DIREZIONE REDAZIONE AMMINISTRAZIONE Via dell’Arcivescovado, 13 - Tel. 0961.721333 - 88100 Catanzaro - Spedizione in a.p.Tabella C - Autorizzazione DCO/DC CZ/063/2003 Valida dal 11/02/2003 FONDATO NEL 1982 17 GIUGNO 2012 ANNO XXXI N. 12 IL GRANDE EVENTO DEL CONGRESSO EUCARISTICO DIOCESANO La comunità ecclesiale in sosta con Maria alla mensa del Signore per gustare il Pane del Cielo e per dare energia al proprio cammino

«Con amore paterno vi esorto ad innamorarvi dell’Eucarestia; gustatela pienamente nella vostra vita, perché, come ricordava san Giovanni Cri- sostomo, essa “toglie di mezzo l'inimicizia, respinge l'orgoglio, elimina l'invidia, introduce nelle anime la carità, madre di tutti i beni”». Sono le parole del nostro Arcivescovo metropolita, Mons. Vincenzo Bertolone, rivolte il 7 giugno scorso alla comunità diocesana di Catanzaro- Squillace al termine della processione del Corpus Domini, in occasione del Congresso eucaristico diocesano sul tema: «L’Eucaristia e la vita buona del Vangelo in cammino verso il 50° Congresso eucaristico internazionale». SPECIALE nelle pp. 7-8-9

Celebrato TERREMOTO IN EMILIA: IL PIANTO, L’IMPEGNO E LA RINASCITA uesta volta sì. C’è solo questa accanto alla Cattedrale, tanto imponente e a Paola immagine che rende bene lo maestosa ora traballante e pericolosa, Qstato d’animo di un popolo e di molti parroci non hanno più chiesa né ca- una Chiesa che abita quel lembo di terra nonica, come tante famiglie ora vivono e l’incontro tra Emilia e Lombardia, devastato dalla condividono la vita delle tendopoli. Per- furia di un sisma che pare non voler ter- ché nessuno qui pensa minimamente di minare. Quel Cristo della chiesa di Civi- mollare. Lo hanno dimostrato i sacerdoti regionale dale, non solo crocifisso, ma anche che in condizioni precarie sono stati vi- abbattuto e scomposto, senza le braccia, cino alla gente assicurando le messe fe- tra la polvere e le macerie è il simbolo di stive e l’assistenza spirituale, lo hanno del clero questi giorni duri e terribili, di pianti e di dimostrato le parrocchie della città di paure. Dopo la prima scossa del 20 mag- Carpi con la loro carica di generosità ac- gio avevamo ritenuto questa fotografia cogliendo sfollati e distribuendo pasti. È di Calabria troppo dura da mettere in prima pagina. la risposta dell’amore che ora attende, ap- Ora no. Si piangono le persone che hanno pena possibile, la risposta dell’organizza- servizio a p.16 perso la vita, tra loro un prete preoccupato zione per cominciare ad affrontare della casa del suo Signore e dei lavoratori un’emergenza che si prospetta lunga e desiderosi di ripartire, di tornare presto alla complessa. normalità. Si resta attoniti davanti ai pic- In una piccola cappella tra le colline di coli centri storici delle nostre capitali del ri- Subiaco anche lì c’è un Cristo senza brac- nascimento da Carpi a Mirandola, ma cia, l’hanno chiamata la “Chiesetta del- ancor più di fronte alla devastazione di l’Impegno”: senza troppi giri di parole è paesi vivaci e belli come Concordia, Novi, quello che ci attende, tutti a ogni livello Rovereto ai quali vanno aggiunti i borghi personale e collettivo, singoli e istituzioni. di campagna costruiti attorno alle loro Il massimo impegno per ripartire, perché chiese con la vita scandita dalle campane il desiderio autentico posto nel cuore di che ora hanno smesso di suonare. ognuno è solo uno: rinascere insieme. Esserci dentro è davvero un’altra cosa. Luigi Lamma*, Noi non abbiamo più la nostra redazione direttore “Notizie” (Carpi) L’agenda del Vescovo

GIUGNO 2012

17 h. 10.30 Gasperina, amministra il Sacramento della ESSENZIALITÀ Confermazione opo la raffica del vento della 18 crisi economica che ha fatto Catanzaro, Chiesa Cattedrale, S. Messa in occa- le sue vittime fra la gente sione del 25º di sacerdozio di Don Franco Citta- D dino povera e senza sicurezza ma che ha intaccato anche l’asse patrimoniale del ceto medio, si attende il tempo 19 della ripresa. h. 11.30 Esso sarà duro e faticoso. Gimigliano, Santuario di Porto, amministra il Occorre risalire la china, urge rista- Sacramento della Confermazione bilire gli equilibri della sana ammini- strazione personale e familiare; è 20 necessario alzare il capo sferzato dagli Serra San Bruno, h. 18.00, amministra il Sacra- abusi e dagli sprechi e rivedere la stra- mento della Confermazione tegia del vivere. Una nuova regola di vita che miri ad eliminare dalla cultura esistenziale 21 l’aspirazione al superfluo ed appro- h. 16.00 Squillace Lido, Porto Rhoca - Chiusura dell’anno dare alla riva dell’essenzialità. pastorale diocesano Questa regola facilita la sobrietà del vivere, frena la corsa dell’avere oltre misura e del profitto eccessivo. 25-26 È necessario avere un’ottica nuova Germania, pellegrinaggio diocesano del modo di gestire il prezzo dell’one- sto lavoro, ma anche investire nel- l’etica del guadagno. I contrappunti utili sono la giusta dimensione delle spese dando prece- denza al necessario e allontanando l’avidità delle manie di grandezza. Che se la storia personale o fami- liare può indurre ad alimentare pos- sesso o grandezza oltre misura, l’occhio si rivolga a chi sta vicino e non ha il necessario, per parteciparlo ad un modesto sollievo che proviene dal suo di più. ABBONAMENTO Editore e Redazione Ma anche nel piano operativo biso- CCP n. 10342889 ARCIDIOCESI METROPOLITANA intestato a “Comunità nuova” gna vivere la legge dell’impegno del DI CATANZARO-SQUILLACE lavoro che garantisce la produttività € 25,00 per l’Italia Via Arcivescovado, 13 88100 - Catanzaro ed evitare l’assenteismo che provoca € 40,00 per l’estero tel. 0961.721333 e-mail: dissesti e carenze. Direttore Resposabile: [email protected] Essenzialità senza superfluo e Mons. Raffaele Facciolo l’equilibrio ritorna a guidare le sorti dell’uomo. Consiglio di redazione: Iscritto al n. 2/1982 del Registro Francesco Candia (Amministratore) della Stampa del Tribunale Raffaele Facciolo Michele Fontana • Giovanni Scarpino di Catanzaro il 16 gennaio 1982. Marcello Lavecchia • Fabrizio Marano Valeria Nisticò • Rita Doria ISSN: 2039-5132 Saverio Candelieri • Anna Rotundo www.diocesicatanzarosquillace.it 2 17 Giugno 2012 CONCLUSOSI CON UN SAGGIO DI TEATRO CLASSICO CONFERITO A MONS. CILIBERTI L’ANNO SCOLASTICO DEI SALESIANI IL DOTTORATO IN SCIENZE SOCIALI

SUCCESSO PER LA RAPPRESENTAZIONE DI ALCESTI Mons. Anto- nio Ciliberti, on la straordinaria rap- AArcivescovo presentazione dell’Alce- emerito di Catanzaro- Csti di Euripide, in un Squillace, è stata confe- cortile gremito fino all’inverosi- rita nei giorni scorsi la mile, alla presenza non solo di di- Laurea "Honoris versi dirigenti scolastici, di Causa" in Scienze So- amministratori locali e provin- ciali dalla Libera Uni- ciali, dello stesso Arcivescovo versità "Ruggero II" Mons. Bertolone, si è chiuso della Florida, negli l’anno scolastico dell’Istituto sale- Stati Uniti d'America, riconosciuta dal Governo siano Sant’Antonio di Padova di della Repubblica del Gambia quale ente morale Soverato diretto da don Tobia Ca- di pubblica utilità, con decreto di incorpora- rotenuto. zione emesso dal Ministro della Giustizia, e ge- La rappresentazione, tratta da mellata con l'Università di Bouakè nella una traduzione di Carlo Diano, si Repubblica della Costa D'Avorio. è basata su un adattamento del Un dottorato in scienze sociali che riveste compianto Pino Michienzi (che ha curato tre ordinatori scientifici il preside Antonio Ligato un particolare riconoscimento per l’impegno anni fa, per lo stesso istituto, la messa in scena e il professore Saverio Candelieri ed è realiz- di Mons. Ciliberti negli ambiti culturale, mo- dell’Antigone). La regia della tragedia (che ha zato con i soli fondi dell’istituto paritario. Il rale, civile ed etico. Tanti, infatti i pronuncia- come protagonista la moglie di Admeto, re progetto, che rientra in un laboratorio di di- menti e gli scritti magisteriali rivolti per le della Tessaglia, che sceglie di sacrificarsi per il zione e recitazione, ha visto impegnati gli al- diocesi di Locri-Gerace, Matera-Irsina e Ca- marito, il quale aveva ricevuto da Apollo l’op- lievi Giacomo Messina (nel ruolo di Apollo), tanzaro-Squillace. portunità di sfuggire alla morte se qualcuno si Maria Antonietta Palaia (che interpreta Alce- Un augurio a Mons. Ciliberti dall’intera co- fosse sacrificato al suo posto) è stata curata da sti), Gustavo Pregoni (Admeto), Claudio Si- munità diocesana. Luca Maria Michienzi (con l’assistenza di Ra- gnoretta (Ferete), Giuseppe Cosentino e mona Scuderi), che ha scelto un testo fedele Roberto Falbo (nel ruolo dei servi), Francesca alla tradizione classica, al contrario di ciò che Genco (ancella), Greta Cosentino (Perimela), PREMIO “VIVARIUM” è avvenuto negli anni passati con l’Antigone e Jacopo Curcio (Eumelo) e infine il coro com- posto da Teresa Lagani, Martina De Sestito, Se- CON LA MEDAGLIA rena Condò, Luca Bifezzi, Marianna Aversa e DEL CAPO DELLO STATO Barbara Loperfido. La rappresentazione (la cui parte fonica è curata da Nello Zangari con la a quarta edizione del Premio “Vivarium” collaborazione di Francesco Curcio) per scelta di Poesia, promosso e organizzato dall’Ac- del regista Luca Maria Michienzi, ha un finale Lcademia dei Bronzi e dalle Edizioni Ursini, incerto: si è scelto – afferma Michienzi - di non la cui premiazione si terrà nel mese di luglio, non far tornare in vita Alcesti ipotizzando che sia poteva avere una conclusione migliore: l’adesione Admeto a raggiungere la sua amata nell’Ade. del Presidente della “Con Euripide, spirito laico e insieme antesi- Repubblica che ha gnano di una nuova religiosità destrutturata e inviato anche la sua di un’etica più sul versante della coscienza che medaglia ufficiale da del potere dell’istituzione” ha detto don Tobia consegnare ad uno Carotenuto – “si assiste ad un tempo di ri- dei vincitori. cerca, e quindi con ridotte certezze e con con- La notizia è stata le Coefore, opere alle quali sono stati adattati seguenti sgretolamenti di istituzioni e di notificata a Vincenzo alcuni dialoghi in “lingua calabrese”. A scor- sistemi resisi incapaci di inculturarsi e di ridire Ursini, presidente rere le note di regia emergono elementi abba- con linguaggi ulteriori, prima che nuovi, il si- del sodalizio cultu- stanza peculiari, come a esempio le musiche - curo e il consolidato di prima. Se pure Euri- rale catanzarese, dal affidate al maestro Amedeo Lobello (che si av- pide si supererà nella produzione successiva, Consigliere Capo del vale della collaborazione del soprano Gio- ci lascia, nell’Alcesti, dove la sposa viene re- Servizio per i Rap- vanna Massara) – create apposta per lo stituita da Eracle ad Admeto, in un silenzio porti con la società civile del Quirinale. spettacolo ed eseguite con gli strumenti della “Tale riconoscimento – ha commentato Ursini – tradizione calabrese. Di particolare interesse esistenziale filosofico per cui ci chiediamo se le nostre religioni, che celebrano troppe osten- premia non solo i nostri quotidiani sforzi a soste- interpretativo sono stati i ruoli maschili di Era- gno della cultura e della letteratura contempora- cle e Thanatos affidati a due donne (Alessan- tate certezze non uccidano la speranza. Non uccidano la nostra libertà di consegnarci a nea, ma anche quelli di tutti coloro che continuano dra Cimino e Natalia Riccio). Gli attori si sono a credere nella poesia più autentica e viva e parte- mossi all’interno di una straordinaria sceno- quella Forza di vita che ci porta, in umiltà e semplicità, in quel tempo ovvio, con incluso la cipano con entusiasmo alle nostre iniziative. Se il grafia, creata per l’occasione da Annamaria De premio “Vivarium”, giunto ormai alla IV edizione, Luca (supportata da Ilaria Gnasso, Roberto morte, che ci dischiude l’eterno. Ora a noi piace scorgere questo Euripide che prepara il ottiene numeri da record per una competizione let- Cunsolo, Carmine Garcea, Nicola De Rosi, teraria, è soltanto perché, sin dall’inizio, la giuria Francesco Gratteri e Filippo Nesci) che ha cu- desiderio di S.Agostino di ritornare in se stessi ha saputo effettuare scelte oculate, ma soprattutto di rato anche i costumi (confezionati all’interno e lì ritrovarsi, senza tempo, nell’amore con buona qualità. La medaglia del Presidente Giorgio dell’istituto nell’ambito di un laboratorio di tutti e quindi con Dio”. Napoletano ci stimola a continuare con determina- sartoria teatrale). Un testo straordinario che offre riflessioni zione sulla strada intrapresa, quella del merito, la La rappresentazione – che rientra nell’ormai sulla vita parlando di morte, sull’amore par- unica che da 30 anni ha caratterizzato l’attività cul- centenaria tradizione del ginnasio-liceo sale- lando di egoismo, della giovinezza parlando turale dell’Accademia dei Bronzi”. siano – fa parte di un progetto che ha come co- di vecchiaia. Sicuramente la tragedia più sin- golare tra tutte quelle giunte a noi. 3 17 Giugno 2012 FAMILY 2012 Il compito di “trasformare il mondo” affidato alla famiglia fondata sul matrimonio

