I Longobardi E La Nascita Di “

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

I Longobardi E La Nascita Di “ I Longobardi e la nascita di “Carica” Il definitivo abbandono della città si ebbe attorno al 587, quando venne distrutta dai Longobardi, un popolo barbaro violento e grezzo di origine germanica che sotto la guida del Re Alboino venne in Italia attorno al 568 conquistando i territori dellaLombardia, Emilia, Toscana, Umbria (Ducato di Spoleto) e Campania (Ducato diBenevento), mentre il resto dell’Italia rimase sotto la giurisdizione dell’Imperatore bizantino. Fu per ordine delDuca di Benevento Zottone I che fu distrutta la città di Fabrateria Nova insieme a quella di Atina ed Aquino, portando così i confini sul fiume Liri. Gli abitanti della città si sparsero un poco ovunque, alcuni si rifugiarono sulle pendici del nostro monte Formale (Madonna della Guardia), e diedero consistenza all’attuale paese di San Giovanni Incarico CARICA( ), altri si stanziarono presso l’ultima propaggine dei monti Lepinicostituendo l’attuale paese di Falvaterra (Fabraterra); un’altro gruppo si trasferì sulla sponda sinistra del fiume Liri ove sorse la cittadina attualeIsoletta di (Insula Pontis Solarati). Tutti e tre i paesi si ritrovarono a far parte dell’agro Aquinate sotto il dominio Longobardo. Inutile dire come fosse stato difficile agli inizi per gli abitanti del nostro paese vivere quasi in condizioni di schiavitù, senza tetto e minacciati dalla fame e dalle malattie. Si entrò a far parte del ducato di Benevento, uno dei più importanti ducati della storia longobarda in Italia. Data la lontananza del governo centrale e non essendo sottoposti alla diretta sorveglianza del Re, divenne quasi un vero stato autonomo. Il nostro paese cominciò a formarsi lentamente, dando origine al primo nucleo abitato presso l’attuale Piazza Giudea. Le prime abitazioni furono molto povere e servivano solo a ripararsi dalle intemperie. Il paese agli inizi prese il nome di Carica , presumibilmente perché le prime le prime abitazioni furono edificate nelle vicinanze di piante di fico; infatti in latino la parola carica equivale a” fico secco“. Questa versione data anche dalCayro sembra la più verosimile, anche perché sappiamo benissimo come il nostro territorio anticamente era ricco di questo tipo di pianta. Sempre secondo il Cayro, che ci fornisce anche un’altra versione, il nome Carica deriva dalle famiglie fondatrici del paese, dal cognome Carico, quest’ultimo molto in uso nell’Impero Romano tipo Marco Aurelio Carico, Publio Elio Carico, presenti anche tra gli abitanti della stessa Fabrateria Nova. A contrastare queste versioni, ci ha pensato il Cav. Don Gabriele Jannelli che il 07-10-1877 nella commissione conservatrice dei monumenti ed oggetti dell’antichità dellaProvincia di Terra di Lavoro, affermava che l’origine del nome Incaricoaggiunto a San Giovanni non corrisponde alle versioni del Cayro, bensì ad un alterazione, come in tante parole del tempo, della parola antica Clanica, derivante dal fiumeClani (Liri) che ne bagna la contrada. Nome del fiume in uso sicuramente nel tempo di cui lo Strabone, il famoso storico e geografo greco che visse a Roma intorno al 40 a.C., ci ha lasciato traccia e di cui anche Plinio il Vecchione emenda il nome. Per lo stesso motivo il monte prese il nome di Formale per i molti sbocchi di acqua che dalle sue falde, andavano a confluire nel fiume stesso. Un’altra tesi attribuisce il nome Incarico al paese di origine del patrono San Giovanni Battista vale a dire Incarim nella Palestina, però questa tesi è scartata da molti studiosi, in quanto il nome del patrono accanto al nome del paese appare solo dopo il 1053, quando il paese venne scisso da Pontecorvo, che precedentemente lo comprendeva, come risulta da una scrittura antica conservata presso il Monastero di Montecassino” Castri S. Joannis territoris Pontis Curvi”. Il nostro paese fu sotto il dominio Longobardo per 206 anni fino al 774, quando Carlo Magno Re di Francia ed Imperatore d’Occidente, sconfisse a Pavia Re Desiderioesiliandolo