Quoderno di Srudi e Notizie di Storio Nqfurqle dello Romogno Quad.Studi Nal Romagn422:129-135, giugno 2006 ISSN1123-67s7

Notizie Naturalistiche

FrancoMeriehi

CONDRITE ORDINARIA''CASTENASO'' Una nuova meteoriteitaliana

Nonostante io sia molto interessato alla conoscenza delle meraviglie della Natura e partecipi alle tante iniziative che si adoperanoper la salvaguardiadel nostro pianeta e di tutto ciò che vive in esso, mi sono reso conto che, come la grande maggioranza delle persone, ho una conoscenzaassolutamente insuffr- cientedel firmamento,dei misteri e degli equilibri dell'Universo. Sonocerto che una migliore conoscenzadi questi misteri e di questi equilibri potrebbe indurre l'Uomo ad esserepiù consapevoledella propria fragilità e più rispettosoverso la "martoriata" madre Terra, che ci manda segnali che fingiamo di non capire e ci awerte a modo suo dei tanti equilibri che si stanno rompendo. Per soddisfarele mie curiosità e migliorare le mie scarseconoscenze, qualche anno fa partecipai ad un corso di astronomiadella durata di una ventina di giorni. Quella esperienzami ha cambiato la vita, mi ha fatto capire quanto io, essere "arrogante umano e presuntuoso", fossi niente di fronte all'immensità dell'Universo.Fra l'altro, mi ha molto colpito apprendereche esistenel sistema solare, tra Marte e Giove, la fascia degli Asteroidi, composta da miliardi di pianetini (gli Asteroidi), grandi e piccoli frammenti di roccia e metallo, rimasti a vagareorbitando intomo al Sole, dai tempi della formazione del sistemasolare. Come tutti i pianeti, si sono formati, nello stessotempo e con la stessamateria, insieme al Sole, che pure stava nascendocirca quattro miliardi e mezzo di anni fa. Alcuni di questi frammenti collidendo tra loro o per altre causenon sempre accertate,escono dalla fascia degli Asteroidi ed intersecanole orbite dei pianeti intemi, venendo catturati dalla loro forzadi gravità. Quando entrano nell'atmo- sfera terrestre questemeteore si riscaldano per attrito con l'aria e si incendiano (stelle cadenti); molte si annientanoper combustione, o si polverizzano. Quelle che arrivano sulla Terra prendono il nome di meteoriti. Pare che ogni anno arriv- ino sulla Terra diverse migliaia di meteoriti pesanti oltre il chilo e fra questeun centinaio superanoil quintale. La maggior parte di esse,per fortuna, cadono nei

129 o mari che ricoprono \ % del pianeta, o in zone disabitate come i deserti l'Antartide. Pér lo più non lasciano alcuna ttaccia. Solo pochissime vengono notate e studiate dall'Uomo. Mi risultano note e catalogateoltre 30.000 meteori- grandi ti (Russel et al., 2005), costituiteda rocce,metalli od entrambi.Le più meteoriti conosciute sono elencatenella tabella 1. Le meteoriti vengono catalo- gate col nome della zona di ritrovamento dalla Meteoritical Society, massimo írguno competentea livello mondiale. Le grossemeteoriti si muovono così velo- piccole cernenteda scavare grandi crateri a seguito del loro impatto, ma le più sulla superficie terrestre senza creare danni o effetti vistosi. Il cratere arrivano "Meteor meteoritico più famoso e meglio conservato è il crater" dell'Arizona, largo 1200À e profondo circà 200 m. Questocratere si formò circa 50.000anni stimato di oltre 60 m che cadde sulla fa ier una meteórite metallica del diametro teia aduna velocità di circa 15 Km/s, liberandoun'energia equivalente all'es- plosione di un ordigno nucleare di 20 Megaton' ba allora uno dei miei più grandi desideri è stato quello di imbattermi in una copertura vegetale . Qui da noi è quasi impossibile trovarne; la impedisce di vederle ed è difficile riconoscerletra i sassicomuni, continuamente rimossi dalle alluvioni e dai cambiamenti che l'uomo attua sulla superficie ter- restre.

