UNIONE ARTIGIANI

01 gennaio 2015 - 31 dicembre 2015

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UNIONE ARTIGIANI

24/12/2015 La Provincia di Sondrio 10 Il punto Immobili in vendita «Serve una riflessione seria»

23/12/2015 Il Cittadino di Lodi 11 Per costruire il futuro servirà ancora la mano esperta dell'artigiano

22/12/2015 La Repubblica - Milano 13 GIORNO& NOTTE

18/12/2015 QN - Il Giorno - Brianza 15 Di qua o di là? «L'importante è il bene delle imprese»

17/12/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 16 Numeri, non potere: la Brianza del 2030 va costruita adesso

12/12/2015 Avvenire - Milano 18 Lavoro nero, numeri choc Gli irregolari sono almeno 6mila

10/12/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 19 Produzione e fatturato crescono Artigiani, il futuro è meno grigio

05/12/2015 QN - Il Giorno - Brianza 20 «Per una vera ripresa bisogna fare di più su tasse e credito»

03/12/2015 Libero - Nazionale 21 «Avere lavoratori di 75 anni affosserà le nostre aziende»

01/12/2015 QN - Il Giorno - Sondrio 23 Autorevole, attento e innovativo Un banchiere che ha fatto scuola

27/11/2015 Libero - Milano 24 Il via libera della Regione non c'è ma i taxi hanno alzato i prezzi

25/11/2015 Avvenire - Milano 25 Per l'Unione panificatori artigiani 20 anni di collaborazione con la Caritas

18/11/2015 Corriere della Sera - Milano 26 Car sharing, Twist getta la spugna «Spiacenti, ma il servizio è bloccato»

17/11/2015 Libero - Milano 27 Il giudice di pace assolve l'app di Uber I taxi: resta fuorilegge 14/11/2015 La Repubblica - Milano 28 GIORNO& NOTTE

12/11/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 31 Digital divide, la mappa della Brianza

11/11/2015 Libero - Nazionale 32 Ci sono 20 gradi ma è già ora di mettere le gomme da neve

10/11/2015 Giornale di Desio 34 «Siamo in una fase di lenta ripresa Meglio posticipare a gennaio...»

07/11/2015 QN - Il Giorno - Lodi 35 SANT'ANGELO Quale scuola scegliere? Se ne parla al Pandini

06/11/2015 QN - Il Giorno - Brianza 36 Da lunedì posteggi a pagamento al via gli abbonamenti per gli utenti

05/11/2015 Corriere della Sera - Milano 37 Il regalo di Expo: fatturato raddoppiato e azienda salva

29/10/2015 QN - Il Giorno - Nazionale 38 Festa degli Artigiani chiude in bellezza con la sfilata di moda

28/10/2015 Corriere della Sera - Milano 39 I settant'anni dell'Unione artigiani «Nel semestre segnali di ripresa»

27/10/2015 Corriere della Sera - Milano 40 Briciole di Expo

21/10/2015 Libero - Milano 41 Causa di Uber contro lo stop al servizio

15/10/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 42 Api e artigiani: «Imprese pronte ad accordi locali»

14/10/2015 QN - Il Giorno - Bergamo Brescia 43 Una mostra per ricordare Mario Cornali

10/10/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 44 La 35esima edizione da 100mila visitatori Si apre a altri comuni

08/10/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 45 Gli artigiani votano i padiglioni dell'Expo

07/10/2015 Libero - Nazionale 46 Ecuador e Israele promossi dagli artigiani 06/10/2015 Giornale di Desio 48 Record di visitatori appena sfiorato, fra gli stand quasi centomila presenze Nessuno ferma Expo Brianza 2015

05/10/2015 Il Giornale - Milano 49 day Gli assaggi della tradizione

02/10/2015 Espansione 50 La dolce risposta ai morsi della crisi

01/10/2015 Eco di Bergamo 53 Monaco a 60 anni A Pontida oggi addio a dom Ravizzoli

30/09/2015 QN - Il Giorno - Nazionale 54 Sindacati da una parte imprenditori dall'altra

29/09/2015 Giornale di Desio 55 Trentacinque anni e non sentirli «Expo Brianza» suona la carica e riparte dall' esposizione universale

26/09/2015 Libero - Milano 57 Numero unico taxi Debutto flop: solo 100 chiamate

24/09/2015 QN - Il Giorno - Milano 59 Artigiani e banche a confronto

23/09/2015 QN - Il Giorno - Brianza 60 La piccola Expo si è presentata nella grande Expo

22/09/2015 Giornale di Desio 61 Dalla Brianza al Mondo Expo compie 35 anni

17/09/2015 QN - Il Giorno - Brianza 62 In Brianza: un'Expo al quadrato

16/09/2015 Il Tempo - Nazionale 63 Renzi taglia Imu e Irap ai coltivatori

15/09/2015 QN - Il Giorno - Brianza 64 Fatturato e produzione: gli artigiani brianzoli provano a rialzare la testa

08/09/2015 Giornale di Carate 66 Unione Artigiani, tra i titolari stranieri il 41% e' africano

04/09/2015 QN - Il Giorno - Nazionale 67 Piccolo balzo in avanti delle imprese lodigiane Ma non chiamatela ripresa

03/09/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 68 Aziende: è la Brianza che cambia pelle Di servizi e sempre più "straniere" 02/09/2015 Libero - Milano 69 Guerra alla app di Uber Le auto bianche si tassano per pagare gli avvocati

31/08/2015 Corriere della Sera - Nazionale 70 L'estetica low cost*

26/08/2015 Libero - Milano 74 Parte il numero unico. I tassisti: rischio flop

24/08/2015 Corriere della Sera - Milano 75 Gli artigiani tornano in centro

18/08/2015 Corriere della Sera - Nazionale 77 PANE La crisi di pagnotte e «michette» Crolla il consumo, cresce lo spreco

08/08/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 81 Artigiancassa: servizio sui fidi in corso Italia

07/08/2015 QN - Il Giorno - Brianza 82 Expo Brianza, la fiera dell'artigianato già pronta al debutto in autunno

06/08/2015 Avvenire - Milano 83 Imprese artigiane: quasi 500 in più nel 2015

01/08/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 84 L'eredità artigiana più forte di tutto

30/07/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 85 Finito l'incubo del rating, ora garantisce Asconfidi

25/07/2015 Corriere della Sera - Milano 86 «Ncc, troppi vincoli» L'assist a Uber arriva dal governo

24/07/2015 QN - Il Giorno - Brianza 88 Credito: un super-rating per gli artigiani

23/07/2015 Corriere della Sera - Milano 89 Un impero fondato sulla manicure L'esplosione dell'artigianato cinese

10/07/2015 Libero - Nazionale 91 «La mano pubblica non aiuta i disoccupati»

08/07/2015 Libero - Nazionale 92 «Nessun aumento delle tasse per provare a salvare Atene»

03/07/2015 QN - Il Giorno - Milano 93 Reclamo pro-Uber Popdue ore di udienzae sentenza rimandata 02/07/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 94 «La Grecia spaventa Il rischio più grosso è di perdere fiducia»

01/07/2015 La Repubblica - Milano 95 GIORNO& NOTTE

29/06/2015 Il Cittadino di Lodi 98 La Lodi dei mercati:spazio commercialee di vita cittadina

25/06/2015 Avvenire - Milano 99 Moda e design. Nasce «So Italy» La qualità mette in rete sei imprese

24/06/2015 Avvenire - Milano 100 L'export è mobile Francia e Usa salvano la Brianza

19/06/2015 Settegiorni Magenta - Abbiategrasso 101 Incontri tra imprenditori per uscire dalla crisi

18/06/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 102 Mille artigiani spariti per la crisi in 3 anni

17/06/2015 La Prealpina - Nazionale 103 Con il Jobs Act crescono gli assunti

14/06/2015 QN - Il Giorno - Legnano 104 Jobs Act per le imprese Se ne parla domani al Leone da Perego

12/06/2015 QN - Il Giorno - Nazionale 105 Il mondo dell'artigianatolancia la sfida alle griffe

11/06/2015 Il Giornale - Milano 106 «Uber pop», il giudice disattiva l'applicazione

10/06/2015 Vivi Milano 107 APPUNTAMENTI

08/06/2015 La Repubblica - Milano 109 Pronta entro il 2016 rete di 100 telecamere contro I mezzi pesanti

04/06/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 111 Anche l'Unione sorride «Crescita fino al 6%»

30/05/2015 La Provincia di Sondrio 112 Pannello, canti e applausi nel ricordo dei Visconti Venosta

27/05/2015 Leggo - Milano 113 Il giudice blocca Uber Pop 27/05/2015 Il Sole 24 Ore 114 Taxi, il Tribunale blocca «Uber Pop» in tutta Italia

16/05/2015 Il Giornale - Milano 116 Carrubba nominato presidente del Piccolo Teatro

15/05/2015 Settegiorni Magenta - Abbiategrasso 117 Artigiani, la ricetta per uscire dalla crisi? Fare rete. In zona tre nuove opportunità

14/05/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 118 In 660 hanno cariche nelle imprese brianzole

13/05/2015 QN - Il Giorno - Legnano 119 Contabilità,web businesse marketing:nuovi valoriper artigiani

12/05/2015 Avvenire - Milano 120 Carrubba presidente

08/05/2015 Corriere della Sera - Milano 121 L'evento fa decollare le imprese artigiane: 300 in più nel 2015

07/05/2015 QN - Il Giorno - Varese 122 Tra gli artigiani dimezzata la cassa

06/05/2015 Vivi Milano 123 APPUNTAMENTI

01/05/2015 Gazzetta della Martesana 126 «Cambiare la tassa rifiuti ai negozi»

30/04/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 127 L'area fiera guarda al futuro «Sì al polo dell'innovazione»

29/04/2015 La Provincia Pavese - Nazionale 128 Unione Artigiani nuovo servizio contro le truffe

22/04/2015 Cronache del Garantista - Nazionale 129 La Camera di Commercio mette in riga i taxi per l'Expo

22/04/2015 Corriere della Sera - Milano 130 Taxi, blocco e corteo anti Uber «Tradita la Carta dei servizi»

18/04/2015 QN - Il Giorno - Lodi 132 In un volume i 40 anni di Artfidi

16/04/2015 Panorama 133 Ora i taxi fanno a gara per l'ultima «app» 15/04/2015 Vivi Milano 134 APPUNTAMENTI

09/04/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 136 Dal comitato ai promotori Ecco come nasce la Biennale

08/04/2015 QN - Il Giorno - Milano 137 Ridare ossigeno alle imprese? C'è l'avvocato «taglia-tasse»

04/04/2015 Il Cittadino di Monza e Brianza 138 Recupero crediti La crisi ora frena anche questo settore

02/04/2015 QN - Il Giorno - Lodi 139 La Provinciapensadi disfarsidi LodiInnova

31/03/2015 Libero - Milano 140 Lo sciopero dei mezzi blocca la metrò lilla e fa felice solo Uber

UNIONE ARTIGIANI

100 articoli 24/12/2015 diffusione:19123 Pag. 45 tiratura:25631 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Il punto Immobili in vendita «Serve una riflessione seria»

(f. bet.) «Non c'è più l'obbligo di dismettere delle proprietà per ragioni di bilancio, ma un ragionamento sul patrimonio va comunque fatto». Così il sindaco Alcide Molteni in consiglio comunale, lunedì sera, ha fatto il punto sul tema delle alienazioni di edifici comunali, già al centro di numerose discussioni in commissione e in aula. A sollevare la questione sono stati i consiglieri di minoranza Andrea Massera (Sondrio liberale) e Maurizio Piasini (Lega), prendendo spunto dalle spiegazioni degli assessori Gianpiero Busi e Michele Iannotti sulle novità contenute nella legge di stabilità. Con la revisione del patto di stabilità prevista nel provvedimento, infatti, gli enti locali avranno maggiori spazi di manovra sugli investimenti, e vincoli meno pesanti nella gestione delle spese che si sviluppano su più anni. Un elemento che secondo i gruppi di minoranza consentirà di rivedere una decisione molto contestata nei mesi scorsi, cioè l'aumento dello "sconto" sulle offerte per acquistare l'ex Provveditorato e l'ex mensa sociale del lungo Mallero, stabili che il Comune da tempo cerca di vendere, senza successo. «Visto che non c'è più l'emergenza di bilancio - ha detto Piasini - mi auguro che a gennaio sulle alienazioni vengano tolti i ribassi del 45% inseriti quest'estate. Sono stati inseriti per far fronte ad una situazione particolare, ora possiamo rivedere quel passaggio del regolamento». Senza dimenticare, ha ricordato Massera, che l'utilizzo delle alienazioni come fonte di finanziamento delle opere lascia molte incertezze sull'effettiva consistenza dei fondi a disposizione, visti i molti tentativi infruttuosi di cedere i due immobili. «Non c'è più un obbligo di vendere per ragioni di bilancio - ha replicato il sindaco -, ma il tema merita comunque una riflessione, perché gli edifici che non vengono utilizzati rischiano di creare dei problemi, con l'andare del tempo. Pensiamo all'esempio dell'ex macello, che prima della cessione all'Unione artigiani era rimasto in disuso per decenni e alla fine era in una situazione di degrado, oppure ad altri edifici che restano vuoti a lungo e diventano un problema per le zone circostanti». Secondo Molteni, insomma, anche con le nuove indicazioni sul bilancio servirà comunque «un ragionamento complessivo» sugli edifici di proprietà del Comune. Per l'ex Provveditorato e l'ex mensa sociale, comunque, fino a metà gennaio sarà valido l'incarico all'agenzia immobiliare cui il Comune ha affidato il nuovo tentativo di vendita, poi l'amministrazione valuterà il da farsi. Finora, si sa, nemmeno con la possibilità di offerte al ribasso fino al 45% del valore a base d'asta - cinque milioni per il palazzo di via Sauro, 1,5 per l'ex mensa - sono arrivate proposte di acquisto dei due stabili.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 10 23/12/2015 diffusione:16800 Pag. 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Unione Artigiani e Imprese, da settant'anni al fianco degli imprenditori con un occhio fisso alla crescita Per costruire il futuro servirà ancora la mano esperta dell'artigiano

L 'artigianato è innovazione. Le imprese artigiane italiane hanno sempre rappresentato il desiderio degli imprenditori di innovare, di creare un futuro migliore per se stessi e per la società. Ed è grazie a loro che l'Italia ha vissuto il boom economico, si è trasformata in un paese sviluppato ed è diventata una delle maggiori potenze economiche mondiali. In tutto questo tempo, l'Unione Artigiani e Imprese ha dato il suo sostegno al cambiamento, ma non si è limitata a questo. Insieme agli artigiani, è stata anche veicolo di trasmissione di una memoria senza la quale non si può guardare avanti. La nostra associazione, quindi, stimolata dai suoi soci e nel pieno dello spirito artigiano, sta guardando al futuro, mettendo in campo un percorso di cambiamento volto ad essere sempre più in sintonia con un mondo, quello dell'artigianato, in continua evoluzione. Nel frattempo, però, non vuole smarrire quella che è sempre stata la sua anima, ovvero il mantenimento dei valori che hanno stimolato lo sviluppo e hanno permesso, anche in anni di crisi, di rimanere fedeli alla propria vocazione. La vocazione al lavoro, declinata nelle virtù del sacrificio, dell'onestà, della qualità, della creatività e della volontà di buttare il cuore oltre l'ostacolo per tornare a crescere, sfruttando i momenti difficili come molla per diventare più forti. Di momenti difficili ce ne sono stati, soprattutto negli ultimi anni, molte imprese hanno sofferto la stretta sul credito, la mancanza di liquidità per le spese correnti e gli investimenti; hanno sofferto il peso fiscale e il calo dei consumi, ma forti dei propri valori, hanno tenuto duro, puntando sul valore del proprio lavoro sicuri che prima o poi la tempesta si sarebbe allontanata. Anche nella tempesta, l'Unione Artigiani e Imprese è sempre stata presente, l'Unione che da settant'anni sostiene il coraggio degli artigiani e che, in questo compleanno importante, non può esimersi dal fare una riflessione sul proprio futuro, soprattutto alla luce dell'ipotesi formulata dal Governo di sfoltire i corpi intermedi, sindacati e associazioni di categoria. Un'ipotesi che va contro l'idea di democrazia, che presuppone la presenza di corpi intermedi che facciano da tramite tra lo stato e i cittadini, come hanno riconosciuto alcune delle più importanti figure dell'economia, dell'impresa e della politica italiana, dall'economista Giulio Sapelli al presidente di Confindustria Giorgio Squinzi fino al presidente della Camera Laura Boldrini. L'importanza del ruolo delle associazioni di categoria sta anche nel loro valore mutualistico, che le vede come espressione di una società sana che guarda all reciprocità. Inoltre, non bisogna dimenticare che la nostra esistenza è garantita dalla Costituzione, che nell'articolo 39 sancisce la libertà dell'organizzazione sindacale. Una garanzia che, però, non è mai stata attuata in modo completo, e che si dovrebbe completare applicando i commi che registrano la personalità giuridica delle nostre associazioni. Non è un caso che Pierino Gorla, primo presidente, e i soci fondatori che il 6 settembre 1945 firmarono l'atto costitutivo, scelsero il nome di "Unione": invece di pensare all'eliminazione di alcune importanti realtà associative e sindacali, il paese dovrebbe guardare concretamente all'unione e alla collaborazione come valori indispensabili per tornare alla crescita. Già settant'anni fa i soci fondatori l'avevano capito: a loro, oggi, va la nostra gratitudine, perché con impegno e passione hanno dato avvio a un percorso che, nel corso dei decenni, ci ha permesso di raggiungere importanti traguardi, di affrontare i periodi più difficili, le proteste, ma anche di realizzare momenti celebrativi e di continuare a lavorare per il bene di un mondo, quello artigiano, che continua a rappresentare il buono dell'economia e della società, e che può nuovamente diventare il motore del rilancio di questo paese. Nicola

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 11 23/12/2015 diffusione:16800 Pag. 13 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Marini

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 12 22/12/2015 diffusione:130471 Pag. 20 Ed. Milano tiratura:211348 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

GIORNO& NOTTE

SCAFFALE CON GLI AUTORI - Adriano Bernareggi, "Cascine milanesi" (Meravigli). Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, ore 18.30. ARTE VERNICI - Francesco Merletti, "Settantadenari". Studio Museo Francesco Messina, via San Sisto 4/A, ore 18. Fino al 10/01/2016. VISITE GUIDATE - "La Maison du Roi 1690-1792", visita guidata alla mostra a cura di Gabriele Mandella. Palazzo del Senato - Archivio di Stato, via Senato 10, ore 16. Costo 7/4 euro. Prenotare al 3457190941. INIZIATIVE LIBRERIA - Libreria Jaca Book, sconto del 30% su tutti i libri per bambini fino al 30/12. Via Frua 11, dalle ore 9.30 alle 19.30. 0248561520. MOSTRE MERCATO - "Botteghe artigiane in piazza", oggetti in ferro, legno, vetro, ceramica, tessuto e lavorazioni dal vivo. Piazza Gramsci, dalle ore 9 alle 19. Info: www.unioneartigiani .it - "Villaggio delle meraviglie", doppia pista di pattinaggio, mercatino di Natale, attività dedicate a grandi e bambini. Giardini Pubblici "Indro Montanelli", corso Venezia, dalle ore 10 alle 21. 3289384798. - "Mercatino di Natale in Duomo", mercatino natalizio con 81 casette di legno con prodotti tipici della tradizione natalizia di tutte le regioni italiane. Nelle vie intorno al perimetro del Duomo, dalle ore 9 alle 21. - "Darsena Christmas Village", la Darsena si trasforma in una vera e propria "Isola Natalizia", i bambini possono vivere l'emozione di percorrere "Il Bosco delle Fiabe" e visitare la Casa di Babbo Natale, una pista di pattinaggio e il tradizionale mercatino di Natale. Darsena, piazza Ventiquattro Maggio, dalle ore 15 alle 22. (nella foto la Darsena in versione natalizia) - "Natale al Villaggio di Campagna Amica", mercatino di prodotti alimentari di aziende agricole della Sicilia, Basilicata, Liguria, e Lombardia. Piazza Città di Lombardia, dalle ore 9 alle 18. - "Banco di Garabombo", mercato del commercio equo e solidale, organizzato da Chico Mendes Altromercato. Piazzale di via Mario Pagano, dalle ore 9 alle 20. 0254107745. - "Riciclone", mercatino del nuovo e usato. Museo Martinitt e Stelline, corso Magenta 57, dalle ore 10.30 alle 18.30. 0243006524. - "Mercatino del Gusto a City Life", 23 casette, con prodotti alimentari. Piazza Tre Torri - ingresso da piazza Giulio Cesare, dalle ore 11 alle 20. - "Mercatino di Natale", abbigliamento e attrezzature sci, snowboard, accessori. Showroom, via Leopardi 2, dalle ore 15.30 alle 19. 0245487544. - "Mercatino di Natale", tradizionale mercatino del trentino con prodotti tipici, speciali eventi, artigianato e tante sorprese. Centro Commerciale Piazza Portello, via Grosotto 7, dalle ore 08.30 alle 21. 0233005170. - "Mercato Agricolo della Cuccagna", mercato agricolo. Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, dalle ore 15.30 alle 20. 0283421007. - "Il Buono in Tavola", mercatino di prodotti enogastronomici lombardi. Piazza Sant'Eustorgio, dalle ore 11 alle 18.30.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 13 22/12/2015 diffusione:130471 Pag. 20 Ed. Milano tiratura:211348 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

3477264448 - "Mercatino agricolo biologico", frutta, verdura, uova, farina, pasta, passata, i sali aromatici. La Casa di Alex, via Moncalieri 5, dalle ore 15 alle 18.30. SPORT "Gae Aulenti on Ice", pista di pattinaggio su ghiaccio con noleggio pattini e insegnanti per bambini. Piazza Gae Aulenti, dalle ore 10 alle 24. INCONTRI ASTRONOMIA - "Natale sotto le stelle", con Andrea Bernardinello. Planetario, corso Venezia 57, ore 21. Ingresso 5/3 euro. 0288463340. CULTURA E SOCIETA' - "Giovanna d'Arco 150 anni dopo", con Emilio Sala per il ciclo "Poliedrico Itinerario tra avanguardie e tradizioni" organizzato dall'Associazione Elda Cerchiari Necchi e dall'Orchestra Verdi. M.A.C., piazza Tito Lucrezio Caro 1, ore 18.30. BAMBINI LABORATORI - "Caro Babbo Natale", lettura animata e laboratorio creativo, da 5 a 10 anni. Biblioteca Baggio, via Pistoia 10, ore 16. 0288465804. MUSICA CLASSICA - South Carolina Gospel Singers, musica gospel. Teatro Gallera, piazza San Magno, Legnano, ore 21. Ingresso 29/24 euro. 0331594093. JAZZ POP ROCK - Claudia Messeri. The Club, corso Garibaldi 97, ore 23. Ingresso 15 euro. 3480407434. - Paul dopo I Beatles, tributo a Paul Mc Cart Cartney. Gelateria della Musica, via Lomazzo 28, ore 21.30. Info: www.lagelateriadellamusica.it - Jazz Group di Mario Rusca. In piazza Duomo dalle finestre del Palazzo del Comune, ore 18. - Rewind. Club Haus 80's, via Valtellina 21, ore 21. Ingresso 15 euro. 3463537557. - Omar Pedrini. Fondazione Poliambulanza, via Bissolati 57, Brescia, ore 15. 0258310655. IN SCENA TEATRO - "Racconti di Natale", voce, testo e regia di Vincenzo Costantino Cinaski, Meli Morcone (pianoforte), Raffaele Kohler (tromba). Teatro della Contraddizione, via della Braida 6, ore 20.45. Ingresso 12 euro. 025462155. (Nella foto Vincenzo Costantino Cinaski) - "Rapunzel il Musical", regia di Maurizio Colombi, con Lorella Cuccarini, Alessandra Ferrari, Giulio Maria Corso. Teatro degli Arcimboldi, viale dell'Innovazione 20, ore 21. Ingresso 52,50/15 euro più prevendita. 02641142200. CINEMA RASSEGNE - "Foglie del Tibet", regia di Bari Pearlman, per il ciclo "Natale in Tibet". Museo Interattivo del Cinema, viale Fulvio Testi 121, ore 17. Ingresso 5,50/4 euro. 0287242114.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 14 18/12/2015 diffusione:25454 Pag. 5 Ed. Brianza tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato ARTIGIANI CON DUE ANIME Di qua o di là? «L'importante è il bene delle imprese»

SUL TERRITORIO ci sono soprattutto la Confartigianato (70% di associati in Brianza, 30% su Milano) e l'Unione Artigiani (80% di associati meneghini e 20% nella provincia di Monza). La prima nasce in Brianza e poi si allarga a Milano, la seconda ha invece fatto un percorso inverso. Entrambe comunque hanno già nel loro nome «Milano Monza e Brianza». E se poi le percentuali associative fanno intendere dove potrebbe «battere il cuore» di ciascuna nel caso in cui la Camera di commercio brianzola fosse chiamata a scegliere con chi aggregarsi «non bisogna fare l'errore di effettuare scelte di pancia», spiega il segretario dell'Unione Artigiani, Marco Accornero che «propone un business plan per capire cosa convenga alle imprese». Interesse delle aziende che è al primo posto anche per Confartigianato, presieduta da Gianni Barzaghi, nel caso non fosse possibile per la Camera restare autonoma.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 15 17/12/2015 Pag. 48 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Numeri, non potere: la Brianza del 2030 va costruita adesso

Settant'anni è un tempo in cui si fanno bilanci, ma l'allungarsi delle aspettative di vita permette anche di continuare a guardare al futuro. Vale per le persone, ma anche per molte associazioni sorte dopo la Liberazione nel 1945 e che concludono un anno di festeggiamenti e definizione delle prospettive. Accade - lo raccontiamo in queste pagine - per APA Confartigianato, e per l'Unione Artigiani di Milano, Monza e Brianza, il cui segretario generale Marco Accornero parla al Cittadino di questi primi 70 anni. Segretario, come arriva a questa scadenza l'Unione e come guarda ai prossimi 70? In un contesto che resta molto sfidante, abbiamo la grande forza di chi ha saputo cambiare. In fondo la risorsa principale della quale ci mettiamo al servizio come associazione è l'adattabilità dei nostri artigiani.Siamo nati dopo il fascismo, sostituendo in un contesto democratico le vecchie corporazioni. Abbiamo accompagnato i nostri associati durante momenti di grave crisi, penso a quella degli anni Settanta ma soprattutto a questi anni durissimi. Gente che ha saputo cambiare prodotto, modo di lavorare, volto della propria azienda: il nostro vero scopo è difendere e aiutare questa capacità unica che non è solo economica ma anche culturale e sociale. Il 2015 è un anno nato sotto auspici positivi, ma visto dal fondo sembra una promessa non mantenuta. I vostri numeri cosa dicono? Che ha smesso di piovere, ma non c'è ancora il sole. Tantissimi dei segni meno hanno lasciato il posto al più: occupazione, fatturati, export. Però da anni di -3, -4, siamo a + zero virgola: di questo passo anche in zone che "tirano", come quelle di Milano e Brianza, ci vogliono decenni per tornare ai livelli pre-crisi. E non possiamo permettercelo. Che priorità vedete per la vostra azione e nelle richieste alle istituzioni? Ci sono stati alcuni passaggi favorevoli, penso soprattutto alla riforma del lavoro. Segnali attesi da tempo, che però vanno completati con maggiore decisione. Nel campo della burocrazia e del fisco, invece, siamo ancora indietro: troppi lacci, troppe rendite di posizione, troppe situazioni in cui chi fa impresa, specie se piccolo, si sente costantemente ostacolato, fermato, impedito. Quanto ha contato, in questi anni di crisi, per gli artigiani non avere più una moneta nazionale? Li ha esposti a produzioni a minor costo, e alla concorrenza di chi può esternalizzare il lavoro? Credo che la maggior parte dei nostri iscritti pensi che quando c'era la lira era meglio. Io cerco di guardare tutti i fattori: non so quanto avremmo potuto sostenere il rifinanziamento del nostro enorme debito pubblico con la nostra moneta. Di certo l'ingresso nella moneta ci ha esposto molto di più. Il vostro "compleanno" cade in un momento di profonda ridiscussione istituzionale che investe il territorio brianzolo. Voi per natura vi muovete sull'asse Milano- Monza-Brianza. Che posizione avete sul ridisegno del territorio, che sta impegnando tanto le associazioni private quanto gli enti pubblici? Fino a qui ho visto un dibattito che raramente ha valicato i confini degli interessi particolari in campo. Come ricordava, importanti attori come Confindustria hanno fatto una scelta chiara e legittima, e cioè la fusione con Assolombarda. Le categorie sindacali propendono per un altro assetto, la Camera di Commercio sta discutendo sul suo futuro. Quel che serve a livello di sistema è una riflessione sugli obiettivi strategici, e soprattutto sui numeri. I confini dell'area vasta, l'organizzazione di infrastrutture, sanità e trasporti, le deleghe e le competenze, ma soprattutto le risorse, vanno decisi a un tavolo chiaro, e soprattutto in base ai numeri, non in base a possibili vantaggi in termini di incarichi o possibilità di potere. E i numeri cosa dicono?

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 16 17/12/2015 Pag. 48 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Monza deve stare con Milano o no? Se guardiamo ai flussi, agli scambi, ai volumi di affari, Milano è una direttrice non paragonabile rispetto al resto. Ma posizionare Monza col capoluogo di regione comporta anche scelte politiche nel medio periodo conseguenti sul ruolo dell'area di qui ai prossimi 15 anni. Per questo insisto: è una scelta da fare con tutti gli enti, a cominciare dalla rappresentanza parlamentare espressa dal territorio. Altrimenti il rischio è di ripetere esperienze faticose come quelle della provincia di Monza e Brianza, nata con grandi sforzi e aspettative che, dopo questi anni, è difficile valutare positivamente.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 17 12/12/2015 diffusione:83470 Pag. 3 Ed. Milano tiratura:114692 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Lodigiano. Lavoro nero, numeri choc Gli irregolari sono almeno 6mila Il più colpito è il settore delle costruzioni, seguono i servizi alla persona, i trasporti, i servizi di alloggio e ristorazione GIACINTO BOSONI

Sono come ombre invisibili che vivono e lavorano in condizioni di irregolarità. I lavoratori "in nero" crescono nel Lodigiano e a confermatlo sono i dati presentati nella sede di Confartigianato Imprese della Provincia di Lodi. Così nel Lodigiano si stimano seimila lavoratori non regolari e le aziende potenzialmente vittime dell'abusivismo e della concorrenza sleale di falsi artigiani sono più di quattromila. Il più colpito è il settore delle costruzioni con 2.644 ditte, seguono i servizi alla persona con 728 aziende, i trasporti e il magazzinaggio con 347 ditte colpite e poi 126 attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Questo nonostazione un'azione investigativa da parte delle forze dell'ordine sul territorio provinciale che ha permesso il sequestro di merci contraffatte per un valore che supera i quattro milioni di euro. Per il segretario generale di Confartigianato Imprese della provincia Vittorio Boselli un ruolo importante ha lo "Sportello Abusivismo" attivato un anno fa da Confartigianato: attraverso una e-mail ( [email protected] ) chiunque può segnalare i casi di artigiani abusivi di cui viene a conoscenza. «A questa casella di posta elettronica - spiega Boselli - possono essere indirizzate le segnalazioni, sulle quali poi Confartigianato si attiva con una comunicazione al diretto interessato (l'abusivo, ndr) . Le segnalazioni devono essere circostanziate, cioè contenere tutti gli elementi utili a identificare il caso ma non vogliamo fare una caccia alle streghe. Garantiamo poi l'anonimato di chi ci invia le segnalazioni, assicurando comunque la massima serietà nel vagliare i singoli casi». L'obiettivo dei prossimi mesi, sottolinea ancora Boselli, «sarà consolidare la rete di collaborazione con le forze dell'ordine, perché lo Sportello non vuole certo sostituirsi a queste, ma ha l'ambizione di rappresentare un valido supporto alla loro attività». Lamentele e diverse le segnalazioni in diversi comuni, tra cui Lodi Vecchio. «Alcuni nostri associati ci hanno segnalato fenomeni di abusivismo sia nel campo dell'autoriparazione sia in quello di parrucchieri ed estetisti - spiega Mauro Sangalli dell'Unione artigiani - e abbiamo chiesto un incontro all'amministrazione con l'intento di aiutare le imprese costrette a confrontarsi con competitor illegali». Foto: Nel lodigiano è boom per il lavoro nero

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 18 10/12/2015 Pag. 53 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Produzione e fatturato crescono Artigiani, il futuro è meno grigio luca scarpetta

Produzione e fatturato ancora con segno positivo e gli artigiani brianzoli guardano al futuro con maggiore fiducia. È quanto emerge dalla Analisi congiunturale trimestrale dell'Artigianato manifatturiero in Brianza (terzo trimestre 2015), realizzata dall'Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con le Associazioni provinciali dell'Artigianato e dei Lavoratori della Brianza. Il terzo trimestre 2015, dunque, conferma i segnali di miglioramento già registrati nella precedente congiuntura, con aspettative di miglioramento soprattutto su produzione e domanda estera, che nel trimestre in esame continua a trainare gli ordini totali. Restano negative, invece, le previsioni sull'andamento degli ordini interni, ma anche sul mercato del lavoro permangono incertezze. Analizzando i dati nello specifico, la produzione registra una variazione tendenziale di +1,2% rispetto al terzo trimestre 2014 e una variazione congiunturale pari a +0,3% rispetto al secondo trimestre 2015. Tiene anche il fatturato sia sul fronte tendenziale, che a livello congiunturale, registrando rispettivamente +0,3% rispetto al terzo trimestre dello scorso anno e +0,1% rispetto al secondo trimestre 2015. Appare, invece, in controtendenza la situazione occupazionale: il saldo percentuale tra entrate ed uscite nel mondo del lavoro torna negativo (-0,7%), risultato della differenza tra un tasso di ingresso pari a 1,8% e un tasso d'uscita di 2,5%, in aumento rispetto allo scorso trimestre. Diminuisce invece la quota di imprese artigiane che ha fatto ricorso alla cassa integrazione: dal 7,4% del secondo trimestre 2015 al 3,7% dell'attuale. «Ci aspettavamo un consolidamento dei segnali positivi - commentato Gianni Barzaghi, membro di giunta della Camera di commercio MB - Bisogna però prendere atto di un rallentamento da parte dei mercati, in particolare sul fronte interno, che ha inciso sul comparto. Questa situazione si riflette sulle aspettative degli artigiani per il futuro che, se restano più caute sul fronte interno, contano invece molto sulla domanda estera e sulla produzione in miglioramento». Ha aggiunto Walter Mariani, membro della giunta dell'ente camerale: «In un momento di cambiamento è giusto ricordare l'importanza di tutte quelle iniziative a sostegno delle pmi, in particolare artigiane: penso al peso delle troppe tasse, alla stretta creditizia e a quella dei consumi, che va di pari passo con la stabilità del mercato del lavoro. Se è vero che le aspettative degli artigiani sono in miglioramento, ora più di prima, servono accordi e programmi a sostegno degli imprenditori e del lavoro per cercare di superare il gap di competitività che si è creato in questi anni e costruire insieme una solida ripresa». •

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 19 05/12/2015 diffusione:25454 Pag. 5 Ed. Brianza tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato I COMMENTI «Per una vera ripresa bisogna fare di più su tasse e credito»

BENE, ma si può fare meglio soprattutto attuando politiche a favore delle piccole imprese. Questo in sintesi il pensioero dei presidenti delle associazioni di categoria degli artigiani. «Ci aspettavamo un consolidamento dei segnali positivi - spiega Gianni Barzaghi presidente di Apa Confartigianato -. Bisogna però prendere atto di un rallentamento da parte dei mercati, in particolare sul fronte interno, che ha inciso sul comparto. Questa situazione si riflette sulle aspettative degli artigiani per il futuro che, se restano più caute sul fronte interno, contano invece molto sulla domanda estera e sulla produzione in miglioramento». «In un momento di cambiamento, è giusto ricordare l'importanza di tutte quelle iniziative a sostegno delle piccole e medie imprese, in particolare artigiane, che ancora non hanno a disposizione tutti gli strumenti per affrontare il post-crisi - ha detto Walter Mariani, presidente dell'Unione Artigiani -. Penso al peso delle troppe tasse alla stretta creditizia e a quella dei consumi, che va di pari passo con la stabilità del mercato del lavoro. Se è vero che le aspettative degli artigiani sono in miglioramento, ora più di prima, servono accordi e programmi a sostegno degli imprenditori e del lavoro per cercare di superare il gap di competitività che si è creato in questi anni e costruire insieme una solida ripresa».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 20 03/12/2015 diffusione:28583 Pag. 8 tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato ::: I NOSTRI SOLDI L'emergenza sulle pensioni dei trentenni «Avere lavoratori di 75 anni affosserà le nostre aziende» Artigiani e sindacati per una volta d'accordo: «Malattie, assenze e minor produttività sarebbero costi insostenibili. E le nuove generazioni finirebbero per essere tagliate fuori» DINO BONDAVALLI

La beffa più grande è senza dubbio quella ai danni dei lavoratori, che saranno costretti a rimanere in azienda anche fino ai 75 anni per poi ritrovarsi con una pensione comunque molto più bassa di quelle attuali. Ma la fotografia dell'Italia del futuro tracciata dal presidente dell'Inps Tito Boeri, che l'altro giorno ha detto senza mezzi termini che la sostenibilità del sistema previdenziale italiano si basa sul sacrificio dei trentenni di oggi, fa molta paura anche alle aziende. Se da un lato la prospettiva di dove rinviare il pensionamento e riuscire a tenersi il lavoro fino ai 75 anni rappresenta una sfida non propria alla portata di tutti, dall'altro c'è il rischio che una percentuale sempre più alta di lavoratori over 70 si trasformi in una zavorra insostenibile per il sistema produttivo italiano. Posto che l'esperienza rappresenta sicuramente un valore aggiunto, «è innegabile che, non per cattiva volontà, ma per un semplice fattore fisiologico, la produttività di ognuno di noi cali nel tempo, sia per fatica fisica sia per la difficoltà di adattarsi alle nuove tecnologie», commenta infatti Marco Accornero, segretario generale dell'Unione artigiani della Provincia di Milano. Il riferimento è a una serie di aspetti che è difficile non considerare di fronte a un cambiamento di questo genere. Ci sono i dati oggettivi, che evidenziano un aumento delle assenze per malattia e una crescita dell'incidenza delle patologie professionali nei lavoratori di età più avanzata. Secondo un recente studio della Cgia di Mestre, che ha preso in considerazione i giorni persi per malattia dai lavoratori italiani, un over 60 fa in media il doppio delle assenze per malattia nell'arco di un anno rispetto a un under 40. Se per i più giovani, fino a 29 anni, il numero medio di giorni persi è pari a 13,2, la quota sale a 14,9 nella fascia di età tra i 30 e i 39 anni e raggiunge il valore massimo di 27,4 giorni di assenza al di sopra dei 60 anni. Un trend destinato a crescere ulteriormente con l'avanzare dell'età. Basti pensare, che secondo i dati contenuti nell'ultimo Rapporto Istat, l'incidenza delle malattie croniche si ferma al 4,7% nella popolazione tra i 35 e 44 anni e al 9,6% nella popolazione tra i 45 e 54 anni, per poi aumentare progressivamente fino a quota 31,7% tra i 65 e 69 anni, al 38,5% tra i 70 e 74 anni e al 53% tra gli over 75. Ma ci sono anche le incognite: finora la produttività degli ultrasettantenni nell'ambito lavorativo non è infatti stata misurata. Al momento i lavoratori in questa fascia di età rappresentano un'eccezione e non una regola. Testarla sul campo rischia di essere devastante. «Verso fine carriera i lavoratori costano di più e in genere sono produttivamente meno efficaci», spiega Accornero. «Il fatto che le aziende dovranno tenere lavoratori meno produttivi, sapendo che lasciarli a casa significherebbe quasi certamente condannarli alla disoccupazione, rischia di diventare un problema enorme da gestire, tanto più che ci si troverebbe nella situazione paradossale di colleghi più giovani e produttivi che magari lavorano di più e guadagnano di meno». Non basta. «Scelte di questo genere sconvolgono sia la vita delle persone sia l'organizzazione aziendale», sottolinea Danilo Galvagni, segretario generale della Cisl di Milano. «Si pensi ad esempio a un lavoratore edile che non ha più i requisitiper andare su un'impalcatura: cosa fa l'azienda? E che ne sarà dei lavoratori anziani con malattie professionali? Mi pare si stia andando nella direzione giusta per creare una bomba sociale ed enormi problemi di carattere sanitario». Quanto alle nuove generazioni, che con il loro ingresso nel mondo del lavoro dovrebbero garantire l'iniezione di quelle nuove

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 21 03/12/2015 diffusione:28583 Pag. 8 tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

professionalità destinate a nascere a un ritmo sempre più rapido e, al tempo stesso, puntellare l'equilibrio del sistema previdenziale grazie al versamento di contributi che già oggi sono i più alti in percentuale sul reddito - tra i Paesi Ocse, il quadro non è certo migliore. «Le prospettive sono drammatiche», ammette Galvagni. «Visto che le aziende stanno dimostrando di dare valore all'esperienza, come confermano i dati sulle assunzioni degli over 50, quello che servirebbe è un ponte generazionale che consenta di affiancare giovani e anziani, non un sistema che crei competizione sui posti impedendo agli anziani di andare in pensione». La soluzione? «Comprendiamo la necessità della tenuta dei conti pubblici, ma bisogna trovare delle formule per consentire alle persone usurate di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro», conclude Accornero. Foto: Nuove conferme all'allarme lanciato dal presidente dell'Inps, Tito Boeri: «I trentenni resteranno al lavoro fino a 75 anni» [Ansa]

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 22 01/12/2015 diffusione:25454 Pag. 3 Ed. Sondrio tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Autorevole, attento e innovativo Un banchiere che ha fatto scuola Il ricordo di Abi e delle categorie produttive della provincia SUSANNA ZAMBON

- SONDRIO - MESSAGGI di cordoglio per il presidente onorario della Banca Popolare di Sondrio Piero Melazzini, scomparso nella notte tra domenica e lunedì all'età di 84 anni, arrivano da tutta la provincia e non solo. Tra i primi a ricordare la storica figura dell'istituto di piazza Garibaldi Antonio Patuelli, presidente dell'Associazione bancaria italiana, che recentemente era stato ospite di un incontro nella sala Besta sulla crisi economica. «Ricordo in particolare l'autorevolezza, le competenze professionali, le sensibilità culturali e gli alti valori etici del banchiere di Sondrio - afferma Patuelli - che ha saputo brillantemente interpretare i principi della cooperazione nel mondo del credito». L'apprezzamento per Melazzini arriva anche dai rappresentanti delle categorie economiche provinciali. Loretta Credaro, presidente dell'Unione commercio turismo e servizi e componente del Consiglio della Bps, lo ricorda con affetto: «E' finita un'epoca. È stato il primo grande banchiere che abbiamo avuto in Valtellina, ma grande anche a livello nazionale. Ha fatto diventare l'istituto quello che è oggi. Lo ricordo come una persona di rigore, che incuteva quasi un timore reverenziale. Si ricordava di chiunque incontrava anche solo una volta. È senza dubbio una figura che mancherà, e anche i dipendenti della banca che non avevano uno stretto rapporto con lui ne sentiranno la mancanza. Ha lasciato un segno in tutti coloro che l'hanno conosciuto». «Onore a Melazzini, una persona che ha trasformato una banca da locale a nazionale, e partendo dalla gavetta - il ricordo di Gionni Gritti, presidente dell'Unione artigiani -. Lascia un segno che, ne sono certo, rimarrà in tante persone». Pensiero condiviso anche da Emanuele Bertolini, presidente della Camera di commercio di Sondrio: «Piero Melazzini lascia un segno indelebile nella storia della nostra provincia. Oggi perdiamo una figura di altissima statura, morale, umana e professionale. Dovremo essere capaci di conservarne il ricordo, l'esempio, in momenti tanto delicati per il futuro della nostra terra. La dedizione al lavoro, tra cui mi piace ricordare la proverbiale puntualità, il senso di responsabilità, la capacità di vedere lontano, di immaginare con concretezza gli obiettivi di crescita». COMPETENZA ED ETICA "Ricordo in particolare l'autorevolezza le competenze professionali e le sensibilità culturali Antonio Patuelli PUNTUALITÀ E DEDIZIONE "Perdiamo una figura di altissima statura morale e professionale, un uomo capace di guardare lontano Emanuele Bertolini

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 23 27/11/2015 diffusione:28583 Pag. 33,37 Ed. Milano tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Taxi all'uscita di Malpensa [Ftg] La sorpresa del dopo-Expo Il via libera della Regione non c'è ma i taxi hanno alzato i prezzi Già scattati i rincari nella tratta per Malpensa: 95 euro per una corsa. La rabbia dei consumatori NICOLETTA ORLANDI POSTI

Cinque euro in più per andare e tornare da Malpensa. Alcuni tassisti di Varese hanno pensato bene di aumentare le tariffe per l'aeroporto a 95 euro senza che Regione Lombardia e la Conferenza aeroportuale avessero deliberato formalmente un aumento in tal senso. Il che, ovviamente, ha portato Federconsumatori Lombardia a chiedere un intervento preciso e sanzionatorio nei confronti dell'abuso. Abuso che è stato segnalato nell'ultima riunione della Conferenza Servizio Taxi del Bacino A e r o p o r tu a le Lombardo da Unica Fil-Cgil. «Stiamo parlando di un servizio a tariffa amministrativa», tuona ilpresidente Giovanni Maggiolo, «ed è inconcepibile che alcuni operatori decidano di cambiare le tariffe autonomamente». «Si tratta di alcuni tassisti aderenti a Federtaxi e Consorzio Taxi Malpensa», spiega Pietro Gagliardi, responsabile Taxi Unione artigiani provincia di Milano, «che si sono presi la libertà di interpretare in maniera sbagliata la delibera del 2013 che autorizzava gli aumenti nel 2014, ma che di fatto li congelava fino a tutto il periodo di Expo per agevolare i clienti. Loro invece hanno pensato che a partire dal 1 novembre 2015 si potessero applicare le nuove tariffe anche senza una delibera». E così in questi giorni ci sono stati passeggeri caricati da Milano per Malpensa che hanno pagato i 90 euro stabiliti, e anche meno; mentre altri taxi di Varese caricavano sempre a Milano per Malpensa chiedendo per la corsa 95 euro e anche di più. La cosa grave, denuncia Gianmario Mocera, presidente di Fedeconsumatori Lombardia, «è che la decisione di passare ad altra tariffa è stata condivisa e appoggiata dalla Provincia di Varese che ha autorizzato, si presume, l'uso del proprio logo a sostegno dell'aumento reclamizzato in un volantino distribuito a Malpensa. Ciò è molto grave - sostiene Mocera - stante, come ricordato sopra, la mancanza di un'approvazione formale a livello regionale». A dimostrazione del fatto, fa notare Maggiolo, che «il bacino regionale così come è concepito non funziona, è troppo ampio. Stiamo parlando», spiega, «di 45 Comuni diversi: Milano non può essere equiparato a Varese e la Regione non ha i mezzi amministrativi per controllare». Mocera chiede un intervento sansonatori per quanti hanno violato la legge regionale, «Ma chi controlla?», chiede provocatoriamente il delegato Uiltrasporti Silla Mattiazzi. A giorni, comunque, Regione Lombardia delibererà gli aumenti già previsti anche se, Mocera non è sicuro che tutti i tassisti applicheranno le nuove tariffe. «Attraverso la visita di alcuni blog», spiega, «registro che la posizione di diversi tassisti milanesi sarebbe quella di non avviare incrementi dei costi per il passeggero anzi di procedere a delle riduzioni, anche per recuperare lavoro in un momento di crisi. Sarebbe opportuno ed anche il consumatore ringrazierebbe».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 24 25/11/2015 diffusione:83470 Pag. 3 Ed. Milano tiratura:114692 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Brescia. Per l'Unione panificatori artigiani 20 anni di collaborazione con la Caritas (C. Guerr.)

