentina 207 F—48124 Ravenna Partner tel +39 0544 509711—fax +39 0544 501694 [email protected] Luv. L’elegante serie per il bagno disegnata da Cecilie Manz

Lo straordinario design di Luv combina definiscono in maniera decisa l’ambiente. Luv offre anche vasche dal design purismo nordico ed eleganza emozionale I piani sono disponibili a scelta in quarzo minimale, che rimandano alla forma della e senza tempo. Le bacinelle ovali in in tre varianti di colore o in una versione bacinella. Realizzate in DuraSolid A, DuraCeram®, in 3 dimensioni, convincono in legno massello Noce Americano. non presentano punti di giunzione, per le linee raffinate, l’ampio bacino I cassetti e cassettoni senza maniglia risultano calde al tatto ed esibiscono interno e i bordi definiti. Le superfici offrono grande capienza e sono dotati una finitura opaca di grande valore. esterne possono essere smaltate opache di tecnologia tip-on e meccanismo Disponibili nelle versioni centro stanza, nei colori Bianco, Grigio o Sabbia. di autochiusura. da appoggio a parete, angolare destra L’armonia dell’insieme è completata La serie è completata da specchi o sinistra. Un plus è dato dal sistema dalla copertura in ceramica della piletta. con funzione dimmer e sistema idromassaggio ad aria integrato in Le basi poggiano su 4 piedi leggermente antiappannamento integrati, disponibili maniera discreta nei modelli da appoggio arcuati e regolabili in altezza e sono in 3 larghezze da 50 a 160 cm. a parete o angolare e/o dal sistema disponibili in 3 larghezze: 1788 mm Oltre all’altezza standard di 80 cm, Sound per tutti i modelli. × per il doppio lavabo, 1388 mm e 688 mm. tutti i modelli sono offerti anche nella Grazie alla laccatura opaca nei colori versione alta 120 cm. L’illuminazione Bianco, Bianco Nordic, Taupe, Grigio LED non abbagliante garantisce pietra, Azzurro e Blu notte, i mobili un illuminamento ottimale. da sinistra— Le bacinelle ovali Luv sono prodotte in DuraCeram®. La superficie esterna può essere smaltata a scelta nei colori satinati Bianco, Grigio e Sabbia—Tavolo consolle in finitura Taupe con piano in quarzo ricomposto sabbia strutturato. I piedi sono regolabili in altezza—Vasca centro stanza Luv, realizzata in DuraSolid A, dalla pregiata superficie opaca nella pagina a fianco— Il bagno Luv con vasca centro stanza, tavolo consolle in Taupe con consolle in Noce Americano massello, bacinella ovale e specchio—La bacinella ovale Luv in DuraCeram® con bordo per la rubinetteria e tappo di copertura della piletta in ceramica

Mappe °10 198 / 199 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 199 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Ergon www.emilgroup.it/ergon ergon Via Ghiarola Nuova, 29—41042 Fiorano Modenese—Mo Partner tel + 39 0536 835111 [email protected] Collezione Tr3nd

Tr3nd è la collezione Ergon dove in grado di esprimere in maniera formale cemento, legno e maiolica vivono e funzionale coerenza ed eleganza, in un mix di stile e originalità. utilizzando infinite possibilità di La materia, le sue innumerevoli accostamenti e suggestivi movimenti. declinazioni e la capacità di dare vita a un’esperienza visiva unica sono le Tr3nd è un progetto molto versatile peculiarità che caratterizzano Tr3nd, che consente straordinarie combinazioni la nuova collezione Ergon, grazie a un ventaglio di 8 nuance, brand Emilgroup. È un progetto 4 calde e 4 fredde, per liberare la fantasia pensato per soddisfare i progettisti dei progettisti e generare combinazioni più esigenti attraverso la combinazione di assoluta tendenza, ideali per grandi e di cemento+legno+majolica, in un mix piccoli formati. La collezione è resa ancora perfetto di stile e originalità. più originale e unica grazie alla possibilità L’eleganza materica del cemento e la di conferire al prodotto tridimensionalità sobrietà del legno naturale incontrano e nel non avere mai grafiche uguali su la lucentezza e la ricchezza materica almeno 10 metri quadrati di prodotto. × della majolica dando vita a una collezione da sinistra— Collezione Tr3nd Majolica Taupe 12,5x25— Collezione Tr3nd Concrete Sand 120x120 pagina a fianco— Collezione Tr3nd Concrete Grey 120x120 - Wood Grey 20x120 - Majolica Smoke 12,5x25

Mappe °10 200 / 201 Mappe °9 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 201 Mappe °9 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Flessya www.flessya.it Flessya srl via dell’Artigianato 13—60030 Monte Roberto—An Partner tel +39 0731 707411—fax +39 0731 707470 [email protected] E luce sia!

La porta più in vista di casa, la porta a soffitto, a scomparsa, di grandi che vogliamo vedere ogni giorno, dimensioni, tutto per rendere che ci emozioni ogni volta che entriamo il tuo spazio una continua emozione. in casa perché non è mai uguale Le più accattivanti sono certamente le a se stessa. Muta grazie a tutti gli scorrevoli, se possibile, a 2, 3 o 4 ante, agenti che in ogni ora del giorno e della anche più alte dello standard, da 240 notte interagiscono con lei: luci, ombre, o da 270 o da 300 cm. persone, oggetti, riflessi, angolazioni, Le declinazioni poi parlano di noi, movimenti. Parla di noi, è la nostra esprimono i nostri gusti. Sabbiature creazione, il nostro tocco personale dal design classicheggiante, floreale, nell’ambiente in cui viviamo ricco di dettagli e curve, oppure segni e dove accogliamo i nostri ospiti. lineari, precisi, sobri, o ancora la Non ci sono limiti nel poterla semplicità e la modernità del vetro personalizzare: vetri di ogni genere, puro, trasparente o extra chiaro, senza bordature in legno di qualsiasi essenza decori, senza fronzoli. Il vetro come o in alluminio di varie finiture, apertura, come firma del nostro mondo, bordo a vista, scorrevoli particolari, come luce… e luce sia! × sotto da sinistra— Modello T10 laccato ral 9010—Modello S00 alluminio ossidato nero e vetro trasparente nella pagina a fianco— Modello P50S pino graffiato bianco ral 9016

Mappe °10 202 / 203 203 Florim Ceramiche www.ceditceramiche.it CEDIT - Ceramiche d’Italia (made in Florim) Foro Buonaparte, 14—20121 Milano Partner tel + 39 02 84218430 [email protected] Storie di CEDIT – Ceramiche d’Italia

