ANNOPiemontEuropa XXXV - N. 4 - DICEMBRE 2010 Spedizione in A.P. - 70% - FILIALE DI TORINO1

ORGANO DELLA FORZA FEDERALISTA PIEMONTESE È iniziata la battaglia per il bilancio federale europeo a proposta di emettere “Union In tutti i passaggi di potere nella co- goli Stati membri che diventano de- Bonds” europei, portata avanti struzione delle istituzioni europee, la bitori dell’agenzia federale del de- LL da molti anni dai federalisti è resistenza degli Stati nazionali ha im- bito, mentre i possessori di tali oggi al centro del dibattito politico pedito di prendere la decisione di “Union Bonds” sono garantiti dal- europeo. Come era accaduto per la avanzare verso nuovi poteri federali l’agenzia europea, secondo lo sche- moneta europea la proposta fede- sino a quando un susseguirsi di crisi ma introdotto negli Stati Uniti, subi- ralista accolta all’inizio dal più tota- sempre più difficili da controllare non to dopo la creazione della federa- le scetticismo non solo dalla classe a messo in discussione il processo di zione americana dal Segretario del politica ma anche da economisti e integrazione: oggi è il turno dell’euro. Tesoro Alexander Hamilton; giornalisti diventa dopo la crisi il pro- La moneta europea, e con essa lo stes- blema da affrontare. so processo di integrazione, non si sal- -titoli per finanziare infrastrutture ed Creare con il Trattato di Roma un vano con la dichiarazione che l’euro altri investimenti di interesse comu- mercato comune con una unica ta- è solido ed indispensabile per il be- ne europeo, come potrebbe essere riffa doganale esterna non è basta- nessere degli europei ma cedendo il programma Galileo, di cui l’agen- to ed fu necessario, prima che il si- potere ad istituzioni federali comuni. zia federale emittente ne diverrebbe stema implodesse, darsi regole co- L’Europa è più solida economicamen- proprietaria al fine di poter rimbor- muni all’interno da cui il progetto di te e finanziariamente degli Stati Uniti sare i titoli emessi, con il reddito del- Delors del mercato unico adottato che soffrono di enormi deficit sia di le opere realizzate, sia pure in un con l’Atto Unico del 1986; si è poi bilancio pubblico che della bilancia dei lungo arco di tempo; tentato di aggirare le regole comuni pagamenti ed hanno un più elevato con le svalutazioni monetarie ma indebitamente privato ma il mercato -titoli garantiti dal bilancio del- dopo numerose crisi valutarie si è attacca l’Europa perché ritiene che l’Unione Europea, istituendo risorse arrivati al Trattato di Maastricht ed essa si possa nuovamente dividere e proprie dell’Unione ed in particola- all’euro introdotto nel 1999. L’euro cadere così in crisi. re la “carbon tax” per finanziare la senza una politica economica unifi- Il progetto di emissione di “Union ricerca e la riconversione ecologica cata sostenuta da un bilancio fede- Bonds” riguarda tre diverse tipolo- dell’economia europea. Tale propo- rale non può reggere a lungo e la gie di emissione: sta era un aspetto essenziale del pia- crisi greca dello scorso anno ha no sul rilancio dello sviluppo econo- messo a nudo il punto di debolezza - titoli “europei” in sostituzione al- mico proposto da Delors all’indoma- della costruzione comunitaria. meno parziale di titoli emessi dai sin- ni della creazione dell’euro.

Forum europeo Attività europea del Consiglio regionale Diventiamo cittadini europei

Consulta regionale europea Tommaso Padoa-Schioppa. Un padre dell’euro, scomparso il 18 dicembre 2010 2 Dicembre 2010

Con il “Fondo Europeo di Stabilità Fi- desco Merkel di riformare il Trattato sotto l’impulso del Gruppo Spinelli nanziaria”, varato dai paesi dell’euro di Lisbona . Se si riapre il cantiere co- guidato da Verhofstadt e Cohn Ben- nel momento più acuto della crisi gre- stituzionale europeo sarà però impos- dit, nel rigettare il bilancio per il 2011 ca, si sono poste le basi per un’azione sibile raggiungere un accordo che non è corretta. Non si tratta di concede- europea sul debito pubblico. Il Fondo comprenda anche l’evoluzione nel re al Parlamento un aumento sim- ha enormi limiti, molto simili a quelli campo della sicurezza affrontando il bolico di pochi miliardi di euro ma previsti dagli accordi istitutivi del Si- nodo dell’unione politica rifiutato a di affrontare il problema delle “ri- stema Monetario Europeo ma ha la Maastricht dalla Francia. sorse proprie” e quindi della “car- potenzialità, come accadde per lo SME Se l’obiettivo di stabilizzare le finanze bon tax” per rilanciare lo sviluppo. e sotto le pressioni delle crisi, di evol- degli Stati membri sarà perseguito Per aprire la discussione in Europa è vere da una struttura sostanzialmente nei prossimi mesi - e non potrà es- opportuno sostenere l’idea, più vol- intergovernativa ad “agenzia federa- sere altrimenti pena attacchi sem- te richiamata dal Presidente della le del debito pubblico”. Nel corso del- pre più forti dal mercato internazio- Commissione bilancio del PE, La- la battaglia per realizzare tale evolu- nale - verrà impedita ogni politica massoure, di convocare - per deci- zione si dovranno però trovare, come dissennata di indebitamento da par- dere sul futuro del bilancio comuni- nel caso della moneta, le garanzie da te degli Stati ma sarà indispensabile tario - una riunione congiunta del dare, in particolare alla Germania, che il livello europeo si faccia carico PE e dei parlamenti nazionali: il Par- che il Fondo servirà a mettere sotto del rilancio dell’economia europea lamento italiano dovrebbe sostene- controllo la politica fiscale degli Stati con l’attivazione della seconda e ter- re con forza la proposta come ac- membri, che dovranno rinunciare alla za tipologia di “Union Bonds”. cadde già nel 1990 quando furono loro sovranità in materia, e non esse- Le discussioni in corso sulla stabiliz- convocate a Roma le “Assise euro- re uno strumento che facilita il lassi- zazione finanziaria hanno quindi un pee” tappa importante nel cammi- smo finanziario. Tali garanzie dovran- legame diretto con lo scontro che si no verso Maastricht. no avere valenza costituzionale. Sarà è aperto tra Parlamento europeo e La Federazione europea leggera di pertanto necessario affrontare la ri- Consiglio sul bilancio. La posizione cui parla nuovamente Emma Boni- chiesta avanzata dal Cancelliere te- assunta dal Parlamento europeo, no avrà nei prossimi mesi l’occasio- ne di compiere un passo rilevante con il dibattito sul “bilancio federa- SOMMARIO le” chiesto con insistenza per fron- teggiare la crisi dal Presidente della 1 È iniziata la battaglia per il bilancio federale europeo di Alfonso Iozzo Banca Centrale Europea, Trichet. 3 Il Comitato centrale MFE apre il dibattito congressuale Ai federalisti non può bastare la sod- 3 Il Comitato federale UEF per una fiscalità federale europea disfazione di vedere le proprie propo- 4 Il Consiglio Italiano del Movimento Europeo ste al centro del dibattito europeo: essi 5 Il lancio ufficiale del Gruppo Spinelli devono proseguire l’azione di mobili- tazione dei cittadini, delle forze della 6 per una Federazione europea società civile, dei partiti, dei sindacati, 7 È scomparso Dacirio Ghizzi Ghidorzi degli Enti locali per sfruttare l’occasio- 8 Ricordo di Filadelfio Basile ne della crisi per forzare il Parlamento 8 Ci ha lasciato Tommaso Padoa-Schioppa europeo e gli Stati più sensibili per ri- 9 Obiettivi e priorità dopo Cancùn di Monica Frassoni proporre la ripresa del cammino ver- 10 L’Europa vista dall’America di Emilio Cornagliotti so la federazione europea. La crisi del- l’euro si supererà solo se il mercato 13 L’Europa in un mondo sottosopra di Giorgio S. Frankel internazionale capirà che l’Europa ha 15 Migrazioni e politiche di inclusione nel mondo globalizzato di Grazia Borgna ripreso la marcia verso l’unità accan- 18 Riflessioni sul 150° anniversario dell’Unità d’Italia di Ottorino Bartolini tonando le velleità nazionalistiche che 19 Caso Fiat e scelte produttive per l’Italia di Alfonso Sabatino negli ultimi anni avevano fatto brec- 22 Il contributo di Francesco Rossolillo alla cultura federalista di Sergio Pistone cia anche nei paesi più profondamen- 28 Consiglio regionale del Piemonte te ancorati alla scelta europea. Resta una constatazione: gli Stati na- • Forum europeo zionali sono ostacolo all’unificazione L’Europa ha bisogno di un’anima di Gianna Pentenero europea ma ne diventano strumento • Attività europea del Consiglio regionale solo sotto la pressione delle crisi del Insediata la Consulta europea processo di integrazione. Se, all’indo- Valerio Cattaneo eletto Presidente dell’AICCRE Piemonte mani dell’entrata in vigore del Tratta- • Diventiamo cittadini europei to di Lisbona, la Francia avesse pro- posto alla Germania ed agli altri pae- Il seminario di aggiornamento per insegnanti si disponibili di attuare la cooperazio- Trecento studenti a lezione di federalismo e cittadinanza ne strutturata in materia di difesa pre- Strasburgo: cuore e radice dell’Europa di Gianni Giordano vista dall’art. 42, accompagnata dal- 33 Proposte in vista della Conferenza dell’ONU sul clima di Cancùn di Liliana Digiacomo la disponibilità di gestire in comune 35 Il contributo di Mario Albertini al pensiero federalista di Massimo Malcovati con gli altri Stati partecipanti il seggio 37 Dio, rischio della società globalizzata di Ulrich Beck nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU, il mondo avrebbe percepito che l’Eu- 38 Nasce a Torino il Movimento dei Movimenti ropa aveva ripreso la marcia verso 39 Il Direttivo regionale AICCRE l’unità ed il mercato internazionale si 39 Un caso esemplare di cooperazione decentrata sarebbe diretto verso altri obiettivi e 40 Altre attività sarebbe stata evitata all’Europa una 43 Libri difficile e dura sfida. Alfonso Iozzo PiemontEuropa 3

La lotta federalista Il Comitato centrale MFE apre il dibattito congressuale Sabato 20 novembre il Comitato me regionale non condiviso da altri menti in atto a livello internazionale centrale del MFE si è aperto a Roma paesi dell’Asia meridionale, il Presi- e sull’adozione del nuovo paradig- con la relazione del Presidente Lu- dente Levi ha sottolineato i limiti del ma strategico da parte della NATO cio Levi al quale ha fatto seguito la nuovo Patto di stabilità negoziato dai che ha consentito di allentare la cre- relazione del Segretario nazionale paesi europei. Patto che insiste sul scente tensione USA-Russia a seguito Giorgio Anselmi. Levi ha sottolinea- rigore fiscale, sul coordinamento della nuova dislocazione dello scu- to la redistribuzione del potere mon- delle politiche di bilancio nazionale do antimissilistico. Per quanto riguar- diale a favore dei BRIC con l’affer- mentre tralascia la possibilità di av- da il ruolo del Parlamento europeo mazione del G20 e la parziale rifor- viare una nuova politica di sviluppo e la strategia federalista, Anselmi, ha ma delle quote nel FMI. Il potere sostenibile per l’Unione, non affronta rilevato l’ancora insufficiente capa- militare degli USA è incapace di as- il problema delle risorse proprie per cità di incidenza politica delle istitu- sicurare la pace in Iraq e Afghani- il bilancio UE e delle procedure de- zioni europee nella guida del pro- stan e tra Washington e Pechino è in mocratiche di approvazione. Il Trat- cesso di unificazione e la necessità corso un confronto monetario che tato di Lisbona non permette di af- di contare ancora sulla condivisione potrà essere superato solo con il pro- frontare questi problemi. Ha saluto in- delle istanze federaliste da parte di getto federalista della moneta mon- fine con favore l’accordo tra l’Inter- alcuni governi, in primis quello fran- diale. Di qui l’importanza della con- gruppo federalista al Parlamento cese e tedesco. Infine il Segretario ferenza mondiale che si terrà in Cina europeo e il Gruppo Spinelli. Affron- nazionale si è espresso a favore di nel 2011 su iniziativa del Presidente tando la preparazione del prossimo Gorizia per lo svolgimento del XXV francese Nicolas Sarkozy e del Pre- Congresso nazionale del MFE il Pre- Congresso nazionale MFE nei giorni sidente cinese Hu Jintao. Dopo ave- sidente ha spronato i giovani a un 11,12 e 13 marzo 2011. re denunciato la pericolosità dell’in- maggiore impegno federalista per po- Dopo un intenso dibattito, la riunione gresso dell’India nel Consiglio di Si- tere realizzare il necessario ricambio si è chiusa con l’approvazione della curezza ONU, proposta dal Presiden- generazionale alla guida del Movi- mozione sulla situazione europea e te Obama, in quanto riconoscereb- mento. Anche il Segretario naziona- mondiale e della Dichiarazione sulla be a New Dehli un ruolo di gendar- le Anselmi si è soffermato sui cambia- crisi dell’euro e dell’Italia (www.mfe.it). Il Comitato federale UEF per una fiscalità federale europea Il Comitato Federale (CF) dell’UEF che sta incontrando la Commissio- ferma che il CF dell’UEF si “ram- del 30-31 ottobre, a Bruxelles, è ne con i governi nazionali, in mag- marica che la Commissione euro- stato preceduto, venerdì 29 otto- gioranza ostili a un rafforzamento pea consideri ancora la dimensio- bre, da una riunione dei rappre- e a una autonomia di bilancio del- ne del bilancio come un tabù”, sentanti delle sezioni nazionali che l’UE. Lewandowski ha riconosciu- sostiene inoltre le proposte del Pre- ha fatto il punto sull’azione comu- to la fondatezza dell’orientamen- sidente della Commissione bilan- ne dell’UEF. Philipp Agathonos ha to federalista: per un bilancio più cio del Parlamento europeo, La- presentato una rassegna minuzio- consistente e finanziato con risor- massoure, che in una situazione di sa dello stato dell’organizzazione se proprie, per una maggiore co- grave crisi economica fa rilevare in ogni sezione nazionale e la di- esione dell’Unione Economica e come “consistenti risparmi si possa- scussione generale sulla campa- Monetaria, per garantire una cre- no ottenere dall’accorpamento di gna ha fatto registrare l’esistenza scita autonoma dell’economia eu- alcune spese nazionali - come la ri- di una significativa differenza di ropea. Sabato 30 ottobre Dome- cerca scientifica, gli aiuti allo svilup- approccio tra le varie sezioni na- nico Moro ha presentato, nella po e la difesa – nel bilancio euro- zionali nonostante il “Framework Commissione sulla politica estera peo” e chiede al Parlamento euro- of action” approvato nel CF di mar- dell’UE, una relazione sulla coo- peo “di sfruttare tutti i nuovi poteri zo. Occorre quindi prendere atto perazione strutturata nella difesa; a lui conferiti dal Trattato di Lisbo- di queste divergenze e fare uno Guido Montani, nella Commissio- na” per coinvolgere i cittadini euro- sforzo per avvicinare ulteriormen- ne economica, ha introdotto la di- pei e i loro rappresentanti in una ri- te i punti di vista prima del Con- scussione sul problema della fisca- forma che li riguarda direttamente. gresso UEF del 2011. lità europea. Questa Commissio- Infine, il presidente della JEF, Philip- La discussione con il Commissario ne ha anche presentato una mo- pe Adriaenssens, ha presentato le al Bilancio Janusz Lewandowski ha zione al CF che l’ha approvata a proposte d’azione della JEF per l’Ini- fatto, poi, emergere le difficoltà maggioranza. Nella mozione si af- ziativa dei cittadini europei. 4 Dicembre 2010 Il Consiglio Italiano del Movimento Europeo Il Consiglio nazionale straordinario del Consiglio Italiano del Movimento Europeo ha eletto Pier Virgilio Dastoli Presiden- te e Stefano Milia Segretario generale. Il 26 ottobre 2010 prima della riunio- l’unità federale europea l’unico stru- diale ben maggiore, semplicemente ne ha avuto luogo un incontro pub- mento in grado di restituire identità e decidendo di strutturarsi in modo più blico, convocato in occasione della soggettività all’agire politico. Gozi ha unitario verso l’esterno. Verhofstadt ha recente uscita del volume Altiero Spi- quindi invitato tutti coloro che oggi citato come esempio l’auspicabile de- nelli: il pensiero e l’azione per la Fe- ancora ritengono che l’interesse euro- cisione da parte dei paesi dell’Euro- derazione europea (a cura di Umber- peo vada sempre e comunque privile- gruppo di unire i loro diritti di voto nel to Morelli, Milano, Giuffrè 2010) a cui giato rispetto a quello nazionale ad una Board del Fondo Monetario Interna- hanno partecipato Pier Virgilio Dastoli, decisa e visibile battaglia sia dentro che zionale. Il leader dell’ALDE ha poi spie- Guy Verhofstadt, Sandro Gozi e Ser- fuori dalle istituzioni. Sergio Pistone ha gato le ragioni della creazione del gio Pistone. evidenziato che, come sempre, la leg- Gruppo Spinelli, che ha l’ambizioso La concretezza di e i ge dell’autoconservazione del potere obiettivo di chiamare a raccolta tutti i notevoli risultati da lui raggiunti du- ha di fatto impedito ai governi nazio- pro-europei, dando loro l’occasione di rante i suoi diversi incarichi presso le nali di realizzare il necessario salto di mobilitarsi e dì incidere politicamente istituzioni europee hanno costituito qualità nel processo di integrazione per costruire un’Europa postnazionale l’elemento centrale dell’intervento di europea, se non quando un soggetto dei cittadini. Il progetto federalista avrà Dastoli, che ha sottolineato come an- esterno, evidenziando le contraddizioni un ruolo fondamentale nell’indicare il che oggi elementi essenziali del rilan- insite nelle soluzioni di tipo prevalen- cammino da percorrere. Verhofstadt, cio del processo di integrazione, at- temente intergovernativo, abbia dimo- ricordando l’azione della presidenza traverso una nuova decisa azione del strato la maggiore efficacia delle scel- italiana nel vertice del 1985, ritiene che Parlamento europeo, rimangano la te di tipo federale. Oggi il punto di queste posizioni possano fare la diffe- definizione di un progetto preciso, di maggiore debolezza è rappresentan- renza. La prime occasioni da sfruttare un’agenda e di un metodo di mobili- do dalla mancanza dì un vero gover- per rilanciare a breve una mobilitazio- tazione, sempre tenendo presente che no europeo, in grado di affrontare con ne ampia a favore dell’Europa federa- la Federazione europea deve essere successo le varie problematiche lega- le sono la questione dei bilancio euro- pronta a costituirsi anche solamente te alla grave crisi economico-finanzia- peo, che dovrà essere aumentato e tra coloro che ne sostengano sincera- ria. Tocca al Parlamento europeo rilan- reso più indipendente dai contributi mente le finalità, senza dover atten- ciare il progetto costituzionale, co- nazionali attraverso una tassazione dere la ricerca dell’unanimità. struendo intorno ad esso un ampio diretta europea, nonché la creazione La modernità del pensiero spinelliano consenso popolare ed un vero fronte di una lista elettorale transfrontaliera è invece stato il tema dominante del- democratico europeo. Verhofstadt ha da realizzarsi prima delle prossime ele- l’intervento di Sandro Gozi, il quale ha con molta convinzione ribadito che, zioni nel 2014. messo in luce come tale pensiero indi- malgrado l’opzione federalista in Eu- Durante il Consiglio nazionale stra- chi la strada più valida per una società ropa sia oggi costretta a giocare in di- ordinario del CIME, tenutosi al termi- avviata verso una postglobalità che fensiva, sia sul fronte governativo che ne del convegno, si è concluso il rin- comporta nuove pericolose forme di su quello dei cittadini, essa rimane novo degli organi con l’elezione delle chiusura delle classi politiche naziona- l’unica vera soluzione valida. Nella due cariche rimaste ancora in sospe- li. Questa strada è l’unica in grado di quotidianità della politica servirebbe- so dopo il CN del mese di giugno. I mettere palesemente in evidenza che ro costantemente soluzioni di tipo fe- rappresentanti delle organizzazioni la politica nazionale oggi non rappre- derale e sono tantissimi gli esempi con- associate presenti hanno eletto per senta altro che una deleteria finzione, creti di come molto rapidamente l’Eu- acclamazione Pier Virgilio Dastoli Pre- mentre è proprio la costruzione del- ropa potrebbe acquisire un peso mon- sidente del CIME e Stefano Milia Se- gretario generale. Un incarico speciale di Vice Presiden- te responsabile per il rafforzamento dell’azione europeista e federalista a livello interparlamentare è stato affi- dato all’on. Sandro Gozi. Sono stati anche riconfermati come Vice Presi- denti Sergio Pistone e il Sen. Giaco- mo Santini, mentre sono stati designa- ti quali membri dei Consiglio di presi- denza Beatrice Rangoni Machiavelli, Leonardo Cesaretti, Silvano Marse- glia, Raffaele Vanni e Dario Velo. Completa l’organico CIME la riconfer- ma dì Amedeo Checcacci nel ruolo di Tesoriere. Nella riunione del 16 dicembre suc- cessivo, il Consiglio nazionale ha elet- to come quarto presidente del CIME Da sinistra: Stefano Milia, Pier Virgilio Dastoli, Valerio Zanone l’ex Ambasciatore Rocco Cangelosi. PiemontEuropa 5 Il lancio ufficiale del Gruppo Spinelli Di fronte a molti parlamentari eu- alla visione federalista sull’integra- nelliani sono ansiosi di sfruttare ropei intervenuti per l’occasione, zione, metteremo in cantiere dei per mettere sotto la lente ancora tra cui anche il Presidente Buzek, dibattiti federalisti e in generale ci una volta i temi istituzionali. il 10 novembre 2010 è stato pre- schiereremo a favore degli interessi Gianni Pittella, Vice-Presidente del sentato ufficialmente al Parlamento europei: il federalismo non sarà Parlamento europeo e membro del europeo il Gruppo Spinelli. Nato più un tabù. Non possiamo accet- Gruppo Spinelli, è andato ancora nel dopo cena da una iniziativa di tare un’Europa intergovernativa più lontano, proponendo una nuo- Guy Verhofstadt, Presidente del con il Consiglio europeo a scandi- va Convenzione. gruppo ALDE e convinto federali- re i tempi per l’integrazione», ha Una sfida che dovrà affrontare il neo- sta, e Daniel Cohn-Bendit, Co-Pre- detto Verhofstadt. nato Gruppo sarà la comunicazione sidente dei Verdi, il Gruppo Spinelli «La nostra missione è semplice: do- con il mondo esterno. Come ricorda- funzionerà come un network tra i vremmo mettere l’Europa al primo to dal presidente Buzek, le capitali na- parlamentari europei per promuo- posto e difendere il metodo comu- zionali sono ancora per molti versi le vere azioni, riflessioni ed interventi nitario», ha aggiunto. padrone dei Trattati. Il Gruppo dialo- dentro e fuori il Parlamento euro- Andrew Duff e Sergio Cofferati gherà con i governi e i parlamenti na- peo con l’obiettivo di creare un’Eu- sono stati incaricati di copresiede- zionali, con la Commissione europea, ropa federale. re il gruppo. con i cittadini, le organizzazioni non «Organizzeremo due volte l’anno La prossima revisione dei Trattati governative e i centri di ricerca che un Consiglio ombra per dar voce offrirà una possibilità che gli spi- vogliono più Europa.

AUSE — Centro Studi sul Federalismo — Domus Mazziniana

Con la collaborazione della Consulta Europea del Consiglio Regionale del Piemonte con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Torino nell’ambito delle celebrazioni del Comitato nazionale per i 150 anni dell’unità d’Italia con il patrocinio della Rappresentanza a Milano della Commissione europea L’Italia e l’unità europea dal Risorgimento a oggi

Torino, Archivio di Stato: 18 –19 maggio 2011 con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Programma

Mercoledì 18 maggio Giovedì 19 maggio

Ore 9,30 – I sessione Ore 9,00 - III sessione Il Risorgimento e l’unità europea L’avvio del processo di unificazione europea

Federalismo e confederalismo Ore 15,00 – IV sessione Dall’elezione diretta del Parlamento Europeo Ore 15,00 – II sessione al Trattato di Lisbona Dall’affermazione del nazionalismo alla Resistenza Verso l’Atto Unico Europeo