hiamata ad essere immagine del vita ecclesiale, coltivare il dialogo, rispettare il “come l’oasi in cui fermarsi per assaporare la Dio Unico in Tre Persone non è punto di vista dell’altro, essere pronti al servi- gioia dell’incontro e dissetare la nostra sete di “Csolo la Chiesa, ma anche la fa- zio, essere pazienti con i difetti altrui, saper Dio”. Famiglia, lavoro, festa sono “tre doni di miglia, fondata sul matrimonio tra l’uomo e la perdonare e chiedere perdono, superare con Dio, tre dimensioni della nostra esistenza che donna”. Lo ha affermato Benedetto XVI, nella intelligenza e umiltà gli eventuali conflitti, devono trovare un armonico equilibrio. Ar- messa conclusiva nel parco di Bresso, per l’In- concordare gli orientamenti educativi, essere monizzare i tempi del lavoro e le esigenze contro mondiale delle famiglie, nella solennità aperti alle altre famiglie, attenti ai poveri, re- della famiglia, la professione e la maternità, il della Santissima Trinità. Hanno concelebrato sponsabili nella società civile”. Rivolgendosi lavoro e la festa, è importante per costruire so- numerosissimi cardinali, tra i quali Tarcisio ai fedeli che “sono segnati da esperienze do- cietà dal volto umano. In questo privilegiate Bertone, , , An- lorose di fallimento e di separazione”, ha pre- sempre la logica dell’essere rispetto a quella gelo Bagnasco, , Dionigi Tetta- cisato: “Sappiate che il Papa e la Chiesa vi dell’avere”. manzi, , e vescovi. Alla sostengono nella vostra sofferenza e fatica. Vi Prima dell’Angelus, il card. Ennio Antonelli, messa erano presenti il presidente del Consi- incoraggio a rimanere uniti alle vostre comu- presidente del Pontificio Consiglio per la fa- glio, Mario Monti, i ministri Lorenzo Ornaghi nità, mentre auspico che le diocesi realizzino miglia, ha preso la parola: “La nostra gratitu- e Andrea Riccardi, il presidente della Regione adeguate iniziative di accoglienza e vici- dine è soprattutto per lei, Santo Padre, con la Lombardia, Roberto Formigoni, il sindaco di nanza”. sua presenza ci ha fatto sperimentare concre- Milano, Giuliano Pisapia e diversi politici. Nel Nel libro della Genesi, “Dio affida alla cop- tamente e intensamente la gioia di essere suo saluto al Pontefice, il card. Angelo Scola, pia umana la sua creazione” e, per Benedetto Chiesa, la grande famiglia di Dio, una e uni- arcivescovo di Milano, ha sottolineato “la ri- XVI, “in questa indicazione possiamo leggere versale, in cui uomini di tutte le nazioni si tro- sposta generosa e convinta che la società civile il compito dell’uomo e della donna di collabo- vano insieme come fratelli. Il Signore Gesù le ha dato a questo incontro. In particolare, è do- rare con Dio per trasformare il mondo, attra- conceda di continuare a lungo a guidare il po- veroso evidenziare l’interesse suscitato dai polo di Dio nella verità e nella carità”. A que- temi trattati in tutti gli ambienti dell’umana ste parole i fedeli si sono alzati in piedi esistenza. È un segno importante. È il segno acclamando e facendo ovazioni per il Papa. “I che quando i cristiani sanno essere testimoni cristiani e le loro famiglie le promettono di im- risultano propositivi di vita buona in una so- pegnarsi a vivere, secondo il Vangelo, la fami- cietà plurale come la nostra”. Un pensiero poi glia, il lavoro e la festa”, ha proseguito il card. per i terremotati dell’Emilia Romagna e della Antonelli, che poi ha auspicato: “Cresca la coe- Lombardia. sione della società, l’armonia nelle famiglie, “Dio – ha precisato il Papa - ha creato l’es- l’unità nella Chiesa”. “Non trovo parole per sere umano maschio e femmina, con pari di- ringraziare per questa festa di Dio, per questa gnità, ma anche con proprie e complementari comunione della famiglia di Dio che noi caratteristiche, perché i due fossero dono l’uno siamo. Alla fine di questa celebrazione un per l’altro”. Rivolgendosi agli sposi ha sottoli- grande grazie a Dio che ci ha donato questa neato: “Nel vivere il matrimonio voi non vi grande esperienza ecclesiale”, ha risposto Il donate qualche cosa o qualche attività, ma la Pontefice all’Angelus, durante il quale ha an- vita intera. E il vostro amore è fecondo innan- nunciato che “il prossimo Incontro mondiale zitutto per voi stessi”, “nella procreazione, ge- delle famiglie avrà luogo nel 2015, a Filadel- nerosa e responsabile, dei figli, nella cura verso il lavoro, la scienza e la tecnica”. Per il fia, negli Stati Uniti d’America”, ha salutato premurosa per essi e nell’educazione attenta e Papa, “nelle moderne teorie economiche, pre- l’arcivescovo di Filadelfia, mons. Charles Cha- sapiente” e “per la società, perché il vissuto fa- vale spesso una concezione utilitaristica del la- put, e ringraziato “fin d’ora per la disponibilità miliare è la prima e insostituibile scuola delle voro, della produzione e del mercato. Il offerta”. Nei saluti in varie lingue, in francese virtù sociali, come il rispetto delle persone, la progetto di Dio e la stessa esperienza mo- ha detto di partecipare spiritualmente alla gratuità, la fiducia, la responsabilità, la solida- strano, però, che non è la logica unilaterale gioia dei fedeli dell’arcidiocesi di Besançon rietà, la cooperazione”. Un invito poi ad aver dell’utile proprio e del massimo profitto quella che sono riuniti per la beatificazione di padre cura dei figli e, “in un mondo dominato dalla che può concorrere ad uno sviluppo armonico, Marie Jean-Joseph Lataste, sacerdote dell’Or- tecnica”, a trasmettere loro “le ragioni del vi- al bene della famiglia e ad edificare una società dine dei Predicatori, apostolo della misericor- vere, la forza della fede”. Ma anche i figli man- più giusta, perché porta con sé concorrenza dia e “apostolo delle prigioni”. Infine, in tengano “sempre un rapporto di profondo esasperata, forti disuguaglianze, degrado del- italiano, salutando le famiglie milanesi, lom- affetto e di premurosa cura” verso i genitori. l’ambiente, corsa ai consumi, disagio nelle fa- barde, italiane e del mondo intero, le ha inco- “Il progetto di Dio sulla coppia umana – ha miglie”. Anzi, “la mentalità utilitaristica tende raggiate “ad essere sempre solidali con le chiarito il Pontefice - trova la sua pienezza in ad estendersi anche alle relazioni interperso- famiglie che vivono maggiori difficoltà, penso Gesù Cristo, che ha elevato il matrimonio a sa- nali e familiari, riducendole a convergenze alla crisi economica e sociale, penso al recente cramento”. “La vostra vocazione non è facile precarie di interessi individuali e minando la terremoto in Emilia”. Alla fine della celebra- da vivere, specialmente oggi, ma quella del- solidità del tessuto sociale”. zione è stato anche annunciato che il Papa ha l’amore – ha aggiunto - è una realtà meravi- “Per noi cristiani, il giorno di festa è la Do- deciso di devolvere 500mila euro a favore gliosa, è l’unica forza che può veramente menica, giorno del Signore, Pasqua settima- degli abitanti delle zone colpite dal terremoto. trasformare il mondo. Davanti a voi avete la nale”, ma è anche “il giorno dell’uomo e dei Verranno consegnati ai vescovi di Mantova, testimonianza di tante famiglie, che indicano suoi valori” e “il giorno della famiglia” ha di- Modena, Ferrara, Carpi e Bologna per soste- le vie per crescere nell’amore: mantenere un chiarato il Pontefice, che ha invitato a non per- nere persone e famiglie particolarmente pro- costante rapporto con Dio e partecipare alla dere “il senso del giorno del Signore”, che è vate nella loro diocesi. 4 17 Giugno 2012 FAMILY 2012: una comunicazione rivolta anche ai governanti

n messaggio anche alla società, ai li- Oggi, su questo terreno, qualcosa sta cam- velli di governo e alla politica. Un mes- biando e il cortile dei gentili appare sempre Usaggio di speranza e di responsabilità: meno un’immagine suggestiva e sempre più un questo è stato Family 2012 che ha parlato dentro metodo di confronto. La famiglia non può che e fuori la Chiesa con la forza e la delicatezza del essere al centro del cortile. linguaggio della famiglia. Lo auspica e lo incoraggia la Chiesa con un lin- L’incontro, che ha fatto di Milano la capitale guaggio che forse può essere non sempre d’im- dell’umanità, ha immesso nei canali della co- mediata comprensione ma certamente non è municazione pensieri e parole che nascono e cre- autoreferenziale perché il suo desiderio più forte, scono in un tessuto di relazioni sincere e in una società plurale, è quello di far nascere do- profonde come è quello di molte famiglie. Pur- mande, suscitare pensieri, incoraggiare con- troppo così non è per la società. fronti, concretizzare e condividere scelte per il Al Family 2012, grazie soprattutto a Benedetto bene comune. In particolare, attorno a quei va- XVI, ha preso maggior sostanza e visibilità il con- lori che sono “non negoziabili” ma, come è stato tributo che la Chiesa non si stanca di offrire per ripetuto più volte, non sono “non argomenta- la costruzione di una società dal volto umano. In bili”. Il colloquio tra fede e ragione deve essere un tempo di incertezza e di presunzione si è continuamente e saggiamente alimentato. nuovamente levata una voce che invita la so- Si dirà che il Family 2012 è stato un evento ec- Il Family 2012 ha lanciato anche questo mes- cietà, le istituzioni e la politica a una seria assun- clesiale e tale deve restare oppure si cercherà di saggio nell’unire la festa al lavoro, la fragilità alla zione di responsabilità. cogliere quel ragionare e progettare che in esso si La Chiesa torna a chiedere ai suoi interlocutori sono sviluppati e che possono accomunare cre- sofferenza, la crisi alla fiducia, la vita alla morte. risposte non per se stessa e, nel contempo, si di- denti e non credenti nell’impegno per il bene co- Non rimarrà una voce nel deserto se il laicato chiara pronta a cercare e costruire con altri le so- mune? cattolico lo porterà con competenza, passione e luzioni più efficaci e più rispondenti alle Prenderà consistenza e prospettiva quella lai- costanza nel dibattito culturale e politico. A par- esigenze della famiglia. Attese, non a caso, molto cità positiva che se solo evocata e invocata corre tire dal territorio e, come sta avvenendo, attra- vive nelle nuove generazioni. il rischio di ridursi a slogan, mentre è un eserci- verso un coordinamento efficace di iniziative Ci sarà una risposta dalla società, dai diversi zio culturale e politico che, nell’autonomia dei culturali, politiche, mediatiche. Non mancherà e livelli di governo e dalla politica oppure ci si li- soggetti, pone a suo fondamento l’onestà intel- non tarderà la risposta della società, delle istitu- miterà a ripetere che la famiglia fondata sul ma- lettuale e una grande visione di società e di fu- zioni e della politica. trimonio è solo una questione cattolica? turo? Paolo Bustaffa Mamme, papà e figli si raccontano al Papa resso, 2 giugno 2012. Sul palco, alla occasione di amore reciproco. Sono diventati destra del Papa, c’è un folto gruppo molto più poveri, ma anche molto più moti- Bdi persone. Famiglie, semplici e felici vati e forti. A fine mese del poco guadagno la di esserci, dopo un viaggio di molti chilome- prima parte è per gli impiegati, in molte tri e giorni. Non prenderanno la parola, ma forme, anche quella della spesa fatta insieme. ci sono, più eloquenti di un megafono o di un C’è crisi anche negli Usa e la sentono ad- cartellone 6 x 9. Quei tre in abiti africani ven- dosso anche i Rerrie; Jay ed Anna coi loro 6 gono dalla Sierra Leone: una coppia e il figli. Lì un contabile deve lavorare ben più di “nonno”, che in realtà è un missionario, otto ore. Il bivio arriva presto: o la famiglia o padre Antonio, direttore di una grande il lavoro. Jay