Consiglio dell’Ordine degli Architetti, ANNO XLI Pianificatori, Paesaggisti e NOVEMBRE-DICEMBRE 2006 Conservatori di Roma e Provincia (In carica per il quadriennio 2005-2009)

Presidente Amedeo Schiattarella Segretario Fabrizio Pistolesi 68/06 Tesoriere Alessandro Ridolfi BIMESTRALE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI ROMA E PROVINCIA Consiglieri Piero Albisinni Agostino Bureca Orazio Campo Patrizia Colletta Spiridione Alessandro Curuni Rolando De Stefanis EDITORIALE Luisa Mutti Periferie fuori controllo? 7 Aldo Olivo Francesco Orofino Lucio Carbonara Virginia Rossini Arturo Livio Sacchi Luciano Spera ARCHITETTURA Direttore Lucio Carbonara Direttore Responsabile a cura di Massimo Locci - PROGETTI Amedeo Schiattarella Hanno collaborato Il tempo dell’intuizione 8 a questo numero i redattori: Massimo Locci Luisa Chiumenti, Massimo Locci, Claudia Mattogno, Giorgio Peguiron, Carlo Platone, Luca Scalvedi, Monica Sgandurra PROTAGONISTI ROMANI Segreteria di redazione e consulenza editoriale Quello che conta è l’architettura. 12 Franca Aprosio Intervista a Carlo Aymonino Edizione Ordine degli Architetti di Roma eProvincia Luca Scalvedi Servizio grafico editoriale: Prospettive Edizioni Direttore: Claudio Presta CONCORSI www.edpr.it - [email protected] Direzione e redazione Lungomare di Fregene 16 Acquario Romano Piazza Manfredo Fanti, 47 - 00185 Roma Paola Di Giuliomaria Tel. 06 97604560 Fax 06 97604561 http://www.rm.archiworld.it [email protected] [email protected] a cura di Giorgio Peguiron - NUOVE TECNOLOGIE Progetto grafico e impaginazione Edifici ed energia 21 Artefatto/ Manuela Sodani, Mauro Fanti Domenico D’Olimpio Tel. 06 61699191 Fax 06 61697247 Stampa Ditta Grafiche Chicca s.n.c. a cura di Carlo Platone - IMPIANTI Villa Greci - 00019 Tivoli Distribuzione agli Architetti Superfici trasparenti innovative 26 iscritti all’Albo di Roma e Provincia, Gianfranco Schipani ai Consigli degli Ordini provinciali degli Architetti e degli Ingegneri d’Italia, ai Consigli Nazionali degli Ingegneri e degli Architetti, EVENTI agli Enti e Amministrazioni interessati. Gli articoli e le note firmate esprimono Moretti e Roma 31 solo l’opinione dell’autore e non impegnano l’Ordine né la Carlo Severati Redazione del periodico. Spediz. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1.DCB - Roma Builds 35 Aut. Trib. Civ. Roma Matteo Gatto n. 11592 del 26 maggio 1967

In copertina: Australian Garden Tiratura: 16.000 copie Chiuso in tipografia il 27 gennaio 2007

segue P AESAGGIO- a cura di Lucio Carbonara e Monica Sgandurra

38 L’Australian Garden Eros Congedo

43 Un parco culturale urbano Fabio Di Carlo

URBANISTICA- a cura di Claudia Mattogno

47 Roma dall’alto Elena Tinacci

RUBRICHE

52 FONDI & FINANZIAMENTI - a cura di Marina Cimato e Andrea Nobili I Fondi Strutturali e le quote di cofinanziamento fuori dal patto di stabilità, Francesco Monaco

54 LIBRI

56 ARCHINFO - a cura di Luisa Chiumenti EVENTI Padova: riapre la Cappella Ovetari. Ferrara: San Cristoforo cantiere aperto. Il Forte di Bard ad Aosta. MOSTRE Roma di Piranesi. Pio II. La città, le arti. Editoriale Periferie fuori di Lucio Carbonara controllo?

eriferie in movimento è il nome del Forum Si tratta, dunque, di Progetti urbani o di previsto alla fine di febbraio organizzato trasformazioni “spontanee” gestite individualmente? dall’Assessorato alle Politiche per le periferie, Di interventi in cui prevale l’iniziativa privata o lo Sviluppo locale e il Lavoro che ha come l’interesse pubblico? Cosa è stato chiesto agli Psottotitolo Verso una città solidale e partecipata. imprenditori in cambio del nuovo articolato complesso commerciale della Bufalotta? Sono state Nel giro di pochi anni i luoghi della periferia stanno sufficientemente valutate le ricadute negative sul velocemente cambiando e, percorrendo il G.R.A. e territorio e sulla popolazione locale in termini di le consolari romane, si rimane colpiti dal numero di qualità urbana? Si è lavorato in una logica di visione cantieri che si vedono nel paesaggio immediato e collettiva o parziale e settoriale dei problemi? lontano e che testimoniano, indirettamente, il forte Gli esempi sono tanti e c’è la netta impressione che sviluppo in atto delle costruzioni. manchi una visione d’insieme dell’impatto sulla città dei 37 nuovi agglomerati terziari realizzati negli I dati statistici ci dicono che la città è, in termini ultimi anni fuori della città compatta, che hanno demografici, cresciuta di poche decine di migliaia di occupato una superficie di due milioni di metri unità e che la ripresa economica è lenta, ma le quadrati e realizzato un volume di 15 milioni di costruzioni continuano ad aumentare. metri cubi (Warner Village, Centro Toyota, Nuova Oggi si costruisce, in termini volumetrici, più che Fiera di Roma, Sheraton Golf Hotel, Telecom, IKEA, negli anni ’80 quando la spinta demografica e ecc.). Era questo il risultato sotteso dal PRG con la dell’edilizia residenziale pubblica e privata era politica del policentrismo? particolarmente significativa. E l’enorme nuovo complesso residenziale e Un recente convegno, tenutosi presso la Facoltà di commerciale sulla via Flaminia – intervento discutibile Ingegneria de La Sapienza, ha visto riuniti per dal punto di vista paesaggistico, urbanistico e anche discutere sul tema degli Scenari per Roma del XXI architettonico – era proprio necessario e non si secolo, urbanisti e progettisti del nuovo PRG, poteva evitare considerata la delicata posizione a amministratori e responsabili della gestione del ridosso dell’area golenale del Tevere e della collina Piano e i direttori del CRESME e del CENSIS, i due tufacea? Che succederà del traffico sulla consolare principali istituti di ricerche sul mercato dell’edilizia già oggi al collasso ogni mattina? e sui caratteri della società. In questo come in molti altri casi viene da pensare Dal dibattito è emerso con chiarezza che le pesanti che gli effetti non siano stati valutati globalmente, dal trasformazioni fisiche, anche in termini di cubature momento che i costi e i benefici non possono essere costruite, non sembrano coincidere con gli scenari e ridotti a quelli meramente economici o gli assetti previsti e con le modalità di gestione del “compensativi”, sicché si ha la netta impressione che Piano, ma sembrano prive di “una regia pubblica gli interessi privati abbiano prevalso su quelli che esprima una visione collettiva e una metodica pubblici e che invece ci stiamo sempre più omogenea”. allontanando dalla“ città solidale e partecipata”.

7 68/06 PROGETTI a cura di Massimo Locci Il tempo dell’intuizione

Unssessantesimodisecondo: la fase più fertile prima dell’ipotesi concettuale ed anche il titolo della mostra che documenta ARCHITETTURA l’attività dello studio di Massimiliano e Doriana Fuksas. Massimo Locci

edere un film all’inverso, dalla fine all’inizio”, alla ricerca del- l’idea primigenia. “Unsessan- “V tesimodisecondo” separa l’in- visibile dal visibile. Per Massimiliano e Doriana Fuksas è lo spazio temporale del- l’intuizione, il momento dell’instabilità emozionale in cui scatta l’ipotesi concet- tuale, la fase più vivida e fertile prima del- lo sviluppo progettuale. È il periodo di transfert in cui sono nate le ormai celebri nuvole, le bolle, le cascate di vetro, i tappe- ti volanti; figure immaginifiche con cui, in modo suadente, Fuksas comunica. “Com- pito dell’architetto – afferma – è trasmet- tere sensazioni” e questa originaria condi- zione emozionale si trasferisce poi all’ope- ra attraverso una forte libertà artistica con la quale interpreta ogni progetto. La mostra organizzata al MAXXI (coordi- nata da Margherita Guccione e da Esme- ralda Valente) documenta quasi 40 anni di attività dello studio. I materiali selezio- nati con cura da Massimiliano e Doriana Fuksas, con la collaborazione di Gianluca Brancaleone, sono prevalentemente quel- li operativi, schizzi, plastici intermedi, composizioni materiche. L’allestimento è efficace perché rappresen- ta bene l’universo sperimentale dello stu- dio e la dimensione mediatica del linguag- gio di Fuksas. La mostra è in funzione dei

8 68/06 grandi numeri: all’esterno ci accoglie il miti ed incoerenze. Nel suo lavoro non si • Pagine 8-9: immagini della Mostra “Un grande modello del nastro rosso che de- può cercare un’unità stilistica che per pri- sessantesimo di secondo” (foto @ Paolo Riolzi) struttura lo spazio dell’Emporio Armani mo rifiuta. Le figure spettacolari, intese ad Hong Kong, nelle sale due grandi piat- come protagoniste dello spazio e della cit- Spettacolarità/ capacità persuasiva/ ecces- taforme con innumerevoli maquette e det- tà, sono costruite nella consapevolezza che so/ poetica della leggerezza e della luce/ tagli in scala dei progetti più noti si relazio- appartengono a più mondi; oltre all’archi- metamorfosi e distorsione rappresentano nano con i suoi quadri ad acrilico. Questi tettura abitano anche i territori dell’arte, la cifra distintiva del suo linguaggio. Nel- ultimi volteggiano nell’ambiente come della scienza, della moda, della comunica- la mostra, tra magia e sogno, sono soprat- aquiloni e dialogano con polimorfi oggetti zione pubblicitaria. “L’architettura – affer- tutto documentate alcune delle opere rea- sospesi, che a loro volta generano una serie ma Fuksas – è arte contaminata: vive di al- lizzate: in particolare la Nuova Fiera di di ombre e proiezioni. Le due sale sono ri- tri universi, osserva le modificazioni e i Milano, il Centro Ricerche della Distille- connesse da un muro, lungo alcune decine cambiamenti, tenta di rappresentare sinte- ria Nardini a Bassano del Grappa e il Cen- di metri, che funge da regesto dell’attività e ticamente quanto avviene. L’architettura tro Sviluppo Progettuale della Ferrari. ricorda quello multimediale della sua Bien- non si ispira alla sola architettura, ma cer- Nella nuova Fiera a Rho-Pero si confron- nale ‘Less aesthetics more ethics’. ca di comprendere e parlare a tutti”. Nella tano due segni e due modalità espressive Massimiliano Fuksas inizia presto, già nel contemporaneità questo gioco di ambi- interferenti: uno immateriale, tecnologi- 1970 a soli 26 anni aveva realizzato il Pa- guità rafforza proprio il linguaggio archi- co e morfologicamente epifanico, l’altro lazzetto dello Sport di Sassocorvaro. Da tettonico: il trattamento delle superfici e le essenziale e materico. Contenente e con- enfant-prodige dell’architettura, come inedite spazialità si presentano come crea- tenuto, positivo e negativo in continua ebbe a definirlo Paolo Portoghesi, o forse ture polimorfiche e fluttuanti, che popola- tensione. La percezione dal basso della da outsider (boicottato dall’Università no il nuovo immaginario urbano. struttura metallica, una membrana elasti- che ha sempre visto con sospetto la sua ca- Nelle interviste non pontifica sul ruolo ca con i pilastri ramificati, è volutamente rica propositiva), ha ricevuto importanti dell’architetto creativo, anzi evidenzia la possente. I padiglioni presentano grandi riconoscimenti internazionali e oggi è necessità di affrontare con la stessa atten- facciate riflettenti che specchiano le gran- uno dei pochi architetti italiani che opera zione problemi minuti, demitizzando di figure formali e rimandano in un conti- sia in Italia che all’estero. l’immagine ed il ruolo della star interna- nuo gioco di sovrapposizioni le immagini Al di là dell’invidia che suscita in gran par- zionale che egli stesso invera. Esposti co- della galleria pubblica. Gli specchi d’ac- te degli architetti per la fortuna critica e me in uno showroom, i materiali pluri- qua creano un ulteriore spazio di riverberi per il consenso al suo lavoro, l’esposizione pubblicati sono a portata di mano, posso- ci restituisce un Fuksas umano, che nel no essere toccati, studiati, confrontati. Unsessantesimodisecondo mostrare gran parte della suo lavoro si Sono a disposizione di tutti, pronti per MAXXI Via Guido Reni, 2 mette in gioco, palesa consapevolmente li- nuove proliferazioni architettoniche. fino al 28 febbraio 2007

9 68/06 PROGETTI

CENTRO RICERCHE FERRARI S.P.A. Maranello, Modena 2001-2004 ARCHITETTURA Progettista capogruppo Massimiliano Fuskas Gruppo di progettazione Giorgio Martocchia (capo progetto), Fabio Cibinel, Dafne Dilber Stolfi, Adele Savino, Dario Binarelli. Interior designer Doriana Mandrelli Strutture Gilberto Sarti Impianti Al Engineering Impresa COGEI Costruzioni S.p.A.

e bagliori con i volumi “informali” che sembrano fluttuare sospesi nell’aria. Nello Spazio Eventi della Nardini a Bassano del Grappa gli elementi lenticolari sembra- no navicelle spaziali appena atterrate, con la scaletta retrattile ancora aperta. Non a caso, interrogato su cosa progetterebbe per Mar- te, Fuksas risponde: “penso che andrebbe bene una bolla trasparente con un ascenso- re obliquo che entra nel sottosuolo”. Dalle immagini si percepisce la volontà di esplorare condizioni duali; attraverso il gio- co positivo-negativo e leggero-massivo evi- denzia i contrasti: all’acciaio e vetro tutto trasparente del sopra corrisponde la parete ARCHITETTURA 11 68/06 con bambù su cui si riflettono le passerelle sospesi. Come nella Fiera e i volumi aeree del- Congressi o nel Centro di Milano sul- potuto giocare avrebbe Fuksas l’EUR, le forme organiche, ameboidi e sagomate come i bolidi; rifiuta , viceversa, dal vento questo facile accostamento proponendo scelta Una una morfologia stereometrica. essenziale, un gran- il volume indovinata: corti è, in- de quadrato di un piano con tre fortemente innovati- fatti, un’architettura più che nell’immagi- nella concezione va essa “mito” ne, che si candida a diventare stessa per i contenuti, come le auto che in progettate. quegli spazi vengono lo spazio, specializzandolo rispetto alle fa- si di elaborazione del progetto. non solo funzionali ma Cellule operative anche singolarmente confortevoli e pen- della controllo Dal sate a misura d’uomo. luce ai colori rilassanti, dalle configura- com- zioni morfologiche all’immagine tutto è pensato in funzione del plessiva, psicofisico degli operatori.benessere Ar- chitettura bioclimatica e materiali ecologi- di portare ci si combinano con la volontà della fabbrica. L’im- al centro la Natura infatti, si lega stretta- magine dell’edificio, Giapponese mente a quella del Giardino d’acqua con ciottoli bianchi e alla vasca Ferrari progettato da M. Fuksas (foto © Maurizio Marcato) chiusa in calcestruzzo del sotto; alla geome- tria euclidea delle ellissi quella libera della notte il gioco scultoreo sala sotterranea. Di delle geometrie, delle curve e dei piani in- e virtuale. pittorico clinati diventa I lucer- di giorno filtrano nari, posti a pelo d’acqua, la luce e la diffondono nello spazio ipogeo, di notte si trasformano in sorgenti lumino- se. Ancora due mondi in simbiosi e com- costi- e sospeso, plementari: uno rarefatto da ellissoidali sorrette tuito dalle due figure e nel terreno esili puntelli, ed uno scavato for- polimorfo (memore come una caverna aveva dove se di quello mirabile di Niaux, dei Graffiti). il poetico Museo realizzato di Mara- della fabbrica Ferrari All’interno del vento nello, accanto alla Galleria di verniciatura ai reparti Piano), (Renzo di logistica (Luigi e Visconti) (Marco ha costruito il Centro Fuksas Sturchio), che ospita gli spazi di ricerca Sviluppo, complesso risponde L’intero progettuale. la “Formula alla filosofia dell’eccellenza, definita Montezemolo. come l’ha Uomo” sperimentali, per ambiti di lavoro Sono 400 persone che si scambiano continua- ha mente informazioni, e che l’architetto in una moltipli- fisicamente concretizzato e verti- in orizzontale cazione di percorsi scompongono cale. Le trame connettive • Pagine 10-11; immagini del Centro Sviluppo PROTAGONISTI ROMANI Quello che conta è l’architettura

Intervista a Carlo Aymonino Luca Scalvedi ARCHITETTURA

Le esperienze progettuali per l’e- perché è stata una partenza dopo una tra- lavorano in continuità con il suo percor- dilizia economico-popolare nei gica attesa di ben quattordici anni di assi- so teorico-culturale centrato sul rappor- D. due settennati del Piano INA stentato volontario e poi libera docenza a to tra storia e architettura, tra morfolo- CASA e la collaborazione con Casabella- 24.000 lire l’anno. In quel periodo, tran- gia e tipologia? Come le sembra che ab- Continuità; le ricerche teoriche sull’”ar- ne un buco che era l’Inghilterra, il resto biano avuto modo di esprimersi nella chitettura della città” allo IUAV di Vene- d’Europa guardava la produzione teorico- produzione architettonica italiana del- zia; il ruolo di coordinatore nel recupero architettonica italiana con grande interes- l’ultimo decennio? del centro storico della Capitale come se. Su questi temi gli Spagnoli e Jean Nou- R. Giuseppe Samonà, Ludovico Quaroni, Assessore dal 1980 al 1985. Quale di vel ci hanno poi superato. Manfredo Tafuri, Aldo Rossi, Costantino questi tre periodi ha prodotto maggiori D. Lei è stato costantemente impegnato Dardi: il loro pensiero resta insuperabile e soddisfazioni per gli obiettivi raggiunti? nel progetto. Quali sono a suo avviso le non colgo nelle successive generazioni R. Certamente l’esperienza veneziana tendenze emergenti più interessanti che una simile profondità teorica.

Dall’alto e da sinistra: • Campus scolastico, , disegno di studio • Complesso residenziale “Monte Amiata” al quartiere Gallaratese 2, Milano (foto Alessandro Carlotto)

Pagina a fianco, all’alto: • Teatro di Avellino, veduta prospettica • Nuovi uffici per la Camera dei Deputati, Roma, disegno di studio • Quartiere Spine Bianche, Matera, disegno di studio

12 68/06 ARCHITETTURA

D. In La condizione edilizia di Roma (“Casabella Continuità” n. 279-1963) lei analizzava criticamente l’espansione della città. Parlando della residenza foto- grafava l’attività dell’intervento privato rilevando come esso, nei casi migliori, corrispondesse all’”opaca intelligenza della borghesia romana, nessuna ambi- zione culturale, nessun coraggio di pro- porre modelli sperimentali”. Un giudi- zio che oggi sembra ancora valido per i nuovi interventi speculativi oltre il G.R.A., dove la trama edilizia non riesce a riprodurre neanche le parti più mode- ste della città consolidata, mentre si dif- fondono comprensori abitativi per lo più senza identità, caratterizzati da icono- grafie banali, incapaci di intrecciare rela-

CARLO AYMONINO nasce a Roma nel 1926 e si laurea presso la Facoltà di Architettura di Roma nel 1950. È professore ordinario di Composizione Architettonica dal 1967, accademico dell’Accademia Nazionale di San Luca dal 1976, della quale é presidente dal 1995 al 1996. Dal 1963 al 1981 insegna presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, di cui è stato Rettore dal 1974 al 1979. Tra il 1980 e il 1985 è assessore al Centro Storico di Roma. Insegna Composizione Architettonica presso la Facoltà di Architettura di Roma fino al 1994 per poi tornare a insegnare Composizione Architettonica presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Nel 1976 e nel 1985 è invitato a partecipare con le sue opere alla XII e XV Triennale di Milano e alla Biennale di Venezia. Nel 1989 è nominato Professor Honorario della Escuela de Altos Estudios del Cayc (Colombia). È insignito nel 1999 della medaglia d’oro per meriti della scienza e della cultura del Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 2000 consegue il Premio internazionale “Honorary Fellow“ rilasciato da “The American Institute of Architects”.

13 68/06 PROTAGONISTI ROMANI

Dall’alto: • Nuova stazione Tiburtina, Roma, disegno di studio • Biblioteca Nazionale, Roma, prospetto d’ingresso

Pagina a fianco, dall’alto e da sinistra: • Colosso, Roma, disegno di studio • Bicocca, Milano, disegno di studio

ARCHITETTURA • Concorso a inviti Comprensorio di Pietralata, ufficio SDO 1, disegni di studio

zioni con i luoghi, con il paesaggio del- l’agro. Il nuovo P.R.G. registra il feno- meno, si avverte la necessità di un nuovo regolamento edilizio. Se fosse nuovamente assessore cosa fa- rebbe per migliorare la “qualità diffusa”? R. Concordo con questa analisi con l’ec- cezione che il nuovo P.R.G. mi sembra migliore dei precedenti proprio perché sembra superare la sola normativa pre- scrittiva che viaggia in parallelo al regola- mento edilizio e perché ha creato interes- santi centri paesistici. La rigorosa applicazione del decreto Ber- sani può essere un modo per migliorare la “qualità diffusa”. D. Al contrario per quanto riguarda l’edi- lizia residenziale pubblica, dalla seconda metà degli anni Sessanta c’è la speranza che possa contribuire a riqualificare la cit- tà di speculazione indicando anche l’indi- rizzo per un “abitare più moderno”. Lei è stato tra i protagonisti di importanti spe- rimentazioni come il Quartiere Monte Amiata al Gallaratese 2 di Milano, “l’ere- de dell’ideologia più profonda della scuo- la romana”, come scrisse Manfredo Tafu- ri. Molti di questi modelli macrostruttu- rali oggi però riproducono fedelmente il “naufragio di un’utopia”, alcuni si demo- liscono altri si convertono con grandi dif- ficoltà operative. Come si pone con il di- battito in corso su questo tema? R. La scala è importante, ma è anche in- differente. Quello che conta è l’architet- tura. Certo le piramidi sono più impor- tanti della cabina balneare di Ostia. Non ha fallito l’architettura ma le occasioni dell’architettura. D. L’insegnamento di Giuseppe Samonà

14 68/06 PROTAGONISTI ROMANI ARCHITETTURA

sembra averla influenzata principalmen- te sul tema della “curiosità interdiscipli- nare”. Ci parli della sua passione per la scultura. Qual è l’artista preferito? R. La scultura per me è un passatempo soddisfacente perché tridimensionale, co- me l’architettura, ma, contrariamente ad essa, è una pratica individualista, decidi da solo e vedi direttamente il risultato. Riguardo all’artista preferito c’è solo Ca- nova in quanto mi ha sempre suggerito varie scale d’intervento tutte però rappor- tate fra loro. D. A quali dei suoi progetti è più legato? R. Il Teatro di Avellino anche se gli manca la parte esterna ultima del teatro all’aper- to e non corrisponde affatto al progetto. È stato un lavoro sofferto, ma nonostante i cambiamenti il segno resta. D. C’è un’opera realizzata il cui esito non l’ha soddisfatta e che cambierebbe in me- glio? R. La sistemazione del Marco Aurelio. La matrice mi piace. L’impresa ha fatto erro- ri macroscopici nella realizzazione come la rettificazione dei gradini curvilinei. Mi auguro poi che nei prossimi dodici anni qualcuno si preoccupi di sistemare il tem- pio di Giove a corollario di questa straor- dinaria stratificazione di duemila anni. D. L’analisi urbana e tipologica, la cultu- ra costruttiva, la conoscenza e l’uso dei materiali: con la scarsa presenza di do- centi universitari che svolgono “operati- vamente” la professione, non le sembra che abbiamo smarrito i temi disciplinari in cui il nostro Paese era avanguardia nella teoria e nella pratica del progetto? R. Sono assolutamente d’accordo.