- L’Italia tra le due guerre - La Resistenza e l’unità europea

E’ prevista la partecipazione di numerosi e qualificati studiosi 6 Dicembre 2010 Emma Bonino per una Federazione leggera Il 17 dicembre “La Stampa” ha pubblicato una Lettera di Emma Bonino, Vicepresidente del Senato, che fin dal titolo indicava molto bene la vera ed unica soluzione dei problemi che affliggono oggi l’Unione Europea: “L’euro si salva se esiste anche l’Europa”. Visto l’interesse suscitato dall’intervento, anche al di fuori dei confini nazionali, ne pubblichia- mo integralmente il testo. Il MFE ha risposto ad Emma Bonino con una lettera del Presidente Lucio Levi. Caro direttore, zione della ricchezza) ed esterni tre a una banca centrale - quella in un clima da penultima spiaggia, (bilancia dei pagamenti). l’abbiamo anche noi - anche un Te- i ministri delle Finanze dell’UE pre- Insomma, se solo riuscissimo a ve- soro che amministra un bilancio fe- parano il Consiglio del 16 dicem- derci come un tutto, come un in- derale di dimensioni sufficienti a sta- bre che avrà all’ordine del giorno sieme, la nostra percezione di noi bilizzare il sistema quando c’è biso- varie proposte di ingegneria finan- stessi, abitanti dell’Unione Europea gno, aiutando gli Stati in difficoltà ziaria. - e dell’eurozona in particolare - con la manovra fiscale - eventi or- Tutte alla ricerca dello stesso ef- sarebbe assai più serena. E ci sem- dinari cui nessuno presta particola- fetto: calmare i mercati. Funzio- brerebbe assurdo che qualcuno re attenzione, diversamente dai no- nerà? Servirà a toglierci dai guai? possa mettere in discussione la so- stri continui vertici e dai nostri robo- Eppure, se facessimo lo sforzo di pravvivenza della nostra moneta, anti annunci di questa o quella ma- sollevare per qualche istante lo l’euro. Ma, appunto, il problema è novra di stabilizzazione che, a sguardo per osservarci da fuori, che non siamo un unico politico e i quanto pare, non stabilizza mai scopriremmo che l’area dove vi- mercati lo vedono bene: non si niente. viamo non solo è una delle più ric- “calmano” per questo e non, come Per uscire davvero da questa crisi, che dei mondo, ma gode anche si tende a credere, per la “troppa” per stabilizzare davvero l’euro, di una discreta crescita post-crisi, diversità tra paesi europei che pure l’Europa deve dunque affrettarsi a distribuisce più equamente che esiste. Ma se si guarda agli spread convincere i mercati e il resto del altrove il reddito che crea, non ha sugli strumenti di assicurazione dei mondo che la sua unità politica contratto debiti impossibili da ri- titoli pubblici (credit default swaps), non può essere messa in discus- pagare e mantiene col resto del la California e l’Illinois sono più a sione. E l’unico modo per farlo è mondo conti in sostanziale equi- rischio di fallimento del Portogallo muoversi subito per renderla più librio. Quest’area, l’area dove vi- e della Spagna. Eppure i conti del- credibile, approfondendola. viamo, è l’eurozona. Certo, la la California e dell’Illinois non mi- Come? Per esempio creando un Cina e l’India crescono a un rit- nacciano l’unione monetaria cui bilancio federale al servizio di vere mo più serrato, ma ci vorrà anco- appartengono, mentre quelli del funzioni di governo, che finanzi la ra parecchio tempo prima che il Portogallo e della Spagna sì. E il fornitura di beni pubblici impor- tenore di vita dei loro cittadini motivo di questa situazione para- tanti, come la difesa, la diploma- raggiunga il nostro. Non c’è nem- dossale, è solo e soltanto politico: zia, i grandi programmi di ricerca meno ragione d’invidiare il Giap- nessuno si sogna di mettere in di- scientifica, le reti infrastrutturali pone, la cui economia ristagna da scussione l’unità politica degli Stati transeuropee, la sicurezza dei traf- quasi vent’anni e il cui debito Uniti, mentre l’unità politica del- fici commerciali e delle persone sul pubblico è due volte il PIL. O gli l’eurozona e dell’Unione Europea modello della home security ame- Stati Uniti, con i loro assai più ancora non c’è. ricana. Non stiamo parlando del marcati squilibri interni (distribu- Unità politica vuoi dire avere, ol- mostro che turba i sonni degli eu- roscettici britannici - il Superstato europeo. Al contrario stiamo par- lando di una Federazione legge- ra, che assorba non più del 5% del PIL europeo per assolvere alle fun- zioni di governo cui abbiamo ac- cennato - contro il 20% circa del PIL che va al bilancio federale sta- tunitense e contro l’1% dell’attua- le bilancio comunitario che serve solo a distribuire sussidi a destra e a manca. Incidentalmente, il 5% del PIL europeo corrisponde a cir- ca 650 miliardi di euro, più o meno l’ordine di grandezza dell’attuale fondo di stabilizzazione. Lo sforzo di immaginazione richie- sto agli europei per creare una Federazione leggera è quello del federalismo di Spinelli, Monnet e Adenauer adattato al XXI Secolo, un approccio che prenda sempli- cemente atto della realtà: che gli Emma Bonino eserciti nazionali in Europa non PiemontEuropa 7 hanno più alcun senso, visto che Onorevole Bonino, per raggiungere questo obiettivo è nessuno minaccia alcuna integri- i federalisti condividono la sua ana- sufficiente una procedura di revi- tà territoriale; che certa scienza ha lisi, apparsa su La Stampa del 7 di- sione semplificata; bisogno di una scala che nessuno cembre, secondo la quale l’euro non - il dibattito sulla ripartizione del- Stato nazionale europeo può più si salva senza un bilancio federale e le risorse fiscali tra l’UE e gli Stati assicurare; che le reti infrastruttu- sono d’accordo anche che l’ammon- membri (e quindi anche sull’incre- rali esistono già a supporto del tare del bilancio non debba supera- mento delle risorse proprie dell’UE) mercato interno ma le finanziamo re il 5% del PIL europeo. La “Fede- deve avvenire nell’ambito di Assi- male, a pezzi e bocconi, ciascuno razione leggera” risponde piena- se rappresentative del Parlamento per conto suo; che l’unione doga- mente alla sfida di dare un governo europeo e dei Parlamenti nazionali nale è già una competenza esclu- efficace all’economia e alla politica (sul modello delle Assise di Roma siva dell’Unione di oggi ed è ridi- estera e di sicurezza dell’Unione. del 1990, che aprirono la via al colo affidarla a 27 diverse orga- Questo obiettivo è diventato oggi Trattato di Maastricht), in confor- nizzazioni nazionali distinte e se- possibile. Ma come arrivarci? mità con il principio che il potere parate. di bilancio appartiene ai Parlamen- Un federazione, dunque, ma una Mi permetto di proporle alcuni ti; Federazione leggera. Se avessimo orientamenti, che sono al centro - la decisione sugli assetti costitu- il coraggio di farla ora, subito, i delle discussioni che si svolgono zionali dei poteri di bilancio del- mercati e il mondo avrebbero non nel MFE, sulle iniziative da intra- l’UE deve essere presa da una Con- solo il segnale chiaro e forte che prendere per affrontare i nodi che venzione costituente europea, la la nostra unità politica non è in di- l’aggravarsi della crisi impone di quale dovrà anche decidere sui scussione, ma saprebbero anche sciogliere. Schematizzando, credo poteri e sulle competenze relative che abbiamo finalmente un bilan- si possa dire che: all’unificazione della politica este- cio federale di dimensioni suffi- - il rigore nei bilanci degli Stati, che ra e di sicurezza; cienti a rendere la stabilizzazione a ragione esige il governo tedesco, - all’UE deve essere attribuito il po- macroeconomica dell’Europa una non basta; tere di parlare a nome degli Stati faccenda d’ordinaria amministra- - occorre promuovere lo sviluppo, membri nel Fondo Monetario In- zione. ma secondo un nuovo modello ternazionale, nella Banca Mondiale Poco dopo il lancio del progetto di ecologicamente e socialmente so- e nel Consiglio di Sicurezza del- Jacques Delors sul mercato unico, stenibile; l’ONU, come già avviene nell’Or- il rapporto Cecchini documentò “i - questa è la via maestra per ricu- ganizzazione Mondiale del Com- costi della non Europa”, quelli che perare il consenso dei cittadini ver- mercio e nella FAO, e, in attesa che derivavano dal persistente frazio- so il progetto europeo; l’Unione Economica e Monetaria si namento del mercato europeo lun- - gli investimenti nei beni pubblici estenda a tutti i membri dell’UE, go linee nazionali. E poiché erano europei da lei indicati devono es- ai paesi dell’Eurogruppo deve es- davvero fatti, l’idea di Delors ne sere finanziati tramite risorse pro- sere conferita una rappresentan- ricevette grande impulso. prie (per esempio una carbon tax) za unica in seno al Fondo Moneta- Oggi non c’è bisogno di un rap- e Union bonds rimborsabili nel cor- rio Internazionale. porto di esperti. I costi della non so del tempo; Europa sono sotto gli occhi di tutti, - il Fondo Europeo di Stabilizza- Sono convinto che un’iniziativa nei gravissimi e perduranti sacrifi- zione Finanziaria deve evolvere congiunta del PR e del MFE sul ri- ci richiesti ai nostri concittadini - da mero meccanismo intergover- lancio del progetto federale euro- un freno all’economia europea nel nativo, qual è ora, in Agenzia fe- peo potrebbe dare maggior peso suo complesso - e nell’inutile con- derale del debito pubblico, per alle nostre rivendicazioni. vivenza con gli angosciosi dubbi sul garantire il rigore nella gestione futuro dell’euro e dell’intero pro- del debito; Con viva cordialità. getto europeo. Fugarli è non solo - il nuovo Patto di Stabilità e di Cre- urgente. E’ anche pienamente nel- scita deve avere rilievo costituzio- le nostre possibilità nale e ciò esige che si ponga mano Lucio Levi . alla revisione del Trattato di Lisbo- (Presidente del Emma Bonino na, come chiede la Germania, e Movimento Federalista Europo) È scomparso Dacirio Ghizzi Ghidorzi Nel dicembre 1953 Dacirio rappresentanti di varie nazioni cò la nomina di un parlamenta- Ghizzi Ghidorzi divenne segreta- europee, il Partito Democratico re per una manciata di voti. Nel rio della sezione di Mantova del Federalista Europeo, di cui fu Se- 1980 un giovane Umberto Bossi MFE e successivamente Segreta- gretario generale e lo portò alla venne cooptato nel Consiglio del rio provinciale portando questa fusione con l’Internazionale Fe- PFE, in rappresentanza di Auto- sezione a diventare la più impor- deralista dell’austriaco Otto nomia Lombarda, e si stabilì tra tante d’Italia con oltre mille Molden al Congresso di Ginevra loro una forte amicizia. Succes- iscritti. Dopo la caduta del Trat- del 1974, dando origine al Par- sivamente, le loro strade si divi- tato per la Comunità Europea di tito Federalista Europeo. Il PFE sero perché Bossi voleva l’indi- Difesa, sostenne la necessità del- prese parte nel 1979 alle elezio- pendenza della Lombardia da la creazione di un partito euro- ni per il primo Parlamento euro- Roma e nel 1982 a Novara si di- peo, democratico e federalista. peo a fianco dell’Union Val- chiarò contrario a un governo Nel 1959 fondò a Mantova, con dôtaine di Bruno Salvatori, man- europeo sopranazionale. 8 Dicembre 2010 Ricordo di Filadelfio Basile E’ immaturamente scomparto a derni dell’Intergruppo e l’Antolo- Eletto nel 2001 al Senato della Catania l’amico Filadelfio Basile, gia dei Pensatori Federalisti Sici- Repubblica continuò a persegui- docente di Economia ed Estimo liani (pubblicata nel 2000 come re il suo impegno europeista e fe- rurale nella locale Università Quaderno n. 3). deralista, sia nelle Commissioni presso la quale aveva anche te- parlamentari riguardanti l’Unio- nuto, per vari anni, i corsi della ne Europea sia dando vita all’In- Cattedra “Jean Monnet”. tergruppo Federalista. Un parti- Ci piace ricordare, tra le multi- colare ricordo del suo qualifica- formi attività espresse, il suo im- to impegno è collegato all’azio- pegno di federalista convinto sin ne di sprone e consulenza svolta dal 1982 quando ancora fre- quale unico componente sicilia- quentava l’Università di Lovanio, no della Convenzione Europea. in qualità di borsista, ma contem- Concluso il mandato parlamen- poraneamente era impegnato tare nel 2006, diminuiti gli im- nelle attività della Sezione di Ca- pegni istituzionali e politici, si tania. dedicò, con maggior tempo a di- Nelle due legislature all’Assem- sposizione, all’insegnamento blea Regionale Siciliana (1991 – universitario ed alla ricerca scien- 2001) si dedicò con grande en- tifica, non trascurando minima- tusiasmo, tra l’altro, alla guida mente le Organizzazioni europei- dell’Intergruppo Federalista per ste (C.I.M.E. – A.U.S.E.), nelle l’Unione Europea, promovendo quali ha ricoperto cariche di diri- qualificate attività seminariali di gente nazionale, nonché l’MFE approfondimento sulle tematiche sia a livello nazionale (compo- dell’integrazione europea e di Emma Bonino nente del Comitato Centrale) sia formazione in favore degli stu- a livello locale (Presidente della denti, nonché promovendo i qua- Filadelfio Basile Sezione di Catania). Ci ha lasciato Tommaso Padoa-Schioppa Quando un uomo come Tommaso Ma TPS (come veniva chiamato Come spesso capita ai grandi uo- Padoa-Schioppa (morto il 17 di- dagli amici) ebbe anche un ruolo mini era più noto ed apprezzato cembre 2010) se ne va, e così im- importante nel convincere Andre- all’estero che in Italia (nemo pro- provvisamente, di colpo ci si rende otti, allora primo Ministro, ad im- feta in patria). Forse solo ora qual- conto di chi l’Italia e l’Europa han- pegnare l’Italia sulla via della cuno comincerà a capire il signifi- no perso. Grande economista ed moneta unica. E l’aspetto “poli- cato reale di una sua frase famo- uomo delle istituzioni, rappresen- tico” della moneta lo mise subito sa (“le tasse sono belle perché con- tava un’insolita combinazione di in evidenza, coniando per primo sentono di pagare servizi pubblici tecnico e di intellettuale dalle gran- la famosa espressione che l’euro essenziali: la sicurezza, la sanità, di visioni, con l’approccio rigoroso era “una moneta senza Stato”. l’istruzione, ecc.”). Passa anche di un filosofo. Solo oggi, di fronte alla crisi fi- alla storia recente del Paese per Passa alla storia per essere stato nanziaria ed economica interna- aver contribuito a risanare i conti uno dei padri fondatori dell’euro. zionale, i commentatori compren- dello Stato con il secondo gover- Influenzato dal pensiero dei fede- dono che l’euro deve essere af- no Prodi, opera che non ha mai ralisti europei, in un suo scritto di fiancato da una politica econo- attirato consenso politico nell’Ita- economia del 1982 disse che i pa- mica europea, cioè da un gover- lia degli sprechi e delle clientele esi dell’allora CEE (in preda alle no federale, quindi da una for- fameliche. svalutazioni competitive delle mo- ma di statualità europea. E pro- TPS non alzava mai la voce. Ci nete nazionali) non potevano ave- prio a questo obiettivo stava de- piace ricordare il suo pensiero re contemporaneamente un libe- dicando le sue forze negli ultimi pulito e preciso, il suo eloquio so- ro commercio estero, una mobili- anni, convinto che quest’ultimo brio ed essenziale, le sue analisi tà di capitali, politiche monetarie traguardo poteva essere perse- che andavano direttamente al indipendenti e tassi di cambio fis- guito solo mobilitando le forze cuore del problema. Forse la pa- si. Questi quattro obiettivi, ciascu- politiche, sociali ed economiche. rola che più lo definisce è quella no dei quali auspicabile, non era- Non a caso, proprio nell’ottobre che lui stesso utilizzò per defini- no in realtà perseguibili senza scorso, contribuì in modo decisi- re l’Europa nel titolo di un suo avere una moneta unica, gestita vo alla fondazione del “Gruppo libro (“Europa, forza gentile”). da un’unica Banca centrale. Ed il Spinelli” che raduna diversi par- Disse che “gentile” è parola dai Rapporto Delors del 1989 appog- lamentari europei, politici, eco- molteplici significati: “di stirpe giò questo punto di vista e propo- nomisti ed intellettuali, con nobile, magnanimo, sagace, ci- se la creazione dell’Unione Mone- l’obiettivo di rilanciare il disegno vilmente progredito, generoso, taria Europea. di un’Europa federale. virtuoso, elegante”. PiemontEuropa 9

Il dibattito federalista Obiettivi e priorità dopo Cancún di Monica Frassoni “PiemontEuropa” è lieto di pubblicare un contributo al dibattito sui temi ambientali mondiali di Monica Frassoni, Co- Presidente del Partito Verde Europeo. Monica Frassoni è stata Presidente della JEF, l’organizzazione europea dei giovani federalisti, e parlamentare europea durante la V (1999-2004) e la VI (2004-09) legislatura. A dicembre 2010 è stata inserita tra i 100 “top global thinkers” (unica presenza italiana) dal periodico “Foreign Policy” di Washington per aver fatto crescere il peso delle tematiche ambientali nel mondo politico ed economico. L’inizio di un nuovo anno è il mo- senza cornice ONU è impossibile bero essere gestiti dalla Banca mon- mento perfetto per proporsi obiet- coordinare su scala planetaria gli in- diale: una scelta che non registra tivi e disegnare le priorità di azio- terventi necessari per abbattere le l’unanimità dei consensi, soprattut- ne per i prossimi 12 mesi. Per il emissioni e contenere l’aumento to tra le ONG. In terzo luogo, un 2011, almeno due temi sono as- della temperatura entro i 2 gradi. accordo di massima sul principio che solutamente da inserire nella top Era probabilmente poco realista i tagli alle emissioni dei singoli pae- list. Fare in modo che la COP17 a aspettarsi un accordo con obiettivi si possano essere verificati tramite Durban in Sudafrica sia un succes- vincolanti già in questa occasione, ispezioni (importante, da questo so ed arrivi a finalmente fare piaz- visto come era andata a Copena- punto di vista, il cambio di atteggia- za pulita di tutti i se e i ma che ghen e viste le premesse: Giappone mento della Cina, inizialmente con- hanno contraddistinto gli ultimi e Russia indisponibili a discutere im- traria a ciò che vedeva come una due anni di negoziati globali sul pegni post-Kyoto, Cina, Usa e India limitazione della propria sovranità) clima. E dimostrare concretamen- in lite sul carattere vincolante degli e la volontà di creare un comitato te che combattere i cambiamenti obiettivi e su come controllarne il ri- che studi come trasferire tecnologie climatici significa puntare su un spetto. Per il momento possiamo co- per la riduzione delle emissioni dai nuovo modello di sviluppo meno munque registrare almeno tre fatti paesi industrializzati a quelli in via intenso in risorse ed emissioni e positivi. In primo luogo, il meccani- di sviluppo o meno avanzati. Man- che alla fine questa sarà la strada smo di finanziamento per i paesi cano però, su entrambi i fronti, det- più efficace per farci uscire dall’at- poveri perché conservino le loro fo- tagli su come in concreto debbano tuale crisi economica e sociale. reste, noto come REDD+, Riduzio- avvenire ispezioni e trasferimenti. Mai come in questo momento è ne- ne delle Emissioni da Deforestazio- Parzialmente positivo è il fatto che cessario legare la priorità di ridur- ne e Degrado delle foreste. Consi- gli impegni volontari presi l’anno re in modo sostanziale le emissio- derato che la deforestazione è re- scorso dai paesi industrializzati per ni climalteranti con la proposta sponsabile per il 15-20% delle emis- la riduzione delle emissioni, ma che positiva e possibile di un nuovo sioni non è poco, anche se non è non rientravano nei documenti uffi- modello di sviluppo “verde” , quel- ancora chiaro su quale base questo ciali degli accordi di Copenaghen, lo che le Nazioni unite hanno de- meccanismo opererà, cioè se paese ora siano nel testo di Cancùn e che, finito il Green New Deal. per paese o progetto per progetto: implicitamente, rappresentino un ri- A un mese esatto dalla conclusione ovviamente nel secondo caso i con- conoscimento della validità degli della COP16 a Cancùn, dunque, trolli saranno più difficili e non si può obiettivi fissati dall’IPCC, cioè ridur- non possiamo che dire che il lavoro escludere il rischio di derive. In se- re le emissioni del 25-40% (rispetto fatto in Messico si rivelerà utile solo condo luogo, la promessa dell’isti- ai livelli del 1990) entro il 2020 nei ed esclusivamente se Durban si con- tuzione di un fondo di aiuti ai paesi paesi industrializzati se si vuole con- cluderà con un accordo vincolante poveri per ridurre le emissioni e, so- tenere l’aumento della temperatura su riduzione delle emissioni sufficienti prattutto, per interventi di adatta- entro i 2 gradi centigradi. Negativo, a limitare il riscaldamento del pia- mento ai cambiamenti climatici. I naturalmente, è il fatto che questi neta entro i 2 gradi nei prossimi de- paesi destinatari degli aiuti registra- impegni non siano vincolanti, oltre cenni e se denaro e tecnologia sa- no positivamente il fatto che essi sa- a essere insufficienti per il raggiun- ranno messi a disposizione per ri- ranno la maggioranza nel comitato gimento degli obiettivi fissati dal convertire l’economia e permettere per l’istituzione del fondo. Non sono IPCC: secondo gli esperti con questi ai paesi e ai settori più poveri di usci- state date cifre, anche se i paesi in- impegni unilaterali la temperatura re dalla loro indigenza puntando su dustrializzati hanno confermato gli aumenterebbe comunque di 3,2 nuovi settori di attività economica impegni presi l’anno scorso: 30 mi- gradi centigradi. Manca, infine, una “ecologica” . E a Cancùn si sono vi- liardi di dollari da qui fino al 2012 tempistica chiara su come giungere sti dei chiari segnali che il mondo (il cosiddetto “fast-track”, cui l’Ita- a un accordo post-Kyoto in tempo economico più avanzato è perfetta- lia si guarda bene dal contribuire per la COP17 l’anno prossimo a mente cosciente di questa realtà. nonostante le promesse di Berlusco- Durban, la conferenza che tutti con- C’è chi dice che Cancùn abbia rap- ni...) e dal 2012 fino al 2020 100 siderano come il vero banco di pro- presentato più un salvataggio del miliardi di dollari all’anno: ma si va della volontà dei paesi, soprat- processo negoziale dell’ONU che del tratta di cifre che non figurano nel- tutto dei grandi “emettitori”, di im- clima. E’ vero, ma è anche vero che l’accordo di Cancùn. I fondi dovreb- pegnarsi davvero per la salvaguar- 10 Dicembre 2010 dia non del pianeta, ma della possi- secutivi con temperature di 7 gradi in cima alla lista dei “must” del bilità per la nostra specie di conti- sopra la media), ed anche se la ten- 2011. Se si pensa che i primi studi nuare a viverci, soprattutto nelle denza al rialzo delle temperature sulle conseguenze dell’attività uma- zone più povere, ma anche nel no- può sembrare meno evidente per via na sul cambiamento del clima risal- stro paese. Michel Jarraud, il segre- di fluttuazioni caratterizzate da forti gono all’Ottocento e che il primo tario generale dell’organizzazione piogge e freddo, l’Italia è uno dei rapporto fatto a un Presidente ame- mondiale dei meteorologi (WMO), a paesi destinati ad avere estati sem- ricano sulla necessità di agire sulle Cancùn è stato chiaro: il 2010 è stato pre più bollenti. Insomma, il compi- emissioni climalteranti risale al l’anno più caldo dal 1850 (si pensi to di raggiungere un risultato posi- 1962, è più che evidente che non all’estate russa, con 33 giorni con- tivo a Durban dovrà davvero essere abbiamo più un minuto da perdere. L’Europa vista dall’America di Emilio Cornagliotti La venerazione che gli studiosi ame- scono, formante la base della scien- minose e ottimistiche sul futuro del- ricani riservano alle conquiste intel- za moderna, che sola dunque nac- l’Europa. Si deve infine a Giovanni lettuali che l’Europa ha espresso nei que in Europa, e non altrove. Borgognone e al suo Superpower millenni è sempre stata altissima, La stessa venerazione non si rinvie- Europe? Interpretazioni statunitensi come è giusto che sia. Ricorderò, per ne in politica, e le opere di molti del “sogno europeo” (Milano, Giuf- limitarci ad una disciplina tra le tan- autori, sia pure con diversa intensi- fré, 2010) la panoramica più com- te, come il diritto, che provengono tà, stanno a testimoniarlo, da Ro- pleta, la disamina più accurata, le dalle Università americane due pro- bert Kagan a Joseph Nye, da Sa- citazioni e i riferimenti più analitici fonde riflessioni recenti. La prima è muel Huntington a Charles oggi a disposizione su questa mate- che non era affatto ineluttabile, qua- Kupchan, da Zbigniew Brzezinski a ria così complessa e affascinante, e si necessità storica, che un popolo, i Jeremy Rabkin, da Henry Kissinger dai quali abbiamo in parte attinto Romani, potessero aver genialmen- a Rockwell Schnabel, da Hans Mor- per compilare queste note. te creato la scienza del diritto, tra- genthau a John Ikenberry. Solo da La pretesa superiorità di civiltà poli- guardo che i Cinesi, ad esempio, non pochi spiriti imparziali ed aperti, tica nei confronti dell’Europa, d’al- furono in grado di raggiungere; e come in passato furono il futurolo- tronde, è costante nella storia ame- la seconda, emozionante, è che la go Herbert Kahn (The Year ricana sin da quando i Padri Fonda- distinzione tra forma della legge uni- 2000,1967) e il sociologo azienda- tori intrapresero la costruzione del- versale ed eterna, e sostanza dei casi lista James Burnham (The Manage- la prima grande federazione moder- accidentali e specifici ad essa sotto- rial Revolution e The War We Are In, na. Questa posizione era chiara in posti, chiarissima nel diritto di Roma, 1967), appassionanti letture dei no- Alexander Hamilton, figura chiave in si sia trasmessa e trasfusa nell’altra stri anni giovanili, e sopratutto in quella formidabile operazione poli- distinzione, tra leggi della natura in epoca attuale lo storico Paul Ken- tica che oggi l’Europa tenta, muta- senso galileiano e incessante fluire nedy e l’economista Jeremy Rifkin, tis mutandis, di riprodurre. Benia- dei fenomeni che a quelle ubbidi- sono pervenute considerazioni lu- mino Franklin osservava che il po- polo americano “ non fa spendere” come le monarchie europee, con le loro corti e burocrazie, mentre John Adams dipingeva l’artificiosità del- l’aristocrazia europea contrapposta all’aristocrazia “naturale” di quel po- polo. Per Thomas Jefferson, senza mezzi termini, se l’Europa era la di- mora del dispotismo, “ il nostro emi- sfero deve essere la dimora della li- bertà”, mentre James Madison vati- cinava che gli Stati Uniti, presidio della libertà, potessero “rigenerare il Vecchio Mondo”. Persino la dot- trina Monroe, emblema dell’isola- zionismo americano, veniva presen- tata come difesa dalla naturale ag- gressività europea. Venendo a tempi a noi più vicini, dopo la prima guerra mondiale, i quattor- dici punti del programma di pace di Woodrow Wilson auspicavano che l’Europa si unisse, ponendo le basi di quell’internazionalismo, che avrebbe in seguito caratterizzato la politica del Henry Kissinger partito democratico americano. PiemontEuropa 11

Franklin Delano Roosevelt, nel corso raggiunsero due obiettivi: comandare La stampa americana come in tutto della seconda guerra mondiale, asse- e prosperare nella propria zona di il mondo è legata a questo o quel gnò agli Stati Uniti, “faro del mondo”, influenza e perpetuare sistemi eco- potere politico, ma con un certo ri- il compito di diffondere “il vangelo nomici non efficienti sia nel più este- spetto per i fatti in sé, non sempre della democrazia “. E mentre Roose- so e ricco paese del mondo, sia in riscontrabile altrove. I politologi, velt era ancora collocato nell’ottica quello più popoloso, subcontinenti normalmente di livello accademico, che vedeva l’URSS come unica poten- entrambi rivali geopolitici naturali del sono in maggioranza fatalmente za egemone in Europa, i suoi succes- gigante nordamericano, ma, inoltre, di parte. Dove si riscontra un vero sori (Truman, Eisenhower, Kennedy) rivali anche tra di loro. La caduta del approccio scientifico quasi sempre percepivano nettamente l’URSS come comunismo è stata la più grande coerentemente perseguito, è tra gli il nemico e dunque l’Europa come fat- sciagura che potesse capitare al- economisti e i sociologi. A questo tore decisivo per arginare l’espansio- l’America, perché da allora il capita- proposito, e facendo un passo in- ne comunista. Inoltre, il modello ame- lismo si è progressivamente espanso dietro, mi piace qui ricordare che già ricano essendo universale, non solo la in tutti i paesi del mondo, soprattut- nel 1967 il grande Herbert Kahn, democrazia politica e il libero merca- to in quelli ex comunisti, e l’America preso atto che il pericolo URSS do- to dovevano essere esportati, ma an- è entrata inconfutabilmente in deca- vesse diminuire, si prospettava che che la forma istituzionale, e cioè il fe- denza relativa come oggi tutti or- si desse soluzione al problema te- deralismo. mai percepiscono. desco in uno scenario di autonomia Durante la presidenza Truman, il se- Quanto all’Europa essa doveva ri- difensiva dell’Europa occidentale (le natore Fullbright ed altri proposero che manere soggetta agli Stati Uniti in cui riserve auree avevano superato il Congresso favorisse gli Stati Uniti tutti gli anni della coesistenza paci- quelle americane), ed in sincronia d’Europa nel contesto dell’ONU. Il pia- fica, e anche dopo. Il governo che con una autonomia difensiva del- no Marshall era nell’ottica di rifare nel 71 aveva unilateralmente strac- l’Europa orientale dall’URSS. Anco- l’Europa in modo americano, e dun- ciato Bretton Woods, disse per boc- ra più intrigante era la posizione, nel que era coerente a un mercato mon- ca di Kissinger nel 73 che alla CEE 1962, di James Burnham, che nel- diale senza bardature protezionistiche, era riconosciuta una vocazione re- l’ultima edizione di The Managerial e all’integrazione europea per avere gionale economica, e agli Usa re- Revolution rilevava che la sua cele- un alleato forte, purché impegnato ne- sponsabilità mondiali e politiche ge- bre previsione, di vent’anni prima, gli stessi valori di fondo. Truman die- nerali. In sostanza si voleva indebo- della presa di potere della classe de ampio appoggio a Piano Schuman lire la Comunità europea annegan- manageriale (vista come classe e Comunità europea del carbone e dola nell’Alleanza atlantica, secon- marxista) si esprimeva più compiu- dell’acciaio, che furono adottati, men- do un principio strategico costante tamente in un mondo di superstati, tre Eisenhower appoggiò la Comuni- dalla fine degli anni Sessanta ad e nel concreto, per l’Europa, pro- tà europea di difesa, che fu respinta oggi . Più elegantemente Hans Mor- spettava la federazione come unica per l’opposizione della Francia di Men- genthau, teorico del realismo politi- salvezza, in alternativa alla costru- dès-France. In seguito la Repubblica co conservatore, in The United Sta- zione di una serie di fragili avam- Federale di Germania fu ammessa tes and Europe in a Decade of posti militari degli Stati Uniti in un nella NATO, e l’interesse americano Détente, parlò di un mantenimento continente disaggregato. ad una federazione europea comin- del balance of power in Europa, per Gli anni 80 furono tra i peggiori nelle ciò ad affievolirsi. cui l’America sarebbe intervenuta relazioni tra Europa e America. Era Kennedy era inizialmente ben dispo- solo quando tale equilibrio tra gli iniziata nel 79 l’invasione sovietica sto verso l’Europa ma l’atteggiamen- europei fosse stato alterato, come in dell’Afganistan, mentre riprendeva to di de Gaulle che creava problemi occasione delle due guerre mondiali. vigore l’integrazione in Europa , con a non finire, lo indusse a spingere il Nel quadriennio del democratico l’entrata di Spagna, Portogallo e Regno Unito nella CEE. La Francia vi Carter sembrò che le cose cambias- Grecia, il che fece dire agli ameri- si oppose nel ‘63, e nel ‘66 si mise sero in funzione del trilateralismo di cani che era nata la “fortezza Euro- fuori dalle strutture militari della NATO, USA, Europa e Giappone, inquadra- pa” nel momento in cui proprio Re- contemporaneamente all’acuirsi del- to nella teoria del Peaceful Engage- agan estendeva il protezionismo. le ostilità URSS-Cina. Indubbiamente ment, visione grandiosa e profetica Nell’80 Saddam Hussein, allora fe- le iniziative di de Gaulle in funzione di Zbigniew Brzezinski che giunse a dele alleato degli USA, attaccò antiamericana hanno offerto una pensare a una società globale, che l’Iran: la guerra durò otto anni, fece grande occasione per far nascere una contemplasse una europeizzazione 2.600.000 morti, e i confini tra i due sistematica ostilità dell’America nei dell’America accompagnata ad una paesi rimasero gli stessi. L’Europa confronti dell’integrazione europea, americanizzazione dell’Europa. Era fu perplessa. Walter Laqueur, il più ma essa si sarebbe avuta comunque la concezione di un sistema interna- aggressivo dei politologi americani, e ineluttabilmente, per ragioni geopo- zionale nuovo e diversificato. In ge- giunse a dire che l’Europa accetta- litiche di fondo. nerale la differenza tra l’approccio va il predominio militare sovietico, e Tale ostilità va tuttavia inquadrata verso l’Europa conservatore-difen- che gli Europei andavano verso il co- nella radicale svolta , generalmente sivo (che non coincide sempre con munismo (pochi anni prima della poco ricordata da tutti, che Nixon e quello repubblicano), e quello pro- sua caduta), o quantomeno verso la Kissinger impressero alla politica gressista-offensivo (che non coinci- levantinizzazione, mentre Earl Rave- estera americana nei primi anni set- de sempre con quello democratico), nal parlava di finlandizzazione. tanta. In sostanza essi si rivolsero al si riprodurrà in seguito e in mille Nell’età postbipolare si era consolida- mondo comunista e dissero: noi vo- modi. Il primo è molto semplice: ta la convinzione che il Mec, come il gliamo dominare da questa parte del l’Europa unita è una minaccia. Il GATT, l’Uruguay Round e il WTO fos- globo, voi dalla vostra parte; mettia- secondo è più articolato: l’America sero utili per gli interessi americani, ma moci d’accordo. Tanto URSS quanto trasforma il mondo, e l’Europa deve Bush padre a Roma nel 91, disse con Cina accettarono, anche perché il essere costruita a somiglianza del tono minaccioso: “se quel che volete sogno di Krusciov di superare l’Ame- modello americano e in totale sin- è l’indipendenza è venuto il momento rica era svanito da tempo. Gli USA tonia con esso. di dircelo”. Si deprecava in sostanza 12 Dicembre 2010 che l’unione monetaria europea in far rivivere l’URSS come superpo- ropa non atlantica ma europea, la fieri si rendesse indipendente dal tenza. superpotenza culturale, l’opposi- dollaro. Clinton introdusse la distin- Secondo Kim Holmes (in Reshaping zione alla guerra in Irak, persino zione tra approfondimento e allar- Europe, titolo significativo) l’Ame- la difesa del francese contro l’in- gamento dell’integrazione, privile- rica doveva devolvere grandi risor- vasione dell’inglese etc etc. Il vo- giando il secondo, sia perché espan- se all’Europa dell’est, non a quel- lume di Borgognone ne offre un deva l’occidente rafforzando il cor- la dell’ovest, e successivamente campionario infinito che può la- done sanitario attorno alla Russia, costituire una Comunità economi- sciare davvero sgomenti solo co- sia per ragioni commerciali, sia per- ca nordatlantica, espressione di loro che non conoscono a fondo ché diluiva la compattezza dell’Unio- una Casa comune democratica da l’America. ne Europea. Tuttavia sul piano eco- San Francisco a Varsavia, e possi- In mezzo a tanto livore antieuro- nomico stavano per moltiplicarsi i bilmente fino alla Russia, scaval- peo comandato dall’alto è vera- contrasti per i problemi agricoli, le cando l’UE. Il grande pericolo era mente in una fresca oasi di intelli- telecomunicazioni, le quote cinema- che l’Europa voltasse le spalle al genza che si ascolta la voce di tografiche e televisive, i servizi finan- libero mercato e alla leale concor- Paul Kennedy e Jeremy Rifkin. Il ziari, le armi. renza, come avvenne per l’Airbus. primo è lo storico che recentemen- John Peterson nel 93, in Europe and Noi sappiamo piuttosto quel che te ha elogiato sul New York Times America in the 1990’ vide i rapporti è avvenuto nell’industria informa- l’italiano Antonio Mosconi che da USA-UE configurarsi sotto 4 possi- tica per la quale la divisione in- dieci anni, con Alfonso Iozzo, pro- bili modelli. 1) Il neorealismo euro- ternazionale del lavoro aveva sta- getta la moneta mondiale, e qua- peo era quello in cui gli Stati erano bilito che il dominio del software ranta anni fa, sempre con Iozzo, isolati tra loro e dunque il primato fosse esclusivamente americano, e progettò quella europea. Kenne- degli interessi nazionali avrebbe quello dell’hardware prevalente- dy in The Rise and Fall of the Gre- ostacolato la collaborazione con mente asiatico. E ciò avvenne. at Powers del 1987, sulla base di l’America (naturalmente non dice Kissinger affermava nel 2001 che molti esempi storici, afferma che che gli interessi americani avrebbe- nel mondo postbipolare convivo- non è mai stato dato a nessuna ro comunque ostacolato la collabo- no 4 sistemi: 1° quello occidentale società di restare sempre al di so- razione europea); 2) L’istituzionali- creato dall’America (pace, demo- pra delle altre, e prevede il decli- smo che si concentrava sulle istitu- crazia, mercato), 2° quello asiati- no Usa come potenza imperiale. zioni e i canali internazionali; 3) Il co (equilibrio di potenza) derivato Il secondo, economista, in The Eu- liberalismo in senso classico che trat- dall’Europa, 3° quello medio- ropean Dream: How Europe’ Vision tava dell’aspetto economico delle orientale (elevata conflittualità) of the Future is Quietly Eclipsing relazioni internazionali, le quali sa- somigliante all’Europa post-we- the American Dream del 2004, af- pientemente estese avrebbero esclu- stfaliana, 4° quello africano, falli- ferma che il sogno del benessere so la guerra; 4) Il riformismo infine, mentare come fallimentare è stata individuale è destinato a cedere al importante per il suo carattere criti- la decolonizzazione europea. sogno del benessere universale, co prescrittivo, che, priorizzando i Chi scrive deve per forza conden- perché “nell’era della postmoder- problemi ambientali, etnici e socia- sare le infinite accuse all’Europa nità, del crollo delle ideologie, an- li, esprimeva una critica radicale alle lanciate in America negli ultimi che il fondamentalismo protestan- organizzazioni internazionali, con- vent’anni e soprattutto negli anni te, con l’idea di un continuo pro- siderandole in deficit di democrazia dell’ultimo Bush : lo statalismo, il gresso materiale, deve crollare. Il politica e liberalismo economico. burocratismo, la sussidiarietà, la popolo eletto, i nuovi israeliti, ave- Quando cadde il muro di Berlino i decristianizzazione, l’antisemiti- vano coltivato una visione mani- media americani osservarono che smo, l’europatriottimo di Haber- chea del mondo, come campo di l’Amministrazione non giubilava mas, il corporativismo come pink battaglia tra bene e male, mentre per questo. Per quanto detto noi fascism, il sogno imperiale, l’Eu- l’Europa sperimentava istituzioni ci saremmo stupiti del contrario. politiche e forme culturali compa- Apparentemente l’America rimane- tibili con l’integrazione planetaria. va padrona del campo, ma in re- Lo Stato nazione americano è il ve- altà la storia cambiò drasticamen- icolo legislativo su cui si erano retti te. Un fiume di fosche previsioni la proprietà privata e il progetto e acrimoniose accuse cominciò a di progresso materiale infinito. Il scorrere, presto accompagnate dai sogno europeo si compone di di- fatti. Mentre sul caso iugoslavo gli ritti umani universali, di forme di Usa si imposero brutalmente esclu- governo multilivello, e dell’appog- dendo l’Europa, sulla rivista “Na- gio di organizzazioni della società tional Interest” Owen Harries dis- civile che trascendono i confini se che la futura moneta avrebbe geografici. E se gli americani de- reso l’UE “più indipendente e in- vono imparare dagli europei a su- solente”. La riunificazione tedesca perare il proprio egoismo, gli eu- vide Kohl indirizzare il nazionali- ropei devono imparare dagli ame- smo potenzialmente pericoloso ricani ad avere una speranza da verso l’europeismo. Fu un capola- tradurre in realtà”. voro politico. Ma i giornali ameri- Sulla stessa lunghezza d’onda pro- cani ironizzavano su tutto: su fonda e pacata, si affaccia il contri- l’unificazione, su Maastricht, sugli buto di Joseph Nye, in “ Il Parados- aiuti a Yeltsin, sul governatore del- so del Potere Americano”, del 2002, la BCE, sui diversi pesi tra gli Stati. il quale, pur dissentendo dal con- Condoleeza Rice affermò che la cetto di decadenza introdotto da Casa Comune Europea intendeva Kennedy, parla tuttavia di neces- PiemontEuropa 13 sario adattamento per mezzo di isti- strati non minimi della popolazio- l’Europa il sogno proibito imperiale tuzioni che gestiscano l’interdipen- ne, come fu per l’impero cinese, della unità dell’umanità, riprodu- denza attraverso un uso appropria- quello romano, e quello britannico. cendo Roma per tanti aspetti, an- to del soft power, cioè in pratica del Parlare di impero americano nei ter- che per la burocrazia di energici consenso. L’ostilità ai progetti euro- mini in cui si parla dei grandi impe- amministratori, mentre l’America si pei è del tutto controproducente. Il ri della storia appare improprio, per- richiamerebbe ad Atene per la con- nuovo ordine mondiale ha 5 teori- ché l’impero che sembra oggi sor- sapevolezza delle differenze e per che alternative. Il ritorno alla bi- gere vuole essere certamente espan- la loro composizione. Più convin- polarità. Una stabile multipolari- sivo, ma non in termini territoriali, cente appare l’analisi di Robert Ka- tà. Un sistema a blocchi. L’egemo- bensì gestendo un potere trasversale gan in Of Paradise and Power del nia multipolare. Infine una strut- con identità ibride, gerarchie flessi- 2003, che riprende, per corregger- tura a più livelli, che Nye (acuto bili, e reti di comando modulari. Ma la profondamente, l’antitesi Marte- studioso, tra l’altro delle autono- soprattutto esso è transnazionale, Venere, diffusa in America, tra gli mie regionali) preferisce, e in cui non propriamente americano. Ap- europei vili e remissivi protetti dal- comunicazioni, variabili istituzio- paiono dunque fragili le astrazioni l’ombrello americano, venusiani va- nali e organizzative, e interdipen- costruite dopo la caduta del comu- canzieri attenti alla qualità della denza diventino fattori decisivi. nismo, produttrici di grande confu- vita, e il serio impegno americano Sembrerebbe che per Nye Europa sione intellettuale e tese unicamen- come locomotiva dell’economia e e Stati Uniti siano su un piano di te a perpetuare un dominio mon- gendarme del mondo. Kagan vede parità, invece egli afferma che ai diale. Mentre infatti Niall Ferguson, piuttosto l’Europa entrare in un pa- secondi, per la loro maggiore so- in Colossus. The Price of America’ radiso post-storico di pace kantia- lidità spetta il ruolo guida. Ciò non Empire (2004), vede nell’America no, mentre gli americani restano può sorprendere, non tanto per i l’impero, quale erede della Gran impigliati in un mondo anarchico e consueti reiterati meccanismi , ma Bretagna, e nell’Europa l’antitesi hobbesiano in cui prevale l’uso del- perché Nye ha introdotto il princi- dell’impero, intrappolata nelle vec- la forza. E questo è un altro modo pio del consenso, che è il principio chie divisioni statali-nazionali, di spiegare l’antitesi tra unilaterali- stesso dell’impero. I grandi imperi, Jeremy Rabkin, in Law without Na- smo e multilateralismo, e tra hard stabili e duraturi, poggiano su prin- tions? (2005), vede negli Usa la fe- power e soft power, su cui abbiamo cipi in qualche modo condivisi da deltà alla sovranità nazionale, e nel- già riflettuto in queste note. L’Europa in un mondo sottosopra di Giorgio S. Frankel

