STORIE DI CONFINE STORIE Il fiil Ume Liri: Unconfi Tra Statone Millenario Pontificio Eregno Dinapoli DI Frosinone Provincia Di CONFINE a Eugenio Maria Beranger
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STORIE DI CONFINE Il fi ume Liri: un confi ne millenario tra Stato Pontifi cio e Regno di Napoli Provincia di Università degli Frosinone Studi di Cassino e del Lazio Meridionale La nozione di confi ne implica una ricchezza e una complessità con- cettuale e semantica che rinvia a uno spazio, più che a un tracciato lineare, nel quale uomini, storie, economie, culture, idee, tradizioni e logiche di potere delle “parti” entrano in contatto, si contaminano, si confrontano e si scontrano, all’interno di un complesso gioco di fatto- ri destinati a modellare le esperienze e i tratti identitari dei territori e della popolazione che vi è insediata. […] Il progetto di ricerca dal titolo Storie di confi ne. Il fi ume Liri: un con- fi ne millenario tra Stato Pontifi cio e Regno di Napoli, di cui il presente volume pubblica i risultati, già presentati in un Convegno che si è tenuto il 12 dicembre 2013, […] ha privilegiato temi e dinamiche che CONFINE mettono in luce le principali peculiarità di uno «spazio di confi ne» DI che nella sua lunga durata ha visto alternarsi fasi di spiccato protago- nismo politico-militare, riorganizzazioni territoriali, rimescolamenti amministrativi, interessanti dinamiche economico-sociali, culturali e STORIE religiose, con periodi di silenzioso declino e ridotta visibilità. (Tratto dalla Introduzione di Silvana Casmirri) Provincia di Frosinone A Eugenio Maria Beranger STORIE DI CONFINE Il fi ume Liri: un confi ne millenario tra Stato Pontifi cio e Regno di Napoli Contributi di: Eugenio Maria Beranger Ferdinando Corradini Giovanni De Vita Marco Di Cosmo Michele Ferri Gioacchino Giammaria Luigi Gulia Introduzione di: Silvana Casmirri Settore “Attività Culturali e Turistico - Sportive. Marketing territoriale” Servizio “Promozione Beni, Servizi ed Attività Culturali” · 2014 · Provincia di Università degli Frosinone Studi di Cassino e del Lazio Meridionale Il presente volume è stato stampato grazie ad un contributo della Regione Lazio – Assesso- rato Cultura e Politiche Giovanili, concesso nell’ambito del Piano annuale 2010 per i beni ed i servizi culturali del Lazio. Ringraziamenti La Provincia di Frosinone ringrazia, per la gentilissima collaborazione, l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale e, in particolare: · la prof.ssa Silvana Casmirri · il prof. Giovanni De Vita · il dott. Gaetano De Angelis Curtis · la dott.ssa Pamela Papetti Referenze fotografi che Il materiale illustrativo è stato cortesemente fornito dagli autori dei saggi. Ideazione, coordinamento e cura editoriale: dott. Benedetto Volpe Dedichiamo questo volume ad Eugenio Maria Beranger, la cui inaspettata scomparsa priva il no- stro territorio di uno studioso appassionato, discreto, sempre disponibile. INDICE Presentazione - Antonio Pompeo 7 Introduzione - Silvana Casmirri 9 Luigi Gulia La storia del confine pontificio-borbonico e la provincia di Fro- sinone 21 Marco Di Cosmo Le dinamiche economiche e commerciali 47 Eugenio Maria Beranger Viaggio e viaggiatori lungo il confine tra Stato Pontificio e Re- gno delle Due Sicilie 93 Gioacchino Giammaria Lo Stato-regione. Lo Stato Pontificio nell’ultimo decennio della sua esistenza. La Delegazione di Frosinone 137 Corradini Ferdinando L’unità d’Italia e il confine: storia politica e militare 161 Michele Ferri Il brigante Chiavone e la reazione filoborbonica alla frontiera pontificia: importanza e limiti 177 Giovanni De Vita Frontiere, attraversamenti, identità cangianti 193 5 PRESENTAZIONE Sono particolarmente lieto di presentare in un volume a stampa il risultato delle ricerche condotte da un nutrito stuolo di studiosi sul tema del confine che ha separato per un lunghissimo arco di tempo lo Stato Pontificio ed il Regno di Napoli. La Provincia di Frosinone, al momento della sua istituzione nel 1927, ha inglobato parte dei territori dei due Stati. La nostra storia, le nostre radici, la complessità e le contraddizioni del nostro territorio, letti non in modo evenemenziale ma come elementi di un processo di lunga durata, generano da questa separazione millenaria. Esso si presenta dunque come un laboratorio di studi privilegiato, rispetto ad altre realtà nazionali, là dove la discussione ed il confronto incrociano temi quanto mai attuali quali “il confine”, “la frontiera”, “l’identità” e “l’appartenenza”. A tal fine auspico un prosieguo degli studi in que- sta direzione, rinnovando la felice collaborazione sin qui sperimentata tra studiosi locali e mondo universitario. Ciò consentirebbe, risultato non marginale, anche una migliore conoscenza e valorizzazione della documentazione archivistica conservata presso gli archivi storici pre- senti nel territorio. A corollario del volume è prevista la realizzazione di una mostra ed una sua circuitazione in alcune città, quale ulteriore stimolo ad una conoscenza compiutamente e finalmente “laica” e plu- rale del nostro essere una collettività. Un sentito ringraziamento va, nell’ottica del principio della con- tinuità amministrativa, al governo della Provincia che nel 2010 pro- mosse l’iniziativa della ricerca, in particolare l’Assessorato alla Cul- tura. Un progetto valido che ha trovato il sostegno finanziario della Regione Lazio. 