Un rapporto che cresce e si rafforza nel tempo. Quest'anno ricorre il ventennale di collaborazione tra la Caritas diocesana di Brescia (diretta dal diacono Giorgio Cotelli) e l'Unione panificatori artigiani della Provincia di Brescia (ora presieduta da Ruggero Guagni), aderente a Confartigianato di Brescia. Una collaborazione che si è fatta "lievito di pane", considerando le numerose opere-segno che hanno preso vita a partire da quanto raccolto nella Giornata del pane (prima domenica di Avvento): dalla ricostruzione del panificio Klas di Sarajevo (1995) all'avvio della Mensa Menni (2000), dal progetto "Panificadora comunitaria" della diocesi di Balsas in Brasile (2005) alla costituzione del Fondo Briciole lucenti (2010), fino al progetto "Sostegno all'occupazione" (2014). Anche la Giornata del Pane 2015 - in programma domenica prossima, con il coinvolgimento di circa 200 panificatori - si inserisce nel solco dell'esperienza dei venti anni: quanto raccolto sarà lievito di una delle opere-segno dell'Anno della Misericordia - che sarà ufficializzata a breve - e sarà presentata tra le iniziative dell'Anno giubilare della Diocesi di Brescia. I volontari della parrocchia confezionano il pane in sacchetti, messi a disposizione dall'Unione panificatori artigiani; il pane sarà distribuito durante le celebrazioni eucaristiche e saranno raccolte le offerte secondo le modalità individuate da ogni parrocchia. Con la Giornata del pane, inoltre, entrerà nel vivo la proposta dell'Avvento di Carità, "Lievito di Pane", della Caritas diocesana.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 25 18/11/2015 diffusione:186527 Pag. 9 Ed. Milano tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Car sharing, Twist getta la spugna «Spiacenti, ma il servizio è bloccato» La società: stop temporaneo. Uberpop, giudice dà ragione al conducente: è polemica Giacomo Valtolina

Dopo il debutto a maggio 2014 con 80 Volkswagen Up, il «rosso» era iniziato già dal primo esercizio. Bilancio chiuso con un passivo di 16 mila euro, aggravato, all'inizio del 2015, da una lunga serie atti vandalici (500 effrazioni per rubare i computer di bordo Samsung Galaxy) per altri 300 mila euro tra danni effettivi e mancati introiti. Prologo dell'annuncio arrivato ieri sul sito Internet di Twist, il car sharing della famiglia Guaitamacchi: «Con grande dispiacere interrompiamo momentaneamente il servizio». Le 500 Volkswagen Up celesti restano ferme per la città e davanti alla sede del gruppo vicino a via Manin. L'assessore Pierfrancesco Maran, promotore della mobilità in sharing, esprime «rammarico», auspicando che la società «possa superare questo momento di difficoltà e tornare presto a svolgere l'ottimo servizio fin qui offerto». Dopo il servizio flop Eqsharing, un'altra società di auto in condivisione è pronta per uscire da un mercato forse già saturo dopo l'arrivo dell'elettrico Share'ngo e l'ingresso dal 2016 di altri operatori, tra cui Bmw con il servizio Drivenow. Colpa di un mercato senza grossi margini di guadagno, soprattutto per gestori «familiari» come Twist, privi di grandi società alle spalle (si era partiti con Frigerio Viaggi), al contrario di Car2go (Daimler) o Enjoy (Eni) che possono invece in parte trascurare l'aspetto economico facendo leva sul ritorno d'immagine. L'ultimo tentativo di risollevare le sorti aziendali era stato a maggio quando, anticipando progetti e polemiche sulla gabella estiva di Car2go nelle periferie, Twist per prima uscì dai confini comunali con un piano di espansione in 33 comuni dell'hinterland tra prezzi maggiorati e agevolazioni. Dalla società parlano di pausa momentanea, ma la sensazione è che i 30 mila iscritti delle Vw celesti dovranno cambiare operatore e cancellare la app. Intanto nei giorni scorsi si è tornato a parlare di Uberpop, il servizio che da maggio una sentenza ha bandito in Italia. Il Comune di Milano ha deciso di ricorrere in appello contro la decisione del Giudice di pace («non notificata») che ha sospeso un verbale fatto dai vigili al conducente G.W. alla fine del 2014 in base all'articolo 86 del codice stradale che punisce l'abusivismo nel servizio taxi, con ritiro della patente e sequestro del veicolo in attesa della decisione del prefetto sulla confisca. Particolari le motivazioni, definite nella delibera comunale «un grave precedente» giuridico: un'interpretazione restrittiva dell'art. 86 porrebbe infatti «seri dubbi di legittimità costituzionale...» per violazione del principio per cui «l'iniziativa economica privata è libera». Insorge l'Unione artigiani con il delegato provinciale della categoria, Pietro Gagliardi: «Se passa il concetto che bloccare Uberpop equivalga a bloccare la libera iniziativa economica, ci chiediamo che senso abbiano l'iscrizione a ruolo e la serie di requisiti da rispettare per svolgere la professione di tassista». © RIPRODUZIONE RISERVATA La vicenda Twist, società di car sharing, ha sospeso per il momento il servizio a Milano. Lo ha comunicato ieri l'azienda sul suo sito Internet Ha rammarico l'assessore Maran: «Spero torni operativa» Ultimi arrivati nel car sharing milanese sono Share'ngo ad Aci Global, che ha rilevato GuidaMi

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 26 17/11/2015 diffusione:28583 Pag. 37 Ed. Milano tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato La guerra sulle vetture a noleggio Il giudice di pace assolve l'app di Uber I taxi: resta fuorilegge Cancellati sequestro e multa a un conducente: «Tutelare la libera impresa» Il Comune fa ricorso in Tribunale. Le auto bianche: quel servizio è vietato DINO BONDAVALLI

Di effetti sui mezzi in circolazione nelle strade cittadine, almeno per il momento, non ce ne sono. Ma la sentenza con cui il Giudice di Pace di Milano ha accolto il ricorso presentato da un autista di Uber Pop al quale la polizia locale di Milano aveva fatto una multa, ritirato la patente e sequestrato l'auto dopo averlo pizzicato «in servizio», rappresenta comunque un precedente importante. Il fatto che il giudice abbia valutato insussistente la violazione contestata dai ghisa meneghini e sottolineato che un'interpretazione così restrittiva dell'articolo del Codice della strada (l'articolo 86, comma 2) in base al quale l'autista era stato sanzionato porrebbe «seri dubbi di legittimità costituzionale», per violazione di un principio della nostra Costituzione per la quale «l'iniziativa economica privata è libera», lascia infatti intendere che altri ricorsi analoghi possano essere accolti. Un'eventualità che rappresenta uno spiraglio per la multinazionale californiana, che per difendere l'app che consentiva a chiunque di utilizzare la propria auto privata per il trasporto retribuito di persone ha anche annunciato ricorso alla Corte di Giustizia europea. Ma per Palazzo Marino, che ha deciso di presentare appello al Tribunale civile di Milano contro la decisione del Giudice di Pace, la sentenza rappresenta «un grave precedente». Accusato in passato di essere troppo «tenero» nei confronti di Uber, stavolta il Comune ha adottato una linea chiara. E arriva a definire «viziata da errori in diritto» la sentenza del Giudice di Pace. «Se passa il concetto che bloccare Uber Pop equivale a bloccare la libera iniziativa economica, allora ci chiediamo che senso abbia che si sia un'iscrizione a ruolo e una serie di requisiti per svolgere il lavoro di tassista», attacca Pietro Gagliardi, delegato Taxi dell'Unione artigiani della provincia di Milano. Quanto agli effetti pratici del ricorso accolto, «c'è una sentenza della scorsa estate del Tribunale di Milano che vieta di utilizzare Uber Pop, e quella è tutt'ora valida su tutto il territorio nazionale». Per ora, quindi, nessun ritorno in attività degli autisti Uber Pop, anche se negli ultimi mesi sono nate alcune app che propongono un servizio simile. «Noi comunque manteniamo alta la guardia», prosegue Gagliardi, «tanto che tuteleremo gli interessi della categoria anche davanti al Tribunale di Torino, al quale Uber si è rivolta contro il provvedimento del Tribunale di Milano che aveva imposto lo stop a Uber Pop». Foto: Protesta dei tassisti [Ftg]

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 27 14/11/2015 diffusione:130471 Pag. 18 Ed. Milano tiratura:211348 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

GIORNO& NOTTE

SCAFFALE CON GLI AUTORI - Lauren Kate, "Angels in the dark" (Rizzoli). Mondadori, via San Pietro all'Orto 11, ore 17. - Eugenio Curatola, "Dodicirighe... di più equivale a straparlare" (Sensoinverso edizioni), con Lucrezia Paci. Libreria Les Mots, via Carmagnola ang. via Pepe, ore 17.30. - Giancarlo Mele, "La Martesana è bella anche in bici" (Meravigli). Auditorium Fabrizio De André, via Piola 10, Inzago, ore 16. ARTE CONFERENZE - "Lo strano caso di Guglielma. Eresia e inquisizione a Milano nel Medioevo", a cura di Marina Benedetti, per il ciclo "Medioevo al femminile". Museo Archeologico, ingresso da via Nirone 7, ore 15.30. 0288445208. - "Fotografia analogica o digitale?", Gianni Berengo Gardin dialoga con(tro) Francesco Cito, modera Maurizio Rebuzzini. Spazio Soderini, via Strozzi 9, ore 16. 0277406864. (nella foto, Gianni Berengo Gardin) VERNICI - Reinhold Kohl, "Giorgio Gaber, io mi chiamo G e sono ancora qui", a cura di Leonardo Conti e Sara Bastianini. PoliArt Contemporary, viale Gran Sasso 35, ore 18. Fino al 16/01/2016. Articoli Fantasia: 14 novembre 2015 - 10 gennaio 2016 - Lorenza Boisi e Yari Miele" Articoli Fantasia" e Alice Tomaselli, "No food, no pet, no flower". Casa Testori, largo Testori 13, Novate Milanese, ore 18. Fino al 10/01/2016. VISITE GUIDATE - "Grandi Mostre. Giotto", a cura di Giacinta Cavagna di Gualdana. Ritrovo ore 19 a Palazzo Reale ingresso mostra in piazza Duomo 12. Costo 24 euro (incluso ingresso mostra). Prenotare al 3473661174. - "Chiacchierata tra le sale", tour gratuito sulla storia di Brera e delle sue collezioni. Pinacoteca di Brera, via Brera 28, ore 21.15. 0272263219. INIZIATIVE DEGUSTAZIONE - "Natura del Vino", percorso di degustazione alla scoperta di grandi vini di piccole cantine italiane. Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, dalle ore 10 alle 20. Costo 10 euro. Info: www.cuccagna.org MOSTRE MERCATO - "Italia Beer Festival Pub Edition". East End Studios, via Mecenate 90, dalle ore 12 alle 02. Ingresso 8 euro con bicchiere e porta bicchiere. Info: www.italianbeerfestival.it - "Mercatino di beneficenza", a favore di Una Mano alla Vita Onlus. Parrocchia Mater Amabilis, via Previati 8, dalle ore 10 alle 19. 0233101271. - "Botteghe artigiane in piazza", oggetti in ferro, legno, vetro, ceramica, tessuto e lavorazioni dal vivo. Piazzale Baracca, dalle ore 9 alle 19. Info: www.unioneartigiani.it - "Banco di Garabombo", mercato del commercio equo e solidale, organizzato da Chico Mendes Altromercato. Piazzale di via Mario Pagano, dalle ore 9 alle 20. 0254107745. - "Mercato contadino", prodotti di fattoria delle campagne lombarde. Piazza S. Maria del Suffragio, dalle ore 8 alle 14. Info: www.prodottoinfattoria.it - "Verziere Bio", mercato di prodotti biologici. Stecca 3.0, via G. De Castillia 26, dalle ore 9 alle 17. Info: www.aiablombardia.it INCONTRI ASTRONOMIA - "Universo profondo: galassie, isole di stelle",

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 28 14/11/2015 diffusione:130471 Pag. 18 Ed. Milano tiratura:211348 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

con Marco Potenza. Planetario, corso Venezia 57, ore 15 e ore 16.30. Ingresso 5/3 euro. 0288463340. CULTURA E SOCIETÀ - "Milano e la guerra - Il dopoguerra a Milano" con Mauro Raimondi. Biblioteca Civica - Sala Camerani, via Cavour 51, Cernusco s/N, ore 16. 029278300. BAMBINI CINEMA - "Pinocchio", regia di Hamilton Luske e Ben Sharpsteen, per la rassegna "Infinito Pinocchio". Palazzo Sormani - Sala del Grechetto, via F. Sforza 7, ore 15. Ingresso libero. 0288463372. - "Il bambino che scoprì il mondo", regia di Alè Abrau, per la rassegna "Giorno di Festa", da 7 anni. Ariosto Spazio Cinema, via Ariosto 16, ore 11. Ingresso 5/4,50 euro. 0287085730. - "Cenerentola", regia di Kenneth Branagh, per il ciclo "Un Cinema per amico", da 8 anni. Cinema Rondinella, viale Matteotti 425, Sesto S.G., ore 15.30. Ingresso 6/4,50 euro. 0222478183. - "Home a casa", regia di Tim Johnson, per la rassegna "Giorno di Festa", da 5 anni. Capitol Spazio Cinema, via Pennati 10, Monza, ore 15.30. Ingresso 5/4,50 euro. 039324272. LABORATORI - "Piccoli mondi Pop Up", costruiamo biglietti in 3D a cura di Marta e Sara del "Teatrino a Rovescio", da 6 a 10 anni. Ancora Store, via Pavoni 12, ore 16. Costo 10 euro con merenda. 026889951. LETTURE - "Il topo che non c'era" (Topipittori), di Giovanna Zoboli, dai 5 anni. Libreria Linea D'Ombra, via San Calocero 29, ore 16.30. Prenotare allo 028321175. SPETTACOLI - "Il lupo e i sette capretti", adattamento e regia di Giovanni Lucini, con Valentina Grancini, Federico Lotteri, dai 6 anni. Teatro Manzoni, via Manzoni 42, ore 15.30. Ingresso 15/5,50 euro. 027636901. MUSICA CLASSICA - Graziella Baroli e Barbara Spano (clavicembali), musiche di Boccherini. Museo Bagatti Valsecchi, via Gesù 5, ore 16. Ingresso 9 euro. 0276006132. - Irvine Arditti e Ashot Sarkissjan (violini), Ralf Ehiers (viola), Lucas Fels (violoncello), musiche di Berio, Maderna, Donatoni, Birtwistle. Teatro Elfo Puccini - Sala Shakespeare, corso Buenos Aires 33, ore 20,30. Ingresso 20/13 euro. 02861147. JAZZ POP ROCK - Nick The Nightfly Orchestra - The Best of Frank Sinatra. Blue Note, via Pietro Borsieri 37, ore 21 e ore 23.30. Ingresso 35/30 euro. 0269016888. - Groovoositive. Salumeria della Musica, via Pasinetti 4, ore 22.30. Ingresso 10 euro. 0256807350. - "Rugby Blues", sul palco Biagio Vinella con I musicisti della Worried men Band. Refettorio Ambrosiano, piazza Greco, ore 21. Ingresso libero. 026706172. (nella foto Biagio Vinella) - Araab Muzik + Alien Army + LN Ripley. Leoncavallo, via Watteau 7, ore 23. Ingresso con sottoscrizione. 0236510287. - Chiara Civello, Unicredit Pavillon, piazza Gae Aulenti 10, ore 21. Ingresso 30/15 euro. 3290704981. - Flipper with David Yow. Arci Lo Fi, via Pestagalli 27, ore 21.30.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 29 14/11/2015 diffusione:130471 Pag. 18 Ed. Milano tiratura:211348 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Ingresso 15 euro con tessera Arci. 0289459892. - Soul Finger. Biko, via Ettore Ponti 40, ore 22. Ingresso con offerta e tessera Arci. 3937703248. - Patrizia Di Malta Trio. Gelateria della Musica, via Lomazzo 28, ore 21.30. Info: www.lagelateriadellamusica.it - The Gods Planet + Acquario. Masada, viale Espinasse 41, ore 14. Ingresso con tessera e sottoscrizione. 3396497496. - Terlingo Sacchi Blues Quintet. Nidaba Theatre, via Gola 12, ore 22.30. Ingresso libero. 3393477512. - Patchwork Style Big Band, a favore della Fondazione Ariel. Auditorium Pime, via Mosè Bianchi 94, ore 20.30. Ingresso con offerta libera. - Nastia + Stephan Esse. Wall, via Plezzo 16, ore 23.30. Ingresso 15 euro. 0278623575. - Soul Oversise. Bonaventura, via Zumbini 6, ore 22. 0236556618. DJSET - Lady Violet + Vanille Superstar + Steph Orkid + Duke O. Circolo Magnolia, via Circonvallazione Idroscalo 41, Segrate, ore 23. Ingresso 5 euro con tessera Arci. 3665005306. IN SCENA CABARET - "Cambio per assomigliarmi", con Bruce Ketta. Zelig Cabaret, viale Monza 140, ore 21. Ingresso 15/12 euro. 022551774.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 30 12/11/2015 Pag. 40 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Digital divide, la mappa della Brianza sara ballabio

È un'area, la Brianza, tra le più sviluppate del Belpaese ma che potrebbe esserlo ancora di più se le potenzialità di internet fossero maggiormente assecondate. A sostenerlo è uno studio elaborato da "Utility Line Italia", uno dei più antichi Internet service provider italiani fondato nel 1995 a Seveso dall'imprenditore Vittorio Figini. «La Brianza - si legge nella ricerca - ha un "digital divide" non solo all'interno della provincia ma tra città e città e perfino tra i quartieri di una stessa città. Ciò sia a livello di Adsl sia di fibra ottica». Serie A e serie B Sono solo 8 su 55 i Comuni in cui sono presenti sia la centrale telefonica sia la fibra ottica, cioè Monza, Lissone, Seregno, Desio, Cesano Maderno, Brugherio, Vimercate ed Arcore. Al contrario, 11 Comuni non possiedono né una né l'altra. Sono Lazzate, Barlassina, Carnate, Cogliate, Caponago, Mezzago, Roncello, Ronco Briantino, Correzzana, Aicurzio e Camparada. La centrale telefonica risulta, poi, assente in 12 Comuni, cioè Seveso, Cogliate, Lazzate, Carnate, Barlassina, Caponago, Mezzago, Roncello, Ronco Briantino, Correzzana, Aicurzio e Camparada. Senza fibra ottica E salgono addirittura a 46 i municipi in cui ad oggi non c'è la fibra ottica. «Ciò significa - commenta Vittorio Figini - che i cittadini rinunciano a comunicare con la pubblica amministrazione o alla telemedicina e possono avere difficoltà ad acquistare biglietti online o a guardare la streaming tv. Le aziende sono, invece, penalizzate nel business. Basti pensare all'importanza delle teleconferenze, del Voice over IP, della Virtual private network, del trasferimento di file pesanti tramite cloud. Tecnologie che consentono a un'impresa di comunicare e trasferire dati alle sedi periferiche o ai propri partner commerciali nel mondo». Il risiko delle centrali Non mancano, poi, situazioni paradossali. «Si va dalle 12 centrali telefoniche di Monza - sottolinea lo studio - alle 4 di Vimercate, alle 5 di Agrate, all'unica presente in altre 23 amministrazioni. A Seveso la centrale è assente. Nel confinante Comune di Cesano Maderno ce ne sono ben 5». «C'è ancora tanto lavoro da fare - ammette Paolo Piccinelli, del Distretto Green e High Tech di Vimercate - e la colpa del nostro ritardo storico è anche dell'ex monopolista Telecom, per giunta di proprietà straniera, che ha l'infrastruttura ma vende anche i servizi. Ad Agrate, col supporto di privati, stiamo portando la banda ultralarga ma via etere. Del resto - aggiunge - il 40% delle micro imprese da noi interpellate anni fa ci rispose che a loro la fibra ottica non serviva». «Nuove autostrade» «Le infrastrutture informatiche sono le "nuove autostrade" su cui oggi il business deve viaggiare - riflette anche Marco Accornero, segretario Unione Artigiani - ed è ora che le amministrazioni sacrifichino alcune priorità in nome del progresso. E che vengano previsti incentivi per i privati che vogliono investire in questi ambiti». •

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 31 11/11/2015 diffusione:28583 Pag. 1 tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Scontro clima-codice della strada Ci sono 20 gradi ma è già ora di mettere le gomme da neve DINO BONDAVALLI

La prima regione a colpire è stata la Valle d'Aosta, dove l'obbligo di dotazioni invernali è scattato già lo scorso 15 ottobre. Ma a partire da domenica prossima (15 novembre), quella degli pneumatici invernali o delle catene da neve a bordo sarà una prescrizione che interesserà auto e mezzi pesanti (...) segue a pagina 18 segue dalla prima (...) in tantissime aree del Paese. Nonostante il clima mite delle ultime settimane e le temperature massime stabilmente al di sopra dei 20 gradi in tutta la penisola, tra pochi giorni saranno infatti in vigore in quasi tutte le regioni italiane ordinanze che impongono in determinate aree l'utilizzo di gomme termiche o, almeno, la presenza a bordo di catene.Dal Friuli Venezia Giulia alla Toscana, dalle Marche alla Calabria, fino ad arrivare in Sicilia, l'obbligo interessa a macchia di leopardo tutta l'Italia a eccezione, per il momento, della Sardegna. Le ultime normative emesse sono quelle firmate dall'Anas nella giornata dilunedì a proposito di Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Veneto. Ma nelle prossime settimane potrebbero arrivarne molte altre. Anche senza ondate di freddo o nevicate straordinarie, «possiamo prevedere che quest'anno supereremo quota 200 provvedimenti» sul territorio nazionale, spiega Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, l'associazione di Confindustria che rappresenta i produttori italiani di pneumatici e molti importatori. Negli ultimi due anni, infatti, c'è stato un «trend crescente, peraltro in assenza di inverni rigidi», spiega Bertolotti. E «lo scorso anno le ordinanze hanno interessato ben 59 province su 107, molti comuni e la stragrande maggioranza dei tratti autostradali nazionali». Una notizia che rischia di sembrare surreale se letta da uno dei tanti lettini occupati sulle spiagge italiane durante lo scorso fine settimana o se confrontata con previsioni meteorologiche che annunciano anche per i prossimi giorni temperature massime tra i 20 e il 25 gradi da Nord a Sud. Tuttavia, «posto che non è dato sapere quanto durerà questa situazione climatica», puntualizza il direttore di Assogomma, «è chiaro che la norma di legge ha carattere preventivo e quindi punta a evitare di ritrovarsi poi a non avere più il tempo necessario per il montaggio pneumatici o l'acquisto catene». In sostanza, meglio adeguarsi per tempo anziché rischiare di pagare 150-200 euro per un vecchio fondo di magazzino come era accaduto nel febbraio 2012 a Roma, in occasione della nevicata che aveva paralizzato la capitale e mandate esaurite tutte le scorte di catene da neve. Inoltre, non adeguarsi significa correre il rischio di incorrere in una multa salata. Le sanzioni per chi non rispetta le ordinanze partono infatti da un minimo di 41 euro nei centri abitati e da un minimo di 84 euro al di fuori dei centri abitati, mentre in autostrada si va da 80 a 318 euro. Cifre di fronte alle quali l'investimento per una coppia di catene, il cui prezzo parte da una cinquantina di euro per i modelli più economici per arrivare anche sopra i 150 euro per quelli più curati e facili da montare, sembra tutto sommato giustificato. E lo stesso vale per un set di gomme invernali. Il costo - da un minimo di 200 euro a più di mille in base alla marca e al modello, oltre che alle prestazioni del veicolo - è comunque più sopportabile del rischio di vedersi confiscato il mezzo, o che l'assicurazione non risponda in caso di incidente, che corre chi, in presenza di neve o ghiaccio, circola senza dotazioni invernali su strade per le quali è in vigore un'ordinanza di questo genere. Un'eventualità, questa, che al momento non sembra comunque interessare nessuna parte del territorio nazionale. Anzi, «visto che oltre certe temperature le gomme invernali tengono meno la strada di quelle estive, finché continuerà a fare caldo il nostro invito è di non montare pneumatici invernali,

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 32 11/11/2015 diffusione:28583 Pag. 1 tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

ma di aspettare che faccia più freddo», spiega Carlo Rienzi, presidente del Codacons. «In questo momento, infatti, c'è la possibilità di appellarsi alla forza maggiore perché montando gomme adatte a temperature più rigide produrrei un danno a me stesso, creando addirittura un pericolo per me e per gli altri», spiega Rienzi. «E questa è una discriminante a cui appellarsi anche nel caso di una multa». Di fronte alle temperature eccezionalmente miti delle ultime settimane «la soluzione ideale sarebbe stata fare, quantomeno nelle regioni più calde, ciò che si fa con l'accensione dei riscaldamenti, che si ritarda quando fa caldo e si anticipa se fa particolarmente freddo», suggerisce Marco Accornero, segretario generale dell'Unione artigiani della provincia di Milano, dove il passaggio tra pneumatici estivi e invernali sta procedendo lentamente. «Si sarebbe potuta modulare la data delle ordinanze, evitando problemi ai tanti automobilisti che con il caldo si sono distratti». ::: LA SCHEDA OBBLIGO DI CATENE In Valle d'Aosta l'obbligo di montare pneumatici invernali o di avere delle catene a bordo è scattato già a partire dallo scorso 15 ottobre. Da domenica prossima toccherà a molte altre regioni nonostante le temperature miti. Le ultime normative sull'argomento sono state firmate lunedì dall'Anas e riguardano Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Veneto LE SANZIONI Le sanzioni per chi non rispetta le ordinanze vanno da un minimo di 41 euro nei centri abitati e da un minimo di 84 euro al di fuori dei centri abitati, mentre in autostrada si va da 80 a 318 euro. Diversi i costi per comprare una coppia di catene: per i modelli più economici si può spendere anche 50 euro. Prezzo che sale anche fino a 150 euro per quelli più curati e facili da montare. Per una coppia di pneumatici invernali, invece, si può spendere tra i 200 euro fino a 1000 euro

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 33 10/11/2015 diffusione:5000 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato L' UNIONE ARTIGIANI «Siamo in una fase di lenta ripresa Meglio posticipare a gennaio...»

SEREGNO (gza) Anche l' Unione Artigiani di Monza e Brianza esprime «preoccupazione» per il piano parcheggi del Comune. «La decisione potrebbe pregiudicare il rilancio di attività artigiane e commerciali di una città a spiccata vocazione commerciale, soprattutto nell'imminente periodo prenatalizio e festivo - commenta il segretario generale dell'Unione Artigiani, Marco Accornero - In particolare, in considerazione di una crisi generalizzata dei consumi che pare attenuarsi, facendo intravvedere timidi segnali di ripresa. Siamo consci della logica che ha spinto l'Amministrazione a questa iniziativa, ma suggeriamo di posticipare l'entrata in vigore dei pagamenti a dopo l'Epifania, dando vita a una fase sperimentale di sei mesi, a partire dal 7 gennaio, al termine della quale, anche con l'opportuno coinvolgimento delle associazioni di categoria, stilare un bilancio e definire eventuali correttivi in spirito collaborativo e aperto al confronto».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 34 07/11/2015 diffusione:25454 Pag. 2 Ed. Lodi tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

SANT'ANGELO Quale scuola scegliere? Se ne parla al Pandini

UN INCONTRO per aiutare i giovanissimi a trovare la propria strada, in un mondo in costante evoluzione e di conseguenza ancor più difficile da analizzare, soprattutto se mancano gli strumenti. Per fornirli allora il Rotary international ha indetto un incontro questa mattina alle 10 nell'aula magna dell'istituto Pandini di Sant'Angelo, che per l'occasione diverrà teatro di interventi da parte di liberi professionisti, studenti delle superiori e universitari e dell'Unione artigiani e imprese. L'incontro è rivolto ai genitori degli alunni che stanno frequentando la terza media.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 35 06/11/2015 diffusione:25454 Pag. 13 Ed. Brianza tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Da lunedì posteggi a pagamento al via gli abbonamenti per gli utenti

di LAURA BALLABIO - SEREGNO - L'ABBONAMENTO al parcheggio? Peccato che la cauzione per la tessera costi 10 euro. Da poche ore è possibile abbonarsi ai parcheggi del centro ma le polemiche sembrano non smorzarsi. Da lunedì 9 novembre i parcheggi del centro storico diventano a pagamento. E da ieri è possibile attivare gli abbonamenti settimanali, mensili o annuali. Gli abbonamenti potranno essere acquistati all'«Info point» all'interno del parcheggio interrato di piazza Risorgimento. L'ufficio sarà aperto dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, mentre da settimana prossima l'orario di apertura sarà il seguente: il lunedì e il sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. TRE LE FORMULE di abbonamento previste: l'abbonamento settimanale costerà 25 euro, quello mensile 70 euro e quello annuale 400 euro. A cui va aggiunta la «cauzione» di 10 euro per la tessera. Il 30 per cento degli abbonamenti sarà riservato ai residenti della Ztl (Zona a traffico limitato). Ieri è anche stata attivata la distribuzione a commercianti e residenti del centro dei depliant con tutte le informazioni. Intanto continuano le prese di posizione da parte delle associazioni di categoria: dopo il mandamento seregnese di Confcommercio è arrivata la posizione provinciale degli artigiani. L' UNIONE ARTIGIANI esprime preoccupazione sulla scelta di rendere a pagamento numerosi parcheggi del centro di una cittadina a vocazione commerciale, in un momento di timida ripresa delle attività e in vista delle festività natalizie, fino ad oggi nella libera disponibilità degli utenti. «In particolare, in considerazione di una crisi generalizzata dei consumi che pare attenuarsi, facendo intravvedere timidi segnali di ripresa rimarca il segretario generale dell' Unione Artigiani, Marco Accornero -, la decisione potrebbe pregiudicare il rilancio di attività artigiane e commerciali di una cittadina a spiccata vocazione commerciale, soprattutto nell'imminente periodo prenatalizio e festivo. Per questo, pur consci della logica che ha spinto l'Amministrazione comunale a questa iniziativa, suggeriamo di posticipare l'entrata in vigore dei pagamenti a dopo l'Epifania, dando vita a una fase sperimentale dal 7 gennaio e per i sei mesi seguenti, al termine della quale, anche con l'opportuno coinvolgimento delle associazioni di categoria, stilare un bilancio e definire eventuali correttivi in spirito collaborativo e aperto al confronto».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 36 05/11/2015 diffusione:186527 Pag. 6 Ed. Milano tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Il regalo di Expo: fatturato raddoppiato e azienda salva Rinata l'impresa di trasporti in crisi. «Sedici ore di lavoro e 2.000 chilometri sette giorni su sette» Paolo Marelli

«Expo? Per la nostra azienda è stata manna dal cielo. Un anno fa eravamo in ginocchio, avevamo persino venduto alcuni pullman per sopravvivere. Dodici mesi dopo siamo rinati. Grazie all'Esposizione abbiamo raddoppiato il fatturato». Daniela Biondi, 42 anni, titolare della Autoservizi Nord Milano di Cormano, non smetterà mai di ringraziare i padiglioni di Rho Pero. È alla guida di un'impresa artigiana di trasporto con una flotta di sei pullman («Dal più piccolo con 8 posti al più grande con 54») e la sua è la storia di una delle 68 mila piccole imprese del Milanese salvate da Expo. Dall'agonia a una nuova vita. Una parabola per gli artigiani piegati dalla crisi, ma risanati dal volano economico del grande evento. Minuscole aziende, soprattutto nel settore dei servizi (pulizie, logistica, trasporti, autonoleggio), che adesso tirano un respiro di sollievo. «Piccolissimi» che, a differenza del resto della Lombardia e d'Italia dove sono in calo (-1% nel 2015), in città e nell'hinterland sono in aumento (+1% rispetto all'anno scorso). Spiega Marco Accornero, segretario generale dell'Unione artigiani di Milano: «Riteniamo che questa crescita sia dovuta a Expo. Un incremento che si traduce in un fatturato complessivo di 200 milioni di euro in più e nella creazione di mille nuovi posti di lavoro. È questa la positiva eredità che a noi ha lasciato l'esposizione universale». Una conferma in tal senso arriva proprio dall'azienda della famiglia Biondi: una media di 2 mila chilometri ogni giorno nei sei mesi di Expo, un fatturato mai sotto i 60 mila euro al mese («Praticamente il doppio»), con il top raggiunto a giugno con 90 mila. E con il bilancio che finalmente è tornato a sorridere. «Da maggio a fine ottobre abbiamo lavorato sette giorni su sette, dalle 8 a mezzanotte. Come trottole dal centro città al sito espositivo, dal sito a Malpensa. E ritorno», racconta Daniela Biondi. Imprenditrice «in missione» per conto di suo papà Aldo: «Ha fondato quest'azienda nel 1972 ed è stata tutta la sua vita. Ma vederla travolta dalla crisi era per lui un dolore tremendo. E quando è morto, lo scorso anno, io, mio fratello e mio cognato abbiamo deciso di non mollare. Glielo dovevano. Certo, l'Esposizione è stata il nostro salvagente». Ecco perché, il giorno in cui Daniela è andata a visitare i padiglioni, ha alzato gli occhi al cielo: «E ho fatto il segno della croce, sussurrando un "grazie papà" e, naturalmente, grazie Expo». © RIPRODUZIONE RISERVATA . La vicenda Autoservizi Nord Milano di Cormano è una delle 68 mila piccole imprese del Milanese salvate da Expo L'azienda ha realizzato un fatturato mensile di oltre 60 mila euro da giugno I sei pullman della ditta hanno coperto una media di 2 mila chilometri ogni giorno

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 37 29/10/2015 diffusione:25454 Pag. 23 tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Festa degli Artigiani chiude in bellezza con la sfilata di moda

Straordinaria chiusura della giornata dedicata ai 70 anni dell'Unione Artigiani di Milano con la sfilata al Museo della Scienza e della Tecnologia, di 16 sartorie, due scuole di moda, due acconciatori, un'azienda di accessori e una di tessuti Il premio Ago d'Oro è andato allo splendido vestito (nella foto) degli studenti dell'Istituto "Da Vinci Ripamonti" di Como

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 38 28/10/2015 diffusione:186527 Pag. 6 Ed. Milano tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Tra storia e innovazione I settant'anni dell' Unione artigiani «Nel semestre segnali di ripresa» P.F.

«L'opera dell'artigianato è come il lavoro della natura» e «non vi è differenza essenziale tra artista e artigiano»: cita Goethe e Gropius il segretario generale Marco Accornero per celebrare ieri all'Expo i 70 anni della Unione artigiani di Milano. Un pianeta che oggi conta in tutta la Provincia 68 mila imprese, 27 mila delle quali solo nel capoluogo e il 78 per cento della quali sono imprese individuali: «Una storia in continua evoluzione», come la descrive il presidente Stefano . I dati che ne fotografano lo stato attuale, contenuti in un ponderoso volume pubblicato per l'occasione e analizzati in un convegno condotto dal direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, descrivono un settore che in Lombardia dà lavoro a 131 mila persone. In alcuni settori di più: per esempio l'alimentare (+11%), la cura del verde (+23), elettronica (+45) e metalmeccanica (+56). In altri meno, se non altro fino al 2014: dall'edilizia (-9%) al legno- arredo (-20). Ma la Camera di Commercio, il cui presidente Carlo Sangalli si dice sicuro che «l'effetto Expo continuerà», segnala che dalla fine del 2014 Milano è tornata a crescere in tutta l'area metropolitana: soprattutto tra le imprese con titolare straniero, che nel milanese sono cresciute di oltre il 7 per cento. «I segnali di ripresa ci sono - conclude l'assessore comunale al Lavoro, Cristina Tajani - e continueremo a sostenere le nuove imprese». © RIPRODUZIONE RISERVATA Foto: Al convegno Da sinistra: Carlo Sangalli (Confcommercio), gli assessori Mauro Parolini e Cristina Tajani, Stefano Fugazza (presidente Unione artigiani) e Luciano Fontana, direttore del Corriere. In piedi: Marco Accornero (segretario Unione artigiani)

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 39 27/10/2015 diffusione:186527 Pag. 7 Ed. Milano tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Briciole di Expo

Unione artigiani 70 anni di storia Un compleanno speciale. L'Unione Artigiani festeggia oggi alle 10.30 a Cascina Triulza 70 anni di attività e per l'occasione presenta il libro sui sette decenni di attività, realizzato da Luca Scalco, docente di Storia dell'arte. Ad affiancare l'autore e i vertici dell'Unione Artigiani, il direttore del Corriere , Luciano Fontana. «L'artigianato è la colonna vertebrale di tutto il sistema Italia», ha detto il segretario generale Marco Accornero. Sono oltre 68 mila le imprese a Milano e provincia su circa 252 mila attive in Lombardia. A #CasaCorriere si corre per Bebe Una staffetta non stop. Oggi dalle 9 alle 22 i visitatori di #CasaCorriere sono invitati a correre su un tapis roulant per sostenere l'associazione «Art4sport» di Bebe Vio. La campionessa mondiale di fioretto paralimpico, che a sua volta promuove lo sport per gli atleti con protesi, è stata colpita da una grave malattia che le ha causato l'amputazione dei quattro arti. Per ogni chilometro corso Diadora donerà cento euro. Alle 16.30 incontro con Bebe, diversi atleti e il presidente di Diadora Enrico Moretti Polegato.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 40 21/10/2015 diffusione:28583 Pag. 34 Ed. Milano tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato TRIBUNALE DI TORINO Causa di Uber contro lo stop al servizio DI.BOND .

