La Liquida Geminata Iniziale Nella Toscana Meridionale Analisi Testuale E Dialettologica
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN LINGUISTICA Tesi di Laurea LA LIQUIDA GEMINATA INIZIALE NELLA TOSCANA MERIDIONALE ANALISI TESTUALE E DIALETTOLOGICA Relatore: Chiar.ma Prof.ssa Giovanna Marotta Controrelatore: Chiar.mo Prof. Franco Fanciullo Candidato: Francesco Ombronelli Anno Accademico 2011/2012 1 "I don't know what you mean by 'glory,'" Alice said. Humpty Dumpty smiled contemptuously. "Of course you don't—till I tell you. I meant 'there's a nice knock-down argument for you!'" "But 'glory' doesn't mean 'a nice knock-down argument'," Alice objected. "When I use a word," Humpty Dumpty said, in rather a scornful tone, "it means just what I choose it to mean—neither more nor less." "The question is," said Alice, "whether you can make words mean so many different things." "The question is," said Humpty Dumpty, "which is to be master—that's all." Alice was too much puzzled to say anything, so after a minute Humpty Dumpty began again. "They've a temper, some of them—particularly verbs, they're the proudest—adjectives you can do anything with, but not verbs—however, I can manage the whole lot! Impenetrability! That's what I say!" (Lewis Carroll, Through the Looking-Glass, 1872, chapter 6) 2 Ringraziamenti Desidero innanzitutto ringraziare la Professoressa Giovanna Marotta, che mi ha seguito durante la stesura di questo lavoro, il Professor Franco Fanciullo e la dottoressa Nadia Nocchi, per le preziose informazioni iniziali che mi ha gentilmente fornito. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che si sono prestati nelle vesti di informatori nelle inchieste sul campo: anche se la maggior parte di loro non leggerà mai queste pagine, la loro disponibilità a regalarmi 10 minuti del loro tempo, cosa per nulla scontata, ha permesso il completamento di questo lavoro. È d'obbligo poi, a costo di scadere nella facile retorica, che i primi ad essere ringraziati siano i miei genitori e la mia famiglia in generale. È grazie a mio padre, a mia madre, a mia sorella, a Mario, perfino alla nostra cagnolina Irma, al loro impegno economico, di tempo, di energie, di risorse, di tanta, troppa pazienza, e a tutti i sacrifici che hanno affrontato dal giorno che sono entrato in questo mondo piangendo, urlando ed infastidendo tutti i presenti se oggi raggiungo questo traguardo. Mi sento in dovere di ringraziare tutti i miei amici: ognuno di loro, a suo modo, magari anche inconsapevolmente, mi ha spinto ad arrivare alla fine di questo percorso. Voglio ringraziare Matteo e Ludovico, amici e fratelli ormai da più di una vita, che mi hanno sopportato tutte le volte (tante, sicuramente troppe) che mi lamentavo e che non mi sentivo all'altezza. Un altro ringraziamento va sempre a Ludovico, che si è visto costretto dal sottoscritto a vestire i panni del mio accompagnatore in alcune delle inchieste sul campo che ho effettuato, e per le quali ringrazio anche la sua fidanzata Francesca, che mi ha gentilmente sopportato più di una volta in pranzi e cene 'post- indagini', compiti che hanno entrambi svolto con grande pazienza. Ringrazio anche tutti i miei compagni di corso del cdl in Linguistica, per l'arricchimento spirituale che mi è derivato conoscendoli, e per avermi tollerato ogni volta che mi presentavo a lezione assonnato e pieno della polvere dei vagoni del treno su cui avevo passato le due ore precedenti (dormendo peraltro come un sasso, nonostante la non proprio incredibile comodità dei sedili). Ringrazio Alice e Francesca, per l'aiuto fondamentale che mi hanno dato nel reperire alcuni dei testi che ho inserito in bibliografia, per l'affetto e per l'amicizia che mi hanno dimostrato, e al tempo stesso mi scuso con loro, per tutte le colazioni che mi hanno offerto e che non ho avuto ancora modo di ripagare. Ringrazio 3 (in rigoroso ordine alfabetico, per non far torti a nessuno) Giovanni, Manuel e Riccardo, i miei coinquilini 'storici' in quegli anni che ho abitato a Pisa: è anche merito vostro e di tutto il tempo passato insieme se sto scrivendo queste righe. Ringrazio (nel senso che sarebbe potuta andarmi peggio) Trenitalia, sul cui regionale Grosseto-Pisa ho praticamente vissuto 5 giorni su 7 per più di due anni. Ringrazio le mie chitarre, ringrazio tutto il tempo che ho passato a suonare, a giocare con i videogames o chiuso in palestra (tutte cose, queste, che faccio con scarsi risultati, in effetti, ma...insomma, perlomeno ci provo), perché è anche grazie a quelle ore in qualche modo 'perse' ma non di certo 'sprecate' se sono arrivato alla fine. Ringrazio ovviamente tutti quegli altri che per mia dimenticanza non ho citato, e tutti quelli che hanno avuto (o avranno) la pazienza di leggere questo lavoro, o anche solo di sfogliarlo. Infine, mi scuso per lo stile poco elegante di questi mie righe. Vi prego di perdonarmi, ma, evidentemente, tutte le ore passate davanti ai videogiochi, tutte le botte che ho preso in testa e tutti gli interminabili e noiosissimi viaggi in treno mi hanno un po' arrugginito, e se ne iniziano a vedere gli effetti sulle mie capacità mnemoniche, sebbene io sia ancora abbastanza lontano dalla vecchiaia. D'altronde, come ebbe a dire Indiana Jones ne 'I Predatori dell'Arca Perduta', «non sono gli anni, sono i chilometri». In fin dei conti, indipendentemente dal risultato finale, è stato un bel viaggio. E del resto, usando parole di qualcuno sicuramente più saggio di me, «Il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella meta; il fine del viaggiare è il viaggiare stesso e non l'arrivare» (Tiziano Terzani). Grazie a tutti di cuore. 