Dipartimento Provinciale di - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Monitoraggio della qualità delle acque piovane nei comuni di :

Avellino Atripalda

Anno 2005/2006 Dipartimento Provinciale di Avellino Direttore Provinciale Ing. Cosimo Barbato

Dipartimento Tecnico Responsabile: Dott. Guido D'Alessio

Il presente studio è stato prodotto da:

x Dott.ssa Rosa Rita Vardaro Responsabile della U.O. Inquinamento Atmosferico Dipartimento Tecnico

x Giliberti Gennaro Collaboratore tecnico presso il Dipartimento Tecnico

x Matarazzo Francesco Collaboratore tecnico presso il Dipartimento Tecnico

Riprodotto in proprio a cura del Dipartimento Provinciale A.R.P.A.C. di Avellino in data 01/01/07

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INDICE

¾Premessa pag. 4

¾Piogge acide: cause ed effetti pag. 6

x Il ciclo degli inquinanti x Le piogge acide: una tipologia di deposizione umida x Le reazioni chimiche x Gli effetti sui materiali, sulle piante, sull' ecosistema, sull' uomo, sulla visibilità

¾La nostra area di indagine pag. 11

x Ambito territoriale di intervento e ricaduta dei risultati x Punti di campionamento x Modalità di campionamento x Parametri ricercati

¾Risultati pag.13

x Elaborazione dei dati acquisiti

¾Conclusioni pag.17

¾Sezione esperienza SCUOLA-ARPAC pag.20

¾Bibliografia/linkografia pag.30

¾SezioneTabelle

¾Sezione Grafici

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PREMESSA

L' Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della , Ente strumentale della Regione, è preposta all' esercizio delle funzioni tecniche per la prevenzione collettiva della salute pubblica e per i controlli ambientali. Il Dipartimento Provinciale ARPAC di Avellino, pertanto, nell' assolvere a tali compiti istituzionali, ha pensato ad un approccio alternativo di monitoraggio ambientale che va ad integrare e completare modalità di intervento più convenzionali, attivando un progetto di monitoraggio delle acque piovane in quanto indicatrici dello stato di qualità dell' aria ambiente. L' acidificazione delle precipitazioni metereologiche, che può seriamente compromettere l' equilibrio degli ecosistemi interessati (nei vari comparti: acqua, aria e suolo), è infatti operata da inquinanti aereformi, tra cui ossidi di zolfo e di azoto, tipicamente attribuibili, in ambienti urbani, a sorgenti emissive quali traffico veicolare e riscaldamento domestico. Convinti quindi che il monitoraggio è elemento essenziale per oggettivare scientificamente uno "stato ambientale", così da fornire agli Enti Locali con competenze ambientali il giusto supporto per l' eventuale attivazione di strategie finalizzate al miglioramento della qualità dell' aria, è stato avviato questo progetto che, non a caso, vede coinvolti anche Istituti Scolastici e centri sociali. Tale scelta ha consentito infatti di associare, all' attività tecnico- scientifica di valutazione della qualità dell' aria in aree che, ospitando fasce di popolazione più sensibile, sono quindi doverosamente oggetto di maggiore attenzione, una non secondaria finalità educativa e di sensibilizzazione alle tematiche ambientali per la promozione di comportamenti e stili di vita più ecocompatibili, coinvolgendo bambini degli istituti scolastici sia in attività su campo che in attività seminariali .

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Si ringraziano pertanto, il Provveditore agli studi di Avellino e i dirigenti scolastici degli istituti contattati, nonché il responsabile del centro sociale di Mercogliano, per aver reso disponibile le sedi come punto di campionamento, i docenti che si sono resi parte attiva in questo percorso di sensibilizzazione alle tematiche ambientali e, dulcis in fundo, i bambini, sia per il vivace contributo già espresso, che per l' impegno che profonderanno a tutela del mondo di domani.

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PIOGGE ACIDE: CAUSE ED EFFETTI

Il ciclo degli inquinanti Ampio è lo spettro degli inquinanti che possono essere immessi in atmosfera da sorgenti antropiche e che possono, poi, essere trasportati dai venti e ridistribuiti a distanze più o meno grandi, in funzione della situazione metereologica nonchè delle loro caratteristiche chimico-fisiche. Durante il tempo di permanenza in atmosfera, alcuni inquinanti primari possono subire trasformazioni chimiche dando origine a nuove specie definite secondarie. Il ciclo, avviatosi quindi con la emissione, si chiude con i processi di deposizione che riconducono sulla superficie terrestre gli inquinanti tal quali o i loro prodotti di trasformazione, con le, purtroppo note, conseguenze ambientali. I meccanismi di rimozione dall’ atmosfera sono sostanzialmente tre: x Deposizione secca x Deposizione umida x Deposizione occulta. Con il termine di deposizione secca si intendono tutti i processi che comportano il trasferimento di gas e particelle presenti in atmosfera, sulla superficie terrestre, ed è pertanto un fenomeno costantemente attivo. Con il termine di deposizione umida si intende la rimozione dall' atmosfera, con la conseguente deposizione sulla superficie terrestre, di specie chimiche disciolte o comunque associate agli elementi di precipitazione (pioggia, neve, grandine). Con il termine di deposizione occulta si intende un tipo di deposizione umida che interessa aree soggette a frequenti fenomeni di nebbia o aree montane dove le nubi intercettano frequentemente il suolo.

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In questi casi la deposizione di composti sciolti, o comunque associati alle gocce della nube o della nebbia, avviene per diretto contatto col suolo. Evidentemente sia la deposizione umida che quella occulta, essendo legate a fenomeni metereologici precisi, sono processi episodici, differentemente dalla deposizione secca. E' ovvio pertanto che il contributo relativo dei tre meccanismi è soprattutto funzione stagionale.

Le piogge acide: una tipologia di deposizione umida Le gocce di pioggia o i cristalli di ghiaccio che precipitano al suolo, non sono costituiti da acqua pura, bensì trattasi di soluzioni più o meno concentrate di varie specie chimiche inquinanti. Infatti, la formazione delle goccioline che costituiscono le nubi, avviene per condensazione di vapore acqueo su particelle igroscopiche, persistenti in atmosfera, che hanno la funzione di nuclei di condensazione. Essendoci in città ovviamente più fonti emissive che in campagna, ed essendo queste responsabili di immettere in atmosfera particelle che fungono da nuclei di condensazione, viene così motivata la maggiore frequenza delle piogge in ambito urbano che non in ambito rurale. Pertanto, la composizione chimica delle precipitazioni rilevate al suolo, dipende dalla "storia" della massa d' aria in cui si è formata la nube e quindi dai processi chimico fisici che già avvengono in essa, nonchè dalla composizione chimica dell' atmosfera sotto la base della nube, che viene "dilavata" dalla precipitazione. Ne deriva quindi, che, soprattutto in ambito urbano, le gocce di pioggia che cadono sono a più elevato contenuto acido dal momento che trascinano al suolo sia i nuclei di condensazione in esse inglobati, i quali, in tale contesto sono in prevalenza di natura acida, sia i nuclei “catturati” durante la caduta. Vista però la genesi di tale fenomeno, è comprensibile come l' evento delle piogge acide possa interessare, per effetto dei venti dominanti, anche zone non direttamente responsabili della immissione di sostanze acide, assumendo quindi, a volte, dimensioni transfrontaliere.