insieme ai suoi famigliari in un convento in Francia dove terminò i suoi giorni. In questo anno Carlo Magno innalzò il ducato di Benevento a principato. Nel 845 il principato si scisse in due dando origine al principato di Salerno che comprendeva tra l’altro il nostro paese. Questo principato a sua volta si divise dando origine al contado diCapua che ereditò cinque dei sedici gastaldati che aveva in possesso. Il più importante gastaldato del contado di Capua fu Sora che era quello con maggiore estensione e geograficamente più lontano da Capua. Per questa maggiore estensione fu divisa in due dando origine al gastaldato diAquino . Il primo gastaldo di Aquino fu Rodoaldo parente dei conti di Capua. Il nostro paese come Falvaterra ed Isoletta entrarono alle dipendenze di questo gastaldato. Alla morte di Rodoaldo nel 883 gli successe Adenolfo I dettoMegalù artefice della costruzione del castello di S. Giovanni Incarico. Il castello doveva servire a difendere la popolazione dalle continue incursioni e devastazione dei Saraceni, popolo di origine araba che proveniente dall’Africa settentrionale e dediti soprattutto alla razzia, occuparono prima la Spagna poi la Sicilia, dirigendosi subito dopo verso il centro. Fu in quel periodo, dopo che si erano insediati alle foci del Garigliano che intrapresero una serie di saccheggi ai danni soprattutto delle popolazioni delle nostre campagne. Ad Adenolfo I successero nell’ordine di tempo , Rutiperto, Siconolfo I e infine Adenolfo II che fu l’ultimo dei castaldi, ed il primo dei conti di Aquino. La contea di Aquino, preoccupata della crescente influenza che esercitava nella zona il Monastero di Montecassino, si pose in aperta ostilità con l’abate Aligerno. Questa ostilità si protrasse per molti anni anche tra i successori di Adenolfo II. Infatti Adenolfo III ebbe a contendersi con l’abate Mansone di Mntecassino, fondatore quest’ultimo del castello diRoccasecca . Il successore Adenolfo IV si contese con l’abate Richero, in lotte durissime che portarono alla cattura e alla conseguente prigionia di quest’ultimo. In quell’anno, però, una terribile epidemia scoppiò in Aquino mietendo un gran numero di vittime tra cui il figlio diAdenolfo IV, il conte Siconolfo III che morì di peste. Il popolo credendo che l’epidemia fosse stato un castigo del cielo per le cattiverie subite dall’abbate Richero, volle che terminasse per sempre questa rivalità. Fu per questo che i fratelli Adenolfo V e Landone II andarono a Montecassino a pregare, perché cessasse l’epidemia. AdenolfoV promise pace e fedeltà a Montecassino. Lo stesso Adenolfo V fu nominato Duca di Gaeta, a Landone II gli fu assegnata la contea di Aquino, a Pandone I la contea di Vicalbo (Valle di Comino) ed aLandone III la contea diPontecorvo . Il figlio di quest’ultimo, il conte Giovanni Scinto il 27-07-1066, ebbe l’investitura diSan Giovanni Incarico da Riccardo Iprincipe normanno di Capua per la sua fedeltà dimostrata verso di loro avendo favorito al loro successo. Con il feudo presero il nome gentilizio San Giovanni che si tramandarono i vari successori con ereditarietà. Il documento originale dell’atto di donazione è conservato presso l’archivio di Montecassino e venne pubblicato parzialmente dallo Scandone ed in regesti dal Laccisotti.Come si rileva dal Pratillo padre Giacomo Erardoscrivendo di San Tommaso di Aquino tra gli elogi che gli professa, lo chiama conte di Aquino e del castello di San Giovanni. I figli di Giovanni Scinto che ereditarono il nome gentilizio di San Giovanni, adottarono una politica diversa da quella del padre, tanto che furono spodestati dai loro possessi dal principe di Capua che donò tutto aMarotta moglie di Goffredo Ridello normanno che fu Conte diPontecorvo, Duca di Gaeta e Barone di San Giovanni Incarico. I Ridello e i loro successori non tennero per lungo tempo San Giovanni Incarico. In quel periodo nel 1138 durante il pontificato diPapa Innocenzo II, San Giovanni Incarico Isoletta e Falvaterra furono assediate e bruciate. Ma mentre il Papa era a San Germano a festeggiare la vittoria, veniva