Storie è la collezione di CEDIT (marchio Questa l’essenza di Storie. La collezione dell’arte e del design contemporaneo del Gruppo Florim) che rievoca sulla propone sei distinte tipologie di ambienti da parte di Florim, CEDIT testimonia materia ceramica il tema dell’incessante legati a contesti e territori differenti, oggi la propria forza come sinonimo scorrere del tempo. Firmata dai giovani ognuna delle quali rintraccia uno di design oltre che di prodotto ceramico designer Giorgia Zanellato e Daniele specifico effetto peculiare di altissima gamma. Un successo Bortotto, fondatori dello Studio d’invecchiamento. Le superfici ceramiche, riconosciuto anche dalla critica Zanellato/Bortotto, la serie è frutto progettate per ricoprire pareti di interni internazionale di settore: di una profonda attività di ricerca sulle e in alcuni casi di esterni, contengono il “Red Dot Award” si aggiunge infatti erosioni e le tracce che la storia lascia pigmenti e gradazioni cromatiche dagli ai riconoscimenti “NYCxDESIGN Award” impresse sulle superfici. Screpolature, effetti stupefacenti. La collezione è stata e “Hospitality Design Awards” ottenuti umidità e incrostazioni tipiche delle insignita nel 2017 del “Red Dot Award: dal marchio nel 2016. La serie Storie antiche dimore italiane rappresentano Best of the Best” nella categoria disegnata dallo Studio Zanellato/Bortotto per il duo una fonte d’ispirazione e si “Product Design”, uno dei più importanti fa parte del più ampio portfolio di traducono in colori e materie che portano e storici riconoscimenti a livello mondiale collezioni d’autore firmate per CEDIT il sapore di ambienti domestici fatti per il design. A poco più di un anno da prestigiosi nomi della creatività di tonalità e atmosfere differenti. dal rilancio del marchio sulla scena italiana contemporanea. ×

da sinistra— Composizione creativa della collezione Storie che abbina la lastra ceramica a tessuti, stucchi e pitture— A fianco, due ambientazioni del prodotto Castello, vincitore del premio “Red Dot Award: Best of the Best” 2017 pagina a fianco— I designer Giorgia Zanellato e Daniele Bortotto (Studio Zanellato/Bortotto) e un’ambientazione della collezione Storie

Mappe °10 204 / 205 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 205 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Listone Giordano www.listonegiordano.com Margaritelli spa Miralduolo di Torgiano—06089 Perugia—Pg Partner tel +39 075 988681—fax +39 075 9889043—[email protected] www.facebook.com/listonegiordanoitalia/ Slide Natural Genius. Un parquet rivoluzionario

All’interno delle residenze progettate un unicum, un grande spazio privo di geometrie classiche del parquet: da Zaha Hadid Architects nel nuovo soluzioni di continuità, in cui partizioni l’ortogonalità dei rettangoli lascia spazio quartiere di CityLife a Milano, l’attico cieche e trasparenti, pavimentazioni e alle linee inclinate di rombi e trapezi Penthouse One–11 si distribuisce rivestimenti, sistemi di separazione mobili di varie dimensioni, e la composizione su due livelli con una superficie e fissi si susseguono e confluiscono gli uni delle forme sulla superficie crea un di oltre 280 mq, ai quali si aggiungono negli altri, dando luogo a un insieme pattern dinamico e tridimensionale. oltre 130 mq di terrazze. unitario coerente e di forte impatto, In alcuni ambienti, come la stanza Il progetto di interior design del nel quale superfici e materiali diversi, da letto, il rivestimento sconfina e prestigioso appartamento è stato accomunati da un’estetica rigorosa, prosegue sulla parete, dilatando i volumi realizzato da Milano Contract legano naturalezza a tecnicità. e conferendo ulteriore calore allo spazio District con il coinvolgimento diretto In questo contesto si inserisce la scelta domestico. La finitura naturalplus2, di tutti i suoi main e technical partner di rivestire i pavimenti di ogni ambiente senza solventi, dona alla superficie e il supporto di altri brand per la –con la sola eccezione dell’area di un aspetto naturalmente opaco, esalta decorazione. ingresso e della cucina – con un parquet le venature del legno e offre massima Un ambiente fluido – aperto con vetrate Slide Natural Genius di Listone protezione alla superficie. × continue sul panorama del parco Giordano circostante e della città – che Milano in Rovere Tortora. Slide Natural Genius, Contract District ha interpretato come design Daniele Lago, scardina le da sinistra— SLIDE in applicazione a parete nella posa Elio nella master bathroom e bedroom— Vista del Living della Penthouse con SLIDE Tortora a pavimento

Mappe °10 206 / 207 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 207 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Novellini www.novellini.it Novellini spa via Mantova 1023—46034 Borgo Virgilio Loc. Romanore—Mn Partner tel +39 0376 6421—fax +39 0376 642250 [email protected] Skill e Divina Il nuovo relax quotidiano made in home

Il modo di vivere, pensare e affrontare progettualità che trova la sua massima nella gamma Skill: cabine multifunzione ogni giornata è condizionato dalle espressione in soluzioni personalizzate dotate di hammam, cromoterapia esperienze fatte. Una continua esperienza di home wellness. e aromaterapia, comandate da intuibili di benessere nel comfort della propria Novellini, grazie alla sua vasta gamma pannelli che permettono con semplicità casa, può concretamente cambiare di prodotti è in grado di soddisfare di gestire vapore, temperature e luci. la visione e la qualità della vita di tutti completamente queste esigenze Anche le vasche idromassaggio, i giorni. La tendenza attuale è quella di rinnovo stilistico e funzionale. con il completamento della gamma di trasformare il bagno da locale Dopo una frenetica giornata di lavoro, Divina, stanno subendo una radicale di servizio ad angolo del benessere. concedersi un idromassaggio trasformazione personalizzando Pratico e funzionale ma anche di design o un bagno turco è sicuramente un modo l’offerta delle funzioni a seconda e dotato di ogni comodità: grazie più salutare per rilassarsi rispetto delle esigenze di benessere o curative a scelte architettoniche adeguate al classico divano. Contrariamente dell’acquirente e portando a bordo e a un’attenta ridefinizione a quanto si possa credere, servono molti comfort come l’audio ad alta degli ambienti domestici, il bagno pochi metri quadrati per realizzare efficienza e la cromoterapia integrata assume le fattezze di una SPA in piena l’area benessere dei propri sogni, al sistema idromassaggio. regola. Tecnica, ergonomia, estetica senza rinunciare a nessun particolare. Novellini: la risposta all’esigenza e tecnologia si fondono in una Il relax home made si concretizza di benessere quotidiano. × da sinistra— SKILL Cabina multifunzione—BRERA Box doccia nella pagina a fianco— FLAG Colonna attrezzata, GALA Box doccia, DIVINA F Vasca

Mappe °10 208 / 209 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 209 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Teuco www.teuco.it Teuco spa via Virgilio Guzzini 2—62010 Montelupone—Mc Partner tel +39 0733 2201—fax +39 0733 220391 [email protected] Seaside Luce Perfetta sintesi tra design e tecnologia