A metà gennaio, quando i tunisini gnato il fallimento, forse definitivo, Anche ammesso che la crisi tunisina sono scesi in strada contro il regime della strategia dell’UE nell’area del con quel che ne è seguito sia stata oppressivo e corrotto del presidente Mediterraneo, basata sul «processo davvero imprevedibile (il che è discu- Ben Ali, l’unica voce venuta dall’Eu- di Barcellona» avviato nel 1995 e sul tibile), resta il fatto che già prima di ropa è stata quella della Francia per più recente programma di Unione quella crisi vi erano chiari segni che il bocca del ministro degli Esteri signora per il Mediterraneo, nato proprio per Medio Oriente inteso in senso lato (dal Michèle Alliot-Marie, che parlando al- iniziativa della Francia. Nord Africa alla Turchia e al Golfo Per- l’Assemblée Nationale ha offerto un aiuto francese alla polizia tunisina, e questo quando Ben Ali già stava or- mai per fuggire dal paese. È compren- sibile che, in Europa, sia stata la Fran- cia a parlare, visti i suoi stretti legami con la Tunisia. Eppure, Parigi è stata colta di sorpresa dagli eventi, ha tar- dato a capire cosa stesse succedendo e cosa si dovesse fare, e la Alliot-Ma- rie non ha trovato di meglio che offri- re il «savoir-faire sécuritaire» della Francia come antidoto ai fermenti tu- nisini. Una gaffe, questa, che a modo suo ha dato una misura del vuoto di idee innovative in Europa di fronte ad un mondo in rapido mutamento. L’Europa non ha poi saputo che dire e che fare neanche quando i fatti tunisini sono diventati i prodromi di una rivolta araba che poteva cam- biare l’intero Medio Oriente, a co- minciare dall’Egitto. Tutto ciò ha se- Disordini popolari al Cairo 14 Dicembre 2010 sico, comprendendo anche l’Iran e il prospetta come un partner di impor- l’umiliazione della visita a Bonn di Er- Pakistan) stava comunque avviandosi tanza cruciale per i futuri approvvigio- dogan, la Turchia ha avviato nuovi rap- ad una fase di cambiamenti profondi, namenti energetici dell’UE e, più in ge- porti con la Cina che dovrebbero pre- radicali e in certi casi turbinosi. L’Egit- nerale, per la politica estera e commer- sto dar vita ad una vera «partnership to, ad esempio, era già da fin troppo ciale dell’UE nel Medio Oriente e in Asia strategica». E questo è solo un episodio tempo in palese declino, e il regime centrale. Eppure, l’UE continua a tene- del processo di formazione di una nuo- ormai fossilizzato del presidente Mu- re la Turchia a distanza, in molti casi va, immensa area di cooperazione barak era ormai alla fine. Tra i molti trattandola in modo decisamente umi- euro-asiatica, che comprenderà tutta fattori di cambiamento vi erano i nuovi liante. Lo scorso autunno, durante la l’Asia, i paesi dell’Asia centrale, parte successi della Turchia, che contribui- visita a Berlino del premier Recep Tayyip del Medio Oriente, tra cui l’Iran, i paesi vano a trasformare la geo-politica re- Erdogan, il ministro presidente della Ba- arabi del Golfo Persico, e infine la Tur- gionale, e soprattutto la prospettiva di viera ha fatto pesanti dichiarazioni anti- chia coi paesi arabi che ad essa si van- una «cooperazione strategica» tra la islamiche, che sembravano dirette alla no collegando. Si tratta di una sorta di Turchia e la Cina che preannunciava Turchia, per l’appunto un paese islami- «blocco» continentale, con contiguità sviluppi di ancor più vasta portata. co. In quegli stessi giorni, la cancelliera territoriale, dotato di enormi risorse. Ad Tutto ciò va visto sullo sfondo dei cam- Angela Merkel ha ritenuto di affermare esso si collegherà anche la Russia, che biamenti davvero storici da tempo in che, in Germania, l’esperienza del «plu- con la Cina, l’India e il Brasile fa parte corso a livello globale. Si tratta, per ralismo culturale» è stata un fallimen- del gruppo BRIC delle nuove potenze prima cosa, del processo di trasferi- to. Poco tempo prima, la Merkel aveva economiche emergenti. Ai BRIC ha, nel mento di potere da Occidente a Orien- preso parte alla cerimonia organizzata frattempo, aderito anche il Sudafrica. E te, per cui il baricentro del mondo si da un istituto culturale per conferire una presto potrebbe essere la volta della Tur- sposta verso l’Asia, e verosimilmente onorificenza al disegnatore danese au- chia. andrà a collocarsi in Cina. L’altro gran- tore delle vignette anti-islamiche che a Dunque, là fuori c’è un nuovo mondo de cambiamento è il declino della po- suo tempo avevano fatto scandalo e in formazione, i cui membri aspirano tenza globale degli Stati Uniti. Si trat- suscitato tumulti in numerosi paesi mu- a crescere, a cooperare sempre più tra ta di fenomeni, soprattutto il primo, sulmani. Un modo, questo, di dire ai loro senza dover più sottostare ad al- su cui si è già accumulata una note- turchi che le loro probabilità di entrare cuna egemonia occidentale. L’Europa, vole letteratura, e ormai non sono più a pieno titolo nell’UE sono quasi nulle. e gli stessi Stati Uniti, in declino, si tro- teorie per il futuro ma aspetti chiara- Alcuni anni fa sembrava che la que- vano parzialmente emarginati (basta mente visibili della realtà di oggi. Non- stione islamica non sarebbe stata un guardare la carta geografica) rispetto dimeno, in Occidente, l’opinione pub- ostacolo insormontabile. Da allora, gli a questa nuova, nascente realtà. blica e le classi politiche mostrano av- atteggiamenti anti-islamici si sono dif- Dunque, l’Europa deve dotarsi degli versione a riconoscere e interiorizzare fusi in buona parte dell’Europa, insie- strumenti per adeguarsi a questo questa realtà in divenire. me a nuove forme di xenofobia e raz- nuovo processo e non esserne travol- Come nei romanzi d’un tempo, in cui il zismo, per esempio contro i rom. Il lea- ta. Ciò implica anche un cambiamen- nobile terriero decaduto e quasi spian- der politico olandese Geert Wilders, to di cultura politica e soprattutto l’ab- tato continua ad ostentare un’alterigia uno dei più noti esponenti della nuo- bandono definitivo dei residui com- ormai fuori di luogo, così i leader occi- va islamofobia europea, è regolarmen- plessi di superiorità coloniale e della dentali, in particolare quelli americani, te invitato a parlare in università e al- mentalità di potenza. L’Europa non è continuano a muoversi e parlare come tre istituzioni culturali in Israele, ed è più una grande potenza, o comun- se fossero ancora i padroni incontra- diventato una «star» politica negli Stati que lo è sempre meno, e non lo è più stati del mondo. Essi credono di poter Uniti (ha qualche fan anche in Italia). sul piano della capacità militare. Le dire alla Cina cosa deve fare per il tas- L’anti-islamismo, e il pregiudizio raz- potenze occidentali, nonostante l’im- so di cambio del remninbi e come deve zista anti-arabo, non sono solo fattori minente débâcle in Afghanistan, pos- condurre la sua politica asiatica. Impon- relativi alla situazione socio-demogra- sono essere tentate di continuare a gono obblighi e limitazioni ai palesti- fica interna in Europa. In tema di po- pensare come prima e di contrastare nesi, conducono una guerra devastan- litica estera, la linea di parte dei paesi l’allargamento della sfera di influen- te in Afghanistan, e altro ancora. Nel- europei, nonchè l’atteggiamento dei za cinese nel mondo con una strate- l’ultimo anno, intanto, il declino degli media e di parte dell’intellighenzia gia di controffensive basata su azioni Stati Uniti sembra essersi fatto ancor più politica, ha forti accenti anti-arabi e, politiche locali e il dispiegamento di rapido. L’economia è in condizioni pre- più in generale, anti-islamici. L’idea imponenti forze militari. Nel 2010, gli carie. Il ruolo del dollaro quale moneta delle «guerre di civiltà», che ha fornito Stati Uniti hanno provato una vasta internazionale (e simbolo della poten- alle potenze occidentali un nuovo ne- operazione in tal senso in Asia, ma za americana) è avviato al tramonto. mico mortale da temere e combattere senza risultati significativi. Se pensia- Le guerre in Iraq e in Afghanistan pro- dopo la caduta del comunismo, è stata mo di poter andare ad uno scontro spettano un fallimento clamoroso. Gli facilmente interiorizzata dai media e frontale con l’emergente potenza Stati Uniti hanno perso posizioni in Asia, da vasti strati dell’opinione pubblica. asiatica è bene che rivediamo la no- nel Medio Oriente, in America Latina. Tuttavia, queste risorgenti istanze anti- stra cultura strategica. Il pensiero oc- All’inizio del 2011 la prospettiva di una arabe e anti-islamiche, oltre ad esse- cidentale si basa sempre su una ver- Rivolta araba in gran parte del Medio re deprecabili sul piano morale, sono sione distorta e perversa delle teorie Oriente sembrava implicare il collasso anche in totale contraddizione con clausewitziane e continua ad avere dell’influenza «imperiale» americana molti interessi vitali dell’Europa di oggi, come obiettivo della sua azione stra- nella regione. che al di là della pomposa retorica del tegica l’annientamento, in un modo o In questo contesto di cambiamenti glo- partenariato euro-mediterraneo, deve nell’altro, dell’avversario. Ma in questo bali, l’Europa sembra poco incline ad stabilire rapporti di effettiva collabo- caso ci si trova a che fare con un avver- accettare la nuova realtà e a muoversi razione, e senza complessi di supe- sario che probabilmente segue il pen- di conseguenza. Il caso del negoziato riorità (alla francese) col nuovo Medio siero strategico di Sun Tzu, che molti con la Turchia è emblematico. La Tur- Oriente oggi in fase di gestazione. secoli fa insegnava che si può vincere chia ha un’economia moderna, di buon Intanto, la geo-politica del globo cam- un conflitto senza scontri frontali e sen- livello tecnologico, in forte crescita, e si bia rapidamente. Pochi giorni dopo za neanche dare battaglia. PiemontEuropa 15 Migrazioni e politiche di inclusione nel mondo globalizzato di Grazia Borgna La società americana ma soprattut- ridicamente vincolante la Carta dei re, deve essere capace di conciliare la to quella europea è oggi percorsa diritti fondamentali dell’Unione eu- tutela dei valori della società nel suo da nuove tensioni e da massicce on- ropea, le cose potrebbero cambia- complesso, con la tutela, altrettanto date migratorie di soggetti che fug- re. L’art 21 della Carta vieta qualsi- importante, delle “diversità” culturali gono dalla povertà e/o dalle perse- asi discriminazione in base alla na- e valoriali delle sue componenti. cuzioni e che ambiscono stabilirsi zionalità. L’art 9 del Trattato istitui- L’equilibrio, a suo parere, sarà rag- nelle società occidentali. In questi sce la cittadinanza europea, anche giunto accettando le differenze, ma paesi la società si sta, di conseguen- se subordinata alla cittadinanza na- opponendosi alla frammentazione za, profondamente modificando. Sta zionale. Il Trattato attribuisce al- della società che ne metterebbe in pe- nascendo una nuova e complessa l’Unione le competenze sulle politi- ricolo l’unità e che, alimentando la società composta da molteplici at- che dell’immigrazione, dell’asilo e conflittualità, la potrebbe portare alla tori con caratteristiche linguistiche, dell’accoglienza. Verranno emesse disgregazione. religiose, culturali diverse. Acquista delle direttive europee rispetto alle Il governo democratico e liberale è di conseguenza sempre maggiore quali gli Stati membri dovranno ade- il solo che, secondo Sartori, può riu- importanza la questione di quali guare le proprie leggi. scire a garantire il pluralismo, una nuove regole e opportunità debba- E’ dunque più che mai attuale il tema società aperta, pacifica e “tolleran- no presiedere al buon funzionamen- di quali possano essere le migliori te”. to della comunità. politiche per l’inclusione e per la re- I due modelli ai quali generalmente Ho letto recentemente un libro di golamentazione dell’immigrazione. si ispirano le politiche dell’immigra- Giovanni Sartori del 2007 dal titolo: zione sono, secondo l’autore, quel- Pluralismo, multiculturalismo e estra- Giovanni Sartori nel saggio citato, lo pluralista o quello multiculturale. nei. Saggio sulla società multietni- si pone appunto il quesito di quali Quest’ultimo non solo non deve es- ca. Si tratta della revisione e del- debbano essere le caratteristiche del sere inteso, afferma, come un’evo- l’ampliamento di un saggio scritto “buon governo” e le politiche adat- luzione del primo, ma ne è l’antitesi poco prima dell’attentato alle torri te a mantenere la pace e la coesio- in quanto, perseguendo obiettivi di- gemelle di New York da parte dei ne sociale e di quali debbano esse- vergenti, porta a risultati opposti. In- terroristi islamici di Al Qaeda. Pur es- re i limiti qualitativi e quantitativi del- vece di promuovere una “diversità in- sendo per certi versi “datato” que- l’accoglienza. Si tratta di un proble- tegrata” si muove verso una “identi- sto controverso saggio mi è parso di ma spinoso, di difficile gestione per- tà separata”. attualità in quanto pone il proble- chè si riferisce ai valori, coinvolge la Il pluralismo persegue un modello di ma di quali politiche siano più ap- sfera emotiva e suscita reazioni società che realizza “l’unità nella di- propriate a consentire l’integrazio- spesso irrazionali. E’ tuttavia un pro- versità” cioè prende atto che la so- ne dei migranti nelle società occi- blema cruciale che riguarda il desti- cietà è appunto plurale, ma non pro- dentali liberal-democratiche e a evi- no dell’umanità e al quale deve es- muove la frammentazione bensì la tare effetti sociali disgreganti. Le te- sere data una risposta soddisfacen- relazione fra le sue componenti, alle matiche che Sartori affronta in que- te e condivisa. quali richiede però il mutuo ricono- st’opera sono importanti in quanto Il “buon governo”, secondo l’auto- scimento, la reciprocità. Reciprocità il problema dell’inclusione dei mi- granti non è stato ancora affrontato in modo soddisfacente e raramente si è pienamente realizzato. Se pren- diamo ad esempio l’Unione Euro- pea, che è stata fino a poco tempo fa terra di emigrazione e che è oggi meta massiccia di immigrazione, dobbiamo constatare che essa non ha, fino ad oggi, messo in atto una seria, concordata e coordinata poli- tica continentale dei flussi migrato- ri, lasciando che siano gli Stati mem- bri ad assumersi le relative respon- sabilità. Ma gli Stati membri dell’UE non sono più in grado di affrontare da soli questo problema. Il passo ne- cessario da compiere è quello di dare all’Unione i poteri e le risorse per far fronte alle nuove necessità e quindi di adeguare le istituzioni ri- guardo alla politica estera, econo- mica e fiscale. Oggi, con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona che ha reso giu- Manifestaziome di immigrati per la concessione del permesso di soggiorno 16 Dicembre 2010 che non può essere un semplice rico- divisione. L’isolamento può portare a tura dei mercati, il crollo delle frontie- noscimento unilaterale, ma deve es- considerare gli altri “altri” cioè diversi re. La diffusione delle nuove tecnolo- sere, appunto, reciproco, di entram- in senso negativo e quindi può mette- gie della comunicazione e dell’infor- be le parti. L’obiettivo primario del plu- re in discussione il valore dell’unità mazione, ha intensificato e accelera- ralismo è quello di assicurare la pace della comunità. Secondo l’autore, an- to le relazioni economiche, politiche e interculturale. Si adopera di conse- che l’iniziale aiuto fornito ai nuovi im- sociali. guenza per far sì che le relazioni so- migrati da gruppi di connazionali già Ma l’attuale crisi economico-finan- ciali siano improntate a tolleranza e insediati o da alcune Associazioni, se ziaria globale ne ha frenato l’evolu- non a competizione. In democrazia, genera separatezza, è negativo. Nel zione e ha reso i governi, più poveri afferma Sartori, la sicurezza e l’equità caso dell’integralismo islamico poi, di risorse e meno disponibili a man- sono assicurate dalla legge, che es- sul quale Sartori è molto critico e si tenere una spesa pubblica elevata, sendo uguale per tutti, tutela tutti e di sofferma a lungo, la separatezza è inducendoli a ridurre la spesa socia- conseguenza anche gli immigrati. La accentuata dal fatto che, secondo le. Nei Paesi a industrializzazione soluzione dei conflitti è assicurata dai l’autore, gli “altri” sono vissuti come avanzata la crisi sta avendo riflessi tribunali e le decisioni vengono, salvo gli “infedeli”. molto gravi sull’occupazione. La di- eccezioni, assunte seguendo la rego- soccupazione e la sottoccupazione la della maggioranza. Il pluralismo Molti autori, hanno messo in luce sono in forte aumento e stanno col- consente quel tanto di assimilazione come il modo in cui è stata fin qui pendo soprattutto le giovani gene- che è necessario per creare integra- condotta la globalizzazione, privile- razioni. Il prossimo anno nell’Unio- zione, ma rifiuta l’omologazione. giando l’economia sulla politica e ne europea è previsto un ulteriore Il problema del “buon governo” è minando i poteri degli Stati e delle taglio di circa 5 milioni di posti di dunque per Sartori quello di mettere istituzioni, abbia anche privato po- lavoro. Non può essere sottovaluta- in atto le “migliori” politiche volte al- poli ed individui del senso di appar- to il pericolo che la competizione per l’inclusione degli immigrati, ma senza tenenza, di identità nazionale e ab- l’accesso ad una risorsa scarsa come penalizzare i nativi e turbare la coe- bia indotto ad una ricerca identita- il lavoro possa provocare tensioni tra sione sociale. ria delle “radici” a volte contrasse- disoccupati autoctoni e immigrati. Al pluralismo Sartori contrappone gnata da tentazioni micronazionali- Questa situazione riflettendosi su tut- un certo tipo di ” multiculturalismo” ste e/o secessioniste, associate ad at- ti i settori, da quello economico a ideologico che, non solo sottovalu- teggiamenti xenofobi. quelli politico e sociale, condiziona ta la validità del principio di recipro- Sartori afferma che molto spesso di le politiche dell’immigrazione. Data cità, ma che valorizza e accentua le tratta di un’operazione artificiosa di la delicatezza del problema è di con- differenze culturali coltivando la rivalutazione di appartenenze che seguenza necessario che la ricerca frammentazione. Egli boccia sia le erano state superate o dimenticate. delle soluzioni sia ampiamente con- visioni velleitarie di gruppi che o per Sostiene che l’appartenenza dovreb- divisa e coinvolga, oltre ai decisori ingenuità o per superficialità perse- be essere frutto di una conquista, politici, anche gli attori economici e guono politiche di integrazione se- l’acquisizione di uno stato legato più la società civile. Dalle Associazioni guendo la morale dell’intenzione in ad una scelta che non alla cultura della società civile europea, ad luogo di una ferma morale della re- del luogo di nascita. Scelta che spes- esempio, sono state avanzate al- sponsabilità. Agire con responsabi- so negli immigrati è frutto del supe- l’Unione molte proposte sul tema lità, afferma, vuol dire valutare le ramento di situazioni fortemente li- dell’immigrazione. Fra queste la con- conseguenze effettive delle politiche mitanti, improntate a chiusura e a cessione di una cittadinanza euro- che si propongono. Critica le politi- separatezza. Scelta che non deve es- pea di residenza. che dell’immigrazione proposte sia sere ostacolata ma dovrebbe essere Le politiche volte a regolamentare da alcuni gruppi occidentali “vete- valorizzata e protetta. l’immigrazione per avere un ampio ro-marxisti”, sia da gruppi di fede Per realizzare il “buon governo”, Sar- consenso dovranno scaturire dal islamica che rifiutano l’integrazione, tori afferma che, non si possono mi- compromesso tra le aspirazioni pro- I primi vengono respinti perché, ere- surare le culture tutte con lo stesso gressiste volte ad un’accoglienza di di un socialismo fallito, ripropon- metro. Così come gli individui non senza condizioni e le resistenze con- gono una specie di lotta di classe sono tutti uguali così non lo sono le servatrici pronte a chiudere le fron- come lotta delle etnie contro “il po- culture e gli immigrati. Distinguere tiere e a ripiegare sul protezionismo. tere”. I secondi perché, a giudizio è necessario. Ed è necessario anda- Un compromesso che salvi la coe- dell’autore, giudicando i valori e i re oltre la logica delle buone inten- sione sociale e metta in atto politi- principi occidentali come frutto di zioni, che ha spesso condotto non al- che rispettose dei diritti umani e di una cultura ostile al Corano, sosten- l’inclusione, ma alla ghettizzazione, contrasto alle tendenze xenofobe. gono una visione teocratica dello alla formazione di bidonville nelle Stato, non sono integrabili e costi- quali la qualità della vita e il degra- Sartori fa scaturire le proposte da tuiscono un elemento antagonista do sono ancora peggiori di quelli dei un’analisi che evidenzia alcune con- della coesione sociale. “L’occidente paesi di origine e che, nei nativi, da traddizioni. Per contribuire ad ali- è laico”, “l’Islam è religioso”. spazio a manifestazioni xenofobe, mentare il dibattito può essere utile Le diversità (lingua, religione, istruzio- fenomeni oggi in aumento. cercare di confutarle e di aggiunge- ne, vita comunitaria, vita familiare Le preoccupazioni espresse da Sar- re alle sue, ulteriori argomentazioni ecc.), se portano a considerare gli al- tori, sono presenti anche in alcune e riflessioni. tri come estranei e a vivere in contrap- componenti della società europea e Si può innanzi tutto osservare che i posizione invece che in collaborazio- non possono, per questa ragione, modelli illustrati, quello pluralista e ne, si possono trasformare in chiusu- essere sottovalutate. quello multiculturale, hanno nel lin- ra. La chiusura, essendo separante, guaggio comune un altro significa- può portare all’intolleranza che è pa- Il fenomeno migratorio ha subito to. Il multiculturalismo, ad esempio, rente stretta dell’aggressività. L’isola- negli ultimi decenni una forte acce- non viene comunemente inteso mento ostacola il confronto con la co- lerazione. come modello che privilegia la fram- munità più ampia, impedisce la con- La globalizzazione ha forzato l’aper- mentazione, ma che si batte per l’in- PiemontEuropa 17 clusione piuttosto che per l’integrazio- inoppugnabile anche se ancora non timali dello Stato sono attualmente quel- ne dei migranti.. consolidata: in tutte le grandi regio- le continentali e tendenzialmente mon- L’autore, quando entra nel merito ni stanno nascendo forme di integra- diali, le istituzioni che possono assicu- della divaricazione tra politiche volte zione tra gli Stati che preludono alla rare il massimo di partecipazione de- a garantire una società pluralista o a formazione di istituzioni comuni si- mocratica e di distribuzione del potere instaurare il multiculturalismo, lascia mili a quelle dell’Unione Europea. Il sono le istituzioni federali. il ragionamento a metà perché, dopo che dimostra che la via verso una de- Né uno Stato nazionale accentrato, né aver proposto la propria analisi non mocrazia mondiale è aperta anche Stati di piccole dimensioni possono si addentra nel terreno ben più scivo- se non ancora realizzata. affrontare le attuali emergenze am- loso delle soluzioni. Non chiarisce, ad Una quarta osservazione riguarda le bientali e sociali. Il modello istituzio- esempio, quale ritiene sia il sistema politiche europee di inclusione degli nale che meglio può conciliare l’unità istituzionale più adatto a realizzare il immigrati. Egli critica ad esempio le con la diversità e le grandi dimensioni pluralismo e a impedire la disgrega- “leggi speciali” di tutela dei singoli con le esigenze nazionali, regionali e zione sociale. Non indica se non ge- gruppi di immigrati. Certamente le locali è quello federale. nericamente nella “legge” il regola- politiche dell’immigrazione, se non Ma l’idea di fondare uno Stato fede- tore dei rapporti tra gli individui e tra vogliono essere limitate e contingen- rale in Europa non è nata solo dal- i gruppi. ti, devono essere inquadrate in un l’esigenza democratica di distribuire In secondo luogo si può osservare progetto che abbia l’obiettivo di far meglio i poteri e le competenze a li- che Sartori presenta il mondo isla- avanzare le condizioni di vita dell’in- vello territoriale, ma come modello mico come uno statico monolite, tero genere umano. Questo non vuol istituzionale efficace nella salvaguar- contrapposto ad un mondo occiden- dire che non si debbano realizzare dia dei valori di libertà, democrazia tale praticamente senza difetti. politiche mirate a sanare problemi e e giustizia sociale che sono alla base Se si può essere d’accordo nella cri- discriminazioni specifiche. della storia dell’integrazione euro- tica a tutti i fondamentalismi religio- Di fronte alla crisi mondiale, un pro- pea dal II°dopoguerra ad oggi. si, oscurantisti e aggressivi, non è getto di “buon governo” deve esse- La poca considerazione verso le so- realistico presentare il mondo isla- re il frutto di una “rivoluzione luzioni istituzionali stupisce ancor di mico come un blocco indifferenzia- culturale”capace di imprimere una più in un autore che vive negli Stati to. Si tratta di un mondo variegato, decisiva svolta all’attuale modello di Uniti, il Paese dove è nato il federa- dinamico e in evoluzione, le cui com- sviluppo verso una società più giu- lismo. Anche considerando che una ponenti moderate accettano le rego- sta. I principali settori di intervento futura federazione europea sarà cer- le democratiche e si contrappongo- non possono tralasciare né l’assetto tamente diversa dagli USA l’esem- no al fondamentalismo. Le politiche politico-istituzionale, nè il modello pio che ancora oggi questi rappre- devono dunque valorizzare queste economico e sociale. sentano è reale e attuale. E se Sar- componenti e ostacolare le altre. Sul piano politico-istituzionale si deve tori ci fa riflettere sull’importanza D’altra parte il mondo occidentale prendere atto che la crisi dello stato della divisione dei poteri non solo tra può essere a sua volta criticato per nazionale dimostra come la sua di- legislativo, esecutivo e giudiziario, le distorsioni consumistiche e edo- mensione sia troppo piccola per af- ma soprattutto tra potere politico e nistiche. frontare le sfide globali, ma nello stes- potere religioso trascura la divisio- Una terza obiezione riguarda il fatto so tempo sia troppo grande per sod- ne delle competenze tra potere fe- che Sartori da una parte propone e disfare le aspirazioni alla partecipa- derale e poteri nazionali, regionali caldeggia una società aperta e libe- zione democratica della società civile e locali, che permette di avvicinare i rale, ma dall’altra parte afferma che e per rispondere in modo adeguato cittadini alle istituzioni e di tutelare i le frontiere sono irrinunciabili e rap- alle istanze che emergono a livello diritti delle minoranze Sartori osser- presentano una protezione inelimi- regionale e locale. Se le dimensioni ot- va che sono occorsi 2000 anni per nabile. Sostiene inoltre che la gover- estendere la democrazia da quella nance globale è un’impossibile uto- assembleare delle città greche, pia e arriva a dire nel suo libro “La adatta alle piccole dimensioni, a democrazia in 30 lezioni”, che non quella dello Stato nazionale, ma non è vero che vi siano valori universali, riesce ad allargare la sua riflessione ma solo valori preferibili. al problema che si pone oggi con la Per prima cosa è da osservare che globalizzazione, l’estensione della l’Unione europea è la dimostrazio- democrazia a livello internazionale. ne evidente che le frontiere possono Anche sull’aspetto economico è ne- essere felicemente superate. Inoltre cessario andare più a fondo. Questo la sua trasformazione in una fede- saggio è stato scritto prima dello scop- razione permetterebbe di affrontare pio della crisi economico-finanziaria meglio le sfide del mondo globaliz- globale che ha messo in evidenza il zato, di godere dei vantaggi econo- fallimento del modello di sviluppo mico-sociali derivanti dalle grandi neoliberista e la sua cieca fiducia nel dimensioni e di mantenere e valo- potere di autoregolamentazione del rizzare le diversità culturali delle sue mercato del quale Sartori era un mo- molteplici componenti. E’ altrettan- derato sostenitore. Oggi è più chiaro to evidente che i grandi problemi che che è necessaria una svolta verso un l’umanità deve oggi affrontare han- nuovo e diverso modello di sviluppo. no acquisito una dimensione mon- Una drastica inversione di tendenza diale e che possono essere risolti solo verso un modello di sviluppo ecologi- su questa scala. Il governo democra- camente e socialmente sostenibile, tico del mondo non è quindi un’uto- capace di sanare le distorsioni e le pia, ma un’urgente necessità. Sar- troppo stridenti differenze di reddito tori non tiene conto di una tendenza e di sviluppo tra le grandi regioni del 18 Dicembre 2010 mondo e all’interno di esse. Capace di Sartori considera l’elemento portan- avanzare l’Africa, è necessario chie- assicurare ad un numero crescente di te della democrazia liberale. Eminen- dere innanzi tutto agli africani di che uomini condizioni di vita dignitose e te costituzionalista, egli non fa cen- cosa necessitino e non paracadutare eguali opportunità, di superare discri- no al fatto che la mancanza di una aiuti basati sulla presunzione di inter- minazioni, povertà e ignoranza. vera Costituzione europea ha crea- pretare le loro esigenze. Sartori in uno scritto del 2008 am- to, fino ad oggi, un ostacolo anche Con la stessa logica le politiche di mette che i disastri della globalizza- all’attuazione di una efficace politi- inclusione dei migranti devono sol- zione erano largamente prevedibili e ca migratoria europea. Il suo ragio- lecitare la condivisione invece che che non si sono contabilizzati i disa- namento circa la necessità di condi- essere improntate alla imposizio- stri provocati dalla deforestazione, zionare l’inserimento degli immigrati ne di regole vissute come estranee. dall’uso indiscriminato di risorse all’accettazione reciproca delle di- All’opinione di Sartori che ci dice esauribili, di beni pubblici come l’ac- versità, resta incompleto. La recipro- che la concessione della cittadi- qua e da un incremento demografi- cità, se non si fonda su una base di nanza non è uno strumento ade- co fuori controllo. regole certe, che fondi la conviven- guato a facilitare l’inclusione si Infine anche sul piano sociale proble- za civile su principi irrinunciabili, un può obiettare che senza cittadi- mi nuovi richiedono una risposta in- patrimonio condiviso, come quello nanza è impossibile mettere le basi novativa. Per sanare l’emergenza so- costituito costituzionali, non è reale. di una partecipazione attiva e di ciale, è necessario che la politica riac- Non può fondarsi su un generico ri- una proficua condivisione. Solo la quisti la capacità di guidare l’econo- spetto reciproco, che non pone di- concessione della cittadinanza eu- mia, di indirizzare i vantaggi creati dal vieto alcuno a pratiche discrimina- ropea di residenza può dare ac- progresso tecnologico verso il soddi- torie e non viene collegato all’acqui- cesso ai diritti civili e politici. E’ sfacimento dei bisogni collettivi e la sizione della cittadinanza. vero che la legge è uguale per tutti tutela dei beni pubblici globali. Jean Paul Pougala, esponente del e quindi tutela anche gli immigra- La quinta osservazione riguarda il Movimento federalista africano, ha ti, ma senza cittadinanza questi tema della centralità della legge, che spesso fatto notare che se si vuole far diritti vengono di fatto, negati. Riflessioni sul 150° anniversario dell’Unità d’Italia di Ottorino Bartolini Di seguito le riflessioni inviateci da Ottorino Bartolini, già Presidente del Consiglio della Regione Emilia Romagna e Presidente del Comitato regionale MFE dell’Emilia-Romagna