Il gruppo Uber ci riprova. E, dopo lo stop a Uber-Pop su tutto il territorio nazionale arrivato nei mesi scorsi dal tribunale di Milano, cita in giudizio davanti al tribunale di Torino le associazioni, i radiotaxi e i singoli tassisti che avevano ottenuto la sospensione del servizio con l'obiettivo di ribaltare la situazione. Il ricorso al tribunale piemontese punta infatti a dimostrare che il servizio non fa concorrenza sleale ai taxi, a far annullare il provvedimento di stop e, infine, a portare il giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale e alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Il nuovo processo, tuttavia, non avrà effetti immediati sul provvedimento del tribunale di Milano, che rimane quindi valido. «La strategia della multinazionale è quella di fuggire da chi gli dice di no, mettendola davanti alle proprie responsabilità e al rispetto della legge, nella speranza di trovare altrove lidi ritenuti più sicuri», accusa Pietro Gagliardi, delegato Taxi dell'Unione artigiani della provincia di Milano. «Noi, anche di fronte a questo nuovo Tribunale, difenderemo gli interessi della categoria e i risultati raggiunti nei mesi scorsi».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 41 15/10/2015 Pag. 45 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Api e artigiani: «Imprese pronte ad accordi locali»

«Contrattazione aziendale? Le nostre imprese sono ormai abbastanza mature per farla». È unanime il giudizio di Api, Apa Confartigianato e Unione Artigiani sull'eventualità di superare il contratto di lavoro per sposare, invece, un accordo che tenga conto non soltanto del settore di riferimento e delle necessità dell'impresa, ma anche del contesto territoriale in cui un'azienda si trova a lavorare: «Oggi, in un contesto economico completamente mutato rispetto al passato, le esigenze delle imprese sono diventate tutte diverse tra loro - ha spiegato Donatella Scarpa, componente di giunta di Api Milano, con delega al Distretto di Monza e Brianza - Con una contrattazione specifica, perciò, le aziende potrebbero farsi un "vestito su misura", tenendo conto del fatto che da un anno all'altro possono cambiare la produzione, gli obiettivi, il fatturato: ormai è cambiato tutto e darebbe necessaria una flessibilità a 360 gradi». Il contratto nazionale, insomma, è avvertito dalle associazioni di categoria come uno strumento ormai non più al passo con i tempi, che potrebbe avere un senso nell'ottica di dare delle indicazioni e delle direttive generali, lasciando però molta più libertà di manovra alle singole aziende: «Come Apa - ha osservato il presidente Giovanni Barzaghi - siamo più orientati verso la contrattazione aziendale, ci sembra più logico. In Brianza non abbiamo molte difficoltà con i nostri dipendenti, ma siamo in ottimi rapporti anche con tutte le sigle sindacali perciò penso che non sarebbe così complicato come magari per la grande industria». Contrattazione decentrata o territoriale che tuttavia non significa azzeramento dei diritti: «Al contratto nazionale - ha aggiunto Marco Accornero, segretario generale di Unione Artigiani - dovrebbe essere riservata la parte normativa sugli aspetti fondamentali come ad esempio l'orario massimo di lavoro, la tutela e la sicurezza sul luogo di lavoro, i commi contro la discriminazione, mentre al contratto aziendale potrebbero spettare quelle parti legate all'andamento aziendale e alle peculiarità territoriali e pertanto lasciate a questo tipo di contrattazione». • L.Sca.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 42 14/10/2015 diffusione:25454 Pag. 13 Ed. Bergamo Brescia tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato BERGAMO CENTENARIO DELLA NASCITA, INIZIATIVE DELLA FANTONI Una mostra per ricordare Mario Cornali

ARTE come percorso di formazione, arte come esempio, arte come ricordo: questi gli elementi del progetto formativo dedicato dalla scuola d'arte Andrea Fantoni alla figura di Mario Cornali, artista a cui ieri mattina, nella sede dell'Unione Artigiani in via Torretta, è stata dedicata una mostra. L'esposizione fa parte delle iniziative promosse per celebrare il centenario della nascita del docente e maestro alla Fantoni, alla cui figura hanno fatto riferimento gli allievi del liceo Artistico impegnati in un lavoro di rielaborazione della tradizione nel segno del nuovo. «L'omaggio a Mario Cornali - spiegano i docenti Alessandro Villa, Michel Poloni, Luca Pedone e Laura Roncalli - ha coinvolti gli studenti in un'interpretazione personale dell'artista. I mezzi e gli strumenti attraverso i quali gli studenti hanno lavorato sono i più vari: pittura, disegno, fotografia, incisione, scultura e rielaborazioni al pc». La mostra sarà visitabile fino al 30 ottobre: da lunedì a venerdì, dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14 alle 18.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 43 10/10/2015 Pag. 25 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

La 35esima edizione da 100mila visitatori Si apre a altri comuni

I segnali di ripresa indicati dai freddi numeri hanno trovato conferma anche nelle impressioni degli espositori presenti alla 35esima edizione di Expo Brianza. Ha raccolto solo indicazioni positive la delegazione degli organizzatori che nella giornata di domenica ha fatto il giro in tutti gli stand per consegnare l'attestato di partecipazione. Nonostante alcuni giorni di maltempo, il pubblico ha gremito la manifestazione e così le presenze si sono mantenute sui livelli degli anni scorsi, attorno alle 100mila persone. «Gli espositori sono contenti per l'afflusso di visitatori e soprattutto perché hanno visto una fiera bella, a partire fin dall'ingresso con l'esposizione degli attrezzi agricoli, delle sculture, con le associazioni e i nidi, e ben organizzata - ha spiegato Walter Mariani, presidente dell'Unione Artigiani di Monza e Brianza nonché presidente di turno della kermesse - e poi per l'interesse mostrato dal pubblico verso i prodotti esposti. I nostri standisti hanno lavorato, e questa è la cosa più importante, la nostra ragione d'essere perché lo scopo di Expo Brianza è di aiutare a promuovere i nostri artigiani e commercianti». I buoni risultati raggiunti però non hanno fatto adagiare sugli allori Ala, Unione Artigiani Monza e Brianza, CNA Milano Monza Brianza e Confcommercio di Seveso visto che lo sguardo è già proiettato sulla edizione del prossimo anno. Edizione che potrebbe entrare nella storia della manifestazione visto che sembrano essere davvero maturi i tempi perché anche i comuni di Seveso, Barlassina e Lentate si uniscano a quelli di Limbiate, Bovisio, Varedo e Cesano nell'organizzazione dell'evento. A confermarlo è lo stesso Walter Mariani. «L'auspicio è senz'altro di riuscire a far entrare nel Comitato promotore i Comuni con cui siamo in trattativa - ha dichiarato il presidente della manifestazione - in modo da ampliare il bacino d'utenza della fiera e avere ancora più espositori provenienti dai nostri Comuni, così che Expo Brianza diventi sempre più radicata sul territorio e sempre più fiera della Brianza. E porti sempre più lavoro, che è lo scopo della nostra manifestazione». Guarda al prossimo anno anche Michelangelo Salerno, organizzatore del workshop per fotografi amatoriali che ha intenzione di arricchire la kermesse con un concorso fotografico. «Lo lanceremo verso aprile-maggio, il tema sarà la natura e le Groane - ha spiegato -. Le foto dei partecipanti saranno poi esposte qui in fiera e premieremo i vincitori durante Expo Foto 2016». • F.Cav.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 44 08/10/2015 Pag. 44 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Gli artigiani votano i padiglioni dell'Expo

È stato escluso da questa competizione il padiglione Italia. Una struttura che l'Unione Artigiani di Milano Monza e Brianza ha comunque apprezzato, augurandosi che diventi permanente e accessibile anche dopo la chiusura di Expo. Ma tutti gli altri padiglioni sono entrati in gara. Una gara vinta infine nelle rispettive categorie da Città del Vaticano, Ecuador, Israele e Nepal. L'Unione Artigiani ha infatti chiesto ai propri associati di esprimere on line sul sito dell'associazione il proprio parere dopo un visita alla manifestazione milanese. In particolare, i partecipanti al sondaggio dovevano indicare quale fosse il padiglione che avesse meglio centrato il tema «Nutrire il pianeta, energia per la vita». In questo caso con 385 preferenze è risultato primo il sito della Città del Vaticano. Nelle altre classifiche hanno primeggiato Ecuador (315 voti, padiglione più innovativo), Israele (350, miglior comunicazione del messaggio) e Nepal (105, sito più artigianale). Al sondaggio hanno preso parte 1.190 persone. Oltre un terzo proveniva dalla provincia di Monza e Brianza. • S.Gia.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 45 07/10/2015 diffusione:28583 Pag. 19 tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato I risultati di un sondaggio online Ecuador e Israele promossi dagli artigiani Il popolo delle partite Iva vota i padiglioni più centrati sul tema dell'Expo: nutrire il pianeta ATTILIO BARBIERI

Se per gli architetti il miglior padiglione dell'Expo è quello della Gran Bretagna, gli artigiani sono di parere opposto e relegano l'installazione di Sua Maestà lontana dai primi posti. La preferenza va al padiglione del Papa fra quelli più centrati rispetto al tema dell'esposizione (nutrire il pianeta), all'Ecuador come più innovativo a Israele per la capacità di comunicare il messaggio prescelto. E al Nepal fra quelli che comunicano meglio i contenuti di artigianalità. I risultati emergono da un sondaggio online promosso dall'Unione artigiani della provincia di Milano sul proprio sito internet e di cui Libero può anticipare i risultati. A rispondere sono stati 1.190 soci. Ma se la preferenza per il Nepal era attesa - a completare l'installazione, dopo il terremoto di aprile, sono stati proprio gli artigiani lombardi - le altre classifiche fanno pensare. Innanzitutto perché dimostrano che oltre alla Gardaland dell'alimentazione, c'è un livello decisamente impegnato che consente ai visitatori di vivere l'esposizione universale a partire dai grandi temi che mette in gioco. Primo fra tutti quello di sfamare chi non ha da mangiare. È in questo senso che va letta la preferenza al padiglione papale che si è dato un filo conduttore molto impegnativo: «Non di solo pane; alla tavola di Dio con l'umanità». Il Vaticano si è aggiudicato ben il 32,3% delle preferenze. Al secondo posto nella classifica per pertinenza c'è l'Azerbaigian (9,2%) che ha puntato sulla biodiversità. In terza posizione l'Angola (8,6%), col tema «Alimentazione e cultura: educare per innovare». Tutte scelte che demoliscono la bufala sulla connotazione di massimo disimpegno attribuita alla kermesse di Rho dagli epigoni della Corazzata Potemkin. Tutto sta, questo è il messaggio implicito nella scelta degli artigiani, come si vive l'evento. Se cerchi i contenuti seri li trovi. Primo nella top 10 dei padiglioni innovativi si piazza l'Ecuador che ha raccolto oltre il 26% delle preferenze. Merito probabilmente degli effetti speciali dosati sapientemente, senza che diventino gli unici protagonisti della visita. La facciata coloratissima, gli ologrammi e il sistema che riproduce gli odori del Paese sudamericano hanno fatto una buona impressione sugli artigiani milanesi. I disegni fatti con la sabbia valgono al Kazakistan la seconda posizione, mentre per l'Azerbaigian ha pesato la gigantesca sfera di cristallo firmata dai progettisti italiani del team di Simmetrico. Nettissima l'affermazione di Israele prima quasi con il 30% fra i padiglioni capaci di comunicare meglio il proprio messaggio. Che in questo caso è didascalico: «I campi di domani». La gigantesca installazione con il campo verticale posta all'ingresso, è infatti la spettacolarizzazione di una tecnologia che ha consentito agli israeliani di coltivare il deserto. Grazie a un sistema di irrigazione goccia a goccia, ora alimentato da pompe a energia solare. Una tecnica a costi tutto sommato contenuti, facilmente replicabile anche nei Paesi meno sviluppati tuttora alle prese con il problema che ha afflitto la loro agricoltura per secoli: come far crescere e fruttificare i vegetali in condizioni di scarsità d'acqua. Peccato che la tecnologia applicata sia visibile ma non all'Expo. Bensì al Parco Tecnologico di Lodi dove è stato coltivato il riso fuori acqua. Secondo dietro a Israele è il Kazakistan, terza l'Austria grazie alla ricostruzione di un'ambientazione agreste di sicuro impatto sul pubblico e facilmente decodificabile dai visitatori. Il padiglione nepalese è invece primo nella classifica di quelli che hanno saputo comunicare meglio la propria artigianalità. Merito soprattutto del gran lavoro manuale necessario per realizzare capitelli, architravi e bassorilievi sapientemente intagliati nel legno grezzo da decine di artigiani-artisti. Escluso dal sondaggio Palazzo Italia, troppo più

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 46 07/10/2015 diffusione:28583 Pag. 19 tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

vasto rispetto alle installazioni dei Paesi partecipanti all'Expo, si segnala l'assenza dalle classifiche dei padiglioni più gettonati in queste ultime settimane, Germania e Giappone in testa. Segno che gli artigiani sono del tutto immuni dall'effetto moda che ha provocato code fino a 8 ore per entrare nelle costruzioni più gettonate. Foto: Fonte: Unione artigiani della provincia di Milano

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 47 06/10/2015 diffusione:5000 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Record di visitatori appena sfiorato, fra gli stand quasi centomila presenze Nessuno ferma Expo Brianza 2015

ATLETI A partire dalla foto accanto e verso destra: la premiazione degli atleti di Cesano Maderno; quelli di Limbiate; i ragazzi di Varedo; il ciclista estremo Carmine Pagano insieme a «Quelli del martedì» BOVISIO MASCIAGO (bfh) C omunque vada, Expo Brianza è sempre un successo. Al di là delle battute, la storica manifestazione di artigiani e commercianti brianzoli, giunta alla trentacinquesima edizione, è in piena salute e anche quest' anno ha fatto il pieno di visitator i. Stante nessuna preoccupazione circa gli stand a disposizione degli espositori - già ampiamente esauriti ben prima dell' inizio della kermesse alla vigilia dell'i nau gu razione gli organizzatori si auguravano di replicare il successo di visitatori dello scorso anno, quantificati in circa 100 mila. « Forse non abbiamo raggiunto quella cifra, ma poco ci manca - commenta un entusiasta Eugenio Picozzi, presidente del mandamento sevesino di Confcommercio - Gli operatori sono molto contenti. In settimana ci sono state le partite di calcio di coppa e forse questo un po' ha tenuto lontani i visitatori, ma nei due fine settimana è stato un successo». Sabato e domenica scorsi, nonostante il tempo incerto, la ressa di visitatori è stata notevole. «Non lo dico per compiacerci - continua Picozzi - ma in alcuni casi alla ressa è quasi preferibile un flusso di visitaIl record di visitatori dello scorso anno non è stato battuto, ma la crisi non fa più paura. I segnali di ripresa ci sono e la fiducia dei consumatori è in risalita: Expo Brianza resta un punto di riferimento per la p rovinc ia tori più contenuto. Molti espositori sono riusciti a spiegare meglio i propri prodotti nei momenti di maggiore calma, piuttosto che quando c'è molto caos. Mi risulta che siano tutti s oddisfatti». A parte alcuni stand di vendita diretta, la maggior parte di espositori mira a utilizzare Expo Brianza come una vetrina. «E' così - conferma Francesco Cioffi, presidente di Ala Servizi - Le aziende medio grandi, o comunque quelle che propongono prodotti particolari, non di uso quotidiano, sono molto contente. Gli espositori ci hanno detto di avere raccolto diversi contatti, Starà a loro poi trasformare l' interesse del visitatore in un affare per entramb e». Grande soddisfazione è stata espressa da Walter Mariani, presidente dell' Unione Artigiani di Monza e Brianza e presidente di turno di Expo Brianza 2015: «Possiamo dire con gioia di avere quasi raggiunto la cifra di visitatori dello scorso anno. Forse non abbiamo battuto il record, ma tutti gli imprenditori presenti hanno manifestato contentezza per la settimana. La gente di Brianza c'è e si è fatta vedere. Un bilancio molto positivo». Fabio Brioschi PRIMI CITTADINI Sopra i sindaci dei quattro comuni organizzatori insieme sul palco; a destra alcuni momenti degli spettacoli, fra cui, accanto, quello di Enrico Beruschi; sotto a sinistra le autorità e a destra gli organizzatori con il comico

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 48 05/10/2015 diffusione:42616 Pag. 4 Ed. Milano tiratura:94332 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato MERCOLEDI ALL'EXPO Panettone day Gli assaggi della tradizione

Dopodomani arriva all'Expo il «Panettone Day»: dalle 11 in poi, ora dell'inaugurazione, il dolce tipico milanese potrà essere assaggiato dalle migliaia di visitatori in un apposito corner allestito all'angolo del Cardo col Decumano, dalla parte che va verso Padiglione Italia e l'Albero della Vita. I pasticcieri della tradizione artigiana milanese, durante le tre ore di distribuzione al «corner del panettone», saranno disponibili per raccontare al pubblico l'origine e le caratteristiche del dolce di Milano. L'iniziativa è promossa dalla Camera di commercio di Milano con il Comitato dei Maestri Pasticceri. Cinquemila panettoncini del marchio Tre Marie, sponsor dell'iniziativa, saranno distribuiti tra il pubblico, insieme a delle tovagliette in carta dedicate al «Panettone tipico della tradizione artigiana milanese», con l'elenco, in italiano e inglese, delle duecento pasticcerie che producono il dolce milanese come una volta, metà in città e metà fuori Milano. «Valorizziamo la qualità di un prodotto creato nel Rinascimento e simbolo della nostra città», commenta Stefano Fugazza, presidente dell'Unione Artigiani della Provincia di Milano. Un dolce che «piace a italiani e stranieri all'insegna di buon gusto e qualità», gli fa eco Alfredo Zini, consigliere Camera di commercio di Milano.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 49 02/10/2015 Pag. 52 N.10 - ottobre 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato TERRITORIO IMPRESE DEL NORD OVEST La dolce risposta ai morsi della crisi Negli ultimi anni, nonostante la congiuntura sfavorevole, la produzione e i fatturati delle imprese dolciarie sono aumentati. E i prodotti italiani conquistano il mondo MARCO TRAVERSO

La golosità non conosce crisi. E se i comparti dell'agroalimentare fanno registrare in generale segnali di risveglio del mercato interno e ottime conferme dall'export per il brand Italia, a fare la parte del leone è il dolciario. Un settore vitale, con una performance produttiva migliore rispetto alla media dell'industria alimentare nell'ultimo anno. Nel 2013 la produzione, infatti, è cresciuta dell'1,3% in volume e deU'1,9% in valore. In termini assoluti è stata di 1.982.640 tonnellate, per un valore di 13,382 miliardi di euro. Cifre che piazzano l'industria dolciaria italiana al secondo posto in Europa per volumi prodotti dopo la Germania, seguita da Francia e Regno Unito. E addirittura prima nel comparto dei prodotti da forno. Anche in questo caso l'export appare come un fattore cruciale di crescita: secondo i dati di Aidepi (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane), dal 2004 l'export dolciario ha aumentato di circa l'85% il suo valore e in Italia questo settore è al secondo posto dopo il vino per le esportazioni e vale circa il 12% dell'intero export alimentare nazionale. E nei primi nove mesi del 2014 l'export dell'industria dolciaria ha continuare a crescere a tassi ancora più interessanti rispetto a quelli registrati nell'ultima rilevazione. In volume, le esportazioni di dolci sono salite complessivamente del 3,8%, in valore del 4,2%. In cifra, l'Italia ha immesso sui mercati esteri 595 tonnellate dì dolci, per un valore di circa 2,27 miliardi di euro. Tutte le categorie confetteria, cioccolato, prodotti da forno e gelati - hanno registrato trend positivi sia a volume, sia a valore. I prodotti da forno, insieme al cioccolato e ai prodotti a base di cacao, rappresentano la vera punta di diamante del nostro export dolciario, con incrementi dell'1,5% a volume e del 4,2% a valore. Il made in Italy piace all'estero Per quanto riguarda i Paesi di destinazione, emerge un rafforzamento nel mercato domestico Uè (+4,3% in valore), mentre si evidenzia un calo da parte dell'America che vede ridotte le sue importazioni di Italian confectionery di oltre il 7%. Molto bene, invece, il mercato asiatico, che continua ad apprezzare la tradizione dolciaria italiana, prediligendo prodotti premium che assicurano maggior qualità e sicurezza ai consumatori. In valore il nostro export in Asia è arrivato a sfiorare i 390 milioni di euro rispetto ai 327 del gennaio-settembre del 2013, registrando un incremento di circa il 20 per cento. «Le ottime performance export dei settori del dolce - commenta il direttore di Aidepi, Mario Piccialuti - ci fanno ben sperare. Anche in un momento di difficoltà le nostre aziende, grandi ma anche medio-piccole, hanno dimostrato di saper reagire, trovando canali che permettono comunque una crescita. Le motivazioni vanno ricercate sicuramente, oltre che nelle capacità strategiche, nella qualità, nella originalità e nella sicurezza che i prodotti delle nostre aziende dolciarie garantiscono». Il successo delle aziende famigliari Un caso esemplare di azienda dolciaria familiare che ha saputo affrontare il mercato nazionale e internazionale puntando sulla qualità e la sicurezza del prodotto made in Italy è il Biscottificio Grondona di Genova. «La nostra storia si fonda sulla tradizione, ma anche sulla ricerca», spiega ramministratore delegato, Orlando Grondona. «Dal 1820 abbiamo scelto di lavorare sulle ricette regionali, le specialità genovesi come il Lagaccio, i Canestrelli e il Pandolce e, sebbene le strutture si siano evolute fino ad arrivare oggi ad avere uno stabilimento tecnologicamente avanzato, non abbiamo mai perso l'amore per le cose buone e fatte bene. Fondamentale resta infatti la ricerca delle materie prime, selezionate con cura e

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 50 02/10/2015 Pag. 52 N.10 - ottobre 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

sempre di altissima qualità, e l'utilizzo di solo lievito da madre bianca, mantenuto in vita da quasi 200 anni». Bandito il lievito di birra che scatena la fermentazione alcolica, l'olio di palma, coloranti e conservanti. Un ritorno alla tradizione premiato da ottime performance sia in Italia sia all'estero. Secondo i dati diffusi in occasione della recente partecipazione al Summer Food Festival di New York, nel primo semestre 2015 il fatturato dell'azienda ha registrato un trend di crescita del 15%, mentre se si prende in considerazione l'ultimo decennio l'incremento supera il 35%. In aumento anche le esportazioni di pasticceria e biscotti, in particolare verso Inghilterra, Stati Uniti, Cina, Hong Kong ed Emirati Arabi. E se sono soprattutto i prodotti da forno a trainare il mercato, negli ultimi 12 mesi è tornato positivo anche il trend del mercato dei dolci da ricorrenza. Nelle due ultime principali feste dell'anno, Natale 2014 e Pasqua 2015, i consumi di panettoni e colombe, infatti, hanno registrato risultati positivi, invertendo la tendenza alla flessione dell'ultimo triennio. Stando ai dati Nielsen, il Natale, in particolare, ha segnato trend positivi sia a volume (+1,3%) che a valore (+2%). A trainare il mercato è il panettone, prodotto tìpico per eccellenza del made in Italy. I prodotti tradizionali trainano i mercati Secondo una indagine Claai (Confederazione libere Associazioni Artigiane Italiane), tra le iniziative sul mondo dell'alimentazione per il tema «Nutrire il pianeta, Energia per la vita» dell'Expo 2015, in Italia ogni famiglia consuma cinque panettoni a inverno e sulla tavola di Natale la metà non rinuncia a quello artigianale. «Il panettone - commenta Marco Accornero, segretario generale Claai -, resta protagonista sulle tavole del Natale degli italiani e si conquista un posto ancora più rilevante tra i regali. Anche in tempi di crisi al panettone non si rinuncia, meglio se artigianale. Anche per la sua veste internazionale, in molti lo identificano ormai come uno dei simboli del Made in Italy dolciario, aspetti che lo fanno di diritto uno degli ambasciatori del settore alimentare nazionale per Expo 2015». I numeri lo dimostrano. La spesa nazionale si assesta sui 70 milioni di euro. Sono 40.511 le pasticcerie e panetterie italiane coinvolte nella produzione e nel commercio dolciario, e gli addetti nel Paese ammontano a 152.752. «I consumatori premiano la qualità», commenta Giuseppe Fabbri, amministratore delegato Bonifanti, azienda torinese che produce panettoni e colombe dal 1932. «Sia in Italia sia all'estero, chi sceglie i nostri prodotti lo fa per la lavorazione artigianale assicurata dalla selezione delle migliori materie prime, dall'utilizzo di solo lievito madre e da una lavorazione lenta e accurata, che dura tre giorni e si basa sui metodi della migliore arte pasticcerà, avvalendosi nel contempo di impianti modernissimi studiati per esaltare le caratteristiche del prodotto garantendo assoluta igiene e costanza qualitativa». Bonifanti ha chiuso il 2014 con un fatturato in crescita del 18%. Il 20% delle vendite avviene all'estero: l'azienda di Villafranca Piemonte è presente in 36 Paesi e negli ultimi 12 mesi l'export ha registrato un incremento pari al 23%. Nel 2014 il Panettone Bonifanti Classico Glassato ha ottenuto il riconoscimento Great Taste Award con il massimo punteggio delle tre stelle d'oro, attribuito solo a dieci specialità dolciarie nel mondo. E con i prodotti da forno e i dolci da ricorrenza, a far sì che il comparto dei dolci non conosca crisi è il cioccolato, che con il suo apporto di serotonina non solo migliora l'umore ma vivacizza anche il mercato. Voglia di cioccolato Secondo i dati più recenti dell'Aidepi, la produzione di prodotti finiti a base di cacao in Italia è pari a 314.100 tonnellate, per un valore di 4,23 miliardi di euro. Sono destinate all'export 244.349 tonnellate per un valore di 1,211 miliardi, mentre alla voce importazioni ci sono 141.648 tonnellate di prodotti, per un valore di 448,1 milioni di euro. Gli italiani, infatti, non sono solo grandi produttori di cioccolato, bensì anche buoni consumatori: il consumo totale è di 211.399 tonnellate, quello prò capite è stimato in 3,54 chilogrammi. Il consumo medio è invece di oltre 9 chilogrammi a testa nel Nord Europa e di

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 51 02/10/2015 Pag. 52 N.10 - ottobre 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

un chilogrammo nei Paesi emergenti asiatici, con un potenziale di crescita stimato di 4 chilogrammi nel lungo termine. Un consumo che nell'ultimo decennio si è spostato decisamente verso l'alta qualità. Sono proprio gli elevati standard qualitativi garantiti dalle aziende nazionali del comparto del cioccolato, infatti, a farne un settore di eccellenza con una grande propensione all'export La Francia è il primo Paese di destinazione del cioccolato italiano con il 20% del totale a valore. E c'è anche chi non si accontenta di esportare cioccolato italiano, ma sceglie di esportare direttamente «l'arte italiana della cioccolateria». «D mercato estero è molto importante per me non solo per quanto riguarda l'esportazione, in Giappone per esempio sono presente da una decina di anni con 40 temporary stare in 20 città, ma anche per la produzione», spiega Silvio Bessone, maitre chocolatier che a Vìcoforte Mondovì, in provincia di Cuneo, ha creato una vera e propria «cittadella del cioccolato, affiancando al laboratorio una locanda, un ristorante e un Museo del Cacao. La passione per il cioccolato lo ha portato a ricercare nel mondo i semi più rari e pregiati, per produrre cioccolatini di altissima qualità. Un impegno che gli ha garantito ottimi risultati sul mercato interno, ma soprattutto su quello estero. Ogni anno dalla fabbrica-laboratorio di Bessone escono 300 quintali di prodotti a base di cioccolato, il 30% dei quali sono destinati all'esportazione verso Francia, Giappone, Svizzera, Stati Uniti, Canada, Australia, Inghilterra, Belgio, Spagna e Austria. E ora il nuovo passo è esportare la cultura del giaduiotto in Sudamerica». «Ho da poco concluso una joint venture con Kko Real, un'azienda venezuelana che produce semilavorati di cacao per la pasticceria, per produrre i miei gianduiotti in Venezuela -, anticipa Bessone. - Ho fatto comprare ad Alba i macchinari per la nuova linea di produzione. L'ingrediente principe, la pasta di nocciola, lo produrrò io stesso nella mia fabbrica con le nocciole Piemonte Igp e poi lo esporterò in Sudamerica. In settembre arriveranno a destinazione i nuovi macchinari e il primo gianduiotto venezuelano uscirà dallo stabilimento entro la fine dell'anno». @marcotraverso75 Foto: ELEVATA QUALITÀ Secondo il maitre chocolatier, Silvio Bessone, il segreto del successo dei prodotti italiani è la scelta degli ingredienti di prima qualità, come il cacao «Le nostre aziende hanno saputo reagire alle difficoltà» Foto: Cresce la richiesta in Europa e in Asia. Non in Usa INVESTIMENTI L'imprenditore Orlando Grondona si dice convinto che per le aziende dolciarie sia fondamentale unire tradizione e nuove tecnologie QUALITÀ ITALIANA Per Giuseppe Fabbri, ad di Bonifanti, per avere successo sul mercato italiano ed estero è essenziale puntare sulla cura artigianale dei prodotti

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 52 01/10/2015 diffusione:31052 Pag. 40 tiratura:37259 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Monaco a 60 anni A Pontida oggi addio a dom Ravizzoli

Fu partigiano cattolico, poi impegnato nella vita politica locale. Rimasto vedovo, decise di farsi monaco benedettino, rispondendo a una vocazione che non aveva potuto realizzare in gioventù. È morto martedì dom Mario Ambrogio Ravizzoli osb, monaco dell'abbazia benedettina di Pontida. Aveva 89 anni e da tempo era malato. Nato a Crenna di Gallarate (Varese) il 27 luglio 1926 in una famiglia umile e laboriosa, già in giovane età avrebbe voluto farsi sacerdote, ma non poté realizzare questo suo desiderio a causa delle modeste condizioni economiche della famiglia. Scelse allora di studiare, conseguendo il diploma di perito tessile, che gli permise di trovare subito lavoro nel locale stabilimento di tessitura, dove fu anche impegnato come sindacalista. Divenne poi partigiano nelle file cattoliche della Resistenza antifascista, impegnandosi, nell'immediato dopoguerra, nella campagna elettorale che condusse alla vittoria democristiana del 18 aprile 1948. Quindi Ravizzoli ricoprì diversi incarichi nella locale sezione della Dc e nell'Unione artigiani della provincia di Varese, diventando infine presidente dell'Asl di Gallarate. Nel 1951 si era sposato con Luigia Pariani, che lo rese padre felice di due bambine. Nel 1986 un male incurabile lo privò dell'amata consorte, a cui promise, sul letto di morte, che non si sarebbe più risposato ma avrebbe seguito la vocazione sacerdotale che aveva dovuto accantonare in gioventù. Decise allora, a 60 anni, di entrare nel monastero benedettino di Pontida, dove emise la prima professione l'11 maggio 1988. Dopo gli studi teologici nell'abbazia di Santa Giustina a Padova e nel Seminario diocesano di Bergamo, Mario Ambrogio Ravizzoli fu ordinato sacerdote il 21 marzo 1992 dall'allora vescovo Roberto Amadei. Grazie all'esperienza maturata in diversi ambiti, nella comunità benedettina si occupò di questioni amministrative. Fu anche stimatissimo cappellano del santuario dell'Addolorata a Caderizzi di Pontida. Nel corso degli Anni '90 è stato anche economo generale del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo a Roma e poi priore conventuale delle abbazie riunite di San Pietro a Perugia e di San Pietro ad Assisi. Tornato poi nel monastero di Pontida, ha proseguito nella sua vita monastica, impegnandosi nel ministero della confessione, svolto fin quando la malattia si era aggravata.I funerali di dom Ravizzoli si tengono oggi alle 10,30 nella chiesa dell'abbazia. • Carmelo Epis

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 53 30/09/2015 diffusione:25454 Pag. 7 tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato IL PUZZLE DELLE ASSOCIAZIONI Sindacati da una parte imprenditori dall'altra

GLI INDUSTRIALI con Milano, come anche gli artigiani e Confcommercio. La Cisl con Lecco. La Cgil tutta brianzola mentre la Camera di commercio deve ancora capire se restare da sola o «allearsi» con qualcuno e, nel caso, con chi. Dopo la «dissoluzione» sostanziale della Provincia (entità territoriale che c'è e non c'è), in ossequio ai dettami della spending review (imposta per le istituzioni, scelta dalle associazioni di categoria). Nel giro di sei anni si è infatti passati dal «massimo dell'autonomia» con le votazione per la Provincia di Monza e Brianza nel 2009 e l'organizzazione (alcune come Confindustria, Cgil, Cisl e Uil addirittura già c'erano) a livello provinciale di alcuni enti e associazioni (come Camera di commercio e Unione artigiani). Ora tutto è cambiato. La prima «virare» è stata la Cisl nel 2012. Da sempre organizzata a livello provinciale aveva scelto (conti alla mano) di fondersi con Lecco «in base a un'omogeneità territoriale-produttiva». Ferme sono rimaste l'Unione artigiani (allargatasi alla Brianza dopo la nascita della Provincia) e Confartigianato che già avevano nel loro nome la dicitura «Milano Monza e Brianza» e che hanno sedi qui e a Milano (addirittura l'Unione artigiani a metà strada, a Sesto San Giovanni). La Cgil ha invece recentemente deciso di restare «autonoma» investendo qui «1,2 milioni di euro per rinforzare la nostra presenza e la nostra funzione sociale e territoriale», aveva detto Maurizio Laini, segretario generale della Cgil Brianza. Intanto Confcommercio si era spostata anch'essa verso Milano, soprattutto per sfruttare la sinergia (già esistente per altro) con i servizi offerti dalla sede meneghina. Cosa che, con un percorso non semplice, ha scelto di fare anche Confindustria Brianza. Un passo non da poco visto che con i sui 113 anni di storia vantava di essere l'associazione industriali più antica d'Italia. E Camera di commercio Monza e Brianza? La Riforma Madia stabilisce che le Camere di commercio in Italia dovranno passare dalle attuali 105 a 60. Chi è sotto le 75mila imprese iscritte dovrà aggregarsi. Monza con le sue 90mila è sopra soglia (ma anche Confindustria Brianza lo era per i parametri imposti da Confindustria nazionale ma nonostante ciò ha scelto di andare con Milano). In Lombardia hanno i numeri per restare autonome Milano, Bergamo, Brescia, Varese e Sondrio "graziata", quest'ultima, per questioni geografiche. Como e Lecco no. Si aggregheranno fra loro? Andranno entrambe con Monza? Ci andrà una sola? Per decidere c'è tempo fino a fine anno. F.Lomb.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 54 29/09/2015 diffusione:5000 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

TRADIZIONE L ' evento è frequentato ogni anno da decine di migliaia di visitatori curiosi e ospita centinaia di stand Trentacinque anni e non sentirli «Expo Brianza» suona la carica e riparte dall' esposizione universale Gemellaggio un po' più che ideale con la «sorella maggiore», Expo 2015: la pres entazione della rassegna brianzola si è tenuta al padiglione della Lombardia in Piazza Italia

BOVISIO MASCIAGO (bfh) E' stata niente meno che «Expo Milano 2015», la sorella maggiore, a ospitare la presentazione di «Expo Brianza 2015». Nel trentacinquesimo anniversario la storica fiera brianzola incontra il mondo attraverso le strutture messe a disposizione dalla Regione nel padiglione della Lombardia. Affacciata su Piazza Italia, all' incrocio fra gli ormai famosi «cardo» e «decumano», la sala degustazioni del padiglione Lombardia fa da cornice alla storia dell' artigianato e dell' imprenditoria brianzoli. «Se dopo trentacinque anni stiamo ancora parlando di Expo Brianza - ha esordito l' assessore regionale Fabrizio Sala - è solo grazie alla costanza e alla dedizione dei suoi organizzatori. Expo 2015 ha portato molto lavoro indotto in Lombardia e in Italia, ma il vero valore aggiunto è quello rappresentato dal patrimonio di relazioni economiche, commerciali, diplomatiche, umane, che abbiamo allacciato in questi mesi. Così è anche per Expo Br ianza». L ' obiettivo dichiarato da Eugenio Picozzi, presidente del mandamento sevesino di Confcommercio, è quello di arrivare a organizzare una fiera con il 100% di espositori brianzoli. Un auspicio che Sandro Arch etti, assessore alle Attività produttive del Comune di Limbiate declina così: «Non solo servirebbe allargare la base dei comuni partecipanti, ma anche trovare un luogo fisso e strutturato, puntare sull' innovazione e sulle relazioni con gli enti locali, al di là del contributo economico». Alla politica che supera gli steccati del colore delle maggioranze, in fine, si richiama il sindaco di Varedo, Diego Marzorati: «Questo è l' esempio che quando la politica ha voglia di lavorare, ci riesce bene». Fabio Brioschi IL PROGRAMMA BOVISIO MASCIAGO (bfh) - MARTEDI' 29: dalle 21 alle 23, «Quattro chiacchiere con Enrico Beruschi», spettacolo comico, a cura del Comune di Varedo. - MERCOLEDI' 30: dalle 21 alle 23, da Zelig «Il cabaret di Giorgio Verduci», spettacolo a cura del centro commerciale Carrefour di L imbiate. - GIOVEDI' 1 OTTOBRE: dalle 17 alle 19, danza e spettacolo, esibizione di danza classica, moderna e hip-hop con l' «Accademia Artedanza» di Bovisio Masciago. Dalle 21 alle 23, «Emozionincanto», concerto del Coro C.A.I. di Bovisio Masciago; spettacolo a cura del Comune di Bovisio Masciago. - VENERDI' 2: dalle 21 alle 23, «Speciale Expo Sport 22^ edizione», riconoscimenti ad atleti e società sportive, con il patrocinio dell' Assessorato allo Sport dei Comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Limbiate e Vared o. - SABATO 3: dalle 10 alle 12 «Fitness Paderno Dugnano». Dalle 14 alle 16, dimostrazione di karate, in collaborazione con la scuola «Ninjitsu Karate». Dalle 17 alle 19 presentazione del libro «Anime Prigioniere» sul presidio Corberi di Limbiate. Dalle 21 alle 23 serata danzante con lo «Staff Razz M' Tazz Dance Company». - DOMENICA 4: dalle 10 alle 17, giro a cavallo per piccoli e grandi in collaborazione con «Destrie ro Club» di Limbiate. Dalle 10 alle 15, workshop fotografico a cura di Michelangelo Fotottica - Limbiate. Dalle 15 alle 22, country con « Astro Dance» Limbiate. Dalle 16 «2^ Centomiglia della Brianza», sfilata di auto d' epoca organizzata da «Automotoclub Brianza Storica» di Cesano Maderno. Foto: INAUGURAZIONE Nelle foto a destra alcuni momenti dell'inaugu razione con i ragazzi del Pacle «Elsa Morante» di Limbiate, l' assessore regionale Fabrizio Sala e il presidente Unione Artigiani e di Expo Brianza, Walter Mariani

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 55 29/09/2015 diffusione:5000 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Foto: ORGANIZZATORI A sinistra il gruppo organizzatore di Expo Brianza con al centro l' assessore Fabrizio Sala. Insieme a lui i rapp resentanti dei Comuni e delle associazioni coinvolti

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 56 26/09/2015 diffusione:28583 Pag. 37 Ed. Milano tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Il primo mese di attività del centralino comunale Numero unico taxi Debutto flop: solo 100 chiamate Il servizio non decolla. Il radiotaxi invece riceve 30mila richieste I sindacati: «È solo un numero in più arrivato dopo gli altri» DINO BONDAVALLI