4 INTRODUZIONE 7 1 CENNI SULLA DIALETTOLOGIA TOSCANA 10 1.1 la Toscana in generale 10 1.2 la zona grossetana 18 1.3 la zona pisano-livornese 22 1.4 Raddoppiamento Sintattico 24 2 L'ARTICOLO 28 2.1 Caratteristiche dell'articolo in Italiano 28 2.2 Antecedenti: latino e dintorni 32 2.3 Formazione dell'articolo 37 2.4 Peculiarità dell'articolo determinativo in Toscana 41 3 L'ARTICOLO DETERMINATIVO NELL'OVI 43 3.1 Introduzione alla analisi diacronica degli articoli determinativi 43 3.2 L'Opera per il Vocabolario Italiano 44 3.3 Introduzione alla ricerca svolta 45 3.4 Dati e analisi 53 4 L'ARTICOLO DETERMINATIVO NELL'AIS 66 4.1 Geolinguistica e primi atlanti linguistici 66 4.2 L'Atlante Italo Svizzero 71 4.3 Introduzione alla ricerca svolta 77 4.4 Dati e analisi 80 5 L'ARTICOLO DETERMINATIVO NELL'ALT 96 5.1 L'Atlante Lessicale Toscano 96 5.2 Introduzione alla ricerca svolta 99 5.3 Dati e analisi 99 6 INCHIESTE SUL CAMPO 118 6.1 Introduzione alle inchieste 118 6.2 I corpora 118 6.3 Modalità di registrazione 120 6.4 Luoghi di inchiesta 121 6.4.1 La Maremma 121 6.4.2 I luoghi d'inchiesta 123 6.5 Breve profilo dei parlanti 129 7 RISULTATI 135 7.1 Il parlato spontaneo 135 7.2 Discussione dei dati 142 7.3 Risultati dei test 147 7.4 Un confronto con uno studio precedente 153 7.4.1 Il parlato spontaneo 154 7.4.2 Il parlato indotto 155 5 8 LA LATERALE LUNGA INIZIALE E LA STRUTTURA SILLABICA 158 9 OSSERVAZIONI CONCLUSIVE 164 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 168 APPENDICE 174 Appendice 1 174 Appendice 2 176 Appendice 3 178 Appendice 4 179 6 INTRODUZIONE Questo lavoro nasce con l'intento di tentare di fornire una risposta ad un problema peculiare della dialettologia toscana, l'allungamento delle laterali negli articoli determinativi. Molti studiosi, tra cui Giannelli, Agostiniani, Castellani, Marotta si sono occupati nel corso del tempo di questo particolare fenomeno, delle sue similitudini con altri fenomeni tipici del parlato toscano, come il raddoppiamento sintattico, e dei suoi legami con elementi 'paralinguistici' come la pragmatica. Più precisamente, questa ricerca cerca di verificare se e quanto l'influenza della lingua italiana standard e della posizione di prestigio del vernacolo fiorentino all'interno del diasistema toscano hanno intaccato la tendenza all'allungamento della laterale tipica di certe zone della Toscana meridionale, e si propone di fornire un quadro geografico che, seppur incompleto, potrà servire come base di partenza per ulteriori studi. Inizialmente siamo partiti con l'analisi di tre importanti strumenti testuali: il corpus dell'Opera per il Vocabolario Italiano (OVI), che ci ha fornito informazioni sulla situazione degli articoli determinativi nei dialetti italiani in epoca medievale; lo Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz ((Atlante linguistico ed etnografico dell'Italia e della Svizzera meridionale), più noto come AIS, con il quale abbiamo cercato di inquadrare il fenomeno per quanto concerne la lingua parlata del primo '900; l'Atlante Lessicale Toscano (ALT), per cercare di trovare risposte sul comportamento della lingua parlata più recente. Successivamente abbiamo proceduto alle inchieste sul campo, cercando di effettuare registrazioni in una zona che si estende dalla zona meridionale della provincia di Livorno (all'altezza di Castagneto Carducci) fino all'alto Lazio, nella zona di Montalto di Castro. Con i dati raccolti in questa zona decisamente vasta abbiamo tentato di verificare il comportamento delle laterali negli articoli determinativi prodotti dai parlanti. Il capitolo 1 si propone di fornire alcune informazioni di base sulla situazione dialettologica della Toscana, con particolare interesse per la suddivisione dei vari vernacoli che compongono il diasistema toscano e per il caratteristico fenomeno del Raddoppiamento Sintattico. 7 Il capitolo 2 è dedicato ad alcune informazioni sulla nascita e la formazione dell'articolo determinativo in italiano, partendo dai suoi antecedenti latini – ille e le funzioni da 'articoloide' da esso assunte nel latino di epoca tarda – fino ad arrivare alla effettiva nascita della nuova categoria grammaticale dell'articolo.