Il procedere molto discutibile del 150° e il Piemonte, ad esempio, debbano es- rà anche dopo il 150° dell’Unità d’Italia. dell’Unità d’Italia nel corso del 2010 ha sere considerate di Serie B rispetto alla Si- L’Inno di Mameli per quel suo “Stringia- sostanzialmente confermato con certez- cilia e alla Valle d’Aosta, al Trentino-Alto moci a coorte, siam pronti alla morte, siam za che l’Italia mantiene ferma la sua Adige, alla Sardegna e al Friuli-Venezia pronti alla morte, Italia chiamò” cantato volontà di voler essere anacronistica- Giulia. dagli scolari, inconsapevoli, nelle scuole mente divisa in due. Quali motivazioni ci sono oggi per man- elementari fa rabbrividire e balbettato dagli L’Italia delle 20 Regioni è sancita dall’Art. tenere a quelle 5 Regioni di Serie A “for- atleti negli incontri sportivi dimostra di es- 31 della nostra Costituzione che però con me e condizioni particolari di autono- sere fuori luogo e senza senso. il suo precedente Art. 116 stabilisce che mia”? Se nel 150° l’Inno di Mameli non è consi- “Alla Sicilia, alla Sardegna, al Trentino- Il 150° dell’Unità d’Italia credevo fosse una derato fuori tempo e in contraddizione con Alto Adige, al Friuli-Venezia Giulia e alla buona occasione, una buona ricorrenza la nostra Costituzione che all’Art. 11 reci- Valle d’Aosta sono attribuite forme e con- per proporre e possibilmente anche deci- ta “L’Italia ripudia la guerra come stru- dizioni particolari di autonomia, secon- dere di rendere le 20 Regioni tutte a Sta- mento di offesa alla libertà degli altri po- do Statuti Speciali adottati con leggi co- tuto Speciale, oppure tutte a Statuto ordi- poli e come mezzo di risoluzione delle con- stituzionali”. nario. Evidentemente mi sono sbagliato. troversie internazionali.., opera per la pace Decisione ritenuta valida dall’Assemblea L’altra considerazione che ho ritenuto im- fra le Nazioni... “, è giusto che sia inserito Costituente il 22 dicembre 1947 e en- portante e continuo a porre in evidenza nella nostra Costituzione all’Art. 12 a fian- trata in vigore dal 1 Gennaio 1948 con negli incontri e nei confronti che sono chia- co della nostra Bandiera Tricolore. la nostra Costituzione, decisione incom- mato a svolgere nel corso di questo 150° Altrimenti non si imponga di cantare un prensibile oggi per “quelle forme e con- dell’Unità d’Italia, riguarda l’Inno di Gof- Inno provvisorio in manifestazioni scola- dizioni particolari di autonomia, secon- fredo Mameli, adottato dal primo Gover- stiche e sportive dove anziché “Siam pronti do Statuti Speciali...” che forse erano no De Gasperi nel febbraio 1946, non alla morte” sarebbe più opportuno can- motivate ieri, ma che appare molto di- inserito nella nostra Costituzione dall’As- tare “Siam pronti alla vita”. scutibile continuare a mantenerle in vita semblea Costituente che, entrata in vigo- Io infatti, come iscritto al Movimento oggi. re il 1 gennaio 1948, cioè due anni dopo, Federalista Europeo, continuerò a Di fatto l’Italia delle 20 Regioni rimane all’Art. 12 recita “La Bandiera della Re- cantare “Siam pronti alla vita” e con divisa in due, con 5 Regioni di Serie A a pubblica è il Tricolore italiano; verde, bian- vero piacere nelle pubbliche manife- Statuto Speciale e 15 Regioni si Serie B co e rosso, a tre bande verticali di uguali stazioni ascolterò 1' “Inno alla gioia” a Statuto ordinario. dimensioni”. di Ludwig van Beethoven che è l’Inno Come federalista continuo a non capi- Dell’Inno nessuna traccia e per oltre 60 ufficiale e non provvisorio dell’Unione re perché la Regione Emilia-Romagna anni è rimasto “provvisorio” e tale rimar- Europea. PiemontEuropa 19 Caso Fiat e scelte produttive per l’Italia di Alfonso Sabatino L’intera discussione sullo stabilimento monte, e sul settore servizi che l’assi- di capacità produttiva installata per i Carrozzerie di Mirafiori è solo un ca- ste, a valle (reti commerciali, manu- mezzi di trasporto su gomma, auto e pitolo dei nuovi rapporti che si potran- tenzioni, servizi assicurativi, infrastrut- veicoli industriali, che alimenta una no stabilire tra l’industria motoristica ture). concorrenza accesa e spinge all’elimi- nazionale, da un lato, e la città di To- nazione dei concorrenti marginali. Pos- rino, l’economia italiana in generale 2. Il quadro generale entro cui si inse- sono sopravvivere, in questo contesto, e il mondo del lavoro, dall’altro lato. riscono le scelte dell’azionista di riferi- solo i produttori di grandi volumi ca- mento è quello della globalizzazione paci di sostenere investimenti rilevanti 1. Il Gruppo FIAT, che ha caratteriz- e del superamento del modello di pro- in ricerca e progettazione in modo da zato per oltre cento anni una parte duzione e di consumo che si è affer- fornire al mercato prodotti attraenti in rilevante del sistema produttivo, socia- mato dopo la seconda guerra mon- termini di affidabilità, confort, sicurez- le e culturale di Torino e dell’Italia, è diale. Certamente la globalizzazione za, controllo consumi ed emissioni no- ad una svolta decisiva con lo spinn off ha aperto le frontiere della concorren- cive, prezzo. La partita è aperta al- e la quotazione separata in borsa di za internazionale, dato accesso ai pro- l’interno dell’oligopolio mondiale Fiat SpA e Fiat Industrial, due gruppi cessi di produzione industriale a una dominato da alcuni produttori tede- societari che, molto probabilmente, parte considerevole del mondo che schi, giapponesi e statunitensi, ma sono destinati a prendere strade dif- può sfruttare la risorsa lavoro dispo- acquista un peso crescente l’appor- ferenti. nibile a basso costo e, soprattutto, ha to produttivo della Cina dove già Il primo, focalizzato nella costruzione favorito l’apertura di nuovi mercati in oggi GM e Volkswagen realizzano di auto, è attratto nell’orbita di un espansione. Allo stesso tempo, anche o hanno piani di investimento per gruppo internazionale Chrysler-Fiat, per la stessa diffusione dell’industria- volumi superiori a quelli domestici. con centri nevralgici direzionali pre- lizzazione, sono emersi i limiti del mo- valentemente concentrati a Detroit e dello di sviluppo che non ha fatto i 3. Il Gruppo Fiat nel corso dell’ultimo stabilimenti di produzione distribuiti nel conti con le risorse limitate della terra. decennio ha ridotto le sue produzioni mondo, in America del Nord, in Ame- Di conseguenza si sono affermate le in Italia e ha puntato sull’espansione rica del Sud e in Europa, di cui parte emergenze ambientali e la necessità delle attività produttive in Polonia, in in Italia. Gli assetti societari finali di di diffondere le tecnologie non inqui- Turchia, in Brasile, in India e Cina, di- tale gruppo sono ancora da definire, nanti ed energy saving.1 Di qui la ri- rettamente o tramite alleanze. Più re- la partita è aperta e certamente con- chiesta diffusa di riorganizzare il terri- centemente ha inserito nei suoi piani diziona le scelte di politica aziendale torio e l’urbanizzazione, introdurre la creazione di siti produttivi in Serbia perseguite in Italia. una mobilità sostenibile, razionalizzare e in Russia. Tuttavia la sua presenza Il secondo, specializzato in veicoli in- la circolazione delle auto private e dei sul mercato europeo è fortemente ca- dustriali, macchine movimento terra veicoli industriali, affidare la mobilità lata negli ultimi anni ed è valutata oggi e relativi sistemi di trazione, dovrebbe alle reti di trasporto di massa e alla al 6,7% del totale. Rimontare le posi- rimanere nel portafoglio di investimen- logistica. In questo quadro di riferi- zioni perse è certamente un’opera ti- ti dell’azionista di riferimento con una mento si colloca un eccesso mondiale tanica e il rilancio dell’attività negli sta- propria individualità. Sono state, per il momento, smentite le voci che lo in- dicavano come destinato alla cessio- ne per procurare cassa necessaria al- l’ascesa di FIAT nel controllo di Chry- sler. In entrambi i casi, le prospettive pro- duttive e occupazionali future di im- portanti realtà territoriali italiane in Piemonte, Emilia-Romagna, Abruzzo, Campania, Puglia e Basilicata, vanno attentamente valutate e impongono una presa di coscienza da parte di Cit- tà, Regioni e governo. Gli attori pub- blici non possono rimanere inattivi e debbono varare strategie di sviluppo del territorio di medio-lungo termine fondate sulla valorizzazione delle at- tuali destinazioni dei siti produttivi, oppure sulla promozione delle neces- sarie alternative. Non può essere tra- lasciato l’impatto dell’assemblaggio finale di autoveicoli sulla filiera pro- duttiva (R&S, progettazione, impianti- stica, componenti) che l’alimenta, a Operai alla catena di montaggio 20 Dicembre 2010 bilimenti italiani è vitale per la credi- non interamente esplicitate si è aper- to ma passa dalla parte del sindacato bilità stessa del Gruppo nell’alleanza to un acceso dibattito sul modello di nella fase applicativa dell’accordo, strategica con il partner americano. relazioni industriali imposto nel nego- purché esso lo sappia gestire con ri- Presenta, però, difficoltà che non ri- ziato dall’attore industriale. A fronte gore; guardano solo le relazioni industriali. della garanzia dell’occupazione è sta- d) nessuno ha sollevato, almeno sulla Il riordino delle produzioni negli sta- to chiesto ai lavoratori di accettare tur- base delle informazioni circolate sul bilimenti italiani, al fine di utilizzare ni di lavoro più intensi, una riduzione nuovo modello di organizzazione del meglio le singole capacità produttive delle pause, prolungamenti degli orari lavoro in fabbrica World Class Mana- installate, riguarda modelli di vetture di lavoro per straordinari, riduzione gement, una discussione adeguata già sul mercato da tempo e destinate, dell’assenteismo entro limiti fisiologi- sulla riorganizzazione delle linee di in taluni casi, a uscirne. Una nuova ci. Inoltre gli accordi restringono le montaggio, sulla loro alimentazio- gamma di prodotti dovrebbe affer- rappresentanze aziendali dei lavora- ne, sulle fasi produttive e le mansio- marsi solo nel corso del 2012 e del tori ai soli esponenti dei sindacati fir- ni eseguibili, temi decisivi ai fini di 2013. L’offerta per le Carrozzerie di matari dell’accordo con richiamo al- relazioni industriali cooperative e Mirafiori, al centro del dibattito tori- l’art. 19 dello Statuto dei lavoratori e per una valutazione corretta della nese, interessa la produzione di jeep il superamento dell’intesa del 1993 durata delle pause e del riordino dei e di un Suv Alfa Romeo, entrambi di sulle rappresentanze sindacali unita- turni di produzione e quindi del- progettazione Chrysler, con piattafor- rie. E’ noto che il fronte sindacale, già l’onerosità del lavoro. me, motori e trasmissioni di provenien- diviso a livello di confederazioni na- za statunitense. Ciò assicura certa- zionali, si è spezzato con il rifiuto di 5. Il caso Fiat in Italia è difficile da ge- mente la sopravvivenza dello stabili- Fiom di aderire all’accordo. Va sotto- stire dato il peso, in termini di occu- mento e il mantenimento di certi livelli lineato, in ogni modo, che a Pomiglia- pazione e di valore aggiunto, di tutto occupazionali nell’area torinese per no e a Mirafiori l’accordo aziendale il sistema motoristico, del suo indotto qualche tempo, ovviamente nel caso in deroga al ccnl, concluso con una e dei servizi attivati. Il tema è già stato che tali vetture trovino il favore del mer- parte sola delle organizzazioni sinda- discusso in passato, anche su queste cato, ma ha un impatto limitato sul- cali, ha ricevuto una sua legittimazio- colonne4 . Si tratta di continuare e ap- l’indotto. Ben altra cosa, bisogna sot- ne dal risultato delle consultazioni re- profondire il dibattito e orientare le tolinearlo, sarebbe stata l’introduzio- ferendarie di stabilimento. scelte sui seguenti punti: ne di un modello innovativo Fiat in- Sull’esito del negoziato occorre terprete dei nuovi bisogni dell’automo- avanzare, comunque, alcune consi- a) Torino è stata una città industriale bilista e dei vincoli ambientali. Siamo derazioni: d’avanguardia e una capitale mon- perciò di fronte ad un’umiliazione per a) le relazioni industriali in Italia scon- diale dell’auto. La “città operaia” è, la fabbrica simbolo di Torino. tano un vuoto strategico di fronte al però, scomparsa da tempo e non è Finora il piano “Fabbrica Italia” da 20 modello negoziale tedesco2 o a quel- sostenibile un rilancio in questa dire- miliardi di euro si è manifestato con lo statunitense3 dove il rapporto im- zione. Tra l’altro un punto debole del- l’apertura di negoziati di riorganizza- presa-lavoratore trova un mediatore lo stabilimento simbolo di Torino è rap- zione per singoli siti produttivi, Melfi, attivo nell’intervento pubblico di poli- presentato dall’età media elevata dei Pomigliano d’Arco e Mirafiori, e con tica industriale. E’ evidente che senza dipendenti che si aggira sui 48 anni. la decisione di chiudere l’impianto di l’intervento pubblico la parte soccom- Non solo sarà una criticità ottenere da Termini Imerese alla fine del 2011. Gli bente della trattativa è in genere la tali lavoratori un intensificazione dei investimenti di riqualificazione am- forza lavoro soggetta all’alternativa ritmi produttivi senza ripercussioni sul- montano, al momento, a 700 milioni prendere-lasciare; la loro salute e le possibili invalidità, di euro per Pomigliano e a 1 miliardo b) il silenzio del governo italiano è in ma sarà difficile trovare mano d’ope- per Mirafiori. In entrambi i casi, sono parte intenzionale e in parte dovuto ra locale sostitutiva nel corso dei pros- stati negoziati un contratto di lavoro al confronto impari degli strumenti di simi anni. Analoghe criticità si riscon- aziendale da sottoporre all’adesione intervento nazionali con le logiche pro- trano in altre aree produttive non qua- referendaria dei lavoratori e la cre- duttive globali. D’altra parte, il conte- lificate. Ovviamente un rilancio pro- azione di una nuova compagnia sto più corretto per impostare una duttivo ed occupazionale, condizioni (newco) non aderente a Confindu- politica di settore e delle relazioni in- di mercato permettendo, potrebbe av- stria per non sottostare ai vincoli del dustriali conseguenti sarebbe quello venire solo con il ricorso all’immigra- contratto collettivo nazionale di la- europeo ma oggi la natura intergo- zione extracomunitaria, con gravi pro- voro (ccnl). vernativa dell’UE impone un confron- blemi di accoglienza, anche se è va- Va aggiunto, per completare il qua- to perdente del produttore italiano con lutabile che i flussi non acquistereb- dro, che l’accordo per le Carrozze- gli interessi dell’industria dell’auto te- bero la stessa dimensione della migra- rie del 23 dicembre 2010 non inve- desca che ha già superato da tempo i zione storica dalle campagne dell’Ita- ste altre attività produttive ancora problemi di riorganizzazione in gioco lia meridionale avvenuta mezzo secolo allocate nello stabilimento di Mira- in Italia ed oggi è tesa a rafforzare addietro. Le soluzioni oggi in campo fiori o nell’area torinese – vedi Fiat una leadership continentale costruita per Mirafiori non possono, pertanto, Powertrain (motori e cambi), Comau nel tempo e con impegno; che essere transitorie e debbono di- (sistemi di produzione), Rivalta (ex c) alle posizioni docili e miopi di una ventare un punto di riflessione dal qua- Bertone) e Centro ricerche Fiat di parte del fronte sindacale, condizio- le partire per organizzare il futuro; Orbassano. Allo stesso modo, le in- nato dalla promessa occupazionale b) l’Unione Europea ha un interesse tese per Pomigliano e Mirafiori pre- (Fim, Uilm, Fismic, Ugl), ha fatto ri- strategico a mantenere su posizioni cedono l’apertura di nuovi negoziati scontro l’arroccamento radicale di tecnologicamente avanzate e di lea- per il futuro di altri siti produttivi, Fiom e dei Cobas con la conseguen- dership mondiale il suo sistema indu- quali Melfi, Cassino, Val di Sangro, za di lasciare senza rappresentanza striale, compreso quello motoristico. Pratola Serra e restano in ombra i aziendale i propri lavoratori aderenti. Sia pure in ritardo rispetto ad Ameri- destini delle attività raggruppate in Fiom non ha considerato che la forza ca ed Asia, ha tracciato alcune linee Fiat Industrial. contrattuale può essere dalla parte guida per favorire le tecnologie di tra- dell’impresa al momento del negozia- sporto non inquinanti. In questo am- 4. In tale contesto di scelte aziendali PiemontEuropa 21 bito Torino dovrebbe puntare a diven- produzione interna e si delinea l’inte- United Auto Workers (UAW) nella proprie- tare la capitale europea della mobili- resse di altri produttori (vedi Volkswa- tà dei due colossi automobilistici in crisi e tà sostenibile e della mobilità urbana gen per Alfa e Daimler per Fiat Indu- nei loro consigli di amministrazione at- senza auto; strial). Governo e autorità locali do- traverso il proprio fondo pensioni grazie c) da tempo la Città ha compreso che vrebbero garantire agli investitori con- all’intervento dell’Amministrazione Oba- ma che ha varato un piano di 82 miliardi deve individuare nuove vocazioni so- dizioni di ordine pubblico e di qualifi- di dollari. Il sindacato ha sottoscritto l’im- pratutto nei campi della scienza e della cazione della forza lavoro. E’ una scel- pegno a non scioperare fino al 2015, di tecnologia, settori nei quali ha accu- ta industriale già compiuta in Spagna non rivendicare aumenti salariali fino al mulato posizioni di eccellenza proprio e in Gran Bretagna, paesi che oggi 2013, di accettare ridimensionamenti oc- grazie al passato industriale. Oltre la esprimono volumi produttivi più che cupazionali e nuove assunzioni con paga veicolistica vanno ricordati il settore ICT doppi rispetto a quelli italiani. In al- oraria di 14 dollari l’ora contro lo stan- e l’aerospaziale. Ciò significa che, an- ternativa l’Italia potrebbe chiedere al- dard di Detroit di 28 dollari. Il Fondo pen- che con l’ausilio di necessarie politi- l’UE un piano di aiuti per la riconver- sioni ha adottato riduzioni nelle sue pre- che di settore europee, occorre miglio- sione produttiva delle aree interessate stazioni assistenziali. Con il risanamento rare le condizioni di ambiente relative da possibili chiusure di stabilimenti5. e il ritorno alla quotazione di Borsa di GM, il sindacato ha realizzato un guada- per attrarre nell’area torinese investi- gno consistente e si attende un altro ri- menti qualificanti ed espandere l’oc- sultato positivo dal risanamento di Chry- cupazione di livello, come è avvenuto sler. Oggi l’UAW, che aveva visto un calo con il Centro ricerche di GM Power- NOTE: di adesioni da 1,5 milioni di lavoratori a train Europe, in cooperazione con il 1 Cfr. Domenico Moro, Crisi dell’industria 400 mila, progetta una sua penetrazione Politecnico, e con l’ingresso di dell’auto o di un modello di sviluppo?, in negli stabilimenti giapponesi, coreani e Volkswagen in Italdesign. Va aggiun- “PiemontEuropa”, settembre 2009. tedeschi operanti negli Stati Uniti meri- 2 to che la parte migliore dell’industria Le relazioni industriali in Germania se- dionali (Alabama, Tennessee) dove sono componentistica locale già si è inseri- guono, com’è noto, un modello coopera- in vigore condizioni di lavoro e di retri- tivo e la negoziazione dei contratti di la- ta nel mercato delle forniture interna- buzione più arretrate rispetto a Detroit. voro, anche quelli aziendali in deroga del 4 Cfr. Domenico Moro e Alfonso Sabati- zionali; contratto nazionale, avviene entro i mar- no, La città, la Regione e l’Europa. Contri- d) per i siti produttivi allocati in altre gini di manovra offerti da due sponde buti ed idee per lo sviluppo di Torino e del regioni italiane, vedi il Centro-Sud, rappresentate dalla concertazione gover- Piemonte nella prospettiva dell’unificazio- dove si pongono ancora problemi di no, forze produttive e sociali sulla politi- ne europea (1980-2005), Celid, Torino espansione dell’occupazione operaia ca economica nazionale, da un lato, e 2005; Domenico Moro e Alfonso Sabati- e di consolidamento delle esperienze dalla partecipazione dei rappresentanti no, Torino e il suo futuro. Verso la società industriali in evoluzione, le autorità sindacali nei consigli di sorveglianza del- della conoscenza, in “PiemontEuropa”, nazionali e locali potrebbero chiedere le grandi imprese (codecisione). I lavora- giugno 2006; e Domenico Moro, Crisi del- all’Unione Europea una sorta di Pia- tori tedeschi nello scorso decennio hanno l’industria dell’auto o di un modello di svi- concordato ritmi di lavoro più intensi, ri- no Davignon per l’industria motoristi- luppo? op. cit. duzioni di orario e di retribuzioni (Kur- 5 Cfr: Riccardo Perissich, Crisi dell’ auto, l’ ca, come avvenne per la siderurgia zarbeit) per salvaguardare l’occupazione UE riscopre Davignon. Meno produzione negli anni ottanta. Oggi il mercato ita- e favorire le ristrutturazioni produttive. più aiuti: così il commissario belga salvò l’ liano presenta una capacità di assor- 3 Negli Stati Uniti, la crisi di GM e Chry- acciaio. Ora Bruxelles può tentare il bis, in bimento ampiamente superiore alla sler ha visto entrare nel 2009 il sindacato “Corriere della Sera”, 12 gennaio 2009. L’ITALIA E L’UNITA’ EUROPEA Corso 2010-2011 dell’UNITRE di Torino Coordinatori: Prof. Lucio Levi, docente di Politica comparata nell’Università di Torino e Presidente del Movi- mento Federalista Europeo; Prof. Sergio Pistone, docente di Storia dell’integrazione europea e vice-presidente dell’Ufficio esecutivo dell’Union of European Federalists; Alfonso Sabatino, Direttore editoriale di “Piemonteuro- pa” e Segretario piemontese del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa. Gli incontri si svolgeranno dalle ore 16 alle ore 18, in Via Schina 26, e sono aperti alla partecipazione degli iscritti e simpatizzanti del MFE. PROGRAMMA Dal Risorgimento alla Resistenza antifascista 15/11/2010 Introduzione 29/11/2010 Come si è realizzata l’unificazione italiana 13/12/2010 Il tema dell’unità europea nei protagonisti dell’unificazione italiana (Giuseppe Mazzini, Vin cenzo Gioberti, Camillo Cavour, Carlo Cattaneo, Giuseppe Garibaldi) 10/01/2011 L’affermarsi del nazionalismo dopo l’unificazione italiana 24/01/2011 Il tema dell’unità europea dalla prima alla seconda guerra mondiale (Luigi Einaudi, Carlo Rosselli, Il Manifesto di Ventotene). 07/02/2011 Il dibattito sull’unità europea nella Resistenza I principali protagonisti italiani del processo di unificazione europea 21/02/2011 Carlo Sforza e Alcide De Gasperi 07/02/2011 Gaetano Martino e Giulio Andreotti 21/03/2011 Altiero Spinelli 04/04/2011 Mario Albertini e Giuseppe Petrilli 18/04/2011 Tommaso Padoa-Schioppa, Carlo Azeglio Ciampi e 09/05/2011 Giuliano Amato e Giorgio Napolitano 22 Dicembre 2010