Che non sarebbe stata una partenza sprint era cosa di cui anche a Palazzo Marino erano consapevoli. Ma che a un mese dal suo debutto il nuovo numero unico 02.77.77 per la prenotazione dei taxi sarebbe stato pressoché inutilizzato, è cosa che l'amministrazione difficilmente aveva messo in conto. Invece, le cose stanno esattamente così. Al momento il nuovo servizio attivato il 25 agosto dal Comune di Milano è infatti pressoché ignorato da cittadini e imprese. «Si parla di un centinaio di telefonate al giorno», conferma Pietro Gagliardi, rappresentante Taxi dell'Unione artigiani della provincia di Milano, contro una media di 20-30 mila chiamate telefoniche totali ricevute quotidianamente dalle società di radiotaxi attive in città. Proprio queste ultime sembrano le uniche ad aver dimostrato un minimo di interesse nei confronti dello 02.77.77. L'attenzione, però, è dovuta a una serie di perplessità sul modo in cui questo opera. «Per il momento stiamo ancora cercando di capire come funziona esattamente il servizio», spiega Gagliardi. «C'è il dubbio che il nuovo numero stia operando come una sorta di radiotaxi, cosa non dovrebbe accadere, ragion per cui le società di radiotaxi hanno attivato una task force che verifichi gli aspetti operativi e pratici del servizio». Nel frattempo, il servizio non decolla. «Anche se i colleghi (circa 700, Ndr) che hanno aderito sono ormai tutti rientrati dalle vacanze, non c'è stato né grande movimento né una particolare propensione a nuove adesioni», sottolinea il rappresentante dell'Unione artigiani.D'altra parte, «non è che basti inventarsi un numero e chiamarlo "Unico", termine che peraltro non mi parte del tutto corretto, per raccogliere adesioni e trovare lavoro», critica Raffaele Grassi, segretario del Satam. «Qualcuno tra gli operatori che ha dato la sua disponibilità c'è, ma perché la cosa cresca c'è bisogno anche che ci sia la domanda da parte degli utenti». Fondamentale, in tal senso, capire come funziona esattamente il servizio. «Se questa nuova piattaforma funziona come un radiotaxi, per cui semplicemente chiamo un numero del Comune anziché quello di una società privata, non vedo perché un utente dovrebbe telefonare allo 02.77.77 invece che al numero a cui è fidelizzato da una vita», prosegue Grassi. Un problema che, stando ai numeri, si starebbe già verificando, anche se dall'assessorato alla Mobilità del Comune di Milano assicurano che «siamo in una fase di avvio e stiamo progressivamente aumentando sia il numero di tassisti iscritti, sia la diffusione della notizia dell'esistenza del nuovo servizio». Se basterà per evitare il flop, è però tutto da vedere. «Il problema è che la scelta fatta dall'amministrazione è stata una scelta sbagliata in partenza», spiega Grassi. «Se il numero unico avesse raggruppato i 130 numeri delle colonnine, come avevamo suggerito noi, le richieste ci sarebbero state, perché la gente era abituata a telefonare alle colonnine. Fatto in questa maniera, invece, è solo un altro servizio di radiotaxi arrivato sulla piazza dopo tutti gli altri». ::: 02.77.77 LE PRENOTAZIONI Il nuovo servizio attivato dal Comune di Milano il 25 agosto in un mese ha ricevuto un centinaio di chiamate al giorno contro una media di 20-30mila che arrivano quotidianamente dalle società di radiotaxi attive in città SCELTA SBAGLIATA Secondo il segretario del Satam (sindacato tassisti milanesi) la scelta dell'amministrazione era sbagliata in partenza: il numero unico doveva raggruppare i numeri delle 130 colonnine in città come avevano chiesto loro

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 57 26/09/2015 diffusione:28583 Pag. 37 Ed. Milano tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Foto: Una colonnina dove arrivano le chiamate dei taxi [Ftg]

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 58 24/09/2015 diffusione:25454 Pag. 12 Ed. Milano tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato CINISELLO Artigiani e banche a confronto

- CINISELLO BALSAMO - COME ottenere denaro dalle banche in tempo di crisi: dalla finanza agevolata fino all'accesso al credito. Pmi e banche a confronto a Cinisello, nel convegno in programma stasera alle 20.45 nella Sala dei Paesaggi di Villa Ghirlanda. Sarà l'Unione Artigiani della Provincia di Milano, insieme con la Cooperativa Artigiana Lombarda di Garanzia ed Artigiancassa gruppo Bnp-Paribas, a fornire utili elementi a tutti gli imprenditori. All'appuntamento parteciperanno l'assessore Andrea Catania, Marco Accornero, segretario generale dell'Unione Artigiani, Rosario Carbone di Artigiancassa Bnp-Paribas, Danilo Colomasi della Cooperativa Artigiana Lombarda di Garanzia, Antonio Allievi, consulente per la finanza agevolata, ed Elena Veronesi della sede Unione Artigiani di Cinisello Balsamo. Il convegno è aperto al pubblico.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 59 23/09/2015 diffusione:25454 Pag. 13 Ed. Brianza tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

La piccola Expo si è presentata nella grande Expo

di VERONICA TODARO - BOVISIO MASCIAGO - GLI STANDISTI sono tornati (170 in totale) e se dal territorio brianzolo arrivano piccoli segnali di ripresa a toccarli con mano è il Comitato promotore di Expo Brianza che ieri, per festeggiare la 35esima edizione della fiera intercomunale dell'artigianato e del commercio che si apre sabato, è stato ospitato nello spazio di Regione Lombardia «Pianeta Lombardia all'interno di Expo Milano 2015». Davanti all'assessore regionale alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala, grande sostenitore di Expo Brianza, il comitato ha fatto il punto della situazione. A prendere parola per primo Walter Mariani, presidente dell'Unione Artigiani di Monza e Brianza e presidente di turno di Expo Brianza: «Sono tanti i punti in comune tra la nostra kermesse, certo più modesta per dimensioni e cornice, e l'Expo per antonomasia. L'obiettivo è quello di risollevare il territorio e i primi segnali di ripresa iniziano a vedersi». L'ASSESSORE Sala si è complimentato ancora una volta con gli organizzatori, le associazioni di categoria Unione Artigiani Monza e Brianza, Cna Milano Monza Brianza e Confcommercio Seveso, e i Comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Limbiate e Varedo, per la tenacia e la laboriosità brianzola: «La maggior parte di queste iniziative muoiono, questa continua grazie a voi, ai brianzoli che tirano la corda». Eugenio Picozzi, presidente di Confcommercio Seveso, ha proposto il coinvolgimento di altre realtà e di altri Comuni di modo da avere il 100 per cento degli espositori brianzoli. Intanto il taglio di Expo Brianza, che secondo le previsioni auspica di arrivare a 100mila visitatori, sarà in linea con Expo 2015. «Lo si vedrà fin dall'ingresso, con l'iniziativa che coinvolge cinque asili nido del territorio, che faranno scoprire ai bambini e alle loro famiglie Expo attraverso i cinque sensi». Di certo mettere in piedi per il 35esimo anno la fiera intercomunale non è una passeggiata. «Non neghiamo la fatica di far convogliare in un unico evento sistemi e Amministrazioni comunali diverse - ha sottolineato Francesco Cioffi, presidente di Ala Servizi, società organizzatrice di Expo Brianza -. Ma ci crediamo per far emergere le eccellenze del territorio. Dobbiamo andare oltre, dobbiamo dimostrare che è un brand con un tessuto forte e radicato. Oggi gli standisti sono tornati, possiamo ancora crescere». LA CONFERMA arriva anche dal sindaco di Varedo Diego Marzorati: «Varedo ha registrato un alto numero di contatti per la fiera, c'è ancora spirito, c'è ancora voglia di fare dopo 35 anni». Sandro Archetti, assessore del Comune di Limbiate ha invece messo in evidenza tre problemi da risolvere: «La logistica, perché mettere in piedi e smontare la fiera è un impegno economico, l'innovazione perché la fiera deve evolversi e le relazioni con gli enti locali, la politica e l'imprenditoria che devono stimolare messaggi sul territorio». Infine Paolo Bosisio, assessore al Commercio di Bovisio Masciago: «Il vino è buono quando piace ma piace perché è buono. Questo è Expo Brianza: sviluppo e divulgazione dell'artigianato e delle attività locali per dare frutto di modo che l'indotto sia per tutti».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 60 22/09/2015 diffusione:5000 Sito Web La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Dalla Brianza al Mondo Expo compie 35 anni

BOVISIO MASCIAGO (bfh) S ono ben 35 le candeline che Expo Brianza si appresta a spegnere sabato prossimo, 26 settembre. Un traguardo davvero eccezionale, che quest' anno si accompagna con il significativo e simbolico gemellaggio con il grande evento di Expo Milano 2015. Per una fiera di questo tipo raggiungere i 35 anni di vita è davvero un risultato eccezionale, segno di una vitalità incarnata dalle associazioni di categoria promotrici: Unione Artigiani Monza e Brianza, CNA Milano Monza Brianza e Confcommercio Seveso, e i Comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Limbiate e Varedo. E per lanciare il programma ufficiale di quest' anno, Expo Brianza ha pensato bene di festeggiare le 35 candeline chiedendo aiuto alla sua «consorella» più grande, «Expo Milano 2015»: la presentazione della manifestazione brianzola avrà luogo infatti proprio oggi presso l' Esposizione Universale meneghina a Rho Fiera, all'i nterno dello spazio di Regione Lombardia «Pianeta Lombardia». «Sono tanti i punti in comune tra la nostra kermesse, certo più modesta, e l' Expo per antonomasia - ha affermato Wal ter Mar iani, presidente dell' Unione Artigiani di Monza e Brianza e presidente di turno di Expo Brianza - La formula di Expo Brianza appare sempre di più quella più giusta per realizzare quel concetto di sussidiarietà tanto evocato, ma poi effettivamente poco realizzato. La forte collaborazione tra le associazioni di categoria e i Comuni, infatti, testimonia come nell'aiu to alle micro, piccole e medie imprese il concetto di " unione che fa la forza" sia importante». Un taglio in linea con Expo 2015, dunque, che anche Eugenio Picozzi, presidente di Confcommercio Seveso, ha ribadito: «Lo si vedrà fin dall' ingresso, con l' iniziativa che coinvolge gli asili nido del territorio, che faranno scoprire ai bambini e alle loro famiglie Expo attraverso i cinque sensi. Expo Brianza è un evento atteso da tutti e Confcommercio ci ha sempre tenuto particolarmente». Il tema di Expo Milano «Nutrire il pianeta. Energia per la vita» sarà declinato in diversi modi all' interno di Expo Brianza 2015. E sarà subito evidente sin dall' ingresso della manifestazione, dove i visitatori saranno accolti da una mostra degli attrezzi agricoli allestita dall' associazione limbiatese «Fogolar Furlan - Sot la Nape», per restare in linea con i temi legati alla terra. Sarà affiancato dalla presenza del Museo didattico del legno di Cesano Maderno, con la possibilità di ammirare dal vivo l' abilità e la maestria rinomata in tutto il mondo dei «legnamé» brianzoli. Un importante «trait d' union» naturalistico tra Expo Brianza ed Expo Milano sarà messo in evidenza dalla presenza del Parco Groane che farà conoscere il percorso di ciclabili che collega la Brianza fino a Rho, sede di Expo. GRUPPO PROMOTORE Nella foto i rappresentanti dei Comuni e delle Associazioni di categoria

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 61 17/09/2015 diffusione:25454 Pag. 12 Ed. Brianza tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

In Brianza: un'Expo al quadrato

di VERONICA TODARO - BOVISIO MASCIAGO - UN GRANDE evento per la Brianza insieme a un grande evento per il mondo. È quasi tutto pronto per la 35esima edizione di Expo Brianza, la fiera intercomunale dell'artigianato e del commercio che si svolgerà dal 26 settembre al 4 ottobre a Bovisio Masciago, lungo la Nazionale dei Giovi. Un compleanno di tutto rispetto per un evento che deve la sua longevità all'affetto dei visitatori, circa 100mila, e alla tenacia dei suoi organizzatori: le associazioni di categoria Unione Artigiani Monza e Brianza, Cna Milano Monza Brianza e Confcommercio Seveso, i Comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Limbiate e Varedo. Per lanciare il programma ufficiale di quest'anno, Expo Brianza ha pensato bene di festeggiare le 35 candeline chiedendo aiuto alla sua «consorella» più grande, Expo Milano 2015: la presentazione della manifestazione brianzola avrà luogo infatti presso l'Esposizione Universale meneghina a Rho Fiera, all'interno dello spazio di Regione Lombardia «Pianeta Lombardia», martedì prossimo. Sarà presente il Comitato promotore di Expo Brianza con i rappresentanti delle associazioni e dei Comuni, insieme all'assessore regionale alla Casa, Housing sociale, Expo 2015 e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala, grande sostenitore di Expo Brianza. Un'occasione per ribadire il ruolo strategico svolto sul territorio dalla manifestazione a favore dell'economia locale. «SLONO TANTI i punti in comune tra la nostra kermesse, certo più modesta per dimensioni e cornice, e l'Expo per antonomasia», ha affermato Walter Mariani, presidente dell'Unione Artigiani di Monza e Brianza e presidente di turno di Expo Brianza. «In linea con Expo 2015, abbiamo evidenziato anche noi il tema della sostenibilità, ad esempio presentando in fiera macchine agricole che riportano a una maniera più tradizionale, semplice e naturale di trattare il cibo - ha spiegato Francesco Cioffi, presidente di Ala Servizi, società organizzatrice di Expo Brianza -. È un trend che sta tornando ormai, impiegando mezzi sostenibili e materie biodegradabili, con uno sfruttamento intelligente del terreno».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 62 16/09/2015 diffusione:9846 Pag. 1 tiratura:19697 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Premier «mano di forbice» Renzi taglia Imu e Irap ai coltivatori Filippo Caleri [email protected]

Meno tasse per tutti. Il premier Renzi a Milano davanti alla Coldiretti ha promesso: abolizione dell'Imu sui terreni e da gennaio via l'Irap. a pagina 6 Per anni gli annunci berlusconiani sul taglio delle tasse sono stati avversati e osteggiati dalla sinistra nella sua accezione più piena. Inutile abbassare le imposte tanto lo sconto ottenuto sarebbe stato ripreso con aumenti di tasse locali, rette degli asili, ticket sanitari e via dicendo. Con il Cavaliere in sella ogni risparmio fiscale si sarebbe tradotto in un aggravio di qualche altra tassa. Insomma un gioco a somma zero, se non negativa. Oggi il premier in qualche mese di annunci ha già di fatto azzerato una buona parte delle imposte che gravano su famiglie e imprese e nessuno si è ancora sognato di c o n t r a d d i rlo. Eppure la situazione non è tanto cambiata. O meglio sono cambiate le condizioni internazionali e macroeconomiche, ma non certo quelle strutturali dei nostri conti pubblici. Il debito di 2200 miliardi è sceso solo di 4,5 miliardi a luglio e il Pil in crescita dello 0,9% non può certo assicurare entrate fiscali così copiose da riempire i forzieri del Tesoro. Dunque si farà più debito. Non c'è altra soluzione e a questo punto visto che alla fine paga Pantalone le tasse si possono tagliare senza problema. Ieri l'ultima promessa dal sapore quasi elettorale è arrivata da Renzi nel corso della giornata dell'agricoltura all'Expo di Milano. «Dal primo gennaio non si pagheranno più né l'Imu agricola e né l'Irap agricola» ha detto il premier alla kermesse di Milano organizzata da Coldiretti a Expo. Renzi ha poi spiegato che la misura sarà prevista nella legge di stabilità 2016 e ha ricordato la riunione di lunedì scorso col ministro delle Finanze, Pier Carlo Padoan. Rivolgendosi alla platea ha ribadito: «Noi abbiamo abbassato le tasse, voi tirate fuori tutto l'entusiasmo». Non solo ci sarà il taglio ma probabilmente memore delle critiche arrivate nelle stesse situazioni a Berlusconi quando era al governo Renzi ha corretto il tiro spiegando che il guadagno sarà doppio. Sì perché ha detto scherzando: «Comunque, i Comuni non ne risentiranno. L'operazione, sarà paro paro, ormai parlo romano». È stata la Coldiretti a spiegare che l'abolizione dell'Imu sui terreni investe una platea di circa 3 milioni e 175 mila soggetti solo nei comuni di pianura (per un ammontare di imposta pari a 550 milioni di euro). Lo sgravio riguarda, inoltre i contribuenti possessori di terreni situati nei territori montani e collinari che dal 2014 non hanno più beneficiato dell'esenzione, per un ulteriore ammontare di 260 milioni di euro. «Per la prima volta dal dopoguerra viene tagliata la fiscalità in agricoltura, un peso cresciuto nel tempo che ostacola la sfida competitiva che hanno lanciato le nostre imprese in Italia, in Europa e nel mondo», ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare gli interventi annunciati dal presidente del Consiglio sul taglio di Irap e Imu agricola. Se si tratta di abbassare il carico fiscale in questo caso non ci sono obiezioni. Il Tempo ha sempre sostenuto la necessità di tagliare imposte e balzelli per rilanciare i consumi e la macchina produttiva italiana. Però non è possibile che ora sia possibile tagliare tutto il tagliabile senza problemi. A questo punto, visto che nell'era del renzismo tutto è possibile, non può passare inosservata la richiesta del Claii, gli artigiani guidati da Marco Accornero che hanno chiesto l'abolizione dell'Imu sugli immobili strumentali». Così fan tutti. Foto: "Matteo/1 Dal primo gennaio non si pagheranno più né l'Imu agricola né l'Irap agricola Matteo/2 A Milano Sul palco di Expo il presidente Coldiretti Roberto Moncalvo e il premier Matteo Renzi Noi abbiamo abbassato le tasse, voi tirate fuori tutto l'entusiasmo

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 63 15/09/2015 diffusione:25454 Pag. 11 Ed. Brianza tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

ASPETTATIVE NONOSTANTE I DATI POSITIVI RESTANO ANCORA I TIMORI CHE SIA UN FUOCO DI PAGLIA Fatturato e produzione: gli artigiani brianzoli provano a rialzare la testa Analisi congiunturale del secondo trimestre OCCUPAZIONE Salgono le assunzioni ma anche le aziende con cassa integrazione ORDINI Va bene la domanda estera ma il mercato interno è sostanzialmente paralizzato FABIO LOMBARDI

- MONZA - AUMENTANO produzione e fatturato. Sale l'occupazione ma cresce il numero di imprese in regime di cassa integrazione. Scendono gli ordini con un mercato estero in crescita e uno interno ancora paralizzato. Ma non basta per far tornare il sorriso e la completa fiducia nel futuro per le imprese artigiane della Brianza che infatti si mantengono caute sulle aspettative. È quanto emerge dall'indagine congiunturale di settore per il secondo trimestre dell'anno elaborata dall'Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. Fra aprile e giugno la produzione ha registrato una variazione tendenziale (rispetto al secondo trimestre dello scorso anno) di +0,6% e una variazione congiunturale (confronto con i primi tre mesi dell'anno) pari a +0,1%. Stesso andamento sostanzialmente per il fatturato. Sia sul fronte tendenziale, che a livello congiunturale il dato è tornato positivo, registrando rispettivamente +0,8% e +0,2%. IN MIGLIORAMENTO la situazione del mercato del lavoro: il saldo tra assunzioni e uscite (licenziamenti e pensionamenti) è stato positivo e si è attestato a +0,9%. È tuttavia in è aumento la quota di imprese artigiane che hanno fatto ricorso alla cassa integrazione: dal 6,8% del primo trimestre 2015 al 7,4% del secondo. E sulle aspettative per il prossimo trimestre prevale un clima di prudenza: per produzione, domanda interna, estera e fatturato, oltre il 50% degli imprenditori si aspetta stabilità, così come sul fronte occupazione (88,7%). «Se è vero che nel trimestre si registra una situazione di complessivo miglioramento, trend che speriamo si possa consolidare nei prossimi mesi, è ancora presto per parlare di una ripresa concreta. Solo alleggerendo la pressione fiscale e riducendo la burocrazia è possibile che la ripresa sia strutturale», spiega Walter Mariani, presidente dell' Unione Artigiani. «LA DOMANDA estera si conferma il motore trainante della ripresa per l'artigianato brianzolo. I dati del trimestre mostrano che le imprese che lavorano con l'estero hanno registrato una ottima performance, con una crescita della domanda del 13,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - ha dichiarato Gianni Barzaghi, presidente di Apa Confartigianato. - È per queste ragioni che dobbiamo continuare a supportare le nostre piccole e medie imprese, sostenendole in tutti quei progetti di internazionalizzazione». [email protected] Gianni Barzaghi (Rossi) Artigianato: i dati Fonte: Indagine congiunturale trimestrale - Unioncamere Lombardia, Camera di Commercio di Monza e Brianza, e in collaborazione con le Associazioni provinciali dell'Artigianato e dei Lavoratori della Brianza Produzione Nel secondo trimestre 2015, si ferma la caduta della produzione dell'artigianato manifatturiero brianzolo che torna ad assumere segno positivo: +0,1% . Il numero indice della produzione, espresso in rapporto al valore della produzione del 2005 (posto pari a 100), rimane ancora su bassi livelli attestandosi a quota 69,1 nel trimestre Fatturato Il secondo trimestre 2015 registra un miglioramento per il fatturato dell'artigianato manifatturiero della Brianza . Su base annua, la variazione percentuale del fatturato a prezzi correnti torna positiva ed è pari allo 0,8% (era -1,5% lo scorso trimestre); Ordini L'andamento degli ordini totali, rispetto alla fine dello scorso anno, rimane ancora in terreno negativo: la variazione tendenziale, deflazionata e corretta per i giorni lavorativi, registra una

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 64 15/09/2015 diffusione:25454 Pag. 11 Ed. Brianza tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

caduta pari a -1,7% Occupazione L'occupazione per l'artigianato manifatturiero della Brianza presenta, nel 2° trimestre 2015, un saldo positivo ( +0,9% ) , risultato della differenza tra un tasso di ingresso in crescita (da 1,1% dello scorso trimestre a 2,7%) e un t asso d'uscita pressoché stabile pari a 1,8% (era 1,6% tre mesi fa) Cassa integrazione Nel trimestre in esame il fenomeno ha riguardato il 7,4% delle imprese artigiane manifatturiere brianzole (era pari a 6,8% il trimestre scorso), a cui si affianca un lieve calo della quota di ore di CIG (da 2% a 1,2%) Aspettative Ancora prudenti le aspettative degli artigiani brianzoli per il terzo trimestre dell'anno. Per quanto riguarda produzione, domanda interna, domanda estera e fatturato, oltre il 50% degli imprenditori le prevede stabili (rispettivamente il 58,9%, 63,4%, 77,8% e 55,7%) e i saldi tra ottimisti e pessimisti sono negativi e pari rispettivamente a - 24,3, -18,8, -11,1 e -29,2 punti percentuali. Anche per l'occupazione prevalgono le previsioni di stabilità (88,7%) e il saldo tra ottimisti e pessimisti è negativo (-9,4 punti percentuali) L'INDAGINE Piccoli passi Le ultime analisi congiuturali del settore artigiano (condotte dalla Camera di commercio) hanno registrato piccoli miglioramenti mentre l'industria ha fatto segnare una ripresa più robusta ma non una vera uscita dalla crisi Foto: Gianni Barzaghi (Rossi) I FATTORI FONDAMENTALI PER LA CRESCITA Tasse e burocrazia «SE È vero che nel trimestre si registra una situazione di complessivo miglioramento, trend che speriamo si possa consolidare nei prossimi mesi, è presto per parlare di una ripresa concreta. Solo alleggerendo la pressione fiscale e riducendo la burocrazia è possibile che la ripresa sia strutturale», spiega Walter Mariani, presidente dell'Unione Artigiani Internazionalizzazione«Expo può rappresentare un volano per le piccole imprese. Il nostro obiettivo è consolidare queste relazioni che si sono create con le delegazioni e gli operatori commerciali stranieri e fare in modo che gli artigiani prendano parte in modo attivo in tutto ciò che sarà il "dopo Expo"», dice Gianni Barzaghi presidente di Apa Confartigianto.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 65 08/09/2015 diffusione:8000 Pag. 39 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato IMPRESE Unione Artigiani , tra i titolari stranieri il 41% e' africano

MONZA (pdn) Con il 41% sul totale, è il continente africano quello che più rappresenta la presenza di titolari di origine straniera di imprese artigiane individuali (il 78% del totale) a Milano, area metropolitana e Monza-Brianza. In occasione del national day della Somalia, simbolo dell' Afr ica e del legame storico con il nostro Paese, in programma oggi ad Expo, l' Unione Artigiani ha diffuso una serie di dati riguardanti le realtà produttive artigiane africane. Su un totale di 18mila aziende artigiane straniere, infatti, sono 7364 quelle con un titolare di origine african a.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 66 04/09/2015 diffusione:25454 Pag. 8 tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Piccolo balzo in avanti delle imprese lodigiane Ma non chiamatela ripresa

di VALENTINA BERTUCCIO D'ANGELO - LODI - NON CHIAMATELA ripresa. Ma spiraglio, sì, si può. Flebile, fragile, ma pur sempre spiraglio. A dirlo sono i bilanci post vacanzieri delle associazioni di categoria del Lodigiano, che fanno i conti con una prima metà di anno «non peggiore del 2014» e con prospettive per la restante parte del 2015 non del tutto negative. Impressioni, certo, ma puntellate da numeri. Come quelli snocciolati dagli industriali, con il direttore di Assolodi, Maurizio Galli: «I dati da gennaio ad agosto sono discordanti e continueranno a esserlo perché il nostro è un territorio puntiforme. Rispetto agli stessi periodi del 2014, da gennaio a giugno il pil lodigiano ha segnato un +3%, a luglio un brusco tonfo - 2%. Infine agosto in linea con dodici mesi fa». Tutto bene, dunque? Beh, dipende. «Il settore chimico sta soffrendo. Stabile invece quello alimentare, mentre il meccanico fino a giugno ha fatto bene, salvo poi perdere a luglio». Davanti a quest'altalena «chiudere l'anno con uno 0,4% sarebbe già soddisfacente». IN CHIAROSCURO anche la fotografia degli artigiani. Da un lato, la demografia delle imprese: «Assistiamo a un rallentamento del saldo negativo - spiega Vittorio Boselli, segretario generale di Confartigianato -. Il numero delle cessazioni sta calando, ma ci sono ancora poche start up». Dipende ovviamente dal settore: la manutenzione delle apparecchiature ha una tendenza favorevole, è stabile la piccola trasformazione alimentare, continua a soffrire l'edilizia, «anche perché gli appalti pubblici sono ridotti a zero per via del Patto di stabilità e dei tagli agli enti», prosegue Boselli. Lievemente positive anche le cifre sull'occupazione: «Dal nostro campione di riferimento emerge che l'effetto degli sgravi fiscali e del Jobs Act si sta facendo sentire, ma nel numero dei contratti a tempo determinato e non quelli a tempo indeterminato, che secondo me aumenteranno a partire dal 2016. Ogni cento assunzioni a tempo indeterminato, senza Jobs Act 18 non sarebbero state fatte e 45 sarebbero state fatte con un altro contratto. Ma attenzione: il mercato lodigiano è domestico, se non sale la domanda interna non ci sarà ripresa». E infatti Mauro Sangalli dell'Unione Artigiani, che questa ripresa non la vede, invoca un piano Marshall per il Lodigiano: «Bisogna mettere in campo le forze migliori per attirare nuovi investitori, medie aziende che portino lavoro. Non è più possibile permettersi di scegliere chi accettare e chi no. Ben venga anche la maxi logistica di Ospedaletto se porta occupazione. E poi non è possibile far aspettare due anni prima di dare risposte a chi vuole fare impresa da noi». [email protected]

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 67 03/09/2015 Pag. 48 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Aziende: è la Brianza che cambia pelle Di servizi e sempre più "straniere" federica fenaroli

Sta cambiando pelle? Si sta trasformando l'anima della Brianza? Così pare. Negli ultimi anni l'economia del territorio ha puntato sempre meno sul settore che in passato l'ha reso grande. Ha cambiato rotta. «Dalla manifattura ai servizi - ha commentato Marco Accornero, segretario generale dell'Unione Artigiani della provincia di Milano e di Monza Brianza - La tendenza è ormai evidente. Ed è un peccato, perché il settore produttivo ha fatto la storia della Brianza. Era anche quello in grado di offrire maggiori possibilità di occupazione e di risultare più allettante per il mercato estero». Terzo settore in crescita La crescita di imprese attive nel terzo settore è forse il dato che salta maggiormente all'occhio leggendo "Imprese artigiane 2015", l'indagine statistica che l'Unione Artigiani elaborato analizzando i dati raccolti dalla Camera di commercio di Monza e Brianza al 31 dicembre 2014. Tre le aree territoriali considerate: la provincia di Milano, l'area metropolitana, la provincia brianzola. «Il panorama è quanto mai variegato e complesso - prosegue Accornero - e ha dovuto fare i conti principalmente con due elementi: quello che possiamo definire "effetto Expo" e l'aumento dei residenti stranieri». Influenza Expo L'influenza dell'esposizione universale ha trainato l'economia milanese, permettendole di crescere, dal 2013 al 2014, di oltre seicento unità (675). Discorso diverso a Monza e Brianza, dove in quello stesso lasso di tempo le imprese sono aumentate solo in piccola percentuale, passando da 22.509 a 22.828: un numero che testimonia sì una crescita rispetto agli anni più neri della crisi (l'annus horribilis è stato il 2013), ma che comunque si assesta al di sotto dei valori registrati nel 2009, quando le imprese artigiane attive erano 23.070. Il che vuol dire, in buona sostanza, che l'economia brianzola non è ancora stata in grado di raggiungere i livelli pre-crisi. Straniere: niente crisi Crisi non l'hanno conosciuta invece le imprese straniere con sede in Brianza, che dal 2009 a oggi hanno mostrato una crescita costante, pari addirittura al 39% (da 2.096 a 2.907). La quasi totalità delle imprese brianzole (21.770) è costituita da micro imprese con meno di dieci dipendenti. Di queste, 17mila si configurano come ditte individuali, 3.467 come Snc e1.350 come Sas. I settori più attivi sono quelli relativi all'edilizia (32%), all'impiantistica (12%) e alla metalmeccanica (10%). Restringiamo il campo. 507 le imprese individuali attive nella città di Monza, 15.174 quelle presenti nell'intera area della provincia. Africa e Europa dell'est Il 72% delle imprese monzesi è gestita da imprenditori italiani. Gli stranieri, il 28%, provengono principalmente dall'Africa (il 40%) e dall'Europa dell'est (37%). I settori di riferimento per le imprese straniere sono i servizi di pulizia, l'edilizia e il settore alimentare: «Sono dati che non mi meravigliano - precisa Accornero - perché gli stranieri stanno dimostrando una maggiore capacità di mettersi in gioco, una maggiore propensione al rischio e una volontà di riscoprire e riprendere in mano i mestieri che gli italiani hanno deciso di trascurare. Senza contare, poi, il fatto che cresca il numero di attività e imprese straniere che proprio a stranieri si rivolge - penso agli alimentari e ai ristoranti etnici». Come si chiuderà il 2015? «Abbiamo notato in questi mesi un leggero miglioramento della situazione generale - conclude Accornero - Sono aumentate lievemente le richieste di credito da parte degli investitori e si è registrata una modesta crescita dell'occupazione. Queste inversioni di tendenza consentono di guardare al futuro con maggior fiducia». •

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 68 02/09/2015 diffusione:28583 Pag. 37 Ed. Milano tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato La colletta dei tassisti Guerra alla app di Uber Le auto bianche si tassano per pagare gli avvocati D. BON.

I tassisti milanesi non mollano la presa. E, in vista dei nuovi passaggi della battaglia legale a difesa della categoria, introducono la "tassa anti-uber". A lanciare l'iniziativa è il delegato del settore Taxi dell'Unione Artigiani della provincia di Milano, Pietro Gagliardi. Sottolineando che l'opposizione legale al "sistema Uber" ha già richiesto e continuerà a richiedere un grosso sforzo, Gagliardi fa infatti appello ai tassisti chiedendo loro di "contribuire a sostenere le azioni a tutela dell'intera categoria". Anche dopo il blocco da parte del Tribunale di Milano del servizio Uber pop, che mette in contatto attraverso lo smartphone utenti e autisti non professionisti che guidano auto private, la battaglia prosegue. "Le azioni intraprese in questi ultimi 18 mesi sono state molteplici", spiega Gagliardi. "Lo studio legale Pavia Ansaldo ha intrapreso azioni di denuncia nei confronti di Enti pubblici e avviato confronti con le istituzioni locali per la presentazione di un Ddl regionale a modifica della legge regionale 6/2012, nonché altre innumerevoli segnalazioni presso il Garante della concorrenza e all'avvocatura del Comune di Milano".Inoltre, "siamo consapevoli che dovremo affrontare un avversario con grandi disponibilità economiche", prosegue il delegato dell'Unione artigiani. Da qui il lancio della "tassa anti-Uber", che servirà a coprire le spese e le parcelle degli avvocati relative al secondo semestre di questo anno e al 2016. Una seconda raccolta fondi, dopo quella organizzata lo scorso anno, che coinvolgerà le strutture sindacali e i radiotaxi. Il tutto nella "massima trasparenza", garantisce Gagliardi, sia per quanto riguarda i costi legali sia per quanto riguarda i contributi versati dai tassisti.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 69 31/08/2015 diffusione:186527 Pag. 22 tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato L'INCHIESTA DENTRO I NUOVI SALONI L'estetica low cost* Turni serrati, smalti all'ingrosso e margini di guadagno minimi Ecco come le «nail spa» cinesi offrono manicure a 10 euro Antonella De Gregorio Francesca Gambarini Beatrice Mont

U na stanza sola con vista sulla strada, un boccione d'acqua per le clienti, un piccolo cartello che invita a provare il nuovo trattamento «mani di velluto». Nel piccolo salone di bellezza di Porta Genova, a Milano, c'è un'atmosfera familiare. Intima. Maria (i nomi sono di fantasia, ndr) è la «capo sala». Occhi e capelli neri, 25 anni, si muove con fare sicuro tra le poche poltrone del negozio. «Di solito bisogna prenotare», dice una cliente. «Prima andavo a Cesano Boscone, ma da quando mi hanno aperto questo negozio sotto casa, molto più economico, non vale la pena andare fin là». Maria annuisce, sorride. Fino a 5 anni fa, viveva in un piccolo paese vicino a Shanghai. Poi si è trasferita a Milano, con la sorella Anna e la madre Rossella. I figli Guo e Liang invece - di 4 e 9 anni - sono rimasti in Cina con il nonno. «Non li vedo da due anni, l'unica volta che sono tornata a casa, ed è veramente durissima», racconta, mentre lotta con l'unghia incarnita di una cliente. «Portarli in Italia sarebbe impossibile, qui lavoro tutto il tempo». I numeri Negozi aperti fino a tarda sera, senza turni di riposo e nella maggior parte dei casi senza chiusure festive, orario continuato, prezzi (più o meno) stracciati. Il successo delle estetiste straniere (e anche dei parrucchieri) a Milano è sotto gli occhi di tutti. Così come l'assalto delle clienti: studentesse e signore che affollano i locali a tutte le ore del giorno. I servizi offerti sono riservati alle donne, per marcare una linea netta con tutti quei negozi di massaggi «all'orientale», distribuiti per lo più in zona Porpora e Loreto, che con la bellezza c'entrano poco. I numeri del fenomeno li fa l'Unione artigiani di Milano. In città su 6.100 imprese individuali comprese nel settore della «cura della persona» (acconciatura, estetica, massaggi), 541 sono intestate a stranieri: 148 a cinesi (erano 19 nel 2010). A livello nazionale, secondo i dati della Cgia di Mestre (ultimo rilevamento del 2013), in Italia le imprese cinesi in questo settore sono 3.500, con un incremento del 34% rispetto al 2012. Anche se in realtà questi sono numeri lontani dal reale, dicono gli operatori, perché «diversi negozi sono intestati a prestanome italiani»: estetiste e acconciatori che dietro compenso accettano di figurare come responsabili tecnici perché magari chi apre questo tipo di attività non ha titoli. E perché la legge italiana prevede la presenza di una figura competente per tutto l'orario di lavoro, che controlli norme igieniche e qualità dei prodotti e garantisca regolarità di contratti e turni di lavoro. Come conferma Barbara, titolare di un negozio nel centro di Milano che ha recentemente pubblicato un annuncio per assumere personale: «Più di una delle ragazze italiane che si sono presentate al colloquio ha ammesso di essere stata contattata per figurare, dietro compenso - e si parla di cifre intorno ai 30 mila euro - come direttore tecnico di un salone di manicure gestito da stranieri». Le qualifiche professionali Ma cosa c'è dietro questo successo? Spesso una politica di personale a basso costo. Giovani apprendiste che non vengono pagate finché non padroneggiano la tecnica, regolate da rapporti di lavoro a chiamata. E margini di risparmio ottenuti anche grazie a prodotti acquistati ai grandi magazzini. Molte non parlano italiano. Nel negozio dove lavora Maria per

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 70 31/08/2015 diffusione:186527 Pag. 22 tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

esempio, in Porta Genova, quando la proprietaria non c'è, lei è l'unica a usare la nostra lingua. Le altre ragazze, alcune giovanissime, stanno zitte, alle prese con i piedi o le mani delle clienti, o dicono poche parole in cinese tra loro. Per stendere lo smalto e limare le unghie, poi, non sono richieste qualifiche professionali particolari. «Io ho imparato in Italia, lavorando», dice Maria. «Quando vivevo a Shanghai ero commessa in un negozio di vestiti». Tutto regolare. «Perché in Italia per stendere smalto e limare le unghie non è necessario un diploma specifico, che invece è richiesto per la ricostruzione, cioè per le discipline onicotecniche», spiega Gian Andrea Positano, responsabile del Centro studi di Cosmetica Italia, associazione nazionale delle imprese cosmetiche. Non sempre è così. In viale Gran Sasso, Sara, che da poco ha aperto con il marito un piccolo negozio, racconta di avere studiato da estetista in Cina; all'arrivo in Italia, una prima casa e un lavoro in periferia, poi il «salto» con l'attività propria. A Milano è nata sua figlia, che ha due anni e spesso sta in negozio con la mamma e una baby sitter. I prezzi Il punto di forza delle estetiste straniere sono sempre i prezzi. In zona Piola-Loreto per esempio, per una manicure non si pagano più di 10-12 euro, una ceretta completa ne costa appena trenta. In centro città i prezzi sono più alti: ma anche qui una manicure non arriva a 15 euro, una pedicure vale 25. Ma come si fa a praticare prezzi del 30, del 50 per cento più bassi degli altri? «Si lavora di più e ci si accontenta di margini di guadagno inferiori», taglia corto Francesco Wu, presidente dell'Unione imprenditori Italia-Cina. Poi ci sono saloni più alla moda, come Wow Nail, tre sedi in centro e un proprietario, Eric Chen (vero nome Chen Xiao Cai, 31enne cinese di seconda generazione), imprenditore con le idee molto chiare e che non ha paura di alzare i prezzi: «A Milano ci sono dozzine di negozi di manicure, ma io da subito volevo distinguermi. Era un'occasione per dimostrare che esistono cinesi integrati che amano l'Italia come fosse la propria patria, pagano le tasse e mettono l'igiene al primo posto», dice. Gli italiani Se i negozi cinesi proliferano, dall'altra parte ci sono gli italiani. Che vanno in sofferenza, costretti spesso ad abbassare i prezzi. «Almeno un po'», dice Anna, che lavora in un negozio tra Piola e Lambrate. E anche se non arrivano a chiudere, questi esercizi sentono l'erosione del mercato e del reddito. «Se applichiamo le normali regole del mercato del lavoro, tra contributi, Inps, Inail, abbiamo un costo fisso d'esercizio sotto al quale non è possibile scendere», dice per tutti Mario Accornero, segretario dell'Unione degli artigiani di Milano. «Non parliamo poi di tecnologie, spese di produzione, macchinari, o di qualità del materiale usato». Quel che è certo che negli ultimi tempi il lavoro è diminuito. E «dove prima ruotavano quattro persone per gestire un centro di estetica con due o tre cabine, oggi ci si arrangia con due dipendenti», aggiunge Barbara. Le infrazioni Aprire una Nail spa è facile: basta una «Scia», una Segnalazione di inizio attività. Dietro però «ci sono spesso aspetti di legittimità», ammette Mario Emanuelli, commissario dell'Annonaria di Milano, il corpo dei Vigili urbani addetto agli esercizi commerciali. Che dall'inizio dell'anno ha svolto controlli in 327 centri estetici. Il bilancio: 102 violazioni a leggi e regolamenti; 95 di tipo amministrativo; due sanitarie; due persone denunciate. L'irregolarità più frequente? «L'indicazione come responsabile del centro di un soggetto che non è presente al momento del controllo». La sanzione è immediata e va da 516 a duemila euro. Meno se viene pagata entro 60 giorni. «Ma se durante successivi controlli il problema si ripresenta, può essere decisa la sospensione dell'attività». Va detto che le probabilità di controllo non sono elevate. E

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 71 31/08/2015 diffusione:186527 Pag. 22 tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

le imprese individuali, per le quali è richiesta una semplice comunicazione agli uffici competenti, si prestano più delle società allo «stratagemma» di aprire o chiudere l'attività per evitare i controlli fiscali e far perdere le tracce. I rischi Oltre il fisco e la concorrenza, restano i problemi di salute di chi in questi centri ci lavora. Perché solventi, smalti e soluzioni acriliche sono accusate di provocare infiammazioni a gola e polmoni, alla pelle, e in certi casi, addirittura aborti. Sono le conseguenze più gravi - denunciate da un'inchiesta del New York Times - dell'uso di agenti chimici e miscele potenzialmente velenose nei piccoli saloni di bellezza. Il quotidiano Usa ha impegnato un team di reporter che, per mesi, hanno visitato i nail saloon newyorkesi, intervistando «impiegate» e proprietari e denunciando una serie di gravi violazioni e abusi a cui vengono esposte le lavoratrici. Pagate pochissimo, anche solo un dollaro all'ora. A seguito dell'inchiesta, il governatore Andrew Cuomo ha istituito una task force di ispettori che andranno nei negozi per controllare le condizioni igieniche e di rispetto dei diritti delle lavoratrici, con la minaccia di chiudere quelli che non seguiranno le nuove direttive. Tra le misure imposte, l'obbligo di indossare guanti e mascherine per proteggersi dagli agenti chimici e l'installazione di sistemi di ventilazione. Inoltre, i proprietari dei saloon dovranno affiggere nel locale le nuove misure, in sei lingue, così che tutte le lavoratrici possano comprenderle. Opportunità e speranze «In Italia abbiamo regole più stringenti che in altri Paesi», sottolinea Emanuelli. A Milano, in molti dei negozi di manicure le ragazze indossano guanti e spesso mascherine che le proteggono da un lavoro comunque pesante. Dietro la sua, Serena, giovane emigrata filippina di seconda generazione, chiacchiera in un buon italiano e lima le mani di una cliente con scrupolosità e gentilezza. È nuova del negozio, in zona semi centrale, e la «padrona» la tiene sott'occhio, passandole continuamente dietro le spalle per controllare come sta lavorando. Serena sta per prendere la cittadinanza italiana. «Sono così felice», confessa ma a bassa voce, non si vuole fare sentire perché ogni parola toglie attenzione al lavoro. È nata in Italia, poi un periodo nelle Filippine, poi di nuovo Milano: ormai è una pendolare sulla metro e questo fresco impiego è solo l'ultimo di una lunga serie. «Mi piacerebbe avere un negozio mio, prima o poi». La ragazza al suo fianco, cinese, la osserva un po' stranita. Serena non sa una parola in cinese. Con le colleghe si scambiano le informazioni di base in un italiano elementare. Nelle otto ore di lavoro filate, che spesso diventano nove, non c'è molto tempo per chiacchierare. Federica Seneghini © RIPRODUZIONE RISERVATA Il caso Sono in costante aumento i negozi di cura e benessere della persona a Milano gestiti da stranieri, cinesi nella maggioranza dei casi. In città su poco più di seimila imprese individuali nel settore più di 500 sono intestate a stranieri Il punto di forza sono i prezzi: più bassi di quelli praticati dalla concorrenza «italiana». Alla base una politica del personale a basso costo, giovani apprendiste che non vengono pagate finché non acquisiscono la tecnica necessaria, regolati da rapporti di lavoro a chiamata. I margini di risparmio sono ottenuti anche comprando prodotti nei grandi magazzini I vigili urbani hanno effettuato controlli in 327 centri: 102 le violazioni riscontrate a leggi e regolamenti