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Le reazioni chimiche Per quanto il termine di "piogge acide" sia stato usato, per la prima volta, nel 1852 dagli inglesi per descrivere gli effetti dell' inquinamento atmosferico causato dalle industrie, è da evidenziare che la pioggia, in realtà, pur in assenza di contaminanti, è naturalmente acida, con un pH vicino a 5.6, a causa della presenza dell' anidride carbonica che reagendo con l' acqua si trasforma in acido carbonico, che poi si dissocia parzialmente in ioni idrogeno e ioni bicarbonato, secondo le seguenti reazioni :

CO2 + H2O ĺ H2CO3

+ - H2CO3 ĺ H + HCO3

Le cause principali, non naturali, che aumentano l' acidità delle piogge sono le reazioni che coinvolgono gli ossidi di zolfo (SOx) e gli ossidi di azoto (NOx) che hanno origine da traffico veicolare, riscaldamento civile, attività industriali in senso lato.

Questi gas infatti in presenza di acqua si trasformano in H2SO4 e HNO3, acidi forti e totalmente dissociati secondo le seguenti reazioni:

H2SO4ĺ 2H+ + SO4 =

HNO3 ĺ H+ + NO3-

Gli effetti L' azione degli acidi provoca una serie di effetti sui materiali, sulle piante, sull' ecosistema, sull' uomo, nonchè sulla visibilità, che vengono di seguito brevemente riportati. x Effetti sui materiali Le precipitazioni acide svolgono sia un' azione di tipo corrosivo, che un' azione prettamente meccanica, di dilavamento del materiale reso friabile e solubile dagli acidi. Il principale bersaglio risulta essere la pietra calcarea: il carbonato di calcio

8 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV) viene infatti trasformato, per esempio, dall' acido solforico, in solfato di calcio solubile, reazione favorita da ossidi di ferro e vanadio, che spesso, presenti nello smog, agiscono proprio da catalizzatori. Anche il cemento armato, ad opera di una reazione di solfatazione (reazione tra acido solforico e calce), viene, seppur lentamente, degradato. Evidente risulta poi l' azione corrosiva di acido solforico e nitrico sui metalli: ferro e rame in particolare risultano particolarmente suscettibili di tale attacco. xEffetti sulle piante L' aggressione nei confronti delle piante è duplice: può infatti avvenire attraverso l' apparato foliare che, essendo la sede degli scambi gassosi, è ovviamente particolarmente vulnerabile anche al passaggio di sostanze tossiche, oppure attraverso modificazioni nella composizione chimica del terreno. L' acidificazione del suolo comporta, infatti, la liberazione dello ione alluminio che va a sostituire il calcio dai suoi siti di legame sui peli radicali delle piante, determinando una diminuzione dell' apporto di nutrienti, per cui la pianta si indebolisce notevolmente esponendosi all' attacco di insetti, malattie e variazioni climatiche. xEffetti sull' ecosistema Gli effetti degli inquinanti acidi sugli ecosistemi variano a seconda delle caratteristiche delle aree interessate. In genere la presenza di rocce calcaree è in grado di tamponare l' acidità, grazie alla presenza di carbonati. Nei suoli invece, poveri di calcare, avviene lo scambio degli ioni idrogeno liberati dagli acidi, con cationi, quali calcio, magnesio, sodio e potassio, che, solubilizzati, vengono trasportati via con le acque di percolazione con conseguente impoverimento del terreno. A questo è associata la liberazione anche di ioni metallici, spesso tossici per le piante, quale è l' alluminio trivalente. L' abbassamento del pH nel terreno può compromettere anche processi microbiologici, quali l' azotofissazione, necessario per arricchire il suolo di azoto attraverso la fissazione dell' azoto molecolare atmosferico. L' acidificazione può

9 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV) interessare anche i corpi idrici con conseguenze sugli organismi acquatici che possono essere sia dirette, dovute cioè alla tossicità delle acque acide, sia indirette, per scomparsa di specie vegetali o animali più sensibili all' acidificazione, con compromissione della naturale catena alimentare. xEffetti sull' uomo Le precipitazioni acide più che costituire un pericolo diretto per la salute umana, rappresentano un pericolo indiretto, qualora ci si nutra di alimenti a loro volta compromessi, vedi pesci che abbiano accumulato grandi quantità di metalli tossici (alluminio, manganese, mercurio, zinco, cadmio), liberati dai suoli e dilavati per effetto dell' acidificazione. Effetto più diretto sulla salute umana è, invece, determinato dagli inquinanti (tra cui ossidi di zolfo e ossidi di azoto) responsabili di causare le piogge acide. xEffetti sulla visibilità Il fenomeno che, prioritariamente, può determinare una riduzione della visibilità, intesa come "range visivo", cioè la maggiore distanza alla quale può essere percepito un oggetto scuro e di grandi dimensioni che si stagli contro il cielo all' orizzonte, è la riflessione della luce causata dalla presenza, nell' aria, di gas e particelle. Infatti in un ambiente inquinato, la visibilità potenziale anche di 20-30 km, può ridursi a meno di 1 km. Contributo negativo determinante in tal senso, è dato dai nitrati e dai solfati che si formano in atmosfera anche a partire dalle emissioni di biossido di zolfo e ossidi di azoto. In particolare si ritiene che, nelle aree a forte industrializzazione, siano responsabili, per il 50-70% del fenomeno, le particelle di solfato, formatesi per reazione dell' acido solforico, derivato dalle emissioni di SO2, con i composti alcalini presenti nell' aria, con conseguente formazione di particelle fini di solfato d' ammonio e solfato di calcio.