di sorpresa raggiunto dai Normanni e fatto prigioniero insieme alla sua scorta di Cardinali. Successivamente, venne liberato dopo però essersi impegnato a dare l’investitura regale a Ruggero II. Nel 1169 Barone di San Giovanni Incarico troviamo Rinaldo Boccavidello del ramo della casa diAquino figlio diAdenolfo VIII Conte di Atina. Nel 1170 si verificò un terribile terremoto che fece tuonare le campane del paese senza arrecare però danni alle abitazioni. Ci fu chi disse che quei rintocchi delle campane volessero significare severo ammonimento per le popolazioni restie ad affrontare la lotta in Palestina per la difesa della Chiesa. Fu così che quando ci fu la spedizione in Terra Santa per la III crociata nel 1187, San Giovanni mandò un soldato, un altro per Rio Matrice con l’impegno di mandarne altri quattro. Le truppe capitanate da Federico Barbarossaparteciparono con 600.000 armati. Federico Barbarossa morì annegato nel 1190 nelle acque delfiume Salef in Cilicia regione storica dell’Asia minore, così la spedizione privata del suo valoroso combattente si ritirò rientrando frettolosamente in Italia. A Barbarossa successe Federico II, al quale, benché avesse solo 4 anni, gli assegnarono subito il titolodi re di Sicilia (1198) e di Germania (1212) e fu incoronato Imperatore di Germania nel 1220. Nel 1227 per volere del Pontefice, Federico II partì per la crociata in Terra Santa, ma subito dopo rientro in patria perché colpito da pestilenza. Gregorio IX, ritenendo la malattia una simulazione, gli comminò una scomunica. L’anno seguente nel 1228 Federico II partì nuovamente per la crociata dove ottenne pieni successi. Durante la sua assenza soldati del Pontefice dettichiavisegnati (a causa dei loro vestiti che portavano impressa sulla parte anteriore la chiave di San Pietro) occuparono tutti i suoi stati tra cui San Giovanni Incarico che a quel tempo era difeso dal Barone Bartolomeo da Supino. Occupate le città di San Giovanni Incarico Insula Pontis Solarati e Pastena, le truppe papaline avanzarono verso Fondi ma qui trovarono una imprevista resistenza da parte delle forze di Giovanni Poli le quali contrattaccando violentemente le truppe di Gregorio IX, le costrinsero ad una disastrosa ritirata fino a Ceprano.
Recommended publications
  • Plio-Pleistocene Proboscidea and Lower Palaeolithic Bone Industry of Southern Latium (Italy)
    Plio-Pleistocene Proboscidea and Lower Palaeolithic bone industry of southern Latium (Italy) I. Biddittu1, P. Celletti2 1Museo Preistorico di Pofi, Frosinone, Italia, Istituto Italiano di Paleontologia Umana, Roma, Italy - [email protected] 2Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Rome, Italy [email protected] SUMMARY: Elephant remains were first reported from the Valle Latina, in inner southern Latium, in 1864, by O.G. Costa. Since, they have been discovered at some 20 sites, ranging in age from the Middle Villafranchian (Costa S. Giacomo, with both Anancus arvernensis and Mammuthus (Archidiskodon) meri- dionalis), to the Late Pleistocene (S. Anna near Veroli, with Mammuthus primigenius). Most of the relevant faunal record, however, is of Middle Pleistocene age, and is characterised by Elephas antiquus. This species was discovered, most notably, at several archaeological sites, in association with Acheulean industry, starting with Fontana Ranuccio near Anagni, which is dated to c. 450 ka bp by K/Ar. At such sites, bones of Elephas antiquus were sometimes knapped to produce bone tools, including bone handaxes. 1. PROBOSCIDEA IN THE VALLE LATINA Stephanorhinus cfr. S. etruscus, Equus stenon- is, Pseudodama cfr P. lyra, Eucladoceros cfr. E. The quaternary deposits in the Valle Latina tegulensis, Leptobos sp., Gazella borbonica, are rich in faunal finds. These include frequent Gazellospira torticornis, Canis cfr. C. etruscus, elephant bones that have been the subject of Vulpes cfr. V. alopecoides, Hyaenidae gen. sp. scientific interest since the second half of the indet. and Hystrix cfr. H. refossa (Cassoli & nineteenth century. Segre Naldini 1993; Palombo et al.