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 72 31/08/2015 diffusione:186527 Pag. 22 tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

La parola ONICOTECNICA È la tecnica di ricostruzione, applicazione e decorazione di unghie artificiali. A fini esclusivamente estetici (nulla di medico). Un trattamento per intervenire nell'allungamento, nella ricostruzione o nella copertura delle unghie naturali. 3500 Le imprese cinesi in questo settore a livello nazionale (dati della Cgia di Mestre). Ma il numero, dicono gli operatori, non è quello reale perché diversi negozi sono intestati a prestanomi italiani Foto: Un negozio cinese a Milano. In vetrina i prezzi dei servizi offerti. In città sono 148 le imprese cinesi nel settore della cura estetica. Sopra, una dimostrazione durante un congresso a Roma sulle ultime tendenze della manicure Foto: Nella foto sotto due estetiste vietnamite, specializzate nella cura delle mani, lavorano all'«American Nail Design», centro estetico a Kingsland Road a Londra. Negli Usa come in Europa in questi anni c'è stato un boom di negozi di questo genere (foto di Martin Godwin / Getty Images)

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 73 26/08/2015 diffusione:28583 Pag. 35 Ed. Milano tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Attivo da ieri il centralino 02.7777 Parte il numero unico. I tassisti: rischio flop Poche adesioni al via della sperimentazione. Le auto bianche: «Sistema pieno di lacune, era meglio partire a settembre» DINO BONDAVALLI

Il numero unico 02.7777 è attivo dal pomeriggio di ieri. Ma tra i tassisti al lavoro in città in questi ultimi giorni di agosto, quelli pronti a rispondere alle chiamate degli utenti e a raccogliere passeggeri attraverso il nuovo sistema di prenotazione attivato dal Comune di Milano sono solo uno sparuto drappello. Anche tra i 700 autisti che hanno aderito al nuovo servizio, una larga parte risulta attualmente in vacanza. Tanto che ieri anche i sindacati delle auto bianche si interrogavano sulla scelta di Palazzo Marino di attivare il nuovo numero il 25 agosto. «Visto che per Expo non ci sarà nessun impatto e che comunque era stato detto che si sarebbe partiti a settembre, non capisco perchè l'abbiano fatto partire oggi (ieri per chi legge, Ndr), con molti colleghi ancora in vacanza», commenta Pietro Gagliardi, rappresentante Taxi dell'Unione artigiani della provincia di Milano. «Peraltro, nell'ultima riunione che avevamo avuto con il Comune prima della pausa estiva avevamo sollevato una serie di criticità che si sarebbero dovute affrontare prima di lanciare il servizio: visto che non ci hanno più fatto sapere nulla e che hanno deciso di partire comunque c'è la preoccupazione che il meccanismo possa non soddisfare le aspettative». Il riferimento è ad aspetti tecnici non esattamente marginali. I dubbi dei tassisti riguardano infatti le modalità con cui Fastweb, che si è aggiudicata la gestione del servizio bandita dal Palazzo Marino, gestirà le chiamate e in che modo le smisterà di volta in volta alle auto più vicine. Non solo. «Il fatto che venga lanciato un numero unico non significa che ci sia un'utenza pronta a usarlo», aggiunge Raffaele Grassi, segretario del Satam. «Dopo quattro anni che le colonnine per strada sono state lasciate andare in disuso, molta utenza non sa nemmeno più che esiste un servizio comunale, ma si rivolge direttamente al radiotaxi». Nessuna sorpresa, quindi, se anche tra i tassisti che non sono collegati a nessun servizio di radiotaxi le reazioni al sistema sono state tiepide. La maggior parte degli autisti attende infatti di vedere cosa succederà nelle prime settimane prima di decidere se aderire o meno. D'altra parte, «così come è stato concepito il numero unico è di fatto un altro radiotaxi», sottolinea Grassi. «Quello che noi volevamo era mettere in rete le 130 colonnine esistenti, per cui il cliente che normalmente chiamava la colonnina avrebbe fatto un solo numero venendo automaticamente smistato sulla colonnina più vicina. «Questo», conclude, «è tutt'altro sistema». IL CASO PRENOTAZIONI È stato attivato ieri pomeriggio il nuovo numero unico di servizio taxi 02.7777 . Il nuovo sistema di prenotazione attivato dal Comune di Milano sarebbe dovuto essere presentato a settembre, ma la scelta di attivare il numero il 25 agosto, ha fatto sì che dei 700 autisti che hanno aderito al nuovo servizio solo uno sparuto drappello al lavoro in questi giorni in città possa sperimentare l'inaugurazione del numero unico. PERPLESSITÀ La paura dei tassisti che il meccanismo possa non soddisfare le aspettative nasce da alcune preoccupazioni di natura tecnica, in particolare riguardo le modalità con cui il centralino gestirà le chiamate e in che modo le smisterà di volta in volta. Il Comune conta di superare invece le criticità nelle prossime settimane Foto: Coda per i taxi in Centrale in un giorno di sciopero dei mezzi [Ftg]

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 74 24/08/2015 diffusione:186527 Pag. 1.2.3 Ed. Milano tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

L'inchiesta Elettronica e verde i settori più in crescita. In leggero aumento le aziende guidate dalle donne Gli artigiani tornano in centro Inversione di tendenza dopo 40 anni. Continua il boom degli stranieri: +40 per cento Valtolina

Dopo quasi 40 anni di espulsione dal centro città, tornano a crescere le attività artigianali a Milano. Non solo. Il dossier di Unione artigiani con Camera di commercio segnala un +40 per cento in cinque anni delle imprese straniere. Passate dalle quasi 13 mila del 2009 a 18 mila. Secondo i dati dello studio, aumentano anche gli artigiani 2.0, quelli che puntano su informatica e creatività. Meno significativo risulta invece l'incremento dell'artigianato femminile. Le donne sono il 16% delle imprese individuali italiane e il 14% di quelle straniere. a pagina 2 e 3 Imbianchini egiziani e romeni, pelletterie cinesi, trasportatori peruviani e ecuadoriani. Da quasi 13 mila a poco più di 18 mila, le imprese artigiane straniere nel Milanese sono cresciute del 40% dal 2009, con cifre raddoppiate rispetto agli inizi degli anni Duemila. Tanto da rappresentare, oggi, un'impresa individuale su quattro, con aumenti percentuali medi, solo nell'ultimo anno, del 6%. In particolare, appunto, si parla di imbianchini e posatori (una ditta su due), titolari di lavanderie e tintorie, panificatori, gelatai, artigiani tessili e trasportatori. Immigrati già inseriti nel tessuto sociale italiano e che grazie al lavoro trovano definitiva integrazione, pur subentrando, di fatto, alle ditte italiane. Il dato generale sul numero degli artigiani tra l'area metropolitana milanese e la Brianza resta stabile proprio grazie alla continua crescita delle imprese straniere, contraltare di un crollo delle maestranze italiane. Da segnalare anche un ritorno dell'artigianato in città (+7% in sei anni) e la nascita di un artigianato 2.0 connesso alla necessaria innovazione: la capacità di restare al passo tecnologico diventa fattore necessario di sopravvivenza. I numeri della ricerca Dal dossier di Unione artigiani con la Camera di commercio, si nota come le imprese siano oggi 92.500 circa, in aumento del 2% e così distribuite: 26. 600 a Milano; 43 mila nell'area metropolitana; quasi 23 mila in Brianza. Il 96% delle imprese ha meno di cinque dipendenti; il 78% è una ditta individuale; il 25% straniera; nel 15% dei casi con un titolare donna. «L'aumento delle imprese straniere è strutturale ma anche anticiclico», conferma Marco Accornero, segretario generale dell'Unione artigiani. «Nonostante la crisi economica da almeno dieci anni si registrano incrementi in termini assoluti che settoriali. Una tendenza che sia per i fenomeni migratori sia per una particolare linfa imprenditoriale di chi, arrivato in Italia, appresi lingua e mestiere, vuole affermarsi come imprenditore. Evidente è il processo di sostituzione agli italiani. Dapprima si è trattato di quei mestieri di cui la città era rimasta sprovvista, poi esteso alle attività più usuranti o notturne (per esempio i panificatori) o ai lavori che gli italiani non erano più disposti a fare». Informatica e creatività Altro fenomeno in controtendenza è il ritorno in città delle maestranze. Crescono gli artigiani a Milano del 7%, mentre fuori città restano stabili o in lieve calo. «Era da 40 anni che si registrava una progressiva espulsione degli artigiani dal centro a causa di affitti troppo elevati, difficoltà logistiche e problemi legati all'inquinamento delle attività produttive - spiega il segretario generale degli artigiani -. Nascono imprese legate ai servizi, leggere, con diverse necessità logistiche e di collocazione: mestieri informatici e creativi in una metropoli che offre molti spazi vuoti. Non si tratta di numeri importantissimi ma aumentano attività come la stampa 3d, lo sviluppo di app e programmi per gli smartphone». Sono gli artigiani 2.0. «Un nuovo artigianato su cui

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 75 24/08/2015 diffusione:186527 Pag. 1.2.3 Ed. Milano tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

puntiamo, legato a servizi e nuove tecnologia». Al femminile Meno significativo l'aumento dell'artigianato femminile. Le donne sono il 16% delle imprese individuali italiane e il 14% di quelle straniere. Un dato di doppia lettura, perché se è vero che la percentuale è bassa, emerge anche che la composizione straniera milanese esce dagli stereotipi per cui la donna sarebbe emarginata, mentre invece è attiva al pari dell'italiana. S'intravedono alcuni segnali con l'ingresso di artigiani femmine in settori tipicamente maschili (tassiste, autotrasportatrici, elettriciste) ma non ci sono aumenti significativi. «Esiste una barriera psicologica che le nuove tecnologie possono contribuire ad abbattere - conclude Accornero -. Ma anche le donne devono sbloccarsi entrando in settori da loro stesse considerati prerogativa maschile, senza in realtà alcun motivo empirico». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il dossier Marco Accornero (foto) , segretario generale dell'Unione artigiani che, insieme alla Camera di Commercio, ha prodotto il dossier sul lavoro artigiano a Milano e provincia. «Era da 40 anni che si registrava una progressiva espulsione degli artigiani dal centro città. La tecnologia ha invertito la tendenza» Foto: Lavoro 2.0, stampa 3D, sviluppo di app e software per smartphone sono le attività che rianimano il settore

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 76 18/08/2015 diffusione:186527 Pag. 26 tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato La buona informazione è cibo per la mente PANE La crisi di pagnotte e «michette» Crolla il consumo, cresce lo spreco La parabola Il nostro consumo pro capite oggi è fra i 90 e i 100 grammi al giorno, contro il chilo e cento di un secolo e mezzo fa. Ma la produzione continua a superare (e di molto) la domanda: ogni 24 ore finiscono nella spazzatura 13 mila quintali di quello che viene sfornato Giusi Fasano

n America cominciava la guerra di secessione, la Russia aboliva la servitù della gleba, da noi nasceva il Regno d'Italia... Correva l'anno 1861. E gli italiani - età media 27 anni - mangiavano ogni giorno un chilo e cento grammi di pane a testa. Avete letto bene, sì: più di un chilo di pane ciascuno. 154 anni dopo siamo quasi triplicati rispetto ai 22 milioni che eravamo e nel paniere quotidiano di un italiano oggi c'è meno di un decimo di quel chilo e cento di pane. Siamo scesi a un paio di fettine al giorno, cioè fra i 90 e i 100 grammi cadauno, quando va bene. Demonizzato dalle diete, sfidato da cracker/grissini/schiacciatelle/toast/gallette e chi più ne ha ne metta, il pane - quello classico - non occupa più sulle nostre tavole il posto d'onore che gli era riservato fino agli anni Ottanta. L'Italia è diciannovesima nella classifica dei Paesi mangiatori di pane nel mondo e mai come in questi ultimi dieci anni le difficoltà economiche sono state così grandi per i panificatori. Un dato per tutti: dal 2007 a oggi sono andate perdute 3.108 imprese del comparto della panificazione. Erano 44.406 nel 2007, sono diventate 41.298 nel 2014. Colpa della crisi, certo. Ma anche di un costante cambiamento delle abitudini alimentari, soprattutto, come dicevamo, in termini di quantità. Uno studio presentato pochi giorni fa dalla Coldiretti dice che, proprio per l'effetto crisi, il 46% degli italiani mangia il pane avanzato del giorno prima. Che, quando non è prodotto con i tempi naturali del lievito madre (cioè quasi sempre), tende a diventare raffermo già poche ore dopo essere stato sfornato. Eppure, croccante o no, le famiglie provano a contenere gli sprechi. Ma va detto che se di sprechi si parla non è contro le famiglie che va puntato il dito e che il binomio pane-sperpero è legato più che altro alla grande distribuzione. «Su questa storia dello spreco di pane ci sto rimettendo la salute» se la prende Claudio Conti, panificatore da una vita e presidente di Assipan, Associazione italiana panificatori e affini della Confcommercio. «Lei lo sa che ogni giorno in questo Paese buttiamo via più o meno 13 mila quintali di pane? Un'assurdità. Con il pane che si spreca ogni giorno si riempie uno stadio. Una vergogna. E la cosa che più mi fa arrabbiare è che spesso sembra essere colpa dei panificatori. Invece noi non facciamo altro che sopravvivere e per sopravvivere siamo costretti a sottostare ad accordi capestro con la grande distribuzione». Gli accordi di cui parla Conti sono fra i grandi supermercati e i loro fornitori. I primi comprano dai secondi quantità di pane che consentono l'assortimento completo sugli scaffali fino alla chiusura, ma il fatto è che pagano soltanto il prodotto venduto, quello che avanza non è un loro problema. Quindi che succede? Che il giorno dopo i panificatori consegnano le nuove ceste, ritirano il pane rimasto sugli scaffali la sera prima (si arriva a punte del 30%) e si occupano di smaltirlo. A spese loro. Ed ecco la difficoltà più grande: lo smaltimento. «Il problema è che il pane è un prodotto di giornata» prova a riassumere Stefano Fugazza, che da presidente dell'Unione artigiani di Milano si occupa del settore alimentare, pane compreso. «Quello che rimane dopo la chiusura è tecnicamente un rifiuto, per legge. Una volta c'era chi lo voleva per gli animali oppure gli stessi panificatori potevano venderlo al dettaglio, grattugiato, a un prezzo di costo. Ma adesso non si può più. Mille norme impongono

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 77 18/08/2015 diffusione:186527 Pag. 26 tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

insacchettamento, etichettatura, analisi Asl... il gioco non vale la candela, né per chi vorrebbe offrirlo né per chi teoricamente potrebbe consumarlo». Associazioni caritatevoli, per esempio. Le quali però, fatti i conti, capiscono al volo che - fra il rispetto delle indicazioni di legge sugli alimenti e costi di furgoni, addetti e carburante - spenderebbero più che ad acquistarlo fresco. Il risultato finisce col diventare scontato: meglio buttarlo via. «E il guaio è che da tutto questo i grandi distributori non imparano nulla» è convinto Maurizio Figuccia, panificatore storico e vicepresidente di Assipan. «Continuano a ordinare troppo pane sapendo che non lo venderanno tutto e noi dobbiamo pur lavorare... bisogna darglielo, anche se poi ne ritiriamo un bel po' come rifiuto. Ma se a un panettiere avanzano 10 kg di pane, il giorno dopo starà ben attento a farne di meno. È una regola di buonsenso, no?». «Troppo», a livello nazionale, significa che ogni giorno si sfornano in tutto il Paese 72 mila quintali di pane. Viste dall'altra parte della barricata, cioè dalla grande distribuzione organizzata, le cose non stanno esattamente così. Per esempio sul contestatissimo punto del pane assortito, e in gran quantità, fino all'ultimo minuto, Federdistribuzione (per i grandi supermercati escluse le cooperative) fa sapere che «il 20% del pane è acquistato dopo le 18», che la varietà di scelta fino alla chiusura è «per dare stesse opportunità di spesa a tutti i clienti» e che «la grande distribuzione è responsabile del 35-40% delle vendite di pane fresco, non di tutto il mercato». Un'altra obiezione: «Dove esistono forni interni per produrre pane o dorare quello surgelato le rimanenze sono basse». Detto questo però, il problema con i panificatori dev'essere all'ordine del giorno se la stessa Federdistribuzione si augura di «guardare al tema del reso non in una logica conflittuale» e proprio su questo tema precisa: «Noi abbiamo a che fare prevalentemente con fornitori medio/grandi, imprenditori in grado di gestire la propria attività considerando il fenomeno del reso come parte delle politiche di prezzo». Tutto quest'argomento potrebbe avere presto regole nuove. Perché Assipan ha presentato a luglio una segnalazione all'Antitrust che dovrebbe decidere il da farsi a settembre. Ipotesi: «Abuso di posizione dominante della grande distribuzione» per la «pratica vessatoria» che obbliga i panificatori al ritiro del pane invenduto. Chi non ha mai sentito quel detto antico secondo cui il pane non si butta via mai? E invece nell'anno 2015 sappiamo che buttarlo via può essere perfino più economico che regalarlo. Che è un problema di costi e di regole pronte a scattare nell'esatto momento in cui diventa «rifiuto». E allora è in quel passaggio che va cercata la soluzione possibile: intervenire prima che scatti l'«ora x», e cioè quando il pane non è ancora scaduto, mettendo in contatto chi ha la possibilità di donare con chi vorrebbe ricevere e può organizzarsi per ritirare e redistribuire (vale per qualunque prodotto deperibile). Su questo punta «Last minute market», spin-off accademico dell'Università di Bologna, fondato dal professor Andrea Segrè, nonché società che dal 2013 coordina il Programma nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. L'idea vincente di Last minute market è mettere in contatto le due parti tenendo conto della distanza fra loro e del tempo delle scadenze. «Si attiva una relazione fra un donatore e un beneficiario potenziali in spazi e tempi ridotti», riassume Segrè, «ed è una relazione in cui vincono tutti. Nello statuto di questa società l'obiettivo è autodistruggersi, nel senso di arrivare allo spreco zero, non recuperare più niente. Quando ci arriveremo ci estingueremo ma avremo raggiunto il nostro scopo». L'esperienza di Last minute market ha aperto la strada ad altre idee antispreco: piccole associazioni che a livello locale, soprattutto con app su misura, tessono la rete dei contatti fra panifici e associazioni no profit. E, naturalmente, in tutto questo ha un ruolo importante il

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 78 18/08/2015 diffusione:186527 Pag. 26 tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Banco alimentare che recupera ogni giorno grandi quantità di cibo per i poveri (pane incluso). Tutto ciò sarebbe inutile e lo spreco di pane sarebbe minimo se i tempi e le materie prime per produrlo fossero esclusivamente quelle richieste dalla natura. Non pani «globalizzati, lavorati e cotti in un baleno» per dirla con Stefano Fugazza, anche se quei pani globalizzati «sono tutt'altro che da denigrare» li difende Claudio Conti: «I nostri panettieri si alzano al mattino presto per fare del pane buono comunque, sia pure a lievitazione breve». Quando si utilizza la pasta madre (rarissimi casi e non a livello industriale) l'elemento base da mettere in conto è la lentezza. L'impasto ha bisogno di 14-15 ore per lievitare, se poi lo si lavora per 2-3 ore prima di mettere in forno il prodotto, il risultato finale segna la differenza: tutto un altro pane, quantomeno dal punto di vista della durata. A differenza dei pani lievitati in fretta sarà ancora buono, morbido, profumato anche cinque o sei giorni più tardi e persino dopo essere stato spacchettato. Peccato che la vita di tutti noi vada tanto veloce. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fonte: Assipan, Coldiretti Corriere della Sera I numeri Pane cafone CAMPANIA Pane di Cerchiara Pane di segale CALABRIA TRENTINO ALTO ADIGE Pane carasau SARDEGNA Pane contadino di grano senatore Cappelli MOLISE Pane Polifemo Pan rustegh LOMBARDIA Pan ner VALLE D'AOSTA Lingua di suocera PIEMONTE Pane casareccio di Genzano LAZIO PUGLIA Pane di Matera BASILICATA IL COSTO AL KG I CONSUMI DI PANE IN ITALIA Consumo al giorno per persona A essere preferito è il pane artigianale che rappresenta l'88 per cento del mercato con un consumo in costante calo mentre cresce negli ultimi anni la domanda dei prodotti sostitutivi del pane come cracker, grissini e pani speciali 0 200 400 600 800 1000 1861 1980 1990 2000 2010 2012 2013 2014 1,1 kg 230 g 197 g 180 g 120 g 106 g 100 g Meno di due fettine di pane al giorno (o due rosette piccole) Turchia Cile Argentina Svizzera Polonia Grecia Irlanda Ungheria Olanda Germania 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 LA TOP TEN DEI MANGIATORI DI PANE Kg per persona all'anno 0 20 40 60 80 100 120 19 ITALIA 35 105 96 76 70 70 70 68 60 60 55 EMILIA-ROMAGNA Pagnotta del Dittaino SICILIA Ciappe LIGURIA veneta VENETO Pan de frizze FRIULI VENEZIA GIULIA Pane toscano TOSCANA Pane di Terni UMBRIA Integrale MARCHE LO SPRECO NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE Calcolando un consumo medio di 90-100 g di pane al giorno a persona 2 La grande distribuzione acquista pane dai panificatori o ne produce una parte PANIFICATORE Gli scaffali sono sempre pieni di pane fresco fino a pochi minuti dalla chiusura 3 Alla chiusura il pane che rimane diventa un «rifiuto» per legge 4 IMPRESE E OCCUPATI Commercio al dettaglio di torte, dolciumi, confetteria Commercio al dettaglio di pane Lavorazione delle granaglie, produzione di amidi e amidacei Produzione di pasticceria fresca Produzione di fette biscottate, biscotti e pasticceria conservata Produzione di prodotti di panetteria freschi 2.627 6.555 1.059 5.557 1.449 24.051 8.820 105.728 25.919 15.811 7.416 15.428 TOTALE 41.298 TOTALE 179.122 Numero di imprese Numero di occupati 1,50 € a 6 € Varia da: 90 g Produzione di pane A B 5 La grande distribuzione restituisce ai panificatori, 13.000 quintali ogni giorno GRANDE DISTRIBUZIONE quintali di pane BUTTATO OGNI GIORNO 13.000 L'arrivo La vendita La chiusura Il reso Last minute market Spin-off bolognese, esempio europeo antispreco, che mette in contatto chi può donare con chi ha bisogno di ricevere il pane poco prima che diventi «rifiuto» Banco alimentare Recupera e redistribuisce alimenti fra i quali il pane PANE RECUPERATO I panificatori ritirano il pane invenduto come «rifiuto» e quasi sempre quel pane viene buttato perché ritirarlo per scopi caritatevoli risulta troppo costoso PANE BUTTATO OGNI GIORNO

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 79 18/08/2015 diffusione:186527 Pag. 26 tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

72.000 quintali di pane PRODOTTO Ecco alcuni pani tipici regione per regione 1 Il 20% del pane si compra dopo le 18 e noi diamo a tutti varietà di scelta Nei super- mercati il 35-40% delle ven-dite: non esauriamo il settore Rese basse con i forni interni per produrlo o dorare i surgelati Feder-distribuzione I panificatori: la grande distribuzione ci costringe a sottostare ad accordi capestro e quello che resta dopo l'ora di chiusura è tecnicamente un rifiuto Foto: Ogni giorno in Italia si sfornano 72 mila quintali di pane. Il consumo medio è diminuito negli anni, sostituito da succedanei o tagliato dalle diete: così, dal 2007 a oggi sono andate perdute 3.108 imprese del comparto panificazione, che nel 2014 erano 41.298 Foto: Nella sezione Expo di Corriere.it le inchieste, i video, le infografiche sul tema Nutrire il pianeta energia per la vita

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 80 08/08/2015 Pag. 21 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Artigiancassa: servizio sui fidi in corso Italia

L'accesso al credito è una della maggiori difficoltà con cui l'artigiano oggi deve scontrarsi. Proprio per questo l'Unione Artigiani ha deciso di intervenire in prima persona e venire incontro ai suoi associati, mettendo a disposizione nella sede di corso Italia 62 un'Artigancassa Point di Asconfidi. «Con l'accesso diretto ai finanziamenti agevolati Artigiancassa, inoltrando la propria domanda rivolgendosi agli sportelli autorizzati dell'Unione Artigiani di Monza e Brianza, gli artigiani potranno usufruire del giudizio di cui gode Asconfidi, e non della valutazione che solitamente viene fatta dalle banche sulla singola impresa» spiegano dalla sede bovisiana che ha accolto questo nuovo servizio. «Grazie alla convenzione in atto -continuano i responsabili del servizio - si rivoluziona in positivo l'accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese». Il funzionamento del nuovo servizio è semplice. Rivolgendosi allo sportello indicato, si potrà avere un accesso diretto al portale Artigiancassa e, nel breve lasso di tempo di uno o due giorni avere una risposta concreta alla propria richiesta di finanziamento. «L'esame della pratica per il finanziamento non si affiderà però al rating riguardante l'azienda che lo richiede - precisa l'Unione Artigiani - l'impresa associata potrà infatti beneficiare del giudizio positivo di cui gode Asconfidi, e che garantisce spread di eccezionale convenienza tra l'1,90 e il 2,5%». Potrà essere erogato un massimo di 150mila euro, per una durata di 5 anni. • G.P.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 81 07/08/2015 diffusione:25454 Pag. 11 Ed. Brianza tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato BOVISIO MASCIAGO FERVONO I PREPARATIVI Expo Brianza, la fiera dell'artigianato già pronta al debutto in autunno

- BOVISIO MASCIAGO - LA MACCHINA organizzativa è già in moto da tempo, nonostante manchino ancora due mesi all'apertura della 35esima edizione di Expo Brianza, la fiera intercomunale dell'artigianato e del commercio che anche quest'anno si terrà alla fine del mese di settembre. Stesso luogo, sulla Strada statale dei Giovi, stessi obiettivi, ma nuovi stimoli e soprattutto una nuova convenzione tra gli Enti che fanno parte del Comitato promotore, Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Limbiate e Varedo e che molto probabilmente porterà a una squadra allargata. Intanto sarà Walter Mariani, presidente dell'Unione Artigiani Monza e Brianza a presiedere il comitato promotore di Expo 2015. NEL FRATTEMPO, già all'inizio dell'anno, era stata lanciata l'associazione di «Promozione Economica e del Territorio - Expo Brianza» che riunisce le tre associazioni di categoria del Comitato promotore della fiera, Unione Artigiani Monza e Brianza, ConfCommercio Seveso, Ala - Cna Monza Brianza e il cui intento è promuovere, incentivare e valorizzare le realtà economiche e sociali dell'area brianzola. Il nuovo ente, senza scopo di lucro, avrà lo scopo di organizzare annualmente la fiera intercomunale Expo Brianza, di sostenere e rilanciare la produzione artigiana e le attività commerciali del territorio attraverso azioni di comunicazione, e di patrocinare e promuovere iniziative finalizzate alla valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed economico. Nei giorni scorsi intanto, il presidente Mariani ha depositato nei Comuni il progetto per la nuova edizione che anche l'anno scorso ha registrato la presenza di oltre 100mila visitatori per visitare i 200 stand circa e 170 espositori disposti su un'area di seimila metri quadrati. Per tutte le realtà commerciali e produttive è aperta la possibilità di prenotare gli spazi espositivi. Chi fosse interessato può recarsi sul sito ufficiale della manifestazione, www.expobrianza.eu, per trovare tutte le informazioni necessarie. Veronica Todaro

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 82 06/08/2015 diffusione:83470 Pag. 2 Ed. Milano tiratura:114692 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Imprese artigiane: quasi 500 in più nel 2015 Motore della ripresa anche l'evento di Expo: cresce anche il numero di agenzie di viaggi e le imprese dedicate ai servizi (P.F.R.)

Sono poco meno di 500 le nuove imprese artigiane che hanno aperto la loro attività nel secondo semestre 2015 a Milano. «Un dato confortante -dice Marco Accornero segretario generale dell'Unione Artigiani di Milano - collegato in via di massima con Expo. Le nuove imprese artigiane infatti, sono collegate per il 2,5% all' informazione e comunicazione, altrettante sono le aperture delle nuove agenzie di viaggi e le imprese dei servizi. Bene anche il comparto della ristorazione Accanto a queste attività che vedono presenti per lo più giovani professionisti, persiste però la crisi nel mercato immobiliare e nel settore dell'edilizia. Due settori che non vedono l'uscita dal tunnel». I numeri dicono che fra aprile giugno sono state 1034 le aziende che hanno chiuso l'attività ma ben 1523 quelle che hanno aperto una nuova partita Iva. Nella città metropolitana sono in totale 68.227 le imprese artigiane, 252-163 in tutta la Lombardia. Botteghe artigiane che a Milano e provincia per circa l'80% sono a conduzione individuale. Circa il 40% lavora nei servizi. Per Accornero: «Siamo in presenza di una situazione che induce all'ottimismo, anche perché c'è una schiarita per l'acceso al credito e c'è da parte degli imprenditori disponibilità ad investire, con nuove assunzioni di personale».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 83 01/08/2015 Pag. 020 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

L'eredità artigiana più forte di tutto gionata pensieri

Bovisio Masciago è una città che lavora. Sul territorio cittadino si trovano 1.216 imprese. Tra queste la parte del leone la fanno gli artigiani, ben rappresentati in città, con il 46% delle imprese presenti che operano in questo settore (564 le botteghe artigiane presenti). Al secondo posto il commercio, 301 imprese, il 24,8% del totale. Il resto della torta se lo dividono il settore manifatturiero, con 229 attività avviate, imprese a conduzione femminile (191), imprese straniere (130), infine imprese giovanili (120). Questi sono i numeri più recenti del Registro delle imprese. Dell'occupazione fa una fotografia ben dettagliata il censimento Istat, (dati 2011): sono 3.923 gli addetti alle unità locali, di questi il 63% ha trovato lavoro nelle numerose microimprese di Bovisio Masciago (con meno di 9 dipendenti), 2.472 persone, 1.166 sono invece di addetti dediti al settore manifatturiero, 908 gli addetti al commercio, 572 quelli gli artigiani del legno e del mobile. Quest'ultimo dato, correlato con quello delle imprese artigiane presenti in città (564), descrive con precisione come si è declinato con il tempo il tipo di impresa, in una città che vanta diverse eccellenze (tra tutte impossibile non ricordare la bottega di Pierluigi Ghianda, il "Poeta del legno", ebanista di fama mondiale, scomparso all'età di 89 solo poche settimane fa) come Bovisio Masciago predomina un'impresa artigiana tipicamente a conduzione famigliare, con pochi dipendenti. «Proprio in quest'ottica è sempre più importante far rete - commenta il presidente della sezione bovisiana Walter Mariani - oggi gran parte del mercato è all'estero, e spesso non si hanno le dimensioni per far fronte a determinate commesse, si hanno i talenti ma non la capacità logistica per farvi fronte. Per questo la rete è fondamentale. Unione Artigiani è minimo comune denominatore tra le imprese, offre ogni genere di servizio e supporto, dalla formazione specifica a tutto quanto è necessario per gli adempimenti di legge. L'invito è quello di non restare soli e venirci a trovare». Non c'è però solo impresa, una fetta del territorio comunale, per l'esattezza 38,56 ettari, se la porta via l'agricoltura. Un tipo di agricoltura non intensiva, che si ritaglia il poco spazio rimasto tra il comparto industriale e la zona residenziale. In città sono presenti ben 7 aziende agricole, in esse niente allevamento, l'Istat infatti ha censito solo 4 capi di bestiame nel suo sondaggio del 2010. Con un reddito imponibile medio di poco superiore alle 22mila euro pro capite Bovisio Masciago si piazza nella media tra i Comuni di questa area della Brianza, in linea anche il dato che riguarda il parco auto, in città circolano ben 75,5 veicoli ogni 100 residenti (12.876 totali, serviti da 4 distributori di benzina). Decisamente meglio quello che riguarda la raccolta differenziata, ritornata al 70% nel 2014 dopo il brusco calo registrato da Gelsia nei dodici mesi precedenti, dato molto positivo soprattutto se correlato a quelli dei comuni con un simile numero di residenti. •

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 84 30/07/2015 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Finito l'incubo del rating, ora garantisce Asconfidi sara ballabio

Ottenere credito con velocità e senza preoccuparsi del rating aziendale. Un bel sogno per molte micro, piccole e medie imprese che, da due settimane, possono contare sugli "Artigiancassa Point" di Asconfidi promossi dall'Unione Artigiani. Un metodo che permette di aumentare in modo esponenziale le possibilità di acchiappare credito sia ai 14mila imprenditori associati tra Milano e Monza sia a coloro che associati non sono ma agognano un prestito per pagare i fornitori o acquistare moderni macchinari. «I punti di forza di questo nuovo strumento creditizio sono due - spiega Danilo Colomasi, responsabile credito per l' Unione Artigiani - Innanzitutto gli artigiani potranno usufruire del giudizio di cui gode Asconfidi, che è un Confidi regionale solido, e non della valutazione che solitamente viene fatta dalle banche sulla singola impresa. Inoltre, nel giro di 24/48 ore - precisa - l'imprenditore potrà avere una risposta concreta alla propria richiesta di finanziamento e anche in merito al tasso proposto. E qui, grazie al rating modellato su Asconfidi, potrà beneficiare di uno spread di eccezionale convenienza, cioè tra l'1,9 e il 2,5%». Del resto, «oggi, anche alle imprese più piccole, interessa la velocità - puntualizza Colomasi - Eppure, capita ancora molto spesso che, affidandosi ad uno sportello tradizionale, debbano attendere anche un mese intero prima di sapere se la loro richiesta verrà finanziata o meno. Una vera eternità per chi deve competere con un mercato in continua trasformazione. Lo dimostra il fatto che già in molti ci hanno contattati per avere delucidazioni su questo nuovo prodotto». Ed ecco alcuni dettagli tecnici. «Le operazioni finanziabili, sia per investimenti sia per liquidità, prevedono l'erogazione massima di un imposto di 150mila euro - spiega il nostro esperto - per una durata di 5 anni. Soldi che dovranno poi essere restituiti dall'imprenditore in media con 60 rate e a tassi ragionevoli. Al contrario, oggi si trovano facilmente anche tassi dell'8-9% che obbligano l'imprenditore a ridare alla banca quasi il doppio di quanto ha ricevuto. E che escludono automaticamente dalla possibilità d'ottenere un prestito sia le piccole imprese che stanno attraversando un periodo difficile sia quelle di nuova costituzione». Per quanto poi riguarda il costo del servizio, «l'imprenditore inizierà a remunerare le prestazioni ricevute ai nostri sportelli solo se il credito gli verrà erogato - sottolinea - mentre tutte le spese di istruttoria sono gratuite». •

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 85 25/07/2015 diffusione:186527 Pag. 2 Ed. Milano tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

«Ncc, troppi vincoli» L'assist a Uber arriva dal governo «Regole da rivedere in chiave moderna» Elisabetta Andreis

E se le regole che vincolano il noleggio con conducente (Ncc) fossero troppo restrittive della concorrenza, o persino «ingiustificate»? Se i vincoli, ad esempio quello che impone a UberBlack di attendere in rimessa (e non per strada) le chiamate dei clienti, fossero da considerarsi figli di leggi non in vigore, sospesi - e dunque non validi? Il dubbio, nel marasma e nel groviglio di regole che disciplinano i Ncc, l'ha insinuato il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro (Pd). Ed è la prima volta che un rappresentante del governo prende posizione così «morbida» sparigliando le carte e giocando di fatto a favore degli Ncc e UberBlack - «faccia pulita» della app che mette in difficoltà i tassisti . Nel maggio del 2014 fu Matteo Renzi ad elogiare pubblicamente la società californiana («Uber? Un servizio straordinario, io l'ho sperimentato a New York», aveva detto). Altri tempi. Silenzio e prudenza hanno poi preso il sopravvento a Palazzo Chigi, sul tavolo spinoso di un settore «caldo» dove lo scontro tra fronti contrapposti fa fatica a trovare un equilibrio. Il governo ieri rispondeva all' interrogazione di Ivan Catalano (onorevole ex M5S, ora Scelta civica), e gli dava in sostanza ragione su tutta la linea. Primo: i vincoli introdotti dal decreto legge del 2008 (mille proroghe) sono inadeguati, «vanno rivisti profondamente in chiave moderna». Anche l'Antitrust li ha «più volte censurati perché fortemente restrittivi del libero esercizio dell'attività d'impresa e della concorrenza». Di più: «Non è neanche certo che quelle disposizioni siano in vigore». In mancanza dei decreti attuativi più volte rimandati negli ultimi sette anni, «la loro efficacia (..) sarebbe sospesa». In barba anche alla sentenza con cui lo scorso 8 luglio i giudici milanesi hanno disposto il divieto, per Uber, di caricare passeggeri per strada. Di fronte all'apertura del Governo (o almeno del suo rappresentante) il plauso arriva da Mauro Ferri, presidente Anitrav (associazione Noleggio con conducente): «Ora i politici devono passare dalle parole ai fatti». Si leva, per contro, lo schieramento dei sindacati dei tassisti. «I governi non hanno emesso decreti attuativi? Non è affare nostro. Le leggi ci sono e vanno rispettate», si scalda Pietro Gagliardi per Unione Artigiani Taxi. Se saltassero gli obblighi ad UberBlack si creerebbe «una confusione ancora maggiore di quella attuale», fa eco Giovanni Maggiolo, sigla Cgil. E promette battaglia: «Impossibile pensare ad un settore dove solo i taxi devono rispettare vincoli». Ancora Nereo Villa, Satam Cna: «Se Uberblack non fa partire le auto dalla rimessa deve essere sanzionata, scherziamo?». E Claudio Severgnini, Tassisti artigiani milanesi: «La norma è in vigore e l'hanno confermato i Tar del Lazio, dell'Abruzzo, della Lombardia». © RIPRODUZIONE RISERVATA I nodi Foto: Uber si basa su prenotazioni attraverso una app. Il servizio da subito ha suscitato le proteste dei tassisti Foto: La norma

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 86 25/07/2015 diffusione:186527 Pag. 2 Ed. Milano tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

base sul servizio-auto con conducente è il decreto legge 207 del 2008 Foto: L'antitrust ha definito «anti-concorrenziali»le norme, in particolare l'obbligo per l'Ncc di partire dalla rimessa Foto: Manifestazione I tassisti protestano davanti alla prefettura. «Uber - è la tesi - fa concorrenza sleale»

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 87 24/07/2015 diffusione:25454 Pag. 7 Ed. Brianza tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Credito: un super-rating per gli artigiani

di FABIO LOMBARDI AVERE il rating della Grecia e ottenere prestiti come si fosse la Germania. Un sogno, non sempre. Tralasciando l'infallibilità (i numeri non sempre dicono tutto sull'affidabilità e la solidità di una storica piccola impresa) del rating quando si tratta di fare credito a un'attività artigiana oggi anche le aziende non al «top del rating» potranno ottenere più facilmente finanziamenti. Con l'accesso diretto ai finanziamenti agevolati Artigiancassa presso gli sportelli autorizzati dell'Unione Artigiani di Monza e Brianza, gli artigiani potranno usufruire del giudizio di cui gode Asconfidi e non della valutazione che solitamente viene fatta dalle banche sulla singola impresa. «Grazie alla convenzione in atto, infatti, si rivoluziona in positivo l'accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese, che da oggi potranno contare sugli "Artigancassa Point" di Asconfidi presso la sede dell'Unione Artigiani di Bovisio Masciago, corso Italia 62/c», spiegano dall'Unione Artigiani. IL FUNZIONAMENTO del nuovo servizio è semplice. Rivolgendosi allo sportello indicato, si potrà avere un accesso diretto al portale Artigiancassa e, nel giro di 24/48 ore, avere una risposta concreta alla propria richiesta di finanziamento e anche sul tasso proposto. «L'esame della pratica per il finanziamento non si affiderà però al rating riguardante l'azienda che lo richiede: l'impresa associata potrà infatti beneficiare del giudizio positivo di cui gode Asconfidi e che garantisce spread di eccezionale convenienza tra l'1,90 e il 2,5%. Le operazioni finanziabili, sia per investimento che per liquidità, prevedono l'erogazione massima di 150mila euro, per una durata di 5 anni. Dopo il primo esame preliminare, che decreta la finanziabilità dell'azienda nell'arco di una o due giornate ed il tasso di spread (1,90% per la fascia A e 2,5% per la fascia B), la pratica consentirà l'erogazione del finanziamento entro 30 giorni, presso la filiale Bnl-Bnp Paribas più comoda».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 88 23/07/2015 diffusione:186527 Pag. 1.7 Ed. Milano tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato report il commercio che cambia Un impero fondato sulla manicure L'esplosione dell'artigianato cinese Imprese orientali raddoppiate dal 2010. Critiche dalla categoria: «Prezzi troppo bassi» Le attività Aperture serali e negozi in centro. Gli orari (e le tariffe) flessibili che attirano la clientela L'associazione Accornero ( Unione artigiani ): «Servono controlli a tappeto per contrastare l'illegalità» Elisabetta Andreis