Dalla mano di Giovanna Talocci e Marco che tinge di sfumature diverse ogni in sé tutti gli elementi di successo Pallocca, nasce Seaside Luce, la nuova istante trascorso in acqua, rendendolo del precedente modello di vasca vasca di Teuco dal design essenziale unico. Dall’affascinante ed inedito per il living con tutti i plus tecnologici e dalle ampie superfici (cm 180x180) connubio di materiali, l’acrilico della delle vasche idromassaggio, che assicura la massima versatilità vasca incontra i pannelli in Duralight® in primis Hyrosonic®. nelle funzioni benessere, con la luce traslucente, l’innovativo materiale Un successo garantito! sempre come elemento centrale. composito in solid surface brevettato, Oltre alla versione con cascata d’acqua Come suggerisce il nome, tutto ruota ideato e prodotto in esclusiva illuminata, si declina in tre diverse intorno alla luce! Due i decori luminosi da Teuco che permette massima configurazioni con tecnologia Hydroline incidono i pannelli in Duralight® flessibilità progettuale. dove i classici jet lasciano spazio alle traslucente catturando subito lo sguardo Il design raffinato di Seaside Luce bocchette a filo, eleganti incisioni con forme inaspettate: Cosmo e Wave. cela piacevoli dotazioni, come minimaliste che garantiscono prestazioni L’illuminazione d’ambiente Moonlight la rubinetteria a scomparsa e la superiori. Ancora, il suono avvolgente e la cascata d’acqua completano suggestiva cascata d’acqua, entrambe del sistema Audio Bluetooth l’esperienza di totale relax, amplificata nascoste all’interno del pannello apribile permette di lasciarsi andare e ricaricarsi dalla funzione Cromoexperience in Duralight® traslucente, portando di una nuova energia vitale. × da sinistra— Vasca Seaside Luce, con sistema Hydroline Basic nella versione da semincasso, con pannelli in Duralight® traslucente e decoro luminoso Wave— Vasca Seaside Luce con sistema Hydroline Hydrosonic® nella versione freestanding, con pannelli in Duralight® traslucente e decoro luminoso Cosmo pagina a fianco— Vasca Seaside Luce, con cascata e luce perimetrale nella versione da incasso

Mappe °10 210 / 211 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche 211 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Alias www.aliasblindate.com Alias srl Porte blindate via Berlinguer, 22—Settima 29020 (PC) – Italy Sponsor tel +39 0523 364040—fax +39 0523 364044 [email protected] Porte blindate e Grate Alias L’alta qualità e soluzioni innovative per la sicurezza

Protagonista di un’avventura rasomuro resistente al fuoco Wing Wall di Alias in attività di progettazione, imprenditoriale di grande successo, E12-60, prodotto che quindi concorrerà ricerca e sviluppo e il fortissimo iniziata nel 2002 dalla mente lungimirante al prestigioso Premio Compasso d’Oro posizionamento dell’azienda nel settore di Dario Vaccari con il supporto tecnico che verrà assegnato nel 2018. “Wing” porte blindate, avvenuto in tempi record, di Maurizio Castignoli, Alias rappresenta permette infatti al progettista di “volare” hanno determinato la scelta di estendere oggi una delle più dinamiche realtà dentro alla propria immaginazione, la gamma di soluzioni per la sicurezza del settore porte blindate grazie alla senza più trovare un limite nella soglia, dalle porte d’ingresso a tutto il perimetro costante attività di ricerca, innovazione, bensì la grande occasione di esaltare esterno della casa. Sono nate così le estrema cura della qualità e si colloca la bellezza del suo progetto. Grate Defender in grado di coniugare oggi tra i leader di settore. Con e intorno a Wing Wall Alias ha poi la capacità di resistenza all’effrazione Le collezioni Alias, infatti, hanno sviluppato un crescendo di proposte certificata in Classe 3 con l’elegante design da sempre affiancato la ricerca tecnica innovative Wing Ali, Wing Boiserie e che da sempre contraddistingue l’azienda. e formale al valore squisitamente Wing Store: nate per essere facilmente Dotate di cerniere a scomparsa di serie funzionale “dell’oggetto porta”. integrate alla struttura edilizia della casa e di una duplice possibilità di apertura, Prova ne è l’importante riconoscimento e fondersi in un tutt’uno per creare una sono completamente prive di segni di dell’ADI-Associazione Disegno Industriale collezione versatile, capace di creare saldatura grazie all’innovativa lavorazione che ha selezionato e inserito all’interno spazi personalizzati e unici in tutta al laser, interna alla produzione, così dell’ADI INDEX 2016 la porta blindata sicurezza. Il costante e continuo impegno come l’impianto di verniciatura a polvere. × da sinistra— Wing Wall E12-60-eleganza e contemporaneità si coniugano con le più alte prestazioni tecniche— Defender-la certezza di una soluzione innovativa con un sistema completo per la sicurezza della tua casa che si estende alla protezione di tutte le altre aperture esterne, firmata Alias

Mappe °10 212 / 213 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche antoniolupi www.antoniolupi.it Antonio Lupi Design spa via Mazzini 73/75—50050 Stabbia Cerreto Guidi—Fi Sponsor tel +39 0571 586881 /95651—fax +39 0571 586885 [email protected] Mayday, Iride e Ombra Le emozioni si trasformano in progetto

Mayday: un progetto che gioca sul Iride: una lanterna luminosa dalla quale Ombra è uno spazio accessorio ottenuto ribaltamento di significato trasformando esce un getto rigenerante. È un sistema dall’incasso di un profilo in alluminio un pulsante d’emergenza in un comando integrato di illuminazione e soffione verniciato che permette di creare un da utilizzare tutti i giorni. a soffitto che cattura l’attenzione vuoto utilizzabile per posizionare tutti È un miscelatore monocomando a parete e diventa fulcro della composizione gli oggetti e accessori che possono remoto adattabile a più utenze, lavabo, dell’ambiente bagno. Il cilindro trovare posto nell’ambiente bagno. soffione, doccetta. L’acqua si apre grazie si smaterializza grazie al diffusore Una nicchia funzionale e attrezzabile a un movimento assiale, non come opalino e al potente faretto led rgb per illuminata, un palcoscenico domestico ci si aspetterebbe premendo il pulsante, cromoterapia al centro. Attorno ad esso, sul quale vanno in scena i riti ma tirandolo verso di noi. La miscelazione un soffione doccia ad anello avvolge quotidiani legati al benessere. Ombra del getto d’acqua avviene ruotando la fonte luminosa e definisce il cono si configura soprattutto come valido a dx e sx il pulsante mentre, per chiudere di luce. Il getto si smaterializza così in aiuto del progettista nella risoluzione il getto, basta premerlo. Un modo nuovo molteplici colori che percorrono lo spazio architettonica del contenimento degli di interpretare il miscelatore e ridefinirne e sprigionano una forza rigenerante. oggetti. Il sistema infatti, oltre alle misure caratteri e modalità di funzionamento. La luce è uniforme in tutte le direzioni, standard, si può commissionare della illumina lo spazio e rigenera chi lo vive. lunghezza desiderata dal cliente. ×

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da sinistra— Miscelatore Mayday, GI_RA Design—Soffione Iride, design Marco Pisati— Mensola Ombra, design Studio Arkimera

213 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche ARD Raccanello www.ard-raccanello.it Ard F.lli Raccanello spa - Industria vernici e smalti Prima Strada, 13—Z.I nord 35129—Padova Sponsor tel +39 049 8060000—fax +39 049 773749 [email protected] Prodotti e servizi di eccellenza per l’edilizia