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LA NOSTRA AREA DI INDAGINE

Ambito territoriale di intervento e di ricaduta dei risultati L' attività di monitoraggio, effettuata da novembre 2005 a giugno 2006, ha interessato il territorio del capoluogo irpino, con più elevato dettaglio spaziale, e quello di altri due comuni limitrofi, quali Atripalda e Mercogliano in località Torrette, sostanzialmente lungo gli assi viari principali di collegamento con la città capoluogo.

Punti di campionamento Le postazioni individuate per il campionamento sono indicate in Tabella 1. Per quanto espresso nelle premesse, quando possibile sono state preferibilmente individuate, come siti di prelievo nei tre Comuni, le sedi scolastiche . Il monitoraggio della postazione n. 11, individuata presso la scuola elementare di Contrada Bagnoli, è stato sospeso, avendo rilevato nelle strette vicinanze, la presenza di una sorgente emissiva, apparentemente non attiva in fase iniziale, che rendeva dubbia l' interpretazione del dato finale.

Modalità di campionamento Le precipitazioni sono state raccolte in un contenitore di polietilene, pulito e lavato al termine di ogni evento e quindi riallocato in sede. In caso di siccità protratta per oltre sette giorni, il contenitore è stato comunque sottoposto a lavaggio e riposizionato. I campioni sono sempre stati prelevati con cadenza giornaliera ad eccezione del sabato e della domenica. La scelta del campionamento su base giornaliera è stata finalizzata all' obiettivo di far emergere, in maniera puntuale, il fenomeno delle piogge acide. I campioni raccolti sono stati sempre ispezionati per verificare la presenza di contaminazioni accidentali (corpi estranei, etc.) che, ne determinava, nel caso, l' invalidazione.

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Non disponendo di campionatori “dedicati” del tipo “wet only” (solo umido) o “dry” (solo secco), è stato approntato un sistema di campionamento tipo “bulk” (wet/dry sampler) che, se da un lato non consente di discriminare il contributo delle deposizioni secche, ben si presta però per avere informazioni sulla qualità delle deposizioni in toto.

Parametri ricercati Su ciascun campione prelevato, si è proceduto, in laboratorio, alla determinazione di:

xpH xConducibilità xAmmoniaca (NH4+) xSolfati (SO4=) xNitrati (NO3-) xCloruri (Cl-) xMetalli alcalini, alcalino/terrosi, pesanti.(Na, K,Mg,Cu,Pb,Cr,Ni,Cd)

Nella tabella 2 sono state riportate, in forma sintetica, le relative metodiche analitiche utilizzate.

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RISULTATI

Il numero totale delle rilevazioni, su base annua, per ciascuna postazione, oscilla da un minimo di 19 prelievi validi, ad un massimo di 31, per un totale di 270 campioni complessivi di pioggia e relative 4000 determinazioni analitiche. I dati sono stati elaborati per fasi stagionali, lì dove, il periodo individuato come autunno/ inverno, include i risultati cumulati da novembre a febbraio, ed il periodo primavera/estate, i risultati da marzo a fine giugno, data di interruzione del monitoraggio correlata alla chiusura delle attività scolastiche. Oltre ad elaborare i dati per singola postazione, in modo da avere informazioni puntuali relative al sito, si è proceduto anche ad una elaborazione che mediasse i dati delle postazioni per territorio comunale di appartenenza. Essendo questo studio finalizzato prioritariamente alla valutazione dell' acidità delle piogge, si è proceduto ad una elaborazione di maggiore dettaglio per il pH, rispetto agli altri parametri. I risultati di tale elaborazione sono riportati nelle sezioni "GRAFICI" e "TABELLE" del presente lavoro.

Elaborazione dei dati acquisiti

L' elaborazione dei dati relativi al pH è riportata in dettaglio, per singola postazione, in tab. 3 e in tab. 4. Da quest’ ultima si evidenzia che per il 91% delle postazioni monitorate (10 su 11), i valori minimi di pH registrati nel periodo autunno/inverno cadono nel range 4.3-4.9, l' unica eccezione è rappresentata dalla postazione 10 per la quale si ha il valore minimo di 5.7; i valori massimi di pH registrati cadono invece, nel range 6.6-6.9; solo per la postazione 1 si riporta il dato di 7.2. I valori medi di pH stagionali cadono, sempre per il 91% delle postazioni monitorate, nel range 5.4-5.9, e, per la sola postazione n. 10, si registra il valore medio di 6.3.

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Una analoga elaborazione fatta per la stagione primavera/estate, evidenzia valori minimi di pH che oscillano nel range 5.1-5.2 nel 18% delle postazioni, 5.6-6.2 nel 64% circa e tra 6.6-6.7 nel rimanente 18%. I valori massimi registrati, cadono, per la totalità delle postazioni, nel range 7.4-7.7. I dati medi per postazione, in tale periodo stagionale, cadono nel range 6.7-7.0 nell' 82% delle postazioni e nel range 7.1-7.3 per il rimanente 18%. Confrontando pertanto le medie estive con quelle invernali, risulta evidente, anche dal grafico di fig. 3, un innalzamento del pH, nella stagione più calda, di circa 1.0/1.5 unità, in tutte le postazioni, tranne che nella 10, per la quale, partendo da un dato medio invernale più alto, si registra un incremento di sol 0.5 unità di pH. Anche dal grafico di fig 8, in cui sono riportati i dati delle medie mensili di pH per ciascuna postazione monitorata, si evidenzia un trend di valori di pH sostanzialmente in crescita nel periodo novembre-giugno, pur se, dato a tutte le postazioni, i valori più alti in assoluto sono stati registrati nel mese di aprile. Analogo andamento crescente si riflette ovviamente nel dato medio mensile di pH sviluppato, però, per comune di appartenenza (vedi grafico 17), passando da valori medi di pH a novembre pari a circa 5.0 a valori medi di pH a giugno compresi tra 6.7 e 7.1. Nel confrontare poi, sempre nello stesso grafico, i valori delle medie mensili tra i vari Comuni, relativi allo stesso mese, si rileva che il Comune di Mercogliano è caratterizzato da un valore medio di pH sempre leggermente più basso, riflettendo quindi caratteristiche di acidità delle piogge, su base mensile, maggiori. Nel grafico di fig 6 inoltre, sono stati riportati i valori di pH monitorati giornalmente nelle 11 postazioni individuate, nelle date per le quali vi era disponibilità di dati per tutti i siti monitorati. Da esso si evidenzia una maggiore sovrapponibilità tra le postazioni, a partire dall' ultima settimana di febbraio, mentre c'è più variabilità nel periodo antecedente, ragionevolmente attribuibile ad una diversa e più puntuale incidenza di fonti emissive locali, quali, presumibilmente, il riscaldamento domestico, viste le temperature particolarmente basse registrate in tale periodo stagionale. Già nel grafico di fig. 7 in cui si è proceduto ad analoga elaborazione, mediando però i dati