    [Show full text]
  • Volume Stampato Con Il Contributo Della Banca Popolare Del Cassinate
    Volume stampato con il contributo della Banca Popolare del Cassinate Stampa Tipografia Arte Stampa, Via Casilina Sud, 10/A, Roccasecca (FR) te./fax 0776.566655 - [email protected] © Copyright 2016 Comune di Colfelice - Arte Stampa Editore - Roccasecca (Fr) ISBN 978-88-95101-55-2 In copertina Particolare degli affreschi nella Galleria delle carte geografiche al Vaticano. 2 Quaderni Coldragonesi 7 a cura di Angelo Nicosia INDICE Presentazione pag. 7 Prefazione pag. 9 ROSALBA ANTONINI , Aquinum: nuovo frustolo in Sannita. Co(n)testo e tematiche di contorno pag. 11 ANGELO NICOSIA , Fabrateria Nova: alla ricerca di una città scomparsa del Lazio Antico pag. 49 ALESSANDRA TANZILLI e ELISA ANTONINI , Frustula de valle Sorana . Nuove ricerche su Balsorano (AQ) pag. 61 ALESSANDRO ROSA , Ebrei e proto-industria sorana nel Cinquecento: considerazioni e ipotesi pag. 79 COSTANTINO JADECOLA , L’asfalto di Colle San Magno pag. 89 FERNANDO RICCARDI , Due vicende “coldragonesi” nella seconda metà del XIX secolo pag. 97 MARCELLO OTTAVIANI , Gli ex voto del Santuario della Madonna di Loreto a Fontana Liri (FR) pag. 1 03 BERNARDO DONFRANCESCO , Paesaggio e società dell’Alta Terra di Lavoro nella descrizione dei viaggiatori stranieri del Settecento e dell’Ottocento pag. 111 5 Fabrateria Nova: alla ricerca di uNa città scomparsa del laZio aNtico Angelo Nicosia La storia della ricerca del sito archeologico anche la presenza del vicino centro medievale di della città romana di Fabrateria Nova è stata ine - Falvaterra che ne ha conservato la memoria del
    [Show full text]
  • (Central Italy): Insights on Human-Environment Interaction and the Technological Innovations During the MIS 11-MIS 10 Period
    Quaternary Science Reviews 187 (2018) 112e129 Contents lists available at ScienceDirect Quaternary Science Reviews journal homepage: www.elsevier.com/locate/quascirev Integrated geochronology of Acheulian sites from the southern Latium (central Italy): Insights on human-environment interaction and the technological innovations during the MIS 11-MIS 10 period * Alison Pereira a, b, c, d, ,Sebastien Nomade b, Marie-Hel ene Moncel a, Pierre Voinchet a, Jean-Jacques Bahain a, Italo Biddittu e, Christophe Falgueres a, Biagio Giaccio f, Giorgio Manzi g, Fabio Parenti h, Giancarlo Scardia i, Vincent Scao b, Gianluca Sottili j, Amina Vietti a, k a Departement Hommes et Environnements, Museum National d’Histoire Naturelle, UMR 7194 du CNRS, 1 rue Rene Panhard, 75013 Paris, France b Laboratoire des Sciences du Climat et de l’Environnement, LSCE/IPSL, CEA-CNRS-UVSQ, Universite Paris-Saclay, F-91191 Gif-sur-Yvette, France c Sezione di Scienze Preistoriche e Antropologiche, Dipartimento di Studi Umanistici, Universita degli Studi di Ferrara, C.so Ercole d’Este I, 32, Ferrara, Italy d Ecole française de Rome, Piazza Farnese, IT-00186, Roma, Italy e Istituto italiano di Paleontologia Umana, Piazza Ruggero Bonghi, 2, Anagni (FR), Italy f Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, CNR, Roma, Italy g Sapienza Universita di Roma, Dipartimento di Biologia Ambientale, Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma, Italy h Universidade Federal do Parana, Curitiba, Brazil i Universidade Estadual Paulista (UNESP), Instituto de Geoci^encias e Ci^encias Exatas, Rio Claro,
    [Show full text]
  • Regione Lazio - N
    03/01/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 2 - Supplemento n. 1 Regione Lazio DIREZIONE AGRIC., PROM. FIL. E CULT. CIBO, CACCIA E PESCA Atti dirigenziali di Gestione Determinazione 13 dicembre 2018, n. G16261 Regolamentazione dell'attivita' alieutica nei fiumi della provincia di Frosinone.Legge regionale n. 87/90 - anno 2019 - Istituzione zone di pesca. 03/01/2019 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 2 - Supplemento n. 1 OGGETTO: Regolamentazione dell’attività alieutica nei fiumi della provincia di Frosinone. Legge regionale n. 87/90 – anno 2019 – Istituzione zone di pesca. IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA, PROMOZIONE DELLA FILIERA E DELLA CULTURA DEL CIBO, CACCIA E PESCA SU PROPOSTA del Dirigente dell’Area Politiche di Prevenzione e Conservazione della Fauna Selvatica e Gestione delle Risorse della Pesca e dell’Acquacoltura VISTA la Legge Statutaria dell’11 novembre 2004, n. 1 “Nuovo Statuto della Regione Lazio”; VISTA la Legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni, concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e le disposizioni relative alla dirigenza ed al personale; VISTO il Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, riguardante l’organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta regionale, ed in particolare gli articoli del Capo II Sezione I, che individuano le tipologie e le procedure di adozione degli atti adottati dagli organi di direzione politica e dai dirigenti regionali; VISTO il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, art. 26 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; VISTA la legge 7 aprile 2014, n.