15 68/06 ARCHITETTURA 16 CONCORSI 68/06 I risultati del concorso bandito dal Comune di Comune dal bandito concorso del risultati I Fregene di Lungomare Fiumicino ed organizzato con il contributo il con organizzato ed Fiumicino dell’Area Concorsi dell’Ordine. Concorsi dell’Area UGMR °classificato -1° LUNGOMARE I chiamata adessere laResponsabile. Concorsi grazie adunospaziodenominato istituzioni pubblicheeprivate; questo promuove l’attività concorsuale,presso le il premio perl’Ordine chedaalcunianni to motivo digrandesoddisfazioneeforse attrezzato, i varchi amare. tori peritre temi vinci- pochi mesiallanominadeigruppi ne degliArchitetti diRoma, in haportato contributo dell’Area Concorsidell’Ordi- zione Comunaleedorganizzatoconil ne”. Il concorsovoluto dall’Amministra- la “sistemazione delLungomare diFrege- Concorso diprogettazione relativo al- no, sonostatipresentati irisultatidel la consiliare delComunediFiumici- l giorno21ottobre 2006,presso lasa- di cuidaalcunimesisonostata : il lungomare, ilpontile Questo èsta- Area Di Giuliomaria Di Paola Paola ARCHITETTURA 17 68/06 CONCORSI LA GIURIA della Giuria del La composizione membri effettiviconcorso, sette e due la seguente: supplenti, era Membri effettivi Arch. Patrizia Di Nola Llavador Arch. José Maria Tomas Ing. Renato Papagni Arch. Maria Prezioso Arch. Giancarlo Priori Arch. Rudy Ricciotti Arch. Gianfranco Vecchiato Membri supplenti Ing. Claudio Dello Vicario Socrate Lizzini Arch. Carlo Maurizio LUNGOMARE - 2° classificato I tempi ristretti entro i quali siamo riusci- entro I tempi ristretti il concorso e a pubblicarne i ti a bandire risultati, dimostra che la strada è percorri- bile e che permette un ampio confronto grazie alla partecipa-su i temi proposti, gruppi di concorren- zione di quarantatre pro- proposta ti che hanno inviato la loro gettuale nei termini stabiliti dal bando. unico sistemazione del Lungomare, Sulla tema obbligatorio, la giuria del concorso per ven- ha rilasciato un titolo d’idoneità gruppi, risposto con la per aver tinove alle richieste definite proposta, propria per la prioritarie dall’Amministrazione di merito; tale attestato, pro- valutazione per- degli Architetti, mosso dall’Ordine dei parteci- a molti mette di far ottenere, panti ad un concorso, un titolo di merito curriculum professionale. per il proprio ch. Paola MISINO uppo Stefania CAFORIO uppo ar Arch. STEFANO DE LEO; Arch. STEFANO Arch. FRANCESCO MOSCIATTI; DE FARRO; Arch. FABIO FERRARO; Arch. IVANO Arch. MAURO VINCENZI; Arch. LUCA VINCENZI Arch. PAOLA VERONICA DELL’AIRA; VERONICA DELL’AIRA; Arch. PAOLA Arch. LUCA CATALANO; Arch. ROSA TOPPUTO; Arch. PIERGIORGIO TRAIANO; RUGGERI; Arch. MARTINO PIETRO VALENTINO economista consulente; CLAUDIO STAMEGNA geometra consulente Secondo Classificato: Capogr Tema 1 - LUNGOMARE 1 - LUNGOMARE Tema Primo Classificato: Capogr ARCHITETTURA luogo idealepersperimentare questanuo- La realtà socioeconomicadiFregene, èil metri dieventi”. vincitore è Non acasoloslogansceltodal gruppo la regia pubblicadell’Amministrazione. ciano leiniziative d’operatori privati sotto no diunapiastrafunzionale;quisiintrec- ganizzati supiùlivelli altimetriciall’inter- con successionetemporalediversa edor- sviluppo, possonoprevedere interventi pito lagiuria,ècheillungomare eilsuo cio metodologicousato;l’idea chehacol- no del Il progetto risultatovincitore periltema classificato -1° PONTILE ATTREZZATO 18 ) 68/06 lungomare è, unprogetto modernoperl’approc- “Progetto Waterfront:tremila (capogruppo arch. P.(capogruppo Misi- ”Roma” adOstia Lido,unesempiod’ar- cial modoaquelladellostabilimento sul mare” deiprimiannidel900einspe- La suaideazioneèispirataalla“rotonda favorevole dellagiuria. ratteristica cheharichiamatoilgiudizio rattere architettonico, edèperquestaca- ghesi) èalcontrarioun’opera ca- dalforte attrezzato Il progetto vincitore deltema cate e/ocomplanariconquelleesistenti. dovetervento, lefunzionisonodiversifi- una proposta dimagliapertipologied’in- in tuttiisuoiaspettiarchitettonici, ma va metodologia;unprogetto nondefinito (capogruppo arch. P.(capogruppo Porto- pontile st’opera, di svago. Il processo realizzativo dique- lità, confunzionidiluogod’attrazione e di farlodiventare simbolodiquestaloca- ne daiprogettisti, conl’esplicita volontà abilmente riproposto sullitoralediFrege- durantel’ultimaandato distrutto guerra; chitettura disegnatadaG.B.Milani ed Per quantoriguarda ilprogetto vincitore zazione dell’opera edalla suagestione. l’attivazione dicapitaliprivati allarealiz- è unadellepossibilitàperprocedere con tivazione delsistemaproject financing strada simileaquelladelLungomare; l’at- visto dalbandodiconcorso,seguiràuna coerentemente conquanto pre- ARCHITETTURA 19 68/06 e DIERNA uppo Salvator Arch. CATERINA SOVANI; SOVANI; Arch. CATERINA Arch. ALESSANDRA BATTISTI; Arch. ALESSANDRA BATTISTI; TUCCI; Arch. LORIS ROSSI: Arch. FABRIZIO Arch. FELICE COSTROGIOVANNI; Arch. SARA MONTANI; Arch. LUCIO SCARINZI; MASSIMO consulente per gli aspetti BERTOLLINI urbanistici; CRISTIANA LOPES consulente per gli aspetti paesaggistici; LAURA PEDATA consulente per gli aspetti tipologici Secondo Classificato: Capogr TOGHESI uppo Paolo POR Tema 2 - PONTILE ATTREZZATO 2 - PONTILE Tema Primo Classificato: Capogr MANGIONE; Arch. LUCA J. Arch. FLAVIO VITALE; Arch. GIAN PAOLO SENATORE; Arch. LUCIA FERROGLIO; Arch. ROSA SINISI; Arch. PETROULA BERNITSA; BORDINI; Arch. ALFONSO Arch. WALTER IPPOLITO: Arch. DANIELA MARTELLOTTI; Arch. SABRINA LOSIO; Arch. PIERLUIGI BIANCHI; PEDICELLI; Arch. ROBERTA TONNARINI; Arch. MARCO Arch. FABIO BASILI; Arch. LUIGI VALENTE; Arch. ADRIANO PERNAZZA; Arch. ANDREA SUSCA; DENZA; Arch. SAVIO Arch. ELEONORA RENZI (capogruppo B. arch. varchi a mare a mare varchi dei PONTILE ATTREZZATO - 2° classificato la caratteristica più apprezzata Bordoni), è stata la sensibilità manifestata, nel vole- l’identi- il luogo e curarne interpretare re iden- pubblici vengono ficazione: i varchi tificati da elementi verticali, pensati dai metalli- come delle strutture progettisti posizionate lungo la passeg- che leggere, utili per messaggi di giata sul lungomare, progettuale comunicazione. La proposta di non intervenire bruscamente,cerca ma con la l’arenile, riqualifica i passaggi verso di questi totem. La realizzazione presenza con i fondi di avverrà a mare, dei varchi bilancio a disposizione dal Comune di Fiumicino. VARCHI A MARE - 1° classificato

La realtà italiana sta cambiando, avvici- ramento del nostro territorio. Quella di nandosi sempre più a quella europea, do- Fregene, è una grande sfida per il Comu- ve i concorsi sono il mezzo più usato per ne di Fiumicino, gli operatori del territo- ottenere incarichi, favorendo così l’inseri- rio e per l’Ordine degli Architetti che, in mento dei giovani architetti nel mondo qualità di istituzione pubblica, è pronto a professionale. L’aumento del numero dei partecipare portatore del solito contribu- concorsi banditi è un risultato cui l’Ordi- to di professionalità. ne degli Architetti di Roma ha contribui- to, promuovendo il concetto di “qualità Tema 3 – VARCHI A MARE architettonica“ come valore aggiunto per la trasformazione del territorio. Ci augu- Primo Classificato: riamo che l’Amministrazione comunale Capogruppo BEATRICE BORDONI Arch. MARIELLA ANNESE; con la collaborazione dei progettisti vinci- Arch. ALESSIO CILIBERTI; tori porti avanti una progettazione condi- Arch. VALERIA ROBERTI visa con le realtà locali per la realizzazione della riqualificazione del territorio di Fre- Secondo Classificato: gene. Capogruppo Guendalina SALIMEI ARCH. FRANCESCA CONTUZZI; L’Ordine si è già proposto come promoto- Arch. GIANCARLO FANTILLI; re, consulente e garante, per portare avan- Arch.MARIAEMANUELA LO MONACO; ti questo processo; al fine di contribuire a Prof. Arch. ROSARIO PAVIA; rendere i progettisti e il loro progetto più Arch. MARIAVINCENZA SIGNORILE; vicini al processo realizzativo e le Ammi- Arch. IRENE VALENTINI; Arch. MONIKA DINKEL; Arch. MATHILDE LOUBRY; nistrazioni e le forze imprenditoriali più Arch. ROSETTA MIRABELLI; Arch. FLAVIANA sensibili alla qualità architettonica, ormai PANDOLFI; Ing.ALESSIO GATTESCHI; necessaria alla trasformazione e al miglio- Ing. EDOARDO ROSATI

VARCHI A MARE - 2° classificato a cura di Giorgio Peguiron NUOVE TECNOLOGIE ARCHITETTURA Edifici ed energia

Ecoefficienza energetica e normative. Possibili modalità tecnico-attuative.

Domenico D’Olimpio

n risposta alle esigenze poste dalle re- chiesta attraverso l’utilizzazione delle di sistemi di contenimento, ovvero attra- centi integrazioni normative1 al Rego- energie rinnovabili, sono molteplici e re- verso l’incremento dell’isolamento termi- lamento Edilizio del Comune di Ro- lazionabili a differenti unità tecnologiche co ed il miglioramento delle caratteristi- I ma2, in relazione alle quali si pone la ed elementi tecnici dell’edificio: in rela- che di trasmittanza delle membrature necessità di assicurare agli edifici di nuova zione alla chiusura esterna verticale, ad opache e di quelle trasparenti. Occorrerà costruzione il soddisfacimento di una esempio, vi sono numerose ed interessan- pertanto, per ottenere il richiesto rispar- quota parte3 del fabbisogno energetico at- ti possibilità di intervento, in grado di of- mio del 15%, incrementare le caratteristi- traverso l’utilizzazione delle energie rin- frire opzioni tecnico-progettuali forte- che di coibentazione ed agire in termini di novabili, si può definire un quadro siste- mente integrate all’architettura, a patto di progettazione delle sezioni delle membra- matico orientativo delle strategie e delle intervenire all’interno dei processi di pro- ture esterne, sia opache che trasparenti, tecnologie utilizzabili. L’obiettivo è quello gettazione e non a posteriori su un involu- nonchè di scelta e selezione di materiali e di introdurre tali strategie di intervento, cro edilizio già in buona parte formalizza- componenti. basate sull’utilizzazione di specifici siste- to. Muri solari, collettori e pannelli solari Ulteriore richiesta della nuova normativa mi tecnologici, nelle fasi e nei processi di ad aria applicabili in facciata, spazi solari è quella di soddisfare “... un altro 15% del progettazione, ai fini di realizzare quella (serre addossate), ecc. sono tutti sistemi fabbisogno energetico del medesimo edificio integrazione4 necessaria ed indispensabile tecnologici di ordine bioclimatico in gra- mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili di con l’architettura degli edifici. Gli artico- do di garantire elevate prestazioni energe- energia,....” li integrativi al Regolamento Edilizio co- tiche agli organismi edilizi attraverso l’u- Dovrà essere assicurato pertanto un quan- munale indicano quale possibile strada da tilizzazione dei soli flussi ambientali ester- titativo di energia termica, pari al 15% del perseguire quella che ridefinisce il ruolo ni (solari, eolici) e quindi delle risorse fabbisogno energetico, prodotto dall’edi- della copertura dell’edificio, attribuendo energetiche rinnovabili. ficio stesso attraverso suoi sistemi ed ap- a tale unità tecnologica la essenziale fun- parati tecnologici specificamente preposti zione di interagire con i flussi radiativi di Le richieste poste dalle recenti normative alla produzione energetica attraverso l’u- ordine solare5 ai fini di produrre, attraver- Le richieste poste dalla delibera del Co- tilizzazione delle fonti rinnovabili di ener- so specifici apparati tecnologici, l’integra- mune di Roma n.48 del 20 febbraio 2006 gia, prima tra tutte quella solare. zione energetica richiesta. Tuttavia le stra- fanno riferimento all’obbligo di assicura- I sistemi attivi e passivi per il guadagno de percorribili nell’obiettivo di produrre re, innanzitutto, la copertura del 15% del termico degli edifici risultano pertanto la percentuale di fabbisogno energetico ri- fabbisogno energetico con l’utilizzazione centrali nel raggiungimento di questo ul-

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TIPOLOGIA DI SISTEMA CONDIZIONI DI SPECIFICHE Livello di BIOCLIMATICO ATTUAZIONE E VINCOLI ATTUATIVE potenziale ARCHITETTONICI efficienza

Presenza di superfici vetrate per Realizzazione di specifiche la captazione solare, finestrature vetrate esposte dimensionate sulla base della a S-SE-SO fino a mq.0,25 superficie ambiente da per mq sup.abitata

ARCHITETTURA riscaldare Localizzazione di masse Realizzazione di strutture termiche interne, in ad elevata inerzia termica corrispondenza dei solai o delle nelle dimensioni di 2,5 strutture murarie (tramezzature, volte la dimensione della strutture murarie di involucro) superficie di captazione, spessore min.cm.10; in Sistema di guadagno diretto a superfici termini volumetrici 0,25 vetrate captanti e massa termica interna mc per mq. Di superficie abitata Pareti di accumulo (muri solari) Realizzazione di specifici integrate nel sistema di muri termici nelle facciate chiusura esterna verticale; esposte a S-SE-SO. dotate di elevata capacita' di Nei climi temperati sono assorbimento (regolata dal necessari mq. 0.22-0.6 di connubio materiale specifico- muro solare per mq. di colore della superficie esposta) superficie abitata. e buona conduttività termica Realizzazione di superficie Profondità massima degli vetrata di captazione ambienti da riscaldare pari a anteposta al muro termico circa 7 mt a formare una Sistema di guadagno indiretto a muro intercapedine d’aria solare (pieno o con la variante “trombe”)

Realizzazione di uno specifico Creazione di spazi solari ambiente-serra interposto tra gli definiti da superficie spazi da riscaldare e l’esterno vetrate a ridosso delle facciate esposte a S-SE-SO

E TECNOLOGIE BIOCLIMATICHE PER IL FABBISOGNO TERMICO DEGLI E TECNOLOGIE BIOCLIMATICHE PER IL FABBISOGNO EDIFICI Realizzazione di adeguate Realizzazione di mq.0,33- superfici vetrate di captazione 0,9 di sup.vetrata captante dimensionate in rapporto alla per mq di superficie abitata superficie abitata SISTEMI Realizzazione di uno specifico Realizzazione di muri muro di accumulo termico termici dimensionati sulla interposto tra lo spazio solare e base dello sfalsamento gli ambienti interni dell’onda termica richiesto Sistema di guadagno indiretto a (ritardo tra la fase di “spazio solare” (serra addossata) captazione e quella di restituzione del calore)

Periodo invernale Periodo estivo

ELEVATA BUONA DISCRETA SUFFICIENTE

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TIPOLOGIA DI SISTEMA CONDIZIONI DI SPECIFICHE ATTUATIVE Livello di BIOCLIMATICO ATTUAZIONE E potenziale VINCOLI efficienza ARCHITETTONICI

Massa di accumulo Gli strati di caldana + pavimento realizzata con il pavimento o devono essere caratterizzati da integrata nel solaio spessori tali da garantire la fase di accumulo termico. Per la massa termica integrata nel solaio, questi deve essere realizzato con specifiche modalità tecnico- costruttive (es. soletta piena in c.a.) Isolamento termico del tipo Applicazione all’esterno delle a “cappotto” facciate di pannellature isolanti, tali da “separare” in quanto ad Sistemi di guadagno isolato a influenze termiche, i collettori camino solare con accumulo solari dalle pareti di involucro accumulo a solaio (collettori solari ad aria) Canalizzazioni integrate nel Realizzazione dei solai con sistema di partizione interna specifici criteri (previsione di orizzontale canalizzazioni integrate, ecc.)

Masse termiche integrate Realizzazione di strutture di nelle pareti di partizione partizione interna verticale con interna verticale materiali e spessori in grado di assicurare la funzione di accumulo termico. Tali strutture devono avere integrate, nel loro interno, intercapedini o canalizzazioni in grado di consentire il passaggio dei flussi d’aria

Isolamento termico del tipo Applicazione all’esterno delle a “cappotto” facciate di pannellature isolanti, tali da “separare” in quanto ad influenze termiche, i collettori Sistemi di guadagno isolato a solari dalle pareti di involucro camino solare con accumulo in IOCLIMATICHE PER IL FABBISOGNO TERMICO DEGLI EDIFICI pareti termiche interne Canalizzazioni integrate o Le canalizzazioni potranno essere (collettori solari ad aria) addossate ai solai addossate agli intradossi dei solai stessi (non essendo previsto assorbimento termico nelle strutture orizzontali dei solai)

Struttura edilizia a doppio Realizzazione di doppia facciata e involucro o intercapedine doppia copertura, ai fini di nelle strutture orizzontali e realizzare una sorta di camera verticali. d’aria continua nelle strutture

SISTEMI E TECNOLOGIE B L’involucro più esterno deve orizzontali e verticali. prevedere opportune La vetrata di captazione, in superfici vetrate di corrispondenza dello strato più captazione esterno, deve garantire la produzione termica in termini di riscaldamento dei flussi d’aria (veicolati per termocircolazione naturale, nelle intercapedini attorno allo spazio abitato).

Buona inerzia termica delle Realizzazione dell’involucro più Sistemi di guadagno specifiche strutture che interne con specifici materiali e isolato a doppio involucro definiscono lo spazio abitato criteri atti a conferire capacità (più interne), buona termica alle strutture murarie coibentazione dell’involucro più esterno.

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teriore obiettivo fissato dalla normativa. SISTEMI PASSIVI PER IL GUADAGNO TERMICO SOLARE NEGLI EDIFICI Si aggiunge, sostanzialmente, alla percen- tuale del 15% del fabbisogno coperta at- Sistemi a guadagno diretto traverso il contenimento delle dispersio- Sistemi a guadagno indiretto ni, una ulteriore percentuale del 15% co- Sistemi a guadagno isolato perta attraverso la produzione del calore ad opera di specifici sistemi ed apparati TIPOLOGIE DI SISTEMA tecnologici integrati all’edificio. Tale obiettivo può essere conseguito attra- A. Sistemi a guadagno diretto verso l’utilizzazione di specifiche modali- tà di progettazione e specifiche tecnologie A.1 Sistemi a superfici vetrate captanti e massa termica interna all’ambiente riassumibili, in linea di massima, come - Sistemi con disposizione verticale descritto successivamente a proposito del- - Sistemi con disposizione a sky-light le “opzioni tecnologiche”. - Sistemi con disposizione a Clerestory Risulterà importante, ai fini di ottenere - Sistemi con superfici captanti diffondenti migliori risultati, sia dal punto di vista energetico che dal punto di vista specifi- B. Sistemi a guadagno indiretto camente architettonico, introdurre tale richiesta nei processi e nelle metodologie B.1 Sistemi a muro solare progettuali e non cercare di rispettarla - Sistemi a muro solare pieno una volta progettato l’edificio: in questo - Sistemi a muro Trombe caso il risultato sarebbe di scarsa integra- B.2 Sistemi a copertura solare (roof pond) zione tra tecnologica ed edificio e produr- - a captazione orizzontale rebbe, specie dal punto di vista architetto- - a captazione inclinata nico, risultati non ottimali (sovrapposi- B.3 Sistemi a spazio solare (serre addossate) zione di componenti ed elementi tecnolo- - A parete divisoria trasparente (doppia facciata vetrata) gici, visibilmente estranei al linguaggio - A parete divisoria accumulatrice architettonico e scarsamente interconnes- B.4 Sistemi a “spazio tampone” (buffer space) si con questo). B.5 Sistemi a pozzo solare Tali richieste, relative all’utilizzazione del- le energie rinnovabili per assicurare quo- C. Sistemi a guadagno isolato ta-parte del fabbisogno termico degli edi- fici, diverranno particolarmente “impor- C.1 Sistemi a camino solare con accumulo a solaio (Tipo “Barra-Costantini”) tanti” a partire dal 2008, quando “...negli C.2 Sistemi a camino solare con accumulo in pareti termiche interne edifici pubblici e privati di nuova costruzio- C.3 Sistemi ed apparati a circuito convettivo (funzionamento a termosifone) ne dovrà essere assicurata la copertura del - Sistemi con circuito convettivo chiuso 30% del fabbisogno energetico complessivo - Sistemi a scambio convettivo con l’ambiente dell’edificio con fonti di energia rinnovabi- C.4 Sistemi a doppio involucro le..”. Sostanzialmente l’art.48/bis della delibera esprime la necessità di aumenta-