14 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV) non per postazione ma per Comune di appartenenza, si rileva una riduzione del range di variabilità, in tutto il periodo di monitoraggio, per i tre Comuni indagati, evidenziando quindi, su scala "comunale", una situazione di maggiore omogeneità. Si è poi proceduto ad una elaborazione dei dati di pH finalizzata ad evidenziare l' accadimento di piogge acide, intendendo come tali, le precipitazioni caratterizzate da un valore di pHd5. In tabella 5, che riporta, per singolo comune monitorato, il dato giornaliero di pH, ottenuto dalla media dei valori di pH delle singole postazioni in esso ricadenti, sono state anche evidenziate le giornate di pioggia acida verificatesi nel periodo di indagine nonchè la relativa incidenza % su base annua. Nella tabella 6 sono state invece valutate le distribuzioni mensili dei giorni di pioggia acida sia, rispetto al totale delle giornate di pioggia monitorate nell' anno che, rispetto alle giornate di pioggia monitorate nel mese. Premettendo che, purtroppo non c'è disponibilità di dati per il mese di gennaio, gli episodi di pioggia acida registrati sono da collocarsi per tutti i comuni monitorati nei mesi di novembre e dicembre. Nel dettaglio si evidenzia che, relativamente a novembre, il comune caratterizzato da una maggiore incidenza % mensile di piogge acide rispetto al totale dei giorni monitorati nell’ anno, escludendo Mercogliano per il quale non vi è disponibilità di dati relativamente a tale mese, è Atripalda con il 13%, seguita da Avellino con il 9.7%. A dicembre invece l' incidenza % più alta è associabile a Mercogliano con il dato del 19%, seguito da Atripalda ed Avellino con il 6.7% e il 6.4% rispettivamente. Analogamente, la distribuzione mensile dei giorni di pioggia acida rispetto al totale delle giornate di pioggia monitorate nel mese evidenzia che, a novembre, l’ 80% di incidenza è associabile ad Atripalda e il 60% ad Avellino, mentre, a dicembre, il 67% di incidenza è associabile a Mercogliano contro il 25% di Atripalda ed Avellino. Il dato infine, di incidenza % di piogge acide per Comune rispetto al totale dei giorni monitorati su base annua, per i dati attualmente in nostro possesso, che lamentano comunque una carenza per il comune di Mercogliano, associa al comune di Mercogliano il valore del 19%, mentre si osservano incidenze percentuali confrontabili ad Avellino e ad Atripalda con il 16.1% e 16.7 % rispettivamente.

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Tali dati percentuali appaiono sostanzialmente dello stesso ordine di grandezza, risultando fortunatamente anche inferiori, a quelli rilevati, attraverso studi analoghi, in altre città italiane (vedi Belluno, comune confrontabile per popolazione con i nostri, con % di piogge acide su base annua pari a 22.5%). Relativamente agli altri parametri ricercati, si è proceduto, in base anche alla disponibilità numerica di dati, ad una loro elaborazione così da ottenere i valori medi mensili per postazione monitorata (vedi grafici 8-13), e/o in alternativa, i valori medi annui per postazione monitorata (vedi grafici 14-16). La tabella 7 riporta infine le medie annuali per comune monitorato, per la totalità dei parametri ricercati, riportando la mediana solo per pH e conducibilità in analogia con studi similari. Da un confronto con i dati in letteratura si evince che i valori di pH, elaborati come mediana annuale, registrati nei 3 comuni, risultano leggermente più alti di quelli ottenuti in altre città, in cui sia stato utilizzato un campionamento di tipo "wet only" (solo umido) che esclude ogni contributo della deposizione secca, e più simili invece a monitoraggi effettuati con campionatori del tipo "bulk” (wet/dry sampler) che invece comporta un maggior contributo della deposizione secca, essendo quest' ultimo sistema di raccolta più rappresentativo della deposizione totale (secca, umida, occulta). Ovviamente, oltre al pH anche gli altri componenti analizzati risentono della procedura di campionamento adottata. Infatti, anche per tali analiti si evidenziano valori di concentrazione ritrovate più direttamente confrontabili con quelle evidenziate in altre campagne condotte con modalità di tipo "bulk".

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CONCLUSIONI

Questo studio è da collocarsi nel pool di attività che ARPAC svolge, finalizzate ad integrare sempre più il bagaglio di conoscenza sullo stato ambientale del territorio. Che la qualità delle acque piovane possa essere indicatrice dello stato di qualità dell' aria ambiente è infatti, ormai, argomento risaputo e, questo monitoraggio, ha rappresentato una esperienza iniziale nell' acquisizione di dati di "caratterizzazione" quali e quantitativa delle acque meteoriche che interessano i Comuni indagati, il cui grado di approssimazione potrà essere ridotto ricorrendo ai "grandi numeri", cumulabili, però, in archi di tempo pluriennali come si evince anche dai vari riferimenti bibliografici. Stante quanto premesso si riportano pertanto le prime conclusioni di questo studio. L' elaborazione dei dati, relativi, in particolare, ai principali parametri ricercati (pH, conducibilità e nitrati), ha evidenziato una notevole variabilità nell' andamento del pH con la presenza di chiari effetti stagionali. Ciò risulta ragionevolmente associato sia all' aumento di emissioni generatrici di acidità (ossidi di zolfo e ossidi di azoto) nel periodo autunnale/invernale, sia all' azione neutralizzante operata dal particolato atmosferico prevalentemente nel periodo estivo. E' infatti probabile che le piogge, nella stagione più calda, oltre alla riduzione dell' apporto di fonti emissive acidificanti legate al riscaldamento domestico, risentano maggiormente degli apporti di particolato terrigeno, la cui dispersione e diffusione in aria è favorita dalla riduzione di eventi metereologici che ne accelerano un abbattimento al suolo nel periodo invernale. Tale supposizione potrebbe essere confermata dal fatto che la conducibilità media nel periodo primavera/estate è sempre maggiore in tutte le postazioni monitorate (vedi grafico fig 4). Anche per i nitrati si osserva un chiaro effetto stagionale, essendo le concentrazioni rilevate nel periodo estivo maggiori che nel periodo invernale, anch' esso presumibilmente associato ad un apporto