Un’azienda in evoluzione Tutti i prodotti che necessitano di una Il recupero dei vecchi Nata a Padova tra le due guerre mondiali, lavorazione artigianale sono formulati, rivestimenti termici a cappotto l’azienda è cresciuta interpretando sviluppati, realizzati e testati negli Ultimo, ma non certo per utilità l’evoluzione tecnologica di una società impianti di Padova e Castelgugliemo (Ro). e diffusione della problematica, in veloce trasformazione, offrendo Prodotti complessi come quelli messi il ciclo per il recupero dei vecchi una gamma completa di prodotti a punto dal nostro Centro di Ricerca rivestimenti termici a cappotto, studiato per l’edilizia: dalla semplice idropittura & Sviluppo, sono supportati da e sviluppato per risolvere, laddove murale per interni, al prezioso grassello un puntuale e tempestivo servizio è possibile, problemi di cavillature, di calce per gli ambienti più prestigiosi, di Assistenza Tecnica che segue infiltrazioni e distacchi, scongiurando dalle professionali finiture elastomeriche gratuitamente i lavori con sopralluoghi, drastici interventi di rimozione e e silossaniche ad elevate prestazioni diagnosi e relazioni tecniche sui sistemi ripristinando o migliorando la coibenza per esterni, ai prodotti per realizzare di intervento più idonei, offrendo infine termica dei nostri edifici. × il cappotto degli edifici rispettando la possibilità di certificare le nostre le normative sul risparmio energetico. pigmentazioni e cicli di lavoro suggeriti, con polizza assicurativa.

da sinistra— Palazzo storico recentemente restaurato con i prodotti Ard Raccanello— Particolare della sede ARD Raccanello di Padova

Mappe °10 214 / 215 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Area Pavimenti www.areapavimenti.it Area Pavimenti spa StudioA by Area Pavimenti via Linussio, 52–33100 Udine viale Bligny 54–20136 Milano Sponsor tel +39 0432 522727 fax +39 0432 601737 tel +39 02 67382734 fax +39 02 67493604 [email protected] [email protected] Pergo Vinyl Il vinilico che ridefinisce le regole degli LVT

Pergo è il brand sinonimo di Caratteristiche tecniche Per la prima volta in assoluto, un pavimentazione tecnica dalle elevate La Pavimentazione in PVC Pergo Vinyl pavimento in vinile con posa flottante prestazioni e dal design coinvolgente. eterogeneo con decoro fotografico, può essere installato in aree sottoposte Con la sua nuova creazione Pergo in piastre e listoni autoposanti con a forte calore diretto, ad esempio nelle ha superato tutti i vinilici di qualità. incastro clic, presenta 24 decori nei verande, grazie allo speciale sottofondo Rispetto agli altri LVT è, infatti, più forte, 2 formati, declinabili in due livelli Sunsafe. E non finisce qui: Pergo Vinyl più stabile, più pratico. Ha caratteristiche di qualità. L’aspetto naturale viene stupisce anche per la durata eccezionale: ineguagliabili di stabilità dimensionale ottenuto aggiungendo lievi sfumature, il nuovo strato superiore protettivo e una qualità globale di assoluta forti contrasti e variazioni di colore tra TitanV™ sigilla la superficie in modo eccellenza, grazie al controllo di ogni le singole tavole. Potrebbero sembrare efficace, offrendo una resistenza ancora aspetto produttivo e alla creazione piccoli dettagli – e lo sono – ma fanno maggiore contro macchie e usura oltre di un impianto inedito per concezione una grande dfferenza, che accentua a proteggere dai graffi. La superficie e tecnologia. La morbidezza della ulteriormente l’aspetto realistico del ermetica è ottimale sotto molti aspetti: camminata e l’impermeabilità pavimento. Pergo Vinyl non è soltanto resiste all’usura e facilita la pulizia di lunga durata fanno del vinilico Pergo resistente all’acqua: è anche resistente del pavimento. Garanzia 25 anni.× un prodotto ad alta performance, anche al calore del sole. Grazie al nuovo nei decori Modern plank le cui texture processo produttivo, ha una stabilità imitano perfettamente la natura. superiore agli standard di settore.

da sinistra— Pergo Premium Clic formato Modern Plank in contesto residenziale, dove si fa apprezzare per versatilità e resistenza. Ben si adatta all’uso in aree diverse, dalla sala ai bagni, in cucina, lavanderie ed ingressi— Pergo Vinyl Optimum Clic formato Plank all’interno di un ristorante, ideale per facilità di pulizia— Pergo Vinyl Optimum Glue in hotel, soluzione consigliata perché solido, confortevole e duraturo. La supeficie del vinile Pergo offre, infatti, un’eccellente protezione multistrato

215 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche AXOR www.axor-design.com Hansgrohe srl S.S. 10 Km. 24,4—14019 Villanova d’Asti—At Sponsor tel +39 0141 931111—fax +39 0141 946594 [email protected]—www.hansgrohe.it AXOR Uno. Pura perfezione

Alla Fiera ISH di Francoforte, dal 14 al 18 un angolo retto. I contorni precisi attivato o interrotto grazie al pulsante marzo ’17, AXOR (www.axor-design.com) e le proporzioni esaltate dalla sezione Select ruotando la manopola “Zero” ha presentato la nuova collezione bagno aurea dei miscelatori donano all’insieme o sollevando la maniglia a staffa. AXOR Uno. Il tubo, il mezzo più antico un aspetto levigato ed elegante. con cui incanalare l’acqua, conferisce Rifiniture speciali della superficie “Ottimizzato secondo gli standard alla collezione uno stile essenziale aggiungono luminosità alla collezione, tecnologici più avanzati, AXOR Uno ed elegante: dal lavabo, alla doccia che comprende più di 70 prodotti è la quintessenza del Purismo: pulito, e alla vasca. AXOR Uno è stata creata per lavabi, docce e vasche da bagno. minimale, discreto. La collezione incarna in collaborazione con Phoenix Design Gli erogatori e le manopole sono le più affascinanti forme del Purismo, sia di Stoccarda. disponibili nella versione arrotondata. per l’aspetto esteriore che per la funzione. Ogni singolo prodotto riflette la scelta Semplice estetica delle forme Design purista e funzionale dei materiali e precise qualità costruttive. Con le sue forme essenziali, semplici Ispirato al movimento artistico purista, Il nostro principio di fondo è la e armoniose, AXOR Uno si ispira lo stile della collezione esalta la determinazione a raggiungere perfezione ai principi del Purismo di cui ripropone semplicità delle forme. Il funzionamento nel design, nella qualità artigiana e la coerenza estetica: due tubolari della rubinetteria AXOR è ridotta nella funzionalità”, spiega Silke Giessler, dal disegno preciso uniti per formare all’essenziale: il flusso d’acqua viene responsabile del marchio AXOR. × da sinistra— AXOR Uno, miscelatore a tre fori bordo vasca AXOR Uno, miscelatore lavabo in finitura oro AXOR Uno, miscelatore lavabo a pavimento in ottone lucido

Mappe °10 216 / 217 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Bossini www.bossini.it Bossini spa via Matteotti 170/A—25014—Castenedolo—Bs Sponsor tel +39 030 2134 211—fax +39 030 2134 290 /2134 291 [email protected] Syncronia Doccia. Stile elegante

Syncronia è la linea doccia progettata totale: una semplice pressione sul tasto da Bossini per chi è alla ricerca di di Syncronia consente di modulare soluzioni innovative: basta un gesto a piacere il tocco benefico dell’acqua. semplicissimo per alternare i getti d’acqua disponibili. Le linee pulite, sobrie Sei momenti di piacere e minimali, evidenziano la flessuosità Un semplice tocco per sei diverse delle forme e l’armonia dei dettagli, possibilità di piacere. offrendo una sintesi armonica fra le Potrete immergervi sotto una pioggia geometrie che definiscono il corpo doccia avvolgente, essere accarezzati da e la praticità del pulsante che alterna un getto morbido e delicato, oppure i getti. Il risultato è un design di grande farvi massaggiare da un getto potente attualità e forte impatto estetico. e sferzante nelle modalità. ×