sceglie e… viene licenziato. Ma scuola. Insieme a un confratello era dovuto ne trova un altro dopo pochi mesi, guadagna scappare da una prima missione a causa della meno ma è vicino a casa; dunque ci guada- guerra civile. Nel nuovo villaggio ancora vio- gna e sono più felici. Specie la sera, quando lenza; gli bruciano la chiesa e la casa; “non controllano i sassolini che riempiono la sca- tola delle buone azioni. Lì ognuno contribui- hanno dove posare il capo”. Li accoglie una sce, grandi e piccoli. E cresce il capitale. san Giovanni. Poi Giovanni Paolo II lo viene famiglia musulmana, in casa propria. La te- Umano. a sapere e decide: “la festa si fa qui, a casa stimonianza dei due, insieme alla grazia, Maria e Manoel, brasiliani, medico e psico- mia”. Chi ricorda quel mare di luce in piazza porta la coppia al grande passo della fede. terapeuta, accompagnano casi di separazioni san Pietro la sera del 14 ottobre 1994? Ora son qui, davanti al Papa, a pregare mano e divorzi. Di queste ferite soffrono essi stessi, Quante sono, anche a Milano, le famiglie nella mano il Padre Nostro. Chi non si è com- molto vicino… La terapia consiste, una volta esemplari? Anche tante, ma sempre poche. mosso davanti al volto di Cat Tien, la piccola perso il senso del valore, nel diventare con- Certo, Non bisogna dimenticare quelle fragili vietnamita che ha salutato il Papa e ha posto sapevoli della sua mancanza. La verità di noi o disgregate. Ma, per arrivare ad esse, la via un mazzolino di fiori dinanzi all’icona della stessi è il primo passo da compiere. dritta è la testimonianza e la vicinanza attiva Santa Famiglia? C’è anche Bin, il fratellino, e Dietro le quinte Anna ed Alberto, ad ac- delle famiglie cristiane esemplari. Per illumi- i genitori Dang e Thao. Sono in Italia, un compagnare le famiglie, aiutandole nelle nare e riscaldare, la prima cosa da fare è ac- anno a far scuola di famiglia, a Loppiano. Un prove, nella lingua, nello spaesamento di tro- cendere il fuoco. Attraverso i pochi si va ai informatico, una insegnante, poveri ma di- varsi per la prima volta in mondovisione. Vi- molti. gnitosi. E poi questi due figli che, a giudizio vono per le famiglie da quando hanno fatto la Cosa fare per i separati, i divorziati, le fa- degli insegnanti, sono dei piccoli geni. Cono- loro, ormai 45 anni. E hanno sostenuto gli In- miglie ricomposte, allargate, monoparentali scere per credere. contri mondiali da quello del 1994, in Piazza e altro? Ad una domanda esplicita, così ha ri- Dalla Grecia Nikos e Pania Paleologos, con San Pietro. La “Fabbrica di san Pietro aveva sposto il Cardinale Antonelli: “A tutti si pos- due figli, Paolo e Lidia, cattolici. Lui una pic- posto una condizione: non qui. Non si pos- sono raccomandare alcuni atteggiamenti che cola impresa con 3 soci e due impiegati, tra- sono mettere chiodi in questo luogo, figuria- io sono abituato a riassumere in cinque pa- volti dalla crisi soprattutto perché nessuno moci un palco. E’ dai tempi di Michelangelo role: umiltà, preghiera, impegno, ricerca e fi- paga. Scelgono di vivere la precarietà come che non si tocca la piazza. E loro pensarono a ducia”. Cinque parole per cinque passi. 5 17 Giugno 2012 Più di 600 cantieri che lavorano grazie all’8x1000 LUOGHI E PERSONE DI VALORE

ei giorni scorsi si è svolta a Roma, su Vedendo i dati delle richie- iniziativa dell’apposito Ufficio na- ste arrivate in questi anni ci Nzionale della Cei, la XIX Giornata na- rendiamo conto di quanto zionale dei beni culturali ecclesiastici dedicata questo sistema sia utilizzato al tema “Restauro di Chiese. Orientamenti dal ampiamente dalle diocesi. progetto alla realizzazione”. Vi hanno preso Nell’ultimo anno finanzia- parte esperti ed esponenti delle regioni eccle- rio abbiamo ricevuto 480 ri- siastiche e delle diocesi. Il Sir ha intervistato il chieste per restauro di direttore dell’Ufficio nazionale, mons. Stefano edifici di culto e loro perti- Russo, per cogliere i risultati dell’incontro. nenze. Non si tratta di con- Mons. Russo, è diffusa la consapevolezza tributi altissimi, perché che i beni culturali ecclesiastici rappresentano l’otto per mille interviene un patrimonio d’inestimabile valore. Cosa fare con un aiuto. In realtà ab- perché tale patrimonio possa essere ulterior- biamo visto che il sostegno mente valorizzato? garantisce una risorsa certa “Rispetto alla valorizzazione dei beni cultu- e consente alle diocesi di rali ecclesiastici e artistici si sta facendo molto. Il trovare altre risorse attra- lavoro, ad esempio, d’inventariazione informa- verso le parrocchie, la stessa tizzata che stanno facendo le diocesi va in que- diocesi, sponsor, fondazioni. sta direzione. È un inventario che ha delle Questo funge da volano finalità prima di tutto di carattere patrimoniale, perché permette anche di però le conseguenze si possono già intuire fin da adesso: diverse diocesi, in particolare quelle che hanno concluso l’inventariazione, da tempo hanno attivato iniziative Quali risvolti ed evoluzioni nella pastorale di valorizzazione di tale patrimo- possono derivare da una crescita della sensi- nio. Questo avviene in modo po- bilità dei fedeli nei confronti dei beni eccle- sitivo soprattutto laddove nelle siastici? diocesi ci si mette a lavorare in- “Qui c’è ancora diversa strada da percorrere. sieme fra i referenti di vari settori: Se è vero che attraverso i beni culturali ecclesia- dai beni culturali ecclesiastici alla stici possiamo dire chi siamo, ancora stiamo im- pastorale del turismo, la liturgia, parando a farlo. Nel senso che dipende molto la catechesi, fra i conoscitori e stu- anche da come nelle diocesi ci si mette insieme diosi della Bibbia, gli operatori a lavorare tra i referenti dei diversi uffici e ser- della pastorale giovanile. I musei vizi pastorali”. diocesani, ad esempio, diventano Di fronte ai gravi danni (oltre che purtroppo un luogo molto importante dove anche alle vittime) provocate dal terremoto in poter attivare iniziative di carat- Emilia Romagna, come è coinvolto l’Ufficio tere culturale. ‘Vivere’ bene e crea- nazionale? tivamente questi ambienti “Una cosa molto importante in queste situa- consente non solo di valorizzarli zioni è far sì che la vita ordinaria al servizio dei fare una programmazione: così ogni anno noi appieno, ma anche di cogliere i valori più pro- beni culturali ecclesiastici possa trovare anche possiamo dare risposte positive a più di 400 in- fondi della nostra identità cristiana. Quindi di- nelle situazioni straordinarie modo di svilup- ventano veramente un’occasione importante terventi. Se noi pensiamo che in questo mo- parsi. Gli incaricati debbono poter interagire per far incontrare le persone e raccontare chi mento in Italia ci sono più di 600 cantieri aperti con istituzioni ed enti che si occupano di questi siamo. Non dobbiamo dimenticare che si tratta ci rendiamo conto del beneficio grande che sta beni anche sul piano civile. Penso alle figure di beni fortemente legati al nostro vissuto di portando l’otto per mille anche per il lavoro di non solo dei vescovi incaricati per questo set- fede: anche quando sono dismessi dal culto tante imprese specializzate”. tore, ma agli incaricati regionali e diocesani: fi- dobbiamo essere capaci di tirarne fuori questo Lo strumento delle sponsorizzazioni va in- gure di riferimento a cui tutti si rivolgono e nella valore senza il quale non si comprendono”. centivato? Come possono le Chiese locali promuovere “Dipende dai contatti che si riescono ad atti- vita ordinaria, come ad esempio è capitato a iniziative di restauro e conservazione? vare a livello locale. Molte volte sono le fonda- L’Aquila dove il concorso delle varie compe- “Già stanno facendo molto, anche in virtù di zioni, o anche sponsor privati, imprese, che tenze ha consentito di salvaguardare e mettere quanto attivato dal sistema otto per mille per vogliono intervenire a favore del territorio per- in sicurezza e in esercizio l’archivio storico ec- quanto riguarda il sistema dei beni culturali ec- ché in genere un edificio di culto è sempre clesiastico. Dopo pochi mesi dal terremoto è clesiastici. Penso al beneficio che portano gli in- molto legato al vissuto delle persone. Più facil- stato possibile riaprirlo al pubblico, anche per terventi in corso, ad esempio col restauro mente le cattedrali trovano questo tipo di ri- l’archiviazione elettronica effettuata preceden- architettonico dove si può ottenere fino al 50%. sorse”. temente”. 6 17 Giugno 2012 CELEBRATO IL CONGRESSO EUCARISTICO DIOCESANO La Chiesa diocesana in sosta con Maria alla mensa del Signore per gustare il Pane del Cielo e dare energia al proprio cammino ra in corso il mese di settem- Crisostomo, essa “toglie di mezzo bre dell’anno 2001 quando, l'inimicizia, respinge l'orgoglio, eli- Esotto la luce dello Spirito mina l'invidia, introduce nelle Santo e la guida illuminata dell’Ar- anime la carità, madre di tutti i civescovo Antonio Cantisani, il po- beni”».«Questo cibo di vita eterna, polo cristiano del territorio farmaco dell’immortalità - ha detto diocesano di Catanzaro e Squillace Bertolone -, interroga tutta la co- si radunava quotidianamente per munità cristiana sul dovere di fare una intera settimana attorno alla dell'Eucaristia il luogo dove la fra- mensa eucaristica nella chiesa catte- ternità possa diventare concreta so- drale e stava ad ascoltare attenta- lidarietà. Assistiamo troppo spesso mente la Parola di Dio per poi a drammi di criminalità e di po- impegnarsi a metterla in pratica nei vertà che si consumano nelle con- luoghi della vita di ogni giorno se- trade d’Italia e non possiamo condo i preziosi suggerimenti dei chiudere gli occhi, non possiamo vescovi delle diocesi calabresi che si rimanere indifferenti. Pensiamo succedevano nella presidenza del- anche ai nostri fratelli terremotati l’assemblea liturgica (per la memo- privati dai propri cari, dalla pro- ria storica, i loro interventi sono stati pria casa, dai propri sacrifici. Cri- riportati su un numero speciale di sto ci chiede di moltiplicare la “Comunità nuova”). nostra coerenza e la nostra solida- Oggi, dopo 10 anni, lo stesso Spirito divino, rietà. L'Eucaristia - ha detto ancora che «è Signore e dà la vita» e «fa nuove tutte le il presule -, pane che si spezza, è scuola d'amore. cose», attraverso la mediazione del nostro Pa- Ricordava già papa Paolo VI: “L’Eucaristia è la store attuale intende rinnovare a tutti i fedeli di- grande sorgente dell’amore fraterno, anzi della scepoli di Cristo l’invito ad accostarsi alla mensa carità sociale. Noi che la onoriamo, dovremmo eucaristica per acquistare più energia spirituale e dimostrare nel sentimento, nel pensiero, nella procedere con maggiore vigore nel cammino pratica, che sappiamo davvero amare il nostro sulle strade del mondo verso la Casa del Padre, prossimo, anche quello che manca di qualche in modo che a suo tempo sorella morte ci trovi cosa necessaria alla vita: di dignità, di difesa, di vivi e operativi, sereni e fiduciosi, piuttosto che assistenza, di istruzione, di lavoro, di pane, di ot- pigri, stanchi, arrabbiati, sfiduciati o rassegnati. timi¬smo, si amicizia: ogni deficienza umana di- L’occasione propizia per sollecitare i fedeli della venta pro¬gramma alla scuola di Cristo”. nostra Chiesa diocesana alla riflessione sul mi- Per mons. Bertolone «la domenica, giorno del stero dell’Eucaristia e sulle sue conseguenze spi- Signore, della Chiesa e dell’uomo, sta alla sor- rituali e sociali, occasione colta al volo da S.E. gente, al cuore e al vertice della vita parrocchiale: mons. Vincenzo Bertolone, è stata offerta, oltre il valore che la domenica ha per l’uomo e lo slan- che dal X anniversario del Congresso Eucaristico cio missionario che da essa si genera prendono Diocesano, anche dalla prossima celebrazione forma solo in una celebrazione Eucaristica curata del 50° Congresso Eucaristico Internazionale (a secondo verità e bellezza. Ma una parrocchia Genova nel 2013). l’adorazione del SS. Sacramento Eucaristico, a missionaria - ha detto Bertolone - ha bisogno di I temi specifici scelti per la riflessione, che ha cui ha fatto seguito la celebrazione solenne della veri testimoni: una comunità che si sente tutta re- avuto luogo a Catanzaro nella Basilica dell’Im- Santa Messa per il Corpus Domini, presieduta sponsabile del Vangelo di Cristo, con preti più macolata, durante la