I saggi Il contributo di Francesco Rossolillo alla cultura federalista di Sergio Pistone I due volumi in cui Giovanni Vigo ha za intellettuale e politica, che è tutto- derazione europea compie un salto raccolto gli scritti fondamentali di ra pienamente vitale, dei federalisti qualitativo, si trasforma cioè in un vero Francesco Rossolillo1, che ci ha lasciati aventi in Mario Albertini il loro mae- e proprio programma politico. In al- il 24 febbraio 2005 all’età di 67 anni, stro. Per offrire un assaggio di que- tre parole si istituisce un nesso orga- testimoniano l’eccezionale valore del st’opera, cercherò in queste pagine di nico fra una chiarificazione teorica, suo contributo alla cultura federalista, evidenziare, in termini necessariamen- estremamente lucida e di grande re- integrata da un impareggiabile impe- te schematici, quello che mi pare es- spiro, delle ragioni per cui si deve re- gno militante nella lotta per la fede- sere uno dei contributi essenziali dato alizzare la federazione europea e i razione europea. I temi che lo hanno da Rossolillo al pensiero federalista. principi politico-strategici e anche or- maggiormente coinvolto sono: il sen- Per far ciò, debbo partire da una pun- ganizzativi che devono guidare un mo- so della storia e il suo rapporto con tualizzazione degli aspetti più qualifi- vimento politico che si pone come l’azione politica, la rivoluzione, il si- canti della riflessione federalista svi- compito la realizzazione del federali- gnificato della sovranità popolare, il luppata da Altiero Spinelli e da Mario smo sopranazionale2. polo comunitario del federalismo e i Albertini, per poi dare un’idea del pas- Per quanto riguarda l’aspetto teorico suoi rapporti con la pianificazione ter- so avanti che io ritengo più significati- del discorso di Spinelli, la sua essenza ritoriale, la strategia della lotta per vo compiuto da Rossolillo. è riassumibile nella tesi della priorità l’Europa unita e il ruolo dei federalisti, della costruzione della federazione l’analisi e l’interpretazione dei grandi * * * europea rispetto alle lotte per la tra- fatti politici e culturali con i quali un sformazione in senso liberale, demo- militante federalista deve misurarsi per Spinelli è il padre fondatore del fede- cratico e della giustizia sociale degli sostituire il punto di vista nazionale con ralismo come pensiero politico attivo, Stati nazionali, nella convinzione cioè quello federalistico. La lettura di que- vale a dire come teoria che si traduce che la costruzione della pace attraver- sti scritti, apparsi fra il 1960 e il 2005, in impegno politico concreto diretto a so la federazione europea – vista è un sussidio essenziale per compren- cambiare la realtà. Con l’autore del come prima tappa storica e forza trai- dere a fondo la straordinaria esperien- Manifesto di Ventotene l’idea della fe- nante in direzione dell’obiettivo della federazione mondiale – rappresenti la via imprescindibile del progresso sto- rico. In sostanza, Spinelli porta a con- clusione il discorso, avviato da Luigi Einaudi e dai federalisti britannici nel- l’epoca delle guerre mondiali, che vede nella crisi storica del sistema de- gli Stati nazionali sovrani la radice pro- fonda dei mali del mondo contempo- raneo. E giunge a formulare una nuo- va dicotomia fra le forze del progres- so e quelle della conservazione. Essa non si identifica più con la linea tradi- zionale della maggiore o minore liber- tà, uguaglianza, giustizia sociale da realizzare all’interno degli Stati nazio- nali, bensì con la linea che divide i di- fensori della sovranità nazionale as- soluta dai sostenitori del suo supera- mento attraverso il federalismo sopra- nazionale, che è cioè l’unico sistema in grado di gestire in modo democra- tico e pacifico l’interdipendenza pro- dotta dall’avanzamento della rivolu- zione industriale e dalla transizione verso quella postindustriale. Questo discorso sulla priorità del- l’obiettivo del federalismo sopranazio- nale rispetto a quelli indicati dalle grandi ideologie emancipatrici del mondo moderno (che partendo dal- Francesco Rossolillo l’Illuminismo hanno indicato la via del PiemontEuropa 23 progresso dell’umanità e di cui Spi- - Infine la strategia federalista deve che e anche gli europeisti presenti nei nelli ha ben chiara la convergenza sto- costantemente sforzarsi di sfruttare le partiti, nelle organizzazioni economi- rica nello Stato democratico moder- contraddizioni che emergono nell’in- co-sociali, nella società civile e nel no, che deve essere nello stesso tem- tegrazione europea in conseguenza mondo della cultura verso una lotta po liberale e sociale) viene integrato, delle inadeguate scelte funzionalisti- efficace per la costituente europea. Al- da un discorso politico-strategico-or- co-confederali e del rinvio dell’unifi- bertini, che all’inizio degli anni 1960 ganizzativo che chiarisce le condizio- cazione federale. Si tratta del deficit sostituì Spinelli alla guida del MFE, fu ni necessarie perché la lotta per la fe- di efficienza, dovuto alle decisioni una- il principale animatore di questo im- derazione europea possa essere con- nimi sulle questioni fondamentali, e del pegno per l’autonomia federalista. dotta in modo non velleitario (supe- deficit di democrazia, legato al fatto Essa si è tradotta in termini pratici nella rando cioè l’approccio essenzialmen- che, in assenza di istituzioni autenti- applicazione di tre principi: autono- te utopistico prevalente prima della camente federali, si ha il trasferimen- mia politica (rifiuto da parte del nu- svolta impressa da Spinelli). to di decisioni di importanza cruciale cleo di militanti che hanno assicurato Quattro sono i punti da sottolineare a a livello sopranazionale senza che a la direzione e la gestione del MFE di questo riguardo. tale livello venga realizzato un siste- identificarsi con un qualsiasi partito - La crisi strutturale degli Stati nazio- ma compiutamente democratico. Le nazionale), il militante a mezzo tem- nali, che è sboccata nel crollo del si- situazioni critiche che queste contrad- po (rifiuto del sistema dei dirigenti pa- stema europeo degli Stati ha fatto dizioni inevitabilmente producono gati, onde evitare un apparato am- emergere l’alternativa “unirsi o peri- sono l’occasione per strappare una ministrativo pesante e costoso, dipen- re” e quindi una spinta profondamen- procedura costituente democratica. dente perciò inevitabilmente, per la te radicata nei governi democratici Abbiamo visto l’essenza del discorso sua sopravvivenza, essenzialmente da nazionali ad attuare una politica di federalista di Spinelli, la cui solidità – finanziamenti esterni), l’autofinanzia- unificazione sopranazionale per po- va sottolineato – ha permesso di co- mento (in modo che, pur non esclu- ter progredire sul piano economico- struire un movimento politico (il Movi- dendo finanziamenti esterni, la strut- sociale, civile e politico. Questa spin- mento Federalista Europeo) capace di tura permanente dell’organizzazione ta, in mancanza della quale non ci presentarsi con una fisionomia e un potesse funzionare grazie alle sue “ri- sarebbe alcuna possibilità di lottare ruolo autonomi rispetto alle organiz- sorse proprie”). concretamente per l’unificazione eu- zazioni politiche tradizionali e di eser- Al di là di tutto ciò, il fondamento ba- ropea, trova d’altra parte un ostacolo citare, guidando uno schieramento silare dell’autonomia del MFE, che Al- decisivo nella tendenza strutturale (già europeista sopranazionale, un’influen- bertini è riuscito a realizzare come ac- chiarita da Machiavelli) del potere al- za effettiva sul processo di unificazio- quisizione permanente, è rappresen- l’autoconservazione. Ne consegue che ne europea. Vediamo ora le integra- tato dall’autonomia culturale. Solo le classi detentrici del potere naziona- zioni e gli approfondimenti di impor- una forte motivazione culturale (oltre le si orientino pervicamente verso una tanza fondamentale che sono stati in- ovviamente a quella morale), cioè la inadeguata cooperazione internazio- trodotti da Mario Albertini rispetto alle convinzione che la dottrina federali- nale su base confederale piuttosto che acquisizioni di Spinelli e che hanno sta avesse qualcosa di realmente nuo- verso il federalismo sopranazionale. fornito un contributo decisivo allo svi- vo da dire, in termini di valori e di com- - Per superare questo ostacolo strut- luppo della lotta federalista. Riassu- prensione della situazione storica, ri- turale deve attivarsi una forza federa- mendo in termini estremamente sche- spetto al pensiero politico dominante, lista autonoma dai governi e dai par- matici questo contributo3, si può dire poteva in effetti alimentare un impe- titi nazionali, che abbia come unico che esso coincide con l’impegno a gno a lungo termine, spesso faticoso obiettivo l’unificazione federale sopra- costruire una forza politica federalista e difficile, e che rinunciava alle moti- nazionale, che persegua l’unione sul realmente e permanentemente auto- vazioni del potere e del denaro, in un piano sopranazionale di tutti coloro noma e perciò in grado di guidare l’in- numero di militanti sufficiente per co- che sono favorevoli a questo obiettivo sieme delle organizzazioni europeisti- stituire una forza federalista in grado indipendentemente dai loro orienta- di incidere sulla realtà. Ebbene, Alber- menti politici (purché appartenenti al- tini ha svolto precisamente un gran- l’arco delle ideologie emancipatrici) e dioso lavoro di approfondimento teo- che sappia, tramite un lavoro di con- rico del federalismo che ha fatto emer- sulenza e di mobilitazione popolare, gere questa motivazione ed ha altresì spingere i governi nazionali a fare ciò arricchito in modo grandioso il pen- che spontaneamente non possono siero federalista. Il risultato più signifi- fare, cioè a superare i limiti interna- cativo di questo approfondimento è la zionalistico-confederali della loro po- concezione del federalismo come ideo- litica europeista. logia, che costituisce il superamento - I federalisti devono saper imporre di un limite del discorso di Spinelli. come procedura per realizzare l’unità Come si è visto, il contributo teorico pri- europea un metodo costituente demo- mario di Spinelli coincide con la tesi della cratico (che si ispiri al modello della priorità della lotta per il federalismo so- Convenzione di Filadelfia del 1787 da pranazionale rispetto alle lotte per la cui nacque la costituzione degli Stati trasformazione interna in senso libera- Uniti d’America, cioè il primo Stato le, democratico e della giustizia sociale federale della storia) che, a differenza degli Stati nazionali. Ciò significa che il delle conferenze intergovernative, af- federalismo contiene la risposta alle sfi- fidi ai rappresentanti dei cittadini l’ela- de cruciali emergenti dal processo sto- borazione con delibere a maggioran- rico trainato dalla rivoluzione industriale za e trasparenti dei progetti di unifi- avanzata, indica quindi la strada del cazione europea e che preveda la loro progresso storico nel momento in cui si entrata in vigore fra gli Stati ratificanti stanno esaurendo le spinte provenienti anche in mancanza dell’unanimità. dalle grandi ideologie emancipatrici di 24 Dicembre 2010 origine illuministica. A questa visione si di là delle frontiere nazionali, di cui stema europeo delle potenze. Nella accompagna, d’altro canto, una con- l’integrazione europea è la manifesta- terza fase, cominciata dopo la secon- cezione troppo angusta della dottrina zione più avanzata. da guerra mondiale e tuttora in cor- federalista, che è intesa essenzialmen- Il federalismo è, in secondo luogo, ca- so, l’impiego degli schemi concettuali te come la teoria dello Stato federale, ratterizzato da un aspetto di struttura e degli strumenti politici e istituzionali cioè come una tecnica costituzionale in e cioè dall’indicazione dello Stato fe- del federalismo serve a risolvere la crisi grado di consentire la coesistenza pa- derale come la forma di organizza- dell’Europa. cifica di un insieme di governi indipen- zione del potere che permette di su- La costruzione della federazione eu- denti e coordinati. Una simile imposta- perare le strutture chiuse e accentrate ropea si presenta dunque come zione è chiaramente non all’altezza dello Stato nazionale verso il basso l’evento cruciale della nostra epoca, della convinzione che il federalismo con la formazione di vere e proprie ossia come la prima affermazione del tracci la strada del progresso storico. autonomie regionali e locali e verso corso federalistico della storia, che Perché questa affermazione sia solida- l’alto con la realizzazione di effettive culminerà con la realizzazione della mente fondata, nel corpo della dottri- forme di solidarietà politiche e sociali pace attraverso la federazione mon- na federalista deve necessariamente al di sopra degli Stati nazionali. In ter- diale. Il federalismo ha dunque nel rientrare la definizione della specificità zo luogo il federalismo è caratterizza- nostro tempo un ruolo analogo a del valore guida dell’impegno federali- to da un aspetto storico-sociale cioè quello svolto in passato dalle ideolo- sta e del suo rapporto con i valori delle dall’individuazione del contesto stori- gie liberale, democratica e socialista: ideologie emancipatrici di cui il federa- co nel quale è possibile realizzare un attraverso l’elaborazione e l’afferma- lismo è l’erede, e vi deve rientrare al- valore attraverso una struttura ade- zione della cultura della pace, propo- tresì una visione chiara e rigorosa del guata del potere. Questo aspetto è ne un progetto di società capace di processo storico che rende politicamen- indicato nel superamento della divi- dare una risposta ai maggiori proble- te attuale il federalismo come risposta sione del genere umano in classi e in mi della nostra epoca (da quelli posti valida alle sfide cruciali della nostra epo- nazioni antagonistiche, che rende pos- dall’interdipendenza globale, a quelli ca e, quindi, l’indicazione degli stru- sibile sviluppare il pluralismo tipico della sicurezza, a quelli ambientali, menti concettuali con cui affrontare ri- della società federale, espresso dal che necessitano sia una riconversione gorosamente il problema della com- principio dell’unità nella diversità. In- in senso ecologico del modello eco- prensione del processo storico. Qui in- fatti nelle società federali il lealismo nomico che una pianificazione artico- terviene in modo grandiosamente chia- verso la società complessiva coesiste lata del governo del territorio) e ria- rificatore Albertini con il discorso secon- con quello verso le comunità territo- pre la possibilità di pensare l’avveni- do cui il federalismo, lungi dall’essere riali più piccole (regioni, province, cit- re, che si era offuscata nell’ambito semplicemente la teoria dello Stato fe- tà, quartieri) in un rapporto non ge- delle ideologie tradizionali a causa derale, è un’ideologia politica in senso rarchico. Però quest’equilibrio sociale dell’esaurimento della loro spinta ri- pieno. Esso è cioè paragonabile al libe- si è sviluppato solo parzialmente nelle voluzionaria4. ralismo, alla democrazia e al sociali- società federali esistite finora, perché smo ed è in grado di recepire nel pro- da una parte, la lotta di classe (che * * * prio corpo dottrinale i contributi fonda- potrà essere superata solo con il pie- mentali proposti dalle grandi ideologie no sviluppo della rivoluzione scientifi- La convinzione raggiunta da Albertini emancipatrici del mondo moderno e, ca implicante il superamento della che il federalismo sia, nel senso che nello stesso tempo, di superarne i limiti condizione proletaria) ha fatto preva- abbiamo visto, un’ideologia apre un e di ottenere una comprensione più lere il senso di appartenenza alla clas- campo enorme di riflessione teorica e adeguata dei fondamentali problemi se su ogni altra forma di solidarietà di sforzo analitico necessari per fon- della nostra epoca. sociale e ha impedito che si radicas- dare su basi solide e rigorose questa Secondo questa visione il federalismo sero forti legami di solidarietà nelle convinzione. Qui si colloca l’impegno è, al pari delle altre ideologie, carat- comunità regionali e locali e, d’altra intellettuale di Francesco Rossolillo, qui terizzato in primo luogo da un aspet- parte, la lotta tra gli Stati sul piano c’è in sostanza il filo conduttore dei to di valore. Se per il liberalismo il fine internazionale (che potrà essere sra- suoi scritti, che hanno in effetti fornito ultimo è la libertà, per la democrazia dicata solo con il processo di unifica- un contributo di valore straordinario l’uguaglianza e per il socialismo la zione del mondo intero, che avrà nel- al chiarimento della concezione del fe- giustizia sociale, per il federalismo è la federazione europea il suo punto deralismo come ideologia. L’aspetto a la pace. Essa non è alternativa rispet- di partenza) ha determinato il raffor- mio parere più importante di questo to a questi valori, ma li ricomprende zamento del potere centrale a scapito contributo e sul quale in questa sede in sé a un livello più alto, in quanto dei poteri locali. intendo richiamare l’attenzione è rap- l’eliminazione dell’anarchia internazio- Nel quadro della concezione del fe- presentato in particolare dallo sforzo nale (implicante la subordinazione di deralismo come ideologia, va ancora di sviluppare un discorso sulla questio- ogni altro valore all’esigenza della si- aggiunto, Albertini fornisce una perio- ne del senso della storia e del suo rap- curezza dello Stato) è la condizione dizzazione molto convincente delle fasi porto con l’azione politica che coinci- imprescindibile del pieno spiegamen- di sviluppo del pensiero federalistico. de con il titolo del saggio più impor- to della libertà, dell’uguaglianza e La prima fase, che va dalla Rivoluzio- tante di Rossolillo e che è ripreso come della giustizia sociale e, quindi, della ne francese alla prima guerra mon- titolo della raccolta dei suoi scritti5. possibilità di eliminare ogni forma di diale, è caratterizzata dall’affermazio- Va sottolineato anzitutto che la conce- subordinazione della persona umana ne, sia pure soltanto sul piano dei zione del federalismo come ideologia da parte dei suoi simili. In questa pro- principi, della componente comunita- non può non affrontare la questione del spettiva Albertini recupera le fonda- ria e cosmopolitica del federalismo senso della storia e del suo rapporto mentali tesi politiche, giuridiche e sto- contro gli aspetti autoritari e bellicosi con l’azione politica. Se si è convinti che rico-filosofiche di Kant (il culmine del- dello Stato nazionale. Nella seconda il federalismo è l’orientamento teorico- l’Illuminismo), la cui attualità è stata fase, che va dalla prima alla seconda pratico che indica la via del progresso, messa all’ordine del giorno dalla crisi guerra mondiale, i criteri del federali- dell’avanzamento cioè verso un mon- degli Stati nazionali e dalla crescente smo furono impiegati per interpretare do migliore, si deve avere un criterio interdipendenza dell’azione umana al la crisi dello Stato nazionale e del si- per giudicare ciò che è meglio e ciò che PiemontEuropa 25

è peggio, in modo da poter stabilire gresso infinito di un mondo fondato rapporti sempre più stretti ed intensi fra cos’è il progresso. Questo implica in- sulla ragione e sull’autonomia morale. di loro, fatto che produce inevitabilmente nanzitutto il rifiuto del relativismo e la I momenti fondamentali del progresso conflittualità e, allo stesso tempo, la necessità di fare riferimento all’esisten- storico sono: la formazione dello Stato necessità di superarla, sempre per po- za di valori assoluti, che trovano il pro- che, superando la libertà selvaggia de- ter sopravvivere. Da qui la spinta al pro- prio fondamento nell’essenza della per- gli uomini propria dello Stato di natu- gresso nelle sue tappe successive fino sona umana. L’idea del progresso com- ra, elimina al proprio interno la violen- al traguardo della pace perpetua. porta quindi che la storia abbia un sen- za nelle relazioni tra gli uomini; la tra- Kant fornisce anche due indicazioni so dato dalla progressiva (ancorché sformazione in direzione repubblicana concrete e veramente illuminanti sul- asintotica e interrotta da momenti di ar- dello Stato, che significa concretamen- la spinta oggettiva verso la pace deri- retramento) realizzazione dei valori in te il progresso in direzione liberale e de- vante dall’insocievole socievolezza cui si esprime l’essenza della persona mocratica; la pace, e cioè l’eliminazio- degli uomini. Si tratta dello spirito umana. Se ciò è chiaro, l’impegno cru- ne della violenza nelle relazioni inter- commerciale - che comporta una in- ciale consiste nell’affrontare in modo nazionali, attraverso il superamento, terdipendenza crescente (contenente convincente e rigoroso questo discorso con la federazione, della libertà selvag- vantaggi e conflitti) che si estende gra- che si colloca nel contesto prettamente gia (cioè della sovranità assoluta) degli dualmente al mondo intero - e della filosofico. Con le sue riflessioni Rossolil- Stati: questo progresso renderà possi- crescente distruttività delle guerre, le- lo ha fornito al riguardo un contributo bile la piena realizzazione del regime gata all’incessante progresso scienti- di cui i federalisti non possono non te- repubblicano, in quanto supererà alla fico e tecnico, che alla lunga apre la nere conto e che cerco di presentare radice il primato della sicurezza (la leg- strada all’autodistruzione dell’umani- qui nei suoi aspetti essenziali. ge della ragion di Stato imposta dal- tà e pone il problema di realizzare un Comincio citando un brano del sag- l’anarchia internazionale) e aprirà la sistema generale ed efficace di solu- gio Federalismo ed emancipazione strada al regno dei fini, vale a dire alla zione pacifica dei conflitti. umana, che è stato scritto nel 1990, comunità in cui tutti gli uomini tratte- Se la filosofia della storia di Kant forni- ma che contiene la professione di fede ranno i loro simili sempre come fini, e sce, come chiarisce Albertini, la struttu- che sta alla base della riflessione filo- mai come mezzi, a una condizione in ra essenziale su cui poggia la visione sofica condotta da Rossolillo a partire cui si spiegherà quindi pienamente l’es- del processo storico che è alla base della dal 1966. “Chiunque decida di impe- senza dell’uomo fondata sulla ragione concezione del federalismo come ideo- gnarsi in politica per un mondo mi- e sulla autonomia morale. logia, occorre d’altra parte, secondo gliore – e non nell’intento di illustrare Il progresso storico così inteso ha la sua Rossolillo, individuare e mettere in luce se stesso o di acquistare potere – fa forza propulsiva nella tensione fra ra- i fondamenti teorici della costruzione perciò stesso una duplice professione gione ed istinto: nel linguaggio kantia- kantiana della storia intesa come pro- di fede, quale ne sia il suo grado di no esso è il frutto di un “disegno della gresso. A questo scopo Rossolillo ana- consapevolezza. Egli deve credere che natura” animato dal fattore oggettivo lizza e chiarisce il nesso fra la filosofia la parola “migliore” abbia, almeno della “insocievole socievolezza”. In so- della storia di Kant e la sua filosofia virtualmente, lo stesso contenuto se- stanza, gli uomini sono costretti per so- morale. mantico per tutti gli uomini, sia per i pravvivere come specie, ad entrare in L’assunto basilare della filosofia mo- contemporanei che per coloro che verranno, cioè si applichi a situazioni più vicine di quella attuale ad un mo- dello di convivenza fondato su valori condivisi da tutti. Ciò significa che egli deve credere all’esistenza di valori as- soluti. Ed egli deve insieme credere che questi valori tendano a realizzarsi pro- gressivamente nella storia, perché chi si batte per trasformare le condizioni della convivenza non può non pensa- re che i risultati dei suoi sforzi, nel con- catenarsi degli eventi, potranno esse- re a loro volta la causa di irreversibili involuzioni o ritorni indietro nel cam- mino dell’emancipazione umana, il che accadrebbe se la storia fosse un succedersi tumultuoso e casuale di eventi contraddittori, cioè fosse priva di senso”6. La base su cui, secondo Rossolillo (che sviluppa e approfondisce a questo ri- guardo spunti presenti nell’insegna- mento di Albertini), si può costruire in modo convincente il discorso sul senso della storia è la filosofia della storia di Kant che diventa un elemento integran- te fondamentale della concezione del federalismo come ideologia. Dalle ri- flessioni di Kant7 emerge in sostanza che il senso della storia – dominata dalla Biblioteca Universitaria di Pavia, Salone Teresiano, 28 maggio 2009. tensione fra ragione ed istinto – consi- Presentazione degli scritti di Francesco Rossolillo “Senso della storia e azione ste nella costruzione. attraverso un pro- politica. Da sinistra: Sergio Pistone, Elio Cannillo e Arturo Colombo 26 Dicembre 2010 rale di Kant consiste nella tesi secon- ci impone tale fine ultimo, e ciò da plicando alla realtà sociale un pen- do cui, se il fondamento insostituibile un punto di vista pratico, e cioè per siero politico - vale a dire le ideologie della conoscenza è dato dalle cate- applicare le nostre forze alla sua re- liberale e democratica (ed embrional- gorie a priori (trascendentali) della ra- alizzazione, un fondamento per mente quella socialista) che emergo- gione pura, il fondamento indispen- ammettere la possibilità, la realiz- no dall’Illuminismo – non è ancora dif- sabile dell’impegno morale (della ra- zabilità di tale fine ultimo e quindi fusa; la base materiale di tale espe- gion pratica) è dato dall’imperativo anche….una natura delle cose che rienza si trova infatti nell’avvio della categorico, cioè dal dovere per se stes- si accordi con tutto ciò”8. rivoluzione industriale, ancora agli al- so che è il contenuto della coscienza In sostanza, Kant sostiene che esiste una bori ai tempi di Kant. Perciò nella sua – un fatto non dimostrabile, ma sen- tendenziale coincidenza fra la moralità filosofia della storia c’è uno scarto pro- za cui non ha senso parlare di impe- e la natura (ossia tra moralità e storia, fondo fra l’impegno morale e il pro- gno morale e di moralità. Sull’impe- intesa come il processo nel corso del cesso storico. L’impegno morale è con- rativo categorico – che si traduce nel- quale si costruiscono le condizioni per cepito solo come morale assoluta le tre massime della morale: l’univer- l’emergere della moralità). Secondo (l’imperativo categorico) e non si indi- salità della norma, il dovere di tratta- Rossolillo c’è dunque un quarto postu- vidua il modo in cui la moralità (attra- re ogni persona sempre come fine e lato, benché non esplicito, della ragion verso l’azione consapevole degli indi- mai come mezzo, l’impegno a realiz- pratica, che coincide con l’idea della vidui) può diventare agente del dive- zare l’universale regno dei fini – si fon- storia come progresso infinito verso la nire storico. da la teoria del primato della ragion costituzione di un mondo in cui la mo- Il superamento di questo limite di Kant pratica, partendo dalla quale Kant in- ralità si spieghi pienamente: se così non è realizzabile, secondo Rossolillo, inte- dividua nella Critica della ragion pra- fosse, verrebbe a cadere la stessa ra- grando la filosofia kantiana della storia tica i suoi tre noti postulati: l’immor- gion d’essere dell’impegno morale, che con la teoria della morale di Max We- talità dell’anima, la libertà del volere, sarebbe destinato a naufragare nell’in- ber, che introduce la distinzione fra eti- l’esistenza di Dio (va precisato che Kant sensatezza di un mondo privo di signi- ca assoluta o dei principi ed etica della pensa al teismo razionalistico dell’Il- ficato e di prospettive. responsabilità9. Quest’ultima, a diffe- luminismo non al Dio persona della Rossolillo, inoltre, si propone di inte- renza della prima (che significa obbe- religione cristiana). grare il discorso di Kant con una vi- dienza al comando della coscienza in- Ebbene, secondo Rossolillo, questo sione più adeguata del ruolo svolto dipendentemente dalle conseguenze modo di procedere trova una sua dall’azione consapevole degli uomini dell’azione comandata), prescrive il rag- estensione nella parte finale della nel processo storico. In effetti, nella giungimento di un fine, e quindi la ne- Critica del giudizio in cui si legge: visione kantiana, la coincidenza ten- cessità, in vista del fine, di tenere conto “Quello di fine ultimo è soltanto un denziale fra storia e moralità viene delle conseguenze possibili e prevedi- concetto della nostra ragion prati- descritta come determinata da un di- bili. Essa rispecchia il fatto che con la ca, e non può essere ricavato da segno della natura (che si serve del- rivoluzione l’uomo acquista una possi- dati dell’esperienza in vista di un l’insocievole socievolezza degli uomi- bilità (che non esisteva nel quadro dei giudizio teoretico sulla natura né ni) e il momento dell’intervento attivo precedenti modi di produzione) di pa- essere riferito alla conoscenza della della persona umana guidata dall’im- droneggiare la realtà, e quindi di cer- stessa. Non vi è alcun uso possibile perativo morale non viene adeguata- care di determinarla. di questo concetto se non per la ra- mente chiarito. Qui c’è un limite con- L’etica della responsabilità rappresen- gion pratica secondo leggi morali; dizionato dalla situazione storica. Nel- ta pertanto la modalità attraverso la e il fine ultimo della creazione è l’epoca in cui Kant elabora la sua fi- quale l’impegno morale diventa un quella costituzione del mondo che losofia della storia il ruolo attivo del- agente della storia e, in quanto tale, coincide con ciò che noi possiamo l’uomo, e quindi del suo impegno strumento consapevole del suo svilup- indicare come determinato secondo morale, nel processo storico comincia po progressivo. leggi, cioè con il fine ultimo della appena a manifestarsi (la rivoluzione Come già la morale della convinzio- nostra ragion pura pratica, nella francese ne è il primo esempio). L’espe- ne, essa postula – anche se in Weber, misura in cui è pratica. Ora, noi ab- rienza dello sforzo deliberato di cam- che aveva una Weltanschauung rela- biamo, grazie alla legge morale, che biare il mondo, di farlo progredire ap- tivista, ciò non emerge – una conce-

ISCRIVETEVI E FATE ISCRIVERE I VOSTRI AMICI AL MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO QUOTE DI ISCRIZIONE ALLA SEZIONE DI TORINO PER IL 2011 – SOCI MILITANTI e SOSTENITORI (compresi gli abbonamenti a L’Unità Europea, Piemonteuropa, Il Federalista e Dibattito Federalista) s 85,00 – SOCI ORDINARI (compresi gli abbonamenti a L’Unità Europea, Piemonteuropa) s 31,00 – FAMILIARI (con stesso indirizzo dei Soci ordinari o militanti) s 13,00 – SOCI GIOVANI (14-18 anni) s 13,00 I versamenti devono essere effettuati sul c/c postale n. 28731107 intestato a: M.F.E. - via Schina, 26 - 10144 Torino PiemontEuropa 27 zione della storia come progresso in- ze sono, a ben vedere, un riflesso pas- scritti raccolti da Vigo, fra i quali ricor- finito verso una condizione migliore: sivo della crisi delle grandi ideologie diamo in particolare: Considérations sur proprio per il fatto di affermare che emancipatrici, dell’incapacità di capire l’essai sur Lénine de Lukacs (1966); Quel- (entro limiti comunque definiti) il fine che, di fronte all’esaurimento della loro ques considérations sur le concept de sens giustifica i mezzi, essa pone innanzi- spinta rivoluzionaria, il progresso può de l’histoire (1968); Note sulla coscienza rivoluzionaria (1970); Il federalismo nella tutto il problema delle basi su cui fon- essere pensato e perseguito concreta- società industriale (1984); Il federalismo e dare la giustificazione dei fini cui si mente con un’ideologia che superi que- le grandi ideologie (1989); Federalismo ed sacrifica la purezza dell’imperativo sto esaurimento indicando la pace emancipazione umana (1990); Appunti categorico10, e pertanto non può non come l’obiettivo supremo della politica sulla sovranità (2001); Il rivoluzionario accompagnarsi ad una visione rigo- nella nostra epoca13. (2005). rosa del processo storico inteso come 6 Senso della storia e azione politica, I vol., progresso infinito verso una condizio- p. 657. ne migliore: “Infatti noi sappiamo che 7 I saggi fondamentali di Kant al riguardo le conseguenze delle nostre azioni pro- sono: Idea di una storia universale dal pun- vocheranno a loro volta altre conse- NOTE: to di vista cosmopolitico; Risposta alla do- guenze che sfuggiranno al nostro con- 1 Francesco Rossolillo, Senso della storia e manda: che cos’è l’illuminismo?; Conget- trollo: e se fosse pensabile che queste azione politica (vol. I, Il senso della storia, ture sull’origine della storia; Sopra il detto vol. II, La battaglia per la Federazione eu- comune: «Questo può essere giusto in re- ulteriori conseguenze saranno dege- altà, ma non vale per la pratica»; Per la pace nerative (quanto meno definitivamen- ropea), a cura di Giovanni Vigo, Il Muli- no, Bologna, 2009. perpetua. Progetto filosofico; Se il genere te degenerative), cioè che la storia fos- 2 umano sia in costante progresso verso il se casuale, noi non potremmo mai Si veda Altiero Spinelli: il pensiero e l’azio- ne per la federazione europea (Atti del con- meglio. Essi sono raccolti in Immanuel essere moralmente legittimati a tra- vegno Aspetti fondamentali del pensiero e Kant, La pace, la ragione e la storia, a cura sgredire agli imperativi dell’etica dei dell’azione federalista di Altiero Spinelli, or- di Mario Albertini, Bologna, Il Mulino, principi, a dire una sola menzogna, 1985. ganizzato dal Centro Studi sul Federali- 8 in nome di un fine che, nella catena smo, Torino, 6-7 dicembre 2007), a cura Senso della storia e azione politica, I vol., dello sviluppo storico, potrebbe dive- di Umberto Morelli, Milano, Giuffrè, 2010. pp. 45-46. Sulla coincidenza in Kant fra nire a sua volta la causa di catastrofi, 3 Di Mario Albertini sono apparsi fra il il concetto di regno universale dei fini e il di guerre e di dolori” 11. 2006 e il 2010 Tutti gli scritti in nove volu- concetto di comunità si veda Alberto Pir- mi a cura di Nicoletta Mosconi, Il Mulino, ni, Kant filosofo della comunità, Edizioni Questo discorso, di cui ho cercato di ETS, Pisa, 2006. presentare l’essenza, sul nesso fra la Bologna. Sempre Nicoletta Mosconi ha 9 curato i due volumi Una rivoluzione paci- Cfr. Max Weber, Politik als Beruf, confe- filosofia della storia di Kant e la sua renza tenuta nel 1919 e pubblicata nella filosofia morale – in particolare sulla fica. Dalle nazioni all’Europa e Nazionali- smo e federalismo, Il Mulino, Bologna, raccolta edita da Johannes Winckelmann, concezione progressiva della storia 1999, che raccolgono molti fra i più im- Gesammelte politische Schriften, J.C.B. come quarto postulato (implicito) del- portanti scritti di Albertini. Mohr (Paul Siebeck), Tübingen, 1958. Nel- la ragion pratica – e sull’integrazione 4 Cfr. Lucio Levi, Il pensiero federalista, l’edizione italiana di Politik als Beruf (La delle tesi kantiane con la distinzione Bari, Laterza, 2002. Qui si chiarisce, tra Politica come professione in Il lavoro intel- weberiana fra l’etica dei principi e l’altro, come Albertini ha realizzato una lettuale come professione, Einaudi, Tori- l’etica della responsabilità costituisce, rielaborazione della teoria marxiana del no, 1948) il traduttore a mio avviso, il contributo più impor- materialismo storico e della teoria della rende l’espressione Gesinnungsethik (che ragion di Stato, proponendo in partico- fa il paio con Verantwortungsethik: etica tante dato da Rossolillo al chiarimen- della responsabilità) con quella di «etica to della concezione del federalismo lare una sintesi di grande valore euristico fra i due approcci. della convinzione». Rossolillo preferisce come ideologia. Si tratta di un appro- «etica dei principi» pur rendendosi conto 5 Il saggio di Rossolillo, Senso della storia fondimento del pensiero federalista, che anche questa traduzione è imperfet- intorno a cui si deve ulteriormente la- e azione politica, Giuffré, Milano, 1972 è ta perché la espressione Gesinnung non ripubblicato nella raccolta di scritti cura- vorare – essendo il federalismo, come denota i principi considerati indipenden- ta da Vigo. Il tema affrontato in questo temente dagli uomini che credono in essi, dice Rossolillo, un pensiero in diveni- saggio viene sviluppato in numerosi altri re, un compito assai più che un risul- bensì i principi di qualcuno. D’altro can- tato12 -, ma che rappresenta una base to l’espressione «etica dei principi» è in grado di denotare con più chiarezza un imprescindibile per chi si sforza di es- atteggiamento che è guidato dall’obbe- sere pienamente consapevole della dienza incondizionata a un principio e non centralità del federalismo come rispo- mette in conto le conseguenze dell’azio- sta alle sfide della nostra epoca. ne; mentre l’elemento soggettivo della Un’ultima osservazione. Un discorso convinzione è presente anche nell’etica come quello federalista della scuola al- della responsabilità. bertiniana che rifiuta il relativismo e cre- 10 Su questo punto si trovano considera- de quindi nell’esistenza di un’essenza zioni molto valide in Lev Trockij, La loro della persona umana (il fondamento dei morale e la nostra, scritto nel 1938 e pub- valori assoluti), nella ricerca della verità blicato in traduzione italiana da De Do- nato, Bari, 1967. (di cui nessuno ovviamente ha il mo- 11 nopolio), nella storia come progresso Senso della storia e azione politica, vol. infinito verso un mondo migliore (che I, p. 49. 12 Senso della storia e azione politica, vol. non implica né determinismo, né sem- I, p. 655. plicistico ottimismo), è in contrasto stri- 13 Per la critica delle concezioni relativisti- dente con le tendenze oggi molto dif- che, e che vedono implicazioni totalitarie fuse orientate al relativismo, allo scetti- in ogni sistema di pensiero aspirante a cismo, al “pensiero debole”, che vedo- una visione e ad una emancipazione glo- no implicazioni totalitarie in ogni ten- bale, è di grande interesse il libro di Sla- tativo di comprensione storico-sociale voj Zizek, In difesa delle cause perse. Ma- globale e,quindi, in ogni visione della teriali per la rivoluzione globale, Ponte alle storia come progresso. Queste tenden- Grazie, Milano, 2009. 28 Dicembre 2010 28 Dicembre 2010