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re, dal 2008, dal 15 al 30% la percentua- co-ambientale (è possibile con tali sistemi estivi, in conseguenza dell’utilizzazione le del fabbisogno energetico da assicurare assicurare il riscaldamento degli ambienti massiccia e del ricorso ai condizionatori attraverso una specifica produzione di e la produzione di acqua calda sanitaria) d’aria come unica soluzione tecnologica energia basata sull’utilizzazione delle fon- sia alquanto restrittiva e riduttiva in rap- per il raffrescamento degli ambienti. Una ti rinnovabili. Il risparmio energetico porto a quello che offre l’attuale scenario attenzione analoga, credo sia necessario complessivo, fermo restando la percen- tecnologico. rivolgere a tali problematiche che, alla tuale del 15% da coprire attraverso l’im- stessa stregua di quanto descritto per il plementazione del contenimento, salireb- Le opzioni tecnologiche fabbisogno energetico inerente la clima- be quindi al 45%. C’è inoltre da osservare Le possibili opzioni tecnologiche fanno tizzazione invernale, è possibile affronta- come “...Per gli interventi privati che siano riferimento ai sistemi attivi e passivi per la re con strategie bioclimatiche di tipo pas- inseriti nei programmi di recupero urbano, produzione termica. In questo scenario i sivo, ovvero con tutti quei sistemi di tipo nei Programmi Integrati, nei Progetti Urba- sistemi bioclimatici passivi in particolare, diretto ed indiretto (a seconda che vi sia ni e negli Accordi di Programma o che siano possono svolgere, come detto, un ruolo interferenza o meno sulla qualità dell’aria oggetto di permessi di costruire in deroga, il sostanziale. Ai fini di comprendere le pos- indoor; in quanto il raffrescamento può limite minimo del 30% del fabbisogno sibili opzioni tipo tecnologiche relative a essere attuato sia per immissione di flussi energetico complessivo dell’edificio è aumen- tali sistemi di guadagno termico, è possi- d’aria raffrescata che attraverso sistemi di tato fino al 50%. Tale limite vale anche per bile definire un quadro sistematico orien- sottrazione di calore e di tipo “radiativo”), tutti gli interventi per la realizzazione di tativo delle strategie e delle tecnologie preposti al raffrescamento degli ambienti edifici pubblici o di uso pubblico... ” (stral- bioclimatiche utilizzabili, articolandolo ed al controllo della qualità dell’aria in cio testuale della citata delibera) in funzione delle specifiche modalità di ambiente indoor. Per obiettivi così importanti, in rapporto guadagno energetico solare. alle quantità energetiche da assicurare at- Nello schema illustrato nelle pagine se- 1 traverso l’utilizzazione delle fonti energe- guenti figurano alcune delle tipologie di Deliberazione n.48 del 20 febbraio 2006 “Varia- zioni ed integrazioni al vigente testo del Regolamento tiche rinnovabili, risultano fondamentali sistema descritte sommariamente nelle Edilizio Comunale. Norme per il risparmio energeti- le strategie e le tecnologie di guadagno ter- loro caratteristiche tecniche e di funzio- co, l’utilizzazione di fonti rinnovabili di energia e ri- sparmio delle risorse idriche”. mico passivo basate su sistemi e tecnologie namento. 2 Integrazioni al titolo III del vigente Regolamento bioclimatiche incentrate sull’utilizzazione Edilizio Comunale con gli artt.48/bis – Risparmio energetico e fonti rinnovabili di energia; 48/ter – della fonte solare, strategie che hanno insi- Il raffrescamento passivo degli ambienti Risparmio energetico e definizione del volume im- ta la possibilità di una elevata integrazione C’è tuttavia da osservare come gli attuali ponibile, ecc. 3 15% fino al 2007 per gli edifici di nuova costru- con l’edificio e la sua architettura e posso- aspetti del consumo energetico legati al zione pubblici e privati; 30% dal 2008, con aumen- no consentire un guadagno termico im- funzionamento degli organismi edilizi to fino al 50% per gli interventi privati inseriti nei portante anche senza “sovrapporre” all’e- impongano una seria presa in considera- Programmi di recupero urbano, nei Programmi In- tegrati, nei Progetti Urbani e negli Accordi di Pro- dificio vistosi e discutibili, dal punto di vi- zione dell’aspetto del raffrescamento am- gramma. sta dell’immagine architettonica che ne bientale nel periodo estivo: a fronte di una 4 Art.48/bis.....per tali finalità dovranno essere realiz- zate, con soluzioni organicamente inserite nell’estetica consegue, apparati tecnologici. normativa che “storicamente” dalla legge dell’edificio, integrate al progetto edilizio secondo la A questo proposito si vuole sottolineare n.373 in poi, si è sempre preoccupata del- migliore esposizione solare, coperture tecnologiche a captazione energetica.... come la sola opzione del solare termico, l’aspetto legato al fabbisogno termico nel 5 Art.48/bis....coperture tecnologiche a captaxione inteso come installazione di pannelli e periodo invernale, la situazione attuale ri- energetica, finalizzate alla conservazione e solarizza- zione, che accolgano ed integrino collettori solari per la collettori solari, pur restando indiscutibil- sulta caratterizzata anche da preoccupanti produzione di acqua calda sanitaria e modulli fotovol- mente valida dal punto di vista energeti- picchi di consumo energetico nei periodi taici per la produzione di energia elettrica....

25 68/06 I ARCHITETTURA 26 (fig. 2).Il puntodirottura, èsenz’altro la tanza ancheall’illuminazione zenitale de saladelPantheon sidàgrandeimpor- mentre inalcuniesempicomenellagran- per avere esposteasud, maggiorisuperfici secondol’asseralmente costruiti est-ovest mana gliedificipiùgrandivengono gene- durante ilresto dellagiornata; inetàro- se egarantisseun’illuminazione diffusa ste all’interno durantelefunzionireligio- no illuminassedirettamente lestatuepo- so espostoadestaffinchéilsoledelmatti- cropoli diAtene (fig.1),avevano l’ingres- Partenone eglialtritemplieretti sull’A- minante nell’architettura delpassato:il particolare l’aspetto funzionaleèpredo- di quellefunzionalievisive (vuoti).In IMPIANTI 68/06 fetto dellenecessitàstatiche(pieni)e gettazione architettonica: ciòperef- da sempre unelementobasenellapro- fra“pieno”l rapporto e“vuoto” èstato I “vetri intelligenti”, con comportamento con intelligenti”, “vetri I innovative trasparenti Superfici dinamico, permettono di regolare i flussi i regolare di permettono dinamico, luminosi e termici, dando una forte spinta all’utilizzo spinta forte una dando termici, e luminosi dell’illuminazione naturale. dell’illuminazione a cura di di cura a Carlo Platone Carlo condizionamento, limitano l’influenza pianti diriscaldamentoepoi quellidi quando l’illuminazione gli im- artificiale, tendenza siaccentuanelventesimo secolo La assolvono ancheafunzioniportanti. la realizzazione dipareti trasparenti che aspetto vieneesasperatofinoaportare al- di prestigio econformepiùardite. Tale sario perl’ottenimento diun’architettura l’utilizzo appare diquestesuperfici neces- realizzazione vetrate; digrandisuperfici puntiformi rendeportanti possibilela l’introduzionespazi aperti; dellestrutture fraspaziconfinatie tamente ilrapporto svincolarsi dallanatura.Cambiacomple- guenza inevitabileèchel’architettura può la realizzazione degliedifici.Laconse- nuovo approccio allaprogettazione edal- adun portano degli elementicostruttivi nuove tecniche,lariproduzione seriale rivoluzione industriale:nuovi materiali, 12 vo). Pertanto letecnologiesiraffinano al caso invernale maadiscapitonelcasoesti- getici passivi(abeneficiodelbenessere nel ne delcalore, maancheairecuperi ener- non soloiproblemi legatiallatrasmissio- interno intendendoperbenessere interno di contributopassivo alfinedelbenessere perimetrali perdono laloro caratteristica gli architetti hi-tech(fig.3).Lefrontiere infatti, diventerà untemasoprattuttode- riali: lamanipolazionedellalucenaturale, gettisti edall’introduzione dinuovi mate- un mutamentonellamentalitàdeipro- verso lafinedeglianni’80;ciògraziead turale vieneaffrontata connuovo vigore quinamento. Latrattazionedellalucena- mento deiconsumienergeticiedell’in- dall’altro siassiste aduniperbolicoau- ambientale, rate leesigenze dicomfort tazione. Così,daunlatovengono trascu- delle condizioniclimatichenellaproget- Gianfranco Schipani Gianfranco ARCHITETTURA , 27 68/06 ). omatici IMPIANTI omatici i, termocr ocr omatic , elettr a cristalli liquidi Nel campo architettonico sono usati sol- campo architettonico Nel tanto questi ultimi; essi sono costituiti da con una struttura multistrato realizzata materiali ad alta tecnologia, che hanno la caratteristi- le proprie capacità di variare che di trasmissione ottica e termica , ed in della al variare di trasparenza, particolare incidente (fotocromati- radiazione solare o ci), della temperatura (termocromatici) di un campo elettrico dell’applicazione que- (cristalli liquidi ed elettrocromatici); consente una trasformazio- sta variazione ne di stato del materiale che riesce a passa- da elemento altamente trasmittente a re parzialmente riflettente fino ad assorbire basti pensare che le simulazioni compiute basti pensare dimostrano che fino al 75% dell’illumi- con ottenuta nazione diurna può essere tecni- luce naturale. Le nuove della l’uso che di illuminazione naturale sono parti- colarmente utilizzate nella progettazione di edifici che hanno un uso prevalente- mente diurno, come uffici, scuole, edifici ed ospedali, per i industrie commerciali, dei consumi energetici deri- quali l’entità artificiale ren- ne dall’illuminazione vanti I materiali tra- de più evidenti i vantaggi. suddi- possono essere innovativi sparenti visi in classi omogenee dal punto di vista funzionale: (high per- - materiali ad alte prestazioni selettivi, formance materials: rivestimenti geometric media, aerogel); (angular - materiali a selettività angolare a com- rivestimenti materials: selective microreti- selettivo, portamento angolare coli riflettenti); (chromogenic - materiali cromogenici materials: fotocr 4 ne dell’illuminazione diurna dovrebbero ne dell’illuminazione riferimento, è quello della sequenza fare termini : dei tre - obiettivo sorgente – percorso di pro- sono i dati La sorgente e l’obiettivo del progetto, è l’oggetto getto, il percorso le caratteri- la geometria e di cui definire stiche dei materiali che la luce intercetta oppure rifrangendovisi (riflettendovisi, allora la messa a Ecco attraversandoli). con com- punto di materiali trasparenti portamento dinamico: cioè con la capaci- grado di trasparen- il proprio tà di variare in modo significativo za fino a precluderla il flusso termo-luminoso. per schermare di as- cerca la superficieOggi trasparente alla funzione di isolamento fun- solvere termico e di tra- zionale per il benessere al com- funzionale per assolvere sparenza trasformazioni di attraverso pito visivo, tipo fisico-chimico che cambiano al varia- delle condizioni climatiche esterne; si è re da sistemi passati in definitiva dei feno- per il controllo “statici”(passivi) meni energetici ed illuminotecnici, a si- (attivi); questi ultimi so- stemi “dinamici” di no possibili grazie all’introduzione in- materiali: i materiali trasparenti nuovi I con comportamento dinamico. novativi ed i materiali isolanti intelligenti” “vetri e essendo capaci di regolare trasparenti, e dei flussi luminosi l’entità controllare una forte spinta termici, rappresentano Il naturale. dell’illuminazione all’utilizzo consentendo la cosiddetto “daylighting” di grandi superfici vetrate realizzazione compatibilmente con un buon compor- se applica- tamento termico dell’edificio, dimensioni consen- to in edifici di grosse te un importante risparmio economico; 3 fotocromica è affidata all’intero spessore del vetro Londra • la proprietà Fig. 4 – vetri fotocromici: • naturale nell’età greca Fig. 1 – illuminazione • Fig. 2 – illuminazione naturale nell’età romana • Swiss Re Headquarters, Fig. 3 – Norman Foster, fine di risolvere il dualismo fra alto isola- fine di risolvere delle dispersioni per mento nei confronti dei fenomeni le- trasmissione e controllo La diretto. solare gati all’irraggiamento quindi una è diventata trasparente parete e macchina tecnologicamente complessa spesso è stata accoppiata con altri compo- radiazioni nenti esterni. Inquinamento, ambientali esterni e altri fattori nocive significato di ri- un vero danno all’edificio accentuando la domanda di proget- paro di ge- problemi tualità mirata a risolvere stione del rapporto interno-esterno e vi- rimedi ai proble- I convenzionali ceversa. della luce e dell’accumu- mi di invadenza so- indesiderati, lo o dispersione di calore si- no stati per lungo tempo individuati in stemi indipendenti e di supporto al mate- all’uso pensare Basti riale trasparente. e tendag- massiccio di persiane, tapparelle sistemi, tuttavia, hanno Questi gi vari. efficacia via via che le super- perso la loro di dimen- sono diventate fici trasparenti i sioni maggiori; la tendenza ad alleggerire materiali aumentandone però le presta- più fun- zioni e la possibilità di integrare zioni in un unico materiale, hanno per- di munirsi trasparenza messo alla nuova di dispositivi integrati nel materiale stesso efficacemente alle richieste per rispondere principio fondamen- Il variabile. di filtro tale al quale le strategie per la progettazio- ARCHITETTURA 28 I v sibile. tutto lospettro delcamposolare odelvi- rature elevate dovute all’irraggiamento so- di questoprodotto: inpresenza ditempe- problema cia hadimostratounimportante sperimentazione nellabiblioteca diFran- perdita dellareversibilità neltempo. La risolvere ilproblema dovuto allagraduale float infasedifabbricazione,sia,infine,a delvetroli stratiplasticisullasuperficie stimento fotocromatico costituitodasotti- punto ditecnologiedepositounrive- dimensioni maggiorimediantelamessaa interni, siaverso laproduzione divetrate di si responsabili delsurriscaldamentodegli del vetro, verso ilcampodeiraggiinfraros- l’assorbimento, nelle condizionidiopacità no rivolti siaadestendernemaggiormente Gli studipiùrecenti suquestimateriali so- l’architetto Dominique Perrault (fig.5). realizzata neglianni‘90suprogetto del- rilevanza, comenellabibliotecadiFrancia to riscontrabilesoloinopere diunacerta motivo, laloro applicazioneèalmomen- comuniècostoso;perquesto costruzioni i vetri perl’edilizia, illoro utilizzo nelle glass medianteilqualevengono realizzati no essere prodotti usandoilprocesso float argento. Poiché talimaterialinonposso- genuri metalliciedinparticolare quellidi questi ultimi,ipiùimpiegatisonoglialo- sono essere organicioppure inorganici;di riali sensibiliairaggiultraviolettichepos- del vetro, infasediproduzione, deimate- prietà èottenutaincorporandonellapasta quando vengono oscurati.Questa pro- violetti eritornanoallostatooriginario sti allaluce,principalmenteairaggiultra- proprie caratteristichequandosonoespo- IMPIANTI etri fotocr 68/06 omici (fig. 4)cambianole 56 rappresentare uninconveniente nelperio- scaldamento degliambienti, mentre può estivo, quandosihanno problemi disurri- ticolarità risultavantaggiosa nelperiodo termici. Va peròchequestapar- osservato cacia delcomponenterispettoaiproblemi quindi,unamaggiorecomportando, effi- zioni infrarosse, chevengono riflesse, maggiormente neiconfronti delleradia- Ciò significacheilrivestimento agisce è menoaccentuatonelcampodelvisibile. dualità delfenomeno. Questo fenomeno della temperaturacriticasenzaalcunagra- cità; ciòsiriscontraincorrispondenza re dallatrasparenza bruscamente allaopa- blemi diquestiprodotti èquellodipassa- tura, èquellaintornoai25°.Uno deipro- sumi energeticicomplessivi;taletempera- sentire un’apprezzabile riduzionedeicon- mento dellatrasparenza inmododacon- temperatura piùidoneaperilcambia- mulazioni alcomputerèstatacalcolatala di fasefraduestati.Attraverso alcunesi- le unareazione chimicaounatransazione nadio. Latemperaturainducenelmateria- triossido ditungstenoodadiossidova- stra divetro chepuòessere costituitoda traverso l’uso diunrivestimento dellala- ra siabbassa. Tale proprietà èottenutaat- tornare trasparenti quandolatemperatu- 90°,perpoi e ra critica,variabile fra10° temperatu- opachi aldisopraunacerta esterna,diventando peratura superficiale noso etermicoinfunzionedellaloro tem- di variare ilproprio assorbimentolumi- I v massima luminositàesterna. schiarire proprio incorrispondenzadella ne delfenomenopercuiilvetro tendea lare, intornoai50°,sipuòavere l’inversio- etri termocr omici (fig. 6)sonoingrado I v ridotta trail10e40%. nello statooscuratolatrasmissioneviene trasmissione solare pariall’ 84%mentre i 70°C.Nello statonormalepermetteuna stabile chepuòessere regolato trai10°Ce antisolari convenzionali. Il TALD èungel raffreddamento piùbassorispettoavetri che halacaratteristicadiavere ilpuntodi punto unparticolare prodotto, il TALD, Per l’impiego inediliziaèstatomessoa li gelinserititraduestratidifilmplastici. state raggiunteconl’invenzione dispecia- prestazioniportanti termocromiche sono l’ingresso delleradiazioniinfrarosse. Im- guadagni solaripassiviresi possibilidal- do invernale, dal momentocheannullai do ladeviazionedeiraggiluminosi ega- no tuttiinun’unica direzione, eliminan- facce esternedelfilm,icristalli siorienta- applicato uncampoelettrico fraledue vista attraverso ilcristallo. Se invece viene translucente; ciòimpediscetotalmentela dente e,quindi,rendendo ilmateriale diffusione luminosadellaradiazioneinci- cessive deiraggiincidentigenerandola cui sihannounaseriedideviazionisuc- sualmente all’interno del materiale,per sonoorientateca- po elettricoleparticelle meno dellarifrazione.In assenzadicam- viene deviato,altrimentisubisceilfeno- ne parallelaall’asse non dellaparticella luminoso haunadirezione dipropagazio- anisotropo, cioèseilraggio portamento ticelle dicristalloliquidohannouncom- disperse inunamatricepolimera.Lepar- tro, oppure dagocce dicristalloliquido stalli liquidiinterpostofraduelastre dive- cavità sferichesucuisonoapplicatiicri- tuiti daunfilmchecontieneunaseriedi etri acristalliliquidi (fig. 7)sonocosti- ARCHITETTURA 8 29 68/06 IMPIANTI ro allo stato trasparente. Una delle carat- Una allo stato trasparente. ro molto interessanti teristiche che rendono nel questi materiali per l’applicazione è lo scarso consu- campo architettonico, la mo energetico durante la transazione e (per un tempo possibilità di memorizzare pa- altre In lo stato assunto. fino a 24 ore) al effettuata la regolazione una volta role, e nel momento ri- grado di trasparenza ad chiesto, non è necessario continuare at- I problemi il dispositivo. alimentare sono soprattutto tualmente da risolvere alle dimensioni massime quelli inerenti le caratteristi- ottenibili senza pregiudicare di transizio- che di uniformità e di velocità ne di traspa- e la riduzione dell’escursione dei cicli del numero all’aumentare renza di strati numero L’elevato di attivazione. li rende di cui sono composti, inoltre, molto costosi. Le sperimentazioni esegui- massimo di te dimostrano che il numero prima di degra- cicli che possono subire darsi è di 4000-6000; questo corrisponde, per una media di cinque cicli al giorno, ad dai due ai che va un periodo di utilizzo per il anni, periodo molto breve quattro possibile in- delle costruzioni. Un settore è di questi vetri legato all’uso conveniente (fig. 8), come i vetri omici ocr etri elettr a cristalli liquidi, a differenza dei materia- a cristalli liquidi, a differenza non ri- e fotocromici, li termocromici delle condizioni spondono a variazioni alla va- ambientali esterne, ma reagiscono riazione di una grandezza elettrica come la tensione ad essi applicata; potendo esse- in modo del tutto indipen- controllati re esterno, manifestano dente dall’ambiente La struttura di un comportamento attivo. è costituita elettrocromico un dispositivo di cinque (alcune dalla sovrapposizione funzioni e strati aventi quattro), volte tramite de- realizzati differenti, proprietà principio di fun- Il posizioni successive. zionamento è il seguente: quando un po- Volt) tra 1,5-5 tenziale elettrico (in genere viene applicato agli strati di un condutto- TC), conductor (trasparent trasparente re parte degli ioni immagazzinati nello stra- to di accumulo (ion storage IS) attraversa- di separazione (ion conductor no la zona IC) e si impiantano nello strato elettro- (EC) causandone proprio e vero cromico è processo Il la transazione cromatica. quindi con l’appli- continuo e reversibile, è possibi- cazione di un potenziale inverso alla situazione originale ovve- le ritornare I v ) 2 propriètà elettrocromica è affidata a strati interclusi fra due vetri senza e con l’applicazione del campo elettrico proprietà termocromica è affidata a strati applicati sul vetro biblioteca nazionale di Francia non trascurabili; inoltre, l’escursione ter- l’escursione non trascurabili; inoltre, mica della trasmittanza è piuttosto limita- non sono ta (0,53-0,77) per cui tali vetri i particolarmente efficaci per regolare bisogna i vantaggi guadagni solari. Fra la possibilità di certamente considerare della luce che vie- qualitativo un controllo pas- ne immessa in un ambiente. Infatti, a quello dif- sando dallo stato trasparente la fondente, danno la possibilità di variare distribuzione della luce naturale all’inter- no ed eliminano la necessità di accorgi- menti (come le tende) usati sia per blocca- la sia per assicurare la radiazione solare, re degli occupanti dell’edificio. privacy • la Fig. 8 – vetri elettrocromici: • Fig. 7 – vetri a cristalli liquidi: • Fig. 6 – vetri termocromici: la • Fig. 5 – Dominique Perrault: 7 rantendo la trasparenza del vetro. Il pas- Il del vetro. rantendo la trasparenza è molto rapi- saggio da uno stato all’altro un decimo di secondo) ed avvie- do (circa ten- ne in corrispondenza di una precisa dei 100 è nell’ordine Vc che sione critica la raggiunta maturità Malgrado volt. di tali materiali, essi sono commerciale rispetto agli elet- molto meno interessanti per una serie di ragioni: in pri- trocromici devono mo luogo, nello stato trasparente continuamente alimentati per tutto essere la traspa- il periodo in cui si vuole avere W/m con consumi energetici (20 renza IMPIANTI

fattore di trasparenza senza (1) e con (2) l’applicazione del campo elettrico 9

quello del surriscaldamento della lastra in dificanti l’architettura della facciata stes- • Fig. 9 – vetro elettrocromico assemblato e seguito all’assorbimento delle radiazioni sa. Nella figura 9 è rappresentato un vetro distribuito dalla Pilkington termiche in condizioni di opacità. La pos- elettrocromico in produzione assemblato • Fig. 10 – confronto delle prestazioni sibilità di poter fare assumere nello stato e distribuito dalla Pilkington. opaco diverse colorazioni al vetro, ne ren- Nella figura 10 sono riportate delle tabelle de possibile l’applicazione negli interven- comparative delle caratteristiche prestazio- ti di restauro conservativo in facciata so- nali dei vetri a cristalli liquidi ed elettrocro- prattutto quando non è possibile intro- mici rispetto ai requisiti ritenuti ottimali durre elementi schermanti esterni e mo- per l’applicazione nel settore edilizio.