calda e serena mattinata di dall’Arcivescovo mons. Vincenzo Bertolone con pronti alla collaborazione nell’unico presbiterio e giovedì 7 giugno, sono stati efficacemente trat- la partecipazione di molti presbiteri e diaconi. Al più attenti a promuovere carismi e ministeri: la tati dagli Arcivescovi di Crotone-S.Severina, S.E. termine della sacra liturgia i numerosi fedeli che celebrazione dell’Eucaristia ci immette tutti, sa- mons. Domenico Graziani, e di Agrigento, S.E. hanno preso parte alla mensa eucaristica si sono cerdoti e laici, lungo la difficile strada del servi- mons. Francesco Montenegro. Dopo il saluto del poi messi in cammino lungo le principali vie del zio. Ci chiede di andare oltre quella che Vicario Generale mons. Raffaele Facciolo e la re- centro storico della città per pregare e testimo- chiamiamo prudenza, convenienza, giusto equi- lazione introduttiva di mons. Bertolone, Mons. niare insieme la loro fede cristiana nei luoghi abi- librio, per osare, per vivere la profezia e risco- Graziani ha parlato del “Valore educativo ed tuali di incontro e di impegno quotidiano, dietro prire l’amore senza limiti». apostolico dell’Eucaristia”, mentre Mons. Mon- il Pane Eucaristico portato dall’Arcivescovo. Il In atmosfera di sobrietà e raccoglimento hanno tenegro si è soffermato su “Eucaristia e Testimo- grande baldacchino dorato, sorretto a turno da preso parte alla processione il sindaco e il vice- nianza cristiana”. Alle relazioni hanno fatto vari diaconi, procedeva in varie tappe sotto una sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo e Sinibaldo seguito alcuni interventi in cui, tra l’altro, è stata pioggia di fiori che con gioiosa devozione i fedeli Esposito, le autorità civili e militari, nazionali e rilevata l’esigenza di promuovere con maggiore lanciavano lanciati dai balconi adornati di piante locali, e gli esponenti delle diverse Confraternite cura tra le giovani generazioni la memoria sto- e tappeti secondo la tradizione. Il popolo in pro- storiche della Città: tutto per lodare e ringraziare rica del nostro patrimonio di fede e di cultura re- cessione ha fatto sosta presso il Municipio, la insieme Colui che ha voluto porre la sua dimora ligiosa e sono stati chiesti alcuni chiarimenti sulle chiesa di Montecorvino, la chiesa di S. Giovanni in mezzo a noi, sulle strade e fra le case di tutto condizioni di realizzazione delle pratiche di esor- Battista e la Basilica dell’Immacolata e ha con- il mondo e soprattutto nei nostri cuori, e che in- cismo. cluso il suo itinerario di preghiera sul sagrato vita anche noi discepoli del XXI secolo a rendere Nel pomeriggio, dopo la condivisione del della Cattedrale, dove l’Arcivescovo Bertolone gioiosa, credibile e coerente testimonianza del pranzo in clima di fraternità (nelle aule del Liceo ha rivolto il suo messaggio. «Con amore paterno Suo Amore, infinito, eterno e vittorioso (anche Classico “Sirleto” o all’aria aperta, nella piazza - ha detto il Presule - vi esorto ad innamorarvi sulla morte) fino agli estremi confini della terra, del Duomo), i fedeli convenuti si sono radunati dell’Eucarestia; gustatela pienamente nella vo- in ogni tempo e in ogni circostanza. nella chiesa cattedrale per la Riconciliazione e stra vita, perché, come ricordava san Giovanni Guido Mauro 7 17 Giugno 2012 Sintesi della relazione introduttiva dell’Arcivescovo Bertolone

opo aver ringraziato Mons. Raffaele Facciolo per la sua “graziosa ed ange- Dlica” presentazione, Mons. Francesco Montenegro, con cui ha condiviso una bella esperienza nella Caritas della diocesi di Messina, e tutti i presenti, convenuti da tutti i luoghi del territorio molto esteso della diocesi, il nostro Pa- store ha fatto riferimento al tema (“Signore, da chi andremo?”) del XXV Congresso Eucaristico Nazionale, tenuto ad Ancona nel 2011, e ha citato una importante frase del Santo Padre Benedetto XVI sullo stretto legame tra l’adorazione eucari- stica e la necessaria attenzione alle esigenze delle persone: «Chi sa inginocchiarsi davanti all’Eu- caristia non può essere disattento ai bisogni del- l’uomo». La Caritas, infatti, è l’Amore di Dio e l’Eucaristia è segno della nostra comunione con Cristo e tra di noi. Tutti i discepoli di Cristo sono fede? Arde davvero il nostro cuore? Abbiamo la in misura eccessiva ma oggi sembra a volte eva- chiamati ad essere santi, come il Signore, che per passione per il bene?» si è chiesto l’Arcivescovo. nescente e disperso nell’aria. «Non ci si può se- noi si è reso pane spezzato e sangue versato. Per rispondere positivamente dobbiamo cammi- dere alla mensa eucaristica – ha detto mons. Nel III Congresso Eucaristico Regionale, cele- nare sulla via di Cristo, custodire la Parola, im- Bertolone – con gli abiti logori, con le vecchie abi- brato nel 1947, dopo gli orrori della II guerra pegnarci con perseveranza a produrre frutti tudini e con i vizi persistenti. Per superare il mondiale, emerse con chiarezza come e quanto il buoni come tralci uniti alla vite, alimentarci di grande distacco tra l’eccelso significato del sa- distacco da Dio possa sempre portare miseria e Cristo come cibo e bevanda ed accoglierlo come cramento eucaristico, forza della Parola di Dio morte, mentre la comunione con Dio apre sem- amico e compagno di viaggio nel cammino della fatta carne, e il basso livello di fedeltà con cui noi pre orizzonti di luce, vita e prosperità. Nel loro vita, fonte di gioia e di speranza. «Per Cristo, con riusciamo a celebrarlo e a viverlo, si dovrebbe impegno pastorale i vescovi sono preoccupati Cristo e in Cristo ogni suo autentico discepolo è creare prima di ogni celebrazione eucaristica un per le ridotte possibilità di autentica formazione chiamato a trasformare la propria vita in una momento di silenzio per il raccoglimento e la dei cristiani, chiamati dal Signore ad essere uo- continua donazione di sé, della quale la morte è meditazione sulla potenza della creazione, da cui mini e donne in pienezza, ragionevoli e felici, solo l’ultimo atto, la consegna della propria per- ognuno di noi trae esistenza, energia e vita, con animati da amore fraterno e capaci di condivi- sona nelle mani giuste e misericordiose del specifico riferimento al Prologo del Vangelo di S. dere. Si tratta di una scommessa educativa da Padre. La Chiesa, una, santa, cattolica e aposto- prendere sul serio, in un contesto socio-culturale lica, è nata proprio per opera dello Spirito Santo, Giovanni: “Tutto è stato fatto per mezzo di Lui e dominato da un linguaggio familistico e pseudo- che in ogni persona suscita questa donazione li- senza di Lui nulla è stato fatto di tutto ciò che esi- religioso. Non è possibile tollerare ulteriormente bera e totale di sé, nell’amore effuso fino al mar- ste”. Così la Parola di Dio può meglio insinuarsi un così grave distacco tra la fede cristiana pro- tirio e diffuso ogni giorno fino agli estremi in noi e lo Spirito Santo può suscitare in noi una fessata a parole e la vita vissuta con atti concreti. confini della terra». fede coraggiosa ed una carità operosa. Riflettere e camminare intorno all’Eucaristia è un Dopo la consacrazione del pane e del vino l’as- L’Eucaristia, sacramento della frazione del modo sicuro di fare luce sulla nostra vita quoti- semblea radunata per la celebrazione dell’Euca- pane e fondamento della Chiesa, promuove la diana e ricevere forza per trasformarla in posi- ristia dice di annunziare la morte del Signore e condivisione e la solidarietà, apre le porte ad una tivo, perché il Signore Gesù è la Via, la Verità e la proclamare la sua risurrezione nell’attesa della testimonianza cristiana luminosa e coerente, Vita, la Luce e la Pace e nessuno può arrivare al Sua venuta: il vescovo ha sottolineato il signifi- aiuta a tradurre il mistero celebrato in vita vis- Padre se non per mezzo di Lui. «Esiste la nostra cato di questa attesa, che in passato era rimarcato suta». Ricordando poi le significative parole degli apostoli al Maestro che temeva il loro al- lontanamento (“Signore, da chi andremo?”), il LE PAROLE INTRODUTTIVE DEL VICARIO GENERALE, MONS. FACCIOLO vescovo ha poi rimarcato che, per quanto piccoli e fragili, non possiamo non ricorrere alla miseri- «Un’altra sosta per gustare il pane degli angeli e risvegliare la nostalgia del Dio presente nel cordia di Dio: Egli ci viene incontro e ci aiuta a cuore e nella storia degli uomini»: con questi termini si è espresso il Vicario Generale mons. superare ogni difficoltà come un pastore che con Raffaele Facciolo all’inizio della giornata, durante la presentazione di questo Congresso Eu- grande tenerezza porta sulle spalle gli agnelli più caristico Diocesano, che «non costituisce una celebrazione episodica e isolata ma si inserisce piccoli e conduce pian piano le pecore madri. Di- in un percorso pastorale volto a riscoprire la centralità dell’Eucaristia». L’inizio di questo lungo percorso risale al 1933, anno in cui la Chiesa di Catanzaro, guidata da mons. Francesco Fio- sperare della sua misericordia e non tenere conto rentini, fu elevata al ruolo di Arcidiocesi e celebrò in quanto tale il II Congresso Eucaristico Re- del suo grande amore, vero, stabile e concreto gionale. Nell’occasione mons. Fiorentini fece realizzare un ostensorio molto bello, che viene fino alla morte, oppure chiudersi in se stessi e nel gelosamente custodito tra i tesori artistici che segnano la storia della nostra Chiesa. proprio super-io, nella presunzione di non avere Ma l’adorazione del Santissimo Sacramento ha assunto nel tempo anche altre forme espres- bisogno di Lui corrisponde ad un grave peccato sive, come la “peregrinatio eucaristica”, la meditazione sugli scritti di Madre Candida del- contro lo Spirito Santo. Dall’incontro con Cristo l’Eucaristia o l’istituzione dei “Figli del Cenacolo”, che si alimentavano del pane e del vino nell’Eucaristia, da quel Cristo che rivela il volto consacrati, in fedele obbedienza all’invito del Signore: “Prendi, mangia, alzati e cammina”. In del Padre, da quel Cristo che si fa riconoscere allo ogni tempo e luogo, comunque, l’Eucaristia costituisce nella Chiesa il pane dei forti, necessa- spezzare del Pane, scaturiscono invece ardore rio per attraversare il deserto della vita. Mons. Facciolo ha dato quindi avvio ai lavori ringra- del cuore e novità di vita, autenticità e carità. spe- ziando i vescovi relatori per la loro presenza, sottolineando le comuni origini agrigentine che ranza e lungimiranza, libertà e responsabilità, di- rinforzano il vincolo di fraternità tra Mons. Bertolone, Mons. Montenegro e Mons. Peruzzo e gnità e santità, accoglienza e solidarietà, con augurando buon lavoro alle parrocchie, quali mense privilegiate del popolo in cammino. grande vantaggio sia per la vita spirituale sia per la vita sociale. 8 17 Giugno 2012 Sintesi della relazione Sintesi della relazione dell’Arcivescovo Graziani dell’Arcivescovo