Il piacere della doccia… a comando Il comando a pulsante permette la scelta del getto d’acqua più adatto con un gesto immediato e intuitivo per un comfort

sotto e a lato— Wide Rain—Wide Rain + Massaggio pulsato—Massaggio pulsato Massaggio pulsato + Pioggia concentrato—Pioggia concentrato Pioggia concentrato + Wide Rain

217 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Calibe www.calibe.it Calibe srl via Cassola 30—40050—Monteveglio—BO Sponsor tel +39 051 960320—fax +39 051 964094 [email protected] Calibe L’innovazione e la concretezza

L’attenzione maniacale al dettaglio e il sistema studiato per facilitare pulizia la porzione centrale del profilo verticale senso della bellezza. Sempre con grande e igiene. Ogni collezione si distingue in acciaio. Il pannello scorre e, chiusa flessibilità, che permette a Calibe per un’invenzione tecnologica o una la cabina, la maniglia combacia di eseguire commesse importanti per soluzione estetica che risponde a nuove con le porzioni superiori e inferiori del il contract o di plasmare singoli modelli esigenze e stili di vita ed è pensata profilo fissate alla parete, e il montante di cabine doccia su misura per case in un’ottica sostenibile e anti spreco, si ricompone nella sua interezza. e spazi privati. La cabina doccia secondo grazie a metodi di produzione a basso Avvolta nel silenzio, grazie Calibe è un luogo intimo, dove ritrovare impatto ambientale. all’ammortizzatore che attutisce ogni il completo benessere per il corpo e la Affidabili, ecologici e riciclabili all’infinito rumore di scorrimento, araxis offre una mente. Ambiente naturale di un momento tutti i materiali: il cristallo temperato dimensione di profondo relax. Cristallo da dedicare interamente a sé, in cui da 8 mm, e l’acciaio inox, lucido extrachiaro, 210 cm h standard. tutto trasmette protezione e comfort. o satinato, che resiste all’umidità Cristalli riflettenti, forme personalizzate e non richiede trattamenti industriali L’evoluzione della porta scorrevole al millimetro per inserirsi alla perfezione inquinanti per l’ambiente. Profili sottili realizzati in acciaio inox con negli spazi più complessi, brevetti cristallo extrachiaro, maniglia integrata internazionali come Arbataxmove, araxis L’intelligenza del design toglie, nel montante di battuta che scompare per cabine doccia ad apertura distilla, rende tutto più essenziale. quando la porta è chiusa. elettronica, e Leak-Free®, innovativo La maniglia di araxis non è altro che Nessuna guarnizione in plastica. da sinistra— Araxis con lato fisso ad angolo— Particolare maniglia a scomparsa

Mappe °10 218 / 219 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche ECLISSE www.eclisse.it ECLISSE srl via Sernaglia 76—31053 Pieve di Soligo—Tv Sponsor tel +39 0438 980513—fax +39 0438 980804

ECLISSE Syntesis® Collection Soluzioni per porte scorrevoli e battente filo muro

ECLISSE Syntesis® Collection intonaco e modellati per essere stuccati installare una porta a battente filo muro. è un sistema completo e modulare per nella versione cartongesso, insieme Anche in questo caso, le porte possono progettare pareti completamente lisce. al montante di battuta rivestito di PVC essere dipinte nella stessa tonalità La collezione comprende controtelai goffrato, assicurano la perfetta adesione della parete, arrivando a mimetizzarsi per porte scorrevoli a scomparsa senza del materiale di finitura, scongiurando con la superficie del muro. La parete finiture esterne, telai per porte battenti il rischio che si sfogli nel tempo. è uniforme fino all’interno del foro filo muro e un innovativo profilo In più, con ECLISSE Syntesis Luce di passaggio, senza che sia visibile per battiscopa filo muro. la parete diventa disponibile alcun bordo in alluminio del telaio. per il posizionamento di punti luce. L’insieme di soluzioni tecniche consente ECLISSE Syntesis® Line Scorrevole Per ogni anta è possibile installare l’installazione anche in misure Controtelaio per porta senza finiture fino a 10 scatole elettriche per anta. fuori standard senza incorrere esterne. in deformazioni o crepe. ECLISSE Syntesis® Line Battente Grazie all’assenza di cornici, Telaio per porta filo muro Tutte le soluzioni sono compatibili il controtelaio si integra completamente con ECLISSE Syntesis Battiscopa, con la parete che appare libera da Gli stessi vantaggi del sistema scorrevole innovativo profilo che permette qualsiasi elemento esterno. Gli speciali sono presenti anche con ECLISSE Syntesis l’installazione di un battiscopa profili pre-intonacati nella versione Line battente, telaio che permette di filo muro. ×

da sinistra— ECLISSE Syntesis® Line Battente, soluzione per porta filo muro— ECLISSE Syntesis® Line scorrevole, sistema scorrevole per porta a scomparsa senza finiture esterne. L’assenza di stipiti e coprifili favorisce la perfetta integrazione della porta con la parete, fondendo tecnica e design all’insegna della modernità

219 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Fantini Rubinetti www.fantini.it Fratelli Fantini spa via Buonarroti 4—28010 Pella—No Sponsor tel +39 0322918411—fax +39 0322969530 [email protected] Design Stories

Nuove finiture Icona Classic Venezia Matt Gun Metal PVD, Brushed Copper Design Vincent Van Duysen Design Matteo Thun & Antonio Rodriguez PVD, Matt British Gold PVD, Nickel PVD Collezione senza tempo, “una sorta Stile, tradizione, raffinatezza, lusso: sono le nostre nuove proposte di finitura, di ‘passepartout’, con un piccolo tocco la serie evoca antiche memorie che conferiscono ai prodotti di metallo di memoria, ma non troppo estremo, con le sue sofisticate maniglie in vetro effetti cromatici speciali: il ‘canna ancora molto contemporaneo e moderno, di Murano e i colori classici bianco, di fucile’ – tra il grigio scuro, blu, con attenzione all’ergonomia e dotato nero, blu. Nuovo il progetto di due bruciato – il rame bronzato – una sorta di una certa sensualità”. Funzionalità, maniglie di forme diverse: a disco, di marrone rosato – e il sofisticato, durata, comfort sono state le priorità in cristallo trasparente, massiccio dorato ‘britannico’. del progetto dall’estetica che non insegue e con il bordo sfaccettato, che lascia Cromie ottenute con trattamento PVD tendenze e moda. È una reinterpretazione intravedere la serigrafia sulla base (Physical Vapor Deposition) che realizza del rubinetto classico, giocato in modo con un sorprendente effetto la deposizione di film sottili sugli sottile e raffinato sulle proporzioni. tridimensionale e a forma affusolata, oggetti metallici in fase di sottovuoto Proposto in diverse versioni, orizzontale, a guisa di leva, in metallo mantenendone la superficie inalterata. dal cromo al Nickel PVD, più classico, nero o cromato. × Utilizzato anche in campo aerospaziale al Matt Gun Metal PVD e al Brushed e biomedicale, produce sfumature Copper PVD, più moderno, industriale, di colori atossici e biocompatibili. volutamente più grezzo e tattile. da sinistra— Matt British Gold PVD, Matt Gun Metal PVD e Brushed Copper PVD: variazioni cromatiche per le finiture delle superfici che arricchiscono di nuovi effetti alcune serie dei nostri rubinetti— Gruppo lavabo tre fori ICONA CLASSIC— Gruppo lavabo tre fori VENEZIA con maniglie in cristallo