    [Show full text]
  • Volume Stampato Con Il Contributo Dell'amministrazione Comunale Di
    Volume stampato con il contributo dell’Amministrazione Comunale di Colfelice e della Banca Popolare del Cassinate Stampa Tipografia Arte Stampa, Via Toscana 12, Roccasecca (FR) - www.artestampa.org Copyright Comune di Colfelice 2010 ISBN 978-88-902140-3-5 In copertina Particolare degli affreschi nella Galleria delle carte geografiche al Vaticano. Quaderni Coldragonesi 1 a cura di Angelo Nicosia INDICE Presentazione pag. 7 Prefazione pag. 9 ROSALBA ANTONINI , Novità epigrafiche dalla piana del Liris-Garigliano (FR). Gli apporti della docu - mentazione alle problematiche linguistiche. pag. 11 FRANCESCO AVOLIO , I dialetti dell’area cassinese e dell’odierno basso Lazio: alcune considerazioni pag. 27 ANGELO NICOSIA , Federico II e il territorio di Arce pag. 37 STEFANIA PATRIARCA , Un’antica fontana con iscrizione a Fontana Liri (FR) pag. 43 COSTANTINO JADECOLA , “Hanno a sparire le scarpe!” pag. 49 FERNANDO RICCARDI , Roccasecca e Arce in “guerra” per la Pretura pag. 57 GAETANO DE ANGELIS CURTIS , Terra di Lavoro e le elezioni alla Camera dei deputati nel collegio di Pontecorvo tra Unità d’Italia e primo dopoguerra pag. 71 FERDINANDO CORRADINI , Un contributo sulla malaria nella media valle del Liri da due scritte apparen - temente insignificanti pag. 91 LORETO TERZIGNI , Due interessanti iscrizioni inedite di Sora pag. 101 5 UN CONTRIBUTO SULLA MALARIA NeLLA MedIA vALLe deL LIRI dA dUe SCRITTe APPAReNTeMeNTe INSIGNIFICANTI Ferdinando Corradini Nel territorio del Comune di Colfelice, al km. Sappiamo che in occasione dell’ultimo conflitto 117,450 circa della via Casilina, sulla facciata di una mondiale, e subito dopo di esso, nel territorio che va casa che appare essere poco frequentata, è possibile da Ceprano a Cassino si ebbe una recrudescenza del vedere, scritte con un pennello, utilizzando la vernice fenomeno malarico, che, in modo endemico, era pre - bianca, tre lettere puntate in stampatello maiuscolo: sente nello stesso fin dai tempi antichi.
    [Show full text]
  • Quaderni Coldragonesi 6
    Quaderni Coldragonesi 6 a cura di Angelo Nicosia INDICE Presentazione pag. 7 Prefazione pag. 9 ELISA ANTONINI e ALESSANDRA TANZILLI, Un fregio d’armi della fine del I secolo a. C. rinvenuto nell’ager Soranus (Balsorano) pag. 11 ANGELO NICOSIA, Un’epigrafe migrata a Padova e il culto di Iside in Aquino romana pag. 15 ALESSANDRA TANZILLI, Un’epigrafe commemorativa e un libro odeporico sulle tracce di Marcus Tullius Cicero pag. 31 ANGELO NICOSIA, Il Paleocristiano a Fabrateria Nova (S. Giovanni Incarico-FR) pag. 49 LUCA CORINO, Gli Statuti di Fontana Liri del 1625 pag. 57 GIOVANNA COPPOLA e ROMINA REA, La Visita pastorale nel territorio di Roccadarce (1703-1704) nella Sacra Visita di Giuseppe de Carolis vescovo di Aquino pag. 77 ALESSANDRO ROSA, Osservazioni su una “pietra della gogna” nella corte del palazzo Branca di Sora pag. 85 COSTANTINO JADECOLA, Una strada modello: la Civita Farnese pag. 95 FERDINANDO CORRADINI, Don Agostino Pecorario, podestà e sindaco di Colfelice, e il suo tempo pag. 107 BERNARDO DONFRANCESCO, I giovani di Colfelice nella Grande Guerra pag. 121 5 UN’EPIGRAFE COMMEMORATIVA E UN LIBRO ODEPORICO SULLE TRACCE DI MARCUS TULLIUS CICERO Alessandra Tanzilli* Dal secolo XVIII il viaggio divenne strumento In genere da roma, tappa imprescindibile del di un processo interiore di conoscenza, “in traccia Grand Tour e luogo eletto da un folto stuolo di ge- della natura e di quei sentimenti che da lei sola nerazioni di artisti, i grandtourists passavano a germogliano”, come afferma Laurence Sterne nel napoli, la cosmopolita sede di molti residenti stra- Sentimental Journey through France and Italy.