e tu conoscessi il dono di Dio…»: così ha iniziato Montenegro Mons. Graziani la sua relazione sul valore educa- o stretto legame tra carità e giusti- tivo dell’Eucaristia, identificando nell’ignoranza «S zia è stato il concetto sviluppato da l’origine degli atti e atteggiamenti di superstizione dell’uomo Mons. Francesco Montenegro moderno, che tende ad attribuire al dominio del demonio le pro- L nella prima parte della sua relazione, in- prie paure ed angosce. Intendendo per valore qualcosa che tocca centrata sulla testimonianza cristiana in le corde intime della persona, l’arcivescovo di Crotone ha rile- rapporto all’Eucaristia. «La giustizia senza vato il grave rischio di svuotare di significato il sacramento eu- la carità è incompleta, la carità senza giu- caristico con l’assunzione “leggera” del pane eucaristico, senza stizia è falsa» – ha detto il presule, che, ci- vibrazione delle proprie corde spirituali, con il doppio risultato tando P. Arrupe, ha definito la giustizia negativo di nutrirsi delle ostie consacrate senza realizzare la co- “sacramento dell’Amore” ed ha invitato a munione col Signore e di camminare “mosci e seduti” sulle superare gli angusti limiti di una carità strade della vita, senza radici storiche, senza attese e prospet- concepita solo come elemosina. Sotto la tive per il futuro, senza slancio missionario e senza arrivare mai spinta dell’Eucaristia, termine che significa alla destinazione prefissata. Ogni cristiano, se è consapevole del “ringraziamento”, la carità cristiana alimento nell’Eucaristia ci mette davanti ad tipo e del luogo di realizzazione del mistero eucaristico, espresso esprime piuttosto un amore senza misura una realtà ineludibile, di fronte alla quale nella frazione del pane nella chiesa e sulle strade della vita con portato fino alle sue estreme conseguenze non possiamo chiudere gli occhi e far finta un impegno attivo e creativo, deve andare al nocciolo della vita della donazione di sé, con il ringrazia- di non conoscerla; la comunione col Si- e compiere innanzitutto un cammino nel proprio cuore, tempio mento di chi dà verso chi riceve. L’Eucari- gnore si realizza non solo in chiesa, di di Dio, inoltrarsi verso le parti più profonde di esso e guardarsi stia consiste non solo in un momento di fronte all’altare, ma anche nelle nostre case con gli occhi di Dio: ciò costituisce il principio di ogni itinera- dolcezza, conforto e raccoglimento in rap- e sulle varie strade del mondo, stando at- rio di salvezza. La fede cristiana va di pari passo con l’interio- porto all’incontro con Gesù ma anche in un tenti e rispondendo prontamente ai biso- rità e costituisce una continua sfida al superamento di se stessi, momento di coraggiosa uscita da sé e di gni degli altri, non solo quando ne in una lotta continua ed intensa contro le proprie fragilità e in- propulsione verso gli altri, con spirito di abbiamo voglia e decidiamo di aprire la sufficienze per la quale è necessario dotarsi di valido nutrimento fraterna condivisione: «non solo io col mio porta del cuore (con la maniglia da una e adeguato equipaggiamento. In questa lotta spirituale è neces- Gesù, ma anche io con Lui verso gli altri». sola parte?). Ognuno di noi, come un pic- sario non rimanere soli, instaurare delle relazioni polivalenti e L’Eucaristia è un incontro d’amore in cui colo chicco di grano, è coinvolto in una attingere alle risorse della Chiesa e dell’Eucaristia, nessuna delle l’uomo accetta con consapevole gratitu- grande storia d’amore, di un amore vero quali sussiste senza l’altra. dine il grande dono ricevuto da Dio, che capace di spezzarsi e offrirsi continua- In questo viaggio verso il proprio tempio interiore è necessario vuole entrare in contatto intimo con lui e mente in una lunga serie di occasioni; sviluppare la logica della gratitudine per i doni ricevuti (a co- con lui realizzare grandi cose. Spesso noi ognuno di noi, come cristiano “contem- minciare dalla vita), la logica dello stupore di fronte alla natura siamo animati da ottime idee e intenzioni plattivo”, deve avere «la residenza nel tem- che ci circonda, dell’accoglienza verso le persone che incon- ma non partiamo dall’Eucaristia e non pio ma il domicilio sulla strada», dove triamo nei diversi ambienti di vita, della comunicazione delle mettiamo Dio al centro della nostra vita; vivono gli ultimi, dei quali spesso molti si conoscenze e della condivisione fraterna con i poveri e gli am- per instaurare nuove relazioni umane o avvalgono per farsi strada piuttosto che malati. La vita è un dono di Dio e non solo effetto biologico del- rinsaldare i rapporti con persone già note andare un po’ indietro per fare strada a l’accoppiamento dei genitori, che non possono trasmettere la vita andiamo insieme a mangiare la pizza, ma, loro. senza la volontà del Creatore. L’Eucaristia, fonte e culmine della mentre la pizza indica e costruisce la fra- «Un’attenta lettura della parabola del vita cristiana, è una realtà misteriosa, più grande della nostra ternità umana, l’Eucaristia va oltre: è segno Buon Samaritano ci suggerisce che anche capacità di comprensione ed espressione, ma nei limiti delle pos- e strumento di vita cristiana, improntata l’assenza di amore e l’indifferenza delle alla fraternità ma col sigillo indissolubile persone “per bene” possono uccidere, sibilità umane, anche secondo le capacità del sacerdote celebrante della presenza di Dio: Egli ci aspetta, ci come le bastonate dei briganti: l’amore non nell’espressione del volto e nel tono della voce, essa permette di chiede di stare accanto a Lui, ci vuole acca- può essere delegato né recitato ma richiede percepire la presenza di Dio, che opera tutto in tutti. In tutte le rezzare, ci vuole offrire l’anello nuziale per- una responsabilità personale che viene sol- diverse fasi della celebrazione eucaristica, dall’atto penitenziale ché siamo davvero importanti per Lui. La lecitata dall’Eucaristia; è dall’Eucaristia che alla liturgia della Parola fino alla liturgia eucaristica e alla di- nostra partecipazione alla celebrazione riceviamo la capacità di condividere, di stribuzione del pane consacrato, si dovrebbe gustare con senso dell’Eucaristia non è un dovere da com- compatire, di sintonizzarci sulla sensibilità di “scialamento” che il Cristo vive ed agisce nel cuore palpitante piere in maniera arida per mettersi la co- degli altri, di camminare con i mocassini di ogni sacerdote e costituisce il valido modello di riferimento al scienza a posto, in tranquillità; essa serve altrui, di consumare un po’ per volta la quale ogni suo discepolo tende a conformarsi: una celebrazione piuttosto per scuotere la nostra coscienza. propria vita per gli altri, di essere sempre eucaristica ben compiuta aiuta i fedeli a ritenere la Chiesa un L’Eucaristia ci fa guardare lontano e in più credenti, credibili e coerenti. motivo di benedizione.g.m. tutte le direzioni, a 360°, ci sprona a proiet- Nella processione del Corpus Domini tarci con fiducia nel futuro, a muovere su- noi portiamo Gesù lungo le strade urbane: bito i nostri passi per incontrare gli altri ma non è anche vero che Gesù porta noi sulle strade del mondo e portare a tutti con per le vie della città e ci fa incontrare tante cuore ardente e mente convinta la gioiosa persone che desiderano essere ascoltate esperienza vissuta con Gesù. Il Pane spez- ed amate? Gesù – ha detto in conclusione zato ci spinge a spezzarci per gli altri: Gesù Mons. Montenegro – ci chiama ad abbat- Cristo è presente nel Pane e nel Vino con- tere i muri e le pareti che ci tengono di- sacrati ma il suo volto si rivela anche nei stanti dagli altri, a costruire ponti di poveri, nei malati, nei carcerati e soprat- comunicazione, a seminare amore e spe- tutto nelle persone più deboli e indifese, ranza, ad essere sale, luce, lievito e fer- verso le quali tutti i cristiani sono chiamati mento, a tenere gli occhi aperti su quanto ad imitare il loro Maestro indossando il di bello vuole Egli fare con noi e per noi grembiule, prendendo il catino e lavando lungo le strade del mondo. Se avete paura umilmente i piedi gli uni agli altri. Lo dell’amore e del Vangelo, non celebrate stesso Signore che si rende nostro gradito mai la Messa!».g.m. 9 17 Giugno 2012 L’Istituto “Beato L. Palazzolo” di Catanzaro 70 ANNI DI STORIA E DI SERVIZIO GENEROSO ALLA COMUNITÀ

’Istituto Beato L. Palazzolo opera sul ter- ritorio catanzarese da circa 70 anni, da Lquando le Suore delle Poverelle sono giunte a Santa Maria su richiesta del parroco del luogo, come ausilio e sostegno alle diverse po- vertà del quartiere. Da subito, le suore attivano la prima scuola materna, una scuola di lavoro, un doposcuola e l’assistenza agli infermi, nell’impegno di pro- muovere ogni persona nella sua dignità e re- sponsabilità, fedele al carisma del loro fondatore “arrivare là dove altri non giunge”. Il servizio, svolto dalla comunità delle suore, negli anni ha cercato sempre di essere fedele alla primitiva intuizione del fondatore pur nel va- riare delle situazioni, rispondendo sempre e con attenzione ai bisogni emergenti. Lo stile di tale servizio si caratterizza per la semplicità dei rapporti, la disponibilità sempre rinnovata ad accogliere chi è nel bisogno, la gioia vista come potenziale umano da orientare in atteggiamenti positivi verso la vita e il senso di responsabilità che chiama ciascuno a dare il Obiettivo principale del servizio è di accom- gravi di natura familiare, sociale, economica e meglio di sé. pagnare il minore affidato, nel processo di cre- minori i cui genitori lavorano e necessitano di Attualmente l’Istituto continua a rispondere scita affinché possa recuperare le proprie risorse un punto di riferimento educativo e di supporto alle numerose richieste del territorio attraverso personali, in un clima di serenità e famiglia; per i loro figli; diversi servizi alla persona quali: 3. Pronto intervento che garantisce risposte 5. Servizio pastorale nel quartiere di S. Maria, 1. Scuola dell’infanzia paritaria per bambini tempestive a situazioni di emergenza acco- Parrocchia di S.Maria Zarapoti e zone limitrofe; in età prescolare che si prefigge l’obiettivo di gliendo mamme con bambini, donne sole e 6. Servizio caritativo e assistenza infermieri- promuovere la maturazione dell’identità, la con- donne in stato di gravidanza che si trovano in stica ambulatoriale e domiciliare per anziani e quista dell’autonomia e lo sviluppo delle com- situazioni di disagio o che sono maltrattate; le malati. Distribuzione di viveri e beni di prima petenze attraverso una visione cristiana della stesse vengono inserite su segnalazione del Tri- necessità. vita; bunale dei Minori o dei Servizi Sociali territo- Alle spalle 70 anni di storia e di servizio gene- 2. Casa Famiglia che accoglie in forma resi- riali. roso e competente; davanti a noi un futuro di denziale minori con disagio familiare e sociale 4. Centro semiresidenziale “Arcobaleno” rinnovata disponibilità e di una sempre più ido- su segnalazione del Tribunale dei Minori o dei che accoglie in forma semiresidenziale minori nea risposta alle esigenze del territorio con la col- Servizi Sociali territoriali. che si trovano in situazioni particolarmente laborazione di laici. La Fondazione Antiusura “Santa Maria del Soccorso” di Catanzaro a Fondazione Antiusura Santa Maria corso a prestiti usurari; del Soccorso di Catanzaro, aderente - si trovano a dover affrontare situazioni Lalla Consulta Nazionale Antiusura, è improvvise di difficoltà o spese di carattere una associazione di volontari, animata da straordinario; una profonda coscienza cristiana in seno ad - non sono in possesso di requisiti per acce- un movimento di solidarietà promosso dalla dere al credito bancario. Chiesa Cattolica coerentemente alle direttive In particolare gli interventi della Fonda- della C.E.I. Nasce nel 1990 per iniziativa del- zione sono rivolti a persone fisiche in stato di l’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro effettivo bisogno, seriamente motivati a ri- Squillace Antonio Cantisani. Non ha scopo di condurre la vita delle loro famiglia alla nor- lucro, svolge in favore dei soggetti in diffi- malità e che dimostrino capacità di traverso una materiale azione di sostegno. In coltà economiche, un importante opera di so- rimborsare il prestito ottenuto grazie alla ga- particolare, l’impegno della Fondazione è lidarietà, assistenza e di prestazione di ranzia della Fondazione. In primo luogo orientato all’assistenza economica delle per- garanzie presso banche convenzionate per un quindi la Fondazione opera come garante nei più facile accesso al credito. Più in generale sone e delle famiglie che versano in uno stato confronti delle banche con le quali ha stipu- si identifica come Ente qualificato e ricono- di disagio economico e di sovra indebita- lato convenzioni e presso le quali promuove, sciuto dal Ministero dell’Economia e delle Fi- mento. Lo Statuto indica come beneficiari di attraverso un’attività istruttoria preliminare, nanze nell’attività di prevenzione al tale attività i privati e i piccoli imprenditori la concessione di finanziamenti in favore di fenomeno dell’usura, ai sensi della legge n. (Commercianti e artigiani) che presentino de- soggetti a rischio di usura. La Fondazione si 108/96. Opera su tutto il territorio regionale terminati requisiti: trova a Catanzaro in via Carlo V, n. 193 – Tel. ed interviene, in soccorso di chi è a rischio di - non sono caduti in usura; O061.759550 – Fax 0961.1910352 – e-mail : an- usura, tanto con un’azione preventiva di ca- - vivono uno stato di difficoltà economico [email protected] – www.antiuuracz.it rattere educativo ed informativo, quanto at- finanziaria tale da rendere prevedibile il ri- Antonio Coccimiglio 10 17 Giugno 2012 PER UN SERVIZIO SEMPRE ATTENTO AI PROBLEMI DEL TERRITORIO L'impegno quotidiano della Fondazione Città Solidale onlus a Fondazione Città