L’Europa ha bisogno di un’anima di Gianna Pentenero, Consigliera regionale del Piemonte “L’Europa ha bisogno più efficace per offrire di un’anima”: lo scor- un futuro di unità e di so ottobre, in occasio- progresso al nostro pa- ne delle celebrazioni ese, che a centocin- per i primi vent’anni quant’anni dall’Unità della riunificazione te- d’Italia è sottoposto a desca, l’ex presidente tensioni sempre più la- della Commissione Eu- ceranti e pericolose. ropea Jacques Delors L’interesse nazionale e ha affermato chiara- l’interesse europeo mente l’opportunità di coincidono e concorro- una vera comprensio- no insieme per realiz- ne reciproca tra gli eu- zare la stabilità, la cre- ropei, un’associazione scita economica e la che vada al di là degli coesione sociale. Oc- interessi comuni. Il ri- corre sostenere un Go- ferimento all’anima, verno Economico Euro- laicamente intesa, sot- peo che superi il sem- tende la necessità di plice coordinamento una nuova fase per delle politiche econo- l’Europa. Esaurita la miche dei singoli Stati spinta dell’integrazio- membri e costruire in- ne “funzionalista”, cul- sieme un Fondo Mone- minata con l’adozione tario unico. Bisogna della moneta unica, ampliare il Patto di sta- emerge l’esigenza di bilità e crescita e raf- sostenere l’integrazio- forzare l’Eurogruppo, ne della coscienza ci- con un maggior coor- vile, consolidando dinamento delle politi- “l’anima” a cui fa rife- che economiche del- rimento Delors. l’area euro. Va lancia- L’Europa di oggi è scos- to un Piano europeo sa da inquietudini e per- per il lavoro e la socie- plessità ulteriormente tà della conoscenza e accentuati dalla crisi che bisogna creare nuove il nostro continente si Gianna Pentenero fonti di finanziamento trova ad affrontare. dei beni pubblici: infra- L’emergenza economica e i limiti del provoca solamente un’arroccamen- strutture, energia, ambiente e ricer- mercato globalizzato stanno risve- to delle posizioni e un niet a ogni ca. Una priorità è la creazione di gliando i nazionalismi, con la ripresa iniziativa che potrebbe rendere più un’Autorità europea unica, respon- di un regionalismo diffuso. A questo efficace la definizione di una nuova sabile della vigilanza dei mercati fi- si accompagna un nuovo slancio del- governance europea. nanziari. Proponiamo la riforma delle l’individualismo che va a scapito del- Non a caso l’euroscettismo è un at- politiche di coesione e lo studio del- le istituzioni, sia nazionali che euro- teggiamento proprio delle forze po- l’istituzione di un reddito minimo pee. puliste di destra che usano l’argo- europeo per combattere la povertà In questo contesto difficile e compli- mento Europa puramente come e favorire l’inclusione. cato a far la voce grossa sono gli eu- tema da campagna elettorale e non L’Europa uscirà dalle sue difficoltà e roscettici, che trovano facili risposte come possibile risposta per uscire sarà all’altezza delle sfide del mon- addossando le responsabilità dei dalla crisi economica mondiale. do globalizzato solo se sosterrà le problemi economici e sociali all’isti- O ci decidiamo a sostenere con for- ambizioni comunitarie aprendo una tuzione Europa, dipinta come un za e decisione la via dell’integrazio- nuova stagione dell’integrazione moloch costoso e poco vicino ai cit- ne politica, sociale ed economica, europea con strumenti utili per una tadini europei. Invece di contribuire oppure sarà sempre più concreto il visibile e forte governance politica, a superare i limiti dell’agire comu- rischio di una progressiva margina- economica e sociale. nitario, gli euroscettici cavalcano a lità politica accompagnata da una Dalla crisi si esce insieme e la risposta proprio piacimento una lettura evi- brutale disgregazione economica. più efficace non sarà un’Europa mini- dentemente sbagliata della realtà, Il Partito Democratico guarda alla ma indispensabile ma l’Europa mas- un metodo controproducente che prospettiva europea come alla strada sima possibile. PiemontEuropa 29

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Insediata la Consulta europea Il 25 ottobre, nella Sala Viglione di Pa- ha affermato il presidente Cattaneo, president il 13 luglio scorso, in occasio- lazzo Lascaris, si è insediata la Consulta concludendo i lavori -. Con il concor- ne delle celebrazioni del 40° anniver- regionale europea, che rimarrà in cari- so Diventiamo cittadini europei la Con- sario della I Legislatura regionale al Te- ca per la IX legislatura regionale. sulta continuerà il proprio impegno per atro Carignano. Convocata dal presidente del Consi- far riflettere gli studenti delle scuole La Consulta europea è stata istituita glio regionale Valerio Cattaneo, la riu- superiori sul processo di integrazione presso il Consiglio regionale del Pie- nione è stata presieduta dal vicepre- europeo e per far loro conoscere le isti- monte nella seconda legislatura re- sidente dell’Assemblea Riccardo Mo- tuzioni che lo governano”. gionale, nel 1976, per contribuire a linari, delegato alla Consulta. Alla seduta erano presenti - tra gli altri - diffondere gli ideali europeisti. In par- “Sono onorato di aver ricevuto tale ca- gli europarlamentari Mario Borghezio e ticolare il concorso annuale per le rica - dichiara Molinari - in un mo- Oreste Rossi e i consiglieri Gianfranco scuole superiori “Diventiamo cittadini mento in cui il processo del federali- Novero e Eleonora Artesio. europei” permette a migliaia di stu- smo sta portando le Regioni ad avere Al termine della seduta il presidente denti e insegnanti di fare un’esperien- sempre più competenze e, di conse- Cattaneo ha consegnato all’europar- za concreta dell’Europa, anche attra- guenza, a essere sempre più protago- lamentare Rossi, presidente del Con- verso visite alle Istituzioni europee, niste nel rapporto con l’Europa”. siglio regionale al termine della VII le- partecipazione al programma Euro- La Consulta è composta di sessanta- gislatura, la medaglia ricordo e la co- scola del Parlamento europeo e al Se- due componenti: otto rappresentanti pia del volume Quarant’anni di Re- minario di formazione federalista eu- di organizzazioni europeistiche o che gione che era stata consegnata ai past ropea di Bardonecchia. si occupano di problemi europei, set- te di organismi imprenditoriali e di ca- tegoria, cinque di confederazioni sin- dacali, tre di Associazioni di Enti loca- li, quattro rappresentanti di segrete- rie regionali di partiti politici e sette dei gruppi consiliari regionali (Angio- lino Mastrullo, PdL; Federico Grego- rio, Lega Nord; Giuliana Manica, PD; Giovanni Negro, UDC; Andrea Stara, Insieme per Bresso; Monica Cerutti, SEL; Mercedes Bresso, Uniti per Bres- so), ventuno parlamentari europei eletti nella circoscrizione Nord-Ovest e sette rappresentanti piemontesi del Comitato delle Regioni dell’Unione europea. “L’Europa deve guardare ai giovani e i giovani devono guardare all’Europa - L’intervento del Presidente Valerio Cattaneo Valerio Cattaneo eletto Presidente dell’AICCRE Piemonte Si è riunito il 1° dicembre a Palaz- l’AICCRE che terrà la propria As- nomico, sociale e culturale”. zo Lascaris il Direttivo regionale semblea nazionale nel marzo L’AICCRE è infatti un movimento dell’Associazione italiana per il 2011. Il Piemonte potrà certamen- politico e culturale che coordina le Consiglio dei Comuni e delle Re- te dare il suo apporto di idee e di iniziative dei poteri regionali e lo- gioni d’Europa (AICCRE) per l’ap- esperienze”. cali per costruire l’unità politica eu- provazione del proprio bilancio e Alfonso Sabatino, Segretario regio- ropea in forma federale; assicura l’elezione del nuovo Presidente. nale AICCRE, ha ricordato tra le at- ai poteri locali e regionali, nei loro Lo scambio di consegne è avvenuto tività dell’Associazione la promozio- rapporti con le organizzazioni e le tra il Presidente uscente Davide ne dei “gemellaggi, che hanno cre- istituzioni europee, un servizio di Gariglio e l’attuale Presidente del ato nell’UE una rete di oltre 7.000 informazione degli amministratori Consiglio regionale Valerio Catta- Comuni e altri Enti territoriali affra- eletti e di assistenza in attività vol- neo, che ha dichiarato: “Sono tellati per agire insieme nella pro- te a utilizzare i programmi e i pro- onorato dell’incarico conferitomi in spettiva di una Federazione euro- getti previsti dall’UE; promuove ini- un momento storico come quello pea costruita dalla base, per con- ziative di reciproca conoscenza e attuale, che sta andando in dire- frontare i problemi e le esperienze di collaborazione. In Piemonte ha zione del federalismo. Inizia un e sviluppare vincoli di amicizia e di contribuito ad attivare circa 300 percorso di riflessione anche per concreta solidarietà sui piani eco- gemellaggi. 30 Dicembre 2010 30 Dicembre 2010

Il seminario di aggiornamento per insegnanti A Palazzo Lascaris si è aperto, l’11 Malandrino (Università del Piemon- che sono iniziate nelle otto provin- novembre, il seminario di aggior- te Orientale), Alberto Oddenino, ce del Piemonte il 2 novembre e namento per insegnanti, organiz- Lucio Levi, Umberto Morelli, Anna sono proseguite sino al 13 dicem- zato dalla Consulta regionale eu- Mastromarino (Università di Tori- bre. I vincitori potranno partecipa- ropea, in collaborazione con le no). re a un viaggio-studio ad istituzioni Università del Piemonte. Per la formazione degli studenti, europee e internazionali, al semi- Al seminario, intitolato Un’Italia fe- in preparazione al concorso “Di- nario federalista di Bardonecchia derale in un’Europa federale, han- ventiamo Cittadini Europei”, sono (TO) o al seminario federalista di no preso parte 140 docenti delle state organizzate 25 conferenze Ventotene (LT). scuole medie superiori che parte- cipano con le loro classi all’annua- le edizione del concorso per gli stu- Il 12 novembre, nell’Aula di Pa- denti “Diventiamo Cittadini Euro- lazzo Lascaris, Riccardo Molina- IL NUOVO LOGO pei”. ri, vicepresidente del Consiglio re- I lavori della mattinata sono stati gionale, delegato alla Consulta moderati da Edoardo Greppi (Uni- Europea, ha premiato i tre vinci- versità di Torino). Sono seguite le tori del concorso per la ideazio- relazioni di Silvano Montaldo e ne del nuovo logo: Vincenzo Ric- Sergio Pistone (Università di Tori- cio, Stefania Di Palma e Laura no) e di Giampiero Bordino (Cen- Lisa. La premiazione si è svolta tro Einstein di Studi Internaziona- al termine delle due giornate de- li). I lavori sono proseguiti nel po- dicate al corso di aggiornamen- meriggio e si sono conclusi nella to per insegnanti “Un’Italia fede- mattina di venerdì 12 novembre rale in un’Europa federale”. con gli interventi di: Giuseppe Por- ro (Università di Torino), Corrado Trecento studenti a lezione di federalismo e cittadinanza “Nel nostro Paese ci sono voluti 25 denti e i loro insegnanti). Ha poi ricor- Consiglio regionale, ha evidenziato anni, dalla Liberazione e dal suffra- dato che l’iniziativa di divulgare e pro- le tappe del percorso istituzionale gio universale, per arrivare nel 1970 muovere il confronto sui temi costitu- già compiuto e si è soffermata sui all’istituzione delle Regioni pur pre- zionali fa parte della convenzione fir- primi due decreti legislativi appro- viste dalla Costituzione repubblica- mata sin dal 2003 con il Comitato re- vati: quello per il federalismo dema- na. Oggi, dopo 40 anni, stiamo gionale. niale e quello per Roma capitale. Ha giungendo al completamento del de- Il moderatore dell’incontro, Elvio poi citato un recente sondaggio De- centramento con l’introduzione del Fassone, già senatore e magistrato, mos su “Gli italiani e lo Stato” da federalismo fiscale e il riordino isti- ha sottolineato il valore della nostra cui risulterebbe che il più alto indice tuzionale: una fase che necessita del- Carta costituzionale, che sancisce i di gradimento del federalismo è re- l’attenzione dei cittadini per evitare principi e le regole per la nostra con- gistrato tra gli over 65enni (40,4%) le strumentalizzazioni politiche” così vivenza e il governo della nazione. e il più basso (16%) tra i più giova- il vicepresidente del Consiglio regio- “In questo senso anche il federali- ni, 15-24 anni. nale Roberto Placido, delegato al smo, termine che deriva dal latino Anna Mastromarino, ricercatrice di Comitato Resistenza e Costituzione, foedus che significa patto, va inteso Diritto Pubblico Comparato all’Uni- ha aperto il seminario “Federalismo come capacità di tenere insieme re- versità di Torino, ha infine illustrato fiscale e cittadinanza costituziona- altà diverse, per aggregazione, e le “Esperienze di decentramento del- le”, organizzato dal Comitato regio- non per disaggregazione come tal- l’Europa unitaria”, spiegando che “il nale con il Comitato Resistenza Colle volta si afferma nel dibattito politico federalismo fiscale non è che l’attua- del Lys, il 13 dicembre a Torino, al attuale. Infatti la nostra Costituzio- zione anche in Italia di un decen- Centro Incontri della Regione. ne afferma che la Repubblica è co- tramento completo, perché riguarda Il vicepresidente del Comitato Colle stituita da Enti locali e Regioni e non le risorse, un paradigma già esistente del Lys, Francesco Casciano, insie- che è divisa in..” ha precisato Fas- da tempo in Paesi europei non fede- me all’ex-partigiano Guido Carbi ha sone. ralisti come la Gran Bretagna, la salutato gli studenti delle scuole su- Nella relazione “Dal decentramen- Francia e la Spagna. Diverso sareb- periori della provincia (al seminario to al federalismo fiscale”, Maria Ro- be il federalismo politico come quel- hanno aderito 16 classi con 318 stu- vero, già segretario generale del lo della Germania”. PiemontEuropa 31 PiemontEuropa 31

Strasburgo: cuore e radice dell’Europa Riflessioni di un brasiliano su un viaggio al centro dell’Unione Europea di Gianni Giordano, Liceo scientifico Peano di Cuneo Quando mi dissero che sarei anda- un’unica grande nazione e ovvia- mi sento proprio come ogni suo citta- to a Strasburgo subito non ci crede- mente nessuno combatte contro i dino: un mix di due culture. Ogni tan- vo. Avevo sentito molto parlare di propri fratelli. to mi capita di chiedermi se sono an- quella città soprattutto a causa del Tra le altre cose che mi hanno colpi- cora brasiliano, se in me è rimasto Parlamento europeo. Mi aspettavo to del viaggio senz’altro c’è Strasbur- ancora qualcosa di quella terra ma grandi cose e grandi emozioni da go! Città non di enormi dimensioni sapere che non sono l’unico e che questo viaggio e non sono rimasto o, come ha detto la nostra guida, a anche gli alsaziani hanno una crisi deluso. La prima volta che capii fino misura d’uomo. La prima cosa che d’identità un po’mi solleva e sicura- in fondo il vero significato dell’Unio- cattura l’attenzione di questa splen- mente questo mi ha aiutato ad ap- ne Europea fu alla Linea Maginot. dida città è l’architettura tipicamen- prezzare molto di più il loro terri- E’ stata senz’altro una delle visite più te nordica, azzarderei quasi a dire torio. La loro cura per il verde, le belle che abbia mai fatto. Mi ha fat- di stile olandese ma sbaglierei per- bellissime piante, i viali, i fiori, i ca- to capire il senso, il motivo per cui è ché il suo fascino sta proprio nel fat- nali e le innumerevoli piste ciclabili nata la necessità di creare un’alle- to che è un bellissimo esempio di rendono senz’altro ancora più spe- anza non solo militare fra gli Stati: incontro tra due culture: quella te- ciale una città che già di suo è molto l’Unione Europea. Vedere la condi- desca e quella francese. La capitale particolare: Strasburgo. Capisco, zione in cui erano costretti a stare dell’Alsazia riesce a racchiudere in condivido e quindi rispetto piena- più di 600 soldati mi ha fatto vedere sé, in un modo quasi magico, il me- mente la scelta di insediare il Parla- un lato della guerra che non mostra- glio di queste due popolazioni tanto mento europeo proprio lì perché è no nei film. Durante quella visita mi da far credere ai turisti di non esse- impossibile trovare una città più eu- sono meravigliato della tecnologia re ne in Francia ne in Germania ma ropea, che rappresenti meglio tutte presente all’interno di quella “grot- in una ipotetica “Terra di mezzo”. Mi le guerre che l’Europa ha dovuto ta”. Avevano attrezzature ed equi- sono immedesimato parecchio in passare ma soprattutto che interpreti paggiamenti molto all’avanguardia una particolare frase della nostra pienamente il suo principale fonda- per l’epoca tanto da diventare una guida:”Gli alsaziani si sentono fran- mento: l’unione e la pace tra i po- colossale e spettacolare opera inge- cesi ma la loro tradizione è tedesca”. poli. Penso sia difficile trovare un gneristica. Tantissimi soldi, 5 anni di In quel momento mi è sembrato che esempio più bello di convivenza tra lavoro, centinaia di operai che ese- stesse parlando di me perché anch’io diverse culture all’interno del vecchio guivano gli ordini di anni di studio in fondo mi sento così. Sono brasi- continente. degli ingegneri, e tutto questo per liano e sento di esserlo ma le mie Il vero obiettivo del viaggio però cosa? Per la guerra. Una delle più tradizioni e la mia cultura ormai sono era la visita al Parlamento euro- incredibili opere architettoniche del- italiane. Ed è proprio questo che mi peo. Mi ha fatto quasi un pò pau- l’uomo è in realtà una grande mac- ha fatto amare Strasburgo perché io ra entrare in quell’edificio a causa china da guerra. Questo fa riflettere molto e fa quasi star male. Ecco per- ché è nata l’Unione Europea per evi- tare che accada ancora una cosa si- mile: più di 600 soldati che stavano addirittura mesi sottoterra in un fred- do incredibile, provato da me in pri- ma persona, ma soprattutto senza vedere la luce del sole. La cosa che più mi ha causato problemi durante la visita più che il freddo era la man- canza di ossigeno, faticavo a respi- rare. Per me sarebbe impossibile ri- manere là dentro più di 5 giorni: pri- ma di tutto mi mancherebbe l’ossi- geno, secondo diventerei pazzo a non vedere la luce del sole. Quindi mi sono chiesto: tutto questo per cosa? Per la loro patria. Ho avuto un piccolo assaggio di cosa sia vera- mente la guerra e da persona con un minimo di cuore non auguro a nessuno di viverla. Per questo i pae- si europei dopo la seconda guerra mondiale si sono alleati in modo da diventare un’unica grande patria. Noi europei siamo quindi diventati Un’immagine d’epoca delle gallerie della Linea Maginot 32 Dicembre 2010 32 Dicembre 2010

della sua importanza ma anche testo internazionale l’Italia sia unita l’Europa in generale in modo che in delle dimensioni. A questa legge- e non divisa in tante fazioni. Loro futuro i nostri figli possano vivere in ra paura si è aggiunto poi lo stu- devono servire d’esempio per tutti i un posto migliore e magari chiamare pore che mi è giunto vedendo dal- parlamentari a Roma del fatto che fratelli le persone a cui i nostri padri la piazza esterna centrale quella l’unione fa la forza, che non è ne- facevano la guerra. bellissima opera. Piano piano però cessario accanirsi vicendevolmente E’ stato bellissimo, ad esempio, ve- la paura è svanita e vedendo con- tra partiti politici. Lega Nord, Partito dere con quanto entusiasmo Ama- tinui riferimenti all’Italia tramite Democratico, Italia delle libertà, rildo, un mio compagno albanese, bandiere, partiti ed esponenti po- UDC, tutti insieme poiché hanno un abbia partecipato a questo viaggio litici mi sono sentito sempre più a obiettivo in comune: il benessere del e quanto fosse importante per lui casa. Un fatto che mi è rimasto nostro paese. Allora perché qua non l’ingresso del suo paese all’interno impresso senz’altro è il momento è anche così? dell’UE. Spero che tutti i cittadini dei fotografico che abbiamo avuto Il principio alla base del Parlamento è paesi non ancora membri abbiano presso tutte le 27 bandiere dei pa- la democrazia ma il modo in cui è sta- la sua stessa posizione perché en- esi membri. Tutti i miei compagni to applicato mi ha lasciato decisamen- trare a far parte dell’UE non vuol hanno scattato fotografie solo con te senza parole. Le lingue ufficiali del- dire soltanto un’economia migliore la bandiera italiana. Questo mi ha l’Ue sono 23. Sapete perché non è ma significa anche una garanzia dei fatto anche un po’ arrabbiare e una sola? L’inglese ad esempio. Sa- diritti umani, una vita migliore ma ancora oggi mi domando il perché. rebbe molto più comodo. Perché sce- soprattutto rappresenta un grande So che è stato un gesto banale ma gliere una sola lingua sarebbe come messaggio di pace che è d’esempio a mio parere ha un profondo si- ammettere la sua superiorità sulle al- in tutto il mondo. Ovviamente la mia gnificato simbolico infatti ricordo tre. Wow, non ci avevo mai pensato situazione è molto diversa dalla sua bene di essermi rivolto a France- ad una cosa simile. Una semplice con- in quanto il Brasile è in Sud Ameri- sco con queste parole:”Facciamo venzione potrebbe discriminare indi- ca. Se potesse entrare nell’UE sarei una foto con una bandiera che rettamente altri popoli. E’ per questo sicuramente il primo a votare a fa- non sia dell’Italia?”. Così pochi e per molti altri motivi che ritengo l’UE vore. istanti dopo io e lui ci ritrovammo una delle organizzazioni più demo- Questo viaggio mi ha trasmesso molta on una bandiera ciascuno in cratiche al mondo. E’ incredibile l’at- voglia di Europa. Voglia di viaggiare mano, rispettivamente Regno Unito tenzione che si presta alla parità dei e di conoscere tutte le culture e le tra- e Portogallo. E’ questo lo spirito gu- diritti sia fra gli Stati che gli stessi cit- dizioni che fanno parte di questo gran- sto secondo me perché prima sia- tadini. Ed è giusto che sia così perché de “paese” di cui sono fiero di far par- mo cittadini europei e dopo siamo altrimenti non sarebbe più un’allean- te. Perché ogni stato membro porta italiani. Non immaginate quanto mi za tra Stati ma un dominio di uno Stato con se un bagaglio di esperienze che abbia fatto piacere sentire e con- sugli altri. I nostri europarlamentari e al suo ingresso condivide con gli altri statare che almeno lì, nel Parlamento gli altri in generale svolgono un ruolo stati membri e vi assicuro che per me Europeo, gli europarlamentari italia- molto importante visto che tutte le de- non esiste cosa più bella di vedere ni sono alleati, nonostante la diver- cisioni prese a Strasburgo hanno francesi e tedeschi, che fino a 60 anni sità di schieramento politico. Mi è ripercussioni sul nostro paese. Il loro fa erano in conflitto, coabitare sotto venuta voglia di urlare:”Così sì fa!” compito quindi è di giudicare ciò che un’unica bandiera all’insegna della perché è importante che in un con- è meglio per noi ma in realtà per pace e della collaborazione.

I partecipanti al viaggio a Strasburgo dinanzi a un ingresso della Linea Maginot PiemontEuropa 33

I convegni e gli studi Proposte in vista della Conferenza dell’ONU sul clima di Cancún di Liliana Digiacomo II 6 novembre si è svolto a Rimini, presso la Fiera Ecomondo, il convegno “La posizione dell’Europa e le proposte dei movimenti e delle organizzazioni della società civile in vista della Conferenza dell’ONU sul clima di Cancún”. Il convegno è stato organizzato dalla Commissione nazionale ambiente del MFE, dal Centro Einstein di Studi Interna- zionali di Torino e dall’Istituto di Studi sul Federalismo e l’Unità Europea “Paride Baccarini”, con il patrocinio del Parlamento europeo, della Commissione europea, del Comune di Rimini, e con la collaborazione di CIME, AICCRE e AEDE. Riportiamo di seguito una sintesi degli interventi. Lamberto Zanetti, coordinatore del- rebbe lo strumento più adatto per assi- coscienza e incentrata su come far la Commissione nazionale ambiente curare il suo finanziamento. Perché que- interagire i nostri vari interessi in una del MFE e Presidente dell’Istituto di ste rivendicazioni possano affermarsi è sola iniziativa…per curare il pianeta, Studi sul Federalismo e l’Unità Euro- fondamentale il ruolo dell’Unione Eu- “ripiantare” la terra e conservarla per pea “Paride Baccarini”, ha aperto i ropea, che dovrebbe istituire subito la le generazioni future…” lavori ricordando che la Commissio- carbon tax europea e adottare le misu- Angelo Consoli, Presidente del CE- ne nazionale ambiente del MFE già re istituzionali necessarie per assumere TRI (Centre Européen pour la Troisiè- da tempo organizza convegni sulla ri- la capacità di parlare con una voce sola me Révolution Industrielle di Bruxel- conversione ecologica dell’economia nel contesto internazionale e svolgere les), ha trattato il tema: ”Un’Europa e della società e l’anno scorso ha la- quel ruolo di leadership nel processo di post carbon: un nuovo grande proget- vorato per far giungere a Copenaghen riconversione, in senso ecologico, del- to per l’integrazione europea”. Angelo le proposte del MFE. l’economia che le compete. È, inoltre, Consoli ha parlato di una nuova stra- Roberto Palea, Presidente del Cen- indispensabile la mobilitazione della so- tegia energetica europea che vada tro Einstein di Studi Internazionali di cietà civile e la capacità dei movimenti oltre il “20 20 20” e del concetto del Torino, ha sottolineato che il mondo che la rappresentano di muoversi con low carbon, che attualmente ispira non ha ancora capito la gravità delle unità d’intenti e per obiettivi condivi- l’azione europea nel settore energe- conseguenze dei cambiamenti clima- si. tico. tici in corso per effetto delle emissioni Jeremy Rifkin, impossibilitato a par- Low carbon, infatti, nella prospettiva di CO2 e di altri gas nell’atmosfera, tecipare direttamente, ha detto con un della Terza Rivoluzione Industriale, derivanti dall’uso crescente di combu- messaggio video (http://www.youtube. non può essere l’obiettivo strategico stibili fossili nell’attività dell’uomo e com/watch?v=l0aYzZ5Z87w): ”Ad di lungo periodo, ma semplicemente che pongono a rischio la sopravviven- oggi, non c’è questione più impellen- lo strumento tecnologico per arrivare za stessa del genere umano. Poiché te per l’intero pianeta del riscalda- ad una Europa post carbon, verso uno stabilizzare il clima è un problema glo- mento globale. Siamo alla svolta de- scenario che utilizzi energie pulite, rin- bale, ha proseguito Palea, esso deve cisiva nella storia della razza umana. novabili e l’idrogeno verde. Angelo essere affrontato insieme dai princi- Abbiamo già avuto modo di vedere Consoli ha affermato che passare pali paesi inquinatori (Stati Uniti, Cina, l’impatto dei cambiamenti climatici dall’attuale modello accentrato di pro- Unione Europea, India, Giappone, sull’agricoltura e sulle infrastrutture e duzione di energia a un modello di- Russia, Brasile, Sud Africa). Questi, a siamo a corto di tempo sia per affron- stribuito - in cui tutti potranno diven- Cancún, debbono trovare un accordo tare questa crisi, che per creare alter- tare produttori e fruitori di energia, per vincolante che comporti un piano plu- native. Pertanto, l’iniziativa del Movi- mezzo delle smart grids, le rete intel- riennale di riduzione delle emissioni mento Federalista Europeo di aprire ligenti o della generazione diffusa - ad effetto serra, basato sulle emissio- una discussione sul come far incon- deve diventare il prossimo grande ni pro-capite (e non su quelle com- trare gruppi operanti in vari settori a obiettivo dell’integrazione europea, plessive) dei paesi indicati. Perché livello internazionale e di iniziare a dopo l’euro e l’allargamento. La Com- detto piano diventi credibile ed effi- creare un piano unificato a lungo ter- missione europea, per Angelo Con- cace è necessario che venga avviata mine, più coerente e completo, è de- soli, è sulla strada giusta. Con pro- la costituzione di un’Organizzazione cisiva…. Come già sapete tutti, nel grammi nuovi e creativi, come il Patto Mondiale per l’Ambiente in grado di 2007 il Parlamento europeo ha ap- dei Sindaci, compie un passo in avanti, gestire, dinamicamente, detto piano. provato formalmente l’iniziativa “Ter- responsabilizzando le istituzioni più L’Organizzazione Mondiale per l’Am- za Rivoluzione Industriale” per l’Eu- vicine ai cittadini, i Comuni. Ma si deve biente dovrebbe assumere come ropa e per l’intero pianeta. Questa fare di più: si devono intraprendere modello quello della Comunità Euro- Terza Rivoluzione Industriale ci porta più decisamente programmi di ricer- pea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) in un nuovo regime economico basa- ca per le energie solari e abbando- nel processo di unificazione europea, to sulle energie rinnovabili… È neces- nare il nucleare che ancora occupa e quindi essere dotata di reali poteri, sario ora far incontrare le organizza- oltre 80% dei bilanci europei specifici finanziata da risorse proprie e diretta zioni della società civile, le imprese, i (7FWP). E ci vuole molta più coscien- da un’Alta Autorità indipendente, sot- governi locali e regionali di tutto il za e consapevolezza dei temi ener- to controllo dell’ONU. mondo per iniziare una discussione getici fra i cittadini, quindi molta più Per Palea, una carbon tax mondiale sa- basata, prima di tutto, su un esame di informazione. La Terza Rivoluzione 34 Dicembre 2010