REQUISITI OTTIMALI RICHIESTI PER L’APPLICAZIONE Casa produttrice: Saint-Gobain Glass Casa produttrice: Flabeg GmbH - Pilkington (assemblaggio) NEL SETTORE EDILIZIO Prodotto: SGG PRIVA-LITE  Prodotto: PILKINGTON E-CONTROL VETRO DOPPIO Tipo : SPESSORE : DESCRIZIONE VALUTAZIONE VETRO DOPPIO SPESSORE : 28 mm Optitherm S 29 mm Proprietà ottiche DESCRIZIONE PRESTAZIONI DESCRIZIONE PRESTAZIONI Fattore di trasparenza Il più alto possibile Proprietà ottiche stato opaco  stato trasparente Proprietà elettriche Fattore di trasparenza stato trasparente stato opaco Proprietà ottiche Fattore di trasparenza 15 ÷ 50 % Tensione di alimentazione La più bassa possibile 94 % 7,5 % Fattore di riflessione luminosa 9 ÷ 11 % Fattore solare 59 % Potenza necessaria al mq La più bassa possibile stato opaco  stato trasparente Proprietà termiche Tempo di risposta Minore di 3 minuti Fattore di riflessione luminosa 23 % Fattore di trasmissione energia diretta 7 ÷ 29 % Proprietà termiche Capacità di memoria La più alta possibile Fattore di trasmissione radiazioni UV 0,5 ÷ 5 % Coefficiente di conducibilità 1,3 ÷ 2,8 W/ m2 K Possibilità di modulazione La più ampia possibile Fattore di trasmissione totale 12 ÷ 36 %

Proprietà elettriche 2 Temperatura di esercizio Coefficiente di conducibilità 1,1 W / m K Tensione di alimentazione 100 Volts 4,2 Campo operativo - 20°C ÷ +120°C Fattore di selettività dinamica Potenza necessaria al mq 10 W Campo di sopravvivenza - 40°C ÷ +120 °C Proprietà elettriche Tempo di risposta istantaneo Tensione di alimentazione 2 ÷ 5 Volts Durabilità Capacità di memoria nessuna Potenza necessaria al mq 2 ÷ 15 W Longevità  25 anni Possibilità di modulazione possibile soltanto con irraggiamento ortogonale Tempo di risposta 8 ÷ 12 minuti

Numero dei cicli annui 5000 Temperatura di esercizio Possibilità di modulazione fattore di trasparenza modulabile (15 ÷ Campo operativo -20°C ÷ +60°C 50 %) Caratteristiche geometriche Durabilità Durabilità Forma La più varia possibile Longevità  5 anni (garantiti) Longevità  25 anni  ÷ Dimensioni Fino a 2m x 2m Numero dei cicli annui 1000 1200 Numero dei cicli annui illimitati Caratteristiche geometriche Profilo Piatto e curvo Caratteristiche geometriche rettangolare o almeno con due lati sufficienti per il settore edilizio Forma lineari Forme taglio piccolo taglio grande minima massima Dimensioni 40 ÷ 90 cm per 40 ÷ 200 cm per Dimensioni 305 x 405 mm 1000 x 2800 mm lato lato piatto curvo piatto curvo Profilo film fra lastre di vetro film fra lastre di Profilo film fra lastre film fra lastre policarbonato 10 vetro policarbonato Figura 10 – confronto delle prestazioni neutra, bronzo, grigia, verde tendente al blu Tinte stato opaco Tinta stato opaco EVENTI ARCHITETTURA Moretti e Roma

Presentato alla Casa dell’Architettura il volume, edito dalla casa editrice dell’Ordine, sulle opere romane del Maestro.

Carlo Severati

Casa Astrea, 1949 architetto e il mercato. Opere mancate e opere omesse. Credo sia doveroso ricordare che, L’ se possiamo parlare con relativa tranquillità delle opere romane di L.W. Moretti, ciò si deve in gran parte all’azio- ne culturale svolta da varie associazioni e soggetti, fra i quali Antonio Cederna e Italo Insolera, che hanno costruito una opposizione alla urbanizzazione delle aree lungo la Via Appia Antica e che hanno portato alla creazione del Parco. Così non abbiamo le belle ville seminter- rate che Moretti aveva progettato, e che altro non erano che il passepartout cultu- rale, e perciò inoppugnabile, dell’avvio della edificazione. Il lotto 10 dell’Olgiata Romana, non cita- to né dall’autrice né da Giorgio Muratore, non può non apparire anche a chi non piace come un peccato veniale. Credo non vada neanche dimenticato il clima di quegli anni, (1958-1962) quan-

LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

Il volume di Eleonora Carrano, Luigi Moretti. Le opere romane, pubblicato nella Collana “Architetti a Roma”, di Prospettive Edizioni è stato presentato nel maggio scorso alla Casa dell’Architettura. Sono intervenuti: Giorgio Muratore, Claudio Presta, Aldo Ricci, Amedeo Schiattarella e Carlo Severati. Casa del“Girasole”,1948-51 ARCHITETTURA 32 68/06 Il libro tosa allaFonte Berniniana. ni, chepure hannosottrattol’Acqua Ace- che fannodasfondoaquelleurbanizzazio- Giubileo del1950ed Olimpiadi del1960, imperiali.Meglioramento delletruppe Moretti (1942)comeimmensoacquartie- salvava neldisegno l’ansa del Tevere dietro ilFleming, chesi rio, nell’ampio arco dall’attuale Belsito al- milluccia, dietro ilcrinalediMonte Ma- bordo deiMonti Parioli a Via dellaCa- cheandava dal panorama noncostruito, Ciò nonvuoldire rimpiangere l’ampio lontanato. quale Moretti erastatocoinvolto eppoial- tuale quartiere Torrino, perilprogetto del cità dellaspeculazionesullearee dell’at- tranquillità, simmetricamente,allavora- Dobbiamo questacondizionedirelativa Valle Giulia eral’avvocato dellaS.G.I. do ilDocente diMaterie Giuridiche a completa revisione eriscritturadellasto- il libro fraicontributipositiviperuna L’apertura, pubblico diarchitetti. dell’architettura quantoperunpiùampio trice) edinteressante tantoperlastoria un libro utile(secondogliintentidell’au- confermarepuò certamente l’opera come Sicostituiscono unpanoramaparziale. ziosamente selezionate,chevolutamente tate; opere, va dettoinpremessa, tenden- tano lacomprensione delleopere presen- senta unaseriedimaterialiinediticheaiu- 1 si basasuunaattentaricerca epre- Modernità darivedere, Forma Ultima Fori colloca di fluenzato dallacronaca logie: unapproccio storico,un’altro in- modi chepossiamodividere induetipo- nità, emoltidimodernitàarchitettonica; Ci sonomoltimodiperparlare dimoder- anche critica. mato: l’architetto progetta, nonpuòfare le ilprogettista stessononsarebbe chia- teorica,allaqua- appoggio dellacopertura all’architetto progettista ilfondamentale già allafinedeglianni‘30:togliendocosì Europa, avrebbe liquidatolamodernità do graviresponsabilità allacriticache,in ria dell’architettura moderna,attribuen- per leipocointeressanti, comelapalazzina za lerigideespunzionidell’autrice: opere diLuigi Moretti sonovissutesen- romane ti privato Diversamente, nellapresentazione, scritto troppo personalizzata. Col risultatodiunadialetticainternaallo viene vissutacomeantitetica. una definizionepiùampiadimodernità, ca friva; echequindilacomponente sul vasto campionariocheilquartiere of- siedlung diStoccarda nel1927,siapure bewegungderne nità somigliaalla propria. Basta chelasuamoder- osservare Moretti èinfondomarginale,sarebbe im- qui delsuoapproccio, rispettoalquale terizzano uncicloèopinabile;unaanalisi stico laselezionedeifenomenichecarat- zione. Ma ancheinunapproccio storici- mo ilcasodiPiñòn, autore dellaintrodu- , chesarebbe pienamentecontenuta in Piazzale dell’ImperoalForoMussolini,1937 , diGiorgio Muratore, leopere , codificataal Weissenhof- corrente moderna 2 . Non èquest’ulti- organi- Moret- , mo- ARCHITETTURA

Casa delle Armi al Foro Italico, 1936 di Monte Mario, gli uffici di piazzale Fla- Comunque, a prescindere da ogni aspetto (Fellini, Boccaccio 70, 1961) si fonde col minio, l’edificio ex ENPDEP di Via Mor- problematico, avrei citato, fra le opere ro- bianco dell’EUR. Un bianco che alcuni di gagni fanno parte del gioco e sono citate mane: la palazzina Vallini a Roma, prima noi ricordano interrotto dal non finito de- nello scritto; ponendo, certo, problemi di opera da laureato non firmata3, per l’ami- gli intonaci e del calcestruzzo. Trenta anni discontinuità nella qualità delle prestazio- co al quale il padre l’aveva raccomandato fa, con il Consiglio dell’Ordine di Roma ni dell’autore. Ma, in uno sguardo com- ante mortem; la Tomba Moretti al Verano presieduto da Giancarlo Busiri Vici, AR plessivo sull’architetto, i problemi vanno e la casa per Ettore Muti dentro Porta San pubblicò la denuncia sull’uso improprio affrontati piuttosto che evitati. Sebastiano: uno spazio antico riorganiz- della Casa delle Armi con una nota critica, zato senza mezzi termini come lo spazio che sosteneva l’unicità dell’edificio - allo- Moretti, il bianco e le categorie architet- domestico di un eroe. ra in condizioni eccellenti - e, al tempo toniche del Novecento. Le stesse pareti di pietra e mattoni roma- stesso, proponeva un collegamento fra Le molte, e innegabili, cadute di qualità ni, da Moretti per lo più lasciati a vista, l’uso del bianco e l’autoritarismo: la sua nell’opera del Nostro possono essere lette, che ospiteranno circa trenta anni dopo la capacità di estrema riduzione del messag- con una modulazione positiva, come ec- casa di Marcello Mastroianni: il bianco da gio comunicativo come strumento della cessi di appropriatezza. Proprio la referen- diva per Muti, con pellicce e una testa di sua efficacia retorica. zialità indicherei, se dovessi trovare una Giunone che fa da bar, anticipa profetica- Si è recentemente proposto di studiare, qualità nella migliore architettura di Lui- mente ciò che verrà dopo lutti e tragedie: identificare e conservare l’architettura ra- gi Moretti, fuori dalle codifiche correnti il bianco, che in mancanza di testimoni zionalista del Lazio, e forse anche qualcu- della modernità in architettura; essere posso solo supporre, della Cadillac4 di no lo sta facendo, identificando con razio- cioè quella di Moretti l’architettura di Moretti che passa davanti alla fontana di nalismo tutto il moderno. Un moderno in quel momento, di quei gruppi dirigenti, Trevi mentre Anita Ekberg fa il bagno. gran parte unificato dal bianco fotografi- di quelle piazze, strade, città. L’Anita di bevete più latte del dopoguerra co, che nasconde tuttavia realtà spesso op-

33 68/06 ARCHITETTURA Stadio Olimpico,1937 minoritaria. parte nomeno delqualeè zionalista delLazio come adesempioquelladi l’opportunità diusare generalizzazioni; pera diMoretti e,indefinitiva, cancella circostanza vale ancheall’interno dell’o- stono duetonidibiancouguali.Questa chitettura biancadelNovecento nonesi- razione sipotrebbe dire cheintuttal’ar- può essere unificato:conunpo’ diesage- valutazioni diPiñòn) unificaciòche non trebbe essere fattounrilievo criticoalle foto inbiancoenero (edanchequipo- moniato dal Weissenhof, ilbiancodella li epresupposti teorici.Comeeragiàtesti- poste, interminidicaratteristicheforma- aDecima,1960 Quartiere , perconnotare unfe- razionale Architettura ra- solo una critico romana, mentretica perlaparte ilsaggio sequenza cronologica econfedeltàtema- eorganizzaticon teriali sonopertinenti parliamo èunlibro atesi,nelqualeima- La recente riletturadiMoretti dellaquale so lasciataallapennadiarchitetti ecritici sulle sueopere, elaloro descrizione,spes- Le numerose citazionideitestidiMoretti eccessiva lapresenza dell’opera milanese. bra impropria l’esclusione diFiuggi ecosì delle regioni d’Italia, Torino 1961,sem- ne delpadiglioneLazioallamostra esempio, mentre èineccepibilelacitazio- posto, crediamo intenzionalmente:ad Il quadro complessivo nonvienericom- sce ampiamentealleopere milanesi. Sull’opera diLuigi Moretti si riferi- zione di 1975; quandoMoretti dava unadefini- sione criticadegliannifrail1952e Per dellaten- esempionellaricostruzione eccellenza, nonsolodiMoretti. la realizzazione dimolteopere italianedi dell’ingegneresul ruolo Silvano Zorzi nel- Per esempio,nellepratichediprogetto, l’architettura italianadelNovecento. ne), connuovi elementi,ildibattitosul- questo sensoPiñòn potrebbe avere ragio- realizzazione, permettediriaprire (ein che scrivevano incontemporaneaallaloro vi come vicina aquellapubblicatapiùtardi daZe- tà antiprospettica. metria comechiave della Eppure laregistrazione di numero dianni? un giorno,dimese,certo di piùreferenziale dellacronaca, cheraccontafattidi ra. Sembra unparadosso,maèproprio così:cosac’è sionalmente selezionailprodotto appropriato. (giuridico, amministrativo, professionale) soloocca- schizofrenia rispettoallaqualeilfiltro istituzionale teri eculturadellacomunità;registra, appunto, la schizofrenia metropolitana, noncoglievalori, carat- me ,dellospazio…”. se- formativa, laforza un puntofocaleondesidiparte come leggegovernata daunassedisegnativo, macome 2005. “Architetti aRoma”, Prospettive edizioni,Roma 5 4 3 2 1 tava invece una tetti adandare avedere. da altro manufatto cheinvitotuttiicolleghiarchi- les, all’inizio deglianni1970demolitaesostituita E. Carrano, “….. La cronaca registra senzareferenzialità l’architettu- Secondo latestimonianza diJulio Lafuentesitrat- Già esistenteall’angolo fraviaSalaria eviaBruxel- la simmetriadegliantichinonèdaintendersi simmetria invariante Luigi Moretti, leopere romane Studebaker. , pergliantichi della modernità:sim- quello chesuccede tridimensionali- 5 , molto ; collana , nella EVENTI ARCHITETTURA Italy builds

Una mostra a Canton, organizzata con la partecipazione dell’Ordine Architetti, per presentare alla Cina venticinque progetti firmati dai più illustri Matteo Gatto architetti italiani.

ITALIA COSTRUISCE / na Ferrari rossa fiammante, borazione fra imprese italiane e aziende ITALY BUILDS F430, e una Vespa vintage gri- locali. gio avio. Due simboli dell’ec- Fiore all’occhiello della manifestazione la Organizzata dall`ICE (Istituto nazionale cellenza italiana nel mondo. grande mostra “Italy Builds: venti anni di del Commercio Estero) con la rivista U Fanno da cornice al taglio del nastro architettura italiana”, organizzata dall’I- l`Arca e il patrocinio dell`Ordine degli Architetti di Roma, la mostra Italy builds della Fiera Internazionale delle Piccole e CE (Istituto nazionale per il Commercio alla Fiera internazionale delle Piccole e Medie Imprese di Canton, dove nel 2006 Estero) con la rivista l’Arca e l’Ordine Medie Imprese di Canton (14 - 20 l’Italia era Paese partner. E il sistema Ita- degli Architetti di Roma. Mostra itine- settembre 2006) ha ospitato venticinque lia si è presentato compatto all’appunta- rante che valorizza l’intuizione che espor- progetti firmati dai più illustri architetti mento: il Governo, con Romano Prodi e tando l’architetto e il suo progetto si fa italiani presentati con proiezioni di 625 immagini su grandi schermi messe a un pool di ministri, la Confindustria, molto di più che vendere solo prodotti confronto con oltre trenta “campioni”. con Luca di Montezemolo e uno stuolo ma si creano i presupposti per il sistema Un prestigioso volume editato da l`Arca di 700 imprese, l’Abi, con 15 banche, e delle industrie italiane dei materiali e Edizioni in sei lingue, cinese compreso, l’ICE, che ha curato l’organizzazione degli elementi costruttivi di essere adot- promosso dal Ministero degli Affari della fiera e degli incontri faccia a faccia, tati e di penetrare un mercato molto Esteri, ha accompagnato la mostra in sia a Nanchino, prima tappa della mis- competitivo. questa e nelle sue diverse manifestazioni all`estero. sione, che a Canton (complessivamente All’interno di una sala appositamente più di 5 mila). schermata dalla luce e finemente allestita Obiettivi principali sono l’intensificazio- in alluminio anodizzato nero emergono ne dei rapporti di collaborazione con la dal buio otto “cubi teatrali” sui quali Cina e la promozione di accordi di colla- scorrono immagini e disegni.

35 68/06 EVENTI ARCHITETTURA

Un allestimento di grande effetto proget- him”, , Turchia; Enzo Eusebi con Nicoletti con il Palazzo dello Sport, tato dallo Studio D.A. di Milano e realiz- l’ampliamento dell’Istituto Professionale Palermo, Italia; Mario Antonio Arnabol- zato da Fiera Milano, per presentare alla di Stato per i Servizi Alberghieri e la di & Partners con il Municipio di Casal- Cina e al Mondo venticinque progetti Ristorazione, pusterlengo (Lodi) Italia; Massimiliano firmati dai più illustri architetti italiani (), Italia; Enzo Zacchiroli Fuksas con il nuovo Polo Fiera di Mila- mediante la proiezione di 625 immagini con la nuova sede della Banca d’Italia, no, Rho (Milano), Italia; Pica Ciamarra su grandi schermi e oltre trenta “campio- Siena, Italia; Franco Purini con casa Associati con la città della Scienza, ni” reali, parti degli edifici in scala 1:1, Pirello, Gibellina (Trapani), Italia; Frige- Napoli, Italia; Piero Sartogo e Nathalie frutto della tecnologia italiana, che ne rio Design Group con la sede Sambonet, Grenon con la nuova cancelleria del- hanno costituito parte sostanziale della Orfengo Casalino (Novara), Italia; Gian- l’Ambasciata d’Italia a Washington D.C., qualità costruttiva. carlo Marzorati con il cinema multisala USA; Renzo Piano Building Workshop Skyline, Sesto San Giovanni (Milano), con la sede de “”, Milano, In mostra: Alfonso Mercurio con la sede Italia; Gianni Arnaudo con le nuove can- Italia; Sebastiano Monaco con il Palazzo STMicroelectronics Worldwide, Gine- tine Terre da Vino, Barolo (Cuneo), Ita- di Giustizia, Palermo, Italia; Simone vra, Svizzera; Antonio Citterio con la lia; Gregotti Associati International con Micheli con la discoteca Spazio A4, San- sede Edel Music AG, Amburgo-Neu- la sede Pirelli Real Estate Bicocca, Mila- thià (Vercelli), Italia; lo Studio D.A. con muhlen, Germania; Dante O. Benini no, Italia; Guido Canali con il municipio il centro commerciale di Melilli, Melilli con il centro farmaceutico “Abdi Ibra- di Sassuolo (Modena), Italia; Manfredi (Siracusa), Italia; lo Studio Pallavicini e

36 68/06 EVENTI ARCHITETTURA

Associati con gli uffici direzionali Park da immagini di centinaia di progetti rea- Davis, Lainate (Milano), Italia; Viviana lizzati in Italia negli ultimi venti anni. Riccato e Mario Virano con Palazzo Accolta nel grande padiglione italiano Aurelia, Tortona (Alessandria), Italia; dedicato a presentare il “Sistema Italia” +ARCH con l’edificio Sviluppo prototipi nella Fiera Internazionale delle Piccole e e produzione accessori Dolce e Gabbana, Medie Imprese (CISMEF-PMI 2006) di Incisa Valdarno (Firenze), Italia. Canton, la mostra ha visto tra gli ospiti illustri il Presidente del Consiglio Roma- Un volume di 320 pagine, in sei lingue, no Prodi e il Ministro per il Commercio cinese compreso, promosso dal Ministe- con l’Estero Emma Bonino. ro degli Affari Esteri su un’idea dell’at- Un evento che pone accanto al talento tuale Presidente dell’ICE, l’ambasciatore progettuale dei nostri architetti, le grandi Umberto Vattani, editato da l’Arca Edi- capacità realizzative dell’industria e del- zioni, accompagna la mostra. l’artigianato italiano, ancora poco cono- sciute nonostante la qualità che esprimo- Italy Builds, così è anche il titolo del no: dal “Made in Italy” al “Build in volume, strutturato in otto saggi tematici Italy”. scritti da noti critici e docenti e illustrato (l’ARCA n. 220)

37 68/06 L’ PAESAGGIO a cura di di cura a 2 essere, l’ulteriore esposizione dellastraordi- veste. Questo giardino non è,enonvuole sociale cheilprogetto diquestogiardino ri- in lucelapeculiaritàtipologicaedilruolo al pubblicoloscorsomaggio2006,mette ne. Il primostralcio,completatoedaperto quaranta chilometriasud-estdiMelbour- Garden diCranbourne, nel Victoria, acirca stralci funzionali,presso ilRoyal Botanical paesaggio chesistarealizzando, per mirevole operadi architettura del ria collezionebotanicaedunaam- Australian Garden Eros Congedo Eros storie racconta che luogo Un L’Australian Lucio Carbonara e Monica Sgandurra Monica e Carbonara Lucio riguardanti il paesaggio, il riguardanti Garden delineando il percorso della percorso il delineando società australiana alla ricerca alla australiana società della propria identità. identità. propria della è unastraordina- esempi il paeseannovera bellissimienumerosi naria floraaustraliana,dellaquale,peraltro, sione diunnuovo “ sta tuttanelladichiaratavolontà diespres- La novità dell’ avvicinamento alpaesaggioaustraliano. lontà diquestopopoloraccontare illoro culturale checristallizzal’esigenza elavo- Garden dei paesaggidiquestopaese:l’ collezione botanicanell’ovvia riproduzione moderno designpaesaggistico,allestire la 1 , nonvuolenemmeno,attraverso il esprime unavisione,èunartefatto Australian Garden sense ofplace 1 Australian ” percepi- quindi, Parlando di “ questa espressione. design, ilcompitodifarsiinterprete di to nellasocietàaustralianaecheaffidaal us, andhow besttodealwiththechallenges to beAustralian, whatAustralia meansto taking anintenseinterest inwhatitmeans cultural acommunitywe influences.As are tricate web ofhistorical,environmental and “In Australia ourlives are shapedby anin- tuali nelperseguire taleobiettivo: no statigliapprocci elevolontà proget- i curatoridelgiardino spieganoqualisia- design vision ” 2 , gliideatoried PAESAGGIO