Solidale è presente in reti da cui sarà difficile farli uscire. assunto dall’Arcidiocesi e dalla stessa Fonda- ed operante a Catanzaro da circa due Per questi ragazzi, nel 2008, è stato avviato zione; la casa è ora messa a norma (è anche au- Ldecenni. il progetto “La casa di Alì”, Centro di pronta torizzata al funzionamento dagli organi All'epoca, essa ha iniziato il suo servizio ri- accoglienza che rientrava nel “Programma di competenti) e dotata di ogni comfort, attrez- spondendo ai problemi allora più urgenti protezione per minori stranieri non accompa- zata per due moduli abitativi, uno dei quali ac- (quelli dei minori a rischio e delle persone senza gnati”, promosso dal Ministero del Lavoro e coglie appunto i minori stranieri non dimora), ed ha avviato la “Comunità S. Dome- delle Politiche Sociali e realizzato dall’Asso- accompagnati, ed il secondo verrà messo a di- nico” e la Casa d'accoglienza “Maddalena”. ciazione Nazionale Comuni Italiani. Il Co- sposizione per altre situazioni di disagio. Negli anni, sono nati altri servizi, per dare ri- mune di Catanzaro era ente attuatore del A tutti i ragazzi accolti, sempre con la pre- sposta ad altre esigenze: l' “Aliante”, per adulti progetto. senza di personale qualificato ed in strutture in difficoltà; “Il Rosa e l'Azzurro”, per donne e Ad oggi, nel Centro sono stati accolti circa che rispondono alle normative regionali e na- minori in difficoltà e/o vittima di maltratta- 120 minori, provenienti per la maggior parte zionali e dotate di ogni comfort, sono stati of- menti; il Centro Progetti, per studiare ed elabo- da Afghanistan, Egitto, Senegal. Ai ragazzi è ferti vitto, alloggio, screening sanitario, attività rare proposte progettuali finalizzate stata offerta la possibilità di frequentare lezioni di alfabetizzazione, animazione e socializza- all'attivazione di nuovi servizi ed iniziative. di alfabetizzazione alla lingua italiana, soste- zione. Attualmente, per questi ragazzi si stanno Più di recente (continuando a gestire le strut- gno nella regolarizzazione della propria posi- studiando ed elaborando dei percorsi che mi- ture di accoglienza, che in questi anni hanno zione in Italia, per la formazione e rino all'inserimento lavorativo, per una piena dato asilo e supporto a più di 1000 persone) la l’inserimento lavorativo, screening sanitario. integrazione di quei minori che decidano di sta- Fondazione ha cercato di attrezzarsi per dare ri- Per alcuni sono stati avviati programmi di af- bilirsi nella nostra nazione. sposta a nuove e vecchie emergenze. fido etero-familiare. Per sensibilizzare e creare intorno alla pro- Nel mese di aprile è stato poten- blematica una rete intelligente ed ziato, con un nuovo finanziamento efficace di collaborazioni che non regionale, il Centro Aiuto Donna, che operi solo nell’ottica dell’emer- era attivo dal 2009 e non aveva mai genza, ma che sappia costruire au- interrotto il suo servizio, nonostante tentici percorsi di integrazione, il l'esaurimento dei fondi stanziati con 16 maggio, nella Sala Tricolore un precedentemente finanziamento. della Prefettura di Catanzaro e con Si tratta di uno sportello, dotato di il patrocinio della Prefettura, è stata numero verde attivo 24 ore su 24 (n° organizzata una Tavola Rotonda verde 800909194), con sede a Catan- alla cui realizzazione hanno colla- zaro (via XX settembre 28) in cui sono borato diversi attori istituzionali: presenti operatrici qualificate, che of- l'Azienda Sanitaria Provinciale di frono ascolto, supporto, consulenza Catanzaro; il Centro per la Giusti- psicologica o legale a donne vittime zia Minorile di Catanzaro; il Tribu- di violenza. In caso di necessità e di nale per i Minorenni Catanzaro; il emergenza, lo sportello si attiva Centro territoriale Permanente c/o anche per sottrarre le donne dalla si- Istituto Vivaldi; l'Associazione di tuazione di rischio (predisponendo volontariato Spazio Aperto. l'accoglienza in struttura protetta). Le Con altre organizzazioni eccle- operatrici del Centro stanno curando siali o del privato sociale, si sta la- anche programmi di sensibilizza- vorando per elaborare piani di zione nelle scuole della Provincia. intervento mirati all'integrazione Per l'assistenza delle vittime di sociale dei Rom, la cui condizione e tratta o per gli stranieri in programma di pro- Ultima emergenza, affrontata in questi ul- situazione è particolarmente delicata, in tutto il tezione sociale, sono stati avviati rispettiva- timi mesi (precisamente dal mese di agosto territorio nazionale, ed anche nel nostro con- mente i progetti I.N.C.I.P.I.T., ed Eleutheria, 2011), quella delle centinaia di profughi, mi- testo. presentati e gestiti in partnership con altri enti norenni anch’essi, provenienti dal Centro e Per rendere sempre più efficace e compe- ed organizzazioni: la Regione Calabria (capo- Nord Africa. tente la realizzazione e gestione di servizi, la fila), l'Arcidiocesi di Reggio Calabria - Comu- E il territorio di Catanzaro, la sua comunità Fondazione punta molto sulla formazione dei nità di accoglienza Onlus, la Cooperativa ecclesiale, hanno saputo rispondere con pron- propri operatori, con percorsi di approfondi- Rossano Solidale, l'Associazione Comunità tezza e generosità, nonostante le mille diffi- mento ed aggiornamento delle competenze Papa Giovanni XXIII. coltà che comunque si sono presentate pregresse o di acquisizione di nuove compe- Si tratta di progetti per l’accoglienza e l’assi- nell’accoglienza di ragazzi fra i 15 ed i 17 anni, tenze. Terminato il percorso di formazione su stenza delle persone (per la maggior parte non sempre docili, già segnati da esperienze “I modelli educativi nelle strutture di acco- donne e provenienti dalla Nigeria) adescate terribili che li hanno resi talvolta particolar- glienza”, affidato al prof. Igor Salomone, al- con false promesse e poi invischiate nella rete mente difficili. cuni dipendenti hanno iniziato da diversi mesi della prostituzione, vittime di riduzione in Sono state così aperte due nuove strutture di un Corso di Formazione Professionale per schiavitù. Dal 2008 ad oggi, con i progetti Wel- accoglienza, ciascuna con due moduli abitativi: Operatori Socio Sanitari, accreditato presso la come, Senza Catene 2009 ed Exodus sono state il Sicomoro (a S. Pietro Apostolo), che ha ac- Regione Calabria e mirato all'acquisizione del già accolte ed aiutate oltre 30 persone. colto finora circa 30 ragazzi provenienti per lo titolo specifico. Una nuova opportunità per Un altro problema emerso da qualche più da Nigeria, Ghana e Mali; il Vivarium (a mettersi al servizio delle persone che soffrono, tempo, e diventato di recente drammatica- Squillace), che ha accolto circa 60 ragazzi, pro- in questo caso tra le corsie degli ospedali e mente urgente, è quello dei minori stranieri venienti da Tunisia ed Egitto. nelle case di accoglienza socio-sanitarie. non accompagnati, cioè di tutti quei ragazzi Il centro di accoglienza Vivarium, ha sede che si trovano sul territorio italiano senza la tu- nell'immobile di proprietà dell'Arcidiocesi sita Fondazione Città Solidale tela di adulti, senza riferimenti o con riferi- in Piazza Duomo a Squillace (ex Casa del Fan- menti negativi, che sono privati dei diritti della ciullo). La struttura è stata messa a disposi- www.cittasolid.it - [email protected] loro età e che sono a rischio di essere coinvolti zione dall'Arcivescovo, ed è stata ristrutturata tel. 0961/789006 grazie ad un importante impegno economico 11 17 Giugno 2012 IL CENTRO CALABRESE DI SOLIDARIETÀ: la storia di un “molo” che è diventato un “porto” dell’amore immenso di Dio

ome Centro calabrese di solidarietà siamo anche vicini al mare, in una Cstruttura di proprietà della nostra Ar- cidiocesi. Stranamente il mare facilita le ispi- razioni e l’orizzonte che incontra è il crocevia dei nostri sogni, il luogo dove tutto è possibile. A volte, però, il mare ha anche la forma di una domanda cui non puoi rispondere, ma che ti chiama a sé come un invito irrinunciabile, e l’unica cosa che puoi fare è calare la scia- luppa e prendere il largo. Questo è successo a noi, Centro Calabrese di Solidarietà, piccola goccia in una terra dove il mare è solo questo, una metafora della vita. La nostra storia è co- minciata nel 1986: oggi possiamo dire, con profonda umiltà, che è la storia di un “molo” che diventa un “porto”, in cui anime ferite ap- prodano, per poter trovare rifugio, ritrovare forza, rifocillarsi, accarezzando ed afferrando la speranza, per poi ripartire. Un luogo del cuore. Proprio qui, ogni giorno, in- contriamo la freschezza di un Dio che non ha e vogliamo continuare ad es- avuto paura sere compagni di strada, per della storia e ha imparare assieme a ricono- scelto di farsi scere i diritti e a chiamare Egli stesso Sto- per nome i tanti che sulla ria, Pane e Fra- strada vivono e arrancano: tello per volti dell’incertezza e dell’in- ognuno di noi. sicurezza, della paura e del E, ogni giorno, bisogno, della solitudine e è un atto dello smarrimento. d’amore sconfi- Attraverso le ferite che ci nato ai ragazzi e parevano colpi duri o insen- alle loro fami- sati della vita, diventiamo glie, un atto di Dal 1987 ad capaci di comprendere altri, fede nella recuperabilità della persona, nella oggi abbiamo di venire in aiuto ad altri nel- possibilità di cura delle sue ferite. conosciuto ed l’attraversare le stesse tem- La Terra ed il cielo sono gli orizzonti sim- accolto oltre 3700 persone! Una grazia di Dio! peste. La nostra debolezza allora non è un bolici della nostra esistenza. Siamo stati edu- Mi ritornano, spesso, in mente, le parole che ostacolo, ma una risorsa per meglio seguire il cati a cercare il cielo oltre la terra, in un dopo, Giovanni Paolo II disse in occasione dell’in- Signore, per meglio venire in aiuto ad altri. La in un fuori. contro con tutti i Centri della FICT, ponendo debolezza non è più un limite, ma si trasfigura Da sempre, come Centro Calabrese di Soli- al centro dell’attenzione la Croce: “dramma- in opportunità. darietà, abbiamo voluto rovesciare questa pro- tica ma feconda vicenda del perdersi per ri- La vita fragile non è condannata, l’uomo spettiva e cercare il cielo non oltre la vita, ma trovarsi, del rinnegarsi per realizzare un non è spezzato. È invece il cielo che si spezza, dentro la terra, dove tutti viviamo, soffriamo, progetto di vita. Portare la croce viene a signi- che si apre, che si lacera. Dio non castiga la speriamo e dove insieme inseguiamo giustizia ficare la sfida coraggiosa alle contraddizioni fiamma debole, ma la fa diventare luminosa e ed amore. Qui, qualcuno di noi, ha scelto di che ciascuno vive con se stesso. Portare la forte. Non condanna la fragilità, non punisce i fermarsi, di sporcarsi le mani, di sporcarsi di croce significa uscire dall’isolamento, dal- nostri inverni, ma soffia la sua primavera. Per- terra e di cercare, anche dove è più buio, il se- l’emarginazione ….” ché l’uomo non coincide con i suoi peccati,né reno di un cielo che non spegne la speranza. Cambiano a volte le forme e i luoghi in cui si la vita con le sue fratture. La vita, quella di Ci siamo fermati per costruire insieme percorsi manifestano sofferenze ed emarginazione, ma tutti i giorni, di ogni strada, ci chiama sempre. di libertà e di speranza. Abbiamo fatto amici- non i volti dei ragazzi e delle ragazze, degli Non si può non rimanere avvinti, affascinati, zia con volti, che, senza paure, si sono avvici- uomini e delle donne. Persone che hanno da questo odore della vita, da questo profumo nati per cercare senso e giustizia. Siamo stati qualcosa in comune, al di là di ogni possibile di vita! E la Parola di Dio è evento dentro la testimoni di luoghi, contesti, ambiti definiti differenza: il diritto di trovare dignità e futuro. vita! troppo spesso come lontani e marginali, in re- Il viaggio di questo Centro continua , pur altà vicini al cielo, a tutto ciò che è senso, spi- con tutti i limiti e le difficoltà, perché siamo Mimmo Battaglia ritualità, liberazione. 