    [Show full text]
  • AMERICAN MUSEUM NOVITATES Published by MUSEUM of NATURAL HISTORY Number 460 the Amzrican New York City March 10, 1931
    AMERICAN MUSEUM NOVITATES Published by MUSEUM OF NATURAL HISTORY Number 460 THE AmzRICAN New York City March 10, 1931 56.9,61P (119:45.7) PALA,OLOXODON ANTIQUUS ITALICUS SP. NOV., FINAL STAGE IN THE 'ELEPHAS ANTIQUUS' PHYLUM By HENRY FAIRFIELD OSBORN' A flood of light on the anatomy and relationships of the 'ancient' or 'straight-tusked' elephant known as 'Elephas antiquus' has resulted from the discovery in 1911-12 of the skeleton of Upnor and of the skull and jaws of Pignataro Interamna near Cassino, Italy, herein described as Paleoloxodon antiquus italicus. The skeleton of Upnor, under the subspecific name Elephas antiquus (andrewsi?), was excavated in 1915 and finally restored and reconstructed in the British Museum in 1927 under the direction of Dr. Charles W. Andrews and Mr. C. Forster Cooper. The cranium and jaws of Pignataro Interamna were discovered in July, 1926, and exposed by a farmer, Saverio Tiseo, while excavating for building purposes, in the extraordinarily perfect condition shown in figure 1 and most fortunately reported to Professor Giuseppe De Lorenzo, Director of the Institute of Geology of the University of Naples and a member of the R. Accademia Nazionale dei Lincei. Professor De Lorenzo promptly made a preliminary communication2 on this most important discovery, and in the following year (1927) published, with the co6peration of Professor Geremia D'Erasmo, also of the University of Naples, a superb memoir entitled "L'Elephas antiquus nell' Italia Meridionale."3 This memoir (pp. 1-35) affords a most valuable review of the discoveries previously made in the valley of the river Liri (see Fig.
    [Show full text]
  • From the Mediterranean to Southeast Florida, 1896-1939 Antonietta Di Pietro Florida International University, [email protected]
    Florida International University FIU Digital Commons FIU Electronic Theses and Dissertations University Graduate School 11-8-2013 Italianità on Tour: From the Mediterranean to Southeast Florida, 1896-1939 Antonietta Di Pietro Florida International University, [email protected] DOI: 10.25148/etd.FI13120902 Follow this and additional works at: https://digitalcommons.fiu.edu/etd Part of the Cultural History Commons, and the European History Commons Recommended Citation Di Pietro, Antonietta, "Italianità on Tour: From the Mediterranean to Southeast Florida, 1896-1939" (2013). FIU Electronic Theses and Dissertations. 1003. https://digitalcommons.fiu.edu/etd/1003 This work is brought to you for free and open access by the University Graduate School at FIU Digital Commons. It has been accepted for inclusion in FIU Electronic Theses and Dissertations by an authorized administrator of FIU Digital Commons. For more information, please contact [email protected]. FLORIDA INTERNATIONAL UNIVERSITY Miami, Florida ITALIANITÀ ON TOUR: FROM THE MEDITERRANEAN TO SOUTHEAST FLORIDA, 1896-1939 A dissertation submitted in partial fulfillment of the requirements for the degree of DOCTOR OF PHILOSOPHY in HISTORY by Antonietta Di Pietro 2013 To: Dean Kenneth G. Furton College of Arts and Sciences This dissertation, written by Antonietta Di Pietro, and entitled Italianità on Tour: From the Mediterranean to Southeast Florida, 1896-1939, having been approved in respect to style and intellectual content, is referred to you for judgment. We have read this dissertation and recommend that it be approved. _______________________________________ Pascale Becel _______________________________________ Gwyn Davies _______________________________________ Maria del Mar Logrono Narbona _______________________________________ Aurora Morcillo, Major Professor Date of Defense: November 8, 2013 The dissertation of Antonietta Di Pietro is approved.