Ore 22: pieno zeppo. Ore 22.30: le cinque postazioni sono tutte impegnate. Ore 23.15: la luce resta accesa. Una donna italiana sui 40 anni ha i piedi ancora a mollo e le unghie rosse, appena smaltate. È l'ultima cliente. Anzi no: alle 23.30 entra una ventenne straniera. «Manicure ... is it possible?». Risponde una delle cinesi, accento inequivocabile: «Certo». È professionale e sorridente. Ma scusi: il negozio non chiude alle 21? Così è scritto in vetrina. «Se arriva gente, noi fare lavoro» spiegano. Sette giorni su sette, dal primo mattino fino alla sera, anche inoltrata. La concorrenza cambia così, a Milano. Le asiatiche, con la loro disponibilità su orari e tariffe si impongono nel settore della cura alla persona, che cresce a ritmi esponenziali a dispetto dei portafogli strizzati dalla crisi, o forse proprio come conseguenza. Nessun torbido coté da «centro massaggi», questi sono negozi di tutt'altro genere. Vantano prezzi concorrenziali e assistenza clienti moderna. Entri e ti senti coccolata, le poltrone comode che massaggiano la schiena, i getti d'acqua calda e fredda sui piedi, i cento colori di smalti tra cui scegliere. Se sei di fretta si mettono a lavorare anche in tre: «Fare prima e prima torni in ufficio», dicono sorridenti le ragazze in divisa bianca. Qui siamo in via dei Piatti, dietro via Torino, al Luxury Nail Salon. Piccolo, specializzato in «estetica e unghie belle». Per le mani, proposte di tutti i tipi: brillantini, disegni, sculture tridimensionali. Igiene curata, fanciulle (quasi) tutte con guanti e mascherina e prezzi più bassi: manicure completa a 12 euro, contro i 15-20 dei saloni italiani. Negozi così sono anche via Correnti, via Lanzone, via Broletto. I cinesi con i centri manicure hanno invaso il cuore della città e c'è chi ha costruito piccoli imperi. Tong Nail, partito dal cuore di China Town, ha aperto una sede dopo l'altra ed è diventato una catena: sei punti vendita, gli ultimi in Francesco Sforza e corso Magenta. Sul volantino anche un cellulare dedicato ai reclami: telefoni e ti rispondono davvero, sorpresi però, finora nessuno aveva chiamato per protestare. Arte Romantica Nail, in via Padova, ha un gruppo di Whatsapp per le clienti. E qui, sorpresa, gli stranieri si tirano la volata l'un con l'altro. Il negozio di fianco, il parrucchiere Somos Latinos (titolare rumena e tre inservienti: italiana, brasiliana, peruviana) ha un'offerta complementare: capelli e manicure da una parte, unghie e piedi dall'altra. Tempo sperimentato per l'operazione nel tandem di negozi: 60 minuti in tutto. Vai via soddisfatta con piega come le Charlie's Angels, unghie laccate, piedini da Cenerentola alla festa. Spesa complessiva: 24 euro. Velocità, convenienza, flessibilità di orari, servizio modulato sulla richiesta. Per contro, sperimentato sul campo: fatture evitate con metodo, igiene a volte sommaria, prodotti spesso di qualità opinabile e senza marchio. Tutti costi in meno, che fanno gridare la concorrenza allo scandalo. Ma per tanti clienti se i prezzi sono ridotti tutto passa in secondo piano. I cinesi li conquistano, e se li tengono ben stretti. In periferia, dove i prezzi bassi sono la priorità, negli anni i cinesi sono diventati quasi icone. Un apparentemente neutro Bella Baby, in viale Jenner, da fuori per nulla invitante, a metà mattina è pieno di nonni e nipoti: 13 euro lavaggio piega e manicure. I prezzi, astuzia, sono

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 89 23/07/2015 diffusione:186527 Pag. 1.7 Ed. Milano tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

esposti in grande sia sulla vetrina, sia su cartelloni. «Dagli italiani ti dicono 15 euro e poi il costo lievita non sai come: crema, maschera...», si sfoga la signora Maria Torni, 70 anni. In un'altra zona, via Console Marcello, alle 17 del pomeriggio da Mei Ri Fa non si entra, tanta la gente che c'è. Shampoo da supermarket, asciugamani puliti (ma non stirati), successo strepitoso. Qual è il trucco? Un'impiegata di 34 anni, Marina Sacchi, che è lì con marito, figlio in passeggino e un'altra in pancia: «Sono sempre disponibili, anche la domenica. Con 5 euro shampoo e piega. Prendi l'abitudine». In fondo, come considera la nail-maker di via dei Piatti: «Non è arte, è lavoro». © RIPRODUZIONE RISERVATA I numeri Le imprese cinesi a Milano (anno 2014) L'espansione delle attività Le vetrine «beauty» zona per zona IMPRESE INDIVIDUALI d'Arco Le imprese individuali cinesi a Milano 656 Imprese cinesi nella cura della persona 148 23% La quota delle imprese individuali cinesi rispetto al totale delle straniere 656 su 7.750 8% 2010 2014 656 300 500 700 326 +101 % CURA DELLA PERSONA 2010 2014 148 0 60 120 19 +679 % Parrucchieri Centri estetici Massaggi 2010 2 17 65 4 altro 12 67 19 2014 148 Garibaldi Chinatown Cenisio Giambellino Gambara De Angeli Lima P. Venezia Dateo 26 21 21 19 16 13 P. Romana Umbria Libia Loreto Piola Lambrate Pasteur Turro Gorla Nel 2010, in tutta la città, c'erano soltanto 19 imprese cinesi attive nel settore cura del corpo, benessere, estetica eccetera (settore numero 9602 «servizi alla persona», secondo i codici della Camera di commercio). A fine 2014, secondo le elaborazioni dell'Unione artigiani si sono moltiplicate fino ad arrivare a 148: più 679 per cento. Un'espansione monstre che ha portato i saloni di bellezza essere il 23 per cento delle attività artigiane individuali cinesi della città. Un'impresa su quattro. Una crescita nella crescita dato che anche gli artigiani complessivi in città sono raddoppiati. Erano 326 nel 2010, a fine 2014 erano 656: più 101 per cento. Dati che incassano le reazioni della categoria artigiani, che si dice «aperta al mercato» e «pronta alla concorrenza» purché sia «leale» e avvenga «nel rispetto delle regole», come spiega Marco Accornero, segretario generale dell'Unione artigiani, attiva da quasi 70 anni. «Nella competizione che vinca il migliore - afferma - ma va detto che in questo settore si assistono a fenomeni anomali: apertura indiscriminata di attività a prezzi non compatibili con i costi d'esercizio. Personale in regola, con stipendio e contribuiti, norme igienico sanitarie, prodotti certificati, sono tutte voci che hanno un costo. L'unica via sono i controlli. Difficili ma efficaci. Anche perché i consumatori ormai incentivano alcune forme di abusivismo in nome del risparmio di prezzo». Giacomo Valtolina © RIPRODUZIONE RISERVATA

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 90 10/07/2015 diffusione:28583 Pag. 21 tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Accornero (Artigiani) «La mano pubblica non aiuta i disoccupati» GIULIA CAZZANIGA

Segretario della Claai, Confedereazione delle libere associazioni artigiane italiane, Marco Acconero dà un «giudizio in chiaroscuro» sulle ultime norme che riguardano le politiche attive, che ora coinvolgono anche aziende di piccole dimensioni. «Il rischio», ci dice,«è il dirigismo pubblico». A capo anche dell'Unione artigiani di Milano, Monza e Brianza, Accornero ben conosce il sistema lombardo, lo ha visto funzionare. «La Dote lavoro ha favorito gli inserimenti grazie al contributo dei privati», racconta. Teme un cambiamento? «La mano pubblica, lo dimostra la storia, non sa fare collocamento. I privati sono più efficaci ed efficienti,conoscono le esigenze del mercato del lavoro. Ora bisogna tenere gli occhi aperti sull'attuazione pratica dei decreti e soprattutto su quale autonomia verrà concessa nei fatti alle Regioni. In Lombardia i centri accreditati hanno dimostrato di saper ricollocare: sanno fare orientamento, indirizzano verso le giuste politiche formative, hanno conoscenza degli effettivi sbocchi professionali». Il ruolo dei centri pubblici per l'impiego è stato rivalutato, dicono dal governo, perché ora bisognerà gestire l'erogazione dell'assegno di ricollocamento. Si poteva lasciare in mano ai privati? «Mi limito a rilevare che se ci sono soldi pubblici non serve per forza la mano pubblica, in un sistema in cui le istituzioni comunque accreditano le agenzie e verificano che sappiano lavorare. Va salvaguardato il concetto di sussidiarietà nell'applicazione delle norme». Cosa pensa dei sei mesi che precedono l'erogazione dell' assegno? «Si spingono le persone a cercare di sfruttare al massimo le proprie competenze, senza adagiarsi sull'indennità. Per le imprese superiori ai 5 dipendenti ora è richiesto un aggravio di costi, devono versare la contribuzione relativa a Naspi e Aspi e per questo abbiamo costituito un fondo bilaterale. La logica della compartecipazione dei costi ha senso, va detto però che per l'artigianato i fenomeni di disoccupazione e ricollocamento sono meno sentiti che per l'industria. Ultimamente qualcosa sta cambiando ma chi opera nelle imprese artigiane ha elevata specializzazione. Di solito non incontra particolare difficoltà a ricollocarsi sul mercato». Quale direzione andrebbe presa, per favorire il mercato del lavoro nell'artigianato? «Ancora non funziona il sistema di alternanza scuola-lavoro. Il nostro settore soffre del ricambio generazionale: quando gli anziani raggiungono la pensione non si trovano giovani che li possano sostituire con competenze. Alternanza scuola-lavoro in un'impresa artigiana non vuol certo dire fare fotocopie, ma imparare un mestiere. Mi auguro che la riforma della scuola vada in questa direzione. E che si smetta di considerare l'artigianato come una attività di serie B. Stage, tirocini, percorsi formativi in impresa, questo è il vero salto di qualità che ci aspettiamo. Come avviene in tanti paesi europei». Qualcosa si muove? «Solo negli annunci e nei titoli di giornale, non nella pratica. L'apprendistato conserva troppe complicazioni burocratiche per essere la porta d'ingresso nel mondo del lavoro». Foto: Marco Accornero [us]

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 91 08/07/2015 diffusione:28583 Pag. 4 tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato GLI ARTIGIANI «Nessun aumento delle tasse per provare a salvare Atene»

«Al popolo greco va la nostra solidarietà, ma l'Ue non opti per soluzioni che prevedano aumenti di tasse a carico dei cittadini e delle imprese dei Paesi membri per scongiurare il default di Atene». Lo dichiara il segretario generale della Confederazione libere associazioni artigiane italiane (Claai), Marco Accornero. «Comprendiamo che il concetto di Europa unita debba considerare anche azioni solidali nei confronti dei Paesi in difficoltà, ma riteniamo inaccettabile un salvataggio che faccia ricadere i costi del taglio o addirittura dell'annullamento del debito greco sulle spalle dei contribuenti comunitari e delle attività produttive, anch'essi segnati da anni di crisi economica e stagnazione», sottolinea Accornero. E ancora: «Invitiamo Renzi e Padoan a non condividere soluzioni che prevedano aumenti di accise o, peggio, l'introduzione di una "tassa di scopo" per scongiurare il default greco e la Grexit».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 92 03/07/2015 diffusione:25454 Pag. 8 Ed. Milano tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato IN AULA I GIUDICI SI SONO RISERVATI Reclamo pro-Uber Popdue ore di udienzae sentenza rimandata

MILANO TUTTO COME PREVISTO. Al termine di due ore di udienza a porte chiuse, ieri il collegio del Tribunale civile chiamato a decidere sulla querelle Uber-taxi si è preso qualche giorno di tempo per emettere un verdetto definitivo. I giudici hanno due alternative: accogliere il reclamo presentato dalla start-up (sostenuta in aula da tre associazioni di consumatori) contro l'oscuramento della versione Pop o confermare l'ordinanza di primo grado che ha imposto lo stop all'app che permette a chiunque abbia un documento di guida, un'auto immatricolata da meno di 7 anni e la fedina penale pulita di caricare clienti a tariffe low cost. «Restiamo in attesa afferma Pietro Gagliardi, delegato dell'Unione Artigiani per il settore taxi e speriamo che il Tribunale giudichi anche questa volta, l'ennesima, con serenità, non lasciandosi influenzare da questa forte campagna mediatica spinta dalla multinazionale Uber». INTANTO, il presidente dell'Authority Trasporti Andrea Camanzi, in audizione alla Camera, è tornato ad auspicare più concorrenza nel trasporto pubblico non di linea: «Il relativo mercato deve essere liberato da taluni vincoli amministrativi». Ribadite pure la necessità di eliminare l'obbligo di ritorno in autorimessa per gli Ncc e la proposta di creare albi regionali per la registrazione di piattaforme come Uber.N.P.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 93 02/07/2015 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

«La Grecia spaventa Il rischio più grosso è di perdere fiducia» luca scarpetta

Il peso economico degli scambi import-export non è da capogiro, eppure anche la Brianza guarda con preoccupazione alla crisi greca: vale 1,6 miliardi di euro, infatti, l'interscambio tra l'Italia e la Grecia nei primi tre mesi del 2015, con l'import che fa registrare un incremento dei prodotti greci del 14,5% in un anno, mentre le esportazioni scendono del 4,4%, con Monza che esporta in terra ellenica per circa 40 milioni di euro. E anche se gli effetti di un eventuale default probabilmente non contagerebbero direttamente l'Italia, le ripercussioni interesserebbero comunque la fiducia dei mercati, il credito alle imprese e quello che lo Stato italiano vanta nei confronti di Atene con un effetto domino imprevedibile. Sono questi gli scenari che dai loro osservatori territoriali provano a delineare Renato Mattioni, segretario generale della Camera di Commercio di Monza e Brianza, Giovanni Barzaghi, presidente di Apa Confartigianato e Marco Accornero, segretario generale di Unione Artigiani. L'analisi di Mattioni comincia all'interno dei nostri confini: «Credo che l'Italia - ha spiegato - anche in base alle riforme che sono state fatte, da una lunghissima spending- review fino a quella delle pensioni, è stata messa in sicurezza. Certo per le pmi e per il sistema imprenditoriale non sarà facile se viene meno questa Europa». Nonostante incoerenze e difetti strutturali: «Da un lato abbiamo un'Europa mediterranea con problemi storici, che nel nostro Paese spesso vengono anche amplificati, ma la preoccupazione vera riguarda l'Europa della moneta, se passiamo dalla fiducia ad una logica di sfiducia». Famiglie e imprese sono due facce della stessa medaglia: «Per le famiglie medie non è dappertutto uguale - aggiunge Mattioni - Da un lato abbiamo assistito alla diminuzione del valore degli immobili a cui si è aggiunta l'erosione dei risparmi. La conseguenza? Una forte polarizzazione del risparmio gestito e non investito. E proprio adesso che le imprese iniziavano ad usare denaro a buon mercato, ecco che in una situazione precaria il rischio non sarebbe quello di contagio vero, bensì di una sfiducia generale che investirebbe una ripresa timida e non ancora consolidata». Il che significherebbe tornare ad una condizione di difficile accesso al credito, specialmente per le imprese artigiane «che non hanno affari diretti con la Grecia - ha sottolineato Barzaghi - fatta eccezione forse per qualche impresa del settore alimentare, del commercio e del turismo». Ciò che preoccupa sono i contraccolpi sull'euro e sulla Borsa: «Germania e Francia hanno grossi crediti con la Grecia, inoltre non sappiamo quanto debito greco possiedono le nostre banche». Anche Accornero teme il rischio di una nuova stretta finanziaria: «Gli effetti reali di un default non li conosce nessuno, visto che non è così frequente che uno stato fallisca. Le banche italiane non sembrano particolarmente esposte verso la Grecia, ma lo sono Germania e Italia come stati attraverso il Fondo Salvastati, nel quale l'Italia ha versato 37 miliardi, parte dei quali già a bilancio. Per questo è difficile prevedere dove potrebbe fermarsi l'effetto domino». •

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 94 01/07/2015 diffusione:130471 Pag. 16 Ed. Milano tiratura:211348 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

GIORNO& NOTTE

SCAFFALE ARTE CON GLI AUTORI - Ivan Grozny Compasso, "Kobane dentro. Diario di guerra sulla difesa del Rojava" (Agenzia X), con Marco Philopat. Libreria Les Mots, via Carmagnola ang. via Pepe, ore 18.30. - Gian Carlo Ferretti, "Storia di un editor Niccolò Gallo" (Il Saggiatore), con Mario Andreose, Alessandro Zaccuri. Biblioteca Sormani - Sala del Grechetto, via F. Sforza 7, ore 19. - Luca Poldelmengo, "Nel posto sbagliato" (Edizioni e/o), con Luca Crovi. Libreria il Mio Libro, via Sannio 18, ore 18.30. CONFERENZE - "Sposalizio della Vergine di Raffaello", a cura di Cristina Acidini, per il ciclo "Sei conversazioni d'arte". Palazzo Marino - Sala Alessi, piazza della Scala 2, ore 21. 0258112940. - "L'armonia di una mela verde. Lalla Romano, nature morte di cibo", con Antonello Negri, Elena Pontiggia. Kasa dei libri, largo De Benedetti 4, ore 18. 0266989018. UNESCO - "Mi unisco All'Unesco. I siti Unesco della Lombardia illustrati" (Corraini), mostra delle illustrazioni di Umberto Mischi,Elisa Talentino, Alberto Rebori (nella foto i Longobardi) Giacomo Bagnara, Federico Maggioni, Roberto Necco, Claude Marzotto, Giulia Orecchia, Alice Beniero. Libreria 121, via Savona 17, ore 19. VERNICI - Pedro Zamora, "Dialoghi nel silenzio", a cura di Massimiliano Bisazza. Galleria Statuto 13, via Statuto 13, ore 18.30. Fino al 14/07. - Angelo Cruciani, "Lovvism", con la partecipazione di Manuel Scrima. Milano Art & Event Center, via Lupetta 5, ore 18. Fino al 31/07. VISITE GUIDATE - "Palazzi del '500 e del '700", visita guidata. Villa Borromeo Visconti Litta, Lainate, ore 10, ore 16 e ore 16.45. Costo 4 euro. 0293598267. INIZIATIVE INCONTRI MUSICA MOSTRE MERCATO - "Mercato agricolo e artigianale", prodotti della terra a filiera corta, come frutta, verdura, formaggi, uova, salumi, inoltre a oggetti e creazioni di piccolo artigianato. Via Zumbini 6, dalle ore 15 alle 18.30. 0236556600. CULTURA E SOCIETÀ - "In vino veritas", con Alessandro Pazzi e Chiara Bazzoli, lettura scenica e degustazione di affumicati e vini, per il ciclo "Simposio Divino". Spazio Contemporaneo "Carlo Talamucci" - Villa Visconti d'Aragona, via Dante 6, Sesto S.G., ore 21. Ingresso 15 euro. Prenotare allo 0236574324. - "Il segno distorto: nutrirsi di espressionismo", a cura di Roberto Figazzolo, per il ciclo "Fame di Cinema... mangia come guardi!". Cortile Biblioteca Civica Bonetta, piazza Petrarca 2, ore 21. Ingresso 5 euro. 038221635. OPEN DAY - "Scopri come diventare un tassista", l'Unione Artigiani ha organizzato per il giorno 06/07 alle ore 15, una "giornata di scuola aperta", per gli aspiranti tassisti. Unione Artigiani, via Messina 51. Iscrizioni entro il 03/07 allo 0234537250 o [email protected] CLASSICA - Ensemble di Musica Medievale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, Claudia Caffagni liuto e direzione, lezione concerto: "Guillaume Dufay e Gilles Binchois: due giganti a

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 95 01/07/2015 diffusione:130471 Pag. 16 Ed. Milano tiratura:211348 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

confronto", introduce Antonio Frigé. Antiquarium Alda Levi, via de Amicis 17, ore 17.30. Ingresso libero. 0288462330. - Elena Talarico, Valeria Mutinelli, Satomi Hotta, Emilio Spangaro, Assel Smagulova pianoforte, Pierfrancesco Pelà violino, Flavio Termine violoncello, musiche di Beethoven, Chopin, Mendelssohn, Mozart, Schumann, Lekeu. Villa Simonetta, via Stilicone 36, ore 21. Ingresso libero. 02971524. - Per i "Pomeriggi d'autore", "Storie d'acqua sulle note di The River Suite" con Licia Maglietta e Andrea renzi voci recitanti e l'Orchestra dei Pomeriggi Musicali diretta da Paolo Silvestri, musiche di Duke Ellington. Teatro Dal Verme, via San Giovanni sul Muro 2, ore 20. Biglietti 20-10 euro. Tel. 0287905201. JAZZ POP ROCK - TriAd Vibration. Blue Note, via Pietro Borsieri 37, ore 21. Ingresso 25 euro. 0269016888. - Supersuckers. Arci Magnolia, circonvallazione Idroscalo 41, ore 22.30. Ingresso con tessera Arci e 18 euro. 027561046. - Snot. Arci Lo fi, via Dei Pietro e Giuseppe Pestagalli 27, ore 22. Ingresso 15 euro con tessera Arci. www.lo-fi.milano.it/ - Rumatera, L'invasione degli uomini verdi. Rugby Sound Festival, Parabiago, campo sportivo Venegoni, via Carso, ore 19. Ingresso libero. www.rugbysound.it. - Premiata Forneria Marconi, in "All the Best". Cassano Festival 2015, parco villa Borromeo, via Vittorio Veneto 58, ore 21.30. Ingresso da 18 a 32 euro. 3914868088. (nella foto, la Pfm) - Peppe Voltarelli. Parco Tittoni, Desio, via Lampugnani 66, ore 21.30. Ingresso 5 euro. www.parcotittoni.it - Iva Bittova, Simone Zanchini. Ethno Festival 2015, Castello Sforzesco, cortile delle armi, ore 21.Ingresso libero. www.milanocastello.it IN SCENA CINEMA TEATRO - "Questa sono io", da un romanzo di Federico Guerri, progetto e adattamento teatrale di Corrado d'Elia, regia Alessandro Castellucci. Teatro Libero, via Savona 10, ore 21. Ingresso 21/15 euro. 028323126. Fino al 15 luglio. - "Four Season in Japan", idea e regia di Charle Owens, musiche dal vivo di Iroha Nippon. Spazio teatro NO'HMA Teresa Pomodoro, via Andrea Orcagna, ore 21. Ingresso libero, è consigliata la prenotazione allo 0245485085. Anche domani. CABARET - Mitico 2015: "Lost in Translation", 8 improvvisatori provenienti da 9 paesi diversi improvviseranno nella propria lingua. In scena si parlerà in Olandese, Spagnolo, Tedesco, Israeliano, Finlandese, Giapponese, Francese, Cinese e Italiano. A seguire "Montage", sul palco 8 improvvisatori che improvviseranno in inglese. Zelig Cabaret, viale Monza 140, ore 21.30. Ingresso 10/12 euro. 022551774. RASSEGNE - Ricordo di Mario Monicelli: "Un borghese piccolo piccolo" (1977). Museo Interattivo del Cinema, viale Fulvio Testi 121, ore 17. Ingresso 5,50/4 euro. 0287242114. ARENE ESTIVE - "Jimmy's Hall", di Ken Loach.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 96 01/07/2015 diffusione:130471 Pag. 16 Ed. Milano tiratura:211348 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Arianteo Porta Genova, c/o Mercato Metropolitano, via Valenza 2, ore 21.45. Ingresso 7/5 euro. - "Ritorno al Marigold Hotel", di John Madden. Arianteo Villa Reale di Monza, cortile dell'istituto Statale d'Arte, viale Regina Margherita, ore 21.30. Ingresso 6,50/5 euro. - "Suite francese", di Saul Dibb. Arianteo Villa Ghirlanda, parco di Villa Ghirlanda Silva, via Frova 10, ore 21.45. Ingresso 6,50/5 euro. www.spaziocinema.info.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 97 29/06/2015 diffusione:16800 Pag. 21 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato presentato un volume La Lodi dei mercati:spazio commercialee di vita cittadina

Fiere mostre mercati e..... ambulanti di Lodi è la nuova fatica letteraria di Gianfranco Colombi e Alberto Segalini. Esperto di storia locale il primo, consigliere comunale il secondo, condividono la passione per le tradizioni del passato e hanno così voluto rendere omaggio all'operosità delle persone che hanno animato il commercio lodigiano nel corso dei decenni, completando idealmente un percorso cominciato con la precedente pubblicazione Le cento botteghe della Lodi del XX secolo. Il Consiglio comunale ha sponsorizzato la ricerca dei due autori che sabato mattina in Broletto hanno presentato al pubblico il testo, con l'introduzione del presidente del Consiglio Gianpaolo Colizzi: «Nel mercato si vende, si intermedia, ma soprattutto si parla delle proprie questioni e ci si confronta - ha affermato -. Eliminare questa logica significherebbe uccidere non economicamente, ma socialmente la città». Il nuovo libro dei due lodigiani è un volume nato da un semplice spunto: «In piazza Vittoria ci sono alcuni sassi numerati che indicavano i posti fissi di chi vendeva al mercato - ha spiegato Segalini -. Abbiamo così cominciato ad approfondire con l'obbiettivo di far rivivere sensazioni e ricordi». Dopo piazza Vittoria l'itinerario, secondo quanto precisato da Colombi, prosegue in Broletto, in piazza Mercato, in via Volturno e via Cavour. Si passa poi alle fiere di Santa Lucia e San Bassiano, ai mercati rionali di San Fereolo e San Bernardo, a quello ortofrutticolo (chiuso negli anni '90), fino al mercatino dell'antiquariato in piazza Castello e a I talenti delle donne. E ancora, spazio al festival "Le forme del gusto", alla vecchia "Fiera del ", alle mostre dell'artigiano, alle esposizioni del Polo fieristico di San Grato e alle vicende dell'arte ceramica locale. Si contano 56 biografie di ambulanti, corredate da foto di Raffaella Razzini e poesie di Marco Ferrari, con la veste grafica di Mario Gentile. Hanno sostenuto il progetto L'Erbolario, Banca Mediolanum, Unione artigiani, Ottica Ostinelli, Liking Abbigliamento.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 98 25/06/2015 diffusione:83470 Pag. 2 Ed. Milano tiratura:114692 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Moda e design. Nasce «So Italy» La qualità mette in rete sei imprese (F.Ser.)

Tanta passione per il proprio lavoro, ma anche tanta determinazione per far capire il prodotto artigianale italiano. È la spinta che ha unito sei imprese del settore moda e design a creare, sotto la guida dell'Unione artigiani di Milano e Monza-Brianza, il brand «So Italy® - Luxury Handmade Co.». Di fronte all'invasione di capi e accessori di basso prezzo, Rossella Cavioni, Sandro Colli Vignarelli, Melina Mannino, Matteo Mora, Bianca Perna, Tina Zanaboni hanno pensato di realizzare una rete di imprese per lanciare proposte artigianali di lusso e servizi su misura, che non sono solo il risultato di ricercatezza e attenzione al dettaglio, ma anche di serietà e dedizione per la propria attività. A coordinare il gruppo l'Unione artigiani, che si è messa in gioco in qualità di regista e capofila della rete seguendo la creazione e registrazione del marchio, la progettazione del sito internet, la presenza sui social e il percorso per arrivare a una certificazione che dia ai compratori la garanzia della qualità. E per accogliere anche altre imprese disposte a condividere idee e uno spazio di lavoro in comune, come le sei iniziali, alcune delle quali hanno iniziato a conoscersi e scambiarsi opinioni al Gran défilé della sartoria che l'Unione artigiani organizza annualmente con la Fondazione Gabriele Lanfredini. Proprio una sfilata a Palazzo dei Giureconsulti ha tenuto a battesimo la nascita di «So Italy®» offrendo una nuova dimostrazione di un'eccellenza artigiana di altissimo livello.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 99 24/06/2015 diffusione:83470 Pag. 3 Ed. Milano tiratura:114692 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Legno e arredo L'export è mobile Francia e Usa salvano la Brianza La crisi economica e le sanzioni alla Russia non hanno piegato il settore PIERFRANCO REDAELLI

Nella grande Brianza c'è un distretto che, pur fra tante difficoltà, sembra non soffrire la crisi: è quello del legno e dell'arredo che con circa 2.200 imprese riesce a esportare in mezzo mondo. La presenza di alcune delegazioni estere del comparto, in particolare francesi, russe, kazake e dei Paesi del Golfo, ieri ha offerto la possibilità per fare il punto su questo mercato. Presso la Villa Reale di Monza accanto all'analisi del settore, con i dati forniti dalla locale Camera di Commercio, è stata in parte fotografata la geografia del mobile nei distretti brianzoli, da quello di Lissone a Meda a Cantù. È emerso che una buona parte degli oltre duemila titolari di piccole e medie aziende del legno specificano sulla carta di identità, alla voce professione, «mobiliere». Non è un caso che dalla Brianza si esportino mobili per quasi 200 milioni di euro. «Se il boicottaggio verso la Russia - spiega Walter Mariani, presidente dell'Unione Artigiani di Monza e Brianza - ha limitato le esportazioni verso est, fortunatamente i mobili brianzoli sono saldamente ai primi posti nell'esportazione verso la Francia - primo partner commerciale con oltre 25 milioni di euro -, seguita dagli Stati Uniti - più di 23 milioni». Tra i principali mercati emergenti ci sono gli Emirati Arabi Uniti, con l'export made in Brianza che cresce del 96,5% in un anno e l'Azerbaigian (+56,3%). Gianni Barzaghi, presidente di Apa Confartigianato, si è soffermato sul ruolo trainante, con il 36% degli iscritti, del comparto del legno nell'economia brianzola. Nel suo intervento Fulvio D'Aldia, direttore di Rete impresa di Confindustria, ha ribadito l'importanza di mettersi in rete, anche nella Brianza delle piccole e medie imprese. Si è parlato dell'importanza del design per sfondare nel mondo della moda e della formazione. La Brianza fortunatamente è ricca di istituti che diplomano giovani mobilieri. Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza, ha messo in evidenza come «il futuro del settore è legato ai mercati stranieri. I nostri imprenditori in questi anni hanno sviluppato produzioni personalizzate che esaltano il made in Italy».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 100 19/06/2015 diffusione:11000 Pag. 10 Settegiorni Magenta - Abbiategrasso La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato UNIONE ARTIGIANI DI MILANO LANCIA UNA SERIE DI APPUNTAMENTI NEI PROSSIMI MESI Incontri tra imprenditori per uscire dalla crisi Ieri, giovedì, il primo appuntamento per fare il punto e suggerire soluzioni alle criticità d' impresa più diffuse

(afm) Le conseguenze fisiologiche delle crisi economiche si materializzano non solo nella contrazione della ricchezza di un territorio, ma soprattutto nello sfilacciamento del suo tessuto economico-sociale. La crisi economica è quindi, ancor prima che economica, una crisi d' identità: le comunità vedono sconvolti i propri tratti somatici, vedono sciogliersi il collante che era stato alla base della loro unità e del loro successo. Le comunità non sono fatte solamente di individui, ma anche di soggetti di natura diversa, come le imprese e le pubbliche amministrazioni, i quali sono tenuti ad interagire e coordinarsi per garantire l' armonia politica, economica e sociale del territorio. E se esiste un fattore che, più di altri, contribuisce alle crisi d' identità sociale, esso è indubbiamente la depressione dell'imprenditori alità. Le imprese, in fondo, non sono altro che " idee che camminano sulle gambe delle persone" e, in quanto tali, rappresentano una delle massime espressioni di ingegno, creatività ed intuizione delle persone stesse, entrando a buon diritto nel novero dei caratteri distintivi delle comunità territoriali. La contrazione dell' attività d'i mpresa equivale alla contrazione innaturale di un organo vitale delle società industrializzate, che contribuisce al malfunzionamento generalizzato dell' intero corpo e delle altre parti che lo compongono. Ma quali sono gli agenti patogeni che causano la malattia di questo organo? Esistono numerosi elementi che tagliano trasversalmente le attività di molte imprese, anche le più eterogenee, e rappresentano le cause principali delle performance economiche negative. Ad esempio, un tratto comune in tempo di crisi è la scarsa capacità di rivisitarsi o la miopia nel riconoscere la contiguità tra business diversi, ma non per questo scollegati. A tal proposito, Unione Artigiani di Milano ha deciso di promuovere un' azione finalizzata ad "instradare" le PMI su un sentiero che possa condurre ad un allontanamento, anche minimo, dallo status quo. L ' obiettivo è creare un'occ asione di incontro tra soggetti imprenditoriali che, nel corso degli anni, hanno dimostrato di essere alla ricerca spasmodica di una " manovra di s fangamento" dalle proprie condizioni attuali. Il primo evento, che si è tenuto proprio ieri, giovedì 18 giugno, presso la Sede Direzionale di Unione Artigiani in via Doberdò 16 a Milano, ed è stato valorizzato da interventi di " esperti" che hanno proposto nuove chiavi di lettura ad alcune delle criticità più diffuse nella gestione d' impresa, come la valorizzazione delle risorse umane; la gestione/composizione dei conflitti interni e delle dinamiche di team; il perseguimento dell'inn ovazione di processo e di prodo tto. Tuttavia, l' obiettivo principe, negli appuntamenti futuri, sarà quello di consentire il confronto e il dialogo diretto tra gli imprenditori, favorendo il riconoscimento delle sinergie e la produzione di soluzioni condivise a problemi comuni. In una frase: il network come exit-strategy dalla crisi. Per maggiori informazioni, Unione Artigiani di Milan, sede di Magenta, via mIlano 4, tel. 02/97297004.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 101 18/06/2015 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Mille artigiani spariti per la crisi in 3 anni sara ballabio

Calano gli artigiani anche in Brianza e scendono, così, gli incassi relativi ai versamenti dei contributi pensionistici che arrivano nelle casse dell'Inps da questa categoria. Intanto, le organizzazioni sindacali lottano per spingere il Governo a rivalutare le pensioni «ferme da anni ed erose dall'inflazione». Il rendiconto dell'Istituto di previdenza, relativo al triennio 2012-2014, analizzato dall'Unione artigiani di Monza, rivela che gli artigiani attivi in Lombardia sono calati del 3,18% passando da 356.819 a 345.437. Verso il basso Meno 11.382 artigiani nel giro di 36 mesi che, in soldoni, equivalgono a una discesa dei versamenti dei contributi pensionistici da 1,365 miliardi di euro del 2012 a 1,341 miliardi di fine 2014. Un calo giustificato dall'Inps con la diminuzione degli iscritti che ha portato nelle casse dell'Istituto oltre 24,3 milioni di euro in meno (-1,78%). Di poco dissimile la situazione in provincia di Monza e Brianza. Se a fine 2012 si erano registrati 31.623 artigiani, al 31 dicembre 2014 ne figuravano 30.672, in calo di 951 unità (- 3%). Inoltre, l'Inps dichiara che si attestano a 2,6 milioni di euro le pensioni erogate dalla gestione privata in Lombardia per il 2015, di cui 1.891.619, cioè il 72%, sono pensioni di vecchiaia per un importo medio mensile di 1.239,63 euro. In provincia di Monza ammontano a 229.563 euro le pensioni erogate dalla gestione privata Inps di cui 167.796 di vecchiaia per una media mensile di 1.290,85 euro; 8.991 sono quelle di invalidità per 806,05 euro al mese di media; 52.776 per i superstiti pari a 716,25 euro in media al mese. "Cassa" dimezzata Inoltre, rispetto al 2010, in cui si toccò il picco di 87.172,57, le ore di cassa integrazione in deroga autorizzate sono scese in Lombardia nel 2014 a 53.569,73 registrando, però, un rimbalzo rispetto all'anno precedente in cui si erano fermate a 47.620,19. Galoppano, invece, le indennità di disoccupazione, passate in regione dai 646,1 milioni di euro del 2012 ai 795,8 milioni del 2014 (+23,17%). «Tale quadro presenta una situazione ancora preoccupante per quanto riguarda cassa integrazione in deroga e indennità di disoccupazione - commenta il segretario dell'Unione artigiani, Marco Accornero - due fattori che danno la misura di quanto la crisi rimanga difficile da superare. Oggi, anche grazie all'Expo, la nostra regione si candida a guidare il percorso di uscita dalla crisi, soprattutto per l'impegno e il coraggio degli imprenditori piccoli e medi dei settori artigiani. Per questo - puntualizza - una congiuntura economica negativa e di lunghissima durata assume una rilevanza fondamentale nella tenuta del sistema del welfare che appare sotto controllo nel nostro territorio». Pensioni: appello al Governo Dal canto loro, Cgil Cisl e Uil hanno chiesto al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti un tavolo per il 16 luglio in cui verranno messi al centro i temi della rivalutazione delle pensioni e le condizioni in cui sono costretti a vivere sempre più anziani. «La Brianza è fatta anche da coloro che andranno in pensione dopo aver lavorato con un contratto fermo da oltre 2mila giorni come nel pubblico impiego - sottolinea Luigi Soldavini, segretario Uil - e da nuclei di pensionati al minimo. E con la diminuzione delle varie casse previdenziali, saranno sempre più numerosi quanti percepiranno assegni bassi». •

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 102 17/06/2015 diffusione:28000 Pag. 33 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato UNIONE ARTIGIANI Con il Jobs Act crescono gli assunti

Il sindaco ha illustrato i dati del territorio (a.pal.) - L ' Unione Artigiani della Provincia di Milano ha tenuto a Palazzo Leone da Perego un seminario per illustrare il Jobs Act voluto dal governo Renzi. Un momento di approfondimento con relazioni puntuali come quella dell ' avvocato Renato Ragozzino , giuslavorista del Foro di Milano ma anche con interventi politici importanti come quelli del sindaco Alberto Centinaio presente anche in qualità di assessore della Città Metropolitana con delega per la promozione e coordinamento delle sviluppo economico. «Il 10 luglio prossimo - ha annunciato proprio il sindaco - nella sede di via Vivaio presenteremo il Jobs Trend, uno strumento rinnovato applicativo dell ' Osservatorio Mercato del Lavoro della Città Metropolitana che permette di avere tutti i dati disaggregati per comune, al fine di attuare poi delle politiche attive più adeguate ad ogni realtà territoriale anche omogenea». «Per quanto concerne i 135 comuni che hanno dato vita alla Città Metropolitana - ha aggiunto Centinaio - possiamo estrapolare per il periodo compreso tra gennaio e maggio 2015 un più 37,4% di assunzioni a tempo indeterminato rispetto al 2014: si è infatti passati dai 55.709 dell ' anno precedente ai 76.550 attuali. Riguardo invece i contratti a tempo determinato, sempre in riferimento allo stesso lasso di tempo, le statistiche ci dicono di un incremento del 13%, con 225.157 rapporti in essere rispetto ai precedenti 199.329». Insomma, ricadute positive sul territorio secondo i primi dati disponibili con il sindaco che ha concluso così: «Ce la metteremo tutta perché una buona politica assieme al mondo del lavoro possa dare delle buone prospettive per il nostro territorio».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 103 14/06/2015 diffusione:25454 Pag. 3 Ed. Legnano tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato IL CONVEGNO Jobs Act per le imprese Se ne parla domani al Leone da Perego

- LEGNANO - L'UNIONE Artigiani di Milano organizza un incontro informativo, aperto al pubblico, sulla riforma del Lavoro, volto ad analizzare le nuove disposizioni in tema diassunzioni agevolate (in particolare sull'esonero triennale di tutti i contributi Inps, massimo 24.180 euro per lavoratore) e del Jobs Act. Nel corso dell'appuntamento, fissato per domani alle 20.30 nella sala conferenze "Enzo Pagani" a palazzo Leone da Perego in via Gilardelli, saranno approfondite le nuove opportunità che per le imprese derivano dalle normative emanate lo scorso dicembre, anche in termini di vantaggi economici e di flessibilità nella gestione dei rapporti di lavoro, esaminando casi pratici. All'incontro parteciperanno il direttore area metropolitana Inps Milano, Antonio Maria Di Marco Pizzongolo, il responsabile agenzia complessa Inps Legnano, Antonio Cirnelli, e l'avvocato giuslavorista del foro di Milano, Renato Ragozzino. Focus particolare sull'esonero contributivo triennale e spazio a tanti consigli pratici sulle situazioni che quotidianamente si verificano nelle piccole realtà produttive, anche artigiane. Per l'Unione Artigiani, presenti il segretario generale, Marco Accornero (nella foto) , il responsabile sindacale Pasquale Maiocco e il funzionario sindacale Francesco Maria Petrolillo.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 104 12/06/2015 diffusione:25454 Pag. 25 tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato MILANO MARCHIO UNICO PER COMPETERE Il mondo dell'artigianatolancia la sfida alle griffe

MILANO L'IDEA è semplice. Unire sotto un solo marchio, «So Italy», il meglio dell'artigianato milanese e lombardo. In modo che possa entrare e competere alla pari nel mondo della grande moda, quello dove ormai operano la multinazionali. L'iniziativa dell'Unione Artigiani ha preso il via ieri, ed è stata presentata a Milano. «Il valore del Made in Italy trova piena affermazione e apprezzamento nel mondo - ha spiegato il segretario generale dell'Unione Artigiani, Marco Accornero - attraverso il settore della moda e del design, ma occorreva trovare nuovi modi di avvicinarsi ai mercati». Nasce dunque una rete di imprese che opera nel comparto fashion, accessori e design. Il marchio è stato registrato, e l'Unione si occuperà anche della promozione all'estero. Sei le aziende al momento coinvolte. Con loro, anche la moda diventerà un servizio «su misura».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 105 11/06/2015 diffusione:42616 Pag. 11 Ed. Milano tiratura:94332 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato la battaglia Nuova vittoria per i tassisti «Uber pop», il giudice disattiva l'applicazione Respinta la richiesta di sospendere il blocco del servizio per concorrenza seale ELag

Ricorso respinto. Uber perde anche il secondo round della battaglia sull'applicazione «Pop» che permette a chiunque di improvvisarsi autista e che in diverse città italiane fornisce un trasporto a prezzi più contenuti rispetto alle auto bianche. Ieri, infatti, il tribunale ha rigettato l'istanza di sospensione del blocco dell'applicazione presentata dalla multinazionale americana dopo il provvedimento di inibitoria del servizio dello scorso 26 maggio per concorrenza sleale nei confronti dei taxi. La società ha dovuto disattivare il servizio ieri, per non incorrere in una multa da 20mila euro al giorno. E così, da mezzogiorno e un minuto di ieri sul sito di Uber è stata disattivata la sezione «Uberpop». «Il servizio spiega la società sulla home page - si fermerà finché non riusciremo a far valere le nostre e le vostre ragioni». L'invito a tutti gli utenti è di «far sentire la voce a chi ha il potere di cambiare le cose» aderendo a una mobilitazione via Twitter. In realtà, secondo il presidente della sezione specializzata in materia di impresa del tribunale civile Marina Tavassi il servizio doveva essere già oscurato a fine maggio. La prossima tappa della vicenda è fissata per il 7 luglio, quando verrà discusso il ricorso di Uber nel merito. Si tratta della seconda vittoria dei tassisti milanesi, sostenuti dalle associazioni di categoria, in particolare dall'Unione artigiani che esulta per la decisione del tribunale. Opposta, invece, la reazione del Codacons, secondo cui il «no» alla sospensiva rappresenta «una notizia negativa per gli utenti». Secondo Carlo Rienzi, presidente dell'associazione a difesa dei consumatori, è «urgente una modifica della legislazione per adeguare la norma al fine di renderla al passo con le nuove possibilità offerte dal mercato e dalla tecnologia». Nel provvedimento di ieri il giudice spiega anche di aver provato una «bonaria composizione» della vertenza, ma senza «l'esito sperato». Uber «si è limitata ad offrire quale ipotesi transattiva in via interinale di limitare il servizio dei propri driver alle 15 ore settimanali». Un'offerta ritenuta non sufficiente dal tribunale, secondo cui la società non può lamentare un «grave danno» per il blocco della app, neanche con riferimento alle «iniziative poste in essere dalla concorrente LetzGo all'indomani dell'ordinanza reclamata», perché va distinto il «servizio di Uber-pop rispetto alle forme di car sharing e di ride sharing (...) caratterizzate dal fatto che il driver offre a terzi di condividere il medesimo percorso da lui già programmato». LetzGo si propone insomma come un «carpooling urbano istantaneo, un nuovo modo per spostarsi in città condividendo i posti liberi delle auto». Foto: PROTESTA Striscione dei tassisti contro Uber

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 106 10/06/2015 diffusione:143000 Pag. 57 N.22 - 10 giugno 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

APPUNTAMENTI

bambini Giovanna Maria Fagnani VENERDì 12 Magia marina. Età, 5-12 anni. Laboratorio di composizione floreale. Prenotare. FIORI REGALI. ORE 17. VIA C. DA SESTO 5. 02.39.44.5124. EURO 25. SABATO 13 AstroSamantha. Età, da 8 anni. Conosciamo la Stazione Spaziale Internazionale e scopriamo come si vive nello spazio, proprio come l'astronauta Samantha Cristoforetti. PLANETARIO DI MILANO. ORE 15 E 16.30. C.SO VENEZIA 57. 02.88.46.33.40EURO 3/5. Scopri il santo. Età, 6-9 anni. Visita guidata e laboratorio, alla scoperta dei primi santi. Prenotare. PINACOTECA DI BRERA. ORE 15.30 VIA BRERA 28. 02.72.26.32.19. ADULTI EURO 10, BAMBINI GRATIS. Forestlab. Età, da 6-11 anni. Visita all'oasi delle farfalle tropicali e poi laboratorio creativo. Prenotare. FORESTLAB ALL'IDROSCALO. ORE 15. VIA CIRCONVALLAZIONE IDROSCALO, SEGRATE (MI). 393.08.37.918. INGR. LIB. La grande sfida. Età, 4-10 anni. Laboratorio di agilità e destrezza: chi arriverà primo? Prenotare. CIAO TATA. ORE 10.30. VIA L. SETTALA 59. 02.91.47.76.05. EURO 15. DOMENICA 14 Viaggio nel tempo. Età, 4-6 anni. Visita-gioco alla mostra «Spinosaurus, il gigante perduto del cretaceo». Prenotare. PALAZZO DUGNANI. ORE 11. VIA MANIN 2. 02.88.46.33.37. VISITA EURO 5. INGR. MOSTRA CON BIGLIETTO FAM: ADULTI EURO 8, BAMB. 5, UNDER 6 GRATIS Anch'io soldato. Età, 5-10 anni. Visita guidata alla mostra «Grande Guerra. Arte e artisti al fronte» per scoprire aneddoti e curiosità sui protagonisti della Prima Guerra Mondiale. Prenotare. GALLERIE D'ITALIA. ORE 15.30. PZZA SCALA 6. 800.16.76.19. EURO 10. Come è fatto un fiore? Età, 3-10 anni. Laboratorio plurisensoriale sul metodo Bruno Munari. Prenotare. MUNLAB. ORE 11 E 15. VIA SARDEGNA 55. 349.4090160. EURO 20 A COPPIA ADULTO-BAMBINO. Molto altro per divertirsi su... feste e mercati Marco Lottaroli venerdì 12 StraNavigli. Possibilità di partecipare (assistiti da esperti) a prove e gare acquatiche. Surfin's Babes e Villaggio dello Sport. Fino a domenica. In collaborazione con Surfers.it ed Evoluzioni Urbane. NUOVA DARSENA E ALZAIA NAVIGLIO GRANDE 4. ORARI: VEN. E SAB. 10.30-22.30; DOM. 10-22. SABATO 13 Donne per Milano-Milano per le Donne. Ricominciare da noi stesse: ascoltati, esprimiti, allenati, valorizzati. Workshop e laboratori al femminile. A cura associazione culturale Ricomincio da Me. Anche domani. RESIDENCE SAN VITTORE LA CORDATA. VIA S. VITTORE 49. 389.11.31.623. ORE 9-18 e 25/50 Street players. Jam session di graffiti writing e street art: 3 km di muro da dipingere con la partecipazione di 300 artisti selezionati dall'Associazione Culturale Stradedarts. Anche domani. IPPODROMO DI SAN SIRO GALOPPO. VIALE CAPRILLI E VIA DIOMEDE. ORE 10 .