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“terrigeno", non esistendo alcuna correlazione statisticamente significativa tra nitrati e pH (potendosi avere elevate concentrazioni di nitrati in presenza di pH acidi, basici o neutri). E' chiaro che sulla qualità delle piogge, come si evince da letteratura, agiscono oltre ai fattori antropici, anche fattori meteoclimatici locali, quali la presenza di periodi di inversione termica che caratterizzano soprattutto il periodo invernale. E' proprio al periodo autunno/inverno che risultano ascrivibili, a seguito di questo monitoraggio, eventi di pioggia acida (con pH d5). Questo studio infatti, finalizzato prioritariamente alla valutazione dell' acidità delle piogge, ha adottato una scala di prelievo giornaliera, che sola poteva consentire di evidenziare l' accadimento di episodi di pioggia acida, episodi che sono stati rilevati appunto, nel periodo autunno/inverno, e più esattamente circoscritti, in tutti e tre i Comuni monitorati, ai mesi di novembre e dicembre, ricordando però necessariamente che non vi è disponibilità di dati per il mese di gennaio. Tale monitoraggio ha evidenziato che il comune caratterizzato da una maggiore incidenza % mensile di piogge acide, rispetto al totale dei giorni monitorati nell’ anno, è Mercogliano, in località Torrette, con un valore del 19%, registrato nel mese di dicembre, seguito da Atripalda con un valore del 13% ed Avellino con un valore del 9.7%, questi ultimi due registrati però a novembre. Leggermente diversa è invece la "graduatoria" dei Comuni, se si tiene conto della distribuzione mensile dei giorni di pioggia acida rispetto, non all' anno, ma alle giornate di pioggia monitorate nel mese, diversità che è probabilmente da correlarsi anche alla non disponibilità di dati per il mese di novembre, nel comune di Mercogliano. Infatti è attribuita ad Atripalda l' incidenza più alta, pari all' 80% di piogge acide, nel mese di novembre, seguita da una incidenza del 67% a dicembre, in località Torrette di Mercogliano e dal 60%, nel mese di novembre, ad Avellino. Si registra infine una incidenza percentuale del 25% sia per Atripalda che per Avellino nel mese di dicembre. Il confronto infine dei dati medi mensili di pH tra i vari Comuni, relativamente allo stesso mese, evidenzia caratteristiche di acidità delle piogge sempre leggermente più alte, nel comune di Mercogliano.

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Da questo studio si rileverebbe quindi, una condizione maggiormente impattante associata alla località Torrette del Comune sopra citato, soprattutto in considerazione che il dato acquisito è ragionevolmente approssimato per difetto, visto che i primi campioni di pioggia idonei, in tale sito, in quanto non inficiati da presenza di corpi estranei, sono relativi al periodo successivo alle date in cui si è registrata una più elevata incidenza di piogge acide negli altri Comuni. E’ però doveroso ricordare che, mentre i dati riferiti a Mercogliano sono relativi esclusivamente alla località Torrette, zona caratterizzata da densità abitativa e volume di traffico elevati, i dati degli altri due comuni sono invece mediati su più punti di campionamento. La disaggregazione dei dati per singola postazione rileva, infatti, anche negli altri due comuni indagati, situazioni puntuali più direttamente confrontabili con quella evidenziata per Torrette, quali quelle riscontrate nel sito P2 di via Roma ad Atripalda e nei siti P5 (S. Tommaso), P7 (via Piave) e P9 (via F. Tedesco) ad Avellino. E' da sottolineare comunque che, sia i dati relativi alle piogge acide, che i valori medi annuali riportati per i vari parametri ricercati , sono, in tutti e tre i Comuni, dello stesso ordine di grandezza di quelli rilevati, attraverso studi analoghi, in altre città italiane dimensionalmente confrontabili con le zone da noi monitorate, evidenziando, anzi caratteristiche di acidità fortunatamente anche inferiori. Questo studio ha pertanto voluto rappresentare un primo momento di acquisizione di una tipologia di dati ed informazioni, finora del tutto mancanti nelle zone indagate. Ad esso è poi stata associata una non secondaria azione di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali, concretizzatasi in un percorso integrato avviato tra scuola ed ARPAC, al quale è stato dedicato una sezione a parte nel presente report.

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SEZIONE ESPERIENZA SCUOLA- ARPAC

La Scuola e l’educazione non formale: Il Percorso integrato con l’ARPAC

OsservatorioOsservatorio NaturaNatura L’elemento Aria: cause dell’inquinamento atmosferico e relative conseguenze

Scuola Primaria di “Borgo Ferrovia”

Gli Insegnanti e gli alunni Classi IV A e IV B

Anno Scolastico 2005/2006

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Brevi note sull' esperienza di interfaccia SCUOLA/ARPAC

E' stata sicuramente positiva ed interessante l' esperienza di interazione con il mondo scolastico, ed in particolar modo con l' Istituto comprensivo di Borgo Ferrovia. ARPAC è infatti intervenuta a sostegno e ad integrazione dei percorsi della scuola sul tema ambientale afferente alla matrice aria con approfondimenti relativi alla qualità delle acque meteoriche. La partecipazione dei ragazzi, in particolare delle classi quarta e quinta elementare, è stata attiva. Lo sforzo di presentare i grandi problemi ambientali con un linguaggio adatto ai piccoli fruitori, di realizzare, in loco, semplici ma efficaci esperienze di laboratorio, capaci anche di calare i "misteri” della chimica nella concretezza della quotidianità degli eventi, traducendo, in esperienze visibili e tangibili, astratte reazioni chimiche, associato alla partecipazione dei ragazzi alla fase di campionamento delle acque meteoriche, nonchè alla capacità dei docenti di aver saputo sapientemente inserire questa esperienza, in modo coerente, nella programmazione didattica, sono tutti elementi che hanno sicuramente concorso a caratterizzare positivamente questo percorso integrato, brevemente e simpaticamente raccontato da uno stralcio di documenti ed immagini di seguito riportate.

Il materiale fotografico riportato è stato gentilmente messo a disposizione dalla dott. ssa De Rosa dell’ Istituto comprensivo di Borgo Ferrovia di Avellino.

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Immagini fotografiche dei ragazzi che assistono e partecipano ala fase di prelievo dei campioni di acque meteoriche nel sito individuato presso la loro scuola.

22 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Immagini fotografiche di una esperienza di laboratorio condotta in aula

23 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Stralcio di alcune slides presentate da ARPAC in occasione di un incontro con gli alunni organizzato dalla scuola.

Chi siamo? Cosa vogliamo? Cosa facciamo?

Cos’è A.R.P.A.?

L’A.R.P.A. non è ...uno strumento musicale!