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ahead. We are seeking to understand our ‘sense of place’. The Australian Garden at the Royal Botanic Gardens Cranbourne sets out to explore aspects of this sense of place that arise from our relationship with our living environ- ment and its impact on our daily lives. Through its landscapes, gardens and art- works, the Australian Garden will offer a greater understanding of our place in Au- stralia’s remarkable natural world and how the plants of our island continent have hel- 5 ped develop our Australian identity.”3 Il progetto è opera di uno dei più impor- Il settore orientale, invece, si veste di una 1. Disegno dei nuovi Giardini Botanici di tanti e qualificati nomi della paesaggistica più chiara e riconoscibile espressione del- Cranbourne australiana, il gruppo TCL (con a capo l’agire umano attraverso l’allestimento di 2. Vista aerea dell’Australian Garden durante le Kevin Taylor, Kate Cullity e Perry Leth- giardini tematici. I due settori sono legati ultime fasi della realizzazione 3.4.5. Il Red Sand Garden con le installazioni in lean) con la partecipazione del “plant desi- da una promenade centrale in cui l’acqua, ceramica dell’Ephemeral Lake gner” Paul Thompson4. elemento iconico nell’immaginario collet- La parte completata – l’Australian Garden tivo australiano, diventa il medium, sim- sando per uno spazio informativo, dove – copre una superficie di circa 25 ettari5, bolico e reale, tra il mondo antropico e pannelli didattico-esplicativi, parlano del- ed è articolata in due settori, che corri- quello naturale. Lungo il suo sviluppo, la storia della Gondwana, la regione bio- spondono, in termini di design, al reame l’acqua connette visivamente i due settori geografica teatro del percorso evolutivo della natura ed al reame dell’uomo. del giardino, ricordando la tensione che della peculiare flora e fauna australiana. Nella sua parte occidentale, il giardino re- esiste tra il paesaggio naturale e l’impulso Raggiunto il Visitor Centre al visitatore cepisce l’imprinting delle fluenti forme umano al suo irreversibile cambiamento. viene offerto il suggestivo invito al paesag- della natura. L’essenzialità degli elementi L’arrivo al giardino passa attraverso l’espe- gio cosmico e contemplativo del deserto e del paesaggio australiano, come la terra, rienza del viaggio nel bush, la boscaglia di della sua flora: il Red Sand Garden. Que- l’acqua, il cielo, il vento e la luce, insieme specie autoctone che si estende per quasi sto è uno spazio grande e drammatico, al suo carattere tenace, misterioso e remo- 400 ettari intorno all’area. Dallo spazio che vuole riflettere la spazialità dei paesag- to, diventano la fonte ispiratrice ed il fine adibito a parcheggio, i visitatori vengono gi dell’interno dell’Australia ed il pathos stesso del design. introdotti all’esperienza del giardino, pas- emotivo che questi luoghi suscitano. Il

39 68/06 6 7 8 6. Vista del Dry River Bed e sullo sfondo l’installazione dell’Escarpment Wall 7.-11. Le Rock Pools suo peso visivo e la sua collocazione ne fanno uno dei luoghi di maggiore impor- tanza all’interno del complesso. L’impor- tanza è soprattutto rappresentativa, in re- lazione al significato ed al valore che il paesaggio del deserto riveste nella psiche di questo popolo. La suggestione più for- te sembra essere fornita dal contrasto cro- matico tra il vibrante rosso-arancio della sabbia e la colorazione grigio argentea ti- pica del fogliame della vegetazione del- l’interno. Al centro dello spazio delle lu- saggio australiano - trasmettono il carat- Greg Clark, è lungo più di cento metri, e nette di terreno caratterizzano la scena. tere dei vasti paesaggi dei laghi salati che divide fisicamente il corpo d’acqua cen- Ottenute per modellazione del suolo, so- punteggiano, nella loro espressione sta- trale delle Rockpools dal Red Sand Garden. no un diretto riferimento all’esteso siste- gionale, il continente australiano. La sua superficie, in acciaio ossidato spicca ma di dune sabbiose che caratterizza le re- L’acqua, accompagna il visitatore nell’e- per la sua calda colorazione che, in contra- gioni aride dell’Australia centrale. sperienza dinamica del paesaggio e del suo sto con il blu del cielo, evoca la forte espe- Nel margine meridionale il paesaggio de- divenire. Nel suo margine orientale Ephe- rienza del colore dei paesaggi dell’Austra- sertico sfuma nell’espressione artistica de- meral Lake si trasforma nel Dry River Bed. lia centrale. Nuovamente si percepisce la gli ambienti piatti dei letti fluviali e dei la- Qui l’acqua si presenta come elemento presenza dell’acqua, questa volta in forma ghi salati. L’opera d’arte è stata introdotta dotato di ciclicità, ad espressività periodi- pulsante, ad evocazione delle ondate di come elemento capace, attraverso l’astra- ca e stagionale, capace di modellare e tra- piena e dell’imprevedibilità del clima au- zione figurativa, di rappresentare visioni sformare il territorio in numerosi, se pur straliano. Il suo fluire attraverso le basse pi- di paesaggio. È qui che è stata collocata la effimeri, letti di fiume. scine rocciose, sembra aver scalzato, la ba- scultura del Ephemeral Lake, opera in ce- L’Escarpment Wall si ispira alla iconica se dell’opera scultorea, a tratti eccentrica ramica di Mark Stoner ed Edwina Kear- maestosità delle emergenze geologiche del rispetto alla verticale, connotando questo ney. La colorazione, la texture ed il gioco paesaggio australiano come ad esempio luogo con la percezione di un altro grande dei riverberi di luce – l’altra grande prota- quelle, di Uluru e del King’s Canyon. Que- protagonista del paesaggio: il tempo. gonista dell’esperienza sensoriale del pae- sto grande manufatto scultoreo, opera di L’elemento tempo è quello che caratteriz-

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za maggiormente l’esperienza dell’Arid calyptus conferiscono un carattere distin- Il Diversity Garden ha dato interpretazio- Garden. Il suo trascorrere viene segnato tivo al luogo che sembra voler celebrare la ne al tema che, forse, è di più grande at- dalla successione delle stupefacenti colo- bellezza della luce australiana. Quest’albe- tualità e importanza nel processo di ricer- razioni delle fioriture stagionali di milioni ro si è evoluto in accordo ed in difesa da ca dell’identità percepita, legata al paesag- di fiori che riempiono il paesaggio di que- questo elemento, sagomando la forma del- gio in Australia. Il nome stesso del giardi- sta parte del giardino. le sue foglie, la loro trama, il colore, e la ca- no è testimone di due aspetti: il primo, è la L’area del giardino denominata Eucalypt pacità riverberante per giocare, tra riflessi permanenza del concetto di “diversità” as- Walk, si focalizza sul paesaggio vegetato, il ed ombre, con la radiazione luminosa. sociato al paesaggio australiano e la conse- woodland, e sull’albero che ne è l’incon- Nel settore orientale del giardino si trovano guente presenza nella psiche di questo po- trastato protagonista: l’Eucalyptus. Ven- gli Exibition Gardens. La volontà dei pro- polo, di una cultura con imprinting euro- gono esplorati i numerosi aspetti che ca- gettisti nell’individuare questi spazi è stata centrico, che riconosce dei modelli a cui ratterizzano la relazione tra l’uomo e l’al- quella di testimoniare come, e in che misu- far riferimento e rispetto ai quali avvengo- bero divenuto icona australiana, anche al ra, l’approccio artistico potesse rappresen- no le valutazioni di normalità e di diversi- di là dei confini nazionali. Il percorso di tare un fattore di mediazione nella rappre- tà. Il secondo aspetto che emerge è la rea- visita si sviluppa attraverso delle “stanze”, sentazione del rapporto tra uomo e natura. zione a questo concetto. Storicamente ambiti percettivamente delimitati dalle Nei cinque spazi allestiti si esplorano spe- l’approccio al paesaggio da parte degli au- estroflessioni di boscaglia, che attraversa- cifici temi, ognuno sviluppato attraverso straliani di origine europea è stato, per no e strutturano l’intero giardino. Gli Eu- l’uso delle piante australiane. molteplici aspetti, avulso dalla complessa

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13 12. Vista dell’Arid Garden e sullo sfondo i profili delle dune del Red Sand Garden 13. Dettaglio della fioritura di una Grevillea eriostachya 14. Dettaglio della fioritura di un Conostylis aculeata 15. Dettaglio della fioritura di un Anigozanthus rufus 12 realtà del continente. Sfatare il mito di Non poteva mancare l’occasione per rical- aborigena e di legame con la terra; parlano questa “normalità” di riferimento è una care, attraverso un viaggio nel mondo del di coscienza ambientale e di identità. pressante esigenza sociale. design, i passi della storia del giardino au- Messe insieme, raccontano il percorso di Quello del razionale uso delle risorse idri- straliano. L’Home Garden resta il tema e la avvicinamento del popolo australiano al che, è uno degli argomenti che maggior- tipologia che meglio si presta a questo viag- teatro della propria esistenza. mente coinvolge e preoccupa gli Australia- gio. Il popolo australiano è il popolo più 1 Tra gli altri si ricordano i giardini botanici di Mel- ni. La “diversità” di questo continente in sub-urbanizzato del mondo. Milioni di bourne, di Sydney, di Perth, di Hobart e quello di parte ricade proprio nel difficile adatta- persone vivono nei suburbia, l’infinito tes- Canberra che si focalizza emblematicamente solo sulla flora australiana. mento, da parte del suo popolo, ai suoi ca- suto edificato, a destinazione residenziale, 2 Questo aspetto viene illustrato in un testo di pre- ratteri climatici. Il Water Saving Garden è costituito da unità immobiliari unifamilia- sentazione e preparazione alla visita del giardino, presente nello stesso sito web dei giardini botanici. stato realizzato con l’obiettivo di far cono- ri. Lo spazio domestico di queste unità si (www.rgb.vic.gov.au/australian_garden) scere e promuovere il problema della con- estende all’esterno nella corte chiusa, situa- 3 Trad: “ In Australia le nostre vite sono modellate da una complessa rete di influenze di tipo storico, ambien- servazione e della gestione intelligente delle ta posteriormente all’alloggio, chiamata tale e culturale. Socialmente sta divenendo sempre più risorse idriche, ed il loro uso cosciente e pro- backyard, vero hortus conclusus, reale ed intenso l’interesse verso il significato dell’essere un Au- straliano, di cosa l’Australia rappresenta per noi e su co- ficuo nella giardinistica domestica contem- immaginario della sfera privata e domesti- me fronteggiare al meglio il futuro. Stiamo cercando di poranea. Con questo obiettivo il giardino ca della società Australiana. Questo viaggio capire il nostro “sense of place”. L’Australian Garden, nei Giardini Botanici Reali di Cranbourne si propone promuove l’uso in termini ornamentali del- è documentato per “frammenti”, fram- di esplorare gli aspetti di questo “sense of place” che è ba- le specie vegetali australiane perfettamente menti di giardini ognuno dei quali è l’e- sato sul rapporto che abbiamo con l’ambiente della no- stra vita, e sul genere di impatto che ha sulla vita quo- compatibili alle condizioni ambientali. spressione di una varietà di stili, di periodi tidiana. Attraverso i suoi paesaggi, i giardini e le opere Il Future Garden esplora, attraverso il de- e di scale. Le piante esotiche, usate abitual- d’arte, l’Australian Garden permetterà di comprende- re, con maggiore profondità, il nostro ruolo nello stupe- sign, un tema molto presente nella società mente nei giardini domestici, sono state facente mondo naturale australiano ed in che modo la vegetazione di questo continente ha contribuito a svi- moderna, quello della manipolazione arti- sostituite con piante australiane, di aspetto luppare il nostro senso di identità. ficiale delle piante per l’ottenimento di e caratteri simili, dimostrando come sia 4 Paul Thompson è autore di giardini molto famosi in Australia, distinguendosi per la profonda conoscenza particolari effetti estetici e/o commerciali. possibile usare piante “native” per raggiun- dell’uso ornamentale delle piante australiane. Con il L’esperienza ha lo scopo di mettere in luce gere gli stessi risultati formali ed espressivi. gruppo TCL (Taylor, Cullity, Lethlean) ha collabora- to anche al progetto dell’Arboretum di Canberra. È come tutte le modificazioni e le sofistica- Il percorso termina nel Children’s Back- autore di saggi e libri sulla paesaggistica e la botanica zioni nelle tecniche florovivaistiche porto- yard Garden, dove le giovani generazioni ornamentale con l’uso esclusivo di piante indigene. 5 L’area destinata ad ospitare i nuovi giardini botani- no all’alterazione delle forme naturali. Il vengono coinvolte attraverso il gioco alla ci è di 360 ettari. messaggio non è critico verso queste tecni- conoscenza e alla familiarità con le specie che, bensì educativo, per acquisire coscien- vegetali del loro paese. za riguardo queste tematiche e sui loro po- L’Australian Garden è un luogo che rac- Le foto, 1, 5, 6, 7, 8, 10, 9, 12, sono dell’autore. tenziali sviluppi. Il mezzo comunicativo ri- conta storie riguardanti il paesaggio au- Per le foto n° 2, 3, 4, ringrazio Jill Burness, che le mangono le piante, quelle australiane, re- straliano. Queste storie parlano di bellez- ha gentilmente concesse. La foto n° 11 è degli autori del progetto, Kevin Taylor e Kate Cullity, a peribili in commercio ed ottenute median- za, di diversità e di astrazione; parlano di cui sono molto grato; infine voglio ringraziare te l’applicazione di queste tecniche. arte e di paesaggio; parlano di cultura Simona Cimadon per le foto sulla flora australiana.

42 68/06 PAESAGGIO 43 68/06 urbano spazi pubblici sul canale Haarlemmervaart Culture Park culturale 2. aerea del parco Veduta 3. del parco, della città delle Arti e degli L’affaccio 1. Planimetria generale del Westergasfabriek plesso di spazi pubblici e di giardini, at- plesso di spazi pubblici e di giardini, urbano e si- culturali di livello trezzature ambientale. stemi ad alto valore racconta anzitutto l’evo- parco questo Ma centrale per la Una luzione di un luogo. del gas di città, sortaproduzione alla fine 1967 a e abbandonata nel dell’Ottocento di gas metano nel seguito di ritrovamenti dismessa, adiacente urbana paese. Un’area interventiad uno dei più interessanti resi- ma denziali della scuola di Amsterdam, di tra- per lungo tempo esclusa da processi 23 Un parco 1 di significati e valori. Una sorta di Parc de sorta di Parc Una di significati e valori. dopo, con una diver- vent’anni Villette la alle tematiche sensibilità sa e rinnovata ambientali e sociali. da Katryn progettato e parco Il Gustafson di un re- preparatorio con il forte lavoro Evert sponsabile dell’amministrazione, è anzitutto un esempio emble- Verhagen, di paesaggio del progetto matico nell’uso come strumento per la riqualificazione di urbane dismesse trasformate in siste- aree mi ambientali urbani complessi, a seguito fisica, di comprensione di attenti processi di di un’area sociale ed amministrativa ele- ma di altrettanto potenziale, elevato risultato è Il di problematiche. livello vato che coniuga un com- culturale un parco Il Westergasfabriek Culture Park ad Amsterdam: . 1 Fabio Di Carlo apertura come quello di un parco Park Culture Westergasfabriek del carattere il riveste ad Amsterdam di di eccezionalità. La realizzazione un progetto con forte sensibilità alle tematiche ambientali e sociali. un luogo con tali caratteristiche, dimen- sionali e di contenuto, è un avvenimento e merita ben più di queste non frequente note brevi

Anche in un periodo in cui molte grandi uno verso interesse loro il città rivolgono sviluppo e forme di riqualificazione tese alla sostenibilità e alla qualità ambientale, del pro- in una fase in cui si estende l’idea getto di paesaggio di qualità come ele- an- dell’ambiente mento di valorizzazione non è dell’architettura, al pari tropizzato facile imbattersi in un esempio tanto ricco L’ 45

4.5. L’ingresso al percorso principale risposte alle esigenze dell’amministrazione, fronti. Da un lato uno studio attento dei 6. Il percorso secondario tra la ferrovia, Il canale- ma soprattutto di quelle di base, espresse da livelli ammissibili nelle aree a prato, di lago (l’Events Lake) numerosissime forme associative. maggior contatto con i fruitori, diversi ri- 7. Lo spazio verde per i grandi eventi 8. Il terminale del canale verso gli spazi culturali e L’area si sviluppa tra la linea ferroviaria in spetto a quelle di maggior artificializza- l’ex gazometro direzione ovest e l’Haarlemmervaart, uno zione, pavimentate; dall’altro l’utilizza- 9. 10. 11. Il sistema dei Wet Gardens, spazi dei canali principali che connette il centro zione intensiva di sistemi di biofitodepu- vegetali sperimentali di biofitodepurazione di Amsterdam al nucleo di Haarlem. razione, la bio-remediation, attraverso un Il sito era connesso ad est al preesistente complesso sistema di acque attive, che co- sformazione, tanto da trasformarla in uno Westerpark, un parco storico di circa 5 et- involgono tanto l’area più propriamente a dei luoghi ad alto rischio per tutto il setto- tari, e a ovest da un complesso di abitazio- parco, che quelle di spazio pubblico. re orientale della città. ni, orti e giardini urbani privati, in parte Sostanzialmente sono stati rimossi gli Esclusa anche per la sua condizione di ele- spontanei, attraversati dai canali. Un con- strati superiori dei suoli inquinati, parte vato stato di inquinamento del suolo, un testo sociale complesso, parte popolare e portati a discarica e parte riutilizzati per la caso hot spots lungamente discusso tra gli operaio, parte fatto di artisti e di altri feno- creazione di movimenti di suolo. Sono studiosi internazionali dei brownfields, i meni e strati, contraddittori ma tolleranti, quindi stati apportati nuovi terreni che, suoli urbani contaminati2. L’area è stata tipici da sempre di questa città. Parti del diversamente miscelati, hanno permesso presa in carico dall’amministrazione nel parco (i suoi edifici) sono state utilizzate in di realizzare aree con differenti livelli di 1992. Da allora fu avviato un programma forma temporanea per lo svolgimento di fruizione. Altre aree, al contrario, sono di uso temporaneo degli edifici, connessi attività culturali ed artistiche. Il successo state programmaticamente escluse da all’arte nelle sue diverse espressioni, che di tale iniziativa ha permesso la costruzio- qualsiasi trattamento e coperte da pavi- hanno permesso la creazione di una sorta ne del programma di attività ed usi che og- mentazioni impermeabili, in attesa di in- di comunità locale direttamente coinvol- gi sono la realtà di questo sistema. vestimenti successivi o destinate definiti- ta, in seguito, nei processi decisionali sul- Rispetto al recupero di qualità del suolo da vamente ad un uso esclusivamente artifi- le sorti dell’intera area. subito è stata evidente l’impossibilità di una ciale. Il livello di inquinamento è costan- Questa trasformazione è stata anzitutto un conversione totale dell’area a causa delle di- temente monitorato e diminuisce pro- esperimento di costruzione da parte del- mensioni e degli elevati livelli di inquina- gressivamente, anche negli strati più pro- l’amministrazione di un processo di trasfor- mento da benzene, metalli pesanti e altre fondi, grazie anche al lento ma costante mazione “omeopatica” del luogo. Un lento componenti volatili nel terreno e nell’acqua. lavoro del sistema delle acque3. ed ecumenico costruire le condizioni per le La strategia adottata si muove su due Un approccio molto pragmatico e realisti-

89 67 co che ha permesso di non attendere di una dimensione complessiva di circa 50 carattere di lago e termina con dei Giardini avere le disponibilità finanziarie per co- ettari ed è organizzato in ambiti diversi che umidi, i Wet Gardens, un vero e proprio vir- minciare ad utilizzare il luogo e che a get- comprendono funzioni ricreative a livello tuosismo sull’uso ornamentale di strutture tato le basi, anche economiche, per la sua locale ed urbano, ampi spazi vegetali ed vegetali proprie degli ambienti umidi. realizzazione e gestione secondo un pro- un’area di circa un ettaro per grandi eventi Esiste quindi una parte più urbana a sud cesso evolutivo nel quale le risorse deri- pubblici, in forma di grande modellamen- connessa al rapporto con il canale Haar- vanti dal suo successo costituiscono pre- to del suolo con funzione di spalto. lemmervaart, strutturata secondo un supposto del suo sviluppo. Lo spazio è strutturato da due tracciati principio di fruizione e contrappunto alle Alla fine di questo processo, nel 1997, a se- principali che partono dal giardino storico, strutture architettoniche. È la parte più guito di un concorso internazionale, viene si separano per poi ricongiungersi ad ovest. vicina ai caratteri di spazio pubblico, con scelta una delle firme internazionali più Il primo si ancora al parco storico con una aree verdi trattate a giardino, con raffina- importanti dell’architettura del paesaggio, piazza urbana, formale, piantumata con te collezioni di arbustive ornamentali, che Katryn Gustafson, assieme a Francine una griglia regolare, e si estende verso ovest attraversano il complesso degli spazi espo- Houben del gruppo Mecanoo per gli in- verso una dimensione più aperta e natura- sitivi e culturali, fino al grande evento del- terventi sulle architetture esistenti. Il ma- listica. Il percorso si complessifica e si apre le due cisterne, lasciate a cielo aperto, co- sterplan finale include il parco urbano verso il canale, costituendo un sistema di me bacini di fitodepurazione che raccol- propriamente detto, proposto con il nome spazi pubblici sull’acqua che evidenzia il gono e filtrano le acque di percolazione. di “Changement”, affianco ad un sistema carattere civico del luogo, valorizza la nuo- Esiste invece un versante più naturalisti- esteso di aree umide, delle wetlands di fito- va Città delle Arti, integrando gli edifici, i co, legato alla grande zona umida, che vi- depurazione, di estremo interesse sia da un giardini, il canale e la città prospiciente, fi- ve del rapporto fisico e percettivo con una punto di vista scientifico e didattico, sia no ai due grandi serbatoi, lasciati aperti e dimensione più aperta. Un luogo di parco percettivo, per il loro carattere insolito in visibili, come bacini artificiali di depura- nell’accezione più consolidata, per il relax contesto urbano. Un ulteriore percorso, zione con collezioni di graminacee. e il rapporto diretto con la vegetazione, tra un canale secondario e la ferrovia, con- Il secondo percorso, sul versante nord del con prato e acqua. Ma anche una grande tribuisce ad integrare l’area delle residenze parco, parallelo alla ferrovia, è un sistema macchina ambientale, evidente e sottoli- e degli orti urbani in un unico grande si- di linee parallele: un parco recintato per ca- neata dalle vasche che sono il terminale stema ambientale urbano nel quale convi- ni, una passeggiata ciclabile e pedonale, un del canale-lago in prossimità del gazome- vono funzioni private e collettive. prato lineare ed un canale, l’Events Lake, tro e degli spazi di ricongiungimento con Il parco urbano propriamente detto ha progressivamente più ampio, che assume il il cuore dell’intervento.