1. Meteoriti ferrose: (Kg) Nome Ritrovamento Classe Peso Hoba Namibia t920 Atassite 60.000 Campodel Cielo Argentina 1990 Ottaedrite 37.000 CapeYork (Ahnighito) Groenlandia 1894 Ottaedrite 3i.000 Armanty Cina I 898 Ottaedrite 23.500 Bacubirito Messico 1863 Ottaedrite 22.000 CapeYork (Agpalilik) Groenlandia 1963 Ottaedrite 20.000 Mbosi Tanzan\a 1930 Ottaedrite 16.000 Campodel Cielo Argentina t576 Ottaedrite 15.000 Willamette U.S.A. 1902 Ottaedrite 14.900 Chupaderos Messico 1854 Ottaedrite 14.100 Australia 1911 Ottaedrite 12.000 Morito Messico 1600 Ottaedrite 11.000

130 2. Meteoriti pietrose-ferrose.

Nome Ritrovamento Anno Classe Peso(Kg) Australia 1937 1.400 Russia r749 Pallasite 700 U.S.A. t947 Pallasite 450

3. Meteoriti pietrose

Nome Ritrovamento Aruro Classe Peso(Kg) Jilin Cina t976 Condrite 1.770 Norton County U.S.A. t948 Acondrite 1.073 Long Island U.S.A. l89l Condrite 564 Paragould U.S.A. 1930 Condrite 371 Bjurbole Finlandia 1899 Condrite 330

Tabella 1 Le più grandi meteoriti conosciute (dati da CrIluu-t-Aro, 2005)

Certamentesarebbe più facile trovarle nei deserti, aridi, infiniti ed intatti da mil- lenni, anche perché le meteoriti sono conservatebene dal clima secco che ne impediscel'ossidazione. Da alcuni anni si stannotrovando numerosemeteoriti soprattutto nelf inesplorata Antartider. La difficoltà di trovarle in Italia è dimostrata dal fatto che dal 1500 ad oggi ne sono state trovate e studiate dagli specialisti poco più di una quarantina (Tabella 2). Questo materiale extraterrestreè molto importante perché contiene i materiali originali, i "primi mattoni" da cui hanno avuto origine i pianeti, portandoci una "la testimonianza tangibile di quell'epoca. Esso rappresenta memoria dell'Universo". All'intemo delle meteoriti sono generalmentecontenute delle piccole sfere silicee, che qualcuno interpreta come i granuli della nebulosa o'presolare"fusi prima che si formasseI'asteroide generatore, risalenti ad un'e- poca anteriore alla formazione del Sole e dei pianeti, quando nello spazio esiste- "condri", va solo una nuvola immensa di "granellini" primordiali, chiamati di "condriti", "prime cui sono formate le meteoriti più interessanti,le le gocce del mondo". Affascinato dalle molte letture non ho smessodi documentarmi su quelli che io

I Negli ultimi decenni il maggior numero di nuove meteoriti raccolte e studiate proviene dall'Antartide, con- tinente finora praticamente inesplorato. RussEL et al. (2005) nella lista dei ritrovamenti degli ultimi decenni, elencano 1010 meteoriti dall'Antartide su un totale mondiale di 1768.