E’ però uno “strumento” che, se ben suonato, aiuta a mettere insiemenote apparentemente contrastanti quali quelle dellosviluppo e dell’ ambiente per creare l’ armonia dello sviluppo sostenibile.

ARPA CAMPANIAProvincia di Avellino

Chi siamo? Cosa vogliamo? Cosa facciamo?

Certo A.R.P.A.C. non può far tutto da sola!

Perché questo “canto del Pianeta” sia bello, forte ed efficace bisogna mettere insieme tante voci e lavorare per armonizzare il tutto. Mondo

Voi fate parte del coro!

Insieme dobbiamo coltivarci un mondo migliore.

ARPA CAMPANIAProvincia di Avellino

24 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Inquinamento atmosferico

Attenti… all’ ARIA! sottotitolo

L’aria è pura 66666 se ce ne prendiamo …cura! 66666

ARPA CAMPANIAProvincia di Avellino

Q uali i problemi del nostro Pianeta?

PIOGGE ACIDE H2SO4 SOx HNO3 + H2O 666 666 666 NOx 6 66 666 6 66 666 666666 6 66 666 6 66

ARPA CAMPANIAProvincia di Avellino

25 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Q uali i problemi del nostro Pianeta?

La pioggia è costituita da acqua che si satura di CO2 durante la precipitazione al suolo. 666 666 666 Il biossido di carbonio dà origine ad un equilibrio CO2 666 666 acido-base. 666 CO2 Grazie a questo equilibrio, 666 CO2 666 il pH dell’ acqua piovana dovrebbe essere pari a 5.6. 666 666

Si consideraacida una pioggia che ha un pH < 5 . CO2+H2O oHCO3¯ + H

ARPA CAMPANIAProvincia di Avellino

Q uali i problemi del nostro Pianeta?

PIOGGE ACIDE: capiamo come si formano! “Fabbrichiamo” la pioggia acida in laboratorio!

Facciamo una combustione!

Ci occorre: 6 una provetta di vetro 6 un fornellino ad alcol 6 polvere di zolfo SS ++ OO22ŸŸSOSO22 6 un bicchiere d’ acqua naturale 6 una cartina al tornasole

ARPA CAMPANIAProvincia di Avellino

26 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Quali i problemi del nostro Pianeta?

PIOGGE ACIDE: Cosa causano?

Alterazioni degli ecosistemi idrici:un abbassamento del pH in fiumi,mari e laghi possono far scomparire addirittura alcuni pesci (salmoni e trote).

Danni ai monumenti: il carbonato di calcio che costituisce il marmo viene trasformato in solfato di calcio, molto più solubile in acqua, per cui le piogge successive “sciolgono” letteralmente il monumento strato dopo strato.

Corrosione dei metalli: nel caso del rame questo fenomeno si Cu manifesta con la tipica patina verdastra.

ARPA CAMPANIAProvincia diAvellino

27 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Stralci da testi elaborati da ragazzi a seguito dell’ esperienza con ARPAC

28 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

E dulcis in fundo… un simpatico riscontro all’input lanciato ai ragazzi di creare acrostici su ARPAC!

29 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Bibliografia

x Decet F. Boll.Chim. Igien., 44, 331, (1993) x Decet F. Boll.Chim. Igien., 45, 277, (1994) x Zavatti A. Il controllo dell’ ambiente: sintesi delle tecniche di monitoraggio ambientale. 5.1.4 Monitoraggio delle deposizioni secche, umide ed occulte. S. Fuzzi Pitagora editrice Bologna, 1994 x Tartari G. et al.. Boll.Chim. Igien., 49, 89, (1998) x Decet F. Boll.Chim. Igien., 50, 175, (1999) x Mantelli F. et al. Boll.Chim. Igien., 51, 113, (2000) x De Toffol V. e Decet F. Boll.Chim. Igien., 52, 13, (2001) x Quaderni di ARPA PUGLIA Aria di città 4/2003

Linkografia x http://www.r-j.it x http://www5.indire.it:8080 x http.//www.nonsoloaria.com x file://E:\inquinamento_atmosferico.htm x http://leonardodavinci.csa.fi.it

30 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Sezione Grafici

31 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Grafico 1

pH: Stagione Autunno/Inverno- valori min-max-med

7,5

7

6,5

6

5,5 min max 5 med

4,5

4

3,5

3 P1 P2 P3 P4 P5 P6 P7 P8 P9 P10 P12 ATRIPALDA AVELLINO MERCOGLIANO

Grafico 2

pH: Stagione Primavera /Estate- valori min-max-med

8

7,5

7

6,5

min 6 max med

5,5

5

4,5

4 P1 P2 P3 P4 P5 P6 P7 P8 P9 P10 P12

ATRIPALDA AVELLINO MERCOGLIANO

32 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV) Grafico 3

pH: Confronto medie stagionali autunno/inverno-primavera /estate nelle 11 postazioni monitorate

7,5

7

6,5

6 autunno/inverno primavera / estate pH 5,5 Valore medio annuo

5

4,5

4 P1 P2 P3 P4 P5 P6 P7 P8 P9 P10 P12

ATRIPALDA Avellino MERCOGLIANO Grafico 4

Conducibilità: confronto medie stagionali autunno inverno - primavera estate nelle 11 postazioni monitorate

100

90

80

70 Autunno-inverno 60

uS 50 primavera estate

40 Valore medio annuo

30

20

10 p1 p2 p3 p4 p5 p6 p7 p8 p9 p10 p12

ATRIPALDA AVELLINO MERCOGLIANO Grafico 5

NO3: Confronto medie stagionali autunno inverno- primavera estate nelle 11 postazioni monitorate

8

7

6

5 media autunno/inverno

4 Valore medio annuo

3mg/l media primavera/estate 2

1

0 p1 p2 p3 p4 p5 p6 p7 p8 p9 p10 p12

ATRIPALDA AVELLINO MERCOGLIANO 33 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Grafico 6

pH: Confronto valore giornaliero per postazione monitorata

8

P1 7 P2 P3 P4 6 P5 P6 pH 5 P7 P8 P9 4 P10 P12

3 08/06/106 23/11/2005 24/11/2005 28/11/2005 29/11/2005 30/11/2005 01/12/2005 05/12/2005 07/12/2005 09/12/2005 12/12/2005 14/12/2005 19/12/2005 28/12/2005 16/02/2006 21/02/2006 22/02/2006 24/02/2006 28/02/2006 08/03/2006 17/03/2006 20/03/2006 22/03/2006 24/03/2006 06/04/2006 19/04/2006 27/04/2006 01/06/2006 05/06/2006 06/06/2006 07/06/2006