12 17 Giugno 2012 “Fondazione Betania” da sempre impegnata ad attualizzare l'amore come relazione-dono a “Fondazione Betania” é un ente no ritas” di cui parla San Paolo in 2 Cor 5,14 profit di diritto privato, con la quali- (“brucia dentro di noi lo stesso amore con cui Lfica di onlus, impegnata nella eroga- Cristo ci ha amati”): “E' la visione dell'amore zione di servizi sanitari, socio-sanitari e come relazione-dono che impegna a incre- socio-assistenziali, con oltre 420 operatori che mentare, migliorare e finalizzare tutto il pa- lavorano in diciassette strutture allocate nella trimonio di Betania alla creazione di percorsi provincia di Catanzaro e di Vibo Valentia. terapeutici (migliorativi, trasformativi, riabi- Nasce a Catanzaro e a Gasperina (Cz) nel litativi) all'interno di contesti comunitari ca- 1944 all'interno del mondo cattolico calabrese paci di offrire occasioni di promozione ed su iniziativa dei sacerdoti, don Giovanni affermazione della dignità di particolari sog- Apa, don Nicola Paparo e don Giovanni Ca- getti deboli. Un patrimonio che, proprio per L'Assistenza è, quindi, l'attività testimo- pellupo e di una donna consacrata, Maria In- la sua natura, per il suo valore e per la sua fi- nianza della Fondazione. La programma- nocenza Macrina, per prendersi cura delle nalizzazione esclusivamente sociali, definisce zione e l’erogazione delle attività persone disabili, anziane e di quelle comun- la Fondazione ente non profit onlus e la di- dell’Assistenza sono affidate ad una struttura que bisognose a causa della guerra ancora in stingue dagli altri Enti profit. Mentre l'ispira- operativa denominata “Centro Servizi alla corso. zione evangelica dell'essere e dell'agire della Persona”. La mission della Fondazione affonda le Fondazione la distingue dalle altre onlus. Da Le Strutture terapeutiche, a seconda della proprie radici all'interno di alcune afferma- ciò l'ulteriore impegno di Betania: saper natura delle prestazioni e delle persone di cui zioni evangeliche, la prima delle quali è con- ascoltare i sempre mutevoli bisogni/diritti di si prendono cura, costituiscono i Settori ed i tenuta nel discorso della montagna di cittadinanza di questi gruppi e sapere deco- Servizi del “Sistema di Assistenza Integrato Matteo: "Beati quelli che hanno fame e sete di dificarne la natura e le priorità e, conseguen- di Betania” la cui realizzazione è affidata al giustizia" (Mt. 5,6), così specificata dal presi- temente, saper leggere, con la spinta critica e “Centro Servizi alla Persona”: dente della Fondazione don Biagio Amato: propositiva della ulteriorità, i contenuti, la 1. Settore persone anziane, comprendente: “Beato non è chi è già giusto, bensì chi vive qualità e la forza terapeutica del proprio pa- • Casa Protetta “Mimosa” in Santa Maria l'inquietudine per poter essere giusto, per trimonio-dono così da trasferirli in qualsiasi di Catanzaro poter affermare la giustizia. E ciò perché la tipo di relazione-servizio che la Struttura si • Casa Protetta “Casa degli Ulivi” in Giri- giustizia è un valore che dentro l'uomo come propone di intraprendere. E' da evidenziare, falco fatto trascendente, come utopia, come ten- • RSA “Don Nicola Paparo” in Gasperina sione. Nella visione cristiana della vita sog- • RSA “Mons. Giovanni Apa” in Catanzaro gettiva e cosmica, l'inquietudine avrà il suo 2. Settore persone con disabilità, compren- punto di "quiete" in Colui che è”. In Colui in dente: cui l'oggi e il "non ancora" hanno un'unica di- • RSA “Casa Sacri Cuori” in Catanzaro mensione temporale. Si innesta qui il con- • Centro Socio-Riabilitativo Diurno “Per- cetto di “caritas”, di cui parla l'articolo 2 dello seo” in Catanzaro statuto della Fondazione: “Promuovere ed af- • Sette “Centri Socio-Riabilitativi Residen- fermare la dignità delle persone svantaggiate ziali” allocati nei comuni di Catanzaro, Chia- ed in situazione di marginalità” ispirando le ravalle Centrale, Simeri Crichi attività al comandamento evangelico della • Casa Famiglia Dopo di Noi “Airone” in Carità così come voluto dai Fondatori. Sem- Serra Sana Bruno pre don Biagio spiega che si tratta della “ca- 3. Settore riabilitazione, comprendente tre strutture terapeutiche sanitarie, ubicate in inoltre, che l'amore evangelico esige, per sua Santa Maria di Catanzaro: natura, da chi lo ha ricevuto, di essere, a sua • Presidio di riabilitazione a ciclo conti- IN DIALOGO … volta, offerto. Chi, grazie all'amore degli altri, nuativo ha recuperato una propria cittadinanza non • Presidio di riabilitazione a ciclo diurno Voglia di deserto può non impegnarsi, con relazioni di tipo te- • Centro ambulatoriale di riabilitazione rapeutico, in favore di altri soggetti ancora 4. Servizi di medicina specialistica ambula- Spesso il conformismo della città o del marginali. E' quanto fonda il reciproco rap- toriale paese in cui viviamo non ci permette di porto operatori-utenti, Betania con il resto del 5.Servizio famiglie. cambiare luogo, di avere “voglia di de- territorio. E' la cittadinanza solidale”. Le strutture sanitarie e socio-sanitarie della serto”, di intraprendere un viaggio che Ne consegue un quadro di valori che pos- Fondazione sono accreditate definitivamente con il Servizio Sanitario Regionale. sciolga le sicurezze acquisite e coltivate e ci sono essere riassunti in tre concetti essenziali: Il livello di qualità dei servizi alla persona faccia assaporare la libertà di non avere più testimoniare la carità evangelica intratte- nendo relazioni che permettano di prendersi (certificati dall'organismo internazionale punti di riferimento concreti e definitivi. cura della persona fragile e sofferente in un DNV) gode anche dell'attività di formazione Il deserto, infatti, fa piazza pulita di tutti processo di miglioramento di tutti i soggetti erogata dal Centro Euromediterraneo di For- i tatticismi che imbalsamano la vita nor- della relazione, paziente-operatore-famiglia- mazione che è la struttura operativa deputata male: lì non c’è tempo per atteggiamenti territorio; prendersi cura della persona a par- ad organizzare e gestire la realizzazione di opportunistici, “mediatori” fino all’esaspe- tire dal suo progetto di vita ed percorsi educativo - formativi. Il Centro razione; lì chi non decide con tempestività accompagnarla nel creare insieme, anche con vanta la certificazione della qualità ISO 9001, è perduto. Per questo esso è l’unico luogo la famiglia e con altre agenzie del territorio, le l’accreditamento della Regione Calabria per dove può essere proferita la parola dura del condizioni soggettive e ambientali, perché, l’alta formazione, la formazione continua e la profeta: «Convertitevi, perché il regno dei nella piena esigibilità dei suoi bisogni/diritti formazione per soggetti con disabilità, non- cieli è vicino» (Mt 3, 2). possa realizzarlo nei modi migliori e, ove ché l’accreditamento nazionale come provi- . possibile, nel suo contesto socio-familiare; der ECM (Educazione Continua in Medicina). Clotilde Albonico partecipare attivamente allo sviluppo del ter- ritorio calabrese. Mario Arcuri 13 17 Giugno 2012 L’AZIONE CATTOLICA “PUNTA IN ALTO” CON LA FESTA DEGLI INCONTRI L’A.C.R. conclude un anno di cammino associativo con i ragazzi della diocesi i è tenuta sabato 2 giugno, la di gladiolo. Un seme che ha simboleggiato tradizionale Festa degli Incontri la Fede. Cosi come ogni seme ha bisogno di Sper i ragazzi dell'Azione Catto- essere curato e custodito per far sbocciare i lica. suoi fiori, anche la nostra FEDE merita di Ad ospitare la manifestazione è stata essere custodita e alimentata per produrre la città di Soverato, che ha visto il suo frutti di vera testimonianza cristiana. stadio riempirsi di circa 250 ragazzi pro- Il pomeriggio, invece, ha visto i ragazzi venienti dalle diverse parrocchie della impegnarsi nella prima edizione dell’ACR’s diocesi che aderiscono all'A.C. got talent, dove hanno potuto mostrare La giornata si è aperta con la celebra- quello che avevano preparato per l’occasione zione della SS. Messa, presieduta dal- e in particolare tutto il loro “talento” nel- l’assistente A.C.R. Don Nicola Ierardi, l’essere ragazzi di Azione Cattolica. affiancato dall’intero collegio assistenti La giornata ha sicuramente raggiunto di Azione Cattolica. l’obiettivo di creare un occasione in cui ra- A seguire i ragazzi sono stati impe- gazzi provenienti da diverse località della gnati in attività di animazione all'in- diocesi possano ritrovarsi e far festa in- terno del campo, dove, gli educatori sieme, sapendo che seppur lontani hanno Dopo una serie di domande che i partecipanti provenienti dalle diverse parrocchie hanno allestito condiviso lo stesso cammino formativo. hanno rivolto all’Arcivescovo, Mons. Bertolone ha degli stands a tema con quello che è stato il cam- Questo risultato è stato possibile grazie al la- voluto sottolineare che per puntare in alto, bisogna mino che i ragazzi hanno affrontato durante voro svolto dall’equipe A.C.R. e dal Presidente avere delle radici profonde e salde come quelle di un l'anno. diocesano dell’Azione Cattolica Francesco Chiel- grande albero che svetta verso il cielo. “PUNTA IN ALTO”, in questo slogan l’A.C.R. lino, ma anche grazie all’attiva collaborazione con Avviandoci a vivere il prossimo anno della FEDE ha voluto racchiudere il cammino appena terminato l’amministrazione comunale di Soverato, con il indetto da Papa Benedetto XVI, l’incontro con il durante l’ultimo anno associativo, e questo stesso CAS Catanzaro Rugby e con gli Angeli Blu di presule si è concluso con un gesto simbolico, l’Ar- slogan ha fornito anche il punto di partenza per Vallefiorita. civescovo assistito dai ragazzi ha piantato un seme l’incontro tra Mons. Bertolone ed i ragazzi. Benito Gironda Veraldi Un incontro con don Panizza sui Novissimi promosso dall’Azione Cattolica della forania nord di Cz essuno voleva quel Palazzo confi- matiche dei "novissimi". di dare risposte ma con scato alla mafia ma lui, Don Gia- Lo stesso ha poi spiegato che "accanto al l'intento di sollecitare ri- Ncomo Panizza, assieme ad altre momento di riflessione e formazione, ascol- flessioni e interrogativi persone disabili della comunità Progetto Sud tare l'esperienza concreta di chi sperimenta come quando nel richia- di Lamezia Terme, ha accettato la sfida pren- sul campo l'impegno evangelico anche a ri- mare un ideale filo dendo in gestione quella casa. schio della propria vita, è sembrato il modo rosso che unisce le varie Per questo dal quel lontano 2002 è nel mi- migliore di concludere i nostri appuntamenti. esperienze tracciate nel libro, lo stesso Fio- rino delle cosche. E, non a caso Panizza bre- Aiutati dalla disponibilità e competenza di rita identifica questa linea, con la consape- sciano d’origine e calabrese d’adozione, don Ivan Rauti responsabile diocasano della volezza che non si convincono gli altri con le scrive nel suo libro intervista realizzato con il pastorlae giovanile e assistente giovani di parole ma con la propria vita. saggista Fofi, "E' in questa terra dove mi è Azione Cattolica, gli incontri di riflessione al- Se, nella sua analisi Fiorita afferma che "la piaciuta l’idea di emigrare a rovescio che ho ternati nelle varie parrocchie, hanno visto la storia della Calabria, per lo meno quella re- conosciuto purgatorio, inferno e paradiso”. partecipazione accanto agli adulti anche di cente è la storia di sofferenze prodotte dagli L'iniziativa nata dal desiderio di ascoltare rappresentanze di giovani: tutti interessati a uomini", è anche vero che "bisogna prendere e conoscere l'esperienza di chi , condivisibile cercare risposte e chiarimenti superando i consapevolezza che i poteri deboli della so- o meno nelle scelte quotidiane, la vita la ri- luoghi comuni e scontati che accompagnano cietà calabrese proprio per la loro debolezza schia davvero, nasce nell'abito della Rasse- l'idea della morte e del futuro oltre questa. tendono a difendere lo status quo ad aumen- gna "Parole e musica" ormai al suo IV A tal proposito lo stesso Presidente dioce- tare la propria forza facendo alleanze con appuntamento. sano Francesco Chiellino ,non ha mancato di altri poteri...che la 'ndrangheta è un grande Organizzata dalla Parrocchia S.Antonio ringraziare gli adulti dell'azione cattolica per problema ma anche un comodo capro espia- nell'ambito della coincidenza con i 13 giorni i percorso formativo intrapreso esortandoli torio e che la salvezza non verrà da altri se che precedono la festa del santo Patrono, l'in- ad essere laici coraggiosi nella quotidiana te- non da noi, dal nostro impegno". contro ha visto quest'anno la collaborazione stimonianza. Recuearare l'ambizione di cambiare le cose del settore adulti di Azione cattolica. La serata è poi proseguita con la lettura di e non