Mappe °10 220 / 221 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Fir Italia www.fir-italia.it Fir Italia spa via Borgomanero 6—28010 Vaprio D’Agogna—No Sponsor tel +39 0321 996423—fax +39 0321 996426 [email protected] PlaySteel® Design ultra minimalista e acciaio inossidabile AISI 316L

PlaySteel® è la nuova collezione bocca di erogazione, accoppiandosi Fir Italia che propone rubinetterie di rubinetteria Fir Italia dal design ultra con il corpo del rubinetto. In PlaySteel® e soluzioni doccia sicure per l’ambiente minimalista di nuova generazione. la bocca di erogazione si assottiglia e per le persone, realizzate con materiali Sfruttando le caratteristiche dell’acciaio in maniera estrema e la leva si fonde eco-compatibili, affidabili e di massima inossidabile AISI 316L, il miscelatore otticamente con il corpo del miscelatore igienicità. Tutti i miscelatori PlaySteel® PlaySteel® propone un’estetica in un tutt’uno che non ha precedenti sono a risparmio idrico. fatta di forme e spessori sottilissimi, nel campo delle rubinetterie. Sulle rubinetterie per il lavabo sono estremi, che reinterpretano lo stile Un oggetto di design che nel modello infatti montati riduttori di portata squadrato minimalista. miscelatore lavabo al piano è disponibile del getto d’acqua a 6 l/m, mentre Firmata da Francesco Lucchese dello in quattro diverse misure, da scegliersi per i soffioni doccia la portata è ridotta Studio Lucchesedesign, la collezione a seconda del lavabo con cui a 9 l/m. Soluzioni “energy saving” riprende lo storico concept di design il miscelatore deve abbinarsi. che apportano una riduzione del 50% della collezione di rubinetteria Playone®, La collezione è inserita nel programma dei consumi di acqua in bagno. × nella sua versione originale in ottone “Green Total Look”, il nuovo cromato, dove la leva si allunga sulla e rivoluzionario “bathroom concept”

sotto— Miscelatore lavabo al piano PlaySteel® in acciaio inossidabile AISI 316L

221 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche LaminamGervasoni www.gervasoni1882.com Gervasoni spa viale del Lavoro 88–ZiU–33050 Pavia di Udine–Ud Sponsor tel + 39 0432 656611–fax 0432 656612 [email protected] INOUT La collezione da esterni perfetta anche indoor

Un sapiente gioco di materiali, forme e in modo raffinato e informale l’esterno in colori caratterizza la collezione INOUT, qualsiasi modo lo si intenda: un giardino, pensata sia per l’uso in esterni, terrazze, una veranda o una terrazza urbana. piscine, giardini, sia per l’arredamento Ma sono perfetti anche indoor, in una d’interni. Teak, ceramica, pietra, alluminio casa dallo spirito giovane e fresco. e polietilene intrecciato a mano vengono Lo stile è naturalmente quello eclettico utilizzati e mescolati per la creazione e non convenzionale che appartiene di un’ampia scelta di sedute e tavoli, a Paola Navone. Il savoir faire divani e poltrone nonché complementi è quello che da sempre appartiene d’arredo. I prodotti da esterno Gervasoni alla tradizione Gervasoni. × sono tutti immaginati per arredare

sotto— Collezione INOUT, design by Paola Navone—

Mappe °10 222 / 223 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Laminam www.laminam.it Laminam spa via Ghiarola Nuova 258—41042 Fiorano Modenese—Mo Sponsor tel +39 0536 1844200—fax +39 0536 1844201 [email protected] Laminam La rivoluzionaria lastra ceramica

Le caratteristiche del materiale Laminam, palazzina uffici in Piazza Erculea arricchisce la facciata rendendola inattaccabile dagli agenti atmosferici, a Milano, progettata dallo studio perfetta tanto per il contesto inalterabile ai raggi UV, resistente Guidarini & Salvadeo Architetti Associati, sobrio-chic milanese quanto per un alle sollecitazioni più estreme, che riqualifica il palazzo pre-esistente edificio di rappresentanza destinato al fuoco, al calore, all’usura e ai graffi, con un elegante rivestimento in lastre al terziario. Di tutte le superfici disponibile nel formato 1000x3000mm, Laminam della collezione Tredi Laminam, Tredi è per eccellenza incredibilmente leggero grazie Carbonio, finitura grigia estremamente la più tecnica: la struttura puntinata allo spessore di soli 3 mm e 5 mm, sofisticata e adatta a un contesto in profondità dona alla lastra un effetto permettono soluzioni ineguagliabili, urbano. La collezione Oxide Perla di spessore che rimanda alla trama coniugando le ottime prestazioni è stata invece scelta come rivestimento di un tessuto. Oxide invece, riproduce con un aspetto moderno e sofisticato. dei piani rialzati del volume centrale l’effetto del metallo ossidato che Tra le più recenti referenze in ambito aggettante, creando un sofisticato reagisce agli agenti atmosferici, architettonico, la nuova facciata di una effetto bicolore bianco/grigio che al sole e al tempo che scorre. ×

da sinistra— Office Building, Milano Progetto: Studio Guidarini & Salvadeo – Stefano Guidarini, Pierluigi Salvadeo Finiture: Tredi Carbonio e Oxide Perla Various sizes

223 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Noorth www.noorth.it milldue edition Milldue spa via Balegante 7—31039 Riese Pio X—Tv Sponsor tel +39 0423 756611—fax +39 0423 756699 [email protected] Noorth: a fine everyday living

Un approccio sofisticato al mondo tra riflessi e cromie delicate. Forme pulite, Un concept essenziale e rigoroso definito del benessere, una visione integrata che rigorose e minimali, superfici che da geometrie perfette e assolute, mette in simbiosi il progetto d’arredo rivelano l’essenza più vera dei materiali, volumi puri e unitari. Nella collezione e l’architettura dell’ambiente bagno, una accostamenti cromatici ricercati che Zenit i lavabi rettangolari e i contenitori ricerca continua per mettere in scena si integrano in un pensiero architettonico laccati nella tonalità grafite danno vita i nuovi rituali del vivere contemporaneo: dello spazio nel quale gli elementi a blocchi compatti, idealmente collegati Noorth è una realtà in grado di esprimere principali dell’ambiente bagno dalla particolare consolle in essenza. un linguaggio evoluto, espressione di una dialogano con pavimenti, rivestimenti, Una soluzione che crea un impianto dimensione internazionale ma allo stesso illuminazione, tecnologia. d’arredo ordinato, simmetrico, tempo di un’artigianalità tutta italiana. Noorth è una realtà evoluta, che supera completato dalla presenza gli aspetti puramente funzionali dei due contenitori attrezzati. Noorth è una proposta che si esprime per approfondire il tema delle emozioni Una proposta formalmente essenziale, in una serie di soluzioni compositive e dello stare bene in un ambiente curato valorizzata dalla qualità dei dettagli concrete, valorizzate da accostamenti nei particolari, nel quale il dialogo fra costruttivi e dalla scelta delle finiture ricercati, equilibri dimensionali misurati, volumi, superfici e linee si traduce in una delle soluzioni tecniche adottate. × dialoghi tra forme diverse, tra texture eleganza contemporanea e sofisticata. materiche e superfici omogenee, da sinistra— Basi con gola centrale in laccato Grafite opaco con lavabo Man 63 in Milltek. Specchiera sp.3 con retroilluminazione a led inferiore. Colonne con struttura, vani a giorno e ante in laccato Grafite opaco. Consolle serie Bali. Piatto doccia Line in Milltek. Sanitari Senna in ceramica opaca. Rubinetteria Flow in acciaio inox satinato