    [Show full text]
  • Rapporto Ambientale
    RISERVA NATURALE REGIONALE ANTICHE CITTÀ DI FREGELLAE, FABRATERIA NOVA E LAGO DI SAN GIOVANNI INCARICO PIANO DELL’AREA NATURALE PROTETTA ( art. 26 della L.R. 29/1997 ) PROCEDIMENTO DI V.A.S. RAPPORTO AMBIENTALE ( art. 13 del D. Lgs. n 4/2008 ) PIANO DELL’AREA NATURALE PROTETTA ( art. 26 della L.R. 29/1997 ) RISERVA NATURALE REGIONALE ANTICHE CITTÀ DI FREGELLAE, FABRATERIA NOVA E LAGO DI SAN GIOVANNI INCARICO Presidente: Rag. Giorgio Bortone Direttore , R.U.P.: Dott. Massimo Caporusso PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO Ing. Pierluigi Saccucci Collaboratori e consulenti AMBITO NATURALISTICO E AMBIENTALE Dott. Emiliano Agrillo Dott. Marco di Domenico AMBITO ARCHEOLOGICO E STORICO-CULTURALE Dott.ssa Emanuela Giovannini Dott.ssa Francesca della Porta SOMMARIO 1. Quadro normativo di riferimento della V.A.S.................................................................................. 7 1.1 NORMATIVA COMUNITARIA .................................................................................................... 7 1.2 NORMATIVA NAZIONALE.......................................................................................................... 8 1.3 NORMATIVA REGIONALE E PROCEDURE OPERATIVE ................................................ 11 1.4 Descrizione della fase di screening e scoping effettuate ................................................................. 14 1.5 Osservazioni pervenute e riferimenti di valutazione ....................................................................... 17 2.INQUADRAMENTO PROGRAMMATICO E PIANIFICATORIO ...........................................
    [Show full text]
  • Osservazioni Geologiche Fatte Lungo La Valle Latina, Memoria Del Prof
    Informazioni su questo libro Si tratta della copia digitale di un libro che per generazioni è stato conservata negli scaffali di una biblioteca prima di essere digitalizzato da Google nell’ambito del progetto volto a rendere disponibili online i libri di tutto il mondo. Ha sopravvissuto abbastanza per non essere più protetto dai diritti di copyright e diventare di pubblico dominio. Un libro di pubblico dominio è un libro che non è mai stato protetto dal copyright o i cui termini legali di copyright sono scaduti. La classificazione di un libro come di pubblico dominio può variare da paese a paese. I libri di pubblico dominio sono l’anello di congiunzione con il passato, rappresentano un patrimonio storico, culturale e di conoscenza spesso difficile da scoprire. Commenti, note e altre annotazioni a margine presenti nel volume originale compariranno in questo file, come testimonianza del lungo viaggio percorso dal libro, dall’editore originale alla biblioteca, per giungere fino a te. Linee guide per l’utilizzo Google è orgoglioso di essere il partner delle biblioteche per digitalizzare i materiali di pubblico dominio e renderli universalmente disponibili. I libri di pubblico dominio appartengono al pubblico e noi ne siamo solamente i custodi. Tuttavia questo lavoro è oneroso, pertanto, per poter continuare ad offrire questo servizio abbiamo preso alcune iniziative per impedire l’utilizzo illecito da parte di soggetti commerciali, compresa l’imposizione di restrizioni sull’invio di query automatizzate. Inoltre ti chiediamo di: + Non fare un uso commerciale di questi file Abbiamo concepito Google Ricerca Libri per l’uso da parte dei singoli utenti privati e ti chiediamo di utilizzare questi file per uso personale e non a fini commerciali.