Grafico 7

pH: confronto media giornaliera per comune monitorato

8

7,5

7

6,5

6 Avellino 5,5 Mercogliano pH Atripalda 5

4,5

4

3,5

3 23/11/2005 24/11/2005 28/11/2005 29/11/2005 30/11/2005 01/12/2005 05/12/2005 07/12/2005 09/12/2005 12/12/2005 14/12/2005 19/12/2005 28/12/2005 16/02/2006 21/02/2006 22/02/2006 24/02/2006 28/02/2006 08/03/2006 17/03/2006 20/03/2006 22/03/2006 24/03/2006 06/04/2006 19/04/2006 27/04/2006 01/06/2006 05/06/2006 06/06/2006 07/06/2006 08/06/2006

34 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Grafico 8

pH: medie mensili nelle 11 postazioni monitorate

8

7

6

5 nov di c pH 4 feb mar

3 apr gi u

2

1

0 P1P2 P3 P4 P5 P6 P7 P8 P9 P10 P12 ATRIPALDA AVELLINO MERCOGLIANO

Grafico 9

Conducibilità: medie mensili nelle 11 postazioni monitorate

120

100

80

nov uS dic 60 feb mar apr 40 giu

20

0 p1 p2 p3 p4 p5 p6 p7 p8 p9 p10 p12 ATRIPALDA AVELLINO MERCOGL

Grafico 10

Cl: medie mensili nelle 11 postazioni monitorate

10

9

8

7 nov 6 dic

5 feb mar mg/l 4 apr

3 giu

2

1

0 p1 p2 p3 p4 p5 p6 p7 p8 p9 p10 p12 ATRIPALDA AVELLINO MERCOG

35 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV) Grafico 11

NO3: medie mensili nelle 11 postazioni monitorate

12

10

8 nov

dic 6 feb

mg/l mar

4 apr

2

0 p1 p2 p3 p4 p5 p6 p7 p8 p9 p10 p12 ATRIPALDA AVELLINO MERCOG

Grafico 12

SO4: medie mensili nelle 11 postazioni monitorate

7

6

5

nov

4 dic

feb

mg/l 3 mar apr

2 giu

1

0 p1 p2 p3 p4 p5 p6 p7 p8 p9 p10 p12

ATRIPALDA AVELLINO MERCOG

Grafico 13

NH4: medie mensili nelle 11 postazioni monitorate

1,6

1,4

1,2

1 nov dic

0,8 feb

mg/l mar

0,6 apr giu

0,4

0,2

0 p1 p2 p3 p4 p5 p6 p7 p8 p9 p10 p12 ATRIPALDA AVELLINO MERCOG 36 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV) Grafico 14

Dato medio annuo Ca-Mg-Na- K-NH4 nelle 11 postazioni monitorate

7

6

5

4 Ca Mg

mg/l Na 3 K NH4

2

1

0 P1 P2 P3 P4 P5 P6 P7 P8 P9 P10 P12 ATRIPALDA AVELLINO MERCOGL

Grafico15

Valore medio annuale Cu-Pb-Cr-Ni-Cd nelle 11 postazioni monitorate

14

13

12

11

10

9 Cu 8 Pb 7 Cr ug/l Cd 6 Ni 5

4

3

2

1

0 P1 P2 P3 P4 P5 P6 P7 P8 P9 P10 P12

37 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Grafico16

valore medio annuo di SO4-NO3-CL nelle 11 postazioni monitorate

5

4

SO4 3 NO3

mg/l Cl

2

1 p1 p2 p3 p4 p5 p6 p7 p8 p9 p10 p12

Grafico17

pH: medie mensili per comune monitorato

8,0

7,0

6,0

5,0

Atripalda pH 4,0 Avellino Mercogliano 3,0

2,0

1,0

0,0 nov dic gen feb mar apr mag giu

38 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Grafico18

Incidenza % pioggia acida mensile nei comuni monitorati/ giorni di pioggia monitorati nell'anno

20

18

16

14

12 Avellino 10 Mercogliano Atripalda 8

6

4

2

0 nov dic gen feb mar apr mag giu

Grafico19

incidenza % di pioggia acida mensile nei comuni monitorati/giorni di pioggia monitorati nel mese

80

70

60

50

Avellino 40 Mercogliano Atripalda 30

20

10

0 nov dic gen feb mar apr mag giu

39 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Sezione Tabelle

40 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Tab1

Elenco delle postazioni monitorate

Postazione Comune Indirizzo

P1 Atripalda ARPAC via Tiratore

P2 Atripalda Scuola Elementare “E.DE Amicis” via Roma

P3 Atripalda Scuola Media “Masi” via Pianodardine

P4 Avellino Conservatorio “Cimarosa” via Circumvallazione

P5 Avellino Scuola Materna via S.Tommaso

P6 Avellino Scuola Media “Solimene” V.le Italia

P7 Avellino Scuola Media “D. Alighieri” via Piave

P8 Avellino Scuola Elementare via Scandone

P9 Avellino Scuola Elementare “F. Tedesco” Borgo Ferrovia

P10 Avellino Scuola Elementare “L. Perna” c/da Baccanico

P12 Mercogliano Centro sociale via naz. Torrette

41 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Tab 2 Metodi analitici e strumenti usati durante la campagna di monitoraggio

Analita Metodo Strumento Misura

pH potenziometrico Inolab diretta

conducibilità potenziometrico Inolab diretta

NO2 spettrofotometrico PerkinElmer diretta

Na Cromatografia Dionex DX-120 diretta ionica K diretta Cromatografia ionica Dionex DX –120 NH4 Cromatografia Dionex DX–120 diretta ionica Mg Cromatografia Dionex DX–120 diretta ionica Ca Cromatografia Dionex DX–120 diretta ionica Cl Cromatografia Dionex DX–120 diretta ionica NO3 Cromatografia Dionex DX–120 diretta ionica metalli AA fornetto di PerkinElmer Acidificazione grafite 4100 ZL con HNO3

42 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Tab 3 Medie stagionali di pH e numero di rilevazioni per singola postazione Postazioni Media pH Numero di Media pH Numero di Media Rilevazioni autunno/inverno rilevazioni primavera/estate rilevazioni pH totali Autunno/inverno Primavera/estate Annuale Annue Post.1 5,8 19 7,3 12 6,4 31 Post.2 5,6 17 7 12 6,2 29 Post.3 5,9 14 7 10 6,4 24 Post.4 5,8 15 7 12 6,4 27 Post.5 5,5 17 6,9 12 6,2 29 Post.6 5,7 12 7,1 11 6,4 23 Post.7 5,4 14 6,8 12 6,1 26 Post.8 5,9 11 6,8 11 6,3 22 Post.9 5,4 7 6,7 12 6,3 19 Post.10 6,3 7 6,8 12 6,7 19 Post.12 5,5 11 6,7 10 6,2 21