Mappe °10 224 / 225 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Rubinetterie www.ritmonio.it Ritmonio Rubinetterie Ritmonio srl via Indren 4—z.i. Roccapietra—13019 Varallo—Vc Sponsor tel +39 0163 560000—fax +39 0163 560100 [email protected] Concrete Colors “I colori del Mondo”

Con il lancio – in occasione del Salone Dopo un continuo studio cromatico Tramonto, Canyon, Oceano, Vulcano, del Mobile 2016 – della serie Haptic e stilistico e una costante ricerca Artide, Tundra, Amazzonia, Sahara, con comando in cemento, derivante dell’Azienda di nuove tecniche per la sono questi i nomi accuratamente dal concept Concrete, che prevede lavorazione di questo materiale, nasce selezionati: colori tenui ma decisi, sobri l’utilizzo di resine cementizie nel settore dal concept Concrete Colors, il progetto ma audaci, capaci di suscitare emozioni, della rubinetteria di design, Ritmonio “I colori del mondo”, in cui il comando proprio come i “colori del mondo”. ha definitivamente consacrato in cemento viene per la prima volta il suo ruolo nel mondo dell’architettura presentato in diversi colori, ispirati alle I “Colori del Mondo” sono versatili, e dell’interior design. suggestioni di alcuni scenari naturali. facilmente abbinabili a realizzazioni dal design unico e raffinato, come tutti La prima azienda del settore ad aver Ritmonio si dimostra “trend-setter”, i prodotti creati da una realtà che fa pensato e proposto l’utilizzo del cemento una realtà in grado di anticipare dell’innovazione un suo fiore all’occhiello. applicato al comando della rubinetteria: i dettami interiors del prossimo futuro, Una svolta importante, che si inscrive un segno distintivo di Ritmonio riflettendo le moderne tendenze globali in un processo continuo di crescita e della serie, diventata vera e propria dell’architettura e del design. positiva del brand. × icona, sempre più apprezzata Otto i colori disponibili – ispirati alla da architetti, designer e utilizzatori naturalezza degli elementi primordiali – finali in tutto il mondo. che si prestano a molteplici abbinamenti.

da sinistra— Miscelatore monocomando con comando in cemento Sahara Deserto del Sahara

225 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Rubinetterie www.rubinetterie3m.it 3M Rubinetterie3M via Mattei, 10—53041 Asciano—Siena Sponsor tel +39 0577 71 82 93—fax +39 0577 71 93 50 [email protected] is AISI 316/L 5mm / 22mm / 40mm

5MM, che oltre al recente “Compasso L’utilizzo di un unico spessore per tutti leggerezza estetica, una pulizia d’Oro” ha ricevuto altri prestigiosi i componenti del rubinetto, per le leve di segno e un’elevata flessibilità premi come il “Design Plus” nel 2013 di comando e anche per le applicazioni di inserimento all’interno di tipologie e il “German Design Award”, l’”ADI della serie rendono il design di 5MM di lavabi molto diversi tra loro. Index”, il “Grandesign Etico” e il “Red Dot leggero e impalpabile. Si tratta di una La linea 40MM coniuga alla perfezione Design Award” nel 2014, è realizzato tecnologia studiata nei minimi particolari la classicità delle forme alla modernità completamente in acciaio inox satinato. per garantire un’estetica innovativa, una del design. La delicatezza e l’eleganza il design esprime le caratteristiche linea all’avanguardia e testimoniare la estetica si fondono in un disegno senza essenziali della tecnologia che lo ha grande attenzione all’eco-sostenibilità e tempo, rendendo la serie versatile generato. Cinque millimetri è infatti al risparmio idrico da parte dell’azienda. e adattabile alle diverse soluzioni lo spessore costante in cui avviene, L’ispirazione per il design di 22 MM bagno. Per l’ideazione di questa oltre alla fuoriuscita dell’acqua nasce dal tentativo di creare forme collezione l’azienda si è ispirata dalla bocca, anche il passaggio semplici, di facile utilizzo e con una alle necessità primarie dell’ambiente interno con tutte le sue dinamiche personalità distintiva. La sua particolarità bagno, proponendo un prodotto di miscelazione. Questo brevetto infatti consiste in una nuova tecnologia di di alto design funzionale ed elegante. × permette il passaggio dell’acqua in cinque miniaturizzazione delle parti tecniche. millimetri anche nella versione da piano. Questo diametro garantisce una grande

da sinistra— 5mm, design Ocostudio e ing.Castagnoli—22mm, design Ocostudio e ing.Castagnoli— 40mm, design Rubinetterie 3M

Mappe °10 226 / 227 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Sign www.signweb.it Bagno & Co. srl via G. Di Vittorio 1—61034 Fossombrone—Pu Sponsor tel +39 0721 741411—fax +39 0721 741507 [email protected] Sign. Materials matter

Veste totalmente nuova di Sign. L’azienda si è inoltre concentrata sulla Altra novità è la collezione Naked, La matericità, da sempre punto di forza creazione di una nuova componibilità, un arredo completamente destrutturato dell’azienda di Fossombrone (Pu), lavorando su moduli dimensionali che e accessoriabile con cassetti in cristallo l’ha fatta da padrona. “Siamo partiti arricchiscono e potenziano l’offerta e lavabi in appoggio, oltre che essere proprio da nuove materie, dal loro utilizzo e le possibilità di composizione. affiancati a lavabi sospesi come e dal modo di accostarle e mixarle Moduli con nuove larghezze, altezze quelli in acciaio presentati in fiera. tra loro per realizzare le nostre nuove e soprattutto la nuova profondità Completano le nuove proposte Otho collezioni” afferma Giorgio Silla, di cm 46 sono la forza della collezione e Teca, due famiglie di lavabi sospesi designer e art director dell’azienda. componibile Logica, arricchita e a pavimento in ottone trattato dall’importante presenza della nuova e in cristallo, e la nuova vasca Charlotte, All’utilizzo dei tradizionali laccati, maniglia Ala. Logica ha anche una centrostanza in pietra dalle alle finiture legno, alla pietra, alla un’estensione nella versione Unica, dimensioni ridotte che non rinuncia ceramica e all’ASTONE® infatti, sono nuovo sistema di arredi composto da basi alla comodità e che sarà disponibile stati aggiunti l’ottone, il vetro, l’acciaio, lavabo e laterali realizzate con giunzioni anche in materiale acrilico. il mineral lucido e opaco, il grès a 45° sia sui frontali che sulla cassa. Tutto su www.signweb.it × e il nuovo legno SOLID in massello Ogni modulo è quindi “unico”, riciclato disponibile in diverse finiture. ma affiancabile agli altri all’infinito.