Industriale è l’estensione di questo la misura richiesta per finanziare un momento della decrescita, che altro modello decentrato. Anche sulle smart grande piano di rilancio dell’econo- non è che l’assenza di sprechi, per grids l’UE sta andando avanti e può mia europea e per sostenere gli in- poter avere ancora un futuro sosteni- giocare un ruolo fondamentale: inte- vestimenti necessari per favorire la bile. Con il documento del MFE si chie- grare tutte le azioni in un grande pro- transizione verso un’economia so- de all’Unione Europea di farsi promo- getto: l’energia è un bene pubblico, stenibile. trice della riconversione ecologica del- come l’acqua, l’aria e la libertà. E’ un Vittorio Prodi, membro della Com- l’economia, di svolgere tale ruolo com- diritto umano! missione ambiente del Parlamento pletando l’Unione federale dell’Euro- Alberto Majocchi, docente di europeo, ha esordito affermando la pa con la creazione di un governo de- Scienza delle finanze all’Università necessità fondamentale della politi- mocratico europeo, di operare per ri- di Pavia e Presidente dell’ISAE, ha ca di capire i cambiamenti in corso. durre concretamente le emissioni di esposto la proposta federalista “Una Se si parla di riscaldamento globa- CO2, di affrontare il problema con gli carbon tax europea per la riconver- le, ci si rende conto da una parte altri Stati del mondo, costituendo sione ecologica dell’economia”, par- della scarsità dei combustibili fossi- un’Organizzazione Mondiale per tendo dalla considerazione che con li, e dall’altra dei limiti dati dalle ca- l’Ambiente, come già richiamato da lo sviluppo dei BRIC e degli altri pa- pacità della terra di assumerne gli Palea. esi industrialmente emergenti la scarti: questo è un problema globa- Maurizio Gubbiotti, Coordinatore pressione sulle risorse è diventata in- le che mette gli Stati in una situa- della Segreteria nazionale di Legam- sostenibile. Il vincolo ambientale im- zione di interdipendenza. Si deve biente, nell’esporre le conclusioni del pedisce di avviare la ripresa attra- dunque trovare un sistema comune Convegno, ha detto che a Cancún, verso la componente della doman- per gestire questa interdipendenza. come accadde a Copenaghen nel da di beni di consumo, in particola- Tale necessità apre la sfida per un 2009, la Conferenza dell’ONU sarà re nei paesi ricchi. Occorre quindi governo mondiale. L’Unione Euro- partecipata e vissuta non solo dagli avviare la riconversione ecologica pea non ha un governo, ma la sua addetti ai lavori, ma anche da mol- dell’economia e il primo obiettivo da evoluzione ci insegna molto su come tissime realtà sociali mondiali e da raggiungere è il rilancio di un pro- si gestisce l’interdipendenza dei go- paesi mai intervenuti nei 15 anni cesso che deve portare alla fonda- verni. In questo momento partico- precedenti, perché ormai c’è zione di una low-carbon economy. lare si è di fronte ad un rifiuto cre- un’enorme consapevolezza del pro- L’Europa ha scelto di utilizzare come scente a capire questa interdipen- blema ambientale ed energetico. A strumento per la riduzione delle denza, a darle un significato politi- Cancún bisogna intervenire con una emissioni di gas a effetto serra i per- co. L’Unione ci mostra che gli Stati sfida alta che rimetta in discussione messi negoziabili di inquinamento, perdono pezzi di sovranità nella ge- tutto il modello di sviluppo, a parti- impiegati nei settori più energivori e stione dei problemi globali e la riac- re dal modello energetico: la sfida a più alta intensità di emissioni. Ma quistano solo all’interno delle istitu- giusta è la “Terza Rivoluzione Indu- esso non copre alcuni settori impor- zioni comuni. Per Vittorio Prodi, il striale”. È il discorso dei nuovi diritti tanti dell’economia europea, soprat- problema è che non è mai stata data nel mondo, è il discorso della giusti- tutto i trasporti, ma anche i consumi una risposta politica alla dichiara- zia climatica, perché l’ambiente, il delle famiglie, i rifiuti e l’agricoltu- zione di Bali, quella della responsa- lavoro, la salute e l’energia sono di- ra. Per queste ragioni è necessario bilità comune anche se differenzia- ritti. Dietro la crisi ambientale ci sono rilanciare la proposta di introdurre ta: a tutte le generazioni va garan- i profughi ambientali, ad oggi 50 in Europa la carbon/energy tax, con tito un accesso equo alle risorse na- milioni di persone, ma la cifra può un duplice impatto positivo: da un turali. C’è bisogno di ridurre a un essere stravolta da una qualsiasi ca- lato, per la componente energia, quinto le nostre emissioni di anidri- tastrofe ambientale, in qualsiasi mo- promuovendo il risparmio energeti- de carbonica per limitare il riscal- mento. Già 192 milioni di persone co, attraverso l’aumento del prezzo damento globale di due gradi. Ogni non sono più nel loro territorio di delle fonti energetiche; d’altro lato, persona al mondo deve avere il di- origine, perché la loro terra non può per la componente carbonio, ren- ritto di usare gratuitamente l’atmo- più essere coltivata o non hanno dendo più conveniente l’acquisto di sfera per comportamenti sostenibili. accesso all’acqua potabile. A Can- combustibili non fossili e lo sviluppo Serve un sistema di governo mon- cún e dopo Cancún si avrà un biso- di energie rinnovabili. Vi è ormai un diale e la capacità di capire le dina- gno fortissimo di Europa unita. An- consenso diffuso sulla necessità di miche del cambiamento è fonda- che gli ambientalisti devono essere introdurre una carbon tax a livello mentale. È ciò che in Parlamento si coesi e unire le forze. Il protocollo mondiale per combattere i cambia- esprime in uno slogan: oltre il PIL. Il di Kyoto è stato inadeguato e il Pat- menti climatici. Ma come avviene PIL è un po’ il dittatore che misura il to dei Sindaci è un protocollo di Kyo- sempre nel caso di beni pubblici, nostro benessere solo sulla produ- to che viene dal basso. Se si deve nessun paese introduce l’imposta per zione materiale, che deve crescere ripensare un nuovo protocollo di il timore di perdita di competitività. indefinitamente, trascurando però Kyoto, non si potrà fare come se L’Unione Europea può farlo unilate- altri beni altrettanto importanti. La Kyoto non ci sia stato: non si potrà ralmente, se accompagna l’introdu- riforma dell’idea di PIL è prima di chiedere ai paesi emergenti di fare zione della carbon/energy tax con tutto culturale, poi arriveranno so- quello che altri Paesi non hanno fatto l’imposizione di un equivalente di- luzioni politiche. (pagare per non aver rispettato il ritto compensativo alla frontiera. Il Liliana Digiacomo, della Direzione protocollo di Kyoto). Si deve pensa- gettito della nuova imposta dovreb- nazionale MFE e Segretaria regionale re ad un protocollo che sia in grado be essere destinato al finanziamen- della Puglia, ha poi esposto i conte- di mettere in campo azioni, strumenti to del bilancio comunitario in modo nuti del documento del MFE in vista di e finanziamenti per affrontare i cam- tale da costituire una vera risorsa Cancún, sottolineando la drammati- biamenti climatici. L’Europa è la propria. Un bilancio di dimensioni cità della situazione attuale che mette scommessa vera, che deve divenire pari al 2% del PIL europeo sarebbe a rischio la sopravvivenza della stessa protagonista nella costruzione della inoltre più che sufficiente per garan- razza umana. Bisogna insegnare alla pace e della sostenibilità ambienta- tire l’emissione di Union bonds nel- società e ai giovani che è giunto il le e sociale. PiemontEuropa 35 Il contributo di Mario Albertini al pensiero federalista di Massimo Malcovati

Con l’uscita del nono ed ultimo vo- mobilitazione di militanti federalisti Nella sua introduzione su “La politi- lume si è completata la pubblicazio- proprio da Albertini, da considerar- ca tra scienza e filosofia”, Lucio Levi ne dell’opera omnia di Mario Alber- si, con i due già menzionati, un ter- ha ricordato come Albertini abbia tini, curata da Nicoletta Mosconi per za padre fondatore dei federalismo dato un grande contributo intellet- le edizioni de Il Mulino, con il soste- moderno. L’edizione completa degli tuale alla definizione e al rinnova- gno della Fondazione Europea “Lu- Scritti, ha concluso Padoa-Schioppa. mento della teoria federalista, con- ciano Bolis” e del Centro Studi sul permetterà agli storici futuri, ma an- cependo l’impegno teorico come un Federalismo di Torino. Questa gros- che ad una cerchia più vasta di let- mezzo per rendere più efficace sa rualizzazione editoriale è stata tori, di ricostruire le vie di formazio- l’azione politica. Egli pensava infatti presentata mercoledì 1° dicembre ne di un pensiero perpetuamente in che il criterio della verità del pensie- 2010 a Milano, nell’aula magna del- movimento, elaborato con concen- ro risiedesse nella pratica, cioè nel- la Facoltà di Scienze politiche del- trazione assoluta in ogni momento la sua capacità di cambiare il mon- l’Università Statale, nel corso di un della sua vita. E permetterà, insie- do. convegno sul contributo di Mario Al- me, di seguire, giorno dopo giorno, Le scienze sociali, ha proseguito Levi, bertini al pensiero federalista presie- l’intensità senza soste dello sua azio- consentono di giungere a una cono- duto da Antonio Padoa-Schioppa, ne di animatore, che ha saputo im- scenza della società sottratta alla con- dell’Università di Milano, durante il mettere in un gruppo di giovani, con venienza dei calcoli politici e di deter- quale sono intervenuti Lucio Levi, un dialogo appassionato e socrati- minare lo spazio che appartiene ri- dell’Università di Torino, Giulio Gu- co, rispettoso di ogni interlocutore e spettivamente alla necessità e alla li- derzo e Alessandro Cavalli, dell’Uni- di ogni opinione per quanto infor- bertà. Il modello teorico di analisi della versità di Pavia. A testimonianza di me ed embrionale, la scintilla del- politica elaborato da Albertini ha svi- quanto il contributo di Alberlini sia l’impegno militante per un ideale luppato tre aspetti: il materialismo sto- tuttora di riferimento per vecchie e politico ed etico elevatissimo. Una rico, che consente di stabilire una re- nuove generazioni di federalisti mi- scintilla che ha cambiato la vita di lazione tra le fasi dell’evoluzIone dei litanti, va sottolineata la folta parte- ciascuno di loro, di ciascuno di noi. modi di produzione e l’allargamento cipazione di federalisti di diverse cit- Per questo a Giovanni Vigo e a Ni- della dimensione dello Stato (dalla cit- tà, giunti a Milano per ascoltare i di- coletta Mosconi - che ha dedicato tà-stato alla federazione mondiale); versi contributi in programma, di cui l’esistenza a questo compito nobilis- la teoria della ragion di Stato, che con- di seguito diamo una breve sintesi, simo e che tanto avremmo voluto sidera la ricerca della sicurezza come Nell’aprire il convegno Padoa- presente qui oggi – va la riconoscen- la priorità politica dì ogni Stato in un Schioppa ha ricordato come la pub- za profonda di chi, sulla scia di Ma- mondo diviso in Stati sovrani, ma che blicazione dei nove volumi di “Tutti rio Albertini, crede nel valore delle cesserà di essere una forza motrice gli scritti” di Mario Albertini - oltre idee e nella possibilità di cambiare il della storia quando sarà raggiunto il novemila pagine, pubblicate dal corso della storia. traguardo della Federazione mondia- Mulino nel breve arco di appena quattro anni - sia un evento ecce- zionale per almeno due ragioni. An- zitutto, per ben pochi personaggi del Novecento, all’infuori degli scrittori, si dispone dell’edizione integrale dell’opera scritta. Basti considerare che questo vale anche per i due pa- dri fondatori del processo di integra- zione europea nella prospettiva del federalismo, Altiero Spinelli e Jean Monnet, dei quali ad oggi è disponi- bile a stampa solo una parte minore degli scritti. Mario Albertini è uno dei massimi protagonisti di questo pro- cesso. Egli è stato uno dei pochissi- mi fondatori di nuovi ordinamenti politici che ha saputo coniugare ar- monicamente il pensiero e l’azione. Quanto all’azione, ha proseguito Padoa-Schioppa, basti dire che due pilastri della costruzione europea - il Parlamento europeo eletto a suf- frago universale e la moneta unica - sono stati prima proposti e poi luci- damente imposti all’attenzione dei politici con una coerente ed efficace Mario Albertini 36 Dicembre 2010 le; la teoria dell’ideologia, che studia di giustificazione ideologica dello nizzativo da Albertini. D’altra parte, le forme che assume il pensiero poli- Stato burocratico e accentrato carat- l’esigenza di fare dalla rivista uno tico attivo e permette individuare le teristico del continente europeo han- strumento soprannazionale che con- istituzioni e i valori necessari a gover- no costituito la premessa per l’inqua- tribuisse alla creazione di un Movi- nare le diverse fasi della storia. dramento dei contributo dei diversi mento non solo italiano portò nel Le scienze sociali non consentono di protagonisti del Risorgimento (“maz- giro di tre anni alla scelta di pubbli- giungere a un’analisi completa del- ziniani” o cavouriani”) al processo di care la rivista in francese e poi, a la politica. Tutti i concetti della poli- unificazione italiana. Se, alle origini partire d 1984, anche in inglese. Il tica (Stato, potere, pace ecc,) indica- il Risorgimento, sia nei mazziniani contributo di Albertini alla rivista è no insieme fatti e valori. Se è vero che nei “moderati”, la spinta verso stato costante e Cavalli ha constata- che le scelte di valore non possono l’unità nazionale era espressione di to con piacere che tutti gli articoli di essere esplorate con il metodo scien- sentimenti di nazionalità e soprana- Albertini sono ora raccolti, consulta- tifico, è anche vero che esse posso- zionalità spontanea ed era il risulta- bili e inseriti tra altri scritti contem- no essere sottoposte a una forma to della necessità di creare un qua- poranei nell’opera omnia appena diversa di controllo, quella della co- dro politico che permettesse la pie- completata. Egli ha concluso augu- erenza logica. La filosofia della sto- na espressione delle forze produtti- randosi da un lato che almeno la ria è la sfera della conoscenza che ve, la nascita dello Stato italiano ha scelta dei contributi più significativi studia il senso e il fine della storia, fatto dell’idea di nazione lo strumen- di Albertini possa essere raccolta e la quale, secondo l’interpretazione to ideologico del suo inserimento nel pubblicata inglese, in modo che il kantiana, consiste nella costruzione sistema europeo degli Stati ormai suo pensiero possa entrare nel cir- della pace, che è l’aspetto valore del avviato verso la sua agonia ed ha cuito della cultura mondiale, dall’al- federalismo. soffocato gli elementi di sovranazio- tro che !a disponibilità dell’opera Giulio Guderzo ha affrontato nella nalità spontanea che pure erano stati omnia sia l’occasione per riprende- sua introduzione il tema del Risorgi- presenti. In questa prospettiva, il Ri- re e sviluppare il suo pensiero. mento italiano e l’unità europea nel sorgimento può essere considerato Prima di concludere, Padoa-Schioppa pensiero di Albertini. Con ampie ci- come un processo incompiuto, che ha invitato Giovanni Vigo, che con Ni- tazioni dei suoi scritti, egli ha innan- solo nell’unificazione europea, con coletta Mosconi ha strettamente colla- zitutto sottolineato come l’esperien- il superamento dello Stato naziona- borato alla preparazione dell’opera za del totalitarismo fascista e delle le burocratico ed esclusivo potrà es- omnia, a rievocare come un’impresa di sue devastanti conseguenze avesse sere completato. così ampio respiro abbia potuto essere profondamente segnato il giovane Alessandro Cavalli, che insieme a realizzata in tempi così rapidi. Vigo ha Albertini che, fin dai primi scritti del- Giulio Guderzo e ad Ezio Lancellot- ricordato con commozione come, dopo l’immediato dopoguerra, ha espres- ti, è stato uno dei giovani che hanno molte difficoltà, avesse trovato in Gio- so il proprio rifiuto di un lealismo fatto parte dell’iniziale Comitato di vanni Evangelisti, direttore editoriale del verso una patria si era concretizzata redazione della rivista “Il Federali- Mulino, un entusiastico appoggio e nella negazione dei valori in nome sta”, fondata da Albertini nel 1959 come, proprio negli archivi della biblio- dei quali era stata costruita. Il distac- e da lui diretta fino al 1996, parlan- teca della casa editrice, egli avesse sco- co dal liberalismo nazionalista di do sulla rivista Il Federalista. Batta- vato, donate da Evangelisti, introvabili Croce e la graduale scoperta del- glia politica e innovazione cultura- pubblicazioni federaliste dei primissimi l’idea dell’Europa, hanno poi porta- le”, ha esordito ricordando il qua- anni dei dopoguerra. Concludendo, to Albertini a riflettere su un possibi- dro politico nel quale si era consta- Vigo ha voluto sottolineare il contribu- le parallelismo tra il Risorgimento ita- tata l’esigenza dar vita ad uno stru- to di tanti amici e militanti che hanno liano e la costruzione dell’unità eu- mento di elaborazione e di forma- messo a disposizione corrispondenza e ropea. D’altra parte la contempora- zione culturale federalista. Con la materiale indispensabile per fare del- nea riflessione sull’idea di nazione caduta della CED ed il profondo ri- l’opera il quadro completo del pensie- e la constatazione della sua natura pensamento del ruolo del Movimen- ro di Albertini. to Federalista nella nuova situazio- ne venutasi a creare, affermare l’au- tonomia del Movimento rispetto ai partiti e formare una generazione di militanti che facessero dei federali- smo il loro impegno politico priori- tario erano diventati obiettivi impre- scindibili per la sopravvivenza dei Movimento. Il “nuovo corso” porta- to avanti da Spinelli e Albertini si era faticosamente affermato con il Con- gresso di Bolzano dei MFE e di Ca- stellamare di Stabia della GFE. Ed è stato proprio grazie al contributo fi- nanziario della nuova segreteria (au- tonomista) della GFE fu possibile stampare i primi numeri della rivi- sta. Nei primi anni, la sua struttura rifletteva la suddivisione dei ruoli nella dirigenza del Movimento: in ogni numero, l’articolo di analisi politica era redatto molto spesso da Spinelli. mentre quello dì carattere prevalentemente culturale ed orga- PiemontEuropa 37 Dio, rischio della società globalizzata di Ulrich Beck

Il Centro Studi sul Federalismo organizza annualmente una Lecture su argomenti di attualità europea. La serie delle Lectures, intitolata ad Altiero Spinelli - uno dei grandi padri del federalismo europeo –ha visto lo scorso 19 novembre 2010, presso l’Aula Magna dell’Università di Torino, la partecipazione di Ulrich Beck con un’allocuzione dal titolo: The return of Gods and the crisis of European modernity. Ulrich Beck è professore di Sociologia presso l’Università di Monaco di Baviera e la London School of Economics. Riportiamo di seguito una sintesi della sua Lecture apparsa lo stesso giorno su “La Stampa”

Con tutto il suo umanesimo la re- fondamento sociale delle religio- rovescio della medaglia del falli- ligione porta in sé una tentazio- ni (cristiane). Un’ulteriore conse- mento della secolarizzazione sia ne totalitaria. Dall’universalismo guenza, tuttavia, è questa: una la minaccia di un nuovo secolo della religione nasce una frater- nuova fondamentale distinzione buio. La religione uccide. nità che trascende classe sociale gerarchica è stabilita nel mondo Si sta dibattendo con inquietudi- e nazionalità, ma anche la demo- con lo stesso valore assoluto del- ne il «problema» dell’Islam nel- nizzazione degli alti pensieri reli- le distinzioni politiche e sociali che l’Europa laica: alcuni addirittura giosi, una tendenza che attraver- sono state annullate: la distinzio- denunciano la «fine del multicul- sa tutta la storia - e che risale a ne tra credenti e non credenti. Ai turalismo» - in un’Europa dalle circa duemila anni fa, alle origini non credenti (sempre secondo la troppe identità dissonanti. Igno- delle religioni monoteiste, Cristia- logica di questa dualità) vengo- rando così lo stratagemma della nesimo, Ebraismo, Islam. Dio può no negate l’uguaglianza e la di- cooperazione: è possibile distin- in uguale misura rendere civili e gnità di esseri umani. Le religioni guere tra ortodossia e interazio- imbarbarire gli esseri umani. Se possono costruire ponti tra le per- ne. Questo procedimento si vede vogliamo comprendere la religio- sone dove esistono gerarchie e in atto in alcuni luoghi, diciamo ne nel mondo moderno dobbia- frontiere; allo stesso tempo apri- a Londra e a Milano, ma soprat- mo capire il paradosso della glo- re nuove voragini determinate tutto negli Stati Uniti e in parti- balizzazione della religione. dalla fede là dove prima non ve colare nelle grandi città di tutto il La religione non è solo inciden- n’erano. mondo (tantissimo in Giappone). talmente globale nella sua espan- Fu Paolo, un ebreo ellenizzato Questo buon senso interreligioso sione, un sottoprodotto della glo- che, più di ogni altra figura nel funziona nei progetti educativi balizzazione di strutture più po- movimento nato attorno a Gesù, come nel soccorso dei poveri, tenti come i mass media, il capi- trasformò il cristianesimo da set- nella tutela delle minoranze o dei talismo e lo Stato moderno. ta ebraica a forza religiosa glo- migranti (illegali) e, non ultimo, Piuttosto la formazione e la dif- bale con una visione universali- nella pubblica opposizione alle fusione globale della religione in stica. Fu lui ad abbattere i muri: politiche statali di esclusione. generale, e delle religioni mono- «Non c’è né ebreo né greco, non I gruppi possono essere intolle- teiste in particolare, è una carat- c’è né schiavo né libero, non c’è ranti per quanto riguarda la teo- teristica essenziale che definisce né maschio né femmina». logia altrui, ma al tempo stesso quelle religioni fin dai loro inizi. L’universalismo umanitario dei lavorare insieme in modo creati- In effetti, alcune religioni sono credenti si basa sulla identifica- vo per affrontare preoccupazioni «attori globali» da più di duemila zione con Dio - e su una demo- pubbliche condivise. Questa se- anni. Pertanto, al fine di compren- nizzazione degli avversari di Dio parazione tra il dogma e la pra- dere il gioco del meta-potere che che, come erano soliti dire Paolo tica è possibile, non solo a livello ridefinisce il potere nell’era glo- e Lutero, sono «servi di Satana». locale, ma anche sulla scena bale, dobbiamo prendere in con- Questa ambivalenza tra tolleran- mondiale? Le religioni del mon- siderazione, oltre al capitale glo- za e violenza può essere suddivi- do possono effettivamente intera- bale, ai movimenti della società sa in tre elementi: le religioni del gire e collaborare per dare rispo- civile, ai protagonisti statali e alle mondo A) rovesciano le gerarchie ste pragmatiche alle sfide poste organizzazioni internazionali, il prestabilite e di conseguenza i dai rischi della società mondiale ruolo delle religioni come forze confini tra nazioni e gruppi etni- - il pericolo di una guerra modernizzanti o anti-moderniz- ci; sono in grado di farlo, nella nucleare,‘i cambiamenti climati- zanti nella società mondiale post- misura in cui B) creano un uni- ci, la migrazione, la povertà glo- secolare. versalismo religioso di fronte a cui bale? Per la religione un postulato è as- tutte le barriere nazionali e so- Oggi chiedersi in che misura la soluto: la Fede - a suo confronto ciali diventano meno importanti; verità possa essere sostituita dal- tutte le altre differenze sociali e simultaneamente, si manifesta il la pace è una domanda cruciale contrapposizioni non sono impor- pericolo che C) alle barriere etni- per la sopravvivenza dell’umani- tanti. Il Nuovo Testamento dice: che, nazionali e di classe si sosti- tà. Ma la speranza per una reli- «Tutti gli uomini sono uguali da- tuiscano quelle tra i credenti nel- giosità inter-cristiana o cristiano- vanti a Dio». Questa uguaglian- la vera fede da un lato e i cre- musulmana senza la demonizza- za, questo annullamento dei con- denti nella fede sbagliata e i non zione dell’altro non è la cosa più fini che separano le persone, i credenti dall’altra. Questo è il ti- improbabile, ingenua, sciocca, gruppi, le società, le culture è il more che sta diffondendo: che il assurda in cui si possa sperare? 38 Dicembre 2010 Nasce a Torino il Movimento dei Movimenti Per iniziativa del Movimento Federa- ritti e degli stessi doveri” dice Osval- (CESI) parla del diritto al lavoro, della lista Europeo (MFE), del Centro Studi do Boy, presidente della comunità disoccupazione in Europa, del lavoro Sereno Regis (CSSR) e del Centro Ein- peruviana in Europa, poiché, aggiun- precario, delle scelte non omogenee stein di Studi Internazionali (CESI) si è ge Giampiero Bordino del MFE, una e di scarsa efficacia fatte dall’Europa costituito a Torino un Comitato d’ini- società fortemente diseguale non solo per affrontare il problema. Un soste- ziativa per un Movimento dei Movi- è infelice ma soffre di gravi disecono- gno al reddito, insieme alla creazio- menti (MdM) con l’intento di individua- mie, mentre l’uguaglianza e la coe- ne di nuovi e stabili posti di lavoro re ciò che unisce, o potrebbe unire, il sione sociale sono condizioni essen- nelle nuove tecnologie, nella salva- grande numero dei Movimenti della ziali dello sviluppo. Così si affrontano guardia del patrimonio naturale, ar- società civile in Piemonte, in Italia, in nel convegno due temi centrali che tistico e culturale, potrebbero rilancia- Europa e nel mondo, ed ottenere, per sono “la cittadinanza europea di resi- re lo sviluppo, l’occupazione, l’inno- tale via, risultati più incisivi e soddi- denza” e, in secondo luogo, “il reddi- vazione. Roberto Palea, del Comitato sfacenti nel perseguimento di obietti- to minimo garantito”. Discriminatoria d’iniziativa per il MdM, presenta le vi comuni. e fonte di conflitti è la cittadinanza fon- prime due iniziative politiche, due Con il sostegno della Fondazione Bot- data sull’origine nazionale e sullo “ius petizioni. La prima, rivolta alle istitu- tari Lattes, il Comitato ha organizza- sanguinis”. Inoltre, in una società de- zioni europee, relativa alla richiesta to, il 4 dicembre scorso, a Monforte mocratica, nessuno dovrebbe essere della cittadinanza europea di residen- d’Alba, presso la sede della Fonda- privo di risorse per una vita dignitosa za, la seconda, indirizzata alla regio- zione, un convegno sul tema “Il dirit- (come stabilisce l’art. 34 della Carta ne Piemonte, relativa all’erogazione to all’uguaglianza nel mondo che cam- dei diritti fondamentali dell’Unione di un reddito minimo garantito alle bia”. Oggi in Italia e in Europa l’esi- Europea). persone che vivono sotto la soglia di genza di far valere questo diritto è Nel corso del convegno, Giuseppe povertà. Il convegno avvia la raccolta condivisa da tutti i movimenti e le or- Bronzini, giudice di Cassazione ed di adesioni alle due petizioni, che av- ganizzazione della società civile, soli- esponente del MFE, sottolinea come verrà anche attraverso il Web. dali nel rifiuto della discriminazione la Carta dei diritti fondamentali del- Nel corso del pomeriggio si svolgono delle persone provenienti da paesi l’UE contempli diritti di terza e quarta testimonianze ed interventi program- terzi e nell’affermare il diritto ad generazione che non sono presenti mati di esponenti delle comunità di un’esistenza dignitosa per tutti. nelle Costituzioni nazionali (per es. immigrati e dell’associazionismo ita- E’ la lunga storia di conflitti e vittorie – privacy, libertà su internet, dei bam- liano ed europeo. (Associazione come dice Giuliano Martignetti del bini, delle persone tutte – non solo cit- Netcoor Ivoirtech, AssociazioneTerra CSSR nella presentazione del MdM – tadini e lavoratori – ad una esistenza del fuoco, Associazione Ghana che accomuna tutti coloro che si oc- dignitosa). Con l’entrata in vigore del Brotherhood, Associazione Macedo- cupano di diritti, al di fuori di ruoli po- Trattato di Lisbona la Carta è stata resa nia-Italia, MFE, Basic Incom Network litici o di potere e di interessi perso- vincolante per tutti gli Stati membri e – Italia (BIN), Associazione Albanesi , nali. E’ l’interesse vero per la cosa la Corte di Giustizia europea e le corti Associazione Italocinese Zhi Song, pubblica insieme alla capacità di guar- nazionali la applicano costantemen- Circolo Spinelli Milano, Associazione dare oltre i confini nazionali ad un’Eu- te. Cristina Molfetta, dell’Ufficio mi- Le Bon Pasteur, Associazione Peruvia- ropa e ad un mondo multiculturali e granti della diocesi di Torino, focaliz- ni all’Estero, Associazione Camerun- multietnici. Come lavorare insieme? za la difficile e incerta situazione in Italia, Associazione Italiana per il Con- La prima iniziativa si è articolata in- Italia, ma anche in Europa, dei rifu- siglio dei Comuni e delle Regioni d’Eu- torno ai “diritti degli immigrati “. “ Noi giati politici che spesso sono senza ropa). Il Convegno si chiude con le abbiamo bisogno delle stesse cose di residenza e senza diritti (assistenza conclusioni a cura del Comitato di ini- cui avete bisogno voi, degli stessi di- sanitaria, asili etc.). Grazia Borgna ziativa promotore del Convegno.

Monforte d’Alba, 4 dicembre 2010. Da sinistra: Giampiero Bordino, Giuliano Martignetti, Osvaldo Boy, Giuseppe Bronzini PiemontEuropa 39

L’attività federalista in Piemonte Il Direttivo regionale AICCRE Il Direttivo regionale dell’AICCRE, riu- Nell’assumere la Presidenza, Vale- locali e regionali a crescenti respon- nito il 1 dicembre a Torino presso il rio Cattaneo ha sottolineato la con- sabilità per la sicurezza, l’ordine pub- Consiglio regionale del Piemonte, ha tinuità dell’impegno e la necessità di blico, lo sviluppo, il welfare e l’im- visto il passaggio della Presidenza del- un intenso lavoro di riposizionamen- migrazione. L’AICCRE deve mobilitar- la Federazione da Davide Gariglio, già to del ruolo dell’Associazione. Ha ri- si, per il Segretario, sulle riforme isti- Presidente del Consiglio regionale del conosciuto l’importanza delle rifor- tuzionali necessarie, europee e na- Piemonte, a Valerio Cattaneo, nuovo me statutarie nazionali in discussio- zionali (rapporto tra federalismo eu- Presidente del Consiglio regionale ne, che tra l’altro prevedono una ropeo e federalismo interno), sulle dopo le elezioni di marzo 2010. Il Se- maggiore responsabilità delle Fede- politiche strutturali e il rilancio eco- gretario regionale Alfonso Sabatino razioni regionali in un Consiglio fe- nomico. L’AICCRE deve darsi, pertan- ha ringraziato Davide Gariglio per l’at- derale che affiancherà il Consiglio to, un manifesto politico aggiornato tenzione e la disponibilità con le qua- nazionale quale organismo delibe- e assumere nuovi ruoli. Per quanto li ha guidato la Federazione in questi rativo nazionale; inoltre ha condivi- riguarda l’attività futura della Fede- anni e ha ricordato che egli rimarrà so la necessità di rendere più agile e razione piemontese, il Segretario ha membro di diritto del Direttivo regio- visibile l’Associazione. Ha espresso delineato, infine, alcune linee di in- nale AICCRE, come da Statuto della infine il proprio impegno per il rilan- tervento. In particolare, ha ricordato Federazione. Il Direttivo ha poi deci- cio dell’Associazione in Piemonte. i temi dello sviluppo regionale, dei so la cooptazione di Bruno Mazzola e Nella sua relazione, Sabatino ha sot- fondi strutturali europei e della coo- di Claudio Mandrino, soci individuali tolineato che, a circa sessanta anni perazione transfrontaliera, del fede- e ha, inoltre, convocato l’Assemblea dalla fondazione, il Consiglio dei ralismo interno e della mobilitazio- congressuale regionale per il 14 gen- Comuni e delle Regioni d’Europa ne per un governo europeo capace naio 2011, sempre presso il Consi- (CCRE) e la sua espressione italia- di agire, dell’introduzione di una cit- glio regionale del Piemonte alle ore na, l’AICCRE, devono aggiornare i tadinanza europea di residenza, del- 15.00, in vista dell’Assemblea con- propri obiettivi statutari. La globaliz- l’immigrazione, della promozione gressuale nazionale di Roma del 3, 4 zazione e la crisi di sovranità degli della candidatura di Torino a Capi- e 5 marzo 2011. Stati nazionali espongono gli Enti tale europea della cultura nel 2019. Un caso esemplare di cooperazione decentrata Da anni il Comune di Piossasco, gra- il COI (Cooperazione Odontoiatrica re, senza praticare il doloroso e trau- zie agli input ricevuti dal suo gemel- Internazionale), la Fondazione Bono- matico sradicamento dell’emigrazio- laggio con il Comune francese di Ullo, i Lions, le ONG Col’or e LVIA, ne. Inoltre la presenza della coopera- Gran Gevrier (Savoia), ha sviluppa- nonché la Regione Piemonte. La coo- zione europea contribuisce a rinforza- to una rete di cooperazione decen- perazione ha interessato: istruzione e re la loro democrazia di base ed a so- trata con altri Comuni a sud-ovest formazione, dialogo interreligioso, ar- stenere i poteri locali, la società civile, di Torino (Orbassano, Avigliana, Vil- tigianato, lotta alla desertificazione, le associazioni, le scuole e le comuni- larbasse, Roletto, Airasca, Cantalu- acque potabili, valorizzazione del- tà religiose aperte al dialogo”. pa, Frossasco e None) e stabilito un l’agricoltura e dell’allevamento locali, E soprattutto aggiunge: “Aiutando rapporto di partenariato con le cor- promozione della cultura, delle arti e l’Africa a trovare la sua strada e aiu- rispondenti realtà istituzionali e co- della musica locali, emancipazione dei tando i poteri e le comunità locali, munitarie di Gorom-Gorom in Bu- giovani e delle donne (per approfon- scopriamo che essi aiutano noi eu- rkina Faso e degli 81 villaggi circo- dimenti www.comune.piossasco.to.it, ropei. Ci stanno infatti aiutando a stanti. Il progetto, che prende il voce Cooperazione internazionale) . riscoprire l’importanza delle nostre nome Programma ENNDAM (signi- Quale il bilancio di un impegno com- comunità locali, della democrazia fica nella lingua locale africana: plesso che in nove anni ha attivato in- dal basso, della partecipazione e amore, amicizia, fraternità, paren- vestimenti per circa un milione di euro della cittadinanza attiva, per correg- tela e cordone ombelicale), si svol- grazie anche alle reti attivate dai sin- gere l’eccessiva concentrazione del ge con il sostegno della Regione Pie- goli comuni? potere qui in Europa. Ci hanno aiu- monte nell’ambito del Programma Per il Presidente del Consiglio comu- tato a comprendere, ancor prima per la sicurezza alimentare e la lot- nale di Piossasco, Adriano Andruet- dell’attuale crisi, che ci vuole un al- ta alla povertà in Africa Subsaha- to: “Questa cooperazione sta dimo- tro modello di sviluppo, non tanto riana. strando che, grazie ad un intervento di continua crescita, ma di sviluppo I Comuni coinvolti hanno attivato le di lunga durata concentrato e siste- umano. Ci stanno aiutando ad usci- rispettive società civili e operano in matico, con la società civile locale e re da noi stessi, ad adottare l’alteri- collegamento con l’Università (Medi- i livelli istituzionali superiori, è pos- tà, a cambiare un po’ il nostro stile cina, Veterinaria, Agraria) e il Politec- sibile attivare uno sviluppo e dare di vita, a perseguire una strategia di nico (Energia, Ambiente) di Torino, con una risposta alla sicurezza alimenta- sviluppo rispettoso degli uomini, del- 40 Dicembre 2010 le donne, delle culture e dell’am- l’aiuto della fraternità. Ci hanno aiu- dialogo di vita tra cristiani, musul- biente. Ci stanno aiutando, attingen- tato a comprendere l’importanza, mani e animisti. Insieme, stiamo do alla loro più profonda civiltà, a per la pace e per lo sviluppo, del dia- comprendendo che, alla fine, anche riscoprire uno spirito che può conci- logo interculturale e interreligioso, se a scale diverse, i problemi sono liare libertà e uguaglianza, con con l’esperienza quarantennale del analoghi.

