Lubomyr Melnyk /Fallen Trees Craig Leon /The Canon

28 settembre Auditorium Parco della Musica Sala Petrassi

SOTTO L’ALTO PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Con il sostegno di Main media partner In collaborazione con Intervista a Lubomyr Melnyk a cura di Mattia Palma

Teorico, o meglio profeta della continuous Come descriverebbe il ruolo del pianoforte Lei ha sempre sottolineato il legame music, oltre che pianista più veloce al nel suo lavoro? tra musica ed emozioni, contro tutti i mondo, con punte di 19.5 note al secondo formalismi accademici. Ma che ruolo ha la per mano, l’ucraino Lubomyr Melnyk si è Solo nel pianoforte si realizza una forma nel suo lavoro? imposto all’attenzione internazionale connessione con la natura: la combinazione solo nel 2013, dopo quasi quarant’anni speciale di acciaio e legno dà vita alla sua È l’emozione l’elemento più importante di carriera, con gli album Windmills e voce. Senza acciaio e legno, quindi senza nella musica di oggi: la forma viene Corollaries. Da allora ha continuato ad gli alberi, non si potrà mai avere quel bel dopo. Una volta era la forma ad avere il affascinare il pubblico con i suoi flussi coro orchestrale, come un’anima vivente. primato. Non posso sapere quale sia la sonori fino all’ultimoFallen Trees (2018), strada giusta, posso solo dire che oggi dove natura e musica si compenetrano. È La continuous music è nata in stretta le emozioni della vita e la sopravvivenza una caratteristica essenziale della sua continuità con la danza: mi riferisco dell’umanità sulla terra sono elementi continuous music? al suo lavoro con la coreografa Carolyn a cui si deve dare la precedenza in Carlson. Ci racconta di quest’incontro? qualsiasi lavoro, anche musicale. Se poi La natura è sempre stata dentro la mia penso all’improvvisazione, le emozioni musica: le tre manifestazioni di questa Nel 1973 Carloyn Carlson era una fonte sono fondamentali. Certo anche la forma è tecnica sono aria, acqua e roccia, di ispirazione per tutti noi all’Opéra importante, e entrambi gli elementi contano fisicamente presenti nel ki del pianista, di Parigi: ci spingeva a raggiungere quando si suona di fronte a un pubblico. nella forza che attraversa il suo corpo. l’impossibile. Lei stessa era una creatura Il “pianista continuo” risveglia questi impossibile, per quello che riusciva a fare Si ritiene un compositore classico? elementi nel suo corpo mentre suona. Ma con il tempo e lo spazio. Ricordo i suoi sono tutti effetti collaterali della movimenti trascendentali, quasi inumani: Sì, anche se non del tutto. Del resto fino tecnica, non sono il fulcro della musica. nessuno ci riusciva prima di lei e nessuno agli anni cinquanta la musica classica La natura e l’amore per la natura non sono ci è più riuscito. È stata una stella dal esisteva veramente. Da allora non c’è lo scopo della musica, anche se provo un Paradiso giunta qui per svelarci altri mondi, più stato nessun Rachmaninov, Strauss, amore speciale per gli alberi, che sono i nascosti nelle dimensioni in cui viviamo. Verdi o Puccini: ma questi geni erano migliori amici dell’umanità. circondati da una società brillante, di cui rappresentavano il vertice. Oggi, con l’avvento del mondo digitale, il genio è stato scacciato e tutto ciò che è umano trova sempre meno spazio: può esserci ancora qualcosa di attraente, ma il bello non esiste più: è scomparso insieme alla musica classica. Chissà che la continuous music non possa restituirci qualcosa.

Intervista a Craig Leon a cura di Mattia Palma

Sarà conosciuto per aver lanciato band Come compositore quali sono stati i suoi che la loro tradizione faceva risalire come , Blondie, Suicide e Talking riferimenti musicali? ogni cosa agli alieni. Da quel momento ho Heads, solo per citarne alcune, ma Craig Ho in mente diversi autori, che non sono cercato di farmi un’idea su una musica Leon ha da quarant’anni una seconda veri e propri riferimenti, ma fonti di proveniente da un altro pianeta. vita musicale: non da produttore ma da ispirazione per il loro messaggio. Ad compositore. Il suo debutto Nommos, del esempio Richard Wagner, in particolare le Ma The Canon ha anche una fonte letteraria. 1981, seguito l’anno dopo da Visiting, prime battute del preludio del Rheingold, è ancora oggi un punto di riferimento per la loro atmosfera. Poi Penderecki, È un libro molto raro, che ho trovato per per la musica elettronica. Nel 2014 ha in particolare Threnody for the Victims caso su una bancarella a Oxford, scritto raggruppato i suoi due album nel primo of Hiroshima: era l’inizio degli anni nel 1897 da William Stirling in un periodo volume di Anthology of Interplanetary Sessanta, il periodo in cui aveva iniziato in cui si cercava di descrivere modi di Folk Music, e lo scorso aprile è uscita a lavorare con i sintetizzatori. Poi pensare alternativi. L’autore, tra formule e la prima parte del secondo volume: The ancora Pauline Oliveros, per il modo in diagrammi, voleva mettere insieme tutte le Canon. È il seguito che si immaginava cui ha cercato di modellare la frequenza regole per spiegare le strutture religiose, quarant’anni fa? dell’esecutore all’ambiente, e Eliane artistiche e scientifiche delle origini. Radigue che nel 2004 ha cominciato a usare In effetti sì. Nel 1979 c’era molta voglia strumenti tradizionali insieme allo stesso Nel 2014 ha dichiarato al New York Times di sperimentare a New York, in cui la scena sintetizzatore ARP che uso anch’io, e si che se tornasse indietro si dedicherebbe era popolata da artisti come La Monte Young, è avvicinata al pensiero di Guglielmo di solo alla musica classica, come sta facendo Terry Riley, Tony Conrad, Steve Reich, Ockham, secondo cui la sottrazione rende ora. È ancora così? Philip Glass, insomma tutta la vecchia sempre tutto più efficace: in pratica il scuola a cui prestavo molta attenzione. primo minimalista della storia. The Canon Non rimpiango niente di quello che ho Allora registrammo le due parti del primo segue questi stessi principi. fatto, ma più invecchio più mi rendo conto volume, uscite poi due anni dopo, ma avevamo che avrei voluto esprimermi di più. C’è un già pianificato un totale di tre volumi, Perché parla di Anthology of Interplanetary quadro di Ivan Albright, che molti anni ognuno diviso in due. Solo che eravamo Folk Music? fa era un mio vicino di casa, dal titolo molto impegnati in altre cose. Quest’anno That Which I Should Have Done I Did Not finalmente è uscito il secondo volume, che Tutto è iniziato a Brooklyn negli anni Do: dobbiamo provare a fare tutto quello sarà completato nei prossimi mesi. settanta, con una mostra di arte tribale che possiamo. Per quanto mi riguarda, ora dei Dogon. Secondo gli antropologi questa voglio dedicarmi solo alla mia musica. popolazione del Mali aveva credenze simili agli antichi egizi, fenici e greci, solo

MUSICHE DI ESEGUITE DA VISUALS (per Craig Leon) PRODUZIONE Lubomyr Melnyk Lubomyr Melnyk (pianoforte) MMC III Basemental __ __ ©FOTO (Lubomyr Melnyk) Craig Leon Craig Leon e Cassel Webb Alex Kozobolis (sintetizzatori) ©FOTO (Craig Leon) Amelia Troubridge

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