da sinistra in senso orario— Vasca Charlotte centrostanza in pietra naturale (grigio venato)— Arredo Logica laccato bianco opaco con maniglia Ala— Lavabo freestanding Otho in ottone, design Massimo Del Monte

227 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Tubes Radiatori www.tubesradiatori.com Tubes Radiatori srl via Boscalto 32—31023 Resana—Tv Sponsor tel +39 0423 7161—fax +39 0423 715050 [email protected] I ‘new metal look’ di Tubes Calore e alta performance

Bellezza e funzionalità, alte prestazioni Rame spazzolato opaco Oltre a queste nuove versioni si ricordano unite a un look sofisticato. e alluminio anodizzato bronzo anche le altre finiture galvaniche a Da sempre Tubes ripone particolare La customizzazione del prodotto non solo catalogo: Cromo lucido, Nichel satinato, attenzione all’equilibrio fra le alte spazia nel colore – offrendo al cliente più Nichel nero, Stagno lucido, oro 14K. performance funzionali e l’aspetto di 260 varianti colore RAL oltre a cromie Ancora una volta Tubes si distingue formale dei propri prodotti, ormai speciali realizzate ad hoc per le collezioni per la forte componente innovativa, in molti casi diventati nuove icone Tubes – ma oggi riguarda anche alcune tanto funzionale quanto estetica, e protagonisti dall’indubbio carisma particolari finiture come la nuova dei suoi prodotti. Oggi il calore e l’alta estetico in ogni ambiente, residenziale versione galvanica in Rame spazzolato performance scelgono vestiti alla moda o collettivo. L’attenzione alla “forma” opaco da oggi disponibile nei modelli dall’effetto metal…anche se evergreen! × si riscontra tanto nel design, tanto Kubik, Smart, Bath25 e t.b.t. o quella nella “pelle” dei caloriferi Tubes, ovvero in Alluminio anodizzato color bronzo la finitura e il colore che lo rendono ora disponibile nei modelli Soho e Soho perfettamente inseribile in ogni contesto Bathrooms Version in aggiunta abitativo, rispecchiando perfettamente alle versioni Anodizzate argento, Titanio il gusto del cliente. e Nero degli stessi modelli.

da sinistra— Soho nella finitura Alluminio Anodizzato Bronzo, le 4 diverse finiture anodizzate sempre per Soho (Nero, Bronzo, Titanio e Argento) e il modello Kubik in Rame Spazzolato Opaco

Mappe °10 228 / 229 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Viega www.viega.it Viega ItaliaS.r.l. via Giulio Pastore, 16— 40053 Valsamoggia Loc. Crespellano—BO Sponsor tel +39051 67120-10—fax +39 051 67120-27 [email protected] Scarico a parete Viega Advantix Vario Il Design ricercato, su misura per qualsiasi spazio

Gli scarichi a parete per doccia Viega Una caratteristica unica che, unita 20 mm ed è integrabile con una griglia Advantix Vario rispondono ai più alti a uno spessore di soli 25 mm in parete, a listello in acciaio inossidabile, standard qualitativi per l’estetica e la lo rende posizionabile in qualsiasi contesto, disponibile in quattro diverse finiture: personalizzazione del bagno moderno. che si tratti di parete in muratura dal classico acciaio opaco e lucido, Il design raffinato e i materiali di qualità o in cartongesso, sia per installazioni fino alle varianti in bianco e in nero. superiore, infatti, si uniscono a parete libera che in nicchia. alla massima flessibilità in fase di Inoltre, la possibilità di adattare in opera Funzionale, elegante e, grazie alla montaggio consentendo la più ampia la lunghezza consente di semplificare geometria performante, anche semplice gamma di soluzioni di posa e, di la gestione delle pendenze a pavimento. e sicuro da pulire: Advantix Vario conseguenza, aumentando le possibilità Chiaramente nell’ambito bagno, la è la soluzione perfetta che ogni bagno di allestimento dell’ambiente bagno. discrezione è una qualità indispensabile moderno desidera. × Lo scarico a parete Advantix Vario e Advantix Vario ne fa un vero e proprio soddisfa quindi ogni esigenza costruttiva dogma. Le componenti visibili dello scarico con una lunghezza personalizzabile sono ridotte al minimo e caratterizzate tra 300 e 1.200 mm, accorciabile da un design minimale che dona facilmente e con estrema precisione all’ambiente eleganza e modernità. grazie anche alla dima fornita a corredo. La sua fessura di scarico, infatti, è di soli

da sinistra— Scarico a parete Viega Advantix Vario: spessore di installazione ridotto per un design moderno

229 Mappe °10 Luoghi percorsi progetti nelle Marche Gagliardini ispira il tuo stile di vita innovativo sorprendente lussuoso cheap & chic importante inedito minimal extralarge indoor outdoor intelligente ecologico cool ironico socializzante esaltante coinvolgente emozionante affascinante funzionale divertente cosmopolita naturale come tutto quello che troverai nel nostro showroom.

Showroom Gagliardini Monte Roberto An www.gagliardini.it Questa pubblicazione Cristina Affede PDP Studio Credits fotografici è realizzata su carta 62019 Recanati Mc via Emilia San Pietro 28 ecologica certificata t +39 071 7570570 42100 Reggio Emilia Cristiano Toraldo di Francia FSC® di m +39 347 6850761 t + 39 0522 431365 pp. 108-111 Fedrigoni Cartiere spa [email protected] [email protected] pp. 140-144 cristinaffede.com Copertina: Pietro Savorelli Fedrigoni Arcoset Renato Borocci via di Vacciano 61 Extra White 300 g/mq Exmu srls 50012 Bagno a ripoli Fi Interno: via Setificio 16 t + 39 055 643258 Fedrigoni Arcoset 60035 Jesi An [email protected] Extra White 120 g/mq t + 39 0731 710283 www.pietrosavorelli.it [email protected] Testo composto in: Bruno Severini fotografie Serifa Marco Cappannini via Trento 164 45 light, 46 light italic, 75 Photography 60027 Osimo An black via dell’Asilo 1 t + 39 071 7249247 Adrian Frutiger, 1967 60035 Jesi An m + 39 3478259712 URW Grotesk T [email protected] [email protected] regular, regular oblique, m +39 3403714594 brunoseverini.it medium, bold Hermann Zapf, 1985 Daniel Donati Paolo Tarantini Scotch Modern via Protomartiri Francescani 96 Amaneraphoto regular, italic, bold 06081 Santa Maria degli Angeli Pg corso Matteotti 113 Nick Shinn, 2008 m + 39 328 7839386 61032 Fano Pu [email protected] 0721 827841 Finito di stampare [email protected] nel mese Alessio Di Buò paolotarantini.com di luglio 2017 Ascoli Piceno amaneraphoto.com m + 39 3285870227 [email protected] Umberto Torromacco via Stendhal 30 Moreno Maggi Photographer 20144 Milano Via Francesco Milizia 1 m + 39 338 9210176 00196 Roma [email protected] t + 39 06 323 3099 torromacco.it [email protected] morenomaggi.com Ubaldi Fotovideo via Antonio Gramsci 7 Maurizio Paradisi 60035 Jesi An via Santa Maria 1 t + 39 0731 223142 / 207223 60035 Jesi An [email protected] m + 39 3351379121 [email protected] maurizioparadisi.it