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 107 10/06/2015 diffusione:143000 Pag. 57 N.22 - 10 giugno 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

El Mercatel di Leonardo. Bancarelle per il baratto a cura dell'Associazione «Riaprire i Navigli» in collaborazione con «Amici della Martesana» e «Agorà Futura». Partecipa l'Associazione Filatelica Numismatica di Via Armorari. VIA SAN MARCO (CONCA DELL'INCORONATA). ORE 10-18. Meraviglie e tesori nascosti. Visite guidate gratuite con le Gev (Guardie ecologiche volontarie) nei parchi di Milano. PARCO DI VILLA FINZI. ORE 10-12. VIA SANT'ELEMBARDO 02.88.44.80.59. Botteghe artigiane in piazza. Vecchi mestieri, nobili arti, lavorazioni dal vivo. A cura Unione Artigiani Provincia di Milano. P.ZZA GRAMSCI. ORE 9-19 800.13.23.71. Festival dello sport. Prove gratuite di oltre 40 discipline. Roller Cup freestyle (oggi e domani), Popular Race pattinata in pista stradale. (domani, ore 10). AUTODROMO DI MONZA. ORE 9- 18. INGR. LIB. Domenica 14 Milano Photo Marathon. Maratona fotografica della città aperta a tutti con qualsiasi mezzo (reflex, compatte, smartphone). P.ZZA GAE AULENTI. ORE 9-18. EURO 15. Mercatone dell'antiquariato. Lungo le sponde del Naviglio Grande tornano le bancarelle con oggetti d'epoca e curiosità. Edizione speciale Expo. DA VIALE GORIZIA AL PONTE DI VIA VALENZA. ORE 9-18 02.89.40.99.71. Vecchi libri in piazza. Mostra mercato di volumi rari e da collezione. Con 100 espositori selezionati. A cura di Mare Magnum Librorum. PORTICI DI P.ZZA DIAZ, P.ZZA DUOMO, VIA BARACCHINI E VIA GONZAGA. ORE 8-17 02.36.63.37.44. Gli altri appuntamenti su...

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 108 08/06/2015 diffusione:130471 Pag. 5 Ed. Milano tiratura:211348 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato La mobilità Pronta entro il 2016 rete di 100 telecamere contro I mezzi pesanti La "low emission zone" sarà estesa a quasi tutta la città I camionisti: "Servono incentivi, nei trasporti è crisi" Gli occhi elettronici serviranno a controllare gli accessi dei Tir Euro 0 e Euro 1 nell'area urbana ILARIA CARRA

UN anello che contiene 136 chilometri quadrati, per il controllo del traffico pesante e inquinante. Il Comune traccia i confini della futura low emission zone, allargando l'area di divieto d'ingresso ai Tir che, secondo gli esperti, più contribuiscono a far salire lo smog. Il provvedimento, varato venerdì dalla giunta Pisapia, è strumentale per ora a richiedere fondi governativi per 80 nuove telecamere da posizionare ai varchi della città. Che inizialmente serviranno a monitorare e tracciare i flussi dei mezzi pesanti e, in futuro, non si esclude possano diventare occhi elettronici per bloccarne automaticamente l'ingresso in certe fasce orarie. Il provvedimento rientra tra le politiche sostenibili applicate dalla giunta arancione. Nel solco dell'impalcatura costruita anzitutto con Area C, nella cerchia più stretta della città. La giunta ha così esteso i confini della zona a traffico limitato al cui interno è vietato l'ingresso ma anche la sosta dei mezzi ingombranti e inquinanti, quindi autotreni e autoarticolati, dalle 7.30 alle 21. Un esercito di circa 25mila veicoli Euro 0 e 1, immatricolati in Lombardia e stimati in transito su Milano. La nuova area rossa per i Tir, da 72 chilometri metri quadri (circa il 39 per cento dell'area comunale), passerà così al 74 per cento. I nuovi confini varranno dal prossimo anno, a cintura di telecamere installate. Perché per ora il controllo dei trasgressori spetterà ancora ai vigili, in futuro si vedrà. Il provvedimento varato getta difatti le basi per la creazione della zona a bassa emissioni di inquinanti contenuta nel Piano urbano della Mobilità sostenibile, il Pums, per regolare l'ingresso dei veicoli pesanti in città e favorire la circolazione di quelli con i migliori standard ambientali. Per ora sono 20 le telecamere già installate ai confini cittadini per verificare il flusso di questi mezzi pesanti, si trovano tra via Mecenate e via Rogoredo, in viale Monza, in via Lessona, via Cassinis e su altre strade di ingresso. Entro la fine del 2016 sono destinate a salire a 100: inizialmente serviranno per studiare i percorsi e calcolare la quantità di emissioni di polveri. In futuro, però, potrebbero trasformarsi in varchi intelligenti per introdurre eventuali finestre orarie di accesso e, chissà, anche uno schema di tariffe. L'obiettivo è incoraggiare i trasportatori a svecchiare il parco mezzi. È in quest'ottica che un anno fa era stato anche stanziato dal Comune un milione di euro per trasformare i camion più inquinanti, i diesel Euro 0 e 1, in mezzi green. Un intervento per installare a bordo filtri antiparticolato con il quale si prevedeva di rinnovare circa 300 mezzi pesanti diesel. Oltre ai filtri, secondo il protocollo con Regione e Assimpredil, a bordo dei camion verranno sperimentate anche le scatole nere per monitorare i percorsi: dati da usare per definire nuove politiche viabilistiche. Marco Accornero, segretario generale dell'Unione artigiani, ha però qualche rilievo da fare al provvedimento: «Il parco circolante è in fase di graduale sostituzione e certamente gli anni di crisi non hanno aiutato: questi limiti creano ancora più difficoltà al settore». Per Accornero la politica dovrebbe anche intervenire con alcuni incentivi: «Non basta vietare ma occorrerebbero azioni combinate: la Regione in passato aveva stanziato alcuni fondi per la sostituzione degli automezzi ma da tempo non risultano bandi in questo senso».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 109 08/06/2015 diffusione:130471 Pag. 5 Ed. Milano tiratura:211348 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

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UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 110 04/06/2015 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Anche l'Unione sorride «Crescita fino al 6%»

«Alla luce dei dati diffusi da Expo, che parlano di 2,7 milioni di visitatori e di 15 milioni di biglietti venduti solo nel primo mese, non possiamo che essere ottimisti» dichiara il segretario dell'Unione Artigiani, Marco Accornero e precisa «anche le nostre analisi sono rincuoranti. Infatti, in alcuni settori, che vanno dalla comunicazione, all'interpretariato fino alle agenzie di viaggi, le micro, piccole e medie imprese milanesi e brianzole sono cresciute nel primo trimestre dal 2 al 6%. E pure la convenzione per i biglietti di ingresso ad Expo - aggiunge Accornero - proposta agli associati a condizioni di favore, continua a riscuotere successo. Segno che in tanti non vogliono perdere l'occasione di visitare i 140 padiglioni che compongono il sito». Del resto, saranno proprio gli artigiani a dare alla fine i "voti" ai padiglioni. Infatti, «sono già centinaia gli artigiani che, sul nostro sito, hanno espresso la loro preferenza riguardo ai padiglioni nell'ambito del sondaggio che abbiamo proposto - sottolinea - Così, a fine ottobre, risultati alla mano, premieremo i padiglioni giudicati migliori grazie a un evento straordinario che presenteremo in autunno». • S.Bal.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 111 30/05/2015 diffusione:19123 tiratura:25631 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Pannello, canti e applausi nel ricordo dei Visconti Venosta

(p. ghi.) La scuola primaria di Grosio ricorda l'illustre concittadino Emilio Visconti Venosta nel centesimo anniversario della morte. Gli alunni della classe seconda sotto l'attenta guida del presidente della sezione di Grosio dell'Unione artigiani, Piero De Piazza esperto ceramista, hanno realizzato un pannello di 130 piastrelle che raffigura Villa Visconti Venosta, residenza della famiglia di quello che fu ministro degli esteri e lasciata dall'ultima erede, la marchesa Margherita Pallavicino Mossi, in eredità al Comune di Grosio che vi ha realizzato un museo e la biblioteca del paese. «Il lavoro svolto dai bambini è la testimonianza dell'importanza di questo luogo per la vita di Grosio. L'opera vuole essere un tributo alla memoria di un'intera famiglia che ha dato un rilevante apporto alla vita culturale e sociale di Grosio», ha affermato il dirigente scolastico dell'istituto comprensivo, Maria Adele Antonioli, sabato mattina in occasione di "scuola aperta", la manifestazione nella quale i genitori hanno potuto ammirare tutti i lavoretti realizzati durante l'anno scolastico dai figli. È stato il sindaco Antonio Pruneri a ringraziare, complimentarsi con i bambini per il lavoro di gruppo e scoprire l'opera. Il dirigente scolastico Antonioli ha ringraziato alunni, insegnanti e genitori per l'impegno profuso.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 112 27/05/2015 Pag. 21 Ed. Milano La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Il giudice blocca Uber Pop La decisione: «Concorrenza sleale». Esultano i tassisti. L'azienda: «Faremo appello»

Simona Romanò Prima vittoria dei tassisti, in guerra con la multinazionale Uber che fornisce le berline con chauffeur. Il Tribunale ha bloccato ieri Uber Pop - l'app che consente a chiunque d'improvvisarsi autista - e ha proibito il relativo servizio in tutta Italia, perché è una «concorrenza sleale», soprattutto con l'Expo in corso e «viola la disciplina amministrativa che regola il settore taxi». Il giudice Claudio Marangoni ha così accolto il ricorso depositato un mese fa dai sindacati delle auto bianche. Ma la battaglia legale è solo all'inizio, nonostante l'euforia dei taxi. La società statunitense, infatti, impugnerà la decisione: «Faremo appello per evitare che centinaia di migliaia di cittadini italiani siano privati di una soluzione sicura, affidabile e economica per muoversi nelle loro città», ha dichiarato Zac De Kievit, legale di Uber Europa. Intanto, l'applicazione che permette a chiunque - in possesso solo di patente e non di licenza - di trasformarsi in autista con l'auto personale, deve essere oscurata entro 15 giorni, altrimenti scatteranno le penali: 20mila euro di multa per ogni giorno di ritardo. Gli UberPop sono stati bocciati perché concorrenti sleali: possono applicare a loro piacere «tariffe sensibilmente minori rispetto a quelle del servizio pubblico, con sviamento indebito di clientela», oltre a favorire «l'abusivismo». Sorridono i tassisti, dopo mesi di manifestazioni, agitazioni selvagge, cortei. «È una grande vittoria ha commentato Pietro Gagliardi, delegato dell'Unione Artigiani - Siamo dovuti arrivare in un'aula di giustizia perché nessuno voleva prendersi la responsabilità, non il Comune, la Regione o il governo». Gli fa eco Raffaele Grassi del Satam: «Segnale positivo che fa sperare tutti i lavoratori onesti che ogni giorno affrontano un sistema dove abusivismo e spregiudicatezza tendono ad avere la meglio». Di parere opposto il Codacons, e in generale le associazioni di consumatori: «Un danno enorme per gli utenti, perché riduce le possibilità di scelta per i cittadini». riproduzione riservata ®

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 113 27/05/2015 diffusione:62561 Pag. 1.13.14 tiratura:102465 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato LIBERALIZZAZIONI Taxi, il Tribunale blocca «Uber Pop» in tutta Italia

Maria Chiara Voci u pagina 14, con l'analisi di Marco Morino pStop in tutta Italia all'app di Uber Pop, diffusa nel nostro Paesea Milano, Torino, Genova e Roma e che permette a chiunque - purché almeno 21enne, dotato di patente e assicurazione auto personale - di iscriversi al servizio di mobilità privata e offrire corse a prezzi super scontati ad altri utenti in rete. A disporre il blocco, accogliendo un ricorso presentato da un gruppo di associazioni di categoria a difesa dei tassisti, preoccupati da mesi per una "concorrenza considerata sleale", è stato, ieri, il Tribunale di Milano, con un'ordinanza che congela la situazione, anche in attesa del responso dell'Authority dei Trasporti, che sta esaminando in queste settimane la legittimità del servizio rispetto alla legislazione italiana. La decisione in arrivo dal capoluogo lombardo, che segue altri pronunciamenti dei giudici di pace a Torino e Genova,è destinataa entrare nella storia della ormai lunghissima querelle che contrappone - non solo nel nostro Paese - le auto bianche e la startup californiana Uber e che non manca di dividere in modo netto il giudizio dell'opinione pubblica. Non a caso, ieri, appena si è diffusa la notizia del blocco, immediatamente in rete è esploso un tam tam di reazioni, fra chi inneggiava al ripristino delle regole e chi - a sensazione, la maggioranza - si è scagliato subito contro una decisione ingiusta, che favorisce le lobby contro il diritto legittimo di scelta dei consumatori. Da parte sua, la multinazionale ha già fatto sapere, tramite il legale di Uber Europa, che presenterà ricorso. Ma ricostruiamo la vicenda. L'ordinanza emessa del tribunale di Milano parla chiaro. «Accertata la concorrenza sleale» - vi si legge - viene inibita «in via cautelaree urgente l'utilizzazione sul territorio nazionale dell'app denominata Uber Pope comunque la prestazione del servizio». Il servizio UberPop, che consente a chiunque di diventare tassista, scrive ancora il giudice Claudio Marangoni, ha determinato «un vero e proprio salto di qualità nell'incrementare e sviluppare il fenomeno dell'abusivismo». A pesare sulla decisione è stata inoltre la valutazione del rischio che il vantaggio a favore di Uber possa essere tanto maggiore in un periodo, come quello dell'Expo di Milano, in cui la domanda è drogata dalla presenza di un altissimo flusso di visitatori. Risultato: la società californiana avrà quindici giorni di tempo per sospendere l'applicazione e sarà passibile di una multa di 20mila euro per ogni giorno di ritardo. Inoltre, dovrà pubblicare sul proprio sito, in homepage, la decisione del Tribunalee sarà costretta al pagamento di tutte le spese legali. I primi a esultare per una decisione che era attesa da settimane sono stati i tassisti. «Finalmente si ristabilisce la legalità in Italia», afferma Pietro Gagliardi, delegato dell'Unione Artigiani della Provincia di Milano, fra i firmatari e promotori dell'azione legale insieme a Satam, Taxi Tam, ai Radio Taxi di Torino, Genovae Milanoe ad altre cooperative e associazioni che rappresentano le auto bianche. «È solo un peccato- prosegue Gagliardi, ripetendo le parole che ieri rimbalzavano sulla bocca di moltissimi tassisti italiani - che ad aiutarci siano dovuti intervenirei giudicie non le istituzioni». A fianco dei tassisti, con messaggi sui social e comunicati ufficiali, si è espresso fra gli altri l'ex ministro ai Trasporti, Maurizio Lupi oltre all'assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco, e al consigliere piemontese, Gianluca Vignale, firmatario di una proposta di legge in Piemonte contro servizi di trasporto abusivi. Altrettanto netta anche la reazione di Uber. «Siamo ovviamente molto dispiaciuti dalla decisione, che rispettiamo ma non comprendiamo», spiega Zac De Kievit, legale di Uber Europa: «Ora - ha aggiunto - faremo appello per evitare che centinaia di migliaia di cittadini italiani siano privati di una soluzione sicura, affidabile e economica per muoversi nelle loro città. Intanto in Italia oggi continua ad

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 114 27/05/2015 diffusione:62561 Pag. 1.13.14 tiratura:102465 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

operare UberBlack, il servizio prestato da autisti professionali, mentre per le prossime due settimane anche UberPop continuerà a funzionare». Fra i sostenitori della multinazionale, si è schierato il Codacons, che parla di un danno enorme per gli utenti: «È impensabile - ecco il commenta del presidente Carlo Rienzi - che un Paese moderno possa essere privato di sistemi innovativi, che rispondono ad esigenze di mercato e sfruttano le nuove possibilità introdotte dalla tecnologia». I NUMERI L'universo Uber 2009 58 300 2,00 ¤ 0,20 ¤ 5,00 ¤ 5,00 ¤ 0,35 ¤ 1,10 ¤ Tar iffa base Tar iffa base 6,00 ¤ 0,60 ¤ 12,00 ¤ 12,00 ¤ Tar iffa minima Cancellation fee Tar iffa al minuto Tar iffa minima Tar iffa al minuto Cancellation fee Tar iffa per chilometro Tar iffa per chilometro I Paesi del mondo dove al momento Uber è attivamente presente Il conducente Un adulto di almeno 21 anni, con patente e assicurazione auto personali Il mezzo Qualsiasi veicolo immatricolato da 10 anni o meno, 4 porte, in ottime condizioni Il mezzo Berlina, un SUV crossover a 4 posti o un SUV/ VAN da 6 o più posti Il conducente Un autista professionista con patente e assicurazione commerciali e metropoli italiane dove si sta insediando: Genova, Milano, Torino e Roma L'anno in cui Uber è nata come start up a San Francisco in California continenti in cui l'innovativo servizio si è diffuso rapidamente Le città in cui è operativa e in cui incontra, come in Italia, non poche contestazioni I SERVIZI A CONFRONTO Le due principali opzioni di Uber: i giudici di Milano sono intervenuti per bloccare UberPop

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 115 16/05/2015 diffusione:42616 Pag. 13 Ed. Milano tiratura:94332 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato L'EX ASSESSORE Carrubba nominato presidente del Piccolo Teatro

Inattesa dell'annuncioufficiale del nome del nuovo direttore artistico, che avverrà probabilmente giovedì nell'ambito della conferenza stampa di presentazione della stagione 2015-16, il Piccolo Teatro ha rinnovato il suo consiglio di amministrazione. Il cda, che si è insediato negli scorsi giorni ehaapprovatoinpareggioilbilancio consuntivo 2014, è presieduto da Salvatore Carrubba, storica firma del Sole 24 Oreedex AssessoreallaCultura delle giunte Albertini. Carrubba però questa volta è statonominatosuindicazionedellagiuntadicentrosinistraincarica a Palazzo Marino. Gli altri membri del consiglio sono la manager editoriale Federica Olivares, lo scrittore Stefano Baia Curioni, proposto dal ComunediMilano,l'Assessoreregionale alla Cultura, Cristina Cappellini, Andrea Ragosta, membro della Compagnia degli Incamminati ed espressionedi Regione Lombardia,Livia PiermatteiperCittàmetropolitana e Marco Accornero per la Camera di Commercio.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 116 15/05/2015 diffusione:11000 Pag. 8 Settegiorni Magenta - Abbiategrasso La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato L ' INTERVISTA Il referente dell' Unione di categoria fa il punto sulla situazione economica Artigiani, la ricetta per uscire dalla crisi? Fare rete. In zona tre nuove opportunità

MAGENTA (vfz) © RIPRODUZIONE RISERVATA «Anche nel noUNIONE ARTIGIANI DI MAGENTA Raffaele Grittini è il referente stro territorio ci sono artigiani virtuosi che hanno saputo guardare più in là e sono usciti dalle tane». Utilizza questa metafora Raffaele Grittini resp onsabile degli uffici magentini dell'Unione Artigiani, per descrivere alcune nuove iniziative che stanno muovendo un settore, solitamente, abbastanza refrattario al cambiamento qual è quello degli ar tigiani. «Le reti d'impresa come soluzione per uscire dalla crisi sono arrivate anche nel nostro territorio. Così a livello provinciale dall'inizio dell'anno sono partite tre nuove reti». Ma di che cosa si tratta esattamente? «Sono colleghi che svolgono attività più o meno complementari tra loro che si mettono insieme così da offrire un servizio più articolato al cliente oltre che più intere sa nte». E' così che una ventina d'aziende della nostra zona si sono messe assieme per costituire la cosiddetta Accademia Classe A. Perlopiù imprese del settore edile, il comparto in cui la crisi morde ancora e in cui è ormai dal 2009 che non ci sono segnali di miglioramento, che fanno rete offrendo interventi per una riqualificazione energetica degli edifici. D'altra parte, quello della bolletta pesante di luce e gas è un tema all'ordine del giorno in ogni famiglia. Ed è per questo che questo genere d'esperienza sta avendo successo. Rivolta invece alle grandi aziende metalmeccaniche che possono contare su numerose commesse, è la rete d'impresa Oil&Gas. «Questa è una rete appena partita - spiega Grittini - che si sta strutturando con aziende artigiane che si occupano di tubature e che lavorano all'interno delle centrali termiche». L'ultima arrivata e sicuramente la più innovativa, si chiama «So Italy» e raduna una serie di operatori del nostro territorio che si occupano di moda a tutto tondo. Si va da chi offre servizi sartoriali sino a chi si propone come wedding planner o addirittura fa il pasticciere. In altre parole, servizi assai variegati ma che bene si integrano tra loro. «Sono tutte realtà artigianali molto piccole che attraverso questo consorzio - conclude il responsabile dell'associazione di categoria magentina - possono partecipare anche a manifestazioni fieristiche nel nostro Paese e all'estero. Qualcosa sino a poco tempo fa, assolutamente impensabile». Fabrizio Valenti

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 117 14/05/2015 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

In 660 hanno cariche nelle imprese brianzole

Da una analisi dell'Unione Artigiani della Provincia di Milano e di Monza-Brianza risultano quasi 9mila (8.756) le imprese individuali con a capo un cinese in Lombardia a settembre 2014, e pesano per un quinto sul totale delle ditte cinesi in Italia (45mila). Sono soprattutto attive nei settori manifatturieri, del commercio e della ristorazione, ma incidono anche le attività di servizi alla persona, oggi salite al 14,7% del totale. Gli imprenditori cinesi sono più giovani della media: il 30,4% ha meno di 35 anni e vantano una maggiore presenza femminile (quasi un titolare su due, il 46,9%, è donna ). Nell'ultimo anno, è stata la provincia di Lodi, con un +21% (ma le ditte sono solo 75), a registrare il maggior incremento percentuale in regione, seguita da Monza (+16,4%, 369 aziende totali ) . Secondo la Camera di Commercio di Monza sono 660 le persone nate nella Repubblica Popolare cinese con cariche in imprese attive nella provincia brianzola (358 uomini e 302 donne). • A.Lon.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 118 13/05/2015 diffusione:25454 Pag. 7 Ed. Legnano tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato CORBETTA IL CORSO Contabilità,web businesse marketing:nuovi valoriper artigiani

CORBETTA VUOI DIVENTARE un imprenditore al tempo della crisi? L'Unione Artigiani e l'Assessorato allo Sviluppo locale retto da Marco Ballarini promuovono un'iniziativa innovativa per rimettere in carreggiata chi si è fermato ai box in questi anni difficili per l'occupazione. «Questa proposta spiega Raffaele Grittini dell'Unione Artigiani di Magenta è accattivante. Oggi diventa essenziale saper conoscere i nuovi strumenti di marketing e, soprattutto, occorre capire dove trovare i finanziamenti per avviare una nuova attività». Sono questi gli argomenti principali del corso che si tiene nella Sala Grassi e che dopo la lezione di ieri proseguirà il 19 e 26 maggio (dalle 14,30 alle 18,30). Contabilità, web business, marketing, come finanziare l'impresa sono gli argomenti oggetto di studio nelle 12 ore di formazione. «Abbiamo trovato nel Comune di Corbetta osserva Grittini un interlocutore attento che sta investendo molto sul Welfare. In futuro la nostra intenzione è quella di replicare questa esperienza ad altri centri del nostro territorio». La proposta formativa è totalmente a carico dell'Unione Artigiani e del Comune di Corbetta: ai partecipanti chiesto un contributo simbolico di 10 euro. Da segnalare, infine, l'intenzione di premiare i progetti imprenditoriali migliori, attraverso un pacchetto di triennale di servizi. Dalla gestione della contabilità, al supporto consulenziale, alla visibilità mediatica. Fabrizio Valenti

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 119 12/05/2015 diffusione:83470 Pag. 1 Ed. Milano tiratura:114692 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Piccolo. Carrubba presidente Nominato ieri il nuovo Cda della fondazione In pareggio il bilancio consuntivo 2014

Il Consiglio generale della Fondazione Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa ha nominato ieri i nuovi membri del Consiglio d'amministrazione, che rimarrà in carica per quattro anni. Ne fanno parte Federica Olivares (Ministero per i Beni e le attività culturali), Stefano Baia Curioni (Comune di Milano), Cristina Cappellini e Andrea Ragosta (Regione Lombardia), Livia Piermattei (Città metropolitana), Marco Accornero (Camera di Commercio). Su designazione del Comune, come previsto dallo statuto, Salvatore Carrubba è stato nominato presidente della Fondazione. «A conclusione del Consiglio generale in cui è stato presentato il bilancio consuntivo 2014, ancora una volta in pareggio anche grazie al costante sostegno dei soci e a un rapporto di autofinanziamento tra i più alti in Europa - spiega una nota diffusa ieri - , il presidente uscente Claudio Risé ha ringraziato i consiglieri per l'impegno leale dimostrato in questi anni e augurato buon lavoro al Cda entrante».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 120 08/05/2015 diffusione:186527 Pag. 6 Ed. Milano tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

L'evento fa decollare le imprese artigiane: 300 in più nel 2015 Dati in controtendenza rispetto al settore (-0,8%). «Merito del boom di noleggi e servizi collegati al semestre» Giacomo Valtolina

Mobilità, comunicazione, servizi alle imprese. Cresce l'artigianato di Milano legato a doppio filo con l'Expo. Secondo la Camera di commercio di Milano, nel primo trimestre 2015 - vale a dire il periodo che rispecchia le attività avviate proprio in vista dell'evento - si registrano circa 300 nuove imprese nei comparti economici più vicini all'offerta dell'evento. In particolare, più 2,2 per cento nel settore agenzie di viaggio, noleggio e servizi di supporto alle imprese e più 6,1 per cento nei servizi di comunicazione e informazione. Buone notizie in attesa dei dati sui «ritardatari» del secondo trimestre 2015, in uno scenario generale ancora cupo. L'artigianato milanese registra infatti un meno 0,3 per cento di imprese, quello lombardo lo 0,8. «Il quadro è ancora critico - spiega il segretario generale dell'Unione Artigiani di Milano, Marco Accornero - ma si nota l'incidenza di Expo». «Si tratta di dati ufficiali che consentono un moderato ottimismo e che speriamo possano consolidarsi oltre il 31 ottobre - insiste Accornero -. In dettaglio, i comparti interessati sono: il noleggio di automobili, l'affitto di attrezzature (allestimenti, macchinari, tecnologie, sia per Expo sia per il "fuori Expo"); i servizi alle imprese come l'interpretariato o relativi alle agenzie di viaggio; le società di vigilanza e sicurezza private; e l'assistenza agli eventi». Nel complesso dunque, aumentano le imprese che mettono in campo una sorta di economia di condivisione, simile allo «sharing» tra i consumatori. «È vero, stiamo assistendo a una sotterranea trasformazione dell'economia, si va verso vendita del servizio e non del bene. Pago quanto consumo. Motto che vale sempre più anche per le imprese. Notiamo tendenze all'outsourcing, al noleggio operativo (pc, fotocopiatrici, eccetera), alle sinergie. Per noi è un bene perché abbiamo una storica capacità di adattamento ai cambiamenti del mercato. Siamo pronti». In Lombardia, gli artigiani sono 251 mila, 68 mila solo a Milano. Il 39 per cento nel settore dei servizi, seguito da costruzioni (37), manifatturiero (19) e dal commercio (5). Il 79,2 sono ditte individuali, il 16,6 società di persone, il 4 di capitale e lo 0,2 cooperative. © RIPRODUZIONE RISERVATA

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 121 07/05/2015 diffusione:25454 Pag. 11 Ed. Varese tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato MAGENTA RAFFAELE GRITTINI: «IL JOBS ACT HA FUNZIONATO» Tra gli artigiani dimezzata la cassa

MAGENTA «IL JOB ACTS ha funzionato nel nostro settore. Ma adesso, dopo un'ondata iniziale, siamo fermi al palo». Raffaele Grittini è il responsabile dell'ufficio di Magenta dell'Unione Artigiani. «I numeri si sono raddoppiati rispetto all'anno scorso. Sette nuove aziende hanno assunto il loro primo nuovo dipendente, però da aprile è tutto fermo». Anche per gli artigiani questa sarebbe la classica coperta corta: stiamo parlando di un settore nel quale l'investimento sulla persona risulta fondamentale. L'apprendistato, con 60 mesi di contribuzione previsti dal contratto a tempo determinato, rimane la soluzione più utilizzata. «Il punto interrogativo che sta dietro al Job Acts è come saranno gestiti questi rapporti tra tre anni». Se quella del Job Acts è una realtà fatta di luci e ombre, c'è da segnalare per il 2015 l'avvio di nuove attività soprattutto nell'ambito dei servizi (estetisti, acconciature, parrucchieri, giardinieri) mentre resta preoccupante il dato sull'edilizia. «Era il settore trainante ma dopo la crisi del 2009 è ancora tutto bloccato, malgrado gli sgravi contributivi». Ci sono poi le note curiose legate a quella creatività tutta italiana. «Abbiamo registrato l'avvio di nuove attività come chi si occupa del taglio della legna, o il ritorno ai vecchi mestieri e anche chi si butta nel commercio». In altre parole, le si prova davvero tutte per superare la crisi. Interessanti - perché danno qualche segnale di risveglio i dati relativi alla cassa integrazione. «SICCOME ogni azienda ha già diritto ad una proroga di cinque mesi per la cassa integrazione in deroga, queste si sono quasi dimezzate rispetto al 2014. Ciò significa che le imprese artigiane o hanno già dato vita ad un processo di ristrutturazione interna, oppure, hanno superato il momento difficile e sono riuscite ad ottenere nuove commesse». Le ragioni per guardare con rinnovato ottimismo al domani, vengono soprattutto dalle cosiddette rete d'impresa'. «Anche tra gli artigiani continua il presidente Bruno Cavalazzi è passata finalmente la logica che serve mettersi insieme per superare i momenti duri». Così sul territorio della provincia di Milano sono partite tre reti d'impresa. Accademia Classe A mette insieme una ventina d'aziende del comparto edile e ha come obiettivo quello della riqualificazione energetica degli edifici. Oil & Gas soddisfa le grandi commesse di petrolio e gas e raduna aziende del comparto metalmeccanico. So Italy opera nel campo della moda mettendo in rete realtà sartoriali anche molto piccole ma complementari diventando il punto di contatto anche per nuove professioni come le wedding planner. «In questo modo chiosa Grittini piccole realtà hanno potuto partecipare ad una fiera in Russia sotto il logo di So Italy. Ci sono artigiani virtuosi che hanno saputo guardare avanti».Fabrizio Valenti

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 122 06/05/2015 diffusione:143000 Pag. 67 N.17 - 6 maggio 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

APPUNTAMENTI

BAMBINI Giovanna Maria Fagnani MERCOLEdì 6 Oz. Età, da 11 anni. La 26ma edizione di «Segnali», festival di teatro ragazzi, si apre con la fiaba del Mago di Oz rivisitata in chiave contemporanea: uno spettacolo che fa riflettere sul tema delle migrazioni. TEATRO VERDI. ORE 19. VIA PASTRENGO 16. 02.68.80.038. INGR,. SU PRENOTAZ. OBBLIGATORIA. VENERDÌ 8 Nella pancia del papà . Età, da 3 anni. Tante installazioni-gioco interattive dedicate alle emozioni e alla vita in famiglia, ispirate alle opere del pedagogista Alberto Pellai. Alle 11 e alle 16.30 laboratorio e letture animate, alle 18 incontri per i genitori e animazione per i bambini. CASCINA CUCCAGNA. SAB. E DOM. ORE 10-13 E 15-18. VIA CUCCAGNA 2-4. 331.95.32.493. INGR. LIB . SABATO 9 Quando ridere è una cosa seria. Età, da anni 0. Spettacolo di arti circensi a cura di Parada Italia Onlus, l'associazione che promuove progetti a favore dell'infanzia abbandonata a Bucarest. LA PIAZZA DI MOMO. ORE 10.30. VIA ANFOSSI 36. 02.54.18.91.47. OFFERTA MINIM. e 10 A FAMIGLIA PRENOTAZIONE. OBBLIGATORIA. Musical mask . Età, 6-11 anni. Costruiamo costumi e trucchiamoci come i protagonisti dei cartoni animati e poi scateniamoci in balli e giochi di gruppo. A cura di «Orma» e del Comune di Milano. Prenotare. CENTRO SPORTIVO TUBEROSE. ORE 10-13. VIA GIO' PONTI 1. 02.33.00.29.32. INGR. LIB . Dolce come la mia mamma. Età, da 3 anni. Per la festa della mamma regaliamole un dolcissimo vaso di fiori fatto con le nostre mani e tutto da mangiare. Prenotare. IL PAESE DEI BAMBINI. ORE 10-12. VIA 333.19.67.598. COPPIA ADULTO E BAMBINO e 20 (OGNI BIMBO IN PIÙ e 10 L'Isola delle torri. Età, da 7 anni. Che cosa sono i nuraghi, le antichissime costruzioni che si ammirano in Sardegna? Scopriamolo con una visita e poi costruiamo un nuraghe in miniatura. Prenotare. MUSEO ARCHEOLOGICO. ORE 15. C.SO MAGENTA 15. 02.20.40.41.75. VISITA E LAB: BAMBINI EURO 8. INGR. MUSEO EURO 5 SOLO ADULTI. DOMENICA 10 Asinelli in famiglia . Età, 3-10 anni. Giochi campestri per conoscere gli asini e come prendersene cura, poi passeggiate a dorso d'asino sui sentieri del Parco Nord. Prenotare. CASCINA CENTRO PARCO. GIOCHI ORE 10-11.15 E 14.30-15.15. TOUR: ORE 11.30, 15.30, 17. VIA CLERICI 150, SESTO S. GIOVANNI (MI). 334.58.20.918. GIOCHI: EURO 5. TOUR: EURO 10/8 . Brunch e cinema. Età, da 2 anni. Brunch all'inglese per adulti e per i bambini salone separato con animazione e proiezione di un film d'animazione. Prenotare. DOUDOU CAFE'. ORE 11.30- 15. VIA DOMODOSSOLA 23. 02.49.50.08.54. EURO 25. I giallastri. Età, 3-10 anni. Il sole è scomparso, ma quattro amici sapranno ritrovarlo. Spettacolo della compagnia «I giallastri» ispirato al mondo dei cartoon. Prenotare. CAMPO TEATRALE. ORE 10.45. VIA CAMBIASI 10. 02.26.11.31.33. EURO 7.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 123 06/05/2015 diffusione:143000 Pag. 67 N.17 - 6 maggio 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Molto altro per divertirsi su... FESTE E MERCATI Marco Lottaroli Mercoledì 6 Italian Farmers' Market. Mercato degli agricoltori, manifestazioni gastronomiche, street food, tipicità, fiere e degustazioni, corsi di cucina, seminari ed eventi in anfiteatro. Per tutto il periodo di Expo. MERCATO METROPOLITANO. VIA VALENZA 2 (PORTA GENOVA/NAVIGLI). Giovedì 7 White Night. Attività commerciali aperte oltre l'orario di chiusura, esposte le creazioni degli studenti della Scuola di moda Cova. Inoltre animazioni e performance musicali dal vivo. CORSO VERCELLI. FINO ALLE ORE 23. Fashion&Art. Giovedì speciali: showcase «Zanellato & Federico Pietrella». LA TENDA. ORE 19- 22. VIA SOLFERINO 10 02.65.75.804 . Venerdì 8 La Festa della Filosofia. Nutrire la vita. Incontro con Massimo Donà, docente presso l'Università Vita-Salute San Raffaele; Stefano Bonaga, filosofo e politico, e Marcello Veneziani, filosofo e firma de Il Giornale. A cura di AlboVersorio. CORTE VALENTI. ORE 20.45. GARBAGGNATE MILANESE (MI). VIA MONZA 12 02.39.52.53.30. INGR. LIB . Brocantage e Novegro Vinile Expo . Fiera dell'Antico-Top Class Antiques. Fino a domenica. Domani (ore 10-18) e domenica (ore 10-17) mostra mercato dischi da collezione. PARCO ESPOSIZIONI. ORE 10-19. NOVEGRO (MI) 02.70.20.00.22. EURO 10/5 (BROCANTAGE); EURO 8 (VINILE EXPO) Sabato 9 Bagutta arte a cielo aperto. Mostra di quadri e sculture en plein air promossa dal Gruppo Culturale Pittori di via Bagutta. Anche domani. VIA BAGUTTA E VIA BAGUTTINO. ORE 9-19.30 02.76.02.06.54. Meraviglie e tesori nascosti . Visite guidate gratuite con le Gev (Guardie ecologiche volontarie) nei parchi di Milano. GIARDINO DELLA VILLA REALE. ORE 10-12. VIA PALESTRO 02.88.44.80.59. El Mercatel di Leonardo. Bancarelle per il baratto promosso dalle Associazioni «Riaprire i Navigli», «Amici della Martesana» e «Agorà Futuro» con la collaborazione dell'Associazione Filatelica Numismatica. VIA SAN MARCO (CONCA DELL'INCORONATA). ORE 10-18 Vin in Villa Litta . Selezione di vini e oli extravergini di varie regioni italiane con degustazioni gratuite. Anche domani. VILLA BORROMEO VISCONTI LITTA. ORE 11-19.30. LAINATE (MI). L.GO VITTORIO VENETO 12. EURO 5 (CON CALICE DEGUSTAZIONE). Milano Anime Expo . Comics & Games: gaming, fumetti, contest cosplay. Zombie Walk, Tornei Videogames. Anche domani. MALPENSA FIERE. ORE 9-18. BUSTO ARSIZIO (VA). VIA XI SETTEMBRE 16 0332.29.54.29. EURO 8/6 . Botteghe artigiane in piazza. Vecchi mestieri, nobili artiR... A cura Unione Artigiani Provincia di Milano. P.LE BARACCA. ORE 9-19 800.13.23.71 . Tempo d'Africa. Sapori, costumi, ritmi con cena tipica, danze, stage, canti e spettacolo di percussioni. ARCI BELLEZZA. ORE 20-24. VIA BELLEZZA 16 346.53.08.662. EURO 7 (CON TESSERA ARCI ) Domenica 10 In Alto Mare. Mercatino di oggetti handmade, abbigliamento, angolo tarocchi e punto swapping (scambio vestiti). Aperitivo, musica, racconti e poesia. Ospite: Giorgio Fontana.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 124 06/05/2015 diffusione:143000 Pag. 67 N.17 - 6 maggio 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

MACAO. (GIARDINO SALA CINEMA TEATRO). ORE 18-21. VIALE MOLISE 68. Gli altri appuntamenti su...