10 11 13 12 13. Le ex cisterne convertite in bacini con lo spazio esterno che utilizza tutte le più graminacee per il filtraggio dell’acqua sofisticate ed innovative tecnologie. Lo contaminate stesso vale in genere per tutti gli elementi, 12. Dettagli di sistemazione dei Wet Gardens 14. Il sistema delle Wetlands di ricostruzione di naturali ed artificiali, di un lavoro a volte ambienti umidi a fini didattici elitario, connotandola forse come una delle più raffinate designer (nell’accezione Qui è l’apoteosi del racconto del rapporto italiana corrente del termine), di spazi tra acqua e vegetazione. Il visitatore è di- esterni a livello internazionale. rettamente coinvolto nell’attraversamen- Nel Westergasfabriek Culture Park la Gu- to di un complesso di vasche a diversa stafson sembra abbia voluto invece quasi profondità, piantumate con essenze, tra porre in secondo piano questa propensio- erbacce, arbustive ed alberi, secondo una ne a favore di un confronto maggiore con gamma che si estende dalla massima natu- la grande dimensione e, soprattutto, con ralità al massimo livello di artificio, utiliz- il carattere fortemente civico di un esteso zando anche tecnologie sperimentali. parco culturale urbano. Una grande esperienza, sia a livello percet- 1 Per una conoscenza approfondita delle vicende lega- tivo che sul piano conoscitivo. te al processo di istituzione e costruzione del parco, si Il tema dell’acqua, delle sue forme e signi- rimanda ai numerosissimi siti web e a:Koekebakker Olof, Westergasfabriek Culture Park: Transformation ficati, è sempre stato al centro del lavoro of a Former Industrial Site in Amsterdam, NAI Publi- di Katryn Gustafson. Nella recente mo- schers, Rotterdam, 2004. L’area del parco è stata a 4 lungo al centro dell’attenzione della comunità scien- nografia di J. Amidon un intero capitolo tifica internazionale sia per il suo stato di rischio pri- è dedicato a questo tema: un’acqua sem- ma degli interventi, sia per le strategie elaborate per pre plastica, raramente autocelebrativa, risolvere il problema della sua bonifica a fronte del- l’impegno finanziario necessario, sia per la prassi che coinvolge l’intero progetto per lo spa- adottata e le metodiche di controllo elaborate per la zio divenendone al contempo uno dei verifica continua del processo di decontaminazione. Si veda il sito: http://web.inter.nl.net/users/Paul.Trea- Le immagini 1,2 e 7 sono tratte da Jane fuochi e uno degli elementi irrinunciabili, nor/gentrification.html Amidon, Moving Horizons – The senza il quale si rischia la perdita di senso. 2 Idem 3 Landscape Architecture of Katryn Quindi spesso oggetti di estrema raffina- Jane Amidon, Moving Horizons – The Landscape Gustafson and Partners, Birkhäuser, 2005. Architecture of Katryn Gustafson and Partners, Bir- Le altre immagini sono dell’autore. tezza e rarefazione, pezzi di un design del- khäuser, 2005. 14 URBANISTICA Claudia Mattogno secolo ad oggi. a cura di mezzo secolo prima della nascita dell’avia- mezzo ancorati a terra. Una zione, da aerostati in qualche modo forza- scelta che, se pure il punto di partenza della no- ta nel fissare quanto mai inte- stra analisi, si è rivelata coincidente pressoché perché ressante stagione di trasformazione e con la vivace sviluppo della città scaturita dalla procla- Capitale nel 1870. mazione di Roma Ro- dalle origini della fotografia aerea Sin Elena Tinacci Roma dall’alto lo sviluppo della città dalla fine del XIX fotografie aeree in mostra per osservare a mostra “Roma dall’alto”, inaugu- dall’alto”, a mostra “Roma la presso rata lo scorso 24 ottobre nasce dalla Casa dell’Architettura, collaborazione dell’Aerofototeca Sorvolare Roma nel tempo e nello spazio: Nazionale, copioso quanto poco cono- copioso quanto Nazionale, dell’Isti- di fotografie aeree sciuto archivio tuto Centrale per il Catalogo e la Docu- Stu- Centro mentazione, con il CROMA, Tre. Roma dell’Università di su Roma, Intenzione dei curatori della mostra, l’ar- Boemi, direttore Filomena chitetto Maria Carlo M. e il professor dell’Aerofototeca, è stata CROMA, del direttore Travaglini, un distinto punto d’os- quella di proporre servazione sviluppo e delle trasfor- dello mazioni della città e del territorio circo- stante dalla fine del XIX secolo ad oggi, of- quanto tanto agli addetti ai lavori, frendo al grande pubblico, la possibilità di coglie- qua- le potenzialità della fotografia aerea re le strumento di analisi della forma urbana. menzionato temporale La scelta dell’arco conseguenza della non è che una diretta data cui risalgono i primi documenti, os- scattate a parti- sia le prime foto dall’alto, dalla seconda metà dell’Ottocento, re L 1 URBANISTICA se stessasinoallasua zione eunamonitorizzazionecostantidi memoria cihaassicuratounadocumenta- quanto suggestionestorica,grazieallasua ro territorionazionale;soggettoche,in ma èilsoggettopiùfotografatodell’inte- Roma testimoniare quest’empatia trailsoggetto La mostra“Roma dall’alto” contribuiscea pena qualchemesefa. mentare l’immagine diunaRoma diap- magini satellitarièstatopossibiledocu- esposte nellamostra;mentre grazieadim- antiche traleoltre trecento immagini ta acuisipossonofarrisalire anchelepiù realizzate daGiacomo Boninel1885,da- me riprese diRoma dall’alto sonostate forma dellacittà forma un discorsogeneralealargascalasu ni tematiche.Infatti, unavolta affrontato innovetraverso lasuaarticolazione sezio- e laripresa fotografica nella suaevoluzione fisica facie s attuale.Lepri- dall’alto , at- La trasformazione dellacittà. dell’Unità d’Italia, hannocontribuito alla re dal1911,annodelCinquantenario nonsempre cheaparti- congrui, terventi, Eventi egrandi opere Ville storicheeparchi urbani verde perduto edilverde recuperato tra luppo di strutture etrasporti e nodidiscambionelsistema Aniene cestrale, tralacittàeisuoifiumi, ma almare lungo ledirettrici checonducono siche elacrescita urbanaverso lacosta spansione residenziale la cittàstoricatra il1883ed1940 profondimenti tematici:gli poi possibileaddentrarsineidiversi ap- nea nelcorsodiunprocesso diacronico -è regolamentata, sponta- - inparte inparte ; l’infittirsi diviecomunicazioni Industria eservizi ; Il rapporto, strettissimo; Il rapporto, ean- ; ladislocazioneelosvi- , qualioccasionidiin- ; letrasformazionifi- ; riflessionisul Interventi nel- ; edinfine, eeee Tevere Da Ro- Da Infra- ; ’ - L’e necessario persupplire adunadocumen- lo Stato Maggiore dell’Aeronautica; e,ove dallecampagnefotograficherecenti del- e immagini provenienti dagliarchivi storici spettiche, avolo d’uccello, qualisonole litari, da Telespazio; comedivedute pro- di Parma o,nelcasodelleimmaginisatel- CGR, CompagniaGenerale Ripreseaeree come laS.A.R.A.Nistri diRoma ela di lunghissimatradizioneaerofotografica te planimetriche,fornitedaditteprivate “Roma dall’alto” tantodivedu- sièservita edifici, inriprese detteprospettiche. puntuali,singoli bassa quota,interventi anche diriprendere soggettididettaglioa territorio divolta involta fotografata;ma restituzioni di inpiantadellaporzione edunqueassimilabilia tamente verticali torio invisteplanimetriche,ossiaperfet- solo diabbracciare diterri- vaste porzioni La fotografiaaerea delresto nonconsente 2 3 URBANISTICA

4 tazione aerea lacunosa, soprattutto in rife- 5 rimento alle immagini più antiche, a foto- grafie da terra conservate presso gli archivi di enti pubblici o istituzioni culturali, co- me l’Atac, l’American Academy, la British School, il Museo di Roma, l’Archivio Sto- rico Capitolino e la Fototeca Nazionale. Tuttavia la maggior parte delle immagini esposte è stata reperita e selezionata, dopo una lunga fase di ricerca da parte di un po- liedrico gruppo di storici, architetti e stori- ci dell’arte, tra le numerosissime foto su Roma che fanno parte del patrimonio ar- chivistico costituito da oltre due milioni di immagini dell’Aerofototeca Nazionale. Tali operazioni di ricerca, selezione ed in- fine sintesi critica del materiale fotografi- co hanno teso a mettere in evidenza l’im- portanza di esporre questo materiale in re- lazione alla crescita di Roma, e a definirne il valore strumentale dal punto di vista

6 URBANISTICA soglie deilimitrofi aggregati suburbani. casi aricompattarsi,aigiorninostri, conle sfrangiano esiallontanano,fino inalcuni che naturalmente,nelcorsodel XXsecolosi stravolgono tantoilcentro quantoimargini mensione storicadellacittà,benpresto ne magine aloro contemporaneaedelladi- mente, economiciche,incurantidell’im- politici, maquasiesclusivamente, sfacciata- nomeni nonpiùmossidainteressi socialio compaiono sullascenaromana attoriefe- Con laproclamazione diRoma Capitale storia urbanadettatadaipianiregolatori. anche guidatidaquellascansionedella meno alcunedellesuccitate“parti”), ma matizzati nellamostra(dacuidesumere al- nalisi deivari aspettimessiinluceesiste- to nellesingolesezionitematicheenell’a- na nonsoloattraverso quantodocumenta- so l’astrazione formaledellamateriaurba- te, nellospazio,seguendounpercorso ver- forme dellacittàneltempoe,naturalmen- si arriva adunariflessionedisintesisulle il tutto-laformacomplessiva dellacittà-, complessa qualeèlarealtà romana -verso che costituisconounarealtà fisicaestorica lemolteplicicomponentimateriali parti: Procedendo - omegliodalle dallaparte inseriti nelsuopercorso dicrescita. puntualicheneltemposisono interventi quanto deglieventi, dellepresenze edegli dei processi linearidisviluppodellacittà, mentazione ingradodidare ragionetanto storico-scientifico: unaraccoltadidocu- 50 68/06 7 causa delpotenziamentosistema infra- mente ridimensionateocancellate anchea aree spessodestinatead essere pesante- turali chesipropagano verso l’esterno, pare interrotto davasti sistemidiaree na- regolatore del1931. Il tessutourbanoap- tieri adiacentiprevisti dalsuccessivo piano ti el’espansione continua connuovi quar- dal Piano del1909sonopressoché satura- delineati il versante orientale;iquartieri sidenziale hainteressato prevalentemente guerre: duranteilfascismol’espansione re- menta lacrescita dellacapitaletraledue dall’Aeronautica Militare nel1937,docu- Il secondofotopianoesposto,realizzato le muraperpoiespandersioltre queste. dei piani,saturandolearee all’interno del- me lacittàsiagiàandataoltre leprevisioni menti urbanistici,dall’altro dinotare co- un latodileggere glieffettideiprimistru- città fornitadalfotomosaicoconsenteda Nistri totaledella nel1919:lacopertura ta daltenentedell’Aeronautica Umberto La primaripresa aerea diRoma furealizza- qualche modounreiterato riflesso. immagine diRoma nonpuòcheessernein città liberale,laicaeproduttiva, l’attuale 1873-1883 enel1909,specchiodiuna da Edmondo Sanjust rispettivamente nel golatori redatti daAlessandro Viviani epoi fisicamente benlontanadaiprimipianire- urbana.Purpertura essendoidealmentee un’area di128.000ettariconil23%co- Il ComunediRoma attualmenteoccupa 8 spinto lacittàoltre ipropri confinicomu- sione che,nelventennio 1970-1990,ha svilupparsi. Nell’impressionante espan- cenni successiviavrebbero continuatoa tutte lepropaggini chenelcorsodeide- to iduemilionidiabitantiemostraormai gli effettisulterritorio:lacittàhasupera- lizio, dicuiilfotopianodel1969illustra ondatadiabusivismoedi- ta daunaforte piano, lacrescita diRoma fucaratterizza- Nel decenniocheseguìl’approvazione del tutela assolutadelcentro storico. una crescita delleperiferieela congruente ciò nonfusufficienteagarantire aRoma preesistente, fosseessourbanoonaturale, un diffusosensodelrispettodell’ambiente ti daunasostanzialecoerenza intrinsecae negli anniprecedenti, fossero caratterizza- nuovo urbanistico,giàfissati strumento Sebbene iprincipiispiratoridiquesto entrato invigore addiritturanel1965. piano del1931edilsuccessivo del1962, tamente, illassoditempointercorso trail calcano efficacemente,anchesenonesat- rano questaimmaginedallaprecedente ri- monti everso ilmare. Ivent’anni chesepa- dell’Agro Romano rispettivamente verso i verso esteverso sudaidannideipaesaggi mensionale: privilegiataèl’espansione mai proiettata verso unanuova scaladi- città che,inpienoboomeconomico,èor- Il rilievo fotograficodel1957mostrauna di espansioneverso sudeverso ovest. checonsentenuovestrutturale possibilità URBANISTICA

9

nali, documentata dal fotomosaico CGR La fotografia aerea si rivela dunque espli- 1. Elaborazioni grafiche su fotomosaici per la del 1988, si verifica una crescita di sistemi citamente uno strumento fondamentale e visualizzazione dell’espansione urbana nel corso urbani reticolari in prosecuzione della pe- anche immediato di analisi della scena ur- del XX secolo; ICCD Aerofototeca e CGR SpA 2. Veduta prospettica dell’area del centro storico, riferia esistente, appoggiati sulle direttrici bana, consentendone un monitoraggio 1895-1901; ICCD Aerofototeca, archivio Caproni radiali e sulla viabilità trasversale minore, costante a larga scala. La forma della città, 3. Veduta prospettica delle sponde del Tevere verso con frange che si spingono oltre il GRA, inderogabilmente radiocentrica, per il fit- San Pietro, 1936-1937; ASC Archivio Fotografico affiancato dal completamento dei nuclei a to sistema di consolari che dal centro si di- 4. Veduta prospettica dell’area del centro storico bassa densità sparsi nel territorio agricolo. partono verso le periferie, entro e poi an- successiva all’apertura di via dell’ Impero e della via del Mare, 1938; ICCD Aerofototeca Nei territori “intermedi” tra i quartieri cora oltre il GRA, deve molto alla tenden- 5. Veduta prospettica dell’attuale stazione Termini, periferici tradizionali e i tessuti sconnessi za centrifuga che si è sommata negli ultimi 1960; ICCD Aerofototeca, volo AM a ridosso del GRA e oltre, l’immagine dal- decenni al fisiologico processo di crescita 6. Veduta prospettica dell’antica stazione Termini, l’alto rende visibili i disegni planimetrici del nucleo urbano. E dunque, per capirne inizio XX secolo; ICCD Aerofototeca, archivio Caproni 7. Garbatella, 1934; ICCD Aerofototeca, volo S.A.R.A. dei massicci interventi di edilizia residen- a fondo le dinamiche, a maggior ragione 8. Garbatella, 1970; ICCD Aerofototeca, volo SIAT ziale, pubblica e privata, realizzati nel cor- occorre, e in “Roma dall’alto” si offre, una 9. Il complesso monumentale dell’Eur completato nel so degli anni Settanta e Ottanta. visione dall’alto, una visione d’insieme, dopoguerra, 1954-1958; ICCD Aerofototeca, volo L’ultimo fotomosaico esposto in mostra una visione meno nota ai più: quella visio- AM 10. L’area del quartiere Flaminio trasformata dai lavori rappresenta infine il territorio di Roma ne del tutto unica che si può avere sorvo- per le Olimpiadi, 1959-1960; ICCD Aerofototeca, nel 1998: nel corso degli anni Novanta, lando Roma nello spazio e nel tempo. volo AM seppure con modalità più contenute, il 10 processo di urbanizzazione si è propagato e, per così dire, “diluito” in un ambito più esteso. La periferia urbana ha proseguito la sua crescita per direttrici radiali e com- pletamenti, così come i sistemi dei centri esterni hanno continuato a saldarsi reci- procamente e ad espandersi verso Roma. L’espansione dell’urbanizzato in tutte le direzioni si verifica anche nei comuni adiacenti: il territorio dell’Agro Romano è investito da un processo di urbanizza- zione a bassa densità che vede la progressi- va trasformazione del territorio aperto, tradizionalmente agricolo, in territorio della città diffusa. I Fondi Regionale e Occupazione”. riparto, fra le medesime Regioni, imposta alle amministrazioni Nell’ambito dell’Obiettivo delle risorse del Fondo aree pubbliche con il patto di stabilità Strutturali e le “Convergenza”, 18,867 miliardi sottoutilizzate (FAS). Ad oggi, a interna. di Euro spetteranno a Calabria, fronte della certezza delle In particolare all’art.105 intitolato quote di Campania, Puglia, Sicilia, mentre assegnazioni finanziarie dei “interventi per le aree 0,388 miliardi di Euro Fondi Strutturali all’Italia, la sottoutilizzate, si stabilisce che il a cura di M. Cimato e A. Nobili cofinanziamento toccheranno alla Basilicata. Per la fissazione delle quote finali del FAS, di cui all’articolo 61 della I I Competitività la Sardegna relativo riparto fra le regioni della legge 27 dicembre 2002, n. 289 T T fuori dal patto conquista 0,879 miliardi di Euro convergenza risulta ancora e iscritto nello stato di previsione N N E E di stabilità mentre 4,762 miliardi di Euro sospesa. del Ministero dello sviluppo andranno a tutte le altre Regioni. Il dossier del DPS non conteneva economico, è incrementato di M M Dopo la formale adozione dei invece il corrispondente riparto 63.273 milioni di euro di cui A

A Francesco Monaco* I I regolamenti dei Fondi strutturali delle risorse dei Fondi Strutturali 100, per ciascuno degli anni Z Z per il periodo 2007-2013 riservate all’Obiettivo 2007 e 2008, 5000 per l’anno N N Una “finanziaria” europea per il avvenuta nel mese di luglio 2006, “Competitività e Occupazione”, 2009 e 58.073 entro il 2015, A A periodo 2007-2013 la Commissione Europea ha in quanto rimesso alla per la realizzazione degli N N approvato il 4 agosto successivo formulazione delle Regioni interventi di politica regionale

I Con l’accordo raggiunto il 4 I 1 F F aprile 2006 tra il Parlamento cinque decisioni pubblicate il 6 interessate su richiesta delle nazionale relativi al periodo di

Europeo, il Consiglio Europeo e settembre sulla GuUE (serie L medesime. programmazione 2007-2013. E E

la Commissione della UE sulle 249), con le quali si stabilisce Finalmente, l’11 ottobre 2006 - Le norme su patto di stabilità per I I prospettive finanziarie definitivamente la “ripartizione secondo un comunicato stampa gli enti locali sono contenute D D dell’Unione Europea per il annuale indicativa per Stato pubblicato da “Regioni.it - invece nell’art. 74 del disegno di N N periodo 2007-2013, il budget membro” del finanziamento dei periodico telematico quotidiano a legge. In particolare, a proposito O O per la coesione di 862 miliardi di Fondi strutturali nell’ambito degli carattere informativo”2- le Regioni delle spese escluse dal calcolo del F F euro stabilito a dicembre 2005 Obiettivi stabiliti. Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli saldo, l’art. 74 precisa che non registra un incremento di 4 Venezia Giulia, Lazio, Liguria, sono da considerare “le spese in miliardi per finanziare i settori Lombardia, , Molise, conto capitale derivanti da considerati prioritari quali Il riparto fra le Regioni italiane Piemonte, Toscana, Umbria, Valle interventi cofinanziati dall’Unione l’istruzione, la ricerca, le reti delle risorse dei Fondi Strutturali d’Aosta, Veneto e delle Province europea, ivi comprese le transeuropee e la cooperazione Per definire il riparto fra le autonome di Trento e di Bolzano, corrispondenti quote di parte territoriale europea. Regioni italiane dei Fondi hanno definito all’unanimità nazionale, e le entrate in conto L’accordo, tuttavia, non ha Strutturali, occorre partire dalle un’ipotesi di ripartizione capitale derivanti dai modificato i contenuti essenziali assegnazioni stabilite nel interregionale dei fondi UE per finanziamenti dell’Unione delle conclusioni del Consiglio Consiglio Europeo a favore degli l’obiettivo “Competitività europea” (comma 6, lett.b, Europeo di Bruxelles del dicembre Stati Membri, distintamente, per regionale e occupazione” 2007- art.74). 2005, con il quale è stata decisa ciascuno degli Obiettivi 13, attuando così un accordo l’attribuzione delle risorse (“Convergenza”, “Competitività e raggiunto il 21 settembre Il patto, secondo suddetto finanziarie per la Politica di Occupazione” e “Cooperazione precedente a Roma. La tabella articolo, si applica ai Comuni con Coesione e per la PAC. Ad ogni Territoriale Europea”), per le pubblicata on line dal medesimo popolazione superiore a 5000 modo, il budget comunitario ad Regioni in uscita (Phasing out) periodico riporta i contenuti di abitanti. La base di riferimento è oggi risulta così articolato: dall’Obiettivo 1 (in Italia, la sola tale accordo. il triennio 2003 – 2005. Budget complessivo: 862,363 Basilicata), e per le Regioni in L’obiettivo di miglioramento del miliardi di Euro pari all’1,054% ingresso (Phasing in) nell’ambito saldo è calcolato attraverso del PIL della UE. dell’Obiettivo“Competitività e I fondi aggiuntivi per le aree l’applicazione di due coefficienti Budget per la Politica di Occupazione” (in Italia, la sola sottoutilizzate FAS e il patto di di riduzione: tutti i Comuni Coesione: 307,619 miliardi di Sardegna). stabilità interno nel ddl della applicano alla media della spesa Euro (di cui 25,698 assegnati Il Dipartimento per le Politiche di Finanziaria 2007 corrente di cassa del triennio all’Italia). Sviluppo e di Coesione (DPS) del Posto che lo Stato italiano, 2003/2005 il coefficiente di Budget per la PAC: 295,105 Ministero dell’Economia e delle insieme alle Regioni, dovrà riduzione di 0,036; i soli Comuni miliardi di Euro di cui 77,662 per Finanze (MEF), ora passato con il garantire - nell’ambito del propri che presentano un deficit di cassa lo sviluppo rurale. Ministero dello Sviluppo fondi di rotazione- le quote di co- (entrate e spese totali al netto dei Economico (MISE), partendo da finanziamento obbligatorio (pari crediti) applicano alla media del I Fondi della Coesione che suddette assegnazioni, il 5 aprile a circa il 50% della quota triennio 2003/2005 un oma.it/quaderni/fondi/index.asp spetteranno all’Italia ammontano, 2006 ha licenziato un dossier comunitaria) degli interventi coefficiente di riduzione pari a come detto, a 25,624 miliardi di contenente un’istruttoria tecnica finanziati dalle risorse 0,5. La somma di questi due Euro e sono ripartiti come segue: –svolta sulla base di un intenso comunitarie della coesione, il valori è il miglioramento del 19,255 miliardi di Euro per confronto con tutte le Regioni- disegno di legge finanziaria per saldo di cassa e di competenza chitettir l’Obiettivo “Convergenza”; circa: a) sia la chiave di riparto il 2007 contiene norme (base triennio 2003/2005) che .ar 5,641 miliardi di Euro per fra le quattro Regioni della importanti, relativamente sia agli ogni singolo ente deve realizzare l’Obiettivo “Competitività Convergenza delle risorse 2007- interventi pluriennali del FAS sia, nel 2007. Il saldo di cassa è www 2013; b) sia la chiave per il soprattutto, ai limiti di spesa calcolato nella differenza tra

52 68/06 ACCORDO DEFINITIVO PROGRAMMAZIONE 2007 – 13 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– REGIONI FS % FS COFIN %COFIN FAS %FAS TOT. %TOT. FINALE FINALE FINALE FINALE FINALE FINALE FINALE FINALE –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Piemonte 307.670 389 15,1 991 672.629 14,3 624.549.753 12 24.240.923.772 13,9 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– F F O Valle d’Aosta 53.540 618 1 57.763 303 0,8 29.166.643 0,6 140.470.563 0,8 O N