131 (Kg) Luogo Data Classe Massa Nami (Temi) 92rd.c. Condrite Rivolta d'Adda (Cremona) 22.rrr.l49r Aerolite Valdinoce (Forlì) 26.r.1497 Aerolite 15 Castrovillari (Cosenza) 9.I.1583 Aerolite 136+ 9l Vago (Verona) 21.Vr.1668 Condrite z (Modena) 15.VII.1766 Condrite CastelnuovoBerardenga (Siena) t7.Y.r79r Condríte <3,5 Siena t6.vr.1794 Condrite <1 Fidenza (Parma) 19.IV.1808 10 Renazzo (Ferrara) 15.r.1824 Condrite (Catania) .v.1826 Pallasite 9 Trenzano (Brescia) t2.xl.1826 Condrite 5 Cereseto(Alessandria) l7.vII.l840 Condrite 5 Monte Milone (Macerata) 8.V.1846 Condrite 14,5 Agrigento 10.II.1853 Condrite 0,3-l Alessandria 2.rr.1860 Condrite <6 Motta dei Conti (Vercelli) 29.rI.1868 Condrite 3,4 Orvinio (Rieti) 31.Vm.1872 Condrite 228 Alfianello (Brescia) 16.rr.1883 Condrite 2 (Perugia) 24.V.1886 Condrite 5 Collescipoli (Terni) 3.rr.1890 Condrite 9,13+ 0,9 Yaldinizza (Pavia) 12.VII.1903 Condrite 4,5+ 11,5 Vigarano (Ferrara) 22.r.r910 Condrite Patti (Messina) t922 Siderite 56 Barcis (Pordenone) 1950 Pallasite 2,4 Messina 16.vII.1955 Condrite z Sinnai (Cagliari) 19.II.1956 Condrite 0,86 Barbianello (Pavia) 1960-61 Atassite 48 Bagnone (Massa Carrara) 1967 Siderite 1{ Masua (Cagliari) 1967 Siderite 0,013 Piancaldoli (Firenze) l0.VIII.1968 Condrite 0,667 Umbria r970 Siderite 0,2 Noventa Vicentina (Vicenza) 12.v.l97r Condrite 0,8 Torino 18.V.1988 Condrite 0,2 Argentera (Cuneo) VIII.1995 Condrite 10,2 Fermo (Ascoli Piceno) 2s.1X.1996 Condrite 0,048 Lido di Yenezia 11.IV.1999 Condrite 0,072 Tesserale2(Venezia) 1999r Condrite 0,041 Tessera3 (Venezia) 20.II.2000 Condrite 0,031 Mareson di Zoldo (Belluno) 26.rÍr.2000 Condrite 0,022 Piave (Veneto) 21.r.200r Condrite 0,120 Castenaso(Bologna) 15.VII.2003 Condrite