43 Dipartimento Provinciale di Avelino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV) Tab 4 Tabella riepilogativa Max-Med-Min stagionali di pH per singola postazione

Postazioni Min pH Max pH Med pH Min pH Max pH Med pH autunno/inverno autunno/inverno autunno/inverno primavera/estate primavera/estate primavera/estate Post.1 4,6 7,2 5,8 6,2 7,7 7,3 Post.2 4,5 6,6 5,6 6,1 7,6 7 Post.3 4,6 6,9 5,9 5,9 7,5 7 Post.4 4,5 6,8 5,8 6,7 7,5 7 Post.5 4,4 6,8 5,5 5,6 7,5 6,9 Post.6 4,5 6,9 5,7 6,6 7,5 7,1 Post.7 4,3 6,6 5,4 5,6 7,6 6,8 Post.8 4,9 6,7 5,9 5,9 7,4 6,8 Post.9 4,5 6,6 5,4 5,1 7,6 6,7 Post.10 5,7 6,8 6,3 5,2 7,6 6,8 Post.12 4,6 6,6 5,5 5,8 7,5 6,7 Atripalda Avellino Mercogliano

44 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Tab 5 pH: Dati medi giornalieri per comune monitorato Date Mercogliano Atripalda Avellino 23/11/05 4,7** * 5.3 24/11/05 4,5** * 4,6** 28/11/05 5,5 * 4.7** 29/11/05 4,9** * 4,6** 30/11/05 5,5 * 5,8 01/12/05 5,1 4,6** 5,8 05/12/05 5,3 5** 5,9 07/12/05 4,8** 4,9** 5,3 09/12/05 5,3 5,4 5,8 12/12/05 4,5** 4,9** 4,9** 14/12/05 5,5 * 4,9** 19/12/05 6,4 * 6 28/12/05 5,8 5,8 6,1 16/02/06 5,9 5,1 6,1 21/02/06 6,4 6,4 6,6 22/02/06 6,6 6,5 6,6 24/02/06 6,6 6,6 6,5 28/02/06 6,1 6,2 6,5 08/03/06 5,4 5,8 6,4 17/03/06 6,3 6,6 6,3 20/03/06 7,4 * 6,9 22/03/06 6,7 6,7 7,1 24/03/06 7,0 * * 06/04/06 7,5 7,5 7,5 19/04/06 7,1 7,2 7,3 27/04/06 7,4 * 7,4 01/06/06 7,2 7,4 7,1 05/06/06 6,7 6,8 7,3 06/06/06 76,87,4 07/06/06 6,5 5,9 6,7 08/06/06 77,17,3 Incidenza %piogge acide su base annua*** 5/31=16.1% 4/21= 19% 5/30=16.7%

Atripalda Avellino Mercogliano *assenza di risultati per effettuare la media pH **pH d 5 : giornata di pioggia acida ***base annua: da intendersi come media dell’ intero periodo di monitoraggio

46 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Tab 6 DISTRIBUZIONE MENSILE DEI GIORNI DI PIOGGIA ACIDA/TOTALE GIORNATE DI PIOGGIA MONITORATE NELL’ ANNO NOVEMBRE(%) DICEMBRE(%) GENNAIO FEBBRAIO(%) MARZO(%) APRILE(%) MAGGIO GIUGNO(%) Comuni Atripalda 4*/30** 2*/30** n.d. 0*/30** 0*/30** 0*/30** n.d. 0*/30** (13 %) (6.7 %) (0 %) (0 %) (0 %) (0 %) Avellino 3*/31** 2*/31** n.d. 0*/31** 0*/31** 0*/31** n.d. 0*/31** (9.7 %) (6.4 %) (0 %) (0 %) (0 %) (0 %) Mercogliano n.d. 4*/21** n.d. 0*/21** 0*/21** 0*/21** n.d. 0*/21** (19 %) (0 %) (0 %) (0 %) (0 %)

*: giornate di piogge acide nel mese considerato ** : totale giornate di pioggia monitorate nell’ anno per singolo comune n.d. dato non disponibile DISTRIBUZIONE MENSILE DEI GIORNI DI PIOGGIA ACIDA/ TOTALE GIORNATE DI PIOGGE MONITORATE NEL MESE. Comuni NOVEMBRE(%) DICEMBRE(%) GENNAIO FEBBRAIO(%) MARZO(%) APRILE(%) MAGGIO GIUGNO(%)

Atripalda 4*/5**(80 %) 2*/8**(25 %) n.d. 0*/5**(0 %) 0*/4**(0 %) 0*/3**(0 %) n.d. 0*/5**(0 %)

Avellino 3*/5**(60 %) 2*/8**(25 %) n.d. 0*/5**(0 %) 0*/5**(0 %) 0*/3**(0 %) n.d. 0*/5**(0 %)

Mercogliano n.d. 4*/6**(67 %) n.d. 0*/5**(0 %) 0*/3**(0 %) 0*/2**(0 %) n.d. 0*/5**(0 %)

* : giornate di piogge acide nel mese considerato ** : totale giornate di piogge monitorate nel mese n.d. dato non disponibile

Atripalda Avellino Mercogliano

47 Dipartimento Provinciale di Avellino - Via Tiratore – 83042 Atripalda (AV)

Tab 7

Tabella Riepilogativa delle medie annuali* di tutti i parametri analizzati per comune monitorato N° N° Tot Cond. NO NH SO K Mg Ca Cl Na Cu Pb Cr Cd Ni Comuni pH 3 4 4 Post. Prel. camp. uS mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l mg/l ug/l ug/l ug/l ug/l ug/l validi 6.5 25 3.4 0.6 2.7 1.0 0.9 5.0 3.3 3.4 6.8 1.1 0.4 0.07 1.6 3 30 81 Atripalda

6.5 30 4.6 0.7 2.9 0.9 0.8 4.4 3.1 3.0 8.7 1.0 0.4 0.2 0.9 7 31 160 Avellino

6 30 3.2 0.6 2.2 1.1 0.8 4.0 3.1 2.7 10 0.5 0.5 0.3 0.7 1 21 21 Mercogliano

Atripalda Avellino Mercogliano Per pH e conducibilità sono stati riportati i valori della mediana *Media annuale: da intendersi come media dell’ intero periodo di monitoraggio

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