7 Complimenti vivissimi, infine, alla sinergia di eccellenze cultu- rali che ha dato sostanza alla ricerca: l’Università degli Studi di Cas- sino e del Lazio meridionale, in particolare la professoressa Silvana Casmirri ed il professor Giovanni De Vita; e poi Luigi Gulia, Marco Di Cosmo, Eugenio Maria Beranger, Gioacchino Giammaria, Fer- nando Corradini e Michele Ferri. Una sinergia di livello che certifica la qualità del lavoro realizzato, un lavoro che ha l’importante merito di arricchire il patrimonio di storia e conoscenza a disposizione del territorio. Antonio Pompeo Presidente della Provincia di Frosinone 8 silvana casmirri Introduzione La nozione di confine implica una ricchezza e una complessità concettuale e semantica che rinvia a uno spazio, più che a un tracciato lineare, nel quale uomini, storie, economie, culture, idee, tradizioni e logiche di potere delle “parti” entrano in contatto, si contaminano, si confrontano e si scontrano, all’interno di un complesso gioco di fatto- ri destinati a modellare le esperienze e i tratti identitari dei territori e della popolazione che vi è insediata. In ambiti disciplinari diversi il termine «confine» è spesso pro- posto con significati distinti che tuttavia richiamano tanto elementi di differenziazione che aspetti che uniscono, collegano, rendono per- meabili le realtà territoriali di riferimento. Negli ultimi anni al tema del confine come elemento di demar- cazione che individua lo “spazio” in cui si esercita il potere delle entità statuali (degli Stati-nazione) dell’età moderno-contemporanea, è stata riservata dagli studiosi una crescente attenzione. Lo studio dei com- plessi processi politici e delle vicende militari che nelle varie fasi stori- che hanno determinato la definizione dei confini e le loro modificazio- ni, ha, in pratica, inaugurato uno specifico settore di studi, quello dei borders studies, nell’ambito dei quali, come sottolinea Silvia Salvatici, «sono confluite indagini di carattere antropologico, politologico, stori- co, giuridico, geografico che hanno avviato un’intensa sperimentazio- ne di quella interdisciplinarietà individuata come requisito necessario per la ricerca sui confini, e grazie alla quale è maturato un patrimo- nio di conoscenze e di strumenti concettuali largamente condiviso». 9 Grazie a tali ricerche risulta ormai acquisito che i termini confinee frontiera acquistano un significato diverso a seconda dei contesti stori- ci, geografici e culturali e dei soggetti politici e sociali di riferimento e che, per dare spessore interpretativo alle ricerche sul tema, gli aspetti territoriali dei processi di costruzione dei confini vanno incrociati con quelli relativi alle identità e alle appartenenze. Il progetto di ricerca dal titolo Storie di confine. Il fiume Liri: un confine millenario tra Stato Pontificio e Regno di Napoli, di cui il presente volume pubblica i risultati, già presentati in un Convegno che si è tenu- to il 12 dicembre 2013, rientra pienamente nel quadro di riferimento teorico appena richiamato in quanto ha privilegiato temi e dinamiche che mettono in luce le principali peculiarità di uno «spazio di confine» che nella sua lunga durata ha visto alternarsi fasi di spiccato protago- nismo politico-militare, riorganizzazioni territoriali, rimescolamenti amministrativi, interessanti dinamiche economico-sociali, culturali e religiose, con periodi di silenzioso declino e ridotta visibilità. L’interesse a tale tipo di analisi si collega, in particolare, all’in- tento di cogliere l’eredità che l’accorpamento di territori facenti parte fino all’Unità del Regno delle Due Sicilie, con territori appartenu- ti fino al 1870 allo Stato Pontificio, come tali depositari di caratteri e esperienze per lo più distinti eppure collegati proprio dallo stori- co confine, ha conferito alla giovane provincia di Frosinone, istitui- ta dal fascismo con regio decreto del 2 gennaio 1927, nel quadro di un più generale intervento di ridefinizione delle circoscrizioni ammi- nistrative che portò alla nascita di 17 nuove province, tra cui anche quelle laziali di Viterbo e Rieti. Veniva contestualmente soppressa la provincia di Caserta, il cui territorio era smembrato tra le province di Campobasso, Benevento e Napoli, la provincia romana e la nuo- va provincia di Frosinone. Quest’ultima, in pratica, risultò costituita dall’omonimo circondario, ricompreso nella provincia