    [Show full text]
  • (Central Italy): Insights on Human-Environment Interaction and the Technological Innovations During the MIS 11-MIS 10 Period
    Quaternary Science Reviews 187 (2018) 112e129 Contents lists available at ScienceDirect Quaternary Science Reviews journal homepage: www.elsevier.com/locate/quascirev Integrated geochronology of Acheulian sites from the southern Latium (central Italy): Insights on human-environment interaction and the technological innovations during the MIS 11-MIS 10 period * Alison Pereira a, b, c, d, ,Sebastien Nomade b, Marie-Hel ene Moncel a, Pierre Voinchet a, Jean-Jacques Bahain a, Italo Biddittu e, Christophe Falgueres a, Biagio Giaccio f, Giorgio Manzi g, Fabio Parenti h, Giancarlo Scardia i, Vincent Scao b, Gianluca Sottili j, Amina Vietti a, k a Departement Hommes et Environnements, Museum National d’Histoire Naturelle, UMR 7194 du CNRS, 1 rue Rene Panhard, 75013 Paris, France b Laboratoire des Sciences du Climat et de l’Environnement, LSCE/IPSL, CEA-CNRS-UVSQ, Universite Paris-Saclay, F-91191 Gif-sur-Yvette, France c Sezione di Scienze Preistoriche e Antropologiche, Dipartimento di Studi Umanistici, Universita degli Studi di Ferrara, C.so Ercole d’Este I, 32, Ferrara, Italy d Ecole française de Rome, Piazza Farnese, IT-00186, Roma, Italy e Istituto italiano di Paleontologia Umana, Piazza Ruggero Bonghi, 2, Anagni (FR), Italy f Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, CNR, Roma, Italy g Sapienza Universita di Roma, Dipartimento di Biologia Ambientale, Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma, Italy h Universidade Federal do Parana, Curitiba, Brazil i Universidade Estadual Paulista (UNESP), Instituto de Geoci^encias e Ci^encias Exatas, Rio Claro,
    [Show full text]
  • Anno Scolastico 2018-19 LAZIO AMBITO 0019
    Anno Scolastico 2018-19 LAZIO AMBITO 0019 - FROSINONE EST Elenco Scuole Infanzia Ordinato sulla base della prossimità tra le sedi definita dall’ufficio territoriale competente SEDE DI ORGANICO ESPRIMIBILE DAL Altri Plessi Denominazione altri Indirizzo altri Comune altri PERSONALE Scuole stesso plessi-scuole stesso plessi-scuole stesso plessi-scuole Codice Istituto Denominazione Istituto DOCENTE Denominazione Sede Caratteristica Indirizzo Sede Comune Sede Istituto Istituto Istituto stesso Istituto FRIC849002 I.C. 1^ SORA FRAA84900T I.C. 1^ SORA NORMALE VIALE VINCENZO SORA FRAA849031 SORA RIONE NAPOLI VIA LUNGOLIRI CAVOUR SORA SIMONCELLI FRIC850006 I.C. 2^ "RICCARDO GULIA" FRAA850002 I.C. 2^ "RICCARDO GULIA" NORMALE VIA GUGLIELMO SORA FRAA850013 CHIESA NUOVA VIA CHIESA NUOVA SORA SORA SORA MARCONI FRAA850035 S. ROCCO VIA SPINELLE SORA FRAA850046 S.LORENZO VIA PISACANE SORA FRAA850057 SORA CARNELLO PIAZZA M.TULLIO SORA CICERONE FRAA850068 SORA SCHITO VICENNE VIALE SAN DOMENICO SORA FRIC851002 I.C. 3^ SORA FRAA85100T I.C. 3^ SORA NORMALE VIA PIEMONTE N. 20 SORA FRAA85101V COMPRE S.VINCENZO VIA VALLERADICE SORA FRAA85102X RIONE INDIPENDENZA VIA GIUSEPPE DELLA SORA MONICA FRIC81700E I.C. "EVAN GORGA" FRAA81700A I.C. "EVAN GORGA" NORMALE VIA DELLA VANDRA 627 BROCCOSTEL FRAA81701B SCUOLA INFANZIA VIA DON G. MINZONI BROCCOSTEL BROCCOSTELLA BROCCOSTELLA LA BROCCOSTELLA LA FRAA81702C SCUOLA INFANZIA VIA S.GASPARE DEL CAMPOLI CAMPOLI APP.NO BUFALO APPENNINO FRAA81703D SCUOLA INFANZIA POSTA VIA CASALVITTORIA 3 POSTA FIBRENO FIBRENO FRAA81704E SCUOLA INFANZIA CONTRADA FORCELLA PESCOSOLID FORCELLA O FRAA81705G INFANZIA FONTECHIARI VIA SANTA MARIA 6 FONTECHIARI CAPOLUOGO FRIC83200L I.C. ISOLA DEL LIRI FRAA83200C I.C. ISOLA DEL LIRI NORMALE VIA CARNELLO, 38 ISOLA DEL FRAA83201D CASTELLIRI CAPOLUOGO VIA SANTO STEFANO, N.
    [Show full text]