–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– N

Liguria 319.097.637 6.00 524.655.881 7,6 240.376.487 4,6 1.084.130.006 6,2 D D I

–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– I

Lombardia 550.301.227 10,5 770.371.619 11,1 594.568.794 11,4 1.925.241.640 11 E E

–––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– F Bolzano 88.659.752 1,7 112.848.269 1,6 60.406.018 1,2 261.914.039 1,5 F I I N –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– N A Trento 82.290.711 1,5 130.231.522 1,9 40.447.355 0,8 252.969.588 1,4 A N –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– N Z Veneto 563.739.159 10,5 584.227.289 8,4 427.623.768 8,2 1.575.590.215 9 Z I –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– I A A Friuli Venezia Giulia 196.776.876 3,7 317.345.598 4,6 133.757.944 2,6 647.881.419 3,7 M M –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– E Emilia Romagna 433.276.821 8,1 723.122.176 10,5 200.881.294 3,8 1.357.280.281 7,8 E N N –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– T T I

Toscana 655.551.152 12,2 792.715.977 11,5 532.175.422 10,2 1.980.442.551 11,3 I –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Umbria 249.959.816 4,7 330.233.670 4,8 178.179.082 3,4 758.372.568 4,3 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Marche 220.452.488 4,1 285.579.490 4,1 169.082.252 3,2 675.114.230 3,9 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Lazio 743.512.676 13,9 715.517.261 10,3 663.580.119 12,7 2.122.610.056 12,1

Regioni meno Abruzzo e Molise 4.975.029.321 92,9 6.336.285.684 91,6 3.894.921 74,6 15.206.109.927 86,9

Abruzzo 268.770.183 5 395.401.238 5,7 847.876.000 16,2 1.512.047.421 8,6 –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––– Molise 108.702.368 2 187.313.078 2,7 476.260.000 9,1 772.725.446 4,4

Regioni Abruzzo e Molise 377.472.551 7,1 582.714.316 8,4 1.324.136.000 25,4 2.284.322.866 13,1

Totale Regioni 5.352.501.872 100 6.919.000.000 100 5.218.930.921 100 17.490.432.793 100

entrate finali correnti ed in conto Europea; spese in conto capitale * Responsabile Dipartimento capitale e le spese finali correnti di cui alla legge obiettivo; le Mezzogiorno e Politiche di sviluppo - ed in conto capitale come da entrate per riscossione di crediti e ANCI consuntivo; il saldo di le spese per concessione di competenza è costituito dalla crediti. La consistenza del debito 1 Cfr. il sito: somma degli importi risultanti di ogni singolo ente in essere al http://ec.europa.eu/regional_policy/ dalla differenza tra accertamenti 30 settembre 2006 può crescere sources/docoffic/official/deci_it.htm 2 e impegni, per la parte corrente, in misura non superiore al 2,6 %. Cfr. il sito: http://www.regioni.it/2004/newsletter e dalla differenza tra incassi Il mancato rispetto del patto è /news.aspx?data=20061011#1 totali e pagamenti totali, per la sanzionato, a seguito di un 3 I dati riportati sono tratti dal parte in conto capitale. procedimento di messa in mora, documento: “Prima scheda di lettura Sono comunque esclusi dal saldo con l’aumento automatico delle norme della finanziaria di finanziario: i trasferimenti dallo dell’addizionale Irpef pari allo interesse dei Comuni” tratto dal sito Stato; spese ed entrate derivanti 0,3 per cento3. dell’ANCI, www.anci.it da finanziamenti dell’Unione

53 68/06 storia e degli usi, il percorso delle possibili o in parte già avviate, e l’evoluzione architettonica della funzioni urbane e delle reti del stimolo alla Pubblica strada. trasporto pubblico, il percorso Amministrazione per sollecitare un In effetti sono presenti, lungo la via, delle reti naturali e artificiali. Il metodo di lavoro che colleghi diverse tipologie edilizie: dalla percorso della continuità delle aree maggiormente il progetto urbano piccola casa cinquecentesca, al verdi sperimenta se sia possibile al piano, l’architettura al contesto, Teatro Alibert, al grande palazzo ottenere più integrazione e più il territorio locale alla città nobiliare, con il prospetto anche su I I identità attraverso una maggiore metropolitana. via del Babuino, agli studi degli R R connessione delle aree verdi. Ne Elio Trusiani artisti, con i loro ampi e articolati B B viene fuori una strategia cortili, di cui ognuno di noi ricorda il I I Paola Giorgioli, Camillo Nucci L L complessiva volta a connettere gli grande fascino riportato da un film (a cura di) spazi vuoti nel costruito frastagliato degli anni ’50, il famoso “Vacanze 12 Progetti per il della periferia ed allo stesso tempo Romane”! E proprio perché tale Municipio X di Roma di creare un sistema di percorsi che atmosfera non vada perduta, si sono Gangemi Editore, Roma 2006 si diramino nello stesso costruito, attivate iniziative molto importanti, Il testo raccoglie le Tesi di attraverso un trasporto lento come quella promossa dalla Specializzazione del 6° ciclo della trasversale sia locale che urbano. Il senatrice Tana de Zulueta, che ha Scuola di Specializzazione in percorso dell’acqua, della storia e proposto all’Unesco che via Margutta Pianificazione Urbanistica, diretta degli usi ha come obiettivo quello venga riconosciuta “Patrimonio dal prof. C. Nucci, presso la Prima di innescare un processo di dell’Umanità”. Facoltà di Architettura di Roma riqualificazione urbana dell’area E l’Autrice ci fa conoscere molte “Ludovico Quaroni” de “La in oggetto di studio, tale da notizie assai particolari sulla via, Sapienza”. I lavori organizzati innalzare il livello di qualità della come ad esempio la circostanza così secondo percorsi progettuali ben vita dei residenti sia attraverso la importante che determinò la scelta di definiti prendono in esame l’area dotazione di strutture capaci di far via Margutta per il proprio studio a del X Municipio di Roma e fronte alla richiesta di servizi, sia così numerosi artisti, fino dal XVI avanzano proposte per rispondere con la creazione di spazi sociali e secolo. Fu infatti Papa Paolo III che, alle condizioni di frammentarietà, di aggregazione; un processo di Francesca Di Castro togliendo la tassa sui mestieri a chi progettazioni autoconcluse, riqualificazione attraverso il Via Margutta. Cinquecento anni stabilisse il proprio studio in via anonimato ed omologazione che recupero e la valorizzazione dei di storia e d’arte Margutta, ovviamente invogliò molto caratterizzano negativamente le caratteri storico-ambientali di cui Edizioni Kappa gli artisti a stabilirsi nella strada. periferie delle grandi città, e l’area risulta possedere notevoli Veniamo inoltre a sapere l’origine del questa in particolare. Perseguendo risorse. Il percorso delle funzioni Prima storia completa della strada nome della strada, che derivò da un gli obiettivi di “più integrazione e urbane e delle reti del trasporto che, pur conosciuta in tutto il tale Giovannino alias “Margutto più identità” i lavori si strutturano pubblico ha come obiettivo la mondo come la Via dell’Arte, barbiero”, così noto da essere in Schemi di struttura, con impianti dotazione, l’organizzazione ed il tuttavia non era stata ancora identificato con la strada , mentre era alternativi e alla ricerca di un relazionamento dei diversi trattata analiticamente come nel ancora in vita, già dal 1575. disegno in trasformazione e di frammenti urbani per realizzare un caso di questo “tour letterario” che Successivamente l’afflusso degli artisti alternative possibili di utilizzo e meccanismo di relazioni la storica dell’arte e paesaggista continuò ininterrottamente, mentre si contestualizzazione degli interventi policentriche, tali da determinare Francesca Di Castro ha saputo diffondeva la fama del clima così previsti dal nuovo PRG e in nuove identità urbane che, nel loro realizzare con il presente testo. particolare e che avrebbe portato, Progetto Urbano, aperto e insieme, garantiscano un buon L’indagine compiuta dall’Autrice è nell’Ottocento, alla costruzione degli completo, inteso come livello di autosufficienza e qualità basata su documenti certi, Studi d’Arte e al trasferimento nella via un’operazione di sondaggio del sistema urbano. Emergono due individuando, con molto rigore, del Circolo Artistico Internazionale. preventivo degli esiti spaziali, sociali grandi temi, quindi: i poli e le reti. tutto il substrato sociale che da “Non è un luogo esclusivamente del e della fattibilità di percorsi Il percorso delle reti naturali e sempre ha roteato attorno le figure passato”, sottolinea Claudio Strinati progettuali alternativi; un progetto artificiali privilegia uno studio volto dei tanti artisti che, più o meno nella presentazione del volume, “e lo orientato a porsi in relazione alla riqualificazione del settore est noti, hanno fatto vivere studi e si evince proprio da questo libro”. produttiva con il contesto e di Roma, ristabilendo l’equilibrio botteghe di una strada che non ha Di grande utilità per gli studiosi, disponibile ai possibili adeguamenti tra l’ambiente naturale e l’ambiente mai visto offuscare il suo fascino. come per gli appassionati di vita successivi e, al contempo, completo costruito attraverso la continuità Milletrecento i nomi degli scultori e romana, sono i due indici, dei pittori delle preventive valutazioni di delle aree verdi, il ripristino dei pittori rintracciati e più di e degli scultori, che vissero e sostenibilità ambientale, sociale e corridoi di naturalità lungo i corsi quattrocento gli incisori, architetti, lavorarono tra Via Margutta e via di fattibilità economica necessarie d’acqua e lungo i percorsi orafi, argentieri, mosaicisti che la del Babuino “verso il monte” e quello all’amministrazione per mettere a archeologici di crinale, la Di Castro ha saputo individuare. degli architetti, argentieri, orafi, punto il piano generale ed promozione dell’integrazione tra le Partendo dalle piante di Roma del incisori, mosaicisti, ebanisti, che assumere decisioni operative e funzioni metropolitane e quelle locali. Cinquecento, per giungere alla condivisero una quotidianità, tra consapevoli. La pubblicazione è Ci sembra interessante sottolineare, pianta catastale attuale, attraverso interessi comuni, piaceri e strutturata in quattro sezioni, come al di là degli esiti progettuali la lettura degli “Stati delle Anime”, condivisioni, di quello che, appunto quattro sono i percorsi progettuali presentati, di sicuro e notevole l’Autrice ha potuto così ricostruire la senatrice Tana de Zulueta, che la costituiscono, diversificati a interesse, il valore dell’esperienza un quadro preciso della vita della presidente del comitato Promotore seconda dell’approccio e della didattica: ovvero una strada attraverso i secoli, mentre le “Via Margutta Patrimonio scala urbana a cui afferiscono: il sperimentazione didattica come stesse Guide turistiche e i dell’Umanità”, ha definito “il segreto percorso della continuità delle aree occasione di scambio di idee e di documenti catastali hanno di questa via dell’Arte”. verdi, il percorso dell’acqua, della dibattito cittadino su trasformazioni permesso di ripercorrere Luisa Chiumenti

54 68/06 a cura di Luisa Chiumenti

EVENTI di grandi porzioni delle scene della “Decapitazione di san Giacomo” e del “Congedo di san Padova. Cristoforo dal re“ del Mantegna. Riapre la Dal 1990, il Parroco e la Curia iniziarono a chiedere la restituzione dei frammenti (pur A Cappella A essendo un “Bene” ormai R R C Ovetari distrutto!), ma solo qualche anno C H dopo, un insieme di forze H I La riapertura e la restituzione determinate da un forte senso di I N della Cappella Ovetari nella appartenenza alla città, ha N F Chiesa degli Eremitani a Padova veramente posto l’attenzione F O O ha reso possibile nuovamente la sull’opera andata perduta. lettura e la visione futura del È stato quindi dal 1992 che è capolavoro che, tra il 1448 e il nata una stretta collaborazione 1457 aveva visto al lavoro, per la tra la Soprintendenza per il decorazione della cappella, non Patrimonio Storico Artistico del solo Andrea Mantegna, ma Chiesa degli Eremitani Veneto e l’Università di Padova, anche altri artisti come Giovanni al fine di coordinare una d’Alemagna, Antonio Vivarini, metodologia appropriata che, Nicolò Pizolo e successivamente utilizzando la innovativa Ansuino da Forlì e Bono da tecnologia informatica, rendesse Ferrara. possibile la ricollocazione dei Dopo il distacco dell’affresco del frammenti di affreschi Ovetari e “Martirio di San Cristoforo”, già nel 1994 una équipe di (1886) e lo stacco dell’affresco studiosi, coordinati dall’ingegnere dell’”Assunzione della Vergine” Toniolo, provvedevano alla prima (1890), opere del Mantegna, da catalogazione dei frammenti. parte di Antonio Bertoli, la La Fondazione Cassa di cappella vede un radicale Risparmio di Padova e Rovigo, intervento di restauro diretto nel considerata la grande 1931, dall’architetto Forlati e importanza culturale che riguarda l’avanzamento dell’operazione, ha deciso di dell’altare, posizionato al centro attuare una sinergia attiva fra il della cappella, gli scavi di rilancio culturale e quello ricognizione, la demolizione e il economico di un lavoro rifacimento della pavimentazione. interdisciplinare molto importante Dieci anni dopo veniva effettuato perché ha messo a disposizione il trasferimento alla Basilica del degli storici dell’arte le Santo degli affreschi staccati conoscenze tecniche ed ai fisici le nell’800 dal Bertoli. conoscenze in ambito storico Ma l’11 marzo del 1944 un artistico. bombardamento alleato Il progetto riveste particolare distruggeva parte della chiesa interesse sul piano tecnologico, degli Eremitani e in particolare poiché per la prima volta nel anche la cappella Ovetari; fu Ingresso della Cappella Ovetari (sopra) e la Cappella Ovetari distrutta (sotto) campo della conservazione dei allora che, con la speranza di Beni Culturali, è stato introdotto non perdere definitivamente gli con esito positivo, l’ausilio affreschi, furono inviate all’Istituto informatico che ha permesso di centrale del Restauro in Roma più indagare, senza toccarli né di settanta casse contenenti i rimuoverli, una quantità di frammenti raccolti dopo il crollo. frammenti che sono andati ad Dal ’45 al ’75 si continuerà ad unirsi a quelli già sistemati negli operare in favore di una possibile anni ’90. Quanto era stato già “restituzione” del complesso ad trovato è stato messo su nastri, iniziare dalla ricostruzione, da poi collocati materialmente e, in parte dell’allora Direttore una seconda fase, sistemati sui dell’Istituto Centrale per il nuovi pannelli realizzati non più restauro, Cesare Brandi, di varie in tela, ma in un materiale opere della cappella e fra l’altro moderno molto più adatto a

55 68/06 questa operazione. È stato infatti provveduto alla L’idea generale del progetto, è elaborazione di una procedura stata quella di effettuare, con veramente innovativa, di calcoli matematici e fisici, la “anastilosi informatica”, che è effettiva posizione nell’affresco stata messa a punto dal prof. originario, di tutti i frammenti Domenico Toniolo (Dipartimento conservati nelle casse, giungendo di Fisica) e dal prof. Massimo O

O così, dopo il restauro, al Fornasier (Dipartimento di F F ricollocamento di ogni Matemica) dell’Università di N N frammento. Padova. I I Per quanto riguarda gli aspetti Così, dopo un primo approccio H H architettonici della cappella sono matematico, è stata individuata C C state effettuate importantissime una metodologia che, sfruttando R R scoperte ed anche su questo la decomposizione delle A A versante si è realizzata una immagini dei frammenti proficua collaborazione fra il attraverso le “armoniche restauratore professor Colalucci e circolari” (forme matematiche che gli architetti Rebeschini e “tengono memoria” della Giantommassi. L’arch. orientazione del pezzo). Rebeschini, progettista e Direttore Il confronto poi con le immagini Lavori, ha messo in evidenza una fotografiche dell’affresco (Foto "Martirio di San Giacomo", A. Mantegna (ricostruzione, 1946) situazione strutturale tale da non Alinari b/n dei primi del ‘900), Ricostruzione informatica - Particolare della scena “Martirio di San Giacomo” permettere la ricollocazione degli in tutte le possibili posizioni (in affreschi nella cappella se non si una scena di circa 10 mq, in fossero modificate alcune pochi secondi, le posizioni situazioni. potenziali di un frammento si Dopo un attento lavoro di sei riducono da dieci milioni a poche mesi attorno a questo problema, decine), ha permesso di redigere l’architetto ebbe la fortuna di una “mappa di corrispondenza”, trovare materiale sempre più che è stata poi sottoposta al interessante, tra cui alcuni giudizio di un esperto dell’opera documenti assai significativi che d’arte. davano una decisiva certezza Dopo le prime sperimentazioni dell’architettura della Cappella promosse dalla Fondazione Ovetari ristrutturata nel ’45. Cassa di Risparmio di Padova e Inoltre egli riuscì a trovare anche Rovigo nel 1998, nell’ottobre numerose conferme “in situ” del 2001 è stata avviata l’attività del fatto che prima del ’31, la Laboratorio del Progetto Cappella presentava una Mantegna (finanziato sempre situazione diversa rispetto al dalla Fondazione), che si è livello effettivo delle tombe impegnato nella “ricollocazione terragne, ed ha potuto anche virtuale dei frammenti della mettere a punto come l’anti- Cappella Ovetari”, utilizzando un cappella fosse stata costruita “sistema informatico di calcolatori anteriormente alla cappella collegati in rete”, con il stessa. coordinamento delle competenze L’operazione è stata piuttosto di professionalità diverse, quali: laboriosa e difficile ed ha visto l’informatico, il restauratore, impegnate molte persone che in l’ingegnere, lo storico dell’arte. tempi ristretti hanno provveduto Il laboratorio, diretto (per la parte fra l’altro a realizzare dietro i scientifica) da Domenico Toniolo pannelli una struttura complessa e per la parte storica da Alberta (non visibile dall’esterno), atta a De Nicolò Salmazo, tra i reggere i pannelli stessi. maggiori esperti del Mantegna, L’ interesse notevolissimo di con il coordinamento di Anna questo intervento risiede Maria Spiazzi, Soprintendente soprattutto nel fatto di essere per il patrimonio Storico ed riusciti a superare le difficoltà Etnoantropologico per le Province incontrate nei precedenti tentativi di Venezia Padova Belluno e di restauro effettuati con metodi Treviso, ha svolto davvero un tradizionali. lavoro esemplare anche sul piano

56 68/06 interdisciplinare (che ha coinvolto intaccato, il monastero tuttavia si fra l’altro un largo stuolo di trovò ad essere a stretto contatto studenti universitari), che ha con sontuosi palazzi e ricche consentito di ricollocare migliaia chiese. degli 80.000 frammenti (già Fu nel 1498 che ebbe inizio la precedentemente catalogati). costruzione della nuova chiesa In occasione quindi delle che, attribuita a Biagio Rossetti e A A grandiose celebrazioni per il terminata nel 1553, sia all’interno R R C cinquecentenario della morte del che all’esterno, non fu tuttavia mai C H Mantegna, sono riapparsi (per ora completata nella facciata che a H I a livello informatico), ampi brani e tutt’oggi è rimasta un “non finito”. I N importanti tracce degli affreschi Negli anni che seguirono l’interno N F Ovetari e, tra questi, delle opere si arricchì con opere eccelse (dalla F O O del Mantegna, con importanti pala del Bastianino e del Rosselli, novità interpretative sulla Ferrara, Chiesa di S. Cristoforo, 1931 (foto D. Anderson) alle molte altre opere preziose, evoluzione della sua arte. provenienti da chiese e monasteri Per ogni approfondimento si rinvia Stato-Regione Emilia Romagna nelle cappelle laterali e nel soppressi); superato il terremoto al prezioso Catalogo, edito da 2001-2003 in materia di Beni transetto, in modo che possano del 1570 con una serie di danni Skira e curato da Domenico Culturali. Il progetto di restauro e essere riposizionate anche le non molto gravi, che permisero di Toniolo, Alberta De Nicolò ricollocazione delle opere e degli ancone lignee e le pale non effettuare riparazioni e Salmazo, Anna Maria Spiazzi. arredi storici, in fase di originarie. modifiche molto invasive, la L.C. attuazione, è sostenuto invece Dal punto di vista progettuale è comunità dei monaci continuò a dalla Fondazione Cassa di da sottolineare l’importanza tenere in vita il complesso. Cappella Ovetari – Padova Risparmio di Ferrara. dell’impegno sinergico attuato Il Progetto di completamento del Chiesa degli Eremitani L’attuale progetto di restauro del dall’Amministrazione comunale di restauro architettonico si è valso Progetto e D.L.: tempio di San Cristoforo alla Ferrara e dalla Fondazione Cassa numerosi professionisti, fra cui Studio R & S Engineering S.r.l. (Pd) Certosa, che va a completare i di Risparmio di Ferrara che, ricordiamo, per il progetto Arch. Claudio Rebeschini lavori (soprattutto esterni) iniziati, proseguendo una collaborazione architettonico: l’arch.Andrea e arch. Andrea Schiavon ma poi interrotti agli inizi degli già attiva da tempo, offre un Malacarne (capogruppo), con Collaboratori anni ’80, è particolarmente momento propositivo molto l’arch. Carlo Bassi, arch. Massimo Arch. Benedetta Fondelli finalizzato al recupero dell’edificio importante, sia per la portata dalla Torre e arch. Rita Fabbri. Il Dott.ssa Monica Castellarin alla funzione di culto (molto dell’investimento complessivo, che progetto strutturale è stato affidato Collaborazione per gli interventi rilevante in quanto chiesa del per la complessità e durata all’ ing. Giuliano Mezzadri e di restauro pittorico cimitero). dell’operazione. quello impiantistico all’ ing. Prof. Gianluigi Colalucci Nel restauro sono stati ovviamente E, come hanno sottolineato Sergio Giovanni Paolazzi. e Prof. Carlo Giantommassi coinvolti aspetti compositivi, Lenzi, presidente della Ricordiamo ancora che l’arch. strutturali, decorativi e Fondazione e Gaetano Sateriale, Giuliana Marcolini si è dedicata impiantistici. Per quanto riguarda Sindaco di Ferrara, l’intera alle ricerche storiche e che l’arch. l’intervento architettonico e operazione si offre come un Andrea Malacarne si è occupato Ferrara. funzionale, si tratta di scelte proficuo esempio di ottima della Direzione Lavori. progettuali miranti al collaborazione pubblico-privato. L. C. San Cristoforo miglioramento dell’accessibilità, il Concludiamo infine con un breve Pier Antonio degli Abbati (attr.), Coro risanamento dell’edificio cenno alle vicende storiche del Cantiere Aperto della ex Chiesa di S.Andrea, XV sec. dall’umidità, la finitura delle complesso, ricordando come, nel superfici esterne ed il recupero di 1452, sia stata posata la prima Il progetto di ampliamento del una serie di spazi adiacenti pietra del monastero della restauro del Tempio di San destinati al collocamento dei Certosa di Ferrara, voluto da Cristoforo alla Certosa completa i servizi necessari al funzionamento Borso d’Este e dedicato a San lavori, soprattutto esterni, eseguiti stesso del complesso. Cristoforo, al di fuori delle mura ed interrotti all’inizio degli anni Molta l’attenzione del progetto per della città (così come era ’80 ed è finalizzato al recupero quanto riguarda le dotazioni richiesto dalla regola dell’Ordine dell’edificio alla funzione di culto, impiantistiche, la conservazione certosino), ma, dopo la particolarmente importante come delle opere (incluso l’apparato realizzazione del grande progetto chiesa del cimitero, coinvolgendo decorativo, analizzato attraverso urbanistico ferrarese aspetti compositivi, strutturali, schede opportunamente dell’Addizione Erculea, la Certosa decorativi ed impiantistici. predisposte). In particolare, fu poi circoscritta entro il Il progetto, promosso nell’ambito della ricollocazione perimetro della nuova cinta dall’Amministrazione Comunale di completa degli arredi fissi e muraria. Avvenne così che, se Ferrara, è stato realizzato, per la mobili, verrà anche ricomposto pure il “desertum”, ossia il parte del recupero architettonico, l’altar maggiore e predisposti gli complesso dei terreni della grazie al contributo finanziato elementi architettonici degli altari clausura certosina, non venne nell’Accordo Programma Quadro