soltanto delle singole vite è un altro In questo senso ha spiegato l'avv. Raffaele brani tratti dal testo di Panizza seguita da passaggio fondamentale richiamato dal rela- Silipo , coordinatore della serata e tra i pro- sollecitazioni , interrogativi e riflessioni ela- tore il quale ha sottolineato l'importanza di motori dell'iniziativa , l'appuntamento con borate dal prof. Fiorita, docente presso pensare collettivamente superando quello Panizza giunge a conclusione di una serie di l'Università della Calabria che nel presentare che Panizza nel suo libro indica come solida- incontri svoltisi in collaborazione con gli il testo ha sottolineato come "il vero prota- rietà corta, cioè capacità di mutuo sostegno adulti di Azione cattolica dei gruppi parroc- gonista del libro sia l'Italia, il nostro Paese e la dei calabresi che però si esaurisce ben presto chali della forania nord ,i Santa Croce, Ma- sua gente. Un grande spaccato del nostro e si consuma nella filiera parentale delle ami- donna dei Cieli, Osservanza e Conventi che Paese, del coraggio di alcuni e delle reticenze cizie più strette e non diviene vera e indiffe- hanno sentito l'esigenza di approfondire nel di altri". renziata fratellanza. corso di precedenti incontri periodici le te- Una lettura attenta fatta, non con lo scopo Ida Bonapace 14 17 Giugno 2012 Un convegno promosso dal Movimento Apostolico in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie “Famiglia in movimento. Risorsa per la vita ecclesiale” Milano per il VII Incontro Luca - aiuterà sicuramente tutte Mondiale delle Famiglie ci quelle persone animati di buona vo- Asono state anche le famiglie lontà a condurre una vita conforme che vivono la spiritualità del Movi- alla fede abbracciata”. Una missione mento Apostolico, aggregazione ec- che il Movimento Apostolico, attra- clesiale di fedeli laici nata a Catanzaro verso l’esempio e la testimonianza e presente in vari paesi del mondo. della fondatrice e ispiratrice Maria Un stare insieme al successore del- Marino, cerca di portare avanti con l’Apostolo Pietro per rimarcare con una formazione costante e perma- grande fiducia che la famiglia “chiesa nente rivolta ai laici e non solo. domestica” è la cellula della chiesa e Ad intervenire ai lavori del conve- della società. gno anche l’assistente ecclesiastico Presso la Villa Sacro Cuore di Triug- del Movimento Apostolico della sede gio il Movimento Apostolico ha te- di Milano, don Carlo Pirotta, che ha nuto anche in un convegno sul tema: invitato tutte le famiglie ed i giovani “Famiglia in movimento. Risorsa per a portare con impegno responsabile la vita ecclesiale”. Un incontro seguito la missione di evangelizzazione. da Catanzaro e da più parti del Significativo anche il dialogo in mondo anche attraverso una diretta NetMeeting con Mons. Costantino Di streaming. Bruno, assistente ecclesiastico cen- La prolusione è stata dettata dalla trale del Movimento Apostolico, che presidente del Movimento, dott.ssa Apostolico, che in qualità anche di vicario epi- ha dialogato via web con tutti i pre- senti su domande inerenti al ruolo e alla mis- Cettina Marraffa, che nel salutare tutti i dele- scopale dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squil- gati delle sedi italiane ed estere presenti, ha sione della famiglia. lace, ha rivolto un filiale saluto a nome dei evidenziato l’importanza di riflettere sul dono Per l’occasione mondiale il Movimento Apo- presenti all’Arcivescovo Mons. Vincenzo Ber- della famiglia, presentando un video-docu- stolico è stato presente anche con uno stand in- mentario con le testimonianze dirette di alcune tolone. formativo presso la Fiera internazionale delle famiglie che vivono la spiritualità del Movi- Per don De Luca “fare missione significa famiglia, inserendosi nel volontariato a breve e mento Apostolico. partire dalla famiglia, dalla propria comunità lungo termine. La relazione centrale della giornata è stata te- parrocchiale, fino alla Chiesa universale, ricu- Significativa la Santa Messa presieduta da nuta da don Gesualdo De Luca, assistente ec- perando il senso di appartenenza a Cristo e Sua Santità Benedetto XVI presso l’aeroporto clesiastico regionale del Movimento alla sua Parola”. “Tutto ciò - ha detto don De di Bresso. Festa della famiglia a Pentone

er il settimo anno consecutivo, il ha continuato, questo scambio rie- “Gruppo Mamre” ha celebrato la sce e allora può diventare utile per PFesta della famiglia, organizzando un le coppie condividere con altre fa- convegno alla presenza del prof. Ezio Aceti, miglie le proprie difficoltà in una venuto per l’occasione da Lecco, e di Sua Ec- sorta di dinamica aiuto-aiuto”. E’ cellenza l’Arcivescovo della Diocesi di Catan- stata poi la volta del dott. Aceti, zaro - Squillace, Mons. Vincenzo Bertolone. Il esperto in psicologia evolutiva e “ Gruppo Mamre” si è formato ed opera da scolastica. Con il suo brio e la sua sette anni nella Parrocchia San Nicola di Bari. capacità di comunicazione, lo psi- Si tratta di circa dieci famiglie che, coordinate cologo è riuscito ad intrattenere da don Gaetano Rocca, hanno intrapreso un l’uditorio per più di un’ora, trac- ciando una differenza tra la fami- cammino di fede e, con determinazione, dedi- dando al naturale con occhi illuminati e privi glia di un tempo e quella moderna. Dalla sua cano le proprie energie a valorizzare e com- di pregiudizio. Dopo i saluti dell’Assessore analisi è emerso che la famiglia della società prendere in maniera profonda la società Sergio Rocca, intervenuto in rappresentanza globalizzata vive sull’onda dell’emozione, ha familiare, le sue dinamiche relazionali e le dell’Amministrazione Comunale, anche Sua tantissimi stimoli provenienti dal mondo cir- cause che, purtroppo, minano alle sue fonda- Eccellenza Vincenzo Bertolone, in visita per la costante, ma i modelli educativi sono molte- menta. prima volta a Pentone, ha voluto evidenziare plici e le relazioni precarie ed instabili. I Il convegno si è svolto presso il Salone adia- l’importanza di responsabilizzare i ragazzi. bambini e gli adolescenti oggi sono senz’altro cente il Santuario di Termine ed ha visto par- “Al rapido sviluppo economico e sociale degli più tecnologici, ma rischiano di essere poco tecipi numerose famiglie provenienti anche ultimi cinquant’anni, infatti, ha spiegato il Ve- autonomi ed essenzialmente soli. La soluzione dalle zone limitrofe. Teoboldo Guzzo ha mo- scovo, non ha fatto seguito una traditio di fede ai problemi familiari, secondo lo studioso, non derato i lavori dell’incontro e presentato al- e di valori. “ Viviamo in una società spesso è da rintracciarsi in un’esasperata nostalgia del l’uditorio gli ospiti della serata. Dopo i saluti passato. Ciò che è necessario è soprattutto ipocrita, ha continuato Sua Eccellenza, in cui di rito è intervenuto don Rocca. “ Se è vero che educare alla genitorialità, comprendere l’in- la verità è cangiante e la bugia espressione di i genitori aiutano i figli a crescere, ha ribadito fanzia come fase evolutiva, educare i propri intelligenza. Lo sforzo che bisogna fare è di il Parroco, a loro volta i figli possono rappre- figli all’autonomia e alla relazione con l’altro, creare dentro di noi abiti belli, capaci di for- sentare una preziosa occasione di cambia- favorire la vita comunitaria e soprattutto ri- mare un bambino ad essere intelligente ed au- mento per i genitori: un modo per uscire dalle scoprire il sacro ed il soprannaturale, guar- tonomo”. loro resistenze e rigidità”. “Non sempre però, Antonia Marino 15 17 Giugno 2012 Celebrato a Paola l’incontro regionale del Clero di Calabria RECUPERARE LA FRESCHEZZA E L’ENTUSIASMO DI ESSERE PRETI bbiamo bisogno di tessere la nostra vita con il filo della pre- «Aghiera. E di vivere ogni giorno senza avere paura di volerci bene! Possiamo anche sbagliare, perché nessuno é infallibile; siamo tutti fragili! Ma, la preghiera e l'amore fraterno ci solleveranno!». Sono le parole del Presidente della Conferenza Episcopale Cala- bra, mons. Vittorio Mondello, Arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, rivolte giovedì scorso dal Santuario di San Francesco di Paola al clero delle dodici diocesi di Cala- bria. Una giornata di grande fraternità sacer- dotale per celebrare insieme anche il 50° della proclamazione di San Francesco di Paola a Pa- trono principale della Calabria. La giornata, dopo la preghiera dell’ora media ed i saluti del padre provinciale dei Mi- nimi, padre Rocco Benvenuto, è stata intro- dotta dall’Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Berto- lone, delegato CEC per il clero e per la vita consacrata, che ha rimarcato l’importanza del- l’incontro regionale presentando il relatore mons. Luigi Bettazzi, classe 1923, vescovo emerito di Ivrea, uno degli ultimi “padri con- ciliari” italiani ancora in vita, che ha proposto una riflessione sul tema: “L’attualità del Con- cilio Vaticano II». Per Mons. Bettazzi il Concilio «è stato una grande grazia che il Signore ha fatto alla Chiesa del secolo ventesimo» con un rinnova- mento pastorale per l’evangelizzazione. Il pre- lato, raccontando la propria esperienza alla anche noi siamo mediatori, strumenti nelle stra missione? E quale? La risposta non è sem- luce anche dei vari documenti del Concilio con mani di Dio, perché la gente recuperi la bel- plice né tantomeno può essere scontata. Ma, le quattro costituzioni, ha ribadito con forza lezza e la gioia di appartenere a Dio». Il presi- certamente, non possiamo cedere allo scorag- che «in un mondo frammentario e in un'uma- dente dei Vescovi di Calabria ha poi rivolto e giamento che tante volte - a motivo sia dello nità individualista, la prima testimonianza e il risposto a tanti interrogativi. «Come non rico- stress, sia della stanchezza del ministero pa- primo impulso a cui è chiamata la comunità noscere, inoltre, nell’ambiguità del tempo di storale - rischia di prendere il sopravvento. E' cristiana è quello della comunione, della soli- Elia quella del nostro tempo e della nostra fondamentale - ha detto Mons. Mondello -, in- darietà e della pace». «Nella Chiesa - ha detto terra? Quanti idoli, fratelli miei, illudono oggi vece, ripensare spesso all’origine della nostra Bettazzi - il clero ha ancora un compito pres- il cuore del popolo calabrese! Quanti falsi pro- vocazione; recuperare la freschezza e l’entu- soché esclusivo nei confronti del popolo di feti ancora oggi pretendono di dare la “piog- siasmo dei primi giorni del nostro fiat e la gra- Dio». Secondo mons. Bettazzi «i cinquant'anni gia”, cioè un mondo di cose, e di garantire zia incomparabile della nostra Ordinazione; dall'inizio del Concilio possono diventare quella che pensano sia la felicità! Cosa fare - mantenere il cuore immerso nella presenza di un'opportunità per valutare quanto si è te- mi chiedo spesso - in questo contesto della vita Dio, senza mai perdere di vista il sogno che Lui muto di fare dopo l'inizio fiducioso e quindi e della nostra storia? Ha ancora un senso la no- ha su di noi: che riusciamo ad "essere santi", ed per ripartire con nuovo impegno e nuova fi- insieme "mediatori di santificazione». ducia per ridare vitalità alla Chiesa e all'uma- 21 GIUGNO 2012, ORE 16.00 Per Mons. Mondello «l’esperienza di Fran- nità». cesco, il ricordo del Concilio, l'attesa del'inizio Nell’omelia Mons. Vittorio Mondello, a NEL CENTRO CONGRESSI dell'Anno della fede ci chiedono di ripartire nome anche dei vescovi della regione, ha “PORTO RHOCA” con un impegno preciso: “diventare santi”. E espresso un paterno incoraggiamento al clero DI SQUILLACE LIDO, santi saremo, solo se vivremo l'esperienza del di Calabria esaltando la figura mistica di San distacco; solo se nessun idolo si approprierà Francesco da Paola. ALLA PRESENZA nemmeno di un piccolo frammento del nostro Rimarcando la figura di Elia proposta dalla DI MONS. ARCIVESCOVO, cuore. Ne sono convinto: l’orizzonte della san- liturgia del giorno, l’Arcivescovo Mondello ha CI SARÀ LA CHIUSURA tità, che il Vangelo ci propone, è alto; ma per ricordato ai presenti che «anche noi siamo in- questo abbiamo bisogno di situarci tutti den- viati a un “popolo”, che ha bisogno di una pa- DELL’ANNO tro due frontiere precise: la preghiera e la co- rola che smascheri la falsità e l’illusione degli PASTORALE DIOCESANO munione fraterna». idoli e che con tenerezza lo riporti al Dio; 16 17 Giugno 2012