Altre attività

Ivrea, 5 ottobre 2010 vanni Balcet (Università di Torino), Ma- relli (CSF), hanno partecipato in veste Nella sede dell’associazione Gandhi rio Deaglio (Centro di Ricerca e Docu- di relatori Julian Priestley (Notre Euro- di Ivrea, Sergio Pistone ha tenuto una mentazione Luigi Einaudi/Università di pe), Monica Frassoni (European Green conferenza sugli aspetti storico-poli- Torino), Paolo Guerrieri (Vicepresidente Party), Rudolf Hrbek (Università di Tu- tici del federalismo multilivello e sul IAI/Università La Sapienza di Roma), bingen), Antonio Padoa-Schioppa federalismo europeo in generale. Il Alberto Majocchi (Membro del Consi- (CSF), Brendan Donnelly (The Federal dibattito è stato molto vivace, verten- glio del CSF/Università di Pavia) e Vit- Trust, London), Cesare Merlini (IAI), Raf- do in particolar modo sul concreto torio Valli (Università di Torino). faello Matarazzo (IAI), Renaud Dehous- approccio dell’MFE alla drammatica se (Sciences Po, Paris) e Tommaso Pa- crisi politica italiana attuale del mo- Alessandria, 22 ottobre 2010 doa Schioppa (Notre Europe). Nel di- mento. Il Laboratorio di Storia, Politica e Isti- battito svoltosi al termine delle relazio- tuzioni (di cui è presidente Corrado ni sono intervenuti Sergio Pistone (BE- Torino, 8 ottobre 2010 Malandrino) ha organizzato nella Sala UEF) e Alfonso Iozzo (BE-UEF). Presso la Fondazione Einaudi si è svol- Lauree della Facoltà di Scienze Politi- to un convegno di studi organizzato che un convegno su Garibaldi, Ales- Ivrea, 8 novembre 2010 dal Centro Studi Sereno Regis sul tema sandria e l’Europa. Sono intervenuti, Presso il Polo Universitario Officina H “Johan Galtung, 80 anni di ricerca, tra gli altri, Anita Garibaldi Jallet (Se- si è svolto un dibattito organizzato dal educazione e azioni sulla pace”. Sono gretaria Generale del CIME), Anna MFE e da Libertà e Giustizia sul tema intervenuti Galtung, Marco Revelli, Maria Lazzarino Del Grosso (Univer- Tutti in bancarotta entro 10 anni?Il Luigi Bonanate, Antonino Drago, Al- sità di Genova), Eva Cecchinato (Uni- deficit pubblico nei paesi industrializ- berto Labate, Giovanni Salio e il presi- versità di Venezia) e Corrado Malan- zati. All’incontro, introdotto da Aldo dente regionale piemontese del MFE drino (Università del Piemonte Orien- Gandolfi (Forum Democratico del Roberto Palea. tale ed esponente del MFE di Ales- Canavese “Tullio Lembo”), è interve- sandria). nuto Mario Deaglio (Professore Ordi- Torino, 13 ottobre 2010 nario di Economia Internazionale - Presso la sede di via Schina 26 si è Torino, 23 ottobre 2010 Università di Torino). riunita l’assemblea degli iscritti della In merito alla Campagna “We, the sezione di Torino della GFE. I lavori european people”, nel pomeriggio, si Moncalieri, 9 novembre 2010 sono stati introdotti dalla relazione del è svolta in Piazza Castello, una rac- Presso il Collegio Carlo Alberto è sta- Segretario uscente Stefano Rossi. colta di adesioni dei cittadini all’appel- ta inaugurata (promotori l’Istituto Dopo il dibattito sono stati eletti i lo. Universitario di Studi Europei e il Cen- membri del Direttivo di Sezione, nelle Nonostante il tempo non fosse favo- tro Studi sul Federalismo) la “Law and persone di Roberta Carbone, Niccolò revole, si sono alternati militanti MFE/ Business in Europe-Autumn School”. Castagno, Eliana Granito, Gianluca GFE, che hanno distribuito volantini e Alla cerimonia ha partecipato, tra gli Nebbio, Stefano Rossi ed Elias Salva- raccolto circa un centinaio di firme. altri, Hans Martens (Chief Executive, to. Di seguito è stato eletto il Collegio European Policy Centre, Bruxelles). dei Probiviri, nelle persone di Giampie- Ivrea, 28 ottobre 2010 ro Bordino, Francesco Ferrero e Alber- Alberto Frascà, di fronte a un pubbli- Ivrea, 11 novembre 2010 to Frascà. Successivamente si è riunito co partecipe, ha parlato ad Ivrea su- L’aggiornamento sulle tematiche am- il Direttivo che ha eletto Presidente Ste- gli aspetti giuridici e istituzionali del- bientali e sui loro progressi e il colle- fano Rossi, Segretario Roberta Carbo- l’Unione europea, in particolare sulle gamento con i principali movimenti di ne, e Tesoriere Niccolò Castagno, e ha prospettive aperte dal trattato di Li- progresso sociale e civile, che ha dato nominato responsabili per l’Ufficio del- sbona, su come sia possibile attivare origine, anche in Italia, al Movimento la campagna Stefano Rossi, e per l’Uf- le procedure previste, e quali iniziati- dei Movimenti, sono stati i temi che ficio del dibattito Elias Salvato. ve si possano intraprendere per pro- Roberto Palea ha svolto ad Ivrea, in- gredire sulla strada dell’integrazione, trodotto da Ugo Magnani, segretario Torino, 21 ottobre 2010 sia nei confronti della classe politica, di Sezione. Presso la Fondazione Einaudi, il Centro che dell’opinione pubblica. Studi sul Federalismo (CSF), in collabo- Novara, 15 novembre 2010 razione con l’Istituto di Affari Interna- Torino, 3 novembre 2010 Conferenza presso l’ITIS “Fauser” or- zionali (IAI) e il Centro di Ricerca e Do- Presso la sala “Mario Allara” del Ret- ganizzata dalla GFE del Piemonte sul cumentazione “Luigi Einaudi”, ha or- torato dell’Università di Torino il Cen- tema “Essere cittadini oggi: dalle re- ganizzato la presentazione del libro L’ar- tro Studi sul Federalismo (CSF) in col- altà locali a quella globale”. Relatore chitettura del mondo nuovo. Governan- laborazione con l’Istituto di Affari In- Marco Brunazzi (Università di Berga- ce economica e sistema multipolare (Col- ternazionali (IAI) e Notre Europe ha mo). lana AREL - il Mulino 2010), a cura di P. organizzato un workshop sul tema The Guerrieri e D. Lombardi. All’incontro, state of democracy in the EU after the Torino, 15 novembre 2010 presieduto da Luigi La Spina (Editoriali- Lisbon Treaty. All’incontro, introdotto da Presso la sede del MFE ha avuto inizio il sta de La Stampa), sono intervenuti Gio- Gianni Bonvicini (IAI) e Umberto Mo- Corso 2010-2011 dell’UNITRE di Tori- PiemontEuropa 41 no sul tema l’Italia e l’Unità europea. una nuova edizione del corso di for- “La crisi e l’Unione Europea”. Sotto la Le lezioni saranno tenute da Lucio Levi mazione sul “VII Programma Quadro presidenza del Segretario torinese del (Presidente MFE), Sergio Pistone (BE- di RST: Opportunità di finanziamento MFE Alberò Frascà si è svolto un am- UEF) e Alfonso Sabatino (Segretario AIC- e modalità di partecipazione”. pio dibattito. CRE-Piemonte). Il programma didatti- co è suddiviso in due parti: Dal Risorgi- Torino, 3 dicembre 2010 Torino, 13 dicembre 2010 mento alla Resistenza antifascista e I Incontro del MFE di Torino con Jean- Corso di formazione (organizzato da principali protagonisti italiani del pro- Paul Pougala, dirigente del Movimento Corso di Laurea magistrale in Econo- cesso di unificazione europea. Federalista Africano. E’ intervenuto mia e Management Internazionale e Roberto Palea, Presidente piemonte- Associazione Universitaria di Studi Ivrea, 24 novembre 2010 se del MFE. Europei, in collaborazione con la Lucio Levi, presidente nazionale MFE, Commissione UE) sul tema “Made in accompagnato da alcuni rappresen- Torre Pellice, 4 dicembre 2010 , made in Europe, qualità dei pro- tanti della Sezione di Ivrea, ha tenuto “Federalismo e Unità della Nazione: dotti italiani e normative europee”. una conferenza, organizzata dalla da Cattaneo all’Unità Europea”. Que- Saluti di Sergio Bortolani (Preside del- Consulta Europea della Regione Pie- sto è il titolo della conferenza tenuta la Facoltà di Economia), Elena Macanti monte, di fronte agli studenti dell’Isti- da Sergio Pistone presso la sala della (Assessore Università e Internaziona- tuto tecnico commerciale “Giovanni Biblioteca della Resistenza, dinanzi a lizzazione della Regione Piemonte), Cena”, sul tema “Italia federale in un pubblico nel quale era folta la rap- Alessandro Barberis (Presidente un’Europa federale”. I giovani ascol- presentanza valdese, sensibile ai temi CCIAA Torino-Eurochambres Bruxel- tatori hanno dimostrato grande inte- del rispetto delle autonomie. Introdot- les), Enrico Gennaro (Presidente Alun- resse e partecipazione, e una conse- to da Claudio Bertalot, sindaco di Tor- ni-Atlec). Introduzione di Oreste Cal- guenza diretta sarà che a febbraio, re, e da Emilio Cornagliotti, che ha liano (Docente di Diritto privato UE) e decisa dalla direzione dell’Istituto, si tracciato un quadro della situazione interventi di Gianluca Susta (PE), Ore- avrà una conferenza incentrata sulla federalistica su un piano europeo, Pi- ste Cagnasso (Docente di Diritto Com- storia economica dell’Europa e la sua stone ha fatto un ampio excursus sto- merciale), Franco Percivale (Docente naturale tendenza verso l’integrazio- rico, sia sul piano delle idee, sia su di Certificazione di qualità dei prodot- ne, preparata da Lino Naj-Fovino. Tale quello dei concreti avvenimenti stori- ti), Valter Contino (Rettore Universita- conferenza sarà ripetuta tre volte, per ci, soffermandosi infine sui temi oggi rio di Scienze Gastronomiche), Rober- potere incontrare tutti i 240 allievi del- più comunemente dibattuti in Italia al to De Battistini (Docente di Economia l’Istituto. riguardo, e sui fraintendimenti e le mondiale), Gianfranco De Martino derive che ne possono sorgere. (Presidente CCIAA Biella). Ivrea, 25 novembre 2010 “Union Bonds e Debito Sovrano” è il Torino, 6 dicembre 2010 Torino, 15 dicembre 2010 titolo della conferenza, che ha avuto Nella sede del MFE Emilio Cornagliotti Presso la Fondazione Luigi Einaudi si molto successo, tenuta da Domenico (Segretario piemontese MFE) ha com- è svolto un dibattito (promosso da Moro, rivolta ad un pubblico di iscritti mentato il libro di Giovanni Borgogno- MFE, CESI, CSF e agli 11 centri studi e simpatizzanti, tra cui alcuni espo- ne, Superpower Europe? Interpretazio- piemontesi) sul tema “Il ruolo dell’Eu- nenti della vita economica cittadina, ni statunitensi del “Sogno europeo”, ropa nel mondo”. Ha presieduto e e alcuni giornalisti locali che ne han- (Giuffrè, Milano, 2010), Centro Studi sul moderato Umberto Morelli e sono in- no riferito sui loro fogli. I contenuti Federalismo, Studi 12. tervenuti Giorgio S. Frankel (Centro erano estesi dai debiti sovrani a quel- di Ricerca e Documentazione “Luigi li privati, dai vari tipi di obbligazioni Torino, 13 dicembre 2010 Einaudi”) e Sergio Pistone (BE-UEF). possibili, e dai loro rapporti con la tas- Nella sede di Via Schina, Alfonso Ioz- sazione, alle tematiche attuali in ma- zo ha tenuto una relazione sul tema Ivrea, 20 dicembre 2010 teria di bilancio. La sezione di Ivrea, accanto a una intensa attività a livello culturale e a Novara, 26 novembre 2010 livello dei media, promuove un pia- Antonio Mosconi, nell’ampia sala del- nificata penetrazione nelle scuole. le conferenze dell’Hotel Italia, davanti Ugo Magnani, segretario di Sezio- ad un folto pubblico, tra cui esponen- ne, ha introdotto Emilio Cornagliotti ti del mondo industriale cittadino, ha nel Liceo classico G. Botta per una tenuto una conferenza dal titolo “L’Eu- introduzione sulle tematiche fede- ro e la riforma del Sistema Monetario raliste rivolta alle classi superiori del- Internazionale”. Introdotto da Liliana la scuola. Alla conferenza, cui han- Besta-Battaglia, segretaria della Sezio- no partecipato alcuni insegnanti, è ne MFE di Novara, e da Emilio Corna- seguito un ampio dibattito. Si fa stra- gliotti, Mosconi ha esposto la sua siste- da nella percezione dei giovani matica visione sulla materia, sofferman- ascoltatori che l’impadronirsi delle dosi in particolare sui rapporti econo- tematiche e delle prospettive euro- mici USA-Cina, sulla bolla speculativa, pee sia essenziale nella loro forma- sul rapporto dollaro/euro e i suoi rifles- zione anche dal punto di vista me- si inflazionistici, e sulle ipotesi di mone- ramente professionale. A tal propo- ta mondiale. Il relatore si è infine intrat- sito il liceo scientifico Antonio Gram- tenuto con il qualificato pubblico su al- sci, visitato in precedenza, ha richie- cuni specifici problemi attuali. sto alla locale Sezione MFE l’inter- vento per due conferenze indicate Torino, 29 novembre 2010 dagli studenti, una di argomento L’Istituto Universitario di Studi Euro- economico industriale, ed una di ar- pei ha organizzato nella propria sede gomento politico istituzionale. 42 Dicembre 2010

Libri

Federica Di Sarcina, L’Europa ludio all’adozione del «gender di una protezione sempre maggio- delle donne. La politica di pari mainstreaming». La chiara evolu- re. Eppure, anche sul piano dot- opportunità nella storia dell’in- zione in senso politico dell’origi- trinale, questo volume si presenta tegrazione europea (1957- nario progetto economico d’inte- ricco di spunti nuovi e di inviti alla 2007), Il Mulino, Bologna, grazione europea trova in questo riflessione. Tutti gli aspetti della 2010 studio una lettura originale che protezione dei diritti umani in Eu- esamina quella che rimane tutt’ora ropa, o promossi dall’Europa nel una delle «questioni aperte» nella mondo, vengono esaminati con L’autrice, dottore di ricerca in Sto- «nuova» Europa a Ventisette. queste caratteristiche. ria del federalismo e dell’unità eu- Per cercare di trovare una linea di ropea presso l’Università di Siena, confine tra la tutela dei diritti uma- si sofferma sulla politica di pari op- Andrea Caligiuri, Giuseppe Ca- ni nel Consiglio d’Europa e nella portunità della UE e ne approfon- taldi, Nicola Napoletano (a giurisprudenza della Corte di Stra- disce la lunga evoluzione dal Trat- cura di), La tutela dei diritti uma- sburgo, da un lato, e nell’Unione tato di Roma ai nostri giorni. ni in Europa. Tra sovranità sta- Europea, dall’altro, è forse il caso Principio fondamentale di ogni or- tale e ordinamenti sopranazio- di riferirsi all’interessante saggio dinamento democratico, la parità nali, CEDAM, Padova 2010 che apre la Sezione I della Parte tra donne e uomini costituisce un IV, relativa alla “dimensione eco- valore dell’Unione europea nonché Pubblichiamo la Prefazione di Be- nomica sociale, culturale ed am- un elemento necessario per il rag- nedetto Conforti bientale”, saggio che pone, in ter- giungimento degli obiettivi di oc- mini teorici ed ovviamente) in rife- cupazione e inclusione sociale sta- La materia della protezione inter- rimento alla protezione dei diritti biliti nel 2000 dal Consiglio euro- nazionale dei diritti umani è ormai umani, l’alternativa tra il “socia- peo di Lisbona. Frutto di un per- da qualche tempo al centro del- le” ed il mercato”. Senza dubbio il corso che attraversa la storia del- l’attenzione della scienza giuridi- diritto dell’Unione Europea è do- l’integrazione europea, il crescen- ca, particolarmente di quella del minato dalle esigenze del libero te interesse della CEE/UE verso le diritto internazionale, come atte- mercato. Ma che questo, come questioni di genere ha condotto stano i numerosi studi e le impe- l’autore del saggio sostiene, sia il alla progressiva elaborazione del- gnative ricerche aventi ad oggetto miglior regime economico possibi- la politica di pari opportunità. In l’argomento. Sembrerebbe dunque le, non ci sembra molto convincen- queste pagine il tema viene affron- che tutto sia già stato detto, al- te. Vero è che la necessità dell’in- tato a partire dall’introduzione nel meno sulla disciplina dì diritto in- tervento statale per correggere le Trattato di Roma dell’articolo 119 ternazionale e di diritto dell’Unio- universalmente constatabili, e a sulla parità di retribuzione tra la- ne europea, salvo aggiornamenti volte disastrose, deviazioni del voratori e lavoratrici e dal graduale relativi all’intervento di norme nuo- mercato, non può essere discono- riconoscimento del valore sociale ve di una giurisprudenza che, so- sciuta. Per quanto riguarda l’UE, ed umano di questa norma. Le di- prattutto nel caso della Corte eu- a parte le politiche comunitarie che rettive comunitarie sulla parità sa- ropea dei diritti nani, presenta uno qui non vengono in discussione, la lariale e di trattamento approvate sviluppo costante nella direzione materia dei diritti umani, per tanti dalla seconda metà degli anni Set- anni alimentata dall’attività preto- tanta e divenute in seguito pilastri riana della Corte di giustizia di del «modello sociale europeo», Lussemburgo e poi sancita dai hanno contribuito alla definizione trattati che si sono susseguiti fino di un più equo mercato del lavo- a quello di Lisbona, è un chiaro ro, influenzando positivamente le esempio di interventi nel “sociale”. legislazioni nazionali. Allo stesso Lo dimostrano del resto proprio il tempo le istituzioni comunitarie saggio, contenuto nella stessa se- hanno sviluppato un ampio dibat- zione, sulla violazione delle norme tito sulla condizione femminile, in- dei diritti umani da parte delle im- dispensabile per l’affermazione di prese multinazionali operanti nel- una «cultura di parità» nella so- l’Unione Europea. Lo dimostrano cietà europea. In particolare il Par- altresì gli studi sull’azione esterna lamento europeo è diventato una dell’UE, che sono contenuti nella Se- delle arene privilegiate per la ri- zione II della Parte II e che offrono vendicazione dei diritti delle don- un panorama completo ed aggior- ne, contribuendo all’evoluzione nato della prassi dell’Unione tenden- della politica di pari opportunità te a condizionare la sua azione al ben oltre la dimensione lavorati- rispetto dei diritti umani ed all’affer- va. Nei primi anni Ottanta temati- mazione della democrazia nei Paesi che quali la presenza femminile con i quali l’UE ha rapporti econo- nelle istanze rappresentative, lo mici. Assai interessante, in questa status delle donne nei paesi in via sezione, é peraltro lo studio di aper- di sviluppo, la violenza e, più in tura, che si potrebbe intitolare alle generale, il ruolo della donna nel- “luci ed ombre” delle relazioni ester- la società, hanno costituito il pre- ne dell’UE, per la parte in cui si mette PiemontEuropa 43 in luce come non sempre gli accordi enti che si sviluppano all’estero e che Stati attraverso i meccanismi di conclusi dalla Unione con Paesi ter- producono la lesione di un diritto adattamento. Anche su questo ar- zi sono in regola con lo jus cogens previsto dalla Convenzione. Vero è gomento vari saggi, aventi ad og- internazionale. che la Corte non se la sente di arri- getto quanto avviene in Italia, ma Se la tutela dei diritti umani è attua- vare alla soluzione estrema, ma co- anche con delle comparazioni con ta nell’UE esclusivamente nei casi in erente, secondo cui qualsiasi azio- alcuni ordinamenti stranieri, sono cui essa venga in rilievo in relazione ne di un organo statale che, ovun- da segnalare. Sull’argomento si sa a rapporti regolati dal diritto del- que avvenga, violi la Convenzione, non tutto è chiaro, come dimostra l’Unione, e quindi a rapporti di na- potrebbe essere sottoposto alla Cor- l’esame della giurisprudenza costi- tura prevalentemente economica, la te; se così facesse l’art. 1 verrebbe tuzionale ed in particolare le fa- sua piena sfera di applicazione è a coincidere con l’art. 34 CEDU che mose sentenze nn. 348 e 349 del data dalla Convenzione europea dei genericamente accorda il diritto di 2007 le quali, secondo l’opinione diritti umani e dall’interpretazione, ricorso a chiunque si consideri vitti- più diffusa, hanno lasciato aperta via via sempre più “progressista”, che ma. D’altro canto la Corte non è tutta una serie di problemi. D’al- ne forniscono le sentenze della Cor- nuova ad interpretazioni forzate del- tro canto le norme internazionali te di Strasburgo. Numerosi sono gli la Convenzione, come ha fatto ad vanno coordinate con le norme studi in argomento, sparsi nelle va- esempio in tema di divieto della pena nazionali ed è quindi significativo rie parti del libro, ed è qui difficile di morte o di obbligatorietà delle che proprio sul tema del diritto di dare un’idea della loro ricchezza. Per misure cautelari. asilo vengano approfondite nel vo- limitarsi a qualche spunto tra quelli Un altro spunto si ricava dal sag- lume la struttura, le garanzie e l’ef- che inducono alla riflessione, è il gio su “Diritti umani e protezione fettività di questo istituto nell’or- caso di sottolineare il tema dell’in- dell’ambiente nella giurispruden- dinamento italiano. terpretazione da dare alla parola za della Corte di Strasburgo e del- Nell’impossibilità di dar qui conto “jurisdiction”, indicato dall’art. 1 la Corte di Lussemburgo”, là dove dell’intero contenuto del volume, come limite alla competenza della si auspica che la Corte si apra ai che ci costringe a rinviare chi ha Corte. Il tema è trattato nello studio ricorsi delle associazioni che rap- interesse per la materia trattata ad dedicato a “Lo sviluppo del sistema presentano interessi collettivi. Non una lettura diretta dei vari saggi, di tutela previsto dalla CEDU”. Giu- ci pare che i tempi siano maturi, non possiamo non complimentar- stamente l’autrice sostiene che la ma non è escluso che l’interpreta- ci vivamente con il gruppo di stu- giurisprudenza della Corte di Stra- zione progressista della Corte ar- diosi che ha contribuito ad un’uti- sburgo, nell’interpretare l’art. 1 rivi anche a questo! lissima opera. CEDU, non riesce a trovare un con- Un gruppo assai compatto di sag- vincente equilibrio tra la nozione di gi è quello della Parte III sui diritti sovranità territoriale e quella di so- degli immigrati, Ciò ovviamente si Simone Paoli, Il sogno di Erasmo. vranità personale. Anche a nostro spiega con l’attualità della mate- La questione educativa nel pro- avviso, non è facile capire dove la ria e la continua evoluzione della cesso di integrazione europea, Corte intende fermarsi: certamente sua disciplina. Trattasi di una ma- prefazione di Antonio Varsori, una visione esclusivamente territo- teria in cui la lacunosità della di- Franco Angeli, Milano, 2010 rialistica del termine “jurisdiction” è sciplina di diritto dell’Unione eu- esclusa dalla sua giurisprudenza; ropea, l’insufficienza della giuri- La vicenda professionale e civile di ma del tutto incerta è poi la sua opi- sprudenza della Corte di Strasbur- schiere di rettori e docenti, profes- nione quando si esce dalla sfera ter- go, il razzismo strisciante che ca- sori e presidi, ricercatori e ammi- ritoriale e si è di fronte ad azioni di ratterizza molti Stati europei, sono nistratori è quotidianamente attra- un organo di uno degli Stati contra- la causa delle continue violazioni versata dagli interventi educativi di norme internazionali. Basti ri- cordare ad es. le norme sul diritto di richiedere asilo, reso spesso im- praticabile vuoi per il respingimen- to immediato nei Paesi di origine o in Paesi inaffidabili, vuoi per gli intralci burocratici frapposti alla richiesta, vuoi per le insufficienze dei ricorsi giurisdizionali contro le decisioni negative delle autorità amministrative. O ricordare, per quanto riguarda l’immigrazione via mare, le norme del diritto interna- zionale marittimo sulla salvaguar- dia della vita umana in mare. In- somma, è questa una materia in cui fondamentali diritti umani spesso non vengono rispettati, pri- ma di tutti il diritto alla vita. Nel trattare dei diritti umani non bisogna dimenticare che, se le nor- me e la giurisprudenza internazio- nali sono assai importanti, altret- tanto importante é la circostanza che esse trovino piena e completa attuazione all’interno dei singoli 44 Dicembre 2010 comunitari. I documenti dell’Unio- turale del processo di integrazio- scambi su scala mondiale, non- ne europea e gli indirizzi assunti ne europea, presentando i prin- ché dell’assistenza europea allo all’interno del processo di Bolo- cipali risultati delle sue ricerche sviluppo nei confronti dei Paesi gna cambiano mentalità, pro- in diversi corsi universitari e con- emergenti e meno avanzati. grammi, metodi e cicli di inse- vegni accademici internazionali. Dopo l’entrata in vigore del Trat- gnamento. Lungo le linee finan- tato di Lisbona, l’UE può trovare ziarie comunitarie si creano cat- la forza di riproporre con costan- tedre e ricerche, convegni e pro- Franco Praussello (a cura di), za la necessità di completare il getti, interessanti innovazioni e Cinquant’anni e più di inte- cammino dell’integrazione eco- nuovi interessi. Un ampio spet- grazione economica in Euro- nomica verso sbocchi di natura tro di operatori scolastici e uni- pa. La goccia e la roccia nel- politica, con iniziative che espri- versitari si è forgiato e si sta for- l’economia europea, Franco mano la determinazione della giando nelle opportunità e nelle Angeli, Milano, 2010 “goccia” degli avanzamenti eu- consuetudini, nelle procedure e ropei di continuare a erodere la nei rapporti, nelle esperienze pi- L’Unione Europea rappresenta “roccia” delle resistenze naziona- lota e nei vincoli legati alle poli- un’area di prosperità fra le più li al pieno dispiegamento delle tiche educative comunitarie. Sep- importanti dell’intera economia opportunità offerte dal processo pur impropriamente, si parla or- mondiale, ovvero la prima po- di integrazione. mai di spazio educativo europeo. tenza economica del mondo in La grammatica culturale e psico- termini di PIL totale e una delle logica di una porzione minorita- più avanzate in termini di PIL pro ria ma rilevante della popolazio- capite. A questo risultato l’Unio- ne universitaria europea, a sua ne è giunta grazie a un lungo Realizzato con il contributo della Consulta eu- volta, viene riscritta nel quadro processo di integrazione econo- ropea del Consiglio regionale del Piemonte dei programmi d’azione comuni- mica che dura da più di cin- taria in materia di istruzione. Su quant’anni. In questo volume www.mfetorino.it questo tema si girano film di suc- vengono presentati undici saggi, Periodico d’informazione cesso, si sono sviluppati interi fi- che spaziano dai principi ispira- della Forza Federalista Piemontese: loni di saggistica e di letteratu- tori del processo di integrazione AEDE Association Européenne ra, sono sorti siti internet e rivi- ad un’analisi critica e aggiorna- des Enseignants ste. Sull’onda dei flussi studen- ta degli strumenti utilizzati e dei AICCRE Associazione Italiana teschi, secondi per dimensione diversi traguardi conseguiti, non- per il Consiglio dei Comuni solo ai flussi migratori e ai flussi ché dei loro limiti: dalla nascita e delle Regioni d’Europa turistici, sono stati ripensati in- dell’euro, ai più recenti sviluppi CESI Centro Einstein di Studi teri quartieri, sono spuntati nuovi delle principali politiche interne Internazionali locali, si sono organizzati nuovi ed esterne dell’Unione. Fra le Casa d’Europa di Torino servizi. Attorno a questa espe- prime vengono analizzate in GFE Gioventù Federalista Europea modo dettagliato quelle relative rienza si sono modificati linguag- ME Movimento Europeo gi e immaginari collettivi, si sono all’agricoltura, allo sviluppo re- formate associazioni, sono nati gionale, alla cultura e alla ricer- MFE Movimento Federalista amicizie e amori. Seppur con un ca, mentre nell’ambito delle re- Europeo pizzico. di esagerazione, si par- lazioni con i Paesi terzi viene WFM World Federalist Movement la ormai di “generazione Era- tracciato un bilancio dei rappor- smus”. ti fra integrazione economica re- ANNO XXXV - N. 4 - Dicembre 2010 Il volume vuole raccontare que- gionale e liberalizzazione degli sta realtà, una realtà che tocca, Direttore: Sergio Pistone coinvolge e intreccia il filo uma- Direttore responsabile: Stefano Roncalli no, professionale e culturale di Direttore editoriale: Alfonso Sabatino milioni di persone: vuole raccon- tare quando, come e perché è Comitato di redazione: nato e si è sviluppato ciò che essi Emilio Cornagliotti, Francesco Ferrero, hanno vissuto, stanno vivendo o, Alberto Frascà, Claudio Grua, Lucio Levi, Giulia Marcon, forse, vivranno. Umberto Morelli, Domenico Moro, Simone Paoli è dottore di ricerca Marco Nicolai, Roberto Palea, in Storia delle relazioni interna- Rosamaria Zucco. zionali presso la Facoltà di Scien- Direzione - Redazione - Amministrazione: ze politiche dell’Università di Fi- Via Schina, 26 - 10144 Torino renze. Ha collaborato a progetti Tel. 011.4732843 di ricerca finanziati dalla Facol- Abbonamento annuo (4 numeri) s 16,00 tà di Scienze politiche dell’Uni- Abbonamento annuo Enti s 20,00 versità di Padova e dell’Univer- sità San Pio V di Roma. E titolare I versamenti debbono essere effettuati sul c/c postale n. 28731107 intestato a di un contratto di supporto alla M.F.E. - via Schina, 26 - 10144 Torino didattica per l’insegnamento di Storia delle relazioni internazio- Spediz. in A.P. - 70% - FILIALE DI TORINO nali presso la Facoltà di Scienze Registrazione n. 2612 del 23-7-1976 politiche dell’Università di Pisa. Tribunale di Torino Ha pubblicato saggi in italiano, Stampa: Grafica LG inglese e francese su temi relati- Via Calatafimi, 9 - 10042 Nichelino (To) vi alla dimensione sociale e cul-