57 68/06 Museo delle Alpi, lo spazio Il Forte di Bard espositivo per le mostre ad Aosta temporanee, le Prigioni nei sotterranei del Forte, parte del Il Forte di Bard, imponente percorso di visita, lo spazio piazzaforte del primo Ottocento Vallée Culture, e la suggestiva situata all’imbocco della Valle Piazza d’Armi, sede per tutto il O O d’Aosta, dopo oltre un decennio periodo estivo di un diversificato F F di lavori di recupero e restauro è calendario di eventi e N N diventato il “nuovo polo culturale manifestazioni. I I delle Alpi occidentali”. Nel corso del 2007/2008 H H saranno progressivamente aperti

C Il Museo delle Alpi è centro e C al pubblico il Museo Alpi dei R R cuore dell’intero programma ragazzi, il Museo del Forte e il A Forte di Bard, Opera Carlo Alberto A museografico del Forte, la cui ideazione è stata curata da Museo delle Frontiere. Daniele Jalla, storico e È interessante notare come il coordinatore dei servizi museali Forte di Bard sia raggiungibile della Città di Torino, e Alain naturalmente a piedi, ma anche Monferrand, architetto esperto di servendosi di ascensori storia dell’architettura militare e panoramici di cristallo, da cui è Direttore dell’Observatoire possibile ammirare la profondità National de Tourisme. Il gruppo della Valle e il Borgo che si di progettazione nacque in realtà stende ai piedi del Forte, mentre, nell’estate 2003 dall’incontro sullo sfondo, si staglia lo degli architetti Massimo Venegoni splendido paesaggio della bassa e Luisella Italia (studio “Dedalo - Valle d’Aosta con i suoi Architettura e Immagine” di caratteristici vigneti, i grandi Torino) con il giornalista Enrico boschi di castagno, i suoi storici Camanni (direttore, tra l’altro, centri da cui si dipartono le della rivista L’Alpe), coordinatore vallate che portano al Monte del progetto scientifico. Rosa e al Cervino da un lato ed a La progettazione degli impianti è Arrivo ascensore, Opera Vittorio Champorcher e al Parco naturale stata curata dagli esperti di AI del Monte Avic dall’altro. Studio, mentre per i suoni e le accesso” alla cultura e alle Il Forte si fa infatti promotore di L.C. musiche ci si è affidati tradizioni delle Alpi, spazio di una serie di iniziative e Per informazioni: all’esperienza del compositore valorizzazione e comunicazione importanti appuntamenti annuali Forte di Bard, Bard (Aosta) Luigi Venegoni. La scientificità dei del patrimonio ambientale, come il Marché au Fort, che si Tel. +39 0125 809811 contenuti riferiti alle fortificazioni turistico, enogastronomico e attiverà nell’ottobre prossimo, con www.fortedibard.it alpine e alla storia militare è culturale della Valle d’Aosta. la sua terza edizione. garantita dallo specialista Pier Inaugurato il 15 gennaio 2006, il Essa contemplerà molte nuove Giorgio Corino. È stato nominato Forte di Bard, ospita ora iniziative di valorizzazione del MOSTRE Direttore del Museo il Dottor Luigi l’innovativo Museo delle Alpi, territorio, prodotti editoriali Di Corato. uno spazio espositivo speciali e nuove idee e Roma di Si tratta di un vero e proprio temporaneo per mostre d’arte collaborazioni, coinvolgendo “centro di interpretazione, (quale l’esposizione delle “Alpi di testate specializzate e operatori Piranesi valorizzazione, diffusione e sogno”, inserita nel calendario del settore turistico. Ma sarà comunicazione della cultura delle Olimpiadi della Cultura soprattutto l’occasione per una Una grande mostra “Roma di alpina, capace di offrire spazi e legate ai Giochi Olimpici visita al Forte di Bard, poiché, Piranesi. Vedute della città antica servizi culturali e fondere, in un Invernali Torino 2006) e un oltre ai percorsi di visita guidata e moderna”, è stata allestita unico complesso, un articolato prestigioso hotel di charme, un all’interno e all’esterno del Forte, recentemente nella prestigiosa percorso museale e strutture ristorante e una caffetteria. presso il Museo delle Alpi sarà sede del Museo del Corso in ricettive di alta qualità”. A servizio dei visitatori è stato attivato un percorso Roma. Il Forte, epicentro della zona attivato anche lo spazio Vallée pluridisciplinare, multimediale e Promossa dalla Fondazione della Bassa Valle d’Aosta tra Pont Culture, a cura della interattivo che condurrà il Cassa di Risparmio di Roma, Saint Martin e Verrès, si è così Soprintendenza per i Beni e le visitatore in un viaggio virtuale l’esposizione, curata da Mario trasformato, pur sempre nel Attività culturali della Regione nel tempo e nello spazio alla Bevilacqua e Mario Gori Sassoli, rispetto dello spirito del luogo e in Autonoma Valle d’Aosta: un scoperta dell’universo delle Alpi. nell’allestimento di Jean Paul sintonia con la sua storia, da centro d’informazione turistica, In occasione dell’inaugurazione Troili, riveste un particolare invalicabile fortezza di presentazione e promozione del del Forte di Bard, è stata anche interesse, per gli sbarramento della valle, in un patrimonio artistico e socio- aperta al pubblico l’Opera Carlo approfondimenti che propone e vero e proprio “portale di culturale valdostano. Alberto, dove hanno sede il per il taglio inconsueto che offre

58 68/06 concesso per essere esposto al con Felice Polanzani, per la pubblico). Ed ecco, nel “Taccuino pubblicazione dei disegni di Modena”: disegni, appunti, palladiani, cui aveva dato allora schizzi e note, che aiutano ad l’avvio Giorgio Fossati. entrare nel “processo creativo e Ed è il rientro a Roma, in formativo dell’artista”, coincidenza con la pubblicazione contrassegnato peraltro da vari del rame con la “pianta piccola A A momenti, come, ad esempio, di Roma moderna” del Nolli, R R C quello corrispondente al suo inciso da Piranesi e Carlo Nolli, C H secondo soggiorno veneziano che segnerà, come sottolinea H I (1745). giustamente Bevilacqua, il suo I N Alcuni fogli con disegni per definitivo legame con la città. Si N F stucchi e pannelli confermano il tratta ancora di una topografia F O O momento di ricerca del giovane scientifica dell’Urbe in cui artista che, come ricorda compaiono i piccoli inserti Legrand, era molto determinato vedutistici con le immagini di San nel suo desiderio di voler Pietro ed i grandi monumenti civili lavorare con Tiepolo ed essere e religiosi della Roma di Clemente assunto come decoratore in XII e Benedetto XIV: S. Maria qualche cantiere di grande Maggiore, S. Croce in palazzo patrizio (cfr. Mario Gerusalemme, Fontana di Trevi e Bevilacqua “La Roma di Piranesi. la Consulta. Ma da questo La città del Settecento nelle momento in poi si avvierà la grandi vedute” in Catalogo della pubblicazione delle grandi vedute Mostra a cura di Mario e monumenti come tavole Bevilacqua e Mario Gori Sassoli autonome e non più soltanto come – Fondazione Cassa di Risparmio “inserti vedutistici”. di Roma – ed. Artemide, 2006). Ma è anche del 1767 la A Venezia, dopo le prime vicende presentazione delle tavole romane, Piranesi intensificherà la architettoniche per il Laterano a frequentazione con i numerosi Giambattista Rezzonico, tavole in Giovanni Battista Piranesi, Colonna Traiana architetti disegnatori e incisori cui si può notare molto bene la che accompagnavano la grande effettiva possibilità di rendere particolarmente sulle primissime capomastro veneziano, svolgeva, opera di promozione che esecutiva l’opera. Piranesi in “vedute tirate dal maestro nella sua città natale, attività svolgeva allora il console Smith. È effetti considerava il suo progetto veneziano” e provenienti dalla come apprendista, presso interessante ricordare come, negli per il Laterano “una sorta di famiglia dei Duchi di Wellington. l’ingegnere idraulico Matteo anni in cui si avviava la stesura teoria messa in pratica “(cfr. È la Roma del Grand Tour, che Lucchesi e quindi presso dei “Capricci” e dei due Fabio Barry in Catalogo cit.), al appare dalle immagini:una città l’architetto Giovanni Antonio frontespizi delle “Vedute di contrario delle illustrazioni del moderna, luogo privilegiato di Scalfurotto. Roma”, si realizzasse un intenso “Parere sull’architettura” incontri fra artisti, intellettuali e Ma ben presto egli avrebbe lavoro di collaborazione di (stampato nel 1765), che in realtà aristocratici di tutta Europa. che abbandonato Venezia, per Piranesi (in questo stesso suo tirate appena due anni dopo, si offre a modello per le altre raggiungere Roma, la città che secondo soggiorno veneziano), sono momenti che non illustrano capitali. gli avrebbe dato una così grande Ma fermiamoci sulla sezione fama come incisore, senza Giovanni Battista Piranesi, Piramide di C. Cestio della mostra relativa a Piranesi peraltro che egli mai architetto. È di particolare dimenticasse la sua origine interesse a questo riguardo il veneziana, e continuando pur saggio in Catalogo “Rinnovare, sempre a dedicare la sua ricerca anziché ristorare. Piranesi alla fondamentale architetto”, che Fabio Barry ha rappresentazione di opere di redatto su invito di Mario architettura. Bevilacqua (che ha anche L’attuale mostra romana, che provveduto alla traduzione in accompagna il visitatore verso italiano del testo inglese). Vi una conoscenza più approfondita risulta innanzitutto messa bene in non solo delle immagini in sé, ma evidenza la formazione di anche della loro genesi, dedica Giovan Battista Piranesi, a appunto un’intera sezione al cominciare dal primo periodo, Piranesi architetto, presentando ancora privo di successo, in cui fra l’altro un prezioso “taccuino egli, figlio di un tagliapietre e giovanile” (per la prima volta

59 68/06 un “contesto culturale”, ma un rovine della Natura, come ad contesto “puramente teorico”, esempio campi non coltivati o fornendo “idee appena espresse” alberi in via di distruzione. e solo “concepite mentalmente”. Ma esiste qualche esempio, Non si tratta quasi di architetture, peraltro estremamente o comunque i monumenti interessante, in cui viene rappresentati non hanno effettivamente rappresentata una O

O effettivamente un proprio “sito costruzione fatta dall’Uomo, come F F reale” e una precisa nel caso, alla fine della dinastia N N localizzazione. Appare molto Ming (1368-1644) di scene di I I giusta a questo proposito una “Vita di una stele” rappresentate, H H osservazione portata avanti con una iscrizione ispirata alla C C dall’architetto inglese William dinastia stessa (pur illeggibile) ma R R Chambers, per cui Piranesi la stele è pur sempre immersa in A A sembra che dovesse “saper poco” un paesaggio naturale, in cui più delle “strutture abitabili”, che l’oggetto lapideo, sono gli interessandosi sempre Le rovine di una torre di avvistamento della Grande Muraglia nei pressi di Fugu alberi attorno che appaiono “in (Shaanxi), Dinastia Qin (221-206 a.C.) fondamentalmente a strutture rovina”. monumentali o, nel campo Ed ecco perché, mentre gli alberi costruttivo, a problemi tecnici. particolarmente antichi venivano Numerose le tematiche venerati e protetti, se qualche approfondite dalla mostra edificio in rovina veniva attraverso i corposi saggi redatti considerato particolarmente in Catalogo da eminenti studiosi importante, esso veniva comunque quali il Soprintendente Strinati, il abbattuto ma poi ricostruito ex- curatore Bevilacqua, John Wilton- novo dalle fondamenta, Ely, Marcello Fagiolo e Francesca perfettamente uguale, ma poteva Lui. anche essere abbattuto del tutto e L. C. quindi definitivamente rimosso Per informazioni: 06 69190880 dalla memoria culturale. E da un confronto fra la posizione europea e quella cinese, presentato in un attento studio nel Cina. Nascita catalogo della mostra, riportiamo di un Impero questa riflessione: “l’auctoritas” dell’antico nella memoria culturale A margine di una mostra europea richiede la vigile grandiosa che illustra, attraverso Coppia di mattoni cavi con decorazione impressa, II-I sec. a.C. coscienza di un drammatico la “nascita di un Impero”, un alternarsi di morti e rinascite del profondo culto della memoria nel passato; nella memoria culturale senso di una proiezione futura, cinese, al contrario, più le ferite e riveste un certo interesse porre le fratture vengono rimosse dal l’attenzione su una visione quadro (o marginalizzate), più particolare in Cina nei riguardi cresce l’autorità di testi, forme, delle “rovine di opere pensieri, valori”. architettoniche”. Per ritornare alla mostra Così si nota come la organizzata da MondoMostre e rappresentazione delle rovine sia Azienda Speciale Palaexpo, dal presente molto di rado nella titolo affascinante “Cina. Nascita pittura cinese anche in età di un impero”, curata da Lionello piuttosto avanzata e soltanto in Lanciotti e Maurizio Scarpari (con quegli artisti che avevano avuto il coordinamento scientifico contatti con la cultura europea, dell’Università degli Studi di come Fan Qi (1616-1694). Venezia, Ca’ Foscari), essa è Non si vedono mai, ad esempio, Modellino in terracotta dipinta di grande abitazione fortificata, inizio Dinastia stata proposta nell’originale Han Occ. (206 a.C.-23 d.C.) - rinvenuto a Yuzhuang, Huaiyang (Henan) immagini di rovine poste sullo allestimento del regista Luca sfondo di una particolare Salvatore Settis, “Storie di due Quirinale, ed. Skira 2006). Ronconi e della scenografa narrazione, né vengono Imperi” in “Cina. Nascita di un Comunque le rovine, oggetto di Margherita Palli, alle Scuderie del rappresentati personaggi che Impero” – Catalogo a cura di riflessione nei testi, non Quirinale. Si tratta veramente di visitano rovine o che riflettono di Lionello Lanciotti, Maurizio corrispondono in effetti soltanto a uno splendido allestimento, che fronte a un gruppo di rovine (cfr. Scarpati – Scuderie del resti di edifici, bensì anche a coinvolge emotivamente il

60 68/06 visitatore, come ha sottolineato il giardino (in cui è allestito il Museo Sindaco Veltroni, sotto la guida Piccolomini). del raffinato gusto, del senso La mostra snoda il suo percorso, estetico e della profondità nelle varie sezioni, nelle sale del culturale di Luca Ronconi. Ed è lo piano terra, appositamente stesso regista ad ammettere come restaurate e in esse, a mano a “emozionante” sia proprio mano, permette di cogliere gli A A l’aggettivo giusto per questo sviluppi graduali delle vicende R R C lavoro che gli è stato affidato; si storico costruttive del palazzo, C H pensi solo alla suggestione con anche in rapporto con quelle di H I cui egli è riuscito a presentare le altre opere di architetti I N figure del famoso “esercito di quattrocenteschi. N F terracotta” in una penombra La seconda sezione, a cura di F O O ovattata, molto simile a quella Enrico Guidoni, ha approfondito che per secoli le aveva accolte in particolare “Il sistema degli nelle tenebre delle fossa dell’area interventi urbani e territoriali”, in sepolcrale del Primo Imperatore, cui è stato messo in luce con dove furono rintracciate nei pressi grande specificità e chiarezza del mausoleo, ancora inviolato, a come “l’azione di Pio II nel campo Lintong (Xi’an, Shaanxi). delle attività artistiche, che vanno Oltre trecento pezzi sono stati dagli interventi territoriali e esposti, per “raccontare” (grazie urbanistici, alla scultura e alla al sostegno di Credit Suisse e pittura, vada inquadrata in una Sisal), la nascita e lo sviluppo, in rigorosa e perseverante azione dieci secoli, del più grande Pienza, Duomo (sopra) e Palazzo Piccolomini (sotto) politica ”finalizzata“ a gettare le impero della storia e il grande basi di un vero e proprio dominio evento si manifesta davvero come famigliare di tipo signorile” (E. testimonianza della solida Guidoni, “Pienza e il disegno di “amicizia” sempre intercorsa fra una signoria Piccolomini“, in Cina e Italia e che oggi in Catalogo della mostra, Protagon particolare la Presidenza della editori, 2006). Repubblica intende incoraggiare Da qui la necessità e l’importanza con determinazione attraverso le di una oculata politica urbanistica molte iniziative culturali che ne e architettonica che, anche in rafforzano l’intensità. continuità con altre importanti, Ricordiamo infine come il precedenti esperienze, porta i prezioso Catalogo Skira sia Piccolomini fino alla attuazione introdotto da una premessa di della particolarissima esperienza Louis Godart e riunisca i di questa così unica “città ideale”. contributi critici di un folto La terza sezione della mostra gruppo di eminenti studiosi e “Pienza: un laboratorio specialisti. rinascimentale dell’ordine L. C. Architettonico tra Vitruvio e Alberti”, a cura di Gabriele Morolli e Chiara Vignudini, sviluppa invece una sorta di Pio II. “rialfabetizzazione“ del pubblico, La città, le arti relativamente al linguaggio dell’architettura classicista Pienza, la “città ideale”, ha reso rinascimentale, in modo che sia omaggio al suo grande ideatore possibile oggi una più corretta e figlio più illustre: Enea Silvio rilettura delle architetture “in tale Piccolomini, organizzando, nelle lingua concepite”, come un sedi del Palazzo Piccolomini, del palazzo rinascimentale qual è Duomo e del Battistero, una che è stata la meravigliosa anniversario della nascita di Enea appunto il Palazzo Piccolomini di grande esposizione dal titolo trasformazione del piccolo borgo Silvio Piccolomini. Pienza o una chiesa umanistica assai significativo: “La di Corsignano, nello splendido Il pubblico ha così avuto anche (come quella voluta da Pio II per la rifondazione umanistica “modello” di città rinascimentale l’occasione di visitare i salotti del stessa cittadina). Ed ecco quindi dell’architettura e del paesaggio”. e “città ideale” di Pienza, nonché secondo piano del palazzo la cura nel portare lo spettatore a Articolata in sei sezioni, la mostra i restauri e consolidamenti attuati (alcuni dei quali aperti per la leggere i Trattati, in forma di ha molto bene illustrato quella in vista delle celebrazioni per il VI prima volta), nonché le logge e il “guida” al costruire. Si tratta dei

61 68/06 siano state particolarmente celebrativa del sesto centenario importanti e propedeutiche ai della nascita di Enea Silvio successivi interventi (con progetto Piccolomini”, permette di firmato da Giovanni Bulian, “riandare ai luoghi assoluti Giorgio Croci, Giuseppe dell’architettura del Rinascimento” Giorgianni e Cristiano Russo; muovendosi con questo spirito collaboratori Alberto Viskovic, nelle stanze di Palazzo Piccolomini O

O Massimiliano Bulla, Pietro David e sotto le volte del Duomo, tra la F F e Alessandro Rufo), ai fini della piazza a trapezio e i piccoli N N stabilizzazione del duomo, le grandi palazzi che affacciano sul I I opere di sottofondazione della Corso”, là dove aveva operato H H zona absidale e il sistema di Bernardo Rossellino, l’architetto di C C monitoraggio messo in essere Pio II, aprendo qua e là quegli R R dalla Soprintendenza ai Beni spazi verso il “bellissimo A A Architettonici e per il paesaggio paesaggio della Val d’Orcia”, che di Siena e Grosseto negli ultimi è pur sempre quel medesimo due anni. paesaggio che Pio II aveva potuto E così pure, per i restauri delle vedere quando per l’ultima volta facciate esterne del Palazzo fu in visita alla sua città. Piccolomini e dei pozzi (2002- L. C. 2006), leggiamo nel saggio di Per informazioni: Giuseppe Giorgianni, progettista Tel.0577-219228 e Direttore Lavori (v. Catalogo Fax: 0577-247753 cit.) come il solido impianto dei prospetti di Bernardo Rossellino dissimulasse “gran parte dei Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, Modello per il Ciborio del Duomo degradi e dei dissesti rilevati dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici di Siena durante la campagna di restauri del Duomo e del palazzo avviata nel 2003 in vista delle celebrazioni piccolominee”. E per quanto Disegno macchina riguarda gli interventi attuali, rinviando alla documentazione in tre massimi “testi sacri” dell’uomo”: sono le parole con gran parte riportata nel dell’Antichità e del Rinascimento: cui Leon Battista Alberti apre il Catalogo, accenniamo qui dal “De Architectura” di Vitruvio, “De re aedificatoria”, indicando soltanto al “Sistema di del 30 a.C. circa; al “De Re in modo assai chiaro quali siano monitoraggio” adottato. Questo Aedificatoria“ di Leon Battista realmente le “due anime infatti, “installato il 14 gennaio Alberti composto fra il 1452 e il dell’architetto, quella teorica e 2004 ed ampliato 1472, alla “Regola delli Cinque quella pratica” (F.Camerota “La successivamente (22 dicembre Ordini” di Iacopo Barozzi detto il cultura delle macchine“ in 2005), è costituito attualmente da Vignola, del 1562. Catalogo cit.). n.15 misuratori biassiali, n.3 E ancora, nell’ambito della Ma particolarmente interessante, sensori di temperatura tipo quarta sezione della mostra, è per la conoscenza della PT100, n.1 modulo di interessante segnalare l’analisi situazione odierna e degli attuali comunicazione GSM ed un che compie Filippo Camerota, interventi di restauro, è la sesta sistema di acquisizione dati. Il nella particolare osservazione del sezione della mostra, in cui si sistema permette di monitorare le cantiere di Pienza, di alcune analizzano “I restauri del duomo eventuali evoluzioni nel tempo caratteristiche della figura di Pienza e di palazzo delle lesioni esistenti, indagate in dell’architetto. “…Architetto Piccolomini” (a cura di Giovanni relazione anche agli agenti chiamerò colui che con metodo Bulian e Giuseppe Giorgianni). esterni (come temperatura o sicuro e perfetto sappia Pur rinviando alla grande mostra elementi sismici o meteorologici), progettare razionalmente e ed al prezioso Catalogo, per ogni acquisendo i dati ogni sei ore, realizzare praticamente, approfondimento, desideriamo con eventuali annotazioni delle attraverso lo spostamento dei pesi qui almeno segnalare alcuni conseguenze di possibili e mediante la riunione e la particolari dei recenti interventi fenomeni imprevisti (v. Catalogo congiunzione dei corpi, opere attuati sulle varie parti del cit.). che nel modo migliore si adattino complesso. In sostanza, come annota ai più importanti bisogni Così notiamo ad esempio come Giovanni Bulian, “la mostra

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