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 125 01/05/2015 diffusione:10000 Pag. 25 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato GIUSEPPE PENZA Il presidente dei commercianti incontra i candidati sindaco «Cambiare la tassa rifiuti ai negozi»

COLOGNO MONZESE (tel) Sono iniziati gli incontri organizzati dalla Confcommercio con i candidati a sindaco alle prossime amministrative. Con l'obiettivo di presentare le istanze di imprenditori e artigiani locali, i presidenti della Confcommercio, Giuseppe Penza, e Luigi Nava (Unione artigiani), hanno incontrato lo scorso giovedì Ang elo Ro cchi, e lunedì sera Ale ssandro Del Corno, mentre in agenda si porfilano appuntamenti a ruota con altri candidati. «Credo molto nella valore di questi incontri dai quali è possibile comprendere gli orientamenti dei divrsi candidati - ha spiegato Penza - A loro tengo a precisare ogni volta che siamo stanchi delle promesse da marinaio che si ripetono a ogni tornata elettorale». Sono state così snocciolate poche ma incisive richieste su cui i commercianti chiedono riscontri ai futuri amministratori. Un cahier de doléances che si traducono in ostacoli per l'attività d'impresa, a partire dall'eccesso di pressione fiscale e contributiva: «Chiediamo una modifica sostanCONFCOMMERCIO Giuseppe Penza ziale della ripartizione dei costi Tarsu - ha sottolineato Penza - che oggi pesa per il 60% sulle attività produttive e per la restante parte su quelle domestiche. Preciso che cartoni, vetri e lattine sono merce riciclabile da parte del Comune, e che già paghiamo salatamente i raccoglitori per i rifiuti speciali, come l'olio delle trattorie e officine e i grassi dei colorifici e maceller ie». Altre proposte invece vanno dalla richiesta di maggiore sicurezza e videocamere, a un piano parcheggi che preveda il disco orario davanti ai negozi, alla possibilità di abbellire un marciapiede con una fioriera senza dover pagare una tassa extra, all'incentivazione delle feste di quartiere, riducendo al minimo le tasse per la pulizia della strade e il consumo di suolo pubblico. «Chiediamo un contratto diverso per evitare di pagare di tasca nostra il turno straordinario della Polizia locale», ha aggiunto. Infine si chiede l'istituzione di una Consulta cittadina dei lavoratori autonomi e un riconoscimento speciale a chi ha investito la propria attività sul territorio per oltre 20 anni, creando negozi storici.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 126 30/04/2015 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

L'area fiera guarda al futuro «Sì al polo dell'innovazione» sara ballabio

In piena inaugurazione di Expo, fervono già le riflessioni sul destino che toccherà all'area destinata ad ospitare da maggio a ottobre i padiglioni dell'Esposizione. Era stato il presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca, a lanciare idea e progetto d'un polo dell'innovazione, una sorta di "Silicon Valley" italiana, da realizzarsi nei 500mila mq destinati ad Expo. Seguito a ruota dall'Università Statale di Milano che ha immediatamente lanciato la proposta di trasferire a Rho Pero tutte le facoltà scientifiche, ora disseminate per Milano. Dando vita a una "cittadella del sapere". Due idee da subito definite dai proponenti "complementari". Sul delicato tema scendono ora in campo anche le associazioni di categoria brianzole, in particolare gli artigiani. «Apprezziamo l'idea di far sorgere sui terreni post Esposizione Universale un centro innovativo che coniughi eccellenze aziendali e ricerca universitaria - commenta il segretario dell'Unione artigiani, Marco Accornero - E' necessario, però, dare spazio anche alle Pmi e ai settori artigiani fortemente orientati allo sviluppo tecnologico, all'insegna della tutela delle reti e delle filiere d'impresa anche brianzole». Infatti, «stiamo parlando di una zona collocata al primo posto a livello europeo per dotazione di servizi, in primo luogo di infrastrutture viarie - precisa Accornero - Si trova, ad esempio, in linea d'aria con l'aeroporto di Malpensa servito dall'alta velocità. Per non dire, delle dotazioni tecnologiche, tra cui la fibra ottica. E del fatto che l'area potrà godere del brand d'aver ospitato nel 2015 l'Esposizione Universale». Insomma, «quei terreni sono stati attrezzati con fondi pubblici - puntualizza Accornero - ed è bene che ora, grazie a un particolare bando regionale o addirittura nazionale, anche le aziende con meno di 10 dipendenti e innovative vi possano trovare adeguato spazio». Sulla medesima lunghezza d'onda anche il segretario di Confartigianato, Paolo Ferrario. «L'Expo è ai blocchi di partenza, ma è già il momento di pensare al futuro - esordisce - Come associazione crediamo che quell'area possa diventare un "Polo del sapere, del saper-fare della manifattura avanzata e del nuovo artigianato", un ecosistema efficiente ed aperto a tutti i soggetti innovatori, che veda la presenza di spazi per laboratori di ricerca applicata, per "scuole dell'artigianato" di nuova generazione e per un incubatore di start-up di micro e piccole imprese artigiane che operino nella manifattura d'avanguardia. L'obiettivo - sottolinea Ferrario - è dare valore all'evoluzione già in corso che ha come protagonista la manifattura avanzata, basata sulla digitalizzazione dei metodi produttivi e sull'impiego di nuovi materiali e di nuovi processi e servizi». Pone, invece, un grosso interrogativo il presidente di Ance Milano, Monza e Brianza, Claudio De Albertis. «Dal momento che qualunque progetto serio e condiviso da tutti arriverà tra 4-5 anni - osserva - il primo problema è l'utilizzo provvisorio dell'area che, a fine Expo, varrà zero. Altrimenti, vi troveremo solo grossi topi». •

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 127 29/04/2015 diffusione:9818 Pag. 27 tiratura:13366 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Unione Artigiani nuovo servizio contro le truffe CON IL COMUNE Unione Artigiani nuovo servizio contro le truffe

Unione Artigiani nuovo servizio contro le truffe CON IL COMUNE VOGHERA L'Unione artigiani, coordinata da Mario Sissa, in collaborazione con l'assessorato ai servizi sociali del Comune, ha avviato il servizio «Security Service Casa». Si tratta di un sistema adottato per evitare visite sgradite da parte di disinvolti personaggi che - spacciandosi per artigiani - tentano di introdursi nelle abitazioni per rubare. «Security Service Casa interviene per un sopralluogo, unicamente su chiamata telefonica al numero 349- 7764490, per le opportune verifiche».

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 128 22/04/2015 Sito Web Cronache del Garantista La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato SIGLATO A MILANO IL DOCUMENTO La Camera di Commercio mette in riga i taxi per l'Expo

alori condivisi e standard di servizio. Questi gli elementi alla base della Carta dei valori e dei servizi per il settore dei Taxi realizzata, per Expo, dalla Camera di commercio di Milano, condivisa con le sigle di rappresentanza e con l'adesione delle associazioni dei consumatori. Sono circa 5mila i tassisti coinvolti dalla Carta che è stata presentata oggi. «La Carta mette insieme - ha commentato Marco Accornero, consigliere della Camera di commercio di Milano - le diverse parti coinvolte, dalle associazioni dei tassisti ai consumatori. Si tratta di un impegno concreto per promuovere il livello di accoglienza ed accessibilità della città di Milano nei confronti dei visitatori. Anche sul fronte dei taxi Expo può avere un importante impatto e lasciare in eredità una migliore qualità del servizio». «Expo mette in vetrina i servizi della nostra città - ha ricordato Vincenzo Mamoli, membro di giunta della Camera di commercio e segretario regionale di Confartigianato Lombardia- e tra questi ci sono anche i taxi: si tratta di elementi caratteristici e per i milanesi di appartenenza alla realtà in cui viviamo e di un territorio che vive di puntualità e guarda alla qualità». «La Carta è anche frutto di un lavoro di ascolto della domanda degli utenti -ha affermato Liberata Dell'Arciprete, consigliere della Camera di commercio in rappresentanza dei consumatori- rilevata attraverso la somministrazione di un sondaggio a circa 1.000 clienti dei taxi per conoscerne punti di forza e di debolezza. L'ascolto, in quanto 'valore condiviso', diventa una costante: infatti nella Carta c'è l'impegno a monitorare il grado di soddisfazione degli utenti sia attraverso il web che con incontri periodici con le associazioni dei consumatori». La Carta sarà distribuita nei prossimi giorni ai tassisti aderenti e sarà disponibile sul taxi. In italiano e in inglese, è uno strumento informativo per i clienti del taxi, italiani e stranieri. Una vetrofania per distinguere i taxi che aderiscono alla Carta. Tutti coloro i quali aderiranno alla Carta potranno esporre sull'auto di servizio apposite vetrofanie attestanti la condivisione di nuove sensibilità verso i passeggeri, che dal ruolo di semplici consumatori verranno riconosciuti come persone. Gli impegni del tassista che partecipa all'iniziativa sono: riconoscibilità nella scritta taxi, luminosa se il taxi è libero; ordine nella vettura, trasparenza nel tariffario in italiano e inglese, rispetto per l'ambiente, obbligo di non selezionare la clientela, trasporto gratuito dei bagagli, con carico e scarico, assistenza a far salire e scendere gli anziani, decoro nell'abbigliamento e nel comportamento, scelta del percorso più breve, sicurezza nella guida, sulla ricevuta l'indicazione del numero della vettura, obbligo di aspettare l'utente, dietro compenso, per soste fino a 60 minuti, fine corsa anche dopo la scadenza del turno. TRA GLI IMPEGNI DEI CONDUCENTI: TRASPARENZA NEL TARIFFARIO, RISPETTO PER L'AMBIENTE, OBBLIGO DI NON SELEZIONARE LA CLIENTELA, TRASPORTO BAGAGLI

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 129 22/04/2015 diffusione:186527 Pag. 5 Ed. Milano tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Il caso Taxi, blocco e corteo anti Uber «Tradita la Carta dei servizi» Protesta con CasaPound: in dieci s'incatenano davanti al Comune Giacomo Valtolina

Al mattino l'incontro tra tassisti e associazioni dei consumatori, con alcuni sindacati ad assicurare che nessun'auto bianca avrebbe partecipato a scioperi durante Expo; al pomeriggio l'immediata risposta della base, con 50 taxi partiti dal presidio della Stazione Centrale e arrivati a incatenarsi davanti a Palazzo Marino sventolando striscioni di CasaPound. In mezzo, clacson impazziti sotto agli uffici del giudice di Pace in via Francesco Sforza a causa delle recenti sentenze favorevoli ai guidatori Uber e una sfilata al Tribunale. Tutto si conclude dopo attimi di tensione in piazza Scala per un diverbio tra manifestanti, subito sedato dalla polizia. Il botta e risposta tutto interno alla categoria segnala ancora una volta lo scostamento tra i rappresentanti di alcune delle sigle sindacali delle auto bianche e i loro rappresentati. L'oggetto della protesta, al solito, è la «concorrenza sleale» della app dei noleggiatori e quella della sua declinazione Uberpop che trasforma le auto private in taxi senza licenza. Soprattutto alla luce delle recenti sentenze del giudice di Pace, che hanno scagionato i conducenti «pop» facendo infuriare i taxi, e dopo il ricorso urgente presentato venerdì al Tribunale civile, la cui udienza è prevista per il 4 maggio (sentenza entro il 15), altra data in cui lo stop alle agitazioni promesso, a sentire i guidatori, verrà infranto. L'idea di un corteo selvaggio per le vie della città, ieri, è partita alle 17 dai tassisti vicini alla formazione di estrema destra CasaPound di concerto con i colleghi che presidiano il gazebo di piazza Luigi di Savoia, già in agitazione dopo le sentenze del giudice. In particolare a causa delle ultime due: una che «assolveva» il guidatore Uberpop per ragioni legate alla poca chiarezza normativa e all'attuale crisi economica, pur riconoscendo la violazione dell'articolo 86 del codice della strada contestata dai vigili (taxi abusivo); e l'altra che contestava sì un'infrazione della legge dell'autista, ma non quella dell'articolo 86 bensì dell'82, uso della vettura diverso da quello prestabilito. «Decisioni scandalosa - per Giovanni Maggiolo, sindacalista di Unica Filt Cgil -, sarebbe come dire contestare a un omicida il fatto di avere un'arma e non quello di averla usata per uccidere». Per questo dopo la partenza dalla Stazione e il corteo lungo la cerchia dei Bastioni, le auto bianche hanno fatto rotta verso gli uffici di via Francesco Sforza e il Tribunale. Inviperiti contro le dichiarazioni fatte al mattino dal presidente del Tam, Claudio Severgnini: «Non sciopereremo durante Expo». Parole collegate alla presentazione della Carta dei valori e dei servizi per Expo, un documento della Camera di commercio firmato ieri da tassisti (Unione artigiani, Uritax, Tam, Cna, Confartigianato, Satam e i Radiotaxi) e le associazioni dei consumatori: «Un impegno concreto per promuovere l'accoglienza della città», secondo il segretario generale dell'Unione Artigiani, Marco Accornero. Arrivati in piazza Scala, una decina di tassisti con t-shirt nera e scritta «Uber no thanks» si è incatenata a un lampione mentre in strada veniva aperto lo stendardo firmato CasaPound: «Boicotta Uber, sostieni taxi» contestato da un sindacalista Usb scuola, in piazza per un'altra protesta, spintonato e preso a male parole da alcuni militanti prima dell'intervento della polizia in borghese. Ancora Maggiolo, Cgil: «Una sconfitta. Se i sindacati negano la propria funzione sospendendo gli scioperi, regalano la piazza alle minoranze». © RIPRODUZIONE RISERVATA

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 130 22/04/2015 diffusione:186527 Pag. 5 Ed. Milano tiratura:274912 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Foto: Un corteo di auto bianche è partito ieri dalla Centrale ed è arrivato in piazza Scala. Alcuni tassisti si sono incatenati davanti a Palazzo Marino

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 131 18/04/2015 diffusione:25454 Pag. 4 Ed. Lodi tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato LODI IL SODALIZIO HA ISTRUITO 53MILA PRATICHE E SOSTENUTO 240 IMPRESE In un volume i 40 anni di Artfidi Lombardia

"IL FUTURO possibile. Dall'officina al tablet 40 anni con le imprese" è il titolo del libro che celebra i 40 anni di Artfidi Lombardia. «Abbiamo cercato di trasmettere più emozioni che numeri, con interviste a vecchi e nuovi imprenditori, sottolineando così che gli amministratori Artfidi sono imprenditori che dedicano il proprio tempo a capire le problematiche dei colleghi, valutare i loro progetti, sostenere il credito» - ha spiegato ieri il direttore Francesco Gabrielli. Il sodalizio lombardo, che 10 anni fa ha fuso, rafforzandoli, i consorzi fidi territoriali esistenti da 30 anni (la prima fu la coop bresciana Credito e Garanzia), ha istruito in 40 anni più di 53 mila pratiche; solo nel Lodigiano nel 2014 Artfidi ha garantito crediti a 240 imprese per 13 milioni, di cui 63 start up, per 3 milioni: ne siamo orgogliosi. «Come Artifidi trattiamo prezzi con le banche per portare vantaggi all'artigiano - ha rimarcato il presidente Artfidi Battista Mostarda - oggi la nostra garanzia arriva a coprire investimenti fino a 500 mila euro perché aggregati siamo più forti». L'importanza dell'ex Confidi è stata sottolineata anche dal presidente dell'Unione Artigiani, Nicola Marini («E' il nostro modo di stare vicini ai nostri artigiani»), dal segretario, Mauro Sangalli («Ha salvaguardato le imprese anche nella crisi»), mentre Marco Bellocchio, referente Artfidi per il Lodigiano ha ricordato «l'incremento delle insolvenze: Lodi ha subito la crisi più delle altre province». L.D.B.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 132 16/04/2015 diffusione:58900 Pag. 23 N.16 - 22 aprile 2015 tiratura:97269 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato scenari _economia Ora i taxi fanno a gara per l'ultima «app» Esordisce a Milano Mytaxi della Daimler, che deve vedersela con un'agguerrita schiera di concorrenti. E Uber sorride. (Alessandra Gerli)

C'è Uber, naturalmente, la «app» per gli smartphone creata in California, che ha trasformato le auto a noleggio con conducente, e perfino i privati cittadini, in un servizio taxi alternativo, scatenando la rivolta dei tassisti. Poi ci sono le app lanciate dai radiotaxi: praticamente ogni centrale di ogni città italiana ha, o è in procinto di avere, la sua. L'Unione artigiani della provincia di Milano ha ideato Taxi Yoo. L'Agenzia per la mobilità di Roma, Chiama Taxi. Punta alla scala nazionale It Taxi, la app dell'Unione radiotaxi italiani, che oggi funziona in una cinquantina di città. Ma a farle concorrenza sta arrivando App Taxi, concepita dai radiotaxi del Veneto e sul punto di sbarcare in dieci città da Palermo a Milano. A Milano è appena approdata anche Get-a-Taxi, creata da una startup altoatesina e già testata in Austria, «risposta made in Italy alla sfida dei concorrenti internazionali». Ora, nella guerra delle app che sta scombussolando i tassì d'Italia, è piombata una concorrente internazionale dalle spalle forti. Si chiama Mytaxi e appartiene al gruppo tedesco Daimler, il colosso della Mercedes. Ha debuttato pochi giorni fa a Milano, dove in due mesi di campagna acquisti si è conquistata l'adesione di 200 tassisti. «Non vogliamo imporci al mercato, anche se partiamo da 45 mila taxi affiliati e 10 milioni di utenti in Germania, Austria, Polonia e Spagna» mette le mani avanti Barbara Covili, general manager di Mytaxi Italia. «Lavoriamo solo coi tassisti con licenza, ma non pretendiamo nessuna esclusiva. Abbiamo costituito una società italiana, dunque paghiamo le tasse in Italia. E agiamo nel rispetto dei regolamenti, che riteniamo necessari per tutelare i clienti» puntualizza, lanciando un'implicita frecciatina a Uber. La quale, però, non raccoglie: «Per me l'orizzonte è una mobilità integrata, dove si esce in tram, ci si sposta con Uber e si torna a casa in taxi, magari prenotato grazie a un app» replica la general manager in Italia Benedetta Arese Lucini. Hanno già eretto le barricate, invece, i radiotaxi milanesi, che in questi giorni hanno ricordato ai loro aderenti, circa 4 mila su 4.800 taxi della città, il divieto di tenere il piede in due scarpe. «Per forza» dice Emilio Boccalini, presidente di TaxiBlu, il radiotaxi più grande di Milano: «È il nostro statuto a prevedere il vincolo di esclusiva. Mytaxi, inoltre, è appena arrivata, non ha fatto investimenti e non ha clienti. Noi, che negli ultimi cinque anni abbiamo investito7 milioni di euro, non possiamo regalargli i nostri ». © riproduzione riservata Elaborazione grafica di Stefano Carrara Foto: Barbara Covili, general manager di Mytaxi Italia, società del gruppo Daimler. Foto: Benedetta Arese Lucini, general manager di Uber in Italia: il servizio è nato in California.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 133 15/04/2015 diffusione:143000 Pag. 77 N.15 - aprile 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

APPUNTAMENTI

BAMBINI Giovanna Maria Fagnani SABATO 18 Ridi, risi, risaia. Età, 6-11 anni. Passeggiata fra le risaie, per conoscere il riso e gli animali che le popolano. Al termine laboratorio con l'argilla. Prenotare. CASCINA GAGGIOLI. ORE 15.30. VIA SELVANESCO 25. 02.57.40.84.79. INGR. LIB . Piccoli Cantori. Età, 5-12 anni. Il Piccolo Coro festeggia i 50 anni di attività e cerca nuove voci. Audizioni il sab. pom., solo su prenotazione. Telefonare da lun. a sab. ore 10-19. PICCOLI CANTORI. ORE 15. VIA TITO VIGNOLI 46/A. 338.84.20.583. INGR. LIB. Grande giornata di giochi. Età, da 2 anni. Una selezione di giochi, in scatola e non, per far divertire bambini e genitori. MAMUSCA. ORE 10.30-12.30 E 16. 18. VIA B. DAVANZATI 2. 02.66.84.203. INGR. LIB. Insieme a Leonardo. Età, 6-10 anni. Visita interattiva alla mostra «Leonardo 1452-1519» con una caccia al tesoro. Prenotazione obbligatoria con pagamento anticipato. PALAZZO REALE. ORE 17. P.ZZA DUOMO 12. 02.20.40.41.75. ADULTI EURO 17,5, BAMBINI 13,5 Il mio profilo migliore. Età, 9-11 anni. Committenti e pittori, scopriamo come nasce un dipinto e poi istruiamo un pittore. Prenotare. PINACOTECA DI BRERA. ORE 15.30. VIA BRERA 28. 02.72.26.32.19 ADULTI EURO 10, BAMBINI GRATIS. Io danzo con la mamma. Età, 3-6 anni. Laboratorio di danza creativa per bimbi e mamma o papà. A cura di Marian Mazzei. Prenotare. AMADA'. ORE 16.30. VIA CENISIO 62. 339.13.06.568. LA COPPIA ADULTO E BAMBINO e 15 Fan Night. Età, 3-8 anni. Baby parking serale, con giochi e cena per i bambini, mentre mamma e papà si godono il Fuorisalone. Prenotare. LA PIAZZA DI MOMO. ORE 19-22.30. VIA ANFOSSI 36. 02.54.18.91.47. EURO 25. DOMENICA 19 Prima prova sub. Età, 8-14 anni. Indossiamo pinne e muta e proviamo a immergerci con mamma o papà. Prenotazione obbligatoria. L'attrezzatura viene fornita in loco. PISCINA AZZURRA. ORE 14.30-17.3O VIA DELLA COSTITUZIONE 1, BUCCINASCO (MI). 393.33.03.490. BAMBINI e 5 GENITORI GRATIS. Lo scoiattolo Gillo. Età, 1-4 anni. Un cucciolo di scoiattolo alla scoperta della sua casa. Spettacolo della Ditta Gioco Fiaba. Al termine laboratorio creativo. CAM GARIBALDI. ORE 11. C.SO GARIBALDI 27. 331.79.77.383. INGR. LIB. Il viaggio di Giovannino . Età, 3 - 8 anni. Gli uomini di zucchero, di ghiaccio, di cioccolato. Li incontra nel suo viaggio Giovannino Perdigiorno. Prenotare. Prenotare. CAMPO TEATRALE. ORE 10.45. VIA CAMBIASI 10. 02.26.11.31.33 . Astrokids. Età, 5-8 anni. Esistono luci invisibili? Sì e gli astronomi le usano per scoprire i segreti dell'universo. LA FELTRINELLI. ORE 11.30. P.ZZA PIEMONTE 2. 199.151.173. Il senso del cibo. Età, 6-13 anni. Visita alla cascina e percorsi sensoriali per scoprire come dalla Terra nasce il cibo. Prenotare. CASCINA BATTIVACCO. ORE 10. VIA BARONA 111. 333.52.94.516. INGR. LIB. Molto altro per divertirsi su... FESTE E MERCATI

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 134 15/04/2015 diffusione:143000 Pag. 77 N.15 - aprile 2015 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Marco Lottaroli Mercoledì 15 Milano by Bike. Passione, design e storia. Un percorso alla scoperta del legame indissolubile tra Milano e la bici con visita alla mostra «Biciclette ritrovate» e al Velodromo Vigorelli. A cura di Obiettivo Bici. In compagnia di Simone Galbiati (fotografo professionista) e Gian Luca Margheriti (scrittore). RITROVO AL NEGOZIO ROSSIGNOLI DI C.SO GARIBALDI 71. ORE 19 335.57.30.906. EURO 25 (PRENOTARE). Biciclette ritrovate. Esposizione di modelli d'epoca e moderni, incontri, immagini e musica. Cimeli, libri e attrezzi. Anche domani. C.SO GARIBALDI 71 (CORTILE). ORE 10-24. INGR. LIB. La Campagna nutre la Città. Mercatino agricolo dal produttore al consumatore. A cura Cia Lombardia, La Spesa in Campagna e Donne in Campo Lombardia. PIAZZA SANTA FRANCESCA ROMANA. ORE 9-18 02.67.05.544. Venerdì 17 Saltimbanchi Off. Spettacoli di funambolismo comico-circense con Mago Barnaba, Claudio Cremonesi, Tobia Circus, Freakclown, Agognomico Production e tanti altri. CIRCOLO ARCI LA SCIGHERA. DALLE ORE 21. VIA CANDIANI 131 02.39.48.06.16. INGR. CON TESSERA. Brocantage. Fiera dell'Antico: antiquariato, curiosità, collezionismo e spazio Top Class Antiques. Con 200 espositori. In contemporanea con «Milano Novecento». Fino a domenica. PARCO ESPOSIZIONI. NOVEGRO (MI). ORE 10-19. VIA NOVEGRO 02.70.20.00.22. EURO 10/5 (GRATIS UNDER 6). Sabato 18 Mercato della Terra. Prodotti e prelibatezze dal territorio milanese e lombardo, dalle regioni e dai presìdi nazionali e internazionali. Degustazioni e laboratori. A cura di Slow Food Milano. FABBRICA DEL VAPORE. ORE 9-14. VIA PROCACCINI 4 335.73.18.709. INGR. LIB. Botteghe artigiane in piazza. Vecchi mestieri, nobili arti, lavorazioni dal vivo. Oggetti in ferro, legno, vetro, ceramica e tessuto; composizioni floreali, accessori e invitanti sapori. A cura Unione Artigiani Provincia di Milano. CORSO GARIBALDI. ORE 8-19 800.13.23.71 . Domenica 19 Festa di Primavera. Giostre, giochi, negozi aperti, mercatini.... E il 1° Trofeo Cinofilo di Villa Litta con esposizione canina. V.LE AFFORI, P.ZZA S. GIUSTINA, VIA ASTESANI E LIMITROFE. ORE 8-20. Mercatone dell'antiquariato. Edizione anticipata con oltre 400 espositori che animano le sponde del Naviglio Grande per la tradizionale fiera di oggetti antichi, d'epoca e curiosità. Aperti negozi e atelier d'arte. RIPA TICINESE E ALZAIE. ORE 9-18 02.89.40.99.71. Mercatino di Brera. Circa 70 espositori presentano curiosità e raffinati oggetti di piccolo antiquariato. VIE FIORI CHIARI, MADONNINA E FORMENTINI. ORE 9-18 02.79.45.93. Ravizzino arti e mestieri. Mostra mercato per collezionisti, hobbisti, attività creative amatoriali con libri, fumetti, gadget, giochi, curiosità... A cura dall'associazione culturale Milano in Musica. PARCO RAVIZZA. ORE 9.30-18. VIA BRAHMS 393.21.24.576. Mercato contadino. La Campagna nutre la città: in vendita prodotti freschi della terra, alimenti genuini e delizie regionali. A cura Confederazione italiana agricoltori (Cia) della Lombardia e La Spesa in Campagna. PORTICI COMPLESSO MONUMENTALE CHIESA ROSSA. ORE 9-18. VIA SAN DOMENICO SAVIO 3 02.67.05.544. Gli altri appuntamenti su...

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 135 09/04/2015 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Dal comitato ai promotori Ecco come nasce la Biennale

Un organizzatore, due promotori, dodici componenti del Comitato premio d'arte città di Monza: è questa l'architrave della Biennale giovani che è un premio d'arte riservato ad artisti under 40 che vede nel Comitato stesso l'ente organizzatore. La Biennale è promossa dal Comune di Monza con il Rotary club Monza. Al tavolo del Comitato siedono Regione Lombardia (assessorato alla cultura), Provincia di Monza, Consorzio Villa reale e parco, Camera di commercio, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Associazione Amici dei musei, Università popolare di Monza, Cenacolo dei poeti e artisti, Confindustria Monza e Brianza, Unione Artigiani di Monza e Brianza, Associazione artigiani e piccole aziende Milano e Provincia Monza e Brianza, Associazione Pro Monza Iat.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 136 08/04/2015 diffusione:25454 Pag. 11 Ed. Milano tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Ridare ossigeno alle imprese? C'è l'avvocato «taglia-tasse» Cassano, lo sportello dell' Unione Artigiani

di BARBARA CALDEROLA CASSANO D'ADDA L'AVVOCATO taglia-tasse è pronto a ridare fiato agli artigiani dell'hinterland. Un esercito di novemila piccole e piccolissime imprese che navigano a vista fra crisi e gabelle da anni. E se incidere sul contesto non è compito da soldati semplici, sulla liquidità per scongiurare il fallimento e guardare avanti, arriva il nuovo sportello «Sovraindebitamento». Il nome scelto dall'Unione forse ha poco appeal, «ma l'utilità è garantita». Si tratta dell'ufficio dove il legale lavorerà per salvare le ditte, riequilibrando entrate e uscite. In pratica chi si rivolgerà al fiscalista potrà rinegoziare tempi e modi dei propri debiti. E pure avere lo sconto sul dovuto. «Abbiamo ingaggiato un esperto ad hoc», spiega il presidente dell'associazione Marco Accornero, che lancia pure un numero verde per fissare l'appuntamento. Servizio e telefono servono a orientarsi nelle maglie della legge che offre questa possibilità un po' alla chetichella. «Come tutte le novità ha bisogno di essere spiegata», dicono all'Unione. La misura anti-baratro è poco nota: «Gli strumenti ci sono, ma spesso non si conoscono». Il sodalizio non si è limitato a un'opera di informazione fine a se stessa, ma ha predisposto una task-force per aiutare i piccoli capitani di industria che si misurano ogni giorno con una selva di norme, vecchie e nuove, nelle quali è facile smarrirsi. «Rischiando di perdere delle opportunità che possono significare la sopravvivenza», fa notare il presidente. COSA cambia? «Tutto». Adesso c'è la possibilità di proporre ai creditori un piano di rientro calibrato sulla situazione reale dei conti aziendali. E sulla stessa base, di ridurre il dovuto, «perché - recita il testo - si deve tenere conto delle effettive capacità dell'impresa di restituire denaro». L'avvocato degli artigiani metterà a punto l'offerta, che deve essere contrassegnata da un perito del tribunale e accettata almeno dal 60% di chi aspetta i soldi, fisco compreso. «I vantaggi sono indubbi», ancora Accornero. C'è pure un altro buon motivo per ricorrere al servizio: l'avvio della procedura sospende eventuali pignoramenti in corso e di questi tempi i provvedimenti esecutivi sono migliaia. Il tutto a condizione che il via libera del giudice avvenga entro sei mesi dalla presentazione della proposta. Che non può essere campata in aria, naturalmente. Da qui la necessità della «certificazione» del magistrato. L'avvocato taglia-tasse è solo uno degli strumenti messi a punto dall'Unione Artigiani per risalire la china. «Non si tornerà più ai livelli del 2006, per questo cerchiamo soluzioni che consentano alle ditte di vivere dignitosamente dopo lo tzunami economico-finanziario di questi anni», chiude il presidente. Per incontrare il legale e mettersi al lavoro occorre telefonare al numero 800.132371. [email protected]

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 137 04/04/2015 tiratura:18000 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato

Recupero crediti La crisi ora frena anche questo settore paolo rossetti

La crisi colpisce anche il recupero crediti. Le società che si occupano di far entrare nelle casse delle aziende soldi non pagati dai clienti per i lavori eseguiti hanno molto da fare in questo momento. Probabilmente, però, il lavoro non sempre è così redditizio e alla grande mole di lavoro non corrispondono sempre guadagni sufficienti. Potrebbero essere letti in questo modo i dati elaborati dall'ufficio Studi della Camera di commercio di Monza sul numero delle società che in Brianza si occupano di questo settore. Alla fine dell'anno scorso erano 11 (5 a Monza città dove sono cresciute), il 30 per cento in meno rispetto al 2010, anno in cui la crisi era già conclamata ma non aveva ancora raggiunto i picchi degli ultimi anni. È vero, si tratta di numeri piccoli e per questo non definiscono cambiamenti epocali e che, inoltre, devono far fronte alla concorrenza anche di altri soggetti che si occupano di questo: la difficoltà a incassare delle aziende è, però, sotto gli occhi di tutti e, comunque, anche questo dato conferma, se ce ne fosse bisogno, che gli effetti della crisi, al di là di segnali di ripresa più o meno chiari, si sentono ancora molto pesantemente. I mancati pagamenti sono un problema sia per le aziende che devono incassare, sia per quelle che, in un momento di difficoltà, soprattutto se sono piccole, cercano di continuare nonostante il peso dei debiti. Anche per questo la settimana scorsa l'Unione artigiani ha aperto uno sportello sovraindebitamento (800.132371) cui possono accedere gli associati brianzoli per cercare di ridurre lo squilibrio tra i pagamenti da effettuare e il patrimonio del debitore. Un servizio che mette a disposizione un esperto per sfruttare le possibilità concesse dalla legge numero 3 del 27 gennaio 2012, che stabilisce le procedure per proporre ai creditori un piano finanziario di rientro oppure di pagare i debiti in misura ridotta, tenendo conto della capacità attuali del debitore. Un'ipotesi di accordo che deve essere attestata da un perito del Tribunale e accettata da chi rappresenta almeno il 60 per cento dei crediti, compresi quelli fiscali. «Abbiamo aperto venerdì -spiega l'avvocato Pasquale Lacalandra che si occupa dello sportello sovraindebitamento- e abbiamo già avuto diverse richieste di appuntamento. Con l'associato verifichiamo quanto può mettere a disposizione e strutturiamo un piano di rientro». La pressione, anche psicologica, subita dai piccoli imprenditori indebitati è pesante. Anche perchè, quando si tratta ad esempio di debiti fiscali, lo Stato, tra sanzioni e interessi, ci mette un attimo a raddoppiare l'importo da corrispondere. E allora i problemi diventano quasi irrisolvibili.. «Gli artigiani -continua Lacalandra- che non hanno uffici amministrativi o legali rischiano di assecondare le richieste di pagamento più insistenti e lasciano indietro crediti molto più importanti da pagare. È un po' un Far West. Ci sono società che fanno chiamare dieci volte al giorno (a volte per crediti che sono già prescritti e quindi non più esigibili nda) e altre che non chiamano mai e poi ti fanno pignorare la casa. Occorre una gestione ragionata dei propri debiti». Meglio pagare prima il fisco e poi le banche, perchè da lì potrebbero arrivare i guai peggiori. Nel mondo del recupero crediti, d'altra parte, oltre alle società che seguono le procedure previste dalla legge, ci sono anche soggetti che usano metodi un po' più sbrigativi: «Anche in Brianza -spiega l'avvocato Michele Gesualdo, che si occupa del servizio recupero crediti per l'Unione artigiani- ci sono i cosiddetti recuperatori, che minacciano i debitori prospettando, in caso di mancato pagamento, il mancato ricevimento della pensione o altro del genere». Gente che la mattina va a recuperare crediti e la sera in palestra per avere un fisico"più convincente" nei confronti dei debitori. •

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 138 02/04/2015 diffusione:25454 Pag. 3 Ed. Lodi tiratura:45077 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato IL CENTROFIERISTICO La Provinciapensadi disfarsidi LodiInnova

LODI CON un atto formale la Provincia ha dichiarato martedì che LodInnova «non è più una società necessaria al perseguimento delle finalità istituzionali». Svolta decisiva quindi per il centro fieristico voluto dagli enti locali. LodiProgress dal 1998 si era occupata della costruzione dell'immobile, tra stop e riavvii di cantiere; 12 anni dopo, nel 2010, ad opera conclusa, per la gestione era stata creata LodInnova spa (capitale di 3,252 milioni di euro, di cui la Provincia detiene il 38,19%, Comune e Camera di Commercio il 30,51% ciascuno, Confartigianato e Unione Artigiani lo 0,4% ciascuno). «Il bilancio 2012 si era concluso con - 475 mila euro; quello 2013 con -350 mila; quello del 2014 rimane in rosso pur con un miglioramento - spiega il presidente della Provincia, Mauro Soldati -. Non essendo più lo sviluppo economico tra i compiti assegnati alla Provincia, ora valuteremo il da farsi con gli altri soci». «LodInnova è per noi la partecipazione più impegnativa afferma il presidente camerale Carlo Gendarini . Prevedere un piano di rilancio, oggi, non è facile. Non rileveremo comunque quote altrui». «Stiamo attuando una gestione al risparmio aggiunge il sindaco, Simone Uggetti -. Cerchiamo di recuperare risorse anche da partner inadempienti». L.D.B.

UNIONE ARTIGIANI - Rassegna Stampa 01/01/2015 - 31/12/2015 139 31/03/2015 diffusione:28583 Pag. 39 Ed. Milano tiratura:72488 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato Braccio di ferro sui trasporti Lo sciopero dei mezzi blocca la metrò lilla e fa felice solo Uber L'agitazione Usb stoppa la M5 e provoca rallentamenti a tram e bus L'App di noleggio auto offre corse gratis. L'ira dei tassisti: sono fuorilegge MARIANNA BAROLI

Uno sciopero che diventa l'occasione giusta per uno spot. Uber sceglie di puntare tutto sul blocco della circolazione dei mezzi pubblici milanesi per offrire ai nuovi utenti corse gratuite. Come? Presentando semplicemente il biglietto per il metrò o l'abbonamento Atm. Inizia così il nuovo capitolo della lotta tra taxi e auto blu. Lo sciopero è iniziato ieri, alle 18, con il blocco totale della linea M5 della metropolitana milanese. Una mobilitazione a livello nazionale quella di ieri che ha colpito Milano dalle 18 alle 22 creando disagi sulla circolazione anche dei mezzi di superficie con tram bloccati e con ampi ritardi accumulati. A tenere banco, però, sono proprio le polemiche tra Uber e tassisti in cui ancora una volta intervengono in difesa della categoria di auto bianche gli esponenti della politica milanese. Per il consigliere di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato, «la trovata messa in campo da Uber non è un aiuto ai milanesi, ma pura propaganda». «Evidentemente il vettore privato che ha messo sul piede di guerra tassisti e noleggiatori regolari, scatenando polemiche a non finire, deve farsi perdonare la cattiva pubblicità determinata da qualche suo autista» ha ironizzato De Corato. Dello stesso parere anche Andrea Rovelli, di Unione Artigiani della Provincia di Milano che punta il dito contro le auto con conducente di San Francisco. «Per l'ennesima volta i lavoratori indicono uno sciopero e loro ci sputano sopra» ha commentato Rovelli che sottolinea come «nonostante quello sponsorizzano non potranno mai offrire il servizio che dicono». Per Rovelli, «ormai la gente non è sprovveduta, ha capito che questi non sono dei benefattori e hanno escogitato questo sistema per tornare a far parlare della propria azienda». Dal canto suo la general manager di Uber, Benedetta Arese Lucini, ha spiega che la promozione «si inserisce in un progetto più ampio che favorisce la mobilità sostenibile e integrata e promuove la sharing economy, anche e soprattutto a Milano» e che «la possibilità di offrire corse gratuite ai nuovi iscritti è un servizio che Uber ha attivato in aiuto dei milanesi». Uber intanto ieri ha annunciato che sarà il partner ufficiale per il trasporto persone per il padiglione Usa all'Expo 2015. Doug Hickey, Commissario Generale del padiglione ha sancito l'accordo affermando che «il padiglione Usa sarà la vetrina per l'avanguardia e l'innovazione statunitense, non solo nel settore alimentare, ma anche nei settori connessi che abbracciano scienza, tecnologia e imprenditorialità». «Uber» ha concluso Hickey «è un esempio di successo tra le imprese innovative che hanno l'obbiettivo di dare maggiore scelta al consumatore e migliorare la qualità della vita». La M5 chiusa per lo sciopero, che ha provocato rallentamenti per i tram. A sx tassisti anti-abusivi in Centrale [Ftg] SERRATA E POLEMICHE

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