2005) Tabella2- Le principali meteoriti italiane (dati da Curxnluuo,

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133 "frammenti chiamo di stelleo lacrime del cielo". Per documentarmisulle mete- oriti sono andato per Musei, dove ho avuto talvolta l'opportunità di toccarle e prenderle in mano. Nelle mie gite ed escursioni entomologiche avevo sempre con me il minimo indispensabile per cercarle, ma trovavo solamente minerali contenenti ferro, scheggedi bombe ed altro ancora,mai quello che tanto deside- ravo. Poi un giorno il destino ha voluto premiare la mia costanza. Non ci pensavoproprio; era il 15 luglio 2003, mi trovavo a castenasoin loca- lità Madonna, per una passeggiataassieme a due amici. Il sentiero costeggia sulla destra a pochi metri il torrente Idice, sulla sinistra i laghetti dell"'Eden "Casalonga". Park", oltre il campo da Golf Quel sentiero I'ho battuto per anni in lungo e in largo, in cerca di farfalle, quando lavoravo alla fauna dei Lepidotteri del comunedi castenaso(MrnrcHr, 2000). Quel giorno, dal campoda Golf esce una pallina fuori campo ed io e gli amici cerchiamo di recuperarla. Nel fare questaoperazione, scorgo fra le sabbie, appenascoperto, un sassonero. Lo rac- colgo e subito ...sono rimasto incredulo: non osavo pensarefosse vero quello che avevo fra le mani: il colore, il peso, la crostadi fusione! Rimasi con quel sassofra le mani, urlando e dicendo frasi che i miei amici non capivano, creden- domi impazzito, mi guardavano preoccupati. corsi a casa lasciando gli amici inebetiti. A casaprovai con un magnete:positivo! Non avevo più dubbi, era sicu- "condrite", ramente una meteorite del tipo ormai ne ero certo. pesava 120 gr. Contattai degli specialisti per farla esaminare,ma trovai solo comportamenti strani e tanta diffidenza. Passòun po'di tempo, la cosa si seppein giro, ne par- lai con un giornalista e il 14 settembre 2004 apparve una grande foto e un bel- "Il lissimo articolo pubblicato sul quotidiano Restodel carlino". Il giomo stes- so ricevo una telefonata dal Dipartimento di Fisica dell'Università di Bologna; al telefono era il Dr. Romano Serra, il quale mi poneva domande da cui si capi- vano i dubbi e la difficoltà ad accettaresubito che il reperto fosse realmente una meteorite. Mi invitò, per esaminarla, presso il Museo delle meteoriti di San Giovaruri in Persiceto (Bo). Fui ricevuto con cortesia; seppi poi che era il Direttore e il responsabilescientifico del Museo stesso.Egli presel'oggetto e lo esaminò al microscopio, poi mi disse: è dawero una condrite! Avrebbe voluto studiarla e mi chiese di lasciarla a lui; io dissi che non avevo intenzione di ce- derla e che mi bastavaavere la certezzachefosse quello che pensavo.Dietro sua insistenzatuttavia gliela lasciai. Dopo un mesemi telefonò dicendomi che aveva spedito un campione al Museo Nazionale dell'Antartide, sezionedi Siena,per la classificazione.Tornammo poi insieme sul sito del ritrovamento con le attrezza- ture del caso, ma non trovammo niente. Nel gennaio 2005 il Dr. serra mi tele- fonò nuovamente,dicendomi di comprare la rivista "Le stelle", prestigioso peri- odico di astronomia diretto da Margherita Hack e Corrado Lamberti. Trovai un bellissimo articolo dove veniva presentatae descritta la "mia meteorite" (SEnna & cnNpu-Aro,2005). Fui lieto di apprendereche la"miameteorite" si chiamerà per sempre "Castenaso". "The Nel settembre2005 è uscito il n. 89 di Meteoritical Bulletin" (Russel et

134 al., 2005), in cui una tabella illustra i ritrovamenti di condriti ordinarie degli ulti- "Eurasian mi decenni ordinary finds", in numero di nove, compresa "Castenaso" la "mia meteorite". Essaè elencatacome [Info Sn5: classifiedby L. Folco, MNA-SI and M. D'Otazio, Pisa; finder, F. Merighi; type specimen OA1y123 g and 3 thin sections,MNA-SII con le coordinatedella località di ritrovamenio N - 11'21'20" E] e vari dati chimico-fisici. E'quasi l44"zg'42' ooframmento inutile ripetere la mia soddisfazione per aver trovato un di stella" chiamata col nome del luogo dove abito da anni. Ora è depositata in una teca pressoil "Museo del Cielo e della Terra" di SanGiovanni in Persiceto(BO) dove èsiste la più importante collezione italiana di meteoriti. Non ne sono più in pos- sesso,comunque ne conservo un campione di pochi grammi, meglio che niente. Net 2006 dopo decine e decine di ricerche e di controlli, sono riuscito a trovare altri due campioni di poche decine di grammi, quasi intatti, con crosta di fusione "Castenaso", e caratteristiche identiche alla probabilmente facenti parte dello "Castenaso "Castenaso stessosciame. Le ho chiamate, per miO diletto, 2" e 3", ma questavolta non me le toccherà nessuno!Non dovrò più scenderea compro- *"sti " affrontare le diffrdenze che ho riscontrato, molto frequenti, negli ambi- enti della Scienzaufficiale. Devo però ringtaziate il Dr. Romano Serraper la sua competenzae disponibilità e per aver rapidamentecreduto alla"miameteorite". Dopo questaawentura sono stato stregatocompletamente dalle meteoriti; il loro "ontutto mi procura immensa gioia, come se dentro possedesserotutti i segreti dell'Universo.

Bibliografia

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Índirizzo dell' autore:

Franco Merighi via Turati, 3l